La pace e la guerra nella Costituzione

Grande piacere che lasciamo parola iniziale alle primo cittadino del comune di Anacapri a Francesco c'è rotta lo ringraziamo per la presenza una un giorno a tutti quanti voi
Ci teneva particolarmente possiamo fargli il saluto per questo vostro incontro alcunché grande piacere abbiamo accettato l'idea la professoressa Paola Mazzini un permesso Paolo e ha proposto al all'amministrazione comunale colora
Una decisione
Eccezionale e comma organizzazione come lei sa Fuksas fare pensare questa ad apprezzando
Ma ci troviamo il no Francesco Charlot il sindaco neanche a Capri o comunque sono single diciamo più o meno grano dal mille novecentonovantacinque fu occupata ogni due anni
Dopo i mandati faccio il vice sindaco dello riprendo
Perché le leggi vanno rispettate lo chiama onore alla sincerità
Gli altri lo fanno ma non lo ammettano è causa il terzo mandato e per a oggi ci sta per cui però Lella molto abilmente non ci consente queste di questi ulteriori passaggi al di là delle battute
Volevo dirvi che di questa è una struttura un tocco appunto e la scelta mirabile di Paola che era un un istituto superiore
Era di proprietà del degli svedesi e fu donato nel negli anni ottanta al Comune di Anacapri
Noi come amministrazione insieme all'Amministrazione provinciale abbiamo costruito una nuova un nuovo istituto professionale e quindi abbiamo tra virgolette via Tato cercando di mantenerlo quasi integro per il suo stile questo questo immobile che stiamo tra virgolette sfruttando come museo è per ospitare
Molti convegni che ci sono e ci capitano che vogliamo
Ospitale perché uno dei gli obiettivi
Che le armi lì che la nostra amministrazione si prefigge è quello di innalzare il livello culturale scusate mi disse
E lo dico con molta franchezza perché innalzare il livello culturale di una cittadinanza significa comprendere le cose in modo totalmente o diversamente con tutte le differenze che ci possono stare per Queen alzare il livello culturale fare incontri fra a vere delle sedi opportuno per poter dibattere queste cose per nove
è molto fondamentale
Quindi io purtroppo vi devo lasciare perché c'è un ben istituzionali che non mi consentono di apprezzare quello che voi
Direte durante questo convegno cioè il tema mi sembra l'articolo undici della Costituzione verde pagante noi dovremmo nella nella Costituzione anteporre la pace alla guerra ripudiare la guerra capito oggi come oggi io personalmente ma a prescindere amministrazione politico qualche dubbio
E forse molto probabilmente voi
Ci peraltro di avete che se ci stiamo forse comportando per rispetto della della Costituzione
Perché oggi diciamo la Costituzione e messa un po'Altitonante secondo delle proprie convenienze prove amicizie del proprio interesse tra Petroli storie per cui molto abilmente non ci stiamo comportando ero forse un dubbio e poi sicuramente sedici vedete e per cui a me ne aspetto le conclusioni magari se potrei avere poi dopo il documento da
Grazie mille buon lavoro
La già evocata professoressa Paola Mazzi la anche per noi Paola
Allora intanto buongiorno Dotti
Va be inutile dire che per me è un onore
Porgere a voi tutti il mio più cordiale saluto e anche quello del dipartimento di Giurisprudenza dell'università Parthenope di Napoli acque afferisco
Permettetemi di ringraziare il presidente dell'Associazione italiana dei costituzionalisti presso Renato Balduzzi e il direttivo per aver scelto l'isola di Capri come sede per l'organizzazione di un seminario dedicato un tema fondamentale quanto mai attuale la pace e la guerra nella Costituzione per il coinvolgimento permettetemi di dire che mi è stato riservato grazie
Un ringraziamento desidero doverosamente rivolgerlo è andato via adesso al sindaco di Carate perché ma di Anacapri scusatemi perché posso dirlo a convintamente sostenuto questa iniziativa nello spirito appunto di promuovere iniziative che vanno in questa direzione e quindi di connotare sempre ancora di più Anacapri con quella vocazione che si è data da tempo
Dico mi dite smarcarsi dal dallo stereotipo della della isola di Capri i uguale mondanità
E questo è un valore che secondo me bar valorizzato ed ha quindi sottolineato
Ovviamente inutile deve ringraziare tutti i relatori che sono qui presenti e tutti coloro che hanno voluto portare la loro testimonianza oggi qui terra dimostrando l'importanza esprima in un tempo in cui il mondo attraversato da conflitti armati tensioni geopolitiche e gravi crisi umanitarie il richiamo all'articolo undici della nostra Costituzione rappresenta non solo un principio giuridico ma una dichiarazione d'identità di responsabilità e di speranza
La nostra Carta confonda mentale lo sappiamo non si limita a condannare la guerra ma si apre ad un progetto di cooperazione internazionale fondato sulla pace e la giustizia e il rispetto reciproco tra le nazioni oggi siamo qui per riflettere non soltanto sui valori costituzionali
Ma anche per interrogarci sul loro concreto significato nella società contemporanea
In questo breve saluto ve lo dico francamente ovviamente non mi permetterò di entrare a gamba tesa su temi di così grande portata e e quindi non mi addentrerò nel clima che sarà ampiamente sviscerato dei relatori nel corso delle riflessioni che si terranno in questa giornata
Ma convinta son convinta che per capire il presente e necessario conosce il passato
E e torno in ragioni di questa considerazione proverò a condividere alcune rapide vi prometto
Alcune rapide riflessioni sul significato simbolico che mi piace di calare dalla scelta dell'associazione di tenere sull'isola un seminario sul tema della pace e della guerra e del messaggio che possiamo ricavare dallo stesso
Senza accedere senza cedere alla tentazioni SDI semplicistiche attualizzazioni storiche
Pisa collocare l'isola al centro del mondo ovviamente
Non posso tuttavia fare a meno di rivolgere il mio pensiero al ruolo strategico ricoperto dall'isola rispetto allo scenario internazionale in diverse epoche storiche nonostante le sue dimensioni ovviamente contenute
E alla sua capacità di stessi proposta nel tempo come luogo eliminare ma centrale terra di confine ma non emarginata luogo di incontro e di raccordo tra realtà e culture diverse luogo del dialogo
Il dialogo il dialogo come unica strada per la mediazione il confronto l'isola non come isolamento ma come distanza momento di riflessione intimo e lontano al tempo stesso
Attraverso quel giusto distanziamento che serve per far sedimentare i pensieri e tempi d'azione
E come accade durante il mio pensiero va in questo al alla all'esperienza quello che accade durante il periodo dell'impero della della permanenza sull'isola trascorso da un uso prima e Tiberio dopo
Due imperatori diversi tra di loro che governano l'impero da Capri che governano l'impero da Capri in un contesto giuridico in cui la capitale
Per il Principato non corrisponde alla luogo fisico ma l'uomo politico dove il dove risiede l'imperatore li della capitale perché dico questo perché a partire dal ventinove avanti Cristo però non se Tiberio
L'isola rappresenta il crocevia di pace tra l'Occidente e l'Oriente l'elemento al momento dell'incontro
Entrambi muovono ripeto pur nella diversità mondo dall'idea che l'Impero non ha futuro senza l'incontro tra Oriente ed Occidente l'elemento di contatto tra i due imperatori risiede nella comune consapevolezza che l'elemento ritentare rappresenti un fattore di importanti ripercussioni sull'Occidente
E tutto questo accompagnato da una simbologia una simbologia che viene riferita da Svetonio e da Tacito quella di far parlare i romani e greci attraverso lo scambio delle resti
Ed in questa simbologia che l'isola luogo dal quale si corre nel Principato diventa un luogo simbolo dal quale si lancia un messaggio quel messaggio secondo il quale non c'è soluzione per l'Occidente senza l'incontro con il mondo orientale
L'iniziativa di oggi ci impegna tutti a riflettere su questa esperienza a mio avviso ed a rilanciare questo convincimento che ci deriva dall'antichità e che tuttavia al momento ancora non siamo seguiti chi sostiene i principi fondamentali della Costituzione sono sacri Legnano direzione che va adattata alle stagioni della storia
In questa stagione l'ultima parte l'articolo undici ci indica la via promuovere la pace e la giustizia fra le nazioni accettando limiti alla nostra sovranità
Trasformare il ripudio della guerra da obbligo permane puramente negativo in energia fattiva volte alla ricerca di soluzioni nazione soluzioni negoziali che favoriscono la pace
Questo a mio avviso e l'eredità degli antichi che forse dobbiamo fare nostra e praticare a partire da questi incontri
Grazie e buon lavoro a tutti
Grazie alla professoressa Mazzin a nel suo saluto naturalmente sono ricomprese nelle università cosiddetti ospitanti poi sarà richiamato anche nel corso della mattinata alla Federico secondo la Partenope
Ricompreso il territorio ed è ricompresa anche la storia di questo territorio e molto interessante questo sguardo
Profondo
D'altra parte Paola l'insularità ha ormai un valore costituzionale perché avete scelto di andare ad Anacapri
La Costituzione ci invita al a riconoscere il valore costituzionale del insularità poi c'è anche l'internazionalità nel caso di Anacapri
Sarebbe sicuramente essere abbiamo visto ecco solo sbarcando a Capri cosa voglia dire internazionalità la mia introduzione
E cercherò di contenere che dovrò contenere in quindici minuti come un po'tutto il nostro convegno si divide in quattro parti la prima parte quali parole quali parole il tema del nostro seminario affonda le sue radici in categorie vicende che appartengono all'esperienza più profonda della contrazione umana
Le parole che compongono il tema del seminario riflettono allora la stratificazione di quell'esperienza possiedono una eccedenza di significato
Sempre da ricapitolare e Dario attualizza così al pari di altre coppie terminologiche e concettuali pace guerra non si accontentano del principio di non contraddizione
E così come ad esempio la salute non è soltanto l'assenza di malattia preambolo
Dello statuto dell'annesso del quarantasei così il termine concetto pace non rimanda soltanto all'assenza di guerra ma estende il suo significato a quello di condizione necessaria per realizzare e mantenere una società più coese giusta
La sua radice sanscrito ARPA PAC piantare
Conficcare
Per ci fa riferimento al piantare il chiodo sulla porta del tempio per ottenere il dono dell'assistenza divina appunto come un dono dimensione di significato che ne ritroviamo nello Shalom ebraico nel Salaam a
è la medesima radice d'impatto di una condizione di stabilità e armonia ma non si tratta di una pace soltanto Esterna o esteriore ma anche interiore lo stesso slittamento di significato tale esteriore e interiore noi lo ritroviamo nel termine concetto guerra del quale la derivazione per le alcune delle nostre lingue
Dal tedesco verrà cioè discordia contesa questione non elimina il problema della lotta più grande
Quella contro o con se stesso di cui ritroviamo tracce come noto anche in culture
Diverso nell'arabo Jihad soprattutto la lotta grande girata al Kabir
Una sottomissione a un oltre e dunque il risultato di un procedimento interiore
C'è a questo punto noi introduciamo la terza parola del nostro seminario che trattandosi della associazione italiana dei costituzionalisti cioè quasi sempre nei titoli del nostro convenire c'è la Costituzione
Noi non facciamo fatica a individuare tra Costituzione pace guerra un legame genetico
La costituzione dello Stato moderno nasce come ideale regolativo e a prescindere dalle accadimenti storici dalla fine dello stato di guerra per stabilire la pace
Anche qui e l'indagine tipologica lo conferma il suo etimo conquistare un statuire S per dir così tirrenico
In quanto indica una condizione di convivenza che segna con immediatezza la vicinanza alla pace senza mai dimenticare che la Costituzione in senso moderno tende alla pace perché nasce da una lotta e dunque la questione ritorna a essere la questione sui caratteri di questa lotta
In particolare sulla sua connotazione di lotta violenta o non violenta
Il nesso etimologico non ci sfugge può accontentare il linguista ma non il giurista
è vero che il diritto e linguaggio e linguaggio è intrinsecamente normativo ma come costituzionalisti dobbiamo tessere quel legame genetico secondo la normatività della Costituzione
Seconda parte quali sguardi e quali prospettive per tessere tale legame genetico il seminario indagherà la relazione tra pace e guerra il diritto nella prospettiva costituzionale in seconda battuta
E nella misura consentita dalla Costituzione positiva internazionale sovranazionale
Ringrazio in particolare da questo punto di vista il professor Bultrini al professor Nascimbene
Ma tra il dentro e il fuori vi è una duplice dipendenza costitutiva lo sguardo ad Intra condiziona quello a destra
E questo retroagisce su quello
Tra la politica interno e quello internazionale tra interno ed esterno mi son interazioni reciproche se è vero che alla base ci sono sempre decisioni statali una volta che questi ammettono una limitazione che scaturisce da quelle interazioni
Lo sguardo cambia da prospettiva si trasforma così accade per la pace e la guerra nella nostra forma di Stato democratico costituzionale
Ne abbiamo segni eloquenti la duplice dipendenza tra la forma democratica del potere la pace tra l'articolo uno e l'articolo undici
In forza dei quali la teoria della cosiddetta pace democratica che esclude la guerra di conquista diventa diritto costituzionale positivo
Sono noti
Da questo punto di vista
Lei
Riferimenti che a questa prospettiva furono già presenti nella discussione in Assemblea Costituente a partire dalla proposta originaria di Giuseppe Dossetti
La lettura integrato uscissero dei due periti dell'articolo undici tra principio pacifista e internazionalista
Le limitazioni di sovranità tra sovranità dello Stato e sovranità popolare senza appunto dimenticare mai che tale termine sovranità che andrebbe sempre scritto tra virgolette probabilmente riferito l'ordinamento statale viene come depotenziato
E ha ridefinito dall'accostamento con l'altro termine limitazioni
I controlli menti al diritto internazionale stesso tutela della pace o modo rovesciato
Il principio internazionalista come cause fonte di autolimitazione della sovranità ma quella medesima tensione attraversa la relazione tra diritto e guerra nella forma di governo lo ius in bello soprattutto nel pomeriggio questo sarà affrontato i vincoli esterni sottopongo una tensione il modello costituzionale disegnato dall'articolo settantotto tanto da interrogarci sulla sua effettività e al contrario sulla compatibilità costituzionale delle decisioni sull'invio delle armi sulle azioni di polizia internazionale sul cosiddetto riarmo e figlia
Continua
Persa parte quale metodo e quale oggetto la scelta di dedicare un seminario al diritto della pace e della guerra ci dice qualcosa anche sul metodo del diritto costituzionale e sul suo oggetto
Le ipotesi metodologiche in campo sono quelle conosciute sono almeno tre
Disgiunzione tra diritto che norma e la pace guerra che sono fatti
La relazione di reciproco di reciproca negazione tra i due termini la relazione ove la guerra è fonte mezzo oggetto del di ora il punto decisivo per noi come costituzionalisti non è tanto il fatto che saltato l'ordine geopolitico della seconda metà del Novecento e qui comincia Caro ambasciatore Valensise il il confronto tra di noi ecco
Grazie ancora per la presenza
E neanche se abbia o meno ragione quel realismo politico e anche a me piace chiamare pessimistico con la sua antropologia negativa
Il primo è un fatto
Quell'ordine geopolitico
Sì di cui si registra il mutamento del quale si deve tenere conto pena l'irrealtà della prospettiva normativa
Ma il costituzionalista non può come invece fanno e forse il loro mestiere idealisti politici fermarsi a come va il mondo all'idea del disordine mondiale o dell'anarchia delle relazioni internazionali di metodo giuridico e distinto
Non separato questo sarebbe un approccio dualistico che non è il nostro approccio ma è distinto dal processo storico
A ricordarlo ci permette di non perderci nella casualità e nella pausa dita degli accadimenti processo storico dipende dalla natura umana
Sì gli uomini sono buoni o cattivi di cash enti fisicamente indimostrabile
Lo è già a partire dalla sala delle idee attenzione in cui alla linea Eraclito Platone opzione e suo verso il discorso andrebbe approfondito perché forse ci sono state nel Novecento soprattutto letture di ok non corrispondono fosse proprio la realtà Rios c'è un osso descrittivo nozze prescrittivo come c'era un monte Schio descrittiva prescrittivo
CIMIC Foucault no
Per affitto pratone ospite fu colto oggi oggi Sadun si contrappone la linea Aristotele Agostino Tommaso d'Aquino Levine as cotta quest'ultimo
Meno citato e straordinarie straordinariamente interessante perché contrappone all'Iraq di Theo in principio è la guerra Torymus
Il Giovanni io in principio il logos e dunque il dialogo s'la relazione
Piuttosto è giuridicamente rilevante che è saltata l'idea che ci sia che ci debba essere un ordine convenzionale
Che non sia la legge della forza e dell'arroganza o meglio ancora che la forza riprendo il titolo del numero di maggio della rivista francese esprit sia percepita contro il diritto
E non soltanto contro la morale ricordate le vinacce no
La guerra distrugge la morale la rende decisoria ecco il giurista specialmente noi costituzionalisti a differenza del realista politico tesse o delle tessere il legame tra il fatto e la norma tra il reale e l'ideale senza incidere nessuno dei due termine senza dissolvere l'uno nell'altro
Nella immediatezza amorfa del fatto brutto
E mi hanno o nella impotente in realtà della forma della mera forma
Ne segue una specificità della scienza del diritto costituzionale della pace e della guerra rispetto ad altri saperi oggi molto valorizzati
Come la geopolitica ci puoi forse si deve profittare di quei saperi ma non giusta apponendovi meno che mai mutuando e nel metodo
Senza diluirà il diritto costituzionale in altro da sé in nome di una male intesa interdisciplinarità quei saperi sono mezzi di conoscenza del diritto e oggi lo verificheremo lo attraversano ma il diritto deve dire qualcosa su dei fatti dei riqualificarlo
Stabilirne il valore
Secondo
Il diritto costituzionale positivo
Non positiva ti discretamente inteso ma secondo il diritto costituzionale così a catena il discorso sul metodo del diritto costituzionale ci consente di dire qualcosa sull'oggetto e di arrivare alla teoria della Costituzione
Via disaccordo sul metodo perché non vi è accordo sul concetto di costituzione questo tempo di guerra rappresenta nella scienza costituzionalistica un momento di rinascita del realismo geopolitico
Che toglie il velo alla volontà di potenza degli Stati delle concezioni polemica del politico
Prima fra tutte quella ceduti Anna
L'amico nemico o più moderatamente del primato della costituzione materiale o reale sulla normatività di quella forma
Attinge alla terra al suolo
Certo le stratificazioni che stanno sotto e determina l'esistenza politica degli Stati questo non ho nulla di nuovo da sempre l'alternativa tra validità ed effettività è proprio
Tale Attraverso retorica della Costituzione e ipotetica la tematizzazione della guerra
E della pace
La domanda radicale che non possiamo non porsi è se il primato
Metodo logico e ontologico del realismo della geopolitica della Costituzione in senso esistenziale sia compatibile con la normatività della nostra Costituzione
E se le questioni costituzionali secondo il nostro diritto costituzionale possono essere questioni di Potenza in un assetto costituzionale come il nostro lo dico en passant mano
Non solo il secondo comma dell'articolo tre sospinge l'ordinamento e dunque anche e soprattutto noi studiosi a rendere forte il giusto
Visto che è molto difficile rendere giusto il forte secondo un pensiero
La scabbia
Il costituzionalista appena il tradimento del suo ufficio deve sempre mantenere quello scarto tal insistenze la norma per uscire
Dalla consueta imbarazzante impasse non deve schiacciare la norma sul realismo politico ricordiamo tutti no quella generica descrittiva di stampo sociologico di cui parlava Vezio Crisafulli
In nome di una malintesa nazionalità del reale né dal lato opposto schiacciare illusoriamente reale ieri sull'ideale
Del mitologico cosmopolitismo kantiano della cooperazione societaria di Grosio
Oggi forse sul funzionalismo conflittuale della tutela multilivello dei diritti così ma è solo uno dei molti punti di ricaduta della questione che pongo strenua difesa delle gamme tra diritto e guerra per evitare la fine dell'ordine giuridico internazionale
La Costituzione presuppone quell'ordine ci deve ripensare la geopolitica secondo i fattori condizionanti giuridici e istituzionali per allontanare la prima dal Nantes
Nature dal sangue dall'egemonia dalla potenza avvicinarla
All'artificio politico e alla convenzione al patto
è un interstizio cento ne siamo consapevoli ma è l'unico spazio per l'agire politico degli uomini e delle donne ed è forse l'unico sforzo che ci resta prima di arrenderci alla reale
Quarta e ultima
Qual è il filo conduttore
Questo seminario costituisce un primo vedremo quanto interessante
Per il consiglio direttivo la scommessa
Su questo proprio ma noi pensiamo che sarà vinta
è un primo momento del cammino dell'associazione in questo triste
Il seminario è infatti legato al tema scelto dall'assemblea di Salerno per il convegno annuale sulla relazione tra Unione Europea e Costituzione perché la pace guerra e fattori diritto degli Stati
Più precisamente per tiene
Alla virgolette sovranità degli Stati nazione
Conti lì con già spilli certamente ho ormai del tempo
And State metro
La guerra ha prodotto sta
Ma lo Stato ha prodotto la cui
Al pari nostro seminare legato a quello dell'inizio due mila ventisei sul metodo del diritto costituzionale
Perché il discorso sulla guerra pace come detto attraversato dal dualismo tra diritto e fatto tra bandita effettività tra formalismo giuridico realismo politico tra la forza della legge la legge della forza l'opposizione infatti tra la norma del ripudio della guerra nella Costituzione scritta e il fatto del ritorno generalizzato DS nella geopolitica internazionale
Il seminario di oggi e dunque amiche e cari amici un inizi Umma
In senso proprio etimologico un atto che introduce che va dentro
Che comincia ciò che seguirà buon seminario
Bianco
Alcune indicazioni operative mentre invito il professore Stajano
E il professor chiesi a raggiungermi
La prima indicazione operativa voi l'avete già capito di orari sono importanti oggi sempre ma oggi in particolare e quindi c'è un coffee break o meglio c'è un costo senza pre
C'è un Gozzi anche conducesse partenopee fuori uno prende quello che vuole bah ecco non ci sarà il braccio
La seconda cosa
Che è qualcosa di più evidentemente che una indicazione
Cooperativa di servizio il ringraziamento al professore Stajano ringraziamento ai relatori è in re ipsa Esa l'ha fatto in particolare dai presidenti di cessione il ringraziamento al professore Stajano lo faccio io perché la sua presenza qui
Oggi esprime la continuità soli associativa
Pausa quindi non è un caso che il primo momento pubblico del nuovo triennio veda all'inizio la partecipazione del presidente uscente dell'associazione
L'abbiamo voluto perché sappiamo che nelle cose un po'errati che di questo mondo la continuità importante
Come importante il fatto che qui ad Anacapri e non è stato facile con tutte le varianti del caso il direttivo attuale sia praticamente al completo tranne una persona che non è riuscita avvenire per motivi dell'ultimo
Bene
Professore staia
Grazie grazie grazie Renato
Grazie presidente
Io intanto debbo in avvio dare portare anche qui un po'la voce della Federico secondo e dare il saluto della Federico secondo alla al al nostro incontro a questo seminario
Saluto di del rettore Matteo Lorito
E questa
Questa necessità
Legata da una parte all'impegno molto forte che ha avuto il rettore di Napoli a sostenere in maniera direi tangibile la definiva in questo modo il il seminario di oggi ma c'è anche un secondo motivo
Che di cui avrebbe parlato sicuramente il rettore si impegni istituzionali non non rinviabili non lo avessero tratte
Quando altrove ed è il fatto che è un po'una nota connotativo della nostra storia come università Federico secondo il tema che oggi noi stiamo trattando sono ottocento è uno anni dalla fondazione della nostra un della della Federico seconda ad opera di Federico secondo
E Federico secondo alla cui figura noi ci richiamiamo
Ora anche il portatore di una visione che preferiva il trattato alla guerra
Tanto è vero che quando gli imperatori il potere politico veniva incaricato divisi volgere le guerre sante di affrontare le guerre sante Federico secondo le preferiva alle guerre sante l'accordo con il Lara le rappresentanze politiche locali
Ed è questo il motivo per cui lo hanno scomunicato due volte
Debbo anche dire che
Due volte
L'hanno perdonato all'anno
Non hanno non hanno di scomunica alto noi abbiamo adesso anche nella Federico secondo questa è un'altra un altro elemento che ci lega molto fortemente specificamente al tema di oggi della l'associazione di questo seminario dell'Associazione e il fatto che noi stiamo sempre lungo questa linea di tradizione che certamente una linea che affonda radici molto profonde molto lontane ma che è molto presente
Noi stiamo adesso promuovendo
E avremo un'occasione l'otto di luglio nella Sala della Regina
In un alla presso la Camera dei deputati siamo proponendo quello che abbiamo definito una costituente per il Mediterraneo
Che una iniziativa culturale che vedrà coinvolti in quell'occasione
Poi molte rappresentante rappresentanze del del mondo Camon del
Del dei rapporti internazionali
Il corpo larga di molti col molti consoli e molti ambasciatori del dell'area mediterranea e in cui noi vogliamo parlare delle transizioni verso la democrazia
E della costituzionalismo come fattore di pace
E
Promuovendo una grande iniziativa da questo punto di vista e quindi la la presenza della serie di sostegno delle Federico seconda questo seminario non è formale ma anche tematicamente molto ingaggiato a questo io aggiungo anche un'altra una seconda considerazione che è quella
Legata al tema
Noi questa è una
E e anche qualcosa che voglio dire ai miei colleghi costituzionalisti di oggi a tutti quanti presenti
Anche con me con come come molto sentimentale
Come coinvolgimento emotivo voi abbiamo fatto un primo seminario su questi temi come forse molti ricorderanno nel due mila e ventidue erano passate due settimane dall'invasione dell'Ucraina
E e in quella occasione
Dovemmo fare un seminario a distanza su piattaforma che noi non amiamo ma che fu necessario svolgerà in questo modo ma gli atti sono pubblicati nella rivista osservatorio nell'Osservatorio
Cioè la nostra la seconda rivista dell'Associazione e naturalmente stiamo giustamente
La cui dimensione obiettiva
Stiamo giustamente difendendo in questi giorni grande impegno del presidente dell'intero diretti
Perché questo è un Paese nel quale succedono cose strane bandita questo non su questo non non non mi tratterrò più del dovuto però allora noi ponemmo già in quel dibattito un po'i temi chi saranno oggetto della riflessione di oggi
In una condizione che noi non prevedevamo sarebbe stata poi successivamente superata in maniera così grande degli eventi parliamo della guerra necessaria della guerra consentita della guerra
Ripudiata
Dei della del dei grandi temi che riguardavano la distorsione anche nell'applicazione del principio costituzionale tutto questa questione per esempio delle guerre fuori articolo cinque del Trattato nord atlantico parlante queste cose
E delle applicazioni delle delle deviazioni dei vizi di alcune
Delle determinazioni che vengono assunte poi in sede parlamentare in sede governativa già allora Arianna vedasi tiene insomma cc raccontò di queste cose
In maniera molto precisa quindi c'è un filo Arianna un filo marittime io diete naturalmente
Cioè non se lo che ecco tecniche
C'è un filo che collega quella iniziativa e questo punto io credo che in questo bar ravvisato perché intanto da allora e le nostre preoccupazioni erano fortissime naturalmente c'è c'è una una conseguenza emotiva perché anche i costituzionalisti come voi sapete hanno un cuore
Pare guardando ai singoli esponenti del dell'associazione non sempre emergere eppure anche quando emerge eh
Ad ogni modo noi dobbiamo osservare che da allora i temi che Proni primo sono diventati purtroppo quanto mai attuali
E mentre
E lei dimostri di garza seppelliscono i morti ucraini
E i morti dell'Iran seppelliscono i morti e Gaza
Come disse
Pastori
A questo proposito recepire al Principe Andrej noi abbiamo il diritto di vivere e di essere felici ed ebbero quei popoli
E a vedo di avere fatto una citazione della citazione no faceva il pastore Tazio Di Matteo
Eppure è così
Cioè una una bisogno crescente di regola costituzionale che affermi le ragioni della pace al cospetto della violenza della guerra
E c'è una difficoltà crescente bisogna metterlo ad affermare
E questo
Richiama in causa evidentemente alla nostra responsabilità ci sarà anche qui una relazione sul ruolo dei costituzionalisti di fronte alle Michele ed è giusto averlo avete richiamato questo profilo Prontera emergenze Berti
Credo che questo coinvolgimento anche questo questo livello di coinvolgimento
Debba e qui essere sottolineato e quindi sono veramente molto felice
E che la occasione sia capitata sia capitata da noi che io abbia avuto questo grande sostegno delle università delle università napoletane questo vorrei sottolinearlo delle università napoletane
In questo contesto in cui le testimonianze delle quali ho parlato sono molto forte molto forti molto radicati
Bene io allora sotto questo compito per così dire iniziale del quale mi perdonerete perché abbia preso un poco di tempo vero
E e adesso passo svolge la mia funzione di severe Ron regolatore delle dei tempi dando la parola per la relazione introduttiva al professore Lorenzo Chieffi
Prego professor richieste Lorenzo
Allora grazie
Ho sentito intimarono di ringraziare il Consiglio direttivo dai perverso
Questo cortese invito
Per una
Curiosa periodicità che mi piace
Ricordare è un invito che laiche ripete nei confronti con a distanza sempre di un intervallo due mila cinque
Il professor Sergio Bartolini chiese qui
Sviluppare una relazione sul ruolo della religione processi incinerazione europea dopo dieci anni professore Antonello D'Atena due mila quindici mi chiese
In
Discutere anzi di concludere un atti di su un tema mi è molto caro scesi del diritto due mila venticinque stanze altri dieci anni il professor Renato Balduzzi carissimo amico
E il collega mi chiede di ritornare sul tema quelle che un collega ampiamente regolarità no direi che aspetto del due mila trentacinque a questo punto responsabile fuga ritornare
Su un tema a me molto caro quello del valore costituzionale della pace
Che però è un sottotitolo che Pubblico che modo sottolinea l'interesse del tempo degli io non svilupperò perché è oggetto della sessione pomeridiana dei sottotitoli l'altra decisione apparato e partecipazione popolare
Si inseriva in un filone culturale che già era stato coltivato
Dato dal gruppo alcune io faccio riferimento in particolare nel resto Michele Scudiero che aveva dedicato Ugo Romano stati di emergenza con particolare riferimento
All'articolo settantotto nostra carta costituzionale ma io invece avevo dedicato la mia attenzione soprattutto alle dinamiche costituzionali della gestione la politica estera della difesa
Che sembravano sfuggire all'organo della rappresentanza popolare e quindi alle Camere
Per una sorta di vischiosità storica e quindi credo che salivano erano dei tradizione di cui la politica estera
Eva appannaggio soprattutto del governo delle maggioranze politiche
Il tema cui io mi dichiarai era soprattutto legata televisione che decisioni come installazione di basi missilistiche anche con citato nucleare le prime iniziative
I politica
Di politica estera sono tutte azioni internazionali che convergevano le nostre forze
Armate
Nel per questo mio approfondimento risale a quarant'anni fa volume fu pubblicato trentasei anni fa però la situazione per molti versi come centro di mostrarle non è cambiata
Erano decisioni che
Ritenute necessari Enzo straordinario gente quindi anche per riguardare in materia
E dovevano essere coperte da segreto che riguarda la sicurezza difeso lo Stato che giustificavano sottrazione alle altro procedimento democratica lo di coinvolgere il demo s'
Mi piace anche citare un volume di uno studioso della Colombi universi che che con appropriata
Espressione un volume di quell'epoca
Almeno Eric quattro Snyder si intitolava semi Sorrenti pollo o cono segni sovrano proprio per testimoniare Pomes delicate questioni
E attenevano alla politica estera difesa sfuggiva no nel gran parte minacce occidentali Pelù vide la partecipazione per essere riservato un numero ristretto di soggetti
Ma su questo tema non vado oltre visto che la sessione pomeridiana si dedicherà ai procedimenti di cessione politica
E mi soffermo come era nell'indicazioni con intuito perché non abbiamo messo Aldo
London novantuno non dialogo su questa questione mi soffermo su tutto ed incide alla questione pace e guerra
E di come la l'uso
Della
Per la forza delle armi
E in qualche modo abbia coinvolto anche il nostro Paese in alcune azioni di polizia internazionale questo impegno
Operazioni svolte quindi all'estero
Una attraverso una necessaria contestualizzazione ovviamente interpretativa dell'evoluzione relazioni internazionali che mi condurrà a vagliare la fondatezza di istinti indirizzi
L'articolato venticinque sostenuti da una parte o tutti la Costituzione dice se per un verso intendono questi contatori respinge il ricorso alla guerra soltanto per assicurare a difesa del territorio nazionale
In altra direzione altri colleghi soprattutto in occasione della percezione italiane ammissioni vitali all'estero sono pervenuti a giustificare prassi convenzioni a livello internazionale derogatoria nostro testo costituzionale appunto dal con dura forme di decostituzionalizzazione o addirittura di modifica tace la prostituzione
Una persistenti insoddisfazione per ciascuno di questi per entrambi
Per entrambe le soluzioni tentativi in mi induce a sondare la possibilità di individuare una terza via
Che consente all'Italia di svolge missioni militari all'estero per la conservazione o ristabilimento della pace anche ricorrendo siti al caso
All'impiego ricorrendo all'impiego delle armi
Nel corso e qui non potrò crescere molto
Però uscendo in queste considerazioni nel corso di oltre sette regali dall'entrata in vigore la Costituzione profonde sono state le trasformazioni relazioni internazionali danno indotta torna a parlare in tv
La pericolosa regressione di un ritorno all'indietro
Dalla suddivisione delle sfere territoriali l'influenza che la conferenza di Yalta del quarantacinque ha fatto seguito un lungo periodo di pacificazione equilibrio del terrore
Pure definito pace negativa o guerra fredda
Con la caduta del muro di Berlino l'ottantanove
E la disgregazione
Ex Unione dei pubblici socialiste sovietiche derivato un paio di grandi incertezze dei rapporti in testa virtualità elettrizzata
Dalle cosiddette guerre asimmetriche provocate da gruppi terroristici a territoriale sovente sostenuti da Stati canaglia
Una evidente destrutturazione di relazioni internazionali aggravata da un irrefrenabile tendenza isolazionista e unilaterali politiche il dominio realizzate le grandi potenze ha pure condotta quello che Sergio Mattarella
Ha dichiarato una sorta di riproposizione della antica categoria nicchiano amico nemico ne è derivata una chiara regressione rispetto alle conquiste assiologica ritenuto in passato definitivamente consolidate danno provocato la condizione di stallo in cui si sono venuti a trovare istituzioni
Preposta alla regolamentazione dei rapporti tra gli Stati ONU per l'esercizio di Todi Leto
Da via Tirolo organizzazione mondiale della sanità la corte internazionale
Penali internazionali ritenute le grandi potenze protesa a valorizzare le proprie identità nazionali America First Knight
O anche l'impero Paulus o la riproduzione del Perù Peluso ritenute queste istituzioni internazionali superflue se non addirittura dannose per i propri interessi
In presenza di questa pericolosa deriva isolazionista unilaterale delle azioni internazionali per sempre i portali lancette della storia un passato che si riteneva superato
Io merito no in tutta la loro attualità le preoccupazioni erano denunciate durante il periodo dal costituente
Nonostante
Il trascorre del tempo molteplici sono i fatti gli spunti di riflessione possedesse ricavati dagli interventi sviluppati dei prati la Repubblica ancora ancora in grado di indirizzare la politica è stata svolta dal nostro Paese
Peso ripropongo per testimoniare soprattutto in su questo tema se fosse stato chiamato a discutere l'invio di vita avrei in qualche modo dato un'altra valutazione su quel dibattito del costituente ma a me piace mi ricordare come Gustavo Zagrebelsky
Dichiarerà come questo materiale rappresenti un punto di riferimento del passato ma al tempo stesso e ancor di più in questo settore un insegnamento in grado di orientare il futuro in considerazione di una sua capacità di traghettarci nel tempo
Certo no no loro nel tempo per approfondire tutto il dibattito costituente quindi come una sorta di sommarie voglio tratteggiare i quali erano i punti su cui i nostri costituenti
C'erano soffermati per poi attualizzare dispetto ai due temi su cui costituzioni ci sono confrontati negli ultimi anni le azioni i ritardi compiuti all'estero e il problema della a della del fornitura di materiale
Bellico al Ucraina non non lo non ho a disposizione dicevo il tempo per sviluppare rinvia il tutto alla relazione scritta
I costituenti erano e ricordo soprattutto Luigi Nardi mente impegnati a ridimensionare regionalità e nazionali quelli che emergono sempre più prepotentemente
Pan un obiettivo l'apertura del nostro Paese
Alle organizzazioni internazionali
L'Italia era stata esclusa dalle Nazioni perno nella parte voleva entrare nell'Alleanza atlantica all'una Milano centoquarantacinque l'aggancio tardiva quarantuno
Firmata dal presidente Stati Uniti d'America e da Cerci recenti così visti invece
L'Italia escluso in quanto Paese sconfitto dalla guerra
Alcide De Gasperi allora presente con Swiss intervenne più volte in Assemblea Costituente per sottolineare l'importanza dell'adesione a questo organismo internazionali proprio perché l'Italia doveva dare un segnale
Nei confronti delle potenze vincitrici
Che avrebbe abbandonato quelle politiche di cui ero stato protagonista irrigidimenti datoriale e sua tuta avrebbe potuto favorire una
Conclusione più onorevole
Lega speciale a quella espressione dobbiamo bere l'amaro calice del trattato di pace questa avrebbe questa dichiarazione di apertura avrebbe sicuramente favorito una trattativa va
Per l'Italia riteneva sicuramente più favorevole era assai diffuso quindi un sentimento di condanna del fenomeno bellico e aveva posato tante
La sconfitta nel nostro Paese e soprattutto la distruzione del nostro Paese
Quindi un ripudio della guerra non giustificata da un fine meramente rifiuti difensiva quindi coerenza con la cartella si unite accanto a un
Un non rinunciabile diritto ogni Stato d'assicurare lo sa avvocato i propri confini calcoli mio di come nel proprio territorio autodifesa individuale in presenza di un'aggressione in atto
E non soltanto minacciata domenica escluso la partecipazione in Italia l'azione di autodifesa collettiva
Mi piace citare l'intervento dell'onorevole Terracini
Il quale dice non si sarebbe potuti negare un intervento militare in Italia a difesa distanti ingiustamente prestiti e quindi su dall'Assemblea costituente cioè un'apertura
All'intervento italiano a favore di Stati terzi all'esito diceva tirocinio approvazione da parte del Parlamento con legge della spesa necessaria per favorire i contingenti i richiesti
L'apertura ad un intervento tutte le forze armate italiane ad azioni di difesa individuale e collettiva
Avrebbe escluso il ricorso ecco su questi costituenti sono molto decisi alla guerra preventiva sette avrebbe conferito alle decisore politico poteri eccessivamente discrezionali sostenuti da motivazioni di tutte oggettività
Si escludeva assolutamente qualunque intervento di ritorsione e di rappresaglia non limitata almeno respingimento l'aggressione mi Almirante al suo annientamento
Questa apertura al collaborazione internazionale praticata la difesa anche collettiva era confermata dalla bocciatura
Voi sapete a larghissima maggioranza dell'emendamento proposto socialista Covito favorevole all'inserimento in Costituzione più una dichiarazione di un neutralità permanente che avrebbe condotto a un pacifismo assoluto e ad Acqui di stanza assoluta dalle grandi potenze
E qui interviene Alcide De Gasperi
Che no
Però è una scelta di questo genere personalmente unità avrebbe rimesso in discussione
Un in una prospettiva di reciprocità l'aiuto che l'Italia avrebbe potuto richiedere in caso di aggressione sul territorio
Condizione che si sarebbe certamente determinata per il leader trentino qualora cita espressamente posti innanzi
All'invito di accedere a una solidarietà collettiva ci fossimo rifiutati egoisticamente di respingere ogni rischio comune
Quindi
In assemblea costituente c'era una chiarissima apertura
Alla possibilità del nostro Paese oltre a doversi difendere in caso di aggressione ma soprattutto che questi adesso cercherò di sviluppare la possibilità del nostro pensi di poter partecipare ad azioni di
Difesa collettiva una chiara apertura consentito da le numerose distruzioni erano stati carta costituzionale articolo undici articolo ottanta per con la televisione del centodiciassette più come centodiciassette
Al decisione gli organismi internazionali che gente possibile la sua partecipazione dell'Italia di interventi difesa collettiva così come disciplinato cinquantuno articolo cinquantuno saturazione unite
La presenza di un'aggressione in atto
A danno di un territorio di uno Stato terso
Della sua indipendenza e libertà consentirà al nostro Paese di parteciparvi azioni militari preventivamente autorizzate finalizzate respingimento del nemico analogo legittimazione si ricava anche dal trattato
Del nell'ordine la transatlantica articolo cinque e ma anche dei trattati europei gli articoli quarantadue quarantatré del testo unico europeo
Un intervento armato con queste priorità difensive sarebbe certamente ascrivibile e quindi nasce citare un bel lavoro di Massimo Luciani
Da passo nel due mila ventidue Getulio politica dice Massimo Luciani certamente ascrivibile questo intervento alla categoria valori calci utilizzare questo termine guerre
Legali anziché guerre giuste lui entra un po'in polemica con quella espressione utilizzata da un testo Bobbio
In esecuzione di un'autorizzazione nazioni unite quindi comandato il compito
Di garantire un sistema è tutto difese collettiva
Per consentire come Fini biliare per le primarie ristabilimento della pace verrebbe a cadere per Massimo Luciani qualunque contraddizione pure da taluni avanzata fra ripudio la guerra e ammissione della forza in assenza di questa precondizione inderogabile scatterebbe al contrario
Per questo autore riscontro limite contenuto articolo undici della nostra carta costituzionale
è un'apertura certamente coerente dispetto all'indirizzo che vorrebbe più coerente rispetto indisse Cuore emiciclo scrive intervento le nostre forze armate
In ossequio alle disposizioni della Costituzione della cosiddetta Costituzione bellica soltanto per assicurare a difesa del territorio italiano Dacca lesioni Esterne
Questa dottrina si avvale di una lettura distinta delle varie espressioni in quel composto l'articolo undici la Costituzione anzi si sofferma sull'uso del punto e virgola
Per rendere secondo questa teoria un significato di autonomia di queste espressioni
E gli autori che si oppongono all'avviamento all'impegno militare dell'Italia d'operazione off-shore
Sostengono la loro attenzione sulla condanna definitiva irrevocabile il fenomeno bellica ricavato dall'espressione precipita utilizzata costituente ripudia la guerra l'Italia ripudia la guerra
Per impedire in chiave pacifista all'uso degli anni per finalità
Piante comprensive della difesa di internet densa di altri stati
Non voglio indugiare su questa diatriba grammaticale sull'uso del punto e virgola
Anziché della lirica o del punto
Anche se
Se approfondiamo la Catania Brusca il punto in virgola da una consecutio in un certo ragionamento ma non mi voglio soffermare
è indubbio che questo filone dottrinario che potremmo definire minimaliste riduttivo verrebbe a mettere in discussione l'approccio dell'ordine costituzionale onnicomprensivo
Che ne discuteranno introitare qui distanze non sopisce intende rafforzare invece il multilateralismo chiaramente valorizzato nelle sue disposizioni
è più corretta gridò invece l'interpretazione di curanti privilegio no qui c'è la la riabilitarsi una interpretazione integrata dire ancor di più congiunta o bilanciata il piede Vergottini delle tre P posizioni contenuti l'articolo undici tra l'altro ha chiuso in un unico comma
In modo da consentire attraverso una loro lettura unitaria e certamente non per segmenti separato una vettura orizzonti più ampi
Offerti dagli stimoli o del diritto internazionale e dagli impegni assunti dall'uso previsto all'interno di questi organismi internazionali cellulite nato e Unione europea
All'opposto e qui Giuliano Amato dice ma se dovesse prevalere una preclusione a collaborare dazioni difesa collettiva negherebbe
Per assurdo come paradosso l'illegittimità delle disposizioni di quei trattati internazionali che invece richiamo no la partecipazione al nostro Paese
Veramente Epifani soffermerà nel rispetto della nostra carta costituzionale a questo intervento
Quindi in consonanza
Con l'apertura entro i margini consentiti la Carta costituzionale ad una contrazione del nostro Paese
Per lo svolgimento di operazioni di peacekeeping in tutte le loro declinazioni perché declinazione rispondo permetti e via dicendo una compiuta regolarizzazioni questa attività è oggi reso possibile
Dalla legge quattrocentoquarantacinque due mila sedici quando io mi occupavo di questo tema non c'era questa legge ed era lasciata nei rapporti tra maggioranza e opposizione con la prevalenza della decretazione d'urgenza
Che è una legge che per espressa indicazione dovrà coprire ambiti diversi da quelli in cui venga delimitato dichiarato lo stato di guerra quindi si riferisce a queste citazioni internazionali
Svolte all'estero con l'uso del delle armi dell'esercito
Ricorrenza con gli spazi interpretativi riconosce la Costituzione l'invio delle forze armate fuori dal territorio nazionale dovrà avvenire dice questa legge nel rispetto della legalità internazionale e inottemperanza degli obblighi
Ho gli accordi internazionali o intergovernative operi c'è insomma interventi militari
Molteni dice è stata l'attività umanitaria
Di cooperazione svolte al nostro Paese in varie testi del mondo anche su sotto l'egida delle Nazioni Unite della NATO dell'Unione Europea
Il del le le le attività ancora in corso ricordo dei caduti quotate sicuramente UNIFIL nel Libano Cipro India Pakistan solo per fare alcuni esempi
Quelli invece che hanno implicato l'uso delle delle armi si ricorda il l'operazione Desert Storm mila centonovantuno autorizzata dal Consiglio di Sicurezza e Nazioni Unite
Guidata la coalizione dagli Stati Uniti per consentire la liberazione del Kuwait per l'aggressione ricevuta dal l'Iraq a diversa conclusione ci dovrà invece pervenire per quegli interventi militari
Intraprese a prescindere dalla previa autorizzazione del Palazzo di Vetro
Paralizzato da inviti incrociati delle grandi potenze
Così come per quelle operazioni svolte altiforni del trattato NATO e quindi quelle off-shore
Non approfondisco perché le conoscete sicuramente sul tre casi se l'affetto uno grosso dibattito sia tra l'Inter non sono i soli dei costituzionalisti sulla legittimità non solo internazionale ma anche costituzionale il bombardamento Belgrado mille novecentonovantanove
L'operazione Iraqi Freedom del due mila tre a e il bombardamento del territorio libero in tutti e tre i casi d'Italia
Ho di nettamente
Tasso dell'ex Jugoslavia a indirettamente consentendo l'uso delle basi militari
E con il sostegno un po'equivoco anche del nostro governo il governo D'Alema il governo Berlusconi che aveva dichiarato prima la non belligeranza poi ieri è intervenuto
Sì
O in tutti questi tre casi Leo queste operazioni pensarono grosse un grosso dibattito spinto semplicità
Certamente potevano definirsi operazioni culturali eccetera fuoriuscire agli ambiti operatività consentiti dal diritto internazionale che finivano per amplificare il pericolo di incorre nel cosiddetto doppio standard e doppio morale e cito nuovamente Massimo Luciani
I quali parla di una deriva di questo genere incurante dei vincoli giuridici individuati a livello internazionale costituzionale non girare esprimere una visione realistica del diritto
Rappresenterebbe al contrario una pura e semplice abilitazione del diritto anni alla Mercedes decisioni unilaterali assunte da Stati egemoni espressione della forza di fatto da cui potrebbe e di vari effetti Hammond attivi altrettante d'altrettanta pericolosità equivocità e inutile
Ricordare che Putin nella sua relazione svolto in Ucraina non ho fatto altro che ricordare della sua azione che come voi sapete non è di guerra ma reazione militare speciale non ha fatto che ricordare quello che gli occidentali avevano compiuto nel Kosovo senza che il Consiglio di Sicurezza vince autorizzato l'intervento il Consiglio di Sicurezza lega si era limitato a condannare
Le il l'intervento delle truppe divisorio Milosevic nel Kosovo a danno della popolazione minoritario albanese
E quindi non era stato rispettato al ora e e Putin continua e lo stesso Massimo Luciani
Sottolinea che in questo caso in caso di violazione del diritto internazionale odi operazioni
In sede NATO con tutti compiuti off-shore
L'Italia avrebbe dovuto mantenere
Un comportamento di astensione se se non addirittura dice Massimo Luciani avrebbe dovuto denunciare il trattato e otto antico prendendo le distanze indivisi militari ispirati da intenzioni egemoniche dargli atto militante
è una dubbia concorrenza di queste attività
O la capienza interpretativa non so disposto costituzionale
Appare quindi almeno quanto dubbio quell'indirizzo pure intrapreso da parte della dottrina costituzionalista che intende giustificare queste prassi
Sulla base di una per ora e avrebbe assunto un rango costituzionale
Grazie allo scivolo serto dall'articolo dieci della nostra costituzione contenente classe lo si faccia in bianco che consentirebbe intergalattico canta due cinquantuno ristrutturazioni dà la possibilità di ricorrere a interventi coercitivi unilaterali da parte degli stati singoli e associati
La necessità secondo questa dottrina di difendere comunque e diritti umani pur in assenza di un'autorizzazione del Consiglio di sicurezza
Rappresenterebbe una valida giustificazione per procedere anche in deroga al diritto internazionale dallo stesso principe gli è un'ingerenza negli affari interni di uno Stato sovrano
Altrettante qui va inaccettabili conseguenze che potrebbe derivare sarebbe l'orientamento favorevole alla formazione di una prassi che consentirebbe l'addio di operazioni di soccorso internazionale sulla base di autorizzazione del Consiglio di sicurezza implicite o concludenti
Mi prendo tre minuti solo per
Parte in modo giustificare
O in l'aiuto offerto becero vede anche dall'Italia
Per sostenere la Ucraina aggredita dalla confederazione russa
Da la la la ma anche la Manghi ma la manca Tanza autorizzazione la mancata utilizzazione ancora una volta il Consiglio di sicurezza
E le Nazioni Unite non è impedito questo sostegno
Da parte dei gli Stati occidentali
Non prevedendo sì alcuni invidioso di forze armate da parte degli stati fornitori tale supporto economico e chiaramente non potrebbe certamente essere equiparato nonostante l'opinione pur espressa
Contrario spesso la dottrina hanno attiva partecipazione operazioni belliche
Molti sono gli spunti normativi e natura internazionale statale che fanno propendere per la legittimità di questa collaborazione
Con il Paese aggredito non accompagnato da animus Bellandi
Per consentirgli di difendere la propria integrità territoriale come ammesso ma dal trattato delle Nazioni Unite sull'autodifesa individuale rapidamente da tutti gli Internazionali trattate nazioni del due mila tredici il commercio di armi
Che nel suo preambolo dei principi riconosce il dispetto dell'interesse legittimo di ogni Stato ad acquisire anni convenzionali per iscritto per esercitare il proprio diritto legittima difesa ma anche la legge centottantacinque del mille novecentonovanta quello sul commercio di armi codesto che vieta l'esportazione appesi in guerra
Ma pone delle eccezioni delle deroghe qualora ritenute necessarie per assicurare il rispetto degli obblighi internazionali l'Italia o per dare esecuzione alle diverse deliberazione del Consiglio dei ministri lottare prima barriera di fame
E così a seguito delle numerose risoluzioni approvate entrambe a maggioranza entrambe le Camere il trasferimento in Ucraina Halfdan questi anni è stato consentito davanti emanati dal Presidente della Repubblica convertiti in legge
Da parte del delle Camere ultimo dei quali e chiedo da mesi dicembre due mila ventiquattro che però l'età fino al dicembre due mila venticinque questa cessione una ulteriore specifico sostegno è stato consentito dall'Europa con la partecipazione anche al vicino all'Italia nel quadriennio pian Peace Facility errato nel due mila ventuno dal comitato politico ho concluso
E ultima l'intervento è stato a Lione straordinari del sei marzo due mila ventiquattro il Consiglio europeo
Tratto decisione tutte passate
A maggioranza con risoluzione del parlamento europeo veramente concludo per dire che questa fornitura di armi anche se letali di tipo esclusivamente di Fini difensivo all'Ucraina con cui l'Italia aveva sottoscritto un accordo di collaborazione del novantotto
In materia di difesa di formazione e praticamente le truppe non rappresenta una novità d'Italia aveva fornito al ai curdi
Era un comunità all'interno Stato sovrano delle armi con delibera del Consiglio i ministri del due mila quattordici ancora una volta passata ecco approvata anche dall'entrambe le gambe con risoluzioni delle commissioni Affari essi e difficile entrambe le Camere analogo trasferimento ordini avvenuto a favore delle forze di sicurezza libanesi nel due mila ventuno
E ha ben altra conclusione
Si dovrebbe pervenire questo alla legge lo preciso la legge sul commercio la mia destra nei confronti di quegli Stati
Quindi la non fornitura non possibilità la non esportazione Paesi la cui politica contrasta con i principi l'articolo undici o verso Paesi qui governi sono responsabili gravi violazioni delle convenzioni internazionali
Entro questo limite
E quindi ultima passaggio sulla vicenda israeliana anche la fornitura di armi verso uno stato perdonato impiegate legittimamente la sua difesa
Avesse a sua volta interpelli sono altrettanti ingiustificata azioni di ritorsione e rappresaglia e su questo il Governo ha preso le distanze ha dichiarato che l'Inter fatto cessare tutti gli accordi ponga la con con Israele ma l'Italia aveva in passato fornito delle armi e Israele
Rispetto al al al a questo Paese io nutro molti dubbi che nella sua azione non sa sia una nei confronti palestinesi una vera e propria Pisano internazione liste darci qualche indicazione
Difesa ma con un seguito di una rappresaglia che tende dire all'annientamento della proprio del proprio nemico nel ultima vicenda della nella iraniana questa guerra non sia di tra cui il nostro costituente il diritto di uno scooter nazionale assolutamente vietato un'azione non dico l'aggressione addirittura preventiva che in qualche modo voglia prevenire una attacco da parte di questo Paese quindi forse scendo da quelli che sono le cornici sia internazionali che costituzionali primi firma
Grazie grazie professore Lorenzo chiesi repressa cambio di Sanja e anche per la linea preso posizione su alcune questioni controverse e quindi agevolando rendendo più interessante il nostro dibattito e adesso la parola al professore Massimo carino dell'Università del Piemonte orientale
Il quale terrà la sua il suo intervento sul tema all'esperienza della guerra in epoca repubblicana il professore Massimo Gavino a quindici minuti pur essendosi collocato a distanza non sfuggita
Al mio controllo
Ringrazio il presidente naturalmente prima di tutto un ringraziamento per l'invito che mi è stato rivolto dal direttivo che mi dà l'occasione per essere ancora sotto la presidenza nel professore stai hanno detto non è sempre un onore prendendo sono davvero riconoscente per questa questa opportunità anche mi è stata data il il titolo e la mia relazione un titolo che mi porta a toccare anche alcune questioni che verosimilmente saranno poi sviluppate approfonditamente nel nel pomeriggio qualcuna tocca anche a spetti di diritto internazionale ma naturalmente viste vista dalla prospettiva del diritto costituzionale
Prima di tutto la lettura dell'articolo undici io non posso che condividere la la la proposta rilettura che è stata avanzata nella relazione che appunto abbiamo appena ascoltato non non riesco
A immaginare una vettura coerente all'articolo undici se non quella della continuità e dell'integrazione tra le varie parti dell'articolo undici
Per non sottrarmi anch'io allora a al dovere di arricchire l'intervento con citazioni dotte vorrei citare una pagina di un romanzo che a me sta molto a cuore la compromissione di Mario Pomilio
Voi conoscete la vicenda il protagonista del romanzo la compromissione un giovane insegnante vi dicevo socialista
Si innamora e sposa la figlia di un maggiore intere la città ritenevamo avvocato voi parlamentare democristiano
E nell'estate del mille novecentoquarantanove si trovavano discutere sulla legittimità della partecipazione italiana all'Alleanza atlantica
E il suocero
Appunto saggio avvocato lo invita a considerare come sia inevitabile una lettura dell'articolo undici che appunto mette insieme la prima e la seconda parte
Qualche problema avevo interrogarmi
Grazie
Ah ecco però io vi avrei fatto
Conto la compromissione di Mario Pomilio è un romanzo pubblicato nel mille novecentosessantacinque
Pertanto voglio dire la la la la evidentemente la lettura integrato dall'articolo uno dice qualcosa che da subito si è si è affermato
Ma il dito nella mia relazione impone anche di fare qualche precisazione rispetto all'oggetto sul quale mi chiedete di riflettere perché la relazione si intitola la
Guerra nell'esperienza l'esperienza della guerra in epoca repubblicana per cui l'idea è che all'Italia repubblicana le guerre le abbia fatte
E quindi bisogna anche precisare che cosa intendiamo fare guerra
A fronte di tante possibili dinamiche di intervento armato sullo scenario internazionale la guerra si configura per una sua specificità ed è quella di essere
L'uditi di di configurare l'uso della forza nei confronti di un membro della comunità internazionale di uno Stato contro il suo consenso
In molte occasioni le missioni internazionali alle quali l'Italia ha partecipato sono avvenute con il consenso dello Stato sul territorio del quale la forza o si andava ad esercitare
Penso al Libano peso
Tutte quelle vicende internazionali che hanno visto nel nostro Paese appunto partecipare a missioni che comportavano l'uso della forza e anche l'invio di di truppe
Se noi immaginiamo invece la guerra in quella particolare prospettiva come l'uso della forza nei confronti di uno Stato che non è
Non è assolutamente accondiscendente le ipotesi nelle quali l'Italia a effettivamente fatto la guerra possono essere ricondotte sostanzialmente a sei
Qui appunto sono già state richiamate la guerra del golfo la prima guerra del Golfo
Nel Kosovo nel mille novecentonovantanove
L'Afghanistan dove nel due mila uno l'Iraq nel due mila tre la Libia nel due mila undici
Mi permetto di aggiungere senza alcuna difficoltà la guerra russo ucraina nel a partire ahimè ancora in corso dal due mila e ventidue
Con la
Per poter dire che l'Italia in guerra bisogna appunto immaginare che il riferimento normativo permetta di dare questa questa definizione
Ebbene per poter stabilire la posizione italiana rispetto a questi conflitti dobbiamo ancora fare riferimento a una fonte internazionale
In particolare le convenzioni dell'Aja del mille novecentosette
Che stabiliscono quali sono i diritti e i doveri degli Stati neutrali ai conflitti armati
E se andiamo a vedere appunto quali sono le condotte che possono essere estese da uno stato neutrale un conflitto internazionale ci rendiamo conto che nel nello specifico per quello che riguarda la guerra russo ucraina l'Italia è venuta meno a uno dei doveri connesse alla neutralità
Perché la convenzione dell'Aja del mille novecentosette stabilisce esplicitamente che uno Stato neutrale che voglia rimanere neutrale non può fornire armamenti o supporto militare di alcun tipo ha una sola delle parti incapaci
Per cui nel momento in cui il nostro Paese ha deciso di fornire questo tipo di supporto certamente possiamo dire è diventato parte del conflitto
La non belligeranza la non belligeranza è un'invenzione italiana è un'invenzione italiana
Che come sapete nel breve pubblicata dopodiché è stata anche richiamata la non belligeranza rispetta è già stato detto in precedenza rispetto al conflitto iracheno nel due mila tre ma se andate a prendere il comunicato relativo alla decisione
Appunto di qualificare la nostra presenza in quel conflitto come non belligeranza vedrete che uno degli elementi che veniva indicato come essenziale per la non belligeranza
Era proprio la mancata fornitura di armi alle parti in conflitto per cui quello è un elemento che ci permette di dire che la non belligeranza è un concetto più di natura politica che non è di natura giuridico costituzionale le guerre si fanno o uscire neutrali alle guerre da questo punto di vista la nostra posizione
Nel conflitto russo grave è quello di essere sostanzialmente alleati dell'Ucraina e questo credo sia difficile da negare rispetto appunto alle fonti internazionali che legittimano
L'uso della forza
Quando l'Italia può fare la guerra rispetto al diritto internazionale dei naturalmente quando ci sia una norma generalmente riconosciuta che lo consenta
E da questo punto di vista la legittima difesa collettiva eh
Sancita da una norma di diritto internazionale generalmente riconosciuta l'articolo cinquantuno dello statuto delle Nazioni Unite
Dice chiaramente che nessuna norma dello statuto può impedire agli Stati di esercitare il diritto naturale alla legittima difesa individuale o collettiva principio che poi è stato anche ribadito dalla Corte
Internazionale di giustizia nel caso Nicaragua del mille novecentottantasei quando si è proprio stabilito che la legittima difesa collettiva vale a dire l'uso della forza in soccorso di un membro della comunità internazionale
Che sia stato aggredito integra una consuetudine generalmente riconosciuta a caso Nicaragua
Mille novecentottantasei pertanto rispetto alla vicenda ucraina benché lui appunto non ci sia stata la possibilità di una copertura da parte delle Nazioni Unite per l'ovvia ragione che un membro permanente eh
Una delle parti in conflitto la copertura costituzionale arriva dall'articolo dieci
Perché appunto
Una norma di diritto internazionale generalmente riconosciuta consente ovviamente non obbliga ma consente la partecipazione al conflitto in soccorso dello stato dello Stato aggredito
Rispetto alla legittimazione dell'uso della forza nel diritto internazionale e le sue ricadute rispetto alla lettura dell'articolo undici della della Costituzione
Credo che proprio il progressivo deteriorarsi della struttura del sistema delle Nazioni Unite anche rispetto all'uso della forza abbia comportato delle conseguenze
Sulla legittima partecipazione del nostro Paese conflitti
Se infatti la prima guerra che abbiamo combattuto nel mille novecentonovanta si integrava ancora in quel sistema certamente che la guerra combattuta
Per appunto la difesa del Kosovo i bombardamenti di Belgrado ed è quello certamente eravamo già fuori dal
Il sistema delle
Delle Nazioni Unite la legittimazione era arrivava dalla scelta dell'Alleanza atlantica quindi di un'alleanza regionale fuori
Da quel contesto e possiamo dire senz'altro che quella guerra è stata una guerra illegittima sul piano costituzionale proprio perché le ragioni che consentirebbero l'uso legittimo della forza in quel dato
Non non c'era no così come senz'altro è stata illegittima
La la partecipazione dell'Italia al conflitto iracheno nel due mila e tre ma vedete
Proprio il deteriorarsi del sistema delle relazioni internazionali che lascia scoperta la decisione politica di fare la guerra quindi rischia in molte occasioni di portare quella decisione a essere fuori
Dal quadro dal quadro costituzionale
Dicevano l'Italia ha fatto la guerra l'Italia a partecipato a diversi conflitti la domanda è è mai stato dichiarato lo stato lo stato di guerra è stato deliberato e dichiarato lo stato di guerra mai in nessuna di queste occasioni questo significa che le guerre combattute dall'Italia sono fuori si stanno posto si sono poste fuori dal dal dal contesto costituzionale
Io credo di no credo che la lettura dell'articolo settantotto della Costituzione debba indurci a una conclusione differente
Ci sono guerre per le quali è necessario dichiarare lo stato di guerra e quelle che invece possono essere dal nostro Paese combattute anche senza la dichiarazione dello stato di guerra
La lettura dell'articolo settantotto a un segnalatore semantico importante laddove dice che dopo la deliberazione dello stato di guerra vengono conferiti al Governo di poteri necessari c'è questo elemento che è davvero importante la necessità ora nel momento in cui l'Italia partecipa un conflitto armato
Non
Non non è detto che la partecipazione al conflitto armato
Debba indurre dei cambiamenti degli stravolgimenti nel ordinato funzionamento delle istituzioni tali da giustificare uno stato di necessità e questa è una valutazione che compete appunto al Parlamento
Il Parlamento a un potere di valutazione sul modo in cui la guerra si fa che arriva anche a stabilire se deve essere deliberato lo stato di guerra che ha delle conseguenze e normative costituzionali
Perché con la dichiarazione dello stato di guerra si attiva una possibile proroga delle Camere in forza dell'articolo sessanta
Cambia la giurisdizione dei tribunali militari porta dell'articolo cioè centotré può essere anche derogato l'articolo centoundici per quello che concerne il ricorso in Cassazione per la tutela della libertà personale ma quando non si dava la necessità quando appunto non occorre attivare questi poteri necessari
Cosa succede
Qual è il percorso formativo o ancora un minuto e ventotto presidente ministro conquistò come fanno che vado a usare questo minuto ventotto
No no ma
Lo arrivando adesso un bravo cinque secondi per la parlano prosperano interazione ma ad ogni modo qual è la la la la copertura legislativa allora noi abbiamo avuto una prima legge relativa al all'uso della forza e la possiamo trovare nel mille novecentonovantasette la legge novantacinque del mille novecentonovantasette la legge relativa alle attribuzioni del ministro della Difesa
Che stabiliva appunto un percorso nel quale al ministro se attribuire il compito di dare attuazione alle direttive che arrivavano dal Consiglio dei ministri
Suo padre il re
Su un valere del Consiglio supremo di difesa la legge però come sapete non è stata particolarmente
Efficace è stata revocata in molte circostanze con la decretazione d'urgenza
C'è stata poi la risoluzione Ruffino del sedici dicembre del due mila e uno anch'essa molto importante perché collocava l'uso della forza dello scenario internazionale
Nella necessità comunque di una copertura internazionale dell'uso della forza e da ultimo la legge che attualmente regge appunto la disciplina la legge centoquarantacinque del due mila sedici che come sapete
Ecco suonato l'allarme perché ho concluso il mio quarto d'ora la legge centoquarantacinque del due mila sedici che stabilisce una rigorosa sequenza delle delle deliberazioni da parte del Consiglio dei ministri poi del del del delle camere e concludo solo
Con questa con questa considerazione naturalmente rinviando poi al testo scritto le le le gli approfondimenti perché
Non in un mondo un mostro si poteva certamente non potevo certamente non gli oli più di tanto anche
La distanza ma la considerazione questa c'è una grandi difficoltà di lettura
Se noi dobbiamo ragionare in termini di esperienza
Della guerra nella nella nella nella stagione pubblica non possiamo non considerare come la stagione repubblicana si sia prodotta essenzialmente in un contesto internazionale che non c'è più
E questo credo debba impegnare i costituzionalisti a trovare nuove coordinate perché certamente il contesto internazionale
Da cui è maturata l'idea dell'uso legittimo della forza è venuto meno ma non sono venuti meno i valori fondanti della nostra Costituzione
Quelli continuano a essere un punto di riferimento importante quindi credo che dovremmo noi come i costituzionalisti
Dialogare con l'Inter nazionalistiche costringerli a prendere atto del fatto che alcune delle categorie che hanno in questi anni fortemente difeso non sono più efficaci
E dialogare e lavorare con loro per riprendere il cammino della della pace in una prospettiva diversa perché il contesto punto internazionale che ha sancito lo status quo opposto il secondo conflitto mondiale non c'è più vi ringrazio
Grazie a Massimo Gavino che ha messo in luce anche un elemento che credo vada considerato che ormai eclatante che la l'idea o la la considerazione secondo la quale nel in Europa sono stati garantiti tanti decenni di pace in realtà è una narrazione tutto sommato fuorviante perché in questo in realtà ma vario titolo non è avvenuto adesso la parola a Paolo Bonetti
Sì che ha chiesto di intervenire
Che ha ha tre minuti tre oltre con tolleranza fino a tre minuti e trenta secondi
E quindi voi lo vorrei invitare a conservare del suo intervento solo la parte polemica che normalmente quella dominante predominante
No sarà molto pacifica
No io credo che
Nell'esame del sistema costituzionale non possiamo esimerci dall'articolo cinquantadue che è collegato come sacro di dice dovere di difendere la patria al settantotto che è guerra di difesa e all'undici adesso collegato perché la mia sensazione che abbiamo una visione antiquata della guerra
Antiquata cioè ferma a quell'epoca la
Guerra e a che cosa a a uno Stato cioè i suoi elementi costitutivi
E che cos'è oggi territorio
Il territorio dello Stato è e anche il territorio lo spazio cibernetico
Come si fa deve dire oggi uno Stato in modo efficace modo semplicissimo perché devo bombardare spendere soldi paralizzò le strutture che non c'erano cinquant'anni fa non c'erano trent'anni fa di connessione
Tecnologica telematica paralizza il sistema dei trasporti paralizzò il sistema sanitario
L'Italia direi Massimo Carrino come dice il capo di stato maggiore della Difesa in stato di guerra
Ibrida da tre anni subisce attacchi costanti
Al proprio sistema cibernetico quindi attenzione la guerra di difesa e questa e il dovere costituzionale di difesa e questo difesa acquisti del territorio italiano qui si di cui ci siamo completamente dimenticati abbiamo una visione antiquata della guerra per cui il problema delle armi e Spesal delle armi è sempre una visione antiquata
Invece è arma anch'di difesa difendere lo spazio cibernetico difendere da aggressioni ibride questa è una cosa che mi pare
Abbastanza decisiva quindi l'altra questione anche della delibera costituzionale dello stato di guerra allude ad altre questioni di carattere giuridico che non approfondisco De Vergottini ne ha parlato ne ha scritto la distinzione tra guerra e conflitti che nel diritto internazionale e lungamente nata diciamo nel secondo dopoguerra allora che succede quando non c'è guerra ma c'è un conflitto molto più limitato rispetto alla distruzione generale ecco quest'area è un'area è l'area scoperta cioè il sistema legislativo di attuazione di questi rimedi direi sicuramente dal con la legge sugli interventi e notevolmente migliorato anche la legge sullo spazio cibernetico potrebbe migliorare ancora di più
Però l'impressione che se non usciamo noi tutti insieme qui da questa logica antiquata delle guerre siamo lì a pensare i proiettili
Ma siamo già oggetto in questi stante di guerra voi stessi ciascuno di noi sotto il profilo delle conoscenze che riceviamo e termino dicendo che sempre
Guerra e guerra a gli elementi costitutivi dello Stato tra cui la sovranità e dove personalità intendiamo come dice la Carta ONU la libertà politica di uno Stato e pertanto l'influenza sulle opinioni pubbliche è una forma indiretta di influenza sulla determinazione di uno Stato libero delle proprie scelte democratica e quindi noi siamo completamente nudi
Io ho fatto Prince un seminario col gruppo di Pisa sulla legislazione elettorale sono così siamo completamente senza difesa
Circa legislativa non c'è
Circa eventuali aggressioni alla libertà di manifestazione del pensiero la formazione del delle idee durante la campagna elettorale
Lo dico a tutti perché è una notizia è ufficiale è stata del data dall'Unità vinta indagine finanziare della Banca d'Italia dal marzo due mila ventidue all'ottobre due mila ventitré
Lamba sciatta della federazione russa ha fatto prelievo di più di quattro milioni di euro in banconote da cento
Per fare che non si sa
Sì
Grazie Paolo Bonetti per avere dato indicazione di alcune trasformazioni che non trovano ancora campo nelle nostre categorie e quindi la necessità di aprire su questo una riflessione adesso la parola ad Arianna veda husky
Che ci parlerà di suggestioni di diritto costituzionale comparato rea di aver raschia anche le quindici minuti però so che è molto pericoloso interromperla
E e e quindi mi rimetto a lei come idee medievali come Fontana della giustizia dettato stessa lato regolata
Tutto voglio rivolgere un indirizzo di saluto a tutti voi è un ringraziamento sentito al direttivo dell'associazione in modo particolare al suo presidente
All'amica collega Lucia Scaffardi comparatista tutti gli altri membri per avermi invitato come ricordava anche il presidente stagliano avevo avuto il piacere di essere con voi
A nella ventidue anche se eravamo la collana in e quindi è un po'una un po'seguono una continuità e permettetemi anche di aggiungere una nota personalità neo laureata alla metà degli anni novanta il primo convegno a cui partecipavo era al convegno dei costituzionalisti che si teneva poi quindi mi trovo qui forse neanche come cultore o appena a diventata cultore perché voleva dire sostanzialmente fare esami
Quasi dopo trent'anni mi ritrovo qui insieme a voi come velature
Sono particolarmente grata a questa associazione perché ne ha contribuito alla mia crescita
Ho sempre trovato un momento fecondo quello del confronto con i costituzionalisti soprattutto con quelli che la pensano in modo diverso da me che ricostruiscono
In modo diverso dal mio l'interpretazione delle norme quindi vi ringrazio sentitamente per questo veramente garantito invito e spero che le mie riflessioni che accogliendo l'invito di di Renato Balduzzi del presidente devono porsi al Cocer Viglia della prima parte quindi dalla parte dei principi della seconda parte che era la parte che aveva visto la mia riflessione la volta passata
Tutto questo in quindici minuti che decorano da ora cioè al netto dance allorché Bellin grazie all'ente che sono già due o tre minuti Rossi
Poi cercherò
Di non dire quello che avrei fosse voluto dire ma di proporre una chiave di lettura è una sintesi che spero comprensibile e che ovviamente potrete trovati e più ma articolata nello scritto in eventuali
Domande
Anzitutto tengo a dire che la rinuncia alla guerra come mezzo per risolvere le controversie internazionali
Segna almeno in via di regola il punto apicali del lungo e accidentato processo evolutivo che ha impegnato e ancora impegna con ampi margini di miglioramento direi l'intero genere umano
Di contro l'indiscriminato
Ricorso alla forza per regolare i rapporti tra gruppi di individui
A nel corso della storia marcato i tuttora marca il punto più basso del menzionato percorso evolutivo della civiltà umana prima ancora che giuridica
In estrema sintesi dunque
Sostenere che muovere la guerra si può sostenere che muovere la guerra fuori dall'in atti limitatissime eccezioni ammesse dal diritto
Internazionale che ancora oggi segnano il punto più alto dell'evoluzione giuridica dell'umanità e civile dell'umanità
Comporta l'automatica e immediata regressioni a condizioni primitive della collettività
Già che si torna nello spazio della pura violenza io credo che in casa
Sia forse l'esempio più emblematico del ritorno alla pura violenza che qualcosa diverso di diverso dalla guerra o comunque dall'uso della forza messa in forma
Ora
Il primo punto sul quale vorrei attirare la vostra attenzione appunto questa contrapposizione guerra
Nelle limitis limitatissime eccezioni anche per dirla come Luciani legale a prescindere dal giusto dall'ingiusto ora la valutazione etico-morale e pura violenza
Vorrei sulla base di questo incipit a articolati il mio intervento
Sviluppando la sulla discrasia che mi è venuto in mente sentendo l'intervento del nostro presidente discrasia tra
Teoria e prassi discrasia tra teoria e prassi che recupererei nella prima parte del mio intervento sul piano dei principi
Nella seconda parte del mio intervento sul piano della organizzazione
De il potere di e diciamo così della introduzione nel circuito decisionali delle decisioni che riguardano l'uso della forza in senso lato non necessariamente belle vita e che vedono l'assemblea rappresentativa chiamata in causa iniziamo Honda a questa discrasia tra teoria e prassi guardando ai principi
Del diritto costituzionale del secondo Novecento come è stato più volte detto agganciati al diritto internazionale
Ebbene questi principi sono risultati in sofferenza non solo dal primo quarto del nuovo millennio ma anche in tutta la seconda parte della secolo scorso
Anzi direi l'impulso riduttivo dell'uso della forza
ONU ma anche diritto costituzionale nazionali delle democrazie avanzati di tradizione liberale
è stato sempre smentito dalla prassi
Anzi vi è stato un interpretazione estensiva nel corso dei decenni del concetto della Costituzione di difesa a cui si è parallelamente agganciata
L'idea di sicurezza collettiva alla luce della sicurezza collettiva sono stati interpretati se volete letti inediti modelli di uso della forza che hanno subito rivelato la crisi di quella rappresentazione dicotomica del bell'uomo con finti armati internazionali conflitti armati interni che ci spiegava prima il collega ormai completamente desueti
Anzi io arrivo a dire che di fronte alla eliminazione semantica del termine guerra lo ricordava
Anche l'udienza occhietti lo stesso Putin ha parlato di operazioni speciale ma la guerra non era utilizzata fino alla Guerrini era Anna o alla guerra recente di Israele come termine una eliminazione semantica del termine
Unità un dinamismo concettuale
Che ha portato alla metamorfosi dell'idea di guerra
Mi limito qui all'emblematico che chiamo della Global avrà luogo a un tempo non abbiamo il tempo per sottolineare come qui la metamorfosi è compiuto una guerra senza tempo senza limiti di spazio
A non era chiaro il perché non era chiaro
La il limite ultimo non non abbiamo il tempo per via
Indugiare a riflessioni certo però la creta creatività Lissi Khaled se accompagnata un dinamismo concettuale che hanno costituito il quadro in cui si è riproposto il dibattito
Sulla tenuta dei principi pacifisti articolo undici in Italia articolo ventisei nella Costituzione tedesca dove addirittura sì richiama il concetto di crimine
Un dibattito particolarmente bimba c'è nel nostro Paese non così vivace in altri contesti Spagna
Francia perché non così vivace in altri contesti
Perché lì la formulazione del principio pacifista Pomponi esente analogamente al nostro governo localmente
Ai Paesi usciti sconfitti dalla seconda guerra mondiale taglia Romagna Giappone dell'accento sulla formulazione sfuma sulla cooperazione internazionale e si presta ad una scontata lettura integrata lettura che come anticipato Lorenzo Chieffi io propongo anche per l'articolo undici cioè a mio avviso la prima parte dell'articolo undici dove si afferma il principio pacifista va letta alla luce della seconda parte dell'articolo undici dove sì fissa il principio della cooperazione internazionale
Però su questo aspetto la dottrina italiana
Si si divide perché ovviamente c'è anche chi vede invece la prima parte come super principio e quindi la prima parte fa premio sulla sulla seconda sulla seconda parte
Anche su questo aspetto che ha rappresentato un punto direi di frattura all'interno
Della costituzione italiana si sono registrati interessanti posizioni tra il diritto costituzionale il diritto internazionale è emerso per esempio un concetto di non belligeranza che si distingue dalla belligeranza o dalla neutralità e che mira ad agganciare queste interpretazioni integrata per legittimare la posizione italiana nel contesto della guerra russo ucraina c'è chi sia eh Espresso per un diritto costituzionali di pace incompatibile con la corsa al riarmo
E quindi non ha sostenuto la solidarietà armata per la prima volta svolta nell'Unione Europea che vede appunto anche l'Unione prestare solidarietà Camata un paese terzo c'è chi ha parlato addirittura di un diritto di guerriglia
Indi in deroga e quindi ha visto propose lo diceva prima che cambino una posizioni di cobelligeranza della dell'Italia
Ora suo richiamo della Convenzione dell'Aia dopo la la carta o nuovo qualche perplessità sulla tenuta c'è anche chi ha parlato di una guerra costituzionalmente ammissibile
Però nel caso ucraino nonna legittima in quanto non nata sarebbe stato esperito un serio tentativo di negoziato
Anche su questa posizione io dissento perché a mio avviso il serio tentativo c'è stato purtroppo in infruttuoso
Ecco perché chi vi parla sostiene un'interpretazione integrata dell'articolo undici può consapevole
Di essere in un contesto probabilmente minoritario all'interno della dottrina costituzionale non così nella continua compare artistica
E che vede tra l'altro un'interessante spunto offerto dei colleghi internazionalisti mi riferisco soprattutto all'industria credo alla latino che sostengono che
La violazione degli obblighi erga omnes perpetrata dalla Federazione russa con l'invasione del territorio ucraino vol diciamo così finalizzata alla de del Lazio per utilizzare i termini bellici
Richiede richiede siamo nell'ambito del dovere non della facoltà non del diritto
La chiamata alle armi degli Stati terzi cioè gli Stati terzi come d'Italia prendevo un dovere d'intervento non un diritto di neutralità
Pena essere complice con lo Stato aggressore Cremona ottemperato gli obblighi erga omnes per chiudere questa prima parte della mio intervento con la posizione più estrema
Dall'altro lato a dispetto a chi propone una lettura pacifista ora parallelamente a questa discrasia che ho cercato velocissimamente di tracciare sul piano della principi tra quello che si può fertilizzare le carte internazionali quello che si auspica nelle carte nazionali quello che si pratica nella dura realtà
Vorrei chiudere la seconda parte del mio intervento dimostrando che questa discrasia tra teoria e prassi
C'è e si ripropone anche quando si passa all'analisi dei processi decisionali che sfociano se non è la dichiarazione bellica ormai come diceva il collega Cavino forse desueta certamente nella decisione e quindi nella valutazione della responsabilità degli organi costituzionali di vertice
Nel prendere parte a operazioni militari in senso l'atto tanto con il distaccamento di tutte all'estero quanto coglie un video di ha armi
Cercherò di tenere separati i due aspetti perché sono due diverse posture due diversi approcci sotto il profilo
A normativo ora
Non ho il tempo per ricostruire il poco interessante percorso storico che vede anche su questo aspetto guardando il coinvolgimento dell'Assemblea nazionale quindi alla ballo all'assemblea disputate rappresentativa e quindi alla valorizzazione della sovranità popolare
Interessante il fatto che il costituzionalismo democratico del Novecento
Si impianta su quello liberale che a sua volte riflette il costituzionalismo rivoluzionario di fine Settecento finalizzato a valorizzare la sovranità popolare e quindi è a vedere la decisione dello jus ad bellum
Come
Momento estremo diciamo così dell'uso della forza in generale nelle mani delle assemblee rappresentative
Nella prima parte della giornata di oggi sono richiamati grandi filosofica non sono tutti e quindi anche qui salto lo l'aspetto di contestualizzazione culturale filosofica
E questo vale tanto nelle forme di governo parlamentari fate un atto di fede perché non ho il tempo per dirvi gli esempi ma poi nello scritto
Lo dimostrò quanto nei modelli simili presidenziali e finanche in quelli presidenziali
Quindi quasi come dire in controtendenza contro in una maniera appunto intuitiva
Ecco che sul piano della prassi nonostante questa affermazione positiva si è registrata la desuetudine delle costituzioni belliche
Perché pensati in un mondo diverso pensata in un mondo dove la guerra era qualcosa di diverso che non esiste più ora siamo di fronte alla guadagni guida siamo di fronte alla guerra al terrore siamo di fronte ad altre sfide
Le operazioni militari all'estero però qualcosa a che fare con la guerra per quanto in questa eliminazioni semantica all'interno di questa limitazione semantica che richiamavo operazioni di peacekeeping peace Beilin Christian postume la parola pace riecheggiano ma di fatto si mandavano
Tutte all'estero anche con regole d'ingaggio di uso delle armi
Ecco allora che qui è interessante vedere secondo me almeno nella negli ultimi venticinque anni con trenta
Teorico positivo poi contraddetto anche qui dalla prassi qual è il trenta teorico in estrema sintesi
Ordinamenti tradizionalmente caratterizzati da una sostanziale debolezza della camera bassa quando la decisione riguardava l'uso della forza
Regno Unito
Con grandissime prerogative del primo ministro in termini di decisione di stanziamenti di tutte all'estero di ricorso alla forza armata
Ebbene introducono una convenzione costituzionale che richiede il passaggio preventivo
Alla Camera dei Comuni di fronte alla decisione del primo ministro di stanziare che truppe fuori dal territorio nazionale
Questa convenzione viene a consolidare circa il due mila tredici due mila quattordici due mila quindici con Cameron
Non è stata sempre rispettata nel due mila diciotto la mi non la rispetta non la rispettano ma attenzione nei su una né l'attuale primo ministro Mameli non rispettarla Lani chiamo no e dicono
Noi riconosciamo la valenza di quella convenzione costituzionale non l'applichiamo in queste
Situazioni per brevità non
Sto a soffermarmi sugli esempi perché non siamo di fronte allo stanziamento di truppe siamo di fronte all'invio di armi siamo di fronte a qualche Done a qualche scarica
Di di di Millet di come dire di di doni in altri territori quindi la convenzione vale ma semplicemente l'atto di perimetro diamo
C'è però questa convenzione costituzionale c'è il tentativo di positività azione una legge del due mila e ventiquattro della
Dell'ottobre che riprende quella del gennaio i mesi potrei sui mesi potrei sbagliare che ripropone
La positività azione della convenzione tra l'altro con le critiche della dottrina parte della dote in inglese è contraria alla forma dell'atto preferirebbe una risoluzione alla legge
E altri a parte dice Gianmarco mistica perché si limita alle truppe e non prende in esame anche l'invio di armi
Però vi segnalo l'esperienza inglese alla quale affiancherei quella spagnola dove nel due mila e cinque si approva
La legge organica numero cinque che fa la stessa cosa positivi Itza la necessità di passare per la camera bassa del Congresso dei deputati
Per la decisione del delle armi
Qui restano fuori la questione delle armi della la questione dell'invio delle armi viene positivi Zappa solo l'invio di truppe all'estero
Però in Spagna la divisione politica
Vivacizza al dibattito quindi l'opposizione tiene sotto scacco il governo anche perché a parte dell'opposizione a volte componente dello stesso governo potere mossa
Per cui tant'è che il governo spagnolo vede la necessità di iniziative spesso il Parlamento su queste questioni è sostanzialmente quantomeno a livello informativo
Nonostante poi di dirò gli a spetti che consentono di bypassare questa tendenza viene proposta faccia ancora due esempi anzi uno solo la Germania che devo campione lo tenuta per ultimo perché qui si predica bene e si razzola altrettanto bene c'è la legge
Ordinaria che impone il passaggio una legge che ripeto una precedente giurisprudenza costituzionale del tribunale federale di fine anno di del mille novecento di fine anni novanta diciamo metà degli anni novanta e poi ripresa nel due mila otto
E la Germania veramente vede la prassi e la teoria andare a braccetto con la questione paradossale che quando non sia l'autorizzazione si devono portare a casa le truppe si lasciano gli alleati sul campo in qualche difficoltà e quindi paradossalmente ci sono proposte di riforma per rivedere questo
Per alcuni eccessivo potere
Parlamentare
Ora gli esempi vedo veramente sintetizzati quali sono però alle difficoltà che questo sforzo teorico incontra nella prassi primo
L'urgenza che in questi frangenti non è solo possibile e anche probabile quindi se se se c'è urgenza lo schema
Autorizzativo autorizzatorio imposto dallo sforzo di positività azione viene superato
Perciò capite che può rimanere lettera morta secondo gli strumenti diplomatici diversi dei trattati che comportano il passaggio in Parlamento esempio Sanchez con l'Ucraina recentemente
Che consentono aiuti militari armati senza passare dal Parlamento anche se ci fosse una legge che lo prevede
E anche quaestor non è di direi una problema o un aspetto di secondo aspetto di secondi diciamo così marginale
E poi la lì Peri meccanizzazione incagliati in chiave interpretativa delle eventuali convenzioni o a o comunque positività azione ecco perché e qui chiudo
In direi quasi tempo perfetto questa discrasia tra teoria e prassi che si ripropone sui piano dei principi si ritrova sul piano della disciplina organizzativa ci fa vedere che ancora
Margini di miglioramento possono a possono esserci quel percorso evolutivo che ci vede impegnati come umanità verso una messa in forma della guerra se non a una e limitazione e non sarà mai
Possibile è ancora la sfida che nel prossimo futuro ci vedrà impegnati grazie per il tempo che mi avete dedicato
Grazie nera spesso la quale peraltro ha dimostrato abbiamo dimostrato come un po'contrattando sui tempi si possa evitare con la diplomazia e la guerra
E adesso la parola Renato ibrido per un suo intervento
Tre meno ho detto già c'hanno addotto sedere l'avvocato degli interni come per tutti come per Bonetti
Grazie buongiorno a tutti intanto mi mi unisco anch'io ai ringraziamenti angoli per andare se posso uno spunto del presidente al nostro dannosa socia azione sul tema della geopolitica
Perché credo che su tutti i temi dei quali ci occupiamo quell'articolo undici sia quello che dire maggiormente un'integrazione fra il punto di vista del giurista e quello della quello della geopolitica
Nel dire questo però so di non dire una cosa necessariamente popolare all'interno della nostra comunità scientifica
Non tanto perché la nostra comunità scientifica non si è aperta diciamo all'interdisciplinarità non credo sia questo il problema ma proprio perché vedo proprio un problema specifico con la geopolitica una diffidenza tra l'altro reciproca condivisa anche dall'altro dall'altro lato e dietro questa diffidenza reciproca secondo me ci sono poteri giudizi che in parte meritano di essere stati il primo pregiudizio intanto è quello di guardare alla geopolitica con una mera forma di informazione sull'attualità internazionale ma io non credo che sia questa laggiù politica credo che la geopolitica che servano i giuristi
Sia quella non quella schiacciata sui tempi brevi diciamo della cronaca ma semmai quella capace di cogliere la Lost di ore direbbe Braudel anche all'interno dell'avvenimento
Però poiché è un secondo pregiudizio che somme ancora più grave cioè quello di attribuire alla giù politica una posture ideologica che la porterebbe sempre e comunque a sacrificare la ragion di costituzione a favore della ragion di Stato
E più in generale a mantenere un approccio diciamo eccessivamente realpolitik rispetto alle dinamiche giuridiche internazionali però anche questo non è necessariamente vero
Io credo si possa
Dimostrare con categorie geopolitiche e abbiamo anche il dovere in qualche modo di
Provare a partecipare a questa discussione dimostrare con categorie geopolitica che in relazione all'articolo undici della Costituzione ragion di costituzione ragion di Stato coincidono e che le grandi scelte che ha fatto il nostro costituente con l'articolo undici della Costituzione
Sono la scelta di un attore geopolitico razionale
Cioè non è stata soltanto una scelta idealista è una scelta giù politicamente razionale ovviamente nei tre minuti non ho tempo di dimostrarlo
Però consentitemi diciamo questa questa battuta la famosa frase di concause Rizzo nella guerra come prosecuzione della politica con altri mezzi bè questo nell'era nucleare non è più vero o quanto meno non è più vero per le medie potenze che non hanno la deterrenza nucleare
Ecco perché è una scelta diciamo razionale quello dell'articolo undici di investire diciamo sulla sulla forza della legge
Perché la forza della la strada indicata all'articolo undici d'investire sulla forza la legge proprio questa strada che offre un quadro di incentivi a chi può ricorrere alla legge del più forte appunto a non ricorrere a questa strada vi ringrazio per l'attenzione
Per avere per
Padova strada quella che sarà poi la relazione conclusiva che sarà affidata poi in termini geopolitica eccetera voi fa anche il nostro mestiere fa giustamente e adesso la parola Massimiliano mal vicini
Sempre tre minuti Massimiliano
Grazie non solo Stajano Buongiorno a tutti a tutti
Breve intervento sulla linea testo del contesto
Dunque ma anche un ringraziamento per l'associazione per porre il tema della guerra della pace
Valorizzando l'aspetto metodologico è un grande tema anche per i giovani costituzionalisti per cercare di sperimentare l'utilità e l'efficacia degli strumenti della dottrina costituzionalistica ma intanto io senz'altro mi inserisco linea di continuità con l'interventi precedenti
Nella lettura sistematica degli articoli della Costituzione dedicati alla guerra e alla pace
Alcuni rilievi sul punto la razionalità del costituente e anche diciamo del legislatore italiano è ben presente nei lavori d'assemblea costituente
C'era il trattato di pace che dipendeva su diciamo i lavori della Costituente loro avevano ben presente l'esigenza di aprire anche il testo costituzionale agli spunti che arrivavano dai Paesi vincitori
Questo ha portato poiché il testo costituzionale a svilupparsi in una dinamica che non è poi dissimile alla dinamica che caratterizza il testo della Costituzione giapponese
Stato a Milano metà di maggio un bellissimo convegno sempre sui tema de guerre della pace in quel contesto professor comici ma anche un autorevole studioso del Giappone ci segnalava il fatto che al netto
Della
Diciamo
Catalogazione classificazione della Costituzione il giapponese come costituzione neutralizzando neutralizzata ad oggi
Siamo di fronte a una Costituzione che invece non rispecchia più quei parametri ed è una costituzione del tutto simile e assimilabile alla nostra Costituzione al nostro testo costituzionale che come ha detto professor carino
Petrosino che si
Fornisce dei titoli di legittimazione all'uso della forza che sono
Sostanzialmente tre autodifesa diciamo copertura dell'organizzazione delle Nazioni Unite
E difesa individuale e collettiva sulla base di questi parametri è anche possibile valutare la partecipazione italiana alle guerre nel corso degli ultimi trent'anni in alcuni casi la partecipazione è stata legittima
In altri casi la partecipazione dell'Italia che si conficca è stata del tutto illegittimo
Kosovo l'intervento
Soprattutto in Afghanistan per certi aspetti anche la parte finale della guerra di Libia noi sappiamo che nel due mila undici ci fu l'intervento della coalizione sulla base di una risoluzione delle Nazioni Unite
Diciannove settantatré quella risoluzione dava un titolo di legittimazione per proteggere i civili nella parte finale del conflitto però l'Italia ha utilizzato ha partecipato qualche modo anche con azioni belliche
Contro l'esercito libico in quel caso però si era fuori quindi l'attenzione anche poi alla prassi applicativa in questo tema è molto importante in grazie ancora al al direttivo per aver organizzato questa occasione di incontro
Dunque adesso la parola Antonio Bultrini
Università di Firenze l'uso legittimo della forza nel diritto internazionale
Preparo il cronometro
A nel ma due cronometri
Pertanto la
Uno va bene allora
Buongiorno a tutte a tutti innanzitutto consentitemi di ringraziare giusti Sorrenti e l'associazione italiana dei costituzionalisti per avermi coinvolto in questo interessante molto stimolante seminario e anche naturalmente l'università Federico secondo l'università partano per per l'invito dell'ospitalità squisita che ieri sera a cena mi ha anche consentito di ambientarmi rapidamente in un mondo di costituzionalisti
Sono stato sto già solleticato abbondantemente dagli interventi precedenti in quanto internazionalista non ho bisogno di sottolineare naturalmente ancora di più
In quanto in questo momento storico gli internazionalisti siano sotto pressione riguardo al tema dell'uso della forza armata nelle relazioni internazionali
Il diritto internazionale naturalmente
Non è fatto solo di regole sull'uso della forza si trascura spesso che vi è tutta una dimensione del diritto internazionale che funziona normalmente ogni giorno per così dire dietro le quinte
Tuttavia chiaro che la banca del diritto internazionale che si occupa di uso della forza costituisce una parte nevralgica del sistema potremmo dire lato sensu costituzionale perché chiaramente enormi implicazioni umanitarie economiche di sicurezza ambientali e di sicurezza alimentare
Ed è una branca del diritto internazionale che da qualche anno è sottoposta a tensioni fortissime senz'altro un mai così forte dal mille novecentoquarantacinque ad oggi
Dico dal mille novecentoquarantacinque perché ovviamente come sappiamo tutti l'architettura normativa istituzionale in materia di uso della forza armata tutt'ora in vigore è ancora quella costruita sulle macerie della seconda guerra mondiale nell'ambito della carta delle Nazioni Unite
L'idea di quel sistema era e resta o piuttosto dovrei dire resiste nell'attuale contesto quella secondo cui l'uso e la minaccia dell'uso della forza armata nelle relazioni internazionali è vietato in linea di principio
A questo principio è strettamente collegato quello che impone di risolvere le controversie internazionali pacificamente essenzialmente con due eccezioni il diritto dello Stato vittima già evocato in precedenza
Il diritto dello Stato vittima di un attacco armato di rispondere a titolo di legittima difesa
Oppure un'autorizzazione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite l'organo di sicurezza collettiva cui si pensava di attribuire un controllo centralizzato
Dell'uso della forza armata fatta salva la legittima difesa che del resto era concepita come risposta emergenziale fintanto che il Consiglio di sicurezza non avesse avuto o non abbia sempre più difficile modo e tempo di intervenire si tratta di un sistema che ha presto mostrato i suoi limiti già durante la guerra fredda sia perché alcune disposizioni chiare di cui il sistema non sono mai state attuate come ad esempio quelli che prevedevano
Una specie di comitato di capi di Stati maggiore delle Nazioni Unite e forze armate a disposizione eliminazione niente
Scusate sia ovviamente per il problema dei poteri di veto attribuito ai cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza
Tuttavia nonostante questi limiti ma il Consiglio di sicurezza in certi periodi ha funzionato e quando il Consiglio di Sicurezza funziona
è l'organo più potente che noi abbiamo a livello internazionale
Comunque sia nonostante quei limiti principi giuridici fondamentali hanno sostanzialmente retto nonostante strappi molto gravi
Come sicuramente fu l'invasione dell'Iraq da parte di Stati Uniti e Regno Unito che i quali badate bene Stati Uniti Regno Unito cercano comunque di giustificarla alla luce del sistema in vigore
Strappo fu anche l'intervento unilaterale contro la Serbia del mille novecentonovantanove
Un aspetto importante da tener presente
Perché sebbene questi i principi normativi fondamentali siano codificati
Nella Carta delle Nazioni Unite si sono anche nello stesso tempo principi consuetudinario quindi i contenuti e i contorni concreti di quei principi per esempio il perimetro di applicazione della legittima difesa
In particolare di quella cosiddetta preventiva sono diritto consuetudinario come lo chiamano gli internazionalisti
Che risulta quindi da riscontri pratici e soggettivi che ricaviamo dal comportarsi la prassi e dall'atteggiarsi la qualità opinioni iuris degli Stati
Naturalmente questi riscontri non sono sempre lineari
In determinate situazioni noi abbiamo dei riscontri contraddittori Silenzio di molti Stati per cui non è facile per l'internazionalista ricostruire il dato normativo
E a meno che non ci sia ovviamente un collasso del dato normativo quindi una controtendenza chiara ma il più delle volte e anche adesso non c'è una controtendenza chiara per cui gli Internazionali si annulli difficile compito
Di comunque ricostruire un dato normativo finché questo ripeto sia possibile fino eventualmente al collasso alla trasformazione
Ma anche eventualmente il collasso
Così quando dialoghiamo la legalità dei internazionale
Degli aiuti militari e l'Ucraina guardiamo anche a come gli Stati interessati la giustificano giuridicamente e rileviamo dunque che il grosso degli Stati che stanno aiutando l'Ucraina
Italia compresa la giustificano a titolo di supporto all'esercizio di diritto i legittima difesa individuale da parte dell'Ucraina in un caso conclamato di aggressione
E peraltro implicitamente in deroga al tradizionale diritto di neutralità
Anche l'attacco in corso di Israele contro l'Iran viene valutato alla luce di principi malgrado indicazioni non sempre lineari di prassi opinioni Eurirs comunque principi sin qui consolidati sulla cosiddetta legittima difesa preventiva
Che va vista come un'eccezione nell'eccezione della legittima difesa poiché è ammessa solo in caso di attacco imminente
Non meramente ipotetico e tanto meno in caso di minaccia futura che sono invece i termini impiegati dal governo israeliano
E qualora siano state esaurite tutte le altre opzioni disponibili concretamente disponibili non implicanti l'uso la forza armata particolare la via negoziale e meccanismi sanzionatori
Ora mi assicurò che non ho la benché minima simpatia per l'attuale regime iraniano e teniamo pure conto del fatto che l'obiettivo della distruzione di Israele è presente nel discorso politico e da tempo
Della leadership nel iraniana nata dalla rivoluzione islamica
Ma il problema non è solo che Israele non ha addotto alcuna prova pubblica
Dell'imminenza di un attacco tanto meno nucleare visto che l'Iran non è ancora dotato dell'arma nucleare
Ma anche ammettendo un'intenzione iraniana di attaccare Israele non appena l'Iran
Fosse è stato in grado di farlo l'uso della forza armata a titolo di legittima difesa malvagio a maggior ragione in questo caso legittima difesa preventiva va inteso come extrema ratio
Laddove non solo vi erano dei negoziati in corso fra Stati Uniti Iran
Ma in più in seguito alla risoluzione dell'Aiea del dodici giugno che stigmatizzava
Il mancato rispetto degli obblighi di lire Anna i cosiddetti e tre cioè Francia Germania e Regno Unito avrebbero potuto riattivare
Con un passaggio pressoché automatico in Consiglio di sicurezza il meccanismo
Sanzionatorio previsto dal l'accordo del due mila e quindici sul nucleare iraniano tal quale il tampone uno si era ritirato con tutta una serie di nefaste conseguenze
La stessa idea nella risoluzione del tutto undici giugno tanto in educata in questi giorni Anna fine del testo ma in realtà auspicava
Lui la diplomazia faceva espressamente riferimento ai negoziati in corso e sottolineava inoltre molto importante che la questione a questo punto ricadeva nell'ambito delle competenze del Consiglio sicurezza quindi questi passi andavano
Infatti fino in fondo prima dei eventualmente di ricorrere come extrema ratio
All'uso della forza
Preventivo non diversamente del resto da la ratio delle norme interne su ricorso alle armi anche a lì alle al alla luce in diritto internazionale l'uso della forza armata titolo di legittima difesa va inteso come extrema ratio
E deve restare entro gli stringenti paletti normativi della necessità e proporzionalità
Se questi lacci vengono allentati se il perimetro di esercizio della legittima difesa diventa incerto embargo e affidato ad interpretazioni unilaterali discrezionali l'uso della forza armata diventa più probabile cominciò allora una discesa sul classico piano incrinato
Ora noi siamo alle prese anche con offese evidenti spudorate
Come l'aggressione russa contro l'Ucraina sostegno dalla quale la Russia invocato delle giustificazioni del tutto irricevibili in fatto come in diritto secondo alcuni addirittura una presa in giro fra cui anche si noti bene la minaccia futura che avrebbe costituito un eventuale ingresso dell'Ucraina nella NATO a quell'offesa si aggiungono nuove gravissime crisi e la necessità di nuovo per esempio a proposito della dell'azione militare preventivi ad Israele
Di valutare le reazioni giuridica che noi stiamo raccogliendo in questi giorni tenendo presente ovviamente che l'invocazione più disinvolta di un'eccezione
Comporta una maggiore probabilità di ricorrervi quindi una maggiore propensione alla guerra rischiamo rilevando ad esempio che tutti gli Stati del Golfo compresi quelli che hanno relazioni del tutto in amichevoli con l'Iran hanno tuttavia condannato l'azione israeliana come la Turchia ma come anche in Giappone un paese vicino all'
Al l'Occidente d'altra parte diversi paesi membri dell'Unione europea come l'Alta rappresentante dell'Unione per la politica estera e di difesa hanno invece usato delle formulazioni perlomeno ambigue
Come sotto pressione da un certo momento è stato lo stesso concetto di guerra in particolare è stato già richiamato prima nell'ambito della cosiddetta guerra al terrore comunque tapas catena nata dall'Amministrazione Bush junior dopo l'undici settembre
Ma il ricorso ad un concetto elastico di guerra aveva una finalità ben precisa cioè quella di abbassare la soglia per l'uso letale della forza armata che ovviamente più bassa in caso di guerra rispetto al tempo all'uso della forza letale in tempo di pace
E ma tecnicamente guerra resta ancora oggi malgrado tool
Nonostante quindi questi tentativi di diminuirne il concetto
Lo scontro armato organizzato prolungato cinetico o cibernetico ma con effetti paragonabili a quelli di uno scontro Cinetico
Cui fa riferimento l'articolo centosessantacinque del nostro codice penale militare di guerra che aderisce in pieno alla definizione in diritto internazionale e peraltro ai sensi dello stesso articolo centosessantacinque del codice penale militare di guerra indipendentemente da una dichiarazione dello stato di guerra del resto dal mille novecentoquarantacinque ad oggi non c'è stata nessuna dichiarazione dello Stato di guerra fatta assalti fatto salvo secondo alcuni osservatori forse il discorso di Putin alla vigilia dell'invasione dell'Ucraina ventiquattro febbraio del due mila ventidue
Sotto pressione anche il diritto umanitario non solo per l'enorme numero di violazioni da cui è afflitto ogni giorno e sottolineo ogni giorno in Ucraina nella striscia di Gaza in Siria nell'attuale conflitto fra Israele in Iran
E il Sudan e altre situazioni ancora ma perché anche perché la sua utilità e la stessa ragion d'essere del diritto umanitario vengono messi in discussione da quello che io da quelli che io chiamerei i corifei della necessità militare
A livello internazionale ma badate bene anche all'interno di una serie di opinioni pubbliche
Nazionali pensate che un editorialista noto del Corriere della Sera come Ernesto Galli della Loggia è arrivato a scrivere del diritto umanitario che cito più che un diritto mi sembra una sua innocua scimmiotta tutta chiuse le virgolette
In conclusione c'è chi ha evocato una crisi di identità degli studiosi del diritto internazionale nell'attuale
Contesto ma questa è davvero l'ultimo dei problemi valutare in punto di diritto ancora adesso la liceità o meno di un'azione militare alla luce di un sistema normativo apertamente disatteso dagli uni e non adeguatamente sostenuto da altri potrebbe evocare la classica immagine dell'orchestrina che continua a suonare mentre il Titanic affonda ma non è semplicemente così
Gli internazionalisti compresi i giudici di corti internazionali a Bari altri operatori del diritto internazionale sanno che la posta in gioco eh altissima e ci riporta al dialogo
Fra ateniesi e Meli alla forza che le legittima che legittima la forza ricordate cosa gli Ateniesi dissero i neri prima di annientarli in parte sterminarli
Noi crediamo infatti che per legge di natura chi è più forte comandi che questo lo faccio la divinità lo crediamo per convinzione che lo facciano gli uomini lo prendiamo perché è evidente
Certi che voi e altri vi sareste comportati nello stesso modo se vi foste trovati padroni della nostra stessa potenza chiuse le virgolette i tempi dunque sono puri per il diritto internazionale di persone adulte responsabili nelle stanze del potere ce ne sono poche
Ma noi abbiamo ancora un ordinamento giuridico internazionale nonostante si sia chiaramente entrati in una dinamica di scatenamento a livello internazionale di violente forze sociali forieri di caos
Non ci lasceremo spaventare continueremo anzi con ancora più determinazione a far sentire la voce del diritto
E a difendere le ragioni del multilateralismo anche perché e non ci sono parole mie l'alternativa all'attuale sistema multilaterale
Niente
Grazie per la
Grazie
Testo l'astensione alle problematiche internazionali si riappropria nella della nostra tradizione
E i certo adesso abbiamo qualche problema in più la netto declino della capacità conformativa del diritto internazionale e anche credo il disconoscimento ormai diffuso
Di quelle di del del di Ruud ruolo del delle giurisdizioni internazionali anche da parte delle democrazie un per ragioni per così dire di dire di realismo politico che forse potrebbero trovare un maggiore attenzione è una maggiore selezione questo è il dato che hanno i costituzionalisti siamo rilevando adesso la parola a Laura Buffoni
Sì io il mio intervento è stato sollecitato dalla domanda di
Di metodo che questa mattina ha posto il presidente il professor Balduzzi e anche dall'appello dell'altro Presidente scrive il professore italiano e sua mi sono convinta l'intervento perché mi è parso il tema che poi attraversato sia un po'l'assillo
Impegnato del professor carino con il riferimento all'esperienza sia della professoressa De Dusty che l'intervento di Renato ibrido e cioè l'idea che
La domanda fondamentali sia una domanda di metodo che implica anche l'oggetto e cioè la risposta credo anche se intervento a secco non ho modo di argomentarla Deezer mi amo il metodo di fermiamo l'oggetto cioè di fermiamoci sia la scienza costituzionale
Sia il concetto di costituzione per fare questo però non abbiamo bisogno secondo McG mutuare il metodo della geopolitica il mio non è una polemica nei confronti della geopolitica mai
L'idea che quello che viviamo di fatto è come sempre accade almeno accaduto nei momenti più delicati del Novecento un problema di metodo straight c'è un problema un dibattito sul metodo
Anche qui la lotta è quella che giochiamo tra il fatto e la norma ma questa opposizione tra validità ed effettività attraversa non solo il diritto costituzionale ma attraversa anche la geopolitica
Cioè quello che credo eh che la geopolitica incompatibile con la nostra Costituzione normativa sia la geopolitica intesa come politica della terra come radical titolo come occupazione
Vicini Chiana
Perché in quel caso significa aumentare la tragicità e desistenze Anita di ciò che è politico in questo momento significherebbe un po'no come voler distruggere il lupo introducendosi comodamente nelle fauci anch'io riprendo una sarò addotta nelle citazioni ha citato l'impero disegni di Roland Barthes
Questo però cosa significa non voglio non si deve fare a meno delle più politico comunque estrometterlo acceda sei l'idea che dobbiamo fare i conti con l'esistente
Ma è all'opposto della geopolitica che mi pare che sta mutuando il nostro metodo cioè il passaggio da quella geopolitica Cimi Tiana la geopolitica critica la chiamo così quella più fu forse faceva riferimento Renato ibrido implica che quella geopolitica chi ritiene che sono i fattori costituzionali che determina le dinamiche geopolitiche quindi che la mediazione torna a prevalere sull'immediatezza randagio politica tra un po'mutuato in le nostre categorie il nostro dibattito per concludere come se non si entra nelle fauci del lupo forse con una risposta polemica si potrebbe dire utilizzando OCSE e sembra paradossale non lo è
Perché OCSE a mio avviso non è affatto un realista politico ne è un antropologo negativo perché Obama su cosa fa si tratta di trovare a tentare oggi quello che lui fece all'ora
E cioè Oxa aveva il problema di togliere di mezzo le guerre di religioni non ha caricato ma svuotato cioè ha cercato di svuotare il mondo dalla sacralità
Per cercare di attenuare quelle tragicità del conflitto oggi come potremmo farlo questo
Non lo so potremmo provare a svuotare il cioè a stabilire che ciò che politico non è non giuridico
Questo è il problema secondo me di utilizzare oggi rettili dell'indirizzo politico e della costituzione materiale che invece presuppongono che il politico sia qualcosa che si forma indipendentemente dal diritto
E che il diritto interviene da fuori a limitarlo e in quel caso il diritto perde sempre e qui mi ricollego all'intervento del professor Bultrini questo ci aiuterebbe a cercare un'opera forse disperata ma l'unica di trovare un principio di forma
In ciò che ora appare disordinato perché OCSE ci dice che non c'è mai uno stato di natura che non diventa uno stato civile quindi non c'è mai un disordine assoluto non c'è mai monarchia assoluta
Il realismo politico della geopolitica che ci dice che è tutto causati e tutto disordinato che quindi prevale la forza prevale la natura
Non possiamo prenderle in quella misura perché non possiamo permetterci di non tentare l'artificio del diritto malore va cercato in quel disordine un principio
Di forma per un agire politico intenzionale degli uomini che si sottragga a questo disordine disperato perché in quel caso l'esito quale l'eccezione l'anomia però questo sta fuori dalla nostra costruzione positiva
Grazie grazie a Laura può fornire conferma quanto il lupo sia un animale interessante e e però al quale è attribuito un eccesso di ruolo e questo deresponsabilizza i giuristi talvolta anche il decisore politico
E appunto quell'altra cosa allora adesso la parola a Valentina Ciaccio
Che è collegata
Grazie a noi e Valentina tre tre minuti benché a distanza
La ringrazio che dico per ringraziare soprattutto per la possibilità di poter intervenire da remoto il mio intervento riguarda alcune recenti novità normative in materia di missioni internazionali che è un tema prettamente connesso a quello della guerra per le ragioni che specie nella prima parte della mattinata
Sono illustrate dai ai relatori parto dal presupposto che come conservavano nel pare il ruolo del parlamento e assolutamente centrale e prevalente e tale deve essere nelle decisioni relative all'assunzione di impegni internazionali in particolare di carattere militare ed è in questa prospettiva della necessaria centralità del parlamento che vorrei esprimere le mie perplessità a su due novità introdotte dalla legge centosessantotto del due mila ventiquattro che rende avvenuta a modificare la legge centoquarantacinque del due mila cresce la legge quattro spedizioni internazionali in particolare intervenendo Courtois vicolo due
Che quello qui delineato il procedimento della partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali
Procedimento operato erogato abilità più occasioni come è stato il proprio stato ricordato a proposito della vicenda ucraina conosciamo la canzoni procedimentale stampa dall'articolo due della legge centoquarantacinque quindi Felipe erogazione che il Governo deliberazione della del consiglio dei ministri e poi e autorizzazione delle le diciamo che questo iter
Va bene morì per appalti essenziale che dopo la novella ma la legge centosettantotto è introdotto delle tagliati sull'obiettivo si legge nella relazione che anche il procedimento di autorizzazione e finanziamento delle missioni più uno nero e chiude fondente alle rapide evoluzioni del contesto geopolitico internazionale la la previsione prima novità introdotta dalla Victor Antonio licopene mo'ha previsto che il Consiglio dei ministri inerente operazioni che tengono conto o e all'esame può individuare anche delle OCSE definite annali altissima prontezza operativa da impiegare nei però anche nei casi di crisi o situazioni di emergenza
Una poiché le camere abbiano autorizzato questa individuazione la norma prevede che l'effettivo impiego i ora sì deliberato dal Consiglio dei ministri previa comunicazione al Presidente della Repubblica e poi quella deliberazione viene trasmessa alle Camere e hanno qui soltanto cinque giorni per poter autorizzare o negare ingenue imbottito forte
Quindi ci sono due parti l'individuazione e il l'effettivo impiego mirabili individuazioni c'è un problema abbastanza evidente che quello che il Parlamento è chiamato a tale appunto un'autorizzazione individuazione pensata bene e immanente sulla base di quali presupposti il Governo il punto del governo potrà essere poi reso effettivo sto documento sacrale per inquietante queste porte perché la norma parla cuoco di feriti dati di crisi o situazioni di emergenza e mistica è un presupposto eccessivamente ampio questo squilibrio nei rapporti tra governo e parlamento non è finanziato con ordinanza e l'ha fatta gestiva cioè dopo la deliberazione dell'effettivo impiego che intenta al presidente del Consiglio Dini che ha al consiglio dei ministri e l'età e hanno consultando cinque giovani
Per autoritari meno l'effettivo impiego che è un tempo ovviamente sicuramente non sufficienti a oltre disse poiché Simone piena ma aggiungo manca anche a qualche forma di effettivo crollo itinere fra la esistenza nel tempo di questa situazione di crisi e di avere tenta lei ha ha determinato l'effettivo impiego perché non risulta questo inefficace
L'unico come dovrei Passuello dico per il come o di riferire al parlamento la persistenza di questa situazione e i novanta giorni dalla deliberare in America autorizzato l'effettivo impiego
Danaro ma introdotta dalla legge centosettantotto che il dalle quanto tempo è appunto delle che ha modificato la legge quadro riguarda invece la previsione della la possibilità inserire nella liberazione il Consiglio dei ministri con la quale che l'autorizzazione alla ci
Atene verità le dimissioni anche i relativi attenti maniche punizione possano operare porta non diremo tenta interoperabile buona previsioni nella medesima area gravità
Qui l'interoperabilità il riferimento all'interoperabilità
Sì mi pare adeguato come possibile modalità d'azione Stella troppo personale militare che e destinato all'origine nota dal dal Parlamento una certa edizione con un certo obiettivo e una certa parte politica e viene erano o per essere l'utilità D'Anna automaticamente tamponato dal patto parlamentare dal dal Governo adotterà un'altra missione qualcun'altra partito di Perrone l'abbia pare grafica
Quindi in via principale o due legittima anche relazioni diari autografi tanto che partiamo pezzo pone nelle deliberazioni vengono indicare aree geografiche comprendono il territorio chi molti Stati un quindi il riferimento all'aperto gravità non è pienamente rapportata
Idonea a circoscrivere il questo potere del pone dovrà punto non sono previste eventuali condizioni per il diritto modalità interrogherà lì e quindi è da ritenersi tattico momento
Che potrà minacciati esterificato a regime tanta dal dal Governo
Penguin Lina concludere mi sembra che questi Guede previsioni della della legge centosettantotto del due mila di quattro intervenendo nella l'intesa quarantacinque con questi strumenti in qualche modo cristallizzata una tendenza all'emarginazione del parlamento dal circuito decisionale
In materia iniziò negli impegni di carattere militare pendenza che netta che ha prima detto la legge-quadro e quindi si può ulteriore avanzamento testo quella per la quale c'è salta ampia parte della dottrina it Armani c'hanno o o lamento dal svitamento dal rigoroso rispetto delle norme così ma anche una guerra soprattutto le attribuzioni degli organi costituzionali Lina relative decisioni in questo a particolari particolare in questo momento storico io igieniche Biondi il ritiri poco penali in particolare è particolarmente preoccupante via Pizzo
Grazie molte
Bene abbiamo abbiamo soltanto quattro minuti di ritardo rispetto alla tabella di marcia e adesso la parola che a Michele Valensise
Che parlerà delle novità più significative nel della confusa situazione geopolitica arriva quindi la geopolitica
Non so se dire in cauda venenum o indurci sì in fondo penso più la prima ecco
E naturalmente dato che siamo abbastanza in tempo
Va be'insistevo parlare quanto vuole purché non più di quindici minuti
Buongiorno a tutti a tutte grazie innanzitutto al professor al duo signor Presidente
Dell'Associazione italiana dei costituzionalisti all'associazione stessa per avermi voluto associare a questo interessantissimo
Dibattito convegno al buio seguito con con grande attenzione
E con grande
Ecco una lettera S allora qualche considerazione
Beve
Sul momento della geopolitica
Con una speranza preliminare innanzitutto quella di non confermare il pregiudizio di cui ci ha parlato il professori brillo sul fatto che la geopolitica che equivale a una mera informazione
E poi con una con un auspicio e cioè che in presenza di
Numerosi ed illuminati i giuristi
Io posso eventualmente contare sulla loro sincera difesa in caso di contestazioni violente da parte della della platea allora abbiamo
Io comincerei da una
Annuncio del di una citazione di una cosa che ho visto nei giorni scorsi sono appena tornato da gli Erevan la capitale dell'Armenia
Paese protagonista di un conflitto congelato che però ogni tanto come sapete Cisco Angela
Il governo di Yerevan vengono almeno ha fatto una grande conferenza internazionale dal titolo navi Getting Jannone un navigando l'incognito
Io credo che in questi due giorni di lavoro non ci sia stata sintesi migliore per definire per descrivere quello che abbiamo che hanno gli armeni insieme ai partner della regione rappresentato che qualche cosa che riguarda non solo la regione del Caucaso ma in definitiva l'Europa il mondo in questo momento siamo in una situazione di di di incognita assoluto
Facciamo subito giustizia di un una possibile l'impossibile atteggiamento di i Nostalgia
Il mondo di ieri
Quello di Stefan Zweig per citarlo non c'è più
è finito
Abbiamo sentito molto molto eloquentemente prima il il mondo dal dal quarantacinque all'ottantanove Caro Mondo in equilibrio è scomparso non c'è più è inutile averne Nostalgia insomma cambia di tutti i presupposti il mondo dall'ottantanove al quattordici al due mila quattordici barra due mila ventidue vogliamo fissare
Semplificativamente due date è un mondo di l'illusione del mondo del del dominio più o meno consapevole unipolare da parte degli Stati Uniti dell'Occidente non esiste più c'è un mondo tutto da ricostruire cioè un ordine internazionale di cui si sente un drammatico bisogna
Da a ricostruire
E lo sforzo di chi i giustamente deve puntare alla prevalenza del diritto sulla forza e non ha la prevalenza della forza sul diritto è deve essere quello della ricostruzione di un ordine internazionale un ordine internazionale anche però sia un ordine condiviso non può essere non potrà essere non dovrà essere un ordine imposto quindi dimentichiamoci tutte quelle Geox straordinariamente strampalate teorie sull'esportazione della democrazia di cui abbiamo sentito parlare in maniera anche straordinariamente superficiale negli anni negli anni scorsi allora
è bello dirlo bello farlo un po'più difficile realizzarlo un ordine internazionale condiviso perché anche qui dobbiamo fare i conti con una realtà in in antitesi rispetto a quella che abbiamo vissuto nei nei decenni precedenti
Decenni precedenti pur caratterizzati da contrapposizione ma anche da un o un dialogo un filo comune un la ricerca e l'ottenimento di alcune piattaforme comuni che si sono rivelate efficaci cito solamente l'Atto di Helsinki del mille novecentosettantacinque la Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa
Che è servita non solo nel momento in cui l'atto nella conferenza nell'atto hanno preso forma ma è servita poi in prospettiva negli anni successivi a aprire un grimaldello nel mondo allora congelato
Dell'Est europeo ma quello era un ordine condiviso la la alla conferenza una conferenza con i Paesi dell'Est europeo
L'Atto di Helsinki è stato sottoscritto anche dall'allora Unione Sovietica da tutti i Paesi sa attenti ravvisata a ritrovare il filo di un di un di un ordine ne ha condiviso quali sono le difficoltà rifiuta sono sul tavolo le conoscete fatemele
Riassumere telegraficamente le difficoltà stanno nel fatto che abbiamo di fronte innanzitutto in Europa una federazione russa che a differenza dell'Unione Sovietica che era una potenza conservatrice una potenza greca
Mirava all'immobilismo e al e alla stabilità dei confini più o meno legittimi stabiliti che questa federazione russa che abbiamo di fronte è un'alterazione russa a tutt'altro che conservatrice revisionista vuole rivedere vuole cambiare vuole cambiare come anche con l'uso dalla forza
Anche con la anche con la ammissione dell'ammissibilità del del della della facoltà di calpestare
I i trattati i trattati sottoscritti anche dalla stessa federazione russa cito anche qui solo a titolo di esempio il memorandum di Budapest del mille novecento novantaquattro era un impegno formalmente assunto dalla Russia dalla Federazione russa a garanzia a garanzia del paese che poi è stato è stato aggredito nel due mila quattordici prima in parte con lacrime e poi durante gli anni dello sanzionando bassa e poi finalmente il ventiquattro febbraio del del due mila ventidue
E abbiamo una federazione russa che teorizza questo metodo come un metodo di assoluta
Liceità e questo non può che che preoccupare non può che portare ad una reazione che deve essere quella a mio avviso ed è fino adesso fino adesso ci arrivo subito
Quella di un contenimento della della ma forza espansiva della della Russia ma anche quello della ricerca di un filo di di di comunicazione quando se e quando ci saranno le condizioni per ristabilire un modus vivendi su base consensuale con con la Russia spesso ma il il quadro non si limita certo alla Russia abbiamo un mondo che è completamente in ebollizione rispetto a quello al quale siamo stati abituati
Appunto nel mondo di ieri
C'è una Cina che ha che nutre anche legittime ambizioni di protagonismo sul piano internazionale che non c'è una Cina che si espande espande la sua
Straordinaria capacità di di di influenza e di interferenza basti pensare che a Gibuti la Cina dispone di una base di cinquecento chilometri quadrati perché Shin Hua che l'agenzia altrettanto insidiosa a proposito di di guerre ibride
L'agenzia chic ma nella sola Africa a trentasette uffici di di rappresentanza quindi Anna misura di quanto sia forte l'impegno l'impegno di di di espansione parte della Cina poi c'è naturalmente quello che chiamiamo con con convenzionalmente il Sud globale che non è un gruppo omogeneo ma che è un gruppo del dei cui interessi e delle cui aspirazioni
La comunità occidentale l'Europa in particolare dovrebbe tenere conto in maniera molto molto attento perché sono loro i protagonisti lindi al Sudafrica il Brasile ed altri sono loro i protagonisti
Che hanno sì come si dice adesso in base alla moda invalsa al Ufficio Ovale hanno sì delle carte da giocare con queste carte noi dobbiamo noi dobbiamo confrontarci lo abbiamo fatto a sufficienza
Francamente no a mio avviso no abbiamo
Ignorati per un troppo lungo periodo io abbiamo trascurati nelle loro legittime aspirazioni di avere ad un ruolo più più incisivo pur nella nella comunità in internazionale e poi e poi ce col ci sia in fondo dulcis fino a un certo punto c'è l'incognita degli Stati Uniti qui si apre con un discorso che potrebbe
Che potrebbe andare anche oltre i i quindici minuti
Di molto di molto ma non è possibile
E per dire che qui con con gli Stati Uniti prima o poi bisognerà fare fare i conti perché che cos'è l'America di oggi è un incidente di percorso è una parentesi oppure è qualche cosa con la quale noi strutturalmente dovremo fare i conti per interpretazioni sono aperte ma io credo che dal punto di vista europeo dal punto di vista italiano ma ma soprattutto europeo sia assolutamente
Raccomandabile è quello di
Prepararsi al fatto che questa sia tutt'altro che una parente sì ma che ci troviamo di fronte come dimostra poi la la la la storia di questi ultimi anni sulla quale non insomma buone elaboro
Mi sembra di avere no no
Dimostra che
C'è una tendenza in corso da parte di Stati Uniti a Ricci stabilire arrivo orientare il baricentro dei propri interessi ed è un baricentro che sempre meno europeo è sempre più asiatico globale
è tutt'altro che amichevole a volte nei confronti del dell'unione europea vedi le questioni della difesa delle questioni della sicurezza Pd le questioni del commercio delle questioni dell'Energia
Vedi forse ma questo veramente ci porterebbe lontano le questioni dei valori stessi di che cosa è fatta la la democrazia americana è fatta
Ma e sarà fatta ancora di quelle cose nelle quali noi abbiamo con orgoglio creduto nelle quali ci siamo con orgoglio occidentale riconosciuti oppure no lo lascio per la vostra la vostra valutazione la vostra considerazione allora di fronte di fronte a questi sono in un mondo
In cui
Le guerre visto che abbiamo parlato di guerra e di pace
Non sono solo con una l'Ucraina Gaza adesso l'Iran ma sono cinquantasei i conflitti che l'anno scorso hanno fatto duecentotrenta mila vittime
Che
Si muovono in un mondo nel quale solo il diciassette per cento degli obiettivi di sviluppo del due mila trenta sono stati a oggi raggiunti quindi è un mondo molto in affanno tutt'altro che che sereno B con questo mondo
Comunque dovremo fare i conti come farlo
Non vorrei appunto scambiare la geopolitica con l'informazione ma c'è un un punto che dovrebbe unirci tutti
Sia nel nostro amato Paese
Sia al di fuori del nostro amato Paese la nostra amata Europa dicono al nostro amato paure paese perché come
Daniele Cabras ricorderà qualche giorno fa al cospetto del presidente della Repubblica al Quirinale
L'istituto affari internazionali da me indegnamente rappresentato ha ricordato che in epoca non sospetta sulle linee maestre di politica estera sulle linee direttrici della politica estera
Del nostro Paese con tutte le divergenze con tutta la dialettica molto accesa tra parti politiche
Si era però su alcuni punti fondamentali appunto sulle linee direttrici arrivati ad un consenso bipartisan ad un consenso che non non era più tra governo a tra governo o tra governo o colloco l'opposizione ma era un consenso di Stato quindi che dava credibilità alla politica dello Stato abbiamo espresso questo questo auspicio questo ricordo è questo auspicio perché pensiamo che nel mondo ideale questo debba essere perseguito questo per quel che riguarda l'Italia ma per quel che riguarda l'Europa che e rimane il nostro punto di riferimento non c'è dubbio che solo solo una maggiore coesione una maggiore incisività dell'Unione Europea solo dei meccanismi di adozioni decisione più snelli più veloci e più efficaci
Potranno permettere all'Europa di giocare il ruolo che le spetta e per il quale a carte importanti da giocare essendo il primo mercato del mondo essendo alla culla della civiltà occidentale essendo una parte di quella alleanza occidentale che con gli Stati Uniti dovremmo ancora nonostante le ombre le incertezze delle oscillazioni dalla mattina alla sera dovremmo cercare di
Di preservare
Se non saremo in grado di giocare la partita europea con tutta forza
Credo che saremo condannati ad essere perdenti non c'è altra non c'è altra possibilità di uscire da questo da questo dilemma da questa da questa Antares
Ne abbiamo le possibilità perché in fondo l'Europa ha dimostrato anche recentemente che in momenti di forte stress
E riesce ad essere capace di dare delle risposte adeguate lo abbiamo visto con la crisi finanziaria dove dopo la crisi finanziaria alcuni strumenti impensabili prima sono stati messi a punto in maniera rapida esempio Next Generation io ma se ne potrebbero fare altri in fondo anche nell'emergenza sanitaria di tre anni fa e l'Europa ha avuto delle delle risposte adeguate in termini di di di coesione e di appunto di risposta organica non si vede perché in una congiuntura internazionale così
Drammatica anche per certi versi e che ci riguarda che riguarda la nostra sicurezza così da vicino l'Europa non possa fare anche qui un un salto di di qualità
L'importante è convincersi convincere qualcuno non pochissimi proprio in Europa che in ordine sparso rischiamo di non andare da nessuna parte se non contro un muro
Sono finiti i quindici minuti io credo e allora fatemi finire
Con un con una con un verso ci vuole un po'di poesia forse anche prima di pranzo non fa male
Guardate c'è dopo dopo il più difficile
Ci saprete che più di due secoli fa on più di due secoli fa un grande poeta tedesco Frege scegli online
Scrisse tra le altre cose un verso che tutti i ragazzi tedeschi conoscono e non sono i ragazzi conoscono a memoria Vogue Fanes resta sfrecciando Aosta
Dove c'è un pericolo Dexter cresce anche da Saretta and la salvezza quello che il PCI salverà
E io credo personalmente spero di non essere troppo banale in questa conclusione
Credo personalmente che la salvezza in questo momento da questa parte del mondo e di lavorare per l'Europa con l'Europa e in Europa
Grazie mille grazie al suo
Grazie
Grazie Michele Valensise che perché la liberazione del due mila quello che precedevano poi un suo precipitato nella follia esterni h
No però è significativo siamo attenti a non fare la stessa fine mi son fermato altri sei appuntamenti
Allora adesso abbiamo ancora qualche minuto qualche minuto per cui se qualcuno volesse fare una domanda a compiere
Domanda una domanda
Oppure qualcuno dei relatori volesse fare un minuto di replicare con Cindy sarebbe uno spazio e io mi sento in grado di gestire
No basta interventi no adesso perché
Ve ne rendete a lei non vuole replicare no
Non mi pareva
Assolutamente no con stato Bonetti che ha che vedo Bonetti è un guastatore infarto
Se che avesse se no è un guastatore perché noi no no no non guasta autore della gestione aveva con sé una se sì sì
Ebbene
Bene si no Bonetti lo difende dolorosi se si dicesse senza conoscerlo però Euromedia Research allora ed è allora una volta ogni tanto de codificò il Bonte ci ha comunicato poc'anzi che era sei tredici arrivano ai cimeli è meglio lasciare ignorati ecco
Davanti al mondo gli arcana NFL questi avevano sciorinati davanti al momento che siamo bella novantasette per la trasparenza per insomma ecco associazione ingenua impressione osservazione sciorina gli arcana imperi davanti al tutti
Cioè questo motivo ma questo bar andava tenuto occulto vivamente nel retrobottega del va bene insomma c'è qualche intervento perché se non ci fosse non è obbligatorio perché inteso non mi sentite
Non mi sento obbligato se non ci fossero delle allora il professore di io per la trasmissione misura nello
Stesso richieste già sforato nel suo intervento adesso il travaglio delle voleva togliere l'ultimo intervento del
Lorenzi sei accentrato quel che io avrei detto
Non ho avuto il tempo di di
L'aveva riesce problema europeo che era un problema o che il problema che era avvertito
Ma sin dall'assemblea costituente nel Manifesto di Ventotene quando si discuteva in un'assemblea costituente
Di questa apertura verso i rapporti internazionali l'Europa era molto ma molto sentita
Lì l'Italia aveva un po'diciamo di difficoltà come paese che aveva perso
La guerra doveroso in qualche modo introdurre
Nuovo pena
Ma nel dibattito la questione del esercito comune europeo somma Altiero Spinelli
Ernesto Rossi nel loro manifesto avvertiva i furbi proposto da alcuni costituenti poi come ricordate Calamandrei
Visse va be'mettiamo un uno spuntone usava questo termine gli ha morso alture mettiamo questa morsa Turi giuridiche cioè quella quello strumento che viene utilizzato edilizia per dare poi uno spunto in futuro che riprende la questione europea
E venne ripresa tre anni dopo da De Gasperi
Il consiglio europeo di difesa
E aveva visto anche l'accordo con altri paesi si salvo poi la Francia il nazionalismo francese cinquantaquattro fece fallire
Beh il tema non poco
Insomma per fece morire Adriana Spera
Ma il tema di fronte a questa destrutturazione dei rapporti internazionali
Di un'Italia diciamo che segue a ruota e un reato americano che in qualche modo da ultimo ha deciso anche di disimpegnarsi sul quadrante europeo
Un'ONU che per quanto
Uno dei nostri pianisti professor con forti e aveva percepito il fallimento dell'ONU ma che non viene mai
Ristrutturato si sente no l'unica soluzione seppur un sogno sedute di umile condendo non può che essere un'intesa all'interno dell'Unione Europea che era con un'intesa
Che in qualche modo
Tra
Progressivamente tanta ripresa problema della
Eliminazione di pilastri
Non anni
Ridotto
La la diciamo la decisione intergovernativa il problema dell'Europa in qualche modo incidere
Su questa unanimità ci sono troppi fragile
L'ho ostacoli che dovrebbero essere superati il bilancio unico europeo per la difesa una fiscalità unica europea e via dicendo la domanda che rivolgo
Questo libro bianco
Che in qualche modo fa intravvedere un progresso
Perso in Europa a cui la front line ha risposto gonne Rihanna io poi ma il libro bianco o in qualche modo indurre
I Paesi europei Sergio Mattarella
In uno di essi ultimi interventi attento d'Europa e composta da tesi piccoli
E da tesi che non hanno capito di essere piccoli pecche che in qualche modo dovrebbero
Con il l'ombrello nucleare francese che non può essere quello francese
Arrivare ad assumere una unità di intenti miti che in un mondo che va in una direzione definite dal unilateralismo
Non può che in qualche modo consentire forse un ritorno alla deterrenza questo è un po'il senso
L'idea di proporre un equilibrio l'equilibrio purtroppo fondato sulla guerra fredda nuovamente ma se non c'è l'Europa
Prego
Quanti ed io credo che
L'Europa debba innanzitutto fare i conti con alcuni suoi critici e alcune sue critiche che veramente sono a volte paradossali perché le critiche
Più pesanti nei confronti del progetto europeo si ci fate conto sia in Italia sia in Europa
Vengono da quei settori che sono i meno propensi a dare all'Europa di strumenti per funzionare quindi sono i meno propensi ascrivere al meccanismo di cessione di sovranità cessione graduale di sovranità
E in un interesse comune che viene riconosciuto come preminente o come quanto meno più che complementare con quello con quello nazionale quindi dobbiamo aiutarci ad uscire sia nazionalmente sia a livello europeo da questa da questa contraddizione
Quanto alle sfide e in particolare la sfida della difesa
Mettiamo da parte la scelta non proprio felice di ne parlavamo anche ieri sera di di di chiamare questo progetto carriarmati Europe
Per le ragioni di di di di sensibilità delle opinioni pubbliche che vanno che vanno rispettate ma qui non si tratta solo di riarmo si tratta di di difesa si tratta di acquisire una capacità di difesa che essendoci stata garantita a buon mercato direi negli ultimi decenni
Oggi non è più a quel presso così conveniente o forse non sarà più addirittura neanche disponibile nella misura nella quale noi auspichiamo e quindi dobbiamo dobbiamo rivedere questo questo programma
Dobbiamo rivederlo nel nostro interesse
Certo con la difesa ma molto con la sicurezza riprendo quello che diceva professor Bonetti sette Presidente Stajano
Consente invece se non ci fosse il modello se sta
Perché l'argomento del professor Bonetti sulla sfida cibernetica sulla capacità di recare offesa e quindi da necessità di difendersi
Non solo dai carrarmati ma anche da da una calca rischia di mettere in crisi tutto sul nostro sistema bancario o o finanziario o sanitario come sappiamo è un'esigenza
Assolutamente reale da tenere presente e quello è anche il riarmo Europe e allora non lo non lo chiami amore arma perché lì anche a danno hanno poco a che fare con quelle reali ma quello che voglio dire per concludere professore
Chiesti
Che il dato forse di speranza
Berlin sta nel fatto che c'è ormai una consapevolezza diffusa a livello europeo ognuno con le sue sensibilità ognuno anche con i suoi condizionamenti di politica interna
Ma c'è una diffusa consapevolezza sul fatto che essendo cambiata la realtà devono cambiare anche gli strumenti per per adeguare questa realtà faccio solo un esempio a me
Caro un po'vicino per per ragioni professionali vede in Germania
Le spese per la difesa del Paese sono state per lunghi anni per decenni considerati come del denaro buttato al vento
In Germania c'era un modo di dire per cui se uno aveva un nemico oppure un qualcuno che gli aveva fatto veramente un grosso dispetto
La migliore cosa che gli poteva raccomandare a onorare era di diventare Ministro della Difesa perché era un incarico l'impossibile cioè far fronte ma ad una serie di esigenze senza avere gli strumenti senza avere i mezzi le risorse anche le risorse finanziarie
Necessarie per un Paese non solo di quella dimensione di quel ruolo ma anche di quella esposizione essendo un Paese allungo di confine con da noi il ministro della salute dei privati trattata
Ecco ecco adesso
Oggi il ministro la difesa di questo governo e del Governo precedente perché non è cambiato il ministro difesa
E l'uomo politico tedesco più popolare del Paese
E la consapevolezza di settori che sarebbe stato impensabile vedere allineati supposizione non di riarmo ma di maggiore difesa la la postura di questi gruppi di questi settori questi partiti è è davvero notevole
Non in non nel senso che ci debba allarmare su un possibile riarmo unilaterale tedesco con con con visioni perché ci riporterebbero ad un passato che non esiste e non può più esistere
Ha viceversa con uno sforzo per dotare la Germania e attraverso la Germania anche l'Europa
Di mezzi che siano adeguati al momento che stiamo vedendo
Una cosa la vorrei dire vorrei a questo punto tiene insomma
No io sono faccio un'osservazione
L'osservazione è che questo processo il processo di creazione di una entità politica europea anche in una transizione infinita
Dovrebbe trovare un punto di approdo perché nulla può essere affidato ad una transizione
Venti tra politica
Ora il tema viene trattato forse con un eccesso di astrazione
Disegnando questi grandi soggetti nessuno in un rapporto fra di loro
Ponendo in in campo alcune questioni che nessuno mi riguardano l'organizzazione ma dentro la il processo di di politico esiste appunto la politica
Esistono i popoli e noi non possiamo non attenere in primo che in primaria considerazione
Il fatto che quello che da nell'Europa stabili impedendo che questo processo è che questa infinita transizione sicuro
Sono i populismi
Vi è una difficoltà dei sistemi democratici
A rimanere in campo
Questo è il dato
E probabilmente se non sarà affrontato in maniera diversa a questo tema
Che anche un tema che va considerata in chiave culturale rime sottovalutiamo i fattori culturali
I sotto molti han fortemente fattori
Ma c'è un problema di di organizzazioni economiche fino a quando non si riuscirà qualche piccolo segnale cioè
Ma è un piccolo segnale a costituire un sistema in welfare europeo centralizzato dia delle risposte a questo punto osservi ai diritti di aiuto materiale
Se non si fa questo l'Europa come soggetto politico
Non nascerà mai perché avranno vi saranno delle correnti politiche o positive che adesso si stanno manifestando né irresistibili
Allora questo è un tema grosso
E naturalmente questo è un tema che chiama in causa anche un'altra questione accanto a quella culturale è che la questione delle classi dirigenti
è un po'un problema fornita
Perché qua sono stati fatti dei nomi
Culture politiche
E classi dirigenti che abbiamo in grado di avere questa visione di trasformati IVA
E quindi diciamo prima di precipitare io stesso verso la follia io voglio dirle Ronchetti perché sente è una voglio dire una
Una fiamme nel che illumina qual è il secondo me la vera portata del problema il resto diciamo sono
Costruzione le quali sono pallidissima no perché mettono in contatto i grandi processi che ci dicono quale ha appunto la nuova struttura e così via della del delle relazioni internazionali però guardate questo è il tema che
L'Europa oggi il processo di formazione europeo e l'uscita da questa transizione debbono affrontare naturalmente questi dovremmo parlare un altro seminario perché
Atto seminare un'altra un'altra riflessione collettiva
Perché siccome nessuno fra le classi dirigenti CIA Rita
Permettiamo in campo quell'intellettuale collettivo che sono in studio
Perché a me di fare il nostro mestiere neppure ciascuno di noi preso singolarmente ci può arrivare ma insomma un dibattito pubblico un dibattito un dibattito culturale credo che il possa essere necessario è detto questo siccome non posso dar la parola alle più a nessuno e questo me la sorpresa ho trovato un po'arbitrariamente
Io adesso chiedo prima di chiudere i lavori al presidente Renato Balduzzi e contro le sue comunicazioni due minuti
Credo di essere stato l'unico questa mattina
Ad avere aderito pienamente al no anche anche Renato ibrido ma non è un caso non Renato Renato allora adesso c'è il buffet a differenza del coffee break un buffet ebraica e no non è che uno va però però però c'è una precisazione
è un Brecht buffet perché
Nel programma c'era alle tredici no no non è l'anche brief diverso e buffet è rimasto lo stesso ma ebrei fra perché era dalle tredici alle quattordici invece sarà dalle tredici e quindici ma sempre alle quattordici perché perché c'è un problema di mezzi aliscafo etc
Ma per un'altra ragione dove il il direttore Cabras però con lo dico anche se non c'è perché abbiamo scelto come direttivo di affidare l'intervento conclusivo della nostra giornata
Al Consigliere di Stato Daniele Cabras direttore di affari giuridici relazione istituzionale la presidenza Repubblica non è consueto nella storia associativa
E abbiamo quindi la l'interesse a riuscire ad ascoltarlo essendo ancora
Tutti o tutte e ho quasi tutte così tutti presenti quindi alle quattordici si riprende va bene
La sessione sciolta
Tornano i tempi che ci siamo dati con questa seconda sessione in cui scivoliamo dire naturalmente da il profilo assiologica ora i primi
Cd al profilo organizzatorio tenendo bene in mente quello che sappiamo e cioè che i principi vivono possono essere attuati e garantiti nella misura in cui l'organizzazione è funzionale a questo scopo io naturalmente miglior mito al mio compito quello di presiedere moderare questa sensazione non non intervengo nel merito per dare subito spazio ai relatori di oggi pomeriggio
Mi limito soltanto a porre a me stessa un interrogativo che sono certa verrà sciolto mi chiedo cioè quanto di quella rappresentanza della sovranità cui accennava la professoressa Vedras che stamattina che nella deliberazione parlamentare dello stato di guerra
Si possa dire che residui oggi non soltanto per il mutato contesto geopolitico che in un certo senso anche ordinamentale ma per la destrutturazione stessa alla quale abbiamo assistito non solo e non tanto della rappresentanza politica quanto dire del concetto di sovranità che certamente nel due mila e venticinque non è la sovranità dello Stato nazione a cui comunque ancora si faceva riferimento nel quarantasei quarantotto
Ma è la sovranità quanto meno di Stati membri di un'unione
A e quindi soltanto riprendo questi spunti e do subito la parola allora alla professoressa Barbara Pezzini che naturalmente non ha bisogno tra di noi presentazione dell'Università di Bari e di Bergamo per la sua relazione introduttiva trenta minuti Barbara grazie
Grazie grazie al direttivo per questi invito grazie anche per questo organizzazione dei tempi estremamente cadenzati
Che mi consentirà anche mi fornisce un comodissimo alibi potrò essere assertiva apodittica mi giustifico fin dall'inizio commenterò mi sforzerò di argomentare
Più accurata mentre le mie posizioni nel nello scritto qui procederò per sintesi anche perché
Introduzione a questa sessione che intitolata L'articolo settantotto e le dinamiche della forma di governo tra approccio teorico ed esperienza concreta
Ci pone come tema le dinamiche della forma di governo in senso lato c'è intesa come relazione tra gli organi costituzionali delle rispettive poteri attribuzioni ma anche in senso stretto cioè la dinamica dell'indirizzo politico di maggioranza alla relazione
Il Duce aria diciamo così dell'indirizzo politico contingente
In realtà riferimento all'articolo settantotto che ricordo me stessa ci dice le Camere deliberano lo stato di guerra e conferiscono
Al governo dei poteri necessari
C'è chiesto di affrontare il tema sia dal punto di vista dell'approccio teorico sia da quello dell'esperienza concrete dirò subito
Che io partirò perché ne sento l'esigenza dalla approccio teorico darmi delineare l'approccio teorico prima di affrontare l'esperienza concreta
Riconosco l'esigenza persino l'urgenza di una mappatura che riesca a individuare le coordinate per mettere ordine nel vasto mare dell'esperienza ma credo che lo si debba o si posso più utilmente fare
Dopo aver precisato le linee di fondo dell'inquadramento teorico coordinate temporali di esperienza che hanno fatto discutere l'abbiam sentito già stamattina nel senso di invocare e fondi escludere l'applicazione la stessa pertinenza del settantotto dentro le quali cerca di momenti di discontinuità agli eventuali spartiacque
Coordinate sostanziale di una fenomenologia dell'uso della forza militare all'estero nelle relazioni internazionali
Ondata giustificata sul trattati di difesa su deliberazioni
Del su base Onno interventi unilaterali a richiesta on i laterali di iniziativa li chiamo così coordinate legislative legislativa
Di attuazione di contorno di definizione accanto al sfera del settantotto e qui mi riferisco non soltanto dalle richiami delle legge venticinque del novantasette di tanto più centoquarantacinque
Del due mila e sedici fino il comprese le sue più recenti
Innovazioni ma mi riferisco anche all'esigenza che io sentirei di interrogare
Ponendo mila interrogativo se non sia lì lo spartiacque
La legge trecentotrentuno del due mila con l'istituzione del servizio militare professionale la sospensione della della leva del servizio di leva perché va
Ci sono coordinate da percorrere ma tornando all'esigenza di partire dall'approccio teorico dall'esigenza di Garrido eliminarlo l'approccio teorico mi prendo questa responsabilità
Do tra giustificazioni innanzitutto voglio sottrarmi al rischio che io vedo dirli declinare la teoria rendendo la riflesso della prassi o dell'attuazione legislativa
Rinunciando all'impegno del costituzionalismo normativo accerto c'è anche il rischio opposto dell'astrattezza ma sono convinta che proprio la dove il diritto costituzionale e il diritto internazionale
Portano la loro sfida più alta cioè dove osano la limitazione della sovranità per declinarlo nell'esercizio democratico
Ecco proprio la dove subiscono anche in maniera più evidente lo scacco questi sistemi di diritto
Sì ho sempre dalla tenuta dei dei dei principi fondamentali che dobbiamo muovere quindi dalla loro riaffermazione di oggi direi dalla scommessa su una possibilità ancora aperta di una riaffermazione perché in questo campo
Si gioca la portata del principio fondamentale del ripudio della guerra o meglio del ripudio della guerra come principio fondamentale della sua possibile declinazione coerente
Anche attraverso il contributo dell'articolo settantotto no anche altre due ragioni per questa impostazione non
Penso e non possiamo limitarci a rassegnate ricostruzioni ma dobbiamo impegnarci a rielaborare l'approccio teorico anche perché la dinamica concreta della forma di governo
Nell'ambito specificamente definito l'articolo settantotto dinamica che risenta di una tendenza generalizzata delle forme di governo parlamentari e dire
Sostanziale marginalizzazione dei legislativi a cui corrisponde il marcato attivismo degli esecutivi qui cito orbita Schino stamattina
Ma in un altro scritto quella dinamiche necessariamente influenzata dalla dinamica concreta della forma di governo
In senso generale oggi avviato programmaticamente a una torsione
Che sacrifica è subordinato volo del Parlamento mi riferisco direttamente alla riforma in corso riforma costituzionale cosiddetta del premierato ed è una forma di governo comunque già innervato da una pratica degenerativa interesse suo infine terza ragione
Io penso che come costituzionalisti dobbiamo sottrarci a quella sorta di disimpegno e di delega al diritto internazionale nelle
Definizioni della di questo di di questa spera di questa di questa martire di questa sfera di problemi che
Che che il io
Ho visto ho visto anche lamentata
Anche da altri io credo che dobbiamo costruire un confronto una collaborazione tra diritto
Costituzionale diritto internazionale in quel diritto costituzionale sia più capace di dare un apporto costruttivo alla anche ai temi e ai problemi
Del diritto internazionale anziché talvolta questa è la mia impressione nascondersi dietro ogni il diritto internazionale allora
Settantotto alla luce dell'articolo undici della Costituzione è ovvio che in qualche misura tornerò anche su alcuni temi già affrontato questa mattina io penso che il principio del ripudio della guerra
Non vada inteso solo come un limite un confine che definisce l'aria del non lecito del non legale Marsiglia realmente la qualificazione positiva
Della sovranità e della qualità delle relazioni internazionali e quindi penso che il ripudio della guerra vada declinato
Positivamente come responsabilità di costruire
La pace
Mi piace ricordarlo con della formulazione questo principio con un'espressione usata dalle rughe Allegretti nel mille novecentottantasei
La pace si impone alla Repubblica comun obbligo finalistico e quest'obbligo finalisti costa prima e a monte di ogni bilanciamento con l'impegno alla cooperazione internazionale
Devo dire pronti non mi convince il richiamo a bilanciamento che c'era già nella sessione di del titolo della sessione di questa mattina nella misura in cui implica una popolarità da comporre attraverso una limitazione io penso che questa polarità dentro l'articolo undici non ci sia che l'impegno l'apertura al cooperazione internazionale
Sia il mezzo di realizzazione del precetto del ripudio che quindi non può contrapporsi adesso nel bilanciamento
Il ripudio è la premessa per l'apertura internazionale perché quella è l'apertura alla costruzione di un ordinamento
E no semplicemente all'ordine internazionale è l'ordinamento giuridico
Ordinamento giuridico quindi proprio nel senso di contrapposto all'ordine della o e la guerra invece
La guerra anche nell'esperienza della contemporaneità più stretta di del di vicende di questi giorni
Cinema e rimette al centro la questione fondamentale dalla separazione definitiva della politica della guerra obiettivo per il quale
Le limitazioni di sovranità anche pure hanno dato vita all'ONU non su uno palesemente non su un sono dimostrate
Sufficienti come sviluppare come trovare nel nesso fondativo tra undici e settantotto la priorità di quel principio di quell'obbligo finalistico
Nel rapporto tra la regola sostanziale definitoria articolo undici e la regola di allocazione del potere decisionale
Partendo dalla regola sostanziale definitoria
Che definisce la qualità della sovranità sterza della Repubblica come sovranità limitata in questo senso come sovranità disarmata che non è la sovranità di una neutralità ma è la sovranità che si riconosce nell'espulsione definitiva del mezzo bellico dallo strumentario delle relazioni internazionali e che su questa premessa costruisce
Relazioni internazionali e tutta la sua dimensione di sovranità con tutte le virgolette che il Presidente ricchi
Da questo ricavo una definizione costituzionale della guerra c'è nella nostra Costituzione un'autonoma definizione costituzionale dalla guerra
La guerra ripudiata di cui la Costituzione tratta per ripudia là e tutto ciò che incorpora la violenza di tipo militare nelle relazioni internazionali
Nella risoluzione delle controversie nella limitazione di libertà degli altri popoli limitazione di tipo coloniale neocoloniale per imporre regimi cambio di regime
E persino per riconoscere e garantire l'universalità dei diritti non è concesso
La qualità del la posta in gioco è la definizione dell'ordine giuridico vs l'ordine internazionale della o tra e non possiamo assistere indifferenti al fatto che un nuovo ordine si compia partirà da una vera e propria rilegittimazione della sovranità armata
Che dispiega la guerra senza soluzione di continuità rispetto alle opzioni della politica internazionale
Nelle quali registriamo un crescendo dell'uso della forza anche di quella non bellica della forza economica della forza del debito dei taxi dell'uso dei
Allora forma di governo allocazione dei poteri che corrisponda alla responsabilità di costruire la pace in questo senso alla costruzione dell'ordine a sovranità disarmata il senso dell'articolo settantotto è quella di rendere di aver preso la sede parlamentare necessaria per la legittimazione per il metodo
Per la completa trasparenza della decisione perché è l'unica sede che consente il confronto tra tutte le posizioni rappresentate politicamente e chi sta un rapporto diretto con l'opinione pubblica critica l'esercizio della rappresentanza
Gli istituti a rappresentanza politica questo questo Ossona
Allora questo io credo ci impone di interrogare l'articolo settantotto in modo più esigente
Di quanto non sia consolidato nella sua tradizione interpretativa
Facendo leva proprio su quel conferimento dei poteri necessari che a mio avviso non è solo da intendersi come misura
Dei poteri in capo all'esecutivo sul versante esterno non dove molto si può fare lavorando sui limiti e sulla proporzionalità
Dei poteri necessari ma ieri io penso che dobbiamo essere più esigenti il il conferimento dei poteri fondamenti attribuzione di qui il governo non può altrimenti disporre
Perché tali poteri non apporta tengono lo strumentario costituzionalmente legittimo della politica internazionale della
Sovranità disarmata
Certo il del e questo ci porta a ripensare in questi termini il nesso complessivo tra il principio pacifista all'apertura internazionale e la responsabilità della decisione politica
è l'intera architettura costituzionale sulla pace e sulla guerra ma non piace l'espressione
La Costituzione bellica la tutto sommato non mi piace tanto nemmeno costituzione della difesa costituzionale sicurezza io penso che ci sia un'architettura costituzionale della pace e della guerra
Che è fatta di tante disposizioni oltre all'undici al settantotto ne sono consapevoli in qualche misura hanno Montero sfiorerò almeno
Nella nella relazione scritta
A parte l'ottantasette ovviamente mal rapporto con l'articolo ottanta del con la stipulazione dei trattati la definizione delle eccezioni che la Costituzione prevede in in tempo di guerra la del dubbio distribuzione il centodiciassette
Dopo la riforma quindi la con la competenza esclusiva per non parlare del tutta l'interpretazione dell'articolo cinquantadue
In in cui valorizzare diciamo qui si io vedo
Non certo una scissione perché comunque da comporre unitariamente ma la differenza strutturale tra il dovere sacro dovere di difesa della patria che può aprire virtuosamente ricomprendere tutte le forme di difesa civile non violenta
E l'obbligo del servizio militare ma penso anche alla valorizzazione dello spirito democratico riguardo Benvenuti
Allora nella interpretazioni in
Diciamo del dell'articolo settantotto
Io ho intravisto duelli idea e a differenza di Arianna Bergamaschi ritengo che la Linda che si è attestata sull'anacronismo obsolescenza decostituzionalizzazione
A me sembra alla fine una linea prevalente che non mi convince non è la mia ma che è un mi sembra una linea prevalente in questa visione l'articolo settantotto sarebbe addirittura nato anacronistico ne troviamo testimonianza anche nel dibattiti in Assemblea Costituente
Per cui si sarebbe esposto subito all'obsolescenza fino a una sorta di esito inevitabile nella decostituzionalizzazione il problema è dove
Quando si manifesta in tutta la sua in maniera conclamata la decostituzionalizzazione
Se mai
Leone settantotto non si applica perché non si pone dal
Applicare alla guerra moderna quindi nemmeno nella chiave difensiva più pura dell'aggressione non si applica perché non ci sono i tempi per applicarlo Maggia Ruini in Assemblea Costituente replicava
Che la deliberazione sullo stato di guerra ha un senso di riconoscimento comunque
Anche se
Stato di necessità non non la si può collocare anticipatamente ma settantotto non si applica perché abbiamo come dire desse manti Zagato la guerra tutte le altre operazioni non sono guerra e quindi a quelle non si applica
Da questa è stata la premessa che ha fatto sì che il richiamo al settantotto e quindi l'allocazione dei poteri
La forma di governo si è convertita nel rapporto fiduciario di questo rapporto fiduciario registra a regista tutta la sua crisi
La crisi dell'emarginazione sostanziale che anche auto emarginazione della parlamento nella storia di questi
Quasi ottant'anni perché questa
Lettura per per tutte allora le operazioni militari altro pure tenuto fuori insomma questa a partire da questa sorta impossibilità di applicare settantotto
In una visione diciamo così pre contemporanea
Per tutte le operazioni militari se accettato un indebolimento delle forme che riconduce tutta la materia dell'uso della forza militare nelle relazioni internazionali e materia ordinaria della relazione di Fido
Perché io non mi ci riconosco non ritengo possibile ricco pur riconoscersi in questa in questa ricostruzione per una ragione diciamo così di fondamenti
Mi sembrano non condivisibili presupposti che sgancia nel settantotto di riferimento alla guerra dalla nozione sostanziale di guerra che io Riccardo invece dalla Costituzione ma anche perché
Questi interpretazione che diciamo inesperti per me è già discutibile mente ridotti sono poco efficace anche tutte le letture diciamo così di ispirazione più realista no non possono fare a meno di continuare a registrare violazioni ricorrenti crescenti della pur debole regole in cui il settantotto si riconverte è stato tutto il destino
Delle tentativi di regolamentazione e anche mi pare della della legge del
Due mila sedici
L'ora
Le Camere deliberano lo stato di guerra e conferiscono i poteri necessari
Io propongo di leggerlo come una in via di
L'accertamento dello stato di guerra la deliberazione dello stato di guerra il momento di accertamento
Preliminare il conferimento dei poteri necessari poteri necessari per agire nell'ordinamento internazionale
Dispiegando anche
Strumento militare uso della forza militare
Poteri necessari che
Il il governo ordinariamente nona in quanto diciamo nell'indirizzo politico contingente un'endiadi non necessariamente che non implica necessariamente la la comunque contemporaneità contestualità quindi non è un'entità di temporale neanche in termini
Di atti ma per farmi stava per la ricostruzione credo ci possono servire per la ricostruzione della sostanza normativa di quale sia l'identità della della disposizione
Che non è non può essere semplicemente una norma il cui rispetto maggiore o minore in senso formale o sostanziale
Si colloca nella dinamica del rapporto fiduciario l'uso della forza armata nelle relazioni internazionali e l'extrema ratio
Non appartiene alle scelte di indirizzo politico contingente in questo mi piace ricordare mozzo mille novecentottantotto anche per preservare l'essenziale neutralità politica delle forze armate
è un'extrema ratio che solo le Camere possono prendersi la responsabilità di rendere possibile avendo accertato con degli peraltro lo stato di guerra la presenza delle condizioni che legittimano il conferimento all'esecutivo di poteri di cui ordinariamente non dispone Lorin queste interpretazione che Thomson quanto vi convinca
Estensiva diciamo così a mio avviso rigorosa che afferma la necessità delle deliberazioni di accertamento e di conferimento
Per ogni impiego non non minimale somma dell'uso della forza militare all'estero nell'ambito nella sfera delle relazioni internazionali
C'è la possibilità di distinzione gradua Sironi ed è dentro questa gradualità che potrà essere apprezzata la portata della legislazione in particolare appunto della centoquarantasei del
Ci
La graduazione nella valutazione dei presupposti abbiamo dall'estremo dell'aggressione in atto al territorio nazionale
è dalla parte opposta la guerra di aggressione condotta dai dall'Italia
Diciamo Area del sicuramente legale area del sicuramente vietato
Ma nell'apprezzamento i presupposti che tante versioni imminente un'aggressione imminente a un Paese alleato un'aggressione imminente un Paese non alleato nel quadro delle altre responsabilità
Internazionali l'interposizione tra belligeranti l'intervento in controversie internazionali ecco tutto questo è quello che
Conferenza
Delibera non lo stato di guerra alle Camere
Sono chiamate ad accertare questo può avvenire anche in forme differenziate che tengono conto della diversa
Per il nome non lo Gia ma nel conferimento dei poteri necessari cioè poi anche la possibilità di graduazione anche
Quanto alla misura da valutare caso per caso rebus sic stantibus e con un aggiornamento progressivo e matto né mai accertato conferibile
In astratto certamente no ma nemmeno una volta per
E quindi è questo il senso che do alla quando dico leggere l'articolo settantotto componenti a dire
In in questa chiave perché proprio nella la possibilità di di di questa
Nella responsabilità di distinguere accertare correttamente rispetta i presupposti rispetto alla misura dei poteri da conferire sa io credo il senso permanente
Della regola costituzionale che noi dobbiamo tra recuperare qualificare la guerra qualificare l'uso della forza militare nel relazione internazionale questione politica per eccellenza
Ma è una questione costituzionalmente rilevante perché la Costituzione pone limiti
Pur lasciando spazio di responsabilità politica qualificata
E quella responsabilità di costo di costruire la pace perché alla declinazione positiva del ripudio della guerra e il fine inderogabile al qui il cui adempimento
Diventa la misura della della diventa l'acqua la qualificazione ma anche la la la visura del rispetto delle norme costituzionali
E chiudo qualifica tutte le azioni qualifica le azioni ex articolo settantotto del Parlamento qualifica sulla base dell'esercizio nel settantotto le azioni del governo qualifica il ruolo di garanzia che
Il no minimamente richiamato Manchester Sensale presidente a Repubblica
Qualifica io al nostro postura di cittadinanza il ruolo di ogni cittadino e cittadina perché siamo noi
Titolari della sovranità il qui si esercizio si declina si declina attraverso l'articolo sessantasette si declina
Attraverso l'esercizio di tutti i diritti costituzionali individuali e colletti
E qualificante alla responsabilità di ogni costituzionalista quindi qualifica che le nostre scelte le nostre opzioni interpretative
Ma di questo si parlerà Claudio ben più complesso
Grazie alla professoressa Pezzini
Nobile rispetto dei tempi non le rende neanche onore perché ha risparmiato tempo ben tre anni lo chiama Enzo che certamente non voglio sprecare io e allora
Immediatamente lanciamo lassista lanciato la festa al collega Claudio Belfiore se dell'università Luigi Vanvitelli e affronterò il tema nel suo intervento del ruolo dei costituzionalisti Inanna dinanzi all'emergenza belli
Bene grazie io ringrazio il consiglio direttivo dell'Aic e ringrazio il professor Balduzzi per quest'invito dire anche lo ringrazio per la sua introduzione verrà chiarito
Che riflettere oggi sul binomio guerra pace significa fatalmente porre una questione anche di metodo
L'impianto che mi conforta anche perché sono i agevola nella lo svolgimento di questa relazione
Visto che anche io sono profondamente convinto e affrontare la delicata e spinosa questione del ruolo dei costituzionalisti di fronte all'emergenza bellica
Significa fare i conti anche con il carattere prescrittivo del testo costituzionale
E segnatamente quella capacità di tenuta delle sue disposizioni dei sui principi insomma ci troviamo di fronte non sappiamo su questo terreno spinta particolarmente insidiosi distruttive
E in questo però c'è anche una responsabilità ad una parte dei giuristi nella assecondare queste tendenze tendenze fa
Pulite dalla disinvolte rivisitazione alla luce dei tempi si soli sempre i soliti ripetere di categorie normative linguaggi giuridici che sono stati per una lunga stagione parte integrante del modo di essere dei costituzionalisti
Presentata in crisi è mio diritto che a mio avviso in questi anni non è solo la sintassi costituzionale con i suoi categorie giuridiche di riferimento
Ma anche l'etica stesse il giurista oggi sempre più appannata insidiata dalle sirene del realismo politico
Di qui la tendenza di molti di noi a chiudersi nel particolare a ergersi a specialisti del diritto dediti a studi tipo prevalentemente microsettoriale
Ma delimita le nostre ricerche alla media di costruzione del dato normativo gira dimostri con team uscente non solo non ci consente di comprendere la complessità delle questioni e la loro genesi
Ma rischia sempre più di trasformarci in indifferenti spettatori al presente e per questa via di assecondare passivamente le tendenze del no
Con il rischio di trasformare la scienza giuridica come strategicamente avvertito ma senza empirica senza più un tocco il senso più il metodo forse anche senza più principis
Perché essere voti in questi anni sono stati non solo i postulati nemmeno etica mai stesse fondamenta del metodo dal quale abbiamo appreso che il fatto deve essere sussunto interpretato la luce del diritto e non viceversa
Oggi invece si ha l'impressione che il diritto ai se interpretato alla luce del fatto e che sempre più il fatto tende a per formare a plasmare i significa tutti gli eppure più come abbiamo appreso i nostri maestri non solo la forza ma l'essenza stessa del diritto e in particolare del diritto costituzionale dice è proprio la sua capacità di piegare la realtà
E di opporre ai fatti la questi ritardi sui principi che alla volontà politica per i contingenti maggioranze di governo il primato della Costituzione
Il modo in cui si è tenuto in questi tempi dipanando il rapporto tra diritte guerra che è parte integrante di queste tendenze
Pennisi che hanno profondamente pervaso spazio politico sconvolgendo l'agenda della politica stessa riforma i contenuti della comunicazione pubblica anche il modo di agire della anche l'istruzione ordinaria fisiologico distinzione
Il venti con i quali siamo chiamati in questi anni sono stati chiamati in questi anni a fare i conti su questo terreno li conosciamo sono stati già più volte citati anche nel corso di questo seminario Biassoni e l'ucraino da parte dei soci dolus sono invece per il ventidue stermina Gaza in migliaia di bambini donne uomini la partita era a partire dall'ottobre del mille ventitré
Il Val imponente piano di riarmo da parte l'Unione Europea di ottocento miliardi in marzo due mila e venticinque il bombardamento di siti nucleari l'inizio offensiva bellica di Israele contro l'Iran
A partire dal dodici giugno scorso e venti sui quali ci si è discusso se Pirlo discusse si continua a discutere tra le forze politiche nelle aule parlamentari in molti altri autorevoli sedi istituzionali
Unico assente consentite un utile che l'articolo undici della Costituzione
Te e così è accaduto che proprio nel momento in cui il Paese si è trovato a fare i conti con le gravi ripetute sempre più minacciosi Visibelli del nostro tempo l'articolo undici della Costituzione è stato silenziato nel dibattito punti eppure articolo undici non è una norma di ettari
Nesi sancite ripudia la guerra è un principio supremo in quanto tali in grado di vincolare l'azione di tutti i pubblici poteri e di prevalere automaticamente su qualsiasi altra fonte del diritto interno all'esterno del nostro ordinamento
Però visto che anche l'ordinamento internazionale ex articolo dieci non potrà come già più volte ribadito più volte ribadito il giudice le leggi non potrà in alcun modo consentire la violazione dei principi fondamentali nell'ordinamento costituzionale
Perciò di questi che ci inducono a considerare l'articolo undici quindi un invalicabili baluardo del sistema costituzionale
In quanto tale non solo inderogabili in tutte le sue eccezioni ma anche i tipi edibile ex articolo cento certo trentotto
Poiché foriero di stanzi principio che come ha scritto Franco Modugno non soltanto debbono ritenersi modificabili per vie legali ma che si pongono come assolutamente condizionanti l'intero ordinamento disabili presso e lo pervadono
Denunciato sottesa l'articolo undici della Costituzione pertanto un'affermazione di meno ordine morale ma è una norma che configura un criterio un limite a qualsiasi uso fatturo dell'uso della forza
Un'opinione Nives un'opzione quella pacifista che il costituente
Ispirandosi alla Costituzione repubblicana spagnola del mille novecentotrentuno voglio formulare impiegando parole quanto mai forte fino a preferire alla verifica di formule denuncia il verbo ripudia proprio perché ci ricordava Ruini in considerazione proprio il suo accento più energico
E implica così raccontando come la rinuncia della guerra
Nelle voluto essere diversamente l'obiettivo che l'assemblea repubblicane alla Costituente si proponeva nel disciplinare questo profilo è innanzitutto uno
Le regali definitivamente la guerra fuori dalla storia dichiarandone ex spento il suo impiego Poli regge ore se dobbiamo il traccia in Assemblea Costituente quelli che sono stati incaricati di fondamentali
Questo è un passo che sono dei tracciati intorno a due istanze di fondo
Da una parte la dizione ai principi del diritto internazionale del nuovo diritto internazionale nato dal suggello delle due guerre commerciali cita il preambolo dello Statuto e poi un'opzione preferenziale della soluzione diplomatica che in alternativa alla guerra come fine per risolvere le controversie internazionali ora io mi rivedo doveva citare su questo piano soltanto solo Bosio a parte l'intervento di un cuoco Damiani in Assemblea Costituente marzo quarantasette
La guerra questa follia questo crimine che sempre perseguitato nei secoli Marita ne vogliamo eliminarla per sempre
Il che riconosciamo che tutti i contrasti che qualsiasi contrasto per quanto grave per quanto aspro può sempre essere risolto con ragionamento perché il ragionamento dobbiamo riconoscerlo rappresenta l'arma più poderosa dell'uomo
Quello che è certo è che non ci rinunciamo alla guerra non vogliamo più sentirne parlare
Ora quello che mi stupisce sul a tal riguardo è invece la progressiva rimozione del principio pacifista
Anche da parte di alcuni componenti della cultura giuridica
E per altri versi è l'approccio manipolativo desse perseguito con l'obiettivo di convertire l'articolo undici alle ragioni della guerra
Mi riferisco in particolare al tentativo sorti su alcune da alcuni ambienti culturali protesta per figurare l'articolo undici della Costituzione alla stregua di un Giano bifronte
Una norma composta da due parti contenenti più disposizioni sorretta dei principi quello pacifiste quell'internazionalista e che quindi a seconda delle circostanze divulghiamo può anche a mettere la guerra di qui la persistenza tendenze rassicurare le disposizioni costituzionali sulla pace sulla guerra
Pesa
Alla stregua di una composite entità normativa da interpretare alla luce la realtà scritta intorno a questo concetto delle circostanze oggettive in cui si colloca o addirittura degli attuali rapporti di forza
Insomma potremmo dire parafrasando che senta la pace attraverso il diritto alla Quercia altre si fa questi sono i fatti a ventotto questa dottrina ritenere che ci guiderà guerra apparve subito nel corso del tempo quella ristabilì processo come è stato detto più volte stamattina di decostituzionalizzazione
E che pestato nell'attuale contesto storico in anche ti chiamo anche qui virgolettati richiamo alla clausola da guerra difensiva non tiene più
E sono i fatti e le veloci ammesso la possibilità altre virgolettato intervenire in armi a favore della pace della giustizia tra i popoli
Ora che echeggia di dosso di queste frequenti anche incalzanti presi posizione della dottrina poiché il monito liquidate Monica Schmitt che ci ricordano perché oggi anche la guerra più terribile può essere condotta in nome della pace
Si tratta di pendenza interpretative che non mi convincevano di rosso quelli che sono stati finite le guerre di globalizzazione quelle idee vanno dall'alito nel crollo del muro di Berlino la prima quelle irachene almeno cento novanta fino la guerra in Libia nel due mila undici che mi convincono ancora oggi non metti in cui la dimensione multilaterale produce conflitti sempre più forti anche la matrice
Mi convince per ragioni di ordine sistemico si tratterebbe di sancire per questa via la caduta di prescrittività non di una singola norma come già detto ma di un principio costituzionale
Anche per ragioni di carattere imminenti Go concernenti la struttura e la stessa trama normativa all'articolo undici
Un articolo composto da un unico con Marco e sono le sue formulazioni omogeneo le sue proposizioni inscindibile nelle sue disposizioni
E ciò non solo in ragione del peraltro il Regio di carattere testuali e l'unicità del comma quante sintattiche non sono nel col nell'articolo non si è mai un punto è stato già detto stamattina
E io pendente nell'intervento Rienzo Chieffi mi sento di assecondare insomma i rilievi quindi della Crusca se c'è un po'un carrier col dire che c'è un secolo ma questione articolo che che spinga come ha scritto Lorenza Carlassare un linguaggio particolarmente solenne energico perentorio un discorso unitario attraverso proposizioni strettamente collegate
Ne viene fuori non caotico assemblato denunciati normativi come è stato detto ma piuttosto un compendio di parole chiare attentamente i calibrati allo scopo di esprimere come è stato scritto una massima la massima forza in situazioni giuridiche precise
Però che ci dicono quanto chiaramente che la promozione di organizzazioni internazionali aventi quali fine quello di assicurare la pace e la giustizia fra le nazioni e dei connessi rimane imitazioni sovranità hanno nel nostro ordinamento un'unica giustificazione è una sola finalità
Il ripudio della guerra
Ora ogni altra interpretazione protesta a piegare l'articolo undici le ragioni della guerra come ho già detto non mi convince riesco anche a quella dottrina che un ristorante Giani alcuni interventi
In questo seminario che trincerandosi dietro il paravento degli obblighi internazionali generalmente riconosciuti che in questi anni spinta talmente oltre ad ammettere l'avvenuta formazione quindi l'esistenza di un nuovo virus SARS bellum
Un diritto emergenti anche questa volta in linea con i tempi e fonda la sua legittimazione nella sopravvenuta Vincenza delle nuove costitutivi internazionali consuetudini
Ed erogando il principio pacifista oggi legittimerebbe ad Appiano l'uso della forza gli apporti degli Stati
Un'offensiva esplicita i suoi contenuti ma soprattutto di sormonta nelle sue implicazioni giuridiche e normative
Peso atti che di quella guerra che ormai tutti gli affetti ritenuto un principio appannato leggo derogato dei costituzionalizzato non resta che affidarsi alla retorica delle guerre giuste e quindi al primato della morale sul diritto
Ma si chiama la guerra giusta non regge anzitutto per una ragione il conflitto bellico non è e non è mai stato il corrente surrogato di una procedura giudiziaria organizzati in modo da permettere Vinicio perché ha ragione sono i parodico in questo Bobbio
La sua dimensione e all'opposto pervasa intrinsecamente pervasa
Dei rapporti di forza dal primato è logico militari dalla violenza allievi scende concludeva già negli anni Trenta che il sentiero di guerra non è vittorioso Keller tutto ma il più forte
Insomma l'alternativa mi pare esattamente quella posta ormai qualche decennio fa da Valerio Onida
Dice a fronte di un crisi internazionali due sono le alternative a disposizione di uno Stato a fermare la corsa di diritto conformemente a quanto sancito dall'assoluto e dell'articolo undici della Costituzione oppure assecondare confermò sostituzione il diritto della forza però patinata
Va bene
Vi è anche da dire che che il ruolo dell'ente dei costituzionalisti nell'emergenza bellica però non può soltanto limitarsi a ormai seppure doverose adesioni e le regioni del principio ripudia la guerra ma dobbiamo dire li deve spingersi
A ma anche monitorare attentamente e le conseguenze di distorsioni innescati dalla spirale la guerra sul piano ordinamentale e denunciarne prontamente violazioni
Ora a tal riguardo venga indicare due frontiere che ritengo particolarmente sensibili col Dell'Anna culture costituzionalistica dal mio punto di vista è tenuta a presidiare
La prima è la frontiera della difesa la libertà di critica e dissenso nel nostro ordinamento per una libertà messa oggi in discussione della spirale bellica dei processi di omologazione mediatica dell'opinione
Delle pubblica dà la caccia dei nemici interni per dire tutti coloro che hanno espresso esprimo posizioni verso la guerra che spendono molto spesso sprezzantemente liquidati all'interno del discorso
Perché ne abbiamo mi sembra che su questo terreno scontiamo una sorta di riproposizione in termini assai più netto e forti della logico Cipriani amico nemico con i quali siamo chiamati fatalmente a fare i conti ora l'altro terzo treno proprio chiudere invece la il presidio della libertà del Parlamento insediate nei contesti di guerra e dall'espansione dei poteri dell'esecutivo e dei costumi vertici militari questo stato già più volte detto cioè una crescente l'ho già scritto in altre circostanze sono esposizione del ruolo del Consiglio non solo del del Consiglio supremo di difesa non solo dell'esecutivo è che c'è un altro aspetto con il quale dobbiamo fare i conti che mi sembra per dire se questa è la tendenza è vero che non si va diffondendo
Non soltanto in Italia ma anche in altri Paesi ma questo non può essere una giustificazioni che noi possiamo assumere perdite porre in discussione i tentativi di marginalizzazione del ruolo del Parlamento e in contesti di guerra sono particolarmente preoccupati ringrazio
Grazie serva ad esserne Signoressa e adesso apriamo lo spazio degli interventi abbiamo già scritta professor Pinelli fu
Voto
Mi pare difficile negare che chi assume il ripudio della guerra come cui enunciato chiuso
Compiere
Si colloca lo stesso livello di correttezza interpretativa
Di chi si accontenta di ricordare
Che secondo la Costituzione italiana la sovranità appartiene al popolo
Stessa cosa
Se noi partiamo da questo modo di guardare alla Costituzione dimentichiamo che l'articolo uno prosegue in un certo modo così come l'articolo undici prosegue
Nel modo che sappiamo con quelle specificazioni di accezioni di guerra che sono assolutamente cruciali per capire da un lato come mai
Esiste l'articolo settantotto
Come mai esiste l'articolo cinquantadue correre esiste l'articolo ottanta
Questo mi sembra evidente
Dall'altra parte
Diventa così possibile escludere l'idea che nell'articolo undici ci sia una potenziale contrapposizione da comporre fra il principio pacifista e il principio internazionalista
Io penso che proprio le accezioni alle quali articolo undici
Ci autorizza a ripudiare la guerra che sono quelle due che sappiamo molto bene già fanno ampio riferimento al diritto
In quanto tali non c'è nessun bisogno di bilanciare il nulla in realtà
E il fatto che da moltissimi anni e gli internazionalisti siano pervenuti alla conclusione
Che c'è una perfetta concordanza
Non soltanto ora
La Costituzione italiana ma il costituzionalismo europeo del secondo dopoguerra nel suo complesso e il diritto internazionale e del secondo dopoguerra
Evidentemente ha a che vedere con questa stessa circostanze
Però io vorrei aggiungere qualcosa in questi quindici minuti che mi rimangono
La il deteriorarsi del del delle fattispecie diciamo così
Che erano originariamente viste come appunto guerra stato di guerra eccetera
Evidentemente non possono assolutamente essere un motivo
Per far venir meno il nucleo del dover essere costituzionale che nell'articolo undici c'è sicuramente questo no questa sarebbe uno delegazione interpretativa del tutto
Del tutto scorretta e tuttavia dobbiamo capire che queste stesse hanno
Oscillazioni questa crisi di quelle fattispecie ci porta ci sta portando tutti a un offuscano intanto precettivo un offuscamento cognitivo
Che all'ombra nel quale possono maturare degli equivoci molto pericoloso
E quando Putin definisce intervento in Ucraina operazione militare speciale
Da una parte in realtà vuole dire l'Ucraina non è uno Stato Luca è nostra
Noi entriamo come ci pare dentro l'Ucraina perché è roba nostra facciamo quello che vogliamo
Ma evidentemente il diritto internazionale
è fuori da questo quadro ma perché a quel punto la comunità internazionale non si è ribellata su questo piano
Perché la comunità internazionale aveva la coscienza sporca a sua volta perché c'era stato un tentativo che non era stato
Teen Afghanistan non era stato in Serbia ma era stato in Iraq diffondano ed è un diritto internazionale infondato su un ordine unilaterale questo intervento è fallito
Dal punto di vista giuridico perché l'ONU a differenza degli altri casi non ha legittimato esposto quell'intervento e tuttavia evidente che ci troviamo di fronte da allora un diritto internazionale debolissimo
E ha e e e alla crisi di tutto il resto quindi
Io complessivamente nel ritenere che il contributo dato da Lorenzo Chieffi
Alla lettura dei margini di ammissibilità degli interventi armati secondo il nostro diritto costituzionale dia un quadro
Tuttora assolutamente per me efficace e condivisibile
Ritengo però che le cose che siamo a cui stiamo assistendo adesso
Dobbiamo guardare le con grande lucidità senza pensare un mese che possiamo trincerarci dietro il nostro diritto positivo venne che per questo dobbiamo farne a meno perché sarebbe sbagliato anche
Bene grazie
Premessa Montinaro i suoi tre minuti
E poi diamo la parola Bruno Nascimbene che fa un grande attenzione ci segue restano
Sì dopo dopo Cesare Pinelli c'è la pausa caffè diciamo una pausa non scritta nel senso che entrano tutti lì a pensare e
Prima di me c'è stata la grande questione ermeneutica non li abbiamo sentito tutto sul significato ti sulla significa l'articolo undici però guerre e Paci i i titoli diciamo che sono il titolo del nostro convegno sono rinviare rinviano anche a un retrostante c'è quello che sta cambiando il proprio il significato nella Paola Cuervo il significato e la parola pace
Eppure questo ovviamente entra nella nell'interpretazione si offusca la la distinzione tra guerra e pace
Le guerre si riconducono o come diciamo confluiscono in un più vasto uso della violenza politica
Multiforme tratto violenza politica che probabilmente è se non il più importante nella ricerca storiografica oggi cioè civili bande irregolari civili militari colpi di Stato guerriglia Argomm conto eccetera eccetera
Ci troviamo davanti a guerre ibride che vengono condotte con strumenti non militari per destabilizzare stato detto anche stamattina
Il cyber terrorismo si distingue dal terrorismo perché quest'ultimo si rivendica mentre il cyber terrorismo opera sotto traccia
Determinano lo Stato diciamo inimicizia permanente e che che è molto pericolosa si utilizza ogni risorsa strategica per operare una coazione strategica
Il muterà il multilateralismo si indebolisce
Esistono guerre dure
Però il meccanismo del molti lato realismo resto operante quindi la possibilità di restare imbrigliati in una guerra dura o non dura aumenta naturalmente
In particolare forse il punto che volevo sottolineare in questo mio brevissimo intervento la tecnologia così come configurata oggi
Favorisce uno stato di guerra a bassa intensità non solo il saper Bunma insomma per terrorismo ma anche la riduzione dei costi di ingaggio
Penso per esempio non so all'uso di troni e che sono certamente molto più semplici
Rispetto a procurarsi un missile persone dico e alla abolizione quasi delle barriere d'ingresso non lo abbiamo sentito anche stamattina quindi abbiamo davanti a una delle sfide enormi
Siccome io ero in appendice a questo intervento mi interrogavo su quale fosse il ruolo io credo che il ruolo sarebbe per rendere un buon servizio alla politica raggiungere delle basi di consenso abbastanza significative su queste questioni
Non ci sono state in passato io vedo divaricazione ulteriori perché nel frattempo la guerre completamente cambiata abbiamo l'uso del nucleare tattico abbiamo i contractor che fanno la guerra in Italia si torna io ho sentito l'altro giorno parlare di riservisti al telegiornale
Pensavo che si stesse parlando degli Stati Uniti di tram si parlava dell'Italia
Cioè città centrano davanti a degli scenari veramente inediti poi mi sono letto la la scienza realtà rifatta per dividersi
Quindi non è quello che ci unisce che contava quello che ci divide
Però dobbiamo anche a un certo punto provare arrivare a ricomporsi Po attraverso la ricostruzione di significati ermeneutici e anche attraverso lo studio dei dei deputati come dicevo prima cioè che cos'è la guerra che cos'è la pace grazie
O no grazie anche a Marco buttino abbiamo evocato più volte già da stamattina la difesa europea la solidarietà
Anche militare tra gli stati membri il processo di integrazione europea per approfondire questi temi direttiva voluto fortemente il professor Bruno Nascimbene università di Mila no
Purtroppo non c'ho potuto raggiungere fisicamente ma con grande pazienza e grande attenzione ci segue già da stamattina e al quale dunque Doss subito a questo punto la parola
Ringrazio molto e mi scuso per non essere Presidente lega Lazio D'Amico con lenta Balduccelli ringrazio
Il il il diretti direttivo dall'associazione
Luca collegamento sia adeguato sì
Si può migliorare perché siamo solo cinque
Passeggia se tagli alle incursioni suggeriscono nella platea loro sentono meglio dentro abbiamo cominciato ad avere questo vediamo che succede adesso è meglio
Va bene com'era grazie mille bene allora rinnovo il mio ringraziamento querelò o una un orologio un cronometro
Terrò sotto gli occhi naturalmente per adeguarlo ai vostri tempi stretti
Tempi assolutamente conciliabili con quello che ciascuno di noi crede immagino io per primo
Proprio
The Space connesso
Ogni nuovo forse
No
Va bene blocchiamo il nome sparsa appartenenza partoriente ligure la telecamera non ci perdete nulla tanti all'esercito siamo di nuovo alla o meglio ma sentiamo mi o no mi chiedete ma non importa che ci mancherebbe altro pende nella in punti della residenzialità come voglio
Intrattenere sono uno una diciamo una sorta di breve brevissima ricostruzione storica voi l'avete fatto in modo eccellente mirabile per quanto riguarda
Le norme della Costituzione soprattutto l'articolo undici che avete evocato più volte centodiciassette avvenente sta democratico anche questa per stamattina con riferimento agli impegni
La di di carattere europeo in particolare
Gli impegni che si di carattere internazionale in particolare di carattere europeo è cosa loro cercano noi cerchiamo insomma qual
Quali sono diciamo le origini di una della politica i di difesa quindi cioè cerchiamo di capire quali sono diciamo non solo gli articoli che sono oggi
Quelli contenuti nella nel trattato devi espone abbia quindi modificato i trattati esistenti non erano risalire a lei dare origine deve attendere premiazione dalla Comunità europea dell'epoca e l'Unione Europea successivamente
A no entra preso in ordine a la creazione di una cooperazione politica europea qui siamo di ventuno anni novecentottantasei nell'atto unico europeo nel percorso di integrazione come voi sapete è stato lungo nel corso del tempo Maastricht dal novantadue Amsterdam nel novantasette inizia nel due mila uno ma soprattutto cos'è il Trattato sornione europea al trattato sul funzionamento dell'Unione europea così come emergono col verde modifiche apportate dal Trattato di Lisbona
Che ci porta uno degli elementi interessanti ho colto nel corso della del vostro seminario anche i riferimenti la Comunità europea di difesa certamente importante siamo lontani nel tempo siamo anche novecentocinquantadue la Chamber trattato
Era sottoscritto da sei Paesi dell'Unione Europea quelli poi che diedero origine alla cieca come è stato detto che voglio sottolineare non entrò mai in vigore proprio dall'amante puntata dall'antichità
Per la Sella Francia qualcuno addirittura ultimo tempio a Lanari evocato come quasi come necessario da rispolverare vedere quali sono
I contenuti di questa Comunità europea di difesa di questo trattato riproporlo agli stati membri dell'Unione europea ma gli anni non sono tre soltanto tanti gli anni trascorsi ma la situazione politica alla composite la composizione stessa dell'Unione
Cambiata nel corso del tempo sempre Korine riferendomi a questa ricostruzione storica
C'è un altro elemento stato
Ho evocato da ultimo dove che cos'era e dico che poteva perché non c'è più stata sciolta l'unione dell'Europa occidentale
L'acronimo europeo
Una viene nominata nei nei trattati di Maastricht e Amsterdam
Per essere poi in scioltezza punto nel nel due mila undici
Quando le competenze di questo Unione dell'Europa occidentale che hanno competenze in materia di difesa quindi siamo proprio nella nel nel nel contesto che quindici il più ci interessa quando questa unione europea
Venne sciolta perché perché le competenze che erano di questa unione passarono nel trattato di Lisbona che cosa contiene davvero perché le zone in materia di politica di difesa bene intanto non esiste un capitolo specifico sulla politica sulla politica di difesa campi o chiamai l'acronimo e PSDI vicino al politica di sicurezza e difesa comune
Nel passato si chiamava PSD
Ma trattano ha cambiato nome ha cambiato soltanto il nome ho effettivamente è qualcosa di diverso rispetto al passato
è stata aggiunto la specificazione comune poi ci potremmo chiedere alla fine i radical per conversazione
Veramente la politica Lima pieni di pretese una politica comune aspira soltanto ad essere tale ecco che esamina le norme del Trattato sull'Unione europea specifico del Trattato sull'Unione europea perché questo trattato che contiene le norme rilevanti nella materia dalla politica di difesa
Vedete contenute in un contesto più vasto che quella delazione insiste ma e c'era il trattato dell'azione esterna comprende sia la politica
Estera e di sicurezza comune anche qui cioè un acronimo pesca una seria la politica di difesa anzi la politica d'impresa può essere ritenuta come
Una patente del della della politica estera che e di e di sicurezza comune sono due politiche che devono essere considerate in un contesto comune perché questo è il contesto in cui si devono esaminare quali sono le norme regolatrici
Della del verbale d'allarme l'approvazione viatico e la cooperazione tra gli Stati preferirebbe esaminare e definire quali sono le competenze delle istituzioni Commissione il Consiglio
Parlamento europeo ma in particolare questa figura diciamo relativamente nuova
Il l'Alto rappresentante dell'Unione Europea Perrelli affari essere una sorta di di ministro degli esteri a livello a livello comunitario
Da pesca diciamo nella pesca dicevo è compresa la definì una definizione che il trattato che dice e a essere una definizione progressiva di una di una politica di difesa comune
Forse è più esatto dire che questa definizione progressiva di volere la difesa
Può portare a una vera un'effettiva difesa comune non è detto insomma che si debba necessariamente arrivare ad una difesa comune almeno così sta scritto nel trattato
Non è neanche detto che si ci si arrivi quindi in modo
Per così dire automatico perché precisa sempre in trattato
è necessaria una decisione nel momento in cui il Consiglio europeo nordici lo lo lo deciderà tra quando riterrà opportune e quindi verificate le circostanze
Il Consiglio europeo all'unanimità e questa è una caratteristica di tutta la politica estera e in particolare di quella difesa quando il Consiglio europeo riterrà
Che una difesa comune europea debba essere effettivamente instaurata
Realizzata
Ma quindi unanimità
Polo rilevante rilevantissimo del consiglio europeo ed è il consiglio ruolo rilevante per certi profili anche esclusivo no della della competenza degli stati membri relazioni con altre organizzazioni internazionali con altri partiti accordi internazionali
Ricordato raccordo nato siamo vennero i cento quarantanove quindi siamo al siamo in un'epoca boh ben precedente alla nascita delle comunità europee a sicuramente precedente
Chi può corre realtà quando dalla cieca nel periodo in cui punto si pensava di istituire una comunità europea di difesa benedette quel cercate
Del un angelo dei riferimenti nel trattato Unione Europea alla NATO voi vedete che i riferimenti sono sempre di alla alla ricerca al nel tentativo insomma di chiarire
Che gli impegni che vengono sottoscritti che non sono stati sottoscritti dal trattato nel trattato della NATO rappresentano il un fondamento della difesa collettiva
Rappresentano l'istanza di attuazione della difesa collettiva per tutti quei Paesi
Membri dell'Unione europea sono anche membri dalla NATO non c'è una coincidenza perfetta e questo è anche ovvio perché al punto appartengono nato Paesi rispetto vogliono europea che sono sì perché nella Unione Europea
Quattro paesi membri
Hanno lo stato di di di di paese neutrale
Bisogna fare
Nell'uovo e differenze ma importante quello che nel trattato se dice si tratterebbe di a a realizzare caldo delle difese delle difese magliette deviazioni
Per iniziative che siano compatibili con gli impegni internazionali che gli stati hanno sottoscritto in un altro contesto
Alcuni hanno esaminato da il tema della della della clausola di difesa comune di mutua assistenza
Per contenuta sia nel Trattato sull'Unione europea un articolo quarantadue parata lungo sette sia nel famoso articolo cinque della NATO non abbiamo il tempo di esaminare se queste cause l'una l'autore di un trattato per la presa d'atto siano perfettamente compatibile sovrapponibili ma certamente anche questo può rappresentare un problema
E che merita approfondimento
L'unione europea deve assicurare una sicurezza internazionale deve assicurare una sicurezza interna deve a far sì che tutti i valori non tutti i valori che stanno scritti in un anno fondamentale del trattato per l'articolo due che tutti i valori
Rispettati assicurati a evitare che
La democrazia lo Stato di diritto siano messi in pericolo a a qualunque livello non sarebbe sufficiente non è sufficiente a dare lettura delle norme del Trattato sull'Unione gli appare riferimento anche ad alcune dichiarazioni
Fare riferimento a a ai protocolli c'è un protocollo dieci che ricordo in particolare ma si tratta somma di completare diciamo una pertanto visione jam di carattere generale
Che riguarda una politica estera è sempre stata appannaggio degli stati membri quindi nel pieno rispetto diciamo della sovranità della dalla sovranità degli Stati voi avete anche ricordato non il libro bianco della dell'unione europea
Denominato in un primo momento come Re Lear My Europe il riarmo dell'Europa
In un secondo momento cioè pochi giorni dopo avere dato questo titolo al piano della commissione Hillary per quel questo libro bianco congiunto della Commissione e di quell'altro rappresentante che dell'unione per gli affari esteri hanno in pochi giorni
Il titolo veniva tramutato riarmo non suonava bene per così dire
Hanno aggiunto insomma quel nel titolo riarmo dell'Europa e prontezza per il due mila tre interprete nel due mila e tre per contezza che cosa ecco del genere hanno il il libro bianco
Non non non è semplice per il fatto che sipario reperimenti a a una serie di di atti d'iniziative tre sono precedenti al mare seconde la due mila venticinque quindi è un atto è un altro recente
Si fa riferimento considerati è considerato l'impegno che l'Unione europea
Assume attraverso questo libro bianco nei confronti della politica industriale della dell'unione o di fare il ferimento annoti rapporti che sono di carattere essenzialmente diciamo economico strutturate dell'Unione
Cioè famoso rapporto Draghi domina ventiquattro un un altro rapporto con meno me meno conosciuto quello dell'ex presidente della Repubblica finlandese che ha dedicato specificamente
Al tema per aderiamo e dell'industria in materia di venti
Quale suggerimento ci viene da questo libro bianco meglio uno
Ieri a iniziative che si che erano preannunciate sono hanno già cominciato essere realizzate perché
Pochi giorni fa è stato approvato un un Regolamento il Regolamento si chiama sei fra anche qui ciabatte è il o la l'acronimo purtroppo siamo strumentale affidata decine di Akron unanime in questa prassi e anche degli relazione
Europea
Si vuole cioè
Ne ha istituire un nuovo strumento finanziario per il sostegno agli investimenti non è questo il solo l'unico diciamo strumento che viene previsto ne sono previsti degli altri
Come l'attivazione coordinata della clausola di salvaguardia nazionale del patto di stabilità inserimento di nuovi obiettivi nella politica di di coesione però attenzione per cosa vuole essere questo Regolamento di fine
Infine appunto di di di fine maggio no vuole essere una una diciamo un uno strumento che la presidente dalla commissione
Dell'allenamento definito uno strumento eccezionale in tempi eccezionali misure eccezionali intende eccezionale ma è una strumento finanziario certo si tratta di
Consentire l'erogazione di prestiti
A lunga scadenza dei tassi competitivi l'importo massimo un po'anche per chi non ha detto questo Regolamento avete comunque nei media qual è questo importo massimo è di centocinquanta miliardi di di prestiti che entro cinquanta miliardi di euro
è a favore di stabilità anche terzi come l'Ucraina
Che presentino già dei progetti comuni cioè degli appalti congiunti che riguardano almeno due Stati o almeno in via eccezionale anche uno stato bisogna aumentare attraverso questo strumento finanziario centocinquanta miliardi
La capacità produttiva bisogna favorire l'industria
L'industria europea in primis va definiti brava favorita rafforzare l'industria della difesa questo insomma è un obiettivo io ne leggere umbertini diciamo perché i primi commenti fatti a regolamento ho visto una diciamo un'associazione a strumento che è stato adottato nel passato siamo nell'epoca con lui il suo che c'è questo Varrone in un punto che qui
Era uno strumento europea di sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione lo stato di di emergenza
Perché anche questa similitudine e qui nasce una polemica che vi segnalo la polemica è stata portata avanti d'annata al Parlamento europeo perché la base giuridica
è stata adottata preme avrà approvare questo questo regolamento è una norma che appartiene alla politica economica l'articolo centoventidue
Ed è una norma che prevede un'approvazione rapidissima esemplificata attraverso la come due istituzione cioè la commissione
è il Consiglio il Parlamento europeo non è sentito no non è sentito perché è una norma che non prevede di sentire o ma indaghi il Parlamento protestato addirittura ha prospettato eccola l'impugnazione la regolarmente davanti alla Corte di giustizia
Per violazione delle proprie prerogative perché era prete giuridica
Che si testa scorrettamente ritiene il paravento
A assunta a Trapani giuridica poteva essere l'assoluta quella in materia di politica industriale esiste quelli le una delle norme in materia appunto di di politica di sicurezza e di di e di difesa esistettero questa avrebbe portato a una a una procedura
è diverso da quella poi adottato qui credo di dovere concludere con una con una con un riferimento che mi sembra importa il primo rinvenimento e non è alla necessità che chi come me purtroppo segue gli sviluppi del diritto dell'Unione Europea
è costretto a tenere il passo con una molto proposte che
Quasi ogni mese vengono a avanzate dalle istituzioni dell'Unione
A proprio nome colleghi ieri la diciamo la la commissione ha varato una un pacchetto di norme
Che chiama Omnibus anche qui perché Omnibus perché sono trasversali a varie politiche e un pacchetto di sulla difesa specificamente sulla difesa
E pensare che siamo ormai in giugno e subito dopo che da subito dopo marzo il libro bianco in marzo quindi giugno questo pacchetto nuovo di di di di di appiedato azione al libro bianco
C'è una lunga comunicazione due proposte di Regolamento una proposta
Di difesa consentitemelo espressione alla faccia
Per la semplificazione cioè la commissione dice noi con questi a intendiamo semplificare in quadri giuridici
E amministrativi mangiava semplifica se queste semplificazioni di introdurre nuovi atti modificare i precedenti certo il compito del giurista diventa sempre più più difficile
Di conclude dicendo che sempre nelle siamo nelle affermazioni
Della presidente della della commissione ma che riprende peraltro dei punti insomma che erano
Api sollevate in modo particolare da un rapporto Draghi sulla competitività dell'Unione
Si dice che l'Unione europea e i suoi stati membri quindi non è soltanto l'Unione ma anche i suoi stati o meglio gli stati ecco unione devono essere all'altezza di una sfida storica la sfida storica
Politica industriale politica industriale della della difesa non è solo riarmo ma come ben diceva un ambasciatore Valensise uno strumento di vivibili biglietto un modo insomma per per affrontare i i nuovi problemi Menem una vogliamo a avere noi il maggiore i miglioristi indi difesa non tanto di attacco
E questa sfida appunto una sfida che viene ritenuta storica da cui dipende veramente il processo di integrazione concludo veramente dicendo
Ma esiste una politica di difesa io ho molti quella comune attenti ho molti dubbi perché a benigni nel nel nei vari conventi checché si vengono da parte appunto di Bachini ai colleghi
Di di diritto dell'Unione fanno sulla politica di difesa distinguendolo anche da quelle in materia di politica estera si dice è di realizzazione progressiva io vi chiederei ma progressivo come e quanto cioè siamo nel due mila è imposto Krajina determinato una un'accelerazione dovevano essere cioè questo richiamo continuo dobbiamo essere preparati ma preparati e pronti a che cosa
Non attaccare questo è tal senso che comunque a difenderci questo sì però insomma le le iniziative da fare non sono certo certo può ringrazia
Grazie contro il San Massimo bene
L'abbiamo costretta a contenere entro che siano tempo degli argomenti così complessi interessanti si sollecita poteva organizzare un un momento di riflessione magari specifico sulla Italo perdi sicurezza chiamiamola meglio non necessariamente di difesa
E adesso abbiamo l'ultimo giro di interventi non programmati ma prenotati direi la professoressa panna sulle dell'Università di Bari
Già in sé anche nel sì tre minuti però per favore con teniamoci rigorosamente
Grazie per l'opportunità sì io stavo riflettendo sulla
Dimensione costituzionale del rapporto tra i conflitti armati e i danni ambientali che da tempo oggetto di studio in realtà sul piano internazionalisti con l'arresto credo che oggi
L'unico che l'abbia sfiorato se professor Bultrini come come tema e che invece anche dal punto di vista costituzionalisti con potrebbe dare degli esiti secondi
Non sto qui a dirvi naturalmente tutto a tutti noto l'impatto della
Diciamo dei conflitti bellici sull'ambiente sia come conseguenza dirette quindi danneggiamento all'ecosistema in generale e alla DIA diversità oltre che distruzioni di ogni tipo
Ma anche come conseguenza indiretta che rilevano molto sul piano costituzionalisti Coco fame povertà malattie epidemia interruzioni servizi pubblici violazioni di diritti umani stabilità sociale in generale ed era il mio parere dopo la revisione costituzionale dell'articolo nove vi sono ulteriori limiti alla gestione dei conflitti bellici da parte dell'Italia rafforzativi del ripudio della guerra in un'ottica maggiormente neutra mistica
Perché dico questo perché l'articolo nove inserendo per la prima volta alla stregua di principi fondamentali la tutela dell'ambiente da rabbia diversità degli ecosistemi anche nell'interesse delle future generazioni ed è pacifico che quell'anche stia nel senso di
Innanzitutto di del di quelle presenti
Si è aperto al diritto internazionale ma in modo specifico e in particolare c'ero insegna professor Balduzzi al modello o nella sua nello stesso che naturalmente anzi oggi si parla anche di planetari c'è un sul piano internazionale
E cioè un una strategia di attuazione di un approccio olistico alla tutela del pianeta e di tutti gli esseri viventi che lo abitano quindi umani animali ecosistemi emergere di Judith d'ogni genere quindi anche quelli vegetali
Dunque dell'ampia dimensione costituzionale definita dagli articoli due tre e trentadue quarantadue quarantaquattro quaranta
Quarantuno naturalmente centodiciassette centodiciotto che rende coerente la novella dell'articolo nove con il paradigma Juanelo sta Guanacaste io credo debba ritenersi fa parte anche l'articolo undici
In considerazione del fatto che ogni azione bellica danneggia le matrici fondamentali per la vita cioè aria acqua suolo e cibo innanzitutto
Le scelte politiche in caso di conflitti armati dovrebbero ritenersi vincolate anche dalla tutela dell'equilibrio ecologico della biosfera
E dei differenti esso ecosistemi ponendo il perseguimento di quell'equilibrio tra i fondamentalisti ritagli ordinatori dell'azione cioè proponendo scusate mi il il il perseguimento di cui dell'equilibrio appunto ecosistemi cotta i fondamentali criteri ordinatori dell'azione di pubblici poteri quindi la costituzionalizzazione dei principi di quell'articolo nove come principi fondamentali
Stante l'impatto di qualunque conflitto bellico
Sull'integrità di tali principi o meglio dei valori sottesi a quei principi
Sposta lasse del ripudio della guerra non tanto diciamo dalla dal dall'ambito della non belligeranza come oggi l'abbiamo richiamata all'ambito invece della neutralità
Nel senso che il dettato costituzionale imporrebbe oggi Alitalia che qualunque azione non belligerante e dunque francamente anche il mero rinvio di armi
Sia da considerare l'extrema ratio l'eccezione qui fare ricorso per supportare l'aggredito rendendo invece prioritario è cogente il perseguimento della cessazione del conflitto
Imponendo all'Italia di non poter prescindere da ogni possibile iniziativa tesa naturalmente a favorire una soluzione negoziale di esso e questo francamente anche diciamo in contrasto visto che è un principio fondamentale
O nell'inerzia delle organizzazioni sovranazionali e internazionali ne verrebbe provati e quindi scusatemi prima di fare la conclusione perché ho concluso sito per contenere l'ex le le conseguenze distruttive della guerra e il loro impatto innanzitutto sulla popolazione civile ma in generale
Articolo nove quando erto allerta
Sull'equilibrio e sulla interrelazione dei sistemi viventi ne verrebbero probabilmente recuperate sia la qualità
Diciamo del concetto di sovranità aperta si ma non più ibrida
Forse anche la stessa gioia dei controlli imiti ringrazio
Il professor Witold dovrebbe era dell'Università di Lublino
Scritta non c'è più noto via
No professori dov'era
Non
Allora il dottor Prensa bene Paolo pensa bene ha chiesto di intervenire
Ore l'invito è a contenersi in tre minuti esatti ante
La ringrazio ringrazio per l'opportunità il direttivo del presidente permane un sincero onore in mi limito a porre diciamo giusto tre acquisiti in relazione al tema la difesa comune europea a partendo all'interrogativo se stiamo andando effettivamente verso l'istituzione un sistema comune di difesa comune europea
In perché è una di queste diciamo un la prima prospettiva è stata citata in precedenza anche appresso Nascimbene da chi ha proposto come il professor Fabbrini la ratifica del Trattato Ciad dopo più di settant'anni
E non mi soffermo diciamo su quel sulle problematiche gli dopo diciamo ratificare un trattato Poppi settant'anni ma mi chiedo sotto un piano diciamo il diritto costituzionale
Se ciò sia possibile in relazione al combinato disposto dell'articolo undici e l'articolo cinquantadue la Costituzione
A riguardo in compagnia finanze il professor Benvenuti ricerca il concetto indifeso non equiparabile per esempio il concetto di vite
Di moneta quindi non ci possiamo soffermare solo sull'undici ma anche soprattutto sul cinquantadue quindi istituire un esercito comune europea o per superare l'esercito nazionale sarebbe possibile oppure no
Questo il quesito
Torna diciamo permettendo miscelare il professor Luciani in un uno scritto sul segreto di Stato diciamo anche il diciamo il più prudente i doveri costituzionale quello che riguarda la difesa della patria non a caso qualificato sacro o dalla nostra Carta che caratterizza il principio di laicità fa qui riferimento a una società laica consistente l'assoluta intangibilità inviolabilità inderogabilità di tale dovere
Quindi mi chiedo se sia possibile una prospettiva in questo tipo con compatibilmente con la nostra Carta un secondo quesito e maggiormente diciamo pratico e riguarda il fatto si può parlare si stava unite se europeo senza immaginare un'intelligenza europea
Quindi anche in una prospettiva di modifiche dei trattati e delle competenze non mi permette entra dentro se ne è già parlato ma pragmaticamente anche insito in un esercito europeo mantenendo gli eserciti nazionali è possibile parlare
Diciamo senso insistiamo intelligenze comune e di chiedo nel momento in cui venisse apposto diciamo un segreto di Stato in relazione a un'attività militare che sta occupando diciamo l'esercito comune cosa succederebbe
E l'ultimo quesito ho chiuso vi ringrazio riguarda appunto la prospettiva attuale su cui la quale si è parlato molto se rappresenta diciamo e inquini le armi ruppe per intenderci libro bianco un primo passo verso l'istituzione di una difesa comune oppure rappresenta un passo del dire rimaniamo nell'ALDE dell'assetto politico istituzionale attuale vi ringrazio molto per l'opportunità
Grazie a te rispetto dei tende immagino che questi quesiti in realtà siano degli spunti che lascia la riflessione può non so se nelle repliche qualcuno vorrà raccogliere le domande risponderei nel frattempo ascoltiamo tesoriere va professoressa Giusi Sorrenti
Grazie alla Presidente la collega
E ha potuto trovare un minuto fare una considerazione estemporanea che mi assorta ascoltando le relazioni del pomeriggio
Due relazioni che ci hanno consegnato la lettura a mio avviso più fedele della Costituzione per quarantasette una lettura consentitemi di definire originalissima che ha dato voce la posizione più rigorosa nell'interpretazione della Costituzione
Incentrata sul termine ripudio
Da cui però emergerebbe però tenuto conto del quadro di tutti in questi nostri lavori due posizioni in un certo senso inconciliabili una più intransigente diciamo così e l'altra invece di una costituzione più tollerante
Quasi un conflitto interno al quadro costituzionale un'antinomia diciamo pure forse una a rottura tra l'articolo undici da una parte letto in questa sua coerenza
Alla formale in maniera appunto rigorose dall'altra parte l'articolo settantotto all'articolo cinquantadue come ci faceva annotare
Cesare poc'anzi alla mia considerazione consiste in questo è un contrasto che a mio avviso non è inconciliabile Sennori notiamo che si muovano questi articoli su due piani ricettivi Diversi e lo possiamo apprezzare a guardando al fatto che la pace costituisce uno di quei verte nel nostro boh quadro assiologica o costituzionale
Che esulano dalle capacità di realizzazione della del nostro ordinamento giuridico a nazionale mi abbiamo diversi anche la tutela dell'ecosistema adesso l'ambiente che sono formalizzati positività in Costituzione
La sua realizzazione dipende quindi dall'omologo impegno di altri stati anche si presenti
Sulla sullo scenario internazionale presenti nel globo i costituenti erano consapevoli che se questi impegno esterno viene meno ci possiamo trovare in uno scenario in cui con l'intervento bellico dobbiamo fare i conti quindi da una parte una proiezione nazionale di un'aspirazione assiologica di un precetto normativo come notava
Ma prima anche il collega De Fiore sta a poiché non siamo soli ma anzi in un contesto articolato complesso diversificato per la finalità può risultare compromessa più o meno così occasionalmente o cronicamente quindi non ambivalenza assiologica interna del quadro costituzionale ma la presa d'atto che ferma restando una direttiva Ferrea di politica estera orientata alla cooperazione diplomatica da cui non bisognerebbe mai deflettere anzi forse in cui occorrerebbe ecco da impegnarsi più fattivamente ci può essere un coinvolgimento subito imita in una interventi militari che conduce ad attivare le procedure di quell'articolo settantotto e ringrazia
Abbiamo chiuso il giro degli interventi chiedo credo che ci siano delle breve replica una del professor Bultrini
Una del collega De Fiore s'però prima di lasciare la parola proprio vorrei dire a un attimo brevissimamente anticipando un po'la replica di Claudio
Che partiva da una premessa di metodo io mi permetto soltanto di suggerire nel momento in cui no i adottiamo un impostazione originali serie quindi richiama come abbiamo richiamato molte volte oggi
I lavori della Costituente che quando ragioniamo sui lavori della costituente come criterio di interpretazione poi del prodotto della costituente quindi a disposizione
Non possiamo ritagliare il dibattito costituente ma ebbe dibattito costituente va preso per intero ed esaminato per intero con riferimento alla singola disposizione no
Ma il tempo per iscritto è soltanto così Roma la mia osservazione giusto per ricollegarmi all'
Due osservazioni di metodo grazie grazie motivo brevemente una replica una domanda ma non so se la professoressa del si avrà modo di rispondere saluto l'amico Nascimbene innanzitutto una breve replica la comuni al l'intervento l'invasione dell'Iraq da parte degli Stati Uniti e del Regno Unito fu illegale su questo c'è ampio consenso non solo a livello internazionale ma addirittura a livello nazionale
Di un po'il procuratore britannico competente ipotizzò il crimine di aggressione una Commissione d'inchiesta istituita in Olanda concluse nel senso dell'illegalità dell'invasione e così via dicendo d'altra parte la comunità internazionale ha reagito alla che lesione all'aggressione
Contro l'Ucraina l'Assemblea generale votò all'Artissima maggioranza subito dopo l'invasione il che peraltro è anche importante per dare una per diciamo confermare la legittimità dell'assistenza militare all'Ucraina nell'esercizio del suo diritto alla legittima difesa la stessa assemblea generale espulse la federazione russa dal Consiglio dei diritti umani il Consiglio d'Europa ha espulso
La Russia per non parlare poi c'è tutto il discorso
Sanzioni
Ecco ci tenevo a chiarire queste dunque queste coordinate diciamo la domanda veramente solo una domanda non non ha nessuna implicazione critica se ho capito bene
Prendiamo il caso dell'Afghanistan le nostre truppe in Afghanistan non sono state presenti
In modo legale dal punto di vista del diritto internazionale anche se la base legale è cambiata nel corso della missione
Nello stesso tempo sono state coinvolte in un conflitto armato ai sensi del diritto internazionale e quindi la domanda mi è venuta questa curiosità no dunque secondo la sua lettura articolo settantotto sarebbe stato giusto necessario oggi dica dichiarare lo stato di guerra perché dal punto di vista del diritto internazionale non c'è dubbio che le nostre truppe furono coinvolte in un conflitto armato
Secondo la definizione del diritto internazionale e infine se mi permettete un brevissimo spunto che fa riferimento a quello che ritroso Stajano diceva stamattina
A proposito della disaffezione delle opinioni pubbliche rispetto all'Unione Europea e elencava una serie di sfide permettetemi ma proprio come spunto di aggiungerne una ulteriore
Siccome importantissima l'informazione
E dai mi faceva pensare anche il suo intervento al fatto che forse anche noi
Abbiamo un ruolo da svolgere nell'informare correttamente
Su tematiche che chiaramente coinvolgono tutti e non solo noi nel nostro piccolo proprio del micro settore per riprendere il i suoi terribili grazie scusate
Camdessus
Ho voglio scusare con al diario chiaramente una battuta
Diritto
Proprio può aumentare non mi sembra che l'articolo undici quello che Irene ma il problema questa risposta saldatura che c'è tra l'ordinamento interno dirmi nazionali dodici o di cui alla guerra dall'altra parte c'è l'articolo cinquantadue Sgorlon lì dove c'è il diritto di autotutela nello Statuto cioè il diritto di Cioni quindi c'è una saldatura virtuosa e un'adesione ai principi del nuovo ordinamento internazionale come ho detto prima quindi questo è indubbio ora dispetto sogni valide scorrettezze
Argomentativo rete interpretative
Ci sono soprattutto da quella parte che è il più degli altri uscita conformare il modo di essere dell'istruzione in questi anni che ha preteso invece di reggere soltanto una seconda parte da in muovendo il ripudio della guerra che il fattore essenziale sebbene la principale e gli altri sono tutti subordinati in qualche modo Borga inteso dire fortemente connesse ha un obiettivo che va sempre perseguito
Rivela un vizio dei Devero dei costituzionalisti in una parte i costituzionalisti legge soltanto una parte dei fatti prunus che ho fatto ma anche pensate all'aria articolo quarantuno nani di io liberismo trionfante tutto si è fermato al primo comma la libertà iniziative economiche
I limiti sono stati sempre per tre mesi o comunque in qualche modo obbligati nel dibattito
Ora invece la forza dell'articolo undici esattamente queste riuscirà a tenere insieme mantenere forte questa saldatura il ripudio della guerra la visione e i principi del diritto internazionale ora sull'articolo settantotto altre questioni sono richiamare io penso che l'articolo settantotto do anche alle cosiddette guerre con qualcuno li ha definiti globalizzazione non potesse essere applicato
Per una sola ragione perché sono state ahimè guerra di azione
Non sono state mai guerre difesa fortunatamente il nostro ordinamento non è mai stato il nostro territorio
Nel territorio nazionale mai stato attaccato e non c'erano nemmeno le condizioni per attivare la cosiddetta clausola di mutua assistenza all'Inter la NATO perché nessun altro Paese la NATO estratte
Quindi l'articolo settantotto invece definisce quali sono le condizioni e tutte le altre norme costituzionali per una guerra di difesa che l'unica guerra legittima per il nostro ordinamento
Tant'è vero che non si spiegherebbe nemmeno la la la la proroga
Perché c'è la proroga ma non si può procedere ad elezioni e quindi per quale ragione perché c'è il dello il territorio e sotto assedio c'è un'offensiva militare ci dobbiamo difendere previdente che serviva a bombardare il buon grado possiamo anche tradizioni contesto nel
Quindi
Questa è l'altro aspetto
Un'ultima questione lo diceva giusto condivido molto il suo intervento
è però da qualche parte bisogna anche partire no candidare un principio Suma forti condizionamenti voglio capire allora non è un'elezione all'unanimità di polemica scusatemi
Però io penso di rinvio delle armi l'ho già detto fattori che non contribuisce alla risoluzione dei conflitti Yassin vettore ti escalation va bene
Ora però non riesco a comprendere perché questo elemento dell'invio delle armi vale per la Russia invece di fronte a una vocazione che viene aggredito ogni giorno massacro permanente e me ne dispiace che si sia parlato
Poco dichiararsi in queste circostanze non è possibile rito io arrivo nemmeno i viveri che vogliamo cerimoniale mi io sono contrarissimo torno a dire al rinvio diari comunque perché è un fatto altri non contribuisce la risoluzione dei conflitti
Però bisogna fare risparmi con se stessi perché si invitano armi in Ucraina e non si inviano abbiamo un Paese a un una striscia la striscia di Gaza un'operazione di completamenti disarmata affamata che senza possibilità e detenzione
Va
La professoressa Pezzini Fasser vuole rispondere alla sollecitazione di Modena e poi andiamo rapina ma in realtà non andiamo non non rispondo l'anche qui giustificando mi con l'alibi
Del tempo le le complessità allora sottolineo solo che c'è una differenza tra deliberare nel settantotto perché la chiave diedi la mia lettura che deliberare nel senso di reali condurre il la decisione sostanziale alla sede parlamentare
E questa assoluta priorità e la dichiarazione cioè quindi mi fa riflettere perché espliciterò meglio anche il rapporto tra settantotto e ottantasette
Quello che io ho cercato di fare non so quanto come dire per persuasiva mentre è quello di sottrarci al nella lettura del settantotto a queste divaricazione o desuetudine non applichiamo e basta lo applicheremo solo il Giordano che Sanremo ahimè aggrediti sul territorio nazionale quindi nella della forma
Oppure anche tutti continuiamo a immaginare con me
Ma appunto soltanto un un incubo e da un lato e dall'altra invece riconosce il settantotto enne lamentiamo la violazione puntualmente
Nella sua portata sostanziale cioè nella sua portata di un esercizio da parte del governo di poteri che questo poi il dubbio secondo me importante o perlomeno che io ritengo importante
Dalla rapporto stretto tra la regola definitoria e il principio fondamentale il regolati allocazione dei poteri che in quella della sottrazione al potere esecutivo del potere di uso della forza
Qualsiasi uso della forza certo poi con la graduazione Vito un conto è la deliberazione di uno stato di guerra che porta alla dichiarazione sul piano internazionale un bottone
La il riuscire a mantenere l'allocazione del potere decisionale sostanziale e quindi la differenza sostanziale tra ciò che incompreso nei poteri
Che già il governo ha o potere che sono appositamente da conferire rebus sic stantibus
Siamo arrivati allora al momento delle conclusioni che sono affidate l'abbiamo già detto
Abbiamo già detto al al direttore dell'ufficio affari giuridici e relazioni internazionali la Presidenza della Repubblica il dottor Daniele Camera
Buona sera dopo i ringraziamenti nei mente sentiti professor Balduzzi al direttivo
Per questo per quest'invito e per questa accoglienza passò subito al dunque sapendo che nell'ultimo intervento che non può essere conclusivo nel senso che immobili
Si illumina Roviaro c'è pone in potere
I il compito di tirare le conclusioni improbo anche perché a questo punto l'uditorio scalpita è stremato quindi quindi non è molto arduo ecco affronta ma io comunque
Tentato di dire qualcosa come intervenire tenendo conto dei tantissimi validissimi contributivi ascoltato senza né avere neanche la possibilità di fare riferimento ai diversi intervento
Ma cercando ecco di tenere il più possibile il conto diciamo in quello che è stato detto mandando inevitabilmente una mia lettura ovviamente molto schematiche perplesso
All'articolo undici
Io sono fermamente convinto mi sembra che sia anche l'orientamento prevalente che si de si pose si debba dare una lettura integrata di questa disposizione che le due parti sono a mio avviso strettamente complementari e rinviano in qualche modo l'una l'altra perché se è vero che la prima è la premessa della seconda e come dire di come dire
L'adesione alla Dichiarazione Internazionale diventa lo scopo per poter poi ripudiare a tutto tondo la guerra
Non solo a livello interno ma a livello internazionale anche vero che la seconda parte è completa
In armi e inevitabilmente la prima perché per essere volendo essere schematici è chiaro che se ci si fermasse alla prima no non potremmo fare come la Svizzera scegliere irregolarità permanente perché lì ci dovremmo fermare a mio avviso
Qual è il punto adesso lo sappiamo tutti qual è il punto che il Consiglio di sicurezza
A il monopolio dell'uso della forza e in caso di violazioni alla pace e la sicurezza internazionale con a il potere di deliberare l'uso della forza
A mio avviso non deve neanche ingannare il termine polizia internazionale Maletti polizia individua la scala delle operazioni per e seria polizia perché perché si agisce nel nel quadro di un unico ordinamento
Quindi la polizia è quella che mantiene ore in uno stato nella comunità internazionale il ruolo di polizia che era autorizzato dalle Nazioni Unite che Lo Stato mondiale ecco per per semplificare questo è il significato dell'operazione
Ma chiaro della reazione come deve essere necessaria e proporzionata alla minaccia questo è lo schema basilare dello poi penso su uno schema dello Stato un'azione del qui
Quindi capite il peso che alla seconda parte che non è quando pensiamo mio solo del no
Quindi
Poi volevo anche di una cosa così Buffon un vezzo in realtà l'articolo undici continua doppia limitazione
Perché anche la prima parte una limite è una limitazione di sovranità perché non era scontato per uno Stato rinunciare alla guerra anche alla guerra di aggressione e anche alla guerra per risolvere le controversie internazionali
Perché qui non stiamo parlando solo alla Germania nazista dell'Italia fascista pregherei guerre coloniali c'eravamo tutti sulla coscienza
Quindi non sottovalutiamo le dopo la doppia quindi i continenti
Pur di evitare la guerra in odio alla guerra stabilirono doppia limitazione di sovranità che si vanno in qualche modo a congiunge in un in un disegno unitario se vogliamo
L'Europa era profondamente dentro non è che l'articolo undici l'abbiamo scoperto quando abbiamo di lui europea
Non voglio citare indebitamente i lavori costituenti però ci furono più proposte di introdurre l'Europa ne e gli dissero in Inwind ma è scontato non c'è bisogno probabilmente non sapevano ancora come sarebbero andate le cose ma era scontato per imitazioni avendoli in primis riguardato
L'Europa questo anche molto importante insomma importante tenerlo
Tenerlo presente
Tanto è vero che poi la prima iniziativa
E aspetta con la comunità europea di difesa che ha una doppia valenza perché è chiaro che la aver
E una una difesa comune nega in radice la possibilità di una guerra se ci pensate perché a quel punto l'unica esercitabile comincerà combatte si dà solo cioè
è un'altra e quindi ma d'altra parte crea lo strumento per partecipare probabilmente anche alla mantenimento della sicurezza eccetera
Quindi questo il e il disegno
Chiaro l'odio opere c'è anche il rifiuto del nazionalismo fondamenti costituente ebbero adottato le parole di del del Codice di Camaldoli diceva il falso dopo ma della sovranità assoluta dello Stato
Ponte premessa di ogni ingiustizia e violenze internazionale
C'era fortissimo questa volontà di limitare e circoscrivere la sanità la sovente nella consapevolezza che popola le salta azione della sovranità nazionale
Era stata la fonte della sciagura che aveva delle sciagure perché le guerre mondiali a sarde ben due
E avevano colpito Cavan compito loro
Qual è secondo me un problema il problema centrale che proprio per perché l'articolo undici e costruito così
E anche ricordando quello su cui penso che la maggior parte dei costi e realisti convengono cioè che al in linea di principio ciò che è legittimo per il diritto internazionale e legittimo per la nostra Costituzione viceversa
Ciò che è legittimo per la nostra Costituzione e legittimo per il diritto internazionale
Possono dire una cosa noi esaltiamo la prima parte perché ripida la ripudia la guerra ma stiamo attenti lo statuto dell'ONU ripudia pure la minaccia dello sola forza
Quindi se vogliamo molto più avanti della gobba molto oltre quindi ecco non sottovalutiamo alte
Il problema qual è che quando va in crisi il diritto internazionale quando il diritto è nella diventa in effettivo e viene calpestato come a Gaza perché dobbiamo aver paura di dirlo perché è sotto gli occhi di tutti
Come in Ucraina
è per le ragioni che ci ha per quanto leggo commenta delusa anche adesso nell'attacco all'Iraq secondo me va in crisi l'articolo undici cioè
è difficile pecche come l'anticomunismo e si regge su queste due gambe se viene meno e quest'anno c'è una zoppia c'è l'articolo undici non funziona adesso al di là del realismo del pragmatismo ha bisogno per funzionare per essere per dar luogo all'Italia per far giocare ripeto se ridando vuol giocare un ruolo attivo della nelle relazioni tra di tutte e due le gambe io
Questo credo che sia un dato cioè di diretto non vorrei visto
Pollo dire una cosa la crisi non è solo la crisi
E del diritto e una sotto il profilo della sicurezza e e la la crisi del diritto internazionale tout-court
Perché pensiamo alla al da BT io c'è l'ordinanza nel Mondiale del Commercio quella vede che all'origine le guerre anche perché meno europea cominciato come è accaduto cosa c'era c'era i conflitti commerciali economici
Il fatto che si adesso sì sì sì sì va all'uno contro l'altro dei sì con le politiche dei dazi è un fattori che crea in amicizia Alessandri che estraneità separazione
E e e rompe ed è chiaramente una riflessione rispetto a mutare al multilateralismo
Ma si si si mette in dubbio anche l'Organizzazione mondiale della sanità si contesta l'autorità di tutte le organizzazioni internazionali questo indebolisce
Segna un indebolimento elevatissimo del multilateralismo poi dire un'altra cosa
Non dobbiamo c'è secondo me un'analisi corretta
Qualcuno l'ha detto la
Il declino diciamo al diritto d'acciaio è stato anche progressivo
Cioè il lo stato a cui siamo arrivati oggi è molto più grave ad esempio degli anni Novanta perché se mi riferisco solo ai vostri casi più critici che sono obiettivamente i casi più critici l'ex Jugoslavia
è vero al mille novecentonovantanove ma voi regolare gli accordi di Dayton del mille novecentonovantacinque
Sono stati siglati dopo che il Consiglio di Sicurezza aveva autorizzato l'uso della forza da parte alla NATO la collezione di state ecco e quell'uso della forza autorizzare che ha portato agli accordi di Dayton se vi ricordate gli accordi diretti intervento alla da a nella ex Jugoslavia all'inizio erano tutti i resti l'abbiamo fatto dopo i massacri perché non è che la sarda fu da soli gli stati garantisce la pace e la stilisti gli stadi da soli si scannano se non interviene per pensate alla Siria
C'è è cosa è successo Obama disse Felix creano una linea rossa e poi tolse la linea rossa andate a dire ai siriani cosa ha fatto azzarda c'è questo bisogna essere anche consapevoli perché se no cioè la pace e la sicurezza per noi
Ma non per gli altri questo bisogna anche essere bisogna essere chiari
Ma voi l'altra cosa importante anche è vero che il bombardamento neanche vero che anche lì si cercò di giustificare col perché il Consiglio adottò una risoluzione in cui imponeva la Serbia di smetterla di bombardare il lusso ma dopodiché la sedia disattese quella soluzione ritornare al Consiglio di Sicurezza e Russia Boselli
Lì si appigliano al fatto che la stessa risoluzione diceva che qualora non la Serbia non ottempera soluzioni il Consiglio di Sicurezza tornerà a riunirsi e prenderà altri provvedimenti dice non li prende li prendiamo noi chiaro vessato una
Violazione del diritto internazionale che non può e quel gol però ecco era in questo quadro dopodiché come in tanti altri casi
Il così sicurezza riprese il controllo della situazione quindi son state Breve rotture breve parentesi molto limitate questo additivo avrebbe
L'Afghanistan
Ricorda che l'enfant gras però gli Stati Uniti riuscirono a farsi approvare una risoluzione in cui nelle sempre nel Colin qui simili l'undici settembre veniva definita una minaccia alla pace indigna livello internazionale e riconosceva il diritto
All'autodifesa individuale e collettiva degli Stati Uniti
Anche se poi contraddittoriamente lo stesso consiglio si dichiarava pronto adottare misure contro il terrorismo
Quindi un'autorizzazione per quanto ambigua tra le righe c'era e se vi ricordate nella comunità di internazionale c'era un amplissimo consenso un via libera essere uniti venne praticamente credo dal novantotto per cento degli Stati
Per questo anche bisogna perché si diritto informa le formalità però anche questo è un dato non non
L'Iraq due mila e tre chiaramente con la via una violazione dei tre nazionale che peraltro cercano di giustificare con le risoluzioni a suo tempo fatto adottati in occasione deliberazione in cui non vi riepilogo perché Ettore troppo arzigogolato
E la cosa significativa però che anche qua una volta dopo l'occupazione militare il Consiglio di Sicurezza riacquistò il controllo della situazione
E per assicurare indipendenza la rinascere lira che di così sicurezza riprese appunto a adattare risoluzioni tant'è vero che anche l'Italia poi stato coinvolta è chiudendo a sud agli italiani non partecipo in alcun modo
Perché se voi dite questo Ciampi si rivolta nella tomba perché ci fu un un comunicato del Consiglio di sicurezza del suo non ve lo leggo me lo posso leggere in cui Italia come Stato non belligerante addirittura metteva a disposizione le basi nato
Diciamo comunque Massolo per l'uso ordinario escludeva che dalle basi in Italia potessero partire attacchi all'Iraq ambiente non da parte nostra da parte della coalizione
Quindi l'Italia prese le distanze Stato perché Ciampi disse che la partecipazione della guerra
Sarebbe stata in contrasto con l'articolo e impedì a Berlusconi che in Parlamento era livido e sostenne che invece intervenne disse che era perfettamente legittimo dal punto di vista internazionale quell'intervento perché lui era d'accordo
Redazionale no perché poi c'era anche la Spagna lì gran Bretagna questo per la storia anche questo è un dato importante
Ecco mi sembra che da cui adesso la veramente quello che stiamo assistendo oggi siamo andati questo io l'ho detto io molto molto molto c'è questa crisi è molto più profonda e più radicale
Questa intolleranza peraltro per per per l'ONU devo dire onestamente l'amministrazione americana lassù la manifestata in tempi come dire non sospetti
La Parenti parente Sears difensore dello Rizzo per prima senza alcun tema della al Brai
Clinton nel mille novecento novantotto voleva attaccare l'Iraq indo per fare cosa per distruggere gli arsenali nucleari potenziale perché cosa successe però che ci furono le ispezioni dell'Aiea
Perché qualcuno avviò quelle procedure che non abbia adesso lega disse ma veramente non ci risulta
L'inviato dell'ONU Staffan De Mistura andarli e l'ONU e la comunità internazionale si impose che bloccò Clinton che stava già facendo scaldare i motori
Quindi o questa volta si è verificato quello che si è verificato adesso no però questo o allora andai ecco l'altra cosa una sola cosa sull'articolo settantotto io io non so se era desueto da subito ma però mi sembra che anche alla luce dei discorsi che stiamo facendo
Per la mente la dichiarazione di guerra sia oggi un istituto comprensibilmente inapplicato inapplicabile proprio per il valore che ne vogliamo dare alla pace perché se ci pensiamo bene
Allora la nostra guerra di legittima difesa quando s'è attaccato che ti mette a dichiarare la guerra presidente la degli deliberava il Presidente la dichiara arriva l'ambasciatore essa fa è un po'un po'un po'risibile
Nelle forse nell'elenco la difesa collettiva ma anche lato Ste ma secondo me più radicalmente
Contro sunnite in questo nuovo quadro in realtà non ci sono nemici predeterminati e non si è mai come obiettivo l'annientamento del nemico
Soggiogare un altro stato piegarlo alla gola in qualsiasi tipo di conflitto armato si combatte tanto più se sono missioni nel quadro nazionale lite che sono per ristabilire la pace e la sicurezza internazionale
Sono azioni limitate circoscritto l'animo Sperandini sembra sia un po'ecco fuori contesto
Allora per essere visto molti soprattutto i più giovani giustamente aumento ma come si può ricondurre dal dalla dalla dalla forza senza regole senza misura che sembra sia questo che si stia imponendo ritornare al diritto io credo che bisogna attuare
Nella seconda parte della Costituzione cioè come direbbe dovrà barile da Lidia in un indirizzo politico costituzionale
Mi sembra piuttosto piuttosto chiaro cioè l'ha detto bene l'ambasciatore Valensise Europa Europa Europa perché l'Europa e comunque con tutti i suoi limiti con tutti i suoi difetti
è come dire l'alleanza alla alla realtà oggi più democratica dove ancora il rispetto dei diritti umani e più sentito nonostante anche le divisioni che si manifesta in Europa il complica
La sua la sua esistenza ed è chiaro che oggi se vuole contare pesare l'Europa che non non può che essere unito lo sanno benissimo punti e mi dispiace lo sa pure Trump perché
E quindi la verità che dopodiché eccetto l'alleanza atlantica oggi l'ambasciatore sempre Valencia molto pessimisti io spero che la mezza America almeno in parte si ravveda anche se purtroppo
Diciamo alcune politiche hanno avuto in questi anni comuni hanno registrato un continuum che insomma un po'preoccupante pur con accenti diversi
L'altra cosa che secondo me è da sottolineare e che appunto il multilateralismo e non assistiamo una frammentazione però della comunità internazionale impressionante
Prima parlavamo qualcuno non ci sono più di blocchi ci sono più blocchi eliminiamo comuni dell'unità della comunità internazionale
Ma voi pensate anche prima esercitato giustamente la Russia espulsa dal Consiglio d'Europa però quanti Paesi non hanno atto che ha criticato la Russia si sono rifiutati
Di a schierarsi contro la Russia e Paesi anche lì certo di rilievo non nell'Iran diciamo io sto parlando dell'India sto parlando del Brasile tragico
Quando agli occhi nostri quartieri che ritiene qualcuno alzi la mano chi non ritenga un'aggressione una guerra di aggressione quella della Russia nuove nessuno eppure nel contesto quindi
Quando dicevo che il diritto internazionale fatica operare ed è una crisi profonda questi dati e ho fatto prima l'esempio all'Afghanistan ma se ne potrebbero fare altri incoerente
Dove tutti i Paesi arabi sostenevano all'attacco
La liberazione di cuore quindi voglio dire la situazione io credo che appunto d'indirizzo ecco la Costituzione bisogna essergli fedele oggi soprattutto nell'attuare con forza e di e denunciare i pericoli
E poi fatto quella citazione prima del del nazionalismo che era riferito di allora ma sovrani sul mi sembra rappresenti anche oggi un pericolo e addirittura per loro può un atto gli autori
Aspetta non so il tempo
Nella
Grazie allora io per mi permetto di ringraziare intanto a titolo personale tutti i relatori di oggi non soltanto di oggi pomeriggio perché esco estremamente arricchita da questo confronto sono contenta DR nel contribuito alla sua organizzazione per i ringraziamenti a nome dell'Associazione lascio al presidio
Bene direi che comma siamo nei tempi non era scontato
Qualche considerazione
Non conclusioni evidentemente avevamo chiamato proprio intervento conclusivo quello di Daniele Cabras perché sapevamo che
Inevitabilmente la ricchezza del nostro dibattito la storia delle letture articolate perché
Insomma dal poche cose
Nell'introduzione questa articolazione sia avvertiva avrebbe impedito
Di arrivare a conclusioni nel senso di dire l'associazione italiana dei costituzionalisti ritiene che questo questo quest'altro cioè
Siamo siamo tutti
Consapevoli che non è questo forse neanche probabilmente il ruolo di una società scientifica però dalla giornata di oggi mi pare di poter dire anche avendo raccolto parecchie opinioni nella
Nel briefing buffet insomma ecco la pausa che c'è stata
Beh
La richiesta della mattinata ha facilitato la richiesta del pomeriggio
Reggio più ridotto ma che partiva ecco da una da una
Grande messe di
Le aperture
Sì conferma che l'associazione italiana dei costituzionalisti è un'associazione plurale
Conferma che l'acqua bolle a cento gradi ecco non è una cosa molto nuova però però con delle
Con delle sfumature direi almeno due
La prima
C'è certamente un profilo disciplinare della nostra disciplina c'è un profilo interdisciplinare abbiamo e più più facile più tradizionale con i comparatistico con gli internazionalisti con studiò il lettore europea
C'è poi un un aspetto che si allarga al di fuori delle discipline strettamente giuridiche abbiamo avvertito tutti l'interesse
Del
Le cose che ci ha detto presidente risulta fare internazionali
C'è uno sforzo di utilizzare le competenze disciplinari per ecco andare dentro no la questa che adesso è una delle tante parole di moda non la trance disciplina vita è collettive anche superando la stessa interdisciplinarità
E quindi sono venute fuori letture evidentemente aperte
Ma
Ecco probabilmente non così antitetiche come magari per amore di i
E
Tanti polemica che in un seminario sulla guerra ecco ma per amore di chiarezza qualche volta possiamo essere
Portati al pensare perché se è vero dico solo una cosa che
L'articolo undici ha certamente un nucleo essenziale
E posto in un certo punto della Costituzione
Dunque legittima
Interpretazioni costituzionalmente orientate rispetto all'articolo undici gli altre norme della Costituzione
Questo non vuol dire che quelle altre norme della Costituzione siano passibili di un'interpretazione sostanzialmente abrogante o decorativa no allora e questo mi pare che sia un
Un elemento di bilanciamento importante per quanto ci riguarda
La seconda cosa è che abbiamo capito che ascoltare
Voci diverse utile no tutti noi abbiamo ascoltato con piacere Uggias accennato all'ambasciatore Valensise ma do possiamo dire per le cose che ci diceva Antonio Bultrini per le cose che ci ha detto
Bruno Nascimbene no prospettive che meno consuete rispetto a alle cose nostre tra virgolette no allora
Ecco tutto questo indubbiamente a che fare certamente con il metodo una seconda considerazione è che
L'inizio quello che dicevamo all'inizio bene in fondo
In più luoghi nessuno ha contestato questo ciò che ci vuole più Europa non nessuno l'ha contestato
Ed è alle questo è per noi un arrivederci a Torino no evidentemente insomma dove
Non sarà questo il tema specifico lo voglia che non ci sia proprio da che sia questo il tema ancora specifico non lo so ecco però certamente questo è un arrivederci a Torino
Ma è anche un arrivederci a non sappiamo dove perché l'andamento della mattinata del pomeriggio ci ha fatto capire che c'è sempre un problema di metodo
Perché c'è sempre una contesa su che cosa è costituzione costituzionali inevitabilmente c'è poi un'importanza delle Sico
Il Lessico lo riscopriamo sempre ecco poi possiamo anche sorridere nocchiere da realmente Davide nasce cosa cambia ecco però voglio dire una cosa
Che uno quella certa parola magari nella lingua del mondo non significa la stessa cosa a Vilnius a Berlino
O altro
Parigi o a Roma perché la storia diversa quindi parlare di riarmo vuol dire una certa cosa
Per
I lituani un'altra per i tedeschi un'altra per per gli italiani allora il lessico certamente può esserci un lessico fraudolento no le operazioni militari speciali diciamo quello che vogliamo
Può anche darsi che l'abbiamo sbagliato anche noi dal fatto di avere eventualmente sbagliato qualche anno fa non legittima continuare no o di pensare quello lessico fraudolento
Però appunto
Dall'altra parte c'è invece una opportunità
Di riuscire ad aprire le parole che possono parlare a tutti e che possono creare cultura politica vedo queste ringraziamenti beh insomma ringraziamenti sono facili per certi versi perché
Sia pure
Nella locandina scritti in caratteri molto piccoli per cui anche chi cerca nonostante l'età di non portare gli occhiali può fare fatica però ecco certamente Paola Masino Alfonso volo Michela Troisi Simone Cafiero Maria Rita Cosimo adesso affollare Irene Elena
Riviezzo detto che ci voleva ci volevano
Gli occhiali per e è piccolo però è col opportuno ecco
Alla Federico secondo
Appartenne opere ai presidenti nelle sessioni
Ai relatori interventori poi
Nella per gli atti
Trenta settembre
Non abbiamo stabilito in via del Piemonte mine però ecco
Hanno vuoi
E trentasette anni ma perché c'è c'è un dopo le dopo il due mila venticinque ma no si vive alla giornata zona dopo tutto quello che abbiamo ascoltato va be alzò per ecco no trenta settembre
Vale per tutti naturalmente
Meno giovani più giovani
Secondo la parsimonia di di ciascuno
Alcuni creando invano tante cose da dire
Hanno dovuto restringere altri dovranno fare lavoro evidentemente
Inverso però ecco
Noi assicuriamo che sulla rivista dell'Associazione secondo le tradizioni dell'associazione è appena uscita la ricca gamma delle relazioni del seminario di Stresa sul lavoro è uscirà
Nell'autunno due mila e venticinque usciranno le relazioni gli interventi insomma che hanno chiamiamole come vogliamo ecco le cose che abbiamo ascoltato oggetto e forse allora potremmo anche
Ecco paga ritrovare nelle diverse articolazioni della giornata qualche filo maggiore di comunanza chiede oggi
è emerso ma che ecco sicuramente una scelta scientifica questo sì dovrebbe dovrebbe sempre poter fare
Al Comune di Anacapri per via dell'assessora
Tell assessora per definizione non del Comune ma appunto di se abbiamo scoperto che c'è un una tensione ricchissima
Tra Ana capresi e capresi che è una delle cose che ci portiamo via da Dana Capri davvero ringraziamento perché la location
è stata una location ideale che ci ha permesso fare al meglio e abbiamo anche azzeccato lo dico ad Adriana a
Ah Giosia a Michele
Cioè quelli che sono rimasti del nel direttivo a Gennaro naturalmente che non è
Che per garbo
Non ha voluto scriversi così piccolo o forse perché
Dove Gennaro ecco occorse perché sarebbe stato necessario scriverlo più grosso no quindi insomma poiché il tempo e gli altri no e non non va bene ecco credo davvero che insomma la giornata sia stata di soddisfazione e
Abbiamo azzeccato anche il numero tutto sommato perché
Vi siamo stati aiutati da fatti negativi perché molte persone non sono riuscite fisicamente ad arrivare però ecco specialmente stamattina la sala era piena c'erano persone in piedi no ma lasciala sapevamo che aveva queste dimensioni
Infine permettetemi un ringraziamento particolare ma c'è una
Con la persona che sto per ringraziare ci conosciamo da parecchio tempo abbiamo anche avuto occasione più volte di lavorare insieme a Daniele Cabras ecco perché insomma
Uno undici tutti noi abbiamo capito che venire qui al parlare su questo tema
Perché il tempo per tempo si è vero che il Consigliere di Stato ma fa anche un'altra cosa voluta dal Consigliere di Stato è una scelta diciamo coraggiosa è una scelta che poteva anche dire
Te tutti noi avremmo capito no non posso non non mi piacerebbe tanto siete tanto simpatici è simpatico ma non posso
Daniele Cabras non non ha opposto diciamo resistenza e fa
Dunque è un un particolare ringraziamento e a lui e ancora tutti voi partecipanti qualcuno probabilmente avrebbe potuto e voluto parlare di più intervenire ma insomma nel complesso credo che la giornata
Possiamo essere soddisfatti soprattutto se io smetto di parlare
Quella serata due