Seminario Nazionale Area Comunisti Democratici

Allora facciamo introduciamo
Dunque investe sono
Onorevole
Tomasi
Bisognerà vedere abbiamo
Cialtroni
Messaggio
Lei
Grazie
Grazie
Allora
Compagni
Cioè non c'è si sente
Non le pare Cafu
Sì appunto volevo comunicare
Pietro e Paolo
Comincio dalle cose più pratiche anzitutto non si può fumare guardate quest'aula è un'Aula nella quale se si fuma dopo dieci minuti è impossibile
Vedere quindi per favore si va fuori a fumare
Oltre che in base io devo far rispettare lo statuto
Dunque ci accingiamo a iniziare i lavori abbiamo aspettato aspettiamo ancora alcuni minuti perché c'è la strada molto intasata come avete visto molti compagni stanno arrivando
Intanto daremo alcune comunicazioni
Sì
Prego compagno in grado di venire qui alla Presidenza insieme con così come aveva fatto la strada insieme io almeno
Non
Giorgio Mele
Allora
Appunto io verso
Allora per favore prendete posto
Qui abbiamo
Vedo la sala molto affollata e abbiamo invece abbondanti tavoli disponibili vedo la la compagna nespolo qui con noi
Fulvio non c'è il bando sul piano non Franca
Corriere follia
Con noi dunque intanto che
Prendiamo posto anche compagni invitati alla presidenza vengono io do alcune comunicazioni
Innanzitutto ringrazio compagni che sono venuti a questo nostro seminario più numerosi degli
Di quanto avessimo previsto
Data la natura del seminario non è che puntavamo come dimostra la sala che abbiamo scelto su assemblee di massa
E ringrazio i compagni
Delle altre aree del partito che sono qui presenti numerosi numerosi
Dirigenti membri del coordinamento politico del partito delle altre aree e sono qui con noi li ringrazio vivamente
Per la loro partecipazione ai nostri lavori
Il compagno Achille Occhetto
Sarà presente nel corso della giornata tra due impegni di lavoro lavoro politico ovviamente
Molto rilevanti
Che a quest'oggi
Uno a Roma e uno a Fiuggi però ha voluto inviare al compagno otto Aldo Tortorella
Una
Ampia lettera nella quale daremo poi lettura
Perché è una lettera anche di merito sono non solo di saluto
Ancora voglio dare una comunicazione
Che riguarda uno degli impegni politici che abbiamo assunto come Area e che vediamo sempre più largamente condiviso
Nel partito anche da altri settori del partito cioè l'impegno di sostenere la campagna del referendum
Sulla legge sulla droga
Questa campagna è difficile perché a differenza delle della raccolta delle firme per i sei referente un militare
Del comitato Segni tre del Comitato Giannini
Come sapete per questo referendum non vi sono altre forze politiche
Che siano schierate a impegnate a raccogliere le firme
A parte i promotori il gruppo del Corea parte appunto l'adesione che noi abbiamo dato tanto più è necessario perciò una mobilitazione non solo per aderire resto l'adesione ampia spesso compagno segretario come sapete ha affermato questo
Referendum
Anche se il coordinamento politico
A mio giudizio non non opportunamente sembrò prendere quasi le distanze
Dalla referendum spesso e dell'impegno deve essere forte per questo è stato preparato a cura dei compagni che particolarmente seguono questo tema
Un materiale se di documentazione
E le schede per la raccolta delle firme
Compagni possono ritirarlo il tutto rivolgendosi al compagno Brancato
E questo è particolare alla la segreteria insomma della nostro seminario
E raccomando di farlo perché si tratta di al più presto di organizzare nelle varie città
Anche da questo la raccolta delle firme a sostegno di questo referendum altrimenti l'obiettivo delle cinquecento mila firme praticamente entro Natale
è molto difficilmente raggiungibile
Ci sono diversi compagni che hanno pregato di
Dice specificare la la loro impossibilità di essere presenti oggi
Ne dà notizia dopo perché non ho qui l'elenco completo in questo momento o solo di una lettera del compagno Giulio Carlo Argan che anche il ministro
Nel governo ombra come sapete
E che
Si dice che non potendo essere con noi però partecipa dei problemi che discutiamo e soprattutto concorda folle come sempre ha concordato con le nostre posizioni e ci augura buon lavoro
Subito dopo dovremo organizzare l'andamento dei nostri lavori come sapete seminario si apre con la relazione di Aldo Tortorella
In vista del seminario hanno lavorato quattro gruppi di lavoro che hanno però portato a più di quattro comunicazioni perché poi per difficoltà pratiche e compagni anche di diverse parti del Paese non è stato possibile
Portare a termine un lavoro unitario se c'è stata anche una distinzione di temi ci sono mi pare sei comunicazione ora non daremo certamente la lettura di sei comunicazioni subito dopo la relazione io propongo prima di tutto si come queste
Questi testi sono testi in parte già pronti per la distribuzione in parte verranno comunque distribuiti integralmente
Credo che sia più opportuno che i compagni siamo riassumano i punti essenziali dei temi affrontati e che ci sia una distribuzione anche di queste di queste i del della sintesi diciamo di queste comunicazioni nel corso del dibattito per gli interventi io propongo ma dopo decideremo inconsueti dieci minuti
Allora mi pare fatte queste premesse dò la parola ad Aldo Tortorella per la relazione
Lo scopo di questo incontro e quello di cercare di fornire
Un contributo intorno ai quesiti che si pongono al partito alla cui formazione costruzione abbiamo deciso di partecipare e che si pongono alla sinistra nel suo insieme tutto il mondo è cambiato e sta cambiando rapidamente
La terza guerra mondiale detta Guerra fredda ma combattuta anche con le armi su tanti fronti periferici si è conclusa con il crollo interno di uno dei contendenti i cui Stato sta scomparendo come entità unitaria
Non avverrà senza dolori la unificazione del primo mondo sotto il segno di una medesima formazione economico-sociale ma questa è la fase storica che viviamo e che bisogna guardare senza illusioni e senza paura
Anche in Italia ci si avvia una resa dei conti economica e politica se non si pensa dentro la nuova realtà e con categorie mentali capaci di interpretarla non si va da nessuna parte
Quello che alcuni di noi temevano non era come si dice il nuovo pensiero o il nuovo inizio
Ma piuttosto l'uso di parametri antichi maturati da esperienze anche se superate che sarebbero stati inadeguati a pensare la realtà
In effetti siamo in una situazione tanto nuova e complicata che Aldo ha persino la formulazione del tema e del suo soggetto e cioè appunto la sinistra e i suoi problemi
Poiché viviamo come si sa in un momento più fatale che magico da pochi mesi e costituito il Partito Democratico della Sinistra e già ci si chiede anche da parte di qualche suo dirigente se la nozione di sinistra non sia essa stessa da superare se non si debba andare oltre la sinistra dopo essere andati oltre il comunismo e oltre il socialismo
Affrontando un tale nuovo andare oltre per quello che vieti serio e dunque sfuggendo ad ogni tentazione scherzosa mi parrebbe giusto sottolineare che non vi è da stupirsi se le domande si sono fatte così radicali
E che anzi vi sarebbe da stupirsi del contrario
Infatti con grande onestà attendo il recente convegno della sinistra socialista
Giorgio Ruffolo notava che non era un paradosso il fatto che il rivale vittorioso del movimento comunista e cioè il socialismo democratico sembra essere esso stesso scosso dalla rovina del proprio avversario
La comune origine dell'uno e dell'altro basta gli diceva spiegare un tale esito apparentemente contraddittorio
Paradossale di a Pavia piuttosto il fatto che egli ha definito innegabile e cito crollato il Polo comunista vieni alla scoperta o l'indebolimento della forza propulsiva
Del socialismo democratico mi sembra vedo che questo indebolimento si possa spiegare con quello che Ruffolo chiama ha chiamato unità tra pigmento politico ed etico
E cioè lo stemperarsi in eccessi burocratici e fiscalisti ICI del contenuto sociale del compromesso con il capitalismo
L'affievolirsi dei valori di una operosa solidarietà sociale e di un attivo internazionalismo
Ho l'impressione che bisognerà esaminare più a fondo il perché di quella per rapimento
Certo però c'è da aggiungere che la forza della socialdemocrazia veniva anche per contrasto e cioè per il diffuso bisogno di una opposizione al modello sul al modello sovietico che non avesse un segno dei azionario e che non smarrisce dei ragioni della solidarietà sicché la rovina dell'uno coinvolge la funzione dell'altro
C'è un certo parallelismo con quel che avveniva con il vecchio PC che rischia purtroppo di oca vidi a cadere ora al PDS
Come bene si sa molti degli atti del padre del leader del nostro vecchio partito apparivano particolarmente significativi
Perché pur provenendo per il nostro partito dal mondo della Terza Internazionale e rimanendo per lungo tempo legato alla Unione Sovietica quegli atti venivano contraddicendo le fondamenta del modello sovietico
E del Partito comunista sovietico dapprima solo nella pratica e poi in modo più argomentato compiuto successivamente un certo credito fu aperto da varie spesso opposte parti verso l'idea della formazione di quello che si sarebbe chiamato il Partito democratico della sinistra
Perché sono a Sheva sua volta per contrasto con il vecchio PC visto da molti più o meno in buona fede come l'aveva a causa del blocco del sistema politico
Ma oggi non ci si può più definire per contrasto perché non si muove e quello che non si è oggi inevitabilmente torna la richiesta di una identità o anche solo di una chiara funzione per il Partito Democratico della Sinistra e per la sinistra più in generale siamo in Italia a sette od otto partiti più o meno di sinistra ma sarebbe arduo dire che i non specialisti della politica percepiscano l'esistenza di una sinistra come qualcosa che possa essere catalogato sotto una voce comune
E sono meno ancora le persone comuni che magari sapendo che di una city sì che la sinistra si può parlare da riconoscano come alternativa
Entro la sinistra è difficile dire che il nuovo partito il PDS sia ancora riuscito ad apparire come cosa nuova e originale non compromesso con un sistema politico che esso stesso condanna aspramente
Vi è una difficoltà grave del partito nonostante i buoni risultati delle feste e da questa situazione e bisogna ripartire
Non si tratta di riaprire il dibattito che si è trascinato per gli ultimi due congressi del PC
Quella vicenda e chiusa ed è troppo presto per una valutazione equanime degli errori e dei meriti di ciascuno anche se io non dubito che errori ci sono stati da tutte le parti
A me sembra che anche una inutile di apertura di una discussione chiusa la continua affermazione della validità della scelta come lavacro del passato
Oramai la prova della validità del nuovo partito e la costruzione della sua identità sono affidati a quello che esso saprà fare non credo neppure che sia di grande utilità sottolineare dinnanzi al compiuto crollo del sistema sovietico
E ad ogni nuova esibizione delle sue rovine materiali e morali che è stato un bene cancellare l'appellativo comunista
Perché questa argomentazione tende a ribadire un tratto di identità
Tra Comunisti Italiani e sovietici che non appartiene alla verità storica che se fosse vera delegittima ed ebbe totalmente nuovo partito e che infatti è stata giustamente respinta nell'atto fondativo stesso della nuova formazione politica
Nessuno ci fa sconti per quel passato d'altronde era evidente che in ogni modo saremmo stati chiamati a risponderne se non si fosse voluto fare del nuovo partito un figlio di nessuno
E se si fosse voluto raccogliere l'eredità della grande forza che il vecchio partito aveva accumulato
L'uso dolosamente strumentale della storia non gioverà mai a chi lo compie
Volete fare dei pc poiché di quest'oggi si tratta una succursale di Mosca è una deformazione miserabile di una vicenda grande e tragica
Il legame di ferro contratto con l'Unione Sovietica dalla generazione dei fondatori del PC e da quella dell'antifascismo fu il riflesso di anni terribili di una quella spaventosa e della sua continuazione in nuove forme
Ma se il contributo di quelle generazioni si fosse limitato a questo il PC sarebbe stato ben presto spazzato via come altri partiti della Terza Internazionale e non avrebbe mai potuto essere come fu protagoniste essenziale pur nello scontro aspro della guerra fredda della rinascita democratica dell'Italia
La specificità impressa da Togliatti ai comunisti italiani nonostante quel legame è stata fino in fondo quella di un partito democratico e nazionale
Comunque davanti alla vita e alle prove trascorse dalle donne e dagli uomini e degli stupri e dagli uomini di quella generazione di dirigenti bisogna gesto certo certo fermarsi ha pensato ma permettetemi di dirlo togliendosi prima il cappello
è vero che nei guai quel Paese che ha bisogno di eroi ma e ancor peggio se avendone bisogno non li trovasse come il solo in Italia innanzitutto tra i comunisti
Il fatto poi che molta parte delle generazioni di Comunisti italiani della Resistenza e degli anni più duri del dopoguerra
Trentenni o ventenni di allora abbiano scelto nel mille novecentocinquantasei
Per quanto forte potesse essere la consapevolezza critica di non compete con il proprio partito e con la realtà popolare che esso esprimeva deve essere esaminato dentro il contesto storico e per l'opera che da allora in poi fu compiuta per i lavoratori e per il Paese
Compresa quella di portare il maggiore partito di opposizione alla piena autonomia e per la prima volta dopo un temperamento ad dopo un trentennio ad una piena dignità di forza di governo
Per questo mi è parso giusto che il segretario del nuovo Partito democratico della sinistra
Uno dei ventenni di trentacinque anni fa abbia reagito con chiarezza consona in situazione indegna indifesa della memoria di Berlinguer verso il quale io penso noi tutti manteniamo un grande debito di riconoscenza
E concordo con la richiesta di farla finita da parte di autorità della ex-Unione Sovietica con il metodo delle notizie date magari ai fini di lotta politica interna in modo monco impreciso vagamente allusivo e poi smentito
Poi smentite
E giusto chiedere come ha chiesto Occhetto una informazione puntuale e documentata così sapremo anche noi
Io non mi trincee no dietro il fatto che mai in nessun organismo dirigente da quando fui eletto a parteciparvi dopo la scomparsa di Togliatti si discusse di aiuti esterni
Ma voglio sopra Poggio soprattutto dire che non c'era un clima di dubbio o di diffidenza tra noi immersi come eravamo in una lotta assai dura
Spesso una lotta di sopravvivenza per il partito pienamente isolati dopo il passaggio del Partito socialista al centrosinistra
Eravamo ben sicuri di vivere nel partito della difesa della Costituzione e dei lavoratori
Con la rottura sulla invasione della Cecoslovacchia nel sessantotto e con il rifiuto della firma al documento dei partiti comunisti l'anno successivo iniziò quella sorda lotta tra il PC EP CUS che terminò nello strappo che culminò nello strappo vorrei aggiungere del tutto se pienamente che non mi sento e credo nessuno dei comunisti di quella generazione si senta di ricevere elezione di patriottismo da nessuno e meno che mai da chi vuol cogliere l'occasione per giustificare Gladio
Le deviazioni dei servizi ogni altro misfatto impunito
Io penso che sarà utile l'apertura dell'archivio del KGB ammesso che non si tratti soltanto di dare la caccia a Gorbaciov
Ma se è vera l'ansia di fare la storia occorre ormai son citare anche i vincitori ad aprire i loro archivi per sapere come stanno le cose a partire da quello della CIA e oggi ho visto anche quello dei gesuiti del Vaticano
In ogni modo e cosa disgustosa una campagna volta a far dimenticare quello che sia stato il vecchio PC eccome veramente abbia vissuto Macaluso ha giustamente scritto
Con impegno e sacrificio volontario di centinaia di migliaia di militanti e anche con le paghe miserevoli di tutti i suoi funzionari ovunque collocati nessun partito italiano può dire altrettanto
Non si tratta come è ovvio di tessere agiografia o di coltivate memorie
Non è certamente questo il compito dell'aria che qui si riunisce anche se è doveroso per tutti contribuire a non smarrire la memoria storica
E il compito che assegniamo noi stessi non è neppure quello di una discussione permanente sul comunismo
Anche se dovrebbe non solo hanno voglia apparire importante evitare una rimozione a critica da cui non può venire niente di buono e anzi soltanto un ulteriore contributo ad una cultura e a una ideologia di destra
In una notte in cui tutti i comunisti e socialisti mi tutti i comunismi e socialismo i pensati e tentati
Siano dichiarati e uguali a quello sovietico e il comunismo si è fatto uguale al fascismo non ne viene un danno al comunismo ma un minimo di affermazione consapevole
In una tale notte tra l'altro anche ai molti militanti e dirigenti del PDS che vengano dall'esperienza del vecchio partito
Toccherà di continuare a passare per gli ultimi della classe approdati con l'ultimo possibile esame ad una stentata sufficienza in materia di democrazia e di mercato
Ma questa è una turpe falsificazione della realtà quali che siano le critiche che si vogliono poi fare ai comunisti italiani
Il mio parere personale e che il caso italiano per molti motivi culturali e politici
Aveva in sé le premesse non certamente tutte sviluppate per una particolare concezione del punto di vista comunisti come come strumento di un processo democratico
Una concezione voglio dire in cui quella idea fosse intesa come a me sembra essere quale parte estrema del pensiero laico e cioè come stimolo critico permanente per un'analisi sociale senza limiti dogmatici
Impegnata a vedere ciò che si manifesta all'interno dei rapporti di produzioni capitalistici
Di cui pure si riconosce Ascione li aveva riconosciuti Marx da sconvolgente efficacia e Potenza
Guardare criticamente ai rapporti di produzione capitalistici e scoprirne le contraddizioni Manenti secondo una tale visione non significa per ciò stesso immaginarsi un modello da imporre alla società
Ma sentirsi continuamente spronati ad un'opera non è mai conclusa
Di inveramento del principio democratico e cioè di superamento delle condizioni che impediscono una libera autodeterminazione della collettività e dei singoli
Mi sembrava e continua a sembrarmi che la storia del piccino
Certamente unica al mondo come sempre più evidente
Per la sua parte migliore non si identificasse solo come alcuni compagni hanno scritto nel pieno riconoscimento che non ci può essere alcuna forma socialisti Ca'se non vi è pienezza dei diritti democratici
Ma anche nella affermazione reciproca
E cioè
E bisogna continuare a mantenere viva la ricerca perché siano superati quei vincoli che nelle formazioni economico sociali capitalistiche fanno ostacolo alla pienezza dei diritti democratici e all'avanzamento della eguaglianza e della giustizia
Io non penso però che una tale concezione della idea comunisti Ca'Possa e tanto meno debba necessariamente generale un partito politico
Nel momento in cui la maggioranza del vecchio partito
Ha voluto concludere l'esperienza della formazione politica che in modo storicamente concreto aveva generato un altro punto di vista comunista o la sua possibilità questo nome non dice più la stessa cosa di prima
La idealità legalità comunisti che conclusa la storia del PC
Anche in Italia torno ad essere come accadute nel mondo la possibile matrice non di una ma di molte diverse e persino opposte tendenze politiche
Le quali debbono definirsi attraverso la loro attività e le loro opere
Voglio dire
Che proprio perché mi sono sentito comunista italiano
E dunque impegnato per la democrazia proprio in quanto tale so di aver dovuto rompere nel passato nel mondo in Italia con altri che pure recavano di medesimo nome comunista
Puramente e semplicemente perché arrivano concezioni assolutamente opposte alle mie e a quelle di altri compagni naturalmente
Noi che siamo qui riuniti abbiamo ritenuto che fosse giusto l'impegno preso durante l'ultimo congresso il PC
Non determinare nuove fratture nella sinistra non rinchiudere in una formazione separata quella che noi riteniamo essere stata la cultura dei Comunisti italiani qui vorremmo continuare a fare riferimento vogliamo è sperimentale e la nostra capacità in gara con altri di contribuire a costruire nuove categorie mentali
Nuova pratica politica nuova proposta e di costruire non perde di studi un nome quello con il quale abbiamo indicato questa via nate con lo sforzo di analisi della realtà
Ci è stata appiccicata addosso una etichetta conservatrice forse anche per qualche nostra responsabilità che contraddice la biografia di diversi tra noi a partire dal compagno Ingrao
I fatti trovano dove purtroppo stia una tendenza immobili Istica
Noi temevamo quello che sta avvenendo
E cioè che il desiderio di redenzione attraverso la distruzione dell'immaginario collettivo nome appunto dei Comunisti italiani avrebbe nascosto
Ho reso più difficile attuazione deve esigenza che era ed è assolutamente vera del rifacimento profondo di un pensiero e di una politica
Non credo di essere partigiano se dico che vedo in giro troppo vecchio partito con qualche rilevante pezzo in meno e poco nuovo pensiero nuovo inizio
Il partito democratico della sinistra si è comportato giustamente e nobilmente tutto unito di fronte al golpe potentato golpe sovietico così come aveva trovato una unità su una posizione avanzata di fronte alla guerra del workshop
Ma se questo è sommamente positivo questo non può bastare a definire una nuova identità
Noi sappiamo benissimo
Urgono per definire il ruolo di una forza politica le scadenze impellenti dei quali chiedono lo sappiamo altrettanto bene precisione propositiva cioè anche tecnicità alta e consapevole
Non vi può essere una sinistra seria come abbiamo imparato anche dal vecchio Pci che non dia risposta risposta potenzialmente di governo ai problemi reali del Paese
Non ci si può scrollare di dosso l'eredità pesanti dei fallimenti al tre luglio cioè oggi
La situazione preoccupante del sistema produttivo il debito pubblico fuori controllo la crisi di legalità democratica impiegati mafioso i guasti profondi nel funzionamento dello Stato e tutti gli altri mali del Paese
Non si può soltanto levare l'accusa verso gli altri
Sottolineerei però l'avverbio soltanto vale a dire che è una sinistra che è stato posizione non si può limitati alla critica ma un'opposizione responsabile
Deve sapere che non è un suo diritto ma un suo preciso dovere che comporta una soluzione severa di responsabilità la critica e se necessario l'accusa e si sforzi di essere la più esatta possibile e chiede un'analisi attenta della realtà
Ma sia la proposta sia denuncia chiedono a loro volta categoria analitiche serie più penetranti di quelle del passato
Non è crollata io credo la teoria critica dell'alienazione del lavoro ma perfettamente all'opposto e crollata la sua versione dogmatica che ne do Vescia totalmente il segno trasformandola in strumento di oppressione
Nella loro fuga precipitosa dal comunismo anche molti eminenti studiosi insieme con la zavorra gettano via ogni cosa comprese le ragioni non rinunciabili di una sinistra di ispirazione socialista
Vorrei dire a scanso di equivoci qualcosa che sta ancor più nel profondo di quanto usino dire per non parlare per non parlate male di se stessi anche molti fuggitivi
Il fallimento del soggettivismo assoluto e cioè di una idea che pensa di possedere il Progetto di una società perfetta porta via con sé deve portar via con sé tutto il pensiero organi cistico e tutta una filosofia della storia
è fallita la idea in cui moltissimi e anche Gramsci credettero di una rivoluzione che contraddice se il capitale quello di Marx e ne saltasse il principio evolutivo
Ma Gramsci e anche colui che si è tormentato per rigettare la idea di una meccanica corrispondenza tra struttura e sovrastruttura che saltasse il momento della consapevolezza e della coscienza
Colui che ha lottato contro una critica dei valori che annullasse ogni valore
Che si è battuto per ripristinare il bisogno di una di coniazione analitica della realtà all'opposto di ogni ideologismo
Constatare i motivi che sono profondi della vittoria del modo di produzione capitalistico sia pure modificato non vuol dire imporre a se stessi da ignoranza delle contraddizione antiche e nuove
E riconosce vere contraddizioni vuol dire anche leggere bene i limiti posti i valori di eguaglianza di deporre e di libertà fondativi della democrazia
Tutto ciò non fa parte dell'ideologismo o del dottrina lirismo ma è quel fondamento critico che determina la utilità di una sinistra di ispirazione socialisti Carlo un democratico che voglia essere incontentabile come ha detto il nostro segretario
Deve porsi e credo debba formulare con qualche esattezza questa incontentabili tale stabilito il valore universale della democrazia riconosciuta la funzione del mercato non può non essere posto il problema della differenza
Che vi NI Poteri tra i soggetti sociali concreti
Una sinistra di ispirazione socialista e necessaria perché essa può porsi un tema che altri non sono interessati apporre io lo formulerei così
Il tema di come sia possibile evitare della funzione tecnica del capitale Fisast si trasformi come si trasforma in funzione di dominio
è vero che su questo punto vi furono delle ambiguità che a me sembrano da togliere di mezzo
Non si può di conoscenza del mercato come da sempre hanno fatto i comunisti italiani passare demagogicamente sotto silenzio le funzioni tecniche che riguardano l'accumulazione e Suso
Ma riconosciuta questa funzione non si può rassegnarsi ad ogni conseguenza ignorando o tacendo il fatto che questa funzione tende a trapassare in un suolo del tutto diverso e persino a posto
Quello cioè di determinare le convenienze fuori da ogni logica democratica e dentro cioè una logica di dominio
La riflessione critica sui limiti del vecchio partito e sui motivi delle sue sconfitte non si può fare dunque ripetendo come nuovo ciò che era stato già scoperto da tempo ma vedendoli ambiguità
O la insufficienza di una elaborazione che affondava le sue radici in un'altra società
I piccini fu un partito senza dirlo profondamente interclassista
Mai da discutere non dà idea che un blocco sociale vada costruito ma se quel blocco sociale cui si alludeva poteva bastare
Ricordo solo che arrivammo con immensa fatica solo all'inizio degli anni ottanta a fargli accettare secondo gergo di allora
Come forza motrice della trasformazione al pari della classe operaia le forze dette degli intellettuali in quanto Massa
Non è vero che fossimo rimasti alla contemplazione detto accentato e dell'operaio della catena
Ma il vero almeno così mi pare quello che constata Cazzaniga nella sua bella comunicazione dei compagni
E cioè che avevamo perduto il contatto con il lavoro salariato complessivo con i settori di avanguardia con le forze promotrici della innovazione
Particolarmente difficile
Appare la ripresa indovinano
Particolarmente difficile apparve la difesa nella sinistra europea
Di una iniziativa internazionale che abbia qualche visibile tratto di distinzione da quella delle forze moderate e conservatrici il mutamento è stato tanto rapido
Che la situazione internazionale sembra vissuta come una condizione determinante
E non ha fatto determinabile
Appare difficile persino una riflessione anche ottima che una proposta
Certamente
La vittoria dell'Occidente così schiacciante il crollo dell'antagonista così totale da apparire una sorta di evento naturale una specie di mutamento dell'età geologica
Ma bisogna invece sottolineare che si tratta di una vittoria lungamente voluta per cui è stato pagato un prezzo altissimo
Un prezzo che qualcuno in Occidente dovrà pur rimborsare
Certo il crollo il risultato di un disastro intellettuale ed economico e politico che maturava da gran tempo
Noi Comunisti italiani non manca modi avvertirlo
Non c'è bisogno di speciali testimonianze poiché bastano i testi a sottolineare che la definitiva rottura nasceva in Berlinguer dal convincimento che quella società ed è arrivata alla sua conclusione
Ciononostante credo che sia stato giusto che il Pci insieme ad altre forze della sinistra europea
Abbia cercato di sorreggere il tentativo di Gorbaciov
Puntando sulla riforma vita e cioè sulla idea di una uscita da sinistra da un sistema fallito
Oggi tutta la sinistra paga il fatto
Che si è trattato di un sostegno però più di parole che di fatti
Non molto diversamente da quello che avveniva a livello dei governi sono passati gli anni e quanto più Gorbaciov doverosamente veniva prendo alla trasparenza alla democraticità alla autodeterminazione dei popoli
Fuori e dentro l'Unione tanto più si rispondeva alle difficoltà della transizione con molte buone parole riconoscimenti ma con scarso un urlo impegno pratico
Il penultimo episodio fu il vertice dei sette di Londra nell'estate con una bella cogenza ma nessun affidamento concreto
L'ultimo e non diverso è accaduto per quel che è dato di sapere allora piccolo vertice timbrati
Prima però la guerra del Golfo aveva fornito un colpo quasi definitivo
Con essa gli Stati Uniti affermavano la loro qualità di unica superpotenza militare mondiale
Parlando chiaro un tempo a tedeschi giapponesi europei e umiliando conta ciò lasciato solo nel suo tentativo estremo
La idea della riforma vita dunque si è dimostrata perdente ma è anche vero che la riforma è stata fatta fallire
Le incognite ora sono così grandi degli Stati Uniti hanno fin qui mantenuto essi la parvenza di una Unione Sovietica delle sue le pubbliche non riconoscono più
Rinascono o nascono per la prima volta dall'una e dall'altra parte del Caucaso e degli Urali entità nazionali e Stati nazionali anche muniti di armamenti temibili e percorsi da tendenze di rivincita
Nessuno sa bene come andrà a finire anche se nel risveglio da una lunga passività vi sono tanti fermenti positivi
Il tentato e persino farsesco colpo di Stato e fallito certo per il rifiuto di Gorbaciov per la resistenza di Eltsin per il sostegno occidentale ma soprattutto perché è cambiato il popolo russo
E il crollo definitivo è avvenuto in tre giorni perché dietro la facciata non c'era più niente da tempo e quel che nasce sta nascendo di nuovo stava fuori del palazzo come si dice
Dentro una società in movimento e informazione perfetto stesso dell'accumulazione realizzata del processo di industrializzazione della crescita culturale
Ma mi pare assai poco o nulla del tutto quello che fa la sinistra europea in essa anche il nostro partito perché il cercare di aiutare le tendenze progressive o almeno per evitare il peggio
Fino a ieri
Sembrava una utopia veterocomunista dire che la ride razionalizzazione selvaggia sarebbe stata un disastro a parte che l'aveva scritto Miliband non certo
Ora viene la lezione polacca ma la Russia sembra incamminarsi su quella strada con prezzi che non è dato di sapere quali potranno essere
L'idea che da nuove catastrofi la sinistra europea possa venir fuori indenne mi sembra una totale assurdità
Il fatto è che nessuno pare sapete bene a che punto siamo
Fino a qualche mese fa sembrava di poter dire che eravamo in un tempo come quello del Congresso di Vienna quando qualcuno salvava la Francia essendo stato sconfitto l'impeto e avanzando la restaurazione leggo ora The meglio rifarsi al primo secolo della nostra era quando avvenne l'ultima unificazione globale del Primo Mondo di quel tempo
L'Occidente vinta la guerra però si trova oggi solo dispetto informi problemi alle contraddizioni del mondo
La guerra fredda e costata anche agli Stati Uniti che si trovano ad essere il più grande sì è costata immensamente anche gli Stati Uniti i quali si trovano ad essere i più grandi debitori del mondo
Con uno sbilancio dei conti interni e internazionale assolutamente impressionanti Pagano per ora la Germania il Giappone come accaduto per la guerra del Golfo anche con un certo avanzo per gli Stati Uniti ma non può bastare non sarà più così semplice
Non era paradossale una certa ansia negli Stati Uniti per la scomparsa del nemico
Combattere il pericolo rappresentato dal nemico come hanno spiegato i lussi teorici mobilita gli animi rinsaldare gerarchia giustifica i sacrifici in più muove anche molti affari
Cioè l'arredo dalle due parti ma quando una parte cede anche l'altra deve di trovare un equilibrio nuovo
L'esistenza di un campo contrapposto
Se i veri a tante cose questi stemma sovietico che teneva costretti con metodi inaccettabili tanti popoli ereditati dall'impero zarista garantiva nel bene e nel male che quella parte del mondo non tracimasse
E serviva anche a contenere in parte il Terzo Mondo duecento speranze generando almeno fino a un certo punto qualche forma di sostegno
Tutto questo è finito
Nessuna nostalgia per il vecchio mondo ma il nuovo battuto costruito e bisogna naturalmente sapere
E l'otto non solo l'assetto generato dalla seconda guerra mondiale ma anche quello della prima e dopo quasi un cinquantennio in Europa si combatte un conflitto armato
Si spara in Jugoslavia tra un Nord sviluppato che ritiene di aver pagato troppo per il Sud più arretrato
E si festeggia a cannonate la separazione tra le diverse nazionalità che componevano uno stato che non c'è più
Impotenza della comunità europea ad essere fattore di pace in Jugoslavia deriva dalla difesa di una disparità di interessi tra i Paesi europei maggiori
Orse alla difficoltà di conciliare il principio dell'Haute dell'autodeterminazione
Con quello della stabilità delle frontiere il che riguarda tutti perché non ci sono soltanto i croati gli sloveni ma gli slovacchi baschi gli islandesi sudtirolesi per non dire dei costi dei Bretoni degli scozzesi dei valori dei fiamminghi e così via enorme dando
Sorgono in Europa nel momento in cui la Russia giace
E tende la mano altre gerarchia di potenza
Ho sentito dire che sa via
Sussurra predetti nonostante l'età allo specchio in favore
Dicevo so che sorgono in Europa nel momento in cui la Russia insomma inattesa altre gerarchia di potenza
La Germania avvilito
E non potrà certo accettare di fare in politica la parte che ha svolto fin qui tanto più che attorno ad essa si viene ricostituendo come logico lei intesa del grande mondo di lingua e di cultura tedesca
Al dimore al timone Peralta romantico e tradizionale di una egemonia franco tedesca sull'Europa in cui per la verità la Francia
Nonostante imiterà e le atomiche è un posto minore in modo altrettanto tradizionale si tenta uno a uno sforzo d'intesa anglo italiano che ha come punto di riferimento essenziale gli Stati Uniti
Noi già prendemmo posizione con il vecchio PC e in tempi difficili Conso ogni forma di Dozzo
Antiamericanismo
Ma ciò non può avere come risvolto una sorta di allineamento acritico per non dire una in terrazza ante piaggeria dunque abbiamo avuto qualche spiacevole testimonianza
è senz'altro vero che l'egemonia in questo momento conquistata agli Stati Uniti porta ad un principio ordinatore
La SIGO la solitudine nella potenza porta anche responsabilità la conferenza di Madrid che apre una grande speranza rappresenta un evento per cui a lungo ci battemmo né una prova
Bisognosa battersi perché quell'incontro non fallisca e perché i palestinesi
Possono ritrovare una pazzia e uno stato ma non credo che si possa contare solo sulla Jenner
Testimoniando
Penso che sarebbe assurdo dividersi a sinistra tra i sostenitori di un rapporto più o meno intenso con gli Stati Uniti o con i tedeschi
Ma non mi pare convincente la tesi espressa da Napolitano per cui non vi sarebbe contraddizione tra il puntare sulla NATO il progetto franco-tedesco
Immagino conoscendo la precisione di Napolitano che formalmente questa tesi sia perfettamente sostenibile ma la sostanza è quella di prospettive diverse rispetto al proposito questo sì convergente che quello che mi sembra pericoloso
Che il Primo Mondo con la maggiore o minore influenza dell'uno o dell'altro deve costituire esso il principio non ordine planetario
Ora veramente quando anche la Cina si sarà formalmente riaperta perché in sostanza ciò già ai rapporti internazionali di mercato
Diverranno di attualità le analisi sulla non De Fazio mondializzata diedi attualità piena le analisi sulla mondializzazione dell'economia
A partire da quel grande il no che fu scritto alla metà del secolo scorso sua funzione rivoluzionaria del mercato unico mondiale e sua funzione rivoluzionaria della borghesia capitalistica e sapere prima
Ha mostrato che cosa possano attività umana essa ha creato ben altre meraviglie che repetita nidi d'Egitto delle cattedrali gotiche
Essa non può esistere senza rivoluzionarie di continuo gli strumenti di produzione
E quindi rapporti di produzione e quindi tutto l'insieme dei rapporti sociali
Tutte le stabili arrugginite condizioni di vita si dissolvono
Ogni cosa a Saxa viene sconsacrata e gli uomini sono costretti a vedere con occhi finalmente liberi da ogni illusione il nodo rapporti reciproci
In luogo dell'antico isolamento locale e nazionale subentra un traffico universale
Una il universale dipendenza delle nazioni l'una dall'altra eccome nella produzione materiale così nella spirituale i prodotti spirituali delle singole nazioni diventano patrimonio comune
Questo poema sulla borghesia come tutti sanno
Procede per pagine e pagine dei farmaci cesto dei comunisti
Gli autori alla metà del secolo scorso credevano che fosse una descrizione mentre era una profezia
Il processo è stato ed è enormemente più lungo
E quelle crisi di mercato che apparivano ed erano devastanti
Due guerre planetarie hanno generato via via modificazioni tali che in questo attuale sistema capitalistico
E difficile riconoscere quello non solo di centocinquanta anni fa ma anche di qualche decennio fa
Sono mutati appunto gli strumenti della produzione i metodi produttivi
Sì è rivoluzionaria sia rivoluzionata la composizione di classe della società
Il sistema per svilupparsi è venuto da di talmente mutando il rapporto tra mercato e Stato tra economia e politica non solo a servendo tutte le rivendicazioni del Manifesto del quarantotto
Malati stazioni delle teorie pianificatorie e del pensiero sull'intervento pubblico originariamente nati nell'alveo del pensiero socialista
L'internazionalizzazione il capitale finanziario dell'impresa superati svuota gli stati nazionali quando Marx ed Engels allevavano il nuovo elogio alla funzione rivoluzionaria del capitale era il tempo della concorrenza dello Stato liberale
La conquista democratica verrà anche per l'influenza essenziale del movimento operaio e del sacco molto ritardo
Il suffragio universale cioè anche femminile arriva persino in Francia alla fine della seconda guerra mondiale come in Italia cento anni dopo il manifesto
Oggi in quello che ha vinto è un modo di produzione che ha bisogno di Stati che amministrano e distribuiscono il cinquanta per cento del reddito nazionale
E che perciò ha bisogno di contemperare la sua tendenza allo stadio cimento dei costumi come diceva appunto i nostri autori infra e Nando la democrazia
Il capitalismo della terza fase è stato
Giustamente detto non a caso hanno vinto Reagan Bush la signora Thatcher sapeva però non significa fare dell'allarmismo ma sceglie degli obiettivi politici se si vogliono affrontate i temi aperti nel mondo che attesti anche nel nostro Paese
La prodigata assoluta della pace ecco il primo obiettivo non l'assenza di guerra però ma la costruzione di un mondo di pace fondato sulla democrazia e sul diritto
Ciò vuol dire tante cose e anche obiettivi concreti di politica estera un ruolo nuovo delle Nazioni Unite una revisione dell'OPA su un serramento una forza nelle loro mani
Non è anche questa la lezione della guerra del Golfo
Ma dunque bisogna respinge l'idea che in una lunga una qualunque forma
I Paesi ricchi esercitino la funzione di gendarme del mondo
Una cosa è dalla NATO in presenza di blocchi contrapposti altra cosa è oggi oggi
La sua perpetuazione militare vorrebbe dire svoltare verso una forza di polizia internazionale che prospettare soltanto alle Nazioni Unite se si vuole affermare il diritto non l'arbitrio e la sopraffazione
Ciò comporta di conseguenza il rifiuto in Italia di una logica di incitamento dei fondi per la difesa o addirittura di dirottamento di fondi per il Mezzogiorno verso le opere di militarizzazione del territorio principale dal potenziamento della base di Taranto
Craxi ha posto il problema di non tagliare i fondi per la solidarietà internazionale ritiene giusto sebbene se ne discutano le modalità esiti la politica degli aiuti come tutti sanno non basta ma essa stessa comunque ha bisogno di una intensificazione della lotta per
Un pieno disabili
E senza riproporre il tema del modello di sviluppo dell'Occidente non vi sono speranze di farcela
Qui sta la nuova frontiera di una politica della sinistra come l'avevo visto detto giustamente Brant palme Berlinguer
Il vero è che senza riproporre il tema dello sviluppo compatibile la sinistra non può sperare di proporsi come forza finalmente capace di avere sul proprio ruolo nel conflitto tra nord e sud e nel rapporto tra espansione economica al mondo della natura
Se una certa parte della cultura ambientalistica ha lasciato cadere questo tema che fu il suo cioè perché parlare di sviluppo compatibile o di ristrutturazione ecologica ed economica come pure voce a Cemmo
Significa sfidare interessi grandissimi e consolidati e porre in discussione grandi poteri e ciò non si può fare senza schierarsi nel conflitto reale sta a destra si
La sinistra a sua volta teme molto per se stessa
E teme di avvantaggiare la testa perché non si può non mettere in discussione diffusi modelli di vita e forme della produzione
E di qui che vengono sordità genericità rifiuti di scelte concrete su Energia sui trasporti sugli insediamenti industriali sui piani territoriali
Sono sordità caldo di sordità anche delle nostre organizzazioni sinistra sono sordità che devono essere combattute
Io penso perché non credo che debba che abbia un qualche avvenire neppure che sia animata da veritiero realismo una sinistra che fissarsi che si voglia ritagliare uno spazio rivendicativo nella società conservatrice
Già preme il dramma dell'immigrazione si temono smottamenti democratici angosciosi in Ash rinascenza i deboli
Un'ideologia l'artistica senza dare un'alternativa seria e credibile ogni eventuale successo ed altro improbabile sarà del tutto illusorio l'unica alternativa reale
E che parta dall'Europa ecco la funzione Sinistra Europea la spinta a cambiare se stessa per salvare il mondo che essa medesima soggiogato
In Europa la stilista un grande vuoto e perciò noi non ci siamo mai opposti all'ingresso nell'Internazionale socialista ma abbiamo invece posto il problema di come starci
Credo che neppure a Est la storia sia finita e che si possano a votare perché forze progressiste di nascano l'Europa può tendere ad essere quella geografica ora l'Europa delle Nazioni allora
Se convince questa espressione capace di esercitare una funzione autonoma e nuova nel mondo
Capisco che è un compito di lunga lena ma una sinistra che non si ponga in termini culturali e politici
Sia pure con tutto il gradualismo possibile il proposito è l'ambizione del mutamento non so neppure bene a che cosa posso servire e a chi posso interessare vi sono questioni che stanno scomparendo dall'agenda sotto come si dice sotto il vento della restaurazione
Ma se si tornasse a ignorare come pure avviene pensando che è passata alla moda
Quel che ha dimostrato la parte più avanzata della cultura femminile e cioè che viviamo in un mondo a senso unico in cui un soggetto parziale si effettua universale
E se si mangia sia troppo si temi ardui che ne derivano si compirebbe un nuovo passo indietro magari nel nome abusato della modernità
Sì sottolinea giustamente
Per ciò che riguarda l'Italia
Che è una sinistra che voglia dimostrarsi capace di essere forza di governo come peraltro nella tradizione deve oggi in Italia appositi innanzitutto il tema del risanamento dello stato e dell'economia
Viviamo nella emergenza
Emerge la recessione economica il debito pubblico alla corruzione politica la pessima amministrazione fenomeno mafioso
Debbo dire che la generazione cui appartengo molto anziana come sapete
Ed è passata da una emergenza all'altra quindi moltissime bugie temo che ogni volta si dicesse che quella era la più grave drammatica e di gravi e drammatiche si è visto poiché qualcuna ce ne fu davvero non voglio contestare però che ora vi è un accumulo tale di guasti anche una tale logo accelerazione che sarebbe sbagliato non vedere il motivo dell'allarme e il bisogno di cimentarsi con esso
Il fatto che in questa crisi per la prima volta vi sia stata una critica al governo da parte della Confindustria ha riportato in campo la ben nota proposta del patto tra i produttori essa nasceva però come hanno constatato anche compagni della maggioranza da quello che a me e credo a tutti pare un grosso equivoco
Tutti spezzo
Il richiamo critico che è venuto da uomini della FIAT indica certo che vi è un qualche scricchiolio nell'assetto tradizionale del blocco sociale che da tanto tempo governa il Paese
Ma quel richiamo come i fatti hanno chiarito veniva da destra
Sì alludeva in sostanza al fatto che una certa licenza deve finire con la fine del nemico anche in Italia
Anche la democrazia cristiana ha giustificato con il bisogno di battere il nemico che verranno nomi non solo la distorsione Colenne maiuscola naturalmente
Non solo la distorsione delle regole istituzionali ma un metodo troppo costoso e dissipatori o di conquista del consenso
Con la teoria del nemico la democrazia cristiana giustificato ma anche Rafa Piadena populistica
Evitiamo dunque è stato ad una più stretta osservanza delle regole ed i bisogni di una linea economica e politica che conosce come unica variabile dipendente quella del costo del lavoro
E considera con fastidio i poteri della rappresentanza perché in essa si esprimono o si possono esprimere soggetti sociali conflittuali
Una campagna insistita attacca il Parlamento condanna in blocco i partiti sostiene come decisivo un esecutivo forte al limite presidenziale
Le difficoltà e la fragilità della risposta che fin qui viene dal Partito Democratico a sinistra e derivata da quell'isolamento del momento politico che passo essenziale all'atto della svolta
E il sistema politico bloccato si disse che determina i guasti sbloccarlo anche sacrificando qualcosa di noi stessi risale al Paese a parte ogni considerazione sui risultati su questa base non si può pensare e organizzare un'alternativa
Perché su questa base non si intende
Fatto quali sono o potrebbero essere i protagonisti sociali di un cambiamento politico che ha quasi la portata di un mutamento di regime come dicono i nostri stessi compagni
Gli onesti non sono mai tanto onesti e i produttori non sono mai così Putin e la loro spiritualità produttiva da non avere interessi in conflitto da tutelare
L'esperienza della solidarietà nazionale il suo attento studio debbono illuminate
Credo si disse che i lavoratori dovevano ben intendere che i sacrifici da privato come ricompensa il superamento della crisi crisi che allora veniva dal petrolio
Ciò non era falso ma non è da tutta la verità perché in quel superamento e nel modo con cui più come fu organizzato qualcuno andò più avanti e i più deboli peggiorano
Non è mancato nel patrimonio dei Comunisti italiani in una polemica dura contro la cecità corporativa a favore della logica della solidarietà
E sarebbe certo un grave il pregresso scadere ad atteggiamenti che non furono mai nostri ma sarebbe miope non vedere che cosa non ha funzionato nella pura e semplice
Testimonianza di queste verità anche la lotta anticorporativa bisogno di qualificazione e la logica della solidarietà di specificazioni
Sono passati sette anni dall'abbattimento della scala mobile
Ma temo che sia ancora quello il bersaglio nel momento in cui si dice che l'unica strada
E
Ragionevole peraltro e l'abbattimento della inflazione per abbattere i tassi di interesse e ridurre per questa via il disavanzo ma come è accaduto che i primi risultati anti inflazionistici di sette anni fa siano stati rapidamente dispersi nonostante una lunga congiuntura favorevole
Vi è un problema dello Stato e del sistema politico ma non è minore il problema dell'impresa e del sistema economico che hanno beneficiato del marasma pubblico di una spesa fuori controllo del favoritismo fiscale
L'aggravarsi della distanza nord-sud e l'effetto perverso nel Mezzogiorno di una modernizzazione senza difforme
Rappresenta il fallimento di una politica quella dell'intervento straordinario ma quella politica
Ha sostenuto attraverso i consumi in pari tempo le imprese del Nord non meno delle clientele democristiane
Nella intesa viene matura maturando la visione che dovrebbe ora imporsi anche nella politica economica
Quella dell'interesse solidale come si dice per la vita dell'intesa medesima e poi più in generale per la vita della grande azienda italiana
In questa visione viene soppressa l'idea che vi possa essere o anzi di debba essere secondo me un'autonomia del lavoro del lavoratore
Nella intesa viene maturando la visione che dovrebbe
Ora
Pardon ceppi la battitura hanno un po'
Il ruolo sociale politico autonomo del lavoro dipendente
Viene assorbito in una funzione tecnica d'impresa questo vuol dire la fine della autonomia diciamo richiesta di fine dell'autonomia
In una funzione tecnica d'impresa e sul piano nazionale nella centralizzazione permanente della trattativa
Non si tratta di un problema ideologico
Sottraendo autonomia al lavoro se ne condizionano persino le obiezioni le obiezioni e richieste il caso delle donne rende ancora più evidente questo fenomeno se le pari opportunità hanno un senso questo nel consentire alle lavoratrici interessate
Di constatare direttamente
Ma se la soggettività indaga e negata tutti a maggior ragione sarà negata dei danni
D'altronde ovvio che quanto più le sedi del confronto e delle scelte si allontanano dai lavoratori tanto più difficile sarà pergolato valutata e controllabili a partire dalle nuove condizioni concrete
E forte perciò la pressione perché il sindacato accetti un ruolo istituzionale rinunciando ad ancorarsi fortemente al rapporto con i lavoratori
Esponendo siamo tale natura e legittimazione e proponendo una logica e sassi neo corporativa che venderebbe evanescenti anche la rappresentanza democratica
Dopo lo sciopero generale tutte le questioni tornano nella trattativa che sul terreno della lotta politica scala mobile pensioni fisco sanità
Le decisioni su tutti questi temi qualificheranno il sindacato ma sono un problema anche per il partito e per i partiti risollevarne il significato organizzato un movimento appare un dovere anche per le forze politiche
Ma l'iniziativa ristagna non si tratta di esaltare la lotta permanente Marida seguito ad una volontà un impegno se è vero come è vero che la Finanziaria è un immondo pasticcio allora bisogna farla saltare con il concorso di tutti bisogna attaccate
Constatando un fallimento valorizzate valorizzando gli elementi di una risposta autonoma persino il piano del governo ombra che certa è perfetto ma è comunque un serio impegno viene lasciato a se stesso
Abbiamo cercato di sottolineare a più riprese che questione sociale e questione istituzionale si lega non non per una qualche Upiglio dottrinaria
Ma perché questo organizzammo anche un convegno attualmente poco noto ma perché questo è il tema di oggi
Ciò che viene posto in discussione impatto politico sociale che è stato a fondamento della Costituzione
Questo tema è chiaro da tempo fu ufficialmente posto nel messaggio del Presidente della Repubblica
Quel messaggio argomentò l'esigenza aveva disponibile della discontinuità costituzionale
Come conseguenza della natura del patto un patto contratto con un soggetto il Partito comunista inabilitato a governate e dunque secondo questa dottrina interessato governo debole
Per questo è stato sbagliato accettare come terreno quasi esclusivo quello dell'attacco la partitocrazia e isolare il tema della legge elettorale
La crisi del sistema politico accerto individuata e la riforma della legge elettorale può essere uno dei rimedi della crisi
Ma senza una risposta forte all'attacco non delle forme istituzionali che sono
Ovviamente storicamente mutevoli ma la sostanza del patto costituente la sinistra ne è uscita malconcia e soprattutto ne verrà fuori male la democrazia italiana
Una strategia democratica e una riforma istituzionale devono tenere insieme il tema della equità nella distribuzione dei doveri dei carichi ed è la ricchezza prodotta
E di un rapporto fra Stato e cittadino che rovesci l'idea della sudditanza
Non basta un esecutivo indicato al limite dalla letterato attraverso una coalizione perché sia avvertito il significato alternativo di una politica e di una politica istituzionale
Anche perché non è vero che i sistemi elettorali diversi dal nostro e neppure la normalità dell'alternanza determinino di per sé evoluzioni
Di termini di per sé i sistemi democratici privi di guasti simili a quelli italiani
Certo la crisi dei partiti di massa e reale e i fenomeni da tutti denunciati
La lottizzazione l'occupazione del potere pubblico lo scambio tra consenso e privilegi sono venuti mutando radicalmente il senso funzione rappresentanze della politica organizzata e partecipare
Lo svuotamento delle sedi democratiche è una critica alla politica in quanto tale sono due aspetti di un solo processo
Ciò che qualifica questo processo e l'affievolirsi di un rapporto forte tra cittadini e politica tra governanti e sedi del governo tra identità sociali istituzionale occorre prendere atto certo che è un sistema complesso di rapporti tra soggetti sociali organizzazioni politiche di massa istituzioni si è oramai spezzato e attestarsi nella sua difesa sarebbe il mio perché sbagliato
Senza di costruirne un altro però sarà la democrazia ad approfondire la sua crisi colpisce giustamente il dato elettorale polacco ma negli Stati Uniti per la Camera dei rappresentanti vota meno di un terzo
La via non può che essere quella di risollevare con energia il tema dei diritti fondamentali e dei poteri dei cittadini dispetto alle scelte determinanti per il futuro del Paese
La via non può essere quella di una grande battaglia per la democrazia
Io dubito però
Che una strategia referendaria casuale Possati soldati un tema come questo
Perciò a questa strategia noi abbiamo obiettato anche se singoli referendum sono condivisibili
Il senso dell'istituto ne viene travolto in una generica accusa e scompare la qualità della singola scelta
Su questa strada non sinceramente una forma di democrazia immediata ma una tentazione plebiscitaria
Non sono convincenti allargamento altrimenti non si decide oppure l'altro argomento questa è la spinta che viene dall'opinione
La spinta e anche contro il finanziamento ai partiti e probabilmente anche per la pena di morte e altro ancora
Non si è neppure quali saranno ora le ricadute pratiche della preferenza unica che pure fu successo importante
Con un insieme di no
è stato giustamente detto non si fa una politica
Ma soprattutto non vedo come si possa conciliare la scelta a favore di un quesito che propone un sistema all'inglese
Per i due terzi del Senato con la proposta del PDS di un sistema elettorale a due turni che non la nullità espressione di voto per i partiti ma favorisca il formarsi di una coalizione
E capisco ancora meno come si possa trovare un quesito che estende a tutti i Comuni la legge capestro oggi valida per i comuni sotto i cinque mila abitanti compreso il PalaSharp si dice così Parlamento si smuove età e leggi federali
Naturalmente me lo auguro ma non si posto che sostenere la generalmente che sia strategia democratica andare al popolo con una proposta che non si sosterrà mai in Parlamento
Una forza della opposizione
Che vuole lottare per il cambiamento non è tale perché segue una corrente di protesta dell'opinione che pure può esserci
Ma perché è una strategia e da persegue con convinzione
La crisi democratica deve essere affrontata penso dal momento in cui il cittadino in non dal momento in cui il cittadino Enza nell'urna
Ma dal momento della formazione dell'opinione
Perché questa opinione sia libera Enza qui in gioco il diritto alla conoscenza e alla informazione
Qui si colloca e non altrove come cardine di una riforma istituzionale l'estensione dell'obbligo scolastico e la qualità della istruzione la tutela della libertà dell'autonomia e della indipendenza che non viene adesso del potere dell'informazione
Uno Stato di diritto comunque non lascerà senza affrontarne i paradossi
Sono quasi totalmente sottratti al controllo della rappresentanza i poteri più delicati quelli della depressione
Ma sono permeati dalla politica i poteri amministrativi degli affari
L'esecutivo vuol porre sotto controllo il legislativo e giudiziario
Ma non sa distinguere la sua funzione da quella della gestione e non sa esercitare il potere che gli spetta
La mafia domina il dominerà se non si aggredisce data dice il sistema che intreccia politica e affari e che ha fatto largamente dell'apparato pubblico uno strumento di parte
Non è questione di riforma della pubblica amministrazione ma di farci mento dello Stato
Ma anche la rappresentanza parlamentare vive una crisi reale sospinta verso la marginalità dei poteri dai poteri esterni da quelli sovranazionali e dal decentramento politico
Eppure senza la rappresentanza e tolto ogni potete innanzitutto chi non è altri e cioè la parte più debole della grazie della popolazione
Ho accennato solo per esempio ad alcuni temi anche di programma
Ma mi sento pienamente la somma di età e me ne scuso input sottolineando però che noi presentiamo in questo incontro
Anche una serie di comunicazioni oltre quella di Cazzaniga che ho citato dichiarante di colture di Ferrara di uno stendardo che contengono indicazioni preziose per cui fu anche tratto spunti per questo
Introduzione
Ho fatto comunque qualche esempio che espose due temi
L'uno riguarda il nostro partito
Come arriveremo alla discussione sul programma elettorale senza fornita reparti Terme partitamente temi che scottano e con il coinvolgimento più ampio dei compagni dei soggetti sociali e delle competenze
E la seconda questione politica
Più rilevanti generale e possibile una politica di fondo mistica
Che si ponga anche il problema di risultati parziali senza un progetto è un programma
Che era un i fichi e di assenso alle singole proposte e iniziative muovendo da un bisogno generale di popolo il bisogno di uscir fuori da una situazione che si è fatta vergognosa e angosciante
Io non credo che la gente creda più a molte di quelle che appaiono mezze misure dai messi difficili e contraddittori o addirittura incomprensibili
Io temo che senza il rigore di una proposta che attacchi testo
Voglia attaccare alla radice i mali passi una confusa spinta vestì G. mento degli spazi democratici e cioè in definitiva un potere ancor più esclusivo
Dei ceti dominanti
Un apprezzamento non un avanzamento della democrazia
Qui sta la svolta che mi pare necessario compiere subito anche per i rapporti a sinistra
Non ho mai neppure nelle più boscose fasi congressuali
Si cercò da questa parte una qualsiasi facile vendita settaria
Al contrario
E oggi considero positivo che il rapporto si sia fatto più disteso o meno convulso
Con i socialisti
Ma non si faranno passi avanti senza gettare le basi di un programma comune tra tutta la sinistra
Poiché senza un tale programma ogni proposito sarà scritto sulla sabbia già ora sua finanziaria sua lotta alla mafia sul condono fiscale vediamo come vanno le cose dalla parte nel partito socialista tutto questo non dà alcuna prospettiva
Ma genera confusione sospetto disorientamento anche tra i meli disposti ancor più che era già rinnovata intesa e scelta per la Democrazia Cristiana
D'altronde è comprensibile e logico
Che un partito che sta in un governo moderato abbia come intenzione quella di riferirsi alla società
Gli a ciascun la sua parte tentando di dominata né le eventuali sollecitazioni alternative o antagonistiche
Meno giusto e anzi nettamente sbagliato e che la sinistra di opposizione
Non si sforzi di cogliere di esprimere essa ciò che di antagonistico e di alternativo si esprime nella società e può sollecitare un programma in un soggetto politico
Le leghe mi pare si sono alimentate si alimentano anche per questo deficit di opposizione
E di che ci sale certo al vecchio partito comunista italiano
è evidente che non si può comporre un confuso coacervo o castello delle opposizioni
Ma proprio per evitare l'impazzimento la sinistra di occorre una spinta critiche alternativa molto forte di quello che ancora il maggiore partito di opposizione
E la capacità di dialogo critico a sinistra
Appare nel nostro partito una incertezza di ruolo
E un nuovo spirito consociativo
Non è più o meno consociativo passare attraverso l'uno o l'altro dei partiti di governo per un silenzioso il ruolo di indiretto sostegno
Un tale nuovo consociativismo in una fase come questa determinerebbe poi quella sensazione che è stata più volte fermamente negata e io
Che vedo dai compagni che hanno la massima responsabilità esecutiva e cioè
Una sensazione che solitamente serpeggia di vivere in un limbo in una sorta di partito provvisorio
Una sensazione che sopravvive alle molte smentite
Noi siamo e lo abbiamo detto per la unità della sinistra
Per questo non da ora proponiamo di pensare anche intese federativa e lo abbiamo ricordato anche al convegno della sinistra socialista
Ma questo è un percorso che non si affronta senza un impianto di principio di Progetto e di programma è senza spirito di autonomia
Anche perché se non era vero che tanti attendessero con ansia questo nuovo partito
Non è neppure vero che sia in tutti la contentezza per le altre forze politiche
Penso ai cattolici animati da volontari innovatrici
Che si sono battuti per la libertà politica dei credenti ma che vogliono in politiche scelte morali impegnative
Vi è una difficoltà aveva della Democrazia Cristiana di cui testimonianza
Una inquietudine uno smottamento del blocco sociale soprattutto al Nord ma non sarà possibile volgevo in senso costruttivo con un confuso attacco che talora isolando la funzione di governo radici come se avesse governato da sola
Rischia di apparire talora non pienamente Obiettivo
L'alternativa alla DC si alimenta di scelte politiche ideali e morali forti perché altrimenti il rischio è quello di un ricompattamento del voto cattolico in aggiunta a quello moderato
Ma penso anche a quei soggetti sociali che chiedono e pensano una politica nuova e possono avere in questo partito come ebbero in parte nel vecchio Pci un punto di appoggio
Parlo naturalmente del grande movimento dei lavoratori innanzitutto ma parlo delle donne che praticano il Progetto autonomo della differenza che influirono
Per un salto di mentalità di cultura e anche di iniziative concrete parlo dei movimenti che muovono da ragioni alterate
Fuori dalle convenzioni della compatibilità imposte il pacifismo l'ambientalismo il volontariato laico e cattolico i gruppi di ricerca culturale se non vogliamo qui il lei vi il lievito di una nuova possibile speranza non vedo proprio dove mai dovremmo col
Costruire un partito della sinistra
E contribuire così ad una grande sinistra
Che sia all'altezza dei problemi dei compiti di cui anche solo per accenni o sin qui parlato è un'impresa di grande impegno
Ad essa quest'aria ha già dato partendo dalla propria analisi critica è vuota
Se i compagni saranno d'accordo anche con questa Assemblea tutto il contributo di cui è capace
Questo impegno e motivato innanzitutto da un allarme serio un ulteriore indebolimento a sinistra sarebbe un colpo grave per la parte meno difesa del paese e per la democrazia stessa
Lo sappiamo tutti
A nove mesi dalla sua costituzione
Il partito democratico della sinistra è ben lontano dall'essere quella Forza Nuova di cui pure c'è bisogno
Non solo non è stato raggiunto l'obiettivo di dare vita a una nuova formazione della sinistra più rappresentativa di quel che fosse il PC
Ma lo scarto sia rispetto agli iscritti al partito da cui proveniamo
Sia rispetto alle nuove adesioni che si pensava di raccogliere è molto grave
Certamente più grave di quello che anche i più pessimisti prevedeva
Hanno pesato senza dubbio le difficoltà che avevamo ritenuto di dover indicare quando cercammo di spiegare dei due congressi le nostre ragioni
Ha influito cento anche la divisione tra noi quei vecchi iscritti non erano abituati e poi la scissione che non siamo riusciti ad evitare che forse con troppa leggerezza è già stata messa in conto
Ma ha pesato anche una condotta politica che non è riuscita anche a voler trascurare le oscillazioni e indicare con chiarezza gli obiettivi compiti le proposte di un partito che deve saper mobilità della grande forza dell'opposizione sia
Nel precisare la collocazione sociale politica sia nella identità culturale ideale del nuovo partito
Siamo i primi a sostenere ritornerò su questo punto il PDS deve avere come caratteristica costitutiva un dichiarato pluralismo interno
Ma pluralismo non significa un confuso coacervo di veti mode intellettuali
O cosiddetti intellettuali
Difetto Lusi giudizi
C'è bisogno anche in un partito pluralistico di uno sforzo comune per costruire il fondamento di un sentire comune
E di una serietà neolitiche propositiva che non sia da desumere dal contesto di dottrina ma che si dovrebbe promuove attraverso un confronto un esame un dibattito attento sulla realtà sociale ripensando quelle categorie della cultura di sinistra
Come ricordavo all'inizio che esprimevano finalità giuste rinunciarvi ma che nella loro concreta articolazione si sono rivelati
Quel punto di vista del comunista democratico cui qui mi sono richiamato come istanza radicale di analisi critica delle contraddizioni del capitalismo e dell'ingiustizia che esso produce e come sforzo di di pensate di continuo le proposte per
De di chi pensa di continuare Kanza dizioni e avanzare le proposte per superarle so che è un punto di vista parziale ma so anche che può proporre elementi analitici e propositivi non superficiali
Oggi abbiamo di fronte il traguardo delle elezioni
Che saranno decisive per il partito della SIP democrazia esiste per lungo tempo per la sinistra italiana
Sappiamo tutti che sarà una prova difficile
Ciò che io per questo dobbiamo utilizzare tutte le energie
Quelle che abbiamo raccolto e quelle che possiamo ancora raccogliere ma per raccogliere quel più vasto consenso che tuttora è possibile
E senza il quale non potremmo essere quella grande forza democratica e popolare saldamente radicata in tutta la società che potrebbe essere utile per la democrazia
Per raccogliere questo consenso una svolta pari a noi indispensabile a dispetto all'esperienza di questi mesi
Grazie
è necessario innanzitutto
E in questo senso vogliamo caratterizzare il nostro impegno
Porre al centro della costruzione del PDS che ancora in gran parte da fare quell'impegno di radicale rinnovamento delle forme della organizzazione del far politica di cui molto si è parlato prima degli ultimi congressi
Ma che praticamente è rimasto sulla carta lasciando il posto a vecchia abitudine burocratiche o alle nuove mode di un improvvisato decisionismo della politica spetta
Non è un caso se le compagnie si sono trovati a disagio e la presenza femminile e del punto di vista delle donne indennità in questa sorta di rassegnazione un vecchio modo di fare politica e non è un caso se l'esperienza della Sinistra giovanile
Oh dico
Con amarezza posta su basi politiche culturali tanto fragili volge già al termine con gravi perdite
Il tema del rinnovamento della forma partito è davvero centrale
Si dice che le sezioni praticamente non funzionano più
Ma non funzioneranno meglio trasferendo gli stessi compiti a un livello più alto più distaccato dalla realtà di base e della vita quotidiana della gente
Quale quello dell'Unione comunale
Si tratta certo di costruire una nuova rete di rapporti di base sapendo che i punti di aggregazione degli interessi dei cittadini non sono più gli stessi in rapporto ai quali si erano organizzate le sezioni territoriali di far ma sono i grandi temi della società
In rapporto ai quali far vivere le sezioni tematiche censiti iniziativa altre forme di organizzazione di cui pure si era discusso
O le nuove realtà del lavoro e delle professioni che richiedono Sivier significato più ampio alle sezioni di ambiente
E di lavoro di criptata lo Statuto eccetera
O sono i grandi temi che la nuova consapevolezza della condizione femminile ha portato in evidenza in rapporto ai quali si è pensato debbo dire con lo scandalo per me incomprensibile anche a sezioni di sole donne
Solo se in questo modo sarà rinnovato arricchito il rapporto di base
Le organizzazioni su periodici come si diceva una volta
Saranno non già il risultato della crisi delle organizzazioni sezioni territoriali ma di stanza in cui superando limiti
E disse Tezze si può realizzare il confronto tra le diverse esperienze che si può sviluppare democraticamente non come gestione burocratica
Il momento della reputazione programmatiche della sintesi politica
Ma soprattutto essenziale per le elezioni precisare
La funzione sociale politica e ideale del nuovo partito
E il compito proprio del programma elettorale
Che richiede certa l'ho detto l'impegno accusato intelligente gli aspetti
Ma vi sono scelte politiche degli esperti non di un esperto solo possibilmente
Ma vi sono scelte politiche che devo dare il segno dell'impostazione programmatica
La realtà popolare sociale che il partito vuole rappresentare il ruolo di una grande forza di opposizione il senso di una battaglia per costruire un'alternativa la crisi della democrazia del sistema politico i rapporti con altri forse movimenti a sinistra
L'analisi dell'attuale società capitalistica di nuove e più alti compiti che si pongono la sinistra italiana europea
Il PDS ha bisogno su tutti questi temi di una scelta di campo chiaro se vuole andar bene alle elezioni
Che lo collochi più decisamente a sinistra altrimenti rischia di rimanere un'entità indefinita né una cosa né l'altra in una terra di nessuno con le conseguenze che si possono immaginare
Determinante infine l'esigenza di valorizzare un'esperienza di autentico pluralismo politico
Ho già detto che considero assai povera l'esperienza che arrivato sia sin qui realizzati
C'è un rischio serio di di una visione distorta del pluralismo interno cioè quella di una pura e semplice reciproca estraneità
La minoranza chiacchiera la maggioranza fa quello che vuole
La maggioranza annuisce la minoranza può negare
Si dice di temere deteriore compromesso di Lully sono ma nessuno lo vuole se le posizioni sono inconciliabili vale la regola della maggioranza ma davvero su ogni questione bisogna riprodurre la logica deduttiva del sì e del no
E ciò deve valere per dire l'assillo attuali addirittura per il programma elettorale medesimo
Non è pluralismo guardare con diffidenza o contrassegnata sopportazione le posizioni di chi esprime una posizione diversa
Da parte di una maggioranza che in tanti casi mostra di conservare di mentalità tipica del centralismo democratico identificare si stesse con il partito e non è turismo da parte dei minoranze dovete esaurire le proprie energie nel tentativo di far sentire la propria voce
Oneri di vendicare diritti che continuamente vengono rimessi in discussione
E l'autonomia giustissima del quotidiano si trasforma troppo spesso in una posizione così dipendente da un animo di parte da danneggiate giornale medesimo
Troppo per questo innanzitutto siamo assai lontani al centro nelle regioni nelle federazioni nelle altre attività da una reale governo unitario
Un pluralismo povertà come mi pare si possa definire finisce con l'essere scontro più che confronto contrapposizione più che valorizzazione delle differenti energie in uno sforzo comune
Volti
Ad arricchire la proposta era la votazione ad estendere la capacità di interpretare e rappresentare i bisogni di sviluppo il rinnovamento la società
A questo fine ciascun aria dovrebbe essere non tollerata ma sollecitata ad una più viva iniziativa
Non come cosa conta vittoria con il partito ma come sua nuova forma di rapporto con mentalità problemi sensibilità tra di loro diverso
Perciò noi abbiamo contribuito a costruire molti circoli
Che hanno da essere esperienze autonome di lavoro o di studio
E continuiamo a lavorare alla fine ci riusciremo un'associazione nazionale di approfondimento e di ricerca
Pensiamo anche e ne discuteremo accenti di iniziativa politica espinteremo qui
Abbiamo chiesto ai compagni di poter rilanciare come strumento di riflessione critica marxista
E sarebbe altrimenti destinata a chiudere
Ma sentiamo anche che questa abbia difetta di novità essa stessa
Un coordinamento provvisorio troppo centrale una scarsa o nulla capacità di nuova tattica politica
Se sarete d'accordo alla fine proporremo un coordinamento centrato su compagni che stanno nelle grandi realtà del Paese non a Roma
Ma tutto questo lavoro dorsali dovete avere come sua proposito uno sforzo unitario
Io non credo che l'alternativa sia o tutti uguali o tutti in lite permanente
Sull'orlo della inimicizia
Queste sono posizioni assurde e scarsamente democratiche anche la diversità di visioni è un dato che deve fondare l'impegno comune
Sentiamo tra l'altro che vi sono distinzione un po'meccaniche che bisognerebbe cercare di superare su molte questioni mi pare che esistano posizioni comuni con il compagno bossoli Bassolino e l'aria della sinistra mi sembrerebbe giusto
Proporre se compagno portando di lavorare in comune nella ricerca e nella iniziativa
Ma sento anche che bisogna avvertire che vi sono in sofferenza in nove in altri compagni della maggioranza anche verso rigide se schematismi o come si dice con questi gesti
Blindature
In molte realtà
Si cercano e si creano piattaforme politiche di lavoro che comportino tra noi e altri compagni la maggioranza un indirizzo comune senza confusioni mi sembra tutto questo positivo
Uno sforzo unitario innanzitutto mi parrebbe essenziale nella campagna elettorale come ha detto
Ma ciò richiede un programma condiviso
E poi il rispetto delle regole del pluralismo nella scelta dei candidati e nelle rappresentanze elette
Non abbiamo da Popov lo dico subito scusatemi se uso questo gergo qui perché così ci capiamo non abbiamo da proporre alcun manuale Cencelli
Né alcun deteriore patteggiamento in un partito in cui vi sono maggioranze e minoranze è un dovere comune ma innanzitutto un dovere della maggioranza
Assicurate le condizioni per prendere le decisioni necessarie perché siano garantite il più possibile le condizioni di una efficace rappresentanza i ti chiede di affrontare lo sappiamo ardui problemi
Almeno non apprezzare per la rappresentanza femminile
Garantire una qualità e una rappresentatività alta
Promuovere il rinnovamento evitare il taglio fazioso come purtroppo è avvenuto in Sicilia delle diverse posizioni culturali e politiche
Noi lavoreremo
Sulla base di questo seminario perché e quindi per la vostra volontà perché sia possibile costruire un programma valido e una forte battaglia comune
Sì
Siamo ancora qui in campo e perché ci muove l'idea che una e verità così grande come quella che noi abbiamo non dovrebbe essere dispersa e umiliata
Allora ringraziano Aldo Tortorella parla
Sua introduzione che mi pare offre una base molto ricca i lavori del nostro seminario prego i compagni
Capisco la relazione è stata necessariamente ampia ma prego i compagni di di di restare al loro posto perché come già avevo annunciato facce il segretario del partito al compagno Achille Occhetto ci ha ha inviato al compagno Aldo Tortorella come per la sua responsabilità del coordinatore
E Aldo Tortorella la passata a me per leggerla un'ampia
Lettera
Che affronta temi di merito come dicevo non è soltanto un saluto e mi pare opportuno procedere subito a questa lettura quindi per favore i compagni parente stiano al loro posto intanto comunico che l'elenco dei compagni diversi compagni che hanno pregato dice essere giustificate perché non possono essere presenti i compagni
Che non può essere con noi ma in carica di portare la sua adesione preannuncia un intervento scritto Boris Giuliano X indisposto
Sì esprime la anche anche lui non non solo una decisione ma una solidarietà politica con le nostre posizioni
Ettore Masina non può venire ma vuole assicurarle ribadisce il suo impegno già detto di Argante abbiamo una un messa è un un saluto da parte di Piero Fassino che non può essere presente che ringraziamo dollaro allora lettura della lettera inviataci da Achille Occhetto
Caro Aldo cari compagni
A causa di impegni già da tempo assunti non potrò essere presente con la presente con l'assiduità che avrei voluto ai lavori del vostro seminario
Questa mattina infatti ho un incontro all'ospedale di Pietralata nell'ambito della campagna che stiamo conducendo in tutta Italia contro la Finanziaria e contro la ricorrente odiosa misura dei tickets
In serata sarò a Fiuggi per una manifestazione in vista delle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale fissate
Per il ventiquattro novembre
In quella città gli elettori sono chiamati a decidere per liberarsi dalla sudditanza a Ciarrapico
Farò dei tutto comunque per ritagliare un po'di tempo eseguire almeno in parte la discussione so che numerosi compagni
Oltre quelli della vostra componente prendono parte all'incontro le cose che saranno dette
Entreranno dunque subito in un circuito di ascolto e di riflessione che coinvolge l'insieme del partito
è questo il punto decisivo lavorare tutti con il massimo impegno
Con la massima responsabilità
Con il massimo ascolto e rispetto reciproco per dare forza evidenza capacità di convinzione al nostro partito alle sue proposte programmatiche e politiche
Ci attende una difficile prova elettorale
Ma prima e più ancora attraversiamo una fase di crisi e cambiamenti profondi nella vita nazionale
Alle ragioni e alle necessità del cambiamento accumulate sì nel tempo a causa delle sul delle storture specifiche dell'Italia si aggiungono oggi le sfide terribilmente impegnative
Che vengono da un mondo radicalmente mutato
Noi tutta la sinistra siamo chiamati a misurarci con le domande
Le scelte straordinariamente nuove che la realtà propone la nostra forza o la nostra debolezza
Dipenderà dalla forza o dalla debolezza delle risposte che siamo capaci di elaborare e di mettere in campo
Noi la sinistra dobbiamo dobbiamo apparire ed essere forza positiva risolutiva indicare strade e soluzioni innovatrici e praticabili
E su questa base offrire un punto forte di attrazione di aggregazione di unificazione nella lotta di opposizione e nella prospettiva del ricambio dell'alternativa di governo
Per questo il programma il programma elettorale per la prossima legislatura e essenziale siamo impegnati nella elaborazione del programma innanzitutto con l'opposizione
Alla finanziaria sostenuta dalla precisa manovra contromanovra definita dal governo ombra
Opposizione che si sta articolando e sviluppando con iniziative di massa in tutti in tutto il Paese
Siamo impegnati con la riflessione e l'approfondimento che avrà nelle prossime settimane e nei prossimi mesi un posto centrale nel nostro lavoro
Il programma dovrà necessariamente avere una forte e motivata impronta unitaria
Già nella fase degli apporti nella quale ci troviamo e poi nella fase della definizione
Sarebbe incomprensibile innanzitutto agli occhi degli elettori del Paese se il programma del nostro intervento non fosse l'espressione di una convinta e perciò convincente unità
Questo passaggio può essere e sono convinto che sarà anche una verifica concreta e positiva di un'idea di un proposito centrali per la costruzione e il successo del nostro partito
Un'idea è un proposito che concepiscono la pluralità
La piena respira piena libertà e responsabilità delle posizioni delle culture dei contributi
Non un ostacolo una difficoltà per l'unità ma la via giusta e feconda per far vivere l'unità a guardare bene questo problema del rapporto fra pluralità e unità
Non è solo e tanto un problema del nostro partito come osservatori superficiali e maliziosi vanno ripetendo
è un problema cruciale per la sinistra e per la stessa democrazia italiana non sfugge ormai a nessuno infatti che sulla sinistra e sulla democrazia italiana incombe un pericolo più forte di ogni altro il pericolo della disgregazione della separazione della dissociazione pericolo grande perché è evidente che il bisogno e la domanda di chi cerca risposte positive progressive
Democraticamente solide alla crisi va nella direzione dell'aggregazione della convergenza dell'unificazione di programmi e forza
Credo in sostanza che noi il partito democratico della sinistra se ci muoveremo con consapevolezza e coerenza potremo essere più avanti di altri
Quelle cioè che sono state presentate diciamolo chiaramente sono state anche vissute fra di noi come manifestazione di difficoltà e di crisi nostre nostre proprietà esclusive possono risultare oggi come segni della nostra volontà di affrontare prima di altri con più coraggio e disponibilità
Questioni che investono in generale il rinnovamento della politica l'estensione e il consolidamento della democrazia con le quali tutti devono misurarsi
Del resto possiamo registrare con soddisfazione come dei tempi più recenti e pur di fronte a eventi di enorme rilievo abbiamo verificato dimostrato nei fatti che pluralità vere unità vera
Possono sostenersi motivarsi rafforzarsi a vicenda
Così è stato di fronte al golpe in URSS e i fatti che ne sono seguiti così è stato nel corso della grande campagna delle feste dell'Unità che ha avuto grande successo così credo potrà essere nel lavoro di messa a punto del programma
Penso di non essere lontano dal vero rilevando che siamo a un punto molto delicato ma anche molto promettente per l'affermazione e la prospettiva del Nord del nostro partito cresce infatti nella disgregazione nella confusione della vita politica e della coscienza pubblica il bisogno di un riferimento capace di innovazione di unità di serietà il nostro partito può essere questo riferimento per questo motivo ne sono convinto si stanno intensificando anche con toni di singolare volgarità
Di vero e proprio imbarbarimento attacchi contro di noi
Contro di noi come siamo oggi e per quello che vogliamo rappresentare nel presente e nel futuro dell'Italia e contro quel patrimonio originale democratico popolare costruito con l'apporto di milioni di uomini e di donne
E di più di un'azione di una generazione che ha trovato vita ed espressione nel PC
Quel patrimonio al Partito democratico della sinistra lo assume e vuole libero da ogni impaccio renderlo pienamente produttivo a confronto con la situazione ai problemi nuovi
Senza quel patrimonio la sinistra rinnovamento l'alternativa
Sarebbero Rita in Italia parole senza confronti senza senso né contenuto
E proprio per assumerlo e renderlo per Antea nel modo migliore abbiamo attraverso un lavoro tanto lungo doloroso quanto creativo distinto quel partito quel patrimonio creativo
Da quanto abbiamo giudicato superato caduco sbagliato che quindi abbiamo rifiutato con la massima chiarezza
Il tentativo di sminuire la forza morale
La limpida tensione politica l'indefesso impegno innovatore di Enrico Berlinguer sono miserevoli sepolti all'impossibile Obiettivo vinta carne la personalità
Ma rivelano che il proposito è anche di disperdere vanificare per il futuro una forza come noi vogliamo essere senza remore
Senza remore nel rinnovamento e proprio per questa decisa rivendicare del passato tutto quanto ed è molto perché per che va rivendicato perché è giusto
Che lo sia e perché è necessario a rendere incisive le battaglie di oggi
Per questo credo ci siamo trovati ancora uniti nella risposta agli attacchi delle ultime settimane
Io l'ho fatto nell'articolo pubblicato da Luni dall'Unità domenica scorsa riscontrando una sintonia e un appoggio da parte di tanti compagni indipendentemente dalle posizioni e dalle componenti ringrazio per questo tutti
E soprattutto ne traggo buon auspicio per gli sforzi comuni che dovremo sostenere che sappiamo essere assai ardue buon lavoro a tutti i compagni presenti per un buon lavoro è una buona sorte di tutto al nostro partito fermato Achille Occhetto
Sì
Allora compagni breve una brevissima comunicazione
E
Se il pranzo è previsto per l'una i compagni che non l'abbiano fatto sono pregati di confermare
Riconfermare di prenotare i posti per agevolare il lavoro del personale delle del personale qui della scuola di Ariccia
Ecco de siccome sapete ci sarà ci si abbiamo molti interventi e ci saranno le comunicazioni che saranno riassunte nella misura di un intervento anche se però incominciamo subito con un intervento particolarmente significativo
Io ero dimenticato prima di ringraziare i compagni dirigenti sindacali che sono presenti e tra essi è presente il compagno Fausto Bertinotti e deve ASP
Per impegni improrogabili assentarsi nel pomeriggio sin dal pomeriggio e che per e lì e che ci ha chiesto perciò di parare Lare subito e con molto piacere io gli do subito la parola
Adesso non lo vedo straniero
E poi mi scuserete io
Non sono ancora usciti interamente al congresso della CGIL quindi
Congresso di cui credo in altre occasioni anche nel PDS tra di noi
Vale forse la pena di riflettere
Vorrei provare a dire qui solo alcune cose
Che però naturalmente sono molto segnate da questa esperienza non solo quella congressuale ma la mia collocazione anche risapute da Fausto per favore
I compagni prenderemo posto perché premette il movimento crea del disturbo mentre invece tutti vogliamo ascoltare con la massima attenzione al se non
Grazie mi
Io credo che insomma ci siano due problemi che hanno una relativa autonomia tra di loro che stanno di fronte a noi e costruiscono entrambi i terreni
Di grandissima difficoltà
L'uno è quello di interrogarsi avanzare delle proposte su cosa può essere
Una sinistra oggi sì una sinistra sociale che la sinistra politica oggi qui in Italia
E l'altro è il terreno di una ricerca diciamo sul comunismo sul comunismo come moderna teoria anticapitalistica e
Per quello che possiamo come prassi
Dico che c'è una vera c'è una qualche autonomia tra questi due terreni
E io credo che noi dovremmo anche fare uno sforzo per situare campi della nostra ricerca in entrambi i tema avendo presente
Come non sia forse utile che questi due campi di ricerca vengano violentemente sovrapposti
Come spesso ci capita di fare tutte
Dentro questi due campi di ricerca c'è il problema della nostra esistenza anche proprio nostra di quelli che siamo qui
Io debbo dire francamente che sento una fatica nella nostra esistenza
Una fatica nel nel rapporto con i compagni con le situazioni
Con le situazioni locali
Una fatica che ho sentito anche dalla vicenda di essere sindacato vicenda che credo con grande rigore abbiamo cercato di tenere distinta dalla dalla nostra battaglia politica al partito
Più appunto anche garantiti
Ovvio incontro nell'esperienza di compagni di compagni come singoli compagni e compagne non come forze organizzate questa fatica io lo segnalo avvertita molto forte
E l'avverto molto forte
Ora io penso dico una cosa un po'cosa mente che questa fatica abbia molte ragioni ma a ne abbia una su tutte
La difficoltà a trovare cento una cifra una fisionomia
Per il nostro lavoro politico
Debbo dire e questo può e servizi di collocazione che io credo che questa cifra non posso tua essere trovata altrimenti
Che su una proposta una linea di ricerca è un modo di essere nostro che nel partito indi nelle sinistre ci faccia individuare come i portatori di una risposta da sinistra alla crisi che stiamo vivendo
E io credo che questa risposta chiami in causa una capacità di individuare i lineamenti di un modello sociale a cui vogliamo rispondere conto il i modelli sociali
Che vengono invece oggi portati avanti sull'onda di una proposta di politica economica di destra
Devo dire io sento con molta acutezza e drammaticità questo problema
Non solo la questione diciamo della ricerca sul terreno teorico del comunismo
Ma qui proprio qui adesso la definizione di una sinistra in campo si gioca io credo su questo terreno
La difficoltà enorme perché questo un terreno molto impegnativo
Perché è un terreno come dire in cui non è facile trovare col la coniugazione con la ricerca necessaria della unità
Sociale e politica
Telefono per sociale delle forze colpite
Dalla ristrutturazione dalla modernizzazione capitalistica
E politica dalle forze diciamo è sempre possibile definire
Come appartenenti al campo della sinistra campi più vasto la sinistra
Ora la mia opinione è che noi sempre di più vediamo presentarci di fronte a questa questione al modello sociale interni acutissime e drammatici direi che cito scippare innanzi con la stessa forza oggettiva con cui si parlò di fronte
Negli anni trenta la questione del modello economico
Che poi prese la forma dell'intervento dello Stato nell'economia così diciamo oggettiva che allora in forme sociali diverse anzi i modelli sociali e politici diversi e persino opposti radicalmente opposti
La crisi
Del mercato
La crisi dell'economia di mercato diede luogo ad un intervento di intervento dello Stato linfomi pianificato
Nelle più diverse e appunto i sistemi sociali e politici proposte dal piano quinquennale al di utile all'intervento fascista ma insomma all'interventismo fascisti l'economia quello che in qualche misura appunto è il portato oggettivo di storie che poi diventavano radicalmente diverse tra di loro e a che l'economia di mercato non funzionava più da sola
C'era bisogno di un intervento Esterno non solo di al disciplinare programma in grado di alimentarla che l'accumulazione capitalistica aveva bisogno insomma di un intervento
E diciamo su
Il decollo in grande stile dell'organizzazione terroristica del lavoro delle produzioni di serie incontra quella fase lì di riorganizzazione delle famiglie
Volevo dire insomma che le risposte politiche e sociale furono radicalmente diverse ha un problema però generale che veniva posto oggettivamente scusate la formulazione non piace neanche a me e dallo sviluppo
Cioè un'esigenza di intervento disciplina Toni alimentatore dello Stato nell'economia la mia opinione è che oggi e qui io sento come di alcol davvero una una stanchezza ripetitiva in molte delle argomentazioni che girano a sinistra non è questo il terreno non è quello delle a poppa economia è stato il problema principale diamo di fronte ma invece prima che si propone in questo grande tonante di cambiamento la modernizzazione e poi c'è precisamente quel modello sociale
C'è una sfida più impegnativa più diretto a più ravvicinata in cui si gioca e sordida sinistra o c'è o muove cioè non no ma mai possibilità su questo punto di campo i c'è una ragione c'è una ragione credo per cui le sinistre oggi in Europa perdono o quando vincono diventano dicendo
Ma ci abita puntiamo casse su queste sottile la sinistra abbia bisogna pur chiedersi perché
Perché
Perché Michel Rocard secolo mi chiama quando Mita anche parte col col programma del Comune sinistra perché quando governa in questa fase governo al centro con una politica economica non può affondamenti dissimile dalle altre politiche economiche che governa
Perché appunto la stretta del modello sociale se accettata ti conduce lì ora
Proviamo a vedere su papà sommariamente per proprio per rapidissimi ce ne vi chiedo scusa ma
Tra i garanti
Questione che abbiamo di fronte su questo terreno la scena mondiale allora il Pantheon una relazione non voglio tornarci da quel punto di vista Cintolo da un altro complementare
Da dove io penso che tutti noi stiamo ragionando troppo poco sulla mondializzazione dell'economia troppo poco
Sulla globalizzazione su questa forma di inibita coniugazione di cooperazione e conflitto tra le grandi imprese capitalistiche try sistemi Da Rin paese e tra queste gli stati
In una condizione badante
Scende tutto incerto ma non noi non c'è una classe dirigente imprenditoriale capace di azzardare una previsione sui prossimi cinque anni non ce n'è uno provate a leggere la letteratura industriale non ce n'è uno che azzarda una previsione
Che dica cosa vorrebbe fare tra dieci anni
Crepa è evidente ma insomma quando può succedere che tu c'hai un costo del lavoro per unità di prodotto che in Italia è cento
E ai un'altra zona dove dove puoi fare concretamente gli investimenti domani che tre quattro dunque
Non ottanta cinquanta
Sei di fronte ad uno sconvolgimento delle relazioni
A cui aggiunge una come dire
Aggravamento le contravvenzioni tra nord e sud che muovono da un lato processi migratori dall'altro triste costante della guerra e ai u questa mondializzazione che è caratterizzato da un elemento di incertezza
Entro cui avviene una competizione violentissima tale in paese e tale realtà diverse ragioni economiche del mondo violentissima
E in cui l'elemento in gioco e l'assetto sociale e istituzionale sempre sempre
Di ogni di ogni regione più direttamente coinvolta
Due in questo quadro il sud del mondo
Vengono ma persino in Italia
Vengono deruba i Catti come questioni del sud il Sud come questi e non c'è più
Non c'è nel mondo non c'è del Mediterraneo non c'è in Italia
Il sud è un'immensa a da questo punto di vista la mondializzazione è un'immensa area non Julio una immensa e non Jonio cioè una immensa Arcai assenza tutela collettiva sindacato insomma tardiva
E senza la tutela
E senza tutela come dire democratica delle persone e dell'ambiente
Viene derubricata come questione e diventa una grande area una grande platea di possibile intervento dell'impresa di quella gara precedentemente
Anche qui con una moltiplicazione di tutti i fattori di incertezza tutti
Non sto parlando del suo qui dei come dire dei costi umani tragici e di civiltà per usare una parola anche questo a sottoporre a revisione critica ma insomma sto parlando degli elementi di instabilità
Terzo l'Oriente rottura democratica ne parlava Aldo
Beh tutto si può dire tranne che l'Oriente sia questo bel marcato per le imprese per l'Occidente
Proprio la la Lux sommovimento lo sconvolgimento generale l'ambiente è un alimentatore profondissimo di elementi di certezza che vengono da dentro la mondializzazione abbiamo visto dal Sud e dall'Oriente
E anche lì l'incertezza trascina mutamenti
It sempre più imprevedibile negli assetti sociali e statuali
La vicenda la Polonia credo sia un indicatore diciamo di una tendenza semplice
La rottura democratica solita conosce
Alla prova della crisi del modello sociale
Si spacca
In una geografia politica
Che sembra riassumere le formule da un lato del
Liberalismo da O liberal democratiche che dall'alto del colle populiste
Quindi la tesi in ogni regione ovunque e in generale del mondo questi elementi di assoluta instabilità e di incertezza
Assumono come grande polmone naturale creare invece avvitarsi una fortissima stabilita fortissime
Il continuo mutamento degli assetti sociali
Si potrebbe dire che gli assetti sociale diventa il e il modem dietro il modello sociale Diana diventa la variabile dipendente di tutte e di ognuno
Di questi elementi
Insomma la tesi che voi popolo vittime
Che
Tutto questo fa sì che il compromesso storico di questo dopoguerra sia stata
Stia saltando con una catena
Di elementi che lo fanno implodere
Il compromesso storico
Del periodo della guerra fredda
E del conflitto sociale in Occidente fortemente segnato dalla presenza dei partiti comunisti
Perché il movimento operaio organizzato
Che hanno dato vita ad un'esperienza in Europa assolutamente singolare sul versante sia dalla democrazia
Che del modello sociale
In democrazia appunto essendo il queste democrazie la trasfigurazione come strumento autorevolmente del grande giurista acqua trasfigurazione del conflitto di classe
Ed eleganti identità collettive
E sul versante del modello sociale uno stato sociale forte
L'accesso progressivo ai consumi da parte delle classi lavoratrici vorrei ricordare la formula e Togliatti negli anni Sessanta la principale forma di statura è stato l'aumento dei salari
Terzo la conquista progressiva di elementi di cittadinanza
Di riconoscimento diciamo di una Sofri mica cittadinanza per le locande pensioni di massa il patto di sindacato e cittadinanza individuale per i lavoratori
Questa cosa secondo me oggi e di fronte
E attento tutti gli elementi non solo di minaccia ma ormai di rottura rispetto nel mondo e in Italia
Secondo me in Italia si accentua perché la somma
Della diciamo del caso italiano
E del sistema di potere democristiano dal nuovo dal punto di vista cui accennavo adesso ha una particolare sovrappeso
Di cui diciamo nella logica della risposta liberista e di testa bisogna ribellarsi in Italia la cosa è particolarmente acuta cioè secondo me perché l'istanza di rivincita
Di destra liberista in economia e in politica è particolarmente forte dalla particolare accentuazione che la risposta democratica di massa e progressiva ha avuto al caso italiano
Insomma la mia tesi e che noi abbiamo oggi in discussione da destra il modello sociale di questo problema
E questo
Costituisce appunto quella particolare torsione che viene impressa alla nostra democrazia democrazia in Italia secondo cui adesso per farla breve noi siamo di fonte insieme ad uno svuotamento dalla democrazia
Negli scorsi pesante consorte fate che fatto Pietro sul sulla gerarchizzazione a passi detrazioni Massa che acido non vi ripeto in un minuto
Di cui però ogni giorno abbiamo sintomi evidenti
Insomma voi Popov Viridea che quando dico che è già in atto una politica di destra vorrei dirvi che secondo me questa politica
Si può riassumere così non come tante volte abbiamo detto e chiariamo anche qualche volta sì qualche volta no un colpo alle conquistati lavorato non è questo il punto
Io vado se mi permetti anch'pediatra quasi da tutti anche sul fatto che questa fine finanziaria si un gran pasticcio io ho detto sì i pasticci sono sempre
Però c'è un c'è una bella linea venne l'orario lancia una per la spina dorsale per partecipare
C'è una spina dorsale di destra metta evidente sotto il profilo e molto marcato e non è così stupida diciamo
Pasticci sono cioè la curvatura mi sembra evidente in ogni caso
Appunto non io non sto dicendo che oggi siamo di fronte a un colpo
Vecchia storia no sto dicendo che si stanno mettendo le basi
Per fare dello stato sociale
Ed è il lavoro le variabili dipendenti Pia regge a questa condizione di incertezza
Chi è l'elemento costruttivo delle relazioni internazionali e delle relazioni ente fare cioè dello stato sociale e del lavoro
Dei fattori di sistematica flessibilità del sistema in grazie al quale ai guadagnare ogni giorno la stabilità altrimenti perduta
Questi sistemi sono stabilisse mi malgrado la tesi che io fin qui ho ce l'ha preso poter riportare a favore della loro instabilità perché e solo in quanto agli escono a fare del modello sociale lo punto di forza
Nel questa e
L'idea che io mi sono fatto e dentro questa idea allora si capisce perché il lavoro moderno non in nome di antiche opera ismi
Ai diventa un fattore centrale il lavoro moderno quello che tu per scrivere
Questa nuova questa sorta di nuovo ma chimismo che c'è perché questo è insieme agli elementi ormai prima eccola dati il patto e forza di questa flessibilizzazione
Sia nei suoi elementi Into degli eventuali singoli di povertà
Quindi quelli che ti possono licenziare per mettere in cassa integrazione cioè la dipendenza dell'impresa dal punto di vista la quantità cioè tu sei esuberante se in quel momento l'impresa ha modificato sulla poltrona accanto e quindi sempre assolutamente flessibile
Sia dal punto di vista invece da sempre di una festività molto più sofisticata
Che quella determinata dal fatto che
Si potrebbe dire Prato ne accenna sicché il lavoro morto oggi il lago morto oggi e in larga misura intelligenza aggettivata oggi
Che è vera la formula insomma usata dal dal ricercatore secondo me se la manifattura sia la proprietà di poter filare senza l'entità della figlia tredicenne e vediamo che oggi è la possibilità di a poter organizzare la produzione informatizzata
Senza il cervello di quello che la pensa
Perché l'alimenta
Ed è vediamo però che così come la filatura non poteva andare senza rapinatrice
La ma il nuovo ma chimismo a sussunto
Il pensiero diciamo
Appunto il PPI pensione in quel mi in quel momento socialmente definito e anche in quello in tutte le sue percorsi ma non può fare a meno delle persone e luoghi di produzione cioè è vero che potevi usare intelligenza separata da diciamo dalla sua elemento biologico
Ma è vero che così come la Fia tu aveva bisogno da tessitore la filatura del della FIDAL riceva tessitrice così
Oggi ha bisogno dell'intelligenza da persona addetta a quell'impianto anche il più sofisticato senza e senza intervento di intelligenza del quale coniugato non funziona il tanto più può e sofisticato tanto più la funzione ma appunto qui e a richiesta precisamente quell'elemento diciamo
Di dominio flessibile
A cui prima facevo il premio
Secondo me
L'insieme di questi elementi finisco quante attivo qualitativo quantitativo e qualitativo determina ha lasciato a sé stante la cottura del senso dall'agire collettivo e dell'identità collettiva
Be sul terreno economico e sociale l'esaurimento e la fine di tutti gli spazi di riformismo borghese l'operaio
Il riformismo economico e distributivo viene cancellato da questa operazione in questa sua tesi insisto perché anche un elemento di lite nel sindacato
Questo no no non è che noi siamo al noi chi di noi pensa così Comense distratto se è stato un momento e gli è sfuggita la motorizzazione
No non è così non si distaccò non sta dicendo che i pedoni sono cattiva definizioni e che i governi sono l'AVEPA definizioni un po'l'aria un po'capì che sono entrambi ma non è che non è questo il punto di analisi punto di analisi che viene fornito
E precisamente che questo tipo di modernizzazione e a volte cancella gli spazi di riformismo economico distributivo e dunque la le l'istanza
Del meccanismo e quella di fare lo Stato sociale del lavoro paga per i dipendenti
E per questa via di rendere il lavoro subordinato anche quando ti chiede il massimo di consenso e per questa via e ho detto profondamente le radici di fondo della democrazia moderna
Ora scusate Livio vado un po'troppo tempo e questo diritto se è così cioè se queste cose hanno un fondamento allora
Noi esistiamo solo in quanto lavoriamo non dico ci lavoriamo
A e e come dire a proporre un modello sociale alternati
In questo anche portando molto una revisione autocritica sulla nostra storia anche con la migliore via quote quando si dice che l'etica economicismo io credo che questo si debba intendere
Questo si debba intendere cioè ai portare su dai portai dentro la politica dentro i grandi organizzatori tra domanda soggettiva la questione del modello sociale dove ce l'ha già in mente e come risposta a sinistra
Al fatto che anche la destra lo assume come esposto dirimente in ogni traccia RAI in ogni caso c'era non sfugge questo terreno il modello sociale dove c'è la centrale obbligatoriamente allora tu puoi difenderti tentata di difenderti oppure invece passai a me bagaglio l'avversario
Se non fai se se vuoi evitare questo Scilla e Cariddi devi avere tutti i lineamenti la proposta di un diverso modello sociale non si scappa non è la cosa su cui vorrei insistere è che non è questa è una cosa come dire massimalista avventurista avanzata Poesia è il terreno concreto dello sconto ottieni operarmi o lo tieni oppure deve scegliere talamo esistenza
E l'integrazione meglio esistenze teniamoci per ma il rispetto ma però deve scegliere così
Allora in questo senso io credo proprio per FIAT battute ho finito per primo
Se è così bisogna ripartire da sé come dicono molte delle delle storie delle ricerche entro fine mese ripartire da se vuol dire comprare partire dagli interessi colpiti e dalla gente che voi rappresentate a chi per favore tira chi sono i tuoi i tuoi che le tue di lotte a favore
Questa storia che noi siamo i generali adagio prima di altri sono i tuoi
Se a questi a modello sociale così devi dirlo e deve dire come li difende riorganizzi cioè devi costruire un'opposizione sociale
Devi costruire un'opposizione sia il primo punto del programma è la costruzione di un'opposizione di una sinistra sociale
Adesso per tutti secondo
Dobbiamo credo lavorare a definire
Esso uso il termine a presto dalla nostra storia perché solo perché non lo so dire meglio gli obiettivi intermedi cioè un corpo di proposte
A cui questo posizione sociale possa riferirsi costantemente in una interazione matura non in una dipendenza in un'interazione matura
Allora qui vorrei dire badate che ormai sono molti anche nel negli scienziati economici dell'economia borghese che dicono che invece di discutere tanto sull'inflazione recessione su cui tanto non ci
Bisogna discutere gli elementi innovativi che vengono introdotti all'economia cioè che formula riconversione ambientale la qualità dei servizi al territorio lei composizione del lavoro
Nella nella figura di una vita lavorativa e via di questo passo cioè che che in realtà dicono questi teorici secondo me con un fondamento perché decano che sia del modello sociale
Fuori dallo schema inflazione recessione che è uno schema largamente mortificato ai processi il terreno Street noi cerchiamo la partita
Ovviamente senza un'indifferenza
Ma sapendo però che la priorità sta altrove e su questi terreni cioè quelli qualitativi
Quelli qualitativi del cambiamento
Che poi sul terreno sociale come Prodi a quelli dà la possibilità di gruppi di realtà sociali soggettive di intervenire direttamente sulle questioni che riguardano e sulle prospettive loro destino
E questa qui e e oggi una critica dell'economia che ha qualche possibilità di spazio una e infine terzo elemento
Provare a ragionare da queste immediatezza questo quadro intermedio su alcuni candeline amento di prospettiva e qui certo c'è tutto il tema della liberazione del lavoro
Che mi fa che a me pare un tema assolutamente
Indispensabile al nostro profilo indispensabile alla nostra esistenza c'è uno diciamo a dare conto di questo passaggio senza cancellare il problema dall'emancipazione alla liberazione
Oppure la nostra prospettiva di lungo periodo viene colpito
Guardate se è che sia così secondo me è è anche possibile aggirare un programma d'azione a un programma per l'azione
Io Massimo ma forse perché per solo perché non sono capace di fare altro io francamente non riesco a capire la definizione dei nostri rapporti con la maggioranza al partito
La definizione dei nostri rapporti con l'esterno se non a partire da cosa facciamo noi da chi siamo noi la cosa facciamo io non riesco a Pirlo no no non mi riesce può darsi che sia un limite mio ma non ce la faccio non non riesco a capire di cosa stiamo parlando
Allora poniamo vedeva sei punti applicazioni possono essere intanto Paola alcuni noti come quelli che che si possono ricavare anche dalle cose che ho accennato finanziaria
Trattativa sua questione sociale la collocazione del sindacato guardate per ragioni evidenti anche di stile io non parlo qui al con Versace ma guardate compagni che la sinistra non può non parlano
Non può essere indifferente alla collocazione che assumerà il sindacato in particolare più grande sembra Antonio nei prossimi anni punto diverso da palati noi finanziaria trattativa sull'azione sociale due
Alcune questioni di grande Inc di possibilità influenza su alcuni grandi snodi internazionali
Disarmo pace immigrazione
Se se le cose che ho detto c'è un qualche senso cominciare a ragionare sulla questione di standard di lavoro e di retribuzione su cui mettesse nelle fila di un ordinario internazionalismo del lavoro dipendente nel mondo
Terzo blocco di questione la questione della violenza
Della violenza che secondo me se le cose che dico sono vere e per e come dire fortemente
Hai portato alla luce io quando vedo i convegni fascisti io o nazifascisti come quelli che si annuncia anche qui a Frascati
Sento che non è come che non è come dire un colpo di coda della peste uccisa no che in fasce che invece tragicamente un fenomeno modernissimo continuo con la violenza sulle donne e sugli immigrati sull'handicappato
E che e che esce da dentro di questa incertezza la questo tormento da questa riduzione a merce degli uomini lascia contemporanea
Un terreno di lotta nostro anche su questo punto diciamo del della ricostruzione di fatto di violenza città contemporanee mi pare
Un punto di Aprica se necessario questi o altre ma insomma io credo che noi dovremmo lavorare molto a definire
Appunto cosa vogliamo fare noi
Compagni allora molti auguri a Fausto Bertinotti che deve lasciarci dopo questo interessantissimo intervento e adesso andiamo a pranzo riprendiamo alle due e mezza
Prevede due e mezza
Infine d'accordo con senza ritardo ma non eccessivo sull'orario d'inizio ad esempio di non iniziare e vi chiediamo anche il favore mi avvertire eventualmente in gonna emesse Chiesa non fuori se vogliono rientrare
E viene aggiunge
Allora piano annuale per il primo intervento del pomeriggio accompagnò negli anni nomine inizia
Per fare un tempo come sapete non ne viene
Siamo affidabili reciprocamente di dieci minuti
Credo
Questo intervento che mi accingo a fare esprime il punto di vista di un gruppo di compagni di Porto Marghera
Su alcune questioni e principalmente sulle questioni interne alla sinistra e sulle questioni interne all'area e sul rapporto reciproco fra questi due momenti
Il tutto lo abbiamo perché siccome è un punto di vista di un lavoro collettivo
Io leggerò queste poche cartelle molto scarni sintetiche
Che abbiamo riassunto con un titolo tracce di riflessione su una proposta possibile
La pratica riproduttiva come pratica politica dei comunisti democratici
La guerra del Golfo e l'incapacità mostrata dalla sinistra non tanto di individuarne in alcuni suoi esponenti gli aspetti di novità
Addirittura di svolta storica nel quadro delle relazioni internazionali tra gli stati e come espressione dell'attuale fase di sviluppo del capitalismo a livello mondiale
Quanto di costruire una forza unitaria capace di contrastare le tendenze in atto sembrano rafforzare l'immagine di una sconfitta storica della sinistra
Il suo movimento modeste e la crisi mortale dei partiti comunisti a livello internazionale
Costituisce un altro momento di tale sconfitta e della incapacità di non mancare agli appuntamenti politici
Ma essa non costituisce la morte del comunismo così come spesso si ripete propagandistica mentre a livello nazionale assistiamo a un processo incontrastato di ristrutturazione capitalistica
Cui corrisponde a livello politico una involuzione antidemocratica che mette in discussione le stesse conquiste realizzate dalla Resistenza antifascista
Gli obiettivi su cui la sinistra si è impegnata oggi costituiscono valori individuiamo umano universale si pensi solo la lotta per il disarmo o a quelli del risanamento ambientale
La difficoltà di realizzare forti processi di aggregazione sociale su tali obiettivi
Prova non solo il livello di penetrazione nella società della logica capitalistica ma anche la particolare grave debolezza della sinistra
Produzione e riproduzione nella società capitalistica e nella sinistra il modo di produzione capitalistico è caratterizzato dalla contraddizione tra Polo Elettra una produzione capace di soddisfare per quantità e benessere materiale una serie praticamente inesauribile di bisogni umani
è una riproduzione che non è in grado di realizzarsi senza generare problemi gravissimi
è evidente che il livello del progresso economico scientifico e tecnologico capitalistici ha avuto e ha un enorme importata in termini di sviluppo per vaste fasce sociale dei Paesi industriali
Tuttavia il sottosviluppo la guerra la fame i disastri ambientali la disoccupazione e l'emarginazione la delinquenza organizzata solo il segno non solo di profonde lacerazioni nel tessuto sociale anche a livello dei rapporti interpersonali
Ma sono in grado anche di minacciare la sopravvivenza della vita
La faccia positiva dello sviluppo capitalistico la sua immagine magica a balia e con difficoltà consente di individuare le tare pure profonde che sono organiche allo sviluppo capitalistico
Produzione e riproduzione hanno sempre caratterizzato ogni attività umana
In ogni processo di produzione
C'è la necessità di rimettere in moto il meccanismo dopo aver ricreato le condizioni precedenti la produzione
Nella storia dello sviluppo capitalistico la produzione è attuata attraversi una diminuzione dei costi di produzione che si realizza
In una diminuzione del tempo di lavoro socialmente necessario alla produzione o anche in una cattiva riproduzione
Quando affrontare la riproduzione considerata un'operazione marginale se non inutile inevitabilmente i problemi destini sono destinati ad aggravarsi perché la contraddizione tra produzione e riproduzione diventa antagonista ladri monto di Porto Marghera per esempio avrebbe potuto utilizzare i gessi di risulta del processo di lavorazione dell'acido fosforico per produrre materiali per pavimentazione
Ma la contraddizione tra la produzione dell'acido fosforico e il materiale di scarto buttato a mare quando gli ambientalisti hanno messo in discussione il carattere incline anti del dei resi
Divenuta antagonista ha costretto la rimonta a chiudere l'impianto
D'altronde i nostri governi per evitare di mettere a punto una politica fiscale che avrebbe potuto e potrebbe contenere l'enorme deficit pubblico hanno radicalizzato la contraddizione tra le uscite e le entrate
Fino a farle assumere carattere antagonistico e sono giunti e giungono a operazioni impopolari come quelle della finanziaria
Il PC infine mentre si occupava dei problemi esterni presenti nella società portava dentro di sé la contraddizione tra politica di come
Pratica riproduttiva tra lavoro esterno il lavoro interno ha determinato il carattere antagonistico della contraddizione il salto nel PDS
Tali problemi investono non solo l'ambito dell'attività produttiva ma poi che dicevamo riguardano ogni attività umana attengono anche al campo dell'attività politica
Dove si deve correttamente parlare di pratica politica come attività orientato sui problemi concreti esterni e di riproduzione come pratica riproduttiva orientata sui problemi concreti interni alla sinistra
Riteniamo che la logica capitalistica che fa produzione e non affronta correttamente i problemi della riproduzione ma anzi aggrava proprio per questo le contraddizioni sia penetrata all'interno della sinistra
E sia quella che ne abbia determinato né di termini i ritardi e le sconfitte
Da questa questione del modo di essere della sinistra non si può quindi prescindere occorre partire da un'analisi di questo panorama il panorama delle forze di sinistra oggi composito e variegato questo può essere certamente segno di ricchezza ma in presenza di sbandamenti sbriciola menti divisioni ritardi anche di debolezza riteniamo che nella sinistra siano presenti posizioni di ideologismo dogmatico
E di materialismo pragmatico o se si vuole voi gare su queste si misura la gravità della situazione in atto e il lungo cammino da percorrere
Operano sul piano esclusivo della pratica politica
Quei compagni che trascurando del tutto i problemi delle ragioni dei ritardi della sinistra giudicano tutto sulla base del risultato concreto da conseguire nelle battaglie politiche sui problemi concreti concreti
Per questo liquidano sbrigativamente tutte le contraddizioni interne
E fanno dell'empirismo e dell'efficientismo pragmatico borghese la cultura della loro pratica politica
Si tratta delle componenti oggi maggioritaria della sinistra che riscoprono un'identità politica liberaldemocratica e si sbarazza hanno quindi di un involucro più ingombrante
Per loro la pratica politica coincide e si conclude solo sul fronte istituzionale ed amministrativo considerato l'unico in grado di risolvere i problemi concreti
Vedono perciò ormai i movimenti di massa della lotta sociale come un ostacolo alla loro azione politica o se mai si rapportano con questi considerandoli solo in termini consensuali ed elettoralistici
Importante invece per loro il rapporto con i partiti oggi in particolare con il PSI e le istituzioni
Il gusto del risultato con poca spesa si traduce in tatticismi compromessi in opportunismi che aprono falle generano cedimenti sbandamenti divisioni che giocano tutti a favore dall'avversario di classe
Il loro privilegiare il livello pratico dell'azione politica senza considerare i problemi e le contraddizioni interne a prescindere cioè dalla pratica riproduttiva
è considerato da questi sì compagni lo strumento della risoluzione dei problemi e invece gli unici risultati che finora ha comportato sono oltre e insieme alle lacerazioni la non risoluzioni di alcuno dei problemi concreti
Definiamo ideologiche invece le posizioni di quei compagni che praticano una riproduzione una riproduzione politica
Del tutto separata dall'analisi concreta della realtà per cui la riproduzione si riduce in una serie di conferme di verità incontrovertibili accettate per ferite si riduce in ideologia
E si trasferiscono nella pratica una teoria di cui si ritengono unici depositari
Accentuano così gli aspetti contrasti ivi della pratica politica e del lavoro riproduttivo demonizzando il campo vastissimo di coloro che sono su altre posizioni rispetto alle loro ma su non solo fuori
Quel che è più grave anche all'interno dalla sinistra
L'ideologismo dogmatico che pratica la riproduzione come culto di una ideologia staccata quasi finito
Della situazione concreta
E in questa la trasferisce intende la pratica politica come battaglia ideologica che scatta in occasione di questa o quella contingenza politica
Così il dogmatismo ideologico si coniuga paradossalmente con una interventismo avventurista dico praticato come forma del materialismo meccanicistico su trincee che questi compagni aprono e chiudono man mano che i problemi si presentano vogliamo rilevare che questi compagni non fanno riproduzione cioè pratica riproduttiva
Perché non partono dal problema principale oggi sul tappeto quello dei ritardi delle sconfitte della sinistra non ne chiariscono le cause che non sono nella forza dell'avversario ma nella debolezza della sinistra
Generata dalle divisioni che non consentono a livello di pratica politica di aggredire fiscal cementi Problemi e di ottenere risultati positivi
Il loro problema a livello di riproduzione eh scusate devo il loro problema a livello di riproduzione
Ho altre due pagine
Il loro problema a livello di riproduzione non è quello di riconsiderare gli errori tattici e di movimento
Le cattive interpretazioni del marxismo operata a livello internazionale e nazionale in questi decenni
Non è quello di sottoporre al vaglio critico di una realtà concreta che è cambiata nodi teorici e storici quali il rapporto teoria pratica il pluralismo le forme di proprietà il mercato socialista
Le vecchie e le nuove la vecchia la nuova identità comunista e così via
E qua è la parte più importante di contributo da parte nostra altre componenti minoritarie della sinistra e noi siamo fra queste
Avevamo posto la necessità di affrontare il Complesso dei problemi della pratica politica della pratica riproduttiva nella loro autonomia e nei loro rapporti
Avevano posto cioè il problema di rapportarsi con la pratica politica affrontando sia le contraddizioni Sterne che quelle interne alla sinistra
La loro storia cosciente è appena cominciata ma non parte da lì nulla ne assuma il passato come tradizione cui ricollegarsi a criticamente dogmaticamente da accettare in blocco tutt'altro
Avevano posto infatti come centrale la necessità da da Rifondazione Comunista
Intesa non come una nuova fondazione del vecchio partito comunista ma come scelta di lavoro un processo non di breve termine che può anche non risolversi nella costruzione immediata di un nuovo partito comunista
E che crei le condizioni o per cui questo possa eventualmente a venire un processo si diceva che recuperi e pratichi il marxismo sottraendolo agli economi cinismi e agli astratti ismi filosofici che in questi decenni ci sono sedimentati al suo interno
Ripercorriamo la nostra storia di questi mesi perché attraverso essa è data individuare in cambiamento che è intervenuto la transizione dal pc al PDS è stata per noi una fase dolorosa per un verso ma feconda per un altro a livello di dibattiti col politico e teorizzazione
I documenti che affrontavano le questioni di fondo del comunismo certo non si trattava né di programmi né di progetti formalizzati se non a livello di fertili bozze ci hanno messi nella convinzione di una lunga strada da percorrere
Basti pensare al documento di Arco del compagno Macrì che è sul nostro tavolo di lavoro e ci impegnerà ancora per mesi data la grande complessità dei nodi politici e teorici che pre poche propone o ancora al richiamo di Bertinotti alla teoria o per usare un'espressione che gli è cara agli occhiali di cui dobbiamo dotarci
A quello dei compagni Ingrao alla unità e alle questioni concrete da cui non si può prescindere
All'articolo di Rina Gagliardi pubblicato sul bimestrale del manifesto sulla critica dell'uguaglianza che è a nostro parere una pietra miliare del pensiero marxista giù fino al capitale come puro spirito di Barcellona
Al congresso la maggioranza decida di cambiare nome e simbolo subiamo una sconfitta
Ma otteniamo anche la vittoria di vederci riconosciuta come minoranza comunista un ruolo autonomo nel PDS e connesso la possibilità di una nostra pratica politica
Qui comincia la nostra disgregazione
Alcuni di noi scelgono di lasciare il PDS e di dar vita al movimento di Rifondazione Comunista altri continuano a restare nel partito di massa
Come Comunisti democratici una definizione che non è una mera etichetta vuota di significato
Ma che caratterizza invece la consapevolezza di un ruolo nuovo all'interno della sinistra
Ma se scontata era la defezione di Cossutta lo era meno quella di Ganapini meno ancora quella successiva di madri il fatto è che non tutta l'area aveva la chiara consapevolezza di cosa dovesse implicare a livello politico il progetto della rifondazione comunista
Mentre i compagni come Ingrao Bertinotti ma anche lì altri ponevano fortemente la necessità del lavoro della pratica riproduttiva come questione principale in cui riassume nella rifondazione
I dirigenti intermedi e i compagni di base continuavano non solo a isolare la pratica politica dal lavoro di pratica riproduttiva
Ma soprattutto a non individuare come principale il lavoro interno e quindi a muoversi sui problemi concreti esterni o interni al PDS
Sebbene i compagni di base
E i quadri intermedi si dichiarassero d'accordo sulla proposta di Rifondazione manifestavano una sorta di disagio per un lavoro che risultava non solo metodologicamente ma anche qualitativamente nuovo
Esso infatti non doveva coinvolgere separatamente gli intellettuali e il centro ma anche l'insieme delle periferie dei compagni che in quel progetto che questo diceva si riconoscevano
Emergeva cioè una specie di paura da parte di chi non ritenendosi all'altezza di un lavoro di questa portata
Capace tuttavia di stravolgere vecchi rapporti
Di rovesciare vecchie gerarchie tra vertice che pensa il Polo pone e base che opera nella pratica preferiva mantenere vecchi ruoli di separatezza della pratica politica vecchie differenze tra loro e noi
Altri compagni invece proprio perché avevano accolto la Pop portata delle proposta
Proprio perché capivano il rilievo essenziale della preparazione teorica restavano perplessi circa i tempi di avvio del lavoro politico concreto e risolvevano
In termini di contraddizione antagonista il rapporto tra teoria e pratica preferendo continuare il vecchio lavoro
Ma quella posta da Rifondazione
Non era certo questione teorica bensì proprio di pratica riproduttiva che rilevando come principali le questioni interne cioè le contraddizioni e le debolezze della sinistra si proponeva di trovarne i guasti e insieme gli strumenti per risolverli
Emergeva così chiaramente la presenza di un ulteriore categoria all'interno della sinistra e in particolare al nostro interno
Una categoria che si manifesta in alcuni comportamenti
Mentre si accetta secondo la dialettica materialistica il carattere principale
Della contraddizione interna
Come meccanismo in grado di spiegare e mettere in moto il reale la dinamica sociale l'essere sociale determina contraddizioni uscita verso l'esterno considerato come motore principale delle contraddizioni
Non si tratta né di idealismo né di materialismo volgare ma bensì di un materialismo di carattere metafisico che confonde la base con le condizioni
La consapevolezza di queste contraddizioni
Rende più chiaro il ruolo essenziale di lavoro di riproduzione all'interno dei comunisti e quindi può consentire la risoluzione delle contraddizioni all'interno dell'area che individuate come principali per il nostro lavoro politico può spostare su un livello di unità l'area e consentirà di intervenire sulla contraddizione antagonistica interna alla sinistra e chip
Tale Illica i ritardi per finire che fare
In conclusione poiché molti compagni possono condividere la correttezza di impegnarsi sia a livello della pratica politica che della pratica riproduttiva
Poi che la sinistra nella sua maggioranza fa lavoro politico concreto e poiché la mancanza di pratica riproduttiva
Prima la sinistra di un fronte essenziale dell'impegno politico non possiamo certo sottrarla ai ruoli che essa ha scelto ci stiamo assumendo noi
Come compagni e non a livello individuale come fanno alcuni il compito di intervenire su questo fronte su questo vuoto
Precisiamo subito che la nostra non è una scelta di tipo intellettuale otteniamo ricco ma di pratica politica che nasce sul terreno dei problemi concreti
E oggi essi sono quelli della crisi della sinistra di cui abbiamo parlato ci assumiamo questo ruolo sulla base di alcune motivazioni sostanziali la prima è connessa alla funzione di servizio per la sinistra che intendiamo assumere una funzione che non dovrebbe essere solo di molti compagni ma del complesso della sinistra
La seconda riguarda i problemi dell'area rispetto alla quale la nostra scelta vuole essere un tentativo di risoluzione di alcune contraddizioni interne alla cui soluzione la sinistra non può che trarre giovamento la terza
è la considerazione per la quale la mancanza di un lavoro riproduttivo sposta su un piano che non è quello politico si vedono i contrasti tra PDS e Rifondazione Comunista circa la spartizione del patrimonio del PC
Ma quello soggettivo personale economicistico le contraddizioni antagonistica riducendo sempre più la possibilità di un superamento di esse e quindi dei ricavi della sinistra
Ci troviamo costretti quindi a scegliere un ruolo che è diverso da quello su cui siamo Ste sempre stati impegnati come lavoratori la pratica sui programmi politici concreti
Perché pensiamo che in questo modo i ritardi della sinistra e quindi la mancata risoluzione dei problemi possono essere superati
Tuttavia riteniamo che la strada della pratica riproduttiva su cui ci siamo incamminati in un processo di lunga durata
Corrisponde secondo il nostro punto di vista esattamente alla linea indicata di Rifondazione Comunista in occasione del congresso
Commenta viene no
Colgo l'occasione per viene scusandomi anche di questa targa antipatica che devo fare presidente che come viene il problema nei tempi problema poi essenziali per il nostro incontro di oggi che innalza reciproco ascolto e quindi vorrei suggerire realizzassimo interamente se vi sono testi scritti chiedersi possibili e compagni lo ritengono di consegnare l'intervento eventualmente deve assumere perché naturalmente abbiamo Visani invece del massimo di contributi rimane il compagno viene era il primo intervento ha rotto il ghiaccio e quindi del pomeriggio bene gliene siamo grati il compendio Leandro limoni sanguinari
Dovrà essere più rigida critiche
Mano compagni
Non appunto
Per mettere altra altra carne a cuocere ma
Io credo che la sinistra del PDS ma anche intere soprattutto l'Area dei comunisti democratici
Dovrebbero mettere al centro della propria agenda politica della propria riflessione la questione giovanile nel senso gramsciano del termine come questione che anticipa i processi generali
E allora io vorrei partire seppur schematicamente dalle condizioni materiali di vita di tante ragazze e ragazzi i da questi anni
Intanto credo bisogna chiedersi che cosa unifichi completamente oggi le condizioni di giovani a Milano come a Canicattì a Pechino come a Berlino assopito come a Managua
Mi sembra che gli effetti della modernizzazione capitalistica sulla vita di ragazze e ragazzi si possono sintetizzare di una tendenza profonda alla valorizzazione del lavoro collegata al senso dell'innovazione tecnologica ed organizzative dalla evoluzione del mercato del lavoro e quindi alla crescita del carattere alienato ed astratto della prestazione che avviene in forme salariato in altri modi più o meno precari
Una particolare sottoposizione
Alla pressione omologante difformi ideologiche ed intellettuali recentemente i dipendenti da grandi centri internazionali dei poteri capitalistico si pensi all'evoluzione delle tradizionali agenzie di formazione come la scuola o l'università ma anche processi
In corso nei mass media sembri più internazionalizzati
La scarsa efficacia
Delli reti tradizionali di protezione contro il dilagare di processi di mercificazione dentro tutti gli ambiti vitali li fa grande contraddizione con una spinta reale alla valorizzazione della differenza sessuale conseguentemente
La particolare gravità
Delle questioni riguardanti la produzione del senso della vita oggi tutto ciò non incontra una reale risposta in senso anticapitalista
No l'utilizzazione di quindi a dominato nel Paese e tende ora ad assorbire i soggetti antagonisti cercando di gratificati di renderli protagonisti in questo processo di modernizzazione
Di conseguenza succede che nel pianeta giovani vi sono anche in zone di silenzio Ari giovanilista politicizzate orientamenti forti e diffusi indirizzati nell'ondata neo moderata
O su questo ritornerò il problema io credo che però e anche un altro il rischio che si diverte come dire il senso della questione giovanile
Perché essa viene assunta solo con le questioni di consumi o addirittura viene criminalizzata ad esempio vediamo come vengono affrontate le morti del sabato sera difficili i morti per la droga
Si ragiona senza capire a fondo perché attiene tutto ciò si demonizza siccome gli si demonizza non in condizioni materiali di vita di giovani
Infatti il come dire c'è un tentativo strano
Di esorcizzare il sabato sera come se il problema fosse un giorno questo giorno da reprimere e non capire invece che ai giovani e negata tutta la settimana e negata la loro espressione e negata la loro vita il senso e lo scopo nel vivere quotidiano
Come non capire che in corto circuito questa società
La società del profitto e tutto un sistema che corre veloce vendette in tre colori consumistici
E verso l'individualismo esasperato sulle tossicodipendenze si vuole colpire chi è più debole punendo e mandando in carcere di ragazzi al carcere si leggono anche i suicidi con la differenza è questa volta non è la droga ad uccidere ma la legge Quito viva combatterla
Ma se si cd
Non solo quelli che avvengono in carcere sì scritto vedo in maniera rozza e violenta che il benessere e la stupidità di giovani
Insomma assistiamo non solo a questa vettura questo tipo di vettura ma anche ad una vera e propria rimozione della questione giovanile
E allora io credo che la sinistra tutta nel riscrivere un progetto politico debba partire dai bisogni di una generazione e leggere la questione giovanile dentro un'analisi materialistica
Dicevo prima che tre giovani c'è omologazione emarginazione contraddizioni irrisolte bisogni insoddisfatti desideri repressi e sofferenze
Lungo periodo di ristrutturazioni capitalistica ha determinato tra l'altro nuove forme d'irrigazione allegazione che produce un annientamento di conflitti non solo la città con i suoi tempi fissati con i suoi scopi determinati si presenta come luogo dove esplode il contrasto tra aspirazioni di sogni domande possibilità strumenti spazi fisici e temporali per realizzarli
In tutto questo le condizioni di vita di giovani sono sempre più aggravata insistendo di fenomeni di solitudine
Nel Mezzogiorno poiché i giovani sono maggiormente penalizzati prima devastante disoccupazione le chimere dell'articolo ventitré lo sfruttamento di contratti di formazione lavoro per fare qualche esempio
E necessaria quindi una battaglia per il lavoro ma anche una battaglia contro lo sfruttamento bensì in Puglia ad esempio le ragazze del caporalato
Ma anche una battaglia per la riduzione dell'orario verso le trenta ore settimanali dentro un processo di ridefinizione ristrutturazione complessiva dei tempi di lavoro della formazione della vita
Ma l'attacco culturale e materiale forte anche sul terreno del sapere e della formazione cosa e del resto la legge Ruberti
Ebbene dinanzi a questi processi materiali
C'è stato però un forte protagonismo regioni
Che ha indicato contraddizioni dato vita movimenti controcorrente espresso alterità antagonismo che rappresentano una potenziali critica agli anni Ottanta una risorsa per una autonoma soggettività giovanile
Pensiamo alla Pantera ad esempio che è stata la punta di diamante di un bisogno di socializzazione di Roma comunicazioni di un sapere gli versa qualità della vita il movimento si è posto come questione centrale la questione della funzione sociale della università ed il prestito di noi intera generazione con questo voglio dire che nel nostro Paese comunque un'articolazione di chiara matrice progressista
è realmente antagonista insiste insomma dallo studente al disoccupato giovane lavoratore le diverse condizioni pongono domande generali di cambiamento della società per cui pur nella frammentazione possibili individuare una questione generale
La sinistra rispetto ai giovani io credo che la sinistra deve guardare parlare con questi soggetti riflettere su queste contraddizioni ma deve anche far capire soprattutto il progetto di trasformazione non c'è più memoria storica tra tra i giovani anche perché tra la tra l'altro si è perso come dire il figlio il contatto tra la sinistra del partito i giovani il PDS con la propria autonomia deve riuscire ad avere una capacità progettuale e a lanciare i simboli forti parole chiare per sviluppare battaglie ed essere un valido interlocutore ma non basta la leva il reddito minimo garantito ad esempio se si vuole costruire un rapporto con i giovani se non c'è una trasformazione anche nel modo di essere di capire la politica
Il rapporto con i giovani quindi
Questa sinistra dico così compagni cosa intende fare di giovani
E in che modo attraverso quali proposte su Bucchi scelte vengono assunte come prioritarie le condizioni materiali di vita di giovani insomma come aprire ma per davvero una grande discussioni dentro il fuori il partito questa delle compagne e compagni sto per finire
Che noi della minoranza della Sinistra giovanile siamo usciti alla Sinistra giovanile
Del resto questa è stata una scelta difficile e sofferta
Non solo perché nella Sinistra giovanile c'era un'idea arcaica e come dire passatemi il termine un po'grossolana della democrazia
Ma anche per la mancanza di un vero progetto politico
Per scelte moderate e per un'astratta assunzione di un conflitto senza soggetti e circoscritto a piccoli spontanei nutrite disse civilmente riescono a produrre una critica generale del sistema e dunque un progetto complessivo di trasformazione stiamo allora dando vita
Dando vita quindi a livello territoriale nazionale ad esperienze associative
Associazioni che cerco di parlare a soggetti ma anche sensibilità che stanno a sinistra dal marito Rifondazione Verdi eccetera e da gruppi circoli che si fanno promotori tinte progresso all'arcipelago cattolico religioso
Associazione di volontari e di volontari che cerca di colmare l'assenza di un soggetto politico debole parti detta le condizioni materiali di vita di ciascuno per ragionare sulla autorganizzazione di soggetti e sulla autonomia di una generazione
Associazioni che vuole fondarsi di nubi del conflitto per un soggetto politico giovanili antagonista al sistema di potere Ida anticapitalistica in Puglia
Per fare un esempio concreto l'associazione adesso Mandela quest'anno insieme ad altre associazioni ha dato vita perciò campa villaggio della solidarietà
Per gli immigrati offerto vitto e alloggio per duecento persone assistenza medica è un servizio permanente di autoambulanze dell'ANPAS anche per la gente locale tutela sindacale occasioni di incontro e socializzazione
Ah Stornara si è cercato tra la gente i ragazzi di tradurre la solitudine in solidarietà concreta collettiva una solidarietà non fine a se stessa numeri assistenza ma una solidarietà chicchi di diritti eguaglianza che si fa Progetto per cambiare lo stato di cose esistenti per il bianco come per in merito
Abbiamo ragionato e stiamo lavorando ad una carta di diritti dell'immigrato uno strumento che affronta i problemi dell'accoglienza della casa di tritolo studio ed il mercato del lavoro
E proprio sul mercato del lavoro è finito
Insieme al sindacato territoriale abbiamo avuto una funzione di filtro tra i proprietari terrieri e gli immigrati
Per contrattare per quando ci è stato possibile naturalmente una giusta paga per i ragazzi ed evitare che questi pagassero la tangente del trasporto che di cinque mila lire al giorno
Inoltre sono stati quasi centocinquanta i ragazzi che hanno ottenuto ottenuto l'iscrizione all'ufficio di comportamento o sindacato quindi abbiamo ragionato su una possibile piattaforma del mercato del lavoro
Tra cui la lista nazionale dei lavoratori stagionali possibile stipulare intese accordi convenzioni per esempio con alcune aziende più grandi il permesso di soggiorno per i lavoratori stagionali in Puglia l'istituzione di un osservatorio sul mercato del lavoro eccetera
Ecco io credo che l'immigrazione sia un'altra grande questione come dire passatemi questo termine il grimaldello per cercare di ridefinire un'idea di stato sociale dove la democrazia sia partecipata dal basso e di ogni colore una questione su cui con forza il maggiore determinazione dovremo misurarci
Compagni e compagne
La relazione del compagno Tortorella
Mi pare che contribuisca
Contribuisca abbastanza a animare un dibattito che io spero sia appunto
Un dibattito che guardi molto alla prospettiva del nostro partito del partito democratico della sinistra e così come ha fatto Tortorella
Io dividerò la sua relazione in tre punti perché queste mi sembrano
Ti pongo le questione essenziale che lui ha ha raggruppato
La prima
L'esame della nuova situazione mondiale
Dopo la crisi delle bipolarismo
Così come si è manifestata questa crisi che Tortorella atteso ammettere molto fortemente in evidenza il fatto che la crisi è stata delle bipolarismo a cui del resto tutto abbiamo lavorato nel senso dalle superamento dei dei blocchi che è stato il senso
Della politica per molti anni del Partito Comunista
Si è manifestata
Attraverso il collasso di uno
Dei due blocchi
E quindi un collasso che configura anche
Una sconfitta storica
Una sconfitta storica detto Tortorella che non coinvolge solo
Il partito comunista dell'Unione Sovietica i partiti comunisti al potere
Il movimento comunista così variegato così come come è stato configurato negli anni ma tocca più in generale anche
Il movimento socialista nel senso più più lato anche qui della della parola comunque c'è un'azione un tentativo un azione una una battaglia politica aperta per fare per mettere dentro questa crisi tutte le idee
Che si muovono intorno alle cambiamento
Ora
Io sono
Da corto su questa su questa valutazione che ha dato che ha dato Tortorella
Tuttavia noi dobbiamo guardare però
Dentro questa crisi
Le ragioni per cui noi siamo stati coinvolti
No io dico il vecchio partito comunista come chiamarlo Tortorella
Perché qui mi pare invece che l'analisi Tortorella
Non è andata almeno a mio avviso a toccare un uno dei punti che io considero essenziale
Cioè lui ha fatto bene mi pare Tortorelle io solo in questo come sapete sono perfettamente d'accordo con lui nel rivendicare puntigliosamente
Qual è stata la storia reale del Partito Comunista Italiano
La sua ricca elaborazione la sua autonomia al suo modo d'essere
La sua cultura politica
E d'altra parte io non penso che
Il nostro partito vol il Partito Comunista prima e poi per derivazione inevitabilmente su il Partito democratico della sinistra
Perché certe c'è successo pure storiche non sono possibili
Venga coinvolto perché è stato
Un partito che ha le sue radici nell'Internazionale comunista
Perché si è chiamato Partito Comunista
Perché ha avuto un ruolo anche nel movimento comunista internazionale dopo lo scioglimento dell'Internazionale comunista
Indubbiamente questi fatti pesa
Sarebbe secondo me sbagliato
Non vedere il peso che essi hanno nelle dei nel definire anche l'identità di un partito perché noi non possiamo dire per un verso le radici
Contano e poi dice dire quanto sono radici buone
E poi dire l'era le altre radici non contano contato tutte le radici
Tuttavia
A me pare che
Il nostro coinvolgimento le nostre io parlo di coinvolgimento politico
Attiene a quella che è stata la strategia generale che noi abbiamo seguito negli anni anche della nostra autonomia negli anni forti anche dalla nostra otto non
Cioè qual era questa questa strategia sul piano
Monti avrà sul piano internazionale noi
Pensavamo in definitiva che il rafforzamento dei Paesi socialisti
La presenza nel terzo monto e del dei non allineati
E il collegamento dei non allineati
E il peso che
Potevano avere e hanno avuto in un certo omento
I non allineati
La presenza di un movimento di pace
è la forza delle movimento operaio organizzato quinti anche dentro il partito
Comunista questi
Con anche con posizione diverso con la loro autonomia
Erano le forze
Che avrebbero non solo contenuto
L'imperialismo soprattutto il realismo americano ma avrebbero avuto via via ragione diverso
è l'arresto a me pare
Che
Vanno invece va ricercata in questa strategia vanno ricercate in questa strategia le motivazione per cui nonostante la nostra forte ferma autonomia
Noi abbiamo mantenuto un collegamento con l'Unione Sovietica abbiamo andamento un collegamento con la Cina che non abbiamo voluto rompere quanto la quanto l'Unione Sovietica la rotta e quanto ci chiedeva di romperla
Perché c'era un uno schema un quadro cucine
Quinta autonomia
E non rottura
Perché c'era uno schieramento mondiale
Che aveva uniti Rizzo
E noi siamo stati dentro appunto con la nostra autonomia in questo schieramento
Ma il punto è politico su cui noi dobbiamo riflettere
E che questa strategia
E faccio
è crollata
E quindi dei nomi che avendo assunto come nostra questa strategia
Entro la fa anzi noi siamo stati e farà fine i movimenti dalla sinistra
Una delle forze che più di ogni altra
A
Concepito questa linea
L'autonomia nella diversità
La polemica senza le rotture
Il non quadro che era appunto quello di riferimento che era quello a cui facce
Ora le cose sono andate in maniera diversa io trovo qui
Le ragioni diciamo così più preoccupante più seria della nostra
Tenendo conto che in Europa non è andata avanti anche la la linea che noi avevamo
A un certo momento soprattutto con Berlinguer
Messa in campo che era quello appunto della terza via
E cioè
è vero applichiamo le distanze da Mosca andiamo anche allo strappo
Con con Mosca come fece Berlinguer ma non approviamo
Nell'alveo del movimento socialista europeo
Dobbiamo
C'è una terza via Demonte
E quindi dal momento in cui noi rompiamo perché di questo si è trattato Giotto appunto astratto perché non era non era un certo una rottura verticale
Ma operavamo quel tipo di strappo noi non pensavamo che a una ricomposizione del movimento socialista e operare l'unità nella diversità nel movimento socialista europeo e quindi una nostra presenza autonoma è vero che Berlinguer in quel periodo
Tentò delle strade delle intese con brande con altre forze
Con emetterà Ancona c'è forse socialiste tuttavia nell'intendimento appunto della possibilità di una terza via
Ora anche questa strada mi pare
Che si è dimostrata dalla strada
Senza senza sporco
E allora se le cose stanno così almeno me pare che stiano così no che stiano sono stanno così io penso che stia proporsi
Il problema che di fronte a cui noi ci siamo trovati e oggi ci troviamo
è quello di ripensare appunto
Ad una
Strategia anche mondiale perché io non penso che un movimento come il nostro
Possa chiudersi dentro i confini della propria casa e ignorare quello che succede insiste Del Monte avere
Un ruolo
Quali ecco con quali forze in questa situazione cui abbiamo avuto questi crolli queste crisi una crisi anche non solo dei Paesi socialisti dell'Unione Sovietica ma anche dei Paesi non allineati
Con quale forse non li vogliamo aprire un discorso per un ripensamento comune
Per una strategia
Della Ford delle forze della sinistra non solo in Europa ma nel mondo
Questa mi pare la questione
Di fronte a cui noi ci troviamo
Perché se il quadro è quello che dice appunto Tortorella che noi ci troviamo di fronte
A questo ruolo nuovo che hanno gli Stati Uniti d'America
E a questo ruolo che potrà può che potrebbe assolvere assumere l'Europa
E all'interno dei essa la sinistra europea
Si tratta di guardare a questo quadro
Norme con Nostalgia rispetto a quello che c'era ieri
E quindi dire va be'noi siamo veniamo da una sconfitta
Perché quello che c'era ieri
E in definitiva ci danno una prospettiva possibile no io penso che quando si va ad una sconfitta vuol dire che quella politica era anche sbagliata
E allora bisogna anche pigliare un atto io non dico che è sempre sbagliata perché si può essere sconfitte io penso qualche volta avendo anche ragione
Ah io penso che era era la strategia questa è la mia opinione
Sbagliato
E allora io ritengo equilibri concludo questo punto
Che noi abbiamo oggi un avallo la possibilità
Di una nostro impegno di un nostro maggiore impegno
Nelle ripensare ad una strategia internazionale ha un ruolo della sinistra cui noi non possiamo rinunciare
E non possiamo pensare che gli assetti attuali sono quelli definitivi perché
Non è così
E allora se non sono quelli definitivi quale sarà nella dialettica nuova che si apre nel mondo il ruolo della sinistra
Io penso che questo oggi possiamo farlo
Se noi avremo punto vogliamo farlo e dobbiamo farlo nell'Internazionale socialista e qui punti il contributo di cui parlava Tortorella
Nell'Internazionale socialista e possiamo farlo ecco aggiungo io non solo nell'Internazionale socialista
Ma possiamo farlo nel movimento socialista europee la mia opinione è che noi il PDS
Con altri partiti socialisti socialdemocratici europei
Deve pensare pensare e lavorare per la costruzione di un partito socialista democratico europee
Perché la dialettica oggi va sempre più delineando sì da questo punto di vista una forza liberaldemocratica
Che ha un un suo spazio un suo ruolo io non penso che noi possiamo approdare a un movimento appunto di tipo liberaldemocratico
Un movimento cattolico fatto dai partiti democratici cristiani che hanno fatto e hanno un partito del Partito popolare europeo
E un partito socialista europeo
Questa mi pare la prospettiva su cui noi dobbiamo allora e questa è la dimensione
Per poter assolvere ad un ruolo
E quindi si sapere qui mi pare
Lo una delle incertezze
Ah ho una dell'oscillazione a di cui parlava Tortorella nel partito democratico dalla se
E cioè che non siamo andati con nettezza con chiarezza questa è la mia opinione ad una proprio che è l'approdo appunto del socialismo europeo unita anche qui nella diversità a unità nella diversità ma quello è le il riferimento e andarci anche con una Progetto
Col progetto e con la proposta diciamo così di costruire questo partito teniamo conto del ruolo che sta sorbetto anche nei confronti della crisi dell'Est
E dei fermenti e delle contraddizioni perché anche qui come si organizzerà la sinistra nei partiti dall'Est non lo sappiamo o lo sappiamo poco vediamo con quale difficoltà
Una cosa è certa che il Papa e la Chiesa
Si stanno ancora una volta proponendo come grande forza perdere coniugare le nuove libertà
E la difesa dei ceti deboli
E mentre le forze delle capitalismo e del capitalismo più aggressiva
Noi vediamo che si propongono come forze capaci di dare nuovo sviluppo a questi Paesi
Io penso che sarebbe un grave errore
Se appunto il socialismo europeo
Non si presenta con un suo volto
Con suoi valori con una sua politica
Con una competizione quindi anche con
Con le forze cattoliche
Non solo con la forza di bere al Democratic capitalistiche
Per dire la sua parola
Ma questa parola ripeto potrà essere detta nell'ambito e nel quadro appunto di un socialismo europeo che abbia queste dimensione e anche queste caratteristiche secondo punto
La crisi della politica e del la crisi italiana così come l'ha vista Tortorella
E la battaglia politica del partito democratico della sinistra
Io su questo punto debbo dire
Che noi guardiamo e vediamo
Una crisi mi pare molto seria
Dell'egemonia della democrazia cristiana
Una crisi che viene dal fatto di un indebolimento del suo blocco sociale soprattutto al Nord
Dove forza e che sono cresciute con la democrazia cristiana che hanno fatto un transito anche sociale
Penso a tutta la la la la Lombardia soprattutto ma anche Benetton
Che sono ceti borghesi che sono diventati forse di borghesia solida
Con la democrazia cristiana stando con un legame con la democrazia
D'altra parte abbiamo un
Una democrazia cristiana che rafforza la sua presenza al sud
Con
Una contestazione diciamo così
Che vediamo nel Mezzogiorno ma non sono nel Mezzogiorno perché il problema attiene allo Stato italiano
Tra le forze della mera sia tra le forze dall'affarismo
Del potere politico
Ora io penso che un partito come la democrazia cristiana per il ruolo che ha avuto storicamente in Italia
Non può avere una funzione egemone
A vento una crisi di rapporti sociali come quelli che si stanno delineando al nord
E anche con una
Con un tipo di rapporto con una Tipo di presenza come quello che è la ormai caratterizzata sul io non penso non ho mai pensato che al sud la democrazia cristiana è tutta mafia perché questa è una stupidità
E tuttavia noi sappiamo e vediamo ecco quale il il tipo di consenso che viene alle dal Sud
D'altra parte noi dobbiamo cogliere
Un pericolo di tutta questa situazione perché a fronte della crisi dell'egemonia della democrazia cristiana
Non c'è
L'affacciarsi di una nuova forza capace di esercitare un ruolo nazionale di egemonia nazionale di ricambio
Grazie stia
E io vedo qui un pericolo molto serio compagni
E non dobbiamo sottovalutare
Perché di fronte se al Nord e noi abbiamo il dissenso delle leghe
Che ha anche
De data i segni
Eversivi comunque certo che si muovono contro una
Visione democratica
Al Sud i consensi non sono consensi allo Stato democratico
Sud con senza i partiti governativi sono qualcosa di diverso
Perché se noi se al Sud dovesse cambiare
Il sistema che garantisce vasti ceti popolari
E alti col re il trasferimento delle delle risorse col tipo di politica che viene fatto quel tipo di consenso a e dentro di sé
Tutti i germe non del dissenso ma dell'eversione
Tipo quella di Reggio Calabria
Quindi dobbiamo sapere capire che che noi se dovessimo averne una congiunzione
Una congiunzione astrale diciamo così tra questo tipo depressione al nord è quella possibile al sud
Noi andremmo a un grave pericolo per la stessa democrazia
E vado a concludere
Ora di fronte a questa situazione io penso
Che noi abbiamo
Dobbiamo delineare una prospettiva
Tortorella detto c'è il problema ha posto un problema molto importante molto serio e cioè quella della possibile
Federazione delle forze della sinistra soprattutto tra il PDS e il partito
E il partito socialisti
Ora io su questo punto vado veramente a concludere
Vorrei dire due cose sono la prima è questo
E verso dobbiamo stare attenti né per il per il rapporto col Partito socialista che ha un rapporto sappiamo bene conflittuale dal momento che noi siamo
Alla all'opposizione il partito socialista e ha ricoperto
Ma io non sono d'accordo con quei compagni che sottolineano il fatto
Che c'è una
Divergenza programmatica come si dice e si scrive continuamente su tutto
Perché noi abbiamo avuto il congresso della CGIL
Vorrei capire se congresso la CGIL ha espresso una piattaforma
In cui si sono ritrovati gran parte della forza di questa di questa confederazione
Lo stesso è avvenuto badata la lega delle cooperative
Alla Confesercenti
All'associazione dei degli artigiani
In molti comuni
Queste sono convergenza e piattaforme programmatiche perché sei noi pensiamo e guardiamo anche qui
Perché qui anche qui c'è un rovesciamento
Perché si dice il programma deve venire dalla base
Guardiamo alle convergenze di base
E non solo per le diverse tuttavia quello che avviene poi nelle organizzazioni sociali
Viene innamorato e si da solo rilievo agli senza anche importante
Che noi abbiamo alle col Partito socialista al vertice sono richiede del tempo notevoli
Voglio dire che c'è uno spazio di lotta politica è una possibilità di aggregare piattaforme programmatiche che vanno che hanno un riferimento nel corpo sociale ampio
Della società italiane quelle a cui far riferimento il Partito Democratico della Sinistra e partito
è il partito socialista
Infine
è vero che noi come ha detto Tortorella Biamonti dissenso è un dissenso serio
Per la questione dei referendum
Col Partito Socialista è un dissenso che si decide c'è anche all'interno del nostro partito
Ora la mia opinione su questo è che noi non possiamo essere su questa questione del referendum e nel rimorchio
Nella campagna cosiddetta contro la partitocrazia o con Visentini che oggi scrive l'editoriale che vuole un governo senza i partiti
Sulla Repubblica
Non possiamo noi però nemmeno ignorare il senso che ha
Una certa corrente di opinione pubblica che io non sono appunto per solo per seguirla
Ma per interpretarla sì
Per dare risposte sì
E noi qui abbiamo oscillato non siamo riusciti a dare una risposta soprattutto per quel che riguarda la riforma del sistema politico
Perché anche qui abbiamo oscillato nella polemica col Partito socialista sul presidenzialismo e sulla legge elettorale senza dal tanto a davvero una vostra proposta che oggi c'è
Io ritengo però che la proposta che noi avremmo dovuto mettere in campo rapidamente
Era quella del sistema l'ho detto alla molte volte i compagni lo sanno
Del sistema francese dal doppio turno con una proposta che sarebbe esposto che costituiva una sfida anche al partito socialista è una risposta
A questa corrente di opinione pubblica che vuole un mutamento del sistema politico Italia
E a cui noi dobbiamo dare risposte chiare
Per quel che riguarda il terzo punto nome nel medio lungo e cioè il regime interno a cui ha fatto riferimento Tortorella io non ho molto cose da aggiungere sulle cose che ha detto Tortorella perché sono pienamente d'accordo su questo tranne uno tranne
E l'una e questo che noi dobbiamo se vogliamo non vogliamo come lui ha detto un pluralismo povero
E vogliamo dare anche senso alla dialettica politica
Non solo fare le cose che Tortorella ha detto il modo di manifestare
Le opinioni e la ricchezza e i valori diciamo così messi in campo da confronti che del resto come questi che stiamo facendo oggi
Ma anche un altro punto il punto che e anche di chiarezza politica
Che questo partito deve avere la forza di delineare di definire maggioranze e minoranza con chiarezza
Sulla base di documenti politici
Di documenti politici netti chiari e leggibili
All'interno del partito all'esterno perché fare la minoranza
In un partito pluralista nel senso come diceva Totò Tortorella
è un valore
Evitare quinti che invece il tutto possa sconfinare in una specie di genere di di gelatina di cui non si vedono i contorni e non vedendosi contorni non si vedono i contorni delle scelte politiche
Da fare con chiarezza e con nettezza io credo che questa sia una delle ragioni delle nostre difficoltà è una delle ragioni del pluralismo povero
Ringraziamo il compagno Macaluso i compagni comprendono bene
Che non sarebbe stato giusto censurare l'intervento così importante del compagno Macaluso però io un po'diversamente mi permetta di tornare adesso a raccomandare in tempi prima di dare la parola al compagno Luigi Agostini della CGIL desidero salutare e ringraziare affettuosamente il presidente del partito i compagni onorevole Stefano Rodotà
Allora la parola al compagno Agostini si prepari il compagno Gavino Angius
Io considero
La relazione di Tortorella una buona sistemazione delle nostre posizioni
Ma non sarei sincero fino in fondo se non
Esprimersi una sensazione di questo tipo
Mi sembra che noi facciamo sempre più fatica a tenere distinte un'analisi come dire retrospettiva sull'insieme del processo che ci ha portati a questa situazione una riflessione di più lungo momento sulle comunismo e sulla teoria
è un'altra che riguarda la politica cioè come diamo funzione e senso alla nostra presente all'interno
Per pidiessino
Questo lo dico perché avvicinandosi la conferenza avvicinandosi le elezioni
Io penso che sarà molto importante la nostra posizione sul programma
E quindi una posizione che in qualche misura ci definisce una posizione facile come quella che poteva avvenire dentro il vecchio partito per cui è sia in disaccordo ma si tace è una posizione che non può essere più proponibile oggi anche in vista delle elezioni e quindi anche in vista di un fatto che può avere ripercussioni profonde circa la nostra situazione
Io adotterei mi sembra che Tortorella in fondo l'abbia lottato un meccanismo di questo genere che era quello del del Craxi di primo di primo momento primum vivere e deinde filosofare mi sembrava felice se Craxi al culmine della crisi del vecchio Partito Socialista
C'è una questione che riguarda il futuro la prospettiva Tortorella facevo una bellissima citazioni Marx e in qualche misura almeno io l'ho capita così diceva ripartiamo da lei ripartiamo dal manifesto dal modo come e possibile interpretare con questa chiave l'insieme degli dei problemi
Io devo dire che questa questione e la questione
Io considero assolutamente essenziale anche con da perseguire con relativa autonomia su e che necessariamente trova alle sue centro il rapporto tra stato d'impresa questa mattina Fausto Bertinotti diceva noi dobbiamo proporre un modello sociale
Io penso che è possibile proporre un nuovo modello sociale
Nella misura in cui non siamo capaci anche di proporre un nuovo modello di sviluppo e quindi un'ipotesi di come si organizza la produzione e di come si organizza anche la distribuzione non penso sicuramente a diciamo alla diciamo totale a a ad una pianificazione totalizzante come è stata anche le quella dell'esperienza storica in particolare all'Est
Però accerto che o noi Ria affrontiamo la questione del rapporto Stato mercato
E quindi anche come andiamo a fondo
E anche sui perché ai processi di burocratizzazione avvenuti allerta venuti quindi sullo stato oppure il gioco c'è ridotto soltanto a regole e di impresa io so già come va a finire
Gorbaciov è partito con il il gruppo degli degli economisti sovietici di siberiani bisogna riformare la pianificazione o è arrivato alla netto e poi è arrivato al mercato
Al mercato in termini di regole e adesso mi sembra che sia al capitalismo selvaggio
Qui non vale Oscar larga trentasette come si combina il mercato e la pianificazione qui siamo molto al di là e io penso che se noi affrontiamo questo tema anche la nostra posizione circa il rapporto privato e pubblico
Circa anche il rapporto Stato e programmazione cicca anche il rapporto Stato e modello di sviluppo diventa una questione già risolta dalla supremazia dell'impresa
Noi oggi siamo deboli soprattutto su questo
E su questo io penso che bisogna scavare lo dicevo in altri momenti ho imparato più questo è statale leggendo un libro di poesie sul meccanismo burocratico che da tutti gli articoli che venivano da molteplici avevano inondato
Perché se non ci spieghiamo questo è chiaro che noi siamo deboli su un punto decisivo
Che non è la reinvenzione dell'uomo che si che fa la propria storia
Mazzi altamente dell'uomo che almeno la condizione la propria storia non la seconda come citiamolo tutte le sirene di questo mondo mi pare
Ciò spazialmente ad un'operazione di asseconda me
Sulla nostra questione più diretta
Io devo dire a Macaluso che noi l'abbiamo soltanto cambiato strategia noi abbiamo cambiato identità che è una cosa io penso molto più profonda della stessa strategia io penso che ognuno di noi qui come dire dentro un processo di
Ripensamento in profondità sia disponibile a vedere anche quello che c'è di buono per usare Croce quello che c'è di buono e quello che c'è da cambiare
Il punto è che noi abbiamo dato nel tronco sul tronco al punto più nevralgico che quello che era identità politica dei comunisti italiani
Io penso che questo sia il problema il problema dei problemi e anche il problema su cui ricostruire una nostra funzione come area e quindi anche come proposta politica
Io questo lo vedo soprattutto scegliendo non li insieme ma scegliendo il luogo dove questa nostra caratterizzazione può essere più efficace ed è la questione sociale indubitabilmente la questione sociale
Noi possiamo lo dice sempre Reichlin da un sistema di governo che si è basato sulle debito pubblico e sulle svalutazioni competitive
Ad un sistema di governo in cui queste cose ad un momento in cui queste cose non sono più praticabili
Non sono più praticabili le svalutazioni competitive per la logica dei cambi fissi non è più pensabile
Uno scaricare sul debito pubblico la mediazione sociale proprio perché il debito pubblico è il luogo che produce il differenziale di inflazione con i paesi di testa dell'Unità dell'unità europea
Come affrontare il debito pubblico quindi è la questione e io qui con condivido l'accento direi drammatico che Tortorella metteva nella nella relazione
Detto questo non condivido diciamo quell'affermazione per cui la finanziaria è una specie di partizione
Primo perché questa Finanziaria fa seguito a un'altra finanziaria che è costata mi sembra quaranta quarantacinque mila miliardi
Secondo perché questa finanziaria ne anticipa un'altra secondo quello che dice la Banca d'Italia di entità molto superiore
Terzo perché tutti proprio tutti i piani di rientro dal deficit pubblico per questioni anche di teoria che non che non ho il tempo di di affrontare hanno dimostrato che senza una drastica compressione della domanda interni e quindi senza una politica seccamente deflazione Ispica tanto che i tassi di interesse si dice
Lì abbasseremo dopo la Finanziaria non prima della finanziaria non è possibile uscire e tentare un'operazione di drastica di traffico recupero
Allora io penso che la questione di come Confindustria e governo vedono il problema sia diciamo vero letteralmente è vero anche in termini necessitati
E non è un caso che la Confindustria governo chiedono il blocco della contrattazione chiedono stretta taglio della spesa sociale e sostanzialmente privatizzazioni o alienazioni dei grandi beni dei grandi beni domani demaniale
Qui c'è una questione io penso no su cui noi dovremmo fortissimamente caratterizzarsi
O noi siamo lì e artefici di questa dica nel senso che di qui non si passa di qui non si passa per imporre quello che sia londinesi citando Keynes e ci ricordava qualche tempo fa almeno una grande riforma fiscale
E non la solita via di fuga sugli eredi di popolari e sui lavoro dipendente oppure di fatto io non capisco francamente la nostra funzione è il senso la nostra esistenza
Due cose soltanto sul congresso della CGIL
Macaluso citava il congresso della CGIL io penso che una risposta debba esserci
Fatti compresa la CGIL
E qui io vedo il cuore del congresso e anche la sconfitta strategica della nostra impostazione sceglie quello che dopo otto anni se vi ricordate noi chiamavamo il teorema Tarantelli
Cioè stare dentro i tassi programmati di inflazione
Far seguire ai tassi programmati di inflazione
Quindi non un discorso sulle compatibilità in generale per cui ci si filosofeggia di compatibilità o meno no
Tassi programmati di inflazione che sono la risultante della politica del governo è la media tra le varie curve di produttività dei singoli settori sottosettori
Per cui dalle risorse dei settori più redditizi prendo per alimentare il mercato politico al Sud o anche in diciamo in altre parti del corpo sociale dei settori meno redditizi
Far seguire a questo
La predeterminazione
E tutto alla fine si condisce con una specie di gabbia di ferro che regola a scalare tutte le questioni della contrattazione io so che questo discorso può sembrare un po'tecnico ma questo è il cuore della questione Sessa è un grande sindacato di massa di fronte a un grande mo'ha una grande modificazione sociale
Si riserva tutti gli spazi di autonomia che non significa chiedere di più ma tutti gli spazi d'economia di autonomia per condurre la sua battaglia o se invece un grande movimento sociale come la CGIL di fatto Siryn Serra dentro questa gabbia di ferro questa è la questione del congresso della CGIL
E io penso che questo sarà anche la questione è che bisogna anche a oliare negli appuntamenti futuri con Governo e Confindustria sia sulla spesa sociale che sulla politica contrattuale
In questo io ma finisco così
Esistono mai io penso un problema
Detta in questi termini tra comunisti e movimento sindacale tra comunisti e CGIL
Io fatta stamattina lo richiamava con diciamo accennandolo io lo dico con è estrema chiarezza e franchezza
Noi non costruiremo nessun argine rispetto alla controffensiva del governo e della Confindustria senza questo recupero della CGIL di autonomia della CGIL in primo luogo questo recupero è possibile se le forze se tutte le forze in particolare i comunisti delle varie famiglie non trovino un punto di regolazione per permettere di far fallire questo disegno da recuperare la CGIL io penso ad una grande iniziativa di massa
Trattava lontani terminando spetta non
Skin io penso che la relazione di Tortorella costituisca un contributo importante per la nostra area ma non solo per essa per tutto il partito e ritengo anche per l'intera sinistra italiana
Noi partiamo da una consapevolezza che il Partito Democratico della Sinistra sarà quello che verrà fuori da questi mesi di scontro sociale di scontro politico-elettorale
E che queste elezioni
Sono le più importanti nel dopoguerra non solo per noi come
è evidente ma per l'intera democrazia italiana
Ora in Italia in corso una sorta di guerra di tutti contro tutti
Che alle responsabilità di governo sempre più spesso fa l'opposizione
E chi è all'opposizione molto spesso parla come se fosse forza di governo
C'è un'azione di lotta di massa del partito contro la Finanziaria contro il Governo Andreotti
Credo che noi dobbiamo volere che questa lotta prosegua che si intensifichi sino ad arrivare ad una grande manifestazione nazionale del partito contro la Finanziaria contro appunto il governo
Credo che noi dobbiamo batterci per qualificare per l'alto profilo
La proposta politica del partito
Al fine di rinnovare anche per questa via la democrazia italiana e la politica e per costruire il partito democratico della sinistra con salde radici nel mondo del lavoro innanzitutto
L'intervento poco fa dal compagno Macaluso che riprendeva alcune considerazioni politiche
Giro parte dalla relazione di Tortorella
Sollecita come sempre un'interlocuzione è anche una risposta
Perché io ritengo che son d'accordo con quello che diceva Macaluso che uno dei nodi irrisolti
O comunque se volete non ancora pienamente chiariti nel partito
Sia quello dei rapporti a sinistra
E con il Partito Socialista Italiano
Vi sono come evidente nel partito nostro e com'è ovvio delle posizioni politiche diverse
E bisogna allora cercare io penso di fronte ad una competizione elettorale così difficile
Bisogna cercare di operare un chiarimento
Uno sforzo unitario come giustamente diceva Tortorella eccome richiamata anche Macaluso è giusto e non sarò certo io
A non sostenerlo a condizione ovviamente che ciò avvenga nella chiarezza dei ruoli e nella precisa definizione della linea politica che si può definire
E giusto anche questo a maggioranza
Con il voto non obbligatoriamente ma anche così
E certo non giova al chiarimento di una linea e alla più coerente iniziativa politica del partito accentuare di volta in volta toni argomenti in un senso o in un altro verso il Partito Socialista Italiano
Dobbiamo lavorare a partire da un nostro punto di vista da ciò che noi siamo e vogliamo essere da una nostra autonoma visione politica e culturale
Sono parole non credo
Il tema in realtà dei rapporti con il partito socialista e con la sinistra europea e con le forze di ispirazione socialista e democratica e per noi decisivo
Sottolineo per noi per questo partito e lo è perché noi veniamo da Liv veniamo e siamo stati parte siamo parte e dobbiamo Olera essere pare di un movimento storico di una entità morale che ha percorso la storia di questo Paese
Perché veniamo da lì da quel movimento socialista che ha segnato una parte importante nella storia d'Italia dalla fine del secolo scorso
La sinistra in Italia di fronte a sé compiti difficilissimi del tutto inediti
A sinistra è molto divisa è frammentata di questo bisogna parlare da qui bisogna farla partire
E parlare anche di quella unità socialista che il Partito Socialista Italiano propone ci sono a sinistra e nello stesso nostro partito Forza che ritengono in un qualche modo oggi ormai
Ineludibile addirittura ineluttabile questa figlia per la sinistra di ispirazione socialista e democratica questa via che propone il Partito Socialista Italiano io ritengo che questa proposta sia sbagliata politicamente per la sinistra tutta per gli interessi della sinistra impercorribile sul piano pratico foriera di una prospettiva politica che così come viene formulata nega l'alternativa e che porterebbe se praticata a ripristinare un ruolo centrale della Democrazia Cristiana nel sistema politico italiano
E tuttavia dobbiamo sapere che qualora venisse meno da parte nostra da parte degli altri un'idea di trasformazione di rinnovamento della società e dello Stato e rinunciassimo a lavorare la proposta di alternativa allora questa proposta
Potrebbe avere via libera e questa idea potrebbe essere credibile e forse anche vincente
Noi dunque dobbiamo legare la lotta politica per l'unità di tutte le forze di sinistra la lotta politica della Terna
E se si rompe questo ormai gambe allora dobbiamo dirlo può avere ragione Craxi
E lo dico rivolgendomi in particolare a quanti tra Dinoi anche tra di noi hanno a cuore un rapporto unitario tra le forze di ispirazione socialista
Ma visto in quello schema così come viene proposto e così come a volte sento anche nel nostro dibattito interno
Mi pare appunto che se si dovesse accettare quell'orientamento e quella linea si approderebbe esattamente dove in realtà si dichiara di voler non arrivare cioè
Ad un superamento di quel ruolo centrale della Democrazia cristiana nel sistema politico italiano
Ma anche la nostra proposta
Quella dell'unità delle forze di sinistra per l'alternativa può esporsi alla critica dello scarso realismo dell'impraticabilità e persino della marginalità in altre parole
Una proposta residuale noi dobbiamo rispondere saper rispondere cercare di rispondere a questa obiezione
Che cos'è che può rendere credibile la nostra proposta politica quella che ha avanzato qui Tortorella parlato di patto federativo tra le forze di sinistra che cos'è che può rendere credibile una proposta politica nuove vie alternative
Intanto io penso una critica fondata seria sincera e non reticente della crisi politica italiana
E dei suoi rete delle indicazioni sui responsabili e poi una proposta un programma politico alternativo forte praticabile che sia in grado di indicare di segnare una svolta nel governo del paese
Ora tutto questo chiama in causa o no il Partito socialista italiano la sua politica il suo programma la sua cultura dei suoi gli atti
Noi non possiamo non esprimere una critica forte una denuncia
Beh alla copertura sostanziale decisiva che il Partito Socialista Italiano da per esempio a questa legge finanziaria la legge finanziaria porta la firma del Partito socialista o no
C'è un valore politico rilevantissimo in questa scelta che i compagni socialisti compiono o no dobbiamo rinunciare a questa critica nel nome noi stessi dell'unità delle forze di sinistra io penso l'opposto
Penso cioè che non si costruisca nessuna unità sinistra senza una critica della politica alla politica che a sinistra anche si è praticate badate che questo esame critico deve riguardare anche noi noi stessi
Ma insieme senza una critica sociale nuova qua dalla quale a Busoni indicato a Tortorella di cui hanno parlato Bertinotti ed altri compagni davvero quella proposta politica di alternativa non sarà credibile
Perché ci vorrebbe del resto una sinistra al governo di questo Paese
In base a che cosa questa indicazione politica può suscitare un consenso maggiore rispetto ad altre ipotesi politica
O noi siamo cioè capaci di mettere in campo una visione nuova del mondo di oggi una risposta alta
Allo smalto il lamento progressivo dello stato sociale alle alienazioni della quotidianità urbana e del lavoro alla violenza della società contemporanea
E dunque non parlo soltanto del programma parlerei del Progetto di un grande lavoro di ricerca di scavo ma anche di lotta politica di massa capace di parlare a bisogna interessi ad aspirazioni o noi facciamo tutto questo
E tutto questo lo facciamo ora lo fa questo partito e diamo questa dimensione al nostro lavoro nella definizione del programma politico o tappeti rossi risposte più credibili rischiano di essere quelle delle forze di governo
Sì c'è bisogno di un governo nuovo in questo Paese chi lo può negare non certamente noi ovviamente
Ma non c'è forse anche la domanda etiche l'urgenza la ricerca di un'opposizione di tipo nuovo democratica anche di sinistra sedia visibile forte costruire dunque l'alternativa chi gli a che cosa
Se non indichiamo i soggetti le controparti a un governo d'una classe dirigente al marcio della politica italiana ma basta
A sinistra davanti a sé una situazione inedita sì c'è una crisi di proposta politica della Democrazia cristiana ma attenzione
Come non vedere che la democrazia cristiana nello sfascio generale a sinistra e tra le forze politiche la lotta la guerra di tutti contro tutti
Può rischiare di apparire rischiare per noi ovviamente non per essa
Un punto di riferimento di stabilità in un sistema che sembra impazzito
E come non vedere che il vecchio modello di accumulazione fare canto in sede le contraddizioni sempre più laceranti e dunque come rifiuta sì di verificare criticamente ciò che il modo di produzione capitalistico cui le sue ricchezze ma anche dei suoi alienazioni
Le sue devastazioni produce alla materialità della vita
Quotidiana come non vedere che è qui che è da qui che parte lo scollamento il distacco tra la separazione
Tra parti grandi della società la stessa democrazia cristiana lo stesso sistema politico e forse anche la stessa sinistra
No non si tratta allora di costruito di delineare lo ha detto con grande forza Tortorella una sorta di società il diario di società o di Città del sole ma di partire innanzitutto da una sistematicità critica da una criticità dell'esistente
Perché dobbiamo fare questo
Ma proprio per non cadere in un vizio di ideologismo che riproduce all'opposto ribaltando lo quello vecchio ben conosciuta a sinistra
E cioè che dal rapporto meccanico tra struttura e sovrastruttura con la vittoria del modo di produzione capitalistico non possa accadere di farne un indubitabile destino
Che plasma disse non solo le istituzioni ma l'informazione il costume la coscienza ogni agire collettivo ecco dove sta
La forma concreta di dominio che viene esercitato in questo Paese esercitata da chi per chi per conto di chi
E lecito parlare di una virtuosi economiche finanziarie o di un ceto politico e amministrativo Anna a hanno inviato negli apparati dello Stato di una borghesia che non è mai stata davvero una classe nazionale capace di guardare agli interessi generali del Paese
Domandiamoci hanno c'è una crisi irreversibile del blocco sociale e politico che ha governato questo Paese in questi anni
Per dirla in un altro modo siamo in presenza di una rottura di quel compromesso politico di quello scambio politico
Tra una certa borghesia industriale quel ceto politico amministrativo e la Democrazia cristiana e il sistema politico bloccato che arreca che ha presidiato al funzionamento delle istituzioni della politica di governo in questo Paese
Oppure siamo in presenza di una crisi grave di un modello di sviluppo il modello sociale lo chiamava Bertinotti che non regge più rispetto alla competizione europea e mondiale
Ecco io penso che questi siano gli interrogativi all'interrogativo fondamentale che noi ci dobbiamo apporre io penso che questa seconda ipotesi sia più vicina al vero
Dobbiamo dunque essere realisti ma anche un po'maliziosi no non credo che dare una risposta così ci esponga il pericolo del pessimismo della denuncia
E poi è meglio un sano pessimismo che un gaudente superficiale ottimismo
è possibile però che la Democrazia cristiana e le classi dirigenti di questo Paese sotto valutino la portata della crisi
E certo forse essi rischiano di essere vittime di quello stesso sovversivi smog dall'alto che hanno provocato e stanno provocando
Dunque siamo di fronte a qualcosa di molto profondo i pericoli sono altissimi per il nostro sistema democratico
Per il nostro sistema politico
Siamo di fronte ad una crisi senza precedenti del sistema politico democratico nato dalla Resistenza un sistema coatto qualcuno dice la crisi del sistema liberaldemocratico nella sua versione italiana secondo me non è così
Il nostro sistema politico non ha funzionato come un normale regime democratico questo è un Paese nel quale la libertà e la democrazia politica non hanno mai conosciuta una loro piena affermazione neanche dal punto di vista formale
Non solo sostanziale
Libertà e democrazia non vivono soltanto in quanto regole uguali per tutti e se dovrebbero valere per la singola persona umana anche per le persone associate che collettivamente organizzate nei partiti e questo non è falso per l'Italia
A libertà e democrazia sono anche sostanza del vivere umano ed un cittadino non vive oggi in uno stato di diritto pieno ed ha pagato di governo reale incapace di colmare le differenze di classe di sesso di età
Ecco perché allora noi dobbiamo sollevare la bandiera della libertà della democrazia e del rinnovamento della trasformazione democratica e socialista
Non si costruisce nessun'alternativa credibile se non si costruisce un blocco sociale nuovo una classe dirigente nuova un'alleanza politica e sociale di sinistra che da sinistra e a partire da qui
Sia capace di indicare al Paese una qualità nuova del Governo
Non si costruisce nessun'alternativa credibile senza mettere in campo l'idea e la proposta va detto Tortorella di un programma comune a sinistra
Quando parliamo di programma comune a sinistra parliamo del tutte le componenti che a sinistra ci sono ispirazione socialista democratica comunista e cattolica
Possiamo discutere di tutto questo con il Partito socialista senza infingimenti
Io spero di sì e mi auguro di sì
Lo dobbiamo fare tenendo conto che i compagni socialisti credo no sbagliando
Di essere al riparo da questa crisi credono cioè che la democrazia cristiana funzioni per loro come una sorta di ombrello pensano che soltanto Piovani frecce grandina
Ecco invece anche per il partito socialista si è chiusa una fase per loro e per tutta la sinistra
E dunque c'è un bilancio da fare di questo decennio di fronte alla crisi finanziaria dello Stato allo smantellamento dello stato di diritto alla prepotenza padronale
All'annichilimento di un'idea riformatrice alle disuguaglianze crescenti alla perdita di quell'occasione unica che ne derivava dall'Italia da una fase di crescita economica senza precedenti nel dopoguerra
Che fine ha fatto quella ricchezza prodotta in questi anni con reddito cresciuto in qualità sketch è andata domande troppo in delicate io penso di no ed è proprio per un discorso di verità con il Partito socialista dunque
Che dobbiamo discutere di questo dobbiamo discuterne partendo da quella crisi del modello di cui ci ha parlato stamattina il compagno Bertinotti che tocca dunque non soltanto il programma ma il Progetto il progetto nostro
Il governo dà una risposta di una risposta di destra a tutto questo paghino i lavoratori
E così se così come diciamo in questo nostro stesso partito e lo diciamo tutti ma allora dobbiamo trarne le conseguenze
Allora dobbiamo dire che siamo stati ingannati dal Partito Socialista allora dobbiamo lavorare per esprime una critica forte all'atteggiamento politico e la politica del partito socialista
E dunque dobbiamo incalzarlo sul terreno dell'alternativa
Rendendo più visibile più forte la nostra lotta di opposizione
Bisogna prendere atto che la scelta del partito socialista e di non turbare Andreotti il governo
Di avallare la scelta dalla manovra finanziaria di schierarsi con la DC di Forlani e di rifiutare un confronto politico non propagandistico elettoralistico con il Partito democratico della sinistra
Già nell'ottantatré in campagna elettorale ci furono tra Craxi e Berlinguer proprio qui vicino
Proprio qui vicino incontri politici positivi si andò alle elezioni politiche
La DC prese il minimo storico poi Craxi scelse la DC
Gli errori si possono fare una volta non dunque
Ecco perché dobbiamo parlare di tutto questo a sinistra dobbiamo parlarne anche dentro questo nostro partito
Io penso quindi che non ci troviamo di fronte ad un problema di linea politica di iniziativa politica nostra dobbiamo discuterne bene nel definire il programma mai compiti nostri vanno anche oltre ho terminato
Mi ha colpito come quanto nel recente congresso della CGIL si sia parlato molte moltissimo di politica e di unità riformista e socialista
E un po'meno per la verità non credo di essere sordo dei problemi complessi e difficili che dicono i lavoratori nei luoghi di lavoro
Compiti nuovi quindi per il movimento operaio dei lavoratori e per il movimento sindacale
E io naturalmente spero lo dico un po'scherzosamente
Di continuare a dire la mia di poter continuare a dire la mia su congresso della CGIL rispondo al compagno trentini anche se non posso proclamare uno sciopero generale
Ci sono state in Congresso fatti positivi ma sono rimasti almeno per me forti riserve nelle sue conclusioni in particolare una come si fa mi domando
A conciliare l'affermazione che il movimento dei lavoratori rischia una vendetta di classe che oggi da parte del patronato del Governo e aggiungere che il capitalismo italiano il peggiore d'Europa come si fa dicevo a mettere insieme questa analisi
Che per me abbastanza fondata
Con la proposta della cosiddetta codeterminazione che dovrebbe vedere protagonisti insieme nelle scelte per lo sviluppo quei lavoratori colpiti dalla vendetta i vendicatori mettere insieme cioè vittime e carnefici come se fossero
Le vittime tutti afflitte da una sorta di sindrome di Stoccolma
Non lo so può darsi che io sbagli corre comunque cercare di capire
Ecco perché allora la cultura politica nostra conta il nostro punto di vista del nostro partito
Penso che dobbiamo lavorare molto per delineare meglio la nostra cultura politica il nostro programma politico quello del nostro partito non basta badate essere sull'onda seguire le onde referendari o quant'altro
Per piegarsi of mettersi ad essere come non basta essere o affidarsi alla politica dell'immagine che poi sono sempre gli altri a trasmettere penso che non saremo mai credibili come forza di governo sa non lo siamo come forza di opposizione
Quello dei esercitare bene il ruolo il compito dell'opposizione oggi per noi non è solo un diritto ma è un dovere perciò che rappresentiamo e perciò che dobbiamo continuare a voler rappresentare
Prima di dare la parola comune ove ha rinunciato al compagni Bernaschi volevo vedere con voi
Un attimo per lo svolgimento dei lavori del nostro seminario per questa sera per domani
La situazione ad oggi allora allora insomma in questa per questa sera abbiamo tredici interventi programmati questo significa che condurre mezzo di lavoro possiamo svolgere diciamo questo nostro lavoro di oggi e tenendo conto dei tempi programmatiche io sottolineo e anche di qualche spostamento del tutto comprensibile
Per domani mattina
Per domani quattordici interventi e tenendo conto che naturalmente è desiderio di tutti dare tutti i miei compagni Ingrao la possibilità in un tempo adeguato per lo svolgimento del suo intervento potremmo contare di terminare in tarda mattinata questa è la situazione attuali entro questa sera propongo quindi che ci sia la chiusura delle iscrizioni se ci sono compagni compagna di Fini desiderano intervenire domani comunque lo comunichi con questa sera naturalmente a Primo tempo di riflettere ancora un attimo su questi tempi diciamo contestualmente allo svolgimento dei nostri lavori e al desiderio sia comune di poter dare la parola e avere il massimo di confronto fra tutti i compagni
Adesso la parola al compagno Cremaschi interverrà poi il compagno Petruccioli
Nove milioni passaggio iniziale della relazione
Per il compagno Tortorella laddove
Si dice che noi mi sembra che fosse riferito alla sinistra nel suo insieme credo che sia un ragionamento che richiederebbe forse molti approfondimenti che noi non possiamo più definirci oggi per contrastare
Per contrasto rispetto all'esperienza dei paesi dell'Est per contrasto rispetto all'esperienza del socialismo reale
è un ragionamento che è vero secondo me per tutta la sinistra a tutti i livelli
Il crollo dell'economia di quei paesi di quei sistemi politici guai a noi se usciamo da questo elemento rappresenta un punto di svolta oltre il quale c'è la necessità di una ridefinizione per tutti
E senza una ridefinizione secondo me non si va avanti
Guai a pensare che sia possibile semplicemente risolvere il problema io non nutro nessuna obiezione al riguardo ma
Risolvere il problema cercando un'altra casa
Adesso c'è come ha detto Giuliano Amato al congresso della CGIL l'Arca di Noè dell'Internazionale socialista sulla quale si può saltare dentro tutti proprio perché lo stesso Giuliano Amato con questa espressione
Sottolineava il fatto che in realtà una volta dentro l'arca di Noè dove si va come si è fatti come ci si organizza è tutto da decidere
E in realtà poi anche l'Arca di Noè
Benedetti a guida e dovrà
In realtà io credo che noi dovremmo riflettere su due o tre punti
Uno
A me sembra va bene dico io voti con pop-rock ovviamente mi scuso lo dico in questi termini va sicuramente bene respingere le campagne maccartista io ne ho maccartista e che ci sono in Italia e in Europa
Nei confronti dei comunisti anche non solo dei comunisti perché in Svezia siamo arrivati a Parma
Detto questo però faremmo un errore se non vedessimo anche quello che ci quel pezzo che c'è comune della sinistra all'estero con l'Ovest che è all'origine della sconfitta cioè io non mi non considera ad esempio il fatto
Che il personaggio politico più popolare tra l'intellettualità e anche tra una parte di classe operaia nei Paesi dell'Est il fatto che il personaggio politico più popolare nei paesi dell'est europeo sia Margaret Thatcher
Ma questo non è che ci può fare cioè un punto di analisi dobbiamo spiegare perché
Perché solo perché è stata evidentemente quella che ha combattuto questo non è una spiegazione
O forse perché
In realtà
Nella crisi di quei regimi c'è un pezzo ovviamente portato alle estreme delle difficoltà e dei problemi che abbiamo nuovi di fronte alla crisi dello stato sociale ai problemi della persona di fronte alle grandi organizzazioni di fronte alle grandi burocrazie
Cioè non c'è un punto forse in cui c'è un'operazione illusoria ideologica del neocapitalismo ma che dice nella sostanza questo il messaggio
Che l'unico modo per avere libertà in questa società e diventare imprenditori avere degli spazi essere imprenditori di se stessi
E qui c'è il nodo perché è chiaro che a seconda di come si risolverà la crisi dell'Est riprenderà uno la sinistra in Italia in Europa
E io vedo persino rovesciato certe comporta il ragionamento cioè sento che una fase neo capitalistica selvagge sono completamente d'accordo con Fausto di difficile stabilizzazione
Nei Paesi dell'Est porta inevitabilmente a una svolta moderata o forse peggio nelle nostre società
E d'altra parte penso però che non è possibile fare i conti con questo elemento senza vedere qual è il punto di crisi unificante della sinistra
Non c'è ha ragione Fausto stamattina una sinistra nell'Europa occidentale che sia in grado di reggere oggi un programma di difesa dello stato sociale
Perché su questo non vince le elezioni semplicemente con le perde
E l'unico partito socialista che mantiene con forza una presa sulla società non certo quello francese che si prepara una catastrofica
Soluzione elettorale e Partito socialista spagnolo che è stato accusato i compagni dediche mentale
Di essere di fare di essere la sede inserito il partito che fa il dumping sociale in Europa
Cioè il partito che ha organizzato diciamo la concorrenza sleale tra i lavoratori europei
Questo è il punto
Quindi dal primo punto che io vedo è che senza davvero la ricostruzione di una dimensione internazionale della nostra ricerca del nostro lavoro
Ma che non pensi che c'è una crollate le vecchie case abbiamo appunto immediatamente una nuova chi ha meno problemi della precedente no la ricostruzione delle ragioni sociali che l'unità del mondo del movimento operaio
Non so si può dire con una battuta uno intorno non vorrei che fosse travisata però alle ragioni di fondo con cui il movimento operaio nato che non sono solo quelle che non sono solo quelle per il progetto della Città del Sole prima ancora intrecciato e su queste il movimento per alienato e così costruito sulla base di un principio elementare impedire la concorrenza al ribasso tra i lavoratori sulle condizioni di lavoro sui diritti a seconda delle razze e le condizioni di sesso delle etnie quest'oggi in discussione
E in realtà il punto debole
Deve lavorazione che io sento punto debole punto critico sia nella CGIL
Sì anche nella sinistra sia nel nostro partito
E l'idea che una sinistra che affronta questo problema sicuramente mettendo in discussione
Un rapporto sbagliato che nella storia della sinistra c'è con i diritti individuali con i diritti della persona che fanno sì che l'attrice può sapere questi successi
Ecco questa scelta giusta
Fatta nel cartone livello opposto cioè di non cogliere che in realtà senza un progetto economico-sociali alternativo una battaglia sui diritti non si regge non sta in piedi
Senza la ricostruzione delle basi materiali sul su cui costruiamo una battaglia per la democrazia e i diritti questa battaglia non sta impietriti
Questo è il nodo anche della crisi italiana io mi avvio rapidamente alle conclusioni perché vorrei stare nei tempi io vedo due questioni di fondo proprio esplosivo
Che mettono in discussione non solo la democrazia così come l'abbiamo visto alle sue maggiori o minori versione autoritari ma proprio quella che è la convivenza
Gli ampi strati di popolazione di strati popolari classe operaia nel nostro Paese
Uno riorganizzazione dello stato sociale
E la questione del deficit pubblico
Ha ragione Fausto apporla così brutalmente non ritroviamo io poi penso che non non bisogna neanche nobilitare le cose pasticci ci sono nella finanziaria ma non c'è dubbio che consegno sociale c'è e questo segno sociale tra il fatto che la struttura della spesa pubblica deve essere ridotta tagliando dove si può tagliare cioè delle prestazioni
E delle condizioni di esercizio dello stato sociale e non mettendo in discussione il resto cioè quella che è la distribuzione del reddito mediatica il fisco non lo sa questo punto nettissimo
E siccome non dobbiamo andare in Europa come si dice portando questo è la discussione che c'è a livello di Comunità economica europea portando la percentuale del deficit pubblico dal dieci per cento del PIL in quattro cinque anni questa è la cura da cavallo che noi dovremmo fare alte per cento
Quindi con un taglio di sessanta settanta mila miliardi all'anno per i prossimi tre-quattro anni
Io credo che ci rendiamo conto che questa è l'inizio di una serie di finanziare che intervengono progressivamente sulla struttura dei consumi delle condizioni di civiltà del nostro Paese
Ora io mi credo che una sinistra che non sia in grado di fronteggiare questa questione viene travolta su questo su tutto il suo pronti alleanze sociali l'altro punto e l'alleanza e la ristrutturazione della grande impresa e qui io c'è una discussione da sempre che abbiamo anche dentro essere sindacato
Sulla questione codeterminazione Sicco determinazioni no io mi accontento francamente di dire su questo fronte
Che mi interessa di discutere della codeterminazione reale perché la codeterminazione ideale e un alto livello di discussione in ogni caso come dimostra la nostra discussione quando già l'inizio di una fase lavorazione dividersi comincia a distinguere tra codeterminazione reali detenuto l'ideale qualche elemento di difficoltà nei di via di partenza c'è detto questo però non possiamo saltare questo passaggio
La ristrutturazione industriale avrà un segno profondamente diverso più drammatico
Di quello che ha avuto all'inizio degli anni ottanta
Qui io devo dire che per o qualche obiezione alcuni punti non non secondari del documento di Cazzaniga
Perché la ristrutturazione avrà
Un segno un po'diverso intanto perché sarà una ristrutturazione chiudo sarà una ristrutturazione che toccherà profondamente il corpo della struttura industriale voglio fare un esempio perché così sono più chiaro
La grande ristrutturazione delle tanta tagliato eliminato facile interi gruppi di lavoratori ma sostanzialmente lasciando inalterata la struttura dell'apparato industriale
La ristrutturazione della FIAT degli anni e del mille novecentottanta ha cancellato venti mila lavoratori colpendo nel mille qua due mila con la eccetera ma la struttura restava la stessa
Questa volta la ristrutturazione industriale proporrà quella che sentiamo il modello della fabbrica integrata quindi passeremo attraverso la chiusura intere aree industriali interi stabilimenti queste la differenza di progetto
Per cui e questa chiusura sarà mediata con la politica non
Non costruita sulla base solo di una strategia industriale
Se cioè la FIAT di
Chiederà di chiudere metà della sua presenza in Lombardia rafforzando la sua presenza a mezzogiorno lo farà anche perché calcolerà sulla base dei rapporti Italia vere con lo Stato che questa conveniente ma ci rendiamo conto di come può reggere una sinistra che si basa in un sindacato si basa sulla solidarietà sullo sviluppo su su un'idea di unità l'idea che non la linea degli anni settanta che noi avevamo nel sindacato contingentare le produzioni per aumentare il suo no fare licenziamenti al nord per fare nuovi posti di lavoro ha assunto questa è la linea che rischiano di avere di fronte
Sapendo poi come verranno costruiti poste di lavorazione
Quindi rischia anche qui di una rottura drammatica sul fronte sociale che noi amministriamo
è un rischio concreto di oggi
Da qui allora e davvero concludo due considerazioni finali
La prima
E io credo che il ragionamento è una scelta di alternativa che non si fondi in termini rapidi in termini interni in tempi rapidi su un progetto economico sociale
Di critica a questo processo di ristrutturazione di riorganizzazione non ha non ha respiro
La seconda e che ovviamente si pone per tutti noi un problema di collocare la nostra battaglia dentro questa realtà
E quindi si pone un problema di Pratica di iniziativa
Si pone un problema per tutta la sinistra per la sinistra della sinistra e per tutto il fronte diciamo che noi vogliamo governare si pone il problema di come nei prossimi mesi noi fronteggiamo quest'offensiva e impediamo e riusciamo a trovare una terza strada tra le due alternative che purtroppo sono sempre più chiaro pronti a nuovo e cioè in questo davvero c'è il rischio di imitare la Polonia
Una critica al sistema di potere democristiano che accolti alcuni istanze della sinistra da sempre sul piano della questione morale penso alla critica di la Malfa ma che propone però lo smantellamento dello Stato sociale
Non parlo solo del padronato oppure una difesa del sistema di potere DC un'attenuazione della della ristrutturazione eccetera pagata però con la conservazione del sistema di potere DC
L'autonomia della sinistra se riusciamo a costruire una terza strada tra queste due questioni cioè se riusciamo a ricostruire assieme un'unità Praga necessità della svolta sul piano delle regole della democrazia dei diritti e la ricostruzione di un progetto sociale di cambiamento che la nostra società
Che riparta inevitabilmente dalle condizioni di lavoro dalle condizioni sociali ai meccanismi dello sviluppo qui io credo c'è il terreno sia di iniziative ma anche scusatemi sadico questa parola sperimentazioni
Perché
Il terzo e ultimo la terza e ultima e conclusiva doverosa considerazione perché se c'è un punto che sia assegnato nella nostra esperienza anche dentro il sindacato
E che oggi la partita si gioca non solo e non tanto sulla capacità di proporre un progetto
Anche se questo è sempre indispensabile ma nel fatto di considerare il Progetto un processo che si costruisce quindi anche un insieme di esperienze di storia di pratiche come se si può usare questo termine viene da un'altra cultura
E questo è il punto più debole che abbiamo tutti noi senso che è sempre facile aprire una fase nella quale si pongono dei punti fermi sul piano generale e più difficile costruire pratiche ma senza costruire pratiche non ce la facciamo neanche a fare altre cose
Diciamo
Sì sì sto attento al tempo
E quindi vi chiedo scusa dovrete giustificare delle affermazioni che anche per ragioni di tempo saranno molto stringate
Del resto i limiti di questo mio intervento non sono segnati solo soltanto dal tempo che ovviamente da chi
L'intervento lo fa ma anche dalla ricchezza del materiale di riflessione che da questo dalla relazione anche dai materiali da quest'inizio di fatti di questo seminario vengono offerti un materiale che richiede appunto calma e ponderazione per essere studiato conosciuto e apprezzato in tutte i suoi possibili stimoli
Io vorrei
Però prima di tutto mettere un punto fermo
Un punto fermo che considero essere
Se non prevaricato
Uno dei punti più importanti anche così a me sono apparsi della relazione stamattina del compagno Tortorella un punto che vi confermo perché io lo condivido e mi sembra di grande rilievo
Il fatto cioè che tutti nel partito il partito nel suo insieme
Ci rendiamo conto meglio dobbiamo renderci conto
Che al punto in cui siamo la nostra funzione
E la nostra forza
Dipendono
Non tanto anzi dipendono assai poco ormai dalla motivazione Orrin motivazione originaria
Delle scelte che siamo andati ciascuno facendo nel corso degli ultimi due tre anni
Ma da ciò che siamo capaci di fare di dire dal modo come ci presentiamo oggi al Paese
Dico è molto importante questo perché come tutte le cose importanti si può dire che sia ovvia
Non sempre però le ovvietà
Noi dobbiamo dare per scontato che siano presenti e operanti nei fatti e nella testa di centinaia di migliaia di compagni come io ritengo che non sia oggi questa ovvietà
E molto importante questo perché non soltanto
Indica un atteggiamento di metodo
Assolutamente produttivo
Ma anche perché
Implicitamente dice due cose
La prima è che nessuno di noi
Trovarne può trovare
Tutte le risposte che oggi sentiamo di dover dare
Nelle posizioni o negli approcci che abbiamo sostenuto fin qui opposizioni approcci che consideriamo credo secondi o che comunque ci hanno guidato e sostenuto
Di fronte a prove di fronte a scelte di grandissima portata
E tutti invece
Crediamo che sia possibile nel momento in cui diciamo guardiamoci in faccia saremo giudicati e siamo giudicati per quello che diciamo e facciamo
Adesso e da questo momento in avanti e in riferimento ai problemi e alle domande che si presentano beh se diciamo questo evidentemente tutti crediamo almeno in via di ipotesi possibile affermare
Trovare mettere in atto
E affermare queste risposte in questo partito e con questo partito
Anche queste cose
Che io rendo esplicite da quella ragionamento mi sembra
Le contenesse
E che però se vengono assunte con profonda convinzione razionale e se mi si consente psicologica da parte di ciascuno di noi
Sicuramente segnare però
Un miglioramento netto dello Stato e della disponibilità all'azione
Del partito rispetto a quella che oggi noi dobbiamo constatare
Infatti
Ragionando così noi giungiamo ad affermare necessariamente che questo partito non va preso soltanto perché ormai c'è
Ma questo partito può essere oggetto di investimento da parte di ciascuno di noi perché è possibile non dico sicura ma possibile la sua fecondità possibile
Non è garantita da nessuna parte è tuttavia
è possibile
Credo che questo noi possiamo dirlo perché alcuni fatti ci hanno dato conferma di quest'ultima affermazione
Della fecondità di questo ipotesi politica che mettiamo in campo
Per rilanciare rende decisivi valori protagonisti obiettivi che vanno salvati e quindi c'erano già prima
E che però sappiamo che per essere salvati richiedono una forte scusate voglio dire discontinuità ma capacità di innovazione di rimotivazione
A me sembra una di vedere una cosa che si tratti sia dei fondamenti della Repubblica
Sia della funzione dei partiti
Sia gli essenziali valori sociali come la solidarietà
Sia del ruolo di forze sociali ed interessi
Che si tratta infine della democrazia delle istituzioni
Noi noi
Che vogliamo agire come forse individui organizzazioni volta al cambiamento
Al miglioramento all'affermazione di certi al raggiungimento di certi traguardi noi siamo in una posizione in questo momento
Che direi ambigua
Rispetto all'esistente
Perché siamo e dobbiamo essere contemporaneamente dentro cioè non possiamo presentarci come indicatori di tutto
Ad esempio il discorso che faceva il compagno Tortorella stamattina a proposito dei partiti nella parte sui referendum no è un caso così come se vogliamo su un altro terreno discorso che facciamo sulla classe operaia quello che è stato discusso la discussione che c'è stata al congresso di Rimini
è chiaro che noi rifiutiamo
Appunto di buttar via il bambino con l'acqua sporca anche se l'acqua sporca e tanta e anche se è necessaria una rimotivazione una riconsiderazione in alcuni casi perfino dei fondamenti teorici e tuttavia
Percepiamo e vogliamo far percepire che sono necessari cambiamenti molto radicali rotture senza le quali quindi alternatività fuoriuscite da schemi e da rapporti e da vincoli dati
Senza i quali anche
Il positivo quello che noi consideriamo positivo il vitale di quello che vogliamo raccogliere e rilanciare rischierebbe invece di deperire fino al soffocamento quindi dentro e fuori insieme
E siamo in un momento in cui la difficoltà nasce proprio dal fatto
Che si verifica una gran quantità di spinte
Che tendono invece a semplificare la situazione per cui si contrappongono ostili dentro tout-court conservazione e riproduzione dell'esistente a livelli sempre più bassi è sempre più pericolosi
Oppure fuori il rifiuto la denuncia
Nella forma o della della rivolta conquisti Kat o anche soltanto del ridurre lo spazio sul quale dobbiamo esercitare la nostra responsabilità la nostra influenza perché altrimenti rischieremmo una equivocità della nostra azione politica
Ora io credo che dobbiamo siamo in una situazione c'è una bella frase di Gramsci quando dice il vecchio è già morto e il nuovo stenta a nascere ci sono delle fasi storiche di questo genere
Siamo senza la solita nostra pretesa di vivere sempre momenti cruciali nella storia dell'umanità tuttavia mi sembra che la situazione in cui ci troviamo sia abbastanza questo in una difficoltà vera dunque ci troviamo tutti eppure non eludibili
Tuttavia al di là di questa volta i dati oggettivi che ci fanno capire come diciamo una serie difficoltà sono legate alla realtà a questa ambiguità della situazione reale
Tuttavia parte condita diciamo Terranostra azione della nostra ipotesi abbiamo avuto modo di misurarla anche soggettivamente
Io non riprendo anche se voglio sottolineare rapidamente alcuni dei dei dei due punti della lettera del compagno Occhetto
La posizione che abbiamo preso
Insieme tutti uniti di fronte
A un fatto dirimente nella storia questo secolo e forse non solo di questo secolo come Stato dei colpi Nurse la caduta
Dell'Unione Sovietica
E anche quella parte che poi questa mattina il compagno Tortorella ha sviluppato
Con un'acuta e precisasse sensibilità a mio avviso del rapporto fra storia e innovazione il rapporto fra Partito Comunista Italiano e Partito democratico della sinistra la funzione del PC il senso della lotta che conduciamo
Su questo punto il riferimento comune a Berlinguer mi chiedeva un giornalista
Qui fuori prima ma che senso ha perché state facendo la guerra fra di voi fra di voi voglio dire fra i diversi pezzi della sinistra o dell'ex PC
Per vedere chi ha di più diritto a presentarsi come erede di Berlinguer no non è così gli ho risposto
In realtà noi stiamo assistendo a un'altra cosa nel nostro Paese e su questo sono profondamente d'accordo con Tortorella noi stiamo assistendo al tentativo di sradicare dalla storia d'Italia la storia del PC
E degli uomini e delle donne del PC per creare una sindrome da naufragio totale volta non soltanto ad una operazione retrospettiva ma la vanificazione del partito democratico della sinistra
E mi è chiarissimo
Anche se lo ringrazio per questo lo voglio dire compagno Tortorella mi è del tutto chiaro
Che soltanto qualche imbecille potrebbe pensare che sulla base di un qualche dato anagrafico
Potesse presentarsi poi poi come quello che si sottrae e poi si sottrae come politicamente no individualmente chi se ne frega
Che si sottrae a questo tipo di operazione quindi la battaglia e su questo
Credo che dobbiamo compagni
Valorizzare questa cosa queste cose e credo che dobbiamo valorizzarle sempre e non però puntare le differenze e le articolazioni le diversità che ci sono fra di noi
E neanche il nome di qualche cosa di astratto o di volontaristico
Che si chiama unità del partito o si tratta di questo si tratta di valorizzare dei dati politici culturali che segnano un itinerario
Nel quale ognuno cerca di di noi si ritrova con le sue proprie motivazioni e non in nome di un qualche sacrificio di nessun genere
Come dobbiamo valorizzare quel riferimento costitutivo congressuale alla pace
Che è un'idea non di assenza di guerra ma è un'idea di assetto e governo del mondo
La pace cioè come la scelta che nel mondo della complessità e dell'interdipendenza è più razionale perché impiega un di più di ragione rispetto alla scelta della non pace
O delle relazioni
Fanno azioni forze sociali chiare nel mondo regolate unicamente dai conflitti sulla base dei rapporti di forza
Un rifiuto delle mere sulle relazioni di dominio perché perché sono relazioni oggi nel mondo di oggi le relazioni di mero dominio potenzialmente catastrofiche è questa una grande idea della sinistra
è una grande idea dal punto di vista culturale prima ancora che politico che può essere egemone
E ne vediamo i segni perché quando leggo l'Abbé Pierre dico nomi molto fra loro diversi
E poi leggo anche in un momento di felicità un discorso di Sessa né Romiti
E li vedo convergere su un punto se qui non si ripensa
La gerarchia il modo delle risorse dei con dei consumi cioè dello sviluppo noi andiamo dritti dritti verso ho un'età dell'odio dice l'Abbé Pierre o andiamo invece dritti dritti dice Cesare Romiti verso un grande nuovo conflitto di carattere globale
Vivaddio è un segno di egemonia
E su questo terreno siamo forse anche un po'più forti lo dico con la massima il massimo apprezzamento anche del cattolicesimo
Se è vero come è vero che anche la Chiesa cattolica durante la guerra del Golfo ha trovato dei momenti di tormento teorico non composti intorno all'idea della guerra giusto per la guerra ingiusta
Quindi non è vero che siamo sempre così indietro ciò detto e vado molto rapidamente adesso compagni
Rispetta la relazione Tortorelle però alcune tre livelli io voglio dire molto rapidamente molto rapidamente per ciascuno un esempio compagno Tortorella ha indicato ha toccato un livello che riguarda per così dire la ricerca teorica
è un livello sul quale
Stando alle cose che propone Totti ha detto Tortorella ma non solo lui stando al lavoro di questi anni
E stando se possiamo richiamarci a questo
Alle tante volte che abbiamo comunicato e verificato reciprocamente quello che pensiamo
Direi che la possibilità di comunicazione e di avanzamento complessivo sono grandi
Quando il compagno Tor di Tortorella infatti parla dell'inveramento del principio democratico del fatto che questo deve segnare un processo inesauribile
Quando aggiunge che se la democrazia è necessaria per il socialismo forse oggi la parte più feconda del pensiero anche democratico
Deve partire dalla consapevolezza che il socialismo è un punto di vista indispensabile per lo sviluppo la cemento e il dispiegamento in un processo appunto di un democrazia incontentabile
Non è vero quindi che è solo la tradizione liberaldemocratica
Che è capace di individuare questo processo di tipo Heaney solvibile dalla democrazia anzi per individuare certi diritti di cittadinanza per farli maturare per creare i movimenti è necessario un punto di vista socialista sono perfettamente d'accordo come è evidente
Il carattere secondo carico certa di una capacità stop critica che viene da una storia da una tradizione
Cala tre secondo di quell'affermazione che io penso che almeno per parte mi assumerò come una domanda strategica d'ora in avanti
Che formulava il compagno Tortorella nella sua relazione come evitare che la funzione tecnica del capitale si trasformi in una funzione
Tito Minio cioè politico sociale istituzionale
è vola una domanda propria giusta feconda incisiva su questo terreno che la ricerca teorica bene
Queste domande sono le domande di cui abbiamo bisogno e su queste sulle risposte a queste domande dobbiamo ripetibili impiegarci secondo punto
Secondo punto
Che riguarda le scelte strategiche
Scelte strategiche che sono state toccate nel suo intervento anche l'accompagna Macaluso ma io
Non voglio dilungarmi
Qui sulle scelte strategiche io credo che noi anche nel lavoro politico di programma che dobbiamo fare
Dobbiamo fare uno sforzo per andare oltre
L'orizzonte il terreno
Che viene identifichi è identificabile su se stiamo sul terreno squisitamente teorico
Perché prendiamo il punto della sinistra europea
è evidente che qui c'è una questione con sociale di carattere strategico
Non voglio fare analisi retrospettive che il quadro nel quale ci troviamo è del tutto diverso
è evidente e d'altro canto anche il compagno Tortorella ci ha dato un sacrosanto avvertimento di metodo guardate il capitalismo non è sempre uguale a se stesso
Quindi vediamolo in concreto
Ma per andare alla questione è chiaro che la sinistra che è chiaro che oggi di fronte al mondo bisogna fare la sinistra deve fare la scelta dell'Europa questa è una scelta di strategia
L'Europa oggi che cosa vuol dire in termini di confini di istituzioni di Poteri
L'Europa oggi ci rinvia ad una questione di fondo il ruolo della Germania in Europa
Come l'Europa riesce a dotarsi di poteri di istituzioni di governo sovranazionale delle risorse in modo da non doversi arrendere e da non dover sì ma temere di naufragare nella da ripresa dentro un involucro che diventa vuoto delle istituzioni europee di vecchie dinamiche addirittura dell'inizio di questo secolo
E c'è un problema da affrontare del rapporto fra questa Europa e gli Stati Uniti d'America
Sul terreno della sicurezza della sicurezza globale e anche sul terreno delle scelte di carattere economico e per fede perfino sul terreno del legame con i principi di carattere democratici
Ma è evidente
Che la questione decisiva diventa quella del modello di sviluppo
E delle compatibilità
Sviluppo compatibile diciamo giustamente compatibile con che cosa
è chiaro che qui noi siamo in una fase nell'attuale si crea un intreccio nuovo per i lavoratori per le popolazioni dei Paesi più sviluppati dei paesi più sviluppati Europa fra solidarietà
Sud del mondo est del mondo e convenienza e convenienza
Perché ormai risulta sempre più evidente che il venir meno ai suggerimenti della solidarietà può determinare delle minacce serie sul terreno della convenienza anche ecco un terreno nuovo di compatibilità che è un po'fuori devo dire dagli orizzonti dagli schemi
Dell'epoca storica che abbiamo alle spalle e che di nuovo rinvia alla questione se non si va su questo terreno qual è l'alternativa
Come discorso sulla pace l'alternativa è un'alternativa che deve iscrivere necessariamente nell'orizzonte delle possibilità eventi catastrofici finisco
Finisco compagni
Saltando tutta una parte me ne scuso per andare un punto di carattere politico
Che anche questo è stato dicevo che le scelte programmatiche politiche sono il terzo livello e sono quelle
Sulle quali quell'accenno che ho fatto all'inizio diciamo di quella tensione fra la necessità di salvare degli elementi che fanno parte della tradizione della realtà quindi star dentro e il fuori indicare una prospettiva di alternativa
E non mi riferisco solo l'alternativa ovviamente politica e di governo l'attenzione è più forte i passaggi sono più armi su questo su questo terreno io credo
Che se noi dobbiamo andare alla sostanza della situazione nazionale
Un punto emerge il rapporto che noi dobbiamo volere vedere fra il governare e la sinistra
Cioè l'incidenza della sinistra sulla funzione del governare e non parlo solo dell'Italia parlo dell'Europa
Perché se i temi sono destinazione di risorse modello di sviluppo sorte stessa della democrazia
Noi allora abbiamo di fronte una fase storica un passaggio
Nel quale la incidenza o meno della sinistra la incidenza o meno della sinistra nelle scelte di governo può diventare rilevante
Per anche ai fini di questo tipo i opzioni che ci sono di fronte persino di fronte a quella democratica
Certo
I contenuti devono essere affrontati e io il tempo non mi consente di dire alcune cose che avrei dovuto dire
Ma insieme questa scelta indispensabile siamo in una fase in cui la sinistra deve impegnarsi soggettivamente per incidere di più
Con alternatività di contenuti con consapevolezza delle possibili divaricazioni catastrofiche rispetto a conquiste date sia sui livelli di vita sui è sui livelli di libertà sia sulla robustezza tra democrazia
O deve invece in qualche modo
Pensare che il prossimo periodo sarà un periodo nel quale non ci sarà altro da fare che attraversare la tempesta ridurre la superficie delle vele lo sto polemizzando con nessuno di quel problema che mi sembra principale
Io credo che non ci possano essere dubbi anche sul terreno dei contenuti perché vedi caro Cremaschi certo che è essenziale ha richiamato i i fondamenti le origini del movimento operaio no certo che sono essenziali quelle difese
E quelle difese tutti vogliamo fare e tu dici poi però infatti che non basta volere quelle difese è necessario un altro modello sociale
Bene andiamo nel merito io ho visto il dibattito che la CGIL
Anche nel tema della centralizzazione posto d'accompagno Tortorella servizio e discusso nel dibattito della CGIL nessuno ignora la dimensione della scelta centralizzazione ceo centralizzazione no
Nessuno ignora la necessità che la difesa
Diciamo delle dei degli aspetti elementari da non mollare mai ha bisogno di un supporto si dice nuovo modello sociale io so che Campoli sono venute delle proposte
Nessuna delle quali sarà soddisfacente non lo so però io so sento che quando Trentin dice codeterminazione opaco il discorso che fa sulla ristrutturazione
Non è un modo per intero per incartarsi dopo aver fatto la denuncia sulla possibile vendetta di classe ma è quella che lui tipica come alternativa
Alla scelta al rischio possibile di una dinamica unicamente legata agli scontri di Potenza e quindi ad una ad una vendetta di classe non convincerà ma questo è lo Stato dell'opera
Questa lo Stato se è così allora per tornare al tema politico beh per quanto riguarda noi anche un per quanto riguarda il partito socialista caro quando io sono d'accordo se tu
Con una sottile e ironica vendetta ci ricordi che si può essere consociativi anche verso non solo verso la democrazia cristiana ma va anche verso il partito socialista cioè che la forma dell'unità
Nei confronti del partito socialista può diventare un altro salto della quaglia trasformisti cotte entro la logica del consociativismo
So bene
Che ci sono molti in questo Paese che stanno aspettando che il PDS prenda una botta alle prossime elezioni elettorali in modo che come un'anatra azzoppata poi non sia obbligata ad altro che a stare dentro questo concetto trasformisti
C'è da dire poi che coerenza c'è
Nella posizione di coloro che vedono questo rischio
Di un PDS cioè debole e quindi in qualche modo chissà perché obbligato comunque certo debole che sarebbe più vulnerabile questa cosa e poi fanno di tutto
Per mettere il partito democratico della sinistra nelle condizioni di avere un insuccesso elettorale concorrenti propri e impropri ed operante di fronte alla propaganda quotidiana rispondere perfino di accuse che non hanno fondamento e nessuno e nessuna cosa potrei rispondere io nel modo più semplice questo per quanto riguarda la volontà per il segretario del partito di alcuni altri è fuori discussione quello che è stato detto del governissimo è stato enfatizzato proprio per questo del rifiuto su questo punto
Detto questo però mi rendo conto che la risposta può non essere oggettivamente soddisfacente e allora va assunto il problema reale perché l'unità della sinistra che non è solo colposi mai anche col sì
E il rinnovamento della sinistra che deve accompagnare il processo di unità della sinistra beh è qualcosa che viene percepito come un un processo auspicata e auspicabile da una parte grande del Paese
è una parte grande ugualmente del paese si rende conto che oggi questo processo per diventare credibile verosimile e operante politicamente nel senso del consenso del rinnovamento deve vincere una grande quantità di ostacoli
Fra cui anche evidentemente in primo luogo le contraddizioni del Partito socialista
Che stiamo vivendo e che stiamo combattendo nel corso di questa lotta sulla Finanziaria ma questo allora si è questo dobbiamo condurre questa azione
Disse sfida unitaria come abbiamo detto perché mi spiegherà poi più avanti nel tante riunioni che facciamo tutti i giorni il compagno Angius in che senso ho finito scusate scusate mi molto davvero
In che senso noi abbiamo un problema di linea politica su questo secondo me è abbastanza chiara la linea politica di sfida unitaria di fare esplodere di metterci noi nelle condizioni in cui
Guardando alle esigenze del Paese alle potenzialità della sinistra appare il partito socialista in condizioni di contraddizione e non come per lungo tempo si è cercato di fare di fare non il programma è stata fatta una domanda in parte per quello che può contare io rispondo
Già nella lettera di Occhetto c'è la risposta alla domanda posta dal compagno Tortorella il programma deve essere unitario o è un atto di maggioranza
Ma un programma elettorale nel momento in cui andiamo ad una prova elettorale di questo genere verso un momento di assoluta convinta deve essere convincente appunto unità
Su precise scelte programmatiche
Che si propongono al Paese per la legislatura di tutto il partito e l'elaborazione e la discussione deve essere fatta in questo senso e mirare questo seminario un momento importante di questo processo
Se prendiamo questa strada però dobbiamo anche onestamente riconoscere che ci sono delle fasi grigie per esempio è giusto avere il massimo di consultazione Esterna è giusto avere il massimo di consultazione interna
Ed è inevitabile quindi anche che ci siano momenti in cui si offrono dei prodotti ancora provvisori perché altrimenti o la consultazione falsa oppure diciamo il non si sa su che cosa consultare quindi gestirla con quel tanto di comune responsabilità
Per giungere a fare del programma un momento forte di proposta paese e quindi anche di funzione del partito
E superare i ritardi certi ritardi ci sono compagni i ritardi ci sono anche perché è forte grande l'ambizione che abbiano ci mancherebbe altro
Io vorrei per terminare in trenta secondi dire se qui non c'è anche il problema uno un dato di ordine psicologico quasi un politico psicologico fra Dinoi parlo dell'insieme del partito
Anch'io come cadetto Tortorella vedo troppe volte molto vecchio partito e poco nuovo pensiero e aggiungerei poca nuova azione poco nuova organizzazione cioè
è vero
è vero che bisogna superare fra gli ostacoli per questo cosa acerbe secondo me non non ci sono le componenti
Non sono le componenti ci sono molti dubbi che si possono sciogliere
Dobbiamo sciogliermi questi grumi tante volte le riunioni di partito sono riunioni
Non tanto soddisfacenti rispetto a quello che noi vorremmo ma perché ci appaiono lontane da quella che è l'operatività la presenza nel Paese le domande della gente
Troppe volte le riunioni di partito sono accreditati di componenti
Troppe volte secondo me si discute più liberamente
Perfino guardando di più all'esterno in riunione di componente che riunioni di partito beh questo è un grumo bisogna scioglie perché dobbiamo sciogliere tutti
Che non vuol dire minimamente assolutamente non riconoscere la funzione delle componenti ma vuol dire invece riconosce né tutta la cosa come uno slogan il compagno trentino ha detto
Maggioranze e minoranze si non maggioranze e opposizioni nel sindacato ma credo anche nel partito c'è una bella differenza
Credo che questo sia anche riflettere su questo anche il modo migliore di trovare la risposta giusta al problema ultimo che poneva qui il compagno Macaluso vi chiedo scusa per la lunghezza grazie
Ringrazio il compagno Petruccioli sento come voi compagne e compagni la fecondità dello scambio delle nostre opinioni e tuttavia l'ingrato compito di la presidenza è quello di chiedere appunto come dire di proseguire i lavori in modo da diciamo citare il più possibile nei tempi anche se verso la fine della serata credo che faremo il punto della situazione vedremo che cosa decidere tutti assieme per domani la parola Gerson compagno Butturini poi interverrà il compagno Stefano Rodotà
C'è un punto della relazione di Tortorella ripreso poi anche dall'intervento di Bertinotti che mi pare centrale
Tortorella si è chiesto
In che modo
Una posizione di sinistra che si vuole caratterizzare come riformista e a cui non è estranea la storia anche personale
Della sinistra del PC e del PDS si possa carretti caratterizzare oggi senza fare riferimento a un Progetto questa sfida ammettere sui contenuti sui temi concreti tutta la nostra forza è una sfida all'Area ma è una sfida per il PDS
Io condivido questa richiamo a fare così la nostra parte politica e riprendo dall'intervento di Bertinotti l'interrogativo ancora sul riformismo
Che secondo lui in questa fase non ha margini né nella versione di classi dominanti nel nella persona di sinistra perché non sono possibili Poli ori politiche redistributive c'è una fase di grande incertezza
Si richiede flessibilità lo scontro coi tra chi chiede di rendere il lavoro e lo stato sociale variabili dipendenti a questa esigenza di estrema flessibilità per la ristrutturazione e chi invece difende o mette al centro la questione di un modello sociale diceva Fausto non modello economico non modello politico statuale ma modello sociale perché intanto resistendo su questo punto che vuole riproporre come variabile indipendente difende una qualità
Delle nostre esperienze
Sì quella europea io credo che qui ci sia un punto molto importante è vero e vorrei approfondire questo punto
Ricordando che questo non è un problema nessuno italiano e in Italia ne solo di quelle sacche di resistenza che i comunisti non so se specie in estinzione razza da WWF rappresenta in realtà questo è un dibattito che si fa in tutta Europa e riguarda forse di ogni tendenza si cerca se esista un modello europeo
Modelle in cui la politica ha un ruolo
Non dominante ma certo più eminente che in altri sistemi e più forte che semplice gioco di mercato
E in quest'area del mondo per le tradizioni che ci sono per il solidarismo delle forze cristiane di quelle del movimento operaio ci sono posti limiti sociali anche politici difesa delle democrazie
Ha una resa al diciamo americanismo alla logica dell'economia mondiale appena
Questa ricerca europea su questo modello se esista e che possa essere rilanciata come sfida egemonica
Sì tematizzato su due grandi questioni di questo si discute oggi
Uno spazio sociale europeo cosa significa cosa contiene che diritti
E la democrazia economica si proprio questo cioè ritornare su alcuni nodi strutturali certo l'esperienza cedesse estremamente problematica ma è un patrimonio e una difficoltà di tutta la sinistra
Io credo che non basti registrare questo sentirsi non isolati in questa domanda
Perché in realtà di queste questioni e discutono anche in classe di dominante di esiste un un un europeismo delle classi dominanti che da queste tematiche un'accezione diciamo corporativa e nazionalistiche europea punta nella sfida con gli Stati Uniti su una capacità e economica e sui tempi lunghi di una sfida magari si ripara rispetto alle molte tragedie che questa fase di incertezza
Scatena si ripara dietro il gendarme non
E punta soprattutto invece a una sorta di accordo se possibile flessibilizzazione sacrifici da chiederle classe lavoratrice interni o per
Diciamo codeterminazione Opel ricatto di mercato perché sfrutta in maniera intensiva la forza lavoro extracomunitarie che non è rifiutate solo immesse controllato
Che ha minori protezioni per le quali esiste tutta la problematica dei diritti e della cittadinanza le sinistre
Giocano un europeismo di questa natura quindi sono interne a questo progetto
O quando parlo di un modello sociale non sanno aprire a questa altri soggetti al Sud che sta tra di noi e danno delle politiche dei diritti e della cittadinanza una nozione aperta progressiva
Io credo che parlare dei diritti è importante una strategia dei diritti riveste di una difesa più rigido un tentativo di difendere di più le conquiste le protezioni sociali ma può risultare in concreto astratto
Astratto perché vincoli di bilancio
Movimenti nel spesa pubblica li colpiscono
E qui
C'è un problema verifiche di alcune priorità e gerarchia che forse neppure nei patti costituzionali sono fissate come oggi si pongono penso propri beni comuni fondamentali
C'è nella comunicazione di Gianni Ferrara un riferimento molto appunto alla inesistenza
Nelle costituzione di una figura di stato sociale
E in ogni caso con la carta della riduzione chiusura corporativa della cittadinanza bianchi contro colorati tedeschi contro stranieri fossero anche bianche o italiana
Nella comunicazione io ho cercato di riflettere su questo e cioè sul fatto che i tradizionali comportamenti di difesa di iniziative di rilancio della sinistra
Sono tutti su un per queste ragioni su un terreno minato le grandi mobilitazioni anche in queste forme referendarie di quindi giustamente discutiamo
Le politiche di decentramento e di autonomia le strategie dei diritti si possono rovesciare in questa dialettica dei popoli nord sud est
In una accezione chiusa chiusa corporativa faccio solo riferimento importante la stagione degli statuti comunali ma non è un caso che a Milano
Si è rifiutato il diritto perfino di partecipare alle consultazioni
A cittadini che non fossero residenti agli extracomunitari
O il caso di Trieste in cui la DC ha cavalcato le spinte locale di rifiuto a questa manovra per consentire il ritiro dei carri armati
C'è ho cercato di approfondire
Davanti a noi la possibilità di un nuovo autonomismo giocate in complicità con un centro
Non più il modello cooperativo un un modello conflittuale cento periferica ma in cui il centro pensiamo a come si è governato da faccenda degli albanesi
Bistrattate a Bari la città si è ribellata il sindaco in nome dei diritti umani Cossiga lo ha attaccato ma poi da beffa il centro per gli smista poi arrestati Motterlini spedisce
Cioè questo nel futuro delle istituzioni quindi autonomia e decentramento politica dei diritti ma come la sostanza di queste cose la vediamo o sono parole come dire comportamenti ripetitivi quasi riflessi condizionati di un modo di concepire l'azione della sinistra
Io credo che
Un passaggio
Così difficile
Richieda uno sviluppo di capacità di governo
E non ho alcuna esitazione a dire che la situazione che si delinea lì prospettive possibili molto realistiche del prossimo voto del novantadue daranno argomenti a chi dice è tutto un frantumi non c'è governabilità in Parlamento e c'è questa situazione di marasma e confusione che le varie iniziative contraddittore tra di loro delle ferendo porta
Certo io sono convinto proprio provato ad analizzarlo rinvia alla lettura sono convinto che la DC può perfino per nelle queste agenzia cioè ma le condizioni in cui si troverà cui il parlamento in cui oggi dieci liste occupano un quinto al venti per cento
Nel novantadue saranno tredici dodici quattordici occuperanno quanto del parlamento io credo il trenta il trentatré forse di più
Un boss frantumò con una riduzione dei tre partiti maggiori il cui gioco due contro uno tutti insieme contro chi poi non ha significato
E sarà non ecco il paradosso Baget Bozzo dici una Caporetto della DC
E ben possibile ma non è detto che questo altra ad alternative né di centro né di centro sinistra ma che acceleri quello spostamento perso destro che grandi forze
Sostengono e rilancia il presidenzialismo ma come forma politica di contenimento di un mondo che va in frantumi ho provato ad analizzare sulle tendenze dei grandi alleati tradizionali della DC quelli internazionali gli imprenditori la Chiesa stessa
Mi pare che da tutto con differenze rilevanti soprattutto per quel che riguarda la Chiesa nel mondo dei cattolici quello che si batte per la politica politica pulita badate se dalle proposte anche di lì vengono proposti scopo
Ripresa da parte delle arti della proposta di Barbera di un presidenzialismo non retorico ma di governo il capo del governo eletto
Quindi
Cioè una spinta da grandi fosse a una riduzione del potere della politica democratica
Mentre noi registriamo una fase in cui bisognerebbe trovare i modi di rafforzare la capacità politica di governo la frantumazione e la spinta verso questa forma porteranno qui un paradosso forme muscolari carismatiche non so ma che sono la forma in cui si afferma una riduzione di capacità politica non una maggiore capacità politica
Cessione a Fo potentati forse economiche
E non contrastare
Una risposta o solo politica
Segnali
Coro di ammiccamenti netto una linea di difesa passiva non si tocca nulla e neanche la gita azionismo che l'iniziativa referendaria
Il tema della riforma istituzionale ma in una declinazione nostra diventa centrale
Io credo chiedo che vada molto più avanti Palladino la discussione S e che da parte nostra si chieda nel programma di partito di dare una centralità a questa tematica è anche un profilo netto
Uscendo da quella schizofrenia appunto che il PDS poi mosso da un lato negli ammiccamenti partiti se ne agli altri nel movimentismo referendario
Poi quando va alla consultazione in aprile da Cossiga dice apriamo una fase costituente poi si accantonano se ne riparla più non si sa
Noi siamo di fronte a un passaggio di sistema sono convinto ma non sono il solo che nei prossimi mesi nell'agenda del novantadue novantatré si registrerà questo passaggio stanno e capire che se stiamo in campo con una proposta siamo un fattore attivo del passaggio della trasformazione se no sono già in campo altre forse le cose che stanno succedendo basta pensare alla vicenda della Superprocura posso fare tanti altri esempi sono passi di trasformazione il sistema non è già più quello che
Rilanciare la parola d'ordine della riqualificazione del sistema rappresentativo dei partiti del Parlamento non c'è dubbio che c'è da rilanciarlo e ho provato nel testo a rileggere in un questo voto la proposta monocamerale la riduzione dei deputati il rilancio delle regioni
Però dobbiamo saperlo la stessa tematica della rappresentanza della rappresentatività
Va interpretata alla luce dei grandi processi contemporanei e anche delle vicende italiane
C'è una riduzione della capacità dei sistemi rappresentativi di esprimere tutta la capacità politica che è una realtà così articolata e con l'esperienza italiana di poteri diretti iniziativa politica diffusa
Dobbiamo intervenire anche su questi
Non possiamo lasciare che la forza del corpo elettorale più grande forza politica sia giocata in forme eversivi o di confusione e non porre non il problema dell'indirizzo che può procedere da un pronunciamento popolare ma loro una riforma dell'istituto del referendum
E quanto alle questioni della riforma elettorale se questa l'accezione io credo che non è la difesa del proporzionalismo che difende il ruolo dell'opposizione
Bisogna tematizzare le questioni dei poteri dell'opposizione informe totalmente nuove e diverse perché un'opposizione che fa controllo partecipa a iniziative di commissione d'indagine di inchiesta fugata dal principio proporzionale che restituisce alla maggioranza il controllo di quelle sei
Come ha detto tante volte prodotta se non si agganciava un potere del magistrato aveva voglia di fare opposizione li si chiude tutto
Il potere dell'opposizione politica sta nel disegnare poteri sui propri autonomi
Non dentro schemi proporzionalisti questo sposta la questione del sistema elettorale e dei rapporti più o meno proporzionale corretti come uninominale o altro
Personalmente ho già detto tante volte la mia opinione anche in questo testo credo ho avanzato una proposta
Credo che abbiamo fatto un errore
A non concludere noi quel dibattito che giustamente abbiamo sollevato sulla proposta elettorale del PDS abbiamo sollevato con ragione c'erano cose su cui si poteva intervenire mi sono sforzato dita fare innanzitutto tra di noi un ragionamento una proposta migliorativa non abbiamo concluso non ci siamo qualificati con una proposta abbiamo accantonato il tema bene quando scompare quel tema non c'è un terreno concreto su cui poi ci si misura abbiamo fatto un e per una riforma elettorale proprio finito
E davanti a noi perché gli effetti non voluti della riforma elettorale che è passata col referendum del nove giugno cioè la riduzione delle preferenze stanno correndo
Il prossimo Parlamento avrà due derive la prima è quella politica politica i capilista non possono tollerare in lista i loro raccoglitori vivo
Li terranno Malcarne offrendo di sottoporre quindi il sistema e tra di loro DC e PSI non potranno mica concedersi troppe rendite o hanno bisogno tutte e due di allargare ciò che vendono della cosa pubblica il loro portaborse nomine banche Rocco
Questo imbarbarito ancora di più allontanerà ancora di più tutta questa vicenda dalla domanda di mutamento di pulizia che dice
E un Parlamento che in gran parte avrà deputazioni costituite da
Generali e poi deputati che sono espressioni immediati di gruppi locali
Nel bene e nel male e nel bene c'è un maggior radicamento nel male e si è attenuato c'è molta più personalizzazione anche di cui procede al rilancio del personalismo del presidenzialismo e poi in ogni caso
Questi deputati
Concentrano loro il potere e la funzione dei partiti la funzione programmatica la FIAT lo sforzo di dare soluzioni con progetti e programma ha problemi nazionali
E attenuata e se attenuata anche quel Parlamento avrà un ruolo appena attenuato non è una previsione difficili in Europa modello francese già c'è un Parlamento che la camera di compensazione di interessi locali in seconda battuta e per la redistribuzione residuale dopo che i grandi poteri il Governo la pubblica amministrazione le grandi imprese hanno deciso del governo nazionale
Un modello a cui anche verso cui abbiamo già c'è a partire dall'indebolimento della funzione politica nazionale
Io credo che
Noi dobbiamo fare uno sforzo di concludere tra di noi
Una discussione su questo punto e di metterla al primo punto di un programma politico del PDS perché solo questo ci fa trovare nel Paese una funzione politica e alleati che non sono il patto dei produttori ma sono tutte quelle forze che
Sono in movimento confuso vogliono uscire dal sistema di potere DC ma poi
Non incontrano da parte nostra una proposta politica e istituzionale capace di
Disegnare un futuro
Affarone al compagno distesa Rodotà si prepari compagno uomo di Milano
Care compagne e compagni o non dirò che questo seminario cade in un momento particolarmente difficile per la società italiane per il Partito democratico della sinistra perché questa ormai è una condizione endemica con la quale dobbiamo fare dico dirò invece che sta irresistibilmente continuando non una decisiva
Ma una consapevole costruzione del nostro sistema politico i cui segni noi avevamo intuito e avevamo analizzato anche in passato ma rispetto ai quali credo che la nostra azione non sia è stata sempre adeguata e non sia oggi del tutto adeguata alla gravità della situazione noi parliamo da anni lo abbiamo fatto in Parlamento l'abbiamo fatti in convegni di studi di una visibile tendenza oligarchica nel nostro sistema di una crescente concentrazione privatizzazione dei poteri di una caduta del dei contro ora come non vedere che questi
Che questa
Che a qualcuno è sembrato un vuoto di
Riforme istituzionali perché tace il dibattito su alcuni temi è stata invece ricchissimo di accelerazioni in questa direzione
Il modello presidenziale esce radicalmente modificato mai come in questa fase il Parlamento è stato ai margini
E in questi giorni vediamo compiersi non un destino
Determinato da vicende Esterne i fatti di mafia che impongono che impongono finalmente al governo di prendere le misure no
Viene colta l'occasione per
Mettere un altro dei tasselli da lungo tempo annunciati di questo tipo di strategia
Saremmo sceicchi e anche in sinceri con noi stessi e con le cose che abbiamo detto in tutti questi anni se non riconoscessimo come tale quello che sta
E non tira Assimoco le conseguenze da tutto questo
Io non so se vedo un un partito diverso da quello che mi rappresentano molti compagni nelle compenso conversazioni private ma vedo un po'un partito sarà perché sono un neofita di tutto questo vengo da altre esperienze ma ho frequentato abbastanza questo partito dal momento in cui sono stato eletto sia pure come indipendente ed un partito
Molto in difficoltà rispetto a questi fatti ma non incapacità di analisi ma perché cisti ci si rende conto che non sempre ci sono le reazioni del
E questo mi sembra
Un punto importante
Perché in qualche momento si ha la sensazione che la strategia messa in campo
Lo accennava un momento fa couturier molte delle cose che ha detto quasi tutte le condivido non insisto
Su alcune valutazioni ma la sensazione che si può avvenire in qualche momento e che la risposta sia tutta delegata all'iniziativa referendaria
Ora io no nessuna obiezione di principio a tutto questo
Ne avrei anche ma faccio una constatazione molto semplici la prima è questa
La risposta referendaria se verrà verrà nel mille novecentonovantatré
Possiamo permetterci una moratoria della politica istituzionale vera fino a quel momento secondo
Non abbiamo capitalizzato i benefici del risultato elettorale del nove giugno
Dicendo di cui pure siamo stati protagonisti perché a quasi ventinove milioni di cittadini non è arrivata una nostra proposta ma è arrivato una serie di referendum che portano i nomi di Segni e dj
Io lo devo io sono venuto qui non per fare un io non sono capace di fare
Alcuni tipi di considerazioni voglio fare queste perché sono poi le domande che mi vengono fatte da voi
Perché mi arrivano le telefonate alla Camera mi si domanda perché devono essere assolutamente sincero
Lunedì dell'altra settimana ho passato la mattinata non rispondere a telefonate che mi chiedevano
Ragione dell'intervista di Luciano Violante non la voglio assolutamente demonizzare ma dico che c'è una forte reattività nel partito che io credo qui
Per il ruolo che erano scusate se una volta tanto parlo con un un tantino di ufficialità
Mi sento in dovere di rappresenta
Questo è un seminario di studio e questo è quello che sto vedendo forse perché vengo dall'esterno la gente mi prende comunque un face ogni tanto
Emilia raccontare una serie di cose e io questo sono venuto qui soprattutto per parlare anche di questo aspetto e dunque
Questa è la sensazione
Mirenda c'è un'obiezione che io sento e che di nuovo molto molto grossolanamente vi rappresentò con una formula
Abbiamo tutti coloro i quali hanno partecipato alla campagna elettorale in Sicilia hanno vissuto
In modo più o meno drammatico alla vicenda della Rete di Orlando che è stata vista per un verso con una sorta di tradimento e per un'altra come la nascita di una concorrenza che poi niente va proprio nel nostro campo
Oggi forse non stiamo facendo qualcosa di analogo
Rispetto ai promotori del referendum e non vorrei che domani ci trovassimo di fronte a un fenomeno Segni ho già alle prossime elezioni che direttamente concorrenziali
Questo perché lo dico anche con un tanto di di carica o di sottolineatura eccessiva dal punto di vista polemico e perché questo ci deve
Parte porre concretamente il problema su almeno tre terreni
Che cosa facciamo in Parlamento in questo periodo e poi immediatamente dopo le elezioni per quelli tornerà manderanno in Parlamento
Come misureremo
Il programma
Eccome
Organizzeremo
Il lavoro del partito in queste direzioni
Ho un'altra sensazione
Ancora una volta non mia ma e penso che si colga nella
Che in questo momento si mescola l'inno
Due fa
Da una parte la volontà di chiarezza in tutti Macaluso la portata all'estremo dicendo voglio maggioranze e minoranza netta un punto molto delicato in questo momento su quale tornerò
Altri nello stesso tempo vedono nella nettezza delle posizioni
Una sorta di insidia ditte Rapallo addirittura di ostacolo messo nell'operazione di ricomposizione a sinistra detto più chiaramente nei rapporti con il partito socialisti io mi sono addirittura sentito dire per aver scritto sull'Unità più di una volta sarà un po'maniaco e ripetitivo che c'è bisogno di una identità forte che l'identità forte è un modo il nuovo modo di riproporre l'anti socialismo di questo partito promosso vi lascio giudicare io devo essere molto sincero ma davvero non credo come un partito nuovo comunque si voglia intendere riferita a questo partito l'aggettivo nuovo non può rinunciare alla costruzione di un'identità
è chiaro che questo pone problemi
E ma
Io sono fedele a un'idea che è quella di un partito che si è creato non per sciogliersi il più rapidamente possibile in una formazione più larga
Ma perché si sentiva il bisogno oggi nelle condizioni della società italiana che abbiamo tante volte cercato di analizzare
Di avere un soggetto capace di rispondere in modo più adeguato a ciò che in questa società si è mosso quale che sia il punto di vista dal quale partirà perché il decennio del pentapartito ci consente le macerie che conosce
E questo è un dato con il quale ci possiamo misurare da punti di vista diverso
Possiamo avere amore per un secco per un sindacato con determinati Ivo o
Permanentemente conflittuale ma il dato e lì e tutte e due queste posizioni non si confrontano con una situazione nella quale alcuni dicono no l'economia va bene e altri e
E accusano gli altri di catastrofismo no la diagnosi assolutamente i denti
In questo momento
è dunque questo mi pare un punto per noi importante dobbiamo avere questa capacità di proiettare un'identità solo
Rispetto a una situazione nella quale ripeto le macerie ci circo no io credo che sia un'immagine
La situazione economica la situazione dell'ordine pubblico il tipo di risposta che viene dalla società sono tutti i dati inquieta
E su questo credo che noi dobbiamo misurare il nostro essere partito perché altrimenti credo che interessi pochissimo alla gente e temo che convince
E che rischia di diventare poco interessante anche per molti che sono al nostro interno questo è un altro dato che e si deve registrare
E dunque c'è questo bisogno di chiarezza che non ha assolutamente nessun elemento polemico nei confronti di nessuno
Anche se e io lo dico perché non credo che si debba velare nulla
Le macerie del pentapartito sono nello stesso tempo il simbolo di una operazione che i socialisti avevano cominciato
E che avevano portato avanti con particolare determinazione in tutto il decennio che abbiamo detto Spada e noi dobbiamo fare seriamente i conti anche per con questo non polemicamente
Perché i socialisti sono al loro modo reduci da uno scacco non voglio dire da una sconfitta peraltro
Da molti registrato anche al congresso di Bari su quale abbiamo messo molti orpelli secondo me eccessivi ma anche su questo certamente qualcosa attenti
E per tutte queste ragioni allora non solo per una sorta di patriottismo di partito dobbiamo avere un'identità forte
Perché questo è un partito che ha un nome nuovo ma deve comunicare qualche cosa perché andiamo verso una campagna elettorale nella quale io non sono un amante degli slogan massi dalla riconoscibilità di un partito
Nei confronti degli atti questi sono i compiti che ci incombono in questo
E c'è la questione del programma visibili
E questo è molto difficile
Che ci impegnerà credo
Non solo per la discussione ma per le modalità non procedurali politiche molto nelle prossime settimane
Sinceramente io vorrei capire che vuol dire appello alla distinzione maggioranze e minoranze in un momento in cui il tema centrale quello del programma
E se e la la il discorso maggioranze e minoranze significa che questa difficile partita si gioca su un tavolo del programma beh dobbiamo tutti sapere che cosa significa io non sono per il compromesso per l'aggiustamento
Ma quello sarà il momento è la domanda che io faccio in cui questo bisogno di distinzione sarà posto politicamente oppure
Altrimenti che cosa vuol dire
Baggio Ranze minoranze nei rapporti col partito socialista di nuovo invertendo il rapporto formule contenuti
E quindi revocando indubbio uno dei punti di partenza
Del lavoro che abbiamo detto che volevamo fare partire dai contenuti per creare finalmente uno schieramento di sinistra non ipotecato come in in situazioni del passato
Da preoccupazioni diplomatiche di rapporto tra i partiti io questo lo voglio capire
Non entro in polemica ma voglio capire questo
Perché altrimenti la sordina sugli aspetti programmatici diventa qualcosa che sinceramente mi preoccupa che personalmente non posso condivisi
Un ultimo tipo
Un'ultima considerazione proprio su questo
Quali devono essere le linee di questo programma adesso non voglio entrare in tutta la discussione
Ma io credo che ci sono tre richieste che vengono in questo momento usiamo all'ingrosso questa formula
Dalla Società italiana nei confronti del sistema politico
Sempre parlo sempre per astrazioni
Sotto le richieste una di efficienza una di valori è una di diritti o di democrazia
Un partito come il nostro non può selezionare tra questi tre tipi di domande come altri partiti fra privilegiando per esempio soltanto il momento dell'efficienza che badate importantissimo
Io so che per troppo tempo
Una critica di sinistra agli efficientissimi sul terreno della giustizia è stata distruttiva perché c'ha distratto dalla necessità di
Privilegiare il momento della organizzazione degli Investimenti nella materia della giustizia
Facendo il gioco uso questa espressione di coloro i quali avevano interessa profondo Attis funzioni della giustizia perché è una giustizia che non funziona prendo solo questo caso qua
è una giustizia di cui la gestione politica è facile che può essere nel momento critico il momento critico è venuto
Facilmente piegata un disegno di tipo autoritario
Quindi ci sono io aspetti di efficienza essenziale l'efficienza dei servizi
Che è la frontiera sulla quale i cittadini incontrano lo Stato ed è un non è una formula retorica ma lì si spende il settanta per cento delle risorse del settore pubblica allargato questo
Che va in servizi ai cittadini di vario genere all'istruzione alla salute alla previdenza
Quindi richieste di efficienza sacrosanta
Richieste di efficienza del Governo ma io qui credo che possiamo almeno rivendicava una parte di noi di non esserci fatta abbagliare dai falsi strumenti efficientissimi siccome la legge di riforma la presidenza e i conflitti interni al governo dimostrano che ci sono non esistono surrogati alla politica in certi casi
E allora c'è un punto di efficienza essenziale
Non lo sottovaluto affatto mal se scisso dagli altri due
Quello dei valori e quello dei diritti rischia di essere il povero e comunque tale da non poter contraddistinguere
E non e cinque dice anche di essere concorrenziale quando io dico richiesta di valori dico tante cose ma nei solo uno in particolare il bisogno di moralità pubblica
Noi non possiamo arrivare a un programma che non abbia come punto cardine del discorso sulla moralità
Non è più il disco oggi questo è diventato un tema vero
Un tema vero
Ed è quello è uno spartiacque molto forte altrimenti noi rischiamo di avere un
Come dire
Un antipartito Grazia referendaria di facciata e poi una resa partitocratica quando veniamo accusati di non tradurre nella nostra azione di tutti i giorni questa capacità non di indignarsi
Che è parola che a me personalmente piace ma che sono non è spendibile non risponde a sentimenti diffusi
Perché il bisogno di moralità pubblica è oggi un'altra cosa e anche per esempio ha bisogno di tornare a distinguere e di capire perché ci sono alcune inefficienze
E io vedo in molte situazioni le difficoltà che noi incontriamo e la forza concorrenziale di altri soggetti che possono essere i repubblicani che può essere la rete non parlo taglia
E questo è anche un concreto problema in una fase pre-elettorale ho preso questo esempio per ovvie ragioni discorso sui valori è molto più complicato c'è la questione dei diritti
Che con le altre due profondamente intrecciati Cremaschi avverrà John nel dire che se noi non riusciamo ad aggredire punti come sono quelli veri
Condizioni materiali il discorso sui diritti rischia di essere assolutamente prende
Ma noi sappiamo altrettanto bene quanto queste due cose siano profondamente intrecciati e che ormai il degrado delle condizioni materiali in questo Paese come in molti altri Paesi attenzione
E stato determinato proprio dalla progressiva modi mortificazione del settore dediti
E questo non possiamo
Se noi guardiamo a quello specchio
Che è sempre sono gli Stati Uniti noi possiamo vedere come i processi di esclusione
E sono i processi che caratterizzano la perdita di democraticità di un sistema sono stati deliberatamente accompagnati da una moto da una politica di mortificazione dei diritti a tutti i livelli
E non è un caso io non voglio dare una lettura dell'ultima vicenda
Gli Anita killer del giudice Thomas soltanto in questi temi
Ma chi era come me all'epoca della campagna elettorale bus Dukakis negli Stati Uniti sa che il vero tema politico che appassionava gli altri non interessano nessuno era quello del che fine avrebbe fatto la Corte suprema
Quello era il vero nodo della politica in quel momento negli Stati Uniti no nella grande maggioranza ma in quelli che avranno minimo di passione e quindi c'è un intreccio che credo noi abbiamo cominciato a decifrare bene negli ultimi
Noi non siamo sempre conseguenti
Perché ripeto
Se fossimo stati del tutto conseguenti forse avremmo tenuto nelle altre azioni io non voglio dire con questo
Che tutto sia ma il contrario non sarei stato qui se avessi
Questo tipo di opinione c'abbiamo un Consiglio Nazionale io credo personalmente ad avere una responsabilità e di dover lavorare perché il Consiglio nazionale possa operare nel modo migliore ma credo che tutti dovremmo
Fare uno sforzo per arrivare con il terreno più chiaro possibile
Io non ho paura del conflitto ho paura dei pasticci come se
Compagne e compagni mentre no la parola compagno può invito avvicinarsi alla Presidenza vorrei fare con voi una riflessione infatti una proposta come ha ripetutamente detto alloggi questo è un segno di vitalità importante riutilizzabile altri seminari ci sono molti contributi molti interventi allo stato attuale abbiamo ancora trentuno iscritti
Non è nel Settentrione
Io vorrei fare questa proposta naturalmente che si sospenda sino a voi e a un certo punto verso le diciannove e trenta anni vinti si va a benzina e si riprende se questo sì dico che generò naturalmente la disponibilità delle compagnie dei compagni di continuare in modo da poter svolgere con serenità quindi questa sera e domani
Cadendo por la possibilità anche di interpretare in questa siamo d'accordo su questa proposta
Avvocato
Ecco offre retributivo organi interni e poi naturalmente balza in piedi compagni che guadagniamo per domani per noi ma bisogna mirare andranno in mattinata nel prime ore del pomeriggio al potere tranquillamente parlare Carmelo
Va bene allora penso di poter interpretare così in questa vostra questo vostro comunione
Sempre versione riposare degli accompagnatori sorella inizia la raccomandazione per i romani rilanciano guida discutono di capitali tante cose seguiti stiamo chiudendo così incredibile avvocato segretario nazionale il numero e potrebbero va bene allora Naba no compagno uomo
Sì Innarella erano
Compagni io come tutti noi sono appassionato Darida
Necessità utilità e possibilità anche di costruire
Unità
All'interno del PDS e un'unità con il PDS nella sinistra le assise di opposizione e anche con settori della sinistra di governo
Credo però che ci sono trentenni che scendiamo
Alcuni temi come dire
Ha scritto
Forse proprio quelli che sembrano invece più ovvi
E sui quali dobbiamo sapere che
Se siamo conseguenti
Creeremo contemporaneamente processi di unificazione processi di carcerazione
E che però sono temi sui quali io credo che dobbiamo misurare noi stessi come area sì il PDS e le forze Esterno
Tenete compagnia Rodotà niente tutta molto perché ha utilizzato intorno alla questione democratica
O con una frase molto chiara molto precisa
E molto aspra
Quando ha parlato della costruzione consapevole di una tendenza oligarchica e di una concentrazione e pipe azione del potere
Allora ecco io vorrei che
A parte qualche
Io di aggettivi le democrazie incontentabile che apre una porta vorrei capire esattamente cose ma comunque tutta la nostra elaborazione sulla democrazia
Con il processo di espansione continua che in un certo qual modo riprende anche vecchi temi dei ministri sul fatto che nessuna muraglia cinese divide la democrazia del socialismo
E partendo dalle cose molto bene molto precise e molto complesse in pari tempo quindici a ricomparire tutto nella sua relazione io vorrei anche per agganciarci perché l'altra urgenza che sento dicevano anche altri compagni Bertinotti ed altri agganciarci a cose di cui oggi la gente partirà
E parla di vetro di centinaia di migliaia di milioni di persone
Vedere un momentino cosa significa
La democrazia e che entra in qualsiasi campo le democrazie che si espande e se volete pure democrazie incontentabile
Per quel credo circa settantadue per cento della popolazione attiva italiane che è composta da lavoratori dipendenti
E che una percentuale crescente possiamo discutere altre sedi quanto pesa numericamente e politicamente da Crasso fareste suo stretto ma i venditori di forza lavoro fisica e intellettuale o molto spesso i venditori di forza lavoro mista fisica e intellettuale sono in aumento
E allora per loro
Come si oppongono concretamente le questioni della democrazia e della sua espansione
Io
A costo di essere sgradevole e volendo essere sgradevole
Dico che dobbiamo fare tanto per cominciare i conti con il mondo nostro
E che l'ora
Gli esiti
E i possibili sviluppi in un senso o nell'altro del congresso della CGIL vanno misurati su questo metro
Qual è la sovranità effettiva delle lavoratrici e dei lavoratori nella e sulla loro organizzazione
E possiamo a partire da una battaglia vera precisa puntuale che unifica paradigmi del mondo del lavoro dipendente anche se traccerà invece a livello di organizzazioni sindacali e politiche
Incoraggiare
Un processo
E indicare una tendenza una sovranità della procedura correttore sulla loro organizzazione nella loro organizzazione che tenda a trasformare l'organizzazione in
In una autorganizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori con un controllo stretto su sobri apparati
Tecnico esecutivi
Ecco io credo che questo è contemporaneamente come dire tema democratico tema attualissimo e tema che ci consente di ripartire la sua riflessione per indica regge ridefinire un punto di vista comunista con i piedi all'intero della concretezza delle situazioni sociali anche perché da questo tema di sovranità della fratricide i lavoratori a questo tema è collegato quell'altro cioè il loro potere e la loro sovranità sulle condito
La struttura e i contenuti della contrattazione da quella all'interno delle imprese fino a quella e si apre ripeti nazionali con le controparti padronali e con e con il governo
Non credo che possiamo guardare alla faccenda della CGIL perché parliamo del sindacato nostro diciamo a quello che ha tenuto il suo congresso ma neri sia delle vicende sindacale come se si contrappone esserlo semplicemente punti di vista opinabili su quanti riflettere sui quali mediare e così via
Su queste questioni il conflitto è profondo e credo che non mascherare il conflitto aiuta a unificare invece tendenzialmente il
Il mondo dei venditori di forza lavoro il mondo del lavoro dipendenti in tutta la ricchezza delle sue articolazioni non solo quello dei lavoratori manuali e della classe operaia intesa in modo in modo tradizionale
Seconda questione
Parlando di finanziaria parlando di stato sociale
Vogliamo riaprire con precisione con forza due temi intrecciati tra di loro che quella della sovranità del lavoratrici e dei lavoratori sui fini del loro lavoro sul prodotto del loro lavoro la loro sovranità nell'impresa
Fino a riaprire la discussione
Non sul socialismo reale ma su Max che parla di autogoverno dei produttori di libere associazioni di lavoratori e non si tratta di saltare l'impresa come luogo in cui si organizzano i fattori della produzione sia però quello della sovranità sull'economia e sulle imprese della società stessa
E delle sue articolazioni
Questa questione del mercato io scusatemi l'approssimazione teorica la vedo così
Io voglio un processo in cui una società
Consapevole articolata
Definisce essa stessa i propri bisogni
Indica quindi
Quali beni materiali e spirituali bisogna produrre per soddisfarli
E allora del Bricco derubrica Agrusti generoso derubrica il mercato a strumento tecnico dico voglio sapere quanto è necessario dove è necessario
E a volte se necessario
Perché sono discutere dell'allocazione delle risorse offriamo tra
Privatissimo e statalismo e cadiamo per finire in quella che è la realtà storica del capitalismo che mettere insieme in un progetto decisioni che tutto privato cioè separato dalla società sia il privato qualche giuridicamente privato è piccolo che giuridicamente che giuridicamente statale anche qui si possono fare
Battaglie concretissime anche qui si possono allora agganciare gli elementi di riflessione teorica di analisi nostra comunista su questa concretezza delle
Dell'economia infine
E finisco
Le questa democrazia istituzionale io leggo con molta attenzione ascolto con molta attenzione tanti compagni compagno colture in particolare
Nessuno mi ha convinto ancora
Di una cosa
Cioè sulla base di quale analisi e di quale riflessione teorica noi abbiamo superato
Per dirla molto brevemente la concezione della democrazia progressiva di Togliatti è la visione anche istituzionale che ne deriva
E soprattutto nessuno mi ha convinto sul perché non abbiamo applicato tanta ricchezza di analisi e di proposte e di innovazione tecnico istituzionale su quel filone che riassumo così
Un sistema articolato di assemblee rappresentative quindi il Parlamento consigli regionali nella democrazia la repubblica delle autonomie e così via che sia specchio fedele del paese diceva Togliatti e quindi io sono proporzionalista non perché il proporzionalismo aiuto all'opposizione la perché il proporzionalismo rispecchia fedelmente le tendenze il pluralismo reale di culture che esiste in un paese
Assemblee rappresentative chi siano il luogo effettivo della sovranità popolare non gli apparati non gli esecutivi che sono strumenti
Delle assemblee elettive
Luoghi reali delle spenta popolare infine assemblee elettive
Condizionarti arricchite da un rapporto Fitto con una società
Organizzati in modo molteplice
Condizionate arricchita perché sono movimenti e lotte ma anche condizionate arricchite perché si creano strumenti anche istituzionali attraverso i quali
E non penso solo in nero senza in mente ai referendum tra i quali la società interviene continuamente sul funzionamento delle
Dell'assemblea elettiva io quindi
E anche su questo vorrei che una volta riflettessimo tutti insieme io firmerò e voterò solo il referendum sulla droga
Non firmerò e non voterò riprendo elettorali e ho tentato di dirlo rapidamente nei dieci minuti che sono dieci e mezzo adesso che la mia disposizione
Ma non firmerò non voterò nemmeno il referendum sulle partecipazioni statali sulle banche sul Mezzogiorno
Perché quello che vorrei
Non sono queste semplificazioni grossolane ambigue leggibili soprattutto da destra magari anche da sinistra io voglio una riflessione seria è un'azione seria per esempio perché il sistema pubblico partecipiamo settari e banche siano effettivamente più del settore privato luoghi in cui si esercita una sovranità crescente dei lavoratori
E sui quali si esercita in modo crescente la sovranità della società quindi settore non statale ma settore socializzato dell'economia e per il Mezzogiorno per la morte del cielo vuole disputa di ben altra cosa che non costano perché per una volta sono d'accordo con Chiaromonte al sud sarà difesa corporativa del Mezzogiorno nel Nord sarà attacco razzista al Mezzogiorno non può un partito
Non poi i DS non può nessun partito vivere su queste questioni
Accodarmi dieci a
Sei referendum tutti insieme che semplificano e in pari tempo come dire nascondono l'oggetto esatto del contenti
E avrei bisogno che noi contribuiamo
A chiarire questa posizione per tutto il PDS interesse tutto il PDS ma anche distinguendo ci di fronte l'opinione pubblica con la chiarezza necessario c'è un altro settore sul quale ho finito chiedo l'esercito dalla sovranità in questo caso dei cittadini più in generale che il Pd è se stesso
Io ho letto solo la nota sul partito che trovo interessante eccetera eccetera ma noi dovremmo ritornare alla formulazione della nostra mozione al ventesimo congresso che era molto più audace
E gli passare dell'audace per novità e poi cresce molto perché le compagnie nostre più più Dinoi
Maschi vecchi io adulti
E però poi questa audace queste novità trasformarle in proposte molto concrete e percorribili e sui quali sfidare
Non le altre aree
Sfidare l'insieme del PDS perché diventi un partito in guide si esercita vera sovranità dei suoi scritti sovranità aperti ai rapporti con la società
Quindi il peso di apparati di o di carichi eccetera diminuisca fino tendenzialmente scomparire
Grazie compagnia Muhammad farà la compagna Franca Chiaromonte sempre pari il compagno Giovagnoli
Una
Dunque la relazione di alta di Tortorella
Ha messo molto bene in luce il rapporto tra lo scontro politico in atto tra il governo e il sindacato dei partiti nel PDS
E quello che lui ha definito scontro reale tra destra e sinistra
Che attiene al solito al potere e al dominio dei rapporti di produzione
Ho apprezzato particolarmente della redazione la lettura è scattato dell'appello confindustriale
Al patto tra produttori salutato con gioia da qualche settore della maggioranza del PDS come uno degli elementi dirlo scossone anche democristiano se non erro sull'Unità
Un appello di destra che viene da destra e che attacca da destra il sistema dei partiti insomma un appello a un patto neo corporativo tra industriali e sindacato
Che la faccia finita per dirla un po'insorge ogni con la Prima Repubblica e con i limiti che la politica che dei partiti nella Prima Repubblica apposto a come dire il libero scatenarsi delle forze del mercato
Ho apprezzato anche la lettura materialistica proposta dalla redazione proprio perché sono d'accordo non mi capita in genere ritiro apprezzata ratio quindi lo posso una volta ogni tanto
E proprio perché saranno d'accordo no perché mi suona strano cioè mentre lo dico qua proprio perché sono d'accordo sia con l'intervento di Fausto Bertinotti sia con quello di Giorgio Cremaschi che i nostri eroi diciamo un po'così
Nel senso che mi pare che vero si fa fatica a trovare un centro la nostra azione e quindi della nostra identità anche se io avrei qualche difficoltà a parlare di modello alternativo
Preferisco parlare di pratica alternativa ma insomma su questo possiamo discutere questa fatica vale per il Partito democratico della sinistra insomma sotto gli occhi di tutti
E vale però anche per noi allora io credo che quella vettura materialistica che ancora i rapporti di produzione i rapporti tra le persone alla materialità della vita concreta
La politica sia una buona base possa essere una buona base cioè comincia vere
Non è voglio dire viene dopo hanno due anni di lavoro teorico con tra mille contraddizioni
Sì è una buona base per costruire del riparlare per ripartire nel processo di costruzione di un'identità comunista visto che noi ci chiamiamo per l'appunto comunisti e comuniste
Una base però dalla quale mi pare che derivino possiamo cominciare a farne derivare alcune conseguenze anche pratiche io naturalmente cioè per ragioni di tempo ne cito solo alcune
Allora un'analisi materialistica della realtà
Deve portare secondo me al fatto che si discuta tre nomi
Non tanto sulla bontà o cattiveria di questo o quel quesito referendario io ho apprezzato sia l'intervento di Colturi sull'Unità le cose che diceva adesso sia la presa di posizione contraria ai referendum elettorali c'è Eric e hanno alla come dire se vogliamo anche la dignità di un partito fatta da da Chiarante qualche giorno fa cioè
Mi si invita sostegno al Pd essa sostenerla sparò prima proposta di legge elettorale
Ecco però io credo che appunto un'analisi materialistica richieda qualcosa di più cioè richiedenti al di là del fatto che ciascuno e ciascuna di noi sia d'accordo o meno con questo o quel quesito referendario io non sono d'accordo con nessuno dei quesiti calendario tranne quello sulla droga al di là di questo c'è ci sia una possibilità di con il confronto tra noi e quindi di produzione teorica c'è di più di produrre una lettura che
Riesca a come dire collocare l'iniziativa referendaria lo scossone al sistema dei partiti alla partitocrazia come ripete ogni giorno i giornali in cui lavoro ecco dentro la come dire quello che sono ecco io penso adesso c'è non c'è tempo naturalmente io credo che facciano parte di quella cosa mi pare che compongono dicesse anche Pepe pensa e faceva parte di quella cosa in cui Confindustria eccetera eccetera cui sopra c'è quello scossone
Alla partitocrazia che significa scossone ridefinizione di un patto certo entrato in discussione specificazione di un patto sociale nei termini di una messa da parte della politica della politica come ne abbiamo conosciuta nella specificità del caso italiano
Naturalmente certa Macaluso diceva c'è un consenso io sono andata in giro dietro l'assegno visto consenso naturalmente
C'è un consenso c'è gente che uomini e donne di buona volontà che vogliono farla finita con la partitocrazia ecco non so cos'altro quant'altro mai
Sacche sicuramente c'è come dire una anche in sopportazione o di quelli che una volta si chiamavano lacci e lacciuoli eccetera eccetera
Comunque non la faccio lunga però io credo che sente quando la posizione di destra incontra il consenso popolare e ed è in grado di interpretare consente delle spinte popolari è la sinistra che si deve interrogare sul perché succede e seria ed è dannoso seguire la spinta popolare
Si accusa una posizione di questo tipo di essere conservatore conservatrice parte che io non lo credo perché appunto credo che lo spartiacque tra conservazione e progresso vada trovato nulla nei rapporti materiali di produzione non in altro ma comunque a parte questo una libretto di Luigi Pintor che si chiama serrato proposta di conservazione credo che sia la terza o quarta edizione quindi non giurerei nemmeno su questa come dire ansia di progresso
Ora la faccio breve inizia con una seconda considerazioni una seconda conseguenza che mi pare che derivi da una analisi materialistica materialistica Tortorella ricordato Marx
Il materialismo diciamo questo secolo ci sono stati tre grossi filoni diciamo il marxismo la psicoanalisi al pensiero delle donne che hanno ancorato la politica la materialità dei rapporti tra persone comunque
Una seconda conseguenza che attiene direttamente alla nostra identità la schematizzare così
No alla separazione del politico all'autonomia del politico già alto lo diceva Sileoni il primato della politica noi dobbiamo essere possiamo essere quindi qui bene del primato della politica
Non c'abbiamo un grosso nemico che quello appunto del vuoto di un vuoto culturale di un vuoto di azione collettiva di un vuoto come dire di cultura di e va be un modo che non è un vuoto dentro cui non succede nulla un vuoto riempito regione sasso dal modello sociale capitalistico
Allora io credo banchieri ragione Macaluso eccetto la Chiesa rischia di essere
L'unica forme di opposizione la materia capitalismo quindi abbiamo il problema consentire di un'opposizione di una di un pensiero critico non trascendente qui e ora io credo che occorre la politica ce l'agire collettivo di uomini e di donne in relazione tra loro
Al primato della merce e del mercato credo che sia un'identità comunista a partire da noi naturalmente c'è io non credo che questa cosa si faccia a tavolino usando i punti preziosi contributi dei nostri intellettuali
Io credo che dobbiamo cominciare a interrogarci non rifarò la polemica sul fatto quanto sia difficile interrogarci con un microfono la presidenza verso
Da a interrogarci su due ciò che ci piace e ciò che non ci piace del modello sociale in cui viviamo per esempio a me non piace una certa come dire cosa che ha fatto breccia anche tra di noi una certa esaltazione delle competenze professionali quasi che il lavoro venisse prima appunto della politica cioè io se si facessero la giornalista sono più stupida che se faccio la giornalista e la politica ci sono più ridotta cosa
Non ripeto l'analisi di falso sulla riduzione a cosa punta avviene in fabbriche può avvenire in un giornale se per esempio si dice appunto qui non si parla di politica ma si lavora come diceva qualcuno
Partire dal valore tendiamo ad agire collettivo io credo per esempio che il fatto che ci troviamo qui oggi a parlare di politica si grosso fatto perché nelle persone liberamente si mettono insieme discutono di politica io non credo che avvenga da nessun'altra parte del PDS non parliamo in altri luoghi avviene nelle parrocchie naturalmente
C'è un vuoto c'è un problema enorme di pratica politica Aldo alla fine della relazione ha parlato della riforma possibile delle strutture la struttura dell'aria
In questi mesi molte volte ci siamo chiesti quello che non andava detti eccetera io oggi sono una posizione non so chi di considerarlo quasi tutti Jackson siamo sempre un po'gli stessi ma insomma comunque
Io sovrapposizione diverso ciò maggiori responsabilità non posso dire a mo'eccetera
Dunque posso come dire o nell'ordinamento un punto di mentre l'osservazione e anche ISO ho il dovere di dire DDA impositivo che cosa vorrei ecco io vorrei
Che per esempio avvertire Aldo Brancher diceva faceva riferimento all'associazione cioè diciamo sempre abbiamo bisogno di strumenti il dentro o fuori ma ripeto sono sono cose che fanno parte di un patrimonio comune io credo che questa cosa no debba partire alla a come dire da un lavoro che interessa scusate il paradosso quelli che quelli a cui interessa io non credo che tutti tutte noi abbiamo bisogno necessità per esempio di un lavoro dentro o fuori PDS
Ci sono persone io non sono tra queste ma molto più appassionate affare del PDS un partito che per esempio non va col cappello in mano a Perugia
All'unità socialista che non ha una pratica politica che ne definisca il sesso l'essere comunista valgono sono poliedrici c'eravamo tutti che quindi cerchiamo Orchestra di fare sì che in quest'area ci possiamo essere tutti io credo di chi però mia necessità possano cominciare a farlo c'è solo chi ne ha necessità ed è inutile costringe almeno mi costringerebbe mai poco Barney di elezioni e di gruppi dirigenti del ma c'è proprio niente e probabilmente io non costringerà mai un altro a occuparsi a può avvenire con me alla riunione dei circoli il quindici che si fa cioè insomma e allora diamoci forse un po'più di libertà
L'altra cosa rispetto al coordinamento bene io sono d'accordo nell'allargarlo eccetera
Che non vuol dire sì come ho letto che il manifesto in un brutto articola detto cioè non io non sono per scioglierle per cambiar nome somma
Vuol dire appunto il primato della pratica sulla sul fatto di avere tutti gli stessi desideri tutta la stesse posizioni dice un'altra cosa per qualche di qualsiasi di chiunque sia formata il coordinamento io credo che se h assumiamo quel primato il primato alla politica come la nostra identità
Come si sarebbe detto un tempo la pratica e l'obiettivo allora forse sarà il caso di stabilire come si fa nel movimento delle donne una scadenza fissa cioè settimanale per cui una serie di persone si vedono a prescindere dalle iniziative che il PDS
Prende
Anche perché trovi dico questo non lo perché penso con Aldo che la il termine comunista e la tendenza comunista non sia
Riconducibile a un partito da questo punto di vista apro una parentesi io l'ho detto prima sono per andare
Alla questione alla riunione dei circoli che si tiene la prossima settimana romanzi qua ma solo per una polemica violenta con Rifondazione ce ne facciamo troppa poca polemica e una polemica ma che non nasce dal fatto che ne siamo in competizione perché siamo in un altro partito
è una polemica leghista talpa ne abbiamo tutti gli strumenti teorici culturali
Di pratica per per far se non la facciamo passa nelle cose i comunisti con i comunisti passa perché passa in un giornale che questa cosa combattuto come il manifesto cosa alla quale non possiamo rimanere indifferenti allora non è modellato in un partitone mo'dell'abile neanche però sulle scadenze sulle regole di un partito questa cosa vale per le donne e che donne del PDS la maggioranza delle donne del PDS
Da quando ha ridotto la politica alle scadenze di un partito fino a sessupare un programma con degli emendamenti oppure a punta rappresentanza degli alloggi caldi
Di quante
Bonus eccetera Antezza i contatti con le domande quindi vale per tutti quei soggetti che hanno interesse a trasformare
Il mondo come si sarebbe detto un tempo un ultimo punto era finito il PDS e le elezioni anche questo come conseguenza
Aldo parlava di una necessità di pluralismo eccetera eccetera ed è stato che c'è bisogno di una comunicazione entrare perché appunto benissimo io l'ho detto altre volte e come Paolo Flores d'Arcais vi ripeto
Io ho detto abbiamo starsene unito al fatto che il partito è le sue aree cioè non è un'altra cosa il PD s ora ed esplorare oppure non ha senso che io non starei non avrei nessun rapporto con il PDS se non ci fosse questa allora questa cosa qua ho visto che nel documento sul partito si parla di una struttura federativa già interni al PDS questa è una cosa che la quarta mozione dicevo che insomma
Pensiamoci la cosa che mi preme e che questo rapporto questa dialettica tra autonomia viaria e l'essere il PDS deve essere maggiormente visibile maggiormente controllata e gestita un esempio concreto abbiamo discusso molto
Tra noi in questi giorni cioè che un po'di giorni che non c'ero ma insomma comunque prima sul fatto sul rapporto tra programma e elezioni questo è un terreno permeabile mutuato ma comunque
Allora il programma di ce l'ha fatta salva adesso non so centocinquanta cartelle qualcuno l'ha definito irricevibile e così via allora poi c'erano gli altri che diceva a Berna se ne votiamo contro il programma se ci mettono bene Occhetto approccio ma meno male che insomma forse l'ha avuto lampo se noi votiamo contro il programma e come facciamo ad essere in vista ecco io credo che questa cosa
Insomma e sia segno c'è questa dispotismo sessione di cui io stessa faccio parte quindi naturalmente parto sempre da me nel dire anche le magagne
Sia il frutto di una non risolta ma d'altro canto forse non potrebbe essere risolta ce lo teniamo da un trauma enorme insomma che ha cambiato la vita eccellenti
Non può vedi non risolto il rapporto tra appunto autonomia di area e essere PDS parafrasando essere sindacato ma del resto Kohler a sua volta un furto alle donne quindi meno me lo riprende
Allora per esempio io credo che comunque qualsiasi scelta decidiamo di fare votare contro il programma votare a favore del programma emendare programma buttare al dica il programma dire che salvati e il nostro eroe qualsiasi scelta
Essere candidati non essere candidate essere candidati in due ed essere candidati zero cioè qualsiasi scelta ne abbiamo il dovere
Oltre che il diritto politico di dire all'elettorato perché delle persone di quest'area stanno e a fare cosa nelle liste del PDS che che cosa ci stiamo a fare questo in onda probabilmente se votiamo contro il programma è ottimo
Ma anche nel caso in cui votiamo a favore undici assegnamo oppure con quelle cose della politica che questi cioè loro son bravissimi a trovare
Astensione dal rosso dei primi tre punti non so voto a favore sui secondi e così via ecco
è e in qualsiasi caso ne abbiamo il dovere di dire che cosa ci stiamo a fare perché questo attiene al che cosa ci stiamo a fare perché il partito democratico a sinistra grazie
Dal canone compagno Giovagnoli si prepari compagno Beppe Chiarante il
Ma io compagni vorrei partire da questo tipo di considerazione
Che mi sembra pervade un po'tutta la nostra riflessione se volete anche la nostra collocazione e anche gli ha dimensione in qualche modo quantitativa e cioè che noi siamo testimoni
Di una situazione che segna sicuramente una sconfitta storica per la sinistra e viviamo un clima veramente che potremmo definire dai guai ai vinti
E su questo c'è tutta un'interiezione forse veramente psicologica da parte dei militanti da un larghi strati diffusi i compagni che non trovano gli strumenti le energie per reagire a questo clima con intelligenza e forse anche con creatività
Sì e credo che sì è importante in una fase come questa invece fare uno sforzo per ritmati Zare anche quelli che sono stati i costi sociali ed umani di questo scontro epocale che è passata attraverso due guerre mondiali è passato tra un numero incredibile di guerre locali di scontrini di diverso genere ma non me molto spesso sanguinosi
Con una corsa al riarmo con delle cifre folli che ha determinato fame povertà per quattro quinti del genere umano poco per lo meno ha contribuito ad aggravare
Su tutto questo voglio dire la sconfitta storica della sinistra
Va letta anche come dire come appunto il risultato di uno scontro feroce in cui sono entrati in campo non soltanto e solo in ristrette aree del mondo e anche lì bisognerebbe segnerebbe visitarle criticamente le regole della democrazia
Ben altri sono stati gli strumenti e le forme appunto di questo scontro se noi questo non riusciamo a farlo pesare nella riflessione nel dibattito credo che tutto il nostro ragionamento viene appannato viene come dire chiuso dentro un presente senza senza storia e senza prospettive
Credo che bisognerebbe contribuire noi come area comunista a produrre una reazione che ci faccia uscire da quella oscillazione Travo integrazione subalterna all'ideologia dominante da una logica puramente resistenziale
C'è bisogno quindi di un nuovo pensiero se ha detto se detto da più parti e molte cose bisogna pure riconoscere che da tempo vento vengono ritmati Zarate
Ci sono rivisitati i limiti teorici della cultura del movimento operaio il suo essere interno al paradigma industrialista e quindi il suo deficit di attenzione di cultura ambientale
Così come un'impostazione molto patriarcale gerarchia maschilista perché il pensiero e la pratica politica delle compagnie ci aiutato ad riporre sotto attenzione critica molto meno invece io credo io chiedo scusa ai compagni però credo che sia molto utile
Devo ovvero mezz'ora
Sì
Dicevo che forse molto meno è stato sottoposto a verifica critica ad una concezione dell'universalismo
Delle pensiero razionalista occidentale che parte anche della della stessa cultura ma di cui la per la stessa cultura marxista e parte parte seppure critica ma vi è sicuramente di nasceva proprio in tal quell'interno
Basta pensare a questa scadenza che abbiamo di fronte del novantadue che non è una scadenza che riguarda soltanto l'Europa ma riguarda per esempio un membro
Una periodizzazione che appunto i cinquecento anni della cosiddetta scoperta dell'America
Il mille quattrocentonovantadue segna nei libri di storia la nascita dell'epoca moderna quella modernità è nata all'insegna della discriminazione e della incapacità del pensiero occidentale dell'esperienza storica dell'Occidente
Di riconoscere l'altro è nata con la cacciata degli arabi e degli ebrei dalla Spagna è nata con il genocidio eletto uno scempio dei popoli nativi delle Americhe
Dopo cinquecento anni noi ci ritroviamo pari pari come cultura e come condizioni di vita per milioni di persone queste contraddizioni il pensiero nazionale dell'Occidente non è stato capace di pensare l'alterità l'altro da sé
E dentro questo io credo che c'è un limite anche appunto delle nostre culture che non sono state capaci di andare oltre anche voi quel paradigma dello della concezione dello sviluppo e della liberazione dal bisogno
Che non fosse tutta legata appunto al modello di sviluppo capitalistico
Oggi per parte tornare un attimo sull'America io credo che forse bisogna approfittare della fine della guerra fredda per fare uno sforzo per capire di più di quello che che rappresenta oggi l'America
Essendoci liberati dal da questa da questo legame da questo vincolo per cui ogni critica l'America veniva additata come una sorta di filo sovietici sommo oggi che non c'è più questo regime duale e oggi che c'è il rischio che il nuovo ordine mondiale sia egemonizzato dalla peggiore versione degli Stati Uniti mentre invece l'IVA sì vanno posti alcuni interrogativi il primo fra tutti che cos'è la sinistra negli Stati Uniti quali prospettive ha e su quali su quali grandi de
Quindi io mi chiedo intanto come possibile ripensare un nostro una nostra cultura che sappia coniugare un concetto del del di questo unito universalismo come l'abbiamo chiamato sia per la sul terreno della democrazia ma sì anche nei processi di interdipendenza economica
Con la salvaguardia sacrosanta di quelle differenze profonde strutturali di culture e popoli che non fanno parte dell'Occidente
Non solo le minoranze etniche i popoli nativi ma proprio interi interi intere popolazioni
In questo senso io credo che questo potrebbe essere uno spunto teorico Petrini rivisitare un una certa concezione statalista che non abbiamo avuto né in vecchio partito comunista
E che per esempio ha avuto un punto di rottura molto forte nei confronti delle nuove generazioni intorno al settantasette e cioè durante l'esperienza dell'unità nazionale quando era insorto quel movimento così variegato
La cui le cui domande non sono state adeguatamente capite interpretate dalla sinistra e dal partito comunista e forse anche questo ha dato poi sfogo ad una deriva che per molti giovani e significato
Imbracciare anche le armi a cogliere il folle disegno delle del terrorismo
Ma anche qui anche lì la la nostra risposta sul piano delle leggi per le mie idee emergenziali e della dei detti dei sistemi repressivi risentiva appunto di una concezione dello Stato che quanto meno oggi bisognerebbe ripensare e non solo da questo punto di vista ripensarla anche rispetto diceva qui adesso la compagnia Chiaromonte del primato della politica ma io un limite che io vedo molto forte oggi e che il primato della politica
Cui venga ancora una volta di proposto come primato dei partiti e dello Stato cioè di questo percorso che parte dalla società e trova come unico punto di mediazione il partito e poi lo stato e sbocca nello Stato
Mentre invece noi oggi assistiamo anche alla crisi dello stato sociale c'è una risposta di destra che va verso la privatizzazione
Tanto infatti Zago slogan più mercato e meno Stato
Ma dall'altra parte c'è una risposta della società civile organizzata io lavoro in un'associazione la più grande associazione culturale italiana che all'Arci
Che è una cosa molto poco conosciuta credo dentro ormai questo partito perché si è trasformata profondamente in questi anni a dispetto di una disattenzione
Molto grande di di tutta la sinistra di un'indifferenza direi
E noi registriamo da questo osservatorio la nascita la fioritura la il radicamento di movimenti che non sono più soltanto i movimenti spontanei
Quelli con l'andamento cosiddetto carsico e di tanto in tanto di appaiono e producono grandi eventi di massa con movimenti che mettono le radici nella società civile che esprimono volontariato che organizzano milioni di persone
E che producono quella cosiddetta economia no profit
Che è una risposta appunto di segno completamente diverso alle logiche sia del va be'dell'ideologia e più devastanti dello yuppismo ma anche appunto a questa modello della previa privatizzazioni di tutti i servizi e così via
è una risposta molto forte e non credo sia e questa non so se questa risposta possa essere etichettata come più o meno riformista o rivoluzionaria so soltanto che lì dentro c'è una pratica effettivamente pluralista c'è un mondo cattolico dove non tutto è appunto catalogabile come un qualcosa di collaterale anzi noi vediamo che sempre di più
Il volontariato e l'associazionismo cattolico tende a svincolarsi dalle grinfie della Democrazia Cristiana ad acquisiva una vera e propria autonomia lo stesso fanno tutti i movimenti e le aree culturali che si riconoscono a sinistra
E questo credo che debba essere preso seria considerazione come uno degli eventi più interessanti di questi tristissime anni ottanta
Lì dentro ci sono risposte ravvicinate e concrete molto vicina ai bisogni reali della gente i tribunali dei diritti del malato
L'assistenza agli immigrati
Tutta una serie di attività che lo Stato non sai non riesce ad organizzare non solo per lì per i limiti burocratici clientelari e l'inefficienza delle delle radiazioni italiana dello stato assistenziale ma probabilmente perché proprio come modello economico e sociale non riuscirebbe mai ad organizzare
E perché questo tipo di protagonismo invece è una grande risorsa che va valorizzata non informa statistica
E allora io mi ritrovo qui dentro una risposta anche alla crisi del del sistema politico e alla possibilità di ripensare delle forme di partecipazione di organizzazione
Della della società appunto non non necessariamente in forma partito
C'era una una bella
Frase un articolo di Bobbio dove sì vado velocemente verso la conclusione
Dove diceva la degenerazione del sistema politico e sociale italiano è legato da una parte alla degenerazione del sistema dell'impresa che ormai ragiona soltanto esclusivamente in riferimento al profitto e non più al contenuto sociale della produzione
E dall'altra parte del sistema dei partiti
Che ragiona ormai pr
Acquisire consenso per conservare il potere e non per acquisire consenso per poi cambiare o comunque rispondere alle domande che vengono dalle dalla base elettorale del dalla propria aria sociale di appartenenza
E la differenza sostanziale tra il sistema dei partiti proprio della sua logica inerziali per come funziona nel merito perché ha ha bisogno di dare risposte quello che diceva Bertinotti stamattina e cioè questo sconoscevo lamento al centro la crisi del quello che l'accusa chiamato del modello sociale e fa parte proprio di una logica per cui il consenso condizione in questa maniera chi deve chi deve presentarsi come partito mentre invece movimenti organizzati la società della società civile non fanno i conti con un consenso elettorale ma fanno i conti con il proprio fare quotidiano con la convinzione di piccoli o grandi gruppi che risolvono un problema però danno anche una visione d'insieme
Allora
Se è vero questo io credo che anche come comunisti e vado via
A concludere
Immediatamente anche come comunisti come area comunista
Io apprezzo molto mi è piaciuta molto riferimento molto esplicito che faceva dottore nella nella relazione quando diceva che non è detto che non necessariamente i comunisti devono essere riconoscibili in forma partito
E credo che però noi dobbiamo trovare un anno una forma una una degli strumenti per per dare atto a questa nostra riconoscibilità
All'interno di questi movimenti che mi sembrano una delle più grandi risorse che stanno venendo fuori in questi anni un'ultima cosa proprio saltando velocemente credo che abbiamo bisogno di fare un grosso sforzo per il rivisitare criticamente il grande Gatto e culturale che non abbiamo avuto su tutta la fase della rivoluzione tecnologica cioè capire come la sinistra rimasta completamente spiazzata rispetto a questa grande tematica che comunque continua a rappresentare l'avvenire grazie
Questo bravo molto prima di compagno chiara Romani campo per comunicazione
E
Città
Momento scelto sulla questione leghista risponde
Praticamente sulla stampa dell'organizzazione dei giovani DS dell'esplosivo
Ora ritengono intenda riporta siamo
Domattina
Abbiamo visto insomma
Sinistra comunque domattina alle otto e trenta tutto una riunione penso che l'esecutivo al seminario maggioranza l'icona della sinistra
Comunale coordinamento della
Partono dalle dagli atti comunque sono intervenuti con messa naturalmente anche in compagnia
Consente di
Ad accompagnare l'incarico di torpediniere ma insomma regionali uno eccetera eccetera ma soprattutto in una sezione regionale della
Decisione mentre dove questa abbiamo
Allora abbiamo
Non fu il Pubblico ministero
Importanza scusate con un'analisi questa delega fattori
Il prossimo collocamento conosco cioè inseguire la settimana prossima dovrà discutere Terna UniCredit Intesa su nostra richiesta per cui è necessario prendere un orientamento su questo grazie
Va bene allora parlare al compagno chiaramente
Comincerò il mio intervento
Con una comunicazione che credo interessi
Le compagne e i compagni che sono venuti qui ad Ariccia al nostro seminario proprio in questi giorni anche in preparazione di questo convegno ma non solo per questo motivo è parso opportuno a me ad Angius a Tortorella gravata altre compagne
Si procederà a formalizzare la proposta che già avevamo annunciato prima dell'estate
Ricostituire un centro nazionale di studi di ricerca di dibattito di confronto intestato al nome di Enrico Berlinguer
Questo centro voglio specificarlo subito è altra cosa dai molti circoli che sono sorti nel corso di questi mesi in varie città italiane
E altra cosa da i centri di iniziativa di cui parlava Tortorella nella sua relazione
E che vogliono essere più direttamente uno strumento dell'iniziativa politica
Della nostra area dell'Area dei comunisti democratici
Abbiamo invece pensato a questo centro essenzialmente in funzione di un lavoro di ricerca e di analisi
E adesso abbiamo invitato invitiamo a partecipare
E già abbiamo avuto adesione compagni delle altre aree del partito
Prima di tutto al compagno Bassolino l'aria della sinistra
Del PDS ma anche compagni della maggioranza
E dell'Area riformista e saremo naturalmente ben lieti di questa partecipazione
è chiaro il senso politico di questa scelta
In un momento nel quale partendo dalla campagna sui finanziamenti sovietici
Sì eccetera si è cercato di gettare ombra sulla figura di Berlinguer
Mettendo in dubbio il valore sostanziale della politica Daloui sviluppata ecco Corvino in quello che fu definito lo strappo
Ma la scelta nona soltanto questo significato è ben lontana dall'avere soltanto questo significato
Promuovendo questo centro noi intendiamo certamente nel rivendicare per noi per la nostra area una sorta di ortodossia berlingueriana né tanto meno
Vogliamo svolgere un opera di carattere meramente apologetico noi siamo infatti ben consapevoli che agli anni di Enrico Berlinguer furono certamente anni di grande Paul di grande politica
Ma anche anni di acute contraddizioni le contraddizioni di un partito che occupava una difficile posizione di frontiera tra il vecchio e il nuovo un crinale
Tra una tradizione che noi Comunisti italiani avevamo già profondamente rinnovato e l'emergere per noi e per tutta la sinistra dei problemi che richiedevano nuove risposte e più radicali innovazioni
Intendiamo perciò con questo centro approfondire la ricerca il dibattito sui temi che riguardano un periodo cruciale della nostra storia della nostra storia
Quello che va dalla metà degli anni Sessanta alla metà degli anni Ottanta ci si riferiva
Anche adesso il compagno Giovannoli Giovagnoli quando parlava di un gatto della nostra cultura politica rispetto ai problemi posti dai grandi processi di innovazione tecnologica degli ultimi decenni
Approfondire questi temi per ripercorrere ad analizzare più a fondo le ragioni dei successi che a loro tempo ottenemmo
Ma anche per confrontarsi criticamente attraverso un'indagine più approfondita senza alcuna autoindulgenza coi nuovi problemi che già allora affioravano per noi e per tutta la sinistra
Problemi che in molti casi lasciamo senza risposta o con risposte inadeguate e che oggi si ripropongono come questione come questioni ancora in massima parte irrisolte
E dunque un confronto critico con la nostra storia e al tempo stesso con i problemi di oggi quello che intendiamo sviluppare un confronto critico che ritengo indispensabile per qualificare l'impegno e la proposta di noi comunisti democratici militanti nel PDS
Noi comunisti democratici che non intendiamo affatto smobilitare lo dico
Ma un impegno ma un confronto critico con la nostra storia che giudico non meno necessario e vengo così alla parte più direttamente politica del mio intervento per il partito nel suo complesso
L'esperienza compiuta nel breve periodo trascorso dal congresso di Rimini
Ha infatti confermato
Penso alla preoccupante povertà culturale del dibattito di questi mesi alla difficoltà di avanzare nell'analisi e nella lavorazione
All'incertezza nel qualificare le nostre proposte
Ha confermato che se non sono quel timore che avevamo manifestato già nel dibattito congressuale cioè che se non si fanno seriamente i conti con il passato con la tradizione con la cultura politica da cui si proviene
Con i risultati raggiunti ma anche con gli errori compiuti con i problemi irrisolti senza questo confronto critico è difficile compiere un'opera seria e sostanziale di innovazione
Ed è anzi facile incorrere sotto le sembianze
Del nuovo in errori che già in altri tempi ci impedirono di comprendere a fondo i problemi che dovevamo affrontare e ci condussero a scelte politiche sbagliate
Che abbiamo poi pagato duramente io voglio fare solo un esempio
C'è un errore in particolare che mi pare oggi di cogliere nell'impostazione che da più parti viene proposto nel sindacato nella sinistra in generale nel nostro stesso partito a proposito dell'attuale situazione economica e sociale
Un errore che fu tipico di una certa tradizione culturale della sinistra italiana che era particolarmente presente nelle posizioni della destra comunista
L'errore che porto a sottovalutare
Le capacità dinamiche di ristrutturazione del capitalismo mondiale e anche di quelli italiani e perciò a non comprendere la portata dei processi di modernizzazione in atto e in questo modo a giungere in ritardo all'appuntamento
Coi nuovi problemi che questi processi facevano emergere ho letto per esempio sull'Unità in altre sedi in questi giorni analisi nelle quali si diceva e uso parole testuali che il capitalismo italiano è uno dei peggiori capitalismi che sono in circolazione al mondo ma in queste analisi al tempo stesso si proponeva
Come è stato detto nel sindacato la codeterminazione
O in modo ancora più marcato il cosiddetto patto fra i produttori per affrontare la riforma di un sistema politico e di una macchina statale che producono disfunzione spreco parassitismo assistenzialismo clientelare addirittura una sempre più diffusa illegalità
Sono due tesi quella di un capitalismo tra i peggiori al mondo è quella di un di un patto fra i produttori che sono dei vari canti appaiono a prima vista
Decisamente contraddittori ma sono due tesi che hanno una radice culturale comune che è stanca proprio anche nella nostra passata tradizione precisamente hanno una radice nell'analisi mi sono già occupato di questo anche del contributo scritto che presenta in un anno fa al convegno di Arco
Nell'analisi secondo la quale il capitalismo italiano sarebbe un capitalismo arretrato incapaci di assicurare da solo la piena modernizzazione del Paese
Per cui spettava spetterebbe alla classe operaia ai lavoratori anche al al prezzo di sacrificare propri legittimi interessi
Farsi carico di promuovere anche attraverso intese col capitale il risanamento politico ed economico non c'è bisogno di ricordare che questa visione
Prevalse nel pc proprio in momenti cruciali di questi ultimi quarant'anni ma porto agraria balia pesanti errori politici
Soprattutto per l'incomprensione del nuovo che veniva maturando per la piatta mento economicistico che una simile visione comportava
Penso in particolare al dibattito
Degli anni sessanta quando questa tesi significò sottovalutazione delle trasformazione avvenute
Col boom del decennio precedente poi col centrosinistra
E ciò condusse il partito sostanzialmente impreparato all'appuntamento con le nuove contraddizioni e con le nuove domande che erano domande di nuova qualità e non solo di maggiore quantità dello sviluppo
Che furono alla radice delle lotte del sessantotto del sessantanove
Ma penso anche all'errore della seconda metà degli anni Settanta quando interpretavamo con arresto dello sviluppo
Dovuto all'incapacità riformatrice e modernizzatrice
Della borghesia e delle classi dirigenti
Quella crisi nella quale andava già invece maturando il grande processo di ristrutturazione capitalistica
Degli anni ottanta dal quale è derivata come sappiamo una dura sconfitta per il partito per il sindacato per il complesso della sinistra italiana
Oggi corriamo rischio seguendo certe linee di analisi e di proposta di giungere altrettante impreparati a quella nuova fase di ristrutturazione
In rapporto al processo di unificazione europea ma ancor più in rapporto alle nuove grandi contraddizioni che si aprono nelle relazioni tra Est e Ovest e tra Nord e Sud quella grande quella nuova ristrutturazione di cui parlava questa mattina nel suo intervento Bertinotti
Giungere impreparati e quindi finire coll'accettare che gli accresciuti i vincoli imposti dall'unificazione europea da questi nuovi rapporti rapporti accettare che queste crescenti vincoli si traducono in costi appreso pagati essenzialmente sono d'accordo su questa con questa formulazione di Bertinotti attraverso la flessibilità di un modello sociale che
Riduca variabili indipendenti essenzialmente i servizi dello Stato sociale quindi la
Messa in discussione di quella che fu di quello che fu un compromesso
Il compromesso storico raggiunto in questo secolo tra la classe operaia del dei paesi più avanzati e le borghesie di questi Paesi
E
Corri Durr a variabile dipendente il lavoro e il suo posto ma credo che sia per tutti è evidente che questo rischio
Che riprende Rory del passato è però tanto più grave oggi quando l'ha cresciuta frantumazione della sinistra le incertezze del PDS in una fase che è di costruzione del partito
La difficoltà di aprire la strada a una diversa prospettiva politica
Possono tradurre questa visione dei problemi del Paese in una sostanziale perdita di autonomia ideale e politica e in una tendenziale subordinazione del PDS Rispetto all'ideologia dominante aggiungo che se ci si colloca da questo punto di vista diventa chiaro perché il prevalere dell'impostazione che ho richiamato nelle analisi che si tendono a fare intorno ai problemi aperti
Ha significato e significa una crescente emarginazione dei temi della qualità dello sviluppo di un diverso modello di una diversa pratica politica come diceva Franca Chiaromonte poco fa
Anche così si spiega perché hanno perso peso nella politica del nuovo partito nella costruzione del PDS
La presenza femminile è il punto di vista delle delle culture delle donne o perché è tornata ad essere così difficile
La sempre difficile coniugazione tra la tematica ambientalista e i problemi dello sviluppo o perché c'è stata e c'è una c'è un'accentuata disattenzione per le grandi questioni strutturali a vantaggio di una considerazione essenzialmente istituzionale o addirittura ridotta come si è detto alla questione delle leggi elettorali ora visione considerazione essenzialmente istituzionali della crisi della democrazia e della politica ho voluto richiamare questi temi per sottolineare l'impegno che occorre tornare a dare la battaglia delle idee
All'approfondimento dell'analisi sociale alla ricerca intorno alla nuova realtà italiana europea mondiale qui sta l'importanza è bene tornare a ripeterlo giustamente al compagno Tortorella dato grande rilievo nella sua relazione a questo tema questa l'importanza di una posizione comunista
Che non si isoli in un partito riservato nella difesa della sua verità o della sua identità ma che sia invece stimolo critico permanente che solleciti il complesso delle forze di sinistra ad analizzare in modo nodi non dogmatico ma anche non subalterno rispetto all'ideologia e moderate e conservatrici i rapporti sociali capitalistici le loro trasformazioni le loro contraddizioni mantenendo dunque sempre viva la ricerca come bene ha detto Tortorella
La ricerca perché siano superati quei vincoli che nelle formazioni economico sociali capitalistiche fanno ostacola la pienezza dei diritti democratici e all'avanzamento delle quali anzi e della giustizia
Sta qui mi pare il senso del nostro impegno
Come Area dei comunisti democratici all'interno del PDS
L'impegno di dare al partito certamente non da soli ma insieme ad altre forze quella capacità di analisi quella passione politica quella volontà di trasformazione senza la quale ben difficilmente il PDS può superare la sua crisi d'identità e di collocazione sociale e politica noi siamo decisamente contrari voglio dirlo con chiarezza
L'ho già detto del resto altre compagnie ogni posizione che considera il PDS come una forza transitoria un traghetto destinato ad approdare primo cuoio magari il più rapidamente possibile alle sponde dell'unità socialista
Come se ci fosse una posizione non dico del Partito Socialista Italiano ma della socialdemocrazia europea che possa già considerarsi una risposta adeguata ai problemi nuovi della nostra epoca e non fosse invece è vero che le vicende degli ultimi anni non solo hanno segnato il crollo dei regimi comunisti dell'Est
Ma hanno che la gravemente logorato anche le posizioni della socialdemocrazia
Come dimostrano e vorrei lo dico anche se al compagno Macaluso che qui non è presente ma glielo ripeterò come dimostrano il silenzio veramente impressionante il vuoto di iniziativa che in quest'ultimo tempo hanno caratterizzato il complesso della sinistra europea spacchi sui problemi nuovi che si sono aperti
Per questo non ci convince la tesi di chi pensa che la costruzione di un nuovo polo unitario a sinistra si risolve sostanzialmente nella cosiddetta ricomposizione delle forze di ispirazione socialista in pratica in un miglioramento dei rapporti tra il PDS e il PSI
Non sottovalutiamo certamente la questione socialista non l'abbiamo mai sottovalutata non pensiamo che essa possa essere accantonata sbrigativamente ma siamo persuasi che è questione che non si risolve con un accostamento essenzialmente tattico siamo convinti che per una rete che per ore per un rinnovamento è una vittoria della sinistra tante altre forze occorre portare in campo dall'aria dell'opposizione
Da una società civile da un mondo del lavoro che non si sentono oggi rappresentati anche da tanti settori del dell'area cattolica
Pensiamo soprattutto che l'unità a sinistra e la costruzione di una sinistra rinnovata non possono essere semplicemente il frutto di una sommatoria
Il prodotto di un patto a due o a sei o a otto
Non c'è unità possibile né c'è tanto meno una reale ipotesi di alternativa senza un profondo rinnovamento della cultura della politica delle forme organizzative proprio in questo impegno di ricostruzione di rinnovamento
Il PDS può trovare la sua ragion d'essere
La capacità di prendere quota
Ed è a questo obiettivo l'obiettivo di una sinistra fortemente rinnovata e conforta esce e solide basi di massa che intendiamo rivolgere tutta l'intelligenza l'impegno la capacità Dinoi dell'Area dei comunisti democratici
Gli occhiali Campanile volevo informarvi di questo ci sono ancora due interventi programmati per questa sera poi la proposta della presidenza tenendo conto come dire delle opinioni di tutti anche degli umori e anche della stessa stanchezza individuali di chi parla ma sono soprattutto è quella di sospendere perché mi rendo conto che ho fatto una proposta forse un po'troppo rapido e di riprendere domani mattina puntuali perché riferite sono numerosi
Allora lascia un affarone adesso al compagno Buonadonna nell'esprimerle poi si prepari per l'ultimo intervento l'accompagna Fulvia Bandoli
Compagne e compagni forse il fatto che avvertiamo
Avvertiamo in tanti compagni che
Che lavoriamo nella CGIL quindi iniziamo la CGIL il bisogno di intervenire
Si dice ci dice di quanto bisogno in effetti
Abbiamo di completare in qualche misura la riflessione che
Ci ha visti protagonisti in qualche modo nel dibattito congressuale della CGIL
Profondamente impegnati in un lavoro di indagine
Rivolta molto
Alla dinamica sociale ai rapporti sociali di produzione e che però ci ha fatto vedere come almeno ha fatto cogliere a me come questa battaglia
In qualche misura incontrasse permanentemente
Il problema della identità politica di tanti e tante militanti iscritti del del sindacato
Io credo che abbiamo fatto bene con la riunione di oggi con la relazione di Aldo Tortorella di passare da una fase in cui almeno quella che il ricordo io gli altri riunioni in cui abbiamo parlato molto di noi di come definirci dalla nostra identità
E cominciare a mettere invece in discussione che cosa fare su quali discriminanti proporre in confronto all'interno
Del partito è un confronto che intende che intende aprirsi anche a alle forze comuniste o non comuniste che altri che all'esterno del partito intendono partecipare comunque sono interessati a una riorganizzazione delle forze dalla sinistra nel nostro Paese
Credo che questo sia un passo avanti indispensabile e lo voglio anche collegare a questa discussione molto brutta
A questa fase molto brutta delle piccole rivelazioni clamorose la dico così ho avuto modo di parlare con mio figlio e i suoi amici
Quando ci sono questioni sulle quali io c'ho i miei gli orientamenti in qualche modo condizionati dalla mia esperienza dalla mia milizie voglio capirne di più
Ho imparato da alcuni anni a fare questo a utilizzare questo teste parlo con mio figlio e i suoi amici assieme
Beh su questa storia delle rivelazioni de il rapporti e del loro di Mosca sono sto Macca
Sono sto Maccanti
Sia dalle clamorose rivelazioni che vengono dall'interno del PTS sia dalle risposte
Francamente non sono affatto stupiti delle strumentalizzazioni che vengono fatte di questo se l'aspetto non lo danno per scontato
Devo dire che sono particolarmente ferro uscì
Verso quegli atteggiamenti che dicono non serve a nascondere la verità
Ma se è vero che non serve a nascondere la verità e se è vero che ci sono delle verità da non nascondere possibile che ci abbiamo pensato solo adesso questi compagni ha svelato
Beh io dico questo perché problemi di questa natura li abbiamo incontrati io li ho avvertiti durante la
Congresso dalla CGIL il contatto con noti i lavoratori e le lavoratrici lo avverto rispetto ai giovani
E credo che appunto da questo punto di vista sia utile come ha fatto Tortorella una correlazione ribadire
Una identità profonda e a partire da qui
Ricostruirla nelle sue nel nei suoi profili degli attuali di oggi si tratta qui e ora di ricostruire le ragioni e le forze per un'opposizione attive un'alternativa
Opposizione sociale diceva Fausto Bertinotti stamattina per un'opposizione politica
Io credo che le questioni relative alla libertà e all'uguaglianza
E quindi all'esercizio ovvero dei diritti di diritti forti legati cioè alla condizione materiale di esistenza delle lavoratrici e dei lavoratori
Sia un terreno su cui una forza che voglia innovare costruire nella sinistra sia il terreno su cui deve trash
è vero che oggi qui non si rivendica di fronte alla crisi del capitalismo la libertà del mercato ma si chiede ancora una volta lo Stato
Di fare funzionare il meccanismo di accumulazione di intervenire attivamente in questo quindi di agire direttamente e indirettamente
Attraverso la politica economica ma anche attraverso la politica sociale il ruolo del sindacato la collocazione del sindacato le politiche del sindacato
Per controllare il lavoro e la spesa sociale
Da questo punto di vista io credo che anche più esplicitamente di quanto non sia stato fatto fino adesso da parte nostra da parte della mostrare debba aprirsi un fronte di scontro politico di battaglia politica all'interno del PDS non basta che ci diciamo qui alcune cose
Ma io credo che sostanzialmente sulle scene sui pronunciamenti sulle analisi di politiche economiche
Che il partito va facendo noi dobbiamo essere molto più esplicite nella critica se è vero che c'è un rapporto stretto tra competitività globale
Di Romiti quella tendente ad asservire cioè le istituzioni la politica e il sindacato
Le forze sociali alle ragioni dell'impresa e legge finanziaria di Craxi Carlo e Andreotti se c'è questo rapporto stretto
Beh io non credo che si possa passare in qualche modo sotto silenzio con osservazioni marginali o soltanto con la risposta giusta che io condivido
Che ha che ha dato Bassolino con una serie di interviste all'Unità e e anche in altre sedi il giudizio che Fabio Mussi ha dato sulla sul sulla questione sulla pronunciamento dalla Confindustria sul pronunciamento di Romiti e sulla questione dei diritti alla FIAT non parliamo del responsabile dell'ufficio relazioni industriale del PDS
Io credo che da questo punto di vista noi dobbiamo caratterizzarci di più
Perché alla fine di questa con coniugazione tra competitività globale e legge finanziaria si determina un dato che l'unica variabile comprimibile
E il lavoro nella sua quantità e nella sua qualità è vero quando diceva Fausto stamattina il riformismo i margini del riformismo sociale in tutte le sue varianti si sono esauriti
E quindi si riproducono oggi in termini di fughe in avanti di politicismo di ideologia quello che di cui ha parlato anche il congresso della CGIL
Io da questo punto di vista sono meno ottimista anzi non condivido per niente l'ottimismo del compagno Macaluso che ha visto
In questo dialogo tra socialisti e maggioranza del PDS la possibilità di una di una nuova unità di una nuova unità a sinistra c'è una fuga
Il riformismo classico si traduce oggi in un'operazione ideologica nella proposizione dell'unità socialista per un verso dell'unità sindacale nell'altro verso o peggio ancora nella ipotesi del sindacato amico
Che veda uno se a uno schieramento unitario dalla sinistra corrispondere il sindacato riformista fatto della dalla CGIL dallo quelle in contrapposizione al sindacato democristiano cattolico
Amico del Governo a centralità a centralità democristiana ora io credo che su questo noi anche da parte nostra debba venire dal versante politico una una critiche è una posizione perché questa ipotesi ideologica questa fuga in avanti in realtà nasconde una corposa e definitiva subordinazione della boro dei soggetti delle soggettività all'impressi
E all'impresa non più come sistema socio tecnico
Quella che abbiamo criticato ai tempi del terrorismo ma all'impresa come ordinatrice generale dei rapporti sociali e politici nel Paese
Io vedo qui la necessità per noi per l'area comunista di produrre una rottura che è insieme ai compagni una rottura anche rispetto alla nostra tradizione
A una certa tradizione anche economicistico economicista di cui siamo anche i figli ma è una rottura netta una critica netta nei confronti dalla politica del PDS dalla maggioranza del PDS
Non capirei e io credo che difficilmente verrebbe capita la giusto opposizione alla unità socialista questo processo tutto politico
Se questa non si sostanza di una critica forte al modello sociale al modello di sviluppo
E quindi se non dicessimo nomi a partire dal numero con chi vogliamo parlare a chi parla il PDS a chi parlava mostrare un insieme di proposte tecnico-politiche quali quelle contenute nel programma o in fase di definizione certamente sono
Sci è il Teo questioni importanti tanto più se hanno la nettezza delle alterne della alternatività laddove fosse ciò necessari
Però queste proposte tecnico-politiche non fanno un movimento alternati non fanno movimento alternati
In questa ammucchiata al centro in questa corsa a caratterizzarsi come i migliori e più efficaci gestori del modello capitalistico io credo che siamo perdenti in partenza
Non mi appassiona questa gara cui anche il compagno Reichlin ogni tanto partecipa dire che noi saremo più bravi se ci fossimo noi al loro posto c'è un dissenso di analisi
Sulla crisi e sulla struttura del del capitalismo dal nostro paese che dobbiamo evidenziare rendere esplicita rendere esplicita e in questo dissenso dobbiamo introdurre un elemento politico forte un segnale politico
Il lavoro il sud le questioni di cui parlava dico Turri a proposito la democrazia non è un caso che nel congresso della CGIL
Si sia ci sia stato un confronto e una battaglia politica e chiudo sulla questione della codeterminazione magari con un sovraccarico ideologico sulla codeterminazione o un confronto sovraccaricato di ideologia sulla codeterminazione ma poco si sia indagato
Per un sindacato come la CGIL sulle questioni della crisi dalla democrazia sociale della partecipazione del rapporto tra democrazia sociale e democrazia economica in termini più ampi
Dal rapporto tra democrazia economica democrazia politiche crisi dalla democrazia politica
Risolvendo cioè all'interno del rapporto nell'impresa esso e dentro dentro l'impresa alla questione della partecipazione
Da parte della partecipazione dei lavoratori io credo appunto che una Area come la nostra debba riprendere anche le ipotesi
Ecco di
Una riorganizzazione delle forze sia nei termini della federazione della federazione ma sia e soprattutto nei termini di un dialogo aperto con tutte le forze con tutte le forze della della sinistra nella sinistra da questo punto di vista non mi preoccupo francamente più di tanto
Se nella discussione sul programma dovesse ve evidenziarsi una minoranza
Se ciò fosse motivato solitamente per ragioni d'analisi e da posizioni politiche io credo che una minoranza capace di riconoscersi all'interno ma anche di essere visibile all'esterno
E molto meglio di una situazione come quella che stiamo attraversando compagni di scarsa visibilità della nostra politica del nostro ruolo della nostra della nostra presenza
Perché altrimenti sarebbe vero quello che nella relazione Tortorella poneva che in fondo rischiamo ancora di vedere troppo vecchio partito ma troppo poco nuovo pensiero grazie
La parola al compagno Fulvia Bandoli per l'ultimo intervento
Dire che come hanno detto molti altri compagni la relazione è stata ampia
Un contributo vero che io non gran parte condivido e credo anche che da questo dipende il fatto che dibattito è stato finora meno introverso e forse questa riunione segna in qualche modo una differenza rispetto ad altri momenti del nostro dibattito interverrà solo su alcuni punti
Cercando di stare naturalmente nei tempi e parto da un elemento l'interrogativo che sta di fronte a noi sicuramente alla nostra area ma io mi augurerei che comparisse al più presto anche di fronte al PDS e alla sinistra italiana è quello che diceva Bertinotti
Questa mattina come rispondiamo da sinistra alla crisi che stiamo vivendo
Se la lettura nella fase e quella che faceva Bertinotti ed io penso che possa essere feconda non serve condividerla tutta si trattava di una approccio allora noi dobbiamo ricostruire i tratti di un modello sociale diverso da quello che si va affermando
Conosciamo già le obiezioni che ci possono essere mosse rispetto a questo percorso
è la solita visioni organiche cistica potrebbe dire qualcuno in qualcuno l'ha già detto
Ancora una volta pensate ad altro tutte non cimentare piccolo miglioramento del modello attuale le cose che c'ha ripetuto anche Macaluso nel suo intervento
Ma oggi non è così se tutto è cambiato come spesso ci ricordano anche con troppa insistenza i compagni della maggioranza io mi permetto di dire che anche questo punto sicuramente questo punto è cambiato
Perché appunto la fase che è diversa
Il modello sociale che stanno alla base della seconda fase di ristrutturazione del capitalismo sta lasciando il posto ad un altro modello ed è su questo modello nuovo che lo scontro è aperto e che noi per ora non siamo in vantaggio
E questo modello sociale in costruzione sta già dando risposte conservatrici e di destra a molte delle contraddizioni aperte la finanziaria è un esempio
La sanità le spese militari nocumento sulle quali io credo che noi come Area dovremo caratterizzarci con una battaglia precisa
Penso ai licenziamenti alla cassa integrazione a quella che io chiamerei una crisi industriale pesante che ha le caratteristiche nuove che diceva anche Cremaschi
Che non è più un po'qui un po'lì ma è la chiusura di Bessie industrie italiane di spostamento di questi pezzi per esempio a mezzogiorno ma anche una crisi democratica
Oltre la quale potrebbero esserci anche rischi seri di soluzioni autoritarie
E anche questo elemento io non sottovaluterei
Può comunque se questa è la situazione può alla sinistra astenerci dall'avere una propria strategia sul modello sociale io non credo proprio che si possa e quando parlo della sinistra
Parlo di partiti di movimento e di sensibilità parlo paradossalmente di quella sinistra diffusa che anche la svolta evocava abbondantemente
Ma che oggi il PDS non sembra più vedere o non vuole più vedere
E questo mi pare il tratto più angusto della prospettiva deciso dal partito all'ultima direzione
Il confronto privilegiato col PSI sposta più lontano da nuovi il confronto con le altre forze della sinistra
Crea diffidenza verso di noi da parte del mondo cattolico del volontariato dei Verdi e di molti altri movimenti
La verità è un'altra la sinistra italiana sarebbe ore di dirlo con più forza è perdente perché non è riuscita a darsi incoerente il ruolo di opposizione e di alternativa
E non è riuscita a darsi e lo perché tra noi del partito socialista esistono ancora dure ed evidenti diversità proprio sul modello sociale e di sviluppo
Non su tutto dire accompagna Macaluso ma su un punto cruciale
Il PSI condivide quindi è per ora partecipa alla costruzione di questo modello di sviluppo
Non siamo dunque divisi perché uno sta al Governo l'altro l'opposizione è un'analisi semplicistica
E la ricomposizione o all'opposizione o al governo della sinistra non è così facile e non si può fare con il volontarismo o coi tavoli aperti a tutte le forze di sinistra
Siamo divisi perché a dividerci ecco il nudo così forte
Inoltre penso che come ha detto anche il compagno chiaramente la matrice socialista non può essere il solo denominatore comune di nessun partito unico
Perché oggi nel nome nel PSI nelle socialdemocrazie europee sappiamo cosa possa essere o debba essere il socialismo alle soglie del Duemila
Parliamo del socialismo del secolo scorso abbiamo già detto non è abbastanza parliamo di quello di questo secolo delle socialdemocrazie anche qui vedo problemi
Credo niente
Dopo il terremoto che c'ha tra passato tutti anche il socialismo non passa indenne da questo attacco forte e la riflessione invece mi pare sottodimensionata
Individuare un modello sociale alternativo comincia ad essere quindi un modo più concreto di parlare di alternativa perché l'alternativa non è il solo alternativa alla DC
Dobbiamo cominciare a dirlo con più chiarezza non è solo un ricambio
Compagna Macaluso qui sta la differenza è appunto un nuovo modello sociale
E quindi non è solo correzione voglio provare allora dare un contributo concreto a questa individuazione mi riferisco ai temi della riconversione ambientale e dello sviluppo sostenibile
Abbiamo fatto veramente i conti noi come Area con questo tema
Con le conflittualità che chiama in campo rispetto all'attuale modello di sviluppo
Perché vedete lo sviluppo sostenibile non è una nuova armonia come qualcuno pensa è il modo di farsi carico veramente dei vari su tutto e dell'Est non per un inverno ma per tutto il futuro che abbiamo di fronte
Non è la ricomposizione tra ambiente e sviluppo siamo già oltre è un rallentamento della crescita quantitativa e dei consumi ad ovest a favore della qualità sociale umane ambientale
E appunto soprattutto qualità sviluppo senza crescita
è dura resta di scelte anche austerità è soprattutto oggi disarmo radicale reale e non solo annunciato ho enunciato
E quindi la ricerca difficile dell'autentica interdipendenza che c'è tra i popoli e anche un buon pezzo secondo me del Governo mondiale dei conflitti
Passa da cui
Non è forse vero
Che i Verdi vivono oggi una crisi perché di fronte a questo nodo non sanno trovare una risposta
Alla questione del modello di sviluppo ossia astengono dal pronunciarsi su questo punto io credo che oggi non si possa più essere solo vero che non si è più abbastanza come hanno fatto finora i Verdi definirsi né di destra né di sinistra ma sono ambientalisti
E non è forse vero che anche l'ambientalismo se non lo assumiamo da questo punto di vista che sto proponendo molto conflittuale rispetto al modello di sviluppo
Non è forse vero che anche l'ambientalismo rischia di essere risucchiato
All'interno della cultura dominante tutte non è forse vero che oggi tutti se interrogati individualmente gli industriali sì sì sì definiscono ambientalisti dopodiché anche Agnelli e l'ha anche detto anch'io ha detto recentemente sono ambientalista
Si è detto che il PDS
Si è detto al congresso di Rimini è un partito che mette a fondamento della sua identità la questione della riconversione ecologica lasciatemi dire che dura durissima questa battaglia
Lasciatemelo dire dal mio osservatorio interno al partito la cultura politica del PDS spesso su questo punto è quella di Pizzi resistente industrialista economicista
E anche il programma
Sul quale noi stiamo intervenendo in questi giorni criticamente Rispetto ai metodi e a quei pochi contenuti che siamo riusciti a capire beh anche il programma come dire non parte sicuramente da qui
Ecco io la vedo così penso che dobbiamo caratterizzarci su contenuti precisi l'ambiente il lavoro la non violenza
E l'analisi internazionale il pensiero e la pratica della differenza perché non basta a proclamarsi a sinistra se poi non riusciamo a farci riconoscere su contenuti critici parlo di sinistra senza dimenticarmi che noi siamo anche l'Area dei comunisti democratici
Ma sono sempre più convinta che bisogna avere la consapevolezza che i due terreni sui quali dobbiamo misurarci il primo cos'è la sinistra oggi e secondo cos'è una ricerca comunista oggi non hanno gli stessi tempi
E non solo non vanno sovrapposti come dice a Bertinotti ma bisogna anche evitare di pensare che solo una volta che abbiamo risolto il secondo potremmo muoverci meglio sul primo così non sarà proprio perché oggi il comunismo dopo essere stato in questo secolo prevalentemente a regime il sistema dei partiti come diceva Tortorella
Non può essere ancora è solo un partito di comunisti per questa ragione da ricerca comunista e soprattutto costruzione di una tendenza politica critica del capitalismo di oggi
Dunque c'è un prima e un dopo
Trovare una risposta alternativa al modello sociale non rafforza solo la sinistra
Ma può rinnovare concretamente un punto di vista comunista che non può essere vissuto oggi meno che mai con una stabilità da ritrovare al più presto
è solo può essere solo una travagli Artissima transizione ambientalismo femminismo non violenza e terzomondismo sono quattro paradigmi che passeranno come trattori anche su un altro punto di vista comunista che già stanno passando per la verità da molti anni
Se noi accetteremo eccellere Remo o no questo passaggio questo è il punto che dobbiamo discutere qui dobbiamo decidere anche la caratterizzazione della nostra area
Se accetteremmo questo passaggio e se lo vedremo fino in fondo da ricerca comunista alle soglie del due mila e già in movimento e noi come area comunista di sinistra saremo sicuramente più forti e più visibili
Più forti perché è pur vero che noi oggi ci siamo indeboliti dobbiamo dirlo
E che per di costruire una forza maggiore dobbiamo cercarla lavorando su quei paradigmi di fronte a tutto il partito e anche con una forte attenzione all'esterno
Grazie piccole compagnie Bonfante richiesta degli omaggi Martina alle ore no
Individua per cortesia vestire perché come potete immaginare leggina interventi moralità buonasera