La crisi del Governo Dini, il ruolo di Bossi e la questione dei media

Radio radicale abbiamo i nostri microfoni Piero Ostellino politologo già direttore del Corriere della Sera insomma il presidente del Consiglio Lamberto Dini andato le dimissioni è finita sembra di capire l'esperienza del
Uno dei tecnici qual è il tuo parere fa il mio parere innanzitutto è che quel tempo che si è creduto di aver perso e che in gran parte si è perso perché nell'anno di dire si sarebbe potuto fare molto di più verso la riforma in
Sta dimostrando un acquisto ovunque
A Dario abbastanza netto per la possibilità di arrivare a delle riforme in Italia tutte coloro i
Elezioni immediate in nome di una sorta di oltranzismo elettoralistico a questo punto devono fare i conti Bonerba
Cado per il semestre europeo e successivamente o lo stesso di Dio con molta probabilità un Presidente del Consiglio più connotato politicamente cercherà di il governo di
Deve per fare quelle riforme che è necessario fare quindi stando così le cose la prospettiva è che non si voti forse nemmeno nel novantasette ma addirittura si va da fine legislatura ecco ma mi potrebbe darsi per così dire come si suol dire come disse un altro
Uomo politico ad esser maligni nemico a essere maliziosi magari si è un po'maligni ci si indovina che Dini ho le dimissioni senza attendere il voto in qualche modo per evitare di
A me essere intimamente legato a questo è possibile cioè è evidente che il Polo chiedeva le dimissioni di Fini per
Ho letto esercitabile
è uno dei tecnici era finito e quindi non avete dato le dimissioni proprio Polo si sarebbe opposto sull'eventuale reincarico cioè il Polo voleva
Modo che la più ribaltone era stata ormai scongiurate che si voltava definitivamente pagina quindi io non so se ci siano state di vede sottobanco tra di Paolo retta che alla luce di quello che si conosce è evidente che le dimissioni detiene sono una concessione tra virgolette Polo e quindi se Dini fa una concessione al Polo è probabile che il Polo assecondi la possibilità d'i ritorni a fare il presidente del Consiglio con un reincarico magari con un governo con qualche politico al suo interno gradito sia il Polo sia all'Ulivo e quindi con un Governo appunto non più con nota
Mente con una maggiore coloritura politica però è evidente che il Polo qualche cosa deve concedere a dire visto che gli ha concesso le dimissioni al Polo ecco ma torri chiedi plausibile che si possessi attivamente pilum
Farsi una stagione di importanti riforme costituzionali in questo in questa setta
O plausibile innanzitutto perché ormai non c'è più nessuna forza politica che voglia le elezioni perché tutti quanti sono convinti che non convincono convenga a nessuno e quindi siccome ciò che pareva è la convinzione delle singole forze politiche sui propri interessi e quella ma di queste convinzioni che fa un po'l'interesse generale dello Stato cioè l'idea che uomini politici pieno altruistiche lavoro
è un'idea del tutto irrealistica e il coro lavoro ciascuna forza politica opere in funzione del proprio tornaconto la contrapposizione dialettica e la la dinamica politica all'interno di questi molteplici altro ismi produce più o meno uno l'interesse nazionale nazionale ed è la politica ecco quindi non vogliono le elezioni e poi in ogni caso queste riforme si devono fare cioè è assolutamente necessario farle perché tutti sono convinti ormai che non si può continuare così perché altrimenti gli concederebbe con i governi tecnici con i governi che durano sette otto mesi poi cadono ecco dico Bernie con gente come posti che ha un potere di coalizione quindi di ricatto nei confronti della destra sia della sinistra c'è un interesse assolute obiettivo da par The del Polo e dell'Ulivo di isolare Bossi cioè di isolare tutti coloro i quali hanno una capacità di contratta di e di potere
In fondo nei confronti dei due poli quindi insomma che un interesse e delle forze politiche più importanti ad arrivare ad una conclusione che dia maggiore stabilità al governo e che soprattutto eviti il potere di coalizione che ora vuol
Grazie che oggi riposo senti pronta
No su Bossi per conclude questa nostra breve chiacchierata ieri è un editorialista scritto su un importante quotidiano nazionale Bossi fa il proclami secessionisti ma ancora più serio di Bossi ancora più pericolosi di Bossi sono quegli ogni pollice in qualche modo hanno alimentano con i loro rapporti con Bossi queste spinte tu che ne pensi cioè ci sono pericoli paio
Per Sergio Romano sede penso che scagiona ma abbia ragione cioè le forze politiche la le Bossi col risultato che Bossi che ha usato le forze politiche però Romano scrivendo su un giornale ovviamente e la cosa più importante che
Anche e soprattutto i giornali a cavalcare Bossi cioè quando Bossi è uscito le persone più ragionevoli e culturalmente più liberali consentimi di mettermi tra queste allo scritto subito e hanno cercato di dire subito che Bossi era una mina la che la borghesia italiana per sostituire Craxi Forlani compagnie l'ha scelto Bossi cadeva dalla padella nella brace e in ogni caso avevano scelto un uomo che culturalmente politicamente e forse anche moralmente era molto discutibile bene in quel momento tutti i giorni invece il Corsaro a a sostenere Bossi perché perché purtroppo viviamo in un'epoca in cui al potere ai giornali ci sono persone che non credono nella realtà ma chiedono unicamente nel potere del potere mento celare viste lette soltanto il potere del momento quindi quello care possibilissimo se l'avvocato Bossi
Lezioni subito benissimo sei cavalcato le elezioni subito adesso si tratta eccetera in sostanza che guarda termini strutturali alla situazione italiana che guarda tutta la società e potere politico tra potere economico e potere politico cioè guar
I termini non di guardare
Toh le foglioline della foresta ma guardare alla foresta chi guarda in questo modo in Italia è continuamente isolato comunque non ha un sufficiente voce in capitolo perché viviamo alla giornata e noi accusiamo la classe politica di vivere alla giornata cominciamo a guardare in casa nostra i media Italy mi vivono alla giornata perché credono alla realtà non credono all'economia non credono alla società ma credono unica me del momento stiamo di nuovo ritornati alle muse cortigiane di
L'Italia quanto di peggio si possa immaginare sotto questo profilo insomma se dal coro Marconi da quando dice qui il problema non è solo il sistema politico non presente anche cento giornalisti ma non ci sono prove che sono d'accordo ma chiunque spirito liberale libero si rende conto che abbiamo una tanto
Impazzita non è vero che sia soltanto la politica la maionese impazzita la la maionese impazzita e forse anche la politica però o che la politica ha fatto in questi giorni un divario pare di altissimo livello perché il divario Natale sulle riforme è stato di alto livello e io che ho assistito a tutto il dibattito tale ho capito che cosa stava succedendo quando prende i giornali vengono capisco che cosa è successo perché perché i giornali stessi si mettono a giocare alla politica nave la cultura la capacità strutturale per guardarlo guarda in questi giorni si festeggia il
Penale di Repubblica
La neve con tutto il rispetto per pubblica e con tutto rispetto per un da
La De Vito e come Scalfari del quale si potrebbe dire rispetto ai suoi allievi quello che Marx diceva dei suoi seguaci va marxista dagli allievi di al pari sono per il peggio e sonori tutto profondamente i traditori di Scalfari comunque Repubblica che cosa ha insegnato i giornalisti italiani hai segnato Agua alle foglio lire della foresta fare la cronaca ma da
Tutto da quel momento il giornalismo italiano ha perso di vista la foresta offre il presso la Collina ha perso di vista la foresta è anche il singolo Albert
Colorate bene ti ringraziamo ringraziamo Piero Ostellino già direttore del Corriere della Sera come non
Parlare come avete sentito delle dimissioni del governo Dini del ruolo di Bossi del ruolo della stampa buon ascolto come sembra da radio radicale talvolta Obama