Il Consiglio europeo di Madrid e il semestre italiano di Presidenza dell'UE

Radio radicale abbiamo al telefono Gianfranco Dell'Alba euro deputato e parliamo con lui proprio di temi che europea e in particolare del consiglio europeo di Madrid che si è concluso la settimana scorsa con importanti segnali importanti decisioni soprattutto che riguardano l'unione economica e monetaria la moneta unica e la conferenza intergovernativa appunto ne parliamo con Gianfranco Dell'Alba secondo te Gianfranco qual è il segnale lanciato da Madrid o troppo
Però è un troppo vuoto secondo me il vertice di Madrid è stato paradigmatico tra a un certo punto di vista di come una presidenza efficace intelligente e abile nonostante la crede che fra l'altro Spagna riesce a portare a compimento una serie di successi chiamiamoli col sì dalla definizione del nome di questa famosa moneta europea alla conclusione di una serie di accordi e specie di politica Terna dell'Unione importanti con l'America latina con i Paesi di terra mi alla risoluzione di una serie di questioni che erano pendenti più di altre più di ordinaria amministrazione ma che comunque si sono risolte positivamente come l'approvazione del bilancio dell'Unione Europea ovvero la a ratifica da parte del Parlamento europeo che l'accordo con la Turchia tutte e cose che poi la presidenza spagnola poteva accreditare alla sua diplomazia quindi un troppo pieno da un certo punto di vista che maschera porti troppo vuoto della era politica cioè delle di quelle sfide che non si riescono a realizzare o che non si vogliono o che si continuano ad arrivare lo una è la e definitiva preda in conto che se riforma profonda di questa Europa si continuerà una politica di piccoli passi ma non si affronteranno i grandi temi che sono sul tappeto perché si ha paura di farlo è il conto in tutto teorico per lavoro del Gruppo di riflessione sulla sulle riforme istituzionali molto modesto ovvero ancora la
Incapacità di dotarsi di una vera politica estera nel momento in cui a Daytona sotto l'egida americana veniva conclusa la pace l'imposta e qualcuno quante commentatore sui giornali subito dopo il vertice infatti ha parlato di
Desideri che si sono e realizzati diciamo così a Madrid ma non certo di programmi insomma
Non è che ci sia tutta questa certezza poiché la moneta unica veramente si
Si farà innanzitutto sulla moneta unica non si ha il coraggio di affrontare il vero problema sul tappeto c'è quello di come fare davvero apartitiche le
Nostre economie convergano lo si è visto in Francia in queste ultime settimane un Governo pur scettico sull'la sugli obiettivi di marxiste ma che intende perseguire quella politica e quindi che necessariamente comporta sacrifici comporta una revisione Estelle politiche fin qui perseguite è stato costretto a fare marcia indietro per non parlare poi dell'Italia dove la manovra una manovra quella del governo Berlusconi che è indubbiamente si avvicinava i parametri di Maastricht è stata immediatamente fatta fuori a furor di popolo è un governo Dini compiacente e e quindi con le parti sociali e quindi di fatto non conflittuale ed ci porta a una finanziaria che certamente non solo non ci avvicina agli obiettivi racchette ma continua a mantenerci posti Motta e
In regola con quegli obiettivi quindi un problema grosso che Madrid e certamente non è stata capace di affrontare quindi il problema sociale è stato
Segnalato come priorità sempre dell'Unione europea però al di là di questo al di là di prendere coscienza del fatto che anche la Commissione stessa abbia individuato i problemi legati appunto al problema sociale in realtà però al di là di questo non non è successo di più e anche la la la polemica Italia Francia così cambiamo argomento che è scoppiata nuovamente nel corso di un Consiglio
Europeo come le interpreti il fatto che anche a livello europeo poi alla fine si finisca per per litigare un po'come si fa
A anche qui
In Italia ma noi radicali dal riformatorio abbiamo certo campioni di diplomazia o comunque non dovremmo dare lezioni ecomafia in questo caso però mi pare di poter dire senza
Nessuna remora che è un paese che si appresta assumere la presidenza dell'Unione Europea fa in modo di non essere nell'occhio del ciclone dovrà essere coinvolto in una polemica con un altro Paese importante come la Francia al di là di chi può avere ragione l'occhio può avere torto è una regola che la presidente in esercizio appunto faccia in moto spinto ad essere in questa citazione quindi mi pare che questo voto all'assemblea l'azione tra l'Assemblea generale delle Nazioni Unite sia opinabile visto che lo spostava i termini delle questioni e mi pare che questa posizione dell'Italia in questo momento non aiuti diciamo nella presidenza italiana le quella necessario raccordo dell'Italia con altri paesi europei importantissimi da costituire un minimo di alleanze per i giochi importanti determinanti che avverranno nei prossimi venti non a caso le grandi iniziative che stanno venendo fuori un po'sono sempre legate alla Germania e la Francia la Gran Bretagna
La Spagna con l'olio poi retroguardia ecco però volevo anche cambiare punto di vista non guardiamo le cose solo dal punto di vista italiano anche dal punto di vista francese come interpreti questa politica di Chirac e poi
Così un segnalazione mi sembra che sulla stampa francese non ci siano state Tacchi nei confronti di questa di questa politica di questo atteggiamento aggressivo di Chirac appunto tenuto nel corso dell'Italia
Durante il consiglio mentre invece forti critiche sono apparse sulla stampa italiana ecco questo silenzio peggiorando per cominciare secondo me
La polemica con l'Italia alla gola la stampa francese al pubblico francese interessa relativamente e quindi mentre per noi diventava lo schiaffo nazionale lire data un po'passata sotto silenzio perché non non sembrava loro grandemente importante la politica di Chirac e la politica difficile Sheva che indubbiamente in difficoltà e in eterno e quindi cerca io ieri l'altro in politica estera e quando ha la possibilità di sferrare un destro in un certo senso che parte io lo farei credo che e questo è una a un dato nuovo della politica europea lo devo fare i conti con la presidenza francese doloranti europea ma certamente in difficoltà sui temi europei costretta a mantenere la politica tradizionale della Francia di alleanza con la Germania per motivi direi
Inevitabile per motivi ineluttabili di scelta nazionale anche se forse un poco torto collo di questo secondo forse gli strateghi di Chirac che passa meglio se poi Chirac che quando può
Abbattere i pugni sul tavolo petto Empoli interpretazioni chiederei di questa posizione attuale del governo francese un ultimatum ultimato
Manda sulla polemica che innata che c'è stata sempre nel corso del Consiglio europeo di Madrid nei confronti della Commissione europea il una specie di di di governo che poi uno delle istituzioni siamo al Parlamento veramente comunitaria
Ecco c'è anche in questo caso c'è stato uno scambio di battute quasi uno scambio di di risata almeno dalle da quello che è trapelato dai dai giornali tra con la e Chirac e l'attacco contro la commissione nella persona di Santer e dei suoi commissari nei confronti per esempio di di quelle conferenze stampa quotidiane inutili perché affrontano dei degli argomenti dei temi irrilevanti
Oppure si è detto i commissari lavorano dal martedì al giovedì est invece di lavorare in realtà scrivono libri e naturalmente presterà la polemica contro la commissaria danese la
Dire card
Ecco anche un'altra interpretazione di questo attacco alla Commissione paventato purtroppo credo che qualche elemento di verità Virginia
Se si va a prendere il collegio ricominciare o non so quanto i nostri ascoltatori siano attento a queste materie ma indubbiamente nel collegio che nel governo europeo che sono indubbiamente delle dei commissari che svolgono il loro lavoro un po'a a metà tempo per fare essere utile per avevano femminismo dobbiamo prendere invece per buono l'esempio di Emma Bonino che sul campo di lei non sono dal martedì al giovedì ma dal lunedì al lume di tuttavia stimano ma indubbiamente della media vero che qualche difficoltà ci può essere la presidenza e della commissione spetta non è quella di già dell'oro apriamo un lascia un terra che è stato peraltro imposto da da quelli scritti che oggi lo criticano anche per avere un profilo basso quindi questo è anche indubbiamente un elemento che che va presa in conto in ultima istanza io dico dai dai istituzione parlamento europeo che magari in analoghe situazioni è a sua volta un po'prende in giro magari dalla commissione spetta è che è un fa parte un po'delle regole del gioco che fra le istituzioni ci si prenda un po'in giro e e quindi quella più forte e poi gli attacchi in modo a volte gratuito quella più debole la commissione indubbiamente in questi mesi ha avuto qualche mo'vento di difficoltà alcuni suoi membri inutile negarlo a sono stati presi con le mani nel sacco magari facendosi pagare conferenze
Incontri interventi pubblici che facevano a nome della Commissione che magari sottobanco rotture quali sottobanco ricevevano un piccolo compenso quindi che solo per alcune alcune cose che hanno pesato spero che questo sia acqua passata che la commissione che in particolare gli uomini e le donne più in vista di questa commissione tra le quali certamente ma con i lo sappiano dare a questa Commissione alla vigilia scadente importantissime quel ruolo che è suo che essenziale cioè quello di motore europeo di come dire pietra fondante dell'edificio europeo qualche critica può anche passare a condizione ripeto che non venga minatori invece il principio stesso e cioè questo ruolo centrale che la commissione per poter avere oggi non esercita sufficientemente forse un suo ruolo occorre che lo faccia so che Emma in particolare con altri spinge in questa direzione bisogna che questa spinta sia
Ridotti perché effettivamente abbiamo bisogno di una Commissione forte a livello grazie Gianfranco ringraziamo Gianfranco Dell'Alba eurodeputato
O del gruppo Alleanza radicale Europa eletto nelle liste Pannella grazie risentirci