Bilancio di un anno di attivita' della Corte Costituzionale org. dalla Corte Costituzionale

Saluto un ringraziamento a tutti gli intervenuti e prima di tutti naturalmente ai rappresentanti della stampa
E personalmente al dottor Mario Petrina presidente dell'ordine nazionale dei giornalisti al dottor Vittorio Roidi presidente della Federazione nazionale della stampa al dottor Romano Bartoloni presidente dell'associazione cronisti italiani
Al dottor Guido Columba per i cronisti romani al dottor Giuseppe Rosselli decano dei giornalisti giudiziari
Ringrazio anche l'avvocato generale dello Stato Giorgio Zagari il presidente del Consiglio nazionale forense Aubigné l'avvocato Giorgio D'Amato segretario generale del garante per l'editoria che quindi da lui rappresentati
Alla stampa aveva come sempre l'apprezzamento il riconoscimento ringraziamento della corte
Do ora la parola al dottor Mario Petrina
Illustre Presidente
Signori giudici
Colgo l'occasione di questo tradizionale incontro per esprimere appunto a lei signor presidente ai giudici della Corte costituzionale il saluto dei giornalisti italiani
E noto a tutti che esiste un solido legame che unisce da tempo la stampa italiana alla Suprema Corte
Impegnata ogni giorno a tutelare i principi di libertà democrazia e giustizia del nostro ordinamento
Sappiamo altresì come la cortesia chiamata spesso a superare carenze legislative
Legate alla rapida trasformazione della nostra società
Avvertiamo signor Presidente come giornalisti il malessere della Società reale ma nutriamo forte la speranza che si tratti di un momento di transizione che porterà la nostra società a crescere e a migliorare
La validità del cambiamento anche investito il mondo della comunicazione
Con il rischio però di appiattire l'originalità della nostra professione e la qualità dell'informazione
L'introduzione del sistema maggioritario nel nostro Paese spinge un po'tutti a schierarsi sia pure in un clima di incertezza
Mantenere un equilibrio in questa situazione e abbastanza difficile ma la via d'uscita per noi giornalisti
Va ricercata nelle radici che sono alla base del nostro lavoro e cioè ad un'informazione
Sempre più al servizio dei cittadini
Ma per fare ciò e necessaria l'indipendenza del giornalista da ogni potere
Indipendenza che va di pari passo con la qualità del suo lavoro e che la garanzia di una società realmente veritiera e affidabile
Indipendenza quindi come valore che va difesa contro ricorrenti tentativi di restringerlo
Non ultima la proposta che questa Corte sarà chiamata ad esaminare di abolizione dell'autogoverno della categoria
Un autogoverno che commedia sottolineare proprio questa corte nel lontano mille novecentosessantotto trova la sua ragion d'essere in quel principio di libertà
Che attinge direttamente a dettagli di ordine costituzionale
Associare i giornalisti sottolineo allora la corte in un organismo che nei confronti del contrapposto potere economico dei datori di lavoro possa contribuire a garantire il rispetto della loro personalità e quindi la loro libertà
è compito che supera di gran lunga la tutela sindacale dei diritti della categoria e che può essere assolto solo da un ordine a struttura tecnocratica
Che vigili nei confronti di tutti e dell'interesse della collettività
Sulla rigorosa osservanza della dignità professionale che si traduce anzitutto e soprattutto nel non abdicare mai alla libertà di informazione e di critica
E nel non cedere a sollecitazioni che possono compromettere c'è da chiedersi se queste considerazioni possono oggi ritenersi superate o se sia o e se sia opportuno invece che l'intero settore dell'informazione sia lasciato alle libero mercato e quindi dalle mani dei più forti
Noi riteniamo vino l'autogoverno della categoria e e rimane l'unico è insostituibile elemento di garanzia per un'informazione corretta al servizio dei cittadini
Per questo dobbiamo respingere lei sirena di falsi iper liberisti che possono indurre ad errore di una deregulation
Le cancelli l'ultimo baluardo rimasto a difesa e garanzia dei cittadini dagli inquinamenti che una macchina informativa senza più controlli di sorta non perderebbe a produrre ma allora ciò che è in gioco è la democrazia e la libertà e non soltanto quella dalla stampa la ringrazio signor presidente dell'ingrato signori giudici
Grazie Presidente della parola e adesso dottor Vittorio Roidi presidente della Federazione nazionale della stampa
Grazie
Gentile Presidente l'incontro del presente la corte con i giornalisti è una tradizione
Di questo Paese non la ringraziamo per la disponibilità anche quest'anno e mi permetta di coglie l'occasione per sottolineare alcune difficoltà del nostro settore alcune difficoltà di questo nostro mestiere
Noi crediamo che sia tempo che in Italia la questura informazione chiamiamola così
Globalmente sia posto al centro del dibattito
Dalla circolazione delle notizie scaturisce infatti la consapevolezza la coscienza diciamo pure la maturità dei cittadini del Paese questo settore industriale però è caratterizzato da problemi pesanti
Molte aziende editoriali sono state ristrutturate gli organici sono stati tagliati
Anziché di sviluppo in questo settore quello dell'informazione del giornalismo noi siamo purtroppo costretti a parlare di regresso anche poi se la tecnologia e questa è una contraddizione
Purtroppo solo apparente se la tecnologia ha aperto scenari nuovi scenari diverso
Di fronte però a questa onda informatica che procede sulle cosiddette autostrade dell'informatica noi ci domandiamo signor presidente signori giudici della Corte chi e quanti saranno i giornalisti domani i cronisti del domani
Sulla questione informazione
Le questioni sono urgenti ci sono alcuni nodi ancora da sciogliere primo fra tutti noi riteniamo il problema della proprietà dei mezzi di informazione
Si è discusso molto in Italia della proprietà dei canali televisivi molto poco invece a nostro avviso della proprietà dei giornali stampati tutti o quasi in possesso di uomini dell'industria e della finanza come è noto
Con il risultato che neppure l'autonomia intellettuale di molti giornalisti e mi creda cene grazie a Dio di libertà e di autonomia da parte dei giuristi italiani neppure questa la loro attenzione agli interessi del cittadino
Può liberare da un inquinamento da un condizionamento ambientale chiamiamolo così visto che è di moda questa definizione
C'è poi una legge quella sull'editoria
Ormai di quindici anni la legge dell'ottantuno
Che va sicuramente rivista la corte è stata sicuramente un baluardo
Dei diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione in questo campo in cui noi operiamo
Noi riteniamo che il problema dell'informazione
Non ultimo quello dell'ordine dei giornalisti più volte dichiarato incostituzionale dalla Corte debbano essere questi problemi affrontati con grande serenità dal Parlamento al fine di avere le condizioni per notiziari
Radio Tele trasmessi per produzioni giornalistiche stampate libere quali che siano le opinioni e le idee
E qui ci consenta oggi di ribadire comunque la lavoro la volontà di lavorare noi giornalisti alla ricerca della verità nell'interesse esclusivo del cittadino diciamolo noi non non vogliamo e non dobbiamo essere né quarto re Quinto potere
Ma raccontare liberamente in modo onesto e imparziale con senso di responsabilità il più possibile
Profondo ciò che avviene in questo Paese senza condizionamenti pronti a rispondere del nostro operato davanti ai giudici e naturalmente alla nostra coscienza Barigazzi
Grazie la parola euro al dottor Romano Bartoloni presidente dell'associazione peronisti Italia
Io sono Romano Bartoloni
Presidente del Sindacato cronisti romani
Per me
L'occasione per i cieli Porcelli
L'augurio che il saluto dei cronisti romani perché proprio in questi giorni ricorre il cinquantenario della nostra ricostituzione
Un cinquantennale che non abbiamo sottolineato e dando alle stampe una pubblicazione in cui cinquanta cronisti raccontano le vicende di questo ultimo mezzo secolo e nel quale ho dedicato a lei una di queste
Pubblicazione
Mi sta a cuore in particolare parlare dei il momento dei tronisti ma dei cronisti cosiddetti frontiera che vivono alla frontiera
Della professione
Perché i colleghi più esponenti più autorevoli del nostro giornalismo le nostre istituzione dell'ordine hanno parlato i problemi più scottanti del momento
Ma io credo calare dice di tutti questi problemi che riguardano la stampa ci sia un punto debole e il primo anello della catena
E la nel prima nella Carnera è la legge sulla stampa del mille novecento quarantotto al numero quarantasette con i corollari al tuttora vigenti di leggi fasciste del trentanove
Di decreti Reggi del quaranta e del quarantasei
Ora questa legge ci pensa e soprattutto per la piccola editoria pesa come una palla al piede perché impone un regime sa Doria oserei dire
Poliziesco con norme che oserei dire superate per quanto riguarda sia la registrazione si alte posso degli stampati sia dei sequestri
Ecco però andare per le lunghe mentre incombono come ha ricordato il presidente aberrazione nazionale i grossi problemi
Della della organizzazione dell'impresa le nuove tecnologie che stanno cambiando il volto quasi fosse una mutazione genetica del nostro sistema la comunicazione
Non dare un occhio una una sollecitazione che naturalmente e venire anzitutto la giurisprudenza anche perché la corte avuto occasione di affrontare in epoca ahimè lontana questo aspetto la legge quarantotto retto questo è soltanto un richiamo alla sensibilità della corte dei giudici ma soprattutto dei legislatori per quanto riguarda questo io credo che sia il primo dei problemi
Grazie
Grazie a lei dottor Bartoloni e mi usi dell'errore nella presentazione vuole essere eventualmente un augurio
Ringrazio tutti i loro del
Cortesi espressioni
Formulate nei confronti della Corte
Loro sanno bene
Che la corte dovrà ogni volta che è stata chiamata a prendere posizione sui problemi che avete sollevato è stata attenta e puntuale
Garante
Difendere
Quel bene
Incalcolabile che la libertà di stampa e la libertà di informazione
Ed ora secondo la tradizione
La relazione del lavoro che la corte ha svolto
Nel mille novecentonovantacinque
Landonio su cui ci accingiamo a soffermare la nostra attenzione
Ha visto progressivamente ridursi il numero dei componenti della Corte costituzionale essendo giunto al termine il mandato di ben cinque giudici in gennaio si è concluso il nove è nato di Gabriele Pescatore
In febbraio quelli di Ugo Spagnoli e di Francesco Paolo Casavola a settembre ad ottobre hanno rispettivamente lasciato la corte Antonio Baldassarre e Vincenzo Gagliani
Di tutti questi insigni colleghi è stato a suo tempo illustrato il grande contributo all'affermazione della giustizia costituzionale
Qui mi piace ribadire la certezza e generoso apporto di idee di dottrina dal loro conferito al comune lavoro continuerà in futuro a dar frutti
Perché dal confronto con tutti i nostri interlocutori del passato è impossibile prescindere nel nostro impegno quotidiano
Non di Mary contabile di un sistema di norme
Ma di attenti lettori di un'esperienza quella giuridica che per citare un'efficace espressione è scritta sempre sulla pelle degli uomini e non sulle nuvole del genio
Durante il mille novecentonovantacinque si sono avvicendati ben quattro presidenti
L'ultimo è colui che vi parla
Ma questo avvicendamento non ha prodotto disfunzioni e intralci di programma al lavoro della corte che viceversa è stato puntualmente rispettata nonostante
Che la sostituzione dei giudici cessati sia stata solo parziale
Con l'ingresso in gennaio di Riccardo Chieppa eletto dal Consiglio di Stato in settembre di Gustavo Zagrebelski nominato dal Presidente della Repubblica
I quali sono rispettivamente subentrati al vice presidente Gabriele Pescatore e al presidente Antonio Baldassarre non sono stati dunque reintegrati i posti lasciati fuori dal vicepresidente Ugo Spagnoli dal presidente Francesco Paolo Casavola dal presidente Vincenzo Caianiello
Tutti e tre i nominati dal Parlamento Parlamento che ancora a tutt'oggi non è riuscito ad eleggere questi tre giudici di sua competenza
Le ripercussioni di questo ritardo
Rappresenta un reale problema per la corte costretta negli ultimi mesi a lavorare con appena dodici giudici quindi al limite del quorum legale per la validità del collegio
E io sento per questo il dovere
Di rivolgere un pressante appello al Parlamento
Affinché quanto prima si metta in condizione di assolvere l'incombenza che la Costituzione gli demanda perché occorre un funzionamento giusto ed equilibrato anche sotto il profilo della diversa fonte di nomina dei giudici del supremo organo di garanzia
Ma nello stesso tempo debbo esprimere la mia gratitudine a quanti con senso di responsabilità e dedizione
Comité fortuna diciamolo perché è sufficiente temporaneo impedimento di due giudici oggi a paralizzare il collegio hanno contribuito ad ovviare a tale non più tollerabile anomalia un vivo ringraziamento va rivolto dunque al segretario generale ai direttori funzionari impiegati dei vari servizi uffici dipendenti tutti della corte
Ma soprattutto sento di dover rivolgere un ringraziamento particolare
Agli assistenti di studio costantemente impegnati nella insostituibile opera di collaborazione al fianco dei giudici opera diciamolo che non è ancora all'esterno il riconoscimento che merita
Si deve a responsabile impegno di tutti coloro che a vario titolo lavorano alla corte se è stato possibile emanare nel mille novecentonovantacinque ben cinquecento quarantun decisioni sulle molteplici questioni che ci sono state rimesse
Un ampio resoconto delle decisioni più importanti e di maggior rilievo sociale è contenuto nella relazione diffusa stamani nella quale anche sposta una breve sintesi delle rispettive motivazioni
In questa sede mi limiterò perciò a citare solo alcune tra quelle che mi paiono più significativo
Con la sentenza numero quattrocentoventuno la corte
Ha affrontato il problema della disparità di trattamento nell'erogazione di prestazioni economiche ove esiste una norma che garantisce un trattamento di favore se non addirittura un privilegio
Per una soltanto delle categorie messe a confronto
In tal caso il principio di uguaglianza garantito dall'articolo tre della Costituzione afferma la Corte non impone affatto di estendere a tutti indiscriminatamente la portata della disciplina più favorevole
Ma può anche operare nel senso di rimuovere l'ingiustificato privilegio e ciò in quanto l'evoluzione della coscienza sociale sempre più critica verso le pressioni corporative sui pubblici poteri di
E la grave crisi della finanza pubblica che rende sempre meno sopportabili i costi di sentenze generalizza attrici di trattamenti di favore
Impongono un controllo sempre più diffuso e penetrante della norma di privilegio al fine di verificarne la legittimità costituzionale
Con la sentenza quattrocentoventidue centra in materia di principio d'eguaglianza
La Corte ha esaminato la norma secondo cui nella lista dei candidati nelle elezioni comunali nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore ai due terzi dai lavori preparatori risultava che la disposizione che impone una riserva di quota in ragione del sesso dei candidati seppure formulata in modo per così dire dentro nei confronti sia degli uomini che delle donne
Era stata proposta e votata dopo ampio contrastato dibattito con la dichiarata finalità di assicurare alle donne una riserva di posti nelle liste dei candidati
Allo scopo di favorire le condizioni per un riequilibrio della rappresentanza dei sessi nelle assemblee comunali
Pur rilevando detti apprezzabili finalità anche in questa occasione la corte non ha potuto che riaffermare che tali misure legislative volutamente diseguali
Possono certamente essere adottate per eliminare situazioni di inferiorità sociale ed economica
O più in generale per compensare rimuovere le diseguaglianze materiali tra gli individui quale presupposto del pieno esercizio dei diritti fondamentali
Ma non possono in alcun modo incidere direttamente sul contenuto stesso di quei medesimi diritti rigorosamente garantiti in egual misura a tutti i cittadini in quanto tali
Anche il tema così attuale della condizione giuridica dello straniero è stato oggetto di alcune decisioni con le quali la Corte ha puntualizzato la propria giurisprudenza
In primo luogo a proposito del patrocinio a spese dello Stato Perino ad ambienti la sentenza duecentodiciannove ha ribadito che lo straniero fruisce della garanzia costituzionale in ordine ai diritti civili fondamentali
In particolare in ordine al diritto di difesa nel quale e anche compresa la difesa gratuita dei non abbienti
In secondo luogo alla sentenza cinquantotto ha escluso che la qualità di straniero possa essere assunta dal legislatore quale causa di per sé di presunzione di ridere di pericolosità
Come invece avveniva nel caso dell'espulsione automatica prevista dall'articolo ottantasei del testo unico in materia di stupefacenti
Espunzione dello straniero a seguirlo di patteggiamento è invece considerata dalla sentenza centoventinove
Dove si perviene a una corretta ripartizione delle competenze tra le diverse autorità preposte all'applicazione di tali misure
E infine in tema di diritto al lavoro e alla giusta retribuzione la sentenza ventotto
Ha stabilito che il pieno riconoscimento del valore del lavoro casalingo equipara l'extracomunitario quello svolge al lavoratore immigrato titolare di lavoro subordinato in grado di assicurare ai propri familiari normali condizioni di vita
E in tal modo può attivarsi l'istituto del ricongiungimento familiare essendo il diritto dei genitori ha una vita comune con i figli diritto fondamentale della persona spettante in via di principio anche agli stranieri
Il nuovo processo penale è stato come sempre fino dall'anno della sua introduzione uno dei punti centrali dell'attività della cura
In materia di diritto di difesa dell'imputato la sentenza duecentottantuno ha ribadito perfettibilità dell'autodifesa nel processo penale
Legittimando né così la sospensione sine die quando lo stato mentale dell'imputato sia irreversibilmente tale da impedirne la cosciente partecipazione al processo
Mentre in ordine all'effettività del diritto d'azione di difesa deve ricordarsi che la corte
Con la sentenza quattrocentonovantasette ha ritenuto illegittimo l'articolo cinquecentocinquantacinque comma due del Codice di procedura penale nella parte in cui non prevedeva la nullità del decreto di citazione a giudizio
Sprovvisto dell'indicazione che l'imputato può valersi dei riti alternativi al dibattimento in quanto tale mancanza è stata ritenuta suscettibile di diminuire la potenzialità difensive della persona sottoposta al giudizio
In materia di incompatibilità del giudice vanno ricordati per l'anno del corso ancora due interventi sull'articolo trentaquattro del Codice di procedura penale
Con la sentenza quattrocentotrentadue è stata dichiarata l'illegittimità costituzionale dell'articolo trentaquattro comma due nella parte in cui non prevede che non possano partecipare al giudizio dibattimentale
Il giudice per le indagini preliminari che abbia applicato una misura cautelare personale nei confronti dell'imputato
A giudizio della Corte anche in tale ipotesi devono riconoscersi sussistenti i medesimi effetti che l'articolo trentaquattro mila di impedire cioè che la valutazione conclusiva sulla responsabilità dell'imputato sia o possa apparire
Condizionata da un atteggiamento già assunto in altri momenti decisionali dello stesso procedimento
Viceversa simile incompatibilità non è stata ritenuta nella sentenza quattrocentoquarantotto per il giudice che abbia rifiutato il patteggiamento in appello
In quanto in tal caso si tratta di giudice già investito del merito nella sede propria il quale valuta la congruità della pena in base agli stessi elementi sui quali dovrà fondare la propria decisione al termine del giudizio d'impugnazione
Ed ora ritengo che sia utile proprio a questo punto aggiungere alcune brevi considerazioni
I numerosi interventi della Corte in alcuni settori quali soprattutto quello del nuovo processo penale ma anche in altri in cui è certamente auspicabile che la disciplina complessiva mantenga una sua sistematicità organica al fine di rispondere appieno alle finalità che persegue
Hanno talvolta ha fatto rilevare ad alcuni osservatori operatori del diritto ovvero agli organi dell'informazione che alcune decisioni erano suscettibili di squilibrare il sistema costituito dal legislatore
Ovvero di alterarne la complessiva organicità
Quasi auspicando consigliere taluno anche esplicitamente interventi più organici della corte o comunque decisioni in grado di risistemare definitivamente l'assetto normativo della materia
Ma tali rilievi sembrano ignorare completamente che tutto ciò è assolutamente precluso alla Corte costituzionale e spetta invece esclusivamente all'opera del legislatore
è appena il caso di rammentare qui che la Corte non può scegliere i settori o le materie sui quali esercitare proprio sindacato di legittimità costituzionale
E sei chiamata di volta in volta ad esprimere le proprie valutazioni su questioni puntuali specifiche
Sollevate dai giudici di ogni giurisdizione nell'ambito dei più disparati giudizi in relazione quindi a singoli casi concreti quando si tratta di applicare la norma come ho detto prima sulla pelle degli uomini
E allora si spiega che le decisioni prese da questa Corte specie in settori come quello del nuovo processo penale in cui moltissime sono le questioni di legittimità costituzionale sollevate
E dove molto spesso
è abbastanza urgente che la corte assumere decisioni che le competono
DR inevitabilmente luogo a interventi per così dire Appio che certamente possono in qualche caso comportare squilibri nell'organicità di un sistema normativo
Necessario e doveroso rimedio istituzionale non può che rinvenirsi quindi in un coordinamento più efficace tra corte parlamento e governo
Affinché il legislatore adempiendo i compiti sui propri e con scelte che ha il dubbio esclusivamente competono
Ricostituisca l'organicità di norme o di sistemi normativi o di Ficcardi da pur doverose declaratoria di illegittimità costituzionale
Ha avuto notevole risonanza la sentenza trecentocinquantotto relativa al trattamento tributario della famiglia la corte ancora una volta riconosciuto che l'attuale trattamento fiscale della famiglia penalizza i nuclei monoreddito
E le famiglie numerose con componenti che non producono svolgono solo lavoro casalingo
Queste famiglie infatti che dovrebbero essere agevolate ai sensi dell'articolo trentuno della Costituzione
Sono tenuti a corrispondere un'imposta sui redditi delle persone fisiche notevolmente superiore rispetto ad altri nuclei familiari formati dallo stesso numero di componenti e con lo stesso reddito ma percepito da più di uno dei suoi me
Ma ciò detto è altrettanto evidente la corte non ha potuto che ribadirlo che i rimedi per il necessario ristabilimento
Dell'equità fiscale in materia e la tutela della famiglia sotto questo aspetto non possono essere apprestati dalla corte ma competono esclusivamente al legislatore
Con riguardo all'adozione la sentenza numero trecentosessantuno ha affermato che non è escluso dal complesso delle valutazioni rimesse al giudice che deve decidere sull'idoneità dei coniugi adottanti
L'apprezzamento in concreto della loro attitudine educare e istruire i minori tenendo conto dell'intero ambiente familiare
Senza che sia di ostacolo preclusivo ma neppure in principio indifferente infermità di componenti della comunità familiare nella quale il minore dotando
Si è chiamato a vivere a integrarsi dovendo ogni situazione essere prudentemente valutata dal giudice
Del preminente interesse della dotando anche quando questi come nell'adozione internazionale non si è ancora individuato
In tema di responsabilità penale la sentenza sessantuno ha dichiarato l'illegittimità dell'articolo trentanove del codice penale militare di pace
E se estendendo all'ignoranza dei doveri inerenti allo stato militare il principio secondo cui l'ignoranza sulla legge penale scriminanti tutti i casi
In cui la stessa sia risultata inevitabile principio affermato come è noto con la sentenza numero trecentosessantaquattro del mille novecentottantotto relativa all'articolo cinque del Codice penale
In tema di fattispecie criminose la sentenza cinquecentodiciannove a caducato l'articolo seicentosettanta primo comma del Codice penale che puniva la mendicità cosiddetta non invasiva
Non è effettuata cioè in modo ripugnante o vessatorio simulando deformità o malattie
La Corte premesso che tale ipotesi integra una figura di reato ormai scarsamente perseguita in concreto
E che la coscienza sociale ha compiuto un ripensamento
A fronte di comportamenti un tempo ritenuti pericolosi per un'ordinata convivenza
Ha ritenuto che la figura criminosa in esame fosse costituzionalmente illegittima alla luce del cannone della ragionevolezza non potendosi ritenere in alcun modo necessitato il ricorso alla tutela penale
In materia di esecuzione della pena la sentenza quattrocentotrentotto ha dichiarato la illegittimità costituzionale dell'articolo centoquarantasei primo comma numero tre del codice penale
Nella parte in cui prevedeva che il differimento della pena avesse luogo anche quando l'ispirazione della stessa potesse avvenire senza pregiudizio della salute del soggetto di quella degli altri detenuti
La pronuncia ricorda come in tema di rinvio obbligatorio della pena per i malati di AIDS il legislatore ha omesso di riequilibrare il sistema lasciandolo sbilanciato sul piano della doverosa salvaguardia delle esigenze di sicurezza collettiva finendo così per accreditare l'opinione di quanti hanno individuato nei beneficiari di tale disciplina una singolare categoria i penalmente immuni
Senza che a ciò neppure corrisponda una verifica in concreto sull'effettiva rispondenza di un siffatto regime alle reali esigenze della salute individuale e collettiva che pur dovrebbero costituirne il nucleo portante
Allora pur dovendosi riconoscere al grave morbo in questione tutto il risalto che merita e che l'ampia normativa di settore e la stessa coscienza collettiva gli ormai attribuito la disposizione impugnata da avviso della Corte doveva ritenersi non conforme al cannone della ragionevolezza nella parte in cui non consentiva di accertare in concreto cioè ai fini
Dell'esecuzione della pena le effettive condizioni di salute del condannato siano meno compatibili con lo stato detentivo
Non e se in relazione alle strutture disponibili l'esecuzione della pena possa avvenire senza pregiudizio per la salute della restante popolazione carceraria
La Corte pertanto non ha in alcun modo come pure è stato da taluno erroneamente superficialmente affermato inteso rimettere in carcere i malati di AIDS
Ma si è limitata a responsabilizzare le autorità competenti perché appresti non le strutture necessarie che rendano compatibile l'esecuzione della pena con la piena tutela di preminente interesse della salute dei detenuti
Tra le tredici sentenze emesse nel novantacinque sull'ammissibilità di ben sedici richieste di referendum
Va qui ricordata per l'importanza del tema oggetto del quesito alla sentenza cinque con cui è stata dichiarata inammissibile
La richiesta tendente alla trasformazione del sistema maggioritario puro del sistema elettorale misto per l'elezione della Camera e del Senato
La Corte ribadendo il principio generale più volte in precedenza affermato
Secondo cui gli organi costituzionali o di rilevanza costituzionale non possono essere esposti alla eventualità che soltanto teorica di paralisi di funzionamento
Ha in particolare sottolineato con riferimento al Parlamento l'assoluta indefettibili Rita di un sistema elettorale permanentemente efficiente
In cui secche in qualsiasi momento della vita dello Stato sia garantita la possibilità di rinnovamento delle Camere
L'esigenza fondamentale di funzionamento dell'ordinamento democratico rappresentativo non tollera soluzioni di continuità dell'operatività del sistema elettorale
Per cui una richiesta di referendum che esponga l'ordinamento a un tale rischio non può che essere dichiarata inammissibile
Speciale attenzione la corte ha dedicata alla problematica derivante dalla decretazione d'urgenza e Diana è un annuncio nella sentenza ventinove
A norma dell'articolo settantasette della Costituzione
La preesistenza di una situazione di fatto comportante la necessità e l'urgenza di provvedere
Tramite l'utilizzazione di uno strumento eccezionale quale il decreto legge costituisce un requisito di validità costituzionale dell'adozione del predetto
Atto di modo che l'eventuale evidente mancanza di quel presupposto configura tanto vizio di legittimità costituzionale del decreto legge quanto vizio in procedendo della stessa legge di conversione non esiste pertanto in linea di principio alcuna preclusione affinché la Corte costituzionale procede all'esame del decreto legge e della legge di conversione sotto il profilo del rispetto dei requisiti di validità costituzionale relativi alla preesistenza dei presupposti di necessità e urgenza
Dal momento che il relativo esame delle camere in sede di conversione comporta una valutazione del tutto diversa e precisamente di tipo nettamente politico sia con riguardo al contenuto della decisione sia con riguardo agli effetti della stessa
Sempre in tema di decreti legge la Corte ha per la prima volta con la sentenza centosessantuno ritenuto ammissibile un conflitto d'attribuzione tra poteri dello Stato in ordine a un decreto legge non convertita
L'estensione della garanzia costituzionale del conflitto nei confronti di un provvedimento provvisorio adottato dal governo sotto la propria responsabilità è stata giustificata in relazione al fatto
Che in determinate ipotesi l'impiego nel decreto legge può condurre comprimere i diritti fondamentali
In particolare i diritti politici a incidere sulla materia costituzionale a determinare situazioni non più reversibili nel sanabili anche a seguito della perdita di efficacia dell'anno
E nella stessa sentenza la Corte ha ritenuto anche che il conflitto sia ammissibile
Pure nei confronti della legge del decreto legislativo ma solo in situazioni particolari come quelle ora richiamate in cui il ricorso allo strumento del conflitto tra poteri dello Stato rappresenti l'unica forma possibile
Per apprestare una difesa immediata ed efficace
E in applicazione di tali principi l'ordinanza quattrocentottanta ha dichiarato inammissibile il conflitto sollevato dal Consiglio superiore della magistratura nei confronti del Senato della Camera e del Governo
In ordine a un articolo del decreto legge centouno del novantacinque convertito dalla legge duecentosedici con il quale è stata ripristinata la competenza arbitrale in materia di appalti rendendola obbligatoria in luogo della competenza del giudice ordinario
La riaffermazione del principio di legalità
Come centrale nell'ordinamento è contenuta nelle sentenze quattrocentodiciannove quattrocentotrentacinque relative conflitti tra i poteri costituiti dal Consiglio superiore della magistratura da una parte e il TAR del Lazio e il Consiglio di Stato dall'altra premesso che tutti i soggetti di diritto ivi compresi gli organi di rilevanza costituzionale sono ugualmente tenuti al rispetto della legge e la Costituzione accoglie il principio in base al quale il potere dell'amministrazione
Merita tutta era solo sul presupposto della legittimità del suo esercizio
Demandando agli organi di giustizia il potere di sindacato pieno ai sensi del secondo comma dell'articolo centotredici sull'esistenza di tali presupposti ciò comporta innegabilmente che una volta intervenuta una pronuncia giurisdizionale la quale riconosca come ingiustamente lesivo degli interessi del cittadino
Un determinato comportamento dell'amministrazione o che detti le misure cautelari
Ritenute opportune strumentali all'effettività della tutela giurisdizionale incombe sull'amministrazione l'obbligo di conformarsi adesso
E il contenuto di tale obbligo consiste appunto nell'attuazione di quel risultato pratico tangibile riconosciuto come è giusto e necessario dal giudice una decisione di giustizia che non possa essere portato ad effettiva esecuzione altro non sarebbe che una inutile enunciazione dei principi con conseguente violazione degli articoli ventiquattro il centotredici della Costituzione
Perciò anche nei confronti di qualsiasi atto della pubblica autorità senza distinzione di sorta Ursi adottato da un organo avente rilievo costituzionale qual è il CSM deve ritenersi ammissibile il giudizio relativo in questi termini la fase di esecuzione coattiva delle decisioni di giustizia deve ritenersi costituzionalmente necessaria
Con riferimento alla magistratura la sentenza quattrocentoventi che ha avuto anche qualche interpretazione contrastante all'inizio
Ha costituito un forte riconoscimento dell'indipendenza del pubblico ministero la Corte ha ribadito che il pubblico ministero è legittimato a sollevare conflitti di attribuzione tra i poteri dello Stato
In quanto ai sensi dell'articolo centododici è il titolare diretto ed esclusivo dell'attività di indagine finalizzate all'esercizio obbligatorio dell'azione penale
Con la conseguenza che deve attribuirsi ha detto organo la legittimazione a proporre conflitto quando agisce a difesa dell'integrità della competenza inerente all'esercizio dell'azione penale
Competenza della quale direttamente investito dalla citata norma costituzionale
E in ordine alla quale è fornito di istituzionale indipendenza rispetto a ogni altro potere e nel merito si è ritenuto che determinasse violazione
Dello stesso articolo centododici imporre al procuratore della Repubblica quale condizione
Per l'ammissione dei collaboratori di giustizia i programmi di rete di protezione
La redazione del verbale della cosiddetta dichiarazione di intenti anche qualora egli ritenga in base a propria motivata valutazione che ciò possa recare pregiudizio per lo sviluppo delle indagini
In tal modo infatti si veniva incidere direttamente c'è un'attività di conduzione delle indagini stesse la cui strategia ai fini del più proficuo sviluppo delle medesime in relazione ai singoli procedimenti va lasciata nei limiti ovviamente previsti dall'ordinamento alla libera valutazione del procuratore della Repubblica in tema di rapporti Stato-Regioni sussiste l'esigenza ribadita dalla sentenza trecentosettantatré che la legislazione statale
La quale incide sulle materie di competenza regionale e delle province autonome
Sì articoli per principi la normativa di dettaglio adottato dallo stato delle materie attribuite in via generale
Alla competenza regionale o provinciale può trovare fondamento eccezionalmente dell'interesse nazionale che esige in tal caso un controllo particolarmente rigorosi
In tema di rapporti tra diritto comunitario diritto interno la Corte ha avuto modo con l'ordinanza cinquecentotrentasei
I precisare che ove a presupposto di una questione di legittimità costituzionale
Vi sia un problema di interpretazione della normativa comunitaria il giudice ordinario a dovere adire il giudice comunitario prima di proporre l'eccezione di costituzionalità alla Corte costituzionale
Infatti non è ravvisabile
Nella corte quella giurisdizione nazionale alla quale fa riferimento l'articolo centosettantasette del Trattato istitutivo della Comunità perché la Corte non può essere inclusa tra gli organi giudiziari ordinario speciali
Che siano tante sono profonde le differenze tra il compito affidato alla corte stessa senza precedenti nell'ordinamento italiano e quelli ben noti e storicamente consolidati i propri degli organi giurisdizionali
La sentenza cinquecentonove ribadisce la nota giurisprudenza che il il sindacato sui regolamenti comunitari ammissibile solo quando si prospetti una violazione di principi fondamentali dell'ordinamento costituzionale italiano o di diritti inalienabili della persona umana
Signori tra qualche mese il ventitré aprile la corte celebrerà il quarantennale della sua prima udienza pubblica in quella ormai prossima occasione sarà sicuramente tracciato un bilancio più compiuto del lavoro svolto in questo lungo arco temporale
E si avrà modo di illustrare l'incidenza delle decisioni della corte sul lungo e sofferto cammino del Paese
Cammino segnato nei suoi primi passi di giovane democrazia da forti tensioni biologico sociali
Percorso poi in questo nuovo clima di fin e secolo dominato dai media da eterogenei istanze di nuovi asset
Non è questa la sede per formulare il merito valutazioni specifiche ma io penso che su un punto ci possa essere un accordo pressoché generale
La Corte costituzionale chiamata nei quattro decenni della sua attività pronunciarsi sugli argomenti più disparati ha saputo corrispondere alle attese di una società che andava radicalmente cambiando la sua fisionomia
Fornendo risposte adeguate anche in ordine a questioni concernenti materie non dettagliatamente descritte dal costituente come quelle relative al referendum abrogativo o del tutto assenti dalla realtà dei suoi tempi si pensi ai rapporti tra diritto comunitario diritto interno
O quella relativa alla legislazione antitrust
Se in materia del genere in altre ancora
La Corte quando è stata sollecitata è riuscita con efficacia spiegare il proprio intervento Chaussée deve alla validità delle opzioni fondamentali contenute nella nostra carta costituzionale
Non posso entrare nel vivo del dibattito sempre acceso una sorta di pretesa delegittimazione
Oggi della carta del quarantotto ma da questa quarantennale esperienza sento di poter argomentare
Sulla complessiva robustezza di questa carta
Non giustifica il Certamen furori icona plastici oggi di moda
Ma certamente ammette interventi parziali di revisione nel rispetto dei limiti e dei procedimenti previsti dalla stessa Costituzione grazie
E adesso
Scusi Presidente mi riferisco direttamente all'argomento della sua premessa e cioè questa difficoltà del Parlamento a completare i ranghi della corte costituzionale
In un momento nel quale oggetto di continua trattativa e la fuga il cambiamento della forma di governo della forma di Stato lei a che cosa far risalire questa difficoltà che si protrae da mesi
Guardi signore la difficoltà dobbiamo dire onestamente che non è nuova
è la storia di questi quarant'anni è successo altre volte che la sostituzione di un giudice richiede ha richiesto un anno di tempo dal Parlamento
La gravità particolare della situazione odierna che sono tre i giudici che devono essere costituite sostituiti
In passato la corte ha potuto funzionare senza gravi inconvenienti quattordici cioè con meno di me oggi come ho detto che siamo al limite della legalità della validità cioè della
Decisioni della corte perché se mancano per qualsiasi motivo due giudici della Corte non potrebbe deliberare la questione particolarmente gravi
Ha difficoltà sta credo oggi non non più un uomo forse non molto di più che in passato
Nella difficoltà dei gruppi politici di trovare accordi che si sono resi necessari
Dall'altissimo quorum che la Costituzione stessa richiede per evidenti ragioni di garanzia
Nella scelta dei giudici lei sa che il quorum dei due terzi per le prime tre votazioni ma due terzi dei componenti del Parlamento
Ed solo di tre quinti dopo la terza votazione dalla quarta in poi ma sempre dei componenti del Parlamento non dei presenti o dei votanti
Dei componenti del Parlamento
Ora se dobbiamo
Riciclare scusi una considerazione assunta che in tutte queste votazioni anche quando sono state le più frequentate sono sempre mancati circa un duecento membri del Parlamento
Quindi la
La la la corte non può altro che e insistere premere perché questo avvenga lei sa che lo stesso presidente della Repubblica lo ha ricordato nel messaggio di fine d'anno
Mi scusi presidente quindi lei la definisce una difficoltà esclusivamente tecnica non tecnica politica guardi e io l'ho l'ho vissuta nel passato per esperienze vorrebbero quand'ero membro del Parlamento
Ripeto la la difficoltà particolare ora che mancano mancano tre giudici
Con la buona volontà ecco la comprensione reciproca
Ci si all'accordo si deve arrivare mi rendo conto che oggi più di
Renato
Dalla prima costituzione della corte cioè dalla fine del mille novecentocinquantacinque
Sino alle ultime nomine effettuate nel mille novecento ottantasei nel mille novecentonovantuno a oggi certamente non è più praticabile perché il rapporto tra le forze politiche cambiate alcune sono quasi scomparse dal Parlamento
Però io spero ciò che mercoledì c'era una volta zio spero che alla fin fine sia pure con questo ritardo alle risultato si arrivi
Giorno io le volevo fare due domande se possibile
Lei ha accennato nella sua relazione al dibattito in corso sulle riforme istituzionali ecco in un momento di grande incertezza sui futuri ed eventuali assetti istituzionali di questo Paese
Credo che sia importante avere delle certezze almeno per il presente in questo senso mi sembra importante la sentenza sul caso Mancuso
Che è stata depositata nei giorni scorsi di cui lei non ha parlato perché porta la data del novantasei ma credo insomma si fosse in qualche modo inserire nel lavoro svolto nel novantacinque
Ecco al di là delle polemiche sul fatto che dell'interessato sollevate anche dall'interessato sul fatto che la corte abbia voluto censurare nel merito il comportamento dell'ex Guardasigilli
Io credo che questa sentenza sia onnipotente contributo alla chiarezza salvo che in un punto mi rimane un dubbio che riguarda i poteri del Presidente del Consiglio in casi di questo genere
C'è un passaggio Breve cui la Corte sfiora questo problema e dice che questi conflitti possono essere anche risolti all'interno il Consiglio dei ministri e dal Presidente del Consiglio ma non dice come perciò io le chiedo in modo particolare se nell'attuale assetto costituzionale rientri tra i poteri del Presidente del Consiglio
Anche quello di revocare o di proporre la revoca del ministro che non sia più in sintonia con l'indirizzo politico del Governo a prescindere naturalmente dalla sfiducia parlamentare
La seconda domanda molto più brave riguarda i referendum lei mi ha accennato ha ricordato i sedici le infelici richieste di referendum di due anni fa
E adesso le incombono addirittura venti ecco lei non crede che ci sia forse un abuso nel ricorso a questo strumento e che forse questo dipende anche dal fatto che negli ultimi anni la corte all'archeggiato nell'ammettere il referendum
Ringrazio intanto per la prima domanda che mi consente di fare alcune precisazioni prima di queste senza venir meno al dovere di rispetto per la segretezza della camera di consiglio
Ma i colleghi me lo hanno espressamente consentito io devo assolutamente smentire non risponde assolutamente a verità che la decisione della Corte sia stata assunta a parità di voti e quindi con la prevalenza del voto del Presidente
Non posso evidentemente dare notizie precise ma gli è consentito di Fier risponde invece a verità che la decisione è stata assunta a grande maggioranza dei componenti del collegio
Detto questo
La sentenza deve essere attenta mente studiata ed essere risulta in modo incontrovertibile che la Corte ha ritenuto di doversi pronunciare punto espulse nuziale della questione che c'era sottoposta era se nel nostro ordinamento costituzionale
L'istituto della sfiducia un singolo ministero che non è espressamente previsto
è legittimo cioè deve ritenersi implicito in tutto il sistema del rapporto Governo Parlamento
Oppure oppure è un istituto al di fuori della Costituzione che quindi non avrebbe potuto avere gli affetti che gli sono stati attribuiti con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del con Presidente del Consiglio
Che ha sostituito il ministro Mancuso
La risposta della Corte è stata sì cioè la corte ha detto dall'esame
Per la carta costituzionale della lettura combinata degli articoli relativi al rapporto Governo Parlamento novantadue novantaquattro e novantacinque in particolare
Si evince che è implicita anche la possibilità di esprimere la sfiducia al singolo Ministero derivando essenzialmente dal principio che il ministero è individualmente responsabile del dicastero cui è preposto e a responsabilità politica non può che corrispondere il tipo di censura che la Costituzione prevede cioè la sfiducia
La Corte si è limitata a esaminare il caso che aveva davanti quindi ha ritenuto legittimo
L'istitutore il voto di sfiducia e legittimo l'intervento
E il Presidente della Repubblica su proposta del presidente del consiglio in quanto al voto di sfiducia e non erano seguite le dimissioni che devono essere considerate obbligatori
Ai sensi della Costituzione stessa questo abbiamo detto
Senza effettuare nessuna critica
E alla a de al Governo perché la questione non era stata risolta in seno al governo si è preso atto che questa soluzione non c'era stata altrimenti non sarebbe stato necessario il voto di sfiducia senza effettuare alcuna critico alcun giudizio sull'operato del ministro Mancuso che evidentemente non rientra nei compiti della corte valutare perché la mozione di sfiducia
Nelle sue ragioni nella sua finalità è atto politico del Parlamento in questo caso del Senato che sfugge completamente a qualsiasi sindacato dalla corte
Se una qualche critica si vuol ricavare dalla sentenza nei confronti delle Mancuso è soltanto quella che dopo il voto di sfiducia avrebbe dovuto dimettersi
Evidentemente egli non era convinto di questa lettura della Costituzione per questo ha fatto il ha sollevato il conflitto dei attribuzione davanti alla Corte conflitto che la Corte ha ritenuto ammissibile che ha risolto nel modo che si aprì
Circa il problema è che lei mi solleva
Se esista o meno indipendentemente dal voto di sfiducia
Un potere di revoca del singolo ministro da parte del Presidente della Repubblica su proposta del presidente del consiglio la corte non doveva risolvere questo problema anche in questo caso la Corte non è che decidere negli stretti limiti del caso che egli ha sottoposto dove abbiamo detto in seguito al voto di sfiducia non essendoci state le dimissioni che era obbligatorio del ministero era legittimo e doveroso
Che il Presidente del Consiglio effettuasse al Capo dello Stato la proposta di sostituzione che il capo dello Stato l'adottasse
Ma l'altro è un problema che non abbiamo affrontato che quindi resta impregiudicato dalla nostra sempre
La seconda domanda che lei mi ha posto mi pare che riguardi la la la questione delle delle modifiche alla Costituzione se oggi ho inteso bene vero ah no ma anche alla di lei appena parlato delle opere mi scusi adesso stavo stava equivoca ho parlato del referendum nella relazione perché ci siamo trovati a decidere su venti referenti
E sì altri sono sedici erano quelli della della del gennaio scorso
E venti se ne annunciano per il prossimo gennaio chi vi parla insieme con altri due colleghi non farà parte della corte a quella data
Quindi sarà la Corte nella formazione io mi auguro debitamente completata che esaminerà il problema
Certo la corte sensibile a a all'evoluzione degli istituti questo istituto del referendum abrogativo partito in un certo modo
Con il referendum suo posti su grandi questioni va ci ricordiamo tutti quale fu il primo referendum divorzio signor divorzio no e andato Mammano trasformandosi in un istituto che attraverso quesiti formulati non più su partiva articoli di legge ma addirittura su parole su piccole su Comit finisce per avere un efficace anziché abrogativa di modifica delle leggi la corte ha è stata allarga le ha detto giustamente nella sua evoluzione giurisprudenziale nell'ammettere i referendum è sempre per il principio immanente della sovranità popolare esaminerà in questi suoi sviluppi
Come questi si presenteranno e naturalmente manterrà modificherà evolverà la propria giurisprudenza seconda delle fattispecie che si presenterà al momento attuale lei comprende benissimo che non posso dare un'altra risposta
Posto
Terribile che ho usato dei furori iconoclasti dici
Creduto di usare un termine efficace perché mi pare abbastanza diffuso non solo dalle forze politiche ma in prese di posizione di commentatori di vario tipo
Una sorta di giudizio negativo quasi sulla nostra carta costituzionale e quindi di smania di modifiche laddove io credo che queste non siano nemmeno necessarie o o concepibile
Su questo tema la corte non può giudicare non vuole giudicare non può e non vuole giudicare dibattiti politici in corso che rientrano della libera scelta nella responsabilità delle forze politiche e delle persone che riporta la RAI
La Corte ha avuto occasione di dire in una sua sentenza
Che se è vero che la come carta costituzionale stessa preveduto
La propria la la revisione della modifica delle sue norme col ben noto articolo duecentotrentotto non soltanto la forma di Stato repubblicane deve ritenersi non soggette a revisione costituzionale ci sono alcuni principi e alcuni valori niente i diritti inviolabili della persona umana i principi fondamentali dell'ordinamento che non soltanto sono nella prima parte della Costituzione in quanto la seconda
Rappresenta in alcuni punti necessariamente uno sviluppo della prima che secondo quello che la corte ha dichiarato con una sua sentenza sono immodificabili
Questo non toglie che ci sia un largo spazio di modificare il nostro la nostra forma di Stato ci sono principi indefettibili quello dell'unità e indivisibilità dello Stato certa
Al di là delle parole il sistema attuale di autonomie può essere ampiamente ancora ampliato in senso autonomistico si possono configurare in altri modi e con altre garanzie ai rapporti governo Parlamento certo
L'esigenza di dare più forza al governo e di rendere più snello e forse anche limitato a determinate materie il processo legislativo è una sentenza è avvertita
Ci sono principi fondamentale anche qui immodificabili qualsiasi ipotesi faccia per esempio eccetto che dalla dal principio della sovranità popolare scaturisce anche che non si potrà mai prescindere da un'assemblea legislativa eletta a suffragio universale che abbia non solo
Tanto il potere legislativo cioè quello di adottare la norma generale ed astratta che vincola tutti cittadini ma che abbia anche un potere in una forma o in un'altra non è detto che necessariamente si è questa di controllo sul governo questi secondo Secondo da me devono essere ritenuti i principi immodificabile ciò non toglie ripeto
Una parte della Costituzione certamente a cinquant'anni di vita e quindi ci sarebbe da meravigliarsi che in qualche parte non posto lì un qualche ritocco però sempre
Nelle forme che la Costituzione stessa previsto e cioè che questo avvenga con le massime garanzie per tutti i cittadini e per tutte le forze politiche
E don come effetto di colpi di maggioranza e che poi potrebbero essere anche maggioranze che grazie a leggi elettorali
Non mi rispondano a un'effettiva maggioranza del Paese
Lanfranco Palazzolo di radio radicale tornerò sulla sul termine della sua relazione che riguarda la robustezza della Costituzione a costo di di ripete delle altre domande
In base alla sentenza centosessantuno che ha ritenuto ammissibile per la prima volta nella storia della corte un conflitto di attribuzione tra i poteri dello Stato in ordine ad un decreto legge non convertito sempre a proposito della robustezza della Costituzione repubblicana del mille novecento quarantotto lei ritiene che questa forma di governo parlamentare anche a causa di questa decretazione d'urgenza del governo sia giunta al al al capolinea in merito anche all'urgenza di questa sentenza numero centosessantuno richiede ritiene giusto questo questa interpretazione
Guardi non è quindi un problema di forma di governo parlamentare che io ritengo tuttora pienamente valido
L'abuso della decretazione d'urgenza per usare il termine che lei ha posto che certamente risponde ad una realtà basta fare un raffronto con gli anni passati con quelli presenti sul numero e gli oggetti dei decreti nei decreti legge d'urgenza per dire che questo non è imputabile alla Costituzione semmai rappresenta non voglio usare la parola grossa e tecnica di violazione ma certamente un allontanamento uno sviluppo non no coerente non logico con quanto la Costituzione prevede d'altra parte io annunciato con le dovute cautele che la corte ha all'esame questo tema che non soltanto quello di ritenere possibili
I conflitti d'attribuzione aventi per oggetto decreto legge addirittura atto legislativo vero e proprio quando siano in gioco principi fondamentali e diritti inviolabili della persona
E e non appaiano possibilità di facile accesso altre forme per investire la Corte costituzionale del problema
Ma si tratta anche e la Corte sarà chiamata prossimamente da ordinanze
E sono già state annunciate o sono giunte alla corte o sono in corso di pubblicazione si tratta di valutare anche due aspetti quello del reiterazione del decreto legge e nei suoi affetti che certamente da un punto di vista sono effetti perversi perché cosa è avvenuto e questo la corte
è un problema che si è già posto che intende esaminare la reiterazione del decreto legge fa sì che la norma oggetto del decreto reiterato si sottragga al sindacato costituzionale perché in base alle nostre regole
Quando giunge al nostro esame una questione sollevata su una norma di un decreto legge che estera che è caducato ed è stato reiterato
La Corte finora ha sempre ritenuto di non poterlo esaminare perché l'atto legislatura mentre forza di legge impugnato era caduto ce n'era un altro e quindi dovevamo o dichiarare inammissibile la questione
Ho restituire gli atti al giudice ma in questo modo il protrarsi delle reiterazioni impediva il controllo di costituzionalità
Allora la corte dovrà esaminare quale soluzione dare a questo problema perché certamente
Questa è una conseguenza patologia che il sistema non ammette
La legge la l'atto avente forza di legge come il decreto secondo la Costituzione deve poter sempre S nelle forme previste di sindacato incidentale in questo caso deve poter sempre essere sottoposto al controllo di costituzionalità della corte
E poi ripeto c'è in sé il problema anche questo sollevato dall'ordinanza di un giudice che dovrà essere hanno grande distanza di tempo
Esaminata dalla dalla corte se sia legittimo in sé l'istituto della Ray della reiterazione
Quindi dovremo pronunciarci a non lontana scadenza su questi problemi la cui gravità
E cui interesse credo non sfugga a nessuno dico
Sì volevo riagganciarmi alla domanda che riguarda il dibattito in corso sulla rinnovo della Costituzione
Lei ha giustamente ricordato che la Corte non può e non vuole giudicare su un partito politico
Ma questa dibattito politico poiché vuota sostanzialmente intorno a due schieramenti
C'è chi chiede a gran voce la Costituente e Cecchi invece fa riferimento appunto all'articolo centotrentotto comma l'articolo che detta le forme previste
Può precisare segni la risposta già fornita la collega dell'Unità i furori iconoclasti sì appunto si riferiscono alla prima ipotesi
Grazie
Signora lei
Troppo intelligente per non capire molto bene che
La mia risposta deve necessariamente stare nei limiti e in binari molto stretti ho parlato di furori coreografici
Per
Identificare certi settori di opinione
Che vorrebbero addirittura fare completamente strame della della carta costituzionale
Devo ritenere che chi chiede di affrontare modifiche con un'assemblea costituente voglia quasi fare punto e daccapo perché l'assemblea costituente
Ha una sua particolare fisionomia una suo un suo particolare contesto storico la storia ci insegna in cui nasce quando siamo generalmente sulle rovine sul crollo di un sistema e si tratta di costruirne uno nuovo
Quindi non si tratta di di prendersela in modo particolare con chi sostiene la tesi di una nuova forma di nuova Costituente
Il problema è che questa tesi ha una sua logica evidentemente a una quest'alla logica di che vuole cambiare tutto
E siccome dal giudizio di validità globale
Di capacità anche
Di essere di dare interpretazioni a fenomeni nuovi che io ho inteso sottolineare della nostra carta costituzionale
E scaturisce a mio giudizio la convinzione che le modifiche sono possibili opportune probabilmente necessaria in alcuni punti
C'è la via che la Costituzione stessa cilindrica quella quella del centotrentotto
Un'assemblea costituente la storia ripeto ci ha insegnato è nata soltanto in momenti di rivoluzione di crollo di un regime di costruzione di una di tecniche di costruzione di un altro
Non pare a me che si sia in queste condizioni
Si è detto tanto della fine della Prima Repubblica della fase di transizione per una seconda secondo me sono parole
Che se intese nel loro giusto valore sono anche ammissibili
Se queste devono far ritenere che tutto ciò che che è stato costruito con la Carta costituzionale approvata nel primo gennaio in quarantotto con gli sviluppi che questa entrata in vigore il primo gennaio quarantotto
E che e con gli sviluppi che questa ha avuto debba essere tutto gettato via e rifare tutto daccapo evidentemente non è vero non è possibile accettare questa tesi
Ho detto ci sono parti i principi fondamentali che sono certamente intoccabili perché connessi alla stessa forma di Stato democratico di stato di diritto di Repubblica democratica
Sono le basi su cui si è costruita la la convivenza nella nostra nazione in questi anni su cui si tratta di ravvivare l'IVA e e di mantenerla ripeto correggendo laddove si deve correggere ma non certo distruggendo per riedificare daccapo un un un edificio che non si sa bene quale dovrebbe essere prendendo magari a prestito il Gualdi RAI esperienze di altri Paesi di altre civiltà che sempre pericoloso pensare di trasferire pari pari in situazioni esperienze
Sculture contesto sociale diverso questo intendevo dire al di là della della durezza dell'espressione
Vendola presidente volevo chiederle sembra il quadro delle riforme istituzionali
Alcune farle alcune domande innanzitutto per quanto riguarda la sostituzione dei giudici in Parlamento sono Pierluigi Franz della stampa
Per quanto riguarda la sostituzione dei giudici costituzionali in Parlamento si discute se il sistema attuale è in linea con sistema maggioritario sarebbe opportuno questo forse l'approfondimento perché il cittadino il dovere delle maggiori garanzie in quanto un domani un sistema giudiziario secco
Che porta in Parlamento una certa maggioranza rispettando l'attuale testo la Costituzione farebbe sì che la Corte costituzionale avrebbe cinque giudici tutto di uno schieramento
E quindi quelle garanzie non ci sarebbero più di imparzialità come sciolto ma c'è oggi quindi porsi su questo sarebbe opportuno un una una norma di salvaguardia
Anche delle minoranze
Per quanto riguarda il referendum
Sarebbe opportuno forse da tanti anni se ne parla di anticipare il quesito venga prima la Corte Ovada in Cassazione
Sia per evitare alla Cassazione di una paralisi permessi di tanti giudici a guardare le firme
E poi magari viene in Corte Costituzionale nega dichiarato inammissibile e quindici Birds solo tempo si fanno polemiche anche qui sotto la corte con cartelloni eccetera
Che invece se cittadino prima di firmare sa se quel quesito ammissibile oppure no firmerebbe anche più tranquillo e si saprebbe anche meglio
Si eviterebbe tanti soldi anche miliardi nella raccolta delle firme
Come anche per quanto riguarda il ricorso diretto del cittadino si parla da tanto tempo ma di questo ormai è un tema che vivono si parla più
Il ricorso diretto del cittadino alla Consulta senza il filtro della magistratura
Questo in passato si è parlato tanto ma è un è un po'un argomento di cui non si parla più
Come anche poco fa lei parlava della sentenza Mancuso
Per quanto riguarda la parità ovvero presunta parità cioè non sarebbe opportuno che si pubblicizza se finalmente l'opinione dissenziente oppure sapere almeno sensato sette a cinque quattro
Se otto a quattro e c'è come avviene in altre parti del mondo in modo che uno sa che se fino a dodici a zero ma era inutile che si ripresenta la questione di costituzionalità
E in anche sulla reiterazione dei decreti legge e mi sembra ci sarà la sentenza Saia dell'ottantotto che ha dichiarato incostituzionale la continua reiterazione decreti legge
Però credo che il governo continua reiterare in continuazione sono decreti legge mai anche arrivati a due anni lire per azione sarebbe pure che l'opportuno che il Governo definizione volta per sempre attenti c'è incertezza del diritto infine volevo anche ricordarle che la Corte ha avuto delle sentenze molto criticata in materia di INPS per le casse dello Stato eccetera tra poco potrebbe riverificarsi la stessa questione
Per quanto riguarda una norma che riguarda molto i giornalisti da vicino tutta tantissimi liberi professionisti ma anche i giudici costituzionali
Che la legge finanza sulla riforma delle pensioni che impone il pagamento del dieci per cento alla gestione commercianti INPS
Ed è una norma che tutti ritengono studente incostituzionale perché sarebbe una sorta di balzello a cui anche i giudici costituzionali che se collaborano con articoli e cioè dovrebbero pagare
Versando a un ente che alla gestione commercianti che sarebbe una sorta di tassa perché è una gestione che in profondo deficit quindi pure questa è una è una è una
è un modo come un altro per poi dire che la corte avrebbe una colpa un domani che ha ha creato un nuovo buco nelle casse dello Stato laddove invece una norma che è incostituzionale già di partenza come nascita un'ultima una raccomandazione alla corte se fosse possibile in futuro
A mettere e giornalisti nella parte della discussione in camera di consiglio non riscossione del della recessione discussione del caso perché la questione è mio vecchio pallino ma non riesco a capire
Che sonanti annerendo che la corte
Per quale motivo si debba negare di dare possibilità all'esterno di far conoscere i cittadini determinate questioni quando l'avvocatura dello Stato si costruisce da sola senza presenza di avvocati di parte oppure non c'è neanche costruzione l'avvocato dello Stato
In quelle cattedre snellezza la Corte si riunisce in carne consiglio
E ma c'è una relazione allora in quella parte lì e e oppure quando parla solo avvocato dello Stato se c'è anche un giornalista e perché so questione anche importante molte volte potrebbe essere data all'esterno maggiore notizia di certe il di questa non vedo che differenza ci sia con udienza pubblica quando poi parla di avvocati giornalisti escono poi la Corte si ritira cave consiglia decide questa fase la carne consiglio secondo me è importante che la corte ammetta una volta per sempre i giornalisti
Perché se entrano gli avvocati non si capisce che giovanissimo debbano entrare
In Cassazione fu risolto il problema sollevato dal presidente granata con i referendum
Quando addirittura la Corte la la Corte di Cassazione mise i giornalisti sull'ammissibilità referendum che fino allora era preclusa entrano solo gli avvocati papilla porte e fu la prima volta dove la Cassazione si vide senza toga i magistrati hanno tutti senza toga perché in quell'occasione era l'ufficio centrale referendum erano tutti i giudici del TAR quindi sarebbe opportuno che questa barriera si tolga si togliesse e e giornalisti potessero entrare grazie
Sorprende abbia fatto e ha sparato Mulas una raffica di domande io cercherò di risponderle
Dunque
Riforma istituzionale del sistema maggioritario con particolare riferimento all'elezione dei giudici
Vede oggi mi pare che ci si accorga
Da più parti leggevo anche proprio in questi giorni sui giornali e il cambiamento del sistema del sistema elettorale
L'abbandono della proporzionale ai realtà modificato
Il se no la lettera il quadro della nostra carta costituzionale
Qualche implicitamente si dà ragione a quelle tesi erano state a suo tempo autorevolmente sostenute anche da insigni giuristi
Macché evidentemente non sono riuscite a prevalere che la proporzionale fosse implicita nella Carta costituzionale ne costituisse
Un presupposto legato soprattutto alla alla previsione della presa della presenza dei partiti dell'articolo quarantanove se non ricordo male ed in quel caratteristica della nostra democrazia che era sempre stata definita ed era motivo di vanto per noi democrazia pluralistica
Ora
Alla luce dell'esperienza ultima si dovrebbe dire che queste maggiore queste maggioranze già abbastanza alte due terzi o tre quinti dei componenti dell'Assemblea
Anche nella ipotesi di un maggioritario puro
O comunque che elimini questa parte di proporzionale che rimanere forse dovrebbero rappresentare una garanzia sufficiente probabilmente nel caso di un maggioritario che non ammetta correzioni del libro proporzionalisti con l'una l'unica garanzia veramente efficiente per la elezione
Dei giudici costituzionali o cuoco per l'elezione anche di altre cariche plurime dovrebbe essere quella di una riserva di quota alle minoranze sei queste sono cose del futuro
Per ora vediamo che è molto difficile
Anche come lo era in passato oggi di più raggiungere
Questi quorum fissati dalla legge costituzionale che ha modificato la Costituzione accentuando il e quindi si dovrebbe ritenere che la garanzia ci sia già abbastanza problema speriamo come ho detto prima che civile
Per quanto riguarda l'intervento preventivo della Corte sui referendum è un discorso che si è fatto molte volte che probabilmente presenterebbe dei notevoli vantaggi anche se evidentemente dovrebbe essere studiata
Attraverso una nuova legge sul referendum una forma di filtro perché chiaramente la corte non potrebbe essere
Chiamata ad esaminare tutte le richieste di referendum ma presentate da qualsiasi cittadino da qualsiasi piccolo gruppo perché altrimenti bene dovremmo essere sarebbe la Corte sarebbe costretta a occuparsi in prevalenza di questo compito e tuttavia ripeto
La questione presenta un notevole interesse certamente avrebbe da grande i vantaggi purché ripeto si possa congegnare una forma sufficiente valida di chi per quanto riguarda il ricorso individuale o ricorso de Amparo
In altre ieri presso altre volte costituzionali è previsto il ricorso al medesime abbastanza scarso in realtà io credo che nella generalità dei casi valutando il comportamento dei giudici ordinari amministrativi diciamo di chiunque esercita una funzione giurisdizionale
In questo Paese oggi semmai c'è da notare un'eccessiva facilità nel sollevare questioni dinanzi alla Corte
Lei ricorderà o meglio saprà perché ha la fortuna di essere molto più giovane di me che quando la corte
Entrò in funzione sia pure con dieci anni di ritardo rispetto alla carta costituzionale la preoccupazione vivissima aerea che i giudici non avrebbero sollevato questioni davanti alla Corte e infatti le prime questioni per i primi anni che la corte venne chiamata a risolvere quasi tutte questioni che venivano da pretori
Innovatori coraggiosi che contermine venuto di moda per altre cose
In anni successivi forse allora si sarebbero già potuti definire pretori d'assalto per il solo fatto che sollevavano le questioni davanti alla Corte
Ma le cose poi sono cambiate ormai il sindacato di costituzionalità è entrato nella
Nella coscienza dei giudici
E non sono solo i giudici di merito ma è la Cassazione la Cassazione a Sezioni Unite il Consiglio di Stato in adunanza plenaria cioè ai massimi vertici
Della giurisdizione ordinaria amministrativa che sollevano le questioni di costituzionalità dinanzi alla Corte Cetto
Ci possono essere dei casi
Di norme che attengano
Generalmente possono essere norme relative anche alla formazione di organi fondamentali dello stato in cui sia difficile immaginare il passaggio attraverso un giudizio e quindi un giudice che possano andare la questione alla Corte
Ed anche per questo la corte ha compiuto quel passo che abbiamo ricordato di ritenere che in certi casi quando siano in gioco
Questioni fondamentali di principi e diritti inviolabili si possa ricorrere anche alla forma del conflitto per investire la Corte
Ciò non esclude che in sede di riforme si possa prevedere anche ricorso diretto però sia ben chiaro servì occorrerebbe un filtro grandemente efficace perché altrimenti la Corte sarebbe investita da una sequela di ricorsi
Che non
Che non avrebbero alcuna base pura sussistenza mentre oggi qualsiasi questione arriva deve essere decisa dalla Corte
Purché arrivi se arriva nei modi previsti cioè sollevata incidentalmente da un giudice nel corso del giudizio o in via principale se si tratta di contrasto Stato Regioni
O modo di conflitto dove scelse prima la delibazione di ammissibilità deve sempre uscire dalla corte con una decisione sia essa una sentenza ossia un'ordinanza presuppone sempre un relatore un esame collegiale una decisione
Se si dovesse pensare di introdurre il ricorso diretto chiaramente questo posto verrebbe un filtro preventivo per evitare questioni cervellotiche o pretestuoso
Lei ha lamenta che la Corte non abbia introdotto la dissenting opinion la corte ne ha discusso molto e io non posso altro che dirle che i pareri del collegio sono discordi su questo c'è una parte che forse sarebbe favorevole ha un'introduzione immediata c'è una parte che ne riconosce la validità in linea di principio ma che non ritiene che questo sia il momento opportuno c'è una parte che è contrario
E poi c'è anche da risolvere la questione preliminare se sia possibile questo con un atto di regolamentazione sia pure in via generale della corte cioè col potere regolamentare della corte o se occorre una legge in quanto avendo la legge ordinaria
In applicazione di quella costituzionale è stabilito che le decisioni della Corte assumono la forma di sentenze o di ordinanze
Nel nostro sistema le decisioni giurisdizionali che assumono la forma di sentenze o di ordinanza non ammettono né dissenting opinion vecchie si dia atto nel caso di organi collegiali di quella che è stata la maggioranza
Che l'ha decisa il principio è
Nell'organo collegiale che quando la maggioranza si è espressa la volontà della maggioranza diventa volontà dell'organo collegiale
E lei ha Rizzieri trovare ritornato sul tema della riforma delle pensioni che ha destato polemiche ben note
E che è uno di quei casi che però sono più frequenti di quanto non si creda perché ci sono delle delle discipline nelle più svariate materia
Sul piano sociale pongono il problema della copertura finanziaria sul piano delle garanzie individuali quando si tratta di norme del Codice di procedura o di norme penali
O di altre norme del sistema penitenziario pongono il problema dei diritti del singolo di fronte all'esigenza generale di sicurezza cioè molto spesso più spesso di quanto non si creda la Corte è costretta a fare per arrivare a una decisione
Quello che ecco nel nostro gergo se si vuole ma ormai entrato nell'uso si chiama il bilanciamento cioè il confronto fra principi o norme costituzionali che sembrano postulare
Esigenze che nel caso concreto si vengono a porre in contrasto e corte cerca di fare il bilanciamento nel modo che ritiene più valido e più giusto
Ultimamente ci siamo sempre dati carico di questo problema anche di fronte a sentenze dispensa ci diamo e ci dobbiamo card dal dare carico di questo problema quando sono in gioco garanzie individuali di fronte alla necessità per lo stato della propria della sicurezza e della difesa
Contro la criminalità ma queste è una dialettica insita in qualsiasi
Direi in qualsiasi decisione definita dalla dalla piumoni dalla più modesta giurisdizione di merito e fino alla più alta del giudice di legittimità e fino a quella del giudice della costituzionalità delle leggi
Ho il problema della camera di consiglio beh anche qui siamo siamo nella nella nella regola che che disciplina l'adozione delle decisioni delle sentenze la camera di consiglio per sua natura non pubblica pubblica e la discussione
Lei diceva perché quando non ci sono gli avvocati di parte non si discute perché la discussione in quel caso siccome la discussione che si tiene l'udienza pubblica è compresa dalla relazione del giudice relatore che non fa altro che esporre lo stato dei fatti
Ricavabile dall'ordinanza di rimessione da quelle che sono le conclusioni delle parti che si sono costituite del sentire poi le difese degli avvocati e dell'Avvocatura di Stato se interviene a nome del presidente del Consiglio
Ma la decisione va poi in camera di consiglio dove il pubblico non è e non può essere ammesso altrimenti ogni giudice nella prima nell'esprimere la sua opinione dovrebbe essere sottoposto a un giudizio vaglio critico dall'esterno che chiaramente non mi pare sia configurabile nella situazione
La situazione attuale delle cose mettere fatto più specifica a cui lei mi pare ha fatto riferimento quello delle camere di consiglio a cui sono ammesse agli avvocati però il caso unico
In cui corte ci sono camere di consiglio compresenza di avvocati e non di giornalisti è quello del giudizio di ammissibilità sui referendum in linea di principio il nulla osta
Nulla osta
Che si possa anche rivedere questa norma
E il giudizio di ammissibilità dei referendum
Dove sono ammessi gli avvocati a sostenere le tesi o della comitato promotore di referendum
O del Presidente del Consiglio se interviene possa essere esteso anche alla presenza della stampa io non cito non credo che ci siano questioni di principio che ospitano
A questo tema l'altro caso è quello quando la Corte di fronte a conflitti Stato Regione debba dischi decidere preventivamente in camera di consiglio sulla richiesta di sospensiva se c'è ma sono estremamente rari
E anche in quei casi si sente l'avvocato e non credo
E questa per esempio in un interesse particolare per il pubblico
Evitare che altre altre domande non ci siano state
Facciamolo parlare
Prego professore
Premetto che non mi dilungherò a parlare delle molte questioni che abbiamo trattato in difesa della Costituzione
Come Morando il trentesimo anno della fondazione del Comitato per la difesa della Costituzione
Con la presenza del compianto presidente della Costituente senatore Terracini
Erano presenti mi sia consentito il presidente emerito Conso il giudice costituzionale personali così come l'attuale presidente della Corte costituzionale mi ha sentito
C'è una
La legge quello
Mi ha sentito riproporre davanti e numerosa
Esige gente al Cortina il nodo intervenendo come che stavolta ha dichiarato di non poter intervenire su questioni verde per dovuta riservatezza non mi diffondeva su questi una sola domanda faccio
Quella per cui interessare il interruppi l'anno precedente a quello col quale ci siamo visti a Cortina
Giardina fra ostiche parlava di Seconda Repubblica
L'ho interrotto perché lei parla di Seconda Repubblica c'è una sola del pubblica la Repubblica del popolo italiano che sia spesso attraverso la resistenza con la sua costituzione
Una posizione che risulta dall'incontro dei re autentici di compromesso ma nel senso autentico della parola tra il tutto e tutti i principi come socialista cristiano accetta e ora ne è una riprova è una Costituente anche per la costruzione che è valida quattro la loro circoli chitarra e questo allodola trionfa allora dico perché non c'è una legge che vieta per ragioni di già John veridica informazione
Gioca già un anno a persone
Di parlare di Seconda Repubblica welfare pubblica inesistente mi è stato risposto anche dal punto scusa ma deve occuparsi della stampa beneficiano gli autorevoli va be dettati dalla sorella ma io direi che è l'apporto più la che era dall'Assemblea costituente costituzionale che deve difendere il suo diritto allora sarebbe rigidità delle leggi stimata dall'inizio ore in prova
Professore lei ha fatto una aberrazione
Con mossa difesa della Costituzione prevalente
Di questo gliene va dato atto ripeto la Costituzione può essere cambiata la storia Cinzia la storia ci insegna e delle pubbliche possono cambiare nel nei loro ordinamenti piene d'oro
Nel loro atteggiarsi dei rapporti fra i poteri dello Stato
Ora fare un problema nominalistico mi permetta Zama diressi Vietti con legge di parlare secondo di Seconda Repubblica è una cosa proprio che no che non sta né in cielo né in terra che stiamo su un piano assolutori libertà di informazione di uso del linguaggio
Se si intende per seconda Repubblica quella che ha visto i rivolgimenti che ci sono stati che sono in corso ancora che devono trovare un loro assestamento e la loro sanzione è un uso perfettamente legittimo potrà piacere o non piacere ma insomma noi siamo uno dei principi fondamentali della nostra carta ecco la vera libertà di manifestazione del pensiero era libertà di informazione
E libertari manifestazione del pensiero significa potere dire quello che è una reputa non soltanto quello che è gradito non gradito agli altri
Non sono io devo ricordarle queste cose quindi mi permetta questa mi pare effettivamente un eccesso di zelo nella difesa della costituzione della Prima Repubblica in questo caso non c'è
Grazie