"In nome della Legge. Quella speranza che si chiama giustizia" il libro della prof. Maria Perrone Policicchio

Radio radicale parliamo di giustizia in questo spazio lo vogliamo fare parlando vidi un nel libro il libro si chiama in nome della legge autrice la professoressa Maria Perrone politici chiedo chiesti con cui siamo collegati telefonicamente Bongiorno professoressa può anche allora il suo libro parla di giustiziati della speranza di giustizia come dice il suo sottotitolo ci ci vuole spiegare perché ha deciso di di di scrivere questo libro lei che credo faccia la Preside di un di una scuola
E vere o Carlo di ordinari ingiustizia Carlo paga
Alle nel settore della giustizia civile banale ma
Emblematico che
Mi ha indotto
Rapportarmi in maniera diversa con lo Stato giurisdizionale nel quale avevo una grande fiducia illimitata fiducia e per un insegnante e di Filosofia più tardi sono diventata predefinite NI settario credere credere per poter comunicare la propria fiducia ai Giovanni e perenne questa fiducia è venuta meno quando seguendo lì terre di un Castoldi un caso ripeto banale
Di ingiustizia mi sono chiesta come si è potuto verificare e in quanto insegnante di Filosofia mi sono anche porta il primo
Blair ma P come ciò sia possibile
E per venti anni attraverso i documenti giudiziari
Mi riferisco al Consiglio superiore della magistratura all'Assemblea nazionale dei magistrati
A tutti
Quei proclami dei convegni delle tavole
Ero tonde che sono apparsi sui giornali io mi ha potuto constatare come non ci sia cerca
Alto in maniera concreta di rimediare ai molti riguardi della giustizia è sia di quella civile che di quella penale per quella penale abbiamo visto che operata la riforma adesso si deve ricorrere alla riforma della riforma la giustizia civile
Del tutto trascurata e quindi paralizzata mentre è proprio la giustizia civile che alimenta la giustizia penale
La giustizia civile direi che è il termometro nonché consultato della salute del corpo sociale e quindi ho ritenuto dito per dare un contributo
Il contributo che che riassume in un lavoro di venti anni adesso tutti parlano di giustizia io l'ho seguita passo passo apre
Verso la cronaca giudiziaria per venti anni per cui non mi meraviglio degli eventi
I che sono esplosi nei tormentati giorni nostri in genere la memoria collettiva e cortei su quei tutto conta hanno politici e magistrati quando afferma hanno che
Chi tenta di delegittimare
Il potere giudiziario in verità il potere giudiziario come quello politico chi è delegittimato dal suo ente
Erano nel corso degli anni quali sono le le ragioni di questa delegittimazione
E guardi intanto che
Politici magistrati in genere i poteri dello Stato ci sono preoccupati soprattutto di arrogare tutti privilegi
Prebende e
Privilegi e prebende che sono collegati fra loro titolo preoccupati più di qui tutto che di realizzare programmi concreti tanti sono gli auspici che
Nel corso dei convegni giudiziario o forensi o delle tavole rotonde sono stati posti per Ritanna
La giustizia ma sono rimasti nel libro dei Togni anche perché
Tutte queste regole che ritroviamo peraltro anche nei i programmi dei partiti con cui i partiti si preparano alle elezioni si stanno preparando alle elezioni non valgono lauree o principio della responsa
Limitazione dei magistrati già nell'altro referendum lastra grave
Del maggioranza dell'elettorato italiano è chi è presso per la responsabilizzazione dei magistrati purtroppo purtroppo dico estate o neutralizzata la volontà popolare con leggi ad hoc che con cui siamo tornati come prima peggio di prima ecco perché è molto importante il questo referendum e questa proposta da parte del partito radicale sulla responsabilizzazione dei magistrati
La conditio sine qua non di un risanamento della giustizia italiana tendone tutti oppure era in questo senso
Ripeto le proposte programmatiche dei partiti rimangono soltanto un'antologia delle buone intenzioni
Rimangono auspici iscritti nel libro dei sogni ma che non potranno essere
Tradotti nella nella realtà nel
Nel suo libro lei attraversa come ci ha detto degli ultimi vent'anni attraverso un esempio piccolo ma emblematico giunta delle conclusioni bastano gli ospizi oppure ci vuole qualcosa di più ecco ci vuole qualcosa di più vede
Aristotele diceva che la legge non ha Pacchioni ma ne hanno necessariamente degli uomini chi parla tanto di strutture fatiscenti chi anche questo
Ma soprattutto sono i comportamenti umani è è fondamentale che
L'uomo acquisti circa maggiore senso di responsabilità io commenta il preside ne avevo tanti di responsabilità ma ero contenta di averli perché han che con con gli altri studenti professori io potevo imboccare le mie responsabilità che non rimanevano soltanto principi retorici i propri della coscienza potevano essere posti come principi concreti da da rispettare quindi è necessario che ciascuno assuma le proprie responsabilità
Noi abbiamo visto che sempre nel corso degli anni i partiti si sono resi responsabili di di molte colpe purtroppo tagliata la testa
Ai partiti è rimasto l'apparato digerente la nomenclatura chi è riciclata per cui non solo tanti politici con magistrati di non sono scomparsi dalla scena politica ma addirittura pretendono di fare i moralisti ecco questo moralismo
A buon mercato è una delle delle cause di di questa di questa situazione per cui si cambia il nome dei partiti indomita il nominativo di medievale memoria no il polso però che ma la realtà rimane sempre la detta purtroppo devo dire e il cittadino il cittadino qualunque eh contrappesi volle è ben consapevole di quei dopo e la coscienza collettiva ormai rifiutai gli arrivisti e il parolaio è per esempio la Di Pietro la capito non è un mistero la popolarità di di pied Rossini ti torna indietro negli anni Di Pietro o perché ha un cervello più Pino o perché
Più ingenuo
Degli ex dei colleghi ha capito che il ruolo vincente quello del cittadino qualunque che il cittadino qualunque rifiuta loro lo stato di diritto se non i afferma come è stato democratico come citato che petti vivamente di serpenti giustizia e non la Pio lì quindi io ritengo che il cittadino qualunque detta a vedere più spazio debba essere sentito e qui chiappe firma la necessità di onde dialogo con il cittadino qualunque ma in genere
Il cittadino rimane
Nel ghetto delle delle lettere al direttore o di quartiere che intervista a a rapidi in mai in cui non può neanche raccoglie tutti ma la responsabilità della paralisi della giustizia di una giustizia denegata non va soltanto a politici e magistrati anche gli avvocati han non le proprie responsabilità nei programmi elettorali chi parla di deontologia forense ma appunto queste regole di comportamento che vengono invocate ed è nel rapporto dell'avvocato con il magistrato
Del rapporto dell'avvocato
Con il proprio cliente dovrebbero essere invocate rispettate
Anche nel rapporto dell'avvocato con la controparte l'avvocato che vince tutte le cause spento eh colui che misti i campi i fatti
E che induce il magistrato all'errore naturalmente è l'avvocato che vince tutte le cause e quindi un avvocato per il rapper ricchi il povero spinto non può permettersi neanche
Di acquistare la carta bollata quando riceve un torto figuriamoci se può pagare
Le le le particelle
Di una abboccato di grido ed ecco perché la giustizia la giustizia italiana non è una il la giustizia uguale per tutti ecco un'altra delle cause che porteranno la giustizia a
La situazione in cui si trova a non è il piede creduta perdere di quella credibilità
Che devono a bere le istituzioni in uno stato di diritto in uno stato democratico
Professore sta per chiudere questa intervista le chiederei di ricordarci il titolo del suo libro nome della legge
E sottotitolo quella speranza che si chiama giustizia