La commissaria dell'Unione Europea Emma Bonino propone che il governo italiano istituisca un Ministero degli Affari Europei;

Valdo Spini leader laburista deputato della Sinistra democratica Spini come valuta la proposta avanzata dalla commissaria europea Emma Bonino della nomina di una ministro per gli Affari europei un'esperienza d'altro canto che è già va fatta in altri paesi della Comunità non c'è dubbio che presente negli altri Paesi della Comunità penso per esempio a quello che era in Francia il mio collega dell'Ambiente Michel Barnier che diventato proprio ministro degli affari europei del governo francese ora per quanto riguarda l'Italia cedere mente bisogno di un capacità di coordinamento sulla volontà sulla preparazione nell'utilizzare gli aiuti europei i vari fondi di investimento il coordinamento delle regioni essere veramente un punto di do per e di snodo fra la nostra realtà interna e quella europea naturalmente questo non toglie nulla gli esteri che hanno la responsabilità della politica estera ma questo dà un'incisività anche all'interno del nostro Paese alla politica l'opera dell'Italia
E quindi lei suggerirebbe a Romano Prodi di prendere in seria considerazione è una simile proposta
Assolutamente sì devo dire peraltro che se poi questo non dovesse essere fatto la mancanza si sentirebbe d'altro canto è evidente che l'Europa è in questo momento la sfida più importante principale che Alitalia visto che anch'e le nostre politiche interne sono tutte orientate al problema di raggiungere il treno europeo offerta Spini i giornali parlano di un certo malumore da parte del presidente La Repubblica nei confronti di queste prime decisioni assunte da Prodi per quanto concerne la composizione del il governo lei cosa ne pensa ritiene che siano effettivamente tali o sopravvalutata
Ma io sinceramente non sono non ho le le informazioni non le notizie necessarie credo che bisognerà oggettivamente rispettare e fino in fondo la Costituzione suo articolo novantadue dice che il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e su proposta di questo e quindi ecco ma diciamo che le critiche si appuntano sul fatto che Prodi alcuni Numidia fatti ma alla stampa prima che al presidente della Repubblica creando una sorta di fatto compiuto anche per quanto riguarda i rapporti tra diverse forze politiche
Beh certo una riforma istituzionale che diminuisse questi tempi di attese questi tempi morti diciamo fare lezioni la formazione del governo sarebbe estremamente utile ovvio che questi sono sempre giorni di nervosismo ma non mi sembra che ci siano incomprensioni fra il presidente La Repubblica il Presidente del Consiglio
La pensa invece di Rifondazione Comunista che richiede un riequilibrio a sinistra della compagine conoscendo i nomi dei quali in qualche misura abbiamo parlato Rifondazione comunista fa il suo mestiere visto che non è intere stata partecipare cercherà di mettere il suo peso sulla composizione del governo ha tuttavia anche qui certamente vale l'articolo novantadue della Costituzione alla fine la responsabilità e il Presidente del Consiglio del presidente La Repubblica di firma dei nomi
Il professor Martino parlamentare di Forza Italia già ministro degli Esteri consona Tino come valuta questa proposta che il commissario europeo Emma Bonino ha fatti nominare un ministro per gli Affari europei
Io la inquadrerei in quella che dovrebbe a mio avviso essere larghi organizzazione del Consiglio dei ministri noi oggi abbiamo troppi ministri per cui il Consiglio dei ministri pletorico e i ministri si occupano sia dell'amministrazione che della politica siccome gli affari amministrativi sono prevale e finisco fare poca politica io ridurre drasticamente il numero dei ministri e ad essi affiderei le grandi scelte politiche all'interno poi dei singoli dipartimenti ci dovrebbero essere questa forma di ministro associato come lo chiama Inghilterra Giuni Medestea cui è delegata alla conferenza per certi settori di attività da un punto di vista ideale per ciò che riguarda il ministero degli Esteri eviterei il ministro degli Esteri sotto imposizione di Giugni Menescaldi ministro associate un ministro per gli Affari europei con competenza anche per le politiche munito comunitari un ministro
Per l'immagine dell'Italia nel mondo e quindi gli italiani nel mondo degli istituti di cultura nel mondo e così via e un ministro anche per i rapporti economici con l'estero a cui sarebbero affidati una parte delle competenze che attualmente sono per ministero orco nel centrodestra creare viceversa un ministro agli Affari europei con lo stesso rango di ministro come quello del ministro degli Esteri corre il rischio di spezzare l'unità della conduzione della politica estera perché la politica europea oggi la a parte il siamo più significativa della politica estremi sono d'accordo con l'ispirazione di Emma Bonino però la realizzeremo nel senso in cui è stata realizzata in altri Paesi europei c'è il rango di ministro
Responsabile la politica estera resta al ministro degli esteri e il ministro per gli Affari europei in una posizione diciamo subordinate si occuperebbe di quel settori di attività ma coordinandosi con il Ministro del ministro degli Esteri
Fabio Evangelisti deputato del Partito democratico della sinistra membro della commissione esteri di Montecitorio nella scorsa legislatura è confermato certamente anche in questa Evangelisti come valuta la proposta della Bonino per la nomina di una ministro per gli Affari europei diciamo così da affiancare alla ministro degli Esteri
Uno proposto di cui si potrà senz'altro discutere io spero che venga appresa
Indebita considerazione il punto però è questo non credo che il ministro degli affari europei misurerà possa misurare il tasso di europeismo possibile di una coalizione governativa se possibile misurare il tasso di europeismo questo deriverà soltanto dalle parole ai fatti concreti che verranno messi in campo per perseguire gli ivi dell'integrazione europea però c'è una cosa che mi sorprende che mi diverte in qualche modo in questa discussione sulla composizione la formazione del governo quando si fa riferimento agli altri Paesi europei ad esempio per quanto riguarda il ministero per la cultura invece che pensare a Jack Lang si pensa al Minculpop quando invece si tratta di fare pensare al ministero per gli Affari europei all'p ER e gli altri è bello e qui c'è in effetti qualche cosa che non torna dovere che si ragionasse con molta come dire più lei cita e delle esperienze italiane dell'esperienza europea re non crede che sul piano della politica estera o con nella formazione no
Razionalizzare meglio l'attività mi riferisco ad esempio la delega per le cosiddette politiche comunitarie al commercio estero cosa a suo avviso è necessario fare
Indubbiamente negli anni si sono andate come dire moltiplicando le funzioni e le competenze anche le esigenze e non sempre il quadro se andate
Delineando con linearità per cui bisognerà sicuramente a ripensare ma c'è un progetto in effetti che il ministro Agnelli ha portata avanti in questi nei sì e che lascia in eredità al nuovo ministro l'idea di ripensare la struttura della Farnesina e sicuramente bisognerà ripensare anche a Roma
Porto con l'Europa rapporto con le però pallido farà diventare sempre più di domestic polizia e non di politica internazionale dovremmo cominciare a sentire sempre di più gli affari europei come affari di casa nostra e quindi quella competenza degli esteri come dire coniugarla alle esigenze di politica interna Evangelisti una domanda di politica più generale se permette si parla di frizioni tra Presidente da Repubblica Presidente del Consiglio in pezzi tore diciamo Romano Prodi e il partito democratico e la sinistra dall'estero Nord iella criticati Rifondazione Comunista che chiede un equilibrio a sinistra
La compagine di governo oggi Scalfaro ha smentito categoricamente questi contrasti con Prodi ma le domando una lettura di questi primi passi che comunque
Il governo in qualche misura già compiuto con la scelta ad esempio di Di Pietro con la scelta dei sottosegretario Presidenza del Consiglio ma io distinguere gli aspetti formali da quelli sostanziali da un punto di vista formale non c'è dubbio che in effetti per decidere la lista dei ministri si verità Fratte intere l'incarico appropri però se basta fare il riferimento alle esperienze degli ultimi dieci quindici anni per capire la differenza che c'è dal punto di vista sostanziale
Non c'è più la contrattazione fra i partiti avviene un leader designato se non incaricato che in una confronto sereno qualche volta anche con qualche asprezza immagino si confronta con i propri alleati con i partner con coloro che l'hanno sostenuto Burlando si afferma pro odio il generale ma noi siamo l'esercito ma e qui si potrebbe anche sponde l'amico Burlando che un esercito senza un generale non è un esercito ma la stessa cosa vale anche per i generali ampiamente no il punto lo diceva è un altro questo leader designato si incontra discute si confronta con i partner della lezione cerca un punto di equilibrio io spero che quello che troverà sia il più avanzato possibile non mi sembra per dire già da un ora che non c'è paragone con le vecchie consumate tristi esperienze democristiane dorate
Senatore Debenedetti cosa pensa di questa proposta avanzata dal commissario europeo Emma Bonino era la costituzione in occasione la formazione del governo Prodi di un ministro per agli affari europei diciamo così da affiancare
La ministra degli esteri ma vorrei descrivere se si tratta
Le matrici nel qual caso si mi sembra sicuramente
Guardi non se la prenda in seria considerazione opporsi si tratta di fatti di efficienza organizzativa operativa del ministero ma francamente siccome non ho mai avuto poltrone da ministro non so come
Il funzionamento
Un ministero è indubbio che la
Diciamo i rapporti tra l'Italia e
La comunità euro
Quando sempre più importanti
Meritevoli di maggiore lusso ma di attenzione politica ma proprio di operatività quindi c'è una quantità di campi nei quali i rapporti comunitari entrano non so tra l'altro giorno per la
Due col ministro Baratta che mi diceva quanto
Di politica comunità che si faccia nell'ambiente ma soprattutto nel
Per quello che riguarda lo sviluppo industriale
Le non solo come
Le regole che vengono imposte all'attività industriale ma anche come opportunità che nascono dal dal dal quindi ecco credo che e valorizzare tutto questo
E l'Europa non solo un vincolo ma un'opportunità se mi passa un po'alla perfezione un po'banale mi sembra che sì è una proposta che secondo te in questo spirito e cioè portare di favore di portare l'Europa maggiormente di razionalizzare tutti i rapporti che abbiamo io vedo piuttosto dei problemi con gli altri ministeri più che con il ministero degli Esteri però queste dei Pet ripete di per
Dall'organizzazione d'
I ministeri tra di loro francamente
Però mi sembra mi sembrerebbe un fatto importante poche non avendo un doppio più che la possibilità di una
Vedo il rischio di un doppione con alcune attività che fanno altri mestieri senatore Debenedetti proprio nel momento nel quale cioè chi mette in discussione pesantemente Maastricht come fa Rifondazione Comunista i cui voti sono molto importanti per né questo esecutivo e c'è chi con Umberto Bossi vorrebbe portare la sulla Padania in Europa non dall'alto cosa la preoccupa maggiormente tra questi due aspetti apparentemente così diverso non mi preoccupano nessuno dei due perché
Faccia l'obiezione che muova che quando sono in volo comunista aveva no al punto da che problemi per il governo cercheranno di condizionarlo sicuramente una voce che noi dovremmo ascoltare rappresenta comunque del
Sono voci anche a volte
Se anche con profondità di analisi e quindi non vedo perché non doveva essere una voce che viene ascoltate dato il giusto peso
Per quello che riguarda boss
Temo che basse anche lì
Si apre prima un disagio di cui noi dobbiamo assolutamente tenere conto io credo che
Nel conto
Dare filo secessionisti
Lire quanto di giusto dice Bossi sulla necessità devi
Per favore che all'epoca forse troppo forte
I sarti colare quest'Amministrazione centrale che comunque così non funziona