I Congresso Nazionale dei Socialisti Italiani

Care compagni cari compagni
Gentili ospiti
Benvenuti al primo congresso nazionale dei Socialisti italiani
La dimostrazione evidente che il socialismo italiano vive tra la gente come nelle istituzioni e vive grazie agli sforzi quotidiani di oltre quaranta mila uomini e donne ragazze e ragazzi oggi qui rappresentati
Dichiaro a nome del Consiglio nazionale uscente aperti i lavori congressuali
Propongo alla presidenza del congresso i seguenti compagni componenti la segreteria nazionale uscente
Enrico Boselli
Giuseppe Albertini Rapp
Facciamo un applauso tutto assieme alla fine Rapisarda Antinucci Enzo cere mi indigna Ottaviano Del Turco Lillo Delfino Mario Dido Gianfranco D'Ottavio Gino Giugni Alberto la Volpe
Pia Locatelli Maria Rosaria Manieri Cesare Marini Elena Marinucci Riccardo Nencini Roberto Villetti
I componenti la presidenza uscente del Consiglio nazionale compagni Gaetano altre che entro Lezzi
Paolo Vittorelli e Mario Zagari
Il presidente della Commissione nazionale di garanzia Giorgio Cabibbo
Il presidente della commissione statuto Alessandro mentine è lì
E il segretario della federazione dei giovani socialisti Marco Di Lello
Il presidente della società editrice Dario De Cesare
I componenti nota della segreteria del congresso che proponiamo così composta
Eugenio borsello Enzo c'è Rei vigna Gianfranco D'Ottavio Cesare Marini
Propongo a voi alla presidenza effettiva i compagni Maria Rosaria Manieri Elena Marinucci Ottaviano Del Turco e Gino Giugni
Lo pongo infine il compagno Ottaviano Del Turco presidente di questa prima seduta
Allora
A
Allora
A
A
Come vedete care compagne e cari compagni è proprio difficile spegnere le note di questa musica
Prima di dare la parola a Gino Giugni per il saluto ai congressisti agli ospiti
Faccio una sola eccezione nella presentazione dei nostri ospiti
Ed è quello che avete già visto che la presidenza con grande affetto con gratitudine anche con un po'di emozione che abbiamo qui accanto a noi Giuliana Nenni alla presidenza
Credo che il posto compagni
La parola al compagno Gino Giugni prego
Compagni
Amici
Ed ospiti
Perdonate la mia commozione
è un momento significativo per molti di noi per tutti noi
E poi dopo aver sentito delle note dell'Internazionale io sono ormai cinquant'anni che mi commuovo
E vorrei trasmettervi questo sentimento se già non l'avete avvertito
Un anno fa tredici mesi fa per essere esatti ci riunimmo tutti forse tutti i presenti
Per compiere un atto molto doloroso
Per porre fine alla storia e al dramma storico
Che concluse la lunga centenaria
Vicenda del Partito Socialista Italiano
Dopo cento anni
Di protagonismo nella vita del nostro Paese
Di dedizione e con grandi successi alla causa della democrazia e della costruzione dello Stato sociale
Fummo costretti a dichiarare sciolto questo partito
E per noi fu anche la conclusione di un ma false lunga in proporzione alla nostra età
Di biografia personale
Forse però non eravamo del tutto convinti di quello che facevamo se ventiquattro ore dopo ci ritrovammo
E decidemmo che la storia del socialismo italiano non si era conclusa con quell'atto formale
E guardate fu un atto di coraggio
Perché venne compiuto in un periodo in cui vi era ancora difficoltà a designare sì con il nome i socialisti
Fu anche però un atto di fiducia nelle nostre radici e questo atto di fiducia si dimostra ora giustificato
è stato creato un partito nuovo
Un partito che si pone in perfetta continuità ideale con la storia più antica e meno antica di quello antecedente
Un partito che consiste ha raccolto quarantacinque mila adesioni che in Italia non è poco oggi
Si è dato una organizzazione capillare testimoniata dall'esistenza di federazioni provinciali in tutte le province
Che si è data una capacità di organizzazione di un congresso come questo che tutti quanti possiamo visualizzare
E che deve in gran parte questo risultato
Alla dedizione di pochi ma attivi compagni che hanno dato la loro il loro hanno manifestato il loro impegno in una forma del tutto volontaria
E lo deve anche a un drappello di pochi compagni che nella direzione hanno dedicato il tempo pieno alla ricostruzione di questo partito
Perdonatemi le esclusioni ma vorrei ricordare per esserne stato testimone diretto
Il grande impegno messo in quest'opera da parte del segretario del partito Enrico Boselli
Ma la menzione di Boselli devo associare quella di Ottaviano Del Turco
E di Roberto Villetti e di tanti e tanti altri
Abbiamo vissuto vita politica come tutti tutti i partiti
In questo abbiamo dimostrato realismo e agilità politica
Nella scelta di alleanze consapevoli come dicemmo al momento dalla nostra Costituzione
Che non avevamo la presunzione di potere libere e operare politicamente in solitudine
Abbiamo superato brillantemente la prova delle elezioni locali e regionali nella scorsa primavera
Abbiamo in questo ci siamo mossi in questo rivendicando un passato che si onora dei nomi di Pietro Nenni di Riccardo Lombardi di Sandro Pertini
E abbiamo anche confermato in quest'anno di attività il taglio netto con un passato più recente
In cui un gruppo di potere aveva deviato la gloriosa sigla del Partito Socialista Italiano alcuno strumento di
In questi giorni discuteremo
Parleremo di tutti gli argomenti che si competono a un partito politico
Parleremo di alleanze etilisti e di schieramenti si dovrà parlare
Non avremo timore del dissenso
Nel dissenso cari compagni noi siamo cresciuti
E se c'è stata una caduta
Se c'è stato un collasso del partito dove siamo cresciuti questo non è dovuta al dissenso ma semmai alla mancanza di dialettica interna
Credo che i due punti siano fare comunque uno e l'appartenenza che dichiarammo nell'assemblea nazionale del dicembre mille novecentonovantatré allo schieramento del centrosinistra questo penso si possa dire è fuori questo è
L'altro è l'impegno che vogliamo assumere in questa sede ha un forte recupero dell'identità socialista
Non dobbiamo più vivere nell'angoscia dell'isolamento
Non dobbiamo condurci non dobbiamo ridurci ad a definirci socialisti quasi in un sussurro
E l'abbiamo riscontrato soprattutto negli ultimi tempi
Non occorre nei cambiarci né nascondere il nostro nome noi siamo un partito socialista noi siamo socialista
In questa identità recuperata
Dobbiamo fare tre cose
Un forte richiamo alla dispersione a quella che oggi viene chiamata la diaspora socialista
Porre un freno al processo di divisione
Che ci ha afflitto e che talvolta porta anche al paradosso di costruire nuove unità per propugnare L'Unità di quelle già esistenti
E dobbiamo aprire credo un discorso di unità
Unità Cocchi condivide la nostra impronta genetica
E con chi si muove in uno stesso ambito nello stesso ambito di cultura politica ho detto prima che noi non abbiamo la presunzione di essere nella volontà di restare sordi ci sono aree di cultura politica
Profondamente affini anzi comuni in termini di principi di programmi di lettore anche se portano nomi diversi L'Unità in questa direzione può essere costruita e con questo concludo compagni e amici concludo con caldo saluto ai rappresentanti delle forze politiche diverse qui convenute
Credo che questi incontri che si svolgono in occasione dei congressi siano una testimonianza di un valore fondamentale della democrazia
Forse la più grande e più vera riforma istituzionale che stiamo compiendo che è quella del rispetto reciproco
E non solo nel rispetto ma anche della più che doverosa curiosità di conoscerci reciprocamente grazie per quelli che sono venuti grazie ai compagni auguri di buon lavoro a tutti
Do lettura
Del testo del messaggio che il congresso dei Socialisti italiani in via al Presidente della Repubblica
Signor presidente
I socialisti italiani riuniti in congresso le rivolgono un deferente saluto il movimento socialista è stato colpito da una crisi gravissima che ne ha messo in discussione la stessa esistenza
Noi socialisti eredi di una grande tradizione ideale e politica che va da Turati a Nenni a Pertini
Ci stiamo impegnando perché una delle storie politiche più belle dell'Italia non finisca
Il movimento socialista ha contribuito all'emancipazione del mondo del lavoro allo sviluppo della libertà e della giustizia sociale
Noi socialisti ci troveremo sempre a difendere le istituzioni democratiche l'unità nazionale che lei signor presidente rappresenta secondo la nostra Costituzione al Presidente della Repubblica spetta un ruolo fondamentale
Nella fase di transizione che stiamo attraversando nella quale sono rimessi in discussione tutti gli equilibri tra i poteri dello Stato i cittadini si aspettano da lei signor presidente che i puntini nella sua decisiva ed essenziale opera di garanzia democratica
Il nostro Paese deve uscire da una situazione di incertezza affrontare la grande questione sociale del lavoro darsi nuove regole d'essere all'altezza del compito che ci attende nel turno di presidenza del semestre dell'Unione europea noi socialisti signor Presidente speriamo di ricevere da lei un incoraggiamento ad andare avanti della nostra azione politica al servizio dell'Italia il congresso socialista
Io adesso dovrei dar conto delle numerosissime presenze siamo veramente molto grati sia gli ospiti italiani che alle numerosissime delegazioni straniere
Però questo prenderebbe molto tempo e dunque di Duilio Emo questa parte inevitabile nel corso del pomeriggio adesso credo che sia giunta l'ora di dare la parola Enrico Boselli per la relazione in tempi
è passato
Appena un anno da quando abbiamo costituito il Partito dei Socialisti italiani
Poco prima
Si era consumato il dramma dello scioglimento del PSI dopo cento anni di storia
Mi rimarranno sempre impressi
I volti commossi dei delegati che alzano la mano per approvare decisione più dolorosa della loro vita politica
Non ripercorrerò le varie fasi della nostra storia di quest'anno
Nell'an che ero negli ostacoli nelle prove che abbiamo superato
Rispetto a ciò che siamo stati nella storia d'Italia
Mi rendo ben conto che i risultati appaiono modeste non ci attendevamo di poter riacquistare in poco tempo il ruolo che avevamo circondati da una forte avversità dell'opinione pubblica dovevamo porre al nuovo partito un obiettivo più limitato
Trovare le condizioni essenziali per rifare politica
Per giunta nel momento più grave della loro storia
I socialisti invece di aggrapparsi ha una forte unità interna
Si divisero e si dispersero
Purtroppo come inoltre in altre fasi si è creata una diaspora che sembrava non aver termine
è stato sempre più difficile per i cittadini e per gli elettori capire dove erano andati a finire i socialisti
Abbiamo scoperto che si erano formati anche Pseudo partiti socialisti perfino nello schieramento conservatore del Paese
In questa grande
In questa grande confusione
Era assolutamente indispensabile ricostituire subito il partito per offrire un punto sicuro di riferimento per tutti
Noi ci siamo impegnati perché ciò avvenisse
Con il nostro congresso voltiamo pagina abbiamo ritrovato coraggio guardiamo al futuro
Il nostro compito principale è quello di recuperare la fiducia dei cittadini prima ancora del consenso dobbiamo tornare ad essere stimati dalla gente per ciò che siamo e per ciò che faccia non credo di sbagliarmi
L'atmosfera attorno a noi stacca annunciando a cambiare siamo usciti
Dal ghetto abbiamo ricreato nuovi rapporti con le altre formazioni politiche siamo nuovamente presenti nelle amministrazioni locali e nelle regioni abbiamo ripreso contatto con la gente
Oggi al nostro congresso sono presenti i rappresentanti delle forze politiche italiane io ringrazio consideriamo questa loro presenza come un segno di attenzione per il lavoro che stiamo svolgendo
Sappiamo bene
Che non possiamo pretendere un ruolo della politica italiana solo per ciò che siamo stati
Siamo perfettamente consapevoli che le divisioni dei socialisti Cinti abolisce ci rende più permeabili ad incursioni Esterne confonde l'opinione pubblica
Non sarà facile rimettere insieme tutti i socialisti
Ma con questo congresso prendiamo il solenne impegno di operare perché tutta la diaspora creata sì in questi ultimi anni si ritrovi nella vecchia casa
L'Italia
L'Italia
Attraversato un grande rivolgimento politico il voto di classe dirigente che si è creato è stato spesso colmato da dilettanti demagoghi
Apparire la tv
La grande piazza Elettronica di fin e secolo è diventato più importante dei contenuti del messaggio che si vuole comunicare la politica come ha osservato criticamente Jacques de loro è diventata fast food
Il nuovo mondo e dominato dalla comunicazione in tempo reale
Il bisogno d'associarsi di stare insieme e di costruire progetti comuni non si è affievolito ma si esprime oggi spazi immensi e in tempi rapidissimi
In queste condizioni diventa difficile riconoscersi contrarre rapporti duraturi sviluppare un senso reciproco di appartenenza comunitaria
La famiglia a scuola il luogo di lavoro a sezione di partito la parrocchia il circolo sono messi in crisi
Individualismo pervade la cultura il costume e la pubblicità quando si sta bene
Quando si ha un buon lavoro
Quando si è in buona salute si egoisti
Quando si sta male quanto sia disoccupati Bossi e malati ci si sente soli esclusi angoscia e la nostra conferenza di Rimini agli inizi degli anni ottanta abbiamo avuto la capacità di introdurre nella politica nuove dimensioni
Cercammo di conciliare
In un progetto socialista l'individualismo liberale con la solidarietà cristiana
Allora la Società Italiana mostrava i primi sintomi dell'arrivismo del rampanti Isma'e dell'indifferenza
Il talento individuale non andava mortificato e appiattito nella massa ma doveva trovare i mezzi per esprimersi al meglio per elevare le condizioni di tutta la comunità
Fummo buoni maestri nel tracciare nuove vie per il socialismo ma noi per primi non seguimmo l'insegnamento che c'eravamo dato ora si tratta di ricominciare d'accatto
Delle nostre tesi congressuali abbiamo cercato di misurarci come stanno facendo gli altri partiti socialisti con le grandi trasformazioni in corso
La mondializzazione la crisi dell'ambiente la nuova rivoluzione scientifica e tecnologica
C'è il rischio che si affermi dall'America in tutto il mondo quello che Robert Reich segretaria lavoro nell'amministrazione Clinton chiama l'assessore
L'antica impostazione conservatrice di affidare al solo mercato la risoluzione dei problemi
Sociali ed economici entro i vecchi Stati nazionali si ripropone a livello mondiale
Ne risulterebbe se questa tendenza prevalesse l'accrescersi delle sperequazioni all'interno delle Nazioni come tra Paese e paese
Ormai tutti avvertono che siamo in presenza di un cambiamento che simile per dimensione per qualità a quello avvenuto tra la fine dello secolo scorso e l'inizio di quello che si sta chiudendo il secolo che si chiude ha visto la costruzione dello Stato del benessere
Che ha comportato la crescita di elevati livelli di civilizzazione per questo motivo è stato giustamente definito da Dahrendorf il secolo socialdemocratico
Questa grande conquista e oggi rimessa in discussione
Siamo di fronte a una nuova rivoluzione che cambierà forme e modi di produrre rapporti sociali stili di vita e con questa grande trasformazione che dobbiamo misurarci
I socialisti non guardano al progresso come un fattore che da solo può riuscire a risolvere i problemi
La grande trasformazioni in atto può accentuare invece da attenuare le gravi diseguaglianze che esistono e può mettere ancora più in crisi i delicati equilibri del pianeta
Gravissima e già oggi la crisi del mercato del lavoro
L'occupazione si restringe in tutti i settori
Il trasferimento di interi processi produttivi dai paesi sviluppati
A quelli in via di sviluppo causato dai differenti livelli del costo del lavoro per unità di prodotto provoca ulteriore disoccupazione nelle colonie avanza
L'introduzione di nuove tecnologie consente di produrre di più con meno forza lavoro
E il malessere si sta sviluppando nelle società avanzate
Si è rotto l'equilibrio che si fondava su un compromesso sociale fra Stato e mercato
Lo stato sociale in crisi
Le attuali agitazioni in Francia mostrano come la destra non governi questa crisi provochi tensioni sia incapace di sviluppare reali politiche di concertazione fra governo sindacati e impresa
Dalla piazza di Parigi
Suona un campanello d'allarme sui limiti che ha una politica fondata solo sui tagli alla spesa pubblica sul contenimento del potere d'acquisto dei salari su ristrutturazioni che creano nuova disoccupazione
In Italia il tasso di disoccupazione sfiora il dodici per cento e questo dato già allarmante assume dimensioni gravissime se si considera che nel sud la disoccupazione supera il venti per cento
Malgrado la disoccupazione i lavoratori extracomunitari sono diventati indispensabili soprattutto per fare quei lavori ingrati e disagiati che sono rifiutati dagli italiani
Noi abbiamo protestato
Per il modo in cui si è affrontato il problema
Invece di apportare modifiche alla legge Martelli
Dopo aver individuato le cause per le quali norme rilevanti non sono state applicate
E ricorso ad una legislazione dettata dall'improvvisazione e dal ricatto politico
Come sinistra
Abbiamo lasciato alla sola Chiesa cattolica la difesa del principio della solidarietà
Certo il problema di regolare il flusso dell'immigrazione esiste chi è clandestino senza lavoro va rimandato a casa ma chi non lo è e lavora normalmente deve avere tutti i diritti fondamentali dei cittadini italiani allo stato delle cose
Non sono state scoperte ricette miracolose per risolvere il dramma della disoccupazione
E in queste condizioni va ripensato tutto il rapporto fra studio e lavoro alternando l'uno con l'altro nell'arco dell'intera esistenza
Vanno concordate riduzioni temporanee dell'orario di lavoro del salario in alternativa all'espulsione
Della forza eccedente vanno create forme assicurative mutualistiche per compensare le decurtazioni salariali vanno offerti prestiti personali a tassi agevolati a restituzione dilazionata
Per una quota crescente della popolazione
Diventerà sempre più difficile avere per tutta la vita un solo tipo di attività e un posto fisso la flessibilità e la mobilità sono destinate inevitabilmente ad accentuarsi
E se i settori più innovativi non riusciranno a incrementare l'offerta di lavoro come è avvenuto per l'industria rispetta l'agricoltura si possono determinare crisi difficilmente padroneggiare
Da quando Berlusconi
Con un'abile manovra propagandistica promise un milione di nuovi posti di lavoro si è sviluppata la tendenza a dare i numeri
E i margini per una efficace azione di politica economica sono in Italia ancor più ridotti che altrove per l'enorme peso sul bilancio dello Stato degli interessi determinati dall'ingente debito pubblico
Non è ipotizzabile infatti che dal settore pubblico si possa generare un'offerta aggiuntiva d'occupazione rispetto ai livelli assoluti finora raggiunti né che si possa continuare con politiche di sussidi assistenziali e di sgravi fiscali a pioggia come si è fatto in passato
Noi
Individuiamo due direzioni di lavoro
Un forte intervento dello Stato a sostegno di programmi pubblici e privati nel campo delle comunicazioni della tutela e della valorizzazione dell'ambiente della scuola dell'università e della ricerca
Una mercati dazione dello stato sociale che sia in grado di creare una forte concorrenza la prestazione dei servizi sociali da parte del pubblico come del privato
Fermo restando il principio della copertura universale per tutti i cittadini nel campo della previdenza e della sanità
E il sostegno per coloro che si trovano in condizioni economiche disagiate in materia di istruzione e dei trasporti
La pressione fiscale in Italia e arrivata incidere su quasi la metà del reddito
Ulteriori inasprimenti non sono concepibili men che meno sui redditi da lavoro dipendente che hanno subito complessivamente una decurtazione consistente a fronte di un livello dei prezzi al consumo che è salito del sei per cento retribuzioni orarie contrattuali sono aumentate solo del quattro virgola tre e questo dato aggregato tuttavia non mette in rilievo come vi siano grandi categorie come dipendente della pubblica amministrazione con un che con un aumento pari all'uno virgola due per cento hanno perduto quote più consistenti di potere d'acquisto
Istruzione
La ricerca e l'innovazione devono costituire la chiave di volta di un programma del centrosinistra i dati che riguardano i livelli d'istruzione in Italia sono davvero allarmanti
L'opera di civilizzazione trova nella scuola e nelle università i principali campi di applicazione
L'incidenza della spesa della ricerca sul prodotto interno lordo del paese è una dei più bassi in Europa
Il ritardo dell'Italia deve essere rapidamente colmato e la scuola e l'università
Devono essere messi in condizione di interagire sempre di più con il mercato dei capitali pubblici e privati
Tra lo stato e i gruppi privati si devono stabilire contratti che si fondino su scambi a favore dei cittadini
Il leader laburista Blair ha proposto di concordare con i grandi gruppi della comunicazione che in Gran Bretagna su Cooper hanno del cablaggio dell'intero Paese
L'impegno a informatizzare scuole e uffici pubblici e questa idea potrebbe trovare il modo di essere concretizzata anche da noi
Il punto più delicato importante è costituito dal grave stato della finanza pubblica
Entro il novantasette se andrà avanti il processo che deve portare alla moneta unica italiani saranno chiamati a nuovi sacrifici
Si tratta di vedere su chi andrà accollato la maggior parte del peso e questa deve essere l'occasione per un vero e proprio giro di vite su tutti coloro che evadono le tasse
Si tratta di lanciare in materia fiscale e contributiva un nuovo contratto con i cittadini italiani la grande trasformazione in atto
Deve essere anche un'occasione per il Sud
Nel corso della storia della nostra Repubblica si sono susseguiti una serie di interventi straordinari nel Mezzogiorno che non sono serviti a risolvere alla radice i problemi
Esiste la possibilità di agganciare il sud alla nuova rivoluzione di fin e secolo
Si tratta di accompagnare questa azione con una bonifica del Mezzogiorno dalla Presa della grande criminalità
E di avviare la formazione di una nuova classe dirigente la promozione del Mezzogiorno non potrà mai avvenire se non sarà lo stesso popolo del sud a prendere in mano il proprio destino
Noi socialisti a versiamo nettamente
Una concezione che voglia dividere l'Italia tra nord e sud
Il federalismo che noi sosteniamo si inquadra in una ferma difesa del valore dell'unità nazionale
E l'idea che il Sud costituisca solo un peso che non consentirebbe al resto del Paese di marciare più speditamente non è solo moralmente riprovevole
E contrari all'interesse della nazione a non tiene neppure conto che parte non irrilevante dello sviluppo del nord e dovuta all'intelligenza e al lavoro dei meridionali
Il nostro Mezzogiorno
Il nostro Mezzogiorno
Nostro Mezzogiorno non è una zavorra da mollare ma è una grande risorsa per tutta l'Italia
Questa visione ristretta egoistica con sfondi talvolta apertamente razzisti viene proiettata anche sull'Europa di domani
L'Europa che i primi federalisti avevano sognato non deve essere il bunker dei Paesi più ricchi
Ma rappresentare lo spazio politico economico e sociale che deve aiutare a risolvere anche i problemi delle zone meno sviluppate nel Sud del pianeta
E di fronte al dramma della ex Jugoslavia abbiamo assistito all'impotenza dell'Europa che spesso confusi sconfinata del cinismo dei mercanti di armi
L'Europa ha bisogno di un'economia di una moneta forti ma altrettanto bisogno di una concezione morale forte
Che la spinga ad un intervento attivo per contribuire a risolvere i drammatici problemi del sottosviluppo
Nel dibattito che si è svolto e i congressi locali del partito ci si è ripetutamente chiesti se non esistesse uno squilibrio
Tra l'altezza del nostro progetto e le dimensioni modeste del nostro peso elettorale
Da taluni è venuto il richiamo ad essere più realisti perché non avremo più la forza per costruire un nuovo progetto
Questo obiezione potrebbe avere un fondamento tuttavia mi sembra di aver raccolto già nel nostro confronto interno una risposta efficace a simili argomentazioni
Noi abbiamo visto ridotta la nostra incidenza elettorale e la nostra influenza politica
Sono io tra i primi a richiamare il partito a non enfatizzare i risultati che abbiamo ottenuto
A non farsi illusione che la nostra crisi possa essere superata facilmente a non vivere con la mentalità di grandeur di una volta
Ci attendono ancora tornanti difficili ma tutti i militanti ripetono che non possiamo vivacchiare
Che non possiamo ritagliarci una nicchia
Nel mercato politico per sopravvivere con una piccolissima rendita di posizione
La nostra storia
E la nostra tradizione ci impongono di avere un grande progetto di partecipare alla discussione incorso nel socialismo in Europa e nel mondo con le nostre idee questa nostra impostazione ci porta a rifiutare un ruolo di pura testimonianza
Fin dal mio primo intervento alla nostra assemblea costitutiva quella che Giugni ha richiamato di un anno fa ho sempre posto l'accento sulla necessità di fare politica
Non dimentichiamo mai
Nelle nostre decisioni la nostra azione che il sistema è radicalmente cambiato
C'è stato un referendum popolare
Non si può certo tornare indietro dobbiamo fare i conti con la realtà così come non dobbiamo confondere la discussione che si sta svolgendo sulla riforma di questa legge elettorale comun occasione per ritornare alla proporzionale di un tempo
Ciò ci impone di riflettere sulle differenze fra ieri ed oggi tra nel mondo antico della proporzionale anche formazioni con un peso ridotto godevano di un potere di interdizione
Oggi nel sistema maggioritario dominato dal bipolarismo solo grandi formazioni riescono a polarizzare il consenso degli elettori togliendo spazio e consenso a partiti e movimenti minori
In questo senso noi socialisti
Per salvaguardare la nostra identità non possiamo affidarci puramente e semplicemente a un nostro lento e progressivo accrescimento
Io mi rendo ben conto che per il partito sarebbe molto più facile seguire una linea semplice
Che si risolvesse nel cercare di recuperare il nostro consenso con un'esaltazione di ciò che siamo stati nella storia d'Italia
Mi rendo ben conto di avere indirizzato il partito in questi mesi su una linea molto più articolata e complessa che ha fatto del nodo delle alleanze il punto centrale di applicazione per la nostra ripresa
E mi rendo ben conto che c'è nel partito la tentazione ad imboccare la via della battaglia isolata il desiderio dire contarsi elettoralmente e in fretta
Perché non può essere vero che milioni di elettori ci abbiano lasciato per sempre
Insomma la voglia di sfidare tutto
Coloro che pensano a una rapida ripresa dei socialisti nelle prossime elezioni sanno bene che in politica non si possono fare miracoli
Ma questo come diceva Bernstein campione del gradualismo è un modo di supporre miracoli senza credere ai migranti
Altra cosa
Ipotizzare che i socialisti si possano presentare da soli alle prossime elezioni nella quota proporzionale non nascondendosi i rischi
Vedete
Talvolta quando non siano scelte politiche alternative può essere inevitabile testimoniare con vigore la propria presenza e io dico
Ai compagni alle compagnie che non possiamo escludere pregiudizialmente questa ipotesi
Dobbiamo
Dobbiamo
Dobbiamo prepararci ad ogni evenienza che può scaturire dai fatti
Ma non dobbiamo però perseguire coscientemente la solitudine
Un partito come il nostro deve cercare di abbracciare un grande progetto influenzare altre formazioni e movimenti innestare processi politici
Tutto il centro sinistra si trova in una condizione di difficoltà
In Italia E nata una destra illiberale
Che è refrattaria a giocare entro regole precise e determinante
Il centrodestra è un misto tra populismo e demagogia a e lo sappiamo al suo interno forti caratteristiche anti europee cerca di far presa su quegli strati sociali che vogliono conservare privilegi inammissibili
Che non vogliono pagare tutte le tasse che nutrono sentimenti anti partitici ed antisindacali
Quando Berlusconi insiste sul carattere insulso e privo di significato del teatrino della politica lo fa per cercare di intercettare correnti qualunquisti che attaccate ai propri interessi non disponibili a farsi carico dell'interesse nazionale
Con la proposta del presidenzialismo Forza Italia da ad intendere che la rappresentanza parlamentare debba essere scavalcata da un rapporto diretto ed esclusivo tra il leader e la gente
Non si tiene affatto conto quando si propaganda il modello americano che negli Stati Uniti esiste un complesso sistema di equilibri istituzionali al cui interno si colloca l'elezione diretto del presidente
Il centrodestra sfugge ad un vero e proprio confronto sui programmi
Si limita ad affermare che si otterrà la maggioranza si pagheranno meno tasse e i tagli della spesa pubblica non peggioreranno le condizioni di vita dei cittadini
Contrapporsi al centrodestra è un dovere per i socialisti per evitare
Che l'Italia
Per evitare che l'Italia carica
In una deriva plebiscitaria che conquista importante di civiltà possano essere cancellate che si creino forti tensioni sociali
Le nostre preoccupazioni
Sul modo in cui si articola al centrosinistra sono dovute essenzialmente al fatto che la contrapposizione al centrodestra ci sembra spesso debole e poco efficace
Noi siamo alla ricerca di nuove strade non per indebolire ma per rafforzare il centro sinistra
Non siamo assolutamente soddisfatti dell'attuale evoluzione dell'Ulivo che non riesce ad attrarre gli elettori dell'area centrale
Non è un caso che all'esterno dell'Ulivo ma contro la destra si moltiplichino le iniziative per cercare di costruire un nuovo riferimento
L'Ulivo avrebbe dovuto valorizzare il suo carattere di coalizione formata da partiti e movimenti DiVersi per cercare di allargare il suo spazio di influenza al contrario ci si è mossi finora con l'intento di omogeneizzare il complesso delle formazioni interne alla coalizione di centro sinistra
Ne deriva una tendenza che noi contrastiamo apertamente a concepire l'Ulivo come una sorta di super partito
Più si tende a rendere omogeneo l'Ulivo più l'Ulivo tende a identificarsi con la sua componente principale e più è incapace di raccogliere nuovi consensi
Romano Prodi
Romano Prodi
Ci ha presentato mercoledì il suo programma lo discuteremo in modo approfondito e serio anche nel nostro congresso si tratta
Noi camminiamo sulla via maestra che è quella di costruire una coalizione sulla base di due aree
L'una attorno al PDS l'altra capace di raccogliere in una federazione democratica socialisti i popolari i Verdi tutte le forze laiche liberaldemocratica
In questa direzione si sono mosse del resto le nostre tesi congressuali quando hanno individuato nella formazione di un forum democratico lo strumento per dar vita a qualcosa di più di un patto di consultazione per qualcosa di meno di una semplice alleanza elettorale tuttavia io non posso non prendere atto che questa nostra proposta non ha avuto il riscontro che merita
E non è che non veda
Che all'interno dell'Ulivo sia formato nei fatti un asse tra il Partito democratico della sinistra del partito popolare che rischia di ridurre i margini le altre formazioni
Agli amici popolari
Agli amici popolari diciamo che si fanno molte illusioni se pensano di poter valorizzare la propria identità in un ulivo che assomiglia sempre di più alla Quercia
No i socialisti
Noi socialisti abbiamo un grande rispetto per la tradizione nella quale affonda le sue radici il Partito Popolare
è un grande rispetto per la dura battaglia politica vinta da Gerardo Bianco
Tra la Democrazia Cristiana
Il Partito Socialista
E le altre forze laiche esistita una collaborazione trentennale di governo che malgrado errori e degenerazioni ha contribuito non poco allo sviluppo dell'Italia
Il superamento
L'unità politica dei cattolici dovrebbe aprire una nuova fase nella storia d'Italia
L'identità dei cattolici democratici
I socialisti riformisti dei liberali dei repubblicani identità degli ambientalisti potrebbero essere valorizzate da un patto politico ed elettorale insieme potremo coltivare l'ambizione restando noi stessi ciascuno per quello che ha rappresentato nella storia d'Italia di presentare una federazione democratica che potrebbe avere l'ambizione di rappresentare una parte consistente dell'elettorato
Ai Verdi che da oggi sono riuniti a Napoli in assemblea ci rivolgiamo con un riconoscimento della funzione esenti Ale che hanno svolto nella tutela dell'ambiente e nell'introdurre una nuova morale ecologica
Noi socialisti con altri siamo figli di una cultura industrialista
Che ha fatto dello sviluppo sovente un feticcio
Nella nostra storia però i socialisti hanno effettuato una svolta verde quando l'ho appoggiato il referendum contro le vecchie centrali nucleari dopo Chernobyl da allora abbiamo cercato di coltivare una sensibilità ambientalista ci siamo mossi alla ricerca di una nuova definizione di sviluppo sostenibile abbiamo cercato con i Verdi convergenze di programma e strategico noi pensiamo che i Verdi potrebbero dare un contributo essenziale alla costruzione di una nuova Federazione democratica nella quale essi potrebbero valorizzare la propria identità agli amici repubblicani liberati liberal democratici vogliamo ancora ricordare in molti punti che ci uniscono
Noi crediamo che l'obiettivo di una federazione fra queste formazioni
E con quanti con aspirazioni simili alle nostre vorranno aderire risponda alla stessa esigenza di rafforzare la coalizione di centro sinistra noi
Ah perseguiremo con tenacia e con determinazione
Ben sapendo che sarà la forza delle cose a spingere la nostra coalizione ad articolarsi su due punti forti di aggregazione politica
Inizieremo a incamminarci in questa strada con chi ovviamente sarà disponibile
Noi non vogliamo ripetere la stessa esperienza che abbiamo vissuto con il tavolo dei progressisti
Non tanto per la scelta di campo che fu giusta ma per il modo in cui si è svolta
Non abbandoneremo la nostra collocazione nel centrosinistra
Non seguiremo una strada ambigua ed equidistante tra sinistra ed estera
Qualunque sarà la nostra decisione sui rapporti da tenere tra i socialisti e l'Ulivo resterà ferma la nostra determinazione di contrastare il centrodestra
Il nostro
Il nostro congresso è chiamato ad una discussione aperta e Franca sull'argomento
E ovviamente anche a decidere
Nei confronti del partito democratico della sinistra abbiamo sempre detto che non avremmo
Svolto il ruolo del grillo parlante non ci saremmo mai messi con il bilancino del farmacista a pesare quanto c'era di socialdemocratico e quanto di residuo post comunista nella Quercia
Siamo perfettamente consapevoli del valore che ha avuto tre anni fa
Con l'assenso del Psi d'allora
L'adesione del PDS al Partito del socialismo europeo e dell'Internazionale socialista
Voi socialisti
Constatiamo semplicemente che il PDS un partito socialdemocratico che nasce dalla metamorfosi di un partito comunista
Dopo la caduta del muro la svolta della Bolognina operata tempestivamente ha messo in salvo un patrimonio politico e umano che rischiava di andare disperso
Il PDS ha da tempo avanzato il Progetto di creare una federazione della sinistra
Lo scopo di questa proposta sta nel cercare di razionalizzare l'attuale frammentazione politica a noi lo diciamo francamente sembra che sia difficile parlare di federazione quando l'aggregazione dovrebbe avvenire tra un partito che ha un consenso superiore al venti per cento
E altri che non raggiungono l'uno sarebbe più pertinente parlare di una confluenza al rallentatore i piccoli partiti in movimento
Io ho anche l'impressione che le ambizioni del PDS
Vadano al di là della Federazione della Sinistra
La linea di fondo sembra rivolta a governare l'intero Ulivo
A condizionarli non solo come è legittimo le scelte politiche e programmatiche
Ma anche ad operare per una selezione della sua rappresentanza parlamentare come se si trattasse di un super partes
La questione dei collegi non appena si profilano divergenze politiche
Viene agitata come arma di pressione di persuasione e purtroppo anche di divisione nei confronti degli alleati
Massimo D'Alema
Ha chiamato intellettuali ed esponenti della sinistra riflettere sul futuro
Per una fortunata coincidenza accanto alla sinistra in convento ci sarà anche una sinistra quella socialista in Congresso e io mi auguro
E io mi auguro
E io mi auguro
Che lavoro
Io mi auguro che il lavoro di questi tre giorni sia comune e produca nuove idee per la sinistra italiana
Ciascuna componente della sinistra nasce da una cultura diversa
Vorremmo che ci si incammina se verso la formazione di una sinistra rispettasse davvero
Veri le le singole identità che non avesse la pretesa da posizioni di forza di assimilare gli altri
Non escludo affatto che con il tempo si potranno creare le condizioni perché ciò avvenga l'unità del movimento operaio
è stato il sogno dei nostri padri
Se si creeranno le condizioni di una più ampia pluralistica unità i socialisti non si sottraevano certa questo appuntamento con la storia
Per arrivare a questo obiettivo non bisogna cercare di forzare le cose
Occorrerebbe che si manifesta sul nuovo atteggiamento
Al contrario ci appare che si voglia sono mettere una pietra sopra la storia del movimento socialista dovremmo accontentarci solo di un epitaffio i socialisti avevano ragione
Elette cari compagni cari compagni
Noi ci trovavamo in una condizione di isolamento
Messi ad aspettare fuori
Della Porta del tavolo dei progressisti
Al quale volevamo portare il nostro contributo perché non si potesse dire che neppure una volta nella loro storia i socialisti avevano disertato l'appello a combattere la testa
Ci sentimmo isolati da tutti come se fossimo appestato
Solo Armando Cossutta
Rispondendo ad un invito tuttavia Del Turco ci scrisse una lettera bellissima e piena di rispetto
Per quanto potranno essere grandi le divisioni fra noi e i compagni di Rifondazione Comunista non dimenticheremo mai quelle parole
Naturalmente ciascuna forza politica e artefice delle proprie fortune come delle proprie disgrazie
Nell'ottantanove avevo perso noi
L'occasione di costruire un grande partito socialdemocratico in Italia perché ci siamo fatti prendere alla borghesia di partito
Sul PDS pesa oggi un'enorme responsabilità per quanto riguarda ciò che sarà per la sinistra
Il potere di fatto per usare una frase di Gramsci che il segretario del PDS esercita sull'Ulivo rispetto al potere formale
Di qui da della coalizione affidato a Prodi rivela una mentalità che è molto diversa dalla nostra
Per usare una frase di neri dal PDS non ci dividono tanti programmi ma la forma mentis
Ippica
Essenziale per consentire che si arrivi a creare nel Paese condizioni di stabilità ed alternanza fra due schieramenti contrapposti
Mai abbiamo pensato alla politica mai abbiamo pensato che la politica si possono sostituire l'ingegneria elettorale ed istituzionale
Questa visione delle cose è stata pienamente confermata dall'introduzione del maggioritario la contrapposizione fra maggioritario e proporzionale state esaltate
In realtà tra maggioritario e proporzionale non c'è la soluzione di continuità che si pensa nei comuni il sistema proporzionale con l'elezione
Con ballottaggio del sindaco e una forte è un forte premio di maggioranza esprime una logica maggioritaria Ferrea molto più efficace della cosiddetta Mattarella
Il sistema maggioritario in vigore con i collegi uninominali senta al doppio turno con la quota proporzionale in assenza del bipartitismo riproduce tutti i vizi italiani
Dell'instabilità del pendolarismo della ingovernabilità e del trasformismo
Di fatto il sistema maggioritario è stato proporzionali esatto attraverso l'accordo tra le segreterie dei partiti e non poteva che essere così
Per andare incontro a una realtà multipartitiche che non poteva essere eliminata per legge
I socialisti non hanno mai considerato di poco conto il dibattito sulle riforme istituzionali anzi il PSI
Fu il primo tra i partiti italiani ad osservare che era necessario por mano ad una grande riforma delle istituzioni sin dalla fine degli anni Settanta l'idea di fondo era quella di realizzare l'alternanza tra schieramenti contrapposti attraverso l'elezione diretta del Presidente del Consiglio del Presidente della Repubblica e l'introduzione di una soglia d'accesso al proporzionale
Dopo la caduta del governo Berlusconi abbiamo sottolineato l'esigenza di riscrivere le regole del gioco prima di andare al voto e non abbiamo voluto mettere in campo un espediente tattico ma sollevare un problema reale
Il tema istituzionale non può essere risolto a colpi di maggioranza
Se politicamente discutibile
Che le nuove Camere possano a maggioranza cambiare la legge elettorale sicuramente non è accettabile che nello stesso modo possono cambiare la Costituzione
E più volte abbiamo insistito prima delle elezioni del novantaquattro non da soli sulla necessità di cambiare l'articolo centotrentotto della nostra Carta il meccanismo del maggioritario che trasforma la più forte minoranza elettorale in una maggioranza parlamentare serve per assicurare la stabilità
Ma non può essere usato per cambiare la Costituzione
E nella confusione generale di proposte e di controproposte si rischia ove vincesse il Polo di dover assistere disarmati ad una manipolazione ai fini di parte di alcune regole fondamentali nel gioco democratico allora
E meglio come alcuni hanno proposto arrivare ad un accordo per eleggere una nuova assemblea costituzionale
Con una rappresentanza proporzionale in questo ambito si potrà realizzare con le dovute garanzie la riforma federalista dello Stato
E questa proposta di formare un'assemblea costituente oltre a porre tutti al riparo eventuali colpi di mano va incontro ad un'esigenza che ormai è sentita a livello di senso comune quando si parla di transizione dalla Prima alla seconda rete
Nell'ambito del problema delle garanzie esistite la questione della giustizia
Noi socialisti non abbiamo affrontato il tema come avremmo dovuto e bisogna ammetterlo
Perché nutrivamo un certo imbarazzo
Avevamo timore che la nostra linea garantista fosse interpretata come il risultato di una sorta di rancore nei confronti della magistratura
Questa situazione deve essere superata
Noi abbiamo pagato alla giustizia prezzi altissimi per i gravissimi errori che abbiamo commesso
Abbiamo rinnovato quasi per intero i nostri gruppi dirigenti ad ogni livello e i socialisti oggi hanno le carte in regola riprendere serenamente il discorso sulla giustizia
Emergenza
Emergenza terrorismo emergenza mafia l'emergenza Tangentopoli hanno condotto ad un assottigliamento grave delle garanzie del cittadino
Il passaggio al processo inquisitorio a quello accusatorio non ha migliorato la situazione accusa e difesa si trovano tutt'altro che su un piano di parità l'uso dei pentiti indispensabile ed efficace prima contro la mafia e poi contro il terrorismo se non è ricondotto a rigorosi limiti rischia di creare una situazione di puro arbitrio
Il problema della giustizia riguarda anche quello civile che gli è stato di paralisi
Nel ridisegnare la Costituzione un posto di grande rilievo deve essere occupato dalla libertà di informazione
Tra tutti i Paesi democratici
Solo in Italia poteva succedere con colosso televisivo
Privato si trasformasse in un partito e che il proprietario legittimo assumesse la guida del governo senza dare preventivamente garanzie sui rapporti tra l'interesse pubblico il suo interesse personale
Questa questione diversa dall'esigenza di una legge antitrust
Nel mondo dell'informazione che riguarda non solo la televisione ma anche e soprattutto la carta stampata
Bisogna poi tener presente lo sviluppo dei satelliti e la televisione via cavo modificheranno radicalmente il problema come oggi si pone e scontato il rispetto
Del responso referendario è necessario affrontare la materia senza nessun spirito punitivo
Nelle ultime settimane c'è stata un'accelerazione verso il voto noi siamo convinti che lo sbocco elettorale anticipato sia inevitabile da quando si è frantumata la maggioranza che aveva portato il Polo la vittoria
Tuttavia andare al voto senza nuove regole può condurre a camere nelle quali non vi sia una solida maggioranza capace di assicurare stabilita
Il primo gennaio inizia il semestre della presidenza italiana della unione europea noi non vogliamo drammatizzare
Il problema come ostacolo insormontabile allo scioglimento delle Camere in simili contingenze altri Paesi hanno tenute lezioni politiche generali
Non c'è una prassi consolidata che impedisca al Paese al quale è affidata la presidenza semestrale di andare alle urne
Anzi colgo l'occasione
Per ripetere con serenità a nostro Pignone sono anche costretto a farlo perché ogniqualvolta parla un cespuglio piccolo o grande che sia l'interlocutore allarga un sorriso sornione
Noi non abbiamo mai giocato con le date con l'obiettivo di allungare la legislatura di qualche giorno settimana omesso
Se le principali forze politiche riterranno in Parlamento che non sia possibile
Raggiungere un accordo su regole giuste prima del voto si assumeranno la responsabilità e giustamente romperemo gli indugi
La questione deve essere esaminata ovviamente sotto il profilo politico Alitalia che si trova in difficoltà rispetto agli obiettivi fissati a Maastricht
Avere continuità di governo nel corso della presidenza gioverebbe hanno si tratta di un vincolo è un'occasione ma non perde
Le discussioni politiche in corso ormai riguardano tutte il modo di presentarsi agli elettori la data delle elezioni la decisione lo dicono tutti spetta al Capo dello Stato
Sentiti i presidenti
Delle due Camere
Il presidente Scalfaro ha svolto un ruolo particolare nell'attuale fase di transizione che ha fatto persino parlare di uno strisciante presidenzialismo da ciò che è accaduto se ne può dedurre che sarebbe utile configurare per il capo dello Stato un ruolo molto più politicamente rilevante di quello che gli affida oggi la nostra Costituzione
Il governo diviso tra il Presidente della Repubblica Presidente del Consiglio modula l'intensità del presidenzialismo e forte quando maggioranza presidenziale maggioranza di governo coincidono e debole quando non coincidono
Noi abbiamo sostenuto la proposta semi presidenzialista
Perché riteniamo che dopo Tangentopoli il sistema della democrazia dei partiti sia ben difendibile solo se accompagnato da forti iniezioni di democrazia dire elezione del Presidente della Repubblica l'introduzione del referendum propositivo l'elezione diretta dei presidenti delle Regioni possono marcare meglio
Le differenze di ruoli tra istituzioni e partiti
Se si insisterà a voler mantenere sistema parlamentare puro alla fine ci ritroveremo probabilmente di fronte a una vera deriva plebiscitaria che sarà impossibile arginare
La stessa trasformazione federalista dello Stato può trovare in un presidente eletto dal popolo un riferimento forte per tutelare l'unità nazionale
Noi insisteremo su questa proposta seguite rema contestare una visione conservatrice dell'Ulivo sul piano istituzionale non accetteremo pasticci perché sappiamo di sostenere una buona causa per il Paese
Alla ricostruzione del Partito dei socialisti ho dedicato insieme ad altri gran parte delle mie energie
E mi sono occupato innanzitutto dell'insediamento capillare dei socialisti del territorio e la promozione di una nuova classe dirigente perché considero questo lavoro tradizionale indispensabile anche nella nuova società maschio ideologiche
Abbiamo cercato di rompere quel grande muro di silenzio nato dalla scomparsa delle più gloriose testate socialisti
Un primo risultato è stato raggiunto con la ripresa delle pubblicazioni di Mondoperaio
Che per quasi cinquant'anni ha rappresentato il modo migliore per stabilire il dialogo
Come tante energie intellettuali che hanno animato la vicenda socialista
Ora
Ora il congresso alla possibilità con un impegno straordinario interrompere il lungo silenzio de L'Avana
Non è
Non è necessario
Ricordarvi che cosa è stato e che cos'è l'avanti per tutti noi l'impressione in questi anni che ogni prospettiva di rinnovamento ci fosse preclusa è nata anche da questo silenzio una campagna straordinaria di mobilitazione non soltanto tra gli iscritti ma rivolta a tutti quanti sono interessati a ricostruire l'aria laica e socialista può consentirci fin dal prossimo febbraio di poter ogni giorno tornare a parlare al Paese
In una fase
In una fase difficilissima
Nella quale la discussione la nostra stessa esistenza la nostra partecipazione al Patto dei democratici è stata di grande importanza
Io voglio ringraziare Mario Segni e vive a bordo
Per il loro lavoro
Il confronto
Ai democratici
Si è svolto con grande rispetto per la storia di uno di noi e i punti di convergenza sono stati molti conosco bene i limiti di questa alleanza
Ne abbiamo discusso a lungo con lealtà e franchezza
Segni e Bordon sanno che il problema di una piena riconosciuta visibilità per tutte le forze che vi partecipano è un problema serio ma non credo però che sia giusto buttare alle ortiche tutto il lavoro che abbiamo fatto dimenticarsi dei risultati raggiunti
Forse il Patto dei democratici non è riuscito a decollare come federazione di partiti mai riuscito ma è rimasto comunque un utile intesa politica ed elettorale d'altra parte la stessa nostra proposta di dar vita ad una federazione democratica nasce dall'idea di fondo che era all'origine dell'incontro tra le nostre forze
Se ci saranno le condizioni per mantenere questa intesa sì sì presenteremo anche una volta insieme vi dovrà essere un segno visibile della presenza socialista nel simbolo elettorale
Socialista
Socialista
Socialista non è una parola da dimenticare
Ad essa non legato il proprio destino milioni e milioni di uomini e di donne
So che anche i comunisti la usavano spesso i regimi totalitari dell'Est
Si chiamavano socialismo i area ma in Italia è rimasta malgrado il fango che la volta con Tangentopoli una bella parola
Io
Compagne e compagni non credo
E lo dico con franchezza
Che sia possibile recuperare il terreno perduto solo sventolando la nostra bandiera
Per quanto sia stata gloriosa nella storia d'Italia
Ma so anche che la bandiera è qualcosa di sacro
Vedete
Quando l'esercito ha sconfitto ed è costretto a ritirarsi si tenta di mettere in salvo la bandiera perché nemico non se ne appropri perdere la bandiera e la più grande umiliazioni
E partecipando a tante nostre riunioni
Ho visto in questi mesi compagni e le compagne tappezzare la sala di vecchie bandiere lì c'è la nostra storia
Non si illudano coloro che vogliono inventare nuovi partiti socialisti a sinistro persino a destra non è una facile operazione di marketing
Non si costruisce a tavolino il Partito dei socialisti
Tante sono state tante
Sono state
Le divisioni scissione
Il partito nella sua storia ha cambiato nome
In diverse circostanze ci sono stati più partiti socialisti ma tutti hanno sempre saputo individuare quale era la vecchia casa del socialismo italiano
Noi siamo pronti
A fare tutti gli sforzi per riunificare la diaspora
Rimettere insieme quelli che altri hanno diviso
Fare qualsiasi sacrificio pur di realizzare L'Unità dei socialisti
Fu dimentichiamoci
Dimentichiamoci però di un fatto Unity questa sala
Non ci sono solo dei socialisti ma c'è il Partito dei Socialisti italiani il partito dell'Internazionale partito di Turati Nenni e Pertini
Il Partito Socialista diceva Pietro Nenni
Non è in atto dal nulla e dal caso
Il Partito dei Socialisti italiani non è nato dal nulla e dal caso ma dalla volontà di continuare la più bella storia politica Italia
Grazie grazie ai cari compagni e care compagne per
L'entusiasmo ma anche la il silenzio con cui avete seguito questa relazione vedete c'è già una differenza tra altri congressi socialisti la relazione non è stato accompagnato da quel concerto
Di cellulari e telefonini che era una caratteristica non proprio simpatiche
La mia non è solo un'annotazione è anche una richiesta che voi continuiate
Come dire per vostra scelta a tenere spenti i cellulari che avete in tasca così non possano turbare i lavori del nostro congresso
Voi sapete però soprattutto quelli che frequenta dei congressi che l'unico ufficio postale che funziona a Roma con una celerità degna di un grande Paese industriale e quello che collega la sala dei congressi socialisti con il Quirinale infatti non facciamo in tempo a mandare il nostro telegramma di saluto al Presidente che durante la relazione del segretario regolarmente arriva la risposta ed infatti la risposta è arrivata io do lettura del telegramma che ci ha inviato il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro
Ringrazio vivamente
Per le espressioni di fiducia e per il cortese indirizzo di saluto all'apertura dei lavori congressuali
I socialisti italiani con i loro patrimoni reale solo chiamati a concorrere insieme a tutte le forze democratiche del nostro Paese ad un comune sforzo di collaborazione
Che richiede coraggio che richiede lungimiranza politica
Per dare conto alle attese ai bisogni dei cittadini alla loro irrinunciabile esigenza a partecipare effettivamente e consapevolmente alle scelte che riguardano la collettività
I socialisti italiani
Sono soprattutto io chiamati alla difesa e all'attuazione dei valori costituzionali che furono anima della nostra carta fondamentale e ispirarono il sacrificio e l'azione di chi combatte per la libertà
Buon lavoro e un cordiale saluto Oscar Luigi Scalfaro
è arrivato al congresso
Un telegramma del Presidente del Consiglio Lamberto Dini ne do lettura
Illustre segretario desidero ringraziarla per avermi rivolto l'invito a partecipare al congresso nazionale del suo partito a cui purtroppo non mi sarà possibile intervenire
Mi auguro che sulla base di un confronto dialettico e costruttivo
Emerga dai partecipanti la ferma volontà di un impegno comune proteso alla soluzione dei problemi che investono la vita politica e sociale del Paese
In uno spirito di solidarietà che contribuisca a rafforzare e consolidare l'azione di chi opera per la stabilità politica e la ripresa economica con questi sentimenti rivolgo a lei e a tutti gli intervenuti il mio più cordiale saluto augurale e gli auspici sinceri di buon lavoro Lamberto Dini Presidente del Consiglio
Adesso come consuetudine prima di dare la parola agli ospiti che hanno chiesto di parlare
Vi do lettura delle numerosissime presenze internazionali che abbiamo in sala
Sta per arrivare tra noi sono andati a prendere all'aeroporto di Fiumicino Michel Rocard uno dei leader storici del socialismo francese
Sono già presenti da noi Makoto dalla B vicepresidente dell'Internazionale socialista
Luis Ayala segretario generale dell'Internazionale socialista
Rudolf von farà Annio
Sa membro della segreteria della Commissione consultiva federale del Partito Socialista socialista Obrero e spagnolo
Splash
Membro della segreteria del partito socialista austriaco
Con un affetto particolare che salutiamo Abraham azionari segretari internazionale del Partito Sardo socialista laburista israeliano il partito di Rabin
Con lo stesso
Con l'asta con lo stesso entusiasmo
E pensando proprio
Agli sforzi di pace
Di Rabin salutiamo Nemer Hammad capo della delegazione dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina a Roma
Salutiamo Gionfalo sua valenza segretario generale del partito del socialismo europeo
Forse Apollinare io che rappresenta il partito socialista portoghese
Marco Suffolk rappresenta la segreteria del Partito socialista francese
Va installato che rappresenta il partito socialista progressista libanese Mauricio della lista socialdemocratica slovena il signor Klaus Lindbergh la Fondazione Ebert la delegazione della Repubblica di San Marino che sono compagni tra i compagni ovviamente Maurizio latini Marino Pollini Augusto Casali
Vincenzo Casella che rappresenta i socialisti italiani in Francia e il consiglio generale degli italiani all'estero
Silvestro la tela del Parlamento europeo Doriano dragoni del Parlamento europeo Saban
Basket Montenegro segretario dall'Ambasciata d'Argentina Carmela divina l'ambasciata di Malta in Italia
Mercedes rido ambasciatrice di Spagna in Italia accompagnata da vicente Carella est consigliere d'ambasciata spagnola
Paolo Brummel segretario politico l'ambasciata inglese il ministro a volte era dell'Ambasciata di Germania Eugenio Cosmin degli affari politici l'ambasciata Ucraina minata Tetsuro consigliere dell'ambasciata giapponese
Il signor Cioppa aizzando ambasciatore della Korea
Dammi ENEL e Bin ambasciata Algeria Abdel Salam a Rafah ambasciatore di Lidia Petros che stona s'primo segretario all'ambasciata di Cipro
Per l'arte risse consigliere dell'ambasciata di Francia
Mario Mora Palencia ambasciatore del Messico in Italia Isabelle viola Kim ambasciata degli Stati Uniti consigliere Omen dall'ambasciata della Repubblica cinese
Vi darò poi conto dei numerosissimi telegrammi e messaggi che sono arrivati da molte parti del mondo microfono prova fare adesso trovare cari compagni vi prego di prendere posto e di aver considerato questo un intervallo
Interessante inevitabile ma adesso riprendiamo la parte della discussione politica del nostro congresso
Noi abbiamo voluto cambiare rispetto alla tradizione evitare che gli interventi dei nostri amici dei segretari dei partiti avvenissero nel corso dei tre giorni mentre il nostro congresso poteva essere una delle tante occasioni
Nel corso della quale si sviluppava un ricco e articolato confronto politico con le forze che con noi divorò la vicenda politica italiana
E per questa ragione
E vi prego di considerare l'occasione eccezionale perché tutti hanno accettato il nostro invito e tutti sono qua e li accoglieremo tutti con lo stesso calore e con la stessa amicizia
Abbiamo adesso la parola
A Mario Segni che inizia la serie degli interventi sulla relazione di Boselli prego Mario Segni prende la parola
Dopo parlerà Massimo D'Alema
Compagni esattamente come abbiamo ascoltato Boselli i socialisti come noi fanno così a questo congresso silenzio
Prego Mario
Sono venuto a parlare alla sinistra che non va in convento
Sono venuto a parlare a chi come noi
Vuole costruire in Italia un'alternativa alla destra che si richiami ai grandi filoni culturali di questo secolo
Quello socialista quello cattolico
Quello laico
So la crisi che ha colpito questi movimenti
Ma abbiamo alle spalle valori in grandi pagine di storia incancellabile
E il futuro se siamo determinanti è nelle nostre mani
Noi lavoreremo perché l'alternativa alla destra sia nostre sia guidata danno
D'intesa con il PDS cioè
Io rispetto il Papa D'Alema il suo partito e lo stile
Siamo diversi
Per la storia
Per cultura
Per concezione del partito
Siamo pronti a continuare l'alleanza sebbene siamo tanto diverse
Proprio perché sono un'alleanza tra forze diverse Corbari e stabilità
E far uscire l'Italia dalla transizione
Ma se vi fossero tentativi di egemonia
Meglio restare solitari che perdere la dignità l'identità il nostro
Vogliamo dare all'Italia l'istituzione di una grande democrazia moderna
è un cammino
Che voi avete tracciato nel congresso di Rimini
Verso il quale il referendum hanno fatto fare all'Italia un grande passo
Vi è adesso
Da completare il disegno
Vi è da far uscire l'Italia dal Pantani
Lasciamo ai nostalgici della Prima Repubblica
Il sogno dei papocchi sfornati dalla Bicamerale di De Mita o da chi rimpiange il consociativismo di quei tempi
Noi vogliamo uno Stato moderno ispirato alle grandi democrazie europee
O al modello che abbiamo con coraggio e con del e con successo sperimentato nei comuni o al modello della Francia
Che ha dato a quel paese i cinquant'anni di storia
E di grande storia
è una strada che viene da lontano
Per voi dal congresso di Rimini per novità il referendum
Oggi quelle strade si sono congiunte
Ripercorriamo le assieme e alla fine daremo all'Italia istituzioni uno Stato moderno grande degno del suo ruolo e in grado di affrontare il nostro futuro
Per questo caraibico io ti ringrazio della tua relazione bello consentimi del faccio i complimenti sinceri
Io non so quale saranno le formule in cui
Queste aree diverse questi uomini che hanno provenienze da filoni diversi
Ma chi hanno tante cose in comune
Non solo la concezione della democrazia
Ma anche l'esigenza di unire e diffondere la modernità con la sensibilità e i grandi problemi sociali
Io non so quale sanando le formule organizzative in cui questo avverrà
Quello che so con certezza
E che vi sono milioni di italiani che oggi guardano con speranza che questo nasca
Missione undici milioni di italiani che credo scusi sono occorrenti di avere fatto uno sbaglio votandolo Berlusconi e il Polo il ventisette marzo dell'anno scorso
Ma che ancora non hanno un punto di riferimento chiaro e proprio in una forza che si ispiri a questi valori possono domani trovarlo il nostro dovere e di dare una casa e un punto di riferimento a questi italiani
E del resto questo doveva essere l'Ulivo
Questo era nella sua formazione originaria questo era il disegno che avevamo accolto con entusiasmo
Il simbolo ha cambiato caratteristiche l'Ulivo è diventato una cosa diversa
Ma quelle idee rimangono ovali
Quelle te rimangono un punto fermo nel futuro dell'Italia
Per queste idee sono sicuro caro Enrico e cari amici socialisti noi lavoreremo assieme
Grazie
Grazie Mario Segni adesso ha la parola e compagno Massimo D'Alema si prepara poi Gerardo Bianco
Care compagne e cari compagni
So bene per lei essere da gran tempo un militante della sinistra
Che antica consuetudine della sinistra italiana
E quella di dedicare
Le punte più acuminate
E chi sta più vicino
Di dare gomitate di pestare i piedi
A quelli con i quali si cammina insieme ed è per questo che non potevo davvero pretendere io che come voi faccio parte dell'Internazionale socialista del Partito socialista europeo
Riavere tanti applausi come il compagno Cossutta
Ma è
Malgrado questo difetto vita
Che
Del quale gli chiedo aumenta
Spero
Spero che potremo discutere
Come sempre con serietà
Anche dei punti sui quali possiamo ma non ho capito quali siano non trovarci d'accordo
è un momento difficile della vita politica italiana
E indiscutibilmente anche l'alleanza di centro sinistra alla quale abbiamo dato vita
Con una svolta coraggiosa che abbiamo condotto insieme dopo l'esperienza dei progressisti
Anche questa alleanza
Dopo avere conseguito importanti successi
Nelle elezioni regionali amministrative
Che ci hanno portato insieme al governo della stragrande maggioranza delle città delle prove
Lavorazione di governo dell'Ulivo
Che davvero è un fatto di straordinario rilievo
Dopo questi risultati anche noi avvertiamo il rischio di una pesantezza
Di una difficoltà brocche d'altro canto come dicono i più acuti osservatori sembra investire tutti e due i poli politici che arranca vincolano questo nuovo e sofferto bipolarismo italiano
E più in generale sembra vedere sì vedere come arena atto il processo di cambiamento
Che si era avviato con il referendum con una nuova legge elettorale
Con tutte le speranze che aveva suscitato
E questa situazione di incertezza
Di frammentazione di precarietà
Di insicurezza di prospettive
Situazione di incertezza resa emblematicamente direi da questo nevrotico dibattito sulla data delle elezioni
Intorno a cui sembra ruotare tutta l'attenzione del mondo politico
Di un mondo politico che appare proprio per questo sempre più distante
Dai problemi acuti e grandi che preme o no
Che vengono da una società che domanda governo
Stabilità
Capacità di decisione
Di fronte a questioni enormi
Il destino dell'Europa
La moneta unica la politica della sicurezza
L'allargamento dell'Unione verso l'estero
I rapporti con l'altra sponda del Mediterraneo le grandi questioni del lavoro dell'occupazione della coesione sociale
L'Italia appare in questo momento
Come una forza assente su questo scenario
Debole e precaria
E dall'interno del nostro Paese
Vengono avanti esigenze
Non più rinviabili di maggiore giustizia sociale
Dopo che il risanamento della finanza pubblica sia avviato grazie al sacrificio di milioni di lavoratori va ricordato Enrico Boselli sono molto d'accordo con l'analisi che egli ha compiuto nella prima parte della sua relazione
E questo risanamento della finanza pubblica
Chi ha favorito una sostenuta ripresa produttiva
Tuttavia non ha portato con sé
Ne e una più equa redistribuzione delle risorse
Ma anzi si è ridotto il salario reale dei lavoratori
Ne una adeguata crescita dell'occupazione soprattutto in quella parte del Paese il Mezzogiorno dove c'è bisogno di lavoro i lavoratori italiani la Sinistra democratica e sindacati
Hanno avuto una parte essenziale nell'affrontare con spirito di sacrificio
L'opera di risanamento
E tuttavia proprio per questo
Oggi si avverte il bisogno di un governo capace di guidare la ripresa
Secondo obiettivi di socialità
Di crescita dell'occupazione
Di accompagnare alla ripresa una riforma della pubblica amministrazione per renderla più efficiente più amica dei cittadini
Di investire come ha detto D'Errico nella formazione e nella ricerca nell'innovazione cioè sulle nuove generazioni come non mai è avvenuto nel nostro Paese
E si avverte anche il bisogno nazione io non mi riconosco diciamo
Immagine caricaturale dei di quelli che rimpiangono le bicamerali e sinceramente non capisco caro Segni perché si debba esultare De Mita diciamo io non ho mai condiviso diciamo neanche la tessera di partito ma non mi sentirei di insultarlo
Non capisco perché ci si debba fare del male
Si possono avere dei dissensi si può discutere
Si possono approfondire come giusto complesse questioni come quella del completamento della riforma costituzionale
Sulla quale legittimamente non solo all'interno dell'Ulivo Mann nello schieramento politico italiano vi sono diverso posizioni e proposte
Io ne ho contate otto sino ad oggi diciamo ipotesi
Sarebbe interessante che anche la destra
Fosse stimolata
Anziché anziché accreditare l'idea
Che il pronunciare la parola presidenzialismo iscriva automaticamente al partito degli innovatori
Sarebbe secondo me assai meglio stimolare anche la destra a formulare una più compiuta proposta di riforma costituzionale
Ci sono diverse forme di presidenzialismo
Di modo che si possa capire meglio di che cosa si tratta
Perché in una materia come questa
Che appunto la edificazione di una casa comune queste sono le regole
Non si procede a spallate
Non si conducono battaglie di principio e di valore principi e valori attengono ai contenuti della politica non al quadro delle regole che devono essere condivise
Anche per capire di che cosa si tratta
Ho molti dubbi per esempio che il presidenzialismo democratico così come si è affermato nell'esperienza degli Stati Uniti d'America
Sia una forma di governo forte
Basta vedere ha come quel complesso equilibrio
Di esce ad imbrigliare persino lo statista sul teoricamente più forte del mondo il quale deve passare al vaglio delle decisione del Congresso per quanto riguarda le più importanti questioni della politica estera ho persino la possibilità di pagare gli stipendi ai dipendenti pubblici
Mi domando perché ci sarà pure una ragione nelle democrazie europee non attecchito il presidenzialismo
In nessuna delle democrazie europee
Se non del modello francese in una forma mista
Che rappresenta un complesso e singolare equilibrio
Non so sinceramente ricco quanto facilmente esportabile in altri Paesi che non abbiano la tradizione statale della Francia quel senso dello Stato diciamo che pervade non soltanto la politica ma il sentimento dei cittadini legato ad una peculiari Sima storia nazionale
Insomma io penso che c'è qui una materia
Non di scopo
Ma di un confronto approfondito serio non ideologico
Rispettoso di posizioni che non si possono sbrigativamente chiamare conservatrici prospetto a me difendere
La nettezza della opposizione del Partito popolare ad un'ipotesi presidenzialiste
Noi siamo probabilmente ed io per convinzione personale diciamo assai più aperti alla possibilità della elezione popolare diretta del Presidente della Repubblica io ritengo non solo non sia un tabù ma che effettivamente possano il nostro Paese corrispondere all'esigenza di dare un centro allo Stato e di costruire un punto forte di unità fra gli italiani
Ma sono appunto temi sui quali io credo si debba avviare un confronto aperto tra tutte le forze politiche
Ed è del tutto impensabile e credo che noi democratici dobbiamo reagire negativamente alla pretesa di porre queste questioni al centro di una possibile prossima campagna elettorale
Alle elezioni si va per decidere chi governa l'Italia
Per decidere le regole la casa comune si discute e si cerca una convergenza meno che mai è pensabile che il vincitore di elezioni con un sistema maggioritario
Possano proporsi di imporre le regole del giuoco e il quadro democratico orale agli altri
Alle elezioni se si deve andare si andrà per discutere dell'Italia del suo futuro delle scelte europee del lavoro del Mezzogiorno in un confronto di idee e di programmi se ve ne sono dall'altra parte
Dove
Ad una indubbia grande capacità
La destra è forte io non la sottovaluto affatto restare forte perché e gonfia di umori
Esprime spinte di fondo della Società italiana in questa crisi di fin e secolo che crisi della democrazia parlamentare
Che crisi della democrazia dei partiti a destra in terra Preta sentimenti qualunquisti corporativi antiparlamentari un senso di paura e di incertezza per il futuro
Ma questa forza di una destra gonfia di umori a questo non corrisponde
Drammaticamente per l'Italia non corrisponde
Né un progetto né un programma di governo né una classe dirigente
Per questo questa destra pericolosa non perché siano cattivi non perché vogliono imporre una dittatura
Ma perché non ha un programma per l'Italia non ha un progetto di governo non ha una classe dirigente da offrire questo Paese
Soltanto il luogo dove si addensano umori sentimenti e paure che testimoniano della crisi italiana
E questo fatto ci attribuisce una grande responsabilità
Di costruire di dare forza ad una prospettiva seria di governo democratico del nostro Paese
Capace anche di interpretare le ragioni degli altri mantenere aperto un dialogo di costruire il quadro di una comune responsabilità democratica per quanto questo sia difficile
Io non ho capito sinceramente su che cosa su quale scelta politica programmatica
E il segretario del PDS avrebbe esercitato il suo imperio all'interno dell'Ulivo
Cioè per andare ad una polemica come sarebbe giusto di merito nella quale uno possa anche difendersi diceva altrimenti
Noi che siamo garantisti Perricone la vacuità delle accuse rende impossibile la difesa c'è impossibile difendersi dall'accusa di essere prepotenti senza contenuto diciamo
Senza che
Possano esservi diciamo la possibilità di capire quale posizione politica quale idea programmatica quale diktat da parte del partito democratico della sinistra
Abbia impedito il libero dispiegarsi noi abbiamo tenuto su tutte le più controverse questioni in generale una posizione aperta e dialogare non siamo noi diciamo fra quelli che hanno delle pregiudiziali in materia di riforme costituzionali
Anzi cerchiamo di intendere le ragioni di tutti nell'ambito della coalizione
Ne certamente si può dire che
Da parte nostra si sia voluto imporre questa o quella scelta tattica
Questa o quella brutalità ci siamo fatti carico con grande senso di responsabilità
Per un partito come il nostro che non viene da una tradizione di governo del compito di assicurare un governo all'Italia di sostenere un governo molto lontano da noi come quello Bindi
Credo con grande senso della misura e con grande senso di responsabilità
Ora siamo ad un passaggio
Non si deve convincere D'Alema del fatto che sarebbe più opportuno
Che le forze democratiche in Italia
Concordasse era una data delle elezioni
Tale da consentire al nostro Paese di rispettare i suoi impegni europei perché io sono convinto di questo
Mi mi arrendo mi mi avete piegato se mai ci fosse stata chissà quale protervia da parte mia
Io penso che se noi fossimo in una democrazia normale la condizione di rapporti normali tra le forze politiche
Ci si metterebbe intorno a un tavolo come avvenuto in altri Paesi si direbbe dato che cioè non sono il semestre ma c'è nel corso di questo semestre comincia la conferenza europea per la revisione dei trattati
E c'è una grande responsabilità dell'Italia è ancora grande opportunità di presiedere all'avvio di questa conferenza e dato che la data verso la quale si orientano i leader europei verso la e il e la fine di marzo
E noi lo sappiamo bene calorico perché siamo parte di una grande forza politica europea non siamo insieme Enrico non siamo una un'espressione rissosa e provinciale e rispondiamo a quei nostri compagni i quali giustamente
Capi di governo di Stato ci chiedono B ma che fate in Italia
E quindi sarebbe del tutto ragionevole dire
Si svolga la Conferenza europea dopo si vada alle elezioni assicurando in questo modo
Che
Il governo Dini possa gestire l'intero semestre
E rispettando impegni con i nostri partners questa proposta è stata avanzata da Romano Prodi
Io ho condiviso pienamente questa iniziativa credo che dobbiamo continuare a sostenerla insieme perché è una proposta ragionevole
Che risponde agli interessi del nostro Paese e che consente al tempo stesso di evitare una brutta figura dell'Italia in Europa
Dato che la conseguenza inevitabile del precipitare della crisi sarebbe il rinvio sine die della conferenza
E inevitabilmente il Consiglio il Consiglio dell'Unione diciamo
Concorde Rebbe la prossima data con il governo italiano del dopo elezioni
E qui e nello stesso tempo io credo un'intesa di questo tipo potrebbe chiarire anche la data delle elezioni creare un quadro di maggiore tranquillità di certezza uscire dalle fibrillazioni
Ma
Se una proposta ragionevole di questo tipo non viene accolta
Dalle forze politiche alle quali si rivolge che sono innanzitutto le forze politiche del centrodestra che sono le maggiori forze parlamentari diciamo
E comunque le altre forze politiche democratiche se non si riconoscono i due poli
Se questa proposta hanno una l'Effetto
Di un'intesa che garantisce una tregua
Se questa proposta non produce una maggioranza parlamentare
E questa proposta è destinata purtroppo a non essere accolta
E non vedo perché si debba polemizzare con il PDS se ciò accadrà
E la situazione attraverso le elezioni
Questo è un dato di fatto della situazione
E non dipende dalla volontà di questo quella componente del centrosinistra è un un elemento inevitabile a mio giudizio di sbocco
Dal momento che non siamo riusciti anche qui avendo tentato insieme questa carta
A dare vita ad un governo per le regole cioè cioè ad un governo che rappresentasse effettivamente una tregua
Tra i due grandi blocchi che si contendono il campo allo scopo di completare la riforma costituzionale attraverso un dialogo e non ci siamo riusciti
Anche qui non perché a questa prospettiva abbia fatto spacco lo la Quercia
Ma perché malgrado l'iniziativa unitaria che abbiamo intrapreso in diversi momenti e da ultimo nella primavera
Di quest'anno con la decisione del vertice dell'Ulivo di aprire il famoso tavolo per le regole non ci siamo riusciti per l'opposizione di una destra
Che ha considerato sin qui e continua a considerare le elezioni riparatrice sì del vulnus del ribaltone come premessa di ogni possibile discorso di riforma e di governo
Ma questa è la realtà
è inutile che intorno a questa realtà noi litighiamo fra di noi è inutile ed è dall'INPS
Io voglio
Avendo affrontato il tema diciamo che penso quello che ci fa discutere
Voglio fare un'ultima considerazione
Che questo
Io sono convinto che dalla crisi l'Italia esce
Se
Noi ci diamo istituzioni
Di tipo europeo
E un sistema politico di tipo europeo
Nell'Europa democratica ci sono grandi partiti
Laburisti socialdemocratici e socialisti
Grandi partiti europei e di governo della sinistra
Per tante ragioni
Sono ragioni storiche
Chi non inutile adesso qui ripercorrere
La storia della sinistra italiana è stata diverso
E tuttavia diciamo oggi si sono determinate le premesse per dare vita in Italia ad una grande forza politica di quel tipo
Queste premesse sono innanzitutto testimoniate dal fatto che tu ed io caricare Enrico partecipiamo insieme uniti al vertice dei leader socialisti europei
Essendo noi l'unica l'unico Paese l'Italia che è rappresentato in quel vertice da due persone
Cosa che viene considerata con rispetto ma anche con una certa Q anzi tre per dire la verità
Sì ma adesso dirò una cosa che sul temevano se alla con rispetto ma come una anomalia come un'anomalia allora
Io dico noi non abbiamo
C'è naturalmente un un Pantani c'è un fatto nuovo anche questo
Che questo questi partiti che insieme rappresentano la componente italiana del Partito socialista europeo insieme sono la più grande forza politica di questo Paese
C'è quindi un'anomalia un'opportunità
è una situazione che io non credo noi possiamo considerare
Staticamente così
è una situazione che abbiamo il dovere di mettere in movimento
Quanto sarà lungo questo processo non lo so
Ma io credo che noi io conterei un gravissimo errore
Se rinunciarsi
Se togliessi dall'orizzonte del partito democratico della sinistra l'ambizione di costruire in Italia una grande forza di governo
Una sinistra democratica socialista riformatrice del tipo di quella che c'è in Inghilterra in Germania e negli altri grandi Paesi democratici dell'Europa
E il fatto che noi abbiamo nel nostro progetto questo obiettivo
E verso questo obiettivo ci vogliamo muovere anche quando parliamo di un processo federativo di una federazione alla quale vogliamo dare avvio tutto questo ha un senso perché guardiamo a questa grande prospettiva
Di entrata come ha scritto Giorgio Ruffolo nel sistema politico europeo non solo del sistema monetario
Il fatto che noi lanciamo questo grande obiettivo non deve essere considerata come una prepotenza verso i socialisti
Ma come diciamo così uno stimolo
Ad avviare a cominciare a creare le condizioni perché possano gettarsi le basi di una forza di questo tipo
Se non viene inteso questo discorso allora io credo che noi rischiamo rischiamo
Di continuare ad andare avanti con la testa rivolta all'indietro
Perché
Cioè di essere tutti semplicemente posto qualcosa
Tutti non solo noi
Tutti non sono
E di concepire L'Ulivo
Come l'alleanza
Fra il post comunisti e il post pentapartito
Cioè come in piccolo
La riproduzione
Considerevolmente miniaturizzata diciamo così del vecchio sistema politico
Una cosa che inesorabilmente sarebbe travolta dall'unico nuovo disponibile anche se appare piuttosto rozzo e impresentabile quello della destra
Se noi vogliamo essere qualcosa di più che non il posto sistema politico di prima
Con comprese con le sue posto pregiudiziali verso i post comunisti io credo che dobbiamo avere il coraggio di cominciare a costruire qualcosa di nuovo
E è una cosa nuova per l'Italia che ci sia una grande forza socialista di governo che sia il primo partito italiano
Ma questa cosa nuova è a portata di mano e forse con un po'di generosità ci possiamo arrivare
Care compagne e cari compagni come vedete si sta sviluppando una discussione politica come tante ce ne sono stati in questo periodo
Anche il di quelle che si vedono ogni sera sui teleschermi questa ha una particolarità che ci siamo anche noi mentre dalle altre siamo stati spesso rigorosamente esclusi questa una buona ragione ma non era per avere un applauso era solo per dirvi non perdete questa occasione per seguire con attenzione questo dibattito perché queste fatto con noi e per noi
Quindi dopo l'interim la parola a Gerardo Bianco che porta a questa Assemblea il saluto dei popolari
Ma poiché Gerardo lo fa con la sua tradizionale tranquillità e calma io approfitto per salutare
Il senatore Corasaniti che stava già presidente della Corte Costituzionale e che oggi dirige la prima Commissione affari costituzionali salutare Piero Badaloni presidente della regione Lazio che è qui con noi presentare a tutti quanti voi con particolare affetto questo consentire va be'la delegazione della CGIL guidata da Walter Cerfeda con
Leone Betti Carlo Ghezzi Achille Passoni poi in seguito dopo Gerardo Bianco daremo anche il nome di tante altre amici a mente compagne e compagni che sono venute a trovarci prego c'era
Dopo tocca Bertinotti chiedo scusa
Caro Presidente caro Boselli io non posso dire compagni dico signore e signori
Tutto per loro
La prima io porto
Il saluto del Partito Popolare Italiano
A voi socialisti dubbi
E sottolineo Gobetti la parola socialisti perché credo profondamente che non ci sia o no altri socialisti che non siano qui in questa sala
A nostra
La nostra caro Boselli voglio ringraziarti per averlo evocato nel tuo bell'intervento su cui però qualche riserva tu sai quale
La nostra è una storia sotto certi aspetti comune e parallela
Comune
Perché insieme
Con la vostra tradizione col vostro movimento abbiamo difeso e costruito la democrazia di questo Paese
Non è una storia che può essere facilmente cancellare ne errorino né peccati né deviazioni possono disperdere quello che di essenziale c'è la nostra collocazione europeiste dolci dentale la difesa strenua degli istituti democratici del nostro Paese frutto di una collaborazione che è andata avanti nel tempo
Siamo stati colpiti
Da un terremoto da venti che hanno travolto voi e hanno colpito anche noi e sia voi che noi siamo oggi alla ricerca di quelle radici di quei fondamenti di quella cultura ispiratrice che non muore e che non è morta
Siamo alla ricerca delle fonti ispiratrici per far rivivere le nostre tradizioni
Io per la verità non poteva immaginare Boselli che la parola socialismo potesse sparire dalla politica del nostro Paese
E vedo con piacere
Che oggi ritorna questo anche a me
Non un cespuglio la fiamme che può diventare fuoco sempre più vistoso e lo dico perché
Rispetto a quelli
Che immagino Lodi creare nella politica italiana
Delle terribili semplificazioni rispetto a chi ritiene che si possono comprimere le tradizioni e filoni storici ecco che prevediamo per cui il percorso delle nostre scelte deve essere diverso ecco che la vediamo ora Ampollare
Queste tradizioni e presentarsi con la loro identità e con la loro voglia di esserci e di testimoniare
In modo nuovo nella contemporaneità la loro storia io non credo alle sempre alle semplificazione non ho mai immaginato che per esempio composizioni artificiosi potessero formarsi
Ma soltanto come accade nelle vere autentiche identità
Coalizioni dove ciascuno esprimendo il meglio della propria tradizione colloquia con l'altro
Perché le vere identità non sono quelle che si rinchiudono ma sono quelle che sanno dialogare per noi questo è l'insegnamento che De Gasperi ci ha dato e credo che analoga ossia insegnamento che viene da nei da Pietroni ora
è la coalizione
Anche quella che abbiamo costruito
Io per la verità noto più che l'affermazione di un fatto un qualche timore da parte turca ma io voglio dirti che tu con la vostra regia hai messo me D'Alema insieme nelle poltrone ma non in altri posti o in altre realtà
Io Rispetto lo ripeto
La tradizione e la evoluzione che ritengo profonde significativa del PDS nono timore del PDS lo dico con franchezza
Non ho timore né credo che sia utile la pretestuosità delle polemiche perché non è così che noi correggiamo noi stessi e aiutiamo gli altri a correggersi ma soltanto con un discorso costruttivo con un discorso serio sui Problemi e sui problemi quelli che sono veri nella nostra realtà politica del futuro con intransigenza
Noi vogliamo che la vostra tradizione vada avanti e sentiamo che c'è voglia di identità
Come noi abbiamo voglia di identità hai fatto una proposta una proposta di aprire un dialogo che vada al di là del dialogo ma che vada una composizione io caro Boselli ti dico sì omertosi sono d'accordo a fare questa tua in questo è il
E qui voglio dire che essendo in qualche maniera sia pure nel passato
Uno che si occupava di linguaggi e si occupava di etimologie e faceva anche quando insegnavo ai miei oggi mentì Kato tutto l'analisi del linguaggio so che molte volte le parole rendono prigioniero
E io non mi spavento ne dà la parola conservatore
Nel D'Alema dalla parola pentapartito
Né dei altre parole io dico che quello che si è importante e ciò che noi carichiamo in termini concreti di contenuto e di orientamento quindi la coalizione la confluenza
Che può diventare sempre più aperta e dinamica
Io non so forse potremmo anche immaginare di ritrovarci in un convento vero insieme tutti quanti noi della tradizione liberaldemocratica popolare socialista per meditare su problemi politici ma anche su problemi spirituali approfondendo le nostre radici ai nostri praticamente punti di riferimento potremmo trovarci insieme io accetto
Questo e possiamo farlo guarda questa intesa al di là delle differenze che non sono di poco conto
Io
Non pongo nei popolari pongono ultimato l'ultimatum in politica è la cosa peggiore che possa accadere
Noi non diciamo o così
Ho altrimenti saltiamo la finestra noi siamo dentro una coalizione perché qui sono d'accordo con D'Alema noi dobbiamo decidere per il governo del Paese però più a questo punto io vorrei fare una domanda
Io lo demonizza o nessuno
E solo uno di quelli che quando avuto responsabilità
Parlamentari si è adoperato
Come sanno gli amici e i colleghi che erano dirimpettai perché tutte le forze politiche fossero legittimate non ho mai accettato forme di discriminazione in Parlamento altro
Però c'è una ragione per cui io ostinato moderato solo da questa parte
Perché ritengo che la moderazione sia l'elemento essenziale della democrazia
E quella questa moderazione non può confondersi con una ispirazione di destra chiamo una caratterizzazione che tu hai rilevato relatore l'azione è il plebiscitarie
Ci sono ondate antiparlamentare ci sono ondate antisindacali ci sono ondate di cultura politica che vanno in ma nel senso completamente inverso rispetto a quello che noi pensiamo debba essere una democrazia una democrazia moderna democrazia avanzata che non possono non trovare contrasti
Ora io ti convesso Boselli in un passaggio a dire che quasi l'unico nel quale non mi ci ritrovo non riesco a capire come tu pensi di poter esorcizzare il rischio del Plebiscito arrivismo praticamente accettando quello che periodicità ritmo di destra vuole c'è la creazione di una soluzione istituzionale che deve essere data per la forza Wendover esecutivo attraverso il presidenzialismo
Io sono convinto presidenzialismo teoricamente potrebbe venire fuori ma non solo d'accordo nel modo più assoluto dopoché tutta la complessa costruzione dalla nostra Costituzione essere rivista l'articolo cento trentotto che ti ho richiamato altre cose però mi sai dire un attimo come noi possiamo pensare in un clima del genere
Con una tradizione quale quella che noi abbiamo il presidenzialismo che risulterebbe inevitabilmente l'alterazione di quello che vogliamo costruire c'è la creazione delle forze politiche come cinghia di trasmissione rispetto alla società
E come voi sta tentando di fare noi stiamo cercando di fare per riproporre delle culture che siano in grado di prospettare le soluzioni le grandi soluzione grandi sfide del secolo che avanza
Che sono appunto sfide enorme di cui ovviamente per brevità io non faccio cenno non parlo
Attraverso soluzioni semplificate dove il risultato inevitabilmente sarebbe lo dico per sinteticità ma non lo dimostro una sorta di neo Giolitti Isma'dove saremmo ridotti ad essere gli uomini di un presidente
Io sono convinto con molta franchezza guardate sconvolta franchezza
E questa è la posizione del Partito popolare
Dalla quale dico senza ricatti e vorremmo che nessuno li metti
Non ci si voglia ma difenderemo con nettezza le nostre posizioni
Noi siamo convinti che proprio perché c'è questa deriva che non è una deriva soltanto italiano ma c'è un vento di destra che viene anche da lontano noi abbiamo il dovere di difendere innanzitutto alla Carta costituzionale la sua ispirazione
Questo è quello al quale siamo chiamati e abbiamo il dovere di difendere il punto centrale l'equilibrio del Parlamento
Ed io sono firmato una vecchia lezione
Che è quella che ieri ho citato quando il Cancer nel suo splendido libro sulla democrazia dice che quando l'antiparlamentarismo cammino e si pensa a ridurre il ruolo del parlamento già le libertà civili e politiche sono in declino questa è la nostra posizione questo è quello che noi intendiamo fare ripeto senza ricatti
Aperti al dialogo e al collo
Io per ringrazio per l'invito che mi avete rivolto penso che il cammino avviato molti anni fa
Quand'ero ragazzo
E attraverso un giornalista
Noi facevamo
Allora su una piccola agenzia la corrispondenza per creare il centrosinistra con i socialisti un giornalista che era non faccio il nome morto a chi era il portavoce di Nemi
Però e che non so vero adesso come da tradizione vostra comunque ci portava alcune notizie e noi costruiamo lentamente quel cammino si tratta di anni lontani preparammo la per rottura in quell'epoca la vostra tradizione la tradizione che è servita di petto appunto in soli dare la democrazia nel nostro Paese questo cammino può continuare
In forme nuove e diverso
Io sono convinto che al di là dei numeri al di là dei numeri al di là delle quantità senza il complesso delle quantità senza calcolare perché non siamo per dir così i dei volti o sacerdoti dei sondaggi o di altro però questo lasciamo come eredità ad altre culture io penso che se siamo in grado di ravvivare la tradizione culturale politica forte al di là delle quantità
Una parola forte
La possiamo dire nel nostro Paese e forse guidare ancora il processo di sviluppo dell'Italia democratica
Grazie a Gerardo Bianco è pervenuta alla Presidenza questa lettera per i per i non romani la cosa può essere anche incomprensibile ma per Alberto Benzoni che è stato vicesindaco con la probabile benissimo ci scrive
Il sindaco di Roma Francesco Rutelli che dovrà essere con noi
Però oggi è l'Immacolata e e il sindaco di Roma deve essere a piazza di Spagna con il Santo Padre per tutto il pomeriggio dunque non può essere presente
Allora il sindaco ha mandato questa lettera io dico che vi leggo
La concomitanza dell'apertura del vostro congresso con la tradizionale visita del Santo Padre
Alla statua della Immacolata di piazza di Spagna mi impedisce di essere presente ma con queste righe voglio trasmettere a te a tutti i delegati gli invitati il cordiale David che vuole benvenuto mio personale dell'amministrazione della città
Credo sia vero quello che è stato detto in questi giorni
La recente involuzione grave crisi dell'esperienza socialista del PSI
Non può e non deve associare a questa crisi la nobilissima e straordinaria esperienza secolare del socialismo italiano e non dovrà condannare il giusto e doveroso impegno
Di rilanciare i contenuti del socialismo riformatore in Italia
Voi vi innovata
Vi muovete lungo questa strada e tutti i democratici italiani non possono che essere solidali e vicini al vostro sforzo questo è anche il mio augurio assieme all'augurio di buon lavoro per il vostro congresso che vi rivolgo come sindaco della città eletto dai romani assieme ad una coalizione democratica delle forze di sinistra cattoliche ambientaliste riformatrici
Molto cordialmente Francesco Rutelli
Grazie al sindaco per questo saluto e gli auguri ricambiamo di buon lavoro adesso alla parola Fausto Bertinotti
E poi parla
Pierluigi Petrini per la lega nord ambasciatore civile della lega nord
Grazie
Grazie
Compagnia
Cavese Laura esistito mai aveva già abbiamo
Dante ha sentito ho detto che capisco che a un ex iscritto si riservano queste affettuosità Acquaro esageriamo
Della nascita di una
Forza politica seppure che affonda le sue radici nella storia di questo secolo del Paese
Sollecita indubbiamente il tema della rinnovamento della politica delle forme della politica
Molti di voi poi in particolare hanno vissuto drammaticamente
Una delle prime drammatiche curvatura e che la politica presa in Italia anche quando sembrava destinata a grandi successi
La personalizzazione e la spettacolarizzazione della politica
Io penso che quelli non siano pericoli superati con il crollo di una persona
E anzi noi viviamo
Posso dirlo in questa casa credo con con molta facilità
Una sorta di rivincita postuma di Bettino Craxi
Molte delle idee delle quali diventano moneta corrente nella politica di questo Paese con grande facilità
La stessa propensione plebiscitaria
L'idea della governabilità come elemento tutt'affatto separato dai problemi della società
L'idea della spettacolarizzazione forte della politica e del suo sradicamento dei soggetti sociali dalla vita quotidiana
Del popolo
Costituisce tanta parte della politica a cui siamo sottoposti tutti i giorni
E per questa ragione credo che una nascita va vada in qualche modo persino evocata oltre che uguaglianza
Come un elemento che contribuisca alla rottura con questa pratica al riscoperto dalla politica
Come pratica quotidiana come sistema di relazioni con il popolo
E per questa ragione io vorrei via e che
Ci sono un paio di temi che sono dominanti nel dibatto politico corrente che noi se solo ragionassimo secondo criteri elementari di igiene politica dovremmo risolvere da Quito sono i temi della politica fine
Liberati ci dà i quali potremmo passare come necessario alla politica forte
Anche se l'azione l'apporto la relazione tra questi due elementi del tutto evidente
L'una è la questione delle elezioni io penso così compaiono
Che in un Paese in cui si discute pena Mesic e mese direzione e si continua a discutere
E non c'è una possibilità di sormontare questo problema c'è una sola cosa fare votare votare subito non c'è altro da fare perché qualunque elemento di trascinamento determina un logoramento dalla situazione
Un un impaludamento e ogni tema politico programmatico viene avviluppato in questo periodo il suo connotato di visibilità e di chiarezza di trasparenza e invece si piega in una discussione sorda
In cui gli elementi sembrano essere strumentalmente usi all'uno o all'altro quale che sia io penso l'opinione di ognuno di noi io credo che dovremmo assumere una scelta una propensione a votare subito
A introdurre un elemento di grande chiarezza e trasparenza del Paese anche se doloroso e andare alle elezioni
Andare a elezioni prima che il semestre europeo diventi davvero pesante come nella sua seconda parte in modo anche che un Governo autorevole perché legittimato dal paese posso fare la sua parte
E la seconda cosa come andarci secondo me anche qui ci possono essere molti fastidi tra di noi molte incomprensioni molte tensioni
Parlo di tutto lo schieramento diciamo tendenzialmente antagonista che avverso al centrodestra ma c'è una sola cosa da fare una sola cosa
Se queste destra vengono guardate come un elemento di pericolo dello sviluppo democratico del Paese non c'è altro da fare che mettere insieme l'alleanza politica elettorale a tutte le forze progressisti di sinistra democratica per vincere le azioni ai aprire un cammino fra il fallo acciaccata
Su queste due scelte
Fatte queste due scelte
Allora all'ora possiamo finalmente disposti ad affrontare i grandi problemi di scelta con la sfida quella sì assai più ambiziosa che quella elettorale con le destre
Che costituiscono io credo compagne e compagni un elemento con cui dobbiamo fare i conti nel profondo
Queste destre italiane non sono un fatto inventato come qualche volta ci diciamo
Non sono neanche soltanto un fatto televisivo
Sono un fenomeno profondo che interviene in una fase drammatica di passaggio delle società contemporanee
Hanno radici legittimità forti vanno combattute sul terreno della politica perché solo sul terreno dalla politica e del progetto di società possono essere contrastati
Altrimenti vincerà
Altrimenti vinceranno insediandosi in tanta parte di quella gente e di quel popolo che è stato per tanto tempo il referente fondamentale della sinistra in Italia
Se guardiamo all'Europa guardiamo come detesta e quando sono pericolose non sono superfetazioni di potere
Non sono semplicemente blocchi di potere che si annidano dentro i grandi potentati dalla borghesia
Ma che da lì invece affondano le loro radici nella quotidianità della vita e tutto l'incontro in ufficio del luogo di lavoro nel quartiere una propensione un'aggregazione politico-culturale
E anche qui e di tempo che smettiamo qualunque resto tatticismo e guardiamo in faccia questo pericolo da quello che con la sua forza per poterlo contrastare il capo dello contrastare dobbiamo guardare accetta a quest'età in cui tanta perdita di senso si manifesta
Quante crisi
Non solo sociale ma di civiltà noi siamo in grado di toccare atamano ogni giorno
Quanti giovani quanti ragazze ti guardano disorientati e si chiedono qual è il loro futuro di vita qual erano prospettiva qual è il loro destino e qual è il Loch il loro controllo individuale e collettivo su quel destino
Grandi termini su cui siamo nati
Come quelli dell'alienazione dello sfruttamento ritornano in maniera cruciale in questa fase del mondo
In Europa e in Italia
Questa civiltà europea che le nostre parti le parti del movimento operaio hanno contribuito in questo secolo e soltanto in questo Power conquistando un compromesso sociale democratico e civile in questa Europa sono sottoposte a una rimessa in discussione di fondo
Quello che accade in Francia
Non è semplicemente quello che accade Oltralpe e qualcosa che riguarda tutti noi
Quella lotta
Diceva oggi
Il termine grande difficile da qui impegnativo Cox
Però in questi giorni avete sentito dire e la prima rivolta contro Maastricht adesso contro la mondializzazione
Non è la prima l'otto in Grecia le otto in Italia
Le note straordinaria
Conto il taglio delle pensioni proposto Governo Berlusconi
E posso dire
Le lotte mancate contro il taglio delle tensioni con il governo di
Queste lotte e oggi in Francia questa stessa
Hanno un filo che li connette
E cresciuta soltanto la coscienza del fatto internazionale
Sì certo sono lotte di una parte importante della popolazione
Conto un attacco allo stato sociale
Sono perciò delle lotte contro le politiche liberiste nazionali
Contro gli indirizzi rimaste che quelle politiche hanno accompagnato
Conto i processi di mondializzazione l'economia anche qui non è forse il caso di tornare a ragionare su questi grandi orizzonti la nostra storia non torna foce interrogare sul fatto che la politica non può più essere soltanto politica nazionale
E che il teatro obbligato di una politica delle sinistre e almeno il teatro europeo e anzi in realtà il capo mondiale
Perché sono questi processi di mondializzazione di globalizzazione dell'economia che in realtà funzionano come grande elemento che spinge anche le politiche nazionali su quei terreni che noi vogliamo contrastare cos'è lo Stato nazionale oggi quali sono le sue politiche
Ditemi dove in quale parte d'Europa
Avete visto dei governi e realizzare dei progetti Società dei programmi dove in quale parte d'Europa uno Stato nazionale si è guadagnato un apporto con le popolazioni affrontando le grandi questioni sta contemporanea
No gli Stati nazionali sono diventati quelli che operano i tagli hanno rovesciato la loro funzione
Da Stato che interviene per seppure nelle forme imperfette e a volte così sgradevoli o sbagliate abbiamo conosciute per tentare interni a superare il Paese semplicemente vengono ricondotti a una logica di competitività
Lo Stato ridotto o un tuo agente dal mercato se non spezziamo questa logica mettici chi vuoi a governare ma quel meccanismo è un meccanismo che pesa contro di te contro tre stanze contro tre stante i cambiamenti
Ecco perché
Ecco perché ha ragione
Ai Israele vizi ascrive oggi che se gli utenti dei servizi pubblici e Saglia mette i salariati dei settori esposti ai licenziamenti
Esprimono una simpatia e una solidarietà con gli scioperanti parla della Francia
Se mentre questi difendono il loro interesse particolare e perché loro capiscono che quei manifestanti in realtà partecipano alla difesa di un modello sociale aggredito questo è il punto
Un modello sociale ha gradito
Il compromesso sociale e democratico realizzato in Europa in questo dopoguerra
L'elemento più clamorosamente che mette in discussione la sinistra e la disoccupazione
Non non voglio fare per non fare una captatio benevolentiae una citazione di un autorevole dirigente socialista su questo punto ma se glielo avrei era vero
Il mantenimento di un tasso di disoccupazione sostanzialmente sopra i dieci per cento per un po'e dopo Longato minaccia la democrazia nelle sue fondamenta e toglie credito possibilità spazio a qualsiasi risposta di sinistra
La disoccupazione non è una maledizione la maledizione la della disoccupazione il portato di queste politiche e allora vogliamo indagare queste politiche
Questa ISO pupazzi anticipa di fronte venti milioni trenta milioni disoccupati in Europa
Il dodici per cento in Italia dopo un periodo di Calisto della produzione della produttività che ci ha visto raggiungere livelli che una volta venivano indicati possibili solo dai giapponesi ma cosa se non la crisi a di Kale
Dell'ipotesi monetarista e il fatto che il monito Nismo e e in grado semplicemente di realizzare la crescita economica ma facendola pagare in carne di crisi sociale non stanno più insieme
Crescita e coesione sociale anzi la crescita realizzata attraverso appunto al moralismo determina la crisi sociale
Ma il punto è ma il punto è che la replica tradizionale della sinistra vogliamo dirla così la risposta che iniziano a non funziona
Troppo costosa per il risultato che da e allora nodo Speak salta
La sinistra combatte vince contro la destra sì se si presenta unito dall'alleanza politico elettorale Gioia fa presto ma se riesce a costruire un poca ma che finalmente dà una risposta questi problemi se capace di parlare di riduzione d'ora il lavoro di ambiente di un nuovo paradigma dello sviluppo più pagano alternativo a questo incontro
Marco
Ma come se non sa se non fossimo così compresi nella donna la storia di questo Paese è una storia degli anni Ottanta ci sarebbe da esser stupefatti
Nel momento in cui vengono alla luce tutte le ragioni della critica all'assolutizzazione del mercato ci sono leggi lo flessioni crescenti precisamente al paradigma del mercato ma eccolo qui il mercato
Regia la sfida della competitività ma non regge la sfida della civiltà non regge la sfida la civiltà
E quando poi la civiltà viene degradata
E quando poi i quartieri delle città vengono umiliate
In condizioni di disagio sociale poi l'immigrato che entra in quel circuito viene additato come avversario come nemico e anche lì una nuova genuflessione al pensiero corrente se lo indica come passati ma dove vogliamo andare così e dove vogliamo andare per questa strada
L'asta possibilità oggi
Di forze di sinistra che anche hanno avuto percorsi diversi anche contrastanti e fa i conti con gli anni Ottanta
Siamo chiamati a fare i conti con gli anni Ottanta
E le politiche analizzate dagli anni ottanta sono quelle che hanno aperto le strade alle destre
A ritornare alle politiche gli anni Ottanta vorrebbe dire consentirà Ledesma è un nuovo insediamento nuova forza al di là la vicenda elettorale
E allora tocca qui e qui la questione della sfida
Ed è qui il confronto che vorremmo fare anche noi
Che ci proponiamo di rifondare una nuova forza comunista con tutte le altre componenti della sinistra senza superbia senza iattanza anche noi siamo facendo la stato difficile
Di cui avvertiamo passo per passo insieme gli elementi Heinz mancanti i risultati che da molte parti d'Europa vengo da formazioni antagoniste e gli elementi di difficoltà al rinnovamento alla rifondazione la politica
Sentiamo anche non la possiamo fare da soli e per questo anche nel contrasto aspro c'abbiamo avuto in molti passaggi
Dalla nascita i vini amava economica alla controriforma delle pensioni fino alla finanziaria
Non solo non ci sottraiamo al confronto palo proponiamo questo confronto
E per esempio nel proporci questo confronto che sentiamo posso dirla così
Tutta l'inadeguatezza
Di una risposta come quella che
Viene proposta in questi giorni sul terreno programmatico con il programma proprio
Se le cose che ho detto così sommariamente mi chiedo scusa non senso
Non non ce la fai proponendo dei correttivi
Non Temper l'ipotesi liberista
Non la tempra e con efficacia
E Tiscali il terreno su cui cresce quella iperliberista
è un inseguimento senza fine non c'è verso non se ne esce
Nel nel documento di Prodi mi pare di capire sono dettati anche molto interessanti come quella sull'ambiente ma l'ispirazione complessiva non coglie questo passaggio
Oggi una politica di governo che le dia respiro un'ipotesi alternativa alle destre non è semplicemente un poco meno della loro dolorosa eccetera
è un'altra strada
E l'ipotesi di una innovazione del modello di sviluppo che parta dalla politica economica e sociale
Che parte dal fatto che i grandi problemi del Paese dell'Europa sono di fronte a noi
Che il moneta Isma'li ha aggravati
E che riporta ipotesi tradizionale no sta qua keynesiana non è spendibile
Ecco da qui c'è il problema nostro grande della ricerca programmatica ed è per questo che il peggio e fare dell'esclusione badate compagne e compagni guai a dire no con Rifondazione comunista non solo per l'alleanza politico elettorale preclusi vincerebbe la destra guai perché manca se manca questa sollecitazione
Se manca in questa alleanza non dirò il lievito ma semplicemente la sollecitazione che viene da parte importante di questa Società dolorante e da questa società che riprende una speranza è un cammino non si va da nessuna parte neanche quelli che hanno un'ipotesi diversa da questa perché solo da questo confronto possiamo ricostruire tutta l'ambizione di un'idea di governo e i trasformazione Società io sento io sento appunto che noi abbiamo di fronte a voi un avversario temibile e pericoloso
Torno alla natura di questa destra
Un impasto Complesso grandi poteri
Grandi poteri quelle di Berlusconi
E così Super Gemina grandi poteri quelli di Berlusconi e con gli Agnelli grandi potere ma grandi potergli anche in grado di alimentare delle culture senza i quali questi poteri oggi sarebbero in larga misura nudi
Culto nove culture populistiche
Nuove possibilità di Presa ingenti arresa disperata da questi meccanismi Mattia le destre potrà di affidare l'ultima ed estrema speranza
Per questa ragione una battaglia si combatte con un'alleanza politica attuale con un confronto come programma ma soprattutto lasciatemelo dire per noi per voi
Ai trovando le ragioni delle origine ritrovando l'idea che la politica è un'arma in mano alla gente che vive una condizione di spoliazione per riacquistare il controllo di se stesso e influenzare sul suo destino su coi suoi figli
Noi non vinceremo questa destra se non sapremo mai inventare dei luoghi e delle forme dalla politica quelle quelle che avevano fatto grandi nostri padri le leghe le case del popolo i luoghi dalla partecipazione all'incontro di gente comune che fa politica che attraverso la politica ai trova la strada per sua venire
Ringraziamo Cesare Previti che ha seguito con grande attenzione con grande interesse il nostro congresso
Mi hanno comunicato adesso che Michel Rocard bisognerebbe cercare di usare un po'di
Più il cervello e non i polmoni in questa circostanza
Michel Rocard è arrivato finalmente nonostante gli scioperi e i guai a Parigi la reporter Ciardo gol è arrivato finalmente nel nostro albergo possiamo quindi confermare che domani mattina alle dieci e mezzo pronuncerà un importante intervento al nostro congresso
Devo leggere
Una bella cartolina che è arrivata mentre parlava Bertinotti
Si guarda i piatti parla delle radici lontane
La cartolina e di Giovanni Ravaioli che dici caro Boselli ti porto il saluto di una delle più vecchie sezioni socialiste in Italia costituita nel lontano febbraio del mille ottocento ottantatré e che ha l'orgoglio di riconoscersi nei valori e nella proposta politica del socialismo italiano grazie a tutti quanti voi
Adesso
Io ho il dovere compagni prima di dare la parola Petrini che parla per la lega e poi a tutti gli altri amici e compagni che parleranno
Mi scuso ovviamente con quelli che ci sono più vicini che sono regolarmente i più maltrattati in queste circostanze
In particolare io subito delle gravissime vessazioni nel gruppo parlamentare dal mio presidente Willer Bordon il quale però all'inizio della seduta si era impegnato a capire e spero che capisca fino in fondo allora avete capito dunque che c'è una folta delegazione di Alleanza democratica guidata da Willer Bordon Giorgio Benvenuto Rita Capponi e Luca letizia
Una delegazione dei Comunisti unitari guidata da Famiano Crucianelli da Marida Bolognesi che salutiamo con affetto una delegazione di Alleanza Nazionale guidata da Domenico Fisichella Giulio Maceratini Domenico Nania
Abbiamo appena salutato Forza Italia con Cesare Previti abbiamo salutato Mario Segni ma c'è anche Diego Masi ospite del nostro congresso per il CDU solo con lui Angelo Sanza Gianni Panetta per i questi Gian Franco Schietroma Antonio Cari via Nicola Salvi
Abbiamo salutato ovviamente con un applauso Gerardo Bianco ma voi non mi credono applauso per ragioni che capirebbe anche a Franco Marini che è stato il mio collega di tante vicende sindacare fa parte della delegazione per il partito liberale Raffaele Morelli per i verdi
C'è Athos De Luca per il partito socialista riformista Enrico Manca e Fabrizio Cicchitto che sono insieme con noi in questa sala per i cristiani per i cristiano sociali c'è Guido de Guidi Marcella Lucidi e Guido de Guidi più tardi prenderà la parola portando il suo saluto personale ma anche quello di Pierre Carniti poi c'è Giorgio La Malfa nome dei repubblicani Franco Danieli portavoce nazionale della Rete e tra poco sentirete l'intervento di Francesco D'Onofrio che è il responsabile del programma per lui il CCD adesso diamo la parola a Petrini Pier Luigi Petrini che parla per la lega nord prego vetrine
Buonasera
Io penso che il Partito Socialista Italiano sia stato il più alto esempio Am in senso negativo del involuzione del sistema democratico italiano
Della sua degenerazione partitocratica
E se pensiamo che contemporaneamente alle miserrimo e storie di Tangentopoli
La Storia con la esse maiuscola ratificava
Il fallimento dei modelli collettivi stizziti
Ebbene qualcuno potrebbe guardare al vostro congresso con una certa supponenza
E anche un fondo
Di diciamo di incredulità
Io no
Perché io penso che la società occidentale così come noi oggi la conosciamo e come già ricordato l'amico Gerardo Bianco
La società occidentale così come noi oggi la conosciamo sia il risultato della somma vettoriale
Di numerose componenti diverse per intensità per direzione perverso ma tutti egualmente partecipanti ad un unico processo
E se la società italiana è oggi quella che noi conosciamo
E in cui vogliamo riscrivere una nuova pagina di democrazia ebbene al ruolo del Partito socialista non è certo stato un ruolo secondario la sua spinta ideale la sua spinta ideologica e culturale
Sono stati gli elementi fondamentali
Nel tracciare la storia della nostra nazione
E allora se il congresso di oggi
Che vuole rifondare ritrovare i valori del socialismo sarà in grado di iniettare nella nemica politica italiana
Nuova forza ideale ebbene sia il benvenuto
Io sono felice di portare a voi il saluto e la rappresentanza del mio partito un partito federalista il partito del federalismo il partito che ha saputo attraverso una lotta sempre coraggiosa spesso su Mutu molto waza spesso dissacrante portare al centro del dibattito politico il tema del federalismo un partito che oggi si interroga non senza un travaglio interiore se ancora vi siano spazi operativi e temporali per raggiungere alla riforma del nostro sistema democratico prima che la lacerazione del tessuto sociale
Sia irreparabile
Ma se è legittimo paventare che sul fallimento
Di un progetto federalista vadano a svilupparsi
Pulsioni tentazioni e movimenti secessionisti ai quali certo io non sarò partecipe se è legittimo paventare che ciò accada non è legittimo equivocare tra secessionismo indipendentismo e federalismo sono valori assolutamente diversi
E opposti non vi è continuità fra indipendentismo e federalismo il federalismo non può essere inteso come è una forma minore edulcorata edita traumatica o indolore dell'indipendentismo e nemmeno l'indipendentismo può intendersi come l'estrema ratio l'applicazione dura del federalismo l'indipendentismo è il prodromo del nazionalismo e come nazionalismo
Ipotizza che l'identità di un popolo debba necessariamente fondarsi sulla sua radice mica
E in dipende inevitabilmente finisce per sviluppare il germe della xenofobia finisce per rimarcare i confini della nazione
Finisce per enfatizzare la tradizione come elemento di custodia dell'identità
Il nazionalismo anche quando veste i panni rivoluzionari dell'indipendentismo ha in sé i tratti ineludibili del conservatorismo
Viceversa il federalismo ipotizza che il sentimento di identità nazionale un sentimento che va coltivato e rispettato accerto si fondi legittimamente sull'identità socioeconomica della comunità
Ipotizza cioè che uomini diversi però razza per cultura per religione per tradizioni possano convivere identificandosi in quelle leggi che si sono dati per regolare la reciproca convivenza in quella democrazia cioè che hanno costruito per regolare la loro convivenza
Federalismo è democrazia
E allora se il federalismo è una nuova frontiera della democrazia se federalismo sfuma i confini nazionali con un occhio alla necessità di un'integrazione internazionale dei problemi dell'umanità se il federalismo è questo valore di democrazia è intrinsecamente contiene i valori di solidarietà di fratellanza di tolleranza di eguaglianza che sono ineludibili nel valore complessivo della democrazia
Ebbene allora io penso che la sinistra non possa essere estranea a questo grande progetto
E io penso che se l'alternativa
A questo progetto
Una semplificazione della democrazia una scarni filiazione una schiere prezzo azione della stessa
Fino a portare il valore e il significato dell'investitura popolare al il livello di una monarchia elettiva ove cioè si sceglie chi comanda e poi lo si lascia fare indisturbato senza limiti e senza controlli ebbene se questa è l'alternativa allora io penso che noi dovremo obbligarci a percorrere insieme almeno un tratto
Del cammino futuro
Ho volontariamente evitato vuoi per brevità vuoi per scelta di parlare degli stucchevoli equilibrismi dell'attuale situazione politica
Forse ho peccato di enfasi e di retorica io credo però che in un dibattito politico così misero ormai ridotto alla contrapposizione personalistica radicata fino all'offesa
Sì disegnare scenari ideali Grandi Progetti rivitalizzare la politica con qualche valore che abbia in sé un significato degno di essere vissuto ebbene io penso che questo sia un passo necessario e fondamentale auguri a tutti
Mi dispiace molto per quei compagni che hanno perso questo intervento
Perché questi due o tre anni sono stati anni difficili rapporti tra noi e la lega
è un intervento come questo di Petrini dà il segno della novità
Ed è il rispetto con cui l'esperienza dei Socialisti italiani viene guardato anche da forze politiche che con noi hanno avuto rapporti molto conflittuali ringrazio per questo ancora una volta Petrini
Per un errore del quale mi assumo tutta la responsabilità chiedo al Congresso una punizione severa nel fare l'elenco dei presenti ho dimenticato la delegazione laburista guidato da compagno Valdo Spini
Decidete voi se ho peccato per eccesso d'amore o per eccesso di rancore però chiedo scusa con grande affetto Abbado e fra poco gli daremo la parola
Allora la parola adesso è a D'Onofrio responsabile per il CCD del programma dopo parlerà Bordon
E poi parlerà Spini
Salutiamo Fausto Bertinotti che ci lascia dopo averci lasciato un pezzo da assicurare o
Ciao perché non ti prego
Caro Del Turco caro Boselli
Mi permetto di adoperare questa espressione caro Del Turco caro Boselli
In un contesto che mi sembra importante non intervento che come gli altri che mi hanno preceduto non ha nulla di rituale ma tende ad avere una qualche sostanza politica in un momento nel quale voi vi accingete a questo primo congresso
Enrico Carlo Del Turco caro Boselli perché desidero svolgere tre considerazioni due riguardano il contesto del congresso una riguarda la questione politica che abbiamo di fronte la cosiddetta alternativa elezioni o riforme il contesto lo dico perché fa parte delle ragioni difficili che dopo il deserto che avete attraversato voi che abbiamo attraversato noi
Ecco e posto socialisti ex e post democristiani collocati oggi nei due schieramenti che ritengo naturali per entrambi quello di centrosinistra vostro e quello di centrodestra nostro
Beh dopo questo deserto attraversato mi sembra importante che sia voi che noi in occasioni come queste di tipo politico congressuale
Abbiamo il coraggio di ribadire senza particolare superbia ma il coraggio di ribadire l'importanza dell'alleanza che per trent'anni ha consentito all'Italia di attraversare guardi non difficili
Quell'alleanza tra cattolici e socialisti che sia nel centrosinistra sia nel centrodestra qualcuno ha cercato di annullare di dimenticare di distruggere illudendosi che distruggendo gli anni dell'alleanza potesse anche distruggere le ragioni dell'alleanza
è in questo contesto quindi voi non dovete mimetizzare voi siete un partito che ha espone senza difficoltà il colore rosso mentre all'Orione capitando al congresso tematico del PDS di vedere il colore azzurro quello grigio quello giallo
Perché voi non dovete mimetizzare B loro sembrano ancora aver bisogno di una qualche plastica
E da questo punto di vista
Il contesto di questo congresso mi sembra importante per il dialogo che tra i due poli si è avviato perché in questo congresso tubo sede parlato il linguaggio della verità
E lo dico perché è una questione di fondo sulla quale Boselli si è soffermato che mi sembra caratterizzi questa fase politica italiana in modo significativo tu hai usato il linguaggio della verità sia dicendo cose che condivido ovviamente sia cosa che non condivido quando ha detto che il centro sinistra ai suoi problemi e il centrodestra ha i suoi problemi e i suoi pericoli non ci hai chiamanti centrodestra come noi siamo
Mentre io noto il perdurare
In da lei ma e non solo in D'Alema di quell'elemento di dieci info disinformazione sovietica che vuole chiamarci per forza a destra illudendosi che nascondendo la realtà che si tratta di centrodestra si possa vincere una partita
Perché in Italia la destra perde mentre il centrodestra può vincere
Io ringrazio del linguaggio della verità
Perché perdurante linguaggio della disinformazione non fa onore a nessuno e così come io chiamo centrosinistra l'alleanza di centrosinistra all'interno della quale
Posso rilevare il peso prevalente del PDS ma è questione di equilibri non di natura nell'alleanza di centrodestra si può discutere dei pericoli che questa rappresenta dei programmi che non si trovano a devono essere condivisi da voi ma certo c'è certamente dicendo adesso si tratta
E lo dico all'indomani di una giornata parlamentare nella quale se non fossimo stanti l'amico costa ed io a presentare due mozioni
Della più pura tradizione Europa Istica dei trent'anni che abbiamo alle spalle le mozioni sarebbero state presentate i nomi di persone che non hanno l'Europa le loro spalle
Perché come ha detto D'Alema e da tre anni che loro sono nell'Internazionale socialista mi sembra che voi ci siate da molto tempo di più
E l'Europa che abbiamo concorso a costruire ieri nel Parlamento repubblicano ha trovato nel nome ancora in parte gloriose di quell'alleanza tra laici e cattolici che ha fatto grande l'Europa e che per questa ragione non tollera che si possa ancora parlare far finta di credere
Che parlare di elezioni a maggio anziché a febbraio lo si faccia per interessi europei io capisco che chi europeo non è mai stato o almeno troppo a lungo come il PDS
O chi come europea è stato come Prodi quand'era presidente del dire non sappia che l'Europa se c'è una cosa che teme è che l'Italia volti durante il semestre
Tra l'inizio della Conferenza intergovernativa
è il termine del semestre perché questo è il modo peggiore di essere europeisti
L'Europa vuole che a trattare le questioni delicate del futuro d'Europa sia un governo autorevole è sostenuta da una chiara maggioranza politica e vengo quindi al punto
Noi non abbiamo mai sostenuto la tesi
I cosiddetti cespugli del centrodestra che da oggi dopo che mi è stata riferita una battuta di Fini che avrebbe intenzione o suggerirebbe l'uso dei diserbanti per i cespugli
Io ho ricordato a Fini che quand'ero giovane studiamo negli Stati Uniti il mio professore dell'epoca era Kissinger che criticava l'uso dei diserbanti del governo americano contro i vietcong
E ho ricordato finniche Viet Cong hanno vinto hanno perso quelli che mandavano i diserbanti
E che da questo punto di vista non abbiamo timore e forse da stasera per fortuna ci chiameranno i vietcong del Polo non più i diserbanti duplice Spolli
è Viet Cong del Polo mi auguro che abbiamo di fronte come voi che ve li chiama da Pertini i partigiani dell'Ulivo e non le foglie cespuglio dell'Ulivo perché di questo c'è bisogno oggi
Nel ripercorrere con orgoglio la rispettiva storia c'è anche la possibilità di modificare gli equilibri politici in alto
Perché è molto chiaro che la scelta tra le elezioni subito e le riforme da fare prima non è una scelta di tre mesi
è una scelta ragionevolmente di almeno due anni qual è la sostanza della posta in gioco
Io mi auguro che il vostro congresso al termine di tre giorni ci consenta di continuare nel nostro Polo una battaglia contro l'elezione a febbraio non perché abbiamo paura di votare
Perché se così sarà voteremo l'andremo alle elezioni tranquillamente ma perché è in gioco la sostanza della vostra alleanza e la sostanza della nostra alleanza
Tu hai detto che ha detto dall'alleanza di cui fa parte temi il prevalere di un rapporto privilegiato PDS Partito popolare quella che noi nel centrodestra chiamiamo il timore della deriva giustizialista del centrosinistra
Della deriva della deriva Catto comunista del centrosinistra di una deriva dalla quale la cultura laica socialista non avrebbe quel ruolo trainante che nel centrosinistra moderno europeo normalmente a di questo si tratta
Quando voi scegliete il modello presidenziale alla francese questa questione ponete in gioco
Perché nel modello presidenziale alla francese il centrosinistra non potrebbe essere guidato da Prodi dovrebbe essere guidato da un esponente della tradizione socialista come è stato in Francia
E di questo si tratta
Ed è questa la ragione per la quale può mettere in discussione la sostanza della strategia di D'Alema e dell'accordo con il Partito popolare
Ed è la ragione per la quale il modello presidenziale se mi francese vi viene respinto
Non è una ragione di tardo anti craxismo che porta respinge il modello francese la scelto Mitterrand non credo cosa abbia che fare Craxi con Mitterrand da questo punto di vista ma la sostanza della vostra proposta e presidenzialisti francesi nel centrosinistra mette in discussione l'asse culturale e programmatico di quell'alleanza ed è ciò che facciamo nel centrodestra
Quando noi preferiamo il modello francese quell'americano mettiamo in discussione la sostanza dell'alleanza di centrodestra
Perché il modello americano presuppone un solo leader Capo dello Stato e capo del governo
E quindi può contenere in sé la tentazione e la deriva plebiscitaria mentre il modello francese articolando naturalmente in un binomio un centro e una destra
Finisce con l'avere le caratteristiche del tandem GISCAR Chirac e quindi da questo punto di vista riequilibri al centro alleanza
Ecco perché il modello semipresidenziale alla francese ci unisce
Senza che ci uniscano i sospetti di cambiare Polo cosa che non sta né in cielo né in terra ecco perché l'ipotesi dell'Assemblea costituente qualora i due poli non accettino d'questa soluzione costituzionale nuova diventa la risposta tecnicamente attrezzata ognuno vada all'assemblea costituente con le proprie proposte le proprie bandiere e al termine della Costituente si vedrà quale proposta verrà fuori e allora la questione non è le elezioni o le riforme
La questione le riforme prima o dopo il voto
Perché nessuno si illuda che se si vota non si fanno le riforme dopo
Che se si vota non si deve affrontare il federalismo o il presidenzialismo e men che meno che non si debba affrontare il risanamento della finanza pubblica imposto dal desiderio comune di rimanere del gruppo di testa dei Paesi europei
E allora questa questione che mi sembra fino ad ora noi non riusciamo a fare emergere sulla stampa
E io mi auguro che la stampa italiana dovrebbe dar conto di un congresso che piccolo il partito che oggi è rappresentato di straordinario rilievo storico internazionale per la quantità e la qualità delle delegazioni presenti ma voi non riuscite ad essere presente sulla stampa se non come cespuglio
Noi stentiamo ad esser presente sulla stampa se non come cespuglio perché stiamo mettendo in discussione la sostanza dell'assetto politico di questo Paese
Perché stiamo mettendo in discussione la sostanza del patto di governo che si è realizzato tra grande stampa
Assetto radiotelevisivo e sistema politico istituzionale mi auguro che in questa battaglia difficile nei prossimi giorni
Perché di questo si tratta nel vostro schieramento al quale avete concorse concorrente con le vostre bandiere le vostre tradizioni voi riusciate a vincere questa battaglia
Delle riforme prima delle elezioni e io vi garantisco che se la vincete voi la vinciamo anche noi dall'altra parte grazie
Grazie a D'Onofrio per questo intervento adesso vi dico l'ordine dei lavori per questa parte diciamo adesso parla Bordon
Poi parla Valdo Spini porta un breve saluto Corasaniti poi Guido de Guidi per i cristiano sociali e poi Danieli per col portavoce nazionale della Rete e poi così per questa sera abbiamo terminato
Altri interventi sono previsti nel corso di una giornata di domani
Prego però scusati Gordon adesso prego i compagni di prendere posto
Questo riguarda l'intervento gli uni
Di un compagno d'ascoltiamo volentieri come forma riguarda
Generalmente l'attitudine con cui dobbiamo seguirli i valori di questo congresso ebbero che abbiamo tanta gente che è venuta valori ma questa gente che è venuta ci giudica anche per il modo con cui questo congresso lo facciamo grazie
Prego bordeaux
Grazie ah scusa scusa scusa
Il senatore Righetti deve richiamare urgentemente mi dispiace missione appelli io non vorrei mai leggere lo zero tre tre sette sei cinque otto tre quattro sei in ogni caso il numero e qui prego grazie
Cari amici
Care compagne cari compagni
Anzi
Permettetemi di rifarli questo mio saluto perché questa mattina
Ho letto
Su un settimanale importante Panorama
Un'amara intervista di Giuliano Amato
Che tra le altre cose
Alcune condivisibili altre meno
Diceva anche i socialisti non ci sono più
Io oggi i socialisti ne vedo tantissimi in questa sala
Che aggiungeva
Anche
E nessuno
Li può più nominare ecco perché vorrei farvi rifargli il saluto care compagne e cari compagni socialisti
Io non mi sono
Assolutamente
Irritato
Di parlare al vostro congresso
In questo ordine
Anzi prima quando Ottaviano come ha ricordato mi ha chiesto
Se avrei avuto problemi a parlare verso le sette
Gli ho detto guarda non avere problemi metti pure prima gli altri mi rendo conto che c'è un dovere di ospitalità io mi sento in casa mia
Mi sento in casa mia
Sia come presidente
Del gruppo dei Democratici
Di cui fanno parte i deputati socialisti e sì anche nella mia qualità di coordinatore nazionale di alleanza democratica in cui c'è una forte componente di tradizione socialista
Permettetemi quindi
Brevemente non voglio approfittare adesso che mi sento in casa mia
Di
Svolgeva entrambe le funzioni
Nella mia qualità di Presidente di un Gruppo parlamentare vorrei parlare per l'appunto di questa questione
Che sembra appassionare un po'tutti
E che viene posta io sono d'accordo con quanto D'Onofrio diceva adesso e soprattutto ovviamente sono d'accordo con la relazione di Enrico Boselli in maniera sbagliata
Il problema non è
Di pensare che in questo Parlamento anche se alcuni ci sono onestamente ci si divida tra coloro che volevano votare non oggi ma ieri
E coloro che non vorrebbero votare mai
Il discorso è un tantino più complesso
La divisione reale e tra coloro che vorrebbero votare senza che prima si facciano quelle reggae le e quelle riforme necessarie e chi invece ritiene che sia necessario per l'appunto prima di andare a votare fare quelle regole e quelle riforme necessarie
Io voglio ricordare da questo punto di vista
Qual è la nostra posizione
Non da oggi
Non da oggi
Lo dico ai convertiti
Non da oggi
Ma
Dall'altra primavera noi abbiamo sempre ritenuto noi democratici
Che in un Paese normale
E mi rendo conto purtroppo che non stiamo arrivando
Tanto in un Paese normale
E tra gente ragionevole e mi rendo conto anche D'Onofrio che come dire
Non ce n'è molta sembra almeno tra i dirigenti delle forze politiche di gente ragionevole per l'appunto sarebbe stato necessario prima di andare a votare
Fare almeno quelle regole minime Chimienti fico con un'espressione con una battuta quelle che ti consentano in un sistema maggioritario di democrazia dell'alternanza
Di sapere chiunque vinca
Qualsiasi sia il perdente
Di non avere il bisogno di guardare se c'è il volo giusto sul passaporto
Almeno questa regola e queste regole mi sembrerebbero necessarie
E poi una riforma innanzitutto
Quella che ci consenta di sapere che questa volta quando si vota
Le elezioni sono utili e cioè sono in grado per davvero di assicurare che c'è quella governabilità è quella stabilità di cui ha assolutamente bisogno il nostro Paese se no altro che Maastricht altro che uno
Ecco io ho sempre pensato torno a dire in un Paese normale tra persone ragionevoli potesse essere possibile raggiungere convenire su queste cose molto semplici
Mi pare che così non sia stato
Che siamo giunti e questo è il problema comunque avendo perso mesi e mesi mantenendo il Parlamento italiano in una condizione di sequestro intollerabile perché si parla tanto
Di modifiche costituzionali ma voi sapete che in ogni Paese democratico la prima convenzione regola costituzionale
Quella della divisione tra potere legislativo e potere esecutivo ebbene diciamolo con chiarezza caro D'Onofrio noi siamo in un Parlamento
Che da parecchio tempo ormai non è più in grado di fare una sola legge Max fa soltanto leggi di conversione di decreti abbiamo spostato di fatto il potere legislativo in capo all'esecutivo
Abbiamo ottenuto questo anche per la condizione di sequestro del Parlamento italiano che viene mantenuto costantemente sotto e Riccardo dello scioglimento anticipato e allora
Lo dico l'ho detto anche al vertice dell'Ulivo come si ricorderà Enrico siamo giunti
In questa condizione anche per la testarda riproposizione
Dall'altra estate
Di date per le elezioni da parte di alcuni esponenti dell'Ulivo che erano tanto improbabili quanto impossibili siamo andati avanti viva chiamando giorno dopo giorno quando potevamo invece definire fin da allora un percorso ragionato che ci portasse a votare
Io credo quindi che il problema oggi si ponga in questa maniera si tratta però
Mi permetto di dirlo a Massimo D'Alema
Di cercare almeno tra di noi
Amici e compagni di non varare
Perché l'equivoco o la distinzione dopo il vertice dell'Ulivo
Non è stata sul fatto che qualcuno di noi per l'appunto volesse protrarre all'infinito la data delle elezioni il problema era se eravamo tutti d'accordo di dire comunque che intanto andava salvaguardato il semestre europeo che era da considerare non come un vincolo come giustamente ha detto Boselli ma come una ratio lo sa da valorizzare
Se questo era il problema non si doveva
Non si doveva aggiungere altro
Non si doveva aggiungere come ha fatto Massimo D'Alema se gli altri però non ci stanno noi voteremo a febbraio perché questo significava dire qualcosa di diverso di quello che abbiamo deciso al vertice dell'Ulivo almeno fino a quando nel vertice dell'Ulivo balle come in qualsiasi consesso democratico che come dire ognuno di noi
In quanto rappresenta una forza politica a come dire anche l'espressione di un voto se invece al di là delle polemiche
Anche nel vertice dell'Ulivo dovesse valere il voto ponderato beh io credo che almeno dovremmo essere avvisati precedentemente prima di parteciparvi
Perché vedete io non ho intenzione
Di riprendere vecchie polemiche
Capisco anche una certa amarezza che è stata espressa qui prima da Massimo D'Alema
Ma io voglio però ancora una volta ribadire un concetto
Ci sono anche nella storia d'Europa
Due tipi
Di alleanze
Da una parte
C'è stata e c'è per nostra fortuna l'Unione europea che è fatta di Stati sovrani dall'altra parte c'è stata e per fortuna non c'è più il comico
Ecco noi non vogliamo che l'Ulivo questa era l'impostazione le parole e le cose che abbiamo detto in questi mesi e in questi giorni sia per l'appunto come il comico
E allora permettetemi divenire alla seconda questione
C'è un problema
Però nell'Ulivo
E non è soltanto lo scarso peso complessivo dell'altra gamba
Ma a me pare di più pesare non solo nell'Ulivo
Ma nella capacità
Della giovane rinnovata Seconda Repubblica italiana di crescere e rafforzarsi la mancanza di una forte e visibile rappresentanza dell'area laico socialista questo mi sembra essere come giustamente Boselli nella sua relazione ha individuato il punto centrale
Vedete io lo pongo non soltanto dal punto di vista politico
Certo c'è un problema anche di terminale politico c'è un problema cioè di ritrovare
E voi vistati indirizzando con forza avete avuto coraggio in questa direzione c'è certamente il problema di ritrovare un terminale politico
Che anche per quantità delle adesioni esprima quella qualità di rappresentanza significativa in un sistema maggioritario e bipolare macchie prima di questo un problema come dire di carattere culturale
Io credo che l'assenza
Per le vicende che tutti noi conosciamo
In questi anni
Di una forte presenza culturale dell'area laico e socialista in questo Paese abbia indebolito
Pesantemente
I rapporti stessi nella società civile tra gli individui abbia cioè diminuito la capacità di crescita
Non tanto di un laicismo contrapposto appunto ad una concezione religiosa quanto la concezione laica della vita e della politica
Contrapposta ad una concezione integralista io credo che questo sia un problema che dobbiamo avere presente costantemente
Lo dico perché vedete se non partiamo da questo
Da questo problema
Allora noi rischieremmo di ritrovarci
Non tanto e non solo negli abbracci
Tra
Un partito democratico della sinistra il partito popolare
Ma quello che io temo di più di fronte ad una
Per concludere che però per fare questo permettetemi di dirvelo care compagne e cari compagni
Ci sono due problemi
Innanzitutto bisogna rimuovere come dire un macigno
Non so se Ottaviano Del Turco due ricorro Berto nei nostri incontri
Avete parlato
Della tragedia che ha attraversato il mondo socialista in questi mesi
Come di una sorta di pulizia etnica che avvenuta per mano di alcune forze politiche
Ebbene se noi vogliamo che questa pulizia etnica non avvenga più bisogna allora avere il coraggio e voglio farlo io in questa vostra sede lo voglio fare io che in quegli anni stavo su un altro fronte
Che non ho mai avuto simpatie per Bettino Craxi
Lo voglio fare io
Che non ho mai aderito nemmeno alle varie correnti migliorista voglio dire che la storia del Partito Socialista Italiano e delle sue verità non può fermarsi assolutamente lo dico a Massimo D'Alema lo dico a Gerardo Bianco non può fermarsi alle soglie del Midas è del mille novecentosettantasei la storia del partito socialista è una storia che continua
è una storia che certo
Ha visto i prati degenerativi
Di una politica di una conduzione ma che anche all'interno di quei tratti degenerativi avuto molte volte perché questo è il problema che ancora stenta a comprendere Massimo D'Alema il gruppo dirigente del PDS molte volte anche in quel periodo ragione questo è il problema è questo punto io
Voglio dirlo perché vedete se dati non rimuoviamo quesito
Facciamo un'operazione che purtroppo è simile all'operazione che si fece nella Russia della destalinizzazione quando di fronte ai crimini di Stalin dall'enciclopedia di quel paese spari addirittura tutto un periodo non è possibile non è pensabile dovete avere l'orgoglio di ritirare poi anche le bandiere di quel periodo perché in quel periodo che nasce la concezione di un moderno aspetto e concezione della politica e in quel periodo che si buttò dalle basi di quella grande riforma che poi come ricordava Mario Segni è stato uno degli elementi certo traditi da quel gruppo dirigente ma uno degli elementi della concezione iniziale della stessa pratica referendaria
E allora io vi voglio dire
Care compagne
Scusatemi per la passione ma
Credo che che questo problema sia un problema io da un po'di tempo sono convinto che o si risolve questo problema
Oppure noi non faremo passi avanti non vi sarà modernizzazione possibile in questo Paese
E allora il problema è
Non è il problema se una sinistra va in convento
E se l'altra si riunisce a congresso il problema vero è di avere la chiarezza fino in fondo che non c'è una sola sinistra e di aver l'altra chiarezza che c'è una sinistra democratica la sinistra socialista la sinistra liberale che non stare Partito democratico della sinistra non si fa solo in parte
Allora lavoriamo
Care compagne cari compagni
Lavoriamo
Per trovare fra di noi
Una maggiore unità dazione ma forse non solo d'azione io prima ho sentito
Che l'avanti a febbraio
Ritornerà probabilmente in edicola
Se non ho capito male
Enrico
Tu prima hai detto
Che chiedi l'impegno e l'aiuto di tutta l'area laico socialista
Perché questo giornale possa ritornare ad essere nelle edicole ogni giorno ebbene io ti prendo in parola e ti dico che se in questi giorni potremmo studiare assieme le forme per quanto riguarda Leanza democratica questo impegno non mancherà come
Perché sarebbe davvero
Questo discorso lo voglio dire l'ho fatto pochi giorni fa anche a Giorgio la Malfa
Ho detto
Che assurdo e che sarebbe assurdo
Se le componenti laiche e socialiste
Che hanno questa nostra concezione che sono convinti cioè che senza la visibilità autonoma di una sinistra riformista in questo Paese
Non si cresce socialmente e civilmente continuassero a mantenere ognuna le loro piccole strutture all'ognuno ai loro piccoli giornali non andremo da nessuna parte io sono convinto invece che dobbiamo andare avanti da questo punto di vista per quanto ci riguarda lavoreremo la la relazione di Enrico Boselli mi pare sia da questo punto di vista un inizio molto buono che può ben far sperare che finalmente sia venuto il momento come diceva Enrico di non guardare indietro ma di guardare guardato un po'proprio avanti
Anziché fare come si fa in queste in questi casi i complimenti all'oratore
Devo fare i complimenti alla platea perché siete riusciti a far perdere a Willer Bordon quell'aria
Quella pompa asburgico che lui in Parlamento mantiene sempre costante inalterato e la prima volta che vedo Boldon scaldarsi grazie a tutti quanti
Vi prego di accogliere con un applauso
La presenza
Valdo Spini parla al nostro congresso e mi scuso ancora per l'incidente di prima
Grazie Ottaviano ricambiate e alla presidenza di saluti più fraterni e più affettuosi
Molte compagnie hanno insistito perché intervenisse a questo congresso e non li voglio deludere basso vorrei innanzitutto mettere al corrente il congresso
Della nostra intenzione di dare il seguito più intenso
E più fedele ad un documento che l'altro giovedì abbiamo firmato con Enrico Boselli
Compiler Bordon con Gian Franco Schietroma e con i compagni della costituente socialista di Torelli menti negli ed avverare
Questo documento afferma fra l'altro la necessità di iniziative comuni a tutela di quei valori ed ecco i programmi dell'area socialista
Che noi sappiamo molto bene in questo momento essere non sufficientemente apprezzati e tutelati dai nostri partner della coalizione di centro sinistra a differenza del compagno Bordon io devo confessare e me lo perdonerete
Che francamente avrei preferito parlare un po'prima ma per un motivo molto semplice avevo una cosa da dire a Massimo D'Alema quando non ha detto che non ha sentito alcuna differenza di contenuti
Volevo dire che quando alla Camera ed è il primo impegno comune che abbiamo ci arriva dal Senato un collegato alla Finanziaria in cui si afferma testualmente
Che andranno alla scuola privata i soldi risparmiati dalla scuola pubblica io penso che allora veramente è venuto il momento di dire forse almeno un punto forse almeno su un punto una differenza se
Intendiamoci intendiamoci intendiamoci io non sono di quelli non sono qui per dire né per fare demagogia che sul problema fa scuola privata e scuola pubblica dobbiamo essere fermi alle leggi del radicali francesi dell'Ottocento
Ma sono qui per dire che ogni impostazione seria e moderna dice una cosa prima di tutto non si chiudono classi e scuole pubbliche per fare aprire quelle private e ogni impostazione seria e moderna dice che alla scuola privata si possono anche conferire dei finanziamenti ma dopo che si è fatto due cose molto semplici una legge di parità e si usa lo strumento delle convenzioni in altre parole non vi è un fatto un discorso demagogico ma ho detto che a un certo punto un punto fermo va messo e sappiamo cosa vuol dire delle comunità locali la chiusura di scuole e di presidi grande distruzione e non siamo disponibili ad andare oltre un certo punto allora tutte queste nostre giustissime e validissime dichiarazioni di volontà How tono meriti iniziativa cominciamo a metterle tutti insieme in in evidenza e se ci sarà una gara sarà una gara ottima e fraterna a cominciare da lunedì al momento in cui affronteremo per esempio su questo punto la legge finanziaria
Ma come dicevo prima questo documento mi sembra promettente positivo
Proprio perché mette al centro della nostra riflessione quello che è il vero punto che abbiamo di fronte
Noi non possiamo aspettarci certamente di avere un maggiore o minore considerazione politica semplicemente pensando al passato questo è un lavoro giusto ma forse un lavoro più per mio padre che permette a dire un lavoro per storici lo dobbiamo avere considerazione politica per quello che facciamo nel presente e nel futuro
E qui nessuno certamente viene a dettare né legge né a dettare ricette tutti siamo in fase di sperimentazione
E cerchiamo di trovare la via più importante o la via migliore per potere portare avanti certe iniziative e del resto io oggi ho sentito con molto piacere lo stesso Viller mio caro amico dire nell'aria Prodi non sono sufficientemente rappresentate le componenti laiche socialiste
Ma siccome sono invincibili mente vanitoso mi perdonerete se direte che quando Prodi ha escluso dall'Esecutivo dell'Ulivo ogni forza laica e socialista noi laburisti siamo stati gli unici che hanno protestato di fronte al Paese e di fronte alle forze politiche e lo dico per dire che l'prossima volta lo faremo insieme e lo dico per dire che se invece di merci fosse Boselli a me andrebbe bene lo dico per dire che su questi punti possiamo e dobbiamo costruire un'iniziativa ceto care compagne e cari compagnie non vi faccio demagogia onestamente lo devo dire Enrico a giugno agli altri cari compagni di una federazione popolari probabilmente non mi ci portate questo lo devo ammettere devo ammettere che devo ammettere che io non ce la faccio io non ce la farete
Se mi proponete una lista proporzionali dell'area socialista e laica la esaminiamo guardiamo se ha delle prospettive positive guardiamo se non sia il bis di una incornata che ci siamo presi un altra volta però la guardiamo e la guardiamo con interesse la guardiamo tutti insieme
Ma devo dire con tutta sincerità la categoria del non PDS in sé non è una categoria politica che possa permettersi di tenere in piedi la tradizione socialista del nostro Paese e allora certe evidente che non siamo di fronte a un dato
Io lo voglio dire con tutta la la la la l'umiltà necessaria
Non siamo di fronte in questo momento un Patto dei democratici
E ad una prospettiva della Federazione così come Boselli la definita noi non abbiamo ancora fatto un patto nella sinistra abbiamo un processo di dibattiti di consultazioni ed indicazioni ma le nostre situazioni sono un po'diverse non è un patto non l'abbiamo definito e proprio anche uno dei motivi per cui non l'abbiamo definito e anche per un motivo presente nelle tesi congressuali vostre voi nelle tesi congressuali dite che il PDS non è tanto un problema di socialdemocrazia quanto un problema di squilibrio di forze verrebbe voglia allora care compagne e cari compagni di rispondervi ma forse se mettessimo insieme tutte le nostre forze questo problema di squilibrio col PDS sarebbe perlomeno minore anche perché il mondo
Anche perché chiedo scusa smetto subito smetto subito smetto subito subito subito non c'è problema smetto sul
Compagni per favore anche ora Pac-Man favorevole posso anche smettere non c'è problema non c'è
Allora
Anche perché purtroppo le cose non sono come quelle che ci vorremmo dipingere ma sono quelle che vediamo
Ed è vero purtroppo che quando Gonzales ha chiesto il suo dispetto del semestre di presidenza italiano ha preso il telefono e ha chiamato Massimo D'Alema e non possiamo far finta che questo non esista
Questo esiste
Certo noi dobbiamo contrastare un'altra cosa e cioè contrastare l'idea che a poco a poco si fa che i residui del socialismo diventano centro e tutto quello che è socialismo Romeo diventa PDS dai questa battaglia la vogliamo fare perché non è possibile che così posso affermare nella società italiana a smettere ma smetto subito smetto dicendo come ho detto prima che è giusto che ognuno sostenga con calore le proprie idee e guai se non lo facesse perché se non si capisce perché le avrebbe
Lo fate voi lo facciamo noi
Ma con un punto di partenza sappiamo benissimo che la situazione è così grande è così difficile che nessuno può dare ricette o fare imperativi agli altri
E vorrei in questo senso anche indirizzare una solidarietà a Boselli al congresso nel senso di dire sia voi che noi ci arrabattiamo per dare ci impegniamo per dare una qualche sbocco alla militanza di quello che fu l'area socialista il Partito Socialista Italiano e già questo credo ci ponga in una condizione di rispetto reciproco diverso da chi invece sta sul fiume a guardare e ad aspettare laddove potrà eventualmente collocare le tende quando le cose si potranno chiarire sì perché ce la mettiamo tutta sono con tentato ce la mette tutta voi ce la mettiamo tutta voi quando presentiamo con grande difficoltà delle liste con un nome un simbolo che si che si ripete che si richiama al socialismo europeo e spesso sono l'unica liste che nel nome del simbolo si richiamano al socialismo europeo
E quindi questa buona fede reciproca credo che ci vada riconosciuta ma allora io dico
Questo documento questi contenuti che vogliamo mettere al centro della nostra azione politica perché non possono diventare in qualche modo almeno un patto di consultazione permanente io non avrei nessuna difficoltà sarei felice se voglio ritenete sono a disposizione
Anche perché da cosa nasce cosa e cioè a dire
Dalle battaglie comuni dalle battaglie comuni nascono poi le convergenze le convergenze non nascono scelto né dalla culla né dal fischio né dall'urlo Dili certamente le convergenze non nascono e dalle battaglie comuni che possono nascere ecco io penso e volevo dirlo appunto che non ho preso la parola inutilmente ma ho preso la parola per proporre dei ponti e degli elementi concreti
Abbiamo rivolto ai vostri parlamentari invito a firmare le nostre proposte di legge quando abbiamo prestato in Parlamento la proposta Sartori
E devo dire spero mi dispiace che non ci sia più segni che Luís abbandoni un'idea che secondo me non sfonda in Italia l'elezione diretta del primo ministro e se viene anche Luis una di tipo francese questa proposta può secondo me camminare e camminare a lungo camminare forte d'essere un elemento importante del dibattito di politica istituzionale nel nostro Paese
E certo io voglio portare avanti
E ho detto scherzando Donofrio io con mattina con altri alla Camera abbiamo dato a favore del documento D'Onofrio sull'Europa propensi unificare quest'aspetto che sull'Europa ci può essere un elemento mente le prove si si astenevano come nove su questo elemento di di unificazione
E dico proprio questo un Paese serio alla vigilia di un di un asse di una semestre importante come quello europeo un Paese serio farebbe un governo di unità nazionale per sei mesi
Magari mettendo dei presidi a dimostrare che poi è veramente per sei mesi che poi si si toglie e si va a dopo le elezioni
Ma certe non è possibile
Che il quindici dicembre il governo italiano vada a Madrid riceva il testimone la staffetta del semestre di presidenza tra l'altro noi siamo fra la Spagna e il Portogallo socialista se potrebbero essere diciotto mesi
Di presidenza di turno dell'Unione Europea gestita secondo certi principi di allargamento di approfondimento ed iniziativa in senso lo per iscritto non è possibile che il quindici dicembre non si va da Madrid a ricevere il testimone e come ringraziamento ai partners europei tornata imita gli assi Sodano le camere a me sembra francamente inconcepibile impossibile con buona pace del compagno Bertinotti simpaticissimo su tutto ma forse su questo non del tutto credo centrato e a buon diritto ecco allora perché certo non tutte in mano nostra
Però noi dobbiamo e per carità tutte in mano nostra eccetto non bastano i voti del PDS non bastano i voti nostri e così via ma dobbiamo dire una cosa molto precisa da questa tribuna e se il Polo si spacca dobbiamo esser contenti e non scontenti se nel Polo ci sarà Marco colazione la raccoglieremo se vi sarà una possibilità di potere gestire questa iniziativa questo sarà possibile e credo sarà positivo ecco queste poche cose volevo dirvi care compagne cari compagni ringraziare futura presidenza che mi ha dato questa opportunità di rivolgermi a voi
Grazie a Valdo Spini adesso tocca Corasaniti prego i compagni di rimanere seduti
Vorremmo salutare tutti insieme la presenza della delegazione dei socialisti belgi che hanno partecipato questa sera al nostro congresso
Insisto
C'è una telefonata urgente che Giuseppe Righetti deve fare a sua figlia allo zero tre tre sette sei cinque otto tre quattro sei i parlamentari segretari regionali consiglieri regionali i segretari di federazione i consiglieri provinciali delle regioni meridionali solo convocati al termine della seduta alla sarà la parola al dottor coro saliti prego senatore cari amici al contrario di quanto al fatto amabilmente
L'onorevole Del Turco
Quando ha detto vi prego di rimanere seduti io medico fate come vi pare si ricollega alzare alzatevi pure e lasciatemi a parlare sono l'importante che si ci siete commi ascoltiate un pochino perché
Io voglio limitarmi certamente a un breve saluto
Ma
Se vi parlo vi devo dire qualcosa delle istituzioni altrimenti di che cosa di parlerei che cosa vi per lei a fare se non fosse per fare un cenno le istituzioni considerata la posizione che rivesto il ruolo che borgo
E parlo perché stimolato
Data discorsi molto efficaci di tutti quelli che hanno parlato prima di me
Ma parlo anche per concludere se questo è l'ultimo intervento volano parole pacate un dibattito che è stato punto-punto vivaci
Gli stimoli mi provengono dalla saggia relazione Boselli
Dall'introduzione di
Di Giugni e si traducono
Si traducono che in questa raccomandazione
Compagni potete uscire dalla sala in silenzio non è effettivamente lei cordless andate pure ed e mazzette seggi rimanete fatemi parlare
Ecco
Perché dicevo vi parlo di istituzioni io parlo oggi extra ordinem me perché oggi hanno parlato ma i rappresentanti dei partiti politici io non sono un politico sono piuttosto uomo delle istituzioni
Non voglio farmi discorsi ad effetto
Voglio trasmettervi qualche motivo di riflessione
Perché è tempo di riflessioni
E tempo cioè non divini Chéret
E tempo di mettersi d'accordo
Noi abbiamo la fortuna che abbiamo avuto un risultato elettorale direi proporzionale rispetto a un sistema elettorale maggioritario
Questo fa sì che non ci siano né vincitori né vinti ed è proprio in condizione di questo genere quando non ci sono né vincitori né vinti che si può intavolare un discorso sulle riforme istituzionali perché le riforme
Perché
Non possiamo rimanere ancorati a vecchi schemi
Di riforme in Italia si parla ormai da vent'anni senza riforme
E inutile andare a combattere
Ci saranno probabilmente la prossima volta dei vincitori e dei vinti mamma ora le riforme non si potranno fare più
Per le ragioni che vi sono state dette
Le riforme saranno da fare e qui vorrei rispondere ha un illustre interlocutore che peraltro se n'è andato
Che
Le il rispetto delle tradizioni e un conto ma l'esigenza di rinnovamento e un'altra
Poiché egli ci invitava a riflettere su argomenti di carattere spirituale io gli risponderei citando la lettera ai Romani di San Paolo
San Paolo raccomandava ai romani come regola principale quella di rinnovarsi senza rinnovamento non c'è vita
Se non c'è vita non c'è neppure eguaglianza sostanziale soprattutto non c'è di vero sviluppo della persona che sono i valori fondamentali nei quali i nostri costituenti hanno creduto noi dobbiamo portare avanti questo discorso tanto più delle riforme che si preannunciano non riguardano tanto la prima quanto la seconda parte della Costituzione cioè le regole della gestione
Bene quanto a queste regole della gestione dei dirò brevemente mi pare molto importante che si avveri la ristrutturazione dello Stato in senso federalistico
Ormai questo è nelle cose
Ci proviene non solo dall'erosione dell'esclusività dei poteri nazionali compiuta dagli enti locali ma ci proviene dall'erosione dell'esclusività nazionale incompiuta
A livello comunitario a livello europeo la commissione europea dialogante con le amministrazioni locali
E di questo non possiamo non tener conto d'altra parte questo corrisponde anche all'esigenza di un nuovo ruolo dei partiti sei partiti fossero più lungimiranti di quanto sono si accorgerebbero che il loro terzo meno di manovra diventa molto più ricco e secondo se essi svolgono funzione di riunificazione di quanto le autonomie locali potranno separare dividere
In Germania i partiti continua è se le forti proprio perché svolgono questo ruolo ecco perché in quel sistema e adottabili anche in Italia ecco perché non vale dire che si separa perché nulla poi unisce più di un punto io un vincolo federale
Quanto alla forma di governo mi limiterò a dire questo io credo che si possa utilmente come accennato qualche uomo politico pensare all'elezione diretta sia del capo dell'esecutivo sia del pre Firenze della Repubblica
Anche questa forma sarebbe di contemperamento
Alla frammentazione che necessariamente segue all'adozione di un sistema federale
D'altro canto l'elezione del Presidente della Repubblica a cui io penso
è un'elezione articolata a differenza di quella del Presidente del Consiglio dei ministri cioè dell'esecutivo quest'ultimo ad governare il Presidente della Repubblica da garantire l'unità Adda vigilare sulle esorbitante se dei poteri Louis del parlante allora io penserei a un'elezione composita del prêt dente dalla Repubblica che fosse sia da parte del popolo sia da parte del Parlamento e come il Parlamento dovrebbe designare una rosa di nomi molti nomi un'ampia rosa almeno due per ogni forza politica e popolo Boy dovrebbe scegliere di sistemi elettorali non parlo perché credo poco ed esperienza vi dice che con un sistema elettorale maggioritario abbiamo avuto un risultato proporzionale quindi non sempre i sistemi elettorali rischia di escono a realizzare quelle condizioni che si vogliono realizzare
Vivo piuttosto che e forse accanto all'idea del doppio turno che ha dei pregi innegabile perché e
Esclude la possibilità chiesi governi in forza di una maggioranza risicata mai i suoi inconvenienti perché consente un certo mercato dopo il primo la prima votazione si potrebbe ben usare a una votazione duplice cioè ogni cittadino potrebbe indicare accanto al nome del preferito in senso assoluto il nome del meno preferito di modo che il vincitore poi alla fine sarebbe il meno Guarneri do ma preferito un po'tutti o dal maggior numero di persone possibili
Io non ho altro da giugno mi fermo qui perché vedo che la vostra pazienza e al limite vi auguro buon appetito
Narratore Corasaniti adesso alla parola Guido de Guidi che è un sei conservatore cristiano sociale vive ad Amelia in un romitorio e da una lunga frequentazione con il sindacalismo di tradizione socialista lo ringraziamo per la sua presenza
Vedo con piacere che non avete esaurito tutta la vostra potenzialità di applausi e mi avete accolto con un applauso di incoraggiamento spero che anche per gli ultimi ci sia una parte di consenso da parte vostra
Io sono qui rappresentare uno di quei movimenti non è un partito al nostro che nelle vostre tesi
è stato indicato come tra quelli non quotati nel borsino elettorale perché di fatto non ci siamo mai confrontati in modo diretto con gli elettori siamo solamente siamo stati nelle passate elezioni dentro al contesto dell'alleanza progressista
E oggi alla Camera e al Senato siamo inseriti nei gruppi progressisti federativi
Sono lieto che in un certo senso
Carniti campo il nostro capofila sia partito per una prima tappa di avvicinamento alla abbazia di ponti Niardo dove ci sarà questo ritiro cultural politico dei cento uomini della sinistra
Sono contento perché è stato dato a me l'occasione di portarvi un cordialissimo saluto da parte sia di Carniti che di tutto il movimento e un augurio di un proficuo e buon lavoro chiusi sarei tentato di entrare nel dibattito replicando ad alcune cose che ho sentito però corro il rischio di uscire da i tempi strettissimi che mi ero dato quindi seguirà un breve schema che mi ero preparato
Però la cosa la devo dire aveva accanto a me la senatrice Manieri
Spini
Ha detto che il Senato ha consegnato alla Camera un disegno di legge il collegato alla Finanziaria dove si danno finanziamenti alla scuola privata
E penso che la Camera tutto la possibilità di emendare vorrei solo precisare che noi che abbiamo pure votato questo collegato anche se abbiamo fatto un po'di riserve su questo tipo di emendamento eravamo consapevoli che in quella parte del famoso articolo tre del l'articolo sette del comma tre l'ultima parte di quel collegato diceva che in base ai risparmi ottenuti da una razionalizzazione alle scuole presenti sul territorio se e però stati reinvestiti per
Corsi di formazione per i docenti per l'edilizia scolastica ed eventualmente anche per finanziare scuole materne e scuole elementari parificate
Cosa che per la verità viene già da oltre trent'anni senza aver suscitato scandalo mai io non sono tra quelli che intendono finanziare l'scuola privata però mi pare che non abbiamo poi fatto un grande peccato licenziando questo collegato ma al di là di questo io voglio dire
Che ho sentito e non poteva essere diversamente affrontare anche in questa vostro congresso lo affronterete certamente in futuro il tema delle elezioni
Sul quale tutti coloro che mi hanno preceduto si meravigliano perché si è fatto un gran teatrino
Ma lo si è fatto da parte degli stessi personaggi che qui hanno parlato e che hanno particolarmente accesso ai mezzi di comunicazione quindi e non l'hanno fatto gli altri purtroppo è vero in cui questo Parlamento in quest'ultima fase da parte delle forze politiche si è fatta una politica teatro così come viene definita con disprezzo in merito al tema delle elezioni
E qui io vorrei che pure affrontando questo tema voi però faceste elevare da questo vostro primo congresso nazionale una voce forte in merito ai valori la libertà e della democrazia che sono messi fortemente in pericolo anche da questo tipo di politica che si va facendo
Io credo che in questo quadro politico debole fragile per tutte le ragioni che sono state dette non è più lecito provocare sollecitazioni tali che possono far crollare il sistema spesso
Quello che è avvenuto alla Camera ieri neanche un esempio una situazione certo non di posizioni lineare
Non si può sollecitare ulteriormente questo fragile sistema politico con continui cambiamenti di rotta che minaccia ma proprio la frattura del sistema democratico domande conflittualità permanente da una parte per cui chi vince
è tenuto a Saint non è tenuta a sentire le ragioni dell'altro oppure il colosso c'è attivismo che prelude ad accordi spartitorie di potere
Non si può esaltare il mito del capo carismatico investito da consensi plebiscitaria di come la soluzione di tutti i problemi
Non si può enfatizzare il liberismo utilitaristico per usare le parole del cardinal Martini senza regole come la via maestra lo sviluppo infine credo ossia più lecito presentare alla platea di cittadini italiani una politica d'avanspettacolo di bassa lega dove vengono meno le più elementari regole del buon senso e anche dalla buona educazione
Io so di parlare a un gruppo di delegati di dirigenti che non hanno bisogno di queste di chiavi ma come spesso avviene la predica si fa sempre per quelli che sono fuori Gaspero comunque che voi possiate concludere il vostro congresso con una posizione più ammorbidita più consenziente con l'ipotesi dell'Ulivo
Io ho sentito da parte di tutti i relatori che è stata messe in atto una forte azione di potatura di questo albero che ancora deve dare i suoi frutti non è neppure questa la stagione di potatura degli ulivi ecco io credo che noi dovremmo pensare noi siamo inseriti in questo contesto di trasse formare l'Ulivo così come noi pensiamo debba essere un di criticarlo dall'esterno al di là della definizione un po'di spese in conto fatta con disprezzo di CESC Holly voi vorremmo essere e penso che anche voi vi trovate in questa prospettiva delle radici di questa pianta e voi sapete quanto sono importate le radici
Io credo che la voce due radici quali possono essere quella del socialismo democratico e riformista
E del cristianesimo sociale devono diventare due componenti essenziali per una coalizione di sinistra che si candida al governo D'il Paese due componenti che come è stato detto hanno contribuito in questo nostro Paese a consolidare a costruire a consolidare la democrazia
Non possiamo certo ignorare ed è stato fatto anche qui che queste due tensioni ideali tra di loro così diverse ma al tempo stesso così vicine che hanno acceso la passione civile e politica mobilitando milioni di cittadini vi sono state profondamente ferite da chi ne ha fatto un uso strumentale per interessi personali o di gruppo lieve proprio per questo io credo è necessario rilanciare questo nostro patrimonio culturale politico per metterlo al servizio del Paese
Questo lo si deve fare senza pretese di primogenitura ho sentito troppo spesso qui acerbe critiche nei confronti degli altri anche al nostro interno la volontà di i egemonia la volontà di visibilità io credo che noi dovremmo offrire al nostro Paese il ruolo essenziale vecchi immerge la politica nel terreno dei bisogni reali della società
Di chi assorbe mette in circolo l'insostituibile ricchezza del pluralismo di chi tiene il progetto politico ancorato ai valori essenziali di una convivenza sociale democratica
Perché questi e la funzione delle radici se questa può e deve essere la nostra funzione io credo che vale la pena mettercela tutta per arrivare auguri e buon lavoro
Grazie ai cari compagni mi dispiace per quelli che sono uscito e qualche volta a fare il presidente di una seduta fa anche bene alla salute perché si ascoltano interventi come quelli di Guido De Guidi lo ringraziamo veramente di cuore per questo suo contributo era l'ultimo intervento con panni la riunione delle organizzazioni meridionali è rinviata a domani alla fine della seduta mattutina perché la sta anche se impedisce ai compagni di poter lavorare ancora dopo questa signora le commissioni un momento solo compagni do lettura delle proposte delle commissioni che solo dopo in un congresso Commissione elettorale dovrebbe essere Giuseppa Albertini Rapisarda Antonucci dico perfino Gianfranco D'Ottavio più i segretari regionali
La Commissione periti la dei poteri Rapisardi Antonucci Giorgio capibile Giovanni Crema Aldo fiaschi Onofrio Introna Carla Clara Lazzarini Romano lepre e Ghedini Ghedini di Ferrara Commissione per le risoluzioni Roberto P. Cardini Fausto Corace Mario Dido Francesco Di Martino Gino Giugni Alberto la Volpe Arcangelo Velella Riccardo non ci indi Roberto Villetti queste sono le proposte riformuliamo e come d'obbligo le accogliamo con un applauso che dà per raccolta
La proposta della presidenza grazie e domani mattina alle nove alle nove tutti ma soprattutto quelli che si sono iscritti a parlare perché perdono il diritto di parlare c'era un solo in sala
Ecco
Porterà occasione
Senza
No