Presentazione del Movimento politico "Per la pace e i Diritti"

Cominciamo questo incontro
Anzitutto io vorrei scusarmi con i colleghi giornalisti ma anche con gli amici che hanno raccolto il nostro invito per il fatto di aver riconvocato in un giorno festivo
Il peso da un fatto puramente occasionale la stampa estera era occupate nei giorni precedenti
E quindi un fatto casuale però in questa casualità come sempre succede ci sono poi diciamo dei segni nonna indifferenti ora il fatto che oggi sì a Roma si celi che soprattutto a Roma se celebrità festa Di Pietro e Paolo in qualche modo inglese significativo perché
Non esistevano credo due persone più differenti e in contrasto che il cattolico Pietro il laico Paolo e però tra loro incontro è nata non sono una grande riconciliazione ma anche il più grande discorso di pace che l'Occidente abbia conosciuto
E noi qui vogliamo appunto fare un discorso di il servizio è di costruzioni della Bacci
E per dire qualcosa per noi abbiamo preparato una cartellina che a disposizioni di tutti in cui ci sono i documenti attraverso cui si è sviluppato l'itinerario non Breve
E non azzardato perciò non impulsivo attraverso cui ci siamo arrivati a questa proposta che oggi facciamo e ci sembra un metodo che già fin dal metodo indica come non si tratti di un procedimento e di una impresa in teak realistica perché appunto e un'impresa che tende invece al massimo dell'ascolto e del rapporto del confronto in tutti
E allora per dire un poco perché stiamo facendo questa proposta io vorrei cominciare rispondendo a un critico che in qualche modo questa è la prima domanda di questa conferenza stampa perché vedo un giornalista un validissimo amico
Che ci ha aiutato alla Camera a trasmettere questo invito i giornali per la conferenza stampa di oggi
E questo validissimo giovane amico
Ci ha detto mi ha detto ma come vi è venuto in mente
Di fare una cosa simile ci sono già tanti movimenti tanti partiti e non c'è posto per qualche altra cosa
Ora queste due affermazioni che ci sono tanti movimenti che non c'è posto sono entrambe vere ma sono Peretto a un certo punto di vista e noi cerchiamo appunto di metterci da un altro punto di vista un altro orizzonte
Allora è vero che i partiti e i movimenti sono troppi
Sono troppi soprattutto per quanti rincorrono l'obiettivo di un'estrema semplificazione della vita politica fino alla formazione con spiccata di due soli partiti o schieramenti
E si illudevano che il sistema maggioritario realizzasse questo incantesimo
E successo invece come abbiamo visto il contrario
E questo mi pare che non sia successo per una congiuntura ma è successo perché la vita non si può imbrigliare e questione anche la vita politica che le espressioni della vita proprio sul piano collettivo cella la la realtà non si fa addormentare ecco la pluralità la fantasia e la creatività
Della del riunirsi degli uomini del progettare dell'intraprendere non si può non c'è nessun ingegneria costituzionale che la posta
Che la posta quindi prima
E noi pensiamo che la pluralità
Dei movimenti delle aggregazioni dei partiti degli schieramenti è una ricchezza della vita democratica
Perché favorisce la partecipazione permette che si avanzino temi e valori che altrimenti andrebbero perduti anche qui temo che i valori che hanno diciamo un regime non maggioritario nel paese e tutti dicono che ci vorrebbero più televisioni più i giornali
Più radio e io credo che sia vero perché più televisioni più i giornali più radio non vuole dire solamente più gente che legge chi ascolta vuol dire più gente che scrive più gente che parla più gente che entra in comunicazione quindi la moltiplicazione è una ricchezza e questo credo che valga anche nella dittatura
Però c'è l'altra affermazione che non c'è posto non c'è posto in questo diciamo in questo luogo della politica visto che i contendenti sono già troppi ora questa affermazione e vera ma solo nell'ordine culturale secondo cui il posto della politica e un posto estremamente ristretto
Che sostanzialmente si riduce al posto dove ci si contende il ponte ma per potere si intende solo il potere concentrato e delegato dei massimi vertici istituzionali il potere dei pochi sui molti e allora è chiaro che questo potere così inteso e un bene raro e un bene scarso e c'è un sovraffollamento nel posto dove questo potere brilla
E succede come nel finale
Di Miracolo a Milano
Una folla di barboni che si accalcavano e danzavano nel piccolo spazio dove arrivava un raggio di sole
Ma intorno a quel piccolo spazio dove questi sia accalcavano c'era tutta la città c'era tutta Milano
Dove il sole non si vedeva ma non perché fosse scarso ma perché era nascosto
Ora noi crediamo che il potere non sia scarso perché esso inerenti a tutte le persone e a tutte le comunità che c'è un potere diffuso condiviso partecipato che noi però non vediamo non riusciamo a vedere io a fare esprimere perché e assorbito e ricapitolato
E perciò anche distorto nell'Unico Potere del vertice politico quello che per comodità chiamiamo poteri di governo
Allora il posto che noi cerchiamo e quello dove si renda visibile e possa effettivamente esercitarsi quest'altro potere diffuso umano che si identifica poi con la libertà
Perché il potere di ciascuno di concorrere a determinare a informare tutte le forme di vita associata che appunto appartiene a tutti e che coincide con la libertà
E perciò noi pensiamo a una politica che passi da una economia della scarsità a un'economia dell'abbondanza
Ed è per questo che ci appelliamo a un altro criterio della politica che appunto non si riduce al governo senza per nulla sminuire naturalmente la funzione dei poteri di governo
Ma una politica che non si riduce a questo governo che non si riduce appunto appartenere ed è appunto per introdurre questo allargamento questo oltrepassa amento dei limiti
Questo per permettere questo riprendersi la politica da parte di coloro che l'hanno perduta o che non hanno mai avuta in mano
Che noi abbiamo deciso di fare quasi emblematicamente quasi dicendolo sopra le righe
Quella che abbiamo chiamato la opzione non governativa che non vuol dire rifiuto sottovalutazione del potere ma che vuol dire un altro rapporto col potere e una diversa concezione del potere
Chiedo naturalmente non riguarda solamente il rapporto con le istituzioni e governo ma riguarda ogni rapporto che questo eventuale movimento andasse ad assumere con le dico essi luoghi le diverse forme in cui si svolge la battaglia politica
E per questo che non è un partito questo è un partito che ha come suo obiettivo primario concorre lezioni raggiunge il potere partecipare è un'altra cosa non perché si occupi di altre cose si occupa delle stesse cose ma noi vorremmo in un altro modo
E allora in questo posto di una politica intesa in questo senso più Ilardo appunto non ridotta non identificata con il potere
In questo posto del potere non negato diciamo
E c'è moltissima gente non è vero che non ci si è posto che c'è poca gente c'è moltissima gente che non riesce ad avere un posto
In quel posto della politica che si riduce esclusivamente alla competizione per il potere ci sono i giovani
Ci sono quelli che sempre più non votano in Italia non votano con i referendum ma non votano ormai più neanche nelle elezioni politiche e sempre più questo fenomeno non è solamente dell'Italia mai di tutto l'Occidente ci sono tra questi esclusi ci sono gli esuberi noi abbiamo riflettuto a lungo su questa categoria nuova disubbidito che sta producendo la società mercantile la società economica che si sta realizzando in questo momento questi esuberi che non sono solamente una figura degli esclusi
Di respinti dal mondo del lavoro ma che sta diventando in qualche modo la figura di una emarginazione di carattere più nefasta di carattere generale
Perché la l'esclusione dalla dal lavoro dalla vita produttiva dal mercato diventa anche sempre più esclusione dalla politica e quindi dalla Società globale
E poi ci sono in questi esclusi tipo
E allora e diciamo è questa la ragione per cui noi cerchiamo di non non vogliamo più accettare
La riduzione di tutta la nomenklatura politica così come fa il pensiero politico dell'Occidente a due sole categorie possibili vale a dire la categoria dei governanti e la categoria dei governati
Perché noi pensiamo che ci sono certo molti che non governano
Che non governo ne sono esclusi dai luoghi a ciò deputati
Ma che questi che non governano non so
E non vogliono essere semplicemente dei governanti non è vero che non c'è alternativa tra il governare l'essere governati tra il dominare e l'essere dominante e l'esperienza italiana di questi decenni è stata piena di questa esperienza di governo non dal governo
Non solo i partiti dell'opposizione storica ma i movimenti le ACLI il settore non governativo i movimenti delle donne il movimento del sessantotto le comunità cristiane pur senza governare
Hanno però influito profondamente sul modo in cui si è andata trasformando e formando questa succinta per cui la società così come oggi risulta non è solamente quella che deriva dei quaranta anni di governo democristiano dai Penta partiti eccetera ma deriva anche da queste innumerevoli forme di presenza di lotta
Di di incidenza che questa barricata espressione della vita sociale e inconsapevolmente ma realmente politica a esercitato nel dare poi un segno alla vita politica di questo Paese nel bene e nel male naturalmente
E non è affatto detto che il complesso di queste energie sociali abbiano una vocazione minoritaria o debbano necessariamente stare all'Opus
Ecco questo diciamo era alla lunga prima risposta quella prima obiezione non c'è posto ci si si settecento vorrei dire adesso qualcosa del perché abbiamo poi di fatto preso questa iniziativa l'abbiamo appresa per un senso di grande urgenza che naturalmente non è di questi ultimi giorni mai avvertito ormai da molti mesi
Nel senso di grandi urgenza di fronte a una situazione del nostro Paese che ci sembra sempre più deteriorata e che a nostro parere e rischiosa per la stessa democrazia
Ma anche abbiamo preso questa iniziativa per una conoscenza profonda della dignità e della bellezza della politica che non può essere abbandonata al suo destino infelici o medio
L'urgenza è stata anche dettata dalla crisi del costituzionalismo e non solo badate del costituzionalismo interno ma anche internazionale
Perché non solo oggi è sotto attacco il disegno costituzionale del quarantasette
Ma anche i principi costituzionali internazionalisti ci del quarantacinque consacrati nello Statuto dell'ONU
Bossi dice che per cambiare le costituzioni ci vuole una rottura della legalità costituzionale
Ma se questa rottura avviene all'indietro se avviene per la rottura di un patto Tufetto Us che rappresenta un'avanzata conquiste di civiltà se la rottura del ferendosi internazionalista avviene con la guerra del Golfo
O del Patto democratico in Italia viene per la rottura di quel tanto di unità già raggiunta tra le classi e le aree geografiche ed economiche diverse
Allora cessi una rottura c'è una crisi ma in negativo dell'ordine costituzionale allora si perdono la pace Esterna e la solidarietà interna e la vita di tutti i diventa più artistico
Poi abbiamo preso questa iniziativa c'è questo tentativo in qualche modo di riportare più gente alla politica
In base alla constatazione sempre più diciamo reiterata
Che temi importantissimi della vita collettiva che dovrebbero essere i propri naturali alla politica
Sono gradualmente io ormai quasi totalmente usciti dalle agende politiche dal dibattito politico dalle problematiche pur
E la prima cosa essere uscita e precisamente l'attenzione alla ditta internazionale
Non si parla più di politica estera del dibattito politico questo tema nome speso ma guardate ripeto non solo in Italia in Francia il grande dibattito televisivo fra Chirac e Jospin
Da cui si decideva la presidenza francese non ha toccato minimamente i temi della politica internazionale e della Francia con la sua senso del suo ruolo della sua presenza nel mondo e così i temi della vita internazionale sono scomparsi dalla scena
Forse ce n'è ancora uno che resiste l'Europa
Ma anche questo tema soggiace alla riduzione monetarista che sta invadendo tutto l'orizzonte
Della vita politica l'Europa oggi vuol dire la moneta europea entrare in Europa vuol dire andare a far parte della moneta unica europea l'altro giorno la Malfa
Rivendicando fuori ruolo del partito repubblicano negli ultimi decenni diceva che in ogni momento il primo repubblicano avuto un punto su cui si è caratterizzato adesso il punto è quello di essere per l'Europa cioè di rendere possibile l'unione monetaria obiettivo sacrosanto per carità non solo mette in dubbio ma che insomma tutto il tema
Della costruzione dell'Europa della sua funzione della sua vocazione politica delle ragioni per cui è sorta del rapporto con il resto del mondo che non è solamente non sono solo i barbari che stanno i confini ma il mondo nel quale dobbiamo vivere
E che dobbiamo organizzare tutto questo
Non esiste ridotto unicamente a questo tema monetario
E naturalmente se non c'è il tema internazionalista non c'è il tema della pace la pace orfana ormai la pace è rientrata anche essa tra i temi cosiddetti dell'impolitico
C'era un tempo in cui la pace era importante seppure non nel modo che noi avremmo desiderato si parlava dell'equilibrio degli armamenti si mettevano i miseri giochetti il grande discorso della pace perciò dell'internazionalismo entrava fortemente nel dibattito politico italiano perché
Perché quel tema di di fatto era profittevole in termini chi lotta per il potere
Sul tema internazionale sul tema della pace se consumato quello che mi sembra si possa definire il compromesso tra antico
I famosi i cosiddetti mercati consentivano che l'Italia si indebita se oltre ogni limite perché in cambio garantiva una posizione di fermezza nel baluardo dell'Occidente quindi questi famosi mercati che oggi non tollerano
Diciamo la nostro il nostro dissesto economico lo hanno tranquillamente diciamo
Avallato e incoraggiato perché a questo corrispondeva un potere politico che garantiva una certa posizione del Ritalin oggi e quindi c'erano dei momenti in cui il tema interessa era presente se non altro per le sue ricadute per la sua efficace sul piano della politica il tema oggi questo non serve più a nessuno e non se ne parla non è questo oggetto del grande dibattito politico e della lotta per il potere
La pace orfana e non sappiamo che pesci pigliare conosce abbiamo poi la guerra i confini la cosa della ex Jugoslavia e inimmaginabili e incredibile come ci si possa abituare a una guerra di quel tipo
A due passi da noi nel cuore dell'Europa senza che nessuno Possa o tenti di fare alcunché
Noi inauguriamo a Roma con grande gioia la moschea una delle più grandi cosche in Occidente
E però i musulmani sono
Persone sono uccisi in Bosnia si scannano i serbi a Sarajevo
E addirittura il modello di difesa italiano si fonda la sua ideologia questa insomma al di là delle poi i suggerimenti pratici che dà sul nuovo
Presupposto del conflitto tra Islam e l'Occidente dice enorme contraddizione insomma si apre una moschea troppo dopo insomma non c'è il minimo diciamo alla minima previsione politica di un rapporto pacifico e serio questo la
Altri temi che stanno uscendo dal dal attenzione politica sono i temi dei diritti
Ci sono diritti pezzi interi di costituzione che si stanno perdendo sicché continua a a far parte della discussione ma non più competitivo
Si stanno perdendo di diritti e il primo di tutti il diritto al lavoro sì certo tutti dicono bisogna diminuire la disoccupazione aumentare l'occupazione ma che il lavoro sia un diritto cioè che si è inerente diciamo così al alla alla stessa cittadinanza che che che che che sia un diritto a cui perciò deve corrispondere almeno un obiettivo che quello della piena occupazione perché se un diritto di tutti è chiaro che bisogna garantire a tutti un lavoro cioè quindi l'obiettivo politico della piena occupazione può essere semplicemente cancellato
Ora noi invece siamo in una situazione in cui nessuno più parla di piena occupazione
Certo ci si compiace sì aumento trecento mila posti di lavoro oppure si prevede che se ne possono mentale cento mila dei prossimi tre anni
Macché se il problema il problema politico italiano sia quello di trovare il modo di organizzare il motore di favorire le risorse pubbliche privati in modo tale che tutti che lo desiderino possono avere un lavoro questo è l'obiettivo che è scomparso dall'orizzonte politico italiano
L'altro ieri il Senato ha discusso e approvato e non ce n'è traccia nei giornali di ieri che erano occupati di altre cose il Documento di programmazione economica e finanziaria per i prossimi tre anni
L'ha trovato con una grande maggioranza con l'astensione anche di Forza Italia con gli undici voti contrari di Rifondazione Comunista di Alleanza Nazionale quindi utili che quello che c'è scritto in quel documento in qualche modella cultura comune
E la cultura comuni economica programmatica e finanziaria di questo momento in questo paese della cultura che diventa programma per i prossimi tre anni
Ebbene in questa cultura comune e che quindi abbraccia anche i futuri contendenti delle future elezioni politiche il problema della disoccupazione e posto non come il programma ma come previsione si programma l'inflazione si programma
Il fabbisogno dello Stato si programma il l'avanzo primario
La l'occupazione non si programma si prevede e si prevede che al termine di tre anni di risanamento e adesso dirò una parola su questo risanamento alla fine di carne di risanamento la disoccupazione in Italia dal dieci per cento scenderà al nove e uno per cento
Questo vuol dire che dei due milioni e mezzo a tre milioni di persone continueranno non ha fatto nulla per il lavoro
Che perciò milioni e milioni di italiani e di famiglie italiane saranno escluse dal lavoro saranno quindi in una condizione di gravi non solo ristrettezza economica ma di grave perché egli indicati possibilità di potenzialità eccetera e questo problema non è all'ordine del giorno
Perché certo sì il governo dice noi facendo tutto questo piano per quanto riguarda lo Stato riusciremo a garantire altri cento mila posti di lavoro centodieci
Gli atti e poi non si sa
Ma nessuno pensa c'è il problema di trovare almeno tentare le forme di realizzare il diritto al lavoro dando la piena occupazione
E lo stato sempre più si tira fuori da questo proprio
Perché appunto nel meccanismo diciamo del risanamento c'è la previsione di un avanzo primario vale a dire di una differenza tra le Jelling gli introiti dello Stato e le spese dello Stato al netto degli interessi
Che quest'anno e di sessanta mila miliardi l'anno prossimo G ottanta mila miliardi nel novantasette di nel novantotto di de sessanta mila ottanta mila centoquattro mila miliardi nel novantasette e centoventicinque mila miliardi nel novantotto
Il che vuol dire questo è lo stato che continuerà a raccogliere tasse secondo e e che secondo quel grado di tassazione già rilevante che c'è ma spenderà sempre di meno
Taglierà sempre più non solo la spesa sociale ma la spesa tout-court perché tutto il progetto è di riversare questo surplus del bilancio nel coprire la la la situazione del debito e degli interessi problema certamente graditissimo
Però io credo che su questo problema
Si deve riaprire una discussione perché non è possibile che queste eredità che ci è stata lasciata dal precedente sistema politico si scarichi sulle generazioni attuali
Operando una drastico ridimensionamento non solo delle spese ma della stessa figura dello Stato che sempre meno sarà uno strumento utilizzabile per ragioni di perequazione per ragioni di giustizia
E quindi noi per una pura diciamo operazione di carattere aritmetico che apparentemente neutrale togliendo sempre più soldi alle spese dello Stato noi cambiamo la natura e la figura dello Stato senza neanche dover discutere se siamo pro Stato liberale approdato interventista non c'è discussione c'è che saranno tolti tra tre anni centoventicinque mila miliardi alle spese dello Stato
Ciò che conta per cui si prevede invarianza della spesa per la scuola invarianza della spesa per l'università invarianza della spesa per la ricerca scientifica
Nessuna investimento da parte dello Stato se non il recupero di quelle somme già stanziate che non sono state spese per difetti della burocrazia
E delle delle e delle procedure statali per cui è insomma meno male insomma almeno risulta che il starebbero lì cento mila miliardi di cui cinquanta mila per il Mezzogiorno che sono già stanziati e sono pronti per essere stanziati lo queste tutto quello che la politica siamo dalla dalla mano pubblica la la la comunità pensa di poter fare per risanare
Economico
Ho e non certo il diritto al lavoro ci sono i diritti di libertà c'è il diritto di sciopero
Dite ciò provare con atto non c'è dubbio soprattutto nei servizi pubblici ma se lo sciopero che una lotta tra chi lavora e chi invita il lavoro
E se voi a questa lotta li mettete un un termine temporale li mettete un calmiere nel contratto della scuola si prevede che per la scuola materna ed elementare ogni insegnante abbia siamo così per concessione dello Stato un pacchetto di quaranta ore all'anno
Una volta che ha raggiunto regolatore non può più sciopera gli scioperi non esiste più stava della Costituzione un contratto lo abolisce
Non è possibile che queste cose avvengano senza che neanche si sappiano che nessuno ne discuta che nessuno sia chiamato se no appunto qui pazzi di Cobas che Dio Valente lo fanno perché hanno l'interesse perché sono colpiti dal contratto poi per ragioni economiche ma i cittadini la comunità ma non si rende conto che qui stiamo così silenziosamente inconsapevolmente distruggendo pezzi grandi di conquiste che sono state realizzate negli ultimi dice ventisei
Ecco e altre cose naturalmente si potrebbe dire il diritto all'abitare il diritto all'informazione io in un po'realmente sviluppare queste cose
Ecco allora però ecco la paranoia è sembrato che una delle ragioni per cui queste cose non solo più diciamo così profili risibili
Non sono più agibili sul piano del dibattito politico molte di queste cose la politica estera il Terzo Mondo alla solidarietà tutte queste cose molte
Una delle ragioni per cui tutto questo non si può fare e precisamente perché il dibattito politico è completamente assorbito dalla grande questione della strategia per il potere per la conquista del consenso
E questo fatto appunto questa riduzione di cui parlavo prima della politica potere fa sì che sempre di più si perdono i contenuti reali
Della politica è sempre più invece vengono privilegiati in qualche modo anche giustamente dal punto di vista dei concorrenti dei contendenti vengono privilegiati i temi
Le proposte le strategie e le tattiche che possono servire a arrivare a questo
A questo potere ha poteri prevalere sugli altri problema Pizzimenti graditissimo
Sappiamo benissimo che in un sistema come il nostro che stiamo già evitare uno scontro tra destra e sinistra si rischia che una destra al potere possa definitivamente
Per rendere impossibile una lotta per la pace per i diritti quindi non c'è dubbio che bisogna prendere parte schierarsi in questa lotta solo che non si può ritenere che questa notte esaurisca tutto il tema della politica italiana e allora diciamo queste sono le ragioni poi viali un po'di urgenza un po'di giudizio politico per il quale
Per le quali abbiamo pensato di aprire questa fase costituenti di di nuovo di rivolgere la parola ai nostri concittadini
E vedere se queste cose hanno un senso una plausibilità se c'è un modo per richiamare alla all'altezza e alla anche la fatica dell'impegno politico tanta gente che mi ha escluso
Concentrando mettendo l'accento su questi due grandi temi che sono in qualche modo riassuntivi del bene comune che solo la pace i diritti
E cercando appunto di rimettere in discussione il criterio stesso del politico appunto rifiutando identificazione della politico col potere il che appunto comporta poi quelle scelte di carattere anche pratico di cui ho parlato ho parlato persone non potrebbe vorrei concludere dicendo solamente che siccome nostra profonda convinzione che va sviluppato un pensiero politico
Ma che il pensiero politico e anche diciamo la
La decisione di organizzare la politica non può avvenire
In astratto dei gabinetti dei degli degli angeli dei militi cercatori o dei professori eccetera ma deve avvenire nel vivo dell'esperienza
Quindi noi pensiamo che anche in questa fase costituente che non è detto che porti poi la costituzione di questo progettato movimento ma anche in questa fase costituente bisogna in qualche modo fare politica affari progetti cercare in qualche modo di
Prefigurare quello che può essere la funzione di un soggetto politico nuovo come questo che di cui parliamo e perciò abbiamo concordato
Anch'io adesso fanno questa proposta di mettere fin dalla fase costituente se ci sarà un consenso sufficiente allo studio due iniziative la prima una iniziativa forte per la pace nella ex Jugoslavia
Noi pensiamo che non è possibile che la pagina lo Slavia si cerchi semplicemente andando nello stesso senso in cui va alla guerra cioè di come devono essere divise quelle popolazioni o quelli interni
Che il lavoro che sta facendo anche il Gruppo di contatto europeo insomma sta cercando di dire in che modo si devono dividere i musulmani serbi croati sloveni così
Ecco le pensiamo che anche qui bisogna tentare un discorso diverso un discorso nuovo
E allora il fatto che l'Italia sia stato escluso dal gruppo di contatto
Probabilmente può anche essere una chance opportunità l'Italia è un grande Paese l'Italia e il tra i fondatori della Comunità economica europea e perciò dell'Unione Europea
Allora perché l'Italia con la sua autorità nell'Unione Europea non potrebbe chiedere all'Europa non di mettere tra parentesi su obiettivi economici immunitaria assolutamente
Ma di rimettere in pieno vigore la sua forza e la sua potenzialità politiche
E che l'Unione europea dica domani e non dopodomani dica tutti i popoli dell'ex Jugoslavia compresi quelli di cui si dubita della cui legittimità si dubita
Sì e inoltre di adulterare immediatamente nell'Unione Europea aprire le porte dell'Unione Europea a tutti i popoli dell'ex Jugoslavia e poi naturalmente i popoli dell'ex europeo perché in questa casa comune
E si possano trovare la soluzione del loro conflitto e anche sdrammatizzare il problema della demarcazione delle zone di reciproca influenza
Vale a dire una soluzione di tipo federale
Ma è chiaro che non si può proporre la Jugoslavia una soluzione di tipo federale il tipo come è stata già sperimentata nell'ambito da Repubblica federativa jugoslava perché quell'arma è un'esperienza conclusa finita però un'esperienza federale questi popoli la fanno da decenni non ancora prima della nascita da Repubblica federativa jugoslava e allora la soluzione da proporre una soluzione federale tra questi popoli questi stati ma nell'ambito di uno spazio più ampio che Lidia garanzie di sicurezza che il dire anzi di circolazione di uomini delle dei beni eccetera
Che l'Unione europea che lì è pronta con le sue istituzioni con la sua giurisprudenza con le sue con con le sue risorse per permettere questo processo politico
Allora perché non potrebbe per esempio il Presidente della Repubblica Scalfaro insieme al ministro degli esteri al signor Agnelli
Perorare presso l'Unione Europea farsi portavoce presso l'Unione europea
Di questa iniziativa politica che serva veramente a fare un salto di qualità al rapporto dell'Europa con questa guerra intestina questa una iniziativa su cui vorremmo riflettere la elaborare ed eventualmente poi
Proporre
E l'altra cosa su cui pensiamo che dobbiamo fin da subito a cominciare a lavorare a far lavorare gli economisti a far lavorare i programmatori eccetera e così ripristinare la legittimità dell'obiettivo della piena occupazione in Italia
Cioè non dico fare un piano perché oggi i piani non solo di modo che e fanno paura ma certamente ora architettare
Una previsione un'articolazione una una fantasia se volete ma in cui l'obiettivo della piena occupazione c'è del lavoro per tutti almeno in Italia
Diventi un obiettivo primario della politica di questo Paese perché oggi le situazioni sono traumatici oggi abbiamo il il trentuno per cento di disoccupati nel Mezzogiorno cioè le cifre poi le percentuali il dieci per cento il dodici per cento disoccupazione quando si vanno a disaggregare
Fanno sia fanno vedere che nel sud della disoccupazione il triplo che nel Nord
E che la disoccupazione giovanile raggiunge il cinquanta per cento questo code che generazioni intere che danno per tutte
E allora come non prendere questo non assumere questo come un obiettivo primario della pulitura politica appunto che ritorni contenuti che si occupi di patti di diritti perché poi la pace questo vuol dire i diritti questo vogliono ecco io
Voglio solamente adesso dirvi ricevo una lettera qui
Di Dossetti chi non è potuto essere presente
E chi ha mandato questa netta che voi avete nella cartellina marchi di cui però otto pittura e poi dopo chiude Reja ferraioli arco degli anni
Arturo Paoli di dire le ragioni Mimmo Gallo ha dedicato poi ci sono molti tra i promotori anticrisi nel nel pubblico di dire le ragioni diciamo di questa proposta e rispondere perciò alle domande il collega
Allora la lettera di Dossetti dice così calore Niero poiché circostanza inderogabili mi impediscono di essere a Roma giovedì ventinove giugno
Ritengo di dover confermare per iscritto la mia solidarietà per l'appello pace diritti e spiegare alcune motivazioni per la mia attenzione
Anzitutto mi sembra che l'appello possa rivolgersi interessare ogni cittadino che abbia a cuore questi due fondamentali temi della pace nel mondo da difendere e promuovere e dei diritti da riconoscere e sviluppare per ogni uomo
Soprattutto per le categorie privilegiate nel regno di Dio ma escluse o emarginate nella città degli uomini Posta dico ritenersi interessante interpellante ogni cittadino
Al di là del suo passato del suo particolare percorso precedente come al di là delle sue preferenze o appartenenze attuali e pertanto posto attraversare o permeare ogni schieramento ideologico partitico
In secondo luogo vi aderisco perché mi persuade il tentativo di dare una nuova di eliminazione del cosiddetto politico
Anzitutto allargando il politico alla sfera del sociale prepolitico riconoscendo il significato politico di tutto ciò che può essere compiuto in qualunque forma un livello di vita associata inoltre operando prima ancora di precise attività entro le istituzioni pubbliche locali o centrali per porre le basi di una nuova cultura non elitaria ma diffusa in favore della pace e dei diritti e in genere di tutti i valori umani fondamentali e tuttavia nei letti o accantonati dall'attuale cultura politica
In questo modo spero si possa giungere a favorire una nuova cultura politica
Certo non ancora a confondere Congedo di Cristo ma almeno non troppo lontana dal pensiero classico di un po'più platonica l'Aristotele o per lo più prossimo giudicante
Noi in questo Paese soprattutto in quest'ora siamo discepoli non certo di Cristo ma neppure di Platone oggi canta siamo tutti piuttosto figli di Machiavelli
Una politica che abiti del regolare la vita associato degli uomini alle istanze delle dimensioni dello spirito e si strutturi pressoché esclusivamente secondo le leggi della dimensione materiale dell'uomo non può reggere le esigenze dello spirito negativo compresse
Prima o poi gli sono abilmente tornano ad imporsi e questa è una citazione da un libro sulla filosofia antica attiva reale
A proposito di Platone
In terzo luogo concordo con la tesi dell'appello che può sembrare più negativo o utopica quella gente l'astinenza dal Governo
Nella situazione attuale italiana proporre una certa l'astensione dal potere effettivamente esercitato nelle massime istituzioni
Non vorrei dire nerastra altezza né tendenza alla fuga dalle responsabilità
Né un certo manicheismo che teme di sporcarsi le mani ma è solo un tentativo di San nazione in radice di certi abiti perversi radicati e diffusi negli ultimi decenni della vita pubblica nel nostro Paese
Dunque con serie ferma convinzione che faccio mio l'appello e chiamo puro adesso un vasto e sedici ascolto Giuseppe Dossetti quindi come vedete Dossetti
Interviene in modo molto puntuale sui tre punti caratterizzanti della proposta che sta mostrando
C'è anche una lettera del vescovo di Ivrea Bettazzi che dice ho preso visione dell'appello per la costituzione di un nuovo soggetto di azione politica per la pace i diritti
Proprio tenendo conto che esso non può diventare un partito ma vuole esteri stimoli aiuto per il crescere di una regata coscienza di partecipazione alla vita della società
Confermo che si tratta di un ideale non solo elevato non particolarmente urgente in un momento in cui tutto cospira disinteresse vuoti emotività anche di fronte ai nodi fondamentali della vita sociale
Auguri dunque per l'avvio del vostro lavoro che valga anche a coordinare quanto già movimento di persone stanno compiendo o tentando
Ecco oltreché stellette ci sono già delle adesioni diciamo al movimento un è quella di Giuseppe Chiarante che è venuta anche qui ed è presente l'altra e quella di un altro grande Monaco padre Benedetto Calati l'ex generale dei camaldolesi che in questo momento
E ricoverato in ospedale a Jesi perché ha avuto un piccolo malore mentre
Predicava nelle Marche a qui quindi colgo l'occasione per fare da qui gli auguri più grandi di una guarigione rapida
E poi gli altri che stanno cominciando a dire che sono interessati a partecipare a questo sforzo e a vedere in che misura questo sforzo possa essere condotto e quali sbocchi poi gli si possa dare grazie Arturo
Supplendo alla Barona Arturo Paoli
Io non ho altro da aggiungere solamente vorrei giustificare
Era dietro e giustificare ingiustificato fiero d'aver invitato onde religioso a partecipare a questa presentazione e giustificarmi di essere venuto come il religioso
Io penso che non ho niente da aggiungere a quello che dice Dossetti
Solamente che vorrei per giustificare di dire che l'orizzonte della politica vietare non lo dico io parlo di cori giuristi sono i bisogni fondamentali della persona
Per cui ed è oggi sembra una cosa molto facile ma è molto difficile perché questi bisogni fondamentali che Giovanni ventitré dalla Pacem in terris chiave diritti da Turati della persona solo come sepolti spariti sotto questa valanga di bisogni fittizi
Non umani creati dalla società dei consumi per cui penso che il contributo che potremmo portare voi religiosi
Sarebbe quello di attraverso fra da solidarietà con i poveri reali e non con la povertà ma con i poveri reali potremmo aiutare a scoprire
Quelli che sono i bisogni fondamentali della persona
Perché io penso che a partire di lì si può arrivare a una purificazione e a una scoperta dell'autenticità della politica quello che veramente politico
O quello che economico-finanziario o altre cose
E quindi c'ho pensato molto e penso che la mia adesione potrebbe rappresentare questo richiamo permanente alla realtà episodi veri della persona umana che solamente attraverso una solidarietà con i poveri reali possiamo scoprire perché non ci scoprono così
In un'accademia boh in altri ambienti solamente vivendo con loro
E vorrei aggiungere che il Vangelo non Thatcher talmente delle indicazioni politiche di carattere pratico ma se ci pensate bene se ci pensate bene
I due grandi momenti in cui Gesù ha parlato seriamente del principe tratto sette sui capelli debba in cui ha dato delle indicazioni che potrebbero essere un filo conduttore tra la nostra vita politica
Sono il discorso della montagna
E il discorso finale del giudizio universale in cui parla degli uomini che si salvano
In fondo solo le persone reali che hanno dei bisogni fondamentali che non sono stati esauriti che non hanno ottenuto risposta che non sono stati accolti e quindi e Gesù non parla della povertà parla dei poveri
E saremo giudicati sulla risposta che avremmo dato il poverino
Quindi solo queste è questa indicazione fondamentale che dovrebbe guidare e ispirare una politica che si potesse che si può chiamare cristiana
Solamente se questa politica non si sposta mai come Gesù non c'è mai scostato
Da i bisogni fondamentali della persona e dalle persone che hanno questi bisogni il dato vorrei dire di sofferenza e di di di non l'esaurimento
Eppure è stato polemico necessariamente non spostandoci mai da questi bisogni fondamentali possiamo ritrovare il figlio della politica che oggi sembra perduto nelle sabbie del consumismo delle col meccanismo e che questa dittatura di mercato
Io ero non sortirà altro per non sono un politico quindi Falco come religioso
Ora se ci sono già delle domande sentiamo altrimenti
Colajanni ferraioli possono aggiungere qualche cosa che integra un po'le cose dette sin qui
Professor Giorello
Io vorrei fare una precisazione e pace diritti
Pur essendo fondata
Da un gran numero di religiosi non è un movimento religiose cristiano diciamo è un movimento laico
Personalmente sono un non credente e intende appunto realizzare un impegno che vede diciamo accomunati persone vivi
Diverse culture intorno a questi due temi di fondo che non sono evidentemente soltanto temi diciamo che stanno a cuore ai religiosi ma che sono i temi costitutivi della democrazia moderna e cioè pace e diritti
La democrazia moderna la democrazia diciamo occidentale quale nasce dal pensiero illuministico concepisce la politica come strumento per la realizzazione di Fini ad essa esterne
Bisogni primari diritti fondamentali e pace cioè principi che rappresentano i vincoli al potere politico segnati nelle costituzioni
E a noi è parso che la crisi della democrazia che oggi stiamo vivendo è innanzitutto una crisi della cultura politica che evidentemente particolarmente
Manifesta a destra ma che tuttavia è presente anche a sinistra e che e che consiste nella riduzione appunto come diceva Raniero la Valle della politica a competizione per il potere a un gioco
Anche per le costrizioni acquisire
Pubblicati dal sistema maggioritario dall'aria forme televisive di comunicazione che tende a privarsi dei contenuti e soprattutto c'è un altro elemento di regressione e e cioè
Una regressione che io chiamerei di tipo neo assolutistico
A fare delle libertà di mercato da un lato del potere di maggioranza della dall'altro dei delle libertà e dei poteri assoluti
E con la cultura della destra ma in parte anche ormai penetrata sinistre concepisce sempre più la democrazia come il potere come l'onnipotenza della maggioranza tutto il dibattito sulla Costituzione che abbiamo avuto in questi mesi e si riduce sostanzialmente acquisto
Avendo appunto cambiato sistema ma di un sistema elettorale essendo mutata
Il sistema politico la nuova maggioranza può cambiare la Costituzione un logoramento una rottura in qualche modo del costituzionalismo prima anche a prima ancora che per la soluzione del quarantotto
E cioè la perdita del carattere di limite di vincolo precisamente al potere di maggioranza i poteri politici della costituzione e questo tipo di rottura avviene anche per quel che riguarda ma l'economia le libertà economiche sempre più si presentano come libertà assolute prive di limiti primitivi in con il mercato
Sempre più un viene identificato con la democrazia e dunque due forme di meno assolutismo
Cioè di mancanza di limiti ha poteri politici da un lato e poteri e Coni economici dall'altro che diventano poi un vero pericolo per la democrazia quando questi poteri si congiungono come avviene appunto
In Forza Italia e come avviene nell'attuale destra
Sotto questo aspetto secondo noi la difesa del costituzionalismo diventa tutt'uno con la difesa per la democrazia e vorrei riprendere il nesso che già Raniero la Valle
Indicare una tra capace e diritti e che è un messo che viene istituito formalmente nella Carta dell'ONU del quarantacinque la Carta dell'ONU
Di chiare che la pace può essere realizzata soltanto attraverso la realizzazione di diritti proclamati come universali
E che è illusorio o qualsiasi prospettiva di pace che non punti a questo obiettivo di resa sul serio del diritto internazionale e dei diritti proclamati dalle nostre costituzioni
E dalle dichiarazioni internazionale non come diritti del cittadino ma come diritti della persona
E viceversa noi assistiamo non soltanto appunto al al proliferare delle guerre all'impotenza dell'ONU di fronte alle guerre ma anche ad una appiattimento dei diritti della persona sui diritti del cittadino alla cittadinanza di norme proposta come nuova categoria centrale della teoria democratica
E la stessa Europa viene concepita come fortezza Europa fondata dunque sull'esclusione io credo che non potremo parlare decentemente di democrazia
Nel nostro Paese a livello internazionale finché non riconosceremo che la democrazia è tutt'uno con l'uguaglianza uguaglianza significa precisamente uguaglianza nei diritti non soltanto nei diritti di libertà ma anche dei diritti sociali
E dunque quella diciamo
Discriminazione che fa dei quattro quinti dell'umanità un grande apartheid mondiale che esclude dalle cittadinanze forti
E D'Alema dei nostri diciamo dalle nostre isole di democrazia la maggior parte dell'umanità è un tipo di situazione che realisticamente dobbiamo pensare che non può durare
E dunque un impegno per la fasce e diventa sotto questo aspetto tutto uno con l'impegno per una
Apertura diciamo del
Del non solo del nostro Paese ma più in generale del dei Paesi ricchi i al contatto con con il resto del mondo nella consapevolezza che i problemi appunto del sottosviluppo non si risolveranno finché non li sentiremo come propri nostri centri ma come nostri soltanto se avvertite in modo la pressione che sui nostri confini Universität da queste masse
Di affamati
E allora annientare che passi diritti diventa al tempo stesso un movimento che noi ci auguriamo il più possibile trasversale che cioè coinvolga il più possibile
Le forze della sinistra
Non a livello politico evidentemente ma soprattutto a livello sociale sulle nesso fra questi due grossi temi i diritti fondamentali e la pace che sono i due temi
Sui quali diciamo si può o che in qualche modo rappresenta no i fondamenti della democrazia del costituzionalismo
Grazie Licci c'è qualche domanda
Certo dire anche
Siamo all'inizio indi siamo nasce da una una delle forti
Reazioni alla situazione esistente vale a dire il constatare che questo tema non esiste uscito addirittura
C'è tutto un filone del pensiero economico e politico di oggi
Per il quale e il l'obiettivo della piena occupazione norme diciamo abbandonato unicamente per ragioni di realismo
Perché il signor B è un obiettivo troppo ambizioso per potere essere raggiunto può come ha detto il ministro Masera soggiorno strato cedola non sono obiettivi troppo ambiziosi ma semmai speriamo che la realtà sia migliori delle previsioni
C'è un tutto un filone di pensiero politico ed economico secondo cui lo di chiudere in occupazione non è perseguito non perché non sia possibile ma perché non è desiderabile
Vale a dire che la disoccupazione non vieni qui interpretata come un problema ma viene interpretata come l'assoluzione
Perché latice cioè un libro di Iaia e che per esempio che appunto intitolato piena occupazione ma a quale prezzo pubblicata o dall'Associazione bancaria italiana
Che dimostra come con la piena occupazione aumenta l'inflazione aumenta la rigidità del lavoro diminuisce la quota che si può riversare gli investimenti profitti eccetera e perciò questo delle e l'occupazione sarebbe un obiettivo che quanto più presto esce e di fatto ormai uscito dalla
Problematiche politica dell'Occidente tanto meglio è
Ma a questo si aggiunge allora il tentativo di declassare il diritto al lavoro da diritto a interessa i seppure legittimo ha bisogno ma non più come diritto perché appunto il diritto al lavoro corrisponde di per sé o dal bikini di piena occupazione ma questo è il dato politico da qui partiamo
E il dato evidentemente anche il materiale della constatazione di come questo problema della disoccupazione sta diventando sempre più drammatico in Italia eccome
Questo problema sia non congiunturale classi allegato alle stesse dinamiche dell'aumento della produttività di oggi perché prima diciamo i progetti di allargamento della base produttiva anche se non direttamente ma implicitamente comprendevano l'ipotesi che allargandosi la base produttiva aumentato l'occupazione adesso avviene esattamente il contrario
Per allargare la base produttiva per aumentare il remuneratività del capitale per aumentare la redditività del sistema deve essere espulsa forza di lavoro dalla produzione e quindi è un problema diciamo
Che non si può giudicare in termini moralistici sono cattivi quelli che non vogliono fare occupare gli agenti sono buoni non è una questione è una questione strutturale che i attraversa profondamente le dinamiche più generali dell'attuale situazione economica e politica
Allora che cosa pensiamo pensiamo di vedere se ci sono degli economisti che sono capaci di ragionare diciamo in altri termini secondo un altro ordine di priorità secondo un altro ordine di di logica e quindi mettiti a lavorare perché appunto non vogliamo solamente esprimere una istanza non vogliamo essere volontaristico vogliamo vedere se insieme perché noi riteniamo che il soggetto politico deve essere un soggetto pensante
E che chi deve pensare e la gente la gente che fa politica e che è assurdo chiedere al popolo il consenso se non gli si che neppure il pensiero
La gente non leggete ed essere convinta dicono gli proponiamo da gente deve essere gente che pensa e propone le soluzioni della vita collettiva quindi è un rovesciamento
Del progetto se lei me lo chiede oggi nel momento in cui noi stiamo aprendo la fase pubblica di questa cosa io le posso dare una risposta perché se gliela dessi
E potrei sforzarmi in pochi secondi che cosa posso dire aboliti per far vedere che noi già abbiamo l'India no non abbiamo un progetto
Abbiamo però una fortissima istanza politica la convinzione che non è detta l'ultima parola che non è detto che questo debba essere il destino dell'economia e delle società politiche dell'Occidente
E perciò riteniamo che mettendo la gente insieme a lavorare su questi temi si possa almeno proporre una Progetto una soluzione che almeno costringa gli altri a confrontarsi con un'altra ipotesi
Volevo volevo solo dire sì con questo un punto cruciale perché pace e diritti e fosse primo dei diritti e il diritto al lavoro perché come diceva Sandro Pertini se non c'è libertà dal bisogno non c'è libertà di voto non c'è libertà politica non c'è libertà di pensiero io volevo solo aggiungere questo innanzitutto una precisazione appunto che anch'io non sono credente come fossero Stroili Oro ferraioli ed anzi quello che mi attira di questo progetto
E proprio il fatto che in questo progetto sono unite un po'le tre anime della Costituzione che ha messo insieme
La cultura le culture più bello e che l'uomo abbia espresso quindi quella cristiana cattolica quella laica e liberale quella socialista marxista
Ed è bellissimo questo fatto perché in fondo alla nostra base di tutti noi ce la Costituzione
E la posizione che prevede la sovranità popolare e che però non è mai stata realizzato compiutamente che prevede i diritti inviolabili dell'uomo e però non è stata mai realizzata completamente perché perché una del dei dati fondamentali e il mercato
Cioè il discorso del mercato come qualcosa che viene prima dello Stato che viene prima della società che viene prima della persona umana aprono i tra John Aldo fra voi ci siamo detti ma perché ragioniamo di quale mercato non ci poniamo il problema di individuare delle soluzioni alternate
Dal mercato che poi ce lo offre la Costituzione
L'articolo quarantuno in fondo disegna un'economia diversa da quella che stiamo vivendo
E dove si dice iniziativa privata economica libera ma nell'ambito di una funzione sociale di un'utilità sociale
Questo che significa significa che l'imprenditore a tutti il diritto ad avere un profitto ma che questo deve essere un profitto e quo
E che il suo lavoro deve essere proiettato verso uno sviluppo della zona in cui opera magari della nazione se particolarmente alto
Il suo livello di produttività per interpretare posto di lavoro a dei lavoratori deve dare un'esistenza libera e dignitosa deve reinvestire tutta una serie di altre cose ora quindi il problema determinante e quello di riuscire a capire che la Costituzione sia pure non escludendo la disoccupazione
Ma fa della piena occupazione attraverso il richiamo all'articolo uno l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro
E all'articolo quattro che creano solo l'obbligo di lavorare
Ma anche il diritto di lavorare per Queen compatibile che cessino tre milioni di disoccupati
In definitiva che cosa dice dice che la piena occupazione è un obiettivo dello Stato italiano
E allora io non posso condividere proprio perché credo nella Costituzione
L'idea di quegli economisti che dicono che ormai il sette per cento di disoccupazione fisiologica al sistema
Perché io dico che se in questa sala siamo cento persone ci sono sette persone che non devono lavorare perché questo e perché magari proprio io non devo lavorare chi lo stabilisce chi lo decide
E allora il nostro studio che ovviamente è uno studio che si afferra di tecnici e gli esperti di economia e però un discorso che andrà a ridurre se non ad eliminare il discorso della disoccupazione
Perché aderente
Perché i diritti non sono state realizzate ma perché non è mai stata realizzata la giustizia sociale che non è mai stata realizzata l'uguaglianza sostanziale e sono il cardine del sistema costituzionale
Ecco perché la Costituzione ecco perché la piena attuazione della Costituzione loro ci siamo posti un problema rubo ancora trenta secondi e lascio il microfono ci siamo posti un problema come facciamo ad attuare i diritti come facciamo ad attuare la Costituzione
Con un solo modo ci dobbiamo essere non possiamo non fare politica
Non possiamo non scendere nella strada magari apprendere dei cazzotti e dei calci
Ma dobbiamo essere nella strada per ripulirla
Se riusciremo a ripulire la strada senza stare a guardare dalla finestra al calduccio dalla nostra casa fosse la strada sarà pulita e forse noi avremo anche un po'di orgoglio che avremo contribuito a ripulirla e come la ripuliamo facendo politica
La politica come interesse generale non personale
La politica come servizio e non come potere la politica come temporaneità e non come professionismo la politica come composizione di diverse idee interessi e morali ed etiche non come imposizione
Ecco perché nasce
La bellezza di questo movimento che vuole mettere insieme tutte quelle persone che hanno voglia di fare politica la politica nobile dico hanno parlato pare abbiano parlato laici hanno parlato non credente
La politica non quella sporta di cui si sono impadroniti alcuni mascalzoni che si sono anche impadronite di partiti gloriose ma la politica di tutte quelle persone che lancia il caso di fare dialogica che ha cercato di farla e ne sono rimasti delusi
La politica di tutti coloro che vorrebbero farla ma hanno paura di farla di tutti quei ragazzi che attualmente votano in modo abnorme e non consapevolmente Pedone vorremmo non essere di destra di sinistra o di centro
Ma riuscire a creare una cultura della politica
Dove poi chi va a fare una scelta la fa consapevolmente e non in un'ottica circa credendo alle verità ufficiali senza pensare a possibili verità alternative
Credendo che tutto ciò che dice lo stato giusto ma mettendo in discussione ciò che lo Stato dice chiunque sia l'espressione di maggioranza dello Stato
Ecco quindi una cultura della politica più che politica effettiva e quindi questo fatto di lasciare un po'perdere le elezioni le candidature eccetera eccetera e quindi tutto il discorso che faceva Raniero
Ecco in questo io mi identifico pienamente e penso che in tante Cilenti citiamo
Quindi cominciare a mettere insieme io ritengo che sono milioni gli italiani che la pensano in questo modo
Mettere insieme quelle persone che attualmente vorrebbero dire qualcosa dovrebbero pensare ma non hanno voce e non hanno spazi nei quali esprimere il loro pensiero
Stabilità Martina
Sì consente Giuliana Martina Giuliana partiranno il solo presidente del movimento internazionale di riconciliazione che è un movimento pacifista e si occupa di diritti umani
E sono venuto a portare a nome del mio movimento l'adesione a questo nuovo cartello per me sono dei cartelli questi e soprattutto a portare un lavoro che già stanno facendo da due anni la Costituente non violenta dopo il ventisette marzo immediatamente ci siamo messi a a rifare il nostro lavoro che già facciamo peraltro da vent'anni di politica di base abbiamo impostato un lavoro di costituente non violenta e sei comitati di corresponsabilità politica
Comitato di corresponsabilità politica per la difesa uno per l'ambiente e uno per l'educazione uno per la difesa dei principi della Costituzione e cosa dimentico pr agli esteri
Ci sono sei comitati di corresponsabilità politica con i quali noi abbiamo già cominciato a fare un collegamento tra politica di vertice si fa per dire consiglieri comunali assessori parlamentari
Livello nazionale anche doroteo e gruppi di base che già su questi sei grossi temi stanno lavorando ha una base da i ecco credo che nostro apporto può essere questo lavorare insieme ad insieme a voi per una costituente non violenta abbiamo anche pubblicato un libro per abbiamo voluto chiamare facciamo politica punto esclamativo cioè non ci sono non c'è più da da interrogarsi si fa politica ora sottotitolo spiritualità e politica noi siamo il movimento di Martin Luther King di Alda Adolfo Pérez Esquivel siamo il movimento cioè di quelli che vogliono Corning coniugare spiritualità e politica ecco siamo venuti a darlo qui
A voi e tra l'altro ci sembra che il logo sia particolarmente interessante perché è un colloquio in cui c'è l'emiciclo
Che fa politica di vertice e tutta una base d'amianto non è quella di vertici Parlamento espressione delle partecipazioni diciamo mie fan politica torneremo messi su una base che fa politica
Così in modo sommesso e in modo sommerso che è la nostra politica di base si decise ma molto significativo coniugare questi due momenti nei comitati di corresponsabilità politica
Ringrazio Giuliana marginali vorrei solamente precisare perché dato che stiamo cercando di chiarire a noi stessi anche ai colleghi la natura di questo tentativo che intraprendiamo che non abbiamo nessuna diciamo vendita ho intenzione di funzionare come coordinamento di tutte le associazioni gruppi le le le istanze già esistenti che fanno il loro lavoro perché sarebbe una pretesa diciamo di mettere una una solo ordinamento a delle entità delle realtà che hanno già tutta la loro autonomia e tutta la loro efficacia naturalmente noi ci rivolgiamo a tutte le persone che operano in queste strutture perché riteniamo che questo movimento in questa aggregazione che proponiamo si possono travasare tradurre in azione politica efficace molte delle istanze che sono propri
Di questi movimenti ma la diciamo alla divisione della il tipo di aggregazione
A questo soggetto e personale e delle persone non è dei gruppi questo per dire quindi che ognuno poi mantiene evidentemente tutte le strutture a questo proposito vorrei dire siccome prima parlavo di alcune prime audizioni che sono arrivate vi leggo questo messaggio che mi hanno dato adesso che viene dagli emarginati senza confine
Chi dice così confermiamo la nostra piena adesione e dunque è firmato da Dino Frisullo Eugenio Melandri
Non basta fa Manzo manzo Manzoni questo non capisco bene
E tutti gli operatori italiani e stranieri di Senza confini
E dieci confermiamo la nostra piena adesione alla proposta di pace e diritti che indica esattamente la stessa direzione d'ispirazione su cui noi ed altre centinaia di gruppi e associazioni si muovono e si coordinano in Italia
Proponiamo di aggiungere le due proposte di lavoro comune cioè Jugoslavia e piena occupazione una terza riassumibile nel concetto di estensione della cittadinanza
Credo che quiz si potrà aiutare a sviluppare questo tema
Cittadinanza sociale civile e politica da sganciare progressivamente dalla nazionalità ed affermare attraverso la pratiche la codificazioni universalistica dei diritti fondamentali
è una cosa che ci trova pienamente d'accordo su cui certamente dovremo lavorare
Crediamo di poter il movimento come lo avrete letto nei dei progettista tutto e aperto agli italiani e i non italiani che siano in Italia ma anche fuori
Crediamo di poter rappresentare in questo senso l'intera area di circa cento associazioni che dopo gli incontri di Torino Pisa e Roma a settembre si coordinerà stabilmente in Rete antirazzista nazionale
Con i migliori auguri a tutti noi quindi si sostengono parte telefono
Dunque chi voleva sì vorrei prima se c'è qualche giornalista accogliendo gli allora limoni sì grazie
Poi se i giornalisti anche dunque invito c'è una rivista in listino ai piedi perciò automobilisti ha origine
Farlo
Carlo e impone rispetto alla voce alla diffusione di quello slogan di Seconda Repubblica che che non ha nessun fondamento elettrico né giuridico
E quindi la rivista è nata proprio in polemica con questo andazzo ore che ho visto con molto piacere che anche Pippo Dossetti a ha aderito a questa a questa denigrazione di questo slogan perché che si è largamente diffuso e quindi nuova fase semmai uno nuova nuova riporti
E devo dire che avendo letto l'appello ho notato come le linee di fondo della rivista che credo il presidente qui abbia già letto non credo che abbia ancora molta diffusione stati quasi suo intuibile abbonati e che sono omogenee alle rive dell'attende nasce proprio per questa ragione ho scritto in questo momento la mia personale non della rivista a personale adesione hanno firme
Senonché ecco la domanda che io volevo fare si inquadra in quest'analisi
Pace e i diritti sono due termini indissolubile
E ho apprezzato molto negli interventi di questa mattina l'insistenza
Sulla difesa della costituzione non la Costituzione così come ma delle linee dei principi fondamentali della Costituzione che qui mi ricollego al mio maestro che Pippo Dossetti
Però ecco e cioè appunto su quale stole giurando il podio dei diversi anche voi potete dare una risposta a questo c'è un problema creme nasce dalla lettura della stessa secondo comma dell'articolo tre era nostro
Dove si parla non solo degli interventi per eliminare discute di ansia di fatto che vi sono nella
Ha detto
Perché se noi pensiamo in movimento del sessantotto da che cosa nasce da un'insoddisfazione
In Italia e nel mondo occidentale
Rispetto alla partecipazione per cui è venuta fuori la linea alternativa
Della democrazia diretta in contrapposizione alla democrazia rappresentanti beh sappiamo che questa ventata del sessantotto sia esaurita ma il problema è che stavano al fondo di questa ventata non sono mai stati risolti anzi si sono aggravate
Perché è vero che era sbagliato contrapporre la democrazia diventa e oggi vediamo che la destra si butta sulla democrazia diretta che populismo puro
Vocazione diretta e quella di qualunque dittatore che si appella al popolo contro le classi politiche dirigenti però il problema della partecipazione non può essere trascurato
La Costituzione aveva affidato questa partecipazione fondamentalmente all'articolo quarantanove i partiti politici dove il termine partecipazione di delicatezza
La crisi dei partiti
Ha messo in evidenza come questi fa sia la grande la fuga che esiste non credo nel nostro ordinamento ma in tutti degli ordinamenti dei Paesi democratici problemi della democrazia in Francia Inghilterra gli stessi Stati Uniti d'America soffre di questa mancanza di partecipazione perché la risposta che ha dato sempre la liberaldemocrazia la partecipazione consiste e il fatto che i cittadini vengono chiamati alle urne ogni in quattro anni cinque anni e giusta fa mantenuta va difesa però non è sufficiente
Quale risposta si è possibile che diamo come il succo semplice risposta i partiti hanno tradito a questa loro funzione si devono rifondare scrivono e riformare il sì
Ma non pensiamo che ci siano altri stube
Strumenti di movimento gli strumenti culturali per realizzare questa forma di partecipazione dentro la quale esiste anche il problema del mercato
Di questi ha parlato
Che in fondo nel momento in cui si dice il mercato mercato come
Il mercato come puro liberalismo no il mercato come istituzione ma allora deve prevedere forme di partecipazione
Allora è tutta questa tematica sulla quale io sto ragionando non so se la mia rivista avrà la forza culturale e politica per risolvere
Per questi occhi ecco a voi più orientate su una linea e io condivido in pieno S avete meditato su questo se ci potete ereditare se possiamo incominciare a tale in comune o separatamente delle risposte su questo tema grazie
Mimmo Gallo ci prova risponde
Sino alla cornea
Prendo al balzo l'intervento di Galloni perché proprio mi premeva puntualizzare questo problema ora fra i pregi del sistema maggioritario non c'è quello di favorire la partecipazione questo dobbiamo dircelo chiaramente
Anzi il sistema maggioritario tende diciamo così a ridurre la partecipazione esclusivamente all'investitura del sovrano
Quindi de la partecipazione polare si riduce a fare gare arbitri i quale sovrano deve essere investito quindici vota sì per scegliersi la coalizione del Presidente del Consiglio e leader e via dicendo
E questo distrugge il la dimensione della partecipazione popolare di distrugge la dimensione della partecipazione
Alla formazione delle decisioni politiche così come previsto dall'articolo quarantanove della Costituzione
D'altro canto questa situazione frutto soltanto diciamo sì dell'introduzione del sistema maggioritario ma nasce come dice Galloni dalla crisi dei partiti che si sono trasformati sono diventati sempre meno strumenti di partecipazione popolare
E sempre più macchine dei per il potere
Questo tipo di trasformazione diciamo così ontologica portato poi all'avvento del sistema maggioritario che appunto legittima la lotta politica esclusivamente trasformano topolini esclusivamente alla lotta per la conquista del potere allora noi dobbiamo reagire ritrovare lo spazio e la dimensione della partecipazione per questo pace diritti non è un partito politico non lo potrà diventare mai e non concorre con gli altri partiti politici
Ma vuole fare emergere questa dimensione della partecipazione perché è una democrazia senza partecipazione è una democrazia senza qualità
Saba Maria
Sì naturalmente noi dobbiamo dire che domanda che affatto Garroni è stata una delle istanze che ci hanno mossi
Naturalmente non abbiamo delle risposte già pronte come diceva prima ora prima venivano da Valve noi proviamo dalle insieme queste risposte
Quindi CD aspettiamo di svolgere un cammino comune
Però è vero che noi ci troviamo di fronte ad una crisi della rappresentanza mediata attraverso i partiti per le ragioni che diceva adesso Mimmo Gallo
E vorrei aggiungere che questa crisi è stata anche accentuata da secondo noi ragioni in termine allora alle opzioni che fece il costituenti all'epoca e da ragioni Esterne per ragioni interne
Il costituente tra tutte le formazioni sociali che ma in cui chiede un uovo preminente nella costruzione della democrazia nel nostro Paese
Con l'articolo due
A cui privilegiato per la determinazione dell'indirizzo politico nazionale soltanto i partiti una delle tante formazioni sociali
Ma non certamente unica c'è uno associazioni varie c'erano i comitati c'erano i sindacati c'erano mi chiese la ci sono insomma varie formazioni sociali non tutte nominate nella costituzione ma la determinazione dell'indirizzo politico nazionale è stato ogni affidato l'articolo quarantanove soltanto i parchi
Ecco noi crediamo che questa opzione fatta dal costituente vada un po'di vista perché effettivamente e entrata in crisi per quei motivi che diceva Gallo e per cui occorre adesso
Vitale di nuovo spazio a questi partiti che diciamo in una a queste formazioni sociali che in una ideali scala gerarchica se fosse possibile fare galattico due l'articolo tre della Costituzione sicuramente occupano il primo posto perché se il compito da voi pubbliche negativo quello di rimuovere gli ostacoli
E si frappongono di brusio quella persona umana invece le formazioni sociali hanno un compito positivo cioè quello di svolti appunto questa persona
La ragione di carattere esterno che ha messo in crisi questa scelta dell'articolo quarantanove direte voi ed il proprio dei nostri anni e cioè quella che si chiama da ti ringrazia la democrazia televisiva
Cioè da funzione storicamente svolta dai partiti
E entrata in crisi non soltanto per la fenomeni di deterioramento di degenerazione interni partiti stessi non soltanto perché le formazioni sociali si sono trovate sempre più confinate in un luogo prepolitico sociale ma non di carattere istituzionale non dare cioè da poter da intervenire in maniera quattro quota agonistica nella scelta dell'indirizzo politico nazionale ma anche entrate in crisi l'appello a questo sviluppo della comunicazione e della circuito politico democratico affidato ad un rapporto estremamente passivo tra i possessori di alcune fonti di informazione
Televisiva e il pubblico come i possessori di queste forme di convenzione televisiva un certo punto ho chiamato il popolo
Che a cui spesso si fanno riferimento ma poi qualche volta in realtà questo popolo e un pubblico che deve più o meno consentire o dissentire
Da quello che ha detto il sovrano del momento ecco io credo che da quindi noi ci troviamo di fronte a queste ha due grosse difficoltà
Alla prima e forse siamo più apprezzati forse a rispondere dobbiamo di quei fatti questa opzione non governativa che noi facciamo
Va proprio nel senso non come abbiamo vecchi qualche anticipazione giornalistica necessariamente di una opposizione dichiarata pregiudiziali a qualsiasi governo credo di no perché ci sia maggioritaria porta necessariamente a doverla in qualche modo quella realtà è una scelta di governo mio Dinoi l'ha fatta la farà non è questo il problema riteniamo però che effettivamente ci sia Praga conformazione del sistema maggioritario
La un problema di rappresentanza di determinati cittadini gli esclusi deboli li abbiamo chiamati a tutte quelle persone a cui accennava nell'introduzione Raniero la Valle
Che in questo sistema rimangono in prive di una rappresentanza perché sistema maggioritario bisogno soprattutto conquistare il consenso dei garantiti il consenso delle persone
Che hanno già una forma di potere e quindi bisogna lasciare un po'alle spalle tutti quelli sui soggetti che prima si rappresentavano ma che adesso obiettivamente non contano
Per la formazione della maggioranza a questi si penserà dopo se si prende IVA potere ecco noi vogliamo fare questa opzione non governativa che non esclude di lentamente la scelta di dover concorrere insieme come tutti quanti gli altri cittadini al prevalere di una opzione precisa su un'altra
Ma una opzione che però non deve dimenticarsi di questi altri soggetti quindi è una rivalutazione delle formazioni sociali una rivalutazione di movimenti che debbono affiancarsi a questi partiti non votiamo agile nel sociale
Non vogliamo neanche essere un cartello delle tante associazioni di volontariato
L'unico diciamo subito non è questo il nostro scopo proviamo effettivamente fare politica perché siamo convinti che la Costituzione italiana al di là di quella formula iscritta nell'attico quarantanove sia una Costituzione che riconosce a tutti questi movimenti insieme ai partiti non escludendo i partiti ma non neanche dando esclusivamente a questi cade Degas
Riconosce a tutti questi questi movimenti a possibilità di fare politica noi vogliamo fare politica in questa maniera non governativo con questa opzione non governativa però ci rendiamo conto anche che c'è questo altro grande problema e e rispetto al quale siamo poco attrezzati anche culturalmente intendo perché anche sulla prima opzione non è che siamo attrezzati dal punto di vista della strumentazione però diciamo culturalmente abbiamo un po'di idee
Invece e credo che da sulla seconda occorre davvero un corso-concorso di tutti perché grazie c'è davvero questo pericolo di sostituire a questa forma di dialogo di democrazia di caratteri orizzontali in cui si discute in cui si parla ecco la centralità del parlamento pure per noi c'è il rischio di sostituire quella forma di democrazia
Televisiva o quella forma di soldo Croazia per cui tutto il popolo viene ridotto ad un o al pubblico televisivo oppure ad un semplice campione
Che vale appunto nella misura in cui sia dentro quel campione non nella misura in cui esprime altre idee che non hanno trovato spazio in quel cantiere quindi io credo che anche per questo dobbiamo andare insieme camminare insieme perda trovare forme Pds e risolvere questo paradosso che sta in una Costituzione tanto democratica e una Costituzione che però anche questa forma questa crisi istituzionali epocale forse dei partiti
Sì scusa chiedo durante l'onorevole Russo Spena riposino andare via poi ci Nuccio Fava
Il processo Morris
La solamente
Benvenuti
Ed esprime non solo il mio augurio ma anche la mia condivisione con oggetto che stamattina qui straniero esposto
E io non saprei trovare una sola sillaba sulla quale sono in disaccordo con quello che Daniele spegneva probabilmente questo mi nasce da una vecchia abitudine io mi ritengo un allievo appunto di lamiera così come non non distinguere tra credenti e non credenti credo che mi hanno insegnato più padre Balducci che tante che tanti laici diciamo nella nel mio guardare ai problemi del mondo della pace ma dicevo una condivisione un percorso comune io credo anche in quanto militante di un partito unito attivamente non partita ne faccio parte del gruppo dirigente
Sono i temi si quale noi portiamo avanti
Una ricerca e quindi qui trovo sul serio una grande condivisione a me interessa ove le cose
Che poi questa mattina avete detto alcune in particolare tutte le interessa perché ripeto mi pare che si ci si muove all'interno di una progettualità comune ma alcuni in particolare
Uno io vedrei soprattutto come senso di fondo come dato di identità e cioè il no
Ad una mercificazione globale ai percorsi politici e sociali che da esso derivano alle visioni del mondo che da esso derivano credo il punto fondamentale sia questo il dire no alla mercificazione globale
A livello nazionale ed internazionale
Con tre corollari io credo politici ma politici in senso alto che ne derivano dal primo credo che venga incontro la preoccupazione che in maniera argutamente retorica Raniero poneva al principe dalla sua introduzione diceva un altro movimento un altro partitino accanto agli altri ma io credo che che giustamente Ranieri abbia risposto lasciatemele sintetizzare così che anzi sono fin troppo fin troppo scarse e poche le articolazioni del mondo politico
Se è vero che a mio avviso tutto sommato al di là delle sigle diverse
Molti studiosi internazionali chiamo del pensiero unico del mercato sia sul piano della politica sia sul piano dalla stampa abbiamo gli organi d'informazione ciò al di là della destra del centro la sinistra rischia di crearsi questo a mio avviso il grande problema
Dall'inizio del due mila il pensiero unico del mercato ovviamente con le sue articolazioni interne il bipolarismo e truccate ovviamente poi ci si schiera ma con le sue articolazioni interni allora al di fuori del mondo del pensiero unico nel mercato appunto lo sottoscriva proprio no non era qualche settimana fa in Francia lui dice resta quasi la maggioranza assoluta dei francesi ma c'è una nave nelle ultime elezioni presidenziali in Francia Luís di dimostrare attraverso dei parametri che al di fuori degli Annali sì delle analisi sociale delle proposte politiche e di Progetto del di entrambi i candidati di Chirac e di Jospin restavano difatti al di fuori ecco al di fuori non a destra o a sinistra non necessariamente al di fuori
Questo è il problema questa il senso e la politica da recuperare restavano al di fuori di sé Luís probabilmente il cinquantacinque sessanta per cento dei francesi secondo punto è possibile smetto subito è possibile
Avere un punto di vista sul piano sociale se non ricollegandosi a processi di globalizzazione di internazionalizzazione a reggere il valore delle mense termini marxiana come giustamente diceva Raniero questo è un tema che sta molto a cuore a me credo e a tante minori
Non si tratta soltanto appunto del liberale del vecchio liberale aria andiamo no di fronte a un caporalato di massa dentro il mercato ad esempio con il salario d'ingresso e lavoro interinale nel mio mezzogiorno e oggi sono impegno meridionale a Napoli nel mio Mezzogiorno reintroducono le gabbie salariali e quindi vi è un problema proprio di caporalato di massa di di lavoro schiavisti dalla ecco balla proiettati in Europa ovviamente gradazioni che vi sono cioè quindi all'interno di una globalizzazione che capitalismo dell'esclusione che apartheid dei ricchi delle superpotenze ricche contro i paesi poveri che Paris semestre miliardi e miliardi di persone viene o no questo problema è che a metà pare che quello che voi dite questa mattina
E che noi tentiamo di dire politica mentre ovviamente con i nostri limiti e comunque questo terreno di ricerca cioè come si costruisce una criticità una radicalità progettuale al di fuori del bensì unico del mercato sia il dato di fondo di una ripresa proprio la politica in senso forte di una politica come diceva blocchi intesa come utopia come percorso reale trasformazione quindi la mia pensione ai progetti e anche alle due iniziative di cui già Raniero ha indicato ha delineato i connotati principale le due prossime non solo appunto una partecipazione un'adesione in quanto tale ma è pare una condivisione di un percorso di ricerca che io ritengo fondamentale affinché lo dico da uomo di sinistra ovviamente affinché la sinistra riprendo a fare il proprio mestiere di rappresentanza
Degli interessi offesi degli interessi e lavoratore perché poi grazie sì poi discuterli no perché io ho dimenticato che prima c'era Sergio insieme dispiace distrugge un attimo solo e
C'è
Io
Vorrei vorrei fare una proposta vorrei fare una proposta con riferimento ai due progetti cui ha accennato girare in sede operativa Raniero
Dicevo usare quello che ha fatto
Ha messo assieme ebrei ed arabi sulla collina lì a Gerusalemme dice qui a Gerusalemme tutto è nato con un sogno credo che un discorso relativo a questa donna
Relativa addirittura profetico non sia un discorso molto lontano da quella che è stata la connotazione della personalità di Raniero durante i molti anni che son passati
E allora io vorrei fare dicevo una proposta di prendere coscienza in sede operativa della universalità della proposta che sta nascendo in questo momento
Intendiamoci il discorso con connotazione universale l'ha fatto il padre
Una connotazione di carattere internazionale e star chiaramente espressa da Galloni
Nella stessa esposizioni di Raniero noi troviamo costano poco dotazione eccetera però io vorrei dire di più non avere paura
Della forza dal sogno perché per due motivi di carattere proprio voglio essere telegrafico terra terra prima primo in primis questo è un problema di tutto l'Occidente Calloni a cena so soltanto lo al rapporto di rappresentatività eccetera nano e molto molto più vasto
Per fare un esempio per fare un esempio come fate voi limita Alia a fare del sociale se le altre aziende parlo dell'Italia come di un'azienda nel sociale non spendono come potete voi qui in Italia portare avanti un discorso concreto che privilegi come è sacrosanto dico io no il fatto che l'uomo è concepito come diceva il padre prima e noi riteniamo che così debba essere concepito ma vedi caso c'è una coincidenza detta e ridetta e chiedeva lo sentì e dire da Chicco dente non è come noi possiamo pensare di in concreto
Affrontare il problema usiamo un termine tanto a Caronia dei poveri come possiamo se tutto il mondo che in concorrenza ma con le aziende italiane ipocriti ignora cioè dire se il costo di produzione delle nostre aziende tutte sommate
De venisse direi eccolo posto fu
Il mercato ecco poi nelle nostre aziende fuori mercato perché gli atti allora voi vedete delle necessità come necessità operativa della
Universalità della proposta primo secondo questa proposta dico per mia esperienza immediata che ho avuto due giorni fa alcuni lì al centro dei lavori Caniggia alla Blair vicino vicino a Allione no lì naturalmente questi economisti parlavano anche sulla scia di quella campagna elettorale che ha visto un filato incentrarsi sulla disoccupazione
Motivi ma intendiamoci per quei loro inutili motivi politiche nulla hanno a che fare con la sostanza birra del discorso cioè qui perché qui c'è una una sostanza di discorso che assolutamente anche per la carica spirituale
Per il rispetto autentico dell'uomo che suppone eccetera eccetera che non c'era lì e che io non vedo come possa essere facilmente trovabile in giro per il allora ho finito in sede di porre
Nel momento in cui si pongono le fondamenta lo di questa vostra proposta di questa nostra posso se consentite perché io aderisco in pieno no avere coscienza di cui stava universalità della proposta pensando ad
Tutte le conseguenze anche di carattere operativo che un'idea di questo genere può averne laddove di queste il
Ma c'è bisogno perché c'è bisogno qui Cellino San Francisco c'è bisogno a Tokyo ho finito e grazie
Grazie
Nuccio Nuccio Fava scusando
Cinque nomi di Tartus hanno messo no anzi tattici come dire
Croci di Amarcord remoti per cui non resistivo ma lo faccio non solo in chiave sentimentale ma lo faccio per una esigenza se possibile di chiarificazione di metodo
Perché proprio in quanto viviamo in un periodo di grande smarrimento o di confusioni contro la Costituzione il voi stessi il pudore che avete a chiamare i partiti la politica eccetera eccetera
Io credo che sia comprensibile psicologicamente tutto questo ma non dobbiamo commettere involontariamente un eroe ore di questa portata che io ho avvertito anche nel riferimento alla costituzione per quanto riguarda l'articolo quarantanove
Dico anche da questo punto di vista amarcord perché io ho fatto una tesi di laurea nel sessantacinque l oppure Raul Mordenti ospite Piero paese di proprio cose pre sessantotto occupazioni università democrazia diretta tutte queste col se importanti con i limiti chiari
E tuttavia anche qui il problema non è la Costituzione nel senso che la Costituzione con grande saggezza parla dei cittadini che hanno diritto
E allora anche da questo punto di vista il discorso nella cittadina anzi a cui si faceva e la dimensione come dire sintetica lo spazio l'ambito universale entro il quale porri porre questi problemi evitando gli equivoci ma stando attenti indirettamente a non assecondare su questo terreno una linea dei pezzo della Costituzione perché proprio anche nella individuazione poi dello strumento che il partito ma quello che è rilevante e il dovere è l'obbligo l'impegno del cittadino della persona che tutta quell'ispirazione della Costituzione allora da questo punto di vista dobbiamo stare attenti a non assecondare io naturalmente mi sento molto vicino interessato a queste cose ma non vorrei che ci fosse dietro come dire involontariamente qualche cosa che può assecondare alcuni equivoci sulla Costituzione topico così è chiaro e non c'è la parte portano mai questo ragionamento nei confronti dei partiti ottenere generazione ci mancherebbe altro e le denunce grave dobbiamo lire che non è possibile interpretare oggi istanze nuove di una politicità Malta non governano insomma non mercantile per per riassumere prescindendo dagli strumenti non saranno i partiti saranno altri ma il cittadino ha obbligo e il dovere di occuparsi di una politicità adeguata alle sfide che ci sono allora in questo senso mi ero permesso di Inter un po'perché sennò alcune cose anche Ribéry dall'articolo quarantanove mi parevano riduttive e rischiose un equivoco di impostazione anche perché la sacrosanta fondamentale rappresentazione figurarsi volavo con il sistema dei media in particolare in questa fase delle voci degli esclusi rischia di essere
Formidabile importantissimo straordinario ma se non la colleghiamo a partire da lì
Ad un appalto politicità che tenta come per le cose dette sull'occupazione a come dire tante risposte
Non velleitaria ma che si misuri con gli organi di una governabilità vera e alta nell'interesse a partire dagli ultimi rischiamo per carità via Tevere una funzione importante ma forse no insufficiente rispetto alla dimensione seria della crisi italiana ma mondiale che pure la dimensione sederti quale democrazia abbiamo a a contribuire o tentare di contribuire per realizzare
Io ringrazio Nuccio Fava di questa sollecitazione mi sembra che almeno diciamo nella nostra intenzione del modo in cui però cercato di elaborare questa proposta non dovrebbe esserci questo vi perché la Costituzione parla di un diritto del cittadino di organizzarsi impartiti per concorrere a determinare la politica nazionale
L'unico diciamo chiosa che si potrebbe fare che questo determinare la politica nazionale non si esercita solo attraverso ad organizzarsi in partiti ma noi diciamo in molti altri morti se noi non ci definì amo partito poi come noi ci definiamo a una importanza relativa l'importante vedere come saremo definiti cioè come saremo percepiti secondo quello che faremo noi per ora non ci definiamo come partito ma perché non ci fidiamo cui perché senz'mente perché se nella cultura e nella prassi italiana il partito politico e quello che essenzialmente e finalizzato alla conquista del potere per esercitare il governo nel momento in cui noi diciamo noi proprio perché vogliamo liberare tutti gli altri aspetti Timmins so che nascose della politica no facciamo per ragioni non di principio ma appunto storico determinati politiche l'opzione non governativa allora non possiamo essere un partito però rivendichiamo di essere un soggetto politico un soggetto politico indi fa tutte le cose che in questo stesso soggetto i suoi associati decideranno di fare per contribuire a concorrere allora di tensione applicata perché altrimenti non ha senso del discorso che la partecipazione il discorso dell'allargamento dell'area il coinvolgimento politico che emerge cerchiamo di fare coi prendendoci gli esuberi esclusi ove stranieri eccetera ecco quindi questo diciamo e il discorso e allora è chiaro che non c'è una sottovalutati ho una critica ai partiti cerca tutti noi sappiamo ecco quando facciamo deve essere un soggetto politico no-profit beh questo il prete non è una censura per molti partiti per qualche partito si perché qualche partito profit e c'è stato qualora diciamo siamo un soggetto politico no power che che non vuole andare al potere bei giardini la distinzione e ci più corpose perché e diciamo essenzialmente attinente al attuale cultura di partitini previsioni per appunto andare al potere ricco ecco la diciamo in questo senso tentiamo di esplorare di aprile delle strade che non sono percorsi
Ma io volevo aggiungere una cosa questa quanto ha detto Raniero la Valle su questa questione sollevata da Giovanni Galloni adesso dal
Dalla domanda
Che ha che fare un po'con il ruolo e con il senso di un'iniziativa come queste che non è evidentemente
In alternativa ai partiti ci mancherebbe altro cioè tutti noi siamo consapevoli e non c'è bisogno di spendere parole sulla crisi dei partiti della crisi dei partiti
Come crisi della loro capacità di rappresentare di mediare interessi domande volontà elaborazioni pensiero
Che si sviluppano a livello sociale c'è un la crisi del nostro sistema politico è nata precisamente da questa crisi che non è evidentemente lo ricordava Galloni i soltanto di questi tanti mi ma nasce c'è appunto dall'incapacità del sistema politico di avverrà in qualche modo raccolto le istanze di rinnovamento che sono espresse nel sessantotto nei movimenti eccetera e allora ha perfettamente ragione Nuccio Fava nel ricco dare come la democrazia rappresentativa si fonda essenzialmente sul al ruolo della dei partiti come diciamo strumento della rappresentanza e tuttavia però per la crisi di questa rappresenta anzi a richiede che e si moltiplicano le forme di organizzazione della società ne abbiamo una società che è sempre più diciamo privata di politica sempre più passi Pizzata sempre più diciamo estraniata dal dal dal dibattito politico ridotta appunto come dicevamo a pubblico e a spettatori e i partiti anche i grandi partiti appunto pensiamo al Partito Comunista recluse che avevano un radicamento sociale non hanno più questo tipo di radicamento non c'è un il vecchio ruolo di sempre in perfettamente realizzato evidentemente ma comunque di organizzazione e della società e di rappresentanza degli interessi essa dato e allora le due cose non sono soli alternativa ma si salvano insieme nel senso che il futuro dei partiti e il loro cambiano entro dipende non certamente che noi abbiamo una pretesa di questo genere ma dal moltiplicarsi e dal rinnovarsi delle forme di organico e sono della società e dal recupero di autonomia anche a livello sociale in modo da diventare interlocutori dei partiti i perché altrimenti c'è appunto mentre rischio di che i partiti siano destinati la crisi epocale non soltanto in Italia appunto siano destinati effettivamente a ridursi sia macchine di potere nel Migliore ricavi nel peggiore bande di appunto abbiamo visto il DDT tangentisti aziende vitivinicole e via dicendo questo tipo di crisi nessuna ricetta alla possibilità di offrire una risposta a questa crisi ma senz'altro l'unica risposta e trovare forme diciamo complementari di organizzazione della società
Pazzesco certo certo diocesi certo certo qui c'è anche Franzoni
Ha chiesto la parola per un chiarimento sulla Costituzione perché prima punctatus Galloni vogliono se faceva riferimento all'articolo tre seconda comma della Costituzione in termini di partecipazione ecco io non so se ricordo bene quella che tutti dovrei uscire hanno Oria parola per parola la Costituzione appunto masse non sbaglia dell'articolo tre fa riferimento alla partecipazioni dei lavoratori secondo comma
Mi riferisco dei lavoratori all'organizzazione politica economica sociale
Il che non è una mera partecipazione beh è un segno netto di una scelta nella mia convinzione di una scelta ideologica vorrei di ire di classe
Ci ingiustamente professionalità
Però è
Per professor Gallo e mi mi io rispetto alle curve sì e opinioni ma devo sostenere esporre la mia con il consenso su con l'attenzione e la pazienza di tu ti chiedo a questa nient'altro quindi la partecipazione dei lavoratori così sta scritto
A quel che ho detto all'organizzazione politica economica e queste
Ora è una norma che rinuncia soltanto un principio
Ma forse la norma più concreta della Costituzione
Proprio perché il costituenti ha dato lo strumento di lotta
Lotta vera e propria
Lisci operi nell'ottobre scorso queste è ciò che nasce dalla nostra Carta costituzionale quando i governi quando i governi stanno attentando alla Costituzione lo sciopero
Ecco perché l'articolo tre è una norma insieme all'articolo quaranta a un segno ideologico molto preciso che è il segno di un proprio tutta della cultura marxista che ha contribuito insieme alla cultura cattolica alla nostra costituzione
Vorrei aggiungere soltanto un'altra cosa
Ed è che
Certo l'articolo quarantanove i partiti Nuccio Fava detto perfettamente detto risposta
Nel senso che il soggetto privilegiato alla costituzione del cittadino chiaramente il partito non strumenti o perché il cittadino poi concorra e qui si l'articolo due certo la tutela dei diritti inviolabili però chiudiamo gli occhi su tutto il resto data che oggi si è parlato molto di lavoro
Certamente
Non credo quindi che si possa dire come Colajanni che il partiti hanno una posizione privilegiata partito va associazione attraverso le quali si può fare politica sì attraverso la quale si esercitano i diritti individuali tutelati libertarie cult tutelati dalla Costituzione detto questo benissimo ogni movimento movimento e chiudo
Per una rifondazione della politica credo
Soprattutto per questo
Stando con i piedi a terra come di Cherie
Ma allora rifondare una politica io credo anche
E che richiede
La riflessione
Su
Un'etica politica
Diversa da quella che nella politica è stata praticata grazie sanzioni
Pensiero forse marginale ma per dare un contributo alla compattezza diciamo della laicità pennelli di questo raggruppamenti visto un movimento di presenterà i Comuni diversamente credente cioè io ho questa concetto del credente una persona che ha ha un suo patrimonio un suo punto di partenza che può essere un area religiosa può essere un convincimento morale può essere o un non so una sua storia
E scopre che primo grande dono che gli è stato dato tra è la sua vita
Il primo campo di sperimentazione il primo laboratorio in cui lui può esprime ciò in cui lo pensa e la sua vita e in questo senso Lerna so se diciamo per l'unica parola si fa si fa carne si fa fisicità sui fatti il tempo che vietato per trasmettere ciò che pensa il non credente alla persona che crea uno spazio separato
E per quelli che si crea Privilegium cioè una zona privilegiata in cui fa valere una legge diversa da dal suo convincimento profondo e per così dire ecco proprio come il cliente come il giovanissimo Siddharta che sbucciando un mandarino scopre di aver ereditato e e tutto un tratto esaltato da questa sua ricchezza e da quel momento ah ma mandarino eredità così noi scopriamo che abbiamo la vita oggi i nostri convincimenti e con quegli atti di siamo tutti credenti tutti credenti e tutti quanti i laici Piloti quanti rispettiamo questa ricchezza semplicemente ci correggiamo l'un l'altro al momento in cui ci accorgiamo che compagno di strada si crea uno spazio separato allora forse la correzione fraterna o la contrazione dei no per il compagno
Benvenuta ecco anch'io penso che queste debba essere coerente per fetente laico in cui allo stesso titolo tutti quanti partecipiamo perché crediamo profondamente in qualche cosa e lo vogliamo testimoniare con la nostra vita
E anche questo non poteva essere una conclusione migliore e quindi se non ci sono altre domande molto impellenti dato che patinati potremmo anche concludere questa riunione io vi ringrazio tutti li ringraziamo per essere venuti non so da questo scambio di informazioni con i colleghi giornalisti ma anche un pochino come primo atto pubblico di questa itinerario che è stato finora invece nascoste privata grazie