Forza Italia: movimento liberale o neo democristiano

Radio radicale abbiamo i nostri microfoni il professore Antonio Martino economista ex ministro degli esteri del governo Berlusconi e proprio l'altro giorno è finita anzi proprio ieri è finito alla Camera dei deputati il dibattito sulla futura politica europea io europea del Governo della Repubblica lei professor Martino che era uno dei primi firmatari anzi primo firmatario della mozione di Forza Italia però non ha partecipato alla votazione innanzitutto cioè spiegare che cosa è successa quello che è successo queste avevamo concordato
Lavorato a lungo su un testo per una mozione
Perché potesse raccogliere ampi consensi eravamo arrivati ad una mozione in cui due punti qualificanti erano primo che per condurre semestre di presidenza fosse necessario un governo autorevole dotato del necessario consenso popolare
E secondo punto qualificante era che il Governo si impegnava a pare ripensare ridiscutere la strategia di unificazione monetaria e che rischia di sbarcare Europa
Il primo punto per insistenza del capogruppo tutti era stato trasformato da consenso popolare in consenso costituzionalmente previsto avevamo accettato questo restava il punto qualificante che era quello della strategia di unificazione monetaria la mozione è stata presentata al Presidente del Consiglio Dini
Ha dichiarato di non poter ritenere accettabile il punto relativo alla modifica accedano a ridiscutere la strategia di unificazione monetaria questo punto il capogruppo tutti ha suggerito una modifica che sarà poi apportata
Era più di forma che non di sostanza erano modifica cosmetica però annacqua OLAF sostanzialmente il significato della nostra mozione sei punto io ritirato la firma e mi sono assentato senta professor Martino a questo non è l'ulteriore episodio che un po'
Dimostra che Forza Italia invece di essere un movimento liberale rimasti Chris dinasta rischia sempre più di essere una nuova Democrazia Cristiana
Beh io non arriverei subito a questa conclusione pessimistica ma non c'è dubbio che le indicazioni purtroppo non sono molto allegre non sono molto allegre soprattutto per ciò che riguarda lo devo ride senza nessuna animosità personale garantiscono il massimo rispetto per le persone per ciò che riguarda l'organizzazione del gruppo parlamentare non è ammissibile che un movimento che ha cento dire i deputati non riesca ad avere una una organizzazione che sia adeguata non solo al numero ma anche alla qualità di questi parlamentari che sono persone di prim'ordine quindi bisogna ripensare l'organizzazione del gruppo
Organizzazione del gruppo bisogna pensare a quello lo l'organizzazione mi scusi professore e lei ha una posizione di di un certo tipo qualcuno dice che anti europeista sicuramente una posizione diversa da quello che l'europeismo ufficiale ecco quello che sull'Unione monetaria ora se è un movimento politico adotta una certo tipo di posizione in Milano alcune Assisi importanti con alcune deliberazioni potati ovviamente coi parlamentari più o meno si dovrebbero adeguare anche perché dovrebbe essere partecipi di questa
Dopo ma intanto c'è anche il capogruppo parlamentare trasforma in tanti mi dice qualche problema diamo subito il terreno da un equivoco terminologico io non sono affatto né un euroscettico né tanto meno un anti europei fa infatti ho detto un
Audience in ufficio però questa mia posizione che sottolinea come la strategia tutti unificazione monetaria che è stata adottata rischia di non arrivare mai alla moneta comune rischia di spaccare l'Europa divide in dove in due gruppi di Paesi uno dei quali più uguale degli altri e l'altro con posizioni di leadership rischia di lasciare fuori l'Italia che è uno dei Paesi fondatori e la quinta potenza industriale al mondo fuori dal nucleo duro e che soprattutto non ha nessuna possibile la di portarci all'obiettivo finale bene questa posizione è stata
La posizione anche del governo Berlusconi è stata la posizione da me illustrata alla Camera nell'intervento vale l'illustrazione reclamo Simone quindi che come giustamente sottolinea lei un non seguito fra queste premesse poi il fatto che la mozione sia stata annacquata io però quello che volevo dire è che il problema l'Orchestra gruppo è uno degli aspetti un problema il fatto è che Forza Italia complessivamente ancora non si è data un'organizzazione soddisfacente sono deve dare presto perché non abbiamo tempo
Il discorso che le facevo le ponevo io sopra qui c'è bisogno che Forza Italia diventi non so se un partito ma sono un movimento organizzato e discorsi è quello che cultore
Chiudo dei vecchi partiti su iper strutturati non deve servire la giustificazione per non fare nulla per non avere un'organizzazione ci vuole un'organizzazione che sia basata soprattutto su due semplicissimi Pisa il primo e il programma cioè i nostri elettori devono sapere per cosa votano se votano per noi con un programma preciso esso vincolante specificato sottoscritto da tutte le componenti del Polo che rassicuri l'opinione pubblica e non ci sono ambiguità per ciò che riguarda i nostri obiettivi secondo punto e dobbiamo individuare dei meccanismi di selezione delle candidature
Che siano predeterminati e trasparenti in modo anche da questo punto di vista di fugare qualsiasi perplessità dell'elettorato sul primo punto sono abbastanza ottimista perché il programma che si tratta su
O di precisarlo in maniera più vincolante sul secondo punto devo soltanto prendere atto che finora ancora non si vede la luce senta ma NI per quello che riguarda i rapporti all'interno
Insomma qui che sta succedendo gli ex democristiani non tanto ex stanno prevalendo avete qui siamo nel preferenza di Londra gigantesco partito della restaurazione che comprende i soggetti più disparati ma
Dotati di mezzi potentissimi il suo partito la restaurazione che ha nostalgia del consociativismo della Prima Repubblica comprende gli ex comunisti col prende gli ex democristiani comprende la maggior parte dei grandi organi d'informazione comprende alcune potenti famiglie del capitalismo Italia ero comprende i vertici delle istituzioni ce ne stiamo combattendo contro un'autentica piovra della restaurazione politica della prima Repubblica e speriamo di no attrezzarci perché la battaglia possa avere qualche speranza di successo i compiti
A che cosa vogliono con questi che lei chiama la Piovra della restaurazione maltese Mittel provarla al ritorno alla proporzione
Ma io credo che non abbiano l'impudenza di proporre il ritorno alla proporzionale subito io credo che in molti di loro ci sia chiara e poi anche esplicita in alcuni di loro la tentazione di tornarci forse vorrebbero tornarci per gradi
Intanto approssimando dei risultati di quello che era la proporzionale perché il risultato dalla proporzionale era il regime c'è un sistema senza vera opposizione perché grande centro prendeva tutte le decisioni spesso sbagliati in perfetto accordo con l'opposizione con un instabili me pidiessina e pidiessina poi questo già si sta verificando ogni volta che si tratta di discutere sul problema politico info tante ci viene chiesto di non spaccarci Massimo grazie visione fra il ruolo e la maggioranza e con l'opposizione se non c'è opposizione non c'è democrazia senta
Professor Martino
Un'altra domanda riguardante l'economista appunto la finanziaria procura altro giorno il presidente del Consiglio Dini ha detto per entrare a Maastricht la famosa parametri mazzette prossimo anno bisogna fare una manovra da settanta mila miliardi allora parte tutto due con
Domanda le volevo fare la prima ma che senso ha che il Governo indica c'è bisogno a manovre settanta mila miliardi mentre ora in discussione la finanziaria secondo punto se c'è se bisogna comunque fare sia in finanziaria sia col prossimo anno delle una manovra corposa dove
Tagliare Nispi secondo me dunque allora per ciò che riguarda il primo punto c'è un'ovvia in coerenza del resto la sua domanda lo sottolinea fra il fatto che prima ci viene detto che i gruppi attivo del deficit al al tre per cento del PIL si realizza nel novantotto e poi viene detto coerentemente con gli impegni di Maastricht che deve essere fatto per il novantasette quindi chiaramente abbiamo un governo che ci presenta una finanziaria che sta benissimo che non serve che non parta e così via dicendo che poi ci vorrà un'altra manovra gigante settanta mila miliardi ci stiamo veramente Allo sparando abbiamo un Paese che non ha governo perché concetto di governo dei tecnici non governa il secondo punto è che sfortunatamente questo Ortica è un'ottica conto producente che è sbagliata il tentativo di rispettare questi parametri lasciando ferme le cose come stanno per ciò che riguarda la struttura del sistema e tentando di rimediare con la accrescere le imposte determina disoccupato
Rione calo degli investimenti e sottosviluppo io vorrei ricordare la manovra del governo Amato che è stata di circa quattrocento mila miliardi che ci ha regalato ventiquattro mesi in recessione ora vogliamo ripetere a Los
Errore a penso lasciare felino lavoro milioni di nostri giovanili però bisogna dire che il presidente Amato salvò la lira pro Forza anche i nostri risparmi veramente presentava al provino valida perché il
La Liga faceva parte il meccanismo ricambio europeo prima diventarono ricchi spendere una parità indifendibile facendoci perdere decine di migliaia di miliardi poi Dalida uscì i dal meccanismo ricambi europeo con una svalutazione di oltre il trenta per cento quindi non vedo come la manovra successiva i cento mila miliardi possa essere interpretata come utile per sfamare la lira è stata invece un tentativo di farci rientrare nei parametri di Maastricht con l'accrescimento delle imposte io non dico che non siano desiderabili quegli obiettivi sono desiderato quello che io sostengo però che non si deve cercare di realizzarli attraverso l'accrescimento delle imposte ma attraverso la modifica del sistema cioè attraverso la modifica di tutta quella struttura di pc
Come dispensa che fa sì che la spesa pubblica cresca in modo incontrollato e verrà siamo qua quindi per per cercare di rimediare ai guasti finanziari ecco ma modificazioni di spese minerale che diminuisca la spesa pubblica dunque dei
In linea di principio io ritengo che la diminuzione del valore assoluto per la spesa ieri difficilissima realizzazione anche se nel novantaquattro questo per la prima molta nella storia della repubblica italiana è stato fatto rispetto al settore pubblico nel novantaquattro sono state inferiori alle specie nel settore pubblico novantatré ma abbiamo bisogno di ridurre il valore assoluto dalla specie tutto quello che dobbiamo fare modificare i meccanismi in modo che la spessa cresca in modo controllabile e inferiore alla crescita del reddito tutto quello che dobbiamo tenere
E che la spesa pubblica non diminuisca non resti costante ma cresca in modo controllato inferiore alla crescita del reddito ancora in queste in un certo numero di anni perché i nostri problemi non sono arrivati tutti in una volta ma proprio risultato di una quindicina di una ventina d'anni consociativismo dissennato durante il
In questo periodo maggioranza e opposizione cercavo di acquisire consenso spendendo senza neanche preoccuparsi di come finanziare quello che sa
Devono quindi i problemi sono nati in vent'anni di malgoverno ci vorranno almeno dieci anni che pongo vero per cercare di rimediare ecco ma su questo tipo di programma su questo tipo di progetto tutte le forze le componenti del Polo sono d'accordo da AN
Sì di dunque io direi che attualmente sembrerebbe che non si riesca a realizzare un accordo complessivo perché la sospensione della politica determinato disgregazione due poli tutti e due anche a sinistra attendono è impiegati viene favorito così il protagonismo dei piccoli gruppi quali circoli acquisire popolarità dandosi esternazioni a volte abbastanza pittoresche così io ritengo però che sia possibile potenzialmente dar vita a un un programma serio credibile e coerente concreto che possa essere sottoscritto da tutte le componenti del Polo a quel punto se usare o più delle componenti del Polo dovesse mai restare perplessità e meglio a a vere ragione da soli negli interessi del Paese anziché cercare un consenso fittizio annacquando di due Indore e riducendo la valenza politica del nostro programma ma
Lei dice meglio questo che annacquare la valenza del programma però già si annacqua semplicemente una mozione sull'Europa figuriamoci il pro
Ma infatti se quello dovrebbe essere un precedente io sarei fortemente preoccupato perché se io ho sostenuto ciò che riguarda la mozione che è molto meglio avere una mozione che dica qualcosa e magari festa minorità via anziché avere una mozione che acquisisce sì molti consensi ma al prezzo di non dire nulla a maggior ragione questo vale per il programma è molto meglio perdere le elezioni con un programma concreto è valido per il Paese anziché tentare di vincerle ma quando la nostra posizione fra l'altro io non credo che noi perderemmo le elezioni se avessimo un programma veramente concreto e credibile perché gli elettori sono di gran lunga migliori ma di gran lunga migliori della classe politica che li rappresenta saprebbero scegliere
Prova provata sono stati più undici referendum dell'undici giugno scorso quando abbiamo visto tutti dicevano che erano troppo numerosi che nessuno aveva capito niente che l'informazione non era stata corretta e abbiamo visto italiani uno saputo scegliere abbia avuto percentuali che voto diverso a seconda del referendum perché significa che gli elettori hanno scelto quali referendum votare Bonino abbia avuto Stt versi asset
Uno dei referendum che significa hanno saputo scegliere quali referendum accertare quali respinge quindi per fortuna che ci sta l'iniziativa dei venti referendum conclude Gobbi e
Ma concludiamo sempre con il solito appello di andare a firmare per il referendum
Bene la ringraziamo ringraziamo Antonio Martino economista ex ministro degli Esteri buon ascolto come sempre da Radio radicale