La legge sull'autonomia scolastica e universitaria seminario organizzato dalla Confindustria

Questo borsone vuoto a questa convenga questa tavola rotonda
Mostra anche l'interesse evidentemente di Confindustria
Per quanto riguarda i problemi della scuola a questo tema in particolare questo della
E non si realizza ancora questa tavola rotonda cercherà di analizzare quelli che sono i motivi di perché non si realizza e certo è che abbastanza emblematico che un
Un'apertura
Così importante come era quella che era stata iniziata ormai dal lontano ottantanove per la legge sull'autonomia
Scolastica lo teneva universitaria l'autonomia universitaria si sia poi trasformata quasi sempre in una protesta da parte degli studenti mai da quell'anno anche da prima
Guasti stagionalmente capitano queste proteste
Queste proteste sempre più hanno anche come elemento di riferimento questo dell'autonomia che è vissuta quasi con una perdita di identità e che mi sembra abbastanza bizzarro credo che quindi sia particolarmente opportuno questa tavola rotonda di oggi
Che affronta questo tema e cerca di dare un contributo piccolo grande che esso sia
Alla chiarezza perché il di autonomia per poter gestire per poter meglio arrivare a dei risultati credo che tutta l'amministrazione
Pubblica ne abbia bisogno e quindi sarebbe un vero peccato che essa poi muoia esclusivamente sotto gli slogan
Questo il mio compito vi ringrazio di essere qui cedo subito la parola Gabriella Bocca che introduce i lavori del convegno
Grazie mille
Gentili ospiti cari amici danni la scuola sta divincolandosi in una sfida per diventare adulte questa sfida nome l'autonomia
Solitamente i ragazzi oggi chiedono a quattordici anni le chiavi di casa e genitori ma si stanno stanno rifiutando che la scuola abbia queste chiavi di casa
Per poter migliorare e responsabilizzarsi
Chiarisco e chiariamo come giovani imprenditori e credo come Confindustria
Che il discorso autonomia non significa privatizzazione ma responsabilità
L'autonomia dalle scuole la possibilità di autogovernarsi di sfruttare meglio le risorse di soddisfare appieno le esigenze dei suoi clienti usufrutto cori d'autonomia e lo step iniziale per parlare di qualità del sistema scolastico
Molti di voi già conosceranno quali sono i punti di forza del decreto della proposta legislativa del la legge mille ottocentodieci
Per sintetizzarli per coloro che non sono perfettamente a conoscenza dalla ridefinizione degli organi collegiali la riorganizzazione dei servizi dell'amministrazione scolastica a vari livelli
Attribuzione dall'amministrazione centrale di prevalenti compiti di indirizzo e di programmazione
Di sviluppo di coordinamento di valutazione del sistema scolastico progetti d'istituto modalità di esercizio dell'autonomia amministrativa
Definizione degli organici l'istituto reti scuole scusi rete reti di scuole e i piani provinciali reclutamento docenti di attività extracurriculari e statuto dello studente
Quali sono anche ulteriori punti di forza delle scuole e che lo Stato dovrebbe col ministero dovrebbe pilotare e coordinare la funzione del della scuola ogni spesa va collegata ad obiettivi definiti
Il confronto tra promesse i risultati dovrebbe essere analizzato il decentramento favorisce l'efficienza e sarà anche la comunità valutare la qualità del sistema scolastico
Non voglio dilungarmi oltre preferisco passare la parola al dibattito e soprattutto ai nostri onorevoli
Interventi persone che parteciperanno inizierà Giancarlo Lombardi con la relazione di presentazione
Dopo di che ci sarà una tavola rotonda con l'Aurelia e la senatrice Aureliana Alberici il presidente dell'associazione nazionale presìdi Giorgio Rembrandt
E e il segretario generale il Consiglio di Stato Alessandro Pajno moderato questo da Claudio Gentili concluderà Sandro Riello grazie mille
Io non posso dire anch'io
Che dico due parole brevemente passo la parola scrisse no che trionfa bisogna esatta fabbisogni entrare nel merito del problema
Allora io penso che sia importante che i giovani industriali fedeli a una tradizione di impegno
Nell'ambito del l'interesse verso il settore della scuola
Ai impegno
Che è una costante
Dei giovani industriali come a mio avviso partire da circa dieci undici anni è stato anche una costante dell'impegno di Confindustria che non vuole affatto dire
Che
E che l'interesse che riusciamo a suscitare di conduciamo mettendo un attimo come imprenditore
Lei nostri colleghi giovani o adulti
Sia un discorso vinto cioè io continuo a ritenere e questo lo dico ogni volta che incontra i giovani quando questi hanno timore che l'impresa interna la scuola per piegarla ai propri scopi ente interesse
Noi abbiamo ancora davanti un lungo periodo in cui purtroppo l'azione di sensibilizzazione resta
Elemento prioritario Dick di questo impegno ci sono vincente a fare constatiamo lo prendiamone atto
Nella mia tradizione in Confindustria giù io passavo per essere provente Loiero un po'una coscienza critica no cioè una persona che ha teso a privilegiare gli esami di coscienza rispetto alle esaltazioni che invece molto soddisfa nel nostro ambiente cioè è tradizionalmente molto facile trovare la corde l'applauso in Confindustria parlando male delle banche parlando male di sindacati parlando male del governo che fa delle leggi non adeguatamente attente al problema dell'impresa
Non abbiamo particolari attitudini invece a riflettere sulle nostre manchevolezze io continuo a ritenere
Che per esempio i ritardi del problema della scuola in Italia siano certamente dovuti a una serie di problemi di cui parleremo anche adesso per spiegare perché per esempio
è così difficile portare avanti l'autonomia ma resto convinto che la ragione principale è una sostanziale indifferenza del paese a questo problema
Ed essendoci questa sostanziale indifferenza
La classe politica che ha le antenne molto vispe nel capire che cosa la gente interessa non ha mai ritenuto che questo fosse davvero un cavallo vincente e io credo che in parte abbia ragione
Allora questo aumenta il merito di chi invece cerca di tenere viva la fiamma e di portare avanti l'interesse però bisogna The tener conto di questo problema no perché in assenza di questo io credo che una riflessione in tal senso anche da parte degli ordini di Confindustria anche adesso non sarebbe affatto fuori luogo
Mi permetto di rettificare
Il taglio iniziale dato da Cipolletta
Perché se una cosa positiva possiamo mettere agli atti nel mentre ragioniamo su quale potrà essere il prossimo futuro dell'autonomia della scuola in Italia
Una cosa che proprio con serenità possiamo dire è che nella contestazione studentesca mille novecento e novantacinque
è assolutamente scomparsa
La contestazione verso l'autonomia e anzi al contrario nelle piattaforme degli studenti in particolare di quelle più organiche mi riferisco a quelle dei movimenti di sinistra che sono gli unici che hanno una sorta di è accordo nazionale perciò si sono trovati fin da questa estate per mettere a punto un documento eccetera
Ma anche mi riferisco a quelle delle singole scuole che io ricevo io ormai una specie di Kartell alta così di cui metà sono pieni di imbecillità e cioè di accuse del tutto prive di senso inviate
Inviate dei codici etici accusa di tutte una sede di malefatte che onestamente non abbiamo compiuto eccetera eccetera però ci sono una serie di documenti e questo è un peccato che tutti non possano esserne edotti e che ci sono moltissime scuole
Che hanno occupato e hanno fatto otto gestione in quella settimana in cui l'hanno fatto hanno per esempio elaborato dei documenti nel quale dicono il loro parere in moltissimi diessino l'arrivo della totalità ma in moltissimi Jesi
L'autonomia è espressamente indicata come richiesta credo che sia importante no perché siccome un pochino di merito credo che anche noi lo abbiamo in questo per azione allora è anche bene che conosce lo prende quando dico noi intendo dire sia l'azione che Confindustria ha svolto nel passato e sia francamente l'azione che il ministero ha svolto in questo anno cercando di chiarire i termini del problema e far capire il perché
L'autonomia doveva essere deve essere un grande interesse degli studenti e non come Cipolletta
Ha molto giustamente ricordato
Chi sia questo paradosso che da parte di coloro che avrebbero dovuto chiedere e sollecitare
Una una novità si era invece in tradizionalmente fino all'anno scorso una forte opposizione nel
Accuse fatte da D'Onofrio
Beh l'anno scorso l'autonomia sicuramente era uno degli elementi contestati tanto è vero che il ministro D'Onofrio ha ritenuto cosa da me molto criticata
Di lasciar cadere la delega che lui aveva per potere realizzare l'autonomia e non ha utilizzato questa delega che quella che faticosamente io vado cercando con il disegno di legge
Presentato circa sei mesi fa in Senato e attualmente in discussione di cui era d'attrice
La senatrice Alberizzi
Allora in in estrema sintesi Gabriella ha già ricordato quali sono le ragioni profonde che giustifica ne fanno dell'autonomia uno dei due o tre problemi non di più di due o tre fondamentali per il rinnovamento della scuola
Sostanzialmente questo è da ricondursi al fatto che l'autonomia e la condizione
Per potere responsabilizzare i responsabili e cioè coloro che davvero gestiscono le risorse
Nell'ambito educativo e che solo massimi fra tutti i presìdi ed è opportuno e giusto che esce da questo tavolo il presidente dell'associazione presidi Rembado proprio in questa linea per cui massimi fra tutti loro ma non solo loro
Perché come il Preside stesso Rembado
Arie certamente coscienza
E l'autonomia non si esaurisce con un potere dato al responsabile di istituto ma vede coinvolti cioè offre una possibilità di coinvolgimento a tutti gli altri partecipanti dell'evento formativo che sono
Subito dopo insieme ai presidi il corpo dei docenti
E poi le famiglie e gli studenti in un modo rilevante ancorché differenziato rispetto alle altre categorie
Allora questo deve essere l'idea Chiara c'è uno deve sapere che a un certo momento l'autonomia è una condizione non sufficiente perché non è vero che se noi il giorno in cui se Dio vuole il Parlamento varerà l'autonomia
E e noi vareremo i decreti delegati non è che ipso facto avremmo realizzato un miglioramento qualitativo della scuola questo assolutamente
Non è per ragioni che che possiamo sul poi poi possiamo ragionare insieme
Su cui merita io credo di ragionare insieme però è una condizione necessaria in assenza di questo noi siamo condannati a una gestione burocratica di una realtà molto complessa come quella del ministero della pubblica istruzione estremamente complessa
E molto onerosa che non permette il migliore la migliore gestione perciò il migliore risultato qualitativo nonostante il grande impegno che delle persone anche eccellenti che lavoro nel ministero danno su questo lavoro
Il titolo provocatorio il giusto perché a un certo momento fatto del del nostro incontro dice ma perché sembra quasi
C'è per fortuna un punto interrogativo e non un punto escono attivo della scuola perché non si realizza ancora
Io lascio poi la parola a una persona che politicamente a più elementi di me paradossalmente io sono il ministro
Però il giudizio una volta che un disegno di legge in parlamento viene dato probabilmente con più congruità da un'espressione delle forze politiche qual era la attrice senatrice alberi si che non dal governo stesso il governo in qualche modo quando ha presentato un disegno di legge e fa di tutto per portarlo avanti però ha terminato un po'la sua funzione ed è il Parlamento che in questo momento a il pallino in mano e di conseguenza è in grado di gestire la mia valutazione però è che se la legislatura non sarà interrotta anticipatamente cioè tanto per essere chiari nelle prossime settimane in tal caso è evidente
Che noi non saremo in grado di concludere il disegno ci sono buone probabilità che disegno sull'autonomia Possa andare in porto
è probabile che il Senato possa terminare i suoi lavori la Commissione entro la fine dell'anno ci sono a mio modo di vedere i tempi per poterlo fare
E perciò se c'è la volontà io speravo confesso che ci lavorasse oggi e domani a tempo pieno e si desse un colpo oggi sono in discussione in Commissione altri elementi cioè il differimento termini ed edilizia scolastica per cui non si non si discute dell'autonomia
Però volevo dire se si lavora impegna attivamente la Commissione può terminare
A questo punto in Aula al Senato potrebbe essere concluso l'operazione intorno alla metà del mese di gennaio e se la Camera vorrà è chiaro che ci sono ampiamente i tempi cioè nel giro di due mesi
Visto il lavoro importante che il Senato ha fatto con forte coinvolgimento di tutte le forze politiche potrebbe conclude per cui se il governo avesse davanti
Alcuni mesi nel mille novecentonovantasei il disegno potrebbe essere concluso
A questo punto noi stiamo già attrezzandosi per essere molto rapidi nel realizzazione dei decreti che sono quelli attuativi della dedica che ci viene dalla
Quali sono i nodi difficili su cui merita che voi nel momento in cui si fermate io penso che questi incontri hanno un doppio scopo da una parte dovrebbero rendere di artefici di una lobby intelligente
è ciò che io ho ampiamente cercato di fare quando l'incarico in Confindustria per la scuola oggi questa si è leggermente ridotta e forse è anche comprensibile
Anche perché e c'è un ministro che in qualche modo dovrebbe essere sensibile visto che è lì per cui mi sembra abbastanza comprensibile
Da da parte di vedute però non c'è dubbio che una lobby che porti a dire cioè tra dovrebbe eleggere il presidente di Confindustria
Il direttore generale eccetera quando vanno a parlare con il Presidente del Consiglio
Accanto ad altri problemi importanti che certamente ci sono però ricordano che questo è un problema che gli interessa e che perciò giudicano positivamente se va avanti questo è importante non è vero che non conta nulla
Se nella intervento pubblico che degli imprenditori eventualmente fanno per dire quali sono le manchevolezze o i meriti che il Governo stava davanti indicano questo la classe politica è assente se c'è una indicazione una pressione per cui da una parte credo che lo scopo di questi nostri incontri siano anche di questo genere
Un secondo elemento è sicuramente un approfondimento di conoscenza in questo profondo le tue conoscenze io vorrei indicare quale sono i problemi più difficili che noi dobbiamo affrontare
Il problema più difficile concettualmente l'equilibrio di potere che deve crearsi fra centro e periferia
Non si l'autonomia degli aspetti che sono fuori discussione su questi devo dire non ci sono grandi esitazioni che il preside con il collegio dei docenti
Gestiscono al meglio le risorse di ogni singolo istituto per perseguire il risultato che è di fare buona educazione dei ragazzi su questo non esistono contrapposizioni di carattere teorico cioè nessuna persona intelligente può avere direi esitazioni di fronte a questo
Nel momento in cui si va a interrogarsi
Se il decentramento di potere dato alle Regioni o le Province
Deve giungere fino a un certo livello o quanto deve restare invece di gestione unitaria centrale affinché la scuola italiana sia riconoscibile come tale e non rischi di diventare una federazione di scuole
A secondo delle loro regione questo è un problema invece di grande valenze di grande rilievo politico
Io ho passato due giorni nel già quello che avrebbe dovuto essere un ponte invece purtroppo nell'andare a a Bressanone a a inaugurare avranno festeggiare il settantesimo del liceo di Bressanone che si autoproclama il più antico liceo d'Italia non so se sia vero o no
E ho incontrato il sovrintendente che sarà come dire il provveditore di Bolzano
Di lingua italiana quello di lingue tedesche eccetera ed esempio in questo momento a Bolzano e nella zona pedonale si sta vivendo con grande intensità e problematicità il problema dell'eventuale provincializzazione della scuola
Cioè si ritiene che questo sia un problema e e a mio avviso lo è con una serie possibile di conseguenze di carattere anche politico molto rilevante se pensate
Che l'educazione dato ai bambini e poi quella che naturalmente ci ritroveremo quando poi questi saranno più grandi eccetera allora questo è un problema di equilibrio il problema fra il centro e la Regione la mia tesi è
Che dobbiamo decentrare perché sicuramente viene meglio gestito tutto ciò che in qualche modo
Gestione
Se non li avete visti usa la parola amministrativa perché promessa attiva avviso contiene anche una dimensione politiche per cui direi gestione prenderete organizzativa degli eventi
Ritengo che invece debba restare sostanzialmente unitario l'Indirizzo della scuola
E che perciò la scuola che un ragazzo fa a Roma a Palermo sia sostanzialmente la stessa che si fa a Bressanone a Milano o a Ragusa
Anche perché la nostra prospettiva è sicuramente quella di realizzare una scuola di carattere europeo e non certo una scuola di carattere regionale o provinciale
Ecco la definizione esatta di questi compiti e delicata anche perché noi non siamo in un meccanismo di mobilità per esempio nell'ambito statale non dimenticate la famosa polemica sulle Province
La nascita delle regioni che ha voluto portare all'eliminazione province eccetera
E credo che sia molto difficile potere ipotizzare o affermare che domani di fronte un decentramento non so ci sono cinquecento persone che dal ministero vengono staccate si dice adesso guardate lavorare a Bressanone a Ragusa
O da un'altra parte perché abbiamo fatto il decentramento dobbiamo stare anche molto attenti che questo non si traduca in un sovraccarico economico e perciò in un aumento di spesa che certamente il nostro Paese oggi non potrebbe accettare che sarebbe sicuramente un errore
Il secondo elemento per me è difficile di grandissimo valore importanza è il problema della valutazione
L'autonomia per sua natura dice che io attribuisco a ogni scuola la possibilità diciamo di organizzarsi di fare eccetera
Allora o questo gesto avviene sulla fiducia io dico ti do l'autonomia e poi ciascuno fa quello che crede ecco che salta fuori va bene è evidente che se io sono una persona responsabile non posso accettare una prospettiva del genere
I miei interlocutori cioè i il mio punto di riferimento restano sempre i ragazzi il mio problema è io voglio difendere i ragazzi e cioè voglio offrire a loro la migliore scuola possibile in questo quadro unitario
Allora io non posso accettare il rischio di dire io faccio un decentramento lascio l'autonomia pare una scuola per esempio si gestisce malissimo conduce le cose malissimo e le conseguenze evidentemente sono pagate
E dei ragazzi che l'amico del cuore questo sarebbe a mio modo di vedere irresponsabile da parte del ministero
A questo si risponde con la realizzazione di un centro nazionale di valutazione
Che non può essere totalmente autoreferente perciò a mio avviso non può essere sostanzialmente tutto interno al mondo della scuola anche se credo dobbiamo valutare al meglio le le capacità e le forze che ci sono invece fortunatamente
All'interno del mondo e la scuola nel campo dalla valutazione del torneo romano il viso non valutarle però non può esaurire questo problema
Tenuto conto che questo è un problema obiettivamente difficile
Ecco noi ci siamo piegati su questo argomento ormai da mesi abbiamo cercato di approfondirlo e confesso che ho mano che l'approfondimento va avanti continua a rimanere questa coscienza dell'estrema difficoltà
Ci sono dei presidi che dicono il problema sarebbe risolto perché il preside giudica Luís ecco questo è chiaro che non è accettabile perché siccome ci sono dei presidi che fra le altre loro manchevolezze su hanno proprio quella di non saper giudicare a un certo momento se io affido loro questo compito in modo totale ed esaustivo a un certo momento ricada in quel rischio grosso cui facevo cenno prima
Ma non vi è dubbio i presidi invece sono persone che devono giocare un ruolo rilevante in questo come devono giocarlo a mio modo di vedere anche altre componenti partecipative fra le quali possono essere i ragazzi stessi se opportunamente
Direi inquadrati ed educati come possono essere anche le famiglie però tutte cose richiedono grande cautela
E di conseguenza che vanno gestite con grandissima attenzione
Allora in questi casi è più facile fare l'enunciazione dire ci vuole un centro di valutazione che può andare a vedere esattamente come questa valutazione effettivamente avviene
Il terzo elemento che mi preoccupa se volete meno ma che di grandissima importanza è la qualifica dei direttori di istituto in un regime di autonomia
I direttori di istituto devono giocare un ruolo di grande rilievo
Io ho dichiarato e lo ripeto ufficialmente in tutte le sedi che penso che ha questa funzione competa perciò il riconoscimento della dirigenza perché una persona che assolve a questo compito
Merita di essere riconosciuto venne la sua qualifica come tale ma proprio per questa ragione bisogna che la preparazione sia adeguata se noi domani mattina facessimo dirigente dessimo questa autorevolezza tutti come Trebbo un errore perché non tutti in questo momento sono preparati a questo oltre ad altri problemi cioè la grande differenza che c'è
Tre delle scuole piccoli delle scuole invece sono noi oggi abbiamo delle scuole secondarie superiori con mille duecento mille trecento studenti anche di più in alcuni casi e abbiamo delle scuole che hanno invece il liceo classico e Dante Alighieri di Bressanone
E che io sono andato a festeggiare a ottantadue allievi le cinque classi di liceo cioè quarte e quinte generale tra liceo sono tante da voi tutto allora è evidente
Che il problema è molto diverso cioè non non può essere considerato esattamente nello stesso modo su questo piano io credo di poter contare su una collaborazione della successione sono alle prese di forte cioè che riconosce proprio perché persegue la la qualità della funzione del preside e di conseguenza era prima essere interessata che si cerchi di arrivare a questo risultato nel modo più rigoroso e nel modo più completo così
Un altro problema è questo sì è l'unico che che che vede ancora
Chi avrà assistito ieri sera una trasmissione televisiva a cui ho partecipato rispondendo romane ragazzi è l'unica domanda che mi anche fatto irritare e a cui ha risposto con un minimo di
Così di di di di di po'vibrante
Un certo momento è in questo timore che le risorse aggiuntive
Che io considero una ricchezza e una manna volesse Iddio che una scuola avesse delle imprese industriali e di servizio delle banche non salire che a un certo momento aiutassero ad accrescere le risorse di una scuola o con sì soldi oppure con elementi didattici oppure con prestazione di di di insegnamento da parte di dirigenti cioè tutto ciò che arricchisce evidentemente la scuola all'interno del proprio progetto educativo
Ci sono ancora alcuni che vedono questo come un timore di ingerenza di una realtà esterna
Questo timore a mio avviso è totalmente ingiustificato sia perché non siamo in presenza di questa coda di imprenditori che sono lì che cerca di portare grandi aiuti alle scuole da nessun punto di vista ma anche perché io credo che proprio soprattutto dalla formazione professionale un contatto più stretto con l'impresa è la condizione per riuscire a fare formazione professionale più adeguata
E chiederei la scuola più vicina alla realtà vera del Paese
Questo riguarda sia ripeto le strumentazioni didattiche
Utilizzate ma riguarda anche il contatto proprio con le persone eccetera
Ultimo dei grandi problemi che lì sono è la riforma del ministero
Il ministero la pubblica istruzione non è molto lontano
Da dalla Chiesa cattolica
Allora io che sono un credente militante l'ambito chiesa che perciò un po'la conosco capisco quanto per esempio la questa costruzione che ha molti elementi di vecchiaia molti elementi di inerzia molti elementi di rischiosità
Però si tiene bene venuta costruendosi nel tempo
Con tutta una serie di di meccanismi che sono ripeto presi uno per uno in larghissima parte discutibili e negativi che siano riprende riguarda dicevano ma qui siamo totalmente fuori alla fine
Ma che letti nella importanza che per esempio questa grande
In realtà a la storia e invece poi si vede che chi è che si è molto più saggezza e molto abbia ecco il ministero a modo suo alcuni di questi problemi allora bisogna stare molto attenti
Nel momento in cui si va a intervenire in un inevitabile cambiamento forte che il ministero dovrà avvenire a fronte dell'autonomia
Di non andare a creare alcun riscontro quasi
Ah ah ah buchi che porterebbero al risultato che voi non funzionò neanche le cose che invece oggi magari con certi limiti però evidentemente funzione del cioè la riforma deve essere organica in qualche modo al Progetto
Perciò dobbiamo avere il timore paura che ci si mette qualche settimane in più qualche mese in più a realizzarla ma che questo rientri in un disegno organico questa è la ragione per la quale io sono
Spingo moltissimo sul problema dell'autonomia
Sostengo che questo abbiamo varato un il più in fretta possibile
Ma sostengo anche che poi la realizzazione dell'autonomia
Deve chiedere tempi più lunghi ce lo dobbiamo decidere il quadro deve essere chiaro la legge essere fatta i decreti che i gatti devono uscire
Ma poi si dice poi per realizzare queste cose alcuni di questi smettere o magari due anni perché dobbiamo arrivarci con la garanzia che tutto l'insieme funzioni
Devo dire ci vuole anche del rispetto verso verso la gente sono Dirceu c'è un problema che Didier allora dobbiamo del poi il timore che qualche volta si prende a me capita l'altro giorno uno di questi ragazzi simpatici DVD la discussione di ieri sera
Poiché
La registrazione se lo ha fatto l'altro ieri mentre Demi diceva
Sì capre me sono queste cose qua sono sei mesi che le sentiamo e non si sono ancora realizzate
Fra questi non ci metteva anche la riforma della secondaria superiore cioè
Con una con no ma con l'illusione che quand'anche l'avessimo non sappiamo che se ne discute da da quindici anni popolari sorrisi credeva che tre mesi e poi dice a mattina dopo si deve cambiare cioè e e che lui stesso in corpore vili potesse viva ma insomma è evidente
Cioè questo comprendere che la scuola è per sua natura una realtà forte che merita proprio per questo rispetto non è casuale
Io che ho fatto questo paragone alla stessa chiese e cioè per dire che Picco sicurezza i movimenti devono in qualche modo è rispettare direi la complessità della realtà allora se questa viene vissuta come certamente nell'ottica di qualcuno è come scusa e alibi per non procedere o per procedere più lentamente di quanto non si potrebbe è chiaro che non ci sta bene non mi sta bene
Se questo è un certo momento eh segno di dire cerchiamo di fare le cose meglio personalmente sono evidentemente convinto non dimentichiamoci che come abbiamo ripetuto moltissime volte anche in questa Sala e qui noi siamo passati da una scuola che era una scuola di élite è ora di smetterla con questo costante riferimento alla riforma di Giovanni Gentile
E sono quando Giovanni Gentile ha fatto la riforma della secondaria superiore ha fatto una scuola di élite per una classe dirigente futura del Paese che riguardava un numero estremamente ristretto di persone oggi noi siamo di fronte a una realtà enormemente più complessa articolata e anche molto più difficile anche perché di stimoli di carattere esterno sono molto
Cresciuti rispetto ad allora
Allora conclusione del mio discorso
L'autonomia resta un punto fondamentale della politica scolastica del governo
Nonostante il titolo credo di poter rispondere con un'annotazione positiva
Ci sono anche curioso e attento a quello che dirà la senatrice Alberizzi
Ma io solo dell'avviso che se il governo avrà qualche mese di lavoro del mille novecentonovantasei il pieno cioè non che non siano solo dei mesi prolungamento si può arrivare alla conclusione di questo progetto
Non dimenticate che all'interno del progetto
Vengono a trovare soluzione alcuni problemi fondamentali anche del dibattito di queste settimane con gli studenti lo Statuto degli studenti e la revisione degli organi collegiali la migliore partecipazione delle famiglie quelli che ci sono alcuni spunti che qui trovano la loro soluzione organica
Lei deve sembrano sufficientemente chiare di ho indicato quali sono i nodi più critici e difficili sarò molto lieto se a partire anche da questo convegno questo mi fa piacere che sia presente Cipolletta che trasferita anche al presidente Abete i risultati poi Ceriello che porterà il comitato di presidenza
Questi fatti e cioè se questo argomento Tor torna ad essere o diventa un elemento abbastanza forte di sottolineatura nelle richieste che il mondo dell'impresa
Porta al governo qualunque governo sì sì adesso che dopo visto che stiam parlando di questo in questo momento presentazione
Grazie Giancarlo naturalmente sa che sui giovani imprenditori poi contare dunque qualsiasi cosa possa anche esserti utile da parte nostra capillarmente cercheremo di aiutarti in tutte nostre territoriali di influenza almeno adesso aerei la tavola rotonda sarà moderata da Claudio Gentili
La senatrice Aureliana Alberici il dottor Giorgio re bando e alle sane il dottor Alessandro Pajno prego Claudio
Ma se siete d'accordo io mi muoverei in questo modo facciamo delle domande secche e chiedendo i nostri interlocutori risposte altrettanto secche
Se voi volete potete aiutarmi portandomi qui alla al tavolo della Presidenza eventuali domande possibilmente cattive
Cominciamo dalla senatrice Alberici la senatrice Alberici relatrice del disegno di legge-delega mille ottocentodieci sull'autonomia voi tutti sapete ce l'ha ripetuto il ministro Lombardi ce l'ha detto la dottoressa bocca che la storia dell'autonomia è un po'una storia infinita
è cominciata nell'ottantanove ed è nata la Pantera
Poi è nata a Jurassic School poi c'è stato un interessante momento in cui l'articolo quattro della legge cinque tre sette del novanta tre la finanziaria dell'epoca ci ha consentito di dire finalmente abbiamo l'autonomia e il governo aveva una delega il ministero della pubblica istruzione che dall'esercitare per nell'ambito di un certo tempo entro settembre del novantaquattro a settembre del novantaquattro ministro dell'epoca
Donofrio ha lasciato ha ritenuto di dover lasciar scadere la delega la storia infinita è ricominciata con il ministro Lombardi
Che nel marzo di quest'anno ha ricominciato la trafila la legge è arrivata in Parlamento a questo punto la domanda secca alla relatrice della legge secondo lei
Che ricordo a chi non lo ricordasse è stata già relatrice di un importante legge quella sulla riforma della secondaria che è stata approvata al Senato e poi non è stata non abbiamo fatto in tempo per fine legislatura aver l'approvazione alla Camera senatrice Alberici
Quale tipo di informazione può dare oggi sulla base della prevedibile approvazione di questo disegno di legge delega al Senato e sulla eventuale prevedibile approvazione alla Camera
Anche il ministro ecco bene
Io sarò brevissima dicendo solamente questo
Quando il ministro ha presentato il disegno di legge per la riforma dell'autonomia noi abbiamo pensato di poter realizzare in tempi relativamente brevi il provvedimento io personalmente non ho bisogno di credenziali sono anni che lavoro su questa materia e questo provvedimento era già stato approvato dal Senato
Io allora ero relatrice nel provvedimento di riforma della scuola media superiore nel novantatré
Quindi che ci sia un impegno personale o comunque una convinzione su questa materia è fuori di dubbio ma a voi può anche non interessare
Dal punto di vista istituzionale avremmo potuto averla già fatta se come noi avevamo chiesto io in particolare al presidente del Senato durante lo svolgimento del dibattito sulla Finanziaria si fosse dato una deroga
Perché il provvedimento è stato portato in maggio all'esame della Commissione istruzione del Senato
Abbiamo terminato il lavoro preliminare e saremo passati alle votazioni del testo
Alla ripresa dopo la pausa estiva dopo la pausa estiva tutti sanno che il Senato è stato impegnato per due mesi nella vicenda più o meno diciamo complicata per dire solo così della finanziaria
E per norme che vivono nel nostro Paese non è possibile discutere di altri provvedimenti
In pendenza del dibattito sulla Finanziaria
Io personalmente il presidente la commissione la commissione abbiamo chiesto la deroga perché ritenevamo che si potesse discutere della legge delega e che si potesse a conclusione della voto in Aula della Finanziaria andare in Aula con i provvedimenti
Questa deroga non è stata concessa e devo dire per due ragioni
Mio sono molto esplicite forse anche un po'provocatoria nei confronti del Governo per esempio
Non nei confronti del ministro della pubblica istruzione perché credo siamo accomunati dal destino di coloro che su queste cose hanno sempre lavorato e non hanno sempre trovato
La sensibilità sufficiente è necessaria nel quadro politico generale indipendentemente dalle parti politiche
Noi abbiamo chiesto la deroga una deroga non è stata concessa ma perché per due ragioni primo perché non c'è stata nessuna sollecitazioni
Nei confronti del Presidente del Senato che questa materia forse una materia di particolare interesse per il Governo non per il ministro della Pubblica istruzione secondo perché è una parte dei gruppi parlamentari hanno ritenuto di non dover affrontare delle che di nessun genere
Durante la finanziaria perché la discussione sulla Finanziaria essendo una discussione che comportava molta trattativa e molta possibilità di avere materia di scambio bisognava concentrarsi solo su quello i temi di merito venivano dopo
E quindi questi sono stati due mesi in cui non abbiamo potuto discutere della legge delega non appena è terminata la Finanziaria abbiamo ripreso il cammino io credo che abbia ragione il ministro e io qui posso solo dare
Una disponibilità che il ministro poi ha colto benissimo lavorando con noi in questi giorni in Senato
A terminare il provvedimento entro l'anno
E questo credo che sarebbe un segnale molto importante perché la seconda cosa che secondo me ha ha ritardato la discussione sulle questioni di merito in questo caso parliamo dell'autonomia
Ma ci sono molti altri temi è questa specie di Big Bang di questo ce l'ha oscillazione o ma insopportabile sulla data delle elezioni
E questo io lo dico è una responsabilità di tutte le forze politiche
Indistintamente
Non si può lavorare in Parlamento avendo continuamente
Una specie di spada di Damocle per cui non si sa se il giorno dopo io che sono stata eletta dal popolo italiano indipendentemente da chi mi ha votato da quale parte politica ma lo rappresento tutto
Non è possibile che noi continuamente stiamo appesi a una specie di figlio
Forse sarebbe stato molto meglio andare a votare un anno fa come io ho sempre pensato almeno avremo risolto tutto
O non avremmo risolto niente però non ci sarebbe stato questo equivoco del fatto che abbiamo maggioranza non maggioranze che continuamente sono inquiete e incerte
Detto questo io ritengo che noi per quel che riguarda l'autonomia come Senato potremmo essere in condizione di completare l'iter prima della chiusura diciamo della pausa
Natale Capodanno eccetera
E io mi auguro perché poi non so più bene per quel che riguarda l'autonomia mi auguro che ci siano le condizioni politiche per poter continuare a lavorare seriamente non con un mese un mese e mezzo eccetera su questa materia
Perché è una volta approvata dalla Commissione abbiamo approvato la legge finanziaria che avete visto non era proprio una cosa così semplice in una settimane in aula io penso che nell'aula del Senato con un giorno
La legge sull'autonomia pur essendo una legge estremamente importante e seria potremmo approvarla questa è la mia risposta è questo il mio intendimento grazie
Io insisterei con la senatrice Alberici il ministro Lombardi ci ha detto chiaramente
Che quest'anno negli slogan è
Gridati dagli studenti delle manifestazioni c'è stata una novità
E la novità è che pur rimanendo alcuni elementi simile alle proteste degli ultimi sei anni questa volta l'autonomia non è stata più un bersaglio principale di queste proteste come nel passato
Senza dubbio però ciascuno di noi sa che se l'autonomia non è passata e anche perché nel mondo della scuola nel corpo studentesco nel corpo dei docenti questa parola autonomia non sempre identificata con un fatto positivo la domanda secca è per quale motivo secondo lei questa parola autonomia è stata identificata con l'espressione privatizzazione ma l'autonomia e privatizzazione
Altrettanto brevemente anche se
La domanda che c'è richiederebbe probabilmente anche un'argomentazione un po'più lunga alla seconda questione io personalmente ritengo e l'ho sempre detto che fra la privatizzazione l'autonomia proprio ce ne corre
Però c'è da dire una cosa che forse può richiamare il primo punto della domanda che mi faceva
Il dottor Gentile
C'è stato forse un punto di partenza abbastanza ambiguo nel momento in cui è emerso il problema giusto dell'autonomia la scuola
La possibilità di discutere sull'autonomia e sulla necessità di dare autonomia alle istituzioni scolastiche
Ha fatto riferimento anche a vari modelli di autonomia e c'è stato una discussione nel nostro Paese Ca'intrecciato
La proposta di autonomia come condizioni e mezzo per rendere possibile un Progetto di qualità per l'insieme del sistema scolastico che è l'idea a cui io per esempio sono affezionata
Che si è accompagnata ad un'altra ipotesi che era quello di pensare la l'autonomia come lo strumento attraverso cui la scuola entrava nel mercato
Diventava essa spesso un'espressione del mercato e quindi introduceva effettivamente un clic un principio è un modello di organizzazione del sistema scolastico di tipo privatistico
C'è stato un equivoco molto forte e un contemporaneo permanere e persiste di varie letture di varie interpretazioni a cui secondo me si è allegata una contrapposizione di tipo ideologico non smontata neppure nel momento in cui per esempio
Nella scorsa campagna elettorale lo lo ricordavo prima al ministro lombardi io ho fatto in questa Sala un faccia a faccia con una rappresentante del Polo io naturalmente rappresentavo un'altra
Diciamo schieramento politico ma sulle questioni della scuola sulla questione della Autonomia sulla questione del rapporto pubblico-privato
Il modo con cui è stato posto per esempio il problema del rapporto pubblico-privato
L'uso di un certo
Le questioni del rapporto pubblico e privato dentro il tema dell'autonomia hanno determinato un elemento ulteriore di equivoco
Cioè si è pensato che l'autonomia forse lo strumento attraverso il quale non si volevano dare momenti di irresponsabilità e quindi di valore all'insieme del sistema formativo ma si voleva togliere quello che era diciamo l'interesse nazionale l'impegno del Paese nei confronti della scuola e quindi affidano ad una pura semplice logica manageriale di concorrenza
Questo è stato un elemento di contrapposizioni ideologiche che sicuramente ha rallentato il processo però io devo dire queste è stato un elemento di contrapposizione ideologica che oggi non è la cosa più importante se non si fanno errori
Se non si fanno errori
Perché oggi ci sono tutte le condizioni per cui tutte diciamo le forze politiche culturali in campo siano completamente consapevoli che dare autonomia la scuola vuol dire creare le condizioni perché il sistema scolastico del nostro Paese possano vincere la sfida
Che è la sfida della qualità
E in questo sistema scolastico devono concorrere tutte le risorse informative che sono sul territorio pubbliche e private
Con una ragionamento molto diverso dal fatto di intendere lo strumento dell'autonomia come la messa in moto di processi che sostanzialmente svincola hanno ogni scuola da quelli che sono gli obiettivi
L'interesse generale che c'è sul che ci sono sul terreno della formazione e l'affidano semplicemente alla logica della concorrenza queste è stata una delle ragioni per cui ha fatto tanta paura per esempio
La parola che secondo me del tutto arbitraria qui io sono d'accordo con il ministro lo sono sempre stata è stata anche quando il ministro faceva
Un altro tipo di lavoro e io come parlamentare o come responsabile politica lavoravo con lui quindi mi fa piacere perché c'è una continuità io ritengo che sia stato molto fuorviante per esempio tutto questo discorso il preside manager e dell'introduzione di terminologie che non hanno niente a che vedere con quello che la specificità dei processi di produttività del sistema scolastiche formativo che hanno una finalità molto diversa da quella di quelli che sono le diciamo lei
Finalità di un'impresa zona de Vienna che produce merci la formazione non è una merce l'istruzione non è una merce dobbiamo ottimizzare i risultati dobbiamo reati di realizzare una qualificazione del processo ma il le modalità attraverso cui questo avviene devono avere presenti degli standard di qualità e degli obiettivi che sono profondamente diverso questo credo che sia stato un elemento e chiudo da ultimo aggiungo
Non ha aiutato in quest'ultima fase una discussione molto distorta sul problema per esempio dei finanziamenti per la scuola pubblica dalla scuola privata io insisto su questo punto
Perché la parte il movimento degli studenti di questi ultimi mesi ha per esempio sicuramente io ho seguito con molta attenzione perché già nel novantatré quando approvammo la legge sulla scuola media superiore sull'innalzamento dell'obbligo
E sull'Autonomia che allora era inseriti in quella legge ci fu una protesta molto forte e devo dire molto più incentrata sui temi dell'autonomia
Di quello che io vedo oggi oggi la preoccupazione dell'autonomia
Deriva dal fatto che non si vede chiarezza
Sul tipo di impegno che le istituzioni pubbliche vogliono esercitare nei confronti dell'istruzione
Per esempio è stato equivocato ed è stato un elemento che non ha aiutato il fatto che nella Finanziaria ad un certo punto si sia deciso di fare un operazione assolutamente incomprensibile
Perché quando si dice che è una parte dei risparmi derivati dal legittimo e sacrosanto processo di riorganizzazione e razionalizzazione produttività della spesa Scola vengono utilizzati per la scuola privata non è così
Perché le voci di cui si parla sono due che sono a scuola materna e che sono la scuola elementare pareggiata i cui provvedimenti legislativi risalgono uno ha prima addirittura del mille novecentoquarantotto sulla scuola elementare pareggia
E la seconda la scuola materna risale al mille novecentosessantadue anno di istituzione della legge per la scuola materna statale
Perché dare adito a queste ambiguità
Non ha senso
Se si vuole fare un discorso di finanziamento della scuola privata nei capitoli che cita ci sono nel bilancio si mettano dei finanziamenti su quei capitoli e del tutto legittimo
Se invece si vuole affrontare il problema del rapporto pubblico-privato stiamo attenti perché adesso il tentativo è di scaricarlo sulla legge d'autonomia e già ieri noi in commissioni
Devo dire ministro e relatore hanno fatto un fronte e siccome siamo abbastanza
Forti dal punto di vista della convinzione abbiamo retto all'assalto però c'è stato un attacco per cui non si fa l'autonomia se dentro l'autonomia non ci sei non si inserisce il problema del riconoscimento della scuola non statale
Allora per essere chiari queste è stato un altro degli elementi che ha determinato sospetto io personalmente ritengo danni e quelli che stanno qui lo sanno bene
Che sia indispensabile affrontare un problema di regolazione e di ridefinizione dei rapporti fra pubblico oppure fra statale e non statali
Penso che bisogna fare riferimento alla Costituzione bisogna modificare quello che si della modifica ma non si può mettere questo problema dentro la legge dell'autonomia perché sia questa questione che quella invece su cui io penso si possa trovare la soluzione della dirigenza
Proprio io parlo molto chiaramente cioè due noti sono stati momenti che hanno determinato delle difficoltà nel procedere perché sono stati due notti molto complesse era il dibattito e hanno portato a a momenti di contrapposizione ecco io penso però per esempio che se facciamo chiarezza
La il problema del rapporto pubblico e privato e della regolamentazione della parità deve avere una sua discussione è una sua sede autonoma
Io ritengo si debba fare una legge di parità si debba discutere alla luce del sole come si è fatto in tutti gli altri Paesi
Sapendo che in Italia abbiamo qualche problema in più
Perché sicuramente la Francia è stata avvantaggiata perché nella Franci problemi del rapporto fra scuola pubblica e scuola o scuola statale e scuola non statale non aveva il problema che in Italia grande parte di queste istituzioni sono scuole cattoliche e in Italia c'è il concordato su cui si è scaricato per anni il problema del ruolo e della funzione dei cattolici nella scuola
Quindi c'è stato un elemento più complicato però affrontiamo questo problema
La scuola non statale non è solo la scuola cattolica è un problema di produttività complessiva del sistema di formazione nel nostro Paese facciamo una legge definiamo le regole e definiamo le modalità attraverso cui affronta io sono assolutamente stanca degli arrembaggi
Anche di carattere elettorale per cui di volta in volta a seconda delle alleanze elettorali si fanno gli accordi o i disaccordi
Nella Finanziaria e ci siamo trovati emendamenti buttati a valanga sulla finanziamento delle scuole non statali abbiamo dovuto fare barriera io però sono del parere che bisogna affrontato fuori dalla legge delega sulla autonomia
Mentre per ciò che riguarda la dirigenza sono d'accordo col ministro
Bisogna ed è possibile che nel provvedimento di delega si affronti questo problema naturalmente con l'equilibrio necessario
Perché non basta parlare di dirigenza bisogna anche affrontare il problema della valorizzazione del ruolo docente perché l'autonomia non si regge
Se c'è soltanto un bravo preside dirigente se non c'è una funzionalità del corpo docente per questa ragione io penso che dobbiamo lavorare con equilibrio e spero di poter arrivare alla fine di questo progetto anche per una mia gratificazione personale entro la fine di questo anno mi auguro che ci sia un poi le condizioni politiche non perché io voglio rimanere in Parlamento dev'essere molto chiare anche questo perché è così facile quando si dice questo
Ebbe certi parlamentari che ci stanno vogliono che Parlamento duri no eh perché non è più possibile discutere della durata del la legislatura senza discutere delle ragioni per cui ci si sta per me questa è una ragione per starci poi ce ne sono delle anche forse più importanti più generali però insomma se ci sono le condizioni per ciò che si dovrebbe fare
Grazie io non ho spiegato lo spiego ora che insistiamo nelle domande almeno in questa prima fase del nostro dibattito alla senatrice Alberici perché per motivi di presenza in Parlamento di voto punto ci dovrà lasciare tra pochi minuti alla preferivamo avere da lei massimo dell'informazione un po'di domande cattive ma ne consentirà non è a queste erano finiti diciamo è stata manda un po'meno Chiocchetti allora prima domanda a quella prego Prati risponde in modo un pochino più secco se ci riesce
In questa stessa sala abbiamo fatto un dibattito dedicato alla parità scolastica
La parità scolastica non è come si crede il pagare le scuole private la parità scolastica esiste in tutti i Paesi europei ed è il riconoscimento che esistono non più due materie tipi di scuole
A la scuola statale
Di la scuola non statale che fa parte del sistema pubblico e accetta certe regole ci la scuola privata che non vuole accettare certe regole e rimane privata da questo punto di vista la legge sulla parità è una urgenza del nostro Paese
Lei che ha detto con motivi sicuramente legittimi che in questo momento è inopportuno associare la legge sulla parità
Alla riforma dell'autonomia ritiene comunque come hanno dichiarato i rappresentanti del PDS di Forza Italia di Alleanza nazionale del Partito Popolare del CDU qui riuniti che è indispensabile una legge sulla parità
Ma io questa dichiarazione sulla rete dalla parità non fatta per lo meno cinque anni fa quando facevo la responsabile scuola del PC non è un elemento innovativo per me grazie seconda domanda
In questo momento tra i tanti emendamenti diciamo che vengano portati a leggi di accompagnamento alla Finanziaria
Ce n'è uno che riguarda la dirigenza scolastica allora lei ha già detto che ritiene inopportuno inserire all'interno della
Legge di accompagnamento una serie di elementi che poi sono estranei sostanzialmente alla motivazione di questa legge non è di di accompagnamento della finanziaria ritiene che sia giusto quello che chiedono le associazioni dei presìdi e cioè non solo la dirigenza ma anche un comparto distinto separato all'interno del contratto scuola
Ho già detto che ritengo indispensabile
Poteva essere opportuno meno io ritengo che sia opportuno economico indispensabile
Affrontare questo problema perché ci sono le condizioni per non rallentare il provvedimento all'interno della legge delega d'autonomia non era indispensabile perché si poteva affrontare con provvedimento a parte però mi pare possibile
Però ripeto io sono d'accordo se questo sia accompagna con un riconoscimento di aree di professionalità e di autonomia contrattuale anche per il personale docente
L'ultima questione che le sottopongo in un articolo molto bello e molto lucido
Apparso recentemente il consigliere Pajno che poi presenterò adeguatamente per i suoi diciamo meriti nel lungo cammino dell'autonomia
A scritto e questo mi pare un fatto ineccepibile
Che rispetto al suo modello dico sua perché a quell'epoca Pajno era uno dei nel capo di gabinetto del ministero diciamo vicino all'allora ministro Jervolino esperta insomma dall'autonomia ci sono tre cose che nella mille ottocentodieci sono venute meno
La prima è la formulazione dell'espressione organici di istituto
La seconda è l'idea che si possano aviere convenzioni con enti pubblici e privati esterni alla scuola Laterza che ci possa essere un allargamento del consiglio di istituto a elementi Esterni alla scuola allora siccome l'autonomia e anche un processo in cui la scuola supera la sua autoreferenzialità e dialoga con l'esterno
Questi elementi che non sono nel mille ottocentodieci e che sicuramente sono rassicuranti
E che rassicurano tutti coloro che temono che l'autonomia sia un fenomeno che svende diciamo così la scuola all'esterno possono a suo dire a suo parere essere recuperati
Ho a livello della normativa che verrà approvata o a livello dei decreti
Per ciò che riguarda gli organici d'istituto la formulazione del provvedimento che ci è stato presentato dal Governo non esclude e io credo che il modo con cui saranno predisposti decreti legislativi potrà andare in una direzione ancora più precisa
Tant'è vero che ieri pomeriggio noi abbiamo approvato un emendamento presentato dal relatore in questo caso ma era un emendamento che la commissione condivideva
In cui abbiamo fortemente legato il Progetto di istituto e la flessibilità flessibilità del monte orario introduzione delle diciamo delle possibilità di organizzazione didattica modulare
A una raccordo con gli organici
Cioè ferma restando il fatto che oggi noi abbiamo un vincolo però qui bisogna chiederlo al ministro il quale ha detto che era tanto contento di sentire perché dicevo glielo dirò in altra sede siamo molto felici ma insomma adesso non c'è glielo chiederò
Che cosa vogliono fare poi la copertura finanziaria perché è facile fare le riforme a costo zero allora io sono per gli organi dell'Istituto per la flessibilità per il progetto di istituto ma tutto questo corrisponda soldi
E quando io mi trovo di fronte al fatto che dei soldi che sono stati stabiliti i soldi la parola molto semplice ma molto chiara
Le risorse che sono state messe in finanziaria per la scuola una parte vengono prese per danno agli enti locali io noi facciamo la battaglia io faccio la battaglia per recuperarli però non ci riesco perché mi dicono qui c'è un problema di equilibrio dei conti complessivi
Benissimo allora io solo per gli organici di istituto anche per far cadere eventualmente quella cosa che dice tutta la flessibilità tenendo conto delle compatibilità con gli organi ma qui ci vuole una copertura finanziaria se vogliamo questa copertura finanziaria adesso la legge sull'autonomia non la facciamo
Primo punto credo adesso è stata chiamassero
Secondo punto però io ritengo che si debba comunque fare perché si apre quella strada se non la facciamo non avremo né le risorse nella strada aperta credo che anche questo sia un secondo aspetto
La seconda questione le convenzioni per il modo con cui noi intendiamo portare a compimento questo provvedimento che definisce una possibilità di rapporti molto forti Frassetto istituzionale delle regioni e forme di riforma anche della rapporto fra le scuole i vari dico dirà i vari livelli territoriali adesso un po'lungo ma non è che si può discutere nel merito di tutti i punti io credo che le convenzioni siano assolutamente nell'ambito dell'autonomia
Quando si dà un certo tipo di autonomia da scuole evidente che il preside e la scuola hanno la possibilità di stabilire convenzioni perché hanno una loro responsabilità diretta nella definizione dei rapporti con l'esterno
Quindi io facevo già questo quindici anni fa quando facevo l'assessore all'Istruzione in un grande Comune come Bologna
E avevo venticinque per cento del bilancio da gestire facevo convenzioni con la piccola impresa con lame d'impresa con gli artigiani non capisco perché questo non sia possibile oggi in un regime di autonomia
La terza questione scusa Pajno era
Allargamento del Consiglio l'istituto era impressionante no io adesso su questo voglio essere molto precisa ieri è passato un altro emendamento
Che io ho proposto ma che il risultato della discussione di tutti questi mesi io come relatore posso farlo non è solo merito mio voglio dire
Ma che si debba cominciare a fare un ragionamento di distinzione delle funzioni
Allora gli organi collegiali devono essere distinti e devono essere riformati sulla base di un principio di distinzione fra partecipazione gestione e controllo allora detto questo bisogna essere coerenti
Non credo che dentro il consiglio d'istituto ci debba esser tutto il contrario di tutto se si vuole avere il rapporto con l'esterno si può avvenire con gli e Sperti si può avere ma non è detto che devono fare parte del consiglio di istituto e credo che questa sia una visione democratica aperta molto migliore della cogestione
Anzi aggiungo io ritengo bisognerebbe fare un grandissimo sforzo
Per cercare di eliminare le forme di cogestione anche agli alti livelli per esempio ho visto che c'è una difficoltà non so se riusciremo però io ritengo per esempio che organismi come i consigli di classe così liriche per frase che sono organismi tecnici dove si deve lavorare con una certa responsabilità da parte dei docenti io per esempio ritengo che sarebbe bene che non ci fossero i genitori perché adesso stanno un po'dentro un po'fuori ritengo che invece i genitori dovrebbero avere un loro organo
Su questo però ieri ho visto ci sono un po'di difficoltà continueremo ma poi e naturalmente passerà assoluzione che il Parlamento ritiene di dover passare le volevo dire qual era la mia opinione chiarezza nel attribuzioni di funzioni e di responsabilità
Grazie passiamo al dottor Rembado che presidente dell'Associazione nazionale presidi
Sempre con lo stesso accordo di poter dare risposte secche per poter rispondere a più domande e poter aiutare poi chi ascolta capire meglio
Innanzitutto cosa vuol dire autonomia c'è un problema culturale
Io ho la sensazione che la espressione autonomia
Nella società italiana e anche nel mondo degli operatori scolastici sia stata spesso colta come un'espressione che come dire
Ci priva della coperta di Linus della protezione ministeriale centrale provveditori Ale delle circolari è vero o non è vero che dietro questa sensazione c'è anche qualcosa di vero e di conseguenza quale scuola per questo tipo di autonomia
I termini telegrafici addirittura autonomia come auto-governo e non come decentramento delle funzioni a cascata dal ministero la pubblica istruzione attraverso i provveditorati e via via fino alle scuole
Ancora
Autonomia
Come strumento
Per uscir fuori dall'autoreferenzialità il che vuol dire per collegare strettamente del servizio scolastico alla valutazione questo discorso meriterebbe tutto una parentesi che probabilmente non molto in privato in questo momento a meno che non siano altre domande sul sul in materia
Il problema fondamentale dell'autonomia però è proprio quello di dare alla scuola e ai suoi operatori una cultura che sia interna la scuola che in altri termini in modo molto più preciso
La affranchi
Dalla cultura amministrativa la svincoli quindi decisamente da quella forma di tutela che fino ad oggi la imbrigliata e non le ha reso possibile di svolgere la sua funzione
Questo sia alla scuola come istituzione sia ai singoli operatori scolastici
I docenti nella scuola di oggi sono degli impiegati
I capi d'istituto sono degli esecutori delle circolari prove editoriali e ministeriali non sono assolutamente in condizione di poter rispondere ai bisogni del territorio di poter acquisire e dare risposte a quei bisogni formativi che invece l'utenza e la che il sei la chiede alla scuola
Pre Rembado uno degli elementi che hanno caratterizzato
Le polemiche contro l'autonomia oltre a scambiarla erroneamente con la privatizzazione
Sono state legate all'idea che con l'autonomia
Nasce la Scuola di seria e la scuola di serie B e quindi che con l'autonomia ci sarebbe una forma di discriminazione da scuola tra scuole oggi invece inesistente vero o falso
Assolutamente falso dal nostro punto di vista e il per
Soffermarmi sulla infondatezza di questo slogan che ahimè purtroppo ha caratterizzato molte campagne molte stagioni contestative degli studenti
E che non è del tutto fuori ancora dalla logica contestativa del movimento studentesco
E io ritengo si debba dire una cosa di fondo che questo è il modo per uscir fuori dalla uniformità apparente questa il punto fondamentale
Qui l'uniformità apparente è quella che crea oggi le vere diseguaglianze
L'uniformità apparente è quella che in regime centralistico crea le differenze tra le scuole e quindi consente alle scuole di conservare diversi livelli
Di efficienza diversi livelli di produttività per cui l'autonomia potrà dare proprio quegli strumenti ai singoli operatori per arrivare a superare le differenze e a migliorare la prestazione del servizio
Un'altra domanda che ci viene dalla platea
Voi chiedete
E lo fate legittimamente visto che in Europa mosse dei vostri colleghi ce l'hanno la dirigenza
I dirigenti delle imprese rispondono personalmente del proprio operato e accettano quindi valori dell'impresa a rischio merito responsabilità sono disposti i presìdi a dar conto corresponsabilità del proprio merito
Rischiando
Sì
Su questo non ci sono dubbi almeno da parte dell'associazione dei capi d'istituto ma io ritengo di poter dire da parte della stragrande maggioranza dei capi d'istituto
Nel senso che
Noi abbiamo richiesto in tutte le sedi ivi compresa quella contrattuale la introduzione di meccanismi di valutazione della prestazione professionale
E abbiamo sollecitato le forze politiche i gruppi parlamentari per far sì che il nostro profilo fosse cala caratterizzato dalla responsabilità sui risultati
Io vorrei aggiungere però alcune considerazioni
Su questo problema anche in relazione ad alcune cose che diceva nella sua relazione di apertura al ministro a proposito nei pressi di che sono possono essere capaci o incapaci buoni o cattivi è un questa è una querelle che mi pare si stia sviluppando non solo in questa sede ma anche in altri ambiti e a livello di stampa
Nessuno nega che evidentemente ci siano presidi e direttori didattici con diversi livelli di competenza di professionalità
A prescindere dal fatto che sarebbe troppo facile probabilmente poter dire che questa viene in tutte le categorie in tutti gli ambienti
In qualsiasi tipo di dirigenza o di non di vicenza ma al di là di fronte al di là di tutto questo e anche altrettanto evidente a mio giudizio che un certo livello di responsabilità una corrispondenza stretta tra i Poteri le competenze e le responsabilità che oggi e quello che caratterizzano cresceva però la scuola statale
Fa sì che ci sia una crescita della professionalità dei capi di istituto che dovranno essere sicuramente
Soggetti ad una formazione in servizio profondamente diversa da quella che fino ad ora ha avuto la categoria
Che dovranno essere i e reclutati in modo completamente diverso dall'attuale
Noi abbiamo contestato e il ministro lo sa bene che in questa fase si sia provveduto a bandire un concorso a direttori didattici a cinquecento tre posti di direttori didattici
Noi riteniamo che questa cosa sia stata un tragico errore e lo dico con estrema chiarezza anche perché vedo in sala il direttore generale della scuola elementare
Un tragico errore in un momento di transizione dalla scuola centralistica alla scuola dell'autonomia tragico errore per il fatto che non si tiene conto con questo concorso
Delle nuove regole che presiedono ai concorsi pubblici ma soprattutto e in modo ancor più grave perché non si tiene conto del nuovo profilo professionale del dirigente scolastico in regime di autonomia
Quindi da questo punto di vista non escludo che non ci possono essere all'interno della categoria che rappresento delle manchevolezze ci mancherebbe
Anche perché evidentemente il cambiamento
Di funzione richiede una in qualche modo una riqualificazione profonda e una revisione profonda del nostro profilo professionale il che però non toglie che questo passaggio non solo sia fondamentale e questo non fa parte del nostro discorso
Ma anche e soprattutto possa essere fortemente favorito da un processo di responsabilizzazione Draka perché della categoria e da un cambiamento del suo ruolo
Chiederei su questo punto anche il parere del ministro visto che ce l'abbiamo e aggiungerei a questo punto un'altra domanda che è venuta dalla platea direttamente al ministro il riguarda l'autonomia e il personale Ata dipendente dagli enti locali
Chi conosce la scuola sa che ci sono grossi problemi nella gestione di questo personale
Sia perché quasi sempre in sotto organico sia perché non organizzarvi le in coerenza con le esigenze della scuola
L'autonomia quindi nascerebbe zoppa senza un trasferimento di tale personale che peraltro pare sia previsto nella mille ottocentodieci dagli enti locali allo Stato
Risposta la sua domanda data la data già Claudio e cioè nel dire la sua autonomia è previsto che il personale passi alle dipendenze dei direttori d'istituto e perciò il problema risolto all'interno del disegno sull'autonomia né credo potrebbe essere diversamente
No nella risposta di Rembado dato due cose lunedì lo capisco questa insofferenza che traspare dalle sue parole
Sul fatto del dire va be vengo messo spesso davanti al problema che esistono dei presìdi o dei direttori didattici soprattutto dei presidi
Non
Adeguati io però sono stupefatto del livello ritrovo Decio oltre che sul metodo passato dal cavo gentili
Allora questa associazione si chiama nazi che unisce presìdi eccetera e che mi denuncia per omissione d'atti d'ufficio non avendo io invitato la polizia entrare nelle scuole
A liberarle dalla situazione
Se fossi cattivo da dovere cerchiare un dossier e pubblicarlo non avrei nessuna difficoltà a trovare gli editori perché sarebbe un bestseller di lettere mandati lì da prese di in occasione di questi eventi
In cui chi mi conosce sa quanto io sia tollerante per la divergenza di idee
Sono meno tollerante di fronte alle stupidaggini cioè i di gente che che ti accuso delle cose più fantasma allora il problema anch'io sono totalmente d'accordo che la percentuale probabilmente di direttori di istituto
Stra netti è probabilmente più bassa di quella dei tranvieri è che però la funzione molto diversa e Giorgio tomentose io c'ho degli strampalati che fanno i tranvieri che va be'pazienza
La verità è che sono intrappolati che sono poi i responsabili istituto e devono essere messi a giudicare magari i professori o devono essere atei qui il problema è complesso
Detto questo io sono per la sdrammatizza azione di questo problema e ho ufficialmente detto e lo ripeto per cui speravo che le bateau Meolo lo avesse colto
Che io a me è sembrato di cogliere da parte dell'Associazione nazionale presidi un atteggiamento di grande aperture collaborazioni in tal senso cioè nella risposta alla domanda
De Visentini risposte sì siamo disposti ad accettare evidentemente dei rischi
La gestione dei quali non sarà semplicissimo perché da dove Cerchiari sarò io stesso ad avere dei grandi timori là dove mi trovo magari domani di fronte a un preside il quale lo ha fatto per vent'anni e che oggi magari siamo tutti d'accordo dire questo è inadatto
Però non è che tu dopo vent'anni lo prende dice adesso guardi
Saluti identitarie vada via insomma
Per cui di problemi poiché la loro soluzione concreta sono meno banali di quanto voglia innocente
Una parola invece la spesa per giustificare il concorso per i direttori didattici
Se non altro scopo uno dei miei problemi eh di permettere agli oli industriali presenti
Di avere conoscenza della complessità dei problemi ecco esiste un almeno altrettanta forza il re dei più ancora di quelle espresse da Rembado disegno assolutamente opposto che naturalmente ha sollecitato con grande violenza
Richiamo i sindaci vescovi e figli di riesca tubo di tutto il suo documento il quale a un certo momento allorché ma come si fa a tenerne delle scuole senza il direttore didattico
Mancano le scuole italiane cinquecentosessantatré direttori didattici e dolcemente ci siamo abbiamo problematico lire per cui convivere se fossimo in un Paese facile e la revisione dei concorsi l'avrebbe fatta al ministero lo io certo momento mi sarei messo lì avrei rivisto come si fanno i concorsi avrei chiamato ovviamente e i responsabili per cui la situazione sta nei pressi degli altri per dire
Allora mettiamoci insieme stabiliamo così fare concorsi e via e con questo prendevamo le due soluzioni
La verità è che questo passa attraverso una legge
E di conseguenza nel momento in cui tu affronti questo problema presenti un disegno di legge che inizia qui brillantissimi capitoli asilo parlano momento farà per cui presentato a a marzo in Senato ha incominciato a essere seminato a maggio ci ha detto la senatrice Alberici e ci troviamo a dicembre che non è ancora conclusa in Commissione
Allora
La verità è che si è perciò io avessi dovuto attendere l'emissione dei concorsi questo certamente non l'avrei fatto per lungo periodo allora io credo che bisogna anche farsi carico di questi problemi perché nel mentre cerchiamo noi stiamo aggiustando la macchina che ha in corso e cioè oggi il miglioramento che voglia portare alla scuola lo portiamo nel mentre la scuola deve funzionare allora una carenza di queste dimensioni che ho accennato di di direttore di DARC ne è una piccola carenza allora poi se voi sapete benissimo che mette le imprese ci può essere la supplenza i non c'è discussione ci sono alcune difficoltà tecniche e complica ogni problema però la mia sensibilità revisione dei concorsi è almeno pari a quello che era in ballo
Passiamo al consigliere Pajno nell'ultimo rapporto del Censis il ventinovesimo rapporto che dedica la scuola pochissime parole
A differenza dei rapporti degli anni passati si nota quasi un senso di amarezza e di impotenza ci sono alcune pagine di dati e pochissime parole fra le poche parole che scrivono forse criteri
Forse perché De Rita invecchia dice il ministro il ci sono due affermazione che mi hanno colpite che vorrei ribattere Pajno la prima eh
Che c'è un orizzonte corto delle politiche educative
E la seconda che forse le nostre scuole non ci piacciono ma non siamo disposti ad accettare i costi sociali ma di tutte poi anche economici di un effettivo processo di modernizzazione allora siccome l'autonomia è un processo di modernizzazione vista da una persona che è stata in prima linea e che adesso è un po'distaccato a che punto siamo
Verrebbe di dire al punto di prima
Cioè non stiamo bene certamente
Io credo che verità invecchi ma abbia ragione
Nel senso cioè che in realtà il dibattito sulla scuola e più ancora che il dibattito sullo scuole vicende complessive delle riforme in materia di istruzione evidenziano due dati fondamentali
Da una parte c'è una difficoltà strutturale a far diventare coscienza politica il fatto che quella per la scuola è una spesa di investimento e non è una spesa
Di come di una spesa corrente come si dice diciamo in gergo quindi manca una cultura diciamo della dell'investimento nella scuola manca l'idea che la forma della scuola in qualche modo è legata anche all'idea di sviluppo che sia del Paese e che si non si ha un'idea della scuola è probabile che non si possa avere un'idea Dello di uno sviluppo autentico concreto della del del Paese
L'altra l'altra questione anche queste terre
L'orizzonte corto delle politiche educative
Cosa è successo è successo che in una situazione come quella attuale in un regime in cui era assai difficile far passare le riforme perché la dicendo che l'autonomia scolastica non è una vicenda isolata insomma lei tutte le file delle riforme della scuola sono riforme che sono passate che hanno che conoscono un tentativo di essere portati a compimento ma diciamo anche qui conoscono anche una difficoltà di realizzazione
Ogni riferimento alle questioni della secondaria superiore del tutto superfluo visto che qui c'era Aureliana Alberici che ha vissuto in prima persona queste queste queste vicende ed allora tutta il desiderio di immaginare un sistema diverso si è dovuto ricondurre atti verso strumenti che non erano strumenti totali non erano strumenti riformatore
Lei la vicenda della sperimentazione all'interno della scuola cosa è stata se non il tentativo di immaginare con moduli che erano consentiti dall'ordinamento la capacità di immaginare una scuola diversa e adeguata esigenza che andavano cambiate di Enzo introdurre uno Rizzon The diverso dalla politica educativa naturalmente questi erano strumenti che erano come dire com'che potevano essere utilizzati entro certi limiti perché perché erano strumenti che non quel che non suppone con investimenti
Perché erano strumenti che in qualche modo devono il vincolo della spesa
Perché erano strumenti che soprattutto occorreva che conoscessero un tempo di sperimentazione è un tempo invece di messa a regime in relazione a un progetto complessivo che non veniva elaborato questo fa capire anche qual è stato il ruolo della riforma dell'autonomia scolastica perché in fin dei conti la il discorso dell'autonomia
La riforma e l'autonomia e il primo tentativo di affrontare la questione del sistema scuola del servizio scuola dell'organizzazione del servizio scuola da un punto di vista complessivo da un punto di vista globale
E quindi la grande novità dell'autonomia è stata quella di tentare di non pensare la scuola secondaria la scuola elementare i grandi settori ma la l'autonomia ma la scuola in senso moderno cioè come un grande importante servizio pubblico
Che come i grandi servizi pubblici deve avere una sua organizzazione una sua regola una sua legge
E guarda caso questa organizzazione questa regola questa sua legge era una regola che faceva a pugni in qualche modo con il modello
Che si era stato scelto non dal nostro legislatore di adesso ma sin dall'inizio per la costruzione progressiva della scuola
Appunto quel modello ministeriale cui alcuno fa qualcuno faceva riferimento
In questo senso qui si capisce di quella che è stata la grande intuizione presente l'autonomia il grande limitare l'autonomia la grande intuizione quella Punto del pensare complessivamente il sistema il limite è che non si può fare come dire chiederà l'autonomia ciò che l'autonomia non può dare cioè una indicazione di merito diciamo con riferimento ai grandi problemi delle singole su dico però la cosa secondo me sarà sempre più difficile avere un orizzonte più lungo sul sistema in tema di politiche scolastiche se questa riforma l'autonomia non verrà realizzato
Perché la riforma e l'autonomia non è soltanto il tentativo di aggiungere qualità la scuola o qualità l'insegnamento e in tentativo di assicurare un governo complessivo al sistema dell'istruzione
Non ha un sistema stabile il fatto come dire da una amministrazione compatta ma un sistema fatto da da una serie di soggetti istituzionali diversi che a questo sistema partecipò che è un modo per governare la complessità di una situazione di una società che da tempo divenuta più complessa della scuola che in qualche modo diciamo oggi necessario Egisto
Ancora per panino abbiamo capito che la autonomia non è privatizzazione abbiamo anche capito che l'autonomia non è neppure scuole di serie A escono di serie b volevo capire una terza cosa adesso ma l'autonomia è regionalizzazione o è auto-governo delle unità scolastiche
Ma io credo che la risposta i Inga questa domanda sia importantissima perché da questo tipo di risposta dipende in realtà l'acqua la riuscita dalla riforma dell'autonomia
E allora io vorrei rispondere con tre proposizioni l'autonomia costituisce l'abbandono di un modello burocratico ministeriale di organizzazione della scuola
La regionalizzazione della scuola la IST la diciamo porterebbe la sostituzione a un modello burocratico centrale di un modo di una serie di modelli burocratici regionale
In qualche modo realizzerebbe non l'autonomia della scuola c'è non aggiungerebbe nulla l'autonomia della scuola in se stessa ma si limiterebbe a secco vantare in o a parcellizzare quell'Amministrazione che invece nella dimensione complessiva era un'amministrazione un il risultato è che l'autonomia della scuola ha bisogno dall'autonomia delle regioni ma è una cosa diversa dall'autonomia alla Regione l'autonomia perché l'autonomia della scuola è un attributo delle singole istituzioni scolastiche
Che quindi esse stesse devono essere dotata di autonomia e che qui e che esse stesse devono corrispondere con quel centro che è dotato dalla possibilità di offrire obiettivi e di offrire standards e di e predisporre procedura di valutazione il ruolo delle autonomie regionali è importantissimo ma è su un piano diverso adesso il piano della reiterazione del rapporto diciamo fra scuola e Società concreta in cui quella quella e le singole scuole opera però l'autonomia regionale non può essere l'autonomia delle scuole non può essere ridotta all'autonomia delle Regioni diversamente faremmo forse l'autonomia un incremento l'autonomia delle regioni ma non aggiungeremmo una virgola all'autonomia delle scuole
Diceva Sabino Cassese è necessario che la scuola si abitui a camminare sulle proprie gambe perché fino adesso è come se avesse camminato dico se sulla gamba dello Stato
Io non vorrei che adesso abbandoni le gambe dello Stato per passare sulle gambe delle regioni senza scegliere ancora una volta la propria
Così come per imparare a camminare ci vuole del tempo per imparare a esercitare l'autonomia
è immaginabile che ci voglia del tempo facciamo un po'il futuro l'oggi
La legge venne approvata al Senato il ventotto dicembre alla Camera il quindici febbraio le elezioni ci saranno quando ci saranno e i decreti verranno approvati rapidamente entro due mesi a maggio
Da maggio cosa succede quanti anni quanto tempo
Quale gradualità potrà essere messa in conto guardando anche le esperienze internazionali
Per realizzare l'autonomia nella scuola italiana una scuola di Tuatha da centocinquant'anni ha gode erede non solo subire del centralismo
Ma io credo che bisogna mettere in così in preventivo che celano un bel numero di anni prima che il sistema dell'autonomia diventi un sistema compiuto e qui bisognerà anzi stare attenti perché io credo che bisognerà anche come dire prevedere un'attuazione graduale dell'autonomia
Cioè legare sostanzialmente l'introduzione del regime dell'autonomia al raggiungimento di alcuni obiettivi di alcuni standards Bindi che consentano di come dire di consentire di ritenere adeguato questo sistema
C'è quindi secondo me un problema di gradualità nell'ingresso dell'autonomia
Ma c'è anche un problema di autocorrezione del processo di autonomia perché in realtà noi dobbiamo essere essere concreti
Faremo anche questi decreti delegati in fretta ma probabilmente questi decreti delegati andranno in qualche modo rivisti perché non tutto ciò che si scriverà in questi decreti delegati alla prova dei fatti sarà qualcosa che scriverà una si rivela come una scelta efficace
E allora qui c'è un problema che che si pone è che deve essere presente chi sta preparando la legge c'è un problema cioè di flessibilità dello strumento che è previsto rispetto al decreto delegato
Perché noi dobbiamo prevedere Fo possibilità e formula di autocorrezione in relazione a questi criteri
Del resto così si è proceduto per esperienze anche abbastanza importanti il decreto legislativo ventinove del novantatré assolute sul pubblico impiego sull'organizzazione per la pubblica amministrazione ha subito tre correzioni
Ma proprio perché la delega legislativa che a suo tempo era stata data consentiva nel tempo questo ritorno progressivo incomincia funzione auto correttiva
Io non so se la disposizione di questo genere sia stata inserita adesso nel decreto nella nel disegno di legge sull'autonomia sarebbe una cosa di grande importanza provvedere in questo senso non si fosse fatto perché significa porsi il problema di una della concretezza della disciplina che i decreti delegati dovranno dovranno in qualche modo contenere della possibilità soprattutto dice di intervenire tempestivamente per evitare distorsioni eccessive
Due domande al ministro che vengono dalla platea che interessano in modo particolare i giovani imprenditori a prima è questa
C'ha spiegato in modo molto chiaro il nutrito devo dire onesto la senatrice Alberici
Tonnellate al cinque tre sette novantatré e cioè la possibilità che persone esterne alla scuola rappresentanti del mondo dell'economia delle professioni degli enti locali potessero partecipare agli organi collegiale in particolare al consiglio di istituto
Questo è un fenomeno che probabilmente ha una sua spiegazione e avviene non solo nella scuola ma anche nell'università
Noi sappiamo che nell'università con la legislazione precedente esistevano due rappresentanti nominati o dal cammello dalla Camera di Commercio del mondo esterno all'università voi sapete che con l'autonomia le singole università si fanno i loro statuti dappertutto stanno facendo statuti quei pochi che le fanno senza rappresentanti esterni devo dire il ministro Lombardi lo sa benissimo che spesso questi rappresentanti sta esterni venivano si annoiava Napoli smettevano di partecipare ma si tratta di capire questo processo che ha delle sue spiegazioni come può essere accompagnato da un altro processo che integra e migliora il rapporto tra la scuola e il mondo esterno cioè posso essere d'accordo che c'è una presenza pleonastica ma come fai siamo a creare una rete e lo dico anche sulla base di un'affermazione molto forte fatta su questo stesso tavolo due giorni fa dal sotto segretario dell'Università bara baschi il quale ha usato questa espressione
Nell'industria italiana è bassa la scholarship cioè se si guarda quanti sono i laureati per ha detto nel dobbiamo somma la metà dei laureati per ha detto della industria tedesca allora c'è un problema che da un lato la scuola l'università rischiano di chiudersi al mondo esterno dall'alto in modo da poter se non avete nessuno si senza rischia di una ventina su di dialogare come si fa a far dialogare questi due mondi e la seconda domanda è legata la carta dei servizi a che punto siamo
Allora io ho risposto agli studenti che chiedevano la pariteticità di presenza negli organi collegiali
Che la mia posizione è quella di
Definire gli ambiti di partecipazione e a secondo gli ambiti dare responsabilità ci sono dei compiti dalla scuola in cui a mio avviso il direttore d'istituto de poter decidere senza
Condizionamenti eccessivi che non siano quelli ovviamente di un un minimo di di di controllo perché
Ripeto non commette cose è fuori porta eccetera ma un certo aumento è il responsabile si assume la responsabilità di quello che fa e cioè ci sono dei compiti che sono chiaramente di carattere didattico e che riguardano fondamentalmente la struttura dell'insediamento io credo che i docenti perciò il collegio dei docenti debba essere l'organo fondamentale per far questo
E non credo che gli studenti possano in questo organo rivendicare pariteticità al punto tale da creare grossi problemi se non nelle scelte ci sono degli altri campi dove io credo che gli studenti possano avere elementi di e governo cioè il trattamento della maggioranza non solo i partiti gita ho indicato chiaramente come la gestione per esempio di spazi nella Scuola Libera del pomeriggio c'è era possono vedere una impegno è una responsabilità degli studenti qui il problema non è così diverso cioè a mio avviso a me preme moltissimo la partecipazione del diciamo mondo esterno
E del contatto del mondo esterno con la scuola non ritengo che il problema si risolva mettendo in un consiglio di trenta persone di venti persone un rappresentante Esterna devi segue il problema è davvero invece di fare un'educazione che tramite l'autonomia io credo sarà fortunatamente inevitabile di colloquio parlavo prima quando sono uscito un attimo uscito fa telefonata ma può mi ha raggiunto il presidente dei calzaturieri e il direttore dell'associazione è chiaro che nel momento in cui tutto Martines più presente vuole mettere a punto un corso deformati io già da tempo a chi si rivolge si rivolge all'associazione dei calzaturieri piuttosto che Gaber perché nessuno meglio di loro come abbiamo fatto con quelli del legno con l'agricoltura con molti altri e cioè ed è io francamente abbandona lei questa sorta di meccanismo per cui si misura l'eventuale par The situazione o meno Ettore è un male che siano anche gli studenti purtroppo sul fatto se sono previsti statutariamente una presenza poi ho lo stesso lo ha ricordato la verità è che l'ho visto come imprenditori abbiamo una estrema difficoltà riuscire a trovare le persone
Ricorda se ha difficoltà a trovare perfino i nomi ma neanche ciò che ci vadano Lucio neanche provare i nomi da indicare perché che ci sia allora fare battaglie di questo genere a mio modo di vedere sono battaglie formalisti che che si devono fare mentre invece il problema è da affrontare
Effettivamente la sostanza la carta dei servizi e capi servizi è una intuizione io ritengo molto corretta e anche tempestiva che nasce soprattutto dall'ambito del ministero dalla funzione pubblica e che è stata accolta con si partire dal Ministero della Pubblica Istruzione proprio che noi ne abbiamo accolto colto il significato che era quello di questa mai giù le attenzione alla bontà del servizio da offrire agli studenti alle famiglie e agli insegnanti stesso Lecce
Abbiamo sollevato delle eccezioni sulla modo in cui era formalizzata questa carta abbiamo anche contribuito a correggerla
Però l'avremmo corrette ancora di più se fosse dipeso da ricevuto la possibilità di farlo perché ci è sembrato un po'fiscalista un po'direi i ridondante un po'pesante e come tale è stata vissuta in molte scuole e cioè con un ulteriore impegno che veniva gravare sul compito ripresi chiede di insegnanti e anziché aiutare a far meglio il proprio lavoro diventavo un ulteriore aggravio eccetera eccetera questa è la ragione per la quale io ho ritenuto di poter posticipare la data di entrata in funzione delle implicazioni che nella carta erano previste per permettere alle scuole di affrontarlo con maggiore tranquillità e serenità eccetera allora c'è una cosa positiva positiva nell'idea che s'dalla base positiva anche nei capitoli stati affrontati di nuovo come vale per l'argomento precedente dire il vero problema è di coglierne il significato di realizzarlo di non farlo invece diventare una sorta di di di nuovo decalogo in cui si va poi misurare sì ma allora sul punto tre quindi dodici voi non siete adeguati e allora noi apriamo una contestazione per che non avete fatto quello che è previsto nel comma del del secondo punto è la carta dei servizi se questo fosse lo spirito che ha deciso non sarà peggiore per l'arco
Diciamo che la carta dei servizi quindi se è stata ben colta è stata colta come un'occasione a me per riscoprire che la scuola non ne l'ultimo Vassallo di una struttura piramidale mai è una realtà di comunità che Duca Kea la voglia l'interesse e la possibilità di confrontarsi con i fruitori di questo importante servizio del servizio educativo chiederei a Pajno questa interpretazione della carta dei servizi rilievi esce in qualche misura acconsentire alla scuola anche attraverso la carta dei servizi a prepararsi a quel graduale processo dell'autonomia
Io credo che il discorso sulla Carta dei Servizi meriti di essere approfondito per due ragioni una negativa ed una positiva quella negativa è che il dibattito sulla carta dei servizi in qualche modo e lo dico poco un con le con dolore misura una certa quota di autoreferenzialità della scuola e discorso diciamo della positivo è che la carta dei servizi costituisce un'anticipazione dell'auto non perché la carta dei se e dei servizi registra una sorta di autoreferenzialità della scuola perché il problema della carta dei servizi per i servizi pubblici per i grandi servizi pubblici
è un problema di cui si discute negli altri Paesi europei da almeno quarant'anni gli Stati Uniti hanno una carta dei servizi pubblici ai singoli servizi pubblici dico da almeno trent'anni e imiti il tè errori costano e adottati dal periodo buio d'andata circa anche lì da circa trent'anni credo che anche la Spagna abbia adottato una carta dei servizi dice
Essendo arrivata buon'ultima all'interno della comunità qual è l'idea che sta dentro la carta dei servizi ideale stessa dentro è questa che tra chi
Era ovvia un servizio un grande servizio pubblico e chiede utente di questo di un certo servizio pubblico si stabilisce un un vero e proprio contratto in base al quale sono apparecchiare le obbligazioni che ciascuna delle parti assume in questo senso la carta dei servizi serve a chiarificare il contenuto degli Hobbit come dire degli obblighi delle obbligazioni che il lì gli utili gestori dei servizi assumono nei confronti degli utenti e per converso quelli che sono gli obblighi degli Who the il re degli utenti e non degli obblighi degli risplende nei confronti dei confronti dei gestori con riferimento a voi a una realtà come la nostra che significato ha l'idea della carta dei servizi ha un significato specifico quello cioè che l'organizzazione amministrativa concreta delle singole istituzioni non deve essere più una variabile indipendente cioè non da essere più lasciata alla buona volontà di funzionari diritto di J. orali amministratori o presidio insegnanti ma deve essere stabilita all'interno di ciascuna istituzione quindi da corpo l'OPA o cioè vorrei dire
Quantifica in qualche modo suppone cioè che possa essere misurata in qualche modo anche la qualità stessa dell'organizzazione e la risposta a questa organizzazione ecco perché e questo poi l'altra parte positiva la carta dei servizi costi esce una anticipazione dell'autonomia perché la carta dei servizi instaura un rapporto diretto fra chi direttamente dalla prestazione e quindi in questo caso le singole istituzioni scolastiche le scuole e chi direttamente la riceve cioè le famiglie il limite che in qualche modo diciamo così gli alunni e tutti gli altri soggetti protagonisti della della della comunità educativa per questo forse non mi è sembrata un'idea del tutto condivisibile quella di fare una circolare sulla carta dei servizi perché la carta dei servizi in qualche modo riguarda i rapporti di tutte le dissi di ciascuna istituzione scolastica e occorrerebbe forse diciamo non cercare di immagina parla secondo la logica diciamo che vede sempre che c'è qualcun altro che spiega qualcosa a qualcun altro ancora che cosa occorre fare
Però insomma va un po'in difesa dalla scuola c'è qui siamo un Paese decorosi accusa sempre il rischio dell'autoreferenzialità della scuola
Chi però siamo un Paese nelle quali i i genitori denunciano li chiedono che io intervenga perché figlio ha preso quarantadue all'esame di maturità e loro giudicano che invece doveva predare quarantasei e di conseguenza allora nell'ambito del di una certo tipo di lettura della carta dei servizi un paese di pignoli come siamo noi è drammaticamente fatto beh poi qui si va a fare immediatamente il ricorso al TAR l'abbiamo visto anche quest'estate sulla storia di Craiova erano fatti corsi o meno il TAR finisce sì col dar ragione magari a queste situazioni e questo diventa paralizzante Pajno ha citato l'alcol gli altri Paesi ho visto scuole in questi altri Paesi che se l'avessimo in Italia purtroppo ce l'abbiamo dai sarebbero quelle avrà la carte si sia quarant'anni ma non è vero che hanno risolto di problemi ne avrà è questa mentalità a mio avviso di carattere fiscalista che a mio avviso fa paura del nostro Paese perché se la lettura di da carte dei servizi viene data è di questo tipo questo divento un un cioè Lioret aggravi inutilmente faticoso che dobbiamo fare qui dobbiamo trovare un equilibrio fra un indicazione assolutamente positive che io condivido anche per le ragioni che ha detto Pajno e però questo altro conto Risio perché è una lettura di questo genere secolari poi misurare il peso del dei libri e arrivano e si trovano sempre immediatamente cinquanta giornali e centoventisette giornali che che dicano colei che porta un chilo e mezzo sulle spalle che diventa fare e c'era davamo e così non hanno invece non andiamo bene insomma
Domani e secche tre risposte secche e per concludere questo nostro pane dalla parola Riello per le conclusioni la prima del
Da secca e per il ministro viene fatta da una delle imprenditrici qui presenti ciò di cui come imprenditori si avverte la necessità
E
E di avere a che fare in azienda con delle persone capace di gestirsi con riuscì
Dei propri punti forti e di quelli dei deboli
Consapevole rispetta le proprie attitudini insomma capaci di orientarsi e dire io Ria Tarozzi quanto dovremo aspettare perché l'orientamento diventi davvero un tema chiave sia di prevenzione che di formazione delle risorse umane
Dei capitoli su cui noi siamo in ritardo devo dire io stesso in questi undici mesi uno fatto praticamente niente su questo
Il settore nel quale pure credo luogo sempre indicato fra uno dei cosiddetti cinque punti trasversali che andavano affrontati
Poi mi è sembrato francamente che ci fossero altri problemi che purtroppo se ha un carattere di maggiore urgenza per cui siamo in qualche modo in ritardo dello sciopero che se riusciremo nel novantasei a partire con un impegno di formazione dei docenti
Di
Dei rapportata rilevanti cioè avere a disposizione anche delle risorse economiche in qualche modo significative questo potrà essere uno dei capitoli di formazione e perciò si potrà cominciare a fare un lavoro
Visto che la domanda viene da doni per i tre dice
Dico anche che credo che questo sarà però molto aiutato anche da quel lavoro che si vuole dovrebbe partire delle parti sociali insieme al Ministero della Pubblica Istruzione del ministero del lavoro per la individuazione dei fabbisogni formativi
In modo che l'orientamento possa tener conto almeno per quanto riguarda l'aspetto dello sbocco lavorativo di dati più reale di quelli cui oggi non siamo in possesso
Rembado ritiene praticabile in regime di autonomia soluzioni gestionali che sono già presenti a livello Rho Pero che vedano un responsabile organizzativo amministrativo e un responsabile della didattica entrare
Mi provenienti dal ruolo docente con un diversificato sviluppo di carriera
Noi siamo sempre stati favorevoli all'introduzione delle figure di sistema
Dello staff di gestione all'interno delle scuole
E lo abbiamo anche cercato di introdurre ahimè purtroppo infruttuosamente nell'ultima stagione contrattuale
Sì siamo Strutter ci siamo trovati in quella sede particolarmente isolati mi auguro che questo che è un deficit sicuro de sicuramente della organizzazione della scuola
Che a un vuoto organizzativo tra la figura apicale che è quella del preside e le il corpo docente possa essere superato con il disegni di legge delega sull'autonomia
Quindi ritengo che debbano essere introdotte figure intermedie
Quadri all'interno di ciascuna unità scolastica che ha appieno funzione di coordinamento per determinati settori e se certi servizi della scuola
Ultimato
Pajno autonomia
è sempre una parola che esige un aggettivo per cui si dice autonomia didattica autonomia organizzativa autonomia finanziaria ci può fare
Un esempio di autonomia didattica un esempio di autonomia organizzativa è un esempio di autonomia finanziaria perché si possa capire cosa cambia poi concretamente nel vivere quotidiano della scuola italiana
In parte io credo che esempi ci sono già quindi qui ci sono un sacco di amici del io spero che che potrebbero illustrare quali sono questi per l'autonomia didattica io credo che già
Idea di Progetto educativo d'istituto in qualche modo la dica lunga dico sulla sul modo come va concepiti che qui di cosa sia l'autonomia didattica Toni didattica è come dire la
Enucleazione nell'ambito diciamo dei percorsi è nella con riferimento agli obiettivi che su un piano generale vengono segnati di un percorso storico di quella scuola
Che si manifesta in relazione sostanzialmente all'insegnamento di una determinata materia concretamente può significare una scelta all'interno di un progetto di Asti insegnare in un certo modo piuttosto che un'altra il alcune materie nei licei classici può significare per esempio un progetto in cui si mettono insieme lo spunto della Storia della Filosofia lo studio della allo studio della storia lo studio della letteratura lo studio della l'autonomia organizzativa è invece la come dire la ristrutturazione la strutturazione del servizio scolastico in funzione delle scelte che per l'autonomia didattica vengono fatte l'autonomia didattica può comportare l'abolizione della lettera della lezione frontale ed allora se io non Cornolò l'autonomia la flessibilità organizzativa interna per disciplinare l'assetto della scuola in relazione con la abolendo sostanze mentre questa figura dell'azione frontale è chiaro che loro lo strumento per realizzare l'autonomia didattica sotto questo profilo l'autonomia organizzativa in qualche modo funzionale all'autonomia gli atti la terza auto non io qua e là perché se ce ne sono tante era l'autonomia finanziaria l'autonomia finanziaria a riferimento alle risorse che le singole scuole possono il cui che hanno in gestione e che possono essere diciamo così che sono lavoro stesse in qualche modo introitate e questo suppone il discorso delle convenzioni che più volte abbiamo fatto se si realizzassero delle convenzioni con soggetti pubblici e soggetti privati che fossero capaci di fare in modo che la scuola metta posso arrendere servizi di qualità l'autonomia la finanziaria sarebbe sostanzialmente la possibilità di utilizzare diciamo così queste risorse aggiunti esiste poi secondo me un altro modo di concepire autonomie finanziarie più limitato ma importante cioè la gestione diciamo in ma non rigida delle contributo ordinario il contributo perequativo che viene data dall'amministrazione centrale cioè l'idea la possibilità di utilizzare questa gestione se com'punto finalità che adesso diciamo che possono essere storicamente identificate dalle singole scuole ma per far questo occorre fare anche una riforma della contabilità diciamo delle scuole e a questo proposito vorrei pratiche ricordare una cosa che nel difendere la legge cinquecentotrentasette era prevista un Regolamento per l'amministrazione per la contabilità della scuola ora i decreti delegati non sono stati fatti ma questa norma credo che sia ancora vigente forse sarebbe possibile con internet cominciare a mettere mano a questo tipo di strumento che potrebbe incrementare la qualità diciamo della autonomia finanziaria e organizzativa delle singole scuole senza por mano nessuna riforma legislativa e un suggerimento del passo ministro ombra
Ringrazio tutti gli intervenuti in maniera particolare ministro Lombardi soprattutto perché è sempre disponibile per qualsiasi nostro richiamo come gli imprenditori e speriamo di avere sempre la grinta che lui ha nel trattare la materia sia della scuola che nella formazione un prima di passare la parola Sandro Riello un'azione che non era piaciuta molto del ministro che mi sembra fu fatta un annetto fa più o meno
E quella del monitoraggio delle biblioteche delle scuole che comunque era il primo step da cercare di diffondere anche la capacità i giovani di leggere e dunque di diffondere cultura e passata un pochino forse di sottocchio dato che non fa scalpore o non è da interpretare o magari i mass media non non l'hanno trovato materia interessante mentre spero che ha dei e anche anche se son piccole va tangibili per poter andare avanti nel nel verificare tutto nel serie tv atteggiamenti che la scuola comunque può fare per la
Ammazzare una persona pensionata Santaniello per le conclusioni grazie direi due
Brevi battute per per concludere questo questo seminario che io ritengo sia stato di reciproco interesse per tutte perché per tutti perché
Sul mondo della scuola del mondo della scuola del cambiamento che è in atto nella scuola
Di questo processo così lungo e travagliato molti abbiamo può chiedere informazioni però informazioni discordanti e credo che questo sia stato un momento che è servito
A noi
Grazie alla presenza del ministro Lombardini grazie al ministro Dini degli altri autorevoli interlocutori per farsi chiarezza
Non e come movimento dei giovani imprenditori ma possono anche sottolineare come Confindustria e riteniamo essenziale il il ruolo della scuola per la formazione dei giovani perché siamo coscienti
Che i giovani riapre rappresentano il patrimonio era presentano la ricchezza del futuro del Paese ed è su questo che dobbiamo Potter conta
E a maggior ragione se come mi è parso di capire come Etra sparso dalle affermazioni che sono state fatte
Attraverso questo processo di autonomia attraverso questo processo di responsabilizzazione
Di ebollizione positiva
Vengono raccolti anche nella scuola quei valori che citava siccità ma dall'inizio che qualcuno ha citato in una domanda forse quei valori che noi abbiamo dichiarato propri della mondo dell'impresa
Quelli del mondo il valore del rischio del merito valore della responsabilità
Che poi in fin dei conti si può sintetizzare in una frase
Stare nel mercato e sul mercato con qualità
Perché voglio dire il problema della scuola e quello di produrre un prodotto prodotto in materiale
Ma che è il sapere
Il sapere su cui
Tutto il paese imprese comprese devono poter contare e quindi Giancarlo l'augurio è che comunque va a vedere questo processo che tu hai intrapreso riesca a vedere uno sbocco e finalmente questo cambiamento possa avvenire
L'economia del paese le imprese nostro paese stanno correndo verso l'Europa forse sarebbe meglio dire che stiamo zoppicando verso l'Europa
E quindi abbiamo necessità di fare questo sviluppo armonico comunque di dell'intero sistema Paese allora per giusto per poter dare un maggiore contributo
Noi stavamo e stiamo redigendo un documento che sarà mandato all'attenzione della Presidente del Consiglio e del Governo
Proprio in funzione della presidenza della Comunità europea che ci attende nei prossimi sei mesi
Dove diamo una serie di indicazioni di priorità e quindi si è di qualità si parla perché si parla anche di qualità europea nell'impresa
Allora in una finestra italiana ci permetteremo
Riflettendo su quello che ci siamo detti oggi anche di aggiungere qualche riflessione e qualche indicazione per poterli aiutare in questo processo di cambiamento
Grazie della partecipazione grazie di essere intervenuti
Poi
Locale