"Mistero Napoletano. Vita e passione di una comunista nella guerra fredda" presentazione del libro di Ermanno Rea, Casa Editrice Einaudi

Lì due brevissime parole di ringraziamento a nome della casa editrice inauditi rappresenta qui questa sera
Grazie per la vostra pazienza e sepolta al teatro Mercadante che sento brevissimo a Tavares francamente queste sale e grazie anche al comune di Napoli una città che ci ospita un grazie anche sentito le relazioni a Raffaele la Capria Corrado Stajano Antonini una stradina ad offre Truffaut Siena rammenta Ermanno Rea che ci ha regalato a questo
In un'elezione che anche tutti noi asse presenta esigenze simonia unicamente nell'interesse ed emanare dignità estetica
Ora la parola Raffaele la Capria
Qua colto di sorpresa
Credevo parlasse prima Bassolino
Il primo cittadino sono onorato allora
I parlerò intanto voglio dirvi che son venuta da dalla Spagna maniera quasi rocambolesca tra uno sciopero e l'altro
Per essere qui stasera presentare questo libro
Di Ermanno Rea e per dire che da oggi direi a Napoli ce ne stanno due una e Domenico è uno è Ermanno Rea
E cominciamo a parlare del suo libro ne voglio parlare innanzitutto
Con un libro che appartiene alla letteratura e quindi sarà un po'pignola anche la critica perché sempre così succede quando si parla in termini critici impedivo mistero proprio di mistero Napolitano è proprio la può l'apparizione di questo romanzo
Un romanzo sui generis in un panorama letterario mi sentite
In un panorama letterario che in qualche modo non lo prevedeva nessuno aveva scritto finora un libro come questo che racconta finalmente cosa è veramente accaduto in Italia e a Napoli negli anni della guerra fredda
Nessuno aveva ancora raccontato una storia come questa
Che si svolge tutta all'interno di quella realtà deformata dall'ideologia con cui abbiamo convissuto a lungo e dalla quale pare non si riesce ancora a liberarsi
Sono apparsi in Italia
Parecchi libri di scrittori giornalisti anche avvolta più scrittori che i giornalisti che hanno tentato di raccontare l'intreccio tragico patetico assurdo
Di tante vicende private stravolte da una dimensione politica troppo invadente e in discreta
Ma lo hanno fatto nel modo indolore del reportage oppure in quello oggettivo del racconto verità da testimoni e non da protagonista non essi stessi personaggi del proprio racconto
Io ho scritto immuni Brondi che punti uscito due anni fa o o l'anno scorso mo'non me lo ricordo
Che una città dell'IVA quando è capace di ripensare continuamente se stessa quando è capace di ripensare se stessa è di raccontare se stessa
Ecco questo ha fatto Ermanno Rea ha ripensato Napoli la Napoli di quell'anno di quegli anni ha ripensato il suo passata a Napoli il suo e quello di tutti noi che abbiamo più o meno la stessa età
Ed è venuto fuori questo suo libro che è un libro veramente singolare
Luglio lui ci racconta la storia di Francesca in questo libro la storia di Francesca
E di Renzo due intellettuali napoletani che avevano dedicato al la loro vita al Partito Comunista quando tra il quarantasei e il cinquantasei questo partito soprattutto a Napoli attraversava una fase di Stalin unite a punta
Che secondo re dal partito padre videro distrutte le loro vite terminate col suicidio di Francesco e con l'emarginazione di Renzo
Quella di Ermanno Rea si presente come un'appassionata Recherche nel proprio passato di comunista
In una città come Napoli all'epoca della guerra fredda una Napoli sequestrata dice Rea da Laure dagli americani che vi avevano stabilito qui planato
Questa recherche che lui porta avanti come un detective o di un giallo
è un diario in cui dal presente io sto facendo la descrizione del libro per quelli che non l'hanno letto è un diario ma nella stessa descrizione però in qualche modo vien fuori anche la struttura la qualità del libero
Questa recherche che lui porta avanti come il detective di un giallo
è un diario in cui dal presente si ritorna continuamente al passato sulla scorta di documenti lettere diari di Francesca carte di Renzo verbali di riunioni politiche ritagli di giornali e soprattutto inchieste fatte al presente tra tutti quelli che in passato avevano conosciuto Renzo e Francesca
Frugando tra i loro ricordi e i suoi Rea tira fuori tutto quello che umanamente possibile per arrivare a svelare il mistero del suicidio di Francesca lo fa organizzando questo materiale eterogeneo proveniente da tanti punti di vista
In una struttura sapientemente narrativa e raccontando i fatti realmente avvenuti come fa un romanziere solo perché la narrativa la narrazione aiuta ad accostarsi meglio a quei fatti a conoscerli meglio
L'autore fa sentire continuamente la sua presenza collocandosi al sei al centro del suo racconto e dice come arriva a Napoli come inizia la sua ricerca le persone che incontri luoghi e le strade che attraversa l'io che narra e un mio che onestamente si interroga per arrivare alla verità e si sforza di ordinare di sparsi tasselli di quel tempo cruciale per lui quanto lo fu per i suoi personaggi
E insomma anche un diario personale questo popolato di fantasmi che ossessionato che lo sta scrivendo che si pagheranno soltanto quando giustizia sarà fatta
Quando cioè la verità sulla sorte di e sulla morte di Francesca verrà fuori quante volte leggendo questo diario ho provato una stretta al cuore non solo perché pur suscitando sentimenti
Non far tanto leva sul sentimento ma su una specie di scrupolo della memoria che mi ha fatto venire in mente il titolo di un romanzo dell'ammacca alleanze che lessi in gioventù
Creare un titolo bellissimo il cuore è un cacciatore solitario anche Rea sembra un cacciatore solitario in questo libro
E tutti i personaggi che Rea racconta di hostess tra l'altro gli ho conosciuti e nel suo libro li ho riconosciuti ho capito meglio oggi
In quale spazio mentale uomini dell'intelligenza di Renato lapicidi Renzo Lapiccirella e di Renato Caccioppoli erano costretti a muoversi
Costretti da che
Da chi
Queste pur è più difficile
Per me ancora oggi capirlo bene
Possibile mi domando oggi che non riuscissero a rompere le sbarre della prigione concettuale in cui il marxismo o la grande cosa da essi sognata oppure la burocrazia del partito riteneva rinchiusi
E questo in un Paese libero dopo non correvano pericolo alcuno nessuno poteva mandarli in un gulag o in Siberia
E questa ancora le cinquantaquattro ancora nel cinquantasei quando tutti anche i russi dopo il ventesimo congresso e il rapporto con Lucio avevano capito di che lacrime Gronda e di che sangue il bel sogno del riscatto universale
Erano i tempi e la fedeltà alla propria vita alle proprie convinzioni che li rendevano ciechi
Queste domande sono domande che il libro di Rea suscita e non sono soltanto io che in definitiva
Non ha partecipato in quegli anni e non ho avuto in quegli anni la stessa ideologia ma anche gente che la ebbe
Che
Che che scrisse che si fa queste domande per esempio venendo in treno Mario ho portato con me il libro di Maurizio Valenzi
E che certo non ha mai rinnegato non soltanto non ha mai rinnegato ma anzi ha sempre rivendicato il suo passato di comunista però anche lui si domanda nel suo libero
In una in un attimo
Si domanda nel suo libro
E di scrive
Perché uomini tanto coraggiosi di fronte alla repressione fascista
Pronti a guardare in faccia la morte sono invece così remissivo i diciamo la parola deboli al cospetto della gerarchia Interna
Perfino disposti a sacrificare la propria personalità questo se lo domanda Maurizio Valenzi e quindi non sono solo io che mi faccia queste domande
Erano i tempi ho detto o la fedeltà alla propria vita o alle proprie convinzioni che rivendevano ciechi perché è proprio così i tempi
E la fedeltà al proprio sogno che misteriosamente condizionano renderle c'è che anche i più intelligenti prendono tu sì anche i più colti ignoranti anche i più informati
Già i tempi e poi le circostanze e poi diciamolo pure
Il ritardo storico di tanti intellettuali italiani per cui esperienze altro va già scontate consumate
E dopo e documentate dei libri di Orwell di quelle sull'air di Silone diffide di tanti altri e sin dagli anni Trenta sin dalla guerra di Spagna avevano capito e saputo tutto dello stalinismo
In Italia non erano presi in considerazione e non si capisce bene perché ma forse perché erano dei stressati o derise
Perché erano le eravamo veramente convinti anche io che fosse della bassa propaganda di gente volgare
Insomma il ministero per cui i comunisti italiani fin dopo il cinquantasei
Erano più comunisti dei comunisti russi per me resta un mistero e nella tensione della guerra fredda né il ritmo di Ermanno Rea con la descrizione di una Napoli Petra col Porto requisito dagli americani il futuro sequestrato
Dai maneggi di un Laura Isma'degradante riescono a diradare
è vero però che tra di loro c'erano i puri come Caccioppoli come Renzo Lapiccirella come tanti altri
E come sua moglie Francesca gli onesti di idealisti dell'ideologia di cui ci raccontino disagio e le tribolazioni Ermanno Rea
Ricordo che io stessa allora pensavo guardando Renzo
Se uno come Renzo se uno come Caccioppoli sta da quella parte allora vuol dire che sta dalla parte giusta la parte della verità dalla parte della ragione e questo vuol dire che anch'io dovrei starci
Quindi voglio dire io sto parlando di sentimenti che tutti condividevamo al loro e tutti praticamente abbiamo in qualche modo
Siamo stati sopraffatti dai tempi
Ma oltre l'aspetto politico ed esistenziale che fa unico è libero di Reja perché a questo voluto accenna non se ne poteva fare a meno ora parlerò invece di Libero
Ce n'è un altro più direttamente riferibile a Napoli che lo fa per me è interessante dal punto di vista esclusivamente letterario
Mistero napoletano è uno dei pochi libri scritti da un autore napoletano sul Napoli
Che si parla veramente di storia della borghesia napoletana
Chi ne ha mai parlato come lui
A Napoli
La borghesia non ha mai parlato di se stessa non si è mai voluta guardare in faccia e tranne due o tre eccezioni al massimo non si è mai veramente confrontata con la storia che attraversava
Mai analizzate contrapposta al resto dell'Italia e del mondo
Non si è mai conosciuta insomma
Mai voluta conosce
è stato sempre l'elemento dialettale popolare locale che attratto lo scrittore borghese e sempre su quello che ha spostato la sua attenzione pur di non parlare di sì
Perciò alla plebe dipendenza è una delle caratteristiche dello scrittore borghese a Napoli il complesso della plebe che lui sente forte sente come origine serpe come humus culturale
Più forte lo ha sempre condizionato lo ha reso capace di descrizioni ma mai vivere analisi
Di sentimenti e mai di conoscenza di verismo più che di realismo quel realismo che sente risale alle cause profonde non bisogna dire soltanto
Quello che accade a un certo momento in un certo punto o un certi episodi bisogna capire perché accade per esempio non lo so anche sbagliando io cercare atto di rispondere c'è voluto tutto un libro per farlo perché a Napoli si recita
Le cause profonde accertarlo son lunghi difficili spesso voglio dire
Si sbaglia anche nel in questa ricerca però bisogna sempre tentarono
Ecco e così mentre nella letteratura siciliana mettiamo sono ben rappresentati tutti gli strati della società eppure i siciliani sono abbastanza vicini a noi no
Se uno fa la parte pure loro di questa Italia meridionale a cui noi apparteniamo pure loro di una grande cultura pure loro hanno le varie classi sociali però mentre nei libri degli scrittori siciliani
Viene rappresentata lasci la società né in tutte le sue articolazioni allora c'è né male voglio troviamo il popolo nel Mastro don Gesualdo questo giallo scritto troviamo labor rappresentata la borghesia
Nei viceré o nel Gattopardo troviamo rappresentati i nobili
Invece nella letteratura napoletana c'è una specie di pappa esistenziale di brodo polimero primordiale direbbe Pazzaglia dialettale popolaresco
Uno omologazione di in cui tutti i gatti sono grigi sono cioè napoletani e basta
Questo populismo sentimentale
Non solo ignora tutte le differenze ma mette in luce quella morale del risentimento di cui parlava mi dice
Che racchiude aspirazioni rivendicazioni a volte anzi molto spesso giuste dal punto di vista morale sociale e politico
Ma quasi sempre perdente di fronte alla storia dal punto di vista della ventuno della letteratura quasi sei quasi sempre poco interessanti perché sono confuse e male articolate e così a Napoli
Anche riguardo alla letteratura la borghesia non ha saputo o voluto essere classe dirigente infatti se non si è capaci di dedicarsi di confrontarsi col mondo di conoscersi e di giudicarsi come si fa a sapere chi si è come si fa a essere classe dirigente e come si fa a rappresentarsi
Ecco il libro di Rea comincia a farci sapere qualcosa di questa borghesia qualcosa dall'interno di essa tenendo solo ricordo sentimento descrizione recita
Ma molto di più e per farle costretta una specie di discesa agli inferi ad elaborare un lutto a dare sepoltura ai propri morti per prova Carli come facevano gli antichi e a raccontare due suicidi quelli di Calciopoli e quello di Francesca
Nel libro non se ne parla
Ma vi furono altri suicidi a Napoli che ricorda in un suo articolo scritto per il Corriere Silvio Perrella quello per esempio di incoronato quello di Carlo Cirillo quello di Luciano ciglio o Cilio
Tutti questi suicidi di intellettuali documento noi da soli la sofferenza sotterranea di uno borghesia napoletana che si sentiva come un vaso di coccio tra due basi di metallo
Rappresentati dalla un ritmo borbonico e plebeo da una parte e da Lost stalinismo moralistico e borghese
Del partito comunista dall'altra
Per parlarci di questa borghesia Rea dovuto modificare il rapporto autore personaggio nel senso che nel suo Liber non si assiste alla programmatica riduzione del livello intellettuale del personaggio rispetto al suo inventore
Come avviene in tanti romanzi di ambiente napoletano qui personaggi pensano ragione hanno sono colti e sono in tutto e per tutto all'altezza di chi ha via evocati
Di chi li ha evocati e non solo perché sono dei borghesi realmente esistiti ed esistenti ancora oggi ma perché per raccontarle era necessario che si esprimessero a un livello politico morale e ideologico oltre che sentimentale ed esistenziale
Inoltre Rea quel dono del vero narratore di cogliere l'essenza di un personaggio di fissarne l'atteggiamento rivelatore il tratto l'episodio per cui non lo dimenticherà non lo si dimenticherà facilmente
Per esempio quel Caccioppoli tanto fragile spiritualizzata o e il vento potrebbero sollevarlo e portarselo via da un momento all'altro per esempio quella Francesca Donna tra virgolette maculata con quest'aggettivo viene indicata donna dal fascino indefinibile
Che ha mi ha fatto pensare anche per il cognome che porta a Spada acqua a quei bellissimi versi di d'Annunzio che dicono tu sei come una spada senza Aversa
Fredda vincente e non brandita mai anche Francesco un po'era così
Questa Francesca che quando va a scuola insegnare adorna di orecchini e bracciali peccaminosi crea subito sconcerto pronti e poi quel Renzo Renzo per dire come in come come Rea riesce con pochi tratti a farti ricordare un personaggio quel Renzo
Dal sorriso indecifrabile che fissa i suoi freddi occhi azzurri sull'interlocutore
E qui cito aspira boccate di sigaretta così lunga che fanno pensare a un'insana scommessa coi propri colmo polmoni queste sono cose che sono uno scrittore riesce a a fissare potrei citare a uno a uno i punti dove questo tipo di cristallizzazione narrativa si verifica e consegna alla letteratura questi personaggi trasfigurati strappate per Sempre dalla vita Telly tratteneva
A volte però questi personaggi sono fin troppo mitizzata i ma forse una certa mitomani apparteneva anche al alloro ed era necessaria l'Autore stessa Rea per tirarli fuori dall'oblio cui forse erano destinati
Senza senza il suo libro
Quel Caccioppoli e quella Francesca che suona il piano a quattro mani e si innalzano di colpo nella sfera del sublime qui paroloni quella devozione al partito alla propria missione tra virgolette insomma di Vienna
Da chiedersi a volte ma chi credevano di essere
E non si allude qui alla loro presunzione perché erano umidi sufficientemente umili ma proprio all'idea cadevano disse del partito e uno si domanda
Erano forse dei nevrotici che cercavano di placare le loro nevrosi nella sacralità di un partito paterno una protezione che il partito è Salvatore Cacciapuoti suo rappresentante in terra non poteva certo loro accordare
Che però poi guardando alle loro povere vite tutte sospese sacrificate all'idealismo ideologico che li dominava tutte vissute nella penuria più estreme nell'indigenza
Allora lo squallore allo squallore delle loro case senso un mobile una suppellettile decente
Sì provo un senso di pietas e di rispetto e anche si pensa che dopo tutto erano forse davvero migliori della maggior parte di noi che oggi li giudichiamo
L'autoreferenzialità narcisistica ed teatrale napoletana sommata alla autoreferenzialità burocratica e drammatica del partito di cui erano i depositi
Dovette per forza portarlo portarli a quell'esaltazione un po'fasulle a volte un po'chissà a quelle fa sia quelli anzi è in cui sembrano tutti immersi senza la minima ironia
Calciopoli che suona il piano al piano la Marsigliese davanti ai gerarchi fascisti
Nella hall di un albergo semivuoto
Così innamorato del gesto che sta per fare
Quella Francesca che prepara accuratamente addobbi floreali intorno al letto su cui si staglia era per morire
Sono un esempio di quell'Mellow cui accennavo
A volte anche l'autore anche lo stesso Rea come ho detto sembra preso dallo stesso tipo di esaltazione nel suo linguaggio diventa una spia di questa esaltazione diventa imporre involontariamente etico anche quando non è il caso un esempio
Invece di scrivere che i tranvieri del deposito di San Giovanni a Teduccio
Incrociarono all'alba le braccia per riunirsi in Assemblea Rea scrive era l'alba quando i tranvieri del depositi di San Giovanni a Teduccio incrociarono le braccia
è una scelta sembra una fesseria è una stupidaggine lo riconosco
Ma lo sentite il tono era l'alba ma quale Alba quella dell'assalto al Palazzo d'inverno quello dell'ammutinamento dei marinai dell'incrociatore Potëmkin no era quello di un normalissimo sciopero di tram ieri
Questo per dire che anche l'autore Ria afferrata avvolte dal suo passato
Si ritrova il linguaggio di allora se lo ritrova tra le mani e lo usa e questo lo dico un po'per scherzare è un po'per avvertire reca a volte mi sembra
Un po'vittima delle sue illusioni delle funzioni dei suoi personaggi e sembra condividerle ancora
E se come diavolo ci saranno tante altre edizioni del suo libro un editing posso staliniana non sarebbe del tutto fuori luogo qua e la
Il suo è un libro appassionante lo ripeto e proprio per questo posso concedermi il lusso di questa leggerei Leonia
E visto che mi trovo osserva ancora che come i suoi personaggi anche Rea e bisogno di figurarsi di un mondo e una città avviati alla catastrofe per giustificare quell'arroccarsi all'interno delle mura del partito
A delle mura di partito e questo ancora nell'anno di grazia cinquantacinque cinquantasei eccetera Rea si inventa a posteriori il suo teorema scoop di una Napoli anzi del suo porto sequestrato dagli americani di una Napoli livida capitale della guerra fredda l'autunno scrive ebbe il color ghiaccio della Sesta Flotta americana
Strozzata nel suo sviluppo dava auro e dai suoi alleati naturale i clienti e con e e e dall'altra parte con i comunisti visti come i cavalieri teutonici a difesa dell'onore della città
Non ho negli argomenti nelle prove per contestare il teorema nato di Rea
Che sembra nato più da un anti Mary Carillo ancora oggi molto vivace che da i fatti ma per me naturalmente ma ricordo che in quegli anni Napoli era sì un po'grigia ma non così livida e che invece di prepararsi al peggio come diceva Caccioppoli stavamo preparandoci al primo boom economico della nostra storia nazionale
E vorrei inoltre timidamente osservare che il porto non è mai stato per Napoli una grande fonte di vita è stata quella del porto
Una vita grama sin dalla crisi del ventinove quando venne meno il commercio del grano con l'America e dallo riporta visto più che altro partire i nostri emigranti in cerca di lavoro
E non una fioritura di traffici e di ricchezza questa almeno è quanto mi risulta ma posso sempre sbagliati
E però e questo è il punto anche se per me non ha fondamento nella realtà devo aggiungere che dal punto di vista romanzesco il teorema nato di Rea è una bellissima invenzione
Adatta a creare lo sfondo su cui si muovono i personaggi e a calare un'inquilina un clima malefico sulla città e sulla loro vita
E sulle loro vite
E visto che sto parlando di un romanzo di un romanzo costruito con materiali autentici ma pur sempre un romanzo vorrei dire come è fatto il romanzesco di questo romanzo come costruito e dov'è la sua originalità
E prendo ad esempio ma potrei trovarne altri il montaggio del suicidio di Francesca episodio centrale e conclusivo di questa recherche di Rea
Dominato come lui dice da quel forte sentimento di predestinazione da quel sentirsi pedine dentro
Una qualche ineluttabilità che accomuna il destino di Francesca Spada e di Renato Caccioppoli
Quel che è vera punta corrisponde in qualche modo alla realtà visto che si parla di personaggi reali o è convinti in ogni romanza accade una menzogna alla ricerca della verità come ha detto qualcuno che ha fatto una un una critica libero
E ancora un'altra domanda qui si pone ma che tipo di romanze questo
Come ho detto all'inizio si tratta di una narrazione a corrente alternata tra passato e presente
Ma quello che colpisce in questa narrazione la fa notevolmente diversa dalle altre narrazioni basate sulla storia civile privata di quegli anni in cui la guerra fredda divise non solo il mondo ma anche l'anime le coscienze delle persone
è che il mistero napoletano e che nel mistero napoletano l'ansia e l'angoscia del tempo presente
Del tempo dell'inchiesta del tempo in cui il Real scrive
Non sono minori di quelle del tempo passato del tempo perduto e riconquistato da questo libro
La ricerca della causa del suicidio di una donna che forse si è amata senza metterlo del tutto forse senza che le neppure lo sapesse del tutto insomma questo amore postumo
Io sento che ancora agisce nel libro egli conferisce quel pathos che lo rende così amaro è accorato
Dunque dicevo per questo romanzo costruita a corrente alternata tra presente e passato mette in continua relazione
Romanzo
Uscire a spezzare il filo delle mie ansie
La verità non ci sono verità né certezze c'è soltanto una lunga impressionante traccia che parla di assenza di gioia di cupo vide che qua alla Suma lastra di finita dignità del dolore
A farla breve ho paura di essermi imbarcato in un'impresa disperata dalla quale non potrà uscirne che a pezzi quante volte lo dico a me stesso
Sareste ancora in tempo per smettere poi ancora fare un grande falò di tutte le sue carte rassegnarsi a una serena smemoratezza del passato a una liberatoria rimozione
Ma bisogna andare avanti so soltanto che devo andare avanti fino alla conclusione di questa storia
Avete sentito come forte la presenza il rapporto che c'è trarre il suo libro
E il rapporto così stretto tra Autore Libre uno dei temi di questo romanzo e forse nasconde quella storia d'amore non detta cui accennavo
Inoltre l'autore sa che non è possibile superare il passato senza giudicarlo che non si Damme moria senza giudizio
E questa la costrizione a scrivere di cui lui parlava prima
Ad andare avanti fino alla conclusione di questa storia
Solo scrivendo il suo libro l'autore potrà liberarsi di un passato Pubblico e privato che ancora lo sostiene
Vorrei aggiungere che questo rapporto tra l'autore e la propria opera avvolte conflittuale a volte fatale e uno degli ingredienti più forti del romanzo novecentesco ed è qui presente anche dove non è dichiarato esplicitamente ma andiamo avanti per capire come costruito questo strano e forse volontario libro Romanzo di Ermanno Rea
A pagina trecentocinquantuno cioè quando siamo già prossimi alla conclusione
Rea deve riportare un discorso di Renzo Lapiccirella una certa di Unione del partito dove nulla dove lui Renzo Lapiccirella accese la miccia tra virgolette con un drammatico intervento sulla politica dello supremi di Muller
Faccio notare per inciso e il linguaggio di Rea sembra anche qui condizionato da una situazione in cui ogni piccolo segnale d'indipendenza intellettuale poteva apparire una ribellione
E così Renzo accese la miccia nel suo intervento diventa la teoria del ring limone spremuto una minima disapprovazione dall'altro diventa un temporale che s'avvicina e perfino la requisitoria di Groucho Harpo contro Stalin
E annunciata cade dal cielo qualcosa di terribile un fulmine devastato ore sapemmo che Stalin il nostro Stalin era stato nient'altro che uno spietato dittatore restammo tutti a bocca aperta
Anche noi restiamo a bocca aperta adesso leggendo ma adesso però come lo stesso Rea
Eccetera ma questo come ho già detto è forse il vero mistero napoletano più misterioso della morte di Francesca e bisogna rifarsi a quel tempo a quella difficoltà ragiona viva
Ha forse psicologica queste sono parole di Rea difficoltà ragiona IVA e forse psicologica
A quella Tania pure pari a un termine usato dare in cui erano caduti tutti insomma a un altro e più grave Silenzio bella ragione per capire come questo sia stato possibile
E in proposito potrei anche domandarmi se tra quaranta cinquanta anni non considereremo altrettante incomprensibili e misteriosi tanti atteggiamenti nostri
Presi dalle persone per i partiti in questi sconclusionati giorni del mille novecentonovantacinque che stiamo attraversando
Per quindi
Ci conviene tenere il giudizio molto sospese
Ma devo ritornare al mio tema e cioè dire come è fatto il romanzo dire quali sono gli elementi costitutivi di S. vada in fretta perché ho visto che che sto parlando da troppo tempo quali sono questi elementi costitutivi oltre quelli cui già indicati
Mi sono fermato su quella pagina trecentocinquantuno in cui Reja cerca tra il verbale della riunione avvenuta al partito il discorso di Renzo ma i verbali non ci sono è vero non era presente allora se lo inventa lunedì scorso denso sulla falsariga della teoria dello spread i limoni
E scrive un capitolo intitolato congettura intorno a un discorso di Renzo Lapiccirella il cui verbale è stato distrutto
Questo salto dell'immaginazione che si impossessa della verità mi ha svelato di che tipo è il romanzo di Rea e soprattutto mi ha messo sull'avviso quella parola congettura
Sì il romanzo di Rea e insieme una cronaca sentimentale della crisi di un comunista visto dall'interno dell'ideologia e insieme la cronaca della morte annunciata di Francesca
E uso la parola cronaca non in senso diminutivo ma in quel modo in cui la usava Francesca quando diceva a Rea cerco
La letteratura
In ogni caso la cronaca dell'anticamera della letteratura
Ma questa cronaca
Cito una menzogna la ricerca delle idealità e appunto fatta di congetture i romanzi direi a tutto una congettura sul proprio passato di comunista e forse su un amore inespresso perciò credi abbassare vedo che appassioni il lettore così tanto
Per dimostrare questo aspetto congetturale della cronaca di Rea mi ci vorrebbe poco basterebbe la sua teoria dell'occupazione del porto di Napoli da parte della NATO e dell'effetto che questo fatto il bene sulle sorti della città ma questa congettura già accennato
E basterebbero sopra tutti i vari stadi di avvicinamento al suicidio annunciato di Francesca
Dice Rea
Che ci fu una prolungata meticolosa preparazione spirituale da parte di Francesca un lentissimo scivolare fino al momento in cui Francesca si convinse che la misura era colma
E sempre Rea si domanda aveva già deciso di uccidersi
La mia congettura dice di sì e qui USA di nuovo la parola congetture ma dice di più e nello stesso tempo rivela come ha costruito il suo romanzo dice che Francesca da tempo aveva cominciato a girare il film della propria autodistruzione
Come uno sceneggiatore la sua fantasia elaborava possibili incastri che sequenze
Allo stesso modo direi
Lavorare per raccogliere tutti i figli tutti i vari momenti tutte le stratificazioni psicologiche di questa trama disperata così la chiama lui
Per le ultime sequenze del film sono quelli in cui Francesca lascia in custodia dei figli all'amica ammiriamo con la quale la stessa sera su una le Variazioni di Brahms poi torna a casa addobba con fiori e piante il suo letto e piante il suo letto di morte lascia una lettera e una poesia penso prende il sonnifero e Moro
Sì la sua è una morte molto teatrale
E anche questo le viene rinfacciato ma non finisce qui il romanzo dire e il film dell'autodistruzione di Francesco continua a girare anche dopo la sua morte
Qual è la poesia che Francesca lasciata resta trent'anni dopo l'autore di questo mistero cerca con accanimento il titolo di quella poesia e lo trova Alcesti di Rainer Maria Rilke edizioni in ambito traduzioni di jaime Pinto cosa dice la questura
Dice che il dio della morte Thanatos viene a prendersi la vita di Aldo metto Piani di ardimento e si dispera implora meglio dire inesorabile niente può smuovere lo unica possibile salvezza che un'altra si offra al dio invece di ardimento
Ed ecco che si fa avanti la moglie Alcesti ed offre la sua vita in cambio di quello del marito
Alcesti agisce per amore scrive Rea e così via di Francesca
Il CIPE il dio della morte che voleva la vita di suo marito Renzo altri non è che il partito anzi impartita stalinista napoletano rappresentato sulla terra da Salvatore Cacciapuoti il segretario
E Danello Alicata e compagni queste la congettura ultima di Rea
è sostenibile
Nella realtà non regge
E un piccolo funzionario come il segretario Cacciapuoti
O qualunque altro osannato dirigente del partito che si trasforma e niente di meno e nel buio della morte sembra anche in passato in metafora alquanto esagerato
Ma per degli stalinisti irrisolti così mi chiama Rea come i personaggi di cui lei parla
Non è affatto ridicolo nell'andar via ideologica in cui si trovavano anche questo è sembrato possibile era forse possibile
Ma lasciamo perdere questo dal punto di vista del romanzo congetturale ferrea respinto
E che così conclude questa invece è una bellissima a conclusione di una trama disperata una conclusione che non solo funziona benissimo ma commuove
E comunque non per motivi sentimentali non per il monello che pure gli affiora ma commuove la mente
Commuove dei ragionamenti che ci unisce a fare su un passato che fu di Francesca Di Renzo che fu di Rea ma che fu anche nostro di tutti noi
Perché questi fatti si svolsero a Napoli nella nostra città e ci aiutano certa capirla meglio a capire meglio ciò che siamo stati ciò che stiamo diventati
La parola passa e resta Corrado Stajano
Tante cose le ha dette la carta io mi mi ripeterò ognuno il suo dono l'espressione Facundo
Io credo nel teorema talvolta ordinatore sequestrata dagli America e credo in tante cose coi la Capria nonché ad ogni modo
Questo mistero napoletano è un bellissimo libro che devo confessare mi ha riempito di di inquietudine
E di angoscia
è un libro liberatorio non soltanto per il suo Autore
Non pacificato io
Non volontari come tanti libri che escono ogni giorno è un libro che doveva assolutamente sei iscritto ma non le alla probabilmente imponente da una vita io non ne sono convinto era questo il suo segreto la Capria spiega spiegato bene che cos'è il libero narrazione saggio inchiesta espressione di un gene stratificato senza molti modelli mistero napoletano è un libro ricco di suggestioni scriverei a che forse il suo e anche un libro di viaggi in forma di diario della mente direi del cuore
Del sottosuolo
Non mi farmelo dire queste cose su un libro di medico di cui sono amico da quasi trent'anni
Perché leggendo mi sono anche detto io non conoscevo la verità essenziale di questo mio amico
Si è mascherato si è difeso trincerato per tutti questi rischi decenni vissuti insieme spesso in momenti drammatici della vita collettiva aveva lasciato se stesso in quell'angiporto galleria di Napoli se ne andò da questa città nel mille novecentocinquantanove a poco più di vent'anni
E qui si apre il primo gioco della memoria pensate in quanti sono fuggiti da questa città pensate quante energie nutrite in cui quanti intelligenze
Saperi che poi sono stati usati altrove
Napoli dunque è sempre rimasta ben presente in Reja tra sentimento e ragione con estremo pudore parlava di Napoli fuori di qui lontano da cui come di qualcosa di cui forse però è la meglio non dire
Io non immaginavo che sarebbe tornato non avevo capito che era proprio questo il grande desiderio della sua vita
Ma Reja non è tornato come lo svagato scrittore della memoria la letteratura
E piena di ritorni a casa è tornato deciso ha scarnificato essi e Ascani ficcare senza mai una compiacenza senza narcisismi strizzate d'occhio
Sa fondere dall'alto il passato il presente con pochi tocchi sapienti popolo il suo libro di un'infinità di personaggi e anche i personaggi minori non sono figure in nero su uno sfondo ognuno ha la sua funzione un tassello nella ricostruzione della possibile verità
Questo mistero napoletano è una dichiarazione d'amore per una donna e per una città Reja nel suo libro dice che non è vero Luís non è mai stato innamorato di Francesca
Allora ha avuto la sua stessa tecnica regia non sarà stato innamorato di Francesca ma non ha importanza l'io narrante lo è stato nel profondo
Francesca ICE dalle sue pagine come un personaggio della fantasia amorosa direi una zingara arabe ska una donna di libertà una donna della libertà una espressione del fascino intellettuale più alto
L'altra dichiarazione di da amore per Napoli e quello che di nuovo piazze aria è la rivisitazione non solo del dolore e della povertà di questa città
Ma di proprio di commedia prigioniera a questa città i personaggi di la Capria non erano prigioniere io ho letto di recente dopo questo libro ho letto il suo ferito a morte
Ma la la la giovinezza dei tuoi i protagonisti di quel bellissimo libro e la festosa la Capria
Era molto era molto era molto diverso da quelli quei personaggi non hanno sofferto la sconfitta non se ne sono accorti non capivano che cosa avevano intorno io sono felice di quello sì sì esattamente ma erano due mondi che non si inconciliabili due mondi che non che non si incontravano non non non si tratta di teoremi
Vado avanti
Voglio dire che ne soffre suo ho perso il filo
Aveva spesso si esprime fare piccoli tocchi
Per minuscoli segni c'è un certo momento a pagina centotrentadue uno squarcio illuminante sembra un'osservazione di poco conto invece non lo è
Il cinque dicembre mille novecentonovantatré Antonio Bassolino vince le elezioni diventa sindaco di Napoli nel suo composito libro Rea racconta che ha passato la notte degli scrutini nel quartier generale di Bassolino
Sono andato via dalla sede del comitato elettorale racconta che all'una di notte in piazza San Domenico Maggiore c'era una grande ressa una ragazza piangeva senza ritegno tanto che non sembrava neppure un pianto di gioia
Soltanto passione politica scriveva
Me lo sono chiesto e mi sono risposto di no mi sono detto che fosse quella ragazza stava scoprendo in quell'istante un'emozione nuova quella della speranza come bene collettivo sociale oltre che in in piccoli individuale
Me ne sono andato quando gli amici hanno cominciato Canzona alla e io mi sono sentito come assicurato
Aggiungo io
Devo confessare di aver provato anch'io un'emozione fortissima
La prima volta che sono venuto a Napoli
L'anno scorso quest'anno quando ho messo piede in piazza Plebiscito
Bella garante di tutti liberata la stessa emozione di quella ragazza allora è possibile mi sono detto anche in questo teatro in questo teatro provato quella stessa emozione
è possibile dire
Se si fa lo stesso con lavori scarifica dizione che ha fatto lei ha nel suo libro nulla deve restare nascosto nessuna pietà va messa sul passato
Questo è l'unico modo di liberare quelle energie che sono la forza di questo Paese e che spesso sono dimenticate umiliate
Nessun compromesso è possibile
Dalle stragi alla piccola grande vicenda di Francesca
Nel libro di Reja è intrecciato infatti la storia maggiore e la minuscola che così a Napoli negli anni Cinquanta ma era davvero venduto agli americani
Con un sindaco sovrano sanfedista che aveva portato via di qui la sua foto flotta perché perché il porto di Napoli si arriva alle navi sì serviva le navi da guerra smantellata con un porto militarizzato scrive Rea
Eravamo uno dei cinque o sei ombelichi del pianeta terra e non lo sapevamo ovvero lo sapeva soltanto una metà del nostro cervello alto chi bigia periferia
Eravamo l'occhio delle alleanza atlantica spalancato su tutta l'area del Mediterraneo
Sino alla Grecia e la Turchia sino ai confini con l'Unione Sovietica tutto faceva capo noi non c'era la nave che solca se il grande bacino che finisce a Gibilterra
E comincia dallo stretto dei Dardanelli che non prendesse dalle nostre labbra fin qui la citazione
La presenza americana l'importanza della città nella strategia della guerra fredda e dei blocchi che si fronteggiavano nel mondo non si possono negare furono essenziali nelle scelte di tutta una comunità Rea ricompone quel clima con sofferenza direi Napoli è una terra desolata quella di cui non sono a Knin sono resi conto i tuoi ragazzi la Capria Napoli è una terra desolata
Il suo destino è nelle mani di altri il potere e altrove lo scrittore delinea con molta precisione con una maniacale precisione direi lo scenario di quegli anni Napoli dunque
Affittata agli americani in una società non so quanto consapevole della durezza dello scontro
La vicenda di Francesca va inserito in quel mondo solo due cornuto vicenda simbolo del rapporto tra pubblico e privato tra destini individuali destino collettivo la storia di Francesca sembra effettivamente ha ragione
Ragione la Capria al limite dell'invenzione tanto è ricca di fantasia letteraria
La sua vita inquieta e la sua morte scenografica con quel letto ampi agghindato là sopra coperta raffinata i fiori sparsi dell'iconografia romantica la poesia di Rilke dedicato ad Alcesti
La donna che ci diede la morte per salvare il suo uomo lasciata sottolineata la la poesia di Rilke tradotto da Gianni Pinto
Prendimi dunque prendimi per luglio e città Alcesti la misteriosa Alcesti come metafora della Mole indicibile della capacità di sacrificio come metafora della fierezza della dignità scrive Rea
Francesca si sacrifica chissà se è vero che Francesca poi si sacrifica tutto eh esternamente
Affida tutto enigmatico in questo libro ed è questo il suo fascino
Come Alcesti per liberare il marito che l'ha spiegato benissimo la Capria come vittima del dio molto partito che lo considerava disturbatore perché lo perché lo escludeva ma lo escludeva lo rifiutava impediva
Di operare proprio per le sue qualità intellettuali di uomo non allineato
E era un uomo che amava profondamente la politica e non ha potuto fare la politica e giudicava lei questo molto partito lei Francesca libera la donna
Artista una pericolosa anomalia
Con Francesca nel libro sono vivissimi personaggi del coso il matematico Caccioppoli indimenticabile direi gli amici noti e quelli dal nome sconosciuto in più il ragazzo Rea
Che affiora di continuo ritira sulla testa come da dietro le quinte quasi fosse un'ombra incorporea che invece rappresenta cui il giudizio critico la coscienza ma è una coscienza sentirà
Che non giudica mai
Che a dispetto delle debolezze e delle viltà del coraggio mancato dell'impossibilità perché questo libro ha così Complesso nelle sua struttura ricco com'è di materiali narrativi e politici difformi
E non soltanto un lungo circostanziato racconto ma è anche la spiegazione fatta anche questo l'ha spiegato bene
La Capria mente il libro nasce di come libero e la storia della vita del mondo
Porti e le difficoltà di ricordare e la necessità di farlo tutto queste fatto da Rea con grande limpidezza
Non è facile immergersi dopo decenni in una società mutata così complessa una società che fu dilaniata e che qui come altrove preferisce spesso cancellare dimenticare seguitare non dire la verità hanno spalancare gli armadi del passato
Goffredo Fofi scrivendo di questo libro ha parlato di romanzo storico italiano sulla nostra storia recente un rarissimo e benvenuto esempio ha detto certo
Basta togliere i cognomi e lasciare soli i nomi Francesca Renzo ma hanno il giorno il giornalista
Il segretario del PC e poi il grande dirigente che inventò la linea meridionalista del partito il redattore del giornale gli amici nemici i coraggiosi gli altruisti dubbiosi i non si può txt i conformisti l'amica di Francesca gli angeli demoni
E il libro diventa meccanicamente autonomamente un romanzo ma tralasciando i nomi e i cognomi
Rifiutando almeno formalmente l'idea di romanzo Reja ha dato una lezione di coraggio e di verità
Sarebbe stato tutto assai più facile togliendo quei nomi e lasciando la vicende di indeterminata Reja adatto anche una lezione ai cultori dei generi letterari rigidi
Se si considerano poi tanto
Come sono povere tante vicende dei romanzi di oggi privi di sostanze di necessità spacciate troppo spesso per romanzi
Lei ha sembra dire senza iattanza però ma vi rendete conto quanti sono le storie da raccontare del nostro passato del nostro passato prossimo del nostro presente
Ho lasciato il PC un altro dei punti nodali della storia del libro per ultimo Reja racconta senza reticenza i comportamenti del partito di allora racconta
Lo stalinismo degli anni Cinquanta il settarismo le logiche del potere i meccanismi di esclusione il conformismo di fondo l'oligarchia
L'assolutismo l'autorità l'autoritarismo il maschilismo feroce il moralismo un po'dissennato lo spreco di energia intellettuale il terrore del Fazio Nismo l'uso della ritrattazione di idee di opinioni
Quasi una regola per il militante considerato fuori dalla linea racconta la sordità la chiusura racconta che cos'è un dibattito politico sostanzialmente povero sia quello condotto dal gruppo dirigente del partito
Sia quello del gruppo sotto accusa il gruppo Grancini che confusamente tentava di costruirsi una sua identità
Sembra assurdo davvero leggere oggi che cosa vissero e soffrivano perché soffrivano profondamente quegli uomini
Nel nome della fedeltà al partito che doveva mutare il mondo
Reja è andato a scovare i documenti di quel tempo
E ha scoperto anche che non pochi documenti documenti del PC quelli della resa dei conti dopo la fine dello stalinismo sono scomparsi fatti sparire ma è rimasto qualche testimone dalla buona memoria
Il verbalizzante dei comitati federali per esempio che ricorda
Un campionario doloroso omini e donne di fede che sacrificarono la vita e che in questa città cercano di difendere le ragioni democratiche fu un umiliati e offesi in nome di una ragione superiore di partito che tutto doveva sanare assolvere nel mille novecentocinquantasei racconta Rea ci furono sei mesi di caos di intimi sconquassi di confronti politici in cui effettivamente le parole ebbero il peso delle pietre
Se qui ci fosse stato il socialismo voi mi avreste ingiunto di ammazzarlo il Lapiccirella
Il marito di Francesca per chi non lo sa
E il il guaio è che io sciagurato l'aveva effettivamente ammazzato lo disse un operaio davanti alla sala gremita del comitato federale raggiro tutti scrisse scrive Rea
Nessuno ebbe voglia di contraddirlo soprattutto nessuno osò contraddirlo
Il fatto che questo libro sia stato scritto da un comunista di allora
Che oggi continua a essere dalla parte del progresso sociale e civile e che siamo qui a parlarne è certo un buon segno quelle piaghe non sono ancora del tutto rimarginate
Per una generazione dire mistero napoletano ha suscitato polemiche dibattito è un fatto positivo
Che si discuta si ricordi si confronti non è un fatto positivo che ci sia Rocchi dentro un passato tetto e indifendibile io non darei troppa importanza ai sentimenti naturali alle difese d'ufficio di coloro che allora furono dalla parte dei carnefici
I loro comportamenti sono già stati condannati
Dalla ragione e dalla storia spero credo anch'io che gli orologi in questa città abbiano ricominciato a battere
Ore di libertà grazie
Due parole
Siccome sono stato chiamato in causa volevo semplicemente intervenire per difendere i ragazzi di ferita a morte dall'accusato di ignorare la desolazione perché è questo più o meno
Il giudizio che se l'è stato dato su di loro e ho sentito anche che parecchi del pubblico lo approvavano
Sì è vero
I ragazzi differita no a morte sembrano sembra che ignorino la desolazione
Ma non bisogna credere che la desse las la desolazione si racconti solo descrivendo la desolazione
Io mi proponevo di raccontare
La desolazione nella luce la desolazione all'interno della felicità la felicità della giovinezza
E lo spreco della giovinezza dentro la bella giornata
Tutte le verità sono ambigue questa ambiguità io ritengo che sia ciò che un romanzo dovrebbe perseguire
Io sono molto avvantaggiato dal fatto che la Capria Stajano hanno spiegato il libro molto dettagliatamente molto bene e posso permettermi di limitarmi a fare delle grosse e quindi spero anche di essere Bree
Una di queste glosse riguarda proprio il personaggio di Francesca questo romanzo un romanzo che è anche un libro di storia poi su questo ci tornerò ma euro mando storico però che ha il suo cuore in un personaggio femminile
è un romanzo che racconta una donna che racconta una generazione che racconto una città che racconta un'epoca
E che racconta anche un partito forse è un giochino però il fatto che siano tutti nomi al femminile mentre la parola partito è un nome maschile forse vuol dire qualche cosa cioè se un elemento specificamente di di di di specifico interesse per un personaggio femminile in un'epoca determinata della nostra storia in una città come era Napoli negli anni cinquanta e in una in un confronto con me un ente politico con un'istituzione politica con un progetto politico che era quello del Partito comunista del tempo partito come sappiamo molto maschile molto maschilista
Direi che il fascino vero del libro queste le è stato detto ma ci ritorno sta proprio nel fatto che questo personaggio femminile non poteva che vivere con estrema nevrosi diciamo questa di lacerazione tra delle spinte
Di tipo libertario delle spinte di tipo affermazione de de del sì affermazione all'interno
Di un privato e nello stesso tempo però il bisogno fondamentale un bisogno fortissimo di pubblico un bisogno di Bhutto buttarsi nella storia di essere presente la storia di assumersi delle responsabilità all'interno della storia da questo conflitto nasce la nevrosi perché dall'altra parte la storia una storia
Nemica una storia appunto molto al maschile che tiene pochissimo conto di quelle esigenze che questo personaggio
Esprime che sono esigenze di pienezza che sono le esigenze di generosità esigenze che vanno in una direzione nettamente contraria a quella così chiusa così predeterminata del modello di militanza che viene offerto sia i maschi sia le femmine all'interno di quel partito in quel momento storico e un dal punto di vista del romanzo che il Prot la protagonista
Risolva la sua crisi risolve la sua nevrosi con il suicidio con un suicidio in qualche modo messo in scena fortemente simbolico il Venerdì Santo
Il al cesti di Euripide nella traduzione di Pintor con quel verso bellissimo che dice
Tornare adulta dalla cupa morte che a me pare il verso forse centrale nel nel anni in quel in quel in quella poesia che le in quella parte del Sesti che le lascia perché c'era questa idea di riscatto quest'idea di possibilità di tornare in una altra veste in un'altra condizione con una appunto con questa pienezza che invece nella storia di quegli anni egli era vietate nella storia anche credo purtroppo del anche delle dei militanti che non fossero militanti così rigidamente ancorati a un modello di militanza dire che quello che viene messo molto in discussione del libro è proprio questo modello questo modello sappiamo che oggi è scomparso non c'è più quindi se ne può parlare anche con un po'di così con un po'di distanza con un po'di serenità si può parlare credo proprio perché la situazione politica è talmente cambiata
Che le illusioni le difficoltà e i problemi e le aspirazioni in quell'epoca ci sembrano lontanissimi perché tutto è cambiato con una velocità impressionante come si accennava prima c'è stato il boom è probabilmente quello che ha ha ha travolto anche quel modello via via quello i ritorni a quel modello che sono stati affrontati sono stati proposti dalle generazioni successive al sessantotto settantasette eccetera erano ovviamente delle ripetizioni poco sensate delle ripetizioni che avevano molto meno significato molto meno forza non potevano avere la stessa forza e anche lo stesso tipo di fascino che avevano su i personaggi di militanti degli degli anni degli anni Cinquanta
In questo confronto tra Francesca e Renzo si gioca il romanzo cioè anche Renzo è un militante
Che benvenuto dal proletariato diventato intellettuale cerca
Un adesione anni a un a una sorta di
Modello complessivo che è quello del partito in un modo tutto sommato religioso c'era credo fortissimo all'interno del partito comunista all'interno di quelle sicure i militanti una visione peculiare un po'distorta del del di un rapporto religioso di dedizione per dei fini molto superiori c'era nella base un forte
Millenari Isma'queste indubbio i i giovani giovani o non giovani sindacalisti selvaggi diciamo così siciliani degli anni cinquanta che ho conosciuto erano dei mille né rischi non ho dei dubbi su questo erano delle persone che pensavano che la Presa del potere sarebbe venuta egli ha poco la la la la la la formula un po'comica della da veniva da Darwin i baffoni aveva anche quella un significato di questo genere c'era un'attesa messianica
Di una rivoluzione
Che avrebbe rovesciato le cose che avrebbe cambiato il mondo che avrebbe spazzato via l'in giustizia dalla faccia dalla faccia della storia in una società estremamente inclusa come era quella quella italiana a questo forma di mille realismo si aggiungeva
Nei vertici negli intellettuali del partito invece un altro tipo di religiosità strane che era qui il chiamiamola così hegeliana cioè in questa fiducia nel senso della storia nella direzione della storia in un'idea di progresso che portava poi a da un'adesione così totale verso lo strumento che avrebbe dovuto inverare questa storia inverare questo progetto che era il partito per il quale si poteva sacrificare tutto o quasi tutto come nel caso di Renzo e di di
E di Francesca
Resta il fatto che quello che last proposta politica di allora avanzava non era poi diversissimo da quello che avanzava
Avanzavano le sue minoranze direi che quello che unificava il il Gruppo Gramsci lo stesso
Renzo Lapiccirella con la visione generale complessiva
Del del del partito era proprio in questa adesione a questa idea di rivoluzione quest'idea di trasformazione di palingenesi di di di di trasformazione di trasformazione del mondo e semmai con una rigida rigidità maggiore nel Gruppo Gramsci come sempre succede nei gruppi minoritaria all'interno di forti organizzazioni burocratiche che accentuavano l'aspetto
Come dire
Erano forse più realisti del re sotto certi aspetti ancora più idealisti che non l'idealismo dei dei leader nello stesso tempo però c'era del partito comunista
C'era questa doppiare anima che è cara in qualche modo Area perché ci ritorna molto spesso nel nel libro diciamo pure l'anima togliattiana per dargli un nome
Di un leader e di un partito che fa delle cose straordinarie per la democrazia e per la difesa democrazia in questo Paese e nello stesso tempo al suo interno a una struttura che più rigida più burocratiche più antidemocratica
Più antidemocratica di così
Non era non era possibile immaginare in fondo Renzo Lapiccirella non chiedeva molto non chiedeva un'altra politica non era in contrasto con la politica ufficiale del partito almeno a giudicare da questo libro è neanche
Molti degli membri di questi gruppi a volte chiedevano delle cose che erano punto più estremistiche che non quelle del partito non
Non certo così diverse ma quello che chiedevano di radicalmente diversa era una democrazia interno a una maggiore democrazia interna
E quello che oggi sembra nel rileggere questo libro e nel ripensare quegli anni una cosa decisamente assurda è proprio il fatto è questo e lo stalinismo queste l'aspetto religioso distorto diciamo di quella storia
E era proprio il fatto che questo non venisse concesso perché non c'erano motivi per cui questo non dovesse venir concesso se non delle ragioni di politica internazionale forse di adesione al al ai dettami
Del comunismo sovietico perché non si vede perché non si potesse fare la rivoluzione in Italia in quegli anni in forme con un partito organizzato diversamente più democratico nei rapporti tra vertice e base e nei rapporti interni anche agli stessi agli stessi agli stessi vertici quel sistema di spionistico di spionaggio quel sistema di
Diffidenza continua a quel quella sorta di stillicidio di piccole paura e di piccole difficoltà quotidiane che il militante viveva il militante da un certo livello in su uno ogni militante di base ripeto c'era una grande differenza probabilmente anche in questo al militante
Funzionali al militante intellettuale veniva chiesto un altro tipo di adesione in quello che viene chiesto alle così dette masse le quali
Potevano anche essere ICI appaia essa dei film negli anni Trenta purché ci fosse vicino al commissario politico al quale invece erano devolute non solo la trasmissione della linea ma anche proprio questa
Questa fedeltà rispetto al al al progetto al progetto del partito quello che
Colpisce di più è proprio l'insensatezza di una visione politica in cui i mezzi vanno da una parte i fini vanno da un'altra questo è un forse la tragedia vera della politica continua ad essere questa e però oggi noi ci troviamo in una situazione ripeto molto molto diverso di la politica non è mai stata così separata come come come oggi oggi la politica una sera sì che magari ingloba al suo interno in media i mezzi di comunicazione di massa e tra politici e grandi giornalisti o sistemi di di televisivi non non c'è molta differenza sono lo stesso gruppo all'interno della stessa palla di vetro con la quale il cittadino colui che si interessa della polis che vuole dare il suo contributo a una a gestione della polis quindi alla politica alle le sue idee vuol portare le sue bene la politica nel colle nella collettività nel pubblico e l'unica cosa l'unica
Trasmissione possibile con questa sera separate quella del sondaggio è quella del del fax è quella del del referendum è quella del voto e nessun'altro che questo cioè si è interrotto qualsiasi tipo di rapporto e semmai l'unica forma
Politica che ci resta è quella municipale quel di una base di un concretezza che riparte dall'immediato riparte dalla città in senso concreto è vero non dalla città
La Repubblica manda alla città personalizzati immediata diretta della città in cui ognuno di ognuno vive di cui uno fa parte all'interno della quale si può ancora esercitare una un un qualche diritto a dire a dire la propria
Quindi la situazione da questo punto di vista rispetto al passato sicuramente peggiore cioè noi non abbiamo oggi forme di militanza possibile forme di militanza
Che che che sia possibile frequentare e vivere per Francesca Spada
Il problema probabilmente il massimo punto della nevrosi viene nel momento in cui
Questa sua ansia
Nevrotica indubbiamente ma che è un'ansia di pienezza innanzi a di armonia tra il privato e il pubblico tra il dovere nei confronti del pubblico ma anche
L'esercizio delle proprie potenzialità piene di persone all'interno di una società
Riconosciuta da da da da da dagli enti all'interno dei quali si muove questa chiusura la porta via via in questa sua in questo suo processo indecorosi alla
Così a questa a questa sorta di recupero di una visione che resta una visione religiosa e mille realistica il Venerdì Santo la resurrezione il suicidio la resurrezione ma è anche Hulk
Una forma è stato detto anche questo di sacrificio nei confronti del proprio uomo liberare il proprio uomo da quel tipo di diffidenze di chiusure che il partito li crea intorno anche per Francesca sono dovute soprattutto al fatto che è lei la donna non amata dal partito dalla lei la donna chiacchierate lei l'elemento l'elemento considerato negativo e nefasto anche sulla figura di Renzo Lapiccirella quello che frena Renzo dal diventare il militante ideale anzi leader ideale all'interno all'interno di quel modello di quel modello partitico ed ecco che come il sesti
Del dramma di Yuri pile Francesca si tirerà parte c'è un dramma molto bello e molto poco noto di Savigno che si chiama il sesti di Samuele che narra un po'una storia simile però in un ambiente storico diverso la la storia era vera peraltro lo spunto del dramma nasce da un aneddoto tragico degli anni degli anni di guerra un grande direttore di cui non mi ricordo il nome direttore d'orchestra
Tedesco aveva la moglie ebrea e nel momento in cui il nazismo comincia a estrometterlo e a perseguitarlo per il fatto di avere questa moglie ebrea la moglie ebrea la il sesti della situazione si uccide Berti Luís non non debba subire all'interno di quel regime no di quel potere non debba subire quell'ostracismo e quella cioè non sia messo da parte non posso più esercitare la propria la propria arte non possa più dirigere non possa più essere essere il il grande direttore d'orchestra che era c'è una c'è un
Un un un parallelismo storico che comporta appunto questa sorta di sacrificio del militante don e del militante debole diciamo all'interno di una struttura di una struttura organizzativa
Così chiuse così rigide
La donna si sacrifica il privato viene sacrificato e viene messo da parte e c'è questa strana idea che non sia possibile
Fare altre scelte che altre scelte non siano possibile quindi scorso politico si fa più delicato perché credo che il l'analisi degli anni cinquanta di quello che era possibile fare politicamente in quegli anni sia ancora molto da fare in fondo questo è uno dei primi libri che
Si muove su sull'analisi di questo terreno di questo terreno della guerra fredda lo stesso la stessa nostra destalinizzazione onestà destalinizzazione che state lentissima e tardiva e mai così traumatica come è stata nei paesi nei Paesi dell'Est che quindi ha lasciato de de di dentro
Degli intralci ha lasciato dei residui che non si sono mai liberati del tutto probabilmente il gruppo dirigente del partito comunista di oggi somiglia ancora nonostante tutto
Nella sua organizzazione sulla struttura interna alla chiusura del gruppo dirigente del partito comunista
Del partito comunista di allora e così ancora rinascono certe immani certe
Figure certi ideali di militanza rigida proprio da contrapporre alla situazione così lasca così abbandonata che
Che oggi ci viene ci viene offerto e però allora e altre scelte erano possibile su questo credo che ci sia un discorso che va affrontato sul piano storico anche sul piano delle testimonianze perché per esempio io non mi sento di condividere alcune delle cose che dice Rea nell'analisi storica del periodo perché credo che fosse possibile insomma che queste
Che si potesse fare la rivoluzione soltanto all'interno del partito comunista mi sembra una grande sciocchezza e in qualche modo i comunisti continuano a pensarlo questo c'erano altre cose fuori dal taglio comunista c'era il Partito Socialista
C'erano dei gruppi minoritari
Di vario tipo operai misti cattolici
Di intervento sociale di vario genere cioè c'era una varietà di posizioni situazioni molto più ampia di quella che invece no questa violenza questa supponenza questa prepotenza del dei due blue dei due delle due forze dominanti diciamolo per intenderci più dodici e Stalin dare delle immagini più più più forti che non quelle dei leader politici
E in questa in questa in questa situazione punto c'erano molte cose
In mezzo queste cose in mezzo sono quelle che vengono insomma io devo dire la l'angoscia che mi dare lettura di questo libro è pensare perché Renzo Lapiccirella rimasto dati io lo capisco sul piano psicologico l'ho anche conosciuto Renzo quindi non non non ne parlava di queste cose era impossibile farlo parlare di queste cose però
Lo capisco sul piano psicologico appunto su quel tipo di adesione no e di e di logica ma non vedo perché
Si pensasse che non fosse possibile fuori dal partito agire politicamente in modo attivo e perfino in modo rivoluzionario forse anche meglio e più di quanto non fosse possibile non fosse possibile all'interno all'interno del partito
Nella situazione attuale
Io credo che come dire a letture di romanzi storici e questo è un romanzo storico è un grande romanzo è un grande libro di storia ma le due cose insieme funziona da romanzo perché funziona la storia
Il contesto storico che c'è
Che c'è che c'è alle spalle perché la neve dotta un aneddoto fortemente significativo come tutti gli aneddoti fortemente significativo e leggibile sul piano psicologico come sul piano mitico come sul piano religioso come sul piano sociologico e e strettamente e strettamente politico perfino sul piano
Del del de dei generi sessuali e leggibile dispetto a ai discorsi venuti venuti dopo però appunto la cosa che a me interessa di più è la ragione per cui considero questo libro un grande libro e soprattutto queste romanzi storici
Lì si scrive
Accentuando come dire mischie per i morti o li si scrive per i vivi
In realtà ovvio risentire per entrambi no però la cosa che impressiona in questo libro Hellas il fronte dei morti più del fronte dei vivi e il libro forse funziona proprio per questo perché
Sì
Circa un risarcimento a delle morti un po'inutilità delle vite che avrebbero potuto essere più piene più forti dare molto di più alla politica darei molto di più alla società
E che invece la storia ha macinato edicola storia non dico il partito perché dall'altra parte c'erano storie altrettanto tragiche
Sul sul nel nel mondo occidentale c'è un libro recente di Marcello Flores che studia i processi politici all'Est e all'Ovest negli anni della guerra fredda anzi dagli anni Trenta
Agli anni della Guerra fredda e le tipologie sono identiche a differenza tra l'Est e l'Ovest che nell'ove se c'è anche un'opinione pubblica per quanto massacrata costrette ridotta dai dai ricatti della guerra fredda degli anni cinquanta c'è un'opinione pubblica che comunque può intervenire e reagire c'è una pubblicità anche del del Processo c'è meno cioè meno chiusura meno meno
Meno ombre diciamo c'è un pochino più di luce possibile se uno vuole ricostruire queste cose però le tipologie sono i denti che in modi di ragionare del potere americano e del potere sovietico nei confronti
Delle presunte spie cioè dei suoi oppositori interni sono identici in modo di istruire processi identico il modo di gestire questi processi
Identico il che vuol dire che
C'è proprio una forte una sorta di malformazione della politica in
Determinate epoche storiche più accentuata che in altre che porta a questa a questa oppressione nei confronti delle potenzialità che le masse gli individui le donne e gli uomini militanti eccetera possono esprimere che non riescono non riesco mai ad esprimere in questo senso nel libro c'è
Una un una sorta appunto di risarcimento di riscatto nei confronti di queste vite che non hanno potuto esprimere tutto ciò che potevano esprimere in questo senso io credo che
L'amore l'amicizia amorosa Rea parlano i libri amicizia amorosa di Rea per Francesca sia anche una muore più vasto un amore più generale insomma Francesca è
Un donna precisa ma nello stesso tempo diventa anche l'emblema di
Di queste vite che la storia ha macinato ma frullato e distrutto che avrebbero potuto dare molto di più e che a cui la storia ha impedito ha impedito di dare in questo senso
Questo romanzo storico euro mando scritto dalla parte dei morti insomma un romanzo che vuole vendicare questi morti a ridargli questa voce questa possibilità dispiegarsi di di parlarti di parlare a noi nel presente che allora non c'è stato tutto questo sarebbe e qui chiudo scusate sarebbe del tutto come dire un discorso un po'secondario un discorso appunto sul passato anche perché ripeto dal boom in avanti la storia italiana è cambiata in modi tali per cui in qualche modo ha beffato un po'tutti i no no no si è stati tutti travolti da questa storia la situazione attuale queste maggioranze così
Così aggressive così conformiste così conformiste a partire da un'omogeneità di consumi di fatto di consumi e di anche di consumi culturali insomma rende tutto estremamente più precario più difficile rende anche un pochino inutile rispetto a queste maggioranze cercare di spiegare di far capire lo ieri no però noi sappiamo che la storia va ancora avanti per minoranze va ancora avanti per esempi pratici molto di più che grandi ideologie ma molto avanti per lotte fatte e vinte per conquiste
Attuate per movimenti
E gruppi che riescono a trasformare delle piccole realtà e a partire da queste piccole realtà allargare ad altre ad altre realtà e questo resta una potenzialità una possibilità una cosa estremamente concreta anche
In una situazione come quella napoletana in questo senso io credo
Il problema della borghesia sia un problema
Come dire anche questo un po'superato perché la borghesia non c'è più un ma io credo che ci sia nell'uomo nel omologazione che in questo Paese
Come diceva Pasolini mi sembra che sia perfettamente avvenuta c'è una grande e piccola borghesia
Dal quinto erano possono esprimersi anche delle minoranze attive
Molto dure molto precise e molto sa attive in grado di produrre idee di produrre analisi e di produrre progetti ma soprattutto in grado di produrre pratiche io credo che oggi più che mai in questo
Il discorso della militanza di allora non funziona più non funziona più la militanza di oggi dovrebbe poter essere una minore una una una militanza ancorata strettamente al pratico altrimenti non non non può esistere non si può delegare più niente a nessuno non si può più delegare niente a nessun partito si può soltanto agire controllando
Ciò che si fa e gli effetti di ciò che si fa momento per momento altrimenti a rinasce questo discorso della delega che credo sia stato anche ciò che ha portato poi alla
Alla distruzione di tante potenzialità proprio all'interno di questi grandi organismi rigidi all'interno di questa
Di questi modelli organizzativi
Con dei leader che erano coloro che ragionavano per tutti e che davano la linea tutti e e con delle basi che non avevano da fare altro che seguire che eseguire in messaggi mandati dei leader o nei casi nei casi insomma se i volevano continuare a sentirsi partecipi di un processo storico e di un processo rivoluzionario non gli restava che castra anziché limitarsi che chiudersi che non accettare appunto di diventare un po'delle marionette nelle mani nelle mani dei leader questo è quello che oggi è irripetibile non si può più fare credo la storia lo ha spazzato via ma nello stesso tempo ci lascia ancora oggi il problema della militanza aperto come il problema del cosa fare
Per la città cosa fare
Nel rapporto tra le persone cosa fare per prefigurare dei rapporti diversi liberati all'interno anche di una società così sfasciata come come la nostra
Raffaele la Capria
Corrado Stajano e Goffredo Fofi hanno già detto molto
Io vorrei
Fare soltanto qualche breve riflessione
Innanzitutto io però sento
Il bisogno di ringraziare davvero di cuore Ermanno Rea
Per questo suo libero
Il libro è stato ed è un fatto
Culturale
Civile e politico
La Capria Stajano e forti hanno già parlato anche
Gli aspetti più squisitamente letterario
Io vorrei insistere da parte mia
Soprattutto sul fatto più politico e culturale chi rappresenti
Lo vediamo questa sera
Lo abbiamo sentito nelle settimane scorse avvertendo tutti la discussione fortissima che si è scatenata attorno a Libero
In diverse generazione
Quelle più anziane quelle più giovani
Un po'secondo me è successo
Come quando arriva qualcosa che manca
Chi si avverte che mancano
E arriva come all'improvviso
E questo ha scatenato e scatena in mozioni in chi ha vissuto quell'epoca
Desiderio di sapere dentro le nuove generazioni
Quelle che sono state sono attorno alla sinistra ma anche in altri ambienti giovanili di una città come la nostra
Consensi e dissensi molto accentuata
A volte tagliati anche con l'accetta
Come ognuno di noi sa avvertito assentito
E secondo me queste uno dei meriti di Libero e di questo anche bisogna ringraziare Ermanno Rea
Naturalmente è stata ed è una delle obiezioni più forti fatte che si possono fare
Il PC non è stato solo quello che c'è nel libro di Ermanno
Pc è stato tante lotte importanti e positive un pezzo di storia sociale e civile
In Italia
In una città come Napoli uno strumento di Iman citazione
E tutto questo è certamente vero
Ma il libro di Ermanno
Credo anche rispetto a tanti altri liberi
E a tanta produzione che già si era soffermata
Su questi altri aspetti di storia del PC
Va sulle zone più scoperta
Succede che è stato rimosso
Che viene rimosso
In questo senso
è stato ed è un libro che sta scatenando tante emozioni e discussione
Un libro molto bello
Se mai si posso fare
Qualche osservazione vip più critica anch'io come e giusto
A volte in certi passaggi
Con troppe pagine
E però
Un libro che discute di fatti di persone e di cose potendo guardare a quello che si racconta anch'io lo penso
Anche con l'indispensabile serenità
Perché e cambiato tutto rispetto ad allora
Le mozioni ritornano ma e cambiato tu
E a me che cosa colpisce e interessa poi del libro
Lahm memoria
Su tanti fatti su persona
Memoria
Che è di enorme importanza
Non si parte mai da zero
Per un partito per un movimento per una città per un Paese
Lo abbiamo sentito qualche giorno fa anche quando è morta una donna straordinaria come Vera Lombardi anche questo rischio che si perde in qualche modo un rapporto con la memorie con la storia e che alle nostre spalle
Senza memoria non c'è futuro in naturalmente memoria significa giudizio di giudizio nel bene e nel male
Dico ciò che può essere mantenute valorizzato e di ciò che deve essere anche senza troppe ambasce
Dico tutto lasciato alle nostre spalle e superato
Nel bene e nel male ma la memoria e essenziale soprattutto vorrei aggiungere
Dopo l'ottantanove
Quando
Un problema di rapporto
Con il passato
Si è spesso posto in questi ultimi anni più sotto il segno della rimozione chiede la franca discussione
E della Franca rivisita si
E io da questo punto di vista penso e mi auguro che la discussione che nata sta nascendo sulla città di Napoli avvenga anche in altre città e su tanti aspetti anche della vita più generale e politica
Di quel grande fatto che nel bene e nel male è stato partito Comunisti italiani
Talmente forte che volte come è accaduto anche questa sera e simpaticamente
Noi stessi con dell'atto sous parliamo ancora di gruppo dirigente del partito comunista italiano cioè di un qualcosa che non c'è più
Che si è scisso in più realtà ma e il segno di qualche cosa di molto forte e profondo
Memoria l'accento posto
Sono molto d'accordo con diverse osservazioni fatte
Su problemi seri anche drammatici di democrazia interna
E qui per la verità alla
Discussione
Può diventare anche più impegnativa in termini critici e autocritici poi per tanti Dinoi per molti di noi
Perché quei temi sui quali giustamente ci si dice ma come e possibile
Che anche dopo il cinquantasei a Napoli altrove sui temi della democrazia interna ci fossero tante resistenze
Noi abbiamo vissuto momenti drammatici su questo piano ancora molti anni dopo
Corti a
Ancora a metà degli anni sessanta e poi dopo ancora
Per dire come sono state è molto tom forti e profondi questioni interni a quello che è stato il PC
E soprattutto il tema della libertà della discussione interna e della democrazia interna al pc
è stato un tema di fortissime
Lasci l'azione interna
Qui se posso dire una cosa
Dal punto di vista storico
Con un fatto positivo che intervenne a Napoli
Nel mille novecentosessantanove
A Napoli più che in altre città
Quando ci fu la vicenda del Manifesto
Siamo al sessantanove altrove cinquantasei trapassati
Tredici anni ancora
Anche dopo i sessanta sale sessantanove in drammatica lacerazione interna
E devo dire questa è la mia opinione
Intelligenza che si dimostrò allora in un partito come quello napoletano a governare un momento di discussioni anche molto forte assai meglio di quello che successe
In una federazione come quella romana o anche in altre parti
E io penso di poi negli anni successivi qualche cosa si è avvertito di questa maggiore intelligenza DC fu al
Memoria
Ma poi soprattutto memoria sui sentimenti
Il punto più delicato nella storia del partito comunista italiano
E di tanti altri per i partiti
Punto più delicato
Perché si qui secondo me e ha contato
Moltissimo la tragedie lo stalinismo
Per molti anni
Ma ha contato anche dopo qualche cosa di più profondo io provo a dirlo in questo modo
Ha contato molto anche al di là dello stalinismo
Il problema delicatissimo
E mai risolto per decenni interi
E secondo me tuttora di fronte a noi oggi in qualche modo anche quando tutto è cambiato del rapporto tra politica e vita
Del rapporto tra politica e personale
Del rapporto tra politica e individua
Drammatico allora
Ma che noi ci siamo portati dietro per anni e anni dopo e che secondo me è tuttora di fronte anche a diverse forze della sinistra
Molto al di là della tragedia enorme che è stato lo stalinismo in Italia città con un come Napoli
In tante
Città
Problema mai
Risolto bene
E che nasceva non solo da un'imposizione
Esterna la persona
Ma da un problema
Che riguardava anche e gli individui e non solo il partito in quanto tale
Goffredo Fofi si è ci sto giustamente un attimo fa mi domando come abbia fatto un uomo come Renzo Lapiccirella arrestare dentro il per
La domanda
E delicate intendiamoci ne usciranno dal pc in diversi momenti
E non erano affatto
Come spesso si pensò allora di tradito
Avevano in mente altre cose pensarono che fosse possibile far politica anche fuori dal principe
Come è possibile che un uomo come Renzo
Firma sto dentro
Io
Rovescio un po'l'interrogativo che Goffredo pone
Mi potrei aggiungere un altro
Se non si tiene conto che tanti Renzo Lapiccirella
Al di là dei drammi enormi di intere stagioni
Restarono dentro il pc
Non si intendono alcune caratteristiche peculiari del partito comunista
E alcune sue grandissime differenze rispetto all'esperienza di qualunque altro partito comunista parlo di quei tipi di partiti
Sinistra
Al mondo intero
Ma è il nodo del rapporto tra politica invita secondo me quello più delicato a contare erano soprattutto le masse lo spirito di servizio al servizio delle masse
E il singolo
L'individuo
Oggi con fatica incominciamo a vedere
Che il singolo l'individuo la
Persona solo una risorsa possono essere una risorsa allora e per tanti anni dopo il singolo l'individuo
Era molto e soprattutto un limite e un problema
Questo
Un limite e un problema
Ma accanto tutti triste perfino dal punto di vista letterario della convinzione sec. sia el se vogliamo di usarlo il termine della retorica da Majakovskij in poi
L'uomo il singolo
E non solo il partito ma
Li mass
Le moltitudini
Un punto diffonde
Il rapporto tra politica e vita e il singolo e l'individuo
E poi ancora di più
La sfera
Dei rapporti
Tra persone
I prezzi che si pagavano
Per una donna soprattutto
E
La mole
Il tema
Tanto rimosso
Anche politicamente il suicidio
Vediamo tutte cose che continuano io non ho conosciuto
Francesca Spada cominciato
Luigi incoronato
Fine degli anni sessanta subunità si scriva ancora tragiche circostanza
Fine gli anch'essa
Perché il suicidio rappresentava
La debolezza
La crisi
Un problema
Da rimuovere da
Nascondere dal non guardano in faccia
Ribadiamo si può giungere perfino di più ad alcune cose che dice racconta romanza Ermanno Rea
Anche l'amicizia è stata a lungo un problema parlo non solo degli amori di sentimenti
L'amicizia
Tra persone
Perché l'amicizia il rapporto umano oltre un certo limite
E entrava alcun fine
Con il rischio di infrazioni istmo della perdita delle bene allora considerato assoluto il supremo dell'Unità d'il partito da
Non toccare mai
Io penso che dentro il libre attorno al libro
Dischi sia tutta questa materia tutti questi temi che c'hanno coinvolto i ci coinvolgono in tanti che
Ermanno Rea poi
Lo fa anche attraverso gli ritratti
Francesca
Io mi permetto di dirlo in questo modo e qui secondo me
Rimarrà non sarà mai sciolto ero un problema dice ha dentro Ermanno
Uno dei misteri
Un mistero napoletano eh
La peculiare amicizia amorosa
Tra il ma hanno il francese
C'è chi può dire dice
Amore
Il ma non nega indicherà
Il qui qui c'è Francesca
Vorrei sottolinearlo
Il ritratto il racconto che io ho trovato molto bello di Calciopoli
Che metto assieme anche al film di yen Martone
Aiuta il film è adesso il libero
Comprendere un pezzo di storia della città e una figura straordinaria
Poi posso sbagliare il libre molto sul francese ma voi il libro è moltissima anche su verso io qui vorrei sottolineare quello che Di Renzo
A me ha colpito sempre di più lo dico in modo più semplice
La bontà di Renzo Lapiccirella
Io faccio fatica ad immaginare Meloni la congettura
Che fa Ermanno della riunione dei federata
Faccio fare a far fanatica per
A
Sì no mah informai ha mai mamma infatti non ho mai no mai niente no ma intendo bene e tra l'altro devo dire permetti
Non lo sapevo in questi termini
La battaglia di Renzo sui temi della democrazia interna
In quei termini o vicino a quei termini meno l'ha fatto altro che aumentare la grandissima stima che ho
Persone si parla Vianney lontanissimi ben prima degli anni sessanta
Né quello che ha colpito molto Stephen c'è stato sempre la bontà a un uomo buono
E se posso
Ricordare anche vicende che abbiamo conosciuto in tanti e personale che vanno al di là del libro
Vorrei ricordare allora aver Manno
Che agli inizi degli anni ottanta che è stato una vicenda un po'singolari era allora segretario regionale del Pci
Ho fatto rientrare assieme ad altri
Compagni penso a Napoli a lavorare
Nella segreteria della federazione
Sì e contemporaneamente
Finisci andare a Caserta nella segreteria della federazione a Caserta il figlio Piero
E avemmo contemporaneamente per alcuni anni penso a Napoli federazione e Piero a Caserta
Quel Pirlo che poi come ricordo la molti Dinoi morì tragicamente
Per un infarto e perché rimasto per un tempo interminabile
Nel cotico traffico della città
Si ricongiunsero in qualche modo padri figli e poi denso ritorno a Roma credo se ricordo bene
Anche poco dopo la morte di Piero che negli ultimi tempi lunghi intellettuale raffinatissimo era tutto dietro i temi della informatizzazione
Che il partito infine e concludo
Il libro è anche molto un libro sul Napoli
Racconta Napoli
E qui io mi auguro che continui discussione anche scrivendo uscì adesso vorrei cenare soltanto ad a due temi
Ma il tema
Che è commensale
Lo è stato ieri e lo è oggi
Delle zone più popolare della città
Donne del sottoproletariato della plebe delle zone più di popolo
Adesso per intenderci
Tema che
Ricorre ciclicamente
Come ricorda anche Ermanno
Dal famoso saggio di Emilio Sereni su Napoli
E alla visione che da allora si afferma per tutto un Periodo
Di zone di un popolo
Come di un rischio e di un pericolo per la
Funzione e purezza
Allora della classe operaia napoletana
E sul versante opposto torna ciclicamente il tema in una città come Napoli e sul versante opposto
Superata quella concezione
Di come parimenti secondo me in diversi ampi di della sinistra c'è stato o può esserci il problema esattamente opposto
Avendo io penso di più la consapevolezza che naturalmente come
Non poteva e non può essere quella la visione quella di Sereni così parimenti non tutto ciò che è popolare
è giusto volare
E positivo
E come questo tema
Sì irrisolto nella storia della città
Chiami anche continuamente ad aggiornare il tema dei protagonisti dei soggetti in una città come Napoli
L'altro è quello di lauro
Che mi ha colpito molto perché
Mettilo assieme mentre leggi un libro
Molte pagine del libro di Ermanno
E poi quello che ogni tanto mi dicono alcuni di riuscire il Comune quelli più anziani
Per i quali
Che i medici
Laura è stato un grande sindaco
Qui reputo rimborsi dovremmo
Ragionare e discute a lungo su come è stato possibile questo e in qualche modo lo è ancora io nella memoria collettiva di strade della città
Tanto che ogni tanto quando qualcuno pensa
Di farmi qualche complimento fa paragoni
E perché il tema è delicato
Perché assieme al a un blocco a un qualcosa che certamente allora scattò
Ne stiamo parlando proprio in questi giorni in Consiglio comunale a Napoli
Non c'è dubbio che per esempio per quello che ha riguardato alcune scelte urbanistiche fondamentale nella città di Napoli il Periodo Di Lauro tali è stato
Assai peggio del fascismo
Sa eccentrici
Balistico durante il fascismo da Napoli a Roma ha avuto una una sua logica una sua dignità
Ciò che successe con gli sventrata venti a quattro passi da qui durante quelli Periodo insomma davvero materia dia riflessione per tutti quanti noi infine ed è vero finisco
La cosa singolare del libro di Ermanno poi e questo è un libro sul Napoli
Si racconta a Napoli
Forse la festa
Ricordi la di discussione
Fulvio Abbate il tentativo che abbiamo cercato di fare assieme tante polemiche sorte che vuol dire raccontare Napoli
Significa forse vuole fare agiografia scrivere suo ordine su Commissione
Curiosamente non richiesto da nessuno
è un libro che racconta un pezzo di storia la città
In modo romanzato
Io mi auguro
Che sia il primo anche di altri
E chi altri autori scrittori provino a raccontare altri momenti della storia di una città come quella nostra
Nei modi più singolare attraverso donne e uomini in modi possono essere tale
Ma per esempio prima o poi io penso che sarà bene scrivere sui lunghi anni ottanta di una città come Napoli
Scrivere in tanti forse
Magari anche nelle forme più romanzata
Scrivere raccontare Napoli
Andare avanti ognuno a suo modo lo provano a fare
Tanti registi giovani da Martone a Pappi Corsicato che vedo qui a tanti altri a scrittori di di diverse gente generazione io penso che sia stato davvero molto utile che Ermanno Rea abbia voluto se ben capisco
Poi cercare di svolgere uno sguardo assieme al passato alla storia sua nostre della città ma in qualche modo anche al futuro
Della sua ed erano stanato
Il mio augurio proprio perché in tanti sono andati via i partiti fino
Dai lontani anni Cinquanta e mi auguri che in qualche modo
Lavorando ognuno dal suo punto di collocazione e di osservazione si possano vivere in tante forme
L'impegno non solo di tanti di noi che siamo qui
Ma anche di tanti napoletani in primo luogo e non che non stanno più a Napoli e che da uno sforzo congiunto di tanti di tanti singoli si riesca a tutti quanti assieme a mandrie aperta una idea nuova pelle il futuro di una città come quella nostra
Gestione interventi Fernando relazioni a sensuali gentilmente
Non ha venire fino a quando
Se ci sarà il trenta nani né Arena lei poi gentilmente venire va se amiamo accettò assente attenzione
Rizzoli risultano
Sicuramente
La domanda
Invece voleva
E mafiosa che fa vediamo perché non hanno letto bene che numerose solo io narrante ma dubito villaggi unico minorenne coloni mai indumenti
Nella allora Francesca di Francesco
Cioè c'era una purga un'opposizione
Giovani vivevamo visti
Di qualunque compagnia anche di produrre un vernissage
Sì suscitando servitù non c'è ma anche orribile una non aveva certo la bellezza e la cioè uguale contabile
Pongo ora quindi la domanda è
Non è a parte l'innamorato per quest'ultimo no Lorenzo ma proprio decreto nel quale quest'uomo Cosimo non è nel suo attuale rubando su quindi una nota chiedevamo gioca convergente attacco per un giorno un libro Benoit la vendetta napoletana fra gli stilisti fantasmi intenda
Non smorza il romanzo psicologico Storace io non parlerò perché vivono in questa sera una furtiva
Non parliamo verrà caccia nuovo quando comunali oppure nefandezze che ne fa piccolo personaggi del giorno vorrei parlare Piergiorgio bene
Auto torna quel giorno genitori
Umana purgatori Carlucci una lezione di Giorgio e
Due
Unica
è scontro
Napolitano
L'abrogazione
Resta portava una guerra per la salvaguardia
Regia la guerra dall'orbita anche a costo di allungare l'attore gli ha detto credo che
Le società guardare troppa
Bene perché noi diciamo
Che cosa è avvenuto l'apice tutti gli altri quei io però
Come cerca come può una chiave e i rapporti di amici
Quasi cieca
E anche banchieri centralismo e il centralismo democratico elvetici impedisce
Per i cellulari visionare grande battendo
Come le odierne centri ecco tutti convinti eravamo tutti convinti comunque primo gli operatori economici nei Atene ma pensavo che fosse una scienza e allora Ciavarella qualcuno ha scoperto
Qualcuno ha scoperto dopo che la folla V e la vergogna ma non è organza state Stanley
Peccato europea è stato in una scienza dell'chi è a ritenuto
Troppo bisognerà pure che c'era in quel giorno capì che solo in cielo né quella del quale relazione che voleva fare ma come sono
De Luca poco propenso guardi vorrei per quanto abbia fatturazione riformista molto molto importante vengo da un altro tre virgola così e anche rispetto targato lei cerca di
Volando spietata con provocato evita il throughput pieno l'applicazione del centralismo democratico che indurrebbe ad un piano
Abbiamo già dato
Naturalmente dato allora
Tarda io credo che molti problemi e non sia il caso di affrontarli io mi auguro che questo libro come dire abbia incentivi un un incentivi un una discussione che dall'Avanti e approfondisca un po'i temi di quelli degli anni Cinquanta e degli anni successivi voglio limitarmi soltanto esce se Giulio me lo consente alla prima domanda già ed è un tema che venuto fuori con una certa frequenza questo del degli amorosi sensi
Ecco io vorrei chiarire solamente questo che se i servizi certe riso una corda a parlare di amorosi sensi ma estendendo questa espressione un po'a un intero gruppo a un intero gruppo c'ero amorosi sensi nera poi io considero Renzo Lapiccirella quello che allora si diceva un maestro di vita ecco è stato il mio maestro di vita in qualche modo maestra di vita ieri è stata anche Francesca Renato Caccioppoli non ha neanche il caso che lo sottolinei erano tutti persino personaggi ai quali io ma non solamente io in molti di più giovani guardavamo con ammirazione con desiderio di di limitare di imitarli e così via e c'era sicuramente all'interno di questo gruppo proprio perché
E diciamo le amicizie erano mortificante proprio perché diciamo la la persona era era come dire messa
Da parte a vantaggio della del della massa eccetera c'era questo clima di amicizia un tantino con destina direi dire ma era molto forte
Ecco quindi amorosi sensi in questo senso io sottoscrivo in senso personale diretto privato smentisco però insomma quel terribile ciascuno fra i liberali di leggere il il blog come preferisce per me mi sta benissimo non mi offende minimamente detto questo credo che dura ci consente di di di a meno che il qualche altro non abbia desiderio di esprimere nemica
La professoressa Francesca Spada è stata la mia docente di filosofia tre nazionalità perché o ha preso del suo Sicilia soltanto leggendo libero esaltata molti anni fuori Napoli quindi non sapeva comunque voglio dare una testimonianza innanzitutto della sua bellezza
Della sua nel suo fascino e soprattutto della sua gioia di vivere sembra incredibile era una donna che ci portava al cinema nella domenica pomeriggio andavano con lei aderire discinte di retrospettiva
Era una donna che ci affascinato attivamente non soltanto l'insegnamento e la filosofia ma dell'arte in genere
Di tutta l'arte andavano i Musei con lei al cinema e questa testimonianza alla Dino alla sua memoria a quella donna splendida che lei ci fu grazie grazie
Vorrei dire ancora una cosa piccolissima brevissima cioè a proposito di Renzo Lapiccirella il quale non dimentichiamocelo lo dico a Goffredo per lo dico a Goffredo Fofi perché appunto si è chiesto ci ma per quale motivo non uscì dal partito
Attenzione Renzo Lapiccirella poi una volta a Roma è stato uno dei grandi suggeritori di di di Luigi Longo e diciamo la posizione assunta dal partito comunista sulle sulle vicende polacche Gaffurini in larga parte ebbe il contributo determinante Verdini dell'ingerenza e della sensibilità di Renzo Lapiccirella questo per dire come certe battaglie cioè la tua bellezza di questo personaggio sta proprio io in quelle che io chiamo queste contraddizioni non conciliate cioè il decide Elio di restare di combattere la sua battaglia una volta fatta quella scelta e nello stesso tempo gli non accettare il una forma di conformismo perché nel diventare nel diventare stalinista nel diventare nel nell'accettare le regole del gioco io vi ringrazio
Gerardo Marotta
Il libro di Ermanno Rea
Ha suscitato in noi i ricordi
Di grandi battaglie
Che però nel libro
Vengono accennate
Quasi a latere
Della vicenda privata e pubblica Di Francesco e di Renzo
Ma non si dice
Di quello che fu un immenso entusiasta movimento giovanile che coinvolse tutta l'Università
E poi mosse tutto il Mezzogiorno perché gli studenti che veniva a Napoli e prendevano contatto con cultura nuova col Gruppo Gramsci
Con le conferenze e seminari
Che si facevano sulla rivoluzione di Napoli nel mille settecentonovantanove sul Risorgimento italiano sull'età giolittiana erano argomenti appassionanti
Che vengono riportati poi dai giovani pedale Calabria dalla Puglia la Lucania dalla Sicilia veniva a Napoli venivano riportati nei loro Paesi è l'atmosfera democratica la curiosità per la cultura
Di la Cava nel Mezzogiorno e il Partito comunista fu con le sue sezioni ecco le sue sezioni giovanili con la sua federazione giovanile fu una grande scuola
Una scuola politica una scuola di educazione politica di importanza straordinaria come di importanza straordinaria furono tutti i contenuti
E il gruppo uscì del gruppo grammi ci portò avanti in quegli anni terribili quando Tesauro e potrà in Celli chiuso all'università di Napoli a Crisafulli
Perché Crisafulli doveva fare un discorso sulla Costituzione italiana
E questo fu ritenuto un motivo di chiusura d'università di Napoli e quando io solo tra gli studenti organizzatori fu chiamato sopra
Tesauro mi disse che vuoi fare
Petrocelli così ha deciso Petrangeli disse mai Crisafulli metterà piede nell'Università di Napoli perché Crisafulli un uomo di sinistra voi sapete Crisafulli poi fu uno dei grandi membri dalla Corte costituzionale quelle battaglie contemperi combattemmo nulli furono battaglie tremende difficili
Battaglie
Che portarono grandi risultati tra la gioventù napoletana
Battaglie battaglie che portarono molti di noi nelle galere
è grande professor Mario Lauria sul giornale il giornale liberale scrisse una lettera con la quale futuro
Tutti i sospetti e tutte le accuse false dalla polizia che facevano vedere il giovane le carceri
Lauria raccontò di come professore il grande professor Giordani fosse stato battuto dalla polizia furono anni gloriosi
Furono anni pieni
Di grandi ideali di grandi aspirazioni a cui la gioventù di oggi dovrebbe addossarsi per trarne esempio una gioventù di oggi piuttosto passiva
Piuttosto preoccupata del privato del consumismo ma non che niente ha a che fare o quella gioventù che era impegnata immensi corporei ed anche in grandi seminari di studio
Era una gioventù che sapeva affrontare i temi della politica estera
Una gioventù che sapeva battere il conformismo e la chiusura mentale dalla borghesia napoletana tutti intenta l'allora a trarre profitto e a ricostruire quei privilegi
Una gioventù S.p.A. spetta ascoltare Adolfo Omodeo quattordici ottobre mille novecentoquarantatré nell'Università di Napoli nell'atrio devastato dalla guerra incendiato vedete
Iscritto all'alba salma del marinaio ucciso
Grandi Omodeo che si apprestava a partire per la guerra di resistenza per la guerra di liberazione nazionale
Disse giovani prima di tutto ricostruito la scuola ma voi state attenti che non li sorga
La vecchia borghesia
Di quei generali e di quei borghesi pietra sono profitti dal collaudo delle corazze guaste dalle nostre navi da guerra comprando col ricavato delle tangenti ingenti proprietà nel Ferrarese
Questo fu il messaggio di Adolfo Omodeo
Questo fu il messaggio di un grande uomo partito per la guerra di liberazione nazionale
è cadde
Per malattia
Oggi l'alta in quel tempo
Ma volle dare un esempio ai suoi studenti e disse io ho allontanato dall'università di Napoli quei professori serve dei tedeschi che hanno seguito i tedeschi nella ritirata perché non poteva consentire che nell'università in cui i giovani si sono sacrificati colorita dando la vita potesse passare ancora dei professori
Che hanno condiviso
Con le coi nazisti un ideale che li hanno seguiti alla ritirata questo fu il grande momento di Adolfo Omodeo questo fu il grande momento del Gruppo Gramsci questo fu il grande momento di cultura nuova quando noi avremmo ai giovani una prospettiva
In mensa chiamando a Napoli Antonio Banfi Renato Guttuso Aldo Capitini Augusto Monti e facemmo conosceva i giovani tutti gli aspetti dalla cultura quei giovani che uscivano dalla notte profonda del fascismo
Attraverso i discorsi politici i discorsi culturali non li chiamavo richiamavamo a nuova vita
Questa è stato un passato glorioso questo è stato un passato in cui si è visto la sinistra italiana ma contrapporsi alla vecchia borghesia la quale diceva Adolfo Omodeo sotto la guida di quel re degli accordi
Voleva ricostituire e fare li rinasce di mostri del passato
E la sinistra invece fu scuola di politica fu scuola di cultura fu scuola di costume fu scuole di educazione civile certo
I difetti le lacune le manchevolezze
Tutti le conosciamo ma perché
Ma dovrebbero NGN libero sul costume degli italiani di di Leo Pardi per vedere a che cosa c'era di tutto italiano e questa malattia era stata più aggravata angolo fascismo e cosa era l'Italia uno
Ma l'italiano
Era ridotto in quel modo per cui leopardi aveva fatto quella critica feroce a carattere angusto alterata rancoroso dell'italiano alla Provincia Rita dell'italiana provincialismo italiano l'aveva fatta perché perché la vera borghesia italiana
I veri intellettuali italiani una vera classe dirigente era stata distrutta dalla rivoluzione del mille settecentonovantanove perché vede quando venne a Napoli disse ma qui è veramente il sonno il vertice dava c'delta umana uomini come Gaetano Filangieri però incontrato ed altri pari suoi filosofi e scienziati sono uomini che non esistono in Europa così gentili così disponibili così Conti
Ebbene poi gli uomini furono tutti uccisi fu ucciso Mario Pagano fucili sa Eleonora Pimentel Fonseca fu ucciso Domenico Cirillo più grande botanico più grande medico d'Europa furono uccisi tutti S. Maria Carolina scrivendo Madame de stalle li abbiamo ammazzati tutti accanto a mio marito rimangono soltanto Luigi briganti che lo aiutò a governare è si capisce che l'italiano sarà guastato
Si capisce che dopo la fine di una grande classe dirigente moltissime capacissima di governare subentrarono i briganti accanto a Ferdinando quarto di Borbone privilegiate e coccolati dal re
Vigliacco a cui Croce disse bisognava erigere una colonna infame per ricordare che aveva distrutto tutti gli intellettuali tutta l'Accademia regno
E allora dopo quella carneficina dopo quel bagno di sangue di Palazzo Mercati piazza Mercato e che cosa che cosa restava più alla class dirigente italiane quei Brigandì continuare a governare a Napoli e hanno governato fino a quando è venuto Bassolino
Hanno governato
E hanno tentato di mettere le mani sulla cultura più volte e chiusura dell'università più volte
è tentarono di cacciare di espellere me e ad altri dall'Università di Napoli ma qualche professore i se andiamo a prendere il libretto di Marotta prima di cacciarlo dall'Università di Napoli è quando il libretto
Portava tredici prende lode tutti trenta a un certo punto dice come lo facciamo e quindi al jazz ma Nuku quello che noi abbiamo passato le gambe di sughero salendo le scale dell'università
E le continue prove né persecuzioni poliziesche e quando poi con pontieri
Riconsacrata mo'l'Università di Napoli dopo che era stato occupato è profanata dalla polizia io insieme al rettore pontieri che stava vicino a medici o Marotta prudenza a Marotta prudenza io dissi vedo il commissario tolti gli ore qui l'autore di tanti misfatti esca dall'Università di Napoli è torpedone uscì così
Si vendicano si dimenticano queste cose
Dimentica Franco Daniele in carcere perché la polizia aveva costruito Villagrande accusa che Franco Daniele brandendo una scure si precipitava contro le forze di polizia
Erano buffonate ma fra angolari restare in carcere non usciva e non riusciva neanche il piccolo Enzo gli orari e non uscivano tanti e tanti nostri compagni ed amici e sono uscirono quando Mario Lauria
L'urto è la solidarietà dei professori conformismo e scrisse un Grand articolo in cui spiegò come veramente erano andati i fatti e così praticamente questi giovani poté Toro uscire dopo mesi di carcere
è bisogna ricordarle queste cose ai giovani di oggi
Che passano la loro vita in un modo che certo non è conforme a quelle che sono le esigenze della patria e di un'Europa che sta parente sta perdendo sotto la guida di una classe dirigente incapace
Incapace come l'incapacità e classe dirigente dell'Italia prima del Risorgimento italiano
Dice Benedetto Croce classi dirigenti incapaci e morte come incapace morti sono le classi dirigenti europee di oggi e c'è bisogno dell'unità politica europea c'è bisogno degli Stati Uniti d'Europa c'è bisogno la cultura che trionfi sulla su una falsa politica e c'è bisogno di un'amministrazione onesta perché i signori quando finirà questa battaglia angora io stamattina mentre il sindaco Bassolino saliva con i finnici da mezzogiorno a Palazzo Chigi ancora io al Senato alla Camera gridavo
Ramo una forma di deputati e dei senatori delinquenti nella Camera e del Senato approvano ogni giorno leggi in violazione dalla contabilità generale dello Stato facendo spendere migliaia e migliaia e migliaia di miliardi allo stato Paul cinquanta per cento di anticipo agli appaltatori ai concessionari è il senatore Zecchino mia presidente democristiano dalla commissione o cultura mi ha detto Marotta credevamo che fosse una questione astratta invece ci sia Matteo accerta dati che parecchi imprenditori hanno preso settanta novanta cento centocinquanta miliardi di anticipo otto anni fa e non hanno messo una pietra e hanno incassato l'interesse su queste somme e non accennano a restituirle questo è il male dell'Italia non tagliare i fondi alla cultura come mi è più ogni giorno si tagliano ma rimettere la disciplina nella pubblica amministrazione per Pjanic andrà ancora oggi continua a Tangentopoli è continua più intensamente di prima
E noi che abbiamo il dono di avere un sindaco onesto e grande e dovrebbe ricomporre una nuova classe dirigente a Napoli e sì ad esempio a tutta l'Italia nuovi di siamo
Finché non si aboliscono le leggi in violazione dalla contabilità dello Stato il Parlamento italiano è coperto di vergogna
E chiudiamo qui la serata neanche accorti è variegata