Illustrazione alla stampa del Piano di emergenza per il Vesuvio del Dipartimento della Protezione Civile

Alla protezione civile al termine dell'illustrazione sottosella rispondere alle vostre domande grazie
Questo è un momento l'importante pianificazione delle emergenze
Che il Dipartimento della Protezione civile
Sta conducendo
è il primo è il primo piano Intini emergenza nazionale chi uccide un punto non terminale ma ben avanzato di lavoro
Prima di cominciare io intanto saluto nella prefetto di Napoli
Che il come presidente della Commissione che ha steso questo piano
Rappresenta il punto di raccordo di tutto il lavoro fatto
Con grande piacere che saluto l'onorevole Ombretta Fumagalli Carulli
Presente con noi nel quale ricordo il ruolo importantissimo
Che ebbe per consentire a questo piano di giungere al punto in cui è giunto se non ci fosse stata un'ordinanza promossa dall'onorevole Fumagalli Carulli noi avremmo avuto grosse difficoltà adoperare quindi la ringrazio per essere presente a questa fase importante
Credo che convenga tenuto conto della complessità del piano anche sedi portiamo via un po'di tempo
Cominciare con una proiezione di un video
Che è stato elaborato nell'ambito dei lavori di una commissione per
Realizzare una parte fondamentale che comincerà a partire da questo momento che è l'educazione della popolazione
è quello che vedrete un in un certo senso una proiezione in anteprima di questo di questo video
Che sarà prima sottoposto ad una serie di sperimentazioni per cui potrà anche essere modificato nel suo contenuto in funzione delle risposte che avremo sia da parte degli insegnanti che da parte degli studenti
La presentazione di questo vi viene in certo senso cinesine dall'illustrare in maniera dettagliata i vari aspetti del piano che potremo fare poi rispondendo a tutte le
Le domande del caso
In questo momento mi preme anche segnalare che in questa sala nella sala sotto nella saletta accanto vedete una serie di poster che contengono non solo le informazioni rilevanti relative al piano di emergenza del Vesuvio
Ma anche tutta una serie di altre informazioni relative soprattutto all'attività che la comunità scientifica nazionale svolge sul Vesuvio
Abbiamo organizzato questa serie di poster perché uno abbia lire anche di quello che l'attività di contorno di controllo di sorveglianza di studio sul vulcano
Qualcuno di voi potrà poi essere in particolare interessato a visitare la salette che c'è in fondo a sinistra
Dove
In esibizione il sistema informativo che è stato realizzato per gestire il piano nel quale potrete vedere il tipo di informazione territoriale che oggi disponibile sia per la comunità scientifica sia per la Prefettura per quanto riguarda la pianificazione vi dirò dopo che abbiamo visto la proiezione quali sono anche lì intendimenti gli sviluppi lei azioni future che dovranno essere condotte perché questo è in un certo senso un punto d'arrivo ma anche un punto di partenza
Per gli ulteriori sviluppi di attività come vi spiegherò fra un momento allora io suggerisco che si proceda alla proiezione di questo di questo video con l'avvertenza che appunto un una prima proiezione di un documento destinato all'educazione scolastica e che sarà oggetto di sperimentazione ed eventualmente di modifiche
Risposta
Il ramo si potrebbe staccare anche da solo però fare inquietante infatti o no cento è come darsi una martellata spessore
Stare assieme agli altri non dovesse come vivono in un branco di animali dove esiste la legge per il prepotente l'invito che si debba considerare la gente che se ne va ordinato come fosse un branco in tackle come un fiume che cammina allacciare come poveri stupidi senza testa incapaci di prendere iniziative
Invece si può dimostrare che uno alla volta con un po'di ordine possono passare tutti
Non c'è imbuto che tenga
Chiederei fermati vieni un po'qua Gennari tu che ne dici in maniera largamente accanto
Dandogli anche soprattutto chiedemmo agli no stabiliamo le va bene ma anche entro
Arredate era vaticane niente informa invece sono un fesso indigeni di essere serena nei tempi ma undici arresti vergognare perché se è un ignorante etico a un party come un animale
Appena a
Senza intorno al tema faccenda gli ti per arrivare a farli però
E lo dice Gennari aventi capita
Questa regola normali quando editore rischi al rialzo come
Ma
Molto no
Pongo aveva
Però
L'immagine olografica del Vesuvio tanto caro ai pittori dell'ottocento da più di mezzo secolo e priva del suo famoso pennacchio di fumo questo non vuol dire che il Vesuvio sia da considerarsi ormai un vulcano spento e sono addormentato prima o poi si risveglierà ce lo assicurano gli scienziati che lo definiscono ancora a tutti gli effetti un vulcano attivo
L'ultima eruzione del Vesuvio risale all'anno mille novecentoquarantaquattro e quella fu un'eruzione di scarsa violenza con moderata attività esplosiva e con ceneri disperse da una grande nube inclinata verso est
Ecco le immagini girate nell'occasione del reporter dell'esercito americano
Siamo infatti negli anni della seconda guerra mondiale e Napoli del mille novecentoquarantaquattro e la retrovia del fronte dell'avanzata alleata in Italia
Ecco i soldati americani civili italiani al lavoro per liberare le strade e linee ferroviarie dallo strato di Cheney diedi le pinne anche i tetti vengono liberati dal peso della cenere per evitare il loro sprofondamento
Il racconto dei campi e compromessa dalla coltre di cenere e i lapilli che li ricopre
Una coltre che ha interessato un'area che si estende per molti chilometri quadrati verso sud est la stessa città di Salerno né pesantemente colpita
Durante l'eruzione del mille novecentoquarantaquattro ci fu anche una colata lavica che sia pur piccola riuscì però a distruggere una parte del paese di San Sebastiano
Le sue case che si erano salvate miracolosamente dal passaggio della guerra ora purtroppo vengono distrutte dal
I cinquant'anni e più che sono passati dall'eruzione del mille novecentoquarantaquattro come abbiamo già detto
Non devono far pensare che il Vesuvio sì ormai un vulcano spento perché se ripercorriamo la sua storia vediamo che essa è stata caratterizzata da lunghi periodi di riposo seguiti da riprese violente di attività
La ricostruzione della storia eruttiva del Vesuvio ci indica inoltre che tanto più è stato lungo il suo periodo di riposo tanto più è stata violenta deduzione che lo ha seguito
Per esempio l'irruzione del settantanove dopo Cristo quella famosa che distrusse Pompei Ercolani Stabia fu preceduta da un periodo di inattività tanto che gli abitanti della zona avevano perso la memoria quella montagna Purcaro
In questo dipinto trovato su un muro di una casa di Pompei possiamo notare come l'artista abbia riprodotto su per il monte Somma in quanto il grande con esecutivo centrale doveva ancora nascere
Infatti il corno centrale il vero e proprio Vesuvio così come lo conosciamo noi oggi
Prende corpo con l'eruzione del settantanove dopo Cristo e si ingrandisce con l'attività vulcanica che segue per secoli e che alterna stratificazioni dilata a spettacolari sprofondamenti di cadere
Come durante l'eruzione del mille seicentotrentuno di cui possiamo vederne la portata in questo grafico
Durante l'eruzione del mille seicentotrentuno un'eruzione prevalentemente esplosive che energia minore rispetto a quella del settantanove e documentato che si produssero colate piroclastiche
Cioè una sorta di nubi ardenti che scesero lungo i fianchi del vulcano e arrivarono fino al mare ingenerando ogni cosa sul loro percorso
Per avere un'idea di che cos'è una nube ardente dimostriamo questo documento girato anni fa su tale fenomeno
Una nube ardente un flusso di materiale fatto di case di frammenti incandescenti la nube ardente quindi una nube tanto pesante che non riesce ad innalzarsi e che collassa scivolando lungo i fianchi del vulcano
La nube ardente come una palla di fuoco che avanza velocemente ed è capace di sfondare incenerire qualunque ostacolo incontri sul suo percorso
Guardate questa foto scattata ai primi del Novecento ritrae la cittadina di Saint Pierre in Martinica
La balia i velieri e sullo sfondo imboccano la pelle
Pure a guardate quest'altra ecco cos'è rimasto di San Pietro dopo che una nube ardente la raggiunta nel mille novecentodue durante l'eruzione le ruspe provocò la morte di trenta mila persone e due soli furono i superstiti
Durante l'eruzione del Vesuvio del mille seicentotrentuno le nubi di fuoco che discesero sul fianco meridionale del vulcano produssero circa quattro mila morti
E allora la densità della popolazione che rideva sul territorio era molto bassa
Se il fenomeno si ripetesse oggi dopo la forte espansione urbanistica di questi ultimi anni potrebbe accadere una catastrofe di grandi dimensioni
Il rischio è infatti enormemente cresciuto rispetto alla situazione dell'eruzione del mille seicentotrentuno perché nel frattempo sono cresciute a dismisura gli abitanti della zona
La Protezione civile per limitare il rischio di perdere tante vite umane si è assunta l'incarico di studiare e di coordinare un razionale piano di evacuazione dell'aria Circumvesuviana
E di stabilire le norme di comportamento che dovranno essere rispettate in caso di emergenza dalla popolazione
Se oggi la scienza e in grado di prevedere per tempo un tale fenomeno e la Protezione civile in grado di offrirci le soluzioni per limitare il rischio Vesuvio
Sarebbe veramente stupito da parte nostra comportarci irrazionalmente compromettendo non solo la salvezza degli altri ma anche la propria
Maligno è un invito che va tenuta presente tabelloni riparliamone
Grazie Gennari ma torniamo hanno entriamo per un attimo nel mondo della scienza per vedere su quali basi e su quali parametri sia possibile costruire uno scenario sufficientemente realistico di una prossima eruzione del Vesuvio
Le immagini girate in situazioni analoghe in altre parti del mondo ci possono dare un'idea dei disagi a cui andremo probabilmente incontro
Facendo riferimento al massimo evento atteso cioè un'eruzione simile a quella del mille seicentotrentuno negoziare comincerà con una serie di esplosioni che libereranno il condotto dopo le prime esplosioni si formerà una colonna di gas carica di lapilli e di cenere che si innalzerà per chilometri sopra il vulcano
Nelle zone sottovento si avrà una forte caduta di ceneri che provocheranno oscurità e grandi difficoltà per la respirazione
Probabilmente si dovrà ipotizzare anche l'arresto dei motori
Dopo questi fenomeni iniziali la fase peggiore dell'erogazione deve però ancora venire
Ecco infatti che la colonna di casse di frammenti di magma incandescente
Con una temperatura di circa novecento gradi diventa troppo pesante collassa ricadendo sul fianco del vulcano e come abbiamo già visto formalmente l'indubbia ardenti che scivolano verso valle
Si ricava nello stesso tempo la conferma di un fatto che era già ben noto ai vulcanologi e cioè che se si formano le nubi ardenti i fianchi del vulcano vengono percorsi molto velocemente nell'ordine di pochi minuti
Mettiamo tutti i dati del computer applichiamo l'assicurazione del fenomeno sui fianchi del Vesuvio
Prendiamo per esempio il lato sud ovest
Da quando la nube si stacca dalla sommità finché arriva qui all'altezza dell'autostrada sono passati solo quattro minuti
La nomea raggiunto questo punto alla velocità di circa ottanta chilometri all'ora e la sua temperatura oscilla ora intorno ai cinquecento grati
Facciamo proseguire la corsa della nube ardente e vediamo come essa possa raggiungere la costa dopo soli cinque minuti dalla partenza
Durante l'eruzione del mille seicentotrentuno quella che abbiamo adottato come riferimento la barriera naturale costituita dal Monte Somma un ostacolo sulla via della nube ardente alto ben duecentocinquanta metri
Riuscì a malapena a salvare i centri abitati della fascia settentrionale del Vesuvio
Purtroppo alla luce di questi dati possiamo affermare che tutte le zone della fascia periferica del Vesuvio rischiano di essere investite da queste nubi di fuoco che come abbiamo visto hanno un potere di distruzione elevatissimo e pertanto l'unica della difesa per la popolazione è quella di evacuare preventivamente tutta l'aria prima che l'eruzione abbia inizio
Utilizzando i dati raccolti dagli scienziati si è arrivati ad indicare l'aria di massima pericolosità in una zona rossa tutti intorno al vulcano che sarà quella da evacuare completamente prima dell'eruzione
Nella zona rossa vivono all'incirca seicento mila persone
Se la riattivazione del Vesuvio si verificasse entro i prossimi dieci anni
è possibile che l'eruzione abbia un'energia inferiore a quella del mille seicentotrentuno e queste precauzioni potrebbero risultare eccessivi
Ma siccome è impossibile essere assolutamente certi di questo si ritiene saggio prendere la misura prudenziale maggiore più
Attorno alla zona rossa la Protezione civile indica poi una secondaria di pericolosità inferiore alla prima
La fascia gialla
Che rappresenta l'area interessata solo alla ricaduta di ceneri e di pomici nella fase iniziale dell'evoluzione
Nella fascia gialla non c'è pericolo immediato per le persone anche se dovranno sopportare disagi non indifferenti difficoltà della respirazione oscurità danni alle linee elettriche e telefoniche arresto dei motori eccetera
Le note storiche che abbiamo a nostra disposizione indicano come molto poco probabile la ricaduta di ceneri e di lapilli nell'area metropolitana di Napoli essendo la direzione dei venti dominanti disposta prevalentemente verso il quadrante sud del Vesuvio
Le due zone di pericolosità la zona rossa e la fascia gialla saranno teatro di due interventi distinti uno preventivo prima dell'eruzione nella rossa e uno da effettuare ad eruzioni in corso in quella gialla
Il piano più delicato e più importante quello che prevede l'evacuazione preventiva della zona rossa è evidente che basa la sua efficacia sulla capacità di prevedere per tempo il risveglio del vulcano
Questo compito delicato importantissimo è affidato all'osservatorio vesuviano di Napoli
Andiamo a vedere come la scienza riesce a scoprire i segreti di un vulcano e cogliere i primi sintomi del sorriso
Cominciamo col presentare la radiografia del Vesuvio dove viene evidenziato il serbatoio sotterraneo la sua camera magmatica
Che si trova a circa dieci chilometri di profondità
Nel presunti oggi questo serbatoio non è direttamente collegato alla superficie perché condotte ostruito e quindi perché avvenga un'eruzione e necessario che il magma trovi una strada per salire alla superficie
Otto gli avendo il tappo nel vecchio condotto o trovando se n'è una nuova sfondando i fianchi dell'edificio vulcanico per fare l'una o l'altra cosa e necessario che nel serbatoio vi sia un accumulo di pressione molto forte
Questo accumulo determina una spinta che fine care tutto l'edificio vulcanico e questa sia pur lieve deformazione del terreno può essere misurate seguita nel tempo con strumenti di grande precisione
Con sistemi satellitari Jodie Mitridate re e rivelazioni di precisione
La sanità del magma avviene con la formazione di fratture nelle quali esso si insinua
La formazione di queste fratture genera piccoli terremoti che si vanno progressivamente propagando verso la superficie e che vengono avvertiti dalla rete di rilevamento sismico disposta sul vulcano
Questa rete è in grado non solo di segnalare la fatturazione ma anche di seguire progressivamente la strada che il magma percorrere per raggiungere la superficie dalle fratture che si vanno formando sfuggono i gas che formano ogni superficie delle fumarole
Che modificano la loro temperatura e la loro composizione ma mano che il magma si avvicina
E tutto questo può essere misurato
Inoltre questa massa ad altissima temperatura intorno ai mille gradi centigradi modifica le proprietà fisiche delle rocce circostanti come il campo gravitazionale magnetico ed elettrico
E anche questo può essere misurato anche i pozzi della zona possono avere variazioni di livello Essepi si infiltrano gas profondi si può avere una modificazione della temperatura e della composizione chimica dell'acqua
Ecco l'insieme di tutti questi dati che si raccolgono nell'area vesuviana consente di riconoscere fin dal primo momento l'insorgere di fenomeni anomali eseguirli progressivamente nel tempo
Questo e l'impegno quotidiano affidato all'osservatorio vesuviano che opera per il Gruppo nazionale di vulcanologia in collaborazione con tutti i centri di ricerche italiani
Ogni istante i sensori disposti sulle falde del vulcano trasmettono in tempo reale le rilevazioni eseguite dalla centrale di Posillipo deformazioni del suolo dati sismici temperature eccetera
I dati ricevuti vengono quindi analizzati elaborati ed archiviati
La centrale tiene d'occhio notte e giorno quel serbatoio di Marco ma là sotto a dieci chilometri di profondità che per fortuna sappiamo ha bisogno di spendere un po'di tempo per passare dalla condizione di riposo a quella eruttiva
Le cronache del mille seicentotrentuno ci dicono che furono notati quindici giorni prima dell'eruzione fenomeni osservabili a vista d'occhio fenomeni vistosi come il sollevamento del fondo del cratere modifiche nel livello dei pozzi e forti terremoti
Oggi con gli strumenti sofisticati che abbiamo a nostra disposizione si potrà cogliere l'insorgere di questi fenomeni anche qualche mese prima dell'eruzione certamente almeno un mese prima
Quindi non è possibile che il Vesuvio entrino irruzione senza accorgersene prima
I vigili del fuoco insieme ad esperti di problemi di evacuazioni di massa hanno studiato da tempo la situazione
Considerando i pericoli connessi con le industrie a rischio presenti nel tessuto urbano e pianificando le vie di fuga più razionali
Ben conoscendo la situazione caotica del traffico che già si verifica in condizioni normali
Il piano elaborato prevede in breve tempo l'evacuazione di tutta la popolazione della zona rossa procedendo per settori l'urbanizzazione selvaggia delle falde del Vesuvio e naturalmente la causa prima del rischio di subire lo scempio provocato dalla Suicide attività di speculazione edilizia
è stato agevolato dal fatto che in molte zone vesuviane
Non esistono vincoli rigorosi per il rispetto del territorio
E quando esistono vengono tenuti in nessun conto approfittando dello scarsissimo controllo effettuato dalle autorità
Allo per fortuna dall'aprile mille novecentonovantacinque questa situazione di illegalità
Ha subito un duro colpo con la nascita del Parco nazionale del Vesuvio che operatori in avanti come sentinella eccome freno alla speculazione edilizia il parco riguarda una superficie di circa otto mila ettari nella quale ricade il territorio non urbanizzato di sedici comuni vesuviani
Ma torniamo ai problemi della evacuazione di massa
è già stato condotto un censimento della vulnerabilità sismica degli edifici nel comuni della fascia Circumvesuviana affinché si proceda all'evacuazione a partire dai settori meno sicuri per evitare che i terremoti che certamente precedono l'eruzione
Creino le prime vittime
E le macerie delle case abbattute in questi quartieri taglino ai superstiti le vie di fuga
In caso di emergenza il centro operativo della Protezione civile nell'arco di una sola ora in grado di garantire la gestione e il controllo di tutte le operazioni di soccorso
Svolte dal personale delle branche logistiche di collegamento
Dell'Esercito Marina Aeronautica vigili del fuoco Guardia di Finanza capitaneria di porto
Carabinieri Polizia di Stato Croce Rossa volontari eccetera da quel preciso momento questo centro operativo si assume la responsabilità di coordinare utilizzare tutti i mezzi necessari per l'evacuazione della popolazione che avverrà e attenta e di amare utilizzando navi traghetto
Navi trasporto militari
Treni pullman mezzi privati questa gente gestisce inoltre i servizi medici e di sussistenza e quant'altro serva alla popolazione durante le operazioni di trasferimento alle loro destinazioni definitive
Per gestire con successo un'evacuazione di tale portata è indispensabile prevedere già sin d'ora i minimi dettagli di ogni operazione e il coordinamento di tutte le forze che ne sono coinvolte come il pattugliamento della costa da parte della Guardia di Finanza
Il controllo nelle acque territoriali di tutto il traffico marittimo e degli attracchi da parte della capitaneria di porto
Lo stretto controllo delle strade delle autostrade da parte della polizia stradale per rendere fluido l'esodo di migliaia di veicoli
All'Arma dei carabinieri sarà demandato il non facile incarico di prevenire ed impedire azioni di sciacallaggio e di disobbedienza civile durante lo stato di emergenza
Come parimenti farà la Polizia di Stato presente come sempre sul territorio che opererà capillarmente per salvaguardare l'ordine pubblico e le proprietà abbandonate provvisoriamente del cittadino
Il piano è uno strumento che viene continuamente aggiornato da un lato man mano che migliorano le conoscenze scientifiche sul vulcano dall'altro tenendo conto delle variazioni che avvengono nell'organizzazione urbanistica dell'area vesuviana
Ma il buon esito di questo piano dipende in gran parte dal comportamento della popolazione interessata
Il problema fondamentale e che chi vive nella zona vesuviana abbia piena coscienza dei problemi che potrebbe trovarsi a fronteggiare
E che quindi abbia un atteggiamento razionale verso lo stato di emergenza e le norme di comportamento che verranno impartite le osservazioni scientifiche ci dicono che non vi è nessuna preoccupazione immediata
Che l'attuale stato di riposo del Vesuvio potrebbe durare anche per decenni che però occorre essere preparati al suo risveglio e che questo sarà certamente previsto in tempo utile a proteggere la vita degli abitanti dell'area vesuviana e che ogni comportamento anarcoide
è un attentato contro se stessi prima ancora che controlla società e i concittadini
Guagliò
Un fascicolo senza
E siamo un Paese Az sappiamo anche
E anche se volesse Hess
A Raleigh Gennari Paolo
A poi
No no no
Diciamo che come ho detto all'inizio una sorta di proiezione in anteprima su cui dobbiamo ancora riflettere e lavorare vedere se lo strumento adatto ma l'abbiamo proiettato su perché questo ci ha consentito in un certo senso di guadagnare tempo a livello della presentazione dei problemi generali che sono stati illustrati in questo che io credo che avere assistito al video soprattutto
In aggiunta alla materiale che è stato distribuito credo a tutti i giornalisti contenga l'informazione essenziale
Relativo al piano io credo che l'unico punto che a me valga la pena di essere sottolineato prima di passare alla figlia di domande che immagino saranno numerose è quello relativo al meccanismo che per il momento abbiamo messo a punto relativo all'emergenza
Dove sono date queste seicento mila persone nella documentazione che avete ricevuto avete visto gli schemi fondamentale di questo piano
è un problema che cioè a lungo angustiato
Abbiamo a lungo riflettuto e alla fine l'unica la soluzione che ci è sembrata migliore è quella che è stata appunto descritta elencata nel piano
Necessariamente in un problema di queste dimensioni dobbiamo fare riferimento a una solidarietà nazionale non è possibile altrimenti gestire un problema che investe seicento mila persone centocinquanta mila famiglie
Ci è sembrato che l'obiettivo principale dovesse essere quello di fare in modo di creare il mignolo numero di disagi ha una popolazione che un giorno che dovesse venire questa emergenza sarà già traumatizzata in misura notevolissima
Lo schema adottato cioè quello che ogni regione si prenda carico di un comune vesuviano
Fin da adesso comincia a stabilire una sorta di gemellaggio
E che si faccia poi carico della gestione totale in tutti i problemi che è una evacuazione di questo tipo pone ci è sembrato lo strumento
Minimizzata se nonché le eliminasse cosa che è impossibile la maggior parte dei disagi in particolare il piano si è preoccupato di cercare di fare in modo di mantenere nei limiti del possibile
Fatta L'Unità fondamentale di riferimento cioè l'Unità sociologica fondamentale di riferimento in modo che le le famiglie trovassero anche nella zona
A cui l'evacuazione di testina negli stessi vicini di casa al testo con lo stesso contesto sociologico al quale fino a quel momento erano
Complicate cioè erano abituati a vivere e che si ripristinino in queste zone le stesse strutture amministrative dei comuni di appartenenza
Questo
Parte del piano
è già stata comunicata formalmente alla Conferenza Stato-Regione
Se non ci fossero state
In questi ultimi mesi come ben sapete le elezioni amministrative nella quasi totalità delle regioni italiane salvo quelle a statuto speciale avremmo potuto cosa che ha comportato una
Tartini la ricostituzione della conferenza Stato-Regione avremmo potuto meglio approfondire certi aspetti e questo comunque dovranno ancora essere fatto così come su questo punto ci aspettiamo anche delle reazioni delle commenti delle critiche
E quindi approfitto di questo per dire quali sono le attività che sono previste
A partire da questo momento in avanti
Noi siamo molto contenti di essere riusciti a concludere questa fase dello studio
Perché soprattutto
Noi canonici eravamo veramente molto preoccupati dal fatto che del Vesuvio con il suo enorme rischio potenziale non avesse nessuna struttura organizzativa di protezione civile di riferimento nella Commissione che abbiamo tenuto un momento fa in prefettura è stato ricordato che i vari perfetti che si sono succeduti al artici e della prefettura avevano già fin dal mille novecentottantasei segnalato questo problema si viveva tutti in una sorta di incubo se dovesse il vulcano dare un segnale di intenzione di risvegliarsi noi non saremmo stati a nessun livello pronti a rispondere ad una situazione così complessa si ricordava che fino a poco tempo fa non avevamo un'idea di quale era la dimensione dell'area interessata neanche esattamente di quante persone vivessero in quell'area
Men che meno avevamo disponibili tutte le informazioni essenziali a livello di strutture sanitarie tutti strutture viarie tutto quello che serve per gestire un'emergenza di queste proporzioni abbiamo colmato una lacuna fondamentale siamo contenti d'averlo fatto
E io colgo l'occasione per ringraziare tutti i membri della commissione che hanno lavorato in maniera rilevanti in questi due anni perché due anni ci sono voluti per arrivare al punto in cui siamo
Ma questo non è
Che un punto intermedio
A partire da questo momento ne dobbiamo realizzare io ho fatto ho scritto nel documento che vi è stato distribuito una paginetta finale nella quale sono elencate le cose che dobbiamo fare a partire da questo momento in avanti
Intanto maggiormente
Verrà emanato un decreto
Protezione civile
Nella quale ricostituire con la Commissione questa Commissione avrà da una parte l'incarico di fare analogo studio per la seconda area vulcanica pericolosa nel napoletano e persone Campi Flegrei l'attuale anche abbiamo una grande quantità di popolazione esposta al rischio per la quale abbiamo un piano improvvisato che risale all'epoca del Pertini sisma dell'ottantadue ottantaquattro e quindi abbiamo bisogno di fare assolutamente un lavoro serio capillare come è stato fatto per il presunto e per quanto riguarda il Vesuvio vediamo procedere intanto a una consultazione di tutte le amministrazioni comunali per quanto riguarda lo schema operativo che il piano prevede le amministrazioni comunali sono state interessate
In varie parti del piano lo sono state per esempio per questo studio speditivo ma importantissimo
Della vulnerabilità sismica che è stato realizzato dalla Commissione lo sono state per quanto riguarda l'ossatura fondamentale del piano la scelta dei punti dove stabilire i comitati che dovranno gestire l'emergenza quando questa verrà ma diciamolo sono state meno per quanto riguarda alcune scelte di particolare in particolare quello della destinazione della popolazione
Per la quale avevamo chiesto al precedente governo un parere e abbiamo lavorato sulla base del parere del precedente governo aveva d'altra parte era condivisa totalmente dalla commissione
Quindi su questo ci sarà un confronto che comincerà da subito e naturalmente qualunque osservazione migliorativa del piano potrà essere recepita
Ugualmente come credo vi rendiate conto facilmente dando una sia pur rapida occhiata ai postazione che ci sono attesi in questa stanza
La comunità scientifica continua a lavorare ovviamente anzi continueranno a lavorare sempre con maggiore impegno sul Vesuvio e qualunque risultato innovativo che possa modificare lo scenario di riferimento o parti consistenti del piano saranno ovviamente inserite nel piano
Una altro elemento importantissimo l'educazione
Quello che avete visto in uno strumento di lavoro adesso lo sottoporremo a verifiche sperimentali vedremo di di inserire in funzione delle risposte degli insegnanti e degli studenti i quali varianti a portarci e accanto a questo dovremo cominciare ma mantenere per anni una campagna di educazione che contenga questi elementi fondamentali che abbiamo cercato di mettere in questo video
Da una parte la consapevolezza del problema c'è chi vive sul Vesuvio deve sapere che vive in una zona che esposto ad un fortissimo rischio
Nello stesso tempo la consapevolezza che per il momento per fortuna non c'è la minima preoccupazione perché non c'è il minimo sintomo di riattivazione del vulcano
Anche la consapevolezza che esiste una struttura organizzata che ha come riferimento l'Osservatorio Vesuviano e tutte le strutture scientifiche che collabora con l'Osservatorio siriano che ha come compito fondamentale
Di controllare ventiquattro su ventiquattro il vulcano e quindi di cogliere fin dal primo insorgere
Qualsiasi minimo indizio di possibile ripresa delle attività e infine il fatto che esiste una comunità che più parte dal Dipartimento della Protezione civile arriva la prefettura di Napoli poter svolgere come avete visto cadono occhiate allineamenti del piano
Tutte le strutture operative presenti sul territorio il quale si dà a carico con impegno della sicurezza dei cittadini
Io sono un commento finale devo fare
In questo come in mille settori
La Protezione civile si trova a gestire un territorio
Che negli ultimi decenni in particolare ma da lungo tempo è stato gestito senza la minima attenzione ai problemi dei rischi
Non possiamo in pochi in un tempo breve invertire una situazione che è compromessa da decenni di disattenzione
Questo vale per il rischio vulcanico e per la quantità pauroso Enrico ostruzione che sono state fatte su questo territorio vale per le alluvioni quando si pretenderebbe che la Protezione civile fosse in grado di impedire ai danni delle alluvioni
E quando le amministrazioni comunali hanno consentito di costruire in quasi tutti i bacini di tutta Italia in zone di pertinenza fluviale e quindi quello che voglio dire che io mi auguro che piano piano ma avremmo bisogno che invece che il piano piano forse forte forte ci fosse la consapevolezza che il territorio e non può più essere gestite come è stato gestito in questi decenni
E che non è possibile fronteggiare emergenze grandi o piccole se non rimuoviamo le cause alla base di questi processi
è dovere della protezione civile
Piano piano questa cultura si va facendo strada per molti anni troppi anni la Protezione civile nel nostro Paese è stata intesa come solo organizzazione dei soccorsi
Adesso finalmente si va facendo strada che Protezione civile anche e soprattutto previsione e prevenzione soprattutto prevenzione dei rischi ecco io credo che ne siamo tutti fieri di aver lavorato a questo a questo documento perché uno dei pochi primi esempi nel nostro Paese di un documento che cerca di affrontare il problema prima che questo si verifichi mettendo in atto tutti gli strumenti che servono per fare in modo che questa catastrofe annunciata realtà sia sì un grosso trauma sul territorio ma no così tragico come si non fossimo non avessimo affrontato questi tipi di problemi quindi è un inizio di lavoro
Tengo a sottolineare il fatto
Che in tutte le sedi è stato già deciso
Questo con lavoro continuerà che dovremo continuamente aggiornare il piano migliorandolo recependo anche tutti i commenti le osservazioni che potranno essere fatte e soprattutto quello strumento che è esposta in quella saletta là in fondo
Cioè il sistema informativo relativo all'emergenza dovrà diventare il vero strumento di riferimento cioè credo che sia veramente il tempo di finirla
Con un'organizzazione delle nostre amministrazioni pubbliche a tutti i livelli che andava bene nel secolo scorso dove la documentazione di riferimento sono soltanto faldoni
Lei si negli archivi negli armadi destinate ad accumulare puntare quando abbiamo oggi strumenti informativi che consentono non solo un aggiornamento rapido e continuo di tutti i dati acconsentono anche immediatamente l'utilizzazione dell'informazione che serve qui siamo riusciti e siamo contenti e da una parte importante del piano a mettere a punto questo strumento informativo adesso bisognerà che tutto questo venga potenziato aggiornato mantenuto
E quindi concludo dicendo che naturalmente qui sono presenti
Molti dei protagonisti delle persone che hanno lavorato a questo piano saranno insieme a loro saremo contenti di rispondere a qualsiasi domanda qualsiasi chiarimento
Ci venga fatto ma con questa consapevolezza che finisce un punto importantissimo abbiamo oggi uno strumento di pianificazione se il vulcano domani che esse sintomi di potenziale risveglio a questo punto sappiamo cosa occorre fare ogni amministrazione al suo piano di intervento ognuno sa quali misure dovrebbe Mestre essere messa in atto
La cosa estremamente complicata
Ne saremo a che contenti di realizzare questa esercitazione di protezione civile sul Vesuvio che sarà condotta l'anno prossimo fra l'altro con finanziamenti della comunità europea
Che ci consentirà anche di verifica ovviamente non potremo coinvolgere seicento mila persone nell'esercitazione sarà un'esercitazione prevalentemente del sistema per vedere se e come il sistema reagisce a livello di quadri comunque dovremo anche questa metterla al punto tre
Dire che queste sono le cose essenziali siamo pronti a rispondere a qualsiasi domanda chiarimento un'ultima cosa che mi ero dimenticato ma il filmato non se l'era dimenticato
Abbiamo lo strumento importante che finora non c'era dall'aprile dall'aprile scorso realtà e cioè il Parco del Vesuvio e con il Parco del Vesuvio tutte queste attività adesso saranno condotti in stretta collaborazione
Noi contemporaneamente ci diamo l'obiettivo ambizioso
Vogliamo fare in modo che il Vesuvio non sia soltanto un incubo sulla testa degli abitanti dell'area vesuviana ma diventi come era stato per molti secoli del passato un punto di attrazione della comunità internazionale io credo che il nostro Paese
Può essere fecero del tipo di organizzazione territoriale che sul Vesuvio esiste per esempio il tipo di sorveglianza che l'Osservatorio bisognano conduce su questo vulcano non abbiamo da temere il confronto con nessuna struttura scientifica internazionale credo che dobbiamo d'intesa con l'Ente Parco
Fare del Vesuvio anche un luogo di attrazione un luogo di visita un luogo di cultura com'era una volta lì conferma quindi il tutto il nostro impegno a che questo si realizzi siamo pronti a rispondere alle vostre domande grazie
Mi chiamo Santoianni sono un giornalista di però perché volevo domandare al professor Barberi il piano prevede come scenario su qual è la si sviluppa l'eruzione del mille seicentotrentuno
E conseguentemente prevede appunto l'evacuazione preventiva ma il verso via conosciuto anche altre deduzioni nel mille seicentotrentuno settantaquattro durante la quale non se ne sa non a popolazione non solo non se n'è andata ma è rimasto sul posto salvaguardando l'abitazione volevo domandare se uno successivo sviluppo del piano prevede anche questa articolazione e per voleva fare una concezione per potere grafica sul video io credo contro il pericolo più grosso nella rete Suviana e che la popolazione vede subito con una specie di pentola a pressione che può esplodere da un momento all'altro
Ecco io stabilmente non avevo prestato la dovuta attenzione
Ma penso che alcuni passi del del video potrebbero suscitare occupasse virtù di istituzionalizzare questa credenza che secondo me molto pericolose grazie
Per quanto riguarda il primo quesito sollevato
Credo che
Una credenza che va spostata e quella che si incontra ancora con mi sento il privato indubbiamente però ce ne sono ancora molti abitanti dell'area vesuviana che hanno memoria dell'eruzione degli amici
A quell'epoca
E la memoria che l'erezione quando ci si discute dicono ma che Magris due palazzine nacque per grossi problemi chi ha fatto questa colata che ha fatto danni a San Sebastiano c'è stata un po'dicendo caduta con lama che che bisogno c'è prevedere un'evacuazione
Diciamo che il compito della scienza quello di
Una capacità di previsione dell'evento diciamo
E questo è quello che è stato fatto dalla comunità scientifica non solo in occasione dei lavori di questa commissione ma da anni
Credo che chi percorre il poster esposti qui trovi anche le linee di riferimento dell'informazione Schengen
Per quanto perfettibile migliorabile come ogni aspetto della della ricerca scientifica non possiamo dire che abbiamo basi solide che ci dicano che chi ti direzioni che il Vesuvio ha prodotto
Dipendono in larga misura dal periodo di riposo che mi ha preceduto
Senza pur poter esprimere una legge rigorosissima sappiamo che per lungo il periodo di riposo più violenta e pericolosa involuzione che successe
Quindi non ha senso
Che ne prendiamo nessuno delle eruzioni del periodo storico più recente
Tre secoli mille ottocentotrentuno mille novecentoquarantaquattro ante mille seicentotrentaquattro bene
Il duecento per attaccare
Della quale il vulcano è stato inattività continua in questi tre secoli il massimo periodo di riposo il tacco di soli sette anni quindi non possiamo prendere questo periodo come eruzioni come riferimento per l'eruzione del futuro
Quello che possiamo fare quello che è stato fatto una ricostruzione accurata della correttiva passata per vedere qual è l'evento di riferimento Massimo
Insisto il prezzo massimo
Può darci lo dice anche il filmato che le elezioni si chiudesse il vulcano di attivarci in un giro di pochi anni sia inferiore auguriamoci di no all'elezione di riferimento
Ma noi dobbiamo in una pianificazione dell'emergenza essendo in gioco la vita delle persone
Tenere un atteggiamento pregiudiziale cioè che però fa riferimento a quello che il possibile evento massimo che può avvenire questa è la logica che abbiamo seguito nella stesura chili questo piano
Insisto nel dire che la comunità scientifica sta lavorando per esempio un attività che ha già prodotto dei risultati importanti anche se io adesso sono in corso di affinamento
Che il gruppo nazionale per Lucia ha condotto in questi anche questi ultimi mesi e quello che l'affinamento con metodi geologici radiometrico tutte le tecniche disponibili
Del periodo di riposo che intercorre fra le difende le irruzioni in modo da vedere meglio conosciuto il quadro di riferimento di qual è l'intervallo di riposo in funzione dell'Energia dell'eruzione che segue non appena questi reati
Saranno consolidati verificati disponibili ovviamente se sarà possibile ci lavoriamo sia possibile darà modificato lo scenario di riferimento in questo momento noi riteniamo che quello che possiamo fare è quello che abbiamo fatto non abbiamo informazioni scientifiche migliori di quelle che ovviamente sono contenute nel piano
Non è sono stranieri ogni panorama giorni
E volevo stimati quante persone in totale sono rischia tra la zona rossa la zona gialle Campi Flegrei
Anche a grandi linee stima questo è una cosa Laura in linea quanto tempo più o meno crei previsto
La possibilità di mettere a punto un piano concreto cioè con l'indicazione di eventuali porti parei Nardini ciampiano veramente concreto chi evacuazione grazie
Questi dati ci sono già tutti quindi comincio dalla fine non ci saranno e l'informazione che vi abbiamo dato ma ovviamente
Appunto ci sono come mi ricordava l'ingegnere del rito
Ci sono i piani particolareggiati anzi se se mai
No ci sono tutte le informazioni che servono cioè ci sono identificati gli strumenti di evacuazione
Sono come avete visto questo documento sintetico tre via mare via terra con due diversi metodi via ferrovia e via Scrivia auto presso o o automobili
E quindi diciamo che in questo momento se dovesse facciamo gli scongiuri domani cominciare aveva il vulcano a dare segni di riattivazione non saremo in grado di far partire un piano operativo è un piano operativo nel senso che ognuno sa che cosa fare sappiamo anche qua nell'ordine
In cui l'evacuazione dovrebbe avvenire quartiere per quartiere settore per settore
Semmai li abbiamo un altro tipo di problema e per il fatto che l'obiettivo di la stesura di questo piano era di tentare di pianificare l'emergenza nella realtà attuale dell'area vesuviana
Anche nella Commissione stamane l'ingegnere del ridicolo ci ricordava ma l'abbiamo tutti ben presente che dovremmo mettere in atto degli interventi strutturali per esempio relativi alle caratteristiche dei porti
Che il porti più vicini alla fascia costiera del Vesuvio oggi sono in condizioni non non proprio di grande agibilità e ci sarebbe bisogno invece di porti che potessero in grado fossero in grado di ospitare per il traffico grosse navi ugualmente la viabilità
Possiamo dire tutto meno che sia all'altezza la viabilità del Vesuvio infine per la domanda iniziale che mi ha fatto
Seicento mila un po'meno credo che avete nell'appunto il numero preciso esatto cinquecentonovanta ottantasei non mi ricordo più quanti sono
Tivoli sono quelli che vivono in questa generica Area rossa tra l'altro nel filmato e poi non era tutta rossa quest'area perché ce l'avevano angolino ovvero che un angolino arancione
E comunque la zona che dovrebbero essere in base allo scenario di riferimento evacuata prima dell'inizio dell'eruzione la quantità di persone che vivono nella zona di Valle molto superiore però la zona gialla quella che sarà interessata soltanto dalla ricaduta delle ceneri disperse dal vento quindi un solo settore di questo potrà essere interessato e andiamo a seconda dei criteri per la direzione del vento andiamo da cento a centocinquanta mila persone all'incirca a seconda di quale la direzione del vento che dovranno essere oggetto di interventi successivi che però non corrono immediato pericolo di vita ma che pur vivendo in quella zona sottoposta la ricaduta di cenere non potranno resiste c'è a lungo perché le condizioni di vita sono difficile
Allora anche lì dipende dalla dalla ipotesi dallo scenario di riferimento che dovrà essere messo appunto
E quindi le le informazioni che d'ora sono suscettibili di modifiche ma mano che lo studio equivalente a quello del Vesuvio andrà fatto
Abbiamo a seconda della eruzione che possiamo ipotizzare e a seconda del punto in cui si potrà aprire la bocca eruttiva perché i Campi Flegrei hanno una grossa differenza rispetto al Vesuvio
Mentre il Vesuvio come vedete affacciandomi fuori dalla finestra è una montagna cronica
Che ha un suo carattere ben preciso i Campi Flegrei non hanno una struttura di questo tipo ma hanno una miriade di bocche eruttive che si sono formate attraverso attraverso i millenni quindi non è così semplice dire dove si potrà aprire la prossimo poche relativa anche se tutti i dati ci portano a dire che purtroppo è vicino al centro della struttura dei Campi Flegrei dico purtroppo perché è una delle zone più densamente abitate
Comunque a seconda del tipo di Energia della posizione della bocca si vada morto circa ottanta mila persone si può arrivare facilmente fino a circa trecento mila persone interessate si asseconda dove la bocca eruttiva del tipo di energie e quindi anche lì siamo nell'ipotesi di rischio massimo circa metà del caso il riso indiano ma è uno dei problemi seri e per quello che la pianificazione ad avere gli stessi caratteri
Sono manicomiale domani vai a sapere elaborazione dei piani evacuazione tempo non è io tanto era normale
è scattata in caso italiane fare in Italia
Difficile rispondere perché non abbiamo altri casi in Italia questo è il primo caso cioè l'unica pianificazione analoga a questa che per quanto riguarda la revoca Nite è stata realizzata e quella dell'isola di Vulcano
Nella quale abbiamo anche fatto nel novantuno una esercitazione di Protezione civile però adesso fare uno sforzo di memoria per dire quanto ci abbiamo messo per per fare il piano d'emergenza di Vulcano
Ma i problemi sono completamente diverso cioè voglio dire che nel massimo della presenze durante il periodo estivo siamo sull'ordine del dodici mila quindici mila persone Vulcano quindi e sono turisti per cui diciamo che non c'è il problema di dover mandargli perché ognuno di questi ha una casa propria
E quindi questo piano estremamente complessa
I nostri colleghi giapponesi dei neozelandesi e di tutti del mondo civili chiedono in continuazione a partire da dopodomani a Roma avremo un convegno internazionale che si chiama vulcani in città
Ci chiedono tutti ma come diavolo fate voi farete voi a gestire emergenza napoletana cioè io a mia conoscenza non esiste
Il in casa un precedente né italiano né mondiale di una pianificazione così complessa come quella al quale abbiamo lavorato e quindi è difficile
Forse avrebbe potuto fare più veloci
Avessimo avuto i membri della Commissione dedicati a pieno tempo io devo dire che della Commissione hanno lavorato strenuamente ci sono soprattutto alcuni e soprattutto ad alcuni momenti ma vi ricordo anche che in Italia le cose funzionano sempre sulla base di volontariato cioè chi ha lavorato a questa Commissione l'ho fatto per spirito il figlio non è che sia stato pagato per lavorare a questo piano ed ha dovuto far fare diciamo mantenendo i limiti integri tutti gli opliti di lavoro che abbiano quotidianamente aveva credo che se teniamo conto di questo se teniamo conto delle varie difficoltà che ci sono volute anche in una fase di rodaggio per riuscire a far dialogare insieme tutte le amministrazioni
Mi sembra ragionevole il tempo che è stata
No non è stato utilizzato nulla di quello anche perché vale il discorso dei Campi Flegrei c'era una pianificazione d'emergenza improvvisata che non aveva una grande professionalità
Invece c'è stato un lavoro che ha
Io quello che quello che voglio ricordare a tutti e che noi avremo bisogno di questi piani grandi o piccoli per quasi per tutte le realtà rischio del territorio nazionale
Invece è una grossa fatica riuscirà a mettere in moto questa macchina noi adesso davanti a un po'di tempo
Stiamo lavorando per esempio ad un piano nazionale di emergenza per il bacino del Po e anche questo è il primo esempio di un piano di emergenza per quanto riguarda rischio alluvioni che speriamo che poi venga seguito nelle altre fare per quanto riguarda i vulcani adesso ha messo a punto il tassello dei Campi Flegrei ci sentiamo abbastanza tranquilli perché l'arcana possiede i piani di emergenza specifici è un'ottima carta di pericolosità
Il cane delle isole Eolie pure diciamo esiste un sistema di sorveglianza che certa migliorabile ma insomma ce l'avessimo negli altri settori di rischio compreso quello meteorologico
Ma Ischia diciamo che abbastanza bassa per sua fortuna nelle nostre priorità nel senso che i gli schieri entra nelle aree che hanno avuto un'evoluzione storica la colata dell'Arzo ma che deve la probabilità di riattivazione veramente bassa comunque si rischia esistano anche lì i programmi di ricerca per arrivare alla stesura di una carta di pericolosità specifica
E piano piano l'Osservatorio Vesuviano sta sviluppando un sistema di sorveglianza che adesso funziona anche su mischia naturalmente non ama nella complessità nella diversificazione che ci servono e questi vulcani tipo rischia Pantelleria per citare un'altra regione dove non possiamo escludere la possibilità di una ripresa di attività ma dov'è questa molto poco probabile ci serve quel minimo di Sid il sistema di sorveglianza che segnali
L'eventuale insorgenza di un problema che consenta poi quel causa la comunità scientifica di calare Massa rafforzando il dispositivo di sorveglianza sarebbe antieconomico
Mantenere su tutte le aree comprese quelle con probabilità debba basso rischio probabilità deviazioni azione troppo bassa anzi in un apparato diciamo ingestibile devo dire che sappiamo già grossi problemi a mantenere in vita gli appunti sistemi di sorveglianza che abbiamo messo in piedi in questi anni
Grazie signor Concita femminile cubista volevo fare una domanda sulla attività sismica recente del vulcano nei giornali abbiamo scritto e letto di più rispetto al passato e di micro scosse tre sicuramente nell'ultimo mese sono stimati esempio l'altra notte che fate il colpetto fatali sono edificio classico mercato
Per quanto sia forse irrilevante o poco rilevante solo questo versante nella valutazione scientifica complessiva mi chiedo però se ci siamo incrementa oppure no di queste attività
Sono stati registrati due eventi magnitudo più elevata una il il primo e il due agosto i magnitudo tre due il secondo ai primi di settembre sempre di magnitudo tre due e anche altri eventi di magnitudo tre
Quale quella che si è verificata la scorsa notte alle tre
E poi molti eventi di magnitudo a più bassa anche sono soltanto avvertiti registrati strumentalmente è un avvertiti diciamo anche talmente complessivamente circa una cinquantina dalla dalla fine di luglio
E questa crisi sismica di questa attigua
Nella prima che avviene al Vesuvio negli ultimi vent'anni nell'ottantanove tra fine dell'ottantotto dell'ottantanove ce n'è stata un'altra che è durata cinque sei mesi
Che è terminata a marzo dell'ottantanove con un terremoto di magnitudo se ricordo bene per i preti veemente più alto di quelli dei due reti stati adesso
E che
E durante questa crisi dell'ottantanove sono stati registrati circa cinquecento eventi ugualmente alcuni anni prima sono stati sono stati registrati anche una serie di eventi l'ottantadue ottantatré e negli anni settanta quindi il Vesuvio
In questi vent'anni ha avuto queste queste questi periodi di attività particolare
Questi terremoti di quest'ultima crisi stiamo studiando in dettaglio perché anche la strumentazione e cambiata nel tempo quindi possiamo indagare molto di più di quanto si poteva fare precedentemente son tutti i terremoti che si genera una profondità tra uno e tre chilometri al di sotto del livello del mare non dalla sommità del sapere quindi diciamo tra due quattro dalla sommità del cratere in una zona abbastanza limitata
Con epicentro sempre nella zona tra Federica
Sono eventi che hanno meccanismi diversi e che sono che avvengono probabilmente nella zona diciamo del condotto consolidato che dagli studi di tomografia dagli studi che stanno facendo si estende fino a quella profondità e che è una zona più rigida e che
Più facilmente soggette a fratture quindi sono fratturazioni che avvengono approfondita non elevate e che non hanno niente a che vedere con movimenti di maggio ma verso la superficie
Cioè io mi sono molto con molto tra tranquilla questo a questo proposito questa crisi come già le precedenti non per il momento non suggeriscono una ripresa della dinamica penultima anche perché non abbiamo nessun altro fenomeno insieme non non abbiamo deformazioni
Sono state rivisitate nel mese di agosto composizioni temperature delle fumarole non c'è variazione non ci sono variazioni gravi metti che del campo gradimento riconosce soltanto questa crisi come già probabilmente durerà ancora alcuni mesi come già avvenute nel passato quindi in quello che ne sappiamo uno ne abbiamo di più definito il livello zero di rischio zero cioè il livello di fondo che caratterizza il vulcano negli ultimi vent'anni in periodi di riposo
Il Vesuvio è in quel periodo questa crisi non è non ha non ha fatto nonna non ha cambiato il suo livello di rischio non siamo passati al livello uno siamo sempre in quel livello
Sono Vito Faenza dell'Unità volevo fare domande al professor Barberi
La prima per rendere efficiente questo sistema le informazioni di cui lei parlava con i Comuni avendo arretrati di quando i fondi di lei avrebbe bisogno come lo dici tu si unì civile quanti fondi avrebbero bisogno i comuni due nell'elaborazione del piano di protezione civile avete fatto anche sicuramente
Una calcolo dei danni che potrebbe provocare una eruzioni questo genere come fanno sul tipo di giapponesi per vedere poi se l'investimento che voi fate sui danni sia conveniente ecco
Quanti fondi avete bisogno quali sono i danni che si Sacro Cuore dei però
Ma è difficile rispondere a questa domanda nel senso che
In particolare alla seconda parte perché naturalmente questo dipende in misura proprio specifica dal tipo di riduzione che si ritiri verificherà
Se dovesse verificarsi un uccelletti poi mille seicentotrentuno o similare
Diciamo che noi avremmo veramente una devastazione su una larga parte del territorio regionale
Perché corrette cosa che in questa seconda fase dovrà essere affrontato
Anche il problema
Più della gestione della fase successiva l'emergenza che è un problema delicatissimo
Il piano attualmente prevede per quanto riguarda questo aspetto una fase di valutazione macinando e questo perché è possibile che non tutto il territorio sia stato devastato
La identificazione nelle fasi successive alla alla al culmine dell'eruzione
Di quelle che sono le ha alleare
In cui c'è un un rischio residuale quelle in cui invece non c'è più rischio residuale nelle quali possiamo dire che effettivamente il pericolo finito per prevedere anche un meccanismo di al rientro qui ci sono dei problemi di fondo che andrebbero discussi sia in sede governativa macerie di amministrazione regionale
E cioè sul uso destino di questi territori Zuliani in prospettiva di lunga pianificazione
Per quanto riguarda la prima domanda
Diciamo quante risorse di quante risorse avrebbe bisogno la Protezione civile che le posso dire avrebbe certamente bisogno di molto di più
Di quello che
Previsto nel bilancio
Fra l'altro devo dire che
Le previsioni di bilancio
Riferendosi a al provvedimento che è stato presentato il Parlamento qualche mese fa
Io spero che siano modificate per quanto riguarda le attribuzione della Protezione civile che prevedevano
Duecento miliardi per il novantasei duecento miliardi per il novantasette perché questa era la la previsione ridotta dita dell'anno scorso
Io ho scritto al presidente Dini facendo un'analisi molto dettagliata
Sì gli impegni delle spesi anche dei risparmi che in questi sei mesi siamo riusciti a realizzare nel razionalizzando certe gestioni
Ma facendo anche vedere che
Quella cifra è assolutamente in sufficiente
Cioè con quella destinazione non solo noi saremo addirittura costretti tratta chiudere nel senso che le di interventi che manteniamo
Da soli comportano una spesa che degli ultimi duecentosettantacinque minimo duecentosettantacinque miliardi senza riuscire a fare Grassi grandi interventi
Io devo dire che in varie serie ha segnalato il silenzio delle delle Commissioni parlamentari di competenza senza regole nativa
Il problema che bisognerebbe ribaltare l'approccio ai programmi di protezione civile
Ancora una volta si vede a livello delle pianificazioni di bilancio perché poi quella misura in definitiva dell'attenzione globale su sul problema
Che anche ai massimi livelli parlamentari e governativi la Protezione civile è ancora intesa come dicevo prima sostanzialmente in un'organizzazione dei soccorsi
Questa il fatto che invece è una politica di prevenzione del territorio
Lo strumento fondamentale della Protezione civile non è ancora penetrato a tutti i livelli
Noi siamo pronti
Per presentare in Parlamento dei documenti
Che fotografano il livello di rischio rischio per rischio capillarmente sul territorio nazionale
Che descrivano per esempio per quanto riguarda i terremoti Monti crolli e quante vittime ci possiamo aspettare da futuri terremoti fondi comuni d'Italia
Per quanto riguarda le alluvioni quante aree sono esposte a rischio dell'unione nasce dice prego di credermi un quadro desolante
Il nostro è un Paese esposto in maniera terribile rischi io credo che questo problema debba essere una volta per tutte affrontato
Se invece fermiamo no attori un attimo a riflettere
Su quello che è successo negli ultimi quindici anni vediamo che il nostro Paese ha
Investito una cifra che oscilla fra centocinquanta mila e duecento mila miliardi
Per fronteggiare le emergenze che si sono verificate in quindici anni nel Paese
Se guardiamo d'altra parte qual è lo stato finanziario globale del nostro Paese io credo che non possiamo più fare la politica dello struzzo
Cioè dobbiamo assolutamente prendere atto che qualsiasi tentativo di risanamento della finanza pubblica nel nostro Paese
è destinato al fallimento o può essere destinato al fallimento se per disgrazia come il possibile al nostro paese viene colpito in maniera successiva da una serie di emergenze cosa che è possibile tenuto conto del della condizione del Paese
Se pensiamo ma che fatica c'è voluta
Diciamo per ritagliare strumenti di intervento finanziario straordinario come la Mini finanziaria di qualche mese fa
Qui quei sacrifici possono essere vanificati da una emergenza che si verifichi in pochi giorni alla dobbiamo assolutamente invertire questa tendenza bisogna che la Protezione civile diventi io intendo Protezione civile in senso globale diventi lo strumento di pianificazione di intervento privilegiato sul territorio noi dobbiamo da un lato a salvaguardare lo Stato
Da future emergenze quindi dobbiamo trovare un meccanismo attraverso il quale si vada a costituire un fondo
Di protezione civile che ci consenta di fronteggiare le le le piccole emergenze e mettere almeno parzialmente al riparo lo Stato dal emergenze di maggior di maggiore gravità
E che questo fondo venga anche utilizzata per avviare in maniera sistematica capillare quest'quell'azione di prevenzione di riduzione della vulnerabilità per l'esposizione che in questo Paese finora non c'è mai stata
Quindi il problema non è tanto di avere venti trenta quaranta o cinquanta miliardi in più nel bilancio della Protezione civile che ha pure è fondamentale per riuscire a sopravvivere problema di ribaltare completamente l'atteggiamento aggiungo a questo la considerazione che gli interventi per abbassare il rischio
Sono interventi produttivi
Si tratta per esempio che i ricava un po'sismico di realizzare una serie di interventi di miglioramento della resistenza degli edifici quindi sono interventi che mettono in moto l'industria edilizia a tutti i livelli
Anche quelli per abbassare il livello di pericolosità delle alluvioni sono interventi produttivi perché mettono in moto interventi di ingegneria sul territorio cioè quando si parla di politica di prevenzione non si parla di buttare delle risorse in cose inutili
Ma gli strumenti che sono in grado di rivitalizzare l'economia di aumentare l'occupazione nei settori interessati e nello stesso tempo di andare nella direzione di miglioramento della sicurezza del cittadino io mi auguro e spero che si riesca ad avere questa compenso per purezza che nessuno finora nel nostro Paese a Major
è una bella domanda che presto
Cioè io per quanto riguarda i porti e la viabilità credo che quello che certamente faremo abbiamo già cominciato a farlo
E di sviluppare intesa lì c'è anche una una responsabilità delle amministrazioni locali soprattutto della Regione
Quindi dovremo d'intesa con la Regione e trovare la maniera di mettere questi interventi strutturali priorità dei programmi di intervento il rifinanziamento anche da parte dello Stato e questo lo faremo
Per quanto riguarda l'altro aspetto
Io devo dire che
Da quando per la prima volta nel nostro Paese anni fa
è stato varato un provvedimento di condono dell'abusivismo edilizio
La commissione Grandi rischi fece un voto al parlamento e al governo
Perché venissero esclusi
Dal condono edilizio tutti gli edifici costruiti nelle zone a rischio o perlomeno che questi difficili mantenessero la patente di legittimità il peccato originale che avevano in modo che fossero esclusi almeno da futuri risarcimenti
Purtroppo questo non è stato recepito né dal primo né dal secondo
E allora
Cosa volete che vi dica io credo che non c'è insegnamento peggiore in un Paese dedito all'Hattusil lirismo
Che è quello di ogni tanto
Dargli la patente di legittimità alle operazioni che sono state condotte
Possiamo tutti capire l'esigenza di risanamento e di un bilancio dissestato come quello del nostro Paese però devo dire che secondo me quei provvedimenti sono sotto il profilo anche dell'insegnamento e dell'educazione criteri perché di fatto ne abbiamo leciti manto
Io percorrendo certe bando del Piemonte della Lombardia oggetto di recenti alluvioni dicevo al prefetto che mi accompagnava all'azienda che ha una compagna ma questa andrebbe distrutto
Perché abbiamo trovato costruzioni che non sono hanno invaso la zona di pertinenza fluviale ma addirittura hanno invaso il fiume c'hanno impedito impediscono ora il deflusso delle acque e la risposta che mi viene detta questi adesso sono costruzioni legittimi perché sono stati oggetti di condono
Allora la mia risposta da tecnico è quella di dire che se non si nel nostro Paese
Si cade nel discorso di prima se non c'è un'attenzione alla gestione dei problemi territoriali passi anche attraverso la sensibilizzazione
E l'esercizio delle responsabilità a tutti i livelli
Perché i Comuni hanno responsabilità la Regione ha responsabilità di mancato controllo dei piani regolatori
Non avremo altro davanti a noi che è quello che abbiamo avuto nel passato cioè terremoti catastrofici alluvioni catastrofiche perché non c'è un modo di risolvere il problema se non modificando l'impatto sul territorio
Chiedo scusa nel Luigi McCaw della RAI per chi volesse sapere
Non è per divagare volevo sapere qualcosa a proposito dell'Etna vent'che situazione si trova se esiste un piano per l'Etna
E poi visto che lei parlava di fiumi spero che mesi faccio una passeggiata almeno per i primi chilometri default del Sele partendo dalla foce assisterà fenomeni uguali a quelli piemontesi magari anche più incentivati e poi un'altra domanda invece sola spetta qui si parla di emergenza e quindi salvare vite umane però lei sa che l'interesse beni culturali
I beni culturali sono in questa zona abbastanza presenti certa sono provvisti sia abitato i centri storici eccetera però possiamo allargarne il senso
Non non citiamo solo pompe
Per quanto riguarda le tre no
Esiste come diceva un esistono una serie di studi che riguardano la pericolosità del vulcano in base a quali sono i richiesta che finché citate
Le zone dove c'è la massima probabilità che si possano aprire oltre a carattere centrali purché periferiche a partire da queste zone sono state fatte simulazione al calcolatore per vedere quali sono le aree più probabili d'invasione quindi esistano queste mappe
Nelle zone
Dove la probabilità di eruzione più alta sono stati stesi dei piani di emergenza che però per fortuna degli esponenti non hanno la complicazione del Vesuvio nel senso che lì si può intervenire a deduzioni iniziata sono rari i casi in cui esista un pericolo per la vita delle persone
Gli interventi sia di evacuazione che in qualche caso come nel novantadue
Per tentare di impedire che la lava faccia danni si possono diciamo a realizzare in corso di eruzione quindi problema esistente soprattutto un problema di danni economici ma per fortuna non c'è né in gioco sul mercato non ha sicurezza delle persone praticamente mai
Che cos'era che mi aveva chiesto
E per quanto riguarda il Sele credo che sia
Noto a tutti che è una delle piaghe nazionali più più terribili che abbiamo perché
è vero quello che lei diceva
Non è dissimile per quanto riguarda i problemi ai casi che io andavo ricordando prima però che c'è un'aggravante che oltre a le invasioni di carattere edilizio c'è anche un problema ambientale terribile a livello degli scarico nel fiume deve di di insomma è diventata una una cosa immonda per film come tanto immagino che tutti sapete che sono d'asta tirati a commissario degli strumenti straordinari per cercare di affrontare e risolvere questo problema che comunque molto difficile
A proposito di questo io devo dire che
Questa mal gestione dei corsi d'acqua e di Pacini
è un fenomeno unificante del nel nostro Paese
Se si va dal Piemonte alla Sicilia non c'è a regione italiana che sia esente da questo problema cioè purtroppo lo dico c'è un elemento unificante della cessione del territorio
In Sicilia come in Calabria e su su nella mia regione Toscana e nel Lazio comunque si nota questo problema cioè quindi vuol dire che abbiamo di fronte un problema gigantesco di trascuratezze che ha riguardato chiunque ha vestito del territorio in questi decenni
A beni culturali sono una cosa molto importante io credo che nel piano c'è un riferimento del a questo aspetto
Devo ricordare da questo punto di vista che c'eravamo dati carico quando l'onorevole Fumagalli Carulli occupava il posto di oggi occupo in programma specifico per i beni culturali
Come comunità scientifica apre presentammo
Un piano di intervento di salvaguardia cioè che partisse era la stima delle pericolosità aggiungersi a definire le misure di salvaguardia programma che doveva essere messo in campo l'intesa fra Protezione civile e ministero dei beni culturali
E devo dire che
Siamo ancora quella fase nel senso che ho rilanciato questo con con il ministero dei Beni culturali
Perché non riguarda soltanto il Vesuvio e questo è un problema generale che in un Paese come il nostro deve essere data una grandissima attenzione
A questo problema devo dire che la Protezione civile finora a parte questi tentativi di pianificare questi interventi
Si è preoccupata
Quasi esclusivamente degli aspetti sicurezza della vita umana che abbiamo e che sono fondamentali però è vero che anche se per quanto riguarda i beni culturali qualcosa deve essere fatto adesso noi nel piano abbiamo previsto che venga completato perché è una serie di informazioni ci sono un censimento sistematico dei beni culturali presenti nell'area a rischio
E che il piano di intervento prevede ampiamente degli interventi di messa in sicurezza volti rimozione no si vedrà come caso per caso per impedire che questo patrimonio rilevante venga
Anche lui danneggiato dagli elenchi così come ci sono una serie di strumenti che devono essere messi a punto
Che riguardano per esempio la salvaguardia di tutti gli archivi di tutti i tipi di tutte le documentazione perché non è che possiamo diciamo lasciare poi o una intera popolazione senza memoria storica o amministrativa e questo è uno dei punti più importanti del quale dobbiamo ancora lavorare Mario
Essere accostate anche in ogni studio
Ho sentito ci sarà ovviamente una collaborazione tra l'Ente Parco eri osservatorio che studiano ora mi sono chiari i compiti e le funzioni dell'Osservatorio molto meno compiti e competenze dell'Ente Parco e vorrei conoscere vorrei anche sapere
Se in caso di come dire non appena partirà questo
Volevo sapere
Sì
E poi volevo sapere anche pacchia questo filmato nelle scuole quindici sarà una Campagna ugualmente ampissima di informazione però se è presente un cittadino dei paesi cristiani potesse non so recarsi presso un ufficio un ente per conoscere i dettagli parlare insomma con qualcuno mai anche gli stessi genitori dovranno essere credo educati perché ho letto che i professori lo saranno mi chiedevo i genitori e se appunto c'è un ufficio un ente dove le persone possono andare ricevere tutte le informazioni per caso
Io rispondo a quest'ultima parte della domanda e poi chiedo al professor lire ci raggiunge maniera da dare anche informazioni sulla le attività dell'Ente Parco
La scuola è solo un primo elemento
Di intervento del programma di educazione
Ci dicevamo stamani in Commissione che noi dobbiamo arrivare alle famiglie
Occorre che ogni capofamiglia sia istruito il salto e che cosa fare come comportarsi abbiamo qualche idea in proposito di come fare abbiamo in mente di coinvolgere in larga misura al volontariato questa azione capillare di informazione
Diciamo siamo tutti consapevoli che questa è una parte importante e delicata
Quindi lavoreremo e andremo perché rari cioè cercheremo anche di avere
Di lavorare su campioni nella vedere che tipo di reazione abbiamo per aggiustare il tiro modificare l'approccio per essere sicuri che lo strumento che vogliamo mettere in atto sia importante
Ne approfitto per dire una cosa in importante cioè quello che ci a me personalmente mi preoccupa che mi fa anche un po'rabbia
E ogni volta che si parla o che si parlava nei giorni scorsi ha nelle settimane scorse di questo piano
Da parte dei del del giornalista che scriveva che probabilmente raccoglieva il parere dei qualcuno
C'era sempre il commento a mancata Chico uova se stanno facendo un piano vuol dire che il vulcano qualche segnale lo deve dare c'è perché mi fa rabbia perché
Noi abbiamo avuto innumerevoli emergenze nel nostro Paese al momento dell'emergenza spesso scoppia la polemica sulla in preparazione del sistema di protezione civile
E quindi si dice a avrebbero dovuto essere stati fatti piani prima per sapere come si interviene ecco nel momento in cui si cerca di fare questo lavoro cioè che metterà a punto il piano d'emergenza scatta
La cultura del sospetto ah ma allora se l'hanno fatto vuol dire che il cui su via cioè per cortesia
Dello dello ve lo chiedo proprio per contribuire a questa campagna di educazione e di informazione
Scrivete nei vostri articoli che è stato fatto perché doveva essere fatto e finalmente il paese si muove verso un indirizzo di civiltà ma che questo non vuol dire che il Vesuvio via più preoccupazione ieri non c'è nessuna ragione di preoccupazione in prospettiva esiste il problema ma finalmente una volta tanto si ci si è mossi cooperazione per e di prevenzione vi ringrazio
Lucio
Poi per cortesia venire a dire due parole sul parco sull'attività del parco come il parco poco lavorare
A quello che abbiamo detto
Io volevo inedito ringraziarvi dell'invito
Vorrei riallacciarmi Anna alla conclusione del tuo discorso
Dove hai citato l'Ente Parco
Che una struttura nata da aprile Dini giovanissima
Ma dalla la quale diciamo già inizia impattare violentemente con il territorio israeliano
E lei
Il prefetto conosce esattamente diciamo
L'impegno dell'Ente Parco non abbiamo ancora perché non è ancora definito
Il piano del parco però in realtà diciamo abbiamo ho avuto la fortuna di poter torno qui rapidamente con il commissario e con il ministero dell'Ambiente
Per cercare di formalizzare un programma ovviamente che non paga immediatamente ma che dovrà c'era impegnato per un certo numero di anni
Probabilmente ancora come comitato di gestione previsione del non più perché probabilmente per l'Ente Parco sarà costituito e quindi probabilmente prenderà in mano la situazione diciamo che abbiamo impostato un problema di risanamento ambientale di questo territorio che notevolmente degradato
Soltanto se pensiamo all'abusivismo degli scarichi che delle cave in realtà riusciamo
Non risanare
Finché praticamente il territorio possono essere diciamo restituito
Al suo alla sua antica benedizione passa nello stesso tempo però io debbo anche rilevare che c'è una forte azione da parte dei Comuni abolì periodicamente partecipare attivamente a questo
Questo è abbastanza importante
Nello stesso tempo diciamo alla presenza di una struttura come l'Osservatorio Vesuviano nell'interno del parco
E anche praticamente guardando al di fuori del perimetro diciamo del dell'ente ma guardando diciamo al di fuori significa guardare come diceva Rimini
A a Pompei ad Ercolano e a tante altre cose che abbiamo io penso che veramente diciamo lente posso svolgere prestazioni diciamo di collegamento culturale cioè tutta quest'area dovrebbe come diceva prima banca ritornare diciamo a quella di un antico splendore
Culturale fondamentalmente mente impegnato in questo e lo farà sempre più credo da questo punto di vista credo che noi possiamo prendere un impegno come Ente Parco quello di poter dare una mano per esempio nella diffonde oltre praticamente a quello che la la cultura del rischio vulcanico se volete in realtà si possa anche diffuse congiuntamente in una cultura per esempio nel recuperare il doc
Cioè tutto quello che in realtà una volta il territorio vesuviano c'è un po'di uscita spontaneamente probabilmente con un avvio agricoltura potrebbe praticamente diciamo prendere abbastanza diciamo rilancio quindi e questo Franco in realtà diciamo quello che lenti sì presuppone di fare io credo praticamente diciamo sia possibile con la protezione diciannove civile poter instaurare corretto dialogo a fine diciamo di coniugare sempre meglio congiuntamente diciamo dati qualificazione diciamo di questo territorio grazie
Dunque sono in testa Lanza volevo chiedere una cosa delle chiarificazioni riguarda
Riguardo al piano ci sarà lo spostamento della popolazione cara e si muoveranno mi sembra di capire la maggior parte con mezzi propri com'era canalizzato assoluzione
Prima di tutto
L'aspetto toh avevano più delicato del piano c'è uno degli aspetti delicati no il primo aspetto è tra il collegamento
Sono a ipotesi scientifiche
è impatto del territorio
Quello che ha portato a definire e non con semplicità
Il fatto di dove per me fa un po'sorridere perché due anni tutto sommato sono abbastanza pochi e non è vero Doohan nella redazione del piano e perché all'la radici molto precedente per lo meno tutto l'aspetto scientifico era stato già oggetto di valutazioni che si sono protratte nemmeno per anni
Questo fatto della popolazione
Ora logicamente il la chiave
Del piano perché non ci occupiamo soprattutto di salvaguardia dell'incolumità delle persone
Il problema era questo c'è una
Con buone probabilità ce l'avevano detto i presupposti del piano la distruzione sarà molto importante
E non abbiamo indicato con aria rossa anche se questa linea rossa provincia
I due sottomarini arancione e avverte alle all'ospedale regionale e poi c'era un'altra aria dove ci sono eventi attendibili e dove la popolazione probabilmente sarà interessata però non
E venti distintivi importanti queste due aree comportano quella rossa circa seicento mila abitanti che hanno questo problema in quella zona la probabile di salvezza è minima
Perciò quelle persone devono essere allontanati poi c'è tutta un'altra zona
Dove solo ente possono succedere dei fatti e perciò c'è questo duplice duplice problema quale sarà la zona in concreto e doveva spettare queste per sono che probabilmente molto probabilmente potranno immediatamente rientrare nelle proprie abitazioni il nocciolo della faccenda savana
Parte preliminare cioè come fare ad acchiappare seicento mila persone e
Portale in qualche altra parte l'osservazione che si può fare del territorio
E questo che i mezzi di comunicazione autostradali sono
Certamente deficitari
E lo sono anche la mattina alle otto quando si deve spostare un po'di gente
Che
Sì portuali
Di trasporto e cioè quelli che
La logica no dovrebbe essere quelli più utilizzati considerato che il massimo della popolazione per una popolazione di Alaska in realtà non può essere utilizzate
Per carenze strutturali della maggior parte dei porti solamente i porti piena vedi Castellammare sono porti ma certamente non è un porto agibile per questo il fine il porto di e Torre del Greco dove saremmo stati costretti a ricorrere
Piccolo c'è invece una qualche attendibilità e la linea ferrovia la Rete ferroviaria dove però c'è il problema
Di accesso alle stazioni
Insieme di tutti questi problemi ci ha fatto pensare prima che non è possibile
Scarsi ad un vettore pubblico ma è necessario utilizzare al meglio i tre vettori pubblici la nave
Il treno
E il borsone
La
Altra questione importante
Era in che modo questa popolazione può almeno in parte salvare le piccole cose perché la commissione ha considerato che non è possibile salvare le grandi cose
Ma la commissione ha considerato che in sostanza quasi tutte le famiglie anzi indagine condotta all'Aci dice che c'è più di un'autovettura per famiglie quasi tutte le famiglie hanno un capofamiglia
Con l'autovettura ecco allora noi nel giudicare complessiva la mente la possibilità di spostarsi nell'ambito del territorio tutte queste pubblico questa gente abbiamo considerato che probabilmente il capo famiglia una volta che sia stato bene informato perciò io riunione di stamattina ho insistito su questo tema la funzione del capo famiglia sarà fondamentale al momento opportuno perché
Egli e la persona deve essere cosciente che la sua famiglia viene consegnata all'autorità di gestione del Piano e che probabilmente per un certo periodo di tempo si trovasse parlare della sua famiglia ma che certamente la coscienza di rincontrare la famiglia dove quando è perché è stabilito nel piano
Il piano poi e questo voglio dire non è né questo vi è stato consegnato sono delle informazioni né questa che la monografia il piano che contiene l'Indirizzo dove andiamo a parare in qual modo ci occuperemo quali Indirizzo CEI da REM no poi per i beni culturali per le famiglie e criteri di va bene insomma ecco ma voglio dire che a fianco di questo
Ci sa tutto e poi a parte operativa di piante voglio dire che qui dentro non c'è cosa faranno i vigili del fuoco perché c'è un piano di Bianco che dirà quello che faranno i vigili del fuoco eccetera eccetera da questo punto di vista l'invito al Consiglio pare che l'ordine una pianificazione che vi presentiamo anche una novità della di ricerca in campo nazionale per cui noi applicheremo poi questo metodo messo a punto con diciamo non dico con fatica ma insomma a mezzo telefono apprezzo di riflessione lo applicheremo Boy anche in altre realtà no perché individuato
E non sono in intanto no perché abbiamo visto anche come fanno gli americani a ciondolare l'aria di Tifone ci saranno in qualche modo ecco abbiamo fatto questi riferimenti cercando insieme agli amici della protezione civile hanno
Ne quali sono le funzioni fondamentali di un piano di emergenza ecco le abbiamo codificato e abbiamo messo a punto e cerchiamo che anche questo lavoro ci sia utile per il futuro è chiaro che quei questi problemi di cui abbiamo ora discusse accennata qualche diventeranno altrove l'anno la reale soluzione nell'impatto territoriale c'è nel rapporto fra l'autorità il sindaco il suo cittadino e senza righe
Non si parla parecchio granché va bene
Indicare tutti sul terrazzo a un piccolo per un piccolo rinfresco e grazie anche di essere venuti vorrei ed è in questo salone che è stato restaurato da poco e che in questo edificio storico che è stata inaugurata esattamente centocinquanta anni fa da Ferdinando secondo
Ovviamente
Lei che sono o dicono e da
Dette sono a disposizione per
Porto di Capodichino