"Citta' metropolitana: varare la legge, costruirla avviando la fase costituente locale" dibattito promosso dal Sindaco di Milano, dal Presidente della Provincia e dalla Lega delle Autonomie Locali per sollecitare il Parlamento a sbloccare la legge sulle aree metropolitane al Palazzo della Provincia

Credo che
Un quarto d'ora accademico sia trascorso
Possiamo incominciare a me compete porgere il benvenuto
Dal Sindaco di Milano
Amici che hanno voluto partecipare a questo incontro tutti voi il saluto dalla Provincia di Milano
In questo momento affronta insieme con voi l'argomento in maniera pubblica di confronto l'argomento della città metropolitana
Il nostro sforzo aveva divisi in un programma
Che è un programma in questo periodo amministrativo che ci compete che vede la città metropolitana protagonista sia pure come obiettivo
E quindi discusso questa mattina apre
Un discorso di livello nazionale ma che aveva forti risvolti sul nostro territorio in considerazione dell'importanza per la città di Milano nel Comune di Milano all'interno di questa che ormai la Provincia dopo lo scorporo della provincia di Lodi e la sua costituzione a tutti gli effetti
Quindi contenuto c'è anche un ringraziamento su su quello che duri poi faremo unico cemento anche alla lega Autonomie locali che ha voluto organizzare con nuovi comuni Milano questa iniziativa
A cui va il merito d'averla ideato e collocata in questo momento
E in questo senso giusto previsto anche cioè a condurre stamattina coordinamento dell'iniziativa sia proprio Pellegrini che della lega i responsabili grazie
Sì mi unisco al Chievo assoluto del presidente dello provincia fonderie un ringraziamento due la ospitalità concessa in questo luogo in questo sede prestigiosa
Un saluto quindi ai sindaci e gli amministratori rappresentanti della stampa e ai partecipanti a questo tavolo notturna la lega delle autonomie locali
Ha colto con piacere convinzione l'idea che la sollecitazione che è pervenuta dal Comune di Milano dalla Provincia
Clio organizzare questa tavolo e dire loro tondo quest'incontro sul tema delle città metropolitane varare la legge cominciano a costruirla
Consentitemi a mo'di introduzione prima di cedere la parola ai partecipanti a questo questo incontro
Alcuni brevissime considerazioni a mo'di introduzione pur vorrei partire dalla constatazione che se semplice e ovvia sul fatto che nella realtà metropolitana
E nella sua pur con elementi di specificità esistono a ben vedere gli stessi tutti i problemi che affliggono le tante città e di comuni del nostro Paese solo che appunto nella realtà metropolitana essi assumono carattere complessità tali da divenire troppo spesse delle vere e proprie emergenze ricordarne alcuni problemi dello salvaguarda i militari dell'igiene pubblica al ciclo delle acque la qualità dell'aria
La conservazione del verde il ciclo dei rifiuti
I problemi della mobilità dell'economia e l'occupazione in particolare della formazione professionale ma anche problemi di carattere più per così dire immateriale come il problema è di dire che l'accesso dei tempi dei diritti di cittadinanza
Tema caldo in questo periodo sui problemi dei rapporti con extracomunitari l'immigrazione
Inoltre poiché vi sono dei problemi che sono tipici specifici delle grandi città conurbazioni legati e connessi ai grandi temi dello sviluppo urbano dello sviluppo economico e produttivo
L'uso e il recupero delle aree urbane nelle trasformazioni industriali il recupero del verde urbano metropolitano
La capacità di competitività europea e mondiale che le aree metropolitane devono avere l'esigenza quindi di grandi infrastrutture
La capacità di assimilare culture multietniche eccetera ora se penso a questi temi ad altri che se ne possono aggiungere
Penso in realtà ad una società che si è venuta rapidamente complessi Picardo e che trova nella realtà metropolitane i luoghi della sua più alta ed articolate espressione una realtà quindi che richiede forme istituzionali e politiche di sviluppo
In grado di esercitare un Governo dai processi complessi in atto
Da parte di Sonia Grandis viene tracciato emerge la inadeguatezza a cui sono giunte le forme di governo fino ad Anna S. in campo forma di governo a fronte anche di inventiva politica istituzionale
Salutiamo l'onorevole Patrizia tintoria che invitiamo
Dicevo affronta l'invettiva politica istituzionale anche generosa volontaristica nell'ambito delle leggi vigenti e mi riferisco ovviamente
Ai tanti consorzi di cui l'area milanese si è dotata alle tante aziende di servizio a partire dalle grandi aziende della città di Milano e allo stesso decentramento di questo comune per tacere poi della fase sperimentale dei consorzi regionali che poi sono finiti
Non gloriosamente tutta forme quindi e strumenti di governo che hanno in questi anni accompagnate anche fatto fronte a fasi difficili del processo storico di sviluppo di trasformazione della nostra realtà
Da partire dalla ricostruzione postbellica all'industrializzazione ora la fase post industriale di terziarizzazione avanzata
Il fatto è che tutto ciò è stato utile è anche indispensabile e tuttavia le troppe emergenze che con cicli acuti sempre più ricorrenti ravvicinati
Indicano la loro inadeguatezza la realtà ci impone quindi di porre mano a nuove forme di governo dei problemi dello sviluppo compatibile con l'ambiente ha con la sua vivibilità
Si impone un governo metropolitano a mio modo di vivere che all'apparire sull'interiore città metropolitane
Questo nella consapevolezza che le scelte che devono essere compiute
Sono post pongano esse stesse dei problemi di non facile soluzione di natura istituzionale politica ma anche economica e culturale per esempio
Trovare soluzioni che sappiano coniugare l'autorevolezza del governo metropolitano a cui occorre porre mano e che nello stesso tempo sia rispettosa dell'autonomia dai governi locali esistenti
Ma non possiamo ignorare però io su questo vorrei conferenza richiamare la vostra attenzione che noi l'attenta di più all'autonomia dei comuni e dalla stessa Città di Milano
Che la loro impotenza singolarmente presi a dare soluzione ai problemi richiamati
La mancata risposta alle esigenze e alle aspettative dei cittadini e il colpo di gran lunga più serio che ci può dare infliggere alla credibilità e ruolo dell'autonomia degli enti locali
Vice hanno accelerato mano di parecchi vi sono certo nodi delicati che la legge nazionale chiamata a sciogliere consentendo la duttilità di Scelta corrispondenti a ciascuna realtà metropolitana non è pensabile un unico modello dunque
Consentendo a processi di formazione di crescita sulla base di sperimentazioni locali dal basso evitando schemi rigidi nella ripartizione delle funzioni di questo poi bisognerà vedere i rapporti con la stessa Regione oltre che col Parlamento nazionale
E rispettando il principio della sussidiarietà che ancora più in queste realtà così innovative deve essere
Salvaguardato
Vi sono tuttavia nordiche dovranno essere anche affrontati e sciolti a livello locale li voglio qui richiamare brevemente concludendo il rapporto tra il grande Comune capoluogo i comuni dell'area metropolitana per esempio
E qui occorrerà accerto rispettare l'autonomia del comune capoluogo nella decisione di come e e quando e in quali forme decentra anzi per meglio corrispondere i propri cittadini in termini servizi alle persone creando se autonomamente verranno scelte delle vere e proprie municipalità e tuttavia è comprensibile il timore degli altri comuni di subire un peso determinante ove si procedesse ad un jet decentramento non forte e adeguato
Termino quindi affermando che da questa tavola rotonda ci prefiggiamo in particolare mi pare due obiettivi altri saranno suggeriti da chi interverrà probabilmente io li voglio richiamare questi due obiettivi il primo sollecitare il Parlamento attraverso gli onorevoli presenti a voler accelerare l'iter di approvazione della legge
Completando nell'approvazione in questa legislatura
Esistono e ne siamo consapevoli differenze notevoli tra il testo alla Camera Senato e tuttavia queste differenze
Sono anche ci sembra di capire frutto se non soprattutto frutto della consultazione intervenuta con i sindaci e i presidenti delle Province delle aree metropolitane e quindi occorre tenerne conto sentiremo su questi in proposito l'opinione dei parlamentari
Il secondo obiettivo
è quello di avviare in sede locale nostra quindi milanese
Una vera e propria fase costituente che precorre i tempi e affronti i problemi con pragmatismo
In questa direzione c'è una disponibilità dichiarata del Comune di Milano e del sindaco Formentini particolare che sarà certamente di grande utilità come viatico al proseguire
Di questa esperienza e ci sono atti significativi già compiuti dalla Provincia di Milano
Quali la creazione l'avvio dal Forum dei sindaci che mi pare possa ben prefigurare con la conferenza dei sindaci citata dal disegno di legge al Senato ed inoltre in fase di approvazione il Piano territoriale provinciale si potrà mettere mano a un piano dei servizi
Di questo quindi parleremo in questa tavola rotonda io rinnovo il saluto voi e credo di concludere questa mia breve nota a carattere improduttiva la parola a senatore
Villone mi pare
Con una giù alla all'onorevole Diego nove la grazie
Ma io cercherò di portare come contributo a questo incontro che lo considero estremamente importante e ringrazio il presidente dalla provincia il sindaco di Milano
Per aver promosso quest'iniziativa tendente soprattutto a smuovere le acque stagnanti in cui questo provvedimento non a caso è finito
Cercherò di portare così un po'di memoria storica
Che credo sia necessaria per arrivare poi delle valutazioni e dei confronti
Soprattutto tra il testo della Camera il testo del Senato che lascerei questo incarico ai colleghi Vito al collega villone Vito per la Camera e villone per il Senato
Il problema delle aree metropolitane viene posto in Italia per la prima volta sia pure impropriamente nientemeno che nel mille e novecento e cinquantasei
Congresso dell'istituto nazionale di urbanistica
Tenuto a Torino preceduto da Adriano Olivetti fondatore del movimento comunità
In quell'occasione si pose il problema soprattutto per le grandi città come si doveva pervenire alla redazione di un piano intercomunale perché ora impossibile
Io la sbagliato
E ora
Diciamo difficile poter progettare un piano riguardante la città di Milano o di Torino o di Roma senza sapere quello che accadeva nei comuni
Dell'hinterland
E allora in quell'occasione veniva posto anche già
In considerazione di quanto accadeva in altri paesi europei in modo particolare l'Inghilterra che aveva già progettato e aveva in fase di attuazione la grande Londra
Dopodiché la vicenda dei piani regolatori intercomunali
Ha avuto una vita piuttosto gramma non si riuscì anche perché sì Chelsea democraticamente
Il il principio del del del non vincolo e quindi si poteva arrivare alla redazione di piaghe
Regolatori intercomunali a condizione che ci fosse l'adesione dei comuni interessati e quindi era una una una norma facoltativa
Il problema delle grandi città i problemi delle grandi questioni delle aree metropolitane tranne esplode con tutta la sua carica dirompente alla fine degli anni Sessanta all'inizio degli anni settanta
Dopo la seconda grande ondata migratoria dal Sud verso il Nord
Dopo che ho in alcune città come Torino come Milano
Vengono scaricate decine e decine di migliaia di nuovi cittadini pensate che nel giro di pochi anni forse Torino è stata la città più segnata da questo punto di vista nel giro di due lustri tre lustri la la popolazione di Torino
E praticamente raddoppiata passando dal seicento seicentocinquanta mila abitanti ad un milione e duecento mila abitanti
Al congresso
Dell'ANCI del mille novecento e settantuno a volte in hutu si a Bordighera viene posto il problema dei sindaci di Torino e di Milano precisamente da Giovanni porcellana ed alto Aniasi
Viene proposto in termini sbagliati a mio avviso io allora ero capogruppo in consiglio comunale di Torino
E ebbi modo anche di polemizzare con il sindaco dell'epoca e anche con l'amico Aniasi perché avevano di fatto proposto quello che in questi mesi e di nuovo ricominciato ad aleggiare questo spettro ecco sui Comuni italiani cioè
Una specie di
Associazione delle grandi delle grandi città
In contrapposizione di fatto viene naturale poi in contrapposizione
A tutti gli altri otto mila comuni purtroppo l'Italia e caratterizzate da questo aspetto però che è la storia che non possiamo isolandolo con un decreto come qualcuno aveva pensato al congresso di Padova dell'ANCI allora presidente del Consiglio Bettino Craxi che pensava di risolvere la questione con un'ordinanza l'accorpamento coatto dei comuni italiani
Io penso che questa questo problema questo grosso problema della polverizzazione dei comuni è un problema reale che va affrontato in termini non da autoritari semmai
Attraverso incentivi non a caso io ho presentato per la finanziaria dei degli emendamenti tendenti ad incentivare l'accorpamento dei Comuni con delle sovvenzioni per
Quei servizi che intendono essere organizzati assieme addirittura dovendo in questi giorni discutere la legge relativa il decreto relativo ai segretari comunali
Nei confronti dei quali ho tutta la mia riconoscenza e la mia stima averli avuti al mio fianco per dieci anni come sindaco di Torino ma da vent'anni sostengo che vanno totalmente aboliti nelle forme e nei modi come oggi sono concepiti comunque anche lì
Il segretario comunale per i piccoli comuni se assume un'altra veste dovrebbe essere accorpato a più comuni risolvendo l'attuale infelici problema
Dei segretari a scavalco tuttofare che diventano poi di fatto i padroni dei piccoli comuni
Però esiste il problema delle grandi aree metropolitane esiste il problema dai grandi comuni perché come ebbe occasione di considerare John Fitzgerald Kennedy durante la sua amministrazione sulla base di un'indagine che era stata portata avanti dal Congresso americano e nelle grandi città nelle grandi
Con Urban azioni che si concentrano tutti i problemi della società contemporanea
E lì
Che abbiamo il maggior tasso di violenza a maggior tasso di inquinamento il maggior tasso di devianza la lo stato di tensione che esiste nella società contemporanea a nelle grandi città
Il la sua maggiore focalizzazione tante che correlazione presentata dall'amministrazione Kennedy in quella relazione si sosteneva che se fossero stati affrontati i problemi di quindici grandi città
Americane si sarebbero risolti i problemi degli States ecco questo bla disse con grande chiarezza qual era stato
L'intuizione e la capacità di analisi dell'amministrazione Kennedy nel mille e novecento e sessantadue
Si riparla di questa questione finalmente in termini legislativi nel mille novecentonovanta con la legge cento e quarantadue nel momento in cui si mette mano all'ordinamento
Si considera il problema delle aree metropolitane e delle città metropolitana purtroppo anche qui c'è stato un passaggio sbagliato
Perché come aree metropolitane sono state considerate delle città che non sono aree metropolitane ma purtroppo il quel periodo c'erano dei ministri che andavano in giro per l'Italia a dire
Che attraverso la qualifica di aree metropolitane
I miliardi sarebbero venuti giù dal cielo come le famose finale di Miracolo a Milano
E ci fu la corsa vengo anch'io notturno vengo anch'io no tu no da cinque quali sono effettivamente da un punto di vista scientifico da un punto di vista urbanistico da un punto di vista storico le aree metropolitane sono diventate dodici
Al arrivando a mettere nel
Nell'elenco delle aree metropolitane Venezia che tutto si può dire meno che sia un'area metropolitana tant'è che su su fu fatta subito
La proposta della parte avevo Padova Treviso Venezia che non c'entra niente con l'area metropolitana si è mai un'area regionale non c'è ma il colmo il top lo abbiamo raggiunto nel momento in cui il Parlamento di questa Repubblica inseriva la città di Firenze come area metropolitana e lo stesso tempo votava
La la Provincia di Prato fidi si faceva la Provincia di Prato e si faceva a Firenze Area metropolitana chiedo che e come andare in chiesa e destini are ecco dico la stessa cosa in Parlamento sia bestemmiato il giorno in cui si è fatta carenze area metropolitana e Prato provincia
Detto questo
Non regge centoquarantadue prevedeva che entro due anni si sarebbe dovuto arrivare alla delimitazione l'individuazione dell'area metropolitana e qualora le Regioni non avessero provveduto sarebbe intervenuto il governo
Siamo andati avanti da proroga in proroga questo il Paese delle leggi eccezionali
Leggi straordinarie delle leggi d'emergenza delle leggi ponte e delle proroghe proroghe che di regola durano dei secoli
Allora si è arrivati al al ha più proroghe più milanisti sono venuti a dirsi che bisognava Scotti Gava e via discorrendo tra l'altro tutti i ministri che avevano fatto nel
Nel corso della loro esperienza politica anche fatto avevano una certa competenza dei problemi oltre ad altre competenze ma quelle sono materia di altri di altri ambienti ecco avevano fatto compere una particolare competenza nel settore degli enti locali non riuscendo però a definire una volta per tutte questo problema anche in questa legislatura
Il sottoscritto e il collega Vitocco altri parlamentari hanno deciso di rompere gli indugi per cercare di smuovere le acque
C'è stata una sensibilizzazione che non avremmo mai una sensibilità che non avremmo mai immaginato e la legge
Poi diranno nel merito i colleghi finito il collega Villone è stata approvata pressoché all'unanimità
Improvvisamente sono sorte delle ostilità queste cose bisogna dirsi con grande franchezza con grande lealtà
Prima ancora che politica e intellettuale scusate
Una spia abbordabile
Ostilità avvenuta purtroppo da alcuni sindaci delle grandi città metropolitane cioè delle grandi città interessate
Un malinteso senso
Così l'ho letto io Dio non sa mai vista
Dico me l'ha dato guai a chi me lo tocca ecco il Comune
Ogni riferimento a Napoli e a Roma è puramente casuale
E quindi una ostilità nei confronti di questa riforma che io continuo a considerare una riforma importantissima
Per due ordini di ragioni
La prima perché dovrebbe consentire finalmente di affrontare i problemi i così detti indicati di area vasta
Che diversamente nel comune capoluogo no i comuni cosiddetti minori per numero di cittadini non di importanza
Ecco non riuscirebbero ad affrontare singolarmente
Quindi abbiamo bisogno io l'ho proposto in un primo momento nemmeno di chiamarlo sindaco dell'area metropolitana ma di chiamarlo governatore dell'area metropolitana governatore se poteva piacere questa dizione e togliere dall'imbarazzo perché c'era un super Sindaco chiamiamolo in un altro modo
Ma soprattutto
Questo serviva a rompere quella diffidenza che sempreché non aiuta e io l'ho vissuta in prima persona da parte dei Comuni
Diciamo del ripeto tra virgolette minori nei confronti della città capoluogo accusata di che cosa di imperialismo
E ed è abbastanza della logica delle cose perché
La la la la la la personalità indipendentemente dalla persona che riveste questo ruolo
Che ha il sindaco di Milano di Torino è decisamente maggiore del sindaco di Cinisello Balsamo o dei legni o di Moncalieri abbiate pazienza se Formentini alza il telefono
Chiama la batteria e vuole parlare con il Quirinale forse prima di stasera riesce
Ad interloquire con il capo dello Stato sindaco di Cinisello Balsamo forse ha qualche difficoltà in più ecco quindi il peso de sindaco della città capoluogo è innegabile ma questo è abbastanza comprensibile
E quindi sia una una una una certa diffidenza anche perché c'è stata in passato una politica imperialista da parte delle città capoluogo quando e dove per la prima volta trasferimmo con il rischio allora esisteva ancora il reato di peculato per distrazione
Di investire delle somme del Comune di Torino nel comune di Moncalieri nel comune di Collegno la famosa legge ventitré per l'edilizia economica e papà avevamo dirottata
Su quei comuni investimenti nostri cioè i finanziamenti nostri era stato il primo atto
Diciamo di stretta collaborazione quando siamo arrivati a delle permute
E con i Comuni cedendo delle proprietà che il Comune di Torino aveva in questi comuni a titolo gratuito
Ecco atti incominciamo a rompere questa diffidenza ma questa diffidenza ed è stimata permanente sì permane il comune capoluogo nella sua struttura nella sua configurazione attuale ma in quel modo anche per rompere questa diffidenza
Oltre ai vantaggi e benefici al valore che assume
La creazione dei comuni urbani
E quindi dividendo il Comune di Milano cinque in sei dieci quanti il consiglio comunale della vostra città decisiva
E facendo scomparire di fatto il Comune di Milano così come è stato concepito il vissuto nella storica
Cioè realizzando quello che in Francia a Parigi hanno realizzato Coiro disumana quello che avevano realizzato Inghilterra sino all'avvento della Thatcher che aveva poi distrutto questo sistema
Io considero altro
Importantissimo questa operazione riformatrice anche da un punto di vista della democrazia
Della partecipazione del coinvolgimento perché diciamocelo francamente l'esperienza dei collegi cosiddetti quartieri poi diventate come chip che son partite spontaneamente
Al finire degli anni Sessanta dei comitati spontanei di quartieri poi trasformati in in in quartieri poi in circoscrizione è stato un fallimento
Perché non si è avuto il coraggio e lo dico in senso autocritico perché erano delle resistenze nella mia giunta va be'ci sono ancora dei poteri reali a queste circoscrizioni
A partire dal bilancio anche qui fin quando perché poi una strana malattia che
Lo dicevo l'altro ieri a proposito di una
Della della legge sui segretari comunali e e a proposito dell'ordine del Mauriziano
Che ha sul quale abbiamo dovuto esprimere un parere come prima Commissione affari costituzionali fin quando si è seduti sui banchi di una determinata istituzioni periferica sia per il decentramento dello Stato sia per
Quando si trasferisce il fondo schiena in un'altra poltrona che può essere la Provincia che può essere alla Regione
Prima che non sia poi il Parlamento o il governo si cambia stranamente la la connessione tra il fondo schiena e il cervello è sta è veramente singolare veramente singolare si cambia opinione a partire da Camillo Cavour che quando era consigliere comunale di Torino parlava d'accentramento dello stato sabaudo nell'ottantaquattro ha svolto il suo fondoschiena da Palazzo Civico a Palazzo Carignano ha cambiato opinione
Essendo però vivere tutta la storia dall'Unità d'Italia da Minghetti
Ah ah Ricasoli a Crispi a Giolitti nel mondo che parlava come consigliere provinciale di Dronero della provincia di Cuneo di dista interramento dello stato USA questa parola che dalle mie parti dista entrato vuol dire uno che è un po'
Debole di mente ecco il distante elemento dello stato rivendicato da Giolitti come diventa Presidente del Consiglio
Non si non si distende era più niente lasciamo perdere la fase del del del ventennale fascista ovviamente che l'accentratore addirittura i podestà dopo con la Costituzione repubblicana doveva esserci questo dissente lamento dello Stato non c'è stato la stessa cosa succede nei comuni quando avevo degli a degli amici e compagni
Che facevano gli agitatori nel quartiere si era per il decentramento dello Stato del Comune nel momento in cui questi amici e compagni proprio per le battaglie che hanno condotto nei quartieri me li sono trovati a fianco in Giunta come assessori non volevano più decentrati niente
Non volevo più mollare niente le circoscrizioni
Credo che questa sia una malattia singolare che vada combattuto concludendo
Io credo che
La legge che noi abbiamo proposto abbia questo enorme valore enorme significato
Io ho sentito qui dal nostro
Amico della della lega dire bisogna vedere eccole l'autonomia il rispetto dell'autonomia e delle scelte non può essere non può avere fraintendimenti
Facciamo attenzione perché sulla base delle rispetto dell'autonomia e dal mille novecentocinquantasei che in questo Paese non si riesce a conclude niente
Se la riforma va fatta non ci si può appellare
A delle presunte esigenze di autonomia è una maturità la politica dovrebbe essere due passi davanti e davanti alla politica dovrebbe esserci la cultura e allora non è pensabile
Accettare crociate come sicuramente verrebbero non per la una concezione elitaria della politica ma credo che su questo c'è stato una larga maturazione
A livello delle coscienze a livello degli amministratori a livello di politici allegro della cultura della cultura urbanistica oggi
La necessità di rompere per quanto riguarda i servizi alla persona
La struttura burocratico tecnica amministrativa di un grande comune come quello di Milano di Torino di Napoli di Roma
E edizione rinnovata che poi sono queste di a mio avviso nemmeno Bologna era un'area metropolitana ma comunque ormai sono dodici non riapriamo questo capitolo perché sono potrebbe essere un pretesto per rinviare di nuovo sine die tutta la vicenda accettiamo alle dodici
Le dodici
Le dodici città indicate il conflitto con la Provincia io arrivo a sostenere sono contrario
Che l'area metropolitana si identifichi tout-court con la Provincia come noi proponiamo nella nostra legge come extrema ratio perché nella nostra legge diamo il tempo
Ha ragione di fare di fare la la la la zonizzazione se la la Regione non l'ha fatta già da tempo al governo
Farla se il governo non lo fa diciamo benissimo sia automaticamente la Provincia Area metropolitana
Ripeto il non sono d'accordo perché per Torino vorrebbe dire mettere il Comune di Moncenisio di quaranta cinquanta abitanti dell'area metropolitana di Torino o i comuni della Collina cosiddetta Rivierasca che non c'entro niente marionette
E voglio avere la prudenza considerata area metropolitana compatta che si vogliono attribuire
All'area metropolitana
Perché anche questa storia e Province io sono contrario la proliferazione delle province sarei stato per il superamento dell'istituto della Provincia scherzando senza offendere il presidente della Provenza quando il sindaco dicevo ai miei amici della Provincia sapete qual è la differenza tra il comune e la Provincia
Che al comune non sappiamo come fare in provincia non sapete cosa fare poi loro si arrabbiavano terribilmente non è proprio così
Ma
Perché il percorso è stato il trasferimento di potere di competenze del Comune non sono mai stato tra coloro che avranno più poteri ai comuni anzi ne abbiamo troppi
Dopo un po'la provincia quindi qualora la Provincia
Come qualcuno dice sciaguratamente dovesse diventare area metropolitana è sempre meglio di quello che succede oggi perché la Provincia in base alla legge sulle aree metropolitane avrebbe dei poteri
Per i servizi di area vasta che oggi non ha
E quindi sarebbe un grosso passo in avanti ma non ci si può appellare a questo
Perché poi tutta la crociata perché in un primo momento sentito delle delle motivazioni aberranti da un punto di vista politico e culturale anche da parte di amici
Appartenenti alla mia area politica dicendo e non si può fare così perché se si fa questo si porrebbe l'area metropolitana perché il corpo maggioranza politica nell'area metropolitana e di segno diverso dalla dalla dal dal dal dal colore dell'area politica
Della città capoluogo quale noi ci facciamo le leggi era ho finito le leggi regolamenti in base alle circostanze le convenienze poi i risultati di Napoli e di Roma hanno anche smentito questo aspetto
Quindi io sono convinto che oggi si debba arrivare ha definito la legge sia pure con dei correttivi ma certamente il mondo svuotando la come mi pare che di fatto sia avvenuto alcuna proposta approvata dalla prima Commissione affari costituzionali del Senato
Ringraziamo Diego novello novelle per questo excursus storico greco
Cacciato
Diamo la parola al sindaco di Milano Marco Formentini
Grazie
Io anzitutto ringrazio Pellegrini Novelli perché almeno io ho imparato molto dalle cose che hanno detto c'è stato questo
Porre i problemi nella loro sostanza
Ricordare come sono nati la il punto in cui siamo arrivati e queste alle direi che essenziale perché non c'è nessun dubbio che oggi il problema dell'area dell'area metropolitana debba essere affrontate debba essere risolto problema che negativo non c'è nessun dubbio nel senso dalla problematica assillante ed è vero
Le aree metropolitane che poi corrispondono a circa il quaranta per cento della popolazione sono quelle dove c'è il maggior concentrato di problemi questo è un fatto ma ci sono anche le aree peraltro dove c'è il maggior concentrato di potenzialità e di di fatti positivi
Le grandi aree sono quelle nel quale e si concentra il quaranta per cento dalla popolazione ma cerca il sessanta per cento dalla produzione della ricchezza vale a dire che nelle aree metropolitane ci sono c'è quindi l'operatività c'è il meglio meglio del delle dalla cultura le grandi università c'è il meglio delle cure della salute le grandi i grandi ospedali a mio dovrebbero esserci ecco quindi è vero parte risolvere i problemi dalle metropolitane un formidabile contributo alla soluzione dei problemi del problema intero paese e allora ha senso quel senso di questo convegno e per questo il dare accelerazione non c'è dubbio che tutti noi ci siamo resi conto che bene o male
Dal dai tempi della centoquarantadue non è successo quello che tutti ci aspettavamo che dovesse succedere tenuto conto dell'ispirazione di questa legge
E dobbiamo dire perché non essendoci state soluzione di carattere legislativo
Sì la forte è stato l'impero russo en al partire dalla base a organizzarci
Il dieci novembre quando qui nella provincia di Milano si è riunito questo Forum permanente dei comuni e non c'è dubbio che questo è stato un tasso importante proprio verso il fatto che partendo dalle nostre volta noi cerchiamo inattesa del quadro legislativo comunque di costruirci noi la realtà che poi dovrà essere normata e si e noi ci confrontiamo sui nostri problemi
Nello stesso senso io vedo via riunione del coordinamento che c'è tra i i Sindaci metropolitani tra i dodici Sindaci metropolitani
Approvava ho colto della la critica di di Novelli su questo ma io vorrei rassicurarlo nell'intendimento dei Sindaci metropolitani
C'è l'evoluzione rispetto al al alla alza all'inizio degli anni Settanta l'evoluzione credo di un maggior rispetto democratico da parte dei Sindaci metropolitani che si rendono conto che vogliono loro essere promotori di questo movimento di riforme che viene dal basso che ne dalle realtà cominciando a realtà comunali in nome e per conto di tutti i Comuni i Sindaci metropolitani non hanno nessuna verità né di fare un partito e se l'avessero sarebbero veramente si dei come si dice
Degli sregolata ed è invece dei nemici centrate solo dei dischi entrati solo pensassero di fare il partito dei sindaci e non vogliono nemmeno fare una una sorta di club privilegiato tant'è vero che la grande attenzione
Vedere i sindaci anche metropolita sta è stata quella poi invece di inserirsi bene nello nelle nell'organizzazione e nella lega delle delle autonomie nell'ANCI e quindi nel cercare sempre e comunque il coordinamento con tutti gli altri Comuni ma venendo al tema specifico io vorrei
Io non voglio parlare della legge altro perché questo sarà il compito dei parlamentari approvo in pieno lo spirito di questa riunione
Che è quello dei come dire mettere d'accordo i due rami del Parlamento mettere d'accordo i due rami del Parlamento perché noi vorremmo avere uno strumento legislativo per poter finalmente avere un punto di riferimento per la nostra organizzazione
Allora capisco che c'è una a una come versione se volete una una normativa estremamente non vincolante un'altra che l'UE di più insomma
Io penso che e sia necessario che Sciascia ci si arrivi a delle posizioni comune noi vi diamo grande incoraggiamento a farlo
Arrivare a posizioni comune perché l'ideale sarebbe certamente dapprima uscire ad avere la legge nel corso della presente legislatura questa legislatura che è chiaro
Sulla quale nessuno di noi è in grado di fare previsioni che può finire domattina e può arrivare alla sua scadenza naturale
Questo nessuno di noi oggi è in grado di dirlo però allora se le cose stanno così non preoccupiamoci ne lavoriamo e facciamo in modo che via attenere il maggior numero dei risultati possibili in tempo utile augurandoci tutto che se se si può darsi che correndo
Impegnandosi al massimo questa legge possa venire per quello che riguarda poi la nostra realtà
Sono mi sembra corretto del resto la l'al Forum permanente permanente dei sindaci e già come diceva Pellegrini questo partire questo organizzarsi direttamente da parte le realtà per quanto riguarda il Comune di Milano io ringrazio lo vede che lo ha accennato il Comune di Milano è fortemente impegnato nel volere realizzare in modo corretto quest'area metropolitana con grande equilibrio allora noi lavoriamo in Milano io
Più tardi parteciperò ad un convegno del Comune di Milano sui temi del decentramento perché è vero che il decentramento si fa sì sì affrontano con coraggio i problemi cioè sia davvero una una Giunta un comune vuole spogliarsi
Di competenze avere la seria volontà di prendere delle proprie competenze da affidarle al decentramento affidarle all'organizzazione decentrata perché altrimenti se invece resta una manfrina
A risultati non arriviamo e per quanto riguarda Milano
Io sono convinto e su questo stiamo lavorando che se il Comune di Milano
Deve partecipare come intende partecipare a un ampio più grande organizzazione ad un'area metropolitana è anche normale che in quest'area ci siano delle entità il più possibile omogenei
Io non penso che debba essere maniacale la ricerca delle identità dei pesi in termini di popolazione di di prodotti come quattro maniacale no
Ma cercare una maggior possibile omogeneità sì allora è evidente che in un'aria come questa il Comune di Milano entrando così come oggi sarebbe un elemento dirompente
E io ritengo che Milano deve a mettersi seriamente sulla strada ora che sta esaminando decentramento del immaginare un sua articolazione in più in più comuni
Sostanzialmente in più comuni
Vale a dire non lo so dell'ordine considerate le dimensioni forse io penso che la misura teorica possa essere da sei a dieci certo Leo alle attuali venti aree di oggi non hanno nessun senso ma in Comune di Milano articolato su sei realtà amministrative importanti dotati di poteri organici
Riferite a un sei da sei a dieci partì dall'attuale comune secondo me sarebbe il modo serio per cui Milano sfatta ogni ogni sospetto dirige il mondo musulmano e seriamente partecipa a questo movimento che sta a cuore a tutti
Io
Ho voluto fare portare sotto solo queste brevi considerazioni e soprattutto ancora una volta l'augurio e l'invito ai nostri parlamentari di arrivare un buon risultato grazie
Diamo atto abbiamo sentito cose certamente di grande rilevanza per certi versi anche inedite l'impegno a dire chi ha detto il sindaco Formentini credo che siano davvero
Cose su cui avviare una una fase interessante nuova diamo la parola adesso Livio Tamberi presidente della provincia di Milano
Soltanto così
Park grazie io prima omesso
Di porgere il saluto i sindaci che rappresentano tutti i sindaci del nostro formulato dalla nostra provincia qui presenti ma l'ho fatto per brevità e perché volevo farlo adesso qui con me ci sono due signore partendo da sinistra
Sindaco Vismara di Bellusco il sindaco Gasparini Cinisello il sindaco poi Torre di Pioltello ultra Formentini che il sindaco della capoluogo
Presenza di questi sindaci tra noi essenziale abbiamo basato tutto nostro discorso
Anche quello di gestione di questa provincia che purtroppo sa cosa deve fare alla luce di tante esigenze che sono emersi e soprattutto tante carenze
Che hanno portato una situazione che ci ha visto fare anche se la competenza dal punto di vista giuridico formale non era o non è pieno alludo e alla mancata attuazione della legge centoquarantadue
Anzi alla celebrazione quinquennale che anche oggi recitiamo e facciamo di una legge non attuata
Questo è gravissimo un avvocato famoso l'ex presidente Bassani della Provincia mi ha scritto una lettera proponendomi un convegno sulla non attuazione dalla centoquarantadue
E credo che abbia ragione oggi cominciamo a farlo questo convegno permanente di questo Forum permanente cos'è il Forum permanente è un'iniziativa che di quel permeato il programma della provincia iniziativa che vede i sindaci della Provincia costantemente non solo coinvolti ad ascoltare ma coinvolti cento di più ad operare con la Provincia che diventa abbiamo definito anche per capirsi
In slogan la Provincia dei Comuni
Naturalmente con rispetto e con grande rapporto che ci deve essere anche del Comune di Milano se ce lo consente e il sindaco Formentini ha avuto l'amabilità intelligenza dico io
Oltre che l'amicizia che ha sempre avuto anche a titolo personale di partecipare questi controlli partecipa oggi perché oggi Milano è una situazione particolare e comunque la nostra grande città dove viviamo dove lavoriamo abbiamo studiato ma delle crisi che sono crisi diverso di quella provincia presto la Provincia ma che comunque vanno considerate in un ambito più ampio ed è da questa area metropolitana quella che noi abbiamo chiamato con un piccola consulenza di un grande storico attuale la grande Milano era il nome per la nostra Provincia
In passato che veniva anche contratto con scritto la gara poi la contrazione Milano questo è il nome del bollettino che uscirà nei prossimi giorni che dirà quello che fa la Provincia di Milano
Perché dico questo perché anche questo fa parte della logica come fa parte della logica e che non lo stemma che la Provincia ci deve dare e che dopo l'uscita di Lodi dobbiamo sostituito
Noi siamo in Europa se riusciamo a dare anche la percezione di esserci perché anche questo è un aspetto della comunicazione essenziale lo diamo in tanti modi con l'economia soprattutto con la lira ma lo diamo anche con le iniziative che riusciamo a realizzare a Malpensa due mila
è un assillo del sindaco lo è anche del presidente perché sono i soci principali della società seria
Ma anche perché sono cittadini di questa provincia di questa Regione che hanno in quel riferimento agli occhi dell'Europa addosso e quindi a doppio titolo
Ora vediamo occorre commutato velocemente perché i dati sarebbero lunghi da dire ci sono degli studi che diamo per scontato anche per chi non la letti come riferimento
Ebbene noi siamo una crisi di mobilità del sistema l'inefficienza del sistema di mobilità che l'elemento fondamentale della crisi della nostra sistema metropolitano una crisi di sistema ambientale uno squilibrio dello sviluppo sociale
Poi parliamo degli aspetti culturali
Nel processo poi di dismissione della grande impresa si sono verificati in provincia di Milano si stanno avendo gli affetti di una serie di problemi connessi all'occupazione e allo sviluppo
Che vede un ruolo nuovo diverso direi importantissimo della piccola e media impresa dell'artigianato dalla cooperazione di tutto ciò che ha dovuto sostituire dico dovuto voluto sostituire il grande capitalismo buono di questa Milano che un tempo dava occupazione nelle grandi fabbriche consentiva ai padri lasciare il posto al primogenito quando andavano in pensione oggi son due motivi per cui questo una viene più perché il il il la teologia pretende che il posto di lavoro del figlio sia diverso per lo sviluppo e quindi c'è bisogno di istruzione si bisonti altri posti ma soprattutto
Anche se ci fosse questo ciò non è possibile perché non c'è più la grande impresa non c'è più la Breda non c'è più un non sono mai o non c'è più la Falco
E questo è un dato di partenza è essenziale da cui si deve partire perché il ricco di brio pur avendo Milano la finanza che gravita anche tramite le grandi famiglie che poi non serve spesso Torino Marche operano sui mercati internazionali uso dei giornali a questo scopo andando a spiegare le borse europee che si fanno utili semestrali di due due mila seicento miliardi come è successo per la FIAT
Andare in Borsa di Tokio in Borsa di New Yorker e poi si renda da fermare qui in questa sede agli enti pubblici ai sindaci e presidente la provincia che non si fa più nessun investimento in provincia di Milano e pertanto vanno a casa due mila seicento operai dell'Alfa Romeo
Questi sono i dati della Provincia e come li ha risolti i problemi è risolto forse da Milano trovato la falcata dal capitalismo di Milano il problema della FIAT che ha comprato
Lo stabilimento Alfa Romeo di Arese no
In assoluto perché a Milano si fa finanza si investe all'estero certamente una logica internazionale non logica che ci vede più o meno convinti anzi meno convinti anche dal punto di vista
Ideologico
Oggi la soluzione del problema di Arese del problema di siti Sesto San Giovanni Cinisello Bresso eccetera dell'asse del Sempione
Se avviene avviene per un intervento dalla piccola e media impresa locale tono intervento degli enti pubblici associati società compreso il Comune di Milano per quanto regolare a falcate
Che dà una mano con società di sviluppo e e questa questione comporterà per queste aree che sono molto importanti
Tempi di assorbimento del fenomeno dal punto di vista economico occupazionale e sociale
Piuttosto lunghi sette anni dieci anni dopodiché si dimenticherà forse un tempo che a Sesto San Giovanni si erano quindici anni fa trentacinque mila lavoratori circa sbaglierò di qualche migliaio non importa
Che oggi non ci sono più
Nel settore meccanico elettromeccanico eccetera
Ora questa cosa la dico averla ipotizzo perché
Questa presenza periferica della piccola e media impresa che nasce e vive spesso la e che ormai i servizi della Camera di Commercio decentrati con un computer o comunque un ufficio
Chiedo anche agli uffici dell'INPS che ha bisogno d'università che ha bisogno di un riferimento culturale della città e scientifico certamente
Oggi è autonomo e quindi oggi ha conferito questi centri col decentramento culturale scolastico centoquaranta istituti superiori sono gestiti dal poche ottantacinque di proprietà e resto in affitto di da questa provincia di Milano
Credo che questo decentramento sia una cosa che identifica identifica qualcosa di diverso rispetto al passato accanto a questo ci sono poi i dati che il nostro
L'ufficio del pm continua a diffondere che sono quelli relativi
Alla quattordici virgola sette per cento
Di popolazione diminuita nel capoluogo duecentoquaranta mila persone negli ultimi credo quindici anni e in provincia un aumento di circa centoquaranta mila unità nel resto della provincia
E e a questo punto quindi abbiamo una posizione di questo tipo nell'hinterland a due milioni e mezzo di abitanti in città uno e quattro un milione quattrocento miglia
Circa ecco questo fenomeno ha provocato un pendolarismo nuovo un appesantimento nell'ambiguità che oggi ha raggiunto un livello superato a livello di guardia
I tempi morti pesi sulle strade delle macchine l'inquinamento indotto sono elevatissimi
La crescita del pendolarismo un fenomeno ormai si parla di settecento mila persone che vanno e vengono tutti i giorni da e per Milano un pendolarismo quindi anche alla rovescia
Ebbene allora andiamo a vedere come il territorio il territorio della Provenza a un quaranta per cento circa destinato a parco verde agricolo
Il resto non è tutto verbalizzato ci sono anche le aree dismesse ci sono delle aree degradate le aree dismesse sono un fatto importantissimo milioni e milioni più si va avanti a contarle più diventano dieci dodici milioni di metri quadri dismessi distribuiti in qualche modo sul territorio compreso va citato con l'indulto è scomparsa
E qui che bisogna operare anche ai fini di quella riorganizzazione di cui parlavo prima
Ebbene noi
Abbiamo deciso in carenza la centoquarantadue ovvero dalla Regione Lombardia che pare stia facendo questa legge regolamentare di un potere proprio dalla Provincia siamo partiti
Abbiamo già deliberato abbiamo raschiato il barile abbiamo messo lì già dal novantacinque i soldi per fare il piano territoriale di coordinamento
Questo ha iniziativa approvata dal Comitato di controllo certo certamente metterà la Regione se non fa questo provvedimento come sembra stia facendo di fronte all'esigenza di a provarci poi per legge il Piano territoriale se lo quando avremo finito
E così vedremo se si attuano centoquaranta dopo questo è fare incerto e fare a rischio
E fare a rischio perché se questa centoquarantadue sta materia propria fosse stata regolamentata come successe in Piemonte in Emilia noi avremmo con le altre province tutti gli strumenti perfezionati
Ma l'abbiamo fatto lo stesso per i motivi reti prima viste le situazioni in cui ci troviamo l'esigenza non solo di far collimare da un comune all'altro le strade provinciali senza a nostra nei piani regolatori perlomeno ma quella di riequilibrare un territorio dove intesi sull'hinterland e quindi nell'immediata vicinanza della città sono enormi
E i pesi non sono soltanto i rifiuti sono proprio questo insediamento
A avvenuto in maniera spontanea allora da qui nasce la domanda io cerco di chiudere per non togliere tempo agli altri la domanda che mi pongo e le pongo anche cordialmente al mio amico Sindaco di Milano in particolare è quella oggi ci sono tutti e tre gli elementi che finalmente identificano il Comune nella città di Milano
Perché ci hanno insegnato a scuola quando facevamo queste scuole
Ecco che il comune è fatto di tre cose che è fatto di popolazione che uso e costume in un equilibrio che è diverso
Quello che gli ha forti come Milano solo che abbia deboli con un comune che ha avuto recenti immigrazione ma comunque sono un punto di riferimento la popolazione secondo il territorio ma il territorio va inteso non come superficie più o meno occupata come superficie in un rapporto che non sono urbanista forze interne non sono proprio un rapporto fra il territorio urbanizzato abitato e quello che resta intorno
O quello che serve intorno che il territorio libero verde in questo rapporto mira non c'è più
E qui la crisi di Milano
L'industria non c'è il verde non c'è lo spazio non c'è anche per il depuratore
Anche se i comuni sono contenti di farlo si va fuori dal perimetro della città quando in passato non non lo dico per il sindaco Formentini reti prese le posti perché ha già parlato ha già deciso in Giunta di allungarla metropolitana uno inversione dirò lo dico perché ma in passato si è verificato che si attestasse
Appellandosi a una legge che prevedeva un consorzio che non c'era sì attestasse Molino Dorino una cascina abbandonata in un campo priva neanche di unghia priva anche di un piano di un viottolo di accesso
Ecco questi sono i problemi che nascono da un rapporto sbagliato andare napoletana esce da qui è già nata economicamente nato culturalmente se c'è una cosa bella che ho fatto insieme ai miei colleghi della Giunta inaugurare le biblioteche di questi nostri centri della Provincia alludo a Bollate alludo abbia grandi allignano nudo
A Lainate in questi mesi biotech che che incita non ho visto nascere in questo periodo ci sono quelle storiche dove ho studiato anch'io do intanto Valentini figli però queste biblioteche per andare a vedere cosa significano simili in un decentramento culturale abbiamo un sistema defecare in provincia che ha avuto il plauso di tutti in un recente in una recente delibera abbiamo un sistema culturale che nasce dalle scuole decentrate sul palleggio
Noi siamo per l'attuazione alla centoquarantadue attraverso un processo che è quello pure della legge ma che trova che trova una sola esigenza che si faccia in fretta
Io sono d'accordo che Milano si divide in comuni sono d'accordo che questi comuni siano alla pari dei comuni del contorno tenuto conto che vi siano delle differenze su questo tema però io non mi dilungherei perché questo potrebbe essere il tema che ci divide
Lo strumento della conferenza e del Forum che precede la conferenza mi sembra giusto
Non vedo e ho chiuso l'importanza di un quarto elemento che si configura non lettura rapida del progetto di legge del Senato che a fianco di una area metropolitana che non copre tutta la provincia la Provincia di Milano eccessiva centoquarantadue è oggi l'area metropolitana tanto che non abbiamo deciso come ha fatto a Napoli
Di chiamarci Area metropolitana questo discorso lo dico perché dopo lo scorporo di Lodi
Ecco ci siamo appieno nell'ambito di quanto previsto dall'articolo diciassette della legge centoquarantadue Milano all'interno avrà e ha un ruolo fondamentale
Si tratta di farla informa policentrica un policentrismo già nato un policentrismo basato su tre elementi che sono gli elementi istituzionali le difficoltà che alla città rispetto al resto economici ho detto prima culturali le scuole la nascita il consolidamento della cultura sia pure diversa e servizi infrastrutturale Milano può dare molto a quest'area
Per il Professore aziende municipali per esempio può servire tutto il territorio e far sì che quelli che sono nel Parco Sud ho finito questa la chiave di chiusura
Che nel parco sono Davide una Carpiano
Due mila trecento abitanti che col Piano regolatore limitato all'area abitata perché in un parco sud di cui fa parte anche Milano ad anno due mila ottocento abitanti tra trent'anni possono avere la possibilità di muoversi non diedero la farmacia la scuola media
E i negozi che non hanno non avranno mai
Carpiano all'ultimo comune verso Pavia tanto per capirsi
Ecco ma di ricevere in cambio rispetto a quello che danno cioè la possibilità di avere il verde le piste ciclabili per i cittadini della conurbazione
Milanese avere per lo meno un servizio di trasporto per andare in farmacia
Io vado per esempio sono abituato così ma credo che ci siamo capiti se non regge rispetto a questo io credo che questa legge possa andar bene se non rispetta questo cioè se non fa sì che tutti compreso Carpiano possono interloquire in una scelta e il forum ammesso le prove dei Creedence invece mi sulle premesse per questo non va bene
Graziano il Presidente della Provincia di Mila no e adesso con i parlamentari entriamo nel vivo della proposta dei disegni di legge Irene discussione inizi eredità sai tanti anni
Da Elio Vito
Sia innanzitutto devo ringraziare gli organizzatori di questo utilissimo spero incontro dicendo che sindaco Formentini Presidente della Provincia fare costituiscano una felicissima da questo punto di vista innovazione nel dibattito politico
Non solo politico sulla storia delle città metropolitane perché mi pare abbiano felicemente intuito
Che l'unica possibilità di governo dei proprio comuni delle proprie sita passa attraverso l'istituzione della città metropolitani che di fronte alle resistenze che storicamente gli amministratori locali
Hanno per ragioni anche comprensibili alcune ne individuava prima Novelli
Sempre avuto nei confronti della istituzione di questa nuova autorità mi pare che qui mi sia mediante si è finalmente capito che questa è l'unica possibilità di governare in maniera adeguata i problemi dei cittadini
Allora brevemente quali sono le differenze fra i due testi quello approvato dalla Camera e quello non ho ancora trovato dal Senato ma approvato alla prima Commissione del Senato
Noi avevamo licenziato un anno fa i tempi sono importanti in questa storia
Un testo con il voto unanime della Camera Formentini che è stato deputato presidente di gruppo sa come sia difficile raggiungere l'unanimità alla Camera e come sia difficile raggiungerla
Su dei testi che sono poi di riforma va a toccare interessi come in questo caso di milioni di cittadini e vendevamo raggiunto quel testo unanime
Abbiamo anche diciamo in qualche misura la speranza che nel rispetto del bicameralismo questo testo potesse trovare quanto meno un rapido confronto dall'altro ramo del Parlamento
Dopo l'hanno invece siamo a questo convegno e alla situazione nella quale il testo è stato solo approvato dalla commissione ed una forma sostanzialmente diversa
Il i due testi voi sentirò con interesse dell'amico villone si differenze nel mio giudizio su due punti che però sono sostanziali e devo dire che se questi due punti
Venissero stravolti dal Senato così come sono emerse attualmente dal testo della commissione difficilmente la Camera potrebbe poi licenziare definitivamente la legge evidente che ne siamo disponibili interessati
Affinché il terzo posto subire dei miglioramenti come ce ne sono in diverse parti del testo approvato dal Senato ma lo spirito sostanziale della legge non può essere toccato qual è il lo spirito da un sodalizio
E quella che dopo il mille novecentonovanta dopo la centoquarantadue le autorità metropolitani dovessero essere finalmente istituite
Che non si potesse più tornare indietro rispetto a questo principio le aree metropolitane già previste dalla legge centoquarantadue
Che delegava di regioni alla delimitazione solo di queste aree e all'attribuzione delle funzioni non potessero più aspetta
Il punto di differenza sostanziale con la proposta licenziata dalla prima Commissione come gli attori amico Villone e questo le riteniamo più occorra un governo delle aree metropolitane la città metropolitana
Nico Mellone istituisce in prima battuta la sua proposta
La Conferenza di sintesi dei Comuni l'area metropolitana ed è presidente la Provincia che anche nella nostra legge cento una conferenza che ha una funzione di coordinamento molto importante
Per i problemi che ci sono e che vivono in comune i sindaci l'area metropolitana ma mentre noi prevediamo che una volta istituito questa conferenza di coordinamento
Se la nostra legge fosse stata già approvata dal Senato alla scadenza del mandato del sindaco Formentini se andava eleggere direttamente il sindaco della grande Mila no
Mentre ne prevediamo che comunque c'è un Governo della Città metropolitana
Che che le funzioni di coordinamento chi sintesi devono avere non posso proprio sopra il problema dell'area metropolitana è che quella di essere governata da un'unica autorità
All'interno l'area metropolitana poi non l'abbiamo previsto dalla nostra legge oltre al Governo metropolitano vi deve essere un reale decentramento di funzioni di funzioni e ha ragione Formentini dev'essere equiparati in comuni
Attualmente esterni al Comune di Milano che fanno parte della provincia della futura area metropolitana con i Comuni che devono nascere non solo da Milano vado a tutte le altre grandi città e che il processo dell'area metropolitana è questa
Da una parte cresce il Governo del sindaco su tutta l'area metropolitana
E d'altra parte si rafforza il decentramento perché i comuni esistenti adesso è l'area metropolitana divento più forti e diventò più forti anche le attuali circoscrizioni ma non saranno più quelli circoscrizioni ma divento più forti anche i Comuni che nasceranno all'interno l'attuale comune di Milano questo è il processo dell'area metropolitana ecco tutto questo ne regge il Senato non c'è perché si prevede esclusivamente che questa conferenza di sintesi
Ossa
Deliberare l'istituzione del governo metropolitano posso decidere
Chi ci sarà entro diciotto mesi e poi il governo nazionale dovrà emanare un decreto legislativo entro ventiquattro mesi cioè nella migliore delle ipotesi che avremmo questo governo metropolitano presenteremo l'amico villone che dentro tre-quattro anni
Se c'è la volontà di sindaci attuali
Di prevedere la istituzione della città metropolitana quindi in qualche misura vi è un arretramento rispetto all'impostazione della legge centoquarantadue che ne volevamo invece attuare e di innovare
Ma per la prima volta attuare quindi mente da parte di un'impostazione per la quale si cerca semplicemente di coordinare meglio i tempi e di scandire tempi della costituzione della città metropolitana d'altra parte invece dire una esigenza
Giusta di coordinamento dei sindaci dell'area metropolitana
Ma non vi è più a lungo però la certezza che l'autorità la città metropolitana sarà istituito questo si evince chiaramente
Dal nuovo testo l'articolo venti della centoquarantadue che a pagina sette dello sabato del Senato dove si dice che la Conferenza metropolitana che quello composto dai sindaci però proporre a maggioranza dei due terzi dei componenti l'istituzione della città metropolitana
Perché nel testo del senato è una possibilità a mio giudizio anche rara
E che una maggioranza molto elevata che viene imposto quella dei due terzi dei componenti di sintesi che posso proporre l'istituzione della città metropolitana nella nostra legge invece una certezza
Tutto il resto della proposta di lune e molto precisa sull'attribuzione delle funzioni prevede giustamente questo ruolo consultivo di sintesi nega aree metropolitane che anche noi abbiamo previsto però su questo punto sostanziali io credo che non ci sia difficoltà
A
Riconoscerlo comunemente Villone vie una differenza sulla quale
Beh l'accordo mi pare un pochino difficile da raggiungere che la parte nella volontà di istituire la città metropolitana d'altra parte vi è invece diciamo questa possibilità d'istituirla affidata alla Conferenza metropolitana dove come ci ricordava Novelli abbiano avuto proprio spessore dei grandi resistenze e che cosa succede poi che facciamo che Milano decide di a vere
Perché abbiamo visto la sensibilità del sindaco Formentini l'intuito il sindaco Formentini e altre zone del Paese invece rimangono arretrate perché decido di non aver l'autorità metropolitana
L'altra forte differenza che c'è nella legge e il ruolo della Regione quando qui siamo a Mila no
Che giustamente il nuovo simbolo del federalismo ecco nella nostra legge nostro testo di legge le regioni avevano un ruolo centrale
In questo processo
Noi abbiamo rinnovato la fiducia che già la legge centoquarantadue affidava le Regioni nella individuazione dei compiti delimitazione dell'aria e di attribuzione delle funzioni abbiamo rinnovato ed esteso questa fiducia
Nella nostra legge sono le regioni che hanno il compito di delimitare l'aria di attribuire le funzioni all'interno dell'aria di provvedere al riordino dei comuni
Inclusi del territorio e l'area metropolitana non di farlo con un colpo d'imperio da Torrita ma di farlo sentendo tutti i comuni e tutte le province interessate la delimitazione del dato
Prevediamo anche che in caso di inerzia delle regioni vi fosse la possibilità della conferenza dei sindaci dell'area metropolitana di proporre direttamente
Una propria ipotesi di delimitazione dell'area metropolitana
Riteniamo insomma di questo ruolo
Centrale delle regioni dovesse essere saltato
E che dovesse essere di regioni proprie che riguardava una parte fondamentale del proprio territorio a dover in prima battuta formulare la proposta e la decisione sulla istituzione dell'area metropolitana nel testo invece licenziato da Prima Commissione del Senato pillole mi correggerà
Il compito della proposta sulla delimitazione dei confini e l'area metropolitana spetta a questa stessa conferenza che spetta ai sindaci dei comuni interessati all'area metropolitana
Con un potere della Regione di intervenire in caso di inerzia successivamente
E comunque in seconda battuta rispetto ai compiti affidati dalla testo di legge del Senato ai comuni nell'aria interessato
Ecco queste secondo me sono le due differenze sostanziali il ruolo delle regioni
E noi sembrava anche giusto in questo momento politico del Paese affidare alle Regioni per la prima volta un compito forte di riforma anche all'interno del proprio territorio di riformarlo liberamente senza vincoli
E la decisione di istituire la città metropolitana di vedere le cose che qui gli ho sentito dire sono cose giuste sono cose come ci ha ricordato negli sentiamo dire da diversi convegni diversi anni proporrà fino allo sbocco
Può essere uno solo o da una parte noi continuiamo a dire dell'esigenza di istituire l'Area metropolitana
E allora dobbiamo compiere anche il salto di qualità di prevedere un governo di questa Area metropolitana o altrimenti noi continueremo a parlare solo di esigenze di coordinamento di comuni che fanno parte dell'area metropolitana
E però queste esigenze di coordinamento non sarà data una risposta sufficiente che può derivare solo dal fatto che vi sarà un'autorità di governo vogliamo chiamare sindaco vogliamo chiamare presidente lo vogliamo chiamare governatore sotteso ci si può intendere si possono toccare le sensibilità e le esigenze di chiunque ma comunque che vi sarà un'autorità eletta direttamente dai cittadini
Questo è il nodo vero il nodo che nella legge centoquaranta dura già risolto a favore della città metropolitana dell'autorità metropolitana e che la nostra legge
La legge approvata all'unanimità dalla Camera intendeva finalmente sbloccata
Chiudo sui tempi tettoie siamo nella sua azione politica
Che non incoraggia da questo punto di vista l'approvazione di nessuna riforma
E siamo in assenza di merito che neanche incoraggerà produzioni nessuna riforma perché detto abbiamo subito punti sostanziali dei testi completamente differenti uno licenziato dalla Camera e l'altro licenziato dalla commissione del Senato
Questo convegno di Milano può essere attualmente molto utile e mi auguro che lo sia tutte e due all'unanimità questo testo del che questo incontro a Mila no Commissione con forza io spero che sia molto utile mi auguro che lo sia pur nelle difficoltà del quadro politico una necessità che a mio giudizio comunque c'è
Che questo Parlamento venga rapidamente rinnovato
Ma vi è però una constatazione amara che ne dobbiamo fare con l'amico veloce con l'amico novelle avevamo previsto un percorso quando nel dicembre ottava novantaquattro la camma licenziò all'unanimità questa legge le pensavamo che il Senato la potesse approvare o introdurre modifiche ma comunque in tempo utile sta recepite dalla Camera per fare in modo che quando in primavera
Venivano rinnovati i consigli regionali consigli provinciali che sono stati interessati guardare metropolitane quei governi regionali quei governi provinciali avessero già approvata la legge di modo che la Regione sapeva che il primo e più importante compito che viene da davamo termini alla Regione un anno per delimitare l'area metropolitana c'è il trentuno luglio novantasei siamo la regione del primo anno
Il suo primo compito deve essere quello di sentire i Comuni sentire le province e procedere finalmente individuare l'area metropolitana
E dall'altra parte ruolo uno sì sì no certo registriamo preservare stiamo parlando di una legge che interessava nove aree metropolitane in tutto il Paese
Stiamo parlando di una legge intesa muovermi dopo la tutto il Paese con un'inerzia sostanziale delle vecchie regioni le regioni rette
Negli anni prima ottantacinque proprio nel novantanove
Quindi volevamo che le Regioni avessero questo compito questo compito primario e che giustamente anche i presidenti delle Province che sono stati recentemente eletti per la prima volta un sistema azione diretta avessero di fronte a sé
La scadenza è l'obiettivo della costituzione della città metropolitana ora tutti i temi di sono un pochino confusi perché da parte delle regioni sono già partite senza che la legge fosse il rigore d'altra parte i presidenti le province sono stati anche se già letti senza la legge in vigore viene meno quindi quello che era l'obiettivo sostanziale della nostra riforma fare in modo che nel novantasette
E ne pensavamo di unificare le scadenze elettorali di tutte le aree metropolitane però per dare a questa tornata elettorale simbolicamente la tornata elettorale anche dell'avvio di un diverso modo di intendere
Il federalismo decentramento le autonomie locali che ne prevedevamo che nel novantasette si procedesse
Nel nostro Paese alla prima elezione dei nove sindaci delle nuove autorità metropolita tutto questo propulsore evidentemente o compromesso adesso lo stesso testo del senato in quel pur proporre prevede che se anche le costituì sino adesso la conferenza approvassimo il testo villone la settimana prossima al Senato e fra due settimane alla Camera prevede che si istituisce questa conferenza dei sindaci dei comuni dell'area metropolitana i che hanno diciotto mesi di tempo per decidere se proporre o meno la città metropolitana
Qui dobbiamo trascorre lo aspetta verità solo quello questi diciotto mesi all'interno dei quali doloroso decidono pure subito ma posso anche decidere dista discute per diciotto mesi se potevo mendacità metropolita
Una volta trascorsi questi diciotto mesi vedevano trascorre altre ventiquattro disposizione del Governo per fare con dei propri decreti legislativi tutto ciò
Altrimenti vorreste la la possibilità sembra di fare una nuova legge nazionale che istituisca con provvedimento di legge
Le città metropolitane ecco quindi questa constatazione questa amarezza io dovevo darmela e dovevo data la propria e che invece qui vi è il merito importante di avere riprese riannodato i fili del dibattito ed è molto importante che questo provenga
Da una grande città dalla grande sensibilità dei suoi amministratori che mi pare
Abbiano innovando una tradizione compreso
Come davvero il futuro del loro comune e nella città metropolitana in qualche misura vede compreso questo mio giudizio ricandida anche a aveva un ruolo di interlocuzione diretta con il parlamento di pressione diretta con il Parlamento affinché questa legge possa essere istituita noi attendiamo il testo del Senato evidente ciò che consentirebbe di fare rapidamente tutto e che il Senato decenza direttamente il testo della Camera non occorrerebbe ritornare alla camera questo non è più possibile i tempi sono trascorsi quindi il Senato introdurrà le sue modifiche
Speriamo che questo accada rapidamente ma speriamo anche di queste modifiche saranno compatibili
Con quelle opzioni sostanziali che io vi ho detto perché se no ci dovessimo approvare trovargli foto due rami del Parlamento che approvo due ipotesi di leggi completamente diverse è evidente che questa sarebbe una nuova ma se si dà per andare a soglie quel parlamento perché in queste condizioni è ben difficile procedere a dare le risposte che i cittadini il Paese regioni recita attendono
Grazie a Mario Vittorio per dirla con Manzoni credo tanto tuonò che piovve il più volte chiamato in causa senatore Villone credo debba a questo punto davvero prendere la parola
Grazie a tutti gli amici milanesi e per questo incontro di stamattina che certamente ci consentirà una riflessione utile su un problema
Giustamente all'ordine del giorno di questo va dato atto ai colleghi della Camera di averlo riposto all'ordine del giorno con la propria iniziativa
Quando è arrivato da noi il testo della Camera
Non non è che il sito è stato una in qualunque atteggiamento di rigetto pregiudiziale contro il testo vorrei chiarire sia sia detto con molta serenità
Il testo non ci ha convinto per una serie di motivi che possono essere credo valutati con altrettanta serenità bisogna perché io credo beh mentre da una considerazione sulla centoquarantadue che è stata tanto volta richiamata
La centoquarantadue su questo punto è una legge fallita questa è la premessa di partenza
Allora bisogna capire perché è fallita perché noi possiamo trovarci di fronte a leggi che sono parzialmente inattuate male attuate come dire inosservata per qualche parte per qualche segmento però la centoquarantadue su questo punto ha avuto soltanto dei frammenti di attuazione nulla di più
Quando questo accade e bisogna capire perché accade perché probabilmente c'è c'è qualcosa nella legge che non va cioè è una legge che non tiene conto dell'esistente vuole disciplinare la realtà
In modo tale da provocare la proprie né fertilità non c'è il grande vecchio che impedisce alla legge o di operare
Io vorrei partire questa premessa che sia chiaro io penso che la legge centoquarantanove scosse una legge sbagliata
Perché perché in realtà congegnato in modo tale da provocare il conflitto di tutti contro tutti
Io ho vissuto la fase del sui sui immediatamente successiva in cui si è tentato di far partire delle aree metropolitane
Non l'ho vissuta da politico tra l'altro perché allora facevo un altro mestiere che continua a essere il mio mestiere principale detto tra parentesi
Poi ho visto semplicemente un meccanismo legislativo che non riusciva ad essere aderente alla realtà che voleva disciplina
E che aveva scatenato una tale messe di conflitti tra i vari livelli istituzionali tra il Comune capoluogo e quelli vicini alla Regione e la ipotetica area metropolitana tra i comuni piccoli comuni grande che mai se ne sarebbe venuti fuori
Questo io ho visto e questo secondo me è la vera storia della centoquarantadue
Allora per questo la soluzione della Camera non è sembrata convincente perché la soluzione della Camera come dice giustamente Elio Vito e sostanzialmente la ripresa del meccanismo della centoquarantadue e il tentativo di rendere quel meccanismo più cogente
Era questa la strada
Noi abbiamo ritenuto di no
Tra l'altro l'abbiamo ritenuto a seguito di con procedimento articolato di consultazioni che ci sono state chieste ci sono arrivate richieste di consultazioni che noi abbiamo fatto in cui e emersa una prospettazione in una qualche misura alternativa anche qui regione Dovito su un paio di punti importanti i tuoi disegni di legge sono impostate in modo in modo diverso
Una impostazione più flessibile che facesse sponda anche sulle realtà nuove del date dalle innovazioni recenti
Questi nuovi comuni questa nuova realtà comunale e provinciale che partisse quindi più fortemente dall'aggregazione dal basso piuttosto che calare dall'alto soluzioni e quindi in qualche modo impostazioni come dicevo alternative
Per questo si fa perno assai di più
Sulla Conferenza metropolitana che è vero che è previsto è prevista anche nell'originario disegno la Camera dei deputati ma è sostanzialmente un'appendice priva di funzioni lì mentre nel nostro schema diventa il cardine su cui gira tutta la soluzione
Come e articolato lo schema del Senato
Io vorrei anzitutto for voi una distinzione noi parliamo di Area metropolitana
Ma qui bisogna fare subito
Una distinzione noi possiamo parlare di una dimensione metropolitana di governo e saremo tutti d'accordo che è indispensabile cioè è chiaro che certe funzioni non possono essere esercitate a livello che non sia un livello metropolitano
Questo davanti agli occhi di tutti e quindi non vale meno avendo discuterlo quindi diciamo la dimensione funzionale alla dimensione del necessario governo di livello metropolitano e indiscutibile accettata da tutti
Altra questione però se a questa esigenza debba rispondere sì con un ente metropolitana
Cioè istituendo un nuovo ente che sia sostitutivo ossia c'è anche agli enti preesistenti
Nel negli studi scientifici e nell'esperienza internazionale noi abbiamo entrambe le soluzioni abbiamo soluzioni di tipo funzionale nelle quali la dimensione metropolitana sì ottiene con meccanismi che non sono strutturale creazione di nuovi enti e abbiamo soluzioni di tipo strutturale
Quindi non c'è necessariamente una primazia dell'una o dell'altro non è che noi siamo legati per ottenere la dimensione metropolitana di governo ad un ente metropolitano possiamo seguire vie diverse questa è la premessa dalla quale partire
E le queste esattamente la premessa da cui siamo partiti
Al Senato perché la dimensione metropolitana di governo e dello schema che noi abbiamo necessaria automatica e a tempi certi
Cioè alla definizione di un'area metropolitana entro la quale e a livello della quale si collocano necessariamente alcune funzioni un sostanzioso pacchetto che viene già individuato nella legge e pienamente definita nella legge noi sappiamo che entro un certo numero di mesi
O la Conferenza metropolitana definisce l'aria ossa non lo fa la Conferenza metropolitana lo fa alla Regione College ossa non lo fa la Regione College coincide con la Provincia
Sappiamo che intorno uno ero certa del dato di immensi
La dimensione metropolitana e definita e su quella dimensione si collocano un certo numero di funzioni definite che sono quelle che tipicamente non riferiamo a livello metropolitano di governo quindi sia chiaro che non c'è nessun lassismo tra virgolette
Sulla necessità che si giunga ha una dimensione metropolitana per le funzioni chiave
Tipicamente riferite a questo livello questo è garantita dallo schema del scene che esce dal Senato con tempi certi e con automatismi non revocabile
Quindi questo è il primo punto di partenza quello che diviene invece eventuale e la scelta strutturale
Non è necessario che da questo si passi alla istituzione di un ente metropolitana è questo il punto che diventa eventuale norma dimensione metropolitani governo
Ma l'istituzione dell'ente metropolitano
Qui noi abbiamo un meccanismo che sylvatica appunto sulla conferenza
Sulla proposta della conferenza abbiamo un meccanismo quindi di adesione dal basso un meccanismo che consideriamo più partecipato che consideriamo quindi tredici Gato nel consenso
Effettivo e qui il collochiamo anche il problema del riordino territoriale questo inutile nascondercelo è stato uno dei punti che hanno bloccato la centoquarantadue il problema della segmentazione dei grandi Comuni
è stato lì uno dei punti come dire che alla fine hanno impedito al meccanismo di funziona ma il nostro schema questo riordino ugualmente eventuale
E soprattutto eventuale nel senso che passa attraverso una verifica di tipo referendario cioè la segmentazione del comune capoluogo si faccia la gente la vuole e questo a mio modo di vedere uno e imposto dalla Costituzione
Perché la Costituzione dice che questa operazione si fanno sentite le popolazioni interessate io non so quale altro significato si possa dare a questo termine sono un quello di una verifica di tre di tipo referendario
E due e l'unica via veramente possibile perché io non capisco in un Paese nel quale noi non riusciamo a fondere
Un paio di piccoli comuni come si possa pensare autoritativamente di affrettare il Comune di Milano il Comune di Roma se ad agendo non è d'accordo a farlo qualcuno me lo deve spiegare
E qualcuno mi deve spiegare se la via diversa non sembra sindaco di Roma ma la sostanza è una via diversa non sembra un regolamento di conti interno alla classe politica
E io questo voglio dire con molta chiarezza cioè se non andiamo alla gente se non facciamo decidere l'agente il cittadino che vota
Perché dovrebbe essere prevalente la tesi dell'uno o la tesi dell'altro quale particolare merito a io non mi riconosco l'ex co.co.co.
Quando quando che riguarda io non so consentiti e non me la sento di consentire a che la legge Silvia usata come un grimaldello per
Per questo o quel comune contro quell'altro comune o per questo quella che negazione di comuni contro quell'altra aggregazione di comuni
Io capisco che bisogna dire di no ad imperialismo molto giusto ma credo anche che bisogna poi
Ma consentire che la legge dello Stato diventi lo strumento per il regolamento dei conti entrava classe nella classe politica locale questo su questo io non sono d'accordo se la dimensione di governo e possibile allora l'intervento autoritativo è solo questo e lo strumento per regolamento dei conti se io l'esigenza sostanziale riesco a fronteggiarla in modo diverso ecco perché mi pare fondamentale che su questo punto si si abbia una flessibilità che invece va evitata nel raggiungimento della dimensione funzionale lì l'automatismo necessario qui francamente non ne vedo la necessità
Capisco l'obiezione è difficile lento e complesso
E da qui a come dire la spinta dire costringiamo le a farlo
Io ho risposte di principio su questo su questo punto
Intanto la via col dente è stato è stata già trenta era la centoquarantadue resta all'Inter
Nessuno ci dice che
Riprendendo quel meccanismo rendendolo un tantino più stringente funzione io dico che non funziona perché come c'erano gli ostacoli etici saranno domani se non ci fossero stanco le allora funzionerebbe anche la via consensuale non ci sarebbe bisogno
Di meccanismi autoritativi
Ma quando voi dite ai che
Sì si richiama come dire al ad atteggiamenti e modi di pensare
Che sono stati io direi proprio di una fase storica che non è quella di oggi perché oggi abbiamo una realtà diversa determinata soprattutto su base locale del nuovo sistema elettorale
Che noi dovremmo smettere di pensare di mettere le braghe al Paese
Come io vedo essenzialmente fare a chi vuole dall'alto necessariamente calare su tutto un meccanismo stringente autoritativo
Di modello istituzionale noi dobbiamo liberare le energie noi queste cose dobbiamo farle nasce dal basso
Perché e lì che c'è il consenso vero che fa poi alla fine funzionare le cose
Ancora dico che noi dovremmo smetterla di usare la legge statale
Come strumento del centralismo di ritorno cioè io voglio che la legge statale mi risolve il problema politico che non riesco ad ad risolvere in sede locale
Allora voglio la legge statale che mi dà quella soluzione che chiude il mio problema non funziona perché ce ne saranno cinquanta diverse di problemi che non saranno chiusi da quella soluzione che impediranno che la soluzione o di essere adottata o di funzionario
Quindi io credo molto Aslan maggiore flessibilità come dicevo sul punto dell'istituzione dell'ente come credo automatismo sul punto della dimensione il Governo va conclusivamente detto che poi qualunque cosa facciamo sanato alla Camera se troveremo un accordo andranno comunque salvaguardate tutte le esperienze già avanzata già maturate
E tutti i risultati già raggiunti poi bisognerà in ogni caso trovare il modo che siano pienamente tutelati e mantenuti ringrazio
Io non l'intero naturalmente nel merito molto specifico delle due ipotesi che qui sono stati e illustrate anche perché io non ero alla Camera non era una deputata quand'è passata la prima proposta e quindi nono non sono stata protagonista diciamo e stamattina hanno pagato un po'in prima persona proprio i protagonisti delle due proposte così diverse che sono a Camera e Senato
Naturalmente mi riprometto di essere di coprotagonista ma certamente partecipe quando in o con la Camera sarà investita in questo problema
E se mi consentite di S. anche un po'partecipe al di là delle mie opinioni personali delle mie convinzioni essendo un po'interprete di quella che in questa realtà milanesi che mi sembra dimostrare una grande maturità in tutte le sue articolazioni espressioni istituzionali il Comune la Provincia i comuni di quello che appunto dicevo questa grande maturità istituzionale che vuole essere un po'anticipatrice anche dei processi legislativi maturerà e io mi sentivo di essere anche proprio un po'portavoce di questa di questa esperienza della realtà milanese e lombarda che in questi anni ha vissuto con grande difficoltà l'attuazione parlo della Regione Lombardia di cui sono state a consigliere a lungo
Che ha vissuto con grande anche difficoltà e con fasi alterne di interesse o di disinteresse o di come dire
Udì caduta anche di impegno nell'attuazione della centoquarantadue però se mi consentite c'è una cosa alla quale io pure un po'indicare anche tutti gli interlocutori qui oggi mi sembra che io quanto meno lo verifico in mente che i termini del dibattito io con cui abbiamo affrontato tutte le questioni della centoquarantadue della sue emanazioni dire ancor prima della sua fase di preparazione in poi sono oggi profondamente modificati e noi rischiamo un po'di ragionare forse con il quadro delle istituzioni di allora
Una costatazione è vero che ci sono le due scuole di pensiero diciamo così le tue opinioni che diceva il senatore tant'è vero che io ieri interpellando nel corso della mia giornata Conte di altro genere su altri temi ma chiedendo delle opinioni a personaggi autorevoli delle realtà dell'autonomia lombarda o dei comuni mi son sentita dire le due cose che mi ha detto è importante che ci sia un ente che ci sia un'istituzione nuova
Che sia il livello di governo di quest'area e c'è stato chi magari appartenente alla stessa cultura politica mi ha detto importante che ci sia un raccordo delle funzioni una definizione di un'area una definizione delle funzioni di bastare a e poi il meccanismo invece però qualcuno dice deve essere diverso da quello proprio strutturato istituzionalmente perché oggi scusate perché oggi le modalità di governo si vanno sempre più articolando attraverso momenti che puntano più al meccanismo di racconto che non all'istituzione in quanto tale che non è la creazione di un'istituzione rigida che anzi è vissuta con ecco perché dico che forse possiamo anche un po'contestualizzare queste queste diverso direttamente tutta l'attuazione della centoquarantadue che andava certo
Verso l'istituzione di un'autorità quindi di un livello di governo con un suo ente specifico e che aveva una dichiarazione così decisa io c'ho creduto profondamente quando ha sentito la relazione di lo vedi che peraltro ho letto negli atti della camera
Cercando di ricostruire un porto il dibattito con la bellissima relazione che ha fatto purtroppo in un'aula semideserta deduco dagli atti la pesante certamente porta tutto questo
Convincimento che la creazione di un'autorità di governo sia un punto fondamentale per poi realizzare questa capacità di un governo di vasta area oggi forse una riflessione non sarebbe così come dire impropria o così scandalizzare ante e penso che fosse anche tutto il portato delle consultazioni a se non difeso queste posizioni più autonomiste o più flessibili fosse in vita
Guarda io vorrei un po'riflettere su tutta questa partita proprio perché parto anch'io da quell'impostazione ma mi rendo conto e direi anche che il fatto che ci siano due testi Camera e Senato così lontani scusa Milito più qui sintomatico del fatto che bisogna sciogliere questo Parlamento secondo me è sintomatico del fatto che forse dovremmo riflettere su bicameralismo paiono diverse funzioni delle due Camere perché e a questo credo che vada riferito per quanto dicevo un po'aggiornare i termini perché mi sembra che oggi la diversità della della delle istituzioni locali ponga un po'questa esigenza di aggiornamento cioè da un lato noi siamo in presenza di elementi nuovi che po'possono fa superare un po'quelli che erano i punti di ostacolo l'abbiamo sempre detto che la centoquarantadue in particolare su questo punto non si è realizzata prima per inerzia regionale e io credo che l'inerzia fosse il risultato di quelle difficoltà
Non è solo un'inerzia dovuta a una non forte spinta alla realizzazione di processi di autonomia interni alla Regione ci sarà stato anche quest'aspetto ma se la Regione non si è mossa è perché i pareri arrivati dei comuni la diversità di respingere gli orientamenti ha provocato l'impossibilità di procedere con fatti autoritativi che quando si tratta di assetti istituzionali credo siano la strada più sbagliata
Nel mondo quindi c'è una relazione tra un'inerzia e una difficoltà complessiva ma gli altri due fatti che mi sembra siano cambiati decisamente medio sono uno che da un atto le grandi città io parlo di Milano a questo punto non conosco
Paura
Ho fatto il popolo ha sottolineato che Pellegrini vuol dire che non c'è più quella reazione così stizzite così chiusa più ha verificato in tutti questi anni là dove parlare di area metropolitana e rimettere in discussione l'attuale assetto del comune capoluogo sembrava essere un fatto di otturate la città non è un fatto di modificazione anche al suo interno l'articolazione diversa da vedere cosa saranno la municipalità circoscrizioni comuni veri e propri eccetera quali livello anche di partecipazione dei cittadini del capoluogo questa trasformazione e le questioni poste però certamente c'è una disponibilità diversa laicità capisce che ha problemi che anch'essa da sola non riesce più a governare e quei fatti forse di questi giorni che mi danno sindaco lo dimostrano d'altro canto i comuni io credo che e con la dato di aggiornamento con la nuova modalità di elezione diretta i nuovi sindaci dei nuovi comuni io credo che da un lato sentano più fortemente la responsabilità ma anche più fortemente l'ASP in tali cercare gli strumenti nuovi per esercitare questa responsabilità quindi io credo che oggi i Comuni rinnovati con questa modalità siano meno sulle difensive siano meno paurosi di questa allora nuovo livelli istituzionali certo attenti a difendere fino in fondo la loro autonomia ma anche a capire che la si portano anche con gli strumenti nuovi somma io da i nuovi sindaci sento dire dati ci strumenti per essere all'altezza del compito che noi ci siamo assunti esponendoci in prima persona con l'elezione diretta quindi strumenti di autonomia finanziaria strumenti di governo del personale di governo complessivo di fattori diciamo di di di articolazione della vita del proprio Comune e credo a questo punto anche strumenti divide e lì nuovi dove esercitare la propria funzione di sindaco per risolvere i problemi che vanno al di là della stretta impatto del proprio comune e quindi io credo sono poi curiosa risentirli i nuovi sindaci qui
Ma forse questa nuova ulteriore responsabilità dati comuni le rende più forti in questo in questa anche e quindi anche più disponibili ad accettare queste nuove modalità di assetto istituzionale
Quindi i dati dicevo sono un po'poca inviati certamente credo rimanga il problema di fondo quello funzionale proprio di capire che rapporto tra città capoluogo e comuni è cambiato nel senso che come diceva anche presente la Provincia fino ad ora non abbiamo Sisti ito io non dico imperialismo colonialismo certa un comune che si è trattenuto le funzioni più significative più nobili e ha in qualche modo scaricato verso l'esterno le funzioni più più scomode questo rapporto ogiva certamente invertito con un'articolazione diversa anche di Ridolfi dizione in una visione policentrica io credo quindi che ci siano le premesse perché oggi almeno nella nostra realtà qualcosa possa pro ci tiene per quanto riguarda il parlamento io credo che l'obiettivo sarà non solo quello minimo di uno spostamento di termini e di una richiamo diciamo poteri sostitutivi ma che possa essere qualcosa di più anche proprio in ordine a queste diverse modalità
Per quanto mi riguarda la decisione tra l'imperio di una forma di governo e la facoltà ecco è un punto che mi riservo anteriormente da approfondire sono sempre stata dell'opinione che ci volesse lente di governo ma credo che oggi questi fattori nuovi e sentire più fortemente le realtà le realtà mature ci possono portare anche a delle opzioni e delle flessibilità mi pare che nell'interruzione nell'introduzione Pellegrini parlasse di è sperimentazioni è o difficile poi nelle cose istituzionali parlare di sperimentazioni ma forse delle possibilità lo diciamo che per le regioni sono a chi è più pronto chi vuole gestire ulteriori competenze chi
E più avanti in questo processo di articolazione di decentramento forse certi in un quadro ben definito in un quadro non spunta Nisticò e non di troppe diversa può anche assumere un passo più spedito nell'interesse poi anche delle altre delle realtà quindi in questo senso forse qualche punto d'incontro si potrebbe trovare in una logica che senza far venir meno l'esigenza di arrivare all'ente di governo possa consentire che laddove questo processo è maturo si attui ed operone maturo si creino delle condizioni per anticiparle per proporre de Rossi e non per imporlo dall'alto col risultato poi di avere un freno spontaneo ecco non ho dato certezze perché non ho certezza riguardo poi però ancora richiamare una mia totale disponibilità direi a essere un po'non dico portavoce solo amo senza idee proprie ma ai se un po'interprete anche di quella che sarà poi la spinta che verrà da questa realtà
Pazienza io
Il primo
Rappresentanza
Vuole insieme semplice mi sentirei avanzeremo proposte unitarie già il moscerino magari pulito
Se ne può fare locali corpi correlazione presentano una riprova visti duecentosei domanda
Rifugio a sentire ulteriormente profondo vicino e ha sollecitato io
O no
Iniziare Pubblico
Dal comune di Bellusco riuscendo ricco Giampiero Vismara per scegliere un po'l'opinione del segretario che comune questi senza Bellusco già dell'disco comunque va be'oggi io non baro dovete come singoli Comuni Bellusco molti di voi magari non sanno neppure dove si trovi un piccolo comune sei mila abitanti zone del nord est
Provincia di Milano quasi al confine con le province di Bergamo e lecco
Io ringrazio comunque chi ha organizzato questo incontro e si è ricordato che ci sono anche i piccoli comuni io per tengo ad una fascia che può essere considerata quella della seconda forse forse speranza cintura addirittura noi ci siamo vissuti in questi anni forse come la terra di conquista adesso di parlare metropolitana l'ho bisogno di te ritorno bisogno di spazi non ce la fanno più del solito erano Daloui e occuperanno tutto l'occupati nel da questo atteggiamento che magari non è vero però è stato sentito un po'in termini di aggressività sono nate coi in questi anni delle iniziative peraltro discutibili che hanno creato anche forti contrasti non posizioni unanimi anche all'interno delle nostre realtà quali per esempio la proposta di istituzione di province
Io non faccio mistero per esempio che proprio noi nel nord est abbiamo una forte pressione per completare con la fase di istituzione della Provincia di Monza che iniziata qualche anno fa che si è estesa poi a macchia di leopardo e che non ha ancora trovato concretizzazione
Ma che viene continuamente sollecitata proprio perché si ritiene che si può sapere un potere contrattuale da contrapporre a Milano soltanto nel momento in cui ci sia una forte istituzione che dica no un momento regoliamo i conti stiamo bene attenti a non di matrice vicenda
Personalmente non ho condiviso questa proposta molti Comuni anche dallo Stato non l'hanno fatto
Però adesso voglio capire anche come si potrà far recedere decine e decine di comuni da una posizione quando i rapporti non sono ancora ben definiti il fatto poi che ci siano dei Contras titolo di proposta tra Senato e Camera fa capire che la strada non è completamente chiara e quando ci sono di mezzo anche nei confronti dei diciamo dei contrasti dal punto di vista istituzionale
Sia soprattutto il timore di fare qualche passo falso da cui poi non si possa tornare indietro che ci sono dei problemi
I problemi sono dati sostanza dalla volontà di mantenere non soltanto delle specificità locali che sono anche interessanti molto importanti anche perché secondo me la forma di autonomismo esasperato che potrebbe venire avanti
Potrebbe anche essere pericolosa e anche di euro poiché non c'è limite alla suddivisione per cui nel momento in cui c'è la Provincia di Monza
Noi del vimercatese possiamo trovare delle specificità rispetto a quelle di Seregno e potremmo anche votare metri puntini sulle i non esiste queste cose non esistono ne siamo consapevoli del fatto che si è praticamente gravitanti nell'area di Milano e quindi si deve ragionare in termini di area metropolitana
Rivendichiamo però il diritto al fatto
Che si possa stabilire non tanto propri cosiddetto rapporto centro-periferia ma rivalutiamo in assoluto la possibilità di autodeterminazione
Non siamo convinti che Milano più bisogno del territorio circostante come siamo anche consapevoli del fatto che noi soffriamo di tutti i servizi che minano mette a disposizione
Penso che soltanto in una logica paritaria si possa trovare anche la giusta sintesi per poter eventualmente portare qualcosa di positivo
Grazie per questo incontro che per un altro motivo
Perché è davvero questo forum organizzato da Provincia potrebbe essere foriero di ulteriori proposte interessanti
Che naturalmente a parte questa prima volta del dieci di dicembre che sono state
è stato il in momento di presentazione
Dovrete può concretizzarsi in qualche cosa di molto più preciso di molto più operativo quindi anche con cioè di tipo magari incontri di tipo monotematico un argomento solo con un ordine del giorno preciso per arrivare dove decisioni per arrivare delle determinazioni altrimenti è soltanto un pour parler e non ci porta da nessuna parte e ci fa perdere tempo
A dispetto chiudo perché voglio essere brevissima rispetto a quelli che possono essere i rapporti con la Regione
Io direi se dovesse andare avanti il progetto che mette in condizioni la regione di determinare confini funzioni competenze della nuova area metropolitana chiedo che si apra ad ha subito un tavolo di discussione perché abbiamo purtroppo noi dobbiamo sempre astrarre qualcuno ci ha detto prima astrarre dalle circostanze contingenti dobbiamo far finta che tutti gli organismi e tutti le amministrazioni siano uguali tutte disponibili tutti attenti non è vero né ci siamo trovati tra capo e collo una legge di riordino del sistema sanitario che non ha neanche sentito quando chiedo di parlare subito apostolica fu fatta
Abbiamo lavorato adesso
Comunque previo e di una cintura
Più vicina
Se io ringrazio anch'io per avermi invitato a parlare e devo subito dire che sono abbastanza perplesso rispetto agli interventi che mi hanno preceduto in quanto ritengo che la rendono metropolita non debba servire a risolvere i problemi di Milano
Ma debba viceversa tenere in considerazione numero uno i problemi della Provincia qui io sono rappresentante di un comune medio
Ma ho parlato con molti miei colleghi sindaci e devo dire che qui mi sento come il rappresentante del socio di maggioranza di questa cadetti in metropolitana
Perché noi rappresentiamo ben due milioni quattrocento mila abitanti e Milano rappresenta un piccolo comune lo di un milione trecento mila abitanti Peretti oralmente asfittico
Ora io sono milanese nato a Milano vivo tuttora vivo tuttora Milano però non ritengo che i problemi di Milano debbono essere risolti mediante un pastrocchio
Che deriva da una legge come ha detto giustamente l'onorevole Toia che una legge vecchia superata fatto un periodo in cui ancora i sindaci avevano erano eletti col sistema dei del parlottare tra i segretari dei partiti e che non rispondevano atto che segretari di partiti
Ora io sono stato eletto dei cittadini Pioltello e mi sento responsabile sicuramente in prima persona degli atti che faccio di fronte cittadini Pioltello alloro devo rispondere allora devo dare il risultato della mia attività politica
Comunque visto il tempo che è molto breve
Vorrei dire in sostanza che il Comune di Milano è passato da un milione settecento mila abitanti un o un milione trecentocinquanta mila proprio perché è venuta a cadere la vivibilità in questo centro
Le grandi fabbriche si sono chiuse ci sono generate aree dismesse il degrado
è diventato sotto gli occhi di tutti ha reso la città praticamente invivibile i milanesi che possono farlo vanno nell'hinterland ad abitare vanno nelle in tarda a lavorare
E naturalmente io parlando con i miei colleghi sindaci
Abbiamo praticamente ha avuto un'idea un Monica su questo su questo discorso ed è quella di coordinamento si ma colonialismo no
Coordinamento sì perché ne ci rendiamo conto che i grandi problemi della viabilità i grandi problemi dei trasporti i problemi che riguarda la qualità dell'aria e dell'acqua
I trasporti e quant'altro devono essere risolti in un'area molto più vasti problemi anche dei dei piani regolatori devono essere risolti con problemi con piani di Area che devono superare la la la superficie de la del Comune però questo non vuol dire creare un ente una una struttura di cui almeno in provincia non si sente questa necessità si senta insista del coordinamento sicuro
Ma non di un ente che abbia tutte quelle
Quei compiti che sono stati assegnati dalla centoquarantadue brevemente brevemente vi leggerò quello che è previsto nell'articolo diciannove
Pianificazione territoriale dell'area metropolitana viabilità traffico e trasporti tutela valorizzazione dei beni culturali e dell'Ambiente Difesa del suolo tutte l'idrogeologico eccetera raccolte distribuzione le acque delle fonti energetiche servizi per lo sviluppo e Como dico e grande distribuzione servizi di Area Vasta il settore della sanità della sposa la formazione professionale eccetera eccetera tutto questo dovrebbe essere fatto dalla città metropolitane questa una legge dello Stato signorine questo la legge lo Stato etimo latino attuate per le buone ragioni etiche io son d'accordo col senatore Villone perché è fatta sopra la testa della gente perché se voi andate nei Comuni e la Provincia queste cose non le sanno neanche
La centoquarantadue i cittadini non sanno neanche cosa sia non lo vorrebbero queste cose che vorrebbero il coordinamento vorrebbero che quando un problema si pone su una grande vien su una grande arteria su un trasporto ci fosse una risposta a parte la rete non ci fosse la risposta anche la Provincia io qui ricordo per esempio che per fare un marciapiede davanti alla scuola di Pioltello scuole della provincia sono due anni e mezzo che sono in ballo qui cosa c'entra l'Area metropolitana qui si tratta e sì ammette di mette la funzione funzionare l'istituzione che ci sono far viaggiare le pratiche fare viaggiare in tempi che si ha ragione questo è quello che vuole la gente creare un ulteriore stato intermedio per me significa creare un altro carrozzone non si è parlato di persona non si è parlato di finanziamenti non si è parlato cioè di tutte quelle cose che veramente contano alla gestione della delle istituzioni questo le cose che contano creare delle poltrone e posti agli organigrammi conti potranno venire dopo ma adesso il governo delle citate con ogni chiede che i problemi miratamente siano risolte e la gente va a vivere nei piccoli comuni e perché l'incontro al bar sindaco lo incontra andava Barbiero incontrano simmetrie trasporti potrò dire quale attrice con l'dal book allacciati il cartello che non funziona noi abbiamo bisogno di andare in città con dei trasporti più veloci eccetera eccetera ed è lui che veramente si misura la qualità della vita la possibilità di intervenire sui problemi concreti della gente grazie
Proponiamo che nonostante il marciapiede non abbiano subito talmente circa
Diamo atto sono Cinisello Daniele io brevissima visto loro anche sulla pazienza di tutti credo che debba essere prima di tutto sottolineato anche da parte mia anche questa iniziativa
E importante perché cioè il Comune di Milano la Provincia di Milano credo che da questo punto di vista calcare che avevano altri impegni esistenziali sono assolutamente emozionante le loro il non essersi assenza
Per questo mi sembra importante che non dibattito di questo tipo in questo momento si troverà affiancati due livelli istituzionali che rappresento no
I due soggetti più significativi di questa discussione che riguarda comunque la cessione dell'area metropolitana
In io personalmente una posizione non diverso di quello che è stato l'ultimo intervento è quello del sindaco di Pioltello anche perché sono sindaco di una città della prima cintura di Milano
E debbo dire che una serie di problemi che Milano non è stato in grado di risolvere
Negli anni passati vengono scaricati prima di tutto nei primi comuni della cintura milanese ma siamo quei comuni più di altri che hanno usato al massimo il proprio territorio per dare risposta alle persone che mi gravano dal Sud o da altre città
Per la nostra nazione per venire a lavorare a Milano c'erano del Comune che di fatto stanno accogliendo rispetto alla mancata programmazione regionale o di area
Tutti mi ipermercati supermercati senza nessuna viabilità capace di dare una risposta coordinata a questo tipo di insediamenti perché poi di fatto si creano problemi di inquinamento inquinamento e servizi insufficienti quindi da questo punto di vista io credo che proprio partendo se vogliamo dei cittadini credo che i cittadini
Gli interessati ad avere delle risposte e siano interessati avere delle risposte in maniera precisa puntuale
E di fatto non sono così interessati a avere la risposta dal Sindaco dalla Provincia dalla Regione e e quindi credo che questa discussione relative ad aree metropolitane hanno discusso una discussione di strumenti che ci dobbiamo dare
Per far sì che una serie di problemi complessi possono essere governati prova per quanto mi riguarda una e di problemi complesse come quelle che sono indicati
Giustamente dalla legge centoquarantadue ma riprese anche dal testo della commissione del Senato ma sostanziali in tutti questi problemi so perfettamente sappiamo perfettamente
Ma i sindaci di piccole o medie città attorno a Milano che non possono essere affrontati e risolti soltanto da singole realtà locali qua dove si parla dei rifiuti è un argomento che non riprendo ma che è noto tutti questi giorni parla si parla i trasporti
Quando si parla di coordinamento dei piani del traffico si parla si parla di problemi che sicuramente nessun comune da solo può fruttare in un sistema così complesso come quello dell'area metropolitana milanese ora da questo punto di vista io sottolinea queste funzioni solo sottolineo prese potrei sottolinea le altre
Per dire che io credo che la discussione debba essere affrontata partendo dalle funzioni
E non del potere perché di fatto se non partiamo da questo io credo che non saremo mai trovare un punto d'incontro e io credo son d'accordo con Patrizia Toia che oggi sia possibile trovare più facilmente un punto d'incontro rispetto al mille novecentonovanta perché è vero ci sono i sindaci eletti direttamente dai cittadini e questo non è poco sono sindaci che appartengono sicuramente nel segmento un'area politica ma che però di fatto con l'elezione diretta sono i sindaci che devono dare risposte in maniera l'antico personale perché sarebbe ma che in maniera diretta a tutti i cittadini che mi si devono far carico da una serie di problemi
Sicuramente con una responsabilità riversa del passato e quindi anti a mio avviso in maniera più promette così più forte rispetto al passato con una volontà di dare realmente delle risposte ai problemi concreti quindi partiamo dalle funzioni di questa discussione quindi partiamo delle funzioni e la proposta che viene dal senato mira avviene nel senso partiamo dal basso
Facciamo un ragionamento come sindaci coordiniamo e ci stabiliamo quelle sono le funzioni che possono essere subito affrontate in un governo di area metropolitana ma io dico anche diamoci dei tempi certi perché nasca una nuova autorità
Perché da questo punto di vista e impossibile lo viviamo nella nostra esperienza di tutti i giorni ci vogliamo coordina io vedo anche col sindaco di Sesto Cusano coi Sindaci vicina cinese lo valessero e perché sappiamo che alcuni problemi che dobbiamo governare insieme poi ci siamo presi nella nostra quotidianità ci diventa difficile essere ecco
Coerenti con la nostra volontà alla questo punto di vista funzioni e sulle funzioni sommi io credo che così si single sindaco
Della Area Metropolitana Milanese quando si parla di trasporto in grande distribuzione traffico a ambiente non possa risolvere in proprio quindi partiamo da lì e subito però sono d'accordo che sono in una via di mezzo Banca presta i dati di questa deposizione diamoci dei tempi perché comunque l'area metropolitana se costituite perché se no a mio avviso vanno saremo in grado di governare le grande trasformazione che via via in questa nostra realtà continuano e rispetto alle quali e l'esempio che rapporto sottolinea quello dei rifiuti cioè impensabile che la Provincia di Milano la grande Milano a grande inviato europea sia sommersa dai rifiuti e tutto questo legato all'incapacità di progetto Zone di programmazione di coordinamento e di potere dico a questo punto e di potere dire questo punto dirla contro l'istituzione che possa far valere fino in fondo delle scelte perché poi alla fine delle scelte bisogna a totale ed io vi auguro che sì posso trovare un punto di incontro in questi prossimi mesi visto che direzione politiche si sta parlando da troppo tempo comunale confusione in questo che così da parte dei cittadini che ormai non è più un problema quasi politico ma è un problema di carte non riesco proprio a capire che e cosa sta succedendo ma detto questo siccome si va tra poco comunque nel corso del novantasei credo le elezioni politiche anticipate sarebbe opportuno e utile che ci fosse una legge che a questo punto permetta permetta di dare un governo a questi problemi e concludo dicendo
Che non sono anche contento il minimo dubbio
Che l'area metropolitana debba essere la Provincia di Milano per quanto riguarda c'è Bellusco è molto diversa da Cinisello Balsamo
Sono funzioni che però sono rimasta l'abbiamo il problema di governare localmente dentro un sistema globale così mondiali si sono Shin
E fatte non soltanto dalla metropolitana ma nelle regioni in Italia del mondo che poi incidono sulla qualità della vita dei cittadini di Bellusco di Cinisello basso
Però come coniugare questo tanti livelli però non so se in questa fase parlare di città metropolitana e parlare a questo punto dell'intera provincia può essere una in modo per raggiungere facilmente gli obiettivi che io considero S significativi quindi partiamo dal basso facciamo un coordinamento
Essi non ci vediamo che hanno già dei problemi mature da mettere assieme quindi darsi un'autorità e delimitiamo questo punto quello che possibili delimitare non per decreto ma sicuramente con date precise perché se no non avremo mai la forza di farlo grazie
Benissimo una credere applicata per dichiarazione di impegno più che per dichiarazione di voto di novelle di villone e poi siete invitati tutti per
è che abbia nell'aspetto da loro un impegno lungo le linee che noi qui abbiamo espresso ad avere una legge quanto prima eccetera eccetera
Dirà poi c'è una rinfresco offerto dalla dalla Provincia ma cercherò di essere telegrafico connessi usa sempre direi in momenti come questi io debbo dire che un grande rispetto del professor Villone
Uso questo termine non a caso perché lo considero uno studioso
A livello scientifico
Di primissimo piano ecco o qualche dissenso sul piano politico
E dico subito perché
A me ha fatto piacere che villoni abbia qui criticato addirittura la liquidata a usato questo termine il fallimento della centoquarantadue io non considero la centoquarantadue un fallimento
è una legge che necessita una revisione
Anche se
Potrei apparire in modesto ricordando che io non la portai la centoquarantadue perché molte delle critiche che oggi si fanno della centoquarantadue qualcuno tra questi il sottoscritto le aveva fatte al momento opportuno così come per la legge ottantuno che ho oggi viene tanto esaltata no io dissi io dissi l'ultimo intervento che feci in aula che volevo introdurre una norma transitoria in quella legge nella quale si indicasse il numero del cellulare del telefono
Del relatore Ciaffi perché nottetempo i segretari comunali scindersi che si trovavano in difficoltà nell'applicare quella legge sapessero a chi rivolgersi detto questo
La troppo a prosieguo di questa riforma
E me ne assumo tutte le responsabilità in termini politici Villone e non scientifici
Io posso condividere tutta la tua analisi da un punto di vista scientifico teorico da un punto di vista politico sono fonte dopo le elezioni amministrative dell'autunno del mille novecentonovantatré
Quando
Alcune amministrazioni di importanti città italiane
Sono state affidate ad alcune persone e non voglio qui introdurre polemiche di carattere personale che non mi interessa non abbiamo visto un mutarsi del clima attorno a quella legge che praticamente la Camera aveva già delibato come si usa dire
E allora
Io non so cosa voglia dire villone quando parla di regolamento di conti tra la classe politica locale forse le polemiche insorte a Roma tra Ostia il Comune di Ostiglia e il comune capoluogo
Le polemiche ancora non emerse tra la provincia di Roma e la Provincia e il Comune di Roma certo è che noi abbiamo avvertito un'ostilità dopo
Quando ad un certo punto si poneva il problema di approvare una legge che arrivava alla segmentazione del Comune di Roma si alla segmentazione del Comune di Roma mi son sentito dire i cittadini di Monte Mario non vogliono rinunciare ad essere cittadini di Roma ma vi rendete conto che avanza di argomenti
Si chiameranno cittadini Roma Monte Mario punto e basta conoscevo Delman di Parigi la stessa cosa
Ma e singolare che si allega undici nuovo Congo aggiornamento dei cittadini per la segretazione
Del comune di Roma e poi invece si
La si decide anzi si vedi i sindaci dei comuni per la formazione della metropolitana cioè per la segmentazione deve essere dal basso il cittadino chiedersi idee per il governo devono dessert i sindaci cioè le maggioranze politiche ora io ho militato per quarant'anni in un partito che dire a tutti noto non sono un pentito ma ho sempre rifiutato l'idea della logica che le leggi si devono fare secondo le circostanze e secondo le convenienze
Perché non mi sono mai collocato definitivamente onoraria diciamo o di governo e di opposizione faccio una Renzo in funzione
Del bisogno dei cittadini dalle modifiche delle riforme che intendo attuare indipendentemente dalla collocazione che mi vede momentaneamente o di governo ai nove euro di opposizione e allora
Sindaco carrozzone questo non è affatto un carrozzone anzi elimina
Un carrozzone come la Provincia mi spiace che sia andato via il Presidente perché loro poteri poveraccio ed ha poteri ad un livello istituzionale
Quei poteri che oggi la provincia romana edizione si realizza l'area metropolitana metropolitano scompare la Provincia
E questo è un dato di fatto e allora
Mi fa piacere che il Sindaco abbia detto ma io quando circola per la strada i cittadini vengono dire guarda che la buca e la guarda che e la stessa cosa deve fare per il Comune di Roma per il Comune di Torino per il Comune di Milano se tu vai a creare dei comuni che si avvicinano al cittadino soprattutto per i servizi alla persona che sono quelli che che che che e espongono il board via fuori dalla pelle perché è lì che il cittadino poi si arrabbia ai le tensioni perché tutti i giorni c'è una cosa che non va a quell'altra che non va eccetera e allora io dico è un fatto di alta democrazia
A rompere il Comune di Roma da un punto di visto il Comune di Milano dei servizi alla persona e organizzare queste strutture a livello decentrato infine e chiudo io credo che se dovesse prevalere
A livello politico
Le argomentazioni che questa mattina il senatore Villone a qui esposto sicuramente alla camera questo proprio è una forma con un'alta diciamolo pure chiaramente meno parlarsi chiaro per non far passare più la riforma perché vorrebbe dire di nuovo
Ricominciare daccapo tutto e per quanto ci riguarda coloro che si trovano perché poi la differenza fra Camera e Senato
Circa l'imposizione e che la Camera l'ha provata all'unanimità l'Assemblea
Al Senato in una Commissione la prima sia pur con tutta l'autorevolezza della prima commissione io ho guardato anche i verbali con molte assenze con molte riserve non espressi in quella sede io non so se poi in Aula passerà così sarebbe stato molto meglio trovare subito non una contrapposizione tra il testo uscito dalla Camera addirittura abbiamo chiesto di partecipare alle audizioni che la prima Commissione affari costituzionali faceva
E siamo siamo andati un giorno io il mio Presidente della Commissione Selva e siamo stati visti quasi di malocchio perché eravamo entrati nell'auletta della prima commissione e che non dovevamo entrarci io credo che non è un queste posizioni che si po'possano affrontare e risolvere seriamente i problemi anche perché ho visto dietro una posizione che di politico aveva ben poco con tutto rispetto e l'apprezzamento delle tesi sostenute in questa sede
Dal professor Villone ma in sede politica queste cose parliamoci chiaro non avevano nessuna motivazione se non quella
Di ostacolare un processo riformatore che non piaceva a qualcuno che era venuto a trovarsi per volontà popolare senza dubbio in una posizione di grande responsabilità in alcune importanti città italiane
Milanese molto ben mentre io
Capisco credo che il pittore un amico e collega Novelli cinque difficoltà sono venuta dopo l'ottantuno novantatré non è del tutto vero per la verità che sia così a mio avviso probabilmente è vero che c'è stata
Una maggiore difficoltà dopo l'ottantuno novantatré però scusate ma l'auto Antonio novantatré Sister
Questi cinque sindaci si sono vedete che non è è un problema che riguarda alcuni sindaci di grandi città io qui sono i fondamentali dissenso godevano vetrine e che non si può più fare queste cose senza il coinvolgimento dal basso perché ci sono i sindaci non questo o quel sindaco che ci sono in generale dei sindaci eletti cioè innovazione di questo tipo secondo me ora non sono pensabili Desio non partendo dal basso
E quindi non è Formentini non è Bassolino sono i sindaci piccoli e grande perché tutti loro hanno un modo diverso
Di vivere l'esperienza dell'amministrazione derive del sistema politico istituzionale e poi magari cioè quello che conta di più per norma preside che sia così ma è l'insieme di questa realtà che ci perisce oggi di di di affrontare il problema come lo vorremmo affrontato lo abbiamo affrontato nel mille novecentonovanta badando facendo bene ma comunque adesso quella non è più la strada
Perciò noi abbiamo puntato sulla Conferenza metropolitana dove ci sono i sindaci il presidente della Provincia che diventò il motore di questo meccanismo perché la conferenza delimita Marion rompere Enzo definisce il modo del coordinamento alla conferenza propone l'istituzione della città metropolitana e la Regione solo in seconda battuta volutamente non perché noi non vediamo da Reggio ma perché crediamo che il meccanismo che noi disegniamo è aderente alla realtà che c'è non si può far finta che non ci sia qualcosa cambiato e quanto l'arresto
Io continuo a pensare che poi alla fine spetti ai cittadini Monte Mario decidere se far parte di questa o di quel entità e non credo che andiamo lontano se pensiamo che noi anche lì autoritativamente
Pretendiamo di fare di fare interventi così dirompente
Nella nella realtà locale possono introdurre il referendum ma anche per l'istituzione e la città metropolitana naturalmente del testo non è previsto solo perché si fa con legge della Repubblica quindi non sembrava necessario concludo dicendo questo
Visto che il Pellegrini giustamente chiede anche un impegno ventennio può essere quello di uscire comunque al più presto dal Senato io già sollecitato che il testo sia messo una programmazione diavolo anzi è stato messo già dopo la mia sollecitazione alla programmazione diavola non solitamente i quali possono essere perché la congestione in relazione anche alle emergenze più pressanti che conosce il tre come il decreto degli immigrati presenta così questo genere molto alta però l'impegno di uscire al più presto darla
Con una decisione dell'aula di aveva comunque un testo che salvaguardi per pienamente quelle che sono le esperienze evocato in corso a qualunque stato di avanzamento siano e ovviamente avere poi disponibilità a valutare quello che sarà l'atteggiamento da camera grazie quindi mi pare ci fosse
Molto simbolo
Antonio
Ogni
Sollecitare c'era l'assessore anzi anguilla Aquilani che vuole fare una comunicazione importante che riguarda la Provincia i Comuni
Provincia stessa scusate chiedo scusa della intromissione ma comunque era una tesi abbastanza importante perché il comitato antidiscarica di Cerro dopo ho una valutazione dei piani del comune di Mila no e il piano del dei programma di azioni della Provincia cioè dei piani tecnici quindi elaborati per arrivare a una rapida chiusura della discarica
Con questa valutazione positiva ha deciso di riaprire la discarica ai giorni almeno di lunedì e martedì in attesa poi di come andrai il gli stupri l'incontro con il presidente Formigoni Regione Provincia e Comune di Milano questo credo che sia ecco in termini anche pratici sia forse c'entra qualcosa perché è come uno dei momenti di governo metropolita ah no anche se in fase emergenziale quello vero ma di istituzioni che funzionano è anche grazie alla responsabilità dei cittadini occasioni lasciate e chi l'avesse compilato il questionario lì all'entrata anche ci serve di io non fresco perché intende a fermarsi e a ancora un attimo