"Il PDS con l'Ulivo per cambiare l'Italia" organizzato dal PDS

Buongiorno a tutti io richiamo figlia massoni come avete sentito e sono la Presidente della la nuova presidente della nuova provincia di Biella
Prima delle elezioni faceva parte di una specie protetta dal WWF cioè quella degli indipendenti di sinistra
Adesso sono sono ancora si può dire che ho cambiato mestiere adesso faccia presente l'autrice Divella prima facevo il medico perché vi racconto queste cose non sono così diciamo un po'personali perché penso che sia importante riconoscere che quello che sta succedendo adesso negli enti locali diceva Chiamparino ha prima
Una cosa molto nuova è molto diverso da quello che succedeva prima
E cioè Biella può essere impresa prototipo diciamo di un nuovo modo di fare politica che c'entra moltissimo con il soggetto di quello che stiamo discutendo noi oggi e cioè dei dei comitati Prodi e dell'Ulivo della in particolare un prototipo perché è una provincia veramente nuova nel senso che è una delle nuove otto province
Delle vie tra le cento che l'Italia oggi via e questo a un particolare non da poco conto in quanto essere una Provincia nuova una serie di svantaggio infiniti
Per esempio che non abbiamo ancora il personale non avviene per certo periodo di tempo non abbiamo avuto neanche le sedie
Su cui sedersi però ha un grande vantaggio e che permette proprio perché è un prototipo di lavorare in una maniera nuova di costituire gli enti locali in una maniera nuova
Io credo che delle società fortunata anche per un'altra cosa perché non solo non siamo nuovi da questo punto di vista e siamo andati a abbiamo vinto le elezioni abbastanza inaspettatamente
Nel senso che prima delle elezioni l'esercente stilista era dato trenta settanta e abbiamo vinto sessanta quaranta e quindi
Eravamo già prodotti pali prima perché la giunta del Comune di Biella comune capoluogo
Aveva costituito una Giunta di centro sinistra con atto a nove mesi di anticipo altri appena nel mese dentice
Ho rispetto a al alla vincita delle delle elezioni di maggio quindi diciamo così che c'è stato per traffici di gravidanza del centrosinistra che si è
Chi si è portata avanti nel comune nel comune di viene chi permesso alla Provincia e forse ha permesso alla popolazione di chiacchiere che questa
Straordinaria avventura cominciata appunto nel comune finita con le nostre lezioni Katia Noventa non era un un mostro a otto è emanerà una cattura di tale Chiavenna gambe e braccia perenne a camminare lavorare e in che cosa
Gli enti locali possano essere prototipi per un modo nuovo di fare politica
Prima di tutto perché vorrei essere un pochino critica certe volte almeno rispetto alla mia città non se ne abbiano a male biellese che sono qui rispetto a come sono stati fatti un po'ai Comitati Prodi nella città
Cioè con un un minimo di verticismo già alcune persone che si conoscevano da molti anni che appartenevano a in alla sinistra ad altra c'è persona messe insieme hanno fatto Comitato Prodi invece nella nella provincia anche nel comune in molti altri comuni piccoli comuni ai grandi Comuni del Biellese le cose sono nate più dal basso gli eletti del centro e della sinistra hanno cominciato a lavorare insieme
E hanno cominciato a vedere che se c'era un programma sul quale ci si poteva intendere e c'era un obiettivo quello di governare il territorio in un certo modo diverso da quello precedente
Alcune barriere anche intellettuali anche di lunga militanza in parte diverso e che sono state per molti anni in contrasto l'una con l'altra potevano cominciare a colloquiare e potevano cominciare a colloquiare sulla base del farti e delle idee e non sulla base dei preconcetti io credo che questo sia un e norme
E straordinario elemento da un certo punto di vista anche per me che pur essendo della specie protetta delle degli indipendenti di sinistra non avevo mai avuto a che fare a che fare con tutto una parte del centro dalla Democrazia cristiana di sinistra e liberali
Ai socialisti che in realtà lavorava nel mio territorio io credo che queste siano esperienze attraverso le quali si deve passare se si vuole che l'Ulivo metta radici
Io vivo in un territorio dove l'Ulivo non c'è c'è il castagno ma il concetto esattamente lo stesso ci davano esserle era
Penso che Chiamparino abbia detto una cosa giustissima gli enti locali sono oggi il laboratorio dove si creano i nuovi quadri dirigenti per la politica del futuro
Gli enti locali sono il laboratorio dove le idee che faranno diverso da la politica del futuro devono essere ventisei in gestazione perdonatemi questo
Questa metafora un po'femminile
E questo perché perché è lì che i problemi ci sono e delitti problemi sono ad un livello per i quali si possono trovare delle soluzioni io non credo che avrei lasciato il mio comodo lavora di ricercatrice scientifica se mi fosse stato proposto scusatemi un attimo di
è presente
Di diventare il sindaco di una grassa si città perché penso che il livello di conflitti e il sociali economici di urbanistici tutti i tipi che ci sono nelle grosse città rendono estremamente difficile la la la il lavoro dei dei sindaci io spesso penso a Castellania gli altri Sindaci delle grosse città isola meta veneta presenti affacciare di quello che devono risolvere
E quando si è sottoposto gene di pressioni creare idee nuove e molto più problematico di quanto non lo sia invece nella relativa calma
Degli enti locali lì devono venire fuori le cose e da lì devono poi essere trasferite
Con un movimento di onda continua verso verso il centro verso il centro del sistema
Io penso che questa sia la scommessa che noi dobbiamo dobbiamo prendere e sulle nostre spalle e portare avanti
è nei prossimi niente nei prossimi mesi sia come produzione di idee sia come produzione di squadre perché quello che manca ancora un ricambia di persone che sappiano
Fare come io sono una che non sapeva fare la poetica probabilmente non non so ancora fare adesso che ci faranno spero a quattro anni per imparare
E poi chissà fa notare si sa che cosa succederà dopo
Grazie
Però vedere francamente
Occuparsi del governo del territorio su una scala come dicevo relativamente piccola è un lavoro estremamente interessante e come me moltissima altra gente può imparare ad amarla
E quindi io credo che dobbiamo sempre di più spingere in questa direzione
Perché abbiamo un compito difficilissimo davanti che quello di far quadrare il cerchio cioè fare sicché il benessere economico del Paese rimanga ma che nello stesso tempo i conflitti sociali non salgano alle stelle quello che sta succedendo in faccia al posto momento
E abbastanza emblematico non si può governare formano di ferro perché chi governa con mano di ferro automatica automaticamente crea dei conflitti sociali che sono ingestibili allora
Le soluzioni non sono facili e questo dobbiamo tutti renderci conto le istruzioni sono probabilmente difficili e molteplici però io penso che per l'appunto sia a livello delle amministrazioni locali sempre più Chirac andando dal piccolo verso il grande che si possano trovare delle soluzioni che permettano a tutti un un livello di qualità della vita sufficiente
Senza rovinare da da da un lato l'economia del Paese e dall'altra senza provocare sofferenza inutile la popolazione grazie
Non so come si comincia a portare un saluto ma voglio dire che sono contento di essere qui con voi stamattina
Come diceva Sergio Chiamparino introducendo questa manifestazione di stamattina
Io credo che due anni fa in questa città abbiamo avuto una grande intuizione
E l'intuizione è stata quella di mettere insieme riunire culture storie prospettive diverse per fare un progetto di cambiamento
Questa è stata la grande intuizione non sapevamo che erano come ha detto Sergio le radici dell'Ulivo ce ne accorgiamo oggi e siamo fieri di aver avuto questa grande intuizione
Io dico che per questo il nostro nuovo ero nuovo non vero immobilismo che abbiamo visto poco
Noi
Noi abbiamo radici abbiamo radici profonde abbiamo radici ciascuno nelle nostre culture ciascuno dei nostri valori ciascuno nelle nostre storie personali
E sono queste radici che abbiamo messo in gioco queste storie personali queste culture per costruire un progetto politico di cambiamento
Io credo che quello che ci distingue
è il grande senso dello Stato il grande senso delle istituzioni che noi abbiamo e che sappiamo coniugare con le difficoltà dell'amministrare del governare noi non siamo portatori di interessi particolari
Io credo che noi vogliamo interpretare l'interesse generale di questa città così come credo siamo pronti a interpretare l'interesse generale del Paese
La nostra esperienza personale le nostre culture le nostre storie mi pare che noi le portiamo cambiandole
Io non sono arrivato e mi ha fatto molta come dire molta tenerezza sentire le parole della presidente della provincia di Biella no perché ci sono tante storie si assomigliano ma io credo che né lei né io né nessuno di noi
è andato ad amministrare la provincia di Biella o la città di Torino pensando di fare quello che stava facendo per il nessuno di noi è uscito da un'azienda per andare ad amministrare un'azienda
Sono di uno
Nessuno di noi
è uscito dalla sua professione per andare immaginare che lì si allargasse il campo dei suoi interessi noi abbiamo rinunciato a
Abbiamo rinunciato abbiamo messo al servizio la nostra esperienza e sappiamo e abbiamo capito che governare è una cosa molto difficile molto agli Uffizi allora questa questa la scommessa questa la spinta e la sfida è quella di sempre e la sfida fra la memoria e la speranza
La memoria delle radici la memoria di quella che è la nostra storia di quella che è la nostra esperienza di quelli che sono i bisogni di cambiamento
E la speranza di saperli far diventare progetto politico questa è la sfida ed è alla base dell'intuizione che due anni fa abbiamo messo in campo a Torino
E allora io credo che sia per questo che se guardiamo con serenità con equilibrio quello che sta succedendo nella nostra città che sta succedendo in tutte le città che noi stiamo governando quelle grandi quelle piccole le province agli enti locali
Allora noi ci accorgiamo che questo Paese sta cambiano
E sta cambiando nel modo giusto perché sta cambiando dal basso laddove si sono i bisogni laddove ci sono i problemi della gente
Sta cambiando con molta fatica
Certo restano tanti problemi bisogna fare delle scelte non tutto si riesce a fare subito ma quando come noi a Torino in una città
Dopo più di dieci anni credo quindici riusciamo a rifare per esempio il bando per le case popolari
Quando riusciamo quando riusciamo a fare riaprire servizi che erano chiusi da tantissimo tempo
Quando riusciamo a mettere dei germi dei sistemi dei segnali di sviluppo in questa città che era destinata al declino al degrado e che non ha ancora vinto questa scommessa perché quella prospettiva è ancora lì perché il problema dell'Alenia al problema dell'Olivetti o queste queste prospettive sono sono dietro sono dietro le nostre spalle ma sono anche davanti i nostri occhi no allora noi sappiamo che questa scommessa non l'abbiamo ancora vinta però abbiamo la percezione precisa di avere cominciato a mettere dei sistemi di sviluppo
Abbiamo la percezione precisa di avere dato un respiro a questa città un respiro è una prospettiva è molto difficile e molto faticoso mai così che si cominci a un cammino lungo che deve continuare un passo dietro l'altro nella direzione giusta
E allora e concludo
Io credo che quella grande intuizione che abbiamo avuto due anni fa
Io credo che abbia bisogno di un secondo passaggio molto importanti
Che è quello di costruire uno spirito di coalizione sul project sulle cose da fare
Io credo che noi non dobbiamo più avere paura di questa strada che abbiamo imboccato la strada giusta e la strada che cambia questo Paese ma abbiamo bisogno come posso dire di costruire quella cultura che unisce quella cultura della coalizione che ancora un po'fatica a crescere io credo che fatica a crescere perché dobbiamo come posso dire farla crescere come dicevo prima ancora di più dal basso io credo che molte delle discussioni che sentiamo
Tra questo e quel personaggio tutto sommato abbiamo la sensazione che ci passano sopra la testa per dei problemi richiedono una progettualità molto più efficaci
E allora noi e da lì che dobbiamo partire e credo che sia questo il secondo passaggio che ci aspetta e io su questo credo per riuscire a cambiare le nostre città del nostro Paese
Rane per questo suo saluto come dicevo all'inizio di questa introduzione dico la mia brevissima introduzione noi vogliamo che il messaggio forte in questa manifestazione sia la priorità dell'Ulivo
E perché questo perché questo avvenga evidente che in una città come Torino L'Ulivo non può non occuparsi non può non dire la sua su questioni che vanno come l'Alenia
Come da anni
Che mandò persino al di là del valore diciamo già grandissimo se c'è alle migliaia di posti di lavoro stabilimento ecco insomma e perché hanno un valore simbolico parlano del futuro dell'Italia
E allora io credo che un contributo che possiamo dare
Per rendere più forte e chiaro il messaggio e quello di dare la parola per l'ultimo intervento a un rappresentante del consiglio di fabbrica dell'Armenia avevo nautica Gabriele Giuffrè
Conta quello che farà verrà osservato
Evidentemente segno tutte
Pure ringrazio care compagne e cari compagni deve evitato l'opportunità di parlare ancora una volta di questa questione dell'Alenia e di sottolineare le ragioni per le quali riteniamo che questa vicenda assume dei caratteri
Di politica industriale che coinvolgono l'intero sistema Paese e che non si risolvono con la conclusione da la vertenza sindacale che appare ormai avviata la sua fase conclusiva
Se infatti per quanto riguarda il settore spazio registriamo con favore il fatto che la Finanziaria approvata al Senato contenga stanziamenti che consentono invertire la tendenza di progressiva riduzione delle risorse reali
Che metteva a rischio la sopravvivenza stessa dell'attività spaziali nel nostro Paese
I duecentocinquanta cassintegrati torinesi di Alenia Spazio sono rientrati
E se non ci saranno colpi di mano alla Camera cosa che non è esclusa
Sarà possibile proseguire l'attività di sviluppo della stazione spaziale internazionale
Che vedrà così con importante qualificata partecipazione italiana
Parlando permane invece testualmente grave la situazione del settore aeronautico
La ristrutturazione di Alenia Aeronautica iniziato nel mille novecentonovantadue
Ed è causata non solo dalla ben nota contrazione del mercato internazionale sia civile che militare
è chiaro che il picco il pittore tutte le industrie nautiche del mondo nessuna esclusa sia in America che in Europa
Ma nel nostro caso specifico soprattutto dai contemporanei stretti della dissennata politica industriale perpetrate dal management dell'azienda attorno alla metà degli anni ottanta
Infatti in quegli anni che si prese la decisione di investire all'incirca mille cinquecento miliardi per la realizzazione due stabilimenti anomala ad elevata automazione i e per grandi serie capace pensate di sostenere la produzione dell'intero mercato europeo
Da sola no la stesse
Per fare un paragone e come se l'investimento di Melfi anziché dalla FIAT Auto fosse stato fatto dalla Ferrari cioè da un'azienda che produce
Centinaia di di alto e in maniera quasi artigianale all'anno improvvisamente dovrebbe trovarsi a riempire uno stabilimento per produrre centinaia di migliaia
Questo quindi una scelta tipica di quegli anni quando il potere politico locale e quello industriale operavano supportando sedicente in assenza di strategie globali senza curarsi dell'utilità e delle conseguenze di queste scelte
Si scrive in questa logica quindi l'abitazione di stabilimenti di Nola che si chiarisce che si caratterizzano sono parole del governo queste contenute nel piano per la nautica di cui dirò dopo
Per la forte automazione per l'estrema rigidità e non la ditta di vita degli impianti
Per il modesto contenuto tecnologico delle lavorazioni cioè di basso valore aggiunto
Nella medesima logica sono anche stati fatti investimenti nell'area di Grottaglie dove sempre con denari pubblici si è incominciato a costruire uno stabilimento che dovrà diventare il centro di eccellenza
Per la realizzazione delle gondole motore che sono quegli involucri che contengono il motore non aulici che sono sembrano banali ma in realtà hanno bisogno di pare che pecore oggi a suo padre per quanto riguarda la parte di Didier via Ustica segrete acustico che bisogna collocare dentro per evitare che glielo le comunità civile vi siano rapporti vengano assordati quando passano i velivoli ettari caselle ne sa qualcosa
Quindi sono per creare queste queste gondole e per determinare creare un centro di ricerca proprio per i trattamenti acustici ora questo stabilimento non ancora completato e abbandonato in attesa di compratori che non si trovano e le gondole che ora si fanno a Torino e che gli avrebbero dovuto andare prenderanno la via dell'arma che vi Varese
Mentre la ricerca acustica dopo essere stata avviata sempre qui a Torino è stata abbandonate
Per sostenere la scelta ormai irreversibile di Nola e quindi tentare di recuperare gli elevatissimi costi l'azienda ha deciso di ristrutturarsi ti dislocandosi e riducendo sia le capacità produttive che quelle progetto attive
Modificando la sua fisionomia acquisite in cinquant'anni di attività
Rischiando di passare da una vocazione all'alta tecnologia che si esplicita le collaborazioni internazionali con responsabilità di Progetto parlo del tornado parlo della nei sparo delle fa all'avvocato della carpenteria metallica in concorrenza con i paesi in via di sviluppo
Alla faccia dei sogni di gloria del nostro Paese
A parziale recupero di questa scelta grazie alla mobilitazione in primo luogo il PDS riso senatori e deputati
Degli enti locali con in testa sindaco di Torino del Politecnico e dell'intervento dell'intellettualità ma direi di tutta la città di Torino che hanno premuto sul presidente del Consiglio Dini per la prima volta al dopoguerra il governo ha predisposto attivando fondi dalla legge ottocentootto un piano per il settore aeronautico
Che pur rappresentando un passaggio necessario di fronte alle questioni dell'emergenza
Non basta a rilanciare la presenza italiana nel settore
L'assenza gli obiettivi strategici a livello delle grandi alleanze internazionali e dei progetti integrati
Il rischio e che il piano al di là della parziale boccata di ossigeno finanziario l'impresa è oltre alle all'Alenia di nel sentirlo ne beneficiano la busta elettroniche alla Fia l'Aermacchi la FIAT addio e dal fastidio
Non riesca a modificare le condizioni strategiche e la direzione di marcia di processi in atto
Per tutti questi motivi riteniamo molto pericoloso ma c'è anche l'Alenia di procedere ad una pesante ristrutturazione con chiusura questo l'elemento chiave a Torino e con un pesante confuso ridimensionamento nell'aria di Napoli
Senza che siano indicati di concerto con il governo lei per forza tecnologie alleanze valorizzazione delle capacità progettuali che devono calendarizzare gli indirizzi strategici
La capacità progettuale operativa di Alenia non può esser logica conseguenza di ristrutturazioni decise sulla spinta dell'emergenza ma deve essere una scelta lungimirante da cui devono discendere Gysi ordine suturazione chiaramente mirata rilancio dell'azienda
E quindi opportuno che una vertenza così difficile che riguarda un settore strategico e coinvolge migliaia di lavoratori
Debba trovare una soluzione negoziale che tenga conto delle legittime aspirazioni
E capacità umane e professionali di ogni sito senza forzature di parte o tentativi di innescare una guerra fratricida tra nord e sud che si concluderebbe a discapito di tutti per quanto riguarda la torinese nella quale sulle mantelle insieme il sistema assemblaggi fino alle prove di volo e con il conseguente trasferimento di parte la progettazione e di tutte dico tutte le attività produttive
Si richiede
Ho perso seriamente
Legata all'operazione sia svolta gradualmente nel tempo senza collocazione di persone in cassa integrazione a zero ore e con un piano di investimenti che renda credibile la scelta della vocazione pericoli velivoli spiegano dalla torinese
Sensazioni positive che rendono credibile questa scelta la seconda sequenza e la non reversibilità dell'emorragia di tecnici qualificati ed operai specializzati con il definitivo collasso veramente di Torino che al di là di ritenzione aziendale non sarà più in grado di svolgere la missione affidatigli
Dicevo all'inizio che questa vicenda assume dei connotati di politica industriale
Che coinvolgono l'intero sistema Paese che non si risolvono con la conclusione della vertenza sindacale
Intendevo dire che presentano spaziale come per gli altri settori ad alta tecnologia informatica telecomunicazioni eccetera
Occorre che il Paese intervenga quando le scelte strategiche globali che coinvolgono la politica estera il modello di difesa la politica industriale e degli investimenti e non per ultima la formazione in poche parole occorrono le scelte politiche e programmatiche chiare e forti che siano in grado di terminare lo sviluppo e non solo il rincorrere dell'emergenza quando i buoi sono ormai scappati
Un partito come il PDS e a maggior ragione l'Ulivo che si candidano al governo di questo Paese devono compiere delle scelte chiare e conseguenti se pensano che l'Italia oltre che il paese della cultura e dell'arte
Del buon gusto e del design dell'ingegnoso Perosa piccola e media impresa sia anche il Paese della scienza e della tecnica
Sarebbe davvero un delitto dovessimo nuovamente assistere alla fuga delle nostre migliori teste cascasse tali occasioni di formazioni a medio ed alto livello per mancanza di possibilità di svolgere la propria professionalità in industrie strutture nazionali questo il tema senz'altro di portata nazionale non può comunque essere trascurato nell'ambito inadatta torinese se è vero che la città alle capacità almeno per ora
E l'ambizione di diventare il polo tecnologico italiano con un occhio rivolto all'Europa contando sulle sinergie tra università e il Politecnico i centri di ricerca e un tessuto di aziende ad alto contenuto tecnologico
Quando il sindaco di Torino dichiara di far diventare il caso legna la vertenza la città di Torino credo che intende esattamente questa cosa
Torino non può perdere il patrimonio tecnologico industriale costituito da aziende come l'anemia pena la decadenza viene evitabile assoluta dipendenza dalla figlia grazie
Virtuale
Carta causale queste diavoleria tecnologica e quando si trova sulla carta la mattina
Compensato ha qualche difficoltà volevo ringraziarvi tutti perché m'hanno detto che abbiamo raccolto più di un milione e mezzo alle porte quindi
Do la parola a Massimo D'Alema che
Offrì io
Sì questa
Fa parte della modernità
Non è una gli aspetti mi piaceva
Io credo che oggi qui da noi
Ci sia spetti un discorso chiaro
Un discorso chiaro sull'avvenire del nostro Paese
E su come uscire
Dal rischio di un confuso avvitamento della vicenda politica italiana
Dal rischio di un logoramento delle istituzioni democratiche
Dal rischio che quel grande processo di rinnovamento
Chi ha investito la politica e le istituzioni
Processo in corso
E che tante speranze ha suscitato dei cittadini
Finisca nella palude del trasformismo
Delle manovre di piccolo cabotaggio
Delle furbizie italiche
Che speravamo fossero per sempre alle nostre spalle
Io cercherò di dare queste risposte chiare
Di porre dei problemi
E di indicare dei passaggi che mi sembrano ineludibile
Innanzitutto perché non è in gioco soltanto la prospettiva del nostro Paese
Lo sviluppo della vita politica italiana
Ma anche la credibilità e il prestigio dell'Italia in Europa
Non si può giocare con l'Europa
Farlo diventare
Un tema del balletto e delle manovre di casa nostra
Costruzione dell'unità europea un grande orizzonte
Politico e di governo
è una sfida importante
E se noi vogliamo essere credibili cercare di recuperare una qualche credibilità
Noi abbiamo il dovere quando il quindici di dicembre si riunirà Madrid il Consiglio europeo
Il Presidente del Consiglio deve essere messo nelle condizioni di dire ai nostri partners che cosa succederà
Se ci saranno le elezioni
Come quando
Di modo che le scelte del semestre italiano siano rese compatibili
Con la realtà della situazione politica del nostro Paese
Nulla sarebbe più negativo
Dunque cincischiare fino all'ultimo
Di una situazione nella quale poi non saremmo in grado di mantenere gli impegni
A cominciare da quello
Di dare avvio sotto la presidenza italiana
Alla conferenza intergovernativa
Che dovrà segnare una nuova importante tappa nel processo dell'unità europea
E sarebbe anche ora
Che nella politica italiana
Oltre ad usare l'Europa
Per ballare accinto corno
A proposito della data delle elezioni
Si avviasse un confronto vero tale speriamo sia quello in Parlamento nei prossimi giorni sulle scelte di merito
Sulle grandi questioni che lega hanno il futuro dell'Italia all'euro
Noi siamo l'unica forza politica che si è cimentata con questi problemi
Anche se debbo dire avvertiamo tutta la frustrazione
Di una grande difficoltà far conoscere
Ciò che faccia
Avvertiamo tutta la frustrazione di un sistema dell'informazione che riduce tutto al Pietrino al giochino e cioè
Noi abbiamo avuto qualche giorno fa un convegno di altissimo rilievo con la partecipazione di studiosi di esperti dei commissari italiani
Nell'Unione Europea di due ministri della Repubblica del Presidente del Parlamento europeo
Abbiamo indicato dal nostro punto di vista una piattaforma italiana per l'Europa
Abbiamo affrontato questioni da cui dipende largamente l'avvenire non soltanto del nostro paese ma dei ogni singolo cittadino
La moneta unica è una sfida drammatica che per arrivarci dobbiamo andare avanti in una politica di rigore
E tuttavia l'aggancio dell'Italia all'Europa ci offre la possibilità di una stabilità economica monetaria di una riduzione dei tassi di interesse e quindi la possibilità di mettere lo sviluppo italiano
Su basi più solide
I problemi della sicurezza della pace
Della costruzione tornerò su questo di un'architettura della sicurezza in un'Europa dove non c'è più l'ordine della guerra fredda
Che a modo suo è stato un ordine e abbiamo visto nel corso di questi anni come la fine di quell'ordine potesse voler dire anche guerra non soltanto facce
Quale rapporto fra la sicurezza europea e gli Stati Uniti
Come affrontare il rischio di un'insorgenza nazionalista in Russia
E favorire un processo di evoluzione democratica
L'allargamento della Unione europea verso est il dialogo con il mondo arabo
Per far vincere una cultura della tolleranza della cooperazione economica contro il fanatismo religioso l'integralismo e la chiusura razzista
Nel nostro continente
Vedete la sinistra i progressisti sono l'unica grande forza italiana l'unico che si occupa di questo il problema
Che è umiliano
Passare attraverso un sistema dell'informazione
E di fronte a una discussione di questo tipo sa soltanto mettersi lì dire Europa allora vogliono rinviare le elezioni
Se uno se uno nomina la parola futuro i giornali tra due tra la traduzione vogliono rinviare le elezioni
Se uno dice il problema è urgente se allora vogliono votare subito cioè la lente Cristina
Io sento giusta la protesta Rita anti cittadini compagni che dicono basta la politica sia svilito ai triste
Non può ridursi a questo balletto ma di che vi occupate testo Michele Serra fatto anche sciopero diciamo per protestare
Ma credo che alla fine abbia capito dov'è il problema
Dov'è il problema
Il problema è intanto che è molto difficile
Parlare da soli di queste grandi questioni
Da soli senza interlocutori dov'è la destra
Cosa pensa la destra sull'Europa
Sulle grandi scelte che riguardano il futuro di questo Paese
Cosa propone
Se io penso al mio calendario vi assicuro non è fatto di dibattiti sulla data delle elezioni negli ultimi venti giorni noi abbiamo fatto non molto tempo fa a Genova insieme un importante convegno che ha impegnato le nostre organizzazioni del nord sui temi del federalismo mettendo a punto una proposta avanzata in seria siamo l'unica forza i progressisti che hanno presentato una proposta di riforma fiscale in senso federalista
Che la base di discussione unica perché altre non ve ne sono diciamo dei quali impegni adeguati di rilievo
Abbiamo discusso a Bologna
Del grande problema dell'occupazione del rapporto fra nord e sud di come ricostruire un patto di solidarietà fra l'altro a partire da una esperienza reale la proposta degli industriali emiliani
Di cinque mila assunzioni di giovani del Mezzogiorno per lavorare in Emilia abbiamo lavorato intorno a questo progetto dicendo va bene c'è un impegno delle istituzioni ma lavoriamo perché questi giovani possano tornare al Sud dopo un periodo di lavoro di formazione con un bagaglio di professionalità e per fare in modo che questa esperienza si traduca poi in investimenti nel Mezzogiorno
Tutto questo non riusciamo a farlo arrivare ai cittadini ma io volevo cogliere questa occasione per dirmi questo è il nostro lavoro
Non il chiacchiericcio sulla data delle elezioni
Noi stiamo
Stiamo lavorando per la parte nostra in un dialogo con le forze dell'Ulivo
Per costruire una proposta per il Governo del nostro Paese
Una proposta per la trasformazione dell'Italia una proposta di governo forte seria realistica ma anche in grado di dare una speranza una prospettiva al Paese
E nei prossimi giorni
Nuove era la convenzione programmatica dell'Ulivo
Che vogliamo sia una grande occasione di confronto con la società italiana e non soltanto un momento di discussione tra le forze politiche che fanno parte
Di questa alleanza
Un momento di confronto di approfondimento di raccolta di idee di discussione democratica discuteremo democraticamente anche del nodo che appare così Complesso di quale proposta istituzionale di riforma istituzionale
L'Ulivo debba portare
Al confronto con gli altri e nel Paese
Una grande occasione democratica
E insieme il momento in cui vogliamo presentare una proposta per l'Italia
Di questo ha bisogno il nostro Paese di una classe dirigente
Capace di guidare la trasformazione dell'Italia
Di una classe dirigente seria
Che
Sappia appunto ridare un immolazione dello stato dare fiducia alle forze economiche
Dare una possibilità e una speranza alle nuove generazioni
Vedete che io credo che la sinistra italiana abbia dimostrato nel corso di questi anni e anche di questo periodo più recente
Di essere una forza essenziale della nostra democrazia
A partire dal mille novecentonovantadue in questo Paese
Si è aperta una crisi drammatica delle istituzioni e del sistema politico
Se voi pensate che le elezioni del mille novecentonovantadue
Videro come vincitori la democrazia cristiana di Forlani di Andreotti e il Partito socialista di Craxi
E che il pentapartito aveva chiude la maggioranza assoluta dei voti
Sembra che stiamo parlando del secolo scorso parliamo in fondo di una manciata di mesi fa
E che questo intero sistema è crollata travolgendo un'intera classe dirigente
Facendoci vivere l'esperienza drammatica
Di una legislatura
Quella del cosiddetto Parlamento degli inquisiti
Una sorta di di fine regime
Che è stato però anche un grande passaggio che ha dimostrato la la solidità della democrazia in questo Paese io mi domando quale altro Paese avrebbe retto
Ad un vuoto istituzionale
Ad un collasso di classe dirigente come quello che ha distrutto il nostro Paese
E poi le speranze persino le illusioni che una nuova legge elettorale
Rifondarsi della politica e le istituzioni il fallimento del maggioritario
L'esperienza davvero indimenticabile per confusione in preparazione
Del governo Berlusconi
Il rischio anche quindi un collasso politico istituzionale
Bene vedete c'è chi dice che quello che è accaduto in Italia e cioè il fatto che in questi tre anni
Dei quali questo Paese poteva finire in ginocchio
E invece siamo stati capaci di avviare un risanamento senza precedenti della finanza pubblica
Di reggere un avanzo primario del bilancio dello Stato che è il più alto di tutto il mondo
Significa che lo Stato
Toglie i cittadini cento mila miliardi in più di quello che da
In beni e servizi
Fatto che siamo usciti dalla stretta di una crisi economica drammatica e abbiamo una forte ripresa produttiva
Una più elevata capacità competitiva
C'è chi dice un miracolo
Beh io dico che questo miracolo
Non sarebbe mai Stato possibile se in questo Paese
Il movimento operaio sindacati la sinistra donarle
La difesa della democrazia l'esigenza di governabilità l'avvio nel risanamento del paese
La destra ha solo giocato allo sfascio
La destra
Data soltanto portatrice di una visione particolaristica
Un interlocutore inaffidabile
Che ha raccolto il in tutti gli elementi di confusione di demagogia
Che non si espresse nessuna responsabilità
Nessuna la cultura della destra italiana è emblematicamente raccolta in una stupenda intervista dell'onorevole Tatarella che uscì all'inizio del dibattito sulla legge finanziaria in cui a domanda risponde
La legge finanziaria
La faremo passare
Però noi voteremo un po'contro un po'usciremo così passerà ma la colpa se la pigliano con gli altri
Prego dove si
Appunto un senso dello Stato una cultura politica un'idea della politica
Se avessero vinto loro
So quando da ultimo hanno cercato con una spallata di buttare giù il governo
Ci siamo salvati con un po'di patema diciamo perché Bertinotti arrivato proprio al novantesimo fra
Io vorrei dirgli una cosa la storia d'Italia è storia di battaglie politiche Hans tre
Eppure mai nessuno aveva presentato una mozione di sfiducia durante la sessione di bilancio della legge finanziaria
Mai nessun
Abbattere il governo durante la sessione di bilancio significa l'esercizio provvisorio significa bloccare gli investimenti significa dare un colpo seguano fosse caduto mai avremmo avuto il crollo della Borsa il marco a mille cinquecento lire un danno
No per questa o quella forza politica per il Paese
Per lo Stato per i risparmiatori italiani
Eppure questi signori si sono mossi con assoluto cinismo
Assoluto spesso
Di queste considerazioni
Noi quindi rivendichiamo credo
Non in modo propagandistico
Il ruolo che abbiamo svolto
Come forza decisiva della tenuta democratica e dell'avvio del risanamento del Paese
E quando mi sento dire magari da qualche editorialista
Un po'
Un po'troppo scapigliato per scrivere su quello che era una volta il giornale della grande borghesia italiana
Ma conservatrice
Mi pare che si abbia del nuovo una sorta di idea Marini anziana Bim bum bam ma questo nuovo
Questo nuovo costruito sfasciando le istituzioni colpendo gli interessi del paese diciamo
Il prestigio dell'Italia nel mondo
Io credo che gli italiani vogliono un altro nuovo
E che e diventato oramai è chiaro che la sfida non è tra innovatori e conservatori
Ma è
Tra una grande forza che offre una prospettiva di governo
E cioè la costruzione del nuovo nuovo è quel lavoro paziente il quotidiano
Che è volto a far funzionare l'amministrazione pubblica
A far funzionare meglio la scuola fare in modo che in questo Paese ci sia un ospedale dove non c'è il rischio che uno va lì e ti lasciano le pinze nella pancia
La città credo che i cittadini vogliono questo nuovo
Città più ma anni uno sviluppo compatibile rispettoso delle ragioni della natura e dell'ambiente
Ma tutto questo richiede applicazioni fatica cultura di governo capacità di proposta
Non demagogia
Non incapacità di governo
Magari lasciando sullo sfondo il mito di un uomo forte evidente che questa sarà la loro campagna elettorale
E cioè dire sì siamo andati a governare è vero abbiamo fatto una frittata perché non è che potranno dire che hanno diciamo sono i schiacciati dai dai numeri da i fatti
Ma non è colpa nostra e che mancava il volante e non non c'era la clava a Palazzo Chigi con cui e quindi ci vuole il presidenzialismo come se
Come se il presidenzialismo democratico quello democratico non fosse un complesso sistema di governo come se il Presidente degli Stati Uniti fosse avesse il volante no ha di fronte a sé un congresso
Che lo può paralizzare se non ha la maggioranza che può bloccare il bilancio degli Stati Uniti d'America la democrazia e questo equilibrio di potere e ricerca di consenso anzi
Starei a dire che il presidenzialismo è un sistema di governo assai complesso e che probabilmente nel nostro Paese
Non darebbe vita ad un governo forte
E non è un caso che le democrazie europee non hanno governi presidenziali che tra noi diciamo i governi hanno sempre avuto una base parlamentare io vi lascio pensare come si potrebbe governare l'Italia
Senza un governo che abbia una forte base parlamentare un paese che è stato governato per cinquant'anni con le leggi e che chiunque lo voglia governare beve innanzitutto riformare radicalmente il
Corpo giuridico di questo
Deve eliminare alcune migliaia di leggi glielo dite perché sono a questo Paese ingovernabile
E non si eliminano migliaia di leggi senza una maggioranza parlamentare che conduca quest'opera di riforma
Anche qui noi vogliamo svelare l'inganno
L'inganno di una destra che non vuole un confronto sulle questioni istituzionali un confronto confronto di proposte
Che cosa propongono
Non esiste una proposta di riforma presidenzialista della destra non c'è
Non esiste un testo un progetto
Un'ipotesi di riforma costituzionale non esiste
Non c'è un confronto democratico se da una parte c'è lo sforzo di mettere a punto delle proposte
Che come tali possono essere discutibili incorreggibili ma sono appunto delle proposte di riforma costituzionale e dall'altra parte c'è l'agitazione demagogica intorno ad una bandiera presidenzialismo
Che non si sa che cosa vuol dire
Concretamente
E che non essendo appunto una proposta di riforma costituzionale
Non può essere discussa è un mito
E finisce mentre il presidenzialismo non è una proposta antidemocratico agitare invito presidenziale senza alcuna proposta
è l'espressione di una cultura illiberale perché in questo modo sì allude al mito dell'uomo forte non si avanza una proposta di riforma costituzionale e sono due cose molto molto diverse
Vedete
Noi non siamo e non siamo mai stati vai frenetici
Che vogliono le elezioni subito
Ma certo
Il vuoto di un confronto reale
Il prevalere della demagogia
Mi fa dire oggi
Che non esiste lo spazio di un accordo di alto profilo
Che pure noi abbiamo ricercato
Vorrei dire diciamo
Tutta la nostra azione politica
E stata avvolta da una parte ad assicurare la governabilità e risanamento del Paese
E dall'altra parte a ricercare un dialogo
Con la destra
Con molta pazienza e non per il ingenuo buonismo
Ma nella convinzione che così noi svolgevamo e svolgiamo un'essenziale funzione democratica
E cioè cercare di ricondurre questa destra sul terreno di un confronto civile di una comune assunzione di responsabilità nella trasformazione della democrazia italiana
Siamo stati noi che abbiamo parlato di Governo per le regole
Chi abbiamo ricercato un accordo costituente trovandoci sempre di fronte a rumore e confusione inaffidabilità
E in realtà tutto questo è cominciato già nel periodo del governo Berlusconi
Voi ricorderete che quando io fui eletto segretario del PDS Berlusconi in quel momento ispirato positivamente i molto dipende dall'ispirazione quotidiana che riceve diceva
Il che dimostra che non basta essere un capitano d'azienda diciamo per diventare un politico sicuro delle sue scelte
Mi manda una lettera dicendo
Ci sono molte questioni sulle quali siamo divisi bisogna rispettare la distinzione dei ruoli tra governo e opposizione
Ma c'è bisogno di un dialogo su una serie di questioni che invece sono di interesse comune del Paese
E sulle quali come si dice nei paesi di tradizione anglosassone si fanno delle politiche by partisan cioè concordate
O come dicono i francesi prevale l'interesse generale rispetto a quello particolare e in particolare la riforma delle istituzioni il funzionamento della giustizia cioè devono essere oggetto di un confronto per vedere di avviare attraverso il dialogo un'azione comune
Io gli risposi apprezzando l'iniziativa e dovevamo incontrarci
Senonché il giorno prima di questo incontro per vedere insieme l'azione comune fece il famoso decreto salva ladri
Affrontando con un decreto del governo una delle più delicate questioni quella della giustizia che dovrebbero avrebbero dovuto formare l'oggetto del dialogo e così comincio
Il rapporto con la inaffidabilità di questa veste ed allora noi ci siamo trovati di fronte senza mai cessare e io lo dico senza alcun pentimento perché continueremo così
Uno sforzo di dialogo è una ricerca di convergenza in un impegno
Per riformare riorganizzare la democrazia italiana
Ma ad un input ad un interlocutore continuamente inaffidabile dominato incalzato da interessi di natura particolare
Che nulla hanno a che fare con esiti con la vita politica del Paese
Ed è del tutto legittimo diciamo che un imprenditore si si preoccupi dei debiti della sua azienda delle leggi che consentono la sua azienda di avere una posizione di monopolio
Dei suoi porno pasticci con la giustizia sono tutte cose legittime ma è del tutto chiaro che è incompatibile diciamo
Questo preponderante e complessa reiteri interessi personali con il fatto di svolgere una funzione politica prima
Ma che cosa io ritengo sì
Parlo proprio come si dice apertis verbis
La questione delle elezioni se mai fosse una condizione normale certamente si potrebbe affrontare
Come molti nostri partners europei chiedono attraverso quella che loro dicano la soluzione spagnola in Spagna ma maggioranza e opposizione eppure di fronte ad una crisi di governo aperta hanno concordato di votare dopo il semestre di presidenza spagnola c'è stato si sono messi d'accordo come sto
Sarebbe credo possibile in Italia mettersi d'accordo e dire va bene votiamolo
A fine maggio votiamo a giugno in modo da garantire che si svolga la Conferenza intergovernativa alla fine di marzo e che il governo Dini possa gestire l'intero semestre che sarebbe una cosa diciamo a mio giudizio non ha un carattere così capitale ma per i nostri partners sarebbe un segno di ordine di di di di razionalità no
Dato che evidentemente può porre problemi il cambio di governo a metà semestre perché la presidenza italiana significa la presidenza dei ministri di ogni singola commissione quindi
Tutto questo sarebbe dell'ordine delle cose ragionevoli naturalmente per arrivare a marzo bisognerebbe accordarsi su alcune cose che si debbono fare
Il Parlamento
Ma perché tutto questo parlar ragionevole è impensabile nel nostro Paese
Ci sono delle ragioni politiche
Per cui votare a febbraio o votare a maggio diventa oggetto un ricordare in Italia mentre in nessun Paese democratico diciamo questo tutto tutto lei contrari si fanno per il lavoro
Badate è molto semplice perché anch'io ritengo che alla fine invece converrà stringere i tempi perché in Parlamento c'è una commistione Spe
Tale che sta ultimando i suoi lavori che sta facendo una legge che si chiama antitrust televisivo prima ragione per cui diciamo così
La differenza tra febbraio e maggio può diventare drammatica non per l'Italia per gli interessi particolari perché
Perché si pensa che certi procedimenti giudiziari sono se c'è la campagna elettorale sì
Si possano si arresteranno diciamo per il senso della misura dei magistrati mentre invece se si figlia un po'di tempo capisco sono
Sono disavventure sono problemi
Che io rispetto ma dai quali non può dipendere anche qui l'avvenire politico e legale
Però la verità è questa
Tali signori
Evita che in questo Paese è molto difficile
Dare alla politica uno svolgimento razionale
Guardare agli interessi generali si metterebbe un'ora in un Paese normale a mettersi d'accordo e poi confronto sarebbe sulle cose e sui programmi
Ed è per questo che io credo che di fronte ad un interlocutore che per ragioni che nulla hanno a che fare con la politica tuttavia scalciare allora dico anch'io se noi dobbiamo rimanere in un Parlamento
Che non è messo nelle condizioni di fare nulla che è paralizzato da da grotteschi ostruzionismi e di fronte alla confusione e alla demagogia allora conviene che si vada a votare al più presto
Perché non credo che una prospettiva di questo tipo sia utile neppure al prestito dell'Italia l'euro e della questione molto semplici e inutile che ci giriamo attorno
Sarebbe a mio giudizio possibile un'intesa per salvare il semestre e anche un'intesa con naturalmente che prevede le cose che si devono fare in questo periodo è che si può stare lì
E se avessimo di fronte degli interlocutori normale siccome abbiamo di fronte interlocutori che sono dominati da esigenze da Problemi che nulla hanno a che vedere
Con i problemi del Paese un'intesa di questo genere è probabilmente impossibile e allora meglio le elezioni al cincischiare
Alla confusione alla incertezza che davvero non giovano e non troverebbero al prestigio dell'Italia
Niente
Lontani
Io credo significa grazie grazie dico
Grazie per l'incoraggiamento ma senza e cioè
A questa destra a questa destra noi rispondiamo
Con il linguaggio delle proposte
Con la forza della nostra esperienza di governo
In tanta parte del Paese
E anche con la serenità di una grande forza democratica
Che non si farà trascinare nella spirale di uno scontro o rozzo e vuoto di contenuti
Vedete
A noi piace l'idea vorremmo questo in Italia ci fosse una destra normale
Democratica
Interlocutrice avversaria dura sui contenuti
Ma
Anche parte al sicuro sul terreno della difesa della democrazia e dell'interesse generale del nostro Paese
E continueremo a lavorare perché si arrivi alla Luiss
Io per esempio figuratevi se non condivido non comprendo l'amarezza la preoccupazione dei tanti che in Italia
Avendo visto ieri sfilare per le vie di Roma Alleanza Nazionale numeroso corteo
E di fronte alla sottolineatura che certi giornali fanno la piazza della sinistra è stata occupata dalla destra
Sentono come un'amarezza e una preoccupazione
Ma io penso che si debba reagire invece con serenità
In un Paese democratico non ci sono piazze di sinistra e piazze
Li preferisco a piazza San Giovanni di a piazza Venezia diciamo va bene che non trova
Importante l'importante è che a destra non ci sia nessuno che pensi di tornare a piazza Venezia grazie a Giovanni Falcone aiutare
Poi si pulisce per terra una volta dopo se andiamo noi
Caro Paese
Non è andrà
Ieri così come certamente non ci spaventiamo per qualche insulto e qualche asilo
Gli insulti personali fanno parte della cultura della destra e poi d'altro canto questi poveri ragazzi di Fini non possono più inneggiare ai magistrati perché loro cavolo non vuole invece non possono parlare contro Craxi perché il loro capo stavano insieme e e non possono prendersela con i profittatori di regime con quelle che hanno le ville alla Balibar Massacesi sfogano col mio equocanone dice
Non potendo
Vedete come il moralismo della destra non potendo gridare contro i veri corrotti perché di loro sono alleati se la pigliano con i poveracci
Niente di grave e soprattutto niente di nuovo nel nostro Paese niente di grave soprattutto niente di nuovo
E anche l'onorevole Fini stia tranquillo sappiamo bene noioso che non basta fare dei grandi cortei per governare per aveva la maggioranza redazione
Sappiamo ben nove che ci vuole altro per conquistare l'animo e la fiducia dei cittadini italiani
Per dare una speranza questo Paese
E noi vedete a questo punto
Io ho parlato io ho messo molto l'accento e credo che lo dobbiamo fare
Sulla nostra sul nostro senso di responsabilità su ciò che abbiamo fatto per il risanamento dell'Italia
Ma
Proprio per questo noi oggi abbiamo le carte in regola per guardare oltre
Il risanamento evita
Per andare alla campagna elettorale
Prospettando
Una ragionevole possibilità di sviluppo
Guardando cioè le ragioni della politica nascono proprio qui in questo Paese abbiamo avviato il risanamento c'è una forte ripresa economica c'è una forte ripresa dei profitti
Ma non c'è ripresa dell'occupazione
Ma c'è un aggravarsi della distanza sociale fra i primi negli ultimi
E c'è e quelli del gruppo degli ultimi sono tanti
Nota le famiglie che vivono appunto con un milioni al mese un milione trecento mila lire al mese
E
In questo Paese
Noi abbiamo una piccola media impresa
Che si è dimostrata vitale chianche approfittando della svalutazione della lira riconquistato competitività
Ma abbiamo una crisi che investe alcuni dei grandi settori strategici di un grande Paese moderno
Noi siamo bravi a far le scarpe affari vestiti figuriamoci però senza un in sé non abbiamo l'industria dell'informatica moderna competitiva in grado di di avvertiamo i segni scricchiolii problema
Abbiamo una scuola
Una università una ricerca scientifica
Che sono
L'ultima ruota del carro degli interessi del delle priorità
Che la politica ufficiale sia data sino ad oggi
E
Vedete io credo che dobbiamo dire con chiarezza per esempio che hanno ragione gli studenti
Hanno ragione io non dico sul dettaglio delle loro rivendicazioni
Sette le quali dovremo discutere con loro però si può far colpa centinaia di migliaia di giovani non hanno capito bene l'articolo ventiquattro del collegato alla legge finanziaria
C'è evidentemente una qualche responsabilità nostra in tutto questo
Ma hanno ragione nella sostanza
Cioè nelle ragioni di fondo di una protesta che si leva oramai ogni anno e che ha un grande carattere di massa
Di giovani che chiedono una scuola pubblica efficiente e qualificata in grado di dare una formazione in grado di dare le case
Italia
E questa protesta è un fatto di vitalità
è un segno di speranza poi spetta alla politica Dardo dare un orizzonte la prospettiva
Indicare gli obiettivi cioè questi impongono un prospetta noi dire come costruire insieme con loro e si sono conquistati ovviamente
Diritto e che hanno diritto ad essere interlocutori forza di governo nella scuola
Insieme con loro come si dà risposta al problema di un sistema scolastico pubblico all'altezza dei grandi Paesi più avanzati più civile
Insomma oggi io penso che ci si debba porre una prospettiva più avanzata
Del risanamento
E che senza bar abbandonare la frontiera del risanamento noi dobbiamo puntare ad uno sviluppo più equilibrato e più giusto
Dobbiamo gettare le basi di un rinnovato patto fra il nord e il sud
Non vedete l'Europa
Se noi tra qualche anno ci troveremo ad avere mezza Italia
Nella quale si commercia e si contratta in è monete europee
Mezza Italia dove si continua a contrattare a commerciare in lire
Allora davvero non ci sarà bisogno di Bossi e delle sue rumorose esternazioni per dire che l'Italia è spezzata in due
Ma se l'Italia si spezza in due
Il Nord pagherà anche un prezzo altissimo
Dovete sapere lo dobbiamo fare
Non si può pensare che se mezza Italia marcisce
Non arriveranno anche i cui
Gli effetti malefici
Della disgregazione sociale della crescita della criminalità organizzata venerdì parlo al nord nei termini del linguaggio più egoistico lasciamo perdere i valori ai quali pure io credo della solidarietà dell'unità tra l'Italia
Il nord ha un interesse vitale a chi si avvii una ripresa uno sviluppo moderno del Mezzogiorno
Il previsto il dottor Romiti ha fu raccontato in un'intervista lo spalle spesso che ci siamo incontrati qualche giorno fa per la nuova moda diciamo che per cui oramai tutto è pubblico io non l'avrei detto input l'uomo all'antica dato che lo ha fatto non solo rivelarsi anch'io un particolare liscia dottor Romiti che io non credo che sia un uomo molto sentimentale molto legato solidale verso i meridionali appare un uomo freddo diciamo piuttosto pragmatico delle sue considerazioni
Nel corso di quest'incontro mi ha fatto un grande discorso per il Mezzogiorno
Bisogna fare per il Mezzogiorno appassionato
Prima è stato e a un certo punto di questo suo appassionato discorso si è tradito e ha detto perché sa onorevole non si vendono più le automobili su
Perché
Io ho capito bene da dove nasceva questo suo sentimento diciamo di solidarietà verso il Mezzogiorno però
Non è infondato vede perché in questo aneddoto peraltro pienamente scrupolosamente rispondenti al vero se c'è la realtà di un legame e così
E così non si vendono più le automobili nel Sud degli affetti se non c'è una speranza per il Sud si faranno sentire presto anche a Torino
Perché fino a quando l'Europa ci consentirà di competere con la svalutazione della lira
E è un grande Paese che non abbia un mercato interno che non abbia un processo di sviluppo armonico e debole
E debole tutte le sue parti in tutte le sue parti
Come un organismo umano
Se la gamba in mezzo OPA diciamo il braccio non può dire Io sto bene come in un organismo umano è una grande nazione un organismo
E noi dobbiamo ricreare le ragioni anche le ragioni materiali di convenienza di un patto di solito solidarietà fra l'Italia e
Sapendo quello che la destra non sanno non so che cosa sappia la destra che poi lei destre che Berlusconi sembrava convinto che la ripresa economica di per sé i avrebbe creato lavoro per questo diceva un milione di posti di lavoro
E ed era totalmente inconsapevole del fatto che invece il dramma con cui si misurano tutti i Paesi sviluppati è che la crescita non produce più di per sé occupazione
E questo è il grande problema
Oggi del mondo sviluppato
Per cui quando lui diceva abbiamo tante impresa liberiamo le tasse e ognuno assumerà un uomo e quindi ci saranno
Ecco una versione
Particolarmente favolistica incolta diciamo di quella cultura neoliberista neo liberale
Che però in Europa e negli Stati Uniti non ha prodotto posti di lavoro ma su un particolare l'Europa ha distrutto posti di lavoro nel corso degli anni ottanta
E infatti l'onorevole Berlusconi non dico che mi abbia creato un milione Maresca adesso abbiamo i dati ufficiali finalmente sappiamo che nel corso del suo Governo abbiamo perduto trecento quaranta mila posti di lavoro mi
Fra
Risultato che è andato
Ma anche qui non è faccio colpa a luglio una né colpe né meriti gli aerei del tutto al di sotto della portata dei problemi che sono altri cortesemente
Va bene è un altro fra il problema è che non si crea lavoro senza una politica per creare lavoro
Problema che lo sviluppo di per sé non crea lavoro perché lì non l'innovazione l'aumento incessante della produttività di informatizzazione eccetera distrugge lavoro
è una politica che crei lavoro ha bisogno
Di molta cultura
Di molta innovazione
Di una straordinaria attenzione al alle risorse umane alla formazioni ho trovato agghiacciante che sta cosa dice il Censis che
Una infima minoranza d'italiani ritiene che la cultura è una cosa importante è un segno che la crescita di questo paese sei vedete poi queste sono le basi vere della destra
Queste frasi vere Fitto ma in queste cioè
Un avviso rinvia terribile perché invece la cultura e per esempio una delle più grandi risorse nazionali anche per creare lavoro dato che noi petrolio carbone
Abbiamo pochino diciamo ma abbiamo diciamo questa straordinaria ricchezza che l'arte la cultura la storia di questo Paese nove città italiane fra le prime quindici del mondo secondo l'UNESCO per quindi dove si concentra diciamo ciò che ha creato l'uomo in migliaia di anni di civiltà che la cultura oltretutto per noi è una risorsa ed è la più importante risorsa nazionale occupiamocene
Sarebbe come se in Sudafrica non si occupassero dei diamanti e dell'uranio ricerca
Creare lavoro significa
Sviluppare i servizi alla persona perché lì più che nell'industria possiamo creare posti di lavoro
Significa
Pensare al recupero ambientale al riassetto idrogeologico non come a un lusso proposto da qualche SDI di bizzoso intellettuale diceva no
Berlusconi arrivò a dire che la storia del buco nell'ozono era una fantasia di un gruppetto di intellettuali che fastidiosa difesa tutto il mondo se ne occupa pensare che invece in queste scelte possano produrre migliaia e migliaia di nuovi posti di lavoro centinaia di migliaia e il Mezzogiorno non crescerà da solo se noi non partiamo dal governo centrale non decidiamo attraverso li nervatura delle Autonomie dei poteri locali di investire vero
Nelle ferrovie nell'acqua nelle telecomunicazioni cioè creare le convenienze perché poi di possa crescere nuova imprenditorialità
Insomma tutto questo esige un nuovo cervello sociale una classe dirigente del Paese
Capace di mettere insieme le grandi tradizioni né grandi culture democratiche dell'Italia
E capace quindi di
Mettere in campo una classe dirigente
Ciò che la destra non è in grado di fare
E non si sostituisce badate quando
L'ambasciatore Romano Panebianco dicono persino colleghi dicono sì il centrosinistra una classe dirigente
Sulla destra no però desta innovativa perché propone il presidenzialismo dico attenzione diciamo perché proporre il presidenzialismo senza neanche avere una classe dirigente doppiamente pericoloso spaccano
Qui non disponendo di una classe dirigente dice sì è vero non siamo degli asili ma fateci comandare però è preoccupante questo messaggio
Non erano e non sappiamo come si fa ma dateci più potere monumenti ci deve essere un equilibrio diciamo tra il potere e la capacità di usarlo saggiamente
Certo anche noi vogliamo
E non vedete anche qui
In contrapposizione con quegli obiettivi sociali di lavoro di scuola che io ho indicato ma proprio per realizzare quegli obiettivi anche noi sentiamo il bisogno di una democrazia più efficiente e più forte
E guai se il centro sinistra contrappone sei
Alle innovazione pagaia avventurosa della destra
La pura conservazione dell'esistente
Perché saremo sconfitti
Vedete io ero l'altro giorno a Torino in un'Assemblea è stata stigmatizzata dal manifesto di casalinghe manifesto stigmatizza tutto quello che facciamo particolari se incontriamo delle persone che non sono di sinistra cosa che io cerco di fare spesso perché penso di dover andare a convincere quelli che non stanno
Zac
Sei dodici riuniamo e ci accontentiamo sempre fra di noi diciamo sarà una cosa entusiasmante tuttavia scarsamente produttiva di una capra io sono andata un dialogo con queste casa di
è stato un dialogo estremamente concreto
Il fatto di cose reali di problemi semplici in questioni vere anche di obiettivi condivisibili
Certo non è facile spiegare al cittadino italiano no d'una cittadina italiana che tiene conto della integrazione al minimo della legge cinquecentotré questione serissima diciamo
E che giustamente si stupisce di avere di fronte a sé un politico che gli risponde nel merito lo fa un discorso sul presidenzialismo diciamo io mi sono sempre sforzato di sette pensato che la politica comporta anche che si studi
Cosa scarsamente diffusa
Quindi lei doveva andare incontro alle casalinghe ho studiato il problema eccetto quando tu spieghi ad una persona vere signore decreto cinquecentotré l'ha fatto il governo Amato che loro ce l'avevano con noi con i politici che ha detto guarda io votai contro
E fu approvata da una maggioranza che probabilmente si fondava sul suo voto perché anche questo simpatico dell'Italia italiani molti italiani non hanno il senso delle proprie responsabilità
E pensano che tutto ciò che accade è sempre colpa di qualcun altro
Sempre colpa di qualcun altro
Mentre invece ciò che accade nasce anche da un'assunzione di responsabilità individuale c'è chi vota per un deputato della democrazia andreottiano se poi quello vota a favore del decreto cinquecentotré e più responsabili di medio votato contro ma comunque
Mi sono preso le responsabilità in quanto politico
Però siamo anche un Paese nel quale si fa un decreto poi lo si correggendo un po'per cui il limite era venti milioni poi è stato portato migliorando la situazione a trentotto milioni al di sotto del quale fermare l'integrazione
Poi si rende conto che è un'ingiustizia sottrarre alle casalinghe che hanno pagato i contributi diritto all'integrazione al minimo per il rugby reddito del coniuge perché è un diritto individuale quindi non può essere sottratto
Allora si avvia la riforma di questo il Senato approva a luglio la informa la Camera ancora non approvato questa riforma
Per cui questa è una mezza riforma non fatta ma nel frattempo nella legge finanziaria si riesca a ottenere centocinquanta miliardi per finanziare la restituzione dell'integrazione al minimo
Quindi questa signora dice allora è fatta no perché ancora la legge deve venire dal Senato alla Camera
Ora sennò i nomi di diciamo che vogliamo cambiare questo modo di governare quando arriva uno dice presidenzialismo vince le elezioni mi è chiaro questo concetto
Proprio lì con lo spieghi cioè se la sinistra si presenta come la forza che vuole difendere tutto ciò
E c'è una parte del nostro campo che ogni volta che uno propone di cambiare una contravvenzione la le garanzie le cose ho capito
Vediamo come si può cambiare
Come si può contrapporre a un disegno con il fuso e plebiscitario un disegno di rinnovamento serio convincente democratico
Allora io credo che questo significa
Che non si può tornare indietro rispetto alla logica di una democrazia
Nella quale i cittadini abbiano il potere di decidere da chi vogliono essere governati
A sinistra potevamo avere tante paure per l'elezione del sindaco la personalizzazione della politica la nostra tracce alla fine si questa riforma si è rivelata una riforma positività
Ed è pur vero diciamo che che nei negli enti locali nelle città sta venendo avanti una nuova classe dirigente
E questo nasce non è un caso però
Nasce da due fatti importanti
Primo una buona legge elettorale
Secondo il fatto che l'elezione dove in pieno in quasi tutti i Comuni italiani
è stato male
Anche perché
Allargando aldilà dei confini mai raggiunti la funzione di governo della sinistra democratica
Se noi governiamo ciò Campobasso Isernia borsa
Potenza diciamo cioè cose che sembravano lo dico perché c'è chi dice la sinistra non esiste più se la sinistra nata posizioni di governo di grandissimo rilievo e però anche una buona legge elettorale
Contano queste tecnicalità
Una legge che consente di scegliere chi governa e di dagli le basi di consenso per governare e noi dobbiamo a partire da questo andare ad una prima grande riforma costituzionale
Che è quello di dare a questa classe dirigente delle istituzioni locali regionali il potere perché è assurdo che un concittadini eleggano un Sindaco il sindaco non si possa scegliere manco segretario comunale diciamo perché è chiaro che c'è una contraddizione sale aspettative che sollevarlo e i poteri reali
Quindi io dico il primo pilastro di una grande riforma nostra dobbiamo porre noi un federalismo ma io vado oltre perché io credo che noi dobbiamo mettere nella Costituzione il principio di sussidiarietà
Perché se noi intendiamo cioè il fatto che ciascuna istituzione
Fa tutto quello che può fa a partire da quelle più basse
E che lo Stato centrale fa soltanto quello che nei comuni nelle province nelle regioni sono in grado di fa
Cioè noi dobbiamo fare una radicale scelta portare il potere più vicino ai cittadini perché vedete
L'arresto lista io vorrei dire alla lega l'Italia non è
Il federalismo italiano non potrà essere soltanto il federalismo delle regioni noi non siamo il Paese meno che meno dei treni macchine Mignini Stati come erano noi siamo lana il paese delle città non del greggio
Io mi ricordo quando Bossi pensava di vincere alla campagna elettorale a Venezia proponendo ai veneziani diventare la capitale della Padania
E quelli poveretti avevano combattuto centinaia di anni contro la Padania per difendere la loro indipendenza di una grande città cosmopolita Veneziani portarono persino le navi sulle spalle e sui laghi per sparare contro i lombardi ai quali non volevano essere occupati USA
Il federalismo italiano il federalismo delle città e noi dobbiamo mettere nella Costituzione non soltanto il potere delle Regioni ma il potere dei sindaci di potere nelle grandi aree metropolitane portare il potere più vicino ai cittadini
La seconda grande questione quella di un Parlamento profondamente rinnovato una sola Camera una sola Camera legislativa cioè
Ed ecco visto che la legge sulla violenza sessuale rimbalza fra Camera e Senato da nove anni
Perché noi
Diafana gli aerei io vorrei rivolgere un appello ai senatori della Repubblica diciamo perché
Noi rischiamo che questa legislatura si concluda
Senza che ancora una volta questa questa legge diventi una legge dello Stato noi abbiamo ancora un Codice dove c'è scritto che la la la violenza sessuale un reato contro la morale non contro la persona
Ora la Camera ha finalmente approvato un testo certamente perfettibile poi dopo che non so perché diciamo
Nel nostro Paese
E quale si sono approvati tante norme d'emergenza
Quando si parla della violenza sessuale fra i legislatori tra i quali prevale largamente il sesso maschile si risveglia uno spirito garantista
E una passione del particolare dice una crisi micidiale elemento impressione
Questa legge la fa
Il fatto di
Lei leggeremo Lara dovremo fare una legge
Però ecco è un esempio così una sola Camera
O Senato
Cioè non vorrei
Vedremo con
Un Parlamento nel quale quattrocento parlamentari facciano le leggi quando è fatta la legge fatta ma che deve andare da un'altra vedere cambiare di una virgola Codella rimarrà
E poi e poi un'Assemblea delle Regioni e delle autonomie locali nel nella quale si discutono come dire gli indirizzi nazionali delle politiche che sono di competenza dei poteri decentrati
Sul sistema elettorale attraverso il quale i cittadini possano scegliersi effettivamente la maggioranza che governa
Secondo me con il doppio turno che il sistema
E io aggiungo anche come avviene in tutti i Paesi europei una maggioranza si forma con il suo leader cioè
In Inghilterra non c'è l'elezione diretta del capo del governo che non capisco che cosa diciamo è sì segni me lo spiegherà oppone non capisco che c'è lezione diretta separata del capo del governo
Noi abbiamo edite in Italia due esempi uno è il sistema elettorale dei sindaci in Sicilia dove si vota il sindaco e poi si vota il Consiglio comunale risultato il sindaco e consiglio comunale
Poi dopo spesso confliggono fra di loro con seri problemi
Sistema continentale prevede la formazione di una maggioranza contestualmente alla individuazione della persona che va in Inghilterra non c'è l'elezione diretta del capo del governo però tutti sanno che se vincono i laburisti di Tony Blair sarà a capo del governo
Esiste come dire che è un fatto della costituzione materiale come in Germania esiste la figura del candidato cancelliere
Ora io credo che in Italia vi possiamo introdurre la previsione che una coalizione che si presenta alle elezioni indicano
Che se c'è il doppio turno ogni candidato al ballottaggio nel singolo collegio se il doppio turno è uninominale sia bambina dice voi votate per al ballottaggio so per Violante per esempio sapendo che Violante abbinato a Prodi presto così che certe
Ora
O se il doppio turno è un doppio turno su una lista nazionale il capolista della lista nazionale è indicato il premier io credo che questo sia un sistema che garantisce stabilità poi si mette la sfiducia costruttiva cioè che per buttare giù il governo bisogna proporne un altro
Una buona legge
Si dà al Presidente del Consiglio il potere di nominare e di revocare i ministri siamo l'unico Paese al mondo in cui se si deve togliere il ministro Mancuso bisogna fare evoluzioni tutti i Paesi del mondo dice
Presidente del Consiglio dovrebbe poter dire ad un ministro con il quale non ha più un rapporto di fiducia la ringrazio la casa scaturiscono e io credo che c'ho mangiato qui vedete ci sono due pilastri di un sistema politico più efficiente
Io aggiungo lo studio riprendo questo tema pressoché suscita tanta discussione
Che secondo me non è scandaloso pensare che in una democrazia così organizzata il Capo dello Stato
Venga eletto dai cittadini
Questo non è il presidenzialismo e non vedo perché vi si Webber farle battute portoghese allo stremo per pensiamo all'Italia
Innanzitutto perché in una democrazia parlamentare nel maggioritario
Un capo dello Stato espressione del Parlamento rischia di essere soltanto funzione della maggioranza il Governo ora noi abbiamo la fortuna Italia ed avere un Presidente dalla Repubblica che viene da un la precedente stagione politica
Ma se noi avessimo avuto la coincidenza
E il Polo avesse eletto tutto rispetto che so professor Scognamiglio presidente della Repubblica
Io non so se noi avremmo avuto lo stesso elemento di garanzia diciamo delle istituzioni che abbiamo avuto nel corso di questi anni problema delicato
A sinistra mi si può dire no tu proponi elezione popolare rischiosa certamente
Proponete un'altra io pongo un problema per l'elezione parlamentare del Capo dello Stato in un sistema del maggioritario presenta questa controindicazione mi si dice ma si può mettere un quorum molto alto
Però è anche vero che un quorum non molto alto comporta due rischi uno è quello di una paralisi istituzionale non ti metti d'accordo l'altra è che alla fine per metterti d'accordo ti metti d'accordo sulla figura modesta c'era
Per cui vedete in molti paesi europei il problema non si pone per una ragione di farà sorridere ce la monarchia
E la monarchia il monarca è un garante che è sottratto alla logica delle maggioranze parlamentari ovviamente diciamo dato che si tratta di una carica ereditaria
E dove non c'è la monarchia in diversi paesi europei
E questo capo dello Stato eletto dai cittadini sia anche capo del governo e cioè tutto il potere nelle mani di un uomo solo
Ma affidando a questo capo dello Stato una funzione dirà presentare sa dell'unità del Paese della continuità dello Stato io no no ha fatto un tabù verso questo
è una soluzione possibile noi non abbiamo un il tabù nei confronti del fatto che a tutti al vertice dello Stato ci possa essere una persona eletta direttamente dai cittadini e non abbiamo paura dei cittadini che non vogliamo limitare il potere dei cittadini e credo che davvero a sinistra insomma ci si debba liberare da un tabù col servato ore il problema è che quello che non vogliamo e che tutto il potere sia dato ad un uomo solo vogliamo l'equilibrio di potere vogliamo un sistema nel quale H intanto alla scelta diretta dei cittadini c'è la rappresentano in sala mediazione il Parlamento i partiti perché questo diciamo garantisce anche la vitalità la flessibilità del sistema democratico tutto il potere a un uomo solo il potere dei cittadini soltanto una volta ogni cinque ogni sette
Mia troppo poco nella complessità di una democrazia va be
Un'articolazione di poteri
Secondo me è una proposta forte io fatidico
Riorganizzare intorno a tre pilastri federalismo e il potere della classe dirigente decentrata una nuova democrazia parlamentare con un Governo Parlamento da aveva scelto dai cittadini non affidato al gioco del rapporto fra i partiti un capo dello Stato che può anche essere eletto direttamente dai cittadini che rappresenta una garanzia i la continuità
Dello stato e L'Unità degli italiani
Si può discutere di questo progetto ma almeno è un progetto non è una parola presidenzialismo un'idea
E sviluppare un di
Rogo per ricercare un consenso
Vedete in tutti i campi noi siamo
Una grande forza di proposte
Noi cerchiamo cioè di mettere di lega
Mare l'esigenza di cambiamento ad un progetto per l'Italia ed è questa la superiorità della prospettiva democratica che noi giudichiamo una prospettiva
Per la quale abbiamo lavora
In questi mesi per dare corpo diciamo ad un alle
Pensa che renda più credibile e forte la possibilità di governo per la sinistra
E per riaprire la sfida per il gol
Ma dell'Italia
Adesso cari compagni ci sia
Poi la data vedremo ma insomma
Potrà essere questione di due settimane prima di due settimane dopo
Chiaro che
Problema a cui questo Paese dovrà dare una risposta attraverso le elezioni e quello della scelta di una maggiora
Anzi e di una classe dirigente che prenda in mano
Governo del paese
E non che faccia le riforme costituzionali perché io penso che chiunque vinca che la posta in gioco delle lezioni il governo dell'Italia ma chiunque vinca le riforme dovrà fare i un dialogo con gli altri e mentre la destra vuole il voto per potere disporre delle regole che sono la casa comune degli italiani noi diremo ai cittadini se votate per me poi noi promettiamo che le regole le faremo insieme agli altri questa è la differenza
Ma certamente noi chiediamo
Chiederemo un consenso per governare questo Paese
E questa è una grande prova è la prova della maturità la sinistra e
Via
Di una sinistra finalmente libera da complessi minoritaria K
Se di prendersi le sue responsabilità e che vuole costruire un patto di fiducia con quella maggiore
Sa del Paese che non ci ha mai voluto dal governo
E questo noi ci siamo sforzati di fare e ci si continueremo a farlo anche se a qualcuno dà fastidio se parla
Aree ad un'Italia modera
Che avuto paura non ha avuto fiducia dico che magari ci rispetta ci considera una forza seria Macchi non se l'è sentita sin qui di mettere anche nelle nostre mani il suo destino il suo futuro
Chi magari
Ho apprezzato
Lo spirito di servizio della sinistra
Cioè la forza che accorre quando la casa brucia quando c'è da combattere contro il fascismo
Fingere il terrorismo ecco e poi dopo preso il servizio c'hanno sempre mandato a casa senza il benservito qualche va
Ora noi vorremmo prenderci un compito più importante
E molto dipenderà dal dalla nostra capacità di essere credito dal di andare a questo confronto in modo sereno forti delle nostre proposte e di ciò che abbiamo fatto varrà molto di più che non uno slogan o un corteo poter dire vedete abbiamo saputo governare Torino Bologna e Napoli e forse sappiamo anche governare l'Italia
Con la passione dell'intelligenza con la quale non soltanto un ristretto gruppo dirigente
A tante migliaia di donne e di uomini sentirai no questo appuntamento come un prologo in un appuntamento come una sfida ad una prova che non riguarda solo alcune ma che ci riguarda tutti fondo noi siamo un pezzo del popolo italiano si tratta di vedere se i nostri concittadini hanno fiducia in noi e pensano che noi così chiamo essere parte di un blocco dirigente Italia è una sfida che ci riguarda tutti e che possiamo vincere solo se la condurremo insieme insieme in modo unità
Appassiona
Dopo discuteremo dopo faremo il bilancio di questi anni degli errori dei difetti io penso che chi dirige deve prendersi le sue responsabilità e che proprio per
Comporta scelte quotidiane difficili sulle quali non non sempre si può fare lo dico
Anche tra di noi non facciamoci propaganda
Non sempre si può fare la consultazione di tutte le sezioni è giusto che nella logica di una democrazia di mandare
Poi chi dirige si prenda le sue responsabilità firmi con nome e cognome e quando il momento risponda a quelli che gli hanno dato fiducia
E io mi chiedo in questo momento non soltanto fiducia ma anche una partecipazione appassionata per vincere perché penso che possiamo vincere