Il disegno di legge sulla "par condicio" approvato dal Governo Dini; L'Ordine dei Giornalisti e' un utile strumento di controllo dell'attivita' professionale del giornalista ?; L'ipotesi avanzata dai Club Pannella di proporre un referendum per l'abolizione dell'Ordine dei giornalisti; La proposta dello schieramento Progressista per la nomina del CdA della RAI; I Riformatori chiedono che sia l'IRI a nominare il CdA della RAI; Un parere sul discorso di M. D'Alema al 1° Congresso Nazionale dei Club Pannella - Riformatori

Ventidue articoli della discordia così potrebbero essere definiti gli articoli del disegno di legge varato approvato l'altro giorno dal Governo sulla così detta par condicio della discordia le forze politiche sono quasi unanimemente
E scontente per non parlare poi dei furbetti operatori dell'informazione Emilio Fede cioè si parla di una cintura vergognosa preoccupato Maurizio Costa tutto Sandro Curzi e molto perplesso preoccupatissimo invece Alessandro Cecchi Paone addirittura terrorizzata Daniela Brancati direttrice del il TG tre e cerchiamo di capire meglio come quali ampie sono i motivi di questo scontento siamo collegati telefonicamente con il senatore Carlo Rognoni vicepresidente del Senato membro della commissione permanente lavori pubblici e comunicazioni e anche membro della commissione vigilanza servizi radiotelevisive ecco senatore Rognoni intatto buongiorno a tutti è un è certamente i motivi di questo scontento un po'generale su questa riferire
Perché onestamente ottenere un obiettivo alcol tanto come quello di Garin garantire parità di trattamento obiettività completezza e imparzialità perché poi come ottenere la luna come quadrare al quadrare il famoso cerchio nel senso che quanti tentativi IVA c'era di mettere per legge delle norme che aiutino a ottenere questi saltò tanti obiettivi
Il rischio che queste norme sembrino dei vincoli e delle camicie di forza e dei limiti inaccettabili realtà lo sono e lo diventano per che questa legge è figlia di un sistema sbagliato io credo che questo vada capito molto chiaramente che noi non avremmo bisogno i porci questo
Tipo di problema di parità se ti par condicio se non avessimo due cose evidenti una un sistema radiotelevisivo monopolistico e quindi che non cala dice nessuno è uno e l'altro aspetto è che c'è di fatto una inaffidabilità del giornalismo perché altrimenti non avremmo questa situazione
Per quei giornalisti anziché fare in modo compito e svolge un'autonomia indipendenza ed essere il quarto potere autonoma indipendente dai grandi potentati economici dai grandi infine o dai piccoli partiti in realtà sono asserviti all'uno o all'altro e di questo partito che quando si parla che arriva in campagna elettorale se ci si mette questo elemento
Sopra il fatto che poi ci sono dei Monopoli privati e pubblici e beh questo no no non funziona più ecco utile i kit
Più di ogni altro a sollecitato comunque un intervento proprio per comunque garantire pari opportunità alimenti di riconversione sono proprio gli esponenti della cosiddetta parte progressista lei fa parte del gruppo progressista federativo delle Senato
Tuttavia minuti padrini questa soluzione non vi Franco che realtà in che modo si poteva intervenire mandiamo alla verità se si vuole intervenire in modo serio l'unica strada di una legge antitrust
E avete l'unica perché solo la pluralità delle proprietà che consente quel pluralismo delle fonti informative e quindi ognuno poi nella all'interno di questa pluralità può dire e fare quello che vuole
Questa è l'unica garanzia che ci fatto vero il quinto dopodiché che dobbiamo convivere con una una mostruosità che è quella del sistema radiotelevisivo italiano beh allora in questo caso c'è
Problema di diciamo di di difesa che è chiaro che una parte non sente perché una parte pensa di avere dalla sua e molto perché secondo me sbaglia ma comunque pensa di averlo e quindi non si preoccupa
La parte che si preoccupa ci preoccupa perché vede nelle mani di una parte politica una concentrazione di potere televisivo quale non non si era mai vista nel senso che non c'è nessun Paese o un Presidente del Consiglio un capo partito che ha in mano
Il controllo dei mezzi d'informazione come c'è da noi questo è un dato oggettivo cioè non è un fatto di propaganda o o di protesta o di piagnisteo
Fatta di equilibrio democratico allora detto questo la preoccupazione diciamo era ritrovare alcune regole semplici io credo che per esempio uno dei punti che questa legge tradisce perché non c'è e che quindi andrà emendata insomma anche perché mi pare che non abbiamo tempo per fare molto d'altro e Pepe per le indennità degli sport pubblicitarie cioè è giusto pensare che proibire gli spot negli ultimi venti giorni sia sufficiente io penso che dietro a questa decisione che tra l'altro è migliorativa a tra virgolette rispetto alla legge precedente che proibiva agli spot negli ultimi trenta giorni
E comunque una da da una visione culturale della politica e molto discutibile io non solo penso al fatto che fare pubblicità alla politica in televisione con gli spot
Sia negativo perché
Mettere chi ha più soldi su un piano diverso rispetto a chi non ne ha oggi non c'è più il finanziamento pubblico dei partiti partiti sono tutti con l'acqua alla gola rispetto alla possibilità di finanziare
E quindi diciamo che chi ha i soldi viene estratto privilegiato nella possibilità di fare degli spot dopodiché però non c'è solo questo elemento ci secondo me c'è un elemento culturale molto più profondo se non si può accettare che noi vendiamo ai cittadini la politica come uno slogan o con uno spot la politica è qualcosa di serio la politica capacità di di anche di sognare il futuro oltre che di amministrare il presidente
E questo non si risolve a colpi di battute come se fosse da vendere un biscotti uno o pannolino io trovo che sia da rifiutare il principio stesso che si facciano di sport quindi non in venti giorni in trenta marzo Ruta mette sempre e comunque perché la politica è un'altra cosa ci sono gli spazi per fare quella che viene chiamata la propaganda elettorale cioè che ognuno presenti il suo programma soprattutto l'ideale poi sarebbe il confronto c'è anche qui
Non accettiamo non cadiamo nella trappola di dare dieci minuti perché un politico si fa la sua cassetta e tramanda
Diciamo recuperiamo il confronto allora che un politico mai da solo possono esprimersi ma credo sia sempre in un contraddittorio oppure necessità notifica di un comizio dossier di anche di un altro ma perché poi Lippi uno vale l'altro questo a prescindere dal fatto che poi ci sono delle notizie vere e proprie che nel telegiornale devono essere valutate dai dai singoli direttore dei singoli giornalisti nella più totale autonomia
Ecco infatti fanno sentire i giornalisti e sarebbero sufficienti le norme di deontologia appunto amplificate però perché noi abbiamo
Ma uno uno diciamo una categoria di io faccio parte ho fatto parte diciamo per trent'anni figlio della categoria dei giornalisti che di solito io parlo e
Molto spesso si è parlato dei
Carte dei diritti e molto poco di carta dei doveri
Fare questo mestiere è un mestiere
Che richiede equilibrio che richiede il senso della responsabilità
Non sicuri è sicuramente richiede l'orgoglio dell'autonomia se poi uno invece pensa di mettere la propria penna o la propria voce al servizio di qualcuno beh allora poi che non è credibile o sospetto celebrato cercare detto questo io trovo che prevede per la legge sia inaccettabile che l'ordine metta in piedi un comitato di controllo con valore legislativo cioè questo l'ordine lo faccia ma a prescindere dalla legge la legge non ci deve essere questo ci deve essere un'autonomia
è un senso di responsabilità dei professionisti è una fatica perché in realtà il la storia del giornalismo italiano non è una bella storia che è sempre stata una storia di comprati e venduti io credo che dobbiamo però non arrenderci e quindi lotta
Aree perché nasca una concezione di Quarto potere autonomo indipendente ecco il suo giudizio proprio sull'ordine l'ordine dei giornalisti è ancora valido o se lo è mai stato strumento di controllo dell'attività
Ma non lo è mai stata è sempre stata una cosa ridicola rispetto a questo perché non è mai intervenuto seriamente se non in rarissimi casi che io credo se uno va a guardare l'ordine degli avvocati scopre che l'ordine evocativa ogni mese
Fa vede dei processi diciamo tra virgolette ma chiama in causa tutti gli avvocati che pensa che abbiano in qualche modo non rispettato il codice deontologico loro
E quanti giornalisti sono stati coinvolti invece pura rompendolo quotidianamente dall'Ordine questo non è mai stato fatto è stato fatto malissimo e quindi
C'è diciamo un senso di inutilità di questo ordine che invece in un momento
In cui si vorrebbe una professione autonoma ripeto indipendente Bergamo potrebbe avere un senso ma allora che l'ordine recuperi questa sua capacità che ha perché c'è scritto nella legge che questo dovrebbe fare dopodiché non la fa
Loro recente congresso ha paventato l'ipotesi mamma stai reale di formulare una un quesito referendario proprio per abrogare l'ordine dei giornalisti in questo caso lei sarebbe d'accordo
Ma io io spero ancora io sono un riformista nato nel senso che io spero sempre di riuscire a cambiare in meglio non penso che abolendo lo si risolva il problema della professionalità e dell'autonomia penso che si debba fare ancora un tentativo quello di cercare di capire che si riesce a darle una capacità di intervento professionale chiaro che aumenti la credibilità verso l'opinione pubblica che ha sui lettori
E poi non ce la faranno beh allora sarà sicuramente da abolire però io un tentativo ecco lo farei ancora perché potenzialmente c'è
Una strada io non vorrei rinunciare a una a un quarto potere autonomo indipendente ripeto è un aspetto molto importante questo in una democrazia noi abbiamo una democrazia in in parte azzuppata anche perché il sistema informativo nostro Re
Troppo asservito ai grandi potere l'ordine potrebbe essere uno strumento per difendere questa autonomia è fare una campagna di isteria di l'autonomia che poi non basta è ovvio perché rispetto ai grandi potentati economici e ai partiti che vogliono ogni volta metterci loro becco
E dentro la gestione per esempio nel servizio pubblico come è stato fatto in passato per esempio adesso come sta facendo la nuova maggioranza beh son tutti i segnali che non aiutano la nascita di un quarto potere autonomo indipendente
E proprio a proposito di dirai senatore
C'è una gran parlare di successivo Ri ribaltone almeno questo ci dicono i
Giornali anche qui i giornali danno Marchetti e formazione del
Se mi consenti di spiegare come la vedo io purtroppo posso anche essere di parte ovviamente anzi lo sono ma in questo caso credo di dire qualcosa che ha una sua oggi di vita l'obiettivo col quale noi stiamo cercando di cacciare questo consiglio d'amministrazione della RAI non è permetterci né uno funzionale a una nuova maggioranza
Cioè la proposta di legge nostre tale che poi è molto semplice che due sono eletti dalla Camera due sono eletti dal Senato uno eletto dei presidenti delle Regioni
Quindi che cosa vuol dire che
Il primo tiro tra l'altro a Camera e Senato e a due terzi per cui se si mettono tutti d'accordo si trovano due personalità alla Camera e due al Senato che abbiano un valore per tutti se non ci si riesce comunque il meccanismo di voto è tale che due quando la maggioranza e due vanno alla minoranza qual è l'obiettivo di questa situazione di questa scelta che fra l'altro ossia la maggioranza o la minoranza chiunque sia in maggioranza e minoranza si sentirà coinvolto dal fatto da dare un'indicazione professionalmente la più
Capace possibile dopodiché e c'è un equilibrio tale che devono sentirsi tutti garantiti il problema è impensabile che noi identifichiamo il servizio pubblico o come un qualcosa che deve essere una volta era appaltato ai vari a a antica alle forze politiche di tutti quali tutto lo schieramento costituzionale anche se non è vero perché poi c'era una forte tagliate fuori
Dopodiché però diciamo rappresentava l'ottanta novanta per cento del del Parlamento ecco adesso questa situazione non c'è più meno male si può cambia
Pare si può cambiare in meglio si può finalmente dare al servizio pubblico intenso di quello che era cioè un servizio pubblico per i cittadini non per i partiti
E questa questa questa possibilità e questa speranza violati da abbandoni un po'consiglio d'amministrazione che garantisca le forze politiche e il Parlamento che lo elegge ma che non serva i partiti ecco io credo che gli stessi vale la direzione di un maggio ritardi o come stiamo andando di un sistema bipolare sempre di più si devono trovare delle leggi e dei meccanismi che garantiscano le minoranze qualunque esse siano ripeto oggi ieri erano in minoranza io oggettiva
Cadente sono in maggioranza ma non mi interessa rispetto al servizio pubblico voglio un qualcosa che mi garantisca oggi e domani ecco lei dice due la maggioranza dura minoranza ma questo ma in qualche modo ancora la stessa
Lottizzazione tanto entrambi cui tanto si è parlato in passato
Bene c'è una bella differenza né perché un'OPA deve ricordarsi che cos'era la lottizzazione non la situazione era un consiglio d'amministrazione di sedici persone di cui dodici sempre e comunque della maggioranza di queste dodici sempre sei e comunque della Democrazia Cristiana e tre socialiste una via la l'altra socialdemocrazia jet esatto allora siamo riusciti a ridurlo a cinque nella passata legislatura con un obiettivo molto chiaro proprio di far fuori questo concetto di lottizzazione e attribuendo ai presidenti di Camera e Senato attenzione eletti da Camera e Senato eletti con sistema proporzionale e che avevano una visione una funzione di garanzia molto più forte di quanto non abbiano oggi presidente di Camera e Senato che sono eletti in un sistema maggioritario da maggioranze contro l'altra pulmino contro la minoranza e questo è un fatto che indiscutibile
Allora questa regola è stata fatta dicendo una tantum per una volta perché tanto va rifatto tutto il sistema va fatta una riforma radicale del sistema radiotelevisivo e quindi anche della RAI
E beh e per due anni ci sarà questo Consiglio eletto così dopo un anno è stato cacciato per metterne un altro più funzionale diciamo la nuova maggioranza è questo purtroppo ha avviato una spirale che porta semplicemente la RAI che è la più grossa industria culturale italiana che piacciono a con le ginocchia per terra trovare un modo per uscirne dire che lottizzatore io che due siano la maggioranza e la minoranza è risibile se mi consenti perché è la le è la sentenza della Corte costituzionale che ha detto che deve essere il Parlamento a votare il consiglio d'amministrazione a sceglierlo non è che ce lo siamo inventati noi e allora se c'è una sentenza la Corte che dice che il consiglio l'abitazione non deve serie di nomina del governo perché sarebbe assurdo che il sia di proprietà del governo il servizio pubblico ma è di proprietà di tutti i cittadini e e fino a prova contraria il Parlamento è lo specchio del del del del diciamo della rappresentanza della cittadinanza Italia e quindi un equilibrio tra nel parlamento tra maggioranza e minoranze un accordo tra gentiluomini per cui sì è alla pari a prescindere da chi vince questo mi sembra un grosso passo avanti
Ma le faccio questa domanda sul ma Lotito azione perché c'è chi come i riformatori per esempio propone che la l'elezione venga
Restituita all'azionista di riferimento cioè l'IRI ma io credo che questo non sia affatto una cosa sbagliata in prospettiva nel senso che quando la RAI non sarà più quello che oggi ma potrà anche avere un azionariato popolare diffuso
Potrà essere un'altra cosa rispetto a quello che è oggi rispetto alle leggi il fatto che l'azionista il problema perché oggi non funziona perché oggi l'azionista non è un azionista motivazioni per il governo
E perché liriche lire controllata dal Tesoro al Tesoro al governo ecco allora che che cade questa cosa che teoricamente giusta
E teoricamente giusta edicole quando si arriverà a una situazione in cui l'azionista sarà davvero un azionista e non un qualcuno che piglia gli ordini del governo e in questo caso sicuramente la strada più corretta
Tenta ecco un'ultima domanda volevo ritornare un attimo sul congresso dei Pannella c'è stato ma visto anche in questo congresso l'intervento di e due segretari due forze di sinistra sei ragguardevoli Bertinotti e D'Alema ecco specialmente su D'Alema le volevo chiedere un commento e prima alla
La presenza proprio a questo congresso sono stati interventi politici delle prove non semplici saluti e poi a te sul contenuto dell'intervento stesso D Alema ma io penso che voglio dire sia sacrosanto che sia venuto segretario che
Del Partito Democratico della Sinistra al convegno dei formatori perché all'Assemblea congresso dei riformatori anche perché i riformatori sono una forza
Importante anche se Pannella ama dire che minoritario che nessuno parla di cui in realtà è una forza politica che ha sempre avuto un ruolo importantissimo di stimolo nella realtà italiana
Io mi domando e mi meraviglio sempre quando lo sento adesso così politicamente schierato dalla parte del Polo conservatore lui dire che appunto è un riformatore che i conservatori sono quelli che la sinistra ha preso è tutto da provare
Diventa un gioco di parole in realtà faccio fatica a vederlo dall'altra parte perché l'ho sempre considerato un uomo proprio per l'ultimo i libertari che ha dato alla società italiana proiettato più a sinistra che non a destra dopodiché oggi ha fatto quest'altra scelta
Il fatto di D'Alema mi sembra che D'Alema via dicendo delle cose molto sensate in questo periodo cioè piano piano sta prendendo atto che il Partito democratico della sinistra
E ha fatto sì che un passaggio ma ci manca ancora un passaggio non la Società italiana sta andando verso un bipolarismo noi abbiamo bisogno di una grande forza democratica pronta a capire che c'è una società che ha voglia di cambiare
Io credo che i cittadini nel loro animo sempre tentano ormai il concetto di essere o di qua o di là molto meno le sfumature alle quali sono molto affezionati tutti i politici
Questo porta dei cambiamenti radicali Aaron la politica sta viaggiando a velocità ma alla quale da poco la politica al teste diciamo i politici non sono abituati
Quindi credo che indicare come strada quella di una grande un unità di sinistra che guardi al centro io dico di più cioè secondo me è una forza democratica deve avere il programma che è un programma da da forza di governo e che quindi è per forza di cose lungo ma comunque un programma di centrosinistra non un governo no con un programma di sinistra un po'velleitario e che magari serve a tener buoni delle minoranze
Il Paese ha bisogno di fare un salto di qualità non c'è dubbio siamo impantanati siamo impantanati tra l'altro da uno scontro politico che invece di privilegiare il confronto sui temi e sui programmi privilegia uno scontro tra tra così tran tran tran tran tran tran la bandierine
Invece di contenuti si parla tanto di forma insomma che i Cristo mi sembra che sia ancora un aspetto che dovremmo superare spero che lo supereremo presto ultima battuta
Sulla scelta di campo dei riformatori Pannella dice che e dialoga si trova nella poco perché dall'altra parte quindi da parte progressista non lo ascoltano ha ragione
Ma non è vero perché quando ha fatto i grandi temi del del miglioramento della Società da un punto di vista proprio di diritti civili le le li aiuti li ha trovati a sinistra perché ce l'abbiamo le grandi battaglie
Del divorzio dell'aborto sicuramente che sono state battaglie di civiltà anche se può alcune controversie ma sicuramente di grande civiltà
Che ci hanno messo in Europa insomma che ci hanno riferito che gli ha fatto lui le ha fatte anche con l'aiuto della sinistra
Oggi diciamo che quello che io non condivido più questo suo pregiudizio perché è solo un pregiudizio nei confronti della sinistra come se la sinistra fosse il vecchio quando purtroppo mi sembra che alcuni che sono vicini a lui
Siano non hanno la barba bianca ma non ce la fa sicuramente altrettanto se non più vecchi dopodiché l'altro aspetto che non condivido e che trovo difficile perché italiani non si può colpirli con dieci quindici referendum alla volta
Anche se i referendum sono un'arma democratica importante ma io penso che siano così importanti che diceva vivono capirli se non si può scaricarle nei dieci o quindici addosso mettendoli in difficoltà seria per cui sono una minoranza fa di che si parla tra l'altro oggi io credo e questo non lo capisco perché c'è il silenzio da parte sua osservo soltanto una così ci sono delle parole e che però lasciano il tempo che trovano perché poi non hanno sostanza politica dire ci sono stati dei referendum sono stati approvati andiamole a farle
Perché chi accetta il principio lui è schierato con quella parte politica che vuole andare alle elezioni subito questo lo dovrebbe sapere evita di fare i referendum
E beh noi vogliamo farle sui referendum che abbiamo raccolto le firme si facciano e si però dopo ossia potrà andare a votare non saranno certo quei due o tre mesi
In più o in meno oppure invece c'è la fretta di andare a votare per non farli cosa che secondo me da parte soprattutto del l'alleato numero uno del Polo che il signor Berlusconi la voglia di non fare per esempio i referendum sulla RAI e sulla Mammì è fortissima
Perché che per lui vogliono dire un rischio vero ecco ma allora c'è paura la gola si fanno solo quando fa comodo a una parte referendum o si vogliono fare quando si sono raccolte le firme quando la legge dice che si fanno tra aprile e giugno facciamoli
Grazie era il senatore Carlo Rognoni del gruppo progressista federativo vicepresidente del Senato