"L'Italia del Sud verso l'Europa" convegno sul Mezzogiorno tenutosi presso la sede della BNL

In realtà per capire tale fenomeno questa è la tesi chiedendo sviluppare occorre guardare con più attenzione anche ai vincoli di natura non economica che vengono dall'interno stesso del mezzogiorno da un contesto sociale e culturale che è stato profondamente influenzato proprio dall'intervento pubblico degli ultimi decenni questo intervento ha innalzato sensibilmente i redditi ma per le forme che ha assunto sottolineo questo inciso delle forme che ha assunto ha avuto come effetto perverso quello di plasmare progressivamente un ambiente sociale
Favorevole allo sviluppo economico Houghton
Perché l'uso delle risorse pubbliche da parte della classe politica auto degli effetti perversi e alimentato uno sviluppo senza autonomia
Credo che la risposta vada cercata nella Bassa legittimazione della classe politica meridionale
Naturalmente è vero che questa non è una caratteristica propria solo del mezzogiorno ma anche di altre aree del Paese e della sua storia
Ma è anche vero che qui più che altrove i politici hanno goduto di poca legittimazione hanno avuto cioè un consenso basato sulla capacità di soddisfare continuamente domande particolaristiche sollecitate dagli elettori più che un consenso fondato sui del identità allargate e valori condivisi
Le ragioni di questo fenomeno sono però storiche mi ricordava già Bevilacqua nel suo intervento e non solo antropologiche non hanno cioè a che fare con delle tare ataviche di meridionali come qualcuno ogni tanto sembra suggerire
Dunque vediamo meglio nel secondo dopoguerra la classe politica meridionale si è trovata a gestire risorse pubbliche crescenti non solo e non tanto straordinarie come spesso erroneamente si continua a ritenere ma soprattutto ordinarie
Derivanti cioè dall'estensione anche al sud dei programmi nazionali dello stato sociale che sono cresciuti in Italia come in altri Paesi nel secondo dopoguerra
Non avendo un consenso di tipo ideologico alle spalle la classe politica si locale ha finito per usare tali risorse per interventi spesso particolaristici o clientelari
Era questa la sua strada per affermarsi nella competizione politica e bisogna dire che era anche una strada incoraggiata
Dalla classe politica nazionale di governo perché il Sud poteva diventare un importante serbatoio di consensi in un contesto fortemente polarizzato e diviso
Ciò spiega perché il Mezzogiorno sia stato sempre sopra rappresentato nei governi del dopoguerra
Un fenomeno peraltro già presente nell'esperienza post unitaria che aiuta anche a capire la debolezza che ha tradizionalmente ha avuto nell'esperienza delle élite politiche meridionali salvo note famose eccezioni la richiesta di autonomia politica
Vediamo allora in che modo le modalità di funzionamento della politica hanno contribuito a creare un ambiente sfavorevole allo sviluppo
Non credo che questa in questo interrogativo abbia un valore solo storico credo che sia importante anche per aiutarci a capire meglio che cosa si può fare oggi
Per un primo aspetto riguarda la carenza e la bassa efficienza di infrastrutture e servizi un aspetto no
L'estensione dell'intervento pubblico ampliato le opportunità per una classe politica come dicevo abbassa legittimazione i destinare le risorse in modo da massimizzare la loro di visibilità finì di consenso
Tutto ciò che non si prestava facilmente ad essere trasformato in risorse divisibili veniva trascurato oggi ne Rava come si dice non decisioni ma in quest'aria rientrano proprio i beni collettivi che sono per loro natura non divisibili e che sono essenziali per qualificare l'ambiente sociale economico la scuola la formazione i servizi sociali i servizi alle imprese
Se si tiene conto di questo quadro è possibile spiegare meglio diversi fenomeni apparentemente contraddittori
La persistente carenza di servizi e infrastrutture e specie la loro cattiva qualità nonostante la spesa per abitante non sia inferiore a quella del centro nord
Ma anche l'esistenza di quote spesso rilevanti di risorse non utilizzate specie per interventi poco divisibile
Basta pensare all'esperienza ben nota dei fondi CEE che veniva già qui prima ricordata ma vorrei cogliere l'occasione per ricordare un fatto eclatante sotto i nostri occhi in questi giorni il crollo di Noto un gioiello del barocco
Che chiaramente si spiega in questo quadro
Dal punto di vista che però qui maggiormente ci interessa tutto ciò vuol dire che dall'interno del Mezzogiorno si sono create crescenti diseconomie esterne per le imprese che hanno reso più difficile la sopravvivenza di aziende manifatturiere locali
Ma hanno anche reso più difficile l'arrivo di aziende spero
Bene finora abbiamo visto in che modo l'azione politica plasmando l'ambiente dal punto di vista delle infrastrutture e dei servizi ha scoraggiato l'imprenditorialità economica
Ma esaminiamo ora in che modo essa ha invece favorito quella che chiamerei imprenditorialità di tipo politico e criminale
L'aumento delle comunicazioni e l'apertura culturale della società meridionale hanno comportato come era prevedibile una spinta crescente al miglioramento delle condizioni di vita individuali familiari
Ma il peso prevalente che la politica di tipo erogatori assistenziali è venuta ad assumere nella società
Per i motivi che ho prima accennato a sua volta influenzato valori e conoscenze dei soggetti e ha così orientata alle legittime spinte al miglioramento e alla mobilità
Più verso il terreno del saper fare politico
Più che di quello economico
In altre parole date le difficoltà dell'azione economica sul mercato
E date le opportunità di accedere a benefici politici grandi o piccoli i singoli soggetti hanno guardato al mercato politico più che a quello economico per migliorare le proprie condizioni
E questo ripeto non perché vi fossero più risorse pubbliche rispetto alla popolazione
Ma perché pesavano molto di più nell'economia e nella società locale e soprattutto perché la classe politica era disponibile a usarle in modo particolaristico per riprodurre il consenso
Saper fare politico e ricerca del profitto eticamente non vincolata si diffondono in questo ambiente sociale
Ne discendono diversi fenomeni lo sviluppo dell'imprenditorialità politica legata protezioni e vincoli politici piuttosto che la capacità di stare sul mercato
Ma anche la crescita di una micro imprenditorialità politica che sfrutta e manipola legami famigliari parentali amicali per muoversi tra concorsi pensioni vincente infine il rafforzamento di un'imprenditorialità criminale che accerto tratto alimento e protezione dai rapporti di scambio con settori della classe politica
Fermiamoci un momento su un'altra importante conseguenza che discende da queste tendenze che ho tratteggiato schematiche
Nella società meridionale risorse culturali e sociali cosiddette tradizionali cioè legami familiari parentali comunitari
Sono state meno utilizzate per alimentare un'offerta di lavoro flessibile per sostenere l'imprenditorialità economica e per ridurre i costi di transazione tra le unità produttive
Sono in misura più limitata queste risorse hanno dunque contribuito a uno sviluppo locale basato sulla flessibilità
E la cooperazione tra imprese come avvenuto nella ben nota esperienza dello sviluppo di piccola impresa del centro nord che in queste risorse tradizionali culturali comunitarie ha trovato un importante sostegno purtroppo le risorse sociali e culturali tradizionali sono state invece largamente consumati nel Mezzogiorno in forme di imprenditorialità politica criminale che ostacolano lo sviluppo
Legami tradizionali familiari parentali o comunitari diventano un'importante risorsa per accedere a vantaggi politici attraverso il controllo delle istituzioni pubbliche
Ma come si sa legami di questo tipo sono ancora più importanti per imprese di tipo criminale
Queste attività richiedono infatti legami fiduciari molto forti tra i soggetti coinvolti
Tuttavia come si può facilmente comprendere le conseguenze complessive dal punto di vista di uno sviluppo economico autonomo e auto propulsivo
Sono opposte a quelle che si hanno quando le risorse tradizionali si integrano con un'imprenditorialità economica come avvenuto nell'esperienza del centro
Questa seconda eventualità
In realtà si dà più facilmente come mostra non solo l'esperienza della terza Italia all'esperienza per esempio del capitalismo asiatico in confronto a quello latinoamericano
Quando la politica è più autonoma e meno penetrarvi e dagli interessi particolari
In questi casi le risorse culturali
E i legami sociali comunitari tradizionali possono essere sono stati un'importante risorsa per lo sviluppo non così
O non non ampiamente così nel Mezzogiorno
Fortunatamente però il quadro che ho delineato non è omogeneo uniformi appunto ci sono differenze e interessanti discontinuità ci tornerò tra un momento
Prima però vorrei porre il seguente interrogativo quali conseguenze si possono trarre da un riorientamento della prospettiva analitica nella direzione che ho indicato
Direi se vincoli consistenti ad uno sviluppo solido e autonomia vengono da quelle diseconomie ambientali dal quei caratteri etici e cognitivi dei soggetti
Alimentati dal funzionamento distorto delle istituzioni locali è illusorio pensare di risolvere questi problemi esclusivamente con interventi straordinari e speciali dal centro
Sia chiaro una politica industriale nazionale e oggi europea più efficienti orientata verso l'impresa verso i servizi e le grandi infrastrutture e certamente necessaria ed è da auspicare
Così come non è certo da trascurare il contributo che può venire da iniziative imprenditoriali isteria
Altri si occuperanno credo il collega Antonio più specificamente nel convegno di questo spetta ad altri intervenire ciò che mi preme qui più sottolineare
E però che è un impegno straordinario aggiuntivo dello Stato e dell'Unione europea in termini di politiche industriali infrastrutturali non sarebbe comunque sufficiente
Non si può infatti governare una società complessa differenziata come oggi quella meridionale
Con interventi che non responsabilizzino le istituzioni e la società locale e finiscono così per alimentare quella che chiamerei una sorta di sindrome di Sisifo
Un circolo vizioso della dipendenza
La carenza di beni collettivi locali e oggi un problema cruciale del mezzogiorno e questo problema non si risolve solo forzando dall'alto lo sviluppo economico nella convinzione che l'intendenza seguirà
Cioè che il cambiamento istituzionale interno seguirà l'industrializzazione indotta dall'esterno
Ciò poteva essere certamente più vero negli anni Cinquanta negli anni Sessanta quando c'era un certo tipo di industrializzazione che chiamiamo fordista è un certo modello di grande impresa che oggi non ci sono più
Quindi cioè ancor meno vero oggi perché sappiamo come nell'attuale fase post fordista la qualità dell'ambiente locale diventa un fattore essenziale
Una sorta direi di prerequisito che influisce autonomamente non solo sullo sviluppo endogeno ma anche sulle possibilità di attrarre iniziative spiega
Insomma non è possibile affrontare seriamente i problemi dello sviluppo del Mezzogiorno senza porsi il problema di una vera e propria ricostruzione delle istituzioni di governo locali regionale
Pensare semplicemente di saltare o di aggirare questo nodo non può che portare a nuovi fallimenti e a nuove accuse frustrazione
Cioè so bene che è molto più difficile il lungo e complesse intervenire su questi aspetti che formulare buoni schemi e programmi di politica economica e industriale
Permettetemi però di ricordare il monito di Max Weber
Quando avverte che per capire le origini dello sviluppo capitalistico moderno non bisogna cominciare dal risparmio dal capitale ma da quelle complesse condizioni culturali di contesto istituzionale che consentono la crescita dell'imprenditorialità
Non è un caso che come la stessa Banca d'Italia ci ricorda ci sia oggi nel Mezzogiorno un eccesso di risparmi non impiegati localmente
In quest'ottica il vero nodo cruciale e dunque quello del funzionamento delle istituzioni locali non solo nelle sue implicazioni strettamente economiche ma anche socio culturali
Vorrei sottolineare in sede conclusiva che la prospettiva di una maggiore autonomia politico amministrativa come fattore di maturazione di crescita della società locale
è una strada che può essere efficacemente percorsa per affrontare questo nodo critico ed è una strada che trova oggi delle basi sociali nuove nelle regioni meridionali dei nuovi soggetti che non solo hanno interesse ad una maggiore politica autonomia politico amministrativa
Come strumento per rafforzare le istituzioni decentrate ma cominciano anche per ora chimicamente a domandare
E infine non va dimenticata la crescente richiesta di auto-governo responsabile che viene da significative componenti della nuova classe di amministratori locali emersa dopo le ultime modifiche della legge elettorale
Ora per comprendere queste novità occorre rendersi conto
Che la realtà del Mezzogiorno non è solo l'inferno di cui ha parlato la pubblicistica che pure non va sottaciuto rifiutato che periodicamente ci viene ricordato dalle efferatezze della criminalità
Il Sud è anche fatto però di pezzi di nuova imprenditorialità di pezzi di società civile che si aggregano e si impegnano in modo nuovo nel campo sociale e culturale
Proprio sotto questo profilo ci sono nel Mezzogiorno delle novità che vorrei rapidamente ricordare per mostrare che la società meridionale non è una realtà omogenea e indifferenziata come peraltro suggerisce l'uso spesso della categoria mezzo giù
Credo che questo uso sia oggi più utile sul piano retorico cioè per attirare l'attenzione sul problema ma meno molto meno su quello analitico e propositivo che richiede invece maggiore attenzione ai diversi metri giù
In particolare vorrei attirare l'attenzione su tre fenomeni
Anzitutto la formazione di nuova imprenditorialità di origine locale e la crescita di aree di dinamismo sappiamo che questi fenomeni sono concentrati lungo la dorsale adriatica ma ci sono altri casi e altri nuclei embrionali ancora avvolte poco conosciuti
In altre regioni del Mezzogiorno dalla Campania alla Sardegna la Basilicata e perfino la Calabria la Sicilia
è del tutto evidente l'esigenza di stimolare e sostenere e consolidare questa esperienza
Ma questo compito non può essere lasciato solo alle forze del mercato e non può essere affrontato lo ricordava anche il presidente Geronzi con incentivi solo monetario come mostra chiaramente l'esperienza di successo delle regioni del centro nord
Sono dunque necessari servizi efficaci infrastrutture costruzioni di reti di imprese e di reti di relazione tra imprese associazioni imprenditoriali governi locali e regionali
Tutto ciò non si può fare dunque senza riqualificare profondamente le politiche locali e regionali
Senza interventi flessibili sensibili al contesto capaci di coinvolgere gli interessa e quindi interventi che non si governano solo da Roma o da Bruxelles
Del resto questa indicazione e altrettanto valida per altri tipi di realtà meno fortunate che già alcuni anni fa abbiamo provato a rintracciare all'interno della categoria mezzogiorno ecco presentano problematiche molto variegato
Le grandi aree metropolitane con i loro problemi i poli industriali in declino come loro specificità nelle aree periferiche tradizionali
Il secondo aspetto di novità su cui vorrei attirare l'attenzione riguarda l'interessante diffusione di esperienze di comunità di interesse
Business community cioè di forme di organizzazione di interessi economici imprenditoriali sindacali di categoria che si fanno portatori autonomi di progetti di sviluppo locale
In questa direzione se anche opportunamente impegnato il CNEL come è noto con la promozione dei patti territoriali che trovano ora forme di sostegno nella normativa nazionale e comunitaria
Queste nuove aggregazioni possono confrontarsi in modo diverso con la classe politica offrendo una possibile alternativa ai Circuiti tradizionali di mediazione centrati sui politici e sui gli imprenditori politici da questi dipendenti
Da queste esperienze può venire dunque un contributo importante su due piani
Anzitutto per il miglioramento dell'intervento pubblico e la creazione di beni collettivi più efficienti infrastrutture ma soprattutto scuola formazione cultura tecnica
E poi per la stessa collaborazione tra impresa e affini di sviluppo che è tradizionalmente carente nelle aree meridionali alzando notevolmente i costi di transazione
Su queste esperienze si potrebbe dunque utilmente cercare di innestare le politiche di attrazione di imprese esterne e anche gli interventi infrastrutturali che sono necessarie
Un terzo aspetto di novità e finisco riguarda infine l'associazionismo di impegno sociale e culturale
Negli ultimi anni questo tipo di associazionismo è molto cresciuto smentendo quell'immagine eccessivamente dualistica della cultura civica che ancora di recente ci è stata data dal pure interessante studio di Robert Pack
Certo è vero che la cultura civica o il capitale sociale come si dice sono stati tradizionalmente più carenti nelle aree del Sud
Anche se per motivi che hanno meno a che fare con la storia lunga del Mezzogiorno di quanto pensi patto una e più con il funzionamento recente del sistema politico amministrativo come ho cercato prima di sottolineare
E comunque da rilevare che negli ultimi anni vi è stata una crescita di autonomia della società civile che si è espressa non solo nella reazione alle efferatezze della criminalità ma anche in forme di impegno collettivo di tipo nuovo
Se ha insomma la sensazione che accanto agli effetti perversi dell'intervento pubblico che ho prima richiamato occorre tenere conto di altre possibili conseguenze di segno positivo legata all'aumento del benessere della scolarizzazione che comunque si sono verificate
Questi fenomeni insieme alla crescente apertura della società meridionale e al ruolo dei media hanno innescato un processo di cambiamento culturale su cui forse ancora non c'è stata sufficiente attenzione
Soprattutto tra le giovani generazioni secolarizzata e tra il nuovo ceto medio e questo processo avvicina da di gruppi sociali in tutto il Paese e può avere conseguenze rilevanti per il Sud
Ci si può anzitutto aspettare un'azione di stimolo di proposta e di controllo sulla politica locale che si affianca a quella dell'associazionismo di intere
La faticosa è ancora limitata crescita della società civile non solo può contribuire dunque alla formazione di una nuova classe politica ma può anche permettere ai nuovi amministratori che vogliano realmente innovare
Quale che sia la loro collocazione potrà partitica di trovare delle forme di sostegno collettivo meno particolaristiche e clientela
Sarebbe dunque di grande importanza che queste componenti più promettenti della realtà meridionale venissero valorizzate coltivate come anticorpi da contrapporre al tessuto sociale più degradate
In questo senso un decentramento che fosse solidaristico ma insieme efficace responsabilizzante
Tutt'altra cosa e quindi dall'esperienza dell'ultimo ventennio potrebbe essere di grande importanza per la maturazione civile e per lo sviluppo autonomo del sud
Per la dimensione economica soltanto
L'economia meridionale sempre più dipendente anzi sussidiarietà dal resto del Paese
Negli ultimi anni consumi hanno raggiunto il novantanove per cento del prodotto interno lordo locale gli investimenti hanno ridotto la loro incidenza da un quarto ad un quinto del patologico
Le importazioni nette
Sono perciò diciannove per cento all'incirca il venti per cento del prodotto stesso
In altre parole l'afflusso di risorse esterne sostiene sempre di più il livello di vita della popolazione
Sempre di meno l'accumulazione produttiva
Il Sud è entrato nel circolo vizioso di uno sviluppo lento che in presenza di una popolazione ancora crescente richiederebbe continui trasferimenti di ricchezza dal nord anche solo per mantenere invariati di standard di consumo dei cittadini meridionali
è una situazione insostenibile
Date le condizioni della finanza pubblica
Ed anche a causa della indisponibilità dei contribuenti delle regioni più ricche appagare perennemente la cosiddetta tassa a mezzogiorno
Affinché sia investita questa rotta rovinosa occorre sciogliere alcuni dilemmi
Il primo dilemma e di carattere macroeconomico
La questione può essere impostata parafrasando il noto dilemma del prigioniero della teoria dei giochi
La fine dei giochi va molto di moda consentitemi la breve concessioni alla moda stessi
Riferendoci al nord e al sud del Paese si può dire che ognuna delle parti atta a scegliere tra due strategie di sviluppo globale
La strategia e lo sviluppo del tutto auto sostenuto ognuno fa per sé io la strategia alternativa dell'integrazione economica
Che nel nostro caso significa il trasferimento almeno nel medio periodo di risorse dal nord alzo
La soluzione ottimale sarebbe in astratto quella che combina modelli di sviluppo completamente opposto sostenuto in ambedue le maggiori aree del paese
Ma non è una soluzione praticabile a breve termine
Al più può essere ritenuto un obiettivo di periodo medio-lungo
Nel breve termine la migliore combinazione di strategie tra le due grandi aree del paese e quella che fa ancora leva sul trasferimento di risorse dal nord al sud
E che però si affida flussi di risorse private
Di investimenti produttivi
Piuttosto che a risorse veicolate dal bilancio dello Stato a sostegno dei consumi nel Mezzogiorno
E il decentramento produttivo dal Nord al Sud la forma di integrazione economica tra le due circoscrizioni territoriali
Adatta a mio avviso ai nostri tempi
Non è più praticabile l'altra forma di integrazione che si è avuta finora
Cioè quella che assegnava al Mezzogiorno esclusivamente o principalmente il ruolo di mercato di sbocco nel sopra più prodotto al Nord
Mercato da sostenere politicamente mediante la spesa
L'interdipendenza nord-sud dal lato della domanda vale a dire la frattura tendenziale del Paese tra ceti che producono al nord e c'è chi di Pupi consumatori assunto questa forma di indipendenza questa frattura
E oggi avvertita come un costo netto anziché come un vantaggio dall'industria del centro no che integrandosi nei mercati esteri mostra di poter fare a meno
Del mercato meridionale alimentato dalla spesa
Interdipendenza nord-sud dal lato dell'offerta
Cioè il decentramento produttivo che i robusti Isca
Il gracile organismo dell'economia meridionale appare invece almeno a mio avviso come reciprocamente conveniente ed opportuna per il Nord come per il Sud per i seguenti motivi
In primo luogo l'andamento della popolazione delle forze di lavoro e tant'è che nei prossimi anni anziani e vecchi cioè i pensionati saranno sempre più rappresentati nella struttura demografica dell'orto
Mentre nel Mezzogiorno si concentreranno via via giovani alla ricerca di un'occupazione
Il travaso dell'eccedenza di lavoro l'assunto resto d'Italia non potrà avvenire ai ritmi con cui avvenne negli anni cinquanta e sessanta
L'emigrazione interna sarà limitata a quei sentimenti che la forza lavoro giovane meridionale
Fatta dei più istruiti e dei più motivati alla carriera nelle impresse delle regioni sviluppa
Emigrazione meridionale di massa e infatti impedita da due strozzature una agisce nelle regioni meridionali ed è costituita dà sostegno familiare di cui godono i giovani non chieda i redditi che si ottengono con lavori saltuari irregolari
L'altra agisce nelle regioni settentrionali di arrivo
Dove abitazioni infrastrutture esistenti non permetterebbero di accogliere decorosamente una gran massa di lavoratori meridionali
Oggi molto più esigenti di quelli che trent'anni fa quarant'anni fa presero la via dell'emigrazione interna
Solo un impoverimento drastico dell'intera cittadinanza meridionale
Riuscirebbe a distruggere le aspettative di un domani migliore da ottenersi nelle regioni di origine e convincerebbe centinaia di migliaia di giovani a sopportare sacrifici alti nel trasferimento hanno ma probabilmente giunti a questo stadio inserimento i disoccupati meridionali rappresenterebbero un problema di ordine pubblico più che una questione economica
In secondo luogo senza zero alle imprese del Nord che intendano espandersi
Saranno disponibili tre alternative
Decentrare le lavorazioni all'estero
Ricorrere a forza lavoro importata
Decentrare impianti uffici nel Mezzogiorno
La prima alternativa è accessibile soprattutto le imprese più strutturate di dimensione medio-grande
Cioè il decentramento avversi
La seconda e la terza alternativa sono in particolare alla portata di impresa di minore dimensione
Il problema che si pone e pertanto come rendere attrattiva
La localizzazione degli investimenti imprenditoriali del Mezzogiorno
Dico di investimenti che siano promossi tanto dall'impresa e del Centro-Nord quanto da impresa ex
Ciò non significa che gli imprenditori locali del Mezzogiorno non abbiano però svolto alcun ruolo nella ripresa dello sviluppo
Segnali promettenti di risveglio dell'impresa locale sono ben visibili nell'aria meridionale
E accennato poco fa il collega Trigilia
Sono ben visibili pure in questi anni travagliati di recessione e di cessazione dell'intervento straordinario
Prova di queste nuove di questi nuovi segnali di vitalità
Per la borghesia imprenditrice nel Mezzogiorno sono di elevati tassi di natalità delle imprese
Così come confortano i buoni risultati ottenuti punto pur con risorse esigue direi molto i cinque dalle due società pubbliche che promuovono nel Sud la creazione d'impresa
E mia convinzione tuttavia che sia illusorio caricare sulle spalle
E la nascente imprenditorialità locale
Tutto il peso dello sviluppo meridionale
E che la creazione di nuove opportunità di lavoro all'altezza dei bisogni della popolazione cioè dei disoccupati meridionali
Incidentalmente vorrei dire che non vi è a mio avviso alcuna contrapposizione tra sviluppo endogeno promosso da forze produttive locali sviluppo in qualche modo trasferito dal resto del Paese dall'estero verso il Mezzogiorno sono due forme di sviluppo complementari e non ha alternative almeno a mio avviso
L'altro dilemma dello sviluppo è quello dei settori produttivi verso cui convogliare l'attenzione
Di questi tempi si ripropone l'alternativa tra industria e servizi anche nel Mezzogiorno
Alcuni sostengono che il Sud Posse anzidetta saltare la fase dell'industrializzazione
Per l'industrializzazione estesa per approdare direttamente ad una struttura economica apposto industriale come si dice
Fondata sul ruolo prevalente dei servizi
In realtà l'economia meridionale già abbondantemente terzi arricciata come si dice cioè sopra rappresentata sopra occupata scusa Lecce i servizi nel loro insieme danno lavoro sessantaquattro per cento di tutti gli occupati nel Mezzogiorno
La percentuale del centro nord del sessantacinque per cento
Ma qui la produttività del lavoro dei servizi è ben più alta che nel Mezzogiorno
Invece all'industria e nel sud ancora sottodimensionato
L'indice di industrializzazione cioè che addetti all'industria per mille abitanti
E infatti secondo l'ultimo censimento del mille novecentonovantuno pari a ventisei addetti per mille abitanti nel Mezzogiorno contro sessantasette della media italiana
Ma l'indice
E centootto nell'Italia nord-occidentale novantanove nell'Italia nordorientale dunque al nord e quattro volte maggiore che nel mezzo
In alcune regioni del Sud l'indice di industrializzazione dance misura talmente basso
Appena otto addetti all'industria per mille abitanti in Calabria quindici in Sicilia
L'alternativa industria servizi almeno a mio avviso nel Mezzogiorno per il Mezzogiorno una finta alternativa
Semmai le opzioni passano all'interno dell'industria e all'interno dei servizi gran parte del sistema industriale Mezzogiorno è composto infatti da micro impresa mercato prevalentemente locale
Mentre tra le attività di servizio predominano gli esercizi commerciali
E servizio gli impieghi nelle amministrazioni pubbliche gli impieghi più che i servizi nelle amministrazioni
Sono poco rappresentati
Tanto le imprese industriali che esportano
Quanto ai servizi alla produzione il cosiddetto terziario e pubblico
Questa conformazione strutturale dell'economia del sud è stata trascinata fino ad ieri
Dalla dipendenza macro economica
La spesa pubblica soprattutto la spesa cosiddetta sociale
Pensioni impieghi pubblici
Immetteva potere d'acquisto nel circuito economico locale
La spesa pubblica per investimento dava impulso al settore delle costruzioni e che le opere è mezzogiorno delizie l'edilizia assorbe il dieci per cento di tutti gli occupanti
Contro il sei per cento al centro no
La domanda effettiva così alimenta fare la spesa pubblica corrente ed agli investimenti pubblici
In opere pubbliche appunto in infrastrutture la domanda effettiva così alimenta
Creava mercato alle piccole imprese manifatturiere all'artigianato
E ai servizi privati
Per le famiglie
Commercio al minuto professioni libera
La transizione da una struttura economica incentrata sui servizi alle persone
E sulle costruzioni
Ad una struttura economica caratterizzata da un peso maggiore dell'industria manifatturiera e dei servizi alle imprese questa transizione e imposto a perciò nel Mezzogiorno dal ridimensionamento necessario della spesa
In altre parole occorre sostituire progressivamente sottolinea progressivamente
Alla domanda autonoma creata dal settore pubblico tradizionale lo stato sociale di investimento in opere pubbliche
A questa domanda otto occorre sostituire progressivamente una domanda autonoma fatta di investimenti produttivi
In abbia dai prese Sterne anche da imprese estreme se non in primo luogo da imprese esterne
è fatta di esportazioni verso il resto del Paese verso l'estero
La riabilitazione produttivo del Mezzogiorno passa per una sua una sua più ampia l'integrazione dei mercati internazionali
Le imprese ubicate nel Mezzogiorno hanno ben colto l'opportunità concesse dal deprezzamento della vita
Accrescendo negli ultimi tre anni a un ritmo apprezzabile le vendite all'estero
E tuttavia le esportazioni meridionali conto allora ancora poco meno del dieci per cento
Delle esportazioni italiane
Mentre il valore aggiunto dei settori esposti localizzate nel Mezzogiorno pesa il doppio all'incirca per un quinto del totale
Nei settori esposti operanti su scala nazionale
Ancora più deludente la quota meridionale degli investimenti diretti esteri sia in entrata e sia soprattutto in uscita
Gli ostacoli all'internazionalizzazione dell'economia meridionale sono molteplici
Ed è assai difficili da superare
Deboli infrastrutture di collegamento con i mercati esteri
Passa la vivibilità del territorio e quindi scarsa capacità di attrarre investimenti Esterne
Scarso impegno degli organismi pubblici di promozione del commercio con l'estero
Su questi fattori negativi occorrerà intervenire
Se non si vuole coltivare illusione localistica
Di una crescita ricavata degli interstizi di mercato
In quelle aree poste temporaneamente al riparo dalla competizione internazionale
La politica di sviluppo del Sud come delle altre aree depresse del territorio nazionale
E ormai parte integrante degli interventi dell'Unione Europea
Attraverso i fondi strutturali destinati alle regioni in ritardo di sviluppo
Non mancano per risorse finanziarie destinate nominalmente a questo obiettivo
Si tratta di quasi dieci mila miliardi di lire all'anno
Per il periodo mille novecentonovantaquattro mille novecentonovantanove
Che serviranno a sostenere dovrebbero servire a sostenere investimenti imprenditoriali
Spese per infrastrutture
Servizi alla produzione formazione professionale
La questione perciò almeno a mio avviso non è tanto quella dei mezzi disponibili
Quanto nella loro programmazione della loro spessa
Affidate ad amministrazioni centrali e locali che sono ancora affannosamente alla ricerca di un adeguato assetto funzionale
Il punto più debole dato dagli enti locali del Mezzogiorno
Dei quaranta e più anni che è durato l'intervento straordinario
Gli amministratori pubblici e direi la burocrazia soprattutto di queste regioni
Hanno agito nella convinzione che i alle deficienze istituzionale organizzative
Procedura
Degli enti locali
Potessero supplire una volta la Cassa per il Mezzogiorno e poi
L'agenzia che dal mille novecentottantasei subentrò la casa
L'azione di supplenza svolto dall'intervento straordinario
Se poteva essere giustificata inizialmente almeno fino all'avvento delle regioni negli anni settanta
In seguito si è dimostrata danno
Ha impedito agli enti locali del Sud di crescere in capacità di progettazione e di controllo della spesa pubblica
Al tempo stesso l'intervento ordinario dei ministeri e degli altri centri nazionali che il Governo non la spesa pubblica
Come ampiamente dimostrato
Ha usato lo schermo questo intervento ordinario ha usato lo schermo della politica speciale per il Mezzogiorno
Per sottrarsi ai propri compiti istituzionali
Sì ha avuto così il paradosso di una società meridionale nella quale i cittadini hanno prova
La compresenza di troppo su Pato e di tipo costato al tempo stesso dove il troppo stava negli investimenti in edilizia in opere pubbliche nonché negli incentivi generosi concessi alle imprese
E il poco era l'insufficienza dei servizi collettivi di base
Dall'istruzione pubblica all'amministrazione della giustizia alla tutela dell'ordine pubblico alle cure sanitarie
Con la fine dell'intervento straordinario
Col passaggio alla politica ordinaria per le aree depresse
Soprattutto poi con il coordinamento obbliga
Da questa nuova politica gli interventi dell'unione europea
La questione istituzionale assunto del Mezzogiorno un aspetto totalmente nuovo anzi a mio avviso è divenuta la questione centrale
Da affrontare oggi per ridare vigore all'economia e alla società meridionale
Supplenza dell'intervento straordinario supplenza esercitata dall'intervento straordinario
Invadenza del ceto politico
Inerzia dei sindacati del pubblico impiego
Sono stati fino ad ieri i principali motivi all'origine della bassa produttività
Al volto della corruzione
E della emarginazione dei più capaci che operano all'interno delle pubbliche amministrazioni nel Mezzogiorno
Per la riforma di questi amministrazioni occorrono misure coraggiose e di lunga durata
Che possono essere attuate
Solo se nel Mezzogiorno si crea una pressione congiunta di utenti operatori economici organizzazioni sindacali
Ed anche di intellettuali i quali non disdegna Dino di sporcarsi le mani
Collaborando con i nuovi amministratori pubblici nella formazione dei burocrati e in un'attività temporanea sottolineo temporanee di consulenza organizzativa progettuale e con
Dopo l'intervallo riprendiamo duplice quarantacinque
Egidio ai lavori di questa seconda parte della mattinata
Il programma prevede una introduzione da parte mia e successivamente due interventi rispettivamente del presidente della Confindustria Luigi Abete e del presidente dell'Associazione bancaria italiana Tancredi Bianchi
Dare inizio al mio intervento
Durante lo scorso anno mi è capitato più volte di parlare della grave crisi in cui si dibattono le raggi le regioni meridionali e dei rischi che ciò comporta
Rischi in per l'equilibrio politico per l'equilibrio sociale e rischi a mia veduta per le possibilità di sviluppo dell'intero Paese
Quando ho parlato sia trattato per lo più di interventi legati ad occasione particolare senza certo pretese di sistematicità
E che al di là delle reazioni immediate che ci sono state anche polemiche hanno tuttavia dato luogo ad una crescente richiesta da parte di numerosi ambienti meridionali
Affinché le grandi aziende e le istituzioni economiche si impegnassero per promuovere un riesame complessivo dei problemi delle aree sottosviluppate
Partendo da un'analisi innovativa degli assetti sociali del quadro di riferimento internazionale
Si tratta allora di arrivare a un diverso e più efficace coordinamento degli strumenti operativi da utilizzare e una nuova e particolare attenzione al ruolo delle specificità territoriale
Ma prima ancora di un esame tecnico il nostro impegno
Rivolto a chiarire le ragioni di fondo che determinano la convenienza dell'intera comunità nazionale
A non abbandonare le regioni del Sud alla crisi in cui queste oggi si trovano e alla decadenza che potrebbe arrivare ma piuttosto a valorizzarne al massimo tutte le potenzialità ed è proprio a queste esigenze che noi tentiamo di rispondere con la manifestazione di oggi e credo e con il Progetto che appunto oggi viene presentato
La nostra iniziativa vuole essere quindi in primo luogo un appello agli intellettuali
Alle forze sociali agli amministratori pubblici
A riesaminare abbandonando i vecchi schemi e i vecchi tabù
La situazione reale del Mezzogiorno i suoi legami con il resto del Paese e con il sistema internazionale nel quale oggi tutti siamo immersi
E volenti o nolenti del quale dobbiamo tenere conto
Ad esaminare per il Mezzogiorno chi fra i punti di debolezza ma anche i suoi punti di forza perché anche questi esistono come esistano le sue potenzialità che difficilmente oggi riescono ad esprimersi
Negli ultimi mesi il dibattito intorno ai problemi del Mezzogiorno ha ripreso nuovo vigore
Si notano accenti di ragionato innovazione nell'analisi è stato attuato un rinnovamento della legislazione soprattutto ci sono state realizzate specie su iniziativa del mondo imprenditoriale del Nord delle intese che possono essere giudicate come passi importanti per mettere in comunicazione i due universi produttivi corre Cipro vantaggio anche nel Sud vi sono sintomi di una ripresa della vivacità imprenditoriale
Certo ancora largamente insufficienti
Ma che devono essere attentamente e valutati e non sottovalutati e quindi sostenuti per poter creare delle strutture capaci in tempo breve di confrontarsi colla concorrenza globale
Tutto questo però non ci sembra ancora sufficiente
Rispetta le gravissime esigenze occupazionali di vaste zone del Meridione ed è inutile ricordare quelle drammatiche percentuali degli indici di disoccupazione
Rispetto al calo di reddito dei cittadini che si manifesta anche in una forte contrazione dei consumi
Vorrei darvene un dato un dato che riguarda il settore nel quale operiamo noi
Dividendo l'Italia in quattro macroregioni Nord Ovest Nordeste centro e Meridione sud
Fatto uguale a cento il livello di vendita delle automobili nel mille novecentonovanta lo scorso anno mille novecentonovantacinque il Nord Est era a quota novantasei cioè praticamente inalterato
Il Nord Ovest a quota settantasei
Il centro a quota settantatré il sud era crollato a quota cinquanta ora il io la vendita di automobili non è certamente un indice che può rappresentare la drammaticità del Mezzogiorno ma rappresenta la caduta di questo mercato quando si passa in uno spazio di cinque anni
Da un indice centra un indice cinquanta si può capire qual è la trama del mercato di questa di queste regioni un mercato che sta scomparendo
Arrivato debbo dire che tempo fa degli occasione di parlare con il segretario di un partito politico e per ricordargli la trama cit da drammaticità del Mezzogiorno
Cercare di spingere le forze politiche a occuparsi di più fattivamente di queste regioni gli avevo citato questi dati appunto riguardanti l'automobile
E me ne dispiacque molto quando quest'uomo politico poi recentemente parlando di questo colloquio con me che ero un colloquio a quattr'occhi in un intervento pubblico che li poi successivamente ha fatto ha detto che ero andato là cercando di spingere per provocare più vendita di automobili non sapevo che i segretari politici potessero permettere potessero consentire di vendere più automobili di quelle che non siamo capaci di rendere nulli
Allora fatta questa breve digressione volevo dire che nel complesso la crisi del sud si è aggravata in questi anni cosa che del resto è stato messo in evidenza da coloro che mi hanno preceduto questa mattina
Il rischio è che di fronte a difficoltà crescente di trovare un'occupazione per migliaia di persone soprattutto giovani
E per fronteggiare la diminuzione del tenore di vita e la crescita di sacche di povertà che sta aumentando nel Sud
Ci si trovi di Van davanti alla inevitabile richiesta di una pura e semplice ripresa di trasferimenti dello Stato a sostegno sia dei redditi individuali
Sia di alcune attività produttive che non hanno un adeguato livello di competitività e soprattutto non intendono nemmeno cercare di raggiungerlo
Si vorrebbe così tornare secondo una certa attesi alle ben note opere pubbliche a pioggia al salvataggio di produzione obsolete in sostanza alle vecchie politiche assistenziali
Ecco io voglio dirvi subito che la mia opinione e che questa sarebbe una pericolo pericolosa demagogica illusione
E ciò non solo perché lo Stato non dispone e di questo dobbiamo rendercene conto
Non dispone e non disporrà per un lungo periodo di tempo di risorse finanziarie dello stesso ammontare del passato ammesso che in passato certe risorse finanziarie fossero esistite
Ma soprattutto perché questo sistema assistenziale eterodiretto siedi già dimostrato negativo per le possibilità di un reale sviluppo produttivo del Mezzogiorno
Io credo che oramai non sia più contestabili il fatto che la supplenza statale dei decenni passati
Pur avendo sostenuti i redditi delle popolazioni meridionali ha ritardato l'introduzione di elementi di una sana economia di mercato ha ostacolato lo sviluppo di una cultura della competizione
Ha reso incerta l'attribuzione delle responsabilità
è ovvio peraltro che come succede per tutte le aree sottosviluppate sia stato necessario l'intervento dello Stato sia progettuale che finanziario e tale esigenza permane anche oggi
Tuttavia occorre capire bene che le modalità di tale intervento devono essere completamente rinnovate e che occorre trovare il coraggio tutti insieme per imboccare strade nuove oggi viviamo in un sistema che si va rapidamente globalizzata nudo
Siamo in concorrenza con i produttori di tutti i Paesi del mondo che ci piaccia o non ci piaccia questa è una costatazione è un'esigenza di cui dobbiamo ogni giorno ogni ora tenere conto non ci sono protezioni o privative che tengano quelle che ancora rimangono saranno distrutte smantellate nel più breve tempo possibile
E chi pensasse di distaccarsi da questa sfida creando ipotetiche barriere di protettive pagherebbe carissima la propria autarchia
Sia in termini di tenore di vita dei propri cittadini sia in termini di capacità di attrazione degli investimenti dall'esterno dell'area la sfida della modernità non può quindi essere elusa ci siamo dentro e dobbiamo tenerne conto questa sfida si basa sull'efficienza e sulla competitività
Ricordiamoci che nessuno e battuto in partenza anzi le opportunità offerte dall'integrazione globale sono molto superiori a quelle del passato
è necessario però fare con un forte sistematiche impegno un vero e proprio salto culturale
Occorre che la parte più avanzata della società civile del Mezzogiorno si faccia lei
Iniziativa iniziatrice si faccia protagonista di questa sfida
Che sia capace di scommettere sul proprio futuro che sia capace di dimostrare che non c'è niente di meno di questa classe rispetto a quelle che vivono nel resto del Paese o nel resto dell'Europa
Questa classe che esprima per primi la volontà di entrare il rapporto con il mondo
Oggi si fa strada in tutti i Paesi e in molte regioni del nord Italia una nuova cultura della responsabilità
Che porta individui lo vediamo ogni giorno a chiedere meno Stato meno protezione ma anche minori oneri fiscali e sociali certo queste movimento ancora non lineare nel quale si mescolano tante pulsioni contrastanti e tanti egoismi di categoria
Ma al fondo al fondo c'è la sensazione diffusa che la società civile saprebbe fare meglio a costi minori quei servizi che lo Stato offre in monopolio e a caro prezzo
Sulla base della nostra esperienza aziendale io posso dirvi che nel Sud non mancano qualità umane e culturali per fare questo salto ma occorre valorizzarle e per valorizzarli al massimo immetterli in sintonia con il nuovo occorre un grande sforzo da parte dell'intero Paese per incrementare gli investimenti in formazione in cultura
Per rafforzare nei giovani quegli elementi di fiducia in se stessi
Quella disponibilità la cooperazione alle moderne relazioni di affari che costituiscono il tessuto di base della moderna organizzazione di una società che vuole accelerare il proprio tasso di sviluppo
Come per le aziende oggi fondamentale una maggiore partecipazione di tutti i colori
Che nell'azienda lavorano di tutti i lavoratori a qualsiasi livello essi siano collocati ha rifiutato dall'azienda stessa
Così il corpo sociale deve esprimere quella giusta combinazione di elementi di competizione di solidarietà che costituiscono quella base compatte affidabile su cui costruire le iniziative economiche
Lei fa sì che poniamo sulla formazione non può certo essere un invito al sud al fai da te rivolto appunto alle popolazioni meridionali anzi non c'è alcun
Il dubbio che politiche regionali e politica nazionale dovranno adoperarsi di comune accordo per affittuale quegli investimenti finanziari ed offrire quei servizi che sono tuttora indispensabile ad innescare un processo di crescita
Ma i responsabili politici i funzionari pubblici devono modificare in profondità le loro tradizionali abitudini
Alla politica spetti ex fissare il quadro generale entro cui gli operatori sono chiamati ad agire e ad effettuare le scelte prioritarie il coraggio delle scelte fra tante esigenze particolari che la società esprime certo scegliere non è semplice si creano degli scontenti
Ma occorre avere il coraggio di farlo perché tanti piccoli interventi specifici non hanno certo quell'impatto capace di modificare le condizioni di operatività di grandi aree
Occorre può restituire alla pubblica amministrazione una sfera di autonomia dalla politica
E questo è un punto che riguarda il Meridione ma riguarda l'intero Paese e la relativa responsabilità delle scelte che compie
Queste per la verità un problema che riguarda come dicevo l'intero paese ma che diventa determinante per qualsiasi politica di sostegno nei confronti delle aree meridionali
Un primo passo nella giusta direzione
Mi sembra sia la volontà espressa dall'attuale ministro della giustizia
Di rivedere il cosiddetto reato di abuso di ufficio
La cui attuale indeterminatezza
Costituisce un forte ostacolo alla possibilità dei funzionari pubblici di compiere quelle scelte discrezionali che sono indispensabili e che sono alla base in una moderna pubblica amministrazione
C'è poi la necessità dell'innalzamento del livello tecnico tecnico della pubblica amministrazione che deve essere in grado di elaborare vagliare i progetti di intervento che rientrano nella normativa degli aiuti comunitari
Occorre infatti evitare che le risorse che se non abbondanti sono peraltro importanti vengano sprecate in progetti di scarsa rilevanza o addirittura non utilizzate
Questa considerazione ci porta direttamente all'annoso problema delle infrastrutture
Io so che questo è un tasto molto delicato perché in questo campo in passato si sono creati intrecci perversi tra politica ed affari intrecci che spesso hanno aperto un varco alla criminalità organizzata
Però oltre alla distrazione dei fondi bisogna ricordare che anche quelli impiegati sono state spesso spesi male
Impressionante ad esempio è l'elenco delle opere iniziate e non completata nel Mezzogiorno
E che quindi non possono avere alcuna utilità economica o sociale fintanto che S siano finite collaudate e di messe in produzione ma non si può bloccare più a lungo la realizzazione di infrastrutture che sono indispensabili nel suo De vi sono carenze gravi carenze gravi per l'Energia
Per le comunicazioni stradali e ferroviarie per le reti telematiche di telecomunicazione per i centri di ricerca
Il problema principale mi sembra che lo individuare modalità nuove per effettuare questi investimenti
Modalità che stimolino la partecipazione dei privati sia per ridurre gli oneri a carico della finanza pubblica sia per assicurare una gestione strettamente economica
Voglio coi solo accennare ma credo che ne farà un un un una avvolge non più grande il dottor Tancredi Bianchi al problema del sistema bancario meridionale
Non mi dilungherò su questo tema che certo vista la sede che ci ospita potrà essere trattato con ben maggiore competenza tuttavia non si può non esprimere la più profonda preoccupazione per lo stato di grave crisi in cui versa una parte rilevante delle banche del Sud
è ben difficile che senza banche forti e soprattutto moderne la miriade di piccoli impresa e che possono nascere che stanno nascendo nel Mezzogiorno possa trovare un interlocutore capace di sostenerne la crescita
Chi aprire la strada verso il mercato internazionale insomma di accompagnarne l'evoluzione tecnologica ed economica
In questo momento quello del sistema finanziario meridionale mi sembra uno dei problemi da affrontare con la massima urgenza
Tenendo conto che già in passato non mancavano le critiche sulla sua efficienza
E quindi sul livello del costo del danaro sarebbero auspicabili soluzioni alle crisi capace soprattutto di modernizzare il sistema e non mirare a ristabilire semplicemente la situazione precedente
Per far questo occorre muoversi con decisione verso la privatizzazione evitando il semplice salvataggio dell'attuale assetto quasi interamente basato su banche pubblica
Non certo meno importanti sono poi le condizioni del mercato del lavoro i costi ma anche la tranquillità sociale che l'ambiente in grado di offrire di questo che è un altro tema cruciale parlerà diffusamente fra poco il presidente dalla Confindustria Luigi Abete Resta il problema cruciale quello di puntare Suni irrobustimento del sistema produttivo
Come già è stato autorevolmente affermato occorrono investimenti provenienti anche da fuori dell'aria e magari dal mercato internazionale
Ancora oggi ci chiediamo come sia possibile offrire condizioni appetibili per far sì che i responsabili di aziende internazionali prendano in considerazione le aree meridionali per i loro investimenti
Purtroppo la situazione di oggi suscitò un profondo allarme
L'Italia intera sta diventando marginale per i grandi investimenti internazionali
Ciò perché sicuramente nel mondo moderno le condizioni generali politiche ambientali contano quanto o forse di più dei soli incentivi finanziari
E certo l'Italia non offre un quadro solito di sicurezza
In più il Mezzogiorno soffre di sue proprie inefficienze e di un'immagine generale non certo positiva
Risalire quindi la china partendo da una situazione così critica non sarà un compito facile ma è un compito possibile occorre un grande impegno coordinato da parte di tutti e quindi torna in primo piano il problema delle responsabilità politiche
Della sicurezza rispetto alla presenza della criminalità della efficienza ed efficacia della pubblica amministrazione della qualità dei servizi e delle infrastrutture e in generale della qualità della vita
Certo di fronte a un quadro che appare assai scoraggiante
Soprattutto per la presenza in alcune zone di una forte criminalità organizzata
Si potrebbe ritenere impossibile qualsiasi politica di sviluppo economico fino a quando le forze dell'ordine della magistratura non siano riuscite a ripristinare una situazione di legalità
Ma se così facessimo certamente sbaglierei mo'
Per quanto sia importante mantenere alta la guardia e di questo non possiamo che rendere riconoscimento alle forze di polizia la magistratura
Pure largo criminalità non verrà mai sconfitta non verrà mai debellata se contemporaneamente e da subito non riusciremo ad attivare un robusto progresso economico che riduca la disoccupazione
I soci e e e e quindi i primi successi della pubblica sicurezza che pure oggi ci sono non potranno mai essere realmente risoluti
Reprimere la crimini da criminalità che già esiste è certamente un fatto importante è necessario ma tagliare alla base le ragioni per cui la criminalità si è costituita è le il fondamento principale perché appunto poi Forte dell'ordine Crimp e magistratura
Possano eliminare i fatti Abbé norme che si verificano ma che devono diventare sempre più marginali rispetta al problema centrale dell'occupazione del lavoro del ritornare al momenti di ordine in tutta l'area meridionale
è evidente che tutte le questioni che ho finora sottoposte e la croce corruzione indispensabile permette alle regioni meridionali in grado di competere con altre aree del mondo che offre incentivi agli investimenti
Debbano essere affrontati in maniera coordinata
Da tavoli di consultazione o da apposite otto riti
All'estero cito due esempi in Francia nel Galles ma anche negli Stati Uniti si sono ottenuti risultati straordinari convogliando nelle aree in crisi investimenti rilevanti sia da parte di altre aziende del Paese
Sia da parte di aziende internazionali
è necessario che i nuovi amministratori del Mezzogiorno
Di qui vediamo oggi crescere sempre più la loro capacità amministrativa la loro vitalità e che hanno dimostrato un dinamismo che quale quanto e forse mai si era verificato mettano finalmente da parte una troppo gelosa difesa di competenze
E partecipino direttamente alla creazione alla da alla gestione di organismi dotati di effettivi poteri tipo Authority
Che possano rappresentare uno sportello unico in grado di evitare al potenziale investitore un defaticante Yitzhak fra le varie sedi politico-amministrative ed avere quindi rapidità e soprattutto certezza delle decisioni
Naturalmente gli incentivi finanziari in questo ambito possono giocare un ruolo fondamentale
E ci sono stati negli anni scorsi sottoposti a critiche molto aspre ma solo in parte giustificate è vero che spesso sono state finanziati imprese prive di qualsiasi seria prospettiva di mercato o imprenditori improvvisati
Ma fatto salvo il normale tasso di errori che tutti commettiamo
Dubito che in moltissimi casi non si sapesse in partenza che si trattava di imprese fantasma o di imprenditori che basavano il proprio a fare più sola costruzione dello stabilimento che ha sulla sua normale gestione permettetemi di ricordarvi un episodio un un fatto che riguarda noi noi abbiamo uno stabilimento a Termini Imerese alle porte di Palermo a circa trenta quaranta chilometri Palermo
Una zona fra l'altro ad alta criminalità
Uno stabilimento che vive oramai da oltre trentacinque anni e che a con i modelli che si sono succeduti di automobili ha sempre mantenuto la sua capacità economica di produrre ricchezza
Ecco affianca questo stabilimento ha fra l'altro in una zona molto bella perché sul mare Esiste un manufatto in cemento armato enorme che si chiama chimica del Mediterraneo
Da quando io vado giù in questo stabilimento cioè da trentacinque anni lo stabilimento Bellino non è mai entrato in funzione
Mi dicono che esistono nell'interno dello stabilimento due o trecento persone che non lavorano non fanno neanche la manutenzione uno stabilimento quindi che riguarda Hassine politicamente gli sperperi e le le le la la le nelle situazioni gravi che questo Paese ha vissuto negli anni passati
Ma al di là del dibattito sulle modalità operative che saranno esaminato nelle altre iniziative che seguiranno in tempi ravvicinati questo incontro
Mi auguro che questo nostro impegno possa servire a riproporre in termini nuovi l'antica questione meridionale all'attenzione dell'intero Paese
Sono convinto che in primo luogo occorre rintracciabile le ragioni e le convenienze che ledono il nord e il sud in un tutto unitario esattamente all'incontrario a quanto propugnò alcune forze politiche e capire che senza uno sviluppo del Meridione anche il Nord sarà ostacolato e frenato nella sua marcia verso l'Europa
Per far questo è necessario adottare diverse modalità organizzativa dello Stato italiano che prevedono cento maggiori autonomie locali
Ma anche in questo caso ragioni sociali e ragioni economiche portano a ritenere che le due parti dell'Italia possano avere reciproche convenienze ad attuare una politica di maggiore crescita locale
E complessiva dell'intero Paese
Dobbiamo però ribadire che qualsiasi politica moderna dello sviluppo deve fare preciso riferimento
Ai profondi cambiamenti che la globalizzazione dell'economia sta provocando nell'operare degli Stati in campo economico
Nello avanzare delle logiche di mercato anche insito in settori finora sottratti alla concorrenza e perfino in molte modalità operative della pubblica amministrazione
Ed allora non si può contrastare sulla base di presunte politiche sociali il cammino delle privatizzazioni anche questo ripetuto stamattina più volte non si possono utilizzare i fondi pubblici con le modalità dei quali eravamo abituati in passato
Il Meridione
Che pure giustamente vanta una propria grande tradizione culturale non può usare questa specificità per rinchiudersi in un ghetto protetto nessuna barriera potrà reggere la forza della concorrenza e all'efficienza di chi per tempo si è attrezzato per competere invece la cultura del Meridione deve essere vivificata all'insegna della modernità tecnologica e scientifica
Soprattutto aspetterà i nuovi amministratori il compito di manifestare forti capacità progettuali per valorizzare i loro ambiti territoriali ed essere così protagonisti dei piani della rinascita economica
Molti intellettuali che conoscano a fondo il Mezzogiorno affermano che a dispetto delle stereotipo che li dipinge allegri e spensierati
Oggi né meridionali si avverte quasi una tristezza diffusa una malinconia un pessimismo sul proprio futuro che spesso porta al fatalismo immobili distico
Non c'è nulla di peggio che non certi si sentirsi padroni del proprio destino
Ecco
La nostra ambizione è quella di far sentire al Mezzogiorno la solidarietà attiva del resto dell'Italia
E questo non per riprendere il vecchio assistenzialismo ma per mostrare che nulla e nessuno ostacola una generale ripresa di fiducia sulle possibilità di sviluppo economico e di crescita civile di tutto il Mezzogiorno italiano
Grazie
Tocca a lei
Do la parola al presidente della Confindustria dottor Luigi Abete
Ma io ringrazio
Ma capivo mafia tematica centrale ovviamente anche la Banca d'Italia
Così il pareggio per qualche volta che invece o qualche dubbio su altri temi per questa iniziativa che mi sembra importante simbolicamente per il luogo in cui ci troviamo
Importante per la qualità di coloro che hanno deciso dedicare del tempo a questa tematica e soprattutto per che rappresenta da parte del sistema delle imprese intesa nella sua accezione più larga una rinnovata attenzione verso un problema che fondamentale per il nostro Paese
E peraltro questa attenzione al mondo delle imprese in quest'ultimo periodo là dedicata
Ai problemi del dualismo nord-sud per i motivi che prima ricordava molto bene c'è sei politico
E che sono motivi di solidarietà motivi di efficienza ma anche motivi di sviluppo perché noi siamo consapevoli che il processo di sviluppo o esistenti in una visione integrata o non esiste
Certo
Qualcuno può dire che ci si poteva pensare prima
Si poteva risvegliare l'attenzione a queste tematiche
Anche in quegli anni vicini e che sembrano però già lontani
Del
Novantaquattro e del novantacinque nel quale l'economia internazionale quell'italiana hanno avuto tassi di sviluppo migliori rispetto al periodo precedente
Certo si potrebbe dire che il dualismo è cresciuto e che era prevedibile che crescesse anche se meno prevedibile forse era
La dimensione
E la crescita di questo dualismo i documenti che ci sono stati offerti si ricorda come nel periodo novantadue novantacinque la variazione in percentuale accumulata in termini di incremento del PIL
è pari allo zero uno nel Mezzogiorno contro il sei virgola cinque nel Centro-Nord con un quindi differenziale di sei virgola quattro
Certo si potrebbe ricordare che usciamo da una storia dell'industrializzazione del Mezzogiorno che come ci è stata presentata stamattina avuto tempi diverso
Avuto anni
Positivi
Di crescita anche se meno regolata gli anni sessanta e gli anni Settanta avuto anni di stagnazione o anni peggio ancora di deprecabili episodi negativi
Nel due decenni successivi
Cosa che rappresentata dal fatto che il tasso di industrializzazione del Mezzogiorno intendendolo come valore aggiunto industriale sul PIL dell'aria di riferimento era pari allo zero sedici nel sessanta allo zero ventinove
Del settanta allo zero ventisette
Alla fine degli anni ottanta e allo zero ventidue nel mille novecentonovantatré contro un tasso di industrializzazione dell'Italia
Che è anche esso diminuito nel periodo
Sessanta settanta ottanta novanta secondo un ciclo di adeguamento ai processi di globalizzazione dell'economia ma in misura molto meno rilevanti
Certo si potrebbe dire che questo Paese nel Mezzogiorno ha investito troppo in hardware e troppo poco in so
E così spiegare le scelte delle cattedrali nel deserto
Le scelte delle infrastrutture di base senza
A Tozzi poi il problema di chi le gestisce di come le gestisce e di
Efficienza la gestione e anche l'approccio degli anni ottanta
Verso una politica delle di tipo territoriale che era un po'la risposta
L'evoluzione della politica industriale
A livello globale il processo di politica industriale ha passato
Di centralità in centralità come normalmente accade in tutti quelli che pensano di essere centrali e quindi cercano sempre di piazzarsi al centro del centro
Da una politica industriale per settori siamo passati una politica industriale per fattori e poi siamo passati alla politica industriale per territorialmente articolava amo gli strumenti normativi finanziari fiscali
In per favorire una politica di sviluppo che c'entrasse
Su queste priorità
Il mondo ci cambiava
Il mondo accelerata e quindi gli strumenti diventavano vecchi rispetto al contesto forse finalmente
Obbligati dalla globalizzazione dell'economia che prima è stata chiaramente ricordata come fattore di cambiamento
Lascia stare uniti forse capire che la politica industriale
Deve puntare sull'impresa al di là della sua dimensione al di là della sua collocazione ma dell'impresa come strumento di promozione del mercato e di sviluppo tranne nel mercato forse potrebbe farci fare un salto in avanti all'altezza con i tempi che
Avremmo certo però tutte queste cose le abbiamo fatte dicevo investendo troppo pare troppo poco e troppo e e l'abbiamo fatte
Sottovalutando perché questo è il vero problema di questo Paese sottovalutando il grande cambiamento che sarebbe stato portato dalla globalizzazione dell'economia
Perché
Tutti i limiti delle politiche fatte
Tutte le responsabilità gli intrallazzi
O le inefficienze nell'applicare queste politiche sono state poi superate se posso usare questo termine dal fatto che la competizione produttiva tra le aree cosiddette deboli si è allargata
Dalla paese dal nazione al mondo quello che io dico spesso in ambienti meno aulici di quest'ma penso che mi sarà perdonata il paragone passare da una partita di calcetto una partita di pallone
In una
Sol sol società nella quale
Il anche il pallone diventa secondo alcuni un servizio pubblico essenziale evidentemente questo ci pone un ulteriore problema una competizione
Tra aree cosiddette deboli che allarga volare di riferimento ha fatto saltare qualsiasi logica di politiche dedicate
Una competizione in un contesto di economia globale
In cui si è inserito il fatto che innovativo della tecnologia come fattore di io omogeneizzazione verso l'uguaglianza
La tecnologia al di là dei problemi che porta nei cicli naturali di qualsiasi società e produttiva ha introdotto la variabile di socializzare
Lo sviluppo e quindi ha introdotto un elemento fortemente innovativo
Eliminando quei differenziali che una volta di tipo spaziale di tipo culturale o di tipo tecnico sembravano definire comunque ambiti
Che potevano essere uniti ma che appaiono divisi
In un contesto più
Generale in questo contesto la specificità italiana
La nostra necessità di una politica economica europea
La necessità che abbiamo
E che abbiamo cercato tutti penso quando siamo stati in
Inquisiti dai giornalisti uscendo da questa
Da questa a Hula durante
La pausa del caffè di far capire che l'aggancio all'Europa e il superamento del dualismo non sono due questioni separate che possono essere affrontate separatamente ma sono due piani di un processo unico e quindi non c'è un prima e un dopo
Né sul piano logico né sul piano funzionale né sul piano culturale
Ecco con l'augurio lo dico sommessamente perché non solo rispetto all'ambiente non solo rispetto
In concreto l'autonomia e la forte responsabilità
Sempre gestita al miglior livello di Banca d'Italia perché questo processo venne accompagnato da tutti nel modo migliore possibile nei tempi più brevi possibili perché se è vero che dobbiamo dare coerenza politica dei redditi e a politiche di bilancio dobbiamo anche
Nei limiti della prudenza che affidata all'Autorità indipendente di Banca d'Italia accompagnare questi due poli dicono una politica monetaria e finanziaria che accompagni il mercato verso questa soluzione
Le politiche dei due tempi purtroppo ammesso che siano state possibili nel passato non sono più possibili nel futuro un vincolo esterno
Ma certamente
Questa mia sottolineatura è semplicemente una memoria per tutti quanti noi non vuole essere una ripresentazione
In termini turistici di un problema che sono consapevole e all'attenzione di tutti e che tutti dobbiamo cercare di risolvere nel modo migliore certo che io il ventitré maggio
Signor Governatore della Banca d'Italia me ne vado da presidente di Confindustria e
Lei mi consentirà si direbbe in altro ambiente
Che se me ne andassi con un tasso di interesse un po'più basso voglio dire tutti quanti saremo più soddisfatti e quindi a da visto che tutti danno scadenze io molto più modestamente ma molto più puntualmente perché per me la soggettività è un valore oggettivo e comunque lo dichiaro
Debbo sperare che questo processo si sia fortemente attivata in quel senso che le indicazioni che finora Banca d'Italia ha dato al mercato siano state indicazioni tecniche per dare un orientamento forte
In termini di risanamento e di coerenza verso la lotta all'inflazione che è un obiettivo comune che non può trovare altre
Indicazioni alternative ma sia anche come dire poi una modalità che della gestione venga superata dalla dalle situazioni che mano mano evolveranno
Anche per evitare che automatismi tra noi il sindacato si sostituiscono di fatto nell'opinione pubblica altri una dischi che l'opinione pubblica potrebbe avere qualche difficoltà accogliere in termini di chiarezza insomma non abbiamo un problema
Di globalizzazione dell'economia e di politiche industriali globali e abbiamo un problema di specificità italiana che problema di politica economica di aggancio all'Europa che problema però per il Mezzogiorno di quei
Di quelle separatezza che prima venivano chiamate
Quanto poco esporta il Mezzogiorno
Non è un dato negativo soltanto in sì perché meno di dieci per cento di quello che sposta il Paese ma è un dato negativo perché testimonia un problema un problema di rapporto tra cultura di mercato e strutture territoriali
Quali quelle che noi cerchiamo di sviluppare il problema
Del Mezzogiorno è certamente anche
Un problema di modernizzazione dello Stato
Di quello che oggi si chiama
Il decentramento ma ricordiamoci che questo tentativo in modo più o meno positivo l'abbiamo tentato
Negli anni settanta
Con la formazione professionale certamente questo Paese per la formazione professionale che una delle aree non l'unica importante che rechi a capitale umano degli ultimi vent'anni fattori passi indietro non ha fatto dei passi avanti relativamente parlando al contesto generale quindi non è sufficiente
La responsabilizzazione
A strutture diverse se non si trovano anche strumenti diversi
Poi certo c'è tutto il resto l'ambiente l'ambiente generale quello che è stato prima richiamato scugnizzo su cui non mi soffermo
Quindi un contesto di globalizzazione di politica industriale una politica industriale per l'impresa
Più che una politica industriale per il settore poi per il fatto che poi per il territorio una politica industriale che significa una politica per l'impresa
Non solo industriale
Perché quello che noi vogliamo che il fare impresa diventi un valore della società italiana
Recuperando la cultura della società industriale quindi la cultura del rapporto costi-benefici la cultura delle compatibilità la cultura della responsabilità
Perché questo è quello che differenzia l'impresa di mercato rispetto all'impresa non di mercato che non è impresa e quindi differenzia molto più che il fare industria o il Fai servizi vuol fare turismo urtare gestione di infrastrutture
All'interno di questa politica per fare impresa noi abbiamo proposto di proponiamo
I miei interlocutori del sindacato lo sanno ma lo farò con anche qui con dolcezza e senza entrare nel merito la necessità di un impegno più forte di tutti anche le parti sociali
Un impegno più forte delle parti sociali
Che consenta di
Verificare individuare le convenienze aggiuntive per attrarre investimenti
Perché come era stato ricordato prima gli investimenti esteri purtroppo in Italia non arrivano da parecchi anni
E per attrarre investimenti in modo intelligente in modo finalizzato
Noi sappiamo che queste convenienze aggiuntive hanno bisogno quantomeno
Di tre fattori
Un fattore
Di tempi della burocrazia
Accelerare la burocrazia lo sportello unico la strumentazione
Di rivisitare la conferenza dei servizi
Cercando di renderla più snella di più decisionale per cercare di ridurre i tempi tale decisione dell'investimento e l'effettuazione dell'investimento
Perché è vero che ci sono stati tanti problemi tanti e poi tanti palazzi ma se un investimento parte tre o quattro anni dopo di quando è stato progettato investimento postale poi mercato prima che ci si accorge che sta fuori mercato
E allora il tempo tra la decisione e l'attuazione dell'investimento è un elemento fondamentale che una volta era un problema tecnico per la piccola impresa che non reggeva per un tempo lungo e poteva essere un problema
Troppi programmazione della grande impresa oggi il problema si pone rispetto al mercato il mercato fa cambiare
La domanda molto più validamente sia sul mercato ci sto posso evolvere la mia produzione Ezio sul mercato non ci sto corre il rischio che ho fatto degli investimenti e poi non funzionano indipendentemente dal fatto
Che siamo stati fatti bene al momento giusto e a costi competitivi in una quadro
Di trasparenza quindi un problema di Bo grazie certamente
Un problema di capita noi dobbiamo renderci conto che in un sistema industriale siamo produttivo che offre oggettivamente sotto capitalizzato per tutti i motivi spiazzamento della finanza alternativa mancanza di strumenti
Problemi di mentalità e non possiamo chiuderci dietro alla mentalità non possiamo dire non c'è capitale perché gli imprenditori ma lo vogliono dobbiamo promuovere capitale perché gli imprenditori lo accolgono il rapporto di causa effetto sta italico ai ceti dirigenti del Paese nota incarico agli operatori grandi o piccoli
Che si siano anche se loro hanno a titolo individuale una responsabilità importante
Quindi per questo bisogna individuare delle modalità per rafforzare il capitale delle imprese
Che vanno su territori difficili che vanno in ambienti più complesse
Ecco perché ad esempio ne abbiamo proposto che all'interno di un patto di start-up che impegni le Autonomie locali lo Stato centrale il sindacato e noi gli imprenditori possono assumere qualche impegno aggiuntivo in più
Per la fase iniziale per lasciare le risorse eventualmente prodotte
In termini positivi sul territorio nell'impresa in termini capitalizzazione in termini di maggiori investimenti e poi c'è bisogno di una cultura e la flessibilità che tutti diciamo di possedere quindi io non vi
Vi faccio perdere tempo su questo flessibilità normativa e salariale non impone gli aggettivi altrimenti apre un dibattito dopo indirettamente col sindacato spero che il sindacato
Proprio in questo momento in cui la politica se mi consentite corre il rischio di distrarsi in
Battute
Di periodo decadente piuttosto che concentrarsi sui problemi sulla soluzione gli stessi però spero che il sindacato
Trovi l'utilità l'interesse di aprire un confronto chiaro su questo proprio per essere noi a indicare una priorità del Paese alla politica e spero che questo possa farsi presto e quindi per questo non ha aggettivo la flessibilità normativa e salariale dicendo
Come e quando la vorrei anche se tutti sanno come io la vorrei però ricordo che queste cose la sburocratizzazione
L'impegno del capitale di rischio la flessibilità salariale e normativa insieme a tutti i problemi di ambiente Esterno all'infrastruttura la formazione che certamente devono accompagnare questo processo ma su cui non possiamo scaricare il problema dicendo che dato che non c'è la formazione da dove ci sono le infrastrutture non si possono fare l'impresa perché altrimenti e inutile
Che ci riuniamo
Per cercare di risolvere i problemi dicevo in questa situazione però deve essere chiaro che questo contenuto di un contratto per la creazione d'impresa allora abbiamo chiamato in Confindustria come lo riproponiamo
Sì a un grande progetto integrato promosso da noi ma non chiuso a noi perché noi non vogliamo che questo rimanga semplicemente un tavolo di negoziazione
Tra alcuni soggetti ma sia un impegno complessivo culturale del Paese
Che si sostanzi poi del valore della contrattazione come luogo nel quale si individuano le opportunità compatibili nel contesto da perché in un Paese moderno nessuno può accettare norme generalizzate senza limiti oggettivi ma nessuno può pensare che col nome con limiti troppo stretti si attraggano investimenti quindi solo accettando il principio che si può contrattare
Caso per caso si supera un dualismo ideologico o teorie secondo che le fasi di start-up siano a tempo
Perché se non fosse da tempo di creerebbero competizione ineguale nei confronti dello stesso se sistema industriale quindi è necessario che siano a tempo per evitare di creare come di sotto produzione ma anche per evitare di creare forme di
Problematiche qualitative sul mercato e infine che questo contratto avvenga prima e non dopo l'investimento è stato fatto perché se viene dopo me lo dite
Quale valore aggiunto porta se non quello di ottimizzare una cosa che già esiste
Non vogliamo valore aggiunto integrativo vogliamo promuovere nove in prese vogliamo un mercato del lavoro e un mercato dei capitali che aiuti la crescita di nuovi prese
Sapendo che far crescere nuove imprese è una cosa difficile non solo per i piccoli non solo per i nuovi imprenditori ma per l'impresa in quanto tale perché in quel contesto
Che veniva richiamato in tutta la mattinata partecipano impresa oggi è veramente una sfida grande o piccola che sia sia
Noi che stiamo qua ed è il motivo per cui io
Melologo nel momento in cui poi non logistico così sono tranquillo di non giocare come dire terre interesse privato in atto collettivo l'idea perché
Per modernizzare un Paese che portano le gonne mercato certo che ci servono le regole ma ci vogliono
A chi socie
Se i soggetti abdicano all'orologi soggetti propulsore soggetti responsabili i tempi per raggiungere risultati sono molto più lunghi i rischi delle controindicazioni può degli errori o dei attimi problemi sono molto più alti soggetti put i soggetti privati istituzioni
E quelli che io chiamo istituzioni volontari soggetti collettivi che hanno un progetto che va al di là degli interessi che rappresentano ma che accompagnano questi progetti e questa è la grande sfida penso che abbiamo noi imprenditori
E noi no operatori del mondo del lavoro in una società in forte transizione la transizione che certamente non finirà purtroppo il ventuno aprile dobbiamo far capire e far crescere il Paese alcuni valori alcune culture il primo il fatto che tra mercato e sviluppo c'è una sinergia senza alternative perché il mercato è lo strumento la regola che i popoli hanno inventato per favorire lo sviluppo e quindi chi all'interno di contesti dati e in condizioni personali sociali o territoriali più deboli non siamo ancora in un Paese che pensa che il mercato e al servizio
E i forti al servizio di quelli che esistano il mercato se funziona e al servizio dei dei poli quindi quelli che devono avvicinarsi in questo caso delle aree più deboli alle aree più forte
Il secondo tema che dobbiamo cerca di far crescere e che non basta il decentramento serve la sburocratizzazione
Perché se è vero che lo spinse investire di Stato cambia
Decentrare duplicando Facco che solo il rischio che noi compriamo la situazione anziché supera allora è utile e opportuna qualsiasi forma di decentramento se insieme in un unicum si applicano modificazioni procedurali che sbuca
Izzo il sistema del rapporto quanto meno con i Paesi è un elemento fondamentale per favorire una ripresa
E in questo superiamo anche il vecchio dualismo se lo slogan per essere più Stato e più mercato più mercato e meno ma perché se diamo la dimensione quantitativa certamente meno Stato se diamo una dimensione qualitativa certamente più stato infine fa capire che questo indiziario ci penso che lo consenta di farlo ai cittadini italiani alle presi dagli anni lavoratori italiani che questo Paese la questione meridionale purtroppo è sempre esistita come è stato ricordato stamattina
Anche se con tempi e con modi diversi io vengo da famiglia bene meridionale non sono nato nel Meridione però
Nel tempo dato verso l'eternità che il riferimento qui i cristiani si misurano passiamo più tempo nel Meridione perché quando mio padre decise dove fare la cappella di famiglia in quanto sentiva vicino il momento della scomparsa la burocrazia l'ho proposto non riuscimmo a fare avere ai cimiteri romani la possibilità di fare a cappella allora
Consapevolmente decidemmo di farla Benevento sapendo che noi romani andavamo poi a passare il nostro tempo più tardi possibile in quel luogo e sapendo comunque che non ci sono solo grandi imprese che funzionano come quella di mezzi importante crocevia dello sviluppo del nostro per
Sarebbe il giorno anche piccoli in paese io personalmente non ho alcune una a Tito vicino Potenza chi vuole un giorno sono a disposizione dell'accompagnarlo per fargli vedere che lì lavorano con i turni sei per sei e con capacità produttive che fanno come dire
Sono all'altezza della migliori capacità produttiva del Paese che spesso non troviamo in altre zone dal paese ma fa capire soprattutto agli imprenditori e cittadini che la questione meridionale vecchia ma la questione settentrionale nuova e se non lo risolviamo la questione meridionale in un unicum la questione settentrionale questo Paese fra dieci anni c'ha veramente la questione settentrionale Bossi o non Bossi politico non politica e la questione settentrionale purtroppo si risolve inutili con la questione meridionale al a pochi voti alito
Capacità di sviluppo a pochi tra offerta e domanda di lavoro appalti tra risorse disponibili e destinazione delle risorse tanti altri capitoletti di questa sfida che oggi siamo chiamati tutti quanti ha finora grazie
Do la parola al dottor Tancredi bianco per l'ultima relazione di questa mattina
Signor Governatore della Banca d'Italia signor Presidente della Banca di Roma signor Presidente la fine
Signor presidente del Mediocredito centrale signore e signori ringrazio per l'invito a prendere la parola in questa sede
Esporrò considerazioni che ebbi occasione di dibattere una prima volta
Alcuni anni fa col dottor Guido Carli a quel tempo Presidente di Confindustria il problema dello sviluppo del Mezzogiorno può essere considerato no come una questione di equilibrio dei conti di una regione dicevo economica rispetto ad altre aree regionali di un medesimo stato e rispetto a Paesi terzi
Dischi libri eventuali tra le condizioni di una regione come sopra specificata ed altre trovano sintesi nell'aspetto che qui si intende riesaminare del saldo della bilancia dei pagamenti di quella regione sia nella monete interna sia in altre volte
Quel saldo non viene per abitudine preso in considerazione quando il raffronto sia tra la regione considerata e le altre aree Geocall amiche per medesimo stato
Giacché circolando in tali zone un'unica moneta non sono però mai problemi di rettifica
Sì che sfuggono anche alcuni aspetti indiretti una quota della domanda di beni e di servizi verso a tre regioni dello stesso Stato se la bilancia dei pagamenti dell'Area data fosse monete interni disavanzo
Potrebbe inglobare una domanda di beni e servizi che concorre a determinare il saldo valutario
Di tutto lo Stato pertanto l'interpretazione del saldo Della bilance dei pagamenti soprattutto in monete interna di un a reagire con l'amica non è per nulla circoli
Tuttavia patentato previo ovvio il calcolo del valore
Solo l'equilibrio finale in monete interna tra i flussi finanziari in entrata e in uscita di una data regione come sintesi di investimenti importazioni e di esportazioni di beni e servizi e di movimenti di capitali poi consentire che la Regione medesima resti in rapporti armonici rispetto alle altre dello stesso Stato sì che pure gli Enti menti dell'economie reali riflettono non c'è a condizione di dualismo crescente bensì converge
Ciò è rilevante per il Mezzogiorno rispetto al resto dell'Italia sarà significativo una volta giunti alla moneta unica per l'Italia rispetto all'Unione Europea il saldo valutario dalla Regione presi in considerazione a sua volta giova a porre in migliore evidenza le condizioni se quella convergenza in termini di economia reale possono essere raggiunta o si ampli invece il valore di divergenza alla luce delle precedenti riflessi ogni si deve ammettere che le politiche susseguitesi per il nostro Mezzogiorno non hanno mai troppo va dato al saldo in monete interna della bilancia di pagamenti di quell'area circolano
A mio parere non hanno comunque posso a un migliore equilibrio di quella bilanciata affidando troppo il riaggiustamento alla spesa pubblica la quale spesa pubblica come anche gli investimenti di complessi produttivi serpentina creare geografiche Eurostat ha messo in moto un moltiplicatore di mutevole proiezione temporale che ha stimolato una generalizzata domanda di consumi con richieste di beni specie durevoli prodotti altrove sì che alla fine quello stesso moltiplicatore ha cresciuto il dualismo economico tra il Mezzogiorno il resto del Paese giacché la cadenza della crescita delle economie reali e alla fine è risultata maggiore pari nord e perizie l'ultima deduzione poggia anche
Sull'osservazione che le produzioni generati in loco dai nuovi investimenti aggiuntivi non hanno ampliato in misura compensativa certo in termini di saldo della bilancia i pagamenti Moretti interna le esportazioni di beni dal Mezzogiorno
Come sopra sezionato il processo delineato a concorso un aumento del benessere in termini tenore di vita della popolazione meridionale ma il riaggiustamento dalla bilancia di pagamenti volete interna è sempre stato affidato in netta prevalenza alla spesa pubblica
E ad investimenti industriali rilevanti dall'esterno ogni rallentamento di tali due flussi ponendo immediatamente in evidenza la precarietà di qualsiasi e quindi
In questo giuoco di squilibri creati ieri è giusta
Colori tendenza di fondo a manifestare di e più precari i raggi il gli aggiustamenti il punto di rottura e sembra segnato col o da un rallentamento tra spesa pubblica od uno spostamento la fine del risparmio locale
Verso altre zone tali due circostanze si sono completati insieme o disgiunte in varie occasioni in diversi tempi paiono presenti in tempi recenti il punto fondamentale pertanto
Non può essere nell'insistenza di via aggiustamenti già sperimentato
Ma nella massima valorizzazione delle produzioni della Regione già economiche in esame dell'affermarsi di altre produzioni e pareggio di valico assumendo nel garantire che i progetti di investimenti volti alla formazione di un capitale sociale siano diretti al perseguimento come effetto indotto dei quei fini indicati la promozione imprenditoriale al proposito dovrà poggiare su piccole e medie imprese
Stimolate dallo sviluppo coerente di una domanda aggiunta di beni e di servizi promossa da scelte coerenti di politica economica regionali
La spesa di investimento pubblica o frutto di una finanza per progetti
Non dovrà come talvolta è forse troppo sovente avvenuto essere fine a se stessa ma essere volta a promuovere e sostenere per via mediata iniziative imprenditoriali e nuovi insediamenti il tutto non dovrà vivere in virtù di importa di fattori produttivi ad eccezione del lavoro e di esportazione di prodotti finiti sì che larga parte quote del cash flow generato di importanti investimenti si indirizzi poi con movimenti finanziari da tre anni concetti questi
Certo agevoli che è cruciale più incerte essendo la loro efficacia
E concreta applicazione
E intuitiva questi punti la domanda a riguardo di come il sistema finanziario possa concorrere alla mozione dei problemi enuncia va premesso che a mio parere nulla va fatto che non sia coerente con le radici civili e culturali del Mezzogiorno trattasi di una zona Geo con l'amica non partì col
Mente sviluppate moderatamente industrializzata con una ricchezza ancora fondamentalmente Fondiaria ecumene inclinazione a un team un capitalismo essenzialmente familiare una zona che vorrei divenisse per molti aspetti lotta Agli e dell'Europa ma che va anche liberata da forme di criminalità organizzata che contrastano con le radici civili e culturali delle popolazioni residenti
Lo spirito d'intrapresa non è ancora adeguatamente diffuso ma può crescere
Incontra forse difficoltà nell'organizzazione del commercio regionale interregionali sia per nuovi prodotti sia per i fattori produttivi e altri beni e servizi non si giova di una possibile dirette a mobilitazione del risparmio tutto s'ora frena lo sviluppo non agevola le variazioni dimensionali operative dell'impresa fa sì che il tessuto produttivo rimanga la fine fragile a trama non continua nel fitta resta ma l'agevole il perseguimento di migliori equilibri e la bilancia dei pagamenti regionale la stessa assoluto uniformità delle relazioni sindacali al nord che al sud senza tenere in alcuna considerazione il diverso contesto economico e sociale non contribuisce al superamento di condizione di ostacolo
In tema di espressione di spirito d'intrapresa nel quadro descritto non si può pensare che le soluzioni che arrivino da funzioni di supplenza affidate o il sistema dell'intermediazione creditizia ora già sperimentata spesa
Pubblica tanto più disorganica quanto più collegata con il potere politico di personaggi aventi influenza nelle scelte dei partiti in virtù del peso di dati collegi elettorale l'errore che si è cercato
Commettere e talvolta si è concreta fu quello di giovarsi della proprietà pubblica degli intermediari creditizi e finanziari e del conseguente potere di no mica degli amministratori di tali enti affinché quasi inconsapevolmente
O quasi naturalmente i banchieri interpreta solo il loro ruolo come funzionari del consenso politico finanziando investimenti a posteriori spesso qualificati come cattedrali nel deserto chi pensasse che una politica economica per il Mezzogiorno debba poggiare sulla intermediazione creditizia potrebbe invocare lo spirito d'intrapresa dalle banche ma nella sostanza non muterebbe modi e forme antichi aspirerebbe ad avere banchi i rinnovi imprenditori ma inclini ad essere funzionario consenso nell'ipotesi che il prezzo di quell'accordo possa ritrovare spazio nei conti economici della gestione
Colui non trarrebbe insegnamento dall'esperienza
Il sistema creditizio e finanziario è un sistema di intermediazione
Chiamato ad accompagnare scelte non adoperare nella speranza che sia o di poi condivise e appetiti può efficacemente collaborare a una trama per con we're con costanza di volontà un nuovo tessuto imprenditoriale destinato a perdurare il tutto in un contesto di coerenza con la cultura e con la civiltà delle proporzioni la strada da percorrere è in salita irta di non si finanzia la crescita economica senza mezzi di lunga durata che sovente sono difficili a mobilitarsi proprio per il prevalere di un capitalismo familiare in carenza di forme di solidarismo tra imprese
Di una data categoria a questi punti se qualche suggerimento può essere dato credo possa essere di questo tipo il prevalere della piccola e della media impresa Mezzogiorno induce a considerare come la solidarietà di categoria
Possa accrescere la capacità di indebitamento
In qualità e in quantità adeguate a posto moderato
Tale spirito di colleganza tra impresa e di cui un'espressione conosciuta e l'attività dei Confidi dove
Devolversi in una duplice direzione il dialogo serrato con enti disposti ad alimentare il procede il project financing affinché sorgono Investimenti che insieme costituiscono un capitale sociale promuovono come convenienti
Iniziative imprenditoriali in blocco l'evoluzione dei confini verso forme classiche di case di accettazione che assistano e promuovono l'affermarsi del richiesto spirito imprenditoriale banche compagnie
Le assicurazioni associazioni imprenditoriali potrebbero e dovrebbero essere gli interlocutori per il concretarsi in una politica economica organica non condizionata da
Esigenze elettorali che abbia superato la cultura dei poli di sviluppo troppo sovente identificata si con quella delle cattedrali nel deserto
Nessuno più del presidente pro tempore dell'Associazione bancari deve prendere in considerazione il problema della fragilità e dunque della mobilità e della mortalità delle piccole e delle medie imprese del Mezzogiorno e correlativa mente delle difformi condizioni di rischio collegate con i prestiti cui si connettono differenti condizioni di prezzo rispetto ad altre aree del Paese la Banca d'Italia ha deciso in coerenza con le istanze parlamentari di pubblicare
Periodicamente i saggi d'interesse bancari negoziati nelle varie regioni dello stato
Il divario tra il Nord e il Sud ritrova molteplici spiegazione un saggio di rischiosità e quindi di perché che nel Mezzogiorno è oltre il doppio
Una carenza colà di ricavi bancari per commissioni per provvigioni intatte le caratteristiche economiche locali che fa sì che gli equilibri del sistema bancario oggi doppio sommati interesse che non su quello di intermediazione una minore produttività
Dal lavoro date le caratteristiche più tradizionale dell'attività creditizia il minore taglio della clientela l'ancora alto predominio di banche che hanno la radice più la cultura dell'istituzione che non quella dell'impresa l'analisi s'
No ricca dimostra che le differenze tra i saggi vedi bancari negoziati si attenuano nei tempi gli andamenti congiunturali più uniformi nelle varie aree del Paese sia crescono invece quando la cadenza della congiuntura concorre a divaricare ancora di
L'economia del Nord rispetto a quella del Sud senonché se a questi punti il riscatto del Mezzogiorno divenisse ancor più diviene sempre più gente e se possibile da scusate devo ricorre senonché a questi punti riscatto al Mezzogiorno diviene ancor più gente se possibile giacché ogni ritardo contribuirebbe anche a differire la partecipazione dell'Italia alla costruzione europea
Sarebbe più grandi visioni un voler ingannare
Se stessi e gli altri credere che la soluzione i passi attraverso un'azione di impervio volte a ridurre amministrative mente o peggio per legge i saggi di interesse negoziati dalle banche nel Mezzogiorno se la ristrutturazione delle condizioni
L'indebitamento capovolgersi delle condizioni di squilibrio economico delle imprese affidate essa sarebbe nella naturale scelta delle bande come provano ristrutturazione di
BT dell'impresa negli ultimi anni nell'ordine di grandezza di circa cento mila miliardi la realtà va dunque esaminata al di là dislocasse a sfondo politico demagogico
E la realtà presenti sui sfaccendati e si supera con un piano di investimenti congiunto con un patto di azione con le associazioni imprenditoriali
Agli intermediari creditizi non può ne deve essere assegnato il compito sia di esprimere scelte di politica economica sia di esprimere o di provocare pesante consensi alle opzioni politiche la via di non affidare nessuno funzione di supplenza la via del corretto giuoco delle parti in un contesto di buon governo non va abbandonata nella vana speranza che comunque sia qualcuno alla fine saldi conto giacché noto che dappertutto
Nessun pasto e gratis illusione che il bilancio dello Stato possa darsi carico del conto è già stata sperimentata non ha posto in equilibrio la bilancia dei pagamenti del Mezzogiorno rispetto al resto del Paese alimentato sperperi e sono
Ente corruzione assicurare ogni giorno un posto un pasto scusa un pasto a chi ha fatto
Non ma non può vedere con le sue forze
Sicuro scusate io purtroppo dico io l'ho vista debole e la luce qui non volevo scusa
Assicurano ogni giorno un pasto a chi ha fame ma non può provvedere con le sue forze giacché senza lavoro
E non procurargli mai un'occupazione significa cercare di risolvere il
Lei ma in modi e forme del tutto inadeguati e inappropriato
Nella soluzione nell'imporre al ristoratore un prezzo basso del suo servizio non coerente con le quali con relazione del suo lavoro
Non si dimentichi mai che il problema del Mezzogiorno va visto anche nell'ambito della partecipazione dell'Italia alla costruzione del muro sarebbe fatale se fosse usato come giustificazione sociopolitica per differire gli pegno per quella edificazione è un problema di forte volontà e di accentuata solidarietà del mondo dell'impresa possibili artefici della fortuna di esse e di un progresso sociale e civile
Le banche sono parte di questo mondo di impresa Herrera ebbe di grosso chi pensasse che esse debbano fornire capitali di rischio senza controllo ma senza possibilità di liquidazione dell'investimento destinato così deve essere totalmente immobilizzato poco o nulla ricoverato solo altamente rischioso
Esse possono solo concorrere
A correre rischi significativi nel project financing se sono se ciò gioverà ad avvertire meno le torri e le politiche di prestiti alle imprese clienti non va mai suggerita la via della comunità e della popolarità
Giacché come insegnò Luigi Naldini forse da questa medesima cattedra in fondo quella via vi è l'annientamento dalla moneta e il caos sociale
Due condizioni di assoluto impedimento per il rilancio del Mezzogiorno due condizioni che renderebbero un miraggio la partecipazione all'Unione Europea
No no terminati i lavori della mattinata i lavori riprenderanno alle ore quindici
Ecco come
Stamattina veniva ritardata aperta iniziativa e nata dalla incontrò dite e soggetti la più grande industria del nostro Paese
Una delle più importanti banche del nostro Paese e da una banca quella che io rappresento che il Parlamento nell'atto di trasformazione Società per Azioni affidato un compito così dica di Banca di sviluppo
Particolarmente attenta al problema del finanziamento delle infrastrutture e l'assistenza tecnico finanziaria alle piccole e medie imprese
Ecco devo dire questo nostro impegno sul campo in questi due anni di attività già messo nelle condizioni ci ha fatto constatare come il tema delle istituzioni che l'argomento che debbo io oggi pomeriggio introdurre stia recuperando un ruolo molto importante nelle riflessioni nel sud nostro Mezzogiorno non è impensabili infatti uno sviluppo economico del Sud che non si basi su una rinascita istituzionale del Mezzogiorno
Non è pensabile che gli intrecci tra economia e società non diventino più forti di quanto la teoria economica tradizionale sia disposta ad ammettere o che fino a oggi ha ammesso
Finora
Gli economisti hanno assunto che il sistema sociale sia esterno all'economia e tranne rarissime eccezioni sono stati poco o attenti o poco propensi ad approfondire il nesso importantissimo tra istituzioni e sviluppo economico
E qui iniziano però a vedere con piacere che i più attenti studiosi della crescita hanno cominciato a recuperare questo terreno di analisi anche per il nostro Sud per esempio il premio Nobel in economia North descrive le relazioni del suk una tipologia di mercato molto diffuso nel sud del Mediterraneo per evidenziare due caratteristiche
Inefficienza dei mercati e gli atti i costi di transazione che stamane nella relazione sono stati già in qualche modo evidenziati
Ecco North evidenzia che le caratteristiche essenziali del suo che sono gli alti costi di misura di valore delle merci i continui sforzi diritti dell'Inter iterazione
Lo sviluppo di ripetute relazioni di scambio con atti Patterns comunque imperfetta contrattazioni intensiva con ogni possibile occasione
Ebbene qualcuno dice che queste caratteristiche purtroppo iniziano a riscontrarsi anche sui mercati del nostro Mezzogiorno dove molte relazioni economiche dipendono da rapporti personali e dati i costi di transazione e questo che fa differenza
Fra i mercati del Sud e tipologie dei distretti industriali del nostro Centro-Nord che godono invece di un reticolo istituzioni preparato i mercati efficienti di consuetudini commerciali
E locali e internazionali molto bene organizzate
Ecco io credo che dobbiamo evitare che il modello del suo che si inserisca nel nostro Mezzogiorno per fare questo dobbiamo intervenire su istituzioni culture forme Società Civile infrastrutture
è una bella sfida stamane tutte le relazioni hanno colto i vari aspetti e a me non resta che sottolineare che l'assenza o l'inefficienza di strutture ed infrastrutture materiali e immateriali
Rischia di relegare il nostro Sud in una posizione assolutamente marginale in termini di flusso di capitali e di localizzazioni attività imprenditoriali
Voglio riferire a riguardo una vicenda che ha riguardato la banca che rappresento me personalmente in questi giorni una media grande industria straniera a confutare il pessimismo che stamattina aleggiava in questa sala affidato al Mediocredito centrale l'incarico professionale di assisterla nella localizzazione in Italia quindi anche in questo periodo grandi industrie straniere hanno attenzione al nostro paese beh mentre il nord del nostro Paese la pubblica amministrazione di alcune regioni del Nord
Sono impegnate a dare dei tempi molto stretti alla soluzione di questo problema abbiamo faticato moltissimo e stiamo ancora molto impegnati a risolvere questo problema mia alcune zone del Sud dove anche se come operatore del credito faccio in neutrale nega l'organizzazione certamente il cuore mi mi mi spinge a localizzarla a a convincere gli imprenditori a localizzare la mia regione nostro Paese
Ebbene e in questo genitore
Di medie e grandi dimensioni l'occupazione sono mille persone in questo periodo che dove sia comunque ne cito una una entità
Non non indifferente e e stava preferendo la validazione al nord perché preferisce rispetto dei tempi pianificazione del suo investimento rispetto ai maggiori incentivi di ordine finanziario
Posso dire
La seduta onorevole attigue lo può confermare credo che con molte probabilità
Io ci devo a portare assolute questa questa impresa cui mi mi conferma quindi credo che stiamo vicino al traguardo
E ma quando mi sono chiesto ma cosa la banca Dio rappresento portava a questo tipo di assistenza e consulenza e ho notato che l'unica cosa che lo potevamo era l'unico valore aggiunto
Non era altro che l'abbattimento dei costi di transazione questo è il valore aggiunto che una device in questa in questo caso meglio che glielo centrale dava era l'abbattimento dei costi di transazione
La notizia notizia vera reale reputiamo che entro un mese questo investimento possa venire in Italia posso venire in una regione a sud del nostro Paese credo che ormai parzialmente pubblico che si posso anche dire abbiamo fatto un incontro pochi giorni fa il ministro del Bilancio indusse si è convinto andare a Bari
Ecco come attuare
Questo obiettivo di neutralizzazione dei costi di transazione aggiuntivi al nostro Sud la risposta
Fornita negli anni Cinquanta e Sessanta era basata sulle grandi infrastrutture sui grandi impianti questa risposta uniti sappiamo ha mostrato tutti i limiti e il motivo è noto gli economisti ce l'hanno ricordato produzione di base non abbisognano di un persistente ambiente industriale
Lavorano prevalentemente a ciclo integrale producono beni intermedi che vanno approvvigionare il sistema produttivo settentrionale ha bisogno per contro i forti impieghi di capitali e ci stiamo incentivi serve
Per finanziare questo tipo di investimento
Ecco questa
Politica come in misura ancora più devastante quella dell'assistenzialismo ha prodotto un reddito senza sviluppo e non ha inciso sui fattori istituzionali che ricadono sviluppo e cioè sopra un'azione di mercati sua formazione del capitale sociale
A questo proposito abbiamo voluto invitare il presidente Amato che sta arrivando perché venisse a dare una testimonianza della sua attività anche per il Mezzogiorno perché siamo profondamente convinti che il rispetto delle regole di mercato sia condizione fondamentale dello sviluppo
è infatti inutile e dannoso agevolare finanziariamente il regime semi monopolio impresa e che non producono sviluppo endogeno ma che usano gli incentivi solo per abbattere i costi di un capitale
Fisso
A te tanto inutile e dannoso e concentrarsi su grandi opere finanziate dallo Stato che al di là del ciclo della costruzione non crea un'occupazione indotto
Così come forse è ancor più inutile e dannoso distribuire incentivi informa semiautomatica quasi a voler assolvere lo Stato attraverso la monetizzazione decade istituzionale dalle sue responsabilità
Credo che possiamo convenire che la crisi dell'intervento straordinario è stato infatti determinata dal fatto che questo intervento
Era straordinario a dispetto a quantità di capitali e contributi messa a disposizione
Era ed è assolutamente ordinario in quanto agli obiettivi di sviluppo spesso infatti non erano finanziamenti aggiuntivi ma soltanto finanziamenti sostitutivi
Tutto questo c'è ammesso
Nelle condizioni di capire quanto siano importanti le istituzioni
E in modo particolare gli atteggiamenti i valori le competenze o Società Civile tutto il tutto questo non ci ha certo messo nelle migliori condizioni non ci ha facilitato il compito in un certo senso l'intervento è più facile quando si riteneva che bastasse un grosso sforzo di formazione di capitale fisso
O di trasferimento massiccio e grande industria secondo la filosofia molto molto semplice ma molto efficace che non ci sono problemi che non si risolvono attraverso un copioso uso di mezzi o secondo la filosofia sempre semplice ma convincente prima l'economia Poli istituzioni e poi le società
Non è così infrastrutturazioni e grandi industrie servano ancora manco più serve rafforzare le istituzioni e la società
Ma in ingegneria istituzionale è articolata è difficile è fatta di tanti piccoli e negli interventi in diversi settori che coinvolgono diverse competenze
Non è mio compito una mia competenza affrontare certamente l'intero argomento delle istituzioni
Vi è però un tema che ritengo cruciale il rapporto tra istituzioni finanziarie istituzioni locali politica delle infrastrutture e le imprese
Il sistema finanziario meridionale anche stamane è stato ricordato sulle banche maggiori e pervaso da una crisi in parte in terra
In parte riflesso la situazione ambientale di regressione e degrado economico
Gli alti tassi relativamente a quelli praticati al Nord stamattina il presidente Geronzi l'ha ricordato sono testimonianza appunto di questi costi di transazione
Il tasso elevato è infatti direttamente correlato sofferenze è semplice non ci ricordava che al sud le sofferenze bancarie sono pari al ventuno per cento degli impieghi Arnold e il sette per cento il differenziale
Il costo del denaro tra nord e sud e superiore a cinque punti percentuali questo è un esempio eclatante i costi di transazione ed inefficienza del mercato
E qui si apre una bella contraddizione da un lato il sistema finanziario meridionale in crisi una crisi forse ancor più grave dell'impresa dall'altro qualsiasi politica
Nuova di rilancio della mia del sud non poche basati sulle banche e in genere il sistema finanziario come soggetti di sviluppo oltre che come semplici intermediari di flussi finanziari
Alla Banca d'Italia spesso ci ricorda che nel Sud esistono quaranta mila miliardi di liquidità che non riesco a radicarsi nel nostro Mezzogiorno tutti i recenti provvedimenti del governo dal Fondo di garanzia la quattro otto otto a sovvenzioni globali prevedono un ruolo fondamentale il tema bancario del nostro Paese
E quindi questo dimostra come il sistema bancario del del mezzogiorno è fondamentale e ed è funzionale a questo tipo di obiettivo
Il vero problema oggi e come riposizionare in modo efficiente l'attivo delle banche meridionali all'interno di una strategia di sviluppo e Mezzogiorno
Non entro qui nel merito del rapporto Banca Impresa su cui molto si è parlato e scritto ma ancora non tutto si è fatto vorrei invece è conservato la conclusione segnalare un'altra opportunità più interno al sistema istituzionale di questo incontro che potrebbe rappresentare l'unica concreta risposta allo sviluppo a mezzogiorno la possibilità di operare come intermediari specializzati nel settore del finanziamento degli enti locali e delle medie infrastrutture
In Italia non esiste
Come esiste in Francia una banca del territorio iscritte locato incensa il punto di riferimento della mia riflessione che in pochi e che è nato da una costola della Cassa depositi e prestiti
Francese è diventato in pochi anni il partner privilegiato una grande banca in Francia che detto locale
Per il finanziamento dell'assetto del territorio per infrastrutture ambientale per i trasporti urbani regionali per delle comunicazioni per l'educazione e la formazione sanità servizi sociali
Una maggiore attenzione perché stemma bancario locale e nazionale verso le funzioni
Di banca del territorio potrebbe consentire raggiungimento di quattro obiettivi strutturali che stamattina sono stati accennati e che io cerco di tradurre da operatore in in una pragmatica attività di carattere operativo
Il primo creare circo di rifinanziamento
Ai progetti di sviluppo locale fortemente radicati a livello regionale c'era e Bevilacqua e l'altro relatore che hanno molto insistito nella diga mento nello specifico nel territorio
E per questo caratterizzati da una maggiore maggiori capacità di fine giugno India con le culture amministrative locali secondo promuovere una cultura dell'investimento fondata sul parametri tecnici e culturali moderni progettazione tecnica voluta in termini di contenuto culturale incorporazione i parametri tecnici aggiornati congruenza in termini di analisi economica
Terzo affiancare la crescita d'autonomia locale in termini fiscali con strumenti di finanza locale recuperare ove possibile imposte di scopo Quarto diffondere l'uso i moderni strumenti finanziari oggi patrimonio di pochi grandi imprese
O di qualche grande istituzione pubblica quindi una finanza per il territorio ai livelli amministrativi che ne hanno più necessità gli enti locali
Come imprenditori e l'infrastruttura come impresa questa è l'equazione che a nostro avviso può deve essere iniziata a prenderne appendere in coscienza e a sviluppare
Ecco a metà degli anni novanta abbiamo ereditato venticinque anni di politica pubblica caratterizzata da una penso che totale assenza di politica infrastrutturale in termini di sistema
Una politica di finanziamento del debito pubblico che ha indebolito e capacità di investimento
E le capacità progettuali dell'amministrazione pubblica che è stata la causa de quel ritardo che stamane molti hanno ricordato nella utilizzazione dei fondi strutturali il basso livello di progettualità e la causa fondamentale
Di questo tipo di ritardo e su questo mi sembra ci stia intervenendo va anche a questo proposito
L'inserimento in questa finanziaria di cinquecento miliardi per le progettazioni la prima volta in una finanziaria c'è un intervento di questo alto contenuto
Direi professionale perché questo consentirà alle pubbliche amministrazioni di avvalersi di questi fondi per iniziare a progettare che fino a ieri non era possibile in quanto non potevano pagare nessuna società idonea a questo riguarda
Il risultato congiunto è strutturale di questi due prende è una qualità scadente dell'ambiente
In sostanza la qualità scadente dell'ambiente è oggi il più grave ostacolo all'ulteriore sviluppo tanto della qualità della vita delle persone quanto dell'attività dell'impresa
Il popolo di una qualità strutturale del nostro Paese sembra oggi affidato esclusivamente a pochi Grandi Progetti per tutti
Il piano di cablaggio della Telecom il piano d'alta velocità delle Ferrovie dello Stato il piano di potenziamento David autostradale questi progetti il cui valore
è indubitabile non costituiscono però una risposta sufficiente alla domanda di qualità ambientale espressa dal paese e pesi in se stessi rischio di non sviluppare tutta la loro potenzialità sinora accordati
Questa mattina veniva ricordato una progettazione più estesa è completa che coinvolga l'intero territorio
Siamo convinti
Che i grandi progetti di infrastrutturazione perdono una parte consistente dello la capacità se non impatto se non sono connessi con lo sviluppo reti locali ad esempio il piano di cablaggio deve interconnette sì con lo sviluppo delle reti telematiche locali
Il piano alte velocità deve trovare coerenza nei piani di sviluppo e ricordi una mobilità locale altrettanto vale anche lo sviluppo Garrido stradale in sostanza la qualità strutturale del Paese sarà garantita in grande misura dallo sviluppo io qualità diffusa da una tessitura molto fine delle infrastrutture fortemente connessa con i progetti locali di sviluppo naturalmente
Le amministrazioni locali devono essere messe in grado di attivare in modo potente il circuito che congiunge i progetti di sviluppo e il loro finanziamento
Il sistema bancario ha una grande funzione a questo riguarda a questo riguardo provo anche opportuno ricordare quanto recitava Mattioli nel sessantasei riferendosi alla prima grande crisi congiunturale dopoguerra e proponendo un modo nuovo di organizzarsi della Banca commerciale
Ignazio diamoci un po'più sull'orizzonte e cerchiamo di capire al di là dei fin troppo evidenti riflessi sul sistema bancario quello che è successo che sta accadendo l'economia del Paese
è un contributo continua a Mattioli che ci sforzeremo di portare alla comprensione delle cose in modo che se c'è qualcosa da ristrutturare sia ristrutturato
Dopo aver capito che cosa Simone profondo e in che direzione si muove e se si muove in modo irreversibile
Questo richiamo di Mattioli al sistema bancario seppure in circostanze diverse può essere raccolto dal sistema bancario attuale l'incontro di oggi credo che sia una testimonianza come le banche accettò sul tipo di ISPI
Esperienza condotta in questi mesi
Con tra progetti finanza voluta dal governo Dini e seguita con molta attenzione dalla Banca d'Italia ci rende abbastanza ottimisti in questa direzione
Esiste una forte domanda da parte degli enti locali dell'impresa di finanza innovativa
I sogni ingenti risorse comunitarie di attivare circa ed ed integrare con finanziamenti privati i quaranta mila miliardi che ricordavo prima vi è però un deficit progettuale e procedurale da colmare al più presto per attivare il finanziamento privato dalle infrastrutture
In conclusione ritengo che il nuovo dinamismo da mettere al centro del suo intervento il problema delle istituzioni e della società come premessa necessaria e non come conseguenza del rilancio economico
Che all'interno di questo scenario pria spetti sono importanti istituzioni finanziarie le infrastrutture il finanziamento degli enti locali
L'avvio di questi problemi metterà il mercato in condizioni di affermarsi sia attraverso investimenti dall'esterno che attraverso lo sviluppo imprenditoriale in D'Oggiono sta mutando così mezzogiorno da un vincolo ha una grande opportunità
Riprendiamo
La funzione di coordinatore dando la parola al
Adesso Amato
E abbiamo invitato
Qui
Mi scuso per il ritardo con cui sono arrivate ma gli amici organizzatori sapevano che stavo arrivando da Firenze
Just in Time secondo un modulo organizzativo di efficienza del nostro tempo e sono arrivato già respinta
E il tema che vorrei trattare
Dato che mi era stata
In qualche modo prefigurata una illustrazione all'interno del tema generale coerente con l'incarico che mi che ricopro
E quali prospettive vi sono per il Mezzogiorno
Nel contesto di una economia nazionale sempre più segnata da i principi della concorrenza
E sempre più integrata in un mercato europeo ed anche extra europeo che esso stesso un mercato concorrenziale
Sottolineo che nonostante la premessa il tema non è dettato Meda un mio dovere di ufficio
Nei da una opzioni ideologiche e dettato da Issa
Siamo in un'economia concorrenziale
Anche se noi italiani abbiamo spesso la propensione a collocarci fuori dalla storia e a discutere come il non alambicco di vetro quale modello vorremmo scegliere
Vogliamo sposarci col capitalismo renano o col capitalismo anglosassone vogliamo l'economia di mercato un'economia dirigista
Ecco c'è in questo un misto di provincialismo da sudditi coloro che vedono il modello da seguire all'estero
Questo estero che da questo punto di vista un po'l'ho detto altre volte come il Rex al largo del di Rimini di Amarcord un luogo meraviglioso pieno di luci
Un misto di questo provincialismo e Biskra vagante levità da intellettuali intellettuali sono per definizione ragione delle loro virtù degli irresponsabili
E questo a loro irresponsabilità riporta a discutere appunto in vitro spesse volte
Ora
Guai se ci rifiutarsi Moshe lite innovazioni
Il volere essere ecco ma guai se dimenticassimo che queste scelte queste innovazioni si collocano in un contesto storico nel quale comunque ci troviamo
Di solito affronto questa angolatura quando con grande irritazione personale sento dire che cosa dobbiamo fare per entrare in Europa quasi che non ci fossimo già
E che il nostro problema non fosse quello di trovare insieme agli altri il modo di farla funzionare per il bene qui siamo un po'Allo stesso punto a volte
E vorrei che non lo fossimo sottolineando che lei è sereno voi in un contesto di economia concorrenziale
Non è frutto di una scelta che noi ci riserviamo eventualmente di fare ma è frutto di una vicenda che è intervenuta dentro il nostro Paese e al di fuori di esso si è concluso l'Uruguay Round il mercato integrato europeo
è una realtà alle politiche industriali nazionali sono diventati più spesso illegali che inopportune o inutili
Ed è questo in fondo che ha fatto finire l'intervento straordinario che è sempre
Il de cuius e che ci accompagna quando discutiamo del Mezzogiorno che suscita ancora lacrime e mozioni di affetti mai rimossi
Dicendo io me lo sento un po'sulle spalle perché l'intervento straordinario è stato abolito figlie in modo definitivo dal mio governo con Andreatta
Chi se ne occupava direttamente come ministro del Bilancio
A volte mi attribuisco dei pentimenti nono pentimento per questo non o pentimento per questo non perché non abbia apprezzato nella sua fase iniziale l'intervento straordinario che ho apprezzato e che merita apprezzabile
Ma perché negli anni Novanta l'intervento straordinario era diventato a fuori posto di talmente degenerato e deformato che quand'anche non fosse stato fuori posto sarebbe stato il caso di me
Era diventato fuori posto perché era totalmente cambiato il contesto economico e istituzionale nel quale l'intervento pubblico doveva trovare la sua fisionomia del suo spazio ecco non dimentichiamo questo mi colpisce penso che colpisca chiunque che quando l'intervento straordinario era stato elaborato che ed avviato il nostro con sistema sistema italiano era caratterizzato almeno dalle seguenti tre circostanze
Era un sistema economico ancora domestico
Cioè un'economia nazionale che si stava allora aprendo verso l'economia internazionale ma era largamente afflussi interno
Ora la nostra economia che già allora comincia a proiettarsi sul mercato internazionale è tutta parte di una economia internazionale secondo
Era un'economia non sono Domestica ma dominata da principi di politica economica ed industriale totalmente lontani dai principi concorrenziali
Era dominata dai diritti di esclusiva di fonte pubblica era dominata dalle impresa è di proprietà pubblica era dominata dagli aiuti di stato alle imprese private
Tre fattori che sono in via di eliminazione dal quadro delle politiche economiche delle politiche industriali del nostro tempo
Era un economia in cui l'intervento pubblico era dello Stato centrale che era uno Stato centrale centralizzato
Ora al di là delle aspettative di regionalismo più accentuato di addirittura di federalismo è un dato di fatto
Lo segnalano in molti che lo Stato centrale e non è più il promotore il soggetto promotore di attività economiche anche di progettualità di sviluppo
Perché casomai questa parte nella misura in cui è svolta e non sempre svolta
E svolta piuttosto da dirigenze locali da imprenditori e locali da tessuti che si creano in sede locale che non dal motore unico centrale
Questore ha reso l'intervento straordinario fuori posto e ripeto se non lo fosse
Divenuto per queste ragioni lo è divenuto per ragioni interne è notorio quale il grado e la qualità della deformazione che l'intervento straordinario è venuto subendo via via che è divenuto trasferimenti anziché opere questi trasferimenti hanno trasformato la dirigenza meridionale in dirigenza irresponsabile e mediatrice di risorse e spesso di promesse e di risorse tra lo Stato e il tessuto locale
Ed è diventata una spugna sulla quale affatto prese alla criminalità organizzata in più parti del Mezzogiorno
Creando un ponte che ha agevolato il circuito perverso del però criminalità organizzata corruzione dirigenza pubblica corpo
Sono ragioni sufficienti ritenere che bisognasse comunque cambiare del resto molti economisti ce l'avevano già detto sul finire degli anni Ottanta che anche per queste ragioni doveva cambiare
Nel badate a rifletterci dopo si tratta di ragioni di fronte alle quali abbia titolo a piangere
I dichiarandosi sorpreso chi volle che l'intervento straordinario si trasformasse prevalentemente in una pioggia di trasferimenti questa è un'altra malattia italiana davanti alla quale io non provo alcuna tenerezza le riforme progettate in modo da ignorare effetti possibili che esse erano destinate a produrre che quando producono questi effetti negativi vedono gli Autori ritrarsi e dire ma la mia riforma non è stata attuata come si sarebbe dovuto
Ecco c'è ormai troppa letteratura subire gli effetti desiderati e non desiderati dell'intervento pubblico e della regolazione pubblica
Per potersi permettere questa parte virginale davanti alle a un Walter conseguenze e se di misure che tuttavia quelle conseguenze facevano trasparire in filigrana forse fin dall'inizio
Avendo detto questo
è di tutta evidenza che intervento pubblico
Di quel genere non è più necessario
Economia di mercato non significa fine dell'intervento pubblico significa fine dell'intervento pubblico dirigista fine dell'intervento pubblico intrusivo
Fine dell'intervento pubblico trasferimenti puramente monetari di quella natura significa
Intervento pubblico funzionale alla produzione
Significa intervento pubblico che garantisca la libertà e la trasparenza del mercato significa in parole che l'impresa capisce meglio e a titolo a capirlo meglio
Intervento pubblico che riduca i costi di transazione di chi produce nonché gliel'aumenti intervento pubblico che elimini esternalità negative della produzione nonché crei esternalità negative della produzione
Significa intervento pubblico che si traduca in in regole prescritti proscritti idee cioè impeditive casomai di qualcosa che si è fatto danneggia interessi ambientali o d'altro genere ma che non si diffonda in misure prescrittive della conformazione del mercato ovvero dei comportamenti che gli operatori di mercato debbono attenere badate
Questa non è una lezioncina astratta che pure si potrebbe facilmente desumere da dai manuali ma è la lezione dell'esperienza che viene dacci occhi si sta facendo attualmente perché è questo il significato dell'Uruguay gran e questo il significato del progressivo trasferimento delle politiche industriali in Europa dai livelli nazionali dovesse erano aiuti di Stato dovesse erano esclusive di Stato
Dovesse erano politiche protezioniste di industrie nazionali
A livello europeo dove è divenuta il sta diventando ovunque può ovunque può riaggiustamento economico ha lo scopo di rendere più competitivi i vari settori industriali del della nostra Unione Europea ed è questo il senso dei tentativi che sono ormai in corso
In tutte le parti del mondo volti a da armonizzare la legislazione con la quale deve fare i conti d'impresa multinazionale che avendo impianti in più Paesi io avendo commerci che attraversano i Paesi a costi di transazione elevati perché la legislazione fiscale di un tipo in un paese ed è di un altro tipo in un altro Paese perché l'energia elettrica a un monopolio pubblico con certe regole in un paese a un altro monopolio pubblico con altre regole
In ordine i in un altro Paese perché gli standards tecnici per la immissione sul mercato dei suoi prodotti sono di un certo tipo in un Paese di un altro tipo in un altro Paese
Potendo capitare che le palle da tennis usato in tutti i campi degli Stati Uniti
Hanno standard tecnici non adeguati ad essere utilizzate in Giappone come accadde molti anni fa per le palle da tennis come accade per altre produzioni
Ancora oggi ecco questo è il quadro queste sono le caratteristiche del quadro
La domanda per noia e c'è un posto per il Mezzogiorno e in un quadro del genere ed è una domanda che con un atteggiamento Glu Glu pessimista
Chiede appunto ha sempre una inammissibile Nostalgia per l'intervento straordinario si sente spesso formulare nel Mezzogiorno
Dove al solo pronunciare la prede locuzione economia globale
L'aggettivo globale viene visto come una minaccia potenzialmente distruttiva appare secondo alcuni in Italia che tratti sì di diavoleria inventata dal capitalismo per rovinare
I Paesi poveri quando è notorio che se un po'di povertà di quella vera
Viene eliminata in questi decenni da questo mondo alleviata in questi decenni da questo mondo cioè un frutto della globalizzazione dell'economia e non e non del suo contrario ma
Per cui è vero che il Mezzogiorno certe o può avere il timore di essere il vaso di coccio che si trova tra il vaso ad alta tecnologia delle aree più sviluppate del mondo sviluppato di cui in fondo fa parte
E il vaso delle produzioni mature a basso costo che vengono dai Paesi in via di sviluppo che hanno comunque costi più competitivi di quello che lo stesso Mezzogiorno si può permettere questa preoccupazione legittima
Ma non è una preoccupazione destinata a durare da qui all'eternità
Perché proprio in quanto la globalizzazione e un vasto termine che ha a che fare con dinamiche di sviluppo e non con situazioni statiche la globalizzazione provoca cambiamenti la globalizzazione significa che negli stessi Paesi sottosviluppati c'è una dinamica di sviluppo
Che non è sono Krugman a dirlo basta re insomma ci se ne rende conto con facilità a una velocità e un'intensità di partenza che ad un certo punto è destinata inesorabilmente a rallentare
E nel momento in cui rallenta
Apre spazi di competitività per gli altri rallenta come invasore potenziale
Ha accumulato a quel punto sufficiente reddito interno ad alimentare il mercato per produzioni di Paesi che inizialmente ne sono sono stati soltanto atterriti e in qualche modo vittima Ytzhak
Consente la globalizzazione rapidi trasferimenti rapidi radicamento e di tecnologie
Questo è un fatto che troppo spesso viene sottovalutato
Le tecnologie del nostro tempo
Permettono a entro certi limiti di scavalcare fasi di entrare nel futuro avendo vissuto solo una parte del passato
è vero per l'India può essere ancora più vero per buona parte del nostro Mezzogiorno
Economia globale alle sue regioni
Ha dei capifila regionali e determina delle aggregazioni legate a differenze similarità compatibili
Che sono regioni che si intravedono impartito lontane del mondo Massi deridono anche da vicino impartiti Cine del mondo
E per questo si vedono anche le regioni delle quali può far parte del Mezzogiorno la regionalizzazione dell'economia non riguarda soltanto il Nordeste
E il ritorno del suo legame con la Mitteleuropa riguarda già oggi il Mezzogiorno
Riguarda già oggi la parte che si sta sviluppando del Mezzogiorno Marche Abruzzo Puglia e che già decidono nell'altra sponda dell'Adriatico e praticano con l'altra sponda dell'Adriatico
Rapporti di scambio e rapporti di produzione può riguardare anche le altre parti del Mezzogiorno che hanno nella costa settentrionale africana una sponda altrettanto significativa quanto è quella orientale dell'Adriatico per una l'altra parte del Mezzogiorno
Ora davanti a queste prospettive che ci sono quali sono gli ostacoli che impediscono al Mezzogiorno di rendersene adeguatamente partecipe se ci pensiamo e se leggiamo quello che ci viene detto
Gli ostacoli si riconducono tutti
Ad un gigantismo di costi di transazione determinati da inefficienze molteplici che sono poi la illegalità diffusa
Che evidentemente è il fenomeno più antitetico al radicamento dell'attività imprenditoriale perché insomma
Si riporta alla illegalità diffusa alle ragioni per le quali come ci ha spiegato Douglas North e altri secoli e secoli fa vennero inventate le prime istituzioni del mercato ha lo scopo di dare certezza ai diritti di proprietario alle obbligazioni nascenti dal contratto
Le zone dominate dalla criminalità organizzata e dai loro alleati nel Mezzogiorno sono zone nelle quali non c'è certezza del diritto di proprietà e non c'è certezza sulle rispetto delle obbligazioni derivanti dal contratto perché le uniche obbligazioni che debbono essere rispettate finiscono per essere quelle da fatto illecito più che non più che non da contratto
Questo è uno forse il primo degli ostacoli ad uno sviluppo del Mezzogiorno in una economia competitiva di inefficienza della pubblica amministrazione un costo per le nostre imprese che purtroppo spesso viene dimenticato nel qualunquismo nazionale che si sa è abituato a convivere con l'inefficienza della pubblica amministrazione
Ma è l'esternalità negativa forse più grande in termini di tempi in termini di incertezza in termini di assunzione diretta della pratica a carico dell'impresa che mi ha bisogno l'amministrazione italiana
è un'amministrazione che tende a funzionare soltanto a distanza di parte come si dice in linguaggio burocratico
E a distanza di parte vuol dire che se tu hai fatto una domanda e non te ne vai ad occupare personalmente la domanda giace perché giace perché tu non ci sei andato e se non ci sei andato vuol dire che non ti interessata
E questo congegno del funzionamento a distanza di parte determina una indebita privatizzazione di funzione pubblica al di là di quanto qualunque privatizzatori desidererebbe anzi proprio nell'aria in cui privatizzatori si aspetterebbe che il pubblico
Promessa se se a funzionare da solo
Le infrastrutture le reti
E certo poi c'è un grosso problema ma ci vengo subito di capitale umano di cui il Mezzogiorno ha bisogno con profili di cui manca ma acquisto vengo subito ora sì questi sono i dati i dati che conosciamo
Ecco a me pare i chi
L'economia concorrenziale può
Per gli stimoli che produce
Più di antere portare a quelle frustate che determinano gli interventi necessari per rimuovere queste inefficienze questi costi di di transazione
Agevolata
E direi simmetricamente confortata da una crescente responsabilizzazione delle dirigenze locali io vedo nella economia concorrenziale e in quella cosa che in Italia viene chiamata federalismo anche se non so se la parola è appropriata rispetto a ciò che forse noi italiani faremmo anche se non mi è chiaro ma che vuol dire più responsabilizzazione per i ceti dirigenti locali
Ecco le due leve attraverso le quali più di quanto sia accaduto in passato diventa possibile rimuovere queste esternalità negative
Ecco le dirigenze locali
Che non hanno più la possibilità di sopravvivere facendo i mediatori tra i trasferimenti dello Stato e e in i locali che riescono ad usufruirne
Hanno un'unica sfida per portare prosperità e benessere nei loro territori quella di assecondare le imprese
E di rendere più sollecita più efficace più efficiente
La presenza di imprese produttive sul loro territorio perché a quel punto hanno un'unica palese spacciata alternativa alcune non tutte quella di mettersi al servizio dell'economia della criminalità organizzata ma tertium non datur più
L'assenza dei trasferimenti impedisce quella zona grigia sulla quale si è vissuti finora nel Mezzogiorno
O tu fai diventare ricco col tuo territorio o comunque meno povero attraverso la ricchezza prodotta
Legalmente e legittimamente dall'impresa ottica dei qui a diventare il Quisling della economia mafiosa non è facile fare la seconda scelta senza copertura
Nel clima di un'economia concorrenziale questa diventa di per sé inesorabilmente una scelta trasparente non è facile mettersi inguine trasparenza nel ruolo di sindaco della mafia
O sindaco della camorra può capitare in alcune zone marginali e difficili che che è difficile che capiti in altri anzi
Ho la percezione mi sbaglierò che è uno dei pochi meccanismi istituzionali che sembrano funzionare in Italia
Cioè l'elezione diretta dei sindaci stia creando proprio un meccanismo concorrenziale positivo a circolo virtuoso in particolare nel Mezzogiorno
Abbiamo visto addirittura trasformazioni antropologiche
Ci sono alcune persone della cui grande qualità di sindaci avremmo dubitato prima che lo diventasse è capitato a Truman può capitare ad altri ed è capitata da e questo è legato al meccanismo che ha creato questa concorrenzialità positiva che ha esposto molto davanti all'opinione pubblica anche anche nazionale
E per la legalità questo può essere un formidabile contributo come per dare efficienza gli interventi amministrativi non è un caso che
In modo si sia pure confuso con bene e in male siano partiti i patti territoriali in decine di comuni e province del mezzogiorno
Che hanno per protagonista questa dirigenza che si impegna direttamente sull'efficienza dei servizi di cui è responsabile perché essa
Che sarà giudicata su questi ed ai suoi elettori e nonna dai decibel con i quali ha strillato a Roma la sua protesta come è accaduto per decenni
Contribuendo al circolo vizioso del del centralismo i del centralismo inefficiente
E io devo dire la verità anche questo non per dovere d'ufficio ma per convinzione sono convinto che la concorrenza unità questo servirà anche a migliorare l'infrastrutturazione a Rete
Per la quale non credo che affidarci consegnare il povero Mezzogiorno alle residue ragioni di vitalità dei nostri monopoli pubblici sia una scelta saggia
La concorrenza serve a consentire ai comuni alla realtà locali del Mezzogiorno discenti tra offerti diverse delle infrastrutturazioni a reti di cui ritengono di avere bisogno
E badate questo non è futuribile
La trasmissione dati è una componente essenziale per l'economia internazionale e della presenza della piccola e media impresa italiana nell'economia internazionale la nostra è un'economia di piccole e medie imprese che vivono sul mercato estero
E la loro vita concorrenziale oggi sul mercato estero è largamente legata alla loro possibilità di collegarsi con questi mercati con le tecnologie di cui loro concorrenti si avvalgono oggi
La trasmissione da dati nelle mani di un monopolio pubblico è un lusso per signori è un lusso per le grandi imprese
Può darsi che il danaro costi molto ma costa molto anche utilizzare la trasmissione dati in un sistema non concorrenziale
Che apprezzi incompatibili con quelli del mercato non nazionale la cui incompatibilità può essere esclusivamente spiegata dal fatto che c'è una rendita di monopolio che passa attraverso quel prezzo
Avere più concorrenti che offrono pacchetti di telecomunicazione può permettere anche una Price Competition che oggi non c'è su questo come me va un muro sul gas
Perché io li sto vedendo nel Mezzogiorno i casi di allacci di gas che sono in realtà affidati sempre a esclusivamente ad un unico fornitore
E quando capita che ce ne sono due a pochi chilometri di distanza chissà come come non è uno dei due si rifiuta regolarmente di fornirlo in modo che ce n'è sempre uno solo quando in apparenza ce ne sono due
Ben venga British Gas a complicare la vita a chi la complica in questo modo agli operatori produttivi del mio Paese
Come per l'Energia
Non guasterebbe
Che almeno sul piano della distribuzione riuscissimo ad avere una pluralità di società di distribuzione libere ciascuna di comprare
Da una produzione libera di vendere a prezzo di mercato
E l'energia che produce a diversi distributori ciascuno evidentemente con la sua parte di territorio ma con effetti dimostrativi
Qualora quello siciliano riuscisse ad avere dall'impresa produttrice di energia collocata in Sicilia un'energia a prezzo più basso di quella che riesce ad avere chi servito da altri si trova in Puglia in Calabria in Basilicata in forza anche in Lombardia
Anche se i settentrionali hanno la possibilità di godere
I gli investimenti in esubero che i francesi hanno fatti nucleare negli anni passati la notte e piena di energie per il Nord
Ora ci manca
Pensiamo di avere già troppi laureati nel Mezzogiorno
E ci domandiamo per chi dovremmo preparare altri laureati ma anche agli amici
Se noi i laureati del Mezzogiorno di prepararsi mo'non per essere plotoni dai raggi Liffe
A migliaia nei concorsi a volte per carriere operative mali prepararsi mo'curando ci anche di dar loro una specializzazione se considerassimo finalmente l'eccellenza nonno un lusso da ricchi
Ma un'esigenza da mettere a disposizione di tutti conquistata in Italia ed anche all'estero
Questi super laureati
Sarebbero disponibili per se stessi non peraltro per se stessi per tornare da dove sono venuti ed avviare attività anche tecnologicamente qualificante nelle quali il loro sarebbero di imprenditori di se stessi e non sarebbero carne da macello Ergife
Sarebbero imprenditori della specie che abbiamo visto crescere nei paesi a tecnologia avanzata e noi siamo in conto in condizioni di essere quei Paesi quanti ragazzi io faccio parte di un programma
Di viene chiamato Global no della New York University dove selezioniamo studenti da tutto il mondo dal Bangladesh la Korea dall'Italia al Canada dal dal Cile alla Thailandia
E quanti che vengono da Paesi sottosviluppati hanno l'intendimento di venirsi a specializzare per tornare nel loro Paese portatori di questa specializzazione il loro obiettivo non è l'Ergife
Il loro obiettivo è diventare imprenditori di se stessi nei loro Paesi Santo signore possiamo noi togliere questa cultura del pubblico e del concorso e dare la speranza dell'autosufficienza
Ed è il futuro autocostruito a tanti giovani nel Mezzogiorno che ne hanno l'intelligenza vada
Che ne hanno l'intelligenza
L'economia concorrenziale può servire e può cambiare radicalmente le prospettive ecco perché non pensiate che ora io stia diventando una specie di matto ideologo
Voglio chiudere con un breve passaggio tratto dal saggio con il quale Salvemini e su critica Sociale appuntate nell'estate del mille novecento
Elogiava il federalismo come unica via per la soluzione della questione meridionale era l'estate del mille novecento
E diceva fra le altre le seguenti cose che interessano forse più ancora i settentrionali che i meridionali ma esprimendo questa grande fiducia che questo grande italiana grande meridionale aveva nella dinamica del futuro che muove le cose statiche
L'Italia meridionale scrive dal mille novecento e oggi di fronte all'Italia settentrionale quello che era prima del mille ottocentocinquantanove il Lombardo-Veneto di fronte agli altri Paesi dell'Impero austriaco
L'Austria considerava il Lombardo-Veneto come il mercato naturale delle industrie voi
E i lombardi erano allora ritenuti Fiacchi e privi di iniziativa
Ed era ormai ammesso da tutti che il popolo lombardo era al mondo
Cristina Belgioioso pubblicava i suoi studi sulla storia di Lombardia nei quali cercava di spiegare il difetto di energia dei lombardi
E gli scrittori d'Oltralpe spiegavano una condizione arretrata dell'Italia con l'inferiorità della razza
La Lombardia conclude Salvemini messa in condizioni favorevoli affatto stupire il mondo per i suoi progressi
Lo spesso sarà del Mezzogiorno ecco mi domando se il novanta anni dopo si può prefigurare in questo clima diverso una storia lombarda
Di questo popolo fiacco di cento anni fa anche per il Mezzogiorno
Grazie presidente calmato la parola dottor Ratti Sottosegretario al ministero del Bilancio
Porto anzitutto il saluto del ministro Arcelli che proprio in questo momento è impegnato nel Consiglio dei ministri
E dopo queste brillanti esposizione sono costretto ad annoiarvi
Ma credo di avere il dovere di fare il punto su ciò che è stato fatto
Più ciò che c'è su ciò che deve essere fatto a mio giudizio per il Mezzogiorno
Nel mille novecentonovantatré e nel mille novecentonovantaquattro in presenza di una ripresa economica trainata dalle esportazioni
Le imprese dell'Italia centro-settentrionale sono state in grado di beneficiare dell'aumento della domanda estera e di ricostituire profitti e margini di autofinanziamento l'apparato produttivo meridionale per contro ha pesantemente risentito dall'interruzione dei flussi finanziari conseguenti alla soppressione dell'intervento straordinario
E al prolungato blocco delle agevolazioni industriali che ha finito con l'appesantire drammaticamente la situazione finanziaria di quell'impresa che avevano avviato processi di investimento
Nella fiducia di poter comunque contare sugli incentivi previsti dalla legge sessantaquattro del mille novecentottantasei
In prospettiva
Il venir meno degli sgravi contributivi ed il differenziale di fiscalizzazione degli oneri sociali che ricordo conta molto di più degli incentivi diretti agli investimenti industriali in termini finanziari
Determinando un incremento dei costi non salariali del lavoro rischia di compromettere ulteriormente la competitività del sistema produttivo del Mezzogiorno ove non sia compensato da adeguati incrementi della produttività
Creare condizioni favorevoli ad un incremento della produttività ed in pari tempo in condizioni non antinomiche dell'occupazione è stata la finalità generale sottesa all'azione di governo in favore delle aree depresse
La legge quattrocentottantotto del mille novecentonovantadue il decreto legislativo novantasei del novantatré avevano smantellato come è stato poc'anzi ricordato l'intervento straordinario promuovendo il rapido trasferimento delle ripide delle relative competenze alle amministrazioni dello Stato e regionali
Anche a scapito di una prolungata interruzione degli interventi in corso
Di fatto smantellare una costruzione realizzata in un quarantennio si è rivelato operazione di grande complessità
I cui strascichi si sono dovuti affrontare nel mille novecentonovantacinque attraverso una pluralità di norme e di interventi che con pragmatismo
Anche se con un certo disordine hanno consentito risistemare via via le questioni che non avevano trovato fino ad allora definitiva soluzione
La conversione in legge del decreto legge trentadue del novantacinque che il Governo ha portato avanti con determinazione dopo ben undici reiterazioni
Ha rappresentato il momento conclusivo del lungo iter conseguente alla soppressione dell'intervento straordinario
Ed il presupposto per poter procedere alla determinazione dei fabbisogni finanziari delle diverse amministrazioni in relazione alle competenze trasferite
Il CIPE ha potuto così procedere alla ripartizione delle residue risorse dell'intervento straordinario ricordo che si tratta di oltre cinquantasette mila miliardi di lire
In relazione ai fabbisogni delle diverse amministrazioni per la prosecuzione degli interventi trasferito per l'esercizio di competenza del novantacinque e per il mille novecentonovantasei sono stati ripartiti oltre quindici mila miliardi di lire
Il nucleo ispettivo ha proceduto in pari tempo nelle operazioni di verifica di questi vecchi interventi e quando necessario di revoca
Il passaggio dall'intervento straordinario all'intervento ordinario ha coinciso poi con un periodo di forte riduzione della spesa pubblica e di particolare difficoltà per la spesa in conto capitale specialmente nel settore delle grandi infrastrutture
Inoltre le amministrazioni centrali e regionali erano come è noto notoriamente impreparate sia per l'attività programmatoria che soprattutto per quella progettuale
Nel mille novecentonovantatré e mille novecentonovantaquattro i programmi dell'amministrazione ordinaria non ci sono quindi sostituiti a quelli dall'intervento straordinario
Non si è determinata la prevista continuità tra i due interventi né per quanto riguarda gli incentivi alle imprese
Completamente bloccati dal mille novecentonovantadue né per la realizzazione di nuove infrastrutture
L'intervento ordinario era stato poi avviato con strumenti scarsi in pratica solo quelli della legge quattrocentottantotto del mille novecentonovantadue
Un primo presupposto per l'avvio dell'intervento ordinario a favore delle aree depresse era quindi la ripresa dei programmi di investimento che la pubblica amministrazione
A ciò si è provveduto con l'assegnazione di fondi e l'approvazione di piani di investimento durante tutto il corso del novantacinque ed in questo scorcio del novantasei a favore per esempio dell'edilizia sanitaria dei trasporti di massa del piano delle ferrovie eccetera
Si tratta di risorse per diverse decine di migliaia di miliardi che sono state rese disponibili a fronte di programmi pluriennali di settore delle diverse amministrazioni
La legge quattrocentottantotto rimasta inattuata per quanto riguarda le disposizioni finanziarie
è stata nel frattempo resa operante
Resta il problema a mio avviso di stabilire in che misura le finalità di riequilibrio territoriale debbano essere tenute in conto nei programmi ordinari dell'amministrazione pubblica
E nelle decisioni relative all'allocazione delle risorse a carico del bilancio pur il problema riguarda le amministrazioni statali ma in termini ancora più rilevanti le grandi aziende come le Ferrovie e l'arte e l'ENAS responsabili delle reti infrastrutturali
Tenute nella definizione dei loro programmi a rigorose scelte di investimento basate sulla redditività delle opere
L'esigenza di perseguire obiettivi di riequilibrio territoriale
Rende quindi più complessa la valutazione delle scelte di investimento dovendosi prendere in considerazione accanto la redditività aziendale anche vantaggi e costi per la collettività della coesione economica e sociale
Corollario e la misura dell'intervento finanziari addizionale che può gravare sulla collettività a fronte di tali obiettivi
Nell'avviare la nuova politica a favore delle aree depresse si è mirato a realizzare una più stretta integrazione tra le linee guida di tale politica i principi fondamentali della politica regionale comunitaria
Quale si evince dalle indicazioni del Trattato di Maastricht sulla coesione economica e sociale e dai regolamenti comunitari che disciplinano l'attività dei fondi strutturali
Tale integrazione è stata realizzata innanzitutto in termini di territorio
Le aree depresse definite ai fini della politica nazionale sono ora sostanzialmente quelle stesse interessate agli obiettivi propri dei fondi strutturali Obiettivi uno due cinque b
E degli aiuti a finalità regionale articolo novantadue tre C del trattato
In secondo luogo la nuova politica nazionale in favore delle aree depresse ha mutuato dalle regole comunitarie alcuni principi cardine primi tra tutti primo tra tutti quello di realizzare attraverso la partnership una più stretta Concert
Non è tra i diversi livelli di governo interessate all'attuazione della politica regionale inclusa ovviamente la stessa Commissione europea
Lo sviluppo di strumenti di programmazione negoziata accordi e intese di programma cui sono stati aggiunti i patti territoriali rappresenta un'applicazione concreta nella politica nazionale di questo principio
Infine l'integrazione tra la politica regionale italiana è quella dell'Unione europea deve realizzarsi in termini di risorse in quanto le disponibilità nazionali e comunitarie concorrono congiuntamente ormai al finanziamento degli interventi a favore delle aree depresse
In un quadro restrittivo della finanza pubblica tendono ad assumere importanza crescente anche in termini relativi rapporti diretti dei fondi strutturali nel finanziamento delle azioni da intraprendere
E la legge trecentoquarantuno dell'agosto del mille novecentonovantacinque si ispira proprio a questi principi integrando la normativa dell'intervento ordinario avviato con la legge che ho citato numero quattrocentottantotto del novantadue occorreva però reperire risorse finanziarie adeguate agli impegni da affrontare
Tenuto conto del fatto che le disponibilità residue derivanti dall'intervento straordinario risultavano appena sufficienti
Nonostante la loro muove a garantire la prosecuzione degli interventi già previsti edilizia e che anzi la definizione delle questioni connesse alle domande di incentivi sia pur con le limitazioni in termini di intensità degli aiuti introdotte dalla decisione europea del primo marzo novantacinque richiedevano finanziamenti aggiuntivi di considerevole entità
Le risorse aggiuntive destinate alle aree depresse del territorio nazionale stanza stanziate nel mille novecentonovantacinque
La manovra correttiva del mese di marzo nella legge trecentoquarantuno e finalmente nella legge finanziaria ammontano a circa diciotto mila miliardi
A tale importo si aggiungono i fondi sopramenzionati per il completamento dell'intervento straordinario
Quelli della legge quattrocentottantotto del novantadue e quelli del fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie ammontanti a circa tre mila seicento miliardi per il periodo novantaquattro novantasei
Queste risorse hanno carattere addizionale essendo finalizzata alla coesione economica e sociale così come quelle del fondo di sviluppo regionale dell'Unione Europea sono un po'il pendant di questo fondo qui cui del resto sono appunto in gran parte complementari
Integrando l'intervento ordinario e se consentono di coprire i fabbisogni di azioni prioritarie relativa agli incentivi alle attività produttive al cofinanziamento dei programmi comunitari
All'attivazione di strumenti di intervento particolari comitati territoriali e al finanziamento di specifiche infrastrutture come i trasporti di massa
A questi nuovi interventi soggetti specificamente ha riequilibrato editoriale sono state assegnate dal CIPE nel mille novecentonovantacinque oltre dieci mila miliardi di lire
I non nel rinnovato quadro di certezze normative finanziarie è stato possibile per il governo rifondare completamente la politica degli aiuti destinati al sostegno degli investimenti produttivi nelle aree depresse prevedendo una gamma articolata di agevolazioni
In grado di adattarsi alle preferenze degli imprenditori e alle specifiche caratteristiche degli investimenti da realizzare
Dopo oltre due anni di sospensione sia anzitutto provveduto a chiudere le pendenze dell'intervento straordinario relative alle domande di agevolazione presentata all'agenzia per il Mezzogiorno prima del ventuno agosto del novantadue come voi ben sapete decreti di concessione dei contributi per circa sette mila miliardi sono stati così emessi nel corso del mille novecentonovantacinque
Ciò ha permesso di sgombrare il campo da gran parte delle questioni in sospeso
Mentre la decisione e la Commissione europea del primo marzo ha consentito di disegnare il nuovo sistema in modo di assicurare la trasparenza e la compatibilità rispetto alle norme comunitarie in materia di concorrenza
Si è messo a punto un sistema Gemola attivo che è in grado di assicurare la compatibilità tra domanda e offerta di risorse finanziarie
Rimuovendo il meccanismo a sportello che era proprio della legge sessantaquattro ottantasei
Che alimentando aspettative rifinanziamento per gli imprenditori aveva determinato gravi incertezze sugli oneri a carico del bilancio dello Stato ed in definitiva degli stessi imprenditori nel disegnare il nuovo sistema di incentivazione si è tenuto anche conto dell'esigenza di ripristinare meccanismi agevolativi di natura automatica
In grado di compensare perlomeno in termini di snellezza procedurale quella parte di aiuti soppressi o via di progressiva eliminazione sgravi contributivi fiscalizzazione degli oneri sociali aiuti fiscali
Che tra l'altro si caratterizzavano proprio per la relativa automaticità in sostanza oltre al fondo di garanzia per il consolidamento dei debiti delle piccole e medie imprese ubicati nel territorio dell'Obiettivo due
Che ha tuttavia carattere eccezionale e che deviato e che è divenuto operativo il primo marzo ultimo scorso
Il nuovo sistema giù volativa imperniato sulle seguenti tipologie di aiuto tra le quali le imprese possono scegliere liberamente in relazione ai propri programmi finanziari e di investimento
E qui
Mi sia consentito di aprire una parentesi
E proprio l'imprenditore straniero cui faceva cenno il professor Imperatori poc'anzi e rimasto vorrei dire impressionato dall'articolazione di questo sistema di incentivi
Contratti di programma
Forma propria di agevolazione degli interventi delle imprese di maggiori dimensioni ma aperti anche a consorzi di piccole e medie imprese
Agevolazioni di quella legge quattrocentottantotto del novantadue destinati al sostegno delle attività produttive sotto forma di contributi in conto capitale sono stati soppressi contributi in conto interessi
Il cui livello variabile in base alla localizzazione la dimensione delle imprese può raggiungere intensità massima consentita dall'Unione Europea
Aiuti automatici all'Investimenti macchinario di cui alla legge trecentoquarantuno la cui liquidazione avviene automaticamente da parte delle imprese a valere sui versamenti che le stesse devono effettuare in conto imposte
Il livello di questi incentivi è pari al sessanta per cento dell'intensità massima prevista dall'Unione Europea richiedendo sia le imprese
Un maggiore impegno finanziario e ciò a garanzia della qualità dell'investimento che non è più soggetto alle verifiche istruttorie spesso pesanti della pubblica amministrazione previste invece dei regolamenti della legge quattrocentottantotto
Ed infine esenzione parziale dall'imposizione tributi Area sul parte degli utili reinvestiti garantita dalla proroga della legge Tremonti sancita dalla legge finanziaria
A queste misure è stata assicurata un'adeguata copertura finanziaria
Nel corrente mese di marzo dopo un laborioso iter amministrativo tutte queste misure sono divenute pienamente operative
A sostegno dell'imprenditorialità giovanile sono state rafforzate le modalità operative della legge quarantaquattro
Estendendone sia i settori di intervento che includono ora anche il turismo i beni culturali e la manutenzione dei beni civili e industriali sia le aree di intervento che includono tra le regioni del Mezzogiorno anche le aree del Centro-Nord degli Obiettivi due cinque bis
Nella legge finanziaria del novantasei il suo emendamento governativo è stato inoltre previsto una dotazione di trenta miliardi per rafforzare i consorzi di garanzia fidi nell'intento di perseguire un'azione di contenimento del costo del credito bancario nelle aree depresse
Si è cercato di riavviare gli investimenti infrastrutturali rimuovendo il blocco successivo alla soppressione dell'intervento straordinario
Alla paralisi conseguente alle vicende di Tangentopoli e la travagliata ridefinizione del quadro normativo per la disciplina dei pubblici appalti
La soppressione dell'intervento straordinario avuto conseguenza oltre che sul piano finanziario anche sul piano procedurale progettuale
Venendo meno quelle procedure straordinarie che avevano preceduto all'azione della cassa e dell'agenzia e quelle capacità progettuale che si era accumulata presso questi organismi
Con la legge trecentoquarantuno il Governo ha individuato priorità per il finanziamento delle infrastrutture relative a opere prontamente esigibili eseguibili
Di completamento funzionale ho cofinanziate dei fondi strutturali ovvero dai privati il preciso richiamo a queste quattro finalità distingue nettamente le caratteristiche dell'intervento finanziario rispetta quello cui per decenni si era fatto ricorso con l'intervento straordinario nella stessa legge trecentoquarantuno sono stati previsti finanziamenti atte a favorire una ripresa degli investimenti per la per le infrastrutture idriche
Assicurando al ministero dei lavori pubblici sia le disponibilità necessaria a coprire il fabbisogno di parte nazionale per il cofinanziamento del relativo programma operativo di tre mila settecento miliardi sia la possibilità di avvalersi del supporto tecnico della società Sogesid inoltre come conseguenza della predisposizione del Libro bianco sul rilancio delle grandi opere infrastrutturali per lo sviluppo e l'occupazione è stato istituito un gruppo di monitoraggio presso la Presidenza del Consiglio dei ministri
L'attività di questo gruppo che ha provveduto ad una prima valutazione potrebbe avere ricadute non trascurabili nell'orientare future scelte e decisioni di governo anche in materia di procedure attuative si deve riconoscere tuttavia che tuttora sussistono gravi ritardi nell'attività progettuali ed esecutive dei suddetti programmi come nel caso che l'autostrada Salerno Reggio Calabria anche se il vincolo finanziario è stato rimosso o del possibile rimuovere il problema delle procedure è stato oggetto di particolare attenzione anche per i riflessi che presenta sull'attuazione degli interventi con cofinanziati dai fondi strutturali
Esso ha trovato riscontro e numerosi atti normativi di cui risulta anche difficile dare sentiti riccamente conto
Si è cercato infatti di sfruttare ogni possibile occasione per intervenire nella materia date le difficoltà di proporre fare accertare in tempi brevi un disegno più organico
Per limitarmi alle questioni più importanti
Vorrei ricordare con riferimento alla legge di accompagnamento alla Finanziaria mille novecentonovantasei primo l'istituzione del fondo rotativo già citato per la progettualità istituito presso la Cassa depositi e presti dicono dotazione di cinquecento miliardi
Per il sessanta per cento destinata alle aree depresse allo scopo di finanziare le spese necessarie per studi di fattibilità e l'elaborazione di progetti di massima definitivi ed esecutivi
Con particolare riferimento agli interventi ammessi al cofinanziamento comunitario di competenza delle regioni e degli enti locali
Secondo lo snellimento delle modalità di svolgimento delle conferenze dei servizi
Per le quali è stata finalmente previsto una procedura che delinea tempi certi per il loro svolgimento e fissa termini massimi per la pronuncia da parte dell'amministrazione competente in ordine allo spinoso problema della valutazione di impatto ambientale
L'ultimo provvedimento e di ieri
Un decreto legge che prevede nel caso di gravi inadeguatezze delle strutture pubbliche che il commissario ad acta possa procedere anche tramite altri soggetti tecnicamente dotati
All'inizio del mille novecentonovantacinque l'utilizzo dei fondi strutturali dell'Unione Europea presentava un quadro estremamente preoccupante per un insieme di ragioni che del resto non sorprendono se si pensa all'ingenti residui passivi che caratterizzano i bilanci delle amministrazioni
Nel passato il cofinanziamento nazionale dei programmi comunitari non era stato sistematicamente assicura
Obiettivo prioritario del Governo con l'ottenimento delle proroghe per il quadro comunitario di sostegno ottantanove novantatré è stato quello di garantire il cofinanziamento di parte nazionale per i programmi gestiti sia dalle amministrazioni centrali che dalle regioni
Coprendo per tutti i programmi finora approvati dalla Commissione europea il fabbisogno del primo triennio del periodo di programmazione
Il CIPE nel mille novecentonovantacinque nei primi mesi del novantasei ha provveduto ad attribuire risorse di cofinanziamento nazionale per circa dodici mila miliardi
A fronte di corrispondenti interventi del fondo di sviluppo regionale del FEOGA e del fondo sociale
Quindi non esiste assolutamente più il vincolo finanziario per quanto riguarda i programmi comunitari
Al fine di assicurare una più efficiente gestione delle risorse comunitarie inottemperanza anche agli accordi conclusi con la Commissione europea sono state assunte diverse iniziative per il rafforzamento delle strutture amministrative
Per il potenziamento delle attività di monitoraggio e assistenza tecnica per lo Stealth per lo snellimento e l'accelerazione delle procedure attuative le amministrazioni centrali e regionali responsabili di questi interventi sono stati oggetto di continui solleciti in queste direzioni
Molto resta ancora da fare
Data anche la molteplicità dei centri di spesa interessati
A questo riguardo ricordo che questi programmi sono estremamente complessi quando si parla si danno a queste cifre si sollevano questi dubbi
E queste preoccupazioni circa l'utilizzo dei fondi comunitari bisognerebbe rendersi conto che non vi è un problema ma vi sono centinaia di problema
I progetti
Dei quadri comunitari di sostegno per quanto riguarda l'insieme dell'Unione Europea sono circa cinquanta mila
Solo nel Quadro comunitario di sostegno ottantanove novantatré nel vecchio esistono seicento diverse misure da gestire
In tale contesto un ruolo particolare riveste l'istituzione di un nuovo organismo la cabina di regia nazionale previsto dall'articolo sei della legge trecentoquarantuno come centro unitario di riferimento per le problematiche relative all'attuazione degli interventi cofinanziati dall'Unione Europea
La cabina di regia con la rete delle cabine di regia regionali ormai costituite in quasi tutte le regioni così come ieri abbiamo avuto modo di precisare al Commissario per le politiche regionali signora vuol far Mathis
Ha il compito di impulso e coordinamento delle amministrazioni coinvolte nella gestione dei fondi strutturali
Essa a titola promuovere tutte le iniziative atte a tale scopo
Infine tra i temi prioritari del semestre di presidenza italiana dell'Unione Europea
è stato da noi posta la semplificazione delle procedure comunitarie relativa all'utilizzo dei fondi strutturali procedure che sono anch'esse estremamente complessa e non sempre univoche
Il problema sul quale stanno lavorando Commissione presidenza figura al primo punto dell'ordine del giorno della riunione informale dei ministri dell'Unione Europea del prossimo tre maggio
I flussi di cassa con l'Unione europea sono sostanzialmente migliorati
Il deficit di oltre quattro mila miliardi del mille novecentonovantatré e del mille novecentonovantaquattro si è ridotto nel mille novecentonovantacinque a cinque mille settecento miliardi
E sarebbe stato nettamente inferiore se non avessimo dovuto pagare la prima rata della multa per le quote latte
La nuova organizzazione dell'intervento ordinario per le aree depresse che si può considerare avviata dopo l'approvazione della legge trecentoquarantuno responsabilizza maggiormente le amministrazioni dello Stato
E richiama in una logica di partenariato le responsabilità delle Regioni degli enti locali e delle forze economica e sociale
Pur avendo approntato una gamma ampia di strumenti di intervento anche innovativi come i patti territoriali gli incentivi automatici i prestiti partecipativi che sono consentiti nell'ambito del fondo di garanzia che ho prima ricordato
Il fondo per la progettualità un ulteriore sforzo deve essere ancora realizzato per rafforzare le funzioni di coordinamento ed attuative visto il complesso quadro programmatorio che caratterizza le azioni del Quadro comunitario di sostegno e dei cosiddetti documenti unici di programmazione per le regioni dell'Obiettivo due cinque bis
E mia convinzione e nel nuovo contesto dello sviluppo regionale un ruolo di crescente importanza dovrà essere svolto dalle regioni
Quali soggetti come demandato il coordinamento dell'azione sul territorio in parallelo la progressiva estensione delle competenze ad essi attribuiti
E maggiori responsabilità potranno avere nel processo di sviluppo le autorità locali e le parti sociali come previsto per i patti territoriali in via di definizione da parte del CIPE
Si deve considerare altamente positivo a mio giudizio l'atteggiamento delle regioni del Mezzogiorno che pur conscia dei ritardi e quindi delle difficoltà della sfida
Hanno durante tutti questi mesi rivendicato gli ogni contatto con il governo alla stregua delle altre regioni d'Italia un ruolo più autonomo e responsabile anche per quanto riguarda l'utilizzo dei fondi comunitari
Nonostante l'impegno profuso questa nuova politica di intervento e questi nuovi strumenti non possono tradursi però nei fatti che gradualmente
Le procedure dei regolamenti attuativi dei nuovi incentivi automatici quelli della legge quattrocentottantotto quella cabina di regia nazionale hanno richiesto per essere perfezionate molti mezzi
Il partenariato comporta l'altra parte una messa a punto complessa e spesso faticosa di impegno Progetti risorse di diverse amministrazioni
I programmi operativi le cucce asse novantaquattro novantanove che costituiscono il vero fulcro dell'intervento pubblico nel Mezzogiorno
Dalla maggior parte dei casi sono stati approvati solo di recente e devono ancora passare nella fase dell'attuazione qui rispondo anche ad alcuni rilievi che sono stati mossi non più tardi di oggi dalla stampa questi la maggior parte di questi programmi sono stati approvati
Nella nell'autunno dello scorso anno
Attuazione che si presenta per taluni rilievi per taluni per taluni interventi molto complicata
E peraltro è soggetta alle procedure degli appalti e delle forniture pubbliche ed alle mutazioni ambientali nel rispetto questa volta delle normative comunitarie
Le capacità progettuali ed attuative delle amministrazioni per troppo tempo nel Mezzogiorno abituata ad essere sostituita dall'Agensud devono essere incrementate consolidate
Il Regolamento di attuazione del fondo per la progettualità è in via di definizione la relativa circolare sarei manata tra giorni
Queste amministrazioni devono inoltre abituarsi alle esigenze dei vincoli cui sono sottoposti i fondi comunitari legati a specifici progetti di investimento e non a vaghi programmi
Vincoli analoghi sono stati posti alle richieste delle amministrazioni di usufruire dei fondi stanziati dalle nuove leggi ed in particolare dalla trecentoquarantuno in modo da poterne garantire un uso corretto ed efficace
In definitiva il passaggio da un centro unitario di programmazione progettazione ad una grande moltitudine di livelli e soggetti responsabili è stato avviato ma deve essere concretamente realizzato
Devono altresì confermarsi alcuni segnali positivi come il risveglio delle commesse di lavori pubblici che sono fortemente aumentate nel mese di gennaio e di febbraio nel Mezzogiorno
E delle correnti di esportazione che provengono dal Mezzogiorno e che sono anche se fortemente aumentata nel corso degli ultimi mesi
Le premesse finanziari esistano i soli programmi comunitari valgono circa cento mila miliardi per il periodo novantaquattro novantanove nuovi proprio supposti normative ed organizzativi come abbiamo visto sono stati posti un costante lavoro di monitoraggio dovrà verificarne gli affetti e suggerire gli ulteriori necessari adattamenti
Ed infine un'opportunità per il Mezzogiorno se saprà coglierla potrà essere costituita anche dai cosiddetti programmi Meda che sono stati varati di recente dall'Unione Europea per l'assistenza ai Paesi associati dei paesi interessi ai Paesi associati del bacino del Mediterraneo grazie
Prego professore Perosa di intrattenerci sull'argomento c'abbiamo in agenda mezzogiorno nel cambiamento verso un nuovo meridionalismo
Per tentare de individuare linee di un nuovo e più efficacemente ulivismo non si può non partire sia pure negli stretti limiti di questo intervento
Da una rapida analisi di quali siano stati fino a ieri i Errori alle insufficienze
Dell'approccio metodologico al problema
Innanzitutto è da sottolineare che il Paese ha avuto nella sua storia unitaria
Non ho una ma più e diverse politiche meridionalistiche in quanto se che se è vero che il Mezzogiorno ha sempre rappresentato occupa mente o un problema ad un'analisi più ravvicinata appare evidente che questo problema non ho avuto e Nola caratteristiche unitariamente omogenee
Ma ha sempre offerto un aspetto diversificato e le varie politiche economiche adottate in questi cento e più anni di vita unitaria
Se hanno lasciato immutato il problema nella sua globalità
Hanno tuttavia prodotto talvolta impulsi migliorative talaltra spinte depressive e degenerative ora in questa ora in quell'area del Mezzogiorno
Già pochi lustri dopo l'Unità
Mentre la Puglia traeva vantaggi vantaggi notevoli D'Alba nuova ferrovia adriatica che ama completava direttamente al nord
Dandole un ruolo centrale dei traffici nord-sud viceversa a Napoli già decaduta dal rango di capitale e tagliata fuori dalla nuova ferrovia
Vedeva via via aggravarsi i suoi problemi che si rivelarono al Paese in tutta la loro drammaticità in occasione del colera del mille ottocentottantaquattro si ebbe allora la prima grande del Giappone di Napoli una legge edilizia che stanziava cento milioni di lire del tempo e puntava al risanamento edilizio igienico e sanitario di quei quartieri così in umanamente degradati che erano stati tragico scenario dei circa dieci mila morti per colera si venne così enucleando all'interno dalla questione meridionale una questione Napoli a risolvere la quale ricorrente è stato il ricorso a leggi edilizia oltre a quella già citato ci fu per esempio nel mille novecentoventicinque di fronte al sempre più preoccupante dilagare dalla così disoccupazione la creazione dell'Alto commissariato
Per la città e la provincia di Napoli che provvide ad una serie di cospicue opere pubbliche ma nell'uno e nell'altro caso o in altri casi consimili
Esauriti i fondi assegnati dalla legge
L'occupazione si ridusse e torno la questione di come risolvere il male dell'antica capitale i cui abitanti già Lura carbon milione contrito e di oggi
Ritorno così a farsi sentire la voce di quanti sostenevano ma necessita di un'industrializzazione capacità fu come è noto Francesco Saverio Nitti il primo a compattare con tenacia intelligenza a cavallo del secolo la battaglia per fra Di Napoli una città industriale esempio e stimolo per l'intero Mezzogiorno depresso
Battaglia che si tradusse nella legge del luglio di novecentoquattro per deduzioni detrazioni dalla città
Risultato di esso fu la creazione di un'area industriale ad oriente dalla città nonché la creazione dello stabilimento siderurgico di Bagnoli non una dell'altra non nacquero da iniziativa locale
Ma rendono anche sotto l'aspetto creditizio prevalentemente da apporti extra meridionale
E che significa che la legge non Michel quasi in moto alcun processo di autonomo sviluppo locale si aggiunga che ha prima la guerra di Libia poi le guerre balcaniche e in ultimo la prima guerra mondiale
E non c'è Parrano e definitivamente fortificarono qualunque ulteriore stimolo incentivi previsti dalla legge sarebbero forse state in grado di suscitare
Ancora qualche provvedimento a favore dell'industrializzazione di Napoli lo si ritrova quanto cessata la grande crisi del mille novecentoventinove
Concluso la guerra africana durante la quale Napoli aveva tratto qualche beneficio dai movimenti di materiali e di troppo
E imboccata con l'autarchica la via del riarmo militare
Non sono ripreso lo fiata Ventucci napoletane siderurgica mette metalmeccanica che da sempre avevano lavorato quasi esclusivamente per la difesa ma fatto più importante
Per esplicito volere di Mussolini fu insediato edito dalla città innestando lì un precedente sviluppo uno dei popoli dell'industria aeronautica oltre che ferroviaria
Ma di lì a poco la guerra sconvolse con i centoventi e più bombardamenti di cui Napoli fu vittima oltre che alla realtà abitativa il porto l'intero nucleo industriale urbano e provincia
Se come si è visto
Interventi a favore di Napoli forno sempre determinati da situazioni di emergenza
L'emergenza fu alla base anche delle leggi pro ma promosse da Nitti a foto a Basilicata nel mille novecentoquattro e dalla Calabria nel mille novecentosei
Intesi a porre un argine al progressivo degrado del territorio con progetti di sistemazione idraulico-forestale bonifiche
E a rompere l'isolamento con l'ampliamento e miglioramento dalla viabilità delle ferrovie delle opere marittime le due leggi furono in sostanza provvedimenti per specifiche opere pubbliche
Non affrontavano nella complessità del problema lucano e calabrese compreso l'esoso fiscalità imposta a terre povere disastrate né puntavano ad avviare un processo di sviluppo e di occupazione così
Eseguiti e neppure tutti per ritardi burocratici i lavori pubblici previsti la migrazione permanente dall'una e dall'altra Regione raggiunto cifre ancora più consistente il divario nord-sud risulto Oro poi ulteriormente aggravato all'indomani dalla seconda guerra mondiale che per il modo in cui si svolse
Mentre consentì al Nord ingenua di conservare quasi intatto il proprio apparato produttivo
Lascio il Sud oltre che con tremende distruzione del patrimonio abitativo e di edifici pubblici
Nonché di strade ponti ferrovie porti di governi bonifica eccetera con la distruzione quasi totale del pur modesto suo tessuto industriale tanto che ricomincio
In misura massiccia l'emigrazione permanente
A mezzogiorno verso l'estero
Tra il mille novecentoquarantaquattro al mille novecentoquarantasette riprese pertanto quella legislazione dell'emergenza che già in passato aveva dato frutti così modeste così caduti ma negli anni mediamente successive
Dopo il mille centoquarantasette sotto la spinta anche delle esperienze positive compiuti all'estero
Dalla terra assieme alle ore otto reti negli Stati Uniti e dall'espressione arrivasse in Gran Bretagna furono adottati interventi di più ampio respiro
Che miravano a dare origine a finalmente ad un processo di sviluppo auto propulsivo
Così nel mille novecentocinquanta la Cassa per il Mezzogiorno fu o fu affidato il compito di coordinare le politica fuor del Mezzogiorno con gli obiettivi di sviluppo a carattere nazionale
Ma i cospicui investimenti in agricoltura realizzati dalla cassa e soprattutto la riforma agraria nel frattempo attuata con la creazione o la piccola proprietà contadina
Si accrebbero la produzione non bastarono a rendere più efficiente l'agricoltura meridionale
Così che la migrazione del sud da sotto continuo ma non più verso l'estero bensì verso la regione settentrionale via video in sempre più rapido sviluppo industriale
Apparve al a mano a mano più evidente che non poteva essere lo sviluppo domati cultura la unica e vera risposta assunto sviluppo meridionale a partire dal mille novecentocinquantasette
Non due l'industrializzazione fu posto al centro dalla politica me dualistica
Non è il caso di soffermarsi sugli espedienti escogitate per determinanti nello sviluppo e che caratterizzarono la politica governativa per circa un ventennio
Qui preme piuttosto sottolineare che come più e più che noto nel Sud si industria Rizzo né il divario accenno a una riduzione perché questo fallimento
Il lungo e ampio dibattito che sia andato svolgendo sulle regioni
Circa la mancata creazione di un sistema industriale integrato interagente nel Mezzogiorno
Ha portato alla conclusione che gli incentivi speciali non solo sufficiente a trasformare impresa inefficienti e non competitive in unità industriali moderne o persino ad evitare
L'estinzione di molte di esse
E che nella concessione di incentivi
Se si vogliono i evitare ritardi cattiva allocazione delle risorse bando rigorosamente evitate decisioni poggiate sul favoritismo politico e sulle manovre burocratiche
Si tenga inoltre presente che la progressiva tendenza del costo del lavoro del sud allivella arse su quello del Nord
Ha funzionato dal disincentivo per i nuovi investimenti industriale nonostante la parziale è notevole defiscalizzazione
Degli oneri sociale a favore dell'impresa operanti su anche i fenomeni di recessione equazione chi hanno attraversato la storia economica italiana dal mille novecentosessanta ad oggi hanno avuto un effetto negativo
E impatto negativo hanno avuto anche l'immigrazione e l'urbanizzazione sub vasta scala delle regioni industriale del Nord
Dal momento che hanno dirottato verso di esse crescenti e cospicui fondi pubblici
Sì e cioè che manifestato un contrasto tra le richieste di spesa pubblica scopre di benessere sociale del centro nord e quella scoppi di investimento e sviluppo nessuno
Al di là di queste e di altre cause il mancato decollo del Mezzogiorno va attribuito secondo molto Salvatore all'assenza di un vero e proprio disegno di politica economica generale
Sarebbe cioè è mancato un adeguato coordinamento dello sviluppo industriale di quell'urbano di quello delle infrastrutture delle singole aree
Inoltre specie in questi ultimi lustri provvedimenti originariamente intese perde piccole e medie industrie del sud sono stati applicati anche a quelli del centro nord incentivi permeare depresso il Salvador paggio di indulti e difficoltà
Non sono stati deve scriversi Dicati asseconda delle aree interessate eccetera né si sarebbe adeguatamente riflettuto sui processi di inurbamento fatti fattosi più via via più intenso anche assunto e la conseguenza è stata e continua ad essere in assenza di servizi sociali e di attrezzature urbane tempestivamente predisposto l'affermazione l'affermarsi di condizioni di vita intollerabile un abbassamento del livello medio della deduzione e dei consumi
Un progressivo degrado di periferie rioni popolari il diffondersi di grave forme di devianza sociale
Problemi urbanistici si sono così intersecate intersecati con aggravati problemi economici
La deindustrializzazione è stata accelerata da cronaca Sartor croniche da croniche non colmate insufficienze dei servizi a sostegno dalla produzione
Crescenti fenomeni di disoccupazione si sono inseriti aggravando lo in un tessuto in parte minato da grandi processi il disinteresse civico e di devianza sociale
In questa nuova realtà della depressione meridionale
Occorrono efficaci interventi di ordine pubblico per il ristabilimento di una accettabile sicurezza
Ed ancora un profondo rinnovamento tua pubblica amministrazione a tutti i livelli
Privilegiando otto che è una semplificazione e accelerazione delle procedure amministrativa il ricorso a tutte le forme possibili di automatismo regolamentare
E ancora occorre avviare la ristrutturazione dal punto di vista urbanistico ambientale del territorio meridionale in molte parte si è detto sconvolto dal degrado
Tale ristrutturazione si potrà ottenere
Attraverso il rilancio di politica urbanistica che considerando con attenzione le caratteristiche distintive delle diverse are
Impegna ero le amministrazioni locali
Ad una migliore gestione urbana in cui siano prioritarie
La manutenzione e il recupero dei centri storici e delle periferie dalle infrastrutture agli spazi pubblici e alle strutture edilizie
Un tanto al tempo stesso al contenimento di indiscriminate espansione
Si tratta di politica locale che per divenire efficaci
Non posso vantare di giunte da un adeguato riordino degli enti di programmazione e gestione delle riserve naturali e ambientali
Suggerendo per l'utilizzazione delle prime la creazione di agenzia ad hoc come ad esempio un ente per la gestione delle acque
Per le seconde l'attivazione degli Hare ambientali protette sia costiere che internet
Da considerare come catalizzato ICI della qualità ambientale complessiva del territorio meridionale
L'attenzione alla qualità dell'ambiente meridionale è particolarmente importante a fini strategici sia per la possibile possibilità di localizzazioni di iniziative industriali avanzate
Utilizzando anche le grandi e non adeguatamente sfruttate potenzialità che la ricerca scientifica nel Mezzogiorno
Sia per l'incentivazione il sostegno difforme qualificate e innovative di turismo rilevanti anche sotto il profilo economico per l'intero Mezzogiorno questa politica e da correlare ad una strategia territoriale complessiva di potenziamento e di organizzazione della vettura urbana e del territorio meridionale
Che trova i suoi punti di forza in tre azioni essenziale primo integrare il mezzogiorno dello spazio economico nazionale ed europea
Comunicazioni integrato agli assi europei
Potenziando le attività strategiche errare ricerca decisioni economiche attività internazionali eccetera delle grandi are urbane meridionale
Due estendere lo sviluppo dei grandi centri urbani al sistema urbano minore in modo da realizzare sistemi urbani reticolare
E costituendo un nove centralità nell'avete minore anche attraverso il decentramento ai centri principali
Valorizzare le aree libere tramite la creazione di servizi e Dinoi attività nelle aree agricole marginali per il mantenimento dalla popolazione in loco e di un sistema di aree protette integrato è complementare al sistema urbani
Questa serie di interventi da attuare a breve e medio termine ritenuta una delle vie essenziali per assicurare all'economia nazionale le ampie possibilità di crescita offerta dannato giorno
Il medaglione infatti continua a registrare a differenza delle regioni centro settentrionali un alto tasso di incremento demografico
Che costituisce da solo un fattore di potenziale sviluppo economico ma che abbandonato a se stesso
Esce con il creare non pochi problemi al Paese nel suo complesso
è fuori dubbio
Nel quadro di una politica generale
Delladio abiti politiche generali indicato il posto centrale tocca all'industrializzazione
Tenuto conto che vi sono regioni come l'Abruzzo il Molise per esempio
Che coinvolte nel processo di sviluppo dalla fascia adriatica tendono sotto il profilo delle attività produttive del reddito e dei consumi ad avvicinarsi al centro nord ed altre
Come la Basilicata che appaiono in via di sviluppo viceversa la Calabria la Campania la Sicilia e e la parte ottantina de la Puglia
Sì profilo sempre più come le Regioni in maggiore difficoltà in favore delle quali bisognerebbe specialmente intervenire
E qui in sostanza che si concentra soprattutto la massima disoccupazione specie quella giovanile ed è qui che sarebbe soprattutto auspicabile un adeguato incremento industriale
In particolare dell'industria manifatturiera che è il settore più aperto ai mercati internazionali e quindi più adatto a Boris are il lavoro dell'eccesso di popolazione meridionale
Ma è evidente che per facilitarne
Occorre far pesci una dotazione di infrastrutture Rita blu i servizi a livello esistente nelle aree industrializzate
E mettere le imprese investitrice in condizione di ricavare dai loro investimenti nel Sud redditi non minori di quelli che possono conseguire nel Centro-Nord o altro
Interventi a approvò delle docce
Dovrebbero impegnarsi sulla concessione di crediti d'imposta sull'esenzione tributaria sui più titoli investiti sull'esenzione decennale del reddito prodotto da da due imprese
Sullo sgravio degli oneri sociale con un sistema decrescente nel corso degli anni e totale per un triennio per i nuovi assunti sui servizi reali alle imprese con riduzione del costo di lavori servizi
Con maggiore riferimento ad analisi di mercato alle Coop alla costituzione di reti di rappresentanza all'estero a studi e ricerche di nuovi sbocchi per i settori lavorazione la subfornitura
Al riesame dei meccanismi di stime finanziamento dei costi di gestione e manutenzione dei Nuclei Industriali che sull'attualmente il numero eccessivo e taluni con localizzazione non sempre adeguate eccetera
Ottenere facilitazione concessa dallo Stato le imprese vecchie e nuove che operano o vogliono operare nel Mezzogiorno dovrebbero potersi avvalere di un'idonea assistenza creditizia
E qui si pone il problema del rapporto banca impresa
E cioè che sarebbe assai più proficua ed auspicabile per la crescita industriale che una sola possibile banca fosse di riferimento per ciascuna impresa e si istituisse una maggiore integrazione tra l'impresa industriale e la banca
Nel senso di una collaborazione da parte di quest'ultima che andasse oltre la semplice concessione del credito ma inventore stesse anche orientamento e direzioni produttive e commerciale
Un'ampia possibilità di interventi sia aperta anche con i fondi strutturali comunitari specie in materia di ambiente di ambiente di reti transeuropee nel settore delle infrastrutture
Le politiche a breve e a medio termine in cui dovrebbe tradursi processo di ornamento proprio subito
Dovrebbero essere dipendente le une delle altre è strettamente legate coordinato non solo tra nove sul piano nazionale ma a loro volta con quelle comunità e in conclusione se l'Europa unita culturalmente economicamente e finanziariamente e politicamente e la vera realtà del futuro
E con una visione ancora più ampia al tempo stesso più attento alla realtà vocale
E con una impostazione ancora più concretamente unitario e al tempo stesso più pronta accogliere e valorizzare le caratteristiche del pagare
Che si dovrà guardare a quella parte d'Europa che il Mezzogiorno in cui esista ancora un in è stimato serbatoio di energie di speranza grazie
Il presidente posso per la reazione il presidente Amato
Citando Salvemini
Adesso a memoria non ricordo esattamente le parole ma disse che
I lombardi cinquant'anni ho quarant'anni prima del primo Novecento quando il documento di stampelle mio marito
Causa ecologista
Cioè comparirà un una popolazione quasi parzialmente inferiore pigra un cinghiale degli inutile insomma piacente che non ha citato il primo
Senza
Tanto più che i piemontesi sono i suoi elettori può essere sette gruppi
Mi pare prematuro
Creati e conclusioni
Su quello che occorre fare per il rilancio del Mezzogiorno
Questo perché
Proprio da oggi parte una frase di ulteriori ricerche di confronto per poter arrivare alla definizione di una strategia largamente condivisa e quindi Branzaglia un'azione concreta
Mi sembra comunque e sì poi dire degli interventi che abbiamo ascoltato concordano su un punto
Il rilancio delle regioni meridionali è una necessità e un'opportunità che riguarda non solo il sud ma l'intero Paese
Accade sempre più spesso tuttavia
Che al di fuori del Mezzogiorno si guarda questa necessità con un senso di fastidio quasi di rigetto temendo forte di un'esperienza storica più che deludente gli oneri che questo rischia di comportare
Accade altrettanto spesso poi
E all'opportunità che ha l'opportunità si guarda con distacco se non con indifferenza considerando che New Economy la tête altri mezzogiorno dentro e fuori l'Europa possono finire analoghe e forse più sicure possibilità
La nostra scelta di investire in quelle regioni non fu facile
Molti fattori relativi alla produttività e all'efficienza dell'ambiente esterno c'avevano frenato
Quando verso la metà degli anni Sessanta cadono le condizioni sia per la relativa saturazione degli stabilimenti del Nord sia per i mutamenti della le CISL azione sia per i progressi compiuti dal Sud decidemmo che era arrivato il momento di lasciarci alle spalle i dubbi delle perplessità
Devo dire che da allora non abbiamo avuto occasione di pentirci della decisione pesa
Quando parlo di metà degli anni Sessanta penso a quando fu iniziata l'Alfasud che praticamente nel sessantasei era nel sessantasei che assunse la somma delle responsabilità in FIAT pericolo che il professor Valletta ancora presente diceva acquistano facendo una follia stava facendo un'operazione al Sud e di fatto industrialmente non salta in piedi commercialmente non stava in piedi
Bere ineluttabile con quelle cose che sono ineluttabili che avvengano ricordo che facemmo una difesa accademica persone hanno un'autorità i ministri padre tutto del tutto inutile finta però la cosa che quando delle cose devono succedere meglio che le facciamo noi della mortalità da anzi non solo l'abbiamo confermata ma l'abbiamo per forzata e oggi il Sud rappresenta uno dei più importanti Paolo poli produttivi del noi nel Mezzogiorno abbiamo trenta stabilimenti e oltre cinquanta mila dipendenti
Solo buoni lavoratori anzi direi eccellenti l'avvocato
Partecipe alla vita dell'azienda nonostante un contesto che se non ostile e quanto meno in larga parte estraneo alla cultura di impresa
Diciamo Melfi marchio qualche anni di storia e la qualità degli omini questo è avvenuto molto più rapidamente né quando comunque mezza generazione nel Mezzogiorno dunque è possibile fare industria e operare in modo competitivo c'è c'è un'area che presenta tanti problemi ma bisogna anche dire che l'immagine negativa di cui gode la fa apparire peggiore di quella che in realtà
C'è la conseguenza queste di due questioni che sono stati risolti la prima e la presenza di una criminalità organizzata che venga qui e anche il quadro della legalità e proietta un'immagine estremamente negativa di tutti all'aria prezzi prego pezzi potenziali investitori
E questo direi molto al di là di quelli che sono i rischi effettivi la seconda questione che il Mezzogiorno condivide col resto del Paese riguarda il ruolo della politica il funzionamento dell'amministrazione pubblica
Nelle regioni meridionali lo Stato viene da un periodo lungo e non certo felice di scelte sbagliate tra le quali grandi investimenti fatti a prescindere dall'esistenza per i basilari requisiti di economicità
Che la chimica è rimasto poco e sono a tutti note le vicende della siderurgia banche laddove si tentò la carta di un più equilibrato rapporto fra intensità di capitali intensità di lavoro i risultati non furono confortati
Penso all'Alfasud
Un'impresa che criticano apertamente fin dal suo concepimento sulla base di argomenti economiche produttive e di mercato
L'altra virtù non solo produsse enormi perdite soprattutto per l'autogestione che potremmo dire politica Karameta negli anni settanta e la metà degli anni ottanta si trasferì poi un emblema dell'impossibilità di fare industria nel no
Certo questa è una semplificazione eccessiva ma in un mondo dominato da una comunicazione rapida è spesso un po'schematica certe immagini negative sono difficili e prende tempo a modificare bisogna riuscire a comunicare che altre grandi aziende così come tante piccole e medie vivono ed operano tranquillamente e con successo nel Sud
Toccherà al tessuto delle piccole aziende locali rendono oggi diffusi segnali di una rinnovata stagione di effervescenza in questi imprenditoriale
Questi segnali vanno accolti e vanno valorizzati
Proprio a questo scopo sottolineiamo l'importanza e l'urgenza di una politica che stimoli la creazione di nuove intese e più in generale favorisca l'accumulazione di capitale
Questa esigenza Elisa più pressante dalla constatazione che solo una parte dell'imprenditoria meridionale opera alla luce del sole
Larga parte
Opera ancora nel sommerso
è un'economia clandestina
Che certo non è il suo punto di forza nel contenuto tecnologico dei prodotti o dell'innovazione continua
è un'economia senza che dove a bassa produttività opportunista dal punto di vista fiscale contributivo sempre in bilico sul crinale della sopravvivenza
E sempre esposto ai crinali della criminalità ci si chiede se come è avvenuto in altri tempi in altre regioni del Paese questa sia una fase di accumulazione primaria stessa saga dal sotto sviluppa lo sviluppo se si tratti di una transizione in qualche modo obbligata verso un capitalismo più maturo piuttosto che di una forma interstiziale di difesa che si esaurisce in se stessa
è un fatto però
Che per dare una prospettiva meno precaria queste iniziative economiche pedane avesse l'occasione gli strumenti per riemergere
Occorre una politica industriale Elisa per far crescere e consenta loro di vivere sul mercato aperto
Ma c'è anche un altro aspetto di cui dobbiamo tenere conto
Presupposto essenziale per il successo di qualsiasi strategia di rilancio del Mezzogiorno è che si sciolga un modo più generale che quello dello sviluppo dell'Italia in Europa
Non voglio sentirmi nonché perché dovrebbe avere e della competitività dell'Europa del mondo a tappe successive diciamo l'Italia in Europa del Mezzogiorno d'Italia
L'esperienza di questi anni doveva avere messo in chiaro che la crisi da cui l'Europa è solo parzialmente uscite e di cui le aree deboli
Nel Mezzogiorno hanno sopportato il suo Porcari più gravi costi sociali con una disoccupazione più che doppia della media continentale
Non è semplicemente il risultato di difficoltà congiunturale ma è la conseguenza della scarsa competitività strutturale dell'economia europea
Con l'economia poco competitiva l'Italia poco competitiva la disoccupazione si manifesti e si esaspera nelle zone deboli una di queste mentre del Mezzogiorno però si parla del problema della disoccupazione Calia praticamente si pagamenti da parte del problema del Mezzogiorno
è assolutamente indispensabile che l'Europa torna e ritmi di sviluppo più elevate per farlo non c'è alternativa al risanamento delle finanze pubbliche alla Cresci entro della mobilità e della flessibilità dell'economicità all'accelerazione delle privatizzazioni e all'apprezzamento del mercato e dell'efficienza complessiva del sistema
Allo stesso tempo
è indispensabile un più spedito a completamento del processo di integrazione europea le cui incertezze ineluttabilmente finiscono per danneggiare dell'economia
Cioè otto
Il risanamento importate difesa anche sul Mezzogiorno non solo perché vengono meno le risorse finanziarie car fondi europei fondi nazionali addizionali queste risorse esistono
Quel che è certo è che non potranno essere utilizzati con i metodi burocratici assistenziali del passato la il loro impiego andrà sottoposto a ben più severe procedure ricordiamo azione di controllo
Dunque non si tratta solo di far capire alle altre regioni italiane l'intera Unione europea che il buon utilizzo delle potenzialità del Mezzogiorno così come deve altre aree depresse d'Europa e del loro stessi intendesse per ragioni politiche sociali ma anche per ragioni puramente strettamente economica
Si tratta di dimostrare e di garantire che i mezzi finanziari destinati a queste aree se non vedo investimento e non una cura dissipazione e dobbiamo arrivare a dare questo tipo di garanzia
Non ci nascondiamo che il problema prima che di precise scelte politiche e l'impostazione culturale
E di chiarezza nell'analisi della situazione tuttavia mi pare su un aspetto di fondo Fipav accoglie l'opinione concorde degli studiosi
Ed è che vi sono alcuni fattori decisivi per il decollo pirati economicamente sottosviluppate prima di tutto
Istituzioni che sappiano svolge il proprio ruolo di definizione delle strategie e di scelta di quelli che sono i concetti per i teatri in secondo luogo
Un'amministrazione pubblica
Che sappia gestire conformare l'impiego delle risorse nazionali e comunitarie oltre che offrire servizi efficienti e trasparenti a chi intende impiantare un'attività produttiva nelle regioni del Sud ma infine
è fondamentale
Che l'apparato pubblico in tela jeans chiari formulerete con le forze sociali e gli operatori economici in modo da concentrare il massimo delle energie disponibili fu deciso di ivi di sviluppo dando più forza e credibilità alla loro capacità di dialogare e confrontarsi con i soggetti economici non meridionali
è evidente il ruolo importante spettante al governo
I compiti che lo aspettano sono diversi da quelli del passato ma non per questo meno decisivi
Nella sua azione l'indirizzo
Promozione attive come ordinamento deve infatti muoversi nel quadro dei grandi progetti di sviluppo che stanno prendendo forma in tutto il bacino del Mediterraneo sia sulla sponda europea sia su quello opposto
Sì devo dire che
La presidenza spagnola europea dell'ultimo semestre
Nelle riunioni di Barcellona ha portato il baricentro verso il Mediterraneo di quelli che sono i problemi europea se no tendono sempre e solo verso nord e verso Est e l'attenzione del rientro spagnola a Barcellona sul Mediterraneo sulle coste uva del ministero ed anche sulle coste dall'altra parte teme di tenere sono state portate con attenzione e con professionalità
Non c'è dubbio che questi progetti rappresenta un'occasione importante ma anche una sfida per il nostro Mezzogiorno per tutta l'Italia
In un'Europa che si va completando verso nord verso Arezzo rischiando di accrescere la mozione e infelicità terzino destro continente costituiscono un'opportunità di riequilibrio dei paesi e dei rapporti che non possiamo permetterci di trascurare al tempo stesso
La comparsa di nuove vicini concorrenti o ulteriormente ridimensionare l'attrattività del Sud come aria di investimento
Anche per queste ragioni ci sembra urgente il corpo che all'attenzione dell'opinione pubblica italiana il Mezzogiorno come questione vitale per tutti per parte nostra
Con il progetto che oggi si avvia ci auguriamo di poter contribuire da un lato ad accrescere questa consapevolezza e dall'altra a stimolare l'avvio di azioni concrete
Che permettono di accelerare i tempi di uno sviluppo sano e robusto delle regioni meridionali e se nonostante grazie
Per un motivo istituzionale
Oltre che intellettuale sono molto lieto della rinnovata attenzione
Che l'industria e la finanza rivolgono al problema del Mezzogiorno
Esso è centrale per la crescita dell'economia italiana nella sua interezza
In un sistema economico anche diviso in sottosistemi Galloro parzialmente comunicanti il miglioramento delle condizioni all'interno di ognuno di essi si riflette sempre positivamente su tutti
Lo complesse va bene gli uomini che prima e dopo l'ultima guerra sollecitarono politica economica e volti a superare il dualismo territoriale
Donato Menichella fu in prima linea nel propugnare tale visione
Analisi acute approfondite furono svolte dagli studiosi che negli anni Quaranta e Cinquanta frequentavano il servizio studi della Banca d'Italia
Lo ricorda Paolo Baffi in una delle sue memorie
L'interesse dell'istituto di emissione e ai temi del Mezzogiorno scaturisce anzitutto dalla consapevolezza che e una economia duale pone problemi gravi di gestione macroeconomica anche la banca centrale
La politica monetaria finisce con l'essere necessariamente graduata sulla parte dell'economia italiana produttivamente più avanzata degli in più stretto collegamento con i mercati internazionali
L'avvicinamento della parte meno sviluppata del Paese alle condizioni economico-sociali del centro nord richiede strumenti all'uopo finalizzati
Nelle considerazioni finali dello scorso trentuno maggio ero di nuovo tornato sulla situazione del Mezzogiorno sottolineando la necessità di interventi in materia di dotazioni infra culturali di miglioramento della funzionalità dell'amministrazione pubblica di adeguamento del modo di operare del sistema bancario
L'ampia disoccupazione e il sottoutilizzo della capacità produttiva del Mezzogiorno limitano le dimensioni del mercato interno e le potenzialità di crescita dell'intero Paese
La disoccupazione involontaria è in ultima analisi il risultato dell'incapacità del sistema nel suo complesso di mettere a frutto le risorse di cui dispone
Quando la disoccupazione incide pesantemente sulle schiene giovanili e messo in forse lo sviluppo della stessa società civile
La dotazione di infrastrutture economiche e sociali nel Mezzogiorno è valutabile nel sessanta per cento di quella del centro nord
Particolarmente carenti risultano quelle iberiche le infrastrutture infrastrutture da sole non crea non lo sviluppo ma non c'è sviluppo senza di esse
Nell'immediato la spesa per investimenti di pubblica utilità in un contesto favorevole per la stabilità dei costi e dei prezzi è che assicuri la correttezza delle procedure può attivare la domanda globale della corruzione
Gli spazi non utilizzati dalle forze produttive attraggono gli interessi di forze meno sane
Questi risultano più pervasivi momenti di recessione durante i quali le aziende le famiglie sono maggiormente vulnerabili i lunghi tempi della giustizia civile che lasciano insoddisfatta la domanda di legalità dei cittadini si riflettono negativamente
Sulla certezza delle relazioni d'affari e sull'esercizio dell'attività di impresa in particolare per gli operatori medio-piccoli
Il Mezzogiorno e ricco di potenzialità di sviluppo inespresse in primo luogo soprattutto forze di lavoro giovani e capacità di risparmio
Alla fine del mille novecentonovantacinque le forze di lavoro in cerca di occupazione da oltre dodici mesi erano fa e nel Sud dal quindici virgola due per cento contro il tre virgola sette alle nove
Il tasso di disoccupazione giovanile era per gli uomini dell'ordine del cinquanta per cento a fronte del quindici per le donne del sessantacinque per cento a fronte del quindici da centonovanta la disponibilità di manodopera giovanile può condurre a un sistema di relazioni industriali più favorevole all'attività corruttiva
La seconda potenzialità del Mezzogiorno è costituita dal permanere di una tradizione di elevata propensione al risparmio
Quest'ultimo non trova adeguato utilizzo nell'area a causa di una insufficiente domanda di credito verbali di progetti col
Il risparmio del Sud si indirizza principalmente verso i depositi bancari
Il meno presenti sono le forme tecniche più innovative di raccolta quella indiretta contribuisce soltanto per il dieci per cento al dato nazionale
Poco sviluppati sono i servizi di amministrazione delle risparmio anche in affronto ha un'attività media nazionale tutt'altro che soddisfacente se comparata con altri sistemi economici
Una politica monetaria rigorosa contenendo l'inflazione può essere d'aiuto nel lungo termine favorisce la riduzione dei tassi di interesse agevolando gli investimenti produttivi
Per aggredire alla radice le disparità regionali occorrono interventi specifici di natura strutturale diretti a rimuovere le disse diseconomie esterne e il differenziale di produttività
Spetta essenzialmente al mondo imprenditoriale in primo luogo a quello meridionale cogliere le opportunità di sviluppo del Mezzogiorno e al sistema bancario opporsi ingrato di sostenerle finanziaria
Qualificate presenze industriali contribuiscono a formare un ambiente improntato a un'autentica cultura d'impresa un rapporto integrato tra aziende grandi e piccole all'aperto è la premessa per creare validi distretti industriali
Potrà diffondersi una più corretta impostazione degli affari offrendo opportunità di inserimento per ogni cittadino
Il sistema bancario continua a presentare nelle sue componenti meridionali una situazione di non non piena adeguatezza degli aspetti tecnici per le banche con ha sede nel Mezzogiorno grandi e piccole il risultato di gestione per lira intermediata è stato negli ultimi due esercizi circa la metà di quello degli istituti del centro nord
Ma anche nel Mezzogiorno sono presenti banche con i profili operativi soddisfacenti
Escludendo i principali istituti in difficoltà e limitando l'analisi alla redditività operativa il risultato di gestione non è inferiore a quello della media nazionale
Sul conto economico gravano le elevate perdite su crediti legate a un più difficile contesto di mercato
Nel mille novecentonovantacinque le banche del centro nord hanno fatto registrare un ritorno all'autofinanziamento
Lo stesso esito non si è avuto per quelle meridionali per le quali si è determinato un ulteriore indebolimento dell'assetto patrimoniale
Il sistema bancario nel Meridione può contare su una buona articolazione territoriale rafforzata mi sì nell'ultimo quinquennio il numero dei gli sportelli è cresciuto di mille ottocento unità con una espansione del cinquanta per cento in linea con le tendenze nazionali
I servizi bancari sono stati portati per la prima volta in oltre duecento comuni quelli che rimangono ancora sprovvisti di dipendenze bancarie sono il quaranta per cento del totale contro il ventisette per cento per cento economico
La presenza sul territorio permette di seguire la nascita e l'evoluzione delle iniziative imprenditoriali a livello locale mediante l'attività di analisi informati Simone promozione le banche possono osservare la destinazione delle risparmio intermediato e verificarne l'utilizzo a fini produttivi
Indispensabile evitare di ripetere gli errori del passato porre fine al protrarsi di criteri operativi insoddisfacenti la concessione di crediti basata soltanto sulla conoscenza personale
L'eccessivo peso attribuito alle garanzie luogo della capacità di reddito della fidato la dilatazione delle esposizioni al di là delle reali potenzialità finanziarie della clientela
La frequente erogazione di credito oltre il fido accordato spesso a tassi più elevati
L'abbandono di questo modo di fare banca deve tradursi in una maggiore attenzione verso la qualità del credito relegando in secondo ordine l'espansione del suo volume
Un'accurata selezione tecnica dei progetti da finanziare e nell'interesse il primo luogo degli stessi clienti
Le banche possono aiutarli a meglio formulate i loro piani
Conclusa l'epoca dei grandi insediamenti pubblici le nuove linee di intervento nel Mezzogiorno affidano alle banche l'istruttoria del domande di agevolazione ma una loro corretta applicazione richiede idonee procedure di valutazione del merito di credito
Dalle analisi condotte in sede ispettiva risulta che la percezione della rilevanza strategica del più appropriato modo di operare e non è uniforme nel panorama bancario meridionale
Ma sia cresce con il procedere dell'integrazione del Mezzogiorno nel mercato creditizio nazionale
Le banche del Centro-Nord sono intervenute più volte il soccorso di realtà meridionali che tendevano a deteriorarsi irreversibilmente
Si è accentuato nel tempo l'interesse strategico a stabilirsi nei mercati finanziari del Sud innestandosi nel realtà locali mediante l'apporto di capitali e risorse professionali
Le aziende di credito del Centro-Nord presenti nel Mezzogiorno destinano al finanziamento dell'economia locale una quota del risparmio raccolto nell'aria superiore a quella degli stessi istituti meridionali
A dicembre mille novecentonovantacinque relativamente agli impieghi a breve tale rapporto si ragguagliato al sessanta per cento contro il cinquanta delle banche locali
La crescita delle sofferenze ha interessato tutte le aree del Paese a dicembre del mille novecentonovantacinque il rapporto tra sofferenze e impieghi relativo ai prenditori di credito residenti al Sud era pari al sedici per cento per le banche del Centro-Nord contro il ventitré per quelle meridionali
Tali dati riflettono anche una più accurata selezione e gestione e controllo l'ente
L'ingresso nei mercati meridionali avvenuto in più casi a opera di banche affermate si in aree caratterizzate da uno sviluppo industriale che vede come protagoniste le piccole e medie imprese
Le potrà risultare favorita la nascita di nuove iniziative imprenditoriali contribuendo alla diffusione di un modello di sviluppo auto può Pulsi
In un'ottica di medio periodo di ritorno economico degli investimenti bancari nel Sud è strettamente connesso con lo sviluppo dell'attività di erogazione del credito in favore delle imprese locali meritevoli la destinazione delle risparmio ha finalità produttive ne stimola l'ulteriore formazione crea nuove opportunità di investimento
La Banca d'Italia segue con attenzione la delicata fase che i principali istituti meridionali stanno attraversando
Favorisce la ricerca delle soluzioni più appropriate tiene conto delle problematiche emerse nelle dalle analisi tecniche ed delle prospettive di crescente competitività dei mercati
Le difficoltà di queste banche sono riconducibili alla debolezza del contesto economico ma anche a gestioni non essendo improntate a canoni di correttezza e di efficienza
Ne è risultata una qualità del credito fortemente dette fioccate
Gli interessi dei depositanti e dell'economia del Mezzogiorno richiedono una decisa modifica delle modalità di conduzione finora seguita
Si rende necessario talora passare attraverso una fase di gestione straordinaria al fine di evitare un ultimo un ulteriore deterioramento delle situazioni tecniche
Per salvaguardare i valori d'impresa per impostare l'azione di risanamento
La complessità dei problemi da risolvere richiede un'azione di riassetto articolata e protratta nel tempo
Vanno rimossi fattori che ostacolano il collegamento tra strutture centrali e unità per il repliche Ca'strategie generali e operatività corrente affinché innovati indirizzi gestionali si traducano in comportamenti coerenti
L'obiettivo del risanamento comporta la dismissione delle attività non strategiche e improduttive
La i condizionali conduzione degli oneri di struttura e in particolare di quelli per il personale all'idea ai livelli medi del sistema
Alcuni interventi avviati negli anni passati cominciano a produrre risultati apprezzabili
Dopo l'esatta determinazione delle perdite l'azione di recupero recupero e l'ammortamento delle stesse
Emergono guadagni di produttività e miglioramenti nella qualità dell'amministrazione
La vigilanza rivolge la propria quota ordinaria nei confronti delle banche locali dotate di risorse tecniche e organizzative affinché intorno e s'se si possano costruire un processo di razionalizzazione che dia luogo a imprese bancarie di dimensioni significative
Capaci di assolvere ai compiti impegnativi che le attendono di competere sul mercato
Se l'economia reale robusta il credito delle banche sanno la formazione del risparmio ampia gli investimenti delle imprese trovano finanziamenti a tassi più contenuti da parte di banche più efficienti
In questa fase di trasformazione le richieste formulate nei confronti del sistema bancario talora di sostegno indiscriminato vanno a volte nel senso di stabilire nuove relazioni creditizie
Basate su un approccio trasparente e professionalmente più avanzato
Vorrei concludere con una riflessione
Lo sviluppo economico e civile in definitiva nelle sue forme più elementari affidato all'iniziativa e alla capacità dei singoli
Il Mezzogiorno possiede un insieme di risorse che possono essere rese compatibili con un moderno spirito di impresa e funzionali alla crescita dell'economia
Qualsiasi prospettiva di sviluppo delle regioni meridionali può avvenire soffocata dall'assenza dal diniego Antezza dell'intervento pubblico non in termini di spesa ma piuttosto come presenza di un'azione progettuale e regolatrice
Di fondamentale importanza il compito dello Stato diretto a contrastare la criminalità organizzata
La conduzione dell'amministrazione pubblica a livello locale cerebrale la ricerca del bene comune forse otterrà più difficile mi perdonino i banchieri e gli imprenditori più complessa di quella dell'impresa
Deve come questa svolgersi a un livello alto in senso anche morale non solo tecnico
Ripropongo qui in forma traslata nell'apporto fa fra pubblico e privato ciò che Einaudi diceva del rapporto tra banche e imprenditori
Il banchiere deve essere in grado di guardare dall'alto riconducendo in qualche modo a sintesi ai fini del finanziamento le attività imprenditoriali
Chi amministra il bene pubblico deve essere in grado di guardie di guardare l'attività della finanza e dell'impresa in funzione delle prospettive di posso cicale ed economico per poi decidere se e come intervenire al limite soltanto per regolare le attività stessa
è necessario che amministratori e operatori del Mezzogiorno assumendo consapevolezza delle potenzialità utilizzino atti e e non le riserve di lavoro e di risparmio in un rinnovato sforzo di creatività e di crescita civile
Dallo sviluppo del Mezzogiorno diritti deriveranno benefici per l'intero Paese grazie