Presentazione del libro a cura di Gianluigi Simonetti "Pasolini e il «Corriere della Sera». 1960-1975" (Fondazione Corriere della Sera)

Bene buona sera grazie a tutti voi che avete accettato il nostro invito a voi che siete qui presenti anche alle persone che ci seguono con la diretta streaming grazie alla collega Cristina Battocletti che coordinerà questo incontro grazie a i nostri due relatori Marco Belpoliti
E Gianluigi Simonetti che anche il curatore
Del libro Pasolini e il Corriere della Sera mille novecentosessanta
Mille novecentosettantacinque che presentiamo stasera abbiamo anche il privilegio di avere con noi Angelo Di Genio che ci diceva alcuni brani
Di articoli e interventi di di Pasolini è una storia nel lunghissima questo lavoro
Ha richiesto Simonetti alla Fondazione alle direttore coperto stringa
Tutti i nostri collaboratori una un lavoro supplementare che è durato alcuni anni ma siamo particolarmente orgogliosi di poter presentare questa raccolta ragionata di articoli soprattutto che si dalla possibilità di avere uno sguardo diverso
Su quegli anni molto particolari e sulla collaborazione di Pier Paolo Pasolini Corriere della Sera che fu intensa soprattutto con la direzione di di di di Piero Ottone
Qui presente c'è Raffaele Fiengo che
è stato anche testimone di quella e non solo lui di di questa stagione straordinaria perché il cattivo di di di Pasolini al Corriere suscitò molte polemiche
Fu grazie anche al all'opera dell'allora vicedirettore che responsabile della cultura Gaspare Barbiellini Amidei
Fu una scelta di rottura le le idee di Pasolini erano avvolte in conflitto con linea che il giornale
Ma questo però vi dà la possibilità di apprezzare che un grande giornale si apre alle voci contemporanei importanti
Anche se sono lontane
Dal proprio indirizzo politico anche dalla propria storia perché si rende conto che quelle Bucci letterarie sono importanti che contribuiscono a creare un dibattito
E Ottone creerò una cupo Ikea partito Tribuna aperta
Che ospitò alcuni di questi articoli che fecero che suscitarono un grande dibattito allora il giornale all'epoca fece esattamente l'opposto
Di quello che accade il mondo digitale oggi
Dove grazie alla selezione di algoritmi sì tende a raggruppare le persone sulla base di ciò che pensano di ciò che hanno paura
Impedendo a quelle persone di potersi confrontare
Composizioni e idee diverse rispettando le e legittimando anche se questi sono
Poi
Bisogna dire che uno scrittore
Deve avere la massima libertà perché uno scrittore interpreta il suo tempo in maniera diversa da un giornalista che se quei fatti allo con lo scrittore grazie a un grande scrittore grande scrittrice
Riesce accogliere qualcosa che fa parte delle emozioni e dei sentimenti qualcosa che
E difficile che appaia in superficie
Ma pensate soltanto in quegli anni difficili che non Gianni di contestazione d'importanza di un Pasolini che per esempio scrive
Parlando alla contestazione studentesca degli incidenti di piazza e prende le parti
Del proletario che veste la divisa di agenti di polizia
Quello il proletario
Sono state tutte posizioni che ci hanno fatto riflettere moltissimo
Devo dire che la collaborazione cominciò prima
Al Corriere d'Informazione grazie all'intuizione di un grande giornalista come Gaetano Afeltra che dopo i ragazzi di vita scrisse una lettera a
Poiché
Se lo metti mi correggesse spargersi e cito male il suo articolo ma infatti come Afeltra ce ne parlò tanto che lui era preoccupato Giata caporedattore
Che Pasolini non andasse fuori dal seminato e quindi metteva le mani avanti dicendo propone temendo che che che deborda se insomma ma poi importante che ci fosse questa libertà di schede ci fosse voi questo
Questo incontro particolare per cui dobbiamo dare atto a Ottone ha Barbiellini Amidei che
Con coraggio anche perché una parte dei lettori non accettò di avere Pasolini così insomma fortunatamente una domenica in cui prima pagina
Spiega abbastanza povera peeling disse otto perché non lo mettiamo qui in prima pagina ed altri ci furono delle polemiche infinite
Fino al settantacinque quando ma Pasolini è stato ucciso cade
Quest'anno cinque cinquantenario con questo volume vogliamo aprire una riflessione che nelle prossime settimane ci sarà