Elezioni comunali a Trieste: lista "civica, laica, verde"

Questa è radio radicale abbiamo qui i nostri studi Trieste il professore Franco Ferranti insegnante di italiano e latino presso il liceo Petrarca di Trieste
Franco è iscritto al partito radicale si è scritto credo due anni fa
E vogliamo parlare con lui di questa scadenza elettorale di questa nuova lista che si presenta a Trieste
Ed è anche delle elezioni regionali con una lista che del Sole che ride
Ma anche e parlare con lui dei problemi di questa città soprattutto dei problemi di ordine culturale innanzitutto Franco io volevo chiederti un po'come hai preso questa novità che si presenta nel panorama elettorale quest'anno della Lista per Trieste civica laiche verde di questa unione che c'è stata di questa unione di intenti che c'è stata fra Verdi e radicali gruppi ambientalisti
Io direi che al di là della scadenza elettorale
Questo accordo di intenti tra radicali era Ardea e comunque fatto positivo che può segnare una svolta nella politica nazionale per quello che riguarda
La città Trieste o la Regione io direi che un accordo elettorale non non è sufficiente
è stato conquista ma non è sufficiente io penso che necessario in qualche modo creare un centro vitale un centro di Energia dazione di pensiero che possa in qualche modo segnare Vianney che devono venire
Ecco questa città come ti sembra dal punto di vista dell'impegno politico dal punto di vista dell'impegno dei cittadini
Io credo che l'Italia è un'immagine di Trieste completamente falsata
Da dal luogo comune
Nella Mitteleuropa dato Nostalgia dell'Impero austroungarico
Un luogo comune che è stato alimentato da pessima letteratura in genere poi ti scrittorio di intellettuali
Non sono di Trieste di Trieste conoscevano anche molto poco
Un mito alimentato anche dai giornali tra riviste da quotidiani
La retta di Trieste diverso e lo era anche molti anni fa quando questa città per effettivamente più viva di adesso e lo era nella coscienza di tutti coloro i quali hanno lavorato e vissuto all'interno di questa città
Combattendo è anche soffrendo la situazione che giorno dopo giorno da non affrontare
Vorrei ricordare non so che Saba non aveva una grande opinione dei suoi concittadini
Senta l'ultima poesie scrisse parlavo finivo a un popolo di morti voglio ricordare che cervo lì
In una poesia che poi è stata riportata con grande sensibilità e ha come e manifestini negati triestini sui muri
Subito dopo la sua morte
Parlava della città come di una città stupida e cattiva
Diciamo che Trieste
A più di una faccia
La prima faccia quella che si porta danni quella della cialtroneria
E direi che da questo punto di vista
Semmai le cose col passare degli anni sono cambiate in peggio perché
Dopo la riunificazione ed all'Italia diciamo che della cultura italiana a Trieste sono confluite soprattutto gli aspetti peggiori
Non certo un certo spirito mafioso che combinandosi con quella che era il cinismo
La freddezza cosiddetta mitteleuropea hanno creato
Formati dei divi di disgregazione di incapacità e che non volontà ad agire ecco questo mi sembra il punto fondamentale qualcuno rimprovera classe politica e intellettuale cittadina di inerzia o di accidia come se si trattasse di manca
Danza o di vizio esaltati inerzie l'accidia sono delle scelte politiche qualcuno può dirmi che accusare
Alcuni dei responsabili della vita cittadina e certo non Eriha non è un giudizio politico io non sono d'accordo su questo credo che di questi tempi ormai si debba procedere a una identificazione quasi totale di quello che la dimensione pubblica o privato della vita terrò una fare politica che si è sostanzialmente diverso da quello che a cui abbiamo assistito negli anni passati il machiavellismo probabile ente non rende più anche perché operativamente non sembra essere più un una soluzione adeguata
Quello che volevo dire e che questa classe politica non è accidiosa non è inerte e programmaticamente afferma cioè non fare una scelta politica
L'unica maniera per impedire
La città si accorga
Di quello che non c'è e quello che manca che si accorga di quello che potrebbe esserci al posto di quello che non c'è e impedire e io penso che la classe politica della cittadina in questi ultimi vent'anni ha fatto di tutto per impedire
Impedire qualsiasi tipo di
Novità ma anche soprattutto per impedire il manifestarsi di energie nuove
Soffocando in tal modo quelli
Sono qua ormai da decenni niente da pensionati si godono il sole sulle rive
I impedendo l'espressione di quei ragazzi quei giovani che ormai sono costretti a quasi
In numero massiccio diciamo quasi totalmente ad andarsene quindi il modo di gestire la politica ha mortificato la vitalità che atto avviso cent'in questa città sereno ma vorrei
E devo dire addebitare esclusivamente
Attrattivi intenti quello che c'è un ci sono i primi storici decadenza della città evidentemente i problemi economici
Certo è che si sarebbe potuto in qualche modo rimediare c'è una forma di
Accidia imprenditoriale ad esempio come ci ha detriti estimi hanno preferito speculare su fenomeni contingenti
Per quello che riguarda iniziative di più ampio respiro mi pare che la
La carica degli imprenditori triestini non si sia a rivelata affatto
Così grintosa come
Come sarebbe stato necessario per quella poiché riguarda la gestione della cosa pubblica ripeto ancora una volta mi pare
Che lasciare le cose come stanno sia l'unica scelta cioè l'hanno scelta è una scelta ecco io non voglio dare la responsabilità esclusivamente a questo della decadenza di Trieste che ha detto dei motivi storici ma io trovo che oggi Trieste si trova in una posizione privilegiata in realtà
Si trova in una situazione nuova
Si trova in un la forma di diciamo di apertura né né per un futuro il quale il futuro dei loro OPA ed è il futuro di un'Europa che non può
Dare soltanto l'Europa del mercato comune ma greve essere evidentemente un'Europa diversa Paolo patire di pace di fraternità di comprensione
è che comprenda anche popoli i quali a attualmente sono ai margini del discorso europeo
Quindi tu vedi in prospettiva un però l'importante per questa città e d'altra parte s'tanto per citare
Uno dei candidati di questa Lista per Trieste civica la e che il verde Marco Pannella il quale ha puntato moltissimo l'accento di questo un ruolo europeo
Delle che potrebbe svolgere la città di Trieste anche per la sua posizione geografica io credo che la possibilità reale
Del dello sviluppo e del futuro di questa città
Per quale motivo
Beh vediamo ad esempio che esistono di fatto anche se sono enfatizzate sembra motivi strumentali delle realtà operative legate alla città c'è per esempio il centro di fisica di Miramare
Però è anche vero che il centro di fisica di Miramare
E volutamente tenuto staccato dal tessuto della città e ho avuto modo di confrontarmi con alcuni dei giovani fisici del sinistro oppure come alcuni dicono
Studiosi del del terzo mondo per vedere come in fondo il desiderio di incontro reale con la città ci sia sia dal punto di vista nostro cioè di Hume effettiva
Come dire o senza arrivare alla volgarizzazione della scienza io credo che
Loro potrebbero in qualche modo
Contribuire a a quella che è l'educazione scientifica diciamo per la città dall'altro lato e si sono isolati e sono isolati perché la città non offre loro nessuna forma di integrazione questo è un discorso personale ma passando da un discorso strettamente personale cioè della isolamento dei singolo studioso che arriva a Trieste si può anche arrivare a al discorso diciamo sulla finalità della istituzione
Del centro di fisica e il quale raccoglie e noi sappiamo alcuni dei più
Accreditati studiosi e scienziati del mondo
è orientato soprattutto verso il Terzo Mondo quindi io lì intatto in una area geografica che non è certo quella dell'Occidente della tecnologia avanzata delle società consumistica
Ecco in un un mondo dagli equilibri avanzati io penso che questo centro di fisica
Possa svolgere una funzione notevole ma la scienza non deve essere lasciata a se stessa nel suo caso torre d'avorio nel suo castello e cristallo deve entrare in qualche modo in contatto
Con una la città deve entrare in contatto con i cittadini dalla città dei cittadini senza limitarsi Provincial mente
Al chiusura deve anche ampliarsi orizzonti molto più drastico quindi questo potrebbe essere un importante sbocco per rendere la città ecco io pensavo a questo
A questa vicinanza di Trieste delle Friuli-Venezia Giulia con la Jugoslavia e le condizioni veramente drammatiche e sia dal punto di vista dei diritti umani che sia dal punto di vista economico e sociale in cui versa questo paese
Così vicino ma ancora così lontano al quale ancora impedito l'ingresso nella Comunità economica europea
Ecco su questo che ruolo potrebbe giocare la città di Trieste c'è altro da la situazione della Jugoslavia è una situazione critica dal punto di vista economico soprattutto
Effettivamente loro scontano adesso nelle condizioni quotidiane di vita
Anch'essi possono anche riscontrare si possono anche perdere basta stare a fare un giro a me
Diciamo andare a visitare qualcuna del città vicine ecco sconta hanno una situazione di isolamento e di difficoltà
Io
Credo che il contributo che può dare Trieste
A questo da questa situazione
Certamente la compresi o nella vicinanza lo scambio e il confronto comprensione e vicinanza Scame confronto che in questi anni non ci sono stati ci sono stati per quali motivi soprattutto per una sostanziale diffidenza da parte
Di moglie tutti dei a responsabili della vita politica cittadina nei confronti
Del
Della Jugoslavia ma addirittura nei confronti dei cittadini italiani di lingua slovena che la vivono a Trieste una avversione una diffidenza di principio che ha delle radici
No culturali e psicologiche che esse sono comprensibili e non per questo sono giustificabili
E che hanno creato un barriera
Una barriera che a volte alimentata persino nella città di Trieste dalla minoranza slovena che finisce per chiudersi finisce per limitarsi per accentrarsi era contrapporsi
In parte inizialmente con una intenti difensivi ma poi anche con una situazione diciamo altrettanta ingiustificata
Anche se ripeto psicologicamente comprensibile
Ecco io penso che attraverso questa porta e una porta socchiusa e una porta che deve essere spalancata che deve essere aperta le ultime generazioni non ricordano perché non sanno giustamente non vogliono sapere
Ormai i discorsi di quaranta di cinquant'anni fa
è meglio accantonarli
Meglio lasciar perdere un
Anche perché nel momento in cui noi
Adoperiamo degli schemi che non sono più validi per interpretare una realtà completamente diversa rischiamo di impantanarci rimpallarsi di nuovo i ragazzi
Non sanno i ragazzi italiani si sentono italiani ragazzi sloveni difendono e il la loro cultura la loro lingua però sono disposti con maggior diciamo desiderio di di confronto di fratellanza a
Confrontarsi fra di loro a superare
Queste barriere di un nazionalismo e direi è storicamente decisamente superato
E chi tipo di rapporti ci sono in questa città con gli intellettuali che stanno dall'altra parte del confine ma tra manca moltissimo e questo
Questo però non credo possa essere attribuito esclusivamente responsabilità politiche no c'è beh c'è una responsabilità politica voglio dire le istituzioni culturali della città
Sono spaventosamente provinciali
A rispondono a una logica mercantile e questa è una città di commercianti prendono i prodotti finiti Illy tra piantano qua oppure attraverso le nostre rotaia li fanno in qualche modo circolare
Non c'è
Desiderio di porsi come la realtà di di confronto e di creazione di creatività ora
Ci sono
In Jugoslavia ma anche e non soltanto Ivo sulla che voglio dire in molti Paesi del centro Europa e del nord est dei germi
Culturali di grande vitalità
I quali non sono conosciuti non sono avvicinati non sono resi fertili in nessun modo
Dimodoché c'è una maggior chiusura io non c'ho Scoma scienza nei confronti di ciò che avviene a pochi chilometri di distanza
Che di mode
Così effimere ed esotiche che magari hanno una minor sostanza ma con maggiore Lucca ecco questo voglio dire voglio dire che la Trieste del futuro quando parliamo di mite d'Europa vogliamo per un attimo rinunciare a i fantasmi del passato vedere come l'Europa sia una realtà ripeto ancora una volta diverso da da quella dell'Europa
Orchestra esclusivamente l'Europa occidentale
L'Europa a una sua storia ha una sua tradizione che dal passato spinge urge verso il futuro ne dobbiamo in qualche modo
Approfittare di questo clima di distensione internazionale che per fortuna in questi ultimi due tre anni si è tenuto creare
Dobbiamo approfittare dell'apertura del discorso sui diritti umani dobbiamo approfittare del disponibilità che è reale credo non è soltanto una bandiera di comodo da parte de delle autorità dei Paesi socialisti per tentare di trovare una sintesi un confronto una futura nuova ecco Trieste può essere in fondo un avamposto se vogliamo a patto che
Responsabili esercita in qualche modo
Si facciano carico facciamo i conti con queste nuove realtà
Ecco il partito radicale secondo l'annuncio che dava pochi giorni fa Giovanni Micheli
A intenzione adesso poi vedremo concretamente se sarà possibile farlo ma intenzione di svolgeremo nel suo prossimo congresso in Jugoslavia ecco credo che questo potrebbe rappresentare cioè forse è una forzatura
Però è quel sono rientra questa iniziativa in quei gesti chi occorre compiere per avvicinare
I due mondi tu parlavi di questi germi culturali di grande vitalità nei Paesi dell'Est e che non sono conosciuti da noi no certo che sono ignoti e o meglio sono più conosciuti voglio dire paradossalmente sono più conosciuti
A Parigi
Che a Trieste sono più coscio conosciuti a Barcellona che a Trieste
Ecco e naturalmente se vogliamo parlare d'Europa dobbiamo parlare di un'Europa completa
Ecco a questo punto e Trieste può essere effettivamente un posto chiave
Perché poi anche per la sua storia perché Trieste prima di tutto non essendo un'entità collega radici storiche molto molto profonde e come identità storica molto forte soprattutto un luogo mentale
Uno spazio dell'anima se vogliamo anche se questo può sembrare una formulazione romantica in realtà ha delle implicazioni politiche secondo me molto serie
La marinare un forte sta scelta che ai compiuto qualche tempo fa dell'iscrizione al partito radicale che cosa
Che ha convinto e su quali battaglie ti sei avvicinato al partito radicato il partito radicale mi piace innanzi tutto lo stile o
Il modo diverso di far politica non lo stile nel senso della maniera di muoversi o di parlare lo stile l'uomo diceva puffo voglio dire
Nel negli anni della morte dell'ideologia non soltanto come formulazione di massima ma anche come alibi come falsa coscienza
Io credo che ognuno deve impegnarsi individualmente e accostarsi a coloro che vogliono compiere la sua stessa strada o che vogliono fare con Luís
Uno stesso Strutter uno stesso tratto di strada ecco questo mi piace del Partito Radicale il fatto è che si fissino degli obiettivi e ci si impegni su questi obiettivi che si lotti anche con sacrificio con abnegazione su questi obiettivi ma senza creare poi delle strutture le quali finiscono per essere esclusivamente del
Lottizzazioni del delle forme di di di di di spartizione erano o di integrazioni reciproci favori ecco
E che proprio per questo anche Como condiviso quest'ultima
Scelta
Di procedere assieme ai movimenti verde che somma molto diversi l'uno dall'altro eccetera
Uno stile concreto in più anche mi piace la
Ricomposizione dell'integrità dell'uomo
Che non è più diviso tra l'uomo politico
L'uomo esistenziale che non è più diviso non c'è più l'autonomia della sfera politica rispetto a quella etica
Una un senso quando si dice di un ministro non si dice Luís veramente una carogna
Però quando parla da ministro evidentemente noi dobbiamo valutare le sue azioni come se le sue azioni di ministro potessero in qualche modo essere diverse dalle sue l'azione di un uomo io penso che le azioni non le dichiarazioni non l'immagine non il look non la montatura non non la diffamazione soltanto le azioni degli uomini devono essere giudicate ecco questo mi piace e poi mi e poi naturalmente condivido quando condivido
Di obiettivi del Partito Radicale
La il referendum
Del dell'anno passato la giustizia problema giustizia un problema pesante serio è un problema ce la giustizia
Diciamo che la mancanza di un'amministrazione adeguate la giustizia può veramente uccidere
Vediamo appunto il caso di Tortora e quindi avere delle garanzie di libertà del diritto alla vita
Con come dice Pannella condivido nettamente il la vita del diritto ecco garanzia di questo tipo s'sono io mi intoccabili
Per quello che riguarda poi quest'anno a maggior ragione condivido la scelta transazionale le condivido perché
Perché credo che la nazione con i suoi confini
Fisici economici e mentali sia ormai un assoluto storico
Credo che stiamo andando verso un modo diverso
Di convivenza tra i popoli e a questo punto quindi che credo che tutti coloro che si battono per il superamento dal concetto di nazione siano sulla strada del futuro
E a tutti coloro che dicono al partito radicale che questa nuova idea questa idea transnazionale è un'idea utopistica perché allontana dalla vita di tutti i giorni dalla vita dei cittadini tutto il corpo e dire
Io
In questi giorni sto rileggendo Benjamin
Che era un utopista
L'Utopia non è il sogno di un pazzo
L'Utopia è una luce accesa
Voglio dire
è chiaro che io non posso realizzare tutto e subito
Posso però sapere da che parte voglio andare
Tenderò verso questa parte tenteranno di fermarmi non avrò le forze per continuare
Probabilmente non arriverò mai alla menta ma quella è la direzione verso cui io voglio e devo andare
Ecco l'utopia e realistica e spaventosamente realistica
Non c'è niente di più solido secondo me del realismo di certi uomini politici quello che viene chiamato realismo molto spesso alienazione e molto spesso inganno e mistificazione
Ci sono degli obiettivi
Immediati e questi si possono perseguire vogliamo mandare un un un assessore alla un consigliere al alla Regione vogliamo mandare un consigliere al comune ecco questi sono obiettivi immediati ma poi esistono
Le utopie le quali in qualche modo guidano le nostre azioni de Oriente hanno senza il ricatto dell'efficacia e dell'efficienza immediata
Io voglio dire in conclusione di questa intervista che tu non sei candidato in questa lista descrivesse cd Carai che verde dopo averti ascoltato credo che la lista del verso qualcosa non allestimento
Ma io non credo questo io ho fatto sempre quello che dovevo fare e continuerò a fare quello che riterrò di dover fare da candidato da cittadino da insegnante
Così voglio dire
Io penso che
Quello quelli che i compiti da svolgere si svolgono comunque ecco
Prima parlando della degli obiettivi immediati però ho preso un lapsus ho parlato di assessore invece che di consigliere
E non era un lapsus diciamo immotivato come sempre lapsus rivela in qualche modo
La pulsioni inconsce io spero che questi
Volti nuovi siano non soltanto la presenza dirompente all'interno
Di queste realtà ma siano ma debbano essere anche
Nel negli anni futuri i protagonisti in qualche modo io spero che le forze politiche questa la rientra nell'ambito delle utopie della partitocrazia si rendano primo dopo conto che non possono fare a meno della vita per continuare
Governare mia ti ringrazio molto e a fra sta ancora qui era granché