Assemblea dei Presidenti delle Cooperative al teatro Mercadante

Presidenza nazionale Bozzetti presidente dei gesti comma
Ringrazio per la loro presenza
Virginia ringraziamo per la loro presenza Luigi Marino presidente nazionale della Confcooperative
E gli esponenti dell'UNCI e dell'AGCI regionali nazionali che sono presenti in sala
Ringrazio l'assessore Maria Fortuna Incostante del comune di Napoli e le politiche sociali Mario Sai responsabile per del Mezzogiorno per la CGIL
Io credo che questa nostra iniziativa io ringrazio i presidenti delle cooperative
Venuti da tutta Italia a Napoli
A dare una forte una forte testimonianza
Della valenza sociale dell'importanza che l'economia e l'imprenditoria cooperativa
Può avere per lo sviluppo del Mezzogiorno in altre aree del Paese dove questa forma di imprese radicate diffusa nelle sue forme piccole medie il livello di vita il livello sociale la crescita civile palpabile
Nel Mezzogiorno abbiamo in modo particolare questo problema di coniugare l'efficienza con la solidarietà di avviare un processo di autopromozione
Del nostro territorio
L'esperienza dell'economia cooperativa seppure dovrà essere ovviamente aggiornata rilanciata riveduta corretta inquadrata in una strategia che deve vedere in prospettiva all'unificazione
Delle forme di rappresentanza del mondo cooperativo può essere a nostro parere una leva importante per lo sviluppo del Mezzogiorno
E quindi questa è la ragione per cui ringrazio tutti i convenuti
La vera e scelto la sede di Napoli da parte della lega nazionale per avere questo incontro questa assemblea per me ha un significato rilevante si tratta di valorizzare questa forma di impresa
Che in questo momento particolare può essere una chiave di volta una
Un avvio
Per creare le condizioni di autopromozione di sviluppo del Mezzogiorno
Quindi do subito la parola al presidente Giancarlo Pasquini per l'introduzione di farlo
Invito chiedo scusa all'avvocato Matelda Grassi sottosegretaria al lavoro con la delega alla Cooperazione accomodarsi al presidenza
Ci troviamo qui amici operatori autorità
Signori invitati
Ci troviamo qui a Napoli
Dove il movimento cooperativo
A
Subito
Nella storia
Certamente non breve della sua presenza nelle realtà meridionale
Delle anche delle sconfitte e delle sconfitte cocenti
E proprio da qui credo
Che debba partire la iniziativa cooperativa
Per il cambiamento della società italiana attraverso anche un profondo rinnovamento della nostra organizzazione
Siamo nell'età in cui
Viviamo una grave crisi politica istituzionale e sociale
Di fronte a noi sta una delicata e difficile fase di transizione dai connotati non ben definiti
Ne deriva una situazione di di stabilità e di incertezza che pesa negativamente non solo sugli equilibri territoriali e sociali ma anche sulla identità e sulla coscienza collettiva degli italiani
Il rapporto Censis del novantaquattro ha definito l'Italia una società senza passione civile senza etica collettiva di più qualcuno nota come stia crescendo
Nel nostro Paese nella nostra società una sorta di individualismo di massa così è stato definito allora a prospettive ruolo la cooperazione e in che misura in che modo la cooperazione può dare soluzione ai problemi così gravi dirompenti della società italiane
Purtroppo stiamo una situazione estremamente difficile
Esiste un quadro politico notevolmente incerto
Il confronto politico avviene sul piano della tattica piuttosto che su quello degli approfondimenti programmatici
Che della situazione attuale si percepiscono soprattutto i limiti e le carenze
Specie se si considera che i gravi squilibri sociali e territoriali che l'assoluta incertezza del quadro politico istituzionale sì cadono in una città dinamica piena di energie vitali di cui si potrebbe raccogliere senza dubbio le grandi potenzialità
Noi rivendichiamo con convinzione un'idea di società e di democrazia in cui gli spazi per nuove progettualità sia il frutto di una tensione collettiva la crescita
In cui il rafforzamento dei corpi intermedi della società costituisca il miglior antidoto alle tentazioni laddove ci fossero di democrazia plebiscitaria
Rivendicare il ruolo delle associazioni di rappresentanza non significa ambire a sostituire o a supplire i soggetti politici ma rendere più articolate pluralistica la vita democratica del Paese
Una democrazia matura richiede che a ognuno assolva al meglio il proprio ruolo ma solo il proprio è auspicabile quindi che l'ha notato del qualunquismo anti partitico passi presto
E che la democrazia italiana posso contare di nuovo su autorevoli e legittimati soggetti politici che siano in grado di assolvere pienamente al loro compito di produrre politica
E che si colloqui negli ambiti definiti dalla Carta costituzionale che prevede la loro funzione all'articolo quarantanove
La fase di transizione dall'asta italiana si potrà considerare conclusa solo dopo che saranno risolti tre problemi fondamentali una setta economico concorrenziale
Regolamentato in modo trasparente in cui opero in una società una pluralità di soggetti imprenditoriali
Un'articolazione federale dello stato in cui si accrescono il potere e le Autonomie dei governi locali un sistema sociale in cui operi una effettiva distribuzione dei poteri e delle responsabilità
La cooperazione in questa prospettiva e chiamata ripensare il rapporto con lo Stato e con il mercato a partire proprio dalle sue particolari caratteristiche sociali
La cooperazione non può sopravvivere in un contesto politico istituzionale ostile
Per svilupparsi adeguatamente tutto il territorio nazionale dei vari comparti dell'economia necessita di adeguate politiche di sostegno la cooperazione però in cambio di questo restituisce alla società grandi risultati in termini di creazione di reti di fiducia di aggregazione sociale di sviluppo economico e di partecipazione democratica la cooperazione inoltre è un soggetto fondamentale per lo sviluppo equilibrato del territorio in quanto riduce i limiti e le strutture dei processi di crescita affidati esclusivamente a meccanismi spontanei
Perché tutto questo avvenga o con le occorre scegliere con determinazione la strada dell'unità organica fra tutte le centrali cooperative
Una strada che esalta l'autonomia dell'organizzazione associativa e rispetto del pluralismo
Dopo un lungo periodo di confronto tra modi diversi per perseguire l'obiettivo dell'unità sembra che le quattro associazioni si siano avviate verso una soluzione positiva
Si stanno studiando i numerosi e complessi problemi esistenti con l'obiettivo di presentare i rispettivi organi dirigenti delle soluzioni progettuali da definire entro l'anno
L'obiettivo di realizzare unità organica tra le centrali cooperative entro i primi mesi del novantasei sta diventando vista la disponibilità delle forze in campo una concreta possibilità
In questo quadro svolgiamo a Napoli la nostra assemblea nazionale per ribadire l'impegno per lo sviluppo economico e l'occupazione con particolare riferimento alla situazione meridionale
Non ripartiamo da zero
E purtuttavia dobbiamo sottolineare il limite della nostra azione in molti casi il Mezzogiorno è stato spesso considerato dalla cooperazione più come un potenziale mercato per lo sviluppo
Delle cooperative delle aree forti che non come occasione per la promozione di nuovi soggetti imprenditoriali collettivi radicati nel territorio e nel contesto sociale ed economico
Quei nuovi soggetti imprenditoriali cooperativi
La cui nascita peraltro non può avvenire se non in un ambiente favorevole in cui forze politiche istituzioni organizzazioni sociali ed economiche si integrino concretamente per favorirne lo sviluppo il Mezzogiorno diviene quindi un banco di prova per la cooperazione di una rinnovata identità fatta di efficienza e di solidarietà
Affermando così un modello di impresa che spesso e contro la volontà delle organizzazioni cooperative soprattutto in questa realtà
è stato utilizzato surrettiziamente come uno strumento per l'erogazione di sussidi e di assistenza pubblica
Recentemente l'impresa cooperativa è stata anche associata all'economia malavitosa fino ad ipotizzare collusione tra dirigenti cooperativi e camorra
Ne è derivato che in base a semplici sospetti uomini propri ed onesti che hanno fatto la storia del movimento cooperativo nel dopoguerra stanno scontando lunghi periodi di custodia cautelare
Tutto questo è estraneo alla storia alle tradizioni e ai valori della cooperazione e per questo che esprimiamo fiducia nell'esito rapido il più rapido possibile di processi che chiediamo quindi vengono celebrati quanto prima
Non possiamo nel contempo però ignorare il nesso che esiste tra lo sviluppo del sistema imprenditoriale del Mezzogiorno della lotta alla criminalità organizzata
Accogliamo pertanto di buon grado l'invito che c'è rivolto dalla Confcommercio
Per costituire un fronte comune tra le forze produttive del Paese per una coerente promozione di politiche di azioni volte a garantire uno sviluppo economico non condizionato da oppresso dalla criminalità organizzata
è un invito che dobbiamo estendere alle altre organizzazioni sociali ed imprenditori
Negli ultimi quindici anni la congiuntura dell'economia del Mezzogiorno è stata sempre anticiclica rispetto a quella nazionale quando l'ha colta da crisi colpito il paese il divario tra Nord e Sud tendeva a diminuire per le politiche di protezione
Gli aiuti alle diverse forme di redistribuzione del re la crisi degli anni Novanta invece ha colpito il Mezzogiorno più del nord e l'espansione produttiva in atto si concentra esclusivamente nelle regioni industrializzate
La ripresa trainata dalle esportazioni e più forte laddove le economie più avanzata e più debole laddove l'economia più arretrato
Anzi si manifestano segni evidente di divaricazione
Con la fine dell'intervento straordinario lo svantaggio comparato del Mezzogiorno con il resto del Paese si è venuta allargando la soppressione dei flussi redistributivi verso il Sud ne ha evidenziato ancor più nettamente la deficienza di capitale fisso produttivo sociale ed economico
Oggi per il Mezzogiorno si pone in termini nuovi sia di ordine qualitativo che di scala dimensionale
La grande questione nazionale di integrazione del sud con il resto del Paese diviene questione relativa al rapporto tra il sud dell'Europa detentrice di quelle risorse finanziarie indispensabili per lo sviluppo delle regioni meridionali
Noi siamo convinti che il rientro nello SME sia l'atto preliminare che si accompagna a una politica di rigore che consente all'Italia di raggiungere tutti i parametri fissati a Maastricht
Tranne il rapporto debito prodotto interno lordo Obiettivo chiaramente irraggiungibile per quei tempi
Una politica che consenta anche a noi assieme al Belgio paesi in cui il rapporto debito pubblico PIL supera con l'italiano
Di entrare a far parte nel mille novecentonovantanove dell'unione monetaria europea e di vedere poi dei benefici che deriverebbero dal fare parte dell'Europa forte
è una prospettiva di risanamento economico di stabilità politica
Che solo un governo di legislatura può perseguire un governo fondato sul consenso esplicito dalla maggioranza degli italiani
Con il tempo davanti per conseguire risultati di una politica di risanamento che opera in un contesto politico ed istituzionale fondato su regole condivise
è lecito domandarsi se una simile politica sia compatibile con la situazione del Mezzogiorno
Se non produca ulteriori divaricazioni se non determini tensioni sociali e d'accordo occasionali ancora più aspra la risposta chiediamo e che tale prospettiva è possibile se si dovrà rinnovare e qualificare le politiche pubbliche si sarà capaci di attivare i capitali privati e stimolare le forze sociali
Se si è persa fra selezionare i soggetti imprenditoriali su cui fare affidamento
Tra questi vi è indubbiamente la cooperazione con i suoi limiti i suoi difetti ma anche con le potenzialità che un progetto di rinnovamento non manca di suscitare nelle forze sociali più sensibili ai valori dello sviluppo e della democrazia
Il confronto con l'Europa costituisce inoltre una sfida per una progettualità che nel Meridione non si è finora compiutamente espressa ciò che chiamo in causa le responsabilità delle classi dirigenti meridionali delle istituzioni di governo locale
Ma altrettanto importante suscitare una rinnovata attenzione dell'Europa
Verso il Mezzogiorno d'Italia sempre più ponte verso i Paesi che si affacciano nel Mediterraneo un'area dove i problemi demografici le tensioni sociali i ritmi stessi della crescita economica
La perdurante instabilità politica determinano ripercussioni negative per tutta l'Europa
è per questo che riteniamo e la proposta di recente avanzata dal sindaco Bassolino di attivare un'antenna europea Napoli debba essere con grande esaminata con grande attenzione e Daniele sostenuta dalle relazioni sociali ed imprenditoriali
Siamo convinti che la fine dell'intervento straordinario fosse necessaria per i modi con cui si era operato specie negli ultimi anni e non perché fossero cadute le ragioni che l'avevano determinato
Il passaggio ad una politica ordinaria comporta di assumere il mercato quale meccanismo regolatore dell'economia e valorizzare le capacità di indirizzo e di controllo delle politiche di sviluppo da parte degli enti pubblici territoriali
Ciò non appare sufficiente tuttavia per affrontare compiutamente e adeguatamente gli squilibri strutturali dei differenziali competitivi che tuttora con noto nel Mezzogiorno rispetto a parte ad altre parti del Paese
Non è difatti pensabile che rilancia delle capacità locali di sviluppo posso da solo a reggere l'urto della disoccupazione
La fine della politica dei sussidi
Deve comportare dei fatti anche lo smantellamento di un'economia sommersa assistite con possibili collusioni con ambienti criminali
Nonché favorire la formazione di una classe dirigente meridionale non condizionata dalla mediazione dei flussi finanziari
I tempi per la messa a regime del nuovo sistema di politica economica regionale non appaiono compatibili con le esigenze di riavviare un processo di sviluppo delle aree meridionali
E quindi è necessario un intervento pubblico aggiuntivo esplicitamente orientato conseguire nuovi obiettivi di politica economica
Ridurre il settore protetto ed estendere l'aria del mercato realizzare le infrastrutture depotenziare il tessuto produttivo locale ampliando nella base e qualificando nella dotazione tecnologica
Investire in beni materiali valorizzando le risorse umane e potenziando le reti informative
Qualificare il sistema creditizio e finanziario che i servizi alle imprese sviluppare una rete di servizi qualificati ed efficienti per soddisfare la domanda sociale
Noi diamo atto al governo Dini chiedere approvato provvedimenti che potrebbero attivare un circuito virtuoso per lo sviluppo del Mezzogiorno
Le disponibilità finanziarie non ciabatte sono di fatti significativi oltre gli otto mila miliardi già reperiti per interventi infrastrutturali e aiuti alle imprese
Si aggiungono dieci mila miliardi nel triennio novantasei novantotto contenuti nella corte nella finanziaria
Complessivamente per il periodo novantaquattro novantanove investimenti programmati ammontano a circa cento mila miliardi di cui quarantadue mila coperti per i fondi strutturali dell'Unione Europea
Non possiamo però ignorare due limiti di fondo l'assenza di politiche pubbliche di politiche industriali chi affronta frontino i nodi strutturali dello sviluppo e dell'occupazione
Un falso federalismo fiscale con il riconoscimento le regioni e le Autonomie locali e di una surrettizia autonomia impositiva ma a parziale ristoro dei tagli effettuati sui trasferimenti
Crediamo che ad alcuni problemi contingenti potrà porre rimedio il Parlamento se teniamo conto che sulle regioni province comuni o oggi grata oltre il soddisfacimento dei bisogni elementari dei cittadini
Anche un ruolo propulsivo per lo sviluppo dell'economia
Diverso e più delicato il problema delle politiche industriali per i quali limiti programmatici e temporali di questo governo manifestano la loro inadeguatezza di fronte alla necessità di problemi programmi e di interventi e progetti di carattere strutturale
In quest'ambito più della disponibilità delle risorse essenziale comunque la capacità mancata nel passato di spendere bene e presto
Nel passato ad ingenti stanziamenti ha corrisposto una scarsa speso occorre quindi che sia corsi si qualifichi il processo decisionale amministrativo mediante una politica di concertazione che non si limiti alla sola fase della progettazione degli interventi l'efficienza della pubblica amministrazione è una condizione ineludibile per la crescita del Mezzogiorno
L'istituzione delle cabine di regia nazionale e regionali in merito alle politiche di coesione delinea un modello organizzativo che cerca di integrare la logica del decentramento regionale con quella del coordinamento centrale e della partnership comunitarie la sfida è di garantire con organi ed interlocutori ben identificati maggiore efficienza nell'impiego nel monitoraggio dei fondi a disposizione
E di un po'più forte coordinamento nella scelta degli interventi la realizzazione dei quali viene demandata a soggetti tecnicamente in grado di portarla a compimento i rischi da scongiurare sono che si determini una bardatura burocratica che appesantisco interiormente le strutture amministrative meridionali senza velocizzare le procedure e che gli strumenti finanziari non si riveli un'altezza del compito indicato
La Conferenza Stato Regioni si configura come un tassello fondamentale nella programmazione degli interventi dei soggetti economici ed istituzionale
E alle regioni che compete il ruolo principale avverse corre l'obbligo insieme agli altri enti territoriali di qualificare i propri apparati amministrativi e di potenziare le proprie capacità di progettazione
In questo contesto interventi mirati su specifiche aree territoriali possono essere l'ambito in cui sperimentare procedure più chiare
Corsie preferenziali strumenti amministrativi più semplici ossia velocizzare tutti gli atti necessari per promuovere lo sviluppo locale
Il rischio da evitare e che i patti territoriali vengono interpretati sostitutivi che non integrativi della programmazione territoriale ingessando così le politiche di sviluppo e vanificando le esperienze di concertazione
Non va sottaciuto il significato politico di questa strumentazione di autonomia e di coesione che si sta approntando a livello istituzionale
Dovrebbe difatti consentire agli enti locali meridionali di superare le diffidenze del resto ben motivate con cui hanno finora partecipato subendo al dibattito sul federalismo nel nostro Paese
La cooperazione che ha un forte insediamento territoriale ed una spiccata identità nazionale aderito ai patti territoriali fino alla proposta
E acquisito quote nelle società per la promozione di aree in crisi o a debole sviluppo anche per concorrere alla definizione di nuove e più agili modalità procedurali
Senza le quali diviene difficile ipotizzare l'efficace di qualsiasi intervento ordinario ed aggiuntivo
Ma la fine dell'intervento straordinario pone al sistema del credito che a tale logica si era trattato un'esigenza di profondo rinnovamento
Per adottare adeguate politiche a sostegno dell'imprenditoria esistente Rinascente e per contribuire la dotazione di infrastrutture il confronto anche in questo caso e con l'euro
L'adeguamento a standard di efficienza europee si pone per l'intero sistema creditizio italiano la questione tuttavia e ancora più cruciale per il Mezzogiorno
Invitiamo pertanto il Governo la Banca d'Italia e l'Abi oltre alle altre istituzioni preposte apporre questa tematica il massimo di attenzione
Non c'è nel Mezzogiorno solo un problema di tassi più elevati di accesso al credito o di una maggiore articolazione specializzazione esiste invece anche il problema di una maggiore articolazione specializzazione degli strumenti finanziari e creditizi
Vi è una finanza contiguo collusa con ambienti malavitosi che soffoca esperienze commerciali ed imprenditoriali che avrebbero altrimenti possibilità di sopravvivenza
Il mondo del credito deve aumentare il livello degli impieghi elevare la qualità dei servizi offerti finanziare la realizzazione delle infrastrutture promuovere il capitale di rischio
Il sistema finanziario e creditizio va regolato ed adeguato in relazione al supremo interesse nazionale
La proposta che la Banca d'Italia costituiscono osservatorio sul costo del credito nelle regioni meridionali
Formulata dal presidente del Consiglio inaugurando la Fiera del levante e da salutare favorevolmente se come crediamo sarà orientata a fornire indicazioni puntuali ed operative
Ma noi riteniamo che il problema del sistema finanziario e creditizio sia ben più ampio ter creare le condizioni per lo sviluppo inoltre con l'istituzione del fondo di garanzia per il consolidamento dei debiti che la ricapitalizzazione delle piccole e medie imprese meridionali è stato predisposto uno strumento importante che consente all'impresa e l'accesso ad altre forme di finanziamento
Anche qui non possiamo tuttavia ritenere che il fondo di garanzia esaurisca il problema del sostegno alla piccola media impresa
Va arricchita la gamma degli strumenti a disposizione sia di emanazione pubblica che promossi direttamente dal mondo bancario va soprattutto assunta una nuova e più moderna concezione del fare banca
E che sia più legata e che leghi è proprio successo economico alla crescita
E allo sviluppo del settore del tessuto produttivo in cui opera ponendo particolare attenzione al sistema della piccola media impresa della cooperazione in questa prospettiva un ruolo rilevante sono chiamato da solo per le banche locali naturali interlocutori delle economie territoriali le cui funzioni risultano rafforzate dalle difficoltà in cui versano istituti di maggiori dimensioni
Nell'ambito del Progetto di sistematizzazione dei ruoli delle missioni di soggetti finanziari associati alla lega Fincooper tornerà a sviluppare una politica di sostegno ad aziende cooperative nel Mezzogiorno
Ridefinendo e rinnovando le convenzioni con i maggiori istituti di credito
Intervenendo in via dirette come consulente finanziario sul credito a medio lungo termine lasciando interamente a fine i compiti di intervento nelle ristrutturazioni aziendali e sviluppando sinergie sempre più approfondite con Sophie bene
Lo strumento finanziario proprio della cooperazione al Mezzogiorno soffi in e di fatti chiamata svolgerà un'autonoma e più efficace iniziativa nei processi di sostegno e di sviluppo della cooperazione meridionale il potenziamento delle capacità di promozione di nuove imprenditorialità e di valorizzazione delle filiere produttive ed economiche locali
Richiede la razionalizzazione della presenza e la specializzazione delle missioni affidate a diversi operatori
Sul versante pubblico sia assistito alla trasformazione del Comitato per l'imprenditoria giovanile in società per l'imprenditoria giovanile aperta all'apporto di capitale privato
Mentre la Gepi sta di fatto modificando la propria missione prefiggendo sì di operare sempre più come Merchant Bank
I risultati finora conseguiti consentono di formulare un giudizio positivo su entrambe le società anche se l'operatività di Geppi non sempre adeguate apparsa adeguata al suo nuovo ruolo
Non è tuttavia è condivisibile un approccio alle tematiche della promozione imprenditoriale che la consideri un fatto emergenziale e non in positivo un fattore ordinario per lo sviluppo
E che pertanto limiti le politiche pubbliche al sostegno dei soli soggetti pubblici a ciò preposti
La cooperazione che è un soggetto imprenditoriale privato sociale individua nella promozione di imprenditorialità e di occupazione una funzione specifica del proprio operare
Da qui l'acquisizione di quote di partecipazione nella società per l'imprenditorialità giovanile
Il fondamentale contributo che sta dando alla operatività di Compagnia Finanziaria Industriale
La costituzione di fondi mutualistici da ex legge cinquantanove del novantadue esplicitamente finalizzati alla promozione d'impresa con specifica attenzione a mezzogiorno
Mente ricerchiamo rapporti più stretti con sì e Geppi anche sulla scorta di positive esperienze di collaborazione già avviata e nelle aree di crisi
Per singole iniziative chiediamo che venga impostato una politica nazionale più aperte coraggiosa a sostegno dell'auto imprenditorialità in cui l'apporto della imprenditoria privata non sia occasionale o marginali
Le politiche di promozione di nuova imprenditorialità devono di fa di fatto di fatti uscire da un ruolo meramente aggiuntivo per diventare parte strutturale di una politica attiva del mercato del lavoro e dello sviluppo economico locale
Su questa tematica riteniamo sia necessaria una maggiore attenzione da parte delle obiezioni sindacali partendo anche dalle positive esperienze che sono state fatte
La ripresa economica è trainato dalle esportazioni accentuato la differenza tra i mercati locali del lavoro al nord vi è carenza di molte professionalità al sud dia un'esuberanza di persone senza lavoro
Questo problema viene affrontato dalla maggiore organizzazione imprenditoriale italiano la Confindustria
Prospettando una doppia emigrazione di capitali e know how dal Nord al Sud e di forza lavoro da sud al nord e proponendo l'introduzione di specifiche forme di flessibilità per il lavoro nel Mezzogiorno
Sono indicazioni importanti che tutti i soggetti imprenditoriali e le forze sociali debbono assumere criticamente anche noi della lega lo facciamo
Laddove più forte il nostro insediamento economica e sociale stiamo lavorando insieme alle altre centrali cooperative ed associazioni imprenditoriali a un progetto che si pone soprattutto due obiettivi
Trovare personale con capacità professionale del Mezzogiorno attraverso un processo di migrazione guidati mirata in cui il singolo lavoratore si sposta verso una specifica impresa riducendo così i costi sociali
Sostenere il sistema produttivo del Mezzogiorno avviando con processi di spin-off o di esternalizzazione
O di scorporo di attività produttive e di tutoraggio nuove in attività imprenditoriali Esterne alle cooperative intervenienti ma ad esse collegate
L'ipotesi su cui si sta lavorando in qualche regione italiana e di mettere a disposizione incentivi assistenza che consentono a quei lavoratori meridionali che verranno svolgete periodi di formazione professionale in alcune regioni del Nord
Di avviare nuove imprese nei luoghi di provenienza ed istituire strumenti specifici di sostegno finanziario a medio termine per agevolare la crescita del nuove imprese ritengo che questa riflessione avviate sì per ora in alcune regioni dove è più radicata la presenza cooperativa
E quindi nel centro nord potrà estendersi ad altre regioni ancora e produrre risultati positivi per l'economia del Mezzogiorno che per l'identità sociale della cooperazione
La Confindustria proposto anche l'adozione di forme di flessibilità per i nuovi assunti relativi retroattivamente ai diversi aspetti della contrattazione dalla retribuzione dell'orario di lavoro all'orario di lavoro alla formazione allo straordinario è uno stimolo su cui il visone che ci confrontiamo se di fatti il nuovo ciclo dello sviluppo del Mezzogiorno deve partire dalle forze sociali allora occorre valorizzare le risorse umane disponibili localmente
Assumendo a riguardo una specifica dimensione progettuale
Nell'ambito di questi impostazione le forme di flessibilità finalizzata a qualificare l'apporto del lavoratore vanno salutate positivamente
La stessa esperienza del salario cooperativo si muove in questa direzione la remunerazione di fatti regata l'apporto del socio a risultato aziendale pur avendo a riferimento un contratto nazionale ed una normativa molto rigide
Vi è quindi una quota della remunerazione legata agli andamenti contrattuali buona parte legati invece ai risultati aziendali questa seconda parte deve assumere un maggiore peso
Una politica più di mercato del fattore lavoro non può limitarsi ai soli aspetti contrattuali i lavori socialmente utili possono essere un'opportunità significativa se non verranno impostati come sostitutivi o comunque concorrenziali con il lavoro e con le imprese che già operano localmente
Potranno essere un'occasione importante si produrranno una qualificazione più elevato dei lavoratori interessati l'apertura di nuovi segmenti di mercato e si indicheranno percorsi non velleitari per l'auto imprenditorialità i contesti urbani in quanto che legati di persone di servizi di strutture in grado di ripartire costi e moltiplicare opportunità possono essere finire il terreno privilegiato per sperimentare lavori utili socialmente e professionalizzanti individualmente
Le imprese cooperative rappresento nel Mezzogiorno una realtà modesta nella composizione prodotto interno lordo in quanto sono di piccola e media dimensione essendosi spesso costituite solo di recente sono dati si riferiscono alla lega delle cooperative non alle altre centrali
Nell'attuale congiuntura sono impegnate la ricetta proprio riposizionamento riorganizzazione la presenza delle cooperative più strutturate nel nord è stata sovente occasionale in prevalenza nel settore delle costruzioni e con i limiti chiediamo prima denuncia oggi possiamo invece registrare alcune attenzioni in tutte le associazioni di settore per consolidare la propria presenza al Sud e per ricercare forme di integrazione con il tessuto locale
Con particolare riferimento alla cooperazione tra consumatori e l'associazionismo fra dettaglianti e alle cooperative che operano nel settore ambientale della ristorazione della sanità
E a quelle della pesca che stanno unitariamente riorganizzando il settore anche attraverso un accordo di programma con il ministero dell'agricoltura
Ma il discorso può essere ampliato
Al settore agroalimentare in relazione alla valorizzazione delle produzioni agroalimentari meridionali alle cooperative di costruzione per le quali si impone certamente una riforma radicale strutturale del settore
Nell'ambito e con un'ottica di politica industriale e oltre che al favorire la ripresa del mercato attraverso un rilancio della politica delle infrastrutture e delle opere pur nel Mezzogiorno la formula cooperativa potrebbe comunque aiutare ad aprire un capitolo nuovo
E ciò non solo per l'indispensabile rafforzamento della struttura produttiva e per un improcrastinabile risposta alla disoccupazione di massa
Ma soprattutto per la funzione di aggregazione sociale che essa può assicurare con un valore di che sono la mutualità alla solidarietà e la democrazia
La cooperazione infatti un soggetto economico che è presente al tempo stesso i caratteri propri di un affidabili interlocutore dell'intervento pubblico e di forza imprenditoriale operante autonomamente sul mercato
In più i due hanno come compito proprio del movimento cooperativo
Nel centro nord ma ancora più ragioni al sud
Anche quello di definire contribuire ad affermare il terzo settore dell'economia ossia tutte le attività economiche né i privati né pubbliche che sono contraddistinte oltre che da efficienza da elementi di socialità
Occorre una diffusa consapevolezza della necessità di impegnarsi per l'affermazione sul mercato del privato sociale
Un terzo settore dell'economia
Che seppure non sempre definito è considerato nel migliore dei modi rappresenta per il movimento cooperativo ma per l'intera società italiana un elemento di fondo un valore che attiene alla specificità dell'essere cooperativa è di tutta evidenza infatti che le economie avanzate dell'Occidente non sono in grado di suturare un duplice ordine di squilibri
Quello tra occupati e disoccupati e quello altrettanto grave tra beni privati abbondanti che molto spesso superflui e beni sociali scarsi e di pessima qualità
Come è stato messo in evidenza da una vasta letteratura l'economia attuale produce allo stesso tempo bisogni insoddisfatti i bisogni sociali e risorse inutilizzate i disoccupati
E quindi tra mercato e Stato che la realtà del terzo settore in primo luogo le cooperative possono giocare un ruolo determinante se mi consentite vorrei dire che non si può prescindere dal movimento cooperativo per dare contributi insieme ad altre organizzazioni imprenditoriali per dare contributi significativi importanti alla soluzione di questi problemi
Occorre occupare uno spazio tra queste due istituzioni mercato è stato che non sempre hanno saputo quasi mai di fronte alle mutate esigenze delle nuove domande sono in grado di riempire DT Grando i vuoti colmati mitica andò nel contempo da una parte la povertà sociale
Dall'altra una disoccupazione ormai diventata strutturale
Il nostro contributo sarà attivo e propositivo come peraltro abbiamo fatto nella nostra più che centenaria storia sempre caratterizzata da una forte tensione democratica e da un marcato impegno sociale
Non abbiamo intenzione di sottrarci neanche operazioni di indirizzo e di controllo anche per evitare i rischi collegati alla nascita di pseudo cooperative
Ruolo delle centrali cooperative sarà quello di fare in modo che l'operare delle associate sia svolto in piena aderenza alle finalità ideali istituzionale del terzo settore
Oltre che dall'attivazione di un mercato del welfare grandi prospettive di promozione e sviluppo della cooperazione possono derivare da una riduzione del ruolo della presenza pubblica nel campo dei servizi locali acqua raccolta smaltimento rifiuti depurazione e inoltre per quanto attiene una serie di altre attività
Che sono fondamentali per lo sviluppo economico che possiamo sintetizzare nella moderna modernizzazione razionalizzazione della rete distributiva come base fondamentale di lotta all'inflazione e per dare efficienza all'intero sistema economico la qualità del vivere urbano recupero edilizio mobilità trasporti verde pubblico
La valorizzazione da produzioni agricole e del ruolo dei produttori attraverso processi di integrazione con la grande industria agroalimentare cooperative tre e privata e anche con la stessa grande distribuzione cooperative private
La realizzazione delle grandi opere infrastrutturali per dare maggiore competitività all'azienda Italia la conservazione e fruizione dei beni culturali l'associazione in impresa stabilmente sul mercato dei lavoratori impiegati nei lavori socialmente utili
L'intervento nelle aziende industriali in crisi o da ristrutturare dove CFI può assicurare un uso non assistenziale degli ammortizzatori sociali erano riconversione per fare impresa
La promozione di nuova imprenditorialità e nuova occupazione i servizi sociali
Ma vorrei sottolineare con un contributo determinante fondamentale ed è un problema sul quale trattandosi di un mercato corretto e fu e trasparente la cooperazione ha dovuto fare molto spesso nella sua storico Conti
La sua connotata naturale vocazione a l'assoluta regolarità nel campo fiscale e contributivo
Cooperazione vuol dire
Sfida combattimento contro il lavoro nero il precariato l'evasione fiscale e l'evasione contributiva
Per la cooperazione una vocazione per evitare e un ruolo è un impegno già svolto in tante parti del Paese per evitare che le cooperative che l'impresa e cattive scattino quelle buone
Oltre naturalmente ai problemi fondamentali che non dobbiamo mai sottovalutare una cooperazione come soggetto di democrazia economica
Per contrastare la pericolosa concentrazione di potere economico e finanziario ed informativo che contraddistingue il grande capitalismo italiana
Ragionando di sviluppo nel Mezzogiorno e mi avvio alla conclusione non si può non parlare del fenomeno della criminalità organizzata
Questa è molto più diffusa e radicata di quanto l'opinione pubblica percepisca
In alcune aree del Mezzogiorno la sua presenza di fusione tale che quasi tutte le attività industriali sono in qualche modo coinvolte realizzando in alcuni comparti con un vero e proprio monopolio
L'ingresso della malavita nell'economia legale si presenta particolarmente delicato nelle aree arretrate del Paese
Qui la criminalità organizzata opera un controllo feroce repressivo di alcuni territori impedisce l'ingresso e lo sviluppo di nuove attività produttive
Liberare il Sud dalla criminalità organizzata è condizione indispensabile perché le imprese non abbandonino il campo e contribuiscono invece con una politica di investimenti a risanamento e allo sviluppo
E lo sviluppo
I magistrati e le forze dell'ordine non possono essere lasciati soli
Occorre rafforzare i loro prestiti totali in tutti i mezzi necessari fornire loro il sostegno indispensabile
Nello stesso tempo bisogna evitare che le forze dell'imprenditoria siano sottoposte al drammatico dilemma se abbandonare il campo ritirarsi o piegarsi arrecato
Occorre saper distinguere fra l'aggressore l'aggredito tra chi è vittima un soggetto passivo di un sistema e chi lo favorisce Polo organizzatevi troppi legali interessi
Bisogna evitare che l'azione giudiziaria per colpire la criminalità produca la paralisi di molte attività e freni gli investimenti necessari per lo sviluppo e l'occupazione
Il deterioramento della struttura economica e l'ulteriore disgregazione sociale potrebbero produrre nuove occasioni di espansione della malavita
La via da seguire è quella di contribuire allo sviluppo ciò richiede tuttavia che lo Stato dimostri una maggiore costante capacità di lotta alla criminalità organizzata e continuità competenza nell'impegno per risanare e sviluppare il Mezzogiorno
Occorre fiducia ma occorre anche che lo Stato sappia suscitare
Noi siamo disposti a fare la nostra parte
Nel corso dell'ultimo decennio la realtà produttive del Mezzogiorno si è drasticamente ridotta
I punti forti dei presidi economici sono stati smantellati
E con essi presidi civili democratici rappresentati dai lavoratori
Senza il rilancio complessivo delle dell'iniziativa economica e sociale senza un impegno per l'espansione e la struttura produttiva senza risultati concreti in termini di occupazione è difficile ricostruire reti di fiducie ed impegno sociale e civile i recenti provvedimenti del governo e il clima di collaborazione instaurato nell'ambito di una politica di concertazione si fanno comprendere come il quadro legislativo fiscale creditizio che riguarda la cooperazione possa essere adeguato alle esigenze dello sviluppo
Ai provvedimenti già varati dal governo sulla piccola cooperativa Yarra finanziamento la legge Marcora come allargamento della sfera di attività alle finanziarie in essa previste
Si potrebbe aggiungere potrebbero aggiungere altri provvedimenti che rappresentano altrettanti condizioni per lo sviluppo
I provvedimenti fiscali per il non profit attraverso la presentazione di un apposito disegno di legge del governo in corso la reintroduzione delle agevolazioni fiscali in materia di bollo registro e tasse concessioni governative per le cooperative di nuova costituzione e con il vincolo di un periodo di tempo limitato e prefissato cinque anni
La definizione dell'annosa questione del socio lavoratore la riforma della legislazione cooperativa la linea neoliberista oggi prevalente sembra segnare la ripresa economica del Mezzogiorno a meccanismi spontanei di sviluppo noi crediamo invece che devono essere improntate e impostate anche politiche pubbliche che rendono possibile la ripresa economica ed una efficace lotta alla disoccupazione
Si tratta di un fenomeno di gravità inaudita senza affrontare il quale non si risolverà in modo efficace permanente il nodo della criminalità organizzata
Quello delle politiche pubbliche volte ad affrontare i nodi dello sviluppo economico della disoccupazione di massa rappresenta la vera linea di demarcazione tra un programma di centro destra e uno di centrosinistra
Il valore morale materiale dei soggetti economici si misura nella loro capacità di partecipare alla riscrittura delle regole del mercato
C'è chi affida la creazione di nuovi posti di lavoro all'esclusione Into del PIL
C'è chi vi aggiunge una moderna legislazione per assicurare flessibilità al mercato del lavoro c'è chi come i sindacati confederali calca la mano su una diversa organizzazione del lavoro
Questi tre requisiti ricchezza prodotta flessibilità organizzazione del lavoro solidi indispensabili ma di per sé non sufficienti ancora ad assicurare le condizioni dello sviluppo
La lega delle cooperative ritiene si debbano considerare altre proposte aggiuntive
Un grande piano di opere infrastrutturali non per dar lavoro alle industrie di costruzione o non solo per questo non tanto per questo
Ma per recuperare condizioni di produttività dell'intero sistema economico e produttivo meridionale
Al fine di rendere competitive le imprese e capaci di carte di richiamare capitali privati per eseguire ad esempio opere in concessione remunera degli attraverso tariffe locali per fare ciò e senza attendere l'approvazione la legge sul project financing è necessaria un'azione di riqualificazione riforma della pubblica amministrazione un diverso e più incisivo ruolo del sistema creditizio la maturazione di una consapevolezza diffusa tra le forze politiche le istituzioni e le organizzazioni imprenditoriali che le grandi infrastrutture non sono un problema settoriale ma riguardano più complessivamente la competitività della Zilli
Imprenditoriali con particolare riferimento alle cooperative per la loro capacità di coniugare efficienza di socialità
Pari condizioni di accesso al credito al centro nord e al sud e una strumentazione finanziaria adeguata per lo sviluppo economico meridionale
La qualificazione della scuola dell'università della ricerca scientifica interventi sul costo del lavoro che tengono conto delle condizioni di minore produttività strutturale per le aziende meridionali
Da questa Assemblea parte in questo momento particolarmente difficile il rilancio dell'iniziativa cooperativa
Si tratta di promuovere una cooperazione con rappresenti solo l'esigenza dell'improcrastinabili ripresa economica
Ma la condizione stessa per la vita democratica e lo sviluppo della società una cooperazione che necessita di un profondo rinnovamento culturale sociale e politico come oggi impone la situazione
Veniamo da una storia di sacrifici di lotte di discriminazioni di sofferenze che hanno visto lavoratrici e lavoratori emanciparsi per il bene proprio della società
Che ha conosciuto realizzazioni imponenti imprese solide efficienti concorrenziali che suscitano ammirazione e anche in Libia che ha offerto al nostro Paese un forte contributo di passione civile d'impegno sociale di tensione democratiche noi siamo orgogliosi della nostra storia
Non ci nascondiamo i limiti le difficoltà le incertezze e gli errori come quelli più recenti
Dovuti anche a un appannamento nei valori o dei valori cooperativi errori che abbiamo affrontato riscoprendo le nostre radici più vere e profonde errori
Ai quali siamo stati però tratti in inganno e trascinati
Da coloro che dicevano che dovevamo essere uguali agli altri
Che si dovevamo misurare sul mercato in termini di pura efficienza senza considerare i problemi della socialità
E l'orgoglio per la nostra storia e tanto più forte oggi che maggiormente sentiamo l'esigenza di un profondo rinnovamento e solo con un profondo rinnovamento della idea cooperativa con una puntuale ridefinizione del ruolo della cooperazione nella società nell'economia nella politica
Che potremo rinvigorire quel patto fiduciario che vogliamo stringere con la società italiana ed avere la necessaria credibilità per portarla avanti
Le cooperative sono stati persone non di capitali in cui il socio il nucleo originario della mutualità sono imprese che al fondo di ogni relazione o transazione tra soggetti economici collocano sempre rapporti umani
Che vogliono competere sul mercato coniugando efficienza e socialità che per la loro natura cooperano e collaborò per raggiungimento dei migliori risultati
Che mettono al primo posto della loro missione il lavoro e non il capitale la tutela e la valorizzazione delle condizioni sociali e civili economiche del cittadino consumatore ed utente o lavoratore o imprenditore sociale
Sono imprese che nella conciliazione tra logiche settoriali ed aziendali trovano le ragioni e le condizioni per lo sviluppo del movimento che di crescita delle singole aziende
Questo patrimonio di lavoro di democrazia di cultura di passione civile professionale
è un patrimonio dell'intera comunità nazionale e non può essere spazzato via con nessuno iniziativa è un patrimonio scolpito a lettere indelebili nella storia di centocinquant'anni dell'economia e della società nazionale e mondiale
Non può è un patrimonio quindi che non può essere disperso poco a poco ma che va posto al servizio di un programma di sviluppo economico e di crescita civile questo ritengo sia l'impegno che anima tutti quanti noi cooperatori
Bene diamo ora la parola all'avvocato Matelda Grassi
Sottosegretario al lavoro con delega al operazione
Dopo
Ascolteremo il presidente nazionale non vorrei dire Gibellina
Grazie intanto un saluto cordialissimo a tutti voi sono molto contenta di partecipare a questa nostra Assemblea anche perché le la relazione che
Presidente Taschini gli ha rivolto
è stata così ampia e così completa che induce certamente alcune riflessioni su spunti importanti
Io ricordo a tutti noi per prima armi stessa che questo governo un governo che partito
Su alcune tematiche precise poche tematiche precise e con il compito istituzionalmente transitorio tra queste tematiche non era particolarmente indicata quella dell'occupazione quella del lavoro
Questo non vuol dire che il problema occupazione in particolare il problema dell'occupazione nelle arie meridionali nelle aree depresse
Non sia stato uno degli elementi di fondo un filo conduttore che fin dal primo giorno ha esplicato l'azione del governo e che ha
Per caso diciamo tutte le scelte
Tanto questo è vero che pur senza a lenza sì che quei punti specifici che erano stati indicati dal governo riforma delle pensioni l'Antitrust la par condicio
Il governo ha fatto molto l'ha ricordato anche il presidente Pasquini
In maniera diciamo sommessa se noi chiediamo le cose che il governo ha fatto in questo in questo periodo
Che impedire loro ricordo a tutti piuttosto bene non ho ancora non ancora raggiunto l'arco di dodici mesi
Sono state molte significative sia con decreto poi convertito il due quattro quattro convertito in legge tre quattro uno e sono state introdotte disposizioni importante sedato finalmente l'avvio alla quattro otto otto sono stati introdotti incentivi auto automatici
è stato istituito il fondo di garanzia è stata introdotta e razionalizzata la disciplina dei patti territoriali su quali poi tornerò
è stata individuata alla
Il quadro la cornice delle cabine di regia
Il libro bianco sulla infrastrutture e con tutte le indicazioni di flessibilizzazione delle procedure in esso contenute
Ha avuto a un significato molto importante perché certo è vero che è stato detto confermo che sono opere che erano state già a suo tempo deliberata ma è un fatto che erano tutte opere che erano rimaste sui tavoli e che erano rimaste nei cassetti
L'impegno e la sfida di tutti è che queste opere riescano finalmente a partire e il significato la ricaduta in termini occupazionali
Che è stato intravista in maniera fra l'altro molto prudenziale
Posso confermare che molto prudenziale e del tutto significativa
Anche i provvedimenti del ministero del lavoro almeno un peso non da poco perché sia con decreto ai miei più volte reiterato e tutto vero iterazione che ha ricordato i lavori socialmente utili
Alcuni e istituti in materia di formazione gli stage per i giovani una nuova ed ampliata possibilità d'intervento del comitato per la quale la società ex comitato quarantaquattro
Per la piccola società cooperativa si sono introdotti missive significativi mutamenti anche all'interno della cooperazione sono tutti segni importanti di una piccola rivoluzione che del sistema si sta facendo
I disegni di legge che il ministero del lavoro appunto presentato in Parlamento per la riforma del collocamento per la ristrutturazione razionalizzazione delle proprie strutture per la flessibilizzazione del mercato e flessibilizzazione degli strumenti
Sono anch'altre importanti provvedimenti oggi all'esame del Parlamento
Non tutto andrà de plano ma certo che è una dibattito molto importante molto significativo quello che oggi è all'esame e all'esame del Parlamento
Nell'ultimo la finanziaria che pur dovendo fare i conti con un sistema internazionale ed europeo
Che che minava crea a notevoli vincoli e pur dovendo fare i conti con i vincoli di bilancio
A previsto nuove risorse
Su tre settori due dei quali non ricordo uno a mezzogiorno e aree di crisi e l'altro è la scuola l'istruzione quindi anche qui riprendo lo spunto importante che è venuto dalla relazione del presidente Pasquini
Per dire che anche il governo vede che
Fin dalla scuola che bisogna riprendere in mano il filo vidi un discorso articolato che porti fare nuova cultura e nuova occupazione
Altro imprinting ricorda ancora l'attenzione che il governo nel suo complesso sta dichiarando al cosiddetto terzo settore
Non soltanto il ministro della famiglia il ministro del lavoro un campo questo al quale stiamo dedicando notevole attenzione notevole pensiero e dalla quale riteniamo possano discendere una significativa ricaduta sia in termini di solidarietà sociale sia in termini proprio di nuovo occupazione nuovo spazio per per i servizi
Quindi l'occupazione è uno dei primissimi obiettivi di questo governo ed è comunque certamente uno degli argomenti che essi lasceranno in eredità al successivo
Come è stato affrontato come viene affrontato questo tema riteniamo che ci siano diverse gambe sulle quali bisogna appoggiare deve poggiare una politica per l'occupazione
La flessibilizzazione del mercato degli strumenti come ho ricordato una riforma degli ammortizzatori sociali che si trasformi da una mera distribuzione di reddito sostegno ed enti di culto Stato nel passato negli anni passati
Ad un momento di ponte verso una vera politica attiva del lavoro e in questo senso l'esperienza dei lavori socialmente utili
Mi sembra ci sembra di significativa importanza
Vorrei poi tornare un attimo su questo su questo argomento
La riorganizzazione delle strutture che va fatta va operata in maniera funzionale agli obiettivi
Una formazione mirata a quelli che sono gli obiettivi di fondo e sostanziali della politica del governo in modo tale che anche la formazione più che un'occasione come è stato detto con una battuta forse un pochino maligna ma come un'occasione di fare il reddito per i formatori
Si trasformi in vera vero strumento per una crescita
Dei soggetti che cercano lavoro mucche lo hanno perso e devono riqualificarsi
E e su incentivi all'occupazione
Che ripeto ancora ricordo ancora che la legge tre quattro uno con il suo meccanismo di Gentile Ōkuma automatici
Sta cercando di rendere particolarmente a disposizione dell'impresa e che soprattutto delle piccole e medie
Tutto questo dovrà marciare un po'tutto insieme dovrà provenire tutti insieme perché è l'insieme di tutte queste
Di tutte queste iniziative che potrà e dovrà apportare a una gestione cortina nata delle degli strumenti
A tutto questo si accompagna altre scelte
Tra le quali ricordo non soltanto il rilancio degli investimenti di cui ha già parlato ma la concertazione tra tutti i protagonisti tra tutti i soggetti sociali
Io in modo particolare credo a questa a occasione rappresentata dei patti territoriali fra l'altro sono personalmente convinta che l'occasione costituita dei patti territoriali potrà e dovrà essere l'occasione per portare all'interno di importanti scelte operative anche il sistema del credito che probabilmente potrà trovare in quella sede
Quelle maggiori sicurezze
Che non ha riscontrato nelle regioni meridionali nel passato
Perché all'interno di un tavolo di concertazione si potrà vedere cos'è che tutti detto sul tavolo stesso allora in quella sede si potrà vedere la capacità delle Autonomie locali
Si potrà vedere l'impegno degli imprenditori si potrà vedere
Perché no l'apporto che il sistema dei lavoratori potrà portare sono convinta che anche la tematica del salario flessibile potrà vere una a diverso e più matura
A soluzione ricollocazione all'interno di patti concertati nei quali appunto si piegano un po'quelli che sono gli apporti di tutti
Questi patti territoriali fra l'altro su questo si sta lavorando ma partiranno soprattutto dal Mezzogiorno e quindi saranno un banco di prova significativo
Il Mezzogiorno qualche maggiore difficoltà non soltanto strutturale endemica per il divario pietra regioni meridionali e regioni del nord
Esistono
Presente
E qui non è facilissimo andare ad individuare il perché le cause è un fatto è un fatto che
Alcune cose in altre regioni riescono mai
Poco fa ha all'inizio della mattinata anche giornalisti mi sollecitava non risposte al perché al come mai quali erano le cause per cui i lavori socialmente utili qui in Campania nel napoletano nato in particolare
Andavano più a rilento che altrove non lo so stiamo lavorando insieme al Comune
Per un tavolo tecnico che
Ci faccia capire bene dove stanno i nodi dove stanno le le difficoltà degli ingranaggi ma certo che occorre un impegno di tutti per rimuovere questo stato delle cose perché il paradosso è che le risorse forse non sono molte ma noi non siamo in grado di utilizzare tutte quelle esistenti il il Governo e questo è un altro fatto significativo che ricordo a
Usato anche una metodologia nuova abbiamo fatto visite in tutte le regioni meridionali
Con il ministero del Bilancio il ministero del lavoro tutti gli altri ministero dei lavori pubblici tutti gli altri ministeri molte volte interessati per
Fare una panoramica
Delle questioni aperte delle cose da fare
è un fatto che generalmente adesso non faccio conferimento specifico ma le regioni meridionali non sono stati in grado mi spendere le risorse che erano a
Che ad una di esse destinate quindi prima ancora che trovare nuove risorse il problema è riuscito a spendere quelle che ci sono in questo senso la la sfida rappresentata dai patti territoriali sarà importante andiamo a vedere se attraverso nuove modalità di decisioni di maturazione delle volontà di scelta delle priorità di concertazione delle modalità operative riusciremo infine a raggiungere gli obiettivi e ripeto che tra l'altro a spendere lei risorse
Le risorse destinate chi è il ruolo può svolge della cooperazione il questo contesto
A mio giudizio un ruolo molto importante molto significativo non è un caso che credo che si debba dare atto
Che questo governo ha riallacciato un figlio con il settore della cooperazione che nel passato nera
è stato così teso abbia di essere molto vicino molteplici Navarro più
E
No niente una non è che sia stata fatta una scelta ideologica a priori no come non è stata fatta una scelta di logica per il settore della cooperazione così non è stata fatta una scelta ideologica contro la cooperazione è un fatto
Che riteniamo che occorra il preciso contributo di tutti
E il settore della cooperazione certamente rappresenta un soggetto importante di questo Paese
Siamo convinti che anch'esso debba essere chiamato e possano dare risposte significative
La relazione che il presidente da Spinelli ha rivolto non mi pare molto significativa in questo senso gli stimoli che ha offerto
A
I presidenti che quindi si trovano a dirigere il settore per la parte di competenza della Lega
è certamente è stato una relazione molto molto forte molto molto impegnato
Allora il
Il governo non solo in una
Delle pregiudizi nei confronti del settore
Non solo intende avvalersene ma abbiamo aperto alle piccole società cooperative proprio perché riteniamo che
Debba essere facilitata la ancora di più la costituzione di forme di solidarietà
Di natura imprenditoriale
Abbiamo individuato nuove che nuove risorse finanziarie a favore della Sci FI altre cose si potranno fare
Si potranno fare ma qui dobbiamo fare uno sforzo comune per vedere i risultati
Perché certo che bisogna vedere dare fiducia ai bisogna saperla indurre come case a ma più o meno di questo genere ho sentito nella relazione ma neanche vero che
Sarà accanto più facile indirizzare strumenti nuovi indirizzate risorse quanto più riusciremo a far vedere i risultati
In questo senso
Il passaggio che può esserci dai lavori socialmente utili a forme di cooperazione io lo vedo come un traguardo veramente molto importante sul quale
Ho avuto modo giardini di incontrarmi con i vertici del movimento cooperativo ma che richiama ancora una volta qui
I lavori socialmente utili li abbiamo fatti partire esattamente nella logica che è stata prima richiama
Non sono falsi degli oggetti sono progetti veri
Non sono progetti che tendono a sostituire lavoro di altro genere quindi non facciamo un precariato ha destato capo stimato cose di questo genere ma
Andiamo a venire incontro a bisogni che altrimenti sarebbero nullatenenti non resterebbero nella scala delle priorità molto indietro per assenza di risorse o per quant'altro
Da lì possono nasce posso debbono nascere
Forme di il lavoro imprenditoriale che poi può stare sul mercato
Su questo è stato aperto fra l'altro un tavolo che a dir la verità bivacchi è un po'che dobbiamo e che dobbiamo cercare di stimolare di riaprire
Dico che
Se come si dice il che erode russi saltate ebbe andiamo a vedere eccetto che se noi gli a quell'esperienza riuscissimo veramente a far nascere
Le forme di lavoro autonomo e forme di cooperative N forme di piccole società
Che poi stanno sul mercato noi avremmo detto che quella è stata una buona esperienza non soltanto perché intanto dei lavoratori hanno trovato un impiego non soltanto perché comunque hanno avuto un reddito ancorché modesto non soltanto perché hanno fatto una formazione
Che è mirata nuove professioni nuove professionalità ma perché da quella è nato veramente un lavoro è una possibilità di stare sul mercato
Allora tenere
Concluderà un po'non tocca a me fare discorsi particolarmente lunghi ed articolati in questa vostra Assemblea che una vostra assemblea
Non è questo tanto un confronto un confronto col governo io credo che in un momento in cui
Il problema dell'occupazione è è e resta un problema prima
Il problema di
Recuperare un gap tra le aree forti del paese le aree più deboli
Nel momento in cui occorre introdurre elementi di flessibilità generale che vengano incontro a una internet internazionalizzazione del mercato del lavoro a un camminare riuscissimo dell'innovazione tecnologica
In questo momento
Lo spazio che può essere offerto dalla cooperazione per me e creare un ponte
Tra il lavoro indipendente di tipo classico nelle fabbriche negli stabilimenti e il lavoro autonomo Merano monotono
è è uno spazio importantissimo
Penso che il ragionare
In maniera seria ed approfondita come stamane ho sentito fare
Su un nuovo il classe significa negli anni due mila la solidarietà
Che ha ispirato all'inizio la nascita del movimento cooperativo chiaro che ragioniamo di solidarietà diversa a questo potrà essere dovrà essere molto importante
Il governo
Verrà incontro a questo sforzo
O verrà incontro e lo sosterrà
Ripeto ancora che credo che sia necessario comunque fa vedere alcuni alcuni risultati
Io non vado molto spesso molto spesso in giro per convegni o conferenze
Mi devono dare atto agli amici della cooperazione che non è la prima volta che vengo a loro ai loro manifestazione proprio perché
Ho un'innata speranza era nel senso in senso positivo non è una speranza i così vaga che questo sia un settore nuovo nuovo per le modalità a che Possa dare un contributo molto significativo all'occupazione
Il fatto che questo incontro si faccia nei Anna nel Meridione dove tradizionalmente donare alta cooperativa non è particolarmente
Presidente venne c'è una
Una vocazione una vocazione originaria anche questo mi sembra molto molto significativo
Con quest'auspicio o fermo qui rugby rinnovo miei saluti
Auguro a tutti buon lavoro ripeto che il tavolo del ministero del lavoro
Per quel coordinamento del ministero del lavoro può rappresentare nei confronti di altre strutture è sempre aperti o dobbiamo tutti fare uno sforzo perché sia un tavolo effettivamente operativo e non soltanto un posto dove facciamo circolare delle carte o dove magari
Mi rappresentiamo delle esigenze
Ma dal quale possiamo incontrarci una volta per fare una valutazione dei risultati che lo sforzo comune ha prodotto
Ringraziamo l'avvocato Matelda Grassi del suo intervento diamo la parola al dottor Luigi Marino
Presidente nazionale la Confcooperative
Colgo l'occasione per ringraziare anche Paolo mi Colini presidente la Confederazione nazionale la Coldiretti per il messaggio di saluto che ci ha inviato
Caro Presidente carico operatori della lega
Ho accettato di buon grado d'intervenire lavori di questa Assemblea accogliendo l'invito del presidente Pasquini con il quale come ha detto insieme ai presidenti delle altre centrali cooperative proprio in queste settimane abbiamo ripreso un cammino di confronto sui contenuti per chiederei di costituire costruire delle convergenze utili e realistiche sulle sfide vitali per le cooperative
La relazione del presidente Pasquini che ho potuto leggere
Qualche giorno fa e che ho riascoltato questa mattina e come ha detto già molto opportunamente l'avvocato Grasselli largamente condivisibile apprezzabile nei contenuti potrebbe essere quasi una relazione unitaria
Io nel nel mio intervento cercherò invece di toccare
Temi più generale
Che però incidono direttamente sulle cooperative sulle cooperative meridionale
E soprattutto credo che debbano incidere per creare sviluppo e occupazione nel paese appunto nessuno
Voglio però anch'io sottolineare il fatto che la vostra è una iniziativa coraggiosa realizzata in uno dei luoghi
Di targa dove forse più difficile e più urgente la sfida per lo sviluppo e per l'occupazione
E poi un luogo nel quale
Il clima dell'opinione pure intossicato da polemiche vicende giudiziarie
Che al di là di ogni loro eventuale fondamento sono usate nei confronti del movimento cooperativo in modo distruttivo
Questo però un fenomeno che fa parte di un problema più ampio perché la politica e la stampa
E anche altri interessi e poteri ieri a volte anche le stesse istituzioni che dovrebbero sapere star fuori dalla mischia
Inducono a giochi di distruzione reciproca che hanno comunque un saldo negativo per il paese certamente oggi il saldo negativo è per la cooperazione per le cooperative voi sapete non c'è più serenità
Non c'è stabilità
Non c'è la certezza anzi c'è la certezza di essere nel mirino
Si ha un bel da dire che chi ha la coscienza tranquille pulite deve stare tranquillo
Non è stata e sempre lodata da molti ma muore di freddo
Le cooperative allora sono state
Sono rimarranno ha ragione Pasquino una grande risorsa per il nostro Paese
Una risorsa vitale imprescindibile per il Mezzogiorno
Non sono le ripeto cose ben note ai cooperatori
Ma cosa che dobbiamo confermare hanno gli stessi riaffermare a testa alta agli altri
Lo sono perché le cooperative rappresentano un varco aperto più agevole per chi vuole entrare nel recinto del mercato
Senza essere armato di capitali senza essere senza vera eredità familiari senza grandi alleanze imprenditoriali
E lo sono perché le cooperative producono e consolidano o dovrebbero produrre consolidare delle reti di fiducia
Che poi l'ingrediente decisivo dello sviluppo moderno di uno sviluppo equilibrato che coniughi appunto ricchezza e occupazione
Quindi la cooperazione è e sarà una risorsa per il Mezzogiorno se però amici è vera cooperazione
Non è che la figura giuridica della società cooperativa abbia effetti virtuosi per sei
Altrimenti sarebbe un'operazione di magia troppo facile anche da realizzare
Non è l'atto costitutivo che migliore del mondo sono i cooperatori che devono provare a farlo
Quello che conta lo richiamava Pasquini nella parte finale della sua relazione
Sono i principi e i valori connaturati alla cooperazione
Principi che se sono coerentemente applicati danno vita cooperative autentiche che diffondono dinamismo e novità nel tessuto sociale da cui sono nate
E in cui e in quello evidentemente che lo circonda
E di questo di queste cooperative di queste impresa ha bisogno il Mezzogiorno
Quello che serve al Mezzogiorno dunque sono cooperative autentiche rinnovate dinamiche
Serve una presenza cooperativa rigorosa e non artificiosa
E invece dobbiamo riconoscere che in questi decenni soprattutto fuori dalle centrali e cresciuto una cooperazione nel Sud strumentale al sostegno pubblico e ad esigenze elettoralistiche a volte paravento di interessi illeciti
Voi sapete che negli elenchi ufficiali le cooperative nel Mezzogiorno sono quasi settantaquattro mila
Di cui diciannove mila del venti alle centrali cooperative cioè una folla di fantasmi
E mi pare che possa valere ciò che disse il marchese di Halifax non so se con una rassegnazione o concimi o con cinismo e cioè che un terzo di un esercito prima di essere efficiente deve essere ovviamente distrutto
In questo esercito cooperativo meridionale
Diciamolo francamente c'è molta roba da buttare nella spazzatura
Forse il movimento cooperativo organizzato è un mondo perfetto
Noi non abbiamo certo la pretesa di essere molto migliori di tutte le altre organizzazioni imprenditoriali ma abbiamo sicuramente la certezza di non essere peggiore
A nessuno poi si chiede neanche fosse in uno Stasi fosse in uno stato di polizia di rispondere
Delle virtù civili di ogni socio come viene chiesto a voi
Della lega delle cooperative
Nelle associazioni sindacali si risponde solo del rispetto delle regole associative
Eppure voglio insistere in questa affermazione soprattutto fuori dalle centrali cooperative c'è questa spazzatura
Lo sappiamo non solo perché da alcuni anni per esempio nel nostro caso ma anche mi pare nel vostro sono state istituite regole severe di partecipazione alla vita associativa escludendo cooperative che poi però vivono tranquille o peggio vengono ospitate da qualcun altro
Lo diciamo soprattutto perché tipico di una cooperazione spuria e strumentale
L'illusione di poter fare a meno della solidarietà forte e impegnata dell'associazionismo sindacale per vivere parassitaria mentre delle conquiste altrui rannicchiati nello studio di un professionista
O all'ombra di un politico
Vecchi espedienti vecchie piccole furbizie destinate ad esaurirsi ma con un rammarico
Il rammarico che le istituzioni non si siano attrezzate per tempo a vigilare adeguatamente per prevenire e contenere sul nascere l'abuso della cooperazione e adesso la pubblica amministrazione che non è in grado di controllare che non dà certezza di anagrafe che tollera questa palude
Ebbene la pubblica amministrazione che non vede la trave nel proprio occhio cerca invece la CIA nel nostro segno di un clima paradossale di comportamenti contrari al buonsenso
Ecco perché insistiamo nell'eliminare anche con un provvedimento di natura straordinaria e transitoria le cooperative che non risultano dei Piera nessun dovere civile e fiscale
Quelle che hanno una sussistenza dunque fittizia o clandestina
Ma comunque una presenza pericoloso
Per questo diamo l'allarme sui tentativi di cui si ha notizia qua e là nel Mezzogiorno di costituire qualche nuova centrale
Per strumentalizzare le cooperative disegni politici di parte a nostalgie di antiquati collateralismi politici
A pianta sopra il movimento cooperativo troppe bandiere alcune di tipo panamense si finisce test Gre trovare la cooperazione
E soprattutto diamo l'allarme perché si vigili che queste eventuali iniziative
Si trovino interloquire con una pubblica amministrazione corretta e rigorosa neutrale ed equanime
Garante delle regole e non prona ad offrire sponde che servirebbero una sua deviazione scandalosa
Ma ovviamente i mali da condannare o da curare con urgenza ed energica non devono assorbire
Tutta la nostra attenzione
Qui oggi avete parlato
Che la priorità dell'impegno rivolto all'occupazione e allo sviluppo è un compito quello di promuovere nuove imprese cooperative quindi nuova Coppo cupa azione che corrisponde alle alla missione originaria del movimento cooperativo
Ma un compito che ci è stato reso in questi ultimi anni sempre più difficile
Una sfida che talvolta rischia di apparire addirittura impossibile
Le domande di cooperative presentate nel corso del primo semestre del novantacinque
Sulla legge quarantaquattro
Forse sono pari allo zero
O a qualche unità
Dunque fortemente minoritaria rispetto alle società di capitale
C'è un difetto nostro di promozione
Io credo che abbiamo fatto non di meno di altre organizzazioni
C'è un difetto invece di attrazione speculativa
E la parità del contributo pubblico non compensa quelle tanto deprecati agevolazioni alle cooperative quando si tratta di scegliere tra costituire una S.r.l. o una società cooperativa
Però è anche vero ed è giusto dare a questo atto dare atto a questo governo di aver dato le prime risposte positive e dobbiamo dare atto di questo soprattutto l'avvocato Grassi
Per la capacità e la passione che vi ha immesso
Io voglio sottolineare quello della piccola società cooperativa che noi però vorremmo abbassare a tre soci
Senza questa nuova possibilità la cooperazione rimarrebbe tagliata fuori da tutte le opportunità di sviluppo legata alla nascita di microimprese
Ora tocca a noi
Fa nascere questa fioritura di piccole cooperative
Al contrario invece
Fa un gran danno chi continua a sostenere e purtroppo c'è qualcuno che lo fa in entrambi gli schieramenti politici
Che la grande cooperativa va spogliata di ogni regime specifico e Vanzi trasformata automaticamente il società di capitale
Il vero senso della minaccia e di negare così il diritto a crescere
E di volere una cooperazione a capo chino perché si alza la testa viene colpito questo è il danno
Che consiste non è una norma futura che forse non si farà mai e che comunque contrasteremo con tutte le nostre forze
Il danno è in questa specie di intimidazione verso le imprese cooperative affinché si rassegnino a rimanere piccole o emarginate
E poi bisogna abbassare ribelli abbassare le barriere all'entrata per le nuove cooperative
Se la cooperativa è la porta d'ingresso al mercato per chi ha meno capitali o in pratica per chi non è affatto fare una cooperativa dovrebbe essere più conveniente è più facile rispetto
La costituzione di altri tipi di società
E allora bisogna ristabilire condizioni fiscali più convenienti almeno per le piccole imprese cooperative di nuova costituzione e farlo è indispensabile soprattutto per il Mezzogiorno
E poi bisogna risolvere l'ingarbugliato problema del socio lavoratore perché man mano che il problema si stratifica emergono sempre più cari al chiaramente i pericoli di un'assimilazione a senso unico
Noi continuiamo a dire al Governo anche in questa sede che deve intervenire con urgenza perché sulla base di un sistema normativo equivoco
Il contenzioso con gli istituti con l'Istituto previdenziale sta massacrando impresa e occupazione
E bisogna insistere come ha fatto Pasquini con grande determinazione nel mettere a punto gli strumenti efficaci per una capitalizzazione maggiore delle cooperative ha ragione Tarquini con la fine dell'intervento straordinario il tema del credito
Della finanza del capitale di rischio sono essenziali per creare per mantenere competitive le piccole e medie imprese soprattutto le imprese cooperative
Noi con la legge cinquantanove abbiamo tentato una sperimentazione
Ma l'applicazione dei nuovi strumenti del socio sovventori ore delle azioni partecipazione cooperative sono ancora amare e comunque dimostrano che non è quella la strada una strada adeguata
Forse come suggerisce qualche economista la soluzione va cercata ad un livello che trascende la singola impresa cooperativa progettando e realizzando uno specifico mercato di capitali per le cooperative
E poi cari amici ci vuole una moderna promozione
è una questione di leggi di risorse accerto ma è anche quello della promozione una questione che dipende da noi
Il movimento cooperativo deve riaprire una stagione di semina definitivi deve dedicare più impegno che in passato all'educazione cooperativa
Ma se non parliamo ai giovani meridionali di cooperazione ad esempio nelle scuole dove riusciremo a intercettarli per dar loro una speranza di un impegno di una sfida alternativa ai modelli capitalistici
E allora amici certo
Il processo di sviluppo del Sud non può non passare attraverso investimenti statali e privati come si suol dire tali da colmare
Il divario di infrastrutture con il resto del Paese come dell'Europa
Certamente queste sono segni di fiducia di testimonianza visibile di responsabilità verso le nuove generazioni certa per il Sud occorre un impegno maggiore sull'innovazione sulla ricerca
Sappiamo soprattutto nelle cooperative che le specializzazioni produttive
Subito le cooperative meridionali
Sono a bassa intensità tecnologica non possono reggere a lungo
Tutto ciò e altro si può aggiungere è necessario
Ma lo sviluppo del Mezzogiorno
E nelle altre e le altre aree depresse del Paese deve passare attraverso quella che noi definiamo come rapporti dalle se il rafforzamento di quello che definiamo come democrazia economica
Affinché i piccoli medi imprenditori possono crescere di numero di capacità di qualità di fiducia e perché no posso anche morire
Questa è l'unica strada per lo sviluppo e per l'occupazione
Noi guardiamo con diffidenza
O almeno con scetticismo per quello che è avvenuto nel passato alle antenne alle cabine di regia gli accordi di programma
Suggestioni dal contenuto incerto e tardivo quando non servono solo a dare legittimazione ad un trattamento prevede preferenziale verso i grandi interessi
Queste formule affascinanti e promettenti per lo più rimangono dopo diversi anni impenetrabili inaccessibili per le piccole impresa
Invece l'equilibrio delle aree meno sviluppate passa proprio insisto dalla promozione di un'economia di mercato diffusa sul territorio ovviamente disinquinare tra da influenza e potere impropri ed è necessario che queste iniziative intraprese possono essere costantemente accompagnata e lo sviluppo
Iniziative imprenditoriali diffuse soprattutto di auto imprenditorialità del mondo giovanile dei soggetti deboli al
La democrazia economica dell'accompagnamento e della come dire della assistenza dell'affiancamento di operatori specializzati
Con questo pensavo o penso a migliorare l'accessibilità delle risorse comunitarie ma qui per fare un esempio un anno fa siano voi della Confederazione che voi presentammo una domanda
Mi pare quasi congiunta di sovvenzione globale
Cosa è accaduto da allora niente stiamo attendendo che esca sulla gazzetta ufficiale una delibera CIPE su sulla cui base dovremo nuovamente presentare una domanda
C'è però invece un'altra l'ultima domanda
Che poco
C'è oggi il riconoscimento di un ruolo per la cooperazione da parte di altri degli altri protagonisti allo sviluppo
E ci sono le condizioni per esercitarlo effettivamente questo ruolo della cooperazione del movimento cooperativo
Dobbiamo sottovalutare il fatto
Che il sindacato dei lavoratori
Pensate al patto per il sud di pochi anni fa
Continua a privilegiare l'alleanza con la Confindustria
E concorre a tagliar fuori il protagonismo delle cooperative dell'artigianato delle piccole e medie imprese
Certo avvocato grazie speriamo nei patti territoriale nelle nuove modalità nella politica di concertazione ma fino ad oggi è successo questo
Dobbiamo far finta di non vedere le forze politiche che usano la cooperazione come arma di lotta politica quelle che scoprono le cooperative per Pini palesemente strumentali
E quelle che improvvisamente ne prendono le distanze
Pochi giorni fa in Commissione agricoltura della Camera l'esame del disegno di legge sulla pluriennale agricola persino la sinistra
Oltre alla destra estrema
Sì sono appiattite sulla posizione più arretrate delle organizzazioni Provis professionali privilegiando non le associazioni dei produttori ma un modo sbagliato e fallimentare di intendere e di farle tagliando fuori le cooperative
Noi cercheremo di far correggere questa scelta che ovviamente penalizza le cooperative ma che è mortale per l'agricoltura meridionale perché l'esperienza nostra e l'esperienza degli altri Paesi europei segna per esempio sulle associazioni di produttori che l'unica che funzionano sono quelle cooperative
L'Italia non è funziona quasi nessuno e non sono cooperative
Un rischio analogo analoghe forse più grave stiamo cercando di scongiurarlo
Con un po'di vostra tiepidezza sulla legislazione sugli appalti pubblici
Perché non vengono tagliate fuori le piccole e medie cooperative e le loro forme di integrazione che invece vanno rispettate e poi pulite come più congeniali allo sviluppo autonomo delle piccole e medie imprese
E consentitemi poi con l'acca franchezza di sempre di mettere in guardia
Diciamo le nostre associazione di settore
Io comprendo lo sbandamento e le incertezze di questi momenti
Ma la difesa degli interessi delle cooperative non la si può trovare
Aderendo alle organizzazioni professionali o imprenditoriali
è una fuga innaturale mortale per la cooperazione
Eppure cari amici della lega non viviamo in una società fuori del tempo quella che ho richiamato la realtà nella quale viviamo e con la quale dobbiamo fare i conti ciascuno è chiamato ad essere all'altezza del proprio tempo
E per essere all'altezza dei nostri doveri noi dobbiamo chiedere che le cooperative vengono riconosciute come strumento efficace per lo sviluppo dobbiamo darle prova ragione l'avvocato Grassi ma dobbiamo anche combattere i pregiudizi
E lei discriminazione che oggi le penalizzante
Dobbiamo avere organizzazione sempre più autonome
Speriamo unite e quindi più credibili più autorevoli più pronte a una prospettiva unitaria
Dobbiamo agganciare le nostre cooperative alle altre cooperative d'Europa per difenderci dalle aggressioni che spesso sono manifestazioni del provincialismo di chi ignora la dimensione europea internazionale dell'economia della cooperazione e dobbiamo puntare sulla qualità cioè sugli autentici caratteri di mutualità di solidarietà delle nostre cooperative perché la cooperativa è davvero tale
Sì a tutta la sua legittimazione quando nasce e dura nel tempo come uno slancio di emancipazione come un elemento di cambiamento e Deacon tra sto rispetto le cose meno positive dell'ambiente in cui nasce quando non si omologa all'esistente ma tenta di coinvolgerlo nella sua avventura di promozione economica e civile per questo amici cooperatore della Lega
Se vogliamo un futuro sereno e soddisfacente per le nostre cooperative se vogliamo che il nostro movimento cooperativo concorra fortemente al futuro del nostro Paese
Allora la prima sfida da vincere di quella che noi lanciamo hanno le stesse
Lo sta facendo Pasquini personalmente credo di poterlo fare a nome di cui tutti nel ringraziamento convinto al presidente la Confcooperative
Luigi Marino per la solidarietà non formale L'Espresso soprattutto per la testimonianza diretta
Di un volontà unitaria perseguire il disegno il Progetto di dare alla cooperazione in quanto tale è una forma di rappresentanza
Organicamente unitaria l'impresa cooperativa che deve promuoversi svilupparsi ulteriormente nella nostra società per la sua decuplicare caratteristica
Peraltro sapete che in campagna e questo è terreno di sperimentazione con l'amico Fasano chiama abbiamo avviato questo lavoro è uno sforzo e un lavoro che deve impegnarci tutti entrando appunto nei temi come ha fatto Marino io lo ringrazio
Per questo a nome di tutti voi
Ho una notizia che ci è giunta capo di gabinetto del sindaco Bassolino ci fa sapere che il sindaco è stato convocato a Roma per la firma dell'accordo di programma per Bagnoli è una buona notizia per la città in un certo senso ma purtroppo per questo motivo non potrà essere presente ai nostri lavori
E quindi do la parola adesso a Mario Saini responsabile per la CGIL per nel Mezzogiorno
Ma vi porto il saluto della CGIL
Questa iniziativa ne risentirà importante
Devo dire che nella relazione introduttiva di Pasquini ci sono analisi ed elementi che sono largamente coincidenti con quelli della CGIL quindi
Cercherò di mettere in evidenza solo alcuni punti schematici
Innanzitutto l'allarme che Pasquini lanciare che la CGIL condivide su la situazione grave di crisi di coesione del Paese
Oggi la questione meridionale è la questione se questo Paese supererà la sua crisi di coesione oppure no
La crisi coesione segnalata da una crescita delle disuguaglianze
Ma anche dal venir meno di un sentire comune
Ci sono iniziative come quella
Come quelle della Regione Emilia
Che pensano ad esempio di affrontare una situazione di sovrabbondanza produttiva aprendo un confronto con le realtà produttive del Mezzogiorno
Ma ci sono realtà come quella del Veneto
Dove larghissima misura le forze economiche e sociali pensano di far parte di un altro Paese
Di quella Mitteleuropa che con il Mezzogiorno non vuole più avere niente a che fare
Ora se questo problema della crisi di coesione e delle disuguaglianze non viene affrontato il federalismo che pure è una grande risorsa democratica
Si viene inteso nelle sue caratteristiche di nuovo modello istituzionale cooperativo e solidale che riunificare le varie parti del Paese a cominciare dal nord e il sud il federalismo in questo quadro invece corre il rischio di declinarsi puramente come secessione
E infatti spesso si parla nord di federalismo Massi allude a una processo di separazione del Paese
E l'origine di tutte queste disuguaglianze è la disuguaglianza fra la base produttiva del centro nord e quella del Sud
La base produttiva del Sud era un terzo di quella del Nord la disoccupazione era tre volte tanto
Nel giro di poco tempo la base produttiva del Sud è diventata un quarto di quella del centro nord e i dati della disoccupazione si sono aggravati
La situazione occupazionale è un po'migliorata nel nord è rimasta stazionarie quindi soddisfacente nel centro è peggiorata nessuno
Allora è questo il punto da cui dobbiamo ripartire un disegno che permetta uno sviluppo della base produttiva nel Mezzogiorno
Per riportarla per quantità e qualità sul livello del resto del Paese
Non secondo però le esperienze che abbiamo già fatto né quelle delle grandi cattedrali nel deserto e neanche delle singole imprese che vengono per cercare di utilizzare al meglio i sussidi in incentivi che sono assegnate al Mezzogiorno ma secondo Progetti integrati
Da questo punto di vista a mio parere la cooperazione diventa una risorsa fondamentale e questo è sicuramente un punto di accordo fra la CGIL il sindacato e la cooperazione ma perché questo progetto sia credibile
Non può fondarsi sulla campagna che la Confindustria e il governo hanno lanciato qualche settimana fa sui differenziali salariali e sulla rottura dell'unità contrattuale fra nord e sud del Paese
Questa è una scelta come voi sapete inefficace sul piano economico
I differenziali salariali fra Nord e Sud perché in qualche modo diventino compensativi di tutte le inefficienze che ci sono nel sud dovrebbe ora essere così alti da essere inaccettabili da chiunque non solo dal sindacato
Non sono quei tempi questa ipotesi
Era ingiusta
Perché si rivolgeva una realtà come quella del Mezzogiorno dove già adesso i salari e i redditi delle famiglie di lavoratori e pensionati sono
Nettamente più bassi che nel resto del Paese
Ma era un ma era e rimane una proposta pericolosa perché attaccando l'unitarietà del contratto nazionale metteva in crisi un'altra delle reti che tengono insieme questo Paese
Non abbiamo bisogno di nessun salario d'ingresso
Abbiamo sicuramente bisogno di forme diverso di accesso lavori in particolare dei giovani
La CGIL pensa che fu dovremmo confrontarci su cui hub questioni come l'orario di ingresso
Cioè su la quantità di formazione che giovani deve essere garantita formazione reale per migliorare le loro capacità professionali di lavoro per integrare quanto essi hanno ha preso a scuola
E questa differenza fra orario dedicato alla formazione orario dedicato al lavoro si può aprire un confronto con il sindacato
Mi auguro che anche su questo terreno il governo si renda conto del grave errore che ha fatto con le dichiarazioni di Dini
Alla fiera delle tante di bare mi sembra che il ministro base Masera in una recente intervista al Sole ventiquattro Ore qualche passo indietro l'abbia fatto
Questo è comunque un terreno sul quale io penso si possa avere un confronto ma queste sono le condizioni che noi poniamo con grande fermezza
Così pure per quanto riguarda il mercato del lavoro qui ha fatto bene Pasquini a ricordare e sarebbe bene che lo tenesse molto presente anche il ministro te tre o più alcune volte se ne dimentica che il problema del mercato del lavoro nel Mezzogiorno è quello di una sua rileggo l'azione non quella di una sua flessibilizzazione generico
Perché se non si riveli gola il mercato del lavoro nel Mezzogiorno e penso al lavoro nero lavoro irregolare ai fenomeni criminali presente all'interno del mercato del lavoro nel Mezzogiorno
L'impresa pulita e onesta lavoro le vostre imprese subiranno sempre una concorrenza sleale da parte delle imprese che utilizzano queste forme di mercato del lavoro
Ecco perché allora sarebbe importante che il governo spingesse avanti con efficacia un processo di riforma delle strutture di governo del mercato del lavoro a cominciare dagli Uffici di Collocamento
E oggi una de di una denuncia dei sindacati napoletani sul funzionamento l'ufficio di collocamento di Napoli purtroppo questo non è un caso isolato
è evidente che occorre una maggiore efficacia per quanto riguarda gli strumenti di intervento di governo del mercato del lavoro una regolazione del mercato del lavoro all'Inter nel mezzogiorno e in questo ambito allora possiamo aprire un confronto su nuove forme di
Il governo delle flessibilità positive e buone che nel mercato nero del lavoro possono essere
Introdotte
I fattori che rendono difficile investire nel Mezzogiorno sono quelli che Pasquino è ricordato hanno poco o niente a che fare con i livelli del costo del lavoro sono a
Il primo elemento con il quale non ci dobbiamo matti battere la crimini età organizza
Io penso che questa legge finanziaria deve dare un segnale più forte di quello che contiene per quanto riguarda lo stanziamento di risorse per potenziare i mezzi le strutture a disposizione degli organismi giudiziari delle forze dell'ordine
Per assicurare il ripristino della legalità
Senza questo non si può andare avanti
Per le forze dell'ordine la magistratura nel Mezzogiorno è stata abbandonata a cominciare dalla sua condizione strutturale in una situazione difficilissima
Devo dire che l'attuale ministro di grazia e giustizia da questo punto di vista non ha fatto sicuramente fare dei passi in avanti la situazione anzi con certe polemiche fuori posto sicuramente non ha aiutato
Ma accanto a questo c'è sicuramente un impegno diverso da parte delle forze economiche sociali
Io sono d'accordo con Pasquini
Ogni volta che la magistratura apre un'inchiesta noi siamo per dire faccia il suo corso sia che abbia a che fare con le imprese con le cooperative o addirittura con certe realtà interne al sindacato
Il punto però è di capire
Cosa dobbiamo fare noi
Il vecchio circuito fra
Politici amministratori forze economiche crimini età organizzato oggi ampiamente in crisi nel Mezzogiorno questo penso dobbiamo riconosceva con un dato importante frutto anche della vostra battaglia comune moltissime amministrazioni sono cambiate
E sono cambiate in un con un segno democratico e di progresso che ha rotto con le vecchie con il connivenze
All'interno delle forze economiche e sociali c'è più consapevolezza e più iniziative più battaglia
Occorre però su questo tema terreno fare di più io penso che deve essere anche questo un patto un nuovo che tanto sottoscriviamo fra il movimento cooperativo e sindacato
La situazione difficile in qualche modo noi siamo più obbligati a essere non solo quelli che non stanno dentro il gioco ma che lo combattono con più forte e più efficace spesso
A certe esperienze di battaglia contro l'usura e contro il pizzo fatto dalle associazioni per i littoriali dall'artigianato dalla piccola impresa dalla dal movimento cooperativo questa mi pare il terreno sul quale
In qualche modo ci dobbiamo impegnare con più forza quindi non semplicemente stava fuori ma per durante con più forza avere una nostra iniziativa di contrasto di nel denuncia di indicazioni di terreni alternative
Altro elemento che dobbiamo rimuovere l'arretratezza delle grandi reti infrastrutturali il Mezzogiorno ha bisogno di reti infrastrutturali moderne
Da questo punto di vista la discussione da fare sul libro bianco adesso la discussione vera
Io non penso che per il Mezzogiorno si apra un nuovo ciclo per quanto riguarda i settori dell'edilizia che riprende le caratteristiche dei cicli passati che era stato che erano fondati sulle grandi opere e sulla seconda casa
I risultati non sono stati positivi né per lo sviluppo produttivo né per l'ambiente la seconda casa spesse volte sono state di la CDU turistici che hanno devastato le risorse turistiche del Mezzogiorno piuttosto che valorizzarle le grandi opere sono stato un ciclo che hanno mosso dei capitali ma grandi risultati di miglioramento dell'attrezzatura del Mezzogiorno li hanno tenuti tuttora il Mezzogiorno rispetto alle reti infrastrutturali moderne è fra le realtà più arretrate d'Europa
Questo è il terreno da cui allora dobbiamo ricominciare il libro bianco dà una risposta libero banco a questo vantaggio io riconosco convengo Coppa Squirrel loro convengo con l'avvocato Grassi perlomeno messo in fila
Una serie di opere che datano dal mille novecentottantuno
E le più recenti dal mille novecentonovantuno quindi niente di nuovo passate opere li ha messi in file però secondo criteri intanto che non è a favore del Mezzogiorno
Perché se voi da libro bianco togliete le grandi opere assegnate al Mezzogiorno e che il Mezzogiorno non vuole
Non vogliono gli amministratori locali non vogliono le popolazione locale non vuole sindacato locale non vogliono molte forze economiche locali penso per esempio al Progetto delle grandi centrali a carbone del Mezzogiorno
E se voi togliete le opere assegnate al Sud che non hanno finanziamenti penso per esempio gli schemi idrici e larga misura non sono finanziate
La percentuale di opere assegnate al Mezzogiorno cala dal quarantatré per cento al ventitré per cento è la percentuale di occupazione che daranno il Mezzogiorno cala dal quarantun per cento al ventuno per cento
Allora sul libro bianco si tratta di aprire una discussione
E cioè di dire quali sono le opere che consideriamo prioritarie e come sono garantite al Mezzogiorno perché altrimenti libro bianco Corradi S. corre rischia di essere lasciato operazione un po'di abbaglio
Dove ciò che funziona sta al centro nord se questo poi si annuncia si unisce alle scelte sulle grandi infrastrutture della Unione Europea che sono tutte sugli assi esto Ovest e non sugli assi Nord Sud Corea Mariska appunto di avere una situazione per cui pur apprezzando lo sto lo sforzo di riorganizzazione del libro bianco il governo prenda atto di questo apprezzamento che che ne facciamo poi la sostanza e troppo poca cosa
Così pure per quanto riguarda le procedure
C'è nel governo la discussione nonno il libro bianco non ha risolto una discussione se per la accelerazione delle procedure di bar alla fin della fiera innescare un percorso per cui il Presidente Consiglio dei ministri e Intel Core il supercommissario di tutte le vicende che non ha hanno un buon esito oppure se si debba dando un ruolo forte positivo agli enti locali che re riformando le conferenze di servizi puntare molto su una grande mo'e nuova capacità di programmazione progettazione come condizione che le opere poi si realizzino perché un'opera ben progettata
E inserita in una buona programmazione si realizza un'opera che nasce al di fuori questi criteri subisce decine e decine di topi ed è inevitabile perché al di fuori di questo ogni opera è uno scontro di interessi io penso che questo sia la seconda strada sulla quale noi
Dobbiamo lavorare
E lavorando così pensare appunto a tutte le reti infrastrutturali moderne che servono serve l'acqua serve l'elettricità servono le telecomunicazioni se serve una buona rete ferroviaria per portare i prodotti del Mezzogiorno nel resto d'Italia e d'Europa e quindi non si può immaginare
Che l'alta velocità sia la soluzione di un problema reale di riforma e di organizzazione della rete ferroviaria
D Italia e soprattutto della rete ferroviaria del Mezzogiorno d'Italia i porti
Insomma un po'meno di cemento è un po'meno di grandi opere è un po'più di interventi che siano la condizione per lo sviluppo delle attività economiche
Occorre migliora aumenta migliorare la capacità di intervento della pubblica amministrazione occorre intervenire sul maggior costo del denaro Pasquini qui ha detto
Che il fondo previsto da leggi tre quattro uno un passo in avanti noi condividiamo questo giudizio ci siamo battuti per avere questo risultato è però solo un primo passo perché poi per quanto riguarda la questione del costo del denaro nel Mezzogiorno occorre appunto intervenire anche sul funzionamento delle banche su banche devono essere in grado di essere fare da supporto al finanziamento dei progetti e non banche che continuano a fare quello che hanno fatto finora finanziari le grandi imprese le grandi realtà economiche o finanziare le imprese che avevano un su qualche padrino da poter spendere del confronto con la banca medesimo occorre invece delle banche che siano in grado di riconoscere progetti utili positive di finanziarli
Per quanto sono in questo quadro e mi avvio alle conclusioni
Evidentemente che la legge finanziaria deve dare più di quanto dia
Importante case finanziarie ci siano degli stanziamenti previsti per il Mezzogiorno finalmente anche grazie alle alla alla notte l'impegno di tutti noi il sindacato ma le forze economiche
E sociale penso la grande manifestazione dello vende l'anno scorso siamo riusciti a imporre che la legge finanziaria ci siano risorse aggiuntive per il Mezzogiorno e anni
Che le leggi finanziare vita chiamano per il Mezzogiorno sull'equivoco dei fondi residui della legge sessantaquattro equivoco che del resto poi spesse volte giornali meridionale hanno il difetto di enfatizzare ecco sono risorse che vengono periodicamente anzi annualmente riscritta all'interno della Finanziaria che cosa poi corrispondono realmente è un mistero della fede
Adesso invece ci sono le risorse aggiuntive importante che queste risorse gli aggiuntive vengono finalizzate a interventi che abbiano lo sviluppo della base produttiva come condizione fondamentale e come pure io penso che sia decisivo importante che regge finanziare risponda più e meglio alle richieste di maggiore autonomia di un maggiore intervento
Per quanto riguarda le amministrazioni locali
Cioè se vogliamo fare questi due progetti che interessano anche il sindacato cogliere l'occasione dei lavori socialmente utili per farli diventare attività produttive stabile qui la cooperazione a cominciare dalle iniziative per quanto riguarda i giovani deve giocare un ruolo decisivo
Non ci si può pensare che per quanto riguarda l'intesa la gli interventi per l'imprenditorialità giovanile basti un solo strumento la legge quarantaquattro ci devono essere più interventi più soggetti più soggette come pure se vogliamo pensare che il nuovo ciclo dell'edilizia
è il ciclo dell'intervento per quanto riguarda la modificazione cominciare le grandi centri storici o dei quartieri della periferia degradati
Due terreni su cui la piccola impresa l'impresa cooperativa hanno strutture tecniche capacità professionali capitali competente storia da spendere
Io penso che dobbiamo immaginare di avere come uno dei grandi interlocutore delle amministrazioni comunali delle amministrazioni locali delle amministrazioni in grado di
Intervenire di avere risposte disposizione l'idea appunto che federalismo fiscale si riduca al fatto che gli amministratori locali a cominciare dal Mezzogiorno diventano i gabellieri di quanto un pop le passate amministrazioni locali ma soprattutto il governo non vuol più a e esigere di in prima persona è un'idea di federalismo fiscale assolutamente sbagliata da noi condividere
In questo quadro evidentemente con la cooperazione possiamo camminare sui terreni della politica dell'innovazione per cui delle politiche formative
Delle politiche di sviluppo del di degli interventi nelle aree
Integrali integrate che mi pare il terreno sul quale con la cooperazione sicuramente dobbiamo fare più strada di quanto finora non abbiamo fatto
Ho sentito una critica per quanto riguarda come dire una sorta di privilegio che CGIL CISL UIL darebbero la Confindustria nel confronti col Governo
Devo dire che noi quando abbiamo fatto l'accordo da cui poi è venuta la legge tre quattro uno abbiamo sostenuto col governo la necessità e l'utilità arriverà al tavolo a trattativa i i le piccole impresa il movimento cooperativo è stato il Governo che ci ha detto che non era interessato con la motivazione appunto che la proliferare delle sigle avrebbe complicato
La trattativa io penso che questo non sia una motivazione
Accettare a un tavolo di confronto certo che questo processo di unità fra le siti all'interno del movimento cooperativo e sì che è una cosa importante per il momento cooperativa ma sicuramente anche è una cosa importante per avvalorare la cooperazione come grande soggetto al con Ford di confronto
In tutte le scelte tutti gli accordi però fare per quanto riguarda
Lo sviluppo
In questo quadro già detto appunto che Lidia che qui riporto top Pasquini e che era un'idea non della Confindustria ecco ecco su questo voglio essere un po'chiaro Pasquini è stato troppo generoso
La Confindustria per il Mezzogiorno c'è l'idea dell'emigrazione c'ha un'idea coloniale fatemelo dire
Cioè
I giovani migliori e più preparate quelli che escono dall'università di Napoli che uno che per certe facoltà è una delle migliori università d'Europa
O che cerca un tuo escono da altri punti di eccellenza di formazione del Mezzogiorno non devono stare nel Mezzogiorno devono andare a lavorare nelle professioni qualificate delle centro nord è un processo che purtroppo non ha inventato la Confindustria
Mi capita spesso di fare delle assemblee all'università di Napoli tutte le volte trovo dei giovani che dicono poi mio destino Parigi
Mio destino e Londra mio destino è la California beh questo è un processo devastante se noi dovessimo dire che è il processo
Diverso per esempio è stata la posizione della Fed industrie miglia
Con la quale abbiamo aperto un confronto è diverso è sicuramente la posizione che qui passa denunciato praticano cooperative
Cioè un processo di osmosi dove in qualche modo alla Offerta di lavoro qualificato nel centro nord per alcune figure professionali magari per alcune figure professionali che poi si immagina dire investire nel Mezzogiorno in Progetti si accompagni anche la volontà di trasferire
Commesse di trasferire Investimenti decentrare attività produttiva questo io penso sia la strada sulla quale dobbiamo camminare rispetto alla quale il dobbiamo avere sostegni i aiuti da parte di tutti qui si gioca il ruolo appunto ed ho concluso
Dei nuovi strumenti che abbiamo a disposizione
Per quanto riguarda i patti territoriali fa bene Pasquini a sottolineare una e la nostra stessa preoccupazione devo dire che anche la preoccupazione il club che questi regolamentare degli strumenti per promuovere forze locali
Il patto territoriale non è il sostituto di quello che ti dà citava la legge sessantaquattro adesso non ci dà più
E cioè un modo per tirar quattrini da Roma
Il patto territoriale è un uno strumento di attivazione di risorse locali e la cooperazione è una grande risorsa locale
Che insieme alle fare forse sindacale all'amministrazione locale immagino progetti di sviluppo patto territoriale non interviene nelle aree di crisi patto territoriale ha un'idea di sviluppo di mobilitazione di risorse sociali culturali intellettuali progettuali
Finanziarie locali
E quindi questo evidentemente deve essere un atto l'attenzione particolare che anche il governo deve prestare attraverso il patto territoriale possiamo anche più efficacemente far funzionare e le risorse dei fondi strutturali europei a cominciare dai piani operativi
E dobbiamo dire però che il Piano operativi regionali devono essere dei piani operativi regionali adesso per fortuna l'Europa dopo tre RAI tre ripulisce
Approva il piano operativo della Regione Campania siamo tutti contenti aperta e chiusa parentesi lo approva per disperazione
Allora
Da questo punto di vista è interesse delle forze sociali delle forze produttive del sindacato delle cooperative
Che la capacità di progettazione sia una capacità tale per cui le risorse europee siano veramente messi a disposizione di coloro che sviluppo vogliono realizzare in un territorio più occupazione vogliono realizzare un territorio non siano invece l'assemblaggio di tutte
Le cose che qualche chiunque ebbe un po'di potere in un determinato territorio si inventa e che hanno poco a che fare con lo sviluppo quindi patti territoriali con queste caratteristiche sovvenzioni globali con queste caratteristiche
Cabine di regia almeno a livello regionale territoriali diverse da quelle che la legge ha deciso per quanto riguarda quella nazionale noi volevamo come ha detto giustamente Pasquino una cabina di regia che avesse la forte caratteristica del partenariato sociale
Cioè un luogo dove l'amministrazione e le forze sociali insieme governo dei processi per dare efficace per portarli a buon esito a buon fine la cabina di regia nazionale è una struttura in tribuna pratica
Coordinerà Novellara controlleremo attraverso il comitato di indirizzo di sorveglianza che i cui poteri vanno tutti definiti però evidentemente bene che a livello invece regionale e locale le cabine di regia nascono una forte apertura le forze sindacali sociali
In modo tale da essere un luogo reale dove
Si può concordare quelle scelte di poco di sviluppo che devono essere portate a buon fine
Penso che faccia bene il movimento cooperativo e concludo veramente
A combattere per a vere
Strumenti di sostegno e strumenti di valorizzazione che riconoscono la sua specificità di essere un'attività non solo economica ma anche sociale la questione del regime fiscale ripeto una questione decisiva su quale anche il sindacato è assolutamente schierato a fianco del movimento cooperativo
Penso che sia interesse di tutti poi produrre una serie di modifiche per quanto riguarda anche il costo del lavoro penso che ad esempio il trasferimento dei contributi previdenziale dall'numero di occupati al valore aggiunto come oppure la rapida anche se graduale a realizzazione del processo di fiscalizzazione dei contributi sanitari passaggio appunto
Del finanziamento del Servizio sanitario alla fiscalità generale non più alla contribuzione possono essere altri due terreni sui quali si può fare una battaglia comune cominciando dal Mezzogiorno
Per ottenere risultati reali effettivi questi sì per quanto riguarda la diminuzione del costo del lavoro questa è una battaglia che io penso possiamo e dobbiamo fare insieme
La cooperazione portando il suo contributo originale in una situazione difficilissima dove la concentrazione dei poteri diventa un grande problema politico e su questo terreno mi pare di capire che il governo dei tecnici non sia in grado di governare questo processo è un processo però sul quale noi dobbiamo tenere desta l'attenzione lanciare quell'allarme che qui Pasquini ha lanciate più raccolgo lo stesso dove fare sindacato con nella sua autonomia nella sua capacità di proposta ed è sicuramente su i Progetti di intervento in particolare per quanto riguarda l'occupazione e lo sviluppo del Mezzogiorno che ne possiamo avere questo nuovo avanzamento di unità nelle scelte nell'azione comune grazie
Reazionario design e
Pasquini
Per una brevissima replica in cinque minuti io voglio non preoccupatevi voglio solo fare alcuni ringraziamenti
Voglio ringraziare il rappresentante del Governo l'avvocato ma Teresa Grassi
Che ha ribadito qui
Un clima di collaborazione
E che va ben oltre la politica di concertazione di cui dobbiamo dare atto a questo governo
Che ha già prodotto delle cose interessanti
E altre chiediamo debba produrre
Termini di recitazione cooperative in termini socio lavoratore
In termini anche di strumenti di incentivazione sviluppo
E che sicuramente e a credo che a questo patto dobbiamo sottostare
Dovrà dovremmo essere in grado di corrispondere con delle iniziative concrete
Credo che a questo proposito sia le potenzialità ma anche le realizzazioni
Di Compagnia Finanziaria Industriale e di gesti fonte
Siano un segno molto positive molto importante
Noi non ci presentiamo a mani nude o come ambasciatori e rappresentanti delle grandi cooperative del Nord
Ci presentiamo
Insieme alle forze economiche sociali per creare l'ambiente favorevole è indispensabile per la creazione di nuove imprenditoria e per forme di integrazione sempre più forti tra la cooperazione esistente e le nuove forme imprenditoriali
Ringrazio
Esponente i rappresentanti del sindacato
Per il suo intervento denso di contenuti
E che mi piace sottolineare
Per l'udienza a uno sviluppo diverso dei rapporti rispetto a un recente passato
Chiediamo crediamo che dà un lavoro congiunto possono costruirsi le condizioni
Per insieme una comune responsabilità insieme ad altre forze economiche sociali per la creazione di un nuovo tessuto imprenditoriale per lo sviluppo dell'auto imprenditorialità per risolvere problemi annosi complessi come la questione del socio lavoratore perché anche da parte del sindacato
Si tenga un aiuto e una comprensione delle dei limiti troppo angusti nei quali ancora oggi l'assetto legislativo condanna ad operare ad agire la cooperazione inoltre col sindacato
Credo abbiamo un comune del percorso da compiere per quanto riguarda i fondi tensione la previdenza complementare questi sono alcuni degli argomenti che stanno sul nell'agenda
Del confronto cooperazione sindacato e che nelle prossime settimane i prossimi mesi dovremmo insieme sviluppare
Ringrazio anche Marino oltre ai rappresentanti delle altre centrali che non sono intervenuti per il contributo molto importante anche molto duro
Che Marino adatto in gran parte condivisibile se non del tutto condivisibile
Che in gran parte ha dato e che ha dato un contributo consentiti mi che io lo interpreto spero che sia così mi auguro che sia così
Un passo decisivo questa volta perché stiamo entrando nei contenuti nei programmi nei progetti in direzione della unità cooperativa
Un obiettivo che non è di facile realizzazione ma che
è davanti a noi concreto raggiungibili
Credo che dobbiamo
Con fare un'ultima considerazione
Certo noi dobbiamo andare con la testa alta non solo per il nostro passato glorioso ma anche per il nostro presente e soprattutto per il nostro futuro
Una linea
Neoliberista che assegnasse meccanismi spontanei di mercato
La rinascita del Mezzogiorno è una linea destinata invece a creare ulteriori divaricazioni che l'abbandono del Mezzogiorno
E allora se si vuole intervenire attraverso politiche pubbliche credo che uno dei soggetti fondamentale tra i quali non si possa prescindere
Attraverso la definizione di un patto sociale che riguarda lo sviluppo economico lo sviluppo dell'occupazione
Un patto sociale fra
Comunità governo e organizzazioni sociali ed economiche e movimento cooperativo per lo sviluppo di nuove forme di impresa
Dicevo prima dobbiamo andare a testa alta
Non solo del per il passato ma anche per il presente e per il futuro
Certamente noi siamo dell'avviso che i magistrati devono fare il loro compito fino in fondo
E però non possiamo essere continuamente sotto inchiesta
Stiamo subendo una pressione insostenibile direi quasi una pressione da varie corti apparati dello Stato e quindi non mi riferisco solo alla magistratura
Ma qualcuno mi sembra Marino ricordasse l'INPS e altri ancora enti
E corti apparati dello Stato una pressione che ormai sta diventando al di là e oltre chi non quantificabili non risarcibili danni di immagine che poi si traducono in danni economici che stiamo subendo
La pressione insostenibile che stiamo e che viene esercitata su di noi diventa ormai incompatibile con l'esercizio normale delle attività economiche
Allora bisogna che ci chiediamo se il livello della strumentalizzazione politica
E della e della polemica politica e della lotta politica più che della polemica che è arrivato a un punto tale
Che ci scelgono dei campi di battaglia e in questo caso la cooperazione senza valutare fino in fondo le conseguenze che questo potrà portare sul piano dell'occupazione e sul piano della prospettiva
Di
Migliaia e migliaia di cooperative e centinaia di migliaia di posti di lavoro
E questo credo che sia una questione che richiede intanto che le istruttorie non siano sempre agli inizi
Dopo anni di istruttoria non si può dire che l'istruttoria è appena agli inizi le istruttorie devono essere chiuse chiediamo che vengono celebrati processi in tempi rapidi
Per avere una sentenza vera e non le sentenze che pronunciano gli organi cosiddetti di informazione
Chiediamo che si ponga termine a questa battaglia
Senza regole spietata feroce al termine della quale rimarranno sul terreno solo e un gran numero di morti e che riguardano certamente per quanto concerne l'autorganizzazione gravi danni per l'economia e per l'occupazione
Certamente non ha molto senso e qui mi collego
Al problema dell'Unità cooperativa
Al di là delle
Della cronaca la storia renderà giustizia di quello che si sta compiendo oggi ai danni e sulla testa della cooperazione
Ma al di là di quello che la storia prima i tribunali veri e poi la storia cercheranno
Noi credo che dobbiamo fare i conti con una realtà
E che cioè ormai la campagna d'immagine che è stata propalata a piene mani nella opinione pubblica fa sì che noi siamo percepiti come uno strumento economico
Noi lega non voglio coinvolgere la Confcooperative assolutamente siamo considerati strumento economico di una forza politica di un partito
Siamo percepiti così non importa che cosa siamo veramente non importa che siamo un'associazione libera volontaria non importa chiediamo rapporto associativo con undici mila cooperative e tre milioni e mezzo di soci
Importa che noi siamo lo strumento che questo è l'immagine che viene accreditati noi che noi siamo lo strumento economico di un partito
E allora
Io credo che la pressione che viene esercitata su di noi che trova peraltro ampi spazi negli organi cosiddetti informazione
Sia anche una pressione che grava sulle altre centrali cooperative a torto o ragione che ne abbiamo noi o meno la responsabilità certamente è un fenomeno che è diffuso che non riguarda solo la lega delle cooperative anche se questa fa più notizia a fini strumentali
E quindi noi abbiamo davanti a noi un grande problema
L'unità cooperativa L'Unità cooperativa secondo me sarebbe la rifondazione del movimento cooperativo
Sarebbe la cesura netta con un passato del quale non ci vergogniamo di cui andiamo fieri orgogliosi perché la nostra organizzazione ha respinto dagli anni cinquanta il commissariamento che l'allora ministro gli Interni Scelba faceva delle cooperative aderenti alla lega anche lì per dimostrare che era strumento certe cooperative erano strumento di finanziamento del dell'allora PC
Commissariamenti che poi si conclusero con una certificazione di correttezza limpidezza e trasparenza
Mani cinquanta in cui il nostro movimento ha subito anche le gravi discriminazioni del ministro ai lavori pubblici tonni
Che con una circolare escluse Lecco la possibilità per le cooperative di concorre pubblici appalti quando invece il primo ministro Giolitti nel mille novecentonove
E mano una legge che prevedeva appunto il Regolamento del mille novecentoundici che in gran parte vale ancora oggi per le cooperative di produzione e lavoro cercò di facilitare attraverso l'associazione cooperativi in consorzi la pillola partecipazione ai pubblici appare
Abbiamo superato questi momenti gravi e difficili che la storia a Pero in questo caso
Ridimensionato il momento che si vedeva che si attraversava il movimento cooperativo da queste pressioni allora intollerabile insostenibili
è riuscito comunque a risorgere rinascere più forte di prima e ottenendo anche dagli organi dello Stato una certificazione della sua correttezza trasparenza limpidezza
Credo che abbiamo bisogno di avere processi in tempi rapidi anche perché quello che appare di cronaca diventi una considerazione una valutazione che
Sì diventi storia nel nostro Paese
E sicuramente ritornando al problema della cesura di un taglio netto con il passato non certamente perché dobbiamo vergognarci del nostro passato del nostro presente di cui dobbiamo essere orgogliosi
La cesura netta col passato te
Che insieme alla ai partiti politici della prima repubblica
Che insieme all'assetto politico istituzionale della Prima Repubblica andati in crisi ne consegua anche il tentativo di spazzare via non foss'altro per l'immagine che viene diffusa e propagata dagli organi di informazione
Ne consegue anche la volontà il tentativo di spazzare via il movimento cooperativo come un vecchio retaggio ideologico del passato che ormai ha fatto il suo tempo
Che per questo motivo quindi credo che l'Unità cooperativa rappresenti un aspro una risposta in tali in tempi e in termini di Rifondazione rilancio dell'associazionismo cooperativo che superi condizionamenti e retaggi di carattere ideologico
E che quindi ponga le basi per una moderna e avanzata organizzazione sociale ed economica
Capace di dialogare in termini nodi con le istituzioni il potere politico le forze economiche sociali se è così e se in questa iniziativa abbiamo compiuto oggi un passo avanti fermo restando che gravano sulle nostre spalle le responsabilità di dare concretezza e seguito
Al a tutto ciò che abbiamo detto ecco se è così possiamo dire che oltre a un impegno meridionalista
Che vogliamo svolgere su basi nuove in termini nuovi così come emerso da questa discussione credo che oggi abbiamo posta anche una pietra
Importante su di una base fondamentale in direzione della creazione Stella unità organica fra le centrali cooperative se è così credo che da oggi veramente si possono aprire quelle prospettive nuove per la cooperazione che sono rimaste offuscate per troppo lungo tempo e che invece debbono dispiegare pienamente fino in fondo tutte le potenzialità che questo movimento cooperativo può offrire al paese grazie