"Cittadini e partiti verso la Seconda Repubblica" forum organizzato dal Movimento Federativo Democratico presso la Facolta' di Scienze Politiche dell'Universita'

La facoltà alle otto chiude
Per cui noi argomento edifici abbiamo i lavori di questo foro mosse consentite
Tanto vi ringrazio per essere intervenuti questa sera a questa a questo foro mo'
Il il Movimento federativo democratico usa fare queste iniziative dei questi formo questi incontri queste interlocuzione anche con vari soggetti politici di volta in volta individuate in base ai temi per
Aprire un confronto un dibattito su tematici tematiche di attualità su cui è importante
Avere un approfondimento
Questa sera questo foro mosso la questione politica sia un tema specifico avete visto quasi un po'un titolo giornalistico ma attira subito l'attenzione è una credo che tutti hanno colto il senso di questa iniziativa in questo poi abbiamo in invitato degli interlocutori
Che sono tutti dell'area della politica del centro sinistra
Perché noi riteniamo che le questioni vanno affrontate con gli interlocutori ponendo dei problemi di volta in volta
Perché la caratteristica del nostro movimento U Movimento per la tutela dei diritti dei cittadini non ha un problema di schieramento
Quindi questo però alla necessità di interloquire di individuare di volta in volta delli interlocutori per approfondire una serie di questioni e la questione che poniamo oggi sulla tappeto
E questo del
Praticamente della Costituzione questo Stato democratico del rapporto fra sì c'è una volta pro Società Civile e società politica ammesso che ci fosse se questa contraddizione in sostanza fra cittadini e partiti abbiamo molto da approfondire sono rappresentanti appunto della del mondo politico onorevole Sergio Mattarella che vicepresidente la Commissione affari costituzionali della Camera dei deputati l'onorevole Gavino Angius
Che componente la segreteria nazional Pds oltre che deputato del nostro Parlamento e il sindaco Enzo Bianco che ci ha pronunciato che sta arrivando a noi ci scusiamo con lui ma avendo i tempi molto stretti intanto abbiamo la discussione
Io però una funzione estremamente come dire mi riservo una funzione molto di coordinamento del dibattito
In modo che si possa affrontare la discussione molto Franca anche molto fluida
Gli interventi abbiamo programmato nel giro di interventi di Massimo dieci minuti ci permette di potere rintervenire e ci permette anche di potere anche sentire qualche intervento della da parte della nostra di questa assemblea io prima di dare la parola Giovanni Moro
Per
Porre le questioni
I della discussione di stasera
Porgo un saluto all'ammenda Alberti che la nostra segretaria regionale del Movimento federativo democratico che ringraziamo per essere qua presente per darsi anche il suo saluto
Di non dover dire molto e certamente mia dovere portare a questa Assemblea
I saluti era visto che la RAI era presente al movimento del movimento stesso nella Sicilia
Quello che sicuramente noi cittadini ci attendiamo dai partiti verso la Seconda Repubblica
è Onado sia un quadro estremamente chiaro su quello che sarà questa Seconda Repubblica rispetto al ruolo che ognuno ha io posso solo qui rappresentare la grandissima confusione che regna in ognuno di noi
Pretesa e turbata molto spesso da quelle che sono le vicende le gli scontri a carattere nazionale che ne abbiamo seguito anche sulla stampa vorremmo capire questi no i cittadini semplici di questa nazione dove stiamo andando e soprattutto se arriveremo ad Atene istituzioni che si preoccuperà hanno soprattutto di rispondere alle istanze dei cittadini e soprattutto ripeto da parte vede istanze dei cittadini più deboli io mi permetto solo di dirli anzi di ripetervi quanto ha detto venerdì scorso
Ad una riunione fatta no alla presidenza della Regione sul caso dell'assistenza ai disabili in siciliano anzi avete seguito tutti casomai asse noi lo chiamiamo assistenza ai disabili
Perché e da lì che bisogna partire ebbene abbiamo augurante ci siamo così ci aspettiamo
Dalle istituzioni una risposta ai problemi della popolazione più debole e c'è quella della dei disabili degli anziani dei disoccupati
Vorremmo capire dove stiamo andando e se soprattutto queste istituzioni risponderanno alle aspettative dei cittadini
Non intendo dire altro ascolteremo tutti quanti insieme quanto avverrà da questo momento in poi certi che da questa riunione
Terremo spunti e motivi per una un'ulteriore riflessione nostra è sicuramente per chi vorrà per un impegno diretto a meno né in questa fase di traghettamento versano la Seconda Repubblica
Grazie minimal verso sera parola Giovanni Moro
Sì credo che lo stato d'animo denunciato adesso da Mimma sia uno stato d'animo condiviso quello di dello stato di confusione ora io penso che sia il dovere di un movimento come il nostro che come ricordava prima Antonio farsa ac un movimento che ha scelto come sua dimensione di attività politica quella della tutela dei diritti della riforma concreta del del sistema dei rapporti tra cittadini amministrazione che per tradizione a
Tra i suoi militanti tra i suoi aderenti un rappresentante di una pluralità di punti di vista di opzioni
Politiche di scelte elettorali sia nondimeno un dovere di un movimento come il nostro per evitare che anche un movimento come nostro finisca in una specie di diciamo di di di si chiuda in una circolo in cui tutto funziona benissimo a patto che non si metta il naso fuori
Della finestra credo che anche noi abbiamo il dovere di interrogarci su che cosa sta succedendo nel mondo della politica ufficiale e anche di interrogare di interloquire circa il destino di un Paese che è anche il nostro Paese sul quale abbiamo credo dimostrato in tutti questi anni di poter dire di poter dire qualche cosa lo facciamo lo ricordava prima nella sua introduzione Antonio lo facciamo chiamando questa volta proponendo una interlocuzione non con a rappresentanti di tutto il mondo della politica ufficiale ma con i rappresentanti di uno dei due schieramenti
Quelli che al momento ci sono per si intende
Quello di centrosinistra sì in questa scelta c'è certamente una volontà di poter porre in in modo più netto più specifico
Delle questioni a uno degli schieramenti all'altro potremmo porre altre questioni ma c'è anche la preoccupazione
Per il processo di costruzione di una nuova cultura democratica e che ha di cui lo stesso Movimento federativo democratico è in qualche modo portatore
Con la sua esperienza con la sua riflessione con le sue proposte e che guardiamo con preoccupazione quanto al suo svilupparsi nella vita del Paese questa è la ragione direi credo la ragione profonda della scelta di questo tipo di incontro io vorrei dire fare cominciare a fare qualche riflessione in merito la prima riflessione che mancano ormai pochi mesi alle elezioni che siano pochi o siano tanti tre mesi sei mesi un mese nove mesi è molto importante da diversi punti di vista dal punto di vista di cittadini che tanto prima o poi voteranno credo che sia più importante ancora
Della distanza precisa che ci separa dalle elezioni capire
In che modo le forze politiche sì presente anno si preparano a questa scadenza e il modo in cui intendono presentarsi al Paese da questo punto di vista io devo dire con grande franchezza che non è molto chiaro non si capisce molto condivido appunto il sentimento che esprimeva prima Mimma non si capisce molto il modo in cui la coalizione di centrosinistra intenda intenda presentarsi al al Paese e ai cittadini elettori
Usciamo una cosa di questi giorni che anche riempito le pagine dei giornali anche fatto colore un po'suscitato quell'interesse che molto spesso la politica in Italia anche per i suoi aspetti folcloristici oltre che per i suoi aspetti di confronto di conflitto politico da un confronto in Parlamento per l'appunto
Legato alla caso Mancuso alla mozione di sfiducia che è stata presentata dalla Polo delle libertà nei confronti del del governo Dini ecco io credo che
Han vada sottolineata di fronte a due per ora quali speriamo che arrivi il sindaco Bianco forse è stato travolto dagli soli oneri di presidente dell'ANCI dalla difficoltà di dover resuscitare un morto come lanci
Credo che noi dovremmo dire con molta serenità ai nostri interlocutori che sono qui presenti l'onorevole Angelo se l'onorevole Mattarella che il conflitto che c'è stato in Parlamento tra i due poli sulla questione Mancuso sulla questione di fiducia è un conflitto che penso senz'altro loro avranno vissuto con un massimo di intensità
Di significato politico ma che penso che per i cittadini al di là dei suoi aspetti appunto più immediati abbia significato poco ecco io questo punto voglio sottolineare quello di una differenza di percezione della realtà tra cittadini ed esponenti del mondo della politica ufficiale a proposito di che cosa è importante e di che cosa non è importante
Ecco io penso che se si andasse per la strada chiede persone se era poi alla fine un una cosa così cruciale
La il destino della moto della mozione di sfiducia al governo Dini non non ci si sentirebbe rispondere che poi una cosa così importante che lo sia lo sappiamo
Che ci sia stato un vero confronto politico importante dagli affetti che forse non abbiamo tutti pensati lo sappiamo pure questo però è bene che si sappia anche si capisca anche che stiamo parlando
Di
Una questione che ha riguardato molto più il Parlamento le forze politiche che non i cittadini e l'opinione pubblica e questo costituisce un problema che genere di problema è e questa è la terza riflessione che voglio fare
Il problema è lo potrei dire in questo modo il problema della posta in gioco che c'è nelle prossime elezioni e in particolare e in più in generale nella conclusione della fase di transizione dal vecchio a un nuovo sistema politico che il nostro paese sta vivendo
Dal mille novecentonovantadue novantuno novantadue direi dal dal referendum sulla preferenza unica in poi
La posta in gioco e sulla posta in gioco mi pare che non ci dovremo confrontare e lo potrei dire io vorrei dire la mia in questo modo sempre molto brutale per risparmiare tempo io ho l'impressione
Che
Troppo spesso nel mondo della politica ufficiale
La posta in gioco di questa fase di transizione sia la semplice sostituzione di una classe dirigente con un'altra classe dirigente per via elettorale o per altra via
E non sia invece
Un processo di riforma della vita democratica che metta finalmente
Il cittadino il punto di vista dei cittadini la condizione dei cittadini non solo quelle più deboli ma direi la maggioranza dei cittadini
Che li metta in condizione di essere davvero
Padroni di casa della Repubblica come dicevamo qualche anno fa o meglio effettivamente portatori di diritti doveri e responsabilità da protagonisti della vita pubblica questo mi sembra il problema almeno un modo di dire il problema abbiamo ho l'impressione qualche volta due posta in gioco differenti
Almeno questa è la percezione che noi cittadini cittadini attivi certamente abbiamo di quello che succede nel mondo della politica ufficiale che mentre noi siamo preoccupati di fare di contribuire a fare una riforma del sistema democratico una riforma democratica una rivoluzione democratica bidella come preferite a seconda dell'enfasi che ci volete mettere che abbia al suo centro il ruolo
Dei cittadini
Nella vita del Paese nel governo di una società come quella italiana che non sarà mai più governata né dallo Stato né dal mercato ma sarà governata in un modo molto più complicato di quello che viene disegnato nelle grandi discussioni
Che vengono fatte in Parlamento e in televisione mentre invece l'impressione che noi abbiamo e che la posta in gioco nel mondo e la politica ufficiale sia un'altra quella della sostituzione delle classi dirigenti
Ora e io non voglio prendere tempo però si potrebbero fare tanti esempi che potrebbero rafforzare questo sospetto non so e che se che riguardano la TIA atteggiamenti e le politiche della coalizione di centro sinistra potrei fare
L'esempio che so del modo in cui è stata preparata la legge finanziaria su materie scottanti come quella della sanità o quella del funzionamento della spesa sociale
In cui quello che si è sentito le voci che si sono sentite sono state poche oppure potrei citare l'esempio dell'articolo centotrentotto della Costituzione quella articolo che governa presiede ai processi di revisione costituzionale che come sapete come molti di voi sanno in questo momento per effetto del passaggio dal sistema proporzionale al sistema maggioritario
è tale che una maggioranza parlamentare espressione solo di una minoranza o di una maggioranza solo relativa degli elettori può per farsi la sua costituzione a sua immagine e somiglianza se devo dire che la proposta è stata presentata dal centrosinistra sull'articolo centotrentotto della Costituzione è una proposta in cui non si mette in chiaro che ci sono delle parti della Costituzione che sono del tutto intangibili come quelle riguardano i diritti
O le garanzie come quelle riguardanti la magistratura
Ma stabiliscono che queste materie possono essere toccate solo se c'è un'altissima maggioranza in Parlamento restando il problema così come che se ci si mette d'accordo in molti a fare una porcheria resta che si fa una porcheria ciò che si fa un passo indietro rispetto al livello che la di di civiltà politica civile e giuridica che il nostro Paese ha costruito con la riforma della Costituzione potrei fare altri esempi di sta discutendo in questi questo periodo molto della l'utilizzo della funzione della dimensione non profit del volontariato della impresa sociale della cooperazione sociale
Per lo sviluppo del Paese per lo sviluppo dell'occupazione in un Paese in cui è evidente ormai che i meccanismi tradizionali di sviluppo dell'occupazione non funzionano più invece viene fuori dalla riflessione che scaturita all'interno del della coalizione di centrosinistra una proposta in cui praticamente il le organizzazioni non profit sono hanno diritto a delle facilitazioni per i sostegni soltanto se il proprio personale lavora gratuitamente allora è inutile dire che il non profit serve per sviluppare l'occupazione se poi le persone che ci lavorano dentro devono lavorare gratuitamente potrei ancora citare il caso del di quello che si sta facendo per il Pubblico impiego dove il rischio che è insito nel riconoscere chi lo vuole disconoscere naturalmente
Il rispetto dei patti
Fatti tra sindacati imprenditori e Governo in materia di retribuzioni del pubblico impiego il rischio è che a questa politica retributiva non segua una politica riguarda la qualità dei servizi la qualità dell'amministrazione la riforma dei doveri professionali e il fatto che si sia finalmente in grado di distinguere nella pubblica amministrazione chi lavora bene e chi lavora male
E quindi si faccia un'amministrazione che funzioni davvero
Come un servizio al cittadino
Sono soltanto esempio non è che voglio
Insistere su questo punto il punto su cui voglio insistere eh questo della posta in gioco ho l'impressione che abbiamo due poste in gioco differenti
Da un lato la sostituzione delle classi dirigenti dall'altro
La riforma democratica del nostro Paese per quel poco quel molto io credo quel molto ancora malgrado tutto che deve essere fatto in termini di effettivo riconoscimento della corresponsabilità dei cittadini
Per il governo del Paese
Io non so dire se questo problema è un problema che assomiglia a quell'altro che ogni tanto viene sollevato se queste coalizioni stiamo parlando oggi della coalizione di centrosinistra per ragioni evidenti che questi sono temi che almeno a parole
Sono al centro della vita della stessa coalizione
Debba essere un'alleanza sociale e non soltanto un'alleanza politica non so dire se questa distinzione sia quella che deve essere riutilizzata in questo in questo quadro io
Sarei più affezionato a questa idea di differenti poste in gioco il sospetto che ci siano differenti posta in gioco è che di conseguenza i comportamenti che i partiti le coalizioni o i cittadini altri soggetti che sono fuori della circuito della politica ufficiale le le differenze che tra questi tipi di soggetti ci sono ecco questo mi parrebbe come primo punto da sottolineare anche da porre come stimolo provocazione se preferite all'attenzione dei nostri interlocutori che peraltro credo di dover ringraziare per la loro disponibilità e per aver accettato di fare questo questo dibattito il che comunque è un buon segno non ci salverà la pelle ma è comunque un buon segno
Grazie anche per la franchezza con cui Giovanni Moro apposto la serie questioni cruciali
Abbiamo abituarsi a questo sistema questo confronto dicevamo all'inizio molto franco idee dare la parola allora Sergio Mattarella per suoi primo intervento subito dopo l'onorevole Aldo e il sindaco Bianco che ringraziamo per
Volentieri
Le le il tema un induce prima ad un preliminare considerazione
Sul capendo bene peraltro quale sia il significato
Provocatorio che c'è
Partiti proverò più vicino
Prima una considerazione preliminare sul sul titolo dell'incontro
Capendo bene dicevo il significato provocatorio che c'è in quelle indicare partite cittadini verso la Seconda Repubblica
Io devo di'che devo dire che la questa frequente diffusa ormai divenuta abitudinaria affermazione Seconda Repubblica mi lascia molto scettico
Perché
Sono convinto non naturalmente che non sia cambiato nulla cambiato stanzia un ente quasi tutto
Gli equilibri precedenti sono irreversibilmente tramontati
Ma che per cambiare pubblico occorre ben altro rispetto a quello che è un mutamento di equilibri politici o di forze politiche in campo
Allora mi rendo conto che il nel titolo
Proprio in riferimento a rapporto cittadini partiti e messo provocatoriamente questo richiamo cioè verso una diversa nuova condizione di Repubblica
Diceva di ogni volo poc'anzi ma di chiedere intanto a a una delle due coalizioni esistenti raggiunto almeno Allo stato esistenti
Io vorrei
Anche qui fa una piccola chiosa esistenti e che resteranno
Giudicando assolutamente inverosimile improprio che vi sia una in come vi sia un'ipotesi di altre coalizione o di qualcos'altro di discutibile e indefinita fisionomia
Un'altra considerazione nelle spire da Corioni morale spira quando parla della vicenda
Che si è svolta la cabaret in questi giorni scorsi sulla sfiducia al governo Dini
Una pagina comunque la si voglia giudicare certamente di grande importanza di vita parlamentare
Vissuta nata e ed è svolta sì interamente l'ambito parlamentare
In maniera evidente maniera
Lineare
E che io giudico di grande importanza
Pur sapendo che ha ragione Giovanni Moro quando dice che probabilmente l'interesse che vi è stato attraverso la facilità della visione televisiva è stata più per l'aspetto diciamo di sostanza
Di competizione
Che non per quello politico in senso proprio e che è anche vero che la gente si ed ma si chiede se che se si chiede a che cosa poi questo scontro parlamentare
Che io credo sarà poi negli nel corso del del tende tempi futuri ricordato come anche importanti vita parlamentare
Comporti reali conseguenze e in che senso per la vita concreta e cittadini
Io vedo che ne comporti volti se non altro per un paio di osservazioni e di considerazioni che riguardano poi la vita concreta
è il modo in cui si affrontano i problemi concreti del Paese quelli che i cittadini poi andava anti asse
Anche riguardo alla loro condizione al loro ruolo di cittadini
Una si sono confrontate anche a mio avviso naturalmente
Di due diverse concezioni vita istituzionale
Una concezione che tende a fare delle istituzioni il teatro di una spaccatura del Paese
Di una sorta di palestra dove una sorta di palestra di aggressività
Che renda nel Pai il Paese in condizioni fratturate verticalmente
E dall'altra parte una concezione di maggior senso di responsabilità così a me è parso naturalmente mettere non a caso lo sono uno mo'schierato
Ma una diversa concezione del ruolo della vita istituzionale come ruolo in cui non si cerca di vincere
Ma si cerca di individuare ciò che gli unisce il Paese
Il nostro è un Paese in cui glielo dirò d'acqua poco vi è una
Vi è anche una lunga storia di divisioni
Profonde e di incomunicabilità insuperate
Ed è un Paese che ha bisogno di trovare le ragioni per cui sta insieme
E questo è un riflesso concreto poi nella vita quotidiana di come si interpreta la vita istituzionale
Resta però naturalmente la l'interrogativo che i giovani morti a posto e cioè ci sono forse diversi oggetti in questo confronto parlamentare diverse poste in gioco
Vi è soltanto quello vie per qualcuno quella del mutamento della dirigenza
Ovvia anche quella di una riforma democratica come la chiamate cioè sostanzialmente di
Analizzare e di conseguenza a realizzare una proposta di riforma del modo in cui si vive in questo nostro Paese
Questo è l'interrogativo che in realtà aveva posto la posto in maniera anche
Noto tanto Franca ma anche brutale come sono a posto poc'anzi
Perché richiama le forze politiche due schieramenti a capire
Che il problema non è tanto prevalere
Quanto prevalere avendo spiegato che cos'è che si vuol fare e cercando quindi Inc quando si vince si prevale di realizzare fare io credo che bisognerebbe partire per esempio da una riflessione
Che e dentro l'attenzione del centrosinistra per quello che conosco
Che riguarda le riforme istituzionali
Un bisogno assenti non esaurire queste in una ricerca di migliori ingegneria
Due migliore Geometria di disegni istituzionali
E non mi esaurisca questa cioè nel definire soltanto quella che si dice in termini di facoltà di giurisprudenza o scienze politiche dove siamo
La forma di governo
Ma cercarvi gli stretti riflettere in un'epoca di tram nel momento di transizione tra due epoche quale quello che attraversiamo di più sulla concezione dello Stato cui devono aver riguardo alle riforme istituzionali
Non è importante cioè o con prese più precisi è importante ma non è esaustivo
Non è la cosa più importante
Farsi avvince e dal confronto dal dibattito se è meglio leggere direttamente il prete del capo del governo o noleggio direttamente
Che una sorta a mio avviso di illusione di riconoscimento di ruolo i cittadini quanto piuttosto capire qual è il tipo di rapporto tra Stato e cittadini qual è uno di questi
Qual è cioè il momento in cui sta mutando tutto non riusciamo a realizzare il rapporto di fondo nella vita dello Stato
Ora il questore
Una delle dei primi argomenti per quanto ci riguarda
Pure avendo presenti le dotato già altre qualche altra volta lecco nelle rilievi le critiche che Giovanni Moro apposto poc'anzi ha ripetuto sulle proposte di riforma istituzionale
Io sono convinto che commetteremmo tutti quanti al di là degli schieramenti un errore Sessa Ulissi mo'quando verrà
Verosimilmente dopo le prossime elezioni
Una stagione di confronto serio approfondito di riforme dello stesso irruzioni nel problema di come si organizzano Parlamento governo Capo dello Stato
E non capissimo al contrario che più importante preliminare capire in che modo si atteggia il rapporto tra cittadini e Stato
Cioè in che modo si esprimono e non soltanto con riforme di carattere costituzionale ma anche con riforme con in qualche caso è stato basta pensare a Portonaccio Dini amministrazione novecentoquarantuno come si atteggiano a Lille come tratteggia il rapporto tra cittadini è stato nel nostro Paese
Una seconda considerazione però vorrei farla su questo piano
Io raccolgo la rilievo e Giovanni Moro nelle dire che non è un problema di quorum quello delle modifiche della Costituzione non lo è ma è anche la prova di quorum
Vi sono certamente parti non tangibili della Costituzione
E questo è per quanto ci riguarda per quanto riguarda il nostro schieramento perlomeno pacificamente condiviso è acquisito vi sono alcuni punti principi informatori della Costituzione che ne costituiscono i capisaldi che non posso essere toccati da qualsivoglia maggioranza
Perché toccando questi viene meno in sé la Costituzione e divenne un'altra cosa il nostro ordinamento
Ma quello di dire
Di fronte ad una volontà di rendere di facilissimo accesso le modifiche della Costituzione
Chi alcune cose che pur non potrà quelle intangibili vanno garantite meglio significa garantire la certezza di questo ordinamento costituzionale
Garantendo i cittadini di fronte ai desideri di come dire con dico di prepotenza ma perlomeno di conformare a pochi immagine le istituzioni da parte di una qualunque maggioranza di governo
E quindi non è soltanto prova di quorum di maggioranza ma è anche opera di quote di maggioranza quello centotrentotto e lì è la base delle quello che in Parlamento per esempio a un proposto Obasanjo D'Elia con interventi cose fatte il dibatto sulle riforme
Nel chiarire o nel modulare le maggioranze diverse resta estranea a questo panorama quello che il complesso dei princìpi intangibili ripeto che rendono che sordo hip le strutture portanti poi delle un bel modo di in cui la nostra Costituzione è stata individuata
Io so bene che questo per Tora al punto della
Della riforma dello Stato in sé del rapporto cittadini Stato
Che occorre un'opera intensa di definizione di analisi di studio e approfondimento perché siamo in presenza di modelli in stato di evoluzione di fluidità di modelli organizzativi
E immaginare che oggi applicabili Allo stato sui cittadini
A rapporto cittadini e istituzioni modello normativi quale quelli qui a dire che abbiamo da decenni è dimostrato dalla vita quotidiana essere impraticabile tant'è che non la contengono più non riescono più a dare risposta o a dare spazio alle molteplici home intatte ingigantite forme di espressione
Dei singoli e il nostro Paese
Io non sono come dire lo so bene che non è maturo almeno almeno così pare a me nel nostro Paese il dibattito su come da risposta a questo
So che in corso semmai un processo di mutamento che ce ne è consapevole di questo ed ho adeguatamente consapevole del come sarà di quale sarà l'approdo di questa evoluzione può certamente questo è il punto fondamentale la riforma della riflessione sulle riforme istituzionali
Per fare un esempio e poi concludo perché minuti compassati
Pensando al tema venendo in aereo alle partiti cittadini
Verso questa stagione nuova della Repubblica diversa epoca totalmente differente per tanti aspetti che emotivi e conosciamo
Riflettevo che uno dei limiti o quelli su cui ha da fare una analisi svolge analisi adeguata concreta approfondita
E quello della del timore che Allo stato
Anche Allo stato politicamente ordinato attraverso i partiti o secondo il pedone politicamente disordinato attraverso i partiti
Sono subentri non uno stato modellato sui cittadini ma uno stato modellato sulle corporazioni
Ed è questo che dona con su cui dovremo riflettere in questo Paese molto in questo periodo
Non soltanto sulle corporazioni intese come processo che deriva dalla frantumazione gli interessi nella società
Che
Conducono ad una propria sia parcellizzazione del modo in cui si da parte delle varie dei vari segmenti si vede la la costruzione o la si immagina la vita del paese
Ma anche in centro più politicamente rilevante
I per pure le moto i motivi incompiute per cui partito entrati in crisi e lo sono tuttora perché siamo in nella fase da cui che attraversa una crisi
E che in fondo non è l'unica motivo ma è uno dei debbano episodi principali siano trasformati in una sorta di corporazione
La corporazione di chi apparteneva e sta scena vita politica cosiddetta Avnet dentro e attraverso i partiti politici una sorta di corporazione
Questa è sostanzialmente crollata
è venuta e delegittimata è venuta meno però vede fortemente indebolita
Ci sono molte tentazioni corporative che si manifestano
Cioè qua degli industriali per esempio
Ieri l'altroieri nel vedere il convegno della Confindustria
Tanto pubblicizzato come sotto giusto attualmente in tv e sui giornali
A me è parso assistere un portavo con le sue partito politico anche nell'uso dei maxischermi della grande pubblicità delle e c'è la tentazione qualche commentatore ho rilevato anche oggi sulla stampa
Di vedere
La corporazione degli industriali come il cardine delle vite il Paese quella che governa il Paese
Dimenticando che così noi non ci allontaneremo ma procederemo sempre di più nel pericoloso terreno della corporativi d'azione della vita del Paese
C'è chi pensa
C'è anche
Da parte del sofista non vi sono problemi dei confronti tra magistratura di di vuole ridurre il ruolo come è noto non ha cambiato Abate la parlamentare recente ma vi è anche chi vede in qua dei magistrati una corporazione può essere il cento dal mito del Paese
C'è lo dico con molto rispetto e soci qui Enzo Bianco atterrato Petrella Anci
Cui faccio cui facciamo gli auguri per questa responsabilità anche dice Giovanni Moro che si tratta di un l'associazione che ha diciamo i suoi problemi o difficoltà il c'è anche la corporazione dei sindaci
Che in cui emerge qualche barlume o qualche ipotesi di essere il baricentro della vita delle istituzioni del nostro Paese e cotto abbiamo anche a questo a riflettere a questo rischio che in realtà noi interpretava ITA delle istituzioni come vita di corporazioni che si confrontano
Cercando l'una rispetto alle altre di far prevalere il propenso per diventare baricentro tra mito e le istituzioni
Questa non sarebbe una strada che va verso come dire da centralità del cittadino nei confronti del nella nella vita istituzionale ma è un punto che non aleggiare perché un punto dentro il quale a me pare siamo immersi
Ora queste cose e altre che tante vuol dire ma il tempo è richiede che ci si limiti a totalmente sono oggetto di riflessione
Sarebbe non soltanto sbagliato ma sarebbe anche abbastanza poco serio da parte di una parte politica dire noi abbiamo le risposte ve le comunichiamo
Io personalmente credo che sia giusto dire perché la verità
Stiamo riflettendo siamo alla ricerca delle risposte vogliamo individuarle attraverso la riflessione
Che siamo consapevoli di non essere in grado di salire da soli
Ma che ha bisogno di di indicazioni di input di critica e di rilievi
Di proposizioni che nascono dal corpo sociale nelle sue varie parti era lo studio di questo aumento è e deve essere cosa doverosamente quella dell'ascolto per individuare in che modo presentarsi poi in maniera seria concreta
Conde
Non un problema di chi vince e chi perde
Ma un programma da presentare perché aveva condiviso dal nostro Paese
Grazie Mattarella parola Gavino Angius
Ma io penso che quello che ha detto Giovanni Moro all'inizio del suo intervento cioè che noi viviamo una fase di una certa confusione politica sia vero
Che sia cioè un giudizio
Fondato
Tuttavia io penso che ciò che è accaduto l'altro giorno alla Camera dei deputati richiamato poc'anzi da Sergio Mattarella
Abbia consentito di operare una qualche diciamo una qualche qualche chiarimento
Certamente le nubi non si sono dissolte le nebbie restano fittissima eh
E tuttavia credo che la Camera dei deputati respingendo la sfiducia al governo Dini abbia interpretato sostanzialmente bene quello che è un orientamento più generale e più diffuso nel Paese
L'esigenza cioè di cercare di trovare una via d'uscita alla crisi politica di questo Paese attraverso un percorso non lacerante
Non distruttivo per le istituzioni democratiche del nostro Paese
Il più chiaro il più limpido possibile
Io ritengo poi che ci sia in quel voto anche l'espressione di una volontà più profonda dal punto di vista politico
Respinge un assalto distruttivo
Avventure distico che avrebbe gettato il nostro Paese nel caos e la ricerca invece di un percorso per per ammettere di restituire la parola ai cittadini
In un modo diciamo così giusto in un modo corretto
Credo che si sia bloccato anche il ritorno di una destra Massaini arrogante
Che aveva fatto di quel terreno dello scontro diciamo a livello anche istituzionale
Ricorda gli attacchi contemporanei al capo dello Stato e al capo del governo
Il terreno più lacerante ai del fine poi di poter dal loro punto di vista credibilmente dare una risposta
All'osso fascio delle istituzioni da loro stessi provocati
Una risposta che fosse sotto il segno diciamo di un presidenzialismo forte e autoritario può plebiscitaria
L'idea cioè di dare il comando ad una sola persona
Io non demonizza un ipotesi di carattere costituzionale di riforma sotto il segno presidenzialisti diciamo non mi piace però ritengo che sia una risposta come in altri Paesi è stata dotata di tipo democratico
Vedo in Italia nella fattispecie italiana il rischio che quella risposta possa essere utilizzata in altri modi e per altri fini
Ed è il nuovo questa destra che attentato attacco distruttivo nei giorni scorsi io ritengo di no
Giustamente poco fa diceva bianco basterebbe legge i verbali delle telefonate intercorse
Fra
L'onorevole Vitalone l'onorevole Leccisi l'avvocato Taormina a proposito addenta scelta da fare per il ministro di Grazia e Giustizia
A suo tempo
Degli interni
E i nomi diciamo così che attraverso queste telefonate questi signori si scambiavano per poter capire quanto di nuovo
Ci sia o ci fosse per chi ancora avesse nutrito dei dubbi
In quella coalizione in quel in quell'alleanza in quel rapporto diciamo così tra queste forze che è sotto l'etichetta del nuovo pretendevano di i governare il futuro del nostro Paese
Io ritengo che ci sia un problema di regole di completezza di un disegno di riforme politiche istituzionali e anche elettorali che è rimasto incompiuto
Una democrazia compiuta io credo che nel nostro Paese debba fondarsi sulla possibilità dei cittadini di scegliere con il voto chi governa non solo chi li rappresenta nel Parlamento
Di offrire la possibilità a chi è scelto per governare di governare in un quadro di una relativa naturalmente le leggi non possono tutto stabilita
E infine di consentire che il confronto avvenga tra opzioni politiche e programmatiche molto chiare
Io ritengo che quindi la posta in gioco che sta di fronte a noi come diceva Giovanni Moro è di straordinario rilievo e di straordinaria portata ed effettivamente quel rischio che egli paventa cioè la possibilità che attraverso questo grande processo di cambiamento apparentemente palingenetiche Oppo in sostanza si possa arrivare
Ad una semplice sostituzione di classe dirigente questo rischio effettivo ed è reale
Io ritengo
Che però
Sta alle forze che si ispirano riusciamo alla all'Ulivo adesso per dirla in una parola le forze democratiche di centro democratiche di sinistra
La possibilità e la capacità se ce l'hanno di contrastare questo disegno
Io penso che queste forze si dovrebbero presentare al giudizio degli elettori con un Progetto
Deforma democrat
In tutto non sia apparso
Allora mi pongo la domanda concretamente questo Progetto come lo si costruisce lo si definisce noi qui seduti a questo tavolo e forse anche in questa sala diciamo così più o meno ci sentiamo schierati e impegnati in una comune battaglia politica seppure con del ispirazioni culturali ideale di fondo che possono essere distinte
Allora il punto vero eh come noi riusciamo a costruire effettivamente questo Progetto S noi riusciamo soprattutto ad essere credibili e a lanciare nel nostro Paese ai cittadini un messaggio che dica badate noi
Noi cerchiamo di essere poi non lo so se realmente riusciamo avesse la mano e cerchiamo di essere innanzitutto dalla vostra parte
Mi permetto allora di formulare qui alcuni quesiti ai quali non voglio non ho la pretesa l'attività dell'intervento di dare compiuta risposta
Io penso che innanzitutto noi dobbiamo fare un grande sforzo per recuperare alla politica
Grandi punti di riferimento ideale
Vedete abbiamo vissuto una fase assai distruttiva diciamo per quel che riguarda anche una certa concezione della politica si diceva e si è detto in questi anni da più parti
Bisogna distruggere la fine della ideologia
Io ritengo che
Ci si sia giustamente battuti quanti lo hanno fatto
Per sanzionare per sancire per arrivare alla fine degli ideologismi
Non credo tuttavia che la grande politica possa fare a meno di grandi punti di riferimento ideale
Questo è un Paese che io ritengo abbia bisogno dopo gli anni devastanti e distruttivi che ci stanno alle spalle
Di restituire una sorta di speranza collettiva in fondo l'avere punti di riferimento nella politica a grandi valori
A questo serve a dare il senso di una
Rappresentanza forte che si fonda innanzitutto non soltanto a partire dai bisogni e dei diritti ma che partendo da queste cerca di offrire ad essi una risposta
In termini di grandi operazioni di valore
Vedo un rischio
Viceversa che nel nostro Paese possa prevalere l'idea di una speranza individuale anzi individualistica
Che porti necessariamente direi quasi obbligatoriamente forse ineluttabilmente
Ad una forma di frantumazione si diceva di corporativi zonazione della Società per cui le risposte
A crisi sociali a bisogni fondamentali e Sensi Ali di ragazzi dei giovani il lavoro
Di diritti dei cittadini e di cittadinanza rischiano di trovare della risposta ebbe le risposte
E lo dico badate anche in senso buono anche in senso positivo dentro una visione frantumata non progettuale quindi di ricostruzione
Del nostro tessuto sociale e di un'idea di governo della Società capace di unire il nord e il sud del Paese le zone ricche le zone povere bisogni differenti lontani
Diritti apparentemente contrastanti
Quali valori allora la ricostruzione deve avere secondo me questo deve essere un punto fondamentale
Lo dico perché badate
I nostri avversari verso i quali noi dobbiamo nutrire rispetto e anche paura un pochino di paura
Delle risposte la danno le offrono non è vero che non le danno e noi non dobbiamo sottovalutare sbagliamo gravemente abbiamo già sbagliato gravemente una volta sbagliando gravemente una seconda volta se noi sottovalutassimo il tipo di risposta che questi signori offrono da sponde diverse magari hanno i lontani
C'è un'espressione assai felice secondo me
Che ha usato recentemente nel mese di maggio del loro in un importante discorso discorso di addio al Unione europea che gli ha fatto
Ed egli dice noi in Europa dobbiamo cercare di contrastare e questo discorso mi sembra particolarmente significativo nel nostro Paese noi dobbiamo contrastare coloro che egli chiama gli apostoli della mano invisibile
Gli apostoli della mano invisibile sono a coloro che ritengono che i gravi problemi le grandi contraddizioni del nostro tempo della nostra società possano trovare risposta
Ne lasciar fare in una selezione darwiniana della nostra società
Nella esaltazione del mercato nella rinuncia ad un ruolo e una funzione dello Stato e delle istituzioni democratiche
Sostanzialmente nel piegamento della politica quelli che sono poi lo dico in un modo un po'brutale ma per rendere interamente diciamo percepibile ciò che penso quelli che poi sono e rischia di essere i grandi poteri forti voi pensate che questo non sia un rischio nel nostro Paese io ritengo che questo rischio sia assai presente e guardate questa risposta fa leva anche su esigenze su bisogni che sono collettivi al tempo stesso individuali
Tuttavia quando io sento come ho sentito son rimasta anch'io impressionato come come se il giorno e Sergio Mattarella
Quando io sento ciò che gli industriali dicono gli industriali italiani ignoravano l'assise generale che fanno una volta ogni tre quattro anni nel nostro Paese
Dire quelle cose sulla situazione politica e democratica del nostro Paese io resto piuttosto piuttosto impressionata
Intanto perché mi ricordano un po'una vecchia nostra tecnica diciamo del vecchio partito comunista che quando non sapeva in realtà che risposta dare a un determinato problema non trovava di meglio che prendersela contro l'avversario
E quindi spostava il terreno dicevano al problema è un altro torsione incapace eccetera eccetera ricordo mio primo segretario della federazione comunista rissa saremo un giorno mi mandò in un'Assemblea
Alla petrolchimica i portotorresi a parlare di chimica e gli dissi guarda che io non so pressoché niente
E invece non ha importanza basta che tu parli male contro la DC e vedrai che ti applaudiranno così ha fatto Romiti l'altro giorno a Rimini si è messo a parlare male contro i politici e la politica
Ma non ci ha spiegato che cosa dovrebbe fare gli industriali per rafforzare l'economia italiana forse per produrre meglio i loro prodotti e renderli competitivi in Europa e nel mondo si è messo a parlare d'altro
Che è un modo diciamo così furbesco trasformista dico di una parte di forze importanti del nostro Paese che non casualmente badate a mio modo di vedere non sono mai state classe dirigente e che hanno invece sempre convissuto magari esaltando il mercato sotto la protezione mercantile diciamo di questo ricco e il governante del tempo allora la questione del progetto è molto importante ed è rilevante
Concludo
Vedete io penso che questo progetto chi lo fa però ecco perché il riferimento ai valori va bene grandi
Disegni diciamo così ma chi è che concretamente può far questo io credo che è un compito importante spetti alle forze di sinistra rispetto alle forze di centro
A sinistra nel nostro Paese
Lo dico non perché me ne intendo ma perché certe momenti però anche personalmente vissuti
Ha commesso io penso due errori fondamentali se ne possono citare tanti ma due errori fondamentali uno che qualche volta è incorso nell'errore di come dire a demonizzare l'avversario colpevolizzare l'avversario sino a renderlo nemico sino a a fare apparire la propria azione esclusivamente rivolta alla demolizione dell'avversario piuttosto che alla costruzione di un qualcosa
Una sinistra che quando ha assunto atteggiamenti di questo genere malate magari avendo anche buona parte di ragione tuttavia ha fatto paura e ha perso
Viceversa in altri momenti la sinistra nel nostro Paese non tanto per legittimare esse stesse a quanto per accreditare assi forse apparire più buona di quanto in realtà dovrebbe essere ha fatto un discorso diciamo più realista del re penso per esempio ad un'azione in campo economico sociale riforma dello stato sociale problemi grandi problemi dell'economia risanamento del debito pubblico
Si è piegata un po'alle ragioni diciamo così del suo concorrente ha operato cioè come il giunco pensante di Pascal adesso per intenderci piegandosi un po'alle ragioni dell'avversario al vento che tirava pensando così di portare ha ragione diciamo
Alcune sue motivazioni
E in quel caso lì magari ha fatto il discorso
Di una forza che è più realista del re se penso per esempio al risanamento del debito pubblico cosa assolutamente necessario va fatto il discorso più realista del re si apparsi più realista del Ragioniere dello Stato del dottor Monorchio
Che in quanto ragioni dello Stato il dottor Morchio fare quella parte
Ma forse la sinistra per fare un'altra parte
Ecco io penso che la sinistra debba evitare questi due errori la sinistra democratica del nostro Paese né fare paura agli uni diciamo questi toni minacciosi
E nemmeno a fare paura agli altri dicendogli magari che bisogna pagare più tasse per risanare il debito pubblico quando il nostro avversario concorrente dice bisogna pagare meno tasse
Col che tranquillizzando quelli che già le tasse le pagano ma anche garantendo quelli che le tasse non le pagano nostra avversaria cosa da non sottovalutare delle parole d'ordine sempre del nostro per il nostro avversario
Quindi la sinistra deve evitare questi errori io penso ma anche il centro democratico nel nostro Paese
Che io ritengo si debba anche in qualche modo rafforzare perché io penso che c'è un problema anche di ricostruzione di identità e di valori del Centro democratico del nostro Paese
Deve essere diciamo così più autenticamente se spesso guardate io non ho mai pensato che il centro nel nostro Paese sia un punto di equidistanza tra destra e la sinistra
Io non penso che il centro sia identificabile con persone rispettabilissime con le quali noi discutiamo noi dico Sinistra democratica e discutiamo ci confrontiamo eccetera
Ho sempre pensato che il centro della politica italiana è qualcosa di più importante di più profondo e che fa riferimento anche a determinati valori
Che fosse taluno vorrebbe cancellare le studia ma che non voi non ci riesce in realtà perché poi è difficile cambiare la storia la cultura di un grande Paese che dentro alcuni valori ha trovato il senso di una identità collettiva
E però io penso anche che questo centro deve è chiamato in un qualche modo a scegliere tra delle grandi opzioni che stanno di fronte al nostro nel nostro Paese e quindi
Deve più conseguentemente parlare ad alcuni mondi che sono interessi che sono mestieri che sono professioni che sono grandi culture che sono aspirazioni individuali e collettive
Per essere se stesse per svolgere il proprio impegno in un effettivo diciamo lavoro di definizione del progetto concludo concretamente alla ora io ritengo che
Se penso alle scadenze che ci stanno di fronte se penso all'Ulivo se penso a cui l'impegno di Prodi all'impegno di tutti quanti noi
Io non vi nascondo qui un qualche un qualche timore
Qualche timore anche una qualche preoccupazione sono più che timore qualcosa di più di un primo una qualche preoccupazione
Io credo molto in questa idea in questo progetto e tuttavia il modo in cui torno alla questione dalla quale siamo partiti le forze democratiche di sinistra costruiscono questo progetto per il futuro
Ma io lo vedo molto sono non partito benissimo ecco per dirvi per dire interamente quello che penso credo il timore che questi comitati dell'Ulivo Comitati Prodi
Con i quali badate io stesso prego lavoro che faccia anche nella segreteria del PDS sono impegnato quotidianamente quindi insomma ne parlo con grandissima non solo prudenza ma anche con grandissima ammirazione
Vedo il rischio che noi inevitabilmente costruiamo qualcosa che appare più ad una organizzazione in senso stretto che ha un movimento
Allora badate anche per formazione politica io ritengo che la grande politica si fa con le organizzazione
Non so perché anche la bocciofila di Trastevere per funzionare bene ha bisogno di un'organizzazione ha bisogno di qualcuno
Ma perché ritengo che si debba mettere sì beh si debba mettere diciamo servano organizzare grandi forse grandi forze collettiva grandi forze individuali dare offrire una sponda a singole persone a singole personalità eccetera
Però vedo un tipo ho un timore
Che tutto quanto questo io non so come sia adesso dal su questo punto di vista la situazione qui a Catania e quindi la mia preoccupazione è vedendo un po'come vanno le cose nel Paese facendo tanti dibattiti e tante iniziative il rischio è di una qualche forma diciamo così e organizzativi Istica ecco dell'Ulivo
Vedo invece la necessità e l'opportunità che nell'Ulivo affinché esso si condotti più come una iniziativa come un movimento capace di intervenire anche nella contingenza politica anche nella nella nella nella urgenza diciamo de una di una determinata situazione penso scoppia una crisi come quella dell'indie Unindustria ecco alle spalle o di una cosa lontana Catania industria come Olivetti
Ecco io penso che per esempio la crisi quella grande industria alluda ad una sorta di futuro per il nostro Paese un punto di sviluppo eccezionale straordinaria innovazione tecnologica nostro Paese che richiede o ne ha risposta alta
Non solo ammortizzatori sociali ma una grande risposta di termini progettuali perché la crisi quell'azienda è un grande interesse nazionale una questione di interesse nazionale ecco io penso allora che l'Ulivo deve essere più un movimento
E meno diciamo è meno apparato organizzativo
Ripeto che ci deve essere ma deve essere più allora un Progetto dentro il quale facciano irruzione nella definizione del quale facciano irruzione
Forse diciamo più forza del lavoro forze giovanili in movimenti cioè che interferisca di più con la società nella costruzione del programma nella costruzione del plagio
No che io ritengo non possa essere affidato
Come dire ha delle delle persone che oltre che molto stimabili tuttavia rischiano di il lavorare molto sul piano sul piano concettuale poco invece sul piano della costruzione del consenso e di un progetto che abbia il senso dell'alternativa
Proprio perché si fonda su qualcosa che nasce che nasce dal basso
Ecco io al concludo allora con una nota di di di ottimismo da questo punto di vista perché se noi riuscissimo a far questo ne abbiamo il tempo ne abbiamo una va capacità io ritengo che ne abbiamo anche la volontà io penso che allora quell'opera di chiarimento diciamo quell'uscita dalle nebbie la confusione di cui parlava modo all'inizio il suo intervento
Possa essere realizzata se riusciamo però a costruire diciamo un percorso è anche una comunicazione tra le forze democratiche e di sinistra che serva più di quante seguita sino alla definizione di un grande progetto di governo per il nostro Paese
Grazie le Angius mi pare che ha messo sul tappeto parecchie perché questione che vanno credo poi anche riprese dei vari interlocutori che abbiamo valutato anche in un secondo giro chiedere la parola subito alla sindaco Enzo Bianco
Anche noi ma dalle presidenze facendo i migliori auguri di buon lavoro però raccomandano sempre che quindi è sempre il sindaco di Catania ovviamente rimanga sempre sul fronte perché Catania da me grande bisogno di di governo
Ma io volevo anzitutto ingraziare Pierre rassicurare Giovanni Moro
Io sono di formazione
Politica
L'hai che quindi francamente non credo ai miracoli almeno sino a prova contraria il miracolo di cercare di resuscitare un morto
è un miracolo cui non ci prova neanche sarebbe fiato sprecato nella respirazione bocca a bocca
Allora voglio dirvi invece che e voglio dirvi che questa incarico cui sono stato chiamato e certamente impegnativo ma il modo con cui desidera procedere quello di cercare di fare una cosa nuova e diversa che non lanci che ho ereditato la sua azione dei Comuni perché obiettivamente non ci sarebbe senso mentre in movimento
Unici palista nel Paese il momento dei sindaci è una cosa di un certo interesse no
Non so se vi è capitato di sentire in queste ultime settimane quello che è accaduto prima al Maschio Angioino a una manifestazione promossa da Antonio Bassolino con i sindaci del Mezzogiorno poi
Un'altra iniziativa analoga Marghera con Massimo Cacciari un'altra ancora promosso da Primicerio a Firenze c'è un movimento di amministratori del nostro Paese che forse per un insieme di circostanza si trova qualche passo avanti rispetto alla evoluzione della politica nazionale del Paese e forse allora questo tentativo di Stendhal va seguito con una certa attenzione voglio anche rassicurare Arsace che questo non sottrarrà naturalmente risorse oltre tanto alla missione della città io so perfettamente
Di essere presidente lanci in quanto sindaco e quindi voglio occuparmi della mescita con tutte le mie risorse
Tra la prive del mille novecentonovantadue
E il giugno no tra il giugno del novantadue l'aprile del novantatré in quei dieci mesi sì sempre riportato un attimino la vostra mente indietro
Ci fu una grande
Occasione per il Paese una grande opportunità alla quale personalmente ho creduto molto con tutto il mio entusiasmo ed ottimismo
E fu il movimento referendario non vi ricordate nel novantadue nel giugno del novantadue il nove giugno mi pare che fosse il referendum sulla preferenza unica
Vi ricordate eravamo ancora nel pieno tutto sommato dalla prima novantuno si nel pieno della prima Repubblica nel novantuno e siamo cioè la condizione in cui vi ricordate gli inviti clamorosi ad andare ad andare al mare no
Una grande fiammata naturalmente legata a un fatto tecnicamente anche abbastanza marginale in realtà quel grande movimento in qualche misura si fece interpretare di una profonda di una domanda di profonda trasformazione del nostro Paese
Sostanzialmente anche il il momento referendario con il sistema con la votazione sul sistema elettorale più tardi avrebbe cercato di portare avanti la stessa identica domanda
Quali erano
Le gli obiettivi principali che
In qualche misura avevano animato questo movimento che riuscì a qua curare risorse anche molto diversificate vi ricordate di politicamente diversificate
Sociologicamente diversificate dal punto di vista anche della diciamo della rappresentanza un movimento estremamente eterogeneo di grande interesse
Una delle va be è chiaro che alla base di tutto c'era la sensazione è evidente di una crisi profonda del sistema politico italiano e la voglia di cercare di dare una risposta prima che tutto fosse travolto
Gli orientamenti di fondo erano quelli della esigenza di ricondurre al cittadino una scelta la più diretta possibile si riteneva che i partiti avevano in qualche misura travalicato il ruolo costituzionale il ruolo che in una democrazia pure importante questo ruolo
Doveva assumere e si riteneva che si riteneva che la scelta dovesse essere in qualche modo più diretta meno mediata tra il cittadino in qualche misura gli eletti
Si riteneva che lo sto Paese vi fosse una grande domanda di stabilità
E quindi che con il sistema maggioritario saremmo andati verso una fase che assicura la governabilità e stabilità sia capace di dare una risposta all'esigenza di governabilità e di stabilità
Si riteneva infine questa era la terza questione che il pullulare di forze politiche eravamo credo alla Camera dodici tredici gruppi parlamentari in quella legislatura
Dovesse in qualche misura subire un freno e che fosse una risposta importante quella di andare con il sistema maggioritario verso una tendenza
Bipartitica addirittura qualcuno spingeva questo col sistema elettorale diciamo maggioritario puro all'inglese quindi sostanzialmente come una forma drastica di di partiti insomma questi erano gli obiettivi che in qualche misura ci prefiggevamo ovvero quelli che erano d'accordo anche quelli che erano un po'più tiepidi rispetto a queste esigenza
Cioè se io dovessi dire a distanza di qualche anno da quella ispirazione alla quale diciamo fortemente creduto se questi obiettivi sono stati raggiunti e quindi se la Seconda Repubblica in qualche misura è nata
Io direi francamente che questi obiettivi non sono stati largamente raggiunti anzi siamo molto lontani e paradossalmente su qualcuno di questi obiettivi abbiamo fatto persino qualche passo indietro
Innanzitutto per quella ragione di carattere politico che diceva Gavino poco fa
Ecco voglio dire quando io voglio dire sono rimasto impietrito quando ho letto sui giornali credo fossero quelli di ieri no riportate queste registrazioni telefoniche operate dalla DIA sul senatore Vitalone le sue conversazioni con l'onorevole decisi con l'avvocato Taormina
Quando la scelta del ministro degli interni si faceva il nome secondo quello che si legge sui giornali di Mancuso e decisi chiedeva per conto di Berlusconi informazioni nientepopodimeno che ha l'avvocato alla senatore Vitalone al giudice ex giudice Vitalone braccio destro di Andreotti oggi
Oggi sotto processo nuova a
A Perugia
Per la fare Pecorelli si chiedeva sostanzialmente il lo la loro opinione sulla scelta della funzione di una delle funzioni più delicate quella del ministro degli interni di Ministro di Grazia e Giustizia effettivamente come dire una qualche ragione di credere che la Seconda Repubblica non si è ancora nata francamente viene
Ma io direi qualcosa di più
E direi che per quanto riguarda l'esigenza di bipartitismo verso quale andavamo è non solo qui non si individua il bipartitismo ma se noi andiamo a vedere la composizione alla camera dei gruppi parlamentari grido non so se siamo passati da dodici a quattordici o quindici i gruppi parlamentari sono sostanzialmente cresciuti come Sergio
Da sedici a undici
Va be sono comunque siamo
Da undici a sedici forse
Solo undici dovevano andare adesso
Mi pare di ricordare che sono comunque voglio dire anche se fossero undici anche se sono undici va bene uguale il mio ragionamento resta lo stesso
Sì non posso sono già federati
Insomma
Insomma quando il Presidente della Repubblica inizia le consultazioni per formare un nuovo governo l'elenco delle persone da consultare ecco io dico questo l'elenco del Rose la cosa fare non è diminuito ma addirittura
è cresciuto per i francamente sotto il profilo del di questo obiettivo quindi del o l'obiettivo del bipartitismo grandi passi avanti non sostanzialmente non abbiamo fatti
Ma neanche quello francamente del bipolarismo adesso vedremo di di arrivare anche questo punto per quanto riguarda l'esigenza di stabilità
E anche sotto questo profilo non c'è dubbio alcuno che le vicende politiche di questa legislatura
Dimostrano che neanche l'obiettivo della governabilità della stabilità quell'obiettivo di grazia del quale virtù del quale eravamo pronti a fare rinunce sotto il profilo della maggiore rappresentatività che sistema proporzionale garantisce rispetto al maggioritario vi ricordate dicevamo tutti non c'è dubbio quello che sistema ma il proporzionale garantisce maggiore no rappresentatività lo facciamo perché nel Paese c'è una forte domanda di di di stabilità di governabilità infine sotto il profilo della scelta diretta
Scelta diretta mi riferisco anche alle letto quindi sistema uninominale evidentemente rispetto al sistema della preferenza che è un'aberrazione rispetto agli altri sistemi democratici vigenti anche l'Europa anche sotto questo profilo mi pare francamente che grandi passi avanti non ne sono stati fatti
Allora io credo che naturalmente mi son convinto di una cosa il grande vizio che allora avevamo nel movimento referendario fu quello di credere che operazioni di ingegneria costituzionale o elettorale servissero a determinare una nuova cultura politica
Io sono convinto e tuttora convinto che un sistema elettorale può favorire
Il cambiamento di una cultura politica ma naturalmente questo da solo non basta e cioè non non c'è dubbio alcuno che operazioni
Che intervengono soltanto sotto profilo legislativo non producono di per sé grandi risultati siamo un momento in cui naturalmente si tratta di decidere che cosa fare
E io ne sì tutto non sarei così sicuro al cento per cento che a marzo del mille novecento
Novantasei si andrà a votare
Non sono neanche sicuro del contrario ma si è dimesso e dire
Di scommettere qualcosa sul fatto che certamente Giovanni mi pare che questo punto era stato assunto
Non sono sicuro però al cento per cento che nel marzo del novantasei si vada a votare Dionisio molte forze che spingono nel Paese per protrarre il la data delle elezioni a in un periodo più avanzato e cioè sostanzialmente nella primavera del novantasette
Tra chi spinge in questa direzione
Ci sono una serie di soggetti forti e importanti
Uno di questi soggetti si chiama il mo'il mondo della economia diciamo forte del Paese quella stessa
Confindustria che avete sentito parlare a Rimini
Che tutto sommato ci si trova in una condizione diciamolo con franchezza in cui la ristrutturazione interna al grande capitalismo italiano sta avvenendo
In qualche misura al di fuori non voglio dire di un condizionamento del potere politico no ma anche al di fuori di quel complesso di regole di indirizzi di fissazione di obiettivi che sono naturali invece fisiologici e giusti in un sistema pure di carattere democratico ma a parte questo
Quando i quale che sia il momento dell'elezione io credo che questo fatto va collegato a un altro tentativo anche rispetto a questo Sergio io non sarei
Assolutamente pacificamente convinto che il tentativo di dar vita a un terzo polo nel nostro paese non esiste sono convinto che i popolari
Sono convinto che i popolari hanno fatto una scelta la dichiarano e la portano avanti con grande coerenza ma sono altrettanto convinto che viene il Paese chi invece crede a una ipotesi di sviluppo politico che per esempio prevede un ritorno alla proporzionale o a sistemi elettorali che facciano un passo indietro anziché uno avanti
E che è uno degli strumenti e questo è uno degli strumenti per arrivare alla formazione di un grande centro
Un centro che comprende il centrodestra attuale una parte del centrosinistra attuale più alcuni personaggi parzialmente al di fuori della politica che si pone sostanzialmente come condizionante del sistema politico italiano in grado di governare
Alleandosi ora con l'uno a uno con ora con l'altro del degli schieramenti e di assicurare sostanzialmente al Paese quella mancata alternanze che abbiamo inseguito fortemente con il movimento referendario
E come sconfiggere tutto questo e qui son d'accordo con l'affermazione che faceva Angius poco fa attenzione
Troppo spesso la sinistra il centrosinistra continua a fare l'errore esclusivo di demonizzare i suoi avversari
No perché non ce ne siano ragioni perché ne possiamo trovare quanto in e vogliamo
Ma perché non trascurando il fatto che oltre voglio dire ad alcune impostazioni che vanno aspramente criticate duramente criticate che c'è però dato di fatto reale
Questo schieramento di centrodestra nel nostro Paese non c'è dubbio alcuno che in qualche misura ha vinto non soltanto perché c'erano le televisioni perché le usano in modo spregiudicato ha vinto anche perché è riuscita ad interpretare alcune domande profonde
Del nostro elettorato trascurando le quali naturalmente continueremo a commettere un errore
E non c'è dubbio alcuno che nel marzo del mille novecento
Novantaquattro alle elezioni
Lo schieramento di centrodestra è riuscita a interpretare una domanda
Che io direi è stata poi determinante
Rassicurare l'elettorato soprattutto di centro italiano rispetto a chi voleva far perdere Benessere
O voleva sottrarre benessere alla collettività
Riuscendo a dare un messaggio sostanzialmente a centottanta gradi
Dove benessere poteva significare per qualcuno la telenovela di Rete quattro e peraltro difendere l'eccentrica di famiglia o difendere notoriamente qualcosa di molto più importante è significativo insieme anche alla così alla quel tanto di bisogno di una società più libera meno vincolistica in cui alcuni valori come il merito l'efficienza avessero maggiore peso rispetto a questi non c'è dubbio alcuno che il messaggio che sono riusciti a dare è stato un messaggio che è apparso all'elettorato francamente più convincente
Se questa è la condizione da cui dobbiamo partire io credo per esempio che sul tema delle riforme istituzionali lo schieramento dell'Ulivo non possa presentarsi con la posizione che ha oggi è una posizione che non appare come una posizione visibile
Mentre quella dello schema di centro destra che pure non ha chiarezza reale al proprio interno
Legata da questa apparenza del presidenzialismo appare con una posizione in grado di trasformare un momento elettorale in un referendum pro o contro il presidenzialismo o comunque un modello di governo sotto questo profilo io credo francamente che mi rendo conto che non sarà possibile perché politicamente non è possibile perché l'opposizione dall'altra parte farà carte false contro ma il modello elettorale e il modello di governo che non siamo riusciti a offrire con il sistema dell'elezione diretta dei sindaci deve costituire sempre di più un modello che in qualche misura si intende offrire anche fuori dall'Italia delle città al complesso del nostro Paese
Un sistema quindi elettorale a doppio turno
Che prevede in qualche misura l'indicazione almeno l'indicazione preventiva del premier
E naturalmente un sistema elettorale che consenta di arrivare verso un bipolarismo che corrisponde poi alla realtà del nostro Paese dove il bipartitismo non fa parte della sua storia ma dove si può arrivare mantenendo ciascuno la propria identità ha delle grandi alleanze che esprimono in qualche misura governo mi rendo conto francamente che c'è un rischio
Il rischio che e quello che tutti i passi che noi facciamo verso un sistema che preveda una qualche forma di elezione diretta del premier dal minimo che l'indicazione sino all'elezione si trova corre il rischio fortissimo relativo al fatto che oggi la vulnerabilità di un sistema come questo è quella della dei mezzi di comunicazione no
Ed è chiaro che più dirette la democrazia maggiore l'esposizione verso i mezzi di comunicazione ma io dico con grande franchezza che sotto questo profilo io non avrei il minimo dubbio
Un sistema di questo tipo a maggior ragione prevede la sua praticabilità solo a condizione che chi detti va be sola condizione anzitutto ovviamente della che siano vere non siano garantite che che sia anche siamo garantiti da posizioni monopolistica all'interno dei mezzi di comunicazione sono tutta la televisione
E certamente in ogni caso chi chi detiene comunque una presenza significativa nel mondo della comunicazione impartiva rivela televisiva ovviamente non può essere come avviene in qualunque altra democrazia candidato alla soprattutto con un'elezione diretta al governo del paese perché naturalmente
è chiaro ed evidente che se noi consentiamo un sistema elettorale in qualche misura diretto con la presenza della condizione di anomalie che c'è nel nostro Paese naturalmente non siamo in grado di fare dei passi avanti
Sotto questo profilo e concludo qualche passo ulteriore va fatto
Anche sotto con maggiore coraggio da parte dello schieramento di centrosinistra anche nei livelli di selezione
Dei propri candidati io credo che un sistema uninominale comporta inevitabilmente di immaginare qualcosa di diverso da quello che fu l'esperienza drammatica dei tavoli progressisti delle precedenti elezioni
Io non so se Giovanni sei Movimento federativo qualcosa ha fatto a questo riguardo ma credo che bisogna andare inevitabilmente verso qualcosa che assomigli alle elezioni primarie o comunque a un criterio di selezione che sia ampiamente partecipativo
Concludo infine dicendo ad Angius perché se è vero che c'è bisogno della in questa fase della di un forte
Capacità anche organizzativa che l'organizzazione non si improvvisa che è una cosa seria io sono anche convinto che però anche quella parte di movimento che è indispensabile no
Per mettere un po'd'aria fresca nello schieramento negli schieramenti politici italiani e partiamo naturalmente dal nostro da quello di centrosinistra è una condizione indispensabile e quindi un po'più di attenzione e un minimo di capacità
Anche movimentisti come ci fu nei primissimi giorni del dei comitati Prodi quando si riuscì a coinvolgere effettivamente realtà enti realmente gente nuova che non si vedeva più nelle facce tradizionali delle riunioni delle politiche è un valore da salvaguardare
E non so come fare ma occorre riprendere questa assoluta esigenza altrimenti il rischio è di un eccesso di apparato in questa fase della politica
Pronta grazie per questi interventi che l'abbiamo già un quadro un po'più ampio della delle prime risposte alle provocazioni Costa Giovanni Moro io inviterei Giovanni riprendere un po'questo dibattimentalmente a rilanciare un secondo giro e questa volta un po'che essere molto più veloce anche per i tempi di diciamo di chiusura i nostri lavori
Sì innanzitutto credo che vadano ringraziati i nostri gli interlocutori anche per la schiettezza con cui hanno risposto
Diciamo le questioni che erano erano state messe alla loro attenzione devo dire che
Alcune di queste risposte sono state
Per quello che riguarda le personalmente apprezzabili ma temo in molti casi risposte personali più che risposta che riguardano l'andamento del funzionamento della coalizione se mi è permesso io credo che sarebbe utile fare
Un passo indietro forse Enzo Bianco prima faceva riferimento alla referendum sulla preferenza unica io sono convinto che uno dei criteri interpretativi della storia politica degli ultimi anni
Stia nel fatto che a un certo punto questo conflitto tra Stato e cittadini o meglio tra cittadini e delitto comunque detentrici di poteri connessi con la dimensione pubblica ha cominciato a esprimersi
Non solo in forme di protesta di dissenso di vario genere ma a partire dal referendum sulla preferenza unica ha cominciato a esprimersi anche in chiave elettorale
In questa chiave vanno letti secondo me oltre quel referendum
L'avanzare della lirica nelle elezioni del novantadue il crollo dei partiti tradizionali e poi avanti certi risultati delle elezioni amministrative Mantova poniamo
Fino ad arrivare al risultato delle elezioni del marzo novantaquattro che al di là di ogni altra considerazione
è saggio non dico che è giusto è saggio interpretare alla luce di questa linea di tendenza perché poi ci si può scaldare il cuore perché ha perso col fatto che quegli elettori che hanno scelto diversamente erano dei erano cattivi o degli stupidi o dei mio più degli egoisti ma dirigendo movimento pieno di gente elaborato sia a destra che a sinistra
Elezioni del marzo novantaquattro essendo convinto che è un movimento altre persone intelligenti credo che una ragione ci sia e che
Quelle risultato elettorale era collegato con questa linea di tendenza il senso di una volontà di liberazione del cittadino da i Poteri
Che hanno preso in ostaggio in questo Paese la funzione pubblica la dimensione pubblica se vogliamo dirla così che siano poteri pubblici o privati politici o amministrativi o burocratici ma comunque questo era questo era il senso
E io credo che questa tendenza ci sia ancora non penso che si sia esaurita
è su questo che mi sembra che ci sia un deficit di riflessione non dei nostri ospiti perché sulla loro buona fede sulla loro percezione della ma non dubitiamo ma della coalizione che loro questa sera qui
Rappresentano di fronte a noi per questo pensavo che il tema centrale fosse quello di qual è la posta in gioco
Qual è la posta in gioco per voi qual è la posta in gioco per i cittadini e e sottolineare il rischio che di fronte a questa tendenza
In cui è ancora il confronto il conflitto tra i cittadini e i poteri costituiti quello che anima la vita pubblica del nostro Paese pensare che la posta in gioco sia quella di una semplice sostituzione dei gruppi dirigenti per via elettorale o giudiziaria o di altro genere
E e non invece una profonda riforma democratica uso questa parola riforma nel suo senso più forte tradizionale in modo analogo no alla
Alcuni tratti patate della storia
D'Europa degli ultimi secoli questa riforma democratica sia invece la cosa la posta in gioco almeno che i partiti oggi hanno di fronte ai cittadini questa è la mia convinzione che vorrei riproporre anche alla luce delle
Di quello che ci hanno detto i nostri ospiti che appunto son cose interessanti ma che ho l'impressione che non siano insomma non ci confortino del tutto in questa in questa direzione Sergio Mattarella parlava delle modifiche della costituzione del problema dei quorum siamo perfettamente d'accordo che
Ci sono alcune cose per le quali devono essere alzati quorum perché non è possibile che il Presidente della Repubblica si è letto da i rappresentanti della maggioranza solo relativa degli elettori no che la Corte costituzionale che è un organo di controllo e di garanzia alla fine
Diventi nel corso degli anni a forza di nomine da parte dei Parlamenti che esprimono maggioranze solo relativa degli elettori un organo di maggioranza no e altre cose di questo genere
Così come siamo d'accordo che una parte della riforma dell'articolo centotrentotto della Costituzione consiste in un aumento dei quorum il problema però e se alla fine il Parlamento è soltanto il Parlamento
Si riserva una titolarità
Nel processo di revisione della Costituzione
Come a me sembra una titolarità esclusiva quasi un fatto che si all'interno del del Parlamento si possa decidere su questioni che investono il destino dell'intero Paese
Non dico non voglio togliere poteri al Parlamento dico che saggezza vuole dopo due o tre fallimenti di Commissioni parlamentari bicamerali sarebbe bisognerebbe pensare a qualche cosa di diverso e pensando che siano nelle mani di un Parlamento anche elementi che sono a mio parere a parere credo di molti in questo Paese non
Discutibili della nostra Costituzione mi riferisco al sistema dei diritti e al sistema delle garanzie per i quali più che decidere che si possono modificare a maggioranza qualificatissima o quasi nella all'unanimità si dovrebbe dire che
Quelli sono dei punti di partenza intoccabili si può andare avanti non si può tornare non si può tornare indietro l'impressione cioè che il dibattito sulla riforma
Della costituzione e i suoi scarsi effetti né sono a mio parere un prova è un un dibattito che ancora una volta è rimasto una questione
Che riguardava semplicemente ed esclusivamente le forze politiche i vari sensi in cui l'ho ho cercato di esprimere questo punto
Ad Angius vorrei dire che è vero che bisogna recuperare una visione generale della della politica della politica come capacità di dare prospettive al Paese
Io credo però che sia proprio in questo che c'è una una enorme crisi della della politica della capacità della politica ufficiale di dare al Paese delle prospettive a me mi ha stupito come lo dico essa non è stato coinvolto personalmente come nella guerra che il nostro movimento affatto durante la discussione la preparazione della legge finanziaria
In materia di sanità fossero evitare operazioni di taglio ulteriore
Di fondi che sono già al limite sotto i quali si passa un'altra forma di assistenza sanitaria di fatto e e per un investimento strategico su una sanità più efficiente di migliore qualità che desse risultati
In tre anni arrivava arrivati qualcuno lo ricorda anche a dire che se proprio bisognava togliere dei soldi alla sanità si passassero i tabacchi e superalcolici chiarendo che
Quella tassa straordinaria era non sareste l'ipocrisia poi di togliere i soldi alle Regioni a dire alle regioni riprendete velivoli attraverso nuovi ticket ai cittadini questi soldi debito andiamo allora ditecelo che dobbiamo pagare dei soldi per
I farmaci o per quello che sia diteci che lo facciamo traccia la sua straordinaria sui tabacchi sui superalcolici sui fattori di rischio per la salute e non li paghiamo questa battaglia l'abbiamo fatta da soli cioè non si è levata nessuna voce
In chi poteva aveva da dire in materia per dire
Sì no aggiungiamo proponiamo contro proponiamo no questo devo dire che ma colpito perché m'ha fatto pensare come se ci fosse un'incapacità del mondo della politica ufficiale ma parlo qui alla coalizione che dovrebbe capire di più avere più presente questo tema
Di proporre al Paese quella grande quelle grandi decisioni sul suo futuro che ormai devono essere prese e non possiamo continuare a oscillare tra
Appunto il l'idea che sia tolgono le tasse e l'idea che dobbiamo continuare per tutta la vita no come cittadini a pagare
Si è preso il coraggio di dire bene signori abbiamo finito i soldi per la sanità per la scuola per i trasporti per l'assistenza che cosa vogliamo fare
Vogliamo fare dei servizi in cui non sia più tutto gratis in cui a seconda del reddito si diano più soldi in cui questi servizi siano riservati soltanto ai più deboli poi ci spiegheranno come si fa accertare chi era meno reddito che ha più radio ma comunque una decisione di questo genere al paese non è stata proposta e noi corriamo il rischio come base di non avere più lo Stato sociale senza che nessuno lo abbia deciso semplicemente perché sono finiti i soldi dov'era la coalizione di centrosinistra e dove
Di fronte a un problema come questo ci è stata proposta una decisione di questo genere non ci è stata proposta se che poi questa volta i soldi alla sanità non siano stati tagliati beh è andata bene non è detto che tra due mesi vada bene lo stesso
A Enzo Bianco vorrei dire che io appunto continuo confermo gli auguri e confermo la mia impressione è che l'ANCI sia non una sostanzialmente sia morto ma insomma comunque gli faccio i migliori auguri l'importante è non illudersi che otto mila comuni che funzionino bene facciamo un governo che funziona bene non è vero facciano un governo nazionale non è vero
Che se sì come dimostrano tutta la i confronti tra elezione delle azioni nel nostro Paese da cinquant'anni a questa parte che sì si vincono le elezioni comunali così vincono le elezioni politiche e non è vero che è un Paese in cui ci sono otto mila comuni che funzionano
E non funzionano questi comuni come dovrebbero poi è un paese in cui anche il Governo nazionale funziona sulla spinta sulla pressione
C'è un salto di qualità che deve essere messo nel conto non è vero che aumentando la quantità di comuni
Governati da sindaci democratici e progressisti alla fine si avrà una riforma il governo nazionale non è vero per niente perché stiamo parlando di un'altra dimensione della vita del Paese ecco dico queste cose sono per diciamo rilanciare la palla non perché abbiamo il tempo per discutere ma per dire come l'impressione di uno scarto
Che cioè nel pensiero nelle proposte nell'azione della coalizione di centrosinistra rispetto a questo grande problema che è quello di risolvere gestire risolvere questo grande conflitto tra cittadini e poteri che gestiscono la dimensione pubblica che ancora aperto nel nostro Paese mi pare che questo scarto ci sia a me mi preoccupa perché credo che una mondo politico in cui questo problema non è importante non è il più importante ridotti a un mondo politico che rischia di non far funzionare il Paese per quella parte da cui il funzionamento da cui dipende da loro il funzionamento del paese
Bianco diceva alle elezioni primarie giusto ricordarlo e dire che il nostro è credo l'unico movimento Italia che le ha fatte sul serio elezioni primarie
Hanno votato come ricorderà chi ha partecipato circa trecentocinquanta mila persone per scegliere un migliaio di membri dei congressi regionali del movimento tra tre mila candidati scelti senza nessun criterio di carattere preventivo ideologico eccetera il punto Enzo è che se c'è una cosa che spaventa nella coalizione di centrosinistra sono le elezioni primarie
Diciamolo con franchezza io ho partecipato personalmente a un dibattito che era quasi comico a un certo punto a Roma sulle elezioni primarie organizzato dai Comitati Prodi in cui io ero l'unico che raccontavano esperienza gli altri facevano Filosofia ma tra questa filosofia c'era anche chi diceva
Dice ricordiamoci così nei collegi sicuri
Cagli apparati dei partiti candidano i loro candidati tanto quelli sono sicuri nei collegi in cui è quasi certo che perdiamo facciamo le elezioni primarie tanto che qual è il problema no e questo lo dice a uno dei più grandi politologi che ci siano in Italia celebrato sui giornali eccetera no allora io mi permetto di sottolinearlo questo punto perché è un vostro problema proprio segnala un vostro brava questa paura dei cittadini
Di che cosa i cittadini potrebbero fare quando interloquiscono con i partiti con i gruppi dirigenti delle coalizioni nella definizione delle candidature dei programmi eccetera
è un segno anche questo un po'per un po'preoccupante
Che appunto trova possa io avere ragione e cioè che la posta in gioco in questo momento sia il sta semplice sostituzione di classi dirigenti e non una riforma democratica
Del paese per cui se si fa il sistema maggioritario oltre a fare tutte quelle garanzie per i contrappesi
Dal per salvaguardare l'interesse pubblico e i diritti dei cittadini in una situazione in cui ci sono esecutivi più efficaci più responsabili
E meno rappresentativi un altro punto e che se si fa il sistema maggioritario ENI molte delle cose che venivano scelte dopo durante le elezioni vengono scelte prima durante la formazione delle liste dei la definizione dei candidati da definizione dei programmi se questo è l'atteggiamento nei confronti dell'elezioni primarie e voi sapete benissimo che questo è l'atteggiamento nei confronti elezioni primarie la cosa
A me mi mette un po'di sospetto poi fate voi non volete fare le assemblee
Di dei collegio fa delle provinciali fa delle regioni a rifare la fine una grande assise nazionale chi vuole DM Poirier lì si comunica come azione date le cose no se qualcuno protesta ma insomma fate quello che vi pare ma prendere sul serio questo problema perché ci sono molte spie invece che legittimano il sospetto che qui sia in gioco appunto la sostituzione dei gruppi dirigenti e non la riforma democratica del Paese ripeto non lo dico alle persone che sono qui
E mi Mattarella potrà facilmente che impone ecco lo so coraggioso bianco ma lo dico guardando da cittadino diciamo osservatore Esterno di queste cose ma riguarda l'intera coalizione
Bene credo che c'è un materiale per discutere ancora a lungo noi però siamo costrette ai tempi della darei la parola subita ad Angelo so anche perché c'è un problema di aereo subito dopo il sindaco bianco
Se c'è tema forse non ce la facciamo qualche intervento
Mi scuso intanto perché andrò via subito dopo l'intervento del pochissime considerazioni che voglio sviluppare io penso questo anche alla luce dei delle valutazioni sulle cose che aveva detto prima faceva il suo Giovanni Moro
Insomma io credo che ci sia un punto dal quale noi dovremmo partire mi permetto di usare il noi dal senso di forze democratiche di sinistra che vogliono o tentano di dare pur con accentuazioni diverse una risposta comune alla crisi democratica del Paese dicevo c'è un punto dal quale noi dovremmo dovremmo partire e mi sembra questo quello del rapporto quella aveva abbiamo fiducia
No
Pare che sia un problema di bottoni che qualcuno abbia
Diciamo di interruttori
Si fa
Si è fatto buio
Ed è offensivo
No che facilita l'attenzione
Sì parliamo
Va be'in quest'aria mezzo Carbonara sono no no il punto sul dal quale secondo me sul quale noi dovremo cercare di lavorare ulteriormente esattamente quello che io son d'accordo su questo che diceva Moro cioè il rapporto cittadini stato cittadini democrazia
Ora però qual è la questione che affrontando questo problema che sulla quale noi dovremo farlo lei fa in un qualche modo io penso che sia la seguente
Anche per contrastare la risposta che voi le forze di destra danno
Cioè rende concretamente visibile comprensibile
Del perché
Ci deve essere uno Stato efficiente e democratico e di a che cosa serve uno Stato a che cosa servono una democrazia guardate che la destra da quando dico la destra dico la destra più estrema ma dico in fondo anche una certa destra moderata
Sola loro danno una risposta perché non lo dicono la risposta è il fai da te
Se poi noi ci pensiamo bene il fai da te non è una cosa è un'idea non noi non possiamo sottovalutare questo tipo di risposta perché parla al forte ma parla anche al debole cioè
Dà un senso diciamo anche il riconoscimento del merito che io ritengo essere una è questa una delle grandi questioni di valore che anche le forze di sinistra dovrebbero
Come dire acquisire nella propria progettualità però quella risposta il fai da te
Voi insomma l'esperienza ci insegna non solo l'esperienza storica culturale ma anche estesa può in realtà diventa la risposta del ci penso io
Non so se voi avete sentito
Berlusconi ieri a Domenica in era impressionante da questo punto di vista cioè che gli parlava come ma ci penso io garantisco io quella le cose le sistemo io non è il fai da te cioè quel fai da te dentro il quale c'è un qualcosa di positivo poi in realtà si volge nel suo esatto opposto ed è il ci penso io
E ora noi dobbiamo cercare di dare invece una risposta ovviamente di altro tipo di altro segno che è una risposta democraticamente secondo me più compiuta più e allora io credo che noi dovremmo ridare il senso più autentico diciamo delle ragioni poi dalla nascita anche di questa nostra debole e fragile e giovane democrazia anche un po'inesperto cioè che cosa le servivano stati una democrazia noi dobbiamo innervare questo discorso su grandi valori su grandi allora fondamentalmente uno secondo me cioè uno Stato democratico uno Stato che fa e soprattutto fa fare permette di fare una democrazia efficiente devono servire a offrire pari opportunità a ridistribuire le risorse a superare i divari le differenze a cercare di colmare per esempio la distribuzione della ricchezza del nostro Paese che negli anni ottanta e novanta non è stata mai nella storia democratica nostro paese così diseguale
Cioè la democrazia è lo Stato devono diventare questo strumento per cui la questione delle regole che importantissima non ha solo un valore in sé ma ha un valore in quanto diciamo così serve i utile serve utile sottolinea queste due parole ad affrontare e possibilmente a risolvere grandi squilibri grandi differenze grandi disuguaglianze grandi grandi ingiustizie
Allora il giovane dice va be'ma voi che cosa avete fatto sulla Finanziaria varate io non considero questa legge finanziaria il peggio che ci potesse essere il mio parere per dirla papale papale e la seguente la legge finanziaria il governo Dini è la migliore degli ultimi quattro anni
è quella meno ingiusta semovente
Tuttavia l'osservazione di di Moro a una sua fondatezza perché egli dice va bene alcune risorse le avete tenute però dove sta un progetto di riforma di
Beh ma questo è il problema politico però Giovanni se mi consente
Noi siamo alle prese con questo governo tecnico che era secondo me i beni
Ma la tue stesse identiche osservazioni io per il lavoro che faccio il PDS potrei fare per le grandi questioni del lavoro sulle questioni del lavoro dell'occupazione in questa legge finanziaria c'è poco o niente diciamo le cose come stanno
Ma un grande progetto per il lavoro un grande progetto di riforma dello stato sociale rispetto alla quale urgenza necessità io sonda Cola Conte
Noi lo potevamo attribuire ma lo dico adesso non per giustificare niente nessuno sto facendo un ragionamento a un governo tecnico diciamo così
Oppure non è una di quelle grandi questioni di valore di progetto politico sulle quali dobbiamo impegnare anche impegnarci nella sfida per dare una risposta ai problemi del domani pongo soltanto il cui esito non non non penso non voglio dare
Non voglio dare una risposta compiuta allora io concludo perché effettivamente questo lavoro guardate nel quale noi siamo impegnati diciamoci le cose come stanno è molto difficile
Ed è molto difficile perché di fronte a una crisi così profonda del nostro Paese non c'è nessuno che ha una risposta intera compiuta nessuno c'ha la ricetta è anche il fatto che ci siano grandi forza democratica del nostro Paese prescindo dai rapporti di forza dal consenso elettorale
Prescindeva ma grande forza democratico una grande forza democratico una sensibilità democratica può vedere in termini elettorali anche l'uno per cento non mi interessa questo ma grandi forze democratiche hanno della diffide alle difficoltà a dare una risposta anche per la complessità allora della situazione nella quale noi ci troviamo allora qui c'è un problema di innovazione che giustamente al quale giustamente noi veniamo sollecitati ma noi dobbiamo onestamente riconoscere che c'è anche una difficoltà progettuali a far questo
Io no io ho una fiducia
Una fiducia io c'ero
Perché vedete
Riprendo la questione che poneva nel nel decreto precedente si andrà alla Conferenza programmatica dell'Ulivo
Se dovessimo votare a marzo questa conferenza si dovrebbe tenere alla fine di gennaio se le elezioni dovessero andare oltre non lo so a questo proposito voglio dire che io penso
Che noi dovremmo con noi forza democratiche dobbiamo considerare la questione elettorale alla quale andare con regolare con norme nuove con garanzie
Una questione ineludibile è diciamo pure che prima si fa meglio è
Ma non per quelle ragioni politiche alle quali alludeva Enzo c'aveva non temo la questione del centro si ricostituisce il centro in un sistema come questo poi noi o si cambia la legge elettorale integrale Cario profondi o si andrà ad una polarizzazione io
Penso questo
Quindi non ritengo che la questione delle regole esista prima l'affrontiamo e meglio è non vedo le condizioni per una riforma della Costituzione di punti della Costituzione la situazione attuale lo dico a Mattarella
E quindi io penso che prima si va dal foto e meglio è a meno che ovviamente non avvengano degli eventi politici tali rispetto ai quali ecco anche noi anche il PDS o chi ragiona come noi
Di fronte a un fatto politico vero o tenti con nuovo va be allora mi misuro davvero su una fase costituente eccetera la destra non mi pare che abbia queste intenzioni
E così via dicendo alla però andando alle elezioni io mi domando ecco sui temi
Tu giovane citato la sanità io posso citare il lavoro un altro può citare la scuola la ricerca la formazione questione enorme noi stiamo diventando uno dei popoli più ignoranti d'Europa
Perché investiamo meno nella scuola meno nella ricerca meno nella formazione siamo il paese che legge meno libri a meno giornali abbiamo il minor numero di laureati diplomati letta scolastica obbligatoria la più bassa pieno e ci avviamo ad un qualcosa che è catastrofico io penso una prospettiva per il nostro Paese ma allora però ricerca e formazione lavoro le grandi questioni del lavoro le grandi questioni della riforma lo stato sociale concretamente nel nostro programma
Come devono essere scritte da chi non è forse importante che nella definizione di questo progetto noi abbiamo una immissione
Il lavoro e perché non ci devono partecipare lavoratrici e lavoratori di questo Paese alla definizione di questo programma
La sanità ma perché non ci devono partecipare o la riforma dello Stato sociale movimento i soggetti che sono impegnati nella con idee con proposte nella riforma lo stato sociale la scuola la formazione la ricerca ma perché le risposte in termini Progetto che ne dobbiamo dare non devono vedere una nascita è un movimento dal basso non la voglio buttare sul movimentismo su ma la voglio buttare invece sul terreno di una soggettività politica nuova che può crescere nel nostro Paese essendo voi sennò neanche forze politiche democratiche
Di questo centro sinistra abbiano la umiltà dico io e anche l'avvertenza di dare una risposta davvero democratica in termini di protagonismo e di soggettività nuova a pezzi importanti della nostra società civile
Vedete per far questo allora io penso terminato
Noi dobbiamo fare un po'ricco perché insomma un po'qualche volta ci per me ha colpito insomma no avrete letto
Il quel libro dei Antonio Tabucchi sostiene Pereira in quel libro de forse avrete visto anche il film c'è un PIL protagonista che il dottor Pereira che a un certo punto
Si sente dire dalla medico curante su una frase secondo me bellissima Perina è un giornalista del mille novecentotrentotto nella Lisbona Salazar Jana
Che a un certo punto si trova molto sofferente pieno d'acciacchi di di di malattia solo cinquant'anni però un po'imbolsito non pensa più è un uomo intelligente sensibile brillante però non riesce diciamo così
Ad afferrare bene il mondo che lo circonda non è capisce il senso infatti viene un po'imbrogliato punto da essa zaristi eccetera
Però la sua vita cambia quando frequenta due giovani che sono due giovani che fanno la lotta clandestina al regime sarà zarista
Allora questo dottor Pereira che è pieno di acciacchi etc
Parla con il suo medico e gli racconta la storia di questi due giovani che li frequenta e che insomma in queste sue frequentazioni non ha capito bene che sono due clandestini che fanno la lotta alla regina in salsa lista però lui si sente rigenerato
Allora il medico gli dice con un'espressione secondo me è bellissima e di ricevere dottor perire lei anziché pensare al passato
Al suo trascorsi insomma lei ha avuto o dolore perché la moglie morta eccetera si è un po'rinchiuso in se stesso è ancorato ad una vecchia visione pensa che il mondo sia sempre quello del suo passato
E mi diceva espressione bellissima fate due sole parole dice lei
Dottor perire dovrebbe aprirsi dovrebbe pensare a qualcosa di diverso dovrebbe le due parole sono queste frequentare il futuro lasciarsi alle spalle il passato secondo me è un'espressione bellissima
Che a mio modo di vedere deve servire per le forze democratiche di sinistra e forse anche per le forze democratiche di centro cioè frequentare un po'il futuro avere la accettare la sfida dell'innovazione e cercare di dare delle risposte davvero innovative annuo positive
Alla crisi del nostro Paese e vi ringrazio
Grazie
Morgan così esclusa che aveva consiglio comunale che è già cominciato assieme agli altri consiglieri qua presente do la parola all'onorevole Mattarella
Cinque minuti soltanto per rispondere alle cose che Giovanni l'ora nei confronti sollecitato
Il la pena per ribadire che la Costituzione io so bene che vi sono corse intangibile nella Costituzione per fare qualche esempio
Il la norma sull'uguaglianza la norme le norme sul sul carattere democratico delle lezioni e sulla libertà individuale sono norme che se toccate
Stravolga cancellò la Costituzione non è il coro che sono intangibili d'altronde questa è la giurisprudenza dalla Corte costituzionale
Vi sono punti Stone punti decisivi capisaldi appunto della Costituzione che osa modificabile a qualsivoglia maggioranza
Vi sono per quindi questo eco deprimono comune non c'è nessuna discordanza in questo anzi solo dire che la Giunta questo vi sono norme come quelle che reggono l'elezione del CSM o quelle del capo lo Stato dalla corte correzionale che richiedono delle maggioranze maggiori ma vi sono norme che sono immodificabili questo con scontato
C'è poi un quesito soltanto il Parlamento deve occuparsi delle riforme istituzionali
Ora io so dove
Da nel non avviso individuale questo avviso vi è disponibilità piena quando ha integrare è stato anche ampiamente dichiarato questore anche formaggio di qualche proposta attiene l'itinerario che nelle prossime alla stagione ripeto dopo la lezione certamente di riforme istituzionali si definirà sia vi sia aumento di partecipazione decisiva del corpo elettorale questo però senza voler indulgere ad una patologica volontà e di contrapporre Parlamento proprio al corpo elettorale
Perché ecco quando si dice il Parlamento non è il solo abilitato a pensarci
è vero questo intendimento di Giovanni Moro nel senso che vi sono momenti in cui occorre che partecipi
O prima o dopo o a investitura o a convalida il corpo elettorale ma non perché sia immaginabile a questo ne patologica in cui il Parlamento e contrapposto al popolo sovrano perché se così è va cambiato
Ma non possiamo far delle regole immaginando una contrapposizione che sarebbe patologia
Che cos'è la sola domanda la posta in gioco e poi gioco è su tre punti Elli
In pochi secondi vi indico il primo punto
è quello che riguarda la come diceva Giovanni Moro sulla nessun rapporto cittadini Stato su cui ha dettato soffermarmi prima del primo intervento
Per fare un esempio concreto
La foto cittadini è stato e quello a mio avviso l'ho detto e lo ripeto che Tevez contrassegnare come punto decisivo fondamentale prioritario perché da questo dipendono agli altri
La stagione delle riforme istituzionali che sarà affrontata quando finalmente si definirà e si deciderà
Che cos'è questo rapporto per fare il più concreto lo ripeto qui
Credo che malgrado il fascino che può presentare superficialmente
Perché è molto diffuso è molto veicolato dei mezzi di comunicazione parchimetri televisivi io ritengo sia non secondario prettamente non risolutivo il problema di come si legge in campo il capo del governo
Si elegga diretta mento si lega come oggi avviene poi la gente Sormani Celia costa dal dallo SL con la scuola contestati polizia con l'ufficio postale cioè il contro con lo Stato non si esaurisce
Vorrà dire non si caratterizza su come viene formato il governo che punto importante ma si caratterizza essenzialmente su come si articola si modula in rapporto giorno per giorno dei cittadini rispetto alle pubbliche istituzioni Dell'Oro quotidiano svolgersi per questo io condivido accetto e richiami che vengono fatti perché su questo non c'è stato un'adeguata procure Esposito non tua altro o suo alto c'è stato adeguata porno proposte posizione Soda corto
E c'è qualche qualche momento e qualche voce che in Parlamento pone questi problemi Guido che siano questi problemi in cui si inserisce il dibattito vero
Sulla riforma dello Stato
Cioè quello del rapporto che c'è
Tra i cittadini è e pubbliche istituzioni che comprende due scooter ma noi si son Richet in quello della forma di governo o di come si riparte il compito tra Stato e Regioni importantissimo oggi
Ma che pur sempre vedere questi due livelli governo accomunati dal tipo di rapporto col cittadino
O come si legge capo di governo il Capo dello Stato
Secondo punto ricco dice parla la posta in gioco
Che è quello che riguarda il
Che cala tra contrassegnato anche dal dibattito parlamentare o dai dibattiti parlamentari dei giorni scorsi
Che io ripeto sottolineo non sottovaluto anzi né ribadisco l'importanza che cosa c'è stato per esser chiari per esempio del dibatto sul caso Mancuso al Senato
Io mi aspettavo da un ministro che volesse sostenere con il decreto sulle ragioni che facesse un discorso in Senato sul rapporto tra magistratura e società tra giustizia e società che è un problema che c'è nel nostro Paese
E proprio al Complesso importante decisivo per la coerenza democratica del Paese
Ha fatto un discorso che era tutto dentro il palazzo contro Scalfaro e contro Dini bene quelle due concezioni sono contrapposte una concezione che di delle istituzioni come campo di battaglia perché si afferma più forte più aggressivo è una concezione vuol dibattere qual è il rapporto tra le istituzioni e la società i cittadini
Lì c'era l'occasione nella dalle diverse posizioni anche di verde divergenti come convinzioni di fare un dibattito serio sul rapporto giustizia società nel nostro Paese
è stato un dibattito per coprissero Mancuso sulle essenzialmente dentro tutto dentro il palazzo delle istituzioni
Se il per il pettegolezzo su questo ho letto sulla su quell'altro ma tutto dentro il palazzo nulla sull'apporto di ufficio società che un rapporto che c'è da approfondire e definire bene nel nostro Paese
E quindi un problema di ecco se come dire di qual è il ruolo della politica
Di e con solo le dico se sono le istituzioni
Per essere chiari lo che quelli praticamente quanto prima non abbia fatto
Di fronte a tanti a tante tanti discorsi che vedo fare sul presidenzialismo sistema rispettabile sia chiaro questo va da sé
Ma gli intendimenti che dentro vi vedo sono quelli dell'aspirazione a un governo tra virgolette forte
Che è una vecchia tentazione nostro Paese dal qualche decennio qua da Craxi in poi
Bene questo e l'atteggiamento di chi tende a far della politica luogo in cui si ripeto si spacca il Paese
A questo si contrappone e ne teniamo contrapporrà configurabili per cui la politica noi in cui si incontra il Paese
In cui non c'è da costruire il il diesel la fine dell'avversario da combattere abbattere e distruggere macello in cui si incontro interlocutori con cui confrontarsi sapendo che c'è una cosa da prendere anche dagli altri che so di opere differente questo diversa ripeto a contrapposta concezione della politica anche questa è la posta in gioco secondo me
C'è un terzo punto di posta in gioco che quella dello Stato sociale
E se persino Dini ministro come rivela poc'anzi anche sconta i limiti tecnico ha ripetuto nel suo e nel suo ha affermato con apertura con con vigore che io non mi aspettavo insospettato nel suo discorso alla Camera che non si tratta di assistenzialismo
Ma di interventi che garantiscano ripeto anch'io commento insufficienti della finanziaria pur se
Vuole vedere cosa serve avuto in casi diversi
Il che occorre garantire per mantenere un ruolo ne è una definizione è una sussistenza
Di considerazione le carte delle ne fu nelle condizioni più debole della vita del Paese
E che questo significa anche tra l'altro non demolire la l'offerta di servizi che si fa nel nostro Paese
Per quanto insufficiente da correggere tale da rileggere aderente al di ridefinire per tanti aspetti anche questa è la posta in gioco se persino di natura ribadire al suo discorso nei confronti di Berlusconi direttamente qui ripetono una notizia non non dove interpretazione persino si presentino affatto dire che c'è questo problema ed è una una un terzo punto della posta in gioco
E quando
Io vedo sulla sanità per esempio
In concreto disegnarsi in diverse regioni
Una sorta di privatizzazione selvaggia
Le cui conseguenze ultime io temo di invidie di intravedere è solo a mio avviso estremamente inquietanti
E queste la posta in gioco anche questa la posta in gioco
Ora sono queste per fare per fare tre esempi tre punti i contenuti della posta in gioco secondo me
Poi ripeto il timore legittimo ci vuole dove Giovanni Moro ma non sarà soltanto quello di vedere chi vince chi rimane chi se ne va chi comunque occupa i cosiddetti ruoli istituzionali
No per quanto io avevo da dire confida per quanto ci riguarda
Come schieramento il problema e quell'altra quest'altro sono ed è questa la posta in gioco di quelli quelle quanto uno di questi tre punti che ho indicato
Lo Stato sociale nelle in nuove condizioni
Il senso del della vita delle strutture della politica
E il il rapporto tra cittadini e società istituzioni in questo nostro Paese
Sapendo tormente che una condizione in cui quelle cui gioiamo estremamente fluida che sta modificando non dimentica ma questo è un Paese che brucia un mito ogni sei mesi
Per nelle aprile del novantatré Mario Segni sembrava no nelle il leader indiscusso di questo Paese obiettivamente oggi non lo è più sei mesi fa Di Pietro sembrava il il riferimento del novantacinque per cento il nostro Paese probabilmente non lo è più così è stato per altre figure nel corso degli anni questo un Paese che brucio mito ogni sei mesi e che ha una spiegazione tra che Giovanni poc'anzi indicava cioè la spiegazione che c'è un'ansia
Di risposte che non vengono che fate sarà sempre qualcosa di differente la cosa di qualcosa di diverso una risposta ulteriore un qualcosa di ulteriore ora questo non rende forse più brevi del Fonti tempi ma chiama può dire a definire acconti a candidare un contributo per capire con l'uscita che cosa l'ha chiesto ripeto a domandarmi che ne sarà fatte cos'è quella posta in gioco secondo me la posta in gioco è quello
Grazie
Giovane Mario intervento conclusivo
No non è un intervento sonoro credo un ringraziamento
Una presa d'atto di come questa dialogo questa interlocuzione abbia avuto corso in questo pomeriggio credo utilmente per tutti sicuramente perché come noi
Cittadini interessati all'emergere di una rafforzarsi farsi strada di una nuova cultura democratica siamo qui interessati anche a capire che cosa a questo proposito succede nel mondo
Nella politica ufficiale mi auguro per i rappresentanti del mondo dei partiti di questa coalizione che oggi abbiamo con la quale oggi abbiamo voluto dialogare la coalizione di centrosinistra per temi impressioni
Punti di vista che comunque una qualche riscontro nella realtà pure hanno
Per il resto credo che la gestione diciamo degli affetti di questa discussione di oggi sia affidata chat per ciascuna chi vi ha partecipato Movimento federativo democratico non è una lobby nonna diciamo mire di carattere elettorale però ah beh aveva a questo dovere questo interessa di lavorare per la costruzione di una nuova cultura democratica credo questo sia il punto che io voglio ribadire se mi è consentito chiudere con una battuta mi spiace che Gavino Angius è andato via ma insomma se potessi dire
Il mio punto di vista personalmente ma credo in questo di interpretare un po'una sensazione un sentimento che c'è in chi fa politica per la tutela dei diritti dei cittadini nel Movimento federativo democratico ecco credo che un po'le ragioni della dello scarto che spesso si si registrano in in alcuni momenti anche in questo dibattito che sono registrati è forse un po'in questa idea in questo problema lei non non Fregona intendiamo frequentare il futuro non frequentiamo il presente cioè e nel presente che incontriamo come cittadini che vogliono essere corresponsabili del governo del paese i Problemi le difficoltà crisi che non si colgono non si vedono non si considerano ma anche un'enorme quantità di risorse ed energie di problemi che vengono risolti in corso d'opera senza che qualcuno lo abbia deciso in cui anche credo misuriamo in modo concreto come in una società come la nostra le funzioni di governo del governo della società
Sì hanno ormai una faccenda che riguarda una pluralità di soggetti tra i quali ci siamo anche noi cittadini anche se appunto questo non viene riconosciuto spesso anche viene negato od osteggiato ecco quando si parla di futuro dello stato sociale beh
Quando non prevedono i poniamo questo problema pensiamo alle migliaia di organizzazioni civiche di cooperative di impresa e di gruppi professionali che per esempio stanno gestendo secondo criteri da non profit
Ormai dei pezzi sempre più rilevanti dello stato sociale che prima gestiva lo Stato che lo Stato non ha più i soldi
Per gestire no oppure quando parliamo dei certe funzioni che riguardino il funzionamento della pubblica amministrazione parliamo di una cosa che su sta succedendo oggi cioè una quantità sempre maggiore di operatori di funzionare la pubblica amministrazione si sono stufati
Di lavorare a sbafo di vivere a sbafo dei contribuenti e stanno sempre di più
Attivandosi anche se non si vedono a non si vedono perché è un fenomeno che non ha rappresentanza si stanno attivando per l'innovazione nella pubblica amministrazione per l'aumento della qualità il miglioramento dell'efficienza della pubblica amministrazione per attirare un sistema di doveri professionali
Di fronte ai diritti dei cittadini no potrei continuare parlare di categorie professionali non ci sono solo le corporazioni in questo Paese ci sono anche categorie professionali che hanno capito che se hanno un destino ce l'hanno se cambiano il loro modo di lavorare se entrano in sintonia
Con il punto di vista dei cittadini no quindi quando dico frequentiamo il presente non dico soltanto nei suoi aspetti negativi neppure andrebbero Meglio colti non meglio percepiti apprezzato quello che esso detto
Mattarella naturalmente ma anche per le cose positive quanto a risorse umane soprattutto che in questo Paese ci sono quello che mi preoccupa credo ci debba preoccupare che questo rapporto con il presente almeno sotto questo aspetto
Non dico che manchi ma certo stenta ad attivarsi e in fondo la dibattito che abbiamo promosso oggi pomeriggio aveva anche il senso di un richiamo a questo presente che è importantissimo anche perché è il presente che vota e non il futuro
Grazie grazie intanto a tutti voi per la vostra pazienza spero che troveremo anche altre occasioni di approfondimento su questi ed altri argomenti grazie ancora basse