Medio Oriente: la visita di Peres negli Usa e di Arafat al Cairo, le ripercussioni della fine dell'operazione "furore", lo sciopero della fame dell'assassino di Rabin Igal Amir

Radio radicale siamo collegati con Gerusalemme con Emmanuel Cars tre argomenti in agenda oggi il primo è la visita di per sei negli Stati Uniti dopo la firma dell'accordo
Per il sud Libano che succede negli Stati Uniti in mano di quel giorno greche per per cercando di sfruttare al massimo le ultime giornate del prima che venga
Metto il Di Pietro ti mostrare le facce dei candidati al Parlamento divieto che entrerà in vigore tre perché varare prima delle elezioni ossia fra pochi giorni appena che concluda l'ammissione del furore l'altro ieri sera perché recato negli Stati Uniti che ha incontrato ieri con il
Incontrato poi col presidente Clinton col quale si incontrerà nuovamente oggi questa notte tu gli argomenti fondamentali all'ordine del giorno negli Stati Uniti uno nati cioè del patto strategico fra il tre gli Stati Uniti due la definizione del patto contro il terrorismo picchiato quello che emerge dalla conferenza stampa di ieri col Segretario della Difesa ve Riccardo è un punto importante l'esperienza della guerra del Golfo e l'esperienza aperto dell'Operazione Furore insediare in maniera chiarissima che non esiste una pesa efficace contro i missili terra terra allora discute adesso i Katiuscia sebbene non siano riusciti a creare danni come vittime nel senso non ci sono stati praticamente morti tre piani questo Giro c'è stato uno durante la guerra del Golfo di fatto però le retrovie sono state completamente devastate la vita civile è stata interrotta e non c'è una una risposta adatta neanche i caccia USA queste vecchie armi di trent'anni fa a vent'anni fa ancora poco più che dei detriti portati a spalla quindi cosa hanno deciso di fare israeliani americani hanno deciso di e questo è stato lo che è stato dato ieri nell'incontro con Ferri Pirlo pare un nuovo visti antica chiusa di continuare nello sviluppo del Biffi Freccia un progetto comune ai tre l'americano e nel frattempo di mettere un sistema che richiama Nautilus che è un un tentativo appunto che risposta ai missili terra-terra tipo Katiuscia non solo nel nuovo accordo che si sta sta per essere definito i particolari li avremo dopo l'incontro per Clinton domani varrà quello che già emerge gli Stati Uniti hanno dato l'ok per in tempi reali l'accesso ai fratelli che americani in tempi reali e si sono espressi nell'impegno di mantenere il vantaggio qualitativo l'esercito sia oggi che il futuro quindi dal punto di vista del patto tra Israele America sicuramente un altro passo avanti i rapporti bilaterali sono direi all'apice di quanto sono stati negli ultimi anni e è chiaramente l'amministrazione americana fa i suoi sforzi per incoraggiare Peretz per dare corda Peres abbastanza in maniera trasparente è un è un una maniera di incoraggiare anche la sua rielezione ricordiamo che alla vigilia delle scorse elezioni allora gli americani decisero proprio in in dirittura d'arrivo prima la campagna elettorale di negare Kashmir l'ex leader Likud le garanzie che il tre le chiedeva per integrare di immigrati che erano arrivati taglio spetta dalla Russia do solo con Israele però si sta muovendo ditta tenete si muovono anche con ritardo Pietro auspicato Arau il presidente libanese che è arrivato in America l'altro giorno vi per la assemblea generale dell'ONU e hanno deciso di fare armi all'IPA donne è stato firmato l'accordo per circa sessanta milioni di dollari nel chiaro tentativo di rinforzare l'esercito libanese e di riportare il potere centrale di Beirut proprio in conseguenza degli accordi dell'Operazione Furore ancora un punto da questo una prospettiva americana Arafat partirà oggi o domani per gli Stati Uniti è probabilmente sarà ricevuto da Clinton questa una sorta di premio per la decisione palestinese di abolire gli articoli
Proprio pargolo proporre e intanto Arafat oggi si è incontrato con il presidente egiziano Mubarak per organizzare forse la prossima il prossimo incontro a Taba per il proseguo degli accordi tra Israele
E i palestinesi e dato che parla dettava come Pepe per il negoziato sull'accordo definitivo predominare prevedere vota proprio dovrebbe cominciare fra pochi giorni ritorniamo alle ripercussioni della fine dell'Operazione Furore il nel Libano in particolare in Israele in particolare nell'infuocata campagna elettorale per le elezioni qui direi che praticamente livelli Courtois facendo tutti gli sforzi per dimostrare che
Non è servita a niente questa campagna furore dicono che gli accordi a cui siamo arrivati sono gli stessi che c'erano nel luglio del novantatré che praticamente non c'è nulla è cambiato i laburisti invece dicono non è vero c'è un accordo scritto c'è un impegno siriano c'è un documento firmato non firmato ma scritto redatto davanti agli americani e c'è una commistione di monitoraggio per cui la situazione è molto diversa e chiaro e su questo sono tutti d'accordo che non c'è stato la nulla non è stato ritrovato anche più attivo che mai probabile recentemente peccato delle pattuglie che cercavano di agire contro bersagli ebraici in Europa e Sudamerica in Turchia non solo la striscia di sicurezza continuare
Donativo scritta fra l'esercito e il urla e questo era questa situazione c'era anche prima quindi l'il PPI della della campagna furore sono decisamente uno dei punti centrali della campagna elettorale
Questo dunque la situazione e naturalmente vedremo appunto se effettivamente perché mi pare che anche dal punto di vista degli abitanti del Nord di Israele questa campagna alle davamo alcune agenzie in cui il sindaco di Kiryat Shmona non si come dire non non si pronunciava favorevolmente per l'esito appunto vedremo se poi questa campagna avrà degli effetti negativi per Peres
Per l'esito elettorale in particolare questo lo vedremo prospera avrà
Il sindaco di crearci vuole quello conosciamo l'uomo Likud tali era uscito colleghi nella scissione dal Likud poi le vie Tornatore prostrato Run praticamente rimasto fregato se così si può dire a avuto la posizione aprioristica ancor prima di Rieti sapere l'esito dei negoziati si era già dichiarato contrario per cui va un pochino preso con con le debite proporzioni la sua presa di posizione un altro argomento che sta prendendo arresto la campagna elettorale e il ritiro da Hebron riterrà che però che formalmente gli italiani avrebbero dovuto fare già circa due anni fa se non sbaglio che poi le cose sono tirate lunghezze aspettava il cambiamento dello statuto da parte dei palestinesi adesso cambiamento c'è stato per esporrebbe a fare il ritiro Yossi Sarid ha presentato una mozione di decisioni in Parlamento perché venga fatto immediatamente d'altro canto però i religiosi di cui per terra che il carattere di avere come alleati punto pare dopo le le elezioni chiedono di rimandare il ritiro da Chabrol fino a dopo le elezioni questo lo chiede anche l'opposizione per cui perché tratta tentenna l'impressione che voglia fare una cosa graduale fare entrare gli osservatori norvegesi che son già entrati fare entrare in un secondo tempo degli ispettori palestinesi disarmati e solo dopo fare il ritiro del tanto guadagnare qualche settimana banchetto che per età ha risposto a un appello del rabbino sefardita Ovadia Yossef che gli chiedeva conto di rimandare dicendo dobbiamo rispettare i nostri impegni bisognerà vedere cosa succederà cosa Perez deciderà quando tornerà dagli Stati Uniti intanto a che però d'atmosfera e di allarme i insediamenti israeliani oggi hanno indetto una giornata di digiuno e preghiera sicuramente nei prossimi giorni se ci sarà un ritiro che provano punto estremamente caldo e una perdita il punto più caldo dei territori a che fossi mondo alla vigilia delle elezioni ci sarebbe da aspettarsi dei disordini degli attentati probabilmente anche per lo spargimento di sangue a sicuramente siamo alla alla vigilia della della campagna elettorale per cui alla vigilia delle elezioni per cui credo
Dire che nelle prossime settimane sentiremo di nuovo a parlare di Cipro in un senso o nell'altro perché temo che ci saranno pediatrica concludiamo ma nel se non è altro da aggiungere ancora una piccola notizia
Abbiamo tempo Ica la MIR l'assassinio di Rabin che è stato trasferito nel carcere definitivo dove dovrà scontare l'ergastolo ha cominciato uno sciopero della fame in protetta a quelle che definisce condizioni umani nelle quali viene incarcerato e condizioni praticamente sopra le seguenti intanto è sotto costante controllo di una televisione a circuito chiuso a otto libri otto testi sacri che ha scelto a disposizione in cella un'ora d'aria un tram ristoro e praticamente in isolamento un giornale al giorno e ha diritto a me dorati limitati i membri della famiglia una volta ogni due settimane queste condizioni sono molto diverse da quelle nelle quali era fino adesso perché era in una prigione vicino a Tel Aviv coinvolto col processo c'era molto interesse della stampa Clemente anche adesso che l'interesse pubblico sta calando
Il giovane si rende conto di cosa lo aspetta per i prossimi venti o trent'anni la sua reazione però del Papa un inizio di sciopero della fame dinanzi a mancanza ridere