"Giornalisti Oggi" convegno pubblico promosso dall'Associazione Parlamentari Progressisti della Toscana

Ma perché è fatto apposta mandarle a palazzo
Ha dirottato
Sì
Da duro
Dobbiamo
Allora la la necessità di cercare un momento in cui pensare
Come stiamo facendo come i colleghi che fanno i giornalisti la stanno facendo stanno facendo in questo momento
La professione è un'esigenza che c'era stata fatta presente da moltissimi soprattutto a Montecitorio dove passiamo la maggior parte della nostra vita e dove è spesso questo mese in particolar modo tra ottobre novembre i giornalisti risiedono a fuse e critiche dalla dal mondo politico
Abbiamo quindi han cercato di organizzare pesca prima Takayama senza di una via che dovrebbe portarci nel giro di qualche mese a una a un ripensamento veramente complessivo
Degli errori ebbe lei cose positive invece che stiamo facendo in questi anni in un mestiere che sta sempre più cambiando che ti chiede sempre più specializzazione e onesta e meticolosità da parte nostra
In un mondo politico sempre più difficile da raccontare vendita da spiegare alla gente e quindi diceva questa è solamente un primo momento di questo percorso che vorremmo fare insieme con tanti colleghi
C'è qui la possibilità che no alcuni di noi che in questo momento sono dall'altra parte
Possano mettere insieme le le nostro siamo mettere insieme le nostre esperienze quindi vedere esattamente quali sono
I punti diciamo di crisi del sistema informazione politica a un sistema che va sempre più integrandosi nel senso che molto spesso vediamo che la politica copia la televisione la televisione scimmiotta la politica e non si riesce mai a trovare quel punto di invece di separazione che io penso sia fondamentale perché ognuno deve stare nel proprio ruolo ognuno deve cercare di fare il proprio lavoro nel miglior modo possibile perché a Firenze abbiamo deciso di farla Firenze perché in questo mese proprio in queste ultime settimane
A Firenze sono successi varie cose c'è stato un momento di grave crisi tra i giornalisti e la procura fiorentina che ha portato su tutti i giornali a a livello nazionale le notizie di quello che accadeva a Firenze
Qualche giorno fa ci sono state delle perquisizioni a Repubblica e all'unità cose serie ma anche di questa dobbiamo discutere il perché si è arrivati a questo e soprattutto c'è stata la crisi
Del giornale la Nazione che non è una crisi che riguarda soltanto la nazione ma è un diciamo un'impostazione Della lavoro giornalistico di quello che saranno domani i giornali secondo alcuni editori che riguarda tutti quanti il problema delle pagine
Tre confezionate mandate da una parte all'altra del paese in questo caso da Bologna il giornale viene fatta in gran parte a Bologna poi andato a Firenze ecco di questo parleranno i colleghi della nazione che sono venuti qua
Abbiamo chiesto a a Orlando a Mentana Mino Foccillo di incanalare un poi il dibattito su questi Grande grandissimi problemi che abbiamo e quindi io penso che possiamo subito cominciare appunto chiedendo a Federico Orlando di dare il via
Ti ringrazio anche perché
Ho problemi di treni e quindi e debbo anticipare un po'l'uscita da questa sala subito chiedo chiedo scusa a tutti voi per il tono di voce e per l'abbigliamento
Conseguenze di un'influenza tuttora i dati atto che avrebbe consigliato nemmeno che cosa deve stare a casa ma ho preferito invece venire qui perché soprattutto per un atto di solidarietà verso i colleghi della nazione che sono stati impegnati nella dura vertenza che Sandra Bonsanti
Ha ricordato adesso Alessandra Giulietti il mio ringraziamento per l'invito
Vorremmo anche scusarmi per l'intenzione che arrivo e che io di dare a questo mio intervento non un carattere di rassegna panoramica degli infiniti problemi della nostra categoria del problema
Numero uno della libertà di stampa del problema dell'informazione eccetera per la verità avevo cominciato a prendere appunti poi ho visto che ne veniva fuori non una relazione di un quarto d'ora ma un libro di alcune centinaia di pagine io ho rinunciato procedo dove ha suonato all'editore
Ho scelto un
Filo
Conduttore che quello del della necessità di crescere sul piano culturale per i giornalisti italiani e felicemente per me ho visto arrivando qui e ricevendo dal Sandonà la copia della proposta di legge
Presentata ieri da De Julio Bonsanti Giulietti Paissan e stampa che introduce la carta d'identità professionale dei giornalisti che questa riforma si incentra su formazione universitaria e deontologia quindi mi sembra che il mio così la mia intuizione
Sì è stata in qualche modo confermato dallo svolgimento dei fatti
Perché necessità di un di una crescita culturale dei giornalisti perché noi facciamo dei giornali che siamo i primi a giudicare spesso abbastanza squallidi per carità con tutte le necessarie e doverose e riconosciute eccezioni però io se i giornali sono accusati da a molti cittadini di omologazione
E scusate il mio più voce di quanto un'altra che in questo momento vale ancora puoi ricominciare possono incominciare no va be pazienza pazienza tanto non hanno perduto i giornali sono accusati di omologazione e appiattimento autocensuri equilibrismo
Poca fantasia sulle cose serie molto e sulle cose inutili pochissima cultura cioè manca nei nostri giornali quella che è stata definita una cultura di alta classe dirigente alta classe dirigente dell'attuale i giornalisti fanno parte non perché siano classica cassa di risonanza di qualcuno ma perché contribuiscono dialetticamente con altri gruppi di classe dirigente a fare Indirizzo politico generale l'affare la cultura del paese tutta per esempio in questo momento tutta la transizione politica da un tipo di Repubblica ad un altro o da una fase della Repubblica
Ad un'altra fase e vista come ingegneria delle istituzioni e che né in questi giorni se ne anche discusso un po'polemicamente su qualche giornale
Qui a Firenze la settimana scorsa mi pare c'è stato un convegno
Di letteratura vs giornalismo il giornalismo vs letteratura dove dunque la contrapposizione è fortissima
E Enzo Siciliano mi pare
A ricordato con ben più che una tirata d'orecchi e direi con qualche calcio nel severe alla nostra categoria che il giornalismo degli anni cinquanta e sessanta in Italia
Quando i giornalisti si chiamavano Piovene Pasolini Moravia Cecchi io aggiungerei
Corradini Montanelli perché no
I questi quella giornalismo contribuì a fare crescere il nostro paese forse ancor più di quanto non abbia fatto successivamente la televisione
E allora io mi sono domandato leggendo la sacrosanta invettiva di siciliano
Come quella giornalismo affrontata i i problemi del Paese allora vicina abbia mi sono dato questa risposta prima di tutto che affrontava tutti
Cioè tutti i problemi che erano all'ordine del giorno dello sviluppo del Paese anche quella era grosso modo una fase di transizione anche più radicale di quanto non lo sia
Quella attuale prima di tutto le affrontava tutti
In secondo luogo li affrontava con un certo metodo allora mi sono ricordato di qualche episodio personale a cui ritengo di fare riferimento non per esibizionismo ma perché e il modo più semplice perché certe cose del respiro poi nel ricordo di chi le ascolta sia interesse conservare io
Ero a quel tempo collaboratore della nazione e del Carlino c'era un grande impegno di politica agraria c'era stata prima la riforma Di Segni poi c'era stata
La grande emigrazione verso il Nord si era posto il problema della mezzadria che interessava particolarmente regioni come la Toscana e l'Emilia e l'Umbria
E Fanfani erano ricordo se ministro dell'Agricoltura o Presidenza del Consiglio
Credo Presidente del Consiglio ricordando di essere stato anche ministro dell'Agricoltura in vista di una grande conferenza nazionale dell'agricoltura questa conferenza nazionale comportò l'impegno dei giornali italiani per un anno un impegno che procedente di pari passo con quello di tutte le facoltà
Di scienze agrarie con tutte le facoltà di giurisprudenza con tutte le facoltà di economia un impegno che dalla stampa quotidiana rimbalzava sulla stampa periodica eccetera eccetera
Qualcuno ricorderà le grandi battaglie dell'Espresso presente del primo Espresso di Eugenio Scalfari la ballerina nel nell'olio d'oliva sul problema della trasformazione del Belloni attraverso procedimenti chimici che poi furono aboliti quelli dell'esterificazione certo bene io ricordo che noi giravamo noi giornalisti inviati speciali
Giravamo a piedi dormendo dove si poteva dormire mangiando dove si poteva mangiare
E così conoscemmo Regione che per esempio a me erano sconosciute come la Toscana o con l'Emilia
Così come cento anni ottanta anni prima Giustino Fortunato degli altri meridionalisti
Aveva hanno conosciuto attivi girando a piedi il mezzogiorno e Sonnino e Franchetti avevano fatto la famosa inchiesta agraria
La il ricordo legamento quindi convenuta non solo come metodo di lavoro perché è un fatto estrinseco ma anche alle ascendenze culturali del problema
Era una costante per cui noi oggi interessandoci di agricoltura ritrovavamo nell'inchiesta di Franchetti e Sonnino il modello
Al quale per esempio poter fare riferimento interessandoci della questione meridionale Cassa del Mezzogiorno ed generazioni successive
Sapevamo che potevamo fare riferimento a al modello dei grandi dei grandi meridionalisti
Fa interessandoci non so di scuola sapevamo che c'era tutta un vasto c'erano tanti precedenti culturali che qui e inutile e inutile
Richiamare idem per il problema della liberalizzazione degli scambi per tutte le relazioni di politica estera
Per me la questione sindacale per la questione giovanile per la questione dell'immigrazione che a quel tempo non era l'immigrazione in Italia ma era l'emigrazione degli italiani all'estero e via di seguito
Voglio dire dunque che avevamo nel nostro lavoro costantemente un riferimento a modelli culturale e quello che noi facevamo era concepito da noi anche come continuità storica
Come continuità storica cioè i problemi era che erano stati individuati in questo Paese che erano stati studiati che non erano stati risolti anche se parzialmente affrontati si riproponeva noi dovevano essere quindi risolti con soluzioni nuove adeguate al tempo che era cambiato questo compito noi giornalisti lo sentimmo
Negli anni cinquanta sessanta per cui quando
Il Enzo Siciliano dice alcune cose dice benissimo a patto di non limitarsi a più bene morale Pasolini eccetera
Ho chiesto a uno storico qualche giorno fa perché tutto questo oggi non accada più perché per esempio nel dibattito sulla transizione politica il discorso sia oggi limitato ai cosiddetti scienziati della politica agli ingegneri costituzionali e istituzionali
Mi rispose perché innanzitutto
I grandi storici sono morti ne faceva l'esempio di Romeo e di Spriano che intervenivano
Negli atti nei giornali con cotti articoli di fondo
A getto continuo e pur parlando da posizioni politiche diverse avevano in comune la cultura storici Istica che gli consentiva di dialogare e di a profonda approfondire
I problemi nella nella continuità cioè
Conoscere le radici però la verità è un'altra non si tratta soltanto del fatto che e molti non ci sono più perché questo succede
Tutte le generazioni la verità e un'altra che noi non siamo riusciti ancora a liberarci
Secondo me dagli effetti negativi del sessantotto che a mio giudizio in Italia è stato vissuto male cioè come negazione delle grandi culture storici Stinche quella liberale quella marxista quella cattolica
De morta democratica a vantaggio di una pseudo cultura sociologica o quantomeno di Sociologia
Negativa
Che ha sostituito la storia così come oggi il sondaggio coerentemente sostituisce l'inchiesta come la politologi ingegneristica sostituisce la politica
Ecco quindi questa o è il quadro o con la conseguenza che queste sostituzioni poi portano all'impotenza operativa perché io resto sgomento
Sgomento all'idea che un Vanni Sartori
Si muova dalla sua Columbian Diversity pervenire a Bologna a Roma a pervenire a Bologna a Firenze a Roma presentare nulla pensare un libro
Intitolato il niente di meno michelangiolesca mente come Ingegneria costituzionale comparata
E tornarsene poi in America non soltanto con l'influenza ma lasciandoci la bella proposta di dare una cosa a te è una cosa a me
A me che vota per il centrosinistra mi dà il doppio turno a te che voti per il centrodestra del presidenzialismo alla francese
Ma dico ma siamo stiamo scherzando questo è il risultato
Di una cultura politologi Katia sostituito la cultura politica il risultato due generale poi quale al di fuori della nostra cerchia che è più sensibile
A queste cose e che la corruzione del costume dilaga dilaga innanzitutto ai vertici del nuova del mondo politologico che oggi sembra
Attenere le briglia del dibattito e politico e culturale in Italia ci sono troppi trasformismi troppi ma maestri
Del pensiero oggi sono dei trasformisti che ieri o l'altro ieri erano comunisti poi erano craxiani poi hanno optato per Segni ad un po'intervengo scoli poi domani opteranno ancora per qualche altro
Parere della parte per fini naturalmente e noi stiamo noi giornalisti molto spesso stiamo così nel coro e dei chierichetti e si uccide per la seconda volta la politica la prima volta
è stata uccisa con Tangentopoli la seconda volta con la personalizzazione carismatica fino
Al consequenziale appello vicini appunto a tutti i possibili Cau digli è vero mentre
La realtà è che la politica
La politica non può essere personalizzazione carismatica il carisma si conquista lavorando il carisma si conquista come stanno facendo oggi i nostri sindaci
Da data Napoli a Firenze da Genova a Venezia
Affrontando i problemi della gente la il ed era e per non c'è presidente degli Stati Uniti che non sia si può dire che non sia stato governatore di Stato in questo momento il Presidente della Repubblica francese
è un ex sindaco io mi domando quali sono non solo nella vecchia ma anche nella nuova classe dirigente i politici che abbiano amministrato una grande città una grande regione in Italia
Ecco insomma mentre
Abbiamo questo problema vitale per noi di evitare una democrazia sotto tutela di costruire una democrazia dal basso
Ecco noi giornalisti purtroppo perdiamo colonne e colonne vele dei nostri fogli
Ponendoci il quesito su certe ombre
Della signora Gabriella Carlucci o OPA oppure ch'commentando il giorno dopo
Le notizie che ha dato un altro giornale e per aprire un del dibattito su quel tipo di informazione che riguarda magari o il particolare
Privato di questo o quel personaggio più o meno pubblico quindi facciamo l'informazione dell'informazione quel giornalismo sul giornalismo cioè
Sono malattie malattie profondi profonde malattie senili non è soltanto il sondaggi ISMU come dice Pansa la malattia senile del Repo reportage e e tutto il giornalismo che sta diventando malattia simile di se stesso aveva ragione Michele Serra qualche l'altro ieri mi pare e né i suoi dieci
Righi sull'Unità
Il tutti parla abbiamo parlando del senatore Boso e di altri personaggi politici di varie parti politiche di tutte le parti politiche
Il che ho detto delle cose stravaganti
Va bene tutti abbiamo il diritto costituzionale di dire fregnacce ma nessuno ha il dovere di riferirle sui giornali mentre invece il già i giornali sono impegnati
Sono impegnati ci si scambia nelle redazioni politiche vi assicuro ci si scambino nelle relazioni politiche
Per un rigo due righe o dieci righe in più alla dichiarazione di Tizio togliendo le alla dichiarazione di Caio
Senza che nessuno Dinoi dopo essersi Scarlato con i colleghi tutto il giorno vada il giorno dopo magari con una maschera
A vedere in un mercatino negozi in un treno che cosa fa la gente vede che la gente fa così con questo gesto vola su due tre quattro cinque pagine va alla ricerca di qualcosa che posso che Possa finalmente interessava intanto interessava intanto noi restiamo in quello che jump Giampaolo Pansa definì tre anni fa il sistema dei bugiardi nel quale la categoria
Veniva inclusa d'autorità in quanto complice o comunque mantengono albergo comunque organica al sistema di potere inteso come
Establishment è
E questo il passo
Secondo me vengono fuori due cose da parte nostra
Non c'è ancora un ripensamento operativo pur
Prendendo atto pur sapendo che c'è questa insofferenza generale sarà mai non è più una insofferenza soltanto Esterna ma è anche una insofferenza Interna alla nostra stessa categoria qui non c'è in atto alcun ripensamento di ruoli io penso per esempio al ruolo dell'inviato ma davvero siamo convinti
Chi li ho inviato sia stato ucciso dalla televisione io non credo che le cose stiano esattamente così io credo che l'inviato è stato ucciso soprattutto da se stesso
Quando si è trasformato in un barone inferti maresciallo quando ha preteso di non potersi muovere se non avvertito con dieci giorni di anticipo con la prenotazione nell'albergo a cinque stelle
Con il ristorante speciale perché della guida Michelin eccetera
Queste cose Hanno ucciso l'inviato speciale se l'inviato mi costa cinque milioni al giorno io non lo posso mandare perché anche sia io da fare un certo discorso al mio editore il quale deve ricordarsi dei vantaggi che riceve dall'azienda giornalistica peraltro i suoi interessi e quindi non può venirmi a parlare
In termini di Mary costi e ricavi per l'azienda giornalisti e io però ho il dovere morale
Di non sprecare i soldi l'azienda perché il signori inviato speciale con dieci giorni di anticipo e dopo aprire esce il tutto
I temi e i luoghi che lo interessano non quelli che interessano gli atti mai temi luoghi che lo interessano
Va bene decide finalmente di partire a quelle condizioni qui siamo arrivati alla lottizzazione dei continenti
Guai a mandare un inviato in un giorno d'emergenza in America Latina se per consolidata abitudine l'America latina è patrimonio riservato dell'inviato tal dei tali
Guai a mandare l'iter il rapporteur di pollice provvista di politica economica a intervistare Olivetti se da venti anni ad intervistare De Benedetti se da vent'anni De Benedetti è intervistato dalla signora tal dei tali
Ho altrettanto con la FIAT è trattato con Ranieri sono guerre accoltello nelle redazioni queste cose
Amici dobbiamo dircele perché in queste cose avvengono fuori in che modo Attraverso
La disinformazione e la disonestà che ne consegue perché chi ha intervistato per venti anni
Debenedetti certamente alla fine avrà con De Benedetti un rapporto amichevole che non consentirà più di poter essere critico ricordo che una volta De Mita tanti anni fa
Mi mi disse
La vedo molto poco nel transatlantico è
Voi ricorderete la vedo molto poco nel Transatlantico io risposi perché io vengo poco anche per evitare di familiarizzare troppo perché i familiari Zanco troppo si finisce col perdere la libertà di dir male
Che non è Titti Iran il giornalismo consista nella libertà di dir male ma consiste anche anche in questo se secondo coscienza bisogna dir male l'altra cosa
Che mi sembra emerga da questo ragionamento è che in assenza di una nostra reazione organizza forte come quella di cui
Vedo finalmente qualche segno
Nella proposta di legge e anche in questo convegno
Ma non certamente nelle prese di posizione dell'ordine o del o del sindacato
è che poi cominciano a venir fuori a livello poi di classe di di case editrici importanti come la terza dei livelli devastanti controllaste Issa libertà d'informazione e anche se l'editore l'editore sì affanna scrivere nella prima pagina del libro che la cosa è orribile per carità tuttavia la pubblica
E quando io vado in giro a cercare a faccio il giro di Roma per trovare finalmente una copia perché completamente esaurito quindi tra qualche giorno avremo la ristampa alludo
Al
Pamphlet di Vincenzo Zeno Zen cornice alcune ragioni per sopprimere la libertà di stampa
E non solo e ma che cosa leggiamo in non è che qui si dica
Non è che qui si dica sopprimiamo i privilegi corporativi dei giornalisti insegniamo ai giornalisti la modestia la cultura no
Qui si dice che che la libertà di stampa come tutte le libertà settecentesche è soggetta a revisione e quindi come abbiamo modificato i concetti di libertà
Di prova di proprietà privata ed altri concetti giuridici così possiamo
Ed è ed evidentemente riformare la libertà di stampa e poi cosa hanno a che fare con la libertà di stampa i giornalisti
Sono dei dipendenti che si occupano di quel che ordina loro il direttore all'editore
Un giorno fanno il pastone politico domani la cronaca di una partita di calcio ieri in lacrime vuole reso conto di una tragedia familiare tra la settimana al rischio le scoppiettanti descrizioni del parti di un
Di una villa rifatta eccetera i giornalisti hanno tanto diritto alla libertà di stampa quanto il cassiere di una banca sui soldi che maneggia
E quando poi queste cose le sentiamo leggere anche alla radio fin e trasmissioni peraltro molto serie per esempio a Zapping noi ci divertiamo e io mi ricordo di
Quei nobili non perché ci fu scandalo mi fanno pensare a quei nobili dell'aristocrazia francese che alla vigilia della Rivoluzione dell'ottantanove andavano a tre a a teatro e si divertivano con le rappresentazioni di Beaumarchais il quale lì insultava come meritavano gli preparava la ghigliottina
Dunque anche questo come la personalizzazione della politica fa parte della crisi del la nostra Democrazia
Di cui noi giornalisti forse non ci siamo resi completamente conto la gente che applaude ai capi carismatici applaudirà sempre più anche I libelli alla ZEN con Ricci
E ai profeti dell'anti stampa della lotta al giornalismo dei giornalisti
All'informazione senza regole perché purtroppo poi si alimentano le aspettative
Ancora cinque due minuti pochi minuti e poi e poi rilasciato
E io insomma alle cose se vedo così vennero dette un po'confusamente mare vedo così ora se le cose stanno anche così il problema non è quello di ordine si coordineranno come pretende il referendum il problema è un po'più compresso e i colleghi che parleranno dopo di me penso che certamente ne diranno
Parecchio perché la proposta presentata ieri o a camera
Stimola stimola a parlarne io sono perfettamente d'accordo voglio dire soltanto questo per concludere sulla proposta e cioè che si debba puntare su due cose la deontologia e la formazione
La formazione per insegnare ai giornalisti quella che all'inizio ho definito la via della la cultura alta della classe dirigente e però su questa a questo obiettivo a questo obiettivo l'ordine può ancora essere funziona
Può ancora essere funzionale però eh dobbiamo anche qui ripartire sempre dall'autocritica non possiamo accusare le istituzioni le istituzioni sono uomini sono uomini e donne
Non sono non sono dei fatti meccanici che cammini lo con le proprie gambe negli anni Cinquanta e Sessanta elogiati da Enzo Siciliano
E i presidenti dell'ordine si chiamavano Missiroli si chiamavano Gonella
Erano persone che ha erano persone che avevano scritto biblioteche di saggistica politica che avevano fatto l'opposizione al fascismo magari nascondendosi
E l'Osservatore Romano che a quel tempo felicemente non era diretto da Mario Agnes
Va bene avevano in altre parole bene meritato del Paese
Prima che della categoria del Paese quindi erano a pieno titolo
Simboli delle aste dalla classe dirigente della classe dirigente del Paese oggi l'ordine a me sembra piuttosto una sine cura
Solo se l'ordine sarà
Riportato
Al alla dignità e alla con alla consapevolezza che è costruito per garantire l'eticità la professionalità del
Della categoria dei giornalisti l'ordine avrà ancora
Una funzione sia pure nelle forme nuove che voi intendete dare e qui mi fermo perché ho detto abbastanza ho parlato ovviamente
Vive a chiave introduttiva
Del dibattito ma credo che
Forse anche questa introduzione abbia un suo valore pratico perché sono convinto che se non affrontiamo
Il problema morale con un'autocritica profonda non otterremo neanche successo sul piano legislativo piano sul quale voi dovrete batter vi e troverete certamente non poche difficoltà
Giulietti credo che volesse no va bene allora parte subito Enrico Mentana grazie a Federico parlando
Uno è quello questo
Microfoni mi emoziono sempre allora
Sarò evidentemente inevitabilmente
E anche un po'scientemente più corrivo di Federico Orlando
Anche perché ritengo che in Mali
O le caratteristiche detto in modo neutro peculiare nella nostra professione oggi la nostra professione rispetto all'essere parte di una categoria la nostra professione rispetto alla politica siano da delineare senza vere troppo l'occhio ai tempi eroici io senza mancare in alcun modo di rispetto so che c'è una frattura generazionale nella nostra categoria e lo l'ho potuto evidentemente è vedere tante volte in in vent'anni ormai perché anch'io temo di avere una frattura partito adesso che il più giovane in vent'anni di vita professionale e però è però mi è venuta in mente ascoltando Federico
Il titolo molto bello di una biografia di una famosa attrice francese la Nostalgia non è più quella di una volta
Nel senso che gli anni ruggenti i tempi ruggenti del giornalismo sono stati li conosco per studio evidentemente più che per frequentazione diretta che sarebbe stata impossibile sono stati anche anni di forti contraddizioni
Annidi fortissimo e censure
Anni di micidiali emarginazione dalla professione
Si possono citare le punte che forse per fortuna non sono Moravia non erano Moravia Pasolini e neanche siciliano che era loro esegeta erano erano altre darò la nostra professione
Allora come oggi del resto
La il giornalismo è fatto dalla Pia dalla pianta dal piede della gamma e non dalle sue punte nessuno penserebbe al giornalismo di oggi citando i grandi direttori dei grandi columnist il giornalismo è molto più un fenomeno siano le sue caratteristiche positive che in quelle negative più di massa più di medietà nel senso che i veri vero motore del giornalismo sta in interi corpi redazionali interi tipi di impostazioni più che legarsi se non a livello di fenomeni ma è proprio coi quella moda che tu stesso dei precari a singole
A singole espressioni nominativa singole personalità
E però c'è anche qualcos'altro visto che Federico opportunamente ricordava la moria di storici che non era soltanto dato fatale generazionale di di ricambio già
E c'è una frattura storica che riguarda di terza battuta anche il giornalismo ma che è ciò di cui dove di qui non possiamo non parlare
Se non vogliamo tastare davvero il polso ai provveda il giornalismo di oggi e ai suoi e soprattutto ai rapporti tra questa professione e la politica che poi tema di fondo non si può
Andare a fare i flashback e non sto riferendomi adesso a Federico Orlando lo si può esaminare lo Stato della situazione negli anni cinquanta sessanta settanta vedere quello di oggi se non si parla di quello che è successo negli ultimi tre anni se non si dice che quello che è successo nel mondo dalla politica non ha soltanto devastato interi partiti ma innanzitutto devastato il rapporto di sudditanza dell'opinione pubblica rispetto al ceto politico
E quindi a devastato su due piani nel rapporto con la politica e nel rapporto con l'opinione pubblica il giornalismo
Sappiamo benissimo cosa vuol dire questo nella ricerca a volte addirittura portata a livelli di farneticazioni di risulta poi del consenso rispetto a un'opinione pubblica a volta a volta forcaiola barricati era di ripulsa totale verso la partitocrazia in alcuni giornali e sapete cosa ha voluto dire lo spirito cosiddetto del maggioritario unica concessione che c'è stato nella realtà ai dibattiti costituzionali per la verità
No nella esigenza di schieramento di chi non trovando più posto dalla parte andava trovasse nell'altra e viceversa questi fenomeni molto corrivi ahimè ma molto più reale AN sono quelli che creano la situazione di oggi la situazione che analizziamo
Questo è il tema secondo me questo è il problema noi ci siamo trovati con un sistema politico con una sistema dei partiti Mitridate il salto
Che aveva invertito il suo tipo di rapporto altro che ricerca di leader carismatici purtroppo leader carismatici quelli che vediamo ancora nei filmati che troviamo nella legge cineteche quelli che riempivano
I duecento mila persone le piazze
Quelli erano i leader carismatici era la gente che andava ascoltare loro oggi leader hanno magari cinque sei milioni di spettatori televisivi
Ma dicono in realtà quello che leggo nel pensiero del lettore telespettatore ascoltatore
è questa l'inversione che c'è stata perché perché le certezze la politica sono state qualcuno dirà per via giudiziaria qualcuno dirà per gli errori compiuti e per lo stato di corto circuito nella sistema affari Poli no il ruolo carismatico la politica insomma è stato completamente cancellato
E oggi la politica va dove la porta il consenso il consenso lo determinano il politico quale lettore elettore Massa l'elettore masse quello anche che condizione noi possiamo forse apre una ferita e lo faccio in modo più delicato possibile nel mio amico Federico ma ne possiamo dire tutto quello che vogliamo del giornale che oggi dirige Vittorio Feltri ma sicuramente ha messo le vele dove spira un vento dell'opinione di una parte dell'opinione pubblica
E credo che faccia in modo che nel settanta quello godendo di una rendita di posizione certo quello che fece uscendo da destra secondo la collocazione tradizionale Montanelli dal Corriere della Sera vent'anni prima
E andando riceve quella che una volta si chiamava allora la maggioranza silenziosa che poi andava anche in piazza come come tale certo non c'è alcun dubbio che ci sono quindi dei riferimenti quando si vuole fare un'operazione editoriale sì alza la vela al vento di un'opinione pubblica oggi però questo fenomeno appunto reso molto diverso dal fatto che l'opinione pubblica e il vero dominus uso la parola che ieri hanno usato i magistrati Milano a tutt'altro Riva è il vero dominus
Della politica e non forse nel senso più puro della politica che sono gli elettori
Ecco questo però ci porta a una discussione che forse dovrebbe essere vecchia come il cucco per i giornalisti ma che non lo è mai stata non ho mai capito perché quella sulla funzione che deve essere di servizio o pedagogica del giornale
I giornali devono dare le notizie oggi ma devono dare ciò che poiché si aspettano
Il lettore voglia leggere ciò che si aspettano sia utile per il lettore o ciò che si o ciò che si aspettano
Sia per il bene del lettore in una costruzione anche politica
Quarto quello che forse sublima le altre tre precedenti attaccare l'asino dove vuole il padrone cosa che si vede anche in robuste parte delle edicole di oggi
Allora per stare l'aspetto più nobile e però questa è la cosa oggi il giornale è sicuramente in gran parte su come del del lettore così come lo è la politica
Ma allora nella triangolazione
Vediamo che il rapporto tra giornale e politica tra giornali telegiornali e politica
è in realtà molto meno scontato di quanto non appaia questo accresce negativo la responsabilità dei giornali
Degli opinionisti dei giornali dei direttori dei giornali
Ho lavorato nella mia infanzia giornalistica dalla carta stampata ho lavorato nella massima parte per estensione della mia attività giornalistica del servizio pubblico televisivo e l'ultima parte con questa col privato
Per l'esperienza che ho dirette indiretta di oggi non c'è mai stato un rapporto di forza così alto per i giornali rispetto ai politici proprio per quella perdita di carisma
Il ruolo di autorità che oggi hanno i partiti
Chiunque oggi
Si nasconda dietro al ai discorsi di sistema ai discorsi di pressione sa di dire una cosa ingiusta sa di dire una cosa sbagliata sa di dire una cosa falsa
Giornali se son Ludlow lessero non sarebbero mai Stati così liberi come oggi se ne vedono anche tracce perché anche questo il dire se no facciamo la retorica degli autori flagellanti
Ma c'è una cosa peggiore i giornali hanno rischiato di innamorarsi rischiano tuttora innamorarsi qualcuno è felicemente fidanzato con la logica più di massacro da gioco della torre del maggioritario
E questo altro discorso che accennavo già prima in un passaggio ma è questo il nostro problema
La distinzione tra giornalismo d'opinione e giornalismo come dire indipendente c'è sempre stata
Oggi però sembra che non sia più possibile fare giornalismo indipendente senza in qualche modo io mi ricordo ecco scusate spaccio faceva il personale
Quando Berlusconi stava per scendere in campo Giuliano Ferrara dalle colonne del Messaggero disse tutti devono dire anche quelli che lavorano la Fininvest da che parte stanno perché il maggioritario e questo anche per i giornalisti o si sta di qua o si sta di là
Piso che fosse che ha citato addirittura Federico Rispoli
Ecco questa è una logica che non sa che che è di chi fa la politica ovviamente più in chi esige l'arruolamento intime del giornalismo con l'elmetto però è una logica che filtrata anche dall'altra parte e che crea riflessi condizionati anche nei politici e anche negli osservatori di cose politiche
Non assistiamo a nessun sul freno a nessuna sbavatura o a nessun errore grave o forse a volte anche falsificazione sui giornali e telegiornali senza che sia accompagnata dall'immediata protesta del politico ma il politico è una parte l'esponente politico nessuna riferimento persona nessun esponente politico può dire di essere fuori da questo vero corto circuito dell'indipendenza dell'informazione
In questo praticamente questa è una fase in cui tutti gli errori sono segnati in blu
Ed è una una fase in cui tutti i giornalisti
Sono di da al contempo liberi di scegliere ma anche condizionati dall'immediato cartellino giallo chiaro arriva questo però cosa fa favorisce chi dice allora bisogna schierarsi favorisce la logica della catena di reazione
E questa è la cosa più negativa
Non trovo oggi se non chi sono può permettere cioè i grandi giornali
E questo è l'altro aspetto pericoloso solo i grandi giornali perché hanno grandi giornali in termini di vendite o di ascolti
Grandi giornali granitici possono permettersi di dire ieri Berlusconi aveva torto ovvia ragione domani a torto
Gli altri sono tutti condizionati per i lettori perché l'opinione pubblica dicevo prima che fa da dominus
E per la logica di aggregazione al maggioritario per Lautaro lamento al maggioritario e alcuni anche perché effettivamente paga chi fa parte del maggioritario sono costretti a dire
Ieri D'Alema Berlusconi aveva torto oggi non ha torto e quindi a un pubblico la notizia domani ha tolto e quindi lo vedete
Questo è il nostro problema che soltanto occhiali indipendenza che deriva dal successo può permettersi di fare quello che dovrebbe essere patrimonio del giornalismo di tutti
E cioè all'Indipendente valutazione che fa dire pur nell'ambito evidentemente in taglio editoriale che ciascuno da come ritiene al giornale hai ragione hai torto hai ragione mi rendo conto di quanto schematica sembri questa analisi ma purtroppo se ci riflettete chi sta oggi nella categoria
Sapete benissimo che questo è l'aspetto saliente questo è l'aspetto prevalente tacque non riusciamo a uscire
Se non facciamo un vero esame di coscienza della categoria
Voi sapete che tutto questo potrebbe esservi Pezzuto a livello di aneddotica rispetto a correnti di associazione territoriale della Federazione della stampa no figura che si sono trovate tutte insieme nella polvere sull'altare nella polvere
Rigore che
Spuntano da qualche parte nella come la come dire collateralismo giornalismo giornalistico alla politica scompaiono comandato in crisi magari di quel settore di privilegio e rispuntano da un'altra parte
Salvo poi magari deve scomparire se le cose andranno di nuovo ma ci sono quindi a livello di aneddotica anche quelle che possiamo definire finire
Fenomeni di schiuma di questo di questo aspetto
E però nella sostanza questa vicenda questa andare questo fenomeno riguarda tutti gli aspetti chiamiamoli in qualche modo più uno la logica di schieramento siamo nel maggioritario tutti dobbiamo partecipare al Grande gioco del maggioritario quasi che il gioco del maggioritario fosse l'arruolamento
Ma qual è la sede in cui non invertiamo questa tendenza esiste la servitù invertiamo questa tendenza quale la seduta la politica no
Non è il malato che cura
La malattia
La sede della nostra professione nella sede della nostra professione sono nati altri dei germi che portano questi colle collateralismi contrapposte
Sfondando la professione sfondando la professione rischiamo di far uscire
Qualche bambino con un po'di acqua sporca ma soprattutto di imbarcare tanta acqua sporca
Vuol dire aprire verso l'interno questa professione dal da chi dall'esterno fa come i giornalisti gli pseudo giornalisti greci che pubblicano tutti i giorni in copertina
Le foto nude della first lady
Giornalismo corre un grosso rischio in termini come dire di in termini etici applicati alla al progresso della nostra società
Stiamo la frase un po'ampollosa per non deve però essere più papali l'ordine ingiustificabile
Si giustifica con una misura come dire di ordine di ordine pubblico per evitare che a fare i giornali arrivino direttamente
I brutti della situazione direttamente i bravi dei tanti don Rodrigo che avrebbero piacere di scorrazzare infestato dagli uomini del Recco ecco dice qualche cosa tutti gli uomini dei principi della situazione principi ce ne sono anche tanti dell'informazione per la verità ad un tutti vuoi dei principi sono pronti a entrare e ci mancherebbe solo quindi dare una spallata l'edificio dell'ordine
Però come dire una grande seduta di autocoscienza un grande congresso dei giornalisti italiani che non abbia il rinnovo delle cariche al suo nel suo ordine del giorno che ci permetta di dire che forse in qualche modo i problemi sono seri da questo punto di vista come facciamo maggioritario perché se no vincono i grandi e spesso direttore di un grande giornale
E come dire eredità
Però qualche volta Perrone
Eredita un successo non non non è in qualche modo il proprietario può andarsene da un giorno all'altro siamo tutti per fortuna di passaggio però i più fortunati sono quelli che si schierano dalla parte giusta oppure quelli che guidano i grandi giornali
Oppure i peggiori quelli che cambiano casacca ogni cambio di Magenta allora per evitare che poi davvero il fenomeno degli anni Novanta sia l'interpretazione dello spirito del maggioritario del giornalista diventa rosso e nero a ogni quinquennio allora vediamo di creare dei meccanismi di tutte la sostanziale che non è articolo uno articolo due articolo tre articolo quattro così come non esiste nessuna carta di Treviso che ci preserva dal fatto di sbattere che guardavo
Sul Messaggero di oggi qualcuna un secondo me serio perché è un esempio
è un bel giornale giornale su cui attualmente scrive scrive Federico Orlando ma c'è un articolo che arrivando in costanza di quel convegno c'è un titolo che assolutamente straordinarie che fa capire
E si fa la parte dell'assistente di Sgarbi però da allora dovrei stare zitto scusi allora sì io faccia pallida veniva Peugeot provano a me però quando in costanza di questa cosa dopo e sono tanti discorsi c'è un titolo il mostro di Foligno fu violentato da piccolo no ecco dove ci sono tre tre falli da espulsione in un titolo no voi capite
Voi capite anche su quell'aspetto ne possiamo fare mille carte di Treviso così come lo potremo fare mille carte ma poi succede come con lo sciopero no succede come con lo sciopero ci possono essere le tavole della legge ma se uno vuole farlo strappo lo fa
Ma allora lo strappo non lo si fa o lo si fa soltanto se c'è l'equivalente di quella che una volta in settori che qui saranno stati evocati chissà per quante volte nell'arco del secolo era lo spirito di classe
No la coscienza di classe o uno alla coscienza della propria categoria dei propri valori o non ci sono tavole della legge che tengano bisogna misurarsi da persone fisiche costringere stanare tutti
Sapendo però che c'è un'altra cosa
Che va rivalutata proprio in questa fase difficile mercati
E non mi sembra che dei tanti fenomeni più deteriori che sono nati proprio in questo spirito maggioritario ce ne sia qualcuno che ha funzionato a dispetto della qualità
Ci sono fenomeni di qualità che non hanno funzionato a causa del maggioritario secondo me poi le analisi si fanno quando sparsa un po'di tempo però non c'è dubbio che chi ha interpretato in modo barbaro collateralismo di questo strano spirito maggioritario non è che è stato molto avvantaggiato ci sono dei giornali che vedo solo di notte nelle rassegna stampa televisive
No a tuonare di giorno nell'edicola non li trovò allora il mercato può essere in qualche modo il calmiere può far capire
Che poi quella e la parte su cui si deve e si può discutere quella la parte su cui soprattutto ci si tutela ma poi bisogna trovare il modo di dire chi sei tu per fare per espellere dall'ordine quello per cancellare dalla Federazione dalla stampa quell'altro per ammonire quello in base a quali principi io a questo dei principi
Codificati in un articolato non cinque non ci crederò mai e finiscono per far passare dalla parte del torto già da parte della ragione quindi
In conclusione scusate la lunghezza
Cerchiamo di stare alloggi cerchiamo di ricordare che non possiamo ripristinare un codice del tempo perduto una e a volte una retorica del tempo perduto cultura
Non verrà il tempo dunque la cultura la cultura la cultura del tempo perduto purtroppo è stata sradicata la culturale la cultura del presente purtroppo cioè non esiste la cultura cultura del presente temo sia più vicina Ambra che alla memoria dal professor Romeo diciamo
Recuperare la deve comprare un ruolo ai giornali importanti devo dire la verità e allora visto che concludono la recente cioè Enrico quando dici PC parlato di tasse eccetera robusti
Grazie se costruito nel corso dei decenni attraverso un processo di emancipazione culturale elettricità cultura questo ma non è mai partita dai giornali bisogna dirlo ad onor del vero o è partito da interessi forti che tutelavano questo tipo di emancipazione interessi forti anche se antagonisti rispetto a quelli prevalenti noi come giornale e questo disco che può fare
Non saremo mai per fortuna non saremo mai un potere forte questa è l'unica cosa che in qualche modo può consolare quindi se l'unica proposta io posso fare cioè e quella di fare questo è un incontro già molto qualificato per i tanti partecipanti autorevole che ci sono ma stentiamo a tutti guardiamoci tutti negli occhi
Sanzioniamo magari chi alla faccia del caro morde cane
Dedica i propri spazi ad attaccare i colleghi
Vinciamo questa sanzione ma questo non appunto per calano Mordechai
O perché non esiste in alcun modo la possibilità di trasformare se stessi in protagonisti scende scegliendo un antagonista della categoria mimando un dibattito che della politica questo almeno ce lo possiamo permettere
è una norma che parla liberale chi se ne frega però almeno istituiamo la buona creanza tentano la categoria che la prima necessaria come dire corda del ring per poter poi allargare innalzare la discussione alle cose più serie grazie
Dando
Delicati controverse del della dell'intera vicenda e mi fa piacere che venga riconosciuto in questo incontro almeno un segnale di buona volontà tentativo di dare una mano a questa discussione che ovviamente e appena all'inizio peccato abbiamo perso del tempo importante degli anni importanti
Ciascuno nel proprio ruolo quando tu dicevi appunto della necessità di schierarsi ecco io penso che poi in fondo molta gente ma chiesto ma perché tu sei passata e lasciata giornalismo
Io credo che per me io lo sentivo che era venuto il momento in cui mi dovevo schierare che non potevo continuare a farlo
Poi avrò sbagliato a farlo non lo so sono sormonto contenta invece nella speranza che sto facendo tutto sommato
Mi piacerebbe che ci fosse l'opportunità per tutti i giornalisti di fare una sola un solo mandato se la politica fosse veramente se al servizio della gente non si chiaramente sarebbe un'ottima un'ottima esperienza far vedere le cose un po'dall'altra parte si impara moltissimo ecco adesso
Facciamo Trieste sapessi quando stiamo nelle Commissioni di notte a discutere con Sgarbi quale tristezza fra
Vertenze attrice vedersi a quelle ore forse
Referti adesso passiamo almeno tutti il
Anche i microfoni
No penso che possano bastare
Un apparato
Allora io temo di dover dire delle cose antipatiche
E cartone e anche un po'presuntuosa nel senso che per ragionare di queste cose bisogna far finta in certa misura di essere fuori di non di non essere poi uno dei tanti
Nel volantino di invito a questa riunione c'è scritto facciamo un'informazione onesta e corretta e si chiede in qualche modo una risposta
Questa frase
Si basa sul presupposto indiscusso che noi si faccia informazione
Io non ne sono così sicuro
La prendo un po'alla lontana in questo Paese non c'è
E non diremo perché non saper ci porterebbe troppo lontano non c'è una classe dirigente per classe dirigente intendo un gruppo che abbia coscienza di Segni
E che sia in grado di individuare la somma degli interessi contrapposti nella società
E di portarli in qualche modo a mediazione e a risoluzione
Questa ecco questa cosa non c'è
Non c'è perché
Per tanti motivi non c'è perché la politica è stato già detto è stata per molti anni ridotta a ridistribuzione delle risorse economiche nonché del potere
Non c'è perché la società eh
Fatta di tanti piccoli lotti corporazioni di interessi che vivono all'interno della concezione non al di fuori del giardino di casa mia non me ne frega niente di quello che succede
Non c'è perché il consenso qui sia Orlando che Mentana hanno detto il consenso e compiacimento sia dal punto di vista sia dall'ottica dalla classe politica nei confronti del cosiddetto cittadino nei confronti della cosiddetta e ai Metropol lodata Società Civile
Non c'è è per tanti motivi e quindi anche non c'è lo si può vedere perfino nella concezione del governo di governo la concezione del Governo è stato ridotto a tecnicità a risoluzione dei problemi
Questa è secondo la mia modestissima opinione una clamorosa Ballack perché non esiste che il Governo è la risoluzione tecnica dei problemi questo qua
Anche il giornalismo è quindi diventato ricerca del consenso
Per favore
Anche il giornalismo è diventato ricerca del consenso con come compiacimento
Però non è del tutto vero quello che o per lo meno non sono tutto convinto di quello che avete detto finora e cioè che questa ricerca del consenso e del compiacimento sia solo nei confronti dell'opinione pubblica come dominus
Enrico il compiacimento che noi cerchiamo è autoreferente
Nel senso che nelle redazioni si opera non necessariamente in quest'ordine per compiacere e per ottenere consenso nell'ambiente
Cioè tra noi
Si scrive per la direzione
Si scrive per i colleghi
Si scrive
Per i potenti non nel senso di essere corrotti io non corrotti ma nel senso di avere poi di conservare degli interlocutori e infine si scrive anche per il successo che è una cosa che però non sempre e strettamente correlata ai risultati di mercato sono quattro Bucci diciamo così
Su questa situazione si innesta una triade mortale che è quella noia mercato intrattenimento
Ormai nelle redazioni non si discute più di ciò che sia vero o ciò che non è vero di ciò che è falso diciotto non è falso di ciò che si discute solo se la cosa presumibilmente annoia o non annoia
Se la cosa presumibilmente può rispetto all'ipotetico lettore o rispetto gli universi di riferimento risultare brillante o meno
E quindi io ho la sensazione che noi in termini merceologici produciamo più intrattenimento che informazione lasciamo per un attimo e risolto il problema se po'intratteniamo con successo o meno
Su questo si innesta un altro guaio
Il fatto adesso non voglio fare una fenomenologia del lavoro giornalistico non ne ho nell'autorità nel tempo ma noi non ci occupiamo più dei fatti ammesso che il giornalismo se ne sia mai occupato io non ho queste Nostalgia anche perché non c'ero e comunque dal gene poi è cambiato tutto ma il fatto non esiste
Se una cosa non appare in un video sia esso il video terminale d'agenzia o sesso il video della televisione il fatto non sussiste non è previsto non è richiesto al giornalista di essere non dico testimone bianco di alcunché
Ma di portare qualunque tipo di notizia e qualunque tipo di informazione
Allora ne esce fuori mi riferisco in particolare i quotidiani ma un discorso analogo si potrebbe fare anche per i telegiornali ne esce fuori un prodotto che senza motivazione di acquisto
Nel senso che non c'è motivazione di acquisto del prodotto giornale
Perché perché c'è incertezza sui fatti
Noi pubblichiamo un giorno che aumentano le tasse il giorno dopo che non aumentano più pubblichiamo un giorno una tabella su le nuove pensioni che il giorno dopo la smentiamo pubblichiamo un'anticipazione della finanziaria che poi non è vero non vi dico che cosa facciamo sulla politica non risparmia tutti quanti
E questo lo facciamo perfino quando parliamo di lady Diana perché vedevo con incredibile Repubblica sta facendo un micro esperimento sul quale non spenda di abbassare un po'la quantità del cosiddetto teatrino della politica
Ma poi ci accorgiamo che quando sottraiamo il teatrino della politica e cosa abbiamo abbiamo che sull'intervista di lady Diana per una settimana facciamo le anticipazioni esattamente con gli stessi stilemi di quando li facciamo sulla Cosa due poli politiche
Allora c'è un da quel a questo determina ripeto una mancanza di motivazioni di acquisto del prodotto quotidiano da cui poi anche alcune crisi
Quindi altro che come si diceva nella Mitologia il giornalismo come cane da guardia
Noi siamo semplicemente dei complici di un complice fondamentale che però non il palazzo ma è il cittadino
E il singolo cittadino che in realtà chiede e
Come dicevo prima diviso per lotti di interessi in questo quadro l'ho presa un po'a lungo la cosiddetta militarizzazione lo schierarsi
è una condizione di identità di sopravvivenza
Il giornalista si schiera anche se nessuno glielo chiede e anche a livello infimo qui abbiamo resoconti di incidenti stradali in cui si cerca il colpevole perché deve essere un'autorità il colpevole
Il giornalista non trova altro elemento di esistenza visto che raramente in forma visto che raramente messo in condizioni di fare quel mitico lavoro che schierarsi ma non perché prende i soldi da Tizio da Caio perché spera in carriere alcuni fanno anche questo per carità
Ma perché se no che altro ci sta a fare
Se questa quindi la militarizzazione è una sorta di autodifesa e di senso di sé questo apre un altro discorso non me la voglio fa troppo Palocco Losa ebbe lo ha accenno solo si sostiene non a torto che l'informazione sia uno degli elementi fondamentali dalla democrazia
La democrazia però quella parlamentare quella che conosciamo forse è un sistema che ha delle coordinate storiche temporali e anche geografiche molto limitate la democrazia suppone la democrazia parlamentare la classe dirigente
Nel momento in cui non c'è più classe dirigente non c'è più mediazione tra al potere e società forse anche l'informazione parcellizzata spiattellato a quella che tu chiamali perché a Udine gli ha mai qui non c'è nessun riferimento a nessuno
Diventa una merce non so fino a che punto funzionale alla democrazia in quanto tale ma anche questo ci porterebbe abbastanza lontana
Allora che cosa voglio dire con tutto questo discorso qui si pone la domanda noi che cosa possiamo fare
Io credo che noi possiamo fare molto e pochissimo al tempo stesso perché poi in fondo in fondo dipende fino a un certo punto da noi
Io credo che noi possiamo fare cerco di dirlo in maniera relativamente semplice
A me piacerebbe disponesse di gigantesche bacchette magiche
Una una redazione ipotetica ovviamente non mi riferisco a nessuna dove non ci siano nell'ordine
Partendo dal basso Corelli dove non ci siano di dei giovani che vengono dalle scuole di giornalismo infarcite di una mitologia della professione che non ha senso e tendenzialmente capacissimi di spendere in Enrique dodici anche l'annuncio dello scoppio della terza guerra mondiale e questo è il livello di cosa
Poi mi piacerebbe una redazione dove non ci fossero impiegati perché ce lo vogliamo dire che una buona fetta Dinoi eh volente o nolente ridotta o comunque in grado di fare un lavoro impiegatizio senza dare nessun accezione negativa questo termine perché poi mi piacerebbe che non ci perché ci fossero delle redazioni senza microfoni viventi
Il giornalismo politico
Televisivo o di carta stampata è sostanzialmente ridotto la funzione del microfono cosa fa il giornalista televisivo cosa fa sostanzialmente il tuo giornalista balli e davanti mette un microfono sotto a uno lì da venti trenta secondi e ha chiuso il dottor tendenzialmente non ha niente da chiedere all'interlocutore l'interlocutore non ha niente da dirgli ma si coprono in trenta secondi la cosa non cambia se il mezzo la carta stampata
Mi piacerebbe una informazione dove i leader di partito quante volte hanno qualche cosa da dire tre volte all'anno quattro cinque questo dovrebbe essere il livello medio delle interviste
Mi piacerebbe anche un giornale dove come dire non ci fossero più il caos i tilt ogni volta che c'è uno sciopero senza che nessuno vede neanche se la cosa è avvenuto
Mi piacerebbe anche un giornale che non ve la faccio troppo lunga che non fosse fatto di agenzie allargate ci arriva la notizia di agenzia e la si porta sessanta cinquanta settanta eventi
Tutto questo sarebbe una precondizione per modificare le cose che avete lamentato ma tutto questo fa malissimo alla nostra categoria perché Boldi malissimo nella carne perché vuol dire
Mettere in discussione numeri qualità e quantità del nostro status socio economico e professionali
Non si può fare noi siamo l'ultima ruota di quel lungo treno che abbiamo chiamato classe dirigente questo treno sferragliare non funziona e ammesso e non concesso che si possa avere una funzione bisognerebbe staccare questo vagone staccare questo vagone Carrie dipingerlo tutto totalmente corre io non credo che sia tecnicamente
Possibile e che il livello di auto flagellazione arrivi poi al punto di dire va be quanti Dinoi sono non per colpa loro perché apra cita qui non sto facendo assolutamente un discorso di bravi e non bravi e così via quanti Dinoi
Dopo dieci anni di video terminale e di lavoro sulle agenzie e di lavoro così come lo conosciamo sono poi in grado di fare quel lavoro a cui tutti riferivi negli anni nessuno cioè sostanzialmente non non non allora noi dovremmo fare un'operazione talmente dolorosa nei nostri confronti che non è questione di regole anch'io sono d'accordo con Enrico non credo che ci siano questione di regole di ordini professionali o di sanzioni da stabilire o di la verità drammatica è che l'inesistenza di una classe dirigente in questo Paese
E la l'orribili visu della società civile in questo Paese fa sì che la professione la categoria giornalistica sia uno specchio abbastanza fedele dell'una e dell'altra situazione
Allora che cosa facciamo diciamo che la prognosi infausta Orlando si ricorda degli anni cinquanta sessanta Mentana non c'era gli anni cinquanta sessanta non se le ricorda quello diciamo o la prognosi infausta non c'è niente da fare Arrivederci e grazie si salvi chi può e cosa del genere
Ovviamente questa conclusione appare troppo disperante per poter essere come dire
Anche anche se forse qualche qualche elemento di verità lo contiene io credo purtroppo che la chiave della ci sia una chiave grossa e concludo è una chiave piccola piccola la chiave grossa non è nelle nostre mani
Ahimè
Oggi è vero che politica informazione si fanno vicendevolmente male però questo verrà rimosso solo e se all'interno della cosiddetta politica dovesse riemergere quello che per brevità abbiamo chiamato coscienza di sé e della classe dirigente non siamo noi in grado di poter mettere in moto questo processo è inutile inventarsi inutile sognare se non proprio questa è una cosa che non c'è pieno l'altra piccola chiave che è nelle nostre mani è un po'quello che diceva Mentana quando diceva ognuno in misura di se stesso qualche cosa del genere
Con un'avvertenza però non moralistica ma molto concreta molto pragmatica
Si può essere misura di se stessi si possono porre dei piccolissimi argine alla deriva che abbiamo fino alla noia a si può fare ma qualunque piccolo argine qualunque sacchetto costa quindi non ci sente nessuno di noi ha minacciato di essere cacciato fuori o messo sul lastrico perché non si militarizzata nessuno di noi ha minacciato di
Di miseria o di licenziamento o cose del genere ma non c'è dubbio che non ha se sì sì se si tenta di porre un argine se si dice questo io non lo faccio non lo faccio in questo modo a questo Costa Costa individualmente e può costare come categoria
Insomma signori ci sono in Italia quattordici mila giornalisti correggetemi se sbaglio
Di questi quattordici mila giornalisti la ma una buona e notevole fetta
E adibita alla produzione di un prodotto che ha scarso mercato
Scarso consenso di critica e di pubblico va bene allora da questo non se ne può uscire dicendo è colpa degli altri
Una buona fetta di questi quattordici mila giornalisti me compreso me escluso noi compresi hanno gli esclusi non sa fare oggi il giornalismo in maniera dire il che non vuol dire che bisogna come uscire impiccati non vuol dire che bisogna decapitati ma tutti insieme
E tutte a queste condizioni lavorative a queste condizioni socio economiche non faremo un altro tipo di prodotto non ci salveremmo senza pagare un prezzo notevolissimo oppure possiamo tentare di sopravvivere alla crisi politica concludo con una un'ultimissima annotazione la ritirata fuori tutto Orlan il libro di quello lì che non mi ricordo neanche come si chiama
M'è capitato tra le mani due-tre giorni fa ho cominciato a sfogliarlo non a leggerlo
E avevo la sensazione di essere di fronte a una provocazione sai come quando uno scherza Conte e tu cominci ad accettare lo scherzo e poi mano mano quello scritto in maniera sempre più pesante in maniera sempre più pesante
Alla fine mi sono anche un po'innervosito
Leggendolo perché mi sentivo come dire toccato
Ora
Il carattere paradossale delle argomentazioni
Talvolta la rozzezza
Talvolta come dire anche l'esagerazione
Però io no no o punto per punto di quel libro dei di quel libro di quel pamphlet dei grossi argomenti da oppure
Non ce l'ho
Perché devo dire con tutta onestà che la descrizione paradossale iperbolica e appunto paradossale iperbolica ma non è campata in aria
Allora questo
Non non facciamola diventare una forma autobiografica ma a credo che una condizione che vivono tutti coloro che si occupano di J. l'istmo politico io molto spesso non no niente da domandare all'interlocutore politico non ha niente da dire eppure scrivo
Molto spesso non ho niente da leggere eppure produciamo con infinita di pace
Concludo così e per esemplificare anch'io paradossalmente e se io non faccio questo che faccio
Allora emersa c'è un l intervento di Giulietti
E poi no iscritti tanto per cominciare Rossella Curzi Gaia ottimo girone vita Weiss in quale viene e al
Lavorava davvero Valerio
Cercando anche di inserire di fare anche alcune proposte perché poi approfitto dell'intervento di direttori di colleghe e colleghi
Anche noi giornalisti che ci saranno quindi partendo da un ringraziamento ai parlamentari presenti non solo progressisti c'è anche Petrini della lega ad altri parlamentari popolari pattisti che arriveranno successivamente ringraziamento all'Arci al circolo vie Nuove che ci ospita
E all'Arci perché poi voglio dire due cose perché noi parliamo di politica informazione c'è un soggetto che è stato più volte evocato poi sono cittadine e cittadini che ricevono la comunicazione
Quindi c'è un tema di garanzie
Che non riguarda solo le garanzie del politico le garanzie del giornalista ma le garanzie di chi riceve e di chi può scegliere o non scegliere e mi pare questo un punto che forse dovremmo focalizzare io vorrei dire che il gruppo progressista quando ha pensato questa iniziativa l'ha pensata apposta in queste forze che è una forma di un seminario di lavoro che rinuncia ad alcuni aspetti spettacolari perché per noi è l'inizio di una discussione
Molto aperta anche sulla proposta dell'ordine che illustra poi Sergio degli hutu di riforma dell'ordine perché il senso è e possibile tornare a ragionare in modo pacato
Partono da un presupposto che hanno toccato i primi tre interventi che io penso vada posto all'inizio
è vero c'è stata una fase straordinaria che riguarda anche il rapporto tra politica e giustizia
Io non lo sono scaricare tutto sulla vicenda del sistema maggioritario forse il tema dovrebbe essere un altro
Aver introdotto una legge maggioritaria senza avere studiato contemporaneamente il funzionamento e il ruolo di istituti di garanzia
Voglio dire che quando si fa prima una riforma del sistema elettorale demandando poi gli assetti dei cosiddetti istituti di garanzia dei poteri di controllo al dopo rischio che corriamo anche oggi quando diciamo si voti rapidamente
Successivamente affronteremo il tema Corte costituzionale successivamente affronteremo il tema conflitto di interessi legge RAI legge antitrust noi corriamo il rischio ancora una volta di dire
Si demanda a chi vince la risoluzione di un tema fondamentale
Il maggioritario prevede l'abbattimento delle garanzie a me questo non risulta questa rete prelazione brutale proprietaria del maggioritario chi vince decide quali sono le regole generali io penso che vada invertito questo meccanismo
Debbo sforzarmi di trovare un'intesa sulle regole prima di stabilire chi vince e chi perde
Perché questo ci consente di dire serenamente
Che allora questo come questo convegno questo seminario ha come obiettivo non l'arruolamento non è chiedere chi sta da questa parte
Ma come noi di fronte una brutalizzata Simone che è stata anche nostro io penso dobbiamo fare un cordoglio dobbiamo giurare che in modo provocatorio
In una fase di scontro frontale ciascuno di noi atteso anche a dire si schieri no
Si pronuncino tutti perché l'idea che esista una neutralità di alcuni istituti è falsa quindi anzi è meglio brutalizzare da battere a me pare questo concetto pericoloso da chiunque venga anche da sinistra
E quindi il compito della politica non è tanto quella di arruolarono questo non è un seminario per arruolare giornalisti nelle file dei progressisti qualcuno mi ha detto scherzando come mai è così ampia la schiera di coloro che partecipano ed è perché proprio questo il segnale anche di novità
Che non è un arruolamento attorno a un manifesto
Ma è come raccogliere punti di vista diversi culturali politici e giornalistici per poi utilizzarlo in sede politica pronti a partire da un dato
Che va ricostruito l'autonomia dalla politica rispetto alla giustizia e anche l'autonomia dalla politica rispetto alla comunicazione io penso che ciò libera creatività intelligenza e fantasia sul versante della politica sul versante della comunicazione
Che punto protocollo di ricostruirla di autonomia
Perché realtà c'è un rapporto perverso che però è dialettico
La politica spesso scrive la sua agenda guardando il palinsesto ma viceversa spesso il palinsesto dei giornali delle televisioni è scritto sulle pressioni dalla politica e diventa un elemento come dire per cui poi si oscilla tra demonizzazione reciproca
Ho collateralismo di letteratura io penso che quella stagione penso in questo di condividere un'opinione vasta anche nel gruppo progressista debba anche per noi a essere considerata conclusa
Una stagione che ha fatto prove generali anche sbagliata in RAI per cui il criterio di fedeltà magari finiva per diventare criterio prevalente rispetto al criterio di criticità di autonomia
Io penso che sia molto meglio confrontarsi nella giustizia nella società e nella comunicazione con professionisti forti autonomi che ti facciano morire dal punto di vista del confronto che non prevalere far prevalere criterio di fedeltà che prima o poi crea cattivo giornalismo ma che cattiva politica
Perché la fedeltà non entità mai uno riflesso di ciò che accade curo molto rapidamente
Io penso che negli anni Ottanta il nostro problema non sia stato un giornalismo troppo critico né una giustizia troppo critica questo la banalità che io spesso sento circolare
Forse riscattato al altro l'assenza
Di funzioni di controllo
Libere
Che consentisse anche la politica di stare attenta di svegliarsi esattamente contrario nella reciproca autonomia ne dobbiamo esaltare le funzioni critica di controllo esattamente il contrario di quello che si è teorizzato
E questo credo che sia un punto io penso che la politica perché sono rischia rischiamo di come dire far vedere solamente i limiti del giornalismo io penso che la politica e chi sta in Parlamento oggi debba porsi il problema
Non di fare leggi sulla Stampa Sandro Curzi su questo è spesso intervenuto io penso che anche questo dobbiamo dire con chiarezza qui
Io penso che sarebbe folle por mano a una riforma dell'ordine che tendesse a fare le leggi restrittive del diritto di cronaca
Io penso che su questo vada assunti in modo centrale un'acquisizione del pensiero liberaldemocratico
Che è meglio avere un cattivo giornale è meglio fare i confronti con la cattiva emittente con un cattivo giornale con un brutto pezzo che non pensare di poter dettare un decalogo del bello scrivere o dettare leggi restrittive sul diritto di cronaca
Questo io penso che è un errore che vada evitato in tutti i moti marito con chiarezza che quella via non praticabile
è un'altra di alla pratica della moltiplicazione invece delle libere aziende editoriali che consentano l'espressione dei diversi punti di vista allora io alcune domande che voglio porre gli interlocutori spero di avere che ha chiarito la premessa né sull'arruolamento
Distinzione dei ruoli esaltazione reciproca autonomia che voti la che conflitto è polemica
Ma porre al centro l'attenzione di chi è fuori dalle due corporazioni e guarda o riceve il giornale se questo alle domande che voglio porre i direttori
Perché sono rischiamo di oscillare direttori ai colleghi ovviamente
Io penso ad un compito che quello di riflettere ragionare sul tema le garanzie il garantismo ce l'abbiamo nel Parlamento nel giornalismo a cosa mi riferisco
Io non entro sulle grandi questioni che sono sullo sfondo Berlusconi il conflitto di interessi dalle Geraci
Però noi possiamo eliminare dalle nostre considerazioni i limiti strutturali del nostro sistema della comunicazione questo l'avverto come rischio faccio pongo la questione la pongo a chi lavora nei diversi settori quanto pesa
Persone rischiamo di fare una una un appello alla buona coscienza del singolo giornalista o del singolo parlamentare quanto pesa sulla libertà della comunicazione
L'assenza di un libero mercato nelle tra nella carta stampata e la concentrazione delle risorse
Io condivido molte delle cose che dice Mentana propongo una domanda
C'è solo il rapporto politica comunicazione oggi noi abbiamo un problema in più
Per esempio qual è il rapporto con l'inserzionista e con la pubblicità e in che modo questo limita la capacità espressiva del singolo in quanto io inserisco il mio pezzo televisivo o giornalistico comunque in un contesto che oggi è mutato io non voglio fare discorsi vecchi ma voi sapete che la teorizzazione tra libertà sta nelle concrete condizioni anche dal mercato
Io ho l'impressione che su questo la politica sia in ritardo ma anche la comprensione della categoria in quanto tale che arrivare ad una regolamentazione che non vuol dire tagliare
Ma vuol dire stabilire che si ricreano le condizioni del mercato che possano per esempio perdiamo il giornalismo radiotelevisivo la presenza di due soli forti soggetti limitavano
Il lavoro degli operatori tra telecomunicazioni cioè l'esistenza di più soggetti televisivi competizione libererebbe più o meno intelligenze creerebbe una condizione di mercato per la quale un direttore un giornalista può scegliere
Tra diverse possibilità di espressione secondo me la modifica del mercato crea situazioni di libertà maggiori questo lo pongo perché mi pare un problema sul quale discuterlo prima questione
La seconda questione
Noi parliamo sempre sistema radiotelevisivo
Ma quanto pesa in questo mercato anomalo il fatto che non ci sia più attenzione al mercato della carta stampata e alle concrete condizioni di lavoro per esempio con le nuove tecnologie di colleghi che lavora in altri settori penso ai periodici prese quotidiani penso all'agenzia perché la libertà non è da sola la mia libertà individuale ma per esempio pensate a tutte le trasformazioni in corso nel settore stecche
Telecom internet la modifica del sistema delle fonti non lasciamo procedo nell'indifferenza generale o c'è un problema che deve essere affrontato dal Parlamento questo seminario vuole anche raccogliere idee
Per progetti legislativi
Non per intervenire sul diritto di cronaca per intervenire sul piano regolatore perché un piano regolatore consente di vivere agli abitanti in modo più o meno sereno su questo l'impressione che abbiamo bisogno di un lavoro ulteriore ma vi chiedo se voi non avvertite
Perché spesso la parte dei colleghi mi dice non mi interessa se io sono libero non mi interesso le condizioni materiali di mercato ma questa temo che sia una falsa percezione di sé
Perché io vivo all'interno di queste condizioni alla mi permetto di porle questa seconda questione avanzando una proposta che del gruppo progressista noi vorremmo dopo questo seminario proporre un secondo appuntamento dove mi pare che lo dicesse mentale altrove lo proponeva Sandro Curzi
Un appuntamento non su questo ma sul tema delle condivido io mi permetto di legare le due cose
Per vedere se c'è una una una convinzione io penso che o mettere assieme il tema delle garanzie col tema delle regole delle condizioni materiali all'interno delle quali si svolge questa professione perché l'inviato non è scomparso solo per un capriccio
L'inviato scomparso anche perché si è trasformato completamente il modo di essere e di questa professione
Arrivo all'ultimo punto terminato
Perché questo so che il più delicato ne parlerà Sergio De Julio è l'ultima provocazione che voglio inserire la questione delle garanzie e del garantismo
Ne ha parlato Mino fu Cillo prima
So che il più delicato perché appena si cita la parola Julie
Qualcuno interpreta questa parola come che cosa e Taradash ha detto è un residuo stalinista e fascista
Che tende a incappucciate giornaliste e giornalisti peccato che parla ciò non sapesse che la proposta è stata avanzata dal centro Calamandrei anni fa e veniva proprio dalla cultura radicale di questo Paese cioè non c'entra assolutamente niente
Poi posso assicurarlo che nei Paesi dell'Est non si poneva il problema del Giurì ma in caso di giornalisti indisciplinati mezzi hanno più radicali e non contemplavano un Giurì con sanzioni morali Quinzio
Premete qui c'è anche una carenza di lettura è una forse c'è un prema nostro di distribuzione di biografie oltre che di ragionamento sì appunto ciò non c'entra
Ora la domanda diventa questa
Perché so che delicate qui mi interessa non abbiamo un problema di intervento su due questioni se ne vogliamo ci io avverto limite spesso le nostre dibattiti che esprimiamo degli stati d'animo faceva dunque che cosa fare nulla
Speriamo che nei secoli avanzi un procede un processo individuale lo di sensibilizzazione voi pensate che si possa affrontare un referendum come quello proposto dai radicali
Semplicemente promettendo riforme future io ho l'impressione che la raccolta di se quel referendum raccoglierà le firme si trasformerà in un referendum sull'informazione giusta
In un referendum sulla mala informazione sarà troppo tardi per avanzare proposte di riforma perché sarà un referendum tout-court sulla funzione della dei giornalisti in Italia questo Paese
Allora mi domando non è forse il caso senza perseguire nessuna via censoria senza perseguire nessuna via legislativo parlamentare
Di porre la questione delle carte e dei doveri e dei giudice del garantismo e delle garanzie nel campo della comunicazione che non sono garanzie garantismo perché ha potere guardate
Questo è sostituiamo il garantismo quando è toccato un potente allora uno va in manette in televisione si scopre che c'è il problema delle manette in televisione ma il prema delle manette non è legato alla qualità sociale del soggetto
O noi siamo contrari a una rappresentazione violenta dei soggetti o lo possiamo essere contrari a seconda della esposizione pubblica del soggetto
Se queste cose sono vere
Si è parlato della carta dei minori di Treviso sapete perché non funzionò tutte queste carte perché queste carte hanno un elemento di dolo
L'elemento di Dolo di queste carte e che sono fatte sotto l'urgenza di una polemica derivante da un cittadino colpito ma l'anno e sull'elemento di sanzione
Io non vorrei da parte dell'ordine una raccolta delle carte dei doveri vorrei una raccolta delle eventuali risoluzioni dell'ordine dei giornalisti assunte per una violazione della rettifica o della presunzione di innocenza o tra tutela dei minori
Il dolo deve carte che le carte non hanno l'elemento della sanzione morale
Alla proposta che noi avanziamo e la proposta di una carta dei doveri
Con un Giurì che viene scelto non dal Parlamento ma una libera scelta della professione giornalistica di costituire un Giurì al quale il cittadino possa rivolgersi in caso di violazione di un patto liberamente sottoscritto non so se è chiaro il ragionamento
è l'esatto contrario di un processo censorio la domanda è ritenete che questo tema delle garanzie del garantismo debba essere affrontato che questo sia un tema assolutamente fondamentale
Io penso che il tema sia debba esser non possa essere più rimanda va be'su questo piacerebbe un appuntamento di riflessione che ponga al centro il diritto di chi riceve la comunicazione
E porti non lo so se i direttori sono disponibili perché finora è fallito questo patto perché regolamentiamo gli editori o il sindacato o l'ordine o i direttori hanno detto
E troppo rischiosa e pericolosa per il diritto di cronaca su tre
Ezio
E che quindi non nasce da un atto politico su pochi punti di civiltà e viene recepito come libera sottoscrizione io credo che questo possa essere accolta
E lo ha niente a che vedere con le censure riguarda pochi semplicissime questioni che abbassano il livello di violenza di tossicità io penso che su questo si possa e si debba ragionare
Quest'anno le cose che noi volevamo come dire porre in discussione
In questa riunione sottolineando accanto al tema del Giurì tema della formazione io credo che Tuccillo resterà perché abbiamo paura di coloro che vengono fuori dalle scuole di giornalismo tutore
Ma io ho ancora più paura di una categoria che non pone più il tema della formazione che cosa diversa la scuola di giornalismo cioè il tema di come io forma di operatori della comunicazione
La questione riteniamo identità
Di giocare sia l'operazione io Salvatore spareggio valido ma perché non le fa le giornaliste eccome se la somma dei pompieri la perché se ritiene facessero i macellai ecco nelle succede oggi infatti
Nell'aprile patito voi su questo interverrà la proposta di riforma dell'ordine che viene presentato io eviterei il dibattito ordine sì ordinari poi un altro problema
Serve l'Italia un organismo che dia la Carta del lavoro ai giornalisti e che abbia due sole funzioni la formazione e la parte deontologiche
E la formazione perché deve essere demandata all'esterno e non deve essere invece un patto che nasce dall'interno della categoria
Non con una vecchia idea della squadriglia amarissimo ma come gli oggi formulo operatore che sa usare le nuove tecnologie che sa che significa leggere un bilancio che sa che significa raccontare una vicenda che ha elementi etici è questo il punto su quali settori
Cioè come colui diamo il massimo di raffinatezza tecnica tecnologica e culturale con una dimensione etica che oggi manca queste a me pare che siano le questioni sulle quali è possibile ragionare sentendosi sono disponibilità
Sempre con l'avvertenza che ponevo all'inizio per me importantissima dette tutte queste cose
Se qualcuno mi dicesse
Per evitare un brutto articolo è possibile fare una legge ecco io su questo ci tengo molto penso che dette tutte queste cose una scelta debba essere irreversibile
Che è molto meglio per le libertà collettive un brutto articolo al quale contrapporsi che un qualsiasi provvedimento che intervenga preventivamente sui temi della libertà perché questo credo che l'inizio potrebbe piacerci perché a noi piace sempre quello che colpisce il nostro avversario
E qualcosa abbiamo anche non è nostro DNA DNA dal quale liberarci
Quando qualcosa colpisce il nostro avversario e si interviene a bloccarlo o a censurarlo e salutato con affetto di libertà
Attenzione che quando questo veleno entra a inizio sorridi per il tuo avversario
Dopo ventiquattro ore scoprì che regoli inquinate inquinano l'ambiente e prima o poi lei dove libertà generali io penso che quella sia una stagione definitivamente conclusa indurli percorribili in alcun modo
Vi chiedo scusa faccio una domanda a Giulietti poi al dibattito è meglio fare o per l'altro
Io non riesco
A capire anzi la domanda è questa quale giri quale cosa che venga dall'interno mi pone a riparo da una cosa molto semplice
Tutta diciamo con un esempio qualche giorno fa io ero insieme a tante Montecitorio
Arriva Berlusconi vengono fatte delle domande lui risponde più o meno distrattamente secondo me neanche tanto bene
Non dico che non avessi capito ma comunque come uno può rispondere camminando sulla questione del doppio turno più o meno bofonchiando alcune cose dicendo boh non so più o meno vedrò
O quasi tutti quelli che erano in quel crocchio di giornalisti capiscono che di questo si tratta e non di altro
Tutti i giornali il giorno dopo Tito verranno Berlusconi mano tesa Berlusconi nei cento possibili
Cosa mi pone al riparo dal meccanismo di un giornalismo che per un'intera estate si diletta sul problema se Dini è il leader del centrodestra o del centrosinistra e andando avanti per un mese senza vere neanch'io senza dire come dire neanche di più pallido elemento di notizie in un senso o nell'altro tu non mi devi questo non è un problema di Jury che e non è ma anche un problema di formazione qui c'è un problema più grosso
Per cui e che cosa avviene che determina questa cosa che poi fa sì che se si fa il referendum
Votano contro il giornalismo e ho fatto due esempi politici ma ne potrei fatto nell'Ade sul terreno dall'androne che sul terreno dell'economia e perfino sul terreno dello sport ecco allora questa questione è una domanda retorica ma fino a certo punto quale giuri la risolve lo sguardo è arrivato per quanto mi riguarda il Giurì non risponderà di sicuro perché non amo fare il gioco delle tre carte alla tua domanda il Giurì ma perché non è non è non risponde a questo
Perché questo riguarda comportamenti più anti secondo me risponde fattorie prima la prima risposta sarebbe poter scegliere tra diversi prodotti tra cui prodotti anche che non seguono questo tipo le dinanzi ma il Giurì al quale pensiamo e un Giurì che peraltro già dovrà essere costituito dall'ordine dalla Federazione della stampa non risponderà infatti alla tua obiezione risponde ad alcune questioni se voi di civiltà perché dovrebbe essere legato ad una carta con pochi punti che riguardano per esempio per capirci
Una rettifica che spesso non viene applicato una presunzione d'innocenza che spesso non viene dato un diritto all'immagine che peraltro è prevista già nei nostri codici
Che peraltro è prevista dalle leggi di questo Paese che cosa accade attualmente che molto spesso vengono violate le condizioni minime di rispetto del cittadino e vengono affidati ai tribunali la risoluzione di questa vicenda
Un Giurì potrebbe consentire di non demandare ai tribunali su questi pochi punti pensava capre Treviso la tutela dei minori su questo che cosa c'entra il dibattito dei periti politico quando si assume un impegno a dire il minore coinvolto nei casi di cronaca minori di quattordici anni giusto
Non deve essere reso riconoscibile né per immagine per nome e poi gli accade la vicenda
Dellera delle bambine stuprate a Civitavecchia il noto quotidiano dice le bambine NC pr io dico meraviglioso non le hanno dato nominate
La foto non viene pubblicata e poi sotto c'è scritto la mamma Carletta Rienzi anni ventotto Civitavecchia pontile ecco
Che cosa c'entra tutto ciò con nostro dibattito fra politica comunicazione nulla
Io mi aspettavo di vedere Risoluzioni violentissime degli organismi di autogoverno poi scopri che non accade niente allora il Giurì è semplicemente un primo passo avanti su poche questioni sottoscritte liberamente sulle quali giudici su questo siamo disponibili ad un nostro organismo di autogoverno e alle sanzioni che liberamente una categoria sita non rispondere ai alito e poi quesiti non c'è dubbio alcuno
Però il fatto che da tre anni venga detto presto avremo una carta dei doveri ed un Giurì questo pongo la domanda e dopo tre anni scoprì che non c'è
Rende più forti o più deboli nel dibattito io penso che ci renda molto più deboli ecco spero di aver risposto questo era il senso di come viene formulato la cosa Carlo Rossella
Direttore del TG uno
Poi c'è dov'è sa Sandro Curzi
Produttivo
Io sono un pessimo l'attore quindi non aspettatevi da me dei grandi scusi però ho apprezzato molto il discorso che ha fatto Giulietti io ritengo che abbia toccato dei punti fondamentali perché io sono da ho letto il la dopo la vostra proposta ho letto la vostra proposta di legge mi trovato gran parte d'accordo ritengo che c'è in questo Paese si è sempre parlato di giurie si è sempre parlato di carta d'informazione si è sempre parlato di un sistema di regolamentazione però poi siamo nella completa nella completa giungla
Io ritengo che occorre agire al più presto e la vostra iniziativa io la trovo veramente veramente lodevole vorrei intervenire poi invece sul problema della formazione e del disoccupazione io ritengo che ci sia oggi un processo di proletari trazione della figura del giornalista cioè il per il giornalista quando io ho iniziato a fare questo mestiere era un professionista
Quando io sono entrato alla stampa provenivo direttamente dall'università sono entrato alla stampa Torino
Mi sentivo uno che aveva che era entrato in un club il club che i giornalisti
Si accedeva alla professione soltanto attraverso il praticantato un praticantato reale fatto nei giornali diciotto mesi di praticantato alla fine del quale c'era l'esame i giornali erano una vera scuola di giornalismo io ricordo che il capo redattore degli interni trovati sottolineava di errori in rosso e blu e alla fine c'era il voto mi ricordo che casa legno passava
Continuamente
Nelle nella redazione a vedere come facevamo i pezzi a controllare le notizie mi ricordo che quando usciva una notizia inesatta quando si trattavano argomenti particolarmente delicati come quelli concernenti i bambini
Concernenti i minori con superficialità
Venivamo rimproverati c'erano anche delle sanzioni interni allo stesso modo stesso giornale gli errori su livelli di cognomi sbagliati tutto quello che si faceva tutto quello che non era corretto veniva ampiamente rimproverato
Quindi il giornale nel durante il praticantato era una vera piccola università c'era un vero processo di formazione c'era un sistema di emulazione a chi reggeva più liberi a chi era più informato a chi si dava più da fare per perfezionare la propria personalità professionale lo stesso avveniva negli altri giornali io mi ricordo i colleghi anche dei giornali di partito colleghi dell'Unità
I colleghi di Paese Sera ai colleghi di giornali legati alla sinistra una grandissima tradizione di formazione professionale Mentana accennato alla tradizione che c'era qua dentro ma c'era i giornalisti era già erano persone che avevano letto un sacco di libri e che si erano formati nella scuola della della vita professionale anche nelle nelle posizioni più umili però dalle posizioni più uomini
Via via sì saliva io ho cominciato facendo il cronista facendo il cronista di nera e poi piano piano piano piano ho salito i gradini tramite l'app professione e lo stesso è avvenuto a ad altri ad altri colleghi
Con l'andar del tempo tutto questo si è perso nei giornali io non so di chi è la colpa non voglio dare colpe a nessuno però negli anni settanta si è cominciato a disgregare questo sistema di selezione e di formazione e di ascesa professionale
Sono entrati in gioco i partiti sono entrati in gioco i sindacati sono entrati in gioco pensato in gioco la lotta contro l'autoritarismo e quindi evidentemente anche anche di questo se ne ha risentito dei giornali perché a otto appunto autoritarismo della scuola avuto evidentemente a pioggia è finita anche sui giornali
Per cui si è l'accesso alla professione non è stato più regolato i codici deontologici che erano naturali sono stati sono stati rovinati sono stati scassati e quindi oggi noi ci troviamo in una situazione in cui abbiamo una pessima formazione professionale abbiamo migliaia di giornalisti disoccupati
La professione
Non è più considerata quel quella specie di club chi era considerata qualche qualche dei decennio fa il prestigio professionale personale del giornalista e anche molto e anche molto e anche molto sceso
E quindi bisogna che noi cominciamo cominciamo riflettere perché se la stampa deve essere il quarto potere per riavere
Dal punto di vista deve essere organizzata strutturata dal punto di vista dal punto di vista professionale dal punto di vista anche della organizzazione del controllo della deontologia
E del del codice di comportamento allora bisogna che noi riflettiamo su tutte queste cose io vi trovo giusto che si cominci
A riflettere da questa da questa riunione io son d'accordissimo con Mentana quando propone un convegno grande di giornalisti nel quale non si debba più discutere soltanto di nomine o di o di o di commi o di elezione dei Consigli eccetera ma si parli di questa professione io ritengo che se noi continuiamo così ci ridurremo come i giornalisti giapponesi andate a visitare la sede dell'Acea i simboli dove c'era gente che dorme in redazione che non va più nemmeno a casa ci sono i letti nelle redazioni gente che passa le giornate da brutti diversi davanti ai computer io a volte vedo dei ragazzi che l'hanno nemmeno più il tempo di leggere i giornali sono sono automatici vivono delle notizie ed è dei pezzi che loro stessi scrivono le notizie che loro stessi comunicano dicono attorno a quelle tre righe quattro righe cinque righe tutto il giorno accanto al computer
Completamente a volte
è veramente umiliante per io avevo quando facevo il giornalista lavoravo molto ma avevo tempo di leggere o tempo di documentarmi hanno tempo di farlo lievita così anche altri fatti miei colleghi che lavoravano accanto a me ma oggi la professione del giornalista è una professione abbruttita
è una professione abbruttita sono pochissimi quelli che riescono a fare una vita che sono una vita professionale
Ancora come si faceva una volta oggi giornalista diventato un impiegato dell'impero più un impiegato dell'informazione che se ne sta tutto il giorno chiuso e parlo di una maggioranza e giornalisti chiuso quelli che hanno fortunatamente
Un posto di lavoro con editori che vogliono sempre di più ridurre i giornalisti a pedine di di di di questa di questa informazione assolutamente parcellizzata miniaturizzata nella quale il contributo umano culturale di una persona che che fa il giornalista che ridotto a zero in questa situazione evidentemente giornalista in balìa di tutto
è in balia di tutto e di tutti
Quindi bisogna che bisogna riflettere su questo su questo fatto bisogna il futuro ci apre orizzonti enorme il giornalista multimediale ai satelliti internet e tutto quanto
E tutto quanto però quale sarà la funzione del giornalista nel futuro come librai giornalista la sua vita professionale quale sarà la lite poi cosa c'è di fronte io vedo i giornalisti giovani che escono dalle scuole di giornalismo e denso e penso che si dedica in lingue penso di avere anche loro questa grande enorme
Carriera professionale e girare il mondo andare a vedere i grandi fatti ma qui bisogna ridisegnare ci guardiamo in faccia quanti sono i giornalisti di esteri oggi nei giornali che importanza emendato la politica estera ai viaggi
Fra fra virgolette
Che interesse c'è nei giornali per queste cose dell'inviato speciale una figura via di estinzione oggi l'inviato speciale quello che sta in Parlamento che la Colli pettegolezzi politici tutti i giorni ci racconta ci racconta ci racconta le stesse cose
Dove dove il giornalismo di inchiesta dove è finito il giornalismo che scopriva i giornali giornalista scopriva le cose io mi ricordo ai tempi delle trame nere ai tempi de noi scoprì l'amore cose prima dei magistrati oggi non c'è oggi sono pochissimi giornalisti che scoprono le cose prima di magistrati e si arriva sempre dopo anzi a volte anche molto dopo
Anche molto dopo i magistrati quindi e bisogna che noi bisogna che noi che noi riflettiamo in questo Paese
Dico la classe operaia a ripetuto moltissimo sul proprio sul proprio ruolo i giornalisti invece secondo me hanno proprio da questo punto di vista di associazione di organizzazione di classe professionale hanno riflettuto pochissimo allora prima di fare degli dei delle delle norme prima di fare degli dei delle nuove prima di riorganizzare questa professione bisogna riflettere molto su questa situazione
Una seconda cosa per quanto riguarda i giornalisti disoccupati io ho cercato in qualche modo di far lavorare dei giornalisti disoccupati ma mi trovo di fronte parlo della RAI a una serie infinita di lacci e lacciuoli che si vede un giovane bravo voglio far lavorare un mese poi scatta un feto per cui per tre mesi questo non può più lavorare perché in base delle norme per il per cui sparisce non lo vedo più son venuti quest'estate dei dei collaboratori al telegiornale dei ragazzi bravissimi non riesco più a trovarvi a vedere chissà dove sono finiti perché chiedo all'ufficio del personale di Fano queste hanno lavorato un mese per tre mesi quattro mesi poi non possono più lavoro insomma lacci lacciuoli regole norme
Non c'è nessuna
Istituzioni in Italia regolata come l'informazione con tutto ciò che riguarda l'informazione e da lacci e lacciuoli incomprensibile allora in poche parole io sono per la liberalizzazione
Di questo professore l'abolizione dell'ordine sono molto d'accordo continua loro proposta la proposta di legge seconda cosa sono per la liberalizzazione cioè che somma per la politica dei cento fiori cioè più i giornali nascono più televisioni nascono più libertà cioè da questo punto di vista da questo punto di vista meglio è bisogna che i cittadini però si vendono anche conto di tutte queste cose siano anche disposti a battersi per queste cose Mentana ha detto una cosa molto giusta ma in ho steso tempo criticabile sono i grandi giornali possono permettersi di essere dipendente che non hanno il problema economico ebbe io ritengo che si possa si possono fare anche dei piccoli giornali delle piccole televisioni altrettanto diverse ma ci vuole il sostegno ci vuole la forza ci vuole ci vuole ci vuole il coraggio a proposito di sostegno Forza e Coraggio faccio gli auguri a Curzi che lunedì comincia svolge il telegiornale e spero che non mi porti via troppo audience ultima cos'a proposito di come ci si sente quando si viene accusati ingiustamente io stamattina apro la Repubblica trova un pezzo di Curzio Maltese in cui si sito dedicato l'altra sera dodici minuti al Papa non ne aveva modificato soltanto in quattro mesi accuse di aver messo in apertura il papa per non mettere ah per non per non mettere in apertura Berlusconi a Berlusconi l'omesso di Spano messo in apertura il papa perché mi sembrava giusto il pubblico del TG uno in pubblico e la famiglia italiana famiglia cattolica e quindi sembrava giusto mettere il Papa in apertura omesso Berlusconi in seconda battuta mi si disse che ieri si è un dato sei minuti a Berlusconi ho dato un minuto a Berlusconi
Quindi come vede come mi posso difendere mandando letterarie pubblica facendo queste che devo fare nulla io ritengo che di fronte di fronte a quando uno viene accusato attaccato sui giornali di cose inesatte Nadia ormai in questo Paese non gli resta che il silenzio perché come diceva non so che una smentita equivale alla ripubblicazione alla ripubblicazione dell'articolo io mi auguro soltanto che la polemica come diceva Mentana giustamente la polemica fra la polemica fra colleghi sia a volte un po'più corretta di quella che è stato in passato almeno fatta con il cronometro in mano invece che andando a braccio grazie
Grazie a Carlo Alessandro Puri
Come che arriva a questo punto è facilissimo perché sono molto d'accordo con il processo che si è fatto
Qui annoiano gli stessi alla nostra professione quindi vi lascio tutto i ricordi come eravamo come non eravamo lasciamo perdere tutto questo
Il punto di grande
Che forse
Se vi avesse assistito molti cittadini Remo fatto una bellissima figura
E perché
Sembra sembriamo
Gli interventi che mi hanno preceduto sembriamo una cosa seria
Sembra una cosa vera
Abbiamo dato il polso di una un malessere grande ma con grande serietà con forza le cose dette da me da Foccillo tutte vere
Manca una cosa importante
Che secondo me noi dobbiamo piantare dobbiamo seguitare a far questo e io son d'accordo con questo grande convegno da fare
Congresso lo chiamerei del giornalismo italiano ma non per eleggere appunto chi è il presidente dell'impiccio ecco come spartire Chon lottizzare
Le cariche dirigenti ma per una riflessione pubblica di fronte e al Paese
Ma bisogna partire dal fatto che
Però noi non facciamo fino in fondo le cose belle che diciamo qua e poi non sono così nella nella realtà
Cioè innanzitutto io son d'accordo che non ce la classe dirigente
Lo diceva molto meglio di tutti noi Bassolino l'altra sera a Tempo reale fatto una requisitoria perfetta
Vorrei dire che quel tempo reale era un po'come la riunione di oggi perché Bassolino Alessandra Mussolini la signora Guerra eccetera sembrava e davvero un Paese bello civile del moderno che che che sapeva analizzare e noi qui facciamo un po'la stessa cosa ma e noi siamo classe dirigente ed è inutile che ci giriamo intorno
è siamo abbiamo una responsabilità di classe dirigente e poi quando non so parlare osserva
Io nel piccolissimo del rispetto a Rossella ma e Mentana invece quasi a livello di di rosse ed ebbe noi abbiamo un un grandissimo potere di fare di scoprire di mandare inviati e così via
E dobbiamo forse approfittarne di più perché io credo che questo momento interessante per noi
Sono convinto che c'è uno spazio di libertà per chi ha delle posizioni in questo momento nell'informazione
E notevole perché di fronte allo sfascio al disfacimento alla nullità
Novità assoluta
Della classe dirigente politica
E e Beccherle nostro il nostro spazio se allargato
Ma chi può osare di telefonare cd
O di dire delle cose non lo so chi a me per fortuna mi telefona più nessuno forse perché siamo anche piccoli ma poiché insomma ma chi si può permettere chi un giorno inventa il leaderismo la proposta di ieri questa cosa ridicola non so adesso si mettono d'accordo tutti quelli che sono l'appello di Fini di ieri era Armand ma dato il senso di dove siamo arrivati proprio nella degenerazione del Della proprio tatticismo più brutale ma però questo vale anche a sinistra e diciamo la verità stiamo assistendo a dei balletti che sono più che indecorosi
Forse la cosa migliore politica dei temi ultime quarantotto ore alla guida dei del corsivista
De L'Unità
Di Michele Serra quando dice be facciamo lo sciopero del Della politica piantiamo la proprio di parlare di quello che avviene facciamo un altre cose
Però dico eh qui come copriamo e come ci muoviamo in questa situazione
Rossella detto presenta una cosa molto molto giusta questa mattina se le mandava anch'io con loro ho letto con ma turbato un po'quella cosa del mi pare di Repubblica
Perché beh la colpa del TG uno e perché avverto col papà ieri l'altro
E il merito del TG uno che ha aperto con il Papa ieri l'altro
Io lo lo dico perché allo anzi ho paura di rimanere solo
E quando ho visto che pure il TG uno faceva la stessa scelta che ho fatto io ero tutto contento perché se no ho paura di essere solo siccome tutti mettono l'etichetta di Galesso ci mancherebbe altro che ne vietano Dieta due DIC radicale perché siccome l'avvenire chiede l'esame del sangue ho visto no fanno fatto una pagina intera per chiedere l'esame del sangue a Cecchi Gori dicendo come c'hai promesso una rete cattolica invece lì si annidano quelli Tele Kabul
Dica di adesso tutti penseranno di Oberto con il padre dimostrare che sono un cattolico seguente tutti sanno che non sono cattolico
Non sono seguente di nessuno però l'unica novità di quel giorno devo dire non perché ecco il mio pubblico penso che cattolico e Torsello ma perché è l'unica novità giornalistica
Era il discorso del Papa
Il discorso del Papa ha detto delle cose nuove importanti che secondo me nessuno ha letto perché ha preso dieci otto pagine fa fatica fa fatica a leggerle tutte e dieci otto e poi interpretare perché il Papa parla in modo e insomma proprio non come l'agenzia Ansa e quindi bisogna fare un minimo di lavoro ma il Papa ha detto delle cose di straordinario valore di straordinaria importanza
Scoperto che alcune redazioni discutevano solo se Orlando se ne era andato perché se n'era andato a che ora se ne era andato dalla dal ricevimento e il problema che lì c'erano delle cose vere allora aprire per esempio il giornale in quel modo
O come ieri
E che mi son trovato adesso solo con il manifesto stavolta per fortuna ad aprire con la Francia
Ma io li la Francia era l'avvenimento importante sta succedendo una cosa seria in Francia che ci riguarda
Perché la crisi come si sta affrontando in questo momento e ne vedrete delle belle nei prossimi giorni in Francia secondo me diventa una cosa importante dico queste cose
Per dire che abbiamo uno dobbiamo conquistarci la questa autonomia questa libertà
E dobbiamo piantarla di correre appresso a alle cose di Fini di di Berlusconi di D'Alema coglie tutti gli ultimi tweet piccolissimi tra non per dire che non mettiamo la politica nel giornale cosa che durante l'estate
Era andato di moda permetterci Julia attente che non significa niente
Ho significano due cose importantissime sia in cui credete ma insomma un centro in cui i telegiornali il problema è che
Noi dobbiamo fare uno sforzo per cercare di capire e di aiutare questo Paese
E insomma fare un po'di missioni scusatemi ancora questa parola trattato
Dal Papa ma aver fiducia non conservare il Papa dice in questo discorso appunto
Che a me interessato molto quando un Papa dice che non bisogna non c'è niente da conservare
E bisogna avere il coraggio di innovare e bisogna avere il coraggio di aprire una missione e Bank la missione dobbiamo avere laica quella di cercare di aiutare questo Paese ma non si può salire sul treno
Comano per eravamo io Mentana e Pucillo e apprendere dal ferroviere delle cose interessanti devo dire la verità forse che meritano la nostra inchiesta ma
E e forse quanti redattori mandiamo in giro io questo lo dico soprattutto a chi ha la forza
A chi ha grandi mezzi ma scoprire a vedere caso sta succedendo perché avvengono alcune cose in questo Paese e così via c'era il direttore dell'Ansa a cui anzi faccio gli auguri credo che tutti dobbiamo fare gli auguri perché
è stato operato proprio in questi giorni
Ma che mi diceva a me fa impressione perché io un potere assoluto
Senza dice io tengo buono il comitato di redazione tutti quelli cattivi della del che cioè di redazione ci dalla mia figlia così perché io dicono no io do tutto passo tutte le notizie
Però in realtà io c'ho il potere diceva il direttore dell'Ansa enorme se faccio un lancio solo
Quella notizia non appare da nessuna parte o al massimo in qualche giornale manto un menziona colonna mangiare non appare
Se ne faccio due
Due teche
Come se diventano tre o quattro quella si impone qualsiasi calzata sia diventa una notizia importante
Cioè c'è una nei giornali in tutti i nuovi c'è una situazione che fa veramente impressione
Fa veramente impressione
Ripeto anche ieri ma che sforzo è stato fatto
Per cercare di capire questa ridicola vicenda francese che non è poi non è allora uno fa l'esempio a si ricorda perché c'è un po'più di anni dell'altro il Sessantotto quell'altro dice un altra bischerata tutto non c'entra niente c'è una situazione che ci riguarda perché come europei lì si sviluppa prima forse che da noi certe questioni su tutto il problema lo stato sociale e così via comunque uno può essere schiave una parte o dall'altra ma certamente far capire
E dovrebbe essere il nostro dovere che forse aiuta anche
Lo dico poiché un'altra questione cambia
Mi interessa molto
Noi in questi anni abbiamo vissuto una situazione di brutalità grande mi sono state dette alcune cose tutti le riconoscono che ci riguarda tutti
Siamo collocati a destra a sinistra al centro
La voglia di essere etichettati e intanto di essere incorporati secondo me dipende anche da noi
Io lo dico con tutta franchezza tutti gli amici colleghi compagni
Anche molto da noi identiche comodo essere far parte del avere la protezione
La protezione serve a tante cose
Credo che questa voglia di protezione sia stata uno dei mali grandi che hanno accompagnato la degenerazione del paese è stato un misto
Il Paese degenerava c'era Tangentopoli c'era la lottizzazione e c'era la grande voliera del paese di essere corrotto
Protetto
Lottizzato
No perché sennò sembra che ce l'ho un gruppo di cattivi e poi noi siamo tutti bravi e buoni e il Paese la gente come si dice tutta buone no
Tutte balle il paese è stato profondamente corrotto è profondamente corrotto noi
Siamo stati profondamente corrotti
Perché se no io non capisco
Perché non sono insorti alcuni altri no hanno capito e beh insomma
Ragazzi qui parliamoci chiaro ne parlavamo pure in treno perché c'era anche Vincenzo vita ragionavamo il passato il presente poi quando si sta così a chiacchierare fuori dalle riunioni si parla più liberamente Mentana diceva la sua io la mia
Esempi li abbiamo discusso di Roberto Morrione ghiaccio vediamo qua di fronte e allora dire ma perché per esempio che non è successo niente quando Roberto molesta ho buttato fuori da quella
Ovvio con Roberto Moriondo nulla ho spiegato subito a che vedere ho litigato ho discusso eh ci siamo combattuti ci siamo scontrati pure pure se facevamo parte
Così io ho detto dopodiché però io se c'è stata una delle cose che mai indignato e quando lui
Era diventato direttore di Televideo e all'improvviso è stato sostituito con un'operazione magistrale
Devo dire assurda paura USA pazzesca
Senza nessuna spiegazione
Per rimediare a una cosa di un errore fatto non so bene
Ma insomma ragazzi li parliamoci et ultra non siamo panda dichiaro ci parliamo chiaro pure qui a ci piaceva a tutti quanti voi poi certo un certo modo di di forse abbiamo accettato e allora i politici voi hanno peggiorato il tutto questo
Perché allora si sono impossessati di tutto e hanno creato a loro danno ovviamente
Perché dava fastidio per esempio quando ne facevamo il TG tre che era si dice ancora adesso serve per strumentalizzare parlai Kabul le ma capitava soprattutto fastidio voi a chi non lo riteneva omogeneo totalmente qualche cosa
E allora siccome diceva certe cose
Alla scoperto Bossi allora diventato qualunquista non faceva il suo ruolo
Ma questa cosa è durata e seguita è è una cosa continua che c'è ormai che tutti cercano in qualche modo di rimanere coperti però se l'ha fatto questa cosa bella di avere colpa va fatto bene
Deve rispondere con brutalità a questo invece dice perché io voglio cioè il mio pubblico cattolico ma manco per niente tu hai fatto bene a far quello della tua libertà nella tua autonomia
La realtà e che poi certamente se dietro tutto questo
E c'è una voglia invece di alcuni di fare dei servizi perché è diverso e aprile su quello e poi diverso però come certamente abbiamo detto tutti era giustissimo fare l'intervista a Berlusconi e così via
Però forse quando vita poi criticava la faccenda di Monti ieri si riferiva o di un certo modo che quel giornale ma
Son tutte cose che vanno bene bisogna discutere vederle certamente un giornale non può un giorno aprire con la Casa Savoia
Perché dice io sono un giornale di Libero così tutto sciolto che faccio cronaca e il giorno dopo sembrava la Gazzetta Ufficiale e con il giorno dopo insomma ieri con quell'intervista che assumeva sugli ventidue ventun minuti
Di telegiornale perché tanto dura il TG due delle otto e mezzo va be allora assumeva tutto un tono un po'particolare ma tutto questo va bene se ce lo diciamo anche con con franchezza con chiarezza esaminando discutendo e discutendo fra di voi io ripeto la cosa a cui tenevo per questo luogo intervenire
E di dire che però
Tutto quello che facciamo oggi va bene questa autocritica questo processo a noi stessi al fatto che non sappiamo più formare i giovani giornalisti e così via
Partendo dal fatto che però in questo momento ne abbiamo una grandissima capacità di fronte e chi non se la gioca e chi dice che non si può fare una certa cosa beh insomma ha delle responsabilità grandi perché è vero che esistono tutti i lacci e lacciuoli tutte vere i condizionamenti figlie ritualmente la pubblicità di condizionare certamente che condizionerà perché ad una forza grande e però dobbiamo avere un po'il tono anche un po'di sfida su queste cose
Certo se basta che l'avvenire per esempio fa l'operazione che ha fatto ieri squallida devo dire
Mi dispiace per un giornale che certe volte anche a qualche atteggiamento di serietà squallida di ricatto verso il mio editore
Di bravo una cosa da epoche
Lontane e va be'che cosa abbia fallito aver paura pieno
E bisogna reagire tranquillamente se era la DC alla verifica io non metto più il Papa ma siamo matti io metto il Papa se mi interessa e se dice delle cose che se no chi se ne frega e e estiva e si va avanti
è chiaro che uno lo può fare con facilità quando è anziano quando ma chi ricopre delle responsabilità chi ha direttore presente
Ho Chi è a una figura ormai consolidata nei giornali beh non c'è Paese davvero più di questo che ci dà diritto ai margini delle possibilità di manovra perché per cacciar via uno
Per dire uno da tanti soldi tanta liquidazione eccetera verso ecco facciamogli un po'e non è un coraggio di quelli che se uno fa qualche cosa
Di vero poi rischiare rischia insomma di beccarsi un sacco di milioni ecco perché quindi caro niente eroismi particolari quindi facciamo un po'di di cose che il in più ho finito io dico che devo da rendere merito la Bonsanti a Giulietti insomma chi ha preso questa iniziativa anche di aver
Ideato questa primo approccio fatto in questo modo
Perché forse se facciamo una cosa grande subito assumeva subito una tinta un po'più teatrale eccetera
Questo patto di mettere insieme giornalisti e uomini politici che hanno delle responsabilità e che hanno delle idee io vedo qui mi piace vedere Petrini qui di fronte a me perché so che è persona che cerca di capire quello che avviene intorno in tante cose quindi probabilmente anche nel nostro nel nostro campo questo dobbiamo farlo di più
Invece respingendo con fermezza
Questo atteggiamento un po'snob di alcuni altri politici
E questo lo dico anche alle persone che mi sono molto care molto amiche
Personalmente io dico che il tono presente che D'Alema ogni tanto verso i giornalisti un tono assolutamente inaccettabile
Inaccettabile
Non c'era arrivato negli atti
Che dico con tutto il rispetto era certamente cosa più grande no
E Togliatti parlava con
I giornalisti
Li conquistava
In un'epoca non così rosea come la detta lui perché gli anni Cinquanta poesie
Ci sarebbe da ragionare
Quando appunto Togliatti parlava a Torino di fronte a cento mila in piazza San Carlo e la stampa non dava la notizia quindi non ero proprio anni è così così sempre però che solo afferrare che il passato è tutto
Però eh io ricordo per esempio il figlio si era creato fra Togliatti alcuni giornalisti
Anche moderati di destra a Montecitorio nel rapporto l'intelligenza nella comunicazione naturalmente non per fare le battutacce che si fanno adesso che è una gara di fesserie che appunto non dovremmo dare nessun rilievo e responsabilità
Nostra è quella che ci è stata detta qui responsabilità gigantesca ma che ci costringe
Ha poi non è vero perché io posso Polo conosco anche a persona simpatica e così via ma che già che c'entra se Bosso racconta barzelletta la barzelletta diventa la dichiarazione
Viene messa data con rilievo in modo che il Po il giorno dopo si possa fare ancora un seguito con la magari il sociologo che spiega perché Bosso siccome alto e grosso ha dei difetti dall'infanzia di Saccà
Ci tiriamo fuori niente ah va detto delle fesserie punto e basta non c'era bisogno di far tutte quelle sceneggiate
Cioè se abbiamo rappresentante del popolo e chi se e chi se ne frega perché tu sei tu sei un giornalista e allora valuti se quella cosa voi perché non è diamo tante di cose
Non è che noi raccontiamo quello che avviene in Parlamento sul serio e non raccontiamo soltanto alcune sciocchezze
Perché poi io vi dico scusate finisco subito se no vado anch'io sulla storia del passato ma era partito solo per dire che ecco dare un consiglio a D'Alema di usare un terzo dei termini e conquistare soprattutto ragionare con le persone
E si fa confrontandosi dopodiché però e concludo davvero
Il modo in cui facciamo informazione politico parlamentare scandalosa
è scandalosa la classe dirigente
C'è una media del Parlamento che certo fa impressione perché quando si sta lì
Insomma soprattutto quelli un po'Betti ricordano il passato fa un po'impressione questo non è non c'è dubbio
Ci vuole ogni tanto proprio sentire qualche qualche cosa di però questo è un momento poi fine conti tutti i Paesi del mondo c'è un momento anche di crisi
Di la fine dello scontro a dimostrato poiché forse lo scontro serviva per lo meno per renderli un po'più vivaci alcuni si sono appiattiti proprio ce la fate piatto
Però noi giornalisti soprattutto quelli delegati non facciamo nessuno sforzo ecco l'invito che fare io per esempio a due grandi telegiornali che sono qui presenti è quello di di migliorare proprio la presenza in Parlamento
Perché in lo dico poi totalmente vale per me più per tutti gli altri comma mezzi minori
E però anche lì tentare qualche cosa perché poi non è vero perché poi quando si segue o si tenta di seguire qualche commissione qualche volta esce pure qualche cosa di serio ed importante che può interessare i cittadini che può essere confrontata e così via e questo non lo non lo faccia
Non lo facciamo in modo assoluto e quindi allora la battuta di botto sui piedi non solo in via di viale di cose la grandezza dei piedi ieri che vi avevano capito bene una cosa
Allora diventa il fatto
E allora però diventa fatto pure non so se D'Alema non e poi l'intervista alla mamma di D'Alema coi l'intervista alla zia di DIGOS tutte cose che si fanno in continuazione sui grandi giornali quelli se quelli seri non è vero poiché è la televisione che trascina Cruz con questo finisco ma ma voglio dire ai giornalisti da carta stampata anche questo alibi
Che è tutta colpa della televisione e che loro sono costretti a fare i giornali in quel modo perché la televisione no tante volte quasi l'inverso è che la televisione è costretta perché siccome Corriere Stampa Repubblica ci hanno per tal ma una mole tale di interviste interviste ugole sotto interviste eccetera eccetera che forse anche loro si emozionano e pensano che anche la televisione debba dire
Qualcosa di quel tipo quindi insomma una autocritica un po'di tutti tutti insieme proposta tentiamo di fare una cosa seria di un'Assemblea grande vera presto presto elezioni o non elezioni
Proprio non ci fregare più di tanto questa cosa
Per farla presto per affermare innanzitutto di fronte all'opinione pubblica che che ci interroghiamo su questi problemi e questo va benissimo
Perché guardate se la classe dirigente politica ha perso molto
E ha perso moltissimo ferroviere famoso che vi citavo ci diceva io non lo so non so più niente e non so per chi votare per chi voterò e così via se questo c'è però c'è anche una diminuzione notevole della nostra ma propone grande non guardiamo che si seguita ancora gli ascolti televisivi io i giornali che stanno anche calando oltretutto ma insomma c'è proprio una crisi di ecco il modo di sfogliare il giornale non so chi l'ha detto prima è proprio così Bancorp basta guardare le persone rapidità ritirabili ma perché
Io c'ho tutto il pacco ma insomma si fine dopo un quarto dieci minuti Quarto dura non è che poi abbiamo trovato delle grandi cose sui giornali e allora questore
Sandro devo diretto la frustrazione vista dall'altra parte la cosa frustrazione veramente notevole perché se noi non diciamo una sciocchezza
Una stupidate segna una battuta o qualche cosa di assolutamente gridato non è se nulla da nessuna parte la nostra presenza in Parlamento può essere asfalto talmente ignorata dal mondo intero
Quindi è un corto circuito pazzesco cioè se noi facciamo solo un serio lavoro di Commissione che è quello che dovremmo fare
Il cittadino che c'è letto non sa nemmeno che noi siamo in quella Commissione ecco adesso do la parola Petrini poi palla Gaio tipo interrompiamo per una succulenta oltranza che c'è stato preparato e dopo ricominciamo subito
Vi ringrazio
Io sarò brevissimo mi limiterò a lanciare soltanto una piccola provocazione
Perché con tanta codificata professionalità non mi sento certo in grado di entrare nei complessi temi del giornalismo della cultura giornalistica il informazione mi limito a un'osservazione da un
Da un punto di osservazione che penso che possa essere particolarmente significativo
Io sono un politico improvvisato sono entrato quasi per caso nel mondo della politica
E secondo quello che è il mio carattere ho cercato di approssimare mia questa nuova attività con una certa serietà concerto impegno
Ho cercato di fare della politica ragione già ho cercato di riflettere sui problemi di fare delle analisi di concluderebbe le sintesi che fossero
Non banali che avessero un significato ma anche in misura Kimi ha conosciuto nella mia attività parlamentare e mi ha perdonatemi di modestia mi ha stimato mi ha considerato e questo è certo una grossa consolazione per me
Sono intervenuto nella mia qualità di capogruppo ripetutamente in aula su vari temi su vari in vari momenti anche focali cruciali
Della politica in questi ultimi tempi
Eppure mi trovo oggi a ormai a dover praticamente a ratificare il fallimento della mia azione politica
Fallimento della mia azione politica travolto umiliato sbaragliato dal ciclone Boso
Perché direte voi no è soltanto l'apparenza in fin dei conti poi le valutazioni trascendono quelle che possono essere certi momenti così di parossismo informativo
E invece non è vero
E invece quando domenica andremo in quel happening politico Pontida Boso sarà il personaggio Boso sarà richiesto voluto ascoltato dalla gente
Petrini non sarà nessuno
Cioè l'informazione fa politica l'informazione la politica è un tutt'uno c'è un'osmosi continua tra informazione e politica e non si può far politica se non dominando cavalcando o in qualche modo ingannando impossessandosi di quei meccanismi perversi dell'informazione
Perversi dovete evidenziato anche voi a volte mi capita di parlare con un giornalista dieci minuti un quarto d'ora si ragiona sia al momento e poi nel corpo dell'articolo trovo una frase che insignificante che banale e che non però nulla non rispecchia un comunque non definisce il mio pensiero la mia posizione le prime volte quasi sei risentito poi dopo invece sei contento che sei nel corpo dell'articolo sei presente sei vivo appare chiede l'unica cosa che conta
Ma in questo modo e difficilissimo della politica Possa ritornare a far valere dei contenuti degli argomenti la politica diventa soltanto la capacità di cavalcare un sistema informativo
E sì allora pensiamo che Boso in definitiva tutto sommato arriverà ad autolimitare assi in questa sua pur spiccata capacità qualcun altro che punto almeno sulla diciamo spettacolarizzazione ma più sulla sostanza del controllo dell'informazione questa autorizzazione non lavora grazie
Posso io ringrazio molto i colleghi in più impegnati molto più impegnati di me sul terreno dell'informazione che non sono impegnata su questo terreno perché io anch'io sento da tempo l'esigenza di una riflessione come fruitori come cittadino comune persona che ha un impegno
Diverso ma strettamente legato a quello che ritiene che il problema della formazione politica dalla formazione del cittadino una questione chiave come una che fa politica come poco fa diceva
Petrini misura il rapporto fra ciò che vive in come passa sulla stampa e ne paga pezzi giorno per giorno
Io credo che una riflessione debba andare oltre il problema del sistema d'informazione una ripresa la deve andare nel rapporto fra le dimmi difficoltà che la democrazia italiana attraversato nella lunghezza di questa transizione e le responsabilità dell'informazione in questo senso
Io appartengo più alla generazione anzi propriamente oltre la generazione di Federico Orlando che a quella di Mentana però non sono dell'idea di
Non non ha una visione nostalgica il sistema di informazione precedente credo che c'è una continuità dei limiti storici del sistema di formazione italiana
Voglio ricordare en passant qualcuno si ricorderà agli articoli di Forcella sulla cronaca politica fatta per i mille cinquecento lettori il principio diciamo comunque lo si voglia giudicare della confusione fra i fatti le opinioni la pressione politica e sulla lottizzazione correntizia il fatto N
Che tutte queste cose ci sono anche era sono rimaste sostanzialmente è stato già detto anche qui scrive per l'ambiente
E sono diventate più gravi in una svolta degli anni ottanta che è strettamente collegata alla svolta politica degli anni Ottanta che governa ancora la nostra sta il primo la perdita di di di valore della rappresentatività il timido non saper più chi rappresenta chi che ha portato alla scelta della politica spettacolo è stata perfino anticipata dall'evoluzione della cronaca politica
Del pettegolezzo della politica dal buco della serratura che in qualche modo a è stato l'elemento d'appoggio sostanziale a una mutamento delle culture politiche che è stato quello che governa ancora oggi dopo la crisi e la fine della politica degli anni Ottanta il sistema politico lo diceva anche Petrica sono d'accordo ma l'hanno detto anche altri
Il giornalismo oggi opera la selezione della classe politica non è inutile lamentarsi che non c'è una dirigente un'alta dirigenza politica è il giornalismo che opera di fatto la selezione della classe politica
Avendo privilegiato basta riprende il bell'intervento peraltro di Nino Foccillo il quale dice io domando non so cosa devo domandare a uno che non sa cosa deve rispondere ma da quando la politica è stata soprattutto l'intervista
Da quando il fatto politico e soprattutto risposta imbattuta questo privilegio amento dell'intervista nella cronaca politica
Che è più importante chi chi è intervistato dei è chiaro che ci sono alcuni personaggi la cui rispondi spostare la cui l'opinione è un fatto politico ma non ogni giorno non ogni in passaggio
Che spesso è costretto a fare domande sbagliate interlocutori sbagliati che ripeto costruisce seleziona i protagonisti con criteri che sono non solo i grandi banche i mezzi lancia i mezzi spesso compressi mi affetti sui protagonisti io personalmente ritengo per esempio che sia stato fatto un pessimo servizio assegni quando lo si è identificato con movimento referendario
Un pessimo servizio assegna un pessimo è un pessimo servizio alla evoluzione del sistema italiano e che privilegia né inevitabilmente la rissosità
E la dipendenza del giornalista dall'intervista a ma determinano un agente
Ma determinano l'agenda inutile lamentarsi oggi che il problema politico italiano il quando si butta perché però rifatto e ogni avvenimento politico il giornalista poi da ricavare questo perché ed è per votare adesso per votare fra sei mesi o per votare fra due
Anche ieri in una riunione del e PDS in cui si programmava esiti una iniziativa per il trenta novembre sul semestre italiano di un certo peso una certa importanza eravamo perfettamente consapevoli che però devo stessa l'ho detto non illudiamoci i giornalisti ma ne hanno cercherà di capire quando si vota in funzione di quella pista non quello che si propone sì si muta in qualche modo la la sostanza essi e e si condizione alla sostanza dell'agenda politica delle cose che determina la caduta dell'inchiesta passi che il giornalismo non contribuisce alla definizione della gente
O lo contribuisce soltanto in modo negativo lo stesso è stato ricordato lo stesso contributo dei giornalisti è contento intoppo via parte alcuni casi di particolare valore penso a sei anni è stato è stato estremamente scarto
E io credo che qui ha ragione culti andrà tutto e chi l'ha detto il giornalista come lo storico esercita la sua obiettività nel decidere quali sono i fatti che contano
Quali sono i fatti determinanti
è una obiettività che sempre segnata di parzialità ma che in qualche modo è quella l'obiettività dentro la quale si deve misurare e e vorrei dire qualcosa ancora io non credo che no giornalismo abbia una funzione pedagogica una funzione di servizio ma una funzione pur sempre nel decidere qual è il lettore qual è il gas trascina quindi niente vuole sviluppare il servizio e non è vero che la questione maggioritario al problema del mercato condizione perché oggi c'è una fascia direttore crescente che è incerto e al quale il giornalismo non dà nulla elettore che vuole capire c'è un medio credo che il problema di di chi di chi vende qualcosa sul mercato e anche di allargare certe fasce del mercato interpretarle allargati
E oggi oggi prevale il lettore che vuole capire io quello che vuole essere confortato forse numericamente prevale ancora quello come l'essere confortato ma è anche vero che c'è una fascia di lettore che vuole invece che essere aiutato a capire c'è una in qualche modo una domanda è una domanda di che ai Knicks sta di informazione di formazione politica acquisti solo l'informazione oggi risponde perché il tessuto associativo il tessuto partecipativo e la crisi che sappiamo anche in ragione della natura del sistema d'informazione
Ecco e quindi io credo che la riflessione non può nemmeno io sono d'accordissimo le proposte che sono state fatte non entro nel merito eccetera però davvero è una proposta nella quale il giornalismo dà una risposta qualcosa di più di quello che il sistema di formazione
Da una proposta alla capacità di diventare classe dirigente nel portare il Paese verso un po'più di democrazia
Andiamo qua
Ci trasferiamo nella saletta accanto al recuperato pone
E prima di dare la parola dei Sergio De Julio che farà la Brenner concisa illustrazione della proposta di riforma dell'ordine vorrei che Francesco Colonna della nazione
Sì raccontasse un po'il punto della situazione ci facesse un po'il punto della situazione della vertenza del giornale fiorentino che come sapete in problema è molto generali che ci riguardano tutti
Per quelli di voi che non lo hanno già prendo lì sul tavolo ci sono dei dossier preparati dai giornalisti della Nazione che riassumono un po'tutta la vicenda Francesco
Basta
C'è l'intesa non soltanto
Buonasera a tutti voi e grazie di essere qui a Firenze mi dispiace se oggi c'è stato qualche contrattempo e giornale curiosamente non era presente ma eventi personali dei di tutti i componenti del Cdr impedito loro di essere di essere qui
è questa la ragione per la quale a parlare sono qui oggi
La nostra la nostra vicenda della nazione penso che i colleghi della stampa l'abbiano seguita sui sui giornali qualcuno di voi forse ne avrà anche scritto quindi forse viene viene nota nei caratteri generali io quello che vorrei illustrarvi rapidamente sono alcune caratteristiche particolari di questa vertenza
A dimostrare quanto fosse sentita è quanto fosse stata superata la soglia di sopportazione
Dell'intero corpo relazionale del nostro giornale
Noi ci siamo trovati
Un certo giorno di pomeriggio
Ad avere una imperativo che veniva dall'azienda quello di al creare in due minuti nella giornata stessa sei pagine di quelle che noi definiamo pallini sei pagine di pallini sei sei pagine da di circa una quarantina di notizie ciascuno tutti a una colonna
Un'idea che è stata appresa da USA Today solo che USA Today va dalla da New York alla California
E noi invece andiamo da la Spezia a Terni
Ma non è tanto quello il problema il problema che queste pagine pallino dovevano essere una per gli interni
Una per gli Esteri una per gli spettacoli uno per lo sport una per ciascuna edizione voi potete immaginare cosa vuol dire trovare non so a Empoli quaranta notizie al giorno più fare le pagine
Ma questo non è possibile nemmeno per Firenze
Comunque queste non erano pagine aggiuntive erano pagine che veniva essere sottratte alla foliazione normale
Voleva dire dare un giornale assolutamente incomprensibile
Voleva dire togliere sei pagine di lettura normale
Del quotidiano
Voleva dire dare un colpo mortale al giornale
Ebbene dovete sapere che nel nostro giornale dato che è un giornale molto costruito in provincia noi facciamo circa cento pagine al giorno e di queste un'ottantina sono fatte in provincia
Poiché queste pagine di provincia sono un numero sostenuto molte di queste devono essere fatte sin dal mattino
Quindi se uno si azzarda a proporre lo sciopero alle cinque del pomeriggio viene riempito di pomodori perché ovviamente metà del lavoro tre quarti del lavoro in provincia è già stato fatto
Bene quando è stato proposto lo sciopero alle cinque e mezzo di pomeriggio
Non c'è stato un solo rifiuto non c'è stata una somma obiezione
Questo dà il senso di quanto questa vicenda fosse sentono sentita come pericolosa per la sopravvivenza del giornale
è la riprova ancora di quanto fosse sentito tutto questo e dato dal fatto che nei giorni successivi
Siamo stati in assemblea come si dice permanente ma è stata un'assemblea permanente per davvero con una media di ottanta cento colleghi presenti e con tutte le votazioni dico tutte le votazioni prese all'unanimità
L'unica votazione non è stata presa all'unanimità ma con due astensioni è stato la sospensione dello sciopero
Il lunedì scorso
è stato l'unica votazione è stata totalmente all'unanimità le altre completamente
Sia nel proseguimento degli scioperi sia nella nei documenti che abbiamo preparato sia nelle richieste
Non è stata una battaglia inutile e questo polo vorrei dire come non è stata inutile la solidarietà dei colleghi perché nel giro di ventiquattro ore quarantotto ore in realtà sono stati raggiunti una serie di obiettivi che
Qualsiasi ragionamento organizzato sulla base del buonsenso non avrebbero ottenuto e che solo una prova di forza del genere è riuscito
A permettere di sfondare
Per esempio noi ritenevamo che ci fosse un tipo di organizzazione del lavoro ora non sto a spiegarle non avrebbe senso del lunedì che era assolutamente dannoso in sostanza quelli di Grosseto si trovavano le partite di Luca e viceversa
Per una storia di foliazione del giornale ora inutile stare a spiegare nei particolari questa mi sembrava una cosa di assoluta evidenza
E invece non era così la la la scomposizione grafica del giornale faceva aggio sul buonsenso delle necessità delle Tore bene
Il direttore editoriale
Ha deciso diciamo spontaneamente di ritornare alla vecchia fascicolazione che da vent'anni è gradita al lettore cioè da una parte le notizie normali dall'altra l'intero fascicolo disposto dove uno prova tutto quello che deve trovare
Noi abbiamo sostenuto che non si poteva stampare a Roma una parte del giornale
Perché eravamo arrivati al ridicolo di dire che Atalanta Juventus era finita zero a zero mentre aveva vinto l'Atalanta una zero e noi non l'abbiamo scritto in una terra dove metà della gente di fa per la Juventus e l'altra metà li odia
Noi abbiamo dovuto scrivere questo perché il giornale doveva essere stampato prima
Cioè un anticipo tremendo di orari bene il giornale tornerà a essere stampato a Firenze
Per intero
Noi sostenevamo che i tre fascicoli sono un'idea fantastica per il New York Times
Che ti propina un paio di centinaia di pagine è diverso se le pagine sono trentadue o quaranta diventa tutto più misero tutto più polverizzato
Ci è stato comunicato che si ritorna ai due fascicoli
Perché si deve usare diciamo la violenza dove potrebbe supplire buonsenso
Non so rispondere a questa domanda
O meglio
Posso risponde dicendo che bisogna fare delle battaglie di potere e non delle battaglie di buonsenso
Se qualcuno di voi
Ha avuto tra le mani ora non lo come il i dieci punti
Vi ricordo bene perché ho partecipato a stendere i dieci punti che noi abbiamo richiesto alla all'azienda se qualcuno di voi la legge può sembrare che noi siamo una banda di deficienti perché chiediamo cose assolutamente ovvie
Per esempio
Non ci siamo posti a che
Della prima pagina del giornale tutta la parte di taglio fosse dedicata alle notizie locali
Ora voi capite che detta così sembra una cosa di buonsenso ma voi pensate che cosa succede ad Arezzo
E dico Arezzo Kinda tre-quattro notizie da prima pagina del giornale tutti i giorni assolutamente nessuno
Per cui un giorno è uscito
Il e il giornale è che aveva in alto le solite notizie stratosferiche dell'inflazione della guerra e sotto c'era un tale da quattro colonne di un giocatore sia la buccia al ginocchio giocatore dell'Arezzo perché quella era la notizia migliore del giorno
E io capisco sono cose che possono far ridere ma a me fanno piangere perché costano copie
Una volta c'è stato rimproverato di aver messo il giorno dell'assassinio di Rabin di aver messo la foto di rapina
L'obiezione è stata dice ma l'hanno già visto in televisione
Cioè e questo diventa ossessivo
E naturalmente il nostro giornale è un giornale particolare perché il nostro gruppo è particolare perché è un gruppo che ha un proprietario che vicepresidente della società amministratore delegato
Direttore generale e direttore editoriale
Credo sia un caso unico nell'imprenditoria sostanzialmente
è un editore che peraltro anche dei pregi voglio dire è un editore che non ha mai
Finora non ci ha mai messo in difficoltà con l'occupazione o con gli stipendi o cose di questo genere
è un editore e non lo posso negare che sul giornale investe
Quindi
Io io stesso qui faccio difficoltà a criticarlo nel senso che che altri giornali si trovano in ben altre situazioni molto più complicate dal punto di vista della solidità del lavoro che poi alla fin fine è quello che conta ma la nostra battaglia era in questo senso è vero che finora non è successo niente ma stanno succedendo dei fatti che presto ci porteranno a doverci occupare anche della questione lavoro vorremmo evitarlo
Ma soprattutto in una società nella quale ormai la concezione del prodotto è legata essenzialmente alla soddisfazione del cliente non si può fare un giornale seguendo la soddisfazione di chi lo produce e privo di senso il cliente se ne accorge e lo rifiuta
E meno diciamo questo come dire
Perché ce lo pensiamo ma perché il nostro è un giornale che ha un contatto diretto con la gente perché qui si telefona le redazioni si va nelle redazioni
Noi abbiamo redazioni che sono in tutte le province più in dei posti che non sono capoluogo di provincia il contatto è molto diretto Lino abbiamo corrispondente li abbiamo una una redazione abbiamo quattro cinque sei sette persone
Quindi la gente telefona si fa sentire scrive parla e noi percepivamo che c'era questo scontento
Allora noi dicevamo non possiamo fare
Un giornale in base a delle indicazioni cervellotiche che vengono dall'alto
Non solo ma lo diciamo anche va bene cioè secondo me non va bene perché non rende va bene fare le sinergie
Ma dei giornali che hanno un profondo storico radicamento che si avvicina i centocinquant'anni nel tessuto sociale di una regione o di due regioni
Non possono snaturare anzi ma non per questioni etiche o per fare questioni di storia e perché la gente lo percepisce e si percepisce un'estraneità poi non compra
Ecco perché c'è stato
Una solidità e unanimità così forte
Nel nostro scontro con la proprietà
Perché c'è stata questa percezione che si stava di valicando
La storica unione che c'era tra lettore e giornale
Non solo ma
Si stava aggravando la disgregazione dei rapporti gerarchici all'interno del giornale
In fondo noi abbiamo chiesto una cosa banale abbiamo chiesto che il giornale lo facesse il direttore
Tutto qui sembra riassumiamo tutto il nostro decalogo in sostanza si chiedeva che lo fa prepara direttore per piacere i giornali era questa una cosa demenziale da chiedere ma ce l'ha chiesto se lo leggi c'era scritto solo questo
Poi c'erano elencati vari punti di contrasto quelli più violenti quelli che ci avevano portati all'esasperazione c'erano fatti esplodere
E ore invece io posso capire che in un direttore oggi è sempre più anche Managers prima che professionista che si disinteresse l'andamento dell'azienda e devo dire che trovo anche razionale che sia così non è più tempo in cui si poteva spendere senza guardare si poteva fare con le ci pareva era proprietario una specie
Di buca nella quale si versavano le proprie decisioni
Senza guardare io lo capisco ma nel nostro caso eravamo arrivati all'eliminazione praticamente della figura e direttore
Direttore che per il suo comportamento per aver voluto fare una volta un giornale inguardabile venduto a cinquecento lire si è beccato anche la sfiducia all'unanimità
Anche quello è un altra cosa è stata votata all'unanimità ed è stato bizzarro sfiduciare il proprio direttore nel momento in cui si faceva la battaglia per farmi fare direttore cioè tutto diventava il logico tutto diventava surreale nella nella nostra vicenda
Ora è concludo qui siamo arrivati a ottenere
Poi c'è un'aneddotica molto divertente ma insomma non è non è il caso su come la vicenda si è conclusa ma insomma e a un certo punto l'editore è crollato ha chiesto
Ha detto basta va bene queste cose non si fanno e allora quello che aveva minacciato di fare detto non si fa quindi ci siamo fermati abbiamo chiesto abbiamo ottenuto l'incontro il primo incontro è andato Malino con le solite
Scene rituali che si fanno nelle nelle nei nostri incontri nel Nord di incontri Gene tra proprietà e e giornalisti ci si indigna ci si alza si va via allora non ci si vede più così non si ragiona poi in realtà ieri è venuto il nostro editore
Personalmente a Firenze ha parlato con il CDR e le cose
Hanno cominciato a chiarirsi direttore ha detto direttore editoriale ha detto si può sbagliare tutti Roma avete messo in piazza ma avete portato per bocca
Avete fatto fare la figura dello scemo non è così io sono uno che insomma si si era arrabbiato perché i manifestini portavano il suo nome dappertutto lo dice però io sono uno che investe sono uno che non vi ho mai creato problemi di lavoro tutte cose vere
Anch'io sbaglio però che che c'è di male ne parliamo fra di noi e il problema che da noi ormai illa la velocità della decisione
Dal momento in cui ne ha pensata al momento in cui lei si è realizzata i tempi siano ridotti oramai a a millesimi di secondo per cui non c'era mai la possibilità di ragionare
Quindi abbiamo ristabilito non so per quanto e non so quanto ci costerà ancora
Un criterio cioè che non si può squilibrare il lettore assassinando lo con decisioni del tutto campate in aria non meditate è stato ristabilito che i giornalisti non sono un'appendice ottusa che produce cose prive di senso ma sono dei professionisti che probabilmente possono dare dei consigli e delle intuizioni felici sulla natura del prodotto non si capisce perché i giapponesi
Prendano i consigli dall'ultimo operaio per come si costruisce un'automobile è non si possa dare dei consigli su come si possa confezionare mai del giornale insomma son cose di assoluto buonsenso comunque l'editore si è mostrato
Quasi una persona diversa io non so quanto questo durerà e questo francamente non lo so io so solo che lo sforzo che abbiamo fatto è servito a evitare uno sbandamento terribile al nostro giornale
Ci ha addolorato profondamente che in questa battaglia non ci fossero i colleghi del Carlino non solo non ci fossero come alleati ma non ci fossero nemmeno
Come solidali ed e e ci fossero invece come
Come antagonisti perché poi loro hanno prodotto le pagine
E hanno permesso che delle pagine che non dovevano venire a Firenze venissero a Firenze per essere vendute in quello squallido foglio Rino è stato venduto a cinquecento lire è stata forse la cosa più dolorosa anche perché quello che noi facevamo era anche per loro ed era anche per il loro direttore comunque col senno di poi meglio meglio così insomma è facile dirlo ma insomma con quello che c'è stato è andato bene in questo modo
Noi espiare Emo molto attenti perché come dicevo non possiamo mollare perché è sempre in agguato la la rivincita che è di tipo psicologico
Più che strategico altro l'editore ha colto anche un'altra proposto era il decalogo che era una mia fissazione cioè ha detto che nei prossimi giorni si vedrà con i direttori verrà stabilita una linea editoriale e dopodiché
Non ci muoveremo più per un certo periodo perché noi non sappiamo se abbiamo fatto le cose buone delle cose cattive perché non sono mai durata a sufficienza per poterle giudicare e ne dicevamo non si può il lettore diventa pazzo
Ecco ora anche questa proposta diciamo che questo decalogo è stato approvato quasi in tutto tranne nell'ultimo punto che è quello della richiesta di un garante
è quello la cosa ci garante l'editore insomma sono successe un po'di di battibecchi posso anche capirlo l'editore ma bisogna anche capire garante
Vuol dire uno che garantisca che quello è l'agenda sottoscrive e quello che poi viene fatto cioè non un garante contro l'azienda un garante anche per l'azienda
Ma siccome lo sappiamo che a violare in genere l'azienda e non siamo mai noi
E quindi è chiaro loro hanno percepito come la tesi del del di del condirettore generale che gli accordi si fanno per essere su per essere superati che una tesi di gusto prezzi mediano perché voglio dire almeno hanno una durata gli accordi non è che si possono violare dieci giorni dopo come successo dieci giorni dopo
Questa è la nostra è la nostra breve breve storia io qui colgo l'occasione molti l'avranno ricevuto per lettera per ringraziare ancora tutti i giornali d'Italia noi non credevamo ve lo dico in tutta franchezza che avremmo avuto la solidarietà che abbiamo avuto nel credevamo che avremmo raggiunto gli obiettivi che abbiamo raggiunto non so quanto dureranno però quello abbiamo del giunto è per noi molto di più di quello del Grassi è io credo che lo dobbiamo anche
Alla solidarietà agli articoli che sono comparsi perché se l'editore ha dovuto ammettere ma avete portato per bocca mi hanno
Mi hanno messo in cattiva luce l'ho usato un'altra espressione su tutti i giornali beh vuol dire che questa solidarietà è stata veramente utile e vi ringrazio di cuore
Chiederemo verremo a sapere la vicenda con diciamo la passione che ci abbiamo messo sin dall'inizio cercando di non strumentalizzarla nessuno di noi veramente mai
Tentato ha mai cercato di farlo perché in Effeti quello che sta succedendo lì l'ho già detto una volta ma questa strana figura di direttore non prevista dal contratto queste pagine
Questo uso delle sinergie è qualcosa che intende su tutti quanti e quindi interessa soprattutto di tutti controllare l'evoluzione di questa storia adesso Sergio De Julio che da molti anni e il Parlamento progressista sì spiegherà
Anche da un da tempo racconta ora in poi interventi andranno in fumo decine di minuti ci stiamo l'essenza della nostra proposta di riforma nell'ordine
Io potrei dire di sentirmi in difficoltà perché
Perché sono uno dei pochi non non giornalisti presenti in questa
In questa sala
Però devo dire molto francamente che in difficoltà non mi sento perché io passato la mattinata ad ascoltare imparare molte delle cose interessanti che sono state dette e io qui non so
A fare come dire il una presentazione
Facendo finta perché o contro abbandonando una competenza di tipo giornalistico io qui sono in chiave critica politica
Di chi ha cercato di comprendere come dovrebbe fare un politico senza decisamente essere specialista del settore di comprendere un problema e tradurlo in un articolato legislativo il tema che si è dibattuto oggi mi è sembrato centrato prevalentemente su come fare un buon giornale come fare un buon giornalista e credo che sia stato giusto che l'attenzione di di di chi è intervenuto si sia centrata principalmente su questi aspetti
E certamente aveva ragione Sandra Bonsanti quando l'altro giorno suggeriva di non partire dalla proposta
Nostra dirla della carta d'identità professionale dei giornalisti per non restringere il dibattito soltanto su questo tema che affronta lo rende solo alcuni microscopici o forse non tanto microscopici Asper ma ad parziali aspetti del tema molto ampio che voi avete dibattuto è stata estate dibattendo
Tuttavia favorire l'occasione
Di vedere tanti giornalisti qui riuniti è troppo ghiotta per non approfittare per avere una reazione anche immediata ma anche successiva
Sull'articolato che noi abbiamo predisposti per quel poco che se ne è parlato stamane mi sembra che siano stati colti i due aspetti fondamentali centrali della proposta
Che sono quello della capacità professionale dello spessore culturale con sedi di richiamarlo della professionista giornalista
E quello dei principi deontologici Rizzoli confermo sono i due aspetti centrali della proposta di legge mi è sembrato di vedere di sentire che ci fossero certamente degli assensi
Sul primo aspetto sulla questione della della capacità professionale
Lo stesso Orlando intervento insieme da stamattina diceva parlava della necessità di di crescere sul piano culturale da parte dei giornalisti però ho registrato non solo consensi ma anche qualche qualche dissenso che vorrei mettere bene in chiaro per capire fino a dove fino a che punto il dissenso c'è un mi dispiace peraltro che non ci siano fucile Mentana
Perché in particolare fucile lo a quindi ha denunciato un certo senso di fastidio
Nella del giovane diplomato in giornalismo
Un po'l'intreccio di fastidio di questa formazione professionale io mi è venuta in mente devo dire mentre sentivo quelle frasi che forse erano determinate dal fatto che questi corsi e forse non sono neanche spero che sia questo il motivo inutilmente che non è tipico della professione del giornalista la cosa di questo genere se anche un giovane ingegnere vai in una fabbrica magari un bravo laureato pensa di poter risolvere i problemi della fabbrica se un bravo biochimico vari non vissuto farmaceutico arriva magari anche con l'arroganza ideale di chi può risolvere
Di risolvere i problemi ma questo è tipico del del giovane neolaureato che magari aveva anche un grosso spessore di studi alla base non è tipico soltanto della questione giornalisti ma quello che più mi ha preoccupato dell'affermazione di Mentana
Che diceva che le scuole di giornalismo dovrebbero farle i giornalisti
Perché dico questo
Dico questo perché mi preoccupa che questo possa essere un segnali che ogni corporazione si fa le sue scuole la sua università
Io credo che tra l'altro è prevalente nella dei tempi recenti il fatto che la la scuola l'università devono più più puntare sulla solida formazione di base culturale
Che dia gli strumenti per poi acquisire la professionalità e questo credo che debba valere per l'ingegnere per il medico come per il giornalista
E non si capisce perché e i giornali si debbono fare lavoro scuola io vedo che viceversa le grandi basi culturali del giornalista che rivendicava Orlando stamattina debbano essere le date all'interno delle dell'Università cieco poi un altro aspetto che io muto da altri settori ma spero che possa essere voglio credere che possa essere vero anche nel giornalismo
Che le scuole universitarie devono costituire anche un veicolo di innovazione e spesso uno dei canali riconosciuti di innovazione nel mondo del lavoro della ricerca dei servizi è proprio quello della formazione cioè i giovani laureati spesso sono veicolo di innovazione
Anche quindi non riconoscere alle istituzioni di di alta di alta cultura questo ruolo perché possono svolge anche per il giornalismo mi sembra un sintomo pericoloso laddove vi sono punti di vista diversi varrebbe la pena varrebbe la pena profondi fino abbiamo trattato in questa proposta di legge le scuole di giornalismo alla scrive alla stregua di qualunque altra scuola come procedura istitutiva e di controllo della qualità di queste di queste scuole stesse
Per quanto riguarda il codice deontologico che qui mi è sembrato di di percepire come dire atteggiamenti positivi e negativi io credo che abbia fatto bene a Giulietti quando ha voluto sottolineare che l'idea del Codice deontologico del Giurì sia per il prevalentemente in difesa delle fasce deboli
No non certamente un modo per mettere la museruola
Ai giornalisti si è molto puntato sull'autogestione sia della definizione del codice deontologico sia nella istituzione del Giurì ma anche qui ho notato una contrarietà di Mentana e forse anche questo è uno dei temi che andrebbero approfonditi
Alcune altre cose e chiudo rapidamente che sono contenute nella che sono se volete un po'secondari ma non tanto rispetto a questi due temi centrali che forse vale la pena sottolineare per aprire le vostre le vostre impressioni
Sui requisiti abbiamo detto che la la carta jolly sazia soltanto se siano certe qualificazioni e gli assi lavori da almeno un anno come attività principale nel mondo giornalistico c'è una Commissione per la per la carta
Composto in modo e potete vedere l'articolato e legislativo ma non vorrei che lei sottovalutato il potere molto grande che questa Commissione ha perché non è non è non è affatto burocratica
Uno ha un potere regolamentare non dico tanto per la concessione perché quella ivi della carta che sono a Bari qui qui requisiti sono abbastanza ben definiti nell'articolato legislativo ma principalmente per la sospensione e la revoca e questo è un credo che sia un potere abbastanza forte che a questa questa Commissione
Introduce anche altri elenchi oltre a quelli dei giornalisti che sono elenchi regionalisti praticanti dei giornalisti a tempo parziale decide operatori c'è ci reporter eccetera e che un altro e fornisce un parente non vincolante sui corsi e le scuole di specializzazione in giornalismo
C'è un'altra questione che io credo che sia importante che qui è stata indicata e che il l'incompatibilità con il possesso della carta di giornalisti
Incompatibilità an per tutti coloro che non svolgono come lavoro prevalente il lavoro giornalistico
Per chi sospende per motivi di mandato parlamentare di consigliere regionale o di sindaco
Nell'attività prevalente i giorni se la carta viene seducente sospesa ovviamente non revocata e lì ed è queste di acquisire al momento in cui si ricomincia a fare come attività prevalente quella del lavoro
Giornalistico
Ci si sofferma abbastanza
Sulla questione della del codice del del Codice deontologico per la lealtà e la correttezza dell'informazione e qui c'è un'altra elemento importante ovvero se volete una specie di forzatura perché anche questa va valutata pesa quasi come dire per costringere i giornalisti a istituire il Giurì
Viene dato un certo termine scaduto il quale che di di tre mesi scaduto il quale ove mai il Giurì
Non venisse istituito le funzioni del Giurì sono assunte dalla Commissione l'obiettivo non è quello che la Commissione funga da Julie ovviamente l'obiettivo è che venga istituito il Giurì Autogestito cioè formato ne fu nei modi e nelle forme Geri
Gestite definite dalla dalla categoria dei giornalisti
E poi ci sono alcune norme transitorie che anche queste vanno hanno bisogno di un po'di attenzione e di verifica da parte da parte vostra c'è la prima una una regime norme che la carta viene concessa a tutti i giornalisti professionisti iscritti all'ordine naturalmente poi immediatamente dopo può e deve essere sospesa chi non svolge il governo come lavoro prevalente il lavoro giornalistico
C'è le attività regolamento lede competenza regolamentari della commissione anche in fase transitoria
E poi c'è una norma credo che sia pure questa abbastanza delicata che compete alla prima Commissione che viene eletta che quella di attribuire dica di di attribuire la carta del d'identità professionale del giornalista a tutti coloro che pur non avendo i requisiti non essendo giornalisti professionisti iscritti all'ordine svolgono da almeno due anni di lavoro giornalistico
Noi stiamo parlando di una platea di parecchie decine di migliaia di persone credo che sono quaranta mila Lecce oltre quaranta mila giornalisti
I non professionisti
E quindi c'è una platea molto grande qui la commissione deve decidere le le procedure attraverso le quali accertare la posizione professionale di ciascun richiedente la carta questo è un altro degli aspetti molto delicati di questa proposta di legge ho voluto mettere in evidenza simile delle che noi ci aspettiamo da voi
Una reazione che non essere deve avvenire in questa sede
Ma che può anche esserci trasmessa per iscritto perché noi abbiamo depositato secondo la prassi parlamentare erano solo sei legge ieri ma poi abbiamo la fase della revisione delle bozze in quella fase revisione delle Borse nuovi intendiamo ovviamente tener conto dei suggerimenti
E dei commenti che ci potessero pervenire tutto qui grazie
Se si pensa Vianello nella moda e nella lista anche scolastici Basilica su chi l'amore precisazione sebbene
Adesso per due minuti dalla parola Mariella mense del quartiere due che ci deve parlare di un problema molto sentita vicina
Allora io
Sono venuto utilizzando il consiglio sul sito
Dunque e credo che possa quello che voglio dire rientrare anche dentro il dibattito dell'informazione
Io faccio parte dell'Abm Associazione difesa delle minoranze voi tutti sapete il problema di questa città il problema dei rom
Allora il problema dei rom esce gridato sulle nostre locandine di tutti i giornali va bene i giornali locali ed esce sempre gridato nel momento in cui esce gridato esce gridato soltanto per quelli che gridano
Allora io sto chiedendo una locandina gridata di quelli che non gridano
Sto chiedendo e stasera la manifestazione lo faremo platealmente divideremo e siamo tanti nel quartiere due nel quartiere tre
Che vogliamo gli insediamenti dei rom che vogliano accettare il piano dell'amministrazione che vogliamo normalmente civilmente a discutere questo problema vogliamo una locandina gridata
Perché voi sapete benissimo lavorando nell'informazione che non è il contenuto solo i contenuti del giornale è la locandina le locandine sono prima di tutto locali
Le locandine sono quelle passano a cento mila duecento mila persone i lettori del Giornale sono venti mila trenta mila quindi l'informazione credo che dovreste discuterne perché riflesso sul territorio è questo l'informazione è lo strillo
Allora lo strillo non va mai nella direzione della discussione della democrazia della progettualità Wasserman Italia Direzione del no
Quindi io vi chiedo primo di dare un'adesione alla manifestazione di stasera perché è molto importante Firenze abbiamo vista visione Firenze sta rischiando di diventare una città razzista noi siamo intenzionati a denunciare al questore
Per comportamenti razzisti Ico cosiddetti comitati sono quaranta persone
Li avrete visti al Maurizio Costanzo Show li abbiamo visti e sentiti perché hanno picchiato al comitato di all'assemblea del quartiere cinque li ritroviamo dappertutto sono quaranta persone che si sono appropriati di i due quartieri
Questo è inammissibile e la stampa a il compito credo di darne notizia la stampa e la tv
Perché è solo attraverso i mass media in questa direzione c'è una direzione sia delle tv locali sia delle tv nazionali ma in questo caso locali e le locandine locali che noi possiamo raggiungere altri obiettivi in questa città quindi io vi chiedo ad esame l'infestazione vi chiedo di provare chiede giornalisti ivi presenti e chiedo alle persone e ci sono di pronunciarsi in questo senso di avere domani una locandina gridata in cui si dice
Firenze quartieri due tre è l'altra faccia dei quartieri due-tre dicono sì agli insediamenti rom
Anche perché se si fosse detto no agli insediamenti e Bray
La gente si sarebbe beccato una denuncia per razzismo no ma che cos'è e qualcosa diciotto e qualcosa di meno
Nel momento in cui si enucleato non più gli individui ma un popolo questo è almeno per la nostra Costituzione fino ad ora razzismo quindi come tale va individuato e come tale va fermato
E va fermato anche con denunce
Questa linea che non accadrà
Mariella ti pregherei lui raccogliere le adesioni ovviamente a titolo personale delle persone di tutti quelli che vogliono perché non non possiamo fare un'adesione di tutti io non lo so come la pensano se vuoi fare un giro mi fai un piacere ovviamente c'è la mia strategico mezza
Ecco chi vuole
Sì allora
Io iscritti ora faccio un elenco di quelli iscritti a parlare
Intanto vi devo informare che il collega Paissan è stato qui un momento e stato qui informato di un gravissimo lutto che lo ha colpito e dovuto partire immediatamente gli è morta la madre era molto malata ma una cosa
Che ci dispiace moltissimo sia per lui sia per per il nostro convegno per tutto qua adesso vi leggo l'elenco di quelli che io mai scritti
Avrei Morrione vita Lions De Luca Striano De Gregorio Mazzuca Gori severi
Raffaele Palumbo
Vorrei sapere prima Carmine scusami quando lei certe flottiglia
Allora so che Carla Mazzuca deve andare via subito parlamentare dei Democratici e chiederei se siete d'accordo di parlare chi è anche anche Vincenzo acqua tra quanto delle Alpi
Allora Vincenzo poi Carla faccia ah no
Prima
Mettetevi d'accordo
Ringrazio
All'interno
Sì non impiegherò molto del tempo di questo convegno
Ho da fare qualche osservazione
Se
Ecco se è possibile introdurre un titolo di carattere più generale ecco che dovrebbe essere forse oggetto di un approfondimento perché non si può esaurire
In una battuta
è
Una maggiore attenzione da parte di tutti noi al tema della crisi che ha investito insieme e questo è un punto su cui mio modo di vedere poco si ragiona
E la politica il giornalismo
Sono due mondi contigui spesso sovrapposti talvolta in conflitto ma che sono paradossalmente entrati in una parabola discendente rispetto alle loro categorie diciamo costitutive più più classiche insieme
Non è casuale questo sia avvenuto che sia venuto soprattutto nel momento in cui la comunicazione ha cambiato natura statuti conoscitivi forme anche di organizzazione e la politica non so dirvi francamente verso quale sbocco naturalmente so io parteggiò spassionatamente per uno dei possibili sbocchi ma non so dirvi però con quale fisionomia organizzata partito di massa
La comunicazione politica come si chiama insomma il marketing politico che ha fatto irruzione largamente in modo talvolta non critico da parte di chi l'ha recepito
Nella modalità più consueta del far politica
Questo è un titolo di un grande tema ma lo dico qui perché non può essere eluso quando si discute io condivido pressoché tutto quello che è stato proposto anche la proposta a titolo del Guglielmo strato certamente l'idea di fare una grande assemblea Stati Generali diciamo
Però mi pare importante che questo argomento non sfugga la nostra riflessione
Perché con molta modestia farlo
Naturalmente adesso per un attimo dal lato della politica
Con molta modestia senza urlare senza nessuna accondiscendenza rispetto a una moda
Posso localistiche semplificatoria del tempo attuale della politica prima del aver il coraggio di riaprire questo argomento cioè in sostanza negli ultimi anni questo è il punto che pongo una certa radicalità
Ci si è occupati molto con alterne vicende
Con alterne e molto spesso
Conflittuali sfida vicende del contesto comunicativo e del contesto Chavo
Della rapporto tra la politica la comunicazione
Fisionomia e poi nacque l'idea punto le regole le carte eccetera ci siamo occupati un po'tutti poco del testo cioè il contesto ha preso il sopravvento sul testo il che e naturale che sia scusate non è una una cosa di poco conto il modo di vedere e naturale che si era unito in cui l'Italia allo stato attuale l'hanno detto benissimo all'inizio
Sia Giulietti sia
Lo stesso Orlando
E privati una struttura da sistema maggioritario priva di regole priva di leggi adeguate
Ma questa assenza e il prolungarsi di questa assenza come corroso Point grande tema invece della qualità della comunicazione e della qualità del rapporto tra politica comunicazione trasparenza
Regole in questo senso deontologica e non nel senso un po'bolso e francamente conservativo come spirito della come dire dei tanti decalogo di che poi servono stato letto qui giustamente ha a niente o pochissimo quanto di una più deontologia profonda cioè di un'etica
Della comunicazione là dove si impatta con i poteri forti
Questo guardate un grandissimo argomento che crescerà di peso
Perché accanto alla politica e al suo essere oggi
Una struttura in via di trasformazione sono cresciuti altri poteri in meno platealmente visibili e meno platealmente oppressivi ma non meno insidiosi
La pubblicità
Nei suoi vari aspetti
L'economia la finanza lo sport
Un certo mondo per esempio dello spettacolo cioè raccontare per esempio lo spietato che tanti pezzi tante fonti di potere che influiscono determinano
La comunicazione che oggi pongono una grande questione cioè la qualità della comunicazione alle prese con un'altra stagione
Della vita
Organizzata
Allora chiudo proprio che il mio è un contributo uno stimolo a a fare di questa non un'occasione così episodica ma una tappa di una ricerca di una ricerca che dovrebbe accompagnare anche la crescita di una cultura su questi argomenti nuova
Con
Un po'diciamo da parte di tutti noi chi più chi meno naturalmente anche l'abbandono di qualche preconcetto
Credo che sia essenziale a questo punto lavorare
Per dico corrente con uno slogan per farmi capire anch'io corri corri Vanessa
Che la comunicazione diventi effettivamente un quarto potere che non è
Cioè che diventi realmente uno spazio autonomo non nel senso ripeto
Guardare una sua missione che ha a che fare con volevate la politica non solo dalla politica
Naturalmente la soglia eh lo dico anch'io regole
Una riforma dell'accesso alla professione nei termini paiono molto condivisibili chiede aiuto c'ha illustrato
Una battaglia antitrust di cui dobbiamo rapidamente tornare a parlare riaccendendo i riflettori su questo argomento
Perché la liberazione di forze ed energie in questo sistema e già una precondizione per poter poi parlare di voto qualità della comunicazione questa ride
Chi ci lavora lo sa benissimo
La possibilità di andare ad una stagione diversa anche nella nel rapporto con gli utenti perché non incoraggiare l'Arci le ACLI ci stanno lavorando incoraggerà i molto queste attività una
Nuova stagione per l'Italia sarebbe anche inedita di consumerismo nell'informazione
Cioè di organizzazione degli utenti non nel senso di fare lo sciopero del canone che è un vecchio ritornello che io ricordo da quando ero piccolo che ogni tanto e che quanti invece una struttura di utenti che
Cresca
All'interno di un nuovo grande tema che è quello del rapporto tra occasioni conoscitive formazione
Informazione e quindi anche in questo contesto diciamo la crisi alla qualità della comunicazione si pone un enorme problema che riguarda la scuola che riguarda l'università che riguarda i luoghi la famiglia i luoghi della socializzazione
Quindi un movimento nell'informazione che non abbia il sapore un pochettino piccolino piccolino occasionale ma che ridia questo sì in questa chiave idea del Giurì è convincente laddove l'ha detto bene Giulietti non deve essere io credo un Giurì fatto per decretare che questo o quello non va bene
Certe può capitare anche ovviamente i casi gravi evidente effrazione diciamo delle regole quanto invece un modo per dire che anche l'informazione come tutti i poteri devono essere regolati e sottoposti a un controllo sociale democratico tutti nessuno può sfuggire con un Giurì credo convincente questa ipotesi anche per rispondere a testa alta guardate e senza abbassare il tono delle argomentazioni alla battaglia che da destra viene su questi argomenti io di fronte alla campagna un pochettino conservativa e anche un po'qualcosa anche forcaiola come spirito che dice basta con l'informazione dall'esterno
C'è un clima io risponderei non con il solito e classico ritornello bisogna tutelare no questo va bene la diamo per letto no cioè non ci poniamo il problema in modo democratico però valorizzando non nella critica all'informazione dei poteri più forti è troppo facile
Ma valorizzando invece i poteri più deboli della società che hanno diritto di avere voce di criticare come la comunicazione
Questo è un problema enorme guardate e quindi io credo che il problema sia regole
Ricco di scoprire una qualità della comunicazione
Ripeto soprattutto dare anche una versione definitivamente autonoma della comunicazione come un potere autonomo con la sua dialettica la sua indipendenza effettiva la so conflittualità interna
Questo è il grande traguardo a cui ha riguardanti arrivare in modo che non viveva più essere francamente un dibattito su politica informazione via via ma nella comunicazione ci saranno tendenze culturali politiche diverse che vanno tutelate ma vanno anche regolare
Ecco infine c'è un punto su cui devo fare invece porti riprendendo una un argomento più più classico c'è una questione noi dobbiamo vincere guardate una battaglia lo dico con molta durezza apparentemente settoriale ma invece di grande rilievo chiuso Sandra vi ringrazio poi di grande rilievo anche strategia come si dice
è la questione della RAI
Io vorrei tanto smentire qualche notte la RAI Rai qualche notizia notte Mate carissimo
Qualche notizia emersa in queste ultime giornate che vi sarebbe chissà quale negoziato oscuro par condicio RAI c'è no non c'è alcun negoziato scuro io tra l'altro voglio ribadire qui il mutamento dei criteri di nomina così vanitoso e la RAI
è non solo importante in sé ma citando il luogo me lo consente ma anche per sé cioè è un punto di passaggio di una grande politica per ricostruire sulla comunicazione perché la RAI servizio pubblico che come tale deve rimanere a essere ravvivato è un po'il punto di chiusura del cerchio
Allora se non riusciamo a andare a fondo democraticamente non per tagliare venti teste non è questo l'animus che ci deve guidare ma per ridare credibilità a quel pezzo di comunicazione Corritore il tema della qualità insisto su quel che può essere il surplus qualitativo del sistema comunicativo Italy
Se non riusciamo a mutare democraticamente il modello di vita di questa azienda non è solo una battaglia persa è qualcosa di più in tanti di noi ci sono battuti in questi anni e vedo tanti davvero che l'hanno fatto spassionatamente per poter far credere credere che è possibile che il rapporto tra la RAI servizio pubblico e sistema politico e società civile in Italia non possa e non debba essere retto solo o dalla regola della lottizzazione perfetta o dalla regola della predominio assoluto ci sarà una terza via nuova è quella delle regole giuste e quella della possibilità che vengano tutelate le professionalità tutte in un servizio pubblico queste un grande punto di principio che non può in una sinistra moderna essere considerato l'ultimo capitolo è un grande capitolo il servizio pubblico il servizio universale la possibilità che la comunicazione ritorni a essere insisto
Anche in Italia diventi per la prima volta un vero grande luogo autonomo e che ritorni a essere centrale il tema della qualità della comunicazione
Anch'io per parte mia parte nostra
Prendere l'impegno ad andare avanti non credo a queste cose con uno scambio di comizi e ti credo che si tratta molto sommessamente di lavorare molto credo anche autocriticamente che la nostra ricerca si sia un po'frenata negli ultimi tempi onestamente parlando anche su questi argomenti e quindi c'è da ripristinare l'idea anche di una punto di una sinistra che non parli solo un giorno sì e un giorno no di regole tavoli eccetera ma sappia anche parlare di contenuti Progetti e cominci un po'a rischiarare anche un cambiamento più di fondo che ringrazio
Carla Mazzuca che parlamentare del gruppo dei Democratici giusto proprio bene
Condivido moltissimo di quanto detto da Vincenzo vita poco fa vorrei anch'io proporre qui alla riflessione un paio di elementi notti forse non se non a tutti insomma a molti
Intanto vorrei dire che stiamo soffrendo in questo momento dalla nostra vita
Nazionale questo questa questa trasformazione sta diverso interazione che non poco conto di non poco contestata rispetta cambiamenti politici nel quale siamo immersi questa diversa interazione fra televisione e politica
Che vi fosse questa interazione questo rapporto di causa effetto molto forte non è una scoperta di oggi perché già negli Stati Uniti negli anni Trenta quindi qua dopo verrà Galp si era agli albori della televisione già vi era chi scriveva che la vita politica nel mondo sarebbe cambiata con l'avvento della tv
Era una e come vi è una visione totalmente esatta anche se profetica ma data fatta da studiosi in base a uno più uno uguale due
E quindi noi siamo di fronte a una mole a un un modo di gestire l'informazione che a una rispondenza e chiede cause del tetto dei è causa di un diverso modo di della politica di Orsi della politica
E che si basa anche su un altro dato di fatto molto importante che andrebbe qui raggiunge quale correva aggiornare cioè la mutazione genetica della nostra televisione
Cioè la televisione italiana all'inizio di quanto emerso dal degli albori quando è nata aveva tre funzioni corpo per funzioni informazioni la funzione informativa la funzione di intrattenimento alla funzione educativa
Oggi io mi chiedo quali di queste funzioni siano realmente sopravvissute sicuramente quella di intrattenimento anche se in un modo molto meno familiare rispetto al passato
Sicuramente quella di informazione ma bisogna vedere come e ci arriverò subito
Quella di educazione vi ricordate tutte le cose credo che forse ci va messo un disse ha davanti di diseducazione un'educazione consentitemi in senso mazziniano evidentemente non nel senso che le buone maniere che non ce ne importa niente a nessuno in senso civile intendo
Ecco quindi che il discorso della televisivi della RAI ed altri e centrale al discorso dell'informazione
E non è quindi in Parlamento siamo impegnati su tantissimi tavoli di questa di questa questione nota la par condicio al CDA alla riforma
Ecco tu ci diate la stella dalla guerra la battaglia più diciamo in atto in corso martedì e mercoledì voteremo in aula no
Ecco io non vorremo dire che è molto importante che si porti a termine si vinta questa battaglia ma non basta
Non basta da sola a modificare anche qualora si riuscisse a cambiare il CDA a cambiare la qualità di informazione televisiva che così tanta voglio dire che il peso a nel tipo di politica che si propone di proposte anche di immagine politica per una questione molto semplice innanzitutto per una questione politica perché una volta cambiato il CDA non è che per la può andare lì a cambiare evidentemente tutti i direttori no evidentemente ma anche perché come molti qui della RAI sanno informazioni della televisione al contrario di quella della carta stampata dove ed è quindi un punto di dissenso leggero con vita nella carta stampata e molto a valori messaggio la parola cosa si dice cosa non si dice cosa si fa dire o come si stravolge quello che si vuol fare che uno ha detto attraverso un titolo che ma nella televisione quello che importa moltissimo e il tipo di utilizzo della dell'immagine
Cioè noi tutti sappiamo e ci sono non so dire studi di comunicazione di quanto sia importante appunto aprire un un telegiornale più con una cosa piuttosto che un'altra
Quanto sia importante mostrare un viso sorridente con un fondo di gente di tanta gente attenta e con gli occhi sbarrati piuttosto che sempre la faccia di D'Alema che sarà bravo ma è un po'antipatico cucciolo è alla televisione ecco voglio dire quindi dopo detto così no proprio così e quanto sia importante per esempio certe cose far parlare la persona il personaggio a fargli dire quelle tre parole quelle due frasi scelte o invece mostra che il personaggio che dice tutt'altra cosa
Con una voce piuttosto basta e la voce fuori campo di altro genere e la voce fuori campo che dà la notizia esatta ma che non è recepita tra chi vede la televisione
E quindi il problema di riportare i a correttezza l'utilizzo della televisione pubblica insisto soprattutto in rapporto anche alla futura competizione elettorale
è un qualcosa che va ben oltre al il cambiamento del CDA
Anche se quella cosa che si deve fare due però questo una riflessione che volevo dare la seconda questione è invece relativa alla riforma dell'ordine anche io sono nero addirittura messa in qualche l'anno scorso a fare una riforma a studiare una riforma dell'ordine poi altre cose mi sono andate
Avanti non potrà lasciata sono anche d'accordo che l'ordine vada mantenuto
Che vadano però come dire e esaltate gli aspetti deontologici visto che parliamo soprattutto di questi no Badoglio esaltati nel modo migliore così come vanno però previste è un diverso tipo di accesso alla professione
Cioè non più l'esame di Stato per carità ma ad alcuni uno diverso con l'identikit di chi vi lavora e di chi li deve lavorare un'ultimissima cosa
Ma anche previste le diverse categorie professionali che vi sono cerchi da Francesca era Spini mi diceva io dico sempre non parlo
Non parlerò dillo tu evidente che è un'annunciatrice televisiva anche sebbene giornalista è diversa rispetto non voglio dire a probabilmente delle regole e rispondere a regole diverse un giornalista della carta stampata
Anche se sono entrambi giornalisti e quindi vanno previste delle cose diverse
è un'ultimissima cosa sulla informazione parlamentare
Io prima ho fatto un mini testa che va rilievo anche perché mi interessava molto ed era un po'pro domo mea Cicero pro domo mea ho chiesto ai due direttori dei maggiori telegiornali con buona pace con simpatia lo dico
Di di culti dichiarata via cioè direttore del TG cinque che hanno questa mattina il TG diretto il TG uno Rossella tutte e due di stamattina ho chiesto loro
Come voi sapete che io sono diventata presidente di una Commissione parlamentare d'inchiesta che insieme voglio dire non è una cosa ma che già sono otto mila cinquecento di Commissioni parlamentari d'inchiesta e tutti hanno risposto no
Semplicemente questo qualcosa che poi atti e nella chimica il futuro industriale eccetera eccetera ecco per dirvi il tipo di informazione parlamentare che viene fatta
Era Anna è una delle poche presidenti donne dopo l'ansia e il mi creda forza essendo no commissario e
Allora Morrione e poi De Luca lie ISFOL stia
Guidata dalla
Io vorrei partire da quanto vorrei partire da quanto ci ha detto poco fa l'amica del comitato di quartiere qui di Firenze
Perché l'esempio che ha portato mi sembra un esempio di notevole interesse lei ha detto per far sapere per far conoscere la posizione
Diciamo della parte civile più tolleranti della mia città dei quartieri sul problema dei rom e degli insediamenti dobbiamo ricorrere a una locandina appagamento
Ecco io vorrei che pensassimo un attimo che cosa potrebbe fare la grande informazione sul problema dei rom questo è il punto decisivo non per sminuire in alcun modo
Il ruolo anche importante che si è assunto
Questa nostra amica il comitato di quartiere
Io credo che dal problema dell'insediamento per i rom a Firenze si possano facilmente
Ragionevolmente risalire ad alcuni grandi problemi della nostra epoca non solo della nostra società
Forse ad esempio i teli utenti non sanno che io Rommel sono stati messi di forni crematori
Dai nazisti non sanno che esiste una grande cultura rom che c'è un popolo rom molto diversificato non conosce i Paesi da cui arrivano non sanno che attraverso i rom e si può arrivare alla guerra in Bosnia tranquillamente e a tanti altri grandi problemi del nostro tempo
Questi
E il nodo dell'informazione che io vorrei sia pure molto rapidamente toccare non perché non siano importanti gli altri di cui abbiamo sentito parlare questa mattina
Per esempio il rapporto con la politica il grande teatrino
Della politica spettacolo e così via ma perché questo è il problema di fondo del nostro mestiere di noi che facciamo i giornalisti e secondo me anche dei nostri amici che fanno la politica
Questo è il problema di fondo
Alcune settimane fa utilizzando una parte di quel molto tempo che non per ragioni dipendenti dalla mia volontà ho a disposizione in questa fase e di cui con amicizia di cui gli sono grato ha parlato questa mattina Sandro Curzi
Ho partecipato a tre giorni di lavoro di un convegno ma a Fermo nelle Marche delle comunità di assistenza cioè del volontariato
Erano presenti qualche cosa come duecento giovani giornalisti
Giornalisti già attivi in varie realtà di lavoro alcuni lo saranno domani
E non è che non si sia seminato tutto sommato io credo che per le associazioni del volontariato sia stato diciamo per usare un termine cattolico un tipo di semina quello
Però avrei voluto che fossero lì
Rossella Mentana Curzi
Tanti amici e colleghi di qualsiasi idea capiredattori e direttori
Perché è stata vi posso garantire una grande e sintetica lezione di giornalismo c'è stato un prete il cappellano del carcere di Poggioreale il quale ha detto una cosa semplicissima che mi ha colpito molto
Dal carcere in trent'anni io ho visto passare e cambiare la storia d'Italia e del mondo
Perché ho visto arrivare la gente della fame del dopoguerra può è arrivata la mafia arrivata la camorra la tossicodipendenza poi è arrivato il terrorismo può è arrivato Tangentopoli
Poi sono arrivati gli zingari poi sono arrivati gli immigrati extracomunitari e non è questa l'informazione questa informazione
Da un frammento risalire al tutto dare alla gente di strumenti critici per capire la realtà
Questa è l'informazione il rapporto informazioni società ma questa è anche la politica
E quindi fare della cattiva informazione esattamente come fare della cattiva politica
E allora voglio dire se queste la dimensione del problema che non abbiamo davanti io credo che un un qualche aiuto
Anche doloroso negli anni chi verrà magari a fare questo mestiere dopo non riceverà dalla realtà perché attraverso i problemi dell'AIDS ad esempio passavano
Due mila giganteschi problemi del nostro tempo
Attraverso i problemi che la tossicodipendenza non passa il problema delle realtà metropolitane delle grandi città di quello che sta cambiando nella condizione di vita della gente non c'è il problema dei rapporti tra quelli che vengono definiti i Sud del mondo attraverso il problema dell'immigrazione il problema del decreto Dini
Può essere una grande occasione per della buona informazione
Per arrivare a capire da dove viene il nodo di imporre il nodo immigrazione da quali Paesi da quali condizioni di vita nella nostra storia che cosa ha rappresentato l'immigrazione ecco un modo diverso di fare informazione
Il modo fisiologico di fare informazione
Ecco per queste io voglio solo rapidamente partendo da questo punto toccare un paio di riflessioni che riguardano il cosiddetto specifico professionale con un brutto termine cioè la radiotelevisione
Perché certamente tra le responsabilità grandi di una specie di mutazione genetica che su un piano culturale e avvenuta
E avvenuta e della quale forse bisognava questa mattina parlare di più il linguaggio lo strumento il mezzo la tecnologia televisiva è stata la protagonista
Lo diceva a parlamentare Mazzuca che mi ha preceduto è stata la protagonista
E allora anche lì vediamo che cosa servirebbe per fare della buona informazione in televisione ad esempio io dico subito due cose
Si è detto qualità sono d'accordo io aggiungo lo spazio significa una politica dei palinsesti diversa da quella che esiste oggi
Significa finire con la politica dei feudi per cui c'è chi gestisce un telegiornale un notiziario e lì si ferma e poi magari scusate il termine si incassa assillo sfumano quando si sfora
Siamo molto ma molto a valle del problema perché la politica dei palinsesti televisivi che viene costruita oggi è fatta esclusivamente su misura
Della pubblicità dell'arrivo quindi di un certo tipo di entrate di accaparramento di risorse e sulla misura dei feudi contrapposti all'interno delle aziende
Devo dire che su questo mi dispiace che siano andati via ma alcuni amici direttori di grandi testate hanno delle responsabilità grossa
A me non è andato bene e mi dispiace che non ci sia perché gliel'avrei detto volentieri direttamente Carlo Rossella che diceva ai miei tempi c'è un altro tipo di giornalismo ma come sarebbe
Tu sei direttore del TG uno Twice milioni milioni di spettatori ogni sera
Fate era la tua politica costruirli dello il tuo palinsesto
E non può essere accettabile che RAI uno abbia il feudo di Pippo Baudo il feudo di Carlo Rossella e qualche altro piccolo feudo intermedio e che altrettanto avvenga RAI due che altrettanto avvenga Rai Tre
Questo è il punto io voglio che la realtà possa entrare nei palinsesti della comunicazione radiotelevisiva sempre e comunque e deve esserci un solo tavolo una sola politica di canale
In cui i responsabili di alcuni tipi di programmi e i responsabili dell'informazione in senso stretto lavorano insieme per quel tipo di filosofia che non è vero che non farebbe audience perché sul problema dei rom modelli migrazioni
Vista non comunicano occhiale all'incontrario come dire fatto oggi
Ma il cannocchiale usato per bene ci sarebbe secondo me è uno straordinario interessa il problema è che per fare questo la televisione primo bisogna saperlo fare
E secondo devi avere un editore che te la faccia fare
Questi sono i punti drammatici e reali che abbiamo di fronte
E allora su questo soltanto per accenni io vi devo dire che ad esempio dentro la più grande azienda della comunicazione radiotelevisiva la RAI è in atto una guerra civile per bande strisciante quotidiana il sistema maggioritario all'interno della RAI ha provocato non solo le squadre l'un contro l'altra armate ha provocato da un lato lo dico con grande franchezza un'occupazione di tipo militare
Delle aree strategiche come nella lunga storia della RAI io vi posso dire ho trentatré anni di Rai dietro ne ho viste di tutti i colori ma quello che sta accadendo adesso è una mutazione genetica cannibali Sky gravissima
Su questo bisogna che i direttori si confrontino e rispondono
Una guerra civile ha per bande tali che nelle riunioni di sommario delle grandi testati
Sì addirittura paura a proporre un'idea perché non si sa che come potrebbe essere recepita dal gruppo dirigente dai da quelli dell'altra dell'altra sponda dell'altra parte
Non ci sono idee ci sono testati che finiscono la riunione di sommario la mattina che decisiva in qualsiasi giornale del mondo come sanno tutti i colleghi presenti viene finita in un quarto d'ora
Perché si sa che comunque c'è chi decide i magari ti cambia due tre quattro volte il sommario nel corso della giornata perché non circolano le idee perché non c'è nessuna possibilità di intervenire in un'organizzazione piramidale
E ancora
Non si insegna ai non si impara più niente
Io vi posso garantire mi hanno rotto le ossa per farmi diventare giornalista televisivo gli operatori montatori tecnici quelli che erano lì da prima vecchi giornalisti oramai
Dentro la RAI in particolare ma temo che anche altrove sia la stessa cosa e nei giornali nella carta stampata nessuno insegna più niente a nessuno
Questa è la verità drammatica e poiché come si sa le giovani generazioni inevitabilmente come dicono a Roma si sentono nati imparati
E poiché quando arrivano vengono immediatamente in una certa misura
Ci sono dei giovani io non voglio offendere nessuno perché so benissimo che la condizione di uno che si affaccia la professione una condizione difficile anche per i motivi che ho appena detto anche per i motivi che ho appena detto
Nessuno insegna più niente e la gente guarda che se ne va
Io ho incontrato incontro sempre più spesso amici
Ma non solo giornalisti anzi direi forse che i giornalisti sono i più intendi se non altro per quel certo complesso di Narciso
Che ci caratterizza tutti per cui è più difficile mollare in questo mestiere ma guardate che io incontro tecnici capi tecnici bravi grandi montatori ingegneri che se ne sono andati
E una volta quando uno ti diceva stop per andar via dalla Rai vado via prima prendo dei soldi uno diceva sempre una formula classica
Qui ci sono altri vecchi di queste aziende se lo ricordano pensaci bene
Adesso non glielo dici più perché capisci che Luis ci ha pensato bene
E quindi è per quello che se ne sta andando ci sono dei tecnici che stanno costruendo il sistema ad esempio di antenne con cui si farà tutta la telefonia portatile di domani
C'è un'azienda la Omnitel un'azienda privata va avanti con gli ex tecnici della RAI che stanno costruendo questo grande business fuori altrove e per altri c'è gente che ha messo su piccole case e che magari lavora per la RAI guadagnandoci dei soldi non credo che la RAI ci guadagni
Con questo sistema è un background enorme un know how di esperienza di capacità di conoscenze che esista disperdendo questa è la situazione vera della RAI oggi vissuta da dentro
E allora
Sì sono vere queste cose la domanda possibile un'informazione diversa adesso
Non c'è tempo neanche per abbozzare o tentare una risposta peraltro difficile
La ragione mi direbbe di no
La ragione mi direbbe di no per queste poche cose che Dio dette per tante tante altre ragione tuttavia
Io credo che fatto salvo il compito che sarà che del sistema politico
La necessità di nuove regole la battaglia parlamentare assolutamente sacrosanta a tutti i livelli a partire da quella che è in corso fatto salvo questo
La stessa ragione oltre che la volontà ci dice che delle cose sono già possibili
E chi è direttore di una grande testata molte molte più possibilità
Voglio dire agli amici Rossella Mentana
E ad altri che incomincino a fare più inchieste
E a mettere meno tette nei loro notiziari televisivi e probabilmente otterrebbero già qualche cosa
Voglio dire che mettano meno notizie orfani che continuino a seguire una filosofia di un'informazione basata sulla ragione e sul ragionamento come ho detto per i rom e per gli immigrati e già sarebbe moltissimo
Che si battano per dei palinsesti intelligenti aperti ed elastici
Ciascuno con i rispettivi gruppi editoriali forte di un potere reale che essi hanno e alla fine che almeno comincino se non continuino a insegnare sempre qualcosa a qualcuno
è stata molto brava finirò stamani
Parlavano i colleghi
Rossella Mentana anch'io avevo voglia di farli qualcuna di queste domande ma perché non cominciate intanto cominciate visto che vi rendete conto di quali sono i problemi perché stasera non ci fate dei telegiornali e dire
Io ho una speranza o tra le cose che diceva il vero avverto che averli invitati qui in colloqui a discutere non è che da oggi cambino ma cercare di in qualche modo di fargli capire che così non si può andare avanti che il degrado a cui è arrivata questa professione è veramente una vergogna per tutti quanti
Che gli dia un minimo un pochino più di forza dirà un giorno mia quando quella mattina avesse stare un quarto d'ora a preparare il telegiornale ci mettano venti minuti
Ardenza dinamiche cosa in più potrebbero fare ce l'abbiano visto che loro stessi hanno chiesto di andare avanti con questo tipo di incontri mi pare che ce l'abbiano chiesto maniera abbastanza pressante cosa che cercheremo
Di fare Maurizio De Luca
Ma io molto rapidamente voglio dire grazie dal cuore e dalla coscienza Roberto Morrione perché ha ricordato al centro della nostra discussione
L'auto critica non l'autoflagellazione come c'era stata ahimè da stamani e per forze troppe ore troppi interventi poiché meritorio è stato a parer mio l'aver iniziato il riniziato a incontrarci per riparlare di queste cose
Però il bilancio tutto sommato fino a questo momento aldilà della positività dell'iniziativa non mi sembrava particolarmente ridenti
Perché in pratica mi era venuta fuori una fotografia accerto sincera ahimè di una categoria di professionisti ai quali e assegnato una funzione essenziale in democrazia ma che sapevano soltanto
Lamentarsi della loro brutta situazione nella quale si trovano ad operare per responsabilità tutte altrui
Il giornalismo non funziona perché non funziona la politica
Il telegiornale non è bello perché ci sono i giovani che non sanno quel che devono fare
Ci sono pochi inviati non abbiamo più un idea del mestiere quasi che fossero tutte cose che la cui soluzione dipende dagli altri
Roberto Morrione che evidentemente sa utilizzare bene il tempo che ha a disposizione per arrivare a delle
Analisi
Approfondite ebbene ha messo il punto esatto ha centrato il punto
Il nostro è un mestiere
Che andrai continuerà ad andare alla deriva finché ciascuno non avrà la forza di mettersi in discussione
E il mettersi in discussione è richiesto dal nostro mestiere è richiesto dalla funzione che dobbiamo assolvere viene e qui mi dispiace che stamani in certi interventi sia stato assegnato a questa categoria addirittura la categoria della Mitologia
Il giornale nella mitologia del mestiere il giornalista cane da guardia quasi fosse una cosa lontana che fa parte del mondo delle famose o dei libri antichi ormai dimenticati
Non chiamiamolo cane da guardia
Anche se devo dire che e come cronista non mi era dispiaciuto il costatare che proprio nel corso mentre si svolgevano incontri proprio lì su quella parete c'era
Un cartello dove c'è scritto Pinocchio club che credo che in qualche misura una sua un suo significato potesse anche a vederlo ma al di là di questo il cane da guardia traduciamo lo non lasciamo a un termine mitologico però certamente mestiere di controllo mestiere etico che ha una radice profonda etica
Cosa rimane della grande io non non sono delle persone nonostante i peli bianchi che ormai contraddistinguono il look come si dice
Non sono uno che loda il tempo passato però cos'è rimasto del passato di questo mestiere in democrazia sono rimaste delle grandi testimonianze etiche che hanno segnato il racconto indipendente austero e severo di una realtà di una società che andava avanti
Il mondo dei spesso il panorama degli anni settanta non voglio qui stare a elencare i ma quel che di meglio c'è stato del nostro mestiere nel passato ha avuto profonde radici etiche il peggio che ha il presente è tutto quello che sradicato da una visione etica dell'aria
Allora ben vengano prossimi incontri
E credo qui lo voglio dire come professionista che crede nel suo mestiere
Che a organizzarli riprendiamo la disponibilità che è venuta da Mentana da Rossella anche se
Con Carlo Rossella è capitato di stare insieme a Panorama negli anni settanta l'ho sentito stamani di dire Luigi direttore del TG uno quando facevo il giornalista
Devo dire queste sono frasi che forse non escono a caso
Dicevo riprendiamo la disponibilità di Rossella di Mentana e degli altri a confrontarsi a discutere tutti assieme
Forse dovremmo immaginare un percorso per evitare di arrivare a un incontro spettacolo tutti insieme dove ciascuno fa all'autoflagellazione dalla colpa sempre agli altri
E cerchiamo d'arrivarci per iniziativa e qui lo dico con l'orgoglio di un giornalista e di un cronista forse non per iniziativa di due colleghi che fanno anche i parlamentari
Perché credo che sia giusto che si arrivi a questo appuntamento per l'iniziativa di chi non fa il parlamentare
Iniziativa alla quale i parlamentari dovranno venire dovranno confrontarsi anche coloro che sono
Profondamente professionisti anche nel loro fare nell'organizzare però credo che sia più giusto
Che ad organizzare questo grande incontro possano essere giornalisti che si dedicano al cento per cento alla loro attività professionale non prestati alla punti
Ecco io credo
Che mi è difficile dire una immagine che mi era venuta e forse può apparire troppo drammatica
Che mi era venuta ascoltando stamani
Ieri
Mi è capitato di ricordare
Perché così è stato ricordato a Napoli
Che erano dieci anni dall'assassinio di Giancarlo Siani
Giancarlo Siani lo sappiamo tutti era un giovane collaboratore abusivo del mattino che cercava di raccontare intorno a Napoli la realtà della comunità nella quale Luigi Riva e denunciava il raccontava
Quel che vedeva
Quel che immagina e denunciava di intrecci tra
Criminalità e potere politico
Ecco
Se si anni non fosse stato ucciso
Per la sua curiosità
Per il suo modo di far bene il mestiere
E fosse stato qui stamani
Si sarebbe interessato ma quel che è stato detto
Be forse
Troppo drammatica la domanda
Però io vedo una grande divisioni una grande lontananza tra chi si avvicina con convinzione e determinazione a questo mestiere
Convinto della funzione anche non solo etica ma di democrazia di questo mestiere
E poi questo sferragliare come è stato qui definito stamani di questo lungo Trenno della classe dirigente in cui il giornalismo è l'ultimo vagone che aspetta soltanto di essere dipinto
Ma io credo che non c'è da ridipingere un vagone c'è da riprendere coscienza fino in fondo per la nostra funzione
C'è da essere sicuramente molto severi verso noi stessi cioè di Daria Porro pagarsi di quella libertà che nelle regole è già tutta scritta non c'è molto da fare non c'è da essere degli eroi c'è da essere soltanto dei severi esseri professionisti
Non è banale io credo ed io credo che a questo punto anche le il grande distacco e la distanza che stamani
Avevo avvertito tra le parole che qui venivano dette e come veniva risolto anche il mestiere del giornalista
L'episodio certo eroico ma importante di un ragazzo troppo dimenticato ecco io credo che quel divario che oggi a me come cittadino e come giornalista pesa moltissimo sarebbe in qualche misura potrebbe diminuire
Grazie
Certamente sì ammette che io siamo assolutamente
Felici se questa nostra iniziativa serve da stimolo e da così provocazione per tutti quanti giornalisti sicuramente
A questo punto se la questa nuova questo nuovo incontro più ampio
Nazionale sia di giornalisti della televisione che della carta stampata deve essere promosso la scelta qui è se investite di questo la Federazione della stampa oppure altra possibilità qui noi abbiamo fatto un elenco dei giornalisti che sono intervenuti oggi e sarebbe molto bello se partisse proprio dai giornalisti che hanno partecipato a questa primo a questo primo incontro la richiesta di una nuovo di proseguire questo cammino iniziato oggi adesso c'è un giovane Palumbo che ci deve dire
Che ci deve fare alcune
Sì dopo io sto cercando di far parlare prima tutti quelli che devono in qualche modo partire comunque l'Elenco sarebbe poi mi e me lo dite se invece lo devo cambiare Lies Foti a De Gregorio Severia Annunziata Gori istriano Stefano Sieni se c'è qualcuno che ha problemi urgenti di di treni ce l'ho ce lo dice per favore
Allora Raffaele Palumbo
Impressionato perché De Luca anni Alletto del pensiero io metterò qui pensavo a ad un mio concittadino che appunto Giancarlo Siani e ho detto ma se le fosse stato qui questa mattina sarebbe stato interessato a quello che si diceva
Io sono rimasto profondamente impressionato dal fatto che per l'abbia detto De Luca mi ha fatto anche molto pesce che io sono scappato da Napoli per non fare la fine di Siani perché io diventavo un segmento o facevano Fini dieci anni questo non mi andava
E mentre a Napoli ci sono tanti giornalisti validissimi per l'amor del cielo però c'è una certa situazione sono arrivato a Firenze ho trovato una situazione in un certo senso analoga
Come ho trovato una situazione analoga quindi ho visto una un'aggiornata di dirotta di un Rotary club
Ognuno parla come se il fatto non fosse il suo mi ricorda quella gag che tra le altre cose Mino Foccillo raccontano un minuto fama Michele Puggioni
Nella persona che prende schiaffi da uno che dice Francesco maledetto e dice che m'importa tanto io mica sono Francesco così Pasquale Pasquale chiedo scusa per l'amor di Dio sono stato mi scuso per il Francesco e per gli appunti ma sono molto emotivo non molla vostra dimestichezza c'è un'esperienza fenomenica secondo me che ci dà il polso della situazione chiaramente io parlerò di me e cioè parliamo dell'assunzione dei giovani
Quello che voi e noi abbiamo chiamato il più grande giornalista italiano Indro Montanelli non è riuscito a fare un giornale fantastico perché si è messo in testa di fare un giornale con delle persone
Abbastanza fresche abbastanza nuove abbastanza giovani che erano disposte con Luigi a partecipare a questa idea bene non c'è riuscito
Non si è mosso che anche io voglio dire tiriamo a campare non importa se il più grande giornalista italiano non ha più la possibilità di fare un giornale come tutte le situazioni chiuse anche quella dei giornalisti è destinata a peggiorare io sono circondato dai figli
Io vado a bussare alla porta delle redazioni
Mi chiamo boh di continuo persone con un cognome che mi ricorda qualcuno che mi ricorda qualcosa
Non voglio fare quello scontato esempio della figlia di De Mita con basta mento hanno degli orti per fare la condivido commenti la RAI ci mancherebbe altro ma anche ci sono degli e semplici più quotidiani anche nel piccolo giornale anche del giornale e voi mi venite a parlare di mercato dell'informazione
Il mercato è un'altra cosa o almeno il mercato come me l'hanno insegnato all'università scuola il libero mercato è un'altra
E ci perché mi serve fare un ottimo giornale serio autorevoli che mi fa vendermi favola ignare
Accade tutto e questo vorrei che germi avevo che su questo non ci siano dubbi sinceramente tranne che questo non c'è un mercato dell'informazione
Nei giornali locali nei giornali nazionali
Voglio dire non interessano più i professionisti secondo me non interessano più i professionisti Carlo Rossella che mi dispiace molto non ci sia perché è bruttissimo parlare alle alle spalle ma di un personaggio pubblico quindi capiterà spesso per questo mi permetto ma il discorso vale per molti altri anche dei presenti
Ha detto una cosa con una leggerezza tale che mi fa capire che non interessano più i professionisti gli ha detto ci sono dei giovani validissimi che mi interesserebbe moltissimo che sono la vita del giornale che però non possono essere assunti perché c'è un cavillo
Che dice che non possono stare più di un mese e va be'non importa ci sono tanti altri professionisti anima avanti
Per me questa è una cosa mostruosa una cosa pazzesca c'è pensare che c'è un sistema tale per cui una persona che vuole fare un giornale una persona che vuole lavorare che come come come Carlo Rossella come gli altri non può avere persone fresca persone fresche giovani competenti capaci brillanti che hanno voglia di fare inchieste di consumare le suole delle scarpe non può averle diceva bene non importa non non vincesse lui credesse veramente in quello che ha detto si dovrebbe dimettere in quest'istante con lui tutti gli altri ma sociali una follia sempre educati diceva
Rinnovare la nostra casta significherebbe metterci in discussione ed ecco perché secondo me c'è disaffezione il tema di oggi da perché spesso si parla male dei giornalisti e dei giornali io temo che se si facesse un referendum o un sondaggio tanto va di moda su cui sulla libertà d'informazione e non so come andrebbe a finire
Se voi e molti di voi non lo fanno perché è palese che dai giornali che leggo le persone che li fanno non vivono in strada non c'è un muro che divide le la vita e la casta
Nobiliare dei giornalisti
Se molti di voi andassero in banca in alcuni bar ci rendemmo conto di quello che la gente pensa e la libertà di informazione perché c'è disaffezione la gente percepisce un muro tra chi fa informazione chi la riceve una divisione netta per questo secondo me tornando la proposta del giuridica poco perché è stato buttato a mare troppo presto dopo presto
Io ho l'impressione che pensiamo se vuole fare il medico o vuole vuole fare il l'agente di pubblica sicurezza vuole usare la pistola o semplicemente vuole guidare una macchina
Non può comprare una macchina e mettersi sui andare in giro deve fare una scuola deve conseguire una patente come l'ha chiamata appunto il compianto può e poi esercita una professione che in questo modo diventa più professionalizzata e meno personalizzate quindi più libera e più aperta io in questo momento in questa sede nonostante faccio nel mio piccolo il giornalista
Mi sento come un operaio della Ignone capitato per errore perché ha aperto la porta sbagliata in un Rotary club
E e e iniziative quadrate signore che l'associazione non va bene vanno vanno riviste alcune faccende e chiaramente iscritti dicono ma questo come si dice a Firenze che vuole che cosa vuole che cerca ma chi l'ha chiamato
E questo è molto molto molto preoccupante per alcuni motivi per due motivi in primo luogo perché io sono un giornalista e si ritrova a ventiquattro anni con due lauree esperienze in radio immerge V in giornali che non può fare il giornalista a causa di altri giornalisti ma soprattutto perché sono un cittadino c'è qualcosa che non va e il caso che anche voi anche oggi ci pensiate
Grazie
Allora una testimonianza Montanara che ci farà pensare c'ha già fatto pensare molto nel passato purtroppo diciamo che per nostra incapacità non siamo riusciti a scardinare quella che viene chiamata quella che tu hai chiamato una casta ti assicuro che non tutti i giornalisti italiani fanno parte di una casta c'è una gran parte dei giornalisti italiani
E come Roberto Morrione ben sa vogliono fare inchieste vogliono fare indagini pensa soltanto ai corrispondenti dei giornali locali al sud la faticare il e i rischi che corrono facendo tentando di fare la pressione in un modo che in qualche modo li mette subito in contrasto con i boss locali sono persone che in cui nomi certamente non conosciamo non sono famosi e sono quelli che secondo me incarnano molto spesso
Il vero senso di questo professione che può anche essere una missione come è stato detto stamani da qualcuno Alberto Lies
A cercherò di essere molto breve perché per due motivi uno perché Morrione De Luca hanno già detto secondo me le cose essenziali che era importante dire
E poi perché onestamente difficile rispondere alle cose altrettanto importanti che ha detto il giovane collega che appena otto appena parlato io dirò delle cose un po'sul come ho vissuto questa giornata che cosa penso anche delle proposte delle cose che sono state dette qua
Capisco che possa avere anche irritato il modo con cui sono state dette alcune cose per esempio da Rossella o da Mentana o anche da Curzi cioè da persone che hanno una grosso potere una grossa responsabilità nell'informazione
E tuttavia io penso che si debba ringraziare Sandra Giulietti che hanno promosso questa iniziativa perché io vedo una novità vedo un fatto nuovo anche se piccolo quindi sinceramente non mi è sembrata non mi sembra una discussione dal Rotary Club anche se io non li frequento tanto ma io credo che si debba capire questo mi sentirei di rispondere a a chi ha parlato prima di me che la crisi di questa professione di questo mestiere è una crisi reale è una crisi profonda
Che ha a che vedere con cose molto complicate è stato detto stamattina col fatto che tutto questo Paese sta vivendo una crisi profonda
Molti hanno detto non c'è classe dirigente qui ci sarebbe da discutere per delle ore su questo interrogativo se c'è o non c'è una classe dirigente ma non c'è dubbio che chi fa informazione e chi l'informazione e uno dei poteri importanti della società c'è poco da fare diciamo la vecchia ripartizione dei poteri
Classica chi governa chi fa le leggi e che amministra la giustizia non può non essere integrata oggi dal potere della comunicazione e dell'informazione e noi abbiamo visto che in un momento in cui la la politica diciamo il potere politico entrato in crisi per tanti motivi storici per la per l'Ater l'esplosione della corruzione eccetera questo vuoto è stato in qualche modo se c'è la tendenza a riempirlo da parte di altri poteri sicuramente il potere giudiziario questo è sotto gli occhi di tutti ma anche il potere dell'informazione perché anche stamattina che abbiamo visto una strana schizofrenia davvero anche da interrogativo psicologico cioè ci sarà stata anche parliamoci chiaro un po'di furbizia sino di malafede da parte di chi ha detto certe cose pur avendo delle posizioni di potere ma forse c'è anche una difficoltà reali a capire il potere di cui siamo in qualche modo depositare io facendo il mestiere che faccio
E avendo lavorato per anni negli ultimi anni a contatto con chi ha dire di funzioni di direzione in una delle parti politiche ho potuto vedere quanto chi di dirige la politica oggi e condizionato dall'informazione e quanto l'informazione non è probabilmente consapevole di questo suo potere di condizionamento come se ne può uscire
Io non vedo altra strada che non quella di provare a cominciare un lavoro di di riflessione di scambio di discussione per costruire o ricostruire una cultura dell'informazione che sia diciamo all'altezza del compito che abbiamo io qui mi sono segnato diverse parole che sono tornate nel dibattito di stamattina punto classe dirigente sistema maggioritario
E cose che alcuna detto sul sul che fare
La questione dell'opinione pubblica
Vado per punti molto molto veloci
Il problema forse che noi continuiamo a riferirci all'idea di non opinioni pubblica indistinta indifferenziata che nella realtà che qui ci viene anche dalla pratica sondaggisti Ca'
Ed era riflesso diciamo del modo in cui la i politici in qualche modo intendo non l'opinione pubblica tre grandi aggregati
Di consenso se non dell'universo
Del di quello che pensano i cittadini o la gente ho insomma universo indistinto invece la realtà di questo Paese come immagini tutti i paesi più moderni
Non è una realtà indistinta c'ero dice anche la signora che ci ha parlato dalla manifestazione di stasera allora chi fa informazione ha una responsabilità forse più forte più specifica di chi fa politica e chiede ai pro Cuba ATO
E in modo anche assillante in questo periodo di incertezza di raccogliere dove viene viene il consenso che è quello di leggere le strutturazioni dell'opinione pubblica di leggere la complessità della società e anche di scegliere
E gli interlocutori di a cui ha il riferimento ai quali si fa informazione questo l'ha già detto Roberto Morrione prima io non ci ritorno ma è stupefacente come anche l'informazione
Dice per esempio su tutta la questione del recente del del dell'immigrazione si è prestata a un gioco facile diciamo della
Della drammatizzazione diciamo di una situazione agevolando il fatto che poi la drammatizzazione di un'emergenza che forse non è veramente tale anche se è un problema
Enorme diciamo poi spinge anche la politica soluzioni di tipo emergenziale questa è una logica che tende a riprodursi allora qui c'è una responsabilità dell'informazione
Che deve acquisire completamente coscienza di questo ruolo perché abbiamo avuto anche la testimonianza abbastanza drammatica devo dire di un uomo politico come Petrini stamattina che non è noto al grande pubblico che però è uno che cerca mi pare di fare il suo mestiere in modo abbastanza
Ragionevole e si viene a dire ma io sono sconfitto perché il sistema dell'informazione da voce alle spacconata e di Boso intendiamoci io quei penso che anche le spacconata e di Boso devono essere lette e comprese per quello che significano ma certo che se illesi i giornali danno voce solo alle spacconata e di Boso e non sanno capire
Che c'è la voce di Petrini e c'è un modo di studiare e di reso contare magari anche attraverso formule spettacolari ma che abbiano alle spalle una ricerca la questione della dell'immigrazione nelle sue reali entità e e si fa una che si applica diciamo ad una ad un ruolo importantissimo
Ora io non voglio farla troppo lunga perché naturalmente la questione mi mi appassiona ma che cosa
Credo che si possa fare riferendomi alle cose che sono state qua intanto bene che ci sia una proposta di legge io lo lo solo guardata velocemente
Stamattina che ponga questa questione ormai all'ordine del giorno della della riforma dell'ordine e del modo di accesso anche alla professione
Io qui adesso non so i particolari non li ho studiati ma l'idea che la legge sia forme sia fondata su due questioni quella dell'accesso e della formazione e quella della deontologia mi convince probabilmente se esiste fossero già operanti regole di del tipo di quelle che sono indicate in quella legge il collega che ha due lauree avrebbe impossibilità c'è avrei con correrebbe di più sul mercato che non ti invece il figlio di Tizio e Caio
A proporre intesi per dire che non mi pare però che ci siano situazioni di mercato che siano esenti dal fatto che chi figlio di qualcuno importante diciamo non abbia maggiori chance ma comunque l'altra questione è quella che è stata qui detta di una di un appuntamento di una di una riunione di un convegno di una cosa
Personalmente diciamo non credo che il convegno in sé per eclatante che sia risolto la questione però sono d'accordo col metodo proposto che siano i giornalisti che si sono e hanno convenuto qui e credo forse anche altri se dovessi riferire di una mia esperienza che in questi anni con altre persone altri colleghi tante volte ci siamo trovati a dire ma bisognerebbe far qualcosa tu c'è un malessere diffuso
Però non e mancato fino adesso il momento in cui fare massa critica forse questo è il momento giusto allora cerchiamo di a aprire questa iniziativa raccogliendo le firme delle persone che hanno questa mattina andando interpellare altri che forse possono essere d'accordo e lancia un'iniziativa magari anche sintetizzando né un po'l'ordine del giorno che abbia anche i suoi interlocutori questi interlocutori possono essere interlocutori diciamo a noi vicini la Federazione della stampa o l'ordine il sistema politico visto che molti politici anche ci si preoccupano magari giustamente di farci la lezione chiamiamoli a interloquire con noi e anche il sistema diciamo politico istituzionale perché ci sono delle questioni di regole che vanno viste mi pro però la cosa che tengo a dire che insieme e oltre a questo a me interesserebbe di più se un modo di discutere del tipo di quello che abbiamo provato inaugurare qui continuasse con una con una sua regolarità cerchiamo di non a.d. tenera agganciati anche persone che diciamo hanno ruoli e collocazioni politiche diverse
Non per avere una cosa diplomatica o per diciamo parlandoci fuori dei denti prestare il fianco a operazioni di di potere o di compromesso insomma per e incalzare diciamo a partire da una disponibilità a mettere in discussione anche il lavoro che facciamo noi a tre dare trasparenza maggiore trasparenza possibile
A questo fatto ultimissima cosa che voglio dire visto che è stata c'è stata anche chiesta questa questione della deontologia del Giurì delle carte Sandra Beppe sanno che spesso io insieme anche a letizia Paolozzi con la quale spesso abbiamo scritto una parlato siamo intervenuti spesso su questa questione delle garanzie perché mi pare che in effetti un problema esista
Esiste il fatto che spesso l'informazione non è rispettosa diciamo delle garanzie personali tra l'altro mi era stata fatta vedere tempo fa anche un'altra iniziativa legislativa che mi sembrava interessante che riguardava appunto il controllo dell'uso delle informazioni personali
Un'altra cosa che però appunto in un momento in un mondo in cui le lei come le informazioni e viaggiano con i sistemi velocissime scarsamente controllabile anche le informazioni sulle singole persone e giusto diciamo dotarsi di strumenti anche legislativi
Io ho sempre avuto diffidenza del fatto che si fanno delle carte dei diritti e i doveri che come diceva già Giulietti poi non hanno delle possono avere una una ruolo così di stimolo deontologico etico ma se poi non ci sono delle sanzioni non funzionano di qui delle due l'una o si stabilisce che questa via di un autocontrollo con strumenti che in qualche modo sono dati dalla categoria funziona perché oltre a essersi indicati da regole quando le regole vengono rotte
Tengono sanzionate o se no lasciamo perdere e ricorriamo alle leggi ordinarie ora facciamo piuttosto delle iniziative perché le leggi esistenti o siano messi in grado di funzionare ossia un integrate
Con quello che manca questo pioniere proprio dire ringrazio
Armene
Poi vi è
Ma io restiamo aderente
Allo spirito di questa iniziativa quindi
Farò un discorso abbastanza disorganico
Vorrei dire prima una cosa
Che vorrei che istituisse Simo lo dico senza alcuno spirito polemico
Vorrei che restituisse IMO se come spero andremo avanti
La regola aurea per la quale chi viene interviene resta fino alla fine
So che può sembrare una cosa diciamo demagogica però è un modo per parlarsi perché altrimenti rischiamo di fare
Dei teatrini anche noi
Secondo punto
Vorrei come si dice in questi casi sentitamente ringraziare Beppe Sandra per aver promosso questa riunione
Perché se mi consentite
E
Una prova piccola
Quanto volete però reale che si può fare anche del buon giornalismo della buona politica
Cioè io vi devo confessare
Che
Credo che sia una
Un vizio del nostro mestiere
Quello di descrivere sempre degli scenari apocalittici e immodificabili
Per cui esistono sempre delle situazioni
Che non si sa ha fatto benissimo Morrione
A dire le cose che ha detto e poi gli altri che le hanno riprese quasi che esistesse una situazione che non si sa da che cosa è prodotta
Che non si sa come si possa fare per modificarla
E per cui alla fine ancorché diciamo lamentoso siccome siamo noi giornalisti a Desio siamo visti così quelli che si lamentano sempre di uno e tutto va male che non gli va bene niente però tutto sommato ci adagiamo diciamoci la verità
Questa descrizione apocalittica del mondo è un modo per giustificare la nostra pigrizia intellettuale e culturale
La dà già arcinoto status che scusatemi io
è vero c'è del vero quando si dice che c'è come diceva Rossella stamattina mutuando
Una analisi di Lotta continua negli anni settanta non non è ironia è vero se volete ci sono i testi da riporto
Che esiste una proletari Zazie ore del lavoro giornalistico però
Potrei dire usando torna dopo i dibattiti di quei tempi
è una prova teorizzazione relativa
Cioè abbiamo uno status sociale professionale che non ci mette nelle stesse condizioni del cassintegrato della FIAT di Cassino
E allora io ho come l'impressione che questa descrizione un po'apocalittica
In realtà serva a cullarci nel nostre pigrizie
Per cui penso che questa iniziativa di oggi sia molto importante
Perché
Ci consente una riflessione
Finalmente di merito noi come siamo andati avanti fino ad oggi
Da un lato abbiamo avuto abbiamo visto un sindacato anche in questo caso voglio dire
Che anche la critica eccessiva al sindacato che pure commette un sacco di errori e spesso ingenerosa che ne abbiamo
Un sindacato
Nel quale non è che ci sia un grande impegno diciamo di tutti
Le grandi firme le grandi teste del giornalismo italiano a contribuire a farlo migliore
Che si trova poi a governare a fronteggiare gli esiti ultimi di tutti i processi di cui qui parliamo come quello drammatico che ci ha raccontato che il nostro collega de la Nazione di Firenze
Allora abbiamo un sindacato che a un certo punto noi andiamo avanti e poi certo punto arriva uno scontro furibondo come polo dell'ultimo contratto è il sindacato è costretto a far fronte da un'altra parte abbiamo una discussione che si svolge su un altro piano
Delle norme delle regole
Dell'Antitrust delle regole deontologiche questi due piani non si incontrano mai e questo produce
Una crisi di capacità autorappresentazione del giornalismo italiano
Che è uno dei punti che io vedo molto forte
Il giornalismo eterno ma oggi una grande capacità di autorappresentazione
Ma questo questo però anche in questo caso vorrei dire
Una cosa
Non mi convince l'idea che questo nasca
Da come dire il fatto che questa professione è composta
Da tanti
Senti e come dire
Che questo derivi da un degrado inevitabile della professione
I due processi questo è il vero punto su cui propongo una riflessione
Vanno avanti assieme
Quello che Rossella chiamava proletari inserzione che potremmo definire anche invece un processo di naturale normale massificazione della professione e di modernizzazione della professione
Va avanti questo che produce dinamiche nuove dei rapporti di lavoro nell'immagine di sé che amo i giornalisti nell'immagine dei giornalisti che alla società e non è detto che siano tutte negative patate
Non è detto che la perdita dell'aura sacrale del giornalismo come la grande professionalità orale di terze sia negativa se governato
Ma questo processo va avanti con un altro processo
Che è quello della crescita abnorme del ruolo Entella capacità di influenza dell'informazione e dei media nel sistema
Della politica della società
Queste due cose vanno assieme
è vero che c'è un decano della professione è vero che i giornali si fanno sempre più in modo automatic come quasi meccanizzato è vero che si cerca di spezzare L'Unità creativa del corpo redazionale ma è anche vero che lo dall'altra parte o un peso crescente dei media
Nel determinare il senso comune del Paese se questo non l'abbiamo ancora capito e un po'grazie
Quanto io capisco si dice Boso il teatrino della politica
Ma quanto
Bosso nasce anche dal fatto che noi dell'immigrazione diamo solo quella lettura lì
Di fatti di cronaca nera gli immigrati vanno in prima pagina solo se uccidono stuprano violentano rubano
Quanto questa rappresentazione della Società contribuisce a creare i Boso perché guardate ce l'ha detto Petrini una testimonianza breve ma drammatica
Che vorrei non dimenticassimo quando ci ha detto guardate che io ho per io sono sconfitto io ho perso quando andremo domenica appuntita Boso sarà innalzato sugli altari dal popolo leghista
Quanto conta l'informazione determinare quel senso comune
Quanto ha contato
Il sistema dei media il controllo dei mia nel determinare esiti elettorali di referendum di senso comune del Paese noi non possiamo voi giornalisti non possiamo esimerci da qui non possiamo
Ragionare sulla nostra professione come se stessimo parlando appunto di una professione come leale
Io sono perché si comprenda
La contraddizione che esiste
O meglio e una contraddizione o è
Funzionale a questo peso crescente dei media determinare l'agenda politica il senso comune del Paese il fatto che diminuisce la creatività delle redazioni giornalistiche il fatto che si concentra il comando delle delle delle aziende giornalistiche in poche mani il fatto che essa diventa sempre meno distinguibile il ruolo della zia andavo dal direttore il fatto che l'Auditel domina su questo ha scritto pagine credo definitive Aldo Grasso sul fatto che l'Auditel del determina i palinsesti tout-court sul fatto che cioè voglio dire
Bandolo insieme il il decoro della professione Paolo insieme a un processo di crescita invece della forza del potere dei media perché altrimenti io non capisco più nulla cioè se questa professione è solo degrado
Non capisco perché ci si accanisce non solo a diventare giornalisti ma perché ci si accanisce a controllare il sistema dell'informazione
Ora questo secondo me e un nodo che noi dobbiamo affrontare
In questo senso credo che la proposta di riforma
Che ci viene presentata sia un passo avanti positivo
Io
Sono tra quelli che fa diciamo fatto storicamente la battaglia
Contro l'ordine dei giornalisti ma sono anche tra coloro che negli ultimi anni ha difeso l'ordine dei giornalisti
Proprio perché penso che se il processo è così complesso e contraddittorio
La liberalizzazione selvaggia produce solo e soltanto
Un'assenza di
Mediazione tra le volontà
Degli editori del di chi controlla dall'alto il sistema dell'informazione che il modo in cui si fa informazione al Paese e il rapporto con l'opinione pubblica
Penso che questa riforma
Questa proposta sia una buona o ottima base di partenza perché sfondando diciamo da tutte le logiche burocratiche che purtroppo esistono nell'ordine
E che vanno eliminate
Salva alcune questioni fondamentali
Il primo perché
Il giornalismo è una professione che ha bisogno di un suo statuto particolare
Non è come fare il macellaio questo è un altro punto che dobbiamo
Dirci non è come fare qualsiasi cosa non può esistere una liberalizzazione selvaggia che vorrebbe dire semplicemente affidare come avviene già in altri Paesi nelle mani
Degli editori il compito di certificare chi è e chi non è giornalista e questo sarebbe inaccettabile
In secondo luogo perché
Una organizzazione professionale for della professione forte garantisce autonomia
E l'autonomia e il fondamento secondo me
Della nostra professione
Che ha una sua
Possibilità di tenere insieme
La modernizzazione che non può essere demonizzati
Noi non possiamo continuare a opporci
A dire no e basta noi dobbiamo capire come si governa i processi di innovazione tecnologica di modernizzazione della professione io non accetto che i direttori mi vengano a dire
Che siccome ci sono le nuove tecnologie non ci possono più essere gli inviati non è così
Mi dispiace non è così
Io vengo da un'esperienza faccio un'esperienza come quella di Italia Radio
Io vi assicuro che se RadioRai non non lo dico veramente adesso non sono più neanche il direttore quindi diciamo lo dico è chiaro che non lo dico per dare un merito a me ma se RadioRai
Usasse le tecnologie che possiede
E la quantità di persone che per fare un decimo di quello che fa ogni giorno Italia Radio sul piano dell'informazione noi avremmo una straordinaria radiofonia pubblica non è così non è colpa delle tecnologie
Non è colpa delle tecnologie io dico quello che mi interessa di più
E
Riuscire arrendere oggi
Un modo di formazione del giornalista che salvi una cosa fondamentale su tutto il resto si può discutere ma su una cosa no la criticità come elemento fondamentale della professione
Il giornalista
Anche qui
Io son d'accordissimo con Mentana quando dice c'è una lettura de sbagliata del maggiore dei maggiori devo dire mettersi l'elmetto da una parte o dall'altra certo che non deve essere così anche se poi al metro diciamo
Sono sono messi da una sola parte anche questo problema qualche morto dovremmo dire ciò che non siamo andati senza meta ci hanno massacrati gli alterno con l'elmetto e hanno vinto ma questo comunque è un altro discorso però
Io dico
Che l'elemento di schieramento sul fatto del non di schieramento ma la presa di posizione sul fatto del giornalista il suo punto di vista senza un punto di vista non si racconta nulla e non si insegna perché si spiega che essere imparziali vuol dire non avere punto di vista Roberto tu lo sai meglio di me che così non si insegna più nulla perché si spiega che le cose si va si mette una telecamera oppure si prende un bloc notes si dorme si racconta no
Degli aventi un background devi sapere che cosa c'è dietro quella notizia quel fatto quella storia quella personale
E invece noi indulge amo troppo a questo l'ora io dico il tema della formazione che un tema decisivo
Forse va visto da questo punto di vista al di là delle forme in cui si fa o non si fa per cui concludo dicendo che mi sembra molto importante questa iniziativa per queste ragioni che ho detto
Mi sembra molto importante che continui
Ma in questo sono d'accordo con Alberto Rice mi va benissimo un grande convegno spettacolare con tutti i grandi personaggi vero vorrei che riprendessimo in mano e non molla su uno più il filo che abbiamo preso oggi
Questa riflessione per cui alcuni politici alcuni giornalisti si mettono insieme a discutere su questo snodo essenze essenziale de la democrazia moderna
Che l'informazione mi sembra un qualcosa che dobbiamo tenere insieme che dobbiamo continuare a fare con una certa
Periodicità e quindi in questo senso io credo che spero che possiamo riuscire a farlo abbastanza presto tra
Concita De Gregorio
Una nuova leva di Repubblica eccezione che conferma la regola non c'è arrivata come figlia di nessuno papà attacca a dei genitori straordinari ma in quanto vincitrice del premio For mentalmente
Allora io
Non sanno
Sicuramente niente di più importante da dire rispetto ai sette otto dieci direttori i giornali che hanno parlato stamattina l'unica cosa che possono invece fare dirvi raccontarvi dal punto di vista non di chi decide come si fanno i giornali ma di chi li fa materialmente quindi esegue diciamo decisioni altrui
Quali sono i problemi e le condizioni in cui noi lavoriamo e quindi forse rispondere a queste domande erano quelle del tema di oggi cioè è vero che non siamo bravi a fare il nostro mestiere
Cosa di cui ci accusa D'Alema Berlusconi quindi voglio dire
Forse il problema va affrontata e discussa e quindi preparare la formazione planare l'accesso
Alla professione e il rischio io
Ottenendo danni e briciole ero ho avuto vent'anni negli anni ottanta che è stata una bella prova insomma sono molto contenta di essere sopravvissuta perché aver avuto vent'anni negli anni ottanta perché io vi garantisco è stata esperienza
Soprattutto per chi fa questo lavoro molto complicata perché aprire la porta la professione e trovarsi di fronte al Baccanale testato il giornalismo specialmente giornalismo politico in quegli anni nel decennio scorso
E resistere alla tentazione di essere presi in quel vortice per un vortice di potere di di partecipazione assoluta al banchetto
è stato molto complicata soprattutto non avendo gli strumenti per difendersi e non sapendolo fare sanno molto giovani e non avendo argini quindi avendo invece forte la tentazione di partecipare a questa che sembrava una festa
Io leggo qui in questa i in questa bozza che oggi c'avete distribuito che per esempio fra le incompatibilità
Il giornalista rifiuta pagamenti rimborsi e speso elargizioni vacanze gratuite trasferta inviti a viaggi e regali facilitazioni o prebende l'ora io sono arrivate a Repubblica otto anni fa e vi garantisco che siamo ancora tutti quelli non siamo cambiati cioè la visione diciamo la classe giornalistica non è non è stata ancora ricambiata completamente
E vi garantisco che in quegli anni quasi tutti accettavano prebende elargizioni regali io mi ricordo perfettamente gli anni in cui da Forlani arrivavano gli accappatoi con le iniziali del giornalista ETA
La certo deputato socialista inviava addirittura dei fax
Il regalo di Natale
Venivano accettati e e il reclutamento dei colleghi avveniva sulla base della sua agenda perciò il problema era quanto tu eri e in intimità e in amicizia con Martelli piuttosto che con Cirino Pomicino esser in grado di fare Gava a casa all'ora di pranzo Alma e quindi il collega che si occupava di Ricci faceva le vacanze in barca con quel tale deputate questa è stata la politica e giornalismo politico negli anni ottanta che noi tutti abbiamo vissuto sulla nostra pelle non lo sappiamo
Che i nostri colleghi venivano assunti ho chiamati da altri giornali perché potevano parlare direttamente con Craxi del pomeriggio
E questo è considerato una tu che altri non avevano
Da cui
Al giornalismo di pettegolezzi di retroscena pazze passo è come voi sapete vi meritate brevissimo perché se se la virtù del giornalista politico consiste nell'avere la massima confidenza con il politico nel condividere con lui il privilegio immediatamente dopo la sua diciamo capacità professionale il suo valore professionale è tanto più grande in quante capaci di raccontare dei dettagli che gli altri non hanno perché non sono così tanto l'intimità col potente il dettaglio di otto diventa il particolare che arricchisce il pezzo e quindi diventa quella che poi ora noi diciamo e la panna montata ma allora era invece il motivo di vanto di orgoglio del direttore che ce l'aveva rispetto a quello che non ce l'aveva e si è aperto un mercato spaventoso di caccia al giornalista introdotto influenti importante
Venne inserito in questo ambiente di potere che era un ambiente assolutamente vincente in quegli anni c'era un ambiente la politica era insomma lo sapete era ma era l'altro ieri insomma non era dieci anni era
Allora da lì al giornalismo di cui poi oggi ci lamentiamo c'è stato un passo cioè da queste siamo passati a raccontare che cosa cantavano sotto la doccia e che cosa si dicevano come si parlava al telefono fra di loro perché ne eravamo lì dietro la porta
E poi siamo passati a raccontare i congressi per dicendo come erano vestiti e non quello che quello che dicevano
Il più bravo di noi è stato considerato quello che l'ha saputo raccontare con gli aggettivi più iperboli CE più divertenti e meno omologati rispetto agli altri quindi sono affermate le giovani penne
Il giornalismo di retroscena di salotto di dietro le quinte di niente in sostanza di niente
Allora io adesso non vi voglio fare il discorso un po'retorico el il giornalismo d'inchiesta non esiste più perché gli elettori non hanno più voluto le inchieste perché poi non è vero perché chi le ha volute continuare a fare le inchieste le ha fatte Purgatorio fatte su Ustica bello davanzale fate su Gladio che voleva fare le ha fatte
è pure vero che molti le hanno fatte siccome non gliel'hanno pubblicato hanno fatto i libri il PAI moltissimi libri che noi oggi leggiamo i giornalisti non sono altro che inchieste che aveva la avrebbero dovuto Chéreau giornali
E invece non sono mai uscite però insomma il problema è stato che ci chiedevano i direttori allora pensando che questo fosse quello che la gente voleva sapere il retropalco il dettaglio il il gusto di sapere come potente gestiva il suo potere ecco l'idea dei nostri direttori io parlo dei giornali dei grandi giornali nazionali è stata un certo punto quella che la gente comune vuole sapere detta maggiori informazioni su queste questo grave fatto
Del giorno della politica qualcosa di più popolare di più interessante perché siccome i poveri guardano ai fatti le famiglie reali le famiglie reali guardano ai fatti dei bambini di Bosnia allora per questo meccanismo per cui se ci si ci si si prova compassione rispetto sempre per l'estremo opposto le persone avrebbero comunque trovato interesse non sapere cosa faceva Martel sotto la doccia
Allora è successo questo il problema fondamentale per noi che allora avevamo venticinque anni è stato che noi dovevamo c'è ne abbiamo avuto di fronte un resi un gravissimo problema di mercato di lavoro cioè noi non abbiamo alternative noi che abbiamo deciso di fare questo lavoro
Avendo questa età ad esso non siamo peggiori di dei Barzini e nel non sono convinte di quello che dice parlando stamattina certe le no il nostro bagaglio culturale nostra capacità critica rischi spetta la professione sia a prescindere minori diverso inferiore io penso che invece la qualità diciamo professionale si è molto cresciuta
Come base come livello di partenza perché se non altro da astuti quanti arriviamo alla professione con avendo avendo studiato quindi avendo anche gli strumenti Kriz pendo leggere un bilancio come dicevano venga fatto spesso l'università quasi sempre università
Avendo fatto spesso le scuole i me ne dispiace che Mino Fucci lo si è andato via io ce l'ho avuto come caposervizio Mino e delle e so per esperienza perché lui dice che non ama i giornalisti
Che vengono dalle scuole professionali perché i giornalisti che vengono dalle scuole sono persone che portano un bagaglio diciamo teorico dentro il giornale
Che è assolutamente incompatibile con il livello di superficialità e di fretta e di omologazione che nei giornali vige per cui il giovane che esce dalla scuola che obietta quando sulla ma lirici vorrei un servizio su come asse PDS devi sentire Sabrina Ferilli
Carmen Llera e
La come si chiamava Parietti interrogando su cosa ne pensano del nuovo look di D'Alema e se il giovane ventottenne dice scusa io credo che sia una cosa interessante questo per il caposervizio è una grana
Anche perché lui ha concepito a quell'idea ero io a me mi spiace che mio non ci sia ma e gli ho detto talmente tante volte abbiamo che comunque ci fosse stato eretto lo stesso allora il capo servizio
Ha un'idea non vuole essere contraddetto e e non e ha fretta
Il giovane che si affaccia la professione e che ha forse un'idea diversa di come si potrebbe fare quel servizio non può non farlo perché se non lo fa lo fa qualcun altro siamo quattrocento del mio giornale siamo quattrocento perciò io non ho nessun potere dire cioè forse lo conquisto faticosamente negli anni ma è molto difficile per me è dire guarda secondo me sbagli dirlo al mio Caponi recidere Perrone direttore lo posso dire ma ha un costo
Il costo immediato intanto che queste che sono lo faccio sicuramente io
Forse il costo a lunga scadenza è che mi faccio la fama di rompiscatole che sicuramente già il mercato inesistente
Se poi io aggrava la situazione facendomi una brutta fama sono fuori da da non non posso essere appetibile in nessun nessun ragionata vero è qual è il la linea di confine il punto di compromesso fra
Una
Un argine diciamo così Prophet deontologico chiamiamolo professionale
Che ciascuno di noi poi e a perché fa perché se lo porta di alto per cultura per formazione per conoscenza per aver parlate vissuto con dei colleghi che gli ha insegnato qualcosa e e la capacità di dare quello che ti chiedono perché poi tu sei un un stipendiato
E devi lavorare secondo quello che ti si chiede non non non è previsto che tu che tu oppure voglio dire sì poi discutere si può discutere molto a lungo si può discutere però qua in realtà il problema nei giornali oggi il problema nostro che dobbiamo fare e diceva Mino stamattina io davanti vent'anni di professione ce l'ho davanti quaranta
Il mio problema nel giornale oggi e che io voglio continuare a fare il mio lavoro
Se diciamo sopravvivendo anche di chi totalmente a le ondate successive di contaminazione
Però lo vorrei fare non vorrei starmene a casa avendo moltissimo tempo a disposizione e quindi devo devo intervistare Carmen Llera cerca di far ridere cose interessanti e e avere a vere insomma arrivare la sera a casa essendo contenta di aver fatto il modo migliore una cosa che giudicavo orrenda
E fare facendo questo conquistarmi uno spazio il problema vero quindi è un problema di scelte di teste
Allora noi abbiamo avuto di assistite negli anni di dicevo che ne siamo siamo la diretta conseguenza del di cosa è stata la gestione del della politica del potere e del giornalismo negli anni ottanta quelli ricorderete
Tutti quanti avete trovato sulla vostra pelle quanto sia diverso
Dire oggi faccio il giornalista a un collega di scomparti a un compagno di viaggio in uno scompartimento è di uno a dieci anni fa no oggi uno se ne vergogna un po'quasi insomma diciamo francamente non non lo dice volentieri dieci anni fa era qui ottantacinque dice vi faccio il giornalista accidenti no
Non è più così quindi allora c'è c'è stato un degrado è stato un degrado che che la la conseguenza di come direttore hanno hanno interpretato il telegiornale mia compresa insomma tutti quanti poi in una corsa un un effetto ecco per cui di in rimbalzo continuo per cui gli uni imitavano gli altri continuamente
C'è stata un po'una degenerazione inevitabile per cui chi si poteva porre in teoria non si poteva porre in pratica perché non aveva il potere effettivo di farlo
Tempo adesso materiale di discutere noi abbiamo parlato fino presente non essendo la sede di giornali nazionali diamo sempre parlato
Del giornalismo del grande giornalismo nazionale ma io ti invito a pensare dei quattordici mila colleghi vi invito a pensare che ce ne sono forse l'ottanta per cento che lavorano in piccoli giornali locali dove si lavora con redazioni di quattro persone che fanno un lavoro assolutamente straordinario perché devono decidere al telefono che qual è la telefonata importante quale non lingue quale Prada cestinare
Impaginare titolare però non hanno il tempo materiale di fare nelle inchieste e nei servizi ragionati né perciò tutta quella parte della categoria è una parte la categoria tagliata fuori da questa discussione come stiamo facendo perché gente che fa un lavoro diverso da quello di pensare riflettere informare Tare fanno un lavoro impiegatizio io quando sono stata assunta in modo più proprio qui in Toscana in un giornale locale
Tanti anni fa né di l'allora direttore mi disse tu sembrava perché sei molto veloce e rapida intensa porta a capire no le cose invece lui intendeva fare le didascalie e le cioè voglio dire la capacità professionale nei giornali locali io parlo dei miei De Luca lo sa quelle del nostro gruppo giornali il Filangieri è una capacità che si misura sulla rapidità di fattura del giornale per cui sulla rapidità di esecuzione di un prodotto standard che deve essere mediamente buono ma che che ti impedisce di esercitare una capacità critica vera fino in fondo allora i problemi sono un problema secondo me di tempi quindi di qualità del lavoro di di di
Insomma così giornali che nascono adesso corre dazione di quattro persone
Come si fa a pensare che adesso nascono i giornali Centro Marche nato sei mesi fase massima si fa tre mesi fa è un giornale che c'è un punto di pareggio di cinque mila proprio perché fatto con quattro lire
E io analisti che ci lavorano non si chiede altro che di diciamo fare un lavoro rapide l'impaginazione
Ai miei quattrocento colleghi di Repubblica si chiede invece di non piantare grane di non essere e per favore rompiscatole di eseguire molto rapidamente dei compiti standard che ci vengono assegnati adesso il giornale ha fatto un esperimento che è quello di chi è accorciare le notizie non so se avete visto questa fase del colore ha portato qualche ha portato qualche innovazione in un'Assemblea quel partecipato Scalfari che è stata credo la prima a cui Scalfari partecipato dopo quella memorabile dell'uscita dalla proprietà tanti anni fa
Alcuni Dinoi Dinoi dicono i trentenni gli hanno detto che hanno rappresentato il problema ce l'hanno detto Caro direttore noi
Siamo molto contenti di fare questo esperimento per cui alla panna montata dell'informazione sostituirà il torrone come tutti ci no
Quindi niente più la cravatta a pallini niente più pezzi che cominciano con le barzellette che finiscono con i puntini di sospensione ma pezzi
Però vorremmo anche partecipare scambiare opinioni dirti secondo noi che cosa giusto e che cosa ha sbagliato molto più spesso di quanto non succeda perché non c'è mai il tempo di direzionale e lui ci ha risposto dicendo dicendo quello che io non so quale Papa rispose non so quale delegazione svizzera che voleva un santo
Proponeva un beato per farlo santo e questo Papa gli disse io lo faro Santo con lui fare miracoli
Allora noi ci siamo un po'curati in faccia di un lettone qua facciamo fare i miracoli che possiamo fare miracoli
E questa è la cosa che diciamo sempre anche con Sandra e conditi con i parlamentari che sia convincente con perde con i parlamentari che si occupano di informazione quando ci guardiamo in faccia diciamo ma noi a noi chi ci tutela Cerne come facciamo chi CTC indie indirizza a chi ci protegge tra virgolette noi come facciamo a fare il miracolo se non c'abbiamo un posto dove farlo
Un capo servizio ce lo faccia fare un direttore che ce lo consenta bisogna fare un giornale nuovo sapete quante volte abbiamo parlato tra di noi colleghi dicendo ma insomma andiamo a fare questo lavoro da qualche altra parte ma dove allora l'unica cosa fare una guerra di trincea
E non di sfondamento perché non la possiamo fare mattoncino sacchi di sabbia resistere a queste alla prossima ondata cercare di intervistare con dignità Sabrina Ferilli
E aspettare che arrivi un arrivi il momento in cui invece le cose si potranno si potranno fare insomma noi ci siamo non non che siamo migliori degli altri sicuramente no però non siamo neanche peggiori e siamo sopravvissuti a un decennio terribile quindi insomma se non altro siamo vaccinati
Allora c'è sebbene poi Lucia Annunziata
Ma intanto volevo ringraziare
Volevo ringraziare per questa iniziativa
Chi mi pare abbia un elemento positivo non voglio ripetere tante cose importanti che sono state dette
E mi pare che abbia un un elemento molto politico finalmente ci si riunisce intorno a un tavolo e si gioca d'anticipo
Quando quasi tutte le vicende che sulla pelle Morrione va detto con molta durezze molto calore che io condivido gliene do atto quindi dobbiamo cresciute di rimessa
E tuttora più stiamo vedendo tout-court su questo elemento della RAI solo perché mi riguarda da vicino come sapete essendo stato uno dei protagoniste silenziose di questa orrenda telenovela estiva del TG tre
Che ha registrato se non altro alcuni dati distruttivi primo fra tutti il profondo imbarazzo e la mancanza di iniziativa diciamo più generale della sinistra su una vicenda che vedeva tanti candidati uno contro l'altro una specie di il gioco della torre gioco durature molto divertente ma che divertiva poco da quest'altra parte ecco
In questa questione io credo ecco l'elemento intanto di analizzare di partire dimettere appunto
Alcune questioni centrali
In una professione che io stamane ho sentore consumi polmonari
Io faccio questo mestiere da trent'anni poco più poco meno di Roberto conclude Vittorio RAI fuori per voi mi dovete dire e ci siamo sempre scontati su un terreno il terreno e la mancanza di etica
Io voglio capire al di là delle questioni deontologiche che i poveri ragazzi che vanno a fare l'esame di praticantato cercò di verificare nella nelle concreto della professione quale l'elemento
Dell'etica
Il rapporto della società come si costruisce dove io dicevo scherzando De Luca prima mentre ascoltavo qualcun altro io mi ricordo da ragazzo
La mia formazione professionale devo essere grato al Ponte di Calamandrei e all'Espresso del di di allora di allora ripeto
Se mi piaceva fare il giornalista per me fare il giornalista l'inchiesta
Il dibattito la denuncia la testimonianza coraggiosa così il giovane di riportava e ci addebitava in qualche modo quando con una battuta un po'tranchant
Ha definito questa un po'una riunione stile Rotari forse ne aveva anche per la prima parte almeno di questa cosa forse qualche motivo beh io non così mi son sentito un po'coinvolto certo da quella da quella battuta e però voglio dire noi questo problema ce lo portiamo dietro
Noi siamo passati da da da da io mi ricordo le battaglie il Cremlino poiché gli anni sessanta settanta giustamente l'ultimo intervento ci ha riportato anche a un altro problema il problema della demonizzazione delle ultime generazioni
Che noi costantemente facciamo in nome di un passato che non esiste
Perché consente di me al di là della pulizia formale del taglio che io condivido che la relazione perché tale aria di Orlando beh io quella Nostalgia credetemi non la condivido
Perché gli anni cinquanta e sessanta sono state giocate sul tema delle grandi discriminazioni dentro le redazioni discriminazione tenuto politiche e sociali
Ed è proseguita quella sociale credetemi è stata tagliata tagliata
Poi vediamo sulla base di quali gruppi quali ragionamenti abbiamo appena alle spalle i cerotti dell'ultimo referendum sull'antitrust su su chi deve avere televisione quindi anche quella è questione che andrei a vedere ma voglio dire lì da questo punto di vista io credo che noi beh abbiamo da è qui la la la la la collega giornalista poco fa ci ha detto una cosa per sconcertante
Cioè noi non siamo riusciti a creare due elementi da un lato non abbiamo questo patrimonio etico perché tutto quello che lei ha detto è che si è trovata di fronte la mia generazione perché la mia forse anche un po'più giovane perché quei capi servizi è questa
Eccetera che propone regole sconcertanti dal punto di vista professionale
Il loro esame di tutti i giorni quella scuola cui faceva riferimento Roberto Morrione prima caro Roberto è quella ma nel senso esattamente opposto a tutto l'impianto della battaglia le cosiddette forze odiati appartengano al passato forse quelle con un po'di nostalgia quelli sì sì posso ripensare la battaglia dei giornalisti democratici chieda essenzialmente metteva al centro il problema che ancora disatteso
Perché il problema dell'informazione io l'ho sentito di segnali dall'amico Mentana
E dato sella e mi dispiace condivido quello che diceva Fotia che se ne siano andati perché non è un bel modo di fare il dibattito questo è certamente un modo di fare veramente un po'il teatrino ore tanto il rapporto con il potere
Dove siamo davvero in difficoltà
E per potere intendo il potere in tutte le sue accezioni ma rifacendomi anche all'esperienza che abbiamo alle spalle di giornali di partito che sono stato un'alta presenza forte nel nostro Paese
E per certi versi che ha inserito nei grandi giornali d'opinione delle schegge importanti
Ma giornali di partito erano con una concezione molto diverso da e che è cresciuta certamente che ha messo radici ma da lì nasceva e che accettata verso quell'immaginazione quindi rapporto con il potere il rapporto con le istituzioni ciò che manca
Per esempio nel nostro lavoro e il rapporto con la società
Il rapporto è inesistente
Ecco voglio dire è e ancorato a delle poche il ragionamento faceva prima introduceva un tema sul sulla questione
Del dei rom Roberto e dice a parliamo dei rom di questa grande realtà non fanno notizia ma certo che in prima pagina ma no bosniaca io ho visto come ho visto abbiamo visto tutti il nostro amico ricollega Curzi piangere vero o finto che fosse perché Lupoi è un bravo teatrante lo conosciamo e ammiriamo anche per questo
Perché c'erano le immagini della Bosnia la macelleria
Ma se non c'era la macelleria la Bosnia non arrivava sui televisori non arrivava sulle prime pagine la Bosnia quando si firma un accordo bene o male è legge
Per quell'appuntamento per quella firma non legge la storia della gente non regge la tragedia delle persone
Non agevola similitudine di rapporto tra ciò che accade a poca distanza da noi negli anni Settanta si parlava abbiamo isolato e mitizzato e qualche generazione si è messa sulle spalle la guerra del Vietnam ci siamo abbiamo lago una guerra
Dietro ai confini di casa non ha creato dentro di noi nessuna non ha creato in questa categoria nessun riflesso nessun elemento di spinta nessun elemento allora su questo dobbiamo interrogarci
Io credo che i di condividere perché voglio conclude non voglio rubare altro tempo a chi deve seguire o credo di condividere questo iniziativa proprio nel suo valore attivo che vola vere credo sia necessario rivederci credo che sia necessario anche Pd confrontarci dentro la categoria
Che è vero quello che dice a quei due livelli quello negoziale e quello diciamo del del del della parte normativa dei principi che non si incontrano mai
Ma Carmine non ci incontriamo neanche qua dentro perché io voglio sapere che linguaggio parla Rossella lo dobbiamo parlare il linguaggio delle responsabilità
Thule chiamavi pigrizia giustamente perché se è un signore e usare un linguaggio centro
Non solo pigrizia e ci sono le responsabilità nel nostro mestiere che si devono assumere e a fronte delle quali io con oppure a malapena condiviso negli anni passati quando la tentazione di lasciare l'ordine era forte
Di aderire allo spirito corporativo di questa categoria quando corporazione voleva dire Benefit privilegi adesso un po'meno perché come dice Rossella con orrore sì e proletari Zagato palizzata sei milioni mensili
è uno strano modo di strumentalizzare
Tagliando drasticamente per il quattro e mezzo per quelli più giovani e adesso tra l'altro nell'ultimo contratto credo che sia stato ha drasticamente tagliato alla soglia di ingresso per i praticanti e dovranno soffrire dal punto di vista economico un po'di più
Ma ecco ma giusto nella soglia di accesso
Allora
Questo problema si credo che mi lascia profondamente sconcertato è che noi lascia questa categoria lascia gestire nell'indifferenza generale un giornale su e chiudo su mi avvicino alla chiusura su questo su Affittopoli
La la grande partita estiva di Feltri del quale tutti hanno disegnato ecco ebbe Affittopoli gente è stato una grande partita giornalistica giocata solo sul sullo sul fronte di Tangentopoli e sul fronte delle coscienze negate di questa società
E però voglio dire io ho visto persone che ho Tosi a capire comunque nessuno ha messo in piazza
E ancora tuttora si è fatto questo gioco del gatto e del topo con un problema che tocca da vicino una delle questioni centrali di questo Paese che è la questione della casa
Che anch'essa non fa notizia esattamente come i rom esattamente come la questione della scuola e della giustizia
E a proposito della scuola chiudo con questo perché io ho seguito fin dall'inizio con molto interessa la nascita delle scuole
Si apre una rottura di questo meccanismo lottizzatore io che ha prodotto debitamente dei dei disastri delle degenerazioni nei giornali e mi riferisco il meccanismo della lottizzazione dei partiti tutto quello che è stato ecco una certo che la scuola la scuola l'università ha portato dentro
Le scuole di giornalismo una ricaduta
Di quello che è
Non cui non siamo forse avvio capisco quella certa eresia quella certa aria un po'aristocratica di Pucillo nel senso che il giornalismo come lo concepiamo nuovi è un giornalismo che si conquista sul campo o doveva essere un giornalismo che si conquista sul campo
Che si confronta che si misura militante
In una certa misura
Ecco il giornalismo lì ha il merito di non entrare di di di non ente di non uscire dalle lottizzazioni dalle decisioni dei delle delle delle segreterie dei partiti e di altri e i centri di potere ma certamente porta con sé
Una una una una un un diaframma
Una una frattura una separazione
Dal dal resto della della io ho fatto un'esperienza incredibile con questa chiudo
Voglio dire o sono stato chiamato per il secondo anno ad avvicinare i ragazzi della scuola di Perugia di giornalismo o scoperti
Ed era una selezione fatta per giovane con centodieci e lode centodieci e lode
Che a questi duecento cerca seicento giornalisti avevano chiesto di entrare a facendo tutte le prove sono arrivati i trenta che erano il fior fiore di questi una considerato una sciagura
Nel senso che se seicento gioirne studenti centodieci e lode dei laureati nella gran parte dei casi che conosca prefazione qua erano disperate leader peraltro ancora sono disoccupati
Erano alla ricerca di un posto di lavoro tanto da bussare a tutte le porte di consiglio considerare un punto d'approccio nello status del giornalista radiotelevisivo perché allora quando c'era ancora Pasquarelli sembra di parlare di cento anni fa
Sembrava che ci fosse il miraggio dell'assunzione sicura e per quello se erano addirittura scannati e venduti tutti i loro beni di famiglia
Ecco voglio dire in questa prospettiva io considerato una sciagura da questi ragazzi voglio dire ricerca questa quei trenta io ho conosciuto delle persone fatto il la il praticantato per notaio aveva fatto delle cose stranissimi
E ben dentro il Paese celiando una professione che ve l'ha detto Rossella stamani quando Rossella in modo criptico diceva sono quei giovani che posso utilizzabile messaggio Messano sono affidati alla all'atteggiamento della Direzione del personale che per non fargli guadagnare alcune elemento di vertenza Alitalia incerto che utilizza un mese sì
Tre mesi nord ha detto Rossella giustamente dice dove sono dove sono sono spesso a casa sono attaccati al telefono delle poche persone che conoscono cioè conduceva la logica di disperazione in una settore nel quale gli elementi su quel di quali elementi di libertà da un lato visto che non ci facciamo garanti in qualche misura io credo un po'anche presuntuosa di questo di questo elemento di forte democrazia
Ma anche di occupazione sono strettamente legati
Io invece non son venuta stamattina cardine Kentish spargeva che vengono fino all'ultimo però a
Ho figlia il
Capo comunque parto dalla questione di coso
Perché naturalmente noi che abbiamo avuto noi come linea tre abbiamo avuto Boso tre o quattro settimane la scorsa insomma e c'è stata dentro sé piccolissime redazione di cinque persone tutte scannati punto tre persone che insomma ci troviamo abbastanza bene non c'è moltissimo in gioco quindici parliamo sempre molto francamente quel giorno ci siamo praticamente proprio appresi agli occhi nel senso che la redazione divisa a metà che vi sia dobbiamo portare boss che diceva non dobbiamo portare borse che diceva non dobbiamo porterebbero sarà quello che dicevano appunto non dobbiamo portare Boso perché se no andiamo insieme con la grande stampa che sta creando il fenomeno finto eccetera eccetera
Io ero da papa altri dicevano bisogna portare Boso e poi l'abbiamo portata spiego perché io credo che bisogna sopportare boss e poi spiega anche perché parto da questa cosa io credo che la lega la discussione tra se bisogna rappresentare quel discorso della lega nella sua parte migliore Aso parte peggiore
Secondo me la lega fa al classico gioco del poliziotto buono del poliziotto cattivo
E allora a me se loro vogliono fare questo gioco del poliziotto buono padre poliziotto cattivo a me non me ne frega niente di accettare il risultato finale se il poliziotto cattivo e tutto quello che loro vogliono utilizzare io prendo il poliziotto cattivo
Allora Rispo cioè erboso è sostegno importantissimo per quello che la lega è in questo momento
Portare Boso gonfiare Boso era centrale per svelare quello che come dire il gioco della lirica politicamente allora
Perché faccio questo esempio non ha moltissimo a che fare mai a che fare perché nella di villaggio Lacchiarella che per i giornalisti ormai divise chiaramente tra chi dice
Si sta facendo troppo glamour fuffa esagerazione superficialità eccetera e tre chi dice
No non è vero questa è la politico queste tracce nella politica tra l'altro la categorie si dividesse uno critichi Fausto discorso da una parte o dall'altro
E più vicino a chi dice no non stiamo facendo esagerazione chi ha più altri vecchie verso la la Pira parte alta della piramide
E viceversa si dice sta facendo informazione poco serie a partire dalla parte tre quarti della piramide ad arrivare giù fino appunto giustamente come anche oggi pomeriggio chi i più giovani dicono stiamo facendo con l'informazione di Berta no
Queste vero io però penso intanto che il discorso su quello che la esagerazione montare il il come l'acquisto di Boso dimostra non è facilmente definibile Hull un sonno l'uso di Dianne ampolloso concluso di Boso sono due per esempio questioni che giornalisticamente possono essere alternativamente viste come costi di glamour cosa di non dov'è morto a metà sembra ambientazione non va fatto fare italiana e io ancora ce l'ho con loro
Eh perché io dicevo è cavolo Daiana e allora ho visionato a guardare i numeri ma come tutti quanti gli altri si apprezza l'audience queste vi dice che cosa che clima cisterne mie tre siamo fermi al sessantotto più o meno
E e invece il dicevo no perché questa è la crisi la forma della crisi costituzionale del dopo caduto il Muro di Berlino insomma c'è sì quelli cadono perché come Enrico ottavo faceva vedere le le cose con gli hanno sulle corna Di Carlo sarà fatti loro insomma ognuno produce la classe politica
Che si merita sostanzialmente allora detto che la questione glamour o non Clermont resta stessa
Come dire discutibile io credo che il punto centrale non ci stiamo arrabbiando su una questione che secondo me non è centrale dietro la vicenda della popolarità azione di linguaggio giornalistico c'è un problema serissimo e del fatto che i giornali non vendono
I giornali italiani non vedono un tubo
I giornali italiani sono sostenuti dallo Stato e dalle proprietà
E la televisione fa glamour perché e non a caso lo fa da quando cioè la Fininvest perché c'è concorrenza perché c'è una questione di pubblicità ed è in passivo
Allora il discorso di fondo dei giornalisti è la sulla libertà o meno del giornalismo e su tutto il resto a che fare con una sola cosa e nient'altro
Nei come siamo noi né come scriviamo né quanto so cornuti direttori né quante corna sciatta e Anna eccetera eccetera è una questione di di fondo
Non esiste in Italia libertà di stampa perché la stampa e posseduta da grandi imprese economiche che hanno enormi
Forze in campo in termini di giochi politici in campo
E sono e il finanziere nota stampa il giorno in cui noi andassimo sto confondendo alternativamente stampa e televisione ma per la televisione insomma le differenze sono fondamentali però insomma più o meno la cosa si tiene
E il giorno in cui noi faremo come io credo infatti io non ho altre un'intervista con Scalfari su questo di sostanza dietro insomma no
Il giorno in cui noi faremo una battaglia fino a fondo sull'antitrust sui conflitti d'interessi in senso ampio come credo che voi dovete fare voi
E veramente stabiliremo i giornali che non vedremo quel giorno credo mai alla figlia io a tutti quanti gli altri sapete che cosa avremo una massa di disoccupati e norme cioè nel senso che in Italia e non li abbiamo troppi giornali troppi giornalisti
L'uso che si fa della stampa e conseguente a questa paradossale ITA
I giornali sono in mano a gruppi di forze politiche che devono fare politica come girate come portate chi fa il direttore di un giornale chi sta ai piani alti di un giornale deve rendere conto
Del ma non direttamente no volgarmente perché guardate nelle proprio la persona che stimo mischia di meno eppure Romiti ma è un dato di fatto
E il dato di fatto che tu stai in un campo devi rendere conto di giochi di potere per forza vista la proprietà e secondo devi minimamente rendere conto dei conti
Dal momento che sono tutti sovvenzionati in Italia quali sono i giornali che fanno i soldi da quello che io ne so solo uno il Corriere della Sera il Corriere della Sera è l'unico che fa i soldi in una situazione dove rimane gestì sono magnati ottocento mila miliardi
E fino all'altro ieri dicevo sapevano neanche insomma stiamo parlando di cifre lepre CS è un giornale che sta l'intero per una gallina dalle uova d'oro l'intero RCS un buco dove stanno come di chi ha prodotto cosa ottocento disoccupati
Scusate i numeri i numeri sono sto andando a braccio su questa cosa allora
è inutile che ci fu stiliamo e inutile cioè questo è come voglio dire è come capite assisteranno situazioni in cui la casa brucia e tutti quanti stanno litigando per vedere chi ha messo il fiammifero che c'entriamo noi per molti versi
La questione che noi siamo la nostra che no no no capisco siamo sto facendo una cosa provocatoria De Luca no certo spostando
Poi dirò anche se c'entriamo perché c'entriamo però voglio dire non ci prendiamo sempre tutto sulle nostre spalle
Noi operiamo in condizioni economiche a norme e l'assurdità di queste che il giorno in cui noi vincessimo veramente
La vittoria per la libertà di stampa che per me significa appunto due cose editori puri e secondo garanzie c'è definizione costituzionale come in America del ruolo della stampa quindi non solo garanzie sulla legge ma inserimento all'interno della costituzione della indipendenza della stampa questa è la cosa che in America
E definita nella Costituzione e parte di potere di fondo per la cosa quindi non soltanto di fili d'erba
E già non lo facessimo questa cosa ci troveremmo
Metà di quelli che stiamo operando come disoccupati e probabilmente tre quarti degli attuali giornali chiusi
Allora questo è l'orizzonte entro cui ci muoviamo e quindi sulla base di questi grandi finanziamenti io credo anche per i giornali locali impegnate nei giornali locali cui avete trattato
Abbiamo parlato di di come si chiama del povero ragazzo che è morto
A Napoli sì anni scusate
è vero l'altra l'altra faccia di questa roba che il mazziniano nella fogna cioè voglio dire non si fa una fogna è buon giornalismo cioè è vero per quanto siano bravi giornalisti
C'è il Banco di Napoli deciso tutti gli interessi ci son stati interessi camorristi dentro questa roccia purtroppo
Sto dicendo questo perché lo sanno tutti io voglio dire grandi che fa il direttore del Mattino di Napoli sono per Benicio sta facendo un lavoro enorme
Eccetera cioè quanto può essere libero tuttavia in questo quadro anche proprio l'enorme sforzo di un singolo direttore io non lo so ecco e questo io credo che è inutile fusti perché tutto il resto viene di conseguenza cioè l'arruolamento
Dei giornalisti in un certo modo l'asservimento politico il tipo di Flou fa che facciamo è ovvio è ovvio quello che viene fuori e oggi dopodiché o io sarò breve ed io credo che se sì poi in Parlamento volete fare qualche cosa dovete seriamente prendere il toro per le corna e cominciare ad affrontare il discorso delle proprietà anche delle testate
Cioè di tutte delle testate della carta stampata
Sembra un argomento berlusconiano però purtroppo su questo i berlusconiani ci hanno faccio cioè nel senso che è un dato di fatto che esistono influiva è un tema che non possiamo lasciare sede comunque potevano possiamo lasciare Berlusconi insomma
Questa è una cosa tutto il resto codici e codicilli postille beh certo non sono che i giornalisti non devono prendersi Isolde neanche i regali e neanche la sciarpa e giusto e chi lo fa è va denunciato ma tante posa apriamo sappiamo tutti chi
Lo fa non ce ne frega neanche niente di fare questa cosa perché non è risolutiva diciamo il codice per sei è l'ultima cosa al mondo insomma
Il problema è lo schieramenti Isma'il fatto che questa situazione di incastro di potere alla fine fa pesare sui singoli giornalisti
I giornalisti i singoli possono far qualche cosa o no nel frattempo perché se no si tratta di dire va bene fino a che non si Cianci sarà soluzione nessuno di noi
Beh io credo di sì io credo che per esempio anche dal discorso che noi abbiamo fatto qui secondo me ci sono temi ci sono son venuti fuori temi atteggiamenti
Soluzioni diverse il giornalismo poggia l'unica ragione per cui tutti noi facciamo questo mestiere non è che perché ben pacato la storia del Rotary mi dispiace che l'ha detto c'è quello del Rotary
Lire la storia del Rotary è una cosa così non possiamo sembrare francamente gente verrò Terri se ha una mente a qualcuno che fare è stato a vedere il principiante ma mi sembra che ne sia un'Assemblea di personaggi abbastanza straccioni tutto sommato sono la perché non c'erano state avverso no no no no no no oggi pomeriggio sei no ma non era per oggi pomeriggio il mestiere nostro lo conosciamo sul cioè voglio dire non il fronte riapplicato al già in rotta di discutibile ma noi insomma
No voglio dire che secondo me il bello per cui noi poi facciamo questa cosa non è per i privilegi perché francamente più ricco di noi provincia avranno a macchina del dell'azienda su voglio dire
Il problema è un altro che non lo facciamo perché in fondo queste uno dei pochi mestieri creativi che ancora rimasti in circolazione diciamocelo sostanzialmente cioè alla fin fine quando tu firmi un pezzo non non importa quante costrizione hai avuto e il risultato di quello che tu hai fatto con il tuo corpo con la tua testa eccetera e quindi io credo che la responsabilità individuale sia ancora è sempre e normalmente quello che è l'anno il nostro strumento
Non è vero che questo mestiere tutti siamo uguali tutti siamo corrotti c'è gente che ha più spina dorsale e gente che nemmeno Concita De Gregori diceva
Dobbiamo pagare si si deve pagare ma io ho una brutta notizia per Concita De Gregorio che se lei faceva l'attrice forse pagano ancora di più cioè nella vita si paga per le coerenze nell'antica la coerenza si sceglie
Perché ti piace e se la Shelley paghi
Allora io posso dire a Concita De Gregorio che per esempio non so quanti poi sanno io faccio il giornalista da venticinque anni o tre anni di contributo perché ho fatto l'inviato per tutto il mondo di Repubblica senza che mai dissero mai pagato i bollini beh
Insomma e devo fa me ne devo andare insegnava che mi piaceva stare America centrale ce la fa con i bollini mi comprerò una qualcosa quando poi sarò vecchia insomma
Cioè è una questione di scelte individuali questa roba e allora non facciamo su questo anche un discorso generale generico anche perché tutti i mestieri sono così l'amministrazione pubblica dovrebbe essere fatta in questo modo quindi
Io credo che tra l'altro e su questo chiudo
Proprio perché questo è un momento in cui si sta schiava dando per nostra fortuna diciamo la politica italiana e quindi i giornali sono in questo vento più liberi non meno liberi perché diciamo l'incastro traballa
Io credo che c'è più spazio di prima per la sperimentazione
Di tipo individuale
E io per esempio sono molto contenta della mia linea tre perché francamente noi siamo siamo trasmissione che era uscita quasi per caso
Appuntato sul fatto che in Italia esistesse un consumo di informazione politica seria
E tutto sommato non sui grandi numeri perché ovviamente poi per carità bisognerà dare a chi vuol vedere Baudo Baudo bisogna dare a chi fa la politica la politica
Sul piano della politica io ho chiamato il mio direttore Jan de detto senti c'è Paolo
Che tu con tutte le tue come si chiama Carolin di monache eccetera eccetera io ogni sera con l'inflazione al sei per cento e quattro scemi della del ministero la sanità quelli che vengono che nessuno conosce certo c'è il Trio faccio tre volte Corriere della Sera
Per per battuta però il discorso era vero cioè era vero nel senso che tutto sommato secondo me se si è molto coerenti su a una serie come d'altra parte Italia Radio no cioè abbiamo dell'esperienza su queste cose secondo me
La responsabilità individuale sulle proprie battaglie è una cosa che in questo mestiere paga soprattutto in un momento come questo
In cui secondo me siamo più liberi non meno liberi quindi discorso non ha a che fare
Con i direttori o non i direttori e Centocelle da una parte strutturale alto dall'altra parte individuale minuto per quel che mi riguarda grazie
Grazie Lucia effettivamente io me lo ricordo quando lei perché io ero nel comitato direttivo redazione non sono mai riuscita a farli vedere quello che lei chiedeva giustamente che le spettava
Adesso
Abbiamo iscritti e con questo chiudiamo assillano Boeri parlamentare di Alleanza democratica se esiste ancora insomma sa bene Stefano Arsieni Riccardo Monnet della nazione Vincenza siberiano più erbette genetiche
Alla credo sia stato detto quasi tutto io
Volevo brevemente pochi minuti parlare di un fatto del e delle individualità di cui ha sentito parlare
Poi assistant ci fa
Il dodici novembre si sono svolte in Guatemala le elezioni politiche
Elezioni che venivano dopo un periodo di dittatura un paese sicuramente dove la vita vale più o meno quanto un pranzo e quindi con problemi abbastanza seri molto più seri di quelli che abbiamo
Io ho guidato la delegazione parlamentare
E abbiamo incontrato dal premio Nobel per la pace alle organizzazioni sindacali dei rappresentanti della guerriglia ai candidati alla presidenza in mancanza di stampa nazionale in quel Paese in quel momento abbiamo svolto anche come si potrebbe dire un'azione di informazione abbiamo fatto quindi la interposto dalla presentazione diciamo all'Italia e quando siamo tornati adesso la scorsa settimana abbiamo fatto una conferenza stampa a questa conferenza stampa
Che è durata più o meno un'ora cos'è accaduto
I giornalisti stranieri sono rimasti un'ora con domande ed interessi di capire la sostanza di quello che era accaduto le trasformazioni in atto
Ciò che è cambiato e sta cambiando quel Paese un partito di sinistra che per la prima volta appunto ottiene circa il nove per cento in un Paese dove la sua avete militari sono stati al potere fino ad oggi
I giornalisti italiani mi spiace dirlo ma deve essere così hanno cercato di sapere se gli avevo mangiato un camion morse un cane come si dice io cane non ne avevo morsi
E dopo dieci minuti un quarto d'ora se ne sono andati
Questo è è il fatto che quindi attiene anche all'individuo al di là delle qui non c'era alcun interesse a capire a sapere quello che in realtà era accaduto mette i giornalisti stranieri erano ovviamente molto interessati alla conoscenza dei fatti hanno fatto la stessa domanda perché non eravamo stati progetti chiari tre quattro volte a me cercano di entrare nell'argomento e nella sostanza del tema
E cose non è accaduto
Debbo dire che noi avevamo detto alcuna funzione
Di supplenza della stampa che non era presente almeno quella italiana non era presente lei abbiamo ci siamo informati Lia Guatemala siti per capire se esisteva c'era la France presse c'erano altri però la stampa italiana era completamente assente quindi non c'è stato neppure il minimo d'interesse a ho sentito parlare di inviati speciali questa mattina
Però dico in quel caso noi come supplenti quanto meno abbiamo le notizie abbastanza interessanti fresche e nuove credo che sarebbe stato necessario a livello individuale un minimo di partecipazione
Ripeto e concludo i giornalisti italiani non dopo dieci minuti di steccare in una norma Orzi sono andati via queste
Anche la situazione
L'agenzia promossa da una
Diciamo mercoledì sera ha lanciato un messaggio abbastanza lungo è stato ripreso da un paio di giornali
Diciamo senza dire titolo ma secondari nessun giornale anche di quei diciamo che movimenti di sinistra che avevamo indicato qui dall'Unità Liberazione il manifesto eccetera
Ha partecipato o ha ripreso l'informazione e vi posso assicurare che era molto interessante
Io ho ascoltato soltanto la parte degli interventi perché sono arrivate evitando per motivi familiari
E
Mi è venuta in mente e non poteva essere altrimenti la vertenza nostra e la nazione qui a Firenze quando ho sentito parlare della autonomia negata del ruolo dei direttori tutti argomenti che noi abbiamo sollevato
Perché indubbiamente se non viene ristabilito un rispetto delle regole e un rispetto dei ruoli all'interno delle azienda editoriale
Si assiste a un completo scavalcamento di ogni tipo di libertà vale a dire l'editore vuol fare il giornalista
Il direttore non garantisce più assolutamente niente perché non è più il filtro fra l'editore e la redazione è semplicemente il martello nella mano dell'editore
La redazione si trova compressa e schiacciata e psicologicamente può avere soltanto una forma di reazione che è quella dell'appiattimento professionale a quel punto uno si trasforma in un impiegato a tutti gli effetti perché non c'è più
Quella che è la parte bella dell'autonomia professionale perché ti ventotto completamente tutto
E questo dipende se una redazione ha voglia di chinare definitivamente capo io penso che l'esempio della vertenza della nazione è tuttora in atto
Io non so come andrà a finire ma se non altro possa essere tolgo me Mombello esempio di come a un certo punto
Un bel gruppo di giornalisti può dire basta e ribellarsi a una situazione nella quale le regole del gioco sono completamente stravolte
Una situazione nella quale l'editore impone
Come deve essere messo un titolo che colonna Gio l'editore impone quali sono gli argomenti che devono essere messi nel giornale e quelli che non davano metta essere messi l'editore addirittura imponesse le fotografie di certi personaggi
Politici devo possono essere messe non possono essere messe allora di fronte a questa situazione
Noi siamo insorti e siamo insorti chiedendo e ora stiamo trattando al tavolo nazionale chiedendo che siano stabiliti dei parametri che possano in certa maniera garantire uno il rispetto dei ruoli all'interno del giornale
Vale a dire l'editore faccia l'editore il direttore faccia il direttore e il giornalista faccia giornalista perché siamo anche completamente stufi di questa pantomima dell'articolo sei
Che più volte io mi ricordo nell'ultimo contratto cercammo disperatamente di di riempire di sostanza quando poi all'atto pratico l'articolo sei diventa semplicemente una mannaia l'editore ad opera quando deve licenziare deve fare qualcos'altro
Ma le altre prerogative e gli altri doveri e ha nei confronti della redazione che sono pure nell'articolo sei quelli non vengono mai assolutamente presa in conto
Quindi
Rispetto dei dei ruoli e rispetto anche di quelli che sono gli accordi sottoscritti perché così come per il contratto nazionale di lavoro in Italia che il più delle volte viene scavalcato
A maggior ragione gli accordi che vengono fatti in sede aziendale di qualsiasi tipo sono poi inevitabilmente calpestati e quindi ti ritrovi sempre in una situazione nella quale alla beffa
Segue immediatamente il danno perché gli accordi vengono stravolti e si arriva a situazioni nelle quali il giornalista che lavora all'interno del giornale non sa più
Che qual è la linea editoriale non dico vale la linea politica perché un giornale come il nostro ha cambiato linea politica almeno tre o quattro volte nel giro di due anni
Non si sa qual è neanche la linea grafica
Allora questo non è un esempio marginale io penso che la sollevazione nostra
Ammesso il il dito in una piaga che riguarda tutta la categoria la necessità da parte di tutti i colleghi secondo me di rialzare la testa un attimo di fronte all'imposizione di questi editori che concepiscono la libertà di impresa come una libertà che deve sopravvivere uccidendo tutte le altre libertà vale a dire libertà di impresa soffoca libertà di stampa
Ecco allora il discorso che veniva fatto altre volte e che è interessante degli statuti d'impresa della necessità di vedere all'interno delle aziende editoriali come sono strutturate e quali sono le proprietà
Perché effettivamente ci troviamo tutte le volte a trattare con le aziende senza sapere esattamente quali sono i referenti c'è una forma di scaricabarile e all'atto pratico alla fine dello scaricabarile si scopre che i conti sono già stati fatti i bilanci sono non sono mai quelli che appaiono e ci troviamo in situazioni nelle quali gli stati di crisi
La ma nella maggior parte dei casi presunti vengono fatti pagare giornalistico cassa integrazione con licenziamenti allora io penso che se siamo arrivati a questo punto e tocco un altro argomento che ho sentito sviluppare poco fa ci siamo arrivati anche per grosse responsabilità della categoria
Grosse responsabilità nel senso che
Da una parte si abbiamo preso delle Mazzola per sulla testa e le Mazzola abbiamo detto prima portano alla gente a piegarsi a rassegnarsi
Dall'altra c'è una buona parte di colleghi che non ha preso ma assolate o magari le ha prese però dopo essersi messa al servizio di qualcuno in una maniera un altra e quindi siamo stati i primi a fare un pessimo
Lavoro nei confronti di noi stessi e nei confronti della categoria
Io penso che il danno possa essere recuperabile senza grandi utopie perché all'interno di una categoria ovviamente ci saranno sempre quelli che si muoveranno in una certa maniera
Il danno può essere recuperabile se però forse questa sarà un'utopia ma se questi questo problema della centralità delle redazioni dell'autonomia professionale del rispetto dei ruoli della trasparenza dell'impresa editoriale
Diventa una battaglia che non riguarda soltanto un gruppo una testata ma che a livello nazionale così come abbiamo sensibilizzato alla Federazione della stampa gli altri CDR italiani viene allargata
Perché in fondo il contratto nazionale di lavoro è un qualcosa che rischia di essere completamente vuoto se poi all'atto della verifica non da le garanzie che enuncia nel senso che il nostro contratto di lavoro ha introdotto il servizio regolamentando lì io non so quanto siano regolamentati ecco nel caso della nazione erano già stati previste
Tra le dodici e le quattordici pagine fatta service
A questo punto il contratto nazionale di lavoro viene verificato fin da ora
Per quello che avverrà né i fatti perché
Tutti gli altri discorsi che si possono fare sull'autonomia sulla libertà di stampa poi dopo inevitabilmente svaniscono quando all'interno di un'azienda ti trovi di fronte ai ricatti di quello che a tutti gli effetti un padrone e che con
Io penso che in Italia forse un po'migliori di lui ma comunque di riflessione grandi o piccoli o nascoste ce ne siano diverse nel mondo dell'editoria e quindi quello che magari altri giornalisti di altre testate non hanno ancora detto ecco forse dopo la sollevazione della nazione sarebbe utile che lo dicessero perché sarebbe il momento di ripristinare quelle regole fondamentali che possono dare un minimo di dignità alla nostra professione
Una dignità a quello che noi intendiamo essere come giornalisti e anche e soprattutto per la funzione di servizio che il giornalismo devo assolvere che invece in questo modo il giornalismo assolutamente non assolve
Perché se il giornalista
è attraverso la cinghia di trasmissione del direttore semplicemente l'amanuense di quelli che sono i colori dell'editore a questo punto la libertà di stampa è completamente morte seppellite quindi l'unica strada io penso sia quella di ripercorrere ritornare indietro e chiedere il rispetta in sede nazionale in Parlamento di questi principi cardine son principi fondamentali
Sembra la scoperta dell'acqua calda però nel nostro contratto di lavoro queste cose sono scritte però troppe cose del nostro contratto sono dimenticate
Io credo che le leggi più belle e quelle più efficaci sono quelle fatte di pochi articoli non di tanti perché poi a volte si rischia nell'ultimo articolo nel penultimo comma di trovare un qualcosa che contraddice quello che c'è scritto nel quarto comma del primo articolo quindi pochi punti ma essenziali
Il e la centralità delle redazioni
Lo Statuto d'impresa la trasparenza delle imprese
La chiarezza dei ruoli la distinzione dei ruoli
E la libertà professionale del giornalista nell'ambito del gruppo nel quale lavora ecco questi sono punti secondo me inderogabili
Perché io ne faccio una questione non soltanto di professione mia o degli altri colleghi secondo me è una professione è una questione fondamentale di democrazia
Attraverso questo passa io ritengo una buona fetta della democrazia negli ultimi dei prossimi anni dei prossimi mesi in Italia e quindi questo messaggio che viene dalla nazione ecco io lo estendo a tutti gli altri colleghi italiano estendere parlamentari perché effettivamente questi pochi punti siano fatti presenti e io uso un'espressione verbo più forte siano urlati un po'perché troppo spesso ci siamo acquattati e abbiamo digerito a tante cose io ritengo che sia al momento ricominciare a digerire un po'meno
Riccardo Monni
Allora ecco queste tutti e due cinese
Dunque io non sono molto noto alle masse giornalistiche sono un giornalista che sta abbastanza per conto suo
E l'intervento che faccio buone essere in qualche modo anche un po'critico il mio atteggiamento sempre questo non intendo mi son posti il problema intervengono l'intervento un deciso intervento
Il problema è questo
Nel mille novecentottantuno ero caposervizio e Repubblica
Dopo un viaggio in Irpinia in cui dicono in Giorgio balzo che oggi personaggi importante nel sindacato
Incominciare a parlare a Repubblica di questo bravo giornalista che era proprio bravo ragionava bene scriveva bene lavorava al popolo per quale motivo hanno dovevamo abile acquisire delle nuove name di Morini quadri quindi per quale motivo non assumerlo
Perché era poco
Le storie della vita mi hanno portato poi i all'interno di Repubblica diventare ancora più importante nel settore della cronaca nazionale
Per esempio la povera attore Lucia Annunziata non riusciva a scrivere al New York perché c'era tra Nascar due piene mani faceva prenderà una pausa
E scriveva esclusivamente quando il sottoscritto aiutandola di nascosto riusciva a farle mettere dei pezzi ma sempre in contrasto con qualche d'un altro
Ovviamente perché Lucia Annunziata veniva da una certa aria e quindi abbiamo già identificato due rare
Nel mille novecento ottantotto io ho lasciato la Repubblica perché Roberto Ciufoli iniziamo a fare il caporedattore centrale della nazione
Bisogna ringiovanire il giornale
Assumemmo un sacco di ragazzi
Bravi le primedonne non ce n'erano praticamente alla nazione
Mi ricordo la battaglia per assumere Andrea semplici uno del Manifesto fatto che ancora cerca un posto Favaretto
Alla nazione questo
Dopo poco tempo dopo poco tempo Chung è stato fatto fuori io sono stato fatto fuori sessanta due anni e mezzo
Andar per due anni e mezzo io sono andato al giornale leggendo i giornali e non facevo niente io non ho avuto la solidarietà di nessuna
Perché
Perché quelli che normalmente danno la solidarietà che non sono i giornalisti di un certo orientamento si presume
Pensavano che il mio essere passato è un giornale definibile etichettabile con molta superficialità di destra non garantisse della loro per la loro amicizia della norma solidarietà
Perché faccio questo discorso che sgradevole farlo oggi in questa sede perché all'inizio del del del la prima cosa che ho letto perché non condivido questo questa proposta di legge
E l'articolo uno che dice in funzione della sua rilevanza e della responsabilità sociale il lavoro giornalistico è tutelato per legge la parola tutela a me mi fa inorridire perché la parola tutela dietro la parola tutela
Dietro la dietro la parola tutela ci sono tutta una serie di elementi che hanno che si chiami avviso sono la causa la causa principale del perché noi ci troviamo oggi qui la tutela è la delega delle responsabilità individuali ad altri
E qui qualcuno ha giustamente messo in evidenza che il problema centrale è un problema di etica e di responsabilità individuale
La tutela la la figlia spurio della tutela è stato nel giornalismo italiano uno schieramento ISMU
Attraverso anche qui anche qui qualcuno ha detto questa parola lo schieramento Isma'
Allora ci sono molti modi di farsi tutelare il più facile e quello di schierarsi e di chiedere la solidarietà di questo o di quello ma queste già in qualche modo una delega alle proprie responsabilità una delega al proprio dovere di far valere lì propri pensieri dei propri diritti a prescindere
Ecco il discorso che si è fatto prima
Qualcuno ha detto che nelle scuole a Urbino ci sono molti giovani che hanno due lauree tre lauree parlano quattro lingue persone eccezionali
Ma queste persone la discriminante all'interno di una redazione
Sono le due lauree il fatto che sappiano le lingue o il fatto che sappiano resistere quando di fronte ad una golosa che loro sanno vera qualcuno più importante di loro gli dice no tu la devi scrivere in quest'altro modo
E loro a quel punto le quattro lingue il centodieci e lode solo un argine nei confronti di questa di questa realtà perché queste nella realtà dentro le relazioni
Realtà dentro alle relazioni anche la guerra per bande che c'è fuori nel Paese da molto tempo c'è all'interno nelle redazioni
E da molto tempo che non esiste e che che per le persone più deboli sono costrette a scrivere a fare quello che gli ordinarono di fare perché altrimenti altrimenti se ne vanno fuori dal Coni
Allora il problema di fondo
Rispetto a questa legge che in qualche modo è uno strumento che ci dovrebbe e ci deve
Difende in qualche modo io darei
Un'importanza diversa al problema della formazione cioè al problema delle scuole di giornalismo io credo che la vera il vero argine nei confronti di quello che stiamo affrontando oggi nel Paese sia in queste scuole
Io credo che debbano insegnare in queste scuole persone che hanno vissuto veramente
Nel nella loro complessità tutti gli ultimi anni del della storia della stampa italiana e che sia quella veramente il luogo in cui i giornalismo italiano può creare le basi perché domani non sia composto esclusivamente da personaggi agguerriti corti beni combattivi ma incapaci di dare una buona informazione
Cado ne renda conto della tua preoccupazione per la parola tutela io essendo stata credo l'unica giornalista licenziata in tronco senza giusta causa solo perché stava antipatica
A un signore che si chiamava Mario Pendinelli che appannata dirigere un certo punta salita all'informazione quindi penso anche che era ingiusto forse che gli stessi antipatica
E non avendo liscio
Tutta la solidarietà ma nessuno saprà Totò da mia comitato di redazione che disse che se il Direttore Area decisa così probabilmente era giusto che io fossi licenziata
Penso sempre che la solidarietà è difficile aspettasse la e è una manna dal cielo se ci arriva c'ha detto mi dispiace
E di non avverte la data in quel momento a me ne dispiacque molta quando te ne andasti da Repubblica per andare alla nazione forse non ho capito
E il problema che tu hai vissuto all'interno della nazione sicuramente io non non me ricorda di averti esserne Caterina Conte pendente che spiace no cantica però per quanto mi riguarda
Giovanni Ferrara presa di forza un attimo perché ha detto una cosa molto importante nell'ambito della tutela
Però io vorrei ricordare questo che quando un portamento fa una legge
E dice la legge nel primo articolo dice la legge deve tutelare la professione giornalistica non so i giornalisti
Che esci tutela non la legge è popolo italiano che tutela i giornalisti perché vuole che siano garantite avvocato inverta questo deve essere percepisce interpretata come dici tu hai ragione ma invece va interpretata in questo senso è un impegno costituzionale che la comunità prende riguardanti la libertà del suo strumento fondamentale di libertà che i giornali c'è intesa così allora non acclarate l'autoritario di tutt'paternalistico ma ma un carattere di garanzia di libertà
Ha detto il
Italiano anche ha aspettato Cangrande taxi entrai sembra una degli organizzatori viene
Sì ad Atene ma l'articolo sessanta
Aveva Franco
L'abbiamo già
Un
Attimo
Ma
Non
Grazie
Il
Esce
No io invece no non mi è dispiaciuto aspettare perché come Carmine Fotia insomma se uno va a un convegno se posso lo sente tutto volentieri meglio questa intenzione ascolto tutti gli interventi ma io vorrei molto velocemente vista l'ora
Dice siamo rimasti imponente anche se è tutto sommato è straordinariamente da stamane si lavora poi a ritmo serrato voglio dire turni straordinari per voi per noi siamo rimasti fino fino ad ora
Un aspetto particolare che accennato un po'in maniera insomma nel mondo corretta Beppe Giulietti
Poi naturalmente non era il punto centrale della discussione di oggi ma che invece secondo me comunque ha un'importanza grossa io credo che rispetto ad alcune questioni che sono fondamentale sicuramente
Come quella del della pluralità di voci e di mezzi il problema degli editori delle concentrazioni
Per quello riguarda le proprietà delle risorse e così via insomma
Esiste un'altra questione che è fondamentale da affrontare nel momento in cui si parla di queste cose che il tema degli utenti a devo dire anche Mentana invece nel suo intero do oltre avverte è un po'anche altri affrontato questo argomento l'affrontati in maniera stranamente rovesciata lo dico perché ho seguito con molto interesse l'intervento di di Mentana neanche verso utile curioso per uno come me che vien dall'Arci che che è dell'Arcionello andarci e si occupa dunque di cittadini son vedere come la lampo sta luce se il giornalista sbaglia c'è l'opinione pubblica che in qualche modo interviene con i fax con queste cose come dire che ci controlla
Io ho l'impressione pur in mezzo a tante cose condivisibili Mentana che in realtà la cosa si è rovesciata in qualche maniera sono i mezzi d'informazione voglio dire che finiscono per orientare i comportamenti degli utenti
Ma appunto volevo dire solo poche cose rispetto a questa a questa questione io credo sia in dubbio che nonostante la crisi che che c'è all'interno del del mondo del dell'informazione
Noi non abbiamo mai avuto un concentrazione così forti di poteri non è mai stata così importante come oggi tutto l'universo della comunicazioni allora se questo è vero c'è un problema come sempre quando esistono questioni importanti di diritto civile per l'intera società io credo che dal punto di vista dei cittadini si pone un problema di diritto civile rispetto al tema della informazione
Il rito civile che ha fatto secondo me anche di tutela
Di alcune tutele che alcune garanzie di di di di di come si pongono a sede di poteri dunque con una serie di regole io credo che le regole siano ce ne vogliono poche sono fondamentali e poi un'altra cosa velocemente volevo dire e che credo cento stamattina molti hanno criticato non è solo mai questo e di regole non non può esistere un mondo dove non riusciamo a regolamentare tutto le regole sono essenziali perché come dire rappresentano la trincea insomma dalla la difesa la difesa estrema danno le indicazioni pone una questione di cultura cultura che deve riguardare il mondo del giornalismo cultura che deve riguardare io credo perché non si possono dare la colpa agli altri anche i cittadini cioè io ed un problema vero per i cittadini parola questa del cittadino ritengono vivissime cioè l'importante è essere dei cittadini avere dei diritti e dei doveri partecipare insomma fare
Che tutti importante dire la gente non cittadini ecco c'è un problema anche di alfabetizzazione dei cittadini cioè oltre a un sistema tutele e regole
Molti cittadini voglio citare solo per titoli per l'ora alcune questioni un tema importante dal punto di vista delle associazioni dei cittadini e questo per esempio dell'accesso
Un'associazione un gruppo di persone che fanno delle cose hanno possibilità pensiamo destra o di sinistra di uno spazio ben all'interno non dico che debba essere questo si stava ma c'è una possibilità di uno spazio vero all'interno del mondo dell'informazione
Qualcosa di diverso dagli spazi dell'accesso della tv qualcosa di più qualificato ideali realizzato più qualificato voglio dire per orari per modo di dire alle zero ecco questo tema dell'accesso non potrebbe essere un grande tema si potrebbero fare delle l'utilizzo per esempio si di risposta rispetto ad alcune campagne che si ritengono utilità sociale
Qualcosa quella viene fatto c'è stato una cosa è la RAI ha fatto secondo me giusta egregia con una campagna di solidarietà della Caritas ecco ma perché non sia una cosa episodica ci potrebbe essere qualcosa intorno a questo tipo di questioni il tema dell'accesso potrebbe essere un grande tema e poi perché dovrebbe essere solo un tema del servizio pubblico non riguarda questo in quanto diritto anche costituzionale tutti compreso compreso il mondo del del privato
Seconda questione in quella della si diceva appunto la tutela poi la parola non su questa cosa anche delle carte io sono uno di quelli che convogli sono un Pasdaran delle carte però ritengo che siano utili nel momento in cui i livelli di coscienza dice forse possibile c'era passeranno veloci però va bene
Ritengo che quando è così basso il livello di diffusione di coscienza rispetto a queste cose le carte dei diritti sono comunque un modo per porre le questioni però prodotto berbero sardi cioè da domani presenta insieme primi firmatari Zaccaria il barile due costituzionalisti una carta dei diritti dell'utente rispetto alla televisione
Poi in questi giorni partirà una petizione daremo mano abbia una petizione organizzata dalla carta alla Casa delle Arti e del gioco che diretta da Mario Lodi rispetto alle questioni dell'infanzia carta io parzialmente condivido perché per certi aspetti ritengo anche troppo senso propone per esempio un problema importantissimo
Quella dei dei non solo di minori in questo caso proprio dei bambini rispetto al mondo della comunicazione fondo un bambino anche voglio dire in RAI dove sono meno che sbotta comunque in un anno è sottoposto a qualcosa come venti mila passaggi spot televisivi tutto questo avviene
In un mondo quello della pubblicità che è anche un po'un mondo selvaggio rispetto rispetto a queste cose rispetto cioè di tutti
Allora io credo che queste sono richieste son cose da fare anche se tutte la pace il lavoro concreto che ognuno di noi è prima di tutto noi che siamo associazioni di cittadini perché non ripeto non si può solo chiedere ma bisogna anche darsi da fare
Bisogna fare credo che per esempio noi stiamo organizzeremo stiamo lavorando per organizzare dei momenti di formazione degli insegnanti all'interno della scuola si insegnano tante cose inutili ma tant'è cose anche oramai inutili vecchie ecco non esiste un sistema che dia confidenza al bambino rispetto al sistema Complesso del dell'informazione pure questa cosa è una cosa importante
Io Point anche molte altre cose voglio occorre allora poi arrivare alla domanda finale
Tutto tutto queste cose nonché il fatto che si possa contribuire a far crescere una coscienza dei cittadini rispetto ai temi dell'informazione che assumano più spazio spetta a questi temi le associazioni movimenti organizzati accetta rispetto a questo può questo contribuire alla crescita
In un paese insomma democratico un Paese in una democrazia moderna ecco poco o contribuisce anche poco contribuisce anche la crescita una coscienza fra i cittadini a creare un Paese democrazie moderne questo un problema di potermi dava solo una richiesta voglio dire DTT di l'altra questione se questo è vero
è vero anche che dal punto di vista delle associazioni dei cittadini che sono cresciute dal momento in cui sono entrati in contatto ripensa all'Arci Area con il mondo dei giornalisti con i parlamentari che si interessavano di queste di queste cose qui cittadini nel giornalista che pure e sicuramente per molti aspetti alleato naturale dal punto di vista di chi organizza i cittadini intorno a queste cose forse più degli editori che spesso e volentieri sono una controparte anche per forse più delle stesse istituzioni debbono e possono possono fare molto male
Ma sicuramente il giornalista e il primo alleato possibile di un cittadino di gruppi di cittadini organizzati che vogliono intervenire rispetto a questa questione ripeto fondamentale che è quella dell'informazione per la democrazia in un Paese allora e arrivo alla fine di rovescio la domanda non è vero però anche l'opposto non è vero che rispetto alla vita del della categoria dei giornalisti è importante che cresca un'opinione pubblica coscienza e rispetta alcune questioni fare e non fare informazione una certa maniera mentre all'interno delle proprie rivendicazioni di categoria anche una sensibilità intorno a questo tipo di questioni i diritti degli utenti e così via non fanno sì che crescono opinione pubblica diversa poi dire capace poi quando viene fuori questo quella proposta di referendum per sciogliere l'olio cose anche discutibili ma anche poi sotto sotto possono avere si arriva un'opinione pubblica quindi ridurre poco alla coscienza su su queste cose un'opera pubblica in questi anni a mio su se peggiorata per colpa sua per colpa della politica per colpa un po'anche dei modi per fare viene fatta veicolata l'informazione allora vive ma non è interesse anche dei giornalisti che cresca invece un'opinione pubblica diversa dare spazio a richieste un mondo di questo tipo ecco io su questa cosa
Concludo e voglio concludere con ottimismo nel senso che credo che la l'aver organizzato anche questa cosa insieme essere qui incontrarci come spesso avviene grazie anche ai pentiti e spesso ci fanno Beppe Giulietti Sandra Bonsanti lavorare insieme da qualche mese voglio di e abbiamo qualche anno forse abbiamo iniziato a fare forse può essere il segno di come dire di che questa cosa possibile di di di parlarsi di di capire le le le delle reciproche motivazioni si sia un po'messo in moto grazie
Ma non ho molto brevemente per raccogliere alcune indicazioni di lavoro
Non ci sono conclusioni da fare solo indicazioni di lavoro da verificare
Guardami prima qualche amico mi diceva piccato l'abbiamo fatta al chiuso in forma seminariale sfociano in un teatro con i protagonisti dalla giornata avremmo avuto tante persone questo è il primo segno della malattia secondo
Sotto almeno brutalmente come sempre
In che senso dicono e un po'io sto Padova Verona da parlamentare così separiamo i ruoli io penso che corriamo un grande rischio ciò Lucia Annunziata ad altri amici noi non possiamo sovraccaricare la comunicazione dei problemi del mondo
E nella sinistra possono la carica di informazione magari per supplire alle sua impotenza o le sue sconfitte perché se tu ma anche di un progetto di comprensione della realtà o non vede ciò che accade non lo puoi trasferire poi su altri poteri credo che questo sia un punto di fondo
La riunione di oggi lo so che faticosa per molti molti fatti tagliano la corda perché non c'è più l'abitudine a riunirsi a ragionare ad analizzare prima di proporre
Questo tema che è quasi scomparso
E che segna guardate che a noi piacciono comunque una vittoria di una cultura berlusconiana
Che è una cultura che si fonda sulla velocità e sul comando
Noi abbiamo tagliato un aspetto che lo tagliano nella replica ma mi colpiva alcune cose che c'era Lucia Annunziata
Vedete io non penso che noi ci odiamo la crisi né la politica né della comunicazione se non comprendiamo la cosa che la crisi dalla comunicazione sta nella crisi di un modello di società in una crisi di un modello della politica se noi accettiamo
Una forma autoritaria Mantova dirla brutalmente se non riteniamo scontato che l'unica via di soluzione dei problemi
Sono le forme presidenzialiste in una società cioè l'idea che soltanto semplificando gli schemi semplificando i ragionamenti concentrando il potere la concentrazione di potere di risorse sia l'unica soluzione non è che ne possiamo separare questa riflessione da ciò che accade nel mondo della comunicazione perché si avanza un processo che tende a dire quanto più semplifico ed eliminò le regole
Quanto più scusate il linguaggio vecchio ma forse un giorno dovremo recuperare anche alcune categorie se no poi mi capita di scoprire che tutto il pensiero liberale moderno analizza profondamente le forme strutturali di organizzazione della società e noi siamo spesso muti perché non compriamo più questo tipo di lavoro
La richiesta di abrogazione delle regole non è una richiesta di un signore che si è alzato una mattina ha detto sono arrivato solo l'unto del Signore se noi traduciamo tutto ciò in macchie tingono comprendiamo quello che accade
C'è un discorso del tre agosto fatto da Berlusconi alle Camere e poco sottolineato in cui modo molto lucido tutt'altro che banale certo leggeva materiale non suo ma ciò che importa in modo molto chiaro dice
Io auspico una repubblica presidenziale fondata sull'elezione diretta del capo che salta ogni mediazione purtroppo anche nel giornalismo di sinistra così detto tra virgolette questa idea del capo che appare sul balcone salta la mediazione salta la fatica dell'inchiesta e si rivolge al popolo che scende col telecomando è stato un modello anche culturale subito accettato convinti che questa fosse la via dalla modernità io su questo io preferisco altre forme di giornalismo e penso anche che abbiamo avvilito forme di giornalismo come quelle che puntano come dire su toni più bassi ma sull'inchiesta sulla dialettica delle posizioni non semplicemente come dire sul lancio di un messaggio salvifico che a me pare comunque un messaggio autoritaria
E su questo poco abbiamo fatto i conti con questo tipo di meccanismo ma in agosto rete Berlusconi disse auspico una repubblica presidenziale
Auspico una repubblica a reti unificate scusate la rozzezza cioè in sostanza dice non occorre modificare prima del voto le leggi elettorali e leggi dalla comunicazione serve un confronto diretto ma attenzione tutto ciò può non interessare
Ed infatti l'opinione pubblica poi a referendum si schiera con nettezza a favore anche di quel modello
Perché è colpa nostra poi conto anche dalla politica l'uso della comunicazione non abbiamo spiegato che dietro questo progetto di semplificazione e riduzione non c'è una semplice astratta questione di libertà che pure a me interessa molto
Ma c'è una seconda parte del messaggio che non cogliamo e non riusciamo a spiegare in quel discorso Berlusconi dice e voglio questo tipo di affidamento per modificare profondamente la seconda parte della Costituzione quale la seconda parte della Costituzione
Quella che riguarda i diritti sociali
Cioè dice io voglio raggiungimento del potere per una privatizzazione integrale del circuito formazione rete delle solidarietà e avete sociali eliminazione della contrattazione semplificazione in base a un'idea di comando
Mi permetto di dirlo perché credo che se noi non comprendiamo che se passa questo tipo di meccanismo ma dentro questo meccanismo perché mai dovrebbe esserci elogio
Perché dovrebbe esserci una pluralità di soggetti che parlano perché dovrebbe esserci come dire una tendenza tendenzialmente si dovrebbe puntare a moltiplicare le proprietà e le voci no
Perché si accetta che lo spirito critico sia un non valore
Esatto e l'esatto contrario dell'elaborazione di Barak europee di quest'ultimo mezzo secolo lo dico apparentemente non c'entra nulla ma perché forse aveva ragione il collega Palumbo preparate io ho capito cosa intendeva dire con spirito del Rotary intendeva dire questo
Se poi eliminate dalla vostra analisi
L'ho aperto perché anche io in parte eliminata dal semplificare si eliminata dalla nostra analisi
Lo stato della società
Il dato che il fatto che c'è un elemento di incompatibilità
Non risolte
Che c'è un elemento politico strutturale
Eliminate questa riflessione eccetto sembra che vi sia un gruppo di anime candide che dicano non si danno i regali ai giornalisti
Basta fare due scuole due università ed è risolto il problema del rapporto comunicazione politica non c'è dubbio che se non si risolve questo nesso non si risolve con gli appelli alla buona coscienza la buona volontà
Questo mi pare pericolosissimo allora se queste cose sono lo accennate molto brutalmente
Io riprenderei invece le proposte che sono venute fuori vediamo se possiamo dare una continuità anche perché io penso che parlamentari spetti non solamente descrivere malesseri e stati d'animo se c'è una cosa che ha ammazzato chiamato lo come volete uno schieramento democratico le parole non mi interessa
è la puntuale descrizione del malessere non accompagnato da percorsi positivi di risoluzione del malessere
Per cui è vero che tutto orrendo ciò che accade sulla questione dell'immigrazione
Però pongo a me stesso la domanda io risolvo la questione semplicemente attraverso un'affermazione di solidarietà
O mettendo in campo politiche che riguardano l'accoglienza che riguardano le case che riguardano le infrastrutture perché se no io propongo due modelli ai cittadini un modello d'ordine autoritario che dice legge ordine repressione che a me non piace ma è chiaro
Dall'altra parte contrapponga una descrizione di sentimenti
Non accompagnato la descrizione dei percorsi che parlino anche alle paure profonde
La sinistra sta da sempre molto forte non quando si è inventata un mondo che non c'è ma quando ha fatto i conti c'è una frase molto bella di Bassolino se non ricordo male che dice badate non abbiamo mai vinto parlando alle virtù ma abbiamo vinto tenendo conto che gli esseri umani sono fatti di virtù edilizi essa io non comprendo anche i vizi le resistenze lei paura e penso di esorcizzare attraverso il racconto dei buoni sentimenti io forse come dire accontento i miei che mi battono le mani
Ma mi dimentico che quegli stessi che mi battono le mani poi vanno a casa e hanno delle contraddizioni profonde su una serie di questioni allora sul tema della comunicazione io penso che l'impegno che possono assumere i parlamentari per non fare demagogia
E sicuramente una questione che voi ponevate
Mi pare siano dure questo che abbiamo davanti una
E che bisogna ricostruire l'insieme di regole di norme del sistema delle comunicazioni
Io penso che con gli appelli al rigore individuali non si va da nessuna parte se io un sistema e purtroppo oggi questo di questo dato l'abbiamo anche tralasciato mi pare che l'abbiamo posto Morrione De Luca Foti ad altri
Se io ho un sistema
è una solamente prema ed editore impuro
Se io un sistema che concentra novanta novantadue per cento delle risorse
Posso parlare quanto voglio di libero mercato ma io non sono un libero mercato
Ma anche un orientamento della politica dei consumi fatto ad una sola voce questa me Parlamento più rischiose abbiamo davanti
La legge di riforma dell'ordine io non la sola caricare di significati perché può essere importante quindi raccolgo l'appello di Maurizio De Luca l'origine in questo modo
Io penso ne corriamo un rischio se coltiviamo semplicemente però a dire la sinistra si occupi delle riforme strutturali questa con grandi ali bianche per nulla retto molto bene Monni inattesa delle riforme strutturali tutto quello che riguarda la responsabilità individuale Lettica
Il mio poter dire di sì o di no quotidiano
è un elemento che non conta perché sono in attesa dell'ora X che mi consentirà di avere come dire a riforme profonde io penso che non funzioni più questo schema
Che io devo porre in sede parlamentare la stima questione delle riforme strutturali che vuol dire l'Antitrust che vuol dire le regole che vuol dire la moltiplicazione delle proprietà e ragione il frazionamento delle proprietà
La fantasia che ci porti anche a pensare che le nuove tecnologie non solo solo il demonio ma se sono ben usata le nuove tecnologie oggi possono consentire abbattimento di costi
Moltiplicazione delle aziende moltiplicazione come dire delle ponti di comunicazione pre ma sono sempre le fonti
Per esempio io ho l'impressione che non resteremo spiazzati da internet questa un'altra questione che parla di grave se noi contiamo a parlare di Inter da comunque rande gioco democratico e non capiamo che se non interveniamo legislativamente su internet quella rete sarà privatizzata
E invece di essere una rete di liberazione di energie individuali sarà un nuovo grande affare di pochissime catene che sopprime avranno l'aspetto vi ricordate antenne libere mi pare lo stesso dibattito radio libera televisione libera sarà la libertà
Quel movimento fu utilizzato per la costruzione di un grande monopolio
Se oggi sulle reti telematiche non si dà il piano regolatore questo spetta parlamentare non lo può chiedere ai giornalisti non possiamo che ogni volta ci ha il dovere di legiferare rimandare sulla comunità
Pistola anche al parlamentare deve un'assunzione di responsabilità cielo sembra un Paese nel quale quando si fanno i convegni c'è un grande malessere e ciascuno dice al vicino quanto sono ammalato grave mai i malesseri si curano con la spina
Ma un po'un parlamentare descrivere un malessere e non indicare gli strumenti attraverso il quale si supera il malessere anche tra le contraddizioni
Allora io penso che questa questione questa proposta che veniva fatta di un grande convegno
Io penso che ci ha fatto molto importante non lo può promuovere uno schieramento politico sarebbe improprio che dei parlamentari promuovessero due abbiamo come dire la nostra ambizione era quella di riaprire il circuito la comunicazione
Ma l'ambizione più profonda non è legge etero dirigere la ripresa della discussione perché io sono d'accordo quanto più si chiede ai magistrati e giornalisti di mettersi l'elmetto
Quanto più la risposta non deve essere venite con noi mettendovi al netto russo ma deve essere quanto più c'è una concezione proprietaria della democrazia quanto più deboli lanciare gli istituti di garanzia
E chiedere anche ai giornalisti chiediamo una commedia che possono avere simpatie per me
Non di organizzarne il consenso ma di ritornare di creare le condizioni per un giornalismo di inchiesta vero che mi possa anche far sapere che parte delle mie donne e degli uomini sono coinvolti in Tangentopoli
Devo abituarmi a considerare i poteri di controllo come potevi utili anche quando scavano nelle tasche dei miei vicini
E non pensare che siano utili se indagano sugli altri siano negativi
Lo dico in modo radicale perché ne sono convinto di questo
Perché è una politica autonoma è ripulita passa per poteri di controllo che consentano a me e poi ovviamente di confliggere con questi poteri se questi poteri sbagliano ma non di imbavagliati l'idea di restringere le Autonomie è un'idea profondamente autoritario
L'idea per la quale considero i poteri di controllo non strumenti di libertà di riparazione ma strumenti di interdizione perché mi impediscono di fare ciò che voglio ma nascono per questi poteri di controllo per impedirne
Di affermare una volontà di potenza che come dire in qualche modo distrugga l'interesse generale
In questo senso io rivolgo l'invito ai colleghi che l'hanno proposto di promuovere rapidamente questo tipo di appello e non a un confronto tra i colleghi e i progressisti
Ma di proprio di lanciare un appello di questo ne questa categoria ha bisogno per un confronto complessivo con il Parlamento in quanto tale anche con quelle parti che non piacciono ma esistono
Perché quando si prendono molti voti e non è che tu lo puoi risolvere dicendo che gli altri solo cattivi devi capire perché prendono i voti perché corrispondo poi subito perché ci meravigliamo il cinquantasette per cento di questo Paese votava per il capo nel mille novecentonovantadue
Non è che lo si elimina per decreto
Lo si elimina per politica che si trattenne per atteggiamenti che si portano ecco perché io ritengo che questo impegno
A proseguire la discussione debba essere mantenuto nelle forme dell'autonomia
Quello che credo ne dobbiamo fare e invece impegnarci in sede parlamentare quindi questo la proposta di lavoro che faccio a confrontare in modo serrato i testi io penso che la riforma di legge dell'ordine sia stato bene presentando in modo radicale
Perché due sono le questioni la questione dell'accesso alla pensione deontologica mi dispiace che ma anche il collega che ha posto la questione a che cosa servono queste riforme di legge
Io penso che una riforma di legge dell'ordine seria non serve a risolvere prevale la professione
Serve però le le regolano sempre questo io penso che le regole di Soldano le regole però possono o aiutare i comportamenti virtuosi o invece premiare i comportamenti delittuosi
Non vi è dubbio che le siamo fermi da anni in questo settore una riforma radicale dell'ordine significa premiare forme di accesso trasparente
Significa riconoscere come giornalista chi vive di giornalismo e non chi acquisisce un tesserino poi non pratica più a professioni si dica peraltro ispirarsi a Paesi come la Francia ed altri
Che non fanno dell'ordine un elemento di blocco ma riconoscono che sei giornalista sedili giornalista però posso dirti resta fuori solo perché tu lavori in una radio locale una televisione locale in un'agenzia di stampa creata da giovani non è più
Oggi dobbiamo meccanismo in cui così alcuni unti del Signore riconoscono altri una riforma crea una possibilità di in più sulla questione delle garanzie credetemi invece io su questo voglio essere chiaro
Sull'azione delle garanzie il dibattito va aperto con grande franchezza io penso che la politica faccia bene ad aprire una discussione sulla legge dello perché la questione delle garanzie del garantismo nel campo della comunicazione verrà fuori allora se con chiarezza due diciamo no ad ogni atteggiamento censorio ecco io su questo spengo la prole concludo ho l'impressione che noi spesso anche in questo dibattito dimentichiamo che non c'è solo la corporazione dei politici e la corporazione di chi fa questo mestiere
C'è una platea crescente di cittadini consumatori che hanno oggi nuovi diritti universali
Noi non siamo molto bravi a descriverli sui nostri giornali ma poi non riusciamo a capire questa lamento di fondo
Guardate io penso che Berlusconi abbia urlare metodi genialità ha concepito il cittadino come consumatore ha occupato la catena della distribuzione penso che se qualcuno pensasse da parte da questo schieramento di imitarlo perderebbe
Ho fatto l'operazione diversa Lula ha lavorato sulla catena della distribuzione al cittadino consumatore io devo lavorare sulla catena della formazione di quelli che fanno il mestiere di giornalista ma anche l'elemento che manca della formazione nel settore della scuola dell'università noi oggi abbiamo cittadini che vivono con la televisione ma non sanno leggere una televisione
E ancora in nessun progetto di riforma della scuola è stato stabilito il nesso tra la formazione e la comunicazione
C'è un grande settore che è rimasto fuori noi vogliamo no formare gli insegnanti a linguaggio televisivo al linguaggio nell'audiovisivo vogliamo fornire al cittadino strumenti di conoscenza rispetto al messaggio televisivo sono diritti universali che avanzano
Con un tempo cioè diritto a scuola oggi c'è il diritto ad essere informato che prevede strumenti di conoscenza
Cosa voglio dire che non mi basta lavorare sull'antitrust sulle proprietà io devo lavorare sulla profilo dell'operatore ma anche sul profilo del cittadino che oggi vive in simbiosi con le nuove tecnologie mi pare che questo sia l'elemento mancante
Allora sia un movimento di cittadini se posso dire Striano quello che penso e con movimento di cittadini che si organizza rispetta la comunicazione deve entrare in conflitto con il potere politico e anche con il potere comunicativo
Perché solo dal gioco del conflitto che non è un gioco distruttivo ma è un gioco tipicamente delle società occidentali che nasce la possibilità di un miglioramento reciproco non è che il cittadino chiede per cortesia il cittadino complice
Con i poteri esistenti credo che questo sia il dato che a noi oggi manca che debba essere in qualche modo è saltato ecco
Questo è parla dimesso e di lavoro sulla quale possiamo muoverci nostro spirito io l'ho detto non è lo spirito di fare proseliti non ci interessa arruolare i giornalisti nelle file dei progressisti c'interessa porre una questione che a me pare mancante lo dico in modo banale
Io ho l'impressione che questo schieramento tutte le volte che coltiva corporazioni interessi particolari interessi individuali e destinato sempre a perdere
Tutte le volte che si pone il problema dell'interesse generale io credo che destinato a parlare ad una platea molto più ampia insomma
Io quando parlo del giuria della carta diritti e dei doveri forse qui troviamo spiegarlo meglio io quando parlo di questi temi io non penso Abu nella a D'Alema a Giulietti o la Bonsanti io insisto nel dire che chi ha un suo potere istituzionale si difende dal sistema dalla comunicazione io vorrei che modo non retorico capissimo per esigenza di una carta dei doveri di un Giurì non la rispetta i soggetti forti
Ma rispetto ad un'idea di una comunicazione intransigente critica ma non violenta nessuno riuscirà mai a convincermi
Lo sci non ce l'ha mai convincermi che una rettifica non data una presunzione d'innocenza violata quello sia un limite autonomia del giornalista non è quello il cimitero tornerà giornalista
Esatto ma questo mi riferisco nei fatti questo ma Lucia diciamo Tirith termino sai qual è il punto vero
Dove sono stati sperimentati questo tipo di esperienze hanno due tipi di valenze io condivido alcuni viottoli postazione la Svezia ha fatto l'esperienza del difensore civico ma con una valenza che è nata l'autoregolamentazione ma il difensore civico può dare la sanzione sanzione che non è il licenziamento significa semplicemente questo il signor Giuseppe Giulietti giornalista
Ieri a esatto ha violato dire pubblicato sul giornale al terzo grado e comincia a prevedere la sospensione dalla dalla dallo stile ecco infatti questo diciamo la stessa cosa sai qual è la stessa cosa sai perché però dobbiamo farlo subito tre che da circa dieci anni la categoria
Ogni qual volta si apre un dibatto sul garantismo dice facciamo una carta dei doveri normalmente le carte doveri vengono fatte sotto contratto per dire non è vero che siamo la corporazione abbiamo fatto la Carta dei doveri
Dopodiché ho fatto un piccolo calcolo ho chiamato ho detto scusate ma rispetto alla Carta dei doveri
Quante sanzioni sono state comminate in questo Paese risposta non farci questa domanda nessuna ecco la mia impressione che qualora si arrivasse un appuntamento referendario qualcuno ci chiedesse bene siete per l'autoregolamentazione che cose con dovremo rispondere assolutamente nulla
Ho l'impressione che convenga molto di più
Darsi delle norme in modo libero che non consegnare al Parlamento queste norme sai perché perché io sono un uomo di parte nel modo più assoluto
Solo non pentito di parte non sono sobrio convinto da necessità chi sia con la destra o la sinistra in questo Paese
Ma io ti assicuro che non mi fiderei neanche del mio schieramento solo d'accordo con quello che dici io avrei paura di un parlamento a maggioranza di centro sinistra che decidesse di fare per legge le regole la libertà della comunicazione io se posso dare un consiglio perché di quel molto meglio autoregolamentarsi
Perché quello che ho imparato è questo che
Quando si parla delle libertà non mi fiderei neanche del leader del mio schieramento perché quando vinci hai sempre l'invincibile tentazione di mettere le mani sui poteri di controllo e io penso che sia una malattia invece alla quale guardarsi con grande attenzione grazie
Senta assai sulla base
Grazie