"La riforma della politica"

Credo che per le quali
Punto allora vogliamo dare inizio ai nostri lavori vorrei pregare quella Professore Enzo Cheli e il professor puzzolente Chester di prendere posto alla Presidenza
Allora senza alcuna cerimonia inaugurando confermando uno stile che in quella del club del club è uno stile di lavoro
Diamo inizio a queste tre giornate
Saranno tre giornate sicuramente intense
E senza perdere tempo quindi diamo la parola Bruno Pellegrini che ci parlerà della politica tra complessità i consensi
Prima raccolti per cortesia credo
Prego di prendere posto
E facciamo momento di attenzione in modo che si possa ascoltare Della Torre
Allora la parola
A Pellegrino
Prima di entrare
Nel merito della relazione
Vorrei ringraziare alcuni amici che
Con grande spirito volontario hanno lavorato con noi in queste settima
Penso a Paolo Caputo
Ha lavorato agli allestimenti
Qui al Palazzo delle Stelline
Penso agli amici della Maccagno e dell'Ital tela che hanno consentito a questo esperimento tecnico
Penso a Gianni Berengo Gardin Lella BG che hanno lavorato alla mostra sul periodo di Berengo al mondo penso al gruppo degli artisti di Libra labbra che hanno qui organizzato una loro presenza fino penso anche a Paolo Guidotti al gruppo redazionale di mille novecentonovantanove che hanno lavorato alla parte grafica
Alla parte redazionale particolarmente Alessandro Angeloni che ormai un pilastro di questa rivista che è un tentativo che il club dei club sta facendo
Ma veniamo al perché di questo nostro convegno
Noi non neghiamo che il tema è il titolo stesso sono ambiziosi
Nei vogliamo dimenticare che altri
Ognuno giustamente secondo angolature modalità proprie
Hanno cominciato a parlarne e ne stanno parlando
Per questo dibattito vi sono ragioni profonde
Ragioni dell'oggi
Vi sono ora le ragioni della grande riforma che fa da sfondo a tutta questa legislatura
E un governo nazionale che è atteso innanzitutto al compito storico di predisporre
Le condizioni
Per un domani politico meno concitato accidentato e irrazionale del presente
In questo quadro il nostro obiettivo è di dare un contributo teorico
Offrire quanto meno spunti critici originale
Abbiamo ed una serie di proposte praticabili
E questo affrontando un lato del discorso che forse finora rimasto in penombra
Giusto infatti parlare della riforma istituzionale
Ma forse non sufficiente
Il lato che resta in penombra e che è necessario portare alla ribalta e propriamente quello della politica stessa
Politica come sostrato Elling fa della vita pubblica ed è di ogni altra istituzione infatti non si avrebbe riforma sostanziale delle istituzioni
Senza la riforma preventiva dei modi e valori della istituzione tutta speciale che fonda i danni ma le istituzioni tutte dai partiti ai sindacati Sina alle istituzioni propriamente dette e sino allo Stato vale a dire la politica il far Poli
Al malessere di chi fa politica al disagio di chi la osserva e l'analizza
Alla stanchezza e al rifiuto di tanti cittadini di ogni generazione noi guardiamo con preoccupazione ma non con sfiducia
Con lucidità e con la voglia nonostante di tutto di far politica
Certo un po'meglio pensando e proponendo e chiamando ad un lavoro comune coloro che vogliono pensare proporre lavorare insieme
I politici per prima ma quanto loro le espressioni più aperti e della società civile i professionisti del mondo del lavoro gli studiosi i tecnici del nuove professionalità
Non intendiamo sottrarci a nessuna diminuzione della crisi della polizia
E della conseguente crisi del sistema dei partiti
Teniamo presenti tutte le innumerevoli Schede e cartelle cliniche compilate circolanti sull'argomento ma non intendiamo nemmeno sottrarci ad una responsabilità di critica di ricerca di attivazione di energie
Un'assunzione etica e politica insieme
Convinti come siamo che solo da una nuova ricomposizione di valori morali e di capacità effettuati la politica potrà tornare ad essere quella passione per la cosa pubblica il benessere generale
La passione per il buongoverno
Un collegamento ideale pratico lo ritroviamo anche in uno dei momenti del lavoro stesso dei club
Quel convegno cerco qui di ricordare sugli intellettuali la politica
Su politica e cultura proprio qui alle Stelline sei anni fa in quella sala in cui il professor Norberto Bobbio ci aiutò a capire apporre bene
Sia il rifiuto della cultura anni c'è ancella il pifferaio e del potere
Però un spero che esso potesse presentarsi allora sia la delineazione del rapporto permanentemente critico che deve intercorrere tra cultura e potere
Un rapporto che problem attizza che avanza dubbi
Che coraggiosamente attente sperimenta soluzioni ogni volte più avanzati ogni volta Red River di possiamo quindi permetterci di non seguire anzi di rifiutare le impostazioni moralistiche e catastrofiche variamente intrecciate le più o meno legittimamente fondate hanno così tanto e forse troppo campeggiato nella pubblicistica corrente
Preferiamo delimitare il campo cercare di andare alle radici storiche strutturali della crisi
La crisi del Welfare State la con prestiti che azione recente della società italiana
Di operare per ricostruire una retta un sistema modernamente adeguato ed attrezzato di relazioni libere seconde
Tra mondo del lavoro mondo delle conoscenze mondo della politica
Questo e anche la terza Convenzione nazionale di alcune buone decine di club in ogni regione d'Italia
Certo quelli storici e quelli di recente nascita quelli che hanno un lavoro già compiuto e quelli che lo stanno programma
La relazione che sto leggendo si concluderà appunto con la delineazione di una proposta di lavoro complessiva dei club nel tessuto della società italiana avanzata le relazioni che seguiranno i contributi programmati e il dibattito aumenteranno ne sono sicuro le possibilità per i presenti di intervenire a loro volta arricchire
Le conclusioni che noi vogliamo fra
Ma veniamo al tema e alla relazione fra crisi del welfare e parti
Per decenni l'Europa e l'altra riva dell'Atlantico hanno conosciuto una fase di grande sviluppo benessere crescita democratica
L'alleanza tra partiti progressisti e dei lavoratori
Sindacati e gruppi di intellettuali ha dato vita che a quell'un Welfare State che armato della teoria keynesiana ha profondamente trasformato economia
Società
Ha trasformato i rapporti dei cittadini tra Lori e con lo Stato organizzando servizi sociali decisivi
Esaltando insieme redditi per libertà borghesi e funzionando da forte ammortizzatore dei conflitti di classe contenendo gli in limiti non eversivo
Sulla crisi del welfare esiste una vasta letteratura
Sulla crisi del welfare all'italiana esiste una letteratura minore come minore è stato ed è lo stato assistenziale italiano versione burocratica durante il fascismo e debordante squilibrata nel dopoguerra versione di una grande esperienza sociale e politica
Mandando all'essenziale per quello che qui ci sta a cuore
Diciamo subito che il sistema dei partiti e anche dei sindacati
Dalla crisi dello stato del benessere ha subito i contraccolpi più forti
Contraccolpi rispetto ai ruoli centrali di mediazione composizione dei conflitti contraccolpi nella guida dell'imprenditoria economica pubblica contraccolpi nelle responsabilità dell'organizzazione dell'offerta dei servizi sociali
Ora il sistema dei partiti non è più in grado di garantire un'espansione continua all'infinito
Al contrario oggi si trova a dover gestire una contrazione una regressione di posti di lavoro Investimenti servizi e quant'altro
Il Welfare si è infatti inceppato per una serie di cause di concause così sintetizzabili
La prima un contesto internazionale economico impazzito dalla parte del corso dei campi del credito fra Paesi dell'intreccio inflazione disoccupazione Secondo un contesto sociale
In cui forme nuovi in alcuni casi inedite di stratificazione sociale non hanno non solo hanno affondato vecchi schemi di antagonismo meccanico
Ma li hanno complicati attraversando li modificandolo in senso interclassista
Terzo
Un avanzamento del sapere scientifico che ha prodotto nuove rivoluzionarie
Tecnologie
Nuove forme di organizzazione del lavoro che a loro volta hanno avuto importanti riflessi sull'organizzazione sociale e dei tempi del vivere quotidiano delle persone
Il tempo la di lavoro è sempre meno lungo e del vissuto come meno importante del tempo liberato dal lavoro spesso ma vi sono state vi sono in Italia anche causa in endogene
La politica le politiche sociali si sono gonfiate dalla parte della burocrazia
Hanno drenato un eccesso di risorse e hanno deluso dalla parte del soddisfacimento dei bisogni e delle aspettative ad esse stesse fatte diventare da esse stesse fatte diventare crescente
Ma al fondo
Illusoria era l'ipotesi stessa di partenza
Lo sviluppo illimitato
Che come osservava con grande acutezza Franco Momigliano un incidente di percorso nella storia plurisecolare dell'economia
Quindi calcolo mio per tant'è vero che oggi sopra viviamo non solo alimentando i tanti pensionati non tutti legittimi pompando risorse dal già affaticato sistema produttivo
Ma ci stiamo molto ci siamo impegnati anche le risorse delle generazioni future
Almeno nel nostro Paese e se non riusciamo a far nascere e vivere una politica dei redditi
Ed una ripresa degli investimenti nel sistema produttivo e nel terziario finalizzato questo importante finalizzato alla ricerca e alla produzione
Da qui anche la rinascita comprensibile di valori giudicati storicamente liberale quali il fai da te lo spirito dell'intrapresa eccetera
E anche la domanda generale indispensabile di riforme una domanda tanto forte quanto sono le resistenze e le rigidità opposte o le fughe in avanti
In questa dunque che è una fase di transizione
L'usura e la progressiva paralisi del welfare si intrecciano con uno smarrimento dei partiti
E dei sindacati e più in generale della partecipazione democratica
La domanda politica mediata dai partiti e dai sindacati entra in conflitto con l'esigenza di un'allocazione delle risorse non più a pioggia
Bensì necessariamente selettiva
Occorre è sempre più correva scegliere un servizio contro un altro servizio un investimento contro un altro rivestimento un terziario Co due prodotti contro un terziario parassitario
Da qui anche le reclusioni dei partiti e dei sindacati la loro crisi di credibilità rispetto alle aspettative preme da qui il cedevolezza e alla corruzione dei partiti nelle istituzioni a fronte di richieste pressanti
Tanto quanto le disponibilità si sono fatte scarsi in altri termini appare evidente per questo quadro che la corruzione funzionale alla crisi un processo degenerativo che nel nostro Paese
è stato più forte che altrove proprio per le debolezze congenite dello stato assistenziale italiano e che comunque è sotto gli occhi di tutti
Il far politica il sistema dei partiti partiti e sindacati in Italia giunti a bassa velocità all'appuntamento con la crisi hanno continuato a illudersi
E in qua in questo anno degradato la politica da scegliere e fare talora a sopravvivere con binari
Lo Stato è delegato a fungere da pagatore ex post dei danni causati dalla sua stessa incapacità di indirizzo e di controllo
Tanto è vero che il deficit di bilancio che ci troviamo non appare nel mondo occidentale
E questo noi pensiamo il terreno storico e strutturale su cui ha germinato alla crisi dei partiti e dei sindacati nel nostro Paese
Sino a intaccare il funzionamento e la moralità delle istituzioni pubbliche
Così una strada si è chiusa pensare di praticarla ancora sarebbe oltre che sbagliato assai pericoloso
Ciò che i partiti hanno potuto infatti è amministrare dare per il passato non sono più in condizione di assicurarlo per il futuro
E l'incidenza dirompente di tutto questo sulla loro contrattuali tale capacità di organizzare il consenso è palese
Anche se non è sempre e non tutti hanno questa consapevolezza sordità e trascuratezza noi pensiamo sono pericoli che il sistema democratico non può correre
Per contro
Una cultura politica rinnovata può fare può far conto sulle positive novità che intanto avanzano nella società italiana
Vogliamo riferirci agli orientamenti culturali e comportamentali che tendono a valorizzare le culture del fare rispetto a quelle del rivendicare
L'applicazione delle competenze rispetto al vecchio incompetenze la ricerca innovativa rispetto ai pretenziosi sapere ideologici ma proviamo da un altro lato anche a esaminare i partiti nei suoi rapporti
I partiti e la politica dall'ottica dei rapporti con la società civile nel suo insieme per cogliere da questo ulteriore angolo visuale altri elementi di diagnosi e di proposte
Intendo riferirmi al rapporto fra politica e società complessa
Nei trentacinque anni tra l'avvento della Costituzione repubblicana e la crescita esponenziale delle perverse caratteristiche italiane dello stato assistenziale
Tutta una serie di fattori alcuni sconvolgenti sono intervenuti a mutare la società radicalmente pur tra contraddizioni e ritardi arretratezze discolo niente la Società Italiana cuore presentarsi come una società che è innervata da alcune direttrice dinamiche fondamentali
Complessità velocità tendenza all'informatizzazione
E questi sono i livelli immobili da cui anche occorre partire per ragionare sul resto perché siamo convinti
E abbiamo cercato di dimostrarlo nel convegno di Napoli che dalle velocità maggiore che si misurano le minori
L'intera natura del quadro sociale alla fine politico nazionale si è spostato per disloca arsi sul nuove caratteristiche così sintetizzato
La prima c'è uno spostamento di quote sempre più crescente di lavoratori dalla produzione diretta di beni alla produzione di servizi si stanno dilatando il diversificando le attività connesse con il processo produttivo e la realizzazione del profitto che si svolgano prima dopo allatta del processo produttivo spesso
All'interno delle stesse grandi aziende la quota degli impiegati dei tecnici dei programmatori dei designers e quanti altri cresce
Con il grado di ammodernamento e con i saggi di crescita delle rispettive un Duster
Il momento della valorizzazione dei beni non compete più alla sola fase produttiva ma richiede un intervento in tutti i punti della circolazione dello scambio evidente dunque che è un bene sempre più deriva il suo valore oltre che dalle ore di lavoro dell'operaio di fabbrica da tutto l'insieme di processi informativi
Di caratterizzazione di immagine funzioni che incontra dal momento della progettazione attraverso la promozione e la pubblicità fino all'atto della venti
Su questo voglio dare qualche cifra
L'evoluzione della composizione della forza lavoro per l'Italia nel solo decennio settanta ottanta tenendo dati Istat che sono di dominio pubblico
Vede una percentuale di addetti all'agricoltura che passa dal diciotto e quattro no al tredici e quattro
Per l'industria dal trentotto e quattro al trentasei nove per i servizi dal quarantadue cinque al quarantanove sette la proiezione Israel su questi dati
Vedono al mille novecento e novanta
L'agricoltura al dieci per cento degli occupati totali l'industria al trentaquattro e sette i servizi sfondano il tetto del cinquanta per cento ponendosi al cinquantacinque e tre per cento e questi dati non tengono conto di quella parte di addetti ai servizi che sono già oggi all'interno del settore industriale
Secondo punto
La figura centrale il ruolo fondamentale della vita sociale
Non compete più un schematicamente al lavoro produttivo
Al lavoratore produttivo
Sia esso operaio o contadino o addetto ai servizi
Bensì compete al cittadino produttore e consumatore
E il baricentro il più spostato sul consumatore che sul produttore
E per citare Alain Touraine
Si può dire che l'operaio si definisce più per la sua situazione nel mondo del consumo che per la sua posizione nel processo sociale di produzione
Terzo elemento di valutazione
L'organizzazione della società incentrata sulla divisione del lavoro su basi terroristiche ossia mediante l'affermazione dei principi organizzativi della grande industria
E gradualmente soppiantata dall'organizzazione dei vari ambiti di vita
Attraverso i consumi era informazione
E quindi da una band diversa segmentazione dei ruoli dei mercati e delle scansioni di tutti i momenti della giornata dell'individuo attivo nella società rapporto cioè tempo lavorato e tempo liberato
Quarto punto di osservazione
L'identità del singolo come pure dei gruppi associati dipende sempre meno dallo svolgimento di mestieri o professioni semplici o univocamente caratterizzate
E dipende sempre più dallo svolgimento di ruoli Complessi o comunque tali da richiedere un sapere ma un sempre maggiore dosaggio di funzioni di relazione e comunicazione
Quinto punto
Vi sono fortemente si sono fortemente indebolite categoria storica della politica e della Sociologia classiche
Quali l'appartenenza la credenza in un ideale e storico se non addirittura un'ideologia metà storica per non dire di una militanza continua dell'integralismo fideistico e quant'altro
E ciò a favore di altre esigenze quali dotazione di un patrimonio minimo di conoscenze suo aggiornamento permanente mediante un flusso continuo di informazioni
Trasformazione costante delle conoscenze in competenze spendibili ovvero un nuovo rapporto fra sapere verità e potere
Di una domanda di professionalità continuamente implementato
Sesto punto
Vi è un mutamento stesso della natura del potere
Dovuto anche al crescente al crescere veloce della società dell'informazione
Da un potere come capacità del singolo di un gruppo di singoli mediante l'esercizio di forza si passa un potere come capacità di elaborare e trasmettere messaggi e decisioni vincolanti
La cui condizione di affermazione deve essere sempre più nella competenza tecnico-scientifica ovvero un nuovo rapporto fra professionalità e potere
In altri termini un potere che non discende da alcun patto storico definito una volta per sempre
Pensi un potere relazionale non unidirezionale dall'alto verso il basso irreversibile potere fino in fondo prodotto è scambiato al nell'ambito della società
Setto settimo punto di osservazione la complessità e la mutabilità dei ruoli nella società toglie di fatto peso a una conflittualità meramente antagonistica
La toglie a favore di una interazione delle funzioni in ordine alla risoluzione di problemi sempre più interconnessi e potenzialmente avvicinabili secondo regole esplicitate e condivise
Ottavo punto e ultimo
Minuta di conseguenza il quadro dei rapporti tra cittadini e Stato
Ad un cittadino capace di svolgere una pluralità di ruoli specifici attivi nel lavoro nella vita personale nella vita associativa nei consumi
In una complessiva riscoperta non solo dei diritti come valore
Ma anche del valore del dovere valore del dovere come assunzione di responsabilità e ruoli pubblici attività svolge nella società a questo cittadino
Vede o dovrebbe corrispondere uno Stato efficiente capace di fornire servizi e svolge le funzioni sempre più complesse dentro un quadro non statico di norme
Precise e controllabili ossia uno stato dei cittadini stessi di tutti i cittadini e non uno Stato proiezione non diciamo di un solo partito ma nemmeno di tutti i partiti in quanto tali
Ma vi è un altro aspetto del nostro ragionamento che vogliamo mettere in evidenza oggi
La relazione fra la velocità e la politica
Complessità nella società non sta senza velocità
La velocità
Come rapporto altissimo di innovazione e mutamento nello spazio e nel tempo della società in virtù delle accelerazione dei processi inventivi ed applicativi delle tecnologie telematica ossia elaborazione e trasmissione a distanza in tempo reale
Sistema integrato dell'informazione robotica nell'industria Bureau applica agro ottica questi sono per noi volti e non tutti della rivoluzione del microprocessore che oggi abbraccia il collega le grandi dimensioni il Macro e l'ambito individuale il minimo personal
Altrettanto per noi condizioni estivo non segnale di catastrofe imminente
Questo anche avevamo cercato di illustrare al convegno di Napoli su velocità e politico le connessioni ai tempi del dei partiti e delle istituzioni e questo oggi vorremmo cercare di sviluppare ed estendere in connessione alla società complesse
Hai visto e ai modi di organizzare e far crescere istituzioni e parchi
Ossia appunto di formare la polizia
Questo è compito che riguarda insieme ai politici ai tecnici e solo dall'alleanza tra responsabilità riformate sapere
Ossia capacità cognitivi organizzativo al più alto tasso di velocità che possono oggi essere scartate le soluzioni tecnocrati che o autoritarie
O la degradazione confusionale del tutto e così che può essere invece proposto e promosso un assetto istituzionale efficiente e democratico
Decisore e controllato in su
Sulla vita dello Stato e delle istituzioni pubblico e partiti che in Italia hanno infatti pesato e continuano a pesare le due concezioni teoriche speculari fra loro dei cattolici e dei comunisti
Sia gli uni e gli altri vanno infatti riconosciuti
Tra tante tentazioni involutive
Il merito storico di aver contribuito alla Fondazione e al mantenimento dello stato e della vita democratica non va però dimenticato che dalle rispettive concezioni dello Stato
Che volendo semplificare possiamo definire una asta attuale e l'altra iper statalisti Ca'sono discese
E ai noi anche per debolezza in anni non lontani subalternità Dinoi laici negativi comportamenti pratici
L'occupazione dello Stato la consociazione al potere
L'assistenzialismo più spinto la violazione il mancato riconoscimento legale di moderni diritti civili dei cittadini e ciò per rigidità confessionale o ideologica molto spesso
La mancanza di rigore e di equità fiscale l'esistenza di un ceto burocratico spesso incapace di garantire funzionalità ed autorevolezza all'amministrazione pubblica
E quanto ai partiti
Se nell'immediato dopoguerra
Si può comprendere come fossero chiamati al compito di pervadere la società e le istituzioni pubbliche anche oltre il necessario per impedire ogni possibile rigenerarsi del fascismo o comunque di soluzioni autoritarie oggi la società italiana è talmente cresciuta e maturata che quel compito di pedagogica Today tutela di patron nasce non ha più senso e giustificazione alcuna
Ed è bene quindi che i partiti capiscano che è l'ora di suonare la ritirata dei compiti impropri
Dalla pervasività generalizzato
Non togliendo nulla i partiti dal loro ruolo di rappresentanza e di mediazione dei conflitti va però detto che questi termini vanno profondamente ripensati in funzione della società complessa
E velocizzata e dall'attenuarsi o comunque mutarsi dei conflitti Space
Meno potere ai partiti
Nel senso di meno poteri impropri
Ok lo stesso più potere ai partiti in quanto capaci di cogliere il proprio dei nuovi rapporti fra cittadini società è stato ok lo spesso più potere allo Stato se si saprà costruire uno Stato decisore
O che è lo stesso ancora più potere al Parlamento se capace di spogliarsi di una retorica e consociativa centralità per riprendersi il ruolo di legislatore possibilmente rapido e di controllore delle congruenza e dell'efficacia dell'operato dell'esecutivo
Il partito politico utile nella società della complessità dell'informazione velocizzato dello Stato decisore del Parlamento che legifera e controlla dei cittadini portatori di diritti e di doveri
è un partito che ha abbandonato lo schema conflittuale
Il modello semplice dell'amico nemico riconosciuta invece l'interazione delle funzioni la società civile e a essa società civile aperto porta nello stato la propria capacità di elaborazione di problemi e di programmi senza trasferire il nesso meccanicamente tutto l'arco delle domande sociali forzando né la già precarie le già precarie strutture contribuendo invece a progettare proporre e far condividere nuora le regole del gioco nuove procedure
In particolare sul lato della società
Il partito politico moderno e responsabile agisce finalizzando la sua organizzazione
Il quadro delle risorse la regola di vita interna non solo alla doverosa ricerca del consenso ma anche alla promozione di capacità di autorganizzative dei cittadini
Su tematiche comuni e di interesse generale
C'è tutto un Grando un grande campo d'azione affianco e oltre quelli noti con solita consolidati che vorremmo definire di ecologia culturale
Che può vedere i partiti alla riscoperta di un ruolo e di una funzione all'altezza dei tempi emerge infatti tra questi il tema nuovo e delicato del linguaggio del rapporto fra i linguaggi collegati alle nuove professionalità dalle nuove competenze
Da questo punto di vista la cultura di partito deve sapersi spogliare del proprio carattere it ripetitivo e rituali visti
Vorremmo dire del proprio narcisismo sia della propria cultura separata se si vuole esprimere spesso che si suole esprimere spesso oggi
Nella esaltazione sovente è solo auto gratificante dei vari popoli diverso riformare la politica vuol dire oggi innanzitutto comprendere che viviamo in un'epoca fredda della politica non più campo di battaglia tra ideali storici assoluti e di eroi
Settaria mente mitizzato io e Sacrati bensì il luogo dello scambio politico ossia per dirlo con Pizzorno di quell'intreccio di legami e di rapporti con la società civile che consente al politico che sappia comprenderle
E voglio interpretarla di conquistare e mantenere il consenso riformare la politica vuol dire mettere alla scoperta o il tessuto di procedure di mediazioni che presiede non lo scambio politico tra partiti e società e che si concretizzano periodicamente nel momento elettorale
Ma dallo scambio politico sarà cura ora di rimuovere il velo dell'ipocrisia
Lo scambio politico e la manifestazione del consenso nella società dell'informazione della complessità proprio perché non fide istrici ma relazionali irreversibili
Implicano Investimenti di risorse umane e finanziare in una parola un costo per delle funzioni che bisognerà avere il coraggio di togliere dalla penombra in cui sono state relegato la legge sul finanziamento pubblico dei partiti
Ha risolto una parte del corpo di contraddizioni che nasce dal rapporto delicato tra da denaro e politica è stato così tentato un passo in avanti verso la trasparenza e la necessaria regolazione tra questi due mondi
E ormai però indispensabile procedere a riforme sostanziali e su questo interverrà Enzo che i fondamenti etici della politica sono un fattorino alienabile da preservare da preservare in tutti i modi
Ed è pertanto giunto
Che l'inevitabile intervento di quello che potremmo definire il semplifica Torre denaro tenga allerta le conoscenze e l'opinione pubblica contro le degenerazioni e gli abusi ma se il partito politico non deve certo ridursi al rango di compagnia finanziaria è pur vero che la politica non può essere senza correre altri tipi di rischio il campo o del sacrificio o dell'arte del doversi arrangiare
La necessità di avere un ceto politico responsabile qualificato moralmente ineccepibile richiede un abbandono delle ipocrisie e l'affermazione di regole funzionali moderne quindi nazionale stiamo vivendo un delicato passaggio evolutivo della società italiana
Carico di potenzialità e contraddizioni
La crisi dei partiti della politica e più in generale
La crisi dello Stato moderno
Come ci predisponiamo al cambiamento è il nostro problema
Ogni drammatizzazione fuori luogo ma si avverte noi lo avvertiamo il bisogno di ricercare nuove categorie di lettura e di interpretazione del mutamento delle sue direttrici degli esiti possibili
E per questo siamo anche disposti a osare
Dovremo sempre più mutuare del Metodi e dai saperi della scienza le chance per governare la Società proiettata verso il futuro
E ciò senza abbandonare la bussola di valore i fondamenti etici della politica che soli possono evitarci l'imbarbarimento
In questa transizione ognuno può e deve fare la propria parte
Cosa fanno cosa possono fare i club questo è il nostro problema
E la parte che riguardano
Nella direzione di riformare la politica dei club possono rappresentare un contributo di rilievo
L'attenzione che è stata rivolta nel susseguirsi delle convenzioni e dei convegni promossa dal Club dei club in questi anni così come l'insieme delle attività dei circoli dei club diffusi sul territorio nazionale
Ai temi raccolti sotto il titolo I centralità della cultura laica mi riferisco a Firenze la nostra fondazione al lavoro sullo stato spettacolo Roma ottantuno al lavoro di Bari su meriti e bisogni
Al tema di Napoli sulla velocità e politica è oggi questo al convegno costituiscono una continuità di sforzi e di tentativi di sistematizzazione di una serie di intuizioni nata nate nell'ambito dell'area laica e socialista sullo sfondo
Di un'evoluzione del rapporto fra società civile e politica i club assumono su un piano autonomo e mediante apporto involontari il ruolo di figure dell'innovazione
Punto di incontro e di dibattito Dio soggetti portatori di una pluralità di funzioni sociali e di competenze che si sono lasciati alle spalle miti e condizionamenti ideologici del passato
I club possono svolge le funzioni di raccordo fra i premi campi fondamentali di funzionamento della società
Quello che potremmo definire il mondo della verità cioè il mondo della scienza attraverso l'intellettuale e il docente di ricercatore
Il mondo della produzione o che possiamo definire del mondo della ricchezza attraverso l'imprenditore il manager il quadro tecnico
Il mondo delle decisioni collettive o del potere attraverso il politico il sindacalista l'amministratore pubblico il funzionario
Scopo dell'opera di raccordo è un autentico scambio politico senza voto preferenziale
E la delineazione di un possibile praticabile sistema di regolazione di rapporti che tenga conto contemporaneamente delle competenze delle velocità di ognuno dei tre mondi
Vi sono cose che i club non sono e non vogliono essere o diventare non hanno una visione della politica secondo lo schema partigiano classico amico nemico non praticano ritualità fideistica
Non hanno una cultura della verità univocamente d'una volta per sempre data
Non piegano la complessità dei problemi alla esigenza dell'organizzazione del consenso
Vi sono viceversa e cose che i club sono e vogliono essere e diventare
Sono centri di lavoro interdisciplinare in continua verifica con l'esperienza con il nuovo strumenti per l'autorganizzazione dei cittadini che ricoprendo anche funzioni in ognuno dei mondi sopra indicati vogliono metterle a frutto per la risoluzione di problemi non semplice cascava collettivi
Sono bacini di valorizzazione delle nuove professionalità dei nuovi settori sociali a cui offrire da cui ricevere opportunità di scambi conoscitivo
Sono osservatori del mutamento e delle riflessioni sul mutamento stesso
A partire da Milano di club
Mettono fine mettono fino in fondo in gioco le proprie energie
I propri meriti
Ma anche le insufficienze evidenzia possono dar vita così ad una costellazione di forme evolutive della Società e civile in cui complessità e velocità sono incrociate razionalmente su soggetti specifici
Condotte all'incontro con la politica con i partiti con i sindacati con le istituzioni sullo sfondo di una società veramente aperti
Nella quale dubbio e innovazione arricchiscono in pari misura l'esistenza di ognuno e di tutti
Finisco
Con un ringraziamento e con delle scuse
Un ringraziamento particolare affettuoso
A Franco Momigliano
Sandro Cerquetti Rodolfo Falbo Emilio Renzi e Daniela Viglione che hanno discusso con me in vari modi e tempi la stesura di questa relazione e delle scuse a voi
Per avervi bloccato qui questo weekend a lavorare
Vorrei citarmi
Oscar Wilde perché interrogato sul socialismo disse non avrà successo porta via troppe serate
Siamo tutti avvertiti il club dei club
Spero riporta invia al solo qualche giorno all'anno
Con la relazione di Pellegrino ormai siamo immersi
Nella tema
La riforma della politica
Adesso affrontiamo gli altri aspetti
Con la relazione di Turgon legge spero leggi elettorali e statuti dei partiti
Vi lasciamo uscire oppure
Dico subito che il rischio che corro parlando dopo la relazione di Bruno Pellegrino caratterizzata da richiami cibernetici e telematici io avevo avuto o soltanto una parte della sua relazione quella caratterizzata dal paragrafetto velocità e politica e quindi mi ero basato su quella ma in realtà i tutta la relazione pervasa dal molto velocità i politicanti
Il rischio di apparire appena sentito Ida antiquato di fare insomma la figura delle truppe da montagna di fronte a quelle aviotrasportate Pellegrino veramente un ranger
Il rischio è grosso ma viene giustificato dal fatto che un conto è tracciare proiezioni linee di tendenza anche acute ed un'altra e percorrere i sentieri delle istituzioni con tutti i vincoli che ne consegue
D'altro canto il compito che c'hanno allagato aminopenicilline vorrei pregare coloro che vogliono lasciare la sala di farlo con sollecitudine per avere con l'attenzione necessaria per ascoltare la relazione
D'altro canto il compito di Enzo Cheli diede il mio e limitato ad una ricognizione parziale dei temi e dei problemi relativi ai partiti politici fidando che gli interventi successivi contribuiscono a coprire in profondità e di un'estensione le aree lasciate scoperte
Prima di affrontare però la parte di mia competenza relativa alla delle al sistema elettorale alla democrazia infra partitica
Mettetemi di aggiungere qualche doverose rapidissimo cenno sull'argomento in generale in modo da agganciarmi con quanto è stato detto in precedenza da pellegrino e di indicare come si mi sono mosso e lanciare un ponte levatoio con Enzo che in questi ultimi anni si è allargata ed approfondita la discussione sulla crisi del partito politico
Adesso si imputata l'incapacità di rispondere in modo soddisfacente alle classiche funzioni di aggregazione riduzione degli interessi di reclutamento e selezione del personale politico di socializzazione di mobility attrazione politica
Più in particolare la discussione italiana svoltasi alla fine degli anni Settanta atteso a collegare la crisi dello Stato democratico con quella dell'architrave che lo aveva sostenuto sin dall'immediato dopoguerra cioè il partito politico rimasto da parte di molti è stata fatto osservare la stretta correlazione tra fenomeni di oligarchi d'azione della classe politica
La particolarità d'azione delle risposte di fronte alle domande della società civile e la realtà di un sistema politico bloccato capace di elevare all'ennesima potenza gli effetti disfunzionali
Per di più finché il ciclo economico espansivo ha consentito in qualche modo di compensare allo stato di stallo del sistema
Questo è riuscito a funzionare pur mantenendo bassi regimi di efficienza ora i nodi stanno venendo al pettine e si impongono scelte dolorose e difficili
Al di là di ogni polemica stiamo scontando ancora oggi il fallimento della scommessa riformatrice degli anni sessanta
Cui è seguita una crisi di prospettiva politica per anni l'abbiamo chiamata transizione oggi la possiamo chiamare senza mezzi termini indecisione
E un'indecisione di più di quindici anni e un periodo sufficientemente lungo da tempo siamo alla tesi infatti alla testa dei cosiddetti indicatori del malessere
Tasso d'inflazione tasso di disoccupazione con la conseguenza che i rapporti sociali si sono pericolosamente sfilacciati c'è il rischio purtroppo in parte ormai reale che essi si ricompongono in maniera selvaggia ed incontrollabile
L'attività compensativa della società civile e delle stesse istituzioni ha finora evitato la cosiddetta crisi societaria prospettando un interessante caso di resistenza che ha meravigliato e stupisce sia i commentatori italiani che quelli stranieri
D'altro canto mi invitano ad andare più piano ed evidentemente cercavo di superare il gap delle truppe da montagna
Centocinque passo centosei passioni al minuto
D'altro canto la situazione di impasse non possono durare all'infinito senza che venga messo in discussione nel suo complesso lo stesso assetto del regime
E proprio per uscire da una sorta di perenne circolo vizioso
Privo di sbocco che dalla metà degli anni Settanta la cultura politica della sinistra ha individuato in modo nuovo ed originale rispetto al passato che erano lì istituzioni uno dei punti disfunzionali
E nello stesso tempo uno degli strumenti per uscire dallo stato di crisi
Sì e quindi incominciato a discutere di incidere profondamente su di esse dagli enti locali ai supremi organi costituzionali criticando la logica di compromesso che li pervade era e suggerendo correttivi che fornissero maggiore capacità di decisione
Non mi soffermo sulle motivazioni e sui tempi di questa svolta culturale visto che per fortuna alcuni dei protagonisti della stessa parleranno dopo di me gli interventi programmati e potranno ripensare bianche criticamente
A me interessa piuttosto sottolineare come nell'ampia discussione avvenuta su questi temi negli ultimi tempi l'ambito partitico sia rimasto un po'in ombra sia per la ritrosia che molti hanno di fronte ad ogni ipotesi di regolazione di un'area così delicata
Come il partito politico sia perché molti ritengono inane gli sforzi verso una sua democratizzazione
In parecchie delle posizioni recentemente assunto e c'è quindi una singolare a mio avviso insensibilità verso un nodo che considero essenziale e cioè la necessità di legare la trasformazione riforma dell'ambito infra partitico a quello più generale delle istituzioni
A mio parere infatti opportuno riconoscere che ha ragione chi come diverse sostiene che reca la crisi dei partiti è un sintomo della crisi più generale Rossato contemporaneo e non della crisi della funzione del partito politico
Che
Che né molti dei mali riscontrabili nel nostro ed in altri Paesi di democrazia pluralista derivano dall'insufficiente riconoscimento della realtà dello Stato ripartiti che infine dal punto di vista finalistico la scommessa cui ci troviamo di fronte e da un lato quella di estendere la democrazia
Sotto l'aspetto di libera i partecipi cifre autodeterminazione dei consociati a tutti i livelli dell'ordinamento dall'altro quella di coordinare questa esigenza
Di democrazia con la necessaria capacità di decisione ed efficienza delle istituzioni la sola che può conservare se si accettano questi punti che ho solo schematicamente enunciato
Salta agli occhi che le soluzioni e le difficoltà del sistema
Dei sistemi politici contemporanei in generale e di quello italiano in particolare non possono essere recuperate per mezzo della destrutturazione delle formazioni partitiche o con la supplenza di altri organismi
Sebbene con la penetrazione dei meccanismi e delle garanzie democratiche all'interno degli stessi partiti riconducendo i partiti ai loro fini ritrasmissione delle domande generali stimolando la funzione di reclutamento e selezione delle élite
Favorendo una maggiore circolazione di queste ultime limitando infine la necessità parecchio e penetrazione degli interessi sezionali nell'amministrazione
A questo proposito mi sembra necessario ribadire che devono essere respinte con forza sia le tesi anti partitocratiche di tipo autoritario che circolano neanche negli ultimi tempi ma che hanno un'ampia tradizione in Italia e all'estero e che vagheggiano il ritorno allo stato amministrativo sia quelle Palio liberali che auspicano un ritorno alla politica di tipo individualistico del secolo scorso sia infine quelle radicale Giantin fondate su un rifiuto assoluto decadere
La posizione più giusta a mio avviso sul piano dei giura valori e più fruttuosa su quello dei fatti e quella di riconoscere i pericoli e le distorsioni dello stato dei partiti
Agendo all'interno dello stesso nel bene o nel male i partiti politici
Hanno infatti svolto nel nostro Paese lo ha ricordato anche Pellegrino una funzione di vera e propria strutturazione della società civile che non può essere cancellata o sottovalutata sebbene ricondotta nell'alveo originario
è un fatto però e questa è una situazione che possiamo toccare con mano
Che i cittadini nella democrazia della delega senza controllo e garanzie vengono privati in sostanza di ogni decisione mentre vengono favoriti gli interessi sezionali e micro sezionali
L'intreccio perverso che si è stabilito tra potere economico il potere politico
Dovuto al determinante intervento dello Stato nell'economia provocato particolarismo immobilismo corruzione inefficienza
Lo Stato e l'amministrazione paiono occupate da una classe politica ormai sufficientemente omogenea per caratteristiche sociali aspirazioni in modo d'agire
E che sembra ormai capace di sviluppare solo puri strumenti di autoconservazione
Una simile descrizione della realtà italiana che in polemica ed estremizzato era contribuisce però a far divenire sempre più allarmante
I segnali del distacco tra quelli che tra quello che una certa pubblicistica del secolo scorso chiamava forse rozzamente
Ma efficacemente il Paese legale come e quello dei Rea
Alcuni sintomi a mio avviso sono evidenti la disaffezione verso la politica il cosiddetto ritorno del prelato unito alla repulsione sfiducia per l'azione collettiva fini pubblici si è sostanziata nella crisi delle adesioni ai partiti
Con l'aumento dell'astensionismo elettorale del voto di protesta
Non è ovviamente mio compito i sociologi e i politologi lo farebbero sicuramente molto più estesamente analizzare in modo esaustivo in questa sede questi poche superficiali dati e della riduzione e preoccupante della partecipazione politica
E sì però a mio avviso forniscono un sommario indici empirico dell'urgenza impellente di un'opera che direi di chiamare sgorga amento del sistema rimanendo al suo interno e rifiutando
Facili tendenze verso il decisionismo tout-court
O l'organici Isma'vi prego di un sottolineo di tenerlo come sottolineato in questa prospettiva è anche necessario essere consapevoli delle difficoltà che presenta un processo di autotrasporti azione del sistema
Per di più l'astratta
E difficile che una classe politica e un sistema si Autori formino e questo è uno dei grossi vincoli alle ipotesi di riforme istituzionali
Per di più anche l'astratta aspirazione alla trasparenza mi pare non debba far dimenticare che non tutto può essere regolato ma che anzi utile lasciare un gioco sufficiente nella dinamica dei rapporti tra società civile e istituzioni
Una simile cautela mi sembra poi ancor più opportuna quando si parla di partiti politici che per definizione costituiscono gli strumenti di collegamento compenetrazione tra legge queste due aree cioè la società civile e le istituzioni
Al fine di non soffocare la spontaneità della società civile Ing avviando la totalmente in regole che si rivelerebbero poiché facilmente vuota forma e a mio avviso opportuno pensare ad una regolazione dell'ambito partitico progressivamente incidente
Più si penetra all'interno delle istituzioni inquadrando questa problematica nell'ambito di quella più bassa della riforma dello Stato
Nel mio schema ideale che si riallaccia e lo dico chiaramente alle lavorazioni della seconda metà degli anni Settanta vede un forte potere centrale di decisione e la compresenza di molti poteri di garanzia
Si tratta in sostanza
Lo ripeto molti poteri di garanzia non solo potere di decisione si tratta in sostanza di collegarsi alla tradizione del socialismo europeo ad esempio la tradizione
Delle IPO all'ipotesi portata avanti da Léon Blum moda ma investono spedite notificare le linee di tendenza verso la trasformazione del sistema politico
Adeguate alle nostre condizioni nazionali e alle nostre tradizioni
Il rifiuto del Parlamento centrismo esasperato e l'esigenza di nuovi centri di decisione
Si devono a mio avviso collegare con la consapevolezza che il panorama politico e sociale del Paese pur nelle sue ampie contraddizioni sia andato omogeneizzando
Mentre sono apparse nuove contraddizioni non classificabili inserire gli schemi obsoleti le avete sentite accennare in precedenza
Su questa base si aprono spazi per l'inserimento consensuale di innovazioni costituzionali
Ed istituzionali in genere
La sinistra in Italia non deve farsi sfuggire quest'opportunità se vuole gestire il cambiamento
In caso contrario saranno altri a farlo e su linee sicuramente divergenti perché e sono convinto di scoprire l'acqua calda
Nelle riforme istituzionali non sono asettiche Marai Possa filtrazione dirà a favore di rapporti di forza che le varie parti determinano oppure subiscono e quindi è questo il problema della sinistra
Riuscire a operare una serie di innovazioni ma funzionali ad una determinato fine
E non ad altri riformare la politica però significa da un lato dinamici zar la facendole superare l'impasse decisionale e le tendenze casarecce
Agli per compromesso dall'altro depurarla dalle incrostazioni che il già citato blocco del sistema politico ha sviluppato in modo abnorme il tutto senza illudersi e lo ripeto di poter trasformare don Blair ed in modo drastico la natura e la dinamica del nostro ordinamento sull'esempio di altri
Di altri ne di altri ordinamenti stranieri check-in ah ma la Germania c'è chi ama la Francia cerchiamo all'Inghilterra
Per quanto attiene ai partiti e quindi i nodi da sciogliere a mio avviso sono i seguenti dal sciogliere urgentemente innanzitutto bisogna porre mano all'eccessiva frammentazione del sistema partitico introducendo modifiche al sistema elettorale
In secondo luogo è necessario provvedere a ridurre lo scandalo
Del perverso rapporto che si è stabilito tra denaro e politica limitando le spese elettorali e decentrando in maniera incisiva un riformato finanziamento pubblico dei partiti di cui parlerà molto precisamente il Enzo Cheli in terzo luogo opportuno individuare standards minimi di democraticità interna le formazioni partitiche risolvendo i problemi relativi allo status della membership e cioè chi sono gli scritti
Alla selezione dei dirigenti e dei candidati a cariche pubbliche infine bisogna cercare di stabilire rapporti corretti tra partiti e pubblica amministrazione tra partiti eletti nelle assemblee rappresentative
Le quattro rare che ovvio or ora citato abbracciano parecchi dei temi all'ordine del giorno in materia di partiti politici mentre Enzo Cheli
Né come pioggia non predetto si occuperà del tema definanziamento io mi limiterò a proporre alla vostra attenzione e alle vostre scudi Sharkey sicuramente che verranno subito dopo
Alcuni nota ovazioni per quanto riguarda il sistema il sistema elettorale e la legislazione elettorale di contorno sia per quanto attiene l'ambito infra partitico che per quello che riguarda
L'ambito Inter partitico
Ebbene che io vi dica subito che quando parlo di sistemi elettorali in senso stretto io miri io mi riferisco al meccanismo atto a trasformare le preferenze degli elettori in seggi
Nelle assemblee rappresentative cioè uno strumento chiaramente tecnico basato sul il tipo di scelta il quel tipo di collegio
E la formula adottate mentre con l'espressione legislazione elettorale di contorno intendo riferirmi a tutta la normativa relativa al processo di preparatori successiva l'atto elettivo
Le finalità cui deve rispondere cui devono rispondere misure di riforma in questo campo sono essenzialmente tre primo la tendenza alla costituzione di un multipartitismo temperato e di una terza forza capace di assicurare l'alternanza
Secondo il miglioramento della moralizzazione della classe politica terzo una maggiore trasparenza nel processo decisionale dei partiti e nel rapporto elettori partiti eletti per quanto attiene alla semplificazione del sistema partitico nel nostro Paese non si può pensare di introdurre in materia di sistema elettorale in senso stretto a livello nazionale
E non parlo in questo caso del livello regionale neri quello amministrativo comunale perché
Il problema è completamente differente per esempio si può pensare un'elezione diretta del sindaco oppure si può pensare alle utilizzazione all'estensione di meccanismi
Nere che di trasformazione dei voti in seggi a livello comunale di tipo maggioritario Rio per sperimentare maggioranze a livello locale io mi riferisco a livello nazionale
Non è pensabile non si può pensare di introdurre in materia di sistema elettorale in senso stretto a livello nazionale meccanismi di trasformazione dei voti in seggi basati su formule in maggioritaria
Per tutta una complessa serie di ragioni su cui non ritengo di dovermi soffermare in questa sede ma che si sostanziano nella storia del nostro Paese e anche nelle fratture che all'interno del sociale del politico
Vi sono state di resistono ancora
Oggi e preferibile che invece siano adottati meccanismi mediamente selettivi capace di riformare le incongruenze del sistema elettorale vigente
Questo come hanno suggerito più volte sia anche Giuliano Amato ed Alberto Spreafico da un lato non è per nulla di negativo è un sistema tendenzialmente speculare
Ne e quindi fotografa quella che la complessità per utilizzare termini Magnani e pentiti Pellegrin meschina indenne che giustamente Pellegrino up è stato aspetto alla luce ne sono tende a semplicemente a fotografare la complessità della società civile della società politica
E quindi non è per nulla aggregativo d'altro canto questo sistema elettorale risulta spera e quante sentite gli alti Lai dei nei partiti minori né che sostengono che il costo seggi
Né per i partiti minori è molto più alto né che per esempio per la democrazia cristiana o per il partito comunista inoltre la permanenza del voto di preferenza impone la necessità di trafficare di spendere molto con tutte le conseguenze che ne derivano
Anche se suggestivi il sistema uninominale ad un turno solo di tipo britannico e soprattutto il doppio turno francese che tanto affascinato di recente anche parte della sinistra in funzione alternati mistica
Non paiono tratti alla situazione italiana era di obiettivi di aggregazione progressiva
Molto più adeguato pare invece il sistema della cosiddetta proporzionale personalizzato con clausola di esclusione adottata attualmente in Germania
E questo meccanismo che si fonda sulle proposte formulate dallo studioso austriaco Gaia hanno all'inizio del secolo e che ha ottenuto for i consensi in molti Paesi perché da un lato è sostanzialmente speculare non è affatto vero che ne pecche perché la metà dei seggi vengono
Né distribuiti in i collegi uninominali sia un sistema a metà strada fra sistema maggioritario del sistema proporzionalisti come un sistema che lui il tempo
Sicuramente proporzionalisti qua anzi molto speculare nello stesso tempo lo utilizzava la contesa personalizzata nei collegi uninominali appunto per Sfar sole evidenziare le personalità
Non questo sistema
Un e sostanzialmente speculare ed è capace nello stesso tempo di individualizzate la contesa e dall'altro tempo e dall'altro canto la clausola di esclusione che io considero strettamente con le con la proposta di questo sistema della proporzionale personalizzata a la capacità di ridurre la frammentazione partitica non solo i tedeschi ne sono soddisfatti
Né chi volesse saperne di più un può leggere l'ultimo a cura di Mondoperaio Naba Cenni a un
Diligentemente individuato gli elementi essenziali del sistema della proporzionale personalizzata ma adottato in Germania
Ma già nel novecentoventisei a un blu lo propose per la Francia e tuttora i socialisti francesi almeno un fino al mille novecentottantuno adesso in questa fase sono in non sanno cosa fare sul problema del doppio turno lo hanno proprio lo appoggiano proponendo una sua derivazione cioè il sistema vai la penale
Inoltre questo meccanismo ha trovato molte simpatie anche tra i liberali britannici che hanno che hanno in parte abbandonato il vuole il sistema del voto singolo trasferibile di tipo irlandese per accettare soprattutto leave di sistema elettorale europeo nella proposta di utilizzazione del sistema della proporzionale proporzionali Rizzato ossia del sistema tedesco
Con l'adozione di quello che per comodità chiamerò il sistema elettorale tedesco verrebbe eliminato lo scandalo rappresentato dal mercimonio del voto di preferenza assicurando anche il rispetto del precetto costituzionale della segretezza del voto
Tutti gli operatori della politica sanno che attraverso il voto dei preferenza si possono fare controllare
Nei pacchetti di voti in attraverso nei meccanismi che sanno molto di Totocalcio on di agenzia ippica ecco il voto di preferenza in questo modo verrebbe
Eliminato
Si pone e nello stesso tempo mia si potrebbero riservare
Posti nell'ambito circoscrizionale dei collegi uninominali a personalità al di sopra di ogni sospetto e qui nel cioè uno dei grossi problemi della proposta
Mi rendo perfettamente conto che l'eliminazione del voto di preferenza concede più potere ai partiti
E alle strutture burocratiche interne degli stessi ed è quindi in questa prospettiva che mi occuperò successivamente del mondo e delle garanzie di selezione interna dei candidati nella parte relativa alla cosiddetta democrazia infra partitica
Quanto al sistema elettorale coro radio proposto dico subito che negli ultimi tempi stanno scemando i timori violò oggi ci provocati dalla clausola di sbarramento cioè chi non ottiene a livello nazionale una determinata quota di voti non viene rappresentato
In proposito è significativo che gli stessi comunisti all'interno del centro di riforma dello Stato stilisti erano convincendo che ridurre i parlamentari come più volte ad esempio a
Ha proposto l'onorevole Iotti da presidente della Camera o stabilire una clausola di esclusione dal punto di vista della selezione della complessità partitica vuol dire circa la stessa cosa
Nella proposta che ne ha recentemente è stata formulata da Barbera
E Ferrara sono due proposte sull'unica mira lirismo però si occupano anche del problema del sistema elettorale in senso stretto
La riduzione dei parlamentari e dei verrebbe la soglia di rappresentanza circoscrizionale ovvero la percentuale minima di voti con cui ottenere il primo seggio all'interno della circoscrizione
Al due virgola sessantacinque per cento nel collegio Roma Viterbo latina Frosinone
Dove tradizionalmente per i partiti minori e più facile con il collegio Milano Pavia perché sono i collegi con le maggiori dimensioni cioè che hanno il maggior il numero di posti a disposizione tradizionalmente più facile
Recuperare il primo seggio a questo punto e meglio dire francamente che al di sotto di una data cifra di efficienza
Non si viene rappresentati
Stimolando quindi le aggregazioni fra le formazioni partitiche
E il di questo si è sentito un girare l'idea Anna per il sistema elettorale europeo
Chiarezza per chiarezza trova anche opportuno sostenere in modo esplicito in questa sede che un bicameralismo come quella attuale non è razionale non soddisfa affatto
E a mio avviso più utile avere una sola Camera rappresentativa più efficiente con parlamentari ben pagati full-time e appoggiati da una rete di servizi consoni all'importante funzione di indirizzo e di controllo di un'assemblea parlamentare
Ovviamente questo è una secondo punto in cui voi scopo tre scudi Charming a sangue ma N nella mia è una funzione non di di recupero di consensi ma di posizione di in di dubbio di stimoli
Che alcuni individui chiedo nulla ed è per questo che vi chiedo di discuterla apertamente per quanto attiene alla legislazione elettorale di contorno ritengo che debba essere rivista la normativa relativa alla disciplina dell'incompatibilità edili dell'ineleggibilità sul piano dell'ineleggibilità per alcune categorie amplierei il periodo di tempo previsto articolo sette del decreto Presidente da Repubblica trenta marzo cinquantasette se non addirittura la renderei assoluta su quello dell'incompatibilità estenderei quelle retributive subire i possibili collegamenti tra Parlamento e quel fantomatico
Organo ausiliare rappresentare al Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro
Sono invece personalmente contrario all'idea avanzata ancora di recente di introdurre l'incompatibilità tra l'incarico di ministro o sottosegretario del mandato parlamentare
Simili normative esistono infatti soli sistemi presidenziali o semi presidenziali sorti se si escludono il caso lussemburghese il caso olandese e fanno a pugni con il mantenimento della forma di governo parlamentare non sarei invece contrario
Alla fissazione di una quota massima di parlamentari inseriti nella compagine governativa al fine di impedire lo svuotamento fisico del Parlamento e di contribuire alla con promozione di competenze
In effetti in Lussemburgo in Olanda hanno o fissato l'incompatibilità proprio per questa ragione perché in piccoli parlamenti il fatto che ci fossero parlamentari in organi governativi faceva sì che non ci fossero pure ai parlamentari ora invece che stabilire l'incompatibilità che lo ripeto fa a pugni con la a forma di governo parlamentare questo col contatto con collegamento intero organico fra Governo e Parlamento ne è forse meglio stabilire questa quota massima di parlamentari che possono far parte di della compagine governativa e nello stesso tempo sui riuscirebbe ad elevare
Competenze promuovere competenze all'interno dello stesso governo
Inoltre anche a rischio di finire fuori del seminato che a mio avviso necessario ripescare dal tradizionale dimenticatoio la legge sulla Presidenza del Consiglio che viene ripreso giù tutto a mente presentata talmente ne ha sempre come esito negativo al fine di rafforzare la capacità di indirizzo del governo nel ruolo trainante del Presidente del Consiglio
Ma proseguiranno
Per moralizzare la vita politica sarebbe opportuno di o per moralizzare per tentare di moralizzare parte della vita politica nata sono abbastanza realista per sapere che queste misure hanno una a hanno un'incidenza
Non parziale possono aiutare non solo la panacea
Sarebbe opportuno provvedere contestualmente alla limitazione ed ad un nuovo tipo di rimborso delle spese elettorali
Si tratta in sostanza di modificare profondamente la legge nel mille novecentosettantaquattro perché l'unico l'argomento del rimborso con l'altro relativo al finanziamento gravità dei partiti
Anche in questo caso la filosofia a cui ispirarsi deve essere quella che tende a contribuire alle spese dei candidati e dei partiti non solo attraverso denaro ma anche con servizi e decentrando il tutto
Questa è un'idea che sin dal mille novecentosettantadue portava avanti Enzo Cheli tutta una sua serie iscritti e quindi la spiegherà direi con maggiore dottrinari maggiore precisione
Successivamente luglio in questo ambito propongo alla discussione le seguenti misure in primo luogo la limitazione delle spese elettorali sia per la lista che per i singoli candidati le spese non dovrebbero superare sull'esempio della normativa britannica un determinato limite di x lire per ogni abitante della circoscrizione del collegio sia per la lista sia per i casi singoli candidati con eventuali differenziazioni per aria socio economiche
Per rendere trasparente al massimo l'atto elettivo ed equilibrare le stesse chance tra i candidati
Il livello delle spese effettuate in periodo di campagna elettorale dovrebbero essere garantite da dei rappresentanti nominati dalle liste ed ai singoli candidati i quali dovrebbero risponderne davanti all'autorità competente
Rispondere in sostanza della che la documentazione giustificativa richiesta sia presentate valide
In secondo luogo la campagna elettorale dovrebbe essere finanziato indirettamente attraverso l'erogazione di servizi ad esempio attraverso all'erogazione di servizi postali
Telefonici la stampa la RAI attivi pubblica e privata per tutte le liste per i singoli candidati
Infine il contributo in denaro come rimborso delle spese sostenuto durante la campagna elettorale dovrebbe essere ripartito tra liste e candidati con soglie minime di successo per accedervi che c'è già ma in ogni caso bisognerebbe ristabilire
L'applicazione
Di simili no non c'è quella tra i candidati e le liste ma dico c'è già il problema del rimborso
L'applicazione di simili innovazioni che non sono certo e lo ripeto la panacea ma neppure dei semplici pannicelli caldi e ovviamente strettamente correlata al con il tipo di sistema elettorale adottato e pur non essendo incompatibile con quello di gente
Esso esprimerebbe tutte le sue potenzialità con l'adozione della cosiddetta proporzionale personalizzato
Il tutto per essere credibile esige però l'istituzione di un'istanza arbitrale capaci di rendere incisivi controlli e le sanzioni si potrebbe pensare per questo
Se specifica parte ad investire di questa funzione gli uffici elettorali circoscrizionali all'ufficio elettorale centrale
Una simile idea si collega strettamente con la relazione di Cheli ed è il frutto dell'esigenza di differenziare le fonti di finanziamento di collegare l'erogazione di quello statale con il rispetto di alcuni standards minimi di democraticità interna di trasparenza
E qui si deve affrontare il vero nodo Gordiano della democrazia in fra partitica
L'arcinoto invito che nel settantasei fece Norberto Bobbio ad estendere a tutti i luoghi dove si partecipa le garanzie della democrazia formale si scontra con le difficoltà di una regolazione pubblicistica dell'ordinamento dei partiti
Dovuto tra l'altro la tradizionale sfiducia reciproca fra i partners chi avesse l'intenzione di divertirsi potrebbe benissimo leggere gli atti della Costituente il dibattito sulla proposta basso di costituzionalizzazione dei partiti e vedrebbe che il dibattito su quella proposta e sull'articolo quarantanove in sostanza venne troncato dalla diffidenza dei partners ad ogni né che già si stavano separando per il sorgere della guerra fredda
Per qualsiasi incisione all'interno del loro ordinamento
D'altro canto anche sulla base di un'interpretazione corretta dell'articolo quarantanove della Costituzione è possibile come ancora di recente sostenuto Paolo Rivola disciplinare le condizioni minime di rispetto del metodo democratico nella vita del partito
Al fine di garantire il ricambio delle Liz
La trasparenza delle procedure di formazione delle decisioni rispetto delle minoranze eccetera
In estrema sintesi opterei in questo caso per una regolazione indicative di incentivante dell'ambito infra partitico
Basata sulla concessione del finanziamento pubblico se il partito vuole ottenere denaro dallo Stato deve accettare mantenere standards minimi di democraticità interno attraverso l'adozione di uno statuto tipo
In caso contrario esso può continuare liberamente la sua attività come ovvio nei limiti della legge ma senza fruire di contributi pubblici
L'argomento lo ripeto è di estrema
Delicatezza l'ambito della democrazia in fra partiti che tuttora una vera e propria area grigia all'interno dell'ordinamento certo chi confronti la prima edizione del volume di Negri D'Antoni ma anche sugli statuti dei partiti ma anche quello di Bassani tagli e Traverso con il sionismo più recenti
Ad esempio quella di Negri Antonio uscito in questi giorni si può rendere conto di come si sia sviluppata nel tempo la loro articolazione interna e di come processi imitativi abbiano omogeneizzato le strutture formali è anche vero però che in materia si sono prodotte spinse dissociata all'interno di Comuni mutamenti ambientali
Se è vero come ha sostenuto Angelo Panebianco che alla base della trasformazione delle organizzazioni partitiche si situano il mutamento dei sistemi di stratificazione sociale
E degli atteggiamenti culturali da un lato e la ristrutturazione del campo della comunicazione politica dall'altro è anche vero che vecchie nuovo coesistono
Mantenendo profonde differenziazioni fra i partiti non è vero che tutti i partiti sono uguali non è vero che ci siamo in mare americanizzato è vero che si è che c'è un mutamento nella fare politica ma le differenze sono ancora profonde fra i partiti
Ed è forse
Frutto di una distorsione ideologica dire del dovere essere più che nell'essere il pretendere che tutti siano ormai diventati uguali
Il cambiamento organizzativo in effetti relazionale a livello di istituzionalizzazione delle singole formazioni e quindi di una storia del radicamento nel sociale ma anche del radicamento organizzativo degli stessi partiti
E al tipo di rapporti reciproci cioè Vertigo di rapporti Inter partitici che si stabiliscono a livello del sistema
Ciò spiega perché in Italia mentre alcune formazioni hanno tentato di ridurre il loro frazionista interno con l'applicazione di sistemi elettorali selettivi
E qui penso alla democrazia cristiana nel film dagli anni sessanta settanta o con il contrappeso stabilizzatore dell'elezione diretta del segretario politico penso alla DC al PSI al PSD
Altri hanno messo in discussione meccanismi già Covini come centralismo democratico basta pensare alla discussione precedente al sedicesimo Congresso sul centralismo democratico all'interno del pc
E anche a quelli che sono stati gli arretramenti di tutti i partiti rispetto a questo problema della democrazia interna perché ne rafforzare troppo vuol dire provocare
Nel dei fenomeni disfunzionali ma anche allentare troppo vuol dire destrutturare l'organizzazione partitica e se vi ricordate ad esempio il PC né ne ebbe un segnale estremamente
Pericoloso dalla decapitazione dei dirigenti a Pistoia della sua federazione al congresso provinciale quando col voto segreto vennero decapitate tutte
Di
Dirigenti un simile panorami in movimento che ha le sue profonde radici nella storia dei vari partiti politici italiani mette in evidenza come non si posso imporre dall'alto uno statuto a formazioni differenti per scopi tradizione composizione sociale
Ciò che a mio avviso si può e si deve chiedere e che all'interno delle stesse esistono condizioni minime che assicurano la correttezza della gestione delle adesioni
Che individuo quando dove e come e con quali garanzie riscritto possa partecipare alla vita del partito
Ed in questa prospettiva ritengo ad esempio indispensabile che venga estesa la garanzia del voto segreto anche se ci sono quei pericoli di destrutturazione nell'espressione della volontà elettive deliberativa da parte dell'iscritto all'interno del partito
Così come in stretta correlazione con la riforma del sistema elettorale sarebbe opportuno prevedere primarie interne di partito per la costituzione delle liste a cariche pubbliche
Il vero problema è però sempre quello del problema ricorrente di trovare l'istanza arbitrale che posso giudicare sull'esistenza degli standards predetti senza che il tutto diventa ruota forma o pericoloso intromissione nell'autonomia del partito
Fazio Nismo interno che si riproduce in ricorsi all'autorità giudiziaria in proposito si potrebbe pensare ad una commissione nominata dalla Corte costituzionale che eserciti controlli ritenuti necessari e prenda gli opportuni provvedimenti sempre
Sul finanziamento però come si diceva
Per quanto riguarda infine il rapporto partiti pubblica amministrazione tema su cui si potrebbe stendere un'altra relazione urgente neutralizzare i rami bassi della stesse rafforzando la responsabilità politica della cosiddetta alta amministrazione
Ma qui come in altre cose che ho detto i potrei dire si rischia di cadere prospettando soluzioni minuziose in quello che la pungente penna di un giornalista di un toscano come Montanelli ha chiamato il chiacchiericcio degli accademici
E perciò assolutamente non partito di aver fatto questo chiacchiericcio passò il testimone ad Anzio Fini
Allora facciamo cinque minuti di pausa e subito dopo ascolteremo alla relazione di Enzo Cheli sul finanziamento della politica ed alcuni interventi
E precisamente sentiremo proprio Bindi De Maio Miglio Daccico e persone ecco mi raccomando che siano cinque minuti e leali
Vi siete sentiti
Periodo posto dove prendiamo i nostri lavori
Vorrei pregare di prendere posto ai lavori ora incominciano
Infatti al timore
Ormai per norma
Prendendo un abbaglio
Allora la parola Enzo che
Sul tema finanziamento alla politica
Mi sembra che
La prima osservazione da fare che nella storia della della nostra democrazia per la democrazia italiana
Affrontare questo tema
Definanziamento dei partiti o se vogliamo più in generale del rapporto tra politica e denaro ha sempre rappresentato un'impresa un po'disperata
Infatti intorno agli aspetti negativi di questo problema del finanziamento ai partiti tutto o quasi tutto è stato da tempo detto in sede scientifica
Senza che poi nulla o quasi nulla di veramente risolutivo di veramente incisivo sia poi è accaduto sul terreno della prassi sul terreno delle scelte politiche
La Regione che il fatto è che questo del finanziamento dei partiti rimane ancora oggi uno dei nodi più rilevanti ma anche meno risolti del nostro sistema politico
Nodo rilevante non solo sul piano della moralizzazione
Della vita pubblica che tutti auspichiamo ma anche sul piano più generale dei rapporti tra partiti e società civile cioè sul terreno della cosiddetta legittimazione democratica
Ma nodo anche in gran parte non risolto se si pensa che scusi un momento io vorrei pregare di prendere posto con sollecitudine e possibilmente anche il silenzio per consentirci di ascoltare la relazione di Casey grazie
Dicevo nodo essenziale ma anche irrisolto
Cioè nodo non risolto se si pensa che dopo quarant'anni dal dalla ripresa della vita democratica nel nostro Paese dopo quasi dieci anni di distanza dal varo della prima legge sul finanziamento pubblico dei partiti Invitalia
Il costo economico della democrazia nel nostro Paese si presenta ancora come un oggetto misterioso come un dato in gran parte sconosciuto non solo alla massa dei cittadini ma anche agli operatori tecnici più specializzati
Ne di fronte a questo quadro abbastanza oscuro
Che riguarda le finanze dei partiti consola molto il fatto di constatare che il problema in tutti i suoi risvolti negativi non è soltanto un problema italiano
Ma è un problema che investe in misura più o meno intensa tutte le democrazie contemporanee
Quasi si trattasse di un risvolto necessario
Per la stessa vita di questa forma di Stato della forma di Stato democratico che è una forma di Stato destinata per sua stessa natura a vivere a svilupparsi sulla concorrenza delle idee ma anche dei mezzi economici
Non consola quest'osservazione che pone l'Italia
Di diciamo in buona compagnia su questo problema non consola questa osservazione perché in Italia il problema
Nei suoi risvolti negativi nel corso degli ultimi anni sembra essersi aggravato notevolmente
Fino a raggiungere delle soglie di pericolosità molto alte proprio sul piano del rapporto partiti paese cioè sul piano della legittimazione delle sedi della rappresentanza politica
Questo almeno sembrano dimostrare i risultati
Del referendum abrogativo del mille novecentosettantotto sulla legge relativa al finanziamento pubblico referendum è che come ricorderete vide il quaranta per cento degli elettori
Nonostante che poi ci fosse anche un ventiquattro per cento di astensioni che avevano un significato abbastanza negativo vide ben il quarantatré per cento degli elettori favorevole all'abrogazione della legge sul finanziamento pubblico toccando con questo quarantatré per cento il livello più alto di volontà abrogazioni sta che sia mai stato manifestato né in Italia in questo in questo dopoguerra
Da qui da questa constatazione
Di queste
Di questo quadro la cui pericolosità se notevolmente accentuata negli ultimi anni
Da questa constatazione nasce l'esigenza di ricominciare il discorso dalla base dall'inizio evitando la furbizia delle risposte o troppo ciniche o troppo moralistico tra la posizione di coloro che affermano che in questo campo della finanza di partiti nulla potrà mai cambiare
E l'atteggiamento di chi ritiene che il sistema invece tutto da buttare esistono indoor ben indubbiamente delle mie più soddisfacenti di quelle attuali vie che come l'esperienza di altri paesi dimostra sembra possibile anche per l'Italia poter percorrere con senso di realismo a condizione che si voglia essere guidati in questa materia dall'ottimismo della volontà
Cominciamo innanzitutto con richiamare quello che il quadro normativo che regola in Italia oggi la materia del delle finanze dei partiti
Noi sappiamo che le leggi in vigore sono tre cioè una legge la prima del mille novecentosettantaquattro la legge centonovantacinque che istituì per la prima volta un contributo dello Stato a favore dei partiti
C'è una seconda legge la quattrocentoventidue del mille novecentottanta che estese tale contributo alle elezioni per il Parlamento europeo per i consigli regionali e c'è infine la riforma la piccola riforma tentata nel mille novecentottantuno
Con la legge seicentocinquantanove che elevò la misura del finanziamento pubblico
E introdusse nel momento stesso in cui aumentava il carico della del contributo pubblico introdusse alcune rettifiche nel meccanismo della pubblicità dei bilanci dei partiti nel meccanismo del controllo
Comunque la disciplina fondamentale di questa materia rimane quella iniziale quella della legge centonovantacinque del mille novecentosettantaquattro
Secondo questa legge sappiamo che lo stato contribuisce finanziariamente alla vita dei partiti in due modi
Mediante un contributo a titolo di concorso nelle spese elettorali e mediante un contributo per la cosiddetta attività funzionale dei partiti
Questo secondo contributo che il più rilevante inizialmente nel settantaquattro era di quarantacinque miliardi nel complesso è stato levato nemmeno centottantuno a ottantun miliardi il primo contributo erogato a tutti i partiti che abbiano presentato le proprie liste almeno i due terzi dei collegi elettorali abbiamo ottenuto un quoziente o almeno trecento mila voti vali il secondo contributo
Viene erogato ai singoli gruppi parlamentari perciò ai partiti che hanno che sono in grado di essere presenti in Parlamento
Ho con un proprio gruppo nel gruppo misto viene erogato ai singoli gruppi parlamentari della Camera e del Senato e poi dai gruppi viene riversato trattenendo una piccola quota del funzionamento dei gruppi di aver versato direttamente alle segreterie nazionali
Dei partiti questi sono i due canali definanziamento attuato ora tanto il primo che il secondo contributo tanto quello che spese elettorali quanto il contributo per l'attività funzionale dei partiti bene vengono in base alla legge ripartite secondo un duplice criterio per una percentuale più bassa circa venti per cento il venti per cento in in misura quali tra tutte le formazioni politiche
Per un'altra percentuale l'ottanta per cento in misura proporzionale alla forza
O dei voti ottenuti o del gruppo parlamentare
La legge del settantaquattro e le modifiche poi dell'ottanta dell'ottantuno stabiliscono una serie di criteri per la ripartizione per il per l'assegnazione concreta di contributo una serie di obblighi l'obbligo di presentare i bilanci consuntivi annuali però bilanci economici bilanci finanziari annuali una serie di divieti per contributi
Che la legge esclude ad esempio contributi da parte di pubblica amministrazione Odin prese a partecipazione pubblica con quota superiore al venti per cento e poi una serie di sanzioni collegate collegati ai divieti questo il rapidissima sintesi
Il quadro il quadro normativo attuale
Che valutazione dare di questo quadro normativo e del suo rendimento così come si è sviluppato nell'arco di nove anni dal settantaquattro
Credo che bisogna innanzitutto ricordare proprio l'atto di nascita della legge del mille novecentosettantaquattro del primo tipo di finanziamento che si introdusse in Italia
All'inizio del settantaquattro il Paese i primi mesi nel febbraio e settantaquattro il paese fu scosso dallo scandalo dell'ENEL tutti lo ricorderanno
E delle tangenti pagate partiti dalle società petrolifere certamente il più grave dico una serie di una lunga serie fiscali
Sull'onda della polemica suscitata da questi scandali i partiti di governo presentano alla Camera un progetto di legge il cosiddetto Progetto piccoli dal nome del primo firmatario del progetto ma il progetto è comune a tutti i partiti di governo
Destinato poi a trasformarsi praticamente senza un vero dibattito e nella più totale assenza di interesse del Paese destinata trasformati appunto nella legge centonovantacinque del mille novecentosettantaquattro
Le cronache parlamentari registrano in questa occasione due record
Il primo record fu quello
Dell'approvazione che avvenne in appena quattro giorni nelle due Camere
Il secondo record fu quello della quasi unanimità salvo il voto contrario dei liberali il tutte le formazioni politiche furono a favore di questa approvazione frettolosa della legge se noi andiamo a vedere i lavori per preparatoria voli per lamentare di noi vediamo che la legge nasceva da una premessa precisa e sì rivolgeva verso il perseguimento di un obiettivo ugualmente preciso
La premessa stava nel riconoscimento del carattere pubblico sostanzialmente pubblico delle funzioni elettorali e di trasmissione dalla domanda politica esercitata dai partiti
Pur conservando e mantenendo la struttura privatistica dell'organismo party l'obiettivo che invece ci si poneva allora con questa legge si legava essenzialmente a una esigenza proprio di moralizzazione
Cioè alla necessità di eliminare dalla scena politica il peso dei finanziamenti occulti e dei finanziamenti illeciti incentivando la trasparenza di tutte le fonti di entrata dei partiti
Per raggiungere un obiettivo di questa portata certamente non bastava solo stanziare
Del denaro delle risorse pubbliche in misura tale da poter surrogare tutte le varie forme di contributo occulto illecito che i partiti allora ricevevano bisognava anche garantire un meccanismo di equa distribuzione delle risorse nel territorio nelle varie stanze centrali e periferiche del partito
Non che bisognava stabilire una serie di controlli seri e di sanzioni efficaci su questo secondo aspetto distribuzione delle risorse all'interno del partito controlli e sanzioni la legge
Diciamo che nasceva così in fretta e anche così un po'nascostamente non riuscì a dare risposte adeguati anzi dette una serie di risposte oggettivamente ambigue
Basti solo considerare che attraverso il meccanismo che veniva adottato con questa legge il settantaquattro in primo luogo si stabiliva un'erogazione finanziaria del tutto incondizionata a favore delle sole strutture centrali dei partiti
Senza l'indicazione di percentuali di distribuzione tra il centro e la periferia in secondo luogo si stabiliva un sistema di pubblicità delle finanze dei partiti cioè di bilanci di partiti
Ordinato su di un bilancio economico a maglie estremamente larghe
Che non avrebbe consentito di rendere chiaro di illustrare nella situazione patrimoniale nello stato complessivo dell'indebitamento del centro e della periferia
In terzo luogo la legge prevedeva un sistema di controlli ordinati sulla presidenza delle Camere cioè sostanzialmente sprovvisti di una effettiva
Imparzialità rispetto almeno al sistema di partiti che veniva finanziato
Gravata da questi limiti la legge centonovantacinque finiva dunque per presentarsi non tanto come uno strumento efficace di moralizzazione o di mutamento
Nelle sistema di distribuzione delle energie economica i partiti ma con una semplice legge di spesa
Attraverso cui si disponeva un finanziamento aggiuntivo e non sostitutivo rispetto ai finanziamenti che allora esistevano in un quadro di controlli apparenti e di sanzioni inesistenti
Né si può dire che le modifiche introdotte a questa legge nel mille novecentottantuno siano state e tali da cambiare questa realtà e i limiti di questa realtà qualche passo in avanti per la verità sul piano della pubblicità
Dei bilanci e delle erogazioni sul nonché sul piano della definizione di alcuni divieti da leggere ottantuno allargato
I finanziamenti illeciti cioè i tipi di finanziamenti vietati qualche passo avanti e sulla pubblicità e sui divieti veniva fatto ma l'impianto complessivo la filosofia complessiva
Definanziamento pubblica partiti rimaneva nella sostanza immutata e identica a quello che era il disegno molto frettolosamente tracciato nel mille novecentosettantaquattro
Con tutto questo anche se le critiche può alla legge si potrebbero sviluppare in tanti altri dettagli ma vado
Il più velocemente possibile
Con tutto questo credo che bisogna riconoscere che il metodo del finanziamento pubblico dopo nove anni di esperienza pratica
Qualche effetto positivo forse involontario lo ha prodotto non foss'altro sul piano della conoscenza
Della vita interna dei partiti e della loro evoluzione cioè è stato questo probabilmente visto oggi a distanza di nove anni l'effetto più interessante che oggi ci porta dati nuovi sull'evoluzione del sistema politico italiano
Pur con tutte le riserve che sono state fatte che certamente vanno fatte in ordine alla completezza e la veridicità dei bilanci
Dei partiti così come oggi vengono pubblicati non v'è dubbio che una lettura storica cioè coordinata sui vari anni è una lettura comparata di questi documenti contabili
Consente oggi di aprire alcuni importanti spiragli sulla vita interna dei partiti e sulle tendenze in atto nella loro organizzazione perciò dall'esame di questi documenti
Indipendentemente da uno ogni valutazione puntigliosa della veridicità delle singole cifre vengono fuori delle tendenze vengono fuori delle tendenze molto interessante
Su questo piano va ricordato che il modello di bilancio che oggi in uso che fissato dalla presidenza della Camera prevede sei voci in sei grandi voci d'entrata e se grandi voci di uscita
Le entrate si riferiscono alle quote associative al contributo dello Stato ai contributi provenienti dall'estero alle contribuzioni straordinarie degli iscritti
Ai proventi finanziari diversi dividendi interessi affitti e così via alle entrate per attività editoriali manifestazione di così
Per quel che riguarda le uscite le sei voci riguardano invece la distribuzione dei contributi
Del contributo pubblico ai gruppi parlamentari a tutte le strutture interne di partito le spese per il personale le spese generali le spese per attività editoriali e di informazione e propaganda le spese elettorali
Le spese per altre attività ogni partito poi rende a secondo della sua volontà più o meno analitica questa distinta specificando all'interno di ciascuna voce fondamentale altre sottovoci questo è un po'rimesso alla discrezionalità del partito che formula bilancio questo questo modello di bilancio che ora vi riassumevo è un modello di bilancio dicevo non troppo analitico ma comunque in grado di rappresentare
Punto specialmente ove si faccia attenzione all'evoluzione dei rapporti percentuali tra le singole voci
Nei vari anni consente di rappresentare di mettere in luce alcune significative tendenze
Una prima indicazione di tendenza riguarda la dilatazione costante dei costi
Dal mille novecentosettantaquattro al mille novecentottantadue le spesi complessivamente dichiarati naturalmente si fa riferimento ai dati dichiarati non a quelli poi le spese complessivamente dichiarati salgono ad esempio per la democrazia cristiana da ventuno miliardi a cinquantaquattro miliardi dopo aver toccato il tetto di sessantaquattro miliardi nel mille novecentottantuno
Quelle dichiarate dal Partito comunista da ventitré miliardi a ottantuno miliardi quelle dichiarate dal Partito socialista da otto miliardi a ventitré miliardi
Quelle dichiarate dal Movimento Sociale da quattro a sei miliardi quelle dei socialdemocratici da quattro a sette quelle dei liberali da due a cinque
Quelle dei repubblicani da uno a quattro quelle dei radicali la prima rilevazione per i radicali nel mille novecentosettantasei da quattrocentosettantasei milioni a quattro miliardi
Basta considerare queste cifre di partenza e di arrivo per vedere come la crescita dei costi della macchina delle macchine dei partiti sia stata una crescita in termini effettivi cioè di gran lunga superiori e più che proporzionali ai parametri dell'inflazione
Se andiamo poi a esaminare la distribuzione di queste specie l'analisi di queste spese noi vediamo un aumento molto netto dei costi fissi e in particolare delle spese per il personale
Le spese per il personale della Democrazia Cristiana incidevano per il quattordici per cento della spesa complessiva nel settantaquattro
Incidono per il ventidue per cento nell'ottantuno
Nel partito socialista incidevano per il dodici per cento nel settantaquattro incidono per il diciannove per cento nell'ottantuno per il partito socialdemocratico incidevano per il quattordici salgono al diciannove nell'ottantuno per i repubblicani incidevano i dieci salgono al ventinove
Per il partito liberale incidevano diciannove salgono al venti movimento sociale passa dal sei all'undici
Soltanto il partito comunista e il Partito radicale in base ai dati esposti sembrano rimanere a livelli costanti ma questo è facilmente spiegabile e in relazione alla particolare struttura di questi organismi e in relazione almeno per quel riguarda Partito Comunista e particolari metodi di retribuzione che sono in uso all'interno di queste due organizzazioni la tendenza generale perciò sembra orientata verso una decise crescente dilatazione degli apparati di partito
Nonostante che l'aumento dell'importo della voce
Rimborsi spesi rispetto alla voce stipendi faccia pensare anche a un impiego sempre più largo della figura dell'esperto e del professionista rispetto alla figura tradizionale del funzionario di partito
Sempre sul fronte della spesa e delle tendenze altre elementi da rilevare riguardano in primo luogo l'andamento crescente delle spezie per attività di propaganda in particolare per attività editoriale
C'è una una un'incidenza percentuale elevatissima nel corso degli anni dei costi attinenti all'editoria che poi è una delle attività invece più decrescenti dal punto di vista della resa politica come sappiamo in secondo luogo c'è un andamento invece percentualmente decrescente negli anni dei contributi che vengono trasferiti dal centro alla periferia cioè dal centro alle sedi e agli organi periferici qui i Toti partiti si vede
Un un un un proprio una progressivo un progressivo calo negli anni in terzo luogo terza tendenza è il livello sempre più elevato delle spese elettorali che nei bilanci però vengono evidenziate solo con riferimento alle spese delle strutture centrali non con riferimento alle spezie della periferia
Ora dall'analisi di questi trenta di spesa che sono generali anche indipendentemente appunto dal giudizio sul valore effettivo delle singole cifre sono veraci riscontro in tutti i partiti
Sembra emergere in generale l'immagine di un'organizzazione di partito io sono d'accordo con quello che diceva anche quando dice qui non appiattiamo sulla situazione son dive punto di vista ideologo punto di vista della mobilitazione sono diverse però alcuni trend generali dell'evoluzione organizzativa sono mi pare abbastanza diffusi e i bilanci con Rimini
Quindi poi si vede emergere in generale l'immagine di un'organizzazione di partito sempre più orientata verso la burocratizzazione
Nonostante i i buoni propositi che si fanno in sede di riforme statutarie verso l'accentramento e verso l'impiego di risorse economiche in attività non sempre remunerative sul piano politico
Se noi invece passiamo all'analisi del fronte delle entrate e noi possiamo dare una valutazione un po'più ottimistica
Sul fronte delle entrate la tendenza più rilevante che si manifesta in tutti i partiti sembra essere quella relativo alla quinto percentuale delle entrate per autofinanziamento
Cioè per quote associative o per contributi rispetto alle entrate legate alla contribuzione dello Stato
Alcuni dati le quote associative rappresentano la Democrazia Cristiana il tredici per cento delle entrate nel settantaquattro salgono al ventisette nell'ottantuno
Nel partito comunista rappresentano il ventisette per cento nel settantaquattro salgono al trentatré per cento nel mille novecentottantuno per il partito socialista rappresentavano il diciassette per cento nel settantaquattro salgono al trenta per cento nel mille novecentottantuno
La tendenza su questo piano appare dunque positiva
Nonostante che le cifre esposte in bilancio in questo caso vadano prese con particolarissima con tela in quanto legate all'altra grande nebulosa della vita interna dei partiti rappresentata dal tesseramento ma la tendenza a dire
Fatte tutte le dovute Riserve disposte tutte le dovute cautele che è una tendenza oggettiva aumento della quota percentuale dell'autofinanziamento rispetta all'incidenza del finanziamento
Se partiamo allora dall'esame di questo quadro
E forse il più possibile trarre alcuni orientamenti per interventi riformatori che siano volti verso quegli obiettivi di bonifica di moralizzazione del rapporto tra politica e denaro che la legislazione così come si è sviluppata dal mille novecentosettantaquattro a oggi non è ancora riuscita ammettere bene assi
Per affrontare questo discorso delle possibili riforme al rapporto politica denaro
Bisogna innanzitutto ricordare che in astratto i modelli di intervento legislativo in questa materia della finanza dei partiti considerando anche quelle che sono le esperienze dei vari Paesi dell'area occidentale i modelli sono sostanzialmente tre ci sono tre modelli interni
Il primo dello e quello centrato prevalentemente sull'autofinanziamento
Cioè sui contributi
Degli stessi iscritti il secondo modello sì invece si impernia invece sul finanziamento pubblico attuato con la contropartita della trasparenza io stato di Dole denaro ma tu partito mi fa vedere i conti
Ma la tendenza come modella strato il finanziamento pubblico in condizioni di trasparenza cioè finanziamento pubblico tendenzialmente sostitutivo di tutti i finanziamenti occulti patron di quelle occulti la rete finanziamento occulto sapete è molto più larga dei finanziamenti illeciti
Il terzo modello invece passa attraverso la il tema che ampiamente aveva già sviluppato Fulco Lanchester la limitazione delle spese nel partito questi sono i tre le tre leve fondamentali con cui il problema va affronta il modello dell'autofinanziamento e quello che privilegia di più l'autonomia e l'indipendenza dei partiti dallo Stato dagli apparati pubblici in genere e quello che accentua di più di conseguenza la legittimazione
Di questi organismi da organismi partitici rispetto al tessuto sociale
Il secondo modello quello del finanziamento pubblico se legato a controlli seri
Può accentuare le garanzie del gioco politico ma tende inevitabilmente a sfociare sempre di più si aumenta nel tempo verso l'identificazione del partito con le strutture dello Stato
Si tratta della linea che ad esempio si è andato affermando nella Germania occidentale dopo mille novecentocinquantotto in particolare
Dopo la legge generale sui partiti Raniero centosessantasette anche lì lo Stato ha detto io ti pago chi dopo di sufficienti matto partito rinuncia
Ha una quota della tua autonomia indipendenza e comincia a rispettare una serie di regole che io chimico per legge leggi generali dei partiti finanziamento pubblico significa contropartita legge generale dei partiti statuto tipo
Dei partiti questo è
Il meccanismo che bisogna vecchia la terza linea quella del controllo delle spezie
è stata sperimentata con un qualche successo in Inghilterra è una linea diciamo più nel pragmaticità non tende a risolvere il problema alla radice ma tende a ridurre la portata degli inconvenienti del problema cioè gli effetti negativi
Cercando di incidere in particolare sulla riduzione dei costi connesse alle competizioni elettorali Peugeot si cerca di lavorare sostanzialmente ammonti
E cos'è questa la situazione diciamo generale delle leve che sono a disposizione del legislatore per affrontare questo problema
Penso che la situazione italiana rimasta dopo il mille novecentocinquantaquattro a mezza strada tra il primo modello autofinanziamento il secondo modello finanziamento pubblico
Non Possa oggi essere affrontata correttamente mediante la una sterzata esclusiva la scelta esclusiva di un modello secondo me sarebbe un grosso errore valutando tutta quella che è stata la storia politica italiana la storia dei partiti in Italia la storia del rapporto politica denaro in Italia
Pensare di poter risolvere questo problema con una scelta radicale di un modello il rifiuto degli altri modelli
Io credo invece che al punto a cui sono le cose l'unica via di uscita derivi dall'uso combinato delle tecniche che si collegano a tutti i tre modelli ma con un privilegia mento essenziale del primo modello cioè del modello dell'autofinanziamento
Da qui la possibilità di prospettare alcuni indirizzi riferiti a ciascuno di questi tre piani finanziamento pubblico autofinanziamento controllo delle specie sono indirizzi devo dire per non prendere meriti che non mi spettano integralmente che sono stati discussi elaborati nel corso di seminari di studio delle Circolo Rosselli di infine e su cui adesso ci sono delle ricerche in corso
Primo Piano il piano del finanziamento pubblico su questo piano non credo che si possa proseguire nella strada che è stata percorsa dal mille novecentosettantaquattro oggi in parte per le ragioni che ho già detto
Non credo cioè che i problemi relativi a questa forma di finanziamento possono essere risolti puntando sul solo incremento delle risorse da dare ai partiti
In corrispondenza col dilatarsi dei costi dei partiti ma che va di costano sempre di più non si risolve il problema ricorrendo sempre di più all'intervento pubblico questo questa via d'uscita è rischiosissimo e porta a quali conseguenze
Cui prima accennavo cioè a una contropartita in termini di perdita di autonomia e l'indipendenza delle formazioni politiche
Ogni indicizzazione diretta surrettizia del contributo pubblico se può consentire ai partiti qualche pausa di respiro
Nella infinita corsa al denaro e destinata sulle lunghe distanze a produrre più danni che vantaggi e a introdurre ulteriori fattori di scompenso nei già delicatissimi equilibri del nostro sistema politico
Non è infatti difficile immaginare che l'incremento
Della spesa pubblica per i partiti finisca anche per condurre in una situazione poi di finanza pubblica quale quella che oggi attraversa l'Italia ha due effetti egualmente rischiose
Da un lato a un aumento delle spinte contestative che già sono chiaramente in atto referendum del settantotto contro questo sistema di partiti
Dall'altro alla graduale pubblicizzazione delle strutture di partito e alla conseguente richiesta da parte dell'opinione pubblica di maggiori controlli sulla
Sulla vita interna e sull'organizzazione di partito per evitare questo duplice rischio che questo duplice aspetto che io ritengo rischioso proprio rispetto alla storia della democrazia italiana
Non sembra che possa essere considerato realistico pensare all'adozione di una terapia radicale come sarebbe quella della abolizione totale del finanziamento pubblico la tesi dei radicali o anche in parte deliberata
Bisogna invece considerare la possibilità di una riconversione delle forme di questo finanziamento pubblico così come oggi sono
Attuate puntando verso meccanismi correttivi in grado di attenuare tutti quegli effetti negativi che prima rapidamente elencavo e che sono stati registrati dall'esperienza
Tali interventi correttivi sul finanziamento pubblico in pratica sulla legge centonovantacinque mila centosettantaquattro si potrebbero sviluppare attraverso i seguenti punti
Primo punto passaggio da un finanziamento alle strutture ad un finanziamento alle attività in pratica è già stato detto dal finanziamento ai partiti al finanziamento alla politica
Si tratterebbe cioè di cambiare l'attuale sistema di erogazione incondizionata di denaro con un sistema prevalentemente di rimborso delle spese incontrate dai partiti e da coloro che svolgono azione politica per lo svolgimento delle loro funzioni
Su questa base si potrebbe avviare anche un processo di riconversione delle attuali forme di finanziamento diretto erogazione di denaro in forme di finanziamento tendenzialmente anche se non esclusivamente indiretto
Cioè da attuare mediante la concessione ai partiti dell'uso gratuito di determinati beni e di determinati servizi uso di locali posta telecomunicazioni stampe e così via sono le cose che già ci ricordava prima con lanci
Il finanziamento indiretto
Rispetto al diretto condiziona maggiormente i partiti nell'uso delle risorse questo è vero ma presenta anche il vantaggio di realizzare una maggiore trasparenza ed una maggiore eguaglianza nell'uso di queste risorse pubbliche
Per giunta il finanziamento indiretto consente di attenuare i rischi di sclerosi
E le strutture esistenti che si legano invece al finanziamento diretto e il finanziamento diretto consente anche di incentivare di aiutare la nascita di nuove forme di organizzazione e politici
Secondo punto
Distribuzione delle risorse pubbliche si tratti di denaro o servizi tra centro e periferia secondo rapporti percentuali direttamente fissati dalla Livio sono contrari a qualunque irrigidimento legislativo
Sul su quelle che sono le scelte statutarie organizzativa del partito però quando si parla di finanziamento pubblico cioè di un denaro pubblico
Il principio del rapporto tra centro e periferia ed essere lo stesso legislatore non può essere affidato alla buona volontà dello stesso partito cioè dei delle delle persone che ricevono direttamente il contributo e che poi graziosamente Lori distribuiscono alla periferia
Deve essere la Ligier risolvere questo problema che è un problema decisivo proprio sul punto della moralizzazione se si pensa che tutte le vicende più recenti intorno a cui si crea scannati comoda situazioni di emergenza periferie terzo punto ricerca di forme più complete e razionali di pubblicità mediante l'imposizione di un modello di bilancio che non sia solo limitato al conto economico come oggi ma che sia in grado di evidenziare sia lo stato patrimoniale
Sia l'esposizione debitoria complessiva al centro e la periferia della system della struttura di partito
Si potrebbe cioè pensare in prospettiva cosiddetto bilancio consolidato che ha presenta dei problemi tecnici molto elevati ma che darebbe un quadro diciamo assolutamente completo della situazione finanziaria e patrimoniale del partito in tutte le sue in tutte le spese
Quarto punto adozione di controlli più penetranti anche qui mi riallaccio alle posizioni lance perché condivido largamente controlli più penetranti di quelli attuali non tanto sul versante delle spezie non vedrà i controlli sulle spese perché qui veramente si rischia di pregiudicare l'autonomia organizzativa del partito addirittura le spese si potrebbero anche lasciare ma controlli invece più preparati sul versante dei canali finanziari cioè sul versante delle entrate dove la pubblicità assume il suo vero valore politico il suo significato di moralità
In ogni caso la rettifica dell'attuale sistema di controllo dovrebbe comportare l'individuazione di sedi veramente neutrali imparziali sganciate
Dal sistema dei partiti e collegati o alla costituzione di un nuovo organo di natura arbitrali ipotesi che avanzava poco fa Lanchester
Ho all'attivazione di una nuova competenza della Corte costituzionale modello tedesco non vedo una competenza diretta da volevo sociale sulle finanze dei partiti vedo la Corte Costituzionale strumento di garanzia di organi tecnici investiti della verifica finanziaria
Della vita dei partiti
Passiamo al secondo piano che quello dell'autofinanziamento del finanziamento privato
Come dicevo prima noi siamo convinti che la strada per un intervento veramente innovatore su questa materia della finanza dei partiti debba oggi in prevalenza passare attraverso il rafforzamento dell'autofinanziamento e del finanziamento privato attuato in condizioni di piena trasparenza
Incrementare l'autofinanziamento il finanziamento privato palese significa infatti non solo consolidare il rapporto tra partiti e cittadini tra partiti e società civile
Ma significa anche garantire l'autonomia del partito come associazione di diritto privato ben distinte e differenziata dalle strutture dello Stato degli altri apparati pubblici se si considera questa mi pare una diagnosi potrà mai comunemente accettata specie in questa sede se si considera che i fattori fondamentali della crisi che oggi affligge il partiti nel contesto italiano vengono individuati da un lato
Nell'indebolirsi delegabili con il tessuto sociale problema tra delle Fini delegittimazione
Dall'altro nell'eccessiva compenetrazione dei partiti nel tessuto istituzionale problema dell'occupazione dell'istituzione
La linea che qui viene accennata del rafforzamento dell'autofinanziamento dalla contribuzione privata palese come elemento fondamentale della finanza dei partiti bene può essere colta in tutto il suo significato innovativo
Ma come incentivare in un clima culturale sempre meno favorevole alla mobilitazione ideologica come incentivare le contribuzioni degli iscritti e dei simpatizzanti
E qui credo che valga richiama le esperienze straniere esperienze straniere in particolare Stati Uniti e Germania occidentale
Ci dicono che su questo terreno risulta possibile giocare con qualche successo una carta che in Italia non è stata ancora scioccata e la carta della detassazione
Attraverso questo strumento terapie della detassazione si potrebbe prevedere cioè la possibilità di sottrarre dall'imposta sul reddito le erogazioni effettuate a favore dei partiti fino ad un livello massimo annuale ad esempio negli Stati Uniti per il finanziamento delle campagne presidenziali qualunque cittadino che dà contributi al fondo che serve poi a finanziare queste campagne può detrarre dalla sua imposta sul reddito fino all'uno per cento delle imposta dell'imposta
Complessiva
Questo beneficio della detassazione entro naturalmente un limite ma un tetto massimo annuale dovrebbe essere consentito sia le persone fisiche ai singoli cittadini sia le persone giuridiche sia fra i cittadini sia l'impresa sia l'impresa
Pure nei nomi conto poi di tutte le obiezioni che anche qui aspetto la fustigazione ma comunque il problema è da discutere ma è un problema che va a posto
Le erogazioni di portata maggiore quelle cioè che derivano dall'impresa e dovrebbero dar luogo e qui entra in gioco un altro modello quello tedesco non più quello statunitense dovrebbero dar luogo alla nascita di fondazioni
Da affiancare ai partiti e destinati a operare come centri collettori delle risorse private
Naturalmente anche le erogazioni che poi venissero effettuate a favore delle fondazioni una volta nati le fondazioni dovrebbero godere degli stessi benefici fiscali previsti per l'erogazione effettuati direttamente a favore dei partiti
Questa tecnica della costruzione della Fondazione facoltativa a fianco del partito
Potrebbe rappresentare il primo passo per un'evoluzione successiva cioè per la nascita di una serie di fondazioni necessarie operanti nell'aria di ciascuno dei dei diversi partiti
L'idea il modello della Fondazione necessari a fianco del partito quello che fu avanzato la conferenza programmatica di Rimini da Alberto Spreafico
E questo la fondazione affiancata al partito
Dovrebbe diventare la il soggetto titolare in quanto dotato di personalità giuridica poi di diritto privato di tutti i rapporti patrimoniali voglio oggi sapete che razza di problema è imputazione patrimoniale ai partiti che non hanno personalità di olive dovrebbe la fondazione dovrebbe diventare titolare di tutti i rapporti patrimoniali e finanziari che oggi vengono a gravare nella sfera del partito
La fondazione potrebbe così rappresentare il collettore non più facoltativo ma necessario di tutte le risorse finanziarie del partito consentendo attraverso la presenza di amministratori responsabili ed i comitati di garanti consentendo condizioni di trasparenza
Sulla vita economica del partito molto maggiori di quelle attuali senza correre il rischio l'obiezione che oggi abbiamo che più si controlla essi incentiva trasparenza più si lega le mani si condiziona l'azione del partito l'attività esterna il partito l'organizzazione interna del partito colpi la creazione di questo polo economico a fianco della Fondazione si potrebbe risolvere in pratica questo problema perché la fondazione è un centro operativo patrimoniale e finanziario rispetto a cui non possono nasce l'obiezione di controllo e di trasparenza
Resta infine il terzo versante il terzo e ultimo versante che quello del contenimento delle spese qui mi rifaccio largamente alle cose che già Fulco Lanchester addio
Su questo terreno del contenimento delle spese dicevo qualche utile suggerimento si può trarre dall'esame della legislazione inglese che ha fissato come è noto rigidi tetti dispensa sia nel per i candidati alle elezioni prevedendo anche questo un aspetto di notevole interesse che Lanchester ricordava prevedendo anche per certo un kit per ciascun candidato un responsabile finanziario
Cioè un soggetto che risponde di tutte le spese e di tutti i rendiconti che il candidato
Che corre nella campagna elettorale deve poi presentare agli organi agli organi pubblici perciò candidato limite di spesa responsabile di spesa
Ovviamente questo disegno è molto inglese e io non credo che sia facilissimo pensare una trasposizione automatica immediata di questo modello
Di questo modello all'esperienza italiana dal momento che il modello non solo si collega l'atipicità del sistema inglese ma anche alle caratteristiche di personalizzazione del voto che si realizzano attraverso il collegio uninominale perciò probabilmente il passaggio prima sarebbe quello del voto personalizza
Del del della personalizzazione di cui ci parlava lanciate e poi forse dell'introduzione di meccanismi di questo tipo
Perciò la strada più lunga
Ma a parte queste considerazioni che ci devono far valutare con tutta la corte la necessaria il rapporto tra sistema politico invece sistema politico italiano credo che per il nostro Paese sia fin da ora giusto puntare verso meccanismi di contenimento indiretto delle spese elettorali
In altre parole forse più che sulla determinazione in questa fase di rigidi tetti di spesa che sono in questa fase sempre facilmente aggirabili parrebbe più conveniente pensare sia alla riduzione dei tempi delle campagne elettorali
Sia alla concessione gratuita
Di servizi e di mezzi in particolare la concessione di spazi
Sulla stampa sulle strutture radiotelevisive pubbliche e private qui naturalmente il tema diventa molto grosso perché si incide su altre autonomia televisione privata un'autonomia imprenditoriali stampa sono autonomia imprenditoria però ci dovrebbe essere un intervento dello Stato che surroga economicamente l'intervento del candidato eccede poi questi spazi
In condizioni di imparzialità lo stesso meccanismo coi
Americano dell'equal tane ai vari candidati in corso
Ma andando oltre su questo discorso converrebbe anche prospettare l'abolizione totale del voto di preferenza e anche su questo io concordo con le valutazioni di Nagy
Del voto di preferenza che come è stato detto è veicolo di corruzione voto che rappresenta cioè il moltiplicatore maggiore delle spese per i singoli candidati il maggior peso che questa soluzione dell'eliminazione del voto di preferenza avverrebbe a dare alle gerarchie di partito nella formazione delle liste perché a quel punto poi diventa decisiva la formazione delle liste
Potrebbe questo maggior peso dato al alla a agli organismi centrali di partito la formazione dei potrebbe essere compensato
Dalla previsione di una effettiva presenza degli iscritti nella selezione delle candidature cioè dall'introduzione di meccanismi più o meno diretti di elezioni primari
Meccanismi in questo caso da adottare nel quadro dell'autonomia statutaria qui non vorrei un'imposizione legislativa fatele prima
Cioè autonomia sta però l'autonomia statutaria in direzione delle primarie potrebbe essere incentivata sul terreno della legge proprio attraverso la leva del finanziamento pubblico dicendo come ci diceva prima lancette
Stabilendo come principia prima lancia possibilità di collegare condizionare il finanziamento pubblico una parte del finanziamento pubblico a rispetto di alcune regole del gioco è una delle regole fondamentali dovrebbe essere proprio quella della tecnica di selezione
Delle candidatura
E con queste sono alcune delle strade possibili anche se non sono le uniche mi rendo conto che verrebbe oggi la piena di esplorare
Non sono state semplice vero anche perché sono destinate a scontrarsi su alcuni punti con abitudini mentali molto forti e con interessi molto consolidati
La fiducia nella democrazia e anche la percezione sempre più chiara dei rischi che oggi la democrazia corre dovrebbero comunque indurre le persone di buona volontà a iniziare questa partita grazie
Abbiamo esaurito le tre relazioni
Il Pellegrino che gli elenchi Ester
C'è materia di ampia discussione le provocazioni sono state molto
Ampi ed aperte e quindi c'è molte sollecitazioni al dibattito
Darei la parola subito al professor Cesare Prevedini del Lido presidente dell'impresa domani subito dopo ascolteremo Gianfranco Miglio
Beh chiariamo subito che non sono professore Aniasi non sono professore non ancora e Adriano De Maio che proprio l'imprenditore io ero un augurio ringrazia
Comunque effettivamente
La presentazione corretta nel senso che io vi parla come presidente di Dom quindi come presidente di un'associazione di imprenditori e questo può essere utile per comprendere il senso della mia del mio intervento
Per parlarvi di un così vasto tema riformare la politica dovrei rifare la storia di Dan
I don dalla sua fondazione non fa che interrogarsi sui rapporti Impresa e Società nella convinzione che non può esistere l'impresa se non in una società democratica e non può esistere una società democratica senza cultura d'impresa cioè senza un gol
Restituzioni basato sui criteri di efficienza produttività correttezza e rigore
Credo che in questo senso va da letto molto dell'impegno civile degli imprenditori più attenti esordisco subito affermando che imitò mai da tempo che si dice che queste istituzioni politiche non sono congruenti a criteri di efficienza e funzionalità
C'è anche da ricordare che le regole della proporzionale almeno dall'esperienza vissuta ben poco si conciliano con corretti criteri di alternanza politica dei governi e troppi mali della nostra democrazia sono legati a questo accordo occulto che obbliga tutti a patti di consociazione
L'impresa e perfettamente concia di vivere in una società altamente competitiva si adeguate in termini organizzativi e strutturali alla realtà complessa della concorrenza internazionale
L'impresa non scordiamo no in uscita da un decennio dove il clima era di guerra
Se oggi è possibile definirsi imprenditore ed è al limite al di là delle difficoltà dell'impegno un ruolo che anche la sua gratificazione sociale
Non dimentichiamo che solo dieci anni fa sotto l'influsso di una cultura operai sta égalité arista confessare questa funzione era come dire se in margine delle realtà culturale e sociale emergente
Il perché sia successo questo è forse noto a tutti noi e non sta certo a me sviluppare questo tipo di discorso quello che certa che bene o male l'impresa retta e ha retto anche culturalmente
E oggi in termini economici anche strategici l'impresa privata presenta molto di più di quanto fosse la fine degli anni sessanta
E questo sicuramente perché l'impresa è stata la struttura economica più rispondente alle leggi del mercato del profitto e meglio in grado di reagire alla crisi recessiva
E la contestazione culturale del decennio passato
Se si accetta questa affermazione è necessario chiedersi il perché
E se non la si contesta questo fatto non può essere scevro di conseguenze anche culturale ideologica
La mia tesi e perciò la seguente all'impresa la struttura più efficace anche nei momenti delle vacche magre
Quando occorre andare in frontiera e combattere quando corrispondere con i fatti e vincere con le proprie forze sul campo di battaglia
Come hanno potuto all'impresa resisterà la contestazione funzionale che allora veniva fatta
All'aumento del costo del lavoro dei costi energetici all'aumento del costo del denaro all'inflazione alla decadenza del mercato alla concorrenza internazionale all'aumento dalla pressione fiscale al sindacalismo esasperato degli anni settanta
Nonostante tutta la retorica sui sciur Brambilla sul lavoro nero come risposte italica questi problemi credo che questo sia in buona parte folklore
L'impresa vi ha risposto certamente acculturando sì formando quante più efficienti adeguando la sua struttura le condizioni generali ed in primis al mercato
Cioè l'impresa ha risposto strutturalmente e ha affrontato la realtà in termini di efficienza e produttività è stato Agena generale risposta pragmatica elaborate in totale autonomia e di indipendenza
E qui sta la forza della risposta perché l'impresa è riuscita anche ad esportare questa filosofia a diffondere in parte al mondo esterno ad essa e se oggi parliamo di cultura d'impresa se oggi parlare di cultura d'impresa non è più regia e anche Merico ottavo di questa vittoria sul campo
Oggi gli imprenditori non sono più soli a dire certe verità anche amare ma questo discorso e anche di parte del sindacato della stampa dei partiti e linguaggio spesso di una parte della sinistra riformista italiana
Cancellare le illusioni può essere traumatico ma non è negativa è una grande operazione laica da perseguire anche se c'è il rischio di perdere
Ricordo che io mi sono i popoli sta condivisa da buona parte del mondo cattolico dalla sinistra marxista degli anni Cinquanta
Nel capitalismo di Stato della formula ieri proposta come forma risolutiva delle strutture economiche produttive sottoposta al dirigismo al controllo della politica
Invece si è visto che le formule non significano nulla e che le strutture funzionano sono in base alla capacità di governarle all'adeguatezza delle strategie e non si possono gestire strutture complesse senza una professionalità e senza correttezza gestionale
Bisogna perciò trarre conseguenti insegnamenti dalle storie dall'esperienza che non si può dimenticare l'importanza di referenti politici e anche ideologici in questo senso come dicevo all'inizio del mio intervento non si può dimenticare che il mercato che stabilisce le regole economiche di questa società e che questa è una società altamente competitiva
Se pensiamo Lelli alle illusioni del dopoguerra e all'ideologia e che la nostra generazione ha vissuto non possiamo dimenticare che come Società Reale la democrazia occidentale di stampo liberale
Ha vinto complessivamente con le sue risposte pragmatiche e che quindi è in questo ambito che ci muoviamo per trovare risposte congruenti
Ai nostri reale di progresso e di giustizia
Ma non per una società che immaginiamo o che è stata Madron Seta che oh che sarà perciò dimentichiamo la società formata da grandi masse proletarie i contadini e gli operai come diceva nella sua relazione Pellegrino diminuiscono di qualche percentuale ogni anno almeno nel nostro mondo industrializzato
E nel due mila la giungeranno al massimo il trenta per cento della popolazione
Le forse meno
Nel medesimo periodo le imprese del terziario più o meno avanzato saranno pari al cinquanta per cento della nostra realtà imprenditoriale e forse di più
Questi devono essere i nostri esperimenti ci avviamo verso una società che non sarà certo soggetta all'alienazione che descriveva Marx ma forse più dall'alienazione che descriveva Orwell
Si stanno modificando perciò non solo il mercato e la domanda dei consumi ma anche le domande politiche e perciò le motivazioni delle scelte politiche e le stesse motivazioni di raggruppamento
Non possiamo che rilevare che la frattura fra la realtà del Paese siano le sue strutture produttive se nella sua struttura sociale e la politica così come viene espresso dei partiti storici
E dalle leggi la proporzionale è ormai un dato quasi universalmente riconosciuto
Nello stesso ambito di don che per propria natura raggruppa imprenditori per così dire progressisti
I classici referenti poi gli stanno andando in crisi esso ac esprimono sempre di più interesse sempre più intensamente l'esigenza di fare politica in proprio rifiutando le deleghe del passato ritenendo che sempre meno rappresentative
E non mi sembra Contestabile da parte dei gruppi associati l'esigenza il desiderio di influenzare o di partecipare a influenzare più direttamente i movimenti di opinione la stessa gestione della cosa pubblica
Da un lato c'è il rifiuto proprio culturale di un sistema schizofrenica che amplifica legalismo delle procedure per estendere le deroghe e alleggerire i controlli
D'altra parte c'è ormai l'esigenza anche in deroga anzi la inderogabile necessità di vivere in un sistema efficiente
Più pragmatico più disponibile le esigenze di un mercato internazionale sempre più complesso e difficile dove non bastano più la volontà la fatica la fantasia personale per potersi affermare almeno sopravvivere con un minimo di successo
Se si manifestasse di fronte a queste domande a queste esigenze una chiusura del sistema o se si riconoscesse che un rinnovamento impossibile io credo che nei prossimi anni dovremo mettere in conto un ampio contenzioso tra imprenditoria e politica
E tutti noi sappiamo quando sarebbe deprecabile una simile eventualità
Ma la convocazione di questo convegno segnale positivo e noi viviamo di partecipiamo con entusiasmo
Credo che la nostra conclusione nostro messaggio si posso così riassumere
Siamo convinti convinti l'avevo detto all'inizio che molti troppi male la nostra democrazia sono legati all'accordo occulto che derivano strabismo la proporzionale
Che obbliga tutti a parte di consociazione sono questi patti in questa spartizione obbligata del potere che uccide la democrazia
Perché per me la Democrazia e conflitto fra programmi e classi dirigenti che si affrontano e si combattono per stabilire chi eccome deve governare
Questa ipotesi di riforma istituzionale più o meno annunciata anche nei precedenti interventi con varie sfumature
C'è una riforma istituzionale che ah riformando alla proporzionale la legge elettorale
Permetta
Di istituire una democrazia più vicina a quello di stampo anglosassone a quella per esempio francese
Ha tutto l'appoggio degli imprenditori associati a dito deve essere definita grande riforma ma scienziate obbligatoria deve assolutamente avere per protagonisti le forze riformatrici italiane e deve servire a sbloccare il sistema e a rendere efficienti e trasparenti le regole del gioco
Certo non basta cambiare le regole se non si cambiano i contenuti infatti non avrebbe senso cambiare le regole della democrazia sono vengono cambiate le regole che governano i partiti e disse e se gli stessi non si atterranno all'esterno
Ne saranno capaci qui oggi abbiamo visto varie proposte
Che il dibattito implichi che era ma a mio avviso ne sarà un altro padre se la tre condizioni la prima se si rassegnerà non appare della rendita politica i suoi aspetti parassitari che alla fine mortifica sono il lavoro e l'intelligenza la seconda se cambieranno i metodi di selezione al loro interno dove la logica delle tessere deve perdere alla sua funzione prevaricante
Peraltro se la logica del sovrano se cambierà lo dico di selezione degli operatori pubblici ai quali più per argomenti nonché l'organicità va chiesta la competenza e se contemporaneamente riusciranno a parlare il linguaggio della nuove classi di lavoratori tecnici i dirigenti che sono i protagonisti della nuova struttura produttiva in mutamento
Grazie
Allora la parola al professor Gianfranco Miglio docente all'Università Cattolica che da molti anni si batte per radicali riforme del il sistema istituzionale italiano
Io ho ascoltato con Grande diligenza eletto le relazioni del convegno di questa sera
Devo dire che primo luogo hanno rafforzati il mio scetticismo sulle analisi confini operativi delle strutture sociali società si può conoscerla si possono conoscere gli equilibri le forze sugli equilibri gli squilibri e le forze sociali ma pretende di intervenire su queste e storicamente sempre stato un errore
La nostra è una società si dice
Frazionata
Lura listi codici ordinata
Perché una serie di eredità storiche pesa no e impediscono a queste questo pulviscolo di minoranze evolutivo di corporazioni più o meno organizzate
Di rinunciare ad alcune delle loro speranze dei loro privilegi e di intendersi sul piano sul piano della comunità nazionale
Io non credo all'auto cinesi delle formazioni sociali
Formazioni sociali diventano protagoniste più o meno fortunate di storia soltanto quando al loro interno si annida una frazione della classe politica
La quale lei usa le ad opera e ne fa strumento di lotta politica per questo da parecchio tempo sostengo
Che il difetto fondamentale di questo Paese per qualcun invece c'era un aspetto estremamente positivo e l'affollamento della classe professionale dei politici
Non è che io che mi metta contro la politica perché essendo uno scienziato della politica si andasse oltre un certo limite distruggere le basi su cui poggia la mia professione ma è fuori di dubbio sembra almeno che in questo Paese il difetto che si dovrebbe tentare di correggere e precisamente questo dell'eccesso
Di aspiranti alla professione della politica oltre che di professionisti della politica che più o meno in stabilmente riescono a reggersi al potere credo che le prediche moralisti che non solo non siano produttive ma finiscano spesso per essere altamente nocive ecco perché più provo già un senso di fastidio
Quando ascolto delle giaculatorie su quelli che sono i difetti del comportamento dei nostri uomini politici delle nostre forze sociali e via dicendo
Ma penso che soprattutto si possa soltanto intervenire
Ricostituendo
La regolarità e il rispetto del gioco
Ciò che noi dovremmo tentare compiere uno sforzo a tutti i livelli di recuperare il senso dell'istituzione non credo al senso dello Stato che una cosa ormai che ebbe che sta passando il senso dell'istituzione
Cioè delle regole convenute delle procedure convenute che si guardate bene e quello che abbiamo perso largamente l'abitudine
A rispettare le procedure convenute le quale per un certo periodo impongono tempi luogo e soprattutto tempo per il confronto la discussione il dibattito poi il tempo del misurazione delle forze infine il tempo delle decisioni
In questo Paese per una specie di vocazioni naturali decisionismo è sempre stato considerato una bestia nera
E soprattutto il rispetto delle regole convenuti
In nessun Paese è stato accolto con tanto entusiasmo una prassi per la verità maturata in seno alle istituzioni europee che consiste per esempio nel fermare l'orologio quando e già trascorso il tempo per la decisione o per la discussione prima ancora ecco dovremo imparare
A rispettare direi ad amare
Il senso della istituzione come ghigliottine
Rispettare nel senso che quando arrivi il momento di compiere di concludere uno di questi momenti decisionali lo si rispetta lo si pratichi e coloro che sono perdenti si adattino ad essere perdenti invece in questo Paese
Nessuno vuol perdere
E si suppone che il prolungamento del dibattito della discussione della resistenza dei vari bracci di ferro
Posso condurre a qualche conclusione tutti siamo testimoni che conclude conduce soltanto a non prendere decisioni ma adesso mi accorgo che sto diventando moralista anch'io mi ritraggono attivamente da questo terreno ho sentito
I rimedi proposti
Mi sono già pronunciato a questo riguardo e non credo affatto che la riforma elettorale possa Possa sanare il nostro sistema politico piuttosto vorrei rivolgere un ammonimento un po'a tutti prima di tutto anche a me stesso
Stiamo attenti
Perché stiamo suscitando una certa attese nel Paese in tema di riforme
Se
Alla fine la famosa Commissione bicamerale o o qualche organo istanza al suo posto
Riuscisse a varare delle riforme inefficaci come altamente probabile
Nessuno si è ancora domandato quali effetti produrrà
Un tale evento
Sulle convinzioni
E sulla tolleranza dell'opinione pubblica prima il dottor opinione pubblica si convincerà che il sistema non è sanabile
Che
E non sarà una condizione sbagliata perché è evidente che fatto un tentativo di modifica faticoso doloroso e non produttivo
Il risultato sarà un risultato di peggioramento drastico della situazione
Ecco perché non credo e spavento le mini riforme certo per quanto riguarda i partiti il problema chiave quello del controllo del finanziamento
I miei colleghi del gruppo di Milano
Non credo non hanno creduto a maggioranza alla possibilità concrete di intervenire sul controllo della struttura interna della vita democratica interna dei partiti ma sono stati unanimi
Nel ritenere essenziale e possibile il controllo delle fonti di finanziamento quando tutti sanno
Non dico da dove vengono tutti i mezzi di cui si serve un candidato di cui si serve un partito per presentare i candidati e condurre la battaglia politica
Ma almeno la maggior parte di queste risorse sono chiaramente percepibili nella loro origine l'effetto moralizzatore della lotta politica
Certamente assicurati ho sentito in un passaggio molto Breve molto
La più tocco soltanto nella lezione di Lanchester dire Poteri decisionali forti e forti sistemi di controllo il segreto è questo
Bisogna che a tutti i livelli si ricostituiscono poteri decisionali
Contenuti fronteggiare
Da forti poteri di controllo
Questo significa recuperare il senso dell'istituzione
Ed ecco perché io credo che
Quell'idea iniziale
Nel grande progetto di riforma socialiste che è in me mi sembra si sia andato gradualmente annacquando nel corso degli ultimi due anni il punto di partenza la Presidenza del Consiglio forte eletta direttamente
Dal direttamente dal popolo se non addirittura la repubblica presidenziale
Il passaggio obbligato
Ho già espresso ripetutamente per iscritto
Il il mio scetticismo circa la possibilità che il sistema si rinnovi con le sue stesse forze
Però è certo che le medicine da prendere sono quelle
Se
Il sistema politico non sarà capaci di procurarseli trangugiare lei
Altri probabilmente dopo l'attuale classe politica le farà trangugiare Vaime all'intero Paese non solo la classe politica che avrà perso il potere
Grazie al professor Miglio per il suo contributo la parola l'onorevole Giusi la Ganga responsabile della sezione enti locali diversi
Io sono il primo politico militante che prende la parola a questo convegno quindi o un compito particolarmente delicato vorrei prima di ogni altra cosa esprimere una soddisfazione
La soddisfazione di
Non aver sentito citare l'espressione questione morale
Non perché la questione morale non mi esista ma perché è stata finalmente proposta nei termini sani e laici della riformare le regole del gioco
Perché altrimenti la questione morale è quello che è diventata nella polemica politica
Di questi ultimi anni
Ho un appello morale a comportamenti morali dei singoli operatori politici che come tale lascia il tempo che trova ovvero peggio ancora l'appello a dividere maniche a mente i partiti
Fra partiti in qualche misura incapaci di moralità almeno nei propri comportamenti
Collettivi o nel comportamento di molti suoi autorevoli singoli esponenti e invece il partito diverso che come tale è portatore di una diversa moralità politica
Avere evitato quindi l'espressione questione morale mi pare già un primo passo in avanti
Ok nel nostro Paese si pongono seriamente e con volontà riformatrice il problema invece di cambiare le regole del gioco
Che ciò che può trasformare il nostro sistema politico e renderlo non solo più efficiente ma anche più libero dai tanti fenomeni degenerativi anche dal punto di vista morale che abbiamo sotto gli occhi tutti
Secondo me le esigenze
Per e vado ovviamente molto velocemente sono quattro maggiore stabilità
Maggiore responsabilità decisionale lo diceva un attimo fa il professor Miglio maggiore trasparenza e maggiore ricambio della classe dirigente e aggiungerei una quinta esigenza che come dire e l'esigenza di chi fa politica professionalmente
Restituire maggiore concretezza alla politica perché oggi chi fa politica si sente nella condizione di pestare acqua nel classico mortaio
Perché sempre minore è l'adesione puramente ideologica la politica
Sempre minore un senso puramente ideologico del lavoro politico
Sempre maggiore e l'esigenza di misurare la propria attività il proprio lavoro sia come operatore sia come cittadino che ha fiducia nella politica l'esigenza di misurarla con azioni concrete che affrontano e risolvono problemi concreti
E su questo punto il sistema politico italiano ha raggiunto ormai vertici di assoluta inefficiente e di assoluta non concrete
Direi che si pone per molti io parlo per me ma credo questo sia un sentimento condiviso da molti colleghi soprattutto nel che quelli che lavorano in Parlamento
E si pone addirittura un premio esistenziale oggi chi fa il lavoro politico e lo fa in buona fede alla sensazione di essere inutile asse e agli altri e di operare in un sistema che non produce decisioni che non produce risultati e in più di operare un sistema che per ciò stesso tenda di screditare il lavoro che ciascuno di noi più o meno lodevolmente fa all'interno
Dell'istituzione
Altro elemento che mi sembra stato correttamente affrontato è quello che riguarda il finanziamento della politica che poi è stato al centro delle due relazioni dopo quella dell'amico e compagno Pellegrino
E be su questo punto io vorrei dire che l'esigenza di cambiare le regole del gioco e particolarmente urgente
Io devo dire innanzitutto da politico militante che secondo me il primo problema è quello che la politica costa troppo
Prima di agire sul problema dell'approvvigionamento del finanziamento della politica bisogna agire modificando le regole del gioco che determinano un costo eccessivo della politica
Io sono per esempio convinto che la questione del sistema elettorale sia una delle questioni centrali da questo punto di vista perché finché sia un sistema elettorale fondato sul voto di preferenza
Fondato poi su un numero così elevato di preferenze su un numero così elevato di candidati per un fatto strettamente automatico il tecnico
Il costo complessivo delle campagne elettorali assolutamente mostruoso nessuno l'ha mai calcolato perché ci si vergogna a tirare le somme finali di cosa costa una campagna elettorale
E c'era appunto il cipria anche del recente nel comportamento di molti colleghi parlamentari di dichiarare somme specie per la campagna elettorale del tutto ridicole semplicemente perché non c'è la consuetudine di adottare un criterio di trasparenza anche perché probabilmente
Il risultato finale sarebbe imbarazzante
E però questo non dipende dall'atteggiamento del singolo cioè il singolo spendaccione o il singolo corrotto o il singolo
Assolutamente irresponsabile ma deriva dall'applicazione rigorosa delle regole del gioco perché i casi sono due o è una finzione lo scrutinio di lista il voto di preferenza o è una realtà se è una realtà occorre che ogni candidato si è in grado di farsi la propaganda all'interno della propria lista nell'ambito di un'enorme collegio e queste costoso
Ovvero una finzione e allora tanto vale abolirla
La verità è che su questo tema finora si è fatto poco
Mentre sarebbe uno dei punti chiave per ridurre il fabbisogno e il costo della politica
L'altro elemento importante per ridurre i costi della politica è quello che riguarda gli apparati dei partiti
Giustamente che recitava
I dati statistici che sono largamente poi imprecisi perché largamente impreciso nei bilanci dei partiti ma è inquietante la tendenza all'aumento delle spese per il personale cioè i partiti che dovrebbero essere uno degli strumenti più agili
Fra tutti gli strumenti che la società civile a per esprimersi tende anch'esso a diventare un apparato burocratico simile a quello di un ministero appunto come qualsiasi altra struttura pubblica del nostro Paese d'altra parte chi ha un minimo di dimestichezza con le direzioni centrali o periferiche dei partiti sa che spendono a diventare
Un cimitero di elefanti i dinosauri con sedimentazione storiche nel nostro partito ci fu lei era
Di Nenni leva di De Martino aveva di Mancini e si incontra le persone fisiche che incarnano
Questa è la perché sono stati assunti nelle varie generazioni parlano dialetti diversi hanno posizioni politiche diverse e sopravvivono per dieci venti trent'anni perché evidentemente questo è un paese in cui il garantismo del posto di lavoro è diventata regola
Di vita e siccome ognuno tiene famiglia
Sopravvive per trent'anni non facendo più nulla rispetto al ai due o tre anni che ha svolto un'azione politica magari utile quindi su questo punto per esempio credo bisognerebbe riuscire a individuare una disciplina un rapporto di lavoro del tutto particolare per l'azione politica la militanza politica perché non credo che sia neanche utile per la vivacità delle idee
A vere apparati politici che invecchiano per generazioni mentre invece si potrebbe avere un rapporto più elastico più più efficace è assolutamente meno costoso
Premesso questo sul costo esiste poi il problema del finanziamento a me pare
Assolutamente corretto porre il problema dell'eccessiva centralizzazione che ha introdotto la legge sul finanziamento pubblico dei partiti la verità che le periferie dei partiti non hanno una lira o quali dalle direzioni centrali dei partiti
Per varie ragioni
Una di queste è che gli apparati centrali assorbono tutto soprattutto la stampa di partito assorbe tutto e qui sarebbe ora di dire che l'Italia è l'unico Paese al mondo che ai quotidiani di partito
E che si dibattono in miliardi e miliardi di debiti ogni anno con una produttività e un rapporto costi-benefici assolutamente ridicolo
Sarebbe come nel caso dei missili opportuno forse stabilire una sorta di disarmo
Contemporanee ogni partito chiude il proprio quotidiano e si riducono automaticamente di parecchie decine di miliardi costi nell'ambito di una legislatura per ciascuno
Partito
Detto questo sulla centralizzazione concordo molto sulla ipotesi strategica che suggeriva che lì di riforma della legge sul finanziamento dei partiti
Credo che sia sbagliato
Pubblicizzare tutto il finanziamento ai partiti
Per varie ragioni che già Luís citava e che io non riprende credo invece che sia essenziale riprendere rivedere la questione del finanziamento privato alla politica in tutte le forme lecite e possibili
Mentre a questo punto è stato esattamente quello che via via si è ridotto almeno ufficialmente per effetto dei vari innovazioni legislative fra cui l'ultima leggere se dell'ottantuno per chi la legge una legge che proibisce praticamente tutto
Cioè anche ciò che francamente da un punto di vista morale oltre che da un punto di vista giuridico non dovrebbe essere
Proibito questo perché perché si fonda su una cultura politica che francamente noi non solo socialisti ma laici non possiamo accettare profondamente ipocrita
Cioè il fatto che sia sostanzialmente illecito che vi siano forze economiche forte sociali forti culturali o singoli individui che supportino una battaglia politica rispetto a un'altra
Partendo dal presupposto che una democrazia pluralistica debba ignorare che esistono le lobbies interessi le realtà economiche sociali propone di fare finta che non esistano e poi esistono lo stesso ovviamente
A prendere atto realisticamente che esistono regolamentarle e rendere trasparente l'azione questa è la funzione di una democrazia pluralista altrimenti viviamo in una società fondata sul principio dalla doppia verità
E siete la verità fattuale del ritorno a verità che viene venduta all'opinione pubblica sulla base della quale i partiti si finanziano solo con le tessere con le sottoscrizioni alcuni festival tutto il resto non esiste
Questo vale soprattutto per il principale fattore oggi di ipocrisia da questo punto di vista della politica italiana che il partito comunista che si finanzia esattamente come tutti gli altri partiti
Solo con un maggiore efficienza operativa accortezze centralizzazione e che però gabella ai propri elettori a e in generale all'opinione pubblica di finanziarsi diversamente in un modo del tutto atipico
Ora io credo che questo elemento andrebbe seriamente analizzato non per polemica verso il Partito comunista ma per porsi laicamente seriamente il modo di riformare questo aspetto essenziale della vita politica nel nostro Paese
Il punto più delicato e quello invece se collegare la questione del finanziamento pubblico ad una in un'area di intervento dello Stato nella vita interna dei partiti
Io devo dire la verità francamente sono favorevole acché lo Stato stabilisca dei limiti entro cui la vita dei partiti deve svolgersi non per disciplinarla tutta ma perché io credo che nel momento in cui i partiti sono strumenti essenziali della vita democratica sono non solo finanziati che è una cosa importante certamente ma sono di fatto i pilastri di queste istituzioni
Non è lecito non è possibile che la democrazia ferma formale le regole del gioco le garantire se essi non nel momento in cui si entra in una sede di partito perché bene o male
Ogni partito ha a modo suo forme di centralizzazione eccessiva diocesi autoritarismo di assenza di garanzia
Soprattutto se noi vogliamo riformare la legge elettorale eliminando il voto di preferenza
Questo problema io credo si debba porre con grande serietà
L'ultima riflessione che voglio fare e che in qualche misura mi rende un po'pessimista non in assoluto ma in relativo rispetto all'attuale schieramento delle forze politiche nel nostro Paese e mi rende quindi da questo punto di vista un po'scettico come il professor Miglio che ha parlato prima di me e chi ha interesse a riformare in questa direzione noto sistema politico
La verità è che non si dice mai io adesso ho preso l'abitudine di dirlo con chiarezza anche se questo mi porta a porta molti strali polemici la deliziare che vi sono molte porte che non hanno nessun interesse reale a cambiare questo sistema per la semplice ragione che un sistema che possa funzionare in modo più efficace possa far valere davvero una maggioranza del cinquantun per cento è qualcosa che non interessa a tutti quelli che hanno della Società italiana della vita politica italiana un'idea consociativa in primo luogo il Partito comunista questa è la verità perché la verità è che il Partito comunista oggi concorre in misura enormi alle decisioni del nostro Parlamento gratis senza alcun costo per il semplice fatto che siccome le istituzioni non funzionano
L'assenso del Partito comunista più o meno palese
è essenziale per farle in qualche misura funzionale cioè la teoria
Di giungere nuovamente al all'inserimento che peraltro per altri aspetti è del tutto legittimo ed è lecitamente perseguibile su cui potrei anche essere d'accordo
Del partito comunista nella direzione della cosa pubblica avviene non per la via maestra ma per la via surrettizia di un cattivo funzionamento di molte istituzioni
E questo crea un insieme di interessi di rendite
Perché derivano dal cattivo funzionamento delle istituzioni su cui dobbiamo seriamente riflette peraltro verso la democrazia cristiana interessi e comportamenti in qualche misura analoghi almeno finora li ha sempre avuti non mi non mi sembrano evidenti i segni di una resipiscenza nonostante qualche sforzo che fa l'onorevole De Mita e quindi
Devo dire che oggi come oggi affrontare laicamente il problema della riforma delle istituzioni
E il problema della riforma della politica è ancora una volta una battaglia per ora minoritaria di quelle forze laiche socialiste progressiste che hanno rappresentato nel nostro Paese purtroppo nella storia sempre una minoranza spesso che diceva la verità o che si batteva per ciò che era giusto ma tardivamente riusciva ad avere ragione
Allora ascoltiamo Vittorio e ghiacci
Docente del Politecnico
Tra no scusi chiedo scusa direttore di Mondoperaio e poi Adriano De Maio docenti del Politecnico avverto che domattina
Avremo fra gli altri la redazione di carbone e poi gli interventi di acquisto Hamburg hanno Bessone
Biglietti Amato e Martinelli
Titolo del mio intervento riformare la politica riformare la comunicazione
Progettualità socialista in tutti questi anni anche con il club del club e passata attraverso una serie di fortunati convegni dei quali questa progettualità ha potuto offrire un patrimonio di idee di proposte per il rinnovamento del Paese
Per le sue istituzioni delle sue strutture
Un patrimonio che ha suscitato attenzione interesse per la modernità delle indicazioni e la novità del metodo
Lei vede la cultura laica e socialista sono state presentate al confronto senza paura di verifiche senza atteggiamenti di fideistica certezza allo scopo di contribuire alla riforma del sistema culturale informativo nazionale
Nell'ottica di un più vasto processo di riforma della politica una progettualità qualificata non solo per il livello generale delle proposte ma per la sua capacità di attualizzare assi cogliendo nei movimenti negli sviluppi culturali sociali e soprattutto tecnologici
Quelle pensioni al nuovo
Che sole possono superare la situazione di crisi strutturale nella quale versano in misura più o meno evidente tutti i settori dalla comunicazione dell'informazione della cultura e dello spettacolo
Una progettualità che ha saputo esprimersi con una velocità per riprendere un concetto del precedente convegno dei club appropriata ai bisogni e alla necessità una velocità che in alcuni casi val la pena di ricordarlo addirittura anticipato di qualche anno le posizione delle altre aree culturali e politiche le quali avendo la prima contestata magari anche duramente sono poi approdate ad analoghe sì hanno dato che affermazioni e cito per tutti il caso del ministero della cultura dove curiosamente ci siamo trovati ad essere confermati proprio dal re dell'effimero l'assessore Nicoli
Ecco questa riforma progettuale però non ha
A questa riforma non ha corrisposta un'analoga riforma operativa
Lei deve proposte anche quelli che hanno più urgenti e più innovativi e meno i normative magari sono rimaste allo stadio di idee senza riuscire a tradursi in programmi effettivi
Le ragioni di questa lentezza politica e istituzionale io credo siano note perché appartengono a quell'anomalia del caso italiano
Che pone questo nostro Paese in una condizione molto strana e per alcuni versi unica essendo la nostra una nazione ad economia avanzata con però poi tutti i difetti tipici di un Paese da terzo mondo
E quella che con efficaci immagini è stata definita la società bloccata
Vide così un dramma compresso di una serie di bisogni da Paese industrializzato senza possedere poiché le risorse né tanto meno l'organizzazione industriale sociale professionale e tecnica culturale capaci di soddisfarli
E soffre di una sensazione di frustrazione che deriva da una volontà di modernizzazione a cui poi non riescono a connettersi adeguate politiche di sviluppo
Grandi potenzialità espansive si trovano a così essere condizionate pesantemente quando non impedite dall'ombra della stagnazione e da un ormai fisiologica crisi inflattiva
Dire che la società civile del nostro Paese e sempre più preparate le schede usabile della sua classe dirigente a me non sembra comunque già forse può soddisfare qualche anima bella e pura ma è solo una mezza verità
E che poi che demanda a una parte soltanto e la più facilmente imputabile colpe e responsabilità che sono più ampie generale e che investono seppure a diverso titolo e con differenti oneri le forze di governo ma anche quelle dell'opposizione le categorie imprenditoriali ma anche le rappresentanze sindacali i partiti ma anche le istituzioni della democrazia decentrata
Ma in questa sede non si tratta tanto di giudicare ma di capire
Con la volontà di ricercare i rimedi capire le ragioni in queste soddisfacente situazione nella realtà e non nell'empireo ideologico che spesso si costruisce proprio per evitare quanto quanto dunque la lentezza politica soprattutto nel settore della cultura dell'informazione l'altro scusi un momento volevo pregare coloro che sono in fondo alla sala
Lasciare libero tranquille dibattiti
Dicevo quanto dunque la lentezza politica e derivata dall'incapacità di prevedere di rinnovarsi dalla mancanza di volontà di superare concezioni e schermi sui quali ci si è pigramente adagiati come se si volesse rimandare all'infinito la verifica e la revisione quante volte soprattutto a sinistra si è preferito criminalizzare il nuovo anziché capirlo ad accettarlo
All'altare di chissà poi mai quale ideologia tradita
Quante volte poi si è preferito alzare la barriera di un'opposizione nominalistica aprioristica senza entrare al fondo dei problemi e quante volte si è optato per la tutela di interessi corporativi e di categoria
E quanto ancora c'è da fare infine per superare i germi presenti nella società dell'assistenza della ricerca di protezione della garanzia Priore di tutele di schieramento di casta di lobby che mortificano
Professionalità e uccidono la competenza
E qui l'uso civile panorama così impermeabile alle trasformazioni ancora così racchiuso sostanzialmente fra le due grandi sfera di influenza ideologico ecclesiale
Fra le quali si dibatte in una crescita difficile disordinata
Un'aria laica frammentata e forse ancora troppo poco cosciente delle proprie potenzialità e delle proprie prospettive come meravigliarsi se la politica comprendenti questo termine tanto impartiti quanto le istituzioni
Diventa poi il rinvio rimandò lentezza evitato
E ciò è tanto più evidente in un settore come quello della comunicazione
Di quei processi di aggiornamento sono rapidissimi è in continua evoluzione estendono paurosamente all'interno di uno scenario istituzionale che o non se ne accorge o non è in grado di rispondere tempestivamente
Basti pensare al settore dello spettacolo ancora regolato alla fine dell'ottantatré
Da leggi del sessantacinque quella del cinema da leggi del sessantasette qua e della musica
Da legge del sessantadue quella sulla censura cinematografica e teatrale mentre nel teatro in assenza di una normativa sia governato fin dal dopoguerra per circolari ministeriali dando così vita ad una legislazione di fatto mentre nel settore dell'informazione l'emittente televisiva privata e fino a oggi governata soltanto da un grande stato di confusione
Per non parlare del campo del diritto d'autore dove si ancorano a reggere quarantuno che non poteva certo prevedere tutti gli sviluppi della riproduzione sonora e visiva
La velocità della trasformazione tecnologica impone oggi ritmi più dinamici a fronte dei quali le inerzie politiche e istituzionali rischiano di essere per i settori in esame un pericolo mortale
La comunicazione non accetta ritardi non ammette dilazioni non sopporta lentezze
E quel che è più grave si costituisce essa stessa le proprie norme le proprie leggi con il rischio che queste fuoriescano poi dalle regole e dai principi della politica democratica
Siamo in una società che si sta sempre più informatizzando ma della cui informatizzazione progressiva
Che può significare a seconda di come verrà governata il massimo della democrazia e della partecipazione o al massimo del totalitarismo non sia in grado di prevederne la guida e il Governo
E si tratta di un processo che sarà velocissimo e che porterà nel giro di pochi anni e già se ne possono intravedere i primi segnali o alla democrazia elettronica oppure all'Anarchia elettronica
Premessa questa di pericolose concentrazioni di potere e quindi di omologazione e di involuzione autoritaria
Un'involuzione tanto più sottile quanto più penetrante perché ottenuto non con la violenza della forza ma con la violenza del consenso
Le care ombre di cui parlava René Clair non sono più quelle dolcemente nostalgiche del silenzio d'Oro ma quelli inebrianti e terribili a un tempo della fascinazione Elettronica
Comunicati via etere via cavo sul video disco in ogni parte del mondo in ogni caso allo stesso modo e nello stesso momento
E in questa prospettiva il tema del convegno riformare la politica assume anche il segno il senso di un impegno preciso profondo concreto per attrezzare i nostri sistemi democratici
Alla grande sfida dell'era telematica per renderli più celeri e più modernamente efficienti
Dovendo essi rispondere è una realtà che non è più quello della trasmissione scritta e differita ma quello della comunicazione visiva ed istantanee una realtà che deve essere ben governata
In modo da non essere cool in modo da non essere da dalla comunicazione dominata alle strutture che le che la Società autonomamente sui dati fra queste vi sono i nostri club
Spetta il compito di pensare ANTRA ampie queste riforme
Innanzitutto di forma di strutture di ricerche di raccolta di elaborazione di dati
E poi informa di progetti concreti da sottoporre all'attenzione della politica
Restando nel settore della comunicazione che però e destinato a diventare presto un settore emergente e anche un momento di raccordo o di dominio per l'intera società
E rimanendo nell'ambito del club dei club in questa fase importante della sua esistenza in cui esso sceglie la via di un confronto più diretto con le leggi e con le regole della politica democratica
Può costituire un utile indicazione di lavoro io credo l'idea di un istituto della comunicazione che chiamando a raccolta tutte le forze che a diverso titolo si occupano di questi problemi e che si riconoscono nell'aria laiche socialista
Si ponga l'obiettivo
Oggi e con le regole della politica democratica può costituire un'utile indicazione di lavoro io credo l'idea di un istituto della comunicazione e chiamando a raccolta tutte le forze che a diverso titolo si occupano di questi problemi e che si riconoscono nella già laiche socialista si ponga l'obiettivo di contribuire ad avvicinare comunicazione e politica nella convinzione che in questo difficile tentativo si possono poi anche giocare i destini della nostra società e della nostra democrazia
Avvicinarle naturalmente senza danno per le rispettive autonomia e per eliminare invece quel rapporto strumentale ancora oggi esistente che assistenziale da un lato e dirigistico dall'altra
Abba donando cioè il mondo della comunicazione la ricerca della tutela e della sovvenzione e mondo della politica la tentazione del controllo
In questo modo sarà possibile dar vita a un sistema più razionale e più trasparente di relazione di rapporti fra società e sistema politico fra Stato governo paese reale e città
Ma per fare questo è necessario che si apre una fase nuova anche all'interno stesso dei partiti che già dalle ultime elezioni dovrebbero aver avuto qualche utile indicazione da una campagna elettorale dominata tutta dal sistema televisivo che ha contribuito direttamente a sciogliere la tradizionale vischiosità dell'elettorato italiano
Qualche utile indicazione circa le conseguenze le influenze gli affetti che possono venirsi a creare tra questi due mondi
E allora penso in particolare al mio partito al Partito socialista che anche il partito più sensibile a queste problematiche il quale Graz sì all'impegno moderno e coraggioso attualmente profuso dal compagno Claudio Martelli si trova percorso oggi una fase i decisiva autoriforma
Della quale possono nasce le premesse io ne sono convinto per un partito socialista finalmente rinnovato i finalmente attestato ai livelli delle rappresentatività dei partiti socialisti europei
Ecco un giusto rapporto fra partito ecco fra operatori del settore della comunicazione i rappresentanti istituzionali tra mestiere del politico e professionalità e Commodo nuovo di concetti io le relazioni fra la politica le istanze civili per cui non è privo non è più la prima ad occupare le seconde ma semmai sono le seconde ad occuparsi della prima e non e non è una situazione di fiancheggiamento come finora è sempre stata alate ma di una collaborazione trasparente io credo che possono essere indicazioni concrete per un partito che voglia rifondarsi
Superando anche la questione morale né burocraticamente nel moralistica mentre ma nel senso di superare la concezione di forma partito tradizionale per diventare sempre più partito impresa regolato anch'esso perché no da moderne tecniche aziendali capaci di aprirsi quindi alle voci della competenza e dell'esperienza professionale eliminando quindi se anche del caso di inconvenienti statutari che oggi sbarrano l'ingresso a questa competenza e a questa professionalità
Nella prospettiva di una società che si trasforma e si modernizza garantita da un sistema di regole democratiche che vadano di pari passo con lo sviluppo della comunicazione
Riformare la politica riformare la comunicazione non è più possibile riformare l'una senza l'altra ha proprio ragione Jean McBride quando dice la comunicazione è al centro di ogni socialità
Grazie ai ghiacci la parola al professor Adriano De Maio
Avverto che domattina fra gli altri parlerà Baget Bozzo
Inoltre tornino Beppe il linguaggio della politica ed era la sua relazione con audiovisivo anziché alle dieci e trenta domani sera alle diciotto
Grazie pratico
Dopo questa serie
Di interventi oltre che nelle relazioni molto dense molto
Affascinanti
Approfittando anche dell'ultimo proprio delle ultime parole dell'intervento
Che mi ha immediatamente preceduto
Io vorrei affrontare il tema della riforma della politica da un punto di vista organizzativo dato che io mi occupo di organizzazione e organizzazione legato essenzialmente a
Le istituzioni che da tempo prima hanno posto il problema dell'organizzazione al centro delle loro attenzioni cioè il mondo industriale
Allora nell'ambito delle riforme o dei cambiamenti io volevo richiamare un primo fatto
Quali sono i tre tipici errori nell'affrontare un problema di cambiamento
Il primo errore e quello di negare il problema
Cioè non c'è il problema
E quindi a maggior ragione non ha senso neppure ipotizzare delle riforme dei cambiamenti
Il secondo
è quello di proporre soluzioni ragionevoli
Molto spesso basate sull'auto Pia
A questo proposito è logico rifarsi a un'affermazione ormai nota
Che dice che mentre perseguiamo l'irraggiungibile rendiamo impossibile
Quello che viceversa le attività che sono necessarie
L'attuabile
E non accorgendosi facendo così che molto spesso è la soluzione proposta che crea il problema
Nel senso che quando noi ragioniamo in termini di utopia proponiamo certe soluzioni che poi diventano a loro volta il problema
è un caso tipico studiato ampiamente era ad esempio il proibizionismo in America che proponendosi di risolvere l'utopia dell'alcolismo ha generato o a aumentato i dall'isterismo
E quindi
La soluzione proposta era diventato il preside
Il terzo tipico errore è quello di intervenire a un livello inappropriato
Quello di capire se deve esser mutato il gioco all'interno di regole che conviene non cambiare o viceversa se conviene cambiare le regole del gioco
Con ciò facendo cioè cambiando sbagliando il livello d'intervento molto spesso si altera completamente le modalità con cui si può affrontare in maniera corretta la riforma ecco tutti e tre questi errori a me sembra che
Parlando da profano va assolutamente laico di questi temi in termini di riforme di politica
Mi sembra che siano presenti
In diverse forme del dibattito sulla riforma la politica non non mi son sembrate della verità molto presenti per fortuna questo pomeriggio ma generalmente parlando questo si verifica allora a questo punto una delle cose che potrebbe saltare interessante come stimolo e quello di analizzare dal punto di vista con delle chiavi di lettura di tipo diverso dalle usuali
Alcuni elementi che peraltro sono già stati in parte ricondotti richiamati in interventi precedenti
Ad esempio il primo problema è quello di esaminare in una logica organizzativa il perché di certi virgolette mal funzionamento dei partiti
E allora in termini molto semplicistici
E semplifica Torino il problema a me sembra che
Ci siano fondamentalmente due punti da mettere in evidenza
Uno riguarda
Un problema di
Come è costituita la classe virgolette politica intendendo sia i politici di professione sia tutti i quadri funzionari di partito
E a questo proposito l'intervento di la Ganga è stato molto interessante e un altro è un discorso in termini di una verifica fondamentalmente della
A del risultato c'è una scarsa attenzione al risultato
Che presentano i partiti
Allora il primo elemento
Volevo mettere in evidenza è quello della modo con cui è costituita la classe politica
La prima caratteristica che si evidenzia e di un bassissimo ricambio
Il bassissimo ricambio dovuto a numerosi fatti
In cui alcuni elementi evidenti su quegli ad esempio dati dalla che anche in termini di verifica di alcuni strati visibili in termini di età di cultura di modo di ragionare ma cercando di vedere un pochino più all'interno si può notare alcuni motivazioni di questo ricambio bassissimo
Io ne cito due perché sono quelle che più forse immediatamente appaiono non so se sono le più importanti o sono sicuramente non saranno le uniche
La prima riguarda il tempo pieno dei politici
Il tempo pieno dei politici emargina automaticamente tutta una serie di
Professioni
Che possono essere inserite per se vogliamo cambiare un mutare l'atteggiamento all'interno del fare politica
Perché ad esempio vieta di fatto
La introduzione di quello che normalmente si chiama ceto professionale emergente
Salvo il fatto poi vedere se continua a essere emergente da troppi anni per non pensare che sia se si stia sommergendo piuttosto che non emergendo
E viceversa prevalendo in in
In termini di tempo pieno
Quelle che sono professioni
Che sono più tradizionali
E che quindi dà un tempo pieno non hanno niente da perdere perché è un professionista emergente non può dedicarsi in questo modo all'attività politica a pieno tempo perché automaticamente viene a perdere la sua professionalità
E quindi deve cambiare deve rinunciare al tipo di professione per cui guarda caso era qualificato a intervenire in un modo diverso nell'ambito politico e quindi è un paradosso è una contraddizione in termini Da qui non se ne viene fuori
Il secondo elemento è quello della mercato chiuso
Questo soprattutto riguarda i quadri e i funzionari di partito il mercato è chiuso nel senso che
è ben vero che c'è anche la ideologia del posto di lavoro non si tocca che quindi vale anche per i partiti ma guardiamoci un poco in faccia
In effetti mentre molti altri posti di lavoro tenute di più attività sono intercambiabili perché esiste un mercato del lavoro per quanto riguarda quale poggia il partito al mercato lavoro non c'è anche perché il partito è un'istituzione totale cioè non è una un quadro un funzionario che chiamato a far funzionare il partito ma deve condividerne ad esempio l'ideologia e quindi il partito da questo punto di vista diventa una istituzione totale
Che non permette un ricambio per cui il quadro è funzionario deve rimanere l'interno con il che si genera anche un altro problema che una carriera del quadro funzionario e anche quella diventa interni di rappresentatività politica
Con tutti i problemi che si creano di tipo organizzativo collegati a questo aspetto
E quindi la chiusura del mercato del lavoro è un altro elemento secondo me è abbastanza rilevante abbastanza importante per capire questa degenerazione questa degenerazione che porta un fatto molto noto nell'ambito delle nell'ambito delle organizzazioni è quello della cambiamento progressivo delle finalità in un mondo chiuso in un'azienda all'organizzazione molto chiusa
Ad esempio tipicamente organizzazioni burocratiche quindi non è un caso che ci sono stati dei richiami secondo me molto corretti a vedere questa progressiva burocratizzazione del partito e che non organizzazione burocratica si crea inevitabilmente una mutamento sì che è un mutamento una sostituzione di finalità alla finalità istituzionale di quell'organizzazione si sovrappone si sostituisce e diventa preminente una serie di finalità dei partecipanti all'organizzazione stessa
E quindi a questo punto è un elemento per cui ad esempio ci sono le disfunzioni di carattere burocratico la burocrazia non serve più
Per rispondere allo scopo per cui è stata istituita ma serve per rispondere a degli obiettivi o degli scopi dei partecipanti all'organizzazione burocratica
E questo secondo me è un fatto in cui inevitabilmente guarda caso ci siamo cascati dentro e proprio le osservazioni fatte precedentemente dimostrano la validità di questo di poterla
Secondo problema il secondo motivo principale che ho citato prima e la scarsa attenzione al risultato
Scarsa pensione risultato vista in due termini fondamentali che vorrei chiamare
Il primo
è che
Un'azione proposta deve essere verificata in termini di fattibilità dell'azione spesso
Niente di più lontano dalle nostre modalità inusuali comportamenti è quello di verificare in partenza la fattibilità dell'azione
Ecco se devo fare una benevoli sì ma critica a alcuni spunti alcuni stimoli propositivi che sono stati fatti e legato a questa non verifica almeno non esplicitata verifica di fattibilità
Le leggi nostre le riforme le modalità in più inclusa quella del finanziamento dei partiti ad esempio sono leggibili intermedi non verifica della fattibilità effettiva di questa legge
C'è chi poi svolge i controlli in che modo quali sono le regole che le controlla se sono valide in che maniera attuato e quindi il discorso risulta quello di una ridurre il campo delle ipotesi o delle alternative riducendo veri invitandole a quelle che effettivamente possono essere realizzati e anche definendo contestualmente alla proposta di riforma un piano d'azione che spesso manca non è un caso che il Regolamento interpretativi seguono alle leggi mentre viceversa dovrebbero precedere perché altrimenti non si capisce niente perché avrete dato un'assoluta discrezionalità in termini di interventi ma la folla l'attenzione al risultato e anche con la durata alla messa in piedi di un sistema di meccanismi di verifica dei risultati ottenuti e quindi la possibilità di verificare che cosa è stato tenuto a fronte di risultati previsti e quindi se la proposta ha dato i risultati conseguenti
Ecco quello che mi ha stupito un poco mi stupisce da privato cittadino è che ad esempio pressoché interamente che so io nel nelle battaglie politiche in termini
Di comizi elettorali diciamo di fasi preelettorali
Si faccia molto spesso anzi molto più ampiamente riferimento a ipotesi di quello che si dovrà attuare nel futuro piuttosto che a un'analisi di quello che è successo nel passato
E difficile notare in termini di intervento di proposte noi abbiamo fatto questo che ha dato questi risultati
Piuttosto si richiama sempre a quello che verrà fatto ecco questo secondo me è una cartina di tornasole abbastanza significativa della scarsissima attenzione al risultato complessivo del mondo politico perché guarda caso richiamato anche in termini di in termini di prestazione più a delle forme utopiche che no alle forme a delle riforme di carattere ragionevole fattibile
E allora all'utopia non è mai raggiungibile
Per cui tutto può essere spiegato e il contrario di tutto può essere spiega perché non ci sono elementi di riscontro
E quindi un richiamo a un discorso di fattibilità risulta essere molto chiaro in questi due termini allora se questa ad esempio è un tipo di analisi
Può essere stimolante non so quanto ma ad ogni modo in un angolo diverso dal dal dei chierici
Chi si occupa in maniera professionale
Riforme la politica ecco io volevo fare alcune annotazioni di carattere generale
Ad esempio la prime Cuesta
Oggi l'ho sentito meno però secondo me era un è un tema ricorrente anche se non è stato detto esplicitamente
Sì da una serie di colpe di imperfezioni di cattivi funzionamenti ai partiti per cui guarda caso leggi di finanziamento dei partiti per evitare alcune cose la questione morale che non è stata detta però non è stata eseguita rimarca molto più concretamente è stata ribadite in altri fatti
Non è stata messa in evidenza un altro aspetto secondo me che viceversa è basilare per capire dov'è il problema secondo me ad esempio il problema vero
Prioritario non è nei partiti e nella pubblica amministrazione
Il malfunzionamento della pubblica amministrazione notato dei fatti
Ecco vede questo vuol dire concentrare l'attenzione su questo aspetto perché in effetti il vero problema è che noi ci siamo dati uno schema di governo di Governo intendo in termini tecnici e di modalità di controllo certa sei azioni
Che prevede viceversa al contrario un ottimo funzionamento dalla pubblica amministrazione
Quasi tutte o quasi tutte le nostre regole del gioco intermedi accentramento di modalità di conduzione di intervento dello Stato o della Regione o di altri enti pubblici ha un presupposto fondamentale che quello che la pubblica amministrazione e funzioni
Il fatto delle disastri e perché questo presupposto non c'è non è verificato e allora che cosa succede succede che ce la si prende con l'ultima con l'ultima parte buona parte abbastanza stravagante che sono il i politici
Ecco allora io tento di sostituire il discorso il problema vero
Sulla pubblicamente ha trovato la pubblica amministrazione richiede un problema che è grosso come una casa pregare come pure capistazione non si può attuare per legge è un discorso prevalentemente di carattere culturale all'oracolo che diceva Prevedini prima
Che rivendicava giustamente l'aver mantenuto la trincea e quindi aver ribadito certi valori industriali d'epoca in cui viceversa apparire o ribadire certi valori era quanto meno stravagante significava essere messi al bando abitanti
Come i nemici di uno sviluppo e del progresso ecco questo a mio modo di vedere è il fatto che sia addirittura noi siamo a riscoprire e a rivendicare con una certa punto di orgoglio il fatto che gli industriali facciano gli industriali
Questo vuol dire che la cultura industriale che ad esempio in cui è tipico l'elemento che dicevo prima intermedi attenzione al risultato di verifiche è risultato assolutamente non permea la cultura generale
E quindi come si può pretendere si addirittura divento prove o è diventato è stato un problema per l'industria riaccertare i valori dell'industria presupporre che la pubblica amministrazione funzioni con dei valori di efficienza
Funzioni guardando il risultato non guardando gli interessi dalla pubblicamente dei funzionari da pubblica misurazione
Questa è una nota un poco pessimistica nel tutto pessimistica che però vuol dire un fatto vuol dire che a un certo punto se
E lo dico per i provocatori per per
Tentare di dare alcuni stimoli sul terzo tipo di errore cioè su quale livello ci poniamo se ad esempio è vero questo fosse vero questo allora vuol dire che non è tanto un problema di come si controlla il potere ma è quello di diminuire il potere
Dato per scontato che il potere che data la pubblica amministrazione gestito male
Il problema condividono il potere
Inattesa eventualmente che ci sia una possibilità di modifica culturale tale da poter ridare
Un certo tipo di potere alla pubblica amministrazione
Questo vuol dire ad esempio decisamente c'entrassi su un aumento delle Autonomie
Perché più aumenta il livello di autonomia interni decisionali
Più
La pubblica amministrazione controllata
E quindi io non lo vedo tanto dal punto di vista di democrazia in termini di
Partecipazione democratica ma lo vede in termini molto banali molto immediati
Per cui la valutazione del risultate molto più immediata quando chi opera è direttamente a contatto con l'utente in quest'attività operativa e quindi guarda caso si riesce più facilmente ad avere un'attenzione specifica al risultato spesso e allora ad esempio questo porterebbe a dire che una delle riforme e quella e di eliminare una serie di poteri centrali ma non in termini di medio di slogan e voti Utopie tipo partecipazioni mistiche ma in termini di svuotare di contenuto
Di decisione
Indiretta o decisione immediata una certa se negli organi che ragionano con delle culture con delle modalità che non sono coerenti con gli impegni che gli sono stati dati
Cioè in altri termini il potere può essere esercitata del portamento esercitato da chi e quindi delegato atti condivide l'obiettivo spesso io ho il dubbio che questo avvenga nelle strutture evita questo vuol dire che appunto la cultura della burocrazia una cultura in cui le due medaglie sono quelle che sono emerse già precedentemente bella si fa ma non si dice ed essi dice ma non si fa
E sono le due cose che procedono parallelamente
Per cui si dice
La riforma ma non si fa e si fanno quelle cose che non si possono dire lasciando un'ampia discrezionalità incontrollata in modo di interventi ecco allora il quello che io volevo semplicemente
Volevo ragionare era appunto questo tentativo di
Tentare di analizzare
Quali sono una ridefinizione dei problemi per vedere se il problema non ce lo poniamo in maniera corretta se il modello che noi abbiamo del problema
Più adeguate e quindi se le alternative o le soluzioni che proponiamo sono coerenti con il problema prima ancora di valutare se la soluzione
Giusta o sbagliata e in secondo luogo quindi in questo senso di valutare la possibilità di intervenire altrimenti avrei altrimenti rischiamo di fare quello che facevano a Parigi gli scolastici nel tredicesimo secolo
Che è quello per cui volevano verificare se l'olio
In una notte d'inverno gela asse non guardando l'olio ma rifacendosi alle teorie di rispondere
Grazie
D'ora in avanti i lavori sono terminati
Riprenderemo domani mattina alle nove e trenta con una relazione di date Carbone buonasera a tutti e anzi buona serata