La guerra dei simboli elettorali: il Viminale respinge il simbolo della Lista Dini di Mariano Dini

Ottavio lavaggi portavoce della lista di Rinascimento che ha già se non sbaglio ha annunciato ricorso in una casa se notai quota che ci ascolti tipo la sera una seduta ricapitoliamo un po'questo pomeriggio intenso dal punto di vista di questa reputazione del simbolo e ovviamente delle iniziative che immancabilmente prenderete
Sì che lei abbiamo ricevuto dal Viminale sono andato personalmente
Verso le quattordici la notifica della decisione pesa la quale reclute cannoli l'uso del simbolo
Non perché confondibile in qualche maniera con quello del Presidente del Consiglio ma perché il Viminale e cioè il governo Dini ha ritenuto che la nostra lista avesse lo il solo scopo di precludere surrettiziamente al Presidente del Consiglio l'utilizzazione del suo simbolo e non c'è neanche chiesto di modificare questo o quell'elemento per consentire ad entrambe le liste di essere presente dettando i contrassegni e quindi entrambe le liste
Di essere presente
Ma sostanzialmente ha detto che chiunque rappresenti un altro simbolo che possa richiamare quello presentato poi dal presidente del Consiglio non lo può fare perché l'unico ad avere diritto politico di usare il nome che porta il Presidente del Consiglio ed il governo sulla scheda elettorale è il Governo stesso il Presidente del Consiglio
Noi abbiamo pre non ci preannunciato come prevede la legge ricorso in Cassazione
Studieremo domani con l'avvocato
Come formalizzare questo ricorso e studieremo anche la possibilità di presentare contemporaneamente un simbolo corretto per evitare che ci si possa ricorre da ad altre argomentazioni per escluderci
Il motivo credo per cui il Viminale non ha citato la questione della confondibilità dei simboli è perché se lo avesse fatto avrebbe dovuto invitare a correggere il simbolo del Presidente del Consiglio non il nostro perché arrivato dopo quello del Presidente del Consiglio
E certo equipaggio diciamo in un concerto della
Del dato temporale ma i comunque una carriera di tipo un elemento che trovo estremamente grave
è che e l'articolo il comma della legge che è stato citato dal Viminale come causa della nostra esclusione dice esplicitamente che non si possono presentare dei simboli che abbiano il solo scopo di precludere ad altri
Quindi dei singoli che sia unicamente di interdizione non finalizzati a raccolta di firme e presentazione di candidati
Ora
Noi la raccolta di firme l'abbiamo già cominciata sotto le telecamere della televisione ci sono articoli di giornali che lo testimoniano
Abbiamo raccolto poche firme infinitamente di più di quelle delle altre liste che non hanno ancora cominciato liste a raccogliere firme credo visto che la legge prevede che si possano raccogliere firme solo dopo avere presentato i candidati
Perché i moduli di raccolta devono indicare i nomi di questi candidati che ho ben capito nell'Ulivo né il Polo hanno finalizzato le trattative sui nomi dei candidati e quindi legittimamente non possono raccogliere alcuna firma noi abbiamo già cominciato e quindi siamo più avanti
Evidentemente non possiamo proseguire in questa azione se il Viminale o se la cosa se la Cassazione dovesse confermare la decisione del Viminale perché ci troveremo in una situazione diciamo di cash Twenty Two di comma ventidue noi non possiamo raccogliere firme perché non abbiamo il simbolo e non abbiamo il simbolo perché non vorremmo raccogliere firme
Sagittario ovviamente molti colleghi parlano e già definiscono questa azione più che operazione azione politica come liste di disturbo rissa disturbo politico ovviamente però anche questo ha un senso non è il solo fine a se stesso beh io ho detto che è una lista di disturbo politico come qualche atleta che si presenta contro le altre
Evidentemente dei cittadini che presentano una lista elettorale hanno un'azione di disturbo verso le altre perché se non ci fosse questa lista non potrebbe attrarre dei voti che altrimenti andrebbero ad altre questa lista poi accetta esplicitamente la funzione di futilità critica nei confronti dell'azione del del partito del Presidente del Consiglio
Perché noi critichiamo appunto il diritto del presidente del Consiglio ad avere il monopolio del nome del suo governo
E il monopolio dell'utilizzazione delle stelle che rappresentano il simbolo dell'Unione europea e del semestre italiano del del di presidenza dell'Unione Europea che sono le caratteristiche salienti del simbolo scelto dal presidente del Consiglio è il governo Dini fosse uscito o direttamente dal voto degli elettori
Ho da un voto di una maggioranza parlamentare che avesse pregato il presidente del consiglio di fare un governo politico e ripresentarsi alle elezioni vi sarebbe una legittimazione politica da parte del partito Dini di utilizzare quel simbolo
Ma oggi abbiamo l'abuso di un partito che usa il nome del suo presidente che è stato nominato capo del Governo su richiesta di Silvio Berlusconi per garantire una gestione super partes
Del Paese realizzare alcuni punti programmatici precisi e poi garantire dopo le sue dimissioni una gestione che imparziale della campagna elettorale e cosa farò con lo scioglimento delle Camere primo si presenta come partito con il nome del Governo
Secondo prende come Governo una decisione sui singoli a favore del Presidente del Consiglio e contro un cittadino che aveva dalla sua solamente la legge
Credo si tratti di un fatto politicamente molto grave
Benissimo tagliato di ringraziare ovviamente terremo desta l'attenzione sugli sviluppi della vicenda e cioè mi sentirò che mi dispiace che per una volta a bordo per motivi di carattere tecnico
Una conferenza stampa importante alla quale ha partecipato il signor Mariano Dini che per la prima volta è intervenuto in pubblico davanti ai giornalisti non avesse visto la partecipazione di radio radicale
E adesso sono ricorderemo anche chi è Mariano Dini comunque il signor Dini al volto un intervento che si basava anche su un testo scritto che io ho provveduto a dare vostri collaboratori spero che potrete fare uso benissimo lo faremo senz'altro ti ringraziamo