Cattedrali nel deserto: dopo i 30 miliardi di denaro pubblico utilizzati per costruirlo, per lo stadio delle Alpi di Torino arrivano le ruspe ?

Per lo stadio Delle Alpi di Torino ci vorrebbero le ruspe da una parte un auspicio dall'altra evidentemente una provocazione che arriva tra gli altri anche dalla sindaco di Torino Valentino Castellani noi ci vogliamo occupare di questa vicenda proprio perché in questi giorni tornano alla ribalta alcune questioni legate a i mega appalti dei mondiali mille novecento ma Italia spettri di quella mondiale che a distanza di anni si che materializzano come appunto la mega opera di Torino costata ben trenta miliardi e che sembra destinata ora ad essere addirittura la battuta rispetto a questo abbiamo avuto sentire ovviamente come pretesto non tanto per parlare di calcio di stadio ma quanto proprio per questa immensa opera costata ovviamente moltissimi sono di non ultimo anche agli stessi cittadini siamo collegati proprio con il sindaco della città di Torino Valentino Castellani allora Castellani io le chiederei subito con commento rispetto a queste sue dichiarazioni che certo assumono i contorni anche di una provocazione ma che evidentemente nascondo la consapevolezza anche dell'amarezza rispetto ad una mega struttura così importante così dispendiosa ma ahimè a distanza di anni sembra anch'
Che così inutile
Si guardi io fra l'altro essendo innocente nel senso più assoluto del per
Carmine posso parlare con molta libertà e dicendo come sono solito dire la verità questo stato io è un un errore è stato un grande errore è stato un grande errore fondamentalmente per due motivi il primo perché è sovradimensionato è un'opera come dire faraonica
Dimensionato non fu una città da un milione di abitanti uno stadio dal settanta mila spettatori per una città che porta mediamente allo stadio a seconda delle due squadre trenta trentacinque mila
Spettatori per la Juventus molti di meno per il Torino naturalmente il prossimo anno con il Torino in serie B evidentemente con problemi anche sapere quindi
Uno stadio sbagliato per quelle che sono le esigenze di una città e uno stadio che per la sua concezione molto tecnologicamente molto sofisticato se vogliamo anche per
E lo da certi punti di
Lista anche qui comunque le opinioni sono sono divergenti uno stadio che ha dei costi di gestione insopportabili perché è uno stadio che costa dodici miliardi all'anno e quindi il problema che è sul tappeto da due anni a questa parte l'equilibrio fra i costi ricavi
Ci sono alcuni miliardi all'anno che non tornano le squadre credo giustamente dal loro punto di vista non vogliono vedersi accollati questi oneri la concessionaria l'ex Acqua Marcia no che è stata rilevata dal San Paolo di Torino che ha costituito per questo una società rilevando lo stadio non vuole accollarsi gli oneri credo che sarebbe
Gli assolutamente inconcepibile che
Una città come Torino con tutti i problemi sociali con tutti i problemi di finanza pubblica che ormai ci sono si possa accollare gli oneri e quindi nessuno
Paga o meglio il buco di nella linea e nei costi di gestione dello stadio nessuno è disposto a pagarlo conclusione questo è stato un grave errore e io ieri
Non la
Non non mi è scappata l'affermazione l'ho fatta a freddo ed è da tempo che ci rifletto tetto questo stadio l'unica soluzione ragionevole sarebbe quella di abbatterlo
E avvocato che all'arrivo delle ruspe senta sindaco allora trenta Medea i stanziati da parte del governo
Da quasi tutti i bagni per triplicati e quadruplicati in quegli anni ricordiamo fra gli olimpico
Tra l'altro anche la presa dell'impatto ambientale allora
Scenario era diverso qualità di investono tra l'altro anche le società sportive e quant'altro oltre o alle autorità comunali al governo come è stato possibile avvio aspetto questo le chiedo che vinta la sua esperienza
Di sindaco quando guardi io io allora ero comune cittadino che leggeva i giornali che era attento ai problemi della sua città aperta con riferimento alla Giunta
Ma guardi io ero uno tra coloro tanti a Torino che erano contrari a questa a questa
Impresa io ieri ho detto che
è un po'una metafora della follia di quegli anni questo stadio come probabilmente altri stati che sono stati costruiti in quella occasione fra l'altro in questo stadio di Torino è stata anche costruita una pista di atletica che Lorena
Come dire poco adatto al calcio ma ricordiamo che lì ci fu qualcuno che si impunta ovvero ma credo di ricordare anch'io io non conosco i dettagli
Ieri non non ma non non è che voglio polemizzare in particolare con nessuno io rilevo dei dati oggettivi no lei pensi che questa pista di atletica che ha avuto dei costi aggiuntivi evidentemente è stata usata in sei anni una volta
Una volta e quella volta in cui fu usata costò alla città di Torino duecentocinquanta milioni perché per quelle vere tutto la città di Torino così era scritto nella concessione si doveva accollare gli oneri di gestione dell'evento medesimo allora io dico che insomma quindi qualcosa non ha funzionato voglio dire non credo che ci voglia molto alcun me molta intelligenza per dire queste cose no
Sicuramente questo tipo di realizzazioni come come ho appena detto facevano parte di una di una filosofia
Che sappiamo insomma quanti guasti abbia determinato in questo Paese ecco noi purtroppo noi sindaci molti sindaci io in particolare adesso ci troviamo a a dovere
I risultati di questo tipo di di scelte che sono state fatte no quindi bisogna avere
Io dico anche il proprio l'ingenuità noi il candore
Di affermare le cose come stanno io mi rendo conto quando dico che quello stadio dovrebbe essere abbattuto che sono stati buttati via trenta miliardi di denaro pubblico no senza parlare poi di tutti corti che si sono scaricati su su su un istituto bancario come San Paolo che ha rilevato questo stadio Dall'Acqua Marcia quando era valutato cento e ottanta miliardi e poi è stato iscritto nei libri contabili a ottanta
E adesso ci verrebbe restituito alla città con un mutuo per sedici miliardi quindi pensi quanti soldi già un un una banca ci ha rimesso su questa operazione
La banca sin da
E non solo dobbiamo dobbiamo ricorrere alla e quindi
Però e credo che purtroppo la situazione è questa ora io quello che dico e aggiungo però è che al di là del Pitti tutte le considerazioni che si possono fare in ogni caso il calcio è un elemento importante in una città fa parte del costume della vita di una città nell'immane
Neanche europea di una città come Torino vuole
E insomma il calcio non può non esserci no e allora io stamattina ho fatto anche un appello sia alla famiglia è lì che sono gli azionisti principali della Juventus sia al San Paolo perché chi Comus tenta a questa città di avere il calcio nei prossimi uno due anni ovviamente ancora al Delle Alpi perché non è che si può improvvisare una soluzione dive sta nel giro di pochi metri no quindi bisogna che il calcio resti in questa città che qualcuno si faccia carico di questo problema e questo qualche uno non può essere l'amministrazione pubblica e per conto suo però l'amministrazione della città si mette in campo dicendo riprendiamo il problema tattico e erano
Troviamo una soluzione che sia strutturalmente accettabile per tutti i soggetti per tutti gli operatori che abbia fin dall'inizio un un un piano tipi costi e ricavi che sia equilibrato e che consenta a tutti no di giocare con regole che sono quelle le regole del gioco perché le squadre devono stare sul mercato del calcio che è in grande evoluzione come lei sta in questo momento le pare perché secondo me devono fare il loro mestiere non rimettendoci troppi soldi e la città deve fornire quel minimo di servizi perché gli eventi si possono svolgere nel migliore dei modi mi
Per i più piccoli anche perché si una cosa mi consente ci sarà da fare i conti con la questione pay per view li apriremo una
Infatti non c'è dubbio vede oggi rispetto a dieci anni fanno quando questo stadio fu concepito ormai il grande pic-nic del calcio andrà a finire sulla pubblicità sulla televisione via cavo e e e su tutta questa chiamiamola media Litta innovativa
Si vede sempre di più io sono stato ero proprio la settimana scorsa Clark coperta motivi d'ufficio insomma e sono andato perché ero curioso sono andato a vedere lo stadio dei re e sono stati da trenta a trentacinque mila spettatori costruiti in maniera molto spartana Anna molto economica gestiti direttamente dalle squadre che quindi sono da questo punto di vista delle riprese come altre che sanno stare sul mercato con le loro regole del gioco e che si accollano oltre che e i ricavi quando ci sono anche tutti i rischi d'impresa che ci sono dietro questo tipo di operazioni insomma è ora di finirla di scaricare sui soldi sul sulle tasche di tutti i cittadini
Corso anche di operazioni sbagliate così dunque Valentino Castellani il sindaco di Torino ai nostri microfoni su questa impresa nata malissimo con preventivi fasulle intuibili fallimenti contratti contestati e contenziosi giudiziari ma dunque con lo scenario possibile probabile delle ruspe avanza anche il sospetto che il costo per smontare questo giochetto plurimiliardario potrebbe anche essere eccessivo e allora come ipotizza Lorenzo Mondo dalle pagine della Stampa di Torino dallo stadio potrebbe restare là valorizzato Co è un monumento alla stoltezza e allo spreco come testimonianza di giorni spensierati e nefasti come una specie di colonna infame se non fosse così grande così imbarazzante anche per la coscienza