Confindustria: incontro con i giovani imprenditori

Ragioni molto serie di carattere personale Lucio ha pregato di indicare questa comunicazione all'Assemblea
Abbiamo poi la seconda tavola rotonda sul tema mercato democrazia
Vi sarà introduzione del professor Orazio Maria Petracca Petracca ne parleranno Rino Formica Ministro delle Finanze Carlo Patrucco vicepresidente della Confindustria Paolo Cirino Pomicino ministro del Bilancio e la Programmazione economica
Franco Piga ministro delle partecipazioni statali
Questa tavola rotonda sarà moderata da Giuseppe Turani
Comunichiamo anche dell'intervento previsto di Gianni Agnelli presidente della Fia
Non avrà luogo le conclusioni di questa seconda giornata dei lavori dei lavori saranno affidate al presidente della Confindustria Sergio Pininfarina la parola dunque al lordo Leon Brittan vicepresidente della commissione cento grazie
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Lazio vale Zanzotto
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Insomma spiaccia
Cercansi soggiogato costa eritrei respinti al bar
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Sulle ossa dedicato agli stessi ricco stabile capace succede ad esempio accanto quante Saini ONU Charlie Chaplin Suso apre va bene
A quel fucile tardi probabilmente a Pontiggia
Guerra dei corso a quando noi mica nove Crippa elettrico e Cisco Intel fa anche a il riscatto no bello sto non per Vaime basta Axa Aldo spetta il carter Fernando Steinitz anche frutti pensano speso denunce in ceppi linguistici s'mai sarà oggetto
Mi spiace nei suoi vai verso giù esce
Qua dove il senso d'igiene orientata ciò in stanze aspetti Fabio Falco Accame sa l'evolversi succede canto che verso il mille no cioè e suo sponsor dotazione ce pays Franklin in ufficio aspetti a blackout Kluivert ai esce c'è ecco complessa ove i sbraccio smessi
Tale approccio per manca la entra calda e asciutta per posso dotazioni Opus Sestola pezzetto Book increscioso Senghor bacche
Ma il oggetto torna a incendiare Ciccio Paris luce sposta il camion dolcezza impegni di oggetto centri loro dovevano ciò ha voluto Pascarelli silenzio all'avvio dai insistenza esistono blocca guardate a Enzo vuota profonda io per capire se Agli agenti sostenemmo leggende casta e Xerox dovevano affossano no voto cioè lecco inserita no vede cose portata qui ok fece razze bomba che il giusto quelle norme ascriva essendo portandosi perché mi piace però accennava storpi felice
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Invito ora per la tavola rotonda
A prendere posto sulla sul palco il ministro Adolfo Battaglia ministro dell'industria del commercio e dell'artigianato
Il senatore a vita indipendente Guido Rossi e come abbiamo detto prima il vicepresidente di Confindustria e Luigi Abete
In quanto il
Genio la Lombardi per motivi familiari non ha potuto essere qui oggi volere RAI direttore Sole ventiquattro Ore
Gianni Locatelli
Scusate questi conciliatori
Ma sono la premessa per questa tavola rotonda siccome aveva cercato di non fare del dei cibi preconfezionati e non vedono nel secondo momento che cosa bisogna vincere ma in realtà sappiamo benissimo che cosa dobbiamo dire e che cosa la relazione sembri Tanzi ha senza senso costretti a ci costringe a dire perché un come e nella lo spirito del compito la Commissione una riaffermazione solenne Ernesto importante dell'importanza del mercato
Il mercato sono regole il mercato è un'autorità che fa rispettare queste regole il mercato è una situazione in cui tutti coloro che vogliono essere presenti Colambrosi pare devono rispettare queste regole che siano pubblici o che siano privati
E che in certo senso e qualche cosa in cui la possibilità della verifica e quindi la trasparenza dei comportamenti dei progetti delle situazioni non è un qualche cosa che nasce da dispute di carattere generale di casa ideologico ma è la condizione per poter verificare
Perché queste impresa e perché queste realtà e Simonetta del mercato siano verificate sino a cause vuol siano certo senso trasparenti proprio perché coloro che partecipano non siano in certo senso in condizioni diverso ecco questo credo che sia una lezione importante per il nostro Paese
Ma non dimentichiamo partecipa a mercato comune non è che sia una realtà che assistente all'e sterno al mercato comune è un membro importante così almeno
Dicono le statistiche ma dicono anche il ruolo che l'Italia e l'impresa italiana svolge nella Comunità europea
Ed è quindi un membro delle partecipare a questa comunità come protagonista non può chiamarsi fuori non può pretendere delle situazioni diverso non può pretendere delle realtà incompatibili con quello che è quello del mercato noi oggi
Disponiamo da pochissimi giorni da tre giorni
Di una legge sugli altri monopoli sul controllo delle fusioni e delle acquisizioni e quindi delle condizioni del mercato è uno strumento importantissimo
In mano alla comunità in mano la Commissione è uno strumento che verrà usato con Tudor terminazione che se Abete ha dimostrato finora che certamente non lascerà spazio a sotterfugi o applicazioni
Un po'come si dice
Quasi con un gergo entrata nella comune nel comune di basato all'italiana per cui si fanno regole molto rigide e le applicazioni sono i più blande possibile no qui c'è una regola finora applicata rigidamente
Non potremo sottrarci
E dovremo essere trasparenti verso pasta riso nervoso dovremo in certo senso adeguarsi adeguassimo dire fare anche delle leggi che sono leggi
Del nostro Paese perché non possiamo immaginare
Di essere così divergenti non sono i conti pubblici o in altre situazioni che si possono stimare ma divergenti nei comportamenti perché si crea un situazione culturale per cui non è più possibile andare d'accordo ne possano immaginare che le leggi che noi non facciamo ce le faccia pulita così sarà ma sarà una condizione allora ieri si parlava di caduta di sovranità economica sa una condizione in cui cadrà verrà molto diminuita la nostra sovranità non solo politica ma soprattutto una soletta economiche io credo che la presenza questa mattina
Del ministro battaglia il cui impegno nel
Dare all'industria italiana non solo regole ma anche situazioni in cui queste regole possono essere applicate è un impegno faticoso faticoso perché tante volte si ha l'impressione che sia costretto a combattere solo ci son tanti ministri che in questa situazione in questo governo in particolare danno l'impressione e loro spesso loro stessi
Spesso confessano di essere isolati di essere soli a combattere situazione che è dominata da questo problema massacrante incombenze dei conti pubblici io credo che però lo sforzo che fa il ministro dell'industria
Per garantire a questo punto la nettezza pensare la sopravvivenza o della quantità delle imprese italiane sia un punto è talmente importante io credo che le di intervento introduttivo
Dopo la relazione del Servette del ministro battaglia possa fare da giusto corollario alla a questo dibattito
Micro
Grazie
Poi fretta al tavolo del Caffé
Ah beh due i punti che Locatelli città partire dalla osservazione efficace che ha fatto Fumagalli nella sua relazione
E no perché gli italiani si illudono di vivere in un'economia di mercato
Ma tra le economie occidentali dal mostrare quella che presenti maggiori elementi di collettivismo
Quali siano questi elementi di
Non economia di mercato abbastanza chiare noto troppo esteso settore pubblico dell'economia
Un farraginoso sistema dei prezzi amministrati
Troppo larghi sostegni assistenziali qui sostegni assistenziali di cui ci ha parlato così efficacemente Sir Leon alle prese
Una certa immaturità del mercato
Una ab norme influenza del sistema politico nella selezione della classe dirigente ad ogni settori ad ogni livello
Questi sono i pilastri di ciò che mutuando il titolo di un vecchio film di Lina Wertmüller potremmo chiamare il mercato all'italiana oppure il collettivismo all'Italia
E naturalmente una politica industriale come Locatelli notava
E trova inevitabili difficoltà a farsi spazio e a procedere spedita tra questi mostri che ingombrano il terreno
Soprattutto il tipo di politica industriale liberal moderna
Che abbiamo cercato di impostare con Falstaff di amici in questi anni al ministero dell'industria
E che è riassunta credo efficacemente in quel libro bianco in quel documento di politica industriale che abbiamo pubblicato l'anno scorso naturalmente della cute cultura o sottocultura tutto questo va benissimo
Non è affatto detto che quello che pensiamo che sia generalmente condiviso anzi
Ci sono concezioni politiche
Per esempio ricordo un famoso discorso di autorevolissimo leader comunista
Oggi un poco minoritario anche all'interno del suo partito che negli anni settanta quando quei mostri crebbero di più
Sosteneva che l'Italia era un esemplare laboratorio politico da additare all'euro
Per una concezione cattolico di tipo cattolica assistenziale
Può trattarsi anzi si tratta come è stato detto di peculiarità della situazione italiana
E questi nostri amici cattolici stentano per la verità comprendere che si tratta di una peculiarità diabolica che si dovrebbe avversare piuttosto che incoraggiare
Il problema allora è concreto come Locatelli notava che cosa facciamo in concreto
Per smobilitare questi pilastri o per mettere in fuga questi mostri
Il mercato anzi bisogna costruire in Italia le regole del mercato che attualmente adesso
Benissimo c'è allora una battaglia da concludere
E spero senatore Rossi spero che ce lo confermerà che potrà essere conclusa anche in tempi molto rapidi in Senato
Ed è la battaglia per la instaurazione in Italia della legislazione sulla libertà del mercato e della concorrenza la cosiddetta legge antitrust
Mi dispiace onestamente che il regolamento europeo sulla concorrenza di qui è stato così largo autore Sir Leon Brittan sia entrato in vigore proprio nei giorni scorsi
E che invece una legislazione italiana puri introdotta da circa un anno e mezzo il Parlamento ancora non sia riuscita a rendere pieghe a diventare legge effettive abilità ma certo va accolta in tutta la sua interezza l'importanza dello scontro culturale che c'è stato in materia di legge antitrust
è il nodo culturale intorno a cui ruota l'intero dibattito sulle regole
In sostanza il problema lo Stato deve limitarsi a fissare le regole o deve avere anche la facoltà di intervenire sulle singole questioni
Posto a voi la domanda in questi termini la vostra risposta non è dubbio
Purtroppo immediata occasione abbiamo avuto la dimostrazione che la risposta sepolto diverso
Nella discussione in Parlamento per esempio siamo stati fermi i termini ad escludere se sulle concentrazioni che ci vengono formando nel mondo dell'industria
Debba decidere un organo tecnico un'autorità indipendente
Ovvero sulla base di regole prefissate ovvero debba decide il governo
Di volta in volta sulla base di valutazione discrezionale variamente motivate
E si discute ancora continuamente siete scelte del management pubblico nelle aziende pubbliche italiane debbono essere prese in piena autonomia dal management all'interno si intende gli indirizzi generali
Fissati dal governo dall'autorità politica o se queste scelte del management debbano essere sottoposte ogni volta all'approvazione del governo
Ma certo è vero presidente
E certo i precedenti Ministro non ancora più di qualche mese fa avevo un'opinione francamente del tutto opposto del tutto opposta
Produrli Prato Carnico ministri raramente
Ruotano i ministri e grazie a Dio rosa ma anche l'opinione
E l'altro giorno è presente io ho detto che secondo me non c'era bisogno che i CPT si riunisse per il questione delle
Franco dica mi ha corretto ieri in alla alla Camera i deputati
Nella sua dizione c'era necessità di adempimenti tecnico normative a dir così che richiede una riunione del CIPE va benissimo
Il punto che volevo sottolineare che sottolinea è che il CP non può e non deve approvare o discutere nulla che abbia riguardo alla sostanza della questione
E la sostanza della questione Enimont è la trattativa tra i soci sull'assetto azionario della società
Secondo la procedura che il Governo ha fissato nella sua riunione di Consiglio di gabinetto
In concreto l'ENI deve fissare in autonomia il suo apprezzo e Montedison deve decidere in autonomia se comprare
Non vorrei che invece qualcuno pensasse
Di porre attraversa una riunione del CP
Condizioni alla vendita condizione in termini strategie industriale che debbono essere esaminate dopo e non prima
In termini di occupazione in termini di investimenti in termini presenza territoriale in termine vero Franco si diceva ieri intermedi
Nuovo imponibile di manodopera negli anni novanta che francamente sembra già un residuato bellico negli anni Cinquanta è intollerabile degli anni novanta
Mi fa piacere che Franco Piga abbia detto alla Camera queste stesse cose tutte stradine
E questi sono problemi che riguardano questa operazione di privatizzazione ha riguardato in generale tutte le regole della privatizzazione guai a non avere queste stesse regole estese all'intero problema delle privatizzazioni
Naturalmente una politica delle privatizzazioni va fatta con con decisione
Non illudendosi aveva ragione Lorenzo Necci ieri sera qui non illudendosi che questa sia una politica taumaturgica per i conti pubblici
Ma deve essere portata avanti e naturalmente deve adattarsi pragmaticamente alle diverse condiziona le diverse situazioni
Studiando sia i settori qui si articola la presenza pubblica vedendo la struttura degli enti
Vedendo le concrete situazioni che si verificano nei mercati son diventati poi da mercati nazionali mercati globale mercato internazionale
Penso che un problema di questo genere si ponga per esempio
Per lei fino proprio perché i mercati si sono allargati le dimensioni aziendali non sono più quelle di una volta penso che letti in abbia urgente bisogno
Di un riassetto e anche di una parziale privatizzazione se non di una totale privatizzazione certo di una profonda riorganizzazione senso del privato
In concreto
Abbiamo aperto oggi il problema della dell'ENI
Che è il caso più grosso
Vorrei dire una parola chiara su queste in un'assemblea come queste
Io mi aspetto che non soltanto un singolo imprenditore
Ma il mondo intero dell'imprenditoria italiana non perdano quest'occasione
Sarebbe davvero singolare
Che la decisione non soltanto di un singolo imprenditore
Ma in sostanza dell'imprenditoria italiana
Sei fosse nel senso di Dario di restituire l'intera chimiche italiana le nelle mani dello Stato
Sarebbe come è stato notato spiritosamente nei giorni scorsi l'unico caso di pubblicizzazione decisa da un privato
Spero che non avvenga qui
La privatizzazione non è il solo modo d'altra parte in cui il mercato può entrare nel settore pubblico
Un aspetto allo strumento essenziale
Per le allargare il mercato e quello che può essere offerto offerto da una modifica dell'attuale sistema dei prezzi amministrati e delle tariffe
è istituita una commissione all'inizio dell'anno
Presieduta autorevolmente da professor vinci ordinario Roma che ha studiato un meccanismo di modifica dell'attuale sistema dei prezzi e delle tariffe
La conclusione
è arrivata la relazione è pronta
E sembra di grande interesse anche se non sembra naturalmente l'unica soluzione possibile ma è una nuova regola che bisogna intervenire
Cioè un meccanismo di adeguamento automatico delle tariffe correlato all'aumento dei costi
Ma scontato da una quota di maggiore produttività che l'impresa pubblico l'impresa concessionaria si impegna a raggiungere un meccanismo di tipo inglese
Funziona già in insiste
Un meccanismo che serve ad eliminare quel tanto di inevitabile mediazione politica con tutti i suoi aspetti negativi
Che si ripete ogni volta che c'è da decidere un aumento concreto di tariffe o di prezzi
Un meccanismo che comprime gli aumenti tariffari misura inferiore a quella dell'inflazione
Spingendo io stesso tempo le imprese pubbliche ad aumentare la produttività penso è una nuova regola efficace per aumentare la dose di mercato non all'italiana che abbiamo in Italia
E vengo ad un terzo problema
Attuale che riguarda da vicino il mercato
E la politica industriale
Cioè il go
Credo si possa dire che l'Italia ha fatto la sua parte
Continuità questa dice ha inviato penali alla pari dalla Francia dell'Inghilterra
Ha inviato Scola squadriglia di tornado
Assunto le proprie responsabilità naturalmente il problema vero è oggi quello del ruolo europeo
Monti quello italiano e del ruolo europeo si discute ed emerge con chiarezza
Che l'Europa non ha un ruolo autonomo in questa crisi
Come del resto non ha avuto un ruolo autonomo in tutte le crisi mondiali che si sono avute negli ultimi quarant'anni
Cioè vengano alla luce i vecchi e nuovi nodi della condizione europea la mancanza di una difesa comune
La difficoltà di procedere speditamente verso l'Unione monetaria
Ciò che rivela quanto importanti siano le conseguenze quanto importante sia l'impatto del processo di unificazione tedesca
Sul processo di unificazione europea
Che al limite lo contraddice Polo contrasti
Presidente della Bundesbank non più di due giorni fa
Ha fissato dure condizioni per l'unione monetaria
Rimettere in sesto le finanze da battere l'inflazione in termini rapidi altrimenti l'unione monetaria non si fa
Allora la crisi del Golfo
Dal nostro punto di vista
Pone un triplice ordine di problemi un problema militare anzi
Che riguarda certamente anche l'industria
Pone un problema di riassestamento dell'industria l'industria militare perché
Nella nuova situazione mondiale internazionale ed europea ne abbiamo bisogno di uno strumento militare completamente diverso dal passato
Fondato sul ricerca scientifica e tecnologica fondato su armamenti selezionati e qualificati non l'esercito di tipo assistenziale vasto fondato su un'ampia alleva generalizzata ed estesa come quello che attualmente abbiamo questo significa inevitabilmente ricerca ricerche scientifiche ricerca tecnologica industria disposizione dello strumento militare
Con la sua ricerca connessa senza di che il declino dello strumento militare italiano è assolutamente inevitabile e anche scade la possibilità di svolgere un ruolo in Europa della difesa europea
C'è poi un problema finanziario
Dobbiamo mettere ordine nei nostri conti
C'è un problema energetico
Fondo monetario internazionale non più tardi di tre giorni fa ci ha detto in un ulteriore studio
Quello che poi del resto sappiamo tutti cioè che l'Italia è il Paese più esposto tre Paesi industriali e subirà in maniera più forte le conseguenze negative della crisi del
Mi sono proposto di fornire una risposta ai problemi energetici del Paese che adeguasse alla condizione odierna il piano energetico che il governo aveva varato nell'agosto mille novecentottantotto
E che era corredato anche da due leggi di attuazione presentate tempestivamente alla fine dell'ottantotto all'inizio dell'ottantanove tuttora giacenti in Parlamento
E quindi prodotto al governo su richiesta del Consiglio dei ministri
Un vero e proprio progetto in questa materia
Dicendo che ne abbiamo bisogno dei mille cinquecento miliardi all'incirca
Per incentivi alla a risparmio energetico
Del settore industriale nel settore dei consumi civili nel settore terziario
Abbiamo bisogno di un piano organico serio
Nel settore dei trasporti
E i trasporti se si vedono i grafici che ha pubblicato recentemente la Banca d'Italia si vede che il settore dei trasporti dagli anni settanta agli anni novanta è andato crescendo come quantità dei consumi energetici in Italia a differenza del settore industriale
Mille cinquecento miliardi allora per incentivi mille cinquecento miliardi per il settore dei trasporti
E per recuperare risorse da destinare a questo fine
Io ho notato che bisogna fare ciò che il Fondo monetario e l'Agenzia Internazionale dell'Energia insistentemente chiedono e ciò che noi stessi abbiamo chiesto in sede europea
C'è una tassazione sulle energie
Una tassazione sull'energia su tutti i prezzi dei prodotti energetici che sia un incentivo ulteriore i consumatori a risparmiare
Perché niente funziona meglio di una politica di prezzi ereditata ettari
Ma siamo stati sono stato ben attento a non colpire l'industria
In una manovra di questo genere
Perché questo tipo di manovre per l'industria e neutra o ansia di mite e anzi positiva
Perché di questi cinque mila miliardi di bisognerebbe recuperare secondo il mio progetto
E mille cinquecento miliardi sono già destinati agli incentivi nel settore industriale e terziaria
E mille miliardi secondo il mio progetto sono destinati ad attutire gli effetti inflazionistici della manovra di aumento della tassazione sulle Energia
Restituendo all'industria al sistema produttivo mille miliardi in termini di fiscalizzazione aggiuntiva gli oneri sociali in modo da pareggiare ciò che si
Ciò che si toglie l'industria restituire all'induce ciò che gli si toglieva la manovra sui prezzi per la sua parte
E mille miliardi nella mia idea per compensare ancor di più gli effetti inflazionistici diminuendo aliquote fiscali in materia di IVA
Ed in particolare le aliquote fiscali su alcuni tipi di automobili di veicoli che certamente sarebbero molti l'impulso per industria italiane che e tutto l'indotto che gravita sull'industria per l'era dell'automobile che stranamente vasta
Quindi abbiamo fatto un piano che come tutti i piani naturalmente un piano discutibile
E tuttavia un piano vasta impegnativo di risparmio energetico coerente con le indicazioni che ci vengono dall'autorità internazionali in materia attento a non colpire la competitività del settore industriale e a colpire invece i consumi del tentativo di limitare una
E di migliorare una condizione strutturale del nostro Paese che estremamente debole e vulnerabile
Abbiamo fatto una riunione di governo
Molti ministri erano presenti
E questi ministri metà governo e del tutto favorevole a questo piano
I ministri finanziari hanno fatto per così dire lo sciopero dalla fame non so neppure venuti a questa riunione indicato chiaramente qual è il loro orientamento
Spero naturalmente che non ci sia nella loro idea che bisogna attendere un quarto shock petrolifero per operare su un problema strutturale o d'ordine ambientale come dice Carli testualmente qual è quello della situazione energetica italiana
Che o si affronta strutturalmente oppure non si riesce ad affrontare
Spero non ci sia necessità dell'opinione di un quarto sciò
Ma certamente loro posizione è stata esplicitamente manifestata dalla loro sciopero
E quindi il problema è rimesso nelle mani del Presidente del Consiglio
Egli dovrà nella sua funzione di garante dell'indirizzo e di responsabile anzi come dice la costituzione dell'indirizzo w politico complessivo del governo
Trovare un punto di mediazione tra questo posto esige e non si può non trovare un punto di mediazione
Perché il problema energetico del nostro Paese è un problema è il problema maggiore che oggi l'Italia deve affrontare
E ho guardato buono colloco stupore in questo senso la posizione che assunto anche pubblicamente il ministro Formica
Ministro delle Finanze getta senza ragione quando rivendica all'India la guida del ministero delle Finanze la responsabilità di un progetto organico in materia di tasse ed imposte
E tuttavia è innegabile che lo strumento fiscale sia uno strumento di politiche di settore
è una parte importante della politica energetica questa è una parte importante di una politica industriale una parte importante della politica dell'agricoltura e via discorrendo
E quindi è impossibile negare ai ministri competenti questi settori gli ideali
Proporre strumenti anche di tassazione
Ma evidentemente il ministro delle finanze a progetti diversi dal progetti di tassazione dei prodotti energetici che io ho proposto
Ed è benissimo vedremo quali sono le sue proposte io non le conosco ancora in sede di governo mi auguro che siano le migliori
Certo alleggeriti ieri le cronache giornalistiche che parlavano di una riunione
Mi pare di aver sentito echeggiare vecchie cose
Mi pare che si sia parlato di circa dieci mila miliardi sulle spalle del sistema produttivo
E sa ma non si tratta di una grande immaginazione l'impressione perché mi pare nell'ottantatré ci furono tre mila miliardi nell'ottantaquattro cinque mila nell'ottantasei sette mila nell'ottantotto sette mila nell'ottantanove sette mila
Effettivamente non si tratterebbe di una grande immaginazione indicizzato
Viene in mente addirittura la storiella la storia diede un vecchio re borbonico siamo a Napoli siamo in Campania unificato e opportuna
Cui Ferdinando se non erro Franceschiello non so chi fosse con precisione chiama il suo primo ministro di dice qui le casse sono vuote bisogna raccogliere denaro
Aumentata la tassa sulla farina poi lo chiama un mese dopo dice che dice il popolo e mai sta il popolo si lamenta e va beh vicende non ha importanza si lamenta e qui le casse sono vuote
Tassata ancora aumentata ancora la tassa sulla farina ma è stato ammantata ancora la pasta la farina errore molto saggio per la verità
E dopo lo chiamo dopo un paio di mesi si evidenziava il primo ministro e che cosa dice il popolo è mai stato un si lamenta soltanto ma comincia a protestare Emma tira casse sono vuote guagliò qui bisogna averci pochi soldi contanti tassa della Fari novanta per la tassa sulla parete
La chiamo dopo sei mesi
è ripete la stessa domanda la stessa risposta il popolo si lamenta proteste cominciata i sommovimenti popolari che sua Maestà dice aumentata la tassa sulla prima infine lo chiamo una quarta volta le che dice il popolo dell'ultima tassazione
Dice mai stati stavolta ci va bene il popolo ride
Ci come il popolo ride
La miseria qui se è sbagliata abbiamo esagerato diminuita la tassa sulla farina se il popolo ride
Ecco non vorrei che ci fosse l'impressione
Finché si sia uscita nel mondo produttivo che effettivamente tassato potassa anno dopo anno la gente prima comincia a lamentarsi poi comincia a protestare per comincia a muoversi e infine effettivamente a un giudizio di di ironia sulla mancanza di immaginazione del che presiede al nostro all'elaborazione della politica fiscale italiana
Mi auguro naturalmente che non ci sono altri son sicuro anzi voglio dire
Un amico
Un amico come Rino Formica
Avrà certamente una sensibilità maggiore e dal punto di vista politico e dal punto di vista culturale di quella di re Franceschiello di Borbone son sicuro di questo
Un ultima notazione se mi è consentito in un minuto
C'è stato un autorevolissimo uomo politico che è avvenuta questo vostro convegno Accardi l'anno scorso
Che ha avuto parole molto ebbe parole molto esplicite riaffermare il primato della politica sull'economia
Con parole che lasciarono qualche traccia oserei dire qualche individuo dura
Il primato della politica sull'economia e sul mercato
E il nodo politico culturale di fondo su cui occorre dare una risposta da parte di tutti
E più esplicita di quella che fu difficile mi pare l'anno fornire l'anno scorso nella immediatezza del mondo
Quindi ha duramente il problema non è di diminuire il ruolo della politica
O il valore delle scelte di fondo che hanno tenuto questo Paese nell'aria accidentale che l'hanno portata al tavolo delle grandi poteri
Il problema è di fare
L'economia la tecnica le professioni la professionalità in generale dalla presa soffocante della struttura politico partitica ciò che a fare ben diversa dal primato della politica
Un sistema che non tutela l'autonomia della società civile
E l'autonomia delle funzioni all'interno di un sistema è un sistema che è destinata a degenerare come infatti il nostro sta degenerando
Come tutto dimostra che sta degenerando
Non si può accettare il principio che tutte politiche bisogna rispettare le Autonomie
Se venisse dal mondo dell'imprenditoria una risposta adeguata su questo punto credo che avremo fatto un passo avanti molto importante nella fissazione delle regole di mercato che precedono poi ai casi concreti che bisogna affrontare Davide Boni
Grazie al ministro battaglia in anzitutto per un motivo molto molto evidente che c'era offerto in una sede in un momentino aspettato un come dire
Ripresa indiretta di un dibattito nel Consiglio dei ministri siccome abbiamo altri ministri oggi quindi questo dibattito anzi nell'anno che stiamo assistendo praticamente a un Consiglio dei ministri
Siccome otto dico servizi devono concludere quando gli accordò decisioni non è che oggi siamo pregati a uscire pavese però perlomeno abbiamo messo un occhio
Dentro il Consiglio dei ministri perché intervento del ministro battaglia è chiaramente in dialettica in polemica in richiesta di spiegazione con l'intervento la posizione di un altro ministro c'ha creato un'altra cosa mi sto battaglia che da qualche da qualche mese da qualche settimana anzi
Non è più solo perché ha trovato un compagno del ministro Piga meno nella questione che riguarda abbastanza in maniera rilevante il problema della chimica di Enimont ecco questo sarà senz'altro un altro tema estremamente importante oggi abbiamo il ministro Piga anche su questo avremo degli interventi secondo me una delle cose
Uno degli elementi di fondo dovrebbe emergere che se bisogna riconvocare il CP perché ci sono delle esigenze di carattere formale non cambia niente ma se si deve convocare perché in vista di un'eventuale acquisizione da parte del privato del del del soldato è socio privato bisogna mettere delle regole o proteste dei vincoli che lo obbligano il futuro dopo che ha fatto questa operazione a comportarsi in un modo che sarebbe probabilmente contro l'interesse dell'azienda
Sia chiaro che se si mettono delle regole demenziale di questo tipo per il futuro la demenza Rita di queste regole non vale solo Previato ma vale anche per il pubblico non è che queste regole sono fatte per punire il socio privato ma indomani punire ebbero anche socio pubblico che mi fossi nei panni dell'ENI una tipo di comporre sorridere lo rifiuterei se non altro perché contraddice tutto quello che discorso sulla come dire situazione di competitività che un'impresa pubblica o privata che sia devo vendere sul mercato l'altro discorso
Viene a cuore beh questo argomento che secondo me dopo tante polemiche tanti discorsi che si fanno tutti i giorni sui giornali
Nella battaglia politica e importante o le persone di questo tipo è l'accenno che ministro battaglia fatto al discorso del primato dalla politica questo è un tema fondamentale sul quale credo che nessuno in questo Paese che sia come dire
Consonante con le esigenze della crescita di questo paese di questa democrazia
è contrario a ritenere che c'era politica come un ruolo primario problema di vedere se rivendichiamo qualcuno rivendica il primato alla politica o non invece il primato delle segreterie dei partiti ma profondamente diverso dalla politica la politica è una cosa seria
Altri ambienti sono cose che magari sono diventate Mammano meno serie e qui vorrei proprio provocare anche perché teniamo in certo senso il piede in due scarpe in questo convegno in questi dibattiti un piede nelle cose concrete nelle cose più a aspra di questi giorni anche del dibattito tra i partiti tra i gruppi tra delle forze sociali e le forze politiche e un piede anche in quello che la sostanza di questi dibattiti tra i temi di fondo dalla politica democrazia giustamente il richiamo chi ha fatto questa battaglia alla primato la politica al fatto che le regole sono regole di un sistema questo porta il discorso sul patto che dietro questo sistema dietro queste regole c'è un come dire un tema di fondo che è il tema di fondo di ogni realtà di ogni realtà che vuole crescere un mondo aperti in un modo di competizione di mercato c'è il problema della democrazia
Quando si rivendicano certi tipi di comportamenti lo si fa per dei motivi di carattere tecnico non si fa soprattutto per impiccato di sostanza politica e quindi la sostanza politica di questo Paese ordinanza politica del mondo guidiamo è una sostanza di politica di democrazia
Come interferiscono questi aspetti con in tema di fondo democrazia quali garanzie al di là delle garanzie vengono tecnicamente offerte mercato quali garanzie politiche ci sono a un dibattito di tipo sostanziale fondato sugli elementi della democrazia della realtà da Luca sia da democrazia come come dire Nervo come in certo senso anche comportamento singolo e collettivo di questo Paese prego rancoroso
Grazie
Certamente dopo l'intervento del ministro battaglie lo spaccato europeo Fischer Leon Brittan
E per me è difficile entrare in argomenti specifici però prendo l'occasione dalle ultime parole del ministro battaglie dall'in fitto di Gianni Locatelli per per così dire stare un po'lontano dal contingente
Anche perché io credo che tutte queste problematiche che sono oggi oggetto di cronaca molto spesso appassionata
Sovente violenta che vanno dagli aiuti all'impresa all'Enimont ai problemi sostanziali di come si devono gestire le imprese pubbliche ai prezzi amministrati alla politica fiscale di un paese sulla quale certamente ci sarebbe molto da dire alle querelle agli interni del il sistema di governo tutte queste problematiche così importanti e così certamente interessanti hanno in comune
Una radice che sono che la radice vie alcune questioni di principio sulle quali a mio parere esistono anche dei luoghi comuni che forse per una volta varrebbe la pena di sfrattare il primo dei problemi che si presenta con la caratterizzazione di essere quasi un luogo comune
è il sinonimo che è stato fatto nel binomio tra economia di mercato e democrazia politica
Si sostiene che il mercato sia impedito a svilupparsi a volte addirittura desistere se non in regime di democrazia politica
Io credo che questo collegamento sia decisamente smentito dalla storia dei mercati
Fernán proprio Grottella nella sua opera magistrale giochi dello scambio la ampiamente dimostrato
L'economia di mercato e sicuramente alla base dello sviluppo economico è alla base certo del sistema capitalista ma è sostanzialmente indifferente alla natura e alla struttura dell'organizzazione statuale che l'accompagna
La Francia aveva sia il regime la Serenissima di Venezia l'Olanda del sedicesimo secolo pur nella loro originalità non erano certo dei sistemi politici di tipo democratico
Che poi nel mondo contemporaneo l'economia pianificata sia diventata il sinonimo di antidemocrazia
Di vocazione totalitaria dello Stato non basta ancora confermare che i termini del binomio economia di mercato e democrazia siano tra di loro sinonimi
L'economia di mercato infatti sia pure con le caratterizzazioni infatti che peggiori che può aver avuto nella storia del mondo moderno
Esistite de prospera Acta anche in sistemi occidentali capitalistici di tipo antidemocratico basta ricordare all'Italia e la Germania
Nel periodo precedente la prima guerra mondiale prospera ancora in alcuni Paesi non solo Sudamerica
E certo invece un altro discorso e cioè che l'economia di mercato in quanto tale ha costituito e costituisce l'unico elemento trovato nella storia dell'umanità
Propulsore dello sviluppo economico del passaggio da società statiche a società dinanzi
Ha fondato certamente il sistema capitalista fondato i più importanti istituti del diritto commerciale del diritto civile in generale
Questa prima annotazione l'ho fatta per togliere un luogo comune ma comporta una immediata conseguenza
In base alla quale secondo me val la pena di fornire almeno una riflessione
Che cioè non è sufficiente appunto l'esistenza di un'organizzazione statuale che appoggi l'economia di mercato per concludere che il regime politico che la figli anche e sempre un regime formalmente e sostanzialmente democratico
Se è vero che d'altra parte l'economia di mercato come ci ha detto il ministro battaglie in Italia soffre
Io altresì la convinzione che anche le istituzioni democratiche di questo Paese sono ancor più sofferenti di quanto non sia addirittura l'economia di mercato
E bensì vero che poi la società civile deve partecipare ed essere complice con il suo ordinamento giuridico
All'economia di mercato
Ma le istituzioni per così dire di coinvolgimento in altre parole lo Stato che appoggia il mercato non è neppure necessario che siano basate appunto su un sistema formale e sostanziale
Di democrazia politica questo cosa significa significa che allora non possiamo fare certe rozze argomentazioni in base alle quali ad esempio
Una privatizzazione tout cour badate bene che io poi sono a favore ma qui il discorso è soltanto di carattere intellettuale quindi di categorie che bisogna tenere separate
Dicevo che una privatizzazione tout-court dell'impresa pubblica la quale allarga necessariamente alcuni settori dal mercato
Al larga certamente i mercati finanziari da un lato perché è la proprietà passa dallo Stato agli investitori e allarga certamente il sistema di mercato di produzione dei beni dell'impresa pubblica la quale proprio perché non più pubblica è costretta ad obbedire
A regole di concorrenza e di competizione alle quali molto spesso invece come impresa pubblica e sottratta
Ma dicevo questa privatizzazione tout cour dell'impresa pubblica non comporta necessariamente un avanza mento nella vita democratica del Paese
Più mercato dà origine in conclusione secondo lo slogan consueto a meno Stato
Ma non dà origine ha più democrazia politica
E allora si può nel secondo dei problemi che a mio parere devono essere affrontati per togliere
Dal terreno e sgombrare uno quindi da alcuni luoghi comuni il discorso sulla quali sul problema quali regole di mercato
Ed è il problema della democrazia invece all'interno del mercato
Perché infatti questa differenza o disimpegno se volete dell'economia di mercato dai fondamenti della democrazia politica ha prodotto un sistema fondamentalmente contraddittorio
Le leggi istituzionali basilari del mercato sono ispirate certamente a regole di base di tipo democratico
Che riassumerei
In due regole fondamentali la prima è la regola della libertà di concorrenza
E la seconda è la regola della tutela del contraente più debole
Il singolo operatore e viceversa
Queste regole tende spesso per altre ragioni a dimenticare
Nel perseguimento del proprio interesse sicché le leggi del mercato sono spesso sacrificate alla
Pur giustissima ma individualistica massimizzazione del profitto e a volte invece anche alla ricerca del più facile utile derivante dalla manipolazione del mercato
La verità è che libertà di concorrenza in mani pulite e manipolazione dei mercati o forme di monopolio che poi
Sono in realtà identiche alle manipolazioni del mercato coesistono da sempre con alterne fortune non sono un fatto nuovo nell'economia di mercato
Voglio dire dai cosiddetti contro mercati delle città medievali alla Compagnia delle Indie
Fino alle più recenti pratiche disc distorsive della concorrenza colpite dalle regole antimonopolio del Trattato di Roma piuttosto che dalle legislazioni nazionali antimonopolio
Dalle folli speculazione sui tulipani in Olanda
Alle catastrofica esperienza finanziarie di John Locke ai recentissimi fatti di insider trading l'economia mi di mercato è istituzionalmente caratterizzata da un andamento pendolare fra le due citate alternative quella cioè della libertà di concorrenza e dell'uguaglianza quindi dei punti di partenza e quella della manipolazione di mercato
Sappiamo tutti che la scuola classica col suo maggiore esponente Adamo Smith aveva cercato una soluzione a questa contraddizione a questa aporia
E la soluzione era quella del principio della mano invisibile oggi più che mai rivisitato e proposto
In un celebre passo della ricchezza delle nazioni che voi mi permetterete ricitare scritto che l'individuo mira solo al proprio guadagno ed è condotto dà una mano invisibile
A perseguire un fine
Che non rientra nelle sue intenzioni e questo fine è l'interesse della società cioè il bene pubblico
A questa tesi tra l'altro si affidano è inutile ricordarlo alcune applicazioni
Che chiamerei forse un po'volgari
Nell'interpretazione della politica cosiddetta di deregulation
Orbene io sono fermamente convinto che la teoria della mano invisibile debba oggi essere fermamente avversa
è un principio che trova
Una giustificazione dell'agire del singolo un po'come nella provvidenza la quale indulge ad eliminare molto spesso non solo responsabilità ma anche dignità nella comportamento sociale dell'individuo
Il pendolo dei giochi dello scambio dell'economia di mercato a mio parere in questo momento ha toccato storicamente il culmine dell'alternativa monopolistica
E manipolatrice sia a livello internazionale nello sfruttamento insensato dei Paesi poveri sia a livello interno dei mercati senza regole
Il soffocamento dei mercati finanziari
Che è la conseguenza poi dell'invadenza sempre più distorsiva dello stato che trema risparmio sottraendolo a più proficui investimenti produttivi
Per finanziare il debito pubblico non solo oramai insostenibile sbilanciato rispetto al prodotto interno lordo ma canalizzato a destinazioni oblique
E come sappiamo anche sovente in legge
Allora l'andamento del pendolo a mio parere pone ed è questo l'ultimo problema che voglio sollevare
Un nuovo ruolo dell'impresa diverso rispetto a quelli ai quali siamo abituati
Se l'andamento del pendolo funnel passato diretto o come altri dicono corretto dallo Stato si potrebbe forse anche oggi ritenere che sia un esclusivo compito dello Stato quello dire introdurre nel mercato i principi di democrazia
Vero è che nella mano invisibile la quale sta poi in definitiva alla base di tutta la teoria delle se fare nell'ordinamento statuale hanno dimostrato di saper dare razionalità
Al meccanismo dell'economia di mercato
Lo Stato nonché proporsi di fissare regole generali valide per l'intera comunità
Ha creato invece nuove dinastiche
E una separata classe sociale per cui per la prima volta si viene a discutere se debba esistere una priorità dell'economia sulla politica o della politica sull'economia
Ha creato la classe sociale dei politici quali nell'esercizio del potere economico cioè di un potere non loro fanno spesso spietata concorrenza agli imprenditori
Secondo comportamenti che a mio parere finora nei giuristi nei gli economisti sono riusciti ben a studiare a classificare
Ma al di là delle spesso violente diatribe tra uomini politici e imprenditori
Anche io credo d'osservatori abbastanza distratti non può sfuggire che in una situazione come quella italiana attuale insiste ed è esistito un legame di solidarietà fra imprenditori e politici
Nell'aver preferito uno Stato imprenditore un enorme tollerato uno Stato imprenditore
Concorrente debole perché inefficiente burocratico ovviamente
Ad uno Stato regolatore
Che fissi invece esclusivamente i limiti di illiceità del comportamento economico star mio parere l'errore endemico dei sistemi ad economia di mercato squilibrati come il nostro
Di fronte alle prospettive attuali di un'economia al mondo alla quale si ha più volte accennato prima nella quale le esigenze della libertà di concorrenza diventano per tutte le imprese ragioni di sopravvivenza
E mentre il ruolo dell'impresa pubblica e dell'amministrazione dello Stato appaiono sempre più slegati ed avulsi dal mercato io credo che si debba forse rovesciare il rapporto fra impresa è stato fra imprenditori e politici
La fine delle se fare che che decretava già nel mille novecentoventisei credo debba oggi essere fatta valere anche in direzione rovesciata nel senso cioè che l'impresa
Non può e non deve più assumere atteggiamenti di indifferenza di tolleranza o di disimpegno nei confronti dell'organizzazione generale dell'economia
Le regole dell'economia di mercato sono oggi stravolte
E fino ad ora l'impresa non ha mai agito a mio parere da vera poi protagonista per ricostituire Rule anzi se spesso se devo essere sincero impegnata a combatterle
Fu una politica miope ad esempio quella di avversare cercando a volte anche appoggi sospetti una legislazione anti monopolio per la tutela del mercato sicché noi siamo oggi l'unico paese in Europa
Che non è dotato di una legislazione sulla concorrenza organizzando convegni ad hoc oppure a versando norme intese a rendere più efficienti i mercati finanziari
è una politica di disimpegno ma di modesta portata l'Italia che oggi è lontana dall'avere un assetto istituzionale corretto per ricondurre l'economia di mercato al suo ruolo di motore primo
Di uno sviluppo economico incardinato su regole che siano contrarie ad ogni tipo di manipolazione e di ingiustificati quanto ingiusti privilegi pone oggi una sfida all'imprenditore che è quella di essere luglio a questo punto ad elaborare a presentare alla comunità
Con un'autorevolezza che non ha mai avuto e che gli deriva oggi dall'essere in verità al vertice della scala sociale
Ad essere al vertice di una scala sociale che vuole un modello nuovo e moderno di democrazia economica che forse nel breve termine può anche essere contrastante con gli interessi del singolo o con gli stessi interessi dalla corporazione ma che sicuramente vincente nel lungo periodo
L'apertura dei mercati sposta oggi il ruolo dell'impresa dalla garanzia immediata del profitto alla garanzia istituzionale di un'economia di mercato non più alterata
Mobili isolanti riformista e se è a sua volta pro giornata finora nella solidarietà e in un certo tipo di connivenza che offriva agli imprenditori
E per l'arretratezza del Paese a mio parere meritano biasimo e gli uni e gli altri
Se un nuovo modello di impresa operante correttamente nell'economia di mercato sarà presto formulato lo Stato non potrà che seguirlo
Si porranno allora fine all'esteri le polemiche contro una classe politica ritardatarie potente ma subalterna e il Parlamento non più schiavo di contrastanti interessi economici
E molto spesso di lobbies in conflitto sarà finalmente in grado di provvedere a formulare regge con leggi corrette
C'è questa cioè esame esortazione
Se a questa esortazione e ho concluso l'Inter all'impresa rimarrà sorda io temo molto
Che il rapporto fra mercato e democrazia in questo Paese rimarrà a lungo squilibrato
Grazie
Siamo idolo se se lo chiamo il ministro Formica che arrivate del con noi io credo che solo tutto in questa conclusione dividono se ci sia una provocazione Luigi Abete in quanto non solo rappresentante della redazione dell'imprenditore ma in quanto persona che egli stesso imprenditore in quanto persona che riflette sul ruolo dell'imprenditore delocalizzazione
Questa responsabilità dell'imprenditore che sono ormai arrivati ad un ruolo per lo meno nella cultura generale di primaria responsabilità di primaria importanza lei confonde la politica li chiamo in causa perché e praticamente una non dico un'accusa ma certamente una sottolineatura con toni anche di accusa di non aver fatto per bene di aver fatto fino in fondo non è fatto esattamente il loro mestiere perdendo sì magari solo il rivendicazioni o in patteggiamenti o in contrattazione di carattere puramente come dire di breve momento o di breve intere
Prego ma io risponde ovviamente alla provocazione chiamiamola culturale che poi non è tanto culturale del senatore Orsi
Però penso che sia opportuno spin utilizzare qualche minuto per ripuntualizzare qual è la nostra posizione rispetto ai rapporti tra mercato e politica industriale sì alla luce di quello che ha detto che servita anzi a dell'intervento importante delle ministro battaglia
E mi limiterei ai titoli proprio per dedicare qualche minuto alla riflessione finale
Prima considerazione che cos'è oggi nel mille novecentonovanta politica industriale
E negli anni settanta la politica industriale nel nostro Paese è stata di fatto tentativo di politica dei settori
Negli anni ottanta è stato tentativo di politica dei fattori abbiamo fatto un passo avanti abbiamo preso da trasversalità o per usare un termine che oggi va tra virgolette di moda
E negli anni novanta noi stiamo cercando di dire
Da qualche tempo che
Politica industriale e politica della competitività di sistema e quindi che il nesso tra la politica economica la politica industriale non è più un nesso
Diciamo indiretto o di parzialità o di separatezza ma un nesso di forte integrazione quando noi continuiamo a scontare tre punti il doppio di inflazione rispetto agli altri paesi europei e noi paghiamo una tassa di politica industriale che è pari a tre punti ogni anno la paghiamo tutti la pagano Lane prese la pagano i lavoratori la pagano ovviamente cittadini allora questo deve essere chiaro noi abbiamo una situazione diversa e quindi politica industriale è innanzitutto competitività di sistema
Seconda considerazione il ruolo dello Stato rispetto a queste per raggiungere questo obiettivo eguale dello Stato lo dicono i giovani da un po'di tempo quindi per lo meno giovani senatore Osio li salverà Emma Salgari anche i grandi per i motivi che lo dico in fondo
è più regole più trasparenza meno gestione meno intermediazione questo discorso ovviamente trasferito nella politica industriale cosa significa significa che noi dobbiamo agire contestualmente
Per realizzare di fatto e non soltanto a parole una opportunità di rafforzamento della struttura industriale del nostro Paese
E per realizzare questo obiettivo noi dobbiamo incidere su tre diversi
Livelli del problema sul livello certamente della modernizzazione delle regole del mercato
E
Non posso non penso che gli imprenditori negli ultimi anni siano stati assenti da un dibattito serio per fare delle norme di modernizzazione
Del mercato e certo sono stati contrari quando queste norme non erano nome di modernizzazione erano norme di legittimazione della discrezionalità all'interno della modernizzazione perché questo significa una cosa diversa che fare nome di modernizzazione
E qualche risultato l'abbiamo ottenuto visto che comunque anche se ha fatto un passo avanti parziale il processo comunque anche per l'intervento autorevole di alcuni esponenti politici h da come era partito come sta complessivamente ha fatto lentamente padrino dei sufficiente degli impegnativi passi avanti
Ma accanto al problema della modernizzazione delle regole abbiamo il il problema dell'ampliamento la da domanda di mercato ed è l'ampliamento dell'offerta di mercato
Perché modernizzare le regole senza modernizzare la domanda di mercato e senza modernizzare l'offerta di mercato e mettersi a posto con la coscienza che può essere un elemento molto positivo per chi dive fuori dall'economia reale ma è molto riduttivo perché sta dentro l'economia reale
E allora dobbiamo dedicare uguale attenzione all'ampliamento dell'Offerta di
Mercato che significa politiche fiscali e politiche finanziarie che favoriscano la capacità di presenza sul mercato di una pluralità di opportunità siano esse di di tipo industriale Ossimo Tezze di altro tipo
E da quell'altra parte l'individuazione da parte dello Stato di un ruolo di indirizzo
Della domanda
Di mercato ruolo di indirizzo a domanda il mercato che poi la risposta indiretta al discorso che faceva prima il senatore Orsi su come dire la modernizzazione delle se fare
E su cui dicevo spenderò qualche Paola infine allora il ruolo dello Stato oggi è fare più regole
Come fare più regole che siano regole
Ampliare la quantità dell'offerta sul mercato ampliare la quantità la domanda sul mercato queste tre cose vanno fatte insieme la tendenza cultuale che abbiamo noi di dividerle e di farne prima uno prima l'altra significa soltanto giustificate
Il mancato decollo del sistema con delle priorità che non esistono perché l'operazione della sedotta davanti con contestualità e per questo
Il discorso delle privatizzazioni di ieri sera non è un discorso le taumaturgo nel velleitario è un discorso che interviene su uno dei tre problemi
Del della
Del cosmo terza considerazione per fare questo certo bisogna farlo bene
Visto che abbiamo uno Stato che ha dei problemi dobbiamo evitare che questo Stato si libera i suoi problemi passando lì a qualche d'un altro condanno comunque per la collettività
Questo nel dibattito di ieri sera e anche qualche intervento di oggi assunto varie come dire denominazioni stiamo attenti al problema dei furbacchione diceva ieri sera Cavazzuti
Qualche altro dice stiamo attenti a garantire la gradualità nelle in questo processo perché altrimenti corriamo il rischio di ideologizzato qualche d'un altro dice probabilmente se mi è consentito sottolineare la distinzione con una
Lettura che storicamente è corretta ma che attualmente non è più aggiornata c'è un problema di peculiarità diabolica
Della cultura cattolica c'è un problema di debba Xi malissimo degli ex o dei postcomunisti voglio dire ma tutti questi discorsi sono discorsi che hanno tutti un pezzo di verità
Ma il problema vero per cui non si passa ad un intervento del ruolo dello Stato all'interno di questo sistema così come il lo sovrapponiamo è il problema su cui ieri
Mi sono un attimino trattenuto la competizione degli interessi
Noi abbiamo in questo momento una competizione d'interessi reali da un lato abbiamo il sistema dei partiti che gestisce in una certa ottica la sua presenza all'interno delle società dall'altra parte abbiamo
Il resto
Mettiamoci la collettività dei cittadini mettiamoci le imprese mettiamoci l'interesse generale questa situazione di competizione interessi
è un problema è il vero problema che dobbiamo superare ed è il problema a cui noi come imprenditori stiamo dedicando negli ultimi anni una forte attenzione
Quarta considerazione ma questo discorso non si può fare soltanto più a casa nostra ci diceva prima servitele e tenere conto che dovete dare conto dell'OPA
E noi questo lo sappiamo perfettamente noi vogliamo tener conto che l'Europa
Passiamo per quelli che siamo più copisti però bisogna che l'OPA tenga conto Dinoi perché non vorremmo che poi tenendo conto noi di tutti nessuno tenga conto Dinoi
E allora certamente non vogliamo più trasparenza dei trasferimenti al sistema delle imprese siano esse pubbliche o private ma quando facciamo le medie dobbiamo farle come dire
Tenendo conto delle peculiarità italiane
Secondo dobbiamo modernizzare omogeneizzare il nostro sistema di politica industriale a livello europeo certamente ma il nostro sistema di politica industriale a rispetto agli altri Paesi
Comunitari dei Delta di differenziali positivi ed eretta differenziali negativi e non possiamo toccare solide per i differenziali positivi senza omogeneizzato dirette i differenziali negativi perché altrimenti noi teniamo conto dell'Europa ma l'Europa non tiene conto di noi e terzo discorso noi dobbiamo chiedere all'Europa di fare una politica industriale
Nei confronti dei soggetti che stanno fuori dall'Europa tenendo conto degli interessi di quelli che stanno dentro l'Europa in una logica combinata in una logica equilibrata
Perché è una politica industriale europea che ho molto inizi le l'interno senza avere una capacità negoziale perché anche negoziale nei confronti dell'esterno è una politica industriale che corre il rischio di creare ulteriori sperequazioni all'interno del contesto europeo allora quarta e penultima considerazione certamente l'abbiamo un problema di omogeneizzazione abbiamo un problema di maggiore capacità di trasparenza però questo discorso deve essere bilanciato e bidirezionale e qua quinta ed ultima considerazione
Abbiamo una politica industriale che deve essere gestita in un certo modo abbiamo un ruolo dello Stato che dovrebbe andare in una certa direzione
Sappiamo che questo non accade perché c'è una competizione di interessi reali che si confronta tra due grandi categorie culturali chiamiamo il sistema dei partiti al sistema della collettività
Abbiamo un problema di omogeneizzazione all'Europa e allora il discorso di coniugare mercato provvidenza e la così detta mano invisibile e diventa poi come dire l'esercitazione sulla quale ci dobbiamo misurare
Io non dicevo non sono d'accordo che neanche i grandi e nei grandi non ci vedo solo i grandi ci metto quelli che sono un po'meno giovani dei giovani
Abbiano come dire
La responsabilità così forte come apparirebbe dalla relazione di del senatore Rossi
Perché noi comunque dobbiamo ricordarci una cosa che è fondamentale che la responsabilità di un soggetto pubblico collettivo è una responsabilità che è moralmente e istituzionalmente più forte della responsabilità del privato il privato
Ha una responsabilità di rispettare le regole e di lavorare in positivo il soggetto collettivo il soggetto pubblico ha una responsabilità a una dimensione etica del suo impegno che strutturalmente più forte perché se noi cercassimo di mettere tutte e due soggetti sullo stesso ago della bilancia e quindi cercassimo di compensare se posso usare questo termine
Le carenze del pubblico con presunte carenze del privato noi faremo un passo indietro rispetto alla cultura di una società moderna Rio Società libera cioè ce faremo diventare responsabilità collettiva una serie di responsabilità individuali
E allora senatore Bossi che ci siano le responsabilità individuali in questo Paese nessuno le impronte lo legga
Che ci possano essere state responsabilità individuali anche importanti all'interno del sistema industriale italiano questo è tra virgolette inevitabile comunque indiscutibile
Che si pensi di utilizzare questa i motivazione come una motivazione per come dire compensare uso un termine di tipo
In proprio perché questa è una compensazione di tipo politico
La responsabilità politica dell'istituzione di coloro che vorranno l'istituzione nel determinare le regole e questo è un discorso che noi non possiamo accettare perché è un discorso che si muove su due piani
Completamente diversi e allora se questo è vero
Se questo è vero io penso che il discorso della mano invisibile sia tuttora come dire il discorso attuale certo deve essere modernizzato in regole che siano delle regole
Adeguate ai tempi
Allora la classe politica
Piuttosto che fare regole nelle quali ritagliarsi discrezionalità di gestione deve avere la capacità nel momento in cui fa le regole di di discriminare quali sono le regole che lavorano per un progetto di sviluppo quali sono le regole che non lavora per un progetto di sviluppo perché non è vero che la classe politica in una società di mercato non ha un potere discrezionale ha un fortissimo potere discrezionale quello di fare le regole
E quindi di individuare quali sono le priorità che l'interesse collettivo per il futuro deve perseguire e le modalità certe trasparenti e controllabili
Con le quali questo interesse collettivo si può realizzare il problema che noi abbiamo e che quando noi passiamo questo dibattito dal dibattito a questo livello al dibattito politico operativo è la classe politica ritiene purtroppo
Che si occorra
Gestire la discrezionalità in modo diverso dal passato ma occorre gestirla dentro le regole
Anziché fuori alle regole e ancora non ha condiviso il concetto che la discrezionale sta nel fare le regole voglio dire e quindi nell'individuare le priorità e allora scusami se questo è perlomeno questa il nostro tipo di lettura
L'esempio che tu hai portato prima per esempio lo dico con molta
Penso
Sereni causa una frase che usa sempre Carlo Patrucco
L'esempio beh bisogna che tutti quanti fate uno sforzo para collettivo
Per utilizzare l'occasione della privatizzazione di un'azienda è un esempio che ha un suo valore in termini politici ma può essere fuorviante da un punto di vista istituzionale noi abbiamo una situazione nella quale c'è un'opportunità di posizionare un'azienda sul mercato in termini di comportamenti e ce la possiamo questa azienda vada a un operatore privato o i manga ad un operatore ente a partecipazione statale
Allora primo discorso questa è un'opportunità che da tempo il mondi pedonale chiedeva e che la classe politica
Per una serie di modifiche prima ricordato anche battaglia non concedeva secondo e questa opportunità va gestita nell'ambito delle regole dell'opportunità e quindi vanno vanno tolti o non vanno messi tutti i vincoli che possono squilibrare la capacità di decisione dei due soggetti e ha fatto molto bene il ministro
Battaglia ricordare penso che il ministro Piga concordi sulla necessità che nel corso dell'iter non si cambi come dire non si cambino le carte in tavola
Ma la fine di questo processo l'imprenditore ha una sua convenienza economica deve essere libero di scegliere se Inc utilizzavano utilizzare questa opportunità l'imprenditore non può avete come di una responsabilità collettiva che deriva da una situazione che Sterna Luís c'è tutti quanti noi io per primo facciamo il tifo perché questa scelta nell'ambito delle compatibilità vado in una certa direzione ma non vorrei che questa occasione di modernizzazione
Venisse passata come diceva ieri sera una persona con cui facevo così un colloquio casuale dice certo che se questo problema non si risolve come si deve risolvere per cinque anni
Chi parla più di privatizzazioni eh no amici cari perché questo significa riutilizzate l'occasione in termini impropri allora noi abbiamo un problema di mercato e di regole all'interno dei quali gli imprenditori devono rispettando le regole
Essere liberi di scegliere perché su questo si regge
Il sistema di modernizzazione cioè la mano invisibile degli anni novanta sta nella capacità della politica di fare le regole e del mercato di coniugare gli interessi individuali con gli interessi collettivi e queste disco su cui dobbiamo sapere se siamo non siamo d'accordo se siamo d'accordo su questo siamo d'accordo sullo stesso tipo di società altrimenti non siamo d'accordo su due società
Diverse che chiamiamo con lo stesso nome io personalmente spero che la società sulla quale concordiamo sia una società in cui il collettivo e quindi pubblico
Mantenga una forte forte primato
Nell'individuare le regole
E il privato
Faccia bene il suo mestiere di cittadino di imprenditore di lavoratori di professionista senza caricarlo di responsabilità ultra petita senza con questo utilizzare quell'occasione come un'occlusione di e scusarsi
Per quelle che sono le responsabilità del soggetto collettivo per queste con questo concludo
L'analisi del senatore Bossi
Beh io non la condivido proprio a
Credo
L'impressione imprese di tutti che illibata e non fosse fatto per essere tutti d'accordo ma per scambiarsi le opinioni
E non necessariamente condividere questo è molto importante che oltretutto sia un elemento che serva a chiarire a parte la condivisione o meno serve a chiarire
Le varie posizioni poi dopo a realizzare mi pare che senza potrà naturalmente questa discussione
Un elemento fondamentale la richiesta di tutti che ci siano sempre meno anzi non ci siano più mani invisibili
Che sia tutto a base così trasparente così chiaro per cui le scelte di ciascuno senza rimbalzarsi responsabilità per chiede delle scuse alle cose che non si fanno
Siano certo senso le scelte che nascono in una situazione di trasparenza che ormai come dire è una richiesta generale ma che alla fine la sostanza di questo realtà
Dell'impresa di un'impresa in un sistema democratico l'impresa di un sistema democratico che rispetta i valori di tutti i cittadini e quindi anche dei valori dell'imprenditore oltre che dei politici se fanno tutti l'uno e l'altro il loro dovere
Io lascio senz'altro la parola ringrazia dopo ha ringraziato i nostri interlocutori di oggi Ace l'altra parola a chi continuerà che certo non mancheranno nelle prossime interventi anche per la presenza massiccia
Di membri del governo non mancheranno gli spunti e i motivi di interesse grazie per l'attenzione
Mercato e democrazia è il tema del
Sì
Dal mercato e democrazia il tema della seconda tavola rotonda della giornata
Introduce il professor Orazio Maria Petracca professore di istituzioni politiche comparate all'Università di Salerno non che editorialista del Corriere della Sera
Ne parleranno
Rino Formica ministro delle finanze
Franco Piga ministro delle partecipazioni statali
Paolo Cirino Pomicino ministro del Bilancio e della Programmazione economica in rappresentanza degli imprenditori Carlo Patrucco vicepresidente della Confindustria
Invito cortesemente i relatori avveniva sul palco
L'autorità amici
Questo intervento avrà veramente il carattere e i limiti di una introduzione come dice il programma
Non sarà cioè sarà cioè tutt'altro che una trattazione esauriente di un tema così complesso e controverso come questo dei rapporti tra dice testualmente il titolo mercato e democrazia
Per la verità è un'introduzione piuttosto tardiva visti i treni che ha trattato il senatore Rossi nel suo intervento e infatti mi domando se non debba piuttosto farà da intervallo tra un round e l'altro di questo Consiglio dei ministri in differita come gli ha dato inizio il ministro battaglia
Ogni caso farò un'introduzione molto breve divisa in due parti
Una prima parte
Che vuole essere una rapidissima messa a fuoco di alcuni concetti che mi sembrano essenziali per cercare almeno di impostare correttamente la discussione
E una seconda parte brevissima poco più di un cenno
In cui vorrei richiamare l'attenzione su quello che mi sembra un aspetto peculiare del modo in cui si pone specificamente in Italia questa questione dei rapporti tra
Democrazia e capitalismo democrazia e mercato
Ecco devo premettere che sono d'accordo col senatore Rossi come d'altronde ovvio in letteratura sul fatto che il concetto di mercato a una dimensione più ampia rispetto al concetto di di capitalismo
E tuttavia credo che in quelli che tuttavia in questa sede non farò nella logica di questo intervento che mi pare riflette la logica di questo convegno non faccio distinzioni fra il concetto di mercato del concetto di capitalismo nel senso che considera il mercato come un meccanismo che comunque tipico del sistema capitalistico
E lo faccia senza mete perché ho paura che se cominciamo con le distinzioni e le definizioni
Andiamo subito a finire nel pantano di una discussione puramente terminologica ricca più che altro di tautologia
Alla fine
Del resto la verità è che quando parliamo in generale di democrazia e di capitalismo in generale cioè come concetti teorici e non come singoli sistemi concreti in realtà non sappiamo con precisione non sappiamo esattamente di che cosa stiamo parlando
Né della democrazia né della del capitalismo esistono tuttora
In letteratura e definizioni precise insoddisfacenti comunque generalmente condivisi questo vale per la democrazia ci sono decine di politologi compreso il venerabile Sartor che hanno dedicato centinaia di pagine a disertare sulle possibili definizioni della democrazia per il capitalismo
Tutti quanti penso ci ricordiamo l'ultimo saggio su questo tema che per le dia lettura e quello di cipolla come al solito delizioso
E molto
Certo non è un input non è non è una premessa incoraggiata dove una riproduzione correggerlo ma devo dire che io come giornalista e tanto più come politologo sono abituati si può parlare di un argomento senza sapere bene di che si tratta
Al no disporre dove sta
Detto questo equestri politologi fanno concorrenza agli uomini politici standard
Del del dietro queste
Se cominciamo a entrare del del merito della questione quella che ci troviamo davanti immediatamente a prima vista è una radicale contrapposizione tra due tesi rigidamente alternative l'una all'altra
Da una parte la tesi che laddove c'è capitalismo non c'è e non può esserci democrazia
Dall'altra la tesi che se non c'è capitalismo allora non c'è e non può esserci neppure democrazia
Quello che vorrei dire subito
E che a mio modo di ragionare finché si rimane dentro il recinto di questa alternativa finché si rimane dentro questo orizzonte
Non si riesce a raggiungere conclusioni significative anzi non si riesce neppure a cogliere della loro natura reale i veri problemi con i quali poi bisogna fare dico
Intanto la tesi della contrapposizione
Brigida la tesi della della di un antagonismo irriducibile delle incompatibilità fra democrazia e capitalismo per quanto sia stata continuamente proposta e riproposta nell'ambito di quella vulgata del marxismo che è stata per tanti anni
La dominante della cultura politica non solo in Italia ma soprattutto in Italia nonostante questo è una tesi che non appartiene all'impostazione originaria del pensiero marxiano
Anzi è stata proprio Marx a mettere in evidenza il legame che c'è tra democrazia e capitalismo
E si capisce quello che interessava Max non era era era la critica della democrazia politica in quanto forma insufficiente di alienazione info di emancipazione umana forma insufficiente di emancipazione umana insufficiente proprio perché perché politica
Cioè
Mettendo in evidenza e legame che c'è tra democrazia e capitalismo anzi tra capitalismo e democrazia proprio nella logica del pensiero marxiano
Marx non voleva mica fare un complimento capitalismo al contrario voleva denunciare quello che dal suo punto di vista era non solo un limite della della democrazia ma era ciò che rendeva la democrazia è un artificio quanto meno una una astrattezza un'astrazione un idealismo viceversa anzi dice testualmente Max cito a memoria ma credo di citare Kondo precise il compimento dell'idealismo dello Stato fu contemporaneamente il compimento dell'idealismo del materialismo della società civile
Ossia detto in termini che forse possono apparirvi più comprensibile
Lo Stato democratico diceva Marx
Sì effettivamente a nulla politicamente nella sfera dei diritti costituzionali le disuguaglianze provocate dalla proprietà privata in quanto in realtà la presuppone la lascia sussistere la lascia operare far valere le sue senza conseguenze
Nella sua sfera cioè proprio su quel terreno della società civile dove la persona da proprietà privata pubblica
Proprio provoca scusate la proprietà privata provoca
Disuguaglianze disuguaglianze di nascita di condizione in generale di di occupazione di educazione disuguaglianze che prestano intatte con tutto il loro peso anche in un regime di democrazia politica
Quindi stiamo facendo un seminario sul marxismo e allora basta accennare di passaggio
Al fatto che proprio questa svalutazione della democrazia politica per cui è sempre mancato il marxismo una teoria dello Stato
Proprio questa svalutazione della democrazia politica e all'origine di tutti i guai che poi la storia ha dovuto registrare
Con dell'esperienza così tragica del del socio cosiddetto socialismo reale
E non si può non essere d'accordo almeno dal mio punto di vista con quegli intellettuali pure di formazione marxiana
Per esempio da ultimo Biagio De Giovanni i quali sostengono che il Partito comunista se vuole rinnovare fino in fondo la sua cultura politica deve gettare alle ortiche il resto e lavorare proprio sul lato costruttivo di questo rapporto tra democrazia e capitalismo ancora tra capitalismo e democrazia individuato appunto da Marx perché marsigliese che aveva ragione a porre la questione sul terreno della società civile
E fin qui del resto non era neanche una novità nella storia del pensiero politico e sociale tutta la critica della democrazia fin da dai classici della filosofia greca ha sempre mosso le sue obiezioni le sue riserve
A partire dall'analisi delle situazioni di fatto insistenti sul terreno della società civile diciamo sul piano del sistema economico sociale
Solo che in una lunga tradizione di pensiero perché badare stolti le fino addirittura a Tocqueville che pure era stato così acuto nel cogliere aspetti e problemi della nuova società di cui l'America nel mille ottocentotrentadue gli offriva una specie di atti prima in tutta questa tradizione di pensiero
Forse era in tutta questa tradizione di pensiero
La preoccupazione dominante era quella che la democrazia potesse determinare un eccesso d'uguaglianza
Che ci fosse un
In conseguenza di un ordinamento democratico l'uguaglianza eccessiva e perciò dannosa o senz'altro pericolosa perché troppo soffocante
Da Marx in poi invece provveda cambia di segno si si si rovesciano il suo posto
è il problema che
Le di vedere se le disuguaglianze provocate dalla proprietà privata
Non siano così profondamente radicata nella struttura del sistema sociale non abbiano c'è un tale carattere strutturale da rendere poco significativo il livello di uguaglianza politica
Garantita da una teocrazia che sarebbe per questo la democrazia soltanto sovrastruttura
Ovvero se se lo vogliamo dire con un linguaggio che non risenta così chiaramente di ascendenze che da grandi scene il problema è di vedere se i capitalismo
Non sia un sistema così pervasivo così totalizzante da rendere il sistema democratico un semplice impone un involucro che serve magari
A a garantire ad assicurare un certo grado di integrazione sociale grazie anche a un certo punto
Benessere diffuso
Abbastanza diffuso ma non arriva comunque a interferire e tanto meno a incidere sulle decisioni che contano su quelle in cui sono in gioco i grandi interessi diciamo per farla breve le scelte di fondo
Ebbene di fronte a questo problema
Dobbiamo dire l'onestà intellettuale di porre con estrema chiarezza i termini dell'alternativa che è implicita nella sua formulazione
E mi sembra che i termini di questa alternativa si possono riassumere così
Se noi
Ci proponiamo l'obiettivo di raggiungere con la Democrazia attuabili in un regime capitalistico che non è granché però è sempre il meglio di cui abbiamo avuto esperienza della storia del mondo moderno
Se con questa democrazia vogliamo raggiungere l'obiettivo
Di creare un sistema economico e sociale completamente diverso da quello capitalistico allora non ci siamo nulle cosa
Io non non lo discuto l'obiettivo che implicherebbe un giudizio di valori
Si può fare ma in un'altra sede ma escludo che questo obiettivo possa essere raggiunto per per per via democratica
Se questo è l'obiettivo allora aveva ragione danza dire bisogna oltrepassare la democrazia e io aggiungerei sottovoce stando attenti a non cadere nel baratro in cui finora sono caduti tutti quanti quelli che ci hanno provato non soltanto il socialismo i reati i terrorismi fascisti nazional
I nazional fa come si chiamavano nazionalsocialismo e così via
Per non dire tutte quelle schifezze che si vedono nel Terzo Mondo sotto varie varie etica tour per sé quarto
Se invece questo è l'altro termine dell'alternativa più modestamente ma mi pare anche più realisticamente
Quello che ci proponiamo di riuscire a governare il capitalismo governarlo vuol dire continuamente riformata
Se ci proponiamo cioè di legare insieme reciprocamente
Lo sviluppo economico e la giustizia sociale il gli obiettivi di sviluppo e gli obiettivi di progresso civile i valori della competizione individuare i valori della della solidarietà sociale insomma se questo è l'obiettivo allora io me mi sento di dire che il capitalismo lascia abbastanza non solo lascia abbastanza spazio a una democrazia effettiva ma in realtà ne hai esso stesso bisogna
Alla base secondo me c'è il fatto che
Il sistema capitalistico come sistema sociale
Non è un sistema autosufficiente
Non ha in sé stesso nel suo codice genetico nel suo patrimonio genetico tutti i valori di cui ha bisogno per la sua stessa sopravvivenza di cui ha bisogno anche soltanto per funzionare bene come sistema come sistema ecco
E e qui vedo che avete d'accordo vedo male perché di solito gli imprenditori non sono tanto convinti quando si dicono queste cose però qui senatore lo stile gli consentiranno rifarà che io la citazione di di Adamo Smith
Ognuno c'ha le sue pagine preferisce perché
Che che è significativa proprio perché la citazione via cavo subite c'era del teorico della della Bardot invisibile smentisce ai teorica Puteaux alla pavese anche se non era che lo sfegatato liberista che selvagge da nove
Però che dice Smith dice
Proprio a proposito la mano della mano invisibile dice si può avere fiducia
Io ce l'avevo già prima questa citazione per cui la posso anche c'è leggere ma me la ricordo a mente B si può avere fiducia
Che
I gli uomini perseguano il proprio interesse senza eccessivo dando per la comunità
In quanto ci sono le costrizioni e adesso cito nella mentre le costrizioni imposte dalle leggi e al di là delle costruzioni imposta di leggi ci sono i freni
Naturali derivanti dalla legge dalla dalla morale dalla religione dalle usanze dalla foto
Che significa
Per intanto seguire se posso permettermi una parentesi poi voglio dire che e su questo terreno che si pone la questione delle nel rapporto tra etiche ed economia oggi
Molto di moda ma mi pare anche interpretata in un modo riduttivo come etica degli affari come se fosse soltanto la questione di un di un Codice di deontologia professionale
Insomma problema non è che ci siano tra gli imprenditori e tanto più tre finanzieri troppi Lazzaroni
Questo dato connaturati consustanziale alla rottura della vostra attività cioè voglio dire dipende dalla stessa dallo stesso motivo per cui ci sono più lesbiche in un convento di clausura che in un bordello
Almeno
No o se volete più oziosi delle università e delle fabbriche la cornice riproduzione più cialtroni tra gli coloristiche fra l'ingegnere sono cose che qualcosa no sta qui qui pala sto parafrasando Carlyle vedo ti voglio fare
Do ad
Però non è non è quello di ridurre la percentuale dei Lazzaro certamente una buona studiata tra avete parlato di Lazzaroni esclusi tutti per quasi tutti i presenti
Non
Non il problema è di del rapporto che si viene a stabilire fra interessi privati e e e utilità collettiva cioè è il problema politico di dare obiettivi metà economici all'economia che siano obiettivi metà economici corrispondenti a valori etico-sociali
Generalmente condivisi questo è il problema il rapporto tra etica ed economia
E se uno non è un imbecille Chicago boy son peggio ancora il loro maestro teorico di un capitalismo senza virtù borghese che il biondo che Dio lo vedo
Oppure mascalzoni more carristi avesse uno verde e queste cose compravo capisce con facilità capì che sembra ma torniamo al punto
Sembra che significa se il mercato ha bisogno
Di valori che gli sono estranei per potere funzionare correttamente
Allora questo significa che per quanto pervasivo possa essere il sistema capitalistico tuttavia l'area del mercato non può comunque arrivare coprire tutto il territorio del sistema sociale tutta la superficie del sistema sociale
Perché questo sarebbe contraddittorio con la sua stessa esistenza
E infatti le prime regole queste regole di cui avete parlato tanto a lungo in questi giorni le prime vere le regole di cui ha bisogno il capitalismo sono anzitutto regole che delimitano di cui ha bisogno il mercato che delimitano la sua area rispetto a tutta una serie di valori e interessi che debbono restare fuori dai meccanismi del mercato
Fuori dal mercato
Anzi mi parlò dei suoi meccanismi perché sono elementi costitutivi del sistema di convivenza civile senza il quale non c'è mercato non può funzionare neppure
Ma se c'è bisogno di queste regole allora vuol dire che c'è bisogno
Di un potere esterno al mercato ed estraneo autonomo risponda alla sua logica che lei sappia porre che le ponga e le faccia rispettare
Cioè se questa è la situazione allora vuol dire che l'autonomia del potere politico qui tra mi lego direttamente i temi discussi dell'autonomia del potere politico è un presupposto una condizione del buon funzionamento del mercato
Qui sta il il il poi il fondamento materiale di quello che che ha il primato della politica
Giustamente e obiettivamente in un in un sistema democratico
Ma c'è anche l'altra faccia del discorso quella che richiamava che richiama la battaglia se c'è bisogno di
Un potere autonomo di potere politico capace di essere autonomo rispetto al potere economico c'è bisogno tuttavia che questo potere politico sappia rispettare l'autonomia del mercato
Cioè che di un potere politico che
Riconosca attribuisca effettivamente al mercato tutto lo spazio che gli occorre nella dinamica
Della vita economica sociale perché il mercato possa avere un ruolo effettivo centrale i processi di allocazione delle risorse e garantirne eventualmente alla sua relativa razionalità spesso so insomma che la questione del razionalità controversa penso
Non solo c'è bisogno di un potere politico che eviti di interferire arbitrariamente
Nel nel sull'andamento del mercato
Cioè che faccia regole ma che faccia regole che abbiano i caratteri di generalità
E di obiettività non che non siano regole insomma fatte caso per caso fatti su misura rispetto agli interessi in campo alle forze in campo in quel momento
Questo non significa che si debba come dire che il potere politico si debba astenere dal porre vincoli obiettivi che rifletta la valutazione etico sociali di qualsiasi genere sì
Significa però che questi vincoli questi obiettivi devono essere incorporati nella logica del mercato devono essere cioè posti in modo tale da costituire fattori di cui tener conto del calcolo dei costi e benefici
Taranto in questo modo il meccanismo dalla Compaq concorrenza ma senza alterarne il funzionamento rispetto alle forze ai soggetti agli interessi incanto
In definitiva la questione cruciale allora agli effetti del carattere più o meno democratico di un regime politico sociale
Di in particolare di questo tipo di regime politico sociale di cui stiamo parlando la questione cruciale che ci sia
Un sufficiente spazio di autonomia reciproca dei rapporti tra potere politico e potere economico un sufficiente spazio di potere politico non più che non nessuno si può immaginare che ci sia una totale reciproca autonomia autonomia un sufficiente spazio
Di automobile
Questo è poi in concreto
Il problema che ci troviamo avvenire in Italia ad avere a verificare in Italia però prima ancora di di parlare del caso italiano qui vorrei dedicare pochissimi pochissimi cenni
Vorrei sottolineare una cosa questo che abbiamo detto
Non vuol dire che
Il rapporto tra capitalismo e Democrazia sia un rapporto inviti sia un idilliaco rapporto di tendenziale convergenza e di pacifica convivenza
Il capitalismo è certamente il sistema economico sociale che può meglio per garantire
Quel pluralismo sociale senza il quale non si può neppure parlare di autonomia rispettiva dei rapporti
Della frode del del potere politico del potere e Como
Su questo mi pare che si possa essere certo si possono dare valutazioni eccetera ma mi sembra che se il capitalismo soprattutto viene considerata come nel suo sviluppo non tanto come un dato stati va in questo senso sono d'accordo che non non basta minimamente il mercato
Cento è importante che i capi che
Capitalismo produce Democrazia nella misura in cui mette in moto col fa crescere
Fa nascere fa crescere nuove energie nuove forze nuovi soggetti che sono capaci poi di porsi attivamente come portatori di interessi di di sogni di cadenza di pre in questa misura essa produce democrazie e d'altra parte ha bisogno di democrazia per riprodursi perché per e continuare ad essere diverbi tale per continuare ad avere questa capacità a sua volta ha bisogno di estere
Gara di trovarsi all'interno di un contesto democratico e di avere regole democratiche di convivenza
Ma questo non significa che questo sia un rapporto idilliaco al contrario c'è una dialettica contro rapporti continua che passa attraverso situazioni di squilibrio
Fasi di tensione momenti di grande conflitto
Tant'è che siccome voi usate come tutti sappiamo ci sono state e ci sono tuttora situazioni in cui c'è capitalismo ma non c'è democrazia
E credo che queste situazioni non contraddica no paro paro il discorso che ho fatto finora solo perché se andiamo ad Allawi seminare un poco più da vicino
Vediamo che in realtà lì c'è una carenza di democrazia ma c'è anche un difetto di capitalismo c'è un un capitalismo in sufficientemente sviluppato con scarsa capacità di sviluppo magari perché soggetto
Alla al dominio di gruppi troppo forti critiche evitano lo sviluppo Jack cioè che sono contraddittori c'è c'è anche una dinamica interna tra i capitalisti e il capitano
E poi qui c'è il ministro degli Esteri quindi lei accenna appena a me sembra di dovere dire vive soprattutto che oggi questa questione dei rapporti tra democrazia e capitalismo oggi si pone soprattutto sul piano internazionale c'è oggi si pone soprattutto in quella dimensione globale che la dimensione che ha raggiunto oggi l'economia capitalistica
Voglio dire cioè che rispetto alla storia allo sviluppo del sistema capitalistico oggi i Paesi poveri e non solo i Paesi poveri ma anche quelli che hanno al proprio interno una struttura della della ricchezza e nuovamente squilibrata questi Paesi poveri pongono al capitalismo lo stesso tipo di problema che li potevano gli ponevano le classi subalterne nella prima fase dello sviluppo industriale
C'è sul piano della dimensione internazionale lo stesso tipo di problema c'è lo stesso bisogno di democratizzazione c'è lo stesso bisogno poiché lavora qui ci sono ci c'erano nella relazione di Fumagalli devo dire degli spunti che Secondo negli USA il dibattito avrebbe dovuto raccogliere e sviluppare più di quanto non abbia fatto
Adesso se mi consentite vorrei soltanto dire due parole in pochi minuti sul caso italiano limitandomi a a il richiamare la vostra attenzione su quello che secondo me è l'aspetto peculiare
Quello che c'è di peculiare nel nostro caso e che in Italia mi pare
Rispetto le abbiamo bene o male qui abbozzato rapidamente un modello ideale di massa in cui diciamo il massimo meglio sarebbe la massima autonomia tra tra tra potere politico e potere come sappiamo che di fatto c'è sempre qualche forma di intreccio
è questione di forma del il modo in cui si si costituisce questo intreccio le questioni di misura
Ebbene mi pare che l'aspetto peculiare del caso italiano sia che nel nostro caso sia che qui in Italia
Cioè meno autonomia e molto più intrecci di quanti non ce ne siano generalmente rispetto alle altre democrazie industriali dei rapporti tra potere politico e pratico
Anzi c'è qualcosa di peggio a mio modo di vedere c'è una tendenza che sta prendendo sempre più corpo alla formazione di un potere anfibio come mi è capitato l'altro cioè di un potere che al tempo stesso politico ed economico
Con la differenza che la componente politica e quella dominante questa è veramente una singolarità nella storia sistemi capitalistici perché formazione di poter anche i bio se ne trovano col simbolo più più di una volta ma di solito sono come erano i vecchi Stati libera noi abbiamo potuto fare tutto questo discorso perché abbiamo dato per implicito che sia finita l'epoca del mercato auto regolato che è finita in effetti con la crisi del regime di quello che si chiamava lo Stato liberale e che era in effetti invece uno Stato liberista
E che crisi che poi ha trovato soluzione con un Welfare State e qui ho omesso
Di fare alcune considerazioni su quel forse perché non allora secondo secondo me questo mi pare che sia l'aspetto l'aspetto per abbiamo un tipo di rapporto tra politica ed economia che tende a come dire a prendere una forma sempre più tortuose tende addirittura a prendere corpo nella formazione di un potere alti cioè di un potere in cui le componenti politiche ed economiche si collegano insieme
Sul piano storico questo spiega molto facilmente
Questo è un Paese che si è dato un regime democratico grande grazie ad una classe politica di straordinario livello da da De Gasperi a Togliatti non cito quelli che avevano più chiare più cari nenie la bassa
Si è dato un regime del democratico quando non c'erano delle condizioni economiche nelle condizioni culturali per dare vita a una democrazia
E noi questo ha comportato che la classe politica ha dovuto come dire farsi carico di compiti diverso e si è sovraccaricata di compiti e preoccupazione
Ha dovuto assumere un ruolo di controllo sociale è un ruolo di iniziativa economico molto più ampio che non con che non quello svolto dalle classi politiche degli altri paesi con i quali adesso ci conferma
Questo però ha comportato io sono completamente d'accordo su questo punto ha comportato una una abnormità il potere che una concezione distorta anche del primato della politica
Ho portato comunque l'abnormità di un potere politico che invece di porsi come regolatore del della della vita economica si è costituito esso stesso soggetto di attività economiche ed è venuto in qualche modo a all'entrata in un rapporto di concorrenza di Copernico la votazione le cose
Insomma questo è mi pare il dato più preoccupante della situazione in cui non ci troviamo è una situazione che ho trovato prescritte
Per caso da un descritte anziché mi pare di poter descrivere con le parole di un socialista francese che parlava tutt'altra cosa che anzi interveniva a spiegare che come perché in Francia sarebbe bene aumentare gli spazi dell'economia pubblica
E diceva perché la nostra è una concezione ben diversa da quella forma di economia mista in cui gli uomini politici fanno affari
E gli uomini da fare fanno politica io ho l'impressione che questa sia la situazione in cui ci troviamo vedete voi se volete andare avanti o cambiare strada io dovevo fare solo l'introduzione
Io ringrazio Petracca per l'introduzione che ha fatto
Cercherò di dirigere questa specie di tavola rotonda che non alla tavola rotonda degli autobus governativo come vedete da parte Patrucco io tutto il resto è governo e e cerchiamo di tirare le fila direbbe
Sa e pare che il tema sia sempre quelle sono stato mercato e quali regole
Sono due giorni che se ne parla sono circolate molte cose mi sembra di aver capito che i ragionamenti intatti guardo subito il ministro spiega perché inevitabile corre poi le prime domande allorché casualmente
Interessato le faggete che sto per dire cioè mi sembra di capire che le cose che leggiamo errare sostanzialmente sono due
In questo paese c'è un un po'meno mercato dicono che dovrebbe esserci perché allo stato è un po'grande e quindi sì riferiamo qui Grasso attuale funzione di ministro vere di PS
E poi anche perché questo stato quando poi deve fare delle regole
Ore fa in modo che l'uguale o si dimentica di farle o le farfalle divisa insomma non c'è una e qui mi riferisco invece le precedenze esperienze di ping che come presidente darà corso probabilmente ha sofferto anche in prima persona il fatto che non ci fossero questi grandi regole no
Tanto per introdurre poi un po'un po'di elementi io
Cito una battuta di un ministro mentre oggi non è più previsto quasi tutti chiedete la cosa Piattelli quale di fronte al problema è stato il mercato
Destra battuto molto semplice cioè ricordiamoci che in Italia quattro milioni di lavoratori per i pugliesi sogni in realtà fuori da qualsiasi mercato
Allora è chiaro che che c'è un marcato un po'dopo
La io faccio la mia provocazione se c'è un mercato un po'dopo di conseguenza forse anche a democrazia un conto
Ecco io adesso ascolterei come prima cosa la porte del ministro Piga che appunto casualmente ha fatto l'esperienza vedere un po'come vittima come preside della Consob e adesso un po'come protagonista colpevole innocente non so ancora come ministro delle situazioni
Siete tanti facciamo una decina di minuti no
A decine di minuti quindicesimo
Ma è un convegno molto interessante questo organizzato ai giovani industriali anche per l'ampiezza degli argomenti trattati
E per le proposte di soluzione che vengono bisogna fare un po'd'attenzione questi convegni onnicomprensivi
Tanti anni fa mi ricordo che un uomo politico molto acuto
Della democrazia cristiana
Attilio Piccioni incontrando un gruppo di giovani parlamentari
Di quelli che volevano cambiare il mondo di quelli che volevano cambiare il mondo si avvicinò e disse ragazzi parole parole parole mi raccomando non fa perché sui fatti il discorso è difficile
E non si può affrontare temi di questa complessità guardandoli alla corteccia
Perché altrimenti ci troviamo tutti d'accordo
è un'abitudine italiana molto diffusa
Ma difficilmente poi facciamo dei passi avanti
Ora io credo l'impressione che ricevevo ieri ascoltando questi per interventi su privatizzazioni sì privatizzazione no nelle cose anche ditte questa mattina
Io credo che dovremmo fare un discorso sull'umiltà
Perché qui bisogna che ciascuno metta ordine nelle proprie cose
E se il sistema pubblico ha molte cose da mettere a posto almeno altrettante neanche sistema privato
Ma chi le vuole queste regole mi ricordo che ama diecina di Fanny Viasat con De Michelis
Quando ci incontrammo a villa d'Este di Simona lo vogliamo fare finalmente un dibattito sulle nuove regole To passati dieci anni che cosa sono queste muovere le nuove regole di mercato amiche detto che le debba fare lo Stato poli di BA imporre lo Stato uno Stato che si ispira alle autonomie
Che nelle cose ricerca il consenso
Stimola anzitutto la formazione d'un autoregolazione
E dove sta
Questa presenza sul mercato
Ma facciamoci un pone esame di coscienza
In questa nostra Borsa quanti sono gli imprenditori che hanno scelto di andarci
Siamo a livelli ha dimensioni che sono estremamente ristretta
Quindi vuol dire che c'è una società capitalistica
Che guarda ai problemi del mercato non dico condivisa affezione
Ma certo con preoccupazione e allora c'è da sorprendersi se il sistema delle partecipazioni statali partecipa anch'esso di questi è preoccupazioni e timori
E che noi facciamo un gran parlare delle consegne ma pratichiamo poi delle cose diverse da quelle che facciamo più grande innovatore nell'antica Roma fu Nerone
Bush o Roma la voleva costruire più bella di prima ma era molto d'
Difficile ricostruire pro
Ora fare le regole è per ancora in un certo senso richiede una forte consapevolezza delle responsabilità di ciascuno
Ora noi andremo sul mercato ma andremo a Londra andremo sul mercato di Londra non andremmo sui mercati italiani perché non siamo stati capaci al momento giusto di fare le regole Rossi lo Stato c'ha provato Lucio approvato sei anni io
è molto difficile è molto difficile rompere delle obiezioni
E qui direi che non vengono tutte non vengono soprattutto e non vengono di più dal sistema pubblico di quanto non vengano dal sistema privato
Io sono un po'il difensore dell'imputato imputato io stesso perché il dibattito di ieri ha fatto emergere una serie di idee molto interessanti molto approssimative in tale per molti aspetti
Su questo un po'gioco di società
Perché il tema delle privatizzazioni sta diventando un gioco di società tant'è che dobbiamo fare le privatizzazioni e non ci troviamo d'accordo sul perché dobbiamo fare le privatizzazioni
Cioè perché dobbiamo mettere ordine nei conti pubblici e allora andiamoci a leggere gli studi di quelli che hanno fatto i calcoli sui conti pubblici e poi vediamo che questo discorso sulle privatizzazioni
Sì ci sta è importante ma poi non incide sui conti pubblici al punto che mi pare di no Formica nel suo disegno di legge sulle dismissioni dei beni di proprietà statale diretta abbia dimostrato poi conosciamo poco il problema delle privatizzazioni per come è stato affrontato nel mondo
L'esperienza inglese è diversa da quella francese quella francese è completamente diversa dalla situazione nostra
E poi parliamo di dismissioni di beni dello Stato e di dismissioni di beni degli enti ma noi forse non ricordiamo
Che la titolarità del bene pubblico quando è un valore mobiliare è affidata agli enti delle partecipazioni statali
I quali svolgendo quell'attività fisiologica di dismissione che dovranno svolge certamente aiutò non poco almeno in prima battuta i problemi che i nostri ministri finanziari debbono affrontare
E ai diceva bene Cavazzuti ieri ricordando le leggi Siccardi e le leggi eversive dell'asse ecclesiastico
I conti erano stati fatti edifici e prima la destra storica e dopo il settantasei di fece la sinistra ed erano dei bei soldoni che dovevano entrare nelle casse dello Stato
Ma poi l'applicazione fu difficile c'erano anche un tono anche forse di diffidenza nel portare a fondo il discorso dei trasferimenti e allora la questione andò a finire nello stesso codice civile perché si disse in sostanza cerchiamo di bloccare la formazione della mano morta piuttosto che intervenire
E già sarebbe una buona cosa se bloccarsi nuova espansione del patrimonio pubblico
Ma poi la privatizzazione
Fatta con quali forme con quali strumenti con quali procedimenti
E questo problema difficilissimo
Io non so una ventina di anni fa lo affrontammo per le concessioni amministrative perché l'Italia affatto le grandi opere pubbliche attraverso lo strumento delle concessioni amministrative
Ma adesso c'è scritto guardare e non toccare non si possa non si può adoperare lo strumento di Concesio è pericoloso mi sa che succede
E allora mi domando le facciamo con l'asta pubblica con la licitazione privata con la trattativa privata
Formica che ha guardato a fondo queste cose ha detto mettiamo un po'quattro cinque grossi personaggi in cima il primo presidente la Cassazione presidente la Corte costituzionale il presidente la Corte dei Conti presidente contestati quali dicono sì il procedimento è giusto non è giusto
A parte che queste persone ci hanno quant'altre cose da fare
E poi magari forse non è difficile indurre in errore persone abituate ad un tipo di valutazioni che sono diverse e no qui i problemi sono stati io li vedo in un modo diverso questi problemi rivedo nel quadro della impresa
Per quello che mi riguarda in questo momento nella in quella quattro di quelle imprese perché non è pubblica anche se qui tutti la chiamo pubblica e che si chiama l'impresa a partecipazione statale
Ora io non è che voglio fare escusso storici però qualche lettura della deposizione per esempio di Picardi sulla questione Ansaldo nel mille novecentoquarantasei
Qualche lettura delle lettere di Menichella che chiamo invocherà il suo segretario conservava Liri forse opportuna perché ci fa vedere che il sistema delle partecipazioni statali
Nasceva per acquisire Manna portava reimmettere sul mercato le imprese
Poi venne la grande crisi del sessantotto del sessantanove
E la quale introdusse sicuramente elementi devianti nel sistema delle partecipazioni statali ma qui la responsabilità ce la possiamo prende tutti
Perché non so se fosse maggiore la domanda di intervento da parte dell'imprenditoria privata sul sistema delle partecipazione priva pubbliche oppure la domanda pubblica di sostegno dell'occupazione in situazioni di emergenza
E sono momenti in cui gli esami di coscienza bisogna farseli insieme
Tutte e due senza queste angoscia e culturali di tradizioni storiche legate a vicende oramai superate negli stessi Paesi nei quali esse si affermarono
E senza fare il Guido quei riferimenti storici lontani Repubblica di Venezia Firenze il capitalismo democrazia è guardiamo i problemi di oggi ma che vuoi che
Mica stiamo in un laboratorio universitario a vedere in sostanza quali sono i rapporti fra capitalismo
E democrazia stiamo qui nella realtà del nostro tempo uomini di questi giorni che debbono affrontare questi problemi concreti allora qualche cosa passa le dismissioni ce ne sono di alcune che sono fisiologiche e rientrano nella dinamica dell'impresa
L'impresa pubblica è un'impresa che deve comprare e vendere quei prodotti e quei beni per i quali non è istituzionalmente chiamata delle responsabilità generali
Ma il discorso dei servizi sinceramente è un discorso diverso non lo posso fare in questa sede perché dovremmo parlare molto a lungo bisogna fare attenzione
Bisogna fare attenzione
Perché io non so fino a che punto l'interesse privato al profitto coincida in questi settori con l'interesse ad un migliore distribuzione e assetto del servizio
Non mancherà occasione per farne oggetto di un altro convegno e anche io penso che Cinisello Balsamo sia un bel luogo per toccare questi temi grazie
Grazie ministro Piga passiamo al ministro Formica
Dove pare che il il campo del fisco C uno dei pochi posti in cui recentemente si è creato un grandissimo mercato perché praticamente un giorno sì e un giorno no viene lanciato a noi importa qual è ritirato procedere ad un'altra inizia una grande diversità l'impressione generale che sia tanto per ricondursi poi teme che si diceva prima
è che se poi non se non si riesce a far crescere un po'di giustizia fiscale
Diventa difficile avere
Un mercato effettivamente funzionante e forse anche la democrazia
No con un fisco più il Fisco ingiusto più ci sono effetti distorsivi la concorrenza fra cittadini
Dal punto di vista dei ministri si siccome il misuratore del mercato delle
Ma volevo dire Caro tre anni ora il dibattito era un dibattito sul tema del mercato e della democrazia c'è un dibattito politico il fisco una sua l'importanza mi pare non è esatto dire che ogni giorno viene annunciata un'imposta il cui criticata perché io spesso prendo dai giornali di imposte sono in via discutendo o di applicazione e poi la polemica con queste stesse imposte
C'è un oggi c'è un mi devo dire questa è una prima premessa che voglio fare che di ordine politico generale
In un sintomo grave
Quando in un sistema politico
C'è una confusione di lingue
Con me non mai
E non solo Pierre confusione di
Ma chi è oramai una lotta di tutti contro tutti
è un tentativo di tutti
Di dissociarsi dalle responsabile
Ministri che si dissocia nota ministro
Forze politiche che si dividono essendo e polemizzo non nel dopo interno
Come se fossero radicalità diverso
Forze sociali attraversante da processi di disgregazione
E vuol dire anche allocazione crisi di modello
Perché questa forma programmare di
Lotta generalizzante
E di dissociazione
Con il conseguente tipo voi
Processi di pentitismo
Quanti pentiti mai tanti pentiti in giro
E a me poi soprattutto i pentiti non piacciono perché sentirsi un po'come vergogna significhi si vergogna dovrei via birre almeno lo stile di uscire dalla scena
In con eleganza insidie invece son tutti sul palcoscenico
Pentiti e non pentiti dissociati di successo allora andiamo al discorso vi
Qual era il modello italiana in quanto ICI costruito l'intreccio
Politica Mecca
E quali sono stati i grandi modelli di riferimento nei paesi moderni gli Stati moderni negli statistico
Vi era un modello di socialismo legale questo modello di socialismo reale e Collauto in
E e con la coda al suo interno
E tra l'altro devo dire io vado un po'a salti perché
Il tempo è poco non vorrei poi rubare tempo agli altri amici
Ed è strano che il socialismo reale faccio solo questa definizione e con l'atto
Non per fatti Esterni accollato per fatti in te tanto che all'estero
La cultura degli altri paesi non aveva elaborato lei soluzioni del post comunismo
Perché invierà un'accettazione incondizionata della in con l'abilità
Nei nelle culture dell'Ovest del culto reduci britannici
Perché vi era un'idea che in sostanza puoi diacono dei processi evolutivi che avrebbe comportato al consolidamento o alla democratizzazione di questi
Si è esaurita la carica
Del negli altri modelli
Del Molise Street
E si esaurì in cambio perché volte scritte si fondava su tre elementi
Che sono state diciamo la grande Monica democratica
E di sviluppo di paesi che largo
Redistribuzione politiche di redistribuzione del reddito politiche di redistribuzione del potere politiche di redistribuzione della
Questi tre elementi sono entrati in crisi della società moderna
Le politiche di redistribuzione del reddito erano fondati su grandi politiche
Di riforme fiscali le politiche di redistribuzione del potere interno fondate sulla socializzazione del sistema capitalistico perché
La democrazia non e solo la Nicola la democrazia è forte in un sistema quando larga e la passeggera
Problemi veri delle democrazie sono la consistenza delle basi democratiche
Il capitalismo italiano in tempo lei per alcune ragioni
Di cui pochi sedotte importanti o
E debole ma soprattutto i deboli perché a una ristretta base
E a una ristretta base non tanto perché vi è una massa enorme puoi di piccoli media azienda
Ma ha una base sociale vista Domestica in famiglia sia nelle grandi che nel PPI
Perché tutte le politiche di allargamento della base sono state politiche svolti in senso Contra
C'è un recente studio sulla fiscalità dell'impresa dove risulta che il
E stacca penalizzata fiscalmente
La allargamento della base sociale deviazioni
Mentre è stata favorita fiscalmente la politica di indebitamento delle aziende
E l'anomalia italiana quali è tutta qui
Vi è una grande forza finanziaria delle famiglie quando si pensi che le famiglie detengono oltre un milione di miliardi di ricchezza finanziaria
Questo milioni di miliardi di ricchezza finanziaria
E nella sua stragrande maggioranza
Oltre il novanta per cento è indirizzato verso i depositi i titoli di Stato obbligazione
Cioè noi abbiamo la famiglia
Il risparmiatore che
Abbia improvvise questa ricchezza finanziaria che è il socio indiretto dello Stato e socio indiretto per effetto del finanziamento mediante
Del sistema del imprese ma è indiretto
E nel sistema italiano hanno convissuto due posizioni non
Che sono totalmente in crisi perché riescono oggi a davvero e la crisi sia del sistema del socialismo reale sia il la crisi del sistema di un capitalismo abbassa
Base
Quel ristretta base sociale
Questo sistema misto
Pubblico e privato
è stato un sistema che non è figlio di una lotta politica
E che il sistema delle partecipazioni statali dell'impresa pubblica e il frutto di un governo della CBS
E il il sistema misto in Italia nasce da una situazione particolare in cui si è creata una reali
Chi ha dovuto in parte essere anarchia di sostegno sociale ma anche di sostegno capitalista porto un solo esempio
Banale ma è un esempio
L'Ital star
Che da in subappalto alle imprese tra i mila miliardi all'anno che cos'è pubblica completa
E la forma più ibrida che ci possa essere
E pubblica nella deformazione del mercato e privata nel punto del nel momento in cui a una gestione tutta clientelare e parassitaria di questo sistema
E allora noi dobbiamo dire come vogliamo questo il tema del rapporto democrazia mercato
Uno Stato sociale come va rifondato in questo Paese
Tenendo conto che le tre questioni sono ineludibili le tre questioni in uno stato moderno e democratico che devono affrontare i problemi dell'equilibrio nella società
Come avviene peraltro in una situazione di internazionalizzazione dell'economia
E possibile provvedere alla redistribuzione dei renitenti alla redistribuzione del potere in una società alla e distribuzione del lavoro occupa elemento fondamentale della pace ed equilibrati sociale questo è il tema sul quale ci dobbiamo esercitare perché fortunatamente tutti e presto e caduto tutta questa questione privatizzazioni pubblicizzazione io dico in questo Paese va demolito il sistema pubblico tende condominiale che è diventato un elemento veramente parassita
E bloccante della società ma lei eliminazione di questo sistema ma lei eliminazioni questo stile senza aver creato le condizioni di un capitalismo sociale nel nostro Paese diventa velleitario
Storie io non vorrei continuare perché se no va be'cercato di avverte una cornice
Bravissimo formiche che ha avanzato Messaggio peraltro Patrucco che l'unico imprenditore che abbiamo
Formica nella sua conclusione se ho capito bene dice noi siamo pronti a smantellare
Questo sistema dell'economia pubblica
Peccato che il sistema poiché l'economia privata è un qualche cosa di ancora molto provinciale
Compare bar molto ristretta detiene familiare e questo probabilmente ad
Insomma noi siamo pronti a smantellare Malorni sindaco interesse
Sì no solo che
Su una provocazione di questo tipo verrebbe facile a dire
Lasciamo pronti a smantellare ma la colpe di altri
Io non sono per niente convinto che sia così carino me lo deve consentire non credo che oggi ci sia una disponibilità politica
A un'operazione di privatizzazione massiccio non c'è
Non c'è perché mi pare che le logiche con cui purtroppo
Il consenso politico
Si fonda ancora moltissimo
Nell'intreccio
Tra gestione diretta dell'economia da parte del pubblico e sistema politico
E consenso
Cioè siete disponibili e disponibile il sistema politico italiano a cambiare le regole attraverso le quali raccoglie il consenso
Se la risposta è sì allora io credo la tua affermazione se la risposta è vediamo credo che questo discorso cada
Questo è il problema vero perché
In realtà questo dibattito
è un dibattito anche un po'falso
Io ho un contratto spessissimo il ministro Piga come presidente della Consob e spesso gli ho detto
Vedete il mercato finanziario italiano è un mercato debole certi
è un mercato in cui il capitalismo diffuso e ha relativamente più debole rispetto ad altri Paesi ma enormemente più forte rispetto al passato ma diamine ma quanti sono i gli azionisti
Rispetto a un passato recente
Però che cosa avete fatto
Cosa ha fatto il sistema politico per incentivare
Che il risparmio degli italiani andasse a finire nel sistema produttivo attraverso la capitalizzazione di Borsa attraverso gli aumenti di capitale
Non soltanto sulle imprese quotate ma anche sulle imprese non quotate cioè su quelle imprese che costituiscono il tessuto connettivo del sistema industriale italiano che cosa avete fatto
Vedete io credo che non ori da questo Paese non è mai passato contropotere per fortuna ma non è mai passato e non l'hanno fatto
Governi come si può dire di destra
Io credo che su questo una riflessione attenta e cioè sulla destinazione sulle modalità sull'effetto di spiazzamento che viene esercitato da un
Dalle necessità di finanziamento dello Stato rispetto al mercato finanziario reale si deve fare
Lo si deve fare nella misura in cui mi pare che ci sia decisamente si sia decisamente privilegiato
Come si può dire
La l'incremento delle risorse interne per gli ovvi bisogni piuttosto che non un progetto di grande crescita del capitalismo diffuso di questo Paese e quindi di crescita dell'impresa attraverso la capitalizzazione
Non è vero Rino che sono stati è stato privilegiato
Come si può dire l'indebitamento rispetto alla capitalizzazione beh certo ma fiscale ma fiscalmente dunque la deducibilità degli interessi è come le merci va be ma voglio dire il cella
Ho capito
Sul non non voglio entrare in questa tecnica voglio soltanto di più cinquanta presso le coste voglio soltanto dire che però insomma questo progetto non si può continuare a dire non c'è il capitalismo diffuso e quindi non privatizziamo facciamo no facciamo le cose per incentivare il capitalismo diffuso ma nel contempo facciamo partire anche un processo di privatizzazione corretto con le cose che dice io riconosco molta del correttezza
Nelle cose che dicevo Orazio Maria Petracca
Sapendo che lo Stato da solo o il mercato da solo non ce la può fare io sono convinto di questo
Perché
Io vorrei anche qui cercare di di allargare un attimo il concetto perché noi e non penso non dobbiamo smetterla di pensare alla democrazia al mercato o meglio solo al mercato
Come un momento di carattere economico
Io credo che quando si ragiona di mercato e di democrazia noi dobbiamo intendono come sistema complessivo come sistema dei diritti come sistema della della scelte della libertà di tra le diverse opportunità che sono offerte allora in questo da questo punto di vista la domanda che mi faccio e
E questa la Società dei diritti
O queste la società in cui troppe volte i diritti sono negati
Cioè e negato il diritto di andasse insediare al Sud perché ancora oggi basta aprire i giornali insomma questi fatti di Agrigento sono ancora sconvolge
E negato il diritto perché c'è la criminalità organizzata e negato il diritto perché c'è non ci sono infrastrutture
E negato il diritto alla piccola impresa di crescere perché di fatto non esistono le conta l'ora se questo se la società democratica e la società dei diritti
Ecco dico addio questo dibatto sofisticato nel senso che non stiamo parlando della democrazia come difesa del sistema democratico rispetto a sistemi autoritari sto parlando di un diverso livello di democrazia sto parlando di un livello di democrazia sofisticato
E allora voglio dire
Abbiamo davvero la consapevolezza che in questo Paese
Al cittadino siano offerti libertà di opzione
Quando per esempio consistenti settori dell'economia sono gestite sostanzialmente dal non dal pubblico
Ma dallo Stato
Ci sono due cose diverse
Ecco allora in questo senso io mi chiedo se il processo di democrazia come sistema
Che abbiamo di fronte una che stiamo vivendo non abbia bisogno
Ministro Piga forse non è a Roma
Forse non Nerone
Ma di un sistema politico che abbia voglia di rimeditare su queste cose
Che abbia voglia di fare un salto di qualità
Perché vedete io sono anche abbastanza convinto che la una delle specificità del modello italiano
Non so se poi Orazio Maria Petracca sarà tacco
Ma mi pare che
Il sistema politico le modalità di raccolta del consenso politico come dicevo prima
Si sia retto sostanzialmente da due grandi paradosso
Da un lato consentendo a tutto ma a tutta una quantità di ceti sociali
Di non contribuire alle entrate dello Stato
E cioè di poter vivere in evasione fiscale
E dall'altra parte a tutta un'altra serie di ceti sociali di godere di rendite di posizione di godere di assistenza di godere come si può dire
Di di di di distribuzione di redistribuzione diffuso quando io sento presidente del consiglio che dice abbiamo le spalle al muro
Credo che voglio dire che non sono più possibili mantenere questi due paradossi della situazione Italia
Non è più possibile consentire a troppa gente di non pagare le tasse e non è più consentito a troppa gente di vivere con delle rendite di posizione come per esempio quello del settore allora
Allora su questa
Lo lo cito io un attimo perché non vorrei poi portare il dibattito su livelli più bassi rispetto alla qualità degli interventi che mi hanno preceduto io non sono tanto interessato in questo momento sul discorso dalla legge finanziaria in termini di provvedimento singolo
Sono interessato soprattutto a capire un mezzo governo qui di fronte poi in platea c'è Dodo Battaglia già Franco De Lorenzo che diciamo ci siete proprio quasi tutti
Ho proprio voglia di capire
Se con questa legge finanziaria e per Dodo Battaglia la
Se con questa legge finanziaria
Avete voglia di innestare davvero meccanismi di cambiamento rispetto a questa situazione oppure ancora una volta andiamo gestire i contingenti questo è il salto di il contingente
La congiuntura questo il salto di qualità che io mi aspetto perché allora il modello a cui si riferisce Rino Formica quando dice scomparso il socialismo reale dobbiamo ridiscutere e riformulare lo stato sociale cioè lo Stato liberaldemocratico beh parte dagli interventi concreti non parte dai dibattiti allora io mi aspetto che questa legge finanziaria proprio perché poi
L'impatto internazionale ci sta venendo addosso con una velocità incredibile
Il dibattito che in questo momento c'è in Unione Sovietica sul ruolo del mercato su su come atteggiarsi rispetto al sistema democratico un nuovo sette ecco voglio dire queste sono cose che dovrebbero anche far riflettere noia
E chiudo facendo facendo una semplice considerazione
Orazio Maria Petracca netto il capitalismo avviso di democrazia e la democrazia ha bisogno di capitalismo
Il capitalismo si auto generali in un sistema democratico vedete io sono convinto di una cosa
Non parliamo troppo come si può dire di di elementi esterni guardiamo un attimo interno all'interno di casa nostra
Io sono convinto che la democrazia esiste
Si rafforza
Quando c'è mobilità sociale all'interno del sistema
Cioè questo il nerbo su cui si regge e si diffonde la democrazia
Allora io capisco
Che se il mercato è il razionale o più funzionale al locatore delle risorse
Ha bisogno di regole come per esempio quella che elimini gli abusi delle posizioni dominanti perché questo come si può dire sfalsa la corretta allocazione delle risorse
Ma abbiamo anche bisogno come si può dire
Di elementi di fondo
Di elementi
Che su cui ognuno di noi può dare il proprio contributo non la fuga dalla responsabilità ministro Peter noi siamo pronti ad assumerci fino in fondo le nostre responsabilità vorremmo che lo facesse anche non il Governo il sistema politico nel suo complesso vorremo cioè che a questo punto se crediamo le cose che abbiamo detto
In realtà se ne sta se veramente un sistema più aperti il sistema in cui la mobilità sociale ha davvero parità di diritti perché la vera democrazia quello delle parità di opportunità
Ecco allora l'ultimo elemento su cui con una riflessione magari
Vi può
Se è vero che in questo momento questo governo in preparazione di questa legge finanziaria non intende soltanto a praticare politiche di carattere congiunturale nell'incontro che abbiamo avuto lunedì scorso lì con buona parte di loro ci avete detto
Che intendete fare interventi di carattere come lo dice il ministro interni ordinamentale
Cioè volete intervenire su quelli che sono i nodi strutturali
Che hanno portato alla allo sfascio di questo stato sociale e cioè sulla sanità sulla previdenza sugli enti locali
Per fare un'operazione di questo tipo occorre però che il sistema politico non ragioni con una parte della sua testa in una logica strutturale e con l'altra parte guardando le elezioni politiche anticipate a Sam Mendes
Occorre un discorso di capacità di tenuta perché queste cose non passano e non si sviluppano in un in un breve lasso di tempo
Allora io credo che se noi uniamo questi due fatti la necessità di interventi strutturali sul piano
Delle riforme dello stato sociale
Ma l'uniamo anche alla necessità io credo che in questo momento sia imprescindibile di cambiare le regole dei meccanismi istituzionali
Forse ci prende e quindi questo periodo utilizzarlo per i cambiamenti dell'istituzione per il cambiamento del sistemi per i cambiamenti delle modalità di raccolta del consenso allora io credo che nel mille novecentonovantadue
Non giochiamo più inserirli ma siamo lì lì per cercare in promozione per la promozione e lo scooter
Avevo chiesto la parola per un minuto il ministro Piga per rispondere credo una cosa data dal fatto col microfono
Io avevo aiutati poi siete pregati emigrò
Perché il mio intervento
Con una certa franchezza abbia introdotto qualche elementi di incomprensione
Noi viviamo in un sistema multipartitico che ha problemi di maggioranza politica ora il discorso dopo la crisi del collettivismo il ritorno e la ricostruzione di componenti dello stato sociale è un discorso impegnativo e difficile
Ora io vorrei però che lei prendesse atto che in questi ultimi anni
Si sviluppa una convinzione diffusa che il sistema pubblico deve caricarsi di efficienza di capacità organizzativa
Ed è aperto in tutti i settori non soltanto al confronto con l'impresa privata ma all'adozione di procedimenti e metodi propri dell'impresa privata
Ecco io volevo che questo perché altrimenti finiamo i toni che voi talvolta adoperate e finisco fanno supporre una minore difficoltà nell'affrontare i problemi
E allora uno sforzo di concentrazione di riflessione e di incontro è fondamentale per portare avanti nel profondo temi di questa complessa
Autumn sale un po'melanconica od è una finanziaria epocale che cambia quattro
Il rigore subito correggere
Questa espressione ci fai una finanziaria cioè c'è l'avvocato napoletano le diceva comincia a me la perdente
Al proprio cliente quindi facciamo tutti insieme ma non soltanto come Governo anche con le parti sociali perché credo che mai come nella preparazione di questa finanziaria il governo su tutti i versanti anche i più delicati come quello del settore delle finanze abbia avuto una consultazione o molto approfondita sulle questioni che sono sul tappeto il profilo della finanziarie faccio solo questa battuta sulla Finanziaria
Andrea perché devo correggere molte cose sbagliate che ho sentito non tanto da questo tavolo qualcuno da padrone comando qualche cosa da Petranca ovviamente
Devo dire che il profilo della Finanziaria avrà certamente
Un aspetto congiunturale non può non esserlo come in tutti i bilanci di tutti i Paesi industrializzati
Ma avrà e ha già al suo interno una serie di correzioni
Sia sotto il profilo della di quello che è stato definito misure ordinamentali tra misure di carattere strutturale in particolare nel settore dalla sanità qualcuna nell'ambito del settore alla previdenza
Sia in ordine alla scelta di allocazione ottimale di risorse rispetto ad alcuni settori produttivi
Cioè il il contenimento della spesa non avrà un parametro quantitativo tagliamo il dieci per cento a tutti il venti per cento a tutto per questo sarebbe una non scelta
Al contrario l'allocazione delle risorse certamente ristrette per quanto riguarda la spesa in conto capitale ma è bene ricordarlo una spesa in conto capitale che resta a livelli di settanta mila miliardi cede il cinque per cento del PIL
Del mille novecentonovantuno dovrà essere indirizzata verso quei settori
Produttivi e infrastrutturali dove ci sono nudi test Rozzano lo sviluppo dell'economia
Quindi ovviamente sepoltura in terra penalizzato dalla finanziaria si alzerà dedicati equity una Finanziaria congiunturale
Se qualcuno invece si ritiene bene o male salvaguardando scoprì dato invece la finanziaria e strutturale la verità e che l'insieme dei provvedimenti del governo sta mettendo a punto e ringrazio anche battuto per averlo detto ha avuto un momento lungo di elaborazione puntute le forze sociale io però vorrei un attimo anche rientrare nel tema
Ognuno alle pagine preferite io non recito come ha detto Petrarca però se uso l'allergene addirittura il carteggio
Che per circa quarant'anni adatte Rizzato i rapporti fra due grandi pensatori liberali inamovibile luce vedrà come all'interno anche di quell'aria c'erano valutazioni profondamente diverse e differente il rapporto tra politica ed economia
Io voglio soltanto con quasi in maniera
Rita citare titoli di di questioni
Sottolinea di alcuni aspetti la vicenda italiana
Le tratte non è che la politica si è caricata di compiti in qualche misura in prova la trasformazione della società italiana da Società agricola in società industriale ha richiesto imposto e nei primi venticinque trent'anni di questa vita revoca democratiche il pubblico lo stato in qualche maniera si facesse carico
Di un nuovo sviluppo del Paese sia in termini infrastrutturali sia in termini per l'economia cosiddetta reale del del nell'ambito delle strutture produttive lo Stato si facesse carico ma non ha dato luogo ad uno Stanton burocratico nella gestione dell'economia
Questa querelle intollerabile tra dove si confonde il pubblico quello statale dove si dice degli anta le partecipazioni statali sarebbero in qualche maniera lo sta le partecipazioni statali non solo sotto il profilo giuridico ma anche sotto il profilo sostanziale sono società di diritto privato che si muovono nell'ambito ideologica
Della logica di mercato certo hanno un qualcosa in più rispetto a problemi di carattere generale ma io qui non vorrei far la mia solita polemica ma voi avete mai visto
Qualcuno il presidente dell'IRI bussare disperatamente alla porta di Signori Alemagna e Motta perché desse loro i panettoni ogni furono ritirati perché incapaci privati di togliere quelle opportunità vorrei ricordare appigli aria conosce la storia meglio di me ma non per età perché maggiormente Tosi approfondito su questi problemi ma sbaglio l'Aeritalia una volta ere di proprietà privata
E oggi l'Alitalia e possibile considerarla una società privata che si muove sul mercato ancor più l'azionista sia pubblico o è al contrario una società di Pretta marca statale
Dico questo non perché ovviamente c'è questo valore dell'economia mista che ha caratterizzato larga parte dello sviluppo di questo Paese positivamente
Io non ritorno sul valore
Dell'economia di mercato rispetto agli assetti democratici né siamo tanto convinti tutti quelli stanno qua credo non ci sia bisogno alcuno di sottolinearlo spero che l'abbia sottolineato pure Giorgio Napolitano ieri pomeriggio
Però rispetto alle condizioni attuali qual è la modifica che deve avvenire
Deve avvenire all'interno di uno Stato che certo degli arretrati
Rispetto alla presenza massiccia che oggi ha nell'economia reale attraverso il muro delle partecipazioni statali il cui valore strategico a mio giudizio resta e sempre più deve essere vincente la logica d'impresa all'interno delle attività delle partecipazioni statali e deve
Modernizzare recuperare efficienza in quell'area che credo Turani all'inizio abbiamo indicato molto intelligentemente come un'area nella quale non essendoci mercato
La pubblica amministrazione non c'è l'indicatore di efficienza e quindi lo spiazzamento che il mercato in quanto tale realizza rispetto all'attività prodotto questo deve avvenire da parte dello Stato ma deve avvenire a due condizioni
Una il discorso delle regole
Sono tutte dinanzi al Parlamento
Questo è un mercato finanziario il nostro cioè non è
L'Antitrust e non all'insider trading e non all'OPA fino alle SIM
Tutti gli strumenti necessari di cui credo Guido Rossi in particolare
Franco vive per le esperienze che hanno avuto
Ne avverto credo più di ogni altro l'esigenza che queste regole possano essere messe e gestite da un da uno Stato forte che sarà tanto più forte quanto più ci saranno regole trasparenti più saranno gestite
In maniera trasparente
Ma ha ragione fornite su questo l'altra condizione perché lo Stato arretri rispetto all'esperienza di questi primi quarant'anni dalle attività economiche reali e che ci sia un capitalismo non a controllo familiare o per meglio dire o per meglio dire che cita o per meglio dire o per meglio dire una attività la alla domanda tentano di anche di rispondere un'attività di allargamento della base sociale della impresa che possano consentire ad un sistema
Capitalisti caducità medito nomi rimarca Antonio
Quell'equilibrio anche di potere perché la questione tra mercato e democrazia è un problema anche delicato di potere e voglio dire al Petrarca quando riceve il poteri anzi Dio
E parla di un di un potere politico economico in cui la politica il prevalente
Quando esiste questo poteri anfibio la politica è perdente non è vincente
L'autonomia è la condizione vitale per una politica con la P maiuscola ma voi veramente pensate chiedo scusa agli assenti che nominerò
Ma è esemplificativo di quello che voglio dire
Che sia più forte il potere politico gli Agnelli De Benedetti Viterbini o il potere economico di Forlani la Malfa di Craxi e così via
E giustamente il come pietra che è un politologo giornalista non ha parlato di quell'aria
Che nel mezzo tra economia e politica e l'aria della grande informazione
Che ha un potere Petracca lo ha indicato in un intervento molto bello pone un contropotere il contropotere pure AN lo dico a te quanto ed era presente con grande autorevolezza in questo momento quest'aria il contropotere
Deve ritrovare una dignità
Che è quella di poter dire ho sbagliato
Io non ho letto in nessun giornale
In nessuna occasione uno degli esponenti della dell'informazione contrariamente a quanto l'ordine avvenuto che avviene ogni giorno per la parte politica e per la parte imprenditoriale di dire quello che ho detto l'anno scorso un mese fa un giorno sa è una minaccia
Dico questo perché perché in quell'area non è neutrale rispetto agli assetti di potere e all'intreccio tra economia Ippoliti e ai condizionamenti che si tenta di porre l'uno verso l'altro e l'altro verso l'uno allora il processo di modernizzazione il pubblico governi non voglio farvi dare un documento prodotto dal ministero del Bilancio approvato dal Consiglio dei ministri
Ma il documento a medio termine che ha portato avanti
Il il governo e lo ha provato a quest'idea centrale
Un forte ammodernamento
Dello stato in termini infrastrutturale menta Rimini di regole un arretramento dello Stato dalla parte presenza diretta nell'economia reale un rapporto tra pubblico e privato indicando anche all'interno di alcuni servizi
Malamente intesi come servizi necessariamente pubblici penso alle grandi aree dell'ecologia ad esempio presso invece aree di intervento intuì l'interesse pubblico può essere gestito con profitto dal privato non solo in termini di gestione ma anche in termini di remuneratività del capitale investito
Io dico questo perché non abbiamo una sfida avanti lo voglio dire in positivo io non sfuggo sempre ai tentativi in questi convegni di dire io l'ho detto tu l'hai tanto quell'altro già detto il contrario cioè con la testa rivolta all'indietro
Noi abbiamo innanzitutto questo problema insieme amici imprenditori
Di continuare un ammodernamento di uno Stato che in quarant'anni non dimenticatelo ha raggiunto tassi di sviluppo di tutto rilievo che accertamenti sacche ancora di inefficienza
Di diritti negati
Io avrei avuto tanto Bice lettori si parla tanto in una stagione dei doveri ma di diritti negati abbiamo ancora problemi innanzi di tale livello ma su questo versante l'ammodernamento deve essere reciproco
Con quel primato della politica che non è invadenza nei settori economici ma che gestioni attenta di regole precise
Io voglio dire anche due parole per chi sono gli amici giornalisti provano alla ricerca della e la notizia
Noi dobbiamo convocare il CIPE per la vicenda di questa privatizzazione Enimont
Il ruolo delle non vedo perché non debba essere convocato il CP CP sarà convocato mercoledì
E ovviamente dovrà non poll oggi più punitive ma non si capisce perché
A una società come lei nel mondo dove il quaranta per cento del capitale da problemi
Si erano posti
Vincoli e nel momento nel quale
La parte pubblica da decidere
Perché non c'è pregiudiziali uno l'ho detto in epoche non sospette lo ha riconfermato la posizione del governo
Perché gli stessi vincoli in qualche misura non devono essere garantite nel momento in cui la parte privata volessi acquisire il quaranta per cento dalla parte pubblica
C'è su questo versante un'esigenza di carattere nazionale sul quale non è possibile a mio giudizio ne ha vere logiche punitive
E non questo non avverrà perché non è nelle intenzioni del governo di nessuno dei membri del governo nell'oggi le permissive perché questo non è e la logica di nessun rappresentante del governo
Però siccome mi è stata riferita una frase di un amico di governo del viceré l'inefficienza dello Stato riconducibili alla cultura cattolica ed al suo populismo
Lo dico alla mia amica Dodo Battaglia non so se questo è vero o meno
Tempio articolandosi fatto proprio articolato rapito Piton cioè quei questa è e il il io vorrei ricambiare le battaglie che questi quarant'anni di governo dalla remora diritti anche buona parte la remora diretti a gli ha trascorso insieme Repubblica noi abbiamo ritenuto questo una fortuna gli elettori lo hanno ritenuto un po'meno ottantatré
Un po'di differenza resta però voglio dire ci deve essere un'abitudine in quel maggioranza politica difficile da realizzare in un sistema pro ripartiti ed è non di non ritenere concludono questa battuta di non ritenere che si possa prendere il facile consenso stando in una maggioranza alzandosi parlando contro la maggioranza o il Governo per quella maggioranza si esprime perché caro Patrucco qui non è un problema di modificare le regole della raccolta del consenso questo è un Paese rese c'ha un problema e quella di avevi una controspinta contro la frantumazione del consenso negli altri bene quindi il vero problema e di a vere legami più forti per concentrare l'aggregazione del consenso ma non perché si voglia penalizzare i partiti minori
Perché i grandi paesi industrializzati tutti non hanno quella miriade di forze politiche ciascuna delle quali legittimamente porta avanti un proprio patrimonio direi di suggerimenti di posizioni ideali ma che spesso e quando i livelli di sopravvivenza sono molto in termini elettorali molto ristretti ebbe alla ghetto malade si scopre anche che la maggioranza nella quale si stampò il governo nel quale si sta è un Governo che sbaglia
Questo non credo che possa essere e possa essere un contributo forte
Alla quella idea di ammodernamento dello Stato e della nostra economia di mercato che credo sia l'obiettivo dei giovani imprenditori ma vi garantisco anche l'obiettivo vero di tutte le forze di governo e dei gruppi parlamentari di appoggiano l'azione di questo governo
Grazie nel merito Pomicino adesso la parola al ministro Zanichelli che ricevono battuto per stimolarla anche se non ce n'è bisogno ma dei discorsi avvenuti lungo questi questo autobus governativo sembrerebbe un porro che futuro sia meno Stato e più mercato ecco è così
O invece il nuovo assetto destra italiana può essere ancora
Io
A dirlo dopo parla di un altro contesto non cambia molto così parlo meno
Volevo fare avrei fatto se avessi parlato l'altro contesto due considerazioni di carattere al contorno del merito la discussione
Io ho sentito questa mattina suppongo sia venuta anche ieri nell'altra tavola rotonda
Capire un po'perché riparliamo di delle regole di Stato e mercato adesso all'inizio del mille trecentonovanta
Una ragione che lo ossia ben precise credo fosse ben presente agli amici giovani imprenditori che hanno organizzato questo convegno è presente un po'più di noi c'abbiamo alle spalle un decennio possiamo tirare un po'di bilancia
Il bilancio somme di questo decennio non solo in Italia ma nel mondo e oggi abbiamo le idee un po'più chiare
Nessuno parla più di deregulation
Il fallimento di questa impostazione evidente di fronte agli occhi di tutti
Ormai si parla di regolare spessissimo ci si sforza di capire come di regola non userei più nemmeno questa espressione meno Stato e più mercato
Di sicuro ci vorrà più stato non c'è il minimo dubbio fonda coro tutti a destra e a sinistra
Fitto divertente recente libro in America di un economista repubblicano conservatore sulla politica dei ricchi e dei poveri dove rilegge l'esperienza reaganiana spiega da destra o da sinistra quello che occorreva fare sul si può rimettere in qualche modo sotto controllo l'evoluzione sociale economico sta ormai scontato quindi che ci vogliono regole in certo senso duramente più regole anche se regole diverse anche se le regole come si può dire che faccio un tesoro dell'esperienza fatta nel corso dei decenni anche di quel periodo degli anni settanta che portò per un attimo a pensare che per affrontare un grande cambiamento bisognava gettare tutte le regole via si buttò via in qualche caso anche il Baquba Bino con l'acqua sporca
Perché è la prima volta in siamo ci bene che sono rischiamo di fare quello che io considero curarsi gli esami un difetto le nostre discussioni che un certo qual parrocchia lirismo provinciale invece guardiamoci attorno nel paese del del del mercato della competizione
E capitalismo sono gli Stati Uniti beh stanno tirando somme amare della deregulation in campo bancario della possibilità di consentire ai rave vere ai raccoglitori del denaro correggiamo miliziani finito in quasi in galera e ha pagato una multa senza pari
Sommando il mito della Borsa americana B autore di quelle botte negli ultimi anni
E la metà bastano in Inghilterra hanno condannato duramente uno dei mostri sacri del capitalismo di quel Paese quindi ricordiamocelo e queste cose quando discutiamo qui ci sono rifacciamo la discussione col già sentito troppe volte
E devo dire a qualcuno di noi dell'Ulivo non ci non ci stimola più insomma di farla che la discussione che serve solo a nascondere il fatto che davvero non si vuole imparare nessuna lezione
E la seconda cosa vero che credo debba portarci dove ci porti almeno Brunetto rapidamente le tesi credo che John in prego l'avessero presente più di quanto non emerga poderoso discussione
E che il fatto nuovo alla fine degli anni Ottanta inizio degli anni novanta vicende di questi giorni ore che lo stanno mostrando
Ecco il problema nostro le più internazionalizzazione dell'economia con dato di fatto ma e la conseguente internazionalizzazione usò come della politica
Questa è la novità del passato la politica veniva interrogato internazionalizzata solo nell'occasione drammatiche traumatiche delle grandi guerre poi finita la guerra scrivi tornava tutto tornava nell'ambito nazionale questa è stata anche l'esperienza come si può dire solo in parte contraddette faticosamente dalla Comunità europea anche dopo il secondo dopoguerra dal quarantacinque in poi oggi invece come somma soprattutto dell'Internazionale dono dell'economia ma anche di molte altre cose della tecnologia della del rapporto nuovo tra la gente il vero grande fatto di questi mezzi cominciato l'anno scorso qui in Europa ma poi esplosi in queste settimane eccome consente di del Golfo e l'internazionalizzazione della politica la politica forse non è il termine più usato ma l'internazionalizzazione di tutte le regole che poi servono a gestire società economia questa è la vera quali tra l'altro no dobbiamo saperlo noi europei perché mi stupisce che se ne parli sempre troppo poco nelle nostre discussioni affannose legata al contingente nazionale perché noi stiamo siamo uno dei dodici Paesi che nella comunità europea questa realtà proprio perché sembra che la la pronta sulla sta affrontando in queste ore cioè la Finanziaria importantissima ma mille volte più importante la finanziaria per voi e per noi sono le decisioni che prenderemo nelle prossime settimane sull'Unione economica monetaria sulle politica
Tra virgolette delle gomme enormemente più importanti ma enormemente riguardante io come si può dire non so più quale profilo sarà la prima finanziaria ma ne occupa leggermente meno rispetto ad un anno fa se riusciremo a rendere di alto profilo le decisioni in materia di Unione economica monetaria e di nome politica
E dal punto di vista delle regole vecchio dovremo discuterne con completamente perché le regole ci verranno divisi
E dovranno concorrere a creare assieme le regole di di e la cosa più importante di tutti i permessi andrà avanti la strada è cresciuto in questi anni e se la corte europea la camera di quello che viene chiamato il principio del mutuo riconoscimento delle azioni e se sarà la capacità di qualche parte di questo sistema legiferando meglio a costringerci a legiferare meglio perché altrimenti i competitori del dal sistema di quei Paesi verranno qui e faranno la massa avendo regole migliori
Cioè riflettiamo su questo continuiamo rischiamo di continuare a fare una discussione vecchia
In realtà che non c'è più che non ci che non c'è più già anche per parte non c'è proprio più già in parte molto probabilmente anche anche se il compromesso europeo sarà più basso di quello che esprimono italiani non ci sarà più nell'arco di uno due tre anni prima che riuscissimo mai con le nostre modalità tradizionale cambiare le nostre regole interne
Inventori Badino bene a queste cose qua perché gli imprenditori non solo l'avanguardia nell'aver capito queste cose
Non parlo tutti gli imprenditori naturalmente non voglio ma non lo so all'avanguardia
E non vi è negli imprenditori nacque Gregori come i politici rischiano di vivere la retroguardia accampando la giornata nel sistema che i giardinieri senza capire poi cosa succederà nel sistema di domani che però è già in atto per La tre aprile
E comunque può darsi chi oggi faccio mi togliesse le sento di più di però
Non è proprio così che quando Carlino io scrivemmo due anni fa un libro sulla pensavamo a queste cose
Per quel c'è fa solo ad uno storico Savini di biblioteca neanche forse addirittura il cassetto addirittura sotto il sotto il tavolo investitori si parli troppo poco tra di noi ecco
Perché avrà lì tante di quelle questioni che Pendolino poneva giustamente
Diventano vere perché che la discussione solo nazionale effettivamente poi alla fine si è visto questo capitalista capitalismo chiamavo malese qualche anno fa l'italiana fatto di grandi famiglie di intrecci di mercato violato tutti i giorni perché tutto deve andare secondo burattinai i vari che lo regola laddove non sono sempre i politici naturalmente
Beh questo componente potrà dura ma essendo in questa nostra terra dovrà cambiare e l'interesse nostro che non è più un discorso astratto che ci piacerebbe e pertanto nell'interesse del Paese perché altrimenti quei paesi quei pezzi di questo sistema europeo che hanno già oggi sistemi imprenditoriale di mercato che vanta saranno ma Massa faranno ma Massa
Perché allora quando avevo qualcuno di noi non per ragioni ideologiche
Ha qualche dubbio sulla ed era l'unico punto di dissenso come cabine in quel libro sull'idea che ebbe nazionalizzare che privatizzare sia buona in sé non l'abbiamo per ripeto per ragioni ideologiche abbiamo paura del privato ora proprio credo che tutto questo è superato ma l'abbiamo perché pensiamo a come concretamente questo potrebbe avvenire in Italia nella situazione data
E non diciamo le banche sì e dovranno le banche
Aiutare un mercato più aperto più libero competitivo non rischiano di creare una stazione ancora peggio di quella di prima dello Stato alla situazione data se li mettessimo sul mercato domani parliamoci francamente di questi corpi
E ci conosciamo tutti conosciamo la realtà non è che si può sfuggire che possiamo far finta come si può dire solo per sventolare degli slogan ecco dove sbagli spesso tutta di sventolare degli slogan di fare delle rate dei quali biologiche nell'epoca che è quella caratterizzata dalla fine delle ideologie
Invece di fare un discorso serio fino in fondo che riguardi come si può dire l'interesse generale o di interesse nazionale che non corrisponde sembra quello di Natale in in nella competizione con gli altri sistemi o con gli altri pezzi quegli altri pezzi di sistemi
Ecco di questo bisognerebbe forse discutere un po'di più tenendo anche conto dal pretore che non vorrei che scoprissimo in ritardo cioè che quiz inventarsi in un capitalismo da prima metà del Novecento quando siamo da nel ventunesimo secolo
Ecco noi stiamo dell'Europa comunitaria che si attesti accinge a fare da pilastro della costruzione addirittura della pane Europa e cuore di questa nuova comunitaria speriamo cuore partecipe
E non eversivo centrifugo sarà la Germania unificata tra pochi giorni vecchia balia molti di voi fare ripeto riparando suppongo coi loro colleghi tedeschi in Germania la formula non della sinistra la formula del Paese dice economia sociale di mercato
Questa è la Cosimo della regola vigente a cui si rifanno alla dolce banche così come il sindacato deleghe metta è quella sarà l'economia sociale di mercato sarà il modello europeo anche quello italiano Happy contando sento parlare qualcuno che sta fermo ancora i libri del liberalismo veramente del della fine dell'Ottocento
Così come credo che non ci vuole molto a capire
Che l'evoluzione di questa formula economia sociale di mercato nei prossimi anni sarà legata all'ambiente
Cioè non ci vuole molto a capire che il problema delle regole dovrà mettere assieme è stato sociale sistema produttivo competitivo capace di radio sul mercato internazionale e tutela di alcuni valori di alcune regole legate all'ambiente che emergono prepotentemente dappertutto che non sono più una sorta di Gitai detta la destra la sinistra dal sistema e l'altro e così via si sono i problemi con cui forse varrebbe la pena che discute e si va a fondo
E ti metteva paura veritiera anche degli esempi concreti che si continui con la vecchia brutta abitudine parrocchiale provinciale italiana
Degli slogan delle bandiere una sventola una sventola l'altra
Parlava con riferimento a una recente fatto di cui si occupano i ministri finanziari perché il piccole grandi cose ben sarà un bel testa vedere
Io che non non me ne occupo vedo gli altri miei colleghi che sarebbe sto a guardare guardo Franco
Vecchio cultore di regole scrittori di regole applicatore di regole in via Sacchetti guardo chi come si deve sono curioso di vedere come il movente
E quale esperienza farete Franco non solo delle regole del passato delle spinte del passato
Ne sai molto di chimica di queste cose e spero che le ricordi al momento giusto quando dovrete come Governo ripeto fissando regole determinare uscita ma anche ciò che non ha sta nella nostra esperienza basta l'esperienza di altri Paesi
Beh le esperienze come si può dire
Dei raider
Degli acquisti di smembramento e l'impresa c'è una letteratura abbiano tempo posso mandarvi come scudi abbiamo una direzione tirata dicono cose mandare i ministri competenti una letteratura che leggano rapidamente
Perché bisogna anche sapere cosa succederà e scegliere in modo che succedono le cose migliori nell'interesse del Paese
Invece che limitarsi invece mentre non credo che il governo li ha mai deciso di privatizzare nel mondo mai per fortuna non ha fatto
Non ho niente contro questa come si può dire ipotesi facevo il ministro al posto tuo quando decidemmo
Di privatizzare Montedison mi sembrò allora una cosa giusta anche se allora nell'ottantuno da socialisti dire quello potrà sembrare una cosa
Addirittura prima ma nello stesso tempo non ho mai pensato che come si può dire il privato o il pubblico sia il criterio di valore con chi fare delle scelte riguardanti a concrete questioni economiche finanziarie
Uno può dire ma la privatizzazione dice cabina ragione fallito tanto difficile
Può servire perché per un Paese molto indebitato e con dei problemi di finanza pubblica l'alienazione come per qualsiasi soggetto che opera nel mercato economico che alla legazione di beni può essere un modo per riportare l'equilibrio io non mi sono mai
Come sono mai contrastato questo noti Franco ha ragione bisogna poi vedere davvero quanto come e dove se davvero aiuta e così via sì questa metterò in questo caro siamo nel caso in cui come si può dire
Lo Stato il privato si trovano nel medesima condizione ambedue forse facendo il rapporto tra rigore dediti il loro fatturato probabilmente hanno ambedue da questo punto di vista interessa vendere quindi non è un criterio che gioca a favore dell'uno dell'altro in realtà dovrebbe giocare in questo caso l'unico criterio possibile solo due soggetti imprenditoriali
Giochino liberamente
Giochino liberamente giochino senza come dietro il sistema bancario faccia la sua parte il governatore si ricordi che alla centrale di rischi
E che quindi è in grado di sapere esattamente come vanno le cose in grado di sapere di controllare il funzionamento del sistema bancario perché non ci troviamo
Per caso all'inizio degli anni Novanta con altri problemi con cui ci siamo trovati perché forse il meccanismo ha funzionato così bene nel corso degli anni ottanta e tutti noi ci ricordiamo molto bene cosa quali sono stati verticali
Si lascia da parte la politiche da dodici a dopo non parliamo Carla meglio l'Italia sempre non per niente diamo nemmeno nel giudicare come si può dire quali siano i meriti e i demeriti imprenditoriali di questi di quelli che superano discorso
Come si può dire aperto sui cui si possono avere idee molto diverse usare parametri o conoscente molto diverse
Vediamo su questi esempi allora alla fine se veramente vogliamo cominciare a essere uno per i vogliamo renderci conto della direzione in cui non dobbiamo andare in una palmo e ultima cosa
Ultima cosa non c'è solo la comunità
Ecco ormai ci sono come si può dire regole più vaste che verranno fissati
Ormai credo che cominceranno a Washington tra poche ore a parlare di questo ormai l'esigenza di porre regole all'economia mondiale non solo l'economia europea o l'economia nazionale sta prevalendo
L'epoca appunto dell'idea dell'inizio degli anni Ottanta che bastava fare lasciar fare a mano in visita il mercato è finita come è finita ed è finita
In una guerra nel Golfo il nel disastro di paesi in via di sviluppo con il debito né i problemi come si può dire gravissimi di squilibri commerciali finanziari all'interno dello stesso mondo sviluppato oggi si capisce che bisogna non solo coordinare ma anche cooperare del Mazzini due questo tipo di impostazione non porta da nessuna parte che ci vuole con intelligenza con capacità come si può dire cominciare a mettere ordine in tutto questo lesivi del fatto concreto della vicenda del Golfo come si può dire da l'ultima spinta decisiva in questo senso qui perché dovremmo fissare regole di funzionamento si parla ormai da anni nuova le nuove regole per la comunità internazionale evidentemente non possono essere solo regole per l'astratto funzionamento del sistema politico ma anche in qualche modo per può voce per ristabilire il giusto rapporto tra politica regole economia che è sempre stato un apporto di subalternità dell'economia giustamente alle regole e alle decisioni politiche
Qui c'è la Ford di fondo naturalmente anche la questione riguardante la democrazia certo che c'è certo che c'è perché naturalmente questa subalternità giusta tra regole politica istituzioni economie può portare a risultati disastrosi perché istituzioni politiche possono fare le cose sbagliate portare al disastro e quindi il problema della democrazia del controllo democratico diventa decisivo personalmente non sono così sicuro che la soluzione migliore sia quella semplicemente discutere qualche anno in Italia della riforma del sistema elettorale
Guarderei un po'di più ripeto anche qui al rapporto tra democrazia e regole a livello sovranazionale perché non sono così sicuro che corregge in libri invito in meno in meno bene il sistema elettorale italiano faremo da veri ponti comune veri livelli decisionali dei prossimi anni che saranno come minimo quelle comunitarie come massimo rende ancora più elevati
E quindi come sia pensiamoci bene un'ultima battuta più di attualità per di riflessione del ministro degli Esteri
Pensiamoci bene perché nelle prossime settimane o al massimo nel prossimo mese
Non solo l'Italia e non solo l'Europa ma certo soprattutto l'Italia e l'Europa saranno chiamate dei passaggi molto difficile qualsiasi sia lo sbocco della crisi del Golfo
Quello politico per cui lavoriamo quello militare che vogliamo assolutamente evitare in tutti i casi però saranno passaggi decisioni dure difficili
Non abbiamo molte esperienze non abbiamo avuto esperienza in Europa perché appunto
Abbiamo lasciato alle spalle quarantacinque anni fa una vicenda molto dure ed allora per fortuna le cose
Come si e non ci hanno mai posti di fronte a scelte così pesanti e così di lungo periodo come quelle non quelle che ne ha fatto le stesse settimane dunque lievemente però fare nei prossimi mesi e noi come italiani siamo ancora meno come si può dire spenti perché quando ci furono le altre grandi crisi mondiale non c'era democrazia decidevano gli italiani decidevano pochi quindi l'abbiamo un'esperienza di decidere assieme nel modo corretto possibile a ritornare al mille centoquattordici ma era un'Italia diversa anche dal punto di vista della democrazia della partecipazione quella di quasi cent'anni fa ecco prepariamoci bene a questo riguarda tutti non riguarda solo il governo pro tempore
Dovrà veramente dar prova di grande motivo di grande senso di responsabilità non riguarda solo il sistema politico in senso stretto che speriamo in Italia in Europa di a prova di quella coesione che occorrano i passaggi di pc ma riguarda tutti
Società e l'economia prepariamoci a quello in qualche modo come si può dire questi passaggi serviranno anche proprio di misura di peste della nostra capacità dopo di saperci adattare quindi Point accentra le cure giuste gli ho solo l'ho sempre dove sono ottimista ho detto rispetto alla comunità che non temevo e non temo il passaggio di questa Italia comuni
Punti deboli che hai che conosco al passaggio del salto comunitario perché penso che questo ci darà discipline stimolo per farcela
Beh in qualche modo le Prodi prossimi esiziali anticiperanno una sorta di testo
Per vedere se ho ragione sottoposto spero di aver ragione e natura intesi come può aver ragione corpo dipende anche da noi cercherò io cerchiamo tutti di fare quello che possiamo per dimostrare appunto e l'ottimismo può avere un senso che alla fine proprio con l'azione
Con la prova del budino sapremo trovare i modi per sciogliere poi sul piano dell'Est decisioni istituzionali le questioni delle regole corrette
Consentire non solo l'economia ma tutti quanti noi a tutta la nostra società veramente di reggere di fronte alle grandi sfide ma anche alle grandi opportunità che abbiamo di fronte
Grazie all'onorevole veritieri per il suo intervento vi dò una per la buona notizia tutti i partecipanti alla tavola rotonda hanno rinunciato spontaneamente al secondo giro vista l'ora tarda hanno chiesto a me di dire due parole a conclusione di questo Giro d'opinione
Due parole peraltro difficili da da mettere insieme
E mito che essere abbastanza salomonico penso
Perché
Mi sembra di capire che senso che uscito da questa cosa
è che il nostro capitalismo inno del sistema è qualche cosa di abbastanza atipico
Perché da un lato nella foto vedete lo Stato dall'altra
Si avverte l'assenza di un un grande mercato privato di un grande mercato di risparmiatori
E probabilmente rimettere reinventare un qualche cosa di più moderno di più funzionale
Non è cosa che si fa in sei mesi insomma
A e questo spiega probabilmente tutta una serie di incomprensioni
Credo che l'unica conclusione possibile mentre nei fatti continuerà il dibattito alla fine probabilmente qualche privatizzazione
Si fa insomma che a Patrizia è possibile che la pubblica amministrazione
Entri finalmente un po'di competitività e un po'di efficienza credo dicevo che l'unico augurio forse
Richiamare quello che diceva in chiusura del suo intervento Gianni De Michelis
E cioè che nella misura in cui procede possiamo integrazione a livello europeo le regole arriveranno in un qualche modo o saremo costretti a darcele perché il confronto con gli altri Paesi che già le hanno è sarà molto più stretto molto diretto molto più veloce
E quindi se non vogliamo finire inservibili dovremo rapidamente adeguati
Io per ora chiuderei su questa cosa abbastanza Salomoni che perché non mi sembra che si è arrivati dunque nella polis sostanza quale libretto l'isolamento dallo Stato mi pare che hanno qualche ragione
Qualche ragione poi ce l'hanno anche i politici quando guardano questo tipo di capitalismo che hanno di fronte e si rendono conto che non è facile di chi sia poi la colpa dalla storia di reattori non lo so sarà oppure a vi ringrazio siamo la Calabria
Signori ministri
L'autorità cari amici imprenditori signore e signori
Buone maniere vi impongono innanzitutto di scusarmi per la mia assenza di ieri
Non è certo disinteresse per il lavoro
E le riunioni del gruppo giovane imprenditore
Che ho sempre frequentato con molta simpatia molta convinzione ma ero ieri a Londra per un convegno sul credito di carattere internazionale temi che ne sarebbe contento
Dovevo portato proprio la voce degli imprenditori italiani
Ha un importante gruppo di operatori finanziari che andava alla riunione Washington al Fondo monetario internazionale
Erano più di duecento cinquanta banchiere internazionale un centinaio di re italiani
E io credo che sia stato importante fare sentire la voce degli imprenditori italiani quella sete
Oltre a questo non potevo neanche comunque non avrei potuto evitarlo perché è un impegno che ho preso molti mesi fa prima che l'amico Fumagalli prendesse impegni per questa data e quindi scusate né per la mia assenza di ieri
Il mio intervento di oggi
Lo dividerei in due parti
La prima diciamo che è un intervento così
Che sostituisce
Diciamo la parte che avrebbe dovuto fare l'avvocato Agnelli c'è un intervento su questo tema
Il secondo invece brevissimo
Ma la vorrei fare
Come presidente della Confindustria cioè cercare di tirare fuori
Qualche riflessione dagli spunti bellissime che sono venuti dalla riunione di stamane
Io devo dire dalle nove e un quarto che sono ceduto lì non mi sono mai alzato
Però io mi sono divertito molto mi è piaciuto morto è stato un dibattito molto stimolante questo è il primo complimento che voglio fare ai giovani Aldo Fumagalli hanno fatto avete fatto come diritti si dice a Napoli una cosa grande
E adesso inizio il la prima parte e cioè leggerò la relazione che avevo preparato in anticipo
Ringrazio i giovani imprenditori per aveva voluto affrontare con coraggio con chiarezza un tema che al centro del dibattito sia all'interno della nostra organizzazione che tra queste e gli interlocutori esteri
Vorrei ringraziare in particolare Fumagalli
Per aver voluto rilanciare lo slogan
Che io stesso avevo improvvisato e proposto come sintetica a conclusione del convegno di Parma nel marzo scorso il convegno sui servizi più stato e più mercato
Non meno Stato e più mercato
In effetti pur con l'approssimazione propria di tutti gli slogan s'mi pare che questi illustri bene
L'esigenza di fondo del nostro Paese
Noi abbiamo bisogno di uno Stato diverso
Più presenti più efficiente
Più impegnato nei grandi progetti
E nel fissare le regole generali
Nell'ambito delle quali sviluppare l'attività dei singoli cittadini
Per contro lo Stato deve separare nettamente le responsabilità politiche di indirizzo e le responsabilità operative
Deve ritirarsi da certe attività o da certi servizi che gestisce in prima persona per concentrare sforzi sulle priorità che deve assicurare alla collettività
Si pensi al Mezzogiorno dove lo Stato assume ho assunto spesso la veste di grande elemosiniere
E manca del tutto nell'esercitare alcune funzioni chiave della convivenza civile
La sicurezza da giustizia
La buona amministrazione dei servizi pubblici
Contemporaneamente l'abbiamo bisogno di un mercato più ampio
Più trasparente e più efficiente
Per migliorare la produttività del sistema economico
Ampliando il numero dei settori sottoposti ai benefici effetti della concorrenza
I principi ispiratori del mercato
Primo fra tutti quello della responsabilità nella gestione dei bilanci
Possono e debbono essere trasferiti anche all'interno della pubblica amministrazione
E di quei servizi che si intende mantenere nelle mani dello Stato
Il problema dei rapporti fra Stato e mercato non deve quindi essere visto sotto profili biologici
Non è interesse di nessuno alimentare sterili polemiche sulle virtù del privato e sui difetti del pubblico nessuno di noi pensa semplicisticamente che una larga politica di privatizzazioni da sola
Potrebbe risolvere tutto il problema
Alcune privatizzazioni sono sicuramente utili e opportune
Ma la Confindustria e convinta
E lo abbiamo detto in maniera unanime in occasione del convegno di Parma e qui lo ripetiamo
Che questo è il momento per impostare una nuova ed efficiente fase di collaborazione fra il pubblico nel privato
Senza confusione di ruoli
Senza commistioni inquinanti ovviamente
Occorre trovare nuove regole valide per tutti
Per il pubblico e per i privati
All'interno delle quali impostare ed eseguire rapidamente dei progetti di grande ampiezza
Sulle infrastrutture sui servizi
Noi abbiamo bisogno di accelerare al massimo
La modernizzazione del Paese
Il mercato unico europeo ci offre nuove e importanti opportunità di ulteriore sviluppo
Ma i benefici dell'apertura dei mercati
Potranno essere accolti solo se saremo adeguatamente competitivi
Ormai è sempre più evidente che il nodo centrale attorno al quale si bloccano molte potenzialità del Paese in rappresentato dalla inadeguatezza della macchina dello Stato
Ed anche direi dalle difficoltà che i partiti incontrano nel prevenire e nel gestire le nuove situazioni
La novità consiste nel fatto che stanno entrando in crisi a mio parere e proprio a causa della crescente apertura internazionale
Molti dei tradizionali meccanismi di raccolta del consenso elettorale
La leva fiscale
Sia per il livello che ha raggiunto sia per l'iniquità della distribuzione dei carichi non può più essere utilizzata senza costi politici già molto alti e crescente
I cittadini
Reclamano dei servizi più efficienti
E manifestano anche una certa disponibilità a pagarne
Continuare a sostenere una politica della spesa attraverso l'aumento dell'indebitamento
è ormai un esercizio sempre più pericoloso per la stabilità dell'intera economia
Il Fondo monetario internazionale aggiudicato il nostro indebitamento non sostenibile
Nel senso che in assenza di appropriati interventi esso condurrebbe prima o poi ad una grave crisi finanziaria inoltre sia pure con qualche maggiore lentezza
L'opinione pubblica sta iniziando a capire
Che l'ampio debito pubblico e una delle cause più importanti dell'allentamento dello sviluppo
Che ha toccato il nostro Paese ben prima della crisi petrolifera
Dalla sua riduzione dipende la capacità del nostro Paese di stare in euro
Non a caso il Presidente del Consiglio è stato detto anche stamane e andato alla direzione del suo partito
A dire che non solo l'ormai celebre frase siamo con le spalle al muro
Ma anche che non si può continuare ad amministrare la finanza pubblica basandosi sui tetti
Cambiare rotta
Non vuol dire fare qualche taglio alla spesa o rinviare qualche investimento occorre agire in profondità con riforme strutturali dei principali centri dispensa in modo da ricongiungere in capo alla stessa istituzione il potere di spesa con la responsabilità del suo finanziamento
Questo principio applicato alla sanità
Agli enti locali o altri servizi fondamentale
Finora gestiti senza alcun obbligo di far quadrare i bilanci
Comporta un cambiamento profondo
Nel modo di essere dello Stato
E quindi delle attuali regole del sistema politico
Ancora più complesso è il caso della previdenza sociale
Dove esiste un ente che il Parlamento a cui si aggiunge talvolta anche la magistratura
Che ha il potere di ampliare la spesa
Un secondo enti che deve amministrare queste decisioni
è un terzo gruppo e cioè il sistema delle imprese che può essere chiamato a pagare per ripianare i deficit un simile triangolo perverso
è inaccettabile
Occorre una profonda riforma
Che al di là di una certa quota di solidarietà
Basi sistema pensionistico sul principio della capitalizzazione
Che non a caso è un principio di mercato
E di equilibrio finanziario tra i contributi e le prestazioni
Si pone in definitiva una revisione molto incisiva dello stato sociale è stato detto anche stamattina
Così come si è venuto costituendo nel nostro Paese negli ultimi venti anni
Ciò vale anche per lo Stato
Gestore diretto di molti servizi e di imprese industriali
Quanto le aziende pubbliche ed a partecipazione statale
Io vorrei ribadire che il problema non è tanto quello di mettere in discussione la proprietà pubblica
Ma prima di tutto quello di inserire questi in prese nell'interno della logica del mercato e della concorrenza eliminando i fondi di dotazione ed altre provvidenze pubbliche
Sono in questo modo
Come ha detto il commissario solleva Bretton si potrà assicurare parità di condizione fra gli operatori e quindi migliorare e rendere più trasparente
Il funzionamento del mercato
Si tratta di cambiamenti strutturale che son così profondo
Che certamente non potranno essere messi a punto tutti in un solo colpo
Pur tuttavia ci deve Benessere un segnale d'inizio
Negli ultimi anni nonostante le molte dichiarazioni di buona volontà
Noi non abbiamo fatto passi in avanti consiste
La favorevole congiuntura economica
Avrebbe consentito di governare più agevolmente i momenti di transazione
I transizione oggi siamo costretti ad affrontare i problemi strutturali nel pieno di una fase critica dell'economia
Quando sempre più forte si fanno il segnale di rallentamento produttivo
Io voglio dare atto i ministri economici
Di avere espresso con fermezza la volontà di incamminarsi sulla strada delle modifiche degli ordinamenti
Almeno per quel che riguarda enti locali e sanità
è importante
Che questa consapevolezza sia stata raggiunta perché essa è la premessa necessaria ed indispensabile per ogni successiva azione
Occorre ora che i propositi ancorché chiaramente delineati
Possano superare complesso iter parlamentare e divenire concrete riforme
Ma la possibilità di continuare una politica di risanamento e di modernizzazione
Sarà certamente più agevole
Se il Paese saprà superare senza gravi costi economici e sociali
Gli attuale difficoltà congiunturale
E in particolare se sapremo contenere l'inflazione evitando una stretta monetaria che condurrebbe verso una vera e propria recessione
Rispetto a questi problemi che sono di natura contingente
Ma anche per questo non sono meno importanti
Non mi sembra che ci sia un'adeguata consapevolezza dalla parte di delle forze politiche e sindacali
Credo invece che per aprire un serio dibattito evitando ogni esasperazione polemica facili demagogie
Occorrerebbe rispondere
A tre domande fondamentali
Proprio espone
Se si ritiene importante
Combattere subito l'inflazione
Se la politica dei redditi può o deve giocare un ruolo nell'ambito delle politiche volte a contenere l'inflazione
Senza schiacciare troppo il ritmo di sviluppo
E infine nel caso di risposta affermativa
Alle due domande come si può fare una politica di controllo dei redditi nominali senza conseguenze negative sul potere di acquisto dei salari
Talvolta si ha la sensazione che per importanti gruppi sociali
La lotta all'inflazione non sia di fatto una priorità
Ma non è così per l'industria
Con il cambio fisso e l'aumento data concorrenza internazionale lei prese debbono contenere i loro prezzi adeguandolo a quelle dell'impresa e degli altri paesi che hanno un'infrazione minore
Non è un caso che tra giugno ottantanove giugno novanta i prezzi dei manufatti e sia anche asciutti del due virgola tre per cento solamente ma se l'inflazione e di due tre punti superiore a quella media
Il che purtroppo di media europea che potrà pulire il doppio della media europea allora i costi delle imprese cresceranno quanto se non più dell'inflazione
Con l'affetto nel giro di pochi mesi di creare una diversificazione che spiacerebbe completamente il margine di autofinanziamento riducendo quindi la loro possibilità di Investimenti
Inflazione colpirebbe da subito
Oltre alle imprese esposte alla concorrenza i gruppi sociali più deboli
Ed in particolare come hanno documentato alcuni economisti meridionalisti proprio le regioni del nostro Mezzogiorno
Quanto al ruolo che può svolgere la politica dei redditi
Nel bloccare con tempestività l'inflazione evitando che si stare lì e si propaga nel sistema io vorrei ricordare
Che premi Nobel
Come Modigliani ed ho angosce
Ne hanno indicato con forza la validità
Inoltre mi sembra opportuno
Invitare a rileggere le parole pronunciate dal governatore della Banca d'Italia all'assemblea del trentuno maggio scorso cito fra virgolette
Nei paesi in cui si è realizzata una favorevole combinazione di crescita dell'occupazione e di stabilità dei prezzi la politica dei redditi è stata decisiva
E Ciampi aggiungeva ancora cito ancora fra regole
Né sul fronte della dinamica dei redditi nominali
E sul fronte della dinamica dei redditi nominali che deve ricercarsi da subito la forza per piegare inflazione
è una ricetta che se era valida nel maggio scorso due ancora di più attuale adesso dopo la crisi del petrolio
Infine c'è il problema di dare ad un'azione concreta a tale politica
Noi abbiamo avanzato un ventaglio di ipotesi che vanno dal prolungamento della validità dei contratti pubblici
Alla sterilizzazione della scala mobile agli effetti del petrolio
Ed è l'aumento della opposte indirette
E alla temporanea predeterminazione dei punti di contingenza forse anche altri
Se ne possono immaginare che studia
Noi sappiamo bene
Come hanno rilevato alcuni attente commentatore che in questo modo non si coinvolgerebbe nella lotta all'inflazione
I milioni di lavoratori autonomi del nostro Paese
è chiaro quindi che la politica dei redditi dovrà essere accompagnata da un'opportuna politica fiscale
E di bilancio
In grado Bendit evitare in quinta e spirito
Per noi
Imprese manifatturiere
La politica dei redditi e già in atto
La stabilità del cambio ha convenuto la crescita dei prezzi
E compresso in margine di profitto
Quello che ci sembra meno efficace per la lotta all'inflazione
E sicuramente più dolorosa per i lavoratori
E affidare la politica di contenimento dei redditi al suo lo strumento fiscale
Anche in termini politici
Una simile scelta non sarebbe certo più facile
Mi sembra chiaro che il problema di una politica dei redditi si pone ed anche con carattere d'urgenza
Alcuni ministri hanno riconosciuto la necessità di evitare per il novantuno ulteriori aumenti delle retribuzioni del pubblico impiego
Impiego
E l'opportunità di anticipare per quanto possibile la trattativa sulla più generale riforma del costo del lavoro
Quello che non possiamo più fare e nasconderci dietro posizioni di principio o affermazioni puramente demagogica
Che dimostrano la volontà di sfuggire ai problemi o per lo meno di rinviare ogni confronto serio
Se si vuole continuare a non decidere nulla
Ma questo è quello che purtroppo abbiamo fatto per troppi anni
Ed è per questo che a ogni legge finanziaria ci ritroviamo sempre a discutere degli stessi problemi divenuti nel frattempo ancora più grave
E torno così al punto centrale del dibattito di queste giornate
Organizzato dai giovani imprenditori
Il funzionamento dello Stato
E del sistema politico
Ormai è chiaro le riforme capaci di ridare efficienza
E concreta capacità decisionale all'esecutivo sono indilazionabile noi non siamo entrati nel merito delle riforme istituzionali o elettorale
Noi crediamo che questo sia un compito del sistema dei partiti
Segnaliamo però ancora una volta l'urgenza ad arrivare intese su questi problemi
Perché il deterioramento della situazione richiede una presenza attiva ed incisiva del governo come ho detto la scorsa settimana imprenditori House spiccano che l'attuale governo possa durare
Fino alla scadenza naturale della legislatura
Utilizzando questo periodo di tempo per varare le riforme istituzionali non in un contesto astratto di pura lotta di potere ma nel quadro di un grande progetto di risanamento e sviluppo dell'intera economia italiana io sono convinto che in questo modo i cittadini ritornare però apprezzare dalle politiche
E si potrebbe avviare la riduzione di quel distacco che oggi tutti lamenta
Tra società civile
Ed istituzioni
Vengo ora alla seconda parte cioè quella propria di un presidente da Confindustria che ha partecipato almeno la metà
A questa bellissima riunione
Devo dire che per cominciare che io rinuncerò a citare
L'affermazione di questo o quel ministro di questo quella persona che è stata fatta nelle tavole rotondo anche se mi sentirei avrei voglia di farlo non lo faccio perché penso che Abete Patrucco abbiano rappresentato bene il pensiero degli imprenditori e quindi non abbiano bisogno del mio soccorso e della mia confessa
Invece desidero
Ringraziare i ministri tanti ministri per la loro partecipazione
Io li ringrazio
Ma altre si debbo dire che questa mi sembra
Una grande prova del potere di aggregazione della Confindustria delle sue componenti
Certo adesso che siamo rimasti a questo punto di dimostrare una capacità di aggregazione degli interessi con la presenza di tante persone
E di un'audience così elevata
E viene di conseguenza di impegno
Noi dobbiamo aumentare
Dobbiamo spingere la nostra capacità propositiva
Se noi non spingeremo questa capacità il finale di questa storia sarà delude
Voglio ringraziare in particolare se le ombre
Qualche anno fa una riunione come oggi su questo soggetto
Sarebbe stata impensabile
Invece oggi si è tenuta e con grande serietà ed è stata la migliore conferma delle mie speranze sull'Europa
Perché abbiamo trovato un grande alleato un alleato che viene ci parla dell'Europa ci dice che in questa Europa si vuol valorizzare il mercato come creazione di risorsa e che tutti avremo delle regole uguali
Non importa la proprietà ma tutti devono avere regole uguale che cosa potevo io augurarmi di meglio questo mostra proprio che il mondo sta cambiando
L'ha anche detto bene molto bene il ministro degli Esteri De Michelis sarà sempre più importante non solo la competizione tra l'impresa e ma la competizione fra gli stati
E qui
Il discorso mi porta a dire che in un processo di globalizzazione economica
Che non è solo economica ma dei riflessi anche politici anche culturale
Il compito che alla classe politica è in questo momento il governo ed norme responsabilità è il compito di portare l'economia italiana in condizioni a competere in condizioni di parità
Con le altre economie e le altre industrie
Voi avete un compito di un'enorme responsabilità
Perché le cose vanno avanti emetteranno il nostro Paese sempre in un modo più evidente in condizioni di
Di diseguaglianze questo è la vostra grande sfida
è una sfida che il governo non può vincere da soli
Con tutto rispetto tutta la stima per il governo il governo credo abbia bisogno per lo meno dell'appoggio delle componenti culturali della società e anche delle parti sociali
Di queste parti sociali una
Quello che io rappresento
è perfettamente disponibile a percorrere questo cammino insieme
Io non credo che tocchi a noi dettare avere
L'intervento del senatore Rossi
Che non mi permetto di non condividere nella prima parte è stato molto stimolante nella seconda
Forse industria se ci sei batti un colpo vieni e tira fuori le sue regole
Noi possiamo collaborare con il mondo politico
Collaborare soprattutto per quanto di nostra competenza
Ma riteniamo che tale nostra responsabilità alla responsabilità di chi rappresenta collettivamente tutta la società non possa essere fatto nemmeno un paragone
Vorrei anche spero
Che il ministro Formica che ha giustamente rappresentato un'obiezione storica
Al capitalismo italiano che ha stretta base sociale
Si sia un po'ricreduto questa matti
Le pare così stretta questa base sociale quando vede ottocento persone che vengono prendono parte questi problemi vogliono collaborare vogliono essere una parte sociale attivo questa è l'impostazione di questa Confindustria
E quindi una Confindustria che vuole allargare i livelli di partecipazione e di responsabilità penso che questo siamo sulla buona strada e ne farà anche piacere
Simbolo di questa bolgia di cambiamento di questo desiderio di cambiare in meglio
Direi che lo sono senza dubbio il gruppo giovani imprenditori e non solo da oggi
Le idee che portano la voglia di cambiare immettere i problemi più scottanti siano giorno sindacale oggi quel di stato imbarcato l'intreccio perverso dell'economia della politica sono stati tanti problemi vado a memoria che messi con coraggio ogni volta
E molte volte
Cascano in un momento difficile molte volte casco in un momento difficile ma propizio perché oggi parlare di questi problemi adatto
L'occasione di un incontro di grande importanza fra noi e i ministri e io spero che qualcosa di buono l'unica e l'altro come input nella nostro cervello l'avremo
Io ho passato tanti anni della mia vita
Mi ricordo a
Desiderare
Che fossimo Stati più libere di operare reclama Pammolli essercene
Oggi si è quasi rovesciata perché il potere politico reclama Annoni di portarle io raccolgo questa spiega
La raccolgo ma solo nel senso di una collaborazione non nel senso di una sostituzione
Concludo
E rientrando proprio nei panni di presidenza della Confindustria
Con due considerazioni
La prima
è il compimento del gruppo giovane in particolare al neo presidente
Anche per la sua non solo per oggi anche per la sua attività internazionale
In questi giorni hanno avuto riunioni con industriale giapponesi canadesi
Quindi altro che Europa qui c'è una globalizzazione anche delle dei giovani imprenditori è una cosa molto positiva che li arricchirà e si arricchirà intellettualmente dico ci perché voi siete una parte di no
E per quanto riguarda noi meno giovani
Io vedo con affetto e commozione Eugenio Mazzoleni qui in prima fila
Il tuo nome legato ha un grande desiderio di rinnovamento della nostra organizzazione tutti ci guarda ho avuto la buona notizia che direi fra non molto avrà definito i lavori della commissione
Io trovo molto bella
Ed è stata anche una cosa per la verità sostenuta dal Gruppo Giovani
Che la Confindustria abbia trovato il coraggio di rianalizzare vuole realizzare lo scenario degli anni novanta e due mila in cui opera
Così come hanno fatto i nostri padri vent'anni fa con la riforma Pirelli
Il solo fatto di volere analizzare andare a fondo di questo scenario di ritrovare i nuovi compiti
Credo diversi da vent'anni fa che giustifica la nostra l'attività
è una cosa importante
E poi io credo fiducia che riusciremo anche a disegnare la Confindustria nuova
Che rappresenterà meglio
Diede del capitalismo italiano
E i servizi immensi che esso può rendere a tutta la società italiano grazie
Autorità
Presidente cari amici
L'esigenza
Di più Stato e più mercato direi che è ormai un fatto accettato un fatto ormai su cui quasi tutti non dico tutti ma quasi tutti oggi concordiamo
Ma quello che ci ha spinto a scegliere questo titolo Stato e mercato quali regole ad affrontare questo tema
E secondo lo Ina necessità
Di uno Stato diverso per un mercato più libero e questo è quello che noi speriamo emerga come volontà politica di tutte le forze sociali che abbiamo chiamato a confrontarsi con noi in questo convegno e anche coloro che non sono magari qui presenti a con le quali abbiamo già come i sindacati orgoglio apre intanto delle associazioni sindacali e l'opinione pubblica in genere abbiamo già iniziato a coinvolgere su questo tema
Uno Stato diverso per un mercato più libero
Perché
Ormai di regole
Se ne parla ne parlano tutti ormai tutti sono d'accordo
Sul fatto che c'è la necessità
Di regole
Ma il ma il problema è che le regole non si fanno si fanno tardi
Molto spesso non per anticipare i problemi ma cercare di risolvere quelli che già si stanno in emergenza via via proponendo
Ma allora perché non si fanno le regole
Ma motivo può essere
Perché non ci sono le capacità tecniche
Non ci sono le capacità intellettuali realizzarle ma questo francamente non mi sembra che sia
Il caso per lo meno lo spero ma francamente mi sembra che non lo sia
E allora ha difficoltà nel realizzare le regole
è forse perché c'è una difficoltà intrinseche al sistema
Al nostro sistema in cui viviamo
O forse perché le forze che si oppongono alla realizzazione di queste regole
Sono più forti dalla volontà di cambiamento di chi invece questa regole vuole vuole realizzare
E le forze che si oppongono sono presenti
In tutte le componenti sociali sono presenti
Nella politica nei partiti
Nel nostro mondo di imprenditori nel mondo dei sindacati
E poi chiaramente nel mondo della malavita
Le vie più è felice di un'assenza di regolamentazione di una senta di Stato nel nostro sistema
E quindi Caropepe ecco perché siamo ancora qui a parlare caro Luigi di di regole come gli altri anni
Come spesso nei nostri convegni
Abbiamo fatto
Le regole sono un tema di sottofondo perché finanche non si riuscirà aggredire il problema la sua radice realizzarle saremo purtroppo sempre obbligati
Noi giovani imprenditori innanzitutto a continuare a sottoporre questo problema reclamare con forza e vigore la necessità di affrontare una volta per tutte con possibilità di successo
Il fatto è che sta crescendo nel nostro Paese
In sofferenza verso un sistema che ormai riconosciuto iniquo
E questo è il vero punto
Diceva ieri introducendo la la relazione
A Marta assente
Diceva se il successo di una società si misura dal grado di felicità io giungo e di consenso
Di chi la compone ecco allora io penso che
Con l'insofferenza nel nostro Paese sta crescendo anche in un certo senso l'infelicità o comunque sta calando il consenso verso mantenimento di questo sistema e batte badate bene in maniera drammatica
In maniera molto più forte molto più decisa magari di quanto noi stessi ci rendiamo conto
E dico questo perché il problema secondo noi è di cambiare di diciamo di John imprenditori ma siamo preoccupati perché ci sembra che in molti molti di noi è un noi generalizzato al nostro sistema purtroppo
In molti di noi c'è quasi ormai una rassegnazione un'assuefazione
Alle distorsioni di questo sistema
E prendiamo
Il debito pubblico parliamo molto di debito pubblico e poi anche nei discorsi e abbiamo sentito ieri
Sembra quasi che tutto sommato
Ci sia un'accettazione un'abitudine a convivere con questo debito pubblico perché tutto sommato si possa farlo non pensando che non faremo altro che siccome sicuramente i nostri amici tedeschi che ho perduto sono anche presenti in sala come John imprenditori non avevano nessuna intenzione di accollarsi anche il nostro debito pubblico
Un'Europa comune questo debito pubblico ricadrà sulle spalle magari dalle nostre oppure deve essere delle generazioni successive
Quindi l'assuefazione
Una delle dei punti più pericolosi che dobbiamo cercare di di evitare
Ed ecco perché la fiducia di ieri manifestava ministro Ruggiero sulle capacità e sulle possibilità del nostro Paese
Che diceva ieri ministro ha sempre scelto bene quando doveva scegliere
Francamente questa fiducia secondo me secondo noi
In questo momento
Bisogna stare molto attenti a sottolinearla
Bisogna stare molto attenti che non implichi una rassegnazione che non implichi una una sottostimate una sottostima del reale dei problemi
Infatti
Ieri diceva il presidente dell'IVA Lupoi oggi anche ministro Pomicino hanno ripreso questo concetto dicendo ma tutto sommato l'Italia è la quinta potenza del mondo
A una tra i più alta intensità di impresa lo dettò io stesso nella relazione
Ha raggiunto dei livelli di sviluppo badiamo bene notevoli notevoli rispetto a
I livelli di sviluppo
Immaginabili anche magari nel dopoguerra
E anche confrontati rispetto agli altri Paesi
Ma questo non significa che ci sia un mercato questo non significa che ci sia perlomeno un mercato che noi che è quel che sia quello che noi ospitiamo che sia quello che noi vogliamo
Cioè un mercato e sia il motore dello sviluppo attraverso una corretta allocazione delle risorse un mercato che garantisca trasparenza ed equità per tutti i soggetti
Ne abbiamo un mercato in pratica dove queste garanzie non ci sono
In molti casi e in molti casi non sono sufficienti
Perché questo mercato badiamo bene che già e ancora una grandissima presenza di sommerso
Sicché genera genera sviluppo ma non è certo un mercato che ne vogliamo questo questo tipo di mercato
è un mercato dove troppo spesso i soggetti che vi operano
Non hanno tutela nei confronti dei soggetti che fanno della scelta assistenzialistica della scelta
Spesso di corruzione della logica spesso del ricatto una logica nella loro operatività sul mercato non c'è spesso abbastanza tutela perché in questa logica rifiuta
Perché il mercato non è regolamentato in maniera da tutelare
Non abbiamo un mercato che tutela dalle posizioni dominanti uno dei pochissimi Harkati in Europa sempre i tanti celato a dimostrazione in Europa gli di poter fare un andare nel senso di evitare abusi posizioni dominanti da noi
Mercato è privo di una tutela vip in tal senso
E quindi questo mercato eppure c'è ma abbiamo detto distorto è vero che ci ha portato
Ad assumere un posto di tutto rilievo nelle democrazie occidentali dei paesi sviluppati ma è anche vero che ha generato e sta generando
E la nostra società lacerazioni insoddisfazione e ormai impossibilità di accettare queste regole del gioco non è solo un mercato un tipo di mercato ma è un tipo di rapporti in senso più ampio tra stato e mercato la politica ed economia e va cambiato perché le lacerazioni poi sono difficile da ricucire quando diventano troppo ampio
Abbiamo sottolineato noi giovani imprenditori che lei distorsioni principali di questo mercato sono dovute a tre fattori
Troppa protezione di soggetti e categorie
E aree particolari protezioni che invece nascondono posizioni
Di garantismo rendite di posizione
Abbiamo sottolineato un'altra imperfezione la presenza di monopoli pubblici e vi sottolineo pubblici e privati perché magari qualcuno poteva aver pensato che noi ci liberissimo solo esclusivamente alla presenza di monopoli pubblici
Ci sono monopoli pubblici e privati che vanno ugualmente combattuti
Terzo punto
In del nostro mercato abbiamo una grande presenza del pubblico
Che di per sé ripeto quello l'abbiamo già sottolineato non è negativa di per sé ma nel momento in cui si esplichi in un regime di concorrenza con le altre componenti al mercato e non in un regime in cui
Il pubblico molto spesso alle spalle dei vantaggi competitivi e distorcono qua questa comportano questa concorrenza
Esempio fondi di dotazione
E quindi per ricollegarmi a dibattito di ieri noi John imprenditori non siamo contro il pubblico
Di per sé anzi noi siamo per un pubblico ma che sia efficiente e riportato nella sua logica di mercato
E che si confronti con la logica di mercato
Che rispetti le regole di mercato altrimenti un pubblico che non accetta che lancia di queste condizioni non lo vogliamo non serve alla nostra alla nostra economia
Soprattutto le vogliamo un pubblico
In cui c'è sino le ingerenze e gli interventi discrezionali del mondo politico anzi partitico che troppo spesso sono ancora presenti
Purtroppo in Italia invece un'evoluzione in tal senso non si sta venendo non sta non sta avvenendo
E qui vorrei chiarire un equivoco sulle che forse può essere nato sulle privatizzazioni
Il punto è il punto de precarizzazioni
è che
Devono essere fatte quando occorre
E mi sembra che ci sia più o meno in tutti una accordo sul fatto che devono essere fatte
C'è però un manifesto timore sulle possibilità anche tecniche
Di attuarlo di attuare così periodizzazione garantendo trasparenza ed equità be'allora discutiamo
Su le regole che possono garantire che la privatizzazione venga fatta in maniera corretta ne abbiamo già detto che privatizzare sento mercato azionario ampio qui sono d'accordissimo con il
Senatore Rossi
E sicuramente molto difficile se non se non se non avessimo invece al contrario un ampio mercato azionario una borsa che funzioni trasparente sui mercati finanziari e lo sosteniamo e lo abbiamo in tutti i nostri in tutti i nostri discorsi tutti nostri convegni
Sottolineato una carenza del nostro mercato borsistico e finanziario che sicuramente non fa che penalizzare più popolari pluralismo dei soggetti sul mercato
E anzi abbiamo detto che privatizzare per noi va bene purché sia garantito
E privatizzare non significa appunto un passaggio da una mano all'altra ma privatizzare significa realmente aumentare i soggetti sul mercato stabiliamo le regole però stiamo attenti che il fatto di dire che è difficile fare queste regole non diventi poi un modo per togliersi dalla responsabilità invece di fare di attuare questi progetti perché questo noi non l'accettiamo
Ma noi abbiamo voluto anche
Chiarire che io a risolvere i problemi sul nostro mercato ridare di trasparenza ridare una sua maggiore funzionalità non deve non deve essere un discorso limitato alla alla nostra alla nostro sistema la nostra azione ma deve vederci impegnati in un discorso euro almeno europeo
Ed è per quello che abbiamo voluto
Invitare Sir Leon Brittan
Ed è per quello che lo ringraziamo per le cose che ha detto perché ci fa ancora più capire come
Gli imprenditori ormai non possono più ragionare una logica di mercati tardi mercato nazionale ma internazionale che non è neanche un po'europeo ma ormai è un mercato mondiale e allora il nostro impegno
Nel volere un mercato anche a livello europeo che funzioni che sia trasparente che garantisca le stesse condizioni che noi auspichiamo per il nostro mercato
è un impegno
Essenziale che ci deve vedere impegnate allo stesso modo
Ma un Europa
E non sia politicamente unita e una delle istituzioni forti per garantire la trasparenza del mercato
Per garantire su sviluppo la sua efficienza e non opache rate rosse difficoltà
Ecco perché abbiamo rilanciato e sosteniamo composta nel necessità
Di una unità politica europea di una ripresa ed un'accelerazione del processo non solo di unione monetaria e di finanziaria ma anche di unione politica
A dare una maggior forza le nostre istituzioni
Ida enzimi del prossimo decennio
Riuscire accusa a organizzare a cooperare a livello internazionale per riuscire a superare i problemi della globalizzazione economica
E vorrei infine
Giungere a sottolineare
Una un ultimo concetto che il professore siete professor Sen ha riportato ieri nella sua relazione
Diceva il mercato non è buona in sé ma solo in quanto genera buoni risultati e la democrazia è un valore in sette perse noi ci siamo sempre battuti come John imprenditori
Per un capitalismo democratico il che significa per una formale
Di organizzazione dell'economia e nello stesso tempo permetta di che siano garantiti equità sociale e sviluppo
Nel rispetto quindi dalla per democrazia questo per noi significa capitalismo democratico e noi crediamo che sia realizzabile e che sia possibile
Quindi quando senatore Rossi dice che più mercato da meno Stato e più mercato del da democrazia politica
E che la libertà libertà di mercato dire che libertà di mercato sia connesso con democrazia politica sia un luogo comune noi questo non possiamo
Che essere in in disaccordo
Noi riteniamo
Che per gara perché il mercato sia la via attraverso cui passa la democrazia
Noi crediamo che il solo un mercato trasparente
Quello che noi ospitiamo può garantire una miglior democrazia e viceversa perché un sistema veramente democratico non può che avere un mercato trasparente
E efficiente come noi abbiamo cercato di
Sottolineare imputa la nostra relazione
Ecco ma forse il problema delle regole il problema della difficoltà ad intervenire su questi meccanismi forse un problema ancora più a monte c'è un problema reale di governabilità è un problema delle nostre istituzioni è un problema della possibilità per le nostre istituzioni di operare per cambiare
Ecco perché noi pensiamo
E non possiamo fare a meno di una riforma istituzionale che sia solo l'inizio
Di una diversità di rapporto tra elettore letto tra cittadino e Governo per riposarvi dare la possibilità a tutti noi come cittadini come imprenditori
Di intervenire di più sulle scelte
Sui cambiamenti e quindi anche sulla possibilità di applica di creare gli applicare delle regole a nostro stesso mondo di quanto oggi non sia possibile
Ecco noi abbiamo in pratica
Cercato
Di chiarire
Quali possono i quali debbano essere le regole che noi auspichiamo
Ci batteremo sempre come giovani imprenditori affinché questa battaglia Contini
Siamo sicuri auspichiamo che anche una Confindustria rinnovata Possa
Sempre di più esserci vicino in questa in questa battaglia siamo sicuri che
Fra qualche mese avremo indicazioni positive proprio per riuscire a fare meglio il nostro dovere
Non appunto di regolatori che non ci compete perché questo compete alla politica ma di propositori di soluzioni e poi dovranno essere sottoposte
A suffragio universale su proposta la verifica della degli elettori e decise comunque la politica e dal governo perché noi non vogliamo invadere campi e non sono però sono nostre
Ecco e qui concludo io vorrei sperare che nei prossimi nel prossimo incontro stavo dicendo prossimi ma Gray prossimo proprio per far vedere che la nostra speranza
Implica una urgenza di dare questa soluzione e nel prossimo incontro di Capri non parliamo più di qualche regoli fa di quale regole fare
Ma possiamo parlare delle regole già attuate già realizzata e quindi passare un argomento successivo grazie a tutti per essere intervenuti al nostro