L'intervista è stata registrata venerdì 16 dicembre 1983 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Crisi, Economia, Partito Radicale.
Rubrica
15:30
10:00, Roma
9:03 - CAMERA
10:05 - SENATO
8:15 - Parlamento
8:30 - Camera dei Deputati
8:30 - Camera dei Deputati
8:45 - Camera dei Deputati
9:00 - Camera dei Deputati
9:30 - Camera dei Deputati
10:00 - Camera dei Deputati
Siamo adesso in studio con Gianfranco Spadaccia e gli saremmo alcune domande sulla crisi economica italiana e su quelle che sono le Trix le cause strutturali della crisi economica
Come giallo
Vai e intra dovrebbe rallentare non Montalbano da cosa se finisci la versione sei per completare la domanda ma pensavo che fosse finita
Sì
La domanda è questa in particolare esaminiamo quali sono i fattori della crisi su cui questo governo e questa Camera dei partiti non intervengo
Ma intanto
C'è una certamente una componente estera della nostra crisi economica
E cominciata siamo in pieno l'inizio ma forse qualcosa di più dell'inizio dello era postindustriale
Cioè sta entrano in crisi sta diventando fatiscente il vecchio apparato di insediamenti industriali
E se ne sta costruendo un nuovo completamente nuovo fortemente automatizzato affiliato alle nuove tecnologie all'Elettronica
A l'informatica dei computer
Ora
In tutto questo litania si trova certamente in una situazione
Difficile
Particolarmente esposta
Perché ha già pagato il prezzo della crisi delle materie prime e della crisi del petrolio negli anni settanta
Perché
Perché la nostra è una economia prevalentemente di trasformazione
Che ho nuovi
Abbiamo fondato il nostro sviluppo economico
Il nostro benessere su un'industria ma non fu manufatturiere che importare materie prime
Le trasforma esporta prodotti finiti
Noi non abbiamo risorse proprie
Non abbiamo Riserve naturali non abbiamo
Materie prime dobbiamo importare
Ma proprio per questo proprio perché si tratta di un'economia di trasformazione per reggere a una crisi di trasformazione come quella che sta attraversando l'economia mondiale
Il nostro Paese dovrebbe mettersi in grado non DSA retroguardia Maria essere l'avanguardia cioè di reggere sul piano della competitività proprio perché non ha u a meno di altri riserve proprio da poter sfruttare
E invece accade esattamente il contrario
Cioè proprio l'elemento propulsore
Di questo di questa forte innovazione viene a mancare c'è la crisi dello Stato perché quando parliamo di bancarotta dello Stato le cifre economiche lo dimostrano
La causa prima e in un funzionamento di questo Stato partitocratico
Tu mi chiedi di interventi i fattori della crisi ma Pati corriamo quelli più visibili quelli più gravi grandi ideativo macroscopici
Beh intanto stamattina schede informative avete dato la cifra le cinquantasei mila miliardi delle partecipazioni statali
E questa è una voragine finanziaria di assistenza economica spesso
A industrie spesso non naturalmente poi non è non è sempre così fortunatamente
Ma c'è in questa cifra quasi tutto
Il l'assistenzialismo industrie
Il mantenere in vita artificialmente delle industrie
La cui funzione le cui prospettive economiche la cui economicità e la cui competitività e ormai completamente superata
Abbiamo il caso della siderurgia che il più clamoroso
Abbiamo il caso abbiamo il caso della Searle come anche questa eredità questa triste eredità che ci è stata lasciata indotte da uno dei grandi tuffatori di questo mezzo secolo
Partitocratico che Rovelli
Erano quelli
Sono voragini finanziarie che
Distruggono ogni anno migliaia di miliardi di ricchezza nazionale senza produrre ricchezza perché evidentemente sono falsi posti di lavoro sono industrie che non producono non vendono che si reggono soltanto grazie al puntello economico dello stato dell'assistenzialismo dello Stato
E questa è innanzitutto una delle manifestazioni più
Evidenti
Una delle cose più evidenti in uno dei fattori della crisi
Gli altri fattori della crisi sono diciamo così proprio nel nella competenza specifica nel settore pubblico cioè dello Stato
Inefficienza della pubblica amministrazione
Nessuno si preoccupa nelle in un'epoca in cui il terziario sta sostituendo l'industria stessa manufatturiere in tante sue manifestazioni nessuno poi si preoccupa della produttività della pubblica amministrazione
Ma soprattutto della sua efficienza della sua capacità di fornire dei servizi
Che siano produttivamente all'altezza
Delle esigenze della popolazione dell'esigenza di un economia avanzata come la nostra
Poi c'è tutto il sistema diciamo così della previdenza dell'assistenza della sanità
Che ormai fa acqua da tutte le parti e che apre voragini finanziarie creando situazioni di ingiustizia spaventoso
E anche qui ha ritirato i dati trentatré mila miliardi deficit dell'INPS
Questo mastodonte affidato all'autonomia corporativa dei sindacati
Che ha investito non so quanti miliardi in un sistema completamente computerizzato del risultato è che mentre prima manualmente le pratiche di pensione riusciva a individuare oggi non si riesce ad avere un dato
L'INPS non riesce a un dato neppure sulle contribuzioni
Non riesce neppure a stare con i computer che ha i propri bilanci ecco noi abbiamo questo sistema è inutile che il ritorno sugli aspetti di questa situazione
Qui è evidente che si si impone una riforma non l'abbiamo col figlio di assistenza e previdenza ne hanno parlato adesso Peronaci e Calderisi che è un groviglio che va assolutamente districarsi mentre non si capisce più nulla nostro slogan nella linea politica che abbiamo adottato in questo campo è l'assistenza a chi ha bisogno a chi ha realmente bisogno fra i veri invalidi non ai falsi invalidi a chi è davvero senza reddito e non a chi ha altri redditi e via dicendo
E invece la previdenza chi ha diritto
Noi invece artisti che siamo uno strano Paese in cui assicuriamo assistenza a chi non ha bisogno molto spesso ma in
Quando parliamo delle pensioni d'invalidità in Campania ma non soltanto in Campania in altre regioni in Val d'Aosta e Campania è una campagna del nord ma più o meno per le pensioni d'invalidità la Val d'Aosta a tassi che s'avvicinano a quella campagna
Quando noi parliamo di queste cose evidentemente parliamo di di una diamo assistenza lo Stato paga assistenza a chi non ne ha bisogno
Nel senso che altri mezzi di sussistenza non avrebbe titolo avviene assistenza dello Stato l'assistenza va a chi ha realmente bisogno è un meccanismo di solidarietà che scatta in situazione di particolare bisogno
E invece chi
Togliamo la presidenza la previdenza che ha detto
Da questo punto di vista credo che si è stato già detto da Peronace Calderisi ma la legge che ha marcato sulle invalidità loro non è che dicono togliamo l'attenzione invalidità a
Chi non chi non ha
Diritto ad averla dicono togliamo la pensione di invalidità a chi ha altri redditi superiori a torto ma non c'entra assolutamente nulla
Non c'entra assolutamente nulla qui siamo in un campo di previdenza in cui chi ha diritto a diritto alla previdenza
Ma lo stesso meccanismo questo meccanismo perverso questa confusione assoluta e i sindacati hanno determinato fra assistenza e previdenza porta sempre più a una ingiustizia generalizzata
Che determina non soltanto l'assistenza a chi non ha bisogno ma determina una riqualificazione dei diritti conquistati con l'euro che conta decontribuzione un sistema previdenziale e con giusto
Va be'c'è poi il caso della sanità
E qui abbiamo esaurito diciamo così la grande fascia delle del sistema pubblico i buchi nel sistema CUP
C'è poi la nel campo delle risorse che incidono fortemente sulla nostra sulle nostre possibilità economiche le scelte di riarmo che sono state compiute dal paese
Anche qui io non non non ne parlo perché domani credo la seconda trasmissione
Di queste giornate d'informazione straordinarie dire che Radio Radicale assicura ai suoi ascoltatori sarai integralmente dedicate a questo argomento oltre ai problemi alle questioni della pace e della guerra
E quindi
Credo che non ci sia bisogno e parlarne però evidentemente
Noi abbiamo fatto il né i governi degli ultimi sei anni soprattutto nel periodo in cui è stato ministro della difesa Lagorio hanno fatto una scelta folle
Favorita dalle leggi promozionali
Per i delle delle tre armi votate da anche dal Partito comunista nel periodo l'unità nazionale cioè la scelta di mettersi a rincorrere le grandi potenze nella corsa agli armamenti
Un campo che che già mette in crisi
Le grandi potenze le due grandi lettura grandi potenze e avremo delle grandi potenze parliamo dei due grandi imperi economici
Parliamo di due entità che superano i duecento TIR commi mercato unificato stato unificato eccetera eccetera che hanno dimensioni continentali come l'Unione Sovietica e
Negli Stati Uniti d'America
Mettono in crisi questa la caccia Corsair gli armamenti mette in crisi l'economia una rispettive economie rispettive ma stritolato qualsiasi atto tenta di reggere il passo
Noi siamo rimasti stritolati ma certamente
Quello della difesa e quello degli armamenti è un settore in cui abbiamo investito fortemente in questi anni stanno un settore privilegiato perché abbiamo avuto praticamente
Un fortissimo aumento della spesa militare e un tassi di aumento reale non solo molto superiori ai tassi di inflazione
Ma molto superiori a quel tre per cento di aumento in termini reali annui che veniva richiesto dalla NATO noi siamo stati un paese come il nostro nelle situazioni di difficoltà
In cui si trova il nostro Paese siamo stati e credo il secondo il terzo Paese come tasso d'aumento delle spese militari negli ultimi cinque anni
E questo è un altro settore è un'altra situazione in cui risorse vengono
Sottratte al
Di impieghi produttivi agli investimenti sociali per destinarli al Righi agli armamenti era politicamente
Un libro un altro grandissimo fattore di crisi
E quello diciamo così dell'illegalità fiscale
Che è composta che ha diverse componenti evasioni fiscali d'evasione contributive l'erosione fiscale che ha raggiunto cifre
Spaventosa
Basta pensare che se
Si parla di cento mila miliardi
E cento mila miliardi sono la metà delle attuali entrate del totale delle entrate della tra lo Stato italiano
E questo è un evidentemente una un paese che ha
A questo sistema di legalità fiscale è un Paese che diventa che che si mette in una situazione cronica crisi economica e finanziaria
In cui praticamente sempre sempre più c'è una facciata ufficiale a è un paese che si rassegna vere una economia che ha una facciata ufficiale un'altra facciata invece rimane occupato
Poi potrei
Aggiungere altri problemi il piano energetico
Questo piano mastodontico che affida tutto le grandi centrali questi cento mila miliardi quindi se sono profondamente distorti perché noi dovremmo andare invece verso un sistema di energie diffuse rinnovabili
Moltiplicate nel sul territorio
E si tratta di cento mila miliardi nelle previsioni dello Stato sia pure in dieci anni
Il la mancanza di autonomia finanziaria e quindi di il resto l'irresponsabilità delle Regioni e dei Comuni nella gestione della cosa pubblica per quanto attiene alle loro responsabilità spendono poi c'è lo Stato che ripiana
In un quadro di programmazione che esso getto non resi a esigenze obiettive ma agli interessi partitocratiche gli interessi della convivenza dei partiti fra loro all'interno del sistema partitocratico
Infine c'è il gravissimo ritardo questa è già una conseguenza ma a sua volta poiché causa
Della degradazione dell'economia italiana che abbiamo nella ricerca scientifica nell'innovazione tecnologica
Nelle ricerche delle nuovissime tecnologie il Giappone impiega quattrocento mila giovani
La Germania ne impiega duecento mila la Francia quaranta mila l'Italia venti mila ma mentre quelli quaranta mila della Francia
Nasconda un piano
Da investimenti programmati dello Stato questi venti mila italiani sono completamente casuali affidati alle iniziative allo spontaneismo
Questo ci dà il quadro questa differenza fra Cerbone Giappone Germania e la stessa Francia nonostante le due cifre quaranta mila e Ventimiglia questo rischia di essere il quadro reale di una situazione
Che posto continentale perno incolmabile insisto nel dire noi siamo un'economia di trasformazione
Proprio un'economia di trasformazione in un momento di crisi che è una crisi trasformazione da un sistema un altro l'industria star subendo lo stesso destino che ha avuto l'agricoltura negli anni trenta quaranta cinquanta
E sì non rimane competitivo sul piano di nuca dell'innovazione tecnologica nel piano della scoperta dei nuovi del tenteremo dei nuovi sistemi di produzione di reddito
E beh viene poi necessariamente spiazzato e questo è un altro aspetto non secondario della crisi che stiamo attraversando
Abbiamo esaminato quello che sono le cause della crisi vediamo adesso le scelte che la classe politica di governo fa nei confronti di questa crisi di governo Craxi sostiene che non se ne esce dalla crisi senza una politica dei redditi
E ha assicurato che questa politica riguarderà tutti i redditi non so non solo quelli da lavoro dipendente
Tu lo ritiene impossibile
Ma io non vedo perché dovrebbe fare domani o insomma nel mille novecentottantaquattro quello che non si è riusciti a fare nel mille novecentottantatré tutti ricorderanno la corto Scotti raccordo Scotti per esempio prevedeva che a fronte di una di una raffreddamento eufemisticamente così veniva chiamato della scala mobile dei lavoratori dipendenti
Ci sarebbe stato il contenimento delle tariffe a tredici per cento cioè alla livello le tariffe i prezzi amministrati
Cioè il gas ed elettricità ai trasporti eccetera non sarebbero aumentati
Più di quanto più del tasso programmato di inflazione che secondo il governo nel mille novecento ottantatré avrebbe dovuto scendere sarebbe dovuto scendere al tredici per cento
è accaduto che naturalmente il ritocchi della scala mobile trattano dei lavoratori sono si sono puntualmente verificati anzi con controversie interpretative fra la Confindustria che pretendeva
Interpretazione ancora più restrittive di raccordo
Ma comunque diciamo che sulla parte non contestare raccordo quei ritocchi alla scala mobile cioè quella diminuzione della scala mobile lavoratori sia verificare mentre sappiamo che le tariffe sono aumentate del ventidue per cento
Ma
Proprio nel mille novecentottantatré non abbiamo avuto il condono fiscale che è stato un enorme regalo agli evasori fiscali cioè in cambio di una franchigia pagata pacata agente ottenere il condono ma addirittura l'amnistia per veri e propri reati per vere e proprie truffe per esempio
Veri
Le fatture false e per cui se questa non è una normale evasione è qualcosa di più io falsi Ficco delle fatture
Mi fatturo un fatturo per un IVA e che in realtà non ho corrisposto per affari che non Ofanto per poi poter chiedere un rimborso indebito allo stato è una vera e propria truffa allo Stato
Bene anche questi sono stati son cadute in questo ecco allora il problema
Cioè dico non non vedo come e quali strumenti abbia questo Governo per realizzare io non vedo una politica che assicuri che ha ittiche proceda nel senso di assicurare il rientro nella legalità di quella
Sterminata serie di evasioni
Che compongono la cosiddetta economia sommersa questo termine inventato da De Rita per nobilitare un fenomeno che di per sé non è affatto nobile ma anzi è abbastanza è un segno di degenerazione grazie
Quindi io non credo io credo che la la politica dei redditi sarà a senso unico
E colpirà ancora una volta soprattutto i lavoratori dipendenti
E c'è un motivo molto semplice perché questo si verifichi
Perché essi questo sistema partitocratico
E sindacato Crati cos'è mi si consente le spese mi consentirete espressione
Non ha il coraggio di toccare nulla in questo Paese cioè non è coraggio
Di chiudere aziende in crisi e che non hanno alcuna prospettiva perché bisogna divennero occupazione
Non la si difende in questa maniera nulla si difende perché si si crea soltanto un'illusione di posti di lavoro che non ci sono
Sarebbe molto più giusto creare delle forme di assistenza ai lavoratori disoccupati chiudendo quelle industrie perché lo Stato comunque ci guadagnerebbe e si libererebbero comunque delle ricchezze che produrrebbero
Nuovi investimenti produttivi è socia
Non ha il coraggio di intervenire sulla previdenza cioè di togliere assistenza chi non ha bisogno
Di assicurare in maniera equa la previdenza chi ne ha diritto
Non ha il il coraggio di intervenire sua Sanità
E quindi sulla qualità della spesa perché il problema non è di quantità della spesa promette qualità della spesa
Non ha il coraggio di intervenire sulla efficienza della pubblica amministrazione perché non ne ha di strumenti non ne ha la capacità perché diciamo pure è il settore che controlla e la creando sua immagine e somiglianza
è il settore più su cui poi la partitocrazia fa crollare
Questa enorme propria rendita parassitaria basti pensare a unità sanitarie locali
Questa questa questa superfetazione partitocratica che sfugge a ogni controllo e quindi sfugge anche a ogni controllo finanziario quindi far lievitare in maniera spaventosa la spesa nella sanità
La quale cresce per suo conto mentre il servizio della sanità peggiorerà
Per i cittadini e e soprattutto i cittadini dopo aver pagato i contributi per la sanità sono costretti a pagare i ticket e altre di questo genere
Non ha il coraggio anche qui per ragioni internazionali ma per le proprie scelte per
Perché perché ci sono cose poi perché le scelte degli armamenti comporta anche lì tangenti eccetera eccetera molto forti se ne parlerà domani di toccare di abbandonare la strada folle della politica di armamento che ha perseguito
Meno ma che mai ha il coraggio di intraprendere una politica che colpisca le evasioni fiscali allora non tocca nulla questa classe politica nel suo complesso governo le opposizioni non toccano nulla
E l'unica riserva che hanno e andare ancora una volta a spremere
La base produttiva del Paese cioè lavoratori dipendenti
E non a caso l'unico provvedimento perché altri non ce ne sono che si prospetta è ritornare a discutere con la Confindustria di scala mobile
Questa a me sembra la situazione nella quale
La situazione obbligata in cui questo governo ma oserei dire vorrei dire
Il qualsiasi altro sua posto qualsiasi altro perché all'interno di questa logica partitocratica no altre scelte non sono possibili perché per mantenere assistenzialisticamente delle aziende in crisi e dei lavoratori in quelle cose per conto per mantenere questo enorme apparato della cassa integrazione straordinaria che cosa accade accade che sindacati
E industriali ma non industriale appena appena un tantino in crisi si mettono d'accordo per chiedere a con la la cassa straordinaria per ristrutturazione in le ristrutturazioni non avvengono
Una parte dei lavoratori non vengono pagati all'industriale ma viene pagato dallo Stato e questa è una forma di assistenza indebite
Che distorce tutto ti stordisce anche innanzitutto M innanzitutto il mercato del lavoro
Perché è evidente che crea dei perso delle persone che sono comunque tutelate hanno i contributi hanno queste cose qui e che sono libere sul mercato del lavoro perché in quel momento in realtà non sono occupate e quindi poi sono la
Diventano inevitabilmente la prima massa di manovra
La la del lavoro nero
è comma vediamo un po'più precisamente qual è il ruolo dell'opposizione comunista
In nella crisi economica dello Stato italiano
Ma io credo che
Il ruolo a livello strutturale
Il ruolo del Partito comunista e dettato e condizionato fortemente dalla partecipazione
A una serie di meccanismi economici
Innanzitutto il partito comunista e forza di governo di gran parte di gran di molte regioni italiane in molte regioni italiane
E forza di governo in molti comuni soprattutto di grandi città
Italiani
Regioni enti locali che non hanno alcuna autonomia impositiva quindi rivendono Stato
Quindi per governare questi comuni e queste regioni
E per poter svolgere una politica diciamo così anche l'ITT
Assistenzialismo sociale in qualche caso sacrosanta e anche condotta bene non sempre perché poi anche le amministrazioni rosse hanno i loro difetti le nuove generazioni partitocratiche i loro scandali
Ma per condurre questa politica ha bisogno dei delle borse della borsa dello Stato
E questo è il primo elemento di condizionamento il secondo rappresentare ai sindacati
Più poi si aggiungiamo le cooperative non le abbiamo già il quadro di un intreccio strettissimo
Di carattere corporativo
Delle cooperative col sistema diciamo così con col mercato col sistema industriale e commerciale
Delle degli enti locali e pelle e dei sindacati
Del degli enti locali nella distribuzione della spesa pubblica
Sono il fattore il volano del compro dei compro dei necessari compromessi che devono intercorrere fra Partito comunista e qualsiasi maggioranza in cui faccia non faceva parte
E il sindacato interclassista
Per mantenere l'unità del quale e il Partito Comunista deve tener conto degli accordi che raggiunge e quindi abbiamo avuto un partito comunista scatenato contro la scala mobile con Berlinguer che scendeva dalla stazione a
Congratularsi assicurare il suo sostegno ai lavoratori che occupavano una stazione
Ma
E poi invece è costretto ad accettare la corto Scotti perché perché il volano sindacale
Lo costringeva a questo
E il riscontro di tutto questo sono le votazioni un animistiche che avvengono su gran parte delle leggi italiane quelle che decidono ha speso quotazioni che avvengono nelle regioni
Nei comuni ma soprattutto anche in Parlamento cioè tutta la documentazione Calderisi per cui l'ottanta per cento delle leggi italiane era stato di fatto passare era passata col disco verde Partito Comunista questa è ma c'è poi una cultura un certo tipo di cultura un'ideologia del Partito comunista
Che non è quella della democrazia politica cioè non privilegia il momento a responsabilità il momento della divisione il momento del conflitto fra posizioni diverse
Ma primi legge il momento di una partecipazione che finisce nella cultura generale contro riformisti che passata dello ius soli club e non a caso abbia avuto il fascismo per diventare tipo corporativo organistico
Da questo punto di vista il Partito comunista è stato una forza d'avanguardia
Nell'imporre una legislazione spesso farraginosa che invece di di di fare emergere le responsabilità decisionali le offusca ala e lei faceva
Completamente scomparire per cui questi elementi questa su questo partecipe azionismo di tipo corporativo
Con che è stato perseguito contro invece l'unica forma di Vera R. partecipazione che è quella dell'informazione dei cittadini del diritto dei cittadini essere tutelanti da chi gli assicura un servizio o esercita il potere
Per abbiamo esaminato
I fattori di crisi abbiamo visto che quali sono le scelte del Governo e della classe politica e anche dell'opposizione rispetto a questa crisi economica
Veniamo ai radicali ai radicali si rimprovera spesso di non avere una politica economica è vero questo
Massi
Per politica economica si intende i programmi scritti su pezzi di carta o i manifesti elettorali
Che poi finiscono nel nulla
E non comportano mai che le scelte precise certamente da questo punto di vista e noi siamo
Il partito senza programmi senza politica economica
Noi riteniamo che una forza politica seria
Una forza politica di governo quale noi siamo stati riteniamo di essere non debba fare i libri dei sogni in cui affronta tutti i problemi ma deve indicare di volta in volta in cui oltre il problema
Che possono dare un contributo alla soluzione dei problemi generali del Paese
E allora la politica che abbiamo condotto nei bilanci dello Stato perché fossero ridotte le spese militari e non aumenta
Era politica economica
Mentre c'era chi faceva il motivo pacifista in piazza e poi potava quei bilanci militari o consentiva che passassero senza opposizione
Nelle Aule parlamentari
Lasci la politica della fame nel mondo la politica per la sopravvivenza
Come motore anche della politica dello sviluppo del terzo mondo e politica economica perché non si esce da questa crisi economica ma non soltanto l'Italia non esce l'Occidente non ne esce dirò di più il nord del mondo cioè non soltanto l'Occidente ma anche l'Est dei Paesi del cosiddetto socialismo reale
Sì distruggendo
I mercati
Dei Paesi atteso del quarto mondo non è mai accaduto chi lì
Economia in crisi risolvessero i propri problemi chiudendosi in se stesse
Distruggendo gli altri mercati quando questo è accaduto abbiamo avuto grandi catastrofi mondiali abbiamo avuto grandi guerre mondiali questa e politica economica
Soprattutto con un Paese come il nostro che è tributaria del resto del mondo
Proprio per questa caratteristica di economia di trasformazione che dicevo prima
Quando poniamo scegliamo il problema delle pensioni eletta un problema quello dei minimi sacrosanto di giustizia
Tiriamo il filo
Di una riforma che imita nettamente l'assistenza e la previdenza riporti ordine nella previsto cioè facciamo ecco politica economica e potrei continuare
Quindi io credo che questi accuse non solo siano false
Ma siano
Che se andiamo a rivedere esaminare quello che abbiamo fatto quello che facciamo
Ci muoviamo in realtà secondo sempre delle linee di rigore
Il rigore certamente di una forza socialista che pone i valori della solidarietà sociale della giustizia ed equità
Quelli della libertà al primo posto
Nella propria nella propria visione della di una società di una società moderna
E quindi non a caso nostre giustizia libertà era il simbolo
Ti era la sigla di un movimento che che noi consideriamo nostro protegge solo i tanti punti di vista ha detto questo questi problemi di giustizia e di libertà questi problemi vengono perseguiti da nuovi tenendo presente le esigenze di sviluppo le esigenze di ammodernamento l'esigenza di rinnovamento dell'intera società italiana
E quindi siamo poi la forza che conduceva da questo punto di vista una politica la più rigorosa
Ma devo dire una cosa altre cose anche quando conduciamo la nostra politica contro la partitocrazia per un ritorno il ritorno a una democrazia reale
Quando ci battiamo per il ritorno allo Stato il diritto per riconquistare una legalità
Il che ormai è stata travolta in ogni campo noi facciamo politica economica
Perché
Al di fuori di una legalità e al di fuori dello stato di diritto poi abbiamo queste enormi tangenti parassitarie che il paese è costretto a pagare un ceto che invece deve essere un ceto profondamente legato al resto del Paese è sempre di più Cetto separato di mandarini
Che consigliere una politica come il papi io come potere solo con il potere come propria riserva di caccia anche economica e finanziaria
E siccome poi questa questione queste bardature partitocratiche
Che ormai opprimono i nomi campo l'intera struttura economica sociale e civile del Paese sono alla base dei fattori di crisi che abbiamo esaminato prima evidentemente
Quando noi ci battiamo per il ritorno allo stato di diritto per riconquistare
Una reale democrazia
Per
Abbattere questi sì questo sistema partitocratico evidentemente noi facciamo politica economica e la facciamo in uno dei punti centrali
E allora veniamo all'attualità Gianfranco la legge finanziaria in discussione alla Camera che dovrebbe prefigurare la manovra finanziaria economica del Governo
Per il prossimo anno
Sì ci stiamo accorgendo seguendo la la discussione della legge finanziaria in aula in questi giorni dalla Camera
Della velocità con cui vengono discussi e votati gli articoli di questa legge finanziaria la sessione di bilancio che da trentacinque giorni si è ridotta al ventidue Sioux ridurrà ulteriormente
Si potrebbe quasi dire che si potrebbe fare queste ipotesi senza l'ostruzionismo radicale la legge finanziaria viene approvata in quattro e quattro otto come mai si è creata questa situazione in questa
Ma questa del tutto falso perché non li i nostri soluzioni pretesi ostruzionismi e non erano tali era soltanto la pretesa che esistessero dei dibattiti reali e quindi un'informazione degli italiani su alcune scelte gravi che il governo stava compiendo
E che oggi si traducono opere essere state compiute in quattrocento mila miliardi l'indebitamento pubblico
Ma noi quei gli ostruzionismi alla Camera li facevamo a marzo
Cioè in pieno esercizio provvisorio l'esercizio provvisorio era stato voluto dal governo dalla maggioranza
Che non si mettevano d'accordo non presentavano in tempo legge finanziaria diminuivano i tempi e anzi portavano il dibattito alla Camera proprio a ridosso dalla scadenza dell'esercizio finanziario
Dell'esercizio provvisorio proprio per poi costringere le opposizioni e in quei casi l'unica opposizione che tentava invece crea Girelli imporre un reale dibattito quella radicale
Per costringere il dibattito in pochissimo tempo
Ora questo sullo stesso meccanismo si ripete invece che l'esercizio provvisorio in scadenza per una volta è normale perché perché alle elezioni del perché le elezioni riassetto delle elezioni a giugno del settanta
Seria prodotto qualche qualche conseguenza
I partiti tutti i partiti e la partitocrazia si sono spaventati devono dare in questo inizio di legislatura sono spaventati dalla perdita consistente di consenso tra noi verificato nel Paese
Il partito del voto abbia il partito bianco il partito del dello sciopero del voto
è cresciuto è cresciuto di molto lo hanno avvertito e quindi devono dare almeno non potendolo fare nei contenuti almeno questa apparenza di efficienza intempestività d'accordo io non so quanto questo duri ma certamente credo che questo sia la causa ecco questa è una conseguenza
Devo dire da questo punto di vista siccome io ritengo ed esercizi provvisori io non non credo che siano i tabù ma insomma quando non sono necessari meglio non averli
Questo se fosse fatto nei nei termini di correttezza rispettando il Parlamento realizzando deve dire sessione di bilancio
Delle discussioni reali non sarebbe niente niente rimane il problema però al di là di questa io credo che al di là di questo spavento che hanno subito che le induce a questi a dimostrare a dare il segno di questa volta non si va a perché mi pare che il quando andiamo ad affrontare non guardare i termini reali dei problemi
Questa capacità
Di proporre delle riforme di cui il Paese ha bisogno mi pare che manchi
Un'ultima domanda Gianfranco nel tuo editoriale di questa mattina hai detto che potremmo farcela nella corsa contro il tempo per fermare la crisi della partitocrazia
Ma come potrebbe il partito radicale trovare la forza anche se ci fosse un grande aumento degli iscritti di farcela
Ma io credo siamo andati a Napoli ci siamo presentati a Napoli e tutti davano per scontato era l'ultima risorsa che c'avevano un grande successo Almirante Napoli siamo andati in un più di quindici giorni a Napoli perché siamo stati il venti novembre abbiamo finito il congresso mi pare bene l'uno tre quattro giorni nel preparare le cose per scendere giù
Quindi siano stati meno di due settimane una decina di giorni
Avendo la possibilità
Questa volta a Napoli di parlare ai napoletani
Abbiamo diffuso un giornale sciopero del voto in cui tu commentavamo la situazione alcuni termini reali e la situazione che erano sottratti alla conoscenza dei napoletani
E lo sciopero del voto è aumentato ancora rispetto al mille nove al giugno del settantasei dette l'ottantatré cioè è aumentato di diventa lo Schalke partito dello sciopero del voto è diventato il primo partito nato
Se non abbiamo
Lì due partiti che sono intorno al venticinque per cento Partito Comunista il e la democrazia cristiana
E partite dello sciopero del voto supera ampiamente questa cifra s'avvicina ormai a Napoli al trenta per cento
Bene io credo che il problema reale del Paese sia la conoscenza
Delle scelte che si compie una possibilità di conoscerne la possibilità di discutere la possibilità di scegliere
Io credo che essi un se il nostro partito avesse questa forza avesse la forza se nel Paese ci fossero alcune migliaia di italiani che si rendessero conto
Che la voce della verità può essere rivoluzionaria perché può scoraggiare da scelte folli
Poi indurre a trovare il coraggio che altrimenti ma anche
Beh io credo che a quel punto forse delle contraddizioni saprete ebbero saprebbero certamente nel Partito comunista ma in tutti gli altri partiti perfino nella democrazia che sia
Io credo che a quel punto ecco quindi però il punto è questo
Noi siamo in una situazione da questo punto di vista pazzesca loro lo sanno lo sanno ma non c'è nessuna spiegazione per cui si debba Cicciomessere
Che non è Pannella quindi dovrebbe esserci
Dal loro punto di vista meno rischi
Segretario del partito e si preoccupano invece Cicciomessere si preoccupano una nuova immagine non sia solo il partito radicale ai
E questo Ciccio messe presentare una saltimbanco come radicale l'assalto a cedere serva all'Italia che ti fanno
I spiazza nel mezzo ventinove minuti di pubblicità
E ti piazzano via col vento su un altro canale ma sono cose scientifiche sistematiche bene
Noi a questo punto l'unica possibilità che abbiamo è quella ad attrezzarci e l'unica possibilità ad attrezzarsi essere forza di verità e quindi anche forse di proposte forza di speranza
L'unica possibilità e quella di
Radicarsi nel paese di trovare questa forza nel Paese
Io credo che basterebbero alcune migliaia di iscritti in più
Rispetto a quelli del mille novecentottantatré basterebbero i tre miliardi che abbiamo fissato nel congresso per per farcela altrimenti rischiamo di non farcela ecco per esempio le elezioni europee possono essere proprio per la loro natura un momento eccezionale di verifica da questo punto di vista un un momento ma come faremo ad affrontarle
E questi non ce ne faranno fare sei non c'è tazze non c'è apprezzeremo e non siamo in una situazione in cui possiamo vedere messi in crisi addirittura questi strumenti
Che sono stati in questi anni anche strumenti di servizio pubblico italiani di conoscenza di informazione nativa
Lei era attivo
Radicali
Rito e l'abbiamo siamo riusciti a realizzarle o a partecipare
Economicamente delle televisioni delle televisioni di
Bene io credo che e a questo allora il discorso torna sull'iscrizione il discorso torna sui tre miliardi
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