"Peace keeping: realta' e prospettive" org. presso il Centro Alti Studi Difesa

Poi per ricevere la dottoressa mi scuso allora il stamani sempre nel quadro della chiamiamo celebrazione o utilizzazione dell'occasione del cinquantenario delle Nazioni Unite proseguiamo nell'esame delle e del dei pattini che sono stati messi i programmi della quarantasettesima sessione dello IASB e con la tavola rotonda peacekeeping realtà e prospettive
Una tavola rotonda che vede la presenza illustri ospiti
A cominciare dalla professor Natalino Ronzitti dell'Università di Pisa che ha fatto grossi lavori anche per l'Accademia navale specialista diritto internazionale Pellico ho diritto umanitario insomma Pietra dipinta da farebbe li capisco ma mi pare ormai ci siano delle sovrapposizioni estremamente importanti
Consulente del ministero degli esteri sia per lo S.C. sia la conferenza del disarmo sia la forma a per le Nazioni Unite
Per il tutta quanta la parte giuridica e così via che sta studiando in particolare il diritto specialità sbattuti in diritto navale bellico
E il vicino a me il il generale di corpo d'armata Giampiero Rossi che attualmente e dopo aver comandato da Regione militare Tosco emiliana e direttore generale di degli ufficiali dell'esercito
Auguri per il nuovo incarico condoglianze ma insomma della campagna e il
E che è stato avuto un'esperienza diretta sul campo di questo che è molto interessante in quanto è stato comandante del contingente italiano che ha partecipato all'uno sommo uno il la la prima azione si è stata svolta
In in Somaglia fine novantadue inizi novantatré
Il
E che parlerà un po'delle sue esperienze cercando di allargare il campo dalle sue esperienze contingenti a qualcosa di più generale pro pertinenti il il tema peacekeeping prospettive del iscritti peacekeeping tema di Stream attualità in quanto e è di questi giorni l'impiego di contingente la decisione circa l'impiego di un contingente italiano nella ex Jugoslavia imposti e infine il professor ilari uno dei massimi est storici militari
Cioè esperti di storia militare
Che insegna docente di Storia delle istituzioni militari all'Università Cattolica di Milano anche se la sua origine un'origine di storie del diritto romano
E il che ha fatto diversi interessanti libri il Astorre militari della prima Repubblica crediti di un libro quindi tanto distribuisco i nostri conferenzieri perché illustra
Abbastanza completamente la storia dell'esercito italiano attraverso la storia una consente una determinate estrapolazioni di determinati problemi tuttora aperti
Pro sanitarie anche anche come il professor Ronzitti hanno collaborato sono collaboratori di Lecce in Miss
E per il Cermis ha fatto un un un un mentale storia del reclutamento in Italia in pratica poi nel mondo in sei volumi che costituisce praticamente il libro di testo fondamentale per uno che riesca che voglia comprendere i problemi di reclutamento e le loro in corpo interconnessioni con le strutture della società
Io ringrazio i nostri tre pannelli sta che hanno voluto accettare il nostro invito cedo la parola al presidente alla professor Ronzitti chiedendo scusa perché purtroppo un impegno mia lontana da quest'trasecola
Ringrazio il generale
Questa tavola rotonda sul peacekeeping realtà prospettive noi intendiamo organizzarla in questo modo faremo un primo giro di un quarto d'ora circa ciascuno
Dopodiché possiamo avere una breve replica Brecker se necessario poi dopo ci sarà un un giro di domande
Per quanto riguarda di argomenti di queste tre relazione come già avevo accennato il generale Richard Gere io mi occuperò un po'di alcuni aspetti del peacekeeping specialmente anche alla luce
Della Genta for Peace del supplemento alla gente a for Peace che è stata redatta dal segretario generale delle Nazioni Unite
Mi occuperò anche di altre questioni tipo l'ingerenza umanitaria questo slogan che va molto alla modernità un po'in cosa consiste in quali casi questo diritto d'intervento umanitario e legittimo no
Poi ci sarà il professore Hillary quale si occuperà
Fra un po'una storia del peacekeeping e si occuperà anche di quelle che sono state le reazioni in ambito italiano relazioni specialmente sotto il profilo
Un parlamentare alle operazioni di peacekeeping di cui che è stata di cui è stata parte del dell'Italia e infine generale russi che porterà
Ci illustrerà specialmente la sua esperienza Somalia e io credo che un tema molto interessante in particolare per quanto riguarda il problema del comando e il controllo delle forze di peacekeeping
Iniziando questa o breve flash perché dovrò così procedere per flash su questi su questi
Sulla mia relazioni perché voglio un po'illustrati usuale loro quelli che sono i tipi di operazioni secondo terminologie elaborata dal segretario generale l'evoluzione dello stato di peacekeeping all'ingerenza umanitaria
Devo dire che questa terminologia che invalsa nell'ambito delle Nazioni Unite è stata un po'razionalizzata con questi due rapporti del segretario generale dicevo la gente a for Peace e il supplemento alla gente a forti s'la gente a for Peace se
Prende in considerazione varie tipi di operazioni nell'ambito di quello che possiamo chiamare i compiti delle Nazioni Unite per quanto riguarda il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale
Una prima classificazione che data dal segretario generale quella di diplomazia preventiva preventivo del diploma si cioè di fare tutto in modo tutto il possibile affinché un conflitto non scoppi o se il conflitto scoppia di cercare di contenerlo e un caso
Un caso di preventiva diploma sì ma non è il solo e non è il solo strumento è ad esempio l'invio di truppe impedì un corpo di truppe in un territorio
Il quale potrebbe domani essere l'occasione o essere coinvolto in un conflitto ad esempio invio di un corpo di truppe in Macedonia perché la situazione era tesa della Macedonia
Poteva essere coinvolta in un conflitto oppure tutti i compiti di preallarme o di richiamo del segretario generale
Per quanto riguarda il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale che sono stabiliti dall'articolo novantanove della Carta delle Nazioni Unite il segretario generale ha questo potere
Di richiamare il consiglio di richiamare l'attenzione del Consiglio di sicurezza su casi che possono mettere in pericolo la pace e la sicurezza internazionali
Vi sono poi altri tipi di operazione il peace making chiede l'operazione mediante il cui il segretario e il delle Nazioni Unite
Cercano di risolvere la crisi si ergono di risolvere una controversia internazionale mediante i mezzi pacifici e tutti questi mezzi pacifici sono indicati
Dalla Carta delle Nazioni Unite si vanta i più complessa dicono nell'arbitrato ai più semplici tipo il negoziato
Ecco il vero e proprio dispiegamento di forze ONU sia nel peacekeeping nella Carta delle Nazioni Unite non
Classificato il peacekeeping e ma il peacekeeping è una creazione della prassi delle Nazioni Unite e allo scopo di potere inviare queste truppe in territorio altrui è necessari sono necessarie determinati requisiti quale consenso delle parti l'imparzialità e in particolare le forze di peacekeeping non possono usare la forza se non in legittima difesa e qua come vedremo poi come vi illustrerà appoggerà russi si sono creati i vari problemi
Veri e propri casi di usura la forza sia nel PSE in forse mentre quando ad esempio si deve contrastare un'aggressione il caso classico e quello dell'Iraq stato una colazione di una coalizione di Stati i quali sono intervenuti contro l'Iraq perché vera che avevo al credito dunque
E in questi casi si tratta di una prassi nuova di una persino che non si verifica dalla guerra di Corea del mille novecentocinquanta in cui appunto il Consiglio di sicurezza
Da autorizza questi stati a intervenire contro l'aggressore vi sono poi altre forme di operazione questi sono ad esempio il Peace Building Peace Building e che avrà luogo dovrebbe aver luogo ora in Bosnia con lo spiegamento delle truppe
C'è stato c'è stato ci sarà la firma di un accordo di pace e questa pace deve essere mantenuta deve essere salvaguardata quindi queste forme di peacekeeping noi le abbiamo al termine del conflitto ci sono sono state effettuate delle operazioni che hanno avuto successo ad esempio in Cambogia e il Mozambico e ci auguriamo che operazioni del genere abbiano successo anche in Bosnia
Benché bisogna riconoscerlo la situazione molto intricata di gran lunga diverso da quella della Campus eterno Mozambico
La prassi delle Nazione Unite fino a poco tempo fa era nel senso che solo il Consiglio di sicurezza poteva intervenire
E vi erano alcuni Stati quali volontariamente accordavano delle truppe al Consiglio di sicurezza e in particolare era il Consiglio di sicurezza che incaricato il segretario
Delle Lazio un segretario generale delle Nazioni Unite di reclutare una forza a quale svolgeva queste operazioni di peacekeeping che ha una operazione
In particolare di separazione ad esempio tra i contendenti un caso classico di operazioni di peacekeeping quello ancora in corso tuttora in corso di in Cipro in cui si cercano
Non so fino a quanto con quanto successo di separare i due contendenti
Ma
Vi sono verificati dei casi di casi di aggressione da parte di uno stato nei confronti di un altro e dobbiamo dire che fino a poco tempo fa le Nazioni Unite erano impotenti relazioni Teramo impotenti
Perché non avevo una forza armata a propria disposizione
Ecco la prassi
A questo in questo per quanto concerne questo tipo di operazioni è cambiata abbiamo una prassi nel mille novecentocinquanta con la guerra di Corea
In cui il Consiglio di sicurezza non poté operare allora i poteri del Consiglio di sicurezza furono assunti dall'Assemblea generale e l'assemblea generale
Dette mandato agli Stati Uniti da altri Stati che erano in coalizioni con gli Stati Uniti di intervenire a favore della Corea del Sud contro la Corea del Nord
Ma vari anni operazioni del genere non sono state più effettuati per due motivi prima di tutto perché il Consiglio di sicurezza
A causa della guerra fredda sarebbe stato paralizzato dal vento delle grandi potenze in secondo luogo perché in seno all'Assemblea generale Miani cinquanta c'è un maggio certa maggioranza
E alla maggioranza apparteneva agli Stati occidentali
Con la decolonizzazione questa maggioranza gli occidentali non vanno più avuta oggi in seno all'Assemblea generale la maggioranza appartiene ai Paesi del Terzo Mondo e durante la guerra fredda c'era questa coalizione spesso si verificava tra Paesi comunisti e paesi
Del terzo mondo e quindi autorizzazione del genere non si sono più avute il primo caso dopo la guerra di Corea è quello del cuore
Quello del Kuwait in cui nell'azione di te autorizzato i Stati Uniti ed altri stati ad usare la forza contro contro l'Iraq che a mio avviso
Non era strettamente necessarie questa autorizzazione questi Stati potevano intervenire comunque perché interveniva per legittima difesa collettiva c'è un articolo della Carta a questo proposito l'articolo cinquantuno il quale parla chiaro dice che è autorizzata l'uso della forza non solo in caso di legittima difesa individuale
Dei confronti da parte lo stato attaccato ma anche in legittima difesa collettiva di altri stati membri della delle Nazioni Unite posso intervenire a favore dell'aggressore invio a favore dell'aggredito e contro l'aggressore
Ebbene però dopo il Quetti si è sviluppata una certa prassi e operazioni del genere di quelle che vengono spesso chiamati peacekeeping di seconda generazione o diciamo meglio Psv forse mente sono state autorizzate
Ad esempio con l'operazione l'UNPROFOR in Jugoslavia e noi abbiamo in parte un'operazione di peacekeeping e per altri versi tutte le operazioni che sono stati effettuate dalla NATO per
Del
Assicurare le zone di interdizione aerea o per proteggere le cosiddette aree protette sono operazione di peace Enforcement sono state tutte legate ad organizzazioni regionali
E
Queste operazioni poi sono continuati omosex sono sviluppate nel frattempo così lo abbiamo avuto in Somalia per il mantenimento dell'ordine agli inizi gli Stati Uniti sono intervenuti
E il sì del le Nazioni Unite il Consiglio di Sicurezza esso Melfi ricitati per l'intervento degli Stati Uniti
Sono ci sono state delle operazioni a scopo umanitario ad esempio Ruanda nel mille novecentonove novantaquattro inattesa che si costituisce una forza di pace solo intervenuti i francesi e così in Haiti
Nel mille novecentonovantaquattro allora qual è il problema che si è posta a questo riguardo
Finora fino a poco tempo fa se loro vanno a leggere i manuali di diritto internazionale buona parte della dottrina afferma che operazioni del genere sono illegittime perché dovevano essere intraprese direttamente dal Consiglio di sicurezza
Oggi molti Autori hanno rivisto il loro pensiero proprio tra esaminando questa ricca prassi internazionale dicono che in fondo si è verificata una modificazione integrativa della Carta delle Nazioni Unite e queste operazioni ormai sono legittime cioè il Consiglio di sicurezza
Può autorizzare l'uso dalla forza da parte di altri stati
Da parte di altri stati non solo in caso di legittima nel difesa ma altre per altri scopi ad esempio per scopi di carattere umanitario
Quello che è importante in questi casi è che in fondo c'è sempre il controllo del Consiglio di sicurezza quindi c'è sempre un esame una revisione della situazione dell'uso della forza impiegata da questi Stati ed anche in operazioni tipo Earache
E l'importanza di questa autorizzazione risiede nel fatto che essendo prese tramite il capo settimo della Carta delle Nazioni Unite l'uso della forza può andare
Al di là di quello che è la stretta legittima difesa per queste risoluzioni parola ad esempio di ristabilimento della pace nella regione
Il ristabilimento dalla pace della regione potrebbe poteva anche addirittura a comprendere il rovesciamento del regime iracheno e il suo completo disarmo come almeno reparti avvenuto sta avvenendo per quanto riguarda
Le armi di distruzione Dmax
In questo contesto una particolare tipo di operazione sia con la cosiddetta ingerenza umanitaria ecco io qua ho scritto anche
Per il digesto delle discipline pubblicistiche un articolo su un non ingerenza negli affari interni di un altro Stato
Io trovo questo diritto dovere d'ingerenza umanitaria in parte uno slogan in parte lo slogan che per certi aspetti è conforme al diritto internazionale e per altri no
Qual è questo slogan quelli si parla di diritto di dovere d'ingerenza umanitaria a partire dal mille novecentottantasette il Presidente della Repubblica francese disse che in certi casi c'è un dovere da parte degli stati d'intervenire se si commettono delle violazione estese dei diritti dell'uomo e e qua però bisogna intendersi
La nozione di intervento di umanità non è una mozione che è stata inventata qualche anno fa è una nozione in diritto internazionale che non si aveva addirittura prima della costituzione della Società delle Nazioni però questo intervento di umanità inteso come diritto degli stati d'intervenire in territorio altrui per proteggere i cittadini dello Stato territoriale trattamenti uno inumani e degradanti
è un intervento il quale era sempre stato condannato nel diritto internazionale perché prima era visto come una forma di ingerenza delle potenze europee nei confronti dell'Impero ottomano nei confronti delle dei dei territori che erano sotto l'impero ottomano
Anche durante il periodo la Società delle Nazioni e poi durante le nazioni dei questo tipo di intervento era sempre era se è stato condannato se si tratta di un intervento effettuato da parte degli stati senza l'autorizzazione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni ovviamente ci possono essere operazioni di soccorso
A favore della popolazione civile e noi li abbiamo queste operazioni di soccorso codificate Siena la Quarta Convenzione di Ginevra del mille novecentoquarantanove sia nel primo protocollo addizionale del mille novecentosettantasette
Cioè degli strumenti di diritti umanitari
Ma in questo caso ad esempio operazione di soccorso a favore della popolazione di un territorio occupato ci vuole sempre il consenso dello Stato territoriale e nel caso particolare il consenso dello Stato occupati
Vi possono essere delle operazioni di soccorso di ingerenza di cosiddetta ingerenza umanitaria ad esempio se viene commesso genocidio all'interno di uno stato sì ma in questo caso è necessaria
L'autorizzazione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni ecco a mio avviso non è possibile che uno Stato si arroghi il diritto di affermare che in quella particolare situazione si stanno commettendo una massiccia violazione di diritti umani e quindi io intervengo vent'in territori altrui no ormai si è sviluppata una prassi
Secondo cui interventi del genere sono legittimi ma vanno inquadrati
Nel capo settimo del Consiglio di sicurezza delle nazioni te questa è venuto ad esempio né in un primo tempo con la risoluzione settecentonovantaquattro l'attiva alla alla Somalia la cosiddetta operazione resto oppure e in quali casi noi possiamo perché l'articolo trentanove ha già parlato con l'ambasciatore Fulci ieri l'articolo trentanove e preciso si può al Consiglio di sicurezza può intervenire solo in caso di minaccia alla pace rotture alla pace e atto di aggressione
Probabilmente quando la carta è stata redatta non si pensava che una violazione massicce di diritti umani possano possa essere enucleata e sotto una di queste tre categorie oggi però si è sviluppata questa prassi per cui si dice che una massiccia di violazione dei diritti umani costituisce una minaccia alla pace e quindi gli stati possono intervenire ripeto dietro autorizzazione del Consiglio di sicurezza
Un altro problema che viene in considerazione ripeto guado velocemente per flash Nutrimenti sto superando il tempo che io stesso mi era segnato riguarda la costituzione di truppe del
Che possono intervenire per operazione di peacekeeping o o per operazioni di peace Enforcement
Il grosso la grave crisi delle nazioni che a parte la crisi finanziaria per quanto riguarda questo tipo di operazione e il fatto che né nazione niente non dispongono
Di una forza autonoma che possa intervenire quando le Nazioni Unite decidono che del al debba aver luogo l'intervento armato
Il secondo la Carta delle Nazioni Unite dovevano essere stipulati degli accordi gli articoli quarantatré seguenti in virtù del quale gli Stati dovevano preventivamente metterà a disposizione delle Nazioni Unite dei corpi di truppa questi accordi non sono mai stati stipulati
E
Oggi possiamo dire che la mancata attuazione prima la mancata attuazione dell'articolo quarantatré della Carta delle Nazioni del si imputava la guerra fredda
Ci viene insegnato che la guerra fredda è finito però ancora l'articolo quarantatré non è stato attuato quindi ovviamente questo non dipende non dipendeva dalla guerra fredda ma probabilmente dipendeva altro allora oggi e
Ci sono alcuni Stati i quali hanno pensato all'opportunità e lo stesso segretario generale di avere un proprio corpo di truppe
A disposizione per operazione di rapido intervento ad esempio si tratta di salvare degli individui i quali sono in mano a terroristi si tratta ad esempio in uno stato che non ha una grande capacità militare di intervenire per interrompere un genocidio che viene commesso nei confronti di una particolare temeva e ovviamente se in questi casi
Le nazioni del così io istituisco di di sicurezza dispone di un corpo di truppe immediatamente si può intervenire a questo riguardo ebbene questo corpo di truppa ancora alle Nazioni Unite non l'hanno ci sono degli accordi questi e stand by arancio mense che sono stati stipulati da alcuni Stati tipo dal bar rimarca ma la parola ultima spetta sempre agli Stati se lo Stato non può fornire queste truppe allora in questi casi non si può in il consiglio di sicurezza
E impotente non può intervenire quindi si è pensato di costituire questo tipo di forze e qua avuto la gentilezza al all'ambasciata del Cavaliere mi ha mandato in quanto facente parte di questa tavola rotonda uno studio fatto dai canadesi sulla costituzione di una forza di intervento rapido
E loro pensano che questa forza possa essere
Creata istituita senza una modifica dalla Carta delle Nazioni Unite addirittura c'è stata una proposta olandese in virtù della quale il consiglio di sicurezza potrebbe avere a disposizione delle forze armate il coro reclutate direttamente dal Consiglio di Sicurezza spesso cioè delle forze permanentemente
Attaccati al Consiglio di sicurezza delle Nazioni
Io non so se è una proposta del genere possa essere effettuata senza una modifica dalla carta se dovesse essere effettuata comune no con una modifica dalla carta questo comporta dei gravissimi problemi degrado benissimo i problemi perché tanto
Per
Accennarne uno una modifica la par della carta è possibile ma in questo caso deve essere notificata anche dei cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell'osso sei membri permanenti del Consiglio di sicurezza
Sono d'accordo certo anche un'interpretazione letterale degli articoli quarantadue e seguenti della Carta delle Nazioni Unite mi lascia abbastanza scettico sulla possibilità
Di istituire forze del genere attraverso un reclutamento diretto da parte del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite o da parte del segretario generale delegato dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
Perché in questi articoli si parla sempre di forze di Stati membri e quindi sulla parte la fattibilità politica di una proposta del genere ci sono anche a mio avviso degli ostacoli di carattere giuridico
E vengo ad un altro problema usando un altro problema che riguarda l'applicabilità del diritto umanitario per quanto riguarda l'applicabilità del diritto umanitario alle forze di pace
è una questione che non è stata ancora completamente risolta ed è una questione che interessa noi italiani quanto fornitori di truppe alle Nazioni tema interessa ovviamente ai corpi di truppa nei quali sono intervengono in territorio altrui sotto l'egida delle Nazioni Unite
è stata recentemente adottata una convenzione internazionale nel quadro delle Nazioni Unite per quanto riguarda l'applicabilità del diritto umanitario alle forze di pace delle Nazioni Unite ma a mio avviso una risoluzione di un questa questa convenzione credo non si è entrata in vigore
è una convenzione poco realistica è una convenzione poco realistica perché da una parte
Afferma almeno implicitamente che la forza può essere usata contro coloro i quali combattono le Nazioni Unite ma il personale dell'evasione che deve essere sempre protetto quindi c'è una simmetria che sotto il profilo del diritto bellico lede quello che noi chiamiamo il principio di eguaglianza dei belligeranti è un poco ed è diciamo un è sbilanciata completamente all'a favore delle Nazioni Unite e finisce per essere una ride una convenzione del genere poco realistica
Normalmente cosa è avvenuto finora normalmente finora il segretario generale ha detto che si versava in una situazione di conflitto interno quindi vengono applicate le minime disposizioni di carattere umanitario che sono contenute nell'articolo tre comunale quattro Convenzioni di Ginevra ma non sia a me non si erano avute delle vere e proprie operazioni di peace Enforcement
Di uso della forza da parte delle Nazioni Unite nei confronti di un altro Stato ecco allora in questo caso mi pare poco realistico che le forze delle Nazioni debbono essere comunque assolutamente protette e mentre gli altri appunto possono essere oggetto della violenza bellica da parte delle forze delle Nazioni Unite quindi vedremo cosa farà
Che fine farà questa questa convenzione che è stata recentemente elaborato accenno ad un ultimo problema che
Con questo chiudo la mia parte di intervento non c'era un ultimo problema atti riguarda la repressione dei crimini di guerra nella repressione dei crimini internazionali io credo che in un
Nell'ambito delle celebrazioni del cinquantenario delle Nazioni Unite e questo è un problema da prendere in considerazione sono stati istituite recentemente delle corti penali internazionali dopo Norimberga non sia uno avute più corti da Gene ma sono stati recentemente istituite due corti penale internazionale ad hoc una per quanto riguarda la repressione dei crimini commessi nella ex Jugoslavia l'altra per quanto riguarda la repressione dei crimini commessi in Rowan e allo studio poi anche la creazione di un una corte permanente internazionale a carattere universale
Gli studi sono ormai pronti prossimo anno si dovrà probabilmente a Roma sarà ospitata una conferenza delle Nazioni Unite che dovrebbe redigere un trattato istitutivo di questa corte
I tribunali per la ex Jugoslavia e per il Ruanda sono stato istituiti con una risoluzione del Consiglio di Sicurezza e questi crea secondo alcuni il problema della legittimità di questi tribunali ecco il problema che cui voglio accennare su cui poi Formentini cibo si ci possiamo ritornare
Durante il dibattito
è relativo all'effettività di questo tribunale per la ex Jugoslavia all'effettività di questo Tribunale per la ex Jugoslavia dopo che sono stati conclusi gli accordi di pace
Ancora non ho avuto il testo di questi accordi di pace ma dalle notizie che si possono avere tramite internet lo si vede che in questi accordi di pace
Detto che gli individui i quali si sono macchiati di crimini internazionale non lo potranno più avere cariche pubbliche ebbe mi sembra che questa non ed Asia una sanzione
Piuttosto piuttosto moderata nei confronti di questi signori che hanno commesso degli omicidi o hanno commesso degli stermini hanno commesso
Delle violenze e tutta una serie di crimini che venne conosciamo nei giornali club abbiamo visto nei giornali finora questo tribunale internazionale che siede all'Aja a
Indiziato varie persone di reato ma concretamente in una prigione ad hoc che è stata creata la vicino all'aria scrivere Inge hanno solo un individuo un giostraio
Io lo slargo che si era che era scappato in Germania probabilmente questo signore sarà meglio di una prigione screening vicino all'aria di quanto stia in una prigione Jugoslavia ma non so ecco
Che e se il questo tribunale penale internazionale potrà effettivamente avere giurisdizioni comminare le sanzioni
E se queste sanzioni saranno eseguite nei confronti dei i coloro di coloro che si sono che hanno ordinato ha ordinato questi crimini sono degli scheletri nell'armadio ovviamente che molti Stati non un molte parti di questo conflitto non vogliono non vogliono far vedere ecco questi a mio avviso sono i maggiori problemi che si pongono a questo riguardo in questo in questo cinquantesimo delle Nazioni Unite e credo che molti di questi problemi poi si porranno qua su saranno esaminati i problemi in questioni dai il successivo relatore anche per quanto riguarda la nostra partecipazione in
In Bosnia ma io credo che poi su questo punto il dibattito sarà molto intenso
Detto questo io concludo il mio giro di relazione la la la mia prima relazione e darei la parola al professore Hillary il quale vi parlerà del
In generale delle operazioni di peacekeeping e con particolare accento anche sul problema dei controlli parlamentari sulla reazione
E le forze politiche italiane a queste operazioni di mantenimento della pace prego russo
Sì dunque le operazioni di peacekeeping cioè quelle che noi chiamiamo adesso con questa formula ovviamente non sono nuove nella storia italiana una storia unitaria
Sono state ricordate anche in pubblicazioni ufficiali
Recenti edite allo stato maggiore dell'esercito impegni che le forze armate italiane hanno sostenuto anche in passato in particolare nel periodo tra le due guerre tra la prima e la seconda guerra mondiale
E per in particolare ad esempio il rinvio di contingenti italiani nelle nei territori appartenenti alla Germania che erano stati neutralizzati o assegnati ha mandato internazionale e
Ovviamente interventi poi su base non di mandato della Società delle Nazioni ma su base i iniziative individuali Italia via compiuti numerosi nel corso dalla sua storia nella sede nella diciamo dopo la la seconda guerra mondiale
Gli interventi svolti interventi militari svolti dalle forze armate italiane fuori non solo del territorio nazionale ma anche dell'aria
Nato sono stati un centinaio la cifra è varia a seconda che noi consideriamo come un intervento unico
Il Complesso delle missioni effettuate in occasione del conflitto nella ex Jugoslavia oppure lì suddividiamo tecnicamente sulla base delle singole missioni che sono state
Affidate alle forze armate italiane oppure anche a corpi di polizia come nel caso della Guardia di Finanza l'impiego sul Danubio
Queste cento missioni si possono classificare in questo modo trenta sono state operazioni di rifornimento e soccorso a popolazioni civili
Colpite da calamità naturali oppure da dentro coinvolte in eventi bellici e questi si sono svolte in una trentina di paesi che diciamo cioè un arco
Geografico estremamente vasto che esclude soltanto l'Oceania come continente cioè praticamente non c'è stato un continente in cui non ci sono state missioni svolte dalle forze armate italiane per un totale di circa quaranta Paesi sono stati coinvolti da questo tipo di operazione
Quattordici missioni sono invece state costituite dal concorso a missioni di osservazioni militare perire il rispetto di tregua o di raccordi che si sono svolte sostanzialmente dal mille novecentocinquantotto fino alcune sono ancora in corso
Qui ci sono si possono considerare inclusa in questo tale di cento missioni quattordici di addestramento di personale straniero oppure di cooperazione militare e queste anche se non rientrano
A stretto rigore nella categoria di missioni di cui abbiamo parlato tuttavia si sono svolte
Cioè sotto sono operazioni di Peace in forcing basse al mandato e queste hanno riguardato la la prima in assoluto che è stata svolta nel dopoguerra e cioè il corpo di sicurezza in Somalia mille novecentocinquanta mille novecentocinquantasei nel quadro della famiglia pediatra
La Korea appunto
Pozzi a votare però il contributo italiano fu limitato
La Croce Rossa a quindi diciamo così ci fu un intervento di carattere militare ma molto molto sui generis sono molto particolare il Congo
Con una missione dal sessantadue al sessantaquattro che è stata esclusivamente aeronautica e che per l'Italia ha avuto brutto molto grave ma non soltanto il tredici aviatori di Rino Mario sono stati ventuno i caduti della dell'aeronautica in Congo perché anche in altre occasioni ci sono stati vittime di scontri eliminare gli eventi eccetera
E stata la in assoluto la missione più onerosa ricordo che e io ho cercato di fare una
Una statistica dei caduti italiani in quel nelle missioni di pace sono arrivato a contarne
Sessantadue di cui cinquantacinque militari
Una infermiera volontaria quell'immenso Marietti Fernetti due tecnici del dell'Agusta e quattro volontari civili quindi
Forse l'incompiuto è
Non è completo ci manca forse
Qualche qualche anche persona che poi deceduta in conseguenza di ferite o di cose
Ora
Dopo la dopo il Congo le missioni
Principali sono state quella in Libano due missioni in Libano
E quella per lo sminamento del Mar Rosso
E l'intervento nel Golfo Persico
Fatto da un gruppo navale per la tutela della libertà in navigazione
E poi il diciamo l'in pieno impegno diciamo molteplice che però è stato essenzialmente era nautico che navale
Nel corso della guerra contro Dirac
Che poi una serie di impegni di carattere militare anche questi poi onerosi che sono costati otto caduti alle forze armate italiane quattro da ragazza eleggere quattro nautica in per il conflitto nell'ex Jugoslavia e infine il l'intervento in in Somalia
Ora
Partono diciamo le le caratteristiche fondamentali che
Emergono nel modo in cui l'Italia come Paese come sistema politico a supportato questi interventi dunque una prima considerazione riguarda la densità come dire cronologica dell'addensamento cronologico di queste missioni
L'Italia è stata
Ha avuto un un basso profilo di presenza in missioni all'estero fino all'intervento in Libano
Questo per due ragioni prima di tutto perché fino a quel periodo complessivamente le missioni di peacekeeping
Hanno avuto un un profilo più basso rispetto a quanto alle all'espansione che c'è stata negli anni ottanta e soprattutto all'intensificazione fortissima che si è verificata
Negli anni novanta ma anche perché
Diciamo rifletteva questa questo basso profilo una linea di politica estera che era quella poi tradizionale del nostro sistema politico post bellico
E anche diciamo la difficoltà in un paese come l'Italia che era fortemente come dire complicanze basata su contrapposizioni molto forti e su una difficoltà di impiego via ottenere consenso nazionale per l'impiego delle forze armate
Poi con una articolo una formulazione articolo undici della costituzione che era
Beninteso interpretato a quell'epoca come con un pregiudizio fortemente negativo tra commenti con enfasi molto negativa per quanto riguarda l'impiego militare era molto difficile configurare
Quando si verificò l'ipotesi di una partecipazione italiana al operazione mosche terzo cioè un intervento militare certamente non nel quadro ONU ma comunque nel quadro degli interessi nazionali paesi europei ci fu
Una
Praticamente civili quindi coloro che sostenevano
La linea piccola minoranza che sosteneva la linea dell'intervento italiano a fianco della Francia e la Gran Bretagna che pure era stato sembra sollecitato furono Thai citati sia nell'ambito del Governo sia ancora maggior ragione nell'ambito del Parlamento
E su questo poi ci furono anche polemiche successive strascichi anche nell'ambito della della vita politica della democrazia cristiana dove questo argomento
Ma oggetto di
Famosa polemica
E naturalmente negli anni ottanta invece nel clima diverso politico che si era determinato cioè quello della solidarietà nazionale di una
Recuperato consenso nei confronti delle forze armate che si era tradotto nella approvazione a larga maggioranza delude delle leggi promozionali per per diciamo lo sviluppo delle forze armate il consenso per interventi di rilievo come te
Politicamente rilevanti come quello in Libano
Sì raggiunse
Però va ricordato che nella
Proprio nell'occasione l'intervento in Libano e siccome questo intervento non avveniva nel quadro delle Nazioni Unite ma avveniva nel quadro di una forza un accordo ad hoc specifico fra
Potenze occidentali e che in qualche modo era a favore degli accordi di Camp David e quindi era certo senso metteva un po'in crisi la componente terzomondista della nostra del nostro come dire
Spettro di opinioni politiche in Italia ci furono delle opposizioni Stano fu una cosa che avvenne con una totale unanimità
è anche se poi rapidamente il pochino forse anche l'orgoglio di vedere
I soldati in azione cioè che la visibilità di una presenza militare italiana a poi contribuito a diffondere un sostegno Ranza forte a questa operazione
E le emissioni successive quelle svolte come dire con impiego di forze navali
Ho di forze aeree evidentemente avevano sotto il profilo politico una visibilità minore una minore coinvolgimento diciamo quello che in un certo senso ha sempre rappresentato il problema come dire più cospicuo è stato l'impiego delle forze terrestri per sia per ragioni di visibilità sia per ragioni anche di onerosità
Sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista anche della ricaduta nel sociale cioè della possibilità anche di verificarsi di perdite e così via e poi anche per a particolare configurazione delle forze terrestri che sono
Ancora tuttora in gran parte basato sulla leva e quindi con diciamo delle ricadute che questo può avvenire maggiori nato sulla sulla società sul consenso nazionale
E
Proprio con la missione in Libano si è verificato si è diciamo instaurata una prassi
Che possiamo definire quella della parlamentarizzazione delle decisioni di invio di contingenti militari all'estero
Questo era una come dire un aspetto non chiaramente definito nella prassi costituzionale italiana
Perché evidentemente l'ipotesi alla quale faceva riferimento l'articolo uno e poi gli altri articoli
L'articolo settantotto
L'articolo novantotto dalla Costituzione italiana era quello dell'impiego in guerra cioè della
Un'ipotesi completamente diverso da quello del della dell'uso limitato dalla forza o dell'impiego veloce semplice spiegamento di forze militari
E quindi c'era questa questo
Diciamo questo
Capisco che era semmai dell'automatismo o meno del degli impegni militari derivanti all'articolo cinque della il Patto Atlantico ma non non si prendeva in considerazione l'idea di una impiego di forze armate italiane al di fuori del territorio l'antico
Invece nel con la spedizione di Beno il problema sul posto e naturalmente data anche la configurazione in certo senso possiamo dire passatemi il termine consociativa un po'della delle della vita politica a quell'epoca naturalmente si tradusse in una parlamentarizzazione cioè in una approvazione della dell'impiego delle forze da parte del parlamento parlamentarizzazione che ha avuto Talia alti e bassi si è in qualche certe volte è stata una approvazione di tipo effettivamente preventivo cioè prima c'è stata una decisione parlamentare e poi si è cominciato a porre mano all'organizzazione delle forze in altri casi invece ci sono stati inizi di esecuzione che poi sono stati in qualche modo legittimati da una pronuncia parlamentare
E questo problema nella parte per la mente di azione è un problema diverso distinto nel rispetto al problema della approvazione
Con legge delle o con comunque con provvedimento una un atto parlamentare e degli accordi particolari che possono intervenire per costituire il quadro giuridico dell'intervento di Forza Italia quindi accordi presente come nel caso del Libano dove evidentemente mancando una una risoluzione del Consiglio di Sicurezza mancando diciamo una supporto da parte delle Nazioni Unite il supporto era costituito da una una serie di accordi che erano intervenuti sia tra gli Stati che partecipano alla missione sia anche con la i rappresentanti della sovrano territoriale cioè nel caso in Libano
E è indipendente anche dalla come dire del provvedimento con il quale si stanziano i fondi che servono per finanziare la missione
Ora
Diciamo l'unico momento in cui si è verificata una dibatto in una come dire una una forte contrapposizione su queste emissioni come che ricordiamo è stato il momento dalla guerra del Golfo
In quella circostanza la procedura che poi fu seguita dal Governo ed al Parlamento per approvare questa missione dette luogo a una contrapposizione fra una maggioranza e una minoranza
Abbastanza consistente anche se questa minoranza a sua volta era non del tutto era diciamo c'è una una una una minoranza una maggioranza dalla minoranza era aveva un atteggiamento molto più morbido diciamo cioè quindi opposizione via di principio poi sostanzialmente di consenso mentre invece c'è una minoranza abbastanza agguerrita che poi era collegata con un vasto movimento di opinione
E si era troppo in manifestazioni di ostilità la guerra e così via quindi questo è stato l'unico momento in cui c'è stata una contrapposizione politica vera sulla su una missione all'estero e del resto era l'unica missione che si è tradotta in atti di guerra veri e propri insomma
E quindi questo spiega anche la diciamo la maggior esposizione per il resto si può verificare si può constatare che soprattutto nel corso degli anni novanta c'è stato un consenso a una unanimità politica sostanziale di sostegno all'impiego delle forze armate
Immissioni all'estero e non solo un sostegno volta per volta caso per caso ma anche un sostegno di lei carattere più generale perché nel dal dibattito parlamentare politico
Sembra emerge sì emerge una un aspetto di fondo insomma e cioè che le forze politiche si aspettano che ormai la missione
Principale delle forze armate italiane sia proprio quella di partecipare a questo tipo di missione
E c'è un'ultima circostanza sulla quale vorrei richiamare la vostra attenzione e però il fatto che nonostante questa esperienza che abbiamo avuto questi ultimi anni e non abbiamo risolto ancora non abbiamo affrontato per lo meno in maniera
Completa la questione del finanziamento
Di queste missioni e cioè ogni volta ci siamo trovati a dover ricominciare da capo deve risolvere i problemi anche adesso per la Bosnia una questione aperta
E probabilmente invece è il caso che forse proprio per iniziativa del governo sia in qualche modo previsto un capitolo di Bilancio con degli accantonamenti
I fondi per le missioni che ormai diventano praticamente normali nella vita
Io ringrazio il professore aveva di questo punto fondamentale questo del problema del finanziamento sussultorio poi ci ritroveremo con l'addizionale peacekeeping dove abbiamo avuto addizionale a luglio queste l'edizione del German se sta discutendo e ora anche in sede di finanziaria per quanto riguarda la nostra partecipazione operazioni in Borsa spesso ci si dimentica del finanziamento ma è un punto chiave anche per quanto riguarda le Nazioni Unite è un punto chiave il finanziamento delle missioni Vasco
Il terzo oratore generale Rossi il quale
Ci illustrerà in particolare il problema della nostra partecipazione alla operazione in Somalia oltre
Ci illustrerà questo però nell'ambito ovviamente di un un panoramica mi sembra di carattere più generale grazie
In questi ultimi anni la voce peace keeping con tutte le sue varianti alternative si sentono Orsini
Eccetera ha occupato le prime pagine dei giornali
Bisogna riconoscere che tra le molteplici attività dell'ONU
E certamente è stata la più seguita e anche la più criticata
Del resto si è trattato di un attività importante basti pensare che nel momento il picco cioè tra la fine fra il novantatré
E i primi mesi del novantaquattro
L'ONU si è trovata a gestire contemporaneamente tredici missioni di pace
Con l'impegno di circa settanta mila uomini ed un costo di tre miliardi di dollari l'anno
Il tutto su uno scenario internazionale che contiene grosso modo centoventi aree di conflitto aperto o potenziale ire il quale di queste operazioni sia stato un successo per quale un insuccesso
E certamente non facile
L'opinione pubblica mondiale comunque più portata a liquidare il tutto come un fallimento
Anche se fosse un giudizio più approfondito sarebbe meno sommaria
Certo è che è molto facile incolpare di tutto questo un organismo che al tempo stesso un po'astratto è un po'anonimo senza pensare che in fondo l'ONU siamo tutti noi
E che l'efficienza dell'ONU e tanto maggiore quanto maggiore è l'impegno dei paesi membri e quanto maggiore e la volontà di ogni Paese di migliorarla
Dico questo perché questa circostanza delle celebrazioni del cinquantesimo anniversario delle Nazioni Unite
è un'occasione formidabile per tirare le somme
E per aprire un dibattito che non solo metta in luce tutte le manchevolezze dell'ONU che sono certamente molte ma che possibilmente
Sappia suggerire voglia suggerire qualche concreta proposta di miglioramento
Ora a trattare il peacekeeping in modo sistematico in pochi minuti è praticamente impossibile
Io credo sia produttivo sia più produttivo segnalare alcuni o forse i principali problemi e le principali manchevolezze dell'attuale organizzazione internazionale per eventualmente approfondire qualche aspetto durante la discussione
La gestione delle crisi peacekeeping gestione delle crisi c'è tutta una una una terminologia che poi in fondo è abbastanza artificiosa sul piano concreto anche se può essere utile
Sul piano dottrinale
è un'attività veramente complessa che coinvolge attività diplomatiche operazioni militari ed interventi umanitari Sempre direi
In moltissimi casi interventi di ricostruzione e di riattivazione di attività economiche
E in molti altri casi ancora addirittura opere di ristrutturazione o di ripristino istituzioni statali queste attività poi molto spesso devono essere svolte contemporaneamente perché l'una interferisce nell'altra in sostanza bisogna pensare a uno sforzo poderoso non solo in campo organizzativo ed è esecutivo ma anche in campo culturale io credo che sia necessario in qualche modo formare una cultura della gestione delle crisi perché in molti casi potremmo vederne alcuno io qualcuno io mi riferisco soprattutto alla Somalia perché è un caso che conosco bene
In molti casi non sappiamo assolutamente come comportarci cioè mancano intanto il punto di riferimento e soprattutto mancano le capacità
Io ho accennato prima alla necessità qualche volta di ricostruire istituzioni statali e questo è proprio il caso classico della Somalia in cui non c'era assolutamente non c'è prego assolutamente nessuna delle istituzioni dello Stato
Io l'ho non si è posto il problema di ricostruirle
Io penso che solo pensare di ricostruire o costruire istituzioni statali sia un'opera immane e credo di non non dire una sciocchezza se dico che nessuno di noi nessuno al mondo oggi sa come si fa a ricostruire o a costruire un'organizzazione un istituzione è stata bisogna anche accettare l'idea che operazioni di questo genere e di questa ampiezza sono lunghe e onerose sia in termini finanziari sia e questo forse l'elemento più importante oggi soprattutto per i Paesi occidentali sono onerose anche in termini di vite umane
Pensare di risolvere o di portare ad un grado accettabile di soluzione i problemi secolari nella ex Jugoslavia o della Somalia
In pochi mesi io credo sia una pura utopia questo non significa che un Paese debba impegnarsi per anni ma certo nell'ambito dell'ONU bisogna prevedere come organizzazione internazionale una permanenza
Sicuramente di anni forse di decenni con un ovvio un ovvio avvicendamento di paesi di Paesi partecipanti ora bisogna chiedersi anzitutto se la comunità internazionale
E nell'ambito della comunità internazionale il gruppo di Paesi che noi chiamiamo occidentali sono disposti a sopportare gli oneri finanziari e di vite umane che questi interventi comportano e secondo se questa comunità internazionale
E dotata si è dotata per tempo di una organizzazione idonea a svolgerà questi compiti le risposte mi sembrano scontate certamente certamente no
Però il problema della stabilità internazionale rimane con tutte le sue implicazioni di carattere motivo umanitario
E di pericolo East pericolosità degli interessi generali e cioè chi sostiene ogni giorno che questa instabilità destinata ad aumentare
Ecco perché mentre da un lato e diminuito fino quasi ad azzerarsi l'entusiasmo che avevamo nel mondo nei primi anni Novanta verso gli interventi dall'altro e in corso
Almeno nei nei paesi più illuminati un ampio dibattito per cercare di fornire risposte concrete a questi problemi io mi permetto di di aprire una parentesi su questo argomento l'ho già citato il professor Ronzitti in questi giorni è stato pubblicato volume prodotto dal governo canadese che riguarda appunto le operazioni Pisti
Non è tanto per il contenuto che può essere naturalmente discutibile come tutto ma mi sembra molto importante il fatto che un governo produca una una proposta
Da lanciare verso la la comunità internazionale per organizzare qui in questo caso le forze di intervento rapido poi si potrà discutere all'infinito sulla possibilità sull'opportunità di farlo ma certo è molto importante che è un un governo si sia esposto a fare proposte concrete in questo settore
Ora io credo che l'ONU in primo luogo debba scegliere la tipologia di intervento
E cioè la gestione diretta
Delle missioni di pace oppure il ricorso al mandato
Da affidare ad un Paese trova un'organizzazione pilota che sia capace di aggregare intorno a sé un numero adeguato di partecipanti sono due formule che sono state usate direi ampiamente forse forse in in egual misura
Una in prima approssimazione ma certo è molto molto rozzo quello che io dico
Le emissioni che sono state affidate ad un Paese pilota che quasi sempre gli Stati Uniti
Hanno avuto successo o un certo grado di successo le missioni che ha gestito luogo improprio molto meno
Non è non credo sia un caso però mi pare significativo
Perché ci dice una cosa semplicissima che un Paese che o un gruppo di Paesi o un'organizzazione regionale come per esempio ora la NATO che dovrebbe gestire le operazioni in Bosnia
A in sé un'organizzazione
Di tipo militare dico politico comunitario in grado di funzionare funzionare subito
Comporta dopo questa organizzazione non non se l'è data io
Faccio riferimento alla Somalia
Per dire che nella prima fase di intervento quella cioè in cui il mandato era degli Stati Uniti e a quale entrare su qualità significa ci siamo affiancati
Ha funzionato i primi sei mesi i avevano alimentato speranze però Josè distinti soluzione della crisi
Intanto perché c'era un un comando militare preso dagli Stati Uniti e trasportato in Somalia che funzionava perfettamente grosso comando militare funzionava benissimo nel momento in cui le gestioni la gestione della dell'operazione passata all'ONU
Si è dovuto ricreare questo comando militare dico così rapidamente a grandi linee come è avvenuto i Paesi partecipanti la seconda fase erano ventiquattro
Naturalmente ognuno ha voluto e dovuto partecipare alla costituzione di questo comando è stato preso generale di corpo d'armata turco poverino dico poverino che tra l'altro la persona degnissima e bravissima però è stato messo a capo di quattrocento circa tra ufficiali e sottufficiali ripartiti secondo il manuale Cencelli dell'ONU
Si è trovato a dover comandare questa per far funzionare questa questa organizzazione con questi ufficiale ufficiali di ventiquattro Paesi diversi con problemi di lingua che possiamo immaginare con problemi di procedure operative evitare che possiamo immaginare con le diverse sensibilità
Dei contingenti dei comandanti sensibilità importantissima
Naturalmente nelle operazioni di peacekeeping
Sensibilità verso per esempio il valore della vita umana propria e verso il valore della vita umana autori nelle operazioni di peacekeeping non si può aprire il fuoco sulla folla
Perlomeno noi centauri non lo facciamo lo facciamo solo in condizioni disperate
Altri Paesi lo fanno tranquillamente a casa loro quindi non non si ponevano il problema di non farlo o di farlo in Somalia
Infatti qualche qualche comandante che è stato interrogato in seguito agli incidenti di questo genere si è molto meravigliato di essere interrogato perché ha detto noi lo facciamo normalmente quando ci sono le manifestazioni a casa nostra non vedo perché non dovrei farlo in Somalia
Ecco questa e l'organizzazione l'organizzazione dello bisogna poi considerare che l'intervento militare che quasi sempre indispensabile soprattutto se sì sì se si vuole che gli aiuti umanitari vadano a a buon fine cioè vengano vengano consegnati a chi ne ha diritto
è indispensabile certamente però deve essere inteso quest'intervento militare come sostegno
Di una strategia politica cioè l'intervento militare fine a se stesso non serve assolutamente a nulla non è né risolutivo né costruttivo anzi a lungo andare provoca quella sensazione nelle comunicazioni nelle popolazioni di occupazione militare che automaticamente genera ritorsioni cioè atti di terrorismo e insofferenze voi abbiamo visto tutti quanto siano quanto siano gravi
Cioè per realizzare un intervento militare e necessario che ci sia una organizzazione adeguata ad esempio nel momento di massimo impegno dell'ONU cioè nel novantatré quando c'era questa gestione contemporanea di tredici missioni
Al Palazzo di Vetro a New York la branca militare era costituita da un generale di brigata e da una dozzina di ufficiali di vari Paesi tra l'altro nessun italiano ora mi pare che la cosa ci sia sia un pochino migliorata perché siamo siamo intervenuti per ottenere la anche la presenza la presenza di di di personale italiano
è chiaro che per esempio in quel momento c'era anche la Bosnia e
La la sala operativa che seguiva le operazioni volte era costituito da due ufficiali cioè
Non ricevono nemmeno appare a fare i turni veri poveretti turni h ventiquattro che sono necessari in in queste situazioni io credo sia necessario prevedere se il segretario generale si avvalga di un consigliere militare di rango adeguato
E disponga di uno staff qualificato e rappresentativo e che abbia in sé i nuclei degli stati maggiori intorno ai quali costruire i comandi delle operazioni delle missioni di pace
Così come è necessario che ci sia un elemento di coordinamento fra le operazioni militari
E le organizzazioni umanitarie
E soprattutto bisogna inventare
Un un organismo un trovare un qualcuno
Che sappia
Rivolgere gli interventi che non sono né militare né umanitari cioè interventi di riattivazione di attività economiche di ricostruzione se necessario di istituzioni dello Stato
C'è poi il problema della disponibilità delle forze il consiglio di sicurezza non ha mai le forze che chiede
Perché questo sistema che noi abbiamo che è basato un meccanismo basato sull'offerta il gradimento la negoziazione i tempi di intervento è sicuramente molto farraginoso io non so se
La risposta figlio la Costituzione
Il un esercito permanente dell'ONU personalmente non non ci credo perché avremmo un probabilmente una serie di di di di reparti mercenari che non si sa bene da chi sarebbero comandati da chi dipendere il vero probabilmente se funzionasse
L'articolo quarantatré che citava prima il professori lari
Se si facesse funzionare ci fosse la volontà di farlo funzionare cioè se il segretario generale avesse una disponibilità di di di forze da chiamare anche indirettamente al momento del bisogno seconda pari di vari gradi di prontezza operativa probabilmente si risolverebbe il problema certo è che mentre riferendoci al caso della Somalia in realtà le forze che erano a disposizione hanno consentito di controllare
Meno di un terzo del territorio quindi quando si parla
Quando si si si
L'accusa l'ONU non aver voluto
Disarmare le le le le le fazioni somale
è un'accusa che non ha senso tenuto conto della situazione perché è chiaro che tutte le armi che volevano essere nascoste in cioè centinaia di migliaia di di chilometri quadrato di quadrati di savana che non erano controllati potevano essere benissimo nascoste cioè l'entità delle forze disponibili era così ridotta che si è sono occupati o si sono controllati i principali centri tutto il resto è stato lasciato libero una un paese che è grande
Tre volte quanto l'Italia che ha qualche migliaio di chilometri di confini con il tenia l'Etiopia che la corte
Facilissimo Frodo per altre migliaia di chilometri direi che il controllo del delle armi assolutamente impossibile
Io credo di avere elencato semplicemente una serie di esigenze che sono certamente difficili da soddisfare
Ma
Non impossibili cioè la comunità internazionale
Se volesse proseguire sulla strada degli interventi sia con le formule diverse sia quella dell'ingerenza umanitaria sia quella dell'accordo delle parti
Deve innanzitutto sviluppare una cultura del peacekeeping in questo campo per esempio non mi sembra un'ottima idea quella di creare una scuola di peace keeping unica che mi pare sia stata lanciata dal nostro ministro degli Esteri
L'anno scorso la scuola non avrebbe solo un uno scopo didattico perché ovviamente che ovviamente c'è ma avrebbe anche lo scopo di fare far conoscere la gente di di diffondere la conoscenza delle lingue di di di in qualche modo armonizzare le procedure e probabilmente di armonizzare anche le sensibilità dei diversi Paesi partecipanti
Bisognerebbe anche questo l'ultimissimo argomento
Forse sviluppare una serie di armi che sono definite non letali cioè armi per il controllo delle folle il controllo delle delle rivolte che armi cioè che non mettano l'ONU nelle condizioni di essere definita come l'aggressore cosa che purtroppo è avvenuta in molte occasioni semplicemente perché le le le le forze dell'ONU
Hanno dovuto reagire con armi da guerra che naturalmente hanno creato hanno creato problemi
Bisogna poi rivedere naturalmente la
Le cosiddette regole d'ingaggio
Che in qualche modo devono mettere le unità dell'home detto mi pare sia sia stato fatto o o sia in corso in previsione dell'intervento in Bosnia
Che mettano in grado le unità dell'ONU di far rispettare gli accordi certo vedere alla televisione soldati francesi o inglesi che fanno parte TTT eserciti che sono sicuramente tra i migliori del mondo presi prigionieri eleganti
Ai tralicci della della corrente alla luce con come ostaggi
Direi che è una enorme contraddizione in sia per quanto riguarda il diritto internazionale sia per quanto riguarda il peacekeeping sia per quanto riguarda le eventuali possibilità di intervento futura grazie
Ringraziamo ma in generale rosse inizia un portato molti spunti per la discussione interna cui questo prova dell'impiego delle cosiddette armi non letali
L'argomento è molto interessante anche alla luce della convenzione per il disarmo chimico ci sono fomentano interferenze
Potranno essere oggetto di discussione allora la mia proposta ora Verdi prenderci un caffè sono le undici e venti alle undici e mezzo alle undici e mezzo precise lasciato si ricomincerà e quindi fortificati corroborati da un caffè il fuoco sarà più intenso prego
E posso posso iniziare una io al professor ilari sulla questione lei ha detto che erano dei dibattiti parlamentari mi riferisco soprattutto alla guerra del Golfo
Se non erro dibattito parlamentare in quel periodo c'è stato ma è ben poco soprattutto nella prima fase quando si è deciso di partecipare
L'invio delle truppe
Nell'area del Golfo state approvate dal Parlamento con due risoluzioni mono Carnevali quindi il Parlamento non è stato granché investito di questa questione
Il dibattito c'è stato poi quando si è portati in conversione del decreto legge
Ma il decreto legge non è che
Faceva riferimento alle risoluzioni dell'ONU e trattava di ben diverse questioni sempre
E non dell'anno cioè se andare o meno
E poi questo decreto legge praticamente andati in Parlamento quando già almeno renali erano fuori c'erano già partite
E parlava come diceva lei della copertura finanziaria dello Stato se dei dei partecipanti e soprattutto dell'applicazione del codice militare di pace forse c'è stato più un dibattito poi sulla stampa dopo
In previsione del se dovessimo più o meno o meno partecipare ad azioni di guerra
Tant'è che noi siamo abbiamo un apre il Governo ha trovato il secondo decreto legge il giorno precedente
Al l'inizio delle operazioni belliche vere e proprie
Ma questo per me è stata anche una questione che per quanto attiene le forze combattenti io le chiamo combattenti anche se era una missione di peacekeeping
Avuto dei riflessi negativi
Perché soprattutto l'aeronautica si è dovuta a schierare in aeroporti ben lontani dal dove si svolgeva la guerra vera e propria e anche l'addestramento avuto ha subito dei riflessi negativi
Ecco ma tutto questo nel nostro ordinamento
Dovrebbe essere superato io dico ne che ne pensa
Ci sono varie possibilità di fare prendere uno per uno la domanda oppure di raggruppando i credo siccome abbiamo abbastanza tempo possiamo prendere uno per uno la domanda dal professor il
Grazie si la ringrazio anche Paolo della precisione estrema insomma del della sua puntualizzazione Silvio in effetti ho usato in maniera un po'generica il termine dibattito parlamentare mi riferivo volevo intendere anche insomma discussione prima di carattere politico però quello che lei dice signora
Secondo me molto importante cioè noi abbiamo fatto queste missioni una per una come se fossero cioè senza in un certo senso costituendo dei precedenti tema prassi
Ma senza in maniera alluvionale diciamo senza come di affrontare complessivamente la questione problema
Io penso a un altro episodio abbastanza singolare che si è verificato proprio il giorno in cui in un certo senso esercita che hanno avuto i primi caduti in combattimento dal dopoguerra
Mogadiscio il due agosto quando nelle stesse ore
Alla Parlamento alla commissione difesa dalla Camera c'era un voto per
Il parlamentare
Imposto dalla minoranza guidata da Chiara Ingrao pacifista che toglieva i soldi rifinanziamento diciamo che per il personale di leva che per finanziare la l'operazione in in Somalia naturalmente poi questo emendamento che fu approvato con un colpo di mano cadde tuttavia il segnale e fu anche eccellenze un infortunio per per la chi l'aveva proposto punto di vista politico
Ma perché ci fu quel colpo di mano perché il governo nel tentativo di trovare i finanziamenti per andare avanti altri tre mesi aveva proposto di attingere alla diciamo gli accantonamenti per la cooperazione e quindi il problema è questo o si prevede un capitolo di bilancio nel quale concentrare delle specie per delle dotazioni diciamo per
Questo tipo di operazioni evidentemente non solo dal punto di vista contabile come sia possibile o anche quantificabile
La dotazione di questa cosa ma altrimenti ogni volta ci si trova di fronte a questo problema e allora il problema è quante brigate sciogliamo per mantenere in piedi il reparto che sta di volta in volta in operazioni questo e questo dipende nota a mio avviso una come dire una mancanza cioè c'è un consenso di carattere generico a questo tipo di operazioni anche di carattere ideologico
Non c'è invece a mio avviso una sufficiente consapevolezza che si tratta di una questione che va affrontata anche sotto un altro aspetto e un solo accenno un attimo poi lascio cadere perché eventualmente se qualcuno di voi lo vuole riprende queste missioni non possiamo vederlo soltanto sotto l'aspetto ideologico o giuridico o di ideologia onusiana dobbiamo vederli anche sotto l'aspetto delle ricadute di politica impugna estera Edipo e di interessi nazionali cioè non è che possiamo fare finta che quando contingente si muove non ci siano questo tipo di riflessi tra l'altro si è puntualmente verificato che proprio gli interventi italiani almeno quelli fatti
Con l'impiego di forze terrestri puntualmente per ragioni diverse una volta ciascuna volta hanno dato luogo a problemi con sul posto quando si sono verificati cioè a problemi o in loco o di carattere politico quello del Libano fu tutt'altro che una passeggiata perché ci furono delle prese di posizione da parte del capo dello Stato all'epoca presidente Pertini contro le operazioni
Militari condotta dagli Stati Uniti che insomma erano Sas
Qui voglio dire proprio col col per il fatto di non di non voler valutare
E di fare finta che non ci siano questi tipi di problemi gli aspetti di prative gli interessi nazionali poi puntualmente ci troviamo nei pasticci quindi speriamo che questo penso è sempre difficile questo possa avvenire in Bosnia visto che se la cosa va in porto sarà gestita nel quadro della NATO
Con una forte presenza di Stati Uniti però insomma il problema c'è
Grazie
C'è
Primo credo signor comandante
Come Pedro
A
Sì Ferrero ecco sono il capitano di fregata che ha ragione sul corso e voglio fare una domanda
Dopo le operazioni in Libano penso ma operazione di peacekeeping
Abbiamo raccontato frutti
Mi scusi ma io devo devo rifarmi la domanda frutti di che genere scusi cioè a che a che cosa allude
Parla dei risultati delle operazioni nel livello politico nel livello militare
Io credo di sì credo di sì cioè
Penso che sia l'operazione le operazioni in Libano
Sia le operazioni in Somalia anche se verso Parma adempiuta la Somalia perché Libano
Mi pare che sia ma no forse forse possono essere assimilati certamente la comunità internazionale nonna risolto i problemi del Libano e della Somalia anche perché come come dicevo prima sono problemi
Che che che hanno le loro radici nei nei secoli e
Credo che questo sia un punto un punto essenziale non si può pensare di risolverli in un in un anno in due anni o qualcosa del genere proprio per questo
Voglio dire che le operazioni militari di per sé possono in qualche modo aiutare la fase iniziale cioè quando si tratta di stabilire una situazione di non conflitto ma questa questo Periodo questo momento di non conflitto deve consentire ad altri di intervenire nei campi in cui è necessario intervenire
In Somalia per esempio erano necessario e lo è tuttora
Ricostruire lo Stato somalo e e rimettere in funzione le attività economiche della Somalia
Cosa che non è stata fatta perché credo che nessuno lo sappia fare io voglio vorrei dire che addirittura abbiamo ottenuto l'effetto contrario cioè abbiamo distrutto l'economia sommato
Perché se noi continuiamo a Barr mangiare scusate la la la la la banalità dell'argomento se noi continuiamo a far mangiare i somali regalando loro i prodotti alimentari
E i generi di prima necessità dopo due o tre anni che la gente abituata a non lavorare non riprenderà più a lavorare non solo matti
Il prodotto alimentare
Offerto graziosamente dalle Nazioni Unite non consente a chi produce qualche cosa di vendere perché è ovvio che nessuno in Somalia produrrà originale intere i fagioli quando i fagioli vengono vengono offerti dalle Nazioni Unite
Quindi quel poco di economia che si potrebbe mettere in moto viene completamente distrutto e la le Nazioni Unite non hanno i meccanismi per poter acquistare sul luogo i prodotti cioè noi abbiamo avuto moltissimi casi di produttori agricoli somali che ci chiedevano perché non comperate da noi
Dico i fagioli rinnovo il mais o altre cose perché quelli quelli erano i generi alimentari perché o li comprerà comperare da noi e poi distribuite
Beh non si poteva fare perché i meccanismi dell'ONU prevedono che queste cose vengano raccolte a livello mondiale vengono portate a l'esecuzione ecco perché dico che certo qualche risultato si è ottenuto ieri Somalia non non non non si muore più come abbiamo visto alla televisione nel nel novantadue ma certo i problemi non sono stati risolti totalmente no assolutamente
Grazie allora l'ordine era prima credo in fondo se un potere vostro nome senza colonnello lombardi prego
Signor Rossi è una domanda tecnica
Sempre in proposito dell'operazione Ibs
Problemi di l'origine diciamo addestramento di salute fisica e di motivazione tra i nostri uomini ce ne sono state
No io direi di no
Ultima di motivazione assolutamente no anzi io direi che
Tutti partendo dal dall'ultimo soldato ai gradi più elevati hanno dimostrato una motivazione eccezionale anzi io credo che abbiamo posto abbiamo proposto a al mondo perché in quanto il mio grido i contingenti partecipanti erano trentadue cioè c'erano trentadue contingenti di trentadue Paesi diversi e credo che ci siamo proposti in modo davvero eccellente
Soprattutto questo bisogna dirlo con con i soldati di leva cresciuto veramente hanno dato proprio hanno manifestato motivazione altissima problemi di addestramento nemmeno perché
Forse questo grazie alla natura nostra di di italiani il il provenire testamento cioè quel tredici ci dice normalmente che un soldato addestrato nel nel modo classico dal funzionava bene anche per le operazioni di peacekeeping
Questo è vero ma relativamente in effetti le le le operazioni di questo genere richiedono alcune qualità in più o alcune qualità diverse senza senza adesso stabilire una graduatoria
Direi che il modo di fare del del dell'uomo del soldato italiano veramente molto molto vicino all'ideale
Di quello che dovrebbe essere l'operatore di peacekeeping quindi non c'è stato nessun problema di questo
Nessun altro aveva dottoressa Pizzolo chi conosce i partecipanti
Professore anzi itinere lacci a quanto da lei detto in premessa e poi accennato sul piano storico dal professore gli arrivi dal Generale Rossi sul piano pratico riferito al quadro giuridico di riferimento
E nella nel nuove operazioni che sono ci stanno avviando nella ex Jugoslavia nelle operazioni più spilli
E le qui abbia siamo in presenza di duro tra i sovrani territoriali che lascia presupporre siano in corso intese
Per tipo sofà intese accordi statalizzazione di il per regolare lo stato giuridico delle forze ecco in questo in questa sede di accordi che in pratica prevede alle norme comportamentali reciproca fra le nazioni e ospiti e le forze che operano territorio
Soli nel caso specifico sono stati presi dall'ONU dalla NATO o sono state rilasciate relazioni libere di gestire sedi con conseguenti per rischi di problemi di conflittualità tra le varie Cordioli
Ho differenze sostanziali fra rispetto al peso che ciascuna nazione ingrato esercitare e questa performance con la domanda il lo stemma il quadro giuridico di riferimento e il nel caso specifico è prevista l'attuazione del diritto di bandiera un diritto o di addio lo Stato sta ambasciata per le nostre forze tipo come avvenuti in Libano se non sbaglio per alcune forze e infine non è possibile inserire questi il queste le norme diritto umanitario che diceva il professor Ronzitti inizio anche nel contesto di un sofà
Perché tutto sommato sono accordi bilaterali o trilaterali che in cui potrebbero essere inseriti grazie
Ringrazio di questa domanda
Difficile risponde perché tutto in fieri per quanto riguarda l'operazione in Bosnia a quanto se ne sa io non ho ancora gli accordi di Dayton uso solo un riassunto che ho avuto tramite internet
No è strumento ne conosco
Vero quale che cedere ma è un riassuntino cioè di quello che ha detto il dipartimento di Stato al riguardo sono un paio di paginette ma in questo paio di paginette si dice che questa forza NATO ecco dovrà RC
Sì sembra che ci sia
Ci dovrà essere perché ancora non c'è una risoluzione di copertura
Da parte di azioni di che autorizzato questa forza NATO forzava in quanto organizzazione regionale perché come sa esistente alla Carta delle Nazioni che un capitolo ottavo per cui le
Organizzazione regionale possono condurre delle operazioni
E di peacekeeping che direi più che altro di peace Enforcement che a mio avviso del peacekeeping non ci sarebbe neppure necessario il consenso da relazioni dietro il consenso del Consiglio presidiata autorizzazione
Del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
Questa risoluzione delle Nazioni Unite
E necessari a fini interni perché nella risoluzione che stavamo dal Parlamento italiano sedici dette lo determina le condizioni anche per quanto riguarda la catena di comando
Le nostre truppe che andranno in Bosnia ma anche per quanto riguarda la stessa partecipazione
Si parla di operazione che deve avvenire nel quadro dell'organizzazione delle lezioni per in parole povere senza questa risoluzione del Consiglio di sicurezza
Credo che sarà difficile per lo stato italiano per il governo italiano
Mandare delle truppe di Mosca
E per quanto riguarda poi lo status di queste truppe questo dovrà essere previsto in questi accordi che dovranno essere negoziati con i vari sovrani territoriali probabilmente a Dayton è stata fatta una la solo la cornice
E qua appunto si parla in questi in queste due pagine Silvio tramite internet si parla di
Dato che andrà sul terreno autorizzata adeguatamente dal dalla risoluzione delle Nazioni Unite e verranno poi stabiliti
Stabiliti degli accordi caso per caso e in questi accordi caso per caso dovranno essere stabilito quello che è il trattamento delle truppe a questo riguardo
E e nell'ambito di questo del trattamento delle truppe dovrà da essere sede anche l'esposizione per quanto riguarda applicabilità dell'uso della forza
E questo viene sempre stabilito caso per caso per quanto riguarda in particolare il diritto umanitario si può fare riferimento o a questo accordo a questa gare accordo che è stato stipulato nel quadro delle Nazioni che a questa convenzione di carattere multilaterale o si farà riferimento io credo alle disposizioni di diritto internazionale umanitario
Lui il riferimento che viene a queste disposizioni diritto internazionale umanitario abbastanza generico
Il genere dell'accordo viene detto che le truppe dovranno rispettare quelli che sono i principi dei e lo spirito del diritto internazionale umanitario
Se si tratta di
Articolo tre comune alle quattro Convenzioni di Ginevra nulla queste questo probabilmente sarà fatto con riferimento a quest'articolo tre comuni quattro Convenzioni di Ginevra se la questione viene trattata come conflitto interno cioè ad esempio sono all'interno di un determinato lo stato e forse in Vos Mina allora in questo caso si si dovrà applicare non le regole relative ai conflitti armati internazionale mercoledì nei conflitti armati
Potranno usare la forza hanno le
Truppe questo dipende dal mandato normalmente si dice che in casi del genere l'uso dalla forze vietato tranne che illegittima difesa ma bisognerà vedere caso per caso sul cioè come ha ricordato il Generale Rossi
Episodi di dove si vede delle forze delle Nazioni Unite che sono tenute in ostaggio dal dai dai combattenti non sono un un bel episodio non danno una bella immagine anche dalle immagini dell'impotenza delle Nazioni Unite oggi si vede il tutto tramite televisione vedendo questi signori che bivaccavano legati ad un palo io credo che l'opinione pubblica internazionale a un certo punto mi cede ma questi nazioni cosa ci stanno a fare
A mio avviso questa disposizioni queste disposizioni che sono contenute nella nella convenzione delle Nazioni Unite per cui c'è l'obbligo di rispettare le forze delle Nazioni Unite per cui c'è l'obbligo di sanzionare penalmente il come un crimine il fatto di arrecare
Un pregiudizio alle forze dell'azione restano lettera morta se lo Stato territoriale non le fa rispettare disposizione del genere e ripeto on un caso lampante sarà
Vedere cosa che seguito avrà
Questo Tribunale per i crimini internazionale nella ex Jugoslavia
Se questi signori di cui ormai si conoscono i nomi cinquanta persone sono state accusati da questi tribunali saranno portati davanti
Altri può anche il tribunale non può giudicare in contumacia saranno processate
Ci sono c'è molto pessimismo al riguardo perché queste persone debbono essere consegnate da parte degli dal degli Stati
Un'altra possibilità che queste persone almeno alcuni di essi diventino dei paria internazionale perché appena mettono piede fuori dal proprio stato c'è l'obbligo di arrestarli e così via stipulare per esempio
Se questi signori mettono piede in Italia l'Italia del mediamente resta le consiglia di tribunale non sono andati ha detto perché a me tu hai detto in Segreteria di Stato se queste persone da negli Stati Uniti veniva arrestato e consegnato al tribunale ma un tempo succedeva o nel Novecento ottocento novecento che quando c'era così fece un trattato di pace c'erano ma clausole generali di amnistia implicita ecco queste cose sono venute fuori all'inizio dove dopo la prima guerra mondiale ma hanno un di questi processi poi furono celebrati solo dalla Corte
Suprema di Lipsia che pronuncio delle sentenze non molto incisive
E sono venute fuori con il processo di Norimberga ma era tutta un'altra cosa procedere in braghe significava che Gruppo di Stati aveva occupato
Un territorio esercitato un potere sovrano e hanno compiuto congiuntamente ciò che ciascuno di essi poteva fare singolarmente qua questo tribunale sede all'Aia e non ha nessun potere effettivo
Una una pulizia ha proseguito che possano dare imposti prende questi signori quindi per quanto poi concretamente ripeto
Accadrà per quanto riguarda
Lo status delle forze bisognerà stipulare questi accordi caso per caso e c'è tutta una prassi internazionale a cui io credo sì uniforme era pure questo
La stipulazione di accordi per quanto riguarda
La ex jugoslavi e Napoli bisogna vedere probabilmente la situazione non so se cambierà da Stato a Stato cioè il potere negoziale
Che c'era ciascuno Stato
Certo è che e le Nazioni Unite credo hanno ancora un'arma essenziale che sono quelle delle sanzioni con queste due risoluzioni sono state adottate è stato detto che le sanzioni sono sospese
Se questi Stati ad esempio server e Montenegro non si comporta conformemente alle risoluzioni le sanzioni possano di nuovo
E se ripristinati dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni quindi questo potrà avere un certo potrà esercitare diciamo può essere l'arma della sanzione una forza di pressione e confronti questi sta
Sulle scale che Sentinel
L'operazione come il Kuwait ma in parte anche il Libano e la Somalia hanno dimostrano portato le nostre forze armate operare effettivamente a fare una guerra vera e propria ciononostante nonostante che ovviamente non sia stato mai dichiarato lo stato di guerra evidentemente
Questo ha portato via mentre nostra forza operare non quel codice di guerra codici militare di guerra ma Codice rimanendo nel codice militare vicini di pace
E che significa anche che ipotetici reati che in cui aveva col codice militare di guerra sarebbero puniti con il massimo realtà diventerebbero praticamente delle stupidaggini potrebbero essere considerate inoltre assistiamo adesso si parla proprio dalla Somalia ventiquattro subentro mi ricordo bene ventiquattro componenti nazionali quando si opera in un contesto internazionale molto legato operativamente si possono verificare che contingenti diversi
Vanno operare nonostante ci siano inseriti in un organismo operativo unico comunque un vertice operativo di comando unico vengono operare sulla base di codici e regolamenti disposizioni differenti
La domanda è per l'operazione di peacekeeping o sarebbe possibile opportuno necessario individuare codici internazionale un qualcosa che potesse uniformare tutti ha unto e terminata responsabilità comportamento grazie
Partiamo va bene tutto e da un concetto fondamentale che sotto il profilo formale
Praticamente quasi ogni giorno la guerra non esiste più quando si parla di guerra si preferisce parlare di conflitto armato i ci sono vari motivazione a questo riguardo
Insomma varie motivazioni a questo riguardo perché la guerra deve essere spesso autore la dichiarazione soap opera deve essere autorizzata dal Parlamento e quindi per aggirare
Per aggirare la
Il controllo parlamentare spesso si dice che si versa in una situazione di conflitto armato
Oppure perché la guerra è proibita dalle sanzioni che allora si dice che siamo in uno stato di legittima difesa perché altrimenti lì si potrebbe commettere una violazione del diritto internazionale
Durante il conflitto le Falkland Malvinas ingressi hanno sempre affermato che quella non è la guerra era solo un conflitto armato
Allora in questi casi anche a fini interni cosa si applica il codice penale militare di guerra dal Codice penale militare di pace per quanto riguarda
L'Italia è invalsa una prassi che è quella di applicare il codice penale militare di pace
Benché del codice militare di guerra e detto credo nell'articolo nove che codici unitaria vivere si applicano solo quando è stato dichiarato lo stato di guerra ma anche nel caso di invio di truppe
Italiane all'estero quindi anche quando si versa in uno stato in quanto si versa in tempo di pace
Ma ormai c'è questa prassi è io credo che questa prassi i difficilmente potrà essere potrà essere cambiata perché c'è questo controllo parlamentare anche se a mio avviso un'autorizzazione parlamentare non è strettamente necessaria per l'invio di truppe all'Est talmente io sto dicendo una cosa poco ortodossa ma e l'autorizzazione parlamentare e solo per poco ma dello stato di guerra e conferire al Presidente della Repubblica per ricoprire al governo i poteri necessari Mannoni per questo per l'invio di queste operazioni chi vengono ormai chiamata in diritto internazionale match ha sciolto buoni medici misure vicino alla guerra proprio per distinguerle alla guerra ma così è nel nostro ordinamento e ci sono stati
Varie sentenze ricordo facemmo uno studio per le operazioni in Libano e ci furono credo un paio di atti di sabotaggio sono stati stati giudicati dal tribunale militare di Bari
Un paio di atti di sabotaggio qualcuno ha messo del e la sabbia nelle turbine di una nave e un conto se questi signori venivano giudicati secondo il codice penale militare di pace un'altra secondo codici
Guerra sentenza ovviamente alle prime sono sono meno incisive egualmente si era verificato di un caso di un militare che si fumava una bella sigaretta di marijuana in Libano
E è stato giudicato dal Tribunale di Torino è stato applicato il codice penale militare di pace non il codice penale e quindi su questo non io credo Max questa è la linea e difficile cambiare nel bene e nel male questo non so giudicate voi ma è difficile cambiare prestarli
Per quanto riguarda invece il comportamento delle truppe all'estero la responsabilità dei delle delle proprie forze il l'applicazione delle sanzioni nei confronti poi percorso forze
Spetta sempre al comandante
Militare nazionale se non vado errato Genova Rossi e quindi se la il comandante militare nazionale
Dovrà fare applicare questi regolamenti anche se sono regolamenti quadro di carattere internazione di carattere generale sarebbe opportuno probabilmente arrivare ad un ad un codice di carattere generale ma che io credo questo sarà sarà molto difficile regole d'ingaggio andranno costruite secondo la catena di la catena di comando
E una catena di comando di cui sono generosissimi gelosissimo del segretario generale del Consiglio di sicurezza delle Nazioni vertice cioè diciamo la volontà da parte degli stati nazionali di tutelare le proprie forze caso poi l'abbiamo avuto
Anche sulla nostra pelle
Le nostre forze insomma e dall'altra parte c'è invece il segretario generale che vuole noi assicurare questa unità di comando nel secondo
E supplemento alla licenza for Peace proprio il segretario generale ha parlato si è lamentato del fatto che ci sono dei tentativi da parte di governi di provvedere di dare delle direttive ai propri corpi di truppa ecco c'è un paragrafo
Poi apposito dove si parla di un'altra importante principio L'Unità di comando e regionale fa proprio riferimento all'esperienza insomma dove si dice che c'è stata questa necessità di assicurare la il comando l'unità di comando delle truppe
E si lamenta dei tentativi da parte dei governi nazionali di dare delle guide e addirittura degli ordini a al ai propri contingenti nazionali questo è un problema un problema grave che deve essere risolto ma io credo che ci sono alcuni Stati forti specialmente gli Stati Uniti
L'hanno detto chiaro e tondo che se il comando non ne viene assicurato dal loro loro non potranno devolvere il comando ad altre ad altri ad appartenenti ad altri Stati
è una questione nazionale per loro quindi questo è un grosso problema tutt'altro voi domani avremo un tavolo tondo visto d'affari internazionali vediamo un po'questo problema sull'Unità
Il controllo del comando nell'ambito delle forze
A fare il capitano di fregata commissario Fabio Cassino il professor Ronzitti appena accennato all'iniziativa in ambito nuovo della creazione di contingente militare alle dipendenze dirette
Del consiglio di sicurezza si tratta di qualcosa evidentemente che
Era auspicabile ed era nell'aria da tanti anni perché rendeva inapplicata la carta delle Nazioni Unite
Ora vorrei ricordare che un problema analogo insiste per le forze navali
La nella mutuata da quella di Correa
Gli americani Inter le forze navali americane intervennero con la bandiera olio e questo è l'unico precedente di forze navali sotto bandiera ONU
Durante la prima guerra del Golfo come chiamata nell'ottantasette i sovietici fecero una proposta per costituire una forza navale sotto bandiera ONU che non fu accettata perché evidentemente era in chiave
Antioccidentale
Ancor prima è che qui siamo a livello di particolare storico nel quarantasette quando fu approvato quando stava per essere approvato il trattato di pace tra le potenze vincitrici
L'Italia che imponeva all'Italia pesanti limitazioni navali come ricorderete all'Italia fu imposto la cessione di parte della flotta alle potenze vincitrici o in conto di riparazione
I danni bellici l'ammiraglio de Courten è che era capo di stato maggiore del tempo
Propose di di dare il surplus di di forze navali imposte all'Italia era imposto un limite di tonnellaggio di mette a disposizione il surplus sotto bandiera ONU e ma evidentemente la proposta cadde nel nulla se evidentemente non fu accettata ora vorrei chiede al professor Ronzitti se l'unica notizia e come vedete l'eventuale costituzione di una forza navale sotto bandiera ONU
Mi si contatta un'ultima notazione io credo che vada messa in risalto il carattere flessibile
Del impiego di forze navali sotto bandiera o non non so se poi se esatto di e flessibili o anche efficiente economico Nuzzo come dire ecco economico prima presso i vari accennato ai problemi finanziari
Dell'invio di contingenti i militari in ambito della copertura finanziaria che si richiede e leggiamo sui giornali in questi giorni
Della della possibile addizionali possibili oneri imposti alla collettività per finanziare una missione ecco non credo di sbagliare nel dire che alcune missioni navali sotto in appoggio a risoluzioni oltre non ultima non ultima quella in Adriatico sono state a sopportate con oneri a carico di forza armata e anche anche da parte dei Paesi stranieri intervenuti
La le Nazioni Unite non hanno sopportato alcun onere quindi c'è nella nel nelle caratteristiche dell'intervento navale evidentemente anche un elemento costo efficacia poco diverso
Poi un ultima notazione per completezza di informazione vorrei ricordare che attualmente in corso una missione Italia un in una missione da parte di unità navale italiana il grecale nel Golfo Persico
In appoggio a all'embargo nei confronti dell'Iraq che ancora continua costituita attualmente si chiama mai a fare la forza internazionale forse l'Inter Celeghin multinazionale di intercettazione
E questo sta a dimostrare ulteriormente questo carattere di flessibilità di di pronto impiego in sostanza dell'intervento delle forze navali
Grazie
Grazie beh io omessa o già scritto che per quanto riguarda la costituzione di una forza navale o non non c'è nessun grosso problema giuridico che si ponga semmai problema per quanto riguarda la bandiera perché le navi debbono avere una bandiera maggio credo che in questo caso anche se non hanno bandiera ONU possono avere una doppia bandiera la bandiera nazionale le bandiere delle Nazioni Unite il problema è di carattere politico non so fino a che punto convenga stabili istituire una missione navale di carattere loro anche peggio
Missione tipo Iran tipo Guerra del Golfo o omissione Adriatico commissione di interdizione navale della seconda guerra del Golfo anche perché mentre per quanto riguarda altri
Categorie di operazioni di cooperazione di peacekeeping possano partecipare un po'tutti gli stati di questo mondo bene o male per quanto riguarda missioni di peacekeeping navale questo un pochino più difficile perché praticamente le forze navali stanno nelle mani dei paesi occidentali più la federazione russa dello stato in cui si trova attualmente la flotta russa ma nella sotto il profilo numerico
Si trova in questi termini qui non so fino a che punto convenga
Parte degli stati i quali possono effettivamente contribuire acquisto peacekeeping e navale se convenga loro mettere la forza sotto controllo con tutti i grossi problemi che noi conosciamo e non invece continuare con questi tipo di operazioni tipo una dove come ricordava il generale russi cioè e si conoscono bene le regole c'è questo affiatamento fra tutte le flotte ecco quindi si rischia di avere del un forse navali ONU che invece di risolvere certi problemi non possono più a fare nel missioni più limitati tipo pattugliamento navale abbiamo avuto in America Latina centrale
Abbiamo avuto ad esempio nelle acque
Territoriale della cambogiano delle acque interne della Cambogia allora in questo caso la cosa può essere possibile perché richiede uno sforzo migliore per quanto invece riguarda operazioni ripetuti può Adriatico ira Golfo Persico questo probabilmente rischia di creare dei problemi più gravi di quanto si possa risolvere attenzione
Prego
Ma il problema va visto molto più con molta più incisività perché non è che a un certo punto si può dire si metta una forza navale alle dipendenze dell'ONU l'ONU non ha un sistema di comando e controllo
Non ha un sistema Intelligence non una delle sue liste per esempio adesso noi facciamo Caminada le navi le mette insieme dieci navi ci hanno tutti quanti un nuovo sistema di comando e controllo che nato Ciano liste chiavi nato domani che le le toglie sotto il cappello nato
Quelle liste chiavi lei non le usa più ce lei non parla più con le navi gravi sono al livello del prese con da guerra mondiale
Stiamo parlando di distribuita avere una forza navale che si muove il in in un modo completamente diversa da quella che oggi va lei oggi prende dalle navi da manda tranquillamente in Adriatico demanda entrano escono tranquillamente
Si inseriscono in un contesto navale perché perché c'è un supporto NATO dietro perché c'è a tutti gli effetti undici onde l'incarnato assicurati attraverso lei gli attraverso tutti i sistemi di comunicazioni nato c'ha delle liste chiavi nato a domani mattina lei non facesse nulla di questo qua sotto il cappello nato
è in prende renali e le mette che hanno degli strumenti che costano centinaia di miliardi e mette in condizione di lavorare prese con da guerra mondiale
Quindi pensare a un a una forza navale ONU sì tanto per parlare di sé c'era il comando all'ONU ma l'ONU lo esercita non improprie tanto permette di il cappello in testa deve sempre esercitato attraverso un un alto comando nato perché diversamente siamo fuori
Tutto quello che è stato fatto sino adesso in campo navale io conosco molto meno il campo aeronautica Camporese esce qui non ci voglio entrare e sempre è sempre stato fatto nell'ambito NATO
Fuori dall'ambito NATO non si fa niente
Perché diversamente vuol dire che ognuno par sta per i fatti suoi gli altri non si parla ma perché oggigiorno se non usassimo i sistemi di comunicazione avanzata ci parlavo con le bandierine
Circa parata del mille del mille seicento come come come Nelson ai tempi riverso incontenibili torniamo ai tempi di una sola palla Cigole se non siamo i sistemi di comando e controllo e sistemi di comunicazione di sbagliamo come tempi riversa a meno che a meno che non si cominci da zero e non si crei un qualcosa di più o meno simile al alla NATO c'è si comincia stabili e piani di frequenza
Sistemi di comunicazioni comuni quindi standardizzazione di apparecchiature che volti a ritornare alla NATO poi alla fin fine la non non è facile il meccanismo
Siamo completamente d'accordo
Hanno
Dirigente Bianchi io volevo tornare un attimo sull'argomento relativo all'applicabilità dei codici penali militari sia di pace o di guerra
Evidentemente la scelta politica che è stata operata in passato era una scelta obbligata perché all'epoca il Codice penale militare di guerra prevedeva ancora la comminazione della pena di morte per alcuni tipi di reato
Ora questa pena che è stata cancellata con legge ordinaria dello Stato
E secondo me sarebbe opportuno un ripensamento circa l'applicabilità del codice penale militare di guerra se non altro proprio alla luce delle considerazioni poco fa svolte circa la mancanza di un contesto normativo cui rifarsi esplicitamente concretamente per quanto riguarda l'osservanza delle norme di diritto umanitario
Infatti una parte del Codice da ridere di guerra prevede appositamente i reati che vengono commessi contro gli usi di guerra
Sia dalle truppe che vengono inviati in missione sia eventualmente in loco da popolazioni o da truppe del Paese ospitante nei confronti delle truppe del paese che rinvia
Questo chiaramente potrebbe costituire un valido presupposto anche per l'Italia per la tutela delle truppe che vengono inviate in operazioni che come nel caso concreto
Imminente della Bosnia presentano una lega di rischio non indifferente grazie
La pena di morte il fatto è stato abolito alcolici probabilità di guerra è stata uno delle stalle probabilmente il lei ha ragione è stata l'ostacolo principale io mi ricordo tu grosso dibattito che c'è stato per determinare se li si applicava al codice penale militare di pace
Il codice penale militare di guerra proprio centrato sul fatto se era applicabile o meno la pena di morte fu deciso che si applicava il codice penale militare di pace per eliminare questo stacco ostacolo che superato a mio avviso però tu pur essendo stato superato questo ostacolo la materia va tutta riviste perché lei giustamente faceva riferimento
E a reati contro legge dieci di cui ebbene in quella nel nostro codice penale militare di guerra l'abbiamo dell'esposizione avanzatissime per l'epoca
In cui erano stati
Dettati ma Tarodi questa disposizione oggi sono in contrasto con le convenzioni di Ginevra ad esempio certi diritti di rappresaglia e con il primo protocollo addizionale perché spesso noi ci dimentichiamo io vedevo anche
In un recente espose il che è stato fatto al governo italiano per quanto riguarda parere circa la legalità dell'uso delle armi atomiche parecchi si riesce ad una Corte internazionale di giustizia
Bene ci dimentichiamo che l'Italia ha ratificato pure il primo protocollo addizionale alle convenzioni di Ginevra del mille novecentoquarantanove
Primo protocollo molto avanzato sotto il profilo monetario che non è stato però ratificato da altri Stati ad esempio negli Stati Uniti alcuni nostri alleati a questo crea dei problemi di coordinamento
E allora quindi in quello che dicevo che il nostro codici militare di guerra dovrebbe essere riportato aggiornato secondo quelli che sono questi strumenti internazionali fu iniziato un certo lavoro mi ricordo
Specialmente c'erano personaggi pungolare la signora molto incisiva indigena nel verde che il quale appunto
Era un è instancabile difensore del diritto internazionale umanitario stanno istituire una commissione di cui poi facevo parte pure io ma questa Commissione no poi non ha più lavorato
Quindi il punto morto Harry pur tutto finito tutto questo lavoro quindi a mio avviso in questo caso bisognerebbe pensare delle disposizione adottivi purtroppo non si possono fare il caso per caso dall'oggi al domani felice nella Bosnia allora
Depuriamo queste disposizioni
E nel pensare dell'esposizione doppie a livello legislativo proprio per per vedere questi stadi intermedi
Tra la pace e la guerra non sono guerra ma non sono nemmeno pace
Questi strati intermedi in cui le truppe sono inviate all'estero che flat stabilire disposizioni che ammodernino i vecchi codici si può pure mantenere in vigore così come il codice penale militare di guerra ma bisognerebbe dettare delle disposizione doc sarebbe opportuno che così come si comincia ora pensare di creare un capitolo di Bilancio ad hoc per quanto riguarda le operazioni di mantenimento della pace ecco si creino anche delle disposizione doc solo sotto il profilo normativo
Per quanto riguarda l'applicabilità delle norme di carattere penale
Volevo fare una domanda signor generale russi sulla base della sua esperienza diretta
Considerata anche la natura delle operazioni terrestri quindi le varie fasi come le regole d'ingaggio eccetera il tipo di condotta proprio dell'operazione al superiore
Nella e prevalente più il fattore uomo o il fattore tecnologico cioè in quale misura a tecnologia può concorrere a migliorare intendimento degli uomini o se è preferibile invece un passo indietro
E rivalutare più fattore uomo anziché fattore tecnologico grazie
Io credo che vadano distinti se come sempre alcune categorie di casi ma in linea generale
Il fattore uomo sicuramente determinante perché in operazioni di questo di questo tipo
Quello che fondamentale e il comportamento o singolo nel senso che gli uomini si trovano spesso isolati sono costretti ad operare isolati o in piccolissimi gruppi quindi anche i comandanti dei dei temi dei livelli minori devono avere una non solo una preparazione di tipo professionale ma direi
Una informazione di tipo morale di Carate importante basti pensare e la maggior parte di queste operazioni poi si si si estrinseca attraverso posti di blocco scorte ai convogli
Per centinaia di chilometri in cui piccoli gruppi di di di di di uomini Massimo shōjo trenta quindi al comando dire di un ufficiale subalterno oppure posti di blocco al comando di un sottufficiale
Operano totalmente isolati sia pure con con con i sistemi di comunicazione che abbiamo che sono piuttosto piuttosto avanzate piuttosto efficiente quindi l'uomo è senz'altro importante
Le fattorie tecnologico potrebbe servire per ridurre i rischi cioè io credo che le queste operazioni di peacekeeping possano
Non continuare possano rimanere invita solo e questo riguarda i Paesi occidentali solo se si riuscirà a trovare un modo per proteggere i nostri uomini io credo che in tutte in prova in queste ultime operazioni che di cui abbiamo parlato
I punti di svolta
Che hanno determinato il disimpegno il ritiro o la partecipazione sono stati determinati dalle perdite
Per noi mi pare sia evidente inutile inutile parlarne ma anche per per altri Paesi
Tipo gli Stati Uniti che hanno per esempio noi parliamo di soldati di leva e quindi il il problema naturalmente però appunto ma anche gli Stati Uniti che hanno un esercito di professionisti
Piuttosto abituato a operazioni di questo genere
Il punto di svolta è stato sempre la perdita umana quindi tutto ciò che può servire a evitare le perdite è importantissimo possiamo fare subito alcuni esempi
I visori notturni a raggi infrarossi che consentono alle pattuglie le sentinelle di non esporsi al fuoco dei cecchini abbiamo avuto problemi in in questo campo
Queste famose queste famose non sono famose perché non ci sono ancora ma che sono in corso di di di di di di sviluppo spesso flettevano d'armi non letali che hanno un inno importanza fondamentale per non provocare la ritorsione cioè consentono in qualche modo di fare rispettare gli accordi o per lo meno danno un segnale di di di di dissuasione
E che non provocano gravi danni cioè non non danni irreversibili per cui si innesca il meccanismo di ritorsione direi che ci sono essenziali per per questo tipo di operazione
Vorrei aggiungere
Una chiuso questo problema delle armi non letali giustamente dicevo in generale Rossi sono essenziali
Per operazioni di peacekeeping e qua bisogna provvedere che tipi di armi non letali vengono impiegati se ad esempio ho visto guardando la televisione quelle che in prigione quella specie di di spray e la che imprigiona che imprigiona un combattente porti credo sarà tolto di questo e non non produce nessun danno al le individua nei confronti del quale lo spray
Gettato ma ci sono delle armi non letali non so se vuole così una sotto queste definizioni per esempio gli agenti anti som ossa ecco l'impiego di agenti antisommossa ora può essere proibito a mio avviso dalla Convenzione sul disarmo nel mille novecentonovanta
Allora questo macigno agenti antisommossa sono tre miti come metodo di guerra sono consentiti solo per il mantenimento della legge e l'ordine
Allora in questo caso quando vengono usati questi centri anti sommossa in territorio occupato ad esempio l'impiego per il mantenimento della legge e l'ordine quando sono impiegati questi agenti antisommossa ad esempio per potere andare a ricercare un salvare un pilota che si è perso sono io nella giungla come vivo nel Vietnam
è un metodo di guerra o no l'autunno qua ci saranno dei grossi problemi interpretativo
A mio avviso l'uso di agenti anti sommossa ad esempio e in territorio occupato ricade sotto le previsioni della convenzione di Ginevra
Quando si parla di forze deve azioni se non si parla di territorio occupato quindi la questione aperti però ripeto bisognerà veramente di fare attenzione vedere caso per caso sei agenti del Gerenzano provvide a questa convenzione che non è ancora entrata in vigore
L'Italia a ratificato non so se ancora è stato depositato la ratifica rigida autorizzazione è stata adottata l'otto di novembre non so ancora se stanno andata in gazzetta ufficiale ma comunque sarà questione di giorni
Con l'Italia e saremo alla quarantatreesima le ratifiche sentendo sessantacinque ratificando finché la convenzione entri in vigore ma una volta che la Convenzione entrerà in vigore bisognerà accertare caso per caso mi sono un grosso problema
Da risolvere prima che si vada avanti con lo studio di questo tipo di armi un'amica
Posso posso aggiungere quello che diceva il professor Ronzitti che è perfettamente vero
Noi ci siamo trovati in Somalia con alcuni problemi di questo genere perché abbiamo usato spesso lacrimogeni piogge anni quelle Flash banche sono sono sono delle specie di piccole bombe a mano che che che fanno solo il botto in sostanza ma non non non producono lesioni di nessun genere
Dopo utilissime e armi utilissime perché e qui è la caratteristica naturalmente del luogo in cui si opera perché credo nei Paesi africani mai sommaria certamente la la la una una delle delle situazioni più pericolose era l'assembramento di folla
Di fronte al quale non non si sa assolutamente con a fare cioè con ci si trova nel giro di pochi minuti circondati da migliaia di persone con avanti i bambini poi le donne e poi dietro
Quelli che sono armati quindi comandante di un qualsiasi livello che si trovi in quelle situazioni
Credo che veramente non sappia che pesci prendere
Bene in quelle situazioni oltre a sparare in aria ecco di questo genere si è si è ricorso qualche volta acqua all'uso di questi questi accenti
E io sono stato richiamato dai dati ai consiglieri giuridici del dell'ONU del del comando americano con cui lavoravamo sull'uso di Crispi questi agenti e a un certo punto abbiamo dovuto proibire le però però quando di fronte alle mie osservazioni per esempio questi questi lacrimogeni usati all'aria aperta non sono assolutamente dannosi per nessuno
Quindi io io ho fatto tutte queste queste considerazioni e ho chiesto ai colleghi americani beh voi che avete loro non avevano nulla cioè l'alternativa per i soldati americani vera o o sparare
O o non fare nulla
Tant'è vero che a seguito di queste discussioni infinite
Hanno adottato bombolette di spray con una sostanza al al pepe verde abete rosso non lo so quel tipo tipo quella che usano le signore anti antistupro
E debba poteva anche andar bene però noi ci siamo un po'rifiutati di usarla perché codici dava l'impressione vedere questi soldati che andavano in giro con la bomboletta
Diciamo che come immagine non non era proprio quella che noi avevamo avevamo creduto perché nella nostra vita ma voglio dire qui tutto questo serve soltanto o a dimostrare l'esigenza di codificare o di trovare soluzioni nuove
Fa piacere quello che merita una nota di colore che scorti di colore scoordinate non siamo solo noi italiani ma anche gli americani perché loro cioè non executive order
Dove si e afferma che l'uso di lacrimogeni
E per il mantenimento dell'ordine lecito e lo hanno impiegato in Vietnam cioè loro affermano che non avrebbero impiegato come metodo di combattimento come primo uso però l'uso per in territorio occupato o per le evitare il ricorso al meglio a fuoco sarebbe stato lecito
Tanto che io mi ricordo a Ginevra quando e se il negoziato quella e quelle due righe cioè due righe Daudet tre parole dove si parla di riuscita dell'uso per law Enforcement
E gli americani hanno tolto a nuoto togliere avanti allora forse mentre la parola domestic molti stanno insisteva mettiamo anche domestiche o lo in forze mentre loro di hanno detto no togliamo domestiche proprio per salvaguardare il sì queste possibilità invece
Insomma limitative raccolgono odierno all'onorevole evidentemente tutto questo fa parte del della sindrome del Vietnam cioè dopo dopo aver usato in via mamma anche gli dei Foglianti il napalm eccetera eccetera hanno probabilmente deciso di non non usare mai più mezzi di questo genere ma certo che non avevano nulla a un certo punto si sono ritrovati con le bombolette
Capitano di vascello Zapata
Ieri l'ambasciatore Fulci ci ha spiegato che l'ONU non è in grado di imporre la pace facendo la guerra in primo luogo perché il ruolo dell'ONU tanto per cominciare e di tipo diplomatico quindi di mediatore
E in secondo luogo perché non ha uno strumento militare da poter esercitare in proprio
Quindi anche detto che sostanzialmente l'ONU impiega forze multinazionali o organizzazioni regionali
Anche lei professor Ronzitti che stamattina ha detto che il Consiglio di Sicurezza approvato impiego da parte di una gli Stati Uniti ottima coalizione
Di forza militare per imporre o cercare di mantenere questa pace immane in Bosnia
Ora pensando al tema della della tavola rotonda realtà e prospettive
Del peacekeeping io mi domando se in realtà questo
Visto anche il fatto che gli Stati Uniti hanno concordato direttamente la pace con i tre attori e non mi sembra da quello che ho letto sulla stampa o per quanto mia noto che l'ONU abbia giocato alcun ruolo in questo trattative di che armistizio di pace comunque le si vogliono chiamare
Ecco non sembra che in sostanza uno abbia abdicato anche al suo ruolo diplomatico politico accertato che sia la potenza egemone gli Stati Uniti
Sia nell'esperienza che sfata per il Golfo Persico sia ora in Bosnia ecco che gli Stati Uniti portino avanti il problema sotto il duplice aspetto politico e militare
E che quindi in prospettiva per il futuro a meno che l'ONU non si doti di uno strumento analogo a quello della NATO qui il sistema di comando controllo
Addestramento culturale operazioni unite in sostanza la prospettiva del peacekeeping sia quella di vedere l'ONU solamente come un foro dove si discute si esaminano i problemi ma in effetti non si prendono decisioni
E men che meno si fa peacekeeping grazie
Intanto io credo di avere detto che questa risoluzione autorizzativa da parte delle Nazioni Unite ci sarà ancora non c'è stata vi leggo appunto
Quello quel questa nota del Dipartimento di Stato dove si dice gli accordi dell'accordo di pace di detto
Provvede la creazione di una forza di di implementazione di esecuzioni IFO sotto il comando della NATO
Che comandato da un generale dinanzi delle nazioni del degli Stati Uniti e con l'autorizzazione da parte delle Nazioni Unite e l'accordo prevede anche il ritiro dell'UNPROFOR quindi praticamente sarà una pax nato o una pax americana
Ora fax nato una pax americana perché gli americani hanno la forza hanno potuto far sì che la crisi jugoslava di avesse una svolta sappiamo tutti gli eventi comuni sono andati specialmente per quanto riguarda la Croazia
Ora è ovvio che le Nazioni Unite hanno queste capacità limitate intervento spesso quando noi pensiamo
Per o valutazione a mio avviso fuorviante il queste sono le limitate capacità che alla comunità internazionale
Che è fatta di monarchia fatta distanti pienamente sovrano indipendenti e dove c'è una influenza politica uno stato nei confronti di altro ma più di questo non ci può essere questa influenza politica viene poi esercitato alcun determinati strumenti che sono anche gli strumenti dei militari nono è il Consiglio di sicurezza
Quando il Consiglio di sicuramente così e sicurezza sedeva all'Unione Sovietica spesso si era il Veneto garantendo da parte dell'Unione Sovietica e molte delibere non potevano essere adottati e volti conflitti non è la prima volta che un conflitto viene risolto al di fuori delle Nazioni Unite
Diciamo che il per quanto riguarda il conflitto in Jugoslavia la risoluzione e speriamo che ci sia una risoluzione c'era un misto di diplomazia al di fuori delle Nazioni Unite di intervento delle Nazioni Unite ma sentenza agli altri convogli ad esempio Zètema
Nel Vietnam che è stato un conflitto lungo è stato sanguinosa è stato giocato completamente al di fuori delle Nazioni Unite
Perché qualsiasi delibera che fosse stata presentata al Consiglio di Sicurezza non sarebbe passata a causa del vento di uno del dei membri permanenti del Consiglio di sicurezza
Oggi si assiste a partire dal due al golfo che Bolt delibere sono passati ad esempio quando ho fatto riferimento
Al forza autorizzata da parte del Consiglio di sicurezza il Consiglio di sicurezza che autorizza gli Stati questo è possibile perché oggi non esiste più il Patto di Varsavia
Non esistono più i Paesi dell'Est riuniti in regimi comunisti in questo patto multilaterale che era il Patto di Varsavia
C'è stata questa luna di miele tra federazione russa gli Stati Uniti non so fino a che punto può durare quindi tutte queste delibere
Possono passare ma più di questo non si può a mio avviso questi sono i limiti dell'organizzazione internazionale
Ed ecco perché io sono molto scettico a fenomeni nei confronti di fenomeni che sono proprio la quintessenza della sovranità degli Stati
Quando mi riferivo con note critiche al Tribunale per la ex Jugoslavia al tribunale per un anno o a quella che sarà istituita
Si sarà istituita questa corte penale internazionale quando sembra che questa Corte dovrà scaturire pure sui trafficanti di droga probabilmente
Per quanto riguarda la punizione repressione di questi crimini di Stati saranno pronti a estradare l'individuo verso questa corte penale internazionale ma sarà molto difficile ma sarà molto difficile che corti del genere
In assenza di un evento bellico tipo distruzione occupazione bellica dalla Germania le potenze dell'Asse possono funzionare per giudicare di crimini contro la pace
Quale la guerra di aggressione e tanto che per quanto riguarda il tribunale Nicola della ex Jugoslavia
I crimini contro la pace cioè la guerra di aggressione non viene nemmeno nominata non rientra nelle competenze del tribunale si parla solo di genocidio di violazione delle convenzioni di Ginevra o di altre norme di carattere umanitario quindi a mio avviso sa è fuorviante il dire che le Nazioni Unite sono completamente impotenti elevazione Inter possono fare quel che fanno perché sono un cordone ombelicale dipendono dalla volontà degli Stati
Sono gli stati possono fare funziona anzi avete certe cose si possono fare in seno al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite se c'è un accordo tra i membri del Consiglio di sicurezza quando questo accordo non c'è oppure si teme che
L'accordo il consenso di uno dei membri permanenti sia talmente condizionante certe cose si fanno al di fuori certe misure si prende anche fuor di relazioni quello che è avvenuto ad esempio per quanto riguarda l'intervento in Libano del mille novecentottantadue l'intervento è libero e avvenuto completamente al di fuori delle nazioni Unite perché ovviamente Israele non voleva che la Russia l'Unione Sovietica quei tempi potesse avere una capacità di intervento attraverso il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e quindi gli Stati sono intervenuti al riguardo
Senza una copertura del Consiglio di sicurezza
Intervento a mio avviso completamente legittimo perché c'era il consenso dell'aventi diritto cioè libero
L'aveva chiamato tutte le parti in conflitto
Anche l'OLP allora tutto l'interesse che gli occidentali in quel periodo andassero in Libano
Qualcosa di più di più avanzato significherebbe il superstato quindi era scomparsa degli stati nazionali ma credo c'è qualche organizzazione che studia queste cose ma io credo è un po'come l'esperanto Rozzano tutte cose artificiali
E credo difficilmente si realizzeranno noi vedremo la luce
Non so se ci sono altre domande io credo ma abbiamo ancora qualche minuto di
Non consente grazie appropriato sul non so allora forse non so se forse qualcuno
Dei partecipanti a questo tavolo vuole
Un avere un minuto e professori la
Ma c'è una cosa interessante lei ha ricordato che l'ammiraglio de Courten aveva offerto alla flotta italiana vale e anche lui ai sandali e offerto la lana da bombardamento italiana Hallo
è interno la cosa è e interessante questa non c'era più il quadro di riferimento politico nazionale allora uno pretendeva di mantenere nelle forze armate
Senza questo contestava si inventava che c'era Lonoce cercava un'autorità no questa tipo di mentalità purtroppo credo che
Sì è ancora radicato nel nostro Paese cioè noi tentiamo di giustificare l'esistenza delle forze armate quel poco quel tanto che restano riferendo c'è una a un'autorità
Internazionale supera statale però come ha ricordato è stato zitti questa autorità sulla statale in realtà non esiste
è un cordone ombelicale degli Stati sei non è un cordone ombelicare dello Stato italiano allora di quale Stato è cordone ombelicale e a quale stato noi finiamo per essere attaccati
E sembra che
Le domande sono state molto interessanti il monte stimolanti quindi con reciproca soddisfazione potremmo chiudere questa tavola rotonda io ringrazio tutti gli intervenuti anche generale grazie
Ma
Grazie