La riforma della legge di nomina del CdA della RAI; Il servizio di informazione parlamentare di Radio Radicale e la convenzione con il Ministero delle Poste e Telecomunicazioni

Radio radicale abbiamo i nostri microfoni Vincenzo vita sottosegretario alle Poste e Telecomunicazioni innanzitutto la RAI si va verso una nuova legge oppure verrà applicata una vecchia legge per la nomina del CDA
Ma mi pare che aprire che c'è una ripresa di dialogo tra i due parlamentari questo è positivo ci sono proprio i tempi molto stretti indicati anche giustamente
Nel confronto avvenuto qualche giorno fa connivente capigruppo quindi mi pare che insomma sarà preferibile quella di andare per legge abbia dei tempi di verifica molto stretti dopodiché c'è c'è sempre una legislazione vigente
Quindi naturalmente questi comunque vale il governo preferirebbe fare una nuova legge però buona per il concorso del tavolo
No questo centra ciò che il governo è uno spettatore e non ha compiti diretti come sappiamo che è una consolidata giurisprudenza la Corte costituzionale certo non si può non essere attenti alla sorte della più grande delle aziende informatiche italiane quindi l'augurio di tutti è che si faccia presto questo non c'entra nulla con sulla colpa Longo il preparai un problema nazionale
è meglio che
Ovviamente si produca un accordo tra regole parlamentari è meglio per il bene di un servizio pubblico attuabili solo nel quadro del riassetto del sistema radiotelevisivo italiano la RAI dovrebbe mantenere tutte e tre le reti uno dovrebbe essere alleggerita in qualche modo
No alleggerito termine proprio sbagliato se Mary dislocata nel sistema tre reti non non sono un tabù questo il mio parere
Si sta
Riaprendo il dibattito su questi argomenti anche perché c'è di fatto un buon progetto già elaborato quello curato da Giorgio Bogi nella scorsa legislatura nella comincia una speciale della casa si può immaginare credo una ridislocazione tra vecchie nuove tecnologie tv tematiche dello sviluppo una rete sul territorio di tipo proponete una rete federalista ecco più che di ridimensionamenti o per cominciare a parlare di di apertura anche dello sviluppo
E questo non può non riguardare innanzitutto servizio pubblico proprio passando un po'la frontiera tra nuove tecnologie privatizzazione della RAI strettamente prima della campagna elettorale ha fatto se non vado errato poi segretario del PDS D'Alema tra l'altro non è il tu e il tuo parere il parere del Governo
Ma io personalmente qui in un punto ripeto non intendo minimamente il governo ci mancherebbe non non credo che il tema pubblico privato sia più da considerare una sorta di scontro
Ideologico
Non credo a una privatizzazione tout cour della RAI perché non mi pare che vi sia un mercato in grado di sostenere una simile iniziativa ecco questo sì si può immaginare una RAI
Più elastica nella sua struttura societaria che possa prevedere anche un futuro
So interventi privati radio radicale l'altro giudizio dove vendeste Semenzato quindi in senso lato del tu stesso schieramento se l'è presa con radio radicale con la convenzione di radio radicale qual è il tuo parete il parere del Governo se c'è
Non c'è un parere del Governo
Il mio parere che radio radicale abbia una una storia lunga certamente molto
Impegnativa che va riconosciuta insomma forma che fu immaginata tra l'altro in un luogo stiramenti improprio che era il decreto salva RAI ecco per la questua radicale
Si può anche lì ripensare io non credo che
La discussione debba essere tra cancellare tutto oppure considerare caratura di Kaladze una sorta di diritto divino fare quello che fa
Ci può essere un modo invece molto più concreto di vedere come concretamente questo servizio effettivamente ragione Calibra
Posso entrare diciamo in una logica di comunicazione pubblica
E cioè forse ripensando alla forma della convenzione tra sono argomenti da discutere ecco devo dire nelle sedi proprie intanto e poi in modo molto pacato e che io francamente non mi associo alle crociate su questo argomento