"Quale ruolo del sindacato nella democrazia dell'alternanza" tavola rotonda promossa dalla CGIL in occasione dell'uscita della rivista "Quale stato" prevista per gennaio/febbraio 1996

Ringrazio desidero dare in occasione della uscita che avverrà a gennaio febbraio della nostra rivista
Quando è stato rivista che dovrebbe occuparsi in maniera specifica
In una visione unitaria con gli amici e la CISL e la UIL della sulla trasformazione dello Stato e sul messo riformare lo Stato ed efficienza
Con un'attenzione particolare al cambiamento del settore pubblico e all'ampliamento rappresenta di un terzo settore che noi riteniamo molto importante
Noi vogliamo denunciare anche in questa occasione
Un pericoloso arretramento della riforma della pubblica amministrazione iniziata con la legge ventinove
Una latente ricorda collettivizzazione
All'interno dello Stato è un ritorno al meccanismo della legificazione sono è un passo indietro rispetto pari diritti e pari condizioni fra lavoratori pubblici lavoratori privati
Per le altre questioni che volevamo sollevare provvederemo in questo rivista che avrà anche una parte internazionale nei nostri sindacati europei e
Ecco il mercato americano
Per lavoro in un confronto con l'Europa
E con le esperienze più avanzate del mondo
Il tema di oggi che dovrebbe appunto aprire questa rivista
E quale ruolo del sindacato nella democrazia dell'alternanza
Abbiamo chiamato a discuterne con noi
Ma tavola rotonda sarà coordinata da Bruno Ugolini che è il direttore responsabile la nostra rivista
Il dottor Amato
Sergio Cofferati segretario della CGIL Sergio D'Antoni segretario tra civiltà
E il segretario del PDS Massimo D'Alema il segretario di Rifondazione comunista Sergio
Beh Fausto Bertinotti
Qualche volta capita anche a me nonostante l'ora
Conoscenza ormai ventennale
Un sindacato nella democrazia dell'alternanza
Che abbia come al proprio come punti principali che questo ma anche per esempio Meletti richiusi mammo
Nei prossimi giorni come con per il congresso della CGIL inviando il sindacato di proposta di Progetto
Un sindacato che si pone con forza il problema dell'unità sindacale per l'oggi
In un quadro di autonomia
Al governo delle controparti ma anche l'autonomia rispetto alle forze politiche
Su queste questioni Ugolini tenterà di animare questo questo dibattito ponendo alcune domande partecipanti noi ringraziamo innanzitutto i partecipanti che hanno soprattutto D'Alema e Bertinotti abbandonato il Parlamento in un momento abbastanza complicato dalla nostra
Vita nazionale
Il dottor armato i due Sergi
Ringraziamo anche voi per la presenza conto avete garantito
Allora se la giornata è molto particolare ed davvero un successo il fatto che siano riusciti
Ad essere qui tutti i nostri interlocutori di stasera il tema l'avete visto la democrazia dell'alternanza una sfida per l'autonomia del sindacato noi stiamo vivendo una fase che qualcuno chiama già di Seconda Repubblica
Anche se è una denominazione forse un po'anche fatica avventata e neanche perché è ricorrente il tentativo di suscitare in forme nuove la Prima Repubblica
Credo però che fosse stasera potremmo tutti convenire qui sul fatto che in un modo o nell'altro stiamo andando verso un sistema chiamato bipolare
Sistema politico bipolare
E in questa ottica credo che anche
Non solo le forze politiche che vivono ogni giorno ogni giorno ne verifichiamo
Il travaglio
Anche le le le forze sindacali
Non possono chiamarsi fuori da questa discussione
Anche perché come tutti noi sappiamo come abbiamo visto questi mesi in questi giorni antichi collateralismi sono stati fatti a pezzi in tutti e tre Lele le grandi organizzazioni sindacali ed ora si pone fosse una rivisitazione del tema spesso dell'autonomia
Sembra di intravedere in certe ambizioni che ogni tanto serpeggiano soprattutto nella CISL e nella UIL mi par di capire
Il tentativo è di assegnare un movimento al movimento sindacale anche un ruolo come dire promotore di nuovi schieramenti politici così è stata interpretata eletta ad esempio la proposta a suo tempo avanzata all'interno della CISL di una fondazione così è stata letta anche l'ultima idea scaturita nella UIL di dar vita addirittura un nuovo partito
Dalla CGIL anche su queste questioni è aperto un dibattito in vista del prossimo congresso
La mia prima domanda dunque parte da qui
E questa la strada maestra da percorrere ridare un senso ad una schiscetta d'autonomia nell'orizzonte del bipolarismo
Non si rischia così di né installare quelle che un tempo per il PC ma forse anche per altri partiti politici potevano è chiamarsi in qualche modo cinghia di trasmissione
Non sarebbe invece opportuno per il movimento sindacale offrire un concreto un concreto contributo sui contenuti alla costruzione di un nuovo sistema politico
E non penso solo a un naturale progetto di riforma della società in primo luogo di riforma dei rapporti di lavoro nel modo stesso di lavorare ma anche a un progetto di riforma dello stato di riforma istituzionale
Un tale sforzo progettuale non avrebbe però ha bisogno oggi dopo il crollo di tante certezze ideologiche di una seconda unità sindacale organica e di una più intensa è regolata democrazia sindacale
Io da qui partirei per aprire e mi scuso della brevità
Delle domande ma sono sicuro che ne interlocutori queste domande già le hanno come dire assorbite
In queste ultime settimane in questi mesi discussione anche le diverse forze politiche Patti ecco non dando la parola a Giuliano Amato Giuliano Amato è stato come voi tutti sapete un eminente studioso all'interno stesso del sindacato poi un dirigente politico e poi anche presidente del consiglio e autore anche di un tormentato accordo tra le tre parti sociali del Paese Confindustria sindacati e governo un attento osservatore del movimento sindacale del movimento politico nel nostro Paese ecco come vede oggi Giuliano Amato questa ricerca presente all'interno della CISL e la UIL e anche per la CGIL di un nuovo rapporto tra sindacati e forze politiche
E che il problema è che il sindacato aderenti e di e diverso da quello che il prossimo emendamenti singole persone
Cioè distinguiamo tra il ruolo del sindacato turchi
Sì politicizzata si trasforma in un pezzo di una coalizione che sostiene
Tram del sindacato che in relazione a ciò in cui crede alle identità che all'identità
Alle identità che sta costruendo e che preserva
Da offre del suo personale ad uno schieramento politico
Qui ci sono due cose nettamente diverse e io ho l'impressione che in parte vengano sovrapporsi
Non credo per essere molto chiaro che sia di alcuna utilità
Che il sindacato come penale interi organicamente a far parte dello schieramento politico sia una componente dello schieramento politico ritengo che possano avere un senso che della classe dirigente politica di cui qualunque schieramento politico ha bisogno posso entrare a far parte chi a una esperienza e una provenienza sindaca io anzi
Devo dire in questi termini sarei favorevolissimo non vorrà non voglio affrontare la questione della incompatibilità compatibilità incompatibilità questa è un'altra storia e d'altra parte la partecipazione alla politica di chi ha avuto esperienza sindacale è una partecipazione che può essere affermata anche in presenza della regola della incompatibilità ciò che conta rispetto alla regola della incompatibilità e che non faccia contemporaneamente le due parti
E questa regola vera incompatibilità lei spessi IVA di un'autonomia per la funzione sindacale come padre rispetto alla funzione politica ma che nello stesso rispetto del mandato d'incompatibilità
Vi sia una estrazione di personale politico dalla dirigenza sindacale questo a me pare non sono non disdicevole ma diciamo la verità a mi pare inutile
E mi pare utile in particolare in questa fase storica nella quale avendo essendosi
Bruciata una in larga parte una capacità dei partiti
Di crescere al proprio interno personale e politico di far maturare al proprio interno classe dirigente politica
Sì sì ieri volti a partire dalle ultime penultime elezioni ad una indistinta Società Civile attribuendo alle la pregiudiziale e in fondo un po'mitica capacità di esprimere un personale politico migliore di quello dei partiti ora è ben vero che per una parte del personale politico si era determinato un fenomeno scrive erotico
Che era arrivata a così insomma affirmative poi portaborse aveva portato questo non è mai casuale quando personale che collabora a volte anche dignitosamente con dirigenti politici viene uniformemente battezzato con un termine spregiativo come portaborse
C'è sempre un eccesso polemico che sta tra il populismo e il qualunquismo
Ma c'è sempre anche un fondamento in realtà e il fondamento in questo caso qual era
Era la percezione diffusa e non infondata
Che si stava formando in una buona parte dei nostri partiti un personale politico che io da molti anni avevo definito prodotto per partenogenesi dei partiti stessi
Cioè un personale che non aveva maturato esperienze
Effettive e reali di confronto con le con esseri umani col prossimo con la realtà
Sociali o collettive o civili
Ma che per il sol fatto di essersi messo fin da giovane al fianco di un dirigente politico poi pian piano mi ereditava la carriera che era appunto la carriera del portaborse un giovane che laureato o magari neanche laureato
Si affianca ad un assessore e li svolge le pratiche
Che impara a svolgere queste pratiche la volta dopo si presenterà lui alle elezioni si sarà fatto
Una rete di consenso diventerà lui l'assessore si prenderà un giovane che a sua volta farà la stessa carriera questo tipo di personale che progressivamente aveva finito per rappresentare il partito come apparato non il partito come coagulato e e termina alle e poi cuoco l'attore di domanda politica questo tipo di personale ha finito per essere rigettato
è stato rigettato è stato sostituito in larga parte appunto con una specie di Lorusso Jana mitica società civile nella quale persone che non avevano alcuna esperienza di affari collettivi ma esclusivamente di affari privati
Si sono trovati a gestire la cui gestire la cosa pubblica Aldo stesso modo in cui erano abituati a gestire i loro affari privati questo non funziona
Voi avete voglia di dire che la pubblica amministrazione ha bisogno di managerialità e ha bisogno di managerialità
Ma l'efficienza della pubblica amministrazione e l'efficienza del pubblico è un'efficienza che non può non fare i conti con una domanda collettiva che sta dietro di affari collettivi che sta sotto gli affari collettivi
Che ha bisogno di essere percepita che ha bisogno di essere capita che ha bisogno di mediazione
Molte delle persone che sono venute in buona fede con tutta tranquillità con convinzione dalla società civile degli affari privati per anni ho percepito e percepiscono la mediazione con una perdita di tempo
Percepiscono la procedura pubblica come tale come un qualcosa che non ha senso perché è diversa dalla procedura privata che è una non procedura
Che non ha bisogno di mettere in evidenza i diversi momenti diversi passaggi diversi rapporti con i tanti interessi coinvolti perché è guidata da un unico interesse quello di chi legittimamente facendo i suoi affari privati cerca di ottenere il meglio dei suoi affari privati ora
Queste esperienze
Ecco dovrebbe suggerire che un rinnovamento di cui il Paese ha dimostrato di avere bisogno e chi è utile che abbiamo di personale politico
Si avvalga di chi ha un'esperienza di affari corretti
Ora non dico che il sindacato non sia privo esso spesso di quei fenomeni di scrivere utilizzazione di cui hanno dato prova i nostri partiti
Il sindacato parla un linguaggio più conto in genere di quello a cui si prestano i partiti e allora anziché parlare di portaborse si parla di burocratizzazione mi il si usano parole astratte ma in realtà il fenomeno spesso è esattamente lo stesso
E lo descrisse ve lo ricordate Bruno Manghi molti anni fa a declinare crescendo fu il primo segnale di uno che è molto intelligente molto inquieto nel mondo sindacale
Aveva capito che al di là di tanto ogni apparato finisce per rappresentare se stesso compreso l'apparato sindacale
E rischia perciò di perdere il contratto messo spesso da una domanda collettiva che pure ha tra le mani sebo
Avete molto più di quanto non accada i partiti perché il sindacato è sul campo quotidianamente tuttavia può avere i suoi fenomeni di a di burocratizzazione di sclerosi al netto di questi fenomeni che ci sono nel sindacato come in ogni altro apparato
Il il sindacalista
è una persona che di professione si occupa di affari collettivo è una persona che di professione si è abituato o dovrebbe essere abituato ad occuparsi degli affari degli altri e non dei propri affari
Ed è questa una qualifica importante per entrare nel mondo della politica
Nel quale com'è noto
Diventa assai triste e pesante quando anziché occuparsi degli affari collettivi ci si occupa degli affari propri quindi da questo punto di vista l'ingresso di personale sindacale nella nella politica io lo vedo assunti in modo assolutamente favorevole e ritengo che se questa fase è una fase che prima o poi deve portare al meglio e non continuare in questa lunga sì sfilaccia ossa Stasi
I uno dei serbatoi ai quali la futura politica potrà utilmente attingere sarà questo detto questo il sindacato come tale io lo vedo autonomo
E la democrazia dell'alternanza per me non è soltanto la sfida per l'autonomia e la sfida della della unità
Rispetto ad aspettative passate ce lo ricordiamo tutti che molti anni fa si diceva che in Italia una democrazia dell'alternanza sarebbe stata probabilmente impossibile
Perché ci dal punto di vista del sindacato perché ce ne saremmo trovati un po'di qua e un po'di là
Mentre tradizionalmente il sindacato sta nel suo insieme dalla parte del partito per lavoro della coalizione per lavoro mentre la divisione politica o ideologica delle confederazioni dei primi decenni della Repubblica
Portava a pensare che in caso di alternanza il sindacato si sarebbe diviso
Ecco tutte questa frase anche se non ci ha dato un'unità sindacale
C'è nato però la certezza che almeno quella parte significativa nel mondo del lavoro che è rappresentata dalle grandi confederazioni sindacali è una parte che a scosse balzello uni certe volte tuttavia a una sua fondamentale unità
Ha una sua fondamentale capacità di rappresentare insieme le esigenze del mondo del lavoro a chi governa
Ora questa è un'attitudine che a mio avviso è fondamentale che rimanga
è fondamentale che rimanga ma qui non so se avremo modo di esprimerci poi dopo sua avremo modo di questo è la prima domanda non ho capito che stai facendo
No perché non voglio ora entrare in altre parti appunto
è fondamentale che questa capacità di rappresentazione autonoma delle esigenze del mondo del lavoro rimanga principalmente per che la logica dell'alternanza
è una logica che porta la rappresentanza politica
A rimediare a quegli ori come interessi che sono quelli che in genere si dice sono collocati al centro quelli dell'elettorato moderato poi non mi è chiaro dove è finito in Italia l'elettorato moderato perché nel centro vedo più estremismo che moderazione ma questo fa parte della frase strana che CRI che stiamo attraversando in ogni caso c'è un'esigenza di mediazione per raggiungere quella quota di elettorato che fa la maggioranza
Ora qui c'è un rischio letale
Che del resto sta già correndo ora se Massimo me lo consente il la coalizione di centrosinistra
Cioè il rischio che sommando pezzi Allo scopo di diventare maggioranza si perda identità
E allora i pezzi che si crede di stare sommando che in realtà si sottraggono non si sommano
Perché è fondamentale in qualche modo l'identità dei rappresentanti che devono dare una identità ai rappresentati altrimenti altrimenti il gioco
Dal punto di vista del cittadino finisce per non valere la candela in realtà allora
Da questo punto di vista perché consideri la parte di un sistema di alternanza
Chiamiamola quella non conservatrice per non usare altre parole quella che sta dalla parte opposta rispetto ai conservatori è fondamentale avere un forte tirante che non coincide con essa
Che espressivo delle esigenze del mondo del lavoro direttamente senza mediazioni politiche
Il sindacato avrà mediazioni interne ma non ha non può avere mediazioni politiche ecco questa autonomia diventa proprio perché autonomia
Essenziale per non disperdere la stessa identità della rappresentanza politica per indurre questa rappresentanza a fare le mediazioni che in sede politica
Sono sempre necessarie non perdendo la propria fisionomia
Continuando a fare capire ai propri che questa è una mediazione con qualcun altro
Evitando insomma che media oggi e media domani io divento quel qualcun altro a quel punto non so più chi sono io e non so più continui devo identificare questo ripeto è un compito della rappresentanza politica
Ma l'autonomia sindacale per questa parte è una specie di riassicurazione in senso tecnico proprio la Venere quel tirante che in ogni caso può preservare le ragioni dell'identità quali queste siano e quale sia la sfida che il sindacato ha per rappresentare al meglio le esigenze del mondo del lavoro questo è un altro discorso e spero che ci sia oggi il tempo di fare
Graziano Giuliano Amato io adesso passerei la parola per una prima risposta Fausto Bertinotti che è un esempio vivente di quello che diceva ma Amato di personale politico proveniente dal dal movimento sindacale
è uno che secca al sindacato conosce bene per aver vissuto una gran parte della propria vita io posso immaginare che per Fausto
L'autonomia che più gli sta a cuore sia quella d'avere pressione imprenditoriale perlomeno per strada però io le vorrei chiedere se oggi non c'è a anche all'orizzonte il rischio magari con sindacati in qualche modo schierati
Genericamente per un centrosinistra ma
Giuliano Amato parlava
Naturalmente da una parte contrari ai conservatori mi pare d'aver capito non c'è il rischio così di aprire spazi a sindacati caratterizzati da un'impronta di destra cullati nell'ambito della destra
Ed è questo maggiore peso centro città in cui viviamo il il rischio maggiore e non deriva semplicemente dal rapporto fra il sindacato
E la politica sia quello di una per l'abilità di autonomia rivendicativa contrattuale del sindacato costumi mi pare polipo che non c'entra
Il che certo ha proposto questa sera adesso anche una sollecitazione di Ugolini quale sindacato per la democrazia dell'alternanza
Non dibatto organizzato in modo tale che si possa poi forse tornare su qualcuna di queste questioni ma per poter risponde la sollecitazione a me preme in partenza diciamo declinare un punto di vista il punto di vista e che
Il problema principale in questa definizione e il ruolo del sindacato
Essendo gli altri termini
Molto sottoposti a un'esigenza di problematico azione
E e in particolare se poi vengono accoppiati democrazia dell'alternanza
Intanto non ho detto che ci sia e poi letto neppure che sia bene
In ogni caso anche la democrazia è sottoposto a un processo di logoramento molto grave come si vede
Molto grave
Senta democrazia si intende la possibilità dei cittadini di poter partecipare o almeno influenza alcune delle scelte creare guai guardano direttamente la propria condizione di lavoro e di vita i propri destini questa possibilità è messa seriamente in discussione nella pratica la diffusa pratica sociale politica e persino con il documento che in qualche caso si manifesta in una vera e propria crisi persino del suffragio universale
La questione prenderlo del sindacato è una questione diciamo cruciale nelle democrazie contemporanee
Io penso io penso che sia fuorviante lo dico esplicitamente vedere questo problema dal punto di vista del rapporto con la politica cioè in un orizzonte prevalentemente politicista e di rapporto fra istruzione
Naturalmente so bene che esista un problema anche di possibili dipendenze del sindacato al quadro politico verso il papà di parti ed è un problema molto grave
Ma francamente non mi sembra questo ciclo principale
Di quella principale secondo me è quello di un sindacato che rischia di essere progressivamente eroso nella sua capacità di organizzazione di rappresentazione degli interessi del lavoro dipendente o del lavoro salariato
Questo poi ci fu questo processo non è unicamente un processo diciamo soggettivo cioè non riguarda semplicemente quello che fanno
I gruppi dirigenti del sindacato in Italia in Europa e anche un processo di grandi cambiamenti
Che rende diciamo particolarmente difficile la ridefinizione cure necessarie alcune sindacato cioè non non faccio un'operazione soggettivi Stich non solo dico che non deriva e non viene mutuato direttamente dalla signora dalla politica ma non deriva neppure direttamente solo dalla scelta soggettiva puro cioè molti di voi sanno quanto penso sia rilevante la scelta diciamo di strategia di vigna di obiettività cilecca
Perché in realtà è la scena su cui insiste il sindacato confederale che sta subendo una mutazione profonda
Una mutazione che ha poco a che fare con il mutamento della scena su cui insiste il sindacato
Basterebbe pensare al fatto che tutti noi io che ci è stato giusto per trent'anni sindacalista ho fatto il sindacato sì certo e con un afflato internazionalista ma diciamo la verità con una dimensione nazionale assolutamente tutta l'organizzazione della pratica contrattuale
La definizione degli obiettivi il sistema contrattuale e ha costruito con la dimensione in cui la di
La dimensione nazionale assolutamente soverchiante il che non vuol dire che non sentivamo volte anche l'angustia di questo elemento e ci proponevamo di costruire sul mercato europeo di stabilità dei rapporti competitive sui mercati in altre parti del mondo ma la pratica contrattuale e persino la forza del sindacato nasceva dalla presenza in relazione con uno Stato nazionale
Con un forte stato nazionale
Capace a sua volta di forti politiche non solo di una presenza della dimensione nazionale ma di una presenza statuale
Nella nazione rilevante agli affetti stesse definire le politiche economiche sociali e politiche contro prima
Una controparte e qualche volta persino abbiamo detto con qualche pagina
Che vedeva nel governo dell'esecutivo la controparte dei sindacati non solo per i lavoratori dipendenti ma anche per avere indicazioni generali del mondo del lavoro dotato di una sua foto
Non mi pare ci siano dubbi che questa dimensione e sottoposta a una erosione
A una riduzione di peso
E una riduzione di peso che avviene su molti versanti primo versante ne parlo semplicemente con un cenno ma
Lo faccio perché altrimenti questa discussione secondo me davvero non va da nessuna il processo di globalizzazione mondializzazione dell'economia non c'è dubbio che il sindacato è sottoposto
Ad una tensione
Che è il prodotto di una internazionalizzazione dei processi produttivi di un mutamento di fase dovrà finire del ciclo fordista keynesiano del subentro di un'altra fase ed una condizione in cui la forza lavoro viene inseguita suo più basso prezzo e questo determina una modellazione dell'intero mercato del lavoro il sindacato non si definisce a prescindere dal mercato del lavoro
Il mercato del lavoro costruisce l'elemento fondamentale della definizione di sé ed è la sua forza contrattuale ma l'abbiamo vista la fatica persino quando il mondo del lavoro dell'industria non dico il dell'industria
Si divideva tra lavoratori specializzati e professionalità lavoratori comuni e il sindacato è stato in larghissima parte quello che è riuscito a comporre la figura dell'operaio sempre operaio comune collocare professionalizzato Plotina subito la divisione e dipendeva da quello è suo il suo potere contrattuale figurarsi di fronte una moltiplicazione delle figure del lavoro dipendente come quello che avviene di un traino come quello che propone un inseguimento del capitale della forza lavoro prima secondo me lo Stato
Questo Stato fa delle politiche economiche
Ma per come la vedo io fa delle politiche economiche unicamente improntate al taglio della spesa pubblica e alle politiche di ripianamento del bilancio cioè fa delle politiche monetarista e richiamate da questi processi internazionali dall'orientamenti di vaste dalla scelta dei governi essenzialmente liberisti ma questo fa cioè il e il Governo non ti fa poi una politica economica ti propone il Tai io della specie
Badate che è un elemento su cui la sofferenza è ormai così grande che si manifesta in termini sociali nota come quella francese o in termini politici in un successo come quello che vede vincere
I socialdemocratici in altre no o i comunisti a russi appunto io credo tutti pur così diversi dallo stesso problema
La crisi di sicurezza del mondo del lavoro che si manifesta in un tentativo di aggrapparsi in una forma dall'altra alle forme di certezza per quanto logorate che esista una partita
Terzo
Terzo elemento il sindacato
Oltre a essere diciamo così messo in discussione dal processo di globalizzazione del mutamento del ruolo dello Stato
Subisce
Secondo me problema delicatissimo un processo di notazione del suo paradigma
Dei suoi pagare
Cioè negli atti concreti a mente negli anni ottanta in Europa
E in Italia il sindacato a subito un processo di mutazione che l'ha portato dentro il recinto statuale
E l'ha fatto diventare anche a volte prevalentemente una istituzione tra le altre che ha determinato il suo ruolo attraverso in Italia una pratica sociale di rapporti sociali e politici chiamati concertazione
Diciamo il monumento di questa politica vede qui anche alcuni protagonisti e in quel secondo me costituisce uno dei più grandi sciagure del sindacato italiano cioè l'accordo del luglio novantadue Mascia buona diciamo largamente annunciata lungamente annunciata da un processo costante di destrutturazione di autonomia e di potere contrattuale
In questa scena
Il problema della riconquista dell'autonomia del potere contrattuale secondo me e il problema del sindacato
Il problema il problema fondamentale sì perché
Perché e il problema della ricostruzione di una rappresentanza e di una rappresentatività obiettivamente in crisi so che come dire
Difficile e persino un po'portante per chi non vive nel sindacato a fare questo discorso critico perché può sembrare una predica diciamo dall'estero però secondo me l'analisi
Dei comportamenti sociali dei soggetti induce una riflessione sul grado di rappresentanza di rappresentatività
E vorrei che non mi si rispondesse con questioni fu assai importanti come il numero degli iscritti o la straordinaria partecipazione che in Italia il sindacato confederale ancora incontra anche con senso di vuoto ogni volta che si presenta elezioni per le rappresentanze perché come voi mi insegnate la questione la rappresentanza della rappresentatività non si misura soltanto con questi parametri e purea di ma si misura anche dal grado di notturne separazioni sofferenze che si manifestano e io credo che possiamo tutti riconoscere che fra i lavoratori oggi non è un facile riscontrarsi nel sindacato come soggetto che li fa presente riorganizzano i loro bisogni fondamentali
Allora
Per concludere questo primo sommario ragionamento il problema del sindacato è il problema di reinventare nella nuova condizione
Questo compito di rappresentanza di organizzazione dello dipende
Ed è il problema in primo luogo di lavorare a reti unificate quello che questi processi di mondializzazione destrutturazione del politica monetarista e che dividono sistematicamente
Guardiamo anche la vicenda Francesco una grande lunghissima lotta straordinario per importanza capacità di consenso ma si vede che il consenso che anche l'avvocato del Pubblico impiego guadagnando in una lotta così straordinaria
Non è la costruzione di una unità di tutto il lavoro dipendente su obiettivi comuni e capace di intervenire sulle politiche economiche assoluta del far sulla sul lavoro sull'i connotati del lavoro
è una straordinaria il mio senso di riconoscenza vogliamo dire così a questa compagine dal lavoro dipendente che è nelle condizioni di potersi batte anche carte e in qualche misura quegli assegni la difesa persino simbolico di quel tanto di sicurezza di certezza che tenti venga messa in discussione
Ma appunto è un ruolo di supplenza è un ruolo soffre
E allora io credo che questioni che la questione dell'unificazione del mondo del lavoro va affrontato come terreno di una politica rivendicativa di una proposta complessiva del sindacato il suo ruolo si definisce rispetto a se fai o non fai della riduzione generalizzata dell'orario di lavoro la fisionomia durevole del sindacato per i prossimi dieci anni
La decidere decide il tuo ruolo di unificazione e del tuo protagonismo se decide di difendere il salario e gli stipendi erosi drasticamente dall'inflazione reale che cresce di più dell'inflazione programmatica di operare una redistribuzione dell'incremento di produttività realizzati
Decide
Ditemi la capacità che ha e di costruire una lotta comune tra i lavoratori occupati e disoccupati
Realizzando e perseguendo una nuova politica del pieno impiego senza la quale io credo il ruolo del sindacato viene logorato ineluttabilmente se un tasso di disoccupazione rimane stabilmente sopra dieci per cento io non credo a un reale potere autonomo contrattuale del sindacato dei lavoratori
Segretario tasso disoccupazione stadio sopra dieci per cento e la precarizzazione del lavoro aumenta e le aree in cui il lavoro non riunione senza protezione sindacale persino senza protezione legislative crescono a dismisura il potere contrattuale o al sindacato
Viene logorato rischia persino di cambiare natura e rischia persino di cambiare natura
Voi sapete quali che mi conoscono sanno che non ho propensioni facile a criticare il sindacato come organizzazione corporativa so bene che in ogni Stato sindacale c'è una quota i
Nell'udibile e inevitabili di dimensione corporativo né queste non è questo del locale la critica che faccio
Dico però
Che oggi siamo interrogati su questi punti lo stesso problema che ti viene posto in qualche misura l'idolo scelta quando hai di fronte a questo degli immigrati
O se è in grado di papocchio un livello di unificazione di questi soggettività oppure tu anche strigliare il progressista in realtà contribuisce a questa aggressione continua di civiltà che sul io credo che la difficoltà di ridefinire il ruolo del sindacato e determinata in primo luogo dal fatto che i processi materiali in corso mettono in discussione precisamente quella dimensione quella che chiamiamo civiltà europea entro il quale il sindacato confederale di classe approvato ruolo spazio incidenza un ruolo così grande da diventare in certi momenti in particolare in Italia nel caso italiano con il sindacato dei consigli un soggetto come dicevamo allora sociale e politico insieme
Il massimo della sua autonomia non come Cederna supplente ai partiti alla politica non è vero
Ma invece la capacità di partire dalla rivendicazione su sul connotato del lavoro sulle caratteristiche dal lavoro sull'organizzazione del lavoro sull'organizzazione dell'impresa gradi spiega Natali una linea originale dire come la pietà
Ma quello avveniva dentro la fase matura di uno sviluppo che pur abbiamo contrastato nel suo parametro fondamentale su cui si poggiava una civiltà che oggi è messa in discussione e a rischio
Per questa ragione io non mi affiderei molto diciamo alla democrazia dell'alternanza appunto alternanza
Vorrei discutere se davvero è il migliore dei mondi possibili quello dell'alternanza cioè quello di due schieramenti politici che competono una volta ogni cinque anni per raggiungere il governo
So che
Il tema assai discutibile ma posso avanzare il dubbio che si possono anche concorrere tra questo regime di alternanza avendo ipotesi economiche sociali non sostanzialmente dissimili
Posso avanzare cioè il dubbio che questi schieramenti possono anche anch'essa in aspra contesa fra di loro
Ma non su elementi di regolamenti ai comandanti la condizione lavorativa le politiche economiche sociali il modello di sviluppo come del resto è quello che avviene nella maggioranza dei Paesi europei in questo momento i nelle condizioni
Che danno luogo ad una perdita di potere e di sicurezza in una condizione di vita di larghe masse di lavoratori
Allora forse invece miliardi assegnare al ingegneria istituzionale la possibilità di non solo che risolva i problemi del Paese ma di fare deriva un nuovo stato di salute del sindacato bisogna proprio ricominciare dal ruolo del sindacato
Anche perché io penso che noi stiamo tutti vivendo una crisi della democrazia come dicevo nei e in questa crisi la democrazia oggi c'è la crisi del sindacato ma la costruzione di un ruolo autonomo dal sindacato può essere uno dei primi elementi che possono lavorare a ridefinire un nuovo corso della democrazia in questi Paesi grazie
Grazie a Fausto Bertinotti opera e adesso la parola a Massimo D'Alema anche riprendendo un po'delle affermazione che ha fatto a Fausto Bertinotti che in sostanza mi sembra di capire che l'autonomia del sindacato tutta da da riconquistare
O da ridisegnare secondo la sua analisi perché il movimento sindacale oggi rischierebbe addirittura di cambiar natura e la stessa alternanza
Sarebbe un'alternanza
Priva di contenuti o su contenuti pressoché event
Ecco una sinistra di governo come quella che Massimo D'Alema circa Massimo D'Alema
Ha cercato di di
Spiegare di confrontare con le sue argomentazioni in questi giorni che l'appalto avrà con con il movimento sindacale come risponde all'obiezione di Bettino
Parte abbiamo discusso di queste questi
Recentemente quindi
Io non
Non nego alcuni elementi dell'analisi che porta
Staccato
E attacca e attacca
Non vorrei seguire del tutto la la linea di riflessione tracciata da Bertinotti perché rischia di portarci fuori dal cui esito di questa nostra discussione
Cosa che è del tutto legittima nella impostazione che da Bertinotti il quale nega in sostanza valore a questo quesito adesso dice che è una democrazia dell'alternanza è una prospettiva tutto sommato non desiderabile
E il problema quindi del rapporto fra sindacato e sistema bipolare è un problema mal posto in quanto diciamo la questione non è nell'ottica della prospettiva per la quale lui lavora discorso del tutto legittimo ma seguendo lo su questa strada si finisce per considerare sostanzialmente irrilevante il tema di questo dibattito ora io che pure considero anche invece rilevante la prospettiva che ha proposto per cioè una riflessione sul sulla crisi sociale della rappresentanza sindacale talmente rilevante che abbiamo dedicato a questo tema il dibattito di lunedì scorso che Cofferati voce un dibattito di lunedì diciamo dibattito di martedì scorso
Abbiamo presentato questo interessante libro di Mimmo Carrieri sull'incerta rappresentanza dedicato a questo tema
E poi io che penso che effettivamente la crisi di un certo modello sociale
Tocca il sindacato e la sua capacità di rappresentanza
Tuttavia ritengo che questo che questo tema
Al quale poi bisogna vedere quale risposta si poteva penso che la linea di risposta a questa erosione della capacità di rappresentanza sociale del sindacato sta
Per un verso o lungo la strada che indicava Ugolini cioè autonomia unità
Vita sindacale
Riorganizzazione di un rapporto democratico
Con i lavoratori e con gli iscritti
Ma per altro verso sta nella capacità di ridefinire un Progetto del sindacato
Sapendo che quel Progetto che faceva blocco con una certa un certo modello fordista tenorista di sviluppo cioè crescita allargamento del lavoro
Allargamento della cittadinanza
E politica di riforme come dimensione sociale del salario
Cittadinanza Guelfa quel Progetto sindacale è stato molto forte dell'esperienza italiana e particolarmente diciamo Gemmo né direi nel corso del degli anni settanta
E messo in crisi dai caratteri dello sviluppo crescita non porta di per sé necessariamente un allargamento del lavoro delle vie della cittadinanza non passano più soltanto attraverso il lavoro necessariamente
La precarizzazione di una parte del mondo del lavoro la frantumazione del mondo del lavoro
Il venire meno di una figura centrale l'operaio della produzione Massi ficcata
Rende molto più problematica quella unità del mondo del lavoro alla quale non si giunge senza un progetto che è un processo politico processo politico e democratico
In cui l'elemento secondo me che decide e sta in una combinazione della capacità di riorganizzare un processo democratico dal basso
Ma anche nella capacità di un gruppo dirigente sindacale capace di proporre un progetto di unificazione del mondo lavoro il mondo del lavoro
E sempre di più diciamo un mondo che si unifica intorno ad un programma intorno ad un Progetto perché la sua unità non è data dalle relazioni materiali
Cioè dalla sua collocazione nei nei nei rapporti strutturali
Allora ma se è vero questo
Questo secondo me in una direzione che io considero abbastanza opposta rispetto alla linea di ricerca di Bertinotti
Fassi che il tema del rapporto fra sindacato e sistema politico diventa un tema molto importante nella ricostruzione della capacità di rappresentanza
Sindacale del mondo
Diventa un tema abbastanza Crush
Che mi sembra difficile da affrontare in termini stancamente tradizionali cioè della riproposizione dell'autonomia sindacale Caproni dai governi e dai partiti
Così come essa è stata tradizionalmente vissuta dal sindacato Italia
Noi abbiamo già visto che questa che questa impostazione tradizionale non regge più
Di fatto non ha retto che mi ha
Bene o male che lo si che questo lo si giudichi positivo o negativo ma diciamo l'alleanza fra sindacato e governi tecnici
E stato richiamo per comodità governi tecnici riduciamo i governi della crisi del sistema democratico italiano è stato uno dei punti fondamentali di tenuta del nostro Paese negli ultimi tre anni
Amo chiamarla autonomia non non so come possiamo chiamarla mi abbia c'è stata un'alleanza fra indagato è stato uno dei punti questo può essere considerato una spaventosa sciagura ha detto Fausto può essere considerato io credo per molti aspetti invece una fortuna per questo Paese anche se considero questa stagione conclusa penso che dobbiamo vedere che cosa viene dopo ma io non lo considero una spaventosa sciagura penso che tutto sommato a conti fatti è stato una fortuna ma da qualsiasi punto lo si osservi questo processo va molto al di là della riproposizione della di un concetto tradizionale di autonomia simile
Siamo già in un'altra dimensione
E il problema è con quali strumenti il sindacato sta in quest'altra dimensione con quali di quando già direi la parola sindacato mi appare abbastanza una parola che sabbia antico perché io penso che noi dobbiamo cominciare a parlare di sindacalismo confederale che già per esempio diciamo la non c'è niente da fare diciamo a in questo passaggio di fase passi che il pluralismo sindacale destinato a crescere comunque della vecchia destinato a crescere il sindacalismo confederale vede crescere diciamo concluso per comodità questa espressione Rosa a destra e a sinistra
Senza sindacali
Che
Evidentemente nascono
Secondo me sì su una base corporativa
Perché rappresentano diciamo in senso corporativo la frantumazione del mondo del lavoro poi questa risposta corporativa può ideologicamente accamparsi a destra può accamparsi a sinistra ma ha un segno abbastanza secondo me evidente di rappresentanza in chiave corporativa di una frantumazione crescente del mondo del lavoro
E
L'autonomia del sindacalismo confederale in Italia ha avuto una particolare una particolare configurazione politica
Non si è basata soltanto sulla capacità del sindacato di rappresentare Sindaco il la massa dei lavoratori
E quindi di agganciare a questo
La sua autonomia ai bisogni alla funzione del mondo del lavoro ma ha avuto anche una sua dimensione politica garantita dal fatto che all'autonomia faceva da garante in qualche modo il pluralismo politico del Sic
Sindacato non è non è stato al sindacato apolitico autonomia sindacale non è stato un dato di apoliticità
Ma è stata in qualche modo l'autonomia garantita dal pluralismo politico
è una cosa diversa cioè dal fatto che dentro al sindacato avevano diritto di cittadinanza e vivevano insieme le grandi Como componenti politiche democratiche erano state all'origine della Repubblica
E questo il convivere di queste componenti politiche democratiche era un una garanzia dell'autonomia per siccome queste componenti in campo politico erano divise diciamo collocati dal Governo all'opposizione
In questa complesso equilibrio si è garantita un'autonomia sindacale che non è stata però apoliticità del sindaco il sindacato ha avuto una dimensione politica ed è la dimensione politica era nella difesa del quadro democratico
Della Repubblica nata dalla dalla Resistenza cioè il sindacato era politico laddove le grandi componenti politiche che lo componevano convergevano
Il sindacato era politico quando scendeva in piazza contro il terrorismo contro lo stragismo neofascista eccetera laddove queste componenti politiche si articola nel sistema politico sindacato era auto
E il pluralismo era garante dell'autonomia l'equilibrio molto più
E nel momento in cui questo complesso equilibrio entra in crisi entra in sofferenza il rapporto fra sindacato e sistema politico altro che sta tre insofferenza
E questa sofferenza può manifestarsi nelle forme più diverse c'è chi pensa di trasformare i sindacati in un partito
è una risposta semplice molto forse semplicistica ma è una risposta segno di sofferenza di
Per cui il problema di come si rifondato un'autonomia disse io credo alla
Credo all'autonomia nel senso in cui anche Giuliano Amato si riferiva alla necessità anche per il campo delle forze progressiste diciamo l'alleanza lo schieramento di centrosinistra
Di Avvenire nell'autonomia sindacale diciamo così un tira non c'è niente da fare oggi che il bipolarismo spinge tutte e due le coalizioni ad avere una rappresentanza generale degli interessi sociali
Per vincere
E
Il vecchio modello non mi riferisco a quello comunista ma il vecchio modello socialdemocratico laburista di rapporto fra sindacato il partito della sinistra non funziona più
Tanto non funziona più tanto è vero che Tony Blair per vincere le elezioni si deve liberare di quel modello perché quel modello è scarsamente espansivo
Per il per il partito laburista
E quindi non c'è niente da fare io credo l'autonomia sindacale è un vincolo e un tirante oggi una coalizione di centro sinistra secondo me utilmente deve misurarsi con un sindacalismo un sindacato auto
Naturalmente il limite di questa autonomia sta nel fatto che essa difficilmente può essere neutralità politica
Io introduco una distinzione tra il concetto di autonomia il concetto di neutralità politica del sindacato
Sono due concetti diversi
E su questa diversità invito ad una riflessione aggiungo una cosa
Io ritengo che e la funzione
La funzione di se il sindacalismo italiano vuole mantenere quella funzione di rappresentanza generale degli interessi del mondo che è stato un suo punto di forza e che a mio giudizio la frantumazione posto fordista ricchi secondo me esige ancora di più
Pena il venire meno dell'idea stessa del sindacalismo
C'è poi il sindacato è ancora di più rappresentanza generalità date rappresentanza generale non significa che io no non avere radici nel mondo dei lavori
Significa avere radici organizzate democratiche un rapporto ma poi capacità di trovare un punto di sintesi allora il punto a mio giudizio è intorno a che cosa
Sindacato ricostruisce questa sua capacità di intorno a quale idea forza io in questo sono non sono in disaccordo
Cioè mentre negli anni settanta diciamo cioè nella fase che la grande trasformazione crescita della Società italiana e delle società euro
Il sindacato ha costruito la sua capacità di rappresentanza generale diciamo sul terreno della politica delle riforme sociali del welfare come dimensione sociale del salario
Io credo che oggi quella funzione di rappresentanza generale va ricostruita fondamentalmente intorno all'idea di una politica della piena occupa
Il tema dell'occupazione e tutto quello che ruota intorno che devo dire orari rapporto formazione e lavoro modello di sviluppo
E secondo me il tema centrale intorno al quale si ricostruisce o no la capacità di rappresentanza generale sempre a casa e quindi una sua autonomia non corporativa
Io non credo invece che questa capacità possa essere ricostruita nella chiave
Difesa pura e semplice difesa delle conquiste dello stato sociale
Un sindacato che non si rendesse conto oggi che bisogna riscrivere il patto sociale
La differenza fra la sinistra e la destra non credo che l'alternanza ponga fine la differenza tra la sinistra e la destra una visione disperata perché io traduco questo concetto di Bertinotti nella seguente frase che la sinistra per rimanere se stessa non può mai andare al governo
Ecco perché poi in buona sostanza questo significa però io penso che la differenza tra la sinistra e la destra non è nel fatto che non si deve fare una riforma del welfare perché non credo che spossato reggere questa di fare il problema è che la a destra rompe il patto sociale
La sinistra si pone il problema in Europa di come riscrivere un patto sociale
Sapendo che non si governa senza patto sociale anche sapendo che i contenuti del Patto sociale sono destinati a cambiare
Se noi vogliamo tenere insieme il mondo del lavoro
E al primo punto di questo patto sociale non ci sono le le garanzie dell'UE marce la piena occupa
Cioè la lotta contro l'esclusione contro la spaccatura drammatiche avremmo questo intorno a questo secondo me il sindacato riconquista la sua funzione di rappresentanza generale se no non ce la perché anche la pura difesa del Welfare è la difesa di quel blocco sociale che è dentro al Welfare ma noi sappiamo bene che non è tutto il mondo soltanto una parte di esso
Grazie hanno
Massimo D'Alema ora io darei la parola ai diretti interessati o ai dirigenti sindacali cominciando da Sergio D'Antoni Sergio D'Antoni è stato protagonista di molte polemiche in questo mese
Proprio sul rapporto tra sindacato il sistema politico suscitando anche le ipotesi più disperata più disparate compreso il federalismo l'accesso alla storia commissario disperati spero di Spalato
E ma io l'ho io ribalterei da anche alcune interrogativi che anche apposto D'Alema cominciando da quello che mi sembra principale come rifondare oggi l'autonomia
Senza rimanere neutrale
Ma a me pare cioè una discussione non molto molto seria molto impegnativa partirei dall'analisi che poi accettiamo tutti che qui ha richiamato Bertinotti ma poi richiamava anche D'Alema circa
C'ha le conseguenze definiamo così dalla della cosiddetta globalizzazione della e del fatto che cambiano le ragioni complessive di dei rapporti fra gli stati tra l'economia e quindi delle conseguenze e tutto questo ha su di noi
E qui c'è proprio siccome questa analisi è un'analisi mi pare che difficilmente confutabile cioè in queste condizioni è aumentato il numero degli esclusi aumentano dovunque dove gli esclusi
Nella società sviluppata nel rapporto tra la società sviluppate le società sottosviluppate
In Italia addirittura ne abbiamo quasi il privilegio di vederlo tutto questo cioè nel senso che avviene proprio al nostro interno in termini di integrazione esclusione cioè proprio è visibile fortemente visibile un effetto di avere poi la conseguenza che che che viviamo cioè zone di piano cooperazione zone invece di l'abbandono dei decise se questa è l'analisi il problema vero è la risposta
E su questo su questo le risposte possono essere tante cioè nel senso che io ti appunto accetta l'analisi che qui Bertinotti facce per riprendere anche dalle arrivo alla conclusione opposta cioè nel senso che l'arrivo la risposta di fronte a questa evoluzione degli assetti economici e sociali esattamente la concertazione ha partecipato
Perché nel momento in cui la competizione diventa una competizione sui costi per ribaltare la competizione sui costi devi fare una competizione sul rapporto qualità costa per fare un rapporto una competizione sul rapporto qualità costi o ai un assetto concertativo delle politiche economiche e sociali e un assetto partecipativo nelle relazioni sindacali o non venti
Per
Vi resterà un'aspirazione ma per
E non c'è niente da fare cioè non è una questione ossia giusto discuterne parlarne cioè giusto a vera e come normale in questi casi del PSE ma il problema e fare i conti con quanto avviene e dare una res
Sta a quanto avviene e basta guardare a tutti gli altri Paesi qui è stato fatto l'esempio della Francia ma per restare esempio francese oggi si sente quello che dice
Una persona che come dire fuori non dovrebbe essere attaccata da faziosità Turin mi pare chiaro che pur avendo a dare una risposta ai fatti francesi che è esattamente questa che qui io ribadisco
Cioè Turenne dice
Gli italiani hanno capito quello che i francesi non hanno capito che lo dice ai francesi e dire ai francesi che gli italiani hanno capito e dura se lo dice vuol dire che ha tanto coraggio perché proprio e fu e quindi vuol dire che ha individuato
Il terreno ma anche la vicenda inglese che qui D'Alema ricordava
Il sindacato inglese non è Blair si deve liberare per una ragione di autonomia ci tornerò si deve liberare ex ragazza inglese oggi un sindacato massimalista
Al complotto Bertinotti e moderato al comando e sindacalisti inglesi
Cioè zoppo parlare nel senso che proprio quindi sposi separarsi visibilmente oppure i sindacati inglesi che non diedero a Callaghan primo ministro laburista
Come dire qualcosa in termini di modellazione di responsabilità si ritrovarono quindicenne del tacciano cioè proprio perché non dirlo aprirà la strada ad una ventata di destra di cui ancora pagano tutte le conseguenze
Quindi il problema è che di fronte a questa evoluzione degli asset della globalizzazione la risposta concertazione
Sulle politiche generali
La risposta è la partecipazione sulle politiche dazi
Questa risposta non si conquista
Una volta così
Con gli accordi e criticando le anzi con questa sesta diventa una politica perché diventa una politica con se trova governi che ci credono
Se trova la capacità poi di di di farsi e di tutelarsi anche con governi che non ci credo
Proprio perché in un sistema vi alternanza che quello in cui noi spire speriamo di vivere ma in cui gli altri paesi vivono questa condizione la condizione attraverso la quale noi salvaguardiamo il nostro ruolo determiniamo un protagonismo del mondo al lavoro in grado di fare del rapporto qualità costi qua
In quando parliamo di concertazione parliamo del rapporto qualità costi di sistema
Di individuare le priorità
Di arrivare alle cose che diceva in fondo D'Alema cioè quali sono le priorità resta la pizza e il lavoro la sua distribuzione di di partirà da lì e soltanto con una politica coordinata di assunzione di responsabilità piena questo sarà possibile altrimenti non sarà possibile poi diremo che i governi sono cattivi ai padroni sono antipatici ma la sostanza non cambia
Ci destiniamo ad un percorso che ha segnato allora noi abbiamo individuato su questo abbiamo lavorato ahimè purtroppo i risultati sono altalenanti perché i risultati sono il frutto di una condizione che abbiamo vissuto
Quattro Governi cioè totalmente diversi l'uno dall'altro con conseguente è inutile stare via a a prenderselo è avvenuta cioè tutti ormai abbiamo individuato con finora qual è la differenza tra la Prima Seconda Repubblica di governi deboli sempre nella prima
Governi deboli governanti eterni almeno c'era la continuità
La seconda vorrebbe debole governanti provvisori sceglie cambiano sembra tutto bisogna ricominciare sempre da capo noi speriamo di arrivare invece a quella che che tutti auspichiamo essere finalmente una condizione nella quale sarà possibile proseguire aveva i termini veri di questa questione fa avanzare questo nuovo modello
E farlo avanzare significa affrontare questioni vera io qui per ragioni di tempo non non li accetta
Nel rapporto entrate e uscite noi abbiamo pochi margini normali
E avendo il debito pubblico che abbiamo solo una lotta all'inflazione potrà fare abbattere i tassi d'interesse risolse il problema del debito pubblico altrimenti contenere e questo si fa se c'è una politica concertata sono non si e via discutendo mi fermo qui voglio soltanto indicare che da questo punto di vista il l'intuizione che noi abbiamo avuto l'intuizione che bisogna precisare che funziona
Che funziona anche nel rapporto contrattuale questo accordo dei chimici è un accordo importante
Perché dimostra che funziona anche contrattualmente
E che
De per un protagonismo che altrimenti sarebbe tutto ad inseguire come si vede
Da parte di tutti gli altri paesi di fronte a questo
Il nostro problema in una democrazia dell'alternanza
E che questa politica ha bisogno di un soggetto forte
Di un sindacato forte
O di un sindacalismo confederale forte
Per questa ragione la sua unità indispensabile
La sua unità e insieme
Lo strumento per garantire forza quel soggetto che può partecipare a quei al quel livello di responsabilità e contemporaneamente una forza reale fra la gente che ha può risuscitare
Quel tipo di entusiasmo che altrimenti appunto in una condizione di mancata unità tutti quanti seguiremo spinte proprie ricerche proprio non trovando la risposta
Qui c'è il nostro ritardo è inutile
Cioè questo e Lou è un punto vero perché l'unità non diverrà nessun altro se non da ministri
E questo è un problema autentico il che non significa non ci sono i problemi per cui finora l'abbiamo fatta perché chissà non significa che che stiamo ritardando in maniera coltelli
Ora non voglio qui fare primazia che non c'entrano nulla noi ponemmo questa problema al Congresso dal novantatré quindi siamo al novantacinque abbiamo perso due
Di discussioni inconcludenti dividendoci poi su cose anche significative che hanno aperto solo la strada l'avversario
Leggi referente perché
E il problema non è mai stato qui bensì dice D'Alema non è più sindacato sindacalismo confederale ma stiamo attenti e in Italia ci sono novecento sindacale
Novecento
Ci sono ci sono stati e ci saranno sempre perché diciamo la questione non è nel nel suo questo supposto monopolio è supposto del pluralismo sindacale una delle cose con cui abbiamo convissuto convivere ma la questione è diversa che nei momenti cruciali nei veri momenti cruciali quando si vota quando si ha un vero scontro tutto il resto non esiste esiste in questo Paese il sindacalismo confederale
Poi esistono delle forme di sindacato di mestiere corporative che ahimè hanno il peso che hanno e soprattutto l'ascolto politico che hanno
In questo momento tanto per non fare esempi
I sindacati autonomi dei medici messi all'angolo in tutta la gestione contrattuale
Siccome i poteva finanziaria servono per tutte le spinta di tutte le forze politiche tutto non lo so ma di ma altre forze politiche vengono ricevute dal presidente del Consiglio per vedere cosa si può fare
Cioè e finora tutto questi termini sindacali non era avvenuto avviene quando c'è la trasposizione
Allora il problema è che noi si riacquisti in questo sì in termini di autonomia un percorso per l'unità che sia tale da garantire la possibilità concreta
Di svolgere questo compito
Perché l'unità e di per sé garanzia di autonomia
Non di fine della nostra discussione che noi avremo sindacato unitario pluralista di tutti
Quindi discuteremo come è giusto discutere
La questione è che essa L'Unità ci salvaguarda
Sul versante proprio dei rapporti con un quadro politico qualunque esso sia
E se da questo punto di vista c'è un esempio del essendo tedesco è l'unico vero
L'esempio tedesco e il sindacato tedesco è a maggioranza di simpatie socialdemocratica ma al suo interno la componente democristiana riconosciuta che non fa scandalo non non determinano colleghi c'è c'è stata sempre c'è tuttora quindi non non sposta poi ci sono altre componenti di vario tipo
Quindi è possibile pensare ad un modello nel quale ci sia questo pluralismo ha contemporaneamente ci sia però la vera forza io qui io qui
E cioè io penso che che
Che questa stagione fondamentali che la nostra vera rispondi ritardo fa nascere Nostalgia Poli
Ogni ritardo sull'Unità fa allontanare questa prospettiva
Perché guardate sorpassante invece più direttamente dalla politica
Noi abbiamo due problemi
Non abbiamo un problema di convincere tutti i nostri iscritti
Che ci vuole una coerenza tra il modo come si milita tra il modo come si vive al sindacato è il modo poi dell'evoluzione della politica e questo è un grande tema
Siccome non lo vedo mai evocato cioè nel senso che sembra che tutti
E cioè io lo io ho fatto la mia organizzazione
Io ho fatto una verifica del modo come il ventisette di marzo del novantaquattro voto alla base cislino
Tutti dovrebbero un poco fa lo è perché questa è una
Questione delicata siccome l'autonomia viene interpretata come neutralità come distacco come distacco come lei attualità come come ognuno poi fa quello che vuole cioè come tipo di di di di intervento autonomia viene ora è autonomia quando si scende quando non si è mai scelti questa vera autonomia
E autonomia quando si si indica non si viene indicati autonomia quando quando si orienta non si viene orientati questo è il problema allora
Nel fare quell'analisi dove ci siamo accorti che la base cislino ha votato esattamente come ha votato la Società italiana quasi con le stesse percentuali
No quello stesso e
Come gli altri e cioè e io pregherei di fare una base un'analisi in tutte le basi in tutte le basi poi dato io l'ho fatta e mezza dai voi sapete che noi siamo da sempre orgogliosi al nostro pluralismo e più pluralista eccetera
L'ultima appunto in quella lezione mai siamo stati così pluralistico ma in quella lezione
Cioè proprio una cosa enorme dopodiché abbiamo sperimentato durante l'autunno un'altra fase calda dallo scontro
Come dire come se questi nostri iscritti avessero due teste
Con una testa votano per chi vogliono ecco l'altra chiedono a noi di difendere dai rischi del loro voto
Ora però una volta funzionale a seconda del punto sa
Cioè c'è un problema
C'è una scena
C'è una scena non abbiamo fatto un film molto bella della della la manifestazione
Del dodici di novembre film cioè ci sono musiche musiche di Morricone Blob molto intensa diciamo molto bene c'è una scena simpatica in quel in quella
C'è un gruppo di lavoratori che che che sono nel corteo si era che sono cislini da come
Dalle bandiere dato un insieme
E allora c'è una si avanza una
Signora dice siamo qui perché ci vogliono tagliare pensioni non ce l'ha nel lavoro è una signora accanto dice a quella stiamo qui
E tutti è anche lei che ha votato per Berlusconi questa signora si copre la faccia un po'vergognandosi un omone invece massiccio se avanza e diceva sì sì
Sì sì anch'io
Cioè proprio allora chi la interrogava gli incassi si male ci dica perché l'ha votato
E lui riesce ad Arcore perché sono stato un cogliendone è
Il problema è che si pone una questione delicata
Di rappresentanza politica
Noi abbiamo fatto un'azione di porre la questione
La potete anche considerare difensiva
Cioè quelli che non aveva nulla a che fare col processo di autonomia cioè non c'è dubbio che se si formano schieramenti troppo sposta ed egemonizzata a quel punto si pone un problema per molti lavoratori e lavoratrici pensionati e quindi bisogna porsi in tema di questa rappresentanza
Lo si vogliono sino ad ora abbiamo posto non era un problema né di cambiare mestiere né proprio diceva nella convenzione proprio di fare il sindacato dell'autonomia
E di evitare che altri scegliessero al nostro post che poi questo sia vissuto sbaglia da parte di alcuni settori dal sindacato dalla sinistra in maniera tale per cui si dice avete nostalgico e adesso la nostalgica
Vorremmo evitare che che che che la degenerazione arrivasse anche con il voto dei lavoratori questo che mi sembra una cosa che dovrebbe interessare tutti e non capisco perché non interessa tutti
è una specie di di di di va di vocazione al suicidio ma
Il problema è qui
Se tutto questo pone una questione cioè in termini di di di di spinta io penso che bisogna rifletterci
Ma tornando alla nostra questione
La nostra questione quella portare avanti o un progetto di unità che abbia al suo centro il sindacato
Che sia in grado di di partecipare di rendere protagonisti i lavoratori a tutti i livelli
E di farlo a qualunque sia lo schieramento che aveva davanti qualunque sia il governo che avrà dava ed è il problema di fondo dopodiché tutti nulla toglie non si tratta dell'al sindacato dello schieramento
Assolutamente si tratta di porsi il tema di un grande sindacato unitario che abbia queste connotazione
Guardate io ho finito
Chiese un giorno al cardinale primate del Belgio s'avanza perché non c'era l'unità delle Chiese
E lui disse per tre ragioni
Perché ci sono ancora dei dogmi che ci separa
Ora nel sindacato dogmi che ci separa non ce ne sono più per fortuna cioè senza l'etologia non non ci sono più questa
Perché poi disse ci sono modi di evangelizzare diverse
E questo questo obiettivamente vero nel senso che ci sono Moro divisi da caricare diversi qui si apre la mostra c'è il secondo giro c'è tutto il tema iscritti e non iscritti rapporto democrazia c'è tutta la questione
Che ci vede divisi legge contratto cioè tutta la questione delicata da questo punto di vista e infine dei DS perché nella Chiesa unita ci sarà un solo papà e tanti vescovi
Ora io non penso
Che sia un problema
Di sì c'è anche
Io non penso che sia un problema però di questo cioè io penso che questa questa stagione questo gruppo dirigente deve capire
Che il futuro del sindacalismo confederale lo gioca anche se è protagonista di un grande disegno unitario e che singolarmente le singole sigle si illudono
Se pensa di trovare uno sbocco di fronte a problemi di questa natura da soli questa mia convinzione sincera
Grazie a tanta
Dario la palla Sergio Cofferati
Premettendo che mi mi sembra dei e di capire che ci sono diverse lettura del concetto di autonomia che sono emerse che stasera in questo dibattito
Alcune che che rivolta un po'al passato come alla ricostruzione
Di una nuova autonomia ecco qual è la scelta per la CGIL questa in questa diverse alternative di autonomia
No io temo di dire cose molto banali peraltro già
Già masticato
Chiedo scusa non ha il pregio dell'originalità se proprio devo fare uno sforzo proporrei di non parlare più di autonomia di fare un passo indietro questo è il massimo che riesco a fare
Perché secondo me il problema dal quale converrebbe partire al punto in cui siamo stante anche il quesito che c'è stato posto oggi non è ancora nemmeno quello dell'autonomia per meglio dire dell'autonomia come si è sempre concepita
Ma rischia di tornare ad essere quello del ruolo
Perché se nella discussione di questi giorni
O di queste settimane di nell'idea che un'organizzazione sociale
Posso trasformarsi le forme poi sono le più disparate in un'organizzazione politica temo che la questione che dovremo affrontare sia ancora tale da precedere le questioni dell'autonomia
Per cui ci pone un come posso dire la questione relativa accusa il sindacato che rapporto il sindacato ha con con con la Società la sua collocazione
Che cosa deve fare un sindacato
Indubbiamente questo ritorno può
All'origine
E da imputarsi
Agli effetti della trasformazione la rappresentanza politica il fatto che si vada verso un modello bipolare
A in in una certa misura forse anche facilitato
Il riemergere di antiche vocazioni
Io credevo fosse superato una volta per tutte la disputa tra di noi sull'incompatibilità non è così
è ritornato ad essere un argomento del quale si discute
C'è un'organizzazione la terza organizzazione assente che a una discussione esplicita formale su questo aspetto
Il carattere
Del sindacato c'è l'idea di
Partecipare direttamente alla costruzione
I soggetti che stanno di più nel campo della rappresentanza politica e che non in quello della rappresentanza sociale Sergio non ne ha fatto cenno ma anche nella sua organizzazione di questo si è discusso l'idea di una fondazione che mi pare sia stata presa all'incompatibilità ma in un giorno non parla dell'incompatibilità in questo caso l'incompatibilità il passo successivo perché la nascita di una una fondazione o un movimento politico
Poi in qualche modo si debbono spendere nel confronto
Se si spendono mettono in discussione immediatamente
Il problema delle persone e del ruolo delle persone vi ritornati straordinaria attualità la questione dell'Iraq dell'incompatibilità
Poi convengo con Giuliano Amato un conto su e il destino degli uomini
E il contributo che
Delle esperienze
Possono dare ad altre circostanze ad altre forme che la vita dalla vita sociale altra cosa invece il
Il destino e ruolo delle grandi organizzazioni io sono per la distinzione netta per questo dicevo non sono in grado di essere particolarmente originale
Per una distinzione netta tra il ruolo della rappresentanza politica quello della rappresentanza sociale
Capisco che l'autonomia dalla quale si discute non è l'autonomia
Chi era tanto tanto in voga sul finire degli anni sessanta
Che ci siano elementi di trasformazione è indubbio
Ne cito uno tra i tanti ma da solo vale la pena di Dini
A al sulla questo argomento varrebbe la pena di destinare molta più attenzione dicono che è possibile questa sera per ragioni copie di tempo diceva prima e Massimo
L'autonomia in quegli anni era garantita dal vivere dentro le grandi organizzazioni sindacali
Di tutta la rappresentanza politica
Così come l'ha definito all'epoca
Oggi quell'articolazione politica nelle grandi organizzazioni sociali non c'è più
O non c'è più nello stesso modo e la trasformazione che coinvolge la rappresentanza politica ha dei riflessi inevitabili anche
Sulle forme di militanza e di partecipazione
Nell'ambito della rappresentanza sociale
Quel pluralismo
No negli anni cinquanta e sessanta per realismo quel tenace adesione rilancio dolcemente e non invece la divisione del mondo in blocchi contrapposti
Scapoli d'Italia dall'una e dall'altra cosa e però fuor di dubbio che nel corso degli anni che sono andati dall'inizio del cinquanta fino
A poco tempo fa
La presenza nelle grandi confederazioni
Di
Uomini e donne che avevano anche
Una collocazione nella rappresentanza politica tradizionale è stato un elemento di grande dialettica e ha rappresentato in più di una circostanza anche l'ossatura della dell'autonomia possibile in quelle fasi oggi la rappresentanza dei rapporti con la rappresentanza politica sono mutati radicalmente
Di questo credo che in qualche misura bisogna tener conto nella ragionare perché fare per l'immediato futuro
Io vedo allo stato di conseguenza una distinzione netta dei ruoli
Bisogna evitare qualsiasi fascino della supplenza
Nelle fasi di trasformazione quella istituzionale
E anche quando cambiano i modelli della rappresentanza politica
Grandi organizzazioni che fanno per le loro scelte
Politica
Che hanno un ruolo e che per questa ragione non sono neutrali possono essere sollecitata a svolgere compiti che non gli sono storicamente assegnato
Nei momenti di vuoto succede
è capitato anche a noi
Basta non farsi affascinare da questa idea di trasformazione di cambiamento del proprio ruolo
Poi la distinzione di ruolo o se volete la non l'autonomia come la chiamava più prima Bruno secondo me deve precipitare su due cose che sono importanti
Vorrei dire vitali per noi Luna e il Progetto
Non esiste la possibilità di distinguere il proprio compito da quello degli altri
Non esiste la possibilità concreta di essere Autonomie continuiamo a chiamare in questo modo
Il bisogno e che abbiano se non si è portatore di un progetto
E poi c'è la dimensione confederale io
Ho la sensazione che di questo si parli poco lo dico francamente ma
Vedo un processo di frantumazione che non lascia indenne
E non evita rischi
Alle grandi organizzazioni confederali ognuno di noi è attraversato da tensioni che sono proprie della frantumazione di quello che rappresenti
E degli effetti che questa frantumazione genera
Nel mondo del lavoro
La possibilità che venga meno progressivamente il carattere di rappresentanza generale è una possibilità in campo
L'autonomia del sindacato la distinzione di ruolo tra il sindacato e le forze politiche sarà salva soltanto se ci saremo in condizioni
Io credo di garantire questi due elementi di base
Un progetto autonomo una nostra idea
E una dimensione confederale
Cosa in sé complessa perché bisogna contemporaneamente a rappresentare tutti i lavori
Troppo ecco una cosa che a me pare ora va in campo non semplice da gestire e poi trovare in questa rappresentanza
Un baricentro in grado di assicurare
Che comunque la solidarietà
Non è un'invocazione una petizione di principio ma è un atto concreto nella definizione delle politiche di un sindacato
Perché non rinunciamo a questa dimensione di rappresentanza di interessi generali mediata dalla dalla solidarietà
Poi c'è un problema che riguarda invece i rapporti tra di noi
Ma è la conseguenza se c'è Progetto e se c'è confederali età
Ogni e qualsiasi discussione sull'Unità delle grandi organizzazioni diventa oggettivamente più semplice
Più semplice ma non risolto alla radice
Se c'è una ragione che porta a far sì che tutti siano disponibili a costruire un soggetto unitario e che poi questo soggetto unitario fatica a nascere
Sta nel fatto che le divisioni che ancora esistono sul carattere di questo soggetto unitario non sono irrilevanti
I problemi che riguardano soprattutto le forme della rappresentanza e la democrazia sono problemi non interamente risolto
Se deve essere prevalente il rapporto con i lavoratori piuttosto che rapporto con gli iscritti
Quali sono le modalità di validazione
Della propria politica rivendicativa sono temi che come sapete ci hanno
Variamente collocato nel corso di questi mesi
E non sono questioni del tutto sciolti anche se abbiamo le spalle dell'esperienza importanti le cose che abbiamo fatto nel corso di questi ultimi anni sono significative quando si fanno grandi accordi e si fanno votare qualunque sia il risultato che il voto produce si mette in moto un processo che ha
Alla radice i criteri della Valle d Azione democratica
Poi il voto degli iscritti non sono di per sé esaustivi
Della vitalità ed è la capacità di un sindacato di rappresentare io sarei un po'meno tranciante di quanto non lo sia Fausto
Che da sempre la sensazione di considerare questi aspetti come marginali guardate che quando milioni di persone votano
E quando milioni di persone votano per i sindacati confederali questo non è automaticamente un ottimo stato di salute di quei sindacati ma una carta di credito che quei sindacati possono spendere con qualche profitto se non sono dei dissennati
Quello che poi bisogna fare
E
Ragionare
Su su almeno alcuni degli aspetti nuovi delle condizioni che ci troviamo ad affrontare
Io il Pd riassumere così il primo riguarda il modello di relazioni
Se siamo ora ma incamminate sulla strada del bipolarismo
Il che presuppone la democrazia dell'alternanza che non vedo come una condanna
Ma con un valore possibile
Stabilire a priori
Delle regole il rapporto tra chi rappresenta interessi generali e l'esecutivo è indispensabile
Le regole non possono essere descritte di volta in volta sulla base del carattere del Governo di quel momento
Gli sforzi fatti nel corso di questi ultimi anni puntano lì
Si può discutere sulla congruità
Sulla funzionalità delle regole che abbiamo stabilito ma sono regole importanti
Senza regole anche l'autonomia contrattuale e
Una petizione di principio una chimera
Perché non c'è riconoscimento del ruolo addirittura il ruolo viene sottoposto alle condizioni date dei rapporti di forza
E se non è riconosciuto il ruolo anche una parte consistente dei diritti rischia di essere negato
Poi non c'è bisogno di dire qui dovrebbe essere patrimonio di tutti che senza
Condizioni di quadro ottimali
L'esercizio del potere contrattuale
è difficile
Non è vero come sostiene il mio amico Fausto che la compatibilità le compatibilità che abbiamo scelto sono una sorta di camicia di forza che poi snatura il ruolo del sindacato le compatibilità sono nei fatti
E non esistono autonomia contrattuale che prescinde dalle condizioni oggettive nelle quali eserciti il tuo ruolo
Può essere forte quanto ti pare ma se le condizioni non permettono l'esercizio di questo ruolo quello che ottieni e di norma un'apparente vittoria nel breve è un disastro nel medio periodo è stato così in tante circostanze
Quello che conta è che le condizioni di quadro siano definite secondo criteri il più equi possibile
E sulla base di regole insisto che devono essere valide e attuate sempre
Poi
Quello che comincia a sentire come un vero problema è che non è più definibile con precisione come lo era in passato l'esatto confine della nostra rappresentanza
Risolviamo tutti i problemi non risolti di democrazia stabiliamo come questa rappresentanza deve essere riconosciuta
Ma un sindacato portatore di interessi generali è un sindacato che deborda inevitabilmente dalla rappresentanza del solo lavoro dipende
L'esempio ce l'abbiamo davanti agli occhi quasi banale ricordarlo i pensionati
I nostri sindacati dei pensionati non sono più sindacati dei pensionati soltanto sono i sindacati degli anziani
E la cittadinanza attenua o addirittura porta ad un superamento dei confini tradizionali
La politica sociale per gli anziani non può farla distinzione tra
La persona che pensionato
Da ex lavoratore dipendente o quello che pensionato anziano da un'altra condizione e così tutti i giorni
E il confine tra il lavoro dipendente lavoro tutto o alcune forme di lavoro autonomo tende progressivamente
Ad assottigliarsi la rappresentanza incerta
è incerta non soltanto perché mancano alcune delle regole per riconoscerla con precisione ma anche perché il carattere del lavoro dei lavori cambia
Guardate che anche le le forme di democrazia possibile noi abbiamo disparità di opinioni sul come si esercita
Democrazia su come
Si parli dal la la politica rivendicativa nel lavoro dipendente
Ma quando si negozia
La politica sociale
Che sta in capo ad un comune ad una Regione qual è lo stato beh le forme con le quali si riconosce l'esatto confine del nostro esercizio non sono disponibili
Perché non sono definite nella pratica sindacale
Che anche rapporti all'interno del mondo del lavoro dipendente spesso sono difficili
Quando sei chiamato a negoziare il mutamento delle condizioni di lavoro
Di dipendenti
Di oggi e quel mutamento di condizioni è funzionale ad aprire uno spazio per i dipendenti di domani
Le nostre forme tradizionali sono azzerate
Che si debba decidere l'aumento degli orari degli occupati per fare assumere un certo numero di giovani e che tutto questo debba essere deciso esclusivamente nel rapporto diretto con gli occupati secondo me è una forzatura la oggi
Non arrivo a dire di quale
Poi la conseguenza quando si negozia che lo fanno per esempio il sindacato dei pensionati con un comune o con una regione per avere delle soluzioni che riguardano le politiche sociali di quel comune o di quella regione chi valida
Quel negoziato
Chi si esprime su quelle richieste quando riguardano inevitabilmente
Soggetti che non sono esclusivamente rappresentati dallo
E questo è un problema
Problema di non poco conto che ha delle ricadute sul confine che si traccia tra la rappresentanza sociale la rappresentanza politica per cui secondo me
Per non farla più lunga del necessario però abusato della pazienza di nessuno
Conviene davvero ragionare in se vogliamo risolvere alla radice il problema della distinzione dei ruoli e dell'autonomia non guardando semplicemente alle nostre spalle
E non pensando soltanto alle cose che ci hanno diviso o differenziato nell'arco degli ultimi anni
Ma ragionando apertamente degli elementi di novità che si sono introdotti
Diceva prima D'Alema l'idea forza per dare di nuovo questa dimensione confederale al sindacato la rappresentanza generale
Io non sono convinto che sia soltanto alla piena occupazione intendiamoci se il sindacato fosse in grado di scegliere con le coerenze del caso questo obiettivo avrebbe fatto già una cosa importantissima
Io credo che oggi una politica per la piena occupazione sia necessariamente connessa
Ad una politica di riorganizzazione anzi di trasformazione radicale del welfare
Dell'Uefa
Perché
Non c'è politica di pieno impiego se contemporaneamente non Siri definiscono i criteri di carattere delle tutele sociali
Non si passa
Da risarcimento alla promozione
Se non si ha definito in pari tempo quali sono le condizioni per alimentare
Un sistema di tutele
La connessione tra i due ambiti è strettissima
Ho sentito dire tante cose
Ma siccome mi pare che questo peraltro sia un problema che Travaglia tutta l'Europa
Se c'è una distinzione tra quello che è capitato in Italia dodici mesi fa e quello che sta succedendo in Francia adesso
Non sta soltanto nel fatto che in Francia il compito di rappresentare una sofferenza e assegnato ad una parte e non a tutti
La la che tagliano i dodici mesi fa è stato una lotta che ha coinvolto tutti
Quello che fa la differenza
è il punto a cui si arriva
E la differenza sta tra la riforma di un capitolo importante si possono avere tutte le opinioni che ci pare ma qui si è cambiato
Lì si rischia anche sul lì si rischia questo lo vedremo purtroppo lì si rischia semplicemente di mantenere poi c'è un ragionamento che si potrebbe fare ma non è il caso non è l'ora sul ruolo delle grandi rappresentanza sociale senza la mediazione sociale è chiaro che le forme del conflitto diventano esasperate
Sindacale più recente è che noi non abbiamo combattuto Berlusconi
Per rifiutare
Semplicemente un'ipotesi
Abbiamo rifiutato un'ipotesi ne abbiamo prospettato un'altra e abbiamo negoziato alla trasformazione
Secondo me sono due scenari radicalmente diverso
Se oggi siamo in grado con tutte le contraddizioni del caso ma siamo in grado di discutere complessivamente
Delle questioni che riguardano la trasformazione del welfare e di affrontare un problema come quella piena occupazione perché siamo passati da lì
Senta quel passaggio presumibilmente non saremo nelle condizioni attuali
Io credo che l'idea forza di conseguenza non posso essere che queste
Senza dubbio la piena occupazione ma connessa alla trasformazione radicale del sistema delle tutele
Se ci pensate un attimo poi in fondo ci sono due delle condizioni che stanno sotto il capitolo dello sviluppo senza queste due conti connesse contemporanei francamente non non capire di quale sviluppo si potrebbe parlare
Se riusciamo a fare questo ulteriore passo probabilmente risolviamo anche in campo
Molte delle contraddizioni che fin qui ci hanno impedito di dare una dimensione un profilo preciso anche alle questioni che riguardano la nascita
Di un soggetto unitario
Se non rischiano di essere un po'stucchevoli
E se poi si fa la prova su chi è contrario all'unità sindacale nessuno
Poi bisogna stabilire come si fa e forse di nasce qualche diversità bisognerebbe stabilire anche per cosa la si fa
Risolto anche questo problema siamo arrivati al capolinea e abbiamo vinto la scommessa
Fermati un'affermazione di principio
Non so non mi pare di particolare in particolare profitto di grande di grande utilità quello che stiamo cercando di fare e passare alla seconda alla seconda fase in modo tale che non ci sia più per nessuno la riprova io la voglio turno è un balletto che non non dà grandi non dà grandi risultati sono e siccome non possiamo permetterci di di fare delle grandi partite di poker
Problema non è vedere qual è il gioco anche mio sta in mano agli altri
Ma bisogna cara Carte scoperte sapendo qual è il bisogno che presumibilmente si cerca tutti insieme di risolvere io credo che questo sia non soltanto possibile ma anche utile e ovviamente penso che sia
è possibile arrivare a quel risultato se si dà una risposta concreta
Tutto alle questioni che ricordavo prima il resto viene di conseguenza è quasi se posso dire così un effetto automatico dalla scelta che fai riportante parolacce
Siamo costretti a chiudere qui se non ci sono motivazioni contrarie anche perché a volte i nostri ospiti sono chiamate dall'urgenza di un'aggiornata particolarmente delicata mentre altri mi dicono sono
Intendono partecipare alla manifestazione che è stata promossa in Campidoglio sulla questione dell'immigrazione
Rammento che tutti i contributi di questa serata saranno pubblicate sulla nuova rivista della funzione pubblica CGIL quale sta
Ringrazio ringrazio Giuliano Amato Fausto Bertinotti Massimo D'Alema
Sergio D'Antoni e Sergio Cofferati