Apertura della campagna elettorale del PRC per le prossime elezioni politiche (21 aprile 1996)

Astra manifestazione
Ricorda tutti i compagni
Che è vietato fumare
Questa nostra manifestazione di apertura della campagna detto
Alle
Che ci serve innanzitutto per fare un ragionamento sulla situazione politica economica e sociale del nostro Paese
Contemporaneamente però
Organizzazioni
Di organizzazione del lavoro Glasgow Civenna tutti impegnati
Telefonica
Io non sto compiendo verbale
Ma ma
Politica revisioni alle sale agli spazi per i vari si sta
Ma
Il primo
Su
Economica
Il
Ma da subito vediamo come
Il motivo capillare utilizzando tutti i mezzi erano
Privilegia
Il museo ebraico locale con i cittadini
Dobbiamo l'unico Panucci mi di lavoratori utilizzabili il nostro programma
Comunisti provenire
Ordine più
Ma
Sive
Faremo questa campagna quindi con le nostre proposte precise
E per questo vogliamo continuare la raccolta delle firme per il ripristino e la scala mobile anche dopo il trenta marzo
Giorno in cui il coordinamento nazionale delle RSU consegnerà in Parlamento il milione di firme finora raccolte
Usiamo infine questo mese
Mentre spieghiamo il nostro programma
Anche per ascoltare dialogare per capire quanta sofferenza sociale la politica liberista sta producendo nel Paese
Usiamo questo mese insomma anche per fare un'inchiesta sullo stato del popolo di sinistra che dopo l'ipotesi di governissimo sente acuto il bisogno di un'alternativa politica e sociale
Vi ricordo infine che il dal due aprile il nostro quotidiano Liberazione uscirà con un nuovo formato di trentadue pagine e al prezzo di mille lire per tutta la campagna elettorale
è un'occasione per farlo conoscere e per spezzare anche in questo modo l'oscuramento che sicuramente subiremo da parte di tutti i mezzi di informazione
Chiedo quindi ai tanti simpatizzanti alle compagne e compagni
Di contattare i circoli o direttamente la nostra federazione che è sempre aperta per fare insieme questa battaglia per condurre insieme questa campagna elettorale
Per farla con lo stesso entusiasmo con il quale abbiamo stilato insieme il ventiquattro febbraio per le strade di Roma
Do ora la parola
Al compagno Leonardo Masella
Segretario regionale dell'Emilia Romagna
Abbiamo si sente abbiamo meno di un mese per conquistare il voto del più grande numero di lavoratori di pensionati di giovani di cittadini il voto per Rifondazione Comunista un voto doppiamente utile
Questo lo dobbiamo dirlo a tutti i lavoratori e le tue a tutti i cittadini un voto doppiamente utile perché è un voto utile anzi e determinante non solo utile determinante per sconfiggere i candidati delle destre
E quindi un voto determinante per le sorti della democrazia nel nostro Paese senza Rifondazione comunista non si battono le destre
E anche l'Emilia Romagna voglio ricordare che anche in Emilia Romagna vi sono collegi nei quali senza i voti di Rifondazione Comunista non sia la certezza di battere i candidati delle destre
Per questo abbiamo stipulato con l'Ulivo
Un patto elettorale un accordo di desistenza che vede la presentazione nella nostra regione in Emilia Romagna di cinque candidati comunisti nei collegi uninominali
Tre alla Camera e due al Senato sotto il simbolo dei progressisti
Ma il voto a Rifondazione comunista e anche utile per sostenere la forza politica che con più coerenza si è battuta si batte e si batterà in difesa dei lavoratori in difesa dei valori della sinistra è per aprire una prospettiva di alternativa nel nostro Paese
Infatti l'accordo elettorale con l'Ulivo che noi rispetteremo con la massima lealtà e correttezza il nostro partito è un partito serio quando fa degli accordi di rispetta non significa questo accordo ovviamente perdere la nostra identità ideale e programmatica di difesa dei lavoratori dei disoccupati dei pensionati dei piccoli commercianti ed artigiani di chi vive del proprio lavoro di quel blocco sociale naturale della sinistra che qui in Emilia ha avuto un ruolo così importante come sappiamo tutti noi
Non perderemo questa nostra identità anche per un altro motivo perché per battere le destre non è sufficiente mettere assieme
Tutte le forze democratiche non è sufficiente e necessario anche recuperare a sinistra e alle forze democratiche il malessere sociale crescente che in questi anni si è purtroppo rivolto a destra
Rifondazione comunista a questo compito peculiare
E farà la sua parte cioè portare nello schieramento che si confronta e che alternativo alle destre il malessere sociale crescente prodotto dalla restaurazione liberista in Italia
Che sta cancellando tutte le conquiste tutte le sicurezze sociali ottenute e conquistate dalla Resistenza negli anni Cinquanta e Sessanta nei movimenti e nelle lotte degli anni settanta
Per esempio noi
In Emilia Romagna voglio portare solo un esempio locale tanti altri esempi riporteranno senz'altro i compagni di di nazionali dei compagni Diliberto il compagno Cossutta a livello locale non ci siamo battuti nella nostra regione
Strenuamente e continueremo a batterci contro l'ingiusto aumento da parte della Giunta regionale dei canoni popolari degli affitti IACP
Voi pensate pensionati da un milione al mese
E anche meno che di colposa vedono passare l'affitto
Del calore popolari a Ciprì da trecento mila seicento mila lire
Come si fa a sopravvivere con quel che rimane della pensione
Io dico senza esagerare dopo est informazioni a tutti
Perché se senza esagerare abbiamo ricevuto siamo stati subissati sia come partito che come Gruppo Consiliare regionale di Rifondazione Comunista subissati da centinaia di telefonate
Di lavoratori e di pensionati che volevano esprimerci tutto il loro consenso per questa nostra iniziativa che abbiamo condotto senza di noi chi difende avrebbe questi pensionati senza di noi questo malessere sociale potrebbe canalizzare assi anche nella nostra regione attenzione anche nel miglior Romagna come sta avvenendo pericolosamente
Verso il populismo demagogico della destra
Anche per questo motivo proprio allo scopo di battere la destra e qui in Emilia possiamo batterà sonoramente Rifondazione Comunista manterrà pienamente tutta la sua coerenza e la sua diversità concludo questo mio breve intervento con un annuncio e con una speranza compagni
L'annuncio questo l'undici maggio
E cioè venti giorni dopo le elezioni vi sarà a Parigi
Una grande manifestazione europea e internazionalista promossa da Rifondazione Comunista assieme a tutti i partiti comunisti della sinistra antagonista e alternativa
Europea
E come voi potete capire un evento straordinario un evento storico
L'auspicio e la speranza quale è quella di portare a Parigi non solo la più grande partecipazione di massa e quindi conto pullman treni speciali ma anche di portare a Parigi il risultato di una vittoria dei comunisti italiani
Come messaggio vi è entusiasmo di incoraggiamento per chi come noi si sta battendo in Europa e nel mondo
Do ora la parola al compagno Ugo Boghetta candidato alla Camera nel collegio uninominale numero tredici che comprende la Bolognina San Donato Irnerio martedì
Compagne e compagni fin quando abbiamo affittato questa sala per la manifestazione d'apertura della campagna elettorale con il compagno Cossutta
Non sapevamo e forse non pensavamo neanche che fosse possibile che questa iniziativa
Così è tenuta in questo collegio il collegio del numero tredici che è stato punto segnato a Rifondazione comunista nell'accordo di desistenza
Non è un fatto marginale l'assegnazione di questo collegio non solo per i simboli che richiama ma perché a dimostrazione del crescente o peso elettorale
Politico e sociale che il nostro partito e sta ottenendo in questi anni nella realtà bolognese
Certo la desistenza comporta dei problemi
Problemi che però vanno superati con la politica
Cioè ragionando sugli obiettivi principali da perseguire e su quello sul come questi sono perseguibili all'interno del sistema maggioritario
E l'obiettivo è la sconfitta delle destre di Berlusconi di Fini di Casini non vogliamo Berselli né ministro né sottosegretario
Certo
Quello maggioritario sistema da cambiare
Ne vogliamo tornare a quote più alte possibili proporzionale
Intanto però notiamo con soddisfazione che questo sistema nei suoi effetti perversi ha già fatto le prime vittime
Come quelle segni che nel famiglie del famigerato referendum fu promotore e che oggi si è ritirato
Speriamo non sia l'unica vittima
Credo che con il PDS
Credo che nell'accordo di desistenza e con il PDS nella nostra realtà
Non ci saranno soverchi problemi
Ne conosciamo la serietà anche se abbiamo rapporti ostici non dobbiamo noi essere da meno
Sappiamo che la versione le destre forte ed è comune
Qualche problema l'abbiamo invece con i popolari
L'altro giorno mi sono sentito con i dirigenti di questo partito
Mi hanno detto che ci sono un po'di mal di pancia a votare il candidato di Rifondazione comunista nel collegio numero tredici
Io trovi tranquillizzati dicendogli figurati Dinoi a votare i vostri candidati
Abbiamo così deciso di prendere il toro per le corna
Di incontrarsi e discutere apertamente pubblicamente in modo trasparente come nostro costume in realtà io penso che di fronte a questo problema Ticino pregiudizi incrociati
Dobbiamo anche noi stare i fatti alla politica
Con i Popolari vi sono punti di contatto veri sulla difesa della Costituzione
Sulla centralità del parlamento sulla proporzionale
Insieme siamo e positivamente dei Comitati Dossetti e rappresentante autorevole di questi comitati parteciperanno la campagna elettorale nel nostro collegio
Anche su certe questioni sociali ci sono punti di contatto
Non tutti sono pulita privatizzatori come Andreatta
Molti non la pensano così molti sanno che la privatizzazione e la fine di qualsiasi intervento in tema di giustizia sociale
Parimenti ritengo che in questa campagna elettorale ne abbiamo grandi possibilità di rapporto con una parte dell'aria del lavoro autonomo e del commercio che in queste realtà ha dimensioni notevoli
Sulla questione delle tasse non è giusto contrapporre lavoro dipendente e lavoro autonomo è una motto è una lotta comune che si deve fare contro una tassazione ingiusta che colpisce tutto in contorni evasione che altera la stessa concorrenza tra chi è onesto e paga e chi invece spera nell'ennesimo colpo condono che puntualmente arriva l'attestazione alte per tutti non solo si diminuisce il salario
Il potere d'acquisto delle pensioni di ministri e consumi popolari e sulla uguali per tutti
Ed ancora un certo lavoro lavoratore autonomo è un dipendente mascherato perché dipende dalle pulire il mercato e dalle grandi multa aziende multinazionali
Infine nel lavoro autonomo tra una parziale risposta chi viene espulso dalla produzione la disoccupazione intellettuale giovanile una risposta precaria così come sempre più sempre più precario e lavoro dipendente
Per questo siamo contrari ai ricavo metri come lo siamo stati contro la minimum tax
Peraltro l'esclusione degli ipermercati distrugge il commercio tradizionale dunque il prevalere del capitale speculativo slegato dalla produzione dal territorio è andato per molti anche per costoro
La crisi di questi settori non va lasciata dall'Alleanza Nazionale
Viceversa deciso posti dell'Ulivo non sono all'altezza
Anche in questo campo credo si sappiamo lavorare la nostra apicalità può essere vincente così come la e vincente la nostra radicalità e determinante nel contrastare l'egemonia fra i giovani di Alleanza Nazionale
E per finire sui problemi locali ma di dimensione nazionale
Una città come Bologna non può opporsi alla non può che porsi all'avanguardia nel settore due nuovo modello di trasporti c'è stato un referendum c'è un inquinamento che si sente anche col naso non c'è bisogno delle centraline
Ci sono fabbriche come la Menarini la casa era alta il cui futuro dipende anche non ha svolto locale nazionale nel settore dei trasporti
Ed infine e necessario ripopolare Bologna
Ci dici mila abitanti in meno su centotrenta mila in questo collegio che comprende come avete sentito di cento la sì per riferire a preferire la città invecchia
Le classi popolari vengono espulse e la città diventa sempre più bianche anche dal punto di vista politico
I giovani non trovano casa le case sono sfitte
Dobbiamo vogliamo cancellare questo spreco questa vergogna collegi che affermi il principio che la casa è un diritto perché la prima casa non deve essere fonte di tasse per uno Stato ingiusto e sprecone
E dunque con la consapevolezza delle difficoltà ma anche delle potenzialità che affrontiamo questa campagna elettorale anche nella convinzione che Bologna come sempre nei momenti cruciali saprà dare una risposta o popolare democratica e anche comunista grazie
Diamo ora la parola al compagno Oliviero Diliberto capogruppo dei deputati comunisti capolista al proporzionale nella nostra regione
Arriviamo
A queste elezioni
Care compagne e compagni cittadini di Bologna
Arriviamo a queste elezioni in un clima di grande incertezza e di grande confusione
Un clima segnato
Anche da un grave allarme democratico
A nostro avviso sottovalutato dalle forze del centrosinistra
Una mostruosa alleanza di destra
Rischia di vincere le elezioni
Lo dicono i sondaggi che danno alla pari gli schieramenti
Lo dicono i contatti che in tutti questi giorni stiamo avendo con la gente comune con gli stessi lavoratori negli strati profondi delle masse di questo Paese
Vi sono quartieri popolari
Non qui in Emilia non nel centro Italia ma quartieri popolari proletari io sottoproletari delle grandi città italiane
Roma Napoli Palermo
Quartieri proletari pensiamo alle borgate di Roma
Dove sino a qualche anno addietro i fascisti non potevano nemmeno mettere piede perché sarebbero stati cacciati a calci nel sedere dalla popolazione
Quartieri dove oggi Alleanza nazionale e il partito di maggioranza relativa
Grande l'allarme democratico
Perché questa alleanza di destra contiene tre forze
Che unite insieme mettendo ciascuno insieme le proprie specificità dando appunto un'alleanza mostruosa
Il fascismo di Alleanza Nazionale dimostrato in tutti i comportamenti politici dimostrato nella cultura politica manifestata nelle proposte
Manifestato da ultimo nella richiesta così esplicita di presidenzialismo che qualcuno ha dimenticato
Essere stato il cavallo di battaglia per trent'anni di quello che fu il maestro di Gianfranco Fini
L'allora segretario del Movimento sociale italiano Giorgio Almirante fascista ha dichiarato e soprattutto dichiarato da un tribunale della Repubblica Italiana Fucci latore di partigiani durante la Repubblica di Salò
E poi Forza Italia il partito azienda
Quel partito che ritiene di potere governare la compagine umana la società civile lo stato come se fosse un'impresa dove c'è uno che comanda e gli altri devono lavorare eseguire non hanno neanche il diritto di protestare i loro ritmi di vita sono governati dal padrone
E abbiamo infine la parte peggiore e più conservatrice della vecchia Democrazia cristiana CCD e CDU
Quei signori così integralisti che non soltanto sono contro il divorzio sono contro l'aborto sarà contro l'autodeterminazione della donna sola contro i diritti civili ma hanno anche condotto pochi giorni fa in Parlamento sino a quando Parlamento non sia sciolto quella indecorosa battaglia contro la civiltà che mirava a negare persino il diritto alla sessualità dei minorenni
Una battaglia appunto di inciviltà
Se mettiamo assieme queste tre componenti abbiamo ben chiaro il pericolo che corre la democrazia di questo Paese
E abbiamo ben chiara qual è la posta in gioco a queste elezioni
Ed allora noi comunisti
Come sempre nella storia gloriosa dei Comunisti italiani noi comunisti diciamo che il primo obiettivo di queste elezioni e impedire che la destra vinca
Noi abbiamo un dove è adesso dorico che è quello di contribuire con i nostri voti determinanti a impedire che gli eredi dei massacratori di Antonio Gramsci e di Giacomo Matteotti torni al governo
Badate
Badate West tassi e sarebbe una vergogna internazionale altro che entrare in Europa
Questa sì che sarebbe una vergogna internazionale
Noi fascisti li abbiamo già avuti al governo di questo Paese e abbiamo avuto durante gli otto mesi di governo Berlusconi e ciascuno di noi ricorda benissimo
Quando i ministri fascisti andavano i convegni europee gli andavano alla Comunità europea a Bruxelles a Strasburgo
Tutti i sotterfugi che dovrebbero mettere in pratica i ministri degli altri Paesi pur di non stringere la mano ai ministri fascisti
Questa sì che sarebbe una vergogna internazionale più un danno incalcolabile per la democrazia di questo Paese
Ma il punto è come
Come
Ribatte la destra
La destra si batte certamente con una prima condizione di cui hanno già parlato i compagni che mi hanno preceduto di cui sicuramente a lungo parlerà il presidente del nostro partito il compagno Curzi
E de L'Unità
E questo patto elettorale tra forze diverse che sanno di essere diverso
Ma che hanno in comune obiettivo di sconfiggere le destre
Ma non basta un patto elettorale
Questo patto elettorale
Può senz'altro contribuire a sconfiggere la destra le elezioni ma c'è un problema più di fondo
Perché ci sono almeno quindici anni che la deriva di destra si sposta coscienza in questo Paese
Supposta orientamenti diffusi tra le masse
Ricordiamo dagli inizi degli anni ottanta in poi
La delegittimazione strisciante prima della storia del PC ricordate Togliatti gli assassini la storia tragica
Intini che non passava giorno che non parlasse di Togliatti tanto che gli attribuirono il soprannome di Ugo Palmiro Intini questo grande personaggio della storia recente di questo Paese travolta da ciò da Tangentopoli
E poi la delegittimazione passando dalla storia del PC ha una storia più larga ed unitaria che la storia della Resistenza
E poi la delegittimazione di tutte le forme della democrazia ad iniziare dalla Costituzione sino ad arrivare al punto
Che per essere moderni questa parola magica di moda oggi nel Paese per essere moderni non bisogna essere di sinistra
Bisogna essere moderati perché il moderatismo
La parola d'ordine magica di questi anni che stiamo vivendo
Ed allora diciamo che è grande
La responsabilità dei gruppi dirigenti
Dello stesso partito comunista italiano prima del PDS poi che non hanno contrastato sul terreno innanzitutto ideale culturale e morale
Questa deriva
Grande la responsabilità ma ancora più grande
E la responsabilità di una sostanziale subalternità ai temi della destra perché io non trovo cari compagni lasciatemelo dire non trovo altro termine che subalternità
Quando ci è toccato di vedere
Che al congresso nazionale costitutivo
Di Alleanza Nazionale a Fiuggi non è andato un qualunque compagno del PDS ma è stato mandato un comandante partigiano come Ugo Pecchioli una vergogna badate badate
Grande questa responsabilità ma ancora più grande ancora più scellerato è stato quel patto che si stava per stringere
E per fortuna non si è cui stretto
Poco prima che si scioglie il seno le camere quello che è stato chiamato il mostro Torricelli fallo
E cioè e quel governissimo fondato sull'alleanza Rampini Berlusconi e D'Alema
Sarebbe stato una sciagura incalcolabile
Non solo per i contenuti per cui il semipresidenzialismo alla francese che poi in realtà tutti sappiamo essere anzi la forma peggiore del presidenzialismo
Ma perché avrebbe di fronte agli occhi delle grandi masse avrebbe fatto cadere l'ultima distinzione tra la destra e la sinistra
Ed allora dobbiamo dirci che ha per battere la destra la sinistra un dovere
Che è quello banale ma tremendamente importante di essere essa stessa innanzitutto sinistra
Perché questa sinistra non sta dialogando con il centro
Il PDS non sta stringendo un accordo con il centro democratico sistema e sono spesso facendo centro spostandosi su posizioni sempre più moderate perché badate
Perché badate
E mi avvio a chiudere per non sottrarre altro tempo al compagno Cossutta badate
Questo anno passato
Questo anno di governo Dini che abbiamo alle spalle ha segnato profondamente anche le possibilità di vittoria della sinistra
Del Fronte democratico
Perché quando una sinistra seppure moderata ma se pur sempre a sinistra
Appoggio a un governo come quello Dini
Che fa invece una politica di destra una politicanti impopolare che tagli alle pensioni che introduce nuove tasse
Che è pone in essere le privatizzazioni più selvagge nei settori chiave dell'economia nazionale
Bene è del tutto evidente che questa sinistra moderata che appoggia un governo che fa una politica di destra sta regalando altri botti alla destra sta regalando voti nostri
Sono voti che dobbiamo recuperare cari compagni
Dobbiamo riprendere a parlare con la gente
Dobbiamo riprendere a fare quel lavoro capillare casa per casa che ha fatto diventare grande
Il Partito Comunista Italiano
Dobbiamo recuperare un sistema di valori Eurosistema propositivo di proposte concrete fattibili realizzabili non campate per aria non Utopie
Proposte concrete per risolvere i problemi della gente
E allora e con questo spirito
Che noi andiamo a chiedere il voto agli elettori in questa campagna elettorale così difficili
E con questo spirito
E noi diciamo agli elettori
Che non chiediamo un voto per andare in Parlamento a scaldare una poltrona comoda parlamentare
Perché questi ventiquattro deputati che sono rimasti comunisti pochi badate pochi
Questi ventiquattro deputati su seicentotrenta badate
Hanno dimostrato con i fatti non a chiacchiere con i fatti
Di essere riusciti a trasformare quelle poltrone in luoghi di combattimento
Perché sulle poi sulle pensioni la controriforma delle pensioni abbiamo in ventiquattro tenuto in scacco il Governo per tre mesi facendo l'ostruzionismo
E se non avessero messo per tre volte la fiducia cari compagni saremmo ancora lì a discutere della riforma delle pensioni
E sulla e sulla privatizzazione la privatizzazione dell'ENEL e su quello scempio di proposta l'ultima poi per fortuna ritirata di prendere i soldi alla scuola pubblica di darli alla scuola privata una coda enorme scandalosi Sima anche su quello ci siamo battuti
E allora sono i fatti che parlano sono i fatti
Badate
Io so che questa campagna elettorale per noi
E difficilissime
E difficile per gli accordi di desistenza è difficile oggettivamente perché è difficile essere comunisti oggi in questa società
Ma nessuno di noi
All'indomani del congresso di Rimini nessuno di noi quando abbiamo deciso di tenere in vita e di rifondare un partito comunista nessuno di noi pensava che fosse facile
Ma ripensiamo e con questo chiudo ripensiamo
A cinque anni fa
Ripensiamo al momento in cui è nato questo nostro partito
Un pezzo del vecchio Pci tanti compagni provenienti da altre esperienze della nuova sinistra altri che non avrebbero mai aderito a nessun partito ma quando siamo nati chili
Tra gli osservatori tra i commentatori ridava credito a questa forza
I commentatori più ottimisti
Dicevano molti se lo ricorderanno dicevano questa nuova formazione
Sarà un gruppetto
Che raggiungerà se andrà bene il due il tre per cento dei voti
In questa formazione andranno io vedo Ucci inospitali G.C.
Giorgio Bocca visse allora
Dentro Rifondazione Comunista andranno i rottami della guerra fredda
Sono passati cinque anni
Sono passati cinque anni
Durante i quali con il nostro sacrificio perché niente ci è stato regalato con il nostro sacrificio in questi cinque anni
E dobbiamo dirlo con orgoglio non dobbiamo dimenticarcela ormai siamo il quarto partito italiano chiama il quarto al partito italiano abbiamo più morbida la lega abbiamo più voti popolari abbiamo immensamente più voti dei tanti cespugli a cespugli a lei
Ed allora
Tutti noi sappiamo tutti noi sappiamo
Le facciamo gli scongiuri naturalmente siamo tutti gli scongiuri che cui pubblicamente è difficile fare che i sondaggi ci danno tutti quanti in crescita cari compagni e compagne noi ci batteremo in questo mese possiamo dirlo oggi
All'apertura di questa campagna elettorale
E vi ringrazio tra l'altro di aver avuto il privilegio di poter capeggiare la lista proporzionale del nostro partito in una regione così importante come l'Emilia Romagna per la tradizione dei comunisti
Dicevo in questo mese noi ci impegneremo
Senta so
Ci impegneremo con ogni nostra può
Vedete non sarà facile dicendo
Noi non abbiamo mezzi
Non abbiamo televisioni
Non abbiamo funzionari
Non abbiamo strutture che lavorino nel territorio se non quella del volontariato
Abbiamo solo un povero giornale
Che esista rinnovando e che farà uno sforzo straordinario liberazione in questa campagna elettorale
Ma pronte di tutte queste cose
Che noi non abbiamo e che gli altri hanno
Noi abbiamo una cosa
E gli altri non hanno più
Perché cari compagni
Noi abbiamo il nostro cuore di comunisti
Noi abbiamo la nostra intelligenza abbiamo la nostra passione politica e civile abbiamo le nostre gambe con le quali andare casa per casa qual materiale povero che abbiamo a convincere a parlare a discutere ad ascoltare anche ad imparare
Badate non sarà semplice
Ma noi abbiamo il dovere non è il diritto e il dovere di eleggere il maggior numero possibile di deputati e di senatori comunisti
Perché se non ci saranno deputati e senatori comunisti in Parlamento
I lavoratori i pensionati disoccupati le classi subalterne del Paese non avranno voce nelle istituzioni
Ed allora cari compagni
Così come ci siamo detti
Quando abbiamo deciso di rifondare questo partito alla vigilia di questa campagna elettorale possiamo vi dircelo alla luce di questi cinque anni della storia di questi cinque anni
Questo è un altro partito
Non serve
Ai comuni
Non ci sono i comunisti non siamo noi per un fatto egoistico
Ad avere bisogno di un partito comunista in Italia non sono i comunisti sono i lavoratori che hanno bisogno di un partito comunista
Sono le classi subalterne che hanno bisogno di un partito comunista noi abbiamo un'enorme responsabilità sulle spalle è una cosa in questa campagna elettorale per la posso promettere nessuno di noi si tirerà mai indietro vi ringrazio molto
Diamo infine la parola nell'intervento conclusivo
Al Presidente del nostro partito al compagno Armando Corsi
Care compagne e compagni
Care compagne e compagni e amici
Compagne e compagni carissimi
A Miccichè i cittadini di Bologna
Avete sentito dalle parole
Dei compagni che mi hanno preceduto
Prima dal segretario regionale Manzella
E poi dal compagno Boghetta
Candidato proprio in questo collegio il collegio della Bolognina
Quante storie attorno a questo nome
E avete sentito il compagno Diliberto
Nostro capogruppo a Montecitorio
E oggi capolista
Per il Partito della Rifondazione Comunista qui in Emilia Romagna avete sentito dai loro interventi
Come noi poniamo mi pare
Con grande franchezza con grande lealtà
L'obiettivo principale di questa campagna elettorale
E lo voglio ribadire
L'obiettivo principale che noi ci poniamo è quello di riuscire a contribuire ad impedire che nel nuovo Parlamento vi sia una maggioranza che fa capo affini e a Berlusconi e ai loro alleati
L'obiettivo che ci prefiggiamo
E quello di sconfiggere
In ogni collegio
Sconfiggere nel Paese
Le destre
Così pericolose
Che possono con una loro vittoria
Compromettere l'avvenire politico dell'Italia per i prossimi anni
Non è da parte nostra
La scelta di questa legge elettorale non l'abbiamo scelto noi
Ci siamo opposti l'abbiamo contrastato
Ma questa legge c'è e la legge uninominale maggioritario
E abbiamo visto in conseguenza di questa legge uninominale maggioritaria scene indescrivibili
Credo con grande disgusto dell'opinione pubblica
Dei nostri figli dei giovani
Che hanno guardato in questi giorni a questa corsa a questa gara
Per essere candidato in un collegio nell'altro collegio
Per avere il collegio che viene ritenuto a seconda dei punti di vista un collegio sicuro
Scene
Indescrivibili scene indicibili
Questa legge e comunque c'è
Ed è una legge
Per la quale in ogni collegio vince chi ha un voto in più dell'avversario
E questa legge
Obbliga
Se si vuole impedire la vittoria della destra
A ricercare un accordo tra le forze contrarie alla destra
Come vedete sto misurando le parole
Io non vedo le condizioni
E lo dico con grande sincerità
Non vedo le condizioni per un accordo
Di governo fra noi
I compagni del PDS gli amici dell'Ulivo queste condizioni non esiste
Non vedo neppure le condizioni
Per un accordo programmatico indipendentemente dalla partecipazione
Al governo domani
Non ci sono le condizioni incarnerà in me stesso ingannare ai voi che mi ascoltate
Si dice sì
Che bisogna fare questa unità
Sul piano politico sul piano programmatico
Sul piano del governo
Perché le differenze sono sotto gli occhi di tutti
E non sono soltanto differenze
Ma sono spesso vere e proprie divergenti sulle questioni economiche sulle questioni sociali
Sulle grandi questioni dei diritti democratici sulle questioni internazionali non ci sono le condizioni per un accordo di programma per un accordo di governo e mi dispiace
E ci dispiace
Non ne abbiamo piacere
Non abbiamo piacere
Di non potere fare un accordo così ampio
Così impegnativo
Perché a noi non è vero
Che dia fastidio poter partecipare al governo del paese
A noi comunisti non ripugna affatto la possibilità di potere partecipare al governo del paese
Anzi lavoriamo perché si avvicini il giorno in cui anche i comunisti possano partecipare alla direzione del Governo
E siamo d'altra parte presenti
In tanti governi locali proprio perché abbiamo visto che li esistevano le condizioni
Per restare nelle giunte gli organi di governo lo sanno forse in pochi
L'opinione pubblica non conosce a sufficienza
Siamo nei governi di sei regioni
Fra le quali vi è la regione dove c'è la capitale della Repubblica Lazio
E siamo presenti nelle giunte nel governo cioè di alcune città alcune anche molto importante
Che sono famose tra le più famose del mondo
Firenze
Venezia Napoli altri e siamo presenti nelle giunte delle due più grandi province italiane e di altre ancora la Provincia di Roma la provincia di Milano
Non ci infastidisce non ci ripugna la possibilità di partecipare al governo della cosa pubblica e ad assumerci le responsabilità che questo comporta
Ma ingannare mondo i stessi inganno eremo i cittadini italiani se dicessimo che oggi ci sono le condizioni per partecipare al governo del paese
Per poter partecipare al governo del Paese occorre che delle forze trovino fra di loro
Una convergenza reale sulle questioni di fondo e questa non c'è
E mi dispiace
E purtuttavia
Ecco il problema che è sorto e lo sapete è sorto ed è stato discusso fra di noi
Con franchezza
Con ampiezza
Ecco che è sorto il problema come si fa
Come si può riuscire
Di fronte a questa legge elettorale a impedire che nei collegi
Vincono le destre
Lo diceva Masella anche qui in Emilia ci sono dei collegi attorno a Parma Piacenza forse anche altrove
Dove le destre sono tanto forti
La potere pensare anche di vincere se non ci fosse la presenza di Rifondazione Comunista
Ma la presenza di Rifondazione Comunista
E comunque indispensabile su scala nazionale per battere le destre
Ed è indispensabile nei collegi per battere le oche
Senza la presenza e senza il voto di Rifondazione Comunista non si riuscirebbe a vincere in decine in centinaia di collegi
Sono calcoli fatti certo sulla carta
Ma con precisione con rigore
E da questi calcoli noi abbiamo imparato da tempo noi altri ci hanno messo un po'di più tempo per imparare le regole per l'aritmetica non se ne volevano rendere conto ma abbiamo imparato da tempo che ci sono in Italia sui quattrocentocinquanta colleghi in cifra tonda sono quattrocentosettanta per l'esattezza
Su questi quattrocentocinquanta diciamo con leggi elettorali per la Camera dei deputati
Vi è la possibilità con il voto di Rifondazione Comunista la possibilità concreta
Di vincere in duecentocinquanta collegi
E duecento malgrado anche la nostra presenza
Sarebbero appannaggio delle forze della destra
Ma se non ci fosse il voto di Rifondazione Comunista
Dicono le cifre sarebbero almeno cento collegi nei quali senza il voto di Rifondazione comunista non si potrebbero batterlo
Vincerebbero le forze dalla destra cento collegi
E quindi quei centocinquanta collegi
Del quelle in quei duecento collegi delle destre diventerebbero trecento ecco i duecentocinquanta collegi democratici
Che potrebbero conquista diventerebbero cento di meno centocinquanta trecento per loro centocinquanta per le forze democratiche una bella Different
E allora non abbiamo esitato
Non abbiamo esitato nella segreteria del partito nella nostra direzione nazionale poi nel comitato politico e poi nei comitati federali e poi nei circoli a porre apertamente come io sto ponendo qui la questione
Come si fa a battere le destre
Come si fa a impedire che ci sia nel Parlamento una maggioranza che fa capo affini e a Berlusconi bisogna trovare la possibilità di un'intesa mai l'intesa difficile
Non c'è l'accordo programmatico non c'è un accordo di governo lo sappiamo e allora ecco che è uscita questa soluzione
Questa proposta che è stata ormai da tutti definita della desistenza
Non ci sono gli accordi politici e programmatici ma c'è un'intesa elettorale un'intesa elettorale per cui in un certo numero di collegi si presenta all'Ulivo e noi non ci presentiamo
E diciamo ai nostri lettori importate per quel simbolo e per quel candidato
è un certo numero di collegi dove si presenta il candidato di Rifondazione Comunista sotto il simbolo dei progressisti
Perché vogliamo avere i voti non soltanto del comunisti come ovvio e dove non si presenta L'Ulivo e L'Ulivo
Si impegnerà a chiedere il voto ai propri elettori a favore di questi nostri candidati ecco che cosa è la desistenza
E siamo riusciti ad arrivare a questa conclusione guardando guardando agli interessi generali dei lavoratori anche se vincono le destre la nostra battaglia non finisce Liguria
Sì ci tiriamo indietro
Ancora se vincono le destre noi continueremo la nostra battaglia è anzi la renderemo magari più forte
Perché ci sarebbe bisogno di una ancora più grande mobilitazione contro la politica economica contro la politica sociale contro la politica delle destre
Ma avere un Parlamento dove c'è una maggioranza di destra vuol dire che per quattro per cinque anni
Le battaglie sarebbero molto più difficili
E i risultati molto più negativi
Voi per noi per i lavoratori
Per la gente che vive del proprio lavoro
La vittoria delle destre rappresenterebbe un rischio grave per l'avvenire stesso del Paese senza esagerare senza fare
Retorica
O della facile propaganda
Lo avremmo questo pericolo sul piano economico sul piano sociale
Bisogna cercare in ogni modo di impedire che questo avvenga
Io non vorrei vivere neanche un minuto compagni
Pensando
Che Rifondazione Comunista
Fossa ritirandosi da un'intesa elettorale di questo tipo oggettivamente favorire la vittoria delle destre io non vorrei mai che domani a voi a ognuno di voi a ognuno di noi ai nostri ragazzi
Qualcuno dicesse hai visto sia Fini che comanda c'è Berlusconi che comanda e questo è avvenuto perché non avete fatto l'accordo elettorale
Perché senza accordo elettorale avete consentito alle destre
Di avere la maggioranza sarebbe questo momento grave grave per la vita del paese è per la nostra stessa attività perché è verissimo che noi vogliamo con l'accordo di desistenza venire anche un certo numero i deputati e di senatori in più lo sappiamo benissimo
E non ce ne vergogniamo
E ci piace avere un po'di parlamentari in più qualche decina i parlamentari in più non soltanto per noi stessi cerco anche per il partito che ne ha bisogno ma avere un certo numero di parlamentari in più per mogli o combattere le nostre battaglie
Per meglio organizzare la nostra lotta per meglio difendere gli interessi e i diritti dei lavoratori dei cittadini italiani ripeto del mondo del lavoro
Ma non è soltanto per questo
Potere battere le destre
Potere attraverso l'accordo di desistenza vincere questa battaglia non è una questione che riguarda soltanto noi perché può portare a noi ripeto una manciata un gruppo di parlamentari in più
Ma all'Obiettivo ottiene l'obiettivo di sconfiggere
Il compito della politica della destra
E di fronte a questo obiettivo allora abbiamo ricercato apertamente abbiamo ricercato lealmente la possibilità delle intese a differenza di tutti gli altri non c'è neanche da discutere da fare simili confronti perdonatemi
Se ne faccio riferimento quando siamo andati a discutere compagno Bertinotti e io con D'Alema e con Veltroni
E poi con Prodi già parecchi mesi fa
Non abbiamo fatto questione di porti abbiamo posto questa questione
Questa esigenza politica e pur sapendo che il nostro partito è in crescita
Ed è stato in crescita nelle elezioni regionali nelle elezioni amministrative un anno fa ci sono i dati che lo confermo ma in crescita secondo i sondaggi
Non abbiamo fatto una questione di porti abbiamo detto
Avevamo ventisette deputati eletti nei consigli nei collegi uninominali non ne chiediamo neanche uno in più
Ma sia ben chiaro neanche uno in meno noi non siamo abituati a fare il mercato e non abbiamo fatto mercato e abbiamo con chiarezza e con coerenza agito per avere quello che era più che logico più che ovvio che venisse condiviso o accettato altri hanno resistito e resistono anche adesso quando parlano delle prospettive parlano nei nostri confronti
Senta grande senso di responsabilità
Voglio dirlo all'amico Prodi voglio dirlo all'onorevole Bianco
Quando si è cominciato a parlare di questo accordo raccordo ripeto elettorale
Non politico non programmatico non di governo
Vi ricordate
Prodi diceva no non è possibile con Rifondazione Comunista
Rifondazione comunista è troppo lontana da noi e chiede siamo molto lontani
Abbiamo delle posizioni diverse e ultimamente tra noi anche il PDS vi sono stati contrasti anche seri pensate soltanto alla questione della cosiddetta repubblica semipresidenziale su questioni di fondo della vita politica nazionale
Ma le cifre sono quelle e senza Rifondazione comunista non si vince
E quando bianco diceva mai con Rifondazione Comunista non ci avete mai visti arrabbiarci nel Fausto né me né altri dirigenti
Del nostro partito sempre con il sorriso abbiamo risposto studi l'aritmetica l'onorevole Bianco guardi le cifre l'onorevole Bianco
E si renderà conto di come stanno le cose
Viene così solo come ho cercato di riassumere le che per voi d'altra parte per voi che ci ascoltate sono cose ormai da tempo molto chiare e i voti di Rifondazione Comunista non soltanto sono necessari sono indispensabili per battere le destre e per questo non ci batteremo
In questa campagna elettorale chiederemo il voto per i nostri candidati abbiamo in Emilia i candidati nei collegi uninominali per la Camera dei candidati nei collegi uninominali del Senato compagni che ci rappresentano con grande dignità autorevolezza
Con grande capacità ovviamente con totale infinita dedizione ed onesta
Sono compagni per i quali chiediamo il voto a tutti gli elettori in questi collegi ma noi ci impegnamo anche a dare il nostro voto
Che voto indispensabile per battere le destre anche laddove non abbiamo i candidati sotto il nostro simbolo ma sotto il simbolo dell'Ulivo
Perché siamo una forza indispensabile per ottenere questo risultato
E quando noi avremo ottenuto questo risultato e penso che si possa
Sentiamo consapevolezza ai lavoratori ai cittadini ai cittadini agli elettori che queste la posta in gioco io sono convinto che possiamo battere riusciremo a battere
Le destre
E allora care compagne e compagni siamo soltanto all'inizio
Perché battere le destre l'obiettivo ma è una premessa
Di per sé non basta bisogna battere le destre
Ma poi non basta
Perché
Per potere fare una politica diversa non basterà abbattere i pini e battere Berlusconi bisogna impedire che nel Parlamento ci sia la loro maggioranza
Che nel Parlamento ci sia il loro ricatto continuo non sempre un se vinciamo il ricatto della destra ma allora si apre un'altra pagina la dialettica democratica il confronto serrato tra noi e tutte le forze democratiche attorno alle soluzioni da dare ai problemi del Paese
Battere le destre è la premessa indispensabile
Raggiungere quell'obiettivo che il nostro obiettivo
Conquistare
Un'alternativa nella direzione del Paese
La conquista di una diversa politica
Quella che noi chiamiamo appunto un'alternativa economica sociale e politica
Battere le destre la premessa
Ma di per sé
Non può significare la conquista dell'alternativa e quanti compagni allora ci dicono
Ma tu
Non ti fai qualche illusione
Sulla possibilità Point
Di riuscire a condurre a compimento questa nostra battaglia
Non ti fai delle illusioni sugli orientamenti sugli atteggiamenti
Del PDS e dei popolari del centrosinistra
Dei vari alleati
Non mi faccio nessuna illusione
E non sono abituato
A dire cose che non penso
Penso veramente che non c'è da farsi nessuna illusione
Non ci sono affatto possibilità
Il potere ottenere facilmente quello che noi proponiamo quello che noi sosteniamo ma se non si battono le destre non si può neanche cominciare
Se si battono le destre potremo ogni incalzare
Potremmo determinare una pressione forte e se questa pressione la sapremo esercitare sulle questioni reali in Parlamento e nel Paese sempre in stretto legame in Parlamento e nel Paese
Nel Paese e in Parlamento se sapremo esercitare questa nostra pressione la nostra battaglia potrà conquistare dei ponti e sarà una battaglia volta appunto a determinare un'alternativa
Nella direzione politica
Nel nostro Paese
Questo è quello che noi oggi diciamo chiaramente ed ecco perché come è stato già detto quest'oggi in questa sera dai compagni che hanno mi hanno preceduto il volto a Rifondazione comunista è un voto doppiamente utile
Doppiamente utile vi ricordate ve lo ricordate compagni di Bologna
Tutta la storia sul voto utile fatto l'anno scorso
Nelle elezioni regionali ve lo ricordate
Oggi nessuno potrà venire a usare questo argomento nei nostri confronti o contro di noi
Perché il nostro voto non solo uno è utile ma indispensabile in primo luogo per battere la destra prima cosa ecco perché è un voto utile ma è doppiamente utile
Perché una volta battute le destre può creare le condizioni per un'alternativa economica sociale e politica nella vita dell'Italia nella vita
E per la vita del nostro popolo
E quando diciamo questo noi non indichiamo Obiettivi
Velleitari
Utopisti
Irreali
E mago oggi
Gli obiettivi che noi proponiamo che noi indichiamo per un'alternativa
Sono obiettivi
Che corrispondono non soltanto l'esigente questo è abbastanza ovvio
Alle esigenze dei lavoratori dei pensionati dei disoccupati dei giovani delle donne delle masse popolari
La gente che vive della propria attività lavorativa
Ma non soltanto le le esigenze sono obiettivi che corrispondono anche alle possibilità concrete di poter determinare in Italia e in Europa una modificazione degli orientamenti oggi esistenti
La nostra è un'esigenza oggettiva
E quando un esigenza è oggettiva va avanti e se questa esigenza viene sostenuta portata coerentemente alla battaglia al confronto alla dialettica serrata con tutte le forze della società questa battaglia può ottenere dei risultati
Non sono obiettivi
Privi di concretezza ma sono anti calati dentro la concretezza nella realtà nella quale viviamo
Hanno fatto tanti programmi
C'è perfino
Da sorridere se non fosse cosa pietosa
Si sono messi a discutere avete visto tu mi hai copiato hai copiato il mio programma no non è vero sei tu che l'hai copiato da me
E gli uni han presentato cento punti certo perché sono vano gloriosi Berlusconi e dover abbattere Prodi nel numero dei punti Prodi ne ha presentati ottantotto e poi questa disputa
Priva priva di ogni valore
Alla verità è che al di là delle reciproche copiature non vi sono grandi dimettere purtroppo
Il nostro programma non lo possono copiare il nostro programma gli altri non lo possono copiare perché è un programma che è diverso da quello degli altri
è un programma
è un programma che noi dichiaratamente volutamente chiamiamo e definiamo ed è un programma alternativo
è un programma che appunto vuole cambiare le cose così non si può continuare
E c'è qualche cosa che mi infastidisce
E lo ripeto in ogni circostanza e lo ripeto anche a voi che mi infastidisce più di altre quello di sentire appunto quando parliamo delle nostre proposte
Ma voi non siete capaci di indicare delle soluzioni
Che che soltanto bravi a dire dei no
Sei bravo focena brava persona dici delle cose anche sensate ma dici sempre di no
E Fausto è ancora più bravo bravissimo Bertinotti ma dice sempre di no sapete fare soltanto l'opposizione non è una mia impressione lo potete confermare voi quello sentite dire in ufficio alla scuola al bar nell'azienda
Tra la gente
Bravi
Meno male che ci siete voi però voi andate bene soltanto per fare l'opposizione andate bene soltanto per dire dei no
Meno male che c'è qualcuno che dice di no meno male che c'è qualcuno che fa l'opposizione
E che conduce una battaglia di opposizione
Tenace mente coerentemente e abbiamo condotto questa opposizione e l'abbiamo condotta e non abbiamo sempre vinto anzi abbiamo quasi sempre perso cari compagni ma lacuali se non avessimo fatto la nostra battaglia di opposizione
Non avremmo neanche la speranza di poter continuare la nostra battaglia è di poter suscitare nuove capacità di lotta
Ai lavoratori guai se non avessimo con tutto condotto le nostre battaglie di opposizioni altri avrebbero dovuto come noi opporsi
Opporsi alla manovrina economica di Dini opporsi
A quella cinica controriforma sulle pensioni Gary copiava
Quella che aveva voluto il governo Berlusconi opporsi fissi opporsi alla legge finanziaria che colpisce soprattutto i ceti popolari
E opporsi non soltanto su queste cose ma anche su questioni per le quali magari qualche volta si va controcorrente
E abbiamo detto di no con coerenza
E io mi ricordo ero proprio l'altro è sera
L'altra sera ero a Pordenone
E i compagni mi ricordavano
Quando a nome del nostro partito io o capeggiato una delegazione e andata dinnanzi al campo di aviazione militare di Aviano il più grande campo via di azione militare della NATO e degli Stati Uniti in Europa
Ed erano lì presenti le televisioni non quelle italiane quelle non vengono quasi mai alle nostre cose ma c'erano le televisioni degli Stati Uniti dell'Inghilterra volevano vedere
Chi sono questi comunisti si questi comunisti che andavano controcorrente
E siamo andati lì per dire per manifestare la nostra opposizione ai bombardamenti
E alle soluzioni di tipo bellicistica e alle azioni di tipo militare nei confronti della ex Jugoslavia voleva dire e voi lo sapete anche andare contro corrente
Nei confronti di tanti anche all'interno della sinistra
E anche di persone che di sinistra sono veramente sono anche a noi care per tanti aspetti che erano viceversa favorevoli a quei bombardamenti
E abbiamo detto di no senza esitare di fronte
Al decreto al decreto razzista del governo sugli immigrati
Voluto dalla lega e voluto da altre forze accettato da altri
No non è non è andare controcorrente tra di noi ci mancherebbe compagne e compagni carissimi di Bologna ma in quante parti anche del nord dell'Italia
Penso alla mia Milano penso a certi quartieri di Torino e penso a certi quartieri di Roma
E di altre parti dell'Italia
Quante persone anche tra i ceti popolari o mi sbaglio anche tra i ceti popolari
Che invece su questa questione hanno orientamenti diversi
Abbiamo detto di no
E abbiamo detto di no quando volevano dare i soldi alla scuola pubblica sottraendoli alla scuola privata e abbiamo detto di no quando con la legge sulla violenza sulla violenza
Sulla violenza sessuale quando
Volevano imporre hanno imposto una legge che non era quella
Che oggi sarebbe la più giusta la più equa rispetto a questo problema così grave e drammatico abbiamo saputo dire di no
Dire di no in tante circostanze meno male che c'è stata e che c'è una forza di opposizione e se vediamo dai sondaggi crescere il consenso al nostro partito e per questo noi non è che possiamo pensare di avere gli strumenti che hanno altri
Mi sono strumenti purtroppo efficaci di penetrazione di propaganda di persuasione
E soltanto il messaggio che noi possiamo lanciare e il messaggio che noi lanciamo è che siamo questo apporto coerente
Questa forza che non si rassegna questa forza che combatte questa porta che chiama sempre a lottare per impedire che passino
Le politiche sbagliate meno male che c'è una forza come la nostra nel nostro Paese meno male
Ma non soltanto noi diciamo dei no ecco dove sta la menzogna noi facciamo delle proposte e sono proposte reali e sono proposte serie e sono proposte valide
E quali proposte fanno gli altri
Quali proposte fanno gli altri
Che cosa propongo
Pagine e pagine e pagine
Sentite alla televisione ci sentiamo tutti
Bisogna risolvere il problema dell'occupazione
Bisogna ridurre la disoccupazione il problema del lavoro il problema principale programma avanti di questo passo quante parole dicono quante frasi
Ma che cosa propone
Qual è la proposta
Dicono
Bisogna
Combattere la disoccupazione aumentando la produzione sviluppando le attività produttive
Certo se non c'è l'aumento delle attività produttive difficile pensare che vi sia un aumento dell'occupazione
Ma può bastare
Per risolvere questo problema drammatico la via che voi avete suggerito che suggerite anche che per corretti
Questo è il dramma per l'Italia per l'Europa il dramma della società contemporanea è il dramma
E il dramma numero uno tre milioni e mezzo in Italia diciotto milioni in Europa
Bisogna aumentare la produzione ma la produzione aumenta
Ma la produzione industriale è aumentata e nell'ultimo anno ha raggiunto dei record tanti superiori a quello di tanti e tanti altri paesi avanzatissimi cinque sei per cento di aumento
E la verità
E non c'è soltanto l'aumento della produzione ma vi è l'aumento della produttività cioè del rendimento del lavoro
In modo che aldilà persino di ogni immaginazione in modo permettetemi di dire spropositato sì è vero sono statistiche non nostre non li abbiamo noi uffici studi in grado di fare questi conti
Sono dati ufficiali se è vero come è vero che il lavoro che fanno cinque operai in Giappone in Italia lo stesso lavoro lo fanno in quattro operai
Vuol dire che abbiamo una produttività superiore a quella stessa del Giappone è quella degli Stati Uniti e quella dell'Inghilterra è quella della Francia e siamo lì a livello con la Germania aumenta la produzione aumenta la produttività
Non ho mancati profitti
Giganteschi profitti in questi anni ma non è un Mentana all'occupazione anzi siamo addirittura da un momento della disoccupazione qualche mese c'è un rallentamento
Qualche mese c'è un assorbimento ma la sostanza è quella che avete tutti sotto gli occhi qui sono zone più forti
E non possiamo parlare a vanvera sono zone più solide
Sono zone dove vi è anche un tenore di vita è un benessere relativo e vi è anche una giacchetta diffusa è come si fa a non sapere non capire come stanno le cose a Bologna Modena Reggio nell'Emilia nell'Emilia Romagna
Nel nord est dell'Italia
Nel Veneto nella regione lombarda lo so benissimo
Ma quante sono le difficoltà delle altre parti del Paese e non solo ma anche qui dove vi sono condizioni più avanzate quante sofferenze
E quante anzi e quante incerti
E quante preoccupazioni e quanti tormento per il presente e per il futuro
Ed è sufficiente che capiti in una famiglia una disgrazia
Che c'è uno che siamo male
Di quelle malattie gravi che richiedono interventi sopra interventi
Perché il bilancio della famiglia va a farsi benedire
E se c'è qualche guaio con i figli
Non si sa come porre rimedio
Sono i problemi della vita
Nella vita del nostro popolo della nostra gente
Che viene oggi a sentire a sentire questo senso di preoccupazione per l'avvenire
Che non c'era malgrado le difficoltà che magari in qualche caso addirittura erano più gravi non c'era questo senso del tormento nell'avvenire perché viene a mancare la sicurezza
E la sicurezza è una delle conquiste fondamentali della civiltà europea contemporanea non c'è più la sicurezza del lavoro
Può finire
E non c'è la sicurezza della pensione quindi della vecchiaia non cede e non c'è più la sicurezza dell'assistenza sanitaria per tutti e non c'è più la sicurezza per l'istruzione per i nostri figli
Quante tasse il costo dei libri le difficoltà di ogni famiglia
E questo determina anche in queste zone
Sofferente
Turbamenti preoccupazioni che cosa proponete
Che cosa proponete per potere ridare una soluzione sia pure un avviso di soluzione a questa tragedia questo dramma della disoccupazione di massa non proponete nulla
Ecco chi è che propone chi non propone è ora di farla finita con questa storia voi siete dei fa un padroni siete dei bugiardi cederà in mente i tavoli vogliono indicata e nessuna soluzione valida per questo problema anzi anzi Iannuzzi
Non dico tutti voi certo perché commetterei un errore grave a mettere tutti dello sullo stesso piano certa o no non è così per tutti c'è chi soffre realmente anche
Senza essere di Rifondazione comunista per la gravità della situazione ma in molti di voi anzi il problema della disoccupazione è un problema oppio
Fisiologico
Che è bene che ci sia
Perché attraverso questo che potete garantire la vostra supremazia la vostra forza il vostro potere il contro riscatto
E non è vero che i mercati
Sono diventati il termometro della vita mondiale cose dell'altro mondo e non è vero che i mercati hanno reagito
Ho un preoccupazione sono calati improvvisamente quando si è saputo che negli Stati Uniti
Erano aumentati o per lo meno erano diminuitivi qualche centinaio di migliaia
I disoccupati perché il permanere di una disoccupazione di massa
è la condizione stessa per lo sviluppo
Per i poteri forti che non conoscono i tormenti
Nella vita
Per la gente comune
Che non hanno consapevolezza e coscienza delle difficoltà delle famiglie del nostro popolo dei popoli in ogni parte del mondo
Pensa soltanto a loro profitto al proprio profitto
Pensano ad aumentare loro rendite che non guardano in faccia nessuno con cinismo pur di realizzare i loro propositi le nostre proposte discutete le
Confrontiamoci
Non bastano penso anch'io che non siano sufficienti ma sono proposte moderne
Attuali
Si parla di queste cose in tutto il mondo avanzato riduzione dell'orario di lavoro
Garantito con lo stesso salario generalizzato non bastano solo che non basta
Non siamo inesperti e ingenui lo so benissimo che non basta ma la riduzione dell'orario di lavoro la riduzione generalizzata comporta la necessità di una diversa organizzazione del lavoro
Della vita produttiva comporta una modifica certo un modo diverso di organizzare le attività lavorative le attività produttive
E ridurre l'orario di lavoro vuol dire consentire la possibilità concreta concreta di dare lavoro ha una grande massa
Di gente senza lavoro soprattutto di giovani di ragazze
Che ancora non ha trovato la via dell'impegno nelle attività produttive la verità certo compatta poi delle conseguenze su chi deve in qualche modo ridurre il proprio profitto ridurre la propria rendita
E può comunque trovare attraverso una intelligenza creativa se ancora è rimasta in questa borghesia fallita un minimo di intelligenza creativa la necessità e la possibilità
Essa stessa di trovare forme nuove e diverso e per organizzare la vita il lavoro la produzione così come avvenuto sempre nella storia
Quando la lotta dei lavoratori ha obbligato anche gli imprenditori a cercare delle altre strade
E quando si è passati alle otto ore quando si è passati alle quaranta ore e quando si sono ottenuti i risultati nel campo dei contratti e sociali sa han dovuto ha dovuto cercare altre strade ancora oggi
Possono farlo se vogliono
E poi
E pochissimi noi siamo alternativi siamo alternativi e non abbiamo timore a dirlo che quello che abbiamo nella nostra mente è un modo diverso di organizzare la vita non soltanto il lavoro
Gli orari di vita non soltanto gli orari di lavoro ma io sono stato a vicenza sono stato nel Veneto sono stato
Nel Po a porte dove proprio l'altra sera i suoi lo Stato nelle settimane scorse ho visto sì ho visto ci sono i cartelli in cui si dice qui si assume mano d'opera e c'è uno sviluppo fortissimo e poi l'ho domandato
E lavorano come dannati
Dieci ore dodici ore al giorno e si lavora al sabato e spesso lavorano la domenica e inventano i turni di notte
E si lavora in questo modo certo per guadagnare di più
Perché ce n'è bisogno per pagare il mutuo per garantire i figli e l'avvenire per cambiare l'automobile per tutte le cose che sono le cose della vita mica certo per divertirsi non ci provano gusto a lavorare di più ma si può continuare così
Ma può continuare così può essere questa la prospettiva della vita degli uomini delle donne ma dove sta scritto infallibile
In quali poi il gelo è scritto che questa debba essere la vita e perché io non debbo ridurre il mio orario di lavoro e avere il tempo per prendere la mia compagna per mano e girare per la città e conoscere le cose del mondo Falcade
E perché
Non vi deve essere il modo di stare di più con i propri figli
Eleggere e ascoltare della buona musica perché
E certo
Questo vuol dire essere alternativi si siamo alternativi ecco diciamo alternativi
Vogliamo una politica diversa non ci bastano alcuni aggiustamenti ridurre l'aliquota aumentare la linea tutto siamo pronti a discutere diciamo anche più bravi degli altri nel discutere
E vero Boghetta quando tu e gli altri compagni nella Commissione Bilancio nel gruppo dalla Camera
Compagno Diliberto che ci guidava tutti in questa battaglia di quest'ultimo anno siamo più bravi anche negli altri a fare i conti per cercare di ottenere meglio
Per cercare di ottenere persino il meno peggio non vi scandalizzate perché qualunque cosa possa servire a meglio garantire la vita del popolo
Noi siamo sempre lì pronti ma noi siamo alternativi nel senso che indichiamo una forma nuova diversa
Di organizzare il lavoro di organizzare la vita
Riorganizzare la nostra presenza nella società
E poi questo piano di lavori
Che noi proponiamo
E voi che cosa che cosa proponete
La direttissima
L'alta velocità
Altri altre cattedrali nel deserto
Raddoppio dell'autostrada sono presso quali quali altre proposte avete sentito parlano persino del del ponte sullo stretto di Messina ritorna sempre
Ogni mezzo secolo ritorna ritornava ogni campagna elettorale hai ragione non solo ogni mezzo secolo ritorna questa questione
Ma è questo il modo
Ma bisogna fare un piano e noi vogliamo farlo
Con la partecipazione dei Comuni delle Province e delle Regioni dei sindacati delle organizzazioni popolari dei cittadini un piano di lavori socialmente utili quanti ce n'è da fare
Per garantire la difesa dell'ambiente
Le fognature che mancano in tanta parte d'Italia e gli acquedotti
E i depuratori
E la
Il pesa dei nostri centri storici culturali io ho scoperto un dato credo che sia vero l'ha pubblicato il ministero
Ci sono nel mondo i monumenti di portata di valore storico
Non so come le abbiano classificati confesso la mia incompetenza ho letto questa statistica
Il monumento il valore storico
Nel mondo il sessantacinque per cento sono invitati a
è un cos'è enorme
Possibilità enormi
Per potere noi stessi godere di queste delle che di questi valori può avvenire altri a vedere per incrementare il nostro turismo convoglio insiste
Indichiamo una via diversa voi che cosa proponete qual è la vostra proposta non ce la mette
E così è per quanto riguarda la condizione dei lavoratori si può continuare così
Mi riferisco non soltanto alle forze politiche alle forze sindacali
E misuro le parole
Pacatamente
Ma si può continuare così
Il salario perde capacità di acquisto
La pensione lo stipendio
E diminuito
Inflazione va un po'su va un po'giù ma c'è sempre una differenza
Tra il salario
Gli aumenti salariali modesti
E l'aumento del costo della vita non compagni lo sapete di Bologna non è mai avvenuto nella storia della Repubblica mai
Una situazione come questa e cosa si può che cosa si fa
Ma sappiamo che nel mille novecentonovantacinque noi abbiamo avuto ore di sciopero
Un numero di ore di sciopero che è il più basso che si sia avuto negli ultimi venticinque anni
Che non c'era necessità di una battaglia più un'organizzazione della lotta
E la difesa degli interessi dei che cosa proponete
Che cosa proponete
Le nostre proposte sono troppo azzardate confrontiamoci vediamo di che cosa si tratta
Ma noi proponiamo punto un nuovo meccanismo di scala mobile ne abbiamo indicato uno molto semplice semplicissimo che garantisca che garantisca la capacità di acquisto il valore dei delle retribuzioni
Alle all'inizio dell'anno queste la retribuzione nel corso dell'anno vi è stato questa inflazione
In che modo è stata coperta dagli aumenti contrattuali vediamo la differenza
E alla fine dell'anno si fa il conguaglio
Oppure questo problema non deve essere trattate perché non deve essere ma quanta sensibilità ce ne non appena appunto vi sono questioni che riguardano altri ceti altre categorie altri settori della nostra società
E i lavoratori dipendenti
Che sono poi quelli che pagano più di tutti le tasse fino all'ultimo centesimo come sappiamo che cosa propone che ecco la nostra grande proposta seconda proposta un meccanismo di scala mobile da attuare subito
E intuire ma potrei parlare di tutte le nostre proposte ne indico queste tre queste tre fondamentali contro la disoccupazione
Per la difesa delle retribuzioni
E per reperire le risorse in modo il modo giusto in modo più equo
Che cosa sarebbe in Italia
Se ponessimo la questione
Che qualche volta
Vi gira per il capo
E perché mai i lavoratori dipendenti debbono pagare le tasse sulla base di una tranquillità fatta la fonte
Senza discutere
Senza concordare senza denunziare c'è la busta paga e meccanicamente
La trattenuta tutto
Lavoratori dipendenti pubblici lavoratori dipendenti privati
E tutto questo rappresenta oltre il settantacinque per cento dell'introito fiscale in Italia
Se si cambiasse questo sistema
Corriere della fine del mondo sarebbe la fine delle nostra economia lo so benissimo e appunto per questo non indichiamo una esigenza di questo tipo ma ne indichiamo un'altra che paghino anche quelli che non pagano
Che paghino un po'di più quelli che non pagano ed è questa una questione anche
Concreta concreta
C'è la discussione sul fisco pare che sia diventato il cavallo di battaglia per molti e molti di questa campagna elettorale
Bisogna ridurre le tasse o bisogna migliorare il sistema fiscale che cosa proponete concretamente che cosa proponete
Lo indichiamo delle proposte e non è vero che noi non abbiamo la necessità consapevolezza che bisogna cercare di ridurre la tassazione noi Rifondazione Comunista indichiamo i siamo soltanto lui
A indicare la riduzione di certe tasse
I ceti meno abbienti
Riduciamo non siamo noi Armando Cossutta è notoriamente un comunista e a queste idee perché è un comunista e c'ha queste idee per il capo da sempre
Ma scrivere che la tassazione nei confronti dei lavoratori dipendenti e insostenibile va cambiata
E Mario Monti lo ha scritto ieri sul Corriere della Sera e Mario molti non credo che abbia una fede comunista mi auguro che anche lui
Le vie del Signore sono infinite che tutto possa succedere ma non è certamente un comunista e dunque propone quello che noi stiamo dicendo stiamo indicando e stiamo indicando anche per
Altri settori che non sono soltanto quelli dei lavoratori dipendenti
Perché sappiamo cosa sono oggi gli ambulanti mi sono fermato per Bologna lì nella piazza
Del mercato ma han detto che la vogliono eliminare fare un grande parcheggio devo mi hanno riconosciuto alcuni di questi ambulanti ho chiacchierato un po'con loro
E quanti di loro erano operai di fabbrica sono stati licenziati
O sono i figli di quelli che sono stati licenziati
Che vengono dal mondo della produzione
Artigiani
Commercianti piccoli esercenti
Si può continuare anche per loro in questo modo tutte le tasse che hanno a perché non si deve semplificare in questo modo cercare anche di ridurre se non eliminare del tutto l'evasione che lire anche un'evasione forte e diffusa e perché non eliminare certe tasse che gridano gridano vendetta
Cosa vuol dire questo ricavo
Che cosa sono queste intenzioni
Per mortificare
Per condurre proprio una cosa irrazionale nei confronti di questi ceti senza obiettività così com'era la minimum tax e poi perché noi lo proponiamo risponde che siete d'accordo o no che bisogna eliminare la tassa sulla prima casa noi chiediamo di eliminare la tassa sulla prima casa
Noi non intendiamo aumentare le tasse e noi intendiamo semplificare il sistema fiscale e ridurre o addirittura eliminare certe imposte sì e la verità e potrei continuare a lungo
Perché questo è tema di grande appassionata discussione polemica di questi giorni ma lo indichiamo anche però qualche cosa d'altro
Perché non si deve tassare le rendite
Le rendite finanziarie le rendite patrimoniali ma in tutti i Paesi in tutti i Paesi del mondo cioè l'imposta patrimoniale in Italia no
Marinello scoperta una chiedo scusa che non me ne sono accorto prima avevano fatto notare i compagni del gruppo parlamentare da poco c'è una disposizione europea
E la circolazione libera dei capitali avevo dei guai
Quali a incrinare questo principio di libertà
E allora io dico io per modo di dire qualcuno di voi anche questo per modo di dire perché né io né voi abbiamo questa possibilità
Piangiamo una piccola società a Lugano o nel Lussemburgo ci vuole niente per impiantare una piccola società qualsiasi
E da quel momento io ho diritto
Chi ha questa attività diritto col telefono neanche bisogno di muoversi di ordinare in Italia quanti Botto vuole miliardo due miliardi cento miliardi
E non pagare neppure l'attuale tassa del dodici virgola cinque per cento
E giusto
è una cosa accettabile si può continuare così ma questa briciole dei buoni del Tesoro e per i tre quarti nelle mani non dei singoli risparmiatori
Che hanno fatto bene a mettere da parte il loro risparmio perché la loro liquidazione era possibile guadagno che hanno potuto fare con tante fatiche che lo fanno appunto per garantirsi una vecchiaia un po'meno difficile
Non solo le società
Sono le società alle banche gli enti le imprese che hanno investito anziché investire nelle attività produttive i profitti che hanno avuto con l'aumento della produzione della produttività
Sicché cercare nuove vie nel campo dell'organizzazione produttiva non investite nelle attività speculative quelle finanziarie e quelle immobiliari e non devono pagare ma perché è giusto è sostenibile accettabile tutto questo altri lo sostengono perché han bisogno del loro appoggio non soltanto del loro voto perché non sono milioni costoro ma del loro appoggio perché sono i poteri forti Nonino c'è una forza alternativa che va anche controcorrente
E dice quello che pensa a questo riguardo
Ecco dunque
Ecco dunque come si impostano oggi
Le questioni
E di fronte a questo sento l'obiezione ma voi
Proponete delle cose troppo avanzate
Sono esigenze queste diceva Diliberto oggi nella conferenza stampa ai giornalisti
Gentilmente sono venuti ad ascoltarci
Ma sono questioni alcune di queste
Contro le privatizzazioni
Per il ruolo che si deve avere in certi settori dell'economia
Che sono tipiche di una politica
Diciamo la parola riformista
O se volete riformatrice
E sono avanzate queste nostre richieste
Uno sono il minimo indispensabile per cercare di dare una diversa spezzata alla vita politica alla vita economica in Italia e nel nostro continente
Osiamo troppo
Ma non è vero invece
E la faccio questa riflessione da un po'di tempo
E non è vero invece
Che le sinistre
Il movimento operaio spesso in tutto questo periodo ha usato troppo poco
Ha rinunciato
Si è tirato indietro
Ha battuto il passo
Magari con l'intento nobilissimo
Di raccogliere le forze impedire che vincano le forze della reazione
Ma i risultati sono quelli sotto i nostri occhi
Non abbiamo fatto il nostro dovere noi intendo dire sinistre movimento operaio
E abbiamo perso
Tante possibilità
Tante occasioni
Abbiamo perso l'autobus come si dice no non penso
Al quarantacinque al quarantasei
In cui certo non bisognava fare come la Grecia ci mancherebbe
Ha causato una guerra civile il dominio degli americani per decenni conseguenti
Ma avanzare delle richieste
Maggiori oppure negli anni settanta
Dopo il grande movimento del sessantotto e le grandi lotte degli elettromeccanici e dei lavoratori del sessantanove del settanta
E le grandi vittorie civili vi ricordate
Settantaquattro il referendum sul divorzio
Il settantacinque non certo per Bologna ma per tutte le grandi città italiane la grande novità
Conquistate dalle sinistre tutte le grandi città Torino Milano Venezia e Genova
Bologna Fiorentina Roma Napoli
Il Partito comunista nel settantasei che arrivato al trentatré euro otto per cento di voti
E anziché cercare realisticamente
Oggettivamente con serietà sbocchi più avanzati
Il movimento si è ritratto accettato le vie
Chiamato così del compromesso sia pure il compromesso storico
Quanti errori
Quanti limiti
Quanti inadeguatezze
E poi adesso alla fine del novantaquattro cosa era quel movimento l'abbiamo visto tutti grandioso
Quel movimento di lotta
Contro il Governo Berlusconi contro la sua politica contro la legge che volevano instaurare sulle pensioni un movimento grandioso l'abbiamo vinta la battaglia abbiamo cacciato quel governo anche per la rottura interna di quella maggioranza ed ero
Conseguenza anche questo del grande movimento nel Paese e poi
Anziché indicare obiettivi
Realisticamente più avanzati
Ci si è più lì ci si entra si è fatto un passo indietro
E anziché dire si va al voto
è cambiata la situazione
Andiamo a chiedere agli italiani di dare con il loro voto un nuovo indirizzo alla politica nazionale
è nato il governo Dini
Con tutte le sue conseguenze
Con tutti gli aspetti negativi
E con quello di cui qui si parlava anche stasera con il distacco
I tanti e tanti che dovrebbero essere a sinistra e che sono andati verso destra
Perso Alleanza Nazionale
Sui candidati
Che già sono stati che forse sono rimasti dei fascisti
E così
Perché dire che noi usiamo troppo quando in tutta l'Europa questo il tema questo è il tema dei socialdemocratici tedeschi questo il tema dei laburisti inglesi questo è il tema che si pone in Francia questo il tema che si pone persino nei Paesi dell'Est pensate dopo tutto quello che è successo
Oggi vi sono di nuove queste possibilità l'avanzata di battaglia
I conflittualità politica e sociale qualche cosa di diverso pensi non è l'Austria moderata
Ma le forze socialdemocratiche anche lì e il tema è il tema contemporaneo questo e il tema reale dell'epoca in cui vivi diamo altro che essere fuori dalla realtà siamo dentro la realtà ecco perché quando noi diciamo conquistare una politica alternativa non non indichiamo un obiettivo velleitario ma indichiamo una esigenza
Che è oggettiva e appunto perciò la possibilità un'esigenza che diventa possibilità di realizzazione sia pure parziale e graduale
Io ho fiducia che questo nostro discorso fiducia compagne e compagni amici
Compagni e amici amici carissimi cittadini di Bologna ho fiducia che questo nostro linguaggio questo nostro ragionamento questo nostro discorso
Possa avere successo
Ottenere consensi
Convincere conquistare le coscienze
C'è bisogno di battere le destre noi siamo indispensabili
Ma c'è bisogno di avere in Parlamento una forza di sinistra
Che ancori a sinistra le prospettive del Paese una forza che tinta di rosso il risultato del ventuno di aprile una forza che possa riuscire che possa riuscire a gli spostamenti di tipo moderno che riesca ad evitare il continuo declino verso posizioni troppo moderate si c'è bisogno del rapporto con il centro ma l'abbiamo imparato da ragazzi
E non sono tutti uguali e lo sappiamo che ci sono i fascisti e che ci sono i reazionari e che ci sono i conservatori e che ci sono i moderati e che ci sono i riforme io e che ci sono poi quelli combattono come noi combattiamo per la società alternativa forze antagoniste non è tutta uguale la società lo sappiamo che occorre stabili e anche con al i tre che non la pensano come noi un rapporto e chi non capisce questo lo sappiamo benissimo ma non accedere sulle loro posizioni non accede tre alle loro posizioni mantenendo conservando cercando di rappresentare sempre una possibilità di differenziazione
Di una forza appunto
Come noi cerchiamo di essere una forza una forza antagonista ci diceva prima il nostro capogruppo
Chi avrebbe di voi di noi scommesso
Commesso con tanta sicurezza intendo dire
Sulle sorti del nostro partito
Quando decidemmo di dare vita a questo movimento prima e a questo partito
Quanti
Qualche giornale ha scritto
Che in quella manifestazione imponente in piazza del Popolo a Roma e c'eravate molti di voi
Qualcuno ha scritto e ha visto che dietro lenti dei miei occhiali
Spuntava a stento trattenuta qualche lacrima in quel momento
Ed ha visto giusto era visto giusto
Perché era davvero così
E c'era di che essere emozionati come di fronte a quella massa gli uomini di donne di giovani di ragazze quanti giovani
Venuti a proprie spesi
Con la sottoscrizione che abbiamo fatto non pagati dai sindacati dalle cooperative da altri enti
Con il nostro sacrificio una massa immensa
In quella grande piazza dove c'era quella gioia quell'entusiasmo la combattività ne avete viste quelle bandiere che sventolavano e io che guardavo i che vedevo questa gente a fruire
Mentre tramontava quel sole romano in quella piazza stupenda
Mi sono emozionato
Ma mi sono emozionato soprattutto perché in quel momento nei miei occhi c'era anche un'altra immagine
Io rivedevo con la mia mente
Una grande Assemblea Rimini
Congresso
Che decise a maggioranza grande maggioranza di sciogliere il Partito comunista italiano e mi ricordo
Ecco le due grandi scene
Quella platea immensa a Rimini migliaia di delegati invitati
E quando si è arrivati al momento conclusivo della decisione così come tra di noi avevamo convenuto di non essere d'accordo
Ti opporci al momento
Ecco come per un segnale Tacito ero seduto alla presidenza facevo parte dalla direzione del PC allora
Vedevo alzarsi
Qualche delegato
Delegato di Milano Torino
Bologna di Roma Taranto di Reggio Calabria
Erano i delegati che non erano d'accordo
Che si alzavano egli silenziosamente da quella immensa sala piena di tanto orgoglio
Uscivano per andare in una piccola saletta
A decidere insieme insieme decidemmo
Di fare vita al movimento della rifondazione comunista
Per cui al nostro
Io rivedevo quella si è rivedevo rivedevo quell'
E vedevo adesso questa gente in piazza del Popolo e allora e allora mi sono detto quanta strada abbiamo potuto compiere e sono venuti con noi tanti dal vecchio partito comunista
Che sono venuti i compagni di Democrazia proletaria e sono venuti i compagni della nuova sinistra e sono venuti i giovani ragazzi che non hanno mai avuto nessun'altra tessera
E tanti e tanti che non hanno ancora la nostra tessera ma che sono con noi in questa battaglia come è stato possibile ho chiesto a me stesso Armando com'è stato possibile dare vita Cré are questo movimento non abbiamo soldi non abbiamo strumenti non abbiamo mezzi abbiamo soltanto questo nostro giornale che si batte ogni giorno il fondente lo fate lo conoscere fatelo leggere dappertutto il nostro giornale l'azione come è stato possibile come è stato possibile ecco la mia risposta perché siamo nel solco della storia
Perché quello che noi rappresentiamo non è un'esigenza soggettiva un bisogno dei singoli ma è un'esigenza della società è un'esigenza oggettiva che scaturisce da questa società moda per la che ha bisogno di una forza antagonista della presenza nell'azione di questa forza antagonista questa forza che noi abbiamo cercato e cerchiamo di rappresentare in altre parti del mondo si chiama in altro modo noi qui ci chiamiamo Rifondazione comunista ma guardate
In Europa nel mondo dappertutto c'è bisogno
Di questa forza di questa presenza di questa coerenza questa capacità politica
Ecco perché siamo diventati
La forza che siamo
Ecco perché andiamo avanti
Ecco perché ne sono certo andremo avanti anche il ventuno di aprile o compagni il ventuno di aprile non risolveremo tutti i problemi mi conoscete ci conosciamo da tempo non ho mai detto nei miei comizi elettorali mai into ti gli anni della mia vita che con le elezioni risolveremo tutti i problemi ci vuole altro ci vuole la lotta alla partecipazione la mobilitazione dell'opinione pubblica L'Unità l'unità delle masse ci vuole tagli e lo sappiamo bene tutto questo masse avremo maggiore forza potremo combattere meglio se avremo una più grande presenza potremo agire con maggiore faccia e la nostra strada potrà essere percorsa con maggiore sicurezza e io ho fiducia che ha questo arriveremo il ventuno di aprile
Ma vorrei che tutti insieme cerchiamo di fare in modo che quel giorno sia un giorno di vittoria vera battere le destre
E fare avanzare Rifondazione Comunista
Per costruire le condizioni di un alternativa parlate con tutti
Andate da tutti
Rivolgetevi a tutti mancano poche settimane
Perché dal lavoro e dall'azione nostra posso dipendere un risultato che avrà un'influenza per un periodo non breve nella vita nazionale e per le condizioni dei lavoratori del nostro popolo tutti rivolgetevi e come sempre le dico con tutto il mio affetto
Andate compagni col cuore aperto con la fronte alta e a tutti chiedete di optare per Rifondazione comunista
Ma
Quindi
Praticamente
Va bene
Va bene
Furono
Vediamo
Allora
Finora
Pubblico
Va
Non
Allora
Dovremmo
Nella
Comunque
Quindi
La
Va bene
Nel
Allora
E
No no
Ma
Allora
Allora
Prego
Ma
Allora
Ma
Va bene
Ora
Nella
Dunque
Però
Comunque
Allora
Va bene
Ma
Ma
Però
Allora
L'organo
No
Allora
Niente
Va
Dunque
Buongiorno
Va bene
Ma non
Ma
Dopo
Non
Allora
No
Però
Non
Una
Non ho
Ma
Non
Ma
No
Allora
Una
Non
Uno
Numero
Non
Va
Allora
Però
Uno
Dunque ma
Volevano
Va bene
Non no
Ma
Va
Dunque
Non
Allora
Volevo
Quorum
Ma
Sono
Domani
Insomma
Ma
Allora
Ma
Una
Però
Come
Un
Non
L'uomo
Allora
Allora
Non
Dovremmo
Ma
Dopo
Allora
Va bene
Nel
Non
Non
Abbiamo
Allora
Allora
L'uomo
Comunque
Ma
La
Pubblico
Bene
Non è
Quindi
Ma
No
Il
Non
Non
No
Abbiamo
Non
Comunque
Non
Comunque
Però
Abbiamo
Ora
Come
Non
L'uomo
Numero
Comunque
Bruno
Vogliono
Non
Comunque
Comunque
Ma
Un
Allora
Non
No
Vogliamo
Va bene
Allora
Va bene
Mo'
Allora
Non è
Abbiamo
Comunque
Abbiamo
Va bene
No
Non lontano
Lo
Ma
No
Ma
Non
Comune
L'emendamento
Ecco
L'avvocato
Non
Bruno
L'avvocato
Prego
Non è
è un
Noi
Abbiamo
Non
Volevo
Non
Non
Non