"Il tempo della giustizia" presentazione del libro di Pietro Folena org. dalla Casa editrice "Editori Riuniti"

Grazie di essere venuti a quest'invito degli Editori Riuniti io sono qui come presidente degli Editori Riuniti due battute solo su questa antica casa editrice gloriosa casa editrice che dopo un periodo difficile
Perversi ecco quando ormai si era sull'orlo della disperazione si pensava
Questo immenso patrimonio
Della cultura e della politica italiana andasse disperso un gruppo di volenterosi
Qualcuno dice di irresponsabili
Si è buttato si è ricevuto riusciti a salvare
Questo patrimonio un catalogo molto bello molto ricco
Un magazzino con ventidue miliardi
Copertina
Di copertina
Valore di mercato lascio immaginare quale ma soprattutto abbiamo salvato marchio abbiamo salvato
I diritti
Abbiamo salvato il magazzino
Abbiamo iniziato questa nuova attività da luglio con questa collana che abbiamo chiamato l'universale
Andando sul doppio mercato il mercato delle edicole al mercato delle librerie
Il riscontro che abbiamo avuto finora è stato più che confortevole anche
Molto positivo
Dal prossimo mese inizieremo con delle ecco dei volumi con delle opere che andranno solo in Liberia e non andranno più in edicola ma pensiamo di continuare
Con la nostra produzione anche con una politica dei prezzi triste
I prezzi sono veramente di battaglia perché pensiamo che anche questo c'è un elemento estremamente importanti
In questa collana
Universale che ricordata
Non giovani della mia generazione ricorda
L'antica vecchia collana Universale economica del canguro nella mia gioventù ecco
Fine anni Quaranta inizio anni cinquanta in questa collana abbiamo già pubblicato venti titoli e tra questi c'è anche questo interessante saggio
Di Pietro Folena questa sera presentiamo questo saggio siccome tutti abbiamo degli impegni chi come me deve salire a Torino ministro deve andare a firmare delle carte importantissime non vogliamo sapere quali
E anche gli altri amici hanno sono impegnati
Non siamo in giornate normali iniziamo subito dando la parola al ministro che lo ringrazio Vincenzo Caianiello
Che ci parlerà anzi dirà le sue impressioni su questo libero di Pietro Folena dal significativo titolo direi un libro di estrema attualità ecco di grande attualità il tempo della giustizia prego Ministro
Grazie
Quando ho letto il libro
Pietro Folena
Non mi sono sorpreso
Né mi ero sorpreso quando ascolta
Elezioni
In privato e gli disse poi
Con qualche giustificata giustificabile ritrattazione successiva
Ma credo dovuto ammonta a ragioni di carattere politico
Né mi meravigliai né mi sono sorpreso quando ascoltato le dichiarazioni di del leader del suo partito
Al congresso
Tura associata
E non mi sono convinto non mi sono sorpreso perché era inevitabile
Noi abbiamo aspetta
Noi che ci siamo formati un'altra cultura che siamo partiti supposti che abbiamo
Sempre accettato il concetto Berta senza aggettivi
I materiali
Che abbiamo accettato il concetto di democrazia senza aggettivi
E sapevamo che alla lunga
Avrebbero prevalso del
E non a caso visto
Citazione
A pagina otto a
Gli Editori Riuniti
Di Roma del mille novecentosettanta
Quella che ho io sulla quale io mi sono formato Giovanni
Ciò ha poi anche quella
E ha notato perché non riesce la napoletana
Duecento anni prima
E noi l'abbiamo letto e abbiamo sempre pensato che prima o poi
Ci sarebbe
C'è arrivato
Fa assolvere
Il che hanno avuto sempre
Il rispetto di tutti
Che a un certo punto ci sono
Trovati di fronte a certe realtà
Dice era Cinardo perché poi allievo di Giovanni
è difficile a chi capiti di vivere una storia simile a quella che qui viene raccontato è difficile sottrarsi alla tentazione di dimenticare tutto
Il più rapidamente possibile
E dice mette nell'esergo
Del comune
La parola la frase di Immanuel Kant dunque la libertà della penna e l'unico Palladio dei diritti del popolo ed egli si affida in questo per il volume
Alla Pinetina
Forse non fiducioso viola vip possa venirgli da
E quindi io ripeto non è che mi sono sorpreso noi abbiamo aspettato duecento anni
E siamo giunti alle medesime conclusioni
A un certo momento dice folena
Il
La politica fatta a attraverso la giurisdizione
è la sconfitta della politique
E questo e questa mia e questa citazione questa passo mi riconduce ad una articolo di fondo di un articolista che io condivido
Quasi sempre
Di un
Professore un politologo che si che
Diffusione il quale alla vigilia delle altre elezioni quando
C'era
Una maggiore vicinanza
Tra il partito che non pensiamo al modo con cui successivamente appoggiato il governo uscito non vincitore dalle elezioni
Quindi Coubertin vincitore
Prima che si svolgesse con la campagna elettorale pavento
Il pericolo
Di due poteri quel qualora ci fosse stata la vittoria
Quel partito che invece rimase sconfitto ci poteva essere il pericolo dell'alleanza di due porti come avviene nelle democrazie giustizialiste cosiddette democrazie sfizi Alister del Sudamerica
Dove il partito vincitore per lo più si appoggia all'esercito con braccio secolare
Pare questo aspetto
Si appoggi si avvalga di un altro potere e avremo la l'appiattimento di un potere sull'altro venendo meno quell'equilibrio che Montesquieu in questo fumetto che io sia siano tutti e quattro le edizioni tutte e quattro le i volumi perché sono quattro volumi aveva affermato
E l'aveva fermato in un modo che non molti hanno sempre percepito l'altra sera sulla io ne parlavo con degli amici giornalisti che erano con me
E che dicevano ma mi hanno detto in modo diverso è infatti già lo hanno detto tutti in modo diverso
Perché molti rischi vedeva due pontili mentre lo anche l'ok mi vedeva due
Solo che lo considerava l'amministrazione e la legislazione un unico potere la giurisdizione un altro mentre invece Montesquieu vedeva due voti
Il legislativo ed esecutivo
Quello per Montesquieu quello la giurisdizione era una più chance non era una un PUA
Era cioè una funzione nella nostra Costituzione come nella nostra Costituzione e la vedeva appiattire la vedeva con una distribuzione temporanea di funzioni a determinati soggetti
Una una vicenda questa che poi si è realizzata e sistema americano
In cui il verdetto anche in sede civile fra pronunciato da una giudice temporanei c'ha i suoi difetti lo stiamo a discutere un turismo diverso e non possiamo parlare comunque Montesquieu
Memore di quello che era accaduto nelle lotte durissime stretta di mano
E Luigi quattordici e dieci quindici
Rivale ma anche erano i libri in Tribunale di Parigi Gallerie d'Italia si scontravano con il re Montesquieu diceva che bisogna assolutamente evitare
Che ciò accada che il potere che i giudici siano la magistratura infatti Montesquieu dice
Teniamo la magistratura non i magistrati
Cioè lama i magistrati che si fanno potere
E lui dice sette sette terribile Prisciano secretiamo a questa terribile funzione che hanno nelle mani queste persone di giudicare gli altri uomini
Non devono non deve essere nelle mani di un potere di un corpo che si contrapponga agli altri
E così egli risolve poi lindo risolvibile principio risolubile principio che noi abbiamo poi dovuto risolvere in modo diverso della possibilità che il giudice vada a sindacare un'altra un altro potere perché il giudice non essendo un potere per Montesquieu possa intaccare il potere amministrativo in quanto non c'è un conflitto tra poteri
Nel momento in cui la rivoluzione preoccupata che quello che avevano combinato i giudici prima potesse sconfiggere le conquiste della rivoluzione a servirono il potere giudiziario all'esecutivo
Fecero diventare quasi il riso oppure lo costruirono come un gruppo di funzionari in cui poi noi ci siamo più o meno uniformati nel tempo
L'idea di Montesquieu venne meno e quindi tutte quelle per tre modi per coordinare il principio della divisione dei poteri con quello dello Stato di diritto che vuole che il giudice vada a sindacare un altro potere
Ora come diceva l'onorevole Contestabile un attimo fa la nostra Costituzione prevede che i giudici siano un ordine
E lo dice in contrapposizione al potere non è che usa questo termine in modo così improprio a tecnico
Dice un ordine indipendente dagli altri poteri cioè usando la stessa frase lo sterno due termini diversi qualcosa significa
Significa qualcosa
Che poi non si è verificato
E quindi
Cito poi mi pare che Giovanni perché i due libri si devono a reggere assieme si si sovrappongono si
Si integrano ormai sono il frutto di quella comune cultura
E io qui vorrei fare un film io non non partitico nessuna campagna elettorale è stato sto facendo una porgendo una funzione del mio conto
Funzione pubblica perché ho l'onore di svolgere io mi meraviglio che le forze politiche in campo si stanno facendo reciprocamente la propaganda Luna nell'altro dicendo ciascuno
Ti sei copiato il mio programma è quella dice prima aveva detto prima un adesso ha risposto l'altro ed è una cosa strana sì allora Unione se fra avete lo stesso programma quindi il problema non è di programmi ma etti uomini e allora scegliamo gli uomini non scegliamo i programmi come poi dovrebbe essere perché
La mia opinione e la regione per la quale io ho rifiutato una candidatura che gli era stato offerto dal mio paese di nascita come fatto di di riscossa contro una criminalità che che micosi penetrante la zona di altra più alta criminalità d'Europa
Quando vinsi quando io dissi sì ma vorrei sapere chi sono temi presentano perché avevo concepito così l'uninominale quando spiritualmente non potevo pubblicamente fatto data la funzione che svolgeva all'epoca
Mi sono battuto per l'uninominale l'uninominale significa che la gente sceglie che ciascuno sceglie proprio candidato che manda e quindi un'altra concezione che che invece non c'è stata più
Quando sistema da elezione diretta si era trasformato come vuole la Costituzione in in elezioni indiretta attraverso i partiti
E quando gli si chiede che mi presentai chi questo gruppo di persone che erano venute da Minniti delle più diverse concezioni ed io dissero no mai la sua mi disse qualcuno la sua candidatura sarà poi precisa Roma
E io immediatamente scrissi la lettera della mia assoluta indisponibili
Perché avevo concepito in modo diverso il sistema uninominale i partiti concorrono come dice l'articolo quarantanove a formare la la l'indirizzo politico
Ma i cittadini eleggono i propri rappresentanti
Orientandosi nel senso di una della ma se il programma è comune perché ognuno sta dicendo che bisogna bisogna che Ciampi ci stanno copiando i programmi l'uno dell'altro e allora perché si sono accapigliati tanto i partiti di Roma
Dovevano lasciare alla periferia di scegliersi i propri candidati
Quindi
Tornando al discorso di questa
E a me fa piacere fa molto piacere quando lecco che queste cose che noi dicevamo un tempo quando se ricordate su alcune riviste che venivano pubblicati in questa in questa bella casa editrice
Si dice si parlava della non neutralità del giudice deve del giudice che essendo il giudice non neutrale questo
Non essendo possibile un'altra vita allora il giudice deve essere impegnati ma queste cose nel vecchio sentivamo qui dentro non è che li sentivamo in altri posti e noi che dicevamo ma il problema non è quello che è inevitabile che qualcuno esprima poiché propria ideologia ma tendenzialmente si deve assolutamente evitare
Che ciò accada quindi deve essere una tendenza mentre invece si sposava l'altra l'altra soluzione e quella soluzione che invece io vedo così bello ben smentite in questi due in questi due volumi
Cioè mi riportano a duecento all'infinito e dicendo ma noi l'avevamo detto duecento anni ma non diciamo a voi vi siete copiati quello che noi pensavamo duecento anni fa e noi noi siamo felici
E felici di che cosa
Che
Le forze politiche possano incontrarsi
Dando ormai per scontate queste cose perché invece queste cose
A un certo punto costituivano ancora motivo di contestazione fra le forze politiche Mikasa accettava il principio del giudice non imparziale del giudice non impegnato del giudice collegato alle correnti di partito eccetera
Credo di avere bene Espresso il mio pensiero
E Dio formulo l'auspicio
Soldi a trarne le le le le
Più grosse critiche più le demonizzazione mi di di di chi la pensa diversamente
Di vedermi poi perché ogni tanto in questi giorni sento perché io qua anche difficile stanno egiziana che hanno le loro idee sento dire
Sei diventato uno di destra un altro mi dice si sta comportando come uno di sinistra tutte queste cose mi fanno enormemente piacere perché i significa che faccio delle cose ma volta allora una volta o l'altra
Che possono essere posate dall'una e dall'altra parte
Ed io in questo sono citato così bene io sono stato uno dei più grandi divulgatori dei due cuori autorevole matti del mio ex collega Gustavo Zagrebelsky
Che in una democrazia il Regno del possibile la democrazia non è
L'assoluto che si raggiunge una volta per tutte come alcune democrazie con certe formule affianco che oggi si vengono superate
Sostegni vano la democrazia è quando si rimette sempre in discussione tutto quello che
Che si è raggiunto tranne alcune cose fondamentali
Come l'indipendenza della magistratura da ogni altro potere dello Stato come l'indipendenza assoluta della magistratura dalle forze politiche contingenti e il e la magistrati e l'indipendenza dell'ordine giudiziario ordine dagli alti Potì e dalle forze politiche
Si deve realizzare anche in visivamente
Quando un organo di governo io tengo a dire di governo non di autogoverno la Costituzione non lo ha previsto come organo di autogoverno via Fiamma affiancato ad alcuni magistrati forse troppi ma comunque ad alcuni magistrati eletti via affiancato rappresentanti del parlamento perché i costi per evitare che si trovasse in un corpo
Gli ha messo accanto il Presidente della Repubblica come espressione di garanzia e di collegamento con tutti gli altri
Poteri dello Stato e quindi
Anche questo organo di governo non deve apparire più
Come una composizione
Di gruppi che si ispirano all'uno o all'altro raggruppamento politico
E qui caro amico Folena un passo in avanti lo dovete ancora fare
Non so che questore duro ma l'organo di governo non deve più identificarsi in un insieme
Di correnti espressione dell'una o dell'altra forza politica tanto più che le ha che sono venuti meno alcuni referenti
Di di tradizionali correnti che hanno tutta la loro cittadinanza in sede associativa questo è un fatto cioè la libertà di associazione quindi lo dice la Costituzione e all'interno di un associazioni c'è la possibilità di a di distinguersi di di associarsi di distribuirsi
Ma non del Consiglio Superiore quando noi abbiamo
Una elezione
Proporzionale
Con liste proporzionali
Delle
Dei componenti del Consiglio superiore
In cui si viene eletti in ragione di certe tendenze politiche ideologiche non in ragione ciascuno torna a quel discorso dell'ANIA
Della elezione che io avrei desiderato che avvenisse nei miei confronti per poter accettare non in ragione di una ideologia che non ci deve essere il Consiglio superiore ma in ragione della capacità del soggetto che viene chiamata a h fa parte di questo organo di governo allora noi veramente avremmo fatto l'ultimo passo
Non all'indietro ma in avanti
Perché io mi rendo conto del momento in cui ci fu Pistorio
Per alcune e nel momento in cui forte era il collegamento di alcune di una parte della magistratura con con le forze politiche di maggioranza di Full esigenza
Di a vere una rappresentanza della propria ideologia in seno al Consiglio superiore della magistratura e quindi quella quel collegamento con le correnti il sistema proporzionale che fosse veramente
Difeso dalla sua parte politica che fu
Verso cui accondiscese
L'altra parte
Pur di continuare a mantenere comunque al centro e in periferia in altri posti il potere adesso quella emergenza è finita
Non c'è più bisogno di assicurare questo collegamento questo cordone ombelicale tra una forza politica che rappresenta una certa ideologia ed allora diamo la questa facciamolo questo ulteriore passo perché il sistema elettorale attuale è un sistema elettorale Chiappa che fa ancora Parigi fa ancora sentire coloro che sono stati eletti come uniti da una comune ideologica
Ed io lo posso testimoniare perché quando sono andato al re arrendere il saluto come ministro al Consiglio superiore hanno parlato tre magistrati o quattro uno solo
Non disse io rappresento qualcuno
Ed è un altro
Un'altra persona della quale ho grandissima
Stima per la sua onestà intellettuale che gli altri non l'abbiamo comunque c'è una particolare assonanza sono due fratelli terribile un terribili che siedono nel in questi due organi
Fu l'unico delitti imitarlo delle sue cose dicendo di Coppa
Gli altri mi dissero io parlo a nome dei colleghi capire uno due tre quattro e l'altro parlava a nome di questi articoli
E io avevo avevo letto tanti verbali del Consiglio superiore in cui ciascuno pigliava
La parola Novetti non è un organo rappresentativo di ideologie politiche è un organo di governo di magistrati che è una cosa completamente diversa
Quindi onorevole Folena faccio un ultimo capitoletto a questo strumento e ci pensi a questo suggerimento che era il flottante grazie chiedo scusa
Appena esaurita la prima edizione Folena fa l'altro
Le è capitato a noi lo inseriamo nella seconda edizione allora però consigliere Nino Abbate presidente dell'Associazione nazionale magistrati
Partire proprio dalle ultime affermazioni del ministro
Per dare a folle in un Consiglio
Il segreto no
Invece di scrivere un saggio un libro il tempo della giustizia e scrivere un altro libro il tempo della risoluzione dei problemi della giustizia che mi sembra un modo più concreto di risolvere il problema visti
Che son passati trent'anni e siamo qui a parlare sempre delle stesse cose negli incontri nei dibattiti non facciamo che ripetere
Le stesse valutazioni gli stessi le stesse posizioni le stesse soluzioni di tanti problemi e però ancora oggi denunciamo carenze
Mancanze
Cose non realizzate che purtroppo bloccano il mondo della giustizia
E vorrei
Dire subito
Ma questo è un Paese che deve temere la magistratura signor ministro
Seguo il figlio sì sì sì
Bene
Io credo no non i magistrati la magistratura
Non lo so vorrei sviluppare no no no no no no per carità ma è giusto stiamo presentando un libro di questo tipo è giusto che
Certo la magistratura ha acquistato nel Paese un ruolo
Enorme
Sta pagando a un'eccessiva valorizzazione dell'intervento giudiziario a tutto campo
Con una sovraesposizione della magistratura e di singoli magistrati che un Paese democratico non dovrebbe consentire ma certo non per colpa della magistratura
Ma lo dice Folena nel suo saggio
è vero o non è vero
Che dobbiamo intanto cominciare a fare chiarezza sulle responsabilità del doppio Stato che per lungo tempo operate condizionato alla vita del Paese
Ci sono
Ci sono state e ci sono delle realtà delle illecita
Che hanno richiesto e richiedono ancora a mio giudizio ancora oggi chiudili l'intervento deciso dalla magistratura
O dobbiamo coprire in nome sempre citando Folena di una nuova conciliazione
I guasti prodotti nel passato
Le cose immorali che hanno caratterizzato la vita pubblica e sociale di questo Paese
La magistratura oggi è sovraesposto
L'abbiamo detto sempre con grande decisione con grande attenzione e sappiamo che paghiamo un altro prezzo
Che deriva da una spettacolarizzazione eccessiva delle inchieste giudiziarie che accentua la voglia di protagonismo di troppi e producono danni che la stragrande maggioranza dei giudici in un po'non evitare
Quando Pietro Folena cita l'affermazione al congresso degli avvocati del novantacinque
Di D'Alema
Sulla necessità di un ritorno alla giustizia normale scelti vi è una questione centrale su cui la magistratura oggi si sta confrontando e su cui la stragrande maggioranza dei magistrati ha già dato
Anche nel suo ultimo congresso di Taormina una risposta netta
Noi siamo giudici normali vogliamo una giustizia normale e purtroppo bisogna sempre puntualizzare in nome di quelle demonizzazione di cui parlava il ministro non normalizzazione
Di una giustizia normale che non abbia assolutamente bisogno delle pressioni dei mass media delle luci dei riflettori e che si deve concretamente interessare dei problemi
Quotidiani della giustizia della risoluzione di conflitti d'interessi della salvaguardia di diritti dei cittadini specialmente dei più deboli
E della difesa della società dall'attacco di una criminalità economica e organizzata che la sta facendo da Patrone dalle nostre parti
E certo anche noi vorremmo onorevole Folena
Una giustizia mite come lei scrive quando presenta le sue dodici tesi
è non è giustizia mite in questi tempi
è difficile
Trovarla in un Paese che vive nelle condizioni in cui vive il nostro Paese in cui intanto signor ministro c'è ancora un'assenza della politica spaventosa
Vorrei citare una frase di Vittorio Foa bellissima una politica
Chi
Abbandonato il futuro i progetti che è schiacciata sull'istante sul momento in nome di una cultura del venditore così la definisce Foa
Che esprime compiutamente il senso della realtà in cui noi stiamo vivendo
E in cui
Sì è delegato che delegato sottolineo alla magistratura il compito non solo di moralizzare la vita pubblica
Va di perseguire quelle forme di criminalità tutti i livelli che hanno purtroppo in alcune zone insanguinate la vita del paese e in altre città infangato il senso comune dello Stato
Viviamo in questa realtà
E se continuiamo ad operare in questa direzione
Certo
Il futuro non può che essere triste
Non può esser triste se manca ancora
Quella capacità di dialogo di confronto costruttivo tra tutti
Un recupero di quella politica forte come la definisce Folena che sappia svolgere il ruolo primario che la politica deve svolgere e che non può essere delegato nessuno
I magistrati non hanno nessuna voglia di occupare spazi impropri
Spazi impropri di non hanno voglia di supplenze e vorrei sottolineare qui con forza tra tanti amici
Che ci siamo decisamente contro
Qualsiasi costituzione costruzione dichiarazione di partiti dei giudici
E siamo contro uso un'espressione di Violante quella forma di democrazia giudiziaria che pare essersi oggi instaurata nel Paese
Noi siamo per il rispetto di quei principi di separazione a cui faceva riferimento il signor ministro
Sappiamo benissimo
Che in magistratura e politica debbono operare in ambiti diversi sappiamo benissimo che non ci sono
Darei tutti da realizzare interferenze sconfinamenti che sono nocivi per la stessa democrazia
E dobbiamo ristabilire un clima di confronto tra tutti sereno costruttivo che faccia ragionare sulle cose concrete da fare che faccia abbandonare questa grande voglia di rissa
Questa grande palude che sta purtroppo soffocando le coscienze critiche più limpide di questo Paese
E per scendere al alle piccole cose del mondo della giustizia
Le dodici tesi per una giustizia normale per una giustizia mite onorevole Folena
è vero abbiamo ripetuto in tanti convegni in tanti dibattiti in tanti momenti una serie di considerazioni di valutazioni abbiamo fornito una serie di indicazioni accettabile ma vogliamo partire intanto da un quadro generale di differimento che pure necessario per risolvere questi problemi
Lo dico qui in una sede così attenta certe problematiche tra illustri parlamentari
Ma vogliamo finirla ancora una volta con la politica
Che si è praticata sino ad oggi del pendolarismo e dell'improvvisazione
E vogliamo cominciare a parlare di un vero e proprio progetto giustizia ha o non ha bisogno questo Paese di un progetto giustizia
Vogliamo metter mano dalle fondamenta
A ricostruire quello che in negli anni trascorsi non si è realizzato
Che è stato realizzato male con una serie di leggi contraddittorie frammentarie
Molto spesse molto spesso adottate con la decretazione d'urgenza
Accentuando quindi la confusione e l'incertezza del diritto l'incertezza dell'interpretazione all'incertezza delle soluzioni con una serie di guai che poi alla fin fine hanno pagato i cittadini sulla loro pelle
E cominciare invece a guardare al futuro con altre indicazioni con altre idee garantendo qualche speranza a chi come me da trent'anni in magistratura sentito sempre ripetere le stesse cose e continua a sentire le stesse cose senza vedere mai realizzare nulla
E
Tutto questo perché
Perché dobbiamo ritornare una buona volta al processo e alla giurisdizione
Siamo i primi
Ad accorgerci delle difficoltà quotidiane quando indossiamo la toga e andiamo ad amministrare giustizia e non fa piacere leggere come oggi si è letto sul giornali dall'ultimo sondaggio che il consenso dell'opinione pubblica della magistratura è sceso in un in un anno dal sessantaquattro per cento al quarantaquattro per cento indagine oggi di bambina
è un dato preoccupante che la dice lunga suo l'inversione di tendenza su una caduta di credibilità che coinvolge tutto e tutti e non consente a nessuno di chiamarsi fuori dalle proprie responsabilità e io sono un magistrato so bene che abbiamo tante colpe
Non lo so io non ecco credo che
No io non ho detto questo registra un dato per me è preoccupante perché se cala il consenso dell'opinione pubblica si abbassano le barriere per la difesa dell'autonomia e dell'indipendenza della magistratura agli atti
Dico registra un dato allarmante è un messaggio che lancio molto spesso ai miei colleghi circo di capire non lo so minimamente pensare che è colpa dell'opinione pubblica stavo parlando appunto dei nostri errori feci stava parlando proprio chiudo subito
Stavo parlando dei nostri errori dei nostri eccessi delle cadute deontologiche che hanno caratterizzato una fase non sembra esaltante e che richiedono una grande riflessione all'interno della magistratura
Se vogliamo recuperare tutti un nuovo concetto di un recupero di credibilità dobbiamo intendo cominciare ad abbandonare quei surrogati del processo che hanno caratterizzato specialmente quest'ultima fase della storia del Paese cominciando a lasciare da parte considerazioni
Che portano a vedere una comunicazione visiva giudiziaria di garanzia come una condanna definitiva la custodia cautelare come il momento ultimo
Per e la esecuzione della pena
Quei processi paralleli sulla stampa che sono fatti sovente di verità mezze verità falsi scoop come è capitato in tanti casi e cose irreali
Dobbiamo recuperare in sostanza
L'essenza vera del processo e della giurisdizione che fa tentando di rispetto delle regole
Rispetto delle regole processuali e sostanziali che è fatta di imparzialità dell'accusa che è fatta di terzietà del giudice garanzie dell'edificio della difesa
E rispetto prima di tutto
Dei diritti del cittadino che si rivolge al magistrato per avanzare le proprie ragioni del cittadino che incappando nelle maglie della legge non deve vedere la magistratura
Non deve temere la magistratura come purtroppo è capitato in qualche caso nel passato
Ecco se tutto questo è vero se c'è veramente la voglia di di creare in questo Paese
Una nuova civiltà consentitemi una parola forte
Tutti debbono essere impegnati a fare la loro parte
La magistratura italiana non si vuole tirare fuori da questa discussione pretende anche per i sacrifici del passato
Per l'impegno posto in tante vicende in tanti momenti delicati della storia del Paese perdente quel minimo di dispetto che le deriva da ripeto tanti sacrifici
Dal fatto di avere esercitato senza altri punti di riferimento un controllo di legalità a tutto campo che ha determinato le conseguenze che conosciamo benissimo tutti quanti è un'ultima considerazione
Io faccio parte di una corrente della magistratura
Sono nato
Creando correnti continua a esser parte di una corrente sono stata al Consiglio superiore eletto in una corrente
Sono oggi presidente dell'associazione perché espressione di una corrente ma presiede una giunta unitaria
Il che significa che anche in magistratura il comune sentire sui problemi giudiziari stanno cambiando tale sta cambiando tante cose
Però io credo che bisogna lavorare non demonizzando tutto rendendoci conto che il patrimonio culturale di ognuno di noi porta è servita entrando a far crescere l'istituzione giudiziaria
Serve ancora al confronto serrato serve a trovare le soluzioni più adeguate perché solo dal confronto possono trarsi conclusioni adeguate a trovare dicevo conclusione adeguate per la risoluzione dei problemi di questo Paese
Abbiamo tutti interesse a lavorare la casa comune nell'interesse comune
E il Consiglio superiore
Signor ministro io ho vissuto dopo dieci anni di processi di terrorismo quattro anni d'inferno come componente del Consiglio superiore perché la mia visione istituzionale
Mi portava a idealizzare il Consiglio
Come qualcosa di diverso
Ma il Consiglio
Oggi
Deve mantenere deve mantenere sottolineo una composizione che rispetti tutte le culture tutte le idealità presenti nella magistratura e nel Paese
Ma deve esser messo anche in grado di potere svolgere il proprio lavoro con grande tranquillità
E voglio dire
Questo per sottolineare un dato di fatto
Dal mille novecentottanta stiamo attendendo una legge che riformi consigli giudiziari
Che elimini una serie di competenze del Consiglio superiore deve oggi svolgere e che impediscono un lavoro normale sui grandi temi
Abbiamo bisogno
Non ti leggi che modifichino astrattamente il Consiglio superiore perché debbo dire con molta franchezza una un passaggio del genere preoccupa enormemente la magistratura italiana per tanti problemi ma abbiamo bisogno intanto che si comincino a realizzare le precondizioni per potere operare con tranquillità
Rispettando i tempi tecnici necessari rispettando le esigenze degli uffici giudiziario
Siamo qui per un confronto a tutto campo la magistratura non si chiama indietro ecco se cambiamo intanto il linguaggio se modifichiamo prese di posizioni preconcette
Se riusciamo a capire che dall'altra parte ci sono uomini che hanno voglia di istituzioni e voglia dello Stato noi cominciamo a fare un passo avanti e quelle speranze
Di cui parla nel suo libro l'onorevole Folena possano anche cominciare a realizzare
Parola l'avvocato Domenico Contestabile senatore di Forza Italia
Innanzitutto io voglio fare i miei auguri all'amico Diego Novelli
La casa editrice e per la libreria
Salvare una casa editrice salvare una libreria è sempre opera meritoria ricordo che quando io ero poco più che un ragazzo
Un bibliofilo molto legato a Benedetto Croce Tammaro De Marinis i più anziani di noi se lo ricorderanno mi disse che le nefandezze dell'Inquisizione non erano state tanto tanto nel bruciare gli uomini quanto nel bruciare i libri io credo che tamarri Marisa abbia esagerato però
Bruciare Di Pietro se la nefandezza salvare i libri e un un grosso titolo di merito per cioè i miei auguri all'amico
Diego Novelli
Veniamo al libro quando ho letto il titolo il tempo della giustizia
Mi è subito venuto a alla mente una rubrica che i più anziani Dinoi ricorderanno che si teneva sul mondo
Di Mario Pannunzio trent'anni fa la rubrica era aveva un titolo si chiamava il giudice e il tempo quasi uguale al tempo della giustizia e della tenuta da un magistrato
Comunista cui io sono molto legato da da profonda amicizia il magistrato comunista si chiama Dino Greco il presidente Abate lo conosce
Dino Greco in ma questa rubrica sul Mondo di Pannunzio parlava e le il giudice il tempo parlava della solitudine del giudice il dramma del giudice come dramma della solitudine
Sono passati trent'anni e leggendo il libro di Pietro Folena il titolo è quasi uguale il tempo della giustizia
Scopriamo invece che il dramma del giudice è proprio l'opposto non più il giudice solo ma il giudice troppo calato nella società addirittura forse troppo calato nella giustizia
E perciò in trent'anni si sono capovolte le situazioni
Una volta il giudice solo ora il giudice troppo immerso nella polis nella città nella società questa è l'evoluzione dei tempi
è inutile che io parli
è inutile che io parli delle cose sulle quali sono d'accordo sull'impresa
Parlerò perché delle cose sulle quali non sono d'accordo mi rendo conto di essere fazioso e partigiano
Ma fazioso e partigiano sono io ma lo è anche Pietro Folena nel senso buono detto da Benedetto Croce il quale una volta di fu rimproverato di essere storico fazioso e partigiano e lui rispose vero sono storico fazioso e partigiano ma della mia fazione della mia parte che guarda caso è la parte giusta
Folena è convinto che la sua parte sia quella giusta io sono convinto che la mia parte sia quella giusta siamo tutte e due faziosi e partigiani
E da fazioso e partigiano quale sono
E io voglio andare subito al punto sul quale io non sono d'accordo in un capitoletto intitolato le bugie di Berlusconi si sostiene e che i i giudici che nessuna azione giudiziaria che la giurisdizione
Non sia stata utilizzata a fini politici io su questo proprio non sono d'accordo
Ritengo che purtroppo non i giudici
Ma i magistrati quelli del Pubblico ministero sono magistrati non sono giudici i magistrati abbiano qualche volta
A fini politici
E poiché Pietro Folena parla di Berlusconi io voglio qua ricordare che l'azienda di proprietà dell'onorevole Berlusconi ha celebrato pochi giorni fa la millesima perquisizione
La millesima perquisizione quando Berlusconi me l'ha detto io ho detto ma Stura subito a una bottiglia di champagne perché un evento e che sicuramente va festeggiato
Ma mille mille perquisizioni ed è nella Laura clubber uno storico del Medioevo francese diceva appunto mille e non più mille si riferiva appunto al millennio medi realistico
Formidabile formidabile formidabile
Ma io mi domando quante perquisizioni ha ricevuto l'affiliato una decina quante perquisizioni ha ricevuto un'Olivetti una decina quante perquisizioni ha ricevuto Mediobanca due tre
è fra due tre mille cioè una grossa differenza e perciò io credo che sia abbastanza complicato abbastanza improbabile pensare che queste perquisizioni siano politicamente indifferente ma io non voglio più parlare
Dell'utilizzo diretto della giurisdizione ai fini politici perché voglio qui parlare
Di un utilizzo in direttore della giurisdizione a fini politici facendo degli esempi annui a tutti noti
Alcuni magistrati che hanno molto meritato
Nei confronti del Paese per esempio il procuratore del della Repubblica di Palermo magistrati che hanno ben meritato nella lotta alla criminalità organizzata
Ponte Viggiano il prestigio che viene ricavato da questi meriti
In maniera impropria per esempio io ricordo che il procuratore della Repubblica di Palermo
Negli ultimi nelle ultime settimane del governo Berlusconi è andato alla televisione e non ha parlato di giustizia
Ma ha spiegato io ho visto la trasmissione su Rai tre ha parlato che la democrazia ha detto che la democrazia era in pericolo
Quel segnale lanciate in quel preciso momento era un utilizzo improprio del prestigio giustifica guadagnati con la con grande esercizio della giurisdizione facciamo un altro esempio
Il pool di Mani pulite di Milano un giorno dopo il decreto Biondi che Pietro Folena definisce decreto salva ladri io collabora da quel decreto mi pento solo di aver sbagliato
La metodologia la procedura dovevo proporre un disegno di legge non un decreto legge ma confermo il decreto punto per punto punto per punto dal perché decreto salvava del per il pool Mani pulite è andato alla televisione Antonio Di Pietro aveva la barba mal fatta
E questo era lo vendeva la cosa ancora se si vuole più affascinante e con voce emozionata al letto un un comunicato contro decreto Biondi il governo Berlusconi e finito in quel preciso momento e andata avanti bivaccando per qualche mese
Ma quella comparsa alla televisione del pool Mani pulite ha ha forzato il governo Berlusconi il governo Berlusconi è finito in quel preciso momento ossia ancora una volta il prestigio che ci si è guadagnate dalla giuridicità alla giurisdizione è stato utilizzata a mio parere per fini impropri
Un altro esempio di cui parla Pietro Folena e su questo sono perfettamente d'accordo con l'Unione Pietro Folena stigmatizzare in termini decisi il comunicato di duecentoquaranta magistrati del pubblico ministero alcuni autorevolissimi e meritori meritori per il nostro Paese
Un comunicato che intervenne nei giorni precedenti all'approvazione in commissione al Senato della nuova legge sulla custodia cautelare
Duecentoquaranta pubblici ministeri che in termini drammatici denunziava hanno questa legge e con un tentativo evidentissimo di pressione sul Senato della Repubblica
Fa bene Pietro Folena stigmatizzare questo episodio perché a mio parere è un episodio molto grave
Anche anche l'associazione è verissimo e Pietro Folena ricorda nello suo un libro come l'Associazione nazionale magistrati ha preso le distanze da questo episodio
Ma duecentoquaranta pubblici ministeri non uno ma un po'perciò una parte molto consistente
Dei pubblici ministeri in Italia hanno cercato di intervenire sul Parlamento a proposito della legge sulla custodia cautelare l'episodio è grave
Badate bene e grave anche per la materia
Nella quale esso sia il volto
Potete convincere tutti che in materia di custodia cautelare tutto sia stato regolare in Italia negli ultimi anni eccetto che Flick e contestabile e sapete perché
Perché fresche contestabile a volte anche insieme
Hanno assistito a centinaia di interrogatori in carcere Fricke contestabile hanno visto come si svolgevano questi interrogatori
Per cui sul fatto che la custodia cautelare non sia stata utilizzata come strumento depressione io ho detto in termini brutali come strumento di tortura e mi assumo la responsabilità di questa dichiarazione
Per ottenere non solo le confessioni ma le chiamate di correo sia sia stato fatto un utilizzo improprio della custodia cautelare
I pubblici ministeri d'Italia i signori presenti possono cominciare tutti ma non foniche Contestabile perché Flick Contestabile erano presenti nelle carceri quando si sono svolti questi e peso
E perciò l'intervento dei pubblici ministeri è avvenuto anche in una materia particolarmente delicato voglio fare un ottimo esempio
Riguarda il Consiglio superiore della magistratura sempre in Commissione al Senato è arrivato un parere del Consiglio superiore della magistratura sempre sulla legge sulla custodia cautelare
Un parere critico sulla legge sulla custodia cautelare ma il problema non è questo
Il problema è un altro
Il parere e dato illegittimamente perché la legge del mille novecentocinquantotto dà facoltà al Consiglio superiore della magistratura di dare pareri al ministro non al Parlamento
Quando arrivò il parere del Consiglio superiore che fa unanime in commissione Giustizia al Senato alcuni senatori sì ribellarono io ero fra questi perché c'era il Consiglio superiore era intervenuto illegittimamente perché la legge del mille novecentocinquantotto dà facoltà al CSM di dare pareri se richiesto
Al ministro non al Parlamento e si capisce bene perché perché il ministro Norton dell'esecutivo e ha necessità di pareri tecnici autorevolissimi
Il Parlamento è sovrano perché il legislatore e non necessità non ha opportunità di pareri tecnici autorevolissimi non solo ma la legge del mille novecentocinquantotto dà facoltà al Consiglio superiore della magistratura
Di dare pareri in materia di amministrazione della giustizia non di giurisdizione non di esercizio della giurisdizione la custodia cautelare
Parlo storia cautelare appartiene ovviamente all'esercizio della giurisdizione
Per cui il parere era illegittima sotto due profili era stato dato a un organo a cui il CSM non poteva dare pareri ed era stato dato in una materia in cui il CSM non poteva dare pari una pressione più illegittima di queste e difficile ad immaginarsi e sono contento che del suo intervento il ministro teneva acconsenta questa interpretazione voglio dire e dire che i giudici non siano intervenuti in politiche in Italia
E e complicato
Perché è sotto gli occhi di tutti dice un intervento diretto o indiretto della giurisdizione negli affari politici
Nel libro di Folena e riportato una frase assai interessante di Pasolini che io o no non l'ho detto o avevo dimenticato a proposito del vuoto in politica la natura a Borrelli voto ma anche la società anche la polizza apporre il vuoto
Per cui la mancanza di politica in Italia una classe politica fatta in buona parte di ladri quella della Prima Repubblica
Ha lasciato spazio e i magistrati hanno teorizzato un diritto dovere di supplenza voi vi ricordate le polemiche contrario Breschi proprio sul diritto-dovere di supplenza hanno teorizzato un diritto dovere di supplenza ed hanno invaso il campo della politica questo è contrario a al alle basi della nostra società democratica l'articolo quattordici della Costituzione rivoluzionaria francese e mi disse che aveva citato
Il marchese di Montesquieu rapportato una rarità una preziosità una delle prime edizioni del del Prix de Rua
Io sono devo dire attento lettore degli illuministi non conoscevo quell'edizione
E e ma voglio dire l'articolo quattordici della Costituzione illuministica della Costituzione rivoluzionarie repubblicane recita testo quasi testualmente
Non è possibile democrazia non è possibile costituzione senza separatezza fra Pupi potevi e delle funzioni per cui il diritto-dovere di supplenze in realtà significa la fine della democrazia
La Coppa perciò non è solo leggi originale la colpa è stata di una classe politica e poiché io afflitto facciamo gli avvocati dobbiamo dire che la colpa è stata anche degli avvocati
Io tante volte seduto con Flick su una panca fuori dalla porta di qualche pubblico ministero aspettando di poter conferire in difesa dei rispettivi clienti tante volte io il mio amico Flick abbiamo stigmatizzato
Comportamenti di avvocati strapagati strapagati che hanno avuto un ruolo vi sostanziale collaborazione con il magistrato del pubblico ministero certo mi rendo conto è difficile fare il duro sulla pelle degli altri
L'avvocato che fa il duro e teme la vendetta trasversale sulla pelle del suo cliente magari detenuto si trova in una situazione assai imbarazzante
Ma fra il fare il fra fare il duro e fare il collaborazionista c'è un grosso spazio purtroppo io credo che vi siano state che lo crede anche Flick perché ne abbiamo parlato con quella cella
è scosse circa quel così sui ecco re e e chiedono tale perciò comportamenti degli avvocati ma non di qualche ho pagato di tanti avvocati che secondo me deontologicamente sono da censurare questo se si tiene presente che l'avvocato in Italia secondo un'ideologia liberisti Ca'
E tutto ore di interessi privatistici non è collaboratore
A che vi sia una giustizia giusta l'avvocato è assolutamente indifferente alla giustizia giusta da che l'avvocato a un unico problema unico dovere
La tutela degli interessi privatistici del proprio capire
Detto questo di farmi anche spezzare una lancia a favore dei giudici dei Magistri
Ecco è una notizia io sono meravigliato
Io sono meravigliato malgrado le cose che si leggono sui giornali
Da quanto siano rari gli episodi di corruzione fra i magistrati italiana
Se voi prego
Guardi io faccio affatto facce da trentadue anni l'avvocato penale
A me in trentadue anni due o tre volte ma non più di due tre volte mi è capitato di sospettare che nei processi in cui io difendevo non ad opera mia sia chiaro ma nome abbia opera di qualcuno a favore di clienti di altro ci sia stato qualcosa di poco regolari
Badate bene due o tre volte in trentadue anni in trentadue anni con migliaia di processi
Se si tiene conto di qual è la situazione della amministrazione pubbliche in Italia in cui ci sono delle amministrazioni che sono marce non dico al cento per cento ma all'ottanta per cento
E allora bisogna dire che i magistrati sono stati finora
Sono andati indenni da questa tappe certo Bertolt Brecht descriveva io non amo Bertolt Brecht lo considero un Agitprop però scrive una cosa divertente
Diceva fin quando ci sarà corruzione nei tribunali noi avremmo qualche speranza ci sarà perfino la possibilità che un innocente esca dai tribunali assolto
Questa è una visione un po'cinica io credo che bisogna invece salutare il fatto che la corruzione per i nostri tribunale assai rari
C'è però il problema grave dell'incidenza politica della giurisdizione badate bene io sono un esponente di Forza Italia ma non è un problema di forze ITA
è un problema di Forza Italia è un problema del Polo è un problema del PDS è un problema dell'Ulivo nel senso che è un problema di tutte le forze politiche
O la giurisdizione torna a essere come diceva che ero assente
Anche se criticamente potere neutrale di controllo o i giudici ritornano ad essere poteri neutrali di controllo o è finita la politica o si è finita la democrazia
Io spero che nella prossima legislatura tutte le forze politiche si trovino d'accordo almeno per risolvere questo grave problema qui ringrazio
Grazie io credo di poter essere estremamente breve vista anche l'ora
Io sono qui a titolo personale per esprimere una testimonianza non quella con non solo quella che in modo un po'colorito mi ha attribuito l'amico contestare
Io non sono né ministro me presidente nel Senato non sono neppure il candidato credo quindi super
Eh lo so
Ma io mi illudo di diventarlo credo quindi che in campagna elettorale debbano parlare i candidati e non gli altri
Rompo questo impegno al silenzio più preso dall'altro ieri dopo due stagioni fatte con Pietro Folena girando l'Italia parlare di giustizia
Rompo questo silenzio
Solo per testimoniare la gratitudine Pietro e al libro che descrive un cammino che ho vissuto anch'io come lui partendo da via molto diverso vedete mentre lui scriveva al tempo della giustizia untori riuniti ha avuto l'amabilità di far arrivare anche un mio libro che esce in questi giorni
Che in realtà al documento
Il discorso che io ho cercato di fare per la giustizia
Perché me l'aveva chiesto per l'Ulivo e allora qual è la mia sensazione
Che non possiamo continuare a guardare al passato
Non possiamo continuare a cercare di rinfacciarci perché Rita hai ragione tu ragione Nino quando dice che i politici non hanno dato gli strumenti che trent'anni che usiamo tutti parole vuote
Ragiona Capo dello Stato quando dice che bisognerebbe smettere di parlare della giustizia forse un decreto legge che ci impedisce a tutti di parlare delle beghe giudiziarie del presidente e ci obbligasse solo a parlare delle regole del futuro delle dodici tesi di Folino delle tesi del Polo
O delle tesi dell'Ulivo sarebbe la cosa migliore
Io dico la mia fortuna di essere tecnico e di restare tale in un momento in cui il balletto tra i tecnici e politici molto intenso
Tecnici che diventano politici e politici che diventano tecnici la mia fortuna di restare tecnico mi consente un alibi guardare al
E allora devo dire che condivido
L'importazione di Folena e la condivido doppiamente perché ci arriviamo da posizioni molto diverso arriviamo entrambi da posizioni diverse a un discorso per il futuro della giustizia quello delle dodici tesi su due o quello del documento dell'Ulivo mio che mette al primo posto nei problemi della giustizia
Il rifiuto della logica dell'emergenza con cui la giustizia è stata affrontata fino adesso il rifiuto della logica della settorialità
E il rifiuto della logica dello scontro che tutti politici magistrati e media abbiamo utilizzato in questo periodo
Vedete ieri qualcuno ha accusato il polo di aver plagiato il programma dell'Ulivo nell'economia con l'Ulivo di aver a sua volta plagiato il programma del Polo
Io ho trovato molti punti in comune tranne quelli sul Consiglio superiore tranne alcune piccole corre voi dite che va indebolito il potere del PM noi diciamo che va rafforzato il potere dell'avvocato si ricordi Pietro le discussioni
Ma nella sostanza diciamo la stessa cosa allora sulle prime mi sono spaventato letto Dio siamo al buonismo più completo corsia ma i programmi intercambiabili
Che va bene per ogni stagione no no non è così per la giustizia almeno è una profonda verità
Perché le regole della giustizia e dell'efficienza della giustizia di una giustizia civile che non funzionerebbe funzionare di una giustizia penale minore che non funzione che deve funzionare e allora questi obiettivi e queste le regole per farli la giustizia alternativa dei giudici di pace la depenalizzazione
La giudice unico lo sfoltimento dei riti alternativi la riforma dell'ordinamento giudiziario
Niente siamo un Paese non fu mi ricordo Giolitti scusate io sono molto meno invito di voi ricordo solo una frase di Giolitti nel quale diceva che le leggi tesi amici si interpretano e per gli altri si applicano
Ecco io credo che dobbiamo entrare nella logica di una giustizia che sappia applicare le leggi per tutti in un'ottica di efficienza ed è qui che mi piace l'iniezione Pietro per una testimonianza comune chiede inoltre lì ma che anche nei nostri viaggi dei nostri giri di autunno ed inverno
Alla ricerca di una comune cultura dell'efficienza della giustizia
E di un recupero della legalità della giustizia e qui chiudo veramente che può essere efficiente solo se si colloca in un sistema efficiente
Noi da quattro anni ci stiamo illudendo di poter costruire aprire criticare una giustizia efficiente in un senza preoccuparci assolutamente di ciò che a monte della giustizia
Forse è l'ora di piantarla lì discutere di rimboccarsi le maniche ricominciare a lavorare grazie Piero
Grazie al professor Flick allora l'autore per concludere questo incontro sì per ringraziare innanzitutto chi ci ha ospitato questa sera alla Libreria
Rinascita per ringraziare l'editore novelli Diego Novelli gli amici
Che con lui in questi mesi hanno salvato e rilanciato questa casa editrice che ha mi hanno dato questa
Opportunità di
Offrire a un prezzo assolutamente invidiabile perché costa meno meno dell'unità del sa la metà dell'unità del sabato qui
Non ce l'ha a che fare
Comunque c'è un poco più dell'unità negli altri giorni avevo qualsiasi quotidiano
Di offrire quindi un piccolo libero non lo chiamerei un saggio perché non ha la diciamo la presunzione di avere una completezza saggistica un po'uno spaccato che cerca un po'di di dire
Di proporre le ragioni che hanno portato il PDS cercare di lanciare una nuova sfida sulla giustizia qualcuno vuole chiamare l'ha voluta chiamare svolta
Qualcun'altra una proposta diciamo di un progetto non spetta a me dire esattamente che cos'è ma invio insomma ne sono stato un testimone nel corso di questi mesi ne sono stato partecipe e quindi io con grande piacere che stasera voglio ringraziare oltre la casa editrice anche le personalità illustri a partire dal ministro di grazia e giustizia presidente Abate dal senatore contestabile che hanno accettato di presentare questo libro voglio ringraziare in particolare il professor Flick
Con cui credo che abbiamo condotto insieme in questi mesi un cammino poi vedremo come andranno le cose dopo il voto ma i temi della giustizia rimarranno lì
Al di là diciamo delle conseguenze politiche
Del voto un cammino che secondo me ha messo molte basi per una possibile azione
Concorde
Io sono convinto che il tema della giustizia non possa essere un tema su cui si
Governa a colpi di maggioranza
Il vero dissenso sul decreto sentito un'autocritica di Contestabile questa sera al senatore Contestabile sul punto del decreto non è un un'autocritica secondaria
Questo caso la forma è la sostanza al di là poi nel merito come del decreto io credo che
Sulla giustizia non dobbiamo fare lo stesso sforzo che vogliamo fare sulle riforme istituzionali sulle regole del Paese
Perché ho la giustizia un bene è considerato un bene comune e condiviso
Ma tutti
Certo oppure io credo che
Inevitabilmente proseguirà quella forma
Metaforica di guerra civile che abbiamo vissuto nel corso di quest'ultimo periodo
Che io vedo con angoscia
Come il tratto dominante di questo avvio di campagna elettorale ma non è di questo che per amore stasera anzi abbiamo avuto una positiva pausa diciamo rispetto alle polemiche di campagna elettorale e che secondo me se dovesse durare a lungo o porterebbe
La credibilità della politica ancora più in basso perché Mannheimer non c'ho letto quanto è credibile la politica
Però sicuramente non è molto alta questa credibilità
Quella della magistratura l'abbasserebbe di altri venti punti o forse di più
Quella delle istituzioni della democrazia
Anche dei diversi corpi dello Stato subirebbe anche essa secondo me è un un duro colpo
E io credo che il cittadino alla fine sarebbe più solo più debole
Allora io vi voglio ringraziare e voglio dire che cos'è a mio modo di vedere dire anche coloro che non hanno avuto la diciamo la pazienza di leggere queste pagine
Che sono qui presenti questa sera che cos'è a mio modo di vedere il tempo dalla giustizia
Io dico il tempo della giustizia perché in questo in questo momento questo in diciamo nel marzo del mille novecento
Novantasei
A mio modo di vedere non è il tempo della giustizia o non è ancora il tempo delle giustizia
E non solo perché la custodia cautelare in alcuni casi è stata utilizzata in molti casi è stato poco utilizzata in forma impropria nel corso di questi ultimi anni
Ma per un ragionamento che è un po'più profondo su cosa è avvenuto nel corso dei decenni che abbiamo alle spalle perché io ritengo che in sostanza noi abbiamo avuto un sistema giudiziario nel corso dei decenni che abbiamo alle spalle forte con i deboli e debole con i forti
E
Questo è stato un processo non privo di rotture non privo di contraddizioni
C'è stato un cammino che va riconosciuto un cammino importante nella magistratura fra gli operatori della giustizia nella società
Che ha affermato il valore del indipendenza dei giudici e dei pubblici ministeri
E il valore dell'obbligatorietà dell'azione penale
Ma l'obbligatorietà dell'azione penale per ora trent'anni o forse più
Si è fermata alle soglie di certi Poteri di certi palazzi
Più di questo rimango profondamente convinto poi non so se si sia fermata perché c'era la corruzione anche dalla magistratura o in alcuni settori la magistratura
O si è fermata anche per un'eredità storica più profonda insomma per una connessione più o più sistematica nelle classi dirigenti fra il potere politico
E le classi dirigenti del Paese di cui anche almeno l'alta magistratura faceva parte noi oggi critichiamo
Le modalità di avanzamento nella carriera dei magistrati io faccio qualche riflessione su questo punto anche nel libero e bisogna per un'altra stagione
Certo però non rimpiangendo la stagione in cui in magistratura si faceva carriera per conformismo alla giurisprudenza prevalente della Cassazione e cioè sostanzialmente
Diciamo le classi dirigenti del Paese cioè dobbiamo inventare
Qualcosa di diverso non tornare a quella stagione insomma
Ecco io credo che noi abbiamo avuto o questa questo processo che mi voglio cercare anche di spiegare storicamente perché anche a me il discorso del magistrato di sinistra io che sono un uomo di sinistra riferirmi a quello che dice il
Se eccellenze ministre Caianello che stasera loro oggi lo sento come qualcosa che stride con le mie convinzioni
Se storicamente il magistrato esista non è stata solo una scelta personale nel momento in cui io votavo ma è stata una scelta
Un po'che ha portato alla costruzione di una soggettività associativa
Ciò secondo me si spiega con il fatto che la giustizia non era stata non era giusta
Non dico che giustifica tutto quello che è successo allora alla giustizia non era giusta e che c'era una giustizia punto debole con i forti e forti con i deboli non voglio dimenticare che il processo del lavoro
Che il l'interesse per i soggetti più deboli della società
Che il garantismo o nei nei confronti delle parti più debole la società sono stati gli elementi fondamentali che hanno spinto molti magistrati a prendere
Una nuova consapevolezza nel corso di questi anni anche a spingere verso
Diciamo una situazione
Poi abbiamo avuto gli anni più recenti che certo non cominciano solo del novantadue io lo ricordo nel libro lo voglio dire qui questa sera state dette cose diverse sullo solo dalla magistratura
Io l'opinione che senza un omini anche uomini che sono caduti alcuni sotto
Sotto i colpi dei terroni del terrorismo altre sotto i colpi della mafia altri che non sono caduti ma a cui è stato impedito di esercitare un'azione di
Controllo della legalità ne abbiamo avuto come dirò che abbiamo una lunga marcia concedetemi questa questo riferimento insomma che
Provocatorio insomma che però ha poi portato all'affermazione di alcuni valori che nel corso degli anni ottanta si sono affermati anche in braccio di ferro abbastanza drammatici con l'allora presidente della Repubblica
Francesco Cossiga
Con la linea prevalente in una parte importante del mondo politico che in quella fase stava avanzando io ricordo in questo libro la fase dell'ottantasette in cui il PC perché poi diciamo Montesquieu non è che arriva nel mille novecentonovantasei il PC nell'ottantasette fece una conferenza sul diritto alla giustizia in cui c'erano quasi tutti o gran parte degli elementi su cui oggi io noi mettiamo l'accento che però non si sono potuti esprimere in un indirizzo in un Progetto perché dall'altra parte
Sembrava che l'obiettivo di fondo fosse la delegittimazione
E della magistratura e la cancellazione di una indipendenza la volontà di sottoporre a un un arbitrio a un ha un potere politico insomma forte arrogante che chiedeva una magistratura docile
Ecco quanto grave è stato con l'errore e comunque quell'indirizzo nel corso di quegli anni perché poi a radicalizzato le posizioni ha creato dall'immaginario collettivo il partito dei giudici
E tutto il resto insomma
Bene ne abbiamo avuto poi
La stagione più recente possiamo dire la seconda fase la prima fase la Repubblica durata qualche decennio la seconda fase dura dai quattro cinque anni dal possiamo dire dal novantadue ad oggi forse dall'ottantanove alla fine
Dalla caduta del muro di Berlino ad oggi in cui invece il controllo di legalità eh diciamo stato pieno e sicuramente ha occupato spazi che vanno al di là della giù degli spazi della giurisdizione penale
C'era qualche magistrato non voglio fare il nome qualche magistrato penale
Che recentemente in un colloquio con commessi lamentava del fatto che la sua Procura della Repubblica come tante altre procure della Repubblica in questo momento si stanno dotando si sono dotate nel corso di questi anni di consulenti
In materia sanitaria
In materia artistica in materia economico sociale e così via per potere ora
Portare le indagini in tantissimi campi nei quali magari ci possono essere notizie di reato la convinzione che un abuso d'ufficio nasconde non già il l'abuso d'ufficio per il proprio ma qualcos'altro c'è corruzione concussione fatto sta che quando un magistrato penale deve valutare se un artista a cui un sindaco ha commissionato la costruzione di un monumento è artista o non è artista a me vengono i brividi la schiena
Perché vuol dire che stiamo entrando semente entrati un'altra logica ora non ne faccio una colpa
Io dico che il problema è che il sistema il sistema diciamo dei controlli
E la bella vita che il potere legislativo principalmente il potere politico nel suo complesso hanno in questo modo esercitato a volte in modo esplicito dalla legge Jervolino Vassalli sulla droga fino al recente decreto sull'immigrazione
A volte invece in modo più implicita pericolo ci sono centocinquanta mila leggi altrettanti regolamenti è evidente che poi non c'è la certezza della legge
In tutti i Paesi abbiamo una crescita ed delle democrazie avanzate delle forme di controllo indipendente e non solo in materia penale le Authority tutte queste cose e in Italia si comincia ora andare in questa direzione però conto enormi problemi poi di certezza di pensate al Garante
Dell'editoria o o all'Antitrust insomma cioè a quanto siano ancora diciamo formali queste forme di garanzia o di controllo che però sono assolutamente decisive altrimenti inevitabilmente noi andremo a una correremo verso una società in cui la magistratura penale eserciterà appunto un potere non sarà invece
Un ordine come giustamente ci diceva ci richiamava questa sera il ministro Caianiello bene io aspiro al fatto che si possa aprire un un altro tempo che sia effettivamente il tempo della giustizia il tema della giustizia presuppone il tempo dalla politica diventerà
Cioè presuppone una forte separazione
Dei Poteri
Una capacità della politica di svolgerà la sua funzione per quello che riguarda le politiche della giustizia di mettere a disposizione
Della sistema della giustizia nel nostro Paese un'amministrazione che possa funzionare a cui noi non abbiamo dedicato
O un'attenzione a questo un punto che io ritengo chiave soldi sfondare una porta aperta col ministro Caianiello anche col presidente Abate
Ne abbiamo parlato recentemente questo è a mio modo di vedere un punto assolutamente irrinunciabile un punto decisivo
Io credo che lo sforzo quindi debba andare nella direzione degli interessi
Dei cittadini il tempo della giustizia vuol dire non occuparsi più della giustizia per parlare dei magistrati o degli avvocati o di altri operatori importanti ma per parlare del rapporto fra il cittadino e le leggi
Fra il cittadino e le sanzioni farà il cittadino e la cultura della legalità
E da questo punto di vista io credo che ci sia veramente un grandissimo problema cioè problema dei di come
Diciamo superiamo anche i limiti
Del liberalismo tradizionale
Ecco questo lo dico senza nessuna polemica
Cioè io sono assolutamente convinto che la sinistra italiana
Non da oggi ha acquisito forse oggi sulla giustizia lo afferma in modo così esplicito per la prima volta acquisito un orizzonte
Che fa fino il fondo delle libertà e dei diritti civili un presupposto irrinunciabile riferimento a Montesquieu
E agli Editori Riuniti e settantanove non è casuale
Nel senso che proprio la casa editrice allora diciamo un'altra direzione
Quella quella pubblicazione diciamo in quegli anni
Corrispondeva secondo me a una fase che ha aperto pur con molte contraddizioni e non traendone tutte le conclusioni grazie soprattutto alla spinta di Enrico Berlinguer quella stagione diciamo di innovazione che si è poi completata solo quindici anni dopo però non c'è alcun dubbio che i diritti dei più deboli
Le garanzie dei più deboli in una società in cui ci sono ingiustizie sociali e fiscali profondissime lo stesso patto fiscale è in discussione
E in cui operano anche giurisdizioni alternative a quella dello Stato in virtù o meglio in difetto di una giurisdizione
Certa poco costosa e in cui il giudicato sia effettivo
E tutto questo ci deve richiamare con grandissima forza alla necessità di quello che io nel libro chiamo con una forzatura un garantismo sociale
Noi ci siamo occupati nel corso di questi anni dei detenuti eccellenti quando andavano alle carceri ma sono state poche decine
Lo dico senza polemica al senatore Contestabile o a ad altri esponenti diciamo della l'altro schieramento politico o comunque di qualsiasi schieramento
Che si sono mossi sono di fronte alla privazione della libertà personale nella restrizione
Del sistema carcerario quando questi episodi hanno toccato uomini delle classi dirigenti del Paese che capisco hanno subito anche diciamo comunque non con i casi anche con drammi personali seri su quali diciamo occorre fare una riflessione la privazione della libertà al di là poi diciamo del del merito
Ma non ci siamo dimenticati dal fatto che abbiamo delle carceri italiane sessanta mila detenuti di cui la stragrande maggioranza solo per esempio
Povera gente che entra ed esce dalle carceri per reati minori extra comunitari che non hanno neppure le traduzioni latrati la traduzione non nel senso lo spostamento da io dico che il diritto di avere un interprete che lì diciamo gli spieghi quali sono i propri diritti
Ecco io credo al di là appunto del caso carcere che è forse un po'il punto il buco nero insomma come dico più drammatico
Della crisi della giustizia nel nostro Paese non abbiamo bisogno di rimettere fortemente al centro i diritti dei cittadini quando un lavoratore viene licenziato o lo subisce una angheria una ingiustizia
O anche un imprenditore abbisogni di riscuotere un credito e ci mette cinque anni otto anni dieci anni e dopo che è stato deciso non riesce ad avere soddisfatta del proprio diritto dallo Stato perde la sua funzioni c'è poco da fare è qui la la vera rottura la sua credibilità è qui la vera cultura democratica che secondo me e alle e questo è il punto a cui dobbiamo dedicare una grande attenzione e perciò io lo dico con voce alta passione carica veramente noi abbiamo il dovere il dovere di finirla con la spettacolarizzazione della giustizia penale
Documenta del Presidente della Repubblica lo considerato molto positivo abbiamo bisogno anche di legge di no
Come la prosa su questo punto sull'impersonalità delle inchieste da parte del pubblico ministero sul divieto rilasciare dichiarazioni abbiamo bisogno di la legge sulla responsabilità disciplinare dei magistrati
Abbiamo bisogno di regole che diano questa garanzia questa forza però nello stesso tempo abbiamo bisogno lo dico non per polemica anzi ringrazio molto il senatore Contestabile che ha accettato diciamo in questa
Condizione di diciamo in cui siamo abbiamo già cominciato la campagna elettorale un confronto a tutto campo su questi temi della giustizia secondo me abbiamo bisogno anche di un comportamento da parte delle forze politiche di nuova responsabilità
Vedete io avevo proposto qualche settimana fa quando venne fuori la notizia che c'erano trenta magistrati o venticinque perché erano e sono non ricordo che avevano chiesto la
Aspettativa per candidarsi nell'ambito della loro circoscrizione avevo detto facciamo una moratoria
Ma non perché non sia convinto che il magistrato abbia diritto come altri tutti gli altri cittadini a fare a concorrere anche in politica ma perché capisco che in un momento di grandissima sofferenza nel rapporto fra i cittadini alla giustizia e la giustizia la politica
Un atto unilaterale un atto anche diciamo bilaterale diciamo bilanciato da parte dei due schieramenti politici avrebbe aiutato a
Svelenire il clima è stato risposto di no anzi persino sbeffeggiando con insulti non certo la parte di Contestabile da parte di altri
Ho visto che anche nello schieramento dell'Ulivo mentre il PDS non l'ha candidato alcun magistrato nuovo altro schieramento Ludovico hanno deciso comunque di procedere
A candidare qualche magistrato che
Ecco io credo al di là al di là della questione della presenza dei magistrati nel Parlamento che noi abbiamo bisogno
Però di uno sforzo ulteriore il riferimento alle bugie di Berlusconi insomma un programma è una frase un po'forte insomma che c'è nel mio libro che sta nel stava Contestabile
Non è il riferimento al merito delle inchieste io vorrei che non ci fossero equivoci fra chi ci sta ascoltando
Grazie mille
Il riferimento alle bugie è il riferimento al fatto che si possono interpretare le mille ecco di chiami chiamiamo le pinne mille perquisizioni di cui gli uffici del gruppo Fininvest sono stati oggetto
Come una intento politico di una parte politica su un'altra parte politica perché senatore Contestabile
Ho capito ma sì ma con quale intento politico visto che non si presentano alle elezioni e che cioè noi vogliamo contare e le quantità di non le abbiamo contate le potremmo far solo per spirito di statistica di perquisizione di ispezione giudiziaria che ci sono state farà tutte le sedi centrali e periferiche del PDS del movimento cooperativo o di altre strutture connesse la struttura la cifra finale sono convinto sono mi deve credere sono convinto non è molto lontana mi deve credere mi deve credere
Mi deve credere
Ma al di là del numero delle delle per cui il problema è che quando si dice che i magistrati sono golpisti come si è detto in quella frase di del Met di metà di gennaio alla vigilia del processo
Si possono nutrire tutti i dubbi che si vogliono sulla rispetto delle leggi sugli abusi che ci sono su ma quando si affida e si dice che i giudici sono un partito politico una forza politica è inevitabilmente si sposta su un altro terreno del confronto
Allora abbiamo bisogno in grado di recuperare sobrietà
I magistrati saranno meno sopra esposti se la politica eviterà di tirare in un senso o in un altro io non dico che che la sinistra per un certo periodo mondana utilizzato uno una rischiato di utilizzare parte delle inchieste in alcuni momenti degli anni passati però da un paio d'anni un anno e mezzo loro fatto uno sforzo grande a superare e invitare ogni rischia di questo tipo e non per buonismo perché siamo convinti che vi batteremo politicamente
E che anzi più no queste c'è una nostra convinzione appunto che li batteremo politicamente
Che invece LAN per quello che riguarda la legge al controllo della legge l'obbligatorietà dell'azione penale
Il ruolo pubblico ministero eccetera tutto questa debba avvenire secondo quello che è scritto nel nostro ordinamento economizzare nostre leggi dove c'ho gli abusi si tratta di sanzionare quegli abusi allora
Il mio diciamo la mia speranza è che noi possiamo o diciamo costruire un clima di confronto sulle diversità su alcuni punti ci sono diversità programmatiche non è vero che questi che i programmi sono assolutamente identici io penso che appunto questa questa del Consiglio superiore la magistratura
Sì è una questione seria
La mia opinione è che è una illusione che il maggioritario risolva i le malattie
Che il ministro Caianiello qui ha denunciato è una pia illusione perché con il maggioritario noi avremmo le correnti locali
Che faranno il pieno
Le correnti locali rappresenteranno più che le quattro grandi tendenze
Delle se così la possiamo chiamare associative rappresentando magari gli uffici giudiziari della loro consistenza già oggi non voglio dirlo con scandalo per nessuno accanto alle quattro correnti che abbiamo di fronte dove abbiamo anche delle correnti trasversali perché c'è una una corrente dei pubblici ministeri
C'è una corrente della magistratura giudicante
Non sono correnti costituite perciò sono tendenze che diciamo in qualche modo attraversano orizzontalmente il mondo associativo allora io da un lato sono convinto che il mondo associativo e l'Associazione debbano recuperare
Il loro sforzo di contributo culturale e così via ma che la vera risposta al problema è a rischio di un eccesso di politicizzazione Cosimo sopra la magistratura che c'è
Sia da ricercare nelle regole nelle modalità attraverso le quali si per esempio decidono i capi degli uffici giudiziari
Perché è vero che oggi una parte importante di questi incarichi sono non dico lottizzati ma diciamo sono suddivisi con un criterio di equilibrio che cerca di tenere conto della professionalità della capacità
Cari molto più rigidi sia per i campi che per quello che riguarda alle la carriera e lo sviluppo di carriera dalla magistratura rendiamo temporanei gli incarichi direi Dini e non solo gli incarichi direttivi per fare in modo che ci sia non ci sia quella sedimentazione locale che poi inevitabilmente
Ponte di Rappo tutti impropri col mondo politico e magari anche di condizionamenti di altro tipo però ecco facciamolo comunque la consapevolezza che la soluzione non può essere quella di mettere la magistratura sotto il contro lo del potere politico o di tre il controllo di legalità tornando a un'epoca in cui la giustizia la forte con i deboli e debole con i forti io sono per la giustizia forte con tutti e credo che la forza della giustizia sia la sua mitezza capisco che è un'utopia io raccolgo la la insomma la la critica implicita di Nino Abbate non lo so che sei d'accordo ma è un'utopia rispetti la alla condizione attuale a mitezza vuol dire saper le leggi ma saperlo fare sapendo la fare anche con
Con criteri o con tenendo conto di che cos'è la realtà italiana se noi per esempio chiediamo alla magistratura all'improvviso di considerare che l'abusivismo edilizio per dire un grande dramma nel Mezzogiorno o l'inquinamento delle coste delle bari dall'improvvisa dalla mattina alla sera possa essere superato diciamo perché i sindaci sono sindaci di un nuovo potere politico senza immaginare una transizione che ci porta la costruzione della cultura della legalità secondo me come Termoli errore il che non vuol dire chiedere
Alla magistratura una specie di moratoria non interveniamo non portiamo rispetta la legge vuol dire considerare che non do abbiamo un compito che non è dei magistrati ma chiede la politica di costruire uno nuova cultura economia della legalità che ha bisogno non solo di sanzioni penali ma che bisogna che il senso civico di nuove regole nell'economia di nuove forme di controllo nelle con un e alla pubblica amministrazione e ha bisogno di una politica che diciamo si occupi in meno di governare i giudici e di strumentalizzare le inchieste e di più di creare le condizioni di un servizio a cui anche il cittadino più debole posso accedere con certezza e a basso costo grazie Folena
Questo
Interessantissimi incontro con un aneddoto che mi riguarda personalmente anni fa
Quando facevo il sindaco a Torino un magistrato scrisse in una sentenza di rinvio a giudizio sarebbe stato interessante
Interrogare il sindaco Novelli perché è iscritto al partito dell'imputato ma siccome il sindaco Novelli certamente non avrebbe detto la verità scritto in una sentenza di rinvio a giudizio
Questo problema
Farebbe sollevato delle grosse implicazioni perché ci sarebbe stata la flagranza di reato e quindi l'arresto e quindi si è preferito da parte di questo ufficio
Non procedere all'interrogatorio scritto in una sentenza di rinvio a giudizio un giudice istruttore abbastanza noto
Ora utilizzano l'inchiesta su
Riservate
C'è più o meno non è
Proprio con i una comunque allora io manifestare di la mia sorpresa dal mio sconce
Eletto
Ad un alto magistrato di Torino col quale mi lega un'antica
Esperienza negli anni terribili del terrorismo quando celebrammo a Torino con il primo processo alle Brigate Rosse
Questo alto magistrato mi disse ma perché si stupisce sindaco in base alle statistiche internazionali fornite dalle Nazioni Unite e accertato che in ogni categoria professionale in ogni comunità sia almeno il tre per cento di persone anomale perché pretende che tra i magistrati non ci sia almeno il due per cento evidentemente quello fa parte di quel due per cento vuole
Notte grazie
Voleva