Le posizioni del PDS sull'emittenza; in particolare sulle concessioni e le TV a pagamento

L'attore per i gruppi parlamentari quindi Camera e il Senato
Diciamo del campo della comunicazione che comprende dall'editoria al sistema radiotelevisivo
Sottoscrittrice insulto suppongo si ho bevuto abbastanza noto non peraltro perché vi ho poco tempo di queste cose devo scusare invece Nadia Masini deputato capogruppo alla Commissione cultura della Camera che doveva essere qui anche per
Aggiornarci sulle questioni
Più strettamente vissuto della controcultura solo che ho in corso valutazione sull'immunità parlamentare
Cercava di liberarsi appena possibile ma comprenderete che la delicatezza dell'argomento è tale
Da non consentire
Diciamo scemenze per condurre senz'altro la parola Gloria Buffo
La vicenda delle concessioni voi la conoscete benissimo e noi crediamo che meriti un epilogo migliore del suo svolgimento
Non occorre rifare qui la cronistoria di questa vera e propria via crucis
Basterebbe ricordare quante volte il ministro Vizzini nel corso del suo ministero annunciato che avrebbe rilasciato entro breve le concessioni senza poi farlo
L'unico momento in cui sembrava che il Governo intendesse rilascia le concessioni è stato quando si era già votato ovvero quando il governo passato in realtà non era più espressione del Parlamento rinnovato
Ecco dicevo non occorre rifare la cronistoria per avere il sospetto che i governi che si sono succeduti negli ultimi anni le concessioni non le abbiano mai voluta andare
Si è preferito la logica del fatto compiuto nel frattempo infatti si è concesso teso commerciale di fare la Diretta
All'etimo appagamento di avviare il criptaggio e magari adesso si pensa a una proroga ecco noi un dubbio serio anche rispetto alle intenzioni di questo Governo sulla sulle concessioni ce l'abbiamo noi vogliamo dire
E chiediamo che il ministro e il governo nel suo complesso il Presidente del Consiglio dicano
Se intendono o no procederà rilasciò le concessioni entro i tempi previsti dalla legge nel pensiamo che già oggi ministro questa risposta alla debba al Parlamento e all'opinione pubblica perché troppi guasti troppi guai ha già provocato questo ritardo
L'assenza di concessione soprattutto laddove la Mammì
è stata assente o particolarmente iniqua penso le emittenti locali
Ma anche i nuovi mezzi come la televisione a pagamento in generale al problema delle concentrazioni quindi secondo noi le concessioni si devono dare nei tempi di legge
E naturalmente si devono dare bene le concessioni tanto più che il tempo per farlo c'è stato
Cosa intendiamo quando diciamo con le concessioni secondo lei devono essere date Secondo o criteri serie di i giusti
Intanto che devono essere dati insieme non capiamo come quello che è un atto unitario possa essere spezzettato come è stato annunciato tante volte per esempio anche dal ministro uscente
Addirittura si era ventilata l'ipotesi di dare le concessioni locale pezzo per pezzo
Cosa davvero che sarebbe io credo l'ennesima beffa nei confronti del mondo dell'emittenza quindi le concessioni vanno dati insieme
Noi crediamo anche che ci voglia attenzione a premiare la ricchezza propria del settore locale e la ricchezza va be'settore locale e la capacità di produrre informazione informazione locale
Da questo punto di vista non ci convince e lo vogliamo dire qui l'ultimo decreto fatto dal ministro Vizzini prima di lasciare il ministero che risale ai primi di giugno mi pare al sei giugno
Che tra l'altro correggeva e smentiva un decreto fatto una settimana prima
Nel quale si prevede a proposito dei criteri per il lascio le concessioni che
Il il perso il numero del personale l'anzianità dell'emittente
Il suo radicamento su capacità di produrre informazione
Siano svalutati rispetto a quanto non è stato spesso richiesto dal mondo dell'emittenza e sicuramente chiesto io credo a tutti coloro che hanno interesse che questo sia
Davvero un servizio per tutti noi questo dell'emittenza locale
Quindi quel decreto non fa ben sperare noi chiediamo al ministro Pagani che lo ritiri
Anche perché l'ultima cosa che voglio dire a questo proposito in quel decreto si distingue tra televisioni regionali e le altre non si dice regionali c'è una formulazione più tecnica ma il concetto è quello e la presenza di due graduatorie fa supporre e quello che ne sappiamo dal ministero conferma questa supposizione che in questo modo si assegnino le frequenze prima alle televisioni che hanno un bacino regionale
E successivamente con quello che resta alle altre alle tredici e provinciali ma chi l'ha detto che siano le televisioni che hanno il bacino più grande necessariamente le televisioni
Più forti dal punto di vista del prodotto e della capacità informativa noi da questo punto di vista vediamo un pericolo e pensiamo che un atto del ministro sia necessario per quello che riguarda le concessioni nazionali noi
Quando diciamo che devono essere date ben intendiamo una cosa molto semplice e cioè che si esca da questo incubo che le concessioni televisive private nazionali debbano essere per forza nove tutte insieme
Non è scritto da nessuna parte si possono dare intanto le concessioni nazionali a quelle televisioni
Per le quali tutti gli elementi da accertare sono stati accertati
Noi pensiamo ci ritorno momento
A introducendo che per esempio per quello che riguarda le televisioni a pagamento sia necessario un atto di regolamentazione prima delle concessioni
Ancora una parola sulle televisioni locali la spesa perché le grida di guerra che vengono dal mondo dell'emittenza locale televisivo e anche radiofonico che è stato trattato assai peggio in quello televisivo
Sono grida di guerra giustificate se si fosse fatta la legge Mammì forse senza avere sul problema di contare le reti della RAI e della Fininvest
Staremmo già meglio adesso
Le locali chiedono risorse hanno ragione noi confermiamo una proposta che abbiamo già fatto a Milano nella nostra iniziativa sulla pubblicità la dico perché appunti in Comune e punti
Diciamo così distanti dalle proposte che sono state poste sul tappeto in questi giorni
Anche per iniziativa di Montrone di Telenorba
Noi pensiamo che le risorse preteso locali debbano essere tecniche quindi si deve dividere diversamente la torta delle frequenze tra televisioni nazionali e locali
Debba riguardare i programmi chi l'ha detto che è una grande televisione nazionale
Possa avere un numero infinito di passaggi per un film e non sia invece meglio per tutti che un numero di passaggi per un film si è limitato e poi questo stesso
Finché magari non apprezziamo lo possiamo vedere su altre emittenti ma altre cose si possono fare per i programmi non mi soffermo
Infine alle risorse finanziarie qui c'è una cosa molto semplice da fare e che il governo deve affrontare ridurre l'affollamento pubblicitario sulle televisioni nazionali l'abbia fatto una proposta dettagliata
Non ci ritorno anche perché poi mi pare il Garante altri hanno già detto la loro su questo infine pensiamo che
Quella quota del canone che va nelle casse dello Stato
Senza una finalizzazione precisa perché eccetto una piccolissima percentuale che va all'Accademia di Santa Cecilia si tratta appunto
Di una parte diciamo di di risorse pagate dal contribuente ma che vanno nella grande cassa lo Stato non servono a al mondo della comunicazione B
Possono invece andare a riqualificare l'emittenza locale penso innanzi tutto alla questione dell'aggiornamento tecnologico quindi defiscalizzazione del canone vorrebbe dire circa trecento miliardi
Destinati non a pioggia ma a a o magari il più aggressivi o a quelli che hanno l'ascolto maggiore come vorrebbero alcuni ma a riqualificare questo settore innanzitutto il punto di vista tecnologico io ho un dubbio che per uscire dalla logica di Berlusconi bisogna farne altri di Berlusconi magari di piccole dimensioni come sembra fare intendere un articolo di Repubblica in qualche giorno fa e se ci sia permesso un appunto Hossein Montrone che il patron della più grande delle piccole televisioni vuol fare una cosa utile
All'emittenza locale al suo prestigio secondo me la può fare subito ed è quella di ripristinare relazioni sindacali degna di questo nome nelle sue televisioni dove quattordici giornalisti solo per aver chiesto rispetto del contratto sono state licenziate
E adesso la pay tv e concludo la legge Mammì
Con tele con le piccole emittenti è stata assente con la televisione a pagamento
Io credo che le polemiche di questi giorni confermi nove o che la televisione a pagamento è proprio un altro tipo di televisione che cambia il modo di fruire questo mezzo cambia il panorama comunicativo
E quindi pone la questione dell'esclusiva per esempio o delle risorse o dell'antitrust in modo diverso
Soprattutto quando il rapporto col pubblico e quello che in altri Paesi giustamente è considerato il viene vissuto come un modo più o selettivo e rispettoso dell'utente
Di accedere al mezzo televisivo che è quello appunto appagamento
E quello che un'occasione in altri Paesi da noi rischia di essere vissuto come una sottrazione come oggi spento al pubblico
E questo non per colpa della televisione a pagamento per colpa del mezzo ma ti una politica dei nostri governi che ha scelto di stare al traino dell'iniziativa dei privati anziché di creare le condizioni tecniche e legislative perché questo appunto sia una chance in più e non un dispetto
Quindi secondo me la questione va rovesciata non è la televisione a pagamento che Rosina il sistema televisivo italiano o il consumo
Televisivo ma è quest'ultimo Square Straw sistema italiano chiuso arretrato che rischia di compromettere quello che è una novità invece seria importante
Allora se non si vuole prenda Treviso appagamento che davvero un'altra tipologia televisiva accostarla alle televisioni che conosciamo
Ma in bici distinguerla valorizzarla
Offrire i vantaggi che questo mezzo comporta bisogna fare secondo noi due cose
Sviluppare le nuove vie tecniche che sono particolarmente adatte a questo mezzo innanzi tutto il cavo
Che prima ancora del satellite si adatta a a Treviso appagamento che sono ferme per anni io ma aggiungo su questo poi se voi vorrete farci delle domande di diremo la nostra opinione ma certo che insieme al debito pubblico questa e una di quelle cose che da insomma
Un tratto all'Italia poco appetibile per l'Europa
La seconda cosa fare regolamentare subito il pay TV
Io credo nell'interesse di tutti
Secondo me si può fare in tempi serrati non è una questione di quelle che sono destinate all'italiana a porsi a risolversi in un numero infinito di anni noi per parte nostra abbiamo cominciato a lavorare a una proposta
Che poi illustrare in modo diciamo definitivamente quando l'avremo discussa anche con i nostri gruppi parlamentari orto l'anticipo qualche punto di questa proposta naturalmente le vogliamo incentivare il ricorso al cavo rispetto alla alla televisione a pagamento alle tre ma naturalmente pensiamo che possono esserci anche televisioni pagamento viene innanzitutto le crediamo vada regolamentato quante televisioni a pagamento può avere un singolo soggetto secondo noi ne può avere una
Crediamo vada affrontato il la quantità di pubblicità che può raccogliere chi come ha teso a pagamento gode già di un abbonamento perché cosa che non accade per le altre televisioni commerciali
Stiamo ragionando ci pare per adesso sensato pensare che la raccolta pubblicitaria non posso superare il dieci per cento di ciò che si raccoglie in termini di risorse con l'abbonamento
Crediamo vada abolito l'obbligo dei telegiornali che è un anacronismo previsto
Se si considera questa televisione come le altre
E va affrontato il problema dell'esclusiva anche qui ci sono diverse soluzioni noi pensiamo che bisogna limitare i casi diciamo prevedere un numero di casi limitato in cui non sia consentita l'esclusiva di una televisione criptata per un grande avvenimento internazionale
E crediamo che d'altra parte per tanti altri casi in cui invece sia possibile il criptaggio si debba probabilmente allargare il diritto di cronaca per coloro che non godono dell'esclusiva ci sono molte altre questioni su cui io non mi soffermo
Quale deve essere in un sistema come quello italiano il rapporto tra il numero di reti criptate il numero delle televisioni in chiaro
Forse il venticinque per cento ma il cavo sarebbe a parte qual è il rapporto tra autoproduzione acquisti se bisogna prevedere un decodificatore unico più decodifica attori come si stabiliscono e chi le tariffe del canale
Ma non voglio soffermarmi voglio solo in conclusione dire due cose una battuta sullo sport innanzitutto io credo che se questa questione dello sport in televisione resterà territorio riservato di RAI e Fininvest in chiave o di esclusiva o in altri casi come è stato già di pax televisiva sarà un cattivo affare per tutti per i telespettatori innanzitutto ma io credo anche i prezzi per la concorrenza
Ci sono altri mezzi per esempio radici uno cali secondo me che un uomo in questo campo possono giocare è stato chiesto delle successioni
Televisive io credo che abbiano ragione
Infine
Se dovessi riassumere quello che introdotto ma poi interverranno altri su tutto voi ci farete le domande noi pensiamo quindi che si devono regolamentare Treviso appagamento celermente
Che mentre si fa questo si possono dare le concessioni nazionali e le altre televisioni possibilmente le concessioni dove nessun atto unitario
Che in ogni caso bisogna evitare che sul terreno delle televisioni a pagamento si crei un monopolio non è pensabile che se sono previste ragionevolmente un certo numero di reti appagamento queste rispondono tutte allo stesso proprietario e allo stesso soggetto
Poi c'è la discussione già fatto tante volte la possiamo anche rifare sulle tre tele più cioè la determinazione concreta italiana di questa vicenda noi abbiamo già posto ma non ci torno alla questione di chi le controlla
Della concentrazione appunto non possono essere tutte rispondenti Allo stesso allo stesso Società allo stesso editore
E poi anche una questione scusate di giustizia verso tutti di decoro visto che ormai tutti sanno che te le più tre e nata anche fuori tempo massimo
Bene
Più di aprire subito il campo dovranno poi su tanti argomenti compreso la RAI ci sarà modo di tornare
Siamo qui apposta come si dice
No ma io quando dicevo insieme scusa quando dicevo insieme intendevo che non si può dividere tra concessioni nazionali la partita concessione nazionale da quelle locali e quelle mi anche si può subentrare la partita
Delle locali al suo interno come è stato già annunciato che non è detto che non si procede in questo senso dopo di che per quello che riguarda le televisioni a pagamento non l'abbiamo detto credo ormai fino alla noia
è una tipologia televisiva nuova che pretende nuove regole la Mammì non l'aveva previsto sarebbe un'insensatezza io credo un danno per le stesse Treviso appagamento dare le concessioni questo Treviso senza della regolamentate quindi per quello prevediamo che sia una una deroga tra l'altro non viola nessuna legge
Vogliamo raccogliere qualche spunto il motore
Collega è lo stesso spunto benissimo
Sì sì
Da sei fa
Va così
è innegabile brevemente visto che l'argomento giustamente sulle città molto interesse
Ma l'argomento è molto molto importante
In verità
Noi da tempo stiamo ragionando
E le le vicende politiche non ce l'hanno consentito il voto di aprile eccetera insomma scadenze politiche
Prioritaria diciamo così di fare quello che vanno in animo da tempo cioè finalmente una Presa di posizioni argomentata
Con un dialogo con i professionisti gli operatori su questa tanto discussa accoppiata cavo satellite perché consentitemi una
Un flash polemico
Nessuno di noi come si dice
è un luminare della materia siamo tutti a autodidatti nel corso del tempo però si sono lette ultimamente su questa partita cavo satellite nelle cose che francamente nonostante né in cielo né in terra
Il cavo e satellite usati come una sorta di variabile
Per dimostrare una tesi o l'altra il problema è molto concreto in Italia non c'è una politica sulle telecomunicazioni a detta dello stesso ministro
Delle Poste di oggi che ne ha fatto un cenno fugace e dei suoi due predecessori almeno non c'è una vera politica sulle telecomunicazioni come è noto l'Italia ha un ritardo di dieci quindici c'è chi dice vent'anni rispetto alla Francia alla Germania
Alla Gran Bretagna rispetto ad alcune scelte di carattere industriale tra queste spicca proprio il caso che negli anni passati non fu fatta per una scelta sbagliata di carattere proprio di politica industriale di quegli economica
Una scelta di investimento sul cavo che si è rivelato invece essere
Tecnologia molto interessante per tanti profili non solo quell'orario diffusivo adesso non mi soffermo un argomento naturalmente molto complesso
Qui l'assegno di sfuggita
E l'Italia quindi a un ritardo fortissimo ritardo non sanato per niente e qui la prima volta che lo diciamo ne approfittiamo da quella legge delega che ha avuto poi la luce dopo leggi Mammì e come tutto quello che è successo
A ridosso della legge Mammì ricorderete regolamenti eccetera passata la grande cascata della legge l'attenzione dei più era un po'scemata ricorderete anche per esempio la scarsa attenzione che ha avuto il regolamento di attuazione della legge nell'opinione
Non solo di di massa pubblica ma anche tra gli e Sperti dal riproporre quel Regolamento e
Figlio peggiorativo se vogliamo della stessa legge madre
E sul cavo si è lasciata come dire passare come se niente fosse una proposta del governo che ha esattamente i limiti al cui tu accennavi cioè non liberalizza per niente se c'è materia invece in cui ha proposto di privatizzazioni
Ben venga invece una synth una seria privatizzazione quella perché la materia del cavo perché è materia sulla quale in Italia servono più Investimenti
Non
Regole da mettere a Dean destino enti già avvenuti ed eccedenti come avvenuto sul campo Terrestre
Graziano
Le tv tradizionali quindi qui andrebbe sollecitato semmai un vero mercato sollecitati operatori pubblici e privati
Il timore che noi abbiamo è che come è accaduto già per altre vicende italiane in verità non se ne parli più di tanto del cavo perché alla chetichella
Quindi un po'all'oscuro
In verità le scelte stiano avvenendo
Per vie di fatto
Risulta per esempio che vaste zone del territorio italiano sono cablate
Cablate non per
Un indirizzo radio diffusivo prioritariamente cablate perché la Sipa club ha cablato
Cablate perché la tecnologia delle fibre ottiche sta
Lentamente entrando anche in Europa e in Italia sia pure ancora in misura
Molto ridotta e quindi di fatto non vorremmo assistere a uno scenario
Di questo tipo che fino a una certa ora X non si parla del cavo a un certo punto se ne parla quando già le le coordinate di fondo industriali politiche sono ben definite
E quindi è un interrogativo che riguarda la politica italiana su questo punto così rilevante ed ha molto a che vedere con la materia di cui stiamo trattando perché vedete
L'argomento che è stato usato recentemente a proposito della tv a pagamento
Sulla possibilità che essa avvenga irradiata non attraverso le tradizionali reti terrestri ma attraverso
Il satellite o aggiungiamo eventualmente anche il cavo
Può avere una sua attualità più o meno stringente a seconda di quella che è poi la realtà effettiva di queste tecnologie in Italia
Riteniamo che la via maestra effettivamente per faccio il caso punto relativo pagamento magari poi se ritorneremo su questo argomento io qualche altra cosa sulla loro illegittimità ma
è vero che la tv a pagamento a come sua collocazione naturale la trasmissione distribuzione attraverso il binomio cavo satellite come peraltro e l'evoluzione dei sistemi più avanzati cavo e satellite due facce come dire di un sistema integrato laddove l'Italia questo non avvenga peggiore la situazione rende come diceva la Buffo un attimo a pagamento da un'occasione importante quale può essere un'altra situazione di stato di fatto di imposizione di fatto dalla legge del più forte di non regolamentazione di abbrutimento di alcune regole civili per cui qualcuno l'ha fatta la imposta un ministero delle Poste
I suoi diciamo vari
Attori molto acquiescente ha lasciato correre e ora ci troviamo a discutere
Di una cosa che in altri Paesi non avrebbe luogo
Non parliamo di Paesi stravaganti però i Paesi a noi contigui ecco perché noi siamo per dirla proprio in una una battuta lo siamo favorevolissimi
All'apertura in Italia di una stagione sul Carlo siamo dell'opinione che il cavo possa essere un sistema evolutivo i di grandissimo interesse
Qualche auto autorevolissimo diciamo esperto dice che è poi l'evoluzione finale del sistema della comunicazione radiotelevisiva
Più ancora che il satellite cercavi fibra ottica cioè richiamo quindi che tutto ciò che va in quella direzione sia da salutare con assoluta
Assoluto favore
E siamo perché il cavo venga peraltro appunto molto liberalizzato ecco proprio perché non siamo un partito come qualcuno dice
Ancora Panorama ultimo numero ci accusa di essere il partito di questo contro quell'altro il partito del pubblico contro il privato no quello per esempio un caso il cavo in cui ben venga il privato e ci mancherebbe anziché massima liberalità
Massima aperture privati
Tra l'altro questo
Aprirebbe anche una chance nuova per le famose dell'appagamento di cui abbiamo parlato
Interessa moltissimo hanno
No guardi mi consenta e qui è un po'come quando uno deve cambiar macchina no che dopo che ha la macchina un po'più bella
Poi mi diceva riconoscere un'altra ancora Icaro che gli Stati Uniti sono un po'di anni avanti annui rispetta sistema dalla comunicazione ed è chiaro che persino il cavo che pure non lo dico io è
Non vorrei adesso non è farina del mio sacco
Parlo di Negroponte che come sapete dirige il Mighty sa
Il cavo è la tecnologia più consona alla televisione da un punto di vista dell'evoluzione del sistema
Intervista rilasciata per l'Atlante della Rai quindi cito anche la fonte sapete l'Atlante annuale quindi non voglio sembrare così citazioni ad uso e consumo
C'è dove gli Stati Uniti si stanno ponendo problemi così come sulla efficacia della legislazione antitrust
Che li pure in più rigida di quella dell'Italia anche sulla cavo che ho letto anch'io viene considerato per una serie di investimenti necessari soprattutto in località di radiazioni più piccola nella sua versione finale diciamo delle fibre ottiche molto molto con eroso e costoso e certo però qui parliamo di un sistema che ha già fatto alcuni stadi
Superiori al nostro di evoluzione ci interrogheremo con qualche angoscia su questo punto quando prova elitari sarà uno straccio di tv via cavo e potremo vedere se e meglio o peggio
Tra l'altro adesso siamo in una condizione per cui avere in separato lettere di tutta questa messe come dire di televisioni ed essendo ormai è un problema di regolamentazione di libertà in Italia per esempio no per fare un esempio molto concreto visto che suscita interesse come dire
Capitolo le tecnologie in Italia
Una proposta che andrebbe fatta
Uno Stato moderno potrebbe sviluppare perché altri Paesi stanno pensando è che qual è Rete può essere dedicata succede la rivoluzione in Italia per motivi se un ministro delle Poste proponesse
Di radicare uno due eventi nazionali alla sperimentazione della tv digitale che si sta sperimentando in tutto il mondo che anche qui l'altro stadio di evoluzione
Una proposta diciamo di un Paese civile sarebbe delle famose reti nazionali dedichiamo le una due la sperimentazione della tv digitale ma ve lo immaginate voi cosa vuol dire in Italia che si alzano non dico solo Berlusconi ma tutti Rete Capri della come qui in Italia siamo in una condizione molto arretrata come ben potete vedere
Addirittura della radio non si parla perché voi malgrado tutto continuiamo a parlare
Quindi io per disporre la sua domanda credo che quel problema che lei pone si è posto su quel versante però negli Stati Uniti
Ma assolutamente però ecco diciamo un problema del futuro in Italia una prima fase di cablaggio potrebbe rendere la condizione della dell'etere italiano molto diverso traumatizzare molti problemi di oggi
E finalmente potrebbe aprire anche dalle condizioni di ricezione e distribuzione di programmi molto molto differenziata sarebbe un passo avanti importantissimo quindi vediamo con favore l'apertura di una stagione di cablaggio
Ecco con delle regole pubblica come
La
Sì la quella che si chiama la pay per view diciamo benissimo
Prego
Sì
A guarda io penso che la scadenza del ventitré agosto bene anche lo spirito di quello che abbiamo detto fino adesso
è una scadenza imposta dalla legge che è giusto che il ministro rispetti la legge
Quello che noi diciamo e che ripeto un po'quello che ha detto la Balbo attenzione
A non andare a degli stralci di concessione perché secondo noi le concessioni devono essere date con una visione di insieme quindi all'interno di un quadro complessivo e non come qualcuno e l'anticipato prima magari ad alcune regioni
E poi ad altre e poi magari a quelle nazionali no
La legge prevede che vengano date le concessioni a tutte le televisioni nazionali a quelle locali e noi chiediamo che ministro rispetti la legge quello che chiediamo anche con altrettanta forza
E che non vengano date alle televisioni a pagamento
In questa fase fino a quando non c'è una regolamentazione perché le televisioni a pagamento da tutto quello che stiamo imparando e vedendo che quotidianamente si insegna qualcosa chiedono anche solo guardando al di là dei nostri confini
Che
Sì sì comporti e ci si regoli a seconda delle regole del gioco chiare e prestabilite in modo che non ci sia né una situazione di monopolio
Delle televisioni a pagamento come di fatto si sta costituente o è già in atto e questo è sbagliato come tutte le situazioni di monopolio combattiamo il Monopoli duopolio
E
Quindi questo è un primo punto ma anche sulla tutto il sistema di utilizzo da pubblicità e non utilizzò villa quanti film
I passaggi un po'le del in modo molto più chiaro aveva accennata aria dette la Gloria va va Buffo il discorso quindi è
Semplice noi chiediamo che il ministro rispetti la legge e il ventitré agosto via le concessioni come prevede la legge Mammì
Se non è in grado ci spieghi perché che cosa intende fare comunque non accetteremo sicuramente il fatto che se non è in grado di darle tutto incominci a darle a stralci
Credo di aver risposto
Distinguo
Forse
Sì integro quello che ha detto Rognoni proprio come se continuassi
Sulle radio abbiamo devo dire adesso non per essere per una volta sola tra i non molti quasi gli unici Stati tra i partiti almeno
Presenti costantemente nel rievocare
Tutta la basta tematica radiofoniche abbia fatto due convegni nazionali proposte addirittura una proposta di legge insieme
A diversi esponenti di di gruppi parlamentari quindi l'attenzione per le radio per noi è fortissima ne abbiamo già criticato tra gli altri punti di critica diciamo al ministro Vizzini e prima ancora nel mito perché la vicenda si è purtroppo
Ha avuto purtroppo come dire una gli edizione pari pari tra marmi e Vizzini
Le due fasi
Tra i vari punti di critica diamo sempre detto manca il piano sulla radio e Ciad abbia detto ci dovete spiegare perché rispiegare all'erario poi soprattutto perché manca il Piano sulle radio tirato in tutta questa vicenda della pianificazione di frequenze ora consentite che
C'è sempre qualcosa che poi via via emerge non è la storia
Delle delle cose secondo quanto si legge un po'a ritroso c'è qualcosa che sfugge
Insomma a me tutta questa parte pianificazione soprattutto nella nei primissimi atti
Suscita qualche dubbio continua a non capire perché alla luce di quello che è successo
Fu dato un appalto a una società ignota
Dal nome Federal Trade di Segrate
Ancora mi sfugge ma mi sfugge a maggior ragione se
Quella
Quella società che peraltro solo a quella era adibito diciamo non aveva altri compiti tant'è che se non ricordo male nacque sostanzialmente per quello che fa pensare qualche stranezza
Tante troppo risulta che lo stesso ministero sotto lecito di vizi non abbia nemmeno come dire dato luogo poi alla definizione contrattuale con la Società per inadeguatezza e non ottemperanza come dire dei suoi
Doveri
Perché non abbia pianificato anche a Radio parallelamente tra altra applicazione delle radio a detta proprio dell'associazioni della radio
A certo qualche difficoltà tecnica superiore
Al mondo televisivo per la più vasta presenza di emittenti radiofoniche rispetto al televisivo però certamente aveva età assai meno problematiche politiche
Cioè non c'è un equivalente della Fininvest nel mondo della radiofonia tanto per dire le cose commesso quindi è davvero oscuro il motivo per cui il ministero delle Poste
Anche solo per dare buona
Come divideva disse non abbia pianificato le radio
E quindi hanno ragione
Di associazione avete ragione voi a polifonica per parte nostra punto integro con Licia Rognoni esattamente l'altro capitoletto della nostra posizione lo diciamo che il ministero deve quanto meno entro il ventitré agosto
Se proprio non può dare le concessioni alle radio per motivi insomma DDT evidente impossibilità perlomeno però mettere in movimento degli atti significativi e pubblici e quindi ben definiti e certi
In base ai quali
Le radio possono avere non un generico
Mi impegno ma qualcosa di più l'avvio certo della pianificazione e quindi una certezza sui tempi cioè insomma cambia lo scenario se col ventitré agosto ancora una volta di radiofonia non si parlò se perlomeno il ministro di governo prendono un impegno temporalmente definito e avendo messo in movimento delle procedure certe io ritengo in caso contrario qui mi sostituisco adesso faccio una cosa impropria
A quello che dovrebbe essere il compito vostro distruzione delle radio
Se questo non avviene io credo che sia legittimo porre da parte dell'era di una questione di legalità delle concessioni perché il piano la legge Mammì parla di piano radiotelevisivo di concessioni radiotelevisivi
E non c'è dubbio su quote quindi io credo che il problema sia delicatissimo e mi auguro che questo nuovo ministro Pagani
Ti deve ancora un po'hospice spiegare come
Ricordava Rognoni che cosa vuole fare se vuole stare nei tempi che cosa vuole
Diciamo dare non dare dica anche sulla radiofonia una parola di chiarezza a tutti e noi per primi siamo interessati a comprendere che cosa vuol fare il governo e vigileremo in questo senso credo che ci sarà anche su questo una nostra iniziativa
Sì ma se magari realizzare rispetto alla domanda tranquillizzarlo se questo mette a rischio le radio c'è il rischio che vengano spente bisogna intervenire legislativamente è chiaro che interverremo favorevolmente per una proroga però chiediamo con volta puntigliosità la chiarezza che non sia rimandate alle calende greche ma che il mistero si impegni a quel punto di dare una certezza
La prima la pay tv è un discorso la pay tv è un problema diverso
Non ma la legge non è che prevedano IPTV per il discorso che il problema delle pay tv è un problema che è in atto secondo me al di fuori dalla legge Mammì in qualche modo e quindi a questo punto noi chiediamo che venga il Parlamento se ne occupi il Governo ha che non vengano date prima di una regolamentazione cioè noi vogliamo che ci siano le regole del gioco
L'argomento è delicatissimo
Il cuore pare della polemica di questa pare che abbiamo chiarito bene la nostra posizione quello che dicevano Gloria Buffo e Rognoni su questo puntato per dire proprio apertamente senza infingimenti così panorama scriverà un altro pezzo di attacco
Considerando viene messa nell'ala dura diciamo sulle pay tv
Il punto delle pay tv è preliminare cioè non è sullo stesso ter Reno metodologico
Delle radio o delle tv tradizionali noi poniamo un problema come dire radicale
Nel senso che la tv a pagamento a nostro avviso per potere trasmettere però per potere Conte per potere trasmettere deve avere un Regolamento speci una disciplina specifica questo cosa vuol dire che se il ventitré agosto non ci sarà questo Regolamento il ministro non può dare le concessioni pay-tv ma secondo noi dare le concessioni alle pay-tv una volta che questa nuova tipologia di televisione venga inquadrata nel sistema
Tra l'altro
Lo vorrei insistere su questo punto che è un punto delicatissimo pratiche non prendiamo questa posizione perché siamo contrari alla alla tv a pagamento ma perché la riteniamo una esperienza di nuova televisioni interessante importante che ha avuto anche in altri Paesi Francia sentì uniti del forme di evoluzione molto molto rilevanti ma non vorremmo che venisse sprecata come sta esattamente avvenendo in Italia aggiungo anche qui tanto per essere chiari su delle tre tele più a parte i problemi dell'Antitrust il controllo a cui ha accennato Gloria Buffo
All'inizio
Sulle tre delle più c'è poi da chiarire una volta per tutti io mi auguro ci auguriamo che il ministro Pagani risponda perché su questo l'ex ministro Vizzini
è sempre stato vaghissimo ha preso tempo ha detto che faceva fare delle verifiche sentiva dei pareri c'è una questione posta da
Incerto autorevole consesso giuridico italiano cioè non proprio di modesta entità che in base alla stessa legge Mammì che voi conoscerete quindi sto adesso a riepilogare
Nei suoi vari articoli sulle frequenze da dismettere quelli in eccesso sono non voglio adesso se poi lo riterrete alla fine materiali
Nostri non mancano di precisione in materia ecco almeno una delle Telepiù tele più tre essendo nata dopo l'approvazione delle Giovanni è assolutamente illegittimo
Quindi questo è un punto di chiarimento da farsi
Tele più uno ora noi non facciamo questo mestiere facciamo
Politica
Mi auguro migliore del termine
Non ci sostituiamo ad altri
Pare ieri o ad altre autorità però diversi operatori del settore io non sono in grado di dirvi sei proprio così o no però diverso operatori del settore sostengono che una parte cospicua delle frequenze di Tele più uno
è stata acquisita dopo l'approvazione dalla legge Mammì
A essere poi meticolosi anche Telepiù due
è una cosa discutibile perché non è altro che la ex Tele Capodistria come saprete che ha cambiato ragione sociale
E quindi rispetto al mutamento anche dalle ore sociale si pone l'interrogativo riguardante diciamo la priorità nelle concessioni non la legittimità quelle festive delle frequenze che aveva e le aveva già usate però rispetta la priorità
Scalare delle concessioni visto che vige il criterio nella Mannino dell'esercizio ha cambiato ragione sociale
Tutto ciò detto noi poniamo quindi un problema che non riguarda davvero nessuna bellicosità astratta con le tele più e non se ne dorica Berlusconi perché se dice che non sono sue però si capisce perché ogni volta che si fanno questi ragionamenti risponde per la Fininvest ecco c'è anche questa è un'altra bizzarria che dimostrerebbe qui non c'è Bassanini che vuole con l'articolo trentasette
La utilità dell'articolo trentasette su contro di fatto perché sono già una prova provata e che quando si attacca sulle tele più risponde Galiani perché risponde Galliani e sono entità diverse allora risponda per le più tutto ciò premesso noi poniamo quindi un problema di legittimità non si devono dare effettivo pagamento
Ora come ci rendiamo conto che esiste un'aria di cittadini italiani che ha fatto l'abbonamento si è creato una tesa non diciamo che il problema va a posto
In termini come dire
Futuribili
Fino a quando appunto ci saranno sulle nuove tecnologie cioè quello
Risolverà forse il problema per l'intanto diciamo si faccia un regolamento
La pianificazione delle frequenze non è detto che debba prevedere per forza x numero di emittenti nazionali
Possono essere altre concessioni ad alcune emittenti nazionali non c'è scritto il numero finale e le altre possono essere date in una fase successiva è questo il punto che noi poniamo molto delimitato definito e l'attenzione e la polemica ultima sullo sport
Ancora oggi i giornali sportivi
Titolavano No Guerra e pace insomma guerra guerreggiata pace guerreggiata tra Fininvest e RAI l'arbitro dello sport a fatto di questo argomento che fino a qualche mese fa realmente retta è un argomento di pochi
A detti
Tale da avere anche un po'annoiato diciamo così
Chi se ne occupava è diventato invece un argomento di da di largo sentimento popolare perché improvvisamente la gente ha realizzato una cosa che fin qui appariva un po'sullo sfondo che scherzando scherzando
Potrebbe essere grazie alla gara per acquisirne i diritti sportivi potrebbe succedere che come con il torneo di Wimbledon
Una parte importante dello sport ben di radiata solamente a pagamento e allora tutto ciò che ne stiamo dicendo qui anche la differenza diciamo di trattamento riceve italiani diventerebbe ancora più stringente l'attuale confermo parlato anche troppo
L'accusa per ritenuto legittimo non fatta proprio credo così
Per loro
Stupidaggini
Dopo partito su due piani diversi
Un conto è il parere
Questo è niente a che vedere con i problemi che poniamo noi a sulla legittimità della formazione delle delle tre reti due almeno delle tre con le frequenze che oggi hanno sono state acquisite in gran parte dopo la Mammì approvazione della famiglia niente a che vedere col fatto che è utile per il sistema del credito italiano che vi sia un regolamento specifico gli aspetti criptaggio o meno riponiamo rimangono assolutamente anzi impatto cos'è stato avviato un parere favorevole rende ancora il problema più stringente perché se avesse detto no non è possibile al prosecutore parleremo per
Il futuro morti
Ha detto è possibile e quindi a maggior ragione allora come è possibile con quali caratteristiche con quali regole grazie a un problema diciamo di funzionamento insiste
Si è risposto da solo
Magari passiamo anche qualche altro argomento non mi pareva che avessimo indirettamente risposto pro forse riceva Rognoni per per noi siamo perché i tempi della legge siano rispettati
Dica il ministro a partire da oggi visto che tra qualche ora però edizioni in Parlamento cosa intende fare
Sull'effettivo avevo spiegato perché e per come bene sulle radio pure sulle rate abbiamo detto e ci mancherebbe se venisse dato un decreto di proroga il minimo
Basta che sia però definito nei tempi con certezze
E anche un avvio concreto dalla pianificazione
Quanto al resto il primo obbligo che non riteniamo debba avere il Governo e quello che la legge prescrive
Sulle risorse perché come voi sapete che c'è parte la scadenza desidera agosto un'altra scadenza altrettanto dirimente che riguarda sia il pubblico sia il privato entro fine anno deve essere rivista la materia pubblicitaria queste un punto di delicatezza estrema perché ben sapete che la pubblicità come dire l'anima economica di questo sistema il garante ha fatto nei tempi che la legge annui richiesto
Per marzo una proposta
Che a noi sembra interessante
E quindi riteniamo che sia doveroso che il Governo ora come primo atto questo diciamo al nuovo ministro Pagani prima ancora se consenti di discutere di un eventuale messa a punto di un decretone o meno questo poi è un problema diciamo
Successivo faccia la proposta che la legge prescrive
Per il governo sulla base del parere del Garante il governo deve proporre che riguarda l'abolizione del tetto finanziario della RAI la definizione dei mici di affollamento con misure più basse
Per la carta stampata problema posto ancora questi giorni la presenza e la finché Giovannini concordiamo su questo allarme faccio una proposta che c'è parso essere ormai non dico largamente condivisa ma insomma sufficientemente condivisa se la domanda invece che tu fai e
Visto che il ventitré agosto il ministero non riuscirà a dare le concessioni si porrà il problema di un decreto e quindi cosa volete che in quel decreto sia scritto questa è la domanda mi pare
Allora rispondo
Un po'sapendo qual è se posso permettermi retroterra diciamo di questa domanda io credo
Proprio di poter dire con molta secchezza che noi siamo contratto
A un'ipotesi di decretone
E sarebbe una riedizione del decreti
Dell'ottantaquattro un decretone che con la scusa di prorogare
Perché il ministro non ce la fa a con i tempi metta dentro artatamente di tutto
Richieste corporative di Montrone richieste corporative dalla RAI di richieste corporative la Fininvest no
E il ministro intanto che deve dirci la detto benissimo Rognoni pare molto chiaramente Luís che tanto deve dire se ci sta con i tempi se ci dirà qualche giorno prima che non ce la farà come si diceva nel nostro vecchio linguaggio riuniremo gli organi nostri competenti discuteremo e poi lavoreremo viva spesa quell'ipotesi lite è una porcheria Hall all'italiana francamente no
Altro è noi
Presenteremo a breve una proposta più organica l'altro grande capitolo di cui non è emerso cioè la modifica della legge Mammì perché qui stiamo parlando adesso dei prossimi due mesi
Per un'urgenza ma noi ci ci impegniamo e l'abbiamo detto che stiamo lavorando ci per una modifica della legge Mammì che tocchi tutti i vari argomenti
Da quelli dei nuovi media fino ai problemi più classici l'Antitrust vedete l'Antitrust regioni chiamami almeno ha sortito l'effetto di impedire a Berlusconi di espandersi nelle e oggi si legge come da ubriaco Rognoni che sì Berlusconi cede il giornale al fratello
Poi nella stessa giornata cioè oggi sempre sull'organo subì il giornale quindi non cito fonti cattive diciamo per Berlusconi
Ritorna in un errore che già fece due anni fa
E che diede modo hanno e non sono IPO di aprire una polemica doverosa perché oggi ricade per eccesso di trionfalismo
Nell'ennesima gaffe che fece già due anni fa sempre sul giornale cioè dice che Graziano ho fatturato del suo gruppo
è il secondo gruppo in Europa dopo Bertelsmann e dai dati del suo fatturato nel dare questi dati si tirò la zappa sui piedi perché sostanzialmente fa intendere che va oltre i limiti di fatturato che la legge Mammì
Definisce cito pagina diciannove del giornale di oggi quindi sono assolutamente come dire fonti di casa Fininvest giacca HD un'altra volta e poi facendo i conti dovette dimettersi di buona
Come dire Ovi di buona lena un istituto nato recentemente anche questo Dante non ho capito bene come
Che
Disse invece che il fatturato complessivo da corso Italia erano solo circa tre o quattro volte la cifra che si considerava che tutti noi comuni mortali insomma consideravamo attorno ai venti mila ventidue mila miliardi di sì sì invece che non sono aridi
Cinquanta sessanta mila miliardi e quindi il problema dell'Antitrust non c'erano questo lo dico per dire
Che c'è un problema più generale di modifica della legge Mammì
C'era Bartoletti da un po'Gino se possiamo visto che
Sì
Mi sembra molto parziale la risposta del garante nel senso che ha posto un problema di fondo che trovo corretto
E cioè dire
Che ci vuole la regolamentazione che lo dica il Garante mi sembra importante dopodiché credo che abbia fatto uno degli esempi non per noi non sufficiente io credo che la regolamentazione delle pay-tv com'debba comprendere
Tutto il problema pubblicitario debba poi comprendere anche il tipo di programmi quindi non credo sarà oggetto di una nostra proposta di legge ma ancora non è pronta diciamo che ci stiamo ragionando anche confrontando quello che succede in altri Paesi perché in fondo
Quando ci sono delle realtà che ci offrono degli stimoli e delle indicazioni che funzionano non vedo perché non si debba andare a guardare quello che sta facendo la Francia per la Pretty vuota
No io credo io credo che dovremo muoverci ma con degli stracci anche perché ma mi va be'premette sottolineare due cose che a me ha colpito molto che per esempio la presentazione del governo di Amato
Sia alla Camera che al Senato non ci sia una sola parola sul proprio all'informazione
Questo quando abbiamo due enormi scadenze davanti che abbiamo come è stato citato sia il problema del tetto pubblicitario sia il problema della del cannone
La commissione di vigilanza della RAI TV non si è ancora costituita che si stanno ritardando in Parlamento che la nascita di questa bicamerale non è detto che si riesca a farla prima delle ferie estive questo sarebbe gravi noi pensiamo anche che rispetto a quella che
Diciamo il vi dico vi anticipo di ragionamenti sui quali stiamo lavorando per delle proposte la Commissione di vigilanza così come oggi è una commissione che è nata e figlia del monopolio RAI oggi una commissione di vigilanza dovrebbe essere allargata tutto lettere non soltanto alla RAI TV c'è un problema di consiglio d'amministrazione della RAI
C'è un Regolamento che è vecchio che è insensato rispetto al parlamento che gli italiani hanno votato e che quindi c'è bisogno di intervenire con delle proposte per cambiare le regole anche qui
Questa proposta del decreto di privatizzazione dell'IRI dell'ENI comporta anche delle riflessioni su che cosa succede alla RAI
Ecco io vorrei su questo
Ma molto chiaramente dire che non ci spaventa
Il principio
Che domani una RAI fosse una società operazione dalla quale entrano anche i privati
Io trovo che su questo dovremo confrontarci riflettere meglio ma non c'è nessuna pregiudiziale il controllo il problema chiave politico è quello del controllo
Di un servizio pubblico e il controllo di un servizio pubblico non è scritto da nessuna parte che si possa fare soltanto attraverso la proprietà di quel servizio
Ora tutto il mondo dimostra che si può controllare si può controllare attraverso i prezzi
Presso le tariffe attraverso l'organizzazione e questo fanno tante altre democrazie occidentali non è necessario avere la proprietà diretta quindi io sono personalmente favorevole
A che si vada in una strada non per esempio come qualcuno ha anticipato oggi mi prende mi sembra manca l'ex presidente della RAI che ha detto che lui sarebbe favorevole per consentire di mantenere il servizio pubblico
Che si andasse a un ente pubblico del tipo ENEL cioè la Rai venisse tolta dal lire sì ne facesse una specie di ente pubblico come lei nell'oggi
Io trovo guarda poi e e troppo prematuro per dare dei giudizi definitivi ma trovo molto più corretto e nell'interesse generale il concetto di dire che se c'è questa forma di Previti d'azione la RAI può benissimo avere tra i suoi soci dei privati
E quindi questo può dare la possibilità tra l'altro di un controllo diretto di gestione anche i privati che domani fossero sedessero in un Consiglio d'Amministrazione RAI
Questo fatto salvo il principio che noi vogliamo mantenere l'idealità del servizio pubblico del servizio di dell'interesse generale e questo lo si può fare solo dando dei grossi poteri di controllo
Costi di poteri di controllo di Indirizzo di strategia
E a posteriori anche di censura su comportamenti che vadano le nostre idee contro l'interesse generale ecco tutto questo è un credo un tema prego
C'è la casa
E il prezzo
Allora facciamo proprio dei flash
Però ancora due minuti
Giacché gli abbiamo ringraziando allora il decreto cosa non andava nel decreto in particolare che rispetto alle versioni precedenti diminuiva nell'attribuzione di punteggio per essere diciamo così messi a un punto a un altro della graduatoria diminuiva il peso che aveva
Ma il numero del personale di un'emittente
E l'anzianità dell'emittente
In secondo luogo il fatto che si prevede solo due graduatorie una per le televisioni che superavano una certa dimensione nel bacino di ascolto che si avvicina a quella regionale rispetto alle altre
Questo preoccupa perché si pensa che si facciano diciamo ci siano due pesi due misure nell'assegnare le frequenze si privilegino le grandi per le televisioni che hanno un bacino grandi di ascolto ma questo non mi non è sintomo necessariamente di qualità
Seconda cosa ma mi ha preceduto Berrini la RAI lo questo posizione PDS chiara noi non l'abbiamo mai Sos tenuto anzi che la situazione per quello che riguarda le reti RAI in radiofonia debba restare com'è perché viola la legge ma mi terzo io insisto su una cosa che avevo detto sullo sport qui non è stato forse colto
Ma c'è una richiesta di associazioni televisive locali che chiedono anche alla RAI di cambiare atteggiamento per quello che riguarda le sue esclusive rispetto alle partite di calcio ecco secondo noi il fatto che le emittenti locali non abbiano accesso se non in misura risicatissima a alle partite di calcio del campionato va modificato in questo è un'altra cosa che deve cambiare
La RAI ultimo il garante ho finito perché la proposta del garante di dire aggiustiamo la questione delle pay tv nel momento in cui diamo le concessioni spediamo una concessione con un breve dettato che impedisca insomma di fare cose particolarmente sgradite
No io mi sono inserita la cosa che è stata detta
Ecco
Certa ecco io se allora
Anch'io non avevo letto queste cose rispetto al Garante ma se ci fossero ecco se ci fosse un'ipotesi del genere che peraltro ha circolato anche se non l'ha fatto per per il garante
Come dire di regolare da questo le pay-tv semplicemente con una così come compito a casa dato al momento le concessioni io credo che non sarebbe possibile
E che a questa cosa diremmo di no noi forse io direi di no anche se fossi una diciamo così il padrone di una Telepiù perché chi decide quanta pubblicità possono fare le tele più quindi quanto da quanto dove montare l'abbonamento come si voleva l'esclusiva
Come va regolata questo tempio interi concentrazione se non il Parlamento che ha già fatto una legge che non risponda questo problema io non penso che ci siano altre autorità che si possono mettere a dire pay tv quello che deve fare proprio nel fare se non il Parlamento
Allora proprio
Un'ultima
In ordine così sparso sulla questione pay tv la domanda angosciata che accadrà se allora noi diciamo questo a nostro avviso non possono essere date le concessioni alle pay-tv
Dopo di che serve una disciplina specifica
Dopodiché
Se il ministero non è noi faremo la proposta Rognoni Buffon l'anno evocata
Il ministero sarebbe buona norma nostro avviso che presentasse una proposta specifica come avviene appunto in diversi altri Paesi
Courrier
Dono non una momento senza parlandone sobria specifico di pagamento
No accetto che stiamo parlando di un'altra proprio sentirò scusa la la la nostra proposta
Opinabile ma è la nostra proposta molto convinta una disciplina specifica
Ora quello che vorrei chiarire
Se per caso il ventitré agosto non venissero date le concessioni a quel punto si pone un problema è il governo che deve dirlo sull'esercizio provvisorio ulteriore così sarà il Governo doverlo dire
Ma può esserci un giorno su un problema facciamo il caso molti ipotetico che il ministro ci ascolti
E di alle concessioni solo alle tv in chiaro e non alle pay-tv domanda
Dal ventitré agosto in poi che accadrà questa non mi pare fossero delle pay tv e allora possiamo proporre al ministro al governo una cosa molto semplice di dire
Che ci sia un impegno
Formale per un x Nesi possono essere sei mesi
Un esercizio provvisorio sono molto semplice
No
Ho capito improponibile qui stiamo parlando di una fino se esiste forse
Da qui dunque io capisco io capisco che tu faccia gli interessi come dire della tua ditta e questo è del tutto ragionevole ma scusate però se posso concludere sì se posso concludere che già conferenza stampa non è il convegno cioè è una nostra proposta criticata la Asper rimanente
Il punto è questo stavo vetrate c'è una cosa che viene incontro peraltro alle alle vostre esigenze lo diciamo in quel periodo transitorio e niente vieta se il ministro ravvisati ci sono tutte le caratteristiche legittimi per dare le concessioni a quelle tv
Che però fino a che non c'è una specifica libica quelle tre televisioni trasmettono in chiaro in un impegno
Il testo è il punto
Concorrevano nostro scusa almeno questo ci facciamo carico di tanti problemi dell'umanità ma anche dei trecento mila duecento esatto
è rischio che voi avete corso sapevate ricordarlo noi peraltro senza avere alcuna cointeressenza Veladiano del scusate causa
Va bene abbiamo già parlato l'abbiamo certezza
Va be'va be'no è una discussione come vedete molto lunga e comprende
è uno è un una tavola rotonda con alcuni di voi pronto convinti no un proprio due due finale risorse ecco noi facciamo una proposta che ad una moduli di Sant'una riguarda le modifiche della legge Mammì che riguarda tutti quanti capitoli che abbiamo trattato poi c'è però un problema stringente urgentissimo
Che è quello della proposta sulla pubblicità di garante ha fatto un'ipotesi ci auguriamo che il ministro a breve come la legge Mammì prescrive articolo otto dia
Il senso se accoglievano quella proposta
Infine una un Flash volevo dire
Baldi dell'Ansa lo ricorderà perché fu oggetto di una conversazione di vari mesi fa ha fatto molto bene a mio avviso Rognoni
In risposta a ma anche ad altri sulla questione RAI non solo non abbiamo tabù nel discutere di questi argomenti assetti societari ma vorrei dire a onore del vero che diversi mesi fa noi anticipammo delle ipotesi che ora peraltro stanno tornando quarta talmente perché il governo ha annunciato l'avvio di azioni sul tappeto
Cos'è che fare nomi molto gli ardori anche nostri lo dico francamente e che li frenerebbe tuttora nell'evocare scenari societari nettamente diciamo migliorativi il fatto che sotto le ceneri
Dietro a quel dibattito sulla configurazione societaria della RAI si celava un attacco politico molto molto evidente ad alcune aree professionali della RAI medesima
Questo ha reso il dibattito fin qui molti inficiato cioè si parlava di assetti societari in verità si parlava di altro
Nomi e cognomi Samarcanda TG tre reti tre ci auguriamo lo dicevano con Rognoni
E con la Buffo prima di iniziare se veniva fuori il problema che finalmente i medici discuta di questi poli per quello che sono erano i saremo i primi ad avere davvero voglia di parlarne senza alcun retropensiero stracult tabù non so se c'era
Ringraziamo