La proposta programmatica che sara' oggetto della Conferenza nazionale del PRC , prevista per il mese di marzo org. dal PRC

Tutti quanti gli intervenuti compagne e compagni amici
Per questo incontro che il Partito della Rifondazione Comunista promosso per una discussione e un confronto a proposito
Il tema preciso lo avete visto
è abbastanza Complesso contro il pensiero unico per una ricerca sulla trasformazione necessaria un incontro la discussione
Sulle questioni che riguardano la nostra conferenza programmatica la definizione di un programma
Il cui ci stiamo occupando
Di questo ci parlerà nella sua introduzione il compagno Nesi che presiede il comitato scientifico il quale sta preparando appunto la conferenza programmatica
Avevamo previsto per questa conferenza una data
Ravvicinata quella della della fine di febbraio ma lo svilupparsi della situazione politica ci ha indotto a spostare la data di questa conferenza per vedere come essa potrà collocarsi
Nella nella situazione politica appunto in pieno sviluppo
Tanto più che
Pongo abbiamo ritenuto questa è un'altra questione
Assolutamente prioritario per noi credo non soltanto per noi quello di promuovere una grande manifestazione nazionale vascolare
Che si terrà a Roma il ventiquattro febbraio con un corteo e con comizio conclusivo che si svolgerà è un sabato pomeriggio nella piazza del poi a Roma per quanto riguarda questo nostro
Lo scudetto ci dirà adesso mesi
Quali sono le ragioni
Nei
Le caratteristiche di questa nostra discussione dopo di lui Bertinotti
Entrerà più direttamente nel merito con la sua relazione e dopodiché apriremo
Liberamente il nostro dibattito Cosa Nostra
Non sentono di là si sentono adesso se la la nostra sede come vedete purtroppo angusta soprattutto per potere ospitare come sarebbe stato utile tante carissime persone compagne e compagni ma credo che comunque c'è ce la faremo
Dopo la relazione di Fausto Bertinotti si aprirà la discussione
Mandateci qui la vostra richiesta di intervento ci metteremo d'accordo poi sui tempi proprio perché i tempi sono un po'stretti mi pare che il nostro Tesoriere sia disposto ad offrirci uno
Un piccolo rinfresco ovunque freddo per risparmiare tempo e quindi continuare senza bisogno di uscire a cercare qualche cosa per rifocillarsi
Se se credete possiamo cominciare se non vi sono particolare osservazioni bene allora la parole arnesi
Punta indica gli anni
Presidente il segretario di Rifondazione
Mi hanno pregato di organizzare e coordinare un comitato scientifico con il compito di collaborare con l'ufficio del programma di Rifondazione ho provato piacere preoccupazione
Piacere perché credo che mai come in questo momento la sinistra
Abbia avuto la necessità
Di delineare una sua autonoma proposta
Che sia Progetto e prospettive
Che si parli non soltanto sul suo codici genetico
Ma anche sulle analisi che è capace di fare del futuro
Con molta preoccupazione
Perché questo in un quadro generale dominato dalla logica delle alleanze
è un compito arduo
Per affrontare il quale occorrono umiltà e coraggio
Desiderio di sperimentare
Ma anche consapevolezza dei nostri limiti e delle nostre insufficienti
Se posso permettermi un ricordo
Il mio pensiero va in questo momento e negli anni giovanili quando entrai nella Commissione economica nazionale del Partito socialista diretto da Riccardo Lombardi
Fu quella Commissione che studio alcune grandi riforme
In parte attuate
La nazionalizzazione dell'industria elettrica la legge urbanistica lo Statuto dei diritti dei lavoratori la scuola media statale unica
Il Servizio sanitario nazionale per non citare che è più significativo
Queste riforme collegate fra di loro si scrivevano tutti in un disegno generale della programmazione dell'economia per incidere sullo sviluppo capitalistico del Paese introducendovi come dicevamo allora un po'
In modo utopico
Elementi crescenti sembrano secco
Sono passati trent'anni il panorama politico è profondamente mutato
Ci ritroviamo qui dopo una sconfitta di tutta l'esperienza della sinistra comunista socialista socialdemocratica cattolica
Avendo di fronte al
Attratto la certezza Della sua invincibilità
Ma quel che è peggio è riuscito troppo facilmente
A insinuare questo convincimento in una parte importante dello stesso semestre
E cominciamo quindi quasi da campo
Avendo peraltro le nostre spalle esperienze diverse
Talvolta contraddittorie ma tutte ricche di importanti
L'elaborazione del Partito comunista italiano della sinistra socialista della sinistra cattolica
E di tutti quei movimenti che non hanno mai abbandonato alla ricerca di un'alternativa al capitalismo
Che si sono sempre rifiutati di considerare la società capitalistica come la fine della storia
Si pone ora il problema di fare di tutte queste esperienze
Il fondamento di una identità politica concreta
Che abbia non soltanto un connotato di lotta che poi l'attività quotidiana del partito ma anche una base ideale
Scientifica scusate se uso questa parola
Ed è questo il compito più difficile
Questo seminario e gli altri che seguiranno intendono essere piccoli ma costanti tappe di questa ricerca
La nostra ricerca
Deve partire naturalmente da un presupposto che si possono che si possano studiare sperimentare ricostruire soluzioni alternative a quella capitalistica questo il cucciolo presupposto
Siamo consapevoli di dover lavorare senza l'aiuto di modelli definiti
Sia nel senso di riferimenti ad esperienze storiche
Sia nel senso di quelle che un tempo venivano chiamate le leggi inevitabili per lo sviluppo
La nostra ricerca quindi non poveri è solo un'elaborazione ideale
Un discorso di valori ma deve fare dire dalle contraddizioni reali di questa società
Scorge di respinte di indizi
Di una sua possibile trasformazione
Essa deve avere quindi la dimensione aperta proiettata verso il futuro ma deve vivere all'interno di un programma politico riferito la fase storica attuale
E cioè all'interno di strategie che con tutte le loro diversità sono comunque di tipo democratico per usare anche qui linguaggio tradizionale del movimento operaio
Con la differenza che nella nostra tradizione il termine designa una tappa intermedia
Verso una fase successiva mentre lo stato attuale
Esso racchiude tutto il nostro orizzonte politico concreto
E quindi necessaria una battaglia politico culturale
Perché l'accaduto delle ipotesi anticapitalistica storiche non porti all'appiattimento sull'esistente subendo non solo il dato di fatto della società capitalistica ma subendo anche le sue ideologia
Ma il criterio guida politica o di guida di questa battaglia non può essere solo fondato su opzioni ideologiche
Per quanto idealmente avanzate deve essere fondato anche sulla capacità di sviluppare il massimo di carica di trasformazione reale nelle condizioni di oggi
Questo significa che la sinistra deve avere la capacità di studiare lavorare proposte iniziative concrete
Solo a partire dall'esperienza e lo sviluppo di queste elaborazioni
Potrà cominciare delinearsi un orizzonte
Che ancora nebuloso per quanto fortemente possiamo desiderarlo di superamento del capitalismo
Vorrei aggiungere alcune considerazioni metodologiche
Primo del nostro lavoro non potremo prescindere da basi e supporti di ordine tecnico anche se sappiamo bene che non esistono soluzioni tecniche valide in quanto tali
E soluzioni tecniche siano che siano neutrali tutta l'esperienza anche nel centro di Mosca e tanto meno soluzioni tecniche siano indolore
Secondo
Il nostro è un lavoro collettivo e collegiale assolutamente libero
E cioè non legato a schemi ideologici prefissati né tanto meno l'adesione di un partito e quindi nemmeno al nostro mi permetto però di richiamare alcune linee guida
Che sono certo sono già comuni le persone che amiamo invitato primo
All'interno del pensiero e la sinistra
Esistono certamente divergenze anche profonde e questo è un elemento costante della storia politica degli ultimi due secoli
Ed è
Vorrei dire con congeniale alla sinistra e invece allarmante il fatto
Che la separazione e la linea di frontiera tra progressismo e conservatorismo stia diventando sempre più confusa
Invece di prendere i dei come punto di partenza per giustificare l'azione politica una parte della sinistra è vittima degli eventi e sulla base di questi intende rielaborare la discussione teorica
Per cui invece di essere le idee e ad accendere il motore della politica per trasformare la realtà
E troppo spesso la realtà che stabilisce gli orizzonti ed i limiti delle stesse idee la crisi di una parte della sinistra in questo momento non è quindi la mancanza di idee non è soltanto la mancanza di te
Ma la rinuncia alla utopica
Nel senso migliore della parola
Assistiamo tormento d'uno spettacolo singolari non soltanto River italiano ma a livello mondiale
Che sembra assumere in taluni casi aspetti grotteschi il pensiero conservatore
Coerente col suo modo di intendere la politica
Ha costruito idolo giri comodo per la difesa dei suoi interessi
Dalla tesi della fine delle utopie al mito della tecnocrazia e dello sviluppo perenne e ciò è logico e comprensibile ciò che appare incomprensibile e intollerabile e che a tratti dell'argomentazione del pensiero conservatore
Alcuni teorici progressisti pretendono di costringere la nostra impostazione politica nell'ambito di queste argomentazioni
La compatibilità il che significherebbe l'accettazione degli schemi e dei presupposti dell'avversario da ciò deriva stessa
Ha smesso per qualcuno di avere senso
E la politica progressista sia trasformata per conseguenza in una politica esclusivamente pragmatica
Noi non vogliamo negare la necessità in taluni casi di fare appello al pragmatismo
Tutta la politica è sempre in una certa misura necessariamente pragmatica
C'è un momento in cui il politico a differenza dell'intellettuale non può ritirarsi nella meditazione nella purezza fratello operare in situazione di compromesso ma la sinistra non può rinunciare al proprio punto di partenza
In contrapposizione al modo di concepire la politica proprio delle conservatorismo per cui ciò che conta non sono solo i fatti il punto di partenza della sinistra è costituito da ridere
Dai valori e in definitiva dell'Utopia da cui si parte per cercare di cambiare la retta che non si considera né perfetta né compiuto
E da questa impostazione iniziale che bisogna operare e definire un orizzonte che alla fine del secolo ventesimo appare di giorno in giorno più confuso
Possono esserci discrepanze tra i progressisti come conseguenza delle diverse interpretazioni sulle tattiche sulle strategie
Questo è normale
Ciò che non è normale e il fatto che dal progressismo si pretenda non solo l'utilizzo dell'Arsenale tecnologico del conservatorismo
Ma l'avallo delle sue basi ed è giusto modo di intendere la politica l'ultimo e proprio in un'atmosfera che consente posizioni pericolosamente ambigue che la ragione politica non può né deve prescindere darà ragione morale dell'intellettuale
Sì al politico aspetto operare con il mondo di immergersi nel marasma delle sue contraddizioni tocca l'intellettuale separato da compromessi immediati individuare e denunciare gli inganni e le finzioni che ne deriva
Cari compagni cari amici
Si comprende così
La nostra soddisfazione per il fatto che un gruppo numeroso di studiosi gli versa provenienti biologica e caratterizzati da azioni politiche non sempre convergenti abbia colto oggi il nostro invito
Abbiamo ricevuto in un mese i contributi
Trentacinque quaranta personalità del mondo scientifico ed accademico
Altrettanti sono stati preannunciati ricordo solo un ringraziamento anche a nome dei membri dell'Ufficio di programma Alfonso Gianni Paolo Ferrero Franco Giordano
Della responsabile dipartimento battaglie vinte Luigi Pestalozza ed in particolare del responsabile di vento cultura Rina Gagliardi che ha dato un apporto notevolissima successo di questa iniziativa
Invieremo tutti partecipanti a questo seminario e agli altri che pur avendoli aderito non possono essere presenti la preziosa documentazione che ci è pervenuta in questo mese
A questo scopo i partecipanti troveranno oggi pomeriggio dei moduli sui quali potranno se credono indicare l'indirizzo al quale ricevere la suddetta documentazione
Ed ora debbo scusare
Alcuni degli invitati che hanno scritto in in questi giorni della loro possibilità di essere presenti oggi in anzitutto la senatrice Ersilia Salvato presidente dei senatori di Rifondazione
Il professor Gastone Cottino dello stato di Torino il professor Mauro Salizzole Università di Torino il professor Giuliano Pisapia di Mirandola il dottor greggio di Vercelli professore Arcangelo leone de Castris dipanare il dottor Minelli
Esperto in agricoltura di Mantova il professor Pietro Barcellona
Presidente del Centro per la riforma dello Stato il professor Ciniero recita di Roma il professor Galasso della della rete alcuni delle delle persone che non hanno potuto intervenire hanno lamentato che questa seminario che essi ritengono molto interessante al quale lamentano di non poteva essere presenti si svolga di martedì hanno fatto presente il giorno migliore sarebbe stato un sabato e hanno ragione poi circostanze organizzative ci hanno indotto a farlo oggi ma questo è il primo di una serie
E i seminari che si concluderanno poi come diceva
Prima il presidente nella
Grande seminario generale in cui si tireranno ufficialmente le linee del programma
I ringrazio
Quindi adesso la parola Fausto Bertinotti
Ringrazio anch'io molto precise chiedo scusa in anticipo predicatore
Certamente lo vedrete molto approssimativo di questa informazione
Di fronte ai problemi che risultano essere
Molto difficile
Voi
Dico quelli che non abbiamo visto il materiale sin qui il patronato partiamo da un punto di vista
Diciamo partigiano Bois
Partiamo da un punto di vista partigiano e imparziale
Diciamo il carattere partigiano avrà mantenuto quello parziale nota
E per questo vorremmo proprio senta di fare un lavoro aperto e in progresso
Per dire che non si tratta di una formula rituale
Vorrei accennare ad alcune correzioni integrazioni e modifiche che sarebbe già possibile
Oppure adesso diciamo rispetto al confronto che qui gli anche informalmente fin qui si è determinato
Correzioni rispetto a modificazioni farse penso ai problemi della congiuntura economica
E ai segni ormai consistenti di una inversione di tendenza rispetto alla crescita impetuosa
Di quest'ultimo anno segni che in qualche caso configurano tendenze recessive
Questione che ovviamente propone in qualche modo se non lo spostamento di asse certamente una correzione un impianto propositivo
Correzioni e integrazioni di taglio
Per valutare più precisamente
Il peso e l'intensità delle diverse contraddizioni
Di questa fase dello sviluppo capitalistico
E dei rapporti possibili tra le diverse soggettività critiche
Su questo punto indubbiamente
Questa prima bozza di documento e carente
I temi vengono qui più accennati e indicati che indagati
Per esempio forse una delle cose più importanti che si può dire subito
E che rispetto alla costruzione di una soggettività critica a fondamento di una linea di una linea programmatica alternativa
L'intera riflessione non solo sull'esperienza delle donne
Ma sui problemi proposti da una cultura che ha poggiando su alcuni degli degnamente di questa ristrutturazione capitalistica sembrano riproporre con molta forza un assetto patriarcale di questa scelta
Va assunto in una relazione diciamo dialogica con la contraddizione di classe
E con la contravvenzione ambiente sviluppo che fin qui è appunto opposto semplicemente se mai comma un'esigenza ma non indagate prospettata criticamente
Ancora
Sono possibili già oggi elementi di correzione sul terreno dell'analisi per la ricerca
Rispetto a ieri
Cioè al modo
Attraverso cui la fase precedente dello sviluppo capitalistica quella fordista taylorista entrata in crisi
Forse andrebbero soppesati
Diversamente da come sono indicati nel documento
Gli elementi che hanno prodotto questa crisi c'è forse nel documento diciamo una enfatizzazione eccessiva e unilaterale
Della crescita dei prezzi dalla forza lavoro delle materie prime come elemento unilateralmente disponente sia determinare la crisi
Di quella parte dello sviluppo capitalistico che indubbiamente richiede un apparato anche più complesso per Conte capivano l'esaurimento
E sull'oggi e sul domani
Elementi di modificazione sono possibili anzi necessaria rispetto all'analisi dei conflitti sociali
Per farla breve faccio riferimento soltanto al grande movimento di lotta in Francia contro il piano Juppé
Richiamare l'esigenza di una riflessione più compiuta
Sul livello le contraddizioni e le ambiguità e la forza dei movimenti potenziali che sono presenti o possibili nelle nostre città
Dunque una ricerca aperta in progress realmente
Apertura
Aperta ai contributi interni al partito alla discussione con le sue strutture con i suoi militanti
Aperta in un'interlocuzione con sforzo intellettuale di cultura come quelle che qui oggi raccolte
Aperta un'interlocuzione critica con altra posizioni anche della sinistra moderata
E in un rapporto da costruire in larga misura da costruire ma di cui sentiamo moltissimo la necessità con il movimento
Un programma come quello a cui lavoriamo non può costruirsi senza la ricerca costante di una relazione con la crescita di un movimento di lotta
E con diciamo agli elementi anche greggi di programma che questi movimenti di lotta portano con sé
In ogni caso sentiamo bene
Di dovere intervenire
Su un elemento che ancora si configura come un deficit strategico
Nella vostra risposta ai processi di modernizzazione capitalistica
Un deficit strategico
Di cui sentiamo interamente il peso
E che ci proponiamo di affrontare avendo consapevolezza come a dire che la sproporzione della nostra forza rispetto all'ordine della questione
Tuttavia avendo in mente che questo deficit può essere affrontato e risolto soltanto mettendo mano anche ad una revisione
Del rapporto tra teoria e pratica sociale e politica rispetto a quella che abbiamo ereditato
Non sembrando ci possibile
Una superamento di questo deficit nel campo di una separazione o di un'autonomia della cultura e della ricerca
E invece possibile semplicemente sulla base di un rapporto dentro l'esperienza e la pratica sociale e politica in un processo in cui gli stessi elementi di elaborazione si confrontano con la crescita di questo soggettività ed anche con le loro crisi
Il baricentro analitico che invece cerchiamo di proporre con con un punto di confronto
Di partenza
E quello di una critica a fondo a questa modernizzazione capitalistica a questa fase diciamo post fordista
Questa critica questa critica radicale
Non è affatto scontata nel panorama diciamo così delle sinistre europee e italiane
Anzi
Certamente è ancora una posizione minoritaria
Tuttavia credo si possa dire che il suo impianto e oggi largamente acquisito
In questi elementi essenziali certamente provvisorio e insufficienti essenziali
Come un punto di vista largamente comune di tutti coloro che rifiutano un'architettura diciamo apologetica
Ho evolutiva di questa fase rispetto a quella precedente
Certo che proprio su questa modernizzazione su questa modernizzazione capitalistica
Tendono a definirsi le diverse ipotesi strategiche
Presente anche nella sinistra italiana europea quella che l'abbiamo chiamata appunto la divisione tra le due sinistre
Il punto che proponiamo anche la discussione quindi
E quello di un processo di mondializzazione di globalizzazione dell'economia mondiale com'è stato ormai con grande insistenza riproposto
In una lettura tuttavia specifiche che tende a vedere la mondializzazione della globalizzazione come capace di esprimersi in questa organi ai organizzazione capitalistica nella sfera della produzione in no invece la sfida dei consumi essendo questo meccanismo di accumulazione in grado di produrre
Se solo per una parte minore della popolazione mondiale per la natura stessa delle produzioni delle merci che vengono proposti ma queste ma queste merci
Vengono proposte in una condizione completamente diverso da quello che abbiamo conosciuto
Nel ciclo precedente sia nella sua per la sua distribuzione su scala mondiale che per la caratterizzazione di organizzazione della produzione dei servizi gli stessi processi finanziarizzazione
Che hanno assunto un peso largamente prevalente rispetto a quella dei cicli precedenti
E più la manifestazione noi cadiamo di una fase di crisi di un elemento di supplenza alla organizzazione più compiuta dei nuovi processi che non elementari sopraffazione dei medici in realtà siamo di fronte ad una crescita rallentata ad un mancato sviluppo e in questa crescita rallentata questo mancato sviluppo elementi che connotano diversamente il ciclo rispetto a quello precedente
Si produce una assolutizzazione della competitività su scala mondiale
Una centralità e una pervasività crescente del mercato e del sistema dell'impresa
Si potrebbe dire credo che stiamo assistendo a una rivincita
Sulla sui cinquant'anni precedenti
Una rivincita dei processi di privatizzazione e di mercificazione spinta che occupano ormai recentemente anche quegli spazi che cambierà un po'approssimativamente attraverso la lotta di classe venivano sottratti erano stati sottratti ai valori di scambio
Ai guadagnando una qualche libertà d'iniziativa per il valore d'uso si pensi a tutta l'esperienza seppure oggi così discusso dello stato sociale
Questa mondializzazione questa globalizzazione in questi processi finanziarizzazione accompagnano una riorganizzazione della produzione dei consumi
In questa riorganizzazione acquista una rilievo saliente un fenomeno che tendeva a essere superato i cinquant'anni precedenti la disoccupazione
La disoccupazione è un elemento costitutivo di questo nuovo ciclo e insieme
Subita dal dall'accumulazione capitalistica provocata e a richiesta
La disoccupazione costituisce un elemento fondamentale nella regolazione
Della distribuzione tra profit e salario
E nella conquista di una condizione al lavoro progressivamente non li vogliamo
Progressivamente sottratta al controllo sociale e alla contrattazione sindacale
La disoccupazione
Nelle aree forti
Del Nord capitalistico
Si accompagna a processi di penetrazione delle produzioni
Nel sud del mondo il quale esso del mondo smette tuttavia di costruire un problema dello sviluppo
E si configura invece semplicemente come un territorio inerte su cui realizzare il decentramento e la produzione di questo sistema di produzione di merci
Le imprese subiscono una modificazione rilevante in alto e in basso
In alto configurando un'impresa sempre di più come istituzione totale secondo il paradigma toglie Vittorio pista
Che considera il conflitto sociale una patologia
E che tende a estirpare qualunque lettura duale della fabbrica del luogo di produzione del processo produttivo
Sostituendo appunto dall'oggi la distruzione totale e del integrazione e dell'integrazione tra lavoro dipendente pallavolo esecutivo e costruzione di impresa
A questo punto alto corrisponde una funzionalizzazione dei punti
Diciamo bassi soltanto per comodità di linguaggio e che sono quelli invece del decentramento a cui corrisponde la frantumazione e la precarizzazione dal mercato del lavoro
Un po'accesso in fondo che potremmo riassumere nella formula Dellas valorizzazione della loro storia
Questo processo e secondo elemento dovremmo proporre
Il fondamento di una grande controriforma culturale
Una controriforma culturale che tende su questi processi materiali a distruggere ogni forma di autonomia ogni forma di autonomia
Da questi processi da quella con da quelle conflittuali a quelle istituzionali a quelle culturali
Ricostruendo attorno a quello che sto chiamato il pensiero unico una nuova forma di ideologia e di egemonia borghese
Questo pensiero unico
E questa è materia di tali processi costituisce noi pensiamo il fondamento di una vera e propria regressione nella civiltà del lavoro che questo processo di modernizzazione propone questa regressione della civiltà del lavoro produce a sua volta due elementi politico sociale e culturale rilevante
Si appoggia da un lato alla crisi dello Stato nazione il teatro entro cui si verrà realizzato il compromesso sociale
Dal dopoguerra e in Italia l'ascesa delle classi subalterne dalla loro capacità di condizionamento d'influenza sull'intero sviluppo della produzione di una di una esperienza di democrazia di massa
E a livello europeo io credo noi crediamo che si possa adesso su questa base parlare
Di una incipiente cinesi della civiltà europea di una vera e propria la scelta la messa in discussione cioè di quel con grande compromesso sociale che lotta di classe hanno realizzato in questo mezzo secolo qui in qualche modo stabilendo una relazione
Con le grandi culture che hanno attraversato l'Europa questa civiltà europea così come andiamo con riscrivendo e oggi aggredita fondamentalmente dal processo di mobilitazione dal pensiero unico
E da questa regressione della civiltà del lavoro civiltà dallo costruiva la parte più rilevante del compromesso sociale che ha configurato questo chiediamo chiamato civiltà europea
Naturalmente in questo processo si ride finiscono i termini dello sfruttamento e dell'alienazione
Una coppia che forse può essere utile
A illuminare meglio
Le condizioni nuove di sfruttamento dichiarazione può essere quella dipendenza autonomia dipendenza auto-governo
In questo senso si può dire che questa modernizzazione è una modernizzazione senza modernità e forse contro la modernità nel senso che il segno generale civiltà che porta con sé è quella di un accrescimento imponente delle dipendenze
è una distruzione sistematica di ogni forma di autonomia e di auto-governo
L'accrescimento delle dipendenze fino alla cancellazione dei termini della contraddizione
Delle contraddizioni che vengono negate e a cui soprattutto viene negata la possibilità di esprimersi praticamente dipendenza che vengono aumentate rispetto al Duomo aspetta la persona rispetta l'ambiente
Lavoro persona e ambiente ridotte strettamente a variabili dipendenti dall'intero processo
Insomma credo si possa dire che nell'epoca dei diritti conclamati
I diritti del lavoro della persona e dell'ambiente vengono concretamente e sistematicamente demoliti
E persino una grande questione che dal mondo al nostro Paese
Ha costituito sempre un banco di prova dei processi di modernizzazione di modernità come il Mezzogiorno il sud del mondo
Vengono sostanzialmente derubricato cancellato due problemi non esiste in Italia la questione meridionale non esiste di fatto la questione del sud del mondo l'una e l'altra sulla crisi delle ipotesi precedenti dal d'esordio la questione meridionale vengono appunto ridotti a essere considerati i territori senza qualità eppure vuoti di penetrazione
Il terzo punto che vorremmo proporre
Che questo quadro sia una qualche attendibilità
Propone una sfida molto grande alla politica molto grandi attori
Perché costituisce cioè l'esaurimento della riformismo borghese che si era cimentato lungo una fase di lunga recita
Con il tema della integrazione della inclusione dell'allargamento dalla cittadinanza
E che oggi invece abbandona tutte queste fonti sostituendo all'inclusione l'esclusione
E fronteggiando l'esclusione con meccanismi di frantumazione e di segregazione dei soggetti esclusi
E una crisi profonda diciamo così del riformismo promette
Il che naturalmente non vuol dire che si possa arrivare alla conclusione semplicistica
Che non esistono spazi di riforma o non esistono spazi di conquista
Si vorrebbe dire che non esiste la possibilità di configurate
Una strategia riformisti cioè la possibilità di affidarsi all'evoluzione di questo processo di modernizzazione
Per operare dei correttivi interni a questa logica per rendere meno gravoso e le sue conseguenze sociali
Si vuol dire cioè che questa modernizzazione implica porta con sé la crisi della coesione sociale e la messa in discussione sulla crisi della coesione sociale la civiltà e con esso sia configurata
Il programma allora diventa una questione assai diciamo ambiziose
Difficile
Che chiede insieme alla definizione sul
Perché cosa viene elaborato per quali obiettivi
La risposta a domande difficilissime
Conchiglia realizzare questi obiettivi contro chi realizzarli e come
Oggi nella discussione che vi proponiamo qui
Stiamo un passo indietro dal terreno otto o avanti insomma dal terreno più propriamente politico
Che chiederebbe diciamo
Un confronto troppo esposto le ragioni di partito non di pattinatori di partito
Vorrei semplicemente Gloria accennare al fatto che questioni quale quello che l'assetto delle sinistre
E dunque sindacato confederale
Non risultano questioni capitali in questo ragionamento e nella costruzione di Ford una forza antagonista e di un programma alternativo
Penso che la questione sindacale si una questione gigantesca
In tutto e che si pone in termini radicalmente diversi da come fin qui l'abbiamo conosciuta come Interni molto diversi forse anche radicalmente diversi si configura la questione del sinistro
L'intero sistema di alleanze politiche di soggetti organizzati sembrano non più in grado di proporsi in continuità
Con il ciclo precedente rispetto a questo spiazzamento
Quello che qui invece secondo voi potrebbe essere discusso senza questa esposizione diciamo le ragioni di partito è
La questione che sta dietro a questa ed è quella che diciamo classicamente si chiamerebbe del blocco storico dalla trasformazione
Una lezione che certamente va rivisitata
Voi stessi sentiamo come Diana
Il carattere datato ecco di questa definizione
Ma il problema si propone assolutamente internista ingenti
Ed è il problema dell'indagine di chi e oggi il soggetto vocato alla trasformazione
E quale teorica e culturale la trasformazione
Del del battuta sì per poter affrontare questo
L'elemento come dire processuale che introduciamo e anche
L'elemento diciamo di cautele intellettuale data appunto dalla consapevolezza piena della sproporzione i nostri mezzi rispetto a questo tema ma anche dalla consapevolezza che questo processo di lirica colazione passata solo nella costruzione del movimento nella scelta degli obiettivi interni al movimento insomma nella costruzione di una comunità scelta scientifica allargata della trasformazione che abbiano i protagonisti della lotta sociale i suoi elementi fondamentali
In questa ricerca si incontrano problemi e veri e propri dilemmi
Ad alcuni di questi assoluta alcuni vorrei accennare qui chiedendo il vostro contributo su queste attualmente qualora voleste su anche su tutti gli altri ma su questi
Sì adesso vorrei indicare ci sembra
Si siano versando problemi irrisolti di grandissimo peso e quindi davvero saremo chiedere un vostro contributo in questa direzione
Il primo riguarda la questione stesso del lavoro
C'è qui una discussione una letteratura
A cui non faccio riferimento
Che riguarda persino per la questione cruciale si potrebbe dire passino avvicina antropologica largo
Nella prospettiva della liberazione
Del lavoro dall'abuso de o dal lavoro salariato
L'idea rinvia cioè se il lavoro continua a essere come io credo un paradigma ineliminabile nel processo di liberazione e concretamente nella fase storico-politica chiama passando che cioè non sia pensabile nel lungo periodo a pensare un processo reale di dall'azione dell'uomo
Se non facendo i conti con i problemi complessivi della regolazione del lavoro che rimane che resta sul tappeto come grande questione sono tra sia che si parla di una distanza più ravvicinata dove io non vedo possibile alcuna politica ed economica alternativa che non nuova dà una risposta sull'assetto la distribuzione e la quantità alla qualità del lavoro
Somma il lavoro come questione cruciale sia che si parli appunto della liberazione dei termini persino marziani di
Il perseguimento di fine sia che si parli di tempi più ravvicinati di programma
Una centralità
Il fatto che si riduca il recupero dei lavoratori occupati nella produzione di beni materiali nel nostro territorio nel nostro territorio non nel mondo
Non implica la rinuncia per annullare la riduzione del peso di questa questione nella definizione dell'assetto complessivo di civiltà la definizione poca
Anzi si potrebbe dire che ne viene persino esaltato anche la difficoltà che propone
Ora l'interrogativo che riesco porto c'era anche natura
C'è anche il ma grandissima sottolineatura nel lavoro sai stimolante che sono venuti proponendo c'è anche nel loro libro compagnia Rossanda e Ingrao il quesito che ritorna
E se in questo processo di modernizzazione capitalistica
Siano contenuti intrinsecamente
Delle potenzialità con qualche spazio di emancipazione del libero e del lavoro così concreto come concretamente ma configurandosi
Oppure se la logica di questo processo di ristrutturazione capitani d'impresa capitalistica
Costituisce una prigione
Di ogni possibilità e facoltà di muoversi in questa direzione sicché
Sarebbe richiesta una contrattazione a fondo
Della sua logica interna
Tanto da richiedere
Una ipotesi di trasformazione
Senza la quale lo stesso conflitto del lavoro
E così e costretto a oscillare alla deriva corporativa e la deriva distruttiva
Noi proponiamo con grande determinazione questa seconda chiavi interpretative
Vuoi che fosse chiaro
Non è la riproduzione di un antico diciamo confronto tra apologetici e apocalittici non non è questo
è il punto di Giannotti copula scegliamo interpretazione ciecamente Patrizio
E io credo che su questo punto diciamo non si penso che penso che proprio la scelta non è rinviabile
Non era in via nasce la mancata scelta delle conseguenze
Una scelta sbagliata avrebbe delle conseguenze disastrose
Compagno Marco Revelli andato scrivendo su queste cose vere
Dei punti interrogativi analitici che io trovo assolutamente incontestabile
Almeno a me sembrano molto forti
E che riguardano anche qui vorrei fare una sottolineatura non semplicemente diciamo la la produzione già investita dalla riforma con l'autista ma che riguardano l'intero processo di lavoro
La pampa che integrata come la fabbrica disintegrata l'intero sistema produttivo del tema organizzazione della produzione
Che mi pare oggi più di ieri depone a favore della scelta interpretativa della impossibilità di una correzione dall'interno di questo processo
Oggi a me sembra più evidenti
Oggi che gli elementi di controriforma
Sul lavoro si dispiegano violentemente
Io penso penso che persino l'accentuazione del numero dei morti sul lavoro
Costituiscano una conferma diciamo delle ipotesi drammatica
L'aumento del numero dei morti di lavoro non è un fenomeno semplicemente patologico di qualche condizione di arretratezza non è che avviene su un cantiere edile
Piuttosto che in una realtà degli appalti perché Alice l'arretratezza no quello lì è la conseguenza di un processo oligarchico
In cui l'appalto e il cantiere edile così organizzato fanno parte di non solo di questa produttivo ma di questo processo spietato azione capitalistica organicamente
E fa parte di questo processo che organizza capitalistica la demolizione dal punto di vista etico del piano delle ventotto sale di lettura del processo di la voce che s'impone solo un punto di vista con l'impresa e della competitività e sindacato scivola dentro la logica di questo punto di vista organici storico dell'agosto e della e della produzione eventualmente gli elementi di difesa e di protezione
Da condizione che ai aggravando le condizioni di lavoro e di fatica di carico di lavoro espongono
Espongo crescente man alla malattia che il rischio dalla loro di infortuni per il Nord
Appunto penso che una parte importante della costruzione del programma continua pensate Baesso nell'inchiesta inchieste in generale
La crescita di una flessibilità dipendente
E invita la manifestazione evidente di questo processo crescente di spoliazione che si produce i processi ristrutturazione capitalisti
Il tempo lo spazio la condizione di lavoro collettiva ed individuale
Hanno subito un arretramento gigantesco gigantesco
E non solo nel montaggio finale dei motorino della carrozzeria
Ma ovunque
Come condizione generale con una cancellazione pressoché totale di ogni forma di controllo sociale il rigidità individuare ai genitali con sui che che sempre il fondamento del controllo sul
Materialità condizioni contrattuali condizione generale se c'è un tratto generale che mi pare connotare il lavoro in questa nuova fase e quella della perdita di ogni elemento di sicurezza
L'insicurezza l'incertezza diventa l'elemento caratterizzante della nuova condizione lavorativa
Sia rispetto alle sue caratteristiche dica a vocazione e di prestazione
Lavorativa sia rispetto al suo destino e al suo futuro
In Africa stiamo assistendo ad una totale cancellazione dei contratti delle leggi come elementi regolatori della prestazione io
Chi entra progressivamente mangiata da una tutto
Il rapporto fra condizione lavorativa nelle dinamiche economiche sociali
Beh basterebbe ma invece non lo faccio per non rubarvi tempo
Una nave ci dà più sommaria possibile ma semplicemente prendiamo i dati dell'Istat
Facciamo prima sull'andamento del mille novecentonovantacinque per confermare questa interpretazione questa tendenza il credo che in Italia non è mai mai esistito nel dopoguerra un anno così
Non è mai visti non è mai esistito un anno in cui alla crescita della produzione del prodotto interno lordo e della produttività
Non si determinasse via viste o di carattere in maniera più o meno consistente una qualche e distribuzione del suo lo spiega tra prodotto mai
O da che poteva andare una forma di accrescimento del monte salari però vi è richiesta l'occupazione Ottavia di accrescimento della dinamica salariale o per via di riduzione degli orari ma una qualche forma grazie nessuna di queste e non è un elemento occasionale non è un anno grigio e ed edili ed è il governo Dini ma non è solo Dini
E che la tendenza alla distribuzione della ricchezza prodotta viene sistematicamente negata e sistematicamente rivendicata per essere incorporata al profitto in una distribuzione del tappo voi avete la rete e contro il salario di processo di colonizzazione
Questo elemento per non può essere considerato una parentesi aveva visto appunto come una una delle relazioni ai processi materiali le politiche economiche neoliberiste che si presentano come il punto dopo dopo Amato come il punto di snodo anche per l'Italia i rapporti con le tendenze europee
Dunque riassumendo su questo punto nel breve e nel medio e nel lungo io credo che bisogna assuma l'interpretazione drammatica secondo cui questo processo di ristrutturazione capitalistica
Piuttosto che appaia degli spazi emancipati liriche leader attivi le tecnologie
L'uso d'informatica nell'organizzazione del lavoro affatto in realtà riconducono questi elementi dentro una linea aggressiva dalla civiltà del lavoro e un attacco a fondo alle capacità di protagonismo l'intervento per chiede cioè chiede cioè di portare il conflitto di classe avuto a livello de la contestazione della linea di fondo per poter avanzare ad interventi di modifica
Come secondo punto su cui vorrei sollecitare
Il vostro intervento
La questione del conflitto sociale dell'armatura politico progettuale delle molle del conflitto sociale
Mi riferisco per ragioni di diciamo di di brevità simboliche
Alla vicenda francese
L'immonda parlato dello sciopero dei dei lavoratori del pubblico impiego proprio l'oltranza
Per oltre venti giorni come la prima contestazione dei processi di mondializzazione
Altri hanno parlato della prima contestazione di ma di di massa di Maastricht
Il primo forse c'è un impatto infrazione diciamo perché in Grecia
Nel novantadue in Italia novantatré insomma movimento di lotta contro la demolizione dello sport sociale perseguitare classe dirigente del governo i liberisti ce ne sono state ma certo io convengo che c'è una diversa percezione e la percezione vede in questa lotta francese appunto
Un elemento che può essere riassunto nei termini
Che prima descritto
Bisogna pensarci molto perché una nota come questa viene così in Francia perché avviene da parte del Pubblico impiego se mai ve ne erano abituati nel dopoguerra
Alla manifestazione rovesciato siano lavoratori dell'industria che lottavano e porta avanti le grandi lotte che io semmai godendo di una solidarietà o attiva o passiva del pubblico impiego
Lo spostamento diciamo in questo caso dico definitivo non lo spostamento
Sul pubblico impiego secondo me depone a favore della tesi secondo cui solo chi accetta e condizioni di sicurezza riesce a esprimere un livello di conflittualità alta
Sicché i lavoratori gli operai assai più esposti
Alle conseguenze sociali delle politiche liberiste
Tuttavia essendo imprigionato dalle medesime in un pub condizione d'insicurezza lacerante
La rischia rischia di perdere il posto di lavoro e l'altro ancora non riesco in quelle condizioni a mettere in campo un potenziale di lotta che altri quando supplenza possono fare per la loro condizione sociale
Questione tarato però ci ripropone la questione della sicurezza in termini un po'diversi da come negli anni ottanta è stata affrontata con qualche disinvoltura dal sindacato della sinistra
Ma io non sono per sfuggire al quesito qual è la natura di questo conflitto
E sono per assumere criticamente questo conflitto senza ragionare sul quale tuttavia secondo me non andiamo da nessuna parte anche nella costruzione del programma
Certo è che il secondo me noi siamo di fronte a un punto crisi Lucchesi del consenso alle politiche neoliberiste
Adesso non proprio non voglio insistere per non rubare tempo ma secondo me questa cosa è evidente
C'è una diversità rispetto agli anni precedenti di questo qua
Ma anche perché le le politiche liberiste annotato hanno tradito le loro attese molte delle promesse diciamo non ci sono non si sono verificate
Tuttavia la risposta che vengono date sono o delle fiammate difensive anche molto forti si pente né ci penserà straordinaria nota in Italia conto il taglio delle pensioni del governo Berlusconi ma si pensi anche a come questa l'otto non è stata possibilità faticare quando a fare un taglio analogo è stato il governo Dini
A dire cioè che richiesta perché il movimento possa esprimere la sua forza di contestazione di critiche di lotta una certe condizioni
In ogni caso quando si esprime in Italia come in Francia secondo me il rilievo che ha un connotato prevalentemente appunto dico di fiammata di Maldini difensiva per dire di un grande momento di mobilitazione di lotta di massa
Concentrato ma prevalentemente esterno all'incidenza immediata sulla propria condizione lavorativa né di vita
C'è una qualche sintonia secondo me anche con la manifestazione di voto
Che si è manifestato in Paesi europee
Penso anche ai Paesi dell'Est
Che appunto manifesta questa protesta contro i processi mondializzazione dei libri mi delle politiche liberiste
Quello che però questi movimenti non contengono né credono possono contenere il processo di costruzione
Non parlo semplicemente dell'acquisizione del momento propositivo rivendicativo
Ma appunto di un'armatura complessa dei movimenti capaci di rispondere al due quesiti come si dura nel tempo e come si ottengono i risultati dei risultati in grado di contabilmente la tendenza dei processi di mondializzazione le politiche liberiste e intorno dei dottori di controtendenza se vogliamo dire ha detto
Questo mi pare un problema cardiaco
S'sono sempre un diciamo un po'diffidente nell'uso delle categorie difensivo offensivo per le lotte sociali come per quelle politiche SIS insomma
Compagni che mi conoscono sanno che attribuisco un grandissimo valore lotta che vengono chiamate difensive
Non solo per le capacità di accumulazione che producono per i livelli culturali che determinano ma perché anche proprio non credo nel fondo questa distinzione in ogni caso per usarlo adesso
Come categoria di semplificazione io voi via intanto che noi dobbiamo partire dal fatto che non è vero che c'è stato in questi anni un sofà più di lotta difensiva
E che il movimento operaio in Italia e in Europa sarebbe caratterizzato con gradualmente eccessivo il movimento organizzati in movimento pare organizzato non si è caratterizzato sottenda rotta nei diversi neo sì
Non a caso nell'umanità non ha non è il terrore lotta invece non è stato pratiche non è stato praticato
Se vogliamo chiamare difensivo per otto anni
Sistematicamente
E secondo me non averlo affaticato ha impedito di ragionare sui suoi limiti
E sulla introduzione di elementi innovativi propositivi alternativi
Credo che appunto non è da dotato su questo punto e un punto vi propongo una strategia per usare un termine questa volta l'impresa duale
Cioè una strategia al movimento operaio che decide di presidiare le sue conquiste di presidiare le sue conquiste
Attribuendo a questa un valore strategico vale nello specifico come dire per il sistema previdenziale come vale in generale per la foto ufficiale il problema del passi dietro queste è un problema ineludibile senza del quale non non regge poco
E senza il quale non si propone l'elemento di innovazione per le bassa e a quel punto non ha non ha diciamo non ha più bisogno di fare i conti con un elemento di rigidità che prima c'era guardiamo facciamo il caso le pensioni Italia lo vediamo clamorosamente abbia adesso Pizzuti scrive ogni giorno e scrive
Sull'inserto de la Repubblica contraddicendo ogni volta diciamo il quotidiano nell'inserto naturalmente da altri lettori in cui spiega sistematicamente siamo di fronte al falso sui bilanci dell'INPS al passo sistematico in casa appunto la commistione tra assistenza e previdenza sistemato
Ma questo reso possibile dal fatto precisamente che tu hai consentito per lo sfondamento contro le pensioni di anzianità e trentacinque anni dico pratico personalmente quindi il pressing io è un punto fondamentale che avveduta via praticato anticipando dall'innovazione
Di proposte alternative nello stato sociale come sulla localizzazione
E qui forse bisognerebbe ragionare su una sollecitazione che ci viene proposta
Da molte parti
Su cui credo si possa riflettere diciamo
L'esigenza cioè da di uscire dal binomio stato imbiancato naturalmente per abbandonare la questione di al dello stato di quale Stato
Ma per ragionare attorno al problema della possibilità di introdurre una città in cui viviamo dei fattori di socialità
Che passino anche per strada diverso diverso da quello strutturale
Naturalmente è un discorso diciamo Complesso
Penso la questione dei lavori socialmente utili per indicare una di queste questioni
Sapendo che ogni volta che si parla di questioni così palese difficilissime i cui confini con interpretazioni assolutamente non corrispondente unica da trasformazione sono possibili se ne si pensi ai lavori socialmente utili che possono essere interpretate unicamente come come fa spesso il governo come elemento sostanzialmente assistenziale per nascondere i cassa integrati che ovviamente l'interpretazione non solo minimalista ma ha cominciato a rispetto a quello che qui viene proposta
Oppure invece a quello che viene chiamato il terzo settore Baiano pochi appunto un'idea sostanzialmente di configurare un pezzo della Società organizzata in modo tale da essere incontaminata dai grandi facesse ristrutturazione capitalistica delle sue leggi
Diciamo tesi almeno ingenua qui invece si potrebbe ragionare sull'ipotesi diciamo anche di rivisitare criticamente lo speciale
Per poter introdurre un rapporto tra condizione di diciamo di di di di potere produttive di riproduzione sociale che spezza il meccanismo che fin qui ha sto proposto usando per questa via un rapporto anche di trasformazione insomma noi pensiamo che qui bisogna impiegare molto
E che bisogna ragionare attorno almeno a una prima di di elementi così è stato il primo presidio protezione delle conquiste anche diciamo con una radicalità che fin qui non abbiamo conosciuto vediamo cercate di faticava in qualche caso ma insomma secondo me dovrebbe diventare un elemento costruttivo del programma
Due l'individuazione di sbocchi di nuovi elementi di politica economica e di riforma
Capace di dare una evoluzione a queste rivendicazioni siano esse di difesa delle conquiste di estendere le nuove conquiste
Senza le quali non si realizza una conquista faccio un altro esempio qui la riduzione d'orario di lavoro
Bisogna poi ragionare specie specie da quelli col come noi
Che la propongono da qualche anno bisogna pure che però a un certo punto ragioniamo praticamente solo il patto che in Italia nessuno da nessuna parte c'è una lotta in piedi per la riduzione della il lavoro e che invece lo ai lavori aumentato
Di fatto sia terra lavoro straordinario per compensare anche l'aspetto il salario aggiustate sicché come prolungamento dell'età lavorativa preoccupazioni lavorative che la voce
Allora no
Forse settore un punto classico
Della cultura di movimento quella secondo cui non basta che un obiettivo sia giusto perché diventi organizzazione di lotta
Naturalmente trascuro qui il fatto che certamente se i sindacati confederali sono radicalmente avversi all'obiettivo come questo il nome della compatibilità certo difficoltà sia crescono ma anche diciamo così sormontato questa difficoltà che non discuto qui imporre la via maestra
Resta il problema che un obiettivo da quanto è giusto se non è vissuto come impraticabile cioè ai a Lizzani vile non da corso in movimento
Questa è la sabbiatura definite da condizioni anche ecco anche andar culturali geniali ma dipende anche dal rapporto tra torna porta identica diventa una parte politica economica
Cioè del Talma elemento diciamo specifico rivendicativo che muove con le porte e una traiettoria che indica la possibilità di lontane dal tuo punto di vista lo schema delle compatibilità in qualche modo misurabile Antonio e altrimenti altrove né attualmente no-stop proponendo qui la questione assai più ardua più complessa di cui al punto ma poste dal frontale della transizione
Problema realmente esistente come molti compagni ci propone pronunciato dalla foce del capitalismo è un diciamo
Va be'problema argutamente
Sento tuttavia l'immaturità nella definizione di una strategia della trasformazione
Problema che a cui due bisogna lavorare
Ma a cui si può lavorare intanto affrontando questo nodo quella della diversa della rottura di Adidas dislocazione della peggiore compatibilità senza i quali anche rivendicazioni preziose per modificarle non trova né la massa critica né diciamo così l'impianto di appoggio
Che possa aiutarli a realizzare infine terzo un elemento sul quadro di sistema
Cioè sull'allargamento del terreno quel conflitto fuori dall'orizzonte
Nazionale a cominciare a intervenire
Sulle dimensioni europee e internazionale
Contento oltre che dice a Malaga delle compatibilità nella politica economica che insiste su di te
La gabbia delle relazioni internazionali imprigiona per un altro verso naturalmente anche qui usando tutti gli interstizi perché non è vero che ti imprigiona il quadro internazionale sulla riduzione d'orario perché righe metallici e battute le trentacinque ore ci arriva
Dunque si potrebbe fare anche qui ma appunto il problema che pongo è il problema diciamo più generale
Dell'attrezzatura sulla politica economica il programma e sull'intervento su scala europea e mondiale in grado di costruire questo processo
E questa è la terza questione che volevo oppure la vostra attenzione il teatro del conflitto
La modificazione del teatro e concreto
Non mi bella forse una semplificazione però non mi pare che ci siano dubbi
Sul fatto che noi intesi come movimento operaio
Siamo cresciuti in un teatro del conflitto
Che turca ponendo Conte continuamente la questione internazionale e dell'internazionalismo in realtà ha avuto un privilegio assoluto nella dimensione nazionale e dal conflitto nel suo staff nazionale
Qui c'è un problema secondo me acuto
Non parlo che sui questioni anche più grandi qualità crisi proprio di fondo dello Stato nazionale
Tanto di questa sera semplicemente riferendo di una questione economica e sociale del programma
Se un declino del peso dello Stato nazionale nella condizione economica e sociale del mattone
Se sì
Ma eviterei
Di trarre da questa affermazione una conclusione diciamo tiritere sbaglia
Quella cioè del carattere sostanzialmente marginale del conflitto sulle politiche economiche sociali nazionali
Io dallo Stato nazionale
A ruolo fondamentale nella parte destruens delle conquiste opera ed è l'abbattimento dello stato sociale per realizzare appunto il primato assoluto dell'Arca
In qualche modo insomma lo stato sociale si sfila
Come in tuo interlocutore e controparte rispetto ai temi di riforma di intervento economia di capacità di affrontare in termini autonomi dal mercato certe grandi questioni milionarie
Ma chi si propone di Ponte attenti come elemento come mantello
Distruttivo delle tue conquiste lo stordisce
Naturalmente ci appoggerà so bene che c'è un rapporto tra le direttive di Bruxelles e la linea la privatizzazione operata in Italia
Però appunto il ruolo dello Stato fondamenta come si vede dal fatto che gli stessi compiti difensivi si attivano precisamente nei confronti interventi di abbattimento dello Stato dall'Italia alla Francia specie
Dunque è un terreno diciamo che non può essere abbandonato e uno di quei presidi su cui viene che presto intervenire
E la cosa è ulteriormente complicato dal fatto che la spesa per esempio l'assunzione a dimensione europea assolutamente indispensabile secondo me
Non si può avere una reticenza su
è evidente che io credo che noi dovremmo tendeva dislocato nel teatro privilegiato spunto la dimensione europea
Tuttavia noi non possiamo non vedere una difficoltà enorme che incontriamo su questo terreno perché la dimensione europea non è una dimensione politica o statuale la dimensione europea oggi è una missione di mercato
L'Europa oggi è un insieme di banche ed in paesi oggi ed è così evidente che il suo obiettivo prioritario non è la costruzione di un della sua pentita politica ma veramente
Cioè non solo eh l'economia del mercato ma è la moneta l'elemento costitutivo dell'Europa
E faccio notare che se questo obiettivo venisse perseguito il governo negli voglio dare per la prima volta di fronte al fatto che la moneta europea non ha un'interfaccia politico che posso decidere perito di stamparla
E in quale quantità cioè per la prima volta quest'autorità ben verrebbe sussunta nel sistema bancario
Cioè da un soggetto irresponsabile politicamente democraticamente per la prima volta allora tu hai da una parte il ruolo dello Stato nazionale
Che viene dislocato sul terreno dell'aggressione alle conquiste ed è il gendarme della Cattolica sta lo si faceva dare neanche a a livello nazionale
E a livello sovranazionale a livello europeo latita non esiste si dissolve mentre cresce la dimensione mercantile all'immissione sezione del TAR
E questo problema grandissima citiamo
Cioè che la dimensione statuale sia povertà rovesciata tutta con Torino open esistenza preesistente parziale
Il problema quindi della ricostruzione della politica secondo me
è ineliminabile
E il dall'Europa oggi vive un deficit democratico clamoroso
E il deficit democratico non è semplicemente da questo giornale di poca democrazia e partecipazione del cittadino
Ma è la cancellazione e la coesione sociale
Delle connotazioni di classe del protagonismo dei medesimi
Ecco insomma cosa volevo dire quando dicevo che bisogna presidiare insieme nove presidiare trovare i modi anche per realizzare un processo di costruzione politica che alla di questa dimensione qui ma nettare
Le cose sono forse aperte a qualche spazio maggiore di ieri
Ieri a parlare contro Maastricht si passata una passione
Oggi insomma da da sinistra a destra al centro
Le critiche si spreca
Anche perché appunto secondo me il mutamento dalla congiuntura economica spinge parte importante delle borghesie a considerare impossibile un'ulteriore politica dell'azionista in presenza di un palo eccessivo
Che si può sì praticare la convergenza fiscale in Europa ho lavorato alla convergenza rischia ma quando poi scopre che a splafonare rispetto al deficit la Germania
Non un Paese debole ma locomotiva e il centro motore di questo mondo
Ti rendi conto che allora il parametro di Maastricht sono in realtà inattuabile da quando questo
Che non l'allontanamento da questi parametri ma il riavvicinamento hanno concorso realizzare e tutti gli studi economici europei Totti dico un'altra cosa un incremento dell'occupazione
E quando quel tutti gli studi economici europei dicono che qualora ci avvicinasse ulteriormente fino a conseguire la moneta unica sui sulle convergenze fiscali ma pensiamo a trenta milioni di occupati invece che a ventidue
Io sento che la risposta che ci ha laburisti danno diciamo con la la la riproposizione di una parte politica inebriante come fa anche in corse e altre importanti dirigenti laburisti è del tutto diciamo non ce la fa non la legge
Ma che il problema che la posta in atti sì e quella della politica in Italia in Europa su questo elemento non mi pare ci siano dubbi e dunque uno spazio reale si apre in questa in questa direzione qui
E finisco
Vi chiedo scusa per il carattere appunto un po'così approssimativo qui
Io ritrovo il centro del nostro ce n'è poca
Ne ne capisco la parzialità è più a questa identico io credo che il centro del programma debba essere la lotta alla disoccupazione e una nuova idea del pieno impiego
Da un punto va dunque cemento dal punto di vista
Fin qui è stata perseguita la politica idealista che essenzialmente l'idea che si riduce il debito pubblico
Come priorità per garantire la crescita e l'aumento e la lotta disoccupazione questa cosa è fallita clamorosamente per ragioni impresa
A questa fase di modernizzazione capitalistica
Dunque si propone e il perseguimento del pieno impiego come
Condizione necessitata anche alla riduzione del debito pubblico cioè va be'c'è un punto org rovesciamento dell'impianto politico-culturale ed è questo che dà secondo me grande forza due questioni come quella riduzione dello ai lavori socialmente utili
Che appunto in qualche misura alludono Ludo naturalmente ad un ragionamento che essendo una critica radicale moneta racemo tende a incorporare la critica la risposta che ne sia e a dislocare diciamo il terreno sul problema della innovazione dalla modificazione del modello sociale del modello sociale del modello di sviluppo cioè della grande riforma
Capisco bene che in questo campo bisogna ad affrontare in termini che adesso non posso la questione delle risorse
Perché
Di grandissima difficoltà tecnica la sinistra
Reale
Credo che questo ci porterebbe a un discorso sul rapporto tra produttività che utilità sociale
Credo che saremo avvantaggiati Italia tuttavia perché una condizione fiscale come questa e così anomala nel suo carico di evasione
La città che propone un tema delle riforme un po'più alleggerito che in altri Paesi europei cioè sbatte meno sulla difficoltà
Questo per come si reperiscono risorse in generale il problema è acute grande ingenerare propone la presa d'utilità sociale terreno difficile sonda lo propone anche noi con un margine tuttavia anche diciamo temporale un po'di Fiorito perché qui c'è una questione fiscale gigantesca
A cui attingere per operare un passaggio che potrebbe in qualche modo dimensionare anche l'iniziativa nazionale dentro il quadro a cui ho fatto riferimento europeo con qualche possibilità di incidenza
E infine l'ultima cosa ho finito
Questa questo questo modo di ragionare
Si propone di indagare
Cosa resta e cosa vive di quello che sto chiamato il caso italiano
E cosa è ecco e anche diciamo una dislocazione geopolitica dell'Italia
Lasciate eurocentrico o perché monetarista e mercantile su cui ha lavorato tutto in Europa
è ormai sfidata da un la contravvenzione tra nord e sud facente che investe la stessa nel Mediterraneo
Io penso che qui proprio una la riproposizione della questione del Mediterraneo non in termini alternativi a quello europeo
Me come elemento di dialogo di confronto ossia di civiltà e di cultura
Penso a questioni come quelle indicazioni come su un teatro come questa devono e possono essere affrontate in termini non solo non artistico ma anche di evoluzione della civiltà
E penso come un teatro come questo sia più corrispondente al paia e anche vai cena possibile cooperazione tra nord e sud del mondo in grado di costruire degli elementi d'innovazione dello stesso dello stesso modello
Questi diciamo traino della collocazione geopolitica non mi pare
Più possibile di portarla con un elemento aggiuntivo al nostro ragionamento perché appunto la questione dell'innovazione del modello E centododici Lupo chiedono anche una collocazione delle aree regionali perché ho finito davvero
Nel processo di modernizzazione
Sei obbligato a starci per definizione
Ma è come starci non è assolutamente determinato automaticamente da questo stesso processo che tu puoi contrastato e la la l'apertura di uno spazio regionale e di una reazione da questo spazio regionale europeo e altre realtà comunque del Mediterraneo può configurare diciamo un un uno guadagni appunto attraverso un somma più di introduzione nuova civiltà di un elemento di autonomia
Da questo da questa o eccesso di mondializzazione capace poi anche di di cerca poi capaci di influire sulle sul medesimo e sulle caratteristiche grazie
I nostri tempi ho già detto sono purtroppo molto stretti quindi ci conviene subito aprire la discussione
Non non credo si tratti in un seminario in un incontro come il nostro di stabilire dei tempi precisi per gli interventi ma una raccomandazione mi pare doveroso fare per consentire che a parlare possono essere numerosi e d'altra parte già parecchie numerose sono le richieste di intervento immagino
Numerose saranno quelle che verranno si può pensare a un a un quindici minuti credo
Questo comunque io
Ripeto affido ai simboliche prenderanno la parola
Di determinare i tempi del loro del loro intervento
Noi possiamo proseguire questi lavori fino alle tredici e trenta
Avremo qui un la possibilità di una breve intervallo con un
Un rinfresco
E poi riprendere dopo un'ora
E quindi alle quattordici e trenta
è iscritto a parlare ora Ernesto Screpanti al quale do la parola e dopo di lui Lidia Campagnano
Vorrei fare
Dei conti della spesa
Intanto per portare alla vostra attenzione
Un dato
Preoccupante accederei strabiliante
Che è questa
Che nel mille novecentonovantacinque
L'avanzo primario del settore statale
Al netto degli interessi
è stato di sessanta mila miliardi degli
Capisco che dopo le le le introduzioni e la relazione dopo l'introduzione la relazione ci sia un pochino di movimento lo capisco benissimo d'altra parte io gli spazi sono molto angusti io raccomando vivamente ai partecipanti di volere consentire a chi parla di potere parlare senza troppo brusio prego
Per farvi capire cosa vuol dire sessanta mila miliardi di lire vorrei produrre questo dato in termini di occupazione
Facendo l'ipotesi ottimistica che un lavoratore costi trenta milioni l'anno
Basta fare una semplice abitazione per accorgersi che
Sessanta mila miliardi di lire equivalgono a due milioni di posti di lavoro
Potremo cioè a dire che nel mille novecentonovantacinque il bilancio statale ha presentato un surplus di due milioni di posti di lavoro cioè di posti di lavoro che non ci sono
Questo vuol dire che un governo
Vuol dire che un governo che oggi si proponesse
Una politica una seria politica di piena occupazione
Semplicemente istituendo un'agenzia per i lavori socialmente utili
Potrebbe dare occupazione a due milioni di disoccupati senza incontrare vincoli di bilancio cioè semplicemente azzerando l'avanzo primario
Questa cosa e molto importante bisogna capire le implicazioni politica di questa cosa perché c'è una tendenza diffuse in tutti gli ambienti politici
A credere che esista un vincolo fiscale alle politiche di piena occupazione
Ed è questa convinzione che bisogna sfatare
Cioè io sostengo e cercano di dimostrare
Che oggi una politica fiscale espansiva
Non so le necessarie ed esecrabile ma è possibile
Naturalmente ci si scontra subito contro l'obiezione che esiste un debito pubblico enorme
Obiezione
Sosterrebbe che
La necessità di un avanzo primario così grande deriva dal fatto che abbiamo un debito pubblico enorme da cui bisogna rientrare in qualche modo al sia che ci si voglia attenere ai parametri di Maastricht sia che non ci si voglia tenere questi brani teniamo presente che il di Milano centonovantacinque il debito pubblico
è ammontato al cifra di
Due milioni di miliardi e più ed è pari al centoventitré virgola otto per cento del reddito nazionale
Il che ha dato origine a un impegno per interessi sul debito pari a centonovanta mila miliardi
Che è più del triplo
L'avanzo primario
Si è padroni Parenzo trova trovate che il bilancio complessivo non è affatto in avanzo ma il deficit c'è un enorme cioè sono centotrenta mila miliardi di deficit complessivo
Quindi dovrà del debito pubblico non può essere ignorato in nessun modo indipendentemente da quello che si ritiene
Di fare rispetto a i vincoli imposti dal Trattato di Maastricht
Mi sa che l'avrebbe tempi e quando si parla quando si parla di rientro dal debito pubblico
Non si intende riduzione della del valore assoluto del debito questa è la cosa che veste capi
Due mila miliardi di debito per l'economia con l'americana compri americane non sarebbe un grosso problema sono un problema per l'economia italiana quindi quello che conta è il rapporto fra impegnato il
Questo vuol dire che il rientro
Una politica di rientro del debito
Comporta non necessariamente una riduzione dell'ammontare complessivo
Ma un aumento del PIL più rapido da come questa è la cosa più importante da capire
Anche capire che se non sensuali a rispettare i parametri di maschi cosa che secondo me è auspicabile il rientro può anche avvenire in tempi più lenti di quelli che prevede che ha previsto il governo di
E ho presente che comunque anche a volere rispettare quei parametri tempio Trapattoni
Il governo prevede che uno dei preparando i fondamentali
Cioè il rapporto fabbisogno il sarà aggiunto se tutto va bene in Italia nel mille novecentonovantotto
Se tutto va bene in quella data il rapporto capisaldi sarà del tre per cento però il rapporto debito PIL
Sarà ancora molto alte centoquindici per cento che è molto lontano dal sessanta per cento previsto Grassi quindi comunque i tempi devono essere lunghi
Ora
Ci sono diversi modi
Per riassorbire il debito non c'era soltanto uno ne ne ha soltanto due o tre ce ne sono ben sei
I più o bisogno l'aumento delle tasse la riduzione della spesa pubblica
Poi ce lo mettono in trazione
Questo delitto azione contribuisce alla riduzione
A della percentuale del del debito rispetto a chi e perché dato contare idem denominatore dei rapporti e poi tramite il fiscal drag aumentare le entrate fiscali
Il quarto strumento e l'aumento del reddito reale
Stato di crescita previdenziale
Questo pubblici degli umori perché fa aumentare i rapporti impegno denominatore grappolo e fomentare la capacità contributiva
Dei cittadini e aumentare i venti
Poi c'è la diminuzione degli interessi sul debito
E infine c'è l'espansione della base monetaria
Qui vedete che ci sono molti strumenti che possono essere usati per affrontare questo problema
Che possono essere combinati in modi diversi ma sostanzialmente posso è secondo in atti per dare origine a
Due tipi di politiche diametralmente opposti che possiamo che si faceva chiamare una politica restrittiva una politica espansiva quello che io vorrei
Par di capire adesso
E che è possibile rientrare dal debito
Usando la politica fiscale e monetaria espansiva
Cioè una politica che va navigazione opposta a quella praticata da dall'ultimo governo al governo di anche da governi precedenti
Dini ha sostanzialmente usato tre strumenti queste strumenti nausea che sostanzialmente tre e cioè lamento delle tasse
Tenete presente che la pressione fiscale da novantaquattro novantacinque aumentata dal quarantacinque virgola cinque per cento al quarantasette virgola due per cento
La riduzione delle spese
E l'aumento dell'inflazione
Vediamo invece come potrebbe essere concepita una manovra di rientro dal debito
Che sia compatibile con la politica fiscale e monetaria di piena occupazione quindi una manovra di rientro espansiva
Ora è ritornata il tasso di crescita delle quali è reale
Più rapidamente cresce la produzione la domanda aggregata la produzione
Più rapidamente cresce il rugby il verde il denominatore di quel rapporto il più rapidamente cresce la capacità contributiva dei cittadini
Senza aumentare l'incidenza fiscale
De Pace anche qui dei semplici calcoli per per per darvi un'idea di quello che può accadere
Con un tasso di crescita del reddito reale del cinque per cento
E il minimo indispensabile secondo me se vogliamo fare una politica di piena occupazione tre mila trentacinque l'economia italiana è cresciuta al tre per cento gli effetti occupazione sono stati nulli
Come minimo bisogna cresce del cinque per cento se vogliamo che a subire
La disoccupazione e bene con una crescita del reddito
E del cinque per cento
E tenendo chissà per ipotesi la pressione fiscale del quarantasei per cento che è quella stabilita dal documento programmatico economico finanziario per i novantasei lo fissa
Questa percentuale
Avremo un risparmio di quaranta mila
Miliardi di lire
Cioè un aumento delle entrate
Dello stato di quaranta mila miliardi semplicemente perché l'economia crescerebbe di un due per cento in più rispetto a quelle che sono le novantacinque
Ora perché non è necessario
Portare il bilancio primario in pareggio
Facciamo un'ipotesi
Dopo dopo vediamo perché questa ipotesi può essere
Praticabile
E cioè che
Un governo impegnato a regime dovrà preoccupazione
Ah c'è spandere la spesa pubblica riducendo l'avanzo primario
A venti mila miliardi cioè un terzo di quello che c'è stato nel sessanta nel nel novantacinque
In questo caso
Avremo comunque
Un risparmio
E così è stato in questi venti mila repressivi venti mila miliardi di bilanci densa di avanzo primario
Notate se questa politica fosse stata adottata nel novantacinque faccio sempre dei numeri per per capire la portata della proporzione fosse stata adottata nel novantacinque
Prendo fisse le entrate
La spesa pubblica sarebbe stata più alta di quella che in effetti è stata di quaranta mila miliardi quaranta negli anni equivalgono a un milione trecento mila posti di lavoro
Il secondo strumento che può essere adottato
Perseguire questa politica rientro debito pubblico e la riduzione del tasso di interesse detta di dei tassi d'interesse sul debito pubblico
Questi calcola che con una riduzione di due punti percentuali
Ritiene un risparmio di quaranta mila miliardi di interessi
Due punti percentuali non solo una cosa predittiva presente che nel programma dell'Ulivo
Si prevede una riduzione di due di due tre punti percentuali e se le circostanze lo consentono anche di più quei ad essere pessimisti due punti percentuali riduzione passo impresse devono essere messi in conto che ci porterebbe come ho detto
A un risparmio di quaranta mila miliardi di interessi sul debito pubblico infine c'è un terzo strumento che non è stato mai preso in considerazione per motivi ideologici e che invece secondo me va preso in considerazione seriamente re l'espansione della base monetaria
E novantacinque la base monetaria se rispetta di diciannove mila miliardi
Quindi la politica di Dini è stata restrittiva non soltanto a livello fiscale anche a livello monetari
E se non è non c'è nulla di proibitivo nel concepire invece un aumento tra bar mi pare di venti mila miliardi forse anche di più
Un momento da parte magari miliardi sono un altro risparmio di venti mila miliardi allora facciamo la somma sono dei semplici numeri valgono per quello che vale ovviamente
Però ci danno la dimensione del problema allora
Un risparmio di venti miliardi con la politica di espansione della base debba riguardare una costante di quaranta miliardi con una riduzione del tasso di interesse in apprestando di venti miliardi con l'avanzo primario otteniamo ottanta mila miliardi che sono precisamente
La somma messa in conto dal Governo come avanzo
Primario per i novantasei
Quindi gli stessi obiettivi
Che si è posto il governo una politica fiscale ferocemente
Restrittiva possono essere perseguiti con la politica fiscale Vanzina
Anzi con questo tipo di politica si farebbe qualcosa in più perché questa politica comporta un aumento più rapido del della del
Del Piero
E quindi una riduzione più rapido rapporto dell'ordine
Sostengo che con la politica monetaria episcopale espansiva si possono ottenere risultati migliori interni di rientro dal debito di quelli previsti dal documento programmatico economico finanziari
Onestamente c'è l'obiezione che alla quale tutti quanti avrebbe pensato ed è quella che viene fatta a questo tipo di di disegno ripulite l'obiezione è che
Una politica monetaria espansiva a causa dell'inflazione
Quindi l'hanno pensato
Io sostengo che questa tesi è sbagliata
Semplicemente sbagliato
E il fatto che queste tesi ormai ce l'hanno in mente tutti ma proprio tutti e se n'è andato con la conseguenza di un ventennio divieto di di di egemonia ideologica e culturale e pensiamo di Parigi
Unitarista teniamo i fari specie del sia di profezia economico che sostiene che la causa principale l'infrazione deve essere ricercato
A una delega
I motoristi Sodano che nulla osservano gli alieni
Alla base
L'intervento
Si può fare per esempio facendo subire alla testa di una parte del debito
Aspetta un attimo che rispondo anche a questa questa possibile critica no vorrei però insistere sull'aspetto ideologico di questa storia
è noto che le teorie economiche diventano dominio pubblico è diventato di moda in genere con dieci dodici anni di ritardo rispetto all'epoca in cui sono state formulate negli ambienti accademici attribuzioni Teresiane scoppiare nel trentasei ma ha prodotto un'egemonia però culturale e politica soltanto dopo la guerra
La controrivoluzione monetarista che è stata
Realizzata da Milton Friedman verso la fine degli anni cinquanta
Fino a tutti gli anni sessanta è diventato egemone negli ambienti dell'opinione pubblica negli ambienti industriali gli ambienti giornalistici verso la fine degli anni settanta ed è stata già al netto degli anni ottanta oggi
Questa storia negli ambienti accademici è in decadimento
E porta decadimento
Quindi è al oggi ma vuol dire già da quattro cinque anni ed è auspicabile che nel giro di cinque sei anni decada anche venuti a Repubblica
Però non è soltanto una questione di ignoranza
Altre cose più interessanti devo dire adesso
Va be'allora sappiamo su questa parte teorica e ideologica
E sappiamo anche sulla spiegazione di quali sono i veri motivi delibazione allora a questo punto mi limito rinviabili all'articolo bello e divertente di Sylos Labini uscito ieri sul supplemento di economia finanza di Repubblica
Bello perché spiega quali sono le vere cause deliberazione divertente perché
Da questa spiegazione deduce una conclusione politica ridicola e cioè che uno strumento per vietare l'inflazione starebbe di istituire il doppio turno il sistema è corale
Proclama al Brasile trenta secondi come analisi che spiega l'infrazione e giusta di trazione dipende dal conflitto distributivo
Ed è un gioco a cui partecipano
Cinque soggetti situazione aumenta quando mentre i profitti aumenta quando aumento del costo del lavoro aumenta quando aumenta il costo delle materie prime raccolte di regia
Quando si svaluta la lira
E quando mettono imposti indiretto le pari queste sono le vere cause dell'azione e su nessuna di esse intuisce l'offerta di moneta
Tuttavia non voglio dire che l'offerta di moneta non incide e non ha importanza
Va bene allora
Dio semplicemente che perché alle preoccupazioni che sono state presentate adesso da Nesi
Io che
Si può far fronte a questo tipo di preoccupazioni accompagnando no politica
Di espansione la base monetaria con una politica di vincoli di portafoglio
In modo da impedire che le banche usino l'aumento di riserve non equivaleva a dare per espandere offerta di moneta questo tipo di politica avrebbe anche il vantaggio obbligando le banche a comprare titoli di Stato anche il vantaggio di facilitare la politica di abbassamento dei tassi d'interesse in conclusione
Io sostengo che oggi un partito che si propone
Di attuare una politica di piena occupazione
Non deve preoccuparsi dell'esistenza di vincoli fiscali a questa politica
Io sostengo che questa politica può essere accompagnata da una politica di rientro dal debito che
Questi cinque clienti primo
Espansione della spesa pubblica a parità di pressione fiscale
Non c'è bisogno di aumentare la presa sulla pressione fiscale
Cioè bisogna evitare la spesa pubblica notate che sia un'ossessione interrogazione fiscale si immettono spingere Frattini quindi espansione della spesa pubblica a parità di pressione fiscale secondo
Una riduzione della dell'avanzo primario del bilancio statale
Terzo
Una riduzione dei tassi d'interesse sul debito pubblico due tre punti percentuali
Guardi nel momento sostenuto che la base monetaria e quindi eventualmente se
Si dovesse se ci si deve preoccupare di eccessivo
Omerico verrebbero per primo ed eventualmente accompagnare questo politico come politica di vincoli purtroppo il tempo alle banche di assorbire l'ho qualche dubbio grazie
Grazie a tutti
Allora Lidia Campagnano poi Stefano Rodotà
Ecco sparano intervento un po'spaesante rispetto al precedente parlerei cominciare dalla luogo in cui siamo età chi siamo per premiare dire
Quale tipo di proiezioni vengono proiettate appunto su questo partito da fuori dalla mentire da un'area di opinione andando neanche necessariamente vicina magari piuttosto Mentana ma che a mio parere concorrono a porre a tema il problema dell'identità è del programma di un'organizzazione politica
Allora a me pare che
Fischiano ma nutro
A me pare che siano grosso modo di tre tipi le proiezioni che vengono fatte su questo partito da fuori sicuramente viene visto come un partito della fase politica quindi operativo dentro tutti i temi
In una fase politica quella proprio immediate in cui stiamo vivendo
Però viene vissuto anche come partito della visione del mondo che non significa necessariamente l'ideologia ma è proprio come dire la dimensione del mondo l'immagine del mondo e dunque anche
Visto come un partito dell'identità singolare e collettiva che si costruisce in relazione a un'immagine o visione del mondo
Infine è vissuto come un partito Garanzia in qualche modo delle pratiche politiche di movimento alternativi all'ordine esistente per la sua stessa esistenza
Meno credo che ci sia su questo partito la proiezione del luogo dove in un Paese come l'Italia dove è vero che l'indipendenza della ricerca teorica della rivitalizzazione del pensiero direi in maniera più elementare
è messa male in questo momento meno ancora viene vissuto questo luogo come invece un possibile ma possibile punte di questa rivendicazione di libertà e di autonomia della produzione del pensiero tutto questo quest'insieme di proiezioni io credo che sia una stranezza o di un'anomalia
Non ce n'è un altro così in Italia in questo momento
L'anomalia comporta oltretutto due ulteriori conseguenze o come dire due ulteriori proiezioni che vengono fatte su questa organizzazioni politica la prima è che in qualche modo viene accorati dato a Rifondazione o comunque se non affidato viene visto in Rifondazione un luogo come dire dove è naturale il compito della memoria
E quindi viene vissuto anche come un partito non nuovista ciò che non ritiene che si debba fare come a dire
Per la Bruciata liberarsi di tutte le macerie del passato per arrivare un progetto politico al contrario viene vissuto anche come un partito di tipo archeologico nel senso più nobile del termine che vuol dire
Non pensare alle macerie come Mazzieri ma pensare alle macerie come reperti da interrogare nel presente in permanenza
Tutto questo comporta l'ulteriore conseguenza che sicuramente questo è distrutto anche come un partito costretto in qualche modo a fare un forte investimento sulla soggettività o sulle soggettività politiche
Il tema del contro chi e del con chi
è come dire vissuto come un tema cruciale per una formazione politica come questa non necessariamente peraltro è sicuramente non per tutte
Tanto più che abbiamo parlato del pensiero unico che implica invece un affidarmi aderenza un affidarsi diciamo così neutrale ai meccanismi tecnici di Perugia attivati dell'economia
Tutto questo conto questo è anche un partito che porta un nome piuttosto denso e pesante che è quello di comunismo in ogni caso anche se
Non si muove intorno a questa zona che fa le sue proiezioni su Rifondazione una ricerca su che cosa sia il comunismo
Questo stesso nome evoca il tema di che significa una un pensiero che pensa una società totalmente altra rispetto all'esistente
Perché in nessun modo credo oggi viene proiettato su questa organizzazione politica un'idea di comunismo o di società diversa come il sole dell'avvenire come terra promessa o come fine questa volta positiva della storia che pure è stato uno dei tanti modi di connotare
Il comunismo comunque un cambiamento come dire totale della società
Questo significa che chi rivolge una domanda o una speranza porte a questo partito ribadisco da fuori
Lo fa in nome di una sorta oggi a oggi lo fa in nome di una sorta di diritto scritto qua e l'AIMA in ordine sparso o addirittura non scritto
Degli uomini e delle donne Alpi bere e anche a sopravvivere nella trasformazione tumultuosa del mondo in atto
Imprimendo su di essa i propri desideri necessariamente alternativi perché frutto di scelte di libertà di uguaglianza di civile convivenza di pace e di cooperazione cioè di lavoro
Non sfruttato eccetera eccetera voglio dire che questo tipo di domanda abbastanza confusa che ho questo tipo di proiezioni che viene fatto su Rifondazione
è una domanda di presente evolutivo di presidente proiettato e quindi progettato ma di presente e no appunto di
Per usare un'espressione come dire fosse diventata ironica di sol dell'avvenire
Contiene questo un segnale del mutamento di percezione del tempo che c'è nell'Area diciamo più ansiosa più militante più inquieta
Della società con forte attenzione al tempo della vita individuale si fa politica nell'arco della vita e non ti fa quando e anche con contestazione del tempo della storia contestazione della come dire
Senso di fattale unidirezionali età della storia con ciò intendo dire che l'opposizione al pensiero unico
In quanto domanda in quanto tipo di soggettività politica che viene in qualche maniera rivolta Rifondazione ha radici più profonde e più radicali di quanto non si creda
Tutte queste proiezioni rendono io credo tumultuosa e complicatissima la non solo la ditta ma la possibilità stessa di tracciare un programma per una formazione politica che riceve questa
Mole di proiezioni
Perché secondo me su qualunque scelta qualunque proprio brava programma si sentirà sempre le code Rover e non di un tarlo ma di due in sostanza un tarlo che dice tutto questo è troppo per questa fase
E l'altro tarlo che fa eco è troppo poco per una visione del mondo
Questo è un partito fortemente brontolato insomma se poi si è anche pronto Lante non è cosa che ovviamente mi riguardi ma credo che il problema sia questo
Allora io vorrei offrire alla discussione è un'ipotesi minima di attutire mento diciamo del Rutilio di questi due multarli opposti fondata su due punti mi chiedo se non sia necessario allora non tanto
In termini di analisi e ridefinizione del blocco storico ma in altri termini l'identificazione per ciascun tema del programma per ciascun punto diciamo delle soggettività implicate nella realizzazione di questo problema ma subito e come dire nella realtà
Delle soggettività complicate che forse meno oppure forse qualcosa invece di radicalmente diverso dall'ipotesi nuovo blocco storico su cui io non mi sento affatto d'intervenire
E altra ipotesi sempre per l'attenuazione del radio del duettare di cui sopra che su ciascun tema su ciascun punto si metta al lavoro una produzione culturale
Direi badate filosofica e molto seria e molto prenda sul serio delle implicazioni di ciascun punto del programma
Circa la visione del mondo che ne delibere deriverebbe insisto precisare che c'era il modo non è la vecchia ideologia non è un altro pensiero unico come dire ma è un'immagine concreta dello spazio
In cui si vive in questa direzione
Io vorrei avanzare alcune domande la cui come dire assenza e la cui problematicità sono state già accennate
Dall'intervento di Bertinoro
Le domande sono queste per esempio tanto per dire con chi in maniera come dire elementare e semplice sarebbe banale se non fosse che questa identificazione non avviene sistematicamente mai e cioè per esempio quando si parla di mondializzazione
Si vede o non si vede
Che la mondializzazione sta producendo in vastissime aree del mondo l'espulsione delle donne dall'economia di sussistenza e dalle da come dire dai compiti familiari
Dalla come dire collocazione tradizionale nella famiglia e spessissimo anche dalla famiglia
Voglio dire si vede come un fenomeno assolutamente nuovo presto prodursi di una fuoriuscita delle donne del Sud del mondo sta parlando della stragrande maggioranza della metà del mondo da
Canali tranquilli rispetto miserabili magari ne tranquilli nel non significa come dire comodi ma canali in qualche modo fermi rispetto alla trasformazione economica generale che di conseguenza
Si vede o non si vede che dentro le innumerevoli guerre tra esclusi c'è quasi sempre il quasi lo metto come dire per senso dà la misura
Una guerra disperata viverli contro le donne perché darle contro ogni realismo
Al ritorno all'incarnazione di un modello di femminilità come dire tra le mura tranquillizzante
Fermo di nuovo rispetto al dalla tumultuosa trasformazione del mondo
Questo è importante da definire se riflettiamo sul fatto che fino a qualche anno fa lei forse questo avviene in maniera un po'inerziale ancora ripetuto adesso l'ONU e tutte le sue uscire e anche alcuni aspetti della banda della domandarsi dalla Banca Mondiale
Consideravano conditio sine qua non di qualunque ripresa del sud del mondo
La liberazione delle donne da questa loro collocazione per Liberazione non intendevano incerto le migrazioni di massa a cui assistiamo adesso
è un esempio lo metto lì quando secondo i tempi quando si parla di fine della civiltà del lavoro
Si tende o non si vede che si sta parlando di fine di quel patto fra uomini e donne mai scritto compatto un po'sciatto ma insomma
Di quel patto tra vuoi perché era l'emancipazione femminile Perrella che secondo il quale si consentiva
Ha un'area come dire ristretta di donne nel mondo maxi consentire una restrizione dei compiti familiari a favore dell'allargamento dei servizi sociali e a favore di un incontro sociale
Pubblico e non più solo privato tra uomini e donne nel lavoro tipicamente nella lavoro ovviamente a patto che rimanesse un'area residuale in cui nulla cambiava cioè la famiglia
E dunque
Se si vede questo si vede che in assenza di una particolare attenzione in questo campo all'identificazione del Conti
In assenza di una come dire ripetitiva e limpida affermazione e i soggetti sono uomini e donne lei donne saranno costrette a Riad attualmente nell'area sviluppata del mondo costrette arriviamo allargare la famiglia i suoi compiti e aggiungo la casa che non è ormai un problema secondario economico secondari aria allargarla
E a diventare io non lo so se è un pezzo di mercato del lavoro come dire più miserabile forse addirittura un quarto pezzo di aveva del lavoro la più flessibile di tutto
E secondo me anche la più consenziente di tutte
Un altro esempio quando si parla di democrazia
Silente o non si vede che è avvenuta almeno una tradizione guardate debole forse più retorica che è reale ma insomma
Una tradizione del movimento operaio e della sinistra secondo la quale le la le donne e gli uomini lottavano assieme per il bene comune diciamo così per dirla in breve
Il che significava anche che quando su alcuni punti le donne
Venivano ferite su alcuni diritti
Anche gli uomini degli Ent agire cavallerescamente diceva non la loro ha superato il tempo sarò rapidissimo cerco ecco
Oggi non succede questo nel senso che di fronte alta velocità rare di leggi molto pericolose sulla famiglia
Di fronte al fatto che si è alzata l'età pensionabile per come dire anche per le donne che un tempo era riversa di fronte al fatto che vengono proposte elemosine puntellato elemosine purché la donna rinuncia ai servizi sociali e al lavoro non si muove foglia
Non si muove foglia
E così via allora sono soltanto i tempi esalto volevo anche dire che non è possibile parlare di un'identità non monetaria dell'Europa Senussi pienamente il patto che l'Europa esattamente il continente in cui questo patto dell'emancipazione nato
Sono solo i tempi e non si tratta a mio parere a questo punto più di fare un elogio in qualche maniera del pensiero femminista della sua forza come si suol dire non è più tanto questo il punto forse il punto è quello proprio di aprire gli occhi sul fatto che
Se i soggetti sono comuni comunque sempre due e per accelerare follemente e sicari portando
Passando dal tema pochi al tema
Le implicazioni circa la domanda di di immagine di mondo ecco forse va tenuto a mente il fatto che nessuna visione di fondo di qualunque tipo è mai nata
Senza contenere anche un'indagine della relazione uomo-donna di solito svantaggiosa per la donna ma tuttavia il tema c'era
Che soltanto in questa fase di crisi si non si mette a tema non soltanto non si mette a tema mai fatto che esistono appunto due soggetti
E
E non è pensabile a mio parere che una sinistra l'organizzazione politica che così in profondità vuole chiamare a una trasformazione diciamo profonda del sistema sociale della cultura dei valori non è pensabile non è pensabile
Che non una comprendano un tema che di ogni volta e il fatto che accanto alla questione del lavoro è intrecciata con la questione del lavoro se il tema della civiltà delle relazioni tra gli uomini e le donne
Stefano Rodotà alla parola dopo di lui Gaetano Arfè
Il no io vivere un ringraziamento delle scuse è una spiegazione
Il ringraziamento riguarda la possibilità di dire qualcosa qui stamattina le scuse una presenza
Poco
Frettolosa stretto come sono tra doveri accademici e doveri familiari
è una presenza così veloce ai limiti della maleducazione la spiegazione riguarda lo spirito con cui sono venuto qui ed è una spiegazione che io credo di dovere perché le Amabilina molto netta
Argomentazioni polemiche di il mio amico Fausto Bertinotti ma anche di Rina Gagliardi di altri
Nei confronti di chi coltiva la pretesa non dico di una terza via ma di lavorare in un'area non perfettamente identificata con quella dei partiti in contesa
In questo momento va be'questa pretesa è stata legittimamente
Messa in discussione
Io capisco volte delle ragioni di questa argomentazione polemica soprattutto in un momento aspro come questo e non solo per questo questa ragione
Io parlo per me per gli altri eventuali destinatari di questa critica
E dico che io conservo una ingenue se volete in politica convinzione che è lo stare sulle cose oltre sincera sul che fare
Possa aiutare questa disgraziata a sinistra non frammentarsi sempre di più
A non dare sempre un senso fatale di separazione continua che ormai incida profondamente sul corpo anche di quelli che
Con maggiore convinzione hanno praticato la militanza io non sono tra quelli
E per produrre il distacco e disillusione che ci siano non aree di presunta neutralità ma al contrario di radicalità che spesso i contendenti non si possono permettere proprio data la natura dello scontro abbinato credo che aiuti a chiarire le posizioni e anche a mantenere permettetemi qui forse c'è il tratto più netto di in politici ITA a mantenere
Non dico a te ma salvaguardare un minimo
Di dialogo che sia anche al di là delle convenienze perché le convenienze sono sempre molto ed è giusto che ci siano in politica ma su questo non si costruisce nulla a lunga scadenza
Ed è quello che o in questo momento mi preoccupa
C'è una forte richiesta di presente io sono d'accordo con le considerazioni molto ferme che faceva Lidia Campagnano ma c'è un presente che come si potrebbe dire vede inglobare in sé molto del futuro
Io sono d'accordo comunque quando si dice che c'è un pericolosa riduzione della qualità della discussione alla quale queste tesi questo progetto cerca di reagire
E io lo trovo importante soprattutto una cosa che si cerchi non so se ci si riesca sempre Faroni osservazioni finali a ricostituire il nesso perduto tra mezzi e che è un punto capitale in politica e che troppa parte della sinistra a smarrito posseduta come da ormai dalla logica della necessità di approdare a regole astratte
Astratte non per con regole giuridiche sono sempre per definizione astratte per il modo in cui sono scritti ma Strutter perché sono sconnesse da qualsiasi Progetto ora io nella storia delle costituzioni del mondo non ne ho mai trovato una che non corrispondesse ha un qualche progetto politico
Voluto inconsapevole dichiarato leggibile in filigrana mentre in questo momento il modo in cui il tema delle regole non ahimè da ieri ma da parecchio tempo
Prospettato in Italia appare o come un alibi per rinviare la discussione sui temi capitali finché non avremo io sento anche nelle trasmissioni più invece
Come quella mi Funari domenicale tutti si alzano e dicono
Finché non ci sarà l'alternanza raggiunta finché non avremo la stabilità del governo per cinque anni non sarà mai possibile risolvere nulla
Ma le domande ingenue o aggressive del pubblico non si risponde ma e la e nessuno tra gli altri presenti dice
Ammettiamo che ci sia l'alternanza realizzate un governo che dura non cinque ma cinquecento anni mi dici come di soldi questo problema ecco dove la questione delle regole diventa alibi per sfuggire ai programmi sulle cose precise secondo c'è un problema attraverso il discorso sulle regole di neutralizzazione dei confini
è evidente che allora ricostituire il messo mezzi Fini rappresenta da una parte svelare la natura di ciò che sta avvenendo
Perché non è vero che sia neutro soltanto fissiamo le regole del gioco
Fissare le regole del gioco quando si usa la metafora del campo in cui si gioca si può giocare a calcio a rugby a pallavolo a pallacanestro a pallamano in un campo delimitato
Qual è il gioco al quale vogliamo giocare
Questo è il vero problema che abbiamo in questo momento
Per fortuna da una sede istituzionale ieri è venuto un richiamo che dovrebbe essere banale e cioè che le costituzioni non si tagliano attente che non posso dire c'è una parte di principi alla quale faccio una Scapellato lamento da una parte poi manipolo come mi pare la seconda beh Lecco il costituzionalismo moderno ma una caratteristica
Tra le tante
E cioè che last le famose seconde parti o le parti legate alla macchina pubblica sono intese come
Lo strumento per realizzare i valori fondativi affermati dalla Costituzione questo è il punto
Questo è il punto allora la mia sensazione che e qui la natura del conflitto non è vero che negli anni passati come si continua a dire chi siano state delle posizioni nobilmente conservatrice per favore
Espungiamo dalle essi con l'aggettivo nobile è diventato veramente insopportabili io sono stato definito tante volte nobilmente conservatore e mi scocciava molto
Anche se mi piace essere conservatore sui valori fondativi della democrazia ma da quando Berlusconi parla di accordo alto e nobile per favore di finiamo della nobiltà in questo Paese
Allora non è vero che c'è stato un conservatorismo al nobile negli anni passati c'è stato e continua un conflitto tra due ipotesi di riforma costituzionale una di concentrazione e di natura e di realizzazione di un obiettivo di potere oligarchico e dall'altra un progetto di diffusione del potere questi sono i dati obiettivi che abbiamo di fronte da molti anni non vediamo l'intorno al discorso dei conservatori
Perché se si volesse vedere quanti e
E quali sono state le proposte istituzionali e costituzionali di qualità diversa l'elenco non sarebbe meno significativo di quelle che vengono dalla parte che non sia definita nobilmente conservatrice la verità che si è fatta una scelta su una linea riforma costituzionale questo è il punto
In questo senso allora
Una parte delle posizioni di oggi in realtà non sono una riforma della Costituzione del quarantotto ma sono una rivincita contro alcuni dei principi fondativi di quella Costituzione
Questo lo dobbiamo sapere
Non per far polemica ma permettere le carte sul tavolo perché altrimenti poi ci sono quelli che sono Betti effetti imprevisti e imprevisti non sono soltanto alla cecità dei costruttori di modelli politologi ci poi ci porta alla non previsione io devo dire allora che non è possibile e in questo senso io invito
Con molta modestia a una integrazione delle ipotesi qui presentati anche del documento sulle riforme costituzionali io capisco che si debba una risposta sul terreno più caldo
E quindi anche prospettare all'interno delle modifiche della legge elettorale quelle che sono sicuramente delle proposte più ragionevoli ma non ci si può fermare
A questa dimensione delle istituzioni per tre motivi
Perché se l'analisi per esempio sulla quella che si chiama ormai correntemente mondializzazione a un senso qual è il quali sono le ipotesi istituzionali riferibili a tutto questo
Noi stiamo andando verso una Conferenza europea che si occuperà anche di istituzione noi abbiamo aperta una partita di riforma delle Nazioni Unite il discorso mondializzazione investe il ruolo di queste istituzioni
Qualcosa bisogna dire adesso io devo correre
E quindi non voglio neanche prospettare alternativi o possibilità in questa direzione c'è un secondo punto istituzionale molto delicato
E giusto guardare per carità ai dati
Di
Rilevanza sociale la società che dice no come ente intitolato il suo articolo Ramone sulle non diplomati
Ma questa società che dice no a un respiro corrotto perché di fronte non a istituzioni e interlocutori politici adeguati in passato i partiti e i sindacati era Carlo quando so che non si può più citare il sessantotto perché per carità io fa io signore anziano già l'epoca perché ma il Sessantotto trovo l'interlocutore
Sindacale l'autunno caldo l'interlocutore politico
I partiti che in Parlamento riuscirono nella stagione settanta settantuno
A realizzare la più intensa innovazione istituzionale che abbiamo conosciuto ma perché superando quelle che erano le maggioranze di governo perché era così forte
La spinta sociale nel Paese e questo aveva allora è in parla
I soggetti gli interlocutori di allora non ci sono più
Il sindacato viene associato a decisioni difficili ma l'interlocutore dell'impresa in questo
I soggetti politici sono straordinariamente indeboliti ed ecco il perché delle illusioni in politica di cui parlavo all'inizio identificando che con quella posizione criticata oggi c'è un problema
E c'è un problema anche istituzionale perché altrimenti le risposte saranno sempre più identificato con i referendum di Pannella e con il televoto di Canale cinque che poi e questo dobbiamo anche dirlo
Rispondo non soltanto a un bisogno indotto la gente deve parlare mandato obiettivi
E c'è un tipo di circolazione delle informazioni Testino alla a dire la propria e allora anche qui la risposta istituzionale deve essere
Io cito sempre un'altra cosa molto sgradita di solito il passo di Rousseau sulla democrazia rappresentativa inglese
Diceva Rousseau inglesi sono sovrani una volta ogni quattro anni quando scelgono i loro rappresentanti e sono schiavi nel periodo successivo il grande problema della democrazia moderna colmare questo vuoto
E oggi da destra sta avvenendo una risposta
A colmare il vuoto tra le elezioni i sondaggi il congresso virtuale di mio di indirizzo e così via non solo corse Lolita il televoto di Canale cinque x i referendum sempre più nevrotici di Pannella sono le risposte che abbiamo qui e necessaria una progettazione istituzionale più intensa pepata dall'esperienza in questo senso tutta da qui valorizzare al di là della retorica per esempio della vera dimensione locale che è quella
Due altre sole considerazioni e opinioni io trovo importante per la questione del lavoro nero dico una banalità assolute dell'occupazione torni ad assumere questo significa vorrei dire che non tutto era perduto a quando e mi colpì molto quando nel novanta si son fatte le ultime elezioni europee e prima di scadere la legislatura precedente aveva approvato un progetto di Costituzione europea
E si apriva com'una formula quella della piena occupazione che invece era stata abbandonata da tutti e curioso che questo tema ristorni in quel luogo e in quelle forme quindi
Punto essenziale però
Il
Conflitti centrali che derivano dalla cambiamento di qualità fine della Società del lavoro tutto quello che voi conoscete benissimo non solo gli unici conflitti chiave dobbiamo avere davanti agli occhi certo nel documento alcuni conflitti sono visti i conflitti legati soprattutto al rapporto nord-sud ma ormai i conflitti si complicano
Si esportano e si importano si creano l'etnia le culture ai valori tutto questo è conflitto in questo momento più ha bisogno di una riflessione
E di una riflessione sulla stessa natura della democrazia che non può essere lasciata soltanto al cardinal Martini
E questo ci porta allora di nuovo alla questione dei diritti io sono un patito ne parlo però i diritti non tanto come allungamento di un catalogo io anche faccio qui una pubblica autocritica perché per esempio nel documento oppure né in quello relativo all'istituzione si fa riferimento alla possibilità di ampliare il catalogo dei diritti con riferimento per esempio al problema dell'informazione si dice
L'articolo ventuno è stato scritto prima che nascesse la Costituzione
Io l'ho scritto e detto tante volte e sono convinto che questo possa essere un errore
Gli Stati Uniti hanno scritto il ventisei settembre il venticinque settembre dell'ottantanove mille settecentottantanove
Il Bill of Rights è il quinto emendamento non toccato da allora sulla libertà di espressione regge tranquillamente pure internet quelli che in questo momento difendono la libertà sulla retta non chiedono una riscrittura del ma il rispetto del quinto emendamenti perché oggi il problema dei diritti non è allungare il catalogo dei diritti come se fosse la nota della spesso possiamo spendere di più mettiamoci un diritto in più
Non ce li possiamo più permettere cancelliamo né qualcuno questa è la logica che c'è in questo momento la nota della spesa il problema è
Di vedere i diritti come nucleo della cittadinanza alle soglie o con il Duemila incassa questo è il modo per non eludibile in questo momento e mi fermo qua perché mi pare
Ho parlato più di quanto dovessi unità un minuto una volta tanto non mi sono fatto prendere aria logorrea
La farò l'aggressore accalcano arte e dopo di lui Pietro Ingrao
Compagni e compagne
Vi ringrazio anch'io dell'invito
Che mi avete rivolto mi scuso anch'io
Sì la mia presenza non potrà prolungarsi nel pomeriggio
Sento anch'io di dover vini
Poche parole d'ispirazione per la quale per le circa le ragioni per le quali io mi trovo vivace con voi
è chiaro
Sono
Un socialista di oramai lunga
Lunghissima amicizia
Sono rimasto tale
E oggi mi trovo qui con voi perché siete la sola formazione politica nella quale la parola socialismo non suoni bestemmia o Nostalgia di vecchi ruderi sull'orlo della tomba
Proprio per questo
Io credo che la prima cosa che voglio dire qui e che io credo che voi dovreste ora di andare oltre
La formula e il progetto della rifondazione comunista
Per porvi come uno dei nuclei centrali per la rifondazione della intera sinistra italiana
Credo che oggi sia questo il problema politico pregiudiziale per tutti quanti voi e credo che voi sia per la sola formazione politica in grado per la sua organizzazione su scala nazionale per ora le tradizioni che avete a corte
E a me pare per esempio una elemento assai importante e significativo quello che ad aprire i lavori c'è stato un socialista come Nerio Nesi
E io credo che su questa strada è dichiaratamente deliberatamente voi dovreste andare oltre la formula originaria porvi come il partito e svolge un'azione ripulita nella Rifondazione della sinistra italiana
E ovviamente questa Rifondazione la sinistra in una situazione come quella di oggi comporta dei problemi estremamente difficili a cominciare dal fatto che io credo primo che si appartenga l'esperienza di ciascuno di noi
Esistente
Tra masse di militante della sinistra nel senso di scoramento e di desolazione
Che emerge in tutte le circostanze
Esiste anche un senso
Chi Prina e dire a volte addirittura di disgusto
Per comportamenti parole io azioni delle rappresentanze maggioritarie della sinistra italiana uno spettacolo simile non si era si era mai visto
E credo che questo sia conseguenza della di una disfatta seguita una battaglia non data non ci siamo neanche accorti della sparizione la battaglia che si è combattuta e ci siamo trovati in uno stato di disfatta se riesce io credo riprendendo cercando di ricostruire certi Cardini certi punti di riferimento certi punti di orientamento
Il che non può avvenire arroccandosi a difesa i principi e idee del passato che hanno avuto una loro ragion d'essere che siamo superata nei fatti ma io credo sottoponendo a Bilancio critico tutte le esperienze che abbiamo fatte nel corso di questi anni
E io in sedi come queste è molto difficile sviluppare ricche in in in maniera organica
Perché il dibattito necessariamente si frantuma in mille rivoli credo che sarebbe il caso di dedicare dei seminari specifici ad alcuni dei temi dei quali ori ma io credo ricco dipenda la nostra capacità di ripresa
E quali sono a mio avviso a questi temi io direi innanzitutto c'è da fare un ripensamento serio graficamente unitario di tutte le esperienze della sinistra italiana non soltanto per il recupero della di una tradizione ma per la restaurazione di agosto un'autonomia culturale della sinistra che oggi non esiste più
Oggi l'autonomia culturale a sinistra e patrimonio di singoli gruppi o individui non esiste più un'autonomia della sinistra nel suo complesso su questo piano è inutile che io mi dilunghi perché gli esempi sono alla portata di tutti quanti
Cioè dico sempre io credo e da ripensare quali sono le forze alle quali ci rivolgiamo come possibile costituiti un blocco
Il blocco storico un blocco di forze alle quali alle quali rifarci alle quali nelle quali calarsi per dare un orientamento in una direzione alloro al nuovo movimento
è da la sinistra
è stato tradizionalmente il partito le sinistre sono state tradizionalmente le ispezioni della classe operaia sono state l'espressione dei ceti emarginati della società
Però io credo che si debba che riflettere sul fatto che la funzione dalla classe operaia per ragioni oggettive e soggettive cambiata
Nella società del mondo moderno e questo è un tema che richiederebbe lunghe riflessioni indica semplicemente a denunciarlo e che lo Stato riemerge in atti che l'emarginazione di per sé non è il terreno di cultura di fermenti rivoluzionari
Quindi si tratta di ripensare quali sono le forze alle quali ci rivolgiamo e io credo che questo anche per questo ci si debba poi di fare
Analisi anche questa patrimonio di singoli o di gruppi ma non più collettivamente dalla sinistra italiana di quello che è il sistema e che esercita il suo prestigio
Sopravvivenza stessa all'umanità a questo punto veramente io credo che ci troviamo di fronte a una casa una fase integralmente nuovo imprevista della quale noi stessi non abbiamo chiara coscienza ci sono gruppi di scienziati quali ci ammoniscono su quello che sarà il destino
Del mondo dove questo sistema non troppi trovi correttivi neutroni no non venga contestato
Con successo e veniva di tutto questo io credo che non abbiamo ancora preso salda coscienza e quindi la possibilità di allargare il fronte della protesta contro il sistema della lotta contro il sistema credo che questo sia un altro dei temi che noi dovremmo prendere in seria considerazione
La critica al sistema nel momento di cui si è tenuta completamente spegnendo dell'altra sinistra io credo che la che debba essere più capitale di programmi non sia mai stata prima perché mai come prima la posta in gioco è stata così alta così drammatica
Così urgente per ragioni e per le generazioni che ci seguono
Questo comporta anche una collocazione una una visione della dire dei problemi dell'ordine internazionale nell'ambito di questa mondializzazione di cui si è così di cui si è così tanto parlato anche e anche qui la mia generazione ha avuto il mito delle rivoluzioni coloniali
La Cina l'Algeria il Vietnam e così via dobbiamo prendere atto che c'è stato il fallimento di questo movimento di fallimento delle rivoluzioni coloniali su scala mondiale
Questo non comporta revisioni di principi ma comporta indubbiamente una una reunion riesame critico di quella che è la nostra posizione nei confronti di questo problema
E di qui ancora ultimo tema che io direi dovrebbe essere comunque sottoposto ribadito è quello dell'Europa anche quella della sinistra automobili insomma tradizionale diffidenza nei confronti dell'Europa insomma
Vorrei qui brevemente
Ricordare che esistono documenti europei quello che è nato dalla Resistenza che mirava al superamento degli Stati nazionali e alla creazione di un nuovo ordine internazionale ed europeismo che è nato dalla guerra fredda l'europeismo del funzionalismo le usano il meccanismo degli europei intendevo pentitismo epocale sfociato
Nel nel Trattato di Maastricht però appunto proprio per questo io credo che adesso sia venuto il momento per la sinistra di scegliere anche in questo campo non può non si può più rimanere la dell'agnosticismo di fronte a questo ricordo la battaglia di Altiero Spinelli che fu eletto dalle sinistre dal Partito comunista al Parlamento europeo perché il trattato per il trattato di unione politica europea che è una cosa che è stata completamente lasciata cadere ora che la sinistra non aveva una propria politica europea che pure questo l'ho detto anche il compagno Bertinotti oggi quell'epopea e la dimensione minima
Per poter reagire positivamente nell'ordine internazionale a meno che non ci si voglia rinchiudere in un provincialismo care ecco senza orizzonti e senza prospettive
Ecco compagnia il mio intervento gruppo contenerlo in termini estremamente brevi perché su ognuno di questi temi un sapore capite benissimo che si potrebbe parlare infinitamente o molto soltanto in un Ciardelli
Perché credo che sia quanto mai necessario operare una distinzione tra il vecchio e il nuovo nel patrimonio culturale il patrimonio ideale del patrimonio di principi della sinistra italiana perché a venire delle idee è essenziale per fare politica
La politica degradata oggi a un punto tale che veramente riesce addirittura incomprensibile il repellente per perché guardi al gioco che si svolge soprattutto in questi giorni il dibattito sulla il dibattito sulle riforme per esempio dell'imputato alla totale veramente un esempio
Del grado di barbarie a cui è arrivata la cultura politica giuridica e sociologica nel nostro Paese ecco io mi sono limitato a denunciarvi questi temi perché credo che intorno a questi temi dovremmo condurre delle ricerche Aprilia delle discussioni
Per poter trarre delle indicazioni di carattere politico per muoverci giorno per giorno secondo gli stimoli del momento o della giornata ma per poter ridare una respiro alla nostro movimento per potere coagulare nuove forze per poter restituire la speranza ammassati giovani per potere condurre una battaglia che non sia una battaglia di retroguardia che non sia una battaglia di disperati che sia una battaglia la quale ci dia le prospettive veramente i poteri invertire la tendenza di potere cambiare le cose
Grava
Ma prima di tutto io vi ringrazio di avermi invitata a questo incontro
Darmi anche la possibilità di parlare sapete come sono convinto che in questo momento più che mai
C'è bisogno tra
Mi dicesse diverse posizioni esperienza la sinistra
Un rapporto di dialogo e di ascolto definito
E io come a dire mi limiterò in questo mio intervento dire soprattutto a porre delle domande
Cui credo interessante sentire una risposta
Relatore e anche voi forse riflettere noi stessi perché io corro domande lo dico grande franchezza
A cui io stesso cioè in grado
Ecco chiusura dovrebbero Bertinotti multe multicolore
Con cui prima di tutto sul terreno analitico onco io concordo pienamente e su cui io ho sentito grande interesse gli approfondimenti che Bertinotti portato qui
Vorrei anche riflettere poi dopo sul testo
Con calma
Io cercherò quindi sottolinea di porre delle domande però
Su questioni che mi sembrano difficili
Il non ancora corso
Abbastanza discussi pratico
Fatto ha portato qui nella sua analisi una diciamo così
Come l'ha conosciuto in questo mezzo secolo ultimo per esempio tutto a quella che viene chiamata la civiltà europea
Lì io un poco una domanda un'esitazione se questo punto questa affermazione significa questo dei dubbie
Motiverò anche perché
Significa quindi il passaggio oramai ad una fase come la vogliamo chiamare dice contro frontale
Di radicalizzazione tale del conflitto da spingere diciamo così non dico a un cambiamento di Cisterna
Contemporaneamente però termini che ho usato Fausto
Insistevano ancora su due punti
Adoperato la formula del processo di trasformazione e processo di trasformazione sono già due diciamo sì
Vocaboli che indicano un un transito sia luglio dalla parola processo sia il concetto di trasformazione
Vorrei capire meglio tra di noi
Se noi siamo di fronte a una radicalizzazione della lotta che ci porta diciamo così a uno scontro o di mutamento generale
Oppure se invece la categoria degli obiettivi intermedi che è stata molto usata nel movimento operaio
è una categoria che ancora adesso noi possiamo usare
E allora quali
Quali sono le le date qual è la scelta la programmatica da questo punto di vista qui che possiamo fare alla data attuale
Insomma il riformismo per dire così lo consideriamo finito certo non più realizzabile nelle forme che ha preso in questo secolo
Oppure è ancora una categoria che noi possiamo usare e con cui si può stabilire anche un rapporto mondiale
Oppure e quindi allora quali sono gli spazi di compromesso che si costruisce possono trovare oggi colla avversario di classe oppure
Diciamo così la radicalità delle questioni sta precipitando verso un un conflitto generale
Cose che a me
Come dire rilasciati i dubbi o per lo meno che aprirebbe dei problemi di grande grande porterà
La seconda questione e riguarda la dimensione del potere politico per cui lavorare
Se io guardo l'esperienza questo mezzo secolo in cui sono stato beh non c'è dubbio che un un punto diciamo così essenziale importante è stata la forte funzione attiva della dimensione dello Stato-nazione del potere nazionale e anche come dire
Del grado di potere politico e di trasformazione che lo Stato nazionale poteva mettere metterei in campo
Oggi e ci troviamo di fronte a una crisi dello Stato nazione ne parliamo tutti l'ha ricordato anche Fausto
Oppure dobbiamo cercare ancora ci sono gli spazi su cui noi possiamo lavorare su questa forma di potere politico e su una dimensione nazionale io sono molto colpito
Così dalla in comunicazione relativa che c'è stata tra la lotta in Italia
Attorno alla questione delle pensioni al grande movimento di massa che c'è stato e la lotta che c'è stato in Francia che ha fatto parlare di rivolta
Mi sembra senza che ci sia stato nemmeno un delle testimonianze di solidarietà al reale sia nell'un caso sia nell'altro mi appaiono come porlo forme momenti di lotta separati
Credo d'altra parte mi sembra difficile che poi che ciò oggi la sinistra francese possa trovare una risposta a quei problemi senza in qualche modo scavalcare la dimensione dello Stato-nazione
E allora viene la domanda se come si può ricostruire oggi una dimensione internazionale della lotta in che misura continuiamo ad usare lo spazio l'area dello Stato-nazione in che misura per esempio dovremmo invece cercare di
Collocare una lotta una possibile strategia
Che affronti la questione che emergeva con grande forza dal relazione di Fausto e che del resto più purissimo convinto che è una convenzione oggi sempre più incalzante che tutta la questione della revisiono annullamento a ogni modo lotta contro i trattati di massi
Così
Terza cosa questa questione del della forma del potere politico del suolo del suo spazio del suo raggio di azione io lo accendo legato anche a un problema molto forte che su cui insomma tutti quanti noi siamo d'accordo
Ne parlava Fausto Montrone è un punto fermo fuori discussione e cioè
Come dire la mobilità
Del capitale che chiamiamo appunto globale e la sua capacità di scavalcare i limiti dello Stato nazione è anche tutto tutta la questione di un legame con il territorio questioni su cui
C'è scritto così
Quindi una nuova mobilità dell'avversario di classe
Ecco
Che mi sembra consistano non soltanto sulle dimensioni globali che ha preso l'impresa
Ma anche sulla capacità dell'impresa capitalistica oggi riserve il sì fortemente dell'armadio il dumping sociale
Ed è la possibilità quindi di andare a trovare la forza lavoro dove sta
Come dire il continuo ricatto che viene fatto otto letti come io chiedo altrimenti io vado altrove perciò è stato ed è secondo me un dato molto
Importante che come a dire la capacità di
Collocarsi in una dimensione che supera anche i vincoli del dello Stato nazionale invece usando per esempio io sento che
Mi intriga molto tutta la questione che voi avete posto per ciò che riguarda la questione fiscale il rilievo che date anche nella
Nella relazione che qui vicino voi avanzate e le proposte che fate in campo di diciamo così
Strategia patrimoniale
Incidenza sui patrimoni
E anche su capitale finanziario prima di tutto ecco
Non ci scontriamo però lì forse su una questa nuova mobilità del capitale
Che gli permette di sottrarsi e quindi anche di mettere in crisi anche i vincoli oppure come è stato detto da qualche parte si può tornare anche a ridiscutere del su nuove forme di protezionismo
Può come affrontiamo un problema di questo genere qui
Questi i problemi che riguardano la diminuzione della lotta e quindi le soggettività e i poteri che possono esprimersi mi porta porre un'altra domanda
Questo mi sembra che era solo accennata un po'nella relazione di Fazio stamattina e anche nel nel nel testo che io ho letto vostro interessati
Con cui ripeto concordo in tante cose
Non so in che misura
Voi sentite esaurita la questione del blocco storico cioè una formula con cui il movimento operaio ha ragionato bene quasi tutto un secolo oppure se invece
è anche è una questione che ancora si pone da un punto di vista immediato e dal punto di vista strategico
Se e noi pensiamo che invece questa diminuzione esiste allora forse dovremmo andare
Ad un esame più articolato delle stratificazioni sociali delle differenziazioni sociali
Per la mia convinzione che noi ci troviamo di fronte a società di questo un'ovvietà ma vale ricordarlo
Molto articolata e allora la domanda su cui dovremmo riflettere quali sono diciamo così
Gli spazi
Nulla nata statali e sovrasta tali nazionali e sovranazionali su cui ne dobbiamo cominciare a lavorare
Per potere eccome vediamo il mutare delle soggettività noi abbiamo molto lavorato in questo periodo per ragionare su quello che succede che riguarda il lavoro salariato e credo che vi passi avanti e si sono fatti da questo punto di vista abbiamo le idee più chiare
Però ecco io mantengo la convinzione che ancora la società italiana è una società articolata e complessa
Quale dobbiamo riprendere la nozione di blocco storico e quale il blocco storico che possiamo pensare sia pure come hai fatto impropria cioè in transito Atlantico infine ancora ricorrendo un problema
Che riguarda molto la formazione di un centro comune
Credo che la grande stagione del il secondo mezzo secolo e della conquista fuori di importanti poteri di contrattazioni e in generale di welfare sono stati molto legati ha una capacità le sue quindi basta citare Gramsci per fare un riferimento molto chiaro che ha avuto la soggettività operaia
Di costruire una sua cultura una sua capacità di espansione questa cultura e un'articolazione diciamo così sapienziale e di saperi che a
è stato un grande fatto
Grandi vicende del Novecento
Io ho l'impressione lo dico a voi che state lavorando si legge anche nella vostra carta programmatica
Molto su ciò che significa e rappresenta la dimensione
Oggi dei media
E anche i modi con cui oggi si può intervenire a livello dei media
Ecco pure su questo però non dobbiamo allora noi ben all'interno di questa lotta però si svolge ancora in modo completamente isolato
Frantumato senza risposta adeguata lo cito perché mi sembra anche doveroso farlo in questa sede qui
Proprio leggiamo sui giornali stamane di un'operazione che è stata fatta Pezzino sui su un punto non di grande forza che era Telemontecarlo dopo anche al torrente Menta la estromissione molto chiara di
Uno come Sandro Curzi che indubbiamente aveva un legame forte con la con la sinistra
Ecco allora non dobbiamo ritornare sul grande argomento di come si può creare sulla questione dei media
Un movimento di lotta reale di massa perché io ho l'impressione a questo punto di vista qui sono televisivo dipendenti ho l'impressione che il gli strumenti di penetrazione che oggi sono nelle mani dei grandi sistemi di comunicazione e che lo sarà
Ancora di più domani e e rischiano di distruggere
Le gracili Villiers compunta cerchiamo di contrastare tutto questo e io da questo punto di vista qui
Devo dire ma questa è una cosa del tutto incidentale dispetto
La questione che io ponevo
Che ho sempre un'esitazione quando vedo la mattina
Due fogli che dice Luca che le cerco di leggere con cura
Quale il manifesto e Liberazione che non solo si contendono con la loro modo uno spazio che è abbastanza ristretto che tutte e due
Ma sono anche quasi in comunicanti tra di loro o difficilmente in comunicanti tra di loro non è questo un segno di come noi affrontiamo in modo disperso un punto che invece è strategicamente decisivo
Perché
Questo io lo leggo e vengo alla fine
A una riflessione di cui cento bisogno
Circa la forma che assume avviene assumendo l'agire politico
Nel momento in cui sia ove è stata grosso modo nel corso del Novecento
E come oggi io vedo l'insistenza con cui voi avete sottolineato l'obiettivo vostro della creazione di un grande partito
Comunista di massa
Ecco
Io sono vissuto innato nell'esperienza partitica
Non c'è bisogno però anche qui che noi discutiamo meglio fra Dinoi
Che cosa è stato colpito nella forma dell'agire partitico e che cosa invece può essere recuperato che quali tipo di riforme noi dobbiamo mettere in campo per ragionare su questo punto perché
Beh insomma
L'incidenza
Della coppia partito sindacato è stato anche molto legato alla storia del movimento operaio
Ha un rapporto ha una capacità di mettere in campo forme di agire collettivo che poi venivano e che infatti poi spostavano di molto la situazione io vedo che qualcosa di questo genere qui sia rimasto ancora perché ritengo che la presenza di un forte sindacato adesso diciamo così di classe in Italia sia un punto
Importante è interessante ma oggi come e dove sia nella forma del sindacato sia nella forma del PPI partito dobbiamo possiamo ritrovare questa dimensione di massa io vedo che voi insistete molto su questo
Obiettivo partito comunista di Max questo però non richiede da parte vostra mi pare poi da parte di tutti
Una riflessione più esplicita anche autocritica su come perché il partito di massa nel dei miei tempi negli anni e stato quella cosa ma anche e aveva un potenziale ma anche con forti limiti e comporti difetti e perché tutto sommato che hanno colpito ci ci io non ce l'ha largo all'avversario lo ha colpito così fortemente e come oggi noi possiamo ripensare
Non solo diciamo così
La consistenza numerica di un partito ma la sua capacità di essere diciamo così promotore di esperienze di massa
Di una politica attiva come quello a cui si riferiva
Insomma
Credo che anche su questa questione del partito
Beh forse io vorrei capire meglio
Perché qui probabilmente non c'è da fare una riflessione critica
Esplicito e l'abbiamo fatta tutti quanti ma non so fino a che al punto circa le forme classiche assunto in Europa
E quindi io qui sento il bisogno anche di capire meglio come Stendhal davanti la vostra riflessione su quello che io chiamo la sconfitta del comunismo di fungendo pari ma che è stato molto forte molto gravi insomma specchi
Io credo che nel punto in cui siamo le cose dipendono molto da un'iniziativa dell'avversario ma non c'è dubbio che la sconfitta è stata grande per il fallimento di un'esperienza e aveva la puntata molto proprio sulla dimensione statale e Ibra statale lo dico che ho finito davvero vi ringrazio e vi dato modo
Perché io vi dico con sincerità che invece un mentre condivido molte cose qui ho sentito dire stamattina
Non sono convinto del modo con cui voi affrontate per esempio una realtà senza dubbio di grande rilievo che quella cubana io complotto penso credo che bisogna battersi contro il blocco
Americano contro Cuba però credo che contemporaneamente a me più ho l'impressione che lui c'è il un'esperienza di
Partitico statale B e insomma vero a me sembra
Inadeguate profondamente in crisi rispetto ai mutamenti sul sul
Ho preso molto tempo ringrazio di nuovo erano domande su cui io voglio riflettere spero che riflette anche sul
Grazie
Diciamo adesso sospendere i nostri nostro dibattito sono le tredici e quarantacinque ci diamo un'ora esatta mi pare sufficiente per un piccolo interprete intervallo e quindi alle quattordici e quarantacinque
I primi scritti sono il professor Giovanni Maria Flick e Marco Revelli
La
Allora adesso guarda rimossi subito la parola al professor Marco Revelli e subito dopo il professor Giovanni Maria Flick Marco Revelli
Grazie
Io non vorrei soffermarmi sulla parte di analisi
Della relazione
E del documento preparatorio su cui sono del tutto d'accordo io credo che sia la base per una discussione seria soprattutto vera
Sui grandi nodi mi trova particolarmente d'accordo la
In qualche modo la sottesa preoccupazione a questo tipo di analisi
Il mettere in evidenza il carattere drammatico della congiuntura con cultura nel senso più ampio del termine di fronte alla quale ci troviamo in cui a me pare si intreccia una pluralità decidi di crisi non un unico ciclo ma una pluralità anticicliche connotano
E che definiscono le caratteristiche di una crisi verticale di modelli politici che hanno dominato il Novecento e non solo il Novecento mi pare che ci troviamo alla fine di un ciclo Breve otto medio che
Il ciclo dell'esperienza politica italiana dagli anni Sessanta oggi il ciclo delle grandi lotte sociali e delle loro conquiste
Ma anche la crisi di un ciclo medio-lungo come quello far visita come quello che ha dominato l'intero novecento che ha ruotato intorno a un modello produttivo è un tipo di rapporto tra fabbriche Società e anche di un terzo ciclo più lungo quello della contemporaneità quello per certi versi inaugurato dal mille ottocentoquarantotto il ciclo politico
Che vede la società politica costituirsi nella dialettica partito Stato nazionale
E anche a voler guardare più a fondo a me pare possiamo intravedere segnali di crisi
Della stessa forma-Stato moderna dello stesso Stato
Contrattualistico
Determinatosi tra seicento e il settecento lo Stato fondato sul contratto sociale prospettato fondato sull'accordo fondamentale in nome della sicurezza
Dei cittadini
E fondato sull'idea di sovranità sull'identità dello Stato nazionale come entità che non riconosce alta autorità al di sopra
Disse
A mio avviso i processi di globalizzazione di trasformazione dei processi produttivi
Di trasformazione delle forme della comunicazione vanno a impattare su questi fondamenti del nostro modo di vivere di fare politica
Con un impatto drammatico io vorrei però sottolinea di soffermarmi soprattutto sull'aspetto
Propositivo sull'uscita anche qui mi trova del tutto d'accordo
La copia categoriale che è stata impiegata stamattina da Fausto Bertinotti
Di difesa e innovazione la necessità di praticare in una fase di questo tipo appunto strategie per così dire attuali
Strategie basate sul presidio dei diritti acquisiti delle posizioni di forza acquisite ma anche sulla consapevolezza di sfondare in avanti di produrre in qualche modo delle dei nuovi modelli e dei nuovi nuove forme dell'azione politica per quanto riguarda la questione della difesa del presidio io sono del tutto convinto della priorità di una battaglia che è contento contenta palmo a palmo
All'iniziativa capitalistica il terreno dei diritti sociali e il terreno dello stato sociale
A condizione di avere una consapevolezza rispetto a questo la Conferenza per la lettura di un mutamento di paradigma e di come questo mutamento di paradigma
Insita sulla portata sulla radicalità di questo scontro noi oggi difendiamo i diritti sociali in una condizione profondamente diversa quella durante la quale ci trovavamo nel modello che abbiamo chiamato forbici tale quando in qualche modo funzionava ancora il circolo virtuoso sviluppo integrazione sociale
Quando in qualche modo lo sviluppo capitalistico apparentemente illimitato metteva ancora a disposizione
Per certi versi un surplus punti più da spendere in mediazione sociale e la portata del conflitto rendeva chiaro entrambe le parti la necessità di questo investimento
La rottura di quel circolo virtuoso quella che anche dare andò a a dovuto in qualche modo riconoscere
La comparsa di un modello basato da una parte sulla intrinseci Taddei limiti dello sviluppo e dall'altra parte sulla crisi dell'integrazione sociale non più sostenuta dallo sviluppo ci mette di fronte a una condizione nuova
Il gioco non è più a somma positiva questo credo che dobbiamo dobbiamo esserne consapevoli
Il gioco della difesa dei diritti sociale e oggi un gioco a somma zero per certi versi è un gioco a somma zero quindi è una battaglia che richiede un Tasso di radicalità di durezza
In rapporto anche a quanto diceva stamattina Pietro Ingrao
Io credo che la questione non sia se decidere in astratto se il riformismo
Può essere una alleato oppure no se esistano se esistono possibile congruenza tra strategie si si tratti solo di gradi diversi di impazienza no non si tratta di questo si tratta di capire
All'interno del quadro che si va delineando del Nuovo paradigma
Produttivo e sociale che si è costituito quali sono i costi che ogni forza sociale disposta a spendere e quanto costano in questa fase i diritti sociale costano molto di più io credo che quindi richiedono un di più di radicalità
La seconda riflessione riguarda il problema il valore dello stato sociale ecco io credo che nel combattere questa battaglia nel combatterla con tutte le risorse disponibili ripeto col tasso di rabbia fa apicalità che questa richiede io credo che dobbiamo anche guardarsi però
Da una infondata Apologia
Dello stato sociale mi particolare mi lascia perplesso il ragionamento
Che veniva fatto stamattina che viene fatto in modo piuttosto esteso nel movimento delle donne circa il nesso tra emancipazione femminile è stato sociale così come mi lascia perplesso
Un ragionamento che che si riferisse al rapporto pari Manzi passione operaia è stato sociale lo stato sociale non era costituito la cornice
Di un processo
Impetuoso ti emancipazione di un qualche soggetto per certi versi il modello all'interno del quale si è costituito
Quell'idea di Stato e in quella struttura è un modello che punta alla razionalizzazione radicale della forza lavoro
è un modello all'interno del quale i servizi sociali sono Galvani diritti prova
Come dire per
Dissolvere il grado di soggettività che nello stesso lavoro di cura è implicito e per trasferirli alla struttura burocratica dello Stato riducendo anche il soggetto femminile a forza lavoro a valore di scambio
Dissolvendo né per così dire quel grado porte di emotività e quindi di soggettività che questo implicava l'analisi di Grancini americanismo e fordismo sul sulla funzione a patti organizzatrice della struttura democratica
Di quel modello produttivo dovrebbe servirsi in qualche modo come sfondo per riflettere anche sui meriti e i demeriti sui valori e disvalori
Che in quel modello esiste l'altro aspetto riguarda la parte innovativa
Io credo che oggi
A quel che resta del movimento operaio
A quel che resta in termini di soggetti sociali e a quel che resta in termini di strutture organizzate di cultura io credo che incomba a questo punto di vista un compito
Grande
Difficile drammaticamente difficile il compito in qualche modo di traghettare
Al di fuori del capitalismo
Pezzi di società
Che da questo modello oggi più che mai rischiano
Danni gravissimi rischiano a processi di soluzione assai gravi non si tratta di semplicemente oggi di difendere il nostro soggetto sociale
Dentro e contro un modello produttivo che sappiamo
I costi che implica si tratta di traghettare fuori qui ed ora pezzi riporta al lavoro pezzi di forza lavoro che altrimenti sarebbero inevitabilmente destinati alla disoccupazione alla disgregazione alla frammentazione rispetto ai quali lo sviluppo capitalistico non garantisce più neppure il diritto di cittadinanza
Questo significa un un salto di qualità per certi versi nel Progetto il modello lineare
Accumulazione di forza nelle lotte sociali traduzione di questa forza nel partito traduzione dal partito allo Stato in modo da ampliare i diritti sociali non basta più in qualche modo la portata della sfida mentale
Che metta direttamente all'ordine del giorno la necessità di costruire per via politica in qualche modo in modo artificiale perché naturalmente questo non è più adatto
Nuove relazioni sociali nuovi modi di stare insieme una nuova socialità per così dire un modello di rapporto tra gli uomini o di legame sociale che la formazione economica dominante non garantisce più un compito difficilissimo un compito che io credo debba essere commisurato con gli stessi obiettivi concreti specifici del nostro programma la riduzione d'orario di lavoro non può essere pensata a prescindere da questo problema riduzione che non può che essere una riduzione drastica
Per l'orario di lavoro Pipers se non sufficiente e rischia di in qualche modo di essere sussunta di essere assimilata al nuovo modello produttivo che appunto esercita forme di dominio diretto o indiretto su una forza lavoro autonoma e dipendente questo modello in grado per certi versi di funziona rizzare di rimettere a valore anche quote di tempo di lavoro liberate dal controllo diretto del capitale se non costruiamo aree sociali per così dire liberate
Dal dominio della forma merce che la forma più difficile da contrastare di dominio capitalistico se noi non riusciamo a ricostruire lì
Forme di legame sociale non mediate dalla logica di mercato e dalla logica dell'utile diretto inni di e di e individuale io credo che
Qualsiasi sforzo che noi compiremo finirà inevitabilmente in misura maggiore in misura minore per essere in qualche modo il rito funzionalizzato allo sviluppo capitalistico
Non manchiamo di cultura in questa direzione la tradizione per la pet socialista la tradizione marxiana della popolazione
Ormai quasi bisecolare fra del movimento operaio ci offre strumenti cultura della solidarietà
Quei due di analisi e di critica dell'anchorman Herzen che per certi versi nella base novecentesca dello sviluppo del movimento operaio nella fase dominante del modello keynesiano fordista
Si sono appannate di fronte alla durezza del rapporto immediato di Patrica ma che oggi io credo debbano essere riprese rivalorizzare tempo in un progetto di costruzione qui ed ora di elementi di socialità non voglio dire di alimenti di socialismo una di elementi di socialità solidale grazie
Parole al professor Giovanni Maria Flick dopo di lui del bosco
Grazie io sarò brevissimo grazie di avermi invitato un io mi occupo dei problemi della giustizia per l'Ulivo
Vi ringrazio di avermi evitate volevo accettare
L'invito di media un contributo di un tecnico che proviene da un'altra area
Su un tema che mi sembra abbastanza importante nell'emergenza su cui trovo degli agganci
Nel documento di base e che credo valga la pena di essere meditato un momento il tema della giustizia
Vedo nel documento di base quel riferimento all'anomalia fiscale e alla necessità di una drastica revisione del sistema fiscale
Che da un aggancio immediato con i temi della giustizia
Perché revisione drastica del sistema fiscale
Vuol dire tra l'altro arrivare a un discorso di efficienza e di trasparenza fiscale
Che è uno dei coefficienti fondamentali per il discorso di una giustizia efficiente soprattutto per quanto riguarda un problema di lotta alla criminalità organizzata nel suo versante economico e di lotta alla criminalità economica
In termini che non possono prescindere da un discorso di trasparenza nei rapporti tra economia pubblica amministrazione politica e quindi da un discorso di trasparenza fiscale
Allora vi chiedo e mi chiedo se non sia il caso che teniate conto anche nelle vostre elaborazioni
Di un discorso tecnico e di metodo sui problemi della giustizia che io faccio da tecnico con tutta la consapevolezza che io che un discorso solo tecnico può essere fuorviante perché parlare di strumenti neutrale parlando di giustizia vuol dire per un discorso probabilmente fuorviante
Allora mi chiedo se non possiamo arrivare quanto meno a un discorso di riflessione di piattaforma comune per arrivare a degli obiettivi che mi sembra molto più facile da realizzare di quanto possa sembrare a prima vista
Di efficienza dello strumento del prodotto giustizia dai quali siamo lontanissimi adesso e credo che per un discorso di efficienza degli strumenti giustizia del prodotto giustizia da quale ripeto siamo lontanissimi probabilmente possibile fare un discorso insieme di confronto e di metodo
Cito vedo tre problemi fondamentali nel metodo per affrontare il discorso giustizia come discorso di regole non neutrali ma la cui efficienza può esser la base poi per le scelte di priorità politica
Il rifiuto della logica di uno scontro frontale sui temi della giustizia che mi pare finora c'è stata tra tecnici e politici dei tecnici gli avvocati e magistrati fra di loro
Dei tecnici e dei politici con gli utenti oggi il vero problema della giustizia credo che un servizio totalmente inefficiente dalle grandi alle piccole emergente è totalmente lontana dalla domanda di giustizia del Paese tutto per colpa di chi per colpa di tutti noi ma il problema è questo
E allora rifiuto della logica dello scontro
Per arrivare alla logica del dialogo e il rifiuto della logica della emergenziali Thai della settorialità per arrivare a un discorso globale di giustizia faccio un esempio rapidissimo in questi giorni stiamo polemizzando tutti sul problema del rapporto tra giustizia e informazione
E stiamo polemizzando su base chiaramente spaccate
C'è chi ha infatti già il rapporto perverso fra giustizia e informazione perché dice che l'informazione sulle corde della giustizia costituisce condanna anticipata per l'imputato la violazione della privacy cioè la posizione rovesciata
E mi pare però meno sentite più pericolosa nel che denuncia un fenomeno pericoloso
Di che sottolinea che anche loro dell'informazione ad esempio facendo sui processi in televisione il giorno prima dell'udienza in dibattimento e auto assolvendo sì diventa una forma di delegittimazione del giudice altrettanto pericolosa della prima
Ecco io credo che noi non possiamo approntare i due temi separatamente dalla logica dello scontro di affrontarli insieme e dobbiamo trattarli insieme concludo rapidamente perché
La giustizia italiana in questo momento sta vivendo un discorso di una sequenza di emergenze tutte paradossali tutte pericolose la conclusione delle quali è l'inefficienza
La prima emergenza e che la giustizia italiana sta svolgendo un processo al sistema antiche dei processi ai singoli o meglio attraverso i processi ai singoli fa un processo al sistema
E quindi la soglia di tutela dei diritti dei singoli si sta abbassando abbastanza lo vediamo in materia di privacy propriamente colpa nostra essercene accorti solo adesso quando sono attribuiti i diritti dei singoli importanti prima generano accolte io come operatore ufficiale lo riconosco
Ma questa portata due emergente conseguenti molto pericolose la sovraesposizione della giustizia in un ruolo di supplenza a tutta un'altra serie di interventi e la piattaforma quindi per arrivare alla delegittimazione della giustizia
Mi pare ne parlavamo con lei quest'inverno sul paradosso di un Paese che da tre anni si interroga solo su Mani pulite cioè sull'emergenza giudiziaria
E non si interroga assolutamente sull'emergenza Tangentopoli questo voi l'avete detto questo lo stiamo dicendo che noi da un po'di tempo
Non riusciamo da Tangentopoli soltanto attraverso Mani pulite Tangentopoli intesa come sistema di corruzione diffuso
Allora a questo punto mi preoccupa molto previo quando sento parlare qui son d'accordo con l'Europa e con fare rilievi
Suo problema di riforma della Costituzione perché per venti o noi abbiamo della Costituzione un articolo settimo delle disposizione traiettorie Carlo prevede la riforma dell'ordinamento giudiziario
Non nel senso di tagliare le mani con le unghie magistrati ma nel senso di darci un ordinamento giudiziario efficiente ecco prima di parlare di riforma della Costituzione almeno in materia di giustizia io parlai cercherei di parlare
E di verificare in chiave di efficienza come possibile attuarla costituzione
Come è possibile attuare ad esempio il principio costituzionale della prima della obbligatorietà dell'azione penale che oggi è soltanto teorico perché di fatto viene paralizzato dall'inefficienza oltre che dalle scelte politiche dando strutture efficienti
Come garantire come attuare il principio costituzionale del diritto alla giustizia di tutti perché è un Paese buffo che garantisce a tutti una giustizia professionale perfetta in teoria
In pratica la di un Peter Pan viaggiando verso la paralisi pensate che i tempi medi alla Pretura Procura circondariale alla Pretura di Roma tra l'arrivo di una denuncia la sua iscrizione sul registro e l'andata dibattimento e di quattro anni
La maggior parte dei reati che vanno in pretura sono la contravvenzione che si prescrive in quattro anni e mezzo
Un discorso di questo genere
E allora io credo che e mi piacerebbe molto riuscire a capire se possiamo avviare un discorso sulla efficienza del servizio giustizia
Che ci consenta di confrontarci su una serie di regole sapendo perfettamente che non sono neutrali sapendo perfettamente che le scelte poi delle priorità attraverso cui attuare
Concretamente l'una o l'altra regola sarà un discorso politica quello io mi tiro da Park e lascio il discorso alla politica
Credo però e vi chiedo se non si possa tener conto di questo tipo di discorso
Io sono slogan che noi cerchiamo di portare avanti e prendetelo quindi per quello che vale dimezzare i tempi e i costi della giustizia raddoppiando e soprattutto lasciano aiutando le risorse ad esempio ha pagato il circuito del giudice di pace per la giustizia minore
Sarei preoccupato di un discorso che pensasse soltanto a una giustizia efficiente in termini ad esempio di nuovi stanziamenti ministero della giustizia è uno di quelli che ha più residui passivi che non sospendere
Ecco mi domando se non possiamo fare
Non in termini di buonismo ma in termini di concretezza un piccolo pezzo di strada in comune verificando quali possono essere alcuni obiettivi di base per un epicentro del prodotto giustizia ricordandoci ma questo sono io il primo ricordarmelo
Finora abbiamo giocato a pensare che fosse possibile avere una giustizia efficiente in una società inefficiente e questa mi pare l'utopia più pericolosa con cui possiamo confrontarci grazie
Parola Elio dal bosco dopo di lui Annamaria Rivera
Io volevo dire due cose
Questa mattina si è parlato diciamo veramente in abbondanza di Maastricht
Tutino è anche scrivendo abbiamo sempre messo in evidenza i famosi criteri
Discutendo se l'Italia può entrare a Maastricht nel nel senso che rispetto per il se riesce a rispettare uno dei quattro criteri
C'è un tutti dimenticati completo io che sia un quinto criterio che fondamentale che è stato Regio ribadito la settimana scorsa al Comitato monetario a Bruxelles Alitalia in questo detto guardate per per entrare nel nel novantanove
Con la moneta unica i Paesi entreranno avranno l'esame nel marzo del novantotto
E poi da mentali che ventiquattro mesi prima del marzo del novantotto tutte le monete stiano dentro nel Sistema monetario europeo
Ieri è concreto e hanno detto agli italiani era una battuta ovviamente anche italiana guardate che due anni sono ventiquattro mesi e non dodici mesi di un giorno
Quindi voi dovete decidere entro marzo del novantasei ossia dopodomani se volete entrare nel nelle fissiamo Italo però riportando la lira dentro tanto per dire come e i problemi sono diventati urgentissimi fa nel dibattito politico italiano il comparto questa idea che per per per poter rispettare i criteri di Maastricht o in ogni caso entrate cioè rimettere la lira
Dentro il sistema monetario europeo
Ma questa diciamo era una un aspetto tecnico se vogliamo degli sport volevo fare io ho letto la bozza diciamo del
Di programma che ho ricevuto e ho sentito l'intervento questa mattina di Bertinotti
E direi che
Leggendo la bozza e sentendo anche l'intervento da Maria Rita Pinotti c'è una cosa che secondo me su cui dobbiamo
Cioè veramente lavorare e credo che lui ha messo pure ha messo in rilievo quando ha detto con chi vogliamo fare questo il cammino insieme con quali forze con quali soggetti
Allora a me sembra abbastanza che mi si abbastanza chiaro che
A gli esclusi che noi non vogliamo ormai gli esclusi la le parti deboli della società sono abbastanza presenti anche nel programma di di Rifondazione
Ma dobbiamo chiedere se basta questo per avere egemonia come si diceva una volta o per fare il famoso blocco storico secondo medico le unità discutere anche con discutere cioè immettere il nostro discorso
Strati di lavoratori che non sono assolutamente strati di lavoratori che stanno perdendo quota Mangili stanno acquistando quota né in questo momento di ristrutturazione capitalistica a livello mondiale
E allora per esempio suoi controlli debbano fare la lunga quando si discute di mercato del lavoro e si dice non accettiamo la flessibilità ecco già attenti a a usare bene verde cioè accettiamo ma cerchiamo perché ci sono stati di lavoratori in cui la flessibilità non del salario ovviamente ma del tempo di lavoro e tra loro una conquista e non un regresso
Quindi noi dobbiamo certo chiedevano rendere conto ci troviamo in una situazione diciamo a dove non sappiamo chi siamo noi a essere catturati da loro da questi strati sociali unica puliamo noi però voglio dire è un elemento decisivo questo che noi non possiamo dare in pasto al capitale questi questi strati in questi strati sociali di lavoratori che chiedono e il tempo flessibile
E voi sapete ci sono tutta una serie di di lavori non solo i lavori diciamo che ormai si possono fare con i computer la carota tutto un certo tipo di là di lavoro anche la progettazione per esempio nell'industria automobilistica tanto per dirne una
In cui la il fatto di avere il tempo flessibile
Che significa che quasi ognuno decide quante ore lavora nel corso dell'anno e una rivendicazione che non ebbe capitale solo ma è anche di alcuni Stati del di lavoratori quindi credo che noi dovremmo cercare di capire anche questo per tutto questo
Questi strati di lavoratori che tra un unico esempio che facevo sulla sul tempo di lavoro ma è fondamentale altrimenti dicendo e non accettiamo l'appetibilità del tempo di lavoro significa far praticamente cioè giocarci fin dall'inizio questi tratti di lavoratori
Grazie per la parola e alla Annamaria Rivera
Dopo di lei Gianni Ferrara
Io vorrei entrare immediatamente non essendo molto il tempo a disposizione
Nel merito di una questione della quale mi sembra particolarmente carente la nostra riflessione lontano dunque dire quali sono i punti nobile questioni sulle quali sono ampiamente d'accordo
Ecco come mi sembra difficile lo diceva stamattina Lidia Campagnano
Che una riflessione sulla fase presente possa prescindere dal punto di vista dal punto di vista di genere
Altrettanto arduo mi sembra
Il fatto di potersi sottrarre a due temi che a me sembrano decisivi rispetto appunto alla fase politica attuale alludo al tema dell'immigrazione
Da una parte e dall'altra al tema della puntata della xenofobia del ed è razzismo in tutta Europa temi sono per certi versi connessi fra di loro
Io dico questo perché non credo affatto che la cui cosiddetta questione dell'immigrazione possa essere considerata come un orpello per abbellire
La nostra analisi
E neppure credo sia un tema separato separabile dalle grandi questioni che degni dalle grandi questioni dei grandi nodi che qui sono stati posti
E in parte analizzati in alcuni casi mi sembra assai brillantemente
Anzi io credo che questa questione possa offrirci
Un punto di vista uno sguardo per così dire dal quale e possibile guardare OCSE in profondità a quegli stessi nodi e alludo alla questione
Alla al tema del lavoro a quello della democrazia quello dei diritti a quello della costruzione di come noi immaginiamo la costruzione dell'Europa unita
Tanto per dirne una non mi sembra affatto di poco conto l'alternativa fra quella che con un'espressione ultrà avanzata è stata definita l'Europa fortezza
Da una parte l'Europa di Schengen di Copenaghen naturalmente e dall'altra l'Europa che penso noi immaginiamo cioè l'Europa del pluralismo culturale della libera circolazione
E lavorano e basti pensare a quale drammatico imbarbarimento sociale culturale introduce la xenofobia era e il razzismo non solo il nostro Paese ma in tutta Europa razzismo che io credo SP sia al tempo stesso come dire specchio e agente di questo imbarbarimento e come la posizione del razzismo si leghi strettamente alla questione della democrazia
E della ricostruzione lo diceva poco fa Revelli di una possibile forma di socialità altra di convivenza non appunto imbarbarito
E pensate ancora un attimo io cito rapidamente qualche esempio poi veramente a Rivoli dunque della questione appare grave vulnus zona allo stato di diritto ai principi costituzionali alla stessa democrazia e Stato dato da quel famigerato decreto anti immigrati
Che secondo me e soltanto il più recente tassello che contribuisce al delinearsi e di quella che gli studiosi definiscono una classica situazione razzista una situazione razzista sia quando si consuma per così dire la saldatura tra razzismo istituzionale razzismo politico sicuramente la lega nord AN gran parte di Forza Italia
Sono possono essere considerati oggi imprenditori a pieno titolo imprenditori politici del razzismo dicevo il legame fra razzismo istituzionale razzismo politico razzismo per così dire mediatico
E razzismo cosiddetto spontanea che in realtà di spontaneo assai poco ecco io credo che oggi in Italia questa saldatura si è determinata la specificità del caso italiano
Non è più tale secondo me anche in questo senso è anche da questo punto di vista d'Italia si allinea all'Europa
Ecco per tentare di essere convincente
Io cercherò di mostrare come alcuni dei grandi nodi posti qui non possano prescindere appunto da un'attenta analisi della questione immigrazione e per farlo partirò dalla questione del conflitto sociale egli limiterò semplicemente a denunciare
Assai rapidamente alcune questioni
Ecco
Nel nostro tempo non questa cosa ampiamente nota
La conflittualità sociale tende ad esprimersi sempre più anche informe diverse altre da quelle cosiddette tradizionali
E non solo le forme elleniche della guerra del terrorismo transnazionale ma anche e soprattutto a mio parere nelle forme di conflitti cosiddetti etnici o intende interetniche
Ecco secondo me queste forme quelle del conflitto etnico in o interetnico
Individuando
Una tendenza tendenza che è stata analizzata in Europa da molti studiosi e già il gatto secondo me nella realtà concreta sintetizzata in quella formula che io no no il tempo di spiegare
Quella formula della esplicitazione dei rapporti e dei conflitti sociali
Pensate all'Inghilterra e alla Francia ma pensate anche all'Italia all'Italia delle fiaccolate anti immigrati quartieri delle grandi città
Con questo voglio dire che ovviamente non scompaiono come la Francia mostra in abbondanza nella notte socio economiche e gli interessi che sono rappresentati da queste lotte ma
Talvolta io credo la realtà ce lo mostra chiaramente esse tendono ad assumere la forma appunto dei conflitti
Etnici anche in Italia
Va delineandosi una tendenza di questo tipo io credo che meriti di essere attentamente analizzato
Ecco
Io penso che dovremmo cercare di imparare da ciò che in altri Paesi già abbondantemente avvenuto pensate al quadro che si è determinato in Inghilterra addirittura a partire dagli anni Settanta
Quando quadro per molti versi a mio parere anticipatore di processi che sono che adesso vanno delineandosi in Italia
In Inghilterra la deindustrializzazione la polverizzazione urbana
Lo smantellamento dello Stato sociale Angelo favorito sicuramente i conflitti etnici hanno favorito la criminalizzazione dei dei lunghi anni hanno alimentato hanno segnato un ritorno in forze del nazionalismo e della xenofobia e hanno come sta accadendo in Italia aperto la strada politiche repressive e disciplinari all'insegna di legge d'ordine
Un'altra questione sempre io potrò soltanto enunciare
E con la stessa tendenza come si dice nel documento preparatorio alla conferenza la stessa tendenza all'inseguimento dalla forza lavoro al suo prezzo più basso la stessa tendenza verso la flessibilizzazione la precarizzazione del lavoro secondo me non può essere colta interamente analizzata correttamente se non considerando il ruolo decisivo assegnato alla forza lavoro immigrata
Io credo che la clandestinizzati sessione
Degli immigrati o comunque la loro
Marginalizzazione
E del tutto funzionale a questo tipo di sfruttamento della manodopera del tutto funzionale i processi di ristrutturazione economica in corso in Europa
E vorrei aggiungere un'altra cosa la tendenza su scala mondiale
A tenere separati
Come dire i diversi trofei sì e i diversi aspetti della propria prole teorizzazione attraverso barriere che scomparire geografiche ma anche generazionali ma anche sessuali anche questo lo ricordava bene Lidia Campagnano ecco questa pendenza io credo trovi un potente incentivo nella costruzione delle cosiddette barriere etniche
Inoltre il io non credo sia possibile oggi correttamente analizzare la composizione attuale del proletariato e in particolare del proletariato di fabbrica senza tener conto del fatto che gli immigrati e le immigrate oggi fanno il proletariato per in qualche modo ricostituiscono la forma attuale del proletariato e dal tenente tanto meno evidentemente
Se questo è vero
E possibile costruire pensare alla costruzione di un blocco sociale alternativo senza tener conto degli immigrati delle immigrate non solo come soggetto sociale ma anche come soggetto politico le lotte di questi ultimi tempi contro il decreto appuntito anti immigrati credo che lo mostrino abbondantemente un mese di sciopero della fame condotto da qualche migliaio di immigrati Bangladesh e pachistani non può non farci considerate considerare questi come possibili soggetti politici
Con questo voglio dire che non basta dire ma non l'abbiamo detto neanche questo
Che
La questione dell'immigrazione è un fenomeno strutturale di lunga durata
Bisogna ammettere che intorno ad essa come io ritengo si incardinano molti dei nodi della fase attuale
Io credo insomma che l'analisi dei processi sociali Donkey dalla presenza in Europa di popolazioni d'origine immigrata come si dice e utile per la comprensione generale
Delle delle società europee e dunque anche della società italiana evidentemente
Io credo che i processi che i processi che il e i meccanismi che producono marginalizzazione sociale che un termine che io preferisco quello di esclusione che non mi sembra molto scientifico
Che producono marginalizzazione di fasce di popolazione immigrata sono in qualche modo una prefigurazione
Dei processi destinati a colpire fasce crescenti di popolazione autoctona collettiva
Io credo d'altra parte quindi addio vedete posso soltanto denunciare alcune questioni mi avvio verso le conclusioni d'altra parte credo che il dibattito europeo molto ricco sulla questione relativa all'estensione dei diritti di cittadinanza
Agli immigrati cosiddetti immigrati in grado di dirci molte cose interessanti
Sul nesso universalmente valido evidentemente che lega la cittadinanza sociale a quella civile e politica
Ci dice questa questione che senza un reddito minimo è un minimo di sicurezza sociale impossibile esercitare la cittadinanza politica cioè la partecipazione la comunicazione
E dunque la riduzione dei diritti sociali e la quasi totale esclusione dai sì come nel caso degli immigrati delle immigrate significa per tutti noi complessivo impoverimento dalla democrazia
Ecco anche io credo e qui concludo davvero credo come rotta che la questione dei diritti
Sia oggi decisiva sia decisiva in questa fase presente ovviamente se si intendono i diritti non in senso giuridico astratto
Altrettanto decisivo
Mi sembra l'obiettivo sul quale io credo molto dovremmo riflettere
Della separazione della cittadinanza dalla nazionalità cioè l'obiettivo dello svincolo amento della cittadinanza dall'appartenenza ad una comunità prepolitica
Qui c'è una grande confusione credo anche al nostro interno io vorrei soltanto citare Haber nascondo dice che la democrazia una democratica cittadinanza non ha nessun bisogno di radicarsi nell'identità nazionale
Ecco
Credo che a partire dalla questione niente affatto ripeto marginale mio parere dell'immigrazione sia possibile aprirci ad una riflessione a Olimpia su come sia possibile appunto nell'epoca della mondializzazione
Cominciare a pensare riflettere immaginare una cittadinanza transnazionale come dicono i francesi o poi nazionale come preferiscono dire i tedeschi
Allora verso Gianni Ferrara e poi Franco Russo
E nei governi
Dico soltanto faccio soltanto riferimento al documento
Il documento verso la conferenza programmatica vicino avuto modo e tempo di leggere invece le bozze che stamattina sono tante
Sono tra distribuite insomma mi perdonerete quindi sì e non dello con una bozza del piano economico
E dico subito che a mio giudizio difficile non esser d'accordo difficile non essere d'accordo
Come impostazione anche con il taglio che è nato a questo documento
Ma appunto perché questo documento come diceva Betty da questa mattina un documento aperto ancora
Ancora in fase di riflessione di rielaborazione io vorrei dire qualche cosa
Su alcuni dei temi che sono stati trattati anche stamattina nel dibattito
E avendo qualche responsabilità nell'aver denunziato
La crisi dello Stato nazione
E io volevo vede che cosa penso compiutamente
E anche autocriticamente
Nel osservare nel riflette sulle vicende dello Stato nazione ma che popolazione non è la crisi dello spazio
E non è la crisi dello Stato potere
è un'altra cosa
Si può supporre cioè che per obbedire ai dettami della Trilaterale
Si è voluto porre che liste di abbiano decido
Di usare
Una via del tutto neutralizzando intenti
Per non rispondere alle domande di democrazia
Che venivano considerato da tutti dalla trilaterale come eccessive rispetto alla sopportabilità da parte della forma stato
E allora che è successo che
Vista e hanno dislocato in un sedi e a livelli diversi da quelli raggiungibili dalla democrazia parte da lavoro statualità parte loro potere
E infatti parla collocata nel Fondo monetario internazionale
Che è stato incrementato contropotere
La lo dislocata nella Banca mondiale erano dislocate soprattutto
Negli organismi dei cosiddetti comunitari nell'esecutivo degli esecutivi della Unione Europea
La verità è che la commissione
E il Consiglio dei ministri hanno un potere sostanzialmente esclusivo rispetto alla paternità
E hanno collocato nei il G7
Attraverso un meccanismo o che giuridicamente quello della della sconfessione del mandato attraverso la collegialità
I signori che vanno ai G sette nazionali che sono poi il sette delle quali vengono in qualche modo composto i conflitti Inter imperialisti
I politici come
Tra le varie economie capitalistiche
I signori che si vedono lui che siedono o
Che Nicola formalmente in quanto rappresentanti di uno stato ne escono
Attribuendo la responsabilità della decisione alla sede collegiale quindi interno risponderne
Questo schema
Cioè del della formalizzate la formalizzazione di un mandato per non rispondere attraverso la collegialità e quelle di caratterista oggi di rapporti tra Stati
E lo vi caratterizza perché da in tal modo in realtà viene ad essere del tutto svuotata
Quella sì
Su quella sorta quella forma quello stadio di democrazia che era stata conquistato con il fine sociale
Ecco perché ho dal locale viene ad essere l'idea di essere smantellato questa è la via attraverso la quale è stata poi è stato possibile mandano al proporzionale
Prende la democrazia ridurrà democrazia optato vegetale come si tenta poi di consacrare attraverso le riforme istituzionali esimo anno progettando che probabilmente dovremo
Avremo da combattere nei prossimi tempi ecco nei prossimi giorni possedeva
Dico queste cose perché in effetti se non affrontiamo questo tema
Della sto aggiustato Alibaba trasferita fuori dell'ambito nazionale l'ambito raggiungibile dalla democrazia
Se lo affrontiamo il tema cioè delle organizzazione sovranazionale un internazionali che esercita il potere reale
Chi è che indica delinea le compatibilità esterne e i delinea l'insieme l'ex Gatti
Alle la fondo moderno e razionale G7 e l'esecutivo europeo
Le incompatibilità esterne solo da questo il organismi fissati e stabiliti e quindi vi sono state ma che dei vandali chi è che lei Mentana vi disse
Chi ha inventato il Fondo monetario era già attribuendo attraverso trattati dei poteri lista ecco il punto di fondo non è che lo Stato sia sia riuscito in qualche modo a non è che sia dei principi intanto ecco
Non è stato del bello anzi è nove in onore del perito non si non si è esaurito assoldando dislocato altrove il suo potere
L'hotel Roma lode togato nelle sedi ove diventa irraggiungibile da parte della pressione democratico
Questo è a mio giudizio
A mio giudizio le ipotesi più probabile
Della attuale fase della crisi dello Stato nazione in questi termini
Si spiega anche l'altro elemento che secondo me va indagato con maggiore
Con maggiore accortezza e con maggiore ricchezza
Perché vede accade questo a livello alto accade invece approdavano a livello più basso
è e insomma la crisi poi delle undici dell'unità statale che una crisi certamente evidente in Jugoslavia ma è anche presente in Italia e non altro che l'effetto del dello sviluppo ineguale del dell'economia capitalistica
C'è qualche ragione per la quale c'è qualche ragione per la colpa che vogliono diversa per la quale si scopre la Padania se non quella della diverte il viceré iniziale del differenziale che caratterizza il rapporto tra Padania e altre regioni italiane
E tutto questo volate vanta più giusta anche sancito che sono le regioni nel Trattato di Maastricht le regioni che si chiamano europee e che saltano i confini nazionali
Solo un altro che la sconsacrazione che la consacrazione dello sviluppo ineguale e quindi e quindi della possibilità di una riaggregazione di queste zone più sviluppate
In in modo da rompere
A vantaggio degli esecutivi europei di rompere lettore della nazionali e quindi di rompere il rapporto democratico o anzi di annichilire la democrazia all'interno della comode la unione europea
E tutto questo naturalmente si spiega con molta chiarezza ed alzando l'obiettivo della
L'istruzione dei dei diritti sociali
Preme le diceva qualche minuto a parcheggio diritti sociali costano e io credo che questa affermazione sia vera
Ma credo però che dobbiamo guardarci dall'aria dal dalla ripetere senza un'integrazione
Tutti i diritti di cose
Anche gli ritenuto già il diritto di proprietà vivaddio costa costa un costante a un costo economico sociale il diritto all'eredità
Ha un costo economico sociale il diritto alla proprietà privata
Ha o non ha un posto qualunque diritto reale
A un qualunque domanda peraltro tanto che noi abbiamo realtà usato la espressione che cotenne dittatoriali perché abbiamo accettato che quegli altri delitti quelli borghesi avremmo detto l'altra volta non costa coppie con prole
Ecco alcune norme vende ora il problema di fondo quale a mio giudizio su per quanto riguarda la questione dei diritti sociali e no
E quello di ricollocarlo della loro
Però ambito
Cioè di ridar loro utili fegato e una valenza materiale
E insomma non devo qui ricordare
In questa sede
Che appunto ne mando scritto economico
Pilo economico filosofici di Marx
E qualora si domandava chi è che dà il diritto al al padrone al capitalista ripari capitalista e insomma quello con quello comunque poveretto
Vilipeso e ormai
Da tutti dimenticato diceva beh glielo dà il diritto viola il diritto attribuendo al capitalista ibrido soggettivo all'impresa
Ora anche quello dei rivali dei costi indebolì economico-sociale
E colta al punto tale che appunto diventa diritto assoluto diventi realtà il fondamento poi dei documenti
Che si chiamano Maastricht ma che si chiamano anche trattato istitutivo della Comunità economica del Nordamerica perché ne vede c'è molta assonanza
Anche anche fonetica
Tra i Condello del trattato che lega gli Stati Uniti al Canada e al Messico con le conseguenze che abbiamo visto che sappiamo per quanto riguarda il Messico l'avrebbe non per quanto riguarda i tradimenti
è il trattato istitutivo della Unione Europea
E allora qual è il punto
Il punto di fondo secondo me e tornare
Arrivederci
In qualche modo compagno Revelli la concezione Count contrattualistica mercato la propone con i piedi per terra
Con i piedi per terra
Cioè il conto attualismo che alla base
Di una certa concezione dello Stato contemporaneo è
E bisogna riadattare i valutarlo e dire che in realtà il contratto e il contratto che consente consente il riconoscimento dei diritti a condizione di vittima anche lui più borghesi a condizione che
Chi siano gli altri diritti quelli sociali
E lì contente perché soltanto in questo modo
E possibile rivalutare i singoli delitti quelle di cui si parla evade secondo le due possibili
Le due possibili Categorie
Quelli cioè che si verificano a lei valori d'uso e quelli con i valori di scambio
E lo scambio tra reti sociali
Per editoriali ebbero può essere uno solo
E lo scambio tra diritto sociale riconosciuto garantito è assicurato e l'obbedienza
E l'obbedienza che lo Stato pretende anche perché non gode dei diritti di proprietà e dei diritti all'eredità e diritti alla attività imprenditoriale
C'è c'è non c'è una critica radicale
Anche dei presupposti dello stato sociale che ormai esaurito cioè con l'idea di gara anche del compromesso
Socialdemocratico che ha caratterizzato questi ultimi cinquant'anni di vita nazionale io credo che dal punto di vista proprio teorico la polizia il pensiero alternativo e i passi avanti non si fanno
Una qualche considerazione voglio fare da ultimo ferito dicendo che l'avrebbe tutto questo però pone dei problemi che non sono risolti
Toni soft da per tutto sulla sulla par condicio
è probabile soggetto storico
Oggi può assumere
Un losco alternativo
Quale quel progetto storico
Il salariato e ancora un soggetto che può essere egemone c'è ancora
La prevalenza del rapporto salariale come rapporto di dipendenza dall'impresa capitalistica o invece e accaduto come io credo probabile che anche rapporti non salariali siano rapporto di dipendenza mascherati dall'autonomia del cosiddetto rapporto di fornitura d'opera che magari lavoratori intellettuali su offrono all'impresa capitalistica
Ebbene allegare queste questioni naturalmente il il il compito non è certo un obbligo per essere assolto da nessuno singolarmente un compito collettivo ma e compiti collettivo che noi dobbiamo assumerci e se vogliamo in realtà riprendere una lotta al una lotta antagonista rispetto alla società allo Stato e alla civiltà capitalistica grazie
Parole a Franco Russo fuori Carla Ravaioli
Sì il l'intervento di Ferrara naturalmente facilita il compito atti vuol riprendere la discussione che ha introdotto Bertinotti su diciamo elementi di analisi della società pertanto che Ferrara esposto ha brillantemente alcune considerazioni sulle istituzioni nazionali e internazionali io vorrei far queste considerazioni io ritengo che a livello di società una sinistra degna di questo nome nel mille novecentonovantasei
L'età pari conti con tre contraddizioni che ormai attraversa da decenni e diverse anche presa consapevolezza da da molti anni e cioè la contraddizione capitale e lavoro
Crescita illimitata delle merci ambiente e la differenza
Sessuale
Io e voi affrontano solo un punto ma ritengo che una sinistra ripeto che voglia costruire un progetto di cambiamento e praticato che da debba assumere queste tre dimensioni
E non gerarchizzare D'Alema assumendo nella loro pienezza né a loro e nel loro sviluppo
Mi consentirà Bertinotti concludendo con la cui analisi concordo in molti punti di richiamare un una lacuna a mio avviso abbastanza forte e credo che le l'amicizia e la stima ma lo potrà consentire
E anche perché il dobbiamo chiarire se la critica ambientalista la critica verde della merci
è qualcosa che non si colloca né a destra né a sinistra come si è detto per molti anni o se invece è parte integrante della ricostituzione di una cultura di sinistra nel nostro Paese nell'Occidente
Io ritengo cioè a dire che il la critica vede la critica delle merci e parte integrante della critica del mercato e dell'impresa
Perché questo perché oggi la critica ambientalista non misura solo lo richiamavo con la comprensione capitale e lavoro il discorso che nel mercato non vengano espresse disordini che nel mercato viene semplicemente appagata alla domanda
Pagante e che dunque il mercato esclude una serie di bisogni che non hanno appunto la moneta il potere per trattare lo scandalizzano del mercato
La critica ambientalista della merce oggi fa i conti anche con la crescita illimitata di queste merci che guarda caso è una crescita illimitata non per soddisfare i bisogni ma si concentra sempre su alcune
Tra segmenti alti del mercato del mercato capitalistico
E porta la tua critica della merce finanche ad una discussione tecnologica e dunque invita anche a riflettere emettendo con i piedi per terra che cosa si deve produrre oltre chi lo deve lo deve produrre
Io ritengo che sono dalla congiunzione fra la critica appunto della miseria
Del capitalismo domani sera che genera il capitalismo e la critica appunto della merce in quanto tale è possibile oggi pensare o cominciare a intravedere una possibile alternativa
All'impresa dal e dal mercato quindi a me io credo che se non assumiamo la critica verde del capitale del mercato semplicemente con una critica le esternalità negative
Che l'impresa produce che si potrebbe risolvere con ha sempre teorizzato l'economia del benessere
Internalizzando lo scaricandolo sui sui sui prezzi io credo che noi prendiamo un punto alto dà la possibilità di intraprende una critica ad una critica pratica del sistema del sistema capitalistico e che quindi quest'aspetto è tutt'uno con vogliamo sostituire al pensiero unico del mercato e dell'impresa delle vogliamo criticare il modernismo liberista
Che apprezzo tutte quante le le culture e storie anche vogliamo appunto approfondire la critica della mercificazione
E della diciamo dell'espansione mercificare ante della pervasività diceva giustamente per i piloti che l'impresa del mercato hanno assunto finanche appunto a mercificare una serie di bisogni che negli ultimi decenni in questo novecento invece la classe operaia
E cioè che debba lucida sottrarre appunto al al mercato pensa alla salute alla scuole e i cosiddetti diritti diritti universali se ne quindi vogliamo criticare la tendenza totalizzante dell'impresa a me pare che
E il una formazione di sinistra una sinistra moderna debba far proprio e non lasciare appunta all'ambiguità l'ambivalenza del non essere né di destra né né di sinistra io penso che noi dobbiamo riappropriarci
Di questo pensiero che appunto ripeto mira al cuore della società capitalistica perché mira alla critica del
Del della merce della merce stessa
La seconda considerazione è questa
Dice Bertinotti con molta nettezza Popper una una domanda
E qui diciamo da entro un campo più problematico dice Bertinotti c'è una volta espressione il progetto vocato alla trasformazione a mio avviso sono importanti tutte e due il le le parti da definizioni il soggetto e la vocazione
E qui secondo e Bertinotti affronta uno dei temi cardine della storia del movimento del movimento operaio cioè l'identificazione
Diciamo di un soggetto che in quanto tale nella sua ricchezza sociale o meno povertà sociale se volete può essere lo strumento di cambiamento e di trasformazione dei Nuovi Orizzonti della della proprietà io credo che noi dovremmo superare
Lo dico ovviamente con tutta come dire la la preoccupazione e l'essenza iattanza dovremmo superare questa visione appunto di un soggetto che per vocazione e destinata alla trasformazione
Naturalmente io non posso che condividere quanto dice Bertinotti e cioè che c'è un paradigma eliminabile e cioè
La liberazione del lavoro dipendente
Io lamento con una frase molto spiccia se volete appresa da dalla logica ma che è una logica quotidiana cioè io penso che sia necessario difendere il lavoro subordinato
Non è sufficiente per delineare un nuovo orizzonte di società naturalmente qui siamo nel campo della ricerca della sperimentazione
Nessuna veramente la verità in tasca io credo che oggi sia molto più da esaltare l'ascolto dei movimenti nel tanto la loro esperienza sociale anche dei presidi della difesa dei presidi che movimenti allo conquistati e ci vuole molto più una carica di progettualità
La progettualità che non è qualcosa di intellettuale ma che sta nell'esperienza della società nell'esperienza dei movimenti antagonista nell'esperienza dei movimenti che sono altro dal mercato e dalla e dall'impresa
E quindi io credo che lì il problema appunto dei movimento e di come i movimenti incontri una forza politica progettuale di dialogo sia particolarmente importante dei e necessario
Io penso che in questa via e su questo per questo la incontriamo anche delle altre culture intendo cultura propria elaborazione
Voglio per esempio pire noi possiamo aspirare oggi ad un atto che da proletaria
O possiamo o dobbiamo recuperare la visione di una proprietà umanamente ricca oppure oggi quel che ci viene da alcune ricerche da alcuni anche di intellettuali secondo me che andrebbe avanti molto meditati
è sbagliato a recuperare un un ideale di vita degne di buona vita di vita buona che sembra visto tecnico ma che in verità fa i conti con quanto il mercato esclude mi riferisco alle a ricerca di Amartya Sen e di Martha Nussbaum
Che mettono in in in in prima istanza in Prima luce la qualità della vita non a caso un loro volume di ricerche fatto sotto il patrocinio dell'anno porta queste considerazione
è un volume pubblicato recentemente da Marta ruba un la fragilità del bene non ci dice subito che il bene non è qualcosa di assoluto ma che va ricercata odio logicamente Frasso oggetti perché i valori non sono eterni un appunto vanno elaborati non è questa anche la lettera c'è venuta dal pensiero della differenza io vento quindi via Mattia se non è solo un filosofo perché Amartya Sen è colui che ha criticato
Il tema ha dimostrato il teorema dell'impossibilità del liberale pare il piano e quello che ha devastato quindi tutti i teoremi sulle attività ottimi ottima dazione
E l'ottimo che dovrebbe venire dal dal mercato è oggi il il Amartya Sen appunto propone delle altre scale di valori non accade dalle ricerche di Amartya Sen che si mette in luce come la distribuzione del regga all'interno delle famiglie sia a danno delle donne quindi rivaluta la persona i diritti delle persone nel senso del funzionamento delle persone non si tratta solo di dar diritti su questa ragione Ferrara
E è noto da stamattina si tratta di vedere se una persona degli spazi di azione per realizzare le provi propri desideri proprio gli oggetti la propria la propria libertà quindi modi di funzionamento
E qui sembra un discorso astratto ma ricordiamoci che le ricerche per esempio sipario sulla disoccupazione
C'è la cosiddetta disoccupato Dufy occupata che non si presenta più neanche sul mercato del lavoro perché sfiduciato
E quindi sono una serie di domande di bisogni che non emergono neanche perché la gente a punta espulsa e marginalizzata è esclusa dà la possibilità di fare presente la propria la propria domanda
Qui invece mi riallaccio a quanto diceva Bertinotti dal prefetto di costruzione della natura complessa di movimento
Questo è un tema di ricerca però qui stiamo discutendo appunto della costruzione della della costruzione della della sinistra una correzione della sinistra che secondo me oggi deve fare i conti uno come sottratti al mercato
Ma non solo in termini ideologici in termini sia di proclamazione che pure è qualcosa che conta come noi costruiamo dei momenti sociali anche di produzione sociale sottratti al mercato
Vale qui non solo i lavori socialmente utili ma quelli che son passati come i lavori verdi e non è solo come dire abbellire la città mai innescare un nuovo meccanismo di sviluppo introdurre dei nuovi parametri su cui Barghouti appunto la la validità dei progetti economici e quindi la critica pratica delle prodotto nazionale lordo e quali sono questi parametri qui recuperiamo allora la socialità la compatibilità ambientale
Il valore d'uso io penso che ci sia un intreccio per i contenuti e i dirlo in questa sede molto rozzamente un intreccio del rosso e del verde che deve andare avanti
Come ricerca come orizzonte e come orizzonte politica l'ultima questione ho concluso ed
Consentitemi diciamo di cultura politica
E con tutto il rispetto e l'ammirazione che non si può cadere per Pietro Ingrao devo dire che dissento su un punto di fondo la perché ha detto Catherine Garanca Rodotà
Allora ha detto che nel sessantotto il PG il Sessantotto ebbe un'interlocuzione politica
Ora non per biografia perché ormai se non altre affidato diciamo alla ricostruzione di cronaca
Il sessantotto non è vero che il Sessantotto incontrò la soggettività politica perché noi diciamo questo devono in manchiamo a un punto di analisi di verità della storia del nostro Paese
E non è vero anche che il l'otto lui l'autunno operaio incontro il sindacato perché basta come dire rileggersi dico se non altro le cronache
Del tempo io credo che le le le cose siano andate diversamente cioè a dire che c'è stato l'incontro successivo
Fra movimenti probabilmente delle cosiddette élite del ceto politico del sessantotto e le istituzioni della classe operaia
E dirò una cosa ancor di più che a mio avviso l'esperienza che abbiamo vissuto
Ognuno di noi è stato quello di uno debba mento permanente dei movimenti da parte dell'istituzione del movimento operaio permanente l'adeguamento significa che c'era l'autunno operaio con l'istanza di organizzazione di retta istanza anche consiliari colpa anche dei probabilmente del ceto politico del sessantotto qua abbiamo avuti con consigli dentro la costruzione confederale
Io quindi e così come la stessa storia che ha avuto il femminismo se mi si consenta in cui le liste femminista a un certo punto ha incontrato anche per intuizione di Berlinguer con tutto perché il sole che ha incontrato l'istituzione movimento pari ma che ne è rimasto di tutto questo
Allora io credo oggi e qui è il punto di polemica e ho chiuso che c'è un problema di autonomia culturale della sinistra
E io devo dire non per settarismo credetemi non per settarismo Emel'se non vogliamo continuare a fa come Diogene a ricercare con la lanterna la sinistra lo dobbiamo avere la capacità di rompere una tradizione culturale e politica della sinistra che finora non ha dialogato con il movimento non è stata l'interlocuzione di movimento ma è stata appunto ripeto un'azione di snervante ente di egemonia insomma il partito prendi tutto l'hanno sperimentato prima di tutto sulla pelle dei movimenti io c'è una cosa che ho apprezzato e non lo dico perché Como prima e esaltato un punto di differenza
Della recente storia di di Rifondazione Comunista e di Bertinotti è stato il fatto che Rifondazione Comunista che che se ne è detto e nonostante le formidabile appunto che ha avuto ha messo in discussione
Due categorie mostre della storia del movimento operaio
Che sono uno l'identità e l'interesse nazionale
E il duellare le compatibilità capitalisti dietro l'interesse nazionale è sempre ascolto di tutto nel movimento operaio
Allora in nome dell'interesse nazionale non bisognava star con con Berlusconi non faccia la polemica successiva perché sappiamo tutti com'è andata a finire a me pare che aveva rotto
A questo punto che sta cappa culturale sia un punto di non ritorno deve essere un punto di non ritorno
In cui c'è la sinistra deve avere il coraggio di essere se spessa per poter dialogare con la società e probabilmente anche poter dialogare con gli altri finché quindi non costruiremo questa armatura della sinistra in un progetto che di ricerca che è plurale che sto le sinistre
Le sinistre con la sua identità comunista ambientalista
E speriamo altre se ne possano aggiungere non non faremo dei grandi passi passi in avanti e il dialogo permanente dentro una cultura vecchio PC secondo me non ci va a fare dei passi in avanti ma ci confonda semplicemente l'idea
La parola a destra Carla Ravaioli
Dopo di lei Rossana Rossanda
Innanzitutto un grazie sincero e non formale per essere invitato a questo seminario
Quanto a finire la sinistra perché vacante della sinistra ex moglie
A a ragionare a riflettere entro un orizzonte che vada al di là delle contingente immediate io sono ben capita che ci pare di ascoltare e anche gridare il mio modesto contributo
Dunque largamente d'accordo con la relazione di Fausto d'accordo con Fausto anche quando si dice consapevole che il programma presentato è ancora parziale e in qualche misura carente nei confronti di due-tre temi fondamentali come l'ambiente e il rapporto verso il Sud
Temi fondamentali non c'è dubbio che ha appena parlato Franco Russo che mi ha un po'rubato alla battuta però niente paura fanno i problemi talmente va perché ce n'è per tutti quanti
E non c'è dubbio ricevo un il progetto di un modello socio economico altro che non consideri questi due temi e non solo in completo ma mutilato un come un corpo privo di organi vitali
Dunque la distruzione dell'ambiente e parte integrante del modello socio economico attuale quello che vogliamo
E notorio che l'attività umana svolta nella forma
Del resto certifica delle società industriali capitalistiche
Specificamente le quantità i modi e le quantità della produzione sono la causa prima della crisi ecologica planetari quindi illa presto già carente organico a questo problema alla al Progetto alla riflessione perfino
Ma io vorrei fare una considerazione vorrei considerare la valenza sociale del problema ambiente che di solito le sinistre trascurano
Perché in una situazione in cui dai rubinetti scende a quale pidiellina al mercato comperiamo belle al Paramatti aveva il lecita sono invivibili
Laghi fiumi e anche larghi bracci di mare non sono più balneabili quando non ci si può più esporre al sole più di tanti minuti se non si vuole rischiare il melanoma
Quando lei bisogna periodicamente bloccare il traffico cittadino per non morire quando anche respirare diventa pericoloso ecco voglio dire questo
Imbarbarimento progressivo della vita della quotidianità
Io lo vedo come una forma di un vero e proprio sfruttamento della gente un secondo sfruttamento diverso da quello classico è scritto nel rapporto capitale e lavoro ma che va a sommarsi a quella e quindi mi pare che in questa ottica il tema dell'ambiente vada a inserirsi proprio nei tempi specifici tradizionali
Delle aziende storiche delle sinistre non sia qualcosa che si aggiunge è qualcosa che proprio appartiene alle alla funzione della sinistra
E l'artista intrinseche Rezza al paradigma socio economico attuale vale per il rapporto interpersonale
Non soltanto perché l'ordine patriarcale fondato su una drammatica di uguaglianza tra i sessi è stato fatto proprio dal capitale il quale lo ha anti addirittura irrigidito Lina in ruoli separati fino a configurare una vera e propria divisione del lavoro per sesso coordinata alla divisione del lavoro per classe
E per cui in questo modo illa come dire il lavoro riproduttivo e lavoro familiare domestico di cure ha svolto ancora per massima parte dalle donne
E entra appartate nell'organizzazione capitalistica come un frammento imprescindibile dei meccanismi di accumulazione capitalista
Insomma l'organizzazione la struttura attesta della capitale
Comporta la continuità di questa disuguaglianza di rapporto tra i sessi per prevalere del maschile sul femminile
Ma io vorrei fare un'altra considerazione
Storicamente il tennis il maschile è stato identificato con la produzione con il produrre la produzione di merci e reddito mentre il femminile è stato identificato con la riproduzione della specie tutto quanto di atti ecco allora è il prevalere del maschile sul femminile
In qualche modo Vasco cenare e ed è diventata una cosa unica con il prevalere della produzione sulla riproduzione sociale in qualche modo sono due
Due vicende diverse ma che vanno a convergere della situazione attuale dove l'economia che dovrebbe essere una parte sia pure importantissima
Della riproduzione sociale complessiva diventa invece l'Italtel primaria
Del mille per cui la sintesi economica viene sostanzialmente identificate con la sintesi sociali
Da qui la crescente Economic situazioni di tutti i rapporti nell'ambito soprattutto della globalizzazione della produzione a cui assistiamo
Di qui quel deficit democratico di cui parlava Fausto non c'è dubbio perché il tutti i rapporti sono costrette in qualche misura a modulare assi sulle esigenze dei rapporti di produzione di film esigente soprattutto del produrre della crescita produttiva illimitata di cui parlava anche Franco
Ma il problema donne il problema del rapporto tra i sessi va a invertire al cuore anche il problema del lavoro e non soltanto per la divisione sessuale del lavoro a cui ho accennato
Fausto questa mattina proponeva per una domanda e si domandava se il lavoro non continuerà ad essere un po'un paradigma ineliminabile io rispondo di sì
Il lavoro è parte quindi eliminabile della cultura e la cultura è qualcosa che fonda ontologicamente la specie umana quindi il lavoro sicuramente continuerà ad essere un paradigma ineliminabile del nostro esistere
Ma quello che noi contestiamo soprattutto noi ambientalisti contestiamo che il lavoro invada interamente l'esistenza e che sia un lavoro che divora interamente la dimensione anche dal dimensione privata le dimissioni del differenziale che sia il pivot attorno a cui si organizza tutta la vita
Individuale e collettiva illa in questo sbilanciamento di cui parlava tra produzione e riproduzione per cui la produzione domina largamente e impone impone il proprio i tempi fra le proprie regole i propri morti
La ecco e mi domando se questo problema questo acconto il la il rapporto tra produzione e riproduzione non debba essere base fondamentale villa della di un mutamento mutamento addirittura di non antropologica ne parlava anche Fausto che ci sia però quello che guida la lotta per contro la disoccupazione e per il pieno impiego perché il pieno impiego deve essere qualcosa che riguarda appunto la divisione del lavoro come di solito lavoro quando si dice il lavoro di che cosa si parla si parla del lavoro di me
Credo il lavoro di cui parlava Paolo store domandava Tejera continuerà ad essere un paradigma fondamentale del nostro esistere è quello lì è il lavoro che produce che produce merci produce servizi produce servizi sociali fondamentali d'accordo
Però il tutto quello che riguarda la riproduzione benché tutti ormai di calarsi è un lavoro anti sono tanti lavori che svolgono le donne nell'ambito della famiglia
Lavori fondamentali per la riproduzione sociale eccetera però quando si parla di lavoro il lavoro è quello là e quello di mercato
E quello che passa attraverso una trattazione finanziari
Ed è per questo che io credo che illa il Progetto di lotta alla disoccupazione al al pieno impiego debba essere un Progetto risponde anche dell'intera riproduzione sociale dove il riduzione dell'orario di lavoro gioca un ruolo fondamentale
Non solo dal punto di vista occupazionale ma dal punto della attività della redistribuzione del lavoro produttivo e riproduttivo tra uomini e donne
E soprattutto per questo riequilibrio possibile tra questo i più che chiede di corregga questo sbilanciamento drammatico oggi che oggi caratterizza la nostra società tra produzione e riproduzione
Se ho ancora un paio di minuti sì bene allora io volevo porre un'altra considerazione su cui ho riflettuto meno ma vorrei porre delle domande io in questi giorni estinto leggendo questo libro di germi rischia nella fine del lavoro
Che è un libro discusso forse certo discutibile che però da una Massa di notizie e di dati davvero impressionanti
E forse tutto quanto che lui dice non è attendibile come è stato detto forse in qualche modo cede alla suggestione della Venier lirismo dell'immaginario robotico del miracolismo tecnologico però voglio dire noi abbiamo già sotto gli occhi
Una serie di applicazioni tecnologiche che vanno sempre più decisamente a sostituire il lavoro umano non soltanto quello materiale ma anche quello mentale perché questa la svolta il clou perché fa la differenza
Ecco e il ricche dà conto di una serie di intenzioni solo in parte minima per ora applicata che però comporteranno il taglio di milioni di posti di lavoro
Ecco perché voi ecco non so se si è considerata abbastanza la portata possibile della rivoluzione tecnologica in corso
Perché è stata applicata soltanto e per una parte infinitesimale per ora noi abbiamo dei computer che sono capaci di due miliardi di operazioni al secondo e pare che queste siano già obsoleti che la NASA ne possieda
Di di di una generazione molto più potente ecco due miliardi di operazioni al secondo è qualcosa che non riusciamo nemmeno immaginare almeno io non ci riesco
Ecco allora se e macchine intelligenti di questa potenza vengono applicate ed è quello che ritiene appunto ci prospetta queste significa veramente un panorama sotto economico completamente intanto pauroso perché qualcosa di completamente sconosciuto dell'agricoltura nell'allevamento del degli animali nel nel tutto il servizio e via di seguito
Ma è qualcosa con cui dobbiamo fare i conti prima che avvenga se avverrà perché mi pare che questo comporti un ripetere appezzamento radicale
E una sitcom la situazione nel quale nella quale non solo se la gestione tradizionale del conflitto serba ancora non solo è meno se il conflitto così come inteso storicamente abbia anteposto avere ancora luogo abbia ancora presenti non lo so sono delle domande che io pongo non so dare nessuna risposta sono delle considerazioni che mi son venute leggendo questo libro ecco però l'ultima cosa che voglio dire finora le tecnologie
Le più avanzate e quelle meno da sempre il il progresso tecnologico è stato esclusivamente in mano al patronato definite non hanno mai provato a gestirle
Ecco non sarebbe il caso di pensarci a meno che non sia troppo tardi
Con questa nota pessimistica chiudo non voglio che sia una conclusione peraltro non è più preferisco
La parola a Rossana Rossanda dopo di lei Mario Vegetti
Io ringrazio come tutti perché era stata invitata qui sarebbe stata quella più grattarsi avessi sentita oltre che la reazione del segretario
Anche altri interventi di questo partito che conosco per incontro
Soltanto in alcune circostanze Esterne quando ero bello Partito Comunista ricordavamo sempre la parola prima gli esterni o indipendenti appena un indipendente diventava interno passata di colpo fondo averli allora
Io volevo sentire non soltanto con parlare
Anche perché sostanzialmente ma più che sostanzialmente io sono d'accordo con la relazione parziale perché non si pretende ma il taglio del discorso
Di una forza di comunista socialista anticapitalista che adatto non da oggi
Fausto Bertinotti
Ci possono essere alcune differenze di accento nell'analisi io
Dopo più teso diciamo agli elementi del presidente personale della logica capitalistica al peso da te insomma alla obbligatoria all'acqua attività di questa straordinaria forza rispetto alla quale e saltano
Tanto sarà fa saltare proprio stesso interno gli equilibri insomma questa grande forza che marchia ma anche rivoluzionaria quindi questo tecnologia all'intreccio fra l'economico e il politico però tutto questo sono questioni sulle quali si può o insomma si tratta poi di capirci Prodi precisare i punti e io voglio anche dire una cosa
Di più e cioè che io ritengo che questa sia la sola forza politica di partito Rifondazione Comunista sia dal quale io non appartengo sia una sola forza politica italiana che porre la questione del centro da sola
E anche un po'per quel che conosco altre forze e non parliamo dei comunisti che a me fanno spavento pervengono sono i Paesi dell'Est ma i nuovi neocomunisti capisco perché la somma non è che affrontino questo ordine di problemi ma anche mi pare dell'Occidente quindi mutò molto peso da questo lavoro vi auguro di continuare i tre cose su voglio porre qui velocemente
Se siamo di fronte a questa diciamo ampiezza
Di sviluppo capitalistico e qui c'è un salto di qualità
Il capitalismo non è più lo stesso soprattutto nel senso che diventato sistema unico mondiale perché posso soltanto storia del pensiero unico
Basterebbe un altro è una forza e il sistema unico mondiali
Che è capace di anziché capace che costretto dicevo da questa sua logica interna a sì riproduce attraverso un'opera permanente di diciamo di distruzione di innovazione e e di modifica e di frantumazione anche del sistema avversari
Qui c'è un punto sul palco su tempi per ora che riguarda poi che cosa significa per lo Stato che vitalismo
La caduta dell'Unione Sovietica dei Paesi dell'est e la per lo meno strana situazione di un un paese diciamo a regime politico o comunista socialisti sopra
Regime politico non liberale
E con una forte capacità di redistribuzione interna che però introduce nel suo sviluppo concetti come la Cina i dipinti crescita capitalistica
Al proprio interno
Ecco ma di fronte a questa
L'ampiezza dell'attacco è di caduta di un punto di riferimento che io aspettavo come un elemento liberatorio ma qualcuno si è rivelato poi così tanto e liberatorio
E di fronte soprattutto alla frantumazione quei soggetti lesi
E quelle dal punto di vista dominus più strategico che che tattico a medio termine il soggetto come si contano configuriamo il soggetto alta cosmesi
Del coordinamento io campionato diretta insomma critici potrà procedere non è non è solo questo
Pur rendendomi conto del un grosso valore che hanno le resistenze dei soggetti l'esito è questa
Resistente sul quale una volta un paio di volte ci dovevamo discusso
Con Bertinotti il valore molto forte che li dava ripetuto anche stamane l'elemento di resistenza
Io il timore mio di altri che la Resistenza sia elemento come dire eroico e però non sufficiente a a passare devo dire che per esempio lumi l'ultimo movimento francese differentemente da quello dei pensionati di tale che pure ha avuto delle cose così grande e mi ha colpito di rendere giustizia alta dei redditi per Pinotti perdere straordinari elementi di di creatività che già stanno diventando circa alcuni elementi di rivoluzione passiva in Francia di questo nessun giornale adatto
Sì c'è testimonianza
Ero molto poco anche dichiarazioni insomma perché i posti più starci dentro le stalle di tre metri e questo è perché e perché è presente in questo Paese perché è stato intanto un movimento che attraverso il servizio pubblico e cioè stamattina è stato detto attraverso la sicurezza del posto di lavoro tutta la Francia ha fatto la guerra cose usando il servizio pubblico come lei era questo che io ho dei ricordi non era mai capita
E in questo senso c'è l'elemento dello stato sociale dei diritti acquisiti eccetera perché insomma per tre settimane davvero questa gente è andata al Fatah del quattro per andare alla morale ma questo ha indotto due fatti che lascia quattro solo perché voglio guardare avanti
Ma insomma la più grande critica di massa servizio privato urbano al trasporto privato urbane venuto da questi mezzi per cui adesso tutta leader fra farà le piste ciclabili
Che lo dico ai Verdi che vista il sacchetto movimento si è inserito in una veramente capacità creativa così come sul fatto che sta passando la flessibilità dell'orario
L'attività dell'entrata e dell'uscita cioè che l'ha fatta derivare un'ora prima insomma ecco dal un'ora e mezza sta diventando una pratica sempre al in alcuni grandi centri urbani questa è una creatività del modo di vita urbana dello stare assieme
Chi è diverso dal sessantotto perché e sotto ma confutato movimento rispetto al dato di gente abbastanza anziana rispetto al re
Solo una ragazzini sa anzi semmai i ragazzini non è vero che ci siano stati
Molto quindi d'accordo su questa resistenza questa resistenza ha pagato anche in Francia e ha pagato l'ICI ricorso riportando la situazione allo stato quo ante cioè anche con tutte le differenziazioni
Che qualcuno chiama corporative che c'erano prima perché il ferroviere tutto quello che vuoi per l'operazione allora dopo tutto questo alla Resistenza dopo tutto questo ai movimento e però la domanda che pongo a me e a voi se il il soggetto anti capitalistico e la somma dei soggetti
Sì sì anche quando diventano resistenti che non tutti i soggetti le però il Terzo Mondo sarebbe già allattare quelle qui io invece riprendo un problema mi pare di analisi
E che la questione di che cos'è il blocco storico oggi storico vuol dire che cambia nell'orto quale il blocco delle forze trovato dicevamo gli operai
I contadini e gli intellettuali adesso per esempio va be parte i contadini io per esempio non credo che gli intellettuali siano una forza
Cento infatti fortemente integrati diventa troppo il sistema con l'alcol con l'entrata della conoscenza come mezzo più duttile immediata diventano uno degli Stati che può essere non è più un intellettuale classe dice
Ecco accenno sola questa cosa perché l'analisi di quali sono le forze e di quali sono le forze fra fra Paesi cioè alla questione di fronte a un sistema unico mondiale
La nostra che cosa ci impedisce in Manenti di comunicazione in tempo reale di mandarci reciprocamente dei fax
Ma non solo saranno voi eh Singapore ma dico
Questo non avviene e questo dobbiamo capire perché
Perché non viene se non
Giovanile anche perché una delle però sei anni attraverso i quali il questa carta capitalistiche questo Stevanin ante
Regna e il fatto di mettere i salariati concorrenza fra loro questo
E terrificante Fabio questo una sostenuta dalla mia vita che ormai lunga fino sentito la presenza al questore guerre fra i poveri ma qui c'è qualche cosa di più forte cioè che opposto mio al posto tuo
E e questo ci obbliga a ristabilire una progettualità che vada vissuto con molto interesse la questione discorso stamattina fatto Sacripanti colle cioè delle sopra mitizzazione delle cifre la possibilità anche molto concreta di vedere del risanamento resta molto preparato perché per me ci siamo
Poi però
Insomma una un progetto alternativo vai in fondo deve andare in fondo anche a come si sono costituite sull'oppressione le resistenze e i limiti e la loro come dire
La paura e la insomma dal carattere bloccato ancora è poco Inter comunicativo dei cioè c'è un momento di crescita
E pubblico
Rivale otto differenti da di Bertinotti piuttosto la tematica dello sfruttamento e della liberazione rispetto a quella della dipendenza e l'autonomia perché facendo autocritica mio mio recente ottantanove
Io sento che l'autonomia ben poco uno io sto Concetta fortemente individualista e ci credo ma insomma il problema di una forza di mutamento sociale comporta la questione dell'agire dell'essere collettivo che non è la stessa cosa che ci deve essere auto e questo e quindi un un altro dei dei grossi proprietario hanno analizziamo questo
I soggetti lei diceva vediamo di capire proprio che qui si tratta di lavoro
Intellettuale di ricerca di analisi di strumenti a livello delle nuove
Situazioni ripeta prima anche Carla Ravaioli io
Differente che ceto tutte le cose che tu dice le Torchio rischi io penso che mai che al termine del conflitto mi serve tanto come adesso per dire la verità
Certo questo conflitto i sopra
Devono dei ricorda mai il nella gente è stata tanta la gente consapevole è lesa anche e nei suoi diritti ma sento che non ci siamo solo nella sommatoria non ci siamo solo anche nella contraddizione che probabilmente qualsiasi senza politica si presenta che tu devi comunque raccogliere tutti quelli che protestano
E non sempre ne raccoglierli come dire modifiche
Modifiche la parzialità della loro quella che chiama il corporativismo per intenderci fra noi della loro dalla loro proteste è stato un punto sul quale io penso sempre sentito un certo limite nel lavoro per altre ricevuto simpatico
Dedico
Ecco se questo è la questione se il discorso chiamiamolo in altro modo se volete ma anche il blocco storico e della sua dimensione
Qualitativa e geografica spaziale
Che secondo me ci obbligherà anche le ricollocare le questioni del Nord e il Sud perché nella parte utilità il sud non è più è rotta litri dedita terzomondista perché una parte del sud del TAR entrata dentro al meccanismo
Se tutto questo è un un lavoro da compiere e con questo anche il lavoro delle alleanze e delle mediazioni dei momenti le cose quindi qui parlava ingrasso verso i quali più spesso ci siamo nel giudizio immediati divisi
Ci sono però pure due punti che secondo me sono essenziali per un partito
Anticapitalista e comunista dei quali non si può fare a me
Però e la questione
Che io non so risolvere che questo livello della irridendo le dimensioni del soggetto e degli strumenti e anticapitalisti ci riportano comporta di fronte
Alla diciamo
Duplice crisi dello Stato
Ora che lo Stato dal punto di vista borghese
Lo stato in cui ci siamo scalmanati costruito movimento operaio è un movimento operaio che differentemente dal proletariato il mondo Micheli è stato per ragioni molto interessanti movimento fortemente legato alle Nazioni
Venti
Questa insufficienza della presenza nazionale rispetto a un capitale che non è più ricapitalizzato per
Mi pare
Evidente lo stato salta come nella sua capacità di mediatore e rimane piuttosto latina come del resto Revelli invece lo Stato che Kledi e diventa l'agenzia di richiamo a migliori condizioni degli altri capitali che ci sono
Che ci sono nel mondo
E però
Abbiamo bisogno di un livello di questo genere
A me pare difficile dire che ne possiamo fare a meno
Ci possiamo stare all'autonomia del fa cioè oggi i magistrati che vi sono occupati con bronzo invece c'è a Napoli delle questioni del lavoro nel venticinque mesi perché cinque milioni versata della frutto dei lavoratori
Erano di fronte al problema
Che dal fronte al lavoratore che fa una causa sparisce l'impresa si sottrae quindi perché il diritto anche una legge che funzionava dell'Italia c'è una equalizzazione una
Allora e tra i chiarimenti abbiamo bisogno di strutture collettive istituzionali quando parliamo di Progetto Europeo metodo una domanda e non è un album protettivo
Rettori tanto più grave che vista invece dalla nostra tradizione per la la prima Ferrara non solo tradizione teorica ma anche tradizioni diciamo dei movimenti di lotta più avanza
Biancoblù acquistati con il concetto di Stato un lungo contenzioso
Dunque
Perché che cos'è un po'tutta la prossimo io costato a poteri diffusi invece che accentrati
Però questo problema enorme che rimane e non è soltanto un problema
Di tipo diciamo teorico perché c'è poco da fare insomma io questo dissento
Davvero da una cosa che tetto Bertinotti ma in una intervista recente sul fine secco l'interessante
Insomma l'ottantanove non conta forse però fatta di epico intervistatori perché hanno tutti i capi commesso
E sopra no
Io che non considera fosse che l'Unione Sovietica fosse un paese vagamente simile a quello che manca deriva immaginate voi l'ho detto in tempi non
Ma non non sospetti non posso non tenere conto come la implosione dei socialismo i reali la è andata a pezzi Terna di quel sistema e non è solo un effetto del sistema
Politico
Vi sono e qualche cosa che riguarda anche Papon la struttura della produzione di quel tipo cioè io penso poiché anche la caduta dell'URSS vado qui molto sommariamente è uno degli effetti sugli atti del mercato post fordista empio
Cioè fine
Però
La si fa in in fretta di Rea siamo stati statalista
Io per il sistema
Di se non vogliamo tornare comunismo primitivo
Io una messa in comune
Degli strumenti strategici della proprietà e quindi la questione di una collettività non si fa
Che è andato in crisi perché è andato in crisi perché cosa è avvenuto
Ci si ripresenta perché questo è un grossissimo nodo è una si parlava anche per quanto riguarda che il nostro rapporto generazionale con i movimenti cambio vadano i centri sociali diretta è come dire
C'è una questione non è non è vero che l'anche che la la che noi abbatteremmo il sistema perché io penso che si tratti di
Si obietta spettato questo meccanismo la limitata va spezzata e non solo attraverso i lavori socialmente utili che hanno le ambiguità di io ripeto quello che tu hai preso d'accordo evoluzione incluso l'accordo per loro sono d'accordo Pella preciso istituzionale del del lavoro dell'amore esistente però il il problema di impedire questo meccanismo una riproduzione così drammatica ce l'abbia
Questo problema pone problematiche livelli politici in qualche misura istituzionalizzati perché l'usura non soltanto corrispondenti all'autogestione
Disse delle lotte che forse è la tematica e poi del politico e della società devo dire che per questi poi per voi e chiudo un Paese chiama Rifondazione Comunista con questa cosa qui i confederali
Io sto sempre allibita quando parlo con i comunisti del mio ex partito e questo può essere che prima solo dire che da quei Paesi andavano male
Ti cacciavano quale come capitato anche a me adesso chi li ha mai visti né conosciuti il problema cioè e poi no però un pochino avvistare qualche volta leggendo la vostra stampa che poi che poi scatta violate da quella parte ed è qui viene poi quindi anche la questione se vogliamo ma che c'è stata posta stamattina del partito a questo punto voglio uscire del mio tempo se su questo confronto su questo lavoro si può andare avanti e sono molto contento
Grazie alla domanda adesso la parola Mario Vegetti
Dopo
Ma io sono un po'imbarazzato perché Rosanna si lamentava che hanno parlato soltanto gli alterni
E io credo vi è invece membro di questo partito e mi trovavo del tutto indegnamente Palma a rappresentare il partito di fronte allo stand cosa che mette in imbarazzo terribile
A parte gli scherzi è molto molto brevemente
Nel documento e nell'azione di Bertinotti che naturalmente condivido in pieno volevo pone l'accento su un paio di punti
Partendo
Da un elemento di analisi
Nel documento distingue tra i mercati del lavoro
La disoccupazione l'ariete la precarizzazione e l'azienda la comunità aziendale fortemente strutturata di modello giapponese
Io direi che c'è un quarto elemento che si sta diffondendo secondo me rapidamente non solo secondo me secondo molte analisi
Che non è
Non si esaurisce in nessuna di queste aree che riguarda fortemente oggi anche lavoro tecnico intellettuale
Ed è quelle norme area di servizio rispetto alle grandi aziende rispetto alla quale le aziende oppongono soltanto da terminale di coordinamento anche dei servizi che vengono svolti ho da piccole strutture o addirittura molto spesso nel lavoro a domicilio
Che i computer sapendo lo possibili e che tutti gli altri mezzi di comunicazione rapida dell'informazione rendono possibile
C'è è un'area molto vasta e vado significativo penso l'industria editoriale e culturale ma certamente non solo in quella riguarda appunto in modo significativo la forma lavoro dei tecnici e degli intellettuali
Questa questo tipo di lavoro che non è precario perché a suo modo è strutturato e che indubbiamente fa circolare reddito e far circolare edito anche quatto quatto informa rilevante
E che non sarebbe affatto toccato da nessuna strategia per la riduzione d'orario di lavoro attenzione perché la la strategia dall'Ucciardone di lavoro riguarda potrebbe riguardare unicamente il lavoro aziendale strutturato il quale si rimarrebbe aumento il quale si rimarrebbe sicuramente
Espandendo ulteriormente l'area di queste di questo lavoro di servizio a domicilio che non ha nessun orario di lavoro e per quindi per il quale quindi è impossibile ridurre l'orario di lavoro donane orario di lavoro né tutela
Ne tutela sindacale compensata da prego dalle promozioni relitto nonna
Qualche volta non indifferente ma questo questa forma di lavoro determina in strati socialmente sensibili una mutazione bella identità della forma di identità
Dell'auto percezione del lavoratore che ha effetti credo quasi antropologici cioè determinò totale disgregazione sociale del lavoratore che non si identifica più per il lavoro ma soltanto per il reddito percepito e per il consumo che questo di Parma
Questo vuol dire spostare quella che una volta si chiamava la coscienza di grandi e delicata e strategica masse di lavoratori dall'ambito della produzione all'ambito del reddito e del consumo e soprattutto significa cancellarne e l'identità sociale
Se questo è vero come credo quando Bertinotti pone il problema della
Soggettività
Trasforma treccia
Alla quale che viene interpellata dal nostro discorso
E io credo che vada sottolineato anche da questo punto di vista quello che altri qui hanno detto
In buona parte non si tratta più di una sformati soggettività precostituita ma le forme del lavoro sociale e penso in primo luogo all'aggregazione della grande fatica in grande parte settanta di una soggettività da costruire noi non soltanto dobbiamo
Non abbiamo più problemi di portare una star certo alla vittoria ma abbiamo il problema prima ancora di costruire l'esercito di costruirlo per esempio attraverso attraverso soggetti socialmente importanti come questo è stato il tecnici risultava di cui parlavo
Quindi la costruzione della Soge attività diventa ancora preliminare rispetto alla messe in campo di un programma
Se questo è vero
Io credo che ecco ci sarebbe un punto
Che forse voi accentuato
Come costruire questa soggettività che non ci viene più offerta informo potenziare la struttura del lavoro credo che questo che in qua da questo punto di vista i loro lavori part del Partito dei comunisti non sia diminuito ma sia anzi
Ampliato con compiti senza precedenti
Se il Partito comunista dov'era un tempo interpretare offrire coscienza masse di lavoratori già autorizzati adesso il suo compito è di costituire il luogo dove si produce la soggettività del soggetto sociale antagonista
Il ruolo del Partito dei comunisti e diventa quindi quello non soltanto di un programma di un progetto di una lotta ma quello di costruire le forme e i modi di costruzione di una soggettività e da questo punto di vista se è vero io sono d'accordo su quello che c'era Bertinotti oggi noi non siamo in grado di proporre un programma della transizione o di descrivere
Un modello di società post capitalistica non capitalistica è tuttavia necessario che noi continuiamo a rivendicare
Per usare l'espressione di Lidia Campagnano una visione di fondo è tuttavia necessario che noi continuiamo a
Tenere vivo il progetto di una società libera perché anche su questo che si costruisce quella soggettività di cui parlavo è anche di questo che il pacchetto con dei comunisti non può che essere un tramite
Credo che al di là delle condizioni ma le condizioni materiali il progetto di una società liberata
Dal capitalismo sia
Qualche cosa a cui non da una prospettiva escatologica ma per l'efficacia immediata da un'altra battaglia il Partito dei comunisti non può non poi mettere di lavorare
Volevo richiamare l'attenzione su un altro punto d'altra parte già moltissimi ne hanno parlato e che meriterebbe un accento un accento rilevante noi sappiamo tutti che
Una politica comunista in un solo Paese oggi cosa assurda impensabile anche soltanto un programma economico relativamente innovatore ma modesto non radicale è impensabile vista la situazione di mobilità dei capitali di cui di cui ci troviamo con cui speriamo che fare
Anche da questo punto di vista allora c'è un problema gravissimo la costruzione di una soggettività antagonista europea almeno europea
E io credo che è una buonissima notizia quella dalla manifestazione parigina
Contro Maastricht
E credo che questa sia l'apertura di un processo molto lungo e molto difficile che ci deve vedere impegnati direi in modo prioritario
Perché se noi non riusciamo ad avere un percorso di costruzione di rapporti politici e sociali a livello almeno europeo e rischiamo davvero di essere vincolati
A un libro di sogni modesti ma che rimangono sogni anche se sono modesti perché la dimensione dal mercato del mercato capitalistico li renderebbe tali
E quindi credo che il ruolo del partito sia di nuovo e più che mai centrale certo un partito da rifondare a sua volta da ripensare ma che riesca a porsi come luogo di coniugazione tra una soggettività nuova e tra un orizzonte di liberazione sociale
Dimenticare quale significherebbe in qualche misura condannarsi alla pratica politici ittica quotidiano
Parole sempre pronto
Poi Sandro Portelli
Dunque a quest'ora moltissime cose sono già state dette quindi mi limito a integrare diciamo così il dibattito solo su due punti il primo e quello già toccato da riforme costituzionali il secondo quello delle migliori strategie per fronteggiare e possibilmente ribaltare il sistema di per i poteri realizzato nella società da parte dell'impresa
Nelle due relazioni di stamattina mi pare che sul punto delle riforme istituzionali sia già contenuto implicitamente diciamo uno spunto di merito vale a dire in entrambe le relazioni le quest'la questione democratica la questione della trasformazione o meno della Costituzione
E affrontata alla fine ha della reazione cioè dopo che si è trattato ampiamente della situazione nazionale delle trasformazioni del lavoro del passaggio al fordismo dovrà posso dirlo della sterilizzazione dei diritti dei lavoratori solo alla fine
In qualche modo si ritorna sulla sistema sul problema delle garanzie costituzionali e sulla questione democratica
E io credo che cos'è questa indicazione sia preziosa perché solo da qui che in qualche modo ci dobbiamo reinterro creare sulla necessità o meno di difendere il sistema di super regole elaborate
Nel quarantotto e questo metodo innanzitutto a realizza un prezioso spiazzamento rispetto al dibattito corrente non si parte dalla discussione in verità sei oziosa avrà presidenzialismo semipresidenzialismo presenzialismo un quarto
Tratta darei lumen Barbarello ma si cerca di a rintracciare un po'le origini il cuore il nervo
In Harry e le ossa della questione perché dobbiamo difendere la rivoluzione sir scusa anzi la rivoluzione in un certo senso normativa le quarantotto perché di questo si è trattato e da che punto di vista torniamo alla Costituzione repubblicana
Io vorrei sottolineare questo punto perché mi pare che in qualche modo a la giusta necessità di non intraprendere la strada l'ho vista senza aggettivi
Nella trasformare le regole del patto costituzionale che e impressa dalla destra ma anche da settori del PDS porti in qualche modo il settore
Ma garantista a dare una lezione è una interpretazione di quei della carta fondamentale che io non condivido
Completamente in che senso nel senso che sin dall'articolo uno la Costituzione che cosa ci dice ci dice che illa la sovranità appartiene al popolo
E quindi per così dire incardina il potere democratico a appunto rispetto del nei diciamo
L'attribuisce ai loro titolari sociali e ci dice che la Costituzione fondata sul lavoro cioè istituisce un da legame necessario tra costituzione e difesa promozione e valorizzazione del lavoro
Per dirla con lei
Diciamo i filosofi in qualche modo si può dire che si tratta di una Regola costitutiva cioè di una regola che non può essere mai violata senza collocarsi al di fuori del gioco repubblicano
Al di fuori delle cave necessario tra lavoro e norme costituzionali non si è nella Costituzione del quarantotto
Ma in un altro gioco costituzionale nel quale appunto non siamo entrati
Ora ha detto a
Detto questo però
Noi possiamo dare della Costituzione del quarantotto una interpretazione di tipo tradizionale cioè come se questo testo ci consegnasse
Un insieme di norme
Coerenti rigide inderogabili fisse a in qualche modo il cui contenuto è assolutamente pacifico così come ci regalavano le costituzioni Brevi liberali nel quale i diritti erano un pacchetto limitato
E di questi diritti qualcuno ce ne per esempio il diritto alla libertà di stampa nella Costituzione tutelato in questo modo non si può sequestrare un giornale sembra un po'per decreto motivato dal giudice ma nei centotrentotto articoli della Costituzione non abbiamo questo abbiamo una ma insieme più che altro di valori di principi materiali di giustizia più che di regole e di diritti e questa è una differenza
Per così dire che fa differenza vale dire mentre di una regola io in qualche modo posso sente predicare
Se è stata violata o meno di un valore o di un principio materiale di giustizia questo non è possibile la Costituzione repubblicana le quarantotto è una costituzione aperta procedurale
Che in qualche modo conta per la sua definizione dell'elaborazione soprattutto i diritti sociali di diritti di giustizia che in esso sono contenute a una successiva elaborazione al successivo conflitto sociale a una rideterminazione continuate a Parma parte dei soggetti sociali ma quali sono questi soggetti sociali mi si risponderà normalmente il parlamento ai bene no perché qui il legame necessario
Istituito all'articolo uno continuato dispiegato
Nel Complesso del dettato costituzionale l'articolo trentacinque all'articolo trentanove
Ovunque si parli dei diritti sociali
E Easy in qualche modo ingloba quello che un grande diciamo teorico del giuslavorista sta giusto agonismo scusate europeo come sin timer richiamava l'autodeterminazione sociale del diritto
La Costituzione repubblicana in qualche modo ci fa la promessa di una riappropriazione sociale delle norme perché punta in sostanza su che cosa
Su delle sfere di ulteriore naturalmente oltre il Parlamento che comunque in quel disegno effettivamente pensato come aperto e quindi su base proporzionale comunque ulteriori elementi determinazione allegati
Alla contrattazione collettiva alle associazioni ai partiti improprio dei in quei punti in quei momenti in cui i partiti e scendono lavoro diciamo dimensione meramente
Parlamentare
E qui sopra in qualche modo è anche stata la verità il cuore dello sviluppo del nostro sistema costituzionale perché in questo sito nello sviluppo al nostro sistema ciò che soprattutto ha contato a sua volta è stata la capacità da parte di quelle strutture che in vario modo si riferivano all'esperienza lavorativa
A al l'autorizzazione alle lotte ai confidi che si davano sul lavoro attraverso associazioni partiti e sindacati che si è posto come cuore e di una normazione continua di una ridefinizione continua dell'arricchimento continuo dello stato sociale
Ecco ora
In qualche modo insomma della nostra storia è stato molto importante non so se molto più importante rispetto al partito ma sicuramente decisivo il ruolo del sindacato
E soprattutto diciamo di quei momenti in cui a in qualche modo e ha ha contato una possibilità di parola una possibilità di Partecipazio come la possibilità di contare un esecutori Iachini sono mia diffusa che si attarda presentata verso la struttura di consigli delle Gardi anche a prevede avuto la mediazione sindacale comunque a trovato una vasta sperimentazione sociale quindi noi dobbiamo capire che il sistema della quarantotto è un sistema aperto che conta su una democrazia diffusa su una sfera pubblica che non è esclusivamente quella parlamentare sulla capacità di chiunque di riprendersi la parola e di contare
Per ciò che riesce a fare nell'autonomia anzi di dar di specificare continuamente in che misura le norme costituzionali
Vanno ridefinite e devono contare per un processo di
Possiamo dire autorizzazione sociale ecco torna all'articolo uno è evidente che
In qualche modo quindi riprendendo il discorso la costituzione formale rimandava la costituzione materiale l'articolo uno è stato letto secondo me aggiunge giustamente in relazione alla costituzione materiale cioè quel lavoro
Di cui parlava la Costituzione e che la posizione un diceva che era lavoro subordinato è stato letto come lavoro subordinato e in particolare come lavoro a tempo indeterminato sultani sotto padrone
E quindi in qualche modo il sistema di contrattazione diffusa il sistema di poteri diffusi il sistema di contrattazione collettiva il sistema intermediazione sociale che allargata che ha costituito
Come dire il momento in cui la Costituzione
Formale ma anche quella materiale si è si è dispiegata è stata letta a partire da quel dato sociologico politico che era il lavoro subordinato e su questa base come dice giustamente il professor Antonio Negri io la per così dire il lavoro è uscito dalla Costituzione
Allorché la rete la trasformazione produttiva almeno il passaggio dal fordismo posso visivo i poteri i diritti e la possibilità per i lavoratori di contare
è stata deviata sterilizzata è stata bonificata
Nella misura in cui il lavoro subordinato portarmi a tempo indeterminato è diventato non più il dato sociologico fondante è il dato il come dire il dato a partire da quale veniva ricostruito nei fatti il sistema costituzionale ecco che per così dire è sparita la società civile è sparita quella promessa contenuta nella Costituzione per cui il la cosa nel determinare effettivamente quali sono i diritti i fondamentali che la Costituzione non fossero solitamente dire la propria ma posso invece una rete ben più ampia una sfera pubblica di cui in qualche modo tutti potessero a
Contare e fa parte
Per cui oggi ci dobbiamo porre il problema di riportare il lavoro nella Costituzione ma quale lavoro sicuramente non quella loro di cui parla che di cui non hanno parlato i possidenti dal quarantotto ma che avevano in mente i costituenti per quarantotto
Ricordo che l'articolo trentacinque della Costituzione dice che il lavoro va tutelato in tutte le sue forme e che quindi è una diciamo anche dal punto di vista letterale un'ammissione che il polimorfismo dell'attività lavorative ha già nel quarantotto
Era stato in qualche modo considerato oggi dobbiamo riportare il lavoro nella Costituzione ma inteso nelle sue nelle nel appunto nel suo poligoni morfismo in tutte le sue articolazioni in tutte le sue differenze ivi compreso quello di cui parlava Ferrara un lavoro autonomo autonomo solo formalmente
Ma di fatto è del tutto ed ero Boretto come il lavoro subordinato il lavoro precario il lavoro
Di cura il lavoro del no profit eccetera e quindi ricostruire delle nuove sfere
Pubbliche che sostituisca o alle vecchie sfere sindacali le vecchie sapere della contrattazione collettiva nelle quali il lavoro inteso lo dico espressamente come attività umana in generale
E quindi l'attività umana che in qualche modo contempla e riunisce in sé anche la fase in cui non si lavora anche la fase in cui si studia anche la fase in cui ci si forma anche la parte in cui si svolge attività di cura
Possa rientrare giocosi tutti vale possa rientrare a far parte di dell'unico meccanismo che ci può salvare dalla stretta tra statalismo e
Liberalismo c'è la possibilità di autodeterminare le nostre regole perché questa è la verità negli anni Sessanta del se
E settanta quando
Veramente questo modello ha funzionato a regime i Parlamenti non contavano niente i governi che avevano dopo gli scioperi generali e ciò che era diciamo il contenuto e e se il contenuto dei diritti sociali veniva trattato fuori delle aule parlamentari e in qualche modo discusse dell'assemblea dei lavoratori e qualche volta anche votato
E quindi questo è oggi il problema che in qualche modo teorico ci dobbiamo
Porre vengo alla seconda questione perché ovviamente su strettamente collegata alla prima già nelle due relazioni soprattutto relazioni Bertinotti sia ampiamente descritto e Rossana tornata su questo con molta forza al quinto ripeto le cose che condivido a totalmente e sono saliti descritta descritti
I mezzi con cui un insieme di diritti e garanzie che era stato elaborato su uno sfondo produttivo fordista dell'Orissa sono stati letteralmente sterilizzati
Qui non c'è solo il problema dell'esclusione di chi è fuori dal gioco dello studio lavoratori
Qui c'è il problema anche chi chi è dentro a parte il fatto che una minoranza a parte il fatto che spesso è anche la parte più Vantaggiato non riesce più sulla base delle norme cioè sulla base di quelle leggi che purtroppo nella pretura del lavoro
Abbia possiamo maneggiare non riesce più a soddisfare i provini elementari diritti perché questo nei indico solo
Vale a dire il sistema di garanzie elaborato negli anni Settanta dava per scontato uno spazio dei diritti lo spazio dei diritti era la grande impresa comunque l'impresa di medie dimensioni
Su questo perché perché quello spazio non era eludibile nel medio periodo allora un padrone non poteva dall'oggi al domani andate Nathan lane fare la medesima realizzare la medesima
Attività produttiva in qualche modo Lost la stilista rigidità fordista dell'Orissa
Definiva gli spazi d'realizzazioni diritti oggi c'è un problema gigantesco di spazi vibrazioni diritti Tie lavoro part-time villa il telelavoro il futuro lavoro interinale il lavoro autonomo che autonomo non è la possibilità appunto di trasferire continuamente il lavoro altrove una tecnologia che in qualche modo è contenuta in una scatoletta e non più immancabili mega strutture che presuppongono investimenti norme reversibili oggi lo spazio
Paralizzante tra la
Asso imprescindibile battaglia contro i processi di flessibilizzazione
Selvaggia del mercato del lavoro e un qualche modo un atteggiamento nostalgico cioè pensare che ancora i diritti dei lavoratori debbano essere necessariamente quelli quelli consegnati nella legge trecento del settanta quelli dello scudo
O dei lavoratori non perché questi riti non ci siano bene c'è qualcosa di sbagliato ma questi perché questi diritti sono realizzazioni sterili possono essere in qualche modo in ogni modo
Elusi da parte del datore di lavoro se oggi le preture del lavoro chiudessero nessuno se ne non interesserebbe letteralmente nessuno quale processo di riconversione industriale avuto come ostacolo lo Statuto dei lavoratori ma quando mai allora è il caso Combo di elaborare un nuovo Statuto dei diritti dei lavoratori che tenga presente il carattere frantumato alla frammentazione carattere carsico che la produzione il fatto i frontalieri della diritto non lavoro
La flessibilità e che in qualche modo rovesci su datori di lavoro il carattere flessibile delle relazioni di lavoro così come lo Statuto lavoratori rovesciava su Badoglio lavoro e caratteri vigile fisso delle relazioni di lavoro Pino duramente sono fuori tempo massimo ma io ritengo che in questo quadro come sostituto equivalente
Funzionale dei vecchi diritti del lavoratore fordista un ruolo decisivo abbia il reddito di cittadinanza
Perché nei dieci temi anzi è l'unica misura che insegue lavoratore comunque si fa che gli dà la possibilità di contrattare indipendentemente dalle sue condizioni di lavoro e sarebbe secondo me sbagliatissime o considerarlo una misura a favore dei disoccupati
Il reddito di cittadinanza è una misura a favore degli occupati perché consente oggi in un regime in cui il ricatto padronale
Dona contro contromisure non ha remore legislative di trattare la propria situazione economica dico trattare il momento in cui vuole entrare nel mercato del lavoro inquina Warwickshire naturalmente si aprono dei grossi problemi in relazione a questa misura che è giusto
Le remore che il gruppo di Rifondazione Comunista a su questa misura li trovo condivisibili in qualche modo addirittura condivisibili ma io penso che la discussione comunque su questo possa continuare perché mi pare che nessuno assolutizziamo oggi una misura vale a dire reduce finanza a mio parere anche il mezzo per arrivare una riduzione generalizzata orario lavoro è quello che ci manca per una strategia di lotte sull'orario di lavoro e insomma il caso della Francia e concludo è sintomatico si si è detto giustamente famoso diceva in Francia lotta del Pubblico impiego sette che senza diritti essenziali non si lotta non si fanno
Non si blocca un paese per tre settimane e allora da dove partiamo ma dobbiamo partire da un modo gioco difensivo da uno zoccolo di protezione comunque irrinunciabili come il reddito di cittadinanza oppure se non partiamo balli da qualche altra parte dobbiamo partire un regime come quello italiano di in cui il precorrere dell'impresa non ha contromisure di nessun tipo secondo me ben difficilmente arriveremo a una
Auspica abilissima ovviamente fine di tutti
Stagione di lotte sul riduzione dell'orario
Grazie quindi la parola è al Sandro sportelli dopo di lui Giovanni Mazzetti
Noi c'eravamo orientati
A includere i lavori di questo nostro incontro verso le ore diciotto potrà essere diciotto quattro però non possiamo andare molto oltre impegno molti di voi poi hanno hanno già assunto quindi
Purtroppo non potremo non potrò dare la parola a tutti coloro che l'hanno richiesta
Relatore rammarico moltissimo comunque ancora alcuni interventi si possono fare per adesso Sandro Portelli dopo di lui
Giovanni Mazzei
Solo due diverse dove cose di veloci
A me pare che uno dei temi che sono venuti fuori Mutu nel corso di tutta la giornata è quello della sottrazione rovesciamento della rappresentanza e quindi lo svuotamento da democrazia da una parte attraverso questo processo di trasferire le decisioni a luoghi sovranazionali ai quali il processo democratico non arriva
E talaltra invece a me pare attraverso questo discorso delle della regole della divisione della Costituzione in cui anziché pensare una rappresentanza che e di espressione quello che il Paese più o meno sugli nella sua forma di società da sopra sociale esprime così e rappresenta sì per costituisce un modello astratto di rappresentanza a priori sul quale il Paese e poi chiamato a modellarsi forzatamente per settori ci devono essere per forza due partiti e che tra l'altro questi due partiture se tutti e due di centro che è come dire che ci deve essere uno solo se poi nel Paese
Cioè una molteplicità di espressione di idee di di correnti di di forze politiche sociali queste devono per forza rientrare in questa gabbia
L'effetto che tutto questo mi sembra che abbia è quello di blindare il sistema politico-istituzionale rispetto al resto della società rispetto rispetto al non rispetto ai cittadini
E in questo senso mi pare importante che Rifondazione le forze politiche la sinistra
Da un lato si battano proprio per impedire che il tema della revisione delle norme costituzionali sia Lucia abbia priorità rispetto a temi di che tocca il contenuto e la vita di tutti i giorni
Che oggi si discuta più sul doppio turno che non sulla disoccupazione mi sembra ad una privazione di democrazia
Dalla quale dobbiamo difenderci l'altro aspetto però mi mi sembra d'appunto che un un un partito politico della vera capacità e l'umiltà di non pensarsi come il luogo che ha che atterra tutto che acchiappa tutto
Che riporta ciò che si muove nella società all'interno delle proprie strutture organizzative deve porsi forse più con spirito di servizio di strumento che non come un luogo che trasferisce voi dalla pratica di tutti quotidiana
Territoriali tutti i giorni le vicende di nuovo al sistema della al sistema politico che contribuendo in questo senso di a questa spaccatura questa separazione fra la nostra vita di tutti i giorni e le istituzioni
Ecco in questo caso a me sembra per farlo la seconda cosa che volevo dire
Molto importante questo tema della questo tema dei diritti che il tema che affronta che sollevano stamattina Rodotà del diritto di riforma del diritto all'informazione
Come variante di un antico diritto che il diritto di parola e che li e che il diritto di espressione
Diventa faticosamente centrale il diritto d'informazione sia perché e uno dei luoghi della così tra produzione immateriale sia perché per le peculiarità del sistema politico e informativo italiano
E sia perché come diceva Ferrara
La ci mi pare Ferrara la supplenza alla mancata rappresentanza politica viene svolta proprio al sistema dei media ora a me sembra che in questo senso la sinistra Rifondazione particolare presso una serie di posizioni interessanti eccetera su sul problema dell'emittenza su ecco chi controlla i media su su chi ha accesso a dei eccetera però a me sembra che su quel terreno al meglio se ci va bene poi ne possiamo condurre battaglie difensive mi sembra che difficilmente insomma noi riusciamo a capovolgere apporti di forza nel sistema televisivo
Quella accanto a battaglie condotte su quel piano secondo me quindi si tratta di condurre una politica che moltiplichi
I luoghi dove si fa informazione dove si fa espresso e e si fa comunicazione una battaglia che anziché agire sull'emittenza agisca sulla ricezione
E cioè agisca in maniera tale da non rendere i i singoli cittadini subalterni rispetto al potere dell'emittenza
E uno dei luoghi dove questo avviene che anche uno dei settori principali del organizzazione della società e che sono abbastanza sorpreso di non è sentito nominare minimamente tutta la discussione e la scuola
Ce ne sono sorpreso per una serie di articoli la prima è che la scuola è da sempre uno dei luoghi di aggregazione politica di intervento politico nella sinistra e la seconda è che è a partire dalla scuola che sì contrasta il pensiero unico è uno dei luoghi dove si contrasta il pensiero unico dove si contrasta questa trasparenza penetra abilità dei se e dei soggetti al discorso televisivo al discorso di media alla al dominio dell'emittenza
L'altra gioverebbe secondo me la scuola dovrebbe nel programma di rifondazione del reame chiunque per la sinistra essere se non altrettanto importante almeno quasi altrettanto importante del lavoro e che poi è un è un immenso spazio sociale
Non soltanto occupa centinaia di migliaia di persone ed è nel Spini ed è un settore del secondo polo battaglie per l'occupazione è un settore di quel Pubblico impiego che come diceva se il Bertinotti a degli spazi di resistenza ancora rispetto alla all'organizzazione ed è uno dei luoghi in cui prende forma il multiculturalismo questo Paese multiculturalismo in senso ampio cioè e la scuola pubblica uno dei posti in cui e ancora possibile la comunicazione fra persone che appartengono a a ceti sociali differenti per esempio
Uno dei luoghi e delle fuori dalla scuola media di bambini che espresso sempre più di tutti i colori è veramente uno dei luoghi dove si gettano le basi di un multiculturalismo non puramente velleitario
Quindi
Io credo che ed è soprattutto a scuola uno dei luoghi dove più quotidianamente si pratica il tema della cioè si si pratica di valori d'uso più che valorizzi scambi questa idea terrificante che passare la sinistra che la scuola debba essere gestita come un'azienda
E credo uno dei più tragici cedimenti che noi abbiamo fatto alla cultura d'impresa e al pensiero unico credo che su questo dove questo secondo me dovrebbe essere il punto uno punto due di qualunque programma politico oggi
A sinistra in Italia
E lettera quello alquanto volevo volevo dire anche e se anche il prete ricordando che la scuola uno dei luoghi o ci sono stati movimenti negli ultimi anni movimenti strani movimenti dove ci sono ci dove ci sono ancora e noi movimenti
Anche ambigui se vogliamo ma movimenti che da una parte non hanno accettato affatto il l'idea di essere riassunti dentro una rappresentanza politico-istituzionale di partito altro ma che gli interlocutori li hanno cercati
Avrà avuto ragione
Franco Russo quando diceva che il sessantotto non ha incontrato interlocutori politici ma se uno pensa a differenza tra quello che è successo fra la gli interlocutori politici del sessantotto ha comunque trovato e quelli che non ha trovato neanche lontanamente la pantera beh vedo che credo che si vede una grossa differenza tra quella fase storica e quella di qualche grazie
Se posso permettermi avvocato propri
Riferimenti propose sì certamente non sono certo ultimativi è una proposta suggerimenti prego allora io vorrei far riferimento a quel passaggio della relazione di Fausto Bertinotti stamattina
Nella quale nel quale Fausto ha riconosciuto l'esistenza all'interno del partito di una componente che esprime il bisogno di Esprit di spingersi al di là di questa articolazione nel binomio Stato mercato
Io ho insistito molto per questo è un bisogno che io però personalmente
E lo però perché sento che si lega molto strettamente con questa questione fondamentale che si trovi in un altro punto del nostro programma
Quella inerente alla crisi della civiltà del lavoro
In qualche modo credo che l'asse che l'emergere di questo bisogno il bisogno di spingersi al di là del binomio
Stato mercato
Rappresenti la causa
Della crisi della Società del lavoro
E se non capiamo questo nesso questo nesso causale
Non possiamo affrontare la crisi della civiltà del lavoro perché restiamo racchiusi all'interno di questa crisi
Perché dico che c'è questo nesso innanzitutto
Che cos'è che noi possiamo chiamare concretamente come Civiltà del lavoro
Perché se non abbiamo chiaro questo concetto usiamo un'espressione vaga
Io ritengo che possiamo chiamare Civiltà del lavoro qualsiasi tipo di organizzazione sociale nella quale prevalga una forma di soddisfazione dei bisogni che è quella del lavoro salariato
Laddove i bisogni
Vengono soddisfatti su scala allargata
Attraverso la crescita del rapporto di lavoro salariato possiamo dire che il lavoro media la civiltà perché consente la soddisfazione dei bisogni su scala allargata
Quindi se c'è una crisi della civiltà del lavoro
E appunto perché i nuovi bisogni
Non riescono ad essere soddisfatti
Attraverso l'espansione del lavoro attraverso un allargamento del rapporto di lavoro salariato
Questa è la crisi della Società del lavoro
Il capitale non riesce a riprodurre il lavoro su scala allargata
Lo Stato che per una parte storica ha supplito la funzione del capitale
E ha dato su scala crescente lavoro salariato in Inghilterra gli occupati nel settore pubblico sono passati da due milioni e mezzo del trentotto a sette milioni e mezzo del Milano novecentottantacinque sono aumentati i cinque milioni di unità
Quindi lo Stato ha provveduto a soddisfare i bisogni prevalentemente nel campo della produzione prevalentemente attraverso l'ampliamento del rapporto di lavoro salariato
La crisi dello stato sociale non è altro che l'emergere della difficoltà da parte dello Stato di continuare a procedere su questa via cioè di continuare a soddisfare bisogni attraverso l'espansione del lavoro
Allora questo è secondo me il punto fondamentale
Ma per quale ragione
C'è questo legame che unisce
L'espandersi
Del rapporto di mercato e l'espandersi del rapporto di Stato al lavoro salariato
Qui è secondo me la chiave perché se noi come io chiedo esprimiamo il bisogno di spingersi al di là di questo binomio
è perché in qualche modo esprimiamo la necessità di una trasformazione
Allora il punto di fondo è proprio questo il lavoro salariato è un lavoro patto contro denaro
Cioè è un lavoro che non è più un racchiuso all'interno dei limiti particolaristici
Che dominavano nelle epoche precedenti
Non è più un lavoro fatto per la propria tribù per la propria famiglia e non è più un lavoro fatto in una relazione di signoria e servitù
Il rapporto di lavoro salariato è un rapporto universale un rapporto generale
è un rapporto quindi nel quale gli uomini soddisfano reciprocamente i loro bisogni informa generale tra tutti si riconoscono generalmente umani
Ma questo sviluppo interviene in contrapposizione
Con la particolarità
Con una negazione della particolarità il lavoro salariato eh questo lo dice con grande chiarezza e con grande profondità Marx è un lavoro astratto
è un lavoro che non appartiene a nessun individuo in particolare perché in esso l'individualità e negata
Allora qui non la faccio lunga somme cinque un quarto allora il punto di fondo è proprio questo
Dopo che il rapporto di lavoro salariato
Attraverso l'intermediazione del mercato e poi attraverso l'espandersi delle attività pubbliche
Ha consentito
Un'enorme soddisfazione di un insieme di bisogni materiali fondamentali
Ha creato una base materiale dell'esistenza
Gli individui
Hanno cominciato a sentire
Bisogni nuovi
Che non erano più urrà chiudibili attraverso l'astrazione implicita nel rapporto di denaro
Il movimento intercorso negli ultimi venti trent'anni
è il movimento appartenente a delle soggettività
Le quali hanno cercato
Di trascendere i limiti propri dell'astrattezza
Riconoscendo tra l'altro che la stessa natura non poteva più essere coerentemente rappresentata non si ci si poteva rapportare adesso in maniera soddisfacente attraverso l'astrattezza e hanno cercato quindi di conquistare nuove forme di soddisfazione dei bisogni
Ma e qui purtroppo che le cose
Non sono andate bene
E se noi avessimo tenuto presente un po'il buon vecchio Marx non dovevamo aspettarci che andassero bene
Perché è una delle cose più chiare c'ha insegnato a Marx eh che in genere in conseguenza dello sviluppo produttivo
Interviene un periodo di disordine sociale e perché interviene un periodo di più di disordine sociale perché gli uomini cercano di soddisfare nuovi bisogni non sono capaci di farlo
E mettono in disordine l'organismo del quale partecipano allora il punto di fondo è proprio questo noi ci troviamo in una situazione nella quale stanno emergendo una moltitudine di bisogni nuovi
Che presuppongono come articolazione essenziale
La fine dell'opposizione controlla individualità contro la particolarità
Che sono individui che sono bisogni che non riusciamo coerentemente a soddisfare solo se riusciamo a trovare una coerente mediazione
Tra l'essere individuale e l'essere generale il denaro è una forma di mediazione tra particolare e generale ma è una forma di mediazione che nega l'individualità
Che astrae da essa per cui tutti sono uguali sul mercato non importa come hanno prodotto
Noi possiamo procedere ulteriormente sulla via dello sviluppo solo se poniamo fine a questa opposizione ma qui e dove in genere casca l'asino
Perché qui e dove lo cerchiamo delle scorciatoie
Ho sentito poco fa Papi Bronzini che purtroppo è andato via
Esprimere un bisogno di sviluppo la soddisfazione dell'esigenza di partecipare al processo di produzione che è un bisogno individuale e una forma semplice
Riconosciamo a tutti gli individui un danaro per diritto diamo loro un reddito garantito
Ma la vita sociale
è garantita prescindere dal lavoro
No se noi aboliamo il lavoro aboliamo la nostra esistenza
I nuovi bisogni
Quelli che garantiscono un ulteriore sviluppo non riescono a riprodursi nella forma del rapporto di lavoro salariato e quindi spingono oltre il binomio Stato mercato
Ma i vecchi bisogni il bisogno della copertura sopra la nostra testa di dormire dentro a un letto di essere curati se ci avvaliamo di una malattia grave
Di spostarsi da un luogo all'altro con un mezzo di trasporto questi bisogni quello di mangiare sono bisogni elementari che poggiano ancora su una costrizione esteriore e quindi non solo possono ma debbono essere soddisfatte attraverso la mediazione del rapporto di lavoro salariato
E allora ecco dunque
Che nel momento in cui noi rivendichiamo un obiettivo come quello della riduzione dell'orario di lavoro
Non dobbiamo tirarlo fuori dalla nostra testa
Come una proposta estemporanea che ci è venuta in mente eh l'unica soluzione che immediatamente coerente con la dinamica in atto
Perché
Da un lato riconosce il sussistere
Di una parte della vita nella quale non siamo liberi
E per la quale quindi dobbiamo riprodurre il rapporto di lavoro salariato
Parte della vita che va restringendosi è sempre più difficile creare nuovo lavoro quindi questa parte della vita si va restringendo e possiamo partecipare a questa parte della vita
Solo serve distribuiamo tra tutti questo lavoro rimasto cioè se rendiamo tutti partecipi del lavoro salariato
E non solo del prodotto che scaturisce dal lavoro salariato ma della stessa attività produttiva perché è un rapporto contraddittorio quello di chi gode del prodotto senza partecipare al processo produttivo
Ma allo stesso tempo
Possiamo creare lo spazio all'interno del quale questo nuovo bisogno questi nuovi bisogni nuovo nella forma che stanno emergendo che rimandano all'individualità
Ma che non possono essere soddisfatti su una vecchia base io qui dissento abbastanza radicalmente
Sia da Revelli che da Russo perché entrambi hanno rimandato al problema della liberazione dal dominio della forma Merck ce in una forma che non mi convince affatto
Togliamo la forma merce e che cosa abbiamo nulla togliamo la forma merce e distruggiamo la vita le vecchie individualità sono cresciute nell'ambito di rapporti Cindy ottici quelle individualità non saprebbero fare nemmeno per dieci minuti i conti con la complessità attuale
Ecco allora dove tutto questo insieme di bisogni che è emerso che ha cercato una scorciatoia
Nel divenire bisogno universale
Devono trovare una forma corrispondente possono trovarla solo nel tempo liberato dal rapporto di lavoro salariato
Lo spazio per lo sviluppo delle capacità dice Marx è il tempo per questo se c'è bisogno di una individualità che sappia andare al di là di questa vecchia dicotomia Stato mercato pubblico privato
E giunga alla conquista di una forma dell'individualità che sia immediatamente non esteriormente sociale
Beh l'obiettivo fondamentale è quello che stiamo perseguendo della riduzione dell'orario di lavoro ringrazia
Marco Bellocchio refoli Alberto Burgio
Sull'economia di questa settimana
Viene riportata una frase
Certamente efficace di Margaret Thatcher che in un discorso di pochi giorni fa ha sostenuto che la sinistra evidentemente la sinistra inglese avvocato se gli argomenti di principio mentre la destra parla ormai solo di questioni di contabilità
Ci vuole poco secondo me sarebbe secondo che a parte questo quest'area politica in Italia la situazione e o era fino a prima delle foto di Berlusconi diciamo esattamente rovesciata il centrosinistra si è appropriato da questo di contabilità
Degli sul terreno perlomeno la propaganda Saba la destra impugna le questioni di principio ora io credo che la discussione di una bozza programmatica Rifondazione Comunista che un buon luogo per una discussione di principio
Nulla di astratto ma una discussione autentica di quale sia l'interpretazione adeguata della fase attuale e anche di quale sia la pratica sociale poiché i pulsionale possibile
Io esprimerò per una nota di dissenso abbastanza radicale sull'importazione
Spessa
Della relazione di Fausto Bertinotti
Visto che mi pare di essere stato fino a qui fino ad ora l'unico non so se questa cosa sia per voi di qualche interesse o forse proprio per questo sia di nessuno intere
Vedremo cercherò in meno di un quarto d'ora
Di schizzare una sorta di
Critiche a questo approccio e uno schizzo di anche alternativa ma soltanto evidentemente per affermazioni apodittiche che non dimostrarono e configurano forse appena l'indice di un discorso possibile
A me sembra che la relazione di Bertinotti peraltro mi pare l'abbia riconosciuto lui spesso si sia visto anche la discussione di oggi venerazione di Bertinotti aderisce in sostanza una interpretazione dominante
Nella sinistra che in mancanza di termini migliori definirò radicale
Una sorta di ai quadri di vero e proprio pensiero unico di quest'area
Un perché è l'unico che rischia di essere reale mentre io credo che il cosiddetto pensiero unico dell'altra parte non il invece un pensiero molto diviso ma questa sarebbe una deviazione
Difatti l'impianto dell'azione di Bertinotti e consono se non altro
Allora per prendere gli esempi migliori e più alti dopo Stefano Rodotà e Berlusconi non dirò nobili
E consona all'impianto del del dei saggi di Ingrao Rossanda degli scritti recenti di Revelli ma anche in una certa misura delle analisi di un economista Giorgio Lunghini
Questa
Interpretazione la sintetizzo molto selvaggiamente in quattro punti
è venuto a termine il fordismo fordismo e quella sorta di mescolanza Taylor Porche inizio organizzazione scientifica del lavoro tecnologia rigida Stato che interviene ma anche contrattazione collettiva ruolo di un sindacato forte
Politiche redistributive bene il fordismo questo modo alcuni dicono di regolazione venuto a termine era un modo in cui la produzione comandava il mercato era cresce per altre stabile proposizione numero uno
Poi c'era numero due questa fine la fine del fordismo e si accompagna è caratterizzata da un ormai dispiegata mondializzazione del capitalismo che anche questa sorte di decentramento della produzione nel Terzo Mondo di cui ci ha detto stamattina Bertinotti terza proposizione
In conseguenza anche di questa mondializzazione si produce una disoccupazione di massa di tipo tecnologico e strutturale
Che nient'altro che la manifestazione esterna di una tendenza
Alla riduzione del tempo di lavoro nell'universo capitalistico
Quarta proposizione a questa disoccupazione di massa si accompagna dentro i processi produttivi ma anche nella cultura più in generale il podio ottimismo alcuni dicono posso fordismo c'è un modello di integrazione subalterna dei lavoratori
Se ne deducono alcune conclusioni ovviamente questa questo discorso
Rappresenta una sorta di di di ricostruzione in cui nessuno
Probabilmente si riconosceva per intero ma credo che sia abbastanza riconoscibile comunque con un discorso appunto un pensiero che attraversa questo dibattito tre traggono due conclusione la prima è l'impossibilità certamente di un ritorno che cioè comunque per molto tempo di del riformismo
La seconda conclusione e la necessità di combattere
Quella che viene definita la fine del lavoro con una uscita beninteso governata magari comunitaria
Uscita da cosa dal lavoro salariato da questo punto di vista l'articolo ma anche l'intervento di oggi l'articolo di Marco Revelli sul manifesto di qualche giorno fa e del tutto esemplare chiaro e coerente
Io credo che questa interpretazione non sia convincente ha delle conseguenze politiche ambigue se non addirittura pericolose
Mi limiterò soltanto ad alcune contestazione
La prima riguarda
La ricostruzione della crisi del del fordismo del keynesismo in genere viene
Detta così all'inizio degli anni settanta c'è una saturazione
Del consumo di massa
Che si accompagna che e drammatica perché impossibile mondiali Bari consumi questa impossibilità è legata ad un limite ambientale insuperabile
E impone visto che i mercati diventano diventano instabili la necessità di flessibilità organizzative e tecnologiche flessibilità produttiva questa flessibilità accompagnata la mobilità dei momenti di capitale mette incredibili lo Stato nazione
Bene io cercherò punto di mettere in discussione sia la rappresentazione perché ne firmo fordismo sia la rappresentazione della della crisi del credito fordismo in qualche misura del post fordismo solo per per sigle inevitabilmente beh se dovessi caratterizzare le taniche info la caratterizza Ray con questi tre elementi
Per lo meno in Europa
Si tratta fino a tutti gli anni per a metà degli anni Sessanta di una situazione in cui i bilanci dello Stato erano in pareggio
Una situazione in cui l'economia era mondiale
Perché c'era una moneta mondiale c'era un modello unico di tipo capitalistico
Modello davvero unificato erogazioni in cui fa il reale non piaceva affatto come la produttività per quanto riguarda il lavoro operaio cresceva meno cresceva perché la contesa cresceva molto ma darà spazio a lavoratori improduttivo i quali antica dimora controllare socialmente il lavoro salariato fu l'età d'oro del capitale ma non fu l'età d'oro del lavoro fu anche l'età di ferro del lavoro in un certo senso perché va in crisi va in crisi perché a un certo punto esplode il capitalismo
Nel conflitto pare europea Germania prevalentemente Giappone e Stati Uniti perché va dunque in crisi del dollaro perché vanno in crisi i rapporti sociali di produzione dentro la fabbrica qualcosa forse di più se nel momento del prezzo del del lavoro qualcosa credo di inevitabile
A questo punto mi sarebbe piaciuta pietre parentesi che non apro
Mi limito soltanto davvero la sigla questo punto si porrebbe il problema se
Questa analitiche anche un'analisi di tipo ecologico dell'insostenibilità del capitalismo sia seria cioè sia sostenibile certamente seria
Cioè la domanda se è possibile un capitalismo pulito
Io rispondo di Fini questo non vuol dire che è naturale potete farlo perché vuol dire che è probabile ma risponde di sì
Sì aprirebbe la questione se possibile un nuovo riformismo
E quindi nuovi risponderei di Fini il che non vuol dire niente facile né che sia
Possibile probabile e nemmeno auspicabile all'auspicabile io risponderei di no
Terza parentesi riguarda il l'analisi
Dell'impossibilità del riformismo insisto sullo stesso punto il paradigma impiegato da Bertinotti è un paradigma che circola nella cultura di sinistra da un po'di tempo a dei padri
è la scuola la regolazione di tipo francese questi padri hanno nome e cognome se andate a vedere queste persone che cosa hanno sostenuto dagli anni Ottanta queste persone hanno apertamente sostenuto la possibilità del riformismo cioè toyotismo contrattato e hanno sostenuto la moneta unica molto più della della Germania preferisco non argomentare queste posizioni ma concentrarmi invece molto brevemente sui caratteri della
False attuale che a me sembra una parte non ancora compiuta non sappiamo come sarà il nuovo modello a me sembra una lunga fase di riformazione
Nel senso
Di di Thompson
Di formazione la classe operaia di ristrutturazione dei processi dei mercati del lavoro
Talmente lunga perché risponde ad una sfida sociale che fa personalmente radicale quella degli anni sessanta del settanta
Questa fase non si caratterizza me sembra per una generica m'globalizzazione mondializzazione ma semmai per la regionalizzazione del capitalismo in tre grandi aree
Centrali
Fortemente protezionistiche per certi versi cioè l'area europea con la Germania al centro l'area degli Stati Uniti e l'area del Pacifico
Non si caratterizza per la riduzione del tempo di lavoro su scala mondiale matti caratterizzate maiuscola mondiale per l'esplosione a me sembra del tempo di lavoro
Se avessi tempo ma manca argomenterei svilupperei
La prima tesi la perché cioè che sostiene che non abbiamo di fronte una mondializzazione unitaria ma semmai una mondializzazione molto disunita in questo modo sostenendo che dovremmo distinguere
Il terreno dei flussi commerciali produttivo nel terreno finanzia
Tutela dei flussi
Commerciali balle appunto il protezionismo tra le aree
Su un terreno e che però con un problema anche di istituzioni
Che governano queste are su un terreno dei movimenti finanziari c'è certamente una drammatica libertà di movimento dei capitali che però e una scelta non è naturale come mi sembra molti tendano a a sostenere
Anche per superare il protezionismo delle aree la competitività globale del manifatturiero significa anche mobilità del capitale del capitale al reale
Dovessi argomentare
Il fatto che non viviamo una situazione in cui si riduce il tempo di lavoro su scala mondiale ma che su scala mondiale c'è un'esplosione del lavoro salariato sosterrei
Che certe o con tutti i limiti delle delle statistiche negli Stati Uniti la disoccupazione molto minore che in Europa certamente si tratta di lavoro di un certo tipo
Non capisco mai perché si dimentichi
L'inclusione molto diseguale dite quali Italia comunque inclusione nel lavoro salariato
Dell'Asia e dei paesi di i nuovi paesi industriale in particolare dell'Est asiatico
Se prendiamo l'Italia tra l'altro cito dalla situazione molto paradossale perché abbiamo un'Italia divisa riprendendo la vecchia immagine in tre abbiamo un pezzo dell'Italia che ha una piena occupazione come non si conosce neanche su scala europea
Il centro nord est abbiamo un'altra
Aria che a disoccupazione
Ben superiore ai livelli spagnoli Ettore la disoccupazione in un certo senso da mancato sviluppo abbiamo un'aria invece in cui l'analisi per esempio di Marco Revelli è una una era che conosco anche abbastanza bene funzione egregiamente
Ovviamente
L'area del Piemonte cioè l'area della vecchia classica industria manifatturiera di tipo fordista io credo e mi avvio a conclusione
Che
Comunque anche nell'aria europea dove ovviamente l'idea di una riduzione del tempo di lavoro attuata per così dire la capitale in modo diseguali Dario sembra funzionare di più bene anche nella europea
Quello che speriamo di fronte e la crescita di lavoro frammentato e disperso di sotto occupazione in generale di come è stato detto di instabilità del lavoro dunque di una perequato distribuzione del reddito ma più in generale io la carattere il Carpi eterei come la situazione in cui il tempo di lavoro si allunga
Questi intensifica
Bene
Su un terreno delle proposte a me sembra che se l'analisi è diverso fra
Le diverse proposte che si sono confrontate anche oggi riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario
Lavori socialmente utili salario sociale un reddito di di cittadinanza terzo settore magari nella versione comunità locali che salpa che salvano i naufraghi dello sviluppo bene queste quattro proposte
Per quanto possano essere meritorie dal punto di vista ideale non hanno dietro di sé come presente Mazzetti ha detto un attimo fa
E come ha detto ha reso il pomeriggio Marco Revelli per un'altra proposta non hanno dietro di sé la forza delle cose l'apporto delle code va secondo me esattamente nella direzione opposta
Con salari bassi la riduzione di orario di lavoro realizzerebbe i timori di Marco Revelli cioè darebbe luogo a un secondo mercato del lavoro
Abbia a basso costo Miro per le imprese i lavori socialmente utili a parte rilevati problemi di finanziamento di capire come finanziarle
Determina un dualismo nel mercato del lavoro e non mi sembra un caso che comunque lavori socialmente utili siano svalutati così come sono svalutati socialmente
La proposta di salario sociale di retorica dinanzi a dove proposta seriamente in Europa si accompagna ad un la proposta di un forte cioè all'utilizzo
La proposta di utilizzo di un sistema fiscale fortemente progressivo ed efficiente e non mi sembra il caso il caso italiano anche la proposta
Che emerge dalla dal dal libro di rischi per come la legge Marco Revelli del terzo settore
Se ho capito bene tra l'altro l'espressione oggi di di Marco la proposta di far passare pezzi del lavoro salariato al terzo
Al terzo settore
Quindi una transizione in questo senso bene anche questo tipo di di proposta mi sembra che abbia sostanzialmente i difetti delle due precedenti cioè una sorta di accettazione della divisione in due della società
Chiudo qui ovviamente ci sarebbe da dire qualche cosa in positivo ma eventualmente sarà per un'altra volta
Parole Alberto Burgio
Ma io ho l'impressione che quando si morde effettivamente nel vivo delle questioni scottanti emergano come giusto in questa situazione delle divaricazioni significative
Tra noi anch'io parlerò un po'di questa faccenda che è stata trattata da Bellocchio ore appena prima di me cominciando però da quello che mi è parso
Il punto forse più
Ricco di pathos della relazione di Fausto Bertinotti oggi e cioè il giudizio sulla gravità di questo passaggio sulla sua drammaticità non mi soffermo è chiaro il discorso di Fausto Bertinotti stamattina credo che si debba condividere la sua opzione per un giudizio di drammaticità stamattina addirittura si parlava di una crisi della civiltà europea tuttavia io vorrei qua direi perché secondo me sia insieme necessario e pericoloso
Usare questo termine
Cioè quali sono da una parte quali sono soprattutto di pericoli
Se non si chiarisce bene in che senso questa parte sia drammatica
Io ho questa impressione
Che si tenga è stato detto anche da Bellocchio ore con cui io mi trovo parzialmente d'accordo
Il rischio è che si ponga unilateralmente l'accento sul problema della disoccupazione
Sul problema della riduzione del lavoro
E che si perda in realtà una caratteristica ambivalenza di questa crisi che è una crisi e in quanto tale si potrebbe dire reca in sé elementi di contraddizione Forte in sostanza io penso questo che noi tendiamo con eccessivo semplicismo Abi scorretti
Disoccupazione poniamo già più ragionevolmente l'accento sulle forme di precarizzazione del lavoro
Ma rischiamo di dimenticare la faccia nascosta di questo passaggio al punto che quando si legge ricchi in in maniera un po'immediati istiga
Sì deduce dal paesaggio che Rifkin descrive addirittura la suggestione che il conflitto sia da mettere in archivio
è chiaro nel momento in cui si radicalizza questa tendenza sì descrive con un involontario
Con una involontaria inclinazione apologetica un passaggio dai tratti della irresistibili tali dell'Onnipotente
In realtà il problema è molto più complicato perché come è stato appena adesso ricordato il lavoro rimane un passaggio un elemento imprescindibile del ciclo produttivo pur nelle sue nuove forme
Rimane tutt'altro che una forma residuale purché noi si sappia riconoscere le sue nuove forme
E questo direi Bellocchio le diceva se noi usciamo dalla localizzazione e ci rendiamo conto che il lavoro non si riduce nel mondo no non si riduce nemmeno qui
Non si riduce nemmeno in qui assistiamo in realtà ad una fortissima espansione
Del lavoro e a una dilatazione norme delle giornate di lavoro purché ripeto noi si sappia riconoscere le forme molteplici in cui l'attività lavorativa viene prestata
Non soltanto le forme intese come classi come tipologia al lavoro interinale il part I no le forme di lavoro nel senso che esistono un esiste una fioritura di figure di lavoro inedite Mario Vegetti poco fa faceva l'esempio degli intellettuali dei tecnici ma non si tratta solo di questo anche le forme della produzione materiale
Che ritornano negli scantinati che ritornano nei sottoscala la moltiplicazione della fenomenologia delle interconnessioni pensiamo al mondo dei trasporti
In realtà questo io vorrei dire forse sembra una tesi un po'estrema e provocatoria come sempre avviene quando uno come dire nega una tesi
Contraria sempre che sia contraria e io vorrei dire che questo sistema sussume molta più società
E la mente al lavoro di quanto non avvenisse prima
Sono molti di più paradossalmente i lavoratori oggi c'è
In forme inedite in forme che non vengono coperte che dispongono di un'arma molto minore capacità di contrattazione io penso che questo discorso qua sbarra limite nella direzione della posso andare nella direzione del tuo discorso stamattina purché effettivamente venga esplicita
Faccio un esempio diciamo motivo la mia
Il mio timore cioè che effettivamente dal quadro della drammaticità
Questo elemento della riduzione della non riduzione ma metamorfosi del lavoro tenda ad essere spunto perché ho questa impressione ho questa impressione perché la stessa parola della riduzione dell'orario di lavoro
Non è assolutamente pertinente se noi la spendiamo in questo ambito perché questi lavori semplicemente non sono governabili attraverso una contrattazione che verta sull'orario in nessuna forma nessuna forma quale sarebbe il soggetto che difende in questo senso questi lavoratori e che quale sarebbe la controparte
Ecco questo per esempio il fatto che il ciclo Toyo pista adesso io non vorrei parlare in termini gergali che serve soltanto comoda l'edema è chiaro le nuove forme della trasformazione sono e della produzione sono si avvalgono di una catena lunghissima di subappalti
E quindi il le il subappaltatore e
Interventi oggi ed è la faccenda del terzo settore anch'io come Bellocchio ore come altri e come tu spesso Fausto la mattina
Siamo estremamente critici o perplessi nell'individuare in questa ipotesi in quest'area in questo territorio sempre che si pose isolarlo tipologicamente une risoluzione del compito no io dico di più addirittura io sono molto preoccupato che non si sappia riconoscere una forma della subalternità
Ed è la subordinazione e che si scanditi in essa un principio o d'una leva su cui far porta per progetti di emancipazione e addirittura di sovversione io credo che il Terzo settore esista in quanto ha alle spalle i primi due che inerisca ad una forma di gerarchia e di comando estremamente salda che esista come luogo del controllo sociale e dello sfruttamento
E dunque effettivamente qui concordo con Gianni Ferrara secondo me a raccontato la vicenda dello stato e in maniera esemplare per comprendere che lungi dal deperire lo stato di lungi dal deve e la politica Essa innerva le forme della produzione e qui si comprende come appunto un terzo settore possa essere tenuto fermo e controllato
Dunque io credo che effettivamente non dovremmo il non evitare queste suggestioni non scambiare la possibilità di cercare
Fuori dalla contraddizione essenziale che rimane quella di sembra e cioè il lavoro e il capitale delle forme di riscossa e dobbiamo invece armarci per comprendere nuovamente la filologia del lavoro e ripartire dalla difficilissima
Qui aveva ragione Vegetti difficilissima è molto più di prima ardua opera di ricomposizione del soggetto antagonista che è e rimani lavoro
Grazie a Burgio
A questo punto siamo costretti a concluderei il dibattito riferiti portare qualche chiarimento fare qualche risposta qualche replica
Ci penso che sarà perché notti a farlo prima di lui Nesi deve dare qualche anche lui qualche informazione io mi scuso con i compagni
Sprechi Bonalumi elementi la Paoletti Girardi Perrone Fumagalli già nubili Cordioli Schettini ai quali non abbiamo potuto usare la parola
Abbiamo già tenuto diversi seminari di preparazione della nostra conferenza programmatica
Altri terreni abbiamo fatto quello sul sullo stato sociale sul settore sull'editoria sullo sport e ci sarà quello su sulla giustizia record per le prossime settimane quelle sulle riforme istituzionali quello su sui ceti medi e altre iniziative ancora le quali
Voi parte dei compagni degli amici presenti potranno continuare a darci loro il loro contributo in modo particolare poi alla conferenza nazionale che prevediamo di fede per la fine di marzo
E anche credo di poter contare sul contributo di tutti i presenti sul concorso
Attivo alla organizzazione di quella manifestazione che alla quale noi diamo grande importanza del ventiquattro febbraio
Che ci deve consentire di avere qui a Roma una grande massa di partecipanti decine e decine e decine di migliaia i lavoratori di lavoratrici giovani
I cittadini per organizzare la quale io concludo è necessario anche raccogliere parecchi danari
Per contribuire alle spese di viaggio di chi dovrà spedire dal nord e dal sud nella capitale la sottoscrizione alla quale sono certo anche voi correte contribuire prego negli e poi
Palco perfino pochissime parole per dire che abbiamo in animo di raccogliere i lavori che ci sono stati mandanti da trentacinque fra persone interne ed esterne al parco e altri un'altra ventina sono in arrivo totali per usati insomma circa una cinquanta contributi importanti e volevo raccoglie insieme alla una specie di racconto della riunione io oggi che è stata registrata quindi i compagni di amici che hanno parlato riceveranno per la correzione quello che hanno detto e quelli che non sono riusciti a parlare per il tempo e hanno è molto opportuno che mandino
I loro contributi quello che avrebbero detto che verranno certamente pubblicati
L'ha fatto fare modulo
Che
Dice di cui prevede l'indirizzo al quale volete che vengono mandati documento e code adesso io non avrei altro da dire però proprio sul piano tecnico chimico
L'altro vorrei dire una cosa al professor Bellocchio io non discuto niente altro di tutto quello che gli ha detto
Ma
Su una questione in cui ho qualche
Specifica modestissima competenza
Voglio dire che non è vero che esistono tre a
Di capitalismo finanziario inviare il riso evidenziano il catasto
Questa che incombe sul sul mondo di risposta con straordinaria facilità da una parte all'altra del mondo che indifferentemente dalla Germania
Dalla Francia ma anche negli Stati Uniti e Italia Giappone che si muove e per questo si parla di mondializzazione si pone Simoni digitalmente in modo così rapido che non consente come ha riconosciuto lo stesso governatore della Banca d'Italia e lo stesso governatore della Bundesbank
Alle banche centrali anche coalizzati farvi fronte quella che viene chiamata la grande speculazione finanziaria mondiale che mette in discussione ogni tanto non soltanto la nostra lira ma anche sterlina che
Tradizione rivela
Perché no
Anch'io ho subito decenni spero riprendendo alcuni temi che sono usciti nel dibattito e con diciamo così la volontaria di proseguire questa discussione che abbiamo cominciato oggi
Procedendo anche forse
A chiedere un rinvio di sviluppare questo confronto con degli approfondimenti su alcune grandi questioni che sono state
Sottolineato in questa discussione
E che potrebbero giovarsi anche di un approfondimento diciamo che che sia in grado di ricostruire una gerarchia di temi una tematizzazione degli stessi
E anche degli elementi di approfondimenti con eventualmente anche le aperture ulteriori non
Specie sul terreno analitico
La la sollecitazione diciamo era indagare ulteriormente
Per darci una chiave interpretativa forte di questi processi è assolutamente
Ragionevole la sentiamo tutti
Mi pare di poter dire tuttavia che sul corpo di analisi che sono venute proponendo sì quello della mondializzazione di questo processo di moderazione capitalistica
Con l'eccezione adesso dell'intervento dedicato per dello Fiore
Mi pare si sia determinato una larga convergenza interpretativa
Alcuni elementi poi addirittura secondo me potrebbero essere messe più precisamente a frutto evitando dei fraintendimenti
Mi pare insomma che quei la la sottolineatura per esempio della gravità della drammaticità del problema disoccupazione
Non non è per niente interpretabile come una linea di tendenza che dal dramma passa alla festa attraverso la liberazione dal lavoro
Anzi
Delinea un terreno accidentato
Precisamente stretto da una contraddizione drammatica ecco da capire seguita da tre compagni
Tra questo carattere di questo nuovo ciclo capitalismo di crescita rallentata
E nella mondializzazione di un salto nella assolutizzazione della competitività e questo elemento determina una drammatica riorganizzazione della forza lavoro
E delle forme di estrazioni plusvalore alla stessa di spoliazione delle medesime che prende forme diverse compresa quella
Di un mutamento di fondo nel mercato del lavoro e nella coalizione del lavoro dipendente su scala mondiale
Di cui fanno parte l'accrescimento del numero delle ore lavorate in molti settori delle popolazioni lavorative occupate
Processi drammatici disoccupazione e una diffusione crescente dei fenomeni precarizzazione del lavoro
Tanto che queste aree si combinano e persino si intrecciano fra di loro
è stato usato l'argomento Stati Uniti d'America appunto agli Stati Uniti d'America può avendo la disoccupazione
La combattono in termini tali da ridurre una soglia assai più basso di cuore europea per il fatto che gli escono avere un un lavoro il cui livello salariale e spesso info
Che se in cui è sprofondata tanta parte le popolazioni lavorative che invece in Europa in qualche modo è contenuta dagli elementi di stato sociale ancora esistente
E in ogni caso la la diciamo una mappa della geografia la disoccupazione anche molto più articolato di quello che si può fare ed è giusto farlo al giusto fare certo
La Sicilia non è il nel nord d'Italia però quando in Europa se di fronte a ventidue milioni disoccupati non non può sfuggire al fatto che questo elemento costituisce un elemento caratterizzante della tua fa e quando rischi che di fronte a dei alla curvatura della congiuntura e alle politiche di convergenza che vengono proposte Peleggi verso i trenta milioni cioè di fronte a un fatto senza precedenti nella storia d'Europa contemporanea e a queste si connette il processo di valorizzazione del lavoro
E questo elemento come abbiamo visto nella scomposizione della frantumazione della forza lavoro costituisce uno degli elementi su cui si ricostruisce invece un dominio euro un governo nazionale della medesima anche utilizzando i grandi processi di decentramento scala mondiale e non solo questo
E la e accompagnamento di pacificazione d'azione in ogni caso allora qui
L'interpretazione di Tokio attaccato diverse ma spetta invece l'osservazione sul lavoro insisto a dire che no questa questa drammatizzazione del condizione
E del rapporto tra capitale e lavoro in questo circo dello sviluppo capitalistico non solo nel domani ma anche dall'oggi fa del lavoro il teatro base di un conflitto che invece come secondo me giustamente è stato sollecitato da altri compagni non può chiudersi in questo né ed io condivido la sollecitazione che è venuta la molti interventi né si può procedere semplicemente per sommatoria aggiungendo cioè la contraddizione tra capitale e lavoro semplicemente la comprensione ambiente sviluppo e la comparizione dice no non si può ma questa chiave di interpretazione della mondializzazione consente di avviare consente di avviare l'idea di un'alternativa
Che non può essere concepita in termini puramente quantitativi e che non potendo essere concepita unicamente in termini qualitativi chiede una connessione tra queste contraddizioni non sa non soltanto dalle loro soggettività da organizzare ma anche nel nel nel Progetto da proposta di alternativa quella che si configura
Di parere
Che la la configurazione drammatica dalla mondializzazione
Incontra un ulteriore elemento di ausilio
Nell'analisi critica dello Stato della politica e della democrazia che qui è stata proposta qualche intervento quindi anzi diciamo arricchendo portando avanti il quadro interpretativo
è vero che le istituzioni della politica sia quale statuale
Che quella dei nuovi
Enti
Sono in questo quadro
Sottoposti a un processo di crisi violentissima
Mi pare di poter dire che la democrazia
Per come l'abbiamo conosciuta
E io qui condivido molto osservazione che in via Campania ma fatto su questo elemento
Cioè su quello su questo terreno accidentato
In cui però anche diciamo degli elementi di di di non scritto e non dichiarato patto anche nelle relazioni di sesso si è potuto determinare pure in presenza di un soggetto come quello femminile che aveva dentro di sé e ha dentro di sé una critica la politica come ecco come rappresentanza come rappresentanza e tuttavia senza riuscì ad esplorare questo terreno della critica tuttavia la democrazia di massa contro ha consentito l'ingresso sulla scena di un protagonismo fino allora sconosciuta persi ha persino Persivale regista del voto persino nel ritorno
Ma oggi
Noi non siamo semplicemente di fronte al fatto che possiamo indagare lo stato di queste conquiste rispetto agli elementi di possibili avanzamenti ma il fatto che queste vengono considerate incompatibili
Come la stabilizzazione di lungo periodo lo diceva già anni fa secondo me incontestabile
Il lungo periodo di questo processo di modernizzazione capitalistica secondo me rilassamento dell'occhio e non solo questa facesse sottrazione capitalistica esalta i suoi tratti di sfruttamento di azione ma addirittura si rivela sostanzialmente incompatibile con le notizie e poi punta ad una soluzione né autoritaria o comunque a democratica non riesce a risolvere questo problema non non non riesce a risolvere finora ma l'OPA pone continuamente continuamente
E propone continuamente il problema in qualche misura di esaltare l'esecutivo per rendiamo impermeabile ai conflitti alle domande e alle tensioni scelta andando ben oltre
La ricetta della relazione che pensava semplicemente evitavano per operazioni diciamo
Negativa quella cioè di recidere i canali democratici che determinavano un sofà più di domande rispetto a quella cui sistema capace di rispondere
Non è semplicemente questo elemento come dia difensivo oggi in campo celermente invece di corsi di per usare le parole di non salì di portare l'elemento di coazione del meccanismo
Di accumulazione capitalistica da suo validazione sul terreno dietro la politica si potrebbe dire di pervadere del mercato e dell'impresa la politica medesima sino a svuotarla spesso conoscono pratico
E di e di proporre cioè una un'architettura
Del governo largamente impermeabile al conflitto e alle domande e largamente incorporato negli stessi meccanismi dei di organizzazione capitalistica guardato insisto sull'evento di cui ho fatto un cenno prima siamo appunto clamoroso perché quando appunto la moneta unica
Può essere diciamo
Governata dalle banche senza che un potere politico possa intervenire in una dimensione europea ha determinato venti siamo di fronte dura bastimento clamoroso sovranità alimentare tra politica ma questo elemento è un elemento che cova dentro questo stesso processo
E che e che ridicolizza tutti gli elementi di cogestione dico determinazione persino di alleanze
Inter classiste perché nei moderni alle fondamenta la possibilità di tenuta
Infatti colla non sia a livello aziendale sia a livello statuale sia a livello microeconomico che a livello macroeconomico e non c'è fallimento più grande del del quella ipotizzata in Italia dalla compartecipazione
Al gestione dell'impresa che invece viene travolta ovunque dalla Zanussi all'articolo articolo stabilimenti e e la politica di contaminazione portata a livello delle grandezze generali dà luogo in presenza d'incremento di produttività ha rincarato evoluzione la riduzione del solaio reale degli stipendi a un fallimento clamoroso
Malgrado questo a ogni tensione ogni conflitto il sistema non è in grado di reti di reagire attivamente interloquendo organizzando diversamente i poteri e allora pur Ponta sostanzialmente analogo di partita nel terreno dalla politica per invece sussumere dentro il meccanismo invece
La visione drammatica dunque non è una visione
Diciamo catastrofista
è un'analisi dei del come dire di un punto di debolezza di forza di questo ciclo capitalistico
Il suo punto di debolezza è che non non ce la fa oltre che non vuole a produrre una capacità di mondializzazione
Della sua produzione in modo da potere propone un nuovo cioè grande ciclo espansivo questo non ce la fa non può non ce la fa
Incontra un limite intrinseco incontra un limite gigantesco che la contraddizione con l'ambiente gigantesco
E a quel punto e costretto a vivere un lungo periodo di crescita rallentata
E costretto a
E in questo processo è costretto a radicalizzare tutti gli elementi di contrasto
Che ha con le domande che non possono essere accolto
Io penso che così
In questo senso io sarei per raccogliere la sottolineatura che non sembrano Sandra faceva
Su mettere molto l'accento sugli elementi di coesione di questo meccanismo tocca lo diceva diciamo in termini anche un appunto critico io penso che abbia ragione
C'è spesso l'esigenza di camerieri mette accanto all'elemento soggettivo
Sia dalla politica dell'avversario che della tua per a anche da costruire una possibilità di intervento
Mai giusto insomma avere presente che le politiche liberiste e e gli interventi dei governi molto sono diciamo come dire richiamati da queste urgenze da questa forza della riorganizzazione capitalistica
E in questa scena
Che si colloca la nostra ricerca di programma
Ed è per questa ragione non per un'istanza massimalisti Ca'che mettiamo l'accento sul carattere di alternativa della politica economica e dalla proposta il poligono
Ed è per questa ragione
Che noi stabiliamo un rapporto tra la questione della difesa delle conquiste che ovviamente Oria insomma tra noi non c'è bisogno di andare avanti su questo punto
è evidente che non vuol dire difendere
A ogni passo qualsiasi elemento di conquista sociale politico istituzionale né quello il corpo però del compromesso che irrealizzato sul tuo lato degli poterlo difendere
E per difenderlo devi rinnovare per innovare devi avere una strage la trasformazione che ripropone la contestazione del nucleo portante di questa potenza capitalistica
Qui si io io penso io penso che l'operazione diciannove Faonistica abbia ormai in rosa alle fondamenta le sue possibilità materiali e politiche via Serrapica
Questo vuol dire che arrivo subito ustioni che portò i compagni in grado questo vuol dire che non esiste lo spazio per la riforma no
Vuol dire che non esiste
Una ipotesi di una strategia riformista nel senso su cui poi torna di una rinvia evolutiva e correttiva
Di questa riorganizzazione capitalistiche la sua modernizzazione
Ma che per effettuare riforme devi intervenire nella morfologia di questo processo e alterarne i suoi connotati fondamentali
Cioè apporti pagando i pozzi di cambiamento
è un'ipotesi quindi ad alto tasso di conflittualità sociale e di conflittualità politica
Cioè riposi cambiamento
Pietro Ingrao
Ha chiesto
Di indagare ci ha chiesto di integrare il rapporto con la storia dei comunisti il comunismo
E con le forme di organizzazione
Io penso che la sollecitazione
Naturalmente compatibilmente con con la capacità di un cimento così grande
Debba essere riprese penso anch'io che noi dobbiamo ai pensare a fondo la nostra storia
Persino più a fondo di quanto si sia fatto fin qui ma diversamente da quanto si è fatto sempre questa del almeno la mia opinione
Ieri fino a ieri fino all'ottantanove assume un rilievo critico anche su questo punto fino a ottantanove
Tu potergliele visitare la nostra storia criticamente prendendo parte
Prendendo parte per una storia per una tendenza è una linea di ricerca
In qualche modo voi proprio la tesi che attendibile e praticabile una ipotesi revisionista critico revisionista di destra o di sinistra
Cioè un'ipotesi che lavorasse su un corpo di storia di tradizione di dottrina e di Pio via politica che con qualche correzione e con una scelta di una delle soluzioni interne
Forse in grado di dopo diciamo l'uscita da un punto di difficoltà o da un punto di crisi
Secondo me questa questa ipotesi è oggi improponibile
Oggi quello che all'ordine del giorno obiettivamente non non c'entra qui con la definizione del prezzo Rifondazione comunista quello che oggi all'ordine del giorno è una rifondazione della cultura della trasformazione
Della soggettività politica dà la sua benedizione
Il questa Rifondazione è richiesta però ecco questo il riprendere quel dialogo San dato non dall'ottantanove ma da questa moda negazione capitalistica cioè il punto che richiede oggi la rifondazione di una cultura della trasformazione
è il cimento determinato da questa nuova fase anzi da questo nuovo ciclo dello sviluppo capitalistico e da questa motorizzazione il punto di partenza è la critica a questa modalità azione capitalistica
Cioè la ricostruzione di un fondamento anticapitalisti come
Su cui individuare una traiettoria di trasformazione e costruire esperienza etiopica per questa trasformazione
Entro cui ecco e entro questa scena riprende a fare i conti interamente con la storia ma entro questa scena il che vuol dire secondo me Pietro vuol dire che
In qualche modo siamo eredi tutti e tutte di queste storie
E che non c'è più consentito semplicemente di prendere parte
Ma di indaga anche eticamente ognuna di esse tutto insieme ed indagare nei nei diversi nelle diversi fasi della loro storia penso per esempio dove non possiamo sfuggire a una cifra vicina gli anni Ottanta
La storia del movimento operaio del movimento sindacale dei movimenti comunisti negli anni ottanta Italia e in Europa è un punto di analisi da cui non si può sfuggire perché tanta parte dalle devastazioni che abbiamo subito stanno in questo Ciclope
Non si spiega solo con gli anni Ottanta diciamo così e nella sconfitta e nell'abbandono di un punto di vista critico degli anni ottanta
La nostra difficoltà di oggi ma certo lì c'è un bel fondamento
L'indagine critico degli anni ottanta è un punto io credo sentiamo due
Esisteva una riflessione critica la portava sotto dopoguerra in Italia in Europa il dopoguerra
Questa storia grande
Di costruzione della partecipazione di ascesa in forme diverse di masse alla politica
E l'ascesa dentro il sindacato confederale di classe e i partiti comunisti socialisti
Di masse di sei date che hanno guadagnato il protagonismo nella politica e persino a dignità di persona spesso che tuttavia che tuttavia è una storia che anche questa arriva con gli anni Ottanta una sconfitta
Il terzo la dimensione del del secolo certo la dimensione del secondo Novecento
Con le strutture le vicende del movimento operaio
Nella sua diciamo nella sua scalata nella sua scalata al cielo e nella sua tragedia
Io penso che sia giusto
Indagare società diciamo post rivoluzionarie
Unione Sovietica i Paesi dell'Est dopo il diciassette
E credo
Qui la difficoltà è molto grande
Che lo implosione la loro crisi qui si la questione dell'ottantanove invece giusto assumerla come un punto diciamo
Via di assunzione di questa crisi
Di queste implosione vada oltre che indagata io penso questo credo non si possa dire non semplicemente sulla base
Diciamo della loro penuria di democrazia di pluralismo cioè nella sfera del deficit politico di questa città ma come sto detto secondo me giustamente la loro struttura nella loro caratteristica di fondo
Se vogliamo dirla con una formula troppo vagliata di cui vi chiedo scusa semmai sulla penuria di trasformazione socialista nella forma e nell'ordine se la scelta in una condizione tuttavia in cui l'assedio capitalistico spingeva in una condizione di estrema difficoltà lo dico
Per non fare un'operazione diciamo un po'troppo leggera è un po'troppo disinvolta
Ma non solo quella storia anche la storia diciamo più ravvicinata importante del partito comunista
Io credo debba essere indagata criticamente a questa luce ma appunto un conto è se noi partiamo
Dalla critica della nostra storia e cerchiamo di indagare questa cosa secondo me necessaria e legittima negli anni scorsi cosa oggi largamente improduttiva oppure se invece assumendo il terreno
Della risposta alla mondializzazione capitalistica questa moda di azione era indaghiamo criticamente la nostra storia
Nel tempo ma deve nel tempo meglio nel tempo lungo del secolo alla luce di tua storia degli elementi che entrano che no non Snoopy Twist alla fine comincia ieri e che appunto siccome chiamato altre volte siamo nani sedute sulle spalle di giganti troviamoci in questa storia drammatica anche di giganti
Per poter immette nel nostro bagaglio anche una visione forte
A volte addirittura una leggera metodologica attiva oltre che un disastro penso per esempio lo dico senza coinvolge la responsabilità di alcuni perché per fortuna
è vero mando in questo partito si possono propensioni culturali anche e di storie diverse e io penso sia una grande ricchezza
Io dico per quello che mi riguarda per esempio io penso che oggi in Italia avremmo bisogno di una ricerca il cui metodo possa essere stato dà una lezione come quello di americanismo e fordismo
Dica seppure se tu io penso che quella versione dal punto di vista la vettura del fordismo fosse assai discutibile ma
Il metodo l'approccio alla ricerca la connessione tra il lavoro l'organizzazione del lavoro che è la sua scelta le culture ai rapporti internazionali
Insomma l'impianto forte che indaga non semplicemente l'approvazione con la Grecia a lungo periodo ma quella modalità concreta per ricavarne la possibilità di legge nelle chiavi pericolosi possibile rivoluzione passiva ma anche gli elementi che possono essere usati
Nel nella costruzione di un processo sua mansione è una lezione importante
Perché parlo in questi termini perché
E vengo qui a un quesito diciamo ha spodestato posto difficile
Io penso sì proprio che noi siamo di fronte ad una crisi radicale dell'ipotesi fornisce aulica
Questa crisi radicale dei riposi in solistica
Propone una nostra diciamo radicalizzazione
Diceva Piero
Io credo più che proponga una un'esigenza di radicalità
Cioè propone il problema
Non già della ricerca impossibile di obiettivi incompatibili
Ma invece la radicalità nel senso dell'individuazione di una mappa di soggetti e di bisogni di liberazione
Rispetto ai quali costruire una proposta politica programmatica
E quindi non assumere il terreno le compatibilità come costrizione
Ma assume invece il problema delle dell'innovazione
Per l'apertura degli spazi di conquista di questi obiettivi e per inserendo in un disegno di trasformazione cieca senza i quali questi vanno a sbattere immediatamente su sulle compatibilità due anche quando tu leggi tasse concettualmente
Quel domanda successiva questo chiede che precipiti questa radicalità nel cambio di sistema
Che precipiti no
No anzi io debbo dire che se se l'analisi che andiamo facendo ha un senso
Parlo di quel nucleo che proponiamo ma anche delle sollecitazioni forti a guardare alle altre contraddizioni come quello che ci qui ci sono tre proposte sul lago sulla composizione ambiente sviluppo sorpresa dice se guardiamo a quelle e all'impedimento qui veniva regolato anche la casa che questo sviluppo capitalistico non so capire immaginare questo sviluppo capitalistico produce rispetto a questa istanza di liberazione se guardiamo a questo allora secondo me
Noi no abbiamo da un lato diciamo appunto la conclusione della storia riformisti che
Ma dall'altro non è che l'alternativa possano essere quella diciamo della rivoluzione come accorciamento dei tempi della transizione conquista il potere Stato proletario via Nazionale nacque perché deve essere questa la la replica alla crisi del riformismo
Questa è la replica di un tempo alla al riformismo e alla sua incapacità di interpretare i bisogni delle masse e anche l'imperialismo in quella fase e poi sono qui gran puntano all'indagato poi il corso ma perché oggi dovrebbe essere una condizione replicante al terreno della crisi della no
Si può risponde alla crisi del riformismo con la transizione lunga durata e con le ipotesi del cambiamento come trasformazione e della trasformazione come cambiamento del modello sociale del modello di sviluppo dei rapporti con i clochard
Cioè appunto come alla crisi al riformismo si può rispondere con una grande ipotesi trasformazione che assuma anche la transizione lunga durata dentro la quale operare questo processo
Quindi io credo che preparare la nostra storia due nozioni gramsciana e forse possono essere vi adeguate ripensate penso precisamente da un lato a quella del blocco storico e dall'altra con l'egemonia
E penso diciamo così che questi questi elementi
Possono appunto individuare quel terzo elemento diciamo di cultura gramsciana che hai pensato oggi Panorama sua efficacia con la guerra di posizione cioè del dalla introduzione degli elementi non solo della vita economica ma della vita sociale della vita civile che in qualche modo possono inviare delle norme attese di cambiamento
Insomma non diciamo che la crisi della riformismo c'è e dunque e più matura riposa devozionale al campo base come questo
Perché la crisi del riformismo nasce in realtà della consumazione dei suoi spazi
Il surplus di crescita interrotta
Ha determinato ha determinato anche in presenza di un blocco come quello dell'estate
La possibilità di grandi avanzamenti nelle condizioni di lavoro e di vita delle masse nocive
Questa ipotesi che questa chiamata economista riformista per niente
Perché non è che ha ben il cambiamento lo stato sociale il potere contato ai lavoratori
Il potere sindacale
Le aperture che sono determinate a democrazia per per quale ragione devono essere attribuitole così
Ai fondi stampe niente
Adesso non voglio usare la battuta che in Italia le riforme vanno fatte evoluzione ma voglio dire sì però è vero
Che il compromesso si vede così ex post non è che si determina ex ante non è vero che ci sono i contendenti che si mettono d'accordo e trova il punto di mediazione
Diciamo sulla base di una lineare tomistica
è vero invece che in presenza dalla guerra fredda dal dopo contrapposto dalla competizione in presenza di un grande poeta comunista imprese considerate classe eletti spiegasse il compito in classe si determina un insieme di conquista di rottura che sposta vengono lette come un grande Comune sociale mai spostano
E l'elemento diciamo della crescita è un elemento che consente in larga misura questa operazione
Oggi oggi a tutto la crisi della crescita l'assolutizzazione la competitività
E la crisi da politica nei termini che abbiamo detto non consentono a queste operazioni del resto lo dico a mia semplice
Per far presto guardate le relazioni tipiche delle ipotesi riformiste non Panettieri
Tecnologia come innovazione come progresso
Non c'è nessuno che Signori sostenerlo
Crescita
Aumenta la produzione spazi distribuzione negata
Riforme
Graduale avanzamento evoluzione
Dei rapporti sociali di lavatrici Tania
Cioè tutte e tre queste relazione si sono spezzate acutissima me
Si sono spezzate drammaticamente e allora io penso che noi dobbiamo
Per forza
Lavorare a un'altra ipotesi a un'ipotesi alternativa
In questa ipotesi alternativa punto io credo che noi dobbiamo sapere individuare che siano in grado obiettivi di determinare la difesa e alcune forme forte di innovazione
Qui c'è stata una discussione
Sui lavori socialmente utili se ne potrebbero fare degli altri
E certo se i lavori socialmente utili vengono interpretati
Semplicemente come elemento di compensazione la disoccupazione non funziona per nulla
Scusate ma
Se i lavori socialmente utili vengono usati utilizzati come maschera alla cassa integrazione
Non sono per nulla
Ma se invece i lavori socialmente utili lavori concreti i lavori necessari come si voglia chiamare
Fuori dall'impianto ideologico in cui spesso i sono avvolti anche nelle punte più alte
Come risposta diciamo compensativa e dall'esterno a un meccanismo che produce disoccupazione ma invece come anche qui è stato ricordato vengono individuati come obiettivi che portano per esempio la questione ambientale a un livello di contestazione critica e di azione e di intervento e come organizzazione di lavoro che non piaccia spesso viene o immediatamente ridato non viene immediatamente liberato perché hostess
Ma introduce la possibilità
Di definire tutte riscossione capacità anche gli ambientalisti e ci dicono guardate bisogna discute anche che cosa produrre non il come il dove
Sì cioè e allora appunto
Qui c'è un elemento in cui tu così come riscontrai sulle modalità della produzione sul processo produttivo sua distribuzione disposti anche sul fine della produzione
E introduce da questa via una critica che naturalmente non è conclusiva è decisiva
Ma invece un elemento che a porre una contraddizione nel senso per esempio che fu aperto in altre menti nella storia anche dal paese vero quando ci s'incamminò verso forme di economia vista
Perché la nazionalizzazione di tutele reca oppure la costruzione dell'ENI in certi momenti non sono non certo non sono stati elementi di socialismo Massi sono stati forti elementi di condizionamento elemento di mercato e anche a volte gli elementi di innovazione
Quella l'evoluzione o l'involuzione non dipende semplicemente da con l'obiettivo ma in che contesto sta in che strategia stanche pratica di movimento in che operazione cereali Società
Allora qui da voi se mente utili come né in tutti gli elementi di cottura
E di intervento extra mercantile non sono per nulla esaustivi dalla possibilità di andare oltre con una folle anche le cooperative
Ma e anzi potevano essere assolutamente riassorbite come lo sono state ma costituiscono non solo una possibile risposta
Il governo e il pavimento nessuno se ne abbiamo accennato si possono convivere ma anche la mobilitazione di forze
Che appunto in qualche misura hanno che fare con quella mozione di guerra di posizione di cui parlava Ganci perché i possono realizzate le casematte dei luoghi delle degli spazi delle esperienze
Che in contaminazione con il come del lavoro salariato da un lato con lo Stato dall'altro introducono gli elementi di rottura di crescita
Male questo mi pare il punto cardine diciamo da su cui ragionare nel nostro programma l'elemento della rottura l'elemento della rottura
E anche qua lasciatemi dire che
Qualcosa poi della nostra storia possiamo recuperare perché se non fate i cenni anche la vicenda alla fine degli anni settanta sessanta
Non voglio adesso cimentarmi del confronto visto proposto rapporto fra movimento di rottura e sessantotto dei e le forze organizzate mi interessa un altro elemento
Che lì è venuta alla luce
Un punto di superamento delle culture fino allora prevalente attuale movimento prego
Perché la critica alla neutralità della scienza e della tecnica organizzata è una TAC importante delle culture sono emersi centotré sono un punto di otto e da un punto di otto quell'elemento rivale copiato oggi nella nostra nella nostra paga
E nel nostro progetto quell'elemento lì non dico e chiavi non propongo una banale imitazione tardiva delle culture sessanta per centonove popolo propongo come così come vanno recuperati pesato fai del secolo
Depurando li estraendoli da quelli tragici che hanno segnato la sua sconfitta così
In una vicenda in cui importante indicativa perché interviene il punto alto dello sviluppo capitalistico del ciclo podista keynesiano nel punto alto e che in qualche modo ne anticipa la crisi
Lei viene avanti una idea appunto che sia sul terreno mica economico che sul terreno macroeconomico il rifiuto della neutralità della scienza
Un passo Carmine che oggi ci propone che rapporto c'è che a questo ed esperienza delle donne che sono avvenute per altre vie
Però per anche diciamo in rapporto con quella ma anche per altre vie segnando dalla loro cultura e la loro esperienza una esigenza di affermazione di un paradigma e di una modalità di relazione e di vita fuori dall'ordine mercificata che viene proposto
Come quella quell'esperienza lì si fa domanda e rivendicazione che obiettivo epocale e contenuto di proposta ma il punto di forza ce la il punto di forza precisamente nel fatto che quella critica alla presunta neutralità la scienza e la tecnica non è
Semplicemente il frutto di quell'esperienza una ad a un altro radicamento un'altra o i Santa Rita ed è il ed è Ilia elemento anche che oggi consente di proporre una discussione come quella ambientale e non semplicemente come un limite allo sviluppo capitalistico ma anche con un possibile
Elemento critico da fare interagire criticamente con la crescita rallentata con la modalità del
Del diciamo della corte l'assolutizzazione la compatibilità e con la cattura della sostanza
Per fare intendere quello che che che penso vorrei fare riferimento per un momento la questione alla riduzione d'orario di lavoro
Non voglio anche qui fare la polemica sul canile cittadinanza sono parliamo altrimenti approfondimento
La questione così allora il no la questo aiuta il lavoro rispetto al programma
Non è sempre la stessa cosa si chiama le cose naturali da loro ma non per questo
Come dire parla la stessa esperienza di altri momenti la riduzione d'orario di lavoro può risponde a un'esigenza prevalentemente distributiva
Può risponde all'esigenza di miglioramento delle condizioni lirica della gente che fatica come bestie può raggiunto risponde all'esigenza di concorrere a determinare delle politiche di di occupazione
La la questione la riduzione della io così come la proponiamo non è il pezzo di una politica rivendicativa sindacale
E l'idea che attraverso la riduzione dell'orario di lavoro ossia finita
Un insieme di politiche il rapporto è tra un obiettivo e un sistema di relazioni
L'orario di lavoro non è semplicemente una rivendicazione altruistica che i lavoratori occupati sono chiamati a fare per distribuire il lavoro esistente anzi per distribuire la disoccupazione
Componente locale
Ma non ma così non vincerà
Non si può pensare che una rivendicazione di IVA e Poggi sul conflitto semplicemente però un risvolto altruistico
Ci vuole in qualche misura il recupero di un'istanza di egoismo maturo che cioè riguardanti attraverso la riduzione d'orario la modificazione delle proprie aspettative di vita il rapporto tra di tasse e il proprio destino di vita
Vuol dire in qualche modo ripropone la questione del rapporto ha il tempo del lavoro salariato e il tempo di altre attività umane non solo quelle di cura di famiglia di di formazione di gli ozio
Vuol dire al Doria pone la questione della ai equilibrato dei tempi e vuole e basta così in un rapporto che da un lato parla al giorno alla disoccupazione e dall'altro passa la palla la vita incorpora con tutta evidenza può incorporare incorporato
Una possibile critica all'organizzazione sessista anche la famiglia
Io divisione dei ruoli
Che non può anche quella esseri data soltanto con una maxi mozione di principio
Ma con una pratica sociale che altera i presupposti dei comportamenti dei soggetti naturalmente sono lontanissima pensa che non ceda alla cultura cioè una volta e una cultura cioè non era la solita passò il centro moltissimo ma conta assai se fai quaranta ore o se ne fai ventiquattro
Anche dei rapporti tra il lavoro salariato e il lavoro di cura e sulla lontanissimo dal Po dal pensare che il tempo liberato dal lavoro salariato e tempo libero sono lontanissimo avversario non non non cast ma propongo nessuno di casca in questo equivoco ma il problema della riduzione del lavoro salariato
Della riduzione dell'orario di lavoro oggi
Costituisce un appuntamento in questo senso di civiltà una critica alla al monetari ISMU una critica le politiche liberiste è un'idea che attraverso una valutazione dei rapporti tasse e il lavoro intervengono modificazione casse e l'altro sesso Caselli la vita collettiva cioè appunto il fondamento su vari conti Castione di una diversa politica economica e di un qualche misura un fattore di evoluzione culturale
Ma questo questo itinerario io credo quello che dobbiamo sottolineare del programma altrimenti noi cantare cadiamo in una cornice economicista
Che non non ci consente diciamo lo sfondamento perché nella cornice economicista
Appunto il massimo che tiene poi consentito
è l'orizzonte del capitalismo pulito siccome io penso che i fatti ci stanno dicendo che il capitalismo si sporca e ci sporca sempre di più l'ipotesi di una sua critica di una società non è consentito attraverso la mediazione quantitativa distributiva
è il problema appunto che la rimessa in discussione del paradigma di questa mobilitazione di questo sviluppo e l'individuazione di obiettivi non esaustivi non in grado insetti operare la spallata che sarebbe insomma il ritorno però per un'altra via è un po'più banale vero
Alla alla idea del dell'obiettivo che ne che che fa cadere capitalismo che lo mette in crisi ma invece come anche si diceva Vegetti la possibilità per questa via gli operai e persino dei tratti di congiunzione
Dei queste forze lavoro su scala più larga di quella nazionale
E anche in grado di intervenire sulla diverse composizione della medesima perché per favore anche sul lavoro precario e saltuario io vorrei che andassimo ad un'analisi un po'più ravvicinata
Perché molte volte si parla di questo come anche anche in certi ambienti nostre come del regno del
Dell'effervescenza della libertà non ci se cresce lui non sta nella fabbrica di produzione dura grigie stai invece dove dove c'è una certa flessibilità una certa elasticità Sima sovrasta la quarto da quattordici ore al giorno
E sulla flessibilità dei contratti verso il basso
La condizione prevalente oggi nel lavoro saltuario e precario è una condizione disperante
Di totale dipendenza totale dipendenza dalla in dalla è impresa anche se Nicola tanto più se Nico
Disperatamente
Soltanto in vita disperatamente dipendente
Basta vedere basta targa brevemente un'inchiesta in queste condizioni
E per quale ragione allora in anche in questo caso la rivendicazione dovete usare il lavoro deve non deve poter diventava di esagerare
Certo richiede forme di controllo sociale diverso
Ai chiede forme di organizzazione dell'agire collettivo diverse da quelle che hanno conosciuto e torna con una questione che ci sta a posto giustamente io sono per per riflettere sulla forma partito in anche in questo senso cioè nel senso che oggi un patto comunista di Contri se questo potere agire collettivo
Interni assai diverso da quando avevo un referente di classe così solitamente definito vero
Socialmente e culturalmente
Perché quando scopriamo che nella banlieue parigina
Tra gli operai
Le tende prende il ventisette ventotto per cento dei voti agli operai
Laddove paiono chavista e prende il ventidue ventitré poi comunista il quindici
Vuol dire che avvenuta
Una mutazione di fondo
Delle propensioni delle culture politiche dei comportamenti
E adesso non voglio fare il ragionamento troppo accorciato che basta far fare a dieci anni è un politico socialista un po'i crociati su una politica di destra da le Pen va al ventisette per cento non voglio che la mera con una battuta che tu ha un fondamento di verità
Che pure ha un fondamento di verità ma vuol dire che c'è una scarpa è intervenuta una sconnessione
Per cui figurarsi se noi possiamo pensare di file partito diciamo così pedagogo
Oppure il partito di avanguardia di masse compatte anzi il problema lager collettivo e del partito e porre il problema di ai ai insediarsi in una relazione che è anche una relazione di comunità
Io vedo uno degli elementi fondamentali la nostra costruzione nel rapporto tra il
In via proponendo in maniera fondamentale
Il partito e in grado di diventare un elemento del suo citazione collettivo alleanze decorative in quanto e una comunità costruisce il di comunità e della sua vita che naturalmente non come viene
Non cancellano il suo fare azione collettiva di tutta la popolazione lavorativa forze alleate ma il problema che è stato posto anche quello del blocco storico Ciampi un passaggio cruciale il luogo storico ma lo costruisce semplicemente guardandolo dall'esterno anche perché oggi diversamente da ieri io non penso ecco questo voglio dire più che si possa configurare come aggregazione di entità già abbastanza definita in un rapporto con la cultura politica
Si fa pregare
Dai processi di socializzazione
Di mettere insieme non soltanto entità socialmente definite ma soggettività dividerci realizzava c'è un elemento in cui usiamo pure la definizione di blocco storico ma in realtà pence siamo a un aggrega atto a una modalità di relazione di azione collettiva che si esprime più nella politica attraverso questo agire collettivo atroce società appare che non attraverso un blocco di interessi guidati dalla politica cioè dal devo una modalità che per questo ha nella comunità un dei suoi fondamenti perché agisce attraverso anche sua c'è comunità nel saper fare nel sapere produrre penso per produrre azione politica ma
Ma
Vorrei anche aggiungere
Che qui e
Incontriamo un problema gigantesco
Di cui hanno parlato fin qui ieri accenno soltanto nel fondo che secondo me questa scena questo scenario ci mette di fronte a un problema inedito è venuto
Noi stiamo parlando di programma di obiettivi nella storia recente tutto questo secolo questo problema si è sempre posto in relazione al partito ma anche in relazione al sindacato si può discutere molto delle relazioni fra partito e sindacato in questo secolo nel dopoguerra evita
Si può discutere molto
Anche dalla nozione di autonomia si può discutere molto se esiste una possibilità di separazione tra la sfera dell'intervento del sindacato prevalentemente economica sociale e la sfera del partito prevalentemente politico separazione che non mi convince affatto ma a
La storia dei movimenti e del movimento avuto nel sindacato un suo punto essenziale nella costruzione del controllo sociale dei lavoratori sulla propria condizione lavorativa sulla o per la stazione come fondamento dello protagonismo politico la dico chiaramente vi chiedo scusa oggi il sindacato confederale nella più parte dei Paesi europei e in Italia spesso costituisce
Un elemento
Di
Cooptazione al consenso alle politiche esistenti piuttosto che una rappresentazione dell'intera stiramento cioè in qualche modo si è prodotta si produce addirittura uno slittamento di campo circa
Questo un punto drammatico
Ed è un punto che non non si può risolvere diciamo comunque dice ancora
Ma che propone anche per questa via la questione del rapporto tra il programma e il movimento di massa in termini assolutamente nuovi
Nel senso che non può starci una tra quindi la identificazione di ruoli ereditato dalla nostra storia siamo in un campo accidentato e drammaticamente difficile
E la ricostruzione dall'azione collettiva ripropone l'organizzazione delle soggettività critiche
E un rapporto fra i soggetti politici i soggetti sociali i soggetti che si esprimono fuori da questi linguaggi tradizionali
Che non accetta una facile essere
Perché Canzio per questa ragione io credo che l'elemento decisivo sia il rapporto tra questa ricerca di programma e un oggetto di un movimento politico di Mark un po'oggetto del movimento politico dentro cui la sfida viene portato anche per la realizzazione delle forme più funzionali a questo obiettivo non penso cioè come capite bene ad un'assolutizzazione dell'obiettivo che essendo considerata ottimale trascina catena tutti gli elementi pensa un processo dialettico molto complessa
Ma penso che questo sia oggi il problema della rifondazione della politica la trasformazione
Cioè un rapporto tra la
Ai definizione di obiettivi che solo che faticava consentirà intermedi in questo senso non più intermedi
Nel senso della costruzione una sulla
Altra di possibili tappe di una evoluzione ma invece l'individuazione di obiettivi che sono intermedi nel senso che propongono contestualmente un sistema di rotture e di modificazioni
Nell'ordine sociale economico e politico in grado di rendere praticabili e attori esse stesse non quello dell'assunzione questa secondo me è in qualche modo la riforma culturale che oggi ci chiede la
Pratica di questo obiettivo lo insistita particolarmente sull'orario di lavoro perché diceva infatti particolarmente evidente ma secondo me vale per quasi tutti gli elementi questa ricerca appunto che in qualche modo mi pare e anche assume una critica alla politica che è venuta nell'esperienza ambientaliste e soprattutto l'esperienza dello mi pare che insomma metodologicamente ci sia un'acquisizione che si muove in questa direzione
Purtroppo abbiamo semplicemente ancora un'acquisizione che metodologica lo vediamo anche nella costruzione della nostra discussione che tuttavia oggi davvero mi pare abbia fatto un passo avanti importante molto importante io ringrazio dal
Vero molto calorosamente le compagne e compagni che si sono oggi impegnato in questa discussione che ci ha dato
Molto molto davvero proveremo a già a intervenire sul corpo delle nostre proposte tenendone conto
Ai compagni e compagne vogliono proporre anche dei suggerimenti anche diciamo più avvicinatici Pannuto dove e in ogni caso chiedere e ai compagni con taniche sono intervenuti qui oggi come molti hanno detto di poterci considerare di poter considerare la possibilità di un prossimo ai prossimi appuntamenti in cui anche su alcuni di questi grandi temi che chiama indagato poter fa un ancora insieme dei passi avanti grazie non
Bene così concludiamo grazie ancora a tutti