Processo Contrada

Guarda con
Con
Udienza avverte
E allora la parola all'imputato che l'ha chiesta si accomodi qua
Prego
Dopo
La lunga istruttoria dibattimentale
Dopo
Tutto ciò che è stato detto dai miei difensori
Su tutti gli argomenti del processo
Io credo di non avere molte cose
Da da dire
Ho anche da precisare
Però
Siccome
Tra poco
Tra qualche ora soltanto credo
Sì sì deciderà della mia vita
E della vita delle persone che mi sono vicine
Parlo principalmente dei miei figli
Io credo
Di avere il diritto e forse anche il dovere di dire qualche cosa dalla mia vita
Io non sono l'uomo
Che l'accusa la pubblica accusa
Attentato
Di descrivere
E di
Rappresentare di fronte all'opinione pubblica
Io non sono
Un traditore delle istituzioni
Non sono un traditore dalla polizia
Non sono un traditore degli uomini
Che per anni che per decenni
Hanno lavorato al mio fianco
Oppure alle mie dipendenze
Uomini
Che hanno dedicato la loro vita al servizio dello Stato
E che per tale servizio alcuni di essi sono caduti
Sono stato accusato tra le altre cose di mendacio
Di essere un mendace
Io sin dall'inizio di questo processo ma non solo dall'inizio di questo processo dall'inizio della vicenda giudiziaria che mi ha coinvolto
Sì in dalle prime fasi
Delle indagini preliminari
Ho detto ai magistrati
Che sono venute a interrogarmi
Cosa che ho poi ripetuto in quest'aula che la mia linea difensiva sarebbe stata la verità
La verità su qualsiasi argomento
Su qualsiasi fatto
Su qualsiasi aspetto della mia vita
Sia professionale
E sia privata
Anche se questa verità o la dichiarazione di questa verità doveva
Per caso
Risolversi a mio danno
Io non ho mentito su nulla
Su una e su una circostanza
Quando ho fatto questa dichiarazione ho premesso però
Che poteva verificarsi anche
Che dato il lungo tempo trascorso
Dai fatti che mi venivano contestati o sui quali si discuteva
Data anche la molteplicità degli avvenimenti che avevo vissuto tra la mia esistenza
Per carenza di ricordi
Per sovrapposizione di ricordi per
La comune di memoria che credo che siano un fatto umano poteva poi rivelarsi qualche contraddizione
Credo che ciò sia accaduto di rado durante questo processo
E che sia stato poi facilmente
Riparato
Con la sollecitazione del ricordo in base a un appunto o un base in base a una domanda
Quindi respingo decisamente
Questa accusa di mendace
Non ho mentito
A voi
Signor presidente signor giudice signori giudici del tribunale
Come non avevo mentito
Ai
E i ai magistrati requirenti
Per questa per queste lacune io ricordo che il ventisette dicembre del mille novecentonovantadue quando sono venuti al carcere militare di Forte Boccea
Il giudice per le indagini preliminari e il sostituto procuratore della Repubblica che conduceva l'inchiesta
E mi fu chiesto dall'appartamento di via Dunga io non fui in grado di dire chi era Angelo Graziano perché avevo un ricordo bellissimo
Di un pregiudicato di un mafioso che avevo comunque foto trattato di cui mi ero occupato durante
La mia attività professionale
Ed era un soggetto che di cui mi ero occupato invece a fondo
Perché era uno dei delle centinaia
Un migliaia di individui
Su cui avevo svolto delle indagini
E che avevo tentato di
Riuscendo in quel caso di assicurare alla giustizia per reati gravissimi commessi
Ecco questo è un esempio
E certo non avevo nessun interesse a mentire dicendo che non ricordavo che era Angelo Grazia
Angelo Graziano che
Per ricompensa del fatto di averlo io arrestato insieme con i carabinieri al luglio del settantacinque poi il mese successivo denunziato per un'altra serie di estorsioni compiute con le bombe
E poi ancora ad agosto messo in un'associazione per delinquere pericolosissima
Di una quindicina di individui che costituivano un pericolo per la società e non contento di questo nel timore che venisse scarcerato per decorrenza dei termini o per insufficienza di indizi
Lo propongo
Lo segnalo cioè alla questura perché la questura lo proponga all'autorità giudiziaria per una grave e adeguata misura di prevenzione ma non soltanto lui lui e i suoi cinque fratelli
Tutta la famiglia Graziano
E io sono stato accusato di aver avuto un beneficio
Addirittura la disponibilità di un appartamento per le mie esigenze da questo individuo
Io sono stato accusato di aver tradito lo Stato
Io da quando sono nato
Da quando ero bambino
Ho avuto il senso dello Stato
Perché quando avevo otto anni nove anni dieci anni undici anni dodici anni
E indossavo la divisa di Babila
Sabato andavo all'adunata come si diceva allora
Nonostante bambino
Ritenevo in quelle occasioni di andare a servire lo Stato e di prepararmi a servire lo Stato per il futuro
E a questi principi a questi miei ideali che mi sono stati inculcato
Dai miei genitori da mio padre da mio nonno dal mio bisnonno
L'a tutti quelli che negli anni mi hanno preceduto nella vita
Io non ho mai capito e tutto questi principi
Anche quando si è trattato di andare a fare il servizio militare l'ho voluto fare
Nella pienezza e nel migliore dei modi
Ed ho scelto
Ho scelto l'arma più sacrificata
Tornato a fare un ufficiale dei bersaglieri non sono andato a scrivere Carte nelle caserme
Mi sono adeguata questi principi
Di amore verso la patria di ideali verso la patria
Per la quale sarei stato disposto sacrificare anche la mia vita
A questi principi mi sono sempre scrupolosamente
Adeguato durante gli anni
Circa trentasei
Di servizio
Nelle strutture investigative dello Stato
Parlo dalla polizia
E di altri organismi
Collaterale
Uno dei giorni più felici della mia vita
è stato
Il giorno in cui per volontà del questore di Palermo
Del prefetto di Palermo del capo dalla polizia mi fu affidato alla dirigenza dalla squadra mobile
Il primo agosto del mille novecentosettantatré
Come il giorno più felice per il mio
Collega amico
Amico fraterno Boris Giuliano fu il sedici ottobre del mille novecentosettantasei quando gli consegna in quella squadra mobile
Perché lui la dirigesse
Era la sua massima aspirazione
E questo aspirazione l'ha pagato con la vita
Quando è venuto in questo di questa tavola
Un mio
Collega
Il dottor Giuseppe il palo venne il quale
Si è permesso di dire che aveva trovato una squadra mobile scassata
Evidentemente dimenticava che quella squadra mobile che lui definiva con questo termine
Poco opportuno
Era la squadra mobile di Boris Giuliano non era la squadra mobile mia
Era la squadra mobile che aveva lasciato Giuliano
è iper la cui efficienza per la cui validità
Era stato ucciso la squadra mobile decapitata con l'uccisione del capo per la sua efficienza
E lui l'ha definita scassata
Perché io in quei pochi mesi
Di dirigenza interinale
Tra l'uccisione di Giuliano
E la nomina del nuovo dirigente avevo lasciato le cose così come stavano
Anche l'ufficio di Giuliano rimase tale e quale
Per mia disposizione fu chiuso
In attesa che arrivasse il nuovo dirigente io non andai a sedermi sulla sedia del dottore Giuliana rimase nel mio ufficio al piano di sopra la Criminalpol
Perché per me la squadra mobile era la mia seconda famiglia
è forse per questo mio sentimentalismo verso questo organismo di polizia forse questo è stato uno dei motivi per cui oggi mi trovo qui perché se io mi fossi disinteressato
E avessi considerato la cosa come estranea
Come qualche cosa che non mi riguardava tante cose non sarebbero successe
Ma per me era un organismo sacro così come era sacro il mio rapporto con Giuliano
E io mi sono permesso di dire qui forse alzando anche un po'la voce
Fuori da dalle norme
Di correttezza alle quali ho cercato sempre di adeguarmi durante tutto il processo
Ho protestato
Ho manifestato il mio sostegno la mia indignazione
Quando qualcuno è venuto ad insinuare
Sulla
Credo che non sia il caso di aggettivare soltanto direi sul mio rapporto con Boris Giuliano
Io non ho avuto mai nessun altro rapporto di amicizia così stretto come l'ho avuto con lui abbiamo lavorato sedici anni insieme
Gomito a gomito fianco a fianco giorno notte abbiamo diviso preoccupazioni sacrifici rinunzie
Dal mille novecentosessantatré
Dal giorno in cui lui arrivò a Palermo
Dopo aver frequentato il corso a Roma e che io ospita e a casa mia nella mia modesta casa in attesa che l'utero masse con la moglie un'adeguata sistemazione alloggiativa
E questo fino al ventuno luglio del settantanove quando l'ho visto disteso in terra massacrato da colpi di killer
Di mafia
E si è detto in questo processo che io avrei tradito Giuliano
E io avrei dato la mia vita per luttuosi come lui l'avrebbe data per me
Addirittura
è stato detto che io avrei protetto quegli uomini che lo avevano ucciso
Io quel giorno
Quella mattina quando lo vidi lì disteso per terra
Mi sentii morire
Altro che l'espressione usata dal questori mordi no di deterioramento psicofisico per giustificare dei provvedimenti
Che andavano contro ogni di audiologia professionale da parte questo
Io ero distrutto quel giorno
Se avessi dovuto seguire
Il mio istinto in quel momento sarebbe stato quello di presentare una domanda di trasferimento ad andarmene in un altro luogo lontano da questa città ma invece capi
Ero capitali dice guardi che mi rivolgevano i miei collaboratori i miei colleghi me sottufficiali i miei agenti che dovevo rimanere sul posto
Perché avevano bisogno di me
Non potevano essere lasciati abbandonati allo sbaraglio
Dell'avvilimento nella demoralizzazione perché avevano perduto il loro capo carismatico Amato seguito
E io me
Viso barca e a questo incarico gravosissimo ma non certo per il lavoro da fare gravosissimo sul piano morale
Assunse questo impegno d'onore con me stesso
Ecco gli uomini
Che per tanti anni erano state mio fianco
Molti di questi sono venuti qui in quest'aula a testimoniare
E ognuno nel campo delle dei compiti rivestiti delle attribuzioni degli incarichi che aveva svolto ha dato un contributo per l'accertamento per la verità
E questi sono i testimoni
Che io ritengo
Che maggiormente abbiano una valenza a mia difesa più quei capi dalla polizia i direttori del SISDE gli altri commissari i prefetti e i questori
Perché ho sempre giudicato
I subordinati come migliori giudici
Dei loro capi
I capi della polizia e direttore del SISDE sono lontani ma quelli con cui si è vissuto per anni
Insieme
Di giorno di notte
Nelle giornate tranquille nelle giornate tumultuose
Nei momenti di pericolo sono
I collaboratori dipendenti i subordinati
Gli agenti
Quelli che pensano a fianco quando si va
Ad operare
E non si sa che cosa si trova al di là di una porta
Oppure all'angolo di una strada
è venuto qualcuno qui
E parlo
Dell'ex brigadiere di pubblica sicurezza Carmine Mancuso
Ora senatore dalla Repubblica il quale si è permesso di insinuare di un mio litigio con Giuliano
Strumentale ai fini della dimostrazione
Di una diffidenza di Giuliano nei miei confronti per una indagine di grande importanza e di grande spessore come quella sulla vicenda Sindona che io avrei voluto che l'uno svolgesse
Menta indù in maniera spudorata
E qui in quest'aula è stato
In maniera evidente
E di indegna per l'Ulivo smentita
Ha cercato di questo di coinvolgere in questo suo menzogna un ragazzo l'autista di Giuliano agrifoglio ha cercato di coinvolgere il fratello di Boris Giuliano è un altro funzionario di polizia
Queste sono le cose che mi hanno particolarmente colpito in questo processo
Perché poi le accuse di Mutolo
Di aver ha avuto i quindici milioni per comprare un'autovettura ad una mia amica
O di aver avuto la disponibilità di un appartamento
O le accuse di un altro
Individuo del tipo come Spatola Rosario
Di andare a mangiare un piatto di spaghetti in un ristorante insieme con un capomafia
Che ripeto ancora una volta perché non lo non lo dico soltanto adesso non l'ho detto soltanto in questo tribunale ma in anni passati lo scritto i rapporti giudiziari
Era
Da me è ritenuto un criminale pericolosissimo parlo di Rosario Riccobono di queste accuse
Sono rimasto soltanto
Indignato
Per quello che volevano
Io piuttosto che accettare
Del danaro
Da criminali mafiosi o non mafiosi mi sarei fatto uccidere
Non c'è nulla che nella mia disponibilità patrimoniale di cui io non posso stabilire la legittima illecita provenienza dalla casa dove abito fino a
All'orologio che ho colposo alla cravatta che indossa
Non ho mai accettato niente da nessuno non ho mai voluto rientra da nessuno
Qualcuno si è permesso di parlare di regalia
Le regalie io in cambio di notizie su operazioni di polizia
Tendenti all'arresto di pericolosi latitanti di operazioni di polizia tendenti alla scoperta di
Di reati
Commettendo azioni di una gravità e di una infamia senza limiti
Avrei avuto delle regalie che cosa dei pacchi di dolci
Dei cioccolatini la regalia
Parlo del signor Perrone
Maurizio Perrone
Di questo stranissimo soggetto uscito come il coniglietto dal cilindro all'ultimo momento
Per creare la congiunzione del mio alla data del ventiquattro dicembre del novantadue dal mio comportamento criminale
L'attualità come l'ha definito il Pubblico ministero
Io alla data del ventiquattro dicembre del mille novecentonovantadue ero impegnato al massimo delle mie capacità
E del mio impegno
Per rendermi ancora utile in questo lotta contro il crimine organizzato che ho ritenuto veramente un impegno mio personale
Non soltanto
Ma di tutti gli uomini che potevano ricevere da medici posizione
Istruzioni o d'ordine
Io in quel rimpatriato
Il novantadue il mille novecentonovantadue dalla fine del due otto uno
A tutto il novantadue io sono stati impegnato al massimo per dare anche quale funzionario del SISDE e quindi senza qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria quindi senza la possibilità di svolgere indagini dirette di dare il mio
Modesto contributo
A questa lotta
Che era diventata credo un impegno di tutto il popolo italiano
Dopo gli efferati delitti che ci furono nella primavera nell'estate del novantadue
Anche se il mio incarico era quello di coordinatore dei Centri SISDE del Lazio e di Roma
Che era già un impegno abbastanza gravoso e di notevole responsabilità
Io aderendo alle esortazioni
Agli inviti alle pressioni dei miei superiori
Provenienti dal ministero dell'Interno dalla Presidenza del Consiglio feci di tutto per riconvertire una parte del SISDE dalla sua originaria funzione di anti eversione politica terroristica
Per cui era stato costituito il servizio
Alla fine degli anni Settanta
In funzione anti eversiva criminale
Mi era stato dato questo incarico perché io tra tutti i funzionari di alto grado del SISDE ero l'unico che aveva un'esperienza pregressa
Notevole di lotta alla criminalità organizzata
Stilare un programma
Che mano mano si andava attuando cominciando dalla scuola del SISDE di cambiare i sistemi didattici della scuola
Di non insegnare più
Ai
Agli uomini appartenenti ai vari nuclei del SISDE
I sistemi di lotta ai terroristi ma i sistemi di lotta
Ai criminali
Ai mafiosi
E questo
Lo hanno confermato anche ufficiale dei carabinieri che come partecipavano a questa attività didattica
Parlo del generale dei carabinieri Subranni del maggiore Obinu Aubry altri che non ricordo in questo momento
Proposi
La mia proposta fu accolta dai vertici
Di creare nell'ambito dei centri SISDE
Della Regione Marche particolarmente interessata al fenomeno criminale
Essenzialmente la Sicilia la Calabria e la Campania
Dei nuclei operativi anticrimine
Addestrando il personale alla scuola
Che si occupassero esclusivamente
Di criminalità organizzate di gara il loro apporto informativo agli organi di polizia giudiziaria
Di avvicendare
I Capi Centro
Del SISDE in queste regioni come è avvenuto per Palermo
Dove fu mandato un colonnello dei carabinieri proveniente da Torino
O a Catania
O in altri centri dell'Italia meridionale
Costituì dei gruppi di lavoro
Su richiesta
Del procuratore del capo della Repubblica di Caltanissetta il quale mi mandò a chiamare mi convocò in questo palazzo
In un ufficio dalla procura generale dove si trovava
All'indomani della strage di via D'Amelio e mi chiese se ero disposto a collaborare con lui
Nei limiti delle mie competenze delle mie attribuzioni delle mie funzioni
Di collaborare con lui
Per le indagini su questi gravissimi fatti
Non andai
Dall'altissimo magistrato io ad offrire la mia collaborazione fui Daloui chiamato
Ed io mi misi a disposizione
Chiedendo e pretendendo
Dai miei vertici parlo da del direttore del SISDE del vicedirettore di prendere preliminari contatti con questo magistrato
E con quelli di Palermo anche della procura dalla repubblica di Pale
Cosa che fu fatta
E fu costituito questo gruppo di lavoro
Formato da funzionari del SISDE dell'Alto commissariato che in quel periodo era in fase di scioglimento
E il personale dell'Alto commissariato in parte stava
Passando nei ruoli del SISDE e peraltro
D'altra parte alla DIA che era stato da poco costituita
Di questo gruppo di lavoro volli che facesse parte un funzionario la sua integrità morale la sua correttezza la sua capacità la sua conoscenza del fenomeno criminale
Era indiscutibile parlo del questore Carmelo
Emanuele
Che per quindici anni ha diretto l'ufficio misure di prevenzione dalla questura di Palermo
Lavorando dalla mattina alla sera
E stilando centinaia forse migliaia di proposte
Per misure di prevenzione a carico di mafioso
Profondo conoscitore delle famiglie di mafia e dei mafiosi
Io tutto quello che potevo dare
Allo Stato alle istituzioni
E in modo specifico alla polizia alla squadra mobile alla Criminalpol io l'ho dato
Nei limiti delle mie capacità
Delle mie possibilità
Anche in in relazione
A quelle che erano le condizioni di quegli anni perché io sono stato alla squadra mobile da funzionario fino al settantatré e da capo dalla squadra mobile dal settantatré al settantasei
E poi per quel breve periodo di cinque sei mesi dopo l'uccisione di Giuliana
Non credo che mi si posso addebitare nulla
Il cumulo di menzogne che sono state riversate su di me si sono rivelate tali
L'impegno
Il rigore logico
La capacità professionale dei miei avvocati
Credo che abbiano sufficienza dimostrato l'inconsistenza
Di queste accuse che non erano soltanto accuse Merano infame calunnia
Di uno squallore
Veramente impressionante
Soltanto
Venire a raccontare di avermi visto
In quel posto che è stato indicato
Nel ristorante di Sferracavallo seduto a un tavolo a mangiare
In compagnia di un uomo come Rosario Riccobono
Mi ha profondamente indignato
A mio avviso non doveva neppure essere preso in considerazione
Nel momento in cui il signor Rosario Spatola cocainomane truffatore ho letto il suo certificato penale trenta condanne per emissione di assegni a vuoto si permise di dire questo doveva essere scacciato dalla stanza dove faceva queste rivelazioni il sedici dicembre del novantadue sette otto giorni prima di essere arrestato
E quando io ho parlato di inquietudine
Di preoccupazione per quello che era successo nella mia vicenda giudiziaria e parlo delle indagini preliminari e parlo anche del processo
Di come era stato possibile mettere nella ordinanza di custodia cautelare che mi ha tenuto in carcere per trentuno mesi
Mettere
Queste menzogne di Rosario Spatola sostegno della mia privazione della libertà della distruzione dalla mia vita
Oltre che dalla mia carriera che mi interessa relativamente perché non ho mai avuto ambizioni
Mettere nell'ordinanza di custodia cautelare queste infamie
Senza provarle perché non è possibile che dalla sedici diciassette dicembre fino al ventidue dicembre che viene stilata la ordinanza di custodia cautelare si possono fare indagini
Sulla fondatezza di queste accuse miserabili
Che cosa è stato fatto per stabilire se io veramente Ero massone come diceva spargono Rosario
Se essere massone poi costituisce un'accusa diciamo un reato
Ci sono dalla uomini che sono massone
Ma anche per queste accuse io sono stato trentuno mesi di carcere
Perché venivano date per scontate venivano date per accertata in queste circostanze
Veniva dato per accertato che io ero stato visto a mangiare con Riccobono
In quel ristorante
O che era un massone o che aveva avuto i quindici milioni da Riccobono per comprare la macchina la mia amica
Ma io anche questa evenienza del carcere lo affronta con dignità e con senso dello Stato
Perché io non mi sono mai considerato un malfattore detenuto nelle carceri vi sono anche nelle carceri militari
Ritenuto un servitore dello Stato
E ho insegnato ai miei compagni di sventura a Forte Boccea di come si deve sopportare il carcere
Senza lasciarsi andare ad atti di intemperanza o adatti addirittura disperati
Costituiti da da lenzuola voterà a alle sbarre
De della del carcere
E facendo il resoconto dei miei trentuno mesi di carcerazione posso dire con motivo di orgoglio di aver servito lo Stato anche in questo ventuno mesi
E se il caso di andarlo a servire ancora per altri mesi o per altri anni
Perché chi ha la coscienza a posto non ha paura neppure del carcere
Quando ho sentito pronunciare dalla pubblica accusa dodici anni di reclusione
Non ho sentito le gambe tre mar
Perché dopo quello che è successo forse è preferibile a vivere in un carcere militare
Che fuori in una società del genere
Quindi io non ho tradito lo Stato lo posso affermare nella maniera più categorica come lo hanno fermato dieci venti cento centocinquanta testimoni che sono sfilati qui davanti
Al tribunale che mi deve giudicare
Uomini con i quali io non ho avuto contatti perché mi è stata tolta anzi diminuita la possibilità di difesa con questa lunga carcerazione preventiva perché io se fossi stato libero
Non sarei certo fuggito
Non avrei certo potuto reiterare in quei reati che mi venivano addebitati
Perché ero stato immediatamente scacciato dalla pubblica amministrazione
Non avrei potuto e non avrei mai voluto e non l'avrei mai fatto inquinare il minimo
Parte le prove
Avrei potuto avere qualche colloquio con qualche mio superiore con qualche mio collega o qualche mio dipendente per ricordare dei fatti
Perché tutto la mia difesa dei trentuno mesi di carcerazione
Tutta la mia difesa si è dovuto abbassare sulle mie capacità e sulle mie possibilità mnemoniche io ho avuto difficoltà anche di preparare per i miei avvocati la lista dei testimoni perché non ricordavo i cognomi non ricordavo di incarichi non ricordavo le circostanze di cui l'uno o l'altro era stato comunque protagonista cosa che avrei potuto superare se fosse stato libero
Ho cercato di riparare a questo poi successivamente
Con l'esame di documenti che mano mano chiedevo
E che sono acquisite agli atti del processo è che sono una minima parte
Di tutta la documentazione che sarebbe stato forse necessario portare in questo processo ma avrei dovuto portare mezzo archivio dalla questura o del ministero dell'interno del SISDE o dall'Alto commissariato
Perché la mia attività professionale non è stato soltanto quella di perseguire Rosario Riccobono o Gaspare Mutolo o Micalizzi Michele e Salvatore o craxiano Angiola East due fratelli
è stata vasto raggio
Io non è che mi occupavo solo di Riccobono o di Stefano Bontate io mi
Mi occupavo mi sono occupato per anni di una criminalità dilagante in questa città non c'erano solo i mafiosi che facevano il traffico di droga o che facevano le estorsioni
Ma c'erano bande di criminali di rapinatori pericolosissimi che assaltavano banche uffici postali
Fenomeno di spaccio di di stupefacenti di prostituzione di furti
E la squadra mobile si occupava di questo soltanto la squadra mobile perché non c'erano altri organismi di polizia in quegli anni come adesso
Non c'erano i rosso non c'era il dico Non c'era io no il Servizio centrale operativo non c'era la dia c'era la squadra mobile
Formata di un pugno di uomini
Io ho avuto occasione di dire qui che nel settore
Specifico della lotta contro la mafia erano venti venticinque uomini per tutto la pubblica sicurezza
Perché la squadra mobile la polizia giudiziaria della pubblica sicurezza in Palermo e provincia e altrettanti ne avevano i carabinieri del Nucleo investigativo in quegli anni
Eravamo tre quattro funzionari eravamo io Giuliano
Vasco ex De Luca
A occuparci di questi fenomeni una diecina di sottufficiale una diecina di agenti questi eravamo
E abbiamo fatto miracoli abbiamo fatto abbiamo tenuto fronte
Quando il questore Migliorini nel periodo in cui ero capo della squadra mobile mi diceva che avvenivano molti reati a Palermo che bisognava fare qualcosa io gli rispondevo che fino a quando noi di ogni reato anche del furto svolgevamo una qualsiasi indagine vuol dire che già la polizia era in grado di fronteggiare questa situazione
Perché anche per un furto in appartamento una qualsiasi indagine si svolgeva sia pure sommaria sbrigativa
Uno dei pilastri dell'accusa mio carica di questo processo mio presunto rapporto di connivenza di complicità di protezione
Di favoritismo
Rosario Riccobono
Il quale in effetti è diventato un criminale
Di di di grande spessore di grande importanza forse anche per questo processo perché sono quaranta mesi che si parla di Rosario Riccobono
Io credo che se non ci fosse stato questo processo Rosario Riccobono sarebbe uno dei tanti mafiose uccisi oramai da quindici anni dimenticati
Io col tutti avrei potuto avere un rapporto privilegiato
Con tutti mi sarei potuto accompagnare tranne che con Rosario Riccobono perché soltanto con Rosario Riccobono
Anzi non soltanto Rosario Riccobono è uno dei pochi avviso uno dei pochi casi in cui io sono uscito fuori dalla mia professionalità che ho sempre considerata
Nella mia attività
Da rispettare
Cioè una professionalità settica di non considerare i criminali
Coloro che che commettevano delitti come nemici personali
Ma come avversari da lottare
E da fare di tutto per assicurare alla giustizia fargli pagare per quello che avevano commesso invece con Rosario Riccobono
E con lui i suoi uomini principalmente è principalmente essenzialmente con Gaspare Mutolo che è venuto qui ad accusarmi io sono uscito fuori da questa professionalità
Non prendo quasi sentimenti di odio personale verso questa gente perché li riteneva o come li ritengo tuttora responsabili dell'uccisione
Di un giovane agente di polizia di ventidue anni
Al quale ero molto legato
Molto affezionato
E quando lo ebbe tra le mie braccia all'ospedale di di lo sviamento respirava
Io giura e a me stesso che avrei fatto di tutto
Per far pagare agli autori di questo delitto
Vado a loro colpa
E impegna i tutto la squadra mobile perché si raggiungesse questo risultato
E si raggiunse
Perché
Il gruppo criminale fu individuato
Fu portato davanti alla Corte d'Assise
E per quelli a carico dei quale avevamo raggiunto maggiori e più consistenti elementi di prova questi furono condannati a pene gravissime
Uno ebbe trent'anni l'altro ebbe venticinque anni altre ventidue anni altri riuscirono a farsa la Franca evidentemente
Perché non furono ritenuti sufficienti quegli elementi che avevamo raccolto e tra queste c'era lo stesso Rosario Riccobono
è chiaro che io non potevo continuare a vivere in tutti i miei anni successivi soltanto col pensiero di Rosario Riccobono perché poi gli avvenimenti della vita sì sopravvengono
Comunque nel in quel periodo particolarmente delicato e parlo dal settantacinque al settantasette e cioè da quando avvenne quell'omicidio al luglio del mille novecentosettantacinque fino a quando Riccobono non fu prosciolto da quell'accusa
Gli l'impegno non soltanto mio personale
Ma di tutta la squadra mobile
Era rivolto a questa gente
Fu un giorno molto felice per la squadra mobile quando fu finalmente catturato Gaspare Mutolo
In circostanze drammatiche
Sparandogli addosso
Oppure quando fu catturato Salvatore Micalizzi
Nelle circostanze di cui si è parlato spesso in questo processo
E sarebbe stato un giorno di grande gioia ma la squadra mobile
Se in quel periodo fosse stato Rosario Riccobono ma è stato fortunato
Non è stato arrestato
Ma che non sia stato arrestato non mi si può certo addebitare ha mi ha colpito
Quando si è discusso a lungo in questo processo di squadre catturandi di squadre The costituite per la cattura di Riccobono essi zitti si faceva capire quasi che queste squadre si dovessero costituire con decreto
Non si tiene presente o forse del perché non è che non si tiene presente non si conosce qual è l'organizzazione di una squadra mobile almeno in quegli anni perché adesso non so come funziona
L'organizzazione di una squadra mobile il funzionamento l'attività di ogni giorno
Una squadra si costituisce vedendo due agenti bighellonare dei corridori della squadra mobile o o sotto l'androne e degli prendete una macchina e fate il pattugliamento di una zona ho andato a fare una certa cosa e si costituisce a Pasqua
Tutta la squadra mobile ha una squadra catturandi perché tutti andavano a cercare ricercati
A sezione rapine se andava a cercare i suoi quella furto i suoi la sezione investigativa prevalente venti mafiose a sezione buoncostume se andava a cercare gli sfruttatori dalla prostituzione e così via
Non c'erano provvedimenti formali di costituzione di squadre
Era un'attività che si svolgeva così
In maniera estemporanea a seconda delle esigenze è chiaro se in un determinato momento si ricercavano particolarmente Riccobono Mutolo Micalizzi buffo altra gente del genere si batteva prevalentemente quella zona dove questi frequentava
O si davano incarichi specifici a degli uomini
Quindi tutto il discorso della ricerca dei latitanti deve essere secondo me
Deve essere guardato questo deve essere esaminato alla luce di quello che il funzionamento di un organismo di polizia come la come una squadra mobile degli anni Settanta
Con poche macchine con pochi uomini con pochi mezzi con pochi strumenti giuridici
Noi dovevamo portare le prove dei delitti perché noi dovevamo
Portare dei rapporti all'autorità giudiziaria provati non potevamo fare elenchi di mafiosi
Arrestarli e poi dire verranno fatte le indagini sì questo fu fatto nel mille novecentosettantadue all'indomani dell'uccisione del procuratore capo dalla Repubblica con il rapporto dei centoquattordici
Però so soltanto io che cosa dovremo soffrire
Il capitano Russo l'allora Capitano Russo e Dio per imbastire quei cinque sei rapporti dopo l'arresto di questi soggetti
Perché prima fu fatto il guanto e poi questo guanto si cercò di adattarlo alla mano
E non si poteva ricadere negli stessi errori
Io non ho mai ritenuto che si potesse per presentarsi bene di fronte all'opinione pubblica come polizia
Arrestare gente
E lasciare poi
L'autorità giudiziaria
Nelle
Nella nella coscia
O nelle difficoltà di come risolvere questi problemi
Noi dovevamo fare indagini raccogliere elementi più o meno concreti e rappresentarle
Alla magistratura
Essere il nostro compito questo è stato uno dei motivi del mio
Non lo chiamerei neppure contrasto perché non c'è stato mai contrasto
Di diversità di opinioni di impostazione di veduta con il questore i morti ma il quale innanzitutto l'uno doveva interessarsi di questo perché Request ore
Perché il questore non è il responsabile della polizia giudiziaria responsabile della polizia giudiziaria è il capo dalla squadra mobile accreditato presso la procura generale
Il questore è un ufficiale di pubblica sicurezza non è un ufficiale di polizia giudiziaria teoricamente
Il capo dalla squadra mobile potrebbe anche
Rifiutarsi di portare il rapporto in visione al questore
Io ero il responsabile della polizia giudiziaria
Tra l'ottobre del settantanove
E gennaio dall'ottanta nel periodo in cui lavoravo per quella famosa operazione
Io rispondevo di fronte alla magistratura
Se io ritenevo di fare uno schema di rapporto sottoporlo all'esame del procuratore della Repubblica e chiedergli se potevo operare arresti ad iniziativa oppure se dovevo aspettare l'emissione di ordini di cattura questo era un mio compiti una mia attribuzione in cui il questore non doveva assolutamente interferire
Se poi il questore aveva esigenze di politica criminale di fronte al ministero dell'Interno di fronte all'opinione pubblica
è indubbiamente premevano
Per avere una risposta debiti eclatanti che erano avvenuti nei mesi passati parlo dell'omicidio Giuliano domicilio Basile l'omicidio Terranova dell'omicidio Mattarella questa era un altro argomento
Ma non mi si può addebitare oggi di aver avuto questa impostazione mia professionale
Io volevo approfondire le indagini
Volevo portare elementi concreti alla magistratura perché mi rendevo conto che era un'organizzazione criminale di un'ampiezza dura complessità estrema
Formata da centinaia di uomini quando i questori Bordino parla di un rapporto di cinquecento pagine ha un record errato perché io parlavo di cinquecento uomini no di cinquecento pagine perché non ha significato parlare di un rapporto di cinquecento pagine
Parlavo di cinquecento uomini perché tanti ne intravedevo all'inizio di quelle indagini
Che preso lo spunto dalla nota vicenda Sindoni dall'ottobre del settantanove
Che poi in vagando per questo specifico fatto di Sindona noi arrivammo a questa
A questo scenario di criminalità organizzata
Che andava a congiungersi poi con quelle indagini che tra il mille novecentosettantotto e il mille novecentosettantanove avete iniziato Giuliano e dopo l'uccisione di Giuliana avevo proseguito io
E parlo del gruppo di mafia Savoca del gruppo di mafia solleva del gruppo di mafia
Uscito fuori dall'omicidio di Cristina del maggio del settantotto con tutto il riciclaggio del danaro i traffici internazionali di droga o con gli Stati Uniti d'America e le rimesse dei dollari USA
In Italia che pur le indagini che occuparono Giuliano tra maggio del settantotto fino a luglio
Anzi non direi luglio direi aprile del settantanove perché da aprile del settantanove fino alla data della sua uccisione Giuliano fu prevalentemente impegnato nelle indagini per la scoperta del corpo di corso dei Mille e di via Pecori Giraldi
Quindi queste indagini iniziate da Giuliano e continuate da me
E nel corso di quest'indagine appare questa figura di Tom Tripodi di cui dirò due parole soltanto per descrivere il personaggio così come sto ho descritto me stesso
Questa indagine andarono a confluire in quelle che noi avevamo svolto per Sindona
E furono rappresentate condensate in quello schema di rapporto che io portar questo ricordino
Ma da una diversità di vedute di impostazione di lavoro arrivare al punto di ipotizzare che io volevo proteggere quei mafiosi e non li volevo perseguire non volevo che venissero denunciate all'autorità giudiziaria
Credo che che che ci vorrà molto non è vero niente
Io rispetta e l'opinione del questo non vi ribellate
No no non obietta il nulla perché ho sempre rispettato il principio dello subordinazione gerarchica e potevo anche venire qui dal procuratore della Repubblica
A protestare per questa sua interferenza in un'attività di polizia giudiziaria che riguarda solo gli ufficiali di polizia giudiziaria e i magistrati
Il questore ha altri compiti
Ma io questo non l'ho fatto
Non l'ho fatto perché ho cercato sempre di tutelare le istituzioni anche quando la tutela delle istituzioni siringhe si rivolgeva a mio danno
Quando mi è stato non dico col passato ma mi è stato
Chiesto
Quasi però profilando un'accusa che io non mi ero che non ha non avevo preso nessuna iniziativa di fronte a quell'articolo infamante è calunnioso dei siciliani
Tendente esclusivamente a denigrare nei
Per motivi che io ben conosco ma che non ritengo opportuno
Perché non riguardano poi tra l'altro
La mia situazione processuale
Io non lo feci
Perché
Avrei messo in piazza
Questioni che dovevano rimanere a mio avviso del chiuso dalla dall'amministrazione dalla pubblica sicurezza
Io non potevo
Andare dinanzi ad un tribunale a dire guardate che queste cose
Di cui il giornalista i giornalisti anzi perché erano tre perché si misero insieme Claudio Fava Riccardo Riolo S e Michele Gambino del giornale I Siciliani
Per combinare quella quell'impasto di infamanti accuse a mio carico non potevo davanti in tribunale andare a dire guardate che io non c'entro niente in questa storia soli i miei colleghi porta ciò e Rotella
Che se hanno sbagliato sono stati loro a sbagliare se ci sono stati degli errori se ci sono stati delle omissioni delle collusioni
E io per rispettare sempre questo mio principio di fedeltà alle istituzioni di tutela delle istituzioni e non lo fa
Non perché avessi paura di fare una querela in Sicilia
A parte Pollini opportunità anche di farlo perché stava fallendo quel giornale e dovette poi credo risollevarsi con seicento milioni che furono elargiti dalla Regione Siciliana perché veniva considerato un giornale che ero sul fronte dall'Antimafia
Comunque fu una mia valutazione personale che non credo che per puri interessi il tribunale se fece un uffici cuore
A me fu più che sufficiente un foglio di carta dove a firma del Capo dalla polizia si diceva il dottor Bruno Contrada in questa storia non c'entra per nulla fu fatto un'inchiesta giudiziaria da parte dell'ufficio istruzione di Palermo
Specificamente dal dottor Falcone fu fatta un'inchiesta amministrativa dal ministero dell'Interno
Fatta dal direttore della Criminalpol il dottor Rocco
Cui non è che non emergeva alcune mie responsabilità emergeva la mia totale estraneità quei fatti
Cioè io non c'entravo per nulla
Io non alla fine dell'ottantadue quando fu fatto quell'operazione mi Spagna ero il capo di gabinetto dell'alto commissario funzionario del SISDE
Quindi non era un ufficiale di polizia giudiziaria che poteva fare indagini mi sparo dice andar il dottor Enzo Porta cioè dottor Franco Rotelli e l'hanno dichiarato venendo a testimoniare in questo processo
Questo articolo dei siciliani del cinque novembre del mille novecentottantacinque seguiva la lettera anonima
Del settembre dall'ottantacinque non avendo raggiunto alcun risultato con quella lettera anonima perché il prefetto boccia dopo aver interpellato due cioè gli stretti collaboratori
Il dottor Antonio De Luca è il maggiore dei carabinieri e Ragusa sulla totale assoluta manifesta chiarissima infondatezza
Di quelle infamanti accuse non avendo raggiunto lo scopo con la lettera anonima
Tentano con l'articolo
Considerandosi ben tutelati dal fatto che il direttore di quel giornale era stato ucciso
Ad opera della mafia
Parlo di Pippo Fava
è chiaro che la mia amministrazione
Sapendo bene
Qual era stata la mia attività contro la mafia e in quale situazione di esposizione io mi trovavo
E parlo principalmente del dottor Parisi che allora era il direttore del SISDE
In quell'epoca la fine dall'ottantacinque
E nello stesso tempo di una maggiore esposizione per questi attacchi calunniosi che provenivano da un fronte che avrebbe dovuto tutelarmi
Ritenuto uno che che io non dovessi più permanere in Sicilia e che dovesse andare a Roma
E mi è stato addirittura contestato che Parisi che il prefetto Parisi voleva che io non fossi a Roma esposto ulteriormente in attività operative esterne che dissi il mio contributo
In altri settori
Con altri sistemi
Perché si può anche lottare
Contrastare il crimine organizzato
Organizzando uffici
Non è che si è sempre brigadiere
Ad andare a cercare latitanti sfondando porte
Si matura negli anni
Si diventa vecchi
Bisogna insegnare agli altri come fare organizzare uffici così come come facevo io come ho fatto nel novantadue
Io non andavo a svolgere indagini spiccioli sul singolo mafioso io cercavo di addestrare i gruppi di lavoro e di insegnare loro come si dovevano fare le indagini come si dovevano fare i monitoraggi delle famiglie di mafia
Come fece nel novantadue cominciando con la famiglia dei Madonia perché ero perfettamente convinto che i Madonia direttamente o indirettamente entravano nelle stragi
Per un complesso di motivi che spiega in una mia relazione al procuratore capo dovrebbe obbliga di Caltanissetta
Fu fatto questo lavoro
Furono presi in esame deposizioni di duecentocinquanta persone bisognava continuare con la famiglia dei Galatolo secondo il programma poi con altre famiglie di mafia
Ed era tutto un lavoro che avrebbe sollevato
Gli organismi di polizia giudiziaria che erano pressati da tante altre esigenze perché trovarsi questo lavoro già fatto perché non l'avremmo passato a loro gli sarebbe stato di aiuto
Io sono stato colpito in questo momento nel momento in cui ero impegnato
Alla
Al massimo delle mie capacità delle mie possibilità in questo settore e nello stesso tempo sul settore dalla criminalità organizzata di Roma
E dei collegamenti tra queste organizzazioni romane e quelle napoletane o di altre regioni d'Italia
E di questo me ne hanno parlato i direttori vicedirettori del SISDE funzionario del SISDE c'è la documentazione di tutte le operazioni che io ho fatto
Per cui avevo anche contrasti per cui avevo anche amarezze perché la polizia di Stato lo stesso prefetto Parisi lo stesso direttore della Criminalpol e il dottor Rossi il capo dalla squadra mobile di Roma
Mi rimproveravano il fatto che io lavorassi con i carabinieri
Con il reparto operativo dei carabinieri
Il vice capo della polizia
Capo dalla Criminalpol dottor Rossi mi disse ma il prefetto Parisi vuole sapere dunque cosa c'hai con la polizia perché lavori con i carabinieri
Ma io lavoravo con i carabinieri perché la maggior parte dei miei collaboratori del SISDE provenivano dall'Arma dei carabinieri avevano fatto servizio reparto operativo dei carabinieri e quindi erano facilitati questi rapporti quella infinita di operazioni di cui alcune di grande di grande importanza
Quello è stato il mio lavoro del novantadue altro che andare a mangiare con Riccobono o a o a far suonare o a far suonare e la sirena d'allarme quando si doveva fare l'operazione a Campobello di Mazara
Per fare scappare i latitanti per fare nascondono la droga a quelli che l'avevano le armi Campobello di Mazara poi perché avrei dovuto farlo per Capo Bello di Mazara e non per tutti gli altri Comuni dalla provincia di Palermo di Trapani
Avrei dovuto organizzare un ufficio
Con uomini
Alcuni addetti alla ricezione delle notizie dell'operazione da svolgersi altri con il compito di andare a trovare i miei referenti in ogni Paese
La Mazara del Vallo a Campobello di Mazara Ò sole mio Castelvetrano ad Alcamo o a Bagheria Casteltermini
Ho in altri Paesi qualsiasi perché è chiaro che solo Poggio per Campobello di Mazara a maggior ragione lo dovevo fare per Corleone Oper Bagheria o per
O per altri Paesi impregnati di mafia
Avere la in ogni Paese il referente in maniera che a sua volta potesse avvertire poi tutti gli appartenenti alla cosca latitanti pugile detentori di droga nascondendolo possessori di armi non fate vuole trovare cose di un'assurdità veramente
Che è soltanto a profilare delle ipotesi del genere cioè da da
Non lo so da fare che cosa
E questo è venuto a dire anche Rosario Spatola io suonava l'allarme ma andavo per i Paesi Tamburrini come come si è visto nel film sul bandito Giuliano per avvertire le popolazioni
Che arrivavano i carrarmati
Ho arrivavano le otto colonne della polizia dei carabinieri
E poi
Non ci si è fermati all'articolo dei siciliani
Quando è stato ucciso l'ex sindaco di Palermo Insalaco uscì fuori dal memoriale che era venuto a parlarmi perché voleva parlare con l'alto commissario il prefetto De Francesco non voleva parlargli però voleva che io ascoltarsi quello che l'UDC Eva
è la stessa cosa è avvenuta Consalvo
Con Nino Salvo con l'esattore
Non voleva questi contatti diretti però voleva sapere che cosa pensare che cosa diceva questa gente ed io ero il filtro ed un tramite
E allora uscì fuori che ero niente di meno insignito della onorificenza del Santo Sepolcro di Gerusalemme e fui attaccato
E al ministero dell'Interno anche in uffici qualificati non sapevano che cosa era questo ordine cavalleresco i dovetti procurare io la documentazione i volumi sugli ordini cavallereschi
Il Cavaliere di Malta i Cavalieri di San Giorgio di cavalieri San Gennaro i cavalieri dell'Ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme perché pensavano che era la setta dei Beati Paoli
E allora fui attaccato perché ero cavaliere del Santo Sepolcro
Basta scorrere l'annuario per vedere che galantuomini che hanno questa onorificenza
Alla quale io poi tra l'altro non avevo dato neppure eccessiva importanza
Avevo accettato per me non era altro che un di proprio una croce e basta
Di fatto e non ho avuto mai frequentazione con altri la metà dei Cavalieri del Santo Sepolcro dell'Annuario io li conosco ma li conosco non perché sono insigniti di quella onorificenza o perché fanno parte di quell'ordine riconosco per altri motivi
Li ho conosciuti per altri motivi
Così come conosco un'infinità di insigniti dell'Ordine al merito dalla Repubblica io sono come naturalmente a Repubblica ma non è che conosco gli altri commentatori perché siamo chiusi siamo siamo inclusi nello stesso ordine questo per altri motivi
Basti pensare tutti i questori d'Italia
Riconosco più o meno tutti perché sono tutti i commentatori
Al merito della Repubblica
Nell'assoluta mancanza di qualsiasi elemento comprovante che io sono un massone
Perché io non lo sono
L'ho detto sin dal primo momento continua a ripeterlo non lo sono mai stato non lo sono ma non solo non lo sono non ho mai pensato di aderire alla massoneria nei alcuno mia mai invitato ad affiliare nella massoneria
Ho fatto una dichiarazione spontanea dicendo questo dicendo anche che ciò non escludeva che io avessi avuto rapporti con massoni
Ma credo che nessun cittadino italiano specialmente se riveste una funzione pubblica del tipo di quella che ho rivestito io non abbia avuto e non abbia contatti con uomini che sono massoni consapevolmente o inconsapevolmente
Ho dovuto spiegare per quali motivi c'era scritto il nome del colonnello Trozzi
Sulla mia agenda il comandante del Nucleo elicotteri
Bastava vedere in quale periodo c'erano queste annotazioni il periodo in cui sono stato capo di gabinetto dell'alto commissario che quando arrivava il prefetto De Francesco si è alzato in volo l'elicottero per tutelare la per sorvegliare la zona
E l'ho detto
Non sapevo che era iscritto alla massoneria
Per me era il comandante del Nucleo elicotteri il professore Tusa persona di cui io mi
Ero nero
Diciamo non orgoglioso ma insomma ben contento di di di di
Di conoscerlo di potevi parlare perché ogni volta che parlavo con lui mi insegnava qualche cosa mi parlava della vie di archeologia mi parlava di civiltà greca di quel questi erano i nostri discorsi mi viene addebitato
A parte che io poi il professore tu solo conoscevo come addirittura un esponente del Polo del comunista con consigliere provinciale comunista e quindi non pensavo minimamente che potesse esserci scritto non logge segrete
Massonica segreta come la P due e neppure quando sono usciti fuori gli elenchi di Castiglion Fibocchi io ho saputo che Tusa era un massone perché andai a vedere gli elenchi quelli che mi interessavano
Cioè i funzionari di pubblica sicurezza i funzionari di prefettura e l'ufficiale dei carabinieri di ufficiale dell'esercito ma non andai a leggere tutti no
Io ho saputo in questo processo del professore Tusa era dalla P due
Per me era il sovrintendente ai beni archeologici
E così tutti gli altri
Il collega varca il mio collega di corso
Lo stesso dottor Pellegrino tutto avrei potuto immaginare io tranne che il dottor Francesco Pellegrino fosse stato affiliato sia pure per un breve tempo a una loggia massonica del tipo di quella che di cui si è parlato qua
Ma poiché rilevanza
Io non sono massone
E tutti i tentativi che sono stati fatti
Per dimostrare questo assunto che credo che sia necessario in questo processo perché costituisce una della città delle cerniere
Dei rapporti tra istituzioni quindi Bruno Contrada rappresentante delle istituzioni e la mafia la massoneria
Ma questo può valere peraltro non per me perché io non sono massone
Non ho avuto mai i rapporti se non per motivi più che leciti
La maggior parte professionali o massoni
Come con l'avvocato Bellassai
Certo c'è stato questa carenza di ricordo perché pensavo che il fatto
Fosse accaduto durante il periodo in cui era questore mi Culicchia e quindi subito ex abrupto venne qui chiesi
Di fare queste dichiarazioni parlai del questore di Culicchia
E invece era avvenuto due anni prima col questore Epifani ma comunque non ha nessuna importanza
Perché aveva subito questo attentato presunto attentato l'avvocato Bellassai durante il suo percorso da Roma da Palermo a Ragusa
E io mi occupai di quest'indagine ho conosciuto l'avvocato Bellassai che era un alto funzionario stimatissimo funzionare della Presidenza della Regione con incarichi di notevole rilievo basti pensare che era stato nominato dal Presidente della Regione
Commissario straordinario per gli Ospedali Riuniti di Ragusa
Non c'è un incontro mio con l'avvocato Bellassai dopo giugno dell'ottantuno cioè da quando è uscito fuori è questo l'ho saputo giugno dall'ottantuno perché era il capo
Il capo fila della Massoneria dalla P due in Sicilia
Non c'è nessuna notazione ho detto Sempre mantenendo mi su questa linea di dire la verità che mi sembra di ricordare di averlo incontrato nel novanta nel novantuno ma di sfuggita mentre uscivo da un negozio dove ho comprato degli occhiali
Ma il ricordo non è molto preciso comunque non ho avuto rapporti con l'utenza non professionale
Se ci sono delle annotazioni avvocato Bellassai non posso ricordare come non posso ricordare tutte le annotazioni relative a telefonate perché delle volte in una giornata parlavo con cinquanta persone per telefono come faccio a ricordarmi
Come posso essere accusato di mendacio perché non ricordavo di aver avuto una conversazione con l'avvocato Melzi
Io ricordavo di averlo cercato ripetutamente però di avere avuto quel breve scambio di battute e dirgli il signor Sostituto procuratore a Repubblica Geraci la convoca per domani dopodomani non lo so come disse
E questo fu soltanto perché dovevo fare da tramite tra il magistrato e questo signore l'avvocato Melzi cioè convocarlo
Invece di mandarli il biglietto con il messo giudiziario i telefonai io per convocarlo dinanzi al magistrato
Non lo ricordavo che motivo avevo di dire che che che non era vero l'avevo scritto nel rapporto alle ore dodici e venti ho parlato con l'avvocato mezzi e l'ho convocato per dopodomani
Non so quando scritto in un rapporto
Che che agli atti processuali
Che che importanza Jacques
Per dimostrare
La la diffidenza di Giuliano nei miei confronti
Perché è necessario questo perché non è possibile che Giuliano che è un errore dalla lotta contro la mafia un caduto dall'otto contro la mafia avesse avuto per sedici anni rapporti con me senza sospettare di nulla
Perché o era un colluso anche lui
Ho un connivente
Con me o con la mafia o un omertoso nei miei confronti perché non aveva nessuno riferito di questi miei rapporti con la mafia o era uno sciocco e l'uno poteva essere nessuno di queste cose qua
Ecco quindi doveva essere per forza un uomo che diffidava di me
Che aveva capito che io ero un traditore
E non è vero
E questo è stato messo in bocca
Ad un individuo come Thomas Tripodi che non è altro che un agente un ex agente della Dea
Il quale
Dopo oltre
Sedici anni dall'uccisione di Giuliano si ricorda di questo di dire questo soltanto quando io sono in manette arrestato già processato Gianna il processo
Gli viene in mente questo di venire a dire questo perché non l'ha detto prima
Perché non l'ha detto ai suoi superiori della Dea per impedire che che i funzionari gli agenti della Dea venissero per gli altri sedici anni che son passati il mio contatto io ho lavorato con la dea fino agli ultimi giorni fino a pochi giorni prima di essere arrestato
Nel mese di dicembre del novantadue io sono stato l'ambasciata americana a Roma l'ho avuto consegnato riconoscimenti da parte dell'amministrazione della giustizia americana della dea
E della e del servizio che si occupa del falso agrumario del Sacre Settis
Ebbe ed è venuto a taluni armi perché questa è una calunnia perché bisognava dimostrare che Giuliano non poteva non ha vere diffidenza nei miei confronti
Questo individuate e quando la signora Giuliano e Iddio perché anche io ci parlai per telefono
Se poteva darci una mano d'aiuto perché aveva partecipato a quelle indagini sul gruppo solleva sul gol posavo quassù gli americani sui traffici italo americani siculo americani
Se poteva darci un aiuto quando
Le indagini su Julian non non erano ancora ben indirizzate
Disse io
No non mi tende interessarmi di questo argomento vitale non è la mia patria vede dopo lavori sono affari nostri questo vizio Tommasi Tripodi e qui l'ha confermato la signora Giuliana
Perché alla signora Giuliana detto queste cose che ci rimase mo'malissimo perché lo consideravo un amico del del marito
E nel mille novecentonovantatré viene a raccontare queste storie che Giuliano gli aveva detto che diffidava di me
Che Giuliana aveva avuto l'incontro con Ambrosoli
Io ad agosto del mille novecentosettantanove scrisse un rapporto alla Procura della Repubblica di Palermo non la persona del sostituto Geraci e gli dissi
Non si comunica che dalle indagini svolte si afferma così è scritto nel rapporto che Giuliano non si è occupato delle indagini su Seedorf
Giuliano non conosceva l'avvocato Ambrosoli Giuliano non si è incontrato con l'avvocato Ambrosoli quel rapporto che porta la data credo del dodici agosto del settantanove
è rimasto tuttora valido dopo diciassette anni perché nessuno
Ha potuto contraddire le affermazioni di quel mio rapporto sono stati fotografati processi in America a Milano a Roma a Palermo dovunque su Sindona sull'omicidio Ambrosoli è stato scoperto l'omicida Brusone è stato condannato all'ergastolo sin d'ora
Mai emerso alcunché su un'eventuale indagine svolto da Giuliano sulla vicenda Sindona
Che scoppia ad agosto del settantanove un mese dopo l'omicidio di Giuliano con l'allontanamento di Sindona dall'hotel Pierre di New York
E che interessa la Polizia di Palermo il nove ottobre
Del mille novecentosettantanove con l'arresto a Roma di Vincenzo Spada
E Giuliano era stato già ucciso da tre mesi
Quindi quando io scrissi quel rapporto lo scrissi per scienza diretta la pubblica accusa mi ha contestato il fatto di aver scritto quel rapporto senza avere svolto indagini
Io non avevo bisogno di svolgere indagini perché lo sapevo che Giuliano non si era occupato di quello io sapevo che Giuliano non è si era incontrato con Ambrosoli è perché non sapevo lo sapevo perché giurano vedeva milizie la mattina alla sera
Lui sapeva tutto di me e io sapevo tutto di luce
E quindi fu in grado di scriverlo subito per evitare quel depistaggio
è chiaro che interpellai anche i colleghi più vicino perché interpella e De Luca Vasco Enzo Boncoraglio tutti i funzionari dalla squadra mobile di risulta che Giuliano si è andata a Milano no
Lo chiesi alla signora
Ah ma a Maria Giuliana mi disse che noi risultava del marito era stata Milano che le indagini dovevo fare oltre questo
E quindi scrissi alla procura di ordine pubblico
Assumendomi quella responsabilità
Perché non è vero che io non mi ha subì volle responsabilità ed è attivo senza comparire io mi sono sempre assunto le mie responsabilità ho firmato le carte
Se poi sbagliamo
L'ha visto se ho sbagliato ne rispondo
Ma non ho agito mai sott'acqua
Se io avessi voluto per un'esigenza di servizio che poteva anche esserci
Ci
Non dico nel settantotto
Deve esserci nel settantanove perché io avrei dato cento patenti non una per avere notizie sull'omicidio di Giuliano per portare davanti ai giudici dalla corte d'assise degli Autori Dolomiti di Giuliano cento patenti cento porto d'armi cento repliche di diffida avrei dato tutto
Se egli avesse avuto un'esigenza di servizio di fare avere la patente a Stefano Bontade io avrei scritto un appunto al signor questore per esigenze di servizio
In relazione ad attività investigative svolte da questo squadra mobile si propone rilasciata la proprietà bontà e me ne sarei assunto la responsabilità ma io non me ne sono occupato non esso niente
Non avrei avuto nessun motivo di dire
Di avere speso una parola per fargli avere la patente A perché avrei potuto inventare una storia qualsiasi
Avrei potuto inventare la storia tipo già conia si era effettivamente Riccobono era un mio confidente mi ha fatto arrestare già agonia come ha detto il signor
Marino Mannoia
Ma io l'ho sempre negato perché non è stato mio confidente lo stesso per bontà il porto d'armi è inutile parlarne
Perché sarebbe così superfluo così inutile
Io mi sono sempre assunto la responsabilità di qualsiasi mio atto il comportamento
Scrivendo
Oppure se non ho scritto dicendo la verità qui
Quando il signor Presidente mi ha chiesto se era vero quello che aveva detto la Zara che mi aveva visto tre o quattro volte entrare nel palazzo di via aiuta io ho detto no io sono andato molto più spesso
Perché ci andavo in orari in cui il portiere non c'era quindi portiere non è che ha detto il falso non c'era perché alle otto chiudeva la portineria Lucio Dalla dopo le nuove e questo riguardava la mia vita privata questo porto questo esempio per dire che non ho nulla da nascondere la mia vita e quella che quella che risulta da da questo processo
è stata scandagliata affondò
Si sono allargate le indagini a tutto la cerchia delle mie amicizie sia indagato su tutti
Tutte le persone che sono state trovati i cui nomi sono stati trovati nei miei appunti nelle mie agende delle mie rubriche telefoniche
E che cosa è stato trovato
Si è fatto un'indagine approfondita sulla mia situazione economica di un uomo di sessantacinque anni
Con una famiglia che ha settanta anni di lavoro perché trentacinque mila e trentacinque di mia moglie e quindi è stato trovato quello che è giusto trovare
In una famiglia di modesti impiegati dello Stato dopo settant'anni di lavoro la la la casa di abitazione
Comprata per undici milioni
Allora
O la casetta al mare
Sono stati fatti accertamenti su seicentocinquantuno banche per sapere se nessuna di queste banche ci fosse stato non un mito del posto una qualsiasi operazione
Si è soffermata l'attenzione sul muro un assegno di quindici milioni di euro da da mio fratello perché quel giorno doveva fare operare la figlia e non aveva denaro contanti e Chiesa i fratelli
Ai miei otto fratelli di dare il loro contributo per questa operazione
Ed è stato sospetto questo assegno dirle restituzione da parte di mio fratello di questo danaro
Sì è sconvolta dalla mia vita privata
I miei rapporti di amicizia
Un mio amico carissimo Ignazio stranito operato al cuore da pochi giorni è dovuto venire qui e subire la vergogna di dire che la moglie non era la mia amante
E non era quella donna che aveva avuto l'Alfa Romeo soltanto perché il cognato aveva comprato un'Alfa Romeo
Per la sua società
Sono state scompaginate i i rapporti più sacri in più più sinceri della mia vita
Sì è sospettato di di di di di queste cose
E io sono stato trentuno mesi in galera per questi fatti che bastavano tre giorni di indagini di due investigatori capaci per dimostrare l'assoluta falsità di queste cose
Non ci vuole niente per stabilire se un uomo appartiene alla nostra dedicano all'Ucigos al ministero dell'Interno ci sono tutti gli eletti
Che sono quelli poi tra l'altro
Raccolti dalla Procura della Repubblica di Pavia dal dottor Cordova che sono stati convogliati al ministero di tacco viste dall'interno ha risposto che io non sono massone
Se poi si vuole sostenere che appartengo a una loggia massonica talmente segreta che non è stata ancora scoperta e allora credo che andiamo nell'assurdità giuridica perché allora mi si possono imputare altri cento reati
Che si dirà che non sono state ancora scoperte
E io rifiuto una cosa del genere
Io non sono massone
E mi permetto di dire che vorrei che ciò venisse sanzionato
Nella sentenza che deciderà dalla mia vita
Ma doveva doveva addensarsi questo sospetto
Tutti i sospetti dovremo attrezzarci addirittura il sospetto che ci fosse una fotografia mia con Riccobono possibilmente sottobraccio a passeggio per Mondello a raccogliere mazzette dei mafiosi
Perché una una donna dice che ha visto un album di fotografie con Riccoboni
C'è la consapevolezza della inesistenza di questa fotografia però si è insinuato lo stesso il dubbio in maniera da poter dire va bene non è stata trovata però la fotografia è stata vista
Se fosse stato ucciso Rosario Riccobono ci sarebbe una mia fotografia con voi Luther terra io l'impiego
Ma non è che in altre circostanze
Io avrei tradito lo Stato sarei andato a fare non il doppio gioco
Ma un triplice gioco perché io da una parte avrei dovuto
Fare il gioco dello Stato per essere un funzionario dello Stato integerrimo corresponsabilità investigative operative dall'altra parte
L'amico dei mafiosi però nell'ambito di questo secondo gioco avrei dovuto fare un triplice gioco ancora
Nel secondo gioco l'avrei dovuto triplicare questo gioco perché dovevo tenermi buono la mafia perdente il gruppo Bontate e Badalamenti
Inserirlo e compagni
Dall'altra parte il gruppo che poi diventa vincente
Riina Bagarella e compagni un basta ma mantenermi anche a contatto e in buoni rapporti con il centro cioè con quelli che
Brancolavo a Roma che erano indecisi se schierarsi congiunto con gli altri tra cui
Lo stesso Riccobono perché Riccobono non si capiva bene Serra tra la mafia dei cosiddetti perdenti o potrà quelli vincenti
Indubbiamente nel privé primi tempi era collegato con Badalamenti quindi era con la mafia vincente e perdente poi si buttò verso la mafia vincente quando vide terrina stava prendendo il sopravvento però Rina
Non ebbe fiducia in lui e lo fece uccidere e questo l'hanno detto i pentiti
Ma come Riccobono ce n'erano tanti altri
Quindi era un triplice gioco che io avrei dovuto fare nell'ambito del secondo gioco
Nell'ambito cioè dalla mia attività quale traditore
Poi nell'ambito della mia attività quale uomo dello Stato avrei dovuto fare altri giochi perché io otto privilegiato sempre
La condotta della collaborazione con gli altri corpi di polizia
Io mi sono reso conto sin dall'inizio da quando mi ho cominciato ad occuparmi di mafia che bisognava creare un fronte comune che non era più possibile che la polizia andasse per conto suo e i carabinieri per conto loro
Bisognava creare gruppi interforze se non era possibile creare questi gruppi interforze
Perlomeno lavorare in collaborazione fu il periodo dei rapporti e duplice firma capo della squadra mobile e comandante del nucleo investigative e poi operativo dei carabinieri
Quindi nell'ambito della mia attività quale uomo dello Stato non traditore io avrei dovuto fare altri giochi
Tra i vari tra i vari uffici dalla squadra mobile tra le varie sezioni con altri uffici della Polizia di Stato commissariati e così via e poi nell'ambito di questo settore con i carabinieri e con la guardia di finanza
Nessuno mo'
Anche dotato della della più diabolica astuzia delle più grandi capacità di manovre
Sarebbe stato in grado di fare una cosa del genere
Va beh gura così come sono stato descritto io in questo processo è inesistente nell'umanità non esiste
E io avrei dovuto tradito lo Stato per le regalie
Per i pacchetti di dolce le caramelle e cioccolatini non so che cosa
Perché io com'ero povero sono rimasto poco
Non dico pezzente modesto
è stato più che sufficiente
Lo stipendio che mi ha dato lo sa
E lo riteneva addirittura superiore degli ultimi anni
Alla mia attività
Non l'ho detto io
Non mi sono permesso di dirlo io perché ho cercato di non dire
Nulla che potesse sembrare auto elogio è venuto il prefetto ha voci de direttore del SISDE
Nel novantuno e nel novantadue
A dire che io non volevo neppure le gratifiche i premi per operazioni di polizia che avevo portato a buon fine
Non le volevo perché ritenevo che era sufficiente anzi era già eccessivo lo stipendio che prendevamo noi rispetto ai colleghi dalla polizia
In una proposta del Pubblico ministero in un parere del pubblico ministero perché venisse rigettata dal Tribunale della libertà la mia scarcerazione prescritto che erano in corso indagini per i fondi neri del SISDE
Ed anche per questo fu rigettata quell'istanza io rimasi in carcere
Erano in corso indagini
Per implicazioni mi dei fondi neri del SISDE io non c'entravo per nulla
Non ho avuto nessuna parte in questa vicenda io sono stato nei reparti operativi del sistema non ai reparti logistici o da amministrativi io non maneggiavo danaro se non quei pochi soldi che dava i confidenti
Con tutte le garanzie
Non ho mai dato una somma di danaro un confidente del se non con la testimonianza di due-tre altri appartenenti al servizio
Lasciando in buste chiuse e sigillate i nomi delle persone a cui davo il danaro
Per evitare che si potesse pensare chissà che cosa quando si trattava naturalmente di cifre apprezzabile
Ma è stato scritto anche questo che io ero implicato nei miei fondi neri del SISDE
E io avrei dovuto tradire lo Stato perché cosa
Il pubblico ministero ha detto che non ho tradito per paura di essere ucciso però l'impostazione iniziale era quella partendo da quell'appunto di mordi no
Il mio deterioramento psico fisico dopo l'uccisione di Giuliano sarei stato un animale a non avere questo deterioramento psicofisico vedendo il mio amico fraterno uccise massacrato
A che cosa dovevo rimanere indifferente
Dovetti fare ricorso a tutte le mie forze morali per continuare avanti
Per non andarmene a Siena Lucca Pistoia tranquillamente o addirittura dalla mia città Napoli
Avrei dovuto tradire perché così
Non certo per paura l'ha detto il Pubblico ministero
Nessuno è venuto a dire qua che io avevo paura io non ho avuto mai paura
Ma non perché fosse un errore
Perché no no non l'ho sentito questo
Altrimenti non avrei fatto questo mestiere
Avevo le capacità intellettive
Di fare ben altre cose mio padre avvocato potevo rimanere mena napoletano l'avvocato
Ho scelto questa vita perché o c'ho creduto
Ho creduto alla polizia ho creduto vi negli ideali
Legati allo Stato
All'amministrazione alle istituzioni voglio dire alla patria perché mette insieme una parola retorico ma comunque io continuo a usarla questa parola
Nonostante sia sbeffeggiata da altri
Che hanno ben altre concezioni più quello che lo stato l'ha fatta
Perché cosa
Lo stesso pubblico ministero ha detto non per danaro
Ha riconosciuto
Che io non sono un corrotto
E allora come si permette a un pendaglio da forca come Cangemi
Che io quando l'ho visto l'ho visto perché arrestato per una rapina a mano armata
Da delinquente comune Loi dice che era mafioso che l'ha fatto per conto dalla mafia la rapina
Rapina l'ha fatta per ricavarne lucro luce Morlacco
Di dire che io ero uno sbirro GAM mancia cioè un corrotto
E quando gli è stato chiesto dei miei avvocati di di portare una un dato concreto una cosa ricevuta io dalla mafia
Dice che non lo sa
Gli basta insinuare questo
Come il gioco d'azzardo
Giocatore d'azzardo forse lo dice perché non è
Perché non mi sono state trovate su grosse somme di denaro sui conti correnti o le ville
Ohi gli occhi
E quindi ho sperperato questo danaro gioco d'azzardo io che non ho mai toccato le carte e che per me fare una partita a scopa con mio figlio che era venuto a trovarmi a Roma
Era un fatto talmente eccezionale che mi venne spontaneo quasi spontaneamente scherzosamente lo scrissi sull'agenda giocata a carte con mio figlio Antonio
Per un fatto eccezionale non ho mai giocata a carte mai frequentati pormi mai frequentato vischio ovvio il gioco d'azzardo queste è stato portato come prova della veridicità di un'infamia
Di un individuo come Cangemi
Che io sono un giocatore
Oltre che un corrotto
Queste sono non accuse sono offese gravissima
Perché quando con le manette ai polsi e l'abbiamo portato nei nostri uffici colto in flagranza di rapina a mano armata non si è permesso di dirmi che io ero un corrotto
Dando più un paio di prosciutti che aveva rapinato a Partanna Mondello
Adesso è facile accusare anche perché godono dell'impunità perché loro riferiscono cose dette da altri io non posso denunciare per calunnia Mutolo
Perché Mutolo non dice nulla che gli risulta tutte le cose dette da Riccoboni
Lo stesso quell'altro
Ed è facile accusare la gente in questo modo
Questa era gente che noi disprezzava amo
Perché erano delinquenti volgarissimo
Che bisognava tenere a freno gli uomini alla squadra mobile per non farli massacrare di Legnate e parlo di Mutolo parlo di Micalizzi parlo di questa gentaglia
Perché ancora oggi alla squadra mobile ci sono uomini o sono in pensione sono i vecchi che gli ribolle il sangue al pensiero che un Mutolo ha contribuito a mandarmi in galera
Dopo aver contribuito ad uccidere uno dei nostri
Gli ribolle il sangue il pensiero che io sia stato in carcere sia processato perché amico di un Riccobono che tutti sapevano quali erano i miei sentimenti
La mia rabbia il mio odio direi verso un individuo del genere
Perché io lo ritenevo lo ritengo tuttora responsabile di un delitto gravissimo non si possono dimenticare queste cose
Si è detto nel mio processo che io addirittura ho tentato di proteggere di favorire di depistare le indagini su Bagarella per l'omicidio Giuliana
Io l'undici
Corso del novantacinque ho testimoniato per tre ore dinanzi alla Corte d'Assise ho accusato Bagarella ed ho detto che ero ancora più convinto quel giorno
Bagarella era ancora latitante l'undici gennaio del novanta cinque ancora latitante ancora più convinto dalla sua responsabilità sull'uccisione di Giulia indubbiamente a livello di mandante
Ed è scritto nel rapporto del sette febbraio dall'ottantuno
Probabilmente anche a livello esecutivo cioè di esecuzione materiale
Io sono stati in dubbio fino all'ultimo momento se dire che ad entrare nel bar era stato Bagarella a sparare alla testa Giuliano oppure era stato Giacomo Bentivegna
Perché i i caratteri somatici
Erano piuttosto dubbi fino a che
Parlai di Bentivegna come quello che aveva sparato e di Bagarella perché erano due l'altro rimasto in macchina ma sempre a livello esecutivo sullo stesso piano
Perché come risponde quello che materialmente preme il grilletto risponde quello che sta fuori permette alle macchine e portarlo via
Quindi non è vero
Ho fatto di tutto
Così come ha fatto di tutto
Il mio avvocato Pietro Milio
Di fare giustizia su questo episodio insistendo lottando perché venisse finalmente rinviato a giudizio Bagarella condannato
All'ergastolo per l'omicidio Giulia
Potevo anche avvalermi dà la facoltà di non rispondo dell'undici gennaio del novantacinque data la situazione in cui mi trovavo come imputato di reato connesso
Gli andava ad accusare Bagarella imputato colui io sono andato lì da ufficiale di polizia giudiziaria sono andato da amico di Giuliano e da parte lesa perché io ero stato minacciato di morte per le indagini su su gli autori dell'omicidio di Giuliano
Io potrei parlare di tutti gli argomenti del processo
Conosco a memoria tutte le carte le migliaia di carte tutti i verbali potrei riferire tutto le testimonianze
Perché ho avuto tempo di farlo in quanto in carcere non c'era altro da fare che questo
Però credo che sia
Inutile che sia superfluo e non vorrei abusare poi dalla della pazienza di chi mi ascolta
Io
Mi permetto di chiedere la lei signor presidente signori giudici
Di concedermi
Soltanto
Il cinque dieci minuti
Di interruzione
Per
Anche perché voglio dire anche per chiedere ai miei avvocati sia opportuno che io
Continua a parlare
E e che e di quale argomento nove sito di tutto il mondo
Ecco
Oltre la transenna si deve stare seduti se non si sta dall'altro
Cioè
Nel corso
Del processo è venuto a testimoniare anche il ministro né che se venissero dall'interno Antonio Gava
è stato detto che
Il l'onorevole Gava mi ha protetto
Io non ho mai avuto la possibilità di un incontro con calma
Di scambiare due parole con Gava
Sia nel periodo in cui è stato ministro dall'interno
Cioè mio ministro
E si è in altri periodi in cui aveva altri incarichi
Mi ha protetto nella carriera
Non è stato detto esplicitamente ma si è lasciato capire che
Avrei fatto una carriera
Folgorante strabiliante
La mia carriera si è svolta regolarmente
Sulla base del trascorrere del tempo
Quindi dell'anzianità di servizio di esami da me sostenuti per passare da un grado all'altro
Nel mille novecentosettantadue sono stato promosso commissario capo in seguito ad esami dopo aver superato gli esami i tre gradi importanti nella Polizia di Stato sono i gradi dirigenziali
Primo dirigente dirigente superiore dirigente generale sono stato promosso primo dirigente
Il trenta giugno del mille novecento settantacinque ministro dell'Interno era Rumor capo dello polizia era Menichini
Sono stato promosso dirigente superiore nel mille novecentottantacinque ventidue novembre mille novecentottantacinque
Ministro dell'interno era l'onorevole Scalfaro capo dalla polizia
Era
Porpora prefetto porpora
Sono stato nominato
Dal Consiglio dei ministri dirigente generale della Polizia di Stato
Nel febbraio del mille novecentonovantuno ministro dall'interno Scotti capo dalla polizia Parisi
Con i tre ministri che ho citato non ho mai avuto rapporti
Né di frequentazione
N di benevolenza da parte loro nei miei confronti
I capi della polizia naturalmente le ho conosciute
Sia porpora che Menichini
Che Parisi
Ho conosciuto tutti i capi della polizia che si sono avvicendate quell'incarico durante la mia carriera cominciando dalla prefetto vicari
è stato tredici anni capo dello polizia e che fu il capo dalla polizia che mi mandò Palermo alla squadra mobile no alla questura di Palermo alla squadra mobile con il compito precipuo di dare il mio contributo nella lotta contro la mafia
Aver raggiunto il grado di Dirigente generale dalla Polizia di Stato all'età di sessanta anni
Credo che non sia nulla
Di eccezionale sono ben altri
I funzionari della polizia che hanno fatto carriere folgoranti
Che ricoprono incarichi di alto prestigio e di alto impegno
L'Amministrazione dell'Interno
Come per esempio l'attuale vicecapo dalla polizia il dottor Gianni De Gennaro che nel momento in cui io sono stato arrestato
Era il vice capo della DIA e che dopo qualche mese è diventato il direttore generale della DIA
è una diecina di corsi dopo di me del prefetto di prima classe quelle sono carriere folgoranti non la mia
La mia è una carriera che si è svolto sui normali binari
Dell'amministrazione dell'interno
Sulla base dei miei
Nel mio lavoro dei miei sacrifici dei miei meriti
Sono state acquisite agli atti del processo IMI fascicoli personale del ministero dall'interno dalla questura di Palermo
Del sistema l'Alto Commissariato credo
Non c'è un foglio non c'è un appunto non c'è un ricordo che suoni
A demerito a censura a rilievo orale ho scritto ci sono soltanto elogi encomi Lodi gratifiche gratificazioni
Ho avuto sempre per anni e anni anni nel corso dalla mia carriera per tutti gli anni dalla mia carriera delle note caratteristiche
Eccezionali
Cioè il massimo della valutazione che può avere un funzionario dello Stato
Non ottimo eccezionale
Per gli incarichi ricoperti
Per il lavoro svolto
Per il mio attaccamento al servizio
La mia dedizione al servizio
Non mi permetto di chiedere
Al signor presidente signori giudici
Di esaminare con le carte
Lo faranno se loro lo riterranno opportuno no perché non siamo in questa sede
Chiedo scusa questa serie ci si si parla si fa un appello finale questo è
Io non ricordo mi permetto di chiedere l'organico della dell'articolo vive mi sono espresso male si chiami presidente
Homo volevo dire che io non chiedo nulla che io faccio soltanto delle considerazioni finali
Sto parlando della della mia carriera per la mia attività
Sempre in relazione al processo perché qui è venuto il Ministro Galan
C'è soltanto l'appunto del questo rimorchi dell'undici maggio
Che non è un appunto negativo
è un appunto in cui il questore in mordi no manifesta
Le sue preoccupazioni per la mia incolumità personale
E ritiene opportuno che io vada a prestare servizio con un incarico prestigioso in altra sede ritenendo che
Allora avessi fatto il mio tempo a Palermo
Ma questo non era un appunto che tendeva alla tutela dalla mia incolumità personale era un appunto che tendeva a giustificare il suo operato
Cioè di aver messo a capo dalla squadra mobile un funzionario
Che io non intendo assolutamente criticare denigrare o accusare mantenendomi sempre nella mia linea di condotta difensivo
Ma che comunque posso affermare
Senza tema di smentita
Che non era voluto dalla squadra mobile non era accettato dai suoi colleghi cioè dai funzionari dei sottufficiali e dagli agenti moltissimi di questi lo hanno dichiarato esplicitamente in questo processo
Ho mandato via dalla squadra mobile dopo circa un anno quando spuntò fuori il suo nome uscì fuori il suo nome dagli elenchi della P due di Castiglion Fibocchi
Il suo nome c'era nelle liste dalla massoneria segreta non il mio
Io ho chiesto aiuto
Non aiuto
Ho chiesto di esercitare quello che ritenevo mio diritto di esporre al mio ministro dell'interno in carica
Che in quel momento era Gava ma poteva essere anche Rognoni o poteva essere rumore uno deve essere Scalfaro sarebbe stata la stessa cosa di essere ascoltato
E di prospettare di direttamente fargli sentire dalla mia voce e non tramite i canali girati
Di quale grossa ingiustizia si voleva
Perpetrare nei miei confronti
Io non potevo non volevo non voleva assolutamente perdere il mio incarico il mio posto insiste
Per un infame e infamante diffamatorio
Ignobile
Articolo di giornale
E parlo dell'articolo di Roberto Chiodi che mi accusava di cose
Oltre che infondate
Anche manifestamente infondate anche decisamente calunniose denigratorie ed ignobile
Io avevo il diritto di fare questo
Ma non fu accontentato
Perché con grande correttezza
Il ministro Gava
Mi fece sapere che non intendeva discutere direttamente come di queste cose
Che lo faceva tramite le vie gerarchiche
Che mi avrebbe se mai ricevuto una volta che io avessi definito la mia questione giudiziaria perché nel frattempo aveva saputo che avevo presentato
O che stavo per presentare poche avevo intenzione di presentare querela al Tribunale di Roma contro il direttore del giornale contro l'articolista
Cosa che fece
Si è anche
Profilata l'ipotesi in questo durante il processo che io ritiene opportuno rimettere questa querela temendo le conseguenze io riminesi la querela e lo ripeto
Perché era opportuno che lo facessi perché era un procedimento giudiziario che sarebbe durato anni
Perché c'era la questione della Svizzera in mezzo
E avrei dovuto portare dinanzi ai giudici del tribunale di Roma anche magistrati cosa che io non intendevo assolutamente fare
E poi del resto fino a che durava quel procedimento io ero congelato nel mio incarico nell'ambito del sistema ed era bloccata la mia imminente
Promozione a dirigente generale per cui una volta che il Giordana de L'Espresso
Riconobbe l'assoluta infondatezza delle notizie che aveva pubblicato per me
Quella dichiarazione esplicita e del giornalista e del direttore del giornale portato in tribunale per me aveva il valore di una sentenza di condanna per diffamazione a mezzo stampa
Emessa dal tribunale stesso
Fu sufficiente
Non volle risarcimento di danni vi era stato anche offerto una somma
A titolo di risarcimento non volli perché non volevo che si potesse pensare che la mia dimensione di querela era in relazione ad un lupo
Il corrispettivo di una di una di una somma di denaro a titolo di risarcimento
E parlo dell'articolo che riguarda principalmente Tognoli oltre che la vicenda Mattarella che non credo che non sia il caso proprio di parlare
Io sono stato accusato di aver fatto fuggire Oliviero Tognoli riciclatore di denaro proveniente dal traffico internazionale di droga io non ho mai avuto rapporti con questo signor Oliviero Tognoli non è da escludere come lui stesso ha dichiarato
In sede di rogatoria Kenya occasionalmente conosciuto che siamo stati presentati da qualcuno
Occasionalmente che ci siamo scambiati qualche parola una quindicina d'anni fa non ha precisato l'età la la non ha precisato all'epoca
Io non escludo che ciò sia potuto avvenire non erano assolutamente ricordo se ne avessi ricordo lo dire perché non c'è niente di male aver conosciuto Oliviero Tognoli quando era soltanto un onesto industriale bresciano
E non era ancora entrato nel giro
Del riciclaggio del danaro
Ma non lo ricordo
Non ho avuto mai rapporti con lui non sono suo amico non sono stato un suo amico non ho avuto frequentazione
Non conosco la sua casa l'uno conosce la mia casa
Io so tutto di lui dopo quell'articolo vengo a conoscenza delle sue vicende giudiziarie della sua situazione dopo quell'articolo prima non sapevo nulla di buono
Per quale motivo io avrei dovuto favorire
Cioè tradire
I miei doveri di ufficio
E avvertire dell'imminenza dall'arresto un soggetto come Tognoli
Non era un mio amico
Non avevo con lui rapporti di affari
Non mi era stato chiesto da nessuno di fare una cosa del genere non c'era un motivo di servizio
Non esisteva nulla
Dal processo stesso non è emerso nessun mio legame con Tognoli o con gli uomini di mafia con i trafficanti di droga che facevano capo Leonardo Greco per conto dei quali Louise riciclava il danaro proveniente dal traffico
Oliviero Tognoli si è sottratto all'arresto
Il dodici aprile del mille novecentottantaquattro soltanto per la leggerezza la superficialità e la mancanza di professionalità di chi ha disposto il servizio a Concesio in provincia di Brescia
Perché si possono fare delle eruzioni improvvise in casa di latitanti che sanno di essere ricercati se si trovava bene se non si trova tutto rimane invariato ma quando si fa
Una irruzione in casa di una persona che non si aspetta
L'ordine di cattura l'ordine d'arresto
O quello che sia
Si usano degli accorgimenti cioè elementare ci si accerta se sta in casa perché è chiaro che se non si trova quello diventa un latitante come è stato per Tognoli
Non si manda da restare in una villa come quella di concessione dalla famiglia Tognoli dove abitavano tre famiglie due agenti maresciallo l'appuntato
Che fanno il giretto per le stanze soltanto dall'appartamento dalla famiglia di Oliviero Tognoli senza neppure entrare negli appartamenti del padre ingegnere Luciano Toniolo del fratello Mauro Tognoli
Per questa disattenzione
Chiamiamo la disattenzione io la chiamo superficialità
Dovuta anche al fatto che il loro capo che il capo dello Squadron mobili di Brescia non era d'accordo ad arrestare un soggetto mi industriale con Oliviero Tognoli senza una regolare mandato dall'autorità giudiziaria ordini di cattura un mandato di cattura che sia
Soltanto perché l'aveva chiesto De Luca difatti come volle che De Luca glielo mettesse per iscritto con un telex il famoso te le tessere del dodici aprile delle tre di notte
Quello fu il motivo per cui partì quel tele che se perché il collega di Brescia disse se tu non me lo chiedi per iscritto io non vado ad arrestare
Non fecero neppure alla perquisizione
Perché non sequestrarono neppure una carta
Non risulta sequestrato una carta dopo successivamente andarono a fare un'altra perquisizione e sequestrarono un po'di di di carte
Io non c'entro per nulla con la vicenda Tognoli
è un'altra infamia che ho dovuto subire
Che mi ha creato all'epoca grande disagio non la mia amministrazione
Perché il sistema un organismo un po'particolare
Dove mai mai nulla deve essere detto su un appartenente al servizio
Appena si parla di quell'appartamento al servizio dell'escluso
Io ritenevo lo ripeto ancora una volta di non dover subire oltre
L'ingiustizia subita dalla denigrazione a mezzo stampa anche il danno personale morale e patrimoniale
Facendomi escludere dal servizio resistette
Mi imposti FC prevalere la mia volontà perché avevo buone ragioni per farlo
Dimostrai che erano calunnie
E rimase nel servizio
Ma in questo programma
Di colpirvi comunque
Poi sono subentrate altre cose fino ad arrivare alla data del ventiquattro dicembre novantadue
Io non posso non rilevare che mano mano che andavano avanti negli indagini preliminari e mano mano che andavano avanti le udienze del processo
Mano mano che venivano
Smantellate
O diminuite
Ho infici Hate
Le varie accuse che erano stati all'inizio
Profilate a mio carico
Se ne aggiungevano altre
Uscivano
Dalle carceri o dalle strutture che sarà carcerarie altri individui
Che a precise domande
A precise domande da parte degli inquirenti
Avevano qualche cosa da raccontare sul mio conto intendo riferirmi principalmente all'ultimo a quel Maurizio Pirrone
Del Madison oppure alla
Al mafioso della calabrese Gaetano Costa
Che ha raccontato qui l'assurda storia del gesto di disperazione di Vincenzo Spada
E intendo riferirmi anche a pentiti o collaboratori di giustizia di ben altro calibro
Come Marino Mannoia
Il giorno in cui
Si svolse un'udienza
Nell'aula bunker non ricordo bene se di Padova o di Roma
E io venni a conoscenza
Che quattro mesi dopo il mio arresto e cioè ad aprile del mille novecentonovantatré e
Gli era stata posta una esplicita chiara e categorica domanda che cosa sapesse
Sul poliziotto Bruno Contrada
Ed egli rispose che non lo sapeva nulla poteva dire che avesse una valenza processuale una valenza penale
Una valenza accusatoria
Io rimasi
Veramente preoccupato
Anzi allibito
Perché quello era un documento a mio favore era un verbale a mio favore perché se un pentito come Marino Mannoia che aveva pagato il suo pentimento con l'uccisione della madre della sorella sede la zia
In un agguato in un massacro del tipo di quello svoltosi a Bagheria
Aveva detto che non sapeva nulla di me
Questo era un elemento a mio difesa
Non poteva uscire improvvisamente
Per le domande poste dai miei difensori oppure per l'iniziativa del tribunale
E io mi domando perché poi
A gennaio del novantaquattro pochi giorni prima della data del decreto di rinvio a giudizio o meno che porta la data del quattordici febbraio e Louis fu sentito il ventisette gennaio
Elenca una serie di accuse che non costituiscono un altro che è la riprova o la prova del dopo l'incrocio
Ho la possibilità di parlare di convergenza molteplice e di accuse incrociate perché non fa altro che ripetere cioè avallare dare un avallo o tenta di dare una Balbo ad accuse già di altri pentiti
Parlando della casa di via Young
Senza neppure sapere indicare alla città perché quando uno dei miei avvocati gli chiede in quale città sta questa casa lui dice non lo so
Io ho tutti i motivi per rimanere per rimanere
Preoccupato di queste cose
E per pensare che sia avvenuto qualche cosa
Che non è andato secondo
I corretti cannoni di un procedimento del genere
A carico non di un mafioso di borgata ma carico di un dirigente generale dalla Polizia di Stato di un uomo che aveva dato per tutto la vita conto e ragione dell'essa al suo
Sono stato presentato qua con me
Ma è stato ore
Il
L'imbroglione
Il poliziotto di quattro soldi che si prende le regalia
Che fa avere la patente all'uno o all'altro
O che dall'allarme per far fuggire latitanti
Sono cose che non mi competono che non riguardano la mia personalità
Io so soltanto una cosa
Che quando sono iniziate le indagini per le prime accuse quelle di Mutolo
Che aveva tutti i motivi tutti i motivi aveva
Ma non soltanto nei confronti anche nei confronti di persone molto più importanti di me e di grado sociale più elevato del mio parlo di magistrati
Aveva tutti i motivi per vendicarsi di quello che aveva subito perché Mutolo la condanna più grossa che ha avuto l'ha avuto per merito mio perché io l'ho denunciato per cinquanta estorsioni per cinquanta bombe per attentati
Io ho trattato Mutolo dagli anni sessanta da quando era un volgarissimo ladro da quando lo prendemmo dentro una tabaccheria mentre rubava Zingaretti
O dalle indagini che facemmo nel mille novecento
Sessantaquattro per l'omicidio di Benito Alba molto
Ricordo che la feci con Giuliano questo ingaggio
Quindi era una vecchia mia conoscenza una vecchia conoscenza alla squadra mobile non c'era un uomo dalla squadra mobile che non conoscenze
Gaspare Mutolo
Volgari stimolato perché in quegli anni poi passò alle estorsioni negli anni settanta
Io Vichy
Quando dico io dico la squadra mobile di Palermo comunque la squadra mobile di Palermo da May diretta
Quindi
Tra maggio ed agosto del mille novecentosettantasei a denunciarlo per questo lunga serie di istruzione e portammo elementi talmente concreti e formati che l'autorità giudiziarie di Palermo contano a nove anni di carcere
Che gli furono confermate in sede di appello e poi in Cassazione
Quindi aveva tutti i motivi di avercela con me
Mutolo anche per il trattamento non troppo dolce Daloui subito nelle frequenti occasioni delle sue visite alla squadra mobile
Quando io ho letto
Che aveva dichiarato
Che il suo capo Riccobono gli aveva detto se ti fermano chiedi del dottor Contrada dalla squadra mobile della Criminalpol non l'ha precisato
E fatti condurre Daloui mi è venuto quasi da ridere pensando quale trattamento gli sarebbe stato riservato
Se si fosse permesso di dire una cosa del genere
Questo è Mottola
Poi da Mutolo nato tutto il resto
Perché Mutolo non era sufficiente le accuse di Mutolo non erano sufficienti
Ripeto che bastavano poche ore di investigazione per smantellare completamente quelle quelle calunnie che aveva detto nei miei confronti
E che ripeto che aveva i motivi per dirlo perché mi odiava così come io odiavo lui perché io lo ritenevo uno degli autori dell'omicidio di Capello
E allora esce fuori un altro
Il Pino Greco il Pino Marchese Giuseppe Marchese
Che quando io ho lasciato la polizia giudiziaria aveva diciassette anni
E quindi non lo presi proprio in considerazione quando formò oggetto del mio interesse investigativo la famiglia perché se per le indagini sull'omicidio Giuliano
Indagini che portarono alla denunzia quali mandanti dell'omicidio Giuliano e quindi anche dell'omicidio Basile del capitano dei carabinieri Brasile perché i due delitti erano legati tra di loro
Cinguetta la famiglia Marques ed è inutile che ripeto ma comunque Vincenzo il padre e Filippo logica e poi gli altri
Lui non c'era perché era considerato un ragazzo allora
Poi si è rivelato un killer di mafia perché in un anno soltanto tre diciotto e diciannove anni fece una caterva di omicidi
Oltre quello commesso in carcere
Marchese è utile perché bisogna coprire la mia protezione dello schieramento corleonese e coprire non lo stesso tempo l'arco di tempo del mille novecentottantuno cioè il mio ultimo anno di servizio non la polizia giudiziaria perché all'inizio dall'ottantadue io poi passo al sinistro non faccio più il poliziotto
E poi spunta improvvisamente il sedici dicembre questo ineffabile personaggio che si chiama Rosario Spatola
Che si è sostituito alla Gran Maestro dall'Oriente di tale perché dalla patente di Massone a a destra ma
Lui stabilisce che è massone
E io sulla base delle accuse di questi signori sono stato ristretto per trentuno mesi in carcere
Che ha accettato
Ho accettato vedo sopportato furono sufficiente dignità e con con sufficiente forza danni
Io vorrei dire soltanto due parole per le vicende relative
Alla
La patente a Porto d'armi di bontà del porto d'armi di Vanni Calvello
Per quanto riguarda il porto d'armi penso che non sia il caso neppure di parlarne
Rivive risultato dimostrato in maniera evidente chiara inconfutabili Contestabile
Che nessun porto d'armi è stato merito lasciato Stefano Bottari alla questura di Palermo non c'è stato mai nessun questore prefetto funzionario di polizia talmente fra pazzo
O sciocco
Da fermare un porto d'armi per difesa personale o per uso caccia a Stefano Bontate anche l'ultima guardia il più giovane agente di polizia dalla questura di Palermo sapeva che era Stefano votato
Per quanto riguarda la patente basta esaminare gli atti dalla questura e dalla Prefettura per rendersi conto di come si è svolta quella vicenda burocratica
Esaminando le con attenzione
Sia nella parte riguardante la Prefettura siano la parte riguardante la questura ufficio misure di prevenzione c'era la parte riguardante il Distretto di polizia il primo Distretto di polizia si era la parte riguardante la squadra mobile
Per quanto riguarda invece il rinnovo non il rilascio il rinnovo del porto d'armi
Di Alessandro Vannini Calvello
Anche lì è necessario un esame accurato delle carte
Ma non soltanto degli iscritti
Ma anche
Dei Tindari
Di partenza dalla corrispondenza e di ingresso negli uffici tra questura e della Prefettura per rendersi conto di come si è svolto a quella vicenda
E domandarsi anche per quale motivo io conservavo quei due fogli
Cioè la mia informativa di marzo dall'ottanta la mia informativa dall'ottobre
Dall'ottanta
Insieme ad incartamenti che riguardavano il questore mordi no per la mia vicenda
Che c'è stata con il questore Bordino per la vicenda giudiziaria
Per l'incriminazione del questo ricordino da parte di questa Procura dalla Repubblica della Procura della Repubblica di Palermo non come si è detto su mia denunzia io non avrei mai denunciato il mio questore anche se fosse stato il mio che arrivò nemico mai
Mi sarei
Reso responsabile di un atto del genere sempre per la mia
Per il mio senso dello Stato
Qualunque torto mi avesse fatto il questore ma avrei denunciato fu un'iniziativa dalla Procura della Repubblica di Palermo
Ad incriminare i questori mordi no per favoreggiamento personale e per abuso in atti d'ufficio
E io quando dichiara e a quel giornalista che veramente applaudivo alla sentenza del giudice
Alla sera l'ordinanza alla allora alla sentenza del giudice istruttore Falcone veramente consentite anche se poi feci quell'infelice battuta che riconosco che fu infelice battuta
Di dire che mi sarebbe dispiaciuto vedere un questore anziano imputato di un reato di appropriazione indebita di un'indagine di polizia
Potevo farne a meno ma non era un'intervista erano erano era una conversazione con questo giornalista che trasformò questa conversazione in intervista
E riconosco di avere sbagliato perché non dovevo permettermi di dire questo ma questo non credo che abbia rilevanza penale
Dicevo che bastava basava basta vedere bene esaminare questi incartamenti dalla Prefettura della questura per rendersi conto di come è andato il rinnovo
Della
Del porto d'armi e di Vanni Calvello che formava in quel periodo oggetto di indagini da parte nostra da parte mia
Dalla squadra mobile della Criminalpol per i suoi collegamenti con i Di Carlo di auto foto
Si comprende bene perché io conservati
La informativa di marzo dall'ottanta
Perché
Mentre nel mille novecentosettantacinque quando segnalai al questore che era allora Migliorini che questo signore
Che il nome di questo signore era stato fatto da da Leonardo vitale immediatamente il questore
Fece una decretazione sotto questa informativa si revoche la licenza il porto d'armi le altre licenze di polizia
Invece il questo riguardino non fece così perché io in quella segnalazione facevo il nome non solo di Alessandro vanità Bellomo anche del fratello Pietro
Mi è stato detto per quale motivo in quell'informativa non fece riferimento al precedente ma avrei dovuto fare anche poi riferimento ad un precedente Anco la più precedente cioè quello del mille novecentosessanta quando lo stesso signore fu revocato il porto di pistola perché occasionalmente aveva provocato la morte
Colposamente alla morte di un soggetto e gli fu revocato
Ma comunque basta vedere tutti i periodi di sospensione di revoca
Del porto d'armi e poi di restituzione una prima volta nel sessantotto poi una seconda volta nel settantotto
Fino a tutti i rinnovi fino al mille duecentottantaquattro quando essendo stato arrestato per associazione mafiosa venne naturalmente privato del porto d'armi ma nel mille novecentottantaquattro che dall'ottanta all'ottantaquattro la Buton rinnovato
E non c'ero io negli uffici dalla questura
Io ho già detto
Che può essere ci è stato anche da parte mia un errore di valutazione perché io non riuscivo a convincerli
Che un uomo
Una persona appartenente a una famiglia del genere potesse avere legami con criminali del tipo di quelli che stavo trattando delle volte mi veniva il dubbio che non fosse stato per caso vittima di questi
Poi fino a convincersi anche dopo le rivelazioni di pentiti ma siamo già nell'ottantaquattro che l'uso faceva parte organica di questa associazione ma dopo io non credo che non si possono giudicare col senno del poi
Allora in quell'epoca nel mille novecentottantanove su questo signore avevamo quegli elementi che io fedelmente e
E correttamente un rappresentato anche all'autorità giudiziaria
Ci sono una diecina di riferimenti nel rapporto del sette febbraio ottantuno su Alessandro Vanni Calvello rapporto che è andata all'esame di un giudice istruttore come il dottor Paolo Borsellino
E quando il dottor Paolo Borsellino dopo avere esaminato
In maniera approfondito questo rapporto ed aveva ha svolto le sue indagini istruttorie ha ritenuto opportuno rimettere un mandato di cattura carico di una quindicina di quei soggetti che io avevo segnalato come mandanti dell'omicidio Giuliano non ce l'ha non non ammesso Alessandro Vannini dal bello perché evidentemente avrà fatto le stesse mie considerazioni o sono arrivato alla mia stessa conclusioni
D'altra parte rinnovare provvisoriamente il porto d'armi ad un soggetto al quale può essere rievocati in ogni momento non lo spazio di ventiquattro ore come fece Migliorini
Nel mille novecentosettantacinque il questore migliori mille novecentosettantacinque non credo che sia uno un delitto così grave
E in trent'anni di attività di polizia mi è stata trovata questa cosa
Che io ho trattato migliaia di pratiche di tutti i generi migliaia di indagini migliaia di soggetti di persone di criminali di delinquenti
Ho avuto rapporti con vittime di reati con come testimoni con con tutta la città di Palermo
Mi è stato contestato addirittura di aver conosciuto l'avvocato Bellassai perché era dalla P due e sappiamo per quale motivo lo conosce
Mi scusi io la invito a concludere perché se signora la legge non consente quando le votato di rifare il processo ma soltanto un appello finale delle considerazioni finali siccome già lei parla dalle ore dieci quindi cerchi di conclude
Io chiedo scusa se mi sono dilungato
E chiedo comprensione perché
Sono argomenti che mi Tocco particolarmente
E quindi mi sono lasciato andare in questo mio discorso
Concludo dicendo una sola cosa
Che dal giorno in cui io sono entrato in polizia
Fino al giorno in cui io sono stato incarcerato
E anche dopo la mia carcerazione nel periodo della mia carcerazione io sono stato e mi sono sempre sentito un uomo dallo Stato
Non mi piace la parola servitore dello Stato come dicono gli inglesi un uomo dello Stato
Con tutto quello che ne deriva
Perché anche questo fatto di sentirsi
Così fortemente uomo dello Stato può indurre delle volte a commettere degli errori forse questo senso dello Stato bisognerebbe sentirlo specialmente nei tempi attuali in maniera
Un po'più labile e meno accentuato di come l'ho sentito io
Io per tutte le ricchezze del mondo non avrei tradito lo sa
E gli uomini che mi sono stati a fianco
Sia quelli che sono caduti e sia quelli che sono sopravvissuti
Io questa parola tradimento che è stato usato dal Pubblico ministero per me non è un accusa
è un'offesa gravissima che mi ha colpito nel profondo
Quando io ho detto che dodici anni di reclusione che sono stati chiesti per questo
Mi sembravano una pena molto minima non l'ho detto per fare una bravata
Non è stato una dichiarazione
Per fare
Più guascone smargiasso perché veramente lo sentivo
Perché c'è un uomo nelle mie condizioni avverse commesso cose di questo genere altro che dodici anni
Non ci sarebbe nessuna pena previsto dal Codice Penale
Sufficiente
A colpire i responsabili di una azione del genere di un comportamento del genere di un essere di uno stato di un essere
Di un modo di di essere di un uomo
Per cui faceva avevo fatto quel riferimento al codice penale militare di guerra
Io mi permetto
Di ringraziare
Il tribunale signor presidenti signori giudici
Per avermi dato
La possibilità nel corso di questo processo di svolgere
Appieno
E in ogni modo
La mia difesa tramite i miei avvocati
Nella maniera più completa adeguata e sono veramente grato di questo e mi permetto di ringraziare
Era nel suo diritto
Il nostro dovere allora dichiaro chiuso il dibattimento in tribunale si ritira in camera di consiglio per deliberare la sentenza
Tribunale di Palermo sezione quinta penale visti gli articoli ventinove
Duecentodieci duecentotrenta quattrocentosedici quattrocentosedici bis commi
Quattrocentodiciassette Codice Penale cinquecentotrentatré cinquecentotrentacinque codice
Di concorso nel delitto di associazione di tipo mafioso aggravata
In esso assorbito quello di concorso in associazione per delinquere di qua
Ogni dieci di reclusione
Per la spesa per il quale
Tata interdetto in perpetuo dai pubblici uffici è stato interdizione Aga
Dalla libertà vigilata
La smettesse approvato
Di recente per la determinazione competenza propria dei le udienze richiesti dal Pubblico ministero di guardare
Mille novecentonovanta
Visto l'articolo cinquecentoquarantaquattro comma terzo codice
Altri sette
Per il deposito della sua
No
Va