La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 44 minuti.
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Rubrica
Dibattito
09:00
9:30 - Roma
11:00 - Roma
9:30 - Bergamo
9:30 - Milano
9:30 - Bologna
14:30 - Treviglio (BG)
18:30 - Milano
11:00 - Palmi
Che e adesso
La linea che abilitate
Qualcosa acquisite come è possibile che potete fare quello che fate
Scusi secondi no secondi non è simpatica superiore
In nome del popolo italiano il tribunale in ordine
Venticinque il codice di procedura penale
L'appello di Palermo seconda sezione
Data cinque aprile del mille novecento
Buonasera buonasera e ben trovati all'ascolto di radio carcere da parte di Riccardo Arena allora oggi e prima di leggere le lettere scritte dalle persone detenute vogliamo occuparci di un momento della vita detentiva
Tanto importante quanto trascurato oggi ci vogliamo occupare del momento in cui una persona detenuta
Ritorna in libertà ovvero tutte le enormi difficoltà che una persona che è uscita dal carcere deve incontrare per cercare di rifarsi una vita onesta
Un momento quello della libertà della ritrovata libertà che può diventare per tante persone
Ex detenute
Anche peggiore della detenzione
E questo perché spesso le persone detenute
Vengono scarcerati e senza avere ricevuto prima quell'accompagnamento verso la libertà che è previsto dalla legge ma che quasi mai
Viene fatto in carcere morale morale
E dopo magari due sei o più anni di carcere passati in celle sovraffollate del degrado si apre finalmente quel portone del carcere e ci si ritrova liberi con un sacco in mano senza sapere però dove andare a dormire senza sapere come fare per trovare un lavoro in modo da poter ricominciare
Una vita onesta
Quindi non solo e come diciamo spesso radio carcere prima si è sbattuti in una cella sovraffollata e poi si sbattuti in libertà
Ma anche una grave inosservanza della legge che come è facile immaginare spalanca le porte all'emarginazione e quindi alla delinquenza con conseguenze evidenti anche sulla nostra sicurezza
Ebbene oggi vi faremo ascoltare la storia e la testimonianza di una di queste persone ex detenute che dopo essere stata in carcere ora però e prigioniera di una libertà senza domani infatti la voce che ascolterete tra poco e quella di Michele
Michele che da circa un mese è uscito dal carcere di Cremona dopo aver scontato la sua pena Michele che ora si è tornato libero ma non riesce a trovare un lavoro e che vive in un ostello sognando un domani un domani migliore
Allora Michele tutta Bagus uscito da casi di Cremona perché scontato dei vecchi reati vero Cerro otto anni sette mesi e venti giorni ora come sai la legge prevede che un detenuto che sta per uscire deve essere seguito dagli assistenti sociali
Per risolvere eventuali problemi di lavoro di abitazione
Adesso De Michele mentre eri detenuto il cacicco e Mona
Esiti mancava poco per uscire ha ricevuto questo aiuto questo supporto non ho ricevuto nessun tipo d'aiuto ho sempre manifestato questa richiesta che so che c'è una legge che finiti prima del di mittente
Deve essere accompagnato il mittente a nella società con i servizi sociali cedimento lavorativo inserimento abitativo ai senatori che sono proprio quindi non ha ricevuto nessun aiuto
Non ho ricevuto nessun aiuto io sono uscito da carcere Cremona cento accada senza niente e come tante altre persone divenuti suppongo cioè come me tante altre persone detenute sentirla Michele ma mentre eviti dovuto tutt'altro e vinto il bel vecchi reati se riuscite a ottenere una misura alternativa ma io avevo ricevuto la misura alternativa nell'anno due mila diciannove con una comunità di recupero
Quali esploso alcoli ma hanno lasciato libero sul territorio contenuto pare quand'ero libero sul territorio non riuscivo a trovare un alloggio Sonata a vivere in una dependance di Nutella
Però c'è non riuscivo a trovare lavoro ho fatto non so quante richieste di lavoro quanti curricolo inviato quanti colloqui però alla risposta era sempre quella
Alla fine c'è che non avevano il posto per le paghe sono un pregiudicato e quindi alla fine non si è più riuscito a pagare l'affitto presumo canuto tornare in carcere ma non è una resa malie
L'ho presa malissimo l'opera domani perché non ho avuto nessun aiuto tra l'altro Michele mi dicevi prima
Che nella tua cella recarci Cremona stava di in quattro persone restava dei chiusi per tutto il giorno è vero diciamo più lieve eravamo chiusi completamente per un tumore
Alla al giorno chiusi proprio chiusi Dinoi spostare solo per andare a fare le telefonate corsi ce ne sono ben pochi proprio chiuso neanche nei
Rispettavano neanche l'ora ministeriale al calcio di Cremona l'ora d'aria nell'ora allora ecco ma mentre e vidi tenuto in casi di Cremona
Neanche in quel caso ti hanno già aiutato a a formarsi imparare un lavoro a cercare un collegamento con l'esterno quando Sensi tornato libero niente uno e niente niente niente ma Michele torniamo torniamo al momento della tanto attesa libertà
Come gli hanno detto che saresti stato scarcerato vita hanno chiamato il TAR detto a domani esci allora
Domande però sia perché le quadrighe domani mattina verrà scarcerato Elia e io gli ho risposto che aprirà veramente fine pena solo a mezzanotte
E mi fa ma finché non arriva la matricola lei e domenica e non possiamo lasciarlo andare rifà domani mattina gli auguro buona fortuna
Tutto questo quarto meccanica bene Scrocca ad una notte in carcere il suo che che mettiamola ridere se non sarebbe ma di non può Michele che è provato in quel momento quando vado a letto gli stessi stato scarcerato John Yoo anche paura perché
Poi alla fine non sa non sapevi dove deve andare una volta liberato Carton gusto tardo Riccardo caro perché io con la paura lì ce l'avevo già da un mese
è un mese e mezzo prima un mese e mezzo prima io avevo già quei timori quelle paure per le difficoltà che potevo incontrare all'esterno nella mia libertà
Non avendo una casa non avendo un lavoro non avendo un punto d'appoggio c'è l'ho sempre manifestato sempre cercato di Colle educatore di riferimento dispiegati in questa situazione ma purtroppo erano molto ma molto
E i vari Picerno inizieremo niente un già un mese prima avevi paura della libertà mentre sa di incarcerare dopo
Sì è la confusione perché dice odio che faccio una volta libero certo la confusione prima di una cosa buzzo mai ed è una bella esperienza detentiva otto anni non sono pochi mai visto anche altre persone detenute che avevano la tua stessa paura poco prima di essere scarcerato un mese prima due mesi prima
Di chi magari ti dicevano sì ma lei tra due mesi escono che fa rotta no allora ci sono state persone che avevano queste queste paure e ci sono state persone che non vedevano riuscire
Forse perché abituato a vivere in mezzo alla strada
E cioè non siamo mica tutti uguali questo è ovvio che diminuirà la parte variabile sappiamo e lo vediamo anche nei film che quando un detenuto dire scarcerato divenuto residui di beni che aveva con sé al momento dell'arresto
Ma De Michele è stato restituito tutto mancava qualcosa no mancava il documento di identità mi mancava qualche fiscale è il foglio rosa e Maretto non ci sono
Forse è stata causata dal trasferimento però io mi son ritrovato la sera dalla mia uscì dalla mattina dalla nascita alla sera che non potevo neanche andare a dormire in albergo perché non avevo i documenti in originali
Sì ma sono persi
Si sono persi ho provato a richiamare l'istituto penitenziario di premura vegetale noi abbiamo dato tutto quello che c'era il nostro possesso che abbiamo dato passa al foglio rosa Miranda queste un apparato che faccio
Credendo che Pandev un ex detenuto di fare questi documenti è una
è una difficoltà in più insomma quelli è già un po'antipatico per noi cittadini liberi figure di perché i per uno che è appena uscito dal carcere no
è molto difficoltoso manovrabilità trentaquattro Euro non è che me l'hanno dato gravissimo invece polemiche ed è arrivato
Dicevamo prima che ti ti dicono il sabato sera lì dicono sarai libero scarcerato domani appariva dopo al momento in cui si è uscito materialmente Akashi Cremona ora come vissuto quelle prime ore ad esempio
E stando lontano da casa dove si è andato come di si è orientato e niente non sapevo cosa fare
Fuori alla fine ho contattato uno dei miei fratelli mi son fatto venire a prendere e mi sono porta mi son fatto portare in dove avevo la vecchia residenza nella mia città natale in pratica dove sono nato
E mi sono fatto portare in una città natale
Tolta la rinascita nazionale cioè diciamo un sacco di timori mentre facciamo la strada perché c'è da Cremona rivale con centocinquanta chilometri non è che è una passeggiata
E avevo un sacco di timori detto magari adesso il consueto volare incontro Quarato magari in conto guastato cioè tante cose che io non volevo proprio più vedere nessuno dalla dalla prima all'ultima persona c'è
Dato cominciavano cancellazione e Marlene come ha affrontato la prima notte da libero veramente con gli incubi ti dico che non ho dormito perché
Mi sono svegliato due tre volte prima di tutto dobbiamo su Matarazzo e non su una spugna e poi riguardava intorno mi dicevo ma dove sono cioè
Cioè non è non è non c'è ancora la reale non è ancora no global Visco ma dove ha dormito dove dormito la prima notte
E in un pieno di in Umbria in via lecco dove entrambi in via lecco che l'unica persona che ama colto perché avevo solo la fotocopia dei miei documenti vecchi quelli smarriti
Ha capito cioè l'unica cosa ho dormito non B&B a lecco e iniezione quei pochi soldi che ce ne intasca lei spesi viene per averlo attenta erano mascherati e un tetto sulla destra
Capito quaranta e allora al tempi trentasette la carta d'identità
C'è meno male che non ho avuto pallido in grande fratello Calogero valido che avrebbe certe e chiedo se n'è andato decido io pezzetti Michele e il giorno dopo se è rimasto lì io se non un'altra parte no il giorno dopo una Caritas in pratica
In un rifugio si chiama rifugio Caritas ed hanno dato questa ospitalità di dormire in questo rifugio della Caritas solo per dormire o anche per mangiare a mezzogiorno la sera non si può dire no però io devo uscire entro le nove del mattino
E rientrare alle ventidue quindi giocavo da quel giorno tour dal giorno successivo a due associazione hai dormito presso la Caritas di lecco presto sparito alla carità al di qua l'unico posto come potevano dare al momento
Al momento manovrato questo posto qua e cosa succede io va bene accetto però cioè mettendomi gli orari
Mi sentivo come ci riporta cioè perché il documento unitario da uomo libero cioè io devo rispettare gli orari di entrare e fare disfare c'è entrare all'esame una specie di collegio diciamo così cerco cerco diverto cerco
E dopo e dopo essere stato della Caritas dove si è stato allora hanno attivato un progetto mestiere territorio quello che dovrà attivare propri limate cimenti quando pure di me c'è ecco
è invece loro me l'hanno attivato al fine pena
Il cui mi appoggiavano con una comunità non è una comunità di recupero per tossici dipendenti e la comunità si chiama Casa Abramo nella provincia di lecco terra
All'accoglienza di persone disagiate ecco in questa casa brano di lei con questo progetto se messe il territorio
Chieti è servito die che hanno aiutato per trovare un lavoro pure no ma allora veramente sono andato io dalla Cina cioè sono andato io cito per l'impiego sono storia cioè loro è tutto a rilento loro ti dicono per adesso per un periodo sei qua
Dopo ti diciamo noi come ti dobbiamo muovere cioè in pratica Tovini dolci o per queste tre quattro settimane
C'è
Prima che loro ti fanno muovere minimalisti è dato da fare ed è perché loro sono più lenti ecco dove perché mangia occhi mi domando perché se io non vado
Quindi come appartenente ad un altro questa casa brama completarla lavorava qua e io so che il Comune di riconoscere una retta d'aiuto fino a quando non ci lavora
E di mille ottocento euro al mese mille nove perché ci sono dentro dei detenuti
Persone ristrette Canon a non porre corretto il Progetto misteri territorio per i detenuti
No non lo so possano tostato Mary che vuole io agli altri verranno date avevano dato carcere poi non lo so io pratiche da precisare che nel momento in cui mi hanno proposto Casa Abramo ma lo presero proposto dal ramo il resto va bene mi sta bene quando io ho sentito gli operatori dica da Abramo mi dicono che io devo stare quindici giorni comitati racchiuso dentro la comunità senso civile per conoscenza ma per conosce dentro c'è c'è per conoscermi maghetto ma c'è scusi un attimo grazie all'altro di stelle trova sull'Iraq ma io non c'ho più nessun carico pendente perché sono uscito da uomo libero cioè voi capisco la mano che mi volete dare però c'è biciclette
Cioè io come faccio andare a vedere trovano lavoro noi diamo una mano a voce
Tutto tutto a una burocrazia italiana l'Italia dalla carta bisogna chiamarla così perché plessi è una questione di burocrazia vogliono essere tutti al centro dell'attenzione
Cioè residenti Michele ora due disperatamente sta cercando un lavoro onesto vero cartoni torna tampinava doti competente tutto di più ma è vero che per un ex detenuto è molto difficile trovare un lavoro e così potersi rifare una vita allora è molto difficile
E ti spiego anche il perché perché come quando ero in affidamento era difficile
Adesso da ex detenuto è ancora più difficile perché devi giustificare il tempo mancato in azienda cioè i contributi mancati in azienda perché loro quando presenti un curricolo e mio con rigore un curricolo che parla cioè tante doti come prestatore di manodopera c'è di tutto di più Corriere presero presenti questo curricolo però alla fine cioè tu dimostri che devi dimostrare questi otto anni sette mesi accettano attoniti esatto hai capito otto anni d'età allora anche a Ceva e laghi racconti Nana bugia bianca chiamiamola così che gli dice fisso all'estero ho avuto una relazione d'amore non c'è e non non sta bene racconta di perché
Alla fine edito in balia una documentazione all'azienda espone quindi quando una vicina a De Rita come reagiscono le agende aziende nonché guarda
Io non lo so so più di quando è stato collocato da quando c'era l'entusiasmo che di quanto non attiene a ti fanno girare il magazzino di vanificare macchina che non assumono
Capito alla retorica ed è indice punto tanti dinieghi tante risposte negative da queste le aziende una volta che si allevano carica ex detenuto
Certo certo se ho ricevuto diverse migliaia di lei perché non ha neanche coraggio dei tre quartieri in faccia guarda purtroppo c'è non vogliamo cioè non vogliono avere a che fare con la giustizia Tim
Carolina e cerchiamo una figura diversa dalla tua slogan anche contro lo scrivo rete bisogna un candidato rassicurano mandando a quel paese così sarebbe utilizzato issano mandando a quel paese
Sì però nel frattempo du Contini questa vita un po'ai margini con pochi soldi in tasca cercando disperatamente al lavoro questo un po'alla realtà no allora
Cioè no siccome non voglio più sbagliare non voglio commettere più errori con la critica ma da lavorare vado anche la valicando Ibarra pulire dove c'è cultura c'è sporco cioè dove c'è un rito già decrepito gregge si dona pure una ballava da pulire anche la sala Polygram crack
Tale con cinquanta cento euro perché la la giornata le opere alla settimana ma allora Michele ma è vero che è un UE è un ex detenuto lasciato ai margini senza lavoro può essere indotto a commettere dei reati
Certo è normale così si così si cosa fare ciò
Cosa faccio adesso io per vivere cosa devo fare domanda la delinque ancora
Perché non soltanto preparato come dovevo essere preparato guarda io ti racconto un esempio mi ha vissuto proprio in questi giorni qua io sto girando quei mezzi pubblici per purtroppo non avendo neanche la macchina tornando venerdì pubblici io non ti dico cosa c'è margine delle stazioni
Ai margini tace non può che non ti puoi permettere l'uso tecnica con il pacchetto di sigarette perché avvolgono ci chiedono Oliviero o cinquanta centesimi o la sigaretta
Io Pinto numeriche per quella malattia l'Iva la faccio cioè che io sono al ai loro livelli attualmente vi sono i loro livelli però veniva da pensare che mi devo ridurre in quella situazione come c'è
La popolazione che c'è fuori dalle stazioni che io vi devo ridurre così che mi viene nella terza mi viene un malessere dividere un malessere di vivere cioè c'è sui tanti compagni detenuti si tolgono la vita in carcere all'esterno è più facile e tributi sotto un treno per la Capitol Cina perché per dirti però che non c'hai spirito di reazione non e non combattimento appigli
Cercare di combattere però bisogna vedere quanto ciò per resistenza se adesso riesco a trovare un lavoro che ben venga se non riesco a trovarlo cioè mi devo arrangiare invito lanciare ma non voglio finire come è finito
Finito come son finite con le persone fuori dalla stazione simbiotico le istituzioni ma dove sono le istituzioni l'istituzione e tuttora ma anche le magna magna ma proprio Filattiera
Riccardo e tutta la manica e Magna Magna cioè dove c'è c'è dappertutto c'hanno loro procace guadagno gliene faccio guadagni che nemmeno in vero o no che la libertà vissute in questa maniera può diventare davvero una seconda prigione
è una seconda prigione secondo malessere
Ma l'essere va be allora in prigione uno ci sta perché Saccà commesso dei reati è giusto che sconta la pena è giusto c'erano il primo io sono il primo che si dice che cioè sono il primo che bisogna c'è Rigante realtà a vedersi degli errori fatti o che ho sbagliato e pago il mio debito alla giustizia però che gliela devo pagare un altro
Per altri otto anni sette mesi e venti giorni dice Ciro telefoni otto anni cinque mesi e venti giorni in queste condizioni come faccio
Cosa vivi appare cos'è il male sentire così cosa arrivi a fare c'è questo disagio perché se non era persona accanto che ti dà una mano
Siccome non le istituzioni non ce li abbiamo che ci aiutano e la verità nuda e cruda è questa se non era persona canto che ti dà la mano cosa fai
E poi si vive anche da disagio anche siti dava una mano anche suo fratello qualcheduno mi dava che cento euro io vivo male perché non sono soldi
Sudati da me guadagnandosi loro capito sono sorti i loro che hanno guadagnato loro meritano come se avessero fatto la carità
Ed è moltissimo guarda che tutti per per un uomo di cinquantadue anni come sono io
E bruttissimo ce l'hai capito Michele se vuoi puoi approfittare di radio carcere rivolgerti magari a chi ti potrebbe offrire un lavoro Pellini cosa sei capace a fare magari qualcuno ci ci contatta via radio radicale che magari troviamo lavoro
Guarda io cioè io sono una precisa meccanico
Sono una perché da Oggionni preceduto ragioniere sono magazziniere Cioccia un cunicolo poi se vengo contattato vado mi precipito direttamente
A colloquio per dire eccelsi lavoro questa è la cosa più importante c'è cerco lavoro gli ultimi due quello che gli ho fatto di Pavia lo fate a Cremona
Hai capito con un'associazione che m'hanno detto i Fratini quasi faccio parlare ma manufatto parlare sempre con la cooperativa e adesso mi trovo sempre in queste condizioni
Speriamo che speriamo che qualcosa
Possa cambiare Michele grazie per il tempo che c'è dedicato il buona fortuna ti ringrazio Riccardo c'è grande guardate grande Teo ancorati a terra dei tanti detenuti vanno avanti capito grazie Mikoyan quelle grazie forza cioè cerco di pace la siringa ha cercato
Da da casa
Insomma questa testimonianza la voce di Michele che dopo aver trascorso più di otto anni di carcere di Cremona è tornato in libertà si è trovato libero però nessuno lo accompagnato dalla sua libertà del suolo aiutato a trovare casa lavoro adesso
Vive ai margini
Vile con questa malattia
Della libertà una manna ma la libertà
Senza lavoro senza dignità senza casa che crea malessere tra mille difficoltà mille tentazioni ovviamente come e come Michele
Sono tante tantissime persone ex detenute che non essendo aiutate
Verso la libertà si trovano poi ai margini stando ai margini poi che fai fa il barbone si va bene se va male i piombi di nuovo nella delinquenza ecco questa all'importanza del momento della libertà
è un momento che tra l'altro se ben gestito ma di deve essere gestito nei mesi precedenti ovviamente
Poi garantisce una libertà fatta di onestà se invece non è gestito sulla libertà quella fatta di abbandono mi sembra mi sembra evidente comunque
L'avete sentito Michele Cordaro e volenteroso vorrebbe tanto lavorare se qualcuno qualche impresa fosse adesso ascolta questo potere Leo carcere Beppo chiamarci zero sei quattro otto otto sette otto uno qui a Radio Radicale Michele sa fare il macchinista sa fare in magazziniere si sposta per l'Italia se qualcuno vuole
Ford agli può dargli un lavoro però insomma dobbiamo tornare su questo tema
Della libertà per libertà senza speranza che importante dobbiamo ridare speranza sia all'interno lega delle carceri sia nel momento in cui una persona detenuta viene scarcerata
Il momento della libertà ma adesso entriamo però in tante carceri italiane perché arrivato il momento di leggi lettere scritte dalle persone detenuta
Allora ci scrive un gruppo di persone detenute nel vecchio
E sovraffollato cacce di Brescia carcere Canton Mombello di Brescia che è una delle casi più sovraffollate Italia pensate conta il duecento per cento di sull'affollamento schivano queste persone
Detenute cara radio carcere qui dentro siamo davvero arrivati all'esasperazione
Infatti questa vecchia galera bresciana e piena zeppa di persone tanto che siamo arrivati a essere trecentosettanta detenuti costretti a vivere in centottanta posti regolamentari
Insomma insomma un vero e proprio incubo che ci fa sentire come se fossimo degli oggetti da rinchiudere in una vecchia soffitta sovraffollata
E ti diciamo questo scrive ancora questo gruppo di persone detenute del carcere Canton Mombello di Brescia e ti diciamo questo perché qui in tutte le celle dalle più piccole alle più grandi noi detenuti siamo letteralmente stipati viviamo uno sull'altro e ci sono celle chiamate stanzoni
Dove addirittura ci sono ben sedici persone detenute ti rendi conto sedici persone detenute costrette a vivere chiuse
Nelle celle per venti ore al giorno e dove c'è soltanto un bagno dove facciamo file interminabili bagno che anche ridotto in condizioni davvero del conio se inoltre scrive ancora questo gruppo di persone detenute
Nella galera di Brescia non si può definire il carcere inoltre
Qui dentro non solo abbiamo il cesso che è una semplice tazza turca ma non abbiamo neanche armadietti un mensole dove poter riporre inossidabili o quello che ci concedono di tenere qui in carcere
Chi ripetiamo qui nel carcere di Brescia restiamo chiusi in queste vecchie celle per venti ore al giorno e anche se circa la metà di noi ritenuti del carcere Brescia
è stato condannato in via definitiva di fatto per la maggior parte di noi non c'è possibilità di impegnare in modo utile il tempo delle nostre condanne
Poi si va ancora questo gruppo di persone detenute nella vecchia galera
Di Brescia poi e con l'arrivo del caldo qui tutto peggiora
E non solo mentre la nostra disperazione ma peggiorano anche le nostre condizioni di vita infatti dobbiamo partire una fine sopportabile
E per trovare un po'di refrigerio ci dobbiamo ricoprire tutto il giorno con degli asciugamani bagnati insomma insomma che assicuriamo che anche se abbiamo commesso degli errori
Vivere così in questo modo è davvero un incubo e spesso ci sentiamo trattati assai peggio
Rispetto al danno che abbiamo causato con reato che abbiamo commesso speriamo tanto di ascoltare anche la nostra lettera la lettera punto è firmato da un gruppo di persone detenute
Nel caso di Canton Mombello di Brescia ci mancherebbe che non ascoltate la vostra la vostra lettera persone dicono bene i persone distrutte nella vecchia galera di Brescia non si può chiamare carcere tanto meno si può chiamare istituto penitenziario persone
Che subiscono in carcere un danno maggiore rispetto a quello che hanno commesso un reato questa è la sintesi
Una vecchia galera che non dovrebbe esistere
Nel nostro Paese in base a quello che dice la legge si legge la legge di Orvieto evidenziarlo e guardia realtà del calcio con Tomba del Brescia ti rendi conto che quel carcere non dovrebbe esistere come tante altre carceriere
Insomma in tutto questo sono anni ormai che aspettiamo la costruzione del nuovo carcere di Brescia per la badate bene vogliono lasciare ancora in attività
La vecchia cara era di Canton Mombello forse ci sono affezionati che che vi dovete i ragazzi
Scrive dice ancora dal calcio conto Mombello di Brescia è mi raccomando perché noi saremo sempre qui pronti a far ascoltare la vostra voce le ingiustizie che subite
Poi si scrive Ivan dal carcere Don Bosco di Pisa un'altra vecchia galera Ivan che si sofferma
Sulla vicenda che obiettivamente desta qualche perplessità ovvero la scarcerazione di Denis Verdini per motivi di salute una speciazione di cui noi siamo contenti perché Ida però è stata abbastanza rapida Rispetto invece ai lunghi tempi di attesa
Che ancora oggi tante persone detenute anziane e malate devono subire
E inni in tante case italiane prima di ottenere con la fissazione d'udienza
Ho appunto una risposta o aveva una risposta ma vediamo quello che dice Ivan carissimo Arena ti scrivo dal vecchie sono affollato carcere di Pisa Don Bosco
Non solo per parlarti delle incivili condizioni in cui siamo costretti a vivere o della fatiscenza di questa vecchia era ma ti scrivo anche per raccontarti quella che credo essere una vera e propria ingiustizia infatti come saprai
Fino a poco tempo fa era giunto qui con voi
Denis Verdini noto politico e suocero del vicepresidente del Consiglio
Verdini che è stato condannato in via definitiva una pena di quindici anni dieci mesi per delle bancarotte e che nel giro di un poco tempo si è visto fissare l'udienza
Dinanzi altri guai sorveglianza e poi è andato il micidiali per motivi di salute
Ora scrive Ivan dal carcere Don Bosco di Pisa ora sia chiaro io sono contento che del Dini possa essere curato
Adeguatamente ma domando e tutti gli altri detenuti che sono malati o anziani perché non ricevono lo stesso trattamento perché non ottengono in tempi ragionevoli la fissazione dell'udienza dinanzi al Tribunale di sorveglianza
Ed è questa scrive ancora Ivan a calci di Pisa ed è questa quella che credo sia una vera e propria ingiustizia infatti devi sapere che tra gli oltre duecentottanta detenuti che sono ristretti qui nei casi di Pisa
Ci sono detenuti che sono gravemente malati e ci sono anche persone anziane ovvero ottantenni
Che stando più di là che di qua e che dovrebbero finire di scontare la loro pena in un luogo diverso da questo ovvero dal carcere esattamente come è accaduto per Verdini
Peccato scrive ancora Ivan al carcere Don Bosco di Pisa peccato però che queste persone o perché sono mal difese o perché sono poveri o perché sono abbandonati dalla famiglia sono costrette a differenza di Verdini a subire
Interminabili attese solo per vedersi fissato un'udienza in cui si decide se è vero o meno una misura alternativa osserverà la possibilità di andare ai domiciliari in modo da essere curati
Persone va bene che una volta fissato l'udienza magari si vedono rigettata la loro istanza ripeto scrive ancora i panda il carcere Don Bosco di Pisa ripeto
E questa è questa l'ingiustizia ovvero nonché Verdini sia tornato a casa per motivi di salute ma che tutti gli altri detenuti siano invece dimenticati un'ingiustizia che dimostra ancora una volta che ci sono ancora oggi in Italia detenuti di seria e detenuti di serie B ti ringrazio per avermi dato voce di saluto con stima retta dal punto
è firmato da Ivan persona detenuta
Nel carcere
Don Bosco Don Bosco di Pisa ora sia chiaro e nessuna persona civile può dolersi del fatto
Che Denis Verdini malato e anziano sia stato messo ai domiciliari per incompatibilità col regime carcerario ci mancherebbe vero è che purtroppo oggi
Nelle carceri ci sono tante ottantenni tanti ottantenni tante persone anziane malate che proprio perché magari mal difese oppure perché povera abbandona dalla famiglia non ricevono
La stessa attenzione questo è un dato di fatto come un dato di fatto
Credo temo
Che si sia sempre più sviluppando il divario la distanza tra detenuti di seria e i detenuti di serie B
Una di Baj una distanza che magari c'è sempre stata però che obiettivamente resta ingiusta e che lascia l'amaro in bocca soprattutto in questo momento in cui le carceri
Di nuovo torno lesse
Abbandonate e sulla folla ma poi ci scrive Franco insieme a un gruppo di persone detenute del carcere mamma gialla di Viterbo Franco che afferma
Caro Riccardo che scriviamo perché nei casi di Viterbo se è facile entrarci se è difficile riuscirci
E ci diciamo questo perché per noi detenuti è diventato praticamente impossibile ottenere o misure alternative alla detenzione o dei semplici permessi premio infatti scrive Franco insieme a questo gruppo di persone detenute
Per calce mamma già dividervi infatti
I magistrati di sorveglianza di Viterbo rigetto non puntualmente le nostre richieste con la conseguenza che i casi di Viterbo è sempre più sovraffollato considera anche di qui
Molti di noi hanno ancora pochissimo da scontare e altre ancora si sono ravveduti per gli errori commessi e hanno intrapreso un percorso rieducativo ma ciononostante quando chiediamo di finire di poter scontare la pena in modo diverso da quello del carcere riceviamo sono rigetti
Una situazione questa che
Non solo pesa sul noi detenuti casi di Viterbo ma che di fatto vanifica il lavoro svolto dalle poche educatrici e dei pochi psicologi che con tanti sforzi sono riusciti a far capire a tanti di noi detenuti gli errori commessi
Ecco scrive ancora Franco insieme a un gruppo di persone detenute nei casi di Viterbo ecco e come abbiamo scritto già due mesi fa al presidente del tribunale di sorveglianza di Viterbo
Noi detenuti del carcere di Viterbo chiediamo solo l'applicazione della legge sull'ordinamento penitenziario chiediamo solo che i detenuti che lo meritano possono finire di scontare
La pena in misura alternativa chiediamo forse troppo ciao e grazie la lettera appunto è firmato da Franco insieme a un gruppo di persone detenute
Nel carcere mamma già di Viterbo e non è questa la prima lettera che dice sempre la stessa cosa che ci arriva sempre dello stesso carcere quello di Viterbo io vorrei sapere veramente
Guarda era una statistica la chiederò a questo punto direttamente al tribunale di sorveglianza dividerlo per capire quanti tra i detenuti ristretti e condannati del carcere
Di Viterbo quanti hanno fatto richiesta di misura alternativa e tra questi quanti l'hanno ottenuta
E quanti invece o stadi rigetti voglio capire perché insomma è evidente che per affrontare in maniera sistematica e seria un problema dobbiamo avere il dato oggettivo dobbiamo partire da lì nasce dubbio no spero che siate
Spero che essere d'accordo ma adesso ce ne andiamo in Calabria perché pensando un po'ci scrivono ben trecento quarantotto detenuti del carcere di Siano in provincia di Catanzaro trecentoquarantotto detenuti che hanno preso carta e penna
E hanno denunciato a loro avviso il cattivo funzionamento dell'area sanitaria
E la chiusura
Del centro clinico
Considerate che questa lettera è firmata da trecento quarantotto persone su tutte le firme in questa lettera ovunque
Scrivono questi ragazzi detenuti trecentoquarantotto detenuti anzi del carcere
Di Siano a Catanzaro cara radio carcere ti inviamo una lettera aperta
Destinata sia il ministro della Giustizia Carlo Nordio che al Ministro della Salute per denunciare il cattivo funzionamento del centro clinico del carcere Catanzaro centro clinico che è stato inaugurato nel due mila diciannove
E che è stato fornito di costosissimi strumenti e distanze per la degenza ma che resta chiuso e dove di fatto non ci fanno accedere con evidenti conseguenze sulla nostra salute
Ed infatti scrive ancora questo foltissimo gruppo di persone detenute casi Catanzaro ed infatti anche se qui ci sono detenuti che sono malati terminali
Questi non possono andare nel centro clinico e di fatto restano abbandonati a loro stessi nelle celle insieme ai detenuti sani ed ancora qui ci sono anche i detenuti
Paralizzati o che hanno grandi difficoltà motorie a cui viene negato l'accesso al centro clinico persone anche loro abbandonati delle celle che spesso non hanno neanche il piantone ovvero un detenuto che li possa
Assistere nel quotidiano
Insomma Schio ancora questo
Foltissimo gruppo di persone detenute nei casi Catanzaro insomma è una situazione davvero paradossale
Che ovviamente crea grande disagio anche gli altri detenuti sani e di cui tra l'altro non riusciamo neanche a capire
Le motivazioni tanto che ci chiediamo ma perché ci negano le cure mediche perché ci negano l'accesso
Al centro clinico dei calci di Catanzaro
Tra l'altro scrivono ancora questi trecento quarantotto detenuti proprio casi Catanzaro tra l'altro la sera
Quando tutti vanno via e i casi di Catanzaro come di altre carceri si svuota di medici qui restano soltanto un paio di infermieri
Un paio di infermieri che dovrebbero badare a circa seicento detenuti tra cui ci sono detenuti malati o persone affette da patologie psichiatriche
Una situazione surreale che ci fa temere il peggio e questo perché si la sera qualcuno di noi si dovesse sentire male non sappiamo quando e chi lo verrà a salvare insomma
Chiudono concludono questi trecentoquarantotto Dell'Utri dal carcere
Sì hanno di Catanzaro insomma chiediamo che venga riaperto il centro clinico dei casi Catanzaro e chiediamo che venga rispettato almeno almeno il nostro diritto alla salute
Ciao e grazie a lettere appunto
è firmato da trecentoquarantotto persone detenute nel carcere siano in provincia di etica Catanzaro insomma i casi siano è il carceri di Catanzaro una lettera questa che è una lettera aperta che queste persone detenute
Vogliono inviare
Sia il ministro della giustizia che al ministro che il ministro della della salute allora ragazzi vi posso dire per quanto riguarda il centro clinico del carcere di Catanzaro che io ho fatto un po'di telefonate anche perché vedendo la vostra lettera quattrocentoquarantotto firme
Immaginavo che voi avevate ragione in effetti avete ragione
Mi hanno detto che il centro clinico dei casi Catanzaro è chiuso per lavori di ristrutturazione lavori che dovrebbero terminare
A metà estate o subito dopo l'estate
è un tema questo che cercheremo anche di approfondire
Chiaramente nelle prossime puntate di Radio Carcere ma dalla Calabria ce ne andiamo in Sicilia perché si scrivono Gaetano Maurizio e Davide che sono
Persone detenute nel carcere Petru USA e di Agrigento Gaetano Maurizio e dare dei e Giuseppe che ha firmano carissimo Riccardo siamo quattro detenuti
Che sono rinchiusi
Nelle celle di isolamento
Ed in pratica siamo chiusi per tutto il giorno in queste cosiddette
Celle lisce le chiamano così perché all'interno non hanno nulla
Celle che stanno dalla parte più degradata dei casi Agrigento e dove le condizioni di vita per noi detenuti sono davvero invivibili pensa scriva ancora Gaetano Molise Davide e Giuseppe dal carcere
Di Agrigento da queste ci all'isolamento pensa che qui dentro noi e contrariamente a quanto prevede la legge
Non abbiamo neanche una televisione per potersi passare il tempo tempo che qui di conseguenza non passa mai e non abbiamo neanche un piccolo fornelletto per poterci cucinare in cella
Di conseguenza non solo rischiamo di impazzire per la noia e per l'ozio forzato ma siamo anche costretti a mangiare quello che ci dà il carcere ovvero una sbocchi posa
Pensa scrivono ancora Gaetano Molisso Davide Giuseppe dal carcere Agrigento pensa e non ci vergogniamo dirtelo che siamo costretti a mangiare
Stando sdraiati sulle brande e addirittura la passa che cita il carcere la dobbiamo mangiare non dentro ai piatti normali ma all'interno a dei cartoni ti rendi ti rendi conto
Considera scrive ancora Gaetano Moris Dario Di Giuseppe casi Agrigento così era che stando qui dentro non solo è difficile sopravvivere e si perde ovviamente la dignità
Ma è anche difficile lavarsi infatti siccome i locali dove sono le docce stanno fuori da queste celle
Decidono loro quando ci possiamo lavare senza pensare che le docce quando riusciamo ad andarci sono fatiscenti e sono talmente sporche che rischiamo di prenderci qualche malattia
Insomma scrive ancora Gaetano Maurizio Davide Giuseppe Riso rinchiusi in cella di isolamento Decca CIPE Giuseppe Agrigento insomma
Le nostre sono davvero delle vite sospese nel degrado vite sospese nel degrado
E chi sta fuori
Non può immaginare come siamo costretti a vivere e visto che ormai sono quindici giorni che sopravvive diamo in queste condizioni disumane i conti siamo che siamo davvero arrivati all'esasperazione
Speriamo tanto che ti arrivi questa lettera e ti mandiamo un grande abbraccio la lettera appunto e firmato da Gaetano Maurizio Davide Giuseppe
Persone ristrette nel carcere per l'uso di Agrigento in queste celle Diso lamento che sono scene che non vorremmo mai vedere perché le nostre conoscenze obiettivamente
Rabbrividisco no dinanzi a immagini come queste pure queste c'è il suo lamento
Esistono sono lontane dai nostri occhi ma esistono nel nostro Paese all'interno di istituti lo Stato chiamate carceri così le persone oggi ancora oggi
Vengono trattate in questo modo disumano e degradante
Ricordo ai nostri ascoltatori
Che la legge dell'ordinamento evidenziare che ha disciplina il modo in cui una persona detenuta deve essere trattata quando viene posta per punizione in isolamento ed è una disciplina molto attenta
Molto severa molto puntuale
Dove viene specificato che la cella
Deve essere sufficientemente areata illuminata
Sì il medico prima che il detenuto venga messo isolamento deve accertare l'idoneità di quella persona ha da affrontare un'alta difficile come l'isolamento e badanti altri piccoli particolari non da ultimo la televisione occasioni o il fornelletto
Se questo non può essere usato
Contro contro se stessi insomma
L'isolamento vuol dire ti puniscono sarà solo non vuol dire tutto il resto non vuol dire vivere
In una topaia tanto per intenderci comunque ragazzi forza passerà anche questa
Poi saluto Dino che si schiera casse ma mangia di Viterbo saluto Paolo che ci scrive dal carcere
L'Ucciardone di Palermo e poi vi segnalo l'uscita del mensile di ristretti Orizzonti dal titolo carceri
Sempre più chiuse blindate isolato dal mondo e disegnava anche il periodico dell'associazione voci di dentro che è curato anche dai ragazzi detenuti nelle calci di Chieti e di Pescara
E allora come al solito di ricordi non si è recato di ovvero come entrano in contatto con noi di radio carcere prima di tutto il numero del telefono di qui di radio radicale con cui appunto entrare in contatto con il radio carcere ovvero zero sei
Quattro otto otto sette otto uno ripeto zero sei
Quattro otto otto sette otto uno chiamate ci si siede da poco uscito dal carcere
Per raccontare la vostra esperienza detentiva chiamate crisi sei stati vittima di un errore giudiziario vi ricordo anche il nostro indirizzo di posta elettronica ovvero radio carcere chiocciola
Radio radicale punto i t ripeto radio carcere chiocciola
Radio radicale punto ITT vi ricordo che siamo presenti sia su Twitter sia su Facebook e che su Instagram e soprattutto le persone detenute ricordo l'indirizzo dove inviare le vostre lettere dalle carceri
Lettere che per me sono così importanti
E che leggiamo ogni giovedì alle ore ventuno lettere dalle carceri che tra l'altro sono delle fonti di informazioni uniche perché voi ci potete raccontare
Ciò che avviene nelle carceri ciò che nessun lo sa quindi scrivete scrivete scrivendo dalle carceri queste l'indirizzo
Radio radicale rubrica radio carcere
Via principe Amedeo due zero zero uno otto cinque Roma ripeto radio radicale rubrica radio carcere
Via principe Amedeo due zero zero uno otto cinque Roma come dico sempre scrivete scrivete scrivete
Dalle carceri a Radio Carcere
Perché le ingiustizie subite tutte le ingiustizie che subite
Non rimangano nascoste protette dal silenzio ed è quel quattro sporche Mura bene io ringrazio per l'assistenza in regia e grazie grazie di vero cuore
A tutti voi che anche questa sera
Da una casa da una macchina da un camion
E da una cella sovraffollata vederci sulla radio per ascoltare una piccola voce la voce di Radio Carcere l'informazione sul processo penale e la detenzione a tutti voi davvero a tutti voi un caro saluto da Riccardo Arena
Avere un popolo italiano il tribunale
Cinque codice di procedura penale abbiamo l'appello di Palermo seconda sezione
Cinque aprile del mille novecento
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