"Sinistra impossibile ?" org. nell'ambito della Festa dell'Unita' di Napoli in occasione della pubblicazione del libro di Umberto Ranieri

La serata è splendida
Petruccioli possiamo continuare fino a tardi dal diario
Troppo
Va bene le consideriamo questo l'occasione per uno scambio di idee in un incontro su un tema antico voi
Antico
Sinistra Simoni sui problemi
Prendendo spunto da una raccolta di articoli e soprattutto da un'introduzione a questa raccolta di Giuliano Amato di un po'di tempo fa ne abbiamo discusso a Roma qualche mese fa
I e poi abbiamo colto l'occasione dello della festa dell'Unità Napoli per
Tornare a discutere di questa grande questione in questa città
Con compagni
Che tutti conoscete
E che da tempo su questo tema
Si interrogano perlomeno
Rifletto
Giungendo a volte anche a qualche conclusione
Da quando nel corso di questi ultimi mesi
Sono intervenute molte novità nella situazione politica rispetto a quando
Scrivemmo quegli articoli Giuliano Amato scrisse l'introduzione
E discutemmo del libro a Roma
E in verità a mia opinione è che alcuni degli interrogativi presenti
Alcune delle domande che allora ci ponemmo
Non hanno trovato risposte
Sono intervenute dei mutamenti nella strategia politica del partito più importante della sinistra PDS
Si è riflettuto sulle ragioni della sconfitta del marzo del novantaquattro
Sì è a mio parere giustamente ritenuto che
Si dovesse avviare un sforzo teso alla costruzione di uno schieramento ben più ampio di quello che nel marzo del novantaquattro affrontò il centrodestra
Costruendo una convergenza un'alleanza tra la sinistra democratica e il Centro democratico laico cattolico
Un'alleanza in grado di fronteggiare lo schieramento di centrodestra in grado di candidarsi al governo del paese
Abbiamo lavorato nel corso di questi mesi perché questa prospettiva andasse avanti
Passi innanzi sono stati compiuti tuttavia avvertiamo credo che questo sia un un punto importante la nostra riflessione la nostra ricerca
Che molti problemi restano ancora aperti
Resta sicuramente aperto un problema che riguarda il profilo programmatico
Dello schieramento di centrosinistra nel nostro Paese
C'è da chiedersi se lo schieramento di centrosinistra sia in grado di presentarsi come portatore del piano di riforme di cui ha bisogno l'Italia
E quindi di persuadere convincere della bontà del proprio programma
Una maggioranza degli italiani
C'è un problema
Che attiene
Grado di coesione interno allo schieramento di centrosinistra
Abbiamo avvertito nel corso di questi ultimi tempi che su punti non secondari Sing Sing Sing si apriva un contrasto
Conflitto interno al lo schieramento di centrosinistra su questioni non secondarie e questioni istituzionali per esempio
Migranti che
E quindi altro nodo come accrescere la coesione il grado di coesione come dare del lo schieramento di centrosinistra un un profilo di programmaticamente forte ma anche coeso
Ecco il programma in grado di unità insufficiente
Problemi che si sono posti seriamente in questi ultimi tempi
E poi
C'è da interrogarsi su la sinistra
Le innovazioni che si sono
Accumulate nel corso di questo anno
Sono sufficienti è a dare della sinistra italiana uno
Fare in modo che la sinistra italiana sia percepito come forza convincenti affidabile di governo e allo stesso tempo portatrice di riforme e innovazioni
Che la sinistra mantiene quindi una sua autonomie una sua distinzione rispetto
Destra al centro destra
Altro problema su cui credo che
Si può sapere una discussione
Questa sera tra di noi a partire da quella introduzione di Amanda Toy da quegli articoli che furono raccolti e pubblicati un po'di tempo fa
Io
Comincerei se siamo d'accordo dando la parola professor De Giovanni Biagio De Giovanni
Che
Ci dice alcune cose
Su cui
Poi continuare nella discussione prego
Ma diceva Umberto con che la nostra discussione di stasera
Intanto nasce da una occasione io vorrei partire da questa occasione cioè dalla
Presentazione dalla pubblicazione di questo il libro di questo libro che raccoglie interventi di Umberto Ranieri introdotti da Giuliano Amato
E vorrei partire da quest'occasione intanto per fare una riflessione molto breve sull'autore se l'autore me lo consente prima di entrare poi nel merito di alcuni dei temi che gli propone
E soprattutto del tentativo di trovare una
Un modo per sciogliere questo difficilissimo intrico di problemi che vanno da problemi di congiuntura a grandi tematiche di sfondo e di orizzonte storico politico
Rete Sole sull'autore molto semplice quello che io direi che si deve apprezzare di questo lavoro di questi articoli scritti tra il novantadue e il novantaquattro
E il segno di una grande coerenza intellettuale e politica
Credo che questa sia la cosa principale che si possa dire del lavoro di Umberto Ranieri
Coerenza lunga lontana che viene da da lontano cioè la battaglia di Ranieri già il PC prima nel PDS adesso ha avuto sempre un connotato molto definito
E intanto io richiamo questo non solo per per un atto di amicizia nei confronti di Umberto ma perché
Come lui faceva come lui ha fatto per tanti anni
Anche qui c'è un nudo
Teorico diciamo che Ranieri mette in campo
Un nodo della cui attualità credo che stasera se vogliamo sollevare anche questioni di carattere teorico dobbiamo riflettere io proverò quasi un po'apporre dei temi e poi magari apre intervenire la discussione se possibile cioè il nodo del rapporto tra socialismo e libertà cioè esistenti e in che termini oggi il problema di un socialismo liberale nel nostro Paese
Uso questi termini perché sono i termini che usa Ranieri il quale dice anche una cosa interessante ad un certo punto
Dice questo rapporto tra Socialismo e libertà ci porta anche in un certo senso al di là
Della vecchia cultura politica socialdemocratica
E questo è un tema secondo me
Molto aperto e di respiro perché io parto da qui
Ma perché io credo che questo sia un tema aperto quando di Conte ma presto non voglio dire ne è un tema voglio dire non è un tema pacifico ma non è un tema chiuso
Non è un tema che potremmo affrontare con le stesse Categorie fosse con le stesse intenzioni con le quali lo vorremmo affrontato alcuni anni fa
Era un tema che sta davanti annui e non è un caso ok a sinistra si è riparlato e io credo che qui abbiamo tra l'altro anche
Compagno che su queste cose ha detto per Ticosa è particolarmente interessante in questi ultimi tempi cioè Claudio Petruccioli di Rivoluzione liberale cioè e cosa può significare per la sinistra riprendere il tema rimettersi in rapporto alla cultura liberale un problema aperto
Non è un problema semplice non è un problema che possiamo risolvere immaginando di semplicemente andare a compulsare alcuni classici a cominciare da a cominciare dai classici di Rossellini
è un problema secondo me
Che ci mette di fronte ad alcuni ad alcune responsabilità
E io dico questo anche perché per rimanere su questo terreno un po'delle categorie ma poi vorrei entrare più nel merito politico della questione
è stato sempre difficile a sinistra questa questa connessione fra cultura socialiste cultura liberale
Stata difficile la fine di un'esperienza politica come quella del Partito Socialista Italiano nelle congiunture che sappiamo
A in un certo senso interrotto un punto di mediazione di cultura politica che al di là di tutto quello che si può dire della storia concreta di quel partito ha attraversato cento anni di storia italiana
A sinistra e il Partito comunista e poi i poi noi PDS credo che abbia avuto sempre rapporti problematici con questa tematica
Problematici e attesti ecco perché io credo che il tema sia ancora oggi di particolare attualità e di particolare significato
Io quello che ho ricavato fondamentalmente dal libro di Ranieri è lo sforzo di mantenere fermo questo rapporto e di cercare di ripensarlo nella congiuntura attuale
E mi pare di capire quello che tra Nieri dice che io condivido che ripensato nella congiuntura attuale non può significare
Immobilismo a sinistra quasi che questa conquista sia già avvenuta
Quasi che le forme organizzate le forme culturali nelle quali
Si muove oggi un partito come il nostro partiamo da questo questo è in questo momento il partito di maggioranza nettamente di maggioranza sinistra abbia risolto questo
Questo problema e credo che tutti quanti noi e qui voglio introdurre un primo elemento di riflessione critica avvertiamo su questo un forte immobilismo
Forte immobilismo che a mio avviso esprimo qui un'opinione così molto molto personale in parte credo anche abbastanza
Legata alla riflessioni di Ranieri un immobilismo che in un certo senso ha bloccato alcuni elementi della svolta che c'è stata tra mille otto novecentottantanove e mille novecentonovanta negli passaggio dal Partito comunista italiano al partito democratico della della sinistra qui c'è un nudo c'è un impaccio
C'è un impaccio che come dire da per scontato il fatto
Che la sinistra è queste e che la sinistra e queste entra in rapporto con qualche cosa che sta fuori di sì
Io ho sentito molto così in questi ultimi tempi questo mondo molto politicista dico o molto Inter per tratta in chiave politici Istica
Del rapporto tra sinistre centro
Io credo invece che un tema importante
Che può essere fluidi ficcato e può essere messo in campo proprio se utilizziamo categorie di riflessione Socialismo liberale una di queste non sarà magari l'unica ci deve spingere a riflettere intanto sulla costituzione della sinistra
Su quello che è ancora necessario fare per portarla veramente in campo fino in fondo nella Società italiana la storia della sinistra italiana
è una storia complessa complicata
Non è una storia che i può essere paragonata immediatamente alla storia della sinistra europea per le ragioni che tutti sappiamo
E quindi secondo me questo individuo un primo grande tema aperto che cosa deve stare quella che oggi è il principale partito della sinistra
Storica se vogliamo usare questo termine
Italiani e qui a mio avviso c'è il nodo che io sollevando mettere in movimento se stessa e non immaginare che oggi il gioco politico possa essere racchiuso solamente all'interno di una come dire di una tattica tutta in perpetrata in chiave politica e nella quale il rapporto tra sinistra e centro sia rapporto tra due realtà statiche
Già definite in forme partito stabilito già definite in forme partito che in un certo senso hanno soltanto il compito di Messina dimettersi il rapporto fra loro
Credo che ci sia ancora molto da fare molto lavoro da fare molta mobilità da immettere all'interno della sinistra italiana
Non è un caso che oggi diventa difficilissimo questo discorso perché i dibattiti fra le culture politiche si sono come interrotti
C'è un dibattito di cultura politica in Italia
Mi pare che sia estremamente stentato estremamente difficile
Estremamente incomprensibile molto difficile né sui nodi fondamentali
Il rischio è che in questa Transit transizione difficile
E non ci dobbiamo sorprendere che se una transizione difficile perché nel giro di tre o quattro anni è successo in Italia un cataclisma politico che ha messo in discussione forme storiche organizzati chiedevano
Dieci linee di e Cine danni di cultura di iniziativa di politica quindi è una transizione difficile siamo in un passaggio siamo in un vuoto ma la cosa impressionante secondo me la cosa che più colpisce
E che in questo voto in questa difficoltà in questo passaggio questo passaggio non sono riempiti da una discussione politica non solo riempiti da una dialettica politica effettiva
L'impressione credo che condivisa da parecchi che io certamente qui voglio esprimere per porre questo secondo tema all'attenzione discussioni stasera e questo vuoto
All'interno del quale le formule politiche centro sinistra destra assumono sempre meno contenuti sempre meno caratterizzazioni sempre meno definizioni programmatiche sempre meno definizioni progettuali
Per cui sembra che il gioco sia un gioco come dire di toponomastica non so come dire pago di nomi di di di nominali ismi dentro i quali quello a cui stiamo assistendo è secondo me il fatto abbastanza evidente di quest'ultimo anno anno e mezzo e soprattutto di questi ultimi misti adesso
Di queste ultime settimane si potrebbe dire per andare proprio nel pieno dell'attualità un una procura una progressiva
Indeterminazione delle forze in campo
Una progressiva difficoltà a individuare per cui torna questo ma tema questo centro con la C maiuscola che non si sa bene che cosa sia coperto oggi da quello che si usa chiamare governo tecnico intorno al quale si aggregano forze ambigue che contribuiscono a un voglio dire a un vero e proprio sfaldamento ma certamente è un certo sfilacciamento dei due poli che si sono andati costituendo faticosamente tra
Mille novecentonovantadue novantatré e poi e poi novantaquattro quindi questo questo nodo questo vuoto è un dato è un elemento è un punto importante sul quale sul quale sul quale sul quale riflettere
Il terzo tema che vorrei mettere in campo e che invece nella realtà le cose sono in un movimento profondo e accelerato
E che quello che piuttosto colpisce questa assoluta insufficienza della dimensione della politica
A capire questa accelerazione della realtà
Mi ha colpito anche se devo dire che non lo condivido in tutte le sue tutti in tutte le connessioni che porta avanti un un volume Tino molto piccolo dividerà Dahrendorf che è uscito
Proprio in questi giorni cioè di un liberale di formazione liberale
Che pone alcune questioni drammatiche
Pone le questioni della democrazia
Pone la questione degli effetti della globalizzazione delle economie mondiali sulle culture politiche sulla riorganizzazione la ricomposizione delle forze dei campi di lotta dei campi di conflitto
E cioè mentre come dire le vecchie culture politiche affannano
Non si sa bene più intorno e corsa in parte perché stanche stantie il e che e e e incapaci di lasciare il i terreni di origine e quindi incapaci di analizzare
E reciprocamente neutralizzando intesi questo in Italia è clamoroso ma badate che non è che poi altrove ci siano situazioni che lasciano come dire e proprio è è una c'è una crisi della politica
Da noi particolarmente evidente rispetto a un'accelerazione drammatica dei processi sociali i processi economici di processi di mondializzazione i quali e ripeto la lezione a questo punto ci viene da un liberale
Mettono in discussione la qualità della democrazia le forme dell'organizzazione istituzionale
E allora ed è l'ultimo punto perché facciamo interventi Brady proprio per avere la possibilità di discutere magari dire intervenire nella discussione l'ultimo punto che volevo sottolineare questo questa insufficienza cioè questa questa questa discrasia questo disse questo squilibrio fra una politica insufficiente qui siamo arrivati addirittura la teorizzazione con governo tecnico va meglio di un governo politico facciamolo governare un altro anno
Diciamo stare se poi si tratta veramente di un governo tecnico mi ma ci porterebbe ancora in un altro discorso
Ma rispetto a questa insufficienza della politica questa insufficienza delle culture politiche a questa loro crisi profonda di tutte le forme tradizionali il mondo cammina i gruppi e le forze si riorganizzano
I comandi Siri definiscono e il rischio è naturalmente quello che poi Dahrendorf alla fine accenna nella sua conclusione cioè la possibilità che la qualità della democrazia occidentale venga messa a questo punto in discussione
E siccome invece sembrava che dopo il mille novecentottantanove la democrazia
Dovesse avere un cammino trionfale progressivo e adesso direi che bisogna ricominciare a pensare cioè bisogna ricominciare a rimettere in campo categorie culture perché senza le culture senza la riflessione
Il mondo degli uomini non ha mai camminato tanto meno quello che abbiamo davanti a noi nonostante quello che alcuni in contrario pensano
Parola adesso a
Claudio Petruccioli
Io sono molto contento che Umberto mi abbia invito invitato stasera
Perché anche approfittando dalla mia condizione di totale irresponsabilità nel senso che quello che dico non può essere in questo momento attribuito
Hanno l'altro che a me stesso
Sì va be'questo vale per tutti no no è vero e non per un certo periodo per me non è valso e neanche per Giuliano Amato grazie perché extra
E forse in questo momento non vale del tutto per Umberto Ranieri
Forse il meno libero Dinoi poi ci spiegherà quando parla
Dicevo sono molto contento perché in questa condizione di irresponsabilità posso esprimere tutta la mia irrequietezza inquietudine
Ma anche perché posso farlo parlando
Qui a dar ragione sono d'accordo con viaggio
Di e non di un libro ma di una persona come Umberto
Che è vero che ha una sua coerenza
Ma la coerenza che io gli riconosco e soprattutto quella dell'inquietudine
E se mai negli ultimi tempi o da fargli una fraterna osservazione
Nel contenere l'inquietudine
Indicando una meta
Che l'UI considerava Haldane considera giusta ma che secondo me lui stesso non è tanto convinto che ci sia o che sia alle viste diciamo una proprio
Ora
In questo momento la mia inquietudine all'irrequietezza a una provoca in me un uno stato diverso dagli ultimi anni
Perché negli ultimi anni e in particolare in quelli che mi hanno visto più direttamente impegnato nella battaglia politica
Nella fase conclusiva del PC e nella fase iniziale il PDS
Insomma in questi ultimi cinque sei sette anni
Mi sembrava forse mi illudo devo ma non credo che il essermi illuso che questa inquietudine fosse in sintonia con un sentivo generale erano tempi di inquietudine
Irrequietezza da un po'di tempo a questa parte invece la mia irrequietezza la mia inquietudine mi fanno sentire
Dissociato dissociato rispetto a quello che sembra sia avvertito e viene presentato come un bisogno diffusissimo
Basta ne abbiamo passate anche troppe
Il peggio è il più lo abbiamo alle spalle
Desideriamo un approdo anch'io desidero un approdo il problema però gli approdi non è solo desiderabili e bisogna vedere se ci siano
Siano le viste
E quindi queste vecchie turbine mi mette in posizione mi sfalsato rispetto a quello che il prevalente sentire in questo mi sento molto isolato
Certo che è un errore grande è se si ha bisogno se si diffonde
Un grande bisogno di approccio di calma e invece
Beh c'è ancora una navigazione tempestosa ad attraversare
Perché se è questo
Le cose non vanno bene
Comunque la mia ricchezza la mia inquietudine la cosa non nascono nascono da uno stato d'animo
In cui sicuramente contano diciamo esperienze individuali ma contano anche giudizi
Giusti o sbagliati che siano che poi io rapidamente elencherò lo stato d'animo di chi
Come di una persona che ha tentato una impresa ma sente di non aver ce l'ha fatta
O di non aver o di aver veder realizzata diciamo il proposito che si che aveva ma
Non nei termini esattamente in cui aveva in mente
Ora naturalmente questo invita soprattutto ad una
Riflessione è una riflessione che si deve fare
In privato
Silenziosamente ma io stasera devo parlare in pubblico quindi e posso ridurre il mio intervento a una presenza silenziosa
C'è una riflessione sui propri soggettivi limiti è evidente
E su questo io dopo propri in questo caso non si riferiscono solo a me individualmente ma anche i limiti di altre persone con le quali posso aver condiviso e ho condiviso diciamo un proposito
Tanto per citarne uno i limiti di Achille Occhetto per esempio ecco per per
Periferica per pare individui indicarli immediatamente no
Però oltre questi limiti soggettivi mi sembra che ci sia qualcosa di più profondo
Che è connesso anche con il giudizio sul momento che questo Paese vive
Nell'operazione della svolta nell'operazione del cambiamento
Del trasformare il PC in un'altra cosa
C'era sicuramente
Un elemento di salvataggio
Salvataggio
Di una storia di una tradizione di una originalità di tanti fatti positivi
Ma c'era anche e nelle mie intenzioni
Nel mio modo di vedere le cose direi soprattutto l'esigenza di un cambiamento profondo
E di un cambiamento
Politico di strategia di cultura ma anche un cambiamento nel modo di ciascuno di noi di sentirsi
Ora io ho l'impressione che questa seconda parte il cambiamento
Si sia ma non solo e non tanto io voglio nella volontà anche dei gruppi dirigenti
Ma largamente anche nel sentire diffuso
Si sia sia passata in secondo piano
Sia occultato
Venga considerato superfluo o addirittura
Sia fastidioso continuare a riproporre
Ecco io questo lo considero un errore grave che può portare le forze
Fondamentali che oggi
Sono della sinistra veramente ad una sconfitta storica pesanti
Perché in realtà noi cambiamento lo dobbiamo fare e ciascuno di noi deve farlo
Perché su di noi incombe un dramma storico
Un fallimento storico
Dei grandi interrogativi
E per le grandi catastrofi
E sarebbe stupido pensare che da con tutta la nostra originalità da tutto ciò noi possiamo chiamarci fuori
Semplicemente
Come si può dire con un'operazione di salvataggio no
Non mi sembra che questo sia giusto vedete io
Sono reduce come Umberto ieri
Da una bella manifestazione la manifestazione conclusiva della festa dell'Unità viverci
Umberto un'oretta nessuno lo dico qui lo dico con un certo tremore e anche con molta coinvolgimento umano
Beh mi sembra
Una delle grandi belle manifestazioni del PC di Berlinguer
Beh c'ero anch'io c'eravamo noi tutti interi
Ma quello è stiamo ripetendo di e il re in match di venti anni fa
Non ce l'abbiamo fatta venti anni fa
Non solo anche per il quale l'Internazionale
Ma anche perché già allora eravamo in ritardo sulla società italiana
Figuriamoci se possiamo farcela oggi con io nemmeno
Questo è il mio problema
Sbaglierò fate
Ma tutta questa parte qui c'è nel libro di ecco però
Con tutto quello che abbiamo da prendere
E da ereditare Ida ereditare senza supponenza Manzi con
Una forma di gratitudine dal socialismo democratico e liberale
Tuttavia io non trovo lì tu lo sai la nostra discussione danni non trovo lì tutte le risposte di cui che sento necessarie allora infatti tu citi Dahrendorf
E verrò poi sto finendo rapidamente a questa cosa
Insomma se tutta questa polemica ecco Giuliano quando avete presentato lì a vicolo Valdina libero io mi sono molto irritati
Quando ho letto la tua
Introduzione pubblicata sull'Unità bolletta e mi sono e l'ho detto Umberto mi sono molto in città
Non perché tu non abbia tante ragioni
Su un punto coi se mai vederne discutiamo dopo che riguarda il tuo Governo in quel periodo lì voglio ritornare ma tu hai tante ragioni a criticare come ci siamo comportati noi in quel periodo
Ma io non sono d'accordo quando vedo che anche tu
Aggiungi la tua autorevole voce alla polemica di oggi contro il nuovissimo
Figuriamoci se a me il nuovismo di Berlusconi non fa schifo quanto favori
Ma possiamo noi la sinistra il centro sinistra presentarci agli italiani pensando di vincere innalzando la bandiera della polemica contro il nuovismo e lasciando a questa destra
Primitiva e volgare
Gratuitamente il monopolio di qualunque novità questo
Perché questa a mio avviso sta accadendo nel profondo
Nel profondo in questo Paese
E diffondere quindi questo senso di restaurazione
Di restaurazione di che cosa ha dei pregi del pc perché il PC è stato un grande partito non è stato soltanto il partito che si chiama comunista che poi via via andato Iman cibandosi
Fortunatamente
Sia pure con tanti limiti
Anche adesso né in quella introduzione tu al libro di di di Umberto
Beh sento questa questa Nostalgia per i pregi del PC la serietà
La organicità
Io di condurre gli interessi all'interesse generale il fare la propria parte
Beh questo qui è il modo più nobile il migliore in fin dei conti o rischia di essere
Il modo più nobile il migliore per dire va be insomma il vecchio assetto il vecchio modo di S. della politica italiana andava fondamentalmente bene
C'è sta sì sì ecco però visto grazie al sopracciglio anti perché cose ritorna la politica che cosa vuol dire ritorna la politica ritorna al fatto che ognuno fa la propria parte
Che adesso noi andiamo a fare l'alleanza accerto con forze ridotte rispetto a quelle della DC di allora e del PC di allora ma grossomodo con la stessa cultura lo stesso messaggio alla nazione di serietà
Di responsabilità di coerenza
E tuttavia fondamentalmente come si può dire di continuità e fu quello della solidarietà nazionale
Io sento questi pericoli forse gli enfatizzo e allora mi sento irrequieto
Fuori fase
è evidente che se c'è un irrequieto fuori fase che null'altro che un dissociato non è un problema ma se per caso questa irrequietezza fosse avvertita non solo da qualche singolo ma da qualcosa di più ampio beh allora secondo me il problema va segnalato e va proposto io credo che da questo punto di vista
E termino
Dobbiamo anche riflettere sulle cause delle nostre sconfitte
Anzi proporrei che questo diventasse uno dei temi di discussione le sconfitte della sinistra intanto
Perché già comincia a vedere leggendo il libro
Rossanda e Ingrao e le interviste di Ingrao che già la periodizzazione delle conquiste un po'delle sconfitte un problema perché Ingrao parla di sconfitte gli ultimi venticinque anni di sconfitte della sinistra
Come a dire prima di gli ultimi venticinque anni di sconfitte non ce ne sono state e quanto c'è da discutere con Pietro Ingrao e con chiunque altro su questa questione qui
Ma la questione delle sconfitte è che non non si è allargato
Che adesso si allarga e allargandosi non sia più si hanno meno occasioni di sconfitta
Non difendo certo il modo come si è andati nel novantaquattro alle elezioni
Per carità sono evidenti limiti
Ma io non credo affatto che adesso sulla base di un allargamento di alleanze politiche
Certo non più con il partito della DC di Martinazzoli ma con una parte di esso che si chiama Partito popolare e così via con questo noi abbiamo oggi
Eliminato
Le cause di una possibile sconfitta no
Perché io non credo che i problemi per la sinistra o per lo schieramento di cui la sinistra debba far parte per dire meglio siano Problemi
Che riguardano appunto l'ampiezza Dell'Arco che si mette insieme
Ma riguardano invece il modo di intendere la politica le istituzioni la società individui e così via e così via tante altre cose
E anche il modo intendere la democrazia ebbe e termino su questa questione del socialismo liberale
Figuriamoci però io guardando ancora ci siamo chiamati Partito democratico della sinistra bene abbiamo fatto bene tanto bene
Che a mio avviso ancora noi dobbiamo fare i conti con le ragioni che ci hanno portato a scegliere quello denominazione in particolare per quanto riguarda la denominazione Democrats
Io sono convinto che ancora largamente
Socialismo liberalismo ma ci sia da fare i conti con la questione democrazia
Non nel senso di accettarla come come il vincolo
O come terreno sul quale bisogna stare
O come la forma relativamente migliore del Governo
Ma di considerarla la risorsa la risorsa
Che consente di mettere in campo una idea una strategia
Tant'è vero che per esempio
Si continua a leggere
E lo leggo da parte di autorevolissimi personaggi della sinistra
C'è bisogno di utopia da qualche anno dall'ottantanove c'è bisogno di utopia perché senza utopia non si funzione da quando non c'è più è caduto il muro c'è bisogno di utopia
Che cos'è questo a mio avviso consentitemi è il segno di una spareggio per la tenuta del di una non considerazione della democrazia come la risorsa tant'è vero c'è bisogno di altro carburante
L'utopia
E su questo io son d'accordo con il con Dahrendorf perché parla della democrazia mi sembra di capire sotto questo aspetto vedendo la minacciata e considerandola la risorsa dobbiamo sapere tuttavia che per esempio la globalizzazione con cui con cui Dahrendorf si misura
Nel dibattito fra Ingrao e Rossanda
Non dà luogo a quelle conclusione dà luogo a tutt'altro
E allora lasciatemi dire lo dico con tremore consapevole delle delle delle mie debolezze
Be bisogna dire che ancora nonostante tutto il lavoro fatto in questi anni evidentemente non fatto bene beh ancora largamente
Nella sinistra
L'approccio a mio avviso assai assai deviante che viene fuori dalla dalla dalla dalla conversazione dallo scambio epistolare
Ingrao Rossanda beh trova molta maggiore accoglienza
E trova molti i maggiori applausi di quello
Che può avvenire da quello che dico io anche da quello che dice
Tant'è vero che Indro Montanelli dice non vi leggo neppure non vi leggo neppure a Ingrao e Rossanda però voi siete sicuramente il miglior prodotto della vostra parte
Beh se è così dobbiamo ancora lavorare molto
Seduti nel la ricchezza di Claudio hanno arricchito l'arco delle questioni e dei problemi
Sentiamo Fausto Vigevani tipo
Ma io vorrei
Fare subito un apprezzamento all'autore del libro
Perché io di di questi articoli e interventi
Che il libero mette insieme ne avevo letto e alcuni
Però leggerli uno dietro l'altro ma la stessa tornata di tempo
Evidenzio con la cosa secondo me è straordinaria
Un
Coerenza è già stato sottolineato ma anche una lucidità di previsione
Che credo al una delle merci più rare
In circolazione
Purtroppo
Ma non per colpa di Umberto né tantomeno del di quello che ha scritto ha saputo prevedere lucidamente la sconfitta basta leggere gli articoli dedicati ha come poteva collocarsi grande elettorato di centro
Di fronte alla crisi della democrazia cristiana come si poteva spostare verso i richiami di Berlusconi o da altri per capire
Per fare vedere come Falun lei ha ragione la sconfitta dopodiché Umberto qui ha detto che abbiamo ragionato sulle ragioni ha sconfitto dopo che è avvenuto a non è vero magari l'avessimo fatto
E non si fa tuttora non per ritornare al ventisette marzo
Ma per ragionare sulle cose che dobbiamo fare ore
Ora da questo punto di vista il libro da alcun'indicazione secondo ma importante ed è importante anche per vedere le date
Io questo non lo ricordavo
Un articolo credo sia un articolo del dicembre novantadue
Quindi siamo prossimi al tre anni
In cui Ranieri parla della necessità di costituire una nuova forza politica che si ispiri rigorosamente al socialismo Socialismo liberale
Che abbia un processo federativo ma questa sia il progetto è lo sbocco ecco a me interessa
Discutere questo
Perché mi pare
Una questione essenziale per la sinistra
Cioè se la sinistra in grado di darsi un progetto attraverso il Progetto definire se stessi
Perché io non voglio aggiungere le mie angosce a quelle di Claudio
E perché non la vivo come angoscia caso mai come ora abbiamo in calzatura
Ma io
Ho vissuto da
In due anni a questa parte
Senza chiedere il nulla o concedere il nulla la tesi che destra e sinistra erano categorie che non servivano più nulla che non individuavano niente io ho continuato credere continua a credere che c'è una differenza profonda e di fondo tra Sinistra e destra
E tuttavia vedevo e continuo a vedere
Una perdita di senso della parola sinistra
Che cosa vuol dire
Per tanti anni per decenni voleva dire delle cose precise
Dove si stava contro chi si stava contro chi si combatteva in Italia nel mondo
Adesso
Ma le cose sono ulteriormente peggiorate
Se la parola sinistra via via negli ultimi anni perso di significato
E lo ha ripreso un po'ma alla maniera vecchia che non ha prodotto risultati casomai ne ha prodotti di negativi si spiegano in ragione dell'avversario che aveva di fronte
Allora entra in ballo Berlusconi sinistra si definisce tutto tutto ciò quasi tutto quello che è contro
Ma cos'è di suo per sei perché cosa vuol fare
Si è perso talmente dissenso che oggi pare che non abbia più senso la politica
Io sottolineo questo aspetto perché abbiamo attraversato un istante dal mio punto di vista incredibile
Io la vedo così la politica talmente perso di significato non si sa bene che cosa significhi al punto che si dice e si continua a dire anche in questi giorni dopo l'l'orgia del teatrino estivo
La politica è tutto quello che in qualche modo si differenzia se non qua se non addirittura si contrappone a Dini al governo al governo dei tecnici
Sarò paradossale finché si vuole ma la mia idea esattamente l'opposto purtroppo in campo di politica in Italia c'è solo Dini e il suo governo il resto è teatrino
Che prima discusso a lungo di questa cosa ridicola
Con chi starà Dini quando avrà finito il suo compito
Passando attraverso una fase che considerava speravo superata in cui la politica vista da sinistra e la data delle elezioni
Che ha in merito all'in campo ritornati in campo
Quando si va a elezioni se la democrazia quindi è sospeso oppure no in funzione dalla data delle elezioni
Allora io credo che siccome
L'avversario gli avversari che abbiamo davanti non sono imbattibili
Perché penso che l'assenza di cultura politica e di qualità programmatica si si presentino un avversario nient'affatto invincibile
Penso che la sinistra debba rapidamente rigorosamente ridefinire una propria strategia dei proprio un proprio progetto
Analizzando rapidamente non con gli occhi rivolti al passato i bisogni di oggi
Della Società italiana delle società moderna
Ora di Giovanni ricordava citava il libro di Dahrendorf
Ma abbia alla sinistra italiana
Ha bisogno che sia Dahrendorf
A spiegarci
Dei problemi e delle crisi della democrazia
Purtroppo sì
Ma non è che avevamo necessariamente bisogno di uno che ci illumina se bastava negli ultimi dieci anni guardare i fatti
Che percorrevano le società moderne
La globalizzazione della politica dell'economia dell'ambiente l'internazionalizzazione di tutto la finanziarizzazione del prima dell'economie poi dell'Inc le società moderne propongono un problema che riguarda la democrazia la sua qualità la sua estensione per non parlare di quello che io definiscono leader di l'identità programmatica di questa sinistra
Io considero identità programmatica della sinistra pressoché a livello zero
Posso fare tranquillamente qualche esempio non temo smentite
In Italia abbiamo avuto uno scontro sociale di dimensioni straordinarie sul tema delle pensioni e della previdenza
La sinistra ha perso la più grande occasione che aveva a disposizione
Per prima di tutto solver al suo ruolo
La tensione sono state caricate tutte ed esclusivamente sulle spalle del sindacato e meno male che il sindacato ha retto una cosa di così importante
Ma non è approfittato avendo un grande movimento di questa portata per ovvie ragioni
Tutti i Paesi d'Europa seppure con caratteristiche specifiche e particolari in quell'Italia
E a ricostruire sulle gambe e nella testa di milioni di persone
Mobilità ente una nuovo Progetto di riferire ridefinizione
Del welfare ripete che è una delle caratteristiche storiche straordinari il meglio della produzione al sinistro democratiche in Europa nel ventesimo secolo
La vogliamo prendere più da vicino
Di questi giorni fa discutere litigare
La proposta che viene
Da pezzi del governo ma anche nei settori della Società italiana di imprenditori compresi l'idea che per rilanciare lo sviluppo del Mezzogiorno c'è bisogno di ridurre del cinque o del dieci per cento le retribuzioni del Mezzogiorno
No Cipolletta ha detto il quindici perché giusto da padrone aggiunge qualcosa in più
Ma Masera ministro il bilancio ha detto cinque dieci Cipolletta dice quindici anche perché dopo si tratta la mediazione arriva tra il dieci del quindici
Ora che possa aver campo in spazio
Per più di un giorno
Uniti è di questo genere
Dopo che i trent'anni di differenziali retributivi
E di costo del lavoro nel privato tra Sud e Nord hanno oscillato e continuano a oscillare tra il venti e il trenta per cento senza che per questa via questo abbia significato
Un accorciamento delle distanze tra Sud e Nord
La dice lunga
Non solo sulle attitudini delle forze di centro moderato ma anche della sinistra
Che solo se avesse uno straccio di Vitinia rinnovata di politiche per il Mezzogiorno
Renderebbe assolutamente impronunciabili quelle ricetta
Per dire l'anno zero una volta definito intervento straordinario si tratta di ridefinire strategie obiettivo
E lo dico in ragione del fatto che se qualcuno pensa che allora rimettere mano su questo si può fare senza fare i conti
Con il mondo
Con l'internazionalizzazione la finanziarizzazione
Del mondo
Con lo non inseguì comincia nemmeno
Mi rendo conto che è molto più difficile oggi che non trenta o quarant'anni fa
Quando si trattava di ragionare su una scala nazionale e su qualche vincolo internazionale
Ma oggi la situazione e queste
Affrontare una questione che è una questione nazionale come quella del Mezzogiorno su una scala domestica senza avere il quadro era la conoscenza di quello che comportano i fenomeni di questi di questi atti questi dieci quindici anni si è fuori dal mondo ma dimostra anche l'assoluta assenza da parte della cultura vicini
Di una capacità di affrontare nei termini in cui
La realtà di oggi propone a una sinistra che voglia proporsi di governare di cambiare la lei situazione la realtà
Una terza e ultima cosa l'aggiungo a proposito delle questioni sempre qui in riferimento al programma
Del dibattito sulle riforme istituzionali le leggi elettorali mi avventuro in un campo che non possiedo molto non conosco molto però vorrei che venisse accolto magari dopo se lo ritiene da Giuliano Amato è anche dagli altri come l'osservazione di un esterno alla politica
Che rapporto c'è in termini di intensità di impegno di parole scritte di articoli tra la discussione su leggi elettorali riforme istituzionali e costituzionali e il grosso dell'opinione pubblica
Quanto di queste tonnellate di dibattiti Icardi viene percepito come una questione rilevante
Fuori dal circuito
Diciamo degli attenti che posso possiamo considerare ottimisticamente il dieci per cento dei cittadelle elettorato italiano questa questione è percepita come un problema che attiene agli addetti ai lavori alla agli addetti alla politica e siccome non porti Episcopo nulla c'è una tendenza pure siccome è roba loro
A avere un atteggiamento negativo
E quindi pericoloso Verse questioni di grande rilievo per la definizione degli assetti istituzionali del sistema politico del no della democrazia del nostro Paese ma perché questo avviene
Finché non si metterà in relazione queste questioni con i problemi del Governo
Delle società complesse delle Società materna e quindi della qualità della democrazia
Non solo non si farà un passo avanti ma purtroppo avremo il risultato opposto parleremo di democrazia avendo l'effetto opposto presso la gente
Che attraverso il rifiuto della politica c'è il rischio di deprimere anche quel non moltissimo di convinzioni democratiche civili che esistono e quindi un grande contributo alla destra
Ora io Pluto questo mio intervento
Sostenendo questo la mia può essere una visione sbagliata
Può essere una visione eccessivamente drastica nei giudizi
Io sono convinto di no se vogliamo dirci le cose come stanno e non risparmiarci nulla e non consolarci
Io resto comunque ottimista purché si facciano le scelte
Allora io considero indispensabile se come sembra
Alle elezioni politiche generali si andrà non prima del giugno del ove la primavera inoltrata dell'anno prossimo non si può scavalcare l'autunno e la primavera
Senza che la sinistra pur nell'ambito di un'alleanza di centrosinistra dica
Cosa vuole essere cosa vuol fare
E in questo credo di essere in sintonia con tutta la libero di di di Umberto e quindi d'accordo con loro
E allora dal mio punto di vista cioè due cose precise
Scegliere di voler costruire avviare il processo reale di costituzione è una grande forza in Italia
Del socialismo europeo
E costruirlo attraverso la ridefinizione di un'identità programmatica che il solo modo per parlare non solo alla gente ma per evitare il linguaggio cifrato che distrugge la politica
Grazie Fausto Vigevani
Giuliano Amato
Bene
I termini chili di cui stiamo discutendo stasera non riguardano l'Antitrust e quindi dovrei domandarmi domandarvi perché sono qua
Rischiando di essere accusato di uscire dal seminato
Dal dal seminato che mi compete sono qua perché si presenta un libro di cui ha gentilmente ricordato Umberto io feci la prestazione prima di andare all'Antitrust
E perché mi è possibile affrontare il tema anzi desidererei affrontarlo distogliendo mi dalla politica attuale anche perché se uno lo fa produce solo inquietudini e angosce
E le inquietudini e le angosce preparano solo alte notule per gli psicanalisti ma non vittoria di coloro che hanno in fondo il titolo a vincere anche se capisco che alla fine del ventesimo secolo c'è nella sinistra di derivazione comunista un problema alla fine del ventesimo secolo c'è in Italia in chi è appartenuto ad un partito che addirittura scomparso un problema
E tuttavia entriamo in un nuovo secondo la gente ha diritto di sentirsi dire con chi può ottenere che cosa ha diritto ad una politica che dia speranze e nonna autoanalisi di gruppo
Ecco da questo punto di vista sarebbe più utile fare solo la pars construens e non la pars destruens perché siamo tutti bravissimi a fare la pars destruens poi fortunatamente per noi il tempo assegnato a ciascuno
Finisce prima che si cominci a la pars construens e quindi non si sa neanche se c'è ma sì moltiplicano i si cumulano le critiche e le autocritiche tuttavia ecco per spiegare il senso di come io la vedo
E anche un po'di come reagì Ray alle critiche garbate che mi ha fatto anche se in modo criptico perché capivamo solo io e lui Claudio poc'anzi
Ecco bisogna guardarsi tanto dalle analisi per difetto quanto dalle analisi per eccesso ed è questa la mia linea in riferimento ai grandi temi Leo è anche in riferimento ai piccoli
Io puro la faccio l'accusa del nuovismo Comella rifatta di recente quando il nuovismo è un modo per scaricare i scusi veramente sul ceto politico su una parte di esso il fenomeno corruzione
Dimenticando che il fenomeno corruzione ha interessato larga parte della società civile del mondo imprenditoriale e che come ci spiego Gramsci moltissimi decenni fa
La inventò il mondo industriale più che non il ceto politico che poi hanno finito una parte del non è una parte dell'altro per ritrovarci sì
Ma il nuovismo che identifica come vecchia soltanto la parte che è stata dentro il ceto politico e in parte colare dentro alcuni partiti soltanto riesce a spacciare come nuovo ciò che dovrebbe essere trattato come vecchio
E questo non dovrebbe essere consentito a a a nessuno in realtà è in questo va tenuto presente ricordavo pochi giorni fa che questo s'è funzionale ad un disegno di sostituì
Sì io né di è lite sociali ad élite politiche
Dove all'élite sociali non si chiede il conto rispetto al vecchio nuovo rispetto all'essere stato partecipe della corruzione o meno
Ma gli si chiede solo di non aver fatto mai politica quello che ha fatto è irrilevante
E questo c'è l'apparecchio vecchio che si infila dentro il nuovo inseguire immobili il nuovismo non mi consente di accettare questo e e lasciare che accada impunemente
Permettetemi di dire una cosa che qui non c'entra ma io se sono convinto che oggi sarebbe un errore tale da mettere a repentaglio alcuni aspetti essenziali di democraticità del sistema introdurre meccanismi e di elezione diretta che io quindici anni fa favori
Io oggi dico che è sbagliata e pericolosa l'elezione diretta e non mi interessa che la lascio ad altri
Lascio ad altri di fare una cosa pericolosa e spero che questa cosa pericolosa
Non accada ma passo alle cose più grandi diciamo che poi mi interessano di più
Ed è forse più utile discutere quando dicevo si può sbagliare per difetto e si può sbagliare per eccesso
Si può sbagliare per difetto è l'errore che io ho visto e ho segnalato nella prefazione al libro di Umberto
Di una analisi sociale e e e questo voglio dire è un po'il dilemma nel quale ci troviamo oggi tra il difetto dell'eccesso
Di una analisi della inquietudine
Della maggioranza degli italiani nei confronti della vecchia politica prima del novantaquattro
Quando
Sembrò che nella stessa sinistra l'interpretazione di questa inquietudine fosse tutta caricata sul problema della corruzione
Ed è a questo proposito che io in quella introduzione faccio l'elogio del vecchio Piccin che senso di un partito in cui i vecchi maestri avevano insegnato
Che quando c'è una protesta sociale quel che conta non è sentire le parole che vengono pronunciate dalla piazza durante la protesta
Ma cercare di fare un'analisi delle ragioni e dei sommovimenti sociali che stanno sotto quella protesta
Perché può darsi che sotto quella protesta stiano più cose e più cambiamenti più fenomeni strutturali vogliamo usarla ancora questa parola che ha un grande senso e che è utilissimo usare di quanto le parole della protesta possano enunciare e inseguire le parole della protesta non è il compito di una classe dirigente che ha invece il compito di capire quello che sotto quelle parole cioè e questo io l'avevo imparato da tanti maestri del socialismo e da tanti maestri del Partito comunista il primo dei quali era Giorgio Amendola che io avevo avuto modo di frequentare ed in cui avevo molto apprezzato la attenzione alla analisi strutturale ora
Quella protesta era una protesta che
Certo la corruzione ha fatto esplodere ma chi aveva dentro tante altre ragioni di percezione di un cambiamento sociale che stava intervenendo alla quale in particolare la sinistra non stava dando una risposta
Era cresciuto concetto artigianale piccolo imprenditoriale al Nord che si si si sentiva comunque versato dallo Stato
E che non si identificava nel lavoro dipendente
Era cresciuto nel mondo del lavoro dipendente e della stessa purtroppo è un mondo quello della disoccupazione
Una sfiducia nella assunzione da parte del pubblico da parte della grande fabbrica come soluzione del proprio problema
Una percezione che la cassa integrazione era sempre più la fine del lavoro dipendente non una fase di transito verso un nuovo lavoro
La percezione che il lavoro forse non stava scomparendo ma doveva essere trovato costruito promosso in modi diversi
Ed è stato queste
Che ha fatto sì che poi abbia vinto lo ha contribuito anche questo a far sì che poi abbia vinto
Lo schieramento di centrodestra avendo il voto di molti disoccupati e di molti del lavoro dipendente cosa che non sarebbe altrimenti comprensibile
Se non per il fatto che il sogno del milione di posti di lavoro è riuscito ad essere più credibile di vecchie promesse che apparivano non più credibili
Qui c'è stato un difetto di analisi ora confrontate questo difetto di analisi con il fatto che chi in qualche modo ne è stato responsabile partecipe
Poi asserisce di aver fatto la rivoluzione liberale
Questo è un eccesso o rischia di diventare un eccesso dall'altra parte se non si chiarisce esattamente che cosa si vuol dire
Perché stiamo dalla parte del mercato perché ci rendiamo conto che la finanza pubblica importante
Perché vogliamo essere una partito altrettanto liberale quanto i partiti che si chiamano liberale o repubblicano oro cioè perché vogliamo essere un'imitazione di quelli che tali sono fin dall'origine
Evidentemente no so benissimo lo sto ponendo come domanda insomma poi lo sto ponendo a tutti e non solo a te e Claudio tu sei responsabile quanto me ora la sto ponendo a chi è oggi responsabile perché chi è oggi responsabile che anche che parla di rivoluzione liberale
Quindi
C'è qualcosa di importantissimo in questo verdetto rivoluzione liberale ma c'è qualcosa che se non viene chiarito e non viene agganciato a qualcos'altro finisce per diventare un eccesso ma proprio perché non si capisce proprio perché è così generale proprio perché e e è così enorme
Ora badate
La sinistra italiana ed europea
Ha tutte le ragioni di farla la rivoluzione liberale alla fine del ventesimo secolo ha tutte le ragioni
E avrebbe tutti i torti se non la facesse
Per che il secolo che sta finendo è il secolo che ha visto la grande sfida tra l'economia di mercato e le economie pianificate
E partiti comunisti e partiti socialisti in un modo o nell'altro sono stati dalla parte delle economie pianificate l'economia per pianificate la sfida l'hanno persa
Cioè il sogno faustiano
Secondo il quale un unico cervello razionale
Avrebbe potuto governare l'economia con molta maggiore efficienza e con molti meno sprechi
Della irrazionalità delle miriadi di decisioni ispirate al profitto e la motivazioni egoistiche del mercato si è rivelata falsa
Perché non dimenticate una cosa che dobbiamo sempre ricordarci tutti
Che i sistemi ad economia pianificata quelli del cosiddetto socialismo reale
Sono stati distrutti dall'interno più ancora dalla miseria che hanno prodotto che non darla in libertà che è cresciuta dentro di loro
Perché il paradossalmente un'economia che riesce a svilupparsi tollera un grado di libertà anche uguale a quello che si era sviluppato nei sistemi del comunismo reale ahimè ma ciò che li ha fatti crollare è la loro incapacità di produrre e di diffondere benessere quindi questa sfida è stata persa
E noi stessi dei paesi ad economia mista
Abbiamo dovuto prendere atto
Che spesso le gestioni pubbliche dell'economia all'impresa affidata in mano pubblica non tutela gli i consumatori e gli utenti in meglio di quanto la tutela il monopolio privato
Perché immette all'interno di quell'impresa motivazioni politiche motivazione deviazioni clientelari e quant'altro che generano forti disavanzi e forti distorsioni
è un dato di fatto che questo fa parte della storia d'Italia
Che se il personale di moltissime aziende pubbliche ha finito per rappresentare un macigno sul terreno della finanza pubblica
Ciò è stato non perché servisse al funzionamento dell'azienda ma perché serviva ai padrini politici che facevano assumere persone dalle quali poi speravano volto e questa è una inefficienza
Allocativa ed equitativa non inferiore a quelle che in circostanze
Non di concorrenza produce l'economia privata i nomi di queste abbiamo dovuto prendere atto
E quindi la rivoluzione liberale
è una rivoluzione sacrosanta nella nella misura in cui come dicevamo una volta prende atto
Che l'economia di mercato quella all'interno della quale ci si deve muovere sulla premessa della quale ci si deve muovere
In quanto si dica questo
E se ne accettino tutte le conseguenze
Vengono però fuori in primo luogo delle contraddizioni
Primo ma se è così una sinistra che a questo punto perché si deve alleare con il centro
Questa sinistra è il centro
Ho a dentro di sé il centro per quale motivo non può a vere dentro di sé il cento una sinistra che ha fatto la rivoluzione liberale non ha fatto la rivoluzione liberale se per raggiungere il centro ha bisogno di un altro che era presente il centro
Perché l fondamenta lei dovrebbe avere condivise già al suo interno che cosa rappresenta di diverso dal centro questa sinistra e che cosa il centro rappresenta di diverso in termini sociali di aspettative rispetto alla sinistra questo non è spiegato
Questo rimane uno dei uno dei punti oscuri
Una sinistra che ha fatto la rivoluzione liberale non dovrebbe essere in grado di raggiungere da sola il centro senza bisogno di farlo per interposta persona
Che cosa le impedisce di farlo insisto chi rappresenta essa di diverso dal centro ora qui c'è un problema reale ma il problema reale va capito
Va chiarito va esplicitato
Una sinistra che ha bisogno di allearsi col centro vuol dire che non ha ancora capito quello che il movimento sociale
Un'arma son Movimento Sociale usiamo nelle mettiamoci un solo davanti se non puoi
Si può essere un equivoco si dirà che sì quello non l'ho capito neanch'io non ce l'avesse un altro problema ronde il sommovimento sociale che è intervenuto e continua paradossalmente a ritenere anzi rappresentativa della tradizionale lavoro dipendente del tradizionale terzo debole
Avendo fatto una rivoluzione liberale che non spiega i suoi rappresentati i quali non capiscono che cosa essa rappresenta e capiscono di più Bertinotti
E capiscono di più Bertinotti
Il quale bene o male e riesce ad interpretare
Una fascia che esiste della nostra società
Che è quella in cui presumibilmente dovrebbe identificarsi una sinistra che ha bisogno di arrivare al centro per interposta persona
Ma che interpretando invece il bene della finanza pubblica e non il bene di quella fetta li lascia quella fetta integralmente arriverà a Bertinotti
Al quale è assai più facile esserne applaudito di quanto
Riesca ad essere applaudita quella sinistra vedete che qui c'è un punto di contraddizione tra un difetto di analisi che non ha portato alla luce a sufficienza
Quello che sta accadendo nella nostra società
E una consapevolezza delle rifiuto necessario di cose del passato che erano sbagliate che però non sia andata a posare in ciò che indice o in ciò che dovrebbe dire ai propri elettori
Io vi confesso
Scendendo dove non dovrei scendere
Che io ci credo al fatto che ci aveva insegnato Gramsci insistono a dire
Che il punto di fusione di una forza politica che funziona
E quello che con mette l'interesse particolare di qualcuno all'interesse generale perché io ti rappresento
Era presentando The riesco a rappresentare gli interessi del Paese purtroppo purtroppo era sbagliata l'ipotesi di fondo
Che la classe operaia fosse classe generale invece la storia ha finito per restringerla ma
Tu non puoi rappresentare solo l'interesse particolare senza collegarlo al generale ma santo signore non puoi rappresentare neanche soltanto l'interesse generale senza rappresentare nessuno
E la sinistra del centrosinistra di questi mesi a me m'è sembrato il soldato che sta sull'Altare della Patria rappresentare l'interesse generale intanto Bertinotti sguazza nel rappresentare l'interesse di qualcuno insomma questo diventa un grosso problema diventa inesorabilmente un grosso problema
Di cui si finisce per diventare vittima se non si chiarisce questa connessione
Se il difetto di analisi e da una parte l'eccesso di buttarsi sulla rivoluzione liberale dall'altra
Non trovano un punto d'equilibrio allora vi dico rapidissimamente la mia su questo in pochi secondi perché il tempo nostre poco vedete io sono tanto convinto Della necessità della rivoluzione liberale per le ragioni che dicevo prima e altrettanto convinto che di questa rivoluzione liberale a beneficio dei tanti
Che non sanno che non possono da soli provvedere interamente a se stessi
Questa rivoluzione deve essere interpretata da una sinistra che riporti nel secolo in cui stiamo per entrare le ragioni della sinistra del ventesimo secolo e non le cancelli
E non le cancello
Vedete sotto la rivoluzione non voglio essere accusato di vecchi Isma'da nessuno oramai sotto l'idea di rivoluzione liberale se non viene spiegato
Si cela finisce per celarsi un eccesso di pentitismo
Quasi che
Tutta la storia del ventesimo secolo si ha una storia da cancellare da buttare dietro le spalle e che finalmente si apre un secolo nuovo che non ha più bravo più bisogno né di socialismo né di socialisti
è un errore storico ed è un errore di prospettiva perché ciò che è stato sbagliato del socialismo del ventesimo secolo
è stato quello di ancorare il proprio ruolo all'aspettativa o peggio alla costruzione di una società diversa da quella di mercato
Che per i russi poveretti è diventata una società presente per noi fortunatamente per noi è stata solo e sempre il sogno di una società futura
E chi è che ha finito per deviare molto l'azione politica alla cultura politica e quant'altro
Ma i partiti socialisti del ventesimo secolo non s'non hanno fatto solo questo sogno sbagliato
Hanno anche avuto un'azione concreta chi ha assolto un ruolo fondamentale
Che è stato quello di consentire a milioni e milioni di contadini strappati dalle campagna di diventare lavoratori operai
Nella vita cittadina nella costruzione della società industriale vedendosi riconosciuti diritti che prima non avevano e tuttavia facendo in modo che la macchina produttiva potesse continuare a funzionare adattandosi a loro
Età da Tato le aspettative di questi milioni di uomini e di donne alle esigenze della società industriale adattato la macchina industriale alle esigenze di questi uomini e donne
Ha in altre parole dato un concorso fondamentale
Alla soluzione della cosiddetta questione sociale
In assenza di che le società industriali del ventesimo secolo sarebbero stati dilaniati dalla violenza e dal conflitto
E sarebbero finite tutte in una e spirale autoritaria che durerebbe ancora oggi questo è stato allora la domanda e
E vedete permettetemi di aggiungere questo nel fare questo hanno interpretato una delle anime fondamentali delle società libere e di mercato
Le quali hanno bisogno da una parte degli innovatori squilibra anti
E se volete di quella visse distruttiva che è propria dell'economia capitalistica ma hanno hanno spesso bisogno allo stesso tempo ha bisogno di un'anima che
Crei sicurezza nella società e dia stabilità alla società
Questo lo riconosceva Luigi Einaudi per primo quando scriveva che i milioni e i milioni
Hanno bisogno rispetto ai rischi della vita di sicurezze che i pochi sanno darsi da soli
E se queste sicurezze non vengono trovati quei milioni e milioni oltre a soffrirne diventano un'ammenda che può scassare l'ordine nella società
Il ventunesimo secolo non avrà più bisogno di qualcuno che faccia questa pare
Il ventunesimo secolo che si sta aprendo all'interno delle nostre società con un cambiamento di tecnologie
Con un cambiamento di mercati la globalizzazione di cui parlava Fausto prima che stanno determinando un effetto che o lo vediamo o siamo ciechi
Il lavoro dipendente sta diminuendo
E nell'aria già diminuita per la maggior parte dei lavoratori dipendenti consente soltanto salari di fatto decrescenti
Per la spinta concorrenziale delle economie terze e per gli affetti di tecnologie le quali oggi premiando soltanto chi sa usare il cervello applicato alla computer Istica
E il lavoro manuale che il novanta per cento della risorsa del tradizionale lavoro dipendente è un lavoro destinato o a perdersi o a dare salari decrescente
E quella che è stata la chiave di volta delle società del ventesimo secolo caricare sul salario
Tanto le migliori condizioni di vita dell'occupato quanto le prospettive della più larga occupazione sta cedendo davanti al futuro che ci si sta creando e i casi sono due se il salario è alto condanna la disoccupazione chi non ce la se il salario è basso non è sufficiente ad assicurare le esigenze di vita chi ha la fortuna di guadagnarmi
Il fenomeno che fino a cinque anni fa consideravamo americano vale a dire negli ultimi dieci anni la famiglia media ha mantenuto la sua capacità d'acquisto reale
Non più con un reddito come dieci anni fa ma con due redditi che sono entrati in casa ma devono lavorare in due per guadagnare quanto la famiglia guadagnava dieci anni fa sta entrando anche nel nostro Paese
Ed è di qui che nasce quell'inquietudine che le tradizionali risposte della sinistra non danno ed è qui che nasce la vittoria delle destre che promettono ed è qui che si deve misurare la rivoluzione liberale
Che non può non essere liberale perché al di fuori dell'economia di mercato non troviamo soluzioni ma che deve impostare il mercato in modo tale che su di esso possano esserci non solo in pochi mai tanti e che deve per i tanti costruire non attraverso lo Stato ma forse attraverso istituzioni sociali istituzioni collettive
Quelle sicurezze connesse a previdenza sanità istruzione che peraltro rimane il primo compito dello Stato la possibilità di portare tutti a lavorare col cervello io non riesco
A far capire in Italia la centralità di questo tema enorme delle tecnologie del fatto che oggi quelli come me Luigi che sono maestri del libro e della penna
Maschi e non sono maestri del linguaggio informatico sono condanna saranno condannati per il futuro ai lavori di serie B
Un bambino che non avviene immesso in queste tecnologie e al quale si dà una penna e Pinocchio come fu data a me cinquant'anni fa
è un bambino oggi condannato alla serie B mentre l'altro sarà condannato alla serie supera anzi non ci sarà più la serie B ci sarà la serie superare ci sarà la serie C e si creerà in vuoto nel mezzo
E qui l'aggancio che la sinistra deve trovare per parlare di futuro Attilia inquietudini non personali
Ma inquietudini sul futuro proprio dei propri figli
Trovare quelli agganci che parlino ad un ceto medio che sempre più si vede distante dai ricchi e sempre più avvicinato ai meno abbienti
Ricreare la prospettiva di un lavoro in chissà che non arriverà più una grande fabbrica nel Mezzogiorno
Prendere atto che non ci sarà un nuovo impianto siderurgico a Bagnoli per
Vivere di inquietudini per altri dieci anni
E che si Gioia Tauro darà lavoro lo darà tante impresa e che riusciranno attorno a quel porto a costruire lavoro e non attraverso un maxi centro che assumerà quattro mila persone tutto d'un colpo e come si fa
Ad organizzare la vita per queste persone io insisto su questo su un punto capite quando in tanti saremo a lavorare in quel modo
I nostri redditi saranno tutti fluttuanti
Ma la risposta che danno i liberali di destra
è una risposta che vale per i ricchi ma non può valere per gli altri
Se il reddito di un imprenditore medio-alto fluttua da cinque miliardi a cinquecento milioni fluttuazione da dieci a uno i suoi bisogni essenziali di vita saranno comunque coperti
Ma se il reddito dei tanti che saranno buttati in questo tipo di mondo avrà la stessa fluttuazione che sarà tuttavia da ottanta a otto milioni
Chi pagherà al mutuo per la casa chi pagherà la previdenza
Chi pagherà la scuola per il figlio questo sarà l'appeal problema di milioni e milioni di uomini e di donne
Di questo problema
Chi è una gigantesca questione sociale
Alla quale si sommerà nel ventunesimo secolo quella del Sud che entrerà nei nostri Paesi
E avete voglia di fare leggi avete voglia di chiudere allargare
Quando l'Egitto nel giro dei prossimi quindici anni avrà più nati di tutti i posti di lavoro che sappiamo potremmo creare in Europa quel problema entrerà dentro di noi
E allora si ritornerà alle condizioni in cui erano i nostri nonni alla fine dell'Ottocento
Quando appresi era una rappresentanza di contadini diseredati che non avevano neanche il diritto di voto quindi non lo facevano neanche per il voto di scambio all'epoca
E capire o no che bisognava farli entrare bisognava creare delle sicurezze essenziali
Bisognava evitare che la violenza che stava prendendo piede diventasse la regola bisognava evitare l'autoritarismo e questo
Ciò che i partiti popolari e socialisti hanno fatto nel ventesimo secolo in modo diverso ci sarà bisogno di questo nel secolo che si apre
E allora qui si capisce perché una sinistra ha un futuro perché c'è bisogno di lei
Perché ha un futuro una sinistra che sia anche il centro
Perché è una sinistra che parlerà ad un mondo di lavoro che sarà integrato tra lavoro dipendente lavoro semi autonomo lavoro piccolo imprenditoriale lavoro cooperativo
E avrà una risposta che la destra non potrà andare
Avrà la risposta che le viene perché è nota la sua storia dalla sua esperienza anche la storia di chissà che tanti hanno sempre dei problemi in più rispetto ai pochi
E non sono in grado di risolverli da soli e allora la rappresentanza politica di tutta questa parte
Significa contribuire a rendere concrete speranze e a cancellare inquietudini le inquietudini che contano non quelle che ciascuno di noi ha il dovere di curare in se stesso
Cambiano Amato ha designato scenari esposto problemi su cui torneremo
Ancora a discutere al prossimo Festival dell'Unità
Magari e però forse abbiamo ancora il tempo per
Alcune
Rapide considerazioni interventi
Comincerei con Claudio Petruccioli
Telegrafiche perché in effetti le cose che ognuno di noi voleva dire
Le ha dette
Per quanto riguarda diciamo lo scenario sui problemi sociali io
Credo sinceramente di potermi e non solo per la sua passione autorità ma per profonda convinzione rifare a tutta quest'ultima parte del di intervento di Giuliano Amato
Sulla
Innovazione i cambiamenti del sociale
Che mi sembra non sinceramente non possano essere compresi riassorbiti nel termine della rivoluzione liberale son d'accordo con te
Del resto un termine che io non nonostante quello che ha detto bit appunto Giovanni non ho mai usato e non mi sembra tale da io considero per dirla in estrema sintesi
Il liberalismo un vincolo obbligatorio
Dei principi che non si possono contraddire
Considera invece la democrazia una risorsa
Non la sua famiglia ma
C'è una certa differenza
Ma detto questo
A me sembra che però fondamentalmente non su questo argomento su questa insieme di problemi ci possono essere e ci siano delle diversità fra di noi e lo si è visto anche stasera sono invece in nella lettura storico-politica
Del presente e dell'immediato passato
Proclamo
C'è una intorno appunto a questa cosa che ho preso del nuovismo una polemica perché
Perché insomma
Non nascondiamoci dietro un dito c'è e per esempio c'è detto con la maestria e colla
Chiarezza che gli è propria nella introduzione di Giuliano Amato a questo libro una lettura per cui fondamentalmente
Il gruppo dirigente che ha pensato voluto e gestito il PDS negli anni fra il mille novecentonovanta e il mille novecentonovantaquattro
Viene identificato se non come il solo sicuramente come il maggiore responsabile di una occasione perduta
Di una cedimento al nuovismo che ha fatto dilagare certe tendenze le ha fatte prevalere è una tesi
Largamente diffusa io non la condivido è diffusa anche dentro il PDS
è largamente diffusa nella opinione nella lettura nella cultura politica di questo Paese mi fa sentire forte minoranza
Una minoranza diciamo paragonabile a quello che in passato infatti è stata fatto questo paragone sono stati gli azionisti per carità
A Bossi non confondiamo il nobile il volgare
E ha detto
Minoranza
Minoranza che a cui poi chissà come dire attribuito poi una funzione un compito un ruolo importantissimo cessa di essere stati essenzialmente il carburante o il carburatore
Dello sfascio
Della politica
E tant'è vero che oggi quando si parla di politica si dice il ritorno alla politica
è un ritorno
Ora io non sono d'accordo su questo
Chi ha inseguito il nuovismo in realtà negli anni vedi Giuliano poi di questo riparleremo con più calma in un'altra occasione no con più calma siamo calvizie Enzo in modo più disteso e ci sarà tempo
Beh gli anni fra il mille novecentonovantadue mille novecentonovantaquattro e ancora prima diciamo nell'ambito della sinistra dalla svolta in poi sono stati anni di forte battaglia politica
E non è che in Italia non ci fossero dei robusti Issing protagonisti
Di una posizione
Che prendeva di petto il nuovismo
Il nuovismo della Lega il nuovismo dei magistrati il nuovismo dei re dei referendum è Cristo
Erano le forze dirigenti di questo Paese
Quelli che governavano
Che avranno in mano il potere del Governo erano la bici la grande DC
Era anche il Partito socialista diretto con l'energia che conosciamo da Bettino Craxi
Quelli hanno fatto la battaglia contro il nuovismo e anche contro quello che veniva considerato un nostro nuovismo d'accatto
Io chissà o un poi il dubbio che se noi stiamo ancora in piedi
E perché no a siamo stati molto attenti facendo anche degli errori per carità
A non lasciare il monopolio del nuovo a quegli altri
A dire no guardate che di nuovi non ce n'è uno solo
A dire il nuovo è necessario cioè la fine del vecchio va ratificata ma bisogna fare una battaglia su quale nuovo e infatti siamo ancora qui a poter discutere per questo non mi sento del tutto fallito
Contendere su quale nuovo
Quelli che hanno fatto fin dall'inizio alla lotta contro il nuovismo sono stati spazzati via
Questo è un dato
E questo io dico molto sinceramente è stato il problema
Incombente nella fase giustamente Giuliano Amato
A motivi comprensibili
Perso politici anche personali e non vedo perché non debbano essere considerati gli aspetti personali io non credo che i problemi personali Giuliano siano solo da ricondurre a rapporto con lo psicanalista perché se ne può parlare tranquillamente quando hanno un qualche significato Veltroni ha fatto un'intervista in cui parla della sua vita che è chiaramente
Una metafora di un'ipotesi politica sette e quindi dico perché non non credo e che del tutto del tutto
è evidente che queste cose contano soprattutto può rinunci dicevo c'è giustamente da parte di Giuliano Amato
Non soltanto il rammarico personale ma la critica politica nel direbbe
Voi non avete tenuto conto di quello che il mio governo ha significato per esempio sul terreno del risanamento ma dico perfino sul terreno del rapporto con le parti sociali non ho nessuna difficoltà a dire lo scriverò adesso e lo pubblicherò
Lo scrissi allora e lo tenne riservato ma adesso voglio pubblicare
Noi abbiamo reagito assai male a quello che è poi la chiave di volta
Dell'equilibrio finanziario del controllo della moneta di questi anni cioè il primo accordo Amato trentino del luglio del mille novecentonovantadue abbiamo reagito malissimo
Abbiamo sbagliato
Perché abbiamo sbagliato perché purtroppo Castronovo Giuliano il tuo governo
Prendeva corpo in un ambiente che era ancora quello in cui incombeva questa questione
E se noi avessimo preso un'altra posizione ci fossimo accodati
E intruppati in quelli che con quelli che
Contrastavano il nuovismo secondo me avremmo fatto un disastro completo peggio di quello che il critico più severo ci può ci può oggi
Ci può oggi imputare ecco soltanto questo io volevo dire volevo dire
E per quanto riguarda il termine è rivoluzione liberale tutte le altre formule io ho l'impressione che siamo in una fase in cui si va molto a formule perché siamo in una fase di disorientamento e un po'di trasformismo
La cosa che non mi va a me è che tutte queste formule
Si pensi di poterle usare con grande disinvoltura in quanto poi tanto si è sicuri che la sostanza non cambia
In quanto si è convinti si è sicuri del fatto che poi la vita politica di questo Paese con tutti i cambiamenti e tenuto conto che c'è lì sunto leonesse questa destra che poi è quasi mezzo paese
No che sarebbero degli alieni
Posizione che secondo me è insensata
Il resto la politica che sarebbe tutto il resto della destra
è fondamentalmente ancora affidata inetti protagonisti ai vecchi soggetti
E alle loro relazioni hanno rapporti secondo me questo è un approccio pessimo che non porta a nessuna vittoria e se permetti Giuliano sia pure con termino con questa citazione di te
Sia pure con acrimonia io dico comprensibile acrimonia
Mi sembra che tu ci avvertì istituto tutti il giorno in cui dei annunciati le dimissioni del tuo governo il ventuno aprile se non sbaglio del mille novecento novantatré del mercoledì dopo
Il diciotto aprile il giorno del del del referendum
E dicesti una cosa che fece scandalizzare molti e che io credo di aver capito per il verso giusto quando dicesti attenzione
Perché questo risultato significa che la campana suona per tutti per tutti voi soggetti politici e partiti
Suo una nei confronti di una forma della politica di un rapporto fra la politica e la società
Che addirittura tu facesti risalire alla no instaurando una continuità fra il partito unico
Fascista cioè il partito moderno di massa del Novecento ripartibile ci furono subbugli polemiche io in termini storici e culturali
Credo di aver intenso
E di poter dire che condivido sarà quella tua è quella tua avvertenza attenzione signori stiamo vivendo un'epoca nella quale non crediate di poter
Vedere la caduta di certe forme della politica solo in altri o solo una corruzione perché qui le cose sono più profonde e potrei concludere suo
E con quella forma nuova della società
Dove non si può più parlare di insediamento sociale di classi in senso tradizionale almeno novecentesco e così via e così via è necessaria un'altra forma della politica soprattutto e questo è il punto su cui a
Ancora io sento che noi siamo in ritardo la destra è quello che ma noi siamo ancora in ritardo su questo noi culturalmente continuiamo a far credere a farsi sentire
Che sia ancora vera quella grande cosa che disse Togliatti nel mille novecentosessantaquattro che allora forse già non era più vera e che era stata vera del dopoguerra cioè che
Si diventava cittadini nel partito era il partito che dava struttura politica ha coscienza di sé cittadinanza alle persone
Questo è sbagliato non corrisponde più al vero i partiti sono necessari ma esistono prima i cittadini e poi partiti non prima i partiti e poi citavi
Dino vorrei aggiungere qualcosa di più
Anzi su due punti a il primo di assumere l'intervento di Giuliano Amato su una conclusione di questo tipo
Presso la raggiunta attraverso un ragionamento complesso e di grande interesse e direi
Ancora una volta a riprova di quanto le tradizioni culturali del socialismo italiano siano importante per il nostro Paese
Della segni di una sinistra c'è bisogno di ci sarà bisogno ma io non credo che questo stasera forse in discussione farà di nuovo nel senso che io credo che sul tetto su questo siamo tutti d'accordo forse ci dobbiamo porre con più forza ancora
Un interrogativo sul perché la ritrasmissione non riesce a pensare se stesse io ho citato Dahrendorf non dato sul testo sul quale ci sarebbe anche molto da discutere e qualcuno mi ha detto ma hai citato un liberale ho citato un liberale perché ASS sinistra sita esce
Sinistra c'è silenzio di analisi io la prima questione sulla quale molto brevemente tornerei adesso cerca di chiederci ma perché in questa sinistra non riesce più a pensare se stessi AMAT ho detto una cosa molto giusta io condivido anzi dirittura portare una un momento anche più avanti cioè perché i bicchieri di tequila si se esce sconfitta dalla dalla vicenda del secolo su questo non c'è dubbio le difficilissimo pensare nelle condizioni di una sconfitta
Che non è solamente tanto è solo una sconfitta politica è una sconfitta teorica una sconfitta culturale quello che tu dicevi tema anche a me molto caro e cioè il fatto che bene o male in tutte le sue forme in tutte le sue forme anche con le opportune distinzioni e con le differenti conseguenze la sinistra pensato ad un'altra società la sinistra ha pensato ad un altro modo di produzione la sinistra pensato diciamo all'interno di un gran de schema di filosofia della storia per così dire di un passaggio di civiltà produttive
E questo questo è un punto fondamentale quindi e stato un punto che ha coinvolto anche se tutti altamente sottolineare gli effetti diverso sì sia le culture socialdemocratiche socialiste sia quelli revisioniste sia a maggior ragione naturalmente le culture le culture comuniste quindi questo dato l'impossibilità di pensare un'altra società e la necessità
E invece di mettersi a pensare dentro la democrazia per spostare fortemente la sua qualità i suoi accenti e la sua capacità di realizzare se stessa a quest'implica un passaggio estremamente difficile sul terreno culturale implica un'altra cosa anche che alla fine dell'Ottocento quando c'è stata la grande reazione al la alla all'irrompere del capitalismo di mercato e ai anche a carattere selvaggio di questo capitalismo appunto quello che si diceva dico un'ovvietà ma forse con qualche cosa conviene richiamarla c'erano grandi soggetti aggregati cioè quella tra sì operaia che a parte la la l'enfatizzazione teorica che nasceva dalla dalla dalla scoperta del suo carattere di generalità è stato un'enorme aggregato sociale unito dentro la società nel lavoro d'in massa nel lavoro di stampo ricca nei rapporti dei grandi sindacati organizzati quale risposta la sinistra dovrà dare a un mutamento radicale morfologico della grammatica del lavoro cioè del modo in cui il lavoro e l'uomo si rapporti sta e questi sono temi enormi temi enormi sul terreno analitico che in un certo senso ci spiegano anche una certa afasia perché c'è una fa sia culturale della sinistra Merate non solamente in Italia
Scusate l'operazione che sta facendo Tony Blair in Inghilterra che per altri aspetti può essere estremamente interessante ma che cosa hai cioè che cosa rappresenta in cosa si io non è che la sa lo saprei di assumere tra l'altro non credo che ci possiamo sta si era invaghita di un discorso di questo genere ma questo non è tutto all'interno di una difficoltà essenziale morfologica grammaticale lessicali questo è un punto quindi questa difficoltà della sinistra pensare questa e vocalità del mille novecentodiciassette che ha coinvolto i il secolo coinvolto le culture ha coinvolto anche gli altri sostanzialmente non si è parlato d'altro nel Novecento dopo il mille novecentodiciassette e lo scomparire in un certo senso dramma dico senza che questa esperienza lascia lasci una traccia politica laddove c'è stata le questioni così impressionante ed è una cosa che ripeto io non voglio adesso insistere su questo tema che sarebbe molto bello poteri approfondire però questo è un dato che questa fa sia questa difficoltà d'altra parte io condivido quello che Giuliano Amato dici
Io ne ho fatto un assai breve cenno richiamando un'analisi diciamo di di Vera Lise Monforte Dahrendorf anche un po'un convertito che nell'ottantanove e nel novanta scritto cose completamente diverse in cui ha messo in evidenza questo articolazione di poteri sei se ha più mediazioni politiche o con mediazioni politiche tendenzialmente autoritarie che si vanno definendo in parti del mondo parti significative del mondo
Questo è un grande nudo e questo è il nodo che ci accompagnerà
La seconda riflessione che neanche questa Breve
La congiuntura italiana siamo in un vuoto questo è chiaro qual è il primo rischio di questo vuoto se le nostre analisi non possono non farsi carico d'i criteri di sapere che stiamo in Italia e quindi di ragionare concretamente questo molte volte l'abbiam perso di vista in certi momenti cioè evidentemente ai centro in Italia può significare Pantano trasformismo cioè può significare come dire il la collocazione al centro nel senso topico di questa parola della società italiana di un meglio ma diciamo
Nel quale non è più chiara la distinzione delle forze non è più chiara la distinzione delle politiche non è più chiara il sito delle prospettive ma che cosa si nasconde dietro questo tutto questo dibattito sul governo tecnico se non a
Anche questa possibilità che cosa significa questo sfilacciamento di quelli di quei popoli che bene o male si andavano definendo intorno a ipotesi intorno a ipotesi diverse e allora qui io credo che ci sia una osservazione da fare volevo poi concludere sulla questione liberalismo
Evidente che i poteri si stanno riorganizzando che le forze reali della società si stanno riorganizzando inutile citare esempi che sono sotto gli occhi di tutti e quindi il ritorno della politica non è il ritorno del problema del
La data delle elezioni ma il ritorno di un progetto che sia capace di rimettere in rapporto forze potenti e rappresentazione politica di queste forze di questi poteri e quindi distinzione e quindi conflitto anche
E su questo è evidente che la sinistra deve riconquistare una propria identità io son del tutto d'accordo con un punto del ragionamento di Giuliano Amato sul sulla questione del rapporto tra cento e stilistica l'ho detto in a modo mio all'inizio
Su questa staticità politici Istica per cui oggi il problema è quello di collocare un pezzo che si chiama sinistra così come è così come sta e poi metterlo in rapporto a a un centro che anche su esso ha già una sua la presentazione politico una sua cultura una sua identità è che cosa se non la riproposizione in forma fine Novecento del rapporto tra che è stato fra cattolici e comunisti nella nelle negli in un in una fase importante della storia della Repubblica ma non è diamo forse bisogno io lo dico a chi è stato rappresentante di questa cultura anche di una mediazione della cultura laica italiana su questo che e anche se parzialmente scomparsa dallo scenario io sento che non basta quello che c'è e non basta l'accostamento di queste due realtà
Ecco ecco la questione che io qui in questo senso io vi do la questione del liberalismo tanto mi consentite di chiamare don Benedetto a Napoli il quale aveva fatto una polemica con con Luigi Einaudi per di
Eh ma liberalismo non è affatto liberismo cioè il liberalismo non significa affatto che noi abbiamo un mercato i diritti e poi abbiamo la rappresentazione politica del mercato e dei diritti Benedetto Croce non un comunista non un socialista rivendicava l'autonomia del concetto di liberalismo dal concetto di liberismo cioè dalla sua rappresentazioni immediatamente conobbi
Ora è evidente che il liberalismo oggi può significare la necessità non dell'individuo in quanto tale ma di una realizzazione delle facoltà umane
Di una necessità di una dell'ampiezza massima di una realizzazione delle facoltà umane
è un tema complesso che dire dal liberalismo che se volete dire anche da Carlo Marchi da tante fonti questo
E dirlo oggi nel momento in cui tendono a prevalere poteri corporativi e nei momenti in cui la disgregazione dello stato sociale ammesso in discussione alcuni passaggi essenziali dello Stato di diritto sarebbe un tema di ricerca quello di capire che cosa è successo dello stato di diritto dopo lo stato sociale
E per il punto tutto questo è un tema di cui noi dobbiamo lo cui la sinistra deve farsi rappresentante non per non l'ha presa d'esclusiva
E questo può significare mettere insieme liberalismo e democrazia dentro una visione in cui lo spostamento di accenti sulla qualità delle demo della democrazia per la per le forze che si muovono in campo spinge adesso
Verso un una problematica solidaristiche socialista
Questo non c'è dubbio però tutto questo è un campo che si riaprire quello che preoccupa oggi mi e credo non solo me è la sensazione di un vuoto
Dentro che non promette niente di buono perché se non c'è cultura politica non ci può essere politica su questo non c'è dunque Strozzi che è un insegnamento
Che a noi viene da lontano e che io sento di poter rivendicare impiego ma a me pare che su questo la situazione sia quanto mai difficile e complicato
Non io mi mi limito pare solo un osservazione perché a rischio peraltro poi perdere l'ultimo treno che ho appena ritorno la Roma no io volevo solo sottolineare un fatto io non son d'accordo con con
Sono d'accordo con molte cose ma non con una che ha detto poco fa viaggio Grande finito che la la sinistra esce sconfitta nel ventesimo secolo io non sono assolutamente d'accordo sui ci penso per le nozioni non per quel tanto di vissuto
A penso che il meglio del ventesimo secolo è stato prodotto dal pensiero dalla tradizione socialista e di sinistra
Il guaio che abbiamo è che un certo modo parametri culturali teorici
Sono conclusi uno in particolare dico una cosa credo che molto noto diffuse discussa il famoso concorso secolo socialdemocratico è finito
Quando si è inteso per questo un sistema
Che attraverso la crescita lo sviluppo il mercato
Determinava condizione di redistribuzione le condizioni per la realizzazione dell'UE nel fare la tutela la protezione crescente
Dei cittadini dei lavoratori
Questa relazione è finita alla crescita economica produttiva non corrisponde più con i vecchi meccanismi
La redistribuzione il pieno impiego e i parametri di un secolo non servono più occorre inventarne di nuove Giuliano Amato ha fatto ha prodotto qui qualche elemento di riflessione e bisogna pensarlo io cito un dato
Nel libro di il libro bianco di Dell'Orco citava una una cifra a due cifre negli ultimi vent'anni la ricchezza in Europa e tre Sutta dell'ottanta per cento l'occupazione del nove per cento e si spiega così la crescita la crisi del Welfare rende dove è stato inventato
E il problema non è quello che abbiamo perso il ventesimo secolo il problema secondo me non abbiamo perso il problema se prenotiamo la sconfitta nel ventunesimo ed è questo il punto
La questione che ci deve investire con urgenza drammaticità e passione sapendo che di fronte non abbiamo dei giganti
Il problema è di sapere se noi non restiamo nella condizione di Nanni queste la questione io non temo gli avversari al limite potrei dire temono gli stessi e dalla nostra capacità di reinventare un nuovo secolo
Secolo vincente io ringrazio io lascerei la conclusione all'Autore poverino perché non accogliere poche parole voglio dire solo questo cioè
Circa diciamo
Circa l'inquietudine posso rassicurare si Claudio che gli altri che diciamo non mi dà pace
Il punto diciamo più
Su cui vorrei dire una parola è il seguente
Insomma noi le cose raccolte nel volumetto questo vogliono testimoniare
Il venti il un anno fa a marzo del novantaquattro subimmo quella sì sicuramente
Non so se epocale inserita similari a quelle storiche in ogni caso allora subimmo una
Sconfitto
Fummo battuti e vinse il centrodestra pensavamo di farcela un certo punto nei mesi immediatamente precedenti però le cose sono andate per un altro verso
Abbiamo riflettuto a sufficienza non lo so ma insomma abbiamo discusso parecchio
C'è stato anche un mutamento di leadership nel partito
Una ricerca delle ragioni di quella di qui il risultato negativo di quella sconfitta
Ecco io ho scritto intorno a quella sconfitta
Per individuare i momenti in cui abbiamo contribuire a individuare i momenti in cui abbiamo commesso degli errori sbagliato
Magari per tentare di TTT TTT chi non ripetermi alcuni
Ecco io penso che
Ricordo solo due momenti due due due passaggi
Che considero errori
Nei mesi che hanno preceduto il voto di marzo
Beh noi non solo
Abbiamo avuto nei confronti del chi scelte innovative del governo Amato una posizione che qui Claudio ricordava definendola sbagliata e non cogliendo il valore la portata di innovazioni che si avviavano a Luca
Ma noi abbiamo commesso un errore quando si è trattato di decidere del governo Ciampi
Pochi mesi prima
E non è un Copsa di poco conto
E poi secondo me quando abbiamo discusso della dello schieramento delle alleanze
In verità con il contributo di tutti solo pochi segnalarono che gli si stava commettendo un errore
Ha prevalso la preoccupazione il mito ancora all'ora della indistinta unità della sinistra
All'indomani delle elezioni amministrative nella primavera del novantatré
Noi scegliemmo poi un'altra strada
E malgrado avessimo colto e non fui tra i primi io accoglierlo in verità
E Simo colto il carattere innovativo del movimento referendario i di tutto quello che significava quando si trattò di tradurre poi in costruzione di un'alleanza politica
Noi pensammo che
Primo pagato un prezzo troppo elevato e che bisognava scegliere la strada tradizionale e siamo andati al diritti diritti ad una battuta è una sconfitta
Quindi
Il risultato al per molti aspetti era scontato la non non c'era partita evidenzia un centrodestra che riuscì più Dinoi a
Costruire un collegamento ai interloquire a inviare un messaggio con un settore importante della società italiana quindi gli errori della sconfitta perché
Io penso poi che ci sia da discutere anche sui caratteri
Che ha avuto il processo di trasformazione dal pc al PDS
La mia impressione però non è il caso di farla molto lunga e ormai abbiamo messo tanta carne a cuocere che
Magari ci incontriamo alla prossima festa dell'Unità qui a Napoli per discuterne e cioè una insomma io ho sempre pensato
Che è la trasformazione di una forza come il PC
La presa d'atto della compromissione di una storia la presa d'atto del fallimento di una versione del socialismo quella dispotica e quell'autorità aria
Quindi di una sconfitta certa un ma la sconfitta della scommessa fatta sulle sorti e le prospettive del socialismo dispotica ed autoritario
è una forza come il PCC dinanzi a quello che era accaduto trasformandosi non poteva che disloca arsi nel campo del socialismo democratico e liberale che anche la origina vita il fatto che il PC non sia stato una variante nazionale dello stalinismo ma un'altra cosa anche quel tratto distintivo
Della storia nostra poteva essere valori
Usata pieno solo dislocandosi nostre forze
In quel campo non era un'operazione
Fatta in continuità né di salvataggio dei resti di una dicendo di una storia ma era la scelta di un campo
Della versione dal socialismo che aveva trasformato la faccia dell'Europa e non approda in un porto sicuro in un mare tra
Anche quello ma l'approdo in un
In un in un mondo che si interrogava che avvertiva che si imponevano anche per quella tradizione Mutant
Che a trasformazioni e che correva a fare il i conti con le esprime i cimenti della posti dal concludersi di questo secolo B tuttavia però in quel campo
Anche su quella caratterizzazione della trasformazione di fu una disputa una discussione io ho l'impressione che è stato ambiguo contraddittorio è faticoso l'approdo in quel campo e in quel territorio diciamo in cui avviare una nuova ricerca e anche il campo in cui il problema del rapporto tra socialismo e liberalismo poteva essere affrontato in maniera più feconda perché insomma interrogarsi su questo rapporto complesso e controverso è interrogarsi sul tema che assilla il socialismo democratico e liberale da datata da decenni
Questo è il punto insomma non è mica una novità dell'ultima ora una questione che insorge oggi questa ricerca delle connessioni
E delle relazione ma il Cagni il luogo in cui in maniera più feconda poteva essere affronta e certo pensare dentro la democrazia cosa è stato scusate per il socialismo democratico e liberale è stato cimentarsi con la riforma del capitalismo anche oggi quando discute ma di cosa discutiamo quando dice amo che è attuale una tradizione politica che abbia un'ispirazione sociale correttiva degli spontanei ismi del mercato civismo chiamo il campo della della ricerca del socialismo democratico e liberale
Che impegnato a attenuare le le le degli effetti controproducenti della del del mercato universale diciamo queste il compito che si ripropone anche oggi ho finito io penso che noi dobbiamo c'è un problema di ripensamento strategico per la sinistra ed anche per noi che siamo la forza fondamentale
Per evitare di commettere gli stessi errori e per evitare di ritrovarci a discutere di un'altra battuta d'arresto sconfitto io credo che ci siano le Shabiha Moretti ci sono rischi e possibilità
Di un insuccesso di uno schieramento di centrosinistra tutta via i problemi sono
Seri non si tratta di rimettere insieme i resti di due storie
Il centrosinistra non può essere l'incontro tra reduci
Da un lato dall'altro la sinistra deve avere un'aspirazione cioè quella di
Sprigionare una capacità di conquista di retta degli elettori moderati e del centro diretto come accade in tanti altri Paesi
Io non ho pensato che fosse contraddittorio puntare a un'alleanza con una
Rappresentanza politica dal Centro democratico e laico e allo stesso tempo innovare profondamente nella sinistra permetterà nelle condizioni di conquistare direttamente il PCI
Ma credo che su questo aspetto ne dobbiamo lavorare molto
Discutere molto e portare avanti quella
Innovazione politica ideale culturale e programmatica di cui abbiamo discusso questa sì grazie
Allora
Dobbiamo discutere del mio libro