"Promozione e sviluppo delle risorse umane in chiave europea" org. dalle ACLI

Siamo all'ultimo round all'ultimo appuntamento almeno quelli mattutini di Giotto quello dedicato oggi al tema rapporto lavoro e formazione
è un po'l'elemento conclusivo direi forse anche un incontro che ha l'ambizione di porre qualche questione non solo di ordine generale ma anche questione di ordine pratico
Non a caso c'è qui con noi il ministro del lavoro Tiziano Treu che voglio salutare calorosamente
E posso subito la parola al conduttore di questa mattinata che Mauro Miccio che vi presenterà anche tutti gli altri interlocutori
Mauro Miccio consigliere di amministrazione della RAI e oggi in un ruolo un po'diciamo a tipico di conduttore moderatore ma tutti sappiamo che è un uomo che viene dal mondo dell'impresa e poi sta bene ancora tra i giovani perché alla sua età non è particolarmente avanzata lo ringrazio per aver accettato questo questo invito e gli cedo subito la parola
Buongiorno ecco ci la tecnologie sono belle ma bisogna saperli usare il l'occasione di oggi al di là del del del riferimento all'età che anche se portata male quarant'anni così togliamo anche lo sfizio di sapere di quanti anni una persona cosiddetta giovane si può onorare di essere e nella categoria di cui poi si può notare di essere inserito diceva giustamente
Nell'introduzione il l'amico Bobba
Che questo rapporto che c'è nell'ambito della formazione con una serie di altri elementi che cercheremo di introdurre in questo dibattito di oggi che sono sicuramente legati a realtà che al primo avviso non sembrano essere quelle più direttamente
Facenti riferimento alle esperienze di lavoro e vorrei cercare di stimolare questo in questo dibattito alcune considerazioni di carattere generale ma prima di andare direttamente all'introduzione mi corre l'obbligo ribadire presentare dalla mia sinistra il dottor De ingegner Bruno Lamborghini della Olivetti
Il dottor Alessandro Tesini dell'ENAIP
Il ministro Tiziano Treu
Dottor De Masi
A seguire il dottor colossale
Allora mi pare che in questi giorni in questa iniziativa di Job che riscuote almeno da quello che abbiamo potuto capire sempre un grande interesse l'occasione di oggi mi sembra che sia una ulteriore dimostrazione
Pone un po'al centro del problema la formazione come se la formazione fosse l'imputato eccellente
Di un situazione di cambiamento di mutazione che pone i due livelli di riferimento della formazione in una stato di valutazione o in uno stato di crisi per meglio dire crisi della formazione o forse crisi del del lavoro
Oppure secondo me non è che noi stiamo cercando di attribuire alla formazione quello che invece è una crisi di ruoli che è propria di una società complessa e in difficoltà come quella in trasformazione
Come quella che stiamo vivendo
Credo che l'accento debba essere spostato su una crisi complessiva sulla quale la formazione che rimane comunque l'elemento di trait d'union tra scuola e lavoro
Rimane momento di tre d'unione ma rimane un mentore di unione in una struttura societaria che si è sfilacciata che si è disintegrata che sta cercando di ritrovare attraverso un lavoro faticoso dei punti di riferimento attraverso cui orientarsi e allora cominciamo a fare subito una valutazione che quella sulla sul termine spesso della parola formazione io spesso essendo un uomo di comunicazione
Cerco di dare la parola al suo valore e credo che se anche nel mondo
Attuale politico sociale ed economico si attribuisse alla parola il valore vero sacro delle singole parole hanno forse si riuscirebbe a capire qualcosa di più ecco cominciando dalla parola formazione
Le timore né timore parola tardo latina formazione ma però ecco l'etimo secondo me dà subito l'idea di quello che dovrebbe essere cioè informare informare dare forma quindi dare azione alla forma quindi passare da quello che potrebbe essere uno stato di Paul potenzialità di attitudine a fare qualche cosa arrivare alla sua attuazione quindi alla sua attualità
E quindi torniamo a questa figura di lasciato la figura di navetta che passa tra la scuola il mondo del lavoro
Quando il mondo del lavoro
Da un lato chiede tra virgolette di tornare a scuola quindi di riflettere su se stesso di riflettere su quello che deve essere su quello che dovrebbe essere per produrre
Nuovo lavoro
E nel momento in cui la scuola deve riflettere su ciò a cui deve servire per non rimanere un fatto sterile ecco su questi due passaggi noi andiamo a identificare una realtà che è una realtà come dicevo mutata
Di fronte al terzo millennio a De niente di quindi di fronte a quella cambiamento complessivo della società che trova a mio avviso e forse anche uno dei motivi della mia presenza qui oggi almeno credo nelle intenzioni degli organizzatori trova nella comunicazione una grande elemento di intervento in questa società disarticolata comunicazione o come in un processo in Rete
Come quello esistente in cui si esistono realtà che spesso non hanno a che fare l'una con l'altra e che devono invece cercare il modo di interagire la comunicazione un po'quel filo quel filo degna di Arianna che serve ad orientarsi a capire a riaprire il dialogo il dialogo tra le persone tre soggetti tra le istituzioni tra gli enti
Che porta a interpretare la realtà che abbiamo detto essere compressa
E difficile
Quindi anche per la formazione c'è un cambiamento epocale c'è un cambiamento epocale perché cambia natura
Credo che il primo processo di alfabetizzazione quella tradizionale è un processo che è arrivato al termine del suo corso anche se ci sono ancora in Italia pochi ma nel mondo
Soggetti che non hanno la fedina l'alfabetizzazione di base però adesso c'è una grande emergenza che è quella della alfabetizzazione telematica
Se è vero come è vero lo escludo ha detto nell'intervento
Molto bello al G7 il vice presidente del Sudafrica che un terzo degli abitanti del mondo non hanno per esempio mai utilizzato un telefono
Peraltro negli Stati Uniti
Ci sono più del cento per cento che invece lo utilizza quindi vuol dire che c'è più di un telefono a disposizione non so se questo è un vantaggio come diceva l'amico De Masi in Italia il rapporto del sessanta per cento in India dello zero otto per cento
Ecco che noi vediamo che siamo di fronte a delle emergenze nuove su cui anche la formazione deve poter riflettere queste emergenze nuove che io definirei in qualche modo anche le nuove povertà
Del mondo diventano trasversale perché non c'è più quella divisione non ci sarà più quella divisione solo tra Paesi poveri e paesi ricchi ma si sta aprendo un'altra divisione forte assolutamente discriminante
Che quella tra palchi tre Paesi alfabetizzati
Informatizzati i Paesi che non sono alfabetizzati
Questi gli effetti di questa realtà sono facilmente
Ascrivibili a quel processo qua e in là megatrend se mondiali globali nel quale il mondo si sta evolvendo si sta muovendo perché voi sapete perfettamente che siamo di fronte a un unico grande mercato siamo di fronte a un unico grande processo
Culturale che se si è collegati a questo mondo attraverso i fili i link per usare anche i termini informatici
Della globalizzazione si è si è parte di un processo complessivo si può riuscire interloquire altrimenti spesso della Società dell'informazione nella società della comunicazione si rischia di non esistere e questo è l'altro grande interrogativo che noi abbiamo davanti di fronte quindi ai processi
E quindi anche alla formazione come elemento di collegamento e di crescita culturale
E professionale ecco in queste grandi sfide ci sono le nuove prospettive sempre esempio si deve parla si parla si parla sempre più con obiettivi diversi di telelavoro telelavoro non è più non è lavorare in più lavorare in meno il telelavoro non non cambia o almeno non dovrebbe cambiare il mix
Del numero di persone impiegate in questo o in quel processo è un modo diverso cioè c'è una qualità diversa del lavoro allora qui anche qui vediamo che i processi formativi e quindi processi di lavoro passano attraverso un rapporto molto differenziato in cui elementi assolutamente estranei apparentemente estranei diventano elementi fondamentali come la qualità della vita
Di fronte alle nuove tecnologie c'è sempre questa divisione tra grandi ottimisti e grandi pessimisti tra scetticismo e grande entusiasmo sapete perfettamente quell'esperienza anche che io nell'ambito televisivo i mezzi le tecnologie sono neutri di per sé se non vengono utilizzati in un modo o nell'altro e quindi lo sforzo ancora una volta è quello di interpretare sul soggetto sul sull'orlo soggetto vero della formazione cioè sull'uomo
Questa differenza e queste qualità questa sua questo suo essere qualche cosa di diverso per poter esercitare quello che una volta era ed è un diritto soggettivo cioè quello di lavorare è chiaro che ci sono dei fattori esterni al al processo per esempio
Facile ricordare come un pendolarismo in una grande città per esempio
Voglio orche consuma in termini di Energia di inquinamento ma soprattutto di energia applicata in una settimana quanto l'intero continente africano consuma in un anno
Questo fa riflettere se come vero che lo stesso governo Bush sentì la necessità di chiedere al alle imperiese di fronte a una emergenza ambientale
Emergenza ambientale che ci riguardasse anche noi se è vero come è vero che a Verona come a Roma come a Napoli come a Palermo come a Milano
Dalla sera alla mattina si può avere l'informazione di non poter circolare con l'automobile perché i livelli di inquinamento hanno superato quelle che sono le barriere
Di limiti previsti dalle normative e vigenti ecco credo che la ragionare di telelavoro ma di questo parlerà poi il primo intervento dell'amico De Masi
Ci costringe a precisare che siamo di fronte a una realtà come quella formativa in cui va a posto l'accento come io sto cercando di fare sì sulla
Problema del cambiamento epocali in atto ma credo se vogliamo poi ritornare al tema e quindi al problema centrale della formazione che chi è il vero
Oggetto di analisi e di riflessione il soggetto di tale cambiamento quello che fa uso di queste realtà il soggetto che è formato e che fa
Formazione e quindi si deve evitare di ingenerare quella confusione
Patologica che deriva dalla confusione tra fini e mezzi
Invece si deve cercare di ragionare tra soggetti che vero fulcro di tutto il ragionamento cioè l'uomo la persona
Il soggetto lavoratore soggetto formatore il dialogo tra i soggetti realtà istituzioni che e dietro la società complessa ed era della comunicazione che deve essere poi il sì il filo conduttore di questo dialogo
E diventa ripeto l'unico vero soggetto di riferimento lasciando ai fini e mezzi la strumentalità per poter raggiungere gli obiettivi che ci si prefigge
Ma credo di aver esaurito la mia il mio intervento di introduzione
Darei subito la parola all'amico De Masi per raccontarci meglio che cos'è questo telelavoro grazie
Ma siccome il telelavoro è parte di una trasformazione molto più ampia che sta subendo il mondo del lavoro
E poiché ci sono presenti tanti giovani tanti studenti e tanti insegnanti vorrei partire un anche dedicare i primi due minuti o cinque minuti dei dieci che si sono assegnati a una al al problema più ampio delle trasformazioni che ora stanno influenzando l'intera società e quindi di conseguenza il mondo del lavoro
Qualche giorno fa come avrete letto dai giornali un collega dell'Università di Roma peraltro non tra i più solerti e presenti a livello didattico
Arrivato ancora giovanissimo c'erano settantuno anni
A a questo traguardo ha deciso di andare in pensione in effetti ad altre la possibilità di starci un altro anno e due mesi soltanto però a settantuno anni ha deciso di andare inversione di fare una conferenza stampa perché alla sua giovanissima età si era accorto che non valeva la pena di lavorare nell'università per il semplice fatto che gli studenti sono ignoranti
Insomma è come se un medico dice se non vado più in ospedale perché lì ci sono tutti i malati e quindi questa cosa mi mi urta naturalmente gli ha fatto immediatamente ecco tutta la stampa con indagini inchieste
Che sono una dimostrazione straordinaria di ignoranza dei giornalisti che hanno fatto questa indagine che sta inchieste l'ultima eh sul numero in edicola di Panorama dedicato appunto alle nuove ignoranze dove però non è inserita l'ignoranza
Dei giornalisti
Ma dove il giornalista che fa questa questo servizio è sconsolato cercava
Ignoranza dei degli studenti parte da alcuni esempi che vengono ripetuti continuamente come quando si vuole sfatare l'importanza e la statistica si dice subito il pollo e cercarne appello l'orticaria appena lo sento
L'esempio del pollo a testa
E per cui si cifre sono studente che crede che Oscar Mondadori sia un grande scrittore della del Novecento o chi crede che che la la
Insomma l'aggiotaggio sia una una molestia sessuale eccetera eccetera
Ma questo può capitare come tutto sommato a tutti
Ma per puntellare perché occorre sempre puntellare ormai gli articoli con un sondaggio si riportano i dati di un sondaggio di alcuni o di un questionario sottoposto a un campione che il il giornalista non sanno morire una cicca perché un un un cambio dei centoventuno studenti peraltro non diffusi sul territorio nazionale ma del Mamiani
Lei intermedi le domande sono di vario genere tutte molto capziose tutte tratte da quel monumento di cultura nazionale che Mike Buongiorno tutto sommato come come stile
E e il giornalista nota con Cockburn proprio estremamente deluso che sopra il diciotto per cento degli intervistati sa cos'è l'abigeato
Ora siccome i contadini son quasi scomparsi anche il furto di bestiame insomma a anche Di Pietro non è riuscita chiappare uno che abbiamo fatto furto di bestiame nell'ultimo quinquennio non non si capisce perché i giovani dovrebbero sapere che cos'è l'abigeato in compenso però il cinquantasei per cento ma il giornalista non lo non lo sottolinea cinquantasei per cento degli intervistati nota risponde che alla domanda cos'è il DNA risponde e l'acido del so so Ribot nucleico
E il giornalista non nota che di questi tempi è meglio sapere cosa sia l'acido nitroso ribolle quello che non è il DNA io sono sicuro che il che il e che non la bigiata io sono sicuro che il questionario sottoposta Colletti avrebbe portato a un'ottima risposta sulla Biggie ATO ma Colletti non avrebbe saputo rispondere sul DNA
Che cosa fa dunque succedendo sta succedendo questo secondo me che si sta creando uno spartiacque profondissimo
Delineato da una staccionata che è una sorta di nuovo paradigma come diciamo noi sociologi per stupire gli altri cioè nuovo paradigma è un buttarci avvocato comunque un insieme di idee di fatti di esperienze intorno alle quali si cementa un modo di essere della società e i nei confronti del quale uno o è da una parte o e dall'altra
Da che cosa ha fatto questo nuovo paradigma da un insieme di nuove fedi di nuove credenze di nuovi atteggiamenti nei confronti a mio avviso di sei fattori nei confronti dell'informatica
C'è chi ha fatto questo salto e chi non l'ha fatto
E questo è uno spartiacque grosso
Perché accanto all'informatica c'è un altro saltò il salto verso l'ubiquità bibita è stato un sogno dell'umanità da tutti i tempi l'informatica lo consente molto più della radio molto più della televisione molto più del telefono
E quindi non accedere all'informatica significa non accelerano ubiquità
E come restare
Cittadini di un miraggio anziché i cittadini del mondo
Il terzo fattore di questo nuovo paradigma è il confronto con le nuove biologia soprattutto con l'ingegneria genetica
Essere curiosi tutto sommato propensi a manipolazioni genetiche a fin di bene o comunque vedere tutto questo come uno spauracchio
Il quarto elemento e il rapporto con ruolo della donna ci sono alcuni che son rimasti ancora arroccati su un maschilismo
Bieco e anche controproducente come tutte le cose stupide naturalmente proprio producente e chi invece ha capito che insomma presso molti si è sparsa la voce uomini e donne siamo uguali
Un quinto aspetto riguarda il rapporto con il lavoro e con non lavoro
Queste due categorie che erano nettissime nell'epoca industriale molto meno nette nell'epoca rurale stanno diventando nuovamente meno nettamente divise
Sì in e mischiano tra di loro molto di più è più difficile capire se nel più difficile capire chi è occupato
E chi è disoccupato abbiamo disoccupati con un reddito di fatto di un paio di milioni al mese occupati con un reddito di fatto di un milione un milione e due
E quindi è molto difficile capire il quarto il sesto elemento un nuovo rapporto verso la qualità della vita
Anche qui presso alcuni è arrivata la voce
Che si campa una volta sola presso altri invece questa voce non è ancora pervenuta allora sperando in in altre vite legittimo naturalmente bellamente legittimo
Si vede che tutto sommato si possa vivere abbastanza male su questa terra tanto prima o poi qualcuno ci risarcita
Ora la la essere aderenti adepti a questo paradigma
O non esserlo sta creando una una scissione terribile per cui chi sta al di qua non capisce chi sta al di là probabilmente è una questione di tempo c'è fra una trentina d'anni quando proprio fisicamente sarà falcidiata alla generazione portatrice del vecchio paradigma il problema
Si esaurirà ma a me a quello è poca non interessa molto più la cosa a me interesserebbe capire cosa succede invece in questi tenta in questi trent'anni cosa è successo che siccome tutto questo è esponenziale
Siccome tutto questo non avviene con una accelerazione uniforme prego che so non è che i computer e si sono diffusi in modo uniforme
Ho i fax si sono diffusi in modo uniforme o internet si è diffuso in modo uniforme dopo un periodo di lenta ascesa all'improvviso c'è un'internata la stessa cosa sta succedendo colta e del lavoro
Dopo vent'anni in cui ogni cinque anni si faceva un convegno quest'anno se ne sono fatti diciotto
E in questo momento ben cinque aziende che mi chiedono di intervenire per introdurre il telelavoro cosa che ancora dieci anni fa sarebbe stato impensabile
Ora di fronte a tutto questo qual è il risvolto sul mondo del lavoro ma noi veniamo fuori da un tipo di organizzazione del lavoro in cui sotto l'ingegner Taylor
Che a capo della dinamica aziendali son tutti analfabeti le macchine erano automatiche nel migliore dei casi comunque molto semplici l'organizzazione era molto accentrata
Se sottolinea Nieri ci sono subito gli analfabeti l'unica possibilità organizzative quella di far leva sul controllo in tutto questo naturalmente prevale l'importanza dei capitali dei capitali economici e finanziari e la creatività è riservata al all'imprenditore mentre a tutti gli altri riservata alla esecutività la ripetitività lavoro banale
Ora per fortuna gran parte dei lavori ripetitivi e banali possono essere delegati alle macchine
Le quali dopo aver rubato un uomo i lavori più semplici cominciano a rubare neanche quelli più complesse ormai il bancomat sostituisce
Il cassiere di banca ormai il plotter sostituisce alcuni architetti e così di seguito
Questa spinta innovativa
Porta a una mutazione formidabile della composizione della forza lavoro nelle aziende prima c'erano c'all'epoca di tela per quattro impiegati ogni cento dipendenti
All'epoca di di Ford poco dopo quindici impiegati ogni cento dipendenti tutti gli altri operai e ripeto semi analfabeti
Oggi all'IBM Italia e son quattordici mila dipendenti ed è un'azienda metalmeccanica con soli seicento operai
Che nel contratto però vengono chiamati impiegati tecnologici per sottolineare la dimensione non più vetero operaia di questo tipo di lavoro alla forza lavoro è fatta di operai fatta di impiegati va fatta soprattutto di professional di manager di dirigenti
Questa nuova forza lavoro come sapete non gestisce direttamente materie prime gestisce materie prime attraverso la mediazione
Dei programmi informatici delle macchine a controllo numerico
Dell'impiego digitale della forza mentale che agisce direttamente poi sulle macchine le quali a loro volta producono manufatti o offrono servizi
Questo comporta che il lavoro non è più quantitativo non è suscettibile di controllo come nella società industriale
Si poteva dire vieni domani mattina alle sette a un operaio e comincia a produrre bulloni entro le cinque del pomeriggio mi devi aver prodotti tre mila non si può dire oggi a un pubblicitario o a un ha detto la formazione o a un ha detto alla alle relazioni industriali
Vieni domani mattina alle sette comincia a produrre slogan pubblicitari o norme contrattuali entro le cinque né di riprodurre quaranta
Essendo il lavoro diventato molto più astratto
Essendo la materia prima di questo lavoro non più o materia prima materiale ma materia prima intellettuale c'è il passaggio quello che Negroponte chiama il passaggio dagli atomi ai bit il bel libro di Negroponte molto più bello di quanto si possa immaginare da un ingegnere Lemeti bisogna dire la verità comincia proprio ricordando che durante un convegno
A a Seattle c'è un gruppo di dirigenti alti dirigenti americani tra cui Luís Negroponte che il campo del Lab del delle menti sul tavolo ci sono bottiglie di acqua di Evian
E lui dice mentre mentre si distrae dalla conferenza e Richard come hanno fatto arrivare fin qua queste bottiglie di acqua di Elia Elia e a sessanta chilometri in Francia dalla dalla dalla dalla Svizzera qui ha dovuto fare tre mila chilometri queste bottiglie per arrivare alla alla al mare Pannuto fare otto mila chilometri per arrivare negli Stati Uniti caro Govan altri sei mila chilometri per arrivare a Seattle e noi vogliamo discutere qui intorno ad esso tavolo di come trasferire le tecnologie avanzate nel resto del mondo quando non siamo capaci neppure di dissetare i genieri americani con acqua americana
E dice capisco tutto questo se si trattasse di Beatty ma le bottiglie sono automi
E il grande problema oggi è che noi siamo abituati a trasferire atomi a manipolare atomi a trasformare atomi mente da ora in poi il problema è trasformare bit e trasferire bit bibite non pesa quasi non esiste si trasferisce all'età della luce
A cosa interessante è che per quel fenomeno che gli antropologi chiamano cultural dietro cioè quella quella quella iattura per cui le epoche successive non possono che essere gestiti da persone che si sono educate nell'epoca precedente
La all'epoca dei bit e gestito dall'epoca di persone che si sono abituate a manipolare atomi
Cosa cosa terribile perché noi vogliamo manipolare i bit come se fossero come se fossero atomi
Mio nonno ad esempio fece questo errore al chirurgo primo che avesse guadagnato meno definisco avesse guadagnato parecchi soldi nella vita
E però ho giunto alla fine la sua vita decise di investire questi soldi e lo fece comprando terreni
Non terreni edificabili si si si si badi bene triangoli dove si fanno i broccoli le vere eccetera italiane sono qui per questo errore di mio nonno
Lontano errore se non avesse fatto se avesse capito che non è andavamo verso la solita rurale ma che ne eravamo usciti che stavamo andando verso una società industriale o addirittura postindustriale probabilmente a quest'ora
Sarei in luoghi no anche qui è bellissimo però di solito
Le vacanze si fanno altrove
Ora nell'epoca in cui nell'epoca in cui il Bitte predominano sugli atomi
è folle
Impegnarsi a lavorare in un determinato luogo
Spostare migliaia di tonnellate di esseri umani tutti i giorni dalle case ai luoghi anticamente deputati al lavoro anziché spostare i bit dai luoghi del lavoro alla dove ci sono queste persone
Questa idea comincia a serpeggiare
Una trentina d'anni fa
Però le tecnologie non aiutavano tutto questo
Ora finalmente il telelavoro una realtà soltanto nell'ultimo anno in Italia sono passati in fase di telelavoro ben quattro mila settecento persone son pochissime lo capisco bene
Rispetto poi a quelle di due anni fa tutto sommato sono appena il doppio ma ormai l'andamento sta andando a valanga e andrà appunto così
Con quale vantaggio ma per gli esseri umani col vantaggio di sono radicarsi da quei luoghi spesso spesso a nomi ci che sono gli uffici
Ma credo che anche a te seduti a terra va benissimo ecco la mentalità a dell'automobile spetta al dito il problema è che la l'ascoltino che di solito non ascoltano
Con la parte posteriore ma poco ma con le orecchie
Visione cioè c'è l'origine della e allora dicevo i vantaggi per per l'individuo risparmiare ore di lavoro
List perché a casa si fa in quattro cinque ore torno in ufficio si fa in dieci ore lo dimostrano quasi tutte le ricette risparmiare il tempo che occorre per spostarsi da una parte all'altra
Riuscire a essere completamente autonomi nella gestione dei propri bioritmi e dei propri ritmi recuperare l'importanza della vita di quartiere della ditta di famiglia della vita di Palazzo
I vantaggi per le aziende sono enormi IBM ha calcolato che cosa ho trenta milioni all'anno un posto fisico di lavoro accentrato in un un edificio deputato al lavoro impiegatizio
E poi la possibilità finalmente di ridurre tutta una serie di conflitti la possibilità di avere alle persone riunite soltanto quanto quando occorre
I vantaggi della società enormi naturalmente risparmi sui trasporti eliminazione degli intasamenti nelle ore di punta
Riduzione dei costi per riparazioni stradali e così di seguito e soprattutto rianimazione della vita di quartiere
Naso naturalmente
Ci sono anche dei degli handicap ma questi saranno ricordati certamente questa tavola rotonda io spero che il telelavoro faccia parte quanto prima come settimo o elemento di quel paradigma che ho accennato a cui ho accennato e che auspico come lo spartiacque che farà riconoscere i giovani dagli anziani
Ma non i giovani in termini di età i giovani in termini di mentalità vi ringrazio
Grazie Grazia De Masi sempre è brutto come dire chiedergli di interrompere l'intervento perché sapete quanto è piacevole ascoltarlo
Abbiamo sentito Daloui oltre alla mutazione formativa del broccolo se non ho capito male meno della storia della famiglia De Masi
Abbiamo anche sentito qui attenzione fatto di orgoglio personale la parola Sarchiapone che è nella storia invece della RAI che uno dei grandi dei grandi dalla grande interpretazione di Walter Chiari della dell'umorismo non senza che ancora oggi grandissima modernità però abbiamo sentito anche che Negroponte o meno che c'è una società dei bit in cui i mercati un po'come tanti i secoli fa Bacone richiamava l'attenzione sul mercato degli idoli cioè sulle al mercato di quelle cose materiali che all'epoca hanno spaventavano mi pare che questo mercato degli idoli o meglio ancora il mercato che si fa attraverso i bit riguardi anche il problema dell'incontro tra domanda e offerta di lavoro e quindi nuovi compiti e le responsabilità che la formazione ha rispetto a questo nuovo modo di essere e di procedere delle cose io chiederei alla professor
Con la saluto
Professore di Sociologia del lavoro alla Cattolica di Milano di e darci la sua opinione
Sì grazie
Credo che quello che ci ha detto ora De Masi ci abbia fatto capire bene perché non possiamo ma lo ricordava anche nostro moderatore mettere così tout cour la formazione sul banco degli imputati
Come spesso facciamo in occasioni di questo tipo come siamo soliti anche noi foto sociologi scienziati sociali per dire
Questa cosa con un po'di enfasi qualche volta fare perché se il lavoro sta cambiando così come De Masi ci ha ricordato ancora una volta e certo
La formazione alle sue responsabilità ma è un po'la società come dire per intero che deve darsi carico di questi mutamenti
C'è in fondo per usare matricole parolacce che su quei sociologi usiamo un processo di formule Gemmo morfogenesi e morfogenesi del lavoro
Qualcuno dice che il lavoro non è più come dire un qualcosa che a che fare riferimento con delle opere
Ma a se a che fare con l'azione con la comunicazione
Capire questi interiorizzare questo non è una cosa evidentemente da poco anche perché qui bisogna dire anche ad un'altra precisazione
Quel che logici presenti ancora un impasto qualche volta un po'difficile decifrare
Perché accanto al telelavoro poiché abbiamo anche una domanda di lavoro non propriamente qualificata non propriamente da Vito
Io spero che un domani pediatra battuta si possa arrivare ad avere anche la telequiz sa no come in quel film prassi sere di fila start è che mi pare e non so se magari sino a quel quella cosa di Star Trek che fanno la televisione questa materializzazione come dire della pizza piuttosto che delle persone il trasporto nello spazio nel tempo delle persone
Abbiamo una serie di lavori che continuiamo a fare manualmente non più dentro la fabbrica
De Masi ha detto con molta chiarezza però fuori dalla fabbrica io vengo da Milano di posso assicurare che l'immondizia che c'è come dire in questi giorni come ben sapete come l'energia le dico no no non viene portata via perché perché non si riesce a naturalmente trova il posto del metterla ma la sì la porta via gli spazzini ancora manualmente speriamo di avere presto qualche robot che da questo punto di vista ci aiuti si sostituisca voglio dire presente talmente con impastato qualche volta col passato che rappresenta forse anche un po'un alibi qualche volta nel non darci conto almeno interiorizzare questi grandi cambiamenti che invece vanno avanti in ogni caso
Noi però o comunque di formazione dobbiamo parlare
Con riferimento anche al nostro tema promozione sviluppo del risorse umane in chiave rock pena perché quello che l'Europa ci dice la comunità all'Unione Europea come dobbiamo dire oggi si dice
Perché le le politiche del lavoro quindi le politiche appunto di promozione di sostiene sorse umane sono politiche cominciano dalla formazione anche le conferenze misti del lavoro ti dà qualcosa credo
Nostro ministro del lavoro qui presente professor Treu anche Miss del lavoro generalmente iniziano come dire l'elenco delle cose da fare partendo dal tema e dal problema della formazione riferimento all'OPA interessante perché ci consente anche di far di avere qualche considerazione per qualche considerazione un po'più precisa rispetto alle solite cose che siamo ci diciamo in queste occasioni
La domanda come dire che ad esempio nelle le domande che al nostro sistema istruzione pone il memorandum sulla formazione professionale documento del novantuno
Forse più importante secondo me dello stesso libro bianco molto eccitato di Dell'Orto domande sono abbastanza significative interessanti
Il memorandum ci chiede di migliorare un po'il nostro sistema e per forma del nostro sistema d'istruzione noi come ben sapete come ben sanno chi coloro che opera nella scuola abbiamo qualche problema a livello basso momento cioè d'uscita precoce perché non abbiamo sistemi di intreccio tra formazione e lavoro che consentono ad esempio giovedì restare almeno in parte informazione fino a diciotto anni come quasi dappertutto ormai ci sostiene si dice si invita abbiamo qualche difficoltà a livello alto perché manchiamo di quel segmento di strutture superiore fra il diploma di scuola media superiore di fama di laurea che invece rappresenta l'ossatura portante in qualche modo il sistema produttivo
Della qualità risorse umane in Paesi come la Germania
E poi e poi altre cose però ci dice il memorandum
Sicure con abbastanza peraltro questo scenario sulla futuro del lavoro si dice che forse ancora più importante del miglioramento del sistema a vedere la formazione continua quella che chiamiamo la formazione continua la possibilità cioè di poter usufruire di opportunità di formazione lungo tutto l'arco della vita
Questo altri Paesi ce l'hanno deferimento quasi d'obbligo la Francia perché forse sistema come dire che ci sia un po'più cugino in tutti i sensi vicino in tutti i sensi noi facciamo fatica ad averla uno degli elementi di riflessione per la riforma dell'otto quattro cinque
E questo se vuole lo vive ancora il ministro è proprio questo tentare di costruire un sistema di formazione continua che però comporta qualche piccolo problema comporta ad esempio la possibilità che le imprese possano accedere quello che chiamiamo il mercato pubblico della formazione comporta che il sistema formativo in almeno questo specifico segmento il tema formativo conosca quella che chiamiamo la concertazione
Quindi conosca la possibilità che le parti sociali ma non sono le parti sociali persiste civile in qualche modo si mobiliti e assuma delle responsabilità nei confronti del tema della formazione Memorando ci dice anche che dovremmo prestare una qualche attenzione al tema del riconoscimento delle qualifiche
Perché il mercato del lavoro di domani sarà mercato lavoro europeo
E allora la questione della certificazione diventa un qualcosa di importante
Diventa importante il riferimento alla possibilità di poter avere sistemi di valutazione e questo significa però ribaltare anche la cultura amministrativa nella formazione professionale significa non partire più dei bisogni come siamo soliti dire fare ma partire un po'dei risultati insomma per dato empirico da quel che veramente avviene però per non lasciare la formazione è un po'da sola ecco di fronte a questi problemi a queste domande io credo che occorrerebbe vedere il tema formativo un po'come dire Impastato nella società abbiamo detto prima che se la società per intero non interiorità questi cambiamenti la scuola la formazione che la scelta in qualche modo è specchio evidentemente difficile che ce la possa fare allora da questo punto di vista una riflessione forse un po'noiosa ma tutto sommato utile è importante sulla la possibilità di ancorare i sistemi formativi alle vocazioni territoriali
Riuscire a capire che la formazione certo serve per il telelavoro ma serve anche per i sistemi di piccola e media impresa che ad esempio in quest'area nel nord est hanno una rilevanza in qualche modo importante
Questo per si riesce a fare se intrecciamo la scuola con lavoro se facciamo Stasi possiamo tirocini cosa di cui si parla molto
E cose però di cui non riusciamo come dire a intravedere una possibilità di utilizzo estensivo anche perché ci mancano forse gli strumenti anche di tipo legislativo
Riuscire a capire che in qualche modo questo ancoraggio deve tener conto di quell'altra considerazione che facevo prima che il mercato del lavoro non si muove in modo uniforme omogeneo
Allora c'è il mercato del lavoro dei sistemisti selezione flessibile come di chiamiamo qualche volta
E c'è però anche il mercato del lavoro delle realtà oserei dire mio fordista perché il terrorismo poi non è così morto insomma c'è ancora
Un lavoro durato ma di lavoro poco qualificato allora questo evidentemente è un qualcosa che i sistemi di istruzione
Devono avere presente soprattutto ah beh sembra che sia importante tenere collegata la formazione è un processo per così dire di mobilitazione complessiva della società
Quando si va a vedere quel che si fa in altri Paesi o perché si fa anche da noi tutto sommato in alcuni ambienti alcune realtà locali
Ci si stupisce del fatto che non è la lega che che si utilizza eh sì la formazione la formazione professionale in modo particolare ma poi c'è un uomo come di un complesso di attività un complesso di interventi di iniziative che riguarda naturalmente aspetti strutturali del sistema produttivo e più una delle cose sicuramente da favorire
E su cui la manodopera risorse umane crescono sono i processi di imitazione l'innovazione tecnologica funziona attraverso limitazione attraverso la possibilità di poter copiare per così dire questo è un qualcosa che avviene naturalmente sempre dei distretti industriali
Is di processi imitazione vanno sostenuti sono sostenuti i processi di localizzazione di imprese innovative le joint-venture con le imprese innovative
La diffusione sistematica dei risultati ricerca scientifica
Perché la gente sa che cos'è il DNA ad esempio e non rimanga invece è legato l'aggiotaggio queste cose ecco queste su tutti interventi che soprattutto a livello locale
Si possono fare si fanno e danno alla formazione e poi un qualcosa che e in come dire classificabile come valore aggiunto
E soprattutto la formazione non è sola di fronte a questi cambiamenti per così dire che condite la società e poi però gli interventi che si fanno sono anche interventi legati alla valorizzazione dell'identità anche culturale
Una cosa che mi ha colpito è che in alcune realtà francesi né alcun effettivo distrettuale
Ci siano come dire interventi sistematici per recuperare gli archivi delle imprese
Quasi si voglia conservare quella che la demone produttiva di un certo sistema Rocca
Ecco questo evidentemente ci fa capire ecco una volta che la formazione e la una delle leve formidabili principali ma su quei non possiamo esercitare una sorta di sovraccarico funzionale non possiamo concludere tutti i nostri convegno di più sui guai di questo Paese
Problemi la scuola avrebbe far tutto come sappiamo no dovrebbe fare educazione sessuale educazione stradale
Questo significa mettere a carico della scuola una serie di attese che finirebbero finiranno inevitabilmente con lo schiacciare la scuola stessa nei confronti del lavoro io dico che sono le logiche di intreccio che vanno fatte prevalere sopra le logiche di valorizzazione di quelle che sono le responsabilità altrove in modo particolare responsabilità delle parti sociali
Parlato dell'Europa io credo che sia interessante dire anche che se da una parte l'Europa
Ci chiede alcune cose
Si chiede appunto di prestare attenzione alla certificazione di semplici che di per sé l'attenzione alla valutazione ci chiede di mettere in piedi un sistema di formazione continua dall'altra parte l'Europa Procida alcune cose
Nei prossimi quattro cinque anni
Sei punti fatti dall'ISFOL sono giusti noi dovremmo disporre di un qualcosa come sedici mila e settecento miliardi di trasferimenti da parte della in conflitto
Alcuni da parte nostra
Trasferiti da parte della dell'unione europea fisso sul fondo sociale
Se ci pensate bene questa una come dire massa di risorse che straordinarie occasioni tunica per cambiare anche qualche cosa in profondità del non sistema formativo
Quel problema sarà tutti rizzare intelligentemente queste risorse
Perché se da parte nostra non riusciremo a reagire a interagire
Accadrà che le cose che dobbiamo fare chi si ritira la Comunità economica europea ce lo dirà l'Unione europea
Questo lo si vede molto bene ad esempio sui progetti di iniziativa occupazione queste cose come Jada piuttosto che orizzonti Nao qual è se non gli addetti ai lavori
Cioè i progetti specifici che dovrebbero cui innovare il sistema o favorire ad esempio le pari opportunità o quant'altro
I nostri Banti veste uno notazione per inizio dello con in modo particolare i i bandi che facciamo quater per chiedere appunto alla società civile agli attori sociali
Di utilizzare queste risorse le Regioni utilizzare queste risorse molto spesso non sono altro che una ripresa di quelle che sono le direttive dell'Unione Europea della commissione
C'è uno sforzo di tradurre questi input in qualcosa che abbia a che fare in modo specifico con il nostro sistema formativo con i suoi punti debolezza magari anche con i suoi punti di forza
è uno sforzo che non si riesce ancora a fare è un problema di formazione probabilmente la burocrazia è un problema di
Stabilità probabilmente di governo è chiaro che se i ministri cambiano ogni anno nel mezzo è difficile che queste cose riusciremo evidentemente a farne e però è un'annotazione che lascio un po'come come dire come conclusione
Se non faremo noi questo se non citeremo noi in qualche modo una qualche linea strategica pedine strategiche Cereda dall'Unione Europea questo può essere confortante per alcuni spetti può essere invece sconfortante per altri anche per una cosa molto semplice questa massa di risorse nei prossimi anni finanzierà al novanta per cento circa i sistemi regionali di formazione professionale
Devo dire che c'è un rischio di una forte dipendenza di un etero direzioni come diciamo da ciò che la comunità si tira su queste cose
Ripeto può essere fonte di consolazione perché al di là del fatto che i poveri sì sì o no no abbia del fatto che siamo capaci o no di interagire su questi temi qualcosa accadrà
Però può essere anche fonte così in qualche modo di sconforto
Perché vorrà dire che noi rischiamo anche di perdere
Una delle ultime chance forse per intervenire sui nostri sistemi di formazione in particolare sulla formazione professionale e mettere al passo di quelle esigenze che ci sono state ricordate anche dagli interventi che mi hanno preceduto grazie
Grazie alla professor Colasanto che oltre alla l'inevitabile riferimento
Alla agli atomi quando parlava di Tele pizza io credo che sia proprio proprio della nostra natura forse la generazione precedente a cui faceva riferimento De Masi no
La parola broccolo del primo intervento la parola pizza del secondo come vede la materialità e alla fine arriveremo alla frutta spero di no perché siccome conclude il ministro sarebbe un pessimo modo di concludere questo se queste appunto sull'auto in senso figurato giustamente mentre mi pare che uno degli elementi di riflessione
Sono da da trovare sicuramente quello sforzo di formazione continua
Che cambia rispetto a quello che lo scenario complessivo di fronte alla quale si trova a dover operare non più partendo dai bisogni ma da quello che veramente avviene e tra l'altro vorrei sottolineare un altro aspetto che il professore ha toccato che riguarda quello che la responsabilità personale ecco mi pare che ancora una volta come sempre più a mio avviso si deve cercare di fare anche nella formazione bisogna recuperare quello che è il processo di responsabilità individuale che si ha di fronte ai problemi se si parla di formazione continua significa sostanzialmente continuamente mettersi in discussione per riuscire a riprendere il filo di questo discorso complesso e aggrovigliato di fronte al quale ci troviamo e di più se si parla di responsabilità personale qui mi viene in mente il passaggio della ignoranza sempre nel primo intervento di De Masi
Credo che si debba fare uno sforzo per una formazione continua ma per una formazione etica
Deontologica professionale continua perché se non si farà un passaggio di questo genere anche qui la comunità europea ci chiede di fare dei passi avanti purtroppo la normativa italiana ancora in questo senso
Penso personalmente al discorso della certificazione delle nuove professioni che è rimasto un fatto assolutamente utopico verso il quale non c'è nessun elemento ma io credo che se non c'è questo processo di cambiamento come nel di attribuzione di responsabilità personale credo che scaricando di qua o di là
Le responsabilità che sono proprie di strada se ne farà abbastanza poca mentre molta strada sembra voler fare
Questa nuova iniziativa di cui ci parlerà ancora tra l'altro l'ingegner Bruno Lamborghini le Olivetti Gerolamo ordini del direttore studi strategie punto della Olivetti
Questa strada che dovrebbe fare il consorzio con lei con lei ENAIP
E che riguarda appunto la formazione l'ingegner Lamborghini
Sì
Buongiorno a tutti
Desidero innanzitutto portare il saluto dell'ingegner De Benedetti presidente Olivetti che non ha potuto essere qui stamattina per imprevisti impegni attirano trattenuto all'estero ma che augura questo questo incontro reato
E a tutta l'attività di questa grande mostra convegno ecco il migliore augurio di pieno successo oltre che rappresento momento fondamentale dei un incontro necessario tra scuola e mondo del lavoro
Credo che il tema della formazione e nello sviluppo delle risorse umane
E oggi un tema strategico non solo in Italia in tutti i Paesi del mondo proprio perché stiamo entrando siamo entrati già il momento di discontinuità storica dello sviluppo economico industriale
E quella che viene chiamata anche letta del cambiamento continuo no cioè siamo entrati in una fase non che apre ad un nuovo ciclo industriale ma che si prospetta come una fase di grande cambiamento continuo non è una verso un assestamento che non è ancora definito
E questa fa importante il ruolo della della scuola della formazione e lo è particolarmente in Europa dove permangono in questo continente rispetto mondo pensato al mondo dell'Asia o anche gli stessi Stati Uniti permangono forti resistenze al cambiamento
Permane una persistente frammentazione dei mercati
Che si traduce poi in una disoccupazione strutturale gravissime euro e ancor di più lo è in Italia dove a questi problemi si aggiungono anche problemi strutturali non risolti come riequilibrio territoriale Nord Sud
Dove esiste in Italia una fortissima disoccupazione giovanile e dove vi sono forti carenze come è stato indicato anche nelle istituzioni scolastiche formative
Quindi giustamente in questo convegno in questa tavola rotonda si parla di promozione delle risorse umane in chiave europea
Perché io credo che sia solo la dimensione europea che ci può consentire di affrontare in maniera adeguata il nuovo scenario della competizione internazionale
Del cambiamento lo scenario della globalizzazione come tutto il mondo è diventato in qualche misura un villaggio globale dove tutti competono contro tutti no non solo i prodotti non solo tecnologie non solo la finanza ma anche se il lavoro cioè noi assistiamo veramente ad una possibilità di trasferimento dell'attività produttive dell'attività di lavoro in tutto il mondo senza più confini
Però accanto a questi rischi e questi problemi sono oggi grandissime opportunità per chi riesce a cogliere reale capacità per affrontare questa competizione globale
Io s'ritengo che e dall'Europa venga un messaggio chiaro io mi riferisco al pensiero l'impegno di un grande Europeo
Che è stato presidente la commissione e che ho avuto modo di incontrare in diverse occasioni che hai già Taylor
Certe loro a
Prima di conclude il suo mandato alla fine del novantaquattro ha mandato a e predisposto ha inviato un messaggio estremamente stimolante estremamente preciso sulla strada che dobbiamo affrontare come europei
Per
Essere presenti per poter adeguatamente affrontare la crisi della disoccupazione strutturale europea che minaccia la stabilità sociale e la stabilità politica di questo continente
E che può creare condizioni di diseguaglianza e di squilibrio sociale difficilmente gestibile
Nel libro bianco che è stato già citato su occupazione e sviluppo che questo messaggio conclusivo di Dell'Orto in qualche modo agli europei
E così indica nella società dell'informazione la nuova frontiera per l'Europa
E nella scuola nella formazione di nuove professionalità di nuove intelligenza la chiave d'accesso a questa nuova fase storica che altrimenti rischia di emarginare l'Europa rispetto alle aree più giovani mi riferisco alle aree dell'Asia
Ma anche io sono stato recentemente in Medioriente quando pensate che Medioriente oggi aria Suisse de Michiara né del sud aria sotto sviluppata però il cinquanta per cento della popolazione ha meno di venticinque anni no mentre l'Europa
La proporzione e ben diverso
Ho avuto il piacere come riceve l'onore di partecipare in parecchie occasioni a discutere dialogare con il presidente dell'orto
Su questi temi in particolare in occasione del rapporto banche ma sulla società europea dell'informazione anche in occasione del incontro G7 di quest'anno di febbraio di quest'anno è stato già citato che avvia un discorso a livello globale sulla società globale dell'informazione
Il presidente Miccio Doha lo ha ricordato sono fatti importanti perché ci approcci danno delle guidelines su dove dobbiamo andare qual è la prospettiva che si prepara davanti a noi
E il discorso ricorrente in tutti questi incontri è che la risorsa fondamentale per il nuovo ciclo dello sviluppo è la risorsa umana i giovani intelligenza verso una società che è basata sulla conoscenza sull'intelligenza
Sulla circolazione delle informazioni e che cambierà questa società profondamente non soltanto attraverso il telelavoro ma cambierà il lavoro il modo di vivere l'organizzazione dell'impresa e le istituzioni la nostra vita di tutti i giorni
Io ho accettato con grande piacere un invito fatto da un amico che presso la Facoltà di Scienze Politiche staccato ieri Milano di fare un corso forse il primo corso sulla società dell'informazione ho fatto l'anno scorso lo ripeterò quest'anno al lista cattolica di Milano
Perché bisogna parlare di queste cose cioè affrontare dai diversi angoli il problema di questa società verso la quale stiamo entrando preservare stiamo andando
Quindi una stilista basate sul cambiamento permanente sulla formazione permanente l'anno prossimo il novantasei da Comunità europea ha definito il novantasei e l'anno della formazione permanente non life long learning cioè bisogna puntare molto su questo fatto in una fase di grande cambiamento non basta investire nella prima parte della vita
Ma bisogna imparare apprendere in tutta la vita altrimenti non si affronta non si riesce a gestire in maniera adeguata a questo cambiamento
Le tecnologie dell'informazione e comunicazione sono alla base di questa di questo grande cambiamento la multimedialità la digitalizzazione
Queste tecnologie si applicano in modo stabilimenti efficace sul rinnovo di inglobamento dei metodi educativi
Basta considerare il grande progresso che si può ottenere nei processi di apprendimento con un semplice uso di computer multimediali con sì di rom con che
Con programmi e con ipertesti sussidio o ancora quello che sta cambiando il modo di apprendere attraverso l'uso di internet
Oggi internet è diventato veramente uno strumento di crescita culturale e internet crea sta creando una vera learning community cioè una comunità mondiale dell'apprendimento
E chiaro che questa convergenza tra tecnologia e processi formativi determina la convergenza tra formazione e trasformazione delle professioni del mondo del lavoro cioè si un triangolo
Tra con profonde sinergie ed effetti reciproci tra l'utilizzo di sistemi e di comunicazione e di informatizzazione
E i processi di formazione a distanza e il lavoro e il mondo del lavoro
E credo che solo accelerando queste sinergie si possa veramente realizzare le opportunità positive che l'evoluzione in corso sta altro sospettando
C'è ci sono ci sono due dualismi che bisogna superare
Il primo dualismo
E tra scuola e lavoro
Il secondo dualismo è tra rottura del processo di apprendimento tra prima fase della vita dove si concentra tutta l'attività di apprendimento e seconda parte della vita dove non c'è più fasi di apprendimento in realtà deve essere un continuo
Altrimenti come dicevo prima non si riesce ad affrontare questa fase difficile complessa di cambiamento
Il superamento di questi dualismi sono possibili oggi grazie alla grande disponibilità di nuove tecnologie vorrei citare soltanto
Tre tipi di tecnologie che oggi sono fondamentali per modificare il sistema di formazione e sono l'uso delle reti le reti oggi permettono una circolazione uno scambio straordinario
Per la diffusione delle conoscenze
La seconda è la concetto di multimedialità che offre veramente la possibilità di integrare tutte le diverse forme di informazione dall'immagine alle suonerie parole i numeri di creare strumenti dista reale efficacia per l'apprendimento
Pensate ad esempio all'accesso attraverso reti multimediali a le biblioteche di tutto il mondo
E terzo l'interattività che consente di superare veramente il concetto di apprendimento passivo cioè lo studente costruisce insieme al docente il proprio sistema formativo
E quindi riduce anche tutto questo le barriere di spazio e tempo come sono tre come siete il rapporto tra studenti e insegnanti e non è più vincolato ad un luogo preciso un'ora precisa ma può essere con un continuo
Di rapporto non solo bilaterale tra lo studente e il docente ma multilaterale
Questi sono i concetti di base che hanno ispirato questa iniziativa che oggi viene presentata di collaborazione contro Creta per realizzare concretamente quello che vediamo in Europa e che vogliamo fare anche unità
Questa collaborazione è un'iniziativa che parte da ENAIP e da Olivetti
E riso rivolta a promuovere l'innovazione dei sistemi dei processi formativi e dell'applicazione di metodologie formative in particolare a promuovere progetti di formazione finalizzati a sostenere il cambiamento del lavoro
Attuando progetti finalizzati alla relazione di innovazioni sociali e la creazione di nuove opportunità imprenditoriali ed occupazionali concetto che è stato espresso prima è molto importante oggi
E cambia completamente l'organizzazione dell'impresa oggi deve crescere l'imprenditorialità a tutti i livelli oggi bisogna creare imprenditorialità innovatività a tutti i livelli del lavoro
Quest'anno nel maggio di quest'anno è stato costituito questo o che è un consorzio tra Olivetti e praticare Olivetti tenermi dietro la divisione dell'Olivetti che si occupa di telecomunicazioni multimedialità e legali è un consorzio aperto ad altri partner consorzio già operativo
Come potete anche andare vedere in uno stent che presenta le iniziative di
E ho si propone oggi come unico ente in Italia in grado di offrire un servizio globale che trae origine dall'esperienza congiunta dei due parti ENEL che leader nel mercato italiano della formazione professionale distribuite su tutto il territorio nazionale e Olivetti che industria leader nazionale ed europea nella multimedialità ecco che cosa si propone questo consorzio sostanzialmente tre di di avviare due tipi di attività un'attività che riguarda la offerta di servizi centrali di base che sono orientati
Alla evoluzione dei cosiddetti corsi tradizionali di formazione a divenire un servizio formativo permanente
Con orientamento specifico verso le aree destinate a creare e o mantenere l'occupazione a creare nuova occupazione a mantenere l'occupazione ad esempio la formazione continua
La learning Organization lo sviluppo di Garmin communities
E l'orientamento e l'accompagnamento al lavoro
L'incontro tra competenze e tecnologie permetterà di associare la formazione all'operatività dell'impresa colmando questo che che esiste tra le due fasi della scuola della formazione e del lavoro
La secondaria è quella dei servizi per accessori rivolti cioè alla formazione
Di strumenti alla fornitura lo sviluppo di di strumenti e supporti tecnologici
Oggi c'è bisogno di grandi bisogno di supporti tecnologici pensate che nel bilancio del ministero della Pubblica istruzione soltanto l'uno il due per cento della spesa è destinato a metodologie tecnologie supporti all'insegnamento
Quindi lo sviluppo di aule informatiche multimediali laboratori multimediali supporti didattici sussidio no consulenze per costruire supporti multimediali Pino limitarsi soltanto all'uso ma anche alla creazione di supporti multimediali
Quindi
Sviluppo di servizi per il territorio in particolare sviluppo di centri servizi a livello territoriale la verità territoriale italiana e fondamentale costruire su questo una nuova realtà formativa
Vorrei concludere sottolineando che la dimensione europea che alla base di questo discorso
In particolare grazie anche all'impegno che abbiamo sviluppato come azienda nella promozione di iniziative programmi comunitari con riferimento ad esempio l'insegnamento a distanza ma vorrei anche ricordare che Olivetti è capofila di un grande progetto per europeo per la formazione in Russia nel riconversione destinata riconversione di migliaia di ex ufficiali dell'armata russa
E anche abbiamo avviato un grande progetto che io ho presentato da ma un mese e mezzo fa un progetto per la formazione professionale nel Medioriente nei Paesi arabi e che può veramente portare ad un miglioramento delle condizioni di pace in quell'area
Credo conclusione che questo convegno e soprattutto il titolo giovani cuori d'Italia ecco sia uno slogan un simbolo
Che dobbiamo avere davanti come obiettivo e come impegno per affrontare questo sviluppo che la risorsa i più preziosa del nostro Paese per affrontare l'entrata del nostro Paese in questa grande avventura che la società dell'informazione grazie
Grazie ingegnere Lamborghini che ci ha ricordato anche qua due passaggi importanti il primo e riguarda la nostra auto promozione non so se qualcuno di voi ha visto per rimanere in un ambito che seguo con più attenzione
E gli spot che sono andati in in televisione sulla RAI dell'autopromozione so se vi ricordate quell'immagine di quella persona che si scava una buca e poi bum butta dentro la langa eccetera
Quello è un processo quello dell'autopromozione quello di cercare di continuare nella propria vita a poi partirà adesso una campagna che in sostanza dirà
Trovata più nobili tra virgolette che è uno dei grandi problemi della società moderna e che è uno dei grandi temi che riguarderanno non solo nostro tempo libero ma come ritengo Checco alcun ministro stesso ci dirà anche nostro lavoro e le nostra formazione futura
Per cui investire tutta la vita o come dice Eduardo gli esami non finiscono mai
Con di fronte una necessità di rispondere lo ricordava giustamente l'ingegnere Lamborghini
A questa al settimo alfabetizzazione telematica a cui anche all'inizio volevo fatto riferimento di fronte a queste autostrade informatiche
Mi pongo subito una grande riflessione che lascio a voi che forse non è centrata nel tema ma che una riflessione di fondo
Quali automobili circoleranno nelle nuove autostrade informatiche
La mia preoccupazione lo dico anche da persona che si occupa di di media ma anche di comunicazione e che noi siamo abbiamo davanti delle grandi autostrade dove dentro difficilmente vedo macchine e ho paura che siano tutte non italiane
Quindi c'è un grande problema culturale dietro a questa rivoluzione
Tecnologica e che quindi il tema centrale che c'è dietro e che riguarda la formazione ma riguarda tutta la nostra vita
Culturale le nostre radici la nostra storia nostra realtà
Quotidiana per il tema del prodotto dei contenuti che sono trasmessi a diffusi dagli attuali come dai nuovi è sempre più sofisticati mezzi di comunicazione le reti la multimedialità e interattività
Sono modalità nuove che ci permettono di essere sempre più protagonisti protagonisti che per esserlo realmente debbono però ritornare alla centralità dell'uomo e la centralità della cultura
Che ogni realtà ogni paese ogni Stato indignazione deve poter da presentare pena la scomparsa
Delle nostra storia della nostra cultura della nostra le nostre tradizioni ma torniamo invece all'esperienza operativa di questo consorzio e e alle conseguenze in termini di formazione di fronte a queste sfide che il cambiamento ci chiede dando o la parola alla dottor Tesini Alessandro Tesini amministratore delegato dell'ENAIP e che a immediatamente
Modo di parlare sì grazie
Io per la verità
Intendevo approfittare utilizzare intelligente regia di questo dibattito che mi consente
Sì dire la mia rapidamente subito a ridosso dell'intervento del ministro
Per entrare come si dice pesantemente con i piedi sul piatto rispetto a quattro cinque grosse questioni che riguardano oggi la vita le esigenze l'operatività degli attori della formazione
Per consentire al ministro di illustrarci le sue linee di riforma della formazione professionale
Facendosi carico anche in qualche maniera di quelle che sono in questo momento
Le maggiori aspettative dell'ENAIP
Il ministro delle e-mail per delle realtà che qui in qualche modo rappresentiamo il ministro ha già predisposto credo che sicuramente ne parleranno il suo intervento un documento che nei giorni scorsi abbiamo potuto esaminare assieme anche noi assieme alle forze istituzionali interessati assieme alle forze sociali interessate anche con la partecipazione opportuna degli organismi di formazione
Abbiamo potuto esaminare dicevo i contenuti di questa proposta che sono un interessante base di partenza ma ci auguriamo molto vicina ad una qualche sia pur parziale soluzione che contiene già indirettamente perlomeno grande parte delle questioni attorno alle quali abbiamo riflettuto con INAIL per con gli altri interlocutori con i quali più abitualmente lavoriamo e collaboriamo per cercare di andare dislocare una situazione la cui il cui pantano in cui immobilismo avvertiamo un po'tutti e che è stato un po'anche alla base del clima
Che ha preceduto questa interessante importante edizione di Job novantacinque io lo so che i nostri operatori non solo i nostri operatori che quest'anno così numerosi hanno riempito di workshop i dibattiti hanno dato vita ad un'organizzazione di Stand di enorme di enorme interesse che riflette una vivacità del mondo della formazione ed una capacità del mondo della formazione nonostante tutto e sottolineo travolta nonostante tutto
Di che aspetta una qualche
Risposta spetta una qualche sollecitazione incoraggiante a proseguire nella messa a punto nella generalizzazione delle esperienze migliore di quelle che dimostrano che questa non è solo un
Vivacità che esprime
Spontaneità personale ma esprime anche intelligenza capacità progettuale capacità di ottenere raggiungere alcuni risultati noi siamo venuti
A Job novantacinque con questa strana convinti volontà di intenzione di mettere in luce le esperienze più intelligenti più interessanti ma in qualche modo anche di
Difficoltà di affanno non voglio dire necessariamente di frustrazione perché c'è questo paradosso che poi alla fine prende sempre come punto di riferimento la formazione noi da due ore stiamo discutendo e giustamente
Di come rendere il mondo della formazione capace di essere esso stesso attore di questo straordinario cambiamento che è un cambiamento culturale
Ma che è anche un cambiamento organizzativo dei modi di vita delle tecnologie della convivenza sociale pure nei giorni scorsi
Eravamo sul banco degli imputati perché non riuscivamo a garantire alle imprese del Nord Est piuttosto che quello di Crotone ci diceva Lombardi il primo giorno il panettiere piuttosto che il macellaio il muratore piuttosto che il saldatore non è possibile lavorare all'interno in una situazione nella quale l'informazione le attenzioni sono così confuse da rende appunto paradossale il modo stesso in cui la formazione le sue intelligenze le sue capacità si collocano nella vita e nella convivenza civile allora quello che avrei chiesto che lo che chiederei al ministro se ci sono i tempi se ci sono le condizioni
Perché questo disegno di riforma di ampio respiro
Che opportunamente scadenzato a dei risultati ed ai possibili obiettivi a breve immediato termine raggiungibili per via amministrativa
Oppure allunga a medio termine raggiungibili attraverso un revisione dell'impianto legislativo
Se ci sono le condizioni e le possibilità perché questo disegno di cambiamento e disegno di riforma che il ministro la scorsa settimana ha presentato al comitato di concertazione si dia dei risultati tangibili in tempi utili quali risultati quest'anno abbiamo cercato di mettere in atto uno sforzo che dica più che le parole parlino i fatti parlino i fatti è un invito perché non l'avesse ancora fatto finito questo dibattito a immergersi in dialogo con gli stende con coloro che sono stanno operando negli stemmi per illustrare i prodotti di questo lavori prodotti di questo cambiamento
Lo stende che ha citato il dottor Lamborghini in cui semplificata la possibilità di una comunicazione di un'informazione di servizi formativi a distanza
Gli altri stenti in cui ministro abbiamo cercato di esemplificare che cosa dovrebbe fare un centro di servizi formativi che si trasforma per rendersi capace di interpretare i cinesi li fa il bisogno di formazione sul territorio
Di accogliere le persone giovani e le persone adulte orientando le indirizzandole a percorsi di formazione rapportati e personalizzati alle loro specifiche scadenza esigenza
Di fare quindi formazione per i giovani integrandosi con la scuola per gli adulti sapendo sì
Fare carico delle esigenze di chi lavorando
Di chi dovendosi mantenere in quel lavoro oppure di chi dovendo passare da un lavoro a un altro lavoro ovviamente non può essere incasellato in una una in un banco dietro un banco di scuola ma ha bisogno di altre metodiche di altri strumenti
Di altri linguaggi di un altro tipo di accoglienza e di orientamento
E sempre indichiamo cosa deve fare un centro di servizi ai quale mi io uno si chiede solo corsi ma si chiedono prodotti formativi che si traducono anche in altri strumenti anche in altri prodotti cosa deve fare un centro in cui la formazione sia orientata ad uno sbocco sul lavoro o dipendente o sempre più spesso di un lavoro autonomo attraverso la creazione di un'impresa
Questo noi vogliamo fare dei di tutti i nostri centri di formazione professionale sui territori compresa signor ministro
La richiesta di un ruolo di una funzione anche dentro questa fantomatica questione dei fabbisogni di formazione che sta diventando un po'
è stata per anni l'araba fenice adesso sta diventando la la parola magica con la quale vogliamo risolvere tutto qua noi siamo convinti che oggi fabbisogni non si esprimano più attraverso statistiche o attraverso censimenti numerici ma queste hanno pietà
Siamo convinti che i fabbisogni sono il prodotto del di un protagonismo istituzionale nella programmazione nell'indirizzo e di una giusto ruolo di valorizzazione delle parti sociali che hanno il diritto di decidere di quanti a quale Paese
Vogliono costruire anche questo non vieta una cosa che è un po'meno ovvia
E che chi Val formatore la struttura formativa severamente deve essere orientata al cliente
Perché solo attraverso un orientamento pregnante stringente al cliente si può garantire la qualità
La qualità e la qualità e aderenza continua e costante
Nei confronti del cliente di colui che ha il diritto della formazione sia una persona ossia un'impresa colui costui non può essere del tutto espropriato da un ruolo di interpretazione di comprensione dei fabbisogni formativi
Quindi c'è un protagonismo dentro le strutture che va valorizzato e va salvaguardato
Michele Colasanto giustamente ci ha ricordato quali sono gli indirizzi comunitari
Che sono sempre meno indirizzi Michele sono sempre più vincoli fino al punto che hai ragione o facciamo 'ste cose Cifronti toglieranno i quattrini
Bene dobbiamo fare in fretta ad aggiornare la legislazione la normativa perché la nostra legislazione la nostra la mattina ci chiede di fare solo corsi da vent'anni ci chiede di fare solo corsi per di più pagati sempre più tardi sempre male e sempre meno
Non abbiamo molto tempo per recuperare questo ritardo non abbiamo molto tempo per recuperare questo gap purtroppo
Tiziano Treu alla sventura alla
Abbiamo la fortuna e il privilegio di avere un ministro che di queste cose si è sempre occupato ed è in grado di parlare capendo di che cosa parla alla sventura di arrivare un po'tardi nel senso che prima si è perso tanto tempo se perso tanto
Ma questa
è una croce che ci portiamo appresso ci portiamo addosso dobbiamo rimboccarci le maniche per recuperare questo ritardo abbia è una questione di mesi non è una questione di anni
Perché forse poi la comunità ci toglierà i quattrini ma c'è pure il rischio che qualcuno non arrivi vivo a quella scadenza
Grazie alla dottor Tesini che CIA
Opportunamente riportato sulle problematiche poi reali che tutti i giorni
Dicono agli operatori del settore e ci ha ricordato ancora una volta come anche in questo processo di chiarimento del ruolo della formazione sia fondamentale il dialogo con gli operatori lui invitava a parlare con gli operatori che si troveranno il stende di questa iniziativa di questa manifestazione ma credo che come in tutte le altre cose il dialogo con gli addetti ai lavori sia una delle poche cose
Semplici chiare ed efficaci per cui chiunque debba poi prendere delle decisioni dovrebbe sapersi continuamente confrontarsi e quindi viene bene anche per la economia come diceva nel suo intervento Tesini della dibattito viene bene ora la posizione del che il ministro tre euro CD ci dirà la posizione che parte certamente da una serie di stimoli che sono quelli di carattere generale sono quelli più specifici che riguardano i cosiddetti fabbisogni di formazione giusti o sbagliati
Che siano e che probabilmente richiedono una serie di interventi normativi che sono senz'altro quella della individuazione
Delle nuove aspettative nuove esigenze che la formazione richiede quindi non solo corsi ma l'altro che cosa d'altro
Ma a mio avviso pongono l'accento e questo è il ruolo dello Stato nel tutta la sua struttura nella sua logica di esistenza cioè pongono delle necessita di regole che riguardano alcuni presupposti fondamentali perché dietro alle esigenze degli operatori c'è l'esigenza dei clienti degli operatori quindi dietro le esigenze di chi fa ce le esigenze di chi riceve
Queste attività che sono attività dove il processo di qualità
Che se viene identificato come aderenza al cliente orientamento sempre più forte al cliente non può non essere ricordato a tutela di queste persone proprio dal legislatore se è vero come è vero che la qualità come dice uno dei padri della qualità totale che peraltro è un giapponese ma usa una parola molto italiana la qualità e il nuovo umanesimo quello di porre al centro del problema la persona l'uomo che diventa l'elemento discriminante per una vera reale qualità
Si è perso tempo ricordava Tesini
Da parte delle dei ministri precedenti
E io do la parola alla ministro Treu ricordando e questo è un'altra disgrazia che lui stesso non sa quanto tempo ha a disposizione non per l'intervento ma poter operare nella sua qualità di ministro
Ministro tre
Grazie
Ma s'sono sono lieto di parlare cui di problemi del della formazione del lavoro perché di solito se ne parla in in luoghi meno
O meno ricettivi un più turbolenti
Invece qui proprio mi sembra che possiamo fare un riflessione approfondita e poi con la sicurezza che i messaggi giusti che speriamo siano ritenuti tali venderanno poi seguiti avranno esiti pratici allora io vorrei cominciare da dalle questioni generali che vi sono state presentate con molta efficace da De Masi dagli altri che riguardano il futuro del lavoro avete
Perché perché il il evidentemente tutto quello che poi diciamo sulla formazione
Deve tenere conto di questo non solo ma deve tenere conto di prospettive del lavoro in del del organizzazione del senso del lavoro che possono sembrare avveniristiche quindi e un bisogna guardare lontano senza paura di come dire fare discorsi
A poco concreti perché se c'è un fatto certo è che
I cicli di modifica si sono resi sempre più veloci quindi se noi pensiamo a una cosa futuribile
Mo'che sembra molto lontana poi in realtà la velocità e con cui futuro ci viene addosso palme è tale che siamo giusto in tempo
E quindi se pensiamo a a
A prospettive lontane non crediamo di fare discorsi vuoti
Io però dico anche attenzione quando si fanno questi futuro questi futuribili perché o si può anche prendere qualche visto questo avere qualche deformazione professionale
E quando si pensa alle caratteristiche aveva il futuro lavoro ci sono tante
Definizioni
Io credo che la più adatta è emersa anche qui vedete il futuro del lavoro un futuro in cui sicuramente giocano molto
Ancora molto gli Investimenti capitale anche capitale finanziario perché abbiamo queste grandi reti che lo richiedono abbiamo questa dimensione globale certo
Diciamo che giocherà molto sicuramente quindi in senso il futuro è sempre capitali intensi
Gioca moltissimo alla conoscenza dello Allo stato detto qui quindi quando uno adesso si usava dire si usa ancora ride il futuro sarà anche noleggi intensi de fu del lavoro perfetto
Però io credo che la il punto veramente critico è quello che anche qui è stato detto non non è solo il capitale sempre più sofisticato non è non è neppure solo la conoscenza sempre più sofisticata ma è proprio
La capacità personale di intervenire e infatti li giapponesi comuni
Mi pare molto opportunamente dicono il futuro la Human wear che proprio la materia o quasi da me sì sarebbe umana ma l'uomo inteso come elemento centrale anche del futuro
Della crescita del lavoro eccetera vedete questo così però mette un po'a fuoco diversamente anche tutto il discorso della formazione e della conoscenza perché non vorrei che avessimo l'accezione
Ristretta di formazione di comunicazione di di conoscenza io sono convinto che l'altra formazione la conoscenza è assolutamente non una priorità è tutto
Cioè una precondizione nonché che la formazione crea lavoro ecco questa sarebbe una stupidaggine creare lavoro
Pensare al lavoro più complicato ma comunque è una condizione dia accesso assolutamente essenziale se c'è una cosa certa nelle previsioni future
Che qualunque siano le trasformazioni del lavoro e che saranno molto veloci o come una soglia d'accesso di formazione conoscenza molto più alta del passato e che sia Senna c'era cioè non c'è
Spazio non c'è accesso per gli analfabeti intese il concetto di analfabeti nel senso Complesso che abbiamo sentito su quindi la formazione all'educazione e tutto
Per l'accesso poi se non c'è lavoro sarà una tragedia ma di questo diciamo fra un minuto ma siccome ci sarà sarà distribuito in modo diverso io sono convinto l'accesso per l'accesso questo è decisivo
Attenzione però formazione in questo senso non vuol dire nella scuola solo nella scuola di base solo né e neanche la come dire l'educazione o la formazione continua
Vuol dire proprio di più vuole dire una continua a capacità di adattamento di autoformazione quindi sottolineerei molto questo aspetto in quella persona che si deve
Coinvolgere continuamente in un processo di apprendimento
Quindi ripeto un concetto molto ampio di formazione e che comprende cultura comportamenti relazioni personali
Io con ogni tanto più mi son sempre lietissimi sentire paradossi di di Domenico De Masi che sono utili a capire
Ma quando mi si parla di soggettare dei blitz del futuro io sono d'accordo però ricordo anche che nel nostro futuro
La una parte rilevante del futuro del lavoro
Del lavoro che importante sarà un lavoro di cura di cura delle persone
Di se stessi degli anziani di cura della qualità della vita che non non è che si ottiene automaticamente delle persone delle delle degli ambienti delle città
Milioni di lavoratori nel futuro si dedicheranno alla cura e per fare questo non è vero che si può farlo se non alfabeti quindi anche per questo la formazione educazione importante è ma è un tipo di formazione educazione che è molto relazione è molto relazionale e molto legata alla persona persona che dovrà essere ma molto sensibile attenta alle alle relazioni quindi
Non la Società degli atomi
Non più ma neanche solo alla Società dei bit perché la cui alla persona di fiducia che le si faccia per Tele per te le vittime insomma
E guardate che questo è fondamentale nel futuro e qui ritorna ad essere al però d'accordo con con De Masi questo tipo di lavoro che sarà la maggior parte del lavoro del futuro
è quello in cui il rapporto tra tradizionale forma di lavoro e tradizionale forma di vita di non lavoro e e meno alla distinzione non c'è quasi più perché sarà un un coro
Queste a fare restare a dietro ai giovani che ci saranno ancora nonostante la crisi demografica eccetera quindi il futuro del lavoro è legato molto a questa nuova persona con volte in cambiamento rapidissimo continuo Chiesa una persona molto sollecitata ad autoaffondarsi e però a relazionarsi con gli altri
Quindi fine del primo discorso solo per porre una prospettiva che secondo me è più realistica della mera prospettiva tele ditte ematica
Allora e il problema del lavoro e poi del lavoro
E certamente difficile proprio perché avete sentito che cambiamenti
Ci sono quando appunto abbiamo fabbriche che fabbriche hanno o Bot con un altro botto capirete che tutta la materialità molto talmente eliminata che uno si domanda è ma dove da dove nasceranno i futuri lavori allora io già in parte l'ho detto
Dare largo sviluppo all'attività di cura le attività di manutenzione
Il dieci miglioramento della qualità
Per fare questo e quindi importante investire come dicevo prima investire anche in infrastrutture se voi guardate
Il piano dell'Hotel Europa anche il piano per l'occupazione che ha presentato il Governo italiano inadempimento degli obblighi europei c'è molta sottolineatura
Del necessità perché a lavoro di fa da fare grandi infrastrutture ancora non le vecchie opere pubbliche fine a se stesse Dale passati regimi e non ma di grande infrastruttura perché noi siamo noi in particolare l'Italia ma anche per certi versi altri paesi europei ne abbiamo poche appunto non abbiamo non abbiamo stravinto abbiamo ferrovia adeguate
Non abbiamo ancora nel Mezzogiorno eccetera di queste cose si devono fare non c'è dubbio però io credo che se guardiamo un pochettino più in là
Per dovremo spostare Investimenti
Molti se proprio vogliamo poco più in là cinque sei anni più tardi se ne sente parlare ormai anche in sede europea spostare massicci investimenti dalle infrastrutture materiali intenerisce prova materiali anche le autostrade informatiche
Verso la cura la manutenzione e le persone quadrate che queste non sono cose da come dire da predica sono verità economiche io sono di questo convintissimo del resto se guardate le preoccupazioni dell'Europa nel mi han fatto questa grossa
Verifica per preparare
La riforma della Costituzione europea cosa vogliono i cittadini europei se se visto che una delle grosse preoccupazione proprio la paura di di a vere un futuro in cui l'ambiente
Intendendosi per tale quello fisico ma anche quello attorno diventerà così velocemente degradato che le persone si sentiranno altro che qualità della vita minacciate questa una minaccia che abbia allora io sono convinto che occorre spostare molti investimenti verso tutti questi tipi di attività che poi ripeto sono quelli in cui lavoro non lavoro si mescolano il volontariato e l'obbligo pure il profit e non profit eccetera
Noi tra l'altro stiamo pensando anche nel nostro piccolo non sapendo quanto alla lunga vita avremo ma insomma proprio ieri il ministro Fantozzi mi diceva vediamo di tirar fuori qualche cosa per incentivare questo settore del non profit che in Italia vive per grande vitalità ma che non è che abbia molti aiuti e molto organizzazione
La seconda cosa che se sempre guardando appena vi è la sarà necessaria sarà quella che di nuovo De Masi sottolinea giustamente riorganizzare il il tempo
Non c'è dubbio io non so se andremo a trentacinque ore a trenta o ma insomma non c'è dubbio che in brevissimo tempo dove morì
Modulare e ridurre i tempi di lavoro in senso stretto e dovremmo invece ampliare queste cose che sono un po'a cavallo insomma
Avremo davanti
Una
Una prospettiva somma di riformulazione completa della del rapporto tra la quantità di lavoro visibile codificato in luoghi cose diverse insomma in cui però perché notte speriamo pensiamo vogliamo che siano utili pure quelle altrimenti tutto discorso che ho fatto fino adesso non vale molto
Sono stato colpito proponendosi dal fatto che hanno circolato un questionario da credo da qualche autorità europea in cui chiedevano a diversi tipi di categorie tra cui anche i professionisti i politici come sarei in questo periodo
Varie domande ma la prima che ho trovato e quante volte ha cambiato lavoro negli ultimi cinque anni
Che è una domanda che se io non avrei mai immaginato che fosse messa per prima in un questionario infatti cinque anni fa non sarebbe neanche stato immaginabile per dire che siamo mai la sensazione che
Mi questo questa riorganizzazione del lavoro è già in atto e allora una delle manifestazioni è quello che si cambia che si cambia lavoro che nel caso mio insomma sono stato abbastanza sollecitato quindi ho fatto una certa ho risposto con una certa come accettazione della stessa domanda ma io ho l'impressione invece che c'è molta gente che resiste
Profondamente a questa a questa idea
Io sono di quelli che pensa che si possa trattare si possono trattare i bit anche cominciando a settant'anni però so che i bambini li trattano molto meglio però ovviamente bisogna avere una capacità di reazione di reagire internamente che forse qualche volta si atrofizza anzi
Certamente ma noi dobbiamo contro
Contrastare e vengo a due cose invece più compiuto vicine ma anche le prime hanno concrete noi abbiamo in Italia questo problema
Grave della disoccupazione ancora ma io in realtà dico che il problema della disoccupazione è grave solo per il Mezzogiorno per il resto d'Italia e qualche altra non è anche in tutto il Mezzogiorno non apre va al parte prevalente del Mezzogiorno
In altra parte del del del paese in particolare nel Nord il problema esiste ma è un problema che si può affrontate come un adeguato alla assieme di strumenti
Come così nelle altre aree forti o comunque normali tra virgolette dell'Europa vedete la drammaticità del problema disoccupazione in Europa in questo momento che continuiamo a dire che è una priorità
E anche la presidenza italiana lo sta dicendo la detto io il presidente Dini eccetera e che non è un problema generale e l'Europa star risolvendo per molte parti benino questo problema e poi invece c'è ci sono delle are dei gruppi di popolazione che sono Coco sempre più mal messi
Cioè la disoccupazione un fatto di divisione quindi non è un problema sentito generalmente da tutti e su cui tutti si mobilitano come un sol uomo
Sono le regioni deboli gruppi deboli che in questa continua turbolenza e grande competitività sono sempre più in difficoltà
Quindi è e e questo rende lo rende drammatico deve può farci porre come un problema anche nostro quello del riequilibrio perché altrimenti le zone deboli non escono
Dal problema dei automaticamente da sola dicevo viceversa nelle aree forti nelle aree che stanno dimostrando vitalità economica e sociale come la quest'area i propri problemi ci sono ma sono problemi di di adattamento degli strumenti
E investire meglio fare un punto formazione più adeguata problemi difficili ma come dire analizzati già e comunque su cui le soluzioni ci sono ecco io accetto tutto quello che è stato detto ci sono stati anche in questi ultimi tempi molti confronti abbiamo perso tempo la forma si spende
Pur avendo detto che la formazione tutto poi vediamo che ne infatti si spende poco e male abbiamo molto da recuperare
E quindi non è che voglio asso assolvere né me ma nessuno di noi si può associarsi per assolvere qui
Detto questo credo che qualche iniziativa concreta sia in atto e va be'e giusto ricordarla
Anche per farsi per come dire per indicarci una strada positiva perché è sbagliato fare solamente le le verifiche del del dei ritardati per esempio nei rapporti con l'Europa
E ho un sta invertendo sì quella tendenza molto grave se dico per la quale il proprio leale che avevano più bisogno di di ricevere fondi
Sia per la formazione sì anche per lo sviluppo ne ne usavano meno e che con una qualità minore di delle altre cioè noi abbiamo fatto un grosso sforzo in questo in quest'ultimo periodo
Per recuperare questo mi pare qualche risultato si veda io devo dire l'altro giorno sono stato particolarmente contento di riceverà da parte della comunità come un riconoscimento che insomma il c'è una miglioramento la nostra capacità di utilizzo dei fondi europei così come è stato per il ministro Masera che ha recuperato
Molta parte dei fondi destinati allo sviluppo delle aree depresse che si sembravano perduti per ritardi colpevoli così analogamente nella formazione professionale siamo riusciti a recuperare oltre cinquecento miliardi
Che stesse sembravano persi erano persi in quanto non s'non nell'immediato passato non c'erano fatte quelle cose come dire normali per utilizzarle quindi qualche segnale c'è io credo molto anche a questa analisi dei fabbisogni formativi che stiamo cominciando a fare sono d'accordo con Tesini non è che questo vale soprattutto per le zone
Come questi
Noi dobbiamo evitare che succedano fenomeno comunque ridurli come quelli denunciati dalla Banca d'Italia secondo cui
Tra la richiesta di manodopera l'Offerta ci sono sfasature macroscopiche per fare questo occorre avere un minimo di analisi sistematica dei fabbisogni procura informativi in prospettiva che non è una roba di numeri
Anzi una cosa complessa perché sappiamo benissimo abbiamo appena detto quanto questi fabbisogni sono qualitativamente
Dada pranzare qualitativamente quando sono quanto sono mutevoli però insomma un paese come l'Italia non può permettersi di non avere un sistema di rilevazione generale dei fabbisogni formativi a due tre anni
E questo poi in realtà acqua ognuno c'ha il suo nelle zone che hanno soldi l'impresa X se lo fa per i fatti suoi lei il comprensorio Y il distretto per per altro verso qualche Regione qualche provincia che ha
Più lungimiranza migliori istituzioni se lo fa e e questo va bene ma non è possibile in un mondo come questo andrà avanti così a a pezzi e la Bocconi senza avere un minimo di capacità analitiche
Ecco poi l'ultima cosa che voglio dire noi abbiamo sì da fare una una riforma un po'più una riforma fondo del sistema di formazione se ne è parlato tanto adesso io non dirò
Niente sulla scuola sulla formazione di base che avete sentito parlare so che è venuto qui anche il ministro Lombardi con cui stiamo lavorando molto bene e che e mi pare che anche la presenza sua oltre che mia moglie a dire in che ci sia c'è attenzione ma per la formazione
Post diciamo su ulteriore a quella di base della scuola l'Italia ha sicuramente delle priorità
E stiamo cercando di affrontarle anche con questa consulta che comitato nazionale che ricordava Tesini perché crediamo che per fare una proposta di riforma occorre coinvolgere tutti ecco io credo che ci sono due cose voglio sottolineare che noi dobbiamo fare tra le tante cose una grosso investimento in in due settori che sono quelli più macroscopicamente carenti sono il pezzo insomma di formazione che costituisce il passaggio tra la scuola lavoro chiamiamoli in alternanza che ma in realtà e e proprio quel quel ponte tra scuola e lavoro Kane altri paesi a cominciare dalla Germania è bene organizzato e articolato in forme diverse ed hanno invece lasciato largamente all'improvvisazione
E e quindi manca di una adeguata investimento sforzo come invece merita e la seconda e la la formazione ricorrente o continua
Anche questa
Molto deve essere evidentemente molto legata al al mondo del lavoro e su cui praticamente siamo tra cui siamo all'anno quasi zero
Queste sono sono le le due le due due aree due prospettive della formazione professionale che vorremmo sottolineare e potenziare di più perché sono quelle che ci appaiono critiche
Tra l'altro lo lo dico en passant non solo in Italia ma anche in altri paesi
E si sta sempre più verificammo questo non so se sarà una tendenza destinato dura ma sicuramente in questo momento che le aree di sofferenza maggiore anche nella formazione Edi
E di gatto culturali sì sorride Masi Smalling Apps di gatto for formativo si stanno spostando dai giovani in senso stretto verso i gli adulti o quasi adulti
Io l'ho notato in nei recenti incontri europei insomma la fascia che manifesta maggiori sofferenze non ha più la fascia venti venticinque anche ventinove a me si sta spostando verso la fascia trenta quaranta e non solo perché nascono meno bandistica c'è stato lo sboom delle dei beni ma perché proprio questo fa vedere quanto sia drammatica l'esigenza di cambiamento anche per periodi avanzati della vita e riconvertire adeguare modificare convincere un trenta quarantenne più difficile lavorare su ventenne quindi il dobbiamo concentrare lì finisco veramente per dire guardate che questo chiama i vostri centri i centri in genere tutti quelli che si occupano di formazione di questo tipo a una grossa
A modificare la loro pelle perché si è la scuola italiana la scuola di base
Piena di difetti produce poco bisogna migliorare la ma è un e che è una grande organizzazione quindi se volete a molti dei difetti delle delle grandi organizzazioni
Un milione cento mila personaggi che si agitano o non si agitano nel mondo della scuola è un numero impressionante
Ma il il problema del fase seguente dei del vostro insomma della formazione professionale di quello che dovrebbe essere il se il segmento della formazione continua il problema e diverso fu fosse altrettanto grave
E quello della qualità della professionalità e dell'efficienza dei vostri interventi nel negli anni passati ci sono state anche esperienze di eccellenza ma la qualità
Di formatori professionali
La organizzazione talora anche la correttezza dei centri di formazione professionale Giotto non Giotto molto a desiderare
Ora questo è un passato che noi consideriamo sepolto
Ma al cambiamento di pelle
Assolutamente necessario quindi avete davanti voi operatori ognuno faccia la la sua parte ovviamente immaginiamo la necessità di riforme di strutture di legge e e noi lo presenteremo poi non so chi
Porterà a a termine l'opera ma noi prima della fine dell'anno presenteremo un progetto di legge ma non è solo questo poi ci vogliono le le risorse e non sono tante i miliardi perché ne abbiamo in questo momento lei Cassetti terzino sono le capacità degli operatori di usarle bene in modo corretto ingranato
Auto o forma Ando se anche loro e non dormendo sugli allori si fa per dire allori eccetera quindi è un impegno che abbiamo l'anno prossimo è anche un anno di sfida perché lei è l'anno della formazione è stato detto l'Italia al semestre di presidenza
E insomma credo che lo si diceva proprio ieri in Consiglio dei ministri pensi parlando del semestre italiano quale che sia poi governo che lo gestirà che noi l'Europa non la possiamo come dire vendere ai cittadini hanno gli stessi se la presentiamo sempre solo con i numeri
Di Maastricht bisogna ridurre il deficit pubblico al tre per cento d'accordo di bisogna ridurre l'inflazione entro questo sarà de necessario ma dobbiamo pure
Presentare l'Europa
Come come dire un un continente che si unisce anche su su questi investimenti
Nel nella formazione e se volete andare ancora più a fondo su una qualche volontà di perseguire un e un rinnovamento culturale comune c'è questa grossa sfida di cambiamento che tutti abbiamo detto tutti all'inizio bella vogliamo affrontare ognuno per i fatti suoi tribù per tribù paese campanile per il campanile io sono un credo molto alla al regionalismo al decentramento ma cosa c'entra questo se non abbiamo questo va bene se c'è almeno un bagaglio di valori Q comuni in questo caso europei
E questi si basano pur sempre su
Fondamenti culturali che devono essere siccome non sono dati una volta per tutti devono essere alimentati con questa cultura e questa formazione allora
Ecco l'anno prossimo cc impegnerà in modo particolare ci facciamo tutti degli auguri per un anno di novantasei utile in questo senso grazie
Ringrazio il ministro per questo suo intervento ore che ci ha riportato alla alla al tema del nostro Paese in questo momento che L'insostenibile leggerezza della precarietà
E a proposito della quale mi sono un po'preoccupato sul fatto che i quarantenni son quelli che son più a rischio di occupazione quindi mi sono un attimo messo nei miei panni ho avuto un momento un brivido
Però ha detto e qui andiamo a seriamente anche perché vorrei pregare i presenti di fare un ultimo visto che il tempo è stato utilizzato in maniera molto attenta e quindi abbiamo una decina di minuti di fare un'ulteriore ultimo passaggio
Proprio Flash sintetico per concludere per quest'incontro di stamattina però dicevo ci ha messo di nuovo di fronte a credo a quello che anche qua una sfida di sistema e di cambiamento oggi non se n'è mai parlato però mi pare di poter dire forse sono io che sì forse il concetto ma sono abbastanza convinto
Che in qualche modo noi stiamo mettendo in discussione quello che è il sistema organizzativo del Welfare State dello stato sociale
In fondo lo stato sociale era una risposta organizzata più o meno bene a seconda dei Paesi a quelle che doveva esser le esigenze degli uomini ora mi pare che lo ha ricordato il ministro si parla di Newman guerra e quindi si riporta come dicevo anch'io prima
Dentro l'uomo questo sua essenzialità in qualunque processo
Organizzativo e ma maggior ragione in questa realtà in continua mutazione quelle che sono le le le modalità di attuazione di questa riorganizzazione e tra l'altro lo riporta con grande sua responsabilità personale perché qui siamo perfettamente d'accordo col ministro quando dice che siamo tutti noi per primi a dover essere responsabili di quello che si fa e non come dire trasferire sempre i costi in questo processo molto italiano peraltro di scarico di responsabilità che un po'così tradizione ammette delle cose che si dicono che si fanno in questo Paese
Direi che però tutta l'organizzazione va cambiata e quindi anche lo sforzo per la formazione va in quella direzione se lo potremmo dire per usare un paragone tra virgolette filosofico
Che noi siamo a livello organizzativo anche in questo tipo di processi all'età presocratica in cui c'erano i quattro elementi fondamentali il cielo acqua fuoco e terra noi richiamiamo acqua gas latte qualche altra cosa a livello di ente locale di Bello di organizzazione nazionale però non riusciamo a dare la risposta vera che c'è dietro al processo filosofico che è quella della minore materialità di questi problemi di una più forte è grande attuazione di un processo di autoformazione che è ci deve coinvolgere un processo di formazione o come ha detto il ministro di formazione
Della formazione e come ultima nota rispetto all'intervento sottolineerei tre volte il problema del bagaglio comune
L'ho detto prima riferendomi ad autostrade informatiche e attenzione qui c'è la necessità veramente di fare delle sintesi culturali su problemi come quelli della formazione perché nell'anno della formazione del semestre Italia di presidenza una via italiana alla formazione non può non esserci come del resto a mio avviso un dialogo con il resto d'Europa non può non esserci in questo senso la precarietà
O l'insostenibile leggerezza della precarietà che riguarda purtroppo i livelli istituzionali non deve coinvolgere gli aspetti invece formativi e culturali allora un minuto a testa cominciando dall'amico De Masi
Ma i nostri bisnonni vivevano e media sulle trecento mila ora noi viviamo in media settecento mila ore e i giovani che sono qui presenti vivranno intorno alle settecentocinquanta mila ore
I i nostri bisnonni lavoravano centoventi mila ore
Cioè smettevano di lavorare quando stavano per morire e perciò i conti dell'INPS
Tornavano diciamo
Noi smettiamo di lavorare una ventina di anni prima di morire praticamente nove ore su dieci
Della nostra vita non sono dedicate al lavoro e per loro che è dedicato al lavoro e ormai sempre più mischiata con il tempo libero
Questo significa che anche la formazione al lavoro diventa sempre più formazione alla vita senza dovere per forza mitizzare il lavoro come abbiamo dovuto fare per alcune migliaia di anni come unica fonte
Di sostentamento perché una parte notevole del nostro sostentamento ci deriva ormai dalle macchine
Il lavoro non manca mitizzato se l'avessimo mitizzato l'avremmo piazzato in tutti i paradisi ho ho ho letto recentemente un paio di storia del Paradiso mio coetaneo per diciotto ce ne sono solo quello ma un mettano quella induista eccetera
In ogni paradiso si fa qualcosa in alcuni sì cantilenante sicurezza in altre giace da nessuna parte si lavora
Ora testo non si rinvia una una prospettiva diciamo nichilista nei confronti del lavoro però una visione un poco più Serena finalmente ce la possiamo se la ce la possiamo porre tutti coloro che sono pessimisti nei confronti del lavoro e di quella forma di non lavoro
Micidiale che la disoccupazione perché non fanno inventare assetti nuovi di vita sociale fatto che lavoro diminuisca
Non è una iattura ma è una fortuna il fatto che non sappiamo le distribuirlo e non sappiamo ridistribuirle gli effetti di ricchezza e questa invece è una nostra incapacità di fronte a questo cambiamento di paradigma come ho detto il guaio maggiori sono i pessimisti
Perché oggi pessimisti come del resto i cretini sono specializzati io nel più un pessimista generico ma è un pessimista mirato che può da solo rovinare una riforma rovinare un buon miglioramento
Di fronte a questa situazione secondo me ci sono due possibilità quelli proprio per i pessimisti faceva come Lucio Colletti vadano in prepensionamento faranno meno danni al massimo potranno scrivere un articolo sul Corriere della Sera invece gli altri devono darsi da fare e darsi da fare passò attraverso quel tipo di formazione gli ho detto prima c'è una formazione che non è solo al lavoro ma è anche alla vita
Se pensa allo stato di decadenza in cui lo Stato italiano
Si consente di far fare la scuola superiore della della pubblica amministrazione cioè il luogo dal quale dovrebbe venir fuori il mutamento radicale del rapporto tra Stato e cittadini
E che ormai ridotto addirittura il suo presidente ora fa il sotto segretario François che parte per cui si è tenuta questa sine cura alla se Fini al governo forse torna altrimenti no e nel frattempo mentre Negri decide cosa fare la la scuola superiore di pubblica amministrazione se ne va a ramengo quella alla quale dipenderebbe la qualità dei servizi
Che lo Stato darà ai cittadini nei prossimi decenni cosa immonda
Ecco di fronte a questo noi abbiamo il problema della formazione di una formazione attivamente modernizzata
Perciò l'annuncio del consorzio
Io tra ENAIP Olivetti a mio avviso è un annunzio che viene da ottimisti invierà quelli che potranno in qualche modo risolvere le cose
E impegnandomi in modo moderno ecco queste cose qui ci vogliono secondo me con queste potrebbe imboccare Nadia dell'ottimismo con molta maggiore serenità e questo l'augurio che io faccio a tutti voi
Ecco la Santa
Ho
Ora sembra che ci siano delle buone notizie per la formazione mi par di capire che alterni questa tavola rotonda sì possiamo portare a casa per così dire una almeno un'impressione ma forse qualcosa di più Dini relativo ottimismo
Io dico queste cose senza ironia nel senso che ci credo davvero ho l'impressione che e gli interventi abbiamo prospettato una situazione in cui per forza di cose
La formazione diventerà anche in questo Paese una cosa particolarmente importante in realtà lo è già non è che non lo sia tutto somma ma diventa diventerà ancora più importante e probabilmente per forza di cose investiremo di più informazione come ci chiede
La comunità europea
Le regioni sono semplici sono stati già dette ma fosse può essere utile sintetizzare telegraficamente
Il lavoro è una risorsa sta partiamo dal lavoro il lavoro una risorsa scarsa tra l'altro anche demograficamente sta diventando risorsa scarsa
Meno male e questo cosa vuol dire che dobbiamo naturalmente coltivarla apprezzarla e quindi dobbiamo educarla e quindi la formazione al lavoro la formazione sul lavoro diventerà un qualcosa di sempre più importante poi diamo qualche altro problema di migrazione queste cose ma come sapete non non possiamo certamente parlarne qui
Lavoro Torino risorsa scarsa lo è sempre stata anche è stato ministro Treu a dire che probabile su cooperazione da vedere come dire secondo una logica differenziata
Anche negli anni Cinquanta c'era qualcuno che diceva
Che bisognava combattere l'anno l'educazione la non istruzione degli italiani diceva così per un prorettore maestà cattolica Mario Romani come la fame anzi più della fame e più dalla disoccupazione perché è la qualificazione del lavoro che permette poi di contrastare la fame come i fatti a avviene e di contrastare la stessa disoccupazione il lavoro è vantaggio competitivo straordinario per l'impresa ci è stato detto
è il vero vantaggio competitivo perché oggi secondi rovesciamento di paradigma produttivo
E la qualità del prodotto dipende moltissimo dalla qualità del lavoro non più dalla non qualificazione del lavoro secondo me che ero circa
E questo anche questa evidentemente è una buona notizia il lavoro e azione io sottolineare questo aspetto che mi pare è stato ripreso anche nelle cose dette dagli atti relatori
Questa questa è la espressione di mafiosa fa andare entro che diceva il lavoro oggi è sempre meno qualcosa legato ad un'opera con qualcosa di concreto rapporto diretto fra con qualcosa di fisico
Ma è sempre più qualcosa invece che e rapporto con gli altri è un'attività in cui la persona divina se stessa agli altri e acquista senso come individuo
Tant'è che noi diciamo che l'imprenditore da questo punto di vista diventa una personalità Montale non è più l'imprenditore Schumpeter io a su perché Riano eroico fondatori di dinastie
Oggi però l'imprenditore è un qualcuno che ricorrente noi tutti dobbiamo essere imprenditori è stato detto qualche morto
E questo ha a che fare con questa concezione del lavoro che va naturalmente interiorizzata perché poi la scuola possa trasmetterla no apposta tradurla anche in principi di valore anche un qualcosa di tecnicamente trasmissibile
Allora questo sì tutto questo vuol dire che la formazione diventa non soltanto uno strumento per
Il lavoro ma è qualcosa che si intreccia con lavoro lo vietava anche De Masi
Adesso è un qualcosa che diventa costitutivo del lavoro sempre più pensiamo al lavoro con un intreccio fra cose che facciamo fra comunicazione azione e momenti di formazione
Ecco io mi permetto di ricordare che tutto questo deve però un'espressione un po'normativa non mi sarebbe mai chiesto il dovere ma perché poi sono ecco
Però in qualche misura presuppone che ci sia quella che io chiamavo una sorta di mobilitazione della società società civile modo particolare materia scelta politica
Mobilitazione forse termine un po'forte ma vuol dire assunzione poi di responsabilità si è detto già delle parti sociali sempre si potrebbe dire benissimo della pubblica amministrazione il ministro non lo ha detto ma
Va detto con qualche fair-play ma io che ho visto da vicino alcune cose perché riguarda punti rapporto con la Commissione come interrotte l'apprezzamento delle Commissione che arriva dopo un periodo invece di piuttosto il giudizio negativo è dovuto anche al fatto che le strutture del ministero hanno voluto indicazioni chiare input precisi su cui lavorare e questo naturalmente si è tradotto in qualcosa di positivo ecco concludere dicendo che questa dimensione di mobilitazione questa dimensione di assunzione di responsabilità mi ricorda quel che un vecchio sociologo diceva insomma padre a Sociologia Emile Durkheim tanto per stare come dice valorizzare un po'la corporazione che già un'ottantina Grisham cento anni fa e più forse diceva che una società che non sa produrre sufficiente densità morale poi non sa produrre nemmeno sufficiente densità materiale
E non c'è più il lavoro industriale non ci fu la prima rivoluzione industriale c'è la terza o quarta rivoluzione industriale ma questo riferimento mi sembra ancora storicamente attuale importante grazie
Grazie sotto l'assalto l'ingegnere Lamborghini
Io vorrei riprendere due messaggi che adatto il ministro tre il primo messaggio
Mi sembra che e questo bisogna pensare sempre più in termini di autoformazione o autore anche di auto definizione del del proprio lavoro cioè non c'è più qualcosa che viene non deve essere qualcosa di creato al di fuori dell'individuo ma deve essere l'individuo che si deve al si deve formare
E si deve il trovare il proprio lavoro questo coincide con quella quel messaggio il periodo ai miei tre figli tramite i figli sono neolaureati e sulla ricerca di lavoro giudico guardate voi dovete inventarvi il lavoro a
Anzi inventatevi l'attività
Voi dovete diventare imprenditori di voi stessi non c'è nessun altro che possa farmi da imprenditori di quello che voi volete fare quindi dovete inventarvi questo momento in cui voi dovete impegnare tutte le vostre i attività proprie vostro le vostre forze le vostre capacità proprio perché non dovete soltanto dopo dovette definire il vostro lavoro secondo le vostre vocazione e credo che però questo non basta perché non è uno scarico di coscienza per noi adulti dire queste parole poi dopo uno se ne va fare e non se ne interessa più dobbiamo occuparci di creare le condizioni
Perché questi giovani possono inventarsi lavoro che diventare i pretori se stessi cambiare le condizioni al contorno
Ci sono oggi delle condizioni al contorno che impediscono che questo avvenga e qui sta a noi da responsabilità grossa di cambiare queste condizioni
Anche cambiando le regole del gioco pensate ad esempio un esempio che abbiamo vissuto in questi in questi mesi la il cambiamento delle delle regole del gioco nelle telecomunicazioni
Se non ci fosse stata la liberalizzazione delle telecomunicazioni delle telefonia mobile ad esempio la nostra vita Omnitel non avrebbe creato due mila posti di lavoro oggi con tre con ragazzi di trent'anni meno quindi cambiamo le regole muoviamoci nel senso di dare nuove prospettive il secondo messaggio
E questo che cioè oggi per affrontare questo cambiamento bisogna trovare nuove condizioni di rapporto tra pubblico e privato separato prima di profit e non profit organisation ecco questo è un punto importante cioè dobbiamo giocarcela bene questo questa modalità
Nuova queste molte condizioni nuove questo consorzio che si è è stato annunciato stamattina certamente è una sfida nel in questo senso cioè trovare nuove modalità di rapporto tra pubblico e privato trovare dei terreni in cui essere creativi essere innovativi e affrontare veramente il cambiamento delle regole del gioco questo la maggiore responsabilità credo che venga anche dalla dibattito di questa mattina dei messaggi del ministro Treu grazie
Alessandro se io solo una battuta ma insomma mi pare che
Dal Lincoln l'alto dell'incrollabile ma sicuramente cosciente ottimismo che ci accomuna un po'tutti qui questa mattina
Sì posso dire che probabilmente ragione micio quando dice che in realtà sotteso tutto questo dibattito ci sono le modalità le esigenze e le forme di cambiamento dello stato sociale e in modi attraverso i quali dentro questo cambiamento si coniuga anche il nuovo percorso nuovo passaggio della formazione da una parte verso l'esigenza di orientamento la professionalità ma dall'altra anche verso qualcosa di diverso qualcosa di diverso che i documenti comunitari la nuova cultura di chi opera nel settore chiama valorizzazione delle risorse umane e valorizzazione delle risorse umane al di fuori di qualsiasi Vetero addestrarlo oggi che a vetro destra attiva da una parte oppure scolastici Istica dall'altra noi oggi abbiamo parlato di una formazione pensata e concepita in questo modo
Io ho lanciato forte prima questa esigenza di riforma ha fatto molto bene secondo me il ministro ha replicare mi direttamente in diretta mentre si ma voi cosa fate c'ha ragione c'ha ragione accanto all'esigenza di impianto di riforma della normativa CEE il percorso che ciascuno di noi deve compiere per la parte che gli compete per la responsabilità che pesa sulle sue spalle di migliorare io dei guardassi organizzativamente a questo cambiamento io qui verso bisognerebbe riaprire al tutto un altro discorso che faremo Ponente
A Jobim novantasei in realtà credo che dentro le nostre strutture oggi si respiri un'aria nuova un'aria diversa che non è quella l'aria che vuole
E qui bloccare sul su un generico aziendalismo non non sta qui il discorso non sta qui il ragionamento ma sicuramente si pone in modo nuovo il problema del rapporto tra efficienza efficacia e non solo nei risultati dell'sto lavoro ma anche dell'organizzazione con cui è pensato un centro di servizi formativi che non ha niente a che vedere con la vecchia organizzazione scolastica qui caro vice ce ne dovrebbe tutto un altro dibattito fermiamoci qua e diamoci appuntamento un altro
Grazie a Tesini do la parola a Bobba per le conclusioni permetto solo di ricordare che spero che il nostro ottimismo sia sentito non sia soltanto per non essere catalogati dall'amico De Masi tra pessimisti e cretini la parola
Solo due minuti per dire tre cose che probabilmente avrebbe detto qui il presidente delle ACLI Passuello che purtroppo è ammalato e quindi non è qui con noi
Facciamo tanti auguri che si rimetta presto la prima cosa che ho molto apprezzato questa accenno che ha fatto il ministro al tema del non profit
Perché credo che nel lavoro di domani è una parte non irrilevante non non lo dico io ma lo dicono tanti ormai sarà proprio questo ambito della economia sociale della costituzione di un capitale sociale della solidarietà
Così come l'accenno forte che ha fatto il ministro attorno ai lavori di cura i servizi alla persona i servizi interesse collettivo la protezione alla cura dell'ambiente dei del Della fu dei dei beni culturali
E allora su questo tre brevissime proposte la prima mi mi spiace in qualche modo Merlo ridire ancora a un altro ministro del lavoro sono cambiati in fretta i governi in questi anni c'era un due piccoli segnalini nella legge due tre sei del novantatré che riguardavano proprio la valorizzazione dei della creazione d'impresa per la valorizzazione dei beni culturali e per i servizi
Alle persone handicappate o lungodegenti l'uno ha cominciato a trovare attuazione un mese fa cioè due anni dopo più di due anni dopo l'altro è ancora ahimè inapplicato siccome mi sembra che l'intenzione sia giusta in forse bisogna ben cominciare ad applicare le leggi che ci sono la secondo me erano tantissimi quattrini però è un segnale in una direzione giusta una direzione che vorrei sottolineare facendo una proposta al ministro
Ho visto che ieri a raccolto un po'le diverse proposte che son venute dalle parti sociali per dare forma creare un tavolo per questo patto per il Sud bene diciamolo qui in una realtà del nord a questo patto per il Sud vorremmo che si aggiungesse una gamba oltre alle tre tradizionali
Mettiamoci anche la gamba del Forum delle organizzazioni del terzo settore del non profit
Che credo possano fare qualche cosa in questo nuovo patto per lo sviluppo per il Sud e credo visto che l'Istat per la prima volta quest'anno finalmente ha classificato
Tutto questo ambito anche di occupazioni sono quasi un milione di persone nelle associazioni delle cooperative nelle mutue
Possono essere un soggetto rilevante per il nuovo sviluppo e in questo prendiamo anche un impegno perché lo stiamo avviando insieme
Ad altre associazioni di creando uno strumento finanziario per la creazione di nuove occasioni di lavoro in questo ambito lo conoscete forse in molti la proposta la trovate anche negli stands
Della creazione di una vera e propria banca etica cioè di uno strumento finanziario per investire risparmi dei cittadini delle famiglie in attività sociali non profit
Quindi la strada la la cominciamo a percorrere e credo che questo sia il senso di tutto il lavoro che abbiamo fatto qui al gioco un senso dove oltre all'onta all'ottimismo c'è anche qualche cosa che già concretezza e già un fare che si vede
Vi ringrazio per l'attenzione per la partecipazione la mai sazio naturalmente non si chiude qui si chiude questo appuntamento ma fino alle diciannove di questa sera c'è distende tutta l'area stendi Istica è aperta grazie a tutti e arrivederci
Per i giornalisti lasciala Vivaldi adesso ci sarà la sala Ivaldi appena qui fuori ci sarà la conferenza stampa del ministro Trevor