Critica e militanti
Buongiorno da critiche militanti sonore di speranza per il conflitto israelo palestinese
Ma la speranza mi pare non si estende al dibattito della nostra opinione pubblica nessuna guerra del mondo viene raccontata come questa di Gaza e come le precedenti di quelle di Medio Oriente
I pregiudizi dovuti agli strascichi della guerra fredda negli una storia molto più lunga falsa allorquando cristallizzano identità fondate su queste proprio prospettiva falsate
Rendono così spesso le persone indisponibile a scrollarsi di dosso almeno un po'di ignoranza e di fanatismo e tanto più difficile farlo tra parentesi quanto più nel subconscio si affaccia angosciosa la domanda se mi cade questa ultima certezza ideologica
Chi sono
Invece mantiene questa disponibilità consiglio di leggere fondato sulla sabbia un viaggio nel futuro di Israele di Anna Momigliano pubblicato da Garzanti Momigliano intreccia molto bene sintesi storiche e scorci autobiografici illuminanti ma mai sovraccaricati simbolicamente ci avverte subito che il suo è un libro scritto durante la guerra di Gaza ma che non parla
Della guerra bensì appunto di Israele e del suo passato delle sue involuzioni recenti e del suo possibile futuro lei questo Paese lo conosce insieme dall'interno e dall'esterno e ha quindi il misto di partecipazione e distacco che aiuta a capire e capire qui significa aprirsi a una realtà non interpretabile con occhiali europea intanto perché
Se è vero che molti ebrei sono arrivati in Palestina mossi da persecuzioni ed azionismo Lambrate primo novecentesca di russi polacchi tedeschi
Non è meno vero che cito una comunità ebraica in Palestina c'è sempre stata e soprattutto che oggi la maggioranza degli ebrei israeliani discende da persone immigrate in Israele e da altri Paesi mediorientali
Il risultato scrive Momigliano è un pancione multietnico la mescolanza di usanze e culture da Oriente a Occidente permea la cultura israeliana in ogni suo aspetto
Dalla musica al cibo passando per la letteratura
Inoltre oggi meno del venti per cento di israeliani nato altrove la popolazione singolarmente giovane le cose cambiano con una rapidità
Che i nostri vecchi atlanti mentali europei non colgono così cambia anche l'identità di cui quasi venti per cento di israeliani arabi che sono anche drusi cercansi e che quando sono come quasi sempre palestinesi si definiscono molto più spesso
Con questo termine specifico rispetto ad al arabo di qualche decennio fa
Siamo in una terra in cui a differenza della nostra etnia religione tendono a coincidere mentre non coincidono spirito nazionale identità civica
In cui anche se sempre meno l'esercito non è di solito più a destra bensì più a sinistra dei politici in cui la maggioranza ebrea caso unico nel Paese economia fortemente sviluppata fa molti figli
Una tensione sempre più forte corre nello Stato tra la sua identità appunto ebraiche la sua identità democratica i palestinesi israeliani infatti sono in genere più poveri meno istruiti
Stagna né in periferie abbandonate al crimine eppure e anche qui il caso è unico sono insieme la spina dorsale di corporazioni professionali come quella medica che contano opinionisti importanti i giudici supremi qualche ministro
Altra singolarità Israele nata su un compromesso tra i suoi creatori laico socialisti
E i religiosi non sionisti così oggi insieme
A consumi per laici conserva per l'ebraismo norme che aderiscono ai criteri ortodossi e al vecchio comunitarismo ottomano matrimoni scuole doveri civici
Varie società insomma si sovrappongono e separano dentro la Società grande se al tempo di Oslo i laico socialisti ai palestinesi erano alleati sostenere il processo di pace ora sono scissi mentre si è cementata
L'alleanza tra azionisti nazionalisti e ultraortodossi
Proprio mentre si integravano in Israele i palestinesi con cittadinanza si sono riavvicinati ai loro fratelli dei territori occupati della saputo questa doppia identità e quindi questa capacità di immedesimazione che li rende così preziosi specie oggi in un contesto di disumani Zazzera reciproca
Israele è il Paese delle contraddizioni continue degli ossimori da cui possono scaturire sia il conflitto sia un superiore umorismo oscillante tra Atene e Sparta
Capace di far rifiorire nel parlato quotidiano e meticcio una lingua che malgrado gli episodi della Spagna Moreschi e dell'Illuminismo ebraico
Restava in sostanza una lingua scritta questo Paese non è affatto un artificio ci ricorda Momigliano
Ma è semmai un luogo di molti diversi praticamente non si tratta di riconoscere un'unicità Israele credo ma al contesto in cui la sua storia si è svolta sapendo certo che la tensione tra democrazie identità ebraica non può più risolversi in un equilibrio sufficiente
Se non si risolve la questione di quei territori occupati consegnati a un limbo antidemocratico né né lo Stato né fuori dallo Stato che ha già contagiato la democrazia interna dello Stato secondo il modello patologico che Pannella
Con un'analogia lungimirante chiamava di progressiva italianizzazione di Israele a risentirci venerdì prossimo
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