Politiche '96: Russo Spena e' l'avversario del candidato della Lista Pannella Pietro Milio in uno dei collegi senatoriali della Sicilia; Le battaglie garantiste di Russo Spena; I rapporti, spesso contrastanti, tra il PRC e l'Ulivo; Le "preoccupazioni" di Pannella su un possibile "inciucio" post-elettorale sulle riforme istituzionali

Giovanni Russo Spena esponente nazionale di Rifondazione Comunista candidato in un collegio senatoriale in Sicilia dove per la Lista Pannella Sgarbi vi è l'avvocato Pietro Milio una situazione singola aree poiché il candidato del Polo è assente per un difetto alla presentazione della documentazione come valuti questa situazione Giovanni nella situazione mediamente molto anomala che qui in
In qualche modo incide sulla lettorato ma dovrà anche interessante del credo che si possa fare un dibattito è un conto pronto importante evitando evitando dei toni
Enti in cui in altri collegi si sta caratterizzando con cui sta caratterizzando in altri collegi in Sicilia la campagna elettorale dei toni che sono molto demagogici che a me non piace a me piace il confronto peraltro mi pare che si possa dire che è un confronto fra due persone pone certamente non giustizialiste che vedono magari maniera diversa oggi problemi del garantismo io credo che ci sia necessità che garantismo non si limiti alla difesa delle garanzie dei potenti e dei poteri fa orti mi credo di aver fatto queste battaglie da
Anni io immagino che sia un collegio in cui
Non è detto che non possono uscire due senatori quindi può darsi che ha creato il confronto possano essere diciamo anche meno cruento di quanto di quanto non sembri poi richiamato questo aspetto del garantismo per ricordiamo
Pietro Milio avvocato di Contrada ma ricordiamo anche le tue battaglie in questi anni e in
Pure dei diritti calpestati dei detenuti soprattutto sì infatti io vedo
Insomma mi
Le linee ma credo di avere le carte in regola ormai da da vent'anni e più come
Un una persona un giurista che si è battuto sempre
Tra l'altro nella presidenza dei giuristi dei giuristi democratici perché i diritti carcerari perché i diritti dei più un mini e i diritti di tutti ricalibrata indivisibile non fossero conculcati tra l'altro ricordo le le battaglie che abbiamo fatto contro la carcerazione preventiva la perché essa fosse ridotta realmente al mi in modo e in ambiti eccezionali credo però che nel collegio ecco questo è il punto non si debba parlare solo di questo in questo senso forse la candidatura di Miglio è caratterizzata un po'esclusivamente in questo senso io credo che il collegio abbia grandi problemi che riguardano il lavoro l'occupazione i servizi ecco credo non su questo stiamo molto caratterizzando la la candidatura la candidatura mia cioè credo che un progetto di lavori socialmente utili un progetto di risanamento ambientale culturale
Territoriale in generale un rilancio dell'agricoltura che l'agricoltura del Mandarin Neto estremamente ricca se fosse non devastata e credo che questi temi devono essere centrale anche all'interno di questa campagna elettorale ecco Giovanni ma
Tu hai una caratterizzazione anche nazionale ed è per questo che volevo mandarti una valutazione più generale diciamo sul sulla contrapposizione a volte tra Rifondazione comunista e il resto lo schieramento di centrosinistra c'è soprattutto una critica a questa rincorsa al centro ad una connotazione moderata ma ne siamo con
Siamo convinti che bisogna offrire ad una situazione che si caratterizza soprattutto nel Mezzogiorno come grande sofferenza sociale come grande valore sociale come livelli occupazione ali che raggiungono dico su alcune cifre più di un giovane su due in cerca di prima occupazione ecco io temo che questa situazione addirittura mette in discussione una delle colonne portanti della democrazia questo dico che nel Sud e in Sicilia non basta parlare e lo dice un garantista non basta parlare di garanzia soltanto cioè bisogna parlare di democrazia e di come si costruisce la socialità per supportare questa democrazia e in questo senso certo noi siamo o critici verso le forze moderate verso le forze centriste che tutto sommato si mostrano con un molto che non è un volto di cambiamento meno invece credo che in Sicilia sia necessario fare un discorso molto chiaro il regime ha fallito i so oggi sono arrivati in Sicilia ma sono stati spesi male spesso nell'intreccio fra poteri criminali e poteri amministrativi e politici occorre voltare pagina quindi bisogna mostrarsi con un volto di grandissima innovazione progettualità ecco
Giovanni Russo Spena vuole farti un'ultima domanda nei giorni scorsi parlavo con il segretario del tuo partito Bertinotti il quale diceva la preoccupazione di Marco Pannella che il ventidue aprile dei Possessed di nuovo un grande accordo inciucio come un po'volgarmente è stato definito una preoccupazione legittima tanto che noi stessi abbiamo chiesto ai maggiori esponenti del centrosinistra D'Alema Prodi i lacci delle garanzie perché ciò non accada certo
E possibile che si riparta e questo sarebbe gravissimo se si riparta dal punto in cui si è abbandonato il tentativo dannato di costruire un governo Maccanico attraverso un accordo di vertice fra
Neil Berlusconi e D'Alema quello sarebbe la prospettiva peggiore di un consociativismo a livello più basso
Noi chiediamo infatti approdi così come al PDS alle forze dell'Ulivo complessivamente la garanzia che veramente un regime
Anche non dico di alternativa malignamente di alternanze quindi un sistema di alternanza democratico venga reimpostato
Dopo le elezioni quindi chiediamo che nessun accordo vi sia strappa le fazioni dell'Ulivo e la destra sui temi della Controriforma costituzionale e sui temi
Del sistema elettorale in generale credo che vi sia una voglia matta da parte delle forze maggiori di elimina
Are le istanze critiche e le forze che sono azzerate un fastidio mentire ritengo una ricchezza per la democrazia quindi credo che su questo dobbiamo avere delle posizioni molto ferme bravi nome
Democrazia professor Rodotà sostiene il suo collega Pasquino che se il Presidente della Repubblica o no
Peppino Calderisi candidato per Forza Italia nella lista proporzionale in Puglia Peppino il presidente La Repubblica rivendica il suo diritto di intervenire
Sulle materie istituzionali e afferma questo dopo le polemiche che hanno seguito alcune sue dichiarazioni a Città del Messico sul sistema presidenziale
Scalfaro
Fa l'intervento molto rare e sbaglia nel metodo
E nel merito oggi noi non abbiamo un sistema parlamentare ma un regime assembleare dominato dalle oligarchie di partito dal tra sordi diciamo che è l'opposto del parlamentarismo oggi il Parlamento non funziona come dovrebbe funzionare in base ad una netta distinzione tra maggior
Enza che realizza il programma di governo ed opposizione che controlla oggi il parlamento la cosiddetta centralità del parlamento che viene intesa quasi come simili pessimi grasse dal numero di governi che il Parlamento riesce a far cadere
E e e e sono la garanzia della ingovernabilità del trasformismo dei ribaltoni oggi il Parlamento espropriato delle proprie funzioni da governi cosiddetti tecnici non eletti da nessuno privi di maggiore anzi parlamentari capaci solo di produrre una grande mo'ole di decreti legge non convertiti e reiterati in continuazione che riducono praticamente a zero il ruolo del parlamento se
Per quanto riguarda il merito si volesse difendere Hilu oro del parlamento si deve parlare di parlamentarismo anglosassone e quindi necessariamente di quell'elemento che connota il parlamentarismo anglosassone che il potere di scioglimento del mento affidato al Presidente del Consiglio al premier senza il quale non c'è vero parlamentarismo oppure si dovrebbe guardare a quel sistema presidenziale americano che conosce il parlamento più forte del
Ma e di tutto questo nel merito non si parla non parla Scalfaro che interviene
Con un metodo inaccettabile rivendica addirittura la proprio diritto di ingerenza proprio su una materia che non è stata appunto decisa dal Parlamento
Ora più grave
E realizza di fatto con questo suo interventismo un presidenzialismo di fatto non di diritto che la
Cosa più pericolosa per la democrazia e per lo stesso Parlamento l'intervento veramente grave accanto alla questione del presidenzialismo evocata in questo modo dal presidente La Repubblica si parla molto in questi ultimi giorni
Dopo che il dibattito si era incentrato soprattutto sulla questione fiscale diciotto non abbandonato si parla molto anche di legge elettorale di ieri l'altro un pronunciamento molto chiaro di Silvio Berlusconi non solo per il sistema giudiziario evidentemente e per l'abolizione della quota proporzionale ma anche per il turno unico si determina quindi una sorta di asse tra virgolette tra Marco Pannella Silvio Berlusconi Gianfranco Fini particolarmente significativo anche per quelli che potranno essere i pronunciamenti
Della lista Pannella Sgarbi nei collegi uninominali
Ma forme Thrale
Essenziale se vogliamo davvero cambiare pagina riformare il sistema dei partiti certo da solo non basta occorre appunto la riforma costituzionale e occorre andare fino in fondo nella logica ma giuri Tarja abolire senza alcun dubbio la quota proporzionale e realizzare un sistema a mio avviso giustamente ha turno unico io credo che quel doppio turno che vuole il PDS quel doppio turno in cui al secondo turno vanno chissà quanti candidati con questo sistema politico significa realizzare non solo un mercato delle vacche ma un vero e proprio suk arabo il nostro sia un politico non tollererebbe debolezze le nostre istituzioni a nostra pubblica amministrazione non tollererebbe un sistema del genere certo altra cosa potrebbe essere un sistema con cui secondo uno vanno i primi due arrivati che realizzerebbe una forma di bipartitismo molto significativa e molto forte ma è molto difficile pensare di ottenerlo molto più lineare la strada di difendere il turno unico ma estendendo a tutta l'edizione di tutti i parlamentari quindi sono lieto di questa presa di posizione di Berlusconi di una battaglia che deve essere fra le prime secondo te in Parlamento insieme ad una norma antiribaltone che garantisca che gli elettori e non siano truffati che il mandato degli elettori si è rispettato che gli cittadino lettore sia sovrano davvero e che non si ha sovvertito alla sua volontà