Presentazione del libro di Maurizio Landini «Un'altra storia» (Piemme)

E allora grazie tutte tutte benvenute
Come sapete siamo qui in realtà per un un'aspra potremmo dire che la presentazione di un libro no più un confronto in effetti come è stato presentato totalmente intergenerazionale come vedete e a partire ovviamente appunto da libri e dal testo di Maurizio Landini un'altra Oria
Che è anche un altro libro se vogliamo nel senso come già dai da idea dal desiderio immagino appunto del del segretario
L'idea era quella di raccontare nel libro la sua storia personale e questo è vero assolutamente un'azione personale c'è poca poca retorica oserei dire quello che riguardavano valori idee riguardanti il sindacato e non solo sono totalmente calate nella
Nei fatti nella quotidianità della della sua vita
Che parte appunto non solo dall'infanzia ma ancora prima dell'infanzia e quindi prima di entrare nel merito dei temi più specifici con l'aiuto appunto dei dei ragazzi delle ragazze che sono qui con noi
Siccome avendo fatto prima un giro con loro di consultazioni so che questa cosa non ha colpito solo me
Vorrei prima di tutto partire da un punto l'inizio di questa storia parte da una da un pezzo di storia dell'Italia la resistenza che è nel suo caso è stato fondamentale nella sua vita nel suo sviluppo
Familiare culturale del contesto per noi non è così siamo in un posto in cui la resistenza Sicilia
In cui la resistenza Della Resistenza c'è poca memoria perché non non l'abbiamo davvero vissuta ecco secondo lei questo giusto per chiarire intanto i confini del della sera in cui ci muoviamo
Ha una ricaduta oggi sulla capacità della Sicilia dei siciliani di partecipare appunto lo spirito con cui lo si fa alla alla collettività a quello che poi insomma ci ci si racconta in questa storia ci siamo la terra del Gattopardo questo che ruolo ha
Penso Francesco proviamo
Si sente sì da innanzitutto grazie per questa opportunità di confronto di discussione
Per entrare subito nel merito
Sì io penso che in un momento storico diciamo così in cui la memoria non solo viene cancellata ma c'è il tentativo di riscrivere
E di cambiare quella che è stata la storia reali non solo del nostro Paese
Secondo me molto importante invece che
La storia venga raccontata per quello che realmente è stata per quello che è successo con tutte le sue dinamiche
E da quel punto di vista di sicuramente nella mia formazione personale
Il fatto di avere un padre che ha fatto che ha scelto di fare il partigiano è una madre in una forma anche diverso è stata però parte
Di quel movimento popolare che si è schierato contro il fascismo Conte nazismo che ha sostenuto la lotta partigiana
E sicuramente un elemento secondo me molto significativo
Mio padre come tanti all'orale all'età di diciotto anni ha dovuto scegliere
Questo come importante come tutti nella vita ci sono dei momenti in cui devi fare delle scelte risiede da che parte stai
Le diciotto anni si è trovato di fronte al fatto che doveva andare militare
Sotto la Repubblica di Salò e quindi oppure
Non andare e quindi diventare un disertore e andare partigiani questo significava che se per caso veniva anche preso era fucilato perché era un disertore oltre a essere impartita
Però pur da quelle tali pur avendo fatto la terza elementare perché mio padre questo era
Figlio di una famiglia molto numerosi era un quattordici fratelli molto poveri ecco diciamo così proprio poverini
Ha fatto una scelta molto precisa
E questo da un certo punto di vista per me è stato importante perché qui io sono cresciuto in quel luogo mia madre e la famiglia di mia madre che
Abitavano in una zona dell'Appennino reggiano un posto che si chiama Monte Piana benedicono le scrivo che che entrambe asta molto anche al cuore
Fatti i conti il che è un posto dove ci sono in mezzo ai boschi dove ci son quattro case
La prima casa che egli si fece quello che in un qualche modo fondo a monte il piano che era il padre di mio nonno eccetera Handley per fare il carbone no perché era in mezzo a un bosco e quindi la prima casa che fece tagliava la legna per fare il carbone per venderlo
Poi da lì si è costruita questa cosa
E link ancora adesso ci sono quattro case perché poi c'è rimasta c'era mio nonno la famiglia che lavora la terra così contadini sono fino a poco fa c'era anche mio zio che adesso non c'è più in pratica era uno di quei contadini della nostra zona che permette di produrre il parmigiano reggiano ecco per per dirla in estrema sintesi
Quella cosa divenne era essendo che questa casa queste case erano in mezzo ai boschi allora non c'erano le strade asfaltate quindi per arrivare lì dove di attraversare i boschi
In realtà divenne una casa di latitanza per i partigiani perché facevo fatica tutti ad arrivarci anche i tedeschi perché ho qualche timore perché dove una traversa dei boschi ma e di fatto quello divenne un luogo in cui per un anno e mezzo hanno dato da banda dormire da mangiare e da bere
Al punto che raccontava mia madre
E mio zio che finita la guerra hanno dovuto rifare il forno a legna perché per il tanto pane che avevano cotto in forno c'era quasi mezzo distrutto ma per raccontare quindi è chiaro che dal io sono cresciuto lì perché poi quell'era
E non era solo quindi le persone che ho fatto i partigiani tornavano quindi per me questa storia sono cresciuti in mezzo a questa storia e può essere una mia caratteristica che la racconto
Fin da bambino io ero affascinato da queste corregge se se c'è vedevo dei grandi che parlavano io mi fermavo da ascoltare no a volte piuttosto di giocare con altri miei coetanei preferivo ascoltare
Le cose che si raccontavano e quindi per me naturalmente è stato un elemento difese poi quello era anche un luogo in cui le persone teme faceva anche sorride fa star bene perché oltre a parlare o discutere ma anche un luogo in cui si rideva si cantava si lavorava si si vedeva in un certo modo
E quindi sicuramente quell'elemento però stanno trasmesso anche dei valori non ci hanno trasmesso anche un modo di essere un elemento diciamo pure anche molto importante io penso che e proprio perché oggi è in atto un'operazione che sta cercando di cancellare la nostra Costituzione ma che sta cercando di riscrivere la storia
E ci sono tutta una serie di elementi che purtroppo ricordano quello che è successo nel mille novecentotrenta perché questa purtroppo è la verità
Ecco io credo che sia assolutamente molto importante rivalutare questa cosa poi
Voglio coglie l'occasione poi sto zitto per ascoltare la seconda domanda
Vorrei contarli insomma per permettere anche un po'ridere questo episodio che è una delle cose che m'ha portato anche a
A scrivere il libro
E a raccontare di me che non l'ho mai fatto perché avevo anche qualche resistenza e no perché
Da quando hanno assaltato la sede della CGIL a Roma
La mia vita è un po'cambiata anche perché sono sotto scorta no poi
Per fortuna ho avuto modo anche di conoscere
I ragazzi e ragazze la polizia sono persone splendide no quindi però sicuramente questa cosa ti cambia un po'la vita perché appena esco da cioè per per non averla scordo da portare in casa qualsiasi cosa faccio vado al mare qualsiasi cosa le cernie no sei sotto scorta
E allora l'anno scorso nel luogo in cui ero c'erano dei ragazzi giovani della polizia che avevano mandato appositamente per seguirmi a far la scorta
E dopo i primi giorni temi seguivano poi ero al mare quindi mi accompagnava in spiaggia mia corredi
Timidamente tanto c'era un ragazzo di credo anche di Messina
Timidamente una legge cantando mi delle le possiamo dire una cosa perbacco
Lo sa che quando ci hanno detto che dovevamo venire a fare la scorta a lei noi avevamo paura
Perché abbiam detto questo qui in televisione e sempre in Cazzato nero chiazzato merci transalpino
E la reazione è stata ma lei è un'altra persona lei è proprio un'altra persona rispetta credo che abbiamo visto
Lo afferma vi nascondo che questa cosa insieme altri Maretto scusate ma mi son posto il problema ma io rischio di apparire una cosa totalmente diverso da quello che sono quindi l'alto almeno
Almeno provo a raccontarmi poi posso stare stile taglia quel
Però almeno dopo è sicuro che hanno e poi si può essere simpatici non si parla d'accordo ma almeno si può affrontare questa una delle corna il fatto che
Chi mi ha detto questa cosa che non tutti i ragazzi giovanissimi ventidue ventitré ventiquattro anni che poi parlando per era la Tempolizia perché erano fatti dei perché mancava il lavoro per tante altre cose perché era passato
Ho pensato che questa storia era utile non solo per me
Ma era utile ed è intento spero che funzioni non so adesso mi vincere travolto cosa pensate voi
Perché sicuramente nel libro io lo scrivevo ho detto proprio spero che questo libro serve soprattutto alle nuove generazioni non serva i giovani perché nel raccontare questa storia io oggettivamente a diversità vostra
Ho avuto una fortuna che voi oggi non avete
Io cominciando a lavorare negli anni settanta
Io la precarietà non so cos'è io non l'ho vissuta c'abbiamo la fortuna di non diverrà perché quando ho cominciato a lavorare io io mi son trovati i diritti di quelli che prima di me si era un battuti per darle
Io ho avuto un contratto ho avuto una retribuzione non ho dovuto non ho avuto raccomandazioni sono andato in ufficio pubblico che mi ha fatto trovare lavoro ho scoperto che potevo superare che avevo diritto di partecipare
Io cos'è il lavoro con diritti lo proprio vissuto io oggi mi rendo conto che le nuove generazioni hanno questa corre non c'è perché il livello di precarietà che esiste il livello di messa in discussione dei diritti è talmente alto che in realtà per i giovani il lavoro diventa una cosa che più gli sta lontana e meglio è perché sfruttamento non è esattamente quello che deve essere quindi penso lo dico da persona ma anche per la responsabilità che ho penso davvero che per me oggi affermare la libertà delle persone significa soprattutto combattere e cercare di cancellare la precarietà perché non è che la precarietà è perché siamo sfortunati no specie e frutto di scelte molto precise
Perché la precarietà serve in particolare al mondo se volete capitalistico all'impresa per poter sfruttare meglio sostanzialmente le persone
E quindi io penso che sia un elemento fondamentale questo in un qualche modo penso che c'è bisogno per cambiare questa cosa di ribellarsi e di carte di provare a cambiare tutti assieme questa cosa fino
Grazie
Allora siccome noi al contrario dei poliziotti della scorta abbiamo sprezzo del pericolo e soprattutto la ferrea convinzione che chi tanto s'arrabbia spesso non è brutto carattere ma passione quindi ottavo pensato di sovvertire di solito l'ordine naturale per cui appunto né nei vari interventi inizia a parlare il personaggio no cominceranno i ragazzi per ogni tema non ho chiesto il permesso queste sciocchezze
Quindi alle non contiamo che appunto non sia questione di brutto carattere e perché
Mister sembrava anche majors sono che in realtà le risposte appunto di Maurizio Landini non mi non fossero tanto a me male loro quindi anche riuscendo a cogliere le sollecitazioni su ogni tema anche che loro stessi ci daranno ci siamo qui per ascoltare loro innanzitutto no in poi
Fare una sintesi col pensiero suo
E del libro
E partiva propriamente da libro in cui ci sono due parole se vogliamo chiave che spesso si ripropongono
La prima il rinnovamento chiede USA a proposito anche soprattutto il sindacato e dice e non significa sposare ricette apparentemente moderne ma che non sono altro che tentativi di omologazione al pensiero dominante l'altra parole conflitto
Ho sempre saputo e creduto che la parola conflitto non ci deve spaventare mai scrive Landi
Il conflitto non è un fine ma uno strumento per ricercare la mediazione tra interessi differenti ma ugualmente legittimi quello dell'impresa e quello del lavoratore
Significa prima di tutto affermare la pari dignità di questi interessi difendere questo grande valore di libertà
Certo sembra strano sentire dire che il conflitto è una cosa da da difendere insomma va va inquadrata questa cosa
Ma mi farei aiutare a inquadrarla da chi probabilmente può dirci qualcosa di più di questo conflitto in tanti altri campi e credo che tra i presenti presenti
A poter rappresentare questo concetto sia Giulia renda
Ventidue anni
Laureanda all'Università di Catania coordinatrice dell'Udu Unione del degli universitari di Catania perché dico Giulia perché a ventidue anni quindi in quella fase sta studiando cita la scuola non è ancora entrata nel mondo del lavoro e quindi c'è un conflitto generazionale può esserci almeno ci dirà lei prima di tutto
Per una donna quindi vive anche quello che può essere purtroppo è conflitto di genere in tanti casi e non so se sto dimenticando tanti altri conflitti quindi Giulia di di butta lì tutti quanti sul piatto
Mi sentita HC fatte tanto grazie mille per la parole il conflitto diciamo che
Il tema anche è uno dei temi che mi ha colpito di più leggendo il libero perché pensare che il conflitto si alzano e pensare che sia uno strumento di democrazia a volte è un po'con poté può essere contraddittorio male gender libri ho capito che non è così
Nel conflitto appunto lei parla delle che deve essere al centro della riflessione politica e sindacale
Come avanzamento della democrazia dal mio punto di vista di studentesse militante il conflitto oggi per me è necessario lo vivo tutti i giorni lo viviamo come generazione appunto come diceva prima
La mia generazione
Vi si trova schiacciata da una condizione che una precarietà lavorativa una marginalizzazione politica e anche una svalutazione culturale ci viene costantemente imputato una mancanza di responsabilità di impegno
Ma questa è l'azione serve a legittimare invece chi privilegi Celia se li vuole tenere ben stretti e qui si innesta infatti il conflitto politico e intergenerazionale dall'alto c'è una classe dirigente una generazione che riconosce il modello economico sociale politico di oggi e dall'altra c'è un'aria un'altra generazione che vuole ribaltato perché non gli sta più bene
Quindi la retorica che ci dipinge a noi come a Generazione Z come nullafacenti o per me è una forma di delegittimazione politica che
Ci viene detto che noi facciamo i capricci invece quelli che per Meo oggi sono oggi sono dovrebbero essere diritti sono visti come privilegi
Non dovrebbe minimamente essere così e da qui nasce la mia convinzione anche leggendo il libro che ha il compito non sia solo uno spazio di resistenza ma di ricostruzione politica perché senza il compito e la mia generazione riesco rischia di rimanere intrappolata
Tra un presente senza garanzia un futuro senza prospettiva
Infatti il compito è diventato generativo e deve essere organizzato perché in conflitto da solo non al senso la lotta deve essere generazionale deve essere politica deve essere collettiva perché il singolo non fa nulla
Io come appunto il sindaco coordinatrice di un sindacato studentesco lo so lo so bene tutte le lotte le battaglie che portiamo in in piazza le rivendicazioni che facciamo come generazioni come donne
E come studenti che si affaccia non futuro lavorativo e come sentì che lavorano anche già io ho avuto questo privilegio anche sua privilegiata di non lavorare ma tanti studenti lavorano e hanno condizioni di precarietà incredibili comunque sfruttati
E quindi io dico che
Per me il conflitto è politico ed è il terreno in cui si decide dove la mia generazione sarà o ridotta forza un lavoratore precario ha un lavoro precario il silenzioso o può essere protagonista di un nuovo patto sociale credo che in questo debba a farli insieme al sindacato
Non c'era un'altra soluzione insieme alla politica perché non dobbiamo rimanere marginalizzati non dobbiamo rimanere precarizzato io stiamo cercando di fare questo cambiamento e di attuarlo ma in questo ci serve sia la politica che il sindacato grazie
Grazie Gioia renda
Segretario mi mi pare di cogliere l'anno nella domanda di Giulia come si organizza questo conflitto che tra parentesi perché magari non ha letto il libro
Attraverso il libro non si nasconde e questo è un altro pregio anche il conflitto interno allo stesso sindacato non si contano le volte in quel libro si raccontano gli scontri di errori una cosa che oggi
Quasi nessuno vuole raccontare o di avere sbagliato si raccontano solo le cose belle invece non fa parte probabilmente il percorso del conflitto no quindi come come rispondiamo a Giulia
Ma io son cresciuto col conflitto l'ho praticato l'ho praticato nei confronti delle imprese per difendere i diritti dei lavoratori chi lo fa l'ho praticato anche dentro la CGIL per difendere le idee che avevo nelle discussioni
Perché il compito secondo me la democrazia senza il conflitto nella democrazia cioè banalmente in qualsiasi luogo una questo
Poi chiaro che permette un vincolo il conflitto non deve mai diventare violenti l'ottetto in limite proprio rispetto all'azione della c'è un conflitto democratico tra l'altro è bene ricordarlo noi siamo non vorrei dire L'Unità ma sicuramente per quello che conosco io una delle poche costituzioni al mondo
Che ha nella Costituzione sancito il diritto di sciopero no sentito come di rito delle lavoratrici e dei lavoratori
Perché
Questo come un punto importante
Se voi avete l'occasione di andare a leggere la relazione di Di Vittorio
Che era dentro a quelli che hanno scritto la Costituzione e a luglio era stato dato il mandato di fare la relazione alla commissione che ha regolato tutti questi diritti riparte proprio da un concetto e cioè che il cittadino lavoratore il cittadino capitalista non hanno la stessa forza
Il cittadino capitalista a una forza che cittadino lavoratore non ha perché Tirreno capite quello che ti dà lavoro tu sei quello che presto i lavori
E se tu vuoi pareggiare questa diversità di forze di diritti devi riconoscere al cittadino lavoratore il diritto di poterci operare di potersi organizzare collettivamente per poter discutere alla pari con quello che di dal lavoro
Quando questa cosa qui viene messa in discussione c'è quando oggi raccontano siamo tutti sulla stessa barca siamo uguali dobbiamo collaborare siamo una comunità stanno negando questa diversità di fondo che vorrei fosse chiaro io non sto pensando
A un conflitto irriducibile vorrei essenziali infatti parlo dal mio punto di vista di pari dignità cioè io riconosco anche i problemi dell'impresa e me ne faccio carico se l'impresa riconosce anche i miei diritti di lavoratore per far funzionare quell'azienda
E quindi per me lo strumento della contrattazione e cioè della mediazione tra diversi interessi
Che ricerca la soluzione è uno strumento democratico in alcuni casi quando ci sono diversità l'agire il conflitto è la condizione per trovare un una mediazione più avanzata tra diversi interessi
E vorrei che fosse chiaro se ci sono dei diritti poi molte istanze recando di cancellarli e non gli amica regalati nessun
Cioè se c'è una caratteristica nella storia anche di questo Paese che i diritti esistono compreso lo Statuto dei lavoratori compresi i contratti nazionali per chi perché chi questi diritti non ce li avevi serba si è battuto per poter riottenere cioè se c'è una caratteristica anche della storia se vogliamo del sistema anche capitalistico non dicono solo nel mondo ma anche nel nostro Paese e anche questo è un elemento molto preciso molto profondo
E da un certo punto di vista oggi penso
Che
Si sta cercando di cancellare questo diritto
Lo dico perché ad esempio gli ultimi provvedimenti fatti col decreto sì chiamato decreto sicurezza col decreto sicurezza non c'entrano assolutamente nulla e stanno mettendo in discussione proprio questa libertà è questo diritto
Te lo dico anche nella mia esperienza di prova anche a raccontarlo
A me è capitato di dover fare centinaia o meglio di sostenere i lavoratori che han fatto centinaia di ore di sciopero per difendere il loro posto di lavoro che hanno occupato strade che a volte hanno presidiato occupato aziende e tutto questo non perché ce l'avevo con qualcuno ma per difendere il loro posto di lavoro
In questo caso per difendere al limite la presenza industriale che in un territorio un valore anche per quel territorio non solo per quei lavoratori se non ci fossero state quelle lotte quelle battaglie
Tu avresti perso
Un patrimonio oggi se pensi al decreto sicurezza che han fatto
Diventa un reato
No cioè se tu fai una manifestazione e occupi una strada diventa un reato se tu fai una manifestazione tua azienda vuol chiudere cuoco qui l'azienda diventa un reato non solo economico ma addirittura penale adesso la dico quindi questa cosa qui il fatto che oggi in Italia e non solo
Ci sia una regressione pericolosa che mette in discussione il diritto di sciopero spesso delle persone
è una è una cosa con cui fare i conti questa cosa stare è venuta avanti in Inghilterra sta venendo avanti in Europa proviamo a pensare a quello che sta succedendo che negli Stati Uniti note
Trump sta arrivando decidere che attenti licenzio perché non sei d'accordo col mio pensiero non perché non fai bene il tuo lavoro non rispetto del Corano io ti posso licenziare perché se tu se un dipendente pubblico fai quello che ti dico io
E quello che sostiene la mia linea politica perché se fai delle cose per i cavoli poi o per altre leggi che non rispondono a quelle io ti posso licenziare tiraggio cadete che lo sta facendo
Dalla dalla dalla Federal Reserve la banca allora per questo io dico una democrazia compiuta per essere tale
A la necessità di poter garantire legittimare anche il diritto al conflitto il diritto al dissenso anzi e nella mia esperienza è un elemento che ti fa crescere non è un elemento negativo in sé
è un elemento che ti fa crescere
Perché il conflitto fine a se stesso e far casino ma se il conflitto è finalizzato a ottenere delle cose
è chiaro che questo vuol dire anche misurati e preparati che ha Janelle tratta perché i conflitti possono andar bene possono andar mano sorride a me che se vi siete separati prende i diritti a volte perdi anche le battaglie no però questo è un elemento da un certo punto di vista fondamentale sapere che in più già un altro passaggio fondamentale
Mi pare ed era una cosa che anche tu dicevi
E cioè per poter agire il conflitto e per poter avere una funzione è chiaro che ci deve essere una dimensione collettiva nella mia esperienza di vita
Questo è un elemento per me fondamentale
Cioè
Io nel bene e nel male consentitemi questa sono quello che sono e ho fatto quello che ho fatto non perché sono io che sono un fenomeno io sono una persona normale commediante cioè la mia storia è la storia di tanti non non è la l'anno e ed è proprio il fatto che anche in questo caso la direi conflitto
Anche una forza se collettiva e più larga e la rappresentanza collettiva perché appunto da solo non vai da nessuna parte ma per questo è il tema e accettare questa cosa vuol dire ricercare una mediazione non solo con la tua controparte ma anche al suo interno
Perché il conflitto adesso qui si parla di conflitto generazionale di conflitto familiare il conflitto esiste sempre anche se non c'è il sindacato non so se è chiaro il problema organizzarlo c'è conflitto di classe c'è sempre una che è una cosa che che che non esiste
Ma da un certo punto di vista l'altro tema è come ti pone il problema che anche il mio problema individuale possa essere risolto attraverso un'azione collettiva prima una sia la domanda progenitore risposta erano seguite anche conflitto di genere se la guardo dal punto di vista della contrattazione è indubbio che la condizione di vita e di lavoro nei luoghi di lavoro non è uguale sull'uomo o c'è una donna recite ma da un certo punto di vista assumere che determinate esigenze della delle donne
Diventino vincoli per tutti nel modo di lavorare non è riconoscere solo una parte ma da un certo punto di vista e affermare che quei diritti di migliorano la condizione di tutti da un certo punto di vista no ma questo
Ma questo è anche il vento del cambiamento culturale e professionale
E questo lo dico da maschio è un conflitto e perché il conflitto presuppone alla fine anche un cambiamento legge se vuoi imparare dal conflitto c'è un problema che dico cambiamento non e io lo dico perché non è che tutte cioè a volte non li faccio sempre preso e cioè ho imparato anche sbagliando e cioè adesso anzi in alcuni casi tra virgolette ti ricordi di più quando sbagli e che ti va male di quando ti prendi note impari anche di più però questo è secondo me un elemento fondamentale oggi io vedo invece il rischio della repressione del conflitto e non a caso siamo in una fase in cui la democrazia è a rischio in crisi e siamo in presenza io credo in Italia e non solo di una vera e propria svolta autoritaria
Che sta mettendo in discussione proprio la democrazia e di conseguenza il diritto a poter confliggere a poter migliorare la propria condizione attraverso la democrazia
Come dicevamo il libro parte da molto lontano quindi appunto una storia familiare
E noi più o meno le seguiremo il corso
C'è un passaggio siamo nel mille novecentosettantaquattro quindi giovanissimo Maurizio Landini
Bambinetto quasi
Esatto tredici anni ragazzi
Scrive nel mille novecentosettantaquattro è arrivato il mio primo viaggio all'estero
Inquadramento sempre perché non ha letto il libro lo diceva prima bambini la sua famiglia per estrazione per condizioni ed è stato il primo a vedere il mare diceva non delle di tutta la sua famiglia quindi ecco cioè quel contesto lì non stiamo parlando un contesto in cui diciamo le opportunità contesto
Via
Va be va be'fa
Un un
Una qualche non era un lago mettiamola così ecco facciamoci bastare questo intermezzo meglio di niente ma qui andiamo ben oltre il mare perché appunto il primo viaggio all'estero
Destino della vita grazie a una delegazione della CGIL di Reggio Emilia eravamo una ventina di ragazzi Degas grazie ragazzi e fummo mandati in campeggio nella Germania dell'Est con noi c'erano due funzionari della CGIL
Lo so che vista detratte le potete ridere al campeggio la Germania dell'Est c'è avviso persino lui scrivendo subito dopo
Forse oggi l'idea delle bambine e dei bambini in viaggio verso la Germania dell'Est fa sorridere o fa pensare a un'esperienza di grigio indottrinamento
Io invece ricordo quell'esperienza non molto diversa da quella che poteva essere per altre ragazzine altri ragazzi quella di un normalissimo campeggio scat
Ora si fa un po'ridere in effetti però al di là della della meta di per sé che stanno un po'fantozziana non poco rasata Potëmkin è un'opportunità era un'opportunità che il sindacato quindi in teoria una struttura un'organizzazione che da guardare ai lavoratori dava a persone che non erano lavoratori perché ragazzetti ambienti è che altrimenti non avrebbero avute da un'opportunità di crescita personale importante ora io non non credo che oggi si facciano campeggi non solo la Germania e l'Est ma in generale organizzativa CGIL questo probabilmente un problema ma chiedo visto che ce l'abbiamo quindi il più giovane giovanissimo che abbiamo già Luca Sunseri diciott'anni
Nel coordinamento giovani CGIL Palermo
Come un diciottenne matto cominciato prima appunto della maggiore età e perché
Si avvicina al sindacato
E che cosa può dare il sindacato o cosa dovrebbe dare anche un campeggio non la Germania dell'Est forse dico io cioè opportunità non costruirle sarete lavoratori domani ma le opportunità si costruiscono da oggi probabilmente non lo so di dice Tutu
Sì grazie innanzitutto
Il tema dell'opportunità naturalmente è un ente ma attuale
Che nel libero di Maurizio Landini in parte innanzitutto dal fatto di non essere per esempio una proveniente da una città grande ma proveniente da una provincia io stesso provato questa esperienza appunto non vivendo in una grande città Masino anche di provincia percepisco il tema dell'opportunità come un un tema attuale è importante
Spesso queste opportunità appunto mancano
E non è possibile riuscire a trovare facilmente
Intermini lavorativi lo sappiamo la Sicilia non riesce a permettere a tutti quanti di poter lavorare con i diritti senza il lavoro nero appunto
Inventarmi culturali anche lì
Non è semplice
Spesso però prendere entro terra siciliana manca non quelle strutture che dovrebbero garantire un arricchimento culturale non solo dell'intera popolazione ma in particolar modo dei ragazzi
Cioè spesso mancano i teatri mancano anche quegli spazi sociali che banalmente dovrebbero servire a quel comma di fronte a quel conflitto a quella dialettica una parola che spesso ritorna all'interno del libro non il movimento dialettico
è un movimento che ad oggi io
Percepisco di meno nel senso che una volta appunto all'interno delle camere del lavoro all'interno delle sezioni di partito vi era la possibilità di confrontarsi e di creare conflitto e quel conflitto era ciò che poi anche permetteva una certa opportunità
Un'opportunità che si costruisce gradualmente l'opportunità di un'opportunità che si costruisce pian piano
E non è semplice oggi ritrovarla lo vedo appunto non sono in provincia ma in generale quanto il tema dell'opportunità poi si anche non semplice da trattare perché come sempre in termini culturali quando parliamo dell'Emilia Romagna come anche di qualsiasi altra regione della Norditalia non è semplice mettere a paragone i temi tra punto queste regioni e la nostra la Sicilia
Il tema della Resistenza io penso che abbia avuto una impatto pesante un impatto importante nella classe lavoratrice nella classe che fondamentalmente ha permesso il raggiungimento dei morti dei diritti che ancora oggi godiamo
Oggi invece in Sicilia questa situazione a questo quadro culturale questo quadro storico non è presente
Non sono di Capa nessuno della provincia di Palermo oggi siamo a Catania non è molto lontano Bronte
Tutti ricordiamo i fatti di Bronte e quanto abbiano inciso penso sulla memoria collettiva siciliana su quanto fosse percepito ormai impossibile il raggiungimento di un'opportunità non solo lavorativa ma anche culturale per questa regione
E non parlo solamente dei fatti di Bronte potere parlare anche dall'esperienza dei fasci da lavoratori siciliani di fine Ottocento che furono persino schiacciati nel sangue dal governo Crispi peraltro nostro conterraneo
E non è semplice riuscire a trattare il tema dell'opportunità con i ragazzi oggi perché non è semplice
Inquadrarli anche storicamente la storia importante è un tema che credo ci sia davvero centrale la storia creare anche identità
Non ci sentiamo parte di qualcosa di più grande perché pensiamo vie provenire da un'esperienza da di provenire da una lotta precedente in Sicilia con la lotta precedente è sempre stata schiacciata nel sangue da parte delle autorità se ci muoviamo nel corso del Novecento ricordiamo cos'è successo tra gli anni cinquanta e gli anni quaranta ricordiamo Portella della Ginestra ricordiamo le stragi di mafia ricordiamo le stragi dei contadini tutto questo a ucciso ha soffocato quelle desiderio anche quella volontà di e riscatto anche quella dialettica tante infatti che ad oggi
Mancano moltissimi spazzini in termini culturali in termini politici ammesso che possono esistere degli gli spazi culturali che non siano contemporaneamente politici ovviamente
Quindi ecco quanto sia difficile oggi
Non solo in generale per la Sicilia ma tarda entroterra e per la Provincia riuscire a garantirsi con opportunità io la vedo direttamente chi vive in provincia lo percepisce molti ragazzi
All'incirca ventenni vanno via vanno per esempio l'Emilia Romagna quando tornano in paese si percepisce il cambiamento si percepisce
Vorrei dire un miglioramento del mollusco gitanti del modo di pensare che queste persone che questi ragazzi hanno una volta tornati mi dispiace che è storicamente qualcuno si si apre o premiato per l'espressione che il lavoro crea libertà che il lavoro rende liberi non lo ricordiamo questa espressione sui cancelli di Auschwitz o di Dachau o di chi è qualsiasi altro campo di concentramento Arbeit macht Frei
Ma di fatto il lavoro che rende liberi per davvero cioè rende consapevoli rende emancipati
Dovremmo allora condurranno nuova rotta culturale per riappropriarci di questi temi perché davvero il lavoro è importante da dove vengo io non esiste l'industria
Non esiste la cultura del lavoro per come si concepisce in una società che sia per lo meno capitalistica in Sicilia questo non c'è e lo percepisco ed è evidente nel quadro politico e a quattro sociale nel quadro culturale della nostra regione
Grazie a Gianluca sul serio
Per il segretario come il sindacato può creare opportunità anche perché i più giovani perché ancora lavoratore non è ma per affinché arrivi dicono nient'altro tipo di bagaglio culturale politico anche
Da questo secondo me pone
Questo pone un problema
Tu all'inizio citarli tra le parole del libro quello del rinnovamento del sindacato ma cento ecco questo è una cosa che stiamo discutendo al nostro interno è una mia idea
Io penso che
Noi su questo versante abbiamo bisogno di un cambiamento sia politico che organizzativo
Perché in realtà nuovi oggi le nuove generazioni prima che inizino a lavorare non le incrociamo
I l'ingresso al lavoro oggi è un ingresso al lavoro precario
Per cui le persone che si trovano a lavorare non sanno nemmeno che può esistere un lavoro con diritti e che può esistere anche un'organizzazione sindacale che può essere uno strumento per loro di cambiamento
E quindi secondo me noi questo tema lo dobbiamo affrontare in modo diverso da quello che abbiamo fatto fino ad oggi anche perché in passato quando ho fatto l'esempio su di me
Esisteva una struttura pubblica no che tentava di garantirti gli Uffici di Collocamento i collocatori con tutti i loro limiti ma c'era una struttura oggi in realtà tu sei di fronte ad una liberalizzazione del mercato non sono le agenzie
Del lavoro private che gestiscono questa cosa
E sei di fronte a un'intermediazione di manodopera legalizzata no
E in questo senso secondo me noi
Come CGIL come categorie dobbiamo pensare anche a come in realtà riorganizzarsi per affrontare questo tema che deve diventare secondo me è un tema di tutta la confederazione a partire da due elementi di fondo
Uno
Che in realtà oggi un diritto che noi dobbiamo conquistare per tutti
E il diritto alla formazione permanente
E cioè con le tecnologie che ci sono con i cambiamenti per essere davvero liberi nel lavoro
C'è bisogno che le persone siano messe nella condizione di poter aumentare e migliorare le proprie competenze le proprie conoscenze sempre lungo tutto l'arco della vita
Non è sufficiente studiare laurearsi e pensare che quel punto lì sei a posto
Ma da un certo punto di vista io penso che
Se penso alla rivendicazione che dobbiam fare bisogna che noi dentro il normale orario di lavoro di una persona
Dobbiamo conquistare un'ora due ore tre ore tutte le settimane per tutti i mesi per tutti gli anni che uno lavora che è pagato non perché produce ma perché studi e perché si aggiorna
E questo elemento è un elemento secondo me di fondo perché la non conoscenza aumenta le diseguaglianze
E riduce le opportunità delle persone e permette alle imprese di chiedere perché oggi la formazione in realtà e l'impresa che decide chi li ha fatti non la fa non per il merito la competenza ma in base ad altre logiche che possono essere sue se sei più disponibile sui sei meno disponibile
Eccetera eccetera eccetera quindi scuole qui c'è un punto ma il punto che viene ancora prima
è noi sindacato in questo caro penso ti deve cambiare lavoro come diventiamo un riferimento è uno strumento in mano le nuove generazioni
Per che prima di andare a lavorare possono incrociare e il sindacato torna ad essere un soggetto non dico che fa il cui collocamento ma che in grado di offrire e di indicare anche percorsi compreso anche il tema della formazione
Noi negli anni questa cosa abbiamo fatto scelte di altra natura secondo me è venuto il momento di una riflessione che ha queste caratteristiche perché dico questo perché se io sono un giovane
E comincia a lavorare
Passa attraverso anni di precarietà
E quel giovane oggi rischia di doversi arrangiare
Perché non sa a chi rivolgersi e da solo di fronte a questo sistema anzi secondo me può arrivare a pensare che il mondo è quello di che non c'è niente da fare si deve adattare a quel mondo lì tenuta possibilità e che al limite deve competere con qualcun altro per poter avere quel lavoro non fare assieme delle lotte non solidarizzare non cooperare ma competere no
Se poi quella persona lì dopo sei sette otto nove dieci anni che riesce ad avere un posto di lavoro in tutti questi anni il sindacato non l'ha mai incrociato a Louise indagato che cosa vuol dire tenuta se chiaro come concetto cioè diventa un elemento che non c'entra nulla con la possibilità concreta degli additivi o di migliorare la sua condizione verso la dico banalmente no
Ora io penso che questo è un tema che se noi continuiamo a non affrontare in modo adeguato
Noi in realtà perdiamo delle occasioni e determiniamo anche un'altra mento perché quello che sta venendo avanti adesso in alternativa questa e la e il tentativo di una costruzione invece di relazioni e di modelli e di rapporti sociali e nel lavoro che siano corporativi
Non generali e cioè che sia il singolo luogo di lavoro che ti risponde il problema è che tu devi affrontarlo e dentro quest'idea di competizione c'è un elemento di rottura della solidarietà
Il sindacato senza la solidarietà tra le persone non esiste
E se Lassen messaggio che chi arriva che per avere un diritto devi competere anche contro il lavoratore di un'altra azienda semplicemente perché il lavoro che tu fai o il prodotto che fai è in competizione con il lavoratore di un'altra azienda che fa lo stesso prodotto e allora quello è un polemico è finita la discussione del sindacato non esisterà mai più anzi la dimensione sindacale diventa un accordo diverso una corporazione non diventa un elemento generale
Però io penso che questo è un punto di fondo
Che noi dobbiamo porci e che in un qualche modo deve anche vedere come proviamo a cambiare l'altra cosa che mi interessa molto a quello che tu dici che questo concetto di libertà
Io qui penso che dobbiamo riconoscere sinceramente che in questi anni culturalmente il sindacato la sui ministri progressisti chiamate come gli pare hanno perso proprio su questo punto
Se ci pensate c'è qualcun altro che ha usato la parola libertà dicendo noi siamo la casa della libertà
Il concetto di libertà che passato secondo me esattamente l'opposto del concetto di libertà che c'è dentro la Costituzione perché il concetto di libertà che passate che sta cercando di far passare che sei libero
Per essere liberi bisogna che il mercato sia libero
Che il profitto sia libero che deve competere con gli altri che la libertà e fare quello che ti pare non pagare le tasse c'è siamo arrivati al punto che la libertà è quella di andare al seggio di non ritirare le schede non so se è chiaro come concetto
No bene secondo me questo elemento che fa appresa tra le persone
Va proprio messo in discussione
Perché il concetto di libertà per me o è un concetto solidale o non è cioè la libertà e la giustizia sociale la libertà è prendersi cura degli altri la libertà è poter partecipare e aver riconosciuto i tuoi diritti proprio un'altra un altro elemento e lo dico succitati no l'esperienza è vero vivere e crescere in una città o vivere o crescere in un piccolo comune in un'aria interno come lo chiama adesso è una cosa diversa qual è nella mia esperienza la cosa importante
Che anche essendo in un piccolo comune in quegli anni se penso anche se vuoi la politica eccetera
Anche nel piccolo comune c'era un livello di partecipazione collettiva che ti faceva sentire parte di una battaglia più generale poi dovevi fare i conti con la realtà che in quel comune c'era no
Con le idee che dissi però nel nel modo che ti misurati non era misure sono da solo qui e non so non ho riferimenti fuori
Ma ti sentivi parte di un progetto più generale di cambiamenti in cui tu a partire dalla tua realtà ed ai problemi che di veri provati a dare delle risposte e al limite anche a inventarsi delle cose sinusite per star dentro la discussione più generale
Quello che è venuto meno secondo me questo non so se è chiaro
Allora questa funzione la svolgevano i sindacati la svolgevano i partiti la svolgeva la chiedo cella svolgevano luoghi soggetti che avevano in testa non solo come ti tutelavano ma come potevi trasformare la società no e quindi c'era anche un elemento di questa natura
Secondo me questa cosa va ancor più riconquistato cioè secondo me ce n'è bisogno ancor più di prima oggi
Perché sei dentro a un processo di cambiamento ancora più radicale
E in una fase da un certo punto di vista in cui oggi il mercato rischia di non avere contrappesi
Cioè il disastro che secondo me che stiamo vivendo e proprio il fatto che si è affermato un capitalismo senza regole che addirittura oggi sta sostituendo lo Stato e sta sostituendo la politica
Cioè se penso a pranzo e penso a quello che sta succedendo ce Penzo in senso più generale non siamo di fronte al fatto proprio che c'è un capitalismo che si sta sostituendo alla politica che si sta facendo Stato
E a quel punto non ci sono più gli interessi generali e le regole generali cioè la regola del mercato c'è la regola del profitto cioè la regola del più forte fino arrivare la guerra allora o noi comprendiamo che proprio e tutto questo per me riduce le libertà riduce la democrazia
E di tutti gli spazi anche di possibile partecipazione e allora c'è bisogno di rilanciare e l'idea della libertà nel lavoro
Anche qui secondo me anche qui c'è un elemento di cambiamento e se volete anche
Di
Nuova azione secondo me sia sindacali che politica
E la ditta in modo molto esplicito
Quando per una parte politica che non si richiama la destro al capitale
L'obiettivo scusatemi se lo dico semplicemente ma per cercare di farmi capire diventa semplicemente la governabilità
E cioè il fatto che il tuo obiettivo e andare al Governo per dimostrare che poi far meglio qualcun altro
Secondo me alla fine rischi di indebolire l'attuazione
Perché ciò che deve fare la differenza non è se io vado al governo ma cosa ha fatto quando ci sono
E il punto di fondo diventa la libertà nel lavoro e quindi anche i modelli di organizzazione del lavoro anche il funzionamento delle imprese debbono cambiare oppure no
Perché banalmente se ci pensate a un certo punto una delle cose che ha fatto cambiare il mondo è stato il crollo delle muro e la caduta di quello che era un sistema considerata alternativo però andiamo a vedere la sostanza
Le le modalità con cui lavoravano localizzava hanno le persone dentro anche i modelli che dovevano essere diversi al capitalismo erano Diversity era libertà no perché badate che fordismo e taglio ritmo più socialismo fa fordismo età il Loris ma è uguale notate che a Roma concetto e quindi uno dei punti secondo me anche che ha portato a quella crisi di dovrebbe far riflettere che uno dei cambiamenti che oggi essere alternativi a modello capitalistico non vuol dire semplicemente vado al governo io ti faccio vedere che sono più bravo di te
Ma è il punto che oggi non vuole essere capitalistico assume la libertà nel lavoro e la libertà delle persone come elemento di ricostruzione di un altro modello sociale sì o no non sa se chiaro come concetto questo per me punto e se oggi una parte consistente del mondo del lavoro vota a destra non va a votare e perché molto spesso per lui anche quando son cambiati i governi hanno cambiato nulla no cioè se io sono un giovane precario
E c'è un governo di destra poi arriva un Governo di sinistra ma io rimango precario
Poi arriva al governo Gialloverde e io son precario poi arriva governi istituzionali o son precario scusate ma per quel giovane lì che differenza c'è tra la destra e la sinistra Italo Verdi ebbe e tutto il resto se li rimane sempre precario
Perché la sua condizione non riguarda nessuno non fosse chiaro come conferma
Allora io qui penso che ci sia un problema di cambiamento culturale sindacale ma anche politico
E da un certo punto di vista quando spero nasce che ci sia proprio questa capacità a partire dalle nuove generazioni ma questo è un elemento che riguardano le nuove generazioni riguarda la mia generazione con le nostre generazioni di cambiamento di questa cosa qui questo a me sembra un tema di fondo perché
Nel libro proprio dirlo
Per me la vera lotta alla precarietà il vero asse di lotta contro la precarietà e la libertà nel lavoro
E per me la libertà nel lavoro e potenti realizzano sto dicendo diventiamo tutti imprenditori no vuol dire la possibilità di poter utilizzare la mia testa è la mia intelligenza per poter discutere non solo di quanto salario prendo
E di quante ore fatto ma anche di che cosa ha fatto del perché lo faccio con quale qualità e anche quali spazi di modifica organizzativa dentro all'impresa
E questo vuol dire che l'imprenditore deve accettare di ridurre una parte del suo potere discrezionale perché accetta di discutere coi suoi lavoratori i suoi dipendenti
Anche di condizioni di lavoro e di scelte che vengono fatte non so se è chiaro che non è che entro nei consigli d'amministrazione vorrei che fosse chiaro è semplicemente il riconoscere che attraverso la contrattazione tu
Mi dai degli spazi di maggiore partecipazione democratica attraverso la contrattazione questo secondo me è un tema di fondo se debbo fare una critica non qui ma la politica io penso che questo è una delle ragioni della crisi della sinistra
Ed è una delle ragioni della rottura che si è determinato tra il mondo del lavoro e la rappresentanza politica
E in un qualche modo bisogna anche riconoscere diciamo così che c'è bisogno di un cambiamento perché se è vero questa cosa
E vuol dire che tu devi tornare a occuparsi realmente delle condizioni di vita di lavoro e soprattutto un processo di questa natura non lo fai perché a livello nazionale scrive un bel documento e lo fai votare il tuo direttivo nazionale
Un percorso di questa natura ha bisogno di una pratica
Nei luoghi di lavoro nel territorio che provi a costruire esperienze che vanno in questa direzione che possono essere anche diverso ma che devono essere costruite assieme le persone che rivivono e nel territorio in cui sono questo a me sembra un punto vero di svolta se vuoi politica culturale che noi dobbiamo fare lo penso per il sindacato e quindi l'idea della democrazia della partecipazione del voto dei lavoratori per eleggerlo RSV del voto dei lavoratori denutriti per approvare per me è un elemento fondamentale cioè la democrazia di nuovo la partecipazione delle persone
E la stessa cosa secondo me se la politica capisse
Anche quelli che vogliono essere alternativi alla destra che è un'alternativa la costruirci solo con il coinvolgimento e la partecipazione diretta delle persone provando a dare soluzione ai problemi che le persone hanno imparando anche ad ascoltare cioè c'è anche un elemento di umiltà che bisogna ritornare ad avere cioè essere capaci di ascoltare di capire e di partire da quello che le persone concretamente vivo
Vi devo chiedere a tutti ovviamente chi prima chi dopo di prestare un po'di attenzione rispetto dei tempi vi prego perché se non ce la facciamo vi vorrei dire che altrimenti mando tutti in campeggio e la Germania l'estrema non c'è più quindi e niente vale troveremo un'altra minaccia voi considerate di già minacciati tutti
A proposito di accesso ripresero il germanio delle stupidaggini schiude sugli impieghi catalogando le minacce mi sembra sembra perfetto allora noi ormai è uno dei forse lo prendo più votino civilizzare
Grande in campeggio da qualche parte poco piacevole mettiamola così
Teatro lo è stato all'epoca in una scarpe resti del campeggio comunque grazie bello
Beh mi affiderei forse la gelosia dagli agi va bene è stata ma lavarvi raccontò perché nel libro non è scritto ma così nella giungla ma è stato un esperienza molto molto simpatico dove Maggi
Erano gli era era un grande era un grande parco anche lì in mezzo molto verde c'era un tanti bungalow dove dormire e poi l'altra giocarmi tutto il giorno no
Tocca gioca il tasso di saldi portavano in giro alla sera ti facevano suonare ballare conosce di persona e quindi ragazze e ragazzi quindi era un elemento di diciamo così uno se lo ricorda come un elemento di divertimento ecco e e immagino anche abbastanza impensabile altrimenti per una persona appunto per un ragazzo
E che poco dopo a sedici anni qui appunto porta siamo un altro gradino che è già realtà in parte anticipato il segretario a sedici anni
Ha dovuto lasciare la scuola servivano soldi a casa ha dovuto lasciare la scuola andrà a cercare lavoro per quello dico che quelle un'opportunità che altrimenti insomma sembra davvero impossibile da immaginare un viaggio all'Est
Su questo punto Landini racconta mi sono recato all'ufficio pubblico per il collocamento di San Polo che mi avvio al lavoro come apprendista presso un'azienda artigiana fu una cosa semplice normale
Nessuno mi chiese chi ti manda di chi sei figlio qua diremmo di utili Conoco patemi
Un'azienda cercava il personale e il collocamento pubblico inviava una persona che aveva bisogno di lavorare mi fu subito applicato un contratto nazionale non ho conosciuto nel lavoro nero né precarietà ha fatto il saldatore poi insomma ci ci racconta posso dire che ho avuto la fortuna che i giovani di oggi non conoscono un accesso al lavoro con diritti senza l'ombra della precarietà o l'umiliazione della raccomandazione
Ora su questo sull'accesso al mondo del lavoro oggi che è completamente diversa e questa credo che già già per me che su quasi quarant'anni
Sembra un mondo che solamente Nieminen ti ho conosciuto uffici di collocamento non funzioneranno c'hanno due computer ne funziona uno e chi lo usa lo sa usare quindi sa c'è più di un problema
E dire che può aiutarci Giuseppe Trovato per età perché a ventisette anni quindi assolutamente è laureato in giurisprudenza quindi ha chiuso con la parte diciamo per ora quanto meno di vita ma si affaccia al mondo del lavoro
è tra l'altro Giuseppe punta una laboratorio l'abbiamo così definito generazioni Sicilia che ha dato vita anche un podcast molto ascoltato in cui hai raccolto le esperienze di di di di tanti più o meno giovani meno giovani di loro ma insomma
Anche imprenditori per esempio quindi ai ti sei fatto un'idea a partire dalla tua esperienza ma non solo come come oggi rispetto a queste loro l'accesso al mondo del lavoro
Allora innanzitutto grazie grazie per questa importantissimo opportunità io quello che penso è che purtroppo la nostra condizione rispetta e quindi libero pochino di porta a fare questo rapporto tra le varie generazioni tra la generazione di Maurizio
Quella generazione di Maurizio Anania che poi è la generazione dei miei genitori
è quello che alla fine ci rendiamo conto del fatto che oggi magari siamo molto più ricchi di dati di Oporto dimmi di informazioni continue ma siamo in assenza di di relazioni in assenza di rapporti
Con un grande deficit i rapporti relazioni e di senso di comunità una delle cose che per esempio invece un po'riletto rileggendo il libro appunto riflettuto e è non posso non pensare a quella grande lezione di Ferrara che mi dice che appunto la politica
Storia in atto educazione sentimentale
Noi manchiamo in questo indossano educazione sentimentale anche a me di educazione verso umbra prospettiva verso un senso di comunità in cui o nessuno si salva da solo era stata tutti insieme riusciamo a salvarci io quello che ho avuto modo di constatare racconto con la mia generazione io sono figlio di
Sono un fortunato
Sono un privilegiato perché perché ho avuto la possibilità M&G torrini mi diano la costituirmi abbiamo dato gli strumenti per poter costituendo il percorso universitario
Ma io ho avuto un po'di un modo di conosce innanzitutto la disoccupazione riconosce innanzitutto le diseguaglianze giovanili quando un mio compagni di classe esattamente alle
Alla fine a metà del percorso del diploma e metà percosse maturità non è tornato a scuola perché è andato a lavorare perché non ha avuto quegli strumenti dati alla famiglia i possono dire guardate che attraverso la cultura attraverso i strumenti attraverso i diritti sociali perché c'è un motivo per cui l'istruzione dei diritti sociali perché è uno di quei diritti che garantisce che rimuove gli ostacoli di ordine
Di ordine sappiamo economico sociale
E lo dice la nostra Costituzione
E lui non ha avuto modo appunto di avere quegli strumenti di poterlo superare in quel momento ci si confronta ci si confronta quando nel banco
Nella stanza nell'aula manca una persona e quando mancati si spiega guarda manca perché non non viene più perché bisogna andare a lavorare non pensa che la scuola sia un'alternativa perché c'è da un lato c'è un mondo nella nostra terra nella terra particolar modo forse la Sicilia forse Catania a maggior ragione magari una fotografia plastica di quello che succede di quello che succede in un centro che magari vive e alla possibilità di poter essere diciamo di poter avere una condizione economica migliore rispetto a tre poi a pochi chilometri istanza ragazzi che pensano che l'unica vera opportunità per loro stessi
Sia magari andare a lavorare nelle strade e l'abbandono scolastico più alto della nostra regione più alto del nostro paese proprio nelle nostre periferie qual è il problema allora qual è la la situazione di me ci proviamo quando l'abbiamo condannato con imprenditore ma ho parlato con Johnny ne ho parlato con gente che ha avuto modo di conoscere di lavorare quei territori è quell'immagine insieme raccontata magari da un artista una storia esponente del mondo della sinistra tutte le nostre terre quando racconta quell'immagine in una scuola quando la maestra va da un ragazzo da una ragazza chi è una bambina che stava giocando durante la ricreazione dice giocava con delle palline con delle valli di di carta stagnola e le faccia diventare delle del delle piccole vale diciamo ma perché cosa state facendo bambine che sta peggiorando con queste un castello di carta stagnola e dice ci stiamo allenando a farle velocemente così comprendiamo le botte
Questa immagine che noi abbiamo ma ancora oggi vedere io voi un prima di costruire quel Paese reale purtroppo dei fatti di Bronte
Dei fatti legati alla Resistenza legati alla agli avvenimenti e la nostra terra la mia generazione
Non li conosce
Lo sa perché non ha una cultura storica non ha una memoria storica
La mia generazione io confrontandomi con i ragazzi nelle scuole nelle nelle realtà loro hanno ben altra memoria
è una moglie che è passata più con la logica della vittoria facile del della possibile di un guadagno immediato attraverso la gremita organizzata che è quella di Stato che ti permetti di più di avere due che Titti mette davanti delle mie dei territori opportunità più concrete e più efficace più risolutive di una loro condizione di di vita quella purtroppo la narrazione la storia che tutti sanno che tutti conoscono conoscono tutti
Tutte le varie dinamiche le varie relazioni magari potrebbero fare ragazzi quindici sedici anni storie dopo scuola delle storie di mafia e di territori e di controllo di un territorio ma non conoscono i fatti di Bronte non conoscono la storia della nostra Sicilia
Lì davanti cosa qual è l'interrogativo qual è la risposta io penso che da incontri come questi ci dovremmo interrogare come bisogna rispondere nel dare risposta gli ultimi rende risposta loro che non hanno non hanno si apre una questione generazionale non avranno mai qualcuno vicino che li possa sostenere aiutare
E non hanno uno stato che garantisce quei diritti sociali perché nella nostra Costituzione c'è un fatto il nostro Paese il nostro Stato in questo momento c'è una grandi chiese questo si legge nel libro
C'è una crisi diritti fondamentali la scuola non è un contesto di opportunità la scuola un contesto di solitudine di competizione
Di avversità l'uno con l'altro di individualismo non è una formazione non è un contesto formativo la sanità la sanità il luogo dove oggi a maggior ragione vediamo plasticamente il fallimento del merito
Del cliente e invece la vittoria del clientelismo politico in tutte le sue sfaccettature
E quindi la sanità ma io come posso mai pensare che tempo che nonno come non mi posso spiegare i dati appunto della migrazione sanitaria di divideranno Stadera che vanno verso le altre regioni
Per curarsi un costo enorme che va sulla comunità sulle persone
La sanità la scuola le famiglie la crisi della natalità e allora ci sono tutte queste crisi tutte queste situazioni Gotti questi diritti che realtà non sono diritti ma sono diventati
Del
Delle gabbie delle gabbie per le persone che portò poi davanti a un tema davanti a un tema che ha una risposta la risposta facile e così concludo per entrare determina il tema è uno solo quando le persone stanno così male quando c'è questa crisi
E l'educazione sentimentale educazione alla vita alla realtà la vede così difficile da costruire non c'è altra le persone non si aggrappa ad altra speranza se non da una restaurazione del passato
Ed è quello che noi vediamo perché a me quando io io quando ho visto i dati gli ultimi dati e sondaggi e segugi che Milano fa dell'Italia ancora al trenta per cento al ventotto e il trenta io
Un po'quella ulteriore speranza ancora oggi un po'ancora si staff che ci si è affievolita ma non la voglio fare spegnere del tutto perché voglio lottare contro quel cinismo di cui parliamo
Grazie giacca trovato che tra l'altro Tosi è un ottimista almeno rispetto a me considerato che il problema modo un modo per dire fin quando dei colleghi scriverà qualcuno non sa come prescrive no no intende e no no no no sei a Sorrento ottimista era dico perché proprio esattamente il motivo perché la precarietà per come la vedo io invece oggi non è solo un prema degli ultimi è una dei primi per famiglia intende oggi primo per famiglia quindi senza alcun merito in bicicletta anch'io come dicevi tu no perché ho avuto molte opportunità fatto sia l'altro è di tutti c'è un contratto non lo vedremo comunque mai quindi non è solo una questione di mancanze magari materiali per pregresse quello peggiore finitamente la situazione come dice lei
Ma il vero problema se non è che ormai è generalizzato mercoledì con l'ottimista e senza che il problema per me ancora più più largo omettiamo la così e quindi partendo ovviamente da quello che che diceva Giuseppe chiedo al Segretario comizi e cuce come si ricostruisce questo accesso al mondo del lavoro è visto che io sono appunto un non solo pessimista ma pure insomma andaluso mettere cioè la parola che volete mi chiedo perché la politica dovrebbe farlo per esempio essere dei centri per l'impiego trovando altre altri modi quando clientelismo in modo migliore cioè che che viene viene perché dovrebbero farlo
Ma io penso questo che
Le leggi che sono state fatte in questo Paese e che hanno favorito questo processo di precarizzazione
E anche di modalità di funzionamento di un periodo che nella mia esperienza banalmente voglio condividere anche questa cosa non sono secondi se siete d'accordo no se mi sembra un punto io ho maturato questa idea che i processi nei luoghi di lavoro
Anticipano sempre i processi sociali sempre
E la qualità della democrazia dei diritti che c'è nel luogo di lavoro
Misura e costruisce anche la democrazia che c'è fuori dei luoghi di lavoro
Non non non lo dico solo per atti solo il sindacato no perché la mia esperienza è così
E quant'è perché dice la politica allora io la dico in modo molto secco siccome queste leggi del tavolo non le ha fatte solo la destra
Queste letti del tavolo dagli anni novanta ad oggi le han fatte anche quelli che dicevano di essere di sinistra
Io penso che bisognerebbe arrivare a un punto che capiscano tutti e qualcosa si sta muovendo che quelle leggi fatte hanno favorito questa situazione e hanno determinato
Il l'idea che non c'è nulla da fare ma in questo modo tu sei andato a mettere al centro unicamente il mercato e l'impresa
E la soggettività del lavoro e la rappresentanza delle persone sparite non così chiaro quel concetto
Quindi se tu vuoi costruire un'alternativa anche culturale a questo modo di pensare dev'esserci qualcuno che riassume il lavoro delle persone anche nelle nuove modalità con cui lavoro si esprime come elemento da rappresentare non fosse chiaro come concetto
Anche perché banalmente il numero di persone che per vivere ha bisogno di lavorare non è mai stato grande come adesso c'è questa idea che anche le nuove tecnologie l'intelligenza artificiale cancellerà lavoro detta così secondo me è una cavolata
Perché quello che penso certo tanti lavori che ci sono adesso spariranno ma ne nasceranno tanti altri
Perché da un certo punto o anche cose che non pensiamo perché questo elemento la tecnologia non è neutro dipende chi la governa chi la utilizza per quali finalità e con quali caratteristiche quindi in quale direzione andrà allora il tema ritorna sempre al centro c'è la persona c'è il lavoro e quelli che fanno politica rappresentano i bisogni di chi lavora ora presentano i bisogni semplicemente del mercato di chi è ricco e di chi vuole mano libera nei processi sociali perché questo è il punto di fondo che io vedo intendo io non sto dicendo che semplice o che fatica sto dicendo che questo è quello che è mancato in questi venticinque anni io vi faccio un esempio molto banale perché poi dietro la precarietà c'è anche una tutto una serie di leggi che hanno favorito un altro modello di fare impresa
Io ve lo faccio sempre su di me
Quando io ho cominciato a lavorare c'era una legge che è stato in vigore in Italia fino a metà degli anni novanta fino a quando non hanno fatto la legge sul lavoro interinale che oggi viene chiamato in un altro modo che vietava l'intermediazione di manodopera
Ed è una cosa precisa voleva dire che se io entravo nel mio luogo di lavoro
E mi trovavo di fianco a me una persona che lavorava assieme a me che faceva lo stesso lavoro che facevo io che usava i mezzi dell'impresa che un come usavo io
Io potevo e non era dipendente io potevo denunciare l'impresa l'impresa prendevo una multe quel lavoratore veniva assunto a tempo indeterminato come me gli è chiaro
Oggi sei di fronte al fatto che se ci pensi non solo hai reso precario il lavoro
Ma il cancellato questa legge e se voi ci pensate va in qualsiasi luogo di lavoro pubblico e privato tu sei al fatto che hai persone che pur lavorando assieme
Non hanno gli stessi diritti e non hanno le stesse tutele perché c'è l'appalto perché c'è subappalto perché c'è la finta cooperativa
Perché per far funzionare le cose mentre prima era un tutti i dipendenti di uno stesso luogo dal centralinista al progettista al magazziniere oggi questo dipendente di un'azienda di qualcun altro e
E questo elemento non è perché il mercato chiede questo perché sono state fatte leggi che stanno che han fatto diventare legge ciò che legge prima non erano state chiaro come concetto anzi era vietato dalla legge prima mentre oggi la i legalizzato
E questo elemento ha determinato una frantumazione una competizione anche tra le persone no
E anche dal punto di vista sindacale a volte scatta il meccanismo io sono dipendente dell'impresa madre agli altri dipendenti mi dispiace per loro ma fatica non ci posso far niente ma questo introduce un elemento di rottura della solidarietà tra le persone non faccia chiaro come concetto
E quelli che stanno peggio vedono in quelli che hanno qualche diritti privilegiati che non si occupano di loro e non fa altro che aumentare la rabbia e lo scontro tra le persone o no e se la guardi dall'altra parte l'impresa madre è la stessa che controlla tutto il processo un anno
Bene tutte queste cose non sono venuti a casa
Sono avvenute perché le leggi che sono state fatte anche dai governi che non erano di destra hanno accettato questa logica di mercato
Cioè hanno assunto questa logica del mercato come la logica per cui la la la libertà di mercato la flessibilità era la condizione per poter far crescere tutti io penso che uno dovrebbe fare un bilancio dopo trent'anni e dire che questa cosa qui ha prodotto esattamente l'opposto non so
Cosa deve succedere ancora di più del fatto che abbiamo Presidente del Consiglio Melloni che viene dall'esperienza dai
Di mantenuti Mendoza Zago state cosa deve succedere ancora per rendere evidente quali processi si sono determinati anche sul piano sociale e soprattutto che sei di fronte al fatto che ormai metà dei cittadini a votare non ci va
Perché l'altro grande problema che si è determinato in questi anni io la faccio sempre quando
Vi racconto questo episodio che non farli però credo di averlo scritto
La prima esperienza che io ho fatto andando in una sezione di un partito che era quella sezione del mio comune no
Dove c'andava a mio padre la sezione del partito comunista no e ancora non è riscritto però lo seguivo avevo quindici o sedici anni andato in parrocchia andavo in sezione perché era quello che nel comune di facevo giocare andare al cinema in mezzo i tuoi amici tacere o nell'altro
Mi ricordo una sera che ero avuto sedici anni Charlie non votavo erano l'elezioni del settantasei quindi non votava ancora
Qual era il lavoro che facevano e te e tenete conto una mio paese cinque mila abitanti iscritti allora il Partito comunista erano ottocento ci siamo quindi era una dimensione molto grande
Cosa facevano quelli che erano in sezione quel perché c'erano le elezioni
C'era un gruppo di persone che aveva davanti l'elenco seggio per seggio gli eventi elettorali
E il lavoro era nome per nome
Questo ci votano questo bisogna andarli a parlare no a questo non ci votano guarda che questo ha un problema in famiglia bisogna questore che mentre io ti ascoltavo da una parte consentite era battuto detto Carso qui farsi fare i suoi impossibile no
Cioè la prima corriera qui la privacy telato e quindi no quindi c'era un elemento di di difesa atopica devo stare attenti perché pensando di tutto ma se ci pensate dall'altra parte provate a pensare
La politica era interessarsi dei problemi delle persone
Cioè il fare politica non era l'interesse di qualcuno e rapporti il problema di parlare con quelle persone e di far star vicino le persone c'erano dei problemi non so se è chiaro
Quel gesto era per prendere un voto matti occuparmi delle persone
E se qualcuno non è un problema sapeva che attorno a sé aveva una comunità di persone che poteva darti una mano poteva occuparsi di te non sa se è chiaro come concetto
Poi c'era il perché stiamo insieme il progetto sociale ma la il così detto il concetto di comunità o come hai detto tu di educazione sentimentale
Era legato al fatto che ti occupati quei poteri anche discutere non so quanti potevano andare a spendere ma sapevi che c'era qualcuno non devi da solo una frase chiara come concetto non ti sentivi da solo
Cioè la cosa che ho vissuto io prendo in montagna da me è una cosa che a me
Banalmente supplente non delle cose normali di vita delle persone dove la comunità c'era quando era Natale faccio un esempio vedevo anche in casa mia ero picco ma ricordo c'era una caratteristica no cioè le famiglie che abitavano attorno in quella frazione
Facevano il giro a casa di ognuna da da noi Natale della Fari Cappelletti notano i quindi anche una cosa
Benissimo allora cosa c'era che un giorno venti donne si trovavano a fare i cappelletti è casa tua poi le stesse venti donne andato
E tutti avevano i cappelletti perché tutti assieme facevano aiutare per fare i cappelletti a Tutino storica anche quello che non se lo poteva permettere gli altri li aiutavano perché a Natale tutti dovevano avere Cappelletti nota sia chiaro come concetto
Questo vuol dire che tu non la si sono nessuno è un elemento concreto di azione no
Questo elemento si è rotto
Questo è l'elemento che si è determinato questo senso del fare politica di occuparsi delle persone si è rotto
E per me queste l'alternativa io l'alternativa non la costruisco a parole la costruisco con le persone non so se è chiaro cioè se tu vuoi trasformare una società chi sono i soggetti che trasformò per la società
La fine con degli editti o la fai con la partecipazione e il problema è ridare la le ridare l'idea che le persone se vogliono e se si mettono assieme loro possono essere soggetti che trasformano la società e che trasforma la seta partire dalla loro vita perché la migliorano ma forse è chiaro
Se questo elemento sparisse tu capisci che c'è un'altra logica no la politica diventa un'altra cosa
Diventa un'altra cosa e fare poi diventa anche un'altra cosa il modello con cui artisti questo dal latte Trento dirlo secondo me è un punto che volanti a dialogare con la cosa no con le cose che tu dicevi quartiere pone un punto poi certo
Io mi rendo conto ma lo dico Dante non è la stessa cosa a vivere in Emilia Romagna o vivere in Sicilia e lo capisco
Ma grande come una casa no anche fare attività sindacale fare attività politica la Julio non è la stessa cosa
Ma da un certo punto di vista ci sono valori comuni e e in un qualche modo la possibilità di costruire esperienze e di far conoscere esperienze e il modo per poter dire che le cose si possono cambiare poi certo ci sono realtà diverse con cui ti devi misurare
Io la dico banalmente se c'è una cosa esso lo dico per me
Nel libro credo di non averlo scritto
La mia esperienza anche sindacale e politica è stata ma come avete visto in Emilia eccetera
Finché io sono stato in Emilia
Per me il mondo era l'emiliano
E quando partecipava anche rimedi nazionale che sentivo altre cose mi me diroccato questi non capisco nulla perché si può far così si può far corrano frase che hanno da dico banalmente nel momento che ho avuto la dimensione nazionale
E che quindi ho cominciato a girare
Sono stato il primo a capire la completa il primo a dire Cazzola quando penso che l'Emilia può essere un modello penso una cassata non fase chiaro come concetto
Perché certe un elemento che può aiutare ma tu ti trovi di fronte al fatto che ci possono essere tante altre situazioni in cui lo stesso problema non è vissuto come vi faccio un esempio e qui lo scrivo mi è capitato in una vertenza no
Dove era un grande gruppo in una non secondo me io avevo fatto un grande accordo no che diceva che i lavoratori precari di quell'azienda dovevano essere assunti a seconda dell'anzianità di servizio che avevano in modo che dovevano diventare ho avuto una discussione
Perché una parte di soprattutto di quelli che avevano e stabilimenti nel Sud dicevano no deve venire prima mio figlio
Perché se mio figlio non viene a sostituire me in questo luogo andrà via da qui
E non ci sarà in e io non sono in stato in grado di garantire non so se è chiaro poi siamo riusciti a Evita perché non ero d'accordo con perdite ma scusa ma perché tuo figlio deve venire prima di un'altra persona
Perché l'elemento determini però mi sono posto anche il problema di che cosa voleva dire per lui vivere lì e non avere la possibilità di dare lavoro al figlio che cosa questo determinava nono faccia chiaro come concetto
Se se ha ragionato con la testa dell'Emilia Romagna o per lo più non avrei mai capitano Fricano protetto anzi l'avrei contrastate non mi sarei posti il problema di come affrontare quella cosa lì
Per vedere di affrontare anche il problema del figlio ma che non diventasse un'altra cosa è solo dico banalmente no
E questo elemento qui diventa molto importante ma allo stesso tempo
Il fatto che non è possibile cambiare la condizione anche nelle cose più difficile arriva non è vero una frase chiaro io penso che ci sia un elemento di volontà con cui ti misuri poi posso fare cento metri a cinquanta metri ma il punto è se tutti assieme
Siamo dentro un processo che assume determinati valori determinati elementi per questo dico che
E oggi ripartire dal lavoro e dalla libertà del lavoro secondo me è la condizione per ricostruirà anche una cultura che può anche mettere in discussione perché è vero che i sondaggi
Dicono quello che dicono
Però anche sui sondaggi io ci andrei cauto no
Perché dipende chi li fa dipende cosa vuol sapere chi li paga come rifai ma io la cosa che vedo l'ha sentito posso sbagliare ma la sensazione che ho e che continua esistere uno dopo che diventa sempre più duro di chi a votare non ci va
Quindi io non ho la sensazione che in questo momento che al governo sia ancora più forte di prima più o meno forte che non si è indebolito sì questo sì
Ma che sia più forte di prima secondo me no il punto è se si costruisce uno e si rafforza l'idea che ci può essere un'alternativa a quelli che oggi sono al governo questo e e il tema se volete di di più debolezza no ma non che di per sé non la cambi e colgo qui anche questo elemento noi per cancellare questa la precarietà e per dare il senso abbiam deciso di fare anche il referendum no che non hanno mai fatto con queste caratteristiche e che alla fine non ha prodotto il risultato che le volevamo perché il quorum non l'abbia raggiunto
Ma se io vado a vedere
E analizzo chi è che è andato a votare qui c'è un dato che per me è un cambiamento che anche al nostro interno ci ha fatto discutere si deve far discutere
Perché dei quattordici milioni che in Italia sono andati a votare avendo fatto uno studio un'analisi non col sondaggio ma con uno strumento borghese che permette di capire cosa pensano venticinque milioni di persone attraverso tutto io gli algoritmi possibili e immaginabili
Emerge un dato che nessuno ha messo in discussione
Che di quei quattordici milioni più di cinque milioni quasi cinque milioni e mezzo sono giovani tra i diciotto e i trentaquattro anni
E siccome in Italia i giovani che hanno quelle tasso nove milioni e mezzo L'Unità facce di età che ha raggiunto il quorum per cui risultato sarebbe valido sono le nuove generazioni
Chi non è andato a votare la mia generazione
Cioè quelli che sono andati a votare in meno son quelli da cinquantacinque anni in su quelle sono andati a votare in pochissimo ti è chiaro queste elemento cui permessi indagato è un elemento fortissimo
Perché io di iscritti alla CGIL non so mica cinque milioni di giovani iscritti e magari terrestri cinque milioni giovani Street io sui cinque milioni di iscritti che alla CGIL quattrocento mila hanno meno di trentacinque anni
Vuol dire che quel di quei cinque milioni e mezzo non so se tutti e quattrocento mila quelli della CGIL sono andati a votare ma vuol dire che cinque milioni di persone cinque giovani
Sono andati a votare strutture ritirati chiedo che forse non sa neanche o non sapevo neanche prima assolvere la CGIL o qualche ma sono andati a votare perché si sono rotti verbale della precarietà e sta il limite sono quelli che hanno votato anche sulla cittadinanza quando tra quelli che sono andati a votare c'è una parte che sull'atteggiamento votato no di una certa età che andate a un'altra di se io comporteremmo come oggi tra le nuove generazioni più ancora che e quindi dato interrogarmi perché la mia generazione che ha avuto i diritti e tutto il resto oggi
Non è in grado di esprimere quella solidarietà che dovrebbe essere espressa ma se io ragiono la domanda che vedo tra le nuove generazioni di libertà e di cambiamento è fortissima e allora io debbo offrirà loro uno spazio di possibilità di cambiamento
Lo fate chiaro come concetto come elemento di investimento poi mi rendo conto che i giovani non solo la maggioranza sono minoranza ma sono quelli a cui tu puoi destinare un elemento di futuro e allora bisogna avere anche il coraggio per questo dico come organizzazione di produrre anche dei cambiamenti
Anche nell'affrontare questo tema
Ma dico in un altro modo non posso continuare a essere io che ormai ho sessantaquattro anni e tra un po'finito a parlare dei giovani dentro la CGIL non so come dirlo
Cioè o sono i giovani che entrò nella CGIL la cambiano anche e quindi noi dobbiamo offrire questa possibilità o senno di che cosa stiamo discutendo sempre di qualcuno che discute di qualcun altro fa sì che questo determina un conflitto sicuro
C'è questo elemento determina un conflitto sicuro perché i cambiamenti non avvengono nella storia della CGIL i conflitti ci sono stati adesso quando nel mille novecentosessantanove diventa segretario Luciano lama
Di diventa segretario dentro lo scontro politico
Ma mica da ridere
Perché qual era l'oggetto se nascevano i consigli di fabbrica cioè se i lavoratori e le lavoratrici iscritti e non iscritti erano loro che decidevano chi doveva rappresentare o se dovevo rimanere le commissioni interne che erano quelle che era l'organizzazione che in un qualche modo determinava tira ci siamo
E c'era nella CGIL chi diceva no dobbiamo mantenere
E non dobbiamo pensare all'unità sindacale chi diceva no la novità sono la nascita dei consigli perché sono le lavoratrici e i lavoratori iscritti e non iscritti che in ogni luogo di lavoro decidono chi sono i delegati il sindacato deve fare i conti con i delegati non ti ha nominato Luigi ma che hanno deciso i lavoratori non so se è chiaro
E questo determinò agli anni Settanta
Cioè le conquiste degli anni Settanta lo statuti contratti l'autunno caldo non è che nasce perché il sindaco perché l'Ama adesso con no nasce perché si è costruito nel Paese nei luoghi di lavoro una partecipazione senza precedenti in cui tutti iscritti e non iscritti hanno visto nel sindacato la condizione del loro cambiamento
Allora le cose non si ripetono mai ma io penso che siamo di fronte a una situazione di quella naturali
Quindi o c'è un processo di democratizzazione diffuso che ridà voce e che in questo caso è un problema in più
Non doveva rappresentare le partite IVA il lavoro tono ma tutte le forme di lavoro non fosse chiaro perché oggi c'è una competizione tra lavoratori e quindi io da può essere in grado di affrontare questa cosa che anche questa non è semplice non è banale apre dei problemi
Ma che offre un elemento di cambiamenti ci arriviamo anche no dico banalmente se non faccia o se se non facciamo questo tasso di cambiamento quindi noi queste cose non le e per questo penso che il conflitto è un valore non fase che ha preso proprio dunque perché se non ricorrano le cambi mai e le resistenze al cambiamento ci son dappertutto e né in casa mia la cosa che mi fa più girare le scatole quando DDT dobbiam cambiano vita abbiamo sempre fatto così
No ah ma si è sempre fatto così e a me che cosa me ne frega si sarebbe fatto così ma adesso non risponde a quello che stiamo facendo vuol dire che no
Guardate lo dico col collo l'estate non non se dietro nulla no ma perché sei ad un passaggio
E siccome io vedo il rischio questo il punto dopo stordito io il rischio che venga donata il rischio che vedo e proprio che quello che sta succedendo che è la cancellazione del sindacato confederale
Cioè non esiste al Monte
Cioè il fatto ieri no che noi abbiamo scioperato su Gaza
E non lo dico per mettermi una medaglia lo dico come problema siamo stati il primo sindacato al mondo che si operato a sostegno dei palestinesi per dire no a casa è chiaro non c'è nessun altro sindacato ancora che la parte c'è stata una discussione dentro il sindacato e
Io ho partecipato e rete per fortuna adesso le cose si stanno estendendo han preso delle posizioni ci saranno altri paesi che lo fanno ma da un certo punto di vista questo elemento lo dico per essere consapevoli cioè il conflitto non è solo una cosa
è una è importante esercitarlo se questo determina anche lo strappo che noi abbiam fatto no sia stato i primi in Italia altri sindacati anche l'attico gli abbiamo parlato non sono stati nella condizione di farlo ma se questo determina dicono di c'è una vacua per anche ai dato un'idea di che cosa devi fare
Perché ci sono dei momenti secondo me che non conta quello che conta quello che fai
Cioè tu devi dare l'idea se di fronte al genocidio all'uccisione alla messa in discussione del diritto di un popolo
Tu non fai nulla puoi dire le parole più forti che vuoi ma nel senso della gente hai dato l'idea che tu non non ci sono delle cose che devi fare non so se è chiaro
No non altrimenti non ha senso
Poi hanno scioperato tutti no hai dei problemi però hai aperto una strada indicato un processo
Ha indicato un elemento anche di cambiamento e ne stiamo chiedendo che anche altri sindacati in giro per il mondo
Facciano quello che facciamo noi che si rivolgono che si apre un processo di questa natura ecco questo mi sembra il tema che dobbiamo fare infatti da no però abbiamo bisogno di farlo soprattutto Galileo che voi vi cacciate e provate
A cambiare anche quello che noi non facciamo
A proposito dell'Emilia Romagna non è il resto d'Italia credo nemmeno nel libro c'è un momento in cui questo emerge con chiarezza drammaticamente quasi che la vertenza FIAT a Pomigliano d'Arco quindi siamo Na in campagna a Napoli
E a un certo punto riscrive ricevetti anche una telefonata dalla CGIL nazionale direi abbassa perché allora Dan fio no ecco dire abbastanza indimenticabile in caso di plebiscito del sì al referendum quello interno vivente i lavoratori avrei dovuto firmare quell'accordo capestro la logica che prevaleva in quelle ore era il Mezzogiorno non può permettersi la chiusura di quella fabbrica a qualunque costo si viveva ricatto FIAT con un sacrificio durissimo ma tutto sommato accettabile
Un rospo da ingoiare
Questo riguarda la Campania Napoli ma in realtà penso che ne abbiamo un esempio molto chiaro e molto simile di questo Capriolo quante volte si è discusso no di come si dovesse scegliere tra il lavoro e la salute tra il lavoro il territorio quindi penso che lo capiamo
Perfettamente oltre unto Termini Imerese però per poco come scelta
Fondante del del l'abbiamo vissuta credo proprio un Priolo è su questo che però nord sud in termini appunto anche di di di opportunità
E che poi diventa in qualche modo come dicevano anche ragazzi no dispersione generazionale
Vorrei sentire l'opinione di chi insieme a Giulia per età diciamo è come come dicevamo prima un po'sta per fare il pazzo mi riferisco Luigi Nicolosi ventun'anni dell'associazione universitaria koinè Catania studente di giurisprudenza quindi Luigi tu stai per uscire dal mio esitata proceda al mondo del lavoro non so se sceglierà di fare una professione visto i tre studi ma in ogni caso nella dato generazione e con la tua attività appunto nell'associazione diversi dai lo vivi cozze lo vivi come lo vivi questo questo gap appunto nord-sud il fatto che noi per il lavoro dobbiamo anche diciamo cedere su qualche o tutti i diritti
Buongiorno a tutti anzitutto per me veramente un gigantesco piacere essere qui è provare un po'portare quella che la voce degli istituti universitari insieme a Giulia io parto semplicemente da un elemento di alta non avevo su cui non avevo neanche ragionato ed è venuto fuori proprio durante la la discussione
All'inizio il libro il segretario ha scritto una frase che a me ha colpito molto tengo a leggerla perché ha un significato che nel momento in cui l'ho letto ha detto ecco questa è la chiave cioè si sentiva che era della cultura che poteva muoversi il futuro di tanti di noi ecco probabilmente questa è la chiave anche di quel capp di cui stiamo parlando
E cioè
Veri e prima si parlava del campeggio nella Germania Est la realtà che oggi la CGIL in un certo senso organizza un campeggio nazionale che il campeggio della Rete studenti medi e dell'Unione degli studenti universitari a cui ho avuto la fortuna di partecipare per due anni di fila dove il terzo punto disabilità Doni dove tra il Lazio e la Campania posto che a ledere la demenza ma anche o a fare vero persa interessa l'ultima volta ci sono stato io era Sessaurunca proprio al confine tra Lazio e Campania
è è stato una delle occasioni più belle che io abbia mai avuto di confronto anche con tanti altri ragazzi e ragazze che venivano da un percorso di militanza io ho avuto la fortuna di fare rappresentante del Sin dalla scuola facevo il coordinatore della rete degli studenti medi e mi ricordo questa discussione buona compagnia romagnola
Che mi parlava di una campagna che in quel momento portavamo avanti come sindacato degli studenti
E liceali degli stage universitari chiara che Dini come sto la campagna sul benessere psicologico è questa compagnia mi parlava del fatto che nella sua scuola a Bologna
Avevano un problema cioè il presidio psicologico la psicologa stava solo cinque ore a settimana
Solo io ho sentito questa cosa ha detto compagna io son d'accordo che un problema ma che non abbiamo le scuole
Perché parliamone
Perché purtroppo alcune volte ci si dimentica che noi in Sicilia viviamo il dramma del ridimensionamento scolastico
E quindi non soltanto noi gli abbiamo il tema che non abbiamo gli psicologi nelle scuole abbiamo il dramma che non ci sono le scuole perché quando c'è un accorpamento significa che quelle sedi distaccate che poi rientreranno in unica scuola verranno gestite male
Perché questa è la sintesi quando c'è un accorpamento anzi le sedi distaccate spesso chiudono e allora noi chiediamo realmente quello che il diritto allo studio in un contesto in cui lo diceva prima Beppe
Il tasso di dispersione scolastica a Catania è il più alto della nostra della nostra nazione ed è un tema su cui noi dobbiamo dobbiamo interrogarci
è l'Università di certo non è un contesto migliore noi viviamo sostanzialmente in una terra in cui gli atenei vivono un drammatico calo di iscrizioni e se guardiamo le statistiche chi nasce al super studia al nord
E questo è un tema su cui dobbiamo interrogarci perché io che ho avuto il privilegio di fare un liceo proprio qui a Catania frequentava il liceo Spedaliere i o al più della metà dei miei compagni di classe che oggi studiano tra Bologna Roma Trento
Ed è un tema su cui noi oggi dobbiamo fare una seria approfondita riflessione
Ed è segretario
Noi viviamo una terra indubbiamente complessa
Mi piace sempre ricordare quella che una citazione di Macaluso diceva in Sicilia la politica non si può fare chiacchere e questo perché è necessario intervenire
Punto per punto anche con quelli che sono i seguenti aggregazione che noi come organizzazioni studentesche ma anche come organizzazione della polizia hanno dei lavoratori si hanno a disposizione io ho avuto una fortuna ciò che quando ero uno studente liceale mi sono avvicinato per la prima volta alla Camera del lavoro di Catania
E ho trovato in Rosaria in Carmelo in Alfio dei punti di riferimento per poter continuare quello che era un percorso di lotta sindacale all'interno delle scuole da parte di quello che sono i suoi ricordi Antoci però che la lotta non era con i docenti o contro il preside ma la lotta è di studenti e lavoratori insieme
Perché solo così possiamo esser capace finalmente di cambiare questa terra una terra che afflitta da quella che una logica della della clientela è di nuovo Macaluso
Era Macaluso che ci diceva che in Sicilia solo una forte ecco una forza che sia realmente in controtendenza quello che il sistema clientelare
Può sradicare quello che il sistema Sicilia e l'abbiamo visto l'altro ieri con quelle che sono le vergognose le vergognose nomina del Governatore Schifani che sostanzialmente si premia i giovani mai giovani figli di ed è un tema il fatto che il presidente dell'assemblea regionale siciliana distribuiva fondi sostanzialmente con una logica totale
Cioè clientelare
E allora un altro punto segretario il libro mi ha colpito quando le dice che il suo sogni che questo libro possa contribuire ad accendere le nuove generazioni la speranza e la voglia di lottare per quella che la la libertà
E allora io mi chiedo quale può essere la formula per riuscire a porta avanti una lotta comune studenti e lavoratori insieme come era nel passato
Era riformularlo oggi perché ricordiamoci un tema purtroppo noi a sinistra abbiamo un grave deficit e questo ne parlo sia e soprattutto nel mondo partitico ma anche delle grandi organizzazioni studentesche
Vedete purtroppo noi spesso pecchiamo di semplicità quando leggiamo anche i fenomeni politici a destra
La Meloni non è una qualunque la Meloni era la presidente di Azione Giovani la Meloni era presidente di una organizzazione giovanile era una ragazza di partito era una donna di partito che ha fatto strada dentro il partito e chi arriva da fare la Presidente Consiglio dei ministri
Signori miei o ci mettiamo in testa che anche la sinistra deve essere questo il modello ma non ci illudiamo naturalmente che qualcuno ci arriva alle porte perché le porte Panda perde
Però ci vuole la mentalità per farlo
E ci vuole che il terreno sia predisposto e allora segretario come possiamo realmente predisporre il terreno per far sì che il giovane Beda il sindacato dei lavoratori comune alleato in quelle che sono le battaglie è posta effettivamente cambiarmi lottare per cambiare prima aiuto questa terra che afflitta
Da una crisi generazionale senza precedenti
Come come possiamo non cedere quanto almeno da un nuovo ricatto quante ore di tempo no pochissime pochissime perché è ancora ci manca Fabiana dall'altra perché ci dobbiamo arrivare a chi lavorerà qui senza di tutti approcciare approcci al lavoro ma c'abbiamo una lavoratrice giovane
No io penso quello che ho detto cioè penso che il tema sia ripartire dalle condizioni di vita e di lavoro delle persone cioè noi dobbiamo ripartire almeno nella mia testa e questo cioè non esiste un progetto di cambiamento che non sia fondato sulle persone cioè bisogna riscoprire la soggettività del della politica che mette nelle condizioni le persone attraverso l'azione politica la possibilità di cambiare di migliorare la propria condizione Ramon posizione degli altri
I da un certo punto di vista hai bisogno di non aver paura della democrazia e cioè dell'allargamento della democrazia della partecipazione per realizzare quel progetto qui
Cioè io non non ne vedo un altro ci son delle scorciatoie adesso la dico banalmente e questo vuol dire se la guardo dal punto di vista sindacale ti faccio un esempio dire la lotta la contrarietà bisogna che in forma ancora più forte di quello che abbiamo fatto fino adesso
La la lotta contro precarietà non siano ancora dei giovani precari per non essere precari
Ma bisogna che siano quelli che non sono precari che sono pronti a scioperare per quelli che son precari è chiaro
Quindi io no allora è chiaro questo passaggio e questo è un passaggio del sindacato se fin in fondo noi non assumiamo questa cosa è chiaro che veniamo percepiti da chi oggi è precario come qualcuno che si occupa solo di chi è un diritto ce la danno socie chiaro
Quindi questo presuppone un elemento c'è qualche cambiamento anche della nostra azione della nostra rivendicazione no
Banalmente Aversa
Fatto aver sento di usare anche lo strumento del referendum con tutta la difficoltà
Ha voluto rendere chiaro come noi vogliamo usare tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione legislativi contrattuali perché per noi questo diventa un elemento centrale cioè la lotta alla precarietà è la condizione per la libertà delle persone nel lavoro
E quindi da un certo punto di vista io oggi e debbo colgo positivamente ma voglio vedere cosa fanno il fatto che una serie anche di partiti che si richiamano a sinistra abbiano appoggiato il referendum
è il problema che io mi pongo finito la podere ferendo siccome non abbia raggiunto il quorum è finito l'appoggio oppure quelle rivendicazioni divento rivendicazioni del progetto politico di chi vuol cambiare questo Paese mi fosse chiaro come concetto
Questo non è che lo risolvo io ma quelle forze politiche che hanno sostenuto il referendum assumono quegli obiettivi come faccio io per cambiare questa situazione e per cambiare le leggi del tavolo che anche loro hanno contribuito a fare oppure no
Allora dico banalmente per me questo è un punto e siccome io prendo per buono che hanno fatto delle sette penso anche al Pitino se penso al PD ha fatto una cosa non a caso Renzi nella campagna elettorale ha difeso quella legge quello che ha fatto il PD ha preso una posizione ma è finisse con referendum
O quell'elemento qui è un processo di apertura di un elemento di altra natura lo dico perché se riflettessero come ho cercato di dirgli che non so se lo fanno
Dei quattordici milioni altro studio fatto dall'Istituto Cattaneo non da noi ci sono almeno tre milioni dicono loro di persone che normalmente a votare non c'andavano che sono andati a votare
E a me è capitato di incontrare persone che mi dicevano io andrò a votare ed ma colpito molte secondo me qui c'è la crisi della politica quando tu dicevi il clientelismo
Gente che mi è piombato votare sa perché vado a votare perché posso finalmente votare per qualcosa e non mi chiede di votare per qualcuno volate che un bel cambiamento questo e
Perché Settis bensì una della crisi della politica e che molto spesso il voto è diventato il voto anche questo clientelare di sostegno qualcuno non è diventato il voto per un progetto per qualcosa per un cambiamento
E penso che quei tre milioni che sono andati a votare per il referendum non è detto che vanno a votare per qualcuno le politiche se c'è nessuno nella politica assume qui concetti che nel referendum c'ero per dire lo faccio diventare la mia azione
Ora questo a me sembra uno degli elementi che dobbiamo fare che pone un radicamento se vuoi del sindacato ma pone propone di un cambiamento in un qualche modo anche alla politica
Ci sono le condizioni secondo me sì però sono scelte che devi fare cioè secondo me ci sono una serie di cose che indicano la possibilità di un processo di cambiamento che vada in questa direzione poi oggi se vuoi lo vedo ancora più forte
E tante atto potere sono ancora più preoccupato
Perché quello che sta succedendo
E cioè la guerra
Si indica un ulteriore tema
O meglio dopo una locotender lungo ma uno c'è una crisi del cosiddetto Occidente evidente
E quindi il rischio è che dietro la crisi dell'Occidente se lo stesso Occidente non è in grado di fare un salto va in discussione l'idea stessa di democrazia che in un qualche modo l'Occidente rappresentato nel resto del mondo
Perché oggi provate a pensare non solo per i palestinesi ma per un'altra parte del mondo consistenti indiani c'è il resto che sono la maggioranza
O anche per tante aree dell'Haram dove dicono noteremo che ecco Lara l'Occidente cosa rappresenta
La politica democratica che sta facendo Netanyahu
La democrazia sarebbe quello che sta facendo Trump
Dove siamo di fronte al fatto che per la prima volta il mercato lo sta sostituendo lo stato e il profitto è l'unico elemento con cui tu fai le politiche mettendo in discussione tutto il resto quindi è evidente che da questo punto di vista secondo me ci sono atti cioè sei di fronte al fatto che mai come adesso
La necessità che il fare politica sia in grado anche di indicare un Progetto dei contenuti dei valori è una pratica coerente con quel progetto
Diventa decisivo per poter dare anche una finalità questo secondo me è il tema che aveva di fronte non è una passeggiata
è una strada in salita voglio essere onesto nelle non è tutto in discesa no è una strada in salita
Ma penso che si possa arrivare la salita e cominciare la disteso come si dice in gergo se costruirsi queste condizioni e dal mio punto di vista le condizioni sono davvero la democrazia
E per difenderla la democrazia io lo debbo praticare e per dare il senso che attraverso la democrazia praticando la posso migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle persone vuol dire ridare un significato ha un senso alla democrazia e contrastare in questo modo la svolta autoritaria che è in corso
Guardate che avremo un altro passaggio sul referendum e non banale non semplice noi tra qualche mese sulla questione della giustizia della magistratura sia chiamati a votare il Governo ha scelto di farlo perché pensa di poter vincere
E anche quello è un elemento di cambiamento della Costituzione la messa in discussione dell'indipendenza e dell'autonomia della magistratura è un punto fondamentale non sono riusciti con l'autonomia differenziata poi lì non abbiamo potuto pare il referendum non voglio farla lunga
Per tante storie ma
Ma non è che si ferma non fosse chiaro quindi proprio perché oggi sei di fronte al tentativo di mettere in discussione l'impianto spesso costituzionale non di di non applicarlo proprio di cambiarlo in natura
Io penso che sei di fronte a delle le menti di fondo di valori di fondo chiedere in un qualche modo agire ed è questa la cosa su cui praticarla questo pone un problema di cambiamento anche alle organizzazioni sia anche la CGIL secondo me sì
Con la con la franchezza anche qui che non stiamo chiudendo una fase di unità sindacale tra le organizzazioni sindacali
Perché in particolare con l'attivismo oggi e in campo un diverso una diversa idea di modello sindacale
Questo è il punto può piacere o non piacere essere contenti uno contenti però questo è quello che sta avvenendo
Con il fatto che oggi c'è un governo e una destra che sta tentando di cambiare la natura stessa del sindacato confederale cioè tutti gli attacchi al fatto amo perché che noi facciamo politica che siamo un altro soggetto e tutto il resto hanno una finalità molto precise
Cancellare quella che è l'esperienza sindacale italiana nella storia in Europa che ha una caratteristica molto precisa non di essere un sindacato di mestiere un sindacato di mercato un sindacato corporativo no noi siamo un sindacato generale
Che non ha solo l'obiettivo di migliorare le condizioni di vita nei luoghi di lavoro ma vuole avere anche la funzione politica di trasformare la società fuori dai luoghi di lavoro per le persone
Ed è questo che oggi vuole essere messo in discussione che si vuole cancellare ed è quello che sta avvenendo in molti casi in giro per il mondo no
Ecco sul punto c'è un un proposito diciamo così nel libro e anche come strumento visto che prima faceva riferimento a questo a un certo punto a proposito di John Sutter di Renzi quindi vi prego torna anche l'udienza la memoria
Lei scrive l'idea era quella di realizzare un progetto di legge di iniziativa popolare per conquistare un nuovo Statuto dei diritti dei lavoratori
Fondato sul criterio che diritti debbano riguardare ogni singola persona che lavora non legati al tipo di contratto di assunzione questa proposta sostenuta da diverse centinaia di migliaia di firme venne depositata in Parlamento ma dopo molti anni non è ancora stata discussa a partire da quegli stessi obiettivi nei prossimi mesi saremo impegnati a prestare il Parlamento affinché si approvino norme inclusive sul mondo del lavoro in mezzo saltato qualche riga in più per farla breve ma si parlava proprio di questo per un sindacato significa allargare la propria rappresentanza le proprie capacità contrattuali affrontare lavoro precario insomma del ruolo di cambiamento del sindacato in tutto questo su questo credo che cosa dovrebbe avere questa proposta dentro diciamo
O o dove verso dove dovrebbe guardare ecco probabilmente più di tutti i popoli dotarci a a dircelo Fabiana Luigi delegata Filt nestina quindi lavoratori dei trasporti
Perché tu sei dipendente Trenitalia giusto esatto lavora in Trenitalia Fabiana meglio di te non non lo so per età perché non comunque lo Stato trentatré anni giusto se non sbaglio a memoria perfetto quindi per età appunto per condizioni anche rispetto ragazzina alla ragazza su Zola
Cosa cosa dovrebbe contenere come si fa ad affrontare queste nuove forme di lavoro ma contemporaneamente allargare la rappresentanza e tutto il resto fintanto Bongiorno tutte tutti grazie per questa opportunità
Come sappiamo sono passati oltre cinquant'anni dall'approvazione della dello Statuto dei diritti e lavoratori mio centosettanta che è stata una conquista storica che ha ha segnato il passaggio dalla lavoro consigliato subordinato al lavoro concerne invece come diritto tuttavia però ci siamo oggi di fronte a nuove sfide ad un mercato del lavoro che è profondamente tra trasformato frammentato sono emersero e figure professionali
Nuove forme di occupazione che sono spesso o no poco considerate non considera affatto
E che hanno anche scarse tutele penso ad esempio alla sicura del raider che ho avuto da Cossiga di conoscere grazie all'esperienza come essere delle province della Filt CGIL di Messina però penso anche le finte partite IVA alla mondo degli appalti e subappalti si parliamo di lavori che sono precari senza orari senza tutele senza ferie ancorché non di fronte a questo scenario è evidente anche che la legislazione vigente risulta essere inadeguata cioè non riesce più a garantire questa uguaglianza di diritti dei lavoratori
Nel suo libro ed è atterrato anche della necessità di realizzare appunto questo nuovo Statuto dei diritti dei lavoratori
Che sia fondato sull'idea che i diritti devono riguardare il singolo lavoratore indipendentemente dal contratto dal tipo di contratto di assunzione
E e a tal proposito io vorrei chiederle come pensa che il sindacato questa restare vicino ai lavoratori considerati più fragili e e invisibili
Cioè come immagina la CGIL nel mondo del lavoro frammentato digitale e spesso senza loghi fisici di aggregazione
Possiamo ad esempio immaginare strumenti nuovi per costruire una partecipazione sindacale che vada oltre le forme tradizionali che sono state considerate fino ad ora
E e vorrei anche conclude dicendo che il lavoro è sicuramente cambiato ma i diritti non possono arretrare e non possiamo più permettere neanche che esistono lavoratori di serie A e lavorato riferibili
Però per fare tutto ciò è sicuramente necessaria anche una nuova alleanza una alleanza che coinvolga laboratori precari lavoratori instabili e anche generazioni diverse
Ma Mikado come costruire anche questa alleanza senza però catering divisioni Einaudi contrapposizioni
E dunque da dove partirà proprio per la realizzazione di questo nuovo Statuto dei diritti dei lavoratori quali diritti di quei diritti parliamo oggi
Grazie grazie Tatiana per peggiorare la domanda già difficile devo dire bella molto bella ma fatti suoi adesso rispondere io ci aggiungo un pezzetto com'
No facciamo sotto un governo che le stesse racconta nel libro è forse quello in assoluto comunque rete meno rapporti
Allora innanzitutto c'è un problema di pratica contrattuale e questo non dipende né dal governo né dalle controparti dipende da noi no
Quindi col noi cosa chiediamo nei contratti nazionali
Nella contrattazione aziendale cioè qual è la nostra pratica contrattuale
E come costruiamo la nostra rappresentanza questo non dipende da altri pende da noi
Ne stiamo facendo una discussione al nostro interno
Oggi l'unica legge che esiste sulla rappresentanza riguarda i lavoratori pubblici
Per cui abbiamo una legge che ogni tre anni permette a tutti i lavoratori pubblici della sanità della conoscenza dell'Università del Pubblico impiego delle regioni dello stato di andare a votare per eleggere i propri rappresentanti
E possono votare tutti
A partire dal fatto a prescindere se il Comune un luogo accento mille due mila o cinque persone
Legato al fatto che trovi qualcuno naturalmente che tu puoi candidare
Questo diritto nel settore privato non c'è tra l'altro non siamo anche in presenza di un'altra cosa nel nostro Paese esiste una legge sui temi della salute e della sicurezza
Che per legge riconosce il diritto a tutte le persone che lavorano di eleggere nel proprio luogo di lavoro un rappresentante dei lavoratori e la sicurezza
Allora io il primo tema ti vedo
è questo diritto democratico di votare e di eleggere dei propri rappresentanti in tutti i luoghi di lavoro
Noi sindacalmente ci poniamo il problema di provare ad esercitarlo sì o no
Questo è il primo punto
E lo sto dicendo perché proprio in questi giorni noi abbiamo incontri in corso con Confindustria
Incontreremo questo mese anche Confcommercio stiamo incontrando bianchi Heston incontrare tutte le associazioni compreso le associazioni cooperative compreso le associazioni artigiane perché ad esempio io penso che il primo punto
Della rappresentanza e se metti nelle condizioni le persone di avere il diritto di poterlo esercitare cioè io metto nelle condizioni le persone di poter scegliere se vogliono di potersi organizzare collettivamente e avere una loro rappresentanza
Perché secondo me è un primo punto
E per questo io penso che la democrazia il diritto delle persone di poter votare noi dobbiamo porre il problema di come spenderli
Dico banalmente in questo confronto che abbiamo fatto con Confindustria
Quindi vuol dire una parte si sta discutendo se ad esempio l'election day che esiste nel pubblico impiego e cioè il fatto che c'è un momento in cui tutti Italia voti in tutti i luoghi di lavoro e misure di rappresentanza dei sindacati può diventare anche un modello per tutte le imprese private
E quindi si arrivi al momento in cui in tutta Italia c'è una settimana dieci giorni in cui in tutti i luoghi di lavoro tutti votano liberamente per poter eleggere i propri delegati e quello diventa alcun elemento di misurazione della rappresentanza del sindacato
E naturalmente tutti i sindacati sono liberi se vogliono di presentare dei candidati e dopo ognuno conterà per i voti che ha preso laddove per tutti intendiamo niente contrattualizzati no però io son per la libertà io intendo proprio tutti
Cioè negli ambienti sarà partita IVA che genera si dovrebbe dovrebbe anche se è un quando vogliamo che io adesso intanto sporca dei nono intanto parto valutato che quello che noi possiamo rappresentare morto io partii tanto da quello dopo arriva anche a quel punto
Tanto io parto dal fatto che si è fatto questo ragionamento io adesso la presenza in tutti i luoghi di lavoro di un rappresentante la sicurezza di un rappresentante tra i lavoratori non certo
Non giriamoci attorno
La la questo sistema di misurazione della rappresentanza e diffuso ma non è generalizzato in tutte le nostre imprese
Io mi rendo conto che non è così fatti perché un conto è impresa che hanno più di quindici dipendenti un conto impresa che sono anche minori ci siamo non è uguale
Però se io ragiono sotto i quindici dipendenti dove per legge potrei avercelo e dove limite dice c'è una base comune noi non abbiamo questa presenza e questo livello di rappresentanza
Noi ce lo poniamo questo tema che può essere sia che faccio accordi con le controparti che si impegnano a realizzarle cui posso chiedere al Governo al Parlamento di dare una cogenza un valore di legge un sostegno di legge ad un accordo in modo che diventi anche un diritto
E questa cosa apre secondo me il problema di arrivare anche a dare un valore di legge i contratti nazionali che oggi non ce l'hanno e dopo arriva anche le partite IVA perché oggi nel nostro Paese i contratti nazionali non hanno validità erga omnes perché sono contratti tra privati
Non c'è una legge
E non è un caso che quello che è avvenuto in questi anni è una proliferazione di contratti nazionali fatti anche da soggetti che non hanno alcuna rappresentanza i famosi contratti pirata perché in Italia basta che ci sia uno che dice io sono un'associazione uno che dice io sono un sindacato fanno un contratto lo chiamano contratto nazionale lo depositano alcune poi se c'è qualcuno che lo applica un contratto nazionale
Poi se tu hai rappresentato non hai rappresentanza quanti iscritti Ayo quanto il titolare non conta un cavolo
Non a caso che nel settore del commercio che ha e dei servizi che hanno rinnovato contratti
Dopo anni che non li rinnovavano
In molte realtà nel Mezzogiorno ma mi si tanti cenno non solo ai Impresit oggetti che anziché applicare il contratto appena rinnovato applicano dei contratti pirata perché costano meno perché gli aumenti sono inferiori sono peggiori
Per fortuna c'è stato proprio qualche giorno fa a Trani
Un giudice perché l'abbiamo fatto un articolo ventotto
Che ha condannato l'impresa che aveva detto io non applico più il contratto CGIL CISL e UIL ma ne aprì con un altro perché costava meno e il giudice intervenuto dicendo questo è un comportamento sindacale non lo puoi fare deve applicare quel contratto ci siamo
Richard uscite prima questa cosa è molto più diffuso di quello che noi vediamo una quindi io questo è un primo tema che vedo
La facciamo questa diventare una battaglia generale di tutti e di tutte in tutti i luoghi chiedendo agli atti sia fino arrivare degli accordi io penso che questa essere una cosa
E che per quello che ci riguarda in tutti i luoghi di lavoro dove siamo presenti dove diamo la possibilità proviamo a dare questo diritto
E addirittura se lo penso nello scandiscono tendo con loro ma anche con il Governo il problema dei rappresentanti alla sicurezza
Cioè mettiamo dice dalla legge che prevede questa cosa la la pratichiamo anche ci poniamo il tema di affrontare questo tema perché se io voglio allargare la rappresentanza e dare le gambe un cambiamento bisogno di mette nelle condizioni le persone di farlo
La forza del sindacato non sono io che parlo la forza del sindacato e se ci sono persone che questi diritti nei luoghi di lavoro li possono esercitare perché sono loro il sindacato non sono io il sindacato è un loro diritto
Io non esisto se non ci sono i delegati se non c'è la rappresentanza se non ci sono gli scritti il diritto a farla azione contrattuale è un diritto innanzitutto levatrice dei lavoratori
C'è tempo la vera anche il diritto di poter votare sugli accordi che io faccio non so se è chiaro
Da Basilio che decide se un accordo buono deve essere il lavoratore che coinvolto che deve aver la possibilità di dire son d'accordo col contratto che mi stai applicando
Ed è valido per quella ragione
Qui si pone il problema partite IVA lavoro autonomia
La mia fantasia ci sono discutendone contenuti e la fantasia io nella mia testa uno schema molto preciso per me i contratti nazionali di lavoro
Debbono diventare quello strumento che riguarda tutte le forme di lavoro
Non so se è chiaro per me questo se ci penso l'obiettivo molto banale poi pendio sei matto non c'era fra però questo per me punto
Perché banalmente io ragiono sul fatto che oggi un'azienda che sceglie di prendere di assumere anziché assumere una persona a tempo indeterminato attivo un contratto di partita IVA perché l'azienda di costa meno
Ti siamo di costa meno
E non ha neanche il problema di licenziati quando a un certo punto dirà perché è un contratto di partita IVA parte che ti dica non ho più lavoro per te non deve neanche licenziato e naturalmente anche se Atene perché perché il costo della pensione non ce la il costo della sanità non ce la le ferie la malattia che forse non tutti i costi che non hanno
Allora io quello che sto pensando è che se io voglio fare in modo che i lavori Statuto dei lavoratori sia non
Che i diritti cioè gli hanno gli assunti a tempo indeterminato ma che determinati diritti ce le hanno tutte le persone che lavorano a prescindere dal rapporto di lavoro
Ho bisogno che nelle impresa e non passi l'idea che utilizza il lavoro autonomo le partite IVA perché mi costa meno ma bisogna che anche le imprese anche utilizzando che le forme di lavoro leader Bono pagare una serie di contributi che pagano per il lavoratore a tempo indeterminato
è una fantasia e una cosa che non arretreremo ma non lo so però una contrattazione a fare se no io vedi rischiano posto no
Vedi il rischio che l'estensione delle forme di partite IVA che non è mica vero che tutti seguo le partite IVA in alcuni casi costretto a farlo e non è mica vero che tutte le partite IVA storica anche la maggioranza sono nella stessa condizione dei lavoratori dipendenti non arrivano alla fine del mese
E non è vero che semplicemente facendo di pagare meno tasse e risolto il problema
Perché poi la maternità ce l'hanno la malattia non ce l'hanno perché poi le ferie non ce le hanno perché poi tutta una serie di diritti non ce li hanno e quindi in realtà anche se pagano un po'meno di tasse sono messi peggio di quelli che pagano un po'più di tasse non so se chiaro sul piano dei contenuti
E questo diventa io credo nazione che ne dobbiamo provare
Ad affrontare a mettere in campo ce la facciamo non ce la facciamo non lo so però se la guardano già al dopo e dobbiamo cominciare a costruire dei coordinamenti con queste caratteristiche qui poi abbiamo bisogno di cancellare una serie di forme di leggi precari che si sono determinati io continuo a pensare
Che non possiamo avere trenta rapporti possibili diversi di lavoro è una follia ci son proprio le cose che vanno vietati cancellate che non c'entra nulla
E dall'altra parte devi pensare naturalmente anche la cancellazione delle leggi sul sistema degli appalti e dei subappalti e tutto il resto perché sono un'altra follia
Che non esiste da nessuna altra parte in giro per il mondo con quelle caratteristiche lì e con quelle forme di
Ecco questo secondo me il tema chiudere intanto cosa posso fare io
Poi naturalmente c'è un tema che non è secondario perché in Parlamento non ci siamo e come dice col Governo come fai e chiaro che una serie di cose finché c'è una maggioranza in Parlamento di questa natura come vede il salario minimo non la fanno la legge sulla presunta anziano la fanno e tutto il resto
Ma il problema che io mi pongo è questi temi
Diventano temi di politica generale non solo di polemica ma che fai vivere nel paese che diventano anche gli elementi di proposta programmatica di chi dice mi candido al Paese perché se vinco le elezioni faccio queste cose
Era la domanda che faccio prima delle forze politiche che ha sostenuto il referendum finiti referendum è finita o quegli elementi di del referendum diventano anche i punti della loro programma del loro progetto politico se penso di candidarsi in alternativa lo dico banalmente no
Io penso che se non lo fanno perdono un'occasione non so come dirla tanto più con la questione dei giovani che c'è stata cioè dovrebbe far riflettere tutti
Il fatto che i giovani nel nostro Paese quel voto lì è in netta controtendenza cioè l'idea che i giovani non vanno a votare che non si interessano smentisse anzi quelli che lo sono nate votare son quelli della mia età da cinquant'anni sue non solo i giovani e quella roba lì va proprio in controtendenza dipende su che cosa li fai votare dipende se affronti i suoi problemi dipende se sei nella condizione di una diventa questo un elemento di investimento di fondo
E se io la guardo al punto di vista politico io penso che questo sia un elemento anche di cambiamento della cultura politica
Cioè noi dobbiamo batterci perché nella cultura politica torni ad essere al centro questa cosa riflette su questo punto Statuto dei Lavoratori no
Tu hai dato una delle più grandi conquiste provate a pensare nel mille novecentosettanta che Parlamento Cera
C'è chi ha votato lo Statuto dei lavoratori non c'era mica la sinistra al governo
Cioè nel mille novecentosettanta la Democrazia Cristiana aveva il trentotto per cento dei voti
Il Partito comunista allora aveva il ventisette per cento e non voto allo Statuto dei lavoratori si astenne perché considerava lo Statuto dei ricco quindi la soglia dei quindici dipendenti troppo alta
Allora
Votarono lo Statuto dei lavoratori la democrazia cristiana e il Partito socialista ma anche il partito liberale il Partito repubblicano il Partito Democratico
Cioè se lo guardi con gli occhi di adesso
Lo Statuto dei lavoratori l'hai conquistato e l'ha votato un Parlamento dove il centro la destra e la sinistra un votato tutti lo Statuto dei lavoratori
Vuol dire che in quegli anni la cultura politica che attraverso le lotte sociali avevi realizzato era fatemela dire banalmente ma che prima di essere di centro di destra di sinistra tutti riconoscevano che chi lavorava doveva avere dei diritti non sorge chiaro
E che quindi la Costituzione andava applicata
Allora questa cultura politica oggi se ci pensate non solo non c'era la destra ma quando la sinistra ha fatto giovato fatto qualche altra cavolata era già fuori un'altra dimensione o no
Perché una delle cose che durante la campagna elettorale la Meloni tante volte ha detto quando veniva criticata c'è una legge elettorale del tavolo non l'ho mica fatto io l'avete fatta voi c'è troppa precarietà ma non l'ho mica fatto io l'avete fatto voi Corvaglia urbani
Cioè non era una cosa che gli permetteva addirittura de di Raiot la prima volta grato al governo anche se non era vero perché son dieci anni che sono all'opposizione
E ha potuto dire che tutte le contraddizioni che c'erano erano figlie di quegli altri che non avevo fatto le cose tu avevi un bel da dire o avevano un bel da dire quelli che sostenuta ma non saremo diversi perché nel frattempo la gente diceva sì ma voi che siete stati via Covello dieci anni che Kato avete fatto nel frattempo non era la cosa che veniva normalmente utilizzata e che ha portato tanti erano andati allora io dico alla luce di quello che sta avvenendo di quello che sta succedendo io penso che siano queste le condizioni prudente un cambiamento anche per lo sci
Sì
Perché decidere che tutto ciò che i lavoratori votano lo dico banalmente è vuole anche dire che se hai un delegato che è stato eletto dai lavoratori non nominato da terra limite non è d'accordo con te ci devi fare i conti non so se è chiaro anche per cui è stato eletto da tutti io sono stato eletto da una parte degli scritti non so se è chiaro come concetto
Non so quindi devi anche ragionare sul fatto che questo elemento allarga gli spazi di democrazia e di discussione anche al nostro interno ma io non la considero una violazione della mia autonomia anzi lo considero un investimento per allargare la mia rappresentanza
Perché se io ho fatto contratti che riguardano tutti i lavoratori iscritti e non iscritti io debbo dare iscritti e non iscritti la possibilità di decidere poi voglio lava aumentare gli iscritti più possibile no cioè voglio più si scrivono e meglio è ma io debbo avere una rappresentanza che è in grado di parlare
Tutti
Grazie ma
Il nostro tempo è finito però deciso perché è un aereo da prendere il suo si ricordava è una ci sarebbero nere da prendere da qui la fretta ecco non era mia personale ma sapevo di dover arrivare a questo punto mi dispiace che non sia stato tempo per sentirti interventi ma
So che non un attimo si deve fermare perché comunque ragazzi ce ne sono molti anche da da lontano
E hanno voglia insomma Liam di stringere la mano di fare una foto insieme quindi cerchiamo assolutamente di stare in tempo per prendere lei riesce a fare anche questo quindi io ringrazio tutti i ragazzi e le ragazze sono stati con noi
Da partiamo da destra Giulia renda Udu Catania e Luigi il Nicolosi Korine Catani associazione universitaria
Fabiana Ricci delegata Filter Messina Gianluca sul serio e coordinamento giovani CGIL Palermo è Giuseppe Trovato generazione Sicilia quindi è ovviamente Maurizio Raggio grazie grazie