"Controluce" Rubrica a cura di Luigi De Marchi

Recente ricerca del Censis intitolata dal voto al governo le aspettative degli italiani
Qui dovrebbe farmi molto piacere e invece ha suscitato in me anche molta amarezza dovrebbe farmi molto altri direi moltissimo piacere perché con la forza incontestabile delle cifre viene a confermare dal piede di fondo che danni
E soprattutto dovuta alla caduta del governo Berlusconi fino alla vigilia del ventuno aprile vado sostenendo e cioè che per la maggioranza stragrande degli elettori la lotta contro la rapina fiscale infinitamente più importante di quella per le riforme istituzionali qui si è dedicata tanto assiduamente la leadership liberale
Dall'indagine del Censis emerge infatti che mentre il trentatré per cento degli italiani indica nella riduzione della pressione fiscale
L'intervento più urgente del futuro governo solo il dodici virgola sette per cento lo indica nelle riforme istituzionali il dato fornito dal Censis mi sembra particolarmente significativo in quanto è stato rilevato su un campione rappresentativo dell'elettorato e in un momento cioè all'uscita dalla cabina elettorale appunto nella tappa per ventuno aprile che meglio di ogni altro poteva indicare lo stato d'animo con cui gli elettori avevano espresso il loro voto
Ma questa conferma documentata delle mie perché ha risvegliato in me anche una profonda amarezza dicevo perché mi ha costretto a ripensare all'indifferenza con cui la maggior parte della dirigenza liberale ascolto questi miei disperati appelli al realismo politico e lei mia analisi e raccomandazioni di studioso della psicologia di massa queste analisi risalgono alla fine degli anni ottanta ma restare al dibattito sulla sconfitta elettorale del ventuno aprile
Che si sta avviando con qualche difficoltà basterà ricordare che in decine gli editoriali degli ultimi due anni ha segnalato l'errore strategico commesso col Polo appunto con la sua rimozione
Del furore anti fiscale anche burocratico dell'elettorato e con la sua disperazione in battaglie ondivaghe per esempio elezioni subito oppure no tra due mesi oppure no tra due anni Dini nobilissimi divini presidenzialismo all'americana no alla francese Nolli israeliana e così via il silenzio seguito a quegli appelli purtroppo è stato assordante noi le cose sono andate molto meglio anche nella convenzione liberale dove avevo sperato che la battaglia liberista potesse trovare appoggio entusiastico se non altro per reazione alle tendenze mio stataliste
Erano prevalse nella dirigente del Polo a causa dell'egemonia esercitata dai democristiani democristiani più o meno riciclati tanto cari al Litta o a Berlusconi
Durante tutto il novantacinque
E fino appunto alla vigilia delle elezioni del ventuno aprile o bombardato la convenzione di relazioni interventi e memorandum ma ahimè invano
Al di fuori del consenso personale di alcuni esponenti
Che tra l'altro come prometta o come Marzano erano più approfonditi sulle questioni economiche la io direi che ecco una convenzione liberale è rimasto sostanzialmente ostaggio dei turisti cioè di accademici specializzati in diritto costituzionale che l'hanno largamente distaccata dai problemi reali della gente
Ad ogni modo ora che nei quel disastro in mano annunciato si è prodotto io credo sia davvero indispensabile arrivare è un dibattito approfondito sulle sue cause altrimenti non si potrà che continuare a ripetere gli errori strategici e tattici
Che hanno portato alla sconfitta distruggendo le speranze dell'elettorato che aveva votato per il Polo e soprattutto di quello ben più vasto che avrebbe potuto votarlo sequenze lei dirigente avessero saputo parlare un linguaggio più vicino ai bisogni concreti delle masse
C'è un antico proverbio che dice che errare è umano ma perseverare è diabolico ecco a mio parere in questo caso perseverare sarebbe soprattutto suicida cari amici però di ho finito dieci sentiamo
Lunedì mattina