"Liberta' e regole dell'informazione" org. dall'Ordine Nazionale dei Giornalisti e la Federazione Nazionale della Stampa Italiana sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica

Occupa
Quanto
Ora tale
Calma
Allora spetta a me introdurre i lavori di questo convegno buongiorno a tutti
Poche parole perché per dire dell'attualità del tema
Proposto oggi tra la nostra attenzione della Federazione della stampa dall'ordine dei giornalisti per dire dell'attualità non servono credo molte molte parole l'importanza di garantire piena libertà e contestualmente rispetto di precise regole e testimonianza testimoniata dalla presenza del Capo dello Stato
Che il nostro supremo garante che garantendo diretti entrambi gli orizzonti del titolo del convegno odierno le regole della Costituzione il corretto funzionamento del sistema la libertà l'importanza di questo incontro testimoniata anche dall'intervento del ministro del posto il professor Gambino del presidente la RAI del direttore generale RAI di autorevoli colleghi
Direttori cronisti esperti dalla presenza di esponenti politici ora al nodo delle regole si richiama anche un rapporto in corso di stampa
Sulle elezioni politiche mille novecentonovantaquattro ho in mano la bozza di stampa in verità c'è anche l'avviso non citare ma siccome non si tratta di violazione del segreto processuale mi sento autorizzato
A far la citazione il rapporto è dovuto a due studiosi della comunicazione politica Paolo Mancini e Giampietro Mazzoleni perché fa parte di una serie ormai lunga di analisi di precedenti campagne politiche tra l'altro i rapporti sono pubblicati
Dalla RAI esperienza quasi decennale ha portato questi due studiosi a concludere che vanno risolti due problemi
Il primo problema è quello della proprietà dei mezzi di comunicazione di massa
Il secondo problema è quello del rispetto del pluralismo per parte nostra condividiamo la questione televisiva presente appunto due aspetti il mercato e la concorrenza da un lato
La pluralità dell'informazione dall'alto con la garanzia che il dibattito politico la lotta politica avvengano ad armi pari i due studiosi ribadisco che la televisione necessita di una regolamentazione più rigida della stampa e tra le soluzioni indicano il rispetto del principio del tempo uguale tra gli schieramenti che poi parlante buonsenso tra virgolette per buonsenso
Intendono una compiuta deontologia professionale
Alla deontologia si richiama anche il disegno di legge presentato dal ministro delle Poste professor Gambino approvato tra Consiglio dei ministri diciassette febbraio scorso e che nuovamente oggi in discussione
Alla commissione Affari costituzionali presieduta dal collega dal collega Selva da per parte nostra non entriamo nelle polemiche che che sono state generate dalla presentazione di questo disegno di legge ci limitiamo a osservare che all'anche anche all'estero
Abbiamo visto che o si è presenti con l'autodisciplina o interviene una normativa Esterna con il rischio di censura di limiti alla libertà di stampa anche in questo caso mi rinfacciano pubblicazione recentissima della Rai
Sta pubblicazione riporta le relazioni tenute ad un convegno internazionale della Fondazione Bertelsmann
Che si è tenuta tutto sull'osso in Germania un convegno che aveva come titolo la televisione implica responsabilità tutte le relazioni trasmesse all'Inghilterra detto corsi diamo norme di autodisciplina o altrimenti non non riusciamo non entriamo nelle polemiche non spetta a noi entrare nelle polemiche
Anche se talune verità sono apparse non sempre comprensibili
Molte star della televisione invero con qualche eccezione penso a Costanzo ma anche ad altri molte star della televisione si sono dichiarate contro qualsivoglia regola minacciando di sospendere le trasmissioni ora non non comprendo non comprendiamo quali meccanismi psicologici portino questi illustri colleghi ritenersi superiori Spadoni regola da altri si sostiene ma è impossibile applicare la par condicio
Non il caso la normale raggirata ora io azzardo un paragone che è improprio ahimè i dati ci sono anche se ci sono le leggi ma nessuno si sognerebbe di dire
Posto che i lati ahimè ci sono
Aboliamo le leggi le leggi sul furto in ogni caso per parte nostra ci rifacciamo all'autodisciplina la libertà va accompagnata dalla responsabilità
Abbiamo approvato la Carta dei doveri del giornalista abbiam deciso di costituire il comitato per la lealtà e la correttezza dell'informazione comitato che avremmo già costituito
Se analogo comitato ma formato in maniera diversa non fosse prevista dal disegno di legge Gambino noi attendiamo serenamente le conclusioni del dibattito parlamentare poi daremo vita il comitato al campo delle regole
Mi permetto di ricordare fanno capo anche il contratto nazionale di lavoro giornalistico rispetto del principio di privatizzazione dell'Inpgi prima fermato e poi parzialmente negato la stessa applicazione della legge quattrocentosedici
A norme di autodisciplina si rifà anche l'intesa che stiamo raggiungendo con l'Associazione italiana degli istituti di ricerche di marketing per sottoscrivere un protocollo sull'utilizzo dei sondaggi
Anche per evitare che in determinati periodi questi strumenti che dovrebbe essere come dei termometri quant'altro più utili quanto più oggettivi venga Lorient atti a fini particolari
L'azienda RAI stava arando lo sappiamo una carta dell'informazione della programmazione a garanzia soprattutto degli utenti ma garanzia anche degli operatori del servizio pubblico e la carta si ispira appunto a criteri di autodisciplina
Ad un codice di autoregolamentazione fa riferimento la stessa legge cinquecentoquindici la vecchia legge che regolamentava la propaganda elettorale
Quando quando diceva che le nelle televisioni private che si apprestano a far trasmissioni di propaganda regionale devono darsi un codice di auto regolamentazione l'altro ieri è una nota che può sembrare marginale
E quasi frivola in questo discorso che prevalente sarà prevalentemente politica ma l'altro ieri al Coni è stato siglato un protocollo tra i giornalisti e il Coni per darsi norme di autodisciplina nel campo dell'informazione dell'informazione calcistica insomma la strada dell'autodisciplina e difficile ma obbligata sappiamo come ha detto Franco Casavola che deontologia e leggi
Bilanciamento di valori e di interessi restano strumenti mediocri se i giornalisti
Non avranno interiorizzato nella propria coscienza la funzione etica e civile una funzione non interessata non venale una funzione non subalterna chi che sia una funzione di informazione chiamata dalle costituzioni dei nostri tempi ad essere forza di educazione e di umanizzazione
Nella duplice persuasioni che nessuno individuo gruppo istituzione ha diritto a libertà senza limiti e che nessuno ha il monopolio della verità di quel che accade e che apprende divulga
Siamo consapevoli che la nostra professionalità e la nostra stessa etica possono scivolare da quelle proprie del mediatore culturale verso quelle degli editori spesso infatti nel lavoro
Quotidiano ci vediamo impegnati non tanto a ricercare la notizia ma confezionare la notizia spot quella che si vende meglio
Son problemi che si pongono nuovi per la nostra professioni sulla strada dell'autodisciplina intendiamo comunque procedere forti anche dell'incoraggiamento che ci viene dal capo dello Stato e inserendo tempo dietro una delegazione di noi giornalisti ha osservato
Che non bisogna mai nascondere nulla al cittadino
Che ha diritto di conoscere che non bisogna aver paura
Della verità il giornalismo aveva affermato il Capo dello Stato il fatto di preparazione di cultura specifica di morale professionale di etica professionale questi dovrebbero essere i nostri impegni grazie
Grazie al presidente dell'ordine
La nostro il nostro incontro di questa mattina si svolgerà in due parti sostanzialmente una prima parte improduttiva su questo tema tenore abbiamo scelto così ampio
Io credo abbastanza ampio anche da andare oltre le polemiche le discussioni di questi giorni
Per una seconda parte invece nella quale i direttori dei giornali i giornalisti principalmente quindi ma anche i parlamentari
Detto che oggi è una giornata con la mattinata delicata qui dove ci sono molti parlamentari ne siamo contenti purtroppo so anche che a un certo punto molto ci dovranno lasciare e quindi che il dibattito si svolgerà nella seconda parte non abbiamo chiesto al professor Giovanni Conso di svolgere l'intervento introduttivo Ceriolo prego dall'arbitro professore
Signor Presidente della Repubblica
Signore e signori
Sono grato di questo invito che è un onore ma un onere
Tanta è la difficoltà della tematica tante la gravità del momento
Però mi pare che
Mi sia consentito di fare un cenno personale
Proprio quest'anno ricorre il cinquantesimo anniversario della mia iscrizione all'albo dei giornalisti sia pur pubblicisti
E a questo albo sono sempre rimasti scritto in ogni momento della mia vita
Ve ne sono fiero
Il titolo di questo incontro reca
Libertà
E regole dell'informazione
Cioè se si potesse scindere ma il titolo diventerebbe troppo lungo libertà di informazione e regole dell'informazione
Facciamo un tutt'uno più scattante questo titolo
Ma allora al di là della preposizione che cambia leggermente libertà di informazioni diventa anche se la libertà dell'informazione come regole dell'informazione
In apparenza
Ci sembra potremmo dire siamo di fronte a un'antitesi concettuale
Se libertà è regole no
Ma in generale
Non vi sono libertà senza regole perché c'è un esigenza di bilanciamento con tutte le altre libertà
Con tutti i valori che una società pluralistica esige siano proclamati
Che rispettati
E infatti ci sono limiti ogni libertà i suoi limiti anche la libertà di informazione ai suoi limiti che si traducono in regole ci sono già delle regole ce ne potrebbero essere domani delle altre
Ho alcune delle precedenti cadere la dinamica perenne
Anche in questo campo delle soprattutto in questo campo
E ci sono limiti di ordine costituzionale e ci sono limiti tira avanti dalle leggi ordinarie
Lo stesso articolo ventuno che rappresenta dico della Costituzione articolo ventuno che rappresenta il punto di riferimento fondamentale a una presa di posizione di livello costituzionale ovviamente ma poi i commi successivi contengono più di una riserva di legge ordinaria
E quindi ecco già dall'articolo ventuno emergere questa duplicità di fonti per i limiti alla libertà di informazione del resto anche la Convenzione europea attriti dell'uomo
Anche il patto interruzione ai diritti civili che proclamano questo valore
Prevedono una serie di possibili limitazioni quindi regole
Regole anche per rispettare i limiti rispettando le regole si tutte erano questi limiti
Ma mi pare in questo titolo sottintenda non tanto una ricostruzione delle regole che al momento vigono ma pongono la domanda occorrono nuove regole
Ed è qui l'interesse e la delicatezza del tema in questo momento storico
Io direi che le novità accennavo un attimo fa usando la prova dinamica
I mutamenti sono continui magari non ce ne accorgiamo però sono continui
Per quanto riguarda il segreto investigativo che è stato al centro di tante polemiche di tante vicende negli anni passati
Ebbene da ultimo la Corte costituzionale ha depositato una sentenza
Che dichiarando illegittima una parte di un certo articolo dei codici di procedura penale nuove cento e quattordici ha dato una ulteriore apertura alla libertà d'informazione quindi un limite è caduto
Ma mi pare che qui il discorso debba farsi più profondo e più sottile al tempo stesso ci sono nuove esigenze di fronte a nuove esigenze ovviamente se sono e prima non c'erano si pongono i problemi della previsione eventuale di un nuovo limite o di una nuova regola
Ora di queste esigenze e dire che ce ne sono di due tipi per restare più o meno legati al nostro tema ma in realtà può valere anche per altri settori
Ci sono nuovi esigenze di ordine tecnico tre nuove esigenze di ordine sociopolitico
Per quanto riguarda l'informazione
Mi pare si possa dire sia pur sommessamente
Che le scoperte tecnologiche in materia di televisione che si sono susseguite continuano senza posa insieme annunciano per il futuro in modo addirittura grandioso tv via cavo e via etere via satellite altre forme
Sono esigenze che via via mutano sono situazioni che vi abbia avuto le pongono esigenze nuove
E quindi ecco che il problema di una nuova regola di fronte a questo multare della situazione tecnica sì
Giustifica ma poi sul piano sociopolitico direi che non si può prescindere dalla evoluzione dei tempi
E anche da questo passaggio da un sistema proporzionale a un sistema maggioritario non c'è dubbio che in un sistema maggioritario oppone
Una realtà nuova diversa da realizzare compiutamente nel dettaglio con precisione per superare gli equivoche incertezze che altrimenti poi saltano fuori e Mila no va prima conquista che poi diventa più apparente che reale
Ora mi pare che in un sistema maggioritario proprio perché non può risolversi in dittatura
Comporta di per sé l'esigenza di regole diverse da quelle precedenti
Ma prima ancora come si arriva alla libertà di informazione nell'affrontare il problema di questi limiti vecchi e nuovi passati presenti e futuri per la libertà d'informazione occorre calarla esattamente nel disegno generale ore il raccordo lo già accennati implicitamente è al ventuno della Costituzione
Ma questo articolo ventuno della Costituzione in realtà non parla di informazione
Parlare dei libera manifestazione del pensiero ed attribuisce a tutti tutti hanno il diritto di manifestare il proprio pensiero con ogni mezzo di diffusione non dice di informazione
Poi nei commi successivi questo è il primo comma del ventuno dei commi successivi ci si sofferma sulla stampa e quindi sulla libertà di stampa
E allora l'informazione bella possiamo ricavare in sede interpretativa però è chiaro che va fissato bene questo inserimento della informazione televisiva libertà nella disciplina della libertà di pensiero e se vogliamo anche della libertà di stampa
In apparenza il prospettare la parte ricostituente dopo il primo comma per tutti questa riconosciuta libertà di pensiero nei commi successivi la libertà di stampa
Sembrerebbe che in definitiva tutto questo riguardi interessi praticamente prevalentemente i giornalisti per gli editori
Se il ventuno poi passa a sancire la libertà di stampa libertà di stampa tendiamo a vederlo ovviamente dal punto di vista dei giornalisti e degli editori e queste la normale ottica da cui il problema viene affrontato però c'è quel primo comma che dà a tutti
Questa libertà di manifestare il proprio pensiero con ogni mezzo di diffusione e quindi anche attraverso i mass media
Come conciliare allora queste due prospettive che essendo in un certo senso quasi contraddittorie
Ma è tutto un problema di bilanciamento la vita di una democrazia si tratta di bilanciare attentamente i vari aspetti vari valori pari diritti reciproci doveri
Ora mi pare che questo raccordo avvenga proprio tramite questa libertà d'informazione che noi ricaviamo dall'insieme di queste norme costituzionali
Perché libertà di informazione non è un fenomeno univoco
C'è il diritto di informare che la componente attiva e cioè il diritto ad essere informati che la componente passiva
Ecco qua allora i tutti del primo comma da questo punto di vista diventano partecipe di questa grande tematica imperniate sul diritto di informare il diritto di essere fra e quindi libertà di informazione
Di formazione naturalmente significa circolazione delle notizie attraverso i mezzi di comunicazione di massa
Ma diritto di informare su che diritto ad essere informati su che su tutto su tutto quello che avviene in questo mondo giorno per giorno
Teoricamente si dovrebbe dire di sì ma in realtà in pratica non è nemmeno materialmente possibile e allora ecco che dal punto di vista del diritto di informare editori giornalisti in televisione
Ci sono delle scelte è chiaro che ognuno fa le sue scelte responsabili ce l'hanno giusto sbagliato in fa le sue scelte
A sua volta sarà l'utente a privilegiare quella testata quella settore l'informazione che gli dà il genere d'informazione preferito e ci sarà chi preferisce un certo giornale o un certo canale televisivo perché dà largo spazio all'arte da largo spazio lo sport e via dicendo
E quindi ecco che c'è un reciproco condizionamento nell'esercizio di libertà discende in ogni caso però il diritto all'informazione pretende
Di
Contare su una informazione che non sia né falsa né tendenziose quindi esatte corretta
è vero che il reato di comunicazioni false e tendenziose che c'è nel Codice
E in disuso
E non è certo il caso di richiamarlo se non per ricordare questi concetti ma la deontologia professionale diventa lo strumento vincente
Perché questa informazione laddove viene data non sia né falsa né tendenziose è molto più importante la deontologia e la carta su cui è meglio puntare proprio per la professionalità in omaggio anche alla categoria che deve esser sempre più responsabilizzata per l'altissimo compito chiamata a svolgere
Che non ricorre sempre a processi e sanzioni soprattutto nel piano penale quando poi vediamo che non è possibile per la carenza di strutture mentalità ritardi di portare molto avanti soprattutto processi minori come sarebbero questi dove praticamente preture intasate già di per sé in partenza sconsigliano di insistere su questa linea quindi anche da questo punto di vista più libertà massimo di libertà ma autogestita questa libertà nell'ottica dei principi generali ciò detto ci sono però al di là delle scelte informazioni che esigono priorità cioè ci sono informazioni imprescindibili
Ci sono informazioni che asseconda del momento sono imprescindibili
Mi pare sia importante fare un riferimento al passato al certe occasioni a scioperi di giornalisti rientrati
Perché nel Paese si era verificata una certa vicenda che richiedeva comunicazioni immediata diffusione di notizie lo sciopero è stato in questi casi revocati
Perché quella tematiche Rin tre CD Pino e ogni testata ogni giornale ogni canale ha dato risalto più o meno grande a quell'evento
Imprescindibile sul piano dell'informazione data la sua gravità
Naturalmente ci sono informazioni coltre esigere priorità esigono anche completezza quando si tratta di materia di confronto e di competizione
E quindi arriviamo al punto chiave per queste giornate perché in questo momento non c'è dubbio
L'ha ricordato già il tridente Faustini l'attenzione attraverso oppure una selezione di priorità di argomenti che coinvolgono l'informazione ogni giorno questo tema sempre caldo sempre così importante calato nella vita di ognuno cioè questo problema della competizione elettorale
Certamente prima o poi non potranno avvenire c'è quella regionale che alle porte ecco che allora questa informazione politica nella sottospecie elettorale
Merita nell'affare The finale del mio intervento una considerazione specifica e certamente siamo di fronte a una informazione che esige priorità
Completezza
Dunque c'è un appuntamento parlamentare che incalza proprio nella giornata di oggi nelle giornate avvenire domani e dopodomani
Mi soffermo un attimo su questo e chiudo qualche tempo fa ha chiamato un'analoga relazione un analogo intervento avrai polarizzato forse il mio dire sul segreto investigativo perché in quel momento tanto si parlava del segreto investigativo delle sue cosiddette violazioni delle sue deroghe in questo momento il tema che al proscenio e questa par condicio
Par condicio che richiama il principio di eguaglianza par condicio perché c'è un pluralismo il pluralismo della società democratica par condicio informazione dunque
E il disegno di legge presentato dal Governo parla di accesso ai mezzi d'informazione durante le campagne elettorali e referendarie
Accesso a chi
Accesso a tutti i soggetti politici il pluralismo richiede che tutti i soggetti politici che si preparano a partecipare alla competizione elettorale referendaria abbiano questo accesso ma nell'interesse di tutti i cittadini
E quindi ecco che quel principio del primo comma articolo ventuno tutti
Rientra anche a questo punto del discorso anche se materialmente ma il singolo cittadino non può pretendere a questo eccesso ma attraverso l'accesso dato a tutti i soggetti politici interessati anche ogni cittadino vede appagato quello che il bisogno di conoscere perché informazione significa far sapere far sapere appunto con esattezza e correttezza nel modo più ampio possibile in una dialettica che deve presentare tutto senza trascurare nulla
Prova ne sia che ogni Stato europeo a regole in materia e in taluni Stati anche molto severe le nostre salgono a legge cinquecento quindici nel novantatré poco fa ricordato era presidente Faustini ma che è stata poco felicemente sperimentale e allora ecco che una meditazione attente delle esigenze che non sono state soddisfatte appieno e che meritano di essere considerate nel rispetto di tutti
Comporta un'attenta come del resto sta avvenendo discussione di Bologna e questa discussione venga se possibile nel modo più sereno possibile anche se questo non sembra facile
E naturalmente c'è da distinguere bene tra informazione e propaganda e pubblicità elettorali informazione elettorale propaganda elettorale pubblicità elettorale come fa il disegno di legge qualcuno ha detto ma in realtà sono poi la stessa cosa
E concettualmente non sono la stessa cosa c'è il rischio che all'atto pratico si sovrappongano e questo crea confusione
Quindi ecco un'altra importante esigenza da tutelare quella di distinguere a informazione elettorale che il diritto all'informazione
Il dovere che diventa tale di informare
I cittadini sul piano della competizione elettorale il poi la propaganda e la pubblicità che si pongono su una posizione parte diverso adegui non è in gioco tanto la libertà di informazione quanto la libertà di far conoscere il proprio punto di vista una libertà possiamo anche dire pubblicitaria propagandistica
Che deve essere però distinta da quella commerciale resterò l'autorità garante del mercato ha chiarito che non c'è nulla che fare
Per questa autorità con la tematica della pubblicità elettorale che è una importante un importante con l'orario che implica la necessità di distinguere evitando sovrapposizione anche se poi potremo vedere della propaganda o della pubblicità mascherata ma che essendoci canali distinti da tenere presente va curata al massimo in definitiva mi pare concludendo questa rapita narici di problemi più generali per rivelare un problema particolare molto caldo e attuale che pensi al dibattito evidenzierà certamente meglio questo
Problemi esigenze che ci siano regole e che queste regole soprattutto siano rispettate
Perché uno dei drammi di questo Paese che regola in fondo ce ne sono il suo pallino generale raramente vengono rispettate e più raramente ancora si riesce a ottenere la risposta alla alla violazione della regola
Perché gli strumenti non sono forse adeguati calibrati al giusto anche perché i problemi sono è strettamente estremamente delicati io credo che sia importante però facendo richiamo a ruolo determinante che hanno ovviamente i giornalisti in tutto questo alla professionalità e quindi alle regole della deontologia soprattutto ma io credo che sia interesse veramente di tutti che il partecipi e dei cittadini evitare carne perché noi dobbiamo saper guardare in avanti non fermarci al momento e basta quello che conta è il momento vada come vada dopo si vedrà no
Perché c'è il rischio che continuando a deteriorarsi la situazione il governare chiunque sarà vincere sarà ancora più difficile e ancora più arduo io direi con una battuta non elegante ma su un piano di diffusività di concetto possono adeguarsi a questa necessità di dialogare con i i cittadini nel modo più chiaro possibile
Siamo tutti sulla stessa barca non dimentichiamo
Siamo il professor Conso per la sua analisi voi sapete che in queste settimane il governo sta affrontando un provvedimento un disegno di legge io pregherei di prendere la parola il ministro rosse telecomunicazioni Agostino Gambino
Signor presidente signori signori ringrazio molto cordialmente per l'invito rilievo immediatamente come hanno fatto il presidente Faustini il professor Conso italica avanza l'importanza all'attualità di questo convegno pare di cogliere nella stessa espressione del tema proposto libertà rigore dell'informazione
Un principio che deve essere condiviso
Il principio che in uno Stato democratico e pluralista ogni libertà deve essere coordinata con grande libertà in un sistema di regole che che qualifichi concimi
Sono fuori questione io a libertà d'informazione e in modo particolare la libertà di stampa tutelata dall'articolo ventuno della Costituzione repubblicana radicate nella coscienza civile
Il problema è invece quello comune a tutte le manifestazioni di libertà di coniugare riconosciute e ferme esigenze
Con altre cui la Costituzione e la coscienza riconoscono uguali definitivo
La legge sulla stampa e poi man mano che l'informazione si è potuta avvalere di strumenti sempre più numerosi e per significa le leggi in tema di editoria di assetto radiotelevisivo di telecomunicazioni si sono confrontate con il tema di questo convegno l'equilibrio mobile incerto che ne è derivato Rende costantemente attuali il clima e nuovi profili emergono come il caso della cosiddetta par condicio con continuità perché e continua in un'associazione di uomini liberi l'istanza a spazi sempre più ampi di comunicazione e di espressione
Nel recente vertice dei G7 nel quale si è discusso il tema dell'informazione attraverso le nuove Tenet è cronologica dell'informatica
Le prospettive di sviluppo di questo bene dell'informazione sono state assunte come pressoché illimitate
Per gli anni due mila ormai alle porte sono stati qualificati come quelli della società dell'informazione globale
Non è uno slogan
è un impegno preciso dei paesi più industrializzati che destinando a questo fine risorse immense intendono porre l'informazione e anzi la libertà di informazione al centro dei loro piani di sviluppo
Ebbene in questo vertice dei G7 e nega gran mole di lavoro che mi ha preceduto e di nuovo è subito venuto in evidenza gli ha necessità di coordinare
I benefici dei nuovi orizzonti dell'informazione con i diritti che essa coinvolge e questi diritti sono i diritti della persona
Sia in quanto tale Alia dignità
All'immagine ai capisaldi altezza sia in quanto partecipe di una comunità nel suo specifico contesto territoriale con tuo padre e socio economico
Non vi è dubbio che Allo stato attuale come nelle prospettazioni future l'informazione con qualunque mezzo diffusa può essere fonte di arricchimento dei valori umani
Ma non c'è dubbio che la diffusione di notizie opinioni e giudizi veri o manipolati può anche incidere gravemente sulla persona
Un'assemblea come questa non ha bisogno di sentirsi dimostra che questa verità né di sentirsi ricordare come amplificazioni informative
Anche recenti hanno sortito e sortiscono effetti dirompenti hanno inciso ed incidono sugli individui sui gruppi sociali bene ai dirà delle sanzioni che con legge scritta si è deciso fossero sufficienti
Non sempre il dialogo tra arie libertà sì da Conrad dei vagoni primari che ciascuna di esse sottende
Di qui spiega necessità di ognuno di tutti di darsi delle regole
Anzitutto morali e civili ma quando quelle fossero infrante giuridica
Si è molto discusso in questi giorni di cosiddetta par condicio e lo si è fatto come se questa d'improvviso avesse folgorato un governo un ministro
Sapete tutti che non è così
Che l'esigenza diffusa dove espressione gattina preesisteva ed era avvertita da ogni parte
Che il trasporto via in uno dei quattro punti programmatici di questo governo è stato se mi si consente l'espressione un semplice du Felipe
Allorché come nel caso delle campagne elettorali si verificano eccessi nel settore dei mezzi di comunicazione di massa ed informazione nelle sue molteplici manifestazioni assume spazi di libertà tali da incidere negativamente sulla libertà di scelta degli elettori
E quindi sue radici stesse della democrazia quando questo accade e la società e non un ministro o un governo che chiede nuove regole
Su concreto costo contenuto di queste talvolta criticato prima ancora di averli appeso si può e si deve discutere
Per parte mia lungi dall'incidere sulla libertà dell'informazione che considero intangibile anche ma non solo per mia formazione professionale
Mi sono limitata di indicare nel solco delle leggi già vigenti quei temperamenti ritenuti idonei a salvaguardare quegli spazi di concorrenti libertà
Ai quali ho accennato a garanzia della serenità di giudizio dei cittadino elettori
Nel prevenire eccessi che si sono altre volte verificati nei prevedere sanzioni soprattutto mirate all'immediato ripristino dei valori essenziali della stessa informazione
Ho inteso soltanto come vittima di questo convegno suggerisce conciliare in libertà rigore modulando queste ultime in modo Kimmitt minimo fosse l'effetto costrittiva
Nella linea dei gas assunta dallo stesso ordine dei giornalisti è ricordata dal presidente Faustini
Mi è sembrato doveroso riservare all'autonomia dell'ordine il disciplinare il comportamento degli associati e valutarne gli eventuali violazioni
Nella convinzione profonda che anzitutto compito di coloro che hanno le chiavi dell'informazione compare che questa che neanche attitudine potenziare
Non si trasformi da strumento di positiva evoluzione culturale e sociale in Hartmann usciva i tanti che esercitano con il nobilita e di impegno una professione tra le più elevate
Non posso non non censurare gli eccessi che il mezzo televisivo ai più sofisticati strumenti in via di utilizzazione hanno indotto e minacciano di indurre essi sono stati i primi a sottolinearli e certo essi sono tra i primi a riconoscere non la bontà dei contenuti delle norme indicate dal governo è sottoposta al Parlamento che a questo proposito qui del tutto legittimo il contrasto di opinioni
Ma l'esigenza di regole che consentano non soltanto alla libertà di informazione di esercitarsi ma tutte le libertà di fare altrettanto nella consapevolezza che la permanenza di queste e condizione di permanenza della prima sono certo che questo che da questo convegno emergeranno conclusioni
Ed argomenti utili ad affinare anche crescente che anzitutto quali cittadini insieme dobbiamo compiere per confermare una univoca effettività ai pago i civili della Costituzione
Grazie al ministro Gambino al microfono Giorgio Santerini
Segretario nazionale della Federazione nazionale della stampa
Noi si sono spesso al centro delle questioni nazionali non so se sia colpa nostra del nostro chissà forse narcisismo presunzione certo le condizioni in cui lavoriamo sono spesso
Signor presidente gentili ospiti
Io ho preparato un breve intervento
Ma lo aggiorno
Su un interrogativo importante
E contestuale poi le poche cose che dirò
Del professor Conso è l'interrogativo
Suo ma non credo solo suo
Ci sono nuove esigenze
Io credo che ci sia nuove esigenze
Che debbano essere precisate
E debbono essere precisamente rispetto al mutamento che è intervenuto in questo ultimo anno
Che è un mutamento
Del sistema elettorale e quindi delle modalità e dell'organizzazione
Della democrazia
Quindi le nuove esigenze
Secondo me ci sono e sono nuove esigenze
Democratiche di democrazia e di qualità della democrazia quale democrazia
Perché anch'essa multa
Molto profondamente e anche e anche rapidamente
Se noi avessimo parlato un anno fa
O poco più sicuramente
Avremmo parlato d'altro e non avremmo detto delle cose meno importanti avremmo discusso della libertà ad informare dei suoi limiti
Del problema della persona tutte cose che sono anche oggi attualissime e tuttavia oggi c'è un'esigenza più forte e più urgente rispetto a tutte le altre
L'esigenza di vedere e di capire quale il percorso della democrazia oggi domani nei tempi rapidi che vendono e quindi le cose che leggerò sono strettamente collegate a questo inquietante importante interrogativo quali sono le nuove esigenze di questa democrazia
Tutte le infinite diverse culture che hanno generato nel tempo la Callas informazione che oggi vive in gran parte del mondo sono prevalentemente culture liberali
Protese ad allargare i confini della libertà di informare e di essere informati
E certamente oggi la somma delle conoscenze l'affluenza delle notizie sono diffuse come non è mai accaduto prima
Ma il sostegno principale di questa conoscenza di Nasser è oggi il sistema radiotelevisivo
Il quale è un soggetto fortissimo tutto compreso dentro un tradizionale concetto di libertà ma anche del tutto esternano al medesimo concetto di libertà
Perché non è pensabile che la libertà dell'utente l'utente ovvero del cittadino sia confinanti le come taluni ritengono soltanto nella possibilità di cambiare un canale o di spegnere il il soggetto televisivo possiede in sé una facoltà complessa di trascinamento di coinvolgimento soggettivo e oggettivo non si tratta di demonizzare nulla ma solo di comprendere bene i fenomeni e quando i confini di un fenomeno come quelli di una nazione si allargano a dismisura il fenomeno canti
E se il confronto viene per esempio trasferito all'interno della libertà di informare l'allargamento avvenuto dei suoi confini cambia in qualche maniera la libertà di tutti nella quale ormai libertà il villaggio elettronico diviene una nuova realtà in cui si inserisce anche la parte maggiore delle informazioni
Non stiamo più
Racchiusi nella libertà di stampa da intendersi come libertà di impresa e come centro di orientamenti di una parte dell'opinione pubblica che si fa
Giornata come nel caso del Corriere della Sera di ieri di quello di Albertini ma anche di tanti altri quotidiani di ieri e di oggi
Ma siamo in presenza di una libertà più complessa non necessariamente legata alla proprietà di impresa
Il villaggio elettronico ha determinato un universo dell'informazione
In cui si sovrappongono confusamente momenti diversi
L'intensità dello spot politico la sua ripetitività realizzata ai confini dell'informazione abituale e dei programmi più seguiti definiscono tutti questi fatti insieme
Un contesto di messaggi che finiscono per penetrare anche nei margini della occasionale passività degli utenti
Perciò dal circuito virtuoso della libertà di informare nasce può nascere può svilupparsi poi un labirinto di informazione virtuale
Che tende ad influenzare l'orientamento anche delle opinioni politiche
Solo da questa straordinaria situazione
Deriva eccezionalmente ma ineluttabilmente il bisogno di attuare regole per l'informazione in presenza del complessivo fenomeno elettorale di oggi
Lo strumento dell'autonomia giornalistica che pure rivendichiamo come valore permanente non ha rilevanza rispetto alla forza estrema degli interessi elettorali diversi
Che si fanno informazione comunicazione e propaganda in favore di una parte politica tendendo visibilmente a condizionare gli orientamenti dall'opinione pubblica
Se poi una forza politica o un singolo imprenditore leader politico detengono il controllo della maggior parte dei mezzi televisivi le conseguenze sono facilmente da immaginare come devastanti e il titolo di questo incontro informazione regole sembra una contraddizione in termini perché il concetto di lì
Di apparire così grande da contenere tutti da consentire libertà per tutti bisogna invece comprendere prendendo atto di che cosa è davvero il villaggio elettronico che soltanto pari opportunità
Non all'interno di una campagna elettorale del sistema che televisivo possono senza certezze garantire la libertà di scelta del cittadino bisogna prendere atto di questa situazione stradine straordinaria
E definire mezzi straordinari che solo il legislatore in libera intesa se lo vorrà
Con i ragazzi delle organizzazioni dei giornalisti può rapidamente attuare potranno essere regole imperfette certamente criticabile
Ma la loro assenza sarebbe più maggiore della regola anche più contraddittori
Al centro degli interessi infatti oggi va posta esclusivamente in tempi stretti la relativa garanzia per la libertà di scelta elettorale dei cittadini il tempo c'è vi ringrazio
Lazio Giorgio Santerini
Noi rivolgiamo un altro ringraziamento al presidente Scalfaro
Per essere stato con noi questa mattina non so se il presidente che è stato il primo a pronunciare queste due parole par condicio anche se noi abbiamo voluto come dicevo prima Presidente dare un titolo più ampio come del resto gli interventi hanno dimostrato non so se il presidente vuole
Aiutarci ad approfondire ancora l'analisi e la ringraziamo
Effettivamente
Mentre rivolgo un ringraziamento molto sentito per quest'invito
Credo voi sappiate che sono venuto molto volentieri non solo volentieri molto volentieri soprattutto per ascoltare
Tema è di un'importanza norme per la vita
Civile di ciascuno di noi
Però sono qui anche come imputato di par condicio
Reato previsto e punito dall'articolo X
Effettivamente sono stato
Mosso a parlare di queste non perché mi sembrava che facesse
Il capo ai miei doveri
Forse un richiamo che dovesse venire dalla mia responsabilità
E lo ha fatto in modo anche molto più ampio se lo ricorderanno
Toccando
Sì è il tema dell'informazione
Sì è il tema del Di Bello dibattito politico
C'è una specie di condanna
Storica
Dei partiti in quanto tali
C'è d'altra parte una constatazione che nessuno la scoperta o ancora una possibilità di vita democratica nella quale non vi sia un entità che può essere battezzata ed in modo più diversi
Da quale svolgo questo compito di raccordo fra il cittadino e le istituzioni
Che viene ritenuto assolutamente essenziale ed è uno dei termometri
Della democrazia
La storia italiana conosciuta del partito unico
Nel momento in cui esistono più voci
è sufficiente che esistano che si sappia che vi sono occorre che siano poste in punto di partenza
Su condizioni
Di esiste
Di poter dire il proprio pensiero politico
Di poter aprire un ascolto
Poi ci sarà chi partendo da queste basi fa larga situato a chi ne fa poche chi si ferma
Ma se questo non c'è
C'è una sofferenza della democrazia non vi è dubbio alcuno
Per questo
Feci un richiamo questo richiamo è stato anche accolto sì
E il discorso non è facile
Ho ascoltato con molta attenzione
E credo che vi sia ricchezza di
Spinte
In ogni intervento
Mi è parso particolarmente pregnante l'intervento del ministero
Soprattutto
Nel richiamare questa sintesi di diritti
E i diritti della persona
D'altra parte quando voi fissate questo tema libertà e regole
Avete già superato un tema filosofico che ha passione
Che discutemmo qualche volta in qualche incontro
Il concetto
Di limite ne ha fatto cenno il professor Conso
Il concetto di limite qualche cosa che si aggiunge e quindi determina una sofferenza al concetto di libertà o è un concetto che essenziale nel concetto di libertà
Credo che nessuno possa negare la seconda ipotesi questo voi e Mezzetti ideata e agricole
Come un fatto di assolutamente normale
C'è bisogno e che poi le regole siano imposte sono imposte quando
Sì è all'ultimo all'estremo
Si dice giustamente si fa presente che c'è una moltiplicazione una corsa tale tecnica
Allo sviluppo dei mezzi di informazione
Questo non muta assolutamente il loro apporto con i diritti della persona umana
E qui diritti sono molti gli editti di essere informati ed eviti di informare
Il dovere di informare
Il diritto alla verità
Questo è un diritto connaturato all'uomo
Qui si attuano una serie di problemi
è un diritto quello dell'aggressione verbale
Per esprimere un proprio pensiero
è un diritto quello descrivere il falso sapendo che noi
O è una degenerazione
è un diritto l'invasione nell'intimità nella vita privata della persone interrogativi possono essere molti
Io altre volte ho parlato mentre si stava prospettando qualche anno addietro
Sul piano parlamentare un'ipotesi di intervento legislativo
Ipotesi che mi ha sempre visto né il più possibile lontani
Preoccupato
Perché questi sono temi che fanno capo alla professionalità non dico neppure a litica professionali perché l'etica professionale è parte integrante della professionalità
C'è stato di Codato poco fa che fra i diritti cioè il diritto di voto
Come può essere tutelato compromesso
Allora il primo tema la professionalità io rimango sempre convinto che
Voi stessi
Avete diritto e dovere
E mi pare che il ministro l'abbia ripetuto ancora molto bene
Però c'è un punto
Nel momento in cui
Non fosse possibile non si riuscisse
Quali sono i doveri dello Stato democratico
Di stare a guardare
Io ritengo veramente che l'intervento legislativo
Sia ben preoccupante
Costine detto all'inizio una cosa
Molto vere
Si tratta di delimitare degli spazi
Questo è fattibile
E Oreste affidata al buonsenso
E aggiungo io e queste facoltativo
Il problema del buonsenso
Che diventa anche il problema del senso della responsabilità
Che includeva il senso del limite
Che il problema già spettò dell'Ansa persone del pensiero dell'altra persona
Noi chiediamo un momento che è molto delicato
La mia preferenza è sempre quella di vedere persone intorno a un tavolo che discutono e insieme riconoscendo una realtà che ha bisogno di talune norme
Sappia
Le sappia trovare nel modo migliore
Nel modo più morbido più accettabile
Morbido nel presentarsi
Ma non morbido nel senso che chi vuole dire dispetti e chi vuole non le rispetta
Ben lieto se lo Stato non dovesse intervenire molto lieto
E credo che voi abbiate autorevolezza possibilità
Però non vi è dubbio
Che a un certo momento lo Stato che stesse a guardare uno Stato che firma il diritto non solo del più forte del violento
Di quello che ha maggiori mezzi di quello che ha maggiori possibilità e osservare
Non so con quale sguardo ti desolazione
Quello che si sa non potrà che svolge il ruolo di vittima
Anche se molte volte l'aggressore poi fa anche la vittima questo capita
Io ricordo anche i processi penali
Sono
Cose che capitano fosse né distinto umani
Raramente dietro e come capo dello Stato riconoscente
Sì si riesce a trovare questa possibilità
Dove non si finisca per ritenere essere dello Stato democratico colui che guardando da lontano
Al massimo firma la terribile frase di don Abbondio
Nel momento in cui si schiera col più forte
E guardando in più debole dice
Io sarei contento
Sì almeno tu fossi più forte
Lo Stato democratico
Questo non lo può fare
Senza rinunziare a tessere democratico cioè dell'uomo grazie veramente di cuore a ciascuno di noi
Ringraziamo veramente modo affettuoso al presidente Scalfaro
L'azione queste parole con il sole cattolico
Posso
Va
Se piano piano prendete posto compatibilmente Oricchio fa
Cominciamo il nostro dibattito
Allora obbedendo all'invito di Vittorio Feltri
Cercherò di essere rapidissimo rispettando il tema che ci è stato dato
Io sono convinto come credo la maggior parte di voi
Che le regole siano la garanzia della libertà che la base dell'unica democrazia possibile
Che è la democrazia liberale
Che è fondata su un sistema di pesi e di contrappesi che ha nelle regole per l'appunto alla sua base ed il suo fondamento sono quindi convinto che tutti quei leader politici che considerano tra virgolette comunista il peso delle regole sbagli no
Perché vengono meno alla loro funzione di tutela di quello Stato liberale in cui dicono di credere
La coscia inventò nel particolare
Scendendo nel particolare
Credo francamente che tutto questo gran parlare di par condicio
Per una buona parte appartenga soltanto al terreno delle buone intenzioni
Ottimo terreno straordinario terreno anche perché affonda le radici nella nostra autonomia professionale ma come dimostrano i fatti non sufficiente
Se fosse sufficiente il richiamo alla deontologia e alla buona volontà non assisteremmo agli eccessi a cui assistiamo
Il vero problema
Poiché il vero problema è quello della gestione dell'informazione televisiva
Non è quello della par condicio ma è quello della proprietà
Ogni altro discorso un'illusione ogni altro discorso può essere soltanto una moderazione del problema
Ma non affronta il problema
Quindi solo in sede di antitrust si può risolvere quel problema che il problema centrale della nostra democrazia cioè la concentrazione del potere televisivo e non solo televisivo
Nelle mani di un uomo solo ecco ricordo che quello stesso lutto a che è stato tanto citato quando ha parlato della necessità di elezioni anche detto che non sarebbe ammissibile in un nessun Paese democratico la concentrazione di tanto potere nelle mani di un uomo solo ecco per simmetria
Devo dire che sarebbe necessario anche un serio intervento sulla proprietà della carta stampata
Ma
Ricollegandomi a quello che ha detto il presidente Scalfaro e cioè alla necessità del minore intervento possibile dello Stato su questo terreno
Minore intervento che io condivido anzi
Credo che da un punto di vista legislativo i codici delle leggi esistenti siano sufficienti
Parlo della regolamentazione della nostra professione e non della struttura proprietaria
Che ripeto considero alla base della possibilità di far bene alla nostra professione
Vorrei fare una testimonianza vecchio stile ecco se noi vogliamo evitare che prima o poi qualcuno intervenga regolamentare il nostro modo di lavorare
Che produce sta producendo degli accessi ecco io credo che dobbiamo fare una riflessione
Semplice articolata su tre punti
Ecco il primo è la ricerca dell'obiettività sa benissimo di dire una cosa che fa sorridere molti dato che viene affermato che l'obiettività non esiste e non è possibile
E sulla base di questo ci si sente autorizzati ad allontanarsi dalla realtà ed ai fatti quanto più torna comodo ecco io
Rivendico per noi la ricerca dell'obiettività naturalmente come linea di tendenza l'obiettività so bene quali sono le argomentazioni
Di formazione culturale sociologica psicologica che la rendano difficilmente raggiungibile
Ma la linea di tendenza
è quella e a mio avviso va perseguita così come non si può data la difficoltà di comportamenti immorali rifiutare l'esistenza di criteri morali così non si può rifiutare a priori il criterio dell'obiettività come metro del nostro lavoro
Credo poi nell'opportunità che noi non siamo pregiudizialmente schierati è la ragione per la quale io rifiutai di aderire alla convention di Montanelli malgrado la stima che gli ho per Montanelli
Perché credo che essere pregiudizialmente schierati sì un errore che ci indebolisce credo che sia necessario viceversa che sui fatti sulle cose sui temi noi interveniamo con chiarezza con coraggio
Credo infine che sia necessario che noi facciamo tutti un passo indietro cioè noi lo chiediamo agli uomini politici
Giustamente
Noi siamo complici degli uomini politici ai quali chiediamo un passo indietro
Nelle forzature a cui spesso li spingiamo ecco io credo che noi questo passo lo dobbiamo fare
Perché stiamo assistendo in questo Paese ad un doppio maccartismo quello di sinistra non meno pericoloso di quello di destra
Soltanto se noi ci muoveremo su questa strada
Credo che avremo la forza l'efficacia che ci consentirà di restare liberi di fare bene il nostro mestiere
Grazie
Lazio Giulio Anselmi approfittando della presenza anche da alcuni parlamentari che poi devono scappare a Montecitorio ore alternare l'intervento chiedere l'onorevole Bassanini poi Feltri poi Daniela Brancati ci sono molti colleghi vita mi pare di aver visto la mano sono colleghi dalla stampa estera
Recante la verità c'è poco da aggiungere alle cose che molto bene sono e molto autorevolmente sono state dette
Questa mattina su cui credo bisogna innanzitutto riflettere e poi credo trarne delle conseguenze non solo riflettere accademica mente
Ma l'intervento di Anselmi di poco fa dimostra che in realtà qualche cosa da aggiungere forse si riesce a trovare
Io credo che innanzitutto sia importante
Il punto di partenza che cancel mi fissava partendo dalla felice intitolazione
Del incontro di oggi
La democrazia la democrazia liberale
Che è l'unica democrazia che uscita viva
Dai lei tragedie dai travagli di questo secolo
La democrazia liberale prevede una libertà che esige record
Le regole necessarie per garantire le libertà e i diritti di tutti
Perché la libertà può morire per mancanza di regole anche per eccesso di Recco questo io credo che lo si debba dire con chiarezza Como dire per eccesso di regole per mancanza di Recco
O magari perché ci sono regole sbagliate che non le regole giuste per garantire libertà e diritti di tutti
Questo è il problema che abbiamo di fronte e io credo che noi dovremmo tornare
Alla distinzione che il professor Conso ha fatto all'inizio
Il tema è molto ampio ma io vorrei fermarmi sulla questione su cui giustamente giustamente poi ritorna qui quella della cosiddetta par condicio
Questo tema della par condicio si declina io credo molto diversi ma Inter seconda che noi parliamo di pubblicità e propaganda o di informazione
Io credo che lo si debba declinare molto diversamente
La pubblicità e la propaganda non hanno hanno poco a che fare
Con
La libertà di informare
Il diritto ad essere informati
E certamente non si può pensare
Che la parità di condizioni che è necessario lo ricordava il Presidente della Repubblica per garantire
La qualità della democrazia diceva Santerini o per non mettere in discussione le radici della democrazia lo diceva il ministro Gambino
Non si può pensare che lo si possa risolvere con il richiamo alla professionalità
All'etica professionale l'autodisciplina
Dato che in partenza pubblicità e propaganda sono diffusione di prodotti da parte di prodotti di messaggi da parte non degli operatori dell'informazione
Ma dei soggetti che
Con nel caso competono sul mercato della politica
E io penso che questo questo è il problema fondamentale più grave che oggi concretamente e subito si pone perché oggi c'è una condizione di evidente
E selvaggio disparità di condizioni
Sul mercato della pubblicità e della propaganda Politi
Su questo terreno io penso una regolamentazione urgentissimo
E io vorrei ricordare che ci sono paesi non parlo della Bulgaria non so quale sia la regolamentazione in Bulgaria non mi interessa la regolamentazione bulgara di questa di questa materia
Ci sono paesi grandi paesi europei la Francia e la Gran Bretagna nel quale la pubblicità mediante attività politica o politico-elettorale mediante sport non è consentito
Ci sono altri Paesi come la Germania nella quale è regolamentata in modo tale da mettere tutti effettivamente allattare
Perché con una quota minore del finanziamento pubblico che dato a tutti i partiti tedeschi ciascuno può finanziarsi il massimo di pubblicità elettorale che è consentito su i mezzi radiotelevisivi tedeschi
Quindi in entrambi i casi nel caso francese e inglese si segue un principio che io credo nel fondo giusto
E cioè che non è ecco non è
Con naturale
Alla formazione delle scelte politiche
Il messaggio propagandistico brevissimo
Che si intrufola in un programma in una telenovela in un film
Perché non è connaturale che cosa è spirato questa legislazione in quei Paesi che sono paesi democratici l'idea che mentre si può con un messaggio propagandistico brevissimo convincerà a comprare un detersivo un pannolino
Poi viene comprato e nel giro di una settimana si verificasse la Pasqua più bianco se lascia al sederino asciutte dopodiché
La massaia se non è convinta non lo compra più
Questo in politica è molto più difficile non solo perché il voto non può essere revocato dopo una settimana ma al massimo solo alla fine di quattro cinque anni
Ma anche perché la verifica non è diretta ma la verifica della bontà del prodotto è a sua volta mediata dal sistema dell'informazione inevitabilmente mediata dal sistema dell'informazione
In gran parte mediata dal sistema dell'informazione
Si può anche seguire il sistema tedesco
Ma allora appunto nel sistema tedesco la regolamentazione c'è
Ed è tale da mettere effettivamente tutti su questo terreno in condizione di parità questo è un problema urgente
E io penso che la legge sulla par condicio io penso ci dovrebbe dire il decreto legge sulla par condicio per avere e Setti immediati dovrebbe essenzialmente regolamentare
Pubblicità e propaganda per quanto riguarda il resto presidente per quanto riguarda il resto tanto riguarda il resto io penso che il problema sia stato esattamente impostata dal direttore Anselmi
Perché per il resto è veramente sufficiente professionalità etica professionale autodisciplina
La
Spontanea convinzione che fa parte dell'etica che bisogna dare la parola all'opposta opinione
E che bisogna rispettare sia pure nella diversità delle interpretazioni un principio di verità cioè non dire
Non dire
Quello che si sa essere falso
Se si risolve e questo diventa il problema fondamentale del problema del pluralismo degli del
Dei mezzi
E vero riguarda non solo un comparto ma riguarda tutti i comparti del mondo delle comunicazioni di massa
E che è il problema vero che ci troviamo di fronte pluralismo nell'insieme del mercato dei mezzi di comunicazione di massa
E pluralismo nell'azienda pubblica affinché un'azienda pubblica c'è
E da questo punto di vista e ho finito
Non si può pensare
Mi spiace che non ci sia più il ministro Gambino questo è stato l'oggetto di molte conversazioni tra me e lui ancora ancora in questi ultimissimi giorni beh non si può pensare
Di arrivare ad una legge antitrust
Su cui siano d'accordo tutti da che mondo è mondo e soprattutto nelle grandi democrazie liberali i grandi trustee
Sono contro le leggi antitrust
E sento non le leggi antitrust come punitivo allora una legge antitrust non deve essere fatta per punire
Uno dei monopolisti ma per dettare regole che garantiscono pluralismo e concorrenza però non si può pensare che la si possa fare con l'accordo dei monopolisti
Così come norme sulla par condicio nella pubblicità e nella propaganda non si può pensare che siano fatte in partenza con il spontanei raccordo di chi si avvantaggia di una condizione di disparità di condizioni
Devono essere leggi giuste devono essere legge leggi e cui devono essere leggi non punitive né discriminatorie per nessuno devono essere legge che non riguarda in un comparto solo certamente però inevitabilmente saranno leggi che avranno degli avversari che sono esattamente chi monopolisti per le leggi antitrust e coloro che godono di una situazione di vantaggio dalla disparità di condizione per la legge sulla par condicio
Assediarono Fassari richiamerà Vittorio Feltri direttore del giornale
Mamma come basso
Ma personalmente sul piano dei principi che ho condiviso
Tutto quello che è stato detto stamane qua anche ciò che ha detto Scalfaro mi è sembrato molto interessante cioè bisogna consentire a tutti
Pari condizioni iniziali così come sarebbe interessante che ciascuno di noi quando quando nasce avesse la stessa dote di altri questo purtroppo poi non succede di e me ne rammarico
Però quando si scende da dal piano teorico a quello puramente pratico
Mi sembra di idee di capire che le proposte sono sono pochi io stamattina
Ho sentito parlare nuovamente di par condicio e non ho capito come la si intenda realizzare
E invece di questo che a me piacerebbe molto discutere
Sappiamo che l'ordine nazionale dei giornalisti dovrebbe sorvegliare sul nostro lavoro e
In teoria la cosa potrebbe anche essere accettabile poi vuole guardare in faccia che contro il mio lavoro
Questo mi piacerebbe il mio e il tuo quello di un altro
E allora non non credo che tutto sommato questo convegno sia stato organizzato per discutere della libertà e delle regole dell'informazione forse bisognava cambiare
Cambiare titolo come togliere tre televisioni o almeno due a Berlusconi nel caso in cui il referendum non dovesse avere un determinato esito forse ci saremmo divertiti di più io personalmente nonno quote nelle televisioni di di Berlusconi e quindi
Anche se gli elettori Golo tutte pazienza insomma saranno affari suoi
Però nel momento in cui si dovesse fare una cosa simile mi piacerebbe che lo stesso principio venisse applicato anche dalla carta stampata primo giù un giornalista un collega mi mi ha mi ha fatto una domanda
Poi ha osservato che le televisioni arrivano nelle case mentre i giornali vengono acquistati e quindi c'è un una volontà diversa
A parte che non è vero perché
La televisione la Rai si paga si paga l'abbonamento esattamente come si può fa l'abbonamento al Corriere un messaggero alla stampa
E e quindi non c'è una sostanziale differenza
Però credo che se
E necessario
Avere una legge anti antitrust
La si faccia sicuramente per le televisioni
Però credo che allora anche la RAI dovrebbe subire un ridimensionamento perché è vero che se teoricamente un servizio pubblico ma un servizio pubblico
Che ingloba tanta pubblicità come la RAI forse non è più solo un servizio pubblico tanto è vero che la RAI cerca disperatamente esattamente come la Fininvest di avere di avere molto audience
Questo perché perché la la guerra tra i primi due monopoli spietata quindi ridimensioniamo la Fininvest ridimensioniamo anche la RAI ma ridimensioniamo anche l'impero di quei gruppi industriali
Io personalmente non ho nulla contro di loro e mi andrebbe bene che le cose andassero avanti come sono ma se proprio dobbiamo ridimensionare
Il possesso di dei mezzi di informazione bisognerà anche stabilire che non si possono possedere tre quotidiani
Di tiratura nazionale
E poi non capisco perché quando si parla di par condicio non siccità Desario sancito un giornale ma non perché io abbia antipatia ma per fare un esempio la la Libertà di Piacenza
Agisce in un in regime di assoluto monopolio a un giornale a una televisione mi pare addirittura che abbia una radio quindi a Piacenza
Il monopolio sia la libertà insomma che e dei monopoli provinciali non ne parliamo forse perché in provincia non si vota forse perché i poteri in provincia non non esistono
Questo mi sembra mi sembra francamente paradossale un'altra cosa che vorrei osservare e ascoltando il dibattito di questa mattina mi mi sono convinto che che le cose stanno in effetti così almeno nella testa di molti di noi
Ci preoccupiamo della pubblicità elettorale in televisione che a me sembrano orrenda tra l'altro ho visto qualche spot di Berlusconi ma ricordo negli anni scorsi anche spot di altri partiti
Orribile orribile
Secondo me non fanno guadagnare neanche un voto però la cosa è diversa qual è quell'imbecille che si fa influenzare da uno spot televisivo se noi pensassimo che c'è qualcuno
Se c'è qualche c'è qualcuno che si fa
Influenzare dagli spot televisivi e dovremmo concludere che il suffragio universale è una cosa da abolire
Perché chi non sa esercitare spirito critico nel vedere uno spot penso che non possa neanche votare
Che non abbia gli strumenti culturali per votare che francamente assurdo se noi pensiamo che tutti io lo penso debbano votare dobbiamo anche ritenere il cittadino non così sprovveduto da farsi influenzare da uno spot televisivo
Bassanini diceva che si si po'far convincere a consumare un
Un detersivo un oggetto ma io non non vedo una sostanziale differenza che si fa convincere si fa convincere
Lo si può si può far convincere per per il il pannolino ma l'ho capito perché uno debba poter essere convinto dal riacquistare un pannolino che magari è una schifezza e non debba essere convinto che voi
No
Se non ti dispiace lo prova anche portavo proviamo anche
Proviamo anche gli uomini politici e quindi non esiste ma io se vuole potuto poter parlare senza essere interrotto anche Mika mi fate perdere il filo
Se voi non condividete quello che dicono aver avete dei giornali avete dei microfoni io non pretendo mica dei conventi de come meta Fanny così testa e tra cui rilassati non è un problema
No par condicio farle fare parlare
Grazie
No non è non non è non è un problema se non mi ricordo anche con lo stato di dicendo per cui concludo anche perché non vorrei abusare anche alla vostra noiosi prego
Ecco gli spot gli spot chiaro che andrebbero secondo me avrebbero aboliti del tutto io non vorrei che comparissero in televisione spot
Propagandistici anche se mi rendo conto che la proprio il il il confine tra tra la propaganda
E
L'opinione e molto molto sottile noi leggiamo quasi tutti i giorni sui giornali
Opinioni che in pratica sono propagata politiche io non non non mi sottraggo da questa da questa accusava questo rilievo lo fanno i giornali di sinistra di centro di destra se vogliamo ricorrere a questo tipo di definizione
E chi poi stabilisce quale confine tra l'opinione e la propaganda insomma
Io credo che quando ne vogliamo codificare troppe cose voglia fa le regole
Rischiamo di di di impacchettare siede entrati di avere delle regole che poi non osserveremmo anzi io dichiaro pubblicamente che non lo so però una sola delle regole che viene tracciata nel disegno di legge sulla sulla par condicio non me ne importa nulla dalla par condicio io guardo il Codice Penale il codice civile per i credenti ci ci sono anche i dieci comandamenti insomma che bisogno c'è di di di avere ulteriori regole è chiaro che io non posso io sono indipendente da tutto come voi ma tranne che dalla vostra testa qualche volta anche dalle nostre convenienze
E come si può eliminare dall'uomo il cervello ciascuno di noi agisce come come ritiene giusto agire è chiaro nel rispetto delle dei codici
Ma io non posso pensare nel fare il giornale intervistando chessò Buttiglione
Settimio Bleu obbligato boy a intervistare tutti i segretari del
Dei dei partiti
A parte che già intervistato Buttiglione deve intervistare anche l'altro segretario del PPI
Rischiamo veramente di dover fare i giornali a ottantotto pagine con quello che costa ora la carta diventa impossibile
I direttori dei giornali e i colleghi scrivono quello che pensano sia giusto scrivere anche la faziosità giustamente giustamente Anselmi diceva che in ogni caso la linea di tendenza dovrebbe essere quella dell'obiettività massima incerto ha ragione insieme ma ciascuno di noi cerca di essere obiettivo e quando da del del del fesso ad approvarlo al suo prossimo è convinto anche di aver ragione quindi riti addirittura di essere obiettivo di riscontrare un'egemonia oggettiva stupidità nell'avversario
O le al rivale perché ci sono anche quelli
E e e e e quindi come noi possiamo a introdurre delle norme per farsi che il rispetto degli altri sia sia garantito
Io mi rendo conto che noi giornalisti scriviamo delle assi delle certezze mostruose e me ne rendo conto quando gli altri scrivono di me lo scrivono di qualche cosa di cui mi intendo
Quando i giornali scrivono qualcosa dicono intendo mi rendo conto del pressappochismo che regna la nostra categoria
Quando i giornali scrivono di me mi attribuiscono pensieri mai espressi è mai avuti gli attribuiscono linee di condotta che non ho mai perseguito mi attribuiscono cose incredibili
Mi danno del nazista mi danno del dall'uomo di ferro del licenzia attore L'Espresso la scorsa settimana ha pubblicato il ha pubblicato il codici di disciplina che hanno tutte le aziende di questo mondo è stato pubblicato dall'Espresso attribuendo meno
E e attribuendo lui la volontà di licenziare tutti ma in ogni azienda c'è il codice di de de de de di disciplina
In tutte le zelanti mentre non si può applicare neppure una difesa nei confronti dello Statuto dei lavoratori niente non si potrebbe fare nulla
Ecco allora i come ci dobbiamo comportare si doveva comportare come abbiamo sempre fatto se poi la professione purtroppo per qualcuno è scaduta secondo me non è affatto scaduta perché per anni siamo stati costretti a usare un linguaggio iniziatico per parlare di politica tant'è vero che confinava amo gli avvenimenti politici della giornata del cosiddetto pastone e non c'è niente di più indigesto di un pastore tant'è che lo si dalle galline e poco nel momento in cui la politica è uscita da da da da questo confine
è chiaro che c'è che si stanno commettendo degli accessi finalmente c'è anche qui il il piacere il gusto di una ritrovata libertà il gusto di poter criticare il potere cosa che non è mai stata fatta io sto nei giornali da venticinque trent'anni mai nessuno si sarebbe sognato
Di scrivere di Andreotti ciò che oggi si scrive di Berlusconi o di dopo di Craxi quello che oggi si scrive che so di Buttiglione un assolutamente sistema degli schieramenti sui giornali politici che si incaricavano di di fare determinate cose ma giornali come il Corriere
La stampa la Repubblica stavano assolutamente su su un altro piano oggi finalmente
C'è maggiore libertà e vediamo in televisione che cosa succede quando ho assistito alla scaramuccia tra Scalfari e Berlusconi in televisione a Tempo reale anche uno spettacolo del genere io lo aspettavo la specie sui giornali si legge ma insomma dobbiamo tornare a un criteri da criteri Diversi omaggio Rispetto maggiore eleganza sì ma questo è chiaro è chiaro che bisognerà tornare matti per anni è stato compresso e represso è fatale che nel momento in cui gli ha consentito
Di godere di una certa libertà commette
Degli eccessi questi eccessi si eliminerà hanno per loro conto si troverà un equilibrio ma è chiaro che siamo ancora in una fase di di
Iniziale
Di godimento di di una certa libertà un fra qualche anno mi auguro senza disegni di legge senza decreti di legge i giornalisti rientreranno se non altro
Nel nel nell'educazione nelle buone maniere
Ma mamma ma in attesa di questo io non vorrei papere
Del delle regole che ridurrebbero i giornali a a spese di Prada di cui abbiamo già visto i risultati scusate se mi sono dilungato grazie moda Feltri
Credo che i parlamentari stanno scappando videocamera Vincenzo vita poi Daniela Brancati Q
Dal nel mio intervento
Brevissimo anche perché concordo pienamente con molte delle cose dette all'inizio ho trovato la mattinata me ne rallegro con l'ordine dei giornalisti l'operazione la stampa di grande interesse
Per l'intervento straordinario la Presidenza della Repubblica e per le relazioni che sono state fatte qui io in verità mi ero iscritto pensando che rimanesse il ministro Gambino
Ministro Gambino se ne andarono ha promesso ma nessuno va be'ma insomma diciamo che avrei parlato con perché parlerò un minuto di par condicio perché è il tema di queste prossime ore in verità poi tutto il resto è parte integrante della discussione sulle regole
Facendo un invito a tutti quanti voi noi perché in queste prossime ore
Mettiamo in campo una questione fondamentale su cui non si può scherzare più che il tema all'interno del dibattito sulla par condicio
Degli spot
Perché quello che è successo viso che l'esperienza ci deve pur insegnare non solo la dottrina qualche cosa
Quello che è successo per esempio con gli spot sulle sui referendum abrogativi della legge Mammì è in nuce quello che potrà accadere nel corso delle prossime giornate
Sia di campagna amministrativa sia comunque ci sarà
Di campagna politica e cioè la denigrazione sostanziali delle opinioni diverse l'utilizzo della pubblicità in termini di
Pubblicità scorretta e sleale
Qui si apre tra l'altro un problema mentre esiste un codice di autodisciplina nonché un Giurì per la pubblicità commerciare diciamo così
C'è un come una vacatio per quanto riguarda la pubblicità
Politica cosiddetta ora quegli spot per esempio non per caso lo spiegare ante dell'editoria della diffusione ha ingiunto alla Fininvest che non ancora ottemperato l'ingiunzione del garante tra l'altro di mutare risposte
Sì fatto ricorso perché appunto
Eh ma poi anche qui il diritto dei forti e dei deboli perché ricordo che alcune piccole emittenti in questi giorni stanno chiudendo perché hanno avuto un cannone non previsto canoni di concessione molto più alto di quanto si aspettassero ci sono poi emittenti ed emittenti
Diritti di più forti e più deboli torno un attimo di sport e chiudo c'è un problema quindi concreto che io mi auguro possa
Ridefinire quel testo che era da ultimo circolato nel commissione parlamentare
Affari costituzionali e nel dibattito politico rendendo più incisivo il divieto degli spot
Per la parte della campagna elettorale e quindi non solo gli ultimi venti giorni
E comunque definendo con più precisione
La tipologia degli sport
In quanto la comunicazione politica non può essere messa sullo stesso piano della comunicazione commerciale pure e semplici
Quindi esiste un problema di definizione di cosa può essere uno sport che non può essere semplicemente uno spot di tipo emozionale
Ho
Diciamo di pubblicità comparativa che è vietata nella pubblicità
Diciamo commerciale non si vede perché debba essere consentito allora in quella politica quindi questo tema va io credo più di tanti altri
Messo in discussione previsto
Così come credo mi spiace che il ministro se ne sia andato ma lo dico nel senso che forse togli arriverà qualche parola di questo convegno cioè
Così come ritengo che in visto che la campagna elettorale
Siano indispensabili per la par condicio intanto la conclusione dell'iter della legge di riforma dei criteri di nomina il consiglio mi Sasso della RAI
E poi l'avvio della normativa antitrust almeno con uno stralcio considerando che pendono anche i referendum ma aggiungo perché se ne parla poco
Il proprio ministro Gambino che dovrebbe dare una risposta
Un atto iniziale
Un atto iniziale che riguardi la messa per lo meno tecnica in pari opportunità delle emittenti
Nel senso che in Italia non viviamo professor Conso lei è stato mini sulla giustizia giurista
Viviamo questa anomala situazione furono date delle concessioni
Nel novantadue dall'allora governo Amato
Delle concessioni non paritaria dal punto di vista dalla copertura del territorio già questo apre un tema che la Corte costituzionale ha recentemente stigmatizzato con una sentenza del dicembre scorso
Oggi di fronte al fatto che il piano delle frequenze su cui doveva basarsi la ridefinizione delle emittenti è sotto sequestro dalla magistratura quindi ha virtualmente come dire bloccato sospeso
Quindi
Con atto di urgenza credo che vadano ripristinate alcune minime pari opportunità
Prima ancora di parlare di quelle generale mi pare quindi che sia indispensabile che il ministro prenda
Atto di una richiesta fatta non solo a Telemontecarlo ma da tanti di novità i progressisti da altre forze
Ho finito mi faccio la piccoli maggiore di campo in una materia sindacale con grande
Credo serietà vada affrontata
La sentenza della Pretura di Roma sulla iniziativa della sua azione la stampa della Fnsi dell'Usigrai in merito alle nomine RAI questa pronuncia di antisindacali tanto il comportamento della direzione della RAI con sospensione dell'efficacia della nomina dei direttori dei TG e dei GR credo che sia un fatto nuovo di estrema importanza per due motivi
Uno politico immediato
Quelle nomine ha chiaramente viziate da faziosità politica sono state riconosciute viziate anche sotto il profilo della sua da loro legittimità sindacale
Secondo e non è poco
C'è una questione anche ecco di diritto all'informazione e il diritto all'informazione le regole all'informazione devono essere non particolari anomali in Italia
I giornalisti devono come tutti i lavoratori e cittadini stare dentro un contesto di regole in questo caso si è riconosciuto un vulnus che si operato credo che sia stato di grande importanza
Il pronunciamento dalla Pretura di Roma non si può non prenderne atto non tenerne conto ci auguriamo che per una volta questo Consiglio dia un segno di serietà
Razze ricca e tocca a Daniela Brancati direttore del TG tre
Ne abbiamo ricevuto un messaggio dal presidente la Corte costituzionale non ha potuto essere fanno il professor Antonio Baldassarre
Ma italiano
Sì due o tre cose che peraltro ha avuto modo di dire ripetutamente anche se non alla presenza dello stesso Vittorio la prima cosa è che la par condicio è l'assoluta negazione a parer mio del nostro mestiere
Il che non vuol dire che noi non dobbiamo avere delle regole io credo che noi delle regole le abbiamo le auspichiamo ma devono essere regole che ci consentono di fare il nostro lavoro secondo i criteri che ciascuno di noi ben conosce
E che sono i criteri io non credo di obiettività perché questo mi sembra più difficile ma di completezza dell'informazione e questo invece è possibile
Regole quindi di deontologia professionale
Dopodiché noi non dimentichiamo credo non dobbiamo dimenticare che rispondiamo del nostro operato tutti i giorni sia in sede civile sia in sede penale e sia al nostro pubblico quindi diciamo che di regole ne abbiamo eccome se ne abbiamo la par condicio quindi credo che il fatto stesso che noi ne andiamo a discutere il riconoscimento di una grande impotenza
La prima impotenza è quella della nostra democrazia
A
Fare in modo che ci sia un pluralismo reale e l'unico pluralismo reale da cui discende ovviamente
La libertà di informare e di essere informati l'unico pluralismo reale quello che deriva dalla pluralità del possesso delle fonti di informazione
Quindi io condivido ciò che ha detto tanti che mi hanno preceduto che l'unica possibilità vera di pluralismo e di correttezza e l'informazione sta oggi nella avere una seria e severa e applicata normativa antitrust
In questo sta l'impotenza nostra cioè per il riconoscimento di un'impotenza e quando siamo qui
A discutere del fatto che noi dobbiamo noi giornalisti dobbiamo avere delle regole oltre quelle che già abbiamo e che ci sono e sono per antiche contro di noi quante volte vengono sporte querele e così via
Quando noi andiamo a discutere di tutto questo cioè dell'aumentare le regole dimentichiamo appunto che questo è il riconoscimento grande di un'impotenza
Io so che il nostro presidente dell'Ordine ha preso male una corte le critiche che sono state fatte
Per esempio quando è uscito il testo di legge del ministro Gambino ha preso male le critiche al fatto che ci sarebbe questo organismo come pratica organismo dell'ordine
Beh presidente non te ne devi avere a male perché la verità
E che non è possibile che ci sia una specie di piccolo tribunale che tutti i giorni giudica voglio dire chi autorizza non voglio dire altri colleghi ma anche un magistrato ma anche il cosiddetto esperto di comunicazione di massa
Quando tu sai come noi lavoriamo tutti i giorni cosa vuol dire lavorare una notizia che cosa significa far uscire numerose edizioni di telegiornale di giornale
Ma come si fa dico io questo è impossibile la par condicio ma ragione Feltri devo dire del resto non condivido quasi nulla di quello che Feltri ha detto ma su questo sì come è possibile
Che io Inter visti un segretario di partito e poi deve intervistare tutti gli altri e che garantisce comunque a tutti gli altri hostess Effetto perché io ti posso dare intervistare con benevolenza e ti posso intervistare con malevolenza
Bastano trenta secondi in televisione fatte in un certo modo per rovinare una persona non c'è mica bisogno di Brasile ore con questi proviene da se stessi
Voglio dire
Che impedisce e tanti altri partito io trovo molto più scandaloso per esempio il fatto che si vada per strada fare le interviste in Angola anti
Facendo dire alla gente esattamente quello che tu vuoi che lui dica trovo più scandaloso porgere una domanda in modo capzioso in modo che la risposta è già determinata dal modo stesso in cui io ti faccio una domanda
Che non è il fatto di negare due minuti a un personaggio politico piuttosto che a un altro allora su tutto questo il tribunali non fa da questo o quello ma come fa a intervenire è impossibile a chiunque faccia il nostro mestiere
Questo lo sa
Pertanto l'unica regola aggiuntiva che io auspico a quelle che già ci sono è una serie normativa antitrust
Dopodiché mi spiace molto che i politici siano in larga parte assenti a questo punto della mattinata perché c'è una cosa che mi colpisce in tutto questo dibattito
Sulla libertà di informazione la libertà di essere informati io sono d'accordo con i relatori che l'hanno detto questo secondo aspetto molto importante
E la cosa che mi colpisce è che noi siamo qui ancora una volta di scorrere dell'accesso ai media da parte dei politici e non ci preoccupiamo mai di tutta quella parte di culture
E dista oggetti che si o no
Ancora in attesa di emergere perché in media se ne fregano completamente di questo tipo di culture e di soggetti quindi mi sembra che ancora una volta la politica sia qui a preoccuparsi di alcuna auto conservazione
Di un del modo del proprio modo di emergere io non so se ho capito bene quello che Santerini ha detto siamo in Marino mi sembra d'aver capito
Siamo in un momento straordinario ci vogliono regole straordinarie
Allora se questo è quello che hai detto io non solo non sono d'accordo ma sono preoccupatissima perché se a questo punto siamo di mettere regole straordinari
Ha un lavoro del giornalista questo significa che siamo veramente alla conclusione della democrazia io non voglio pensare anzi voglio sperare che non sia così
Noi dobbiamo uscire dalla logica che non sia possibile per questo Paese essere normali e ripeto l'unico modo per essere normali e fare una severa normativa antitrust grazie
Ho Wolfang Cutler collega della ABC News perché è sempre un attento e dire anche se è vero osservatore
Del nostro modo di fare informazione in Italia
Buon giorno non parlo da straniero anche se lo sono ma ho vissuto molti anni qui il lavoro da molti anni in Italia ma credo che queste mie osservazioni vogliono approfittare di un'esperienza contestate estere e anche del fatto che io girato per lavoro molti Paesi del mondo oggi viviamo in un Paese in un villaggio globale come si dice spesso
E quindi credo che sia utile cioè approfittare delle cose buone che ci sono ovunque del resto in Italia in genere non si ha nessuna remora a fare queste cose in molti altri campi per esempio in campo sportivo dove se l'allenatore migliore in un certo campo è uno straniero lo si prende così si è fatto nella pallavolo così si fanno alla pallanuoto quindi se ci sono delle cose buone all'estero da prendere degli esempi prendiamoli senza paura detto questo
Vorrei anche dire
Che io non appartengo a nessun campo nella Fininvest nella RAI importante sottolineando perché purtroppo in Italia molto spesso quando parliamo di queste cose si parla in modo purtroppo fazioso molto differisce affrontare questi argomenti
Senza una faziosità abbiamo avuto anche in questo momento poco prima di me alcune delle persone che hanno parlato credo che abbiano parlato purtroppo in modo fazioso
Detto questo voglio parlare soprattutto di televisione perché se ci piaccia o meno
La televisione e il mezzo con cui la maggioranza delle persone in quasi tutto il mondo si informa può piacere o meno è così i giornali oggi contano molto di meno tra l'altro come sappiamo tutti la televisione in Italia riveste un ruolo particolare nel male ma anche nel bene e sappiamo che la televisione ha svolto un ruolo fondamentale nell'unificare il Paese
Eccetera eccetera sappiamo anche ci sono una serie di studi che hanno trattato per uomo dalla televisione nell'ultima campagna elettorale
Senza riferirmi proprio questo voglio dire che del se non contasse niente apparirebbe molto strano che la prima cosa che fa Berlusconi diventato presidente del Consiglio occupare la RAI
Al tempo stesso mi sembra altrettanto strano che se questi spot non servono a niente
Un partito azienda che può approfittarne senza nemmeno pagarli se non contassero niente non avendo noni non direbbe le tre con questi spot perlomeno c'è il dubbio che servono altrimenti non lo farebbe
Detto questo vorrei dire anche un'altra cosa affrontò giusto un attimo e poi lo lo riprenderò il nodo reale del problema d'in Italia e il controllo politico sull'informazione si parla sempre di stampa come Quarto potere in una democrazia questo quarto potere
Deve essere un potere indipendente da tutti gli altri purtroppo in Italia
Questa è un fatto Popper c'era anche questo meno non è così
La stampa in Italia per tanti motivi e la televisione poi non è mai stata indipendente è sempre asservito comunista al potere gruppi industriali eccetera anche quei non è questione di editori puri o impuri il problema e che un editore anche se un gruppo industriale non ha mai in Italia ha cercato di vendere giornali o di fare televisione per vendere televisione quindi riguardo all'informazione vende l'informazione
Se accetta sempre cercato di usare questi mezzi come megafoni Oppo o è o per se stessi per il proprio gruppo poi per soddisfare dei padrini politici o nel caso dalla Fininvest quando Berlusconi entra in politica
Notiziarlo a se stesse quindi il problema questo lo vediamo e questo il problema cioè il controllo politico sull'informazione eccome tagliare questo diciamo questo tipo di legame che nuoce all'informazione in Italia e che ha serie conseguenze sulla democrazia in Italia soprattutto oggi che abbiamo un partito azienda che a un controllo sui mezzi d'informazione tale che non esiste in nessun altro Paese detto questo i punti da affrontare se vogliamo andare oltre sono per lo meno tre
Il primo è quello di un vero libero mercato e qui bisogna poter dire molto tranquillamente senza demonizzare nessuno la situazione italiana
Con una Fininvest che controlla tre reti la maggioranza dalla pubblicità nel campo della televisione commerciale
Una situazione dove c'è un conflitto di interessi tra un personaggio che diventa presidente del Consiglio che controlla le televisioni
Eccetera e una situazione incompatibile in qualunque altro paese al mondo perché non è compatibile con una sana democrazia
Tanto meno con un libero mercato se non possiamo dire questo è inutile stare a parlare oggi la Fininvest cerca di demonizzare qualunque tentativo di fare una seria legge antitrust dicendo volete colpire alle libertà si vuole demonizzare per non è vero
Se vogliamo avere una democrazia un vero libero mercato certi problemi vanno affrontati
Anche se c'è a chi non piace il problema dell'Antitrust però di per sé non basta
Perché come dicevo prima l'imprenditore che domani si metterà a fare della televisione in un nuovo mercato se sarà possibile farlo deve farlo con uno stato d'animo diverso
Purtroppo vediamo che anche oggi una delle prime cose che ha fatto Cecchi Gori è stato telefonare alla Benz Loreta e delle di cambiare linea politica questo non è accettabile
Quindi non serve fare una legge antitrust se poi i gruppi che si mettono a fare televisione cioè con i favori del vecchio modo cioè cercando agganci con i partiti politici che siano vecchio nuovo deve cambiare chi fa televisione deve farlo per vendere televisione pendere informazione tra l'altro una cosa che in Italia stanno pochissimi
E una cosa di cui Berlusconi si è sempre fregato
E che l'informazione fatta bene vende non solo immagino che voi lo sapete ma la gente in Italia in giallorossa
Già il TG cinque che fatto meno peggio degli altri e che diciamo è quasi decente da solo copre tutti i costi e credo che ci sia anche un piccolo attivo per quanto riguarda l'informazione della Fininvest
Sappiamo che per esempio negli Stati Uniti e molto più importante
Per un canale televisivo una delle grosse neppure avere una new roots credibile perché è lì che acquistano spettatori non è nel fare la ruota della fortuna prima che l'Anci programmi viceversa il telegiornale migliore dell'ANCI programmi tra l'altro sarebbe un telegiornale Obiettivo di qualità in un panorama come quello italiano distruggerebbe qualunque conferenze in questo momento se ci fosse qualcuno disposto a farne uno buono sbagliare sbarre alle replicanti perché la gente non guarderebbe più da soli rappa
Detto questo
C'è un secondo problema che va affrontato e bisogna avere il coraggio di dire delle cose anche se in Italia questo è un tabù la RAI va de lottizzata
Questo è un cancro che va estirpato del tutto perché se no non si elimina mai allora prendiamo anche chiaro questo punto come dice Maurizio Costanzo che è molto più autorevole di me
Ci sono delle persone che in quindici anni di mestiere hanno conquistato una certa credibilità io aggiungo ci sono molte persone
Che in altrettanti anni non meno di tre e di credibilità non ne hanno conquistata affatto e sappiamo che sono delle persone targate
Prima era una targa per i certi partiti poi hanno cambiato camicia poi la ma cambiato di nuovo e ancora ancora e ogni volta che c'è un ribaltone un nuovo governo o una nuova maggioranza queste persone cambiano camicia
Quindi la RAI va be'lottizzata vanno mandate via questo persone prepensionato e se necessario
E bisogna regolamentare l'accesso in RAI in modo diverso parliamoci chiaro neanche assurdo pensare in un campo come la televisione che è un campo specifico
Di fare entrare la gente in RAI o in qualunque televisione anche privata per concorso non esiste uno che fa un tema che cosa posso sapere io se capaci prenotare un satellite
O di fare un reportage o di montare un servizio allora la gente va presa come si fa in tutto il resto del mondo
Giovani studenti o gente che lo vuole fare viene a fare un internato delli starci pagati o meno e lì si vede che è capace di lì si prepara sul campo anche questo l'ho detto comunque
Il problema dalla RAI è un problema fondamentale perché io credo che in un sistema televisivo sia importante avere un servizio pubblico ma che lo sia davvero
E questo soprattutto perché lo paghiamo noi e qui poi si potrà discutere se deve avere uno due canali
Questo non è il problema principale problema principale e che la RAI sia al servizio dei cittadini e non del potere politico e allora qui arrivò nodo fondamentale del problema che riguarda noi che siamo giornalisti
E questo lo posso dire molto pacificamente il problema
Italiano è un problema anche del modo in cui si fa giornalismo in questo Paese
E ci sono alcune leggi etiche fondamentali che in questo Paese ci sono nei libri che io vedo distribuite produrre dei giornalisti oppure che vengano forse anche menzionati
Ma che in realtà sono delle cose che in genere quando si menzionano si fa sollevando gli occhi al cielo pur dicendo le solite americanate eccetera in realtà non servono tante cose lunghe ma uno due cose basilari primo giornalismo vuol dire servizio pubblico cioè vuol dire servire il pubblico ovvero i cittadini questo è quello che il giornalismo in una democrazia
Per fare in Quarto potere questo vuol dire primo informare i cittadini di modo che possono fare una scelta
Diciamo illuminata alle urne secondo informarli su qualunque argomento che sia di discussione pubblica o di interesse pubblico per esempio in questo momento
Le pensioni potrebbe se qualunque altra cosa quindi informare in secondo luogo il secondo compito del giornalismo dei giornalisti in una società libera che quindi si presuppone i cittadini hanno un diritto all'informazione e quello di controllare
I lì eletti per conto dei cittadini che li hanno eletti questo vi fa capire che l'editore di riferimento
E uno ovvero sia i cittadini
Basterebbe capire accettare questo tipo di mentalità per ribaltare quella mentalità malsana e anche questa malata deviata che c'è in Italia dove l'editore di riferimento
E il partito politico e il Governo e il gruppo industriale se noi giornalisti cominciamo ad assumerci le nostre responsabilità
Credo che le cose possono migliorare perché quello che noi dobbiamo ognuno di noi singolarmente ricordarci perché in democrazia sia che sia perfetto meno
Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità il giornalista a un'unica cosa la propria firma e la propria reputazione nel momento in cui io firmò un servizio se so che è falso mando in onda notizie
Tendenziose faziosi io mi assumo le responsabilità e sono responsabile tanto quanto il mio direttore quanti politici che vogliono che noi facciamo queste cose
Quindi i giornalisti devono cominciare ad assumersi le proprie responsabilità rifiutando di fare delle cose che sanno non essere giuste ricordando sì
Che l'editore di riferimento sono i cittadini credo che questi sì o no i punti essenziali della questione la questione della par condicio e qui lo affronto brevemente
E una ballo o se vogliamo una bolla di sapone in realtà anche qui non bisogna scandalizzarsi ci sono vari paesi europei
Anche se devo dire come persona che ha lavorato oltre essere mi dicano con i mezzi americani più regole che ci sono più fastidio mila perché io parto dal punto di vista che un giornalista deve essere credibile
E qui purtroppo questo presupposto non è valido
Però
Il fatto e che in Italia abbiamo una situazione anomala abbiamo una situazione don partito azienda approfitta della mancanza di regole lo vediamo in questi giorni allora bisogna in questo momento perlomeno prima che vengano fatte delle altre cose prima che si riesce a inculcare questa nuova avventura giornalistica bisogna accettare un sistema e sarebbe molto più facile adottare se si vuole quello inglese quello tedesco e quello francese decidere se vogliamo permettere o meno risposta piuttosto che fare questa che stanno facendo che mi siamo una porcheria norme perché basterebbero poche regole semplici e poi ricordiamoci però concludo dicendo questo in questo momento ci vogliono ma in realtà non nascondiamoci anche noi per rimuovere il problema dietro il dito perché sappiamo tutti che la riduzione cronometrica dei tempi non telegiornale quindi la menzione di notizia è una balla totale e parliamoci chiaro in paesi seri
Veramente democratici in Inghilterra
La BBC non si porrebbe mai il problema e troverebbe assurdo quello di dare lo stesso tempo parlo in un telegiornale
A Lord Saatchi del vecchio manto quei filoni praticare un partito di Francia hippie strano e alla faccia che in quel momento era il primo ministro ma questo non perché sono faziosi ma per il valore e l'importanza del Monte
Della notizia in Italia soprattutto in questo momento ci vogliono delle regole perché Cecchi abusa della mancanza di regole ma in realtà ricordiamoci che il problema non è affatto questo
Ma soltanto quello del controllo politico che i politici
Non vogliono abbandonare
E che noi dobbiamo se vogliamo contribuire a tagliare questo legame queste il fatto per rendere indipendente la stampa e la televisione dal potere politico se no è inutile parlare nazionale
Prima di iniziare la parola forse c'era Gianni Faustini che voleva mi pare no Sandro Curzi
Io non ho visto altre mani alzate io cercherei di trovare parliamo di essere casa un abilissimo contemporaneamente però nonché tutte le volte dobbiamo riscoprire sempre tutto da capo
Perché se no queste nostre riunioni questi nostri convegni lo dico anche all'amico
Che è intervenuto adesso per diventano tutto
E poi lo stringiamo mai niente
Noi italiani siamo abituati molto a questo a questo gioco si dispiace che anche da fuori altre volte ci arrivano delle cose di questo tipo perché se no il tema molto molto precisa e molto circoscritto
E senza voi esagerare su voluti anche o meno questo io interventi consentito nessun intervento mi ha scandalizzato sentito nessun intervento particolarmente fazioso ho sentito delle idee che si contrappone io per esempio da Veltri ho colto la cosa più importante e positiva per le mie idee
Che Veltri pone il problema dell'Antitrust
Non solo lo pone
Ma lo vuole con grande grande forza dice l'Antitrust deve essere completata accordissimo
Anche per i giornali e perché non non c'è dubbio alcuno problemi delle concentrazioni
Noi velocisti la Federazione una stampa abbiamo frequentato a molto
è stato il centro di tutta la battaglia della Federazione dalla stampa in questi venti-trenta anni non so quanto proprio il centro
Quindi il problema davanti tre aste caro il chiasso non c'è più ma è è il nostro e il problema della del sindacato dei giornalisti al centro della sua della sua azione certamente poi ci sono i problemi immediati
E perché non solo c'è qualcosa di più qui si sta strozzando in questo momento sul terreno televisivo
Con la pubblicità tante cose
E allora qui bisogna essere molto concreti
E io non posso assistere a una trattativa pubblicitaria che poi non va in porto
E perché la società grande importante che voleva fare la campagna pubblicitaria scopre che allo stesso prezzo di una piccola media televisione
E che certo può offrire soltanto un canale e neanche la copertura in tutta l'Italia allo stesso prezzo poi si offrono tre canali
Ecco perché e questo negli Stati Uniti d'America vi si insegna è un reato
Perché e qui ci sono sono fatti dei giochi e sulla questione pubblicitarie molto precisi allora e Veltri va bene caro inserite però dobbiamo voi ragionare vedere d'accordissimo che non deve essere punitiva per nessuno è chiaro
Lo poneva con una grande rivendicazione è chiaro che se si va a un riequilibrio e a una risistemazione del sistema
La RAI lascerà un canale e vedremo e incerto è chiaro che l'equilibrio pone tutti questi problema questo abbiamo detto anche questo da tempo ci deve essere un servizio pubblico deve essere una serie di di iniziative private
Ci possono essere addirittura delle forme interessanti che ci sono alcuni Paesi di misto pubblico privato in una certa fase e così via quindi e un terreno molto molto concreto molto preciso di di lavoro io ho l'impressione che invece in questo buio poiché si ci si affretti a fare a dire tante cose ma poi non si capisce chi stringe e niente le pari condizioni beh sono state una cosa per fare molto rumore c'è stato intorno a questo ma e poi in realtà
Qui ci sono dei problemi che le pari condizioni non c'è discussione e si avvengono quelle che posso elabora contato sul terreno pubblicitario beh qui non ci sono pari condizioni ci sono televisioni che chiudono
Oppure vengono comprate e non si sa come come avvenuto per video musiche
Poi tra poi ci troviamo di fronte a una situazione preoccupante
Altre questioni volevo dire sugli spot ebbe sugli spot io non so non c'è un dibattito da aprire quanto sono efficaci non sono efficaci eccetera eccetera certo ecco una delle prime cose la pari condizione che si devono fare con tutta tranquillità
Senza ferire nessuno era però la proibizione di spot
Ma che necessità c'abbiamo
Di queste cose ci sono le tribune politiche si organizzino bene le tribune politiche all'interno del servizio pubblico è fatta è fatta l'operazione per presentare Lissi con pari dignità tutti quanti
Perché l'unico modo
Gli spot è chiaro che anche regolati in qualsiasi modo favoriscono sempre i ricchi
Perché una piccola forza politica che potrebbe aprire anche prospettive grandi di sviluppo certo boh investire
Poco
E quindi sarà distrutta da dal sistema dal sistema degli spot quali e pesano pesano pensano perché sono una prova della prepotenza e voi sapete che la prepotenza a volte paga Bur
Lo dimostra lo squadrismo
Per tanti anni fa che cos'era era prepotenza
Prepotenza
Porta gli altri abbassare la testa io c'ho famiglia quello è così forte che
Devo sottacere questo è il problema
Di questi spot che vediamo tutti i giorni
Oltre alle cose che diceva Vincenzo vita
E beh non si può
Accettare che ci siano degli spot
Che sono contro un referendum
Falsificando gli elementi del referendum
è qui e che ha vetri dice non hanno preso e ma una persona a casa è che gli arriva un bombardamento che gli dice sta attento perché a te non ti faranno vedere più i film
E io conosco delle persone che hanno votato le ultime elezioni perché temevano
Qualcuno gli aveva spiegato
Che i comunisti cioè tutti
Che i comunisti adesso sono tutti meno una parte non so tutti comunisti i comunisti dove spaventa perché era spaventa il candidato nel mio collegio e spaventa e voleva togliere tutte le telenovelas
Era proprio convinta questa signora e la campagna elettorale per lei è stata vissuta su questo tema
Allora è chiaro che lì si fa un gioco
Ultima questione che m'interessa moltissimo per la sentenza
Stamattina abbiamo appreso come lieta novella
Arrivando qui
E che ha dato grande forza ah non tutti ce stanno una sentenza della Procura di Roma
Pretura di Roma scusate della pre della Pretura di Roma esecutiva immediata che dice che tutti i direttori nominati recentemente
In RAI sono dei
Sono nulli
E sono integrati
I vecchi direttori e non solo ma si dice che il servizio pubblico la RAI deve pubblicare cioè deve rendere pubblico il testo di questa sentenza
A me la cosa interessato molto
E il secondo me ha dato grande forza al discorso che ha fatto che anche quello chi non ha sentito di voi è bene che domani cerchi di di saperlo che ha fatto qui il Presidente della Repubblica io stasera tenterò di darlo quasi integralmente il mito del giornale
Perché è un discorso molto chiaro
E accoppiato a quella sentenza
Dice che l'Italia lo Stato
Tartassato che siamo un Paese pieno di problemi sulla nostra lira speculatori riduttive tutto sta avvenendo tutto però una sua dignità e una sua forza ascellare
A me piace in questi giorni ricordare sempre che poi proprio in queste ore
Si stava preparando l'insurrezione a Milano Torino Genova via non è retorica ma insomma è bene ricordarselo perché poi e questo Paese ha fatto anche delle delle cose le fabbricare
Non sono state smantellate portati via gli impianti impianti sono rimasti in Italia
E l'abbiamo fatto questo da soli
Questo difendere gli impianti certo tutti ci hanno aiutato a liberarci però impianti industriali seri sono difesi
I genovesi i torinesi i milanesi nelle loro nelle loro aziende
Allora dire questo
Dico che quella sentenza e ci apre un discorso molto importante che riguarda il nostro contratto di lavoro anch'
Perché da grande forza all'autonomia
Dei direttori
Il famoso articolo sei
Perché e questo riguarda soprattutto quelle aziende che non fanno il contratto al direttore
Con la data dalla alla allora quello va be'quando è finito
La data il direttore va be almeno che non sia riconfermato e questo è normale noi siamo vissuti nell'illegalità
Io questa cosa l'ho sentita io e quindi mi brucia e quindi mi appassiona anche il siamo vissuti e legalità
Perché dovevamo assunti stavamo dentro la RAI
Poi certo punto diventiamo direttori
Il problema che non c'eravamo una data di scadenza
Invece era ognuno era libero
Forza politica che influenzava il consiglio d'amministrazione di decidere se la testa doveva essere tagliata o non tagliata quante come eccetera e tutto questo senza nessuna motivazione scritta
Neppure orale
Io non sono riuscito a vedere una
E in questo sfido anche il vecchio consiglio
Non solo quello attuale
Io non ho avuto una motivazione anzi ho avuto grandi elogi previsione delle ha rafforzato
E allora
Questo è molto importante questa sentenza
Perché poi i direttori che non c'hanno coraggio
Non è che posso e devo dire io non ce l'ha il coraggio perché posso esserlo tu non c'è coraggio perché sei un imbelle
Perché non sai fare il direttore perché se vigliacco
E perché è il momento e quelli devono motivare perché ti cacciano via se tu fai bene il tuo lavoro
Rispetti le leggi della Repubblica
E be dopodiché sotto
Non è facile
A dire quello che dice appunto questa sentenza perché deve essere motivato scritto informato preventivamente il sindacato
Dopodiché se ci sono gli elementi
Della rottura va bene
Se non ci sono
Non è che dipende che se cambia il segretario di questo o quel partito quella Colorno quella corrente e e così via queste molto importanti io credo che i colleghi giornalistica fanno i resoconti abbiamo seguito spero stamattina
Che tutti abbiano capito il valore di una cosa che è un elemento naturalmente può darsi che non modifichi nulla immediatamente ci saranno ricorsi non so come si comporteranno ma non a questo importante pertanto il comincia una affermare alcune cose che sono quelle famose regole perché ci vogliono delle regole preciso poi ci vuole e ho finito quello che ha detto Gianni Riotta di un bellissimo articolo sul Corriere della Sera
Noi sappiamo fare ciascuno di noi bene il suo mestiere
E poi si ha il coraggio non ce l'abbiamo e allora nessuno ce lo può fissare con delle regole grazie
Altre corse
Paolo Butturini e poi ci avviamo a conclusione
Allora io cercherò di essere brevissimo però ci sono una nell'intervento sia mi dispiace non sono più in sala sia di Feltri credi
Anselmi ci sono soprattutto di Feltri c'è un'insidia l'insidia è che si consideri questa cosa l'insidia è la melassa
E siccome tutti fanno così e siccome la situazione così
Il prima eravamo sotto il tallone adesso esageriamo un po'allora scusate il rischio che non si parli mai di cose concrete io ne cito una sola ma che trovo gravissima
Non ho visto sui giornali e sulla televisione nessun dibattito sulla questione deontologica a proposito di una cosa che io trovo ripeto gravissima e alludo
Alla questione del suicidio il maresciallo Orlando in Sicilia
Signori miei i giornali il giorno dopo sono usciti mi spiace ripeto che non ci sono Feltri Anselmi perché entrambi porta una grave responsabilità su questo il titolo del Messaggero era infangato mi uccido fra virgolette il titolo della Giornale di Feltri era accusato da Orlando maresciallo si suicida
Laddove la gravità la gravità non è un'opinione questa signori miei perché questi signori avevano a disposizione sia gli estensori del titolo che quelli dell'articolo
Un dato di fatto e cioè la lettera del maresciallo nel quale non era né citato alla trasmissione Tempo reale nel citato Orlando ma venivano tirati in ballo ben altre questioni
Ben altre questioni tant'è che la lettera si concludeva con una sorta di messaggio alla ai superiori del maresciallo che diceva credo più o meno testualmente io sono stato protagonista dell'arresto di Riina come possono confessare ospite confermare o smentire i miei superiori
Beh signore allora questo non è una cosa non è che non esiste l'oggettività non è che non esiste il fatto non è che non esiste la possibilità di documentare un fatto
E allora se non partiamo da qui ecco allora perché e mi avvio subito alla conclusione approfitto del fatto che ci sono qui il presidente dell'ordine e il segretario della federazione il presidente la federazione segretario e presidente delle Federazione della stampa
L'autonomia non è una cosa che ci viene dall'alto è una cosa che i giornalisti si devono con questa rispettando delle regole e io sono d'accordo invece con quello che diceva il segretario è un momento straordinario ci vogliono regole straordinarie e credo che il segretario non intendesse regole censoria
Intendesse regole che già ci sono ci possono essere per esempio la Carta dei doveri pre esempio per esempio una battaglia che in Italia non è mai stata cominciata ma bisogna cominciare sugli istituti dell'autonomia giornalistica
Sulla possibilità che si giornalisti a questo punto debbano effettivamente rispondere a se stessi alla propria deontologia e al pubblico ma con delle regole precise le regole ci sono la Carta dei doveri io
Non sono d'accordo il collega presidente l'organo sa benissimo che tutto ciò avvenga con una legge dello Stato perché credo che debba essere l'ordine a dotarsi autonomamente di sanzioni rispetto a questa Carta dei doveri
Trovo come dire questo sì pericolosamente censorio che tutto questo rientra in una legge dello Stato perché a te è un attentato di fatto l'autonomia dei giornalisti e credo che la Federazione della stampa
Questo lo colleghi sia presidente che è segretario sanno perché andiamo dicendo da tanto tempo debbano subito iniziare una battaglia sulla questione degli statuti dell'autonomia
Dell'impresa giornalistica perché solo su queste due e poi citato tutte le altre questioni che sono già state dette molte volte
Un ultimo esempio piccolo ma per chiarire
Molto meno grave di quello del suicidio del maresciallo ma voi vi ricordate la il il risorto la resurrezione improvvisa di quel signore che stava in coma e beh signori mali a parte tutto qui si pone un problema
E di conoscenze voglio dire mediche per cui bastava alzare un telefono e chiamare un qualsiasi reparto di rianimazione per sapere che non è possibile che un signore ha impresso la fa introduce al programma piatto in prosa mentre si svegliasse ed è se un bacio alla madre
Chi ha chiamandola per nome e se proprio non si voleva fare questo bastava una telefonata all'ospedale
Americano dove era successo questo evento allora questi sono fatti non sono discussioni sulla par condicio o dibattiti sul sesso degli angeli quindi partiamo da qua perché l'obiettività esiste grazie
Ringrazia in modo particolare veramente in modo affettuoso oggi non solo il suo intervento ha perso è stato con noi tutta la mattina e poi concludiamo ancora un intervento breve di Gianni Faustini professore
Molto brevemente come ovvio contatta allora anche se ci sarebbero molte cose da dire
Abbiamo ascoltato tutta una serie di prese di posizione in gran parte coincidenti soprattutto credo che sia emerso forse non c'era nemmeno bisogno come il problema sia estremamente
Quindi non si poteva in una mattinata risolvere la tematica nella sua globalità
E avvenuto quello che inevitabilmente avviene quando c'è una certa fretta non soltanto per brevità dei tempi ma anche per l'urgenza delle cose che premono
Di polarizzare l'attenzione su quello che è il problema che più incalza quello che all'ordine del giorno
La stessa presenza del Capo dello Stato
Così autorevole così preziosa certamente ha indotto a concentrare molto la discusso almeno all'inizio
Negli interventi quasi tutti hanno sottolineato che il vero problema i veri problemi
Non sono tanto quelli di questa par condicio che qua potrebbe addirittura essere una bolla di sapone
Ho problemi analoghi ci vuole anzitutto una normativa antitrust l'estensione Point alla RAI anche alla carta stampata sono tutte tematiche sacrosante ci sono altri problemi che sono emersi problema anche quest'ultima sentenza dell'organizzazione del lavoro dell'autonomia del giornalista tutti importantissimi
Certamente non era possibile in così poco tempo con brevi interventi ecco si possono elencare oppure si può polarizzare l'attenzione su uno di questi
Ora
Praticamente mi pare che noi abbiamo oggi vissuto un'altra esperienza italica che potrei dire quella dell'emergenza emergenze nel senso che c'è un problema che preme e che finisce per richiamare di più l'attenzione che era presente il capo dello Stato era presente il ministro Gambino era presente il presidente della Commissione affari costituzionali
Della Camera altri componenti di questa Commissione sono andati via perché comincia in quella sede la discussione su questa par condicio e domani e dopo domani passerà in aula
Quindi questa era diventato il problema più urgente più assillante sarà il meno importante però è il più urgente e allora ecco che noi abituati a lottare anziché organicamente anche perché i tempi sono stranamente lunghi perché ogni problema delicato ma esasperante dialettiche italiana per mille ragioni porta lontano un poco di riformiamo il Codice tutti i codici insieme sarebbe Viviani regia e poi si fanno interventi emergenze
Quindi è stato il inevitabile credo per dare una certa concretezza immediata
Una qualche voce da far sentire chi oggi in Parlamento porterà avanti quel problema ed è il passaggio obbligato qualche elemento beni questo per spiegare come mai
Non lo rese Eritrea più importante era il problema che oggi seconda cosa
Qualcuno ha detto
Non c'è bisogno di regole se ci saranno regole non le osserveremo nemmeno il guaio è che qui non è tanto questione di introdurre regole su questa tematica della par condicio regole ci sono soltanto che non vanno bene almeno molti ritengono non vanno bene
Queste regole ci sono con la legge dieci dicembre novantatré numero cinquecentoquindici qui si tratta di vedere se il caso se si riesce a modificarle
Ecco perché è sbagliato dire non ci sono regole quindi o non emettiamo nessuna o ne mettiamo un'alternativa manichea qui non c'è nessuna alternativa manichea di questo tipo o manteniamo le regole che ci sono un po'insufficienti o inadatti inadeguate secondo alcuni
Oppure
Miglioriamo per o le lasciamo così come sono quindi regole già ce ne inutile dire non vogliamo la legge la legge c'è già quindi casomai diciamo proviamo ecco se siamo contrari a questa proliferazione di norme io concordo in generale su questa linea troppa legislazione si fa in Italia
Però allora chiariamo bene bisogna abrogare queste siano ce le teniamo e quindi regole Cencio
Neanche questa mi pare una precisazione che va
Ma
La vera tematica poi alla fine di questa par condicio almeno quella che più premeva è quella che più con turbe sta faccenda degli spot la faccenda tedesco allora è vero che in altri Paesi sono proibiti in fase elettorale o addirittura assente però ecco che qui vien fuori la necessità di chiarire mi pare che quasi tutti l'hanno messo che è una cosa è l'informazione una cosa e l'informazione elettorale
Altra cosa è lo sport cioè la pubblicità e anche la propaganda
Quindi dobbiamo evitare che si crei l'impressione che sia tutto informazione e anche il capitolo degli sporche anche qui sono previsti anche voglio dire qui nella legge precedente
E qualcuno vorrebbe migliorare non ha nulla a che fare con l'attività del giornalista non è quell'informazione
Assolutamente e allora e anche un modo per chiarire quali sono i rispettivi campi d'azione
Con lo sport e pubblicità arriva viene data sarà l'editore che accettano accettarla con lo sport e lotta o lo prepara addirittura il giornalista in questo che c'entra assolutamente con la propaganda forse ci può essere qual è cosa di più ma in realtà sono gli altri che ha utilizzano i mezzi di informazione
E l'accesso infatti la normativa e accesso acceso dire dall'esterno quindi questa tematica e forse conferma siamo la tesi poi i problemi nostri sono altri peggio società vi sono altri non è il problema degli sport non c'entra niente il giornalista casomai per l'editore stimano per il giornalista e qui non c'entra meno con la libertà di informazione
Però siccome si cerca di far tutt'uno ecco che questi chiarimenti tutto sommato possono essere utili e sgombrare il terreno da temi che magari una volta superata questa emergenza che poi non è che se ne potrà parlare all'infinito o passo non passa questo normativa
O ci sarà o non ci sarà il decreto legge o ci sarà o no il disegno di legge che va avanti arriva a un certo momento poi finirà la legislatura o produrrà o non produrrà o ci terremo le vecchie regole non avremmo qualcuna di nuovo
E forse finalmente si potrà allora tornare ad occuparsi dei problemi di fondo
Restano tali non si è voluto disconoscere l'importanza da parte di chi ha organizzato questo convegno almeno come le inteso io era per puntualizzare in questo momento quello che il ruolo del giornalista quello che è il ruolo dell'informazione
In questo bailamme dove i problemi si affastellano compreso l'ultimo certamente del maresciallo suicida molto conturbante
La figlia in fuori il problema del talk show che dovrebbero essere forse meditato in un certo qual modo e quello dei titoli ad effetto ad esempio che è stato portato esempio di non lo citi vita
Ma questo oggi come oggi è importantissima ma se non ci fosse stato l'appuntamento e non per nulla il ministro Gambino è venuto qui è venuto certe opere che sezionati Phraya state sarebbe venuto certamente comunque ma lui stesso ha parlato
Di questo testo suo che ha avuto una seconda edizione che in discussione che il Governo ha messo come quarto punto ecco cioè qui dobbiamo anche valutare al di là di quella che può sembrare l'emergenza
La coerenza di prese di posizione un governo a un impegno di portare avanti due tre quattro punti e deve cercare su questi punti di impegnarsi
Gli altri non li ha messi nel programma e allora restano Piano sul piano culturale oggetto di meditazione ben hanno fatto coloro che hanno arricchito il dibattito di questi aspetti su cui poi si mediterranei si tornerà mi pare che in queste ore al punto che il tema per il maresciallo suicida del PEEP Show e dei giornali che possono aver presentato in modo non puntuale non obiettivo che era certamente importante se oggi non ci fosse stato al Parlamento questo punto all'ordine del giorno che il governo ponte avanti perché ha un impegno
Probabilmente avremmo parlato molto di più del maresciallo suicida dei talk show dei titoli
Ad effetto quindi ecco che molte volte si deve tenere conto della realtà
Realtà o dire tutti i problemi che si stanno vivendo ma quello che emerge uno perché è il più assillante
A le ore contate l'affrontarlo
Quattro
Quattro punti dopo un rilassamento davvero di cuore a nome della federazione dell'ordine ora al primo punto il Presidente c'è il presidente la Commissione affari costituzionali che ci dice che domani qualcosa sortirà dalla Commissione sul versante della pubblicità e della propaganda come cittadini in questo caso non come giornalisti
Ci auguriamo per questo quarto punto uno del del programma del governo Dini che su questo qualcosa avvenga che poi ci sia un decreto legge secondo la famosa par condicio per noi giornalisti va inteso naturalmente non sul seno telegiornale non sulla singola trasmissione nemmeno sul minutaggio
Ma nell'arco di un mese deve pur venir fuori che c'è un minimo di rispetto per tutti insomma la par condicio un minimo di par condicio deve venir fuori
Io ho dei dubbi fondati che questo nella nostra nella nostra pratica quotidiana avvenga in altri Paesi viceversa questo avviene normalmente com'è che possiamo farci rifarsi far fronte noi a questo tema certamente maggior preparazione maggior cura la professionalità ma per la Madonna se manca un po'di un gruppo di poco più di deontologia Sama Rutte che venga qua a dirmi no non la vogliamo ci sono le regole e basta
Terza osservazione nel merito sono ben consapevole che tutti dicono ah ma l'ordine va anche bene anzi andrebbe benissimo l'ordine ma poi cosa fa in concreto l'ordine ciò che queste anime la nostra rovina e per me che son pure ingrassato è anche difficile saltare propenso che la sollecitazione dell'opinione pubblica la crescente coscienza da parte dei colleghi le sollecitazioni di studiosi oggi il professor Conso già parlato da autorevole studioso la stessa sollecitazione della corte giudicante il collega nel continua a rivolgersi ma insomma questi sono i problemi affrontati soprattutto ci obbliga a cercare di andare avanti cosa possiamo rispondere che ci proveremo ci proviamo quarto e chiudo siamo tutti convinti che occorra una nuova legislazione di sistema
Sulla radiotelevisione certo ma anche non solo sulla televisione via etere sul satellite e sul campo e sta tornando di attualità in Italia ma pure sulla pubblicità sulla carta stampata che occorre anche uno statuto dell'impresa
Editoriale perché noi ci dobbiamo far carico dei nostri doveri ma anche le proprietà devono farsi carico di altrettanti doveri certo tutto difficile
Ad iniziare dal contratto di lavoro ad iniziare dall'ingegno ad iniziare dall'Ordine sappiamo d'altra parte finché realtà viviamo conosciamo le tradizioni che abbiamo alle spalle però direi che le presenze gli interventi di oggi
Ci danno una mano ci aiutano ad andare avanti è questo credo sia importante in questa congiuntura che è pesante ma che ci vede fortemente impegnate un grazie
Da parte della Federazione da parte dell'ordine
Cioè
Sì
Cioè c'è no trascorsero ce l'ho leggo
Sarà conferma
Costruiamo oppure
Questo
Comunque avrebbe
Possono verso il
Questo il tutor
Significa
Appunto
No