"Cari amici popolari, dove eravamo rimasti ?" organizzato nell'ambito di "Popolari in festa" Festa dell'Amicizia 1995 (Roma 11 - 15 ottobre) dal titolo "La politica al centro"

Vorrei dire promozione del mare una certa
Difficoltà
Che in qualche modo iniziamo questa nostra festa dei popolari
Il tema
Con il quale la festa si apre e dove eravamo rimasti oggi venendo qui
Per partecipare al primo incontro la prima conferenza degli amministratori comunali del Lazio
Diciamo i nostri padiglioni la realtà della festa le strutture erano in via di predisposizione
In qualche misura vi debbo confessare che l'immagine di questa difficoltà di questo sforzo
è l'immagine di una situazione di uno sforzo però che ci porta con una volontà con una determinazione
E con una passione
Ad aprire questa festa dei popolari qui a Roma
Io per questo anche a nome degli amici non manca
E dei popolari e di tutto il Lazio
Desidero ringraziare gli amici della direzione nazionale
E credo che coloro i quali più di altri hanno voluto che questa festa si svolgesse qui a Roma
L'hanno fatto soprattutto per un dovere di solidarietà di impegno e di sforzo
Io mi auguro che in tarda iniziare dal tempo
L'otto Bradano umane iniziato adesso
Il tempo ci assiste
E quindi già da questo punto di vista la scelta di Roma ma non soltanto per questo
Abbiamo visto già da questi primi momenti da questi primi minuti che la passione dei popolari romani la partecipazione dei popolari di tutte le province e qui per essere vicino ai nostri amici ai nostri dirigenti per fare in modo che lo sforzo che hanno prodotto dentro una grande difficoltà dentro una grande difficoltà
Ecco io direi che più che a guardare al perfezionismo delle strutture al modo con il quale organizzata ritardo ci sia da parte di tutti noi questa consapevolezza
Di aver voluto che la festa si svolgesse a Roma si svolgesse nella capitale del Paese si svolgesse in una realtà dove qualche difficoltà in termini elettorali non l'abbiamo Marini diceva più volte ricorda
E io desidero guidare rivolgere un ringraziamento a quanti con grande impegno grandi sforzi si stanno dedicando in queste ore a fare in modo che la nostra festa possa svolgersi almeno
Due sole considerazioni
La prima
Noi ricominciamo da dove ci siamo lasciati ci siamo lasciati dentro una grande battaglia una battaglia che è stata condotta con attenzione nelle ultime elezioni regionali provinciali amministrative
Una battaglia che i popolari hanno fatto in modo spontaneo
Che hanno fatto per rivendicare
Il diritto e il dovere
Che i valori dei cattolici democratici loro radicamento il loro essere nell'autonomia magari ci fosse a Roma e nel Lazio
E i risultati che ne abbiamo ottenuto risultati non soltanto in termini di consenso mettermi degli obiettivi politici la coalizione
Che ha raggiunto i risultati con l'elezione di Badaloni con i nostri presidenti delle Province con i sindaci e qui a testimoniare che non siamo stati dispersi che non eravamo un popolo di dispersi
è bastato che ci fosse quest'atto questo riferimento forte ad una battaglia che impedisse
Un uno scivolamento sulle posizioni
Che in qualche modo avevano tradito anzi hanno tradito
La realtà dei cattolici democratici valori di impedire tradizione di tanti amici che nel corso dei decenni molti sono qui si sono abbattuti a Roma e nel Lazio
Perché la presenza la nostra presenza in questa realtà in questa regione fosse forte fosse ancorata ai principi all'aspirazione ai valori dei popolari noi siamo di nuovo qui oggi
Lo siamo con i gli amministratori con i dirigenti di partito
Siamo qui vicini agli amici al presidente del Consiglio nazionale al segretario organizzativo l'amico Marini all'amica Biondi a tanti di voi a Fabrizio bella B-movie meglio
Avigliana zitti dei rinviato vi chiedo scusa siamo qui siamo qui siamo qui a Bova data del brasiliano
Siamo qui appunto per fare in modo che da parte nostra
Ci sia non soltanto l'impegno la partecipazione ma una volontà di riscatto che parte da questa festa dell'amicizia quindi ringrazi chiede scusa alla mega birmana ringrazio soprattutto perché insieme ad altre si è adoperata perché questa festa si svolgesse
A un livello di partecipazione di presenza di iniziativa politica estremamente significativo grazie per la vostra partecipazione
La parola Viviano siti inquinanti
Grazie
Io e magari fare dello sport
Perché provo un certo imbarazzo la star seduta qui senza un punto d'appoggio ma mi sforzerò di farlo
Ma la prima riflessione
è quella che
Finalmente sono arrivati i giorni della festa anche per i popolari
è significativo credo che sia che siano arrivati in quella che sembra essere l'unica vera estate di quest'anno perché queste sono le uniche vere belle giornate che ci è stata data di vivere in questo mille novecentonovantacinque
Penso che non sia solo un significato emettere un logico la mitezza del clima il sole
Le notti romane le otto parate romani come le chiamiamo ma che soprattutto noi auspichiamo sia è stata in un altro senso quella nella quale davvero si raccolgono i frutti
Raccolgono i frutti come
Partito raccoglie i frutti la fatica
Di una stagione politica nel Paese
Raccogliamo i frutti verso un futuro che ci auguriamo tutti il migliore
Significativo dicevo che
Questo avvenga in questa Estate vera
E io vorrei ringraziare tutti quelli che si sono adoperati perché questo fosse possibile
Non è un ringraziamento che va a chi sta lavorando perché questa festa riesca
Che ha consentito che anche
Riusciamo ad incominciare nonostante tutto non si è ancora proprio in ordine chissà se lo sarà l'ultimo giorno tutto in ordine succede sempre così
Ma questo è il senso di un partito vero che vive nella realtà è così anche in casa nostra del resto
Ma credo che ci dobbiamo ringraziare perché
è ben altro che il lavoro che ci ha portati fin qua
E quel lavoro che ci ha consentito di vincere in questo anno
Una grande scommessa
Che io riassumo
Intorno alla
Espressione noi abbiamo vinto la scommessa per salvare l'autonomia della presenza dei cattolici democratici nella vita del Paese
E lo abbiamo fatto
Attraverso un'altra scommessa quella che ci consente oggi di affermare
Che le idee politiche che le culture politiche passano sempre e comunque attraverso le persone la responsabilità della partecipazione in altri termini passano attraverso quelle forme associative che noi chiamiamo partiti
Quindi un ringraziamento a tutti che si estende non solo a quanti sono qui questa sera ma a tutti quelli che hanno faticato lottato e sofferto in questo anno
E potremmo anche dire nell'anno precedente dal momento che questa è una festa che riprende dopo una pausa nella vita del nostro partito
Il messaggio che vogliamo dare con la festa credo sia di immediata comprensione
è alla politica che deve essere restituita alla guida del Paese
Il centro è il luogo della politica
Se il messaggio può apparire troppo semplice proviamo a complicarla con un'immagine
Il nostro paese ha davanti a sé due strade
Un piano inclinato e una via sufficientemente eretta e pianeggiante quella che potremmo chiamare la via maestra
Retta è pianeggiante come lo sono le strade reali
Il piano inclinato è la storia iniziata negli ultimi anni con la delegittimazione della politica rappresentate emblematicamente da Tangentopoli
Proseguita con l'esilio della politica che si è verificato con il governo Berlusconi
Un piano inclinato che rischia di portare alla fine della politica qualora dovessero realizzarsi le proposte della destra in materia istituzionale economica e sociale
Attualmente il Paese S. piante mente impegnato a percorrere un tornante
Che gli ha consentito e gli consente di evitare il piano inclinato
E può aiutarlo ad imboccare per un lungo periodo la strada retta è pianeggiante rappresentata dalla piena riaffermazione del ruolo della politica partecipata
La sola che può far fronte alle grandi sfide di questo nostro tempo
La strada maestra il piano inclinato e il tornante
è infatti convinzione del Partito popolare che l'insieme dei problemi che il Paese sta vivendo sono riconducibili alla crisi del sistema politico di un'intera cultura politica in un duplice senso
Da un lato i problemi nuovi che le società europee devono affrontare richiedono un aggiornamento della teoria politica democratica
Lo faremo in un convegno che terremo novembre come partito riaggiorneremo la nostra teoria politica
Dall'altro ci sono alcune forze che tendono nel nostro Paese a scavalcare alcuni principi su cui si è retto un cinquantennio di vita politica caratterizzata certe da numerosi limiti ma indiscutibilmente rispettosa delle norme costituzionali della democrazia
Se la prima sfida ci impegna ad una nuova elaborazione
Per rispondere alla seconda sfida cioè chiesto non solo di riaffermare alcuni principi ma di impegnarci a costruire un luogo uno strumento uno spazio nel quale questi principi siano vissuti praticati sperimentale
Quando in un paese si confrontano idee di vari canti sulla concezione della sovranità popolare della separazione dei poteri
Sulla concessione della stessa democrazia da alcuni definita secondo il dettato costituzionale rappresentative partecipativa ed altre auspicata plebiscitaria
E praticata tele praticamente la riflessione deve tornare alle radici stesse del patto politico nazionale
La divaricazione più forte infatti che oggi caratterizza il confronto fra gli schieramenti è proprio la concezione della politica la sua dignità la sua funzione la sua stessa esistenza
Come considerare altrimenti una insistente propaganda della destra da un anno a questa parte
Dietro il tentativo di far credere che quella che definiscono la Prima Repubblica non è stata altro che Tangentopoli
Con tutte le altre declinazioni
Che i partiti altro non sono statiche degenerazioni partitocratiche che la politica erano i partiti della consociazione della spesa pubblica non vi è soltanto la volontà di combattere le storiche popolari culture politiche di questo Paese
Quella cattolico democratica quella della Sinistra democratica e quello autenticamente liberaldemocratica
Mariella forse anche la voglia anche di annientare le forze politiche che le hanno espresse ma soprattutto vi è il preciso obiettivo di delegittimare la politica in quanto tale la sua dignità la sua funzione la sua stessa esistenza
I popolari si oppongono prima di tutto a questa lettura della storia repubblicana
E alla delegittimazione dell'intero ciclo politico perché questo è falso ed è ingiusto e perché sanno bene che è il primo passo per l'affermazione della politica carismatiche telegrafica e per la democrazia plebiscitaria
Sanno bene i popolari
Che questa è la strada attraverso la quale surrettiziamente si vuole interdire alla politica una funzione di guida autorevole della Società dei suoi processi economici
Della politica si vuole negare un'idea progettuale autenticamente riformista che viene bollata come statalista
Sono gli ultra liberisti dell'ultima ora quelli per i quali il nostro Paese come l'Europa dovrebbero diventare un grande cantiere senza regole gestito dai gruppi forti del mercante sono gli stessi che quando il Paese sembra riconducibile in maniera semplicistica
Alla difficoltà di darsi un proprio un governo politico alla progressiva formazione di grandi concentrazioni economico finanziarie all'intervento della magistratura sempre più penetrante nella vita economica e politica del Paese
Sono convinti di risolvere i problemi scagliandosi contro i giudici ai quali attribuiscono la responsabilità di voler determinare la politica del Paese vivo e di bloccare lo sviluppo economico
E la soluzione da loro spiccata sarebbe quella di bloccare la magistratura e di avere un governo che protegge gli interessi di alcuni perché l'homo ad una politica che si limita a inseguire i processi e non a governare
Alla loro concessione concezione non stiamo banalmente contrapponendo come dicono nella loro propaganda quella della politica del sovrano
Che Tocqueville vedeva estendere il suo braccio nell'intera società per coprirne la superficie con una rete di piccole regole complicate minuziose ed uniformi che impediscono anche agli spiriti più originali e vigorosi di sollevarsi sopra la Fulda
La politica che non si spezza la volontà ammalare fiacche la in FIAT chi esce la piega e la dirige che non distrugge ma impedisce di creare vogliamo invece contrapporre una politica discreta capace di suscitare le responsabilità di valorizzare la ricchezza pluralista del nostro Paese
Ma una politica autorevole capace di dettare le regole di farle rispettare interpretare la società e di orientare processi verso un progetto che i cittadini hanno scelto
E ne hanno affidato la realizzazione alle istituzioni democratiche erette davo donne e uomini onesti e competenti
Di questa concezione della politica è parte costitutiva la partecipazione responsabile dei cittadini attraverso il loro libero associarsi in formazioni politiche che noi chiamiamo come dicevo ancora partiti
Siamo ben consapevoli della crisi profonda che nella società dei mille mestieri dei mille interessi
Nella società del politeismo delle opzioni stiamo vivendo una forte crisi le forme tradizionali della rappresentanza e della partecipazione politica
Di fronte a questa crisi c'è chi si è arreso all'alternativa
Mediatica dei grandi comunicatori dei potenti mezzi di informazione dei sentimenti plebiscitarie e delle soluzioni presidenzialisti checché antri hanno costruito e stanno perfezionando noi no siamo impegnati non a difendere ciò che del passato sia degenerato è inadeguato ma ricostruire la rappresentanza democratica che soltanto la partecipazione popolare può dare noi siamo ancora convinti che si è finito il tempo dei partiti falange
Ai movimenti guidati da sondaggi bisettimanali si pose si deve contrapporre un partito popolare di programma che sappia far sintesi fra le mille opzioni fra i mille interessi fra il mille territori che forma nel nostro Paese
Questa è la nostra convinzione perché siamo certi che senza la politica senza questa politica non saremo all'altezza delle grandi sfide di questa nostra epoca
Di quelle grandi sfide
Intorno alle quali in questa festa vogliamo riflettere la sfida della democrazia della pace e dell'equità dello sviluppo
La sfida di una democrazia che ha bisogno di un nuovo assetto istituzionale ci Conference si confronteranno in questi giorni le due visioni antitetiche della destra e del centro sinistra
Di una democrazia che ha bisogno per essere tale
Di un nuovo rapporto tra giustizia e politica per uscire dall'emergenza e con un progetto che riconosca autonomia e indipendenza al potere della magistratura ma che restituisca alla politica il ruolo di riforma di guida del Paese
La pace quella pace come sfida di questo nostro tempo
Che noi sappiamo costruibile solo attraverso la capacità di riprendere una nuova politica estera del nostro Paese e soprattutto di ricollocare cit nello scenario dell'Europa
Sappiamo bene che tale tante discriminanti oggi che attraversano gli schieramenti politici del Paese oggi vi è anche quello della politica europea come non dimenticare
Che
I democratici cristiani furono solo
A volere l'Europa e che soprattutto è però contrario il voto delle sinistre in questo Paese
E che oggi l'Europa unita di Maastricht l'Europa federale l'Europa con una politica estera comune che noi vogliamo costruire ha soprattutto contraria alla destra è il polo delle libertà e del buongoverno in Italia come in Europa
Affermiamo anche
La necessità della politica per riaffermare l'equità dello sviluppo nella consapevolezza che la solidarietà non è
Una
Invocazione a etica
Allo sviluppo economico ma rappresenta oggi un criterio economico vero reale che poco ridare sia lo sviluppo nazionale che lo sviluppo europeo quello spirito può mondiali
Intorno a queste grandi sfide si pone non la semplificazione le scorciatoie della destra ma si pone la complessità dei processi che solo la politica può governare
Alla festa parleremo di queste in un confronto aperto con le altre formazioni politiche con Esperti con gli esperti della comunicazione di questo Paese perché questa è una festa nella quale noi vogliamo anche fare opinione creare comunicazioni ma soprattutto approfondire rendere chiaro al Paese che il Partito Popolare a un Progetto e che con questo Progetto partecipa ad una coalizione più ampia
Ma se con la festa vogliamo affermare
Che la via maestra è la politica vogliamo anche affermare che il centro è il luogo della politica
Nessuno dubita era più che quando usiamo questa parola siamo ancora alla ricerca di un rifugio che ci protegga dalla prospettiva bipolare nella quale il sistema politico italiano sembra definitivamente in tre
Nessuno dubita era più
Che l'Ulivo è per i Popolari una scelta strategica e non meramente tattiche
Perché strategici sono i programmi che nel centro sinistra condividiamo e con i quali vogliamo governare il Paese fino a realizzare un'Italia nuova è profondamente antitetica all'Italia che vuole la testa
Nessuno potrà insinuare che stiamo ricreando le condizioni per un grande centro che di fatto torni ad ingessare gli interessi la classe dirigente impedendo la sana competizione tra democrazia dell'alternanza
E nessuno pensi che il Partito Popolare voglia indugiare un minuto di più nella strada del tornante
Una volta che potremo constatare che si sono le create le condizioni per evitare il piano inclinato e siamo pronti per la dia retta è pianeggiante
Ma del partito popolare dal Partito popolare aspettate di Sempre stili e contenuti politici per impedire che il bipolarismo sia la radicalizzazione dello scontro fra destra e la sinistra magari entrambe
Impegnate nella ricerca di una reciproca legittimazione dal Partito popolare è legittimo pretendere nella coalizione di centro sinistra l'affermazione delle differenti culture storie politiche che formano la coalizione
Il Partito popolare non lavora per una prospettiva bipartitica che annulli in due schieramenti indistinti diversi partiti e diverse identità
Dal Partito popolare
è giusto pretendere l'allargamento e il rafforzamento del centro nel centro sinistra
Un centro forte per far vincere il centrosinistra per portare Romano Prodi alla presidenza del Consiglio
Per dimostrare all'elettorato moderato di questo Paese
Che oggi la politica di centro cioè la politica della mediazione della ragionevolezza dell'equilibrio della sintesi del Governo è il centro sinistra e non la destra che lo ha conquistato ed inganna
In questi giorni sembrano aprirsi prospettive reali di allargamento del centro
Lo abbiamo sempre detto
Che il Partito popolare può costituire il punto di riferimento vero per l'allargamento del centro
E il centro lo abbiamo sempre sostenuto si allarga con un dialogo forte un coordinamento forte tra le forze politiche
Che nello schieramento del centrosinistra si rifanno a questa cultura politica che hanno espresso una cultura politica di scienza
Ma abbiamo sempre sostenuto che soprattutto con un rapporto nuovo con la società con la capacità di interpretare la domanda di centro che viene da questa società civile che sarà possibile allargare il centro
Abbiamo anche sempre sostenuto che lo si può fare con la lega
Che il centro si allarga portando in dote il governo Dini
Che il centro si allarga riportando ha ragione i tanti che sono stati ingannati dalla prospettiva di Forza Italia
Il il centro sembra allargarsi in questi giorni anche con un dialogo aperti
Forse inatteso inaspettato con un personaggio come Di Pietro
Avendo sempre sostenuto tutto questo lo abbiamo fatto nella consapevolezza di essere come popolari come centrosinistra legittimati ad auspicare questo tipo di dialogo
Il nord di questo Paese la novità che esprime e che in un certo senso è radicalizzata nella presenza della Lega
Potrà mai essere interpretato da una destra che mortifica nel suo modello istituzionale nel suo modello economico quella articolazione dei poteri e delle possibilità che il Nord domanda
Dini e il suo governo potranno mai essere portati in dote da altri se non da quelle forze politiche che lo hanno sostenuto che lo hanno voluto che lo stanno sostenendo riteniamo peraltro che questa sia la vera possibilità di portare indotto in questo patrimonio quello di pagare anche le conseguenze di è scelte e non tutte assolutamente popolare che si sono compiute
In questo periodo ma che hanno consentito al parto al Paese attraverso il tornante di evitare il piano inclinato e di prepararsi per la via maestra e credo che siamo legittimati ad un dialogo compie si presenta oggi nel Paese come colui che ricorda che il futuro di questo Paese non potrà esserci
Se vorremmo rimuovere tangentopoli se non vorremo affrontare in sede politica i problemi che quella fase terribile e drammatica apposto al Paese
In questo senso allora vogliamo però riaffermare
Che il centro che è il luogo della politica non è un luogo asettico
è il luogo nel quale si esprime innanzitutto un bagaglio di valori
E luogo nel quale la cultura politica dei cattolici democratici che noi esprimiamo chiede di coniugarsi in un progetto che valorizzi quella concezione della politica alla quale facevano riferimento
In questo senso il centro non si allarga alla ricerca di una politica dei demiurgo
Il centro è resta il luogo della politica che è partecipazione che restituisce
Alla responsabilità della partecipazione il primato della parola
In questo senso allora noi pare che il tempo della via maestra
Possa anche essere maturo possa anche essere vicino a portata di mano
Vorremmo che non si indugia se troppo nel tornante vorremmo soprattutto che non ci fosse chi pensa a costruire e a progettare un altro torna perché la via maestra quella della politica passa comunque attraverso
Un Governo politico scelto sostenuto dai cittadini esattamente in quella prospettiva di partecipazione popolare che noi stiamo costruendo con l'Ulivo intorno alla candidatura di Romano Prodi
Una via maestra che potrà anche essere preparata
Da una fase politica prima delle elezioni
Qualora non sia possibile costruire il non dialogo con tutte le forze politiche quelle regole quel clima che consente di dare al Paese quelle regole indispensabili perché le prossima consultazione elettorale
Creino le condizioni per un governo stabile e duraturo al Paese
Non ci sembra
Che ci siano che ci sia il clima per una
Hard alla per un allargamento della collaborazione per affrontare quelle riforme indispensabili perché il voto sia propizio e redditizia per il Paese
Se questo non è sarà se riterremo indispensabili che la via maestra possa tornare soltanto attraverso questo tipo di riforme soltanto attraverso le regole che il Paese deve darsi o credo che abbiamo la responsabilità dentro comunque uno schieramento politico di dare al Paese quelle riforme quelle regole che sono necessarie perché la consultazione elettorale sia una consultazione elettorale davvero efficace davvero capace di dare al Paese un governo stabile perché torni la via maestra ma indugiare in una soluzione nella quale siano rinviate le responsabilità e non sia chiaro chi si è assunto la responsabilità di questo periodo
Credo che questo non potrà essere il messaggio di questa festa perché questa festa l'abbiamo fatta anche per dire al Paese che noi questa responsabilità ce la siamo su
Prima ridare la parola Franco Marini per un breve intervento leggo un messaggio inviato a questa festa inviato al segretario Gerardo Bianco del partito dal ministro Adriano ossicini ministro della famiglia e per la solidarietà
Caro segretario avrei voluto essere presente all'inizio della festa ma sono stato trattenuto alla Camera il desiderio di essere presente era legato non solo alla tradizione familiare al ricordo di mio padre che con Sturzo partecipò alla fondazione del Partito popolare
Che fu segretario a Roma ma più ancora per la coincidenza di alcuni elementi di fondo dalla mia battaglia politica con gli ideali da voi rappresentati soprattutto sui temi della solidarietà sociale e della famiglia
Questa sensibilità e queste attenzioni sono in caratteri che a mio avviso giustificano ampiamente ancora oggi la presenza di un movimento di ispirazione cristiana come il Partito Popolare
Questo il mio augurio di buon lavoro e perché no di un lavoro comune Adriano fosse c'è la parola
Ma cari amici
Io voglio proprio
Toccare due o tre punti brevissimamente prima di far concludere questa contro di apertura della festa dal discorso di Giovanni Bianchi
Innanzitutto per ringraziarvi siamo io non sono del tutto soddisfatto per la serata per la struttura logistica
In gara domani sarà in pieno anche ma stanno lavorando quindi però imposte splendido e siamo certi che avremmo un crescendo anche ma partendo dalla bella manifestazione di questa sera non ho dubbi su questo
Io quando Rosi cominciava
Rosi Bindi cominciava
A ragionare sulla struttura
Della festa sul programma
Debbo dire che proprio ritenuto importante indovinato questo titolo d'avvio
Dove eravamo rimasti
Significa pure da dove siamo ripartiti su questo
E da dove siamo ripartiti io voglio ricordarlo
Per spronare avvia un forte orgoglio
Noi siamo partiti ci eravamo fermati
In due stanze a Piazza del Gesù
Dove una mattina non trova Marsili telefonano squillava più
Dopo
Un paio di giorni abbiamo ricevuto i telegrammi di espulsione
La maggioranza per la verità del Consiglio nazionale
E quando senza strumenti perché erano i giorni nella predisposizione delle liste per le amministrative
Il problema era quello di avere un simbolo
E noi l'abbiamo inventato lì su due piedi con qualche giovane che faceva gli schizzi seduto su un tavolo assieme a noi e abbiamo trovato questo glorioso simbolo che ha avuto già un primo successo
Questo dobbiamo considerare da qui ripartiamo
Quindi un partito che era stato messo in ginocchio una tradizione interrotta quella partita dalle battaglie certo per la libertà
Ma anche dalle prime battaglie per coniugare Giustizia e Libertà
Attenzione ai problemi sociali e la libertà economiche le altre
Io ricordo sempre che la prima legge sociale dello Stato liberale italiano
Fu una legge attorno al mille ottocentottanta su che regolamentava il lavoro dei minori negli opifici industriali è partita una sottoscrizione dei cattolici torinesi guidata dal Murialdo
Siamo tutto noi certe il Partito della Libertà ma siamo il partito anche di questo
E in una democrazia oggi dovunque nel mondo
Dopo le illusioni del liberismo e del marxismo dovunque la democrazia si regge su questa sintesi di libertà e attenzioni agli equilibri sociali
Un'esigenza di giustizia sociale che non può essere cancellata altrimenti esplodono le società ed esplode la politica
Da qui noi siamo ripartiti
Ed oggi siamo un partito che ha una strategia che Rosi ha ricordato con ampiezza questa sera
Io voglio aggiungere solo questo ogni tanto andando in giro ci sentiamo suoi amici che dicono più visibili
Più solo
Certo c'è il partito nello schieramento di centrosinistra egemone più forte questo è un problema e c'è anche un problema di equilibrio di forze che noi non dobbiamo mai trascurare impegnandoci nel partite facendo più forte
Però ricordiamoci bene
Che noi abbiamo fatto una scelta ai loro la nell'agitare il fantasma di un comunismo
Che non c'è più che come idee prassi è fallito è un modo che non riscuoterà il consenso degli italiani come purtroppo è capitato un anno fa e alle regionali lo abbiamo visto
Oggi c'è uno scontro sul futuro del nostro Paese in discussione la democrazia noi siamo essenziali dentro questa alleanza per la tenuta la democrazia in Italia
E se le urgenze italiane sì voi mi chiedete mi chiedeste a me e quali sono i soldi vi indico soltanto le tre priorità più grandi ma sono assicurare lo sviluppo difendendo ecco e il lavoro perché non c'è più sviluppo e automaticamente più lavoro per ragioni complesse sulle quali possiamo ragionare discutere
Secondo come riformare lo Stato sociale
L'Occidente tutte le democrazie occidentali nel Novecento
Rispetto alla loro storia sono state caratterizzate proprio dall'introduzione di questi elementi e di giustizia delle società liberali o dominate anche dal pensiero liberale
Come riformarlo perché c'è bisogno di riforme profonde senza cancellarlo
Bene queste sono grandi questioni per le quali bisogna essere capaci di coniugare assieme
Non uno uno sforzo difficile certamente coniugare assieme alle ragioni del mercato
Che assicurano lo sviluppo le ragioni anche del privato che può concorrere col pubblico
Ma non si può abbandonare la politica allo stato non si può difendere il lavoro dicendo fate fare il mercato perché è una follia è una falsità anche scientifica
Come si combinano assieme le cose l'azione del pubblico e l'azione del privato con chi lo possiamo fare questo noi in Italia
Con chi si costruiscono programmi ispirati da questi principi con Berlusconi che promette un milione di posti di lavoro
E nessuno politico può oggi promette dopo un milione di posti di lavoro diecina di migliaia di posti di lavoro forse di possono creare ma un atto di responsabilità come quello non consente un dialogo costruttivo Conti
Con le forze di ispirazione popolare
La scelta di centro sinistra oggi è una scelta strategica legata a questi problemi è la terza questione
Esista o no un problema di rapporto tra democrazia il futuro dalla democrazia
E controllo dominio rapporto equilibrato nei mezzi di comunicazione di massa c'è questo problema uno il futuro delle nostre democrazie può essere condizionato da questo problema conchiglie fissiamo le regole
Con il monopolista di questi strumenti che non li vuole mollare non è possibile questo
Queste sono le ragioni per cui noi abbiamo fatto questa scelta e questa scelta già premiata alle Regionali quando tutti ci davano perdenti e può essere un segno di forza di speranza per le prossime politiche
Finisco dicendo che il partito io quando
Ragioniamo e ci diciamo abbiamo grandi difficoltà è vero sarebbe sciocco non capirlo abbiamo punti di ripresa e punti di difficoltà ma insomma se penso a dove eravamo rimasti
Se penso da dove siamo ripartiti non dieci anni fa
Ma sette otto sei mesi fa quattro mesi fa se penso a questo debbo dire che per quanto difficile
Il cammino che abbiamo di fronte i momenti più bui più scuri le giornate più nere ce l'abbiamo alle spalle con questa festa vogliamo proprio consegnare questa consapevolezza di potercela fare a tutti i nostri militanti all'opinione pubblica
Auguri a tutti noi per questi tre
Amano l'amico Giovanni Bianchi
Credo sia utile a questo punto benché la mia diligenza meno quella cioè e avesse fatto preparare un testo scritto limitarmi a richiamare alcuni punti a capitolo anche perché a questore tenendo conto del meglio la festa
Misere Orso perturbazioni quindi ebbene contenersi
è la prima festa vuol dire che la Quaresima è finita
Una quaresima il cui amarcord ha fatto poco fa un amarcord battagliero Franco Marini
Giocata dentro le sale affrescate di Piazza del Gesù con la Peroni e Cirene meglio essere dalla parte del cireneo mi pare nessuno di noi ad un più da questo punto di
Era lì
Che eravamo rimasti anzi da lì non si era subito ripartiti e allora me la cavo recitando una frase che è stata un po'una giaculatoria in tutte queste vicende presa
Dalla storia infinita l'aggettivo porta bene
Limitare l'ente dove dice siamo così in corsia avanti in tutti questi anni che ci dobbiamo fermare dobbiamo se stare un attimo per consentire alle nostre anime di raggiungerci
La festa serve esattamente a questo a fare il punto a comunicare tra di noi a socializzare una linea che peraltro fra non cala dagli uffici studi ma deve crescere insieme e dalla periferia
Perché
Perché
I popolari sono tra la gente
Per voi non è vera quella frase che si dice in Francia l'immagine mangia il territorio no
Io sono convinto che se anche e faccio un'ipotesi assurda questo gruppo dirigente fosse così ci ha mandato da sperperare il patrimonio i popolari continuerebbero a desistere nel Paese
Perché la nostra è anzitutto una cultura del Civile di presenza nelle realtà della società civile che ha preso forma Poli è cominciato così con Sturzo
Che prima ha fatto le cooperative può il prosindaco di Caltagirone e quindi il leader di un grande par popolo
Quindi questo è essere
Tra la gente questo essere sul territorio
Sapendo allora qual è il nostro compito a fronte di questa crisi
Una crisi dove la cosa meno transitoria sembra essere dentro la transizione la nebbia
Si prosegue a tentoni una crisi evidentemente non facile comperò la vertenza di non ridurre la crisi a sola crisi del sistema politico
La stessa figuraccia non mi viene il termine più casalingo
Di Super Gemina che doveva costituire il primo passo nella costituzione concreta dire nella costituzione materiale della cosiddetta Seconda Repubblica è lei a dire a tutti come il problema come la difficoltà non sia soltanto del ceto politico ho detto dagli imprenditori potrei dire anche dei giornalisti e non offenderei nessuno cercando invece di essere attento a una perita che palmare che davanti agli occhi
Dei per che si è aperta a questa crisi
Io credo che ci sia un bisogno politicamente di saper fare sintesi di molti elementi che altrimenti parlo confusi e disparate quella che stiamo giocando in questa paese non è una battaglia tra la destra e la sì
La battaglia che si è aperta in questo Paese è una battaglia intorno alla democrazia non si tratta non è vero che dicendo così si vendono fusti che le tinte si demonizza Berlusconi peraltro non lo merita dia più consono il ridicolo che non la demonizzazione catene io credo
Che questo si capisca
Quando guardiamo all'ipotesi così insistita di presidenzialismo un presidenzialismo che vuole avere una veste americana
Ma che finirebbe per essere sudamericano perché manca quel presidenzialismo quel messianismo che è tipico degli Stati Uniti d'America
E del quale non vediamo nessuna traccia da quella parte e direi che non può essere surrogata il messianismo neppure da uno stuolo rispettabilissimo Izzie Monetti quindi il problema di
Un presidenzialismo posto in quel voto in quel modo che vuol dire
Facendo a riferimento diretto alla cosiddetta gente saltando le istituzioni gridando al voto al voto la partita esattamente qui
Non esiste democrazia senza partiti ma non esiste democrazia senza istituzione e se le istituzioni ad un certo punto non funzionano se hanno delle crepe bando ricambiati panno riformati ma saltare le istituzioni con una riferimento diretto alla gente è operazione plebiscitaria che mena all'autoritarismo questo deve essere chiarissimo
Questo è il discorso da fare nei quartieri questo è il discorso da partirà in periferia dati a rivivere in tutti in modo queste è il pericolo del Paese
Ogni democrazia Sturzo ce l'ha insegnato non è un guadagno fatto una volta per non è vero
Qualsiasi Paese al suo interno dei mesta attori
Page e e Marco
Il pericolo cresce e diventa tale quando la gente abbassa la guardia ricordo quando Giancarlo Brasca lo ricorderete amministratore della Cattolica il più vicino
A Giuseppe Lazzati voleva spiegarmi la cosa diceva vedi bisogna proprio convincere perché un malvagio Lupoi convertire non lo stupido consentì fa convincere che questo è la battaglia aperta in questa fase è una battaglia intorno alle istituzioni Gustavo Zagrebelsky sono di parte contento leopoldo Elia
Vige la democrazia dove prendendo esattamente lo spunto dal processo a Gesù dice quando finisce il processo in termini giuridici e della ecce homo nel tentativo disperato
Dipilato di cavarsi d'impaccio e incomincia il processo popolare qui incomincia la politica e tutti sappiamo come è andata a finire
Quel tipo di politica
Quell'appello plebiscitario quindi quella che si è aperta in questo Paese non è una battaglia tra destra e sinistra
è una battaglia intorno alle istituzioni intorno a la democratica e poi dove si colloca il problema del centro
Non un ceto che posso oggi di fare ci possono essere ostaggi e non è più possibile la politica dei due forni anzi un grande centro proposto ci sarebbe un centro a caratura fortemente laica
Da questo punto di vista forse passibile anche di una qualche ispirazione magari anche Cristiano ma questo deve essere chiara
Il discorso sul centro e di altro tipo
Rimanda esattamente a dei gas un centro che nella storia recente di questo Paese è un centro alternativo all'altezza
Togliatti che non amava il centro ma teneva la destra Capri
Il passaggio
Occhetto quando se ne è dimenticato nell'ultima primavera elettorale ha spalancato le porte alla destra pensando di bypassare il nostro centro pensando magari follemente piazza
Ecco perché in questo senso
Il discorso di un'area moderata e riformatrice in questo senso centrale fondamentale dentro
Una logica da temperare non da distruggere non si può sottoporre un popolo a continue docce scozzesi ora calda ora preda dentro una logica dell'alternanza
Un discorso tempo Erato al bipolarismo che escluda perché sarebbe contro la nostra storia nazionale il dei partiti
Questi è la partita che si è aperta intorno al cento
Queste la partita che noi vogliamo giocare questa è la partita che sta dentro L'Ulivo in particolare anche perché contro Romano Prodi si è instaurata questa sorta di battaglia dell'identikit questi adolescenti perennemente innamorati dell'amore che non imparano che quando poi si va a un matrimonio concreto si sposa una leadership con i suoi pregi coi suoi difetti mentre gli identikit proprio perché soltanto fatti sulla carta sono disegni che possono essere soltanto ricolma di preti salvo poi trovare la persona in carne ed ossa che di questo sia capace
Quindi Romano Prodi e il leader e noi non faremo nessun guadagno a pensare ad altre cose perché Romano viene dalla nostra cultura
Parla il cattolicesimo democratico e perfino D'Alema deve fare sport e per tradurre il suo linguaggio nel linguaggio cattolico democratica con una cosa che vorrei anche qui per brevità ho quasi finito sintetizzate qual è la differenza di fondo tra noi e il Po un polo così diciamo andata mente cantore e del liberismo e qui vorrei davvero ricordare che abbiamo Schmitt
Proprio nella ricchezza delle nazioni dice quanto questo liberismo sia a rischio ricordando quando due imprenditori si trovano a cena già congiurano contro il libero mercato chi segue le cronache forse anche negli USA di quante cene via dell'umiltà virtute via peraltro col nome sbagliato siano state in questo senso protagoniste ora
A fronte di questo discorso che poi diventa soltanto ricerca ostinata dell'oligopolio mirare al monopolio
Ecco il messaggio forte dell'Ulivo puntare sul fattore umani
Questa è la grande differenza quella sintetica
Che attraversa il sociale che attraversa il nostro progetto economico con uno stato sociale da riformare non da smantellare perché taglia i tagli allo Stato sociale poi si taglia anche la società le persone in carne ed ossa da questo punto di vista e ricordo soltanto l'ultimo dato Censis ha riferito all'evoluzione dalla settantacinque alla novantatré dove siamo dal settantadue scusatemi a novantatré dove si dice
L'otto per cento della popolazione italiana oramai sotto la soglia della povertà
La disoccupazione diventata disoccupazione di lungo periodo è un dato che non viene mai ricordato non so perché
L'aumento dei suicidi
Che significa quel disorientamento che sta dentro la materialità dell'esistenza ma che sta dentro grazie a Dio anche alla ricerca al malessere al mal d'anima di cui una a società senza senso rischia di essere preda
E non pareggiano il conto in positivo le tue cose che li pure vengono ricordate l'aumento del numero di coloro che abito in una casa di proprietà questo è buon pezzo italiano mi pare e l'aumento degli sportelli bancari davvero credo che il conto non sia pareggia da a questo punto di vista e quindi puntare sul fattore umano mi sembra fondamentale ho detto delle delle importanza delle istituzioni dovrei aggiunge dell'importanza della socialità delle istituzioni quelli che molti vogliono dimenticare per esempio separando in maniera totalmente innaturale De Gasperi da Dossetti
è che il discorso sulla Costituzione sulla idea di nuova legalità il discorso del metodo della libertà che è il cuore della al progetto degasperiana non può essere scisso
Dal discorso sullo Stato sociale dalla socialità delle medesime istituzioni
Vorrei dire come queste anche estremamente importante ed è l'ultima notazione ho finito a livello internazionale
Tre anni e mezzo fa è uscito in Francia un libro che mi pare mi pare non sia stato tradotto di Alain
Con una osservazione che se ribellata davvero profeti
Diceva mente
Badate ha come in tanta parte del mondo le istituzioni si stiano ritrae
Pensate l'Africa non soltanto il Burundi
Non soltanto gli Stati che stanno o più sotto la nostra lente d'ingrandimento pensata anche stati come Cameron per esempio e così via
Ma dell'Africa manda in porta quasi niente a nessuno perché conta soltanto per il due per cento nel commercio internazionale
Non è giudizio portare circostanziata
Pensate all'ex impero sovietico
La Cecenia il Caucaso gli assalti altra ricordate Shevardnadze è quattro anni fa era uno dei maestri d'orchestra del concerto internazionale le ultime telefonato lo presentavano in canottiera dopo l'attentato dell'autoporto
La ex Jugoslavia
Preghiamo e facciamo anche il tifo per una pace che vorremmo imminente
Ma direi che in nessun Paese con tanta ferocia la distruzione per le istituzioni nella loro quotidianità e avvenuta come da perché si abbattono i luoghi di culto le chiese e le moschee le sinagoghe perché si dà fuoco alle biblioteche perché di un popolo dell'altro vanno tolte perfino le radici cosa che neppure la porta sublime neppure il turco
Aveva fatto da quelle parti
Perché io credo che davvero allora la battaglia nella quale il partito popolare e impegnata in questo senso che la battaglia intorno alla democrazia sia fondamentale perché c'è una domanda
Che dobbiamo alla quale dobbiamo continuamente una risposta a noi stessi ai nostri interlocutori non è vero che questa democrazia sarebbe più povera e quindi più a rischio
Senza la presenza dei popolari ebbene delle cose e che mi ero preparato ed Enrico soltanto una è una bella citazione da Alcide De Gasperi del mille novecento eventi
Nei momenti di difficoltà val sempre la pena di ritornare ai nostri maggiori ha a farci
Prendere da un po'pisana lezione
Diceva dei gas
La nostra idea politica fondamentale e la libertà
Non la libertà dell'ottanta che si fonda sui falsi principi dalla bontà originaria del luogo dell'eguaglianza naturale della sovranità del numero e nemmeno solo le libertà del mille ottocentoquarantotto quelle di stampa di riunione di associazioni le quale libertà non possono essere che i mezzi per arrivare alla libertà integrale organica che deriva dai diritti naturali della persona umana della famiglia del comune
Battezzare la democrazia e sposarla con la libertà e questa mettere dappertutto ecco la conclusione che già nel mille ottocentottantasette Cesare Cantù scriveva nell'epilogo della sua storia universale
Questo e la nostra battaglia
Nei partiti moderni vi sono attenzione bellissima rimane dei costeggia Turi
I quali seguono un'insenatura girano attenti ogni scoglio e si tengono pronti ad approfittare del flusso e del deflusso ebbene se se ne trovano anche nel nostro partito noi dobbiamo trascinarli tutti verso il largo si fa largo battendo bandiera propria conquistando oggi la libertà di predicare questo il termine al popolo italiano non faccio nessun commento per non rovinare la citazione grazie
Aver incorniciata un po'in ritardo ci consente di incominciare la tavola rotonda
Sul cerco un centro di gravità permanente quando la politica fa rima con programmi
Alla quale parteciperanno coordinati da Giovanni Grasso
Castagnetti Mattarella e Federico Orlando Giovanni Valentini
Paolo Franchi
Vimercati
Spero di non essermi dimenticata nessuno
Dante D'Antoni è un rappresentante della Confindustria mi riferivo ai giornalisti grazie del suggerimento
Di passare immediatamente alla tavola rotonda senza che mi sia consentito di fare un intervallo quindi lì approfittarne per far calare la partecipazione e l'attenzione
Questa sera come sapete c'è Casadei
E vi preghiamo quindi di essere numerosi perché non saranno molte le serate di divertimento le altre sono quasi tutte utilizzate per dibattiti riprendiamo poi mi prenderei in programma perché ogni giornata è importante e interessante e merita di essere seguita da voi ed a quanti altri popolari e a noi vicini vorranno partecipare grazie a tutti