Festa Nazionale dell'Unità 2025 - 80 anni dalla Liberazione, la Resistenza di ieri e di oggi

Pratico
Con mezzi sono ci sono Gianfranco Pagliarulo presidente nazionale dell'Anpi che ringrazio molto per partecipare alla nostra teste L'Unità e portare il suo contributo alla festa nazionale dell'Unità del Partito Democratico Gemma BG che ringrazio altrettanto per la sua presenza per i contributo che ci darà oggi che condirettrice di ISTORECO
Come avrete credo visto dal dal programma della festa e voi che siete qui a seguire questo dibattito noi stasera vogliamo discutere
Per l'Authority dell'attualità dei valori dell'antifascismo per emozioni un'ora il confronto tra noi tre coi saranno i successivi dibattiti nella serata la festa prima di iniziare penso nome anche e mentre i colleghi relatori di voi che siete qui permettetemi come facciamo sempre in questi casi fare un saluto le volontarie volontari che lavorano con la testa sano nelle cucine con loro impegno ci consentono fra l'altro oltre a finanziare in modo onesto pulito e trasparente
Attività del nostro partito qui confrontarsi anche in dibattiti come questo io penso che questo tema sia di grandissima attualità di grandissima importanza
E penso che non dimenticare i valori dell'antifascismo la loro attualità sia una grande priorità per tutti coloro che come noi hanno ruoli politici istituzionali nel mondo della cultura della ricerca io lo credo che lo sia per alcune ragioni che proprio lo conobbe nemmeno gravemente a denunciare e su cui discuteremo con gli altri due relatori
La prime o penso che sia un vero e proprio debito di riconoscenza che tutti noi abbiamo verso chi nel momento più difficile la storia d'Italia si è schierato dalla parte giusta combattuto per la libertà per la democrazia il sacrificio
E che è stato antifascista negli anni anche più difficili in maggiore forza regime poi nella Resistenza è una parte la storia del Paese che abbiamo il dovere di non dimenticare una volta ancora una volta Arnoldo Foà con parlando con noi l'altro fa scusate parlando con Pisano disse
All'estetica aveste vinto voi io sarei stato in galera abbiamo vinto noi tu fa il senatore questo dice molto in breve quello che è stata la resistenza cioè un popolo che si è battuto non solo per la propria River Tamás Pál paradossalmente anche per la libertà Piquet allora combatteva dall'altra parte
E quindi io credo che ci sia prima questo elemento e però penso che accanto a questo ce ne siano alcuni altri davvero di grande attualità
Il primo riguarda il fatto che il nostro modello di Repubblica nostro assetto istituzionale la nostra Costituzione non sono nati sulla Luna sono nati dentro un preciso contesto storico sono frutto della resistenza della lotta antifascista la nostra Costituzione purtroppo anche qualche alta carica dello Stato ogni tanto se lo scorda
Non è antifascista solo perché è in un articolo
Dieta in modo esplicito la ricostituzione in qualsiasi forma del disciolto partito fascista ricordo che i padri costituenti vollero quell'articolo come permanente nella costituzione diciamo una previsione costituzionale
Che rimarrà per sempre ma perché è la natura stessa della Costituzione pensiamo all'articolo tre
Pensiamo all'articolo cinquantaquattro pensiamo all'articolo undici Truro fare tanti altri esempi viene dal pensiero e dalla lotta antifascista
E il carattere unitario della Resistenza italiana dell'antifascismo italiano è stata anche la ragione per cui forze politiche
Così drammaticamente divisa la guerra fredda ebbero comunque la capacità di scrivere quel grande testo che è la nostra carta costituzionale
E quindi
L'antifascismo a una la la radice più forte
Del nostro assetto repubblicano e del nostro assetto costituzionale non a caso nel dibattito pubblico oggi questo tema è così presente
Perché esse si in qualche modo si indebolisce questo richiamo all'antifascismo cioè se vuole scalare la dissi della nostra democrazia si snatura anche il nostro modello di democrazia
Io penso che noi dobbiamo dire pensare che i valori dell'antifascismo della Resistenza e devono essere così comuni a tutta la comunità nazionale e anche comune a tutte le forze politiche a tutte le istituzioni
Per me per esempio il venticinque aprile è la festa di tutti gli italiani non è una festa che divide gli italiani
Però dobbiamo avere credo grande forza nel chiedere su questo coerenza tutte le forze politiche in particolare alla destra di governo a chi oggi a queste corresponsabilità così grandi nel Paese
Perché io credo vada costruito una memoria condivisa però la memoria condivisa si costruisce sulla chiarezza c'era che allora combatteva dalla parte giusta di combatteva dalla parte sbagliata
Ed è appunto nell'antifascismo e la Resistenza che ci sono le radici della nostra Repubblica
E su questo ci sono tante timidezze da forze politiche anche importanti
Non solo c'è anche il tentativo di dividere la storia della Resistenza si dice no e sostanzialmente c'era una resistenza autoritaria che la quale del Partito comunista del movimento partigiano più legate al fumo al Palio comunista che era autoritario quanto il fascismo e poi c'era un'altra resistenza più democratiche guardate che nel dibattito anche parlamentare questo tema torna spesso
Forse perché qualcuno non se la sente di attaccare la resistenza messo insieme e anche qui io penso che bisogna fare un discorso storico vero presenza italiana è stata particolarmente unità
E in questa resistenza Partito comunista italiano è stata una grande forza di libertà di democrazia destato fondamentale sia nella lotta antifascista e poi in tutti i passaggi successivi per la costruzione la difesa la democrazia del Paese
E quindi difendere la memoria della Resistenza e l'antifascismo di significa difendere un certo modello di democrazia che quello della nostra carta costituzionale e poi io penso che dobbiamo avere la consapevolezza del fatto
Che il fascismo non è finito il venticinque aprile
Dopo la vittoria della resistenza c'è stato una continuità della presenza fascista neo fascista nella storia del Paese non solo perché è un pezzo grande delle classi dirigenti del Paese è rimasto lo stesso
E c'era anche durante il periodo fascista ma perché è presto l'eversione neofascista è stata utilizzata da settori dello stato dei servizi segreti del Paese
L'associazione eversive come loggia massonica P due come strumento per quella azione terroristica che è stata chiamata strategia della tensione che mirava a condizionare pesantemente la storia del Paese
E questa è una storia che non Compton seguito fino alla strage alla stazione di Bologna del due agosto mille novecentottanta sono legge
La sentenza sulla strage del due agosto
Dei due nuovi processi che sono stati fatti su due nuove sentenze passate in giudicato questa storia
è testimoniata anche Spada la verità giudiziaria c'è un intreccio appunto per settori deviati dello Stato e terrorismo con collegamenti anche per terrorismo nero il terrorismo rosso
Esempio alcuni appartamenti indisponibilità dei servizi segreti in via Gradoli venivano usati sia del terrorista inerisce terroristi alle rigate rosse
è un terrorismo volto per tanti tanta parte di chi l'ha finanziato e sostenuto
Non tanto al sovvertimento delle istituzioni democratico vero un'azione eversiva contro le istituzioni democratiche
Ma che soprattutto mirava a bloccare lo sviluppo democratico del Paese quel processo che stava portando la sinistra italiana al governo del Paese se le forze democratiche
E la Società italiana come tante volte ci ricorda il presidente Mattarella molto opportunamente hanno saputo sconfiggere il terrorismo è anche vero che il terrorismo le versioni hanno avuto un grande peso nella storia d'Italia
E che probabilmente
La nostra storia sarebbe stata diversa se quell'azione eversiva non fosse stata messa in campo peraltro oggi
La presenza non solo in Italia di movimenti eversivi di estrema destra esplicitamente neo fascisti in altri Paesi come la Germania espressamente neonazisti è una presenza rilevante inquietante pensate solo all'assalto alla sede della CGIL
Durante durante il comizio tanto che ne abbiamo presentato sono il primo firmatario abbiamo lavorato insieme a Gianfranco Pagliarulo stretta collaborazione con lampi
Proprio due proposte di legge che mirano a rendere più efficace il contrasto a questi fenomeni eversivi di natura neofascisti
E quindi abbiamo riassumendo mi avvisasse sentiremo i nostri
Due interlocutori
Siccome è un dovere morale nella memoria
Abbiamo il tema e lo dico anche da chi è stato per dieci anni sindaco di Marzabotto
Abbiamo la necessità di tenere vivi quei valori perché sono la linfa della nostra democrazia alla nostra repubblica e danno forza la nostra Costituzione e dobbiamo sapere che la lotta antifascista non è finita il venticinque aprile del mille novecentoquarantacinque ma e dentro le priorità politiche fondamentali
E chi vuole Park cresce la nostra democrazia deve sapere vanno messi in campo
Io mi fermo qui
Ringrazio chi mi ha ascoltato do la parola oppressione stabilire come dicevo è ecco direttrice di storia ecco prego
Buona sera a tutte tutte io volevo ringraziare proprio a nome di tutto storico l'Istituto storico che qui rappresento per per quest'invito per questa occasione
Di intervenire su un tema così d'attualità ma anche ovviamente collega profondamente a quello che è anche la nostra comunità intesa come città e provincia di di Reggio Emilia
Chi mi ha preceduto ha giustamente sottolineato che il fascismo non è finito con il venticinque aprile che è la festa della liberazione
Dato che non c'eravamo più di tanto messi d'accordo prima abbiamo deciso anche un po'di farci guidare dall'età
Dal dall'andamento della discussione oggi a me viene da fare ovviamente un passo indietro perché più innocuo rispetto a quello anche del presidente Pagliarulo dell'Anpi che parlerà magari più dell'attualità
Mi viene da precisare che la lotta al fascismo non è nemmeno iniziato assurdo l'otto settembre del mille novecentoquarantatré
Bisogna ricordare se lo che e quello che è stato messo in campo col movimento fascista che poi è diventato partito fascista e poi diventato governo e regime dittature tutto quello che
Immagino conosciate bisogna ricordarsi che e iniziato presto ed è iniziato nel mille novecentodiciannove in questo territorio nel mille novecentoventi con violenze assalti
Che fino al mille novecentoventicinque hanno quotidianamente
Ha fatto parte della vita delle persone che magari non leggevano i giornali come facciamo noi oggi continuamente informati oltre informati ma erano informazioni che giravano
I valori alla base dell'antifascismo sono quelli che in questo territorio in questa provincia e non solo erano incarnati
Da movimenti e partiti come il Partito Socialista ricordiamoci che il Partito Comunista verrà dopo col fascismo già con le squadre nere che spadroneggiano
Valori che volevano avanzare migliorare le condizioni di vita e non è un caso quindi che è proprio
Questa voglia di questo desiderio dei dei proprietari terrieri degli agrari delle classi dei restanti della
Anche le classi governo di voler in qualche modo sedare tentativi energici sicuramente di cambiare il mondo
E quello che il fascismo nascente fascismo ha stroncato comanda il cosiddetto biennio nero con le squadre
In camicia nera che assaltavano le sedi e le case del popolo e le sedi di giornali che Manganelli nella vanno portava moglie di ricino nelle case in piena notte
è stato proprio frantumare un esperimento che stava avanzando di quello che alcuni storici definiscono contro un mondo un altro mondo era possibile se stava provando ad immaginarlo il fatto che lo squadrismo se la prendesse miratamente contro con le persone ma anche contro i simboli
Di un mondo che voleva cambiare per essere il più possibile e basato sui principi di uguaglianza di solidarietà e di un mercato del lavoro che non sta ritornasse le persone
Non è un caso che simboli che ne han prese d'assalto erano le case del popolo le cooperative di consumo
Dove si cercava sicuramente di dare risposta ha bisogno della gente anche materiali ma dove soprattutto si voleva creare una cultura ed è quello che l'antifascismo per noi oggi è una cultura racchiude dei principi e dei valori universali che non passano anche se son passati ottant'anni dalla fine
Della guerra perché quei bagliori erano la possibilità di avere un luogo dove delle persone potessero acculturarsi confrontarsi leggere assieme le notizie educare si politicamente toccasse la solidarietà educassero nuove pratiche di convivenza e di cooperazione tutto questo è stato frantumato
Ma oltre all'assalto alle cose
Ovviamente quello che è rimasto di più nella memoria è stata la violenza contro le persone e noi non ci arrendiamo forse davvero conto che in cinque anni
Sono morte trentacinque trentasette persone adesso vi chiedo scusa se non ricordo il numero preciso e quindi dovete immaginare tutti feriti tutte le da stonatura
Il terrore noi abbiamo avuto tanti testimoni che ci ha raccontato da bambini di aver visto il padre rinunzia fratelli
Picchiati in casa di notte
E questo era all'ordine del giorno c'era un livello di violenza ambitissimo
E questo livello di violenza è rimasto fino a che non si è messo a tacere
Questo questo contro mondo questa possibilità altra che si stava tentando di portare nella società italiana e nello specifico nella provincia di di Reggio Emilia
E quando parliamo di resistenza
E c'era un famoso notte sto un popolo alla macchia
Questo non vale per tutta la penisola italiana ma certamente per la provincia di Reggio c'è stata
Una partecipazione alta della popolazione non solo i partigiani e le partigiane che armati come staffette
Come coordinamento agivano nella Resistenza ma c'è stato una c'è stato una solidarietà una sostegno da parte la popolazione che non può essere trascurato altrimenti non si riesce a spiegare
Come movimento
Di resistenza e lotta armata creata da Giovanni per lo più sbandati all'inizio da dei ventenni che non avevano nozioni militari
Da dei ventenni che sapete quanto mangiano i ventenni
Che dovevano mangiare nutrirsi e volevano anche vivere la loro vita in gioventù non si capisce altrimenti come potevano reggere in montagna assenza anche una solidarietà un sostegno
E questi valori sono quelli che noi anche come istituto proviamo a raccontare non solo il desiderio di libertà il desiderio di giustizia desiderio di poter come donne studiare qualunque cortine scolastico si si volesse e il desiderio di poter leggere quello che si voleva
Quindi combattere una censura ma anche questo desiderio un mondo a terra dove si potesse anche non rischiare la vita nel dare solidarietà agli altri quindi un popolo alla macchina forse a a Reggio Emilia c'è c'è stato ed è fondamentale questo contro un mondo di cui brevemente di accennato può e non voglio farla lunga ma voglio lasciare la parola a Pagliarulo
è fondamentale questo contro un mondo perché quei ventenni e quelle ventenni
Probabilmente non avevano tutti idee politiche
Forse prima di tutto avevano rifiuto della guerra di quella guerra nazista e fascista aveva non rifiuto e di una dittatura un rifiuto anche istintivo
Ma sicuramente in tanti di loro non avevano una formazione politica e lì sono stati fondamentali
Gli antifascisti vecchie le vecchie antifasciste antifascista che avevano vissuto quel contro un mondo che l'avevano visto anche magari se in giovane età e che se lo Stato è un punto di riferimento
Politico anche organizzativo e sul territorio per la rete di relazioni che portava a far sì che ci fosse un sostegno alle bande partigiane e ai gatti anche nel nostro territorio
Sono quello per persone come Angelo stante Cavriago sono le persone come Dorina storiche la sua famiglia a Reggio Emilia persone come Didimo Ferrari
Che aveva visto tutte le ingiustizie aveva conosciuto un minimo quel contro un mondo essendo impegnato per senza risparmiarsi le ha pagate tutte tutte
Eppure a riparto alla liberazione quindi una storia lunga articolata e complessa
Di cui solo una parte una piccola parte e quella della Resistenza ma una parte enorme grandiosa
Grandiosa nel senso che è stato fatto l'impossibile volevano arrivare sulla Luna e ce l'hanno fatta e ci hanno portato anche un purista
Semmai intervento Aniello
Ma grazie dell'invito
Ma non è che stavo facendo qua adesso
Voi state partecipando a un dibattito che riguarda la politica è la storia
State partecipando a questo dibattito con la direttrice dell'ISTORECO un parlamentare dirigente del partito democratico il presidente della ampi quindi in concreto che cosa è questa discussione che stiamo facendo è un evento di partecipazione
Sottolineo questo fatto perché ci tornerò dopo
Prima però vorrei acchiappare almeno alcune cose che ho sentito prima da parte di Andrea e da parte tu
Condivido molto le cose che ha detto Andrea
Se voi immaginate l'antifascismo della Costituzione
Basta che contrappone te le parole chiave della Costituzione con le parole chiave del ventennio fascista e faccio un gioco di parole molto semplice costituzione libertà
Fascismo privazione della libertà
Costituzione democrazia fascismo dittatura
Costituzione eguaglianza fascismo gerarchia
Dove ci sono gli ultimi e ci sono diciotto ultimi resa ricordo le leggi razziali ma ricordo anche i razzismi molto precedenti alle leggi razziali discorso di Mussolini contro gli slavi
A Pola mi pare nel mille novecentoventi la campagna contro gli africani rappresentati come suburbani durante il colonialismo italiano
Costituzione vuol dire pace l'Italia ripudia la guerra il fascismo nasce dalla prima guerra mondiale utile per la guerra perché c'è per la Spagna poi c'è la Libia poi c'è l'Abissinia poi c'è la Grecia l'Albania la Jugoslavia la Francia poi c'è l'Unione Sovietica e perisce nella guerra nella follia diciamo così della repubblica di Salò
La Costituzione dice persona umana dignità della persona umana il fascismo dice tutto nello Stato nulla contro lo Stato
Ecco il lavoro la Costituzione dice una Repubblica fondata sul lavoro
Il fascismo proporre lo Stato corporativo dove scompare il conflitto sociale e si riduce a un Paese in preda al disastro la disoccupazione per la sconfitta della guerra questo è stato il fascismo storico e ha detto Andrea il fascismo
Non è morto
Ha ragione
Certo non è che c'è il rischio che torni il ventennio
Il fascismo storico rimane nella storia c'è il rischio di nuovi fascismi nelle forme più diverse e nel tempo e nel secolo in cui stiamo vivendo ma vorrei aggiungere ancora una cosa sulla Costituzione
Quando Gemma parlava di una prospettiva del movimento partigiano di un mondo migliore cambiare il mondo non ricordo le parole esatte io la ritrovo
Diciamo nei valori della Resistenza è il ritrovo quei valori trasformati in principi giuridici nella Costituzione e sono le parole che ho detto prima democrazia libertà solidarietà e così via dicendo
Ora però vorrei fare una riflessione sul presente noi parliamo di democrazia
E non possiamo negarci che stiamo vivendo un tempo di crisi della democrazia
Quanto meno in Occidente quanto meno nel nostro continente quanto meno in Italia e abbiamo il termometro di questa crisi si potrebbe parlare a lungo la faccio breve per brevità
Elezioni europee più del cinquanta per cento degli aventi diritto non si va non si reca a votare
Elezioni politiche del venticinque settembre mille due mila venticinque il trentasei per cento degli aventi diritto il trentasei virgola non va a votare ma potrei rimanere in Emilia Romagna alle elezioni regionali di una decina d'anni fa non mi ricordo esattamente quando
Ricordo che io andrò a votare il trentasette per cento siamo in Emilia Romagna
Quindi diciamo
Tutto ciò lo fa legittimamente pensare per una serie di ragioni su cui non mi posso soffermare a una crisi della democrazia e vorrei provare ad andare a quelle che a me paiono le radici
Di principio di una crisi di un sistema democratico
C'è una passione popolare per vedere per la democrazia che però può declinare e quando declina declina quando il sistema democratico
Non è più in grado di corrispondere pienamente i diritti civili sociali e i benefici sociali che pure a diciamo così costituzionalmente promesso
Cioè quando una parte più o meno libertà rilevante del popolo la maggioranza
Vive peggio o lavora peggio cioè detto in una parola quando esplodono le diseguaglianze
Noi stiamo vivendo un tempo in cui sono esplose le diseguaglianze
A questo declino corrisponde come dire
Una mutazione in Terna
Their prevalentemente interno alle volte viene dall'esterno ma sovente corrisponde una mutazione intende dei regimi democratici che si muovono verso una deriva autoritaria
Faccio ci sono tanti esempi i più banali
Gli Stati Uniti d'America Trump l'Italia la Meloni questo non necessariamente avviene in modo traumatico modello Trump
Può avvenire anche in modo più omeopatico modello Meloni ma sta di fatto che c'è il rischio di una deriva autoritaria russo io penso che nel nostro continente
L'Italia sia il laboratorio di questa deriva autoritaria a cui si collega una crisi di valori che vorrei dire contro le parole che per brevità
Non non manifesto nei loro contenuti ma che mi sembra raccolgano
Una costruzione del senso comune che sta andando avanti da molti decenni le tre parole sono individualismo
Competizione nichilismo
Ricordo solo le parole della signora Thatcher mille novecentottantasette la società non esiste esistono gli individui
Questo riguarda per così dire il presente e che però non può nasconderci delle somiglianze con quello che è avvenuto nel primo dopoguerra
Che ha portato voi al nazifascismo alla Seconda guerra la seconda guerra mondiale
Però prima di chiudere vorrei sottoporvi un pensiero sulla Resistenza
La resistenza è stato un movimento armato il pacifico che ha visto la mobilitazione decide a decine centinaia di migliaia di donne e di uomini di ragazzi di anziani e di persone adulte
Non è stata soltanto la resistenza in montagna e la resistenza delle città oppure la pianura esazione di Boldrini questa è stata l'avanguardia ma c'è stato una resistenza sociale gli scioperi degli operai del marzo del quarantatré
Notate bene marzo quarantatré l'otto settembre avviene sei mesi dopo ma loro cominciano prima
E poi dello del marzo del quarantaquattro e poi di sciopero insurrezionale il ruolo delle donne sia come combattenti sia come staffette sia come logistica dei partigiani vestiario
Cibo riparo protezione e così via
Il ruolo dei militari non ci siamo dimenticati Cefalonia il ruolo degli ismi
Gli internati militari in già italiani in Germania sapete la storia erano prigionieri hanno chiesto a loro voi siete prigionieri collaborato e col Terzo Reich ecco Ornella Repubblica di Salò
Alcuni dicono sì la quasi totalità dice no seicento mila di corrono e non sono più prigionieri diventano internati cioè senza diritti della convenzione di Ginevra cinquantamila ci lasciano la pelle hanno fatto parte anche loro a pieno titolo
Della resistenza e poi potrei dire carabinieri sacerdoti
Tutti coloro ora perché mi sono soffermato su questo
Che cosa hanno fatto loro dopo vent'anni di silenzio tranne le minoranze antifasciste a cui giustamente faceva riferimento Gemma
Hanno fatto quella che è stata chiamata la scelta ma in che cosa è consistita la scelta è consistita nel partecipare
Ecco perché ho parlato all'inizio
Di partecipazione succede un fatto rivoluzionario in un'Italia piegata dalla guerra e dalla dittatura
Improvvisamente centinaia di nidi migliaia di donne e di uomini partecipano nelle forme più aspre compreso in particolare l'uso delle armi
A un evento politico che era nella fattispecie la resistenza
E la lotta di liberazione ma qui vorrei aggiungere ancora un concetto e poi chiudo ma come si colloca questa partecipazione questa esplosione di partecipazione durante la Resistenza in quel secolo stiamo quarantatré Giusto ma all'inizio del secolo erano venute cose turche
Perché perché c'era stata la rivoluzione industriale c'erano state grandi scoperte c'era stata l'applicazione di nuove tecnologie si cominciava a costruire le automobili pochi anni dopo si costruiscono le automobili
Le automobili in serie in in America conforto c'è il telefono cioè
Il cinematografo ci sono alcuni vaccini cambia la vita diciamo così e c'è la Belle Époque si stava così bene a cavallo del secolo tutti tranne un esercito di proletari
Questo esercito di proletari comincia organizzarsi e dà vita ai sindacati della lega alle cooperative ai come si chiamano ai Fasci al società di mutuo soccorso anche ad alcuni partitini
Dopodiché ne mila ottocentonovantadue la grande parte di queste qua di colombe visto che ci siamo facciamo un partito e nasce il Partito Socialista
Che cosa voglio dire con questo il grande passaggio fra ottocento e novecento è come si suol dire con un po'di retorica l'ingresso delle masse sulla scena della storia non sono più folla diventano protagonisti della vita politica della vita sociale
E questa cosa va avanti a diciamo le sue reazioni
Perché negli anni Venti e negli anni Trenta
Si cerca di nazionalizzare le masse cioè di portare le masse al servizio della nazione in modo strumentale creando miti delle origini penso al nazismo ma anche al fascismo liturgie
Come si può dire forme parla religiose di legame del popolo e poi succede tutto quello che succede
In quegli anni la massa entrano sulla scena della storia come si è detto la corsa continua nel dopoguerra con i grandi partiti di massa vado diciamo molto rapidamente l'esperienza dei grandi partiti di massa porta due e venti nell'Italia devastata dalla guerra
Primo si crea un collegamento fra partiti di massa organizzazioni di massa fra popolo istituzione c'erano macerie nasce la Repubblica e questo nasce grazie a questa cerniera lampo data dai partiti e dalle associazione dalle forme sociali delle formazioni sociali dice la Costituzione
I sindacati e così via dicendo non solo ma queste formazioni dei partiti svolgono un ruolo pedagogico in segnano la Repubblica quanti di noi hanno scoperto la Costituzione frequentando abilitando il sindacato i partiti
E quant'altro
Passa tanto tempo oggi per varie ragioni non è più così non solo ma la svolta autoritaria di cui sento molto il pericolo a delle tappe che stiamo vivendo quotidianamente di Fermo i titoli la legge sulla sicurezza il costume sempre più sgradevole
Di chiedere le generalità sovente ogni volta che c'è qualche pacifica manifestazione di protesta l'autonomia differenziata la riforma della giustizia il disegno di legge del premierato
Tutto il potere a un uomo solo o una donna sola al comando e allora mi pongo questa domanda l'obiettivo evidente e quello ti The potenziare la Costituzione scardinare né la matrice antifascista quello che diceva Andrea mi pare poco fa e potrei aggiungere anche un'altra cosa
Che cosa vuol dire ridurre l'Italia un popolo che voto ogni cinque anni dopodiché si chi s'è visto s'è visto vuol dire ammazzare una partecipazione e questo ammazzamento della partecipazione mi fa pensare che come nell'Ottocento la politica era governata da notabili aristocratici per ricchi borghesi
Punto e a capo mentre le masse popolari restavano fuori
Così nel tempo che abbiamo di Ford di fronte se non reagiamo si avrà un ritorno indietro della storia
Un una espulsione o un mettere da parte i popoli sulla scena dalla scena della storia
E della politica sostituendo la Conte Knockout che o rappresentanti di riffa o di Raffa delle multinazionali non faccio nomi per esempio l'attuale cancelliere della Germania però
Proseguendo in questo dialogo pone ciò che ci rimane che vorrei partire da ragionamenti che ha fatto adesso Gianfranco insomma molto importanti e che ora è un attimo riprendere per dire anche una opinione intanto io credo che non ci dobbiamo abituare alcuni aspetti del dibattito politico che è in corso noi sul viale sicurezza abbiamo fatto in Parlamento un'opposizione molto dura sono stati anzi elementi mobilitazione nel Paese però io devo dire che rispetto alla gravità di quello che è accaduto forse non non ci siamo resi conto abbastanza delle cose che stanno succedendo ecco
E dobbiamo forse appunto avere anche una grande radicalità ovviamente la democrazia con gli strumenti e le morti a per contrastare quello che è in atto e credo anche sapere che di fronte a una destra così noi facciamo benissimo a costruire la unità più larga possibile per costruire un'alternativa appena torneremo a votare alle elezioni politiche
Io sono vengo da Bologna nella mia città è successa una cosa piuttosto inquietante cioè una manifestazione di metalmeccanici FIM FIOM e UILM peraltro unitaria
Che in una parte la manifestazione per un breve periodo ha bloccato la tangenziale
Rischia per chi l'ha fatto una denuncia penale e rischiano quei lavoratori di finire in galera io non credo che avranno il coraggio di farlo però l'attuale le legge dello Stato prevede questo è io ho pensato che incita come le nostre medaglia d'oro della Resistenza che si vada in galera perché si manifesta per i contratti metalmeccanici sia qualcosa di sinceramente impressionante che noi non possiamo sottovalutare non possiamo
Voi
Pagliarulo poneva un tema
Che siccome il grande assillo che chi di noi come credo anche noi presto me tanti amici e compagni che sono qui
Si riconosce nei valori della Resistenza e la sinistra la costruzione anche in una ricchezza il pensiero politico che ha avuto la sinistra nella storia del Paese non possiamo non avere in testa
Che anch'io provo a dire a modo mio ma Gianfranco l'ha spiegata sa molto bene
Per una lunga stagione storica la lotta per la libertà democratiche andava di pari passo da lotta per l'equità per sociale se ci pensate movimento e lavoratori l'ottava insieme per le otto ore e per il suffragio universale
Da un certo punto in poi cioè col modello neoliberista di globalizzazione
Questo nesso non c'è più
Cioè non è vero che automaticamente le libertà democratiche garantiscono l'equità sociale e certamente nella percezione dei ceti sociali più deboli delle nostre società non è più così
E guardate questo anche delle conseguenze politiche perché la destra che abbiamo di fronte non solo in Italia non è una destra liberale e nemmeno liberista è una destra nazionalista e populista
Che prende i voti prima di tutto dei ceti sociali più deboli
Che poi con le politiche della destra non aiuta per nulla non aiutano per nulla ma questa è la realtà e noi che veniamo dalla sta la sinistra non dobbiamo che porselo questo tema orate vale anche in Italia
Perché anche in Italia e nelle aree più periferiche sentono più abbandonate le politiche delle istituzioni che la destra più consensi ed è ancora più evidenti in altre realtà ed è un processo che dura dal tempo pensiamo ai comuni
Della cintura di Parisi che erano comuni rosse che adesso votano Fronte nazionale ma pensiamo a come ha vinto Trump
Trump ha vinto da miliardario
Col voto degli operai del Mid West che avevano perso il posto di lavoro e quando ha firmato la legge sui dati aveva diretto degli operai
Attenzione a questo punto perché noi di sinistra lo possiamo sottovalutare non solo perché noi siamo nati per battersi per l'equità sociale ma perché lì ci sono le radici della forza del populismo
E quindi noi dobbiamo porci moltissimo l'assillo di come la democrazia torni a essere strumento di crescita la giustizia sociale
E un grande tema che vorrei dire qui è il tema dell'Europa
Perché lì cos'è stata la globalizzazione nel modello neoliberista che i mercati sono diventati nazionali e la politica le istituzioni e la democrazia nazionale scusate sono vietati globali
E la politica le istituzioni sono rimasta a livello nazionale
E questo corto circuito rende evidente a mio avviso che politiche di giustizia sociale si fanno solo in una dimensione più larga di quella del singolo Stato nazionale certamente così in Europa
E noi dobbiamo batterci moltissimo per questo per rilanciare il progetto e l'Unione europea che la prima condizione per costruire politiche efficacia ed equità sociale ovviamente sarà un riunione che stilerà questa strada
E anche chiedendo se parliamo di costituzione all'Europa di tornare protagonista di un'iniziativa di pace
L'Europa che balbetta di fronte Massacre Agata è qualcosa che non si può vedere
E noi abbiamo bisogno moltissimo
Di un'Europa che Riccardo che recuperi la sua anima perché il fondo cos'è l'Unione europea
è un continente che per secoli se massacrato nelle guerre più terribile che ha trovato la strada e l'unità
Quando i popoli europei hanno scelto la libertà e la democrazia e non di imporsi uno sull'altro ma di rispettarsi e null'altro io quando ero sindaco Marzabotto visto il presidente italiano e quello tedesco è successo di nuovo recentemente che sono andate incontrare i familiari delle azioni di Monte Sole
E due presidenti tedeschi certo democratici antinazisti
Ma sono stati accolti come dei fratelli da quei familiari ma questo accade perché anzi all'Europa unita unità sui valori della libertà e della democrazia
E per noi appunto queste è una frontiera a mio avviso assolutamente fondamentale infine io penso se stiamo i temi del dibattito che sui temi della memoria dobbiamo essere molto intransigenti
E richiamare la destra italiana le sue responsabilità perché se uno giura sulla Costituzione ha il dovere di essere antifascista non si può giurare sulla Costituzione e non essere antifascisti perché le due cose non stanno insieme
E anche su questo io penso che noi non dobbiamo avere nessun'tentennamento attenzione non per dividere ma per unirsi nel modo giusto Pati ho fatto sempre un esempio parliamo degli Stati Uniti
Nessuno negli Stati Uniti discute che la rivoluzione americana se infondendo fondante negli Stati Uniti d'America però prima del durante la Rivoluzione americana tanti che poi sono diventati cittadini degli Stati Uniti combattevano dall'altra parte con gli inglesi
Però nessuno l'iniziale ha ragione tutte e due c'erano buone e cattive atto e due le parti tutte e due combattevano per il Paese
Allora c'era chi combatteva la parte giusta ecco Matteo a parte sbagliata e che in qualche modo erede di chi combatteva dalla parte sbagliata ha il dovere più di tutti questo di dirlo con grande chiarezza
Adesso darei la parola Zema vizi
Secondo intervento e poi come è giusto chiedere chiude chiude Gianfranco
E non è semplice dopo questo intervento
No io Saro veramente preda tre che mentre parlavate mi son venute in mente
E citazioni
Maria cioè di
Figlia di uno dei sette fratelli di Antenore
Ripeteva
Che nessuna conquista è per sempre
E la partigiana netta ma la base nome di battaglia Laila diceva come don ma penso che valga per tutti non c'è stato regalato niente
Quindi niente per sempre e non c'è stato regalato quindi sicuramente ogni conquista sociale per ottenerne la come per mantenerle anche migliorarla
Bisogna che esserci bisogna che l'impegno ci sia ci sia dal basso perché Reggio Emilia a questa storia questa tradizione
Penso che l'esperienza delle ragazze come li chiamo io della Resistenza cioè delle giovanissime che han fatto le partigiane quindi figli e magari di donne che avevano vissuto lo squadrismo fascista subito lo squadrismo fascista e che magari da queste mamme alcune avevano anche imparato la libertà di scelta perché le donne ricordiamocelo scelgono illibertà
In autonomia di fare la resistenza perché nessuno chiedeva alle donne di impegnarsi
Però queste donne
E diventano un po'una cartina tornasole per reggere la storia
Alle donne non volevano dare lo ricordiamo sempre il diritto di voto neanche tanto il Partito comunista per fortuna che Roma era già stata liberata e delle donne se sono attivate in maniera afferma
Ma l'idea di voto soprattutto passivo quindi non solo attivo o passivo era un traguardo in più non dato per scontato
E le conquiste che qua Reggio si sono avute dopo come gli asili già nell'immediato quarantacinque
Non è che sono state calate dall'altra esserci riunirsi far sentire le proprie ragioni ma marcare stretto chi può prendere le decisioni che può gestire la comunità appunto anche mettendo risorse mettendo decisioni togliendo ostacoli questo lo si può attenere sì
L'impegno e costante una festa come questa venga in viene fatta dal volontariato dall'impegno dall'esserci
E Nabil Conte e dal continuare a marcare strette le conquiste e non accontentarsi non accontentarsi di una sanità che si sgretola non accontentarsi di scuole che si impoveriscono
E questo deve essere secondo me un valore da portarci nel presente e nel futuro di quell'esperienza di antifascismo e di lotta
E lo dico perché la storia tiene sempre
Usata manipolata rivendicata dà il potere dei poteri dittatoriali prima di tutto non è un caso che non dei prima una volta che si prende il potere e la scuola
In primo luogo in cui si interviene per creare pensiero unico per creare ovviamente manipolare coscienza quindi vigiliamo su tutta la SIA Società vigiliamo su quello che deve essere fatto che deve essere giusto
Digitiamo anche sulle stessi per non cadere in trappole anche razziste Ovo di comodo
E ricordandoci che la differenza la fa stiamo se ci stiamo ed è quello che la storia tutta insegna soprattutto alla storia contemporanea
Grazie io chiederei a Gianfranco Pagliarulo di chiudere questo nostro confronto
Credo che abbiamo tempi purtroppo voluto visto che alle diciannove dobbiamo
Ma guardi purtroppo signora si senta grazia del contributo può dopo noi finito il dibattito siamo a disposizione ma piante nei tempi delle diciannove per Caccia al dibatto successivo
Preso dalla scusate dovete sapere che davanti a me c'è una cosa terribile è un enorme monitor
Che sta che ma tempo decrescendo italiana vista la botta lama non ha visto la propria minuti e cinquantasette dove minuti e cinquantasei e così via
Dobbiamo finire io no con l'atroce dubbio che quando arriva a zero esplode quindi meglio sbrigarci
Quelli e non ho sentito nulla perché non c'è l'amplificazione quindi dirò altre cose primo
Vorrei dare un suggerimento non è all'ordine del giorno andato il su YouTube e andate a vedere la presentazione che Gemma Big Jim affatto di un libro che si chiama libere sempre
Questo libro di Marisa Ombra una grande donna già dirigente dell'UDI già dirigente con mio onore della segreteria nazionale dell'Anpi e poi è scomparsa
Vi suggerisco di leggerlo perché un libro straordinario ed è un inno alla dignità delle donne in ultima analisi alla dignità delle persone seconda cosa ha proposto di partecipazione
Tempi duri per il governo cinquanta mila alla flottiglia a Genova
Probabilmente altrettanti non so bene a Milano al corteo del Leoncavallo ed è interessante la reazione vedete un po'adulti di fatti di cronaca
Un assassino delinquente uccide a colpi di pistola un dirigente di una formazione politica di estrema destra in negli Stati Uniti d'America
Questo assassino sembra avesse scritto le parole Bella ciao sui proiettili anche c'è la cavea del governo che dice a antifascisti brutti e cattivi assassini eccetera eccetera qui c'è un equivoco
La vicenda non va letta in termini di fascismo in Taddei e antifascismo mai un'altra chiave una vicenda americana
Dove disgraziatamente l'omicidio e l'omicidio politico
A il più alto tasso diciamo di percentuale che io sappia di tutto il mondo e la stessa reazione di Trump cioè del Presidente degli Stati Uniti
Vorrei che conta andassero a morte l'assassino dalla misura consentitemi di dirlo di un surplus di barbarie che può cosa taglia con quella che viene chiamata la più grande democrazia del mondo
Grazie
Ne rimangono sette minuti ventotto secondi chiacchierando con Andrea sedia qualche secondo di sicurezza perché se si apre la porta la poi
Si diceva che in questa seconda questo secondo giro era bene avanzare delle proposte diciamo io mi permetto di soffermarmi su questo che fare
Dico una banalità resistere certo la resistenza riversa abbiamo un'arma molto più potente del distende e delle armi da fuoco che avevano per i partigiani quest'arma si chiama Costituzione sa noi utilizzarla al meglio
Però non basta
Noi dobbiamo pensare a mio avviso davanti ai rischi di un nuovo fascismo che si può manifestare in mille forme ripeto in Italia in tanti Paesi d'Europa e del mondo dobbiamo immaginare forme di un nuovo antifascismo c'è un antifascismo che mantiene le sue radici
Ma si sviluppa ed è all'altezza dei tempi con alcune punti di calendario che vorrei sottolineare il primo punto ne accennavo prima mi pare che ne ha accennato anche Andrea ma ho smarrito alcune battute una nuova Unione Europea saldamente ancorata a Ventotene
Vedete Ventotene parlava per tutti voi sicuramente l'avete letto e studiato molto meglio di me parlo del Manifesto di Ventotene disegnavo un'Europa unita come come si dice anti veleno il veleno contro i nazionalismi perché i nazionalismi dicevano gli autori Rossi Colorni
L'altro sono stati la causa della prima e della seconda guerra mondiale facciamo un'unione europea così come si può dire di sì ne Schiavo la BCE tant'è vero che siccome la ragione
Principale delle due guerre era il conflitto fra Francia e Germania
La prima cosa che si fa e la cieca cioè la Comunità economica del carbone e dell'acciaio che ha come cardine esattamente la Francia la Germania si disinnesca questo meccanismo
Inoltre la il Manifesto di Ventotene poneva al centro la questione del lavoro della lotta contro lo sfruttamento al lavoro della solidarietà della pace come ho accennato e così via dicendo
Non corrisponde all'attuale Unione Europea consentitemi di non entrare nel dettaglio ma mi pare che i fatti dimostrino che la situazione del nostro continente e tragico secondo quello che a me sembra ci vorrebbe bisognerebbe impegnarsi contempo con tre doti
Operare e la costruzione di un grande progetto di realizzazione costituzionale cioè di mettere in pratica
Tutto ciò che è prescritto nella Costituzione che oggi non è stato realizzato a volete sapere quali sono le tre edotti sono queste
Pazienza pazienza e pazienza nel tessere una rete unitaria per arrivare a un programma chiamiamolo così
Che parta dai bisogni sociali casa scuola sanità sistema tributario ancora
L'abolizione della tagliola il fiscal compact ci ricordiamo quello che è successo con la modifica dell'articolo costituzionale sul pareggio di bilancio del nel due mila undici o dodici non mi ricordo
Quando subimmo gli affetti della prima crisi quella nata dai mutui subprime subprime
Quinto un appello che io mi permetto di rivolgere a tutte le forze politiche che è quella di ritornare nei propri insediamenti sociali io penso che una grande ricchezza sia stata dispersa la ricchezza del tessuto democratico dei partiti sul territorio nelle fabbriche certo c'è ancora ma è molto inferiore rispetto a quello che c'era in passato e penso che non esiste una riforma giuridica diciamo così dei partiti ci basta l'articolo della Costituzione i cittadini sono liberi di entrare nei partiti politici per contributi e per concorrere alla costruzione della politica nazionale
Basta questo ciò che conta sono le scelte politiche dei partiti di operare in questa direzione e poi ancora
Quello che riceva Gemma sull'importanza del lavoro sulla formazione parlo della scuola immani veramente inquietanti penso l'attuale ministro della Scuola si fa per dire del merito
Diciamo così
E poi ancora consentitemi di dirlo chiaramente se voi vedete l'indice della diminuzione mentre sono cose ovvero feat l'indice della diminuzione della percentuale di votanti del nostro Paese
Voi vedrete che la percentuale di votanti diminuisce quanto più sì
Impostano leggi incardinate su un sistema maggioritario per cui si passa da un novanta per cento costante fino alla fine
Fino a metà grosso modo degli anni ottanta fino agli attuali livelli infimi quello che ci vuole secondo me è una legge proporzionale con lo sbarramento che impedisca l'elezione di maggioranza farlocche
Per cui succede
Che è un partito che una maggioranza relativa
Quindi dicevo devo chiudere perché sono esplode una bomba cosa posso dire in conclusione arrivo subito alla conclusione
Noi dobbiamo invertire la tendenza all'espulsione delle masse dalla politica e alla distruzione della Costituzione repubblicana questa è la radice della democrazia
Non esiste una moderna democrazia senza partecipazione delle masse cioè del del popolo per questo bisogna operare in ogni direzione ripartendo dalla società
Sapendo che si dirà ma forse utopistico forse difficile
Vedete come si chiamò quello che che volava Icaro per l'utopista si mise due ali appiccicate con la cera provo a volare volò però c'era il sole a la cella si sciolse cadde è sia troppo
Era un utopista
Non esattamente alcune migliaia di anni dopo questo mito
Gli uomini e le donne volano e volano nell'universo quindi tutto si può fare so che è difficile e so che i tempi e sono dei tempi e dei condizionamenti della politica
Ma se posso dire oggi non è più il momento del tic toc
è il momento del coraggio non è più il momento delle mezze misure
Dobbiamo pensare al futuro se vogliamo scongiurare Julio il pericolo di una deriva autoritaria se vogliamo tornare a riempire di senso la sovranità popolare ricordo la Costituzione la sovranità appartiene al popolo che la esercita
Nelle forme nei limiti di una Costituzione dobbiamo rivalutare il Parlamento perché il Parlamento è la forma attraverso cui si esercita la sovranità popolare che oggi è immediato
Noi e chiudo lampi
Grande cosa in assoluto piccola cosa rispetto l'universo mondo possiamo essere uno stimolo come come i partigiani ottant'anni fa a ottantadue anni fa quell'otto settembre ma come allora è il momento della scelta noi abbiamo questa visione del mondo
Proviamo ad andare avanti in questa direzione avendo una bussola che ci racconta ogni parola scritta che tutto ciò si può fare questa bussola si chiamava Costituzione della Repubblica antifascista
Grazie davvero a Gianfranco Pagliarulo Gemma vizi spero che questo confronto sia stato interessante gratuite voi che ci avete seguito rilasciamo i prossimi dibattiti questa serata che peraltro davvero molto ricca grazie a tutti