Medio Oriente: le trattative di pace israelo - siriane

In una breve conferenza stampa qui a Gerusalemme ieri sera il segretario di Stato americano Christopher ha comunicato che il negoziato diretto fra Siria e Israele riprenderà in una località segreta vicino a Washington il ventisette dicembre
Ci saranno tre giorni di negoziati intensivi giorno e notte poi l'interruzione di qualche giorno e dopo un secondo rendez-vous sempre negli Stati Uniti
Lo stesso Cristo per tornerà in Medio Oriente fra un paio di settimane per valutare la situazione e decidere sugli ulteriori sviluppi
Christopher ieri si è incontrato anche con Arafat a Gerico del corpo stenti Giordania attaccava lascia oggi il Medioriente dopo l'incontro con il presidente egiziano Mubarak al Cairo
Il grosso interrogativo e che cosa abbia portato allo sblocco del vicolo cieco in cui di fatto da un anno si erano arenati i negoziati fra Damasco e Gerusalemme
La valutazione più diffusa quindi Israele e che per a differenza di rapine abbia voluto affrontare tutti i problemi contemporaneamente Hendon prima di tutto separatamente il problema della sicurezza
Questo approccio più globale che include rapporti economici turistici inserito in un contesto regionale
Ha trovato un sostegno del presidente Clinton mettendo l'artiglieria nella posizione di non poter rifiutare l'iniziativa israelo americana
Difficile per ora valutare se si tratta di un reale progresso o meno alla guida del team israeliano dei negoziati c'è ora un ribadire l'uomo che ha cucinato gli accordi di Oslo coi palestinesi
La Siria degli ultimi giorni ha cambiato il tono degli articoli sui giornali
Non è ancora chiaro se durante i negoziati limiterà o meno la libertà di movimento e del il con la nel Libano meridionale sembra ci siano delle indicazioni favorevoli al riguardo
è chiaro che le richieste siriane di un ritiro totale Pergola non sono cambiate ma sembra altrettanto chiaro che in cambio di una pace calda sostenuta da rapporti economici e con adeguate garanzie di sicurezza da parte americane
Perché ha risposto a scendere calcolando
Il primo ministro israeliano ha comunque confermato l'impegno preso tre anni fa da rapina ossia che prima giurati scesa dal Golan ci sarà un referendum o elezioni
Un possibile scenario che preoccupa non poco l'opposizione italiana e piace molto sia ai laburisti qui a Gerusalemme che ai democratici americani a Washington sarebbe il seguente
Per i prossimi tre o quattro mesi si svolgeranno negoziati in tempi di prestiti Israele il giungerà ad un accordo e per anticiperà le elezioni di qualche mese per avere l'ok popolare Clinton in piena campagna elettorale si potrà vantare di un altro importante successo in politica estera
Resta solo da fare i conti con l'oste il precedente affratella
Perché dovrebbe radio radicale barocca vive a Roma