"Un futuro sicuro per l'Italia" org. nell'ambito della Festa Nazionale dell'Unita'

Dibattito di questa sera
Il tema è un futuro sicuro per l'Italia io ho il compito di presentare degli ospiti molto importante abbiamo con noi Aldo Fumagalli consigliere di Confindustria
Sergio Cofferati segretario generale
Gavino Angius della segreteria nazionale del Pd e
Conduce Federico Rampini giornalista della Repubblica al quale cedo immediatamente la
Ma ho studiato con attenzione il tema di questa tavola rotonda che futuro sicuro per l'Italia
Per un istante ho avuto il dubbio che potesse trattarsi dei sicurezza militare ma poi vedendo la composizione del panel Sergio Cofferati Gavino Angius e Aldo Fumagalli ho pensato della sicurezza in questo caso sicuramente dobbiamo intenderla come qualcosa di più generale
E la sicurezza del nostro futuro
Del vostro futuro del futuro dei nostri figli
Delle nuove generazioni
Quindi tutti quegli elementi che possono renderci sereni e fiduciosi
Sull'Avvenire dell'Italia
O al contrario invece possono inquietare PCI darci preoccupazione
Ansietà e in sicurezza
Allora mi ho ho buttato giù una un elenco poi proveremo ad affrontare le questioni una per volta cioè proveranno i relatori partecipanti a questa tavola rotonda
Subito ho pensato pensioni
Perché il futuro
Per definizione
E sicuro e tranquillo quando sia certezza di un reddito alla fine dell'attività lavorativa
Ho pensato sanità
Perché sicurezza vuol dire a vere
Il sostegno di un sistema sanitario che funziona
Quindi nel momento in cui l'essere umano e più debole più fragile più esposto
E lì diventa importantissimo avere una società ben organizzata per far fronte a queste emergenze
Ho pensato naturalmente occupazione lavoro per i giovani grande punto interrogativo del nostro futuro
E quindi perché collegato in qualche modo all'occupazione
Ho pensato anche al tema scuola
Sono appena aperti in questi giorni le scuole italiane della scuola è sicuramente uno degli strumenti attraverso cui un paese si garantisce un futuro sicuro
Però poi
Tutte queste questioni in qualche modo vanno affrontate il risolte attraverso la politica
Se il sistema pensionistico non è soddisfacente se la sanità
E all'entrata
Se la di Italia uno dei tassi di disoccupazione più alti in Europa asse nostro sistema scolastico non è all'altezza dei esilio moderni più avanzati ebbene tutti questi sono problemi che in qualche modo chiamano in causa la politica
Le istituzioni e quindi in conclusione il discorso la discussione sul futuro sulla sicurezza del futuro dell'Italia deve affrontare il nodo politico il nodo istituzionale cioè quale forma di governo
Ma io comincerei col dare la parola a Sergio Cofferati bloccandolo sulle pensioni
Vorrei provocare Sergio sulle pensioni
Perché e permettetemi di dire io
Ricordo bene che di pensioni sulle pensioni questo Paese si è dilaniato si è spaccato
Fino ad alcuni mesi or sono
C'è stato un conflitto sociale tremendo intorno al problema previdenza eppure bisogna onestamente ammette aprire gli occhi di fronte al fatto che l'approvazione della riforma pensionistica avvenuta quest'estate il Parlamento subito prima delle vacanze nona risolto definitivamente il problema
Questo Sergio Cofferati lo sa benissimo
L'Italia a ancora un sistema previdenziale su cui bisognerà tornare a intervenire
E la prima cosa da cui vorrei partire con lui e questo
Semplificando molto la riforma delle pensioni aveva un lato
Brutto
Difficile da digerire fatto di sacrifici di tagli
E quello è stato approvato in Parlamento anche se personalmente temo che quei tagli non siano neanche stati sufficienti ma poi c'era tutto un un versante positivo della riforma delle pensioni che ora la creazione dei fondi pensione
Cioè di una previdenza integrativa di massa non la previdenza integrativa individuale dal Richini
E questo doveva essere dove appunto bilanciare i sacrifici richiesti dall'altra parte c'è mentre da una parte si tagliavano le pensioni INPS
Dall'altra doveva cominciare a crescere una forma di risparmio previdenziale finanziato dallo Stato attraverso gli sgravi fiscali dalle aziende
E infine parte anche dei lavoratori e questo doveva essere uno strumento di sicurezza importante per l'avvenire come mai i fondi pensione non sono ancora partiti
Do la parola Sergio Cofferati su questo tema le pensioni
E la sicurezza del nostro futuro
Sì come mi hanno insegnato quando ero molto più giovane cadono accettare provocazioni non lo faccio neanche questa volta
Io sono convinto che la riforma delle pensioni
Per riforme intendo
Ovviamente la legge l'accordo che abbiamo fatto con il Governo da una parte di quello che poi è diventato il testo di legge visto che occorreva definire le norme anche per quella parte di lavoro che noi rappresentiamo il lavoro otto
La riforma secondo me stabilizza il sistema previdenziale italiano
I risparmi che la riforma consentirà saranno risparmi consistenti
So che questa polemica peraltro è un argomento che ha portato a valutazioni diverse sul testo dell'accordo
Tra noi e Confindustria vissuta a lungo forse non si è ancora del tutto sopita sei
Federico ma la ripropone però io confesso che non ho cambiato idea rispetto a quel giorno era mai
Alle spalle secondo me quell'accordo un accordo che stabilizza il sistema previdenziale
Toglie i rischi che avevamo di fronte
Il punto d'equilibrio è noto
Indubbiamente è una soluzione che ha prefigurato
Per molti lavoratori
Un cambiamento delle loro aspettative
Ma gli ha offerto una cosa che prima non avevano
La relativa tranquillità sulla possibilità di avere una pensione quando smetteranno di lavorare
E di sapere con precisione
Quali sono le condizioni di questa pensione e quando potranno andare in pensione
Io mi permetto un attimo di soffermarmi su questo tema della certezza
Perché ho avuto più volte la sensazione nettissima
Che negli anni nei mesi passati questo fosse uno degli elementi di sofferenza maggiore
Da oltre tre anni in verità i lavoratori italiani non riuscivano ad avere più nessuna certezza sul loro futuro previdenziale
Persone che maturavano il requisito per poter andare in pensione e si vedevano di volta in volta bloccato l'accesso alla pensione da un provvedimento del governo
La somma di che alcuni di questi provvedimenti addirittura verso alcuni nuclei di lavoratori era diventato nato vessatorio
Questa mancanza di certezze di prospettiva
Non
Cento anni fa ma dodici mesi fa di questi temi era uno degli elementi di maggior sofferenza di milioni di pensionati
E di lavoratore dipendente la riforma la legge stabilizza il sistema previdenziale
Io sono convinto che in una condizione di normalità nella quale l'esercizio di un diritto è possibile
E si sa con precisione quando questo diritto potrà essere esercitato i risparmi saranno consistenti forse più consistenti di quanto non si sia preventivato si può fare un esempio solo inutile farla molto lunga ma è di qualche utilità basterebbe guardare la serie storica si è fatto un gran discutere delle pensioni di anzianità basterebbe guardare la serie storica delle pensioni di anzianità
Quella che ormai abbiamo le spalle visto che questo questa è una modalità di quelle che vengono superate dalla riforma e si vede come l'utilizzo
L'uscita dalle fabbriche con la pensione di anzianità ma anche nei settori pubblici badate l'uso di quelle che venivano chiamate le baby pensioni
Aumentarla in prossimità dei punti di crisi
Da un lato perché quello è lo strumento che era stato utilizzato come impropria ammortizzatore sociale e dall'altro perché quando le persone che lavorano non hanno certezze tendono
Costruire se ne una magari a quel punto illusoria perché uscivano andavano in pensione
Non rendendosi conto che in un sistema instabile forse nemmeno quelle ramo un punto di approdo certo per il loro futuro
Se si ripristina la normalità e soprattutto se l'economia torna a crescere e i momenti di crisi nei settori produttivi diminuiscono io non ho dubbio che la propensione spontanea naturale a lasciare il lavoro per andare in pensione di miniera
Più di quanto non sia stato stimato ecco perché non sono preoccupato sul futuro
Poi sono relativamente sereno anche per un'altra ragione
Finalmente abbiamo a disposizione uno strumento come quello che la previdenza integrativa
Strumento che non sarà di particolare utilità per i più anziani quelli che oramai hanno alle spalle un numero consistente di anni di lavoro
Ma che diventa fondamentale per i più giovani perché crea l'altro supporto del sistema previdenziale futura
C'è una legge
Dall'inizio di agosto si tratta adesso di tradurre in soluzioni contrattuali quei dispositivi di legge
Non è semplicissimo
Un po'di tempo ci vorrà io spero poco
è importante però che si faccia rapidamente la costituzione dei fondi di previdenza integrativa e te la si faccia in modo corretto per due buone ragioni l'una è quella che appare subito agli occhi di tutti
Prima abbiamo disposizione questo strumento contrattuale e meglio tuteliamo
Coloro che lavorano ce n'è un'altra che è diventata di attualità di grande attualità in questi giorni
Se si vuole evitare qualche discussione un po'oziosa
Come a me pare si sia prodotta sui poteri forti
Bisogna affrontare quello che rimane un elemento distorsivo del sistema finanziario italiano
Pochi soggetti poche risorse per aumentare soggetti risorse disponibili sul mercato finanziario non c'è che la via della costituzione rapida dei fondi di pensione
L'utilizzo di queste risorse
Di questa parte consistente del salario differito può essere l'elemento di novità
L'introduzione di uno strumento di un soggetto nuovo nel mercato finanziario che permette di avere finalmente maggiorati colazione
E risorse più consistenti a disposizione non soltanto le tradizionali banche con le loro forme di controllo
è importante che i fondi vengano costituiti e che vengono costituiti attraverso la contrattazione nazionale
La legge prevede che l'attivazione avvenga attraverso la contrattazione collettiva io aggiungo deve trattarsi della contrattazione collettiva nazionale per una ragione semplice
Tutti i lavoratori di una piccola o di una grande impresa del settore pubblici e dei settori privati debbono avere a disposizione questo strumento se fossero i contratti aziendali a istituire i fondi avremmo tanti fondi mediamente piccoli e per questa ragione
Di difficile gestione potrebbero non vivere nel futuro e immagino che per una parte rilevante del sistema
Produttivo italiano i lavoratori che vi sono collocati rischierebbero di non avere lo strumento a disposizione
Il i fondi di pensione integrativa devono essere per questa ragione fatti con i contratti nazionali
Io penso che in una prima fase si debba puntare ad avere pochi fondi
Una decina
O poco più con grandi aggregazioni
Per dare il fondi quella massa critica che serve a renderli stabili
I fondi dovranno essere alimentati così come prevede la legge
Con una quota dei trattamenti di fine rapporto con una quota del salario e che i lavoratori possono destinare con una quota paritaria che deve venire dalle imprese
Sì tutti avranno disposizione lo stesso strumento poi nulla vieta che anche la contrattazione aziendale
Possa destinare risorse alla previdenza integrativa ma saranno aggiuntive ad un diritto e ad uno strumento che vale per tutti
In altro modo invece avremmo un'articolazione pericoloso
Che aprirebbe subito una divaricazione tra i più forti e i più deboli tra quelli che sono possono permettere perché hanno questa disponibilità contrattuale e quelli che invece potrebbero trovarsi in difficoltà perché immediatamente non hanno lo stesso potere negoziale
Aggiungo una cosa importante a mio parere anche se molto delicata
I soggetti che attiveranno i fondi le imprese e il sindacato
Secondo me non debbono avere nessun ruolo nella gestione dei fondi
C'è stata una polemica anche in queste settimane intanto che se ne discuteva in Parlamento
La destra politica agitato
Con qualche contorsione con un po'di contraddizioni il fantasma di un interesse del sindacato perché così poi candidandosi a gestire i fondi il sindacato delle risorse mette mano ai soldi dei lavoratori non ha una grande sciocchezza
Io penso che i fondi debbano essere attivati contrattualmente ma che i soggetti che negoziano ecco costituiscono i fondi devono stare lontani dalla gestione dei fondi
Si debba cioè utilizzare per la previdenza integrativa lo stesso schema che abbiamo imposto per la previdenza pubblica
Un consiglio di amministrazione e dei soggetti che gestiscono le banche le SIM le assicurazioni deciderà il fondo e il consiglio di amministrazione del fondo a chi assegnare la gestione e dei soggetti che controllano il sindacato e le imprese
Chi versa i contributi deve essere garantito
Il massimo di garanzia è la separazione del ruolo
Controllare e non gestire devono gestire quelli che lo sanno fare
Io considero questo
Un passaggio nevralgico ma importante perché insisto su questo punto
Poi davvero la smetto
Perché
Io do grande importanza per la ragione che dicevo prima i fondi che possono diventare davvero
La fase di articolazione del mercato finanziario di questo Paese
Possono mettere in circolo tante risorse che possono essere utilizzate a fini produttivi
Ma la separazione di ruolo tra l'attivazione contrattuale la gestione è indispensabile per mantenere al sindacato
I suoi connotati tradizionali
Io credo che sia un grande soggetto che rappresenta interessi diritti come sindacato
Si facesse coinvolgere in una fase di gestione
Involontariamente ma oggettivamente finirebbe col cambiare natura che ruolo guai se il sindacato diventa controparte di quelli che vuole rappresentare questa distinzione a mio parere fondamentale
Cofferati ha introdotto
Di sfuggita in questa discussione sui fondi pensione il fantasma di Cuccia
E credo che valga la pena per un attimo di soffermarsi su questo che apparentemente potrebbe portarci un po'fuori tema ma in realtà c'entra molto con il soggetto della tavola rotonda quando Cofferati ha detto che se in Italia esistessero dei fondi pensione
Avremmo un mercato finanziario più articolato
Più Complesso
E qui che dico che ha introdotto il fantasma di Cuccia voi sapete che in questi giorni
Le cronache sono piene di queste grandi operazioni finanziarie
La creazione di cosiddetta super Gemina da una parte il probabile atteso salvataggio della Olivetti dall'altra
Perfino la famosa operazione di cui si era parlato molto prima dell'estate cioè in media sette l'apertura del capitale della Fininvest di Berlusconi
In tutte queste operazioni di grande ingegneria finanziaria
Alla fin fine c'è un unico regista in Italia Enrico Cuccia presidente onorario di Mediobanca e soprattutto presidente di quel club
Informale
E molto elitario che governa gran parte dell'economia italiana
Che sono Etiopia Mediobanca la FIAT gli Agnelli e vari altri satelliti di questa Galassia del Nord Pirelli le generali e così via
Il problema
Di questa eccessiva concentrazione di potere finanziario in un unico centro a Roma
E proprio io
Che chiama in causa la sicurezza l'avvenire della nostra economia
Nei grandi Paesi industrializzati nei Paesi che hanno economie più solide della nostra pensiamo agli Stati Uniti ma più vicino a noi pensiamo alla Germania la stessa Francia
Non esiste un unico pollo di potere economico ci sono certo dei colossi
Finanziari industriali anche più grandi dei nostri però sono diversificati c'è concorrenza c'è competizione tra loro
E quindi anche per il futuro la sicurezza della nostra economia probabilmente e pericoloso se tutto il potere e concentrati in un posto solo adesso io voglio girare la domanda a Gavino Angius
Anche qui in tono provocatorio perché proprio di fronte a questi colossali operazioni gestite da Mediobanca in questi giorni mi ha stupito
Il tono cauto e prudente del PDS
C'è stato in Italia un quando ad esempio è stata annunciata l'operazione Super Gemina che poteva suscitare moltissime polemiche perché dal punto di vista finanziario è un'operazione molto Contestabile e dal punto di vista industriale lo è ancora di più
Poche voci hanno osato contestare questa operazione pochissime
Romano Prodi ci ha provato per ventiquattro ore poi ha fatto marcia indietro si è rimangiato tutto
Io ho sentito l'altro giorno una dichiarazione di Massimo D'Alema chi era critica ma l'ho trovata
Estremamente diplomatica e prudente
Ed era questa mia impressione
Sì abbastanza avvenire penso che la nostra posizione critica senza
Chiedo scusa
Senza alcuna ombra di dubbio
Ma
Preoccupata quindi ma certamente anche cauta in che senso
Nel senso che noi
Rispetto a questa
Grande operazione di concentrazione
E anche di scambio diciamo
Di carattere finanziario
I cui contorni tra la
Non sono tuttora ben conosciuti sono del tutto chiari notti
Abbiamo espresso una valutazione preoccupate critica ma non del tipo di quella che da qualche parte abbiamo sentito nel senso che si sarebbe attentato per questa via
Alla democrazia nel nostro Paese che questa concentrazione che si è realizzata di poteri industriali i poteri economici i poteri finanziari costa come se questa concentrazione costituisse un pericolo
In realtà le cose non stanno così perché certamente
Mediobanca
Il presidente onorario Cuccia operano nel senso della realizzazione dei propri obiettivi fanno benissimo il loro mestiere
La questione che noi abbiamo sollevato è un'altra
E quella
Di un insieme di potere che si vanno concentrando che sono industriali economici finanziari
E sottolineo anche dell'informazione
Poiché in questa nuova struttura si configurerebbe una concentrazione
Proprietaria di alcuni dei più importanti giornali italiani
Corriere della Sera di Milano la Stampa di Torino la Repubblica il Messaggero
è evidente che in questo caso per quanto riguarda questo aspetto delle informazione essi configura effettivamente una concentrazione abbastanza inquietante e e quindi noi siamo di fronte ad una problema che da un lato riguarda le regole che governano la democrazia economica di questo Paese dall'altro lato per quanto riguarda l'aspetto informazione ci troviamo di fronte ad una concentrazione di Poteri di organi di informazione dentro un unico controllo proprietario che è del tutto evidente
Può risultare anomalo in un sistema che dovrebbe essere pluralistico e che dovrebbe impedire la concentrazione di un così forte
Potere dell'informazione
Qual è la questione di fondo che noi abbiamo sollevato e che ha sollevato Prodi rispetto alla cui dichiarazione quella di D'Alema non si discosta per niente
Questo Paese è un Paese che anche per quanto riguarda il governo dell'economia il governo della finanza ha bisogno in regole trasparenti
Chiare
E limpide alla queste regole non ci sono
Perché vorrei sapere quale sono le garanzie offerti ai piccoli risparmiatori da questa gigantesca operazione finanziaria che sia realizzata attraverso il ruolo importante di Mediobanca
Vorrei sapere quali risorse sempre dei risparmiatori vengono investite in un'operazione di questo genere attraverso bar anche in via di privatizzazione ma in una certa misura ancora controllate dal potere pubblico cioè dal ministero del Tesoro
Vorrei sapere come questa concentrazione economica e produttiva risponde ai bisogni di una ripresa economica di Nuovi Investimenti di creazione di nuovo lavoro di competitività di tutto il sistema del nostro Paese
Vorrei sapere come questa concentrazione di poteri economici finanziari si pone rispetto ad un disegno ad un Progetto di Risanamento di ripresa economica e produttiva che ha se non viene assunta come tale dal Governo del nostro Paese rischia di farci uscire fuori dall'Europa queste è una grande questione di democrazia economica che interessa tutti i cittadini italiani e non soltanto Piccoli ristretti i finanziari dal nostro nel nostro Paese
Dico perché noi stiamo discutendo ne ha fatto lei accenno di ULI feriti
Ora che Olivetti fosse in una situazione di crisi non voi l'avevamo denunciato nel nei mesi passati
E le organizzazioni sindacali lo avevano fatto
La situazione poi è precipitata a nostro giudizio la crisi di Olivetti ha degli aspetti che riguardano diciamo così il futuro industriale di questa importante azienda italiana
Hanno o sono il risultato anche for probabilmente di alcune errori che dal punto di vista della gestione finanziaria sono stati compiuti la nostra posizione
E rimasta abbastanza a sorpresa la nostra valutazione è stata abbastanza sorpresa quando dopo che si era posta dall'oggi al domani improvvisamente da parte del dottor Benedini De Benedetti
Intesa anche questa volta con Mediobanca l'esigenza di una fortissima ricapitalizzazione di Olivetti al fine di far fronte alla grave crisi nella quale il gruppo si trovava bene di fronte a questa esigenza questa proposta questa a questo progetto
A ventiquattro ore di distanza noi ci aspettavamo la presentazione
Di una proposta di un progetto industriale di ripresa produttiva ci pensavamo di poter capire dalle indicazioni che ne sarebbero potute conseguire qual era il futuro di questa importante azienda nazionale
Guardate che interessa tutto il Paese perché un'azienda importante sul piano nell'informatica nelle telecomunicazioni è un'azienda leader e l'azienda attraverso la quale il nostro paese diciamo così può compete ha tenuto testa alle grandi multinazionali statunitensi asiatiche quindi c'è un interesse diciamo nazionale attorno a questa a questo gioiello dell'industria dell'industria italiana ecco dicevo di fronte alla crisi di questo gioiello industriale produttivo
Non ci aspettavamo che insieme alla denuncia di una crisi anche all'individuazione degli strumenti finanziari per farvi fronte
Saremmo potuti giungere a conoscenza di un progetto industriale che c'avesse fatto capire investiremo nuove risorse nell'informatica nei personal computer nelle strategie nuove del dell'informazione oppure nella telefonia ecco un suo Metella etc
Perché Olivetti è impegnata anche benissimo giustamente su questo su questo fronte
Ebbene noi non abbiamo sentito niente di tutto questo
A ventiquattro ore di distanza purtroppo abbiamo sentito soltanto la seduta il seguente annuncio di fronte alla crisi esistente ci saranno cinque mila licenziamento punto
Chiedo scusa ma com'è possibile
Che noi si discuta
Di ristrutturazioni i finanziare di riorganizzazioni produttive di futuro dell'industria italiana
Sempre solamente partendo dai licenziamenti
Di persone dalla distruzione di patrimonio lavorativo di competenze professionali altissime oggi all'Olivetti domani a da legna dopodomani all'Alfa di Arese e così via lungamente elencando
Ma questa è una questione rilevantissima che riguarda davvero il futuro del nostro Paese Noemi vede Rampini siamo in una situazione nella quale anche a sinistra purtroppo
Ci appassioniamo moltissimo
Come dire alle avventure le alle disavventure in campo finanziario dei vari dei vari soggetti per carità di Dio sono cose importantissime e rilevantissime ma assai meno
Lo dobbiamo dire tra di noi lo dobbiamo dire anche le forze di sinistra io penso che ci dovrà essere un forte recupero in questo senso in questa direzione
Noi abbiamo posto e poniamo all'attenzione del nostro paese la più grande e drammatica questione sociale che abbiamo di fronte alla quale lei ha fatto riferimento giustamente che la questione del lavoro
Questa questione o viene inserita nell'agenda viene recuperata come un valore un discrimine un vincolo al mercato
E viene imposta nelle iniziativa politica dalle forze democratiche di sinistra come la grande questione facendo leva sulla quale davvero il futuro economico e lo sviluppo
Del nostro Paese può seguire strade nuove e diverse
Con noi abbiamo la forza e la capacità di far questo o diversamente son d'accordo con lei
E mi avvio a concludere è evidente che dissertare sui poteri forti è un grido di dolore che non può serviti a niente se non a dare soltanto il senso di una grande impotenza
Non voglio toccare i temi che probabilmente saranno oggetto di una discussione successiva aveva e le ha fatto riferimento giustamente alla scuola nella scala delle priorità le ha detto pensioni sanità occupazione scuola per il futuro sicuro dell'Italia io comincerei proprio da lì
Comincerei dall'inizio se noi ci pensiamo bene per i nostri figli e guardate noi siamo il paese che ha meno laureati rispetto ai Paesi industrialmente avanzati quello che ha meno diplomati
Quello che ha la fascia di età più bassa del delle tale dell'obbligo dell'obbligo scolastico siamo il paese che legge meno libri è meno giornali d'Europa
Siamo il Paese che spende meno di tutti informazione culturale
Siamo il Paese che spende di gran lunga meno di tutti della ricerca scusate ma perché dovremmo essere competitivi il nostro sistema produttivo dovrebbe essere competitivo quando su una questione vitale strategica di quest'noi non investiamo davvero nel
Non la voglio fare lunga perché crede allora le cose un po'si spengono una all'altra investire nella scuola vuol dire investire nella qualità della produzione di domani della produzione economica e della produzione sociale
La qualità della produzione di oggi dei beni immateriali e dei beni anche immateriali badate perché io considero produttivo l'efficienza della pubblica amministrazione considero produttivo per il sistema Italia
A bere università che si interessano degli studenti anziché delle carriere dei professori
Considero importante a bere un sistema dentro il quale ecco ci sia una relazione strettissima
Allora a quel punto una moderna democrazia economica che ci siano più potenti che ci siano tanti dottor Cuccia al Nord o al centro al sud sotto non m'interessa più anzi lo considero vitale per il Paese
Ma guardate ho terminato questo allora vuol dire una cosa a mio giudizio ben chiara
Che la politica deve riappropriarsi della sua del suo vero ruolo della sua vera funzione
Che la funzione non di gestire
Non di intervenire come dico al mio paese a spizzichi e bocconi ma di progettare di programmare il futuro
Di offrire regole di dare Fini
Di determinare obiettivi socialmente coinvolgenti economicamente importanti produttivi per il nostro Paese questo vuol dire Progetto bella politica questo vuol dire un governo nuovo del Paese
Altro che allora inneggiare astrattamente al mercato e la libertà del mercato che non c'è è che non esiste
Si deve inneggiare invece ad un ruolo ad una funzione democratica che la politica deve recuperare e questo è ciò che noi credo dobbiamo fare quindi non grida manzoniane contro i Cuccia
Ma un progetto politico in cui la democrazia economica
Parta non dall'alto dai salotti milanesi piuttosto esclusivi inaccessibili a tutti noi ma parta dal basso dagli interessi comuni dalla gente comune
Gavino Angius ha ha già portato il il dibattito sui terreni effettivamente centrali
Per la sicurezza del nostro futuro che sono appunto la scuola e l'occupazione sulla scuola anche detto una battuta che mi sono registrato mentalmente che più tardi voglia di tirargli fuori perché secondo me è molto importante
Però intanto fermiamoci un attimo anche se sono due temi
Strettamente collegati tra di loro fermiamoci un attimo sulla questione del lavoro dell'occupazione
Venendo qui nel proprio nel nell'anticamera lì dietro scambiavo due chiacchiere con Fumagalli che all'altra estremità di questo panel
E e lumi diceva così
Spiegare anche la difficoltà che ha avuto ad arrivare qui oggi che viene dalla Macedonia la regione della Grecia ai confini con una zona balcanica molto turbolenta
E devo dire mi ha un mia un pochino sorpreso e spiazzato dicendomi che la sua azienda ha appena fatto un investimento in Macedonia
Dico mi ha sorpreso e spiazzato perché in genere quando c'è una guerra in un in un'area geografica facendo magari un pochino di confusione di semplificazione si tende a pensare che tutte le aree circostanti siano are al rischio che quindi i gli investimenti e gli industriali per definizione fu piano ma evidentemente se Fumagalli andato investire Macedonia vuol dire che
Aveva convenienza
E allora adesso vorrei provocando a intervenire proprio sulla questione dell'occupazione Peretti
Io credo di sapere che la sua azienda e un'azienda ad altissima tecnologia poi potrà spiegarci esattamente in che cosa lavori in che settore opera e lo saprà fare meglio di me
Ma un'azienda ad altissima tecnologia se non sbaglio che ha a che fare con compatto con il settore della sanità
Ecco e allo stesso tempo è andato investire in Macedonia in un certo senso quindi Fumagalli da solo riassumere i due corni del dramma
Che oggi investe l'economia italiana e rischia quasi di stritolare la
Perché da un lato noi abbiamo aziende anche di piccole e medie dimensioni come quella di Fumagalli
Che operano in settori con tecnologie molto avanzate e molto sofisticate
E allora queste aziende devono vedersela con concorrenti che sono tedeschi americani giapponesi
Cioè i Paesi che sono all'avanguardia mondiale nelle tecnologie avanzate
E lì noi stentiamo a stare dietro in parte proprio per le cose che diceva adesso Angius perché ne siamo un Paese che investe pochissimo nell'istruzione pochissimo nella ricerca scientifica e tecnologica
Dall'altra parte però c'è la Macedonia e prendo la Macedonia comune esempio ma si può dire il Sud-Est asiatico Singapore la Malesia all'Indonesia
L'Africa settentrionale l'America Latina i Paesi dell'Est europeo
E cioè quelli che ci fanno concorrenza non tanto grazie a tecnologie più avanzate più sofisticata delle nostre ma ha un costo del lavoro molto più basso
Ecco vorrei che Fumagalli Chick spiegasse dal suo punto di vista di un industriale che ha a che vedere quotidianamente con questi problemi di concorrenza internazionale che deve far quadrare i bilanci che deve chiudere i conti delle sue aziende
Quali sono le prospettive dell'occupazione in Italia tenuto conto di queste due sfide di queste due minacce
Da una parte le alte tecnologie che tendono
Spesso a distruggere posti di lavoro o diciamo dal punto di vista dell'industria al risparmiare manodopera dall'altra paesi che la manodopera ce l'hanno abbondante ma a costi bassissimi
Intanto vorrei ringraziare dell'invito che mi è stato fatto venire qui oggi a parlare
E augurare a tutti voi un buon pomeriggio ho pensato di
Avevo pensato di via Ugo dico divenire augurare a tutti un futuro sicuro però mi rendo conto che non è così facile non sono momenti Facci per molti punti di vista per tutti noi
Però con un po'di ottimismo sono anche dei momenti in cui ci sono dell'opportunità di fare delle scelte di sviluppo del nostro Paese per un futuro più sicuro qui non lo auguro adesso ma spero di poterlo curare a tutti noi presto
Io però prima di rispondere a quello che alla domanda specifica di Federico Rampini
Che peraltro precorre un po'i tempi perché ne Macedonia San vedendo di investire la tutto a una cosa un po'ancora agli inizi
Prima risponde a sua domanda erano stimolato da dal titolo
E ciò ragionato sopra un po'e allora vorrei con voi un attimo brevemente
Commentare un po'questo concetto di sicurezza perché io mi son chiesta ma che cos'è un futuro sicuro cosa cosa può essere un futuro sicuro per un cittadino come me come voi come noi in un paese maturo e moderno
Ma io penso che la sicurezza derivi dalla dalla misura delle opportunità che vengono date a ciascuno di noi
Dall'opportunità di scelta
Se io ho diverse opportunità
Di miglioramento professionale di lavoro di crescita di scegliere per me la mia famiglia i miei figli delle vie di sviluppo di me come cittadino sia dell'opportunità di vedere che il mio Paese può scegliere il più liberamente la strada migliore
Se come azienda vedo che ho le opportunità di competere appare apparì regole con altre aziende beh mi sento di sicuro mi sento più sicuro di poter costruirmi il mio futuro
Ma allora se questo è vero se la sicurezza dipende anche dalle opportunità nei vari nei vari campi che una moderna democrazia da ai suoi cittadini
Cerchiamo di tradurre questo in fatti concreti c'è allora che cosa in in dove io devo misurare il grado di opportunità che un Paese Mida
Ma la prima cosa sono le istituzioni
Le istituzioni sono cosa sono stessi tutti ogni cui se ne parli ogni momento delle istituzioni sono l'architrave di una democrazia è la struttura di una democrazia è una cosa importantissima perché è un insieme di regole di istituti di norme che stabiliscono i principi fondamentali di di una democrazia economica e politica
Ma loro io cosa chiedo alle istituzioni io le istituzioni chiedo che mi possano dare opportunità di valorizzare certi il richiamo valori e per tradurli in maniera seduti produco in parole noi le istituzioni io voglio che mi diano la possibilità di aver valorizzato il valore della libertà
Io per essere sicuro per sentirmi un Paese sicuro devo sentirmi libero
Ma devo anche sentirmi garantito come valore il valore della concorrenza della competizione a tutti i livelli a qualcuno potrà non piacere ma è un valore di una moderna democrazia competizione politica
Ci deve poter essere competizione politica più c'è meglio è
Se fatta bene ci deve essere competizione economica concorrenza libera concorrenza regolamentata ma ci deve essere e ci deve essere anche competizione nella società
Concorrenza significa che i migliori devono essere premiati nella politica e andranno a governare
Nel mercato e saranno le aziende che si sviluppano meglio nella società sono le persone che devono aver più soddisfazioni perché più meritevoli perché si impegnano di più rispetto ad altri questo valore la competizione
Ma un altro valore che io chiedo alle mie istituzioni e quello che mi garantiscano i valori dell'autonomia e della responsabilità
Io voglio poter capire i miei decisori
Chi sono
Quando stabilisco una norma stabiliscono una legge stabiliscano una percorso per questo Paese io voglio sapere chi è il responsabile Paolo poterlo voglio poterlo riconoscere nel bene e nel male
E se fa bene poterlo premiare e se fa male poterlo mandare a casa
Ma anche autonomia oltre alla responsabilità autonomia significa che però chi è chiamato a decidere deve poter poi operare
Mentre il passato sappiamo che spesso non c'era né autonomia né responsabilità c'era quasi corretta troppo spesso a livello dei decisori politici altri due valori sono quello tra trasparenza quello dell'equità io voglio che quello che viene fatto quello che accade nel Paese sia trasparente cioè
Da me come parlamentare un ministro che le decisioni vengono prese alla luce del sole trasparente ed equità l'altro lo dell'equità e quello per cui le scelte importanti di questo Paese devono nel bene e nel male
Penalizzare tutti allo stesso modo o premiare tutti allo stesso modo ecco questi sono secondo me i valori chiave che le istituzioni devono poter garantire con un equilibrato sistema di norme di regole se questo accade penso che il nostro futuro possa essere più sicuro
Un altro elemento di sicurezza
Dal punto di vista delle opportunità di scelte è la scelta dell'Europa
Se noi come Paese
Non abbiamo l'Europa come nostro riferimento limitiamo le nostre opportunità di crescita l'Italia potrà crescere in futuro svilupparsi economicamente come democrazia dando di più ai suoi cittadini
Se è integrata all'interno di un sistema più ampio che va in una certa direzione l'Italia deve poter lui diciamo il aiutare il processo andare nella direzione giusta ma ci deve essere dentro
Ma se questo è vero allora che cosa ne deriva ne deriva che dobbiamo cercare di rientrare il prima possibile nello SME
Cioè nella moneta
Unica diciamo europea né di un passaggio verso la moneta unica europea
Dobbiamo cercare il prima possibile a livello di finanza pubblica
Di ricondurci dei parametri fissati dal Trattato di Maastricht e questo significa e cosa a ridurre le spese indebitarci meno cercate di svilupparsi e di più
E dobbiamo soprattutto nei prossimi sei mesi da gennaio novantasei a giugno novantasei quando avremo la presidenza della comunità la CEE essere capaci di avere un ruolo trainante nel processo di unificazione europea
E vengo sarà un discorso più economico per avvicinarmi velocemente alla domanda di Rampini
Cosa significa in economia avere un futuro più sicuro beh pensate le vostre alle vostre alle nostre famiglie
Se uno ha debiti si può sentire sicuro
Direi proprio di no
Avere dei debiti in una famiglia implica una situazione difficile di insicurezza di instabilità
Beh questo allo stesso modo vale per un Paese un Paese con tanti debiti è un Paese che vincolato nelle sue possibilità e opportunità di crescita noi siamo un Paese con un grosso debito
C'era prima in prima fila una ragazzino che mi guardava io pensavo l'usava i miei figli hanno la stessa età
E se non ci indebitiamo limitiamo le loro opportunità di crescita limitiamo le loro scelte per il futuro di come svilupparsi come cittadini del paese che verrà fra dieci anni
Qui dobbiamo cercare di ridurre i nostri debiti non c'è niente da fare
Ma ridurre i debiti come si fa a ridurre i debiti per ridurre i debiti sono solo due strade
Lo vedete anche voi una famiglia cercare di spender meno o meglio di spendere meglio
E dall'altro canto cercare di guadagnare di più cercare cioè di creare più risorse
Non è facile per nessuno non è facile anche per un Paese perché spende almeno significa spesso sacrifici Spender meglio a volte invece forse significa punire di più chi sperpera
O stare attenti a chi in realtà le risorse le butta via magari non paga le tasse e così via
E invece cercare di guadagnare di più significa cercare di lavorare meglio
Per le aziende significa cercare di crescere di internazionalizzarsi di far crescere professionalità interne di investire per i cittadini si tratta di cercare di lì a di formarsi meglio e qui entrare in discussione il dibattito il tema fondamentale della scuola
Per un Paese significa cercare di creare delle politiche che favoriscano lo sviluppo
Per distribuire le risorse io devo generale le risorse si generano solo con un sistema economico moderno che noi abbiamo solo in parte e non ci tragga in inganno il fatto che oggi in metà del nostro Paese ci sono molte aziende che stanno andando direi alcune abbastanza bene altre anche molto bene ho parlato però di metà del Paese
Perché l'abbiamo tutte quelle aziende che sono collegate all'export in maniera molto forte che hanno trovato dei benefici innegabili
L'anno scorso due anni fa dalla debolezza della nostra lire e hanno incominciato a vendere in maniera molto forte sui mercati esteri
Però questo è stato un vantaggio ed è un vantaggio parziale temporaneamente limitato
Non abbiamo dei grossi problemi ancora il Mezzogiorno abbiamo dei problemi per tutte quelle aziende che sono collegate alla domanda interna scusa che vuoi la interrompo per fare una domanda concreta perché non voleva che parlassimo troppo di massimi sistemi lei è un industriale
A quali condizioni investirebbe nel Mezzogiorno d'Italia e assumerebbe dei nuovi lavoratori nel Mezzogiorno d'Italia per creare occupazione ma
Adesso io non parlavo a me non piace parlare
Non lo dico no no no no avevano tornò tono accusatorio sia chiaro no no perché mi mi è facilissimo lì perché è facilissimo in teoria difenderli perché non mi mi piace mai parlare di casi personali
Io un'azienda che fa il quaranta per cento dei suoi investimenti e quaranta per cento del suo fatturato nel Mezzogiorno abbiate Salerno a Bari a Catania Marcianise pesa d'aver investito tanto del mezzogiorno e non per esportare dal Mezzogiorno al Nord o all'estero
Ma per esportare nel Mezzogiorno per fare per produrre nel Mezzogiorno quindi sono i preso un un una tipologia di imprenditore che da questo punto di vista non ha niente da rimproverarsi ma come ma ce ne sono tanti voglio dire di imprenditori io penso che il mezzogiorno ha bisogno di alcune cose ha bisogno innanzitutto in alcune zone parliamoci chiaro ha bisogno di una forte ripresa di tensione istituzionale di tensione civica nei confronti della criminalità organizzata vi assicuro che
Io io sono molto preoccupato perché
Ripeto io opero nel Mezzogiorno Presicci gli open Campania oppio operò in Puglia
E probabilmente anche perché siamo un'azienda non grande però di benché dimensioni siamo sempre riusciti a a vere quasi nulli diciamo condizionamenti
Da parte della Capital realizzata ma io conosco tanti imprenditori piccoli medio magari imprenditori locale il Mezzogiorno per cui il fatto di a vere ogni giorno dei condizionamenti pesanti Darracq dalla criminalità dalla dalla mafia e questo è uno dei fattori più importanti più grande che ne perché penalizza la voglia la capacità le possibilità
Come
Beh ma io direi infatti io ho parlato di necessità di ripresa di tensione
Io ho parlato di necessità di ripresa di tensione istituzionale questo significa della politica però anche di tensione civica
Io due tre quattro anni fa ho visto tanta gente mobilitarsi del Mezzogiorno con forza e nei confronti della della criminalità oggi vedo un po'meno tensione ecco penso che vada ripresa poi abbiamo bisogno di anche di un sistema complessivo che incentivi di più gli investimenti guardate che oggi investire in Italia
E penalizzante maniera molto forte per un imprenditore voi fate conto che la pressione tributaria media cioè quello che uno paga di tasse quando fa ricavi meno costi togliendo tutti i costi e arriva a un valore e li deve pagare le tasse un'azienda
Un'azienda americana un'azienda portoghese un'azienda tedesca insomma pagano dal venticinque per cento
Parlo della di un gruppo multinazionale ad esempio americano U in Portogallo fino a un trentacinque quaranta per cento di tasse parlo della Germania in Italia un imprenditore qui paga sessanta per cento e anche di più
Voglio dire queste cose pesano su la possibilità e la capacità di investire detto questo nonostante questa situazione gli imprenditori continuano a investire
Un altro un altro tema che è importante considerare il costo del denaro
E insomma quando uno un imprenditore tedesco un imprenditore americano va a chiedere del denaro in banca per investire
E paga praticamente un tre punti a volte quattro punti in meno di tasso di interesse di quello che pago un imprenditore italiano
E quelli che questi sono difficoltà che ci sono
All'interno di un sistema in questo caso per le imprese nel crescere ha se non cresce d'impresa non è che non se ne avvantaggia l'imprenditore non se ne vanta già nell'imprenditore McKinley l'impresa ci lavora assieme a Luigi a tutti i dipendenti c'abbiamo bisogno di una politica verso lo sviluppo e pareggia il problema dell'occupazione tempi con Cofferati
E in questi ultimi periodi in questi ultimi tempi c'è un dibattito voi lo sapete molto forte sul contenuto della flessibilità
Io penso che flessibilità debba significare innanzitutto nel mercato del lavoro ed è qualcosa che io penso possa essere utile per il Mezzogiorno
Debba significare un qualche cosa che permette alla domanda di lavoro nell'offerta di lavoro di venirsi incontro di riconoscersi meglio e più in fretta
Noi abbiamo ancora troppi troppe rigidità da questo punto di vista il nostro mercato del lavoro l'abbiamo poca applicazione dei contratti interinali dei contratti part-time e questo è tutto un settore di flessibilità su cui pian pianino qualcosa si è fatto ma che secondo me
Ancora dei margini di miglioramento qua c'è un discorso di flessibilità salariale
Nell'altra sala c'è il ministro Bilancio Rainer Masera
Che ha detto che cosa significa flessibilità salariale flessibilità sarei dare significa che in alcuni casi nel Mezzogiorno
Senza assolutamente voler riproporre spauracchi del tipo su cui anch'io sono assolutamente contrario di gabbie salariali però
Ci possono essere delle situazioni in cui degli sviluppi imprenditoriali possono trovare degli accordi
Discorsi
E approvati tra le parti in causa tra imprenditori sindacati lavoratori
Per delle condizioni di salario che incentivino per certi periodi la possibilità di ridurre i costi di un investimento incerte paese in certe aree deboli del nostro Paese nel Mezzogiorno è una di queste
Quindi lasciando la libertà delle parti
Via lasciando libertà di contrattazione delle parti questa soluzione io penso che
Molti dei premi mezzogiorno si potrebbero risolvere così chiudo con una sul disco se la Macedonia io non vado io per dire in Macedonia come non sono andato in Slovenia e in Croazia dove settimana prossima della curarono lo stabilimento in Slovenia
Diciamo perché lì costa meno la manodopera per esportare perché io non non esportò e come me tanti imprenditori non abbiamo un prodotto che si esporta
Io vado all'estero
No ma continua a investire anche in Italia vado all'estero perché oggi un'azienda che non si internazionalizzata è un'azienda che non può vivere
Internazionalizzarsi significa non solo esportare per un'azienda significa Acqui acquisire quote di mercato all'estero creare nuovi stabilimenti creare quelle multinazionali tascabili di cui avete sentito parlare
Ma che non significa io tolgo occupazione qua anzi io qui continua svilupparli perché ho bisogno diciamo di di di argomentare il mio tasso di capacità di ricerca di sviluppo di Goldin coordinamento di organizzazione tanta che contino aumentare numeri personale anche in Italia ma se non vado all'estero
E investo anche all'estero e diventa una multinazionale diventa un'azienda debole diventa un'azienda attaccabile dalle altre aziende che si stanno muovendo cioè la strada l'interpretazione una strada obbligata per le aziende
In a maggior ragione per per i dipendenti per chi lavora in queste aziende quindi io penso che seria abbiamo chiari questi concetti di Sergio riusciamo a svilupparsi in questa in questa direzione
Futuro un filo più sicuro forse lo potremmo dare i nostri figli
Io vi pregherei adesso di fare interventi un po'più grevi perché così il secondo il terzo giro ci consentiranno di finire entro le otto otto e un quarto al massimo cioè questo tema della flessibilità salariale per quanto sia sicuramente discusso anche in un'altra tavola rotonda non possiamo lasciato passare senza sentire il parere di Cofferati e ci sono due due questioni che vorrei sollevare davanti a Cofferati una
E la questione della utilità di a vere delle gabbie salariali rigide quando le aziende sono in grado di aggirare alle con il lavoro nero
C'è un esempio
Di rigidità ancora superiore a quella italiana che la Francia in Francia fosse sapete che esiste l'istituto del salario minimo
Ho garantito per legge nazionale quindi per tutte le categorie si chiama lo Smith e nessun tipo di lavoro può essere retribuito al di sotto di questo salario minimo garantito e bene la Francia
Con l'Italia il Paese dell'Unione europea che ha il più alto tasso di disoccupazione
E non è che in Francia naturalmente
Non ci siano lavoratori pagati sotto il minimo naturalmente ci sono
Naturalmente ci sono lavoratori francesi pagati sotto il minimo
Più spesso sono lavoratori residenti in Francia ma non di nazionalità francese sono immigrati
O comunque sono lavoratori
Che finendo nell'economia sommersa e nel lavoro nero
Non soltanto non vengono tutelati dal salario minimo ma perdono anche tutte le altre le tutele
Perché non hanno versamenti previdenziali non hanno versamenti al sistema sanitario quindi sono sprovvisti anche di copertura sanitaria ecco vorrei porre a Cofferati questo problema lì rigidità aiutano davvero in queste condizioni oppure no e allora già che ci sono avendo parlato di immigrati
E siccome siamo qui a Reggio Emilia
In una delle zone più ricche d'Italia
In una zona dove l'economia tira dove moltissime aziende stanno bene
Voi sapete benissimo
Quanti casi sono venuti alla luce
Di aziende di questa Regione
Che cercavano lavoratori e non è trovavano
Ci sono stati anche dei casi di aziende che si sono messi insieme si sono consorziate per aiutare dei giovani lavoratori meridionali a venire nell'Italia del nord del Nord-Est in Emilia per trovare di lavoro per trovargli casa anche per risolvere il problema abitativo che spesso è uno degli ostacoli alla mobilità
Ebbene non sempre questi iniziative hanno avuto successo e noi abbiamo in questa regione lo sapete benissimo così come nel Veneto
Abbiamo sempre più spesso dei lavori che sono svolti da immigrati dalla Croazia
Abbiamo un flusso di immigrazione non più solo dal Nordafrica ma dei Balcani che viene qui per riempire delle mansioni
Che gli italiani non vogliono più svolgere ecco qui c'è un grosso mi vorrei enunciare questo problema e troppo da Cofferati perché mi sembra un problema enorme per l'economia italiana
Ma io confesso di essere rimasto abbastanza sorpreso dalla varie esplosioni se lo possiamo chiamare così di una discussione sulle questioni che riguardano
Le dinamiche salariali dei lavoratori
Del Mezzogiorno
Non si parla più di gabbie salariali adesso si parla di flessibilità ma la sostanza rischia di essere molto simile
Sorpreso perché trovi questa discussione confesso la riproposizione di tanta ideologia le ideologie non sono mai morti
Se ne soprano alcune nascono altre
Ci sono dei feticci che vengono continuamente riproposte gittata adesso
Flessibilità salariale
Per far cosa
Si dice per creare nel Mezzogiorno condizioni in grado di generare rapidamente nuove occupazioni
Ecco io trovo questa
Un'ipotesi infondata sbagliata e pericoloso
Non so più come dirlo ma
Tra l'altro il presupposto dal quale si parte dovrebbe far riflettere
Esisteva prima un sistema di incentivi per le aree meridionali che venivano utilizzati dalle imprese
Le norme comunitarie hanno portato al superamento di quel sistema di incentivi
Si dice oggi
Lo si dice da parte di molti commentatori lo si dice le parti sociali
Definito un sistema di convenienza in grado di sostituire quegli incentivi beh ma con il sistema degli incentivi precedenti e con l'intervento straordinario che ha caratterizzato
Negativamente una parte consistente della storia meridionale
Siamo giunti al punto odierno
Punto che passi che in una parte del Paese ci sia una ripresa consistente che nascono problemi di saturazione per quanto riguarda l'occupazione e contemporaneamente in un'altra parte del Paese prevalentemente quella meridionale
La disoccupazione aumenti
Con il raggiungimento di una soglia che io considero pericolosa anche sul piano sociale se è vero come è vero che in molte aree del Mezzogiorno
Un giovane su due non ha una prospettiva di occupazione a breve
Ma davvero sono le deroghe contrattuali
è un salario inferiore a quello pattuito contrattualmente la strada per dare una prospettiva questi ragazzi
Ecco io trovo che anche sotto il profilo
Concettuale dei dei valori che si propongono in questo dibattito siamo al a una vera e propria operazione
Il problema del Mezzogiorno
La vera tara del Mezzogiorno quella che ha impedito
Anche in tempi recenti di avere un territorio con delle occasioni
La sicurezza è data dalla possibilità di avere tante occasioni dice Fumagalli sono totalmente d'accordo con loro non possiamo non vedere che nel Mezzogiorno queste occasioni non ci sono
Cosa manca al Mezzogiorno
Mancano interventi compiuti
In grado di dare di di creare lì le stesse condizioni che esistono nel resto del Paese
Fumagalli l'imprenditore con degli insediamenti nel Mezzogiorno ne può parlare più compiutamente di quanto possa fare io
C'è un livello di infrastrutture nel Mezzogiorno bassissimo
Produrre nel Mezzogiorno e penalizzante perché se devi vendere sui mercati
Del centro Europa sei lontanissimo da questi mercati
Non hai a disposizione quelle infrastrutture che invece rappresentano un vanto un elemento di forza di molte aree del Nord e di molte aree del centro dell'Europa non parlo delle strade delle Ferrovie che pure sono nelle condizioni date
Penso anche ad un livello alto delle infrastrutture
La produzione e la distribuzione dell'energia elettrica alle telecomunicazioni
Cioè quelle risorse che sono fondamentali per chi vuole produrre per stare collegato con i mercati
è questo un ritardo enorme che penalizza il Mezzogiorno e va affrontato c'è un problema che riguarda l'amministrazione pubblica in genere l'amministrazione pubblica delle carenze vistoso sul piano dell'efficacia nel Mezzogiorno poi fenomeno addirittura qualche volta
Ancor più rilevante bisogna ammodernare l'amministrazione pubblica
Chi lavora nel Mezzogiorno sa come avere un interlocutore in grado di risolvere atti rapidamente e con efficacia i problemi chiari di natura amministrativa e fondamentale
La Francia ha storicamente nella sua amministrazione una grandissima risorsa gli altri Paesi europei invidiano
L'amministrazione pubblica del nostro Mezzogiorno qualche volta non è nemmeno comparabile con quella di paesi che hanno una storia meno glorioso dalla Francia
C'è un problema che riguarda la criminalità
Se non si combatte la criminalità organizzata non ci sono condizioni sociali per investire lavorare produrre
Perché si è sottoposti le imprese e i dipendenti di operai impiegati di quell'impresa ad un sistema perverso di condizionamenti che non facilita nessuna attività cioè il costo del denaro difforme are a dare c'è la disponibilità di quelli che io chiamo le risorse materiali la formazione la ricerca dei questi sono i fattori negativi o i problemi non risolti del Mezzogiorno d'Italia
Valgono sul piano dei costi per un'impresa tantissimo
E badate che sono limiti che non riguardano soltanto la produzione e l'attività economica riguardo manca la vita sociale nelle città del Mezzogiorno simili è peggio che non nelle città del nord anche per queste ragioni quando non ci sono infrastrutture pesano sull'impresa che deve produrre così come paese l'uso delle persone che devono vivere
Tutto ciò si riduce e si risolve
Facendolo precipitare nelle deroghe contrattuali nel sotto salario
Beh io trovo davvero
Un po'
Sconfortante e questo modo di ragionare e la ricetta che viene proposta
Badate non si tratta di negare in via di principio l'esigenza di a vere forme di flessibilità
Però non parliamo con le parole cerchiamo di capirci che cosa si intende che cosa si vuole che cosa è possibile fare
Qualcuno pensa il Governo Confindustria chi lo ritiene lo dica in esplicito che bisogna definire un sistema generale di flessibilità
Io trovo questa idea sbagliata
Abbiamo strumenti contrattuali strumenti legislativi che possono rispondere bene all'esigenza che un'impresa che decide di investire nel Mezzogiorno può prospettare
Fumagalli al quaranta per cento delle sue attività nel Mezzogiorno quando ha deciso di investire Luis consigli di amministrazione hanno immagino ragionato di quali potevano essere gli strumenti da utilizzare per avere degli impianti rapidamente efficienti in grado di generare ricchezza di avere la produttività del caso
Quando si è presentato in occasione di questa natura Melfi piuttosto che Gioia Tauro visto che si fanno questi esempi
Non ci siamo mai sottratti a discutere
E a cercare caso per caso le soluzioni adeguate
Avendo chiaro però quali erano i limiti invalicabili il primo limite quello del rispetto dei contratti
Nel Mezzogiorno se mai abbiamo un problema inverso per alcune categorie abbiamo sottoscritto degli accordi di gradualità
Perché in molti settori il tessile calzaturiero per fare degli esempi non si applicano i contratti
Alle persone che lavorano non vengono garantiti i minimi che sono vitali
Peraltro la non applicazione dei contratti da qui un interesse anche dell'impresa firmare il gli accordi di gradualità fa sì che ci siano delle alterazioni nelle condizioni dalla concorrenza tra chi produce rispettando delle regole chi produce invece violando quelle regole
I contratti non possono essere messo in discussione
Poi servono interventi particolari ma si ragiona di volta in volta di qual è questa caratteristica particolare da risolvere
Quando abbiamo negoziato non cento anni fa ma qualche settimana fa
Delle modalità per l'insediamento di Gioia Tauro siamo arrivati ad una conclusione porta anche la firma della CGIL ha confermato
Che non c'è un disinteresse verso il Mezzogiorno o verso forme di flessibilità
Sancendo delle soluzioni che a me paiono molto sensata
Si applica il contratto
C'è una tecnologia particolare per il lavoro
Di un porto e soprattutto per la moto movimentazione dei contanti al bene
Stabiliamo quanta formazione serve per fare quel lavoro e l'abbiamo fatto
E abbiamo sentito che le ore di lavoro sono
Retribuite sulla base delle regole contrattuali
Chi sono oggi vigenti in quel settore le ore di formazione vengono pagati di meno non è lavoro è un'attività nella quale quei ragazzi imparano a lavorare
La distinzione è una distinzione utile per quell'insediamento
Permette di avere delle condizioni di massima che faranno sì
Che se il lavoro si consolida il porto di Gioia Tauro diventi finalmente per la Calabria
Una cosa concreta
Dopo la centrale
E dopo il centro siderurgico che sono state le grandi illusioni di quella piana finalmente c'è una cosa vera un porto che funziona e che si può collegare con il resto dell'Europa quello raccordo flessibile se per flessibilità si intende quella soluzione non siamo disponibili a discuterne
Se per flessibilità si intende la rimessa in discussione dei minimi contrattuali
La violazione di diritti elementari per le persone che lavorano la CGIL non è disponibile
Peraltro è fondamentale valorizzare e fare uno sforzo straordinario
Per valorizzare là dove ci sono alcune occasioni e per fornire quelle risorse materiali che di norma mancano
Io vorrei
Per la verità il ragionamento avrebbe bisogno di più tempo non è
Il caso di
Rubarle più del necessario ma guardate che c'è un problema serio che riguarda il lavoro
E che non può essere ridotto soltanto ai problemi dell'occupazione delle quantità di occupazione che serve pure importante il tema
O di dove questa occupazione deve essere dislocata
Almeno come
Priorità io credo esista in questo Paese un problema che riguarda il valore del lavoro
Ci sono fenomeni preoccupanti
Si parlava prima delle pensioni
Beh dalla lunga discussione sulla riforma del sistema previdenziale personalmente ho ereditato giunto modo di dirlo anche qui delle preoccupazioni consistente
Ho trovato due fenomeni diffusi moltissime persone lavorano
Con l'idea di andare presto in pensione e considerano la pensione un risarcimento
Beh quelle persone hanno un'idea molto bassa del loro lavoro
Non si sentono realizzati
Per un Paese normale come si dice adesso io dico per un Paese che vuole essere civile
Il lavoro non può essere considerato da un numero consistente di persone
Come è semplicemente un'occasione per avere del reddito
E non come la valorizzazione della loro esistenza
Ma se questo fenomeno questo processo si diffonde c'è un problema delicatissimo che riguarda il valore lavoro e che deve coinvolgere interessare tutti permetterà le persone che lavorano uomini e donne che siano di realizzarsi di avere una gratificazione nell'attività che svolgono è un obiettivo fondamentale per il sindacato io immagino sia un obiettivo importante anche per l'impresa c'è un secondo fenomeno negativo
In queste realtà
Nel nord dove la produzione ha ripreso a tirare soprattutto nei settori industriali
Non c'è semplicemente il fenomeno della ripresa di quote di immigrazione dall'interno o dall'estero
Che pure un fenomeno che va a guardare con attenzione io spero che nel futuro di questo Paese ci sia il lavoro che va laddove il lavoro serve
Senza costringere
Milioni di persone a dover emigrare
L'emigrazione degli anni sessanta è stato un danno sociale non vorrei vederla riprodotta
Intendiamoci questo non significa avere un'ostilità verso la mobilità nel territorio che deve essere considerata fisiologica anzi io spero che nel nostro futuro
In un futuro sicuro ci siano tanti giovani del Mezzogiorno che vengono a lavorare al Nord e tanti giovani del nord che vanno a lavorare nel Mezzogiorno
Quello che considererei pericoloso
Però l'attivazione di un processo migratorio
Nel tuo territorio non c'è lavoro non ti do occasioni di lavoro se voi queste occasioni vieni in Emilia
Il presidente del dell'unione industriali emiliani ha prospettato questa soluzione cinque mila occupati in Emilia da assumersi nel Mezzogiorno
Per dire che qui una cosa non generica
Se si tratta di portare in Emilia cinque mila giovani meridionali perché imparino un lavoro e perché poi ritornino
Nelle loro terre comunque il lavoro ci stiamo
Se l'avvio di un nuovo processo migratorio è altra cosa non può essere assecondata ma il fenomeno che mi ha preoccupato dicevo e che ho verificato toccato con mano durante questa lunga discussione sulla previdenza non è semplicemente questo dell'immigrazione che riprende
è un fatto negativo
Nelle fabbriche
Nei luoghi di lavoro di molte aree del nord ho visto tanti ragazzi ragazzi di quattordici quindici anni
è un segno della dinamicità del mercato del lavoro di quei territori lo considero un terribile segno sul piano sociale perché se un ragazzo quattordici anni decide di lasciare la scuola per andare a lavorare ha in testa un'idea di società che non può essere la mia
Non ha un valore
Non ha un valore per quei ragazzi distruzione il sapere
Ecco perché credo anch'io
Come diceva prima Gaudino che dovremmo collocare il problema della scuola dell'istruzione dalla formazione a un livello alto della nostra iniziativa
L'innalzamento dell'obbligo scolastico il sedici anni subito per arrivare rapidamente diciotto
La riforma della secondaria superiore l'autonomia dell'università per evitare che la dispersione scolastica sia il fenomeno che segna così drammaticamente l'esistenza di molti giovani
Nel Mezzogiorno l'esclusione dalla scuola significa anche l'esclusione del lavoro dal lavoro nel nord non è così
E guardate che se un ragazzo ha quattordici anni sceglie di non andare più a scuola rinuncia ad una quota di sapere e di istruzione semplicemente
Per a vere un'autonomia economica dalla sua famiglia è un ragazzo che non ha più valore
Io credo che questo sia un problema di tutta la società italiana
Sì è un problema molto delicato che devono affrontare anche le parti sociali non soltanto perché sono un pezzo di questa società e assieme all'istruzione dobbiamo pensare alla formazione una formazione che duri per tutta la vita lavorativa delle persone
Le persone devono essere formate prima di andare a lavorare devono essere formate durante il lavoro c'è bisogno di un aggiornamento sistematico e se la formazione avviene ed è costante
Ci sono meno fenomeni
Di espulsione dal mondo del lavoro
Se ci guardiamo alle spalle e questo è stato uno degli elementi che ha appesantito il sistema previdenziale italiano beh abbiamo uno spettacolo un po'deprimente
Troppe persone sono state costrette perché non esistevano alternative ad andare in pensione a cinquanta o a cinquantacinque anni
So che c'era un fenomeno di altra natura a molti è stata data la possibilità di andare in pensione anche più giovani con un privilegio che abbiamo superato ma non si può riprodurre come regola nel sistema produttivo che si va in pensione Giovanni
Perché questo è l'unico strumento che può garantire
Il futuro di tanta gente
Che non essendo più in condizione di vedere aggiornata la sua professionalità trassero quella strada o la cassa integrazione lavoro nero oppure l'espulsione
A quel punto
La pre pensione se vogliamo evitare questo però il sistema dell'istruzione dalla formazione è l'unico terreno sul quale esercitare rapidamente l'iniziativa da parte di tutti per questa ragione credo anch'io
Che la scuola quando si discute di lavoro non sia un aspetto marginale ma c'è un aspetto fondamentale
Sulla scuola rapidamente vorrei qualche battuta da Angius Cofferati perché siamo proprio nei giorni in cui si è appena iniziato il nuovo anno scolastico e chiunque abbia figli ogni ponti in ettari scuola sa che come tutti gli anni
Il rientro nelle classi avviene in mezzo a problemi organizzativi materiali molto grossi
La scuola italiana è in una situazione penosa abbiamo un sistema scolastico che non è degno di un Paese industrializzato che dovrebbe essere la quinta potenza economica del mondo
Di recente un commentatore Angelo Panebianco ha scritto sul Corriere della Sera o un attimo un attimo decisi
Una ha rivolto un'accusa abbastanza precisa alla classe politica e a quella sindacale
Ai politici ha detto sì soltanto dei dicasteri
Un po'del vostro tempo un po'della vostra attenzione al sistema scolastico anziché occuparmi soltanto della data delle elezioni forse questo Paese farebbe qualche passo avanti
E poi ha aggiunto un'altra accusa che mette insieme politici e sindacalisti ha detto nel disinteresse totale della classe politica italiana verso i problemi dell'istruzione
In questo Paese la politica scolastica è stata appaltata ai sindacalisti degli insegnanti ai rappresentanti sindacali degli insegnanti
Tra l'altro questo chiama in causa meno la CGIL e di più il sindacalismo del pubblico impiego che spesso di altra natura e sotto altre bandiere
Ma comunque è chiaro che se la politica della scuola la fanno i sindacati degli insegnanti sarà soltanto nell'interesse corporativo degli insegnanti e non in una visione di lungo periodo di quello che deve essere l'interesse dei giovani e del Paese
Su questo vorrei sentire i due chiamati in causa e cioè Angius e Cofferati brevemente poi passiamo all'ultimo giro sulla situazione politica
Non ho letto questo articolo di Panebianco secondo me è l'unico che sulla scuola scritto in vita sua quindi non non non ha molti titoli per critica ad altre e soprattutto a noi del PDS
Possiamo seguire male adeguatamente i problemi della scuola ma Panebianco che è un noto politologo italiano editorialista del la sera non ho mai letto è assolutamente nulla che egli abbia scritto sulla scuola detto questo io penso naturalmente che il problema esista che insiste nei termini in cui mi son permesso di sollevarlo d'altra parte l'ha sollevato anche lei apprendo questa nostra dibattito sollevando prima del mio intervento
E giustamente lo ha sollevato con forza lavoro ora Sergio Cofferati
Io penso che questo grande problema sia un problema
Di civiltà del nostro Paese
Che viene però da molto lontano bisogna vederne bene le radici capirne le ragioni vedete io leggevo dei dati a proposito del Mezzogiorno il nord e il sud i salari da gabbia salariale l'altro giorno cercavo un po'di documentarmi anche sul costo della vita nel nord e nel sud del nostro Paese
Per cercare di darmi una spiegazione dell'insistenza sulla questione salari flessibilità gabbia eccetera
E mi sono imbattuto in un dato
Che a pensarci bene poi c'entra con la scuola c'entra con la formazione scolastica e il dato era questo veniva indicato è sollevato questo dato ha fatto questo confronto
Che di qui a un momento vi dirò nei suoi termini perché si diceva in realtà nel Mezzogiorno esiste uno squilibrio assai forte dal punto di vista sociale dal punto di vista scolastico che comporta un costo un onere per le famiglie meridionali rispetto alle famiglie del Nord qual era questa adatto
Però ogni mille abitanti liquida la vostra città di Reggio Emilia con netta inferiore ai tre anni
Questi mille abitanti con età inferiore in tre anni di Reggio Emilia
Possono usufruire possono godere essi questi bambini che ovviamente dalla famiglia e di duecento quarantaquattro posti negli asili nido pubblici
Per l'esattezza duecentoquarantaquattro virgola sei
Per mille abitanti diretta inferiore ai tre anni che vivono nella città di Cosenza
Gli asili nido pubblici posti disponibili negli asili nido pubblici sapete quanti sono a fronte dei duecentoquaranta quattro virgola sei di Reggio Emilia sono quattro virgola cinque
Questo vuol dire una cosa semplice secondo me prescindiamo per un momento da chi ha governato Cosenza in questi ultimi quaranta cinquant'anni da chi ha governato Reggio Emilia
Vuol dire che chi ha governato Reggio Emilia appunto un'attenzione e una sensibilità politica
Una sensibilità sociale al tema della formazione fin dall'infanzia per tutelare il bambino oltre che per proteggere socialmente le famiglie più esposte
E viceversa chi ha governato la città di Cosenza questa sensibilità politica questa attenzione sociale non l'ha avuta
Noi abbiamo avuto un Paese che non ha avuto l'attenzione dovuta ai problemi della formazione dalla età
A scolastica obbligatoria sino all'università che sarebbe stato necessario affettive
Ci sono stati dei limiti della sinistra delle organizzazioni sindacali non lo so io penso sostanzialmente e fondamentalmente di no
Anche se io ritengo che per quanto riguarda il problema del governo diciamo così della scuola forse ma qui mi risponde magari Sergio Cofferati
Per quanto riguarda questo problema credo che il sindacato nel suo insieme probabilmente sarebbe più preciso dire alcune componenti sindacali abbiano vissuto di una certa forma di corporativi inflazione
Però il problema oggi si pone in termini assolutamente diversi dal passato si pone come una grande questione strategica
Cioè il punto è se noi possiamo pensare semplicemente di intervenire nella scuola nel nostro sistema scolastico spostando risorse
Nel nostro Bilancio nelle nostre leggi di bilancio dello Stato che annualmente ognuno Tunno discutiamo e votiamo oppure se dobbiamo far questo sulla base di un qualche progetto
E di un programma che tenga legata la formazione scolastica con la ricerca scientifica e tecnologica e con il futuro lavoro ti aspetta ai giovani che spetta
Alle nuove generazioni
Per far questo però io non la voglio fare lunga serve un progetto politico serve una programmazione dello sviluppo economico
Io la voglio dire brutalmente serve l'esatto opposto di quello che nel corso di tutti quanti questi anni ci è stato detto e rispetto al cui noi non abbiamo reagito a sufficienza
Non è che si mette rimedio a questi problemi drammatici
Dramma PC perché quando come diceva Cofferati gli ho fatto un dibattito in Veneto con il presidente della Confindustria veneta a Verona l'altro giorno
E il dato lo dava notava lungo io non lo conoscevo quando in Veneto una delle regioni più sviluppate del Paese
Quasi il settanta per cento dei giovani che hanno venti anni hanno già lasciato ogni tipo di scuola e hanno già fatto due
Tipi di lavoro mediamente hanno già fatto due esperienze lavorative questo vuol dire che noi stiamo sottraendo in quella regione che adesso ha un'economia che tira che va benissimo ma per l'indomani quando in quella regione quella regione nel suo sistema produttivo dovrebbe competere con l'esterno noi stiamo sottraendo alla qualità Castiglione professionale allentamento della capacità lavorativa i giovani di oggi i lavoratori di domani ma queste una questione strategica rilevantissima
Che serve han no voi che dobbiamo una responsabilità politica a sollecitarci a definire un progetto di un programma per il futuro l'esatto contrario quindi l'esatto opposto
Del lasciar fare de lasciare andare della spontaneità
Del
No un'economia del nostro Paese la Società del nostro Paese insisto su questo punto si risana se si mette in campo un grande progetto di riforma è se questo lo fanno le istituzioni democratiche del nostro Paese lo fai
Progettare dopo Rocky Ram
Invece lasciano andare le cose come stanno guardate dicevamo nel mio quartiere a Roma io abito all'EUR li una parte del quartiere dove abito scelte diciamo è medio-alto l'altra parte perché proprio al confine si chiama Laurentino trentotto è un quartiere molto popolare conosco tanti compagni gli insegnanti i miei figli hanno fatto le scuole di gli insegnanti e le insegnanti che lavorano lì per far funzionare le scuole elementari e le scuole medie guardate quasi tutti questi insegna ti pagano di tasca loro per chiamare il Falerio ne a riparare la finestra per chiamare il vetraio per aggiustare le serrature per comprare materiale didattico per fare le pulizie quando devono essere fatte perché non sempre sono fa arte per far fare una gita di studenti ai ragazzini e portarli a vedere un Museo di Roma che non hanno mai visto di cui ignorano l'esistenza e questo non è giusto ci sarà hanno poi gli anni elementi diciamo di correzione dal punto di vista della loro condizione dello rivendicazione dovranno lavorare di più e meglio ma lo Stato che a volte non deve fare in prima persona ma deve far fare ma mette in condizione questi insegnanti di fare esattamente il loro dovere a volte
Che è questa la questione
Non è vera io guardate ho terminato secondo me è uno sforzo lo si sta facendo lo si sta facendo perché tra tante difficoltà contraddizioni contrasti con le organizzazioni sindacali e col mondo del lavoro però guardate che l'attuale mini
Sto lo dico non perché il presente qui il dottor Fumagalli però l'attuale ministro della pubblica istruzione a delle idee
Che sono giuste sono giuste rispetto a quelli che sono gli interessi del Paese vanno precisati vanno ridefiniti fa
A come dire
In qualche casella ti secondo me dentro un progetto più compiuto ma uno spostamento di attenzione di sensibilità io lo credo è per questo che mi sento di avere almeno da questo punto di vista una qualche timida e moderata fiducia
Un rapido intervento di Fumagalli sulla scuola però poi concludiamo con un giro veloce di risposte
Cinque dieci minuti no sulla scuola la previsione sembra che siamo tutti d'accordo che un elemento fondamentale e strategico soprattutto per il futuro del Paese che la linea delle cose da fare sono accordo con quello che ha detto prima Cofferati è praticamente quella dell'innalzamento dell'obbligo scolastico che è quella dell'autonomia scolastica e io aggiungo che è quella
Anche di cercare di velocizzare un po'le capacità decisionale di intervento dei responsabili parlavo Cofferati anche Angius praticamente avvenuto sul tema abbiamo un ministro della scuola che io reputo sia una persona che può fare molto bene in questo settore sia per le esperienza matura grazie per la sua serietà professionale parlando però con con amici spesso si lamenta sulle difficoltà di agire proprio sulle difficoltà amministrative e burocratiche e insomma quando a un certo momento uno dei cose più importanti ad esempio nella nella scuola inferiore quella di incominciare a introdurre
Lo studio dell'inglese io a mio figlio mia figlia che inizia la prima elementare vorrei che insegni potessi cominciare anch'imparare come tutti i Paesi moderni l'inglese perché altre nel mondo del lavoro si trova spiazzata rispetto ad altri ad altri competitori bene per imparare l'inglese cosa il problema è che ancora in tutte le scuole non ci sono sufficienti insegnanti ma in realtà l'insegnate ci sarebbero madrelingua disponibile o persone che hanno sono laureata in lingue però se una fa tremare i salari non può insegnare inglese ma loro enti sono sufficienti insegnanti allora inglese non si studia si studia poco ecco cioè anche queste meccanismi queste cambiamenti parziali di legge di norme che dovrebbero permettere una maggiore funziona età nella scuola secondo me sono necessari l'altro concetto sulla scuola che poi anche un concerto sulla pubblica amministrazione e questo
Io penso che a volte ne parliamo forse in maniera troppo generali Ispica in chiave negativa della scuola
E siccome è sbagliato dire noi abbiamo un husky Pola disastroso una una scuola inferiore o superiore a un'università disastrosa noi abbiamo secondo me molto spesso professione Rita nella scuola nell'università assolutamente all'avanguardia assolutamente preparate assolutamente competitive con quelle degli altri Paesi ma
Non sfruttate bene noi spendiamo risorse nella scuola in maniera sbagliata in maniera non ottimi
Tale rispetto agli altri Paesi non prendiamo e non mettiamo nelle condizioni di operare meglio i migliori spendiamo poco in strutture purtroppo spendiamo molti stipendi ma secondo me male gestiamo male le risorse ma potenzialmente la nostra scuola io per fatto scuola pubblica in Italia è una scuola che assicura ho vissuto un anno negli Stati Uniti non ha niente invidiare potenzialmente con gli altri Paesi dobbiamo però gestire meglio le risorse dobbiamo mie
Protezione alzare di più invece il premiare di più meritevoli gli insegnanti che molto spesso si dedicano anima e corpo alla loro missione però vedono pochi
Porti ritorni in termini di gratificazione personale allora andiamo a vedere chi lo merita di più e ha premiato nel suo lavoro e magari dirottare una parte delle risorse incrementandola anche rispetto ad oggi in strutture perché anche visto venti che devono studiare in una scuola elementare fatiscente spesso nel Mezzogiorno è così è somma sia per lo studente sia per l'insegnante diventa tutto più difficile allora il lavoro nobilita l'uomo lo studio nobilita l'uomo anche però se c'è un qualche cosa che ti stimola come condizioni di contorno questo vanno creati indirizzando meglio le risorse allora io penso che non avremo più ad esempio università unica nel mondo con la ricercatori a cinquant'anni e questo è un frutto perverso di norme sbagliate il ricercatore un ricercatore all'inizio alla sua attività trent'anni non ricerca più affermato nel mondo l'industria diventa professore non avremo più concorsi
Diciamo dagli esiti un po'particolari va be'una una scuola università più seria io penso che si possa fare se abbiamo ma anche su quelle linee che su cui concordo che empirica indicato sia
Angius Pietro Ferrari
Ci avviciniamo alla conclusione e
Restano pochi minuti da dedicare all'ultimo aspetto che realtà il più importante di tutti perché qui abbiamo detto che i i le cose da fare per assicurare all'Italia un futuro SICU io lo sono occuparsi di una scuola che sia all'altezza di un Paese moderno
Sentito parlare di grandi investimenti nelle infrastrutture che il Mezzogiorno possa diventare competitivo abbiamo parlato di occupazione sono tutte cose
Che richiedono onestamente hanno e anni di lavoro da parte di un governo forte e stabile anni di lavoro
Ora noi in questo momento non abbiamo un governo né forte né stabile per la verità non ho neanche capito bene che governo abbiamo di che colore politico è non sappiamo quanto durerà non lo sa neanche Luís il Governo
E quelle speranze che erano state ascese quando si parlava di fine della prima Repubblica inizio della seconda Repubblica sono per il momento in gran parte deluse
Credevamo di andare verso una semplificazione del sistema politico due grandi poli maggioranza e opposizione
Quindi la possibilità di aprire appunto delle maggioranze chiare che andassero al governo e che governa se ero con certezza della loro durata
Sulla base di programmi per i quali erano stati eletti
La confusione ne in cui navighiamo oggi è l'esatto opposto di quelle speranze io credo quindi che l'ultima domanda sia proprio questa
Come sbloccate questa Palau easy della situazione politica perché poi si possano fare tutte le cose di cui abbiamo parlato finora e l'Italia può sapere un governo che le dà quel futuro sicuro stesso siccome credo che ci manchino poco pochi minuti io a questo punto rispettando la professionalità di ciascuno visto che il politico e Angius
Dare la parola Luís
Cercherò di essere molto breve perché se la domanda è molto Dimitri gli altri dove si dice
Penso che si stia concludendo una fase della vita politica del nostro Paese e anche una fase della sua vita economica e sociale dal punto di vista economico e sociale io credo che noi dobbiamo fare di tutto per cambiare pagina
Davvero veniamo da tre anni di grandi sacrifici del mondo del lavoro manovre economiche pesanti leggi finanziarie dure decurtazione di fatto del salario una disoccupazione che è cresciuta duri sacrifici che sono stati chiesti
Io penso che il mondo del lavoro loro abbia contribuito più di ogni altro e mi riferisco al mondo del lavoro autonomo ma in particolare al mondo del lavoro dipendente ha contribuito più di quanta b
A sostenere seppure in una parte del Paese la ripresa economica che cioè
A consentire l'avvio del rientro del debito pubblico a poter avvenne la immediato almeno una certa stabilizzazione della nostra moneta non sono stati dei sacrifici inutili ora però bisogna aprire una la frase la fase dello spostamento delle risorse dalle rendite agli investimenti la fase della creazione di nuovo lavoro la fase di politiche sociali e riequilibri no Lar distribuzione della ricchezza prodotta sinora in un modo totalmente diseguale
La fase dell'alleggerimento del peso fiscale non tutto si potrà bere subito ma la fase deve essere avviata e questo credo io che sia e debba essere il compito della politica non della politica in generale ma d'della politica delle forze del centrosinistra di quella coalizione guidato da Prodi che si vuole candidare al governo del paese c'è visto
No come Anda Dini sta concludendo il suo programma faremo la legge finanziaria ci sarà la verifica di governo
Noi diciamo ci sono due cose importante
Che dovremo tenere presenti in par entro le forze politiche parlamentari che dovrebbero tenere presenti anche le forze economiche le forze sociali la prima e l'Europa guardate se noi non restiamo agganciati all'Europa per il nostro Paese
Le crisi monetarie finanziarie economiche occupazionali si aggraverà il nostro futuro e lì il secondo ordine di problemi che dobbiamo tenere presenti lo abbiamo detto tante volte sono le reti ma io voglio dire una cosa precisa la regola elettorale noi abbiamo un sistema elettorale e non funzionerà allora noi diciamo una cosa semplice non vogliamo camuffare dei grandissimi cambiamenti ma facciamone uno attraverso il quale cambiamento si impedisca che dopo la prossima volta che saremmo andati a votare si riproduca la situazione attuale per cui in una camera danza in un'altra camera ce n'è un'altra che almeno ci siano due maggioranze una maggioranza identica nelle due Camere all'meno questo cambiamento della legge elettorale per consentire a voi alle lettrici agli elettori di decidere davvero pone in foto con la Scheda King vogliono che vada al governo non con l'imbroglio dell'attuale legge elettorale che produce i pasti
Ci di cui oggi siamo stati tutti quanti
Vittima facciamo questi du queste due cose e poi andiamo a votare sulla base di progetti chiari i programmi definiti io penso che le forze che sono raccolte nell'Ulivo attorno al professor Prodi debbono porsi il Progetto che noi indichiamo con questa parola do Ordine un futuro sicuro per l'Italia noi qui la dico molto semplicemente un po'sommessamente
Abbiamo discusso di sicurezza in termini anche in molto impegnativi e molto importante mi ha colpito quello che c'ha detto a proposito della sicurezza del nostro Paese e di noi come cittadini Fumagalli nel suo primo intervento si poteva mediare
La sua parla parola che gli ha usato sicurezza con la parola libertà il senso sarebbe stato identico del ragionamento è molto giusta io voglio dire che per diventare un Paese norma D'Alema è stato criticato però
Proposto un Paese normale pensando anche alla sicurezza
La libertà dei cittadini probabilmente dovremo fare in modo che questo sia in Paesi in cui un cittadino quando riceve un avviso di garanzia sapesse almeno perché da quello che il giudice
Io Perrino con un appello alla sinistra e a ciò che la sinistra deve fare quindi che dovevo fare io che nel fare il PDS che devono fare per forza del lavoro lo dico
Se mi consentite
Citando un libro e anche un film così è contento anche Veltroni dunque
Noi dobbiamo fare un po'come fa il protagonista di quelli belli Brodie Tabucchi che si chiama sostiene Pereira è un professore questo Pereira che vive nella Lisbona del trentotto non so se avete visto letto il libro visto il film anche anch'esso molto bella una straordinaria prefazione di Mastroianni nel film il protagonista è un un giornalista precocemente invecchiato un po'imbolsito diciamo che pensa ai guai suoi familiari gli è morta la moglie ha un passato diciamo non brillantissimo come carriera poi conosce due giovani due ragazzi che nella Lisbona nel Portogallo del mille novecentotrentotto fanno la lotta clandestina al regime di allora De Salazar un regime di destra un regime reazionari oggi regimi di tipo fascisti Fo conosce questi due giovani e improvvisamente egli cambia e cambia anche perché il suo medico cura ente un giorno in quello che io considero il colloquio fondamentale di questo libro e poi anche del del film dice a Federica lei dottor Pereira dovrebbe smetterla di guardare al passato il passato è passato lei conosce questi due giovani in quel momento Pereyra non sapeva che erano due diciamo democratici che facevano la lotta clandestina al fascismo mi frequenti gli ascolti questi due giovani ecco dottor Pereira dice il medico nel romanzo do bellissimo romanzo di Tabucchi e nel bel film di Faenza dice il medico appena lei intende frequenta fare il futuro
Beh la chiave di volta secondo me di tutto il libro e anche i grande cambiamento che Pereyra nel frequentare i due giovani rivoluzionari clandestini e nell'ascoltare il medico curante consiste in questo nel frequentare in futuro non di stare con gli occhi la mente rivolte al passato spostare l'attenzione forse questo che è un po'Noemi Partito Democratico la sinistra alla sinistra le forze democratiche del Paese dovrebbero fare frequentare in futuro un futuro sicuro del nostro Paese guardare alle nuove generazioni fare un po'come il protagonista che si lascia alle spalle un vecchio passato non lo dimentica ma se lo lascia alle spalle e vuole frequentare il futuro con idee nuove e con nuovi protagonisti questo accadrà
è quello che dobbiamo
Qui nostro dibattito
Bravi tutti i nostri ospiti che hanno così partecipato a queste iniziative ricorre
E voi che avete a