"Rimettere in moto l'Italia. Mobilita', mercato, solidarieta'" convegno promosso dalla Confindustria

La
La parola
Avevamo
Moglie
Chiediamo di prendere posto che stiamo per dare inizio ai lavori grazie
Stessa Raffaele
Diamo inizio ai lavori
Nella seconda giornata del convegno rimettere in moto l'Italia Hummer mobilità mercato solidarietà chiamiamo al podio il sindaco di Napoli Antonio Bassolino per il saluto introduttivo
Grazie Giannini se se la stessa valenza
Con vivo piacere con spirito di amicizia ti porto il saluto migliori della città a tutti voi io questa cosa importante iniziativa rimettere in moto l'Italia Puglia ed essere obiettivo comune delle principali forze sociali istituzionali politiche muovendosi ognuno nella sua autonomia e però dentro una dialettica positivi che favorisca lo sviluppo del Paese
Il suo pieno ingresso la sua partecipazione responsabile senza titubanze ed incertezze all'Europa che dava la dimensione internazionale
Il bisogno di rimettere in moto l'Italia è forte
Dopo che in questi anni si sono distrutte molte cose spesso giustamente
Forte bisogno di ricostruire
Di ricostruire unico un'unica solida in tutto il Paese
Una morale pubblica lo stato e senso dello Stato e per rimettere in moto l'Italia vi sono alcune condizioni da affermare con forza
C'è da riprendere comunque secondo me nelle prossime settimane il cammino interrotto delle riforme istituzionale creare le condizioni per una seria e forte stabilità di governo perché la stabilità del governo è un valore inseriti chi come me è sindaco da poco più di due anni sa cosa vuol dire a venire un confronto e un rapporto in due anni contro i presidenti del Consiglio il quarto tra qualche giorno con decine e decine di ministri
Anche per queste regioni la stabilità del governo nazionale e importante ed è un valore in sede
Ma si tratta io penso di riprendere un cammino interrotto di riforme istituzionali io aggiungo civili per costruire anche in Italia un bene che ancora non abbiamo e che invece c'è in grandi paesi moderni e sviluppati
Si tratta di costruire fra tutte le forze sociali e politiche almeno alcuni valori comuni
Un sistema di regole condivise da tutti dagli italiane del Nord del Centro e del Sud dagli italiani di centrosinistra e di centrodestra così come viene da tante altre parti
In Francia in Inghilterra in Germania da decenni CCT
In sinistra e investono in centro sinistra in centro destra
Ma vi sono alcuni valori comuni nei quali si riconoscono tutti e tutti i francesi i tedeschi ed inglesi circa no su alcune cose essenziale di fare il bene comune della Francia dell'Inghilterra della cioè il male
Io penso che sia giunto il tempo che anche in Italia si cerchi di costruire questo bene comune che deve riguardarci tutti tutti gli italiani
Vorrei aggiungere anche per dividersi meglio
Come giusto su politiche concrete
E per potere avere come io mi auguro tra le diverse forze in campo sempre una sfida in positivo
Una gara chi fa meglio gli interessi generali del Paese una gare di governo concreta seria il responsabile
E così soltanto io penso che si potrà uscire da una transizione ancora non conclusa
E assieme a questo cammino istituzionale
C'è da fare i conti con le grandi contraddizioni strutturali del paese la grande contraddizione tra nord e sud nell'attuale contraddizione ci si vive dentro il Mezzogiorno il che io vorrei esprimere in termini anche un po'Rudi
Perché dentro il Mezzogiorno
è in corso un contrasto evidente forte secondo me
Tra una indubbia crescita culturale civile e la pesantezza della situazione economica e sociale
Nell'Italia che si deve rimettere in moto c'è un Mezzogiorno che almeno in parte si è rimesso in moto soprattutto sul piano culturale ICI in molte città del Mezzogiorno città grandi ma anche e soprattutto in tante città medie di cui si sa purtroppo poco
E al lavoro ed è all'opera una classe dirigente informazione
Formazione ancora non completata
Ma in tante città si impara ogni giorno il difficile mestiere di governare si cerca di farlo con rigore e senso di responsabilità senza l'alibi del passato senza guardarsi indietro
Senza addossare chi è venuto prima di noi le responsabilità ma gli in bocca quando si rimane che e guardando avanti
E però queste crescita culturale e civile si scontra con la pesantezza della situazione economica che sociale
E il contrasto io penso non potrà correggere a lungo
Ho alla crescita culturale
Si accompagnerà nei prossimi mesi e nei prossimi anni una crescita economica e sociale oppure c'è il rischio che si possa arrestare la stessa crescita culturale
Il problema ci riguarda tutti
E deve riguardarci con grande senso e spirito di responsabilità nel Mezzogiorno e nel Paese
Noi siamo nel sud ormai da alcuni anni alla fine di un lungo ciclo e di una lunga storia
Quella soprattutto dell'intervento straordinario
Che nel bene e nel male assegnato cinquant'anni di storia meridionale ed italiana
E io penso che ora siamo tutti in condizioni di poter esprimere un giudizio anche più equanime su quella storia
Sui fatti positivi che ha portato con sé e su fatti anche altamente indicativi soprattutto negli ultimi tempi dell'intervento straordinario
Indietro comunque non si torna
Io al passato che alle nostre spalle non si guarda con nessuna Nostalgia e davanti che bisogna saper guardare apprendo con coraggio nel Mezzogiorno e per il Mezzogiorno nuove frontiere
In primo luogo la Fiorentina europea nella quale il Mezzogiorno deve sapersi collocare fino in fondo e che richiede un salto di qualità le amministrazioni locali il regionale nelle loro capacità
Tecniche progettuali di competenza in progetti di qualità
E assieme alla frontiera europea la frontiera autonomista e federalista
La consapevolezza che piuttosto che guardare fuori a Roma bisogna incominciare molto a fare da sé danno a valorizzare le nostre risorsa
Le straordinarie risorse culturali ambientale del territorio turistica potenzialità enormi che abbiamo in una realtà come quella napoletana e meridionale
Valorizzare anche alcune risorse immateriali risorse singolari
Ma che possono essere il fulcro della rinascita di un popolo la risorsa della identità nel senso di appartenenza
Di un orgoglio riscoperto della fiducia in se stessi e per questa ragione che giorno per giorno con ostinazione nella città di Napoli
Cerchiamo di contrastare di combattere
Quella che un grande economista come Antonio Genovesi nelle sue lezioni su commercio chiamava tanto tempo fa la malattia del non si punti su l'antica malattia napoletana il meridionale quasi che i napoletani meridionale non possono fare non si Putin sembra quasi che non si può
Condannati dalla natura delle cose e degli uomini e cercare invece di dimostrare che si può fare
Magari poco alla volta passo su passo con serietà ma si può invertire in cabina e si può cercare di pilotare uno sviluppo integra perché sì me la cultura all'ambiente al territorio al turismo c'è bisogno di creare una moderna industria di creare impresse per creare lavoro e di promuovere nel Mezzogiorno quel mercato che non c'è mai stato con coraggio e con forza
Per questa convinzione che nella città di Napoli abbiamo lavorato e cerchiamo di lavorare in spirito di collaborazione con tutti
Sulle grandi questioni del centro storico di una riconversione di Bagnoli e dell'aria orientale della città
Ma io penso che sia indispensabile nell'Italia di oggi nell'Italia da rimettere in moto
Costruire anche un serio e rigoroso Patto per il lavoro e per il Mezzogiorno tra le principali forze del paese
Un patto serio nel quale ognuno faccia ed io qualche cosa con senso di responsabilità lo Stato e gli imprenditori con risorse pubbliche e private per investimenti produttivi i sindacati aprendo sia più moderne relazioni sociale sindacale che favoriscano gli investimenti e lo sviluppo del Mezzogiorno
E le Autonomie locali dando garanzie di moralità e di trasparenza di efficienza della pubblica amministrazione certezze dei tempi e che deve investire piani regolatori e strumenti urbanistici
Un patto serio e rigoroso
Dentro il quale da parte nostra deve esserci capacità progettuale e anche capacità di fare dentro un progetto di cominciare a fare passo su passo e per questa ragione che io penso e mi auguro e chi ne era in via disponibilità
Che si potrebbe proprio dalla città di Napoli dalla sua area metropolitana avviare una esperienza interessante che può essere poi utile per insieme del Mezzogiorno una esperienza innovativa capace di creare lavoro e sviluppo
Perché anche in questo modo poi si contrasta e si combatte la mafia e la criminalità organizzata dissi Rita speranza e futuro ad una decisiva per il Paese nel suo insieme ed è con questa consapevolezza e con questo spirito che io davvero e di cure ringraziandovi di essere qui a Napoli per il San Carlo che vi auguro buon lavoro
Chiamiamo il podio Gaetano Cola presidente dell'Unione industriali di Napoli per il secondo indirizzo di saluto
Gli ospedali napoletani stanno accolto grande soddisfazione questa iniziativa di confini organizzare in convegno di grande prestigio dimostra l'attenzione della Confederazione verso la nostra città
Ma non è solo questo
Promuovere a Napoli un dibattito sul tema
Rimettere in moto l'Italia è già una scelta di campo
Conferma per la Confindustria la strada perché il rilancio del Paese passa per Napoli e per il Mezzogiorno
Sì al Sud viene un gatto di di di produttività se non vi è sua autosufficienza economica bisogna eliminarne le cause ma questa è una cosa che interessa tutto il Paese e non sono le nostre regioni il suo tono può restare un saltello sul bilancio pubblica se si spende per l'assistenza fine a se stesse si riducono i margini per le politiche a favore dell'innovazione dello sviluppo
C'è meno spazio per allentare la pressione fiscale
Il problema è trasformare il sud onere il fattore propulsivo dell'economia del Paese
Una soluzione assoluta non è stata ancora trovata
Dopo più di un secolo di dibattiti che opera al Sud sta bene tuttavia che la prima cosa da fare di realizzare condizioni tali da consentire consolidamento e l'espansione delle attività economiche e produttive tante micro diseconomie di ogni tipo finiscono per mandarli fuori mercato l'impresa del suo pertanto perché bar mentre abbiamo da infrastrutture carenti malgrado qualche segnale di miglioramento abbiamo con istituzioni e amministrazioni locali che non mostra che ostacolo anziché promuovere l'impresa
C'è un sistema creditizio che fa scontare la sua arretratezza la cattiva gestione del passato agli operatori economici color differenziale elevato dei tassi medi di interesse rispetto al Centro-Nord
C'è ora anche un problema di risorse umane
Il mancato incontro tra offerta e domanda di lavoro qualificato
Ma questo rispetto agli altri handicap e meno centrale
è chiaro infatti che bisogna rifondare l'intero sistema formativo in modo da renderlo più rispondente alle esigenze del mondo del lavoro
Nel frattempo tuttavia occorre ricordare chi opera sotto in condizione di partenza paritaria o almeno non troppo distanti da quelli di chi lo fa in altre aree e qui signor ho detto altre dare a chi opera nel Sud non solo dunque agli imprenditori meridionale
Se fosse misure Bondi incapaci ho ogni capaci non vi sarebbe il problema del Mezzogiorno richiederebbe di insediamenti d'impresa di provenienti da tutte le altre regioni invece malgrado gli incentivi un territorio ben usato per e una maggiore disponibilità di forza o di lavoro lo sviluppo non c'è stato perché questo se non per legge dormire perché ricordavo prima è questo il nodo da sciogliere la stessa presenza delle gabbie criminalità organizzata può essere contrastato efficacemente solo se accanto alla repressione depressione si crea un'occasione di sviluppo di lavoro produttivo
Perché credetemi al Sud il lavoro manca lasciate perdere le interpretazioni strumentali tante alla ricerca ti do senz'altro immensa Confindustria una cosa è e sostenere come ha fatto una ricerca che i giovani meridionali non sono disposti ad accettare qualsiasi tipo di lavoro altra cosa è dire che desidero solo impieghi non lavori come ha banalizzato va peggio la verità è che oggi come oggi hanno ben poco da scegliere per cambiare direzione si può incidere sul costo del lavoro si possono avviare anche in Italia strumenti di flessibilità per dare lavoro con meno meno oneri felicità la cosa fondamentale tuttavia
E che l'Italia si dia un'organica programmazione dello sviluppo economico produttivo in linea con le politiche comunitaria
Su questo fronte un peso maggiore deve essere esercitato dalle istituzioni territoriali in primo luogo dalla nostra religione solo così si potrà si potrà ridurre il Gaballo delle diciture Michele
Qualificando l'azione delle pubbliche amministrazioni razionalizzare l'uso delle risorse evitando sprechi errore gravissimo gravissimo del passato come la rinuncia Paolo cospicua parte delle disponibilità comunitario
Forse letto su questa strada un contributo notevole verrebbe dal capitano l'intero capitale privato interno ed esterno all'area meridionale agricolo l'utilizzo di strumenti di finanzia innovativa come il project financing questo a Monteroni assista di una politica organica e unitaria dello Stato del sud venute singolare da questa questione è vero che non si può tornare indietro all'epoca dell'intervento straordinario è altrettanto vero che non si può più continuare a parlare di pioggia di miliardi destinata per quarant'anni al Meridione dimenticando che l'intervento straordinario ha mascherato un'attività ordinaria dello Stato a rispondere una strada sempre una strada perché finanziarlo per capitoli di spesa ordinaria al nord e con fondi dell'intervento straordinario su sia chiaro qui nessuno nega l'evidenza mi se lo Stato storture impieghi razionale di risorse balcanizzazione incompetenza
Il problema è come nel fianco lo possiamo lasciare il dubbio due opere essenziali per lo sviluppo dei trasporti ai trasporti e delle comunicazioni non possiamo riservare ai giovani del Sud l'unica possibilità di una migrazione di massa di massa verso altre aree ammesso che sia poi realizzato come si può pensare seriamente di creare un ghetto del lavoro a basso costo della produzione di qualità medio bassa più esposto alla concorrenza di Paesi in via di sviluppo
In altre parole bisogna credere nel futuro progettando modello di Nuova Società Meridionale
Nella consapevolezza che le risorse per interventi pubblici solo limitate e proprio per questo lo hanno usato con rigore con rigore e trasparenza
La risorse impegnata provenga da Brussel la Roma dalla Regione alla forzata dei poteri e responsabilizzando dal federalismo fiscale o dai privati investitori deve potersi considerare un effettivo investimenti è questa la strada maestra perdano assunto di un mercato più solidarietà Castello stesso superando il ristagno economico la capacità di viaggiare verso il modello di sviluppo auto propulsivo grazie
Adesso abbiamo il primo dibattito sul tema mobilità e occupazione chiamiamo al tavolo Massimo Livi Bacci Carlo Borgomeo
Sergio Cofferati Giancarlo Giannini Marocco Tronchetti Provera Bruno Vespa che condurrà i due dibattiti e a cui se diamo la parola
Rimettere in moto l'italiano è un titolo se posso dirlo anche giornalisticamente molto efficace è un titolo
Fa molta impressione
Ma anche un titolo terrorizzante perché ci dice con molta chiarezza che l'Italia Serna che la macchina si è fermata
E ci quasi l'immagine di di un passeggero che stia seduto sulla panchina dei in una stazione davanti a un binario ogni volta che passa il treno non riesca ad alzarsi
Qual è il rischio che a un certo punto non passino più treni che il passeggero resti seduto sulla panchina ma questo credo che per una rivalutazione è un rischio che non possiamo permetterci
Per mettere in moto l'Italia esistono due tipi di interlocutore
Uno speriamo verrà fuori dalle elezioni di domani
Ma credo che sarebbe un grosso errore immaginare che un governo qualunque esso sia possa da solo rimettere in moto l'Italia
Ci serve la collaborazione nella società italiana trattati imprenditori di lavoratori gli studiosi gli osservatori di di cittadini e la comunità che deve dare probabilmente il contributo decisivo
Ed è questa seconda parte credo che verrà analizzato nel convegno di oggi in cui sono ai più alti livelli rappresentati nei due dibattiti che avvieremo adesso gli interlocutori di quello che sarà il governo che in qualche modo uscirà dalle elezioni domani
Cominciamo con il rapporto tra mobilità dei occupazione io prego il professor Massimo il bacio che insegna demografia all'Università di Firenze di fare una Breve
Introduzione a quello che poi sarà il dibattito vero e proprio che il tema è è molto caldo il professor Bacci città aiuterà a capirlo meglio prego
Come sarebbe una società nella quale Fiji replicassero la vita dei genitori compisse la stessa traiettoria sociale professionale alla quale non si montasse residenza e si restasse permanentemente attaccati al luogo di nascita
Nella quale non si cambiasse lavoro qualificato professione nella quale insomma come un'ostrica ognuno restasse permanentemente attaccato alla nicchia sociale assegnate fino dalla nascita noi tutti accettiamo come un bene che questo non avvenga e che la società si è rinnovata vivificata da ricambia dal rinnovo da scese e perché no da discese sia insomma mobile
Questa qualità non è fissa di ciascuna società potendosi riconoscere cicli storici di mobilità in rialzo o il ribasso è uguale da società a società anche per quelle che hanno simile a livello di sviluppo l'origine migratoria la vastità dei paesi l'assenza di profonde stratificazioni sociali hanno reso le popolazioni del Nordamerica assai più mobili di quelle europee
Dove la struttura e la ripartizione del popolamento non è granché variata dall'epoca medievale e storia tradizione regole assegnano precocemente ruoli e condizioni
Un'analisi attenta della Società italiana e confronti con altre società fa ritenere che oggi la mobilità sia meno vivace di quella di altri Paesi
Che questo mio dinamismo non sia giustificabile da fattori storico strutturale solo lentamente e traumaticamente potrà motivatamente modificate Massiah piuttosto il risultato di distorsioni eliminabili da un'attenta scelte che infine l'attuale sottotitolazione goccia all'efficiente formazione impiego e allocazione delle risorse umane di questo si è parlato già parlato il dottor Marzotto nell'introduzione di ieri
E io farò solo un ripeterà una piccola sintesi dei delle degli aspetti della scarsa mobilità per italiani che evidente sotto diversi profili anche perché la mobilità è un fenomeno sociale a più dimensioni ha molte facce queste facce
E queste direzioni in genere vanno in assieme dal punto dell'Api vista della mobilità sociale l'introduzione detto questo schizzerà otto ha già dato acute diagnosi per chi discende da genitori appartenenti a categorie elevate e assai improbabile molto più improbabile che in altri Paesi europei lo scendere professionalmente a livelli più bassi
Così come poco probabile invero assai meno probabile che altrove che chi discende da categorie sociali e professionali più basse possa scendere a una superiore queste anche confermato dall'estrema somiglianza nella posizione reddituale dei genitori e dei figli
Questa particolarità italiana non è un imprinting genetico ma deriva dalla scarsa democraticità come è stato detto efficienza elasticità del sistema formativo particolarismi dei processi di selezione occupazionale da vincoli che impazzano il mercato del lavoro
Anche modesta risulta la mobilità occupazionale il dottor s'è scritto
Ha scritto che considerando la storia delle esperienze lavorative di ciascun individuo quasi la metà ha avuto nella sua carriera una sola esperienza e che la mobilità complessiva del sistema è assicurata da una piccola minoranza con molta esperienza
I rilievi comparativi ci informano che l'Italia è il Paese nel quale minore la proporzione di coloro che hanno perso o lasciato un lavoro appena una persona su novanta appartenenti al forse di lavoro ogni anno contro una su quattordici in Canada e Francia
Una studenti del Regno Unito una su venticinque Germania e Stati Uniti
E infine come è ben noto in Italia sono molto più lunghe le file di attesa per trovare un lavoro sia per i giovani che ci Acerra vi accedono per la prima volta sia per coloro che hanno perso un'occupazione
Sottolineo ancora una volta forse non ci va nemmeno bisogno che questa vischiosità della situazione italiana non deriva solamente dalle particolarità avvolto e a volte gravi
Delle normative risorse unite le normative meccanismi inerenti al funzionamento del mercato del lavoro basti solo pensare al monopolio pubblico del collocamento è giustificabile forse in altri contesti
Ma certamente non in quello di una società matura dove domanda e offerta devono cercarsi incontrarsi e valutarsi con precisione
Questa deriva da un assetto più generale che riguarda soprattutto i giovani
Il ruolo subordinato ti permanenti adolescenti che la società la famiglia la scuola ad essi assegna ritardando l'entrata anche parziale nel circuito produttivo e l'acquisizione dell'autonomia economica
Su questo dirò più avanti qualche parola in più
Nella società ancora fortemente rurale del dopoguerra la mobilità quella territoriale era molto elevata
Ciò è testimoniato non solo dall'emigrazione verso l'estero ma anche dalla forte migrazione interna una parte della quale da sud a nord aveva veri e propri caratteri di migrazione
All'inizio degli anni Sessanta oltre trenta persone su mille cambiavano residenza in un anno prevalentemente ma non solo in cerca di lavoro
Alla fine degli anni ottanta al mobilitare inferiore al venti per mille nonostante le enormi accorciamento degli spazi e delle differenze culturali del Paese
La diminuzione della mobilità a lungo raggio è stata assai più forte di quella medio
O a corto raggio questa attenuazione della mobilità in parte un fatto strutturale
Non estraneo ad altri Paesi europei determinato dall'invecchiamento demografico
Dalla presenza dei nuclei familiari più di un occupato dalla fine della storica redistribuzione della popolazione tra Monte piano città e campagna e dalla crescita della scolarità della popolazione
Ma in parte dovuta a fatti specifici della società italiana che hanno modificato in parte distorto il bilancio costi-benefici della mobilità dei non solo di quella
Tra questi elementi va certamente annoverata la politica della casa la scarsità di case disponibili per l'affitto costringe abnormi e Pisa economici livelli di proprietà dell'abitazione
Che a sua volta scoraggia la mobilità un altro elemento dell'allungamento del tempo della dipendenza economica dei giovani dalla famiglia la tardiva conclusione dei cicli scolastici o universitari e di formazione il ritardo dell'uscita dalla famiglia
Sigla che questi fenomeni assai più marcati nel Mezzogiorno sono la conseguenza della scarsità di lavoro e rappresentano quindi un meccanismo di difesa verso un'economia che non crea lavoro a ritmo sufficiente
Questo è in parte vero ma è anche vero che la Società premia come si è detto gli insider
A fronte degli outsider e come le corporazioni medievali pone infilati attesa gli aspiranti a una nicchia nella società sapendo che questa attesa viene addolcita dal sistema famiglia perché c'è la le analisi indicano che i processi di redistribuzione della popolazione
Tra regioni sono assai più reattivi nel periodo più recente alla presenza di tradizionali fattori di attrazione e repulsione legati al reddito o al disoccupazione l'attenuazione di questi meccanismi durante gli anni settanta e primi anni ottanta aveva fatto pensare alla presenza di forti elementi di distorsione che intendevano ingessare la mobilità sul territorio è possibile
Che è un ruolo di questo tipo abbiano avuto alcune politiche di sostegno al reddito delle popolazioni del Mezzogiorno
L'evoluzione più recente fa pensare che la mobilità torni a seguire per percorsi di allocazione più efficiente delle risorse umane compensando eccessi di offerta e di domanda nel mercato del lavoro
Vorrei concludere questo intervento con una osservazione disegno diverso
Con la fine di questo secolo l'Europa sta varcando una quasi invisibile linea di confine
Sta terminando il grande ciclo di espansione demografica iniziato con la rivoluzione industriale e che ha moltiplicato le risorse umane del continente per cinque
Si passerà così da una fase storica di risorse umane abbondanti a una fase caratterizzata da risorse esigue
Nel trentennio mille novecentosessantacinque novantacinque la popolazione è cresciuta di sei milioni di abitanti in Italia nel prossimo trentennio potrebbe diminuire di cinque non contando gli apporti migratori
Nel trentennio trascorso le forze di lavoro sono aumentate di tre milioni di unità mentre nel trentennio prossimo a tassi di attività costanti potrebbero diminuire di oltre quattro milioni
La fine di un'epoca di abbondanza impone crescente attenzione ai temi dell'istruzione della formazione della mobilità allo scopo di rendere più funzionale produttivo un fattore che tende a diventare scarso le generazioni che entreranno nei prossimi anni in età lavorativa saranno esigue numero riflettendo enorme calo delle nascite degli ultimi trent'anni nel prossimo
Due anno due mila compiranno vent'anni circa seicento mila giovani nel recente mille novecentottantacinque nuovi ventenni furono invece quasi un milione
A queste generazioni sarà chiesto molto dovranno sostituire i genitori
Di loro molto più numerosi nelle attività lavorative e sociali e nei rapporti di assistenza affettivi e culturali
Dovranno lavorare a lungo per costituirsi una previdenza dignitosa dovranno lavorare di più perché non sarà loro consentito dalla cultura e dalle necessità economiche di star fuori dal mondo del lavoro
Su di essi graveranno fortemente prelievi per sostenere un crescente numero di anziani ad essi però sarà offerto meno sicurezza
Non garantiremo il posto di lavoro esige Remo mobilità flessibilità e adattamento in cambio è sperabile di redditi reali più alti
E allora l'impiego erogativo che sorge spontaneo esse si stia preparando per queste generazioni un contesto adatto stesse trovino nella scuola nell'università occasioni di formazione adeguate e in fasi diverse della vita e in tempi ragionevoli
Se possono avvicinarsi senza ostacoli a esperienze di lavoro precoce anche frammentarie ma utilissima per le fasi più impegnative successivo
Se la pubblica amministrazione sindacati datori di lavoro facilitino loro con occhio benevolo l'assunzione di responsabilità e l'uscita dalla famiglia
Se l'esercizio del credito per comprare una casa a iniziare un attività prezzati per la vita indipendente si abitui a nuovi modelli affrontando anche rischi nuovi e non sperimentati
Se la normativa che regola l'esercizio della cittadinanza sociale casa salute scuola favorisca la scelta di una nuova residenza se la congerie di usi regole e tradizioni che regola i tempi di lavoro di scuola di Nature di vacanza di accesso a servizi uffici e negozi e trasporti
Si è impostata per far risparmiare tempo energie
A coloro ai quali appunto chiederemo di lavorare di più di essere appunto più mobili nel lavoro nelle mansioni nello spazio
Meno legati fisicamente si intende non affettivamente alla famiglia al campanile o alla Provincia
Oggi che quella linea di confine non è stata ancora varcata le risorse umane appaiono abbondanti e chiediamo per loro più mobilità per aiutarle a cogliere meglio le occasioni che la Società produce
Ma domani quando la linea sarà stata oltrepassata la mobilità sarà una qualità ancora più preziosa per estrarre da una risorsa più scarsa il massimo di apporto civile sociale ed economico grazie
Grazie oscurità permesso cominciamo il dibattito vero e proprio voi vedete intorno a questo tavolo sono rappresentate tutte le le componenti che dovrebbero superare quel quel male
Di cui parlava prima il sindaco di Napoli il non si pochissimo e poi è un male abbastanza abbastanza nazionale purtroppo
E allora abbiamo l'impresa con Marco Tronchetti Provera che voi vedete indicato nel cartoncino d'invito come vicepresidente e amministratore delegato della Pirelli la che da ieri fosse previsioni questo convegno è diventato presidente ed i facciamo i complimenti
Abbiamo il sindacato con Sergio Cofferati che è segretario generale della CGIL abbiamo la finanza ecco Giancarlo Giannini che amministratore delegato dell'Ina Assitalia e abbiamo Carlo Borgomeo che presidente della Società per l'imprenditorialità giovanile che sta compiendo dieci anni io comincerei proprio da lui io direi di parlare un quattro cinque minuti ciascuno in questa prima fase De Pascali Arci delle opinioni
Allora Borromeo voi
State compiendo dieci anni di vita e dai ritratti che vengono fuori dalle ricerche e dalle cose che avevo sentito fino adesso abbiamo l'immagine di un giovane molto pigro un giovane che ama restare lungo i famigliari che tutto sommato non considera il lavoro proprio il principale dei suoi interessi e che quando deve trovarlo però deve trovarlo sotto casa perché si deve fare qualche chilometro comincio ad avere qualche rilancio e corretto un risultato una un bel ritratto così sconcertante dei giovani italiani
No naturalmente no almeno dal mio angolo di visuale il peggiore che ho trovato sono stati i furbi noi pigri gestendo la legge di incentivazione di promozione di imprese giovanili per le l'immagine del giovane meridionale totalmente diversa aggressiva
Pronta alla selezione vorrei ricordare che tra i dati più interessanti di questi dieci anni già compiuti da AN
Se il fatto che il meccanismo viene percepito come affidabile nel senso che i conti non arrivare progetti di impresa nonostante un tasso di approvazione dei progetti stessi che si attesta sul ventisei ventisette per cento
Quindi viene accettato il meccanismo di selezione e molto difficile lo slogan al nostro e speculari a quelli genovesi come diciamo sempre che è difficile ma è possibile fare impresa nel Mezzogiorno
Poi lascia il microfono aperto per favore posso chiederle perché soltanto progetto su quattro viene accettare che gli altri non sono buone se approvassimo gli altri progetti daremmo vita imprese destinate sicuramente al fallimento con effetti negativi per la finanza pubblica
Con effetti negativi sui giovani stessi e con effetti negativi per la proposta complessiva che sarebbe certamente non sopravvissuto a dieci anni se ci fosse stato un tasso di mortalità auto invece il tasso di mortalità oggi sulle imprese gli hanno cinque anni di vita del diciassette per cento che è un tasso diciamo sicuramente soddisfacente
Quindi l'immagine che viene da questa esperienza un'immagine sostanzialmente diverse vorrei anche sottolineare la conclusione di una delle ricerche che sono state fatte anche le altre sono molto interessanti perché aprono numerosi percorsi di riflessione e di lavoro
Ma quello che più da vicino mi riguarda e quella sulla nati mortalità delle imprese ce la conclusione che voglio condividere sottolineare cioè la opportunità che vengono messe in campo anche piccola impresa che possono crescere che diffondono cultura imprenditoriale che fanno rete l'impresa e che tra mille difficoltà
Se c'è ancora un paio di minuti secondo io sono molto contento di poter rappresentare un'esperienza che viene vissuto positivamente soprattutto in relazione allo scetticismo iniziale
Nessuna logora lucrando il vantaggio di essere partito tra sorrisi e scetticismi senza fine e quindi si comunque un po'funzionava cosa va benino però penso che sia per me è indispensabile e doveroso
Introdurre due tre riflessioni brevissime sul tema più generale che oggi ci vede riuniti poiché sono riflessioni non dedotte la riflessione teorica ma indotte dal lavoro di tutti i giorni che faccio nel sud del promuove l'impresa
Su questo drammatico tema dell'occupazione
Io vorrei introdurre tre elementi brevissimo naturalmente chiedendo scusa perché sarà assolutamente schematico ma sperando dopo di poterci tornare il primo e che dobbiamo fare uno sforzo per superare l'imbarazzo evidente che abbiamo tutti nel capire il nuovo rapporto tra sviluppo e occupazione
Giro del fine sciocchezze incredibili del compiuti dopo cioè più disoccupazione si produce il che e palesemente una sciocchezza
Se siamo d'accordo che questa è una sciocchezza non mi pare che siamo tutti capaci di capire di decodificare nei comportamenti che cosa significa oggi politica attiva del lavoro che prima era un'espressione addirittura mal tollerata del linguaggio ufficiale
Che oggi è una politica strutturale non più una politica congiunturale con la logica keynesiana per cui si inventa un po'di domanda di lavoro in attesa che il ciclo di parte bisogna fare qualche cosa in più senza cadere l'assistenzialismo
Seconda questione di grande importanza che io avverto drammaticamente le regole gestiamo un sistema di regole che ha uno scarto con la realtà vera impressionante insopportabile
Scusate se drammatizza vaso poco tendono a fare un po'più elegante la denuncia insopportabile non si legge in modo che queste regole tentano di governare diventa sempre più piccolo
Un solo esempio trasferendoli sventolio di bandiere fra posizioni ideologiche assolutamente rispettabili per la mia formazione sono molto attento a queste cose prezzo quelle ricordate l'anno scorso quando guardava verso a leggere l'evoluzione la discussione sulla flessibilità
Sapete tutti che oggi lavoro interinale imitare non c'è ancora questo non è possibile
Le regole bisogna avere maggior coraggio maggiore possibilità di innovazione altrimenti il mondo rappresentato ci scappa ogni feriscono che un altro studio quello che ha fatto nel dolersi che ha parlato di questa realtà vicino Napoli di grande vivacità certo ci sarà un sacco di grigio di cose che non vanno non è chiarissimo che questo è un pezzo in movimento di rimettere in moto che le regole attuali non governano
E non va bene questo regole
Istituzionali regole contrattuale e mi fermo ma insomma basterebbe fra le varie suggerimento tengo concreto ma guardi ripeto non ho fretta non va bene ma io per esempio sulla formazione professionale penso che se vogliamo essere seri bisogna decidere di chiudere l'attuale sistemiche ricominciare da capo
La Confindustria la Confindustria e sindacato hanno fatto l'operazione clamorosamente importante con la iniziativa li hanno messi in piedi per leggere le dinamiche benissimo però uno tentativo di riorganizzare la domanda di formazione professionale il vincolo imitare l'offerta della formazione professionale siamo inchiodati
Altra questione ma poi diciamo tredici minuti passano c'è qualcuno che è disposta a spiegarmi in un rapporto privato dura che servì collocamento così com'è oggi in Italia
Le regole c'è un punto assai delicato compiuto assai delicato che siamo tutti vittime et da tutte le parti della discussione
Per cui modificare le regole mette in crisi alcuni valori e così passiamo quattro quindi del tempo a trovare mediazioni tra i valori quinta vertebra trovare meccanismi hobby imposti dalla realtà
C'è c'è bisogno dello sforzo innovazione Lord concluso il terzo punto di ragionamento e che sul lavoro su questa questione drammatica e non è drammatica perché la gente ha fame
Pochi hanno fame quindi non c'è coincidenza e questo fatto di complessità non c'è coincidenza tra lavoro e reddito non del tutto a favore sussistenza perciò è ancora più complesso
Bisogna battere la cultura dell'evento
Bassolino ha detto la cosa che io condivido e che vorrebbero arricchire concludendo il suo discorso ha detto bisogna costruire un patto tra l'altro facendo una proposta che io giudico assai intelligente che quelle di cominciare a sperimentarlo su un territorio dato però attenzione
Questo grande patto non dev'essere un evento da definire in una notte perché finiscono sempre di notte verso Troia dibattito a Palazzo Chigi con un accordo crescita viene per ventiquattro ore come risolutiva la questione
Questo c'è un grande limite
Questo meccanismo di accentramento delle responsabilità deresponsabilizza responsabilità sul lavoro sono diffuse la questione dirette del lavoro diventa questione nazionale sequestro di tutti
Dagli amministratori dei si indice dei sindacati delle singole intese dico di migliaia di comportamenti coerenti di una notte in cui si fa l'accordo con le importante per sancire disponibilità e tutti i soggetti una cultura dell'evento significa che sono inibite le proposte io non ne posso più di questa grande equivoco sul lavoro per cui se una proposta non è decisiva non serve
Ma stiamo scherzando
Il primo che si alza e comincia a parlare e orario di lavoro arrivano in venticinque dice che questo non risolverà mi sta zitto spericolata che parla di riforme la formazione professionale cede ma non risolve nulla più e con un meccanismo di cultura superata nettissima per cui c'è qualcuno che dovrebbe la ricetta attenzione questo comportamento oltre ad inibire proposte sperimentazioni complessità che la cosa vera se ci fosse tempio di dire sessantacinque cose da mettere in agenda tutti i giorni
Così quando lo facciamo nel secondo i sessantacinque sarebbe effettivamente troppe concludo
Dicendo appunto che secondo me questo è un punto essenziale anche perché se si accentua la cultura dell'evento se anche prossimo al governo che verrà tra qualche settimana
Cioè se al centro questo fatto di dare una risposta risolutiva attenzione che la risposta non può che essere assistenziale e quindi era risposta di retrocessione
La battaglia per il lavoro oggi per forte non sarei centralizzata che semplificata ormai forte sei complessa e distribuita fra tante responsabilità
Bene grazie
La
Passione del del suo intervento e anche per
A vederlo ha spostato l'attenzione da Palazzo Chigi da quelle no
Allora
E a Giancarlo Giannini amministratore delegato Ina-Assitalia rappresenta più generalmente il mondo della finanza finanziarie nel Mezzogiorno soprattutto è accusata di non essere troppo generosa di essere un po'miope
Di guardare un po'troppo i propri interessi e di favorire meno
Gli interessi più generali lei quali suggerimenti batter rimettere in moto l'Italia
Mi sembra fu una domanda particolarmente impegnativa
Allora parte le battute il per quanto riguarda il mondo assicurativo credo che sia molto presente nel mondo nel nel sud in modo particolare
Per un motivo molto semplice e questo è un tema che avrei voluto trattare Inter in termini un pochino più diffusi cioè quella di un mondo assicurativo che per certi versi sicuramente in fase di di sviluppo di miglioramento anche in termine rilevanti però poi un altro aspetto può essere un punto di riferimento mi riferisco al fatto
Di quell'ottimo mix a mio avviso di attività produttiva che data da forze di lavoro occupate in in modo fisso cioè i lavoratori dipendenti invece il mondo del lavoro della consulenza dell'attività produttiva delle agenzie
Un esempio nel nostro gruppo circa dieci mila addetti alla produzione a questi questo numero fanno riscontro circa tre mila dipendenti del settore Genziana che sono sempre in calo mentre i primi crescono e circa tre mila dipendenti per le attività istituzionali d'impresa
Questo è un fenomeno che per quanto riguarda il sud intorno alla prima domanda conseguente un adeguato livello di occupazione sull'occupazione viene inteso in senso lato evidentemente non come e questa è una barriera culturale a mio avviso molto forte
Sì tende a ritenere il il lavoro come fenomeno collegato al posto fisso
Un un mese in più recentissimo di vita vissuta un nostro agente generale per violare del Nord molto importante avendo una avendo necessità di reperire produttori collaborativo di produzione
Non avendo questa possibilità al nord perché ci sono appunto queste discrasie questo queste mi sarà consentito parlare un po'meglio
Proprio il tema che ci vede occupati in modo specifico cioè quella della mobilità quindi mobilità geografica mobili mobilità settoriale mobilità aziendale bene torno ad esempio si spinge al Sud fa delle inserzioni
Reperisce cento forze Titone
Addirittura arriva anche ipotizzato di prendere in affitto delle residenze proprio per superare quella barriera importantissima che la l'abitazione ebbene su cento persone selezionate e invitate a lavorare cinque
Hanno aderito che sono andati quindi questo significa a mio avviso significa due cose che si preferisce
Rimanere inoccupati piuttosto che spostarsi e soprattutto a mio avviso in questo caso piuttosto che spostarsi per fare un lavoro che non è un lavoro da posto fisso ecco perché io ecco per capire cinque su cento sì dove avrebbero dovuto spostarsi a Como
Da tutta Italia e rigida da dal questa indagine è stata fatta queste queste elezioni sono state fatte in nella zona in Calabria in Sicilia poi c'è un livello di reddito avrebbero avuto questi ma sa il Gonella viabile voglio rimanere a favore Villetti per dire di una persona addetta alla produzione variabile non certamente di interesse certamente dopo un breve periodo di formazione di apprendimento di di di introduzione al mondo a cui al mondo specifico professionale sicuramente superiore a quello di uno stipendio iniziale di un lavoratore a reddito fisso anche in una prospettiva pluriennali come ancora non solo una prospettiva pluriennale che ebbe sicuramente una maggiore possibilità di soddisfazione tanto è vero che nel nostro anche il progressista è un fenomeno che a mio avviso di contrapposizione profonda cioè non è una perdita enorme rilevanti all'interno del sistema del degli agenti di assicurazione dei produttori che vorrebbe produzione che quindi recupereremo risorse più qualificate del mondo del lavoro fisso che sono quelle che risentono meno del dramma io mi permetto chiamarlo così del dramma della mancata mobilità
Numero tre per quanto riguarda e con la ricerca del nuovo lavoro che introdurrebbe un altro che tema a mio avviso di importanza fondamentale cioè forse quella di una tutele eccessiva dei lavoratori che già godono di di un posto stabile e con la conseguenza delle volte di far venire meno l'applicazione di quello che oltre a essere un precetto costituzionale
The un precetto morale sociale di importanza fondamentale quello cioè che i giovani possano trovare lavoro però ripeto ci sono anche queste barriere
Di ordine culturale oltre ad altre che poi man mano cent mi sarà consentito ripeto nel corso dell'intervento
Nel tempo sul tema specifico che ci vede impegnati in questa tavola rotonda mi farebbe piacere poter mettere in evidenza bene grazie terreni Sergio Cofferati
Prima della sua introduzione volevo pregarla di rispondere ad una provocazione di Borgomeo secondo lei il collocamento così come serve o non serve
Serge bisogna cambiarlo perché così come ha dei limiti
Come dire Carlo Borromeo sa meglio di me questi limiti finiscono col d'impedire qualche volta che ci sia normale flusso tra domanda e offerta da un posto di lavoro all'altro oppure vengano addirittura ostacolato i veri legittime esigenze di chi entra per la prima volta nel sistema nel sistema produttivo
Io credo che le regole siano fondamentale
Non arriverà mai a sostenere che le regole attuali tutte le regole attuali siano difendibili così come sono peraltro quando il mondo cambia giusto adeguare al mondo che si trasforma anche il sistema delle regole che ha permesso in tempi anche non lontani una crescita consistente c'è una gestione adeguata da parte delle imprese
Il loro fabbisogno di manodopera ecco sul tema più generale della della mobilità il sindacato viene accusato in genere linea generale intanto di privilegiare chi ha un posto rispetto a chi non ce l'ha e poi di essere tradizionalmente poco sensibili a queste così rivoluzioni operative rivoluzioni sociali rivoluzioni culturali
Che a quanto pare secondo queste ricerche sarebbero necessarie per creare maggior lavoro anche se non in senso tradizionale
Rispetto a questo problema della mobilità come Lilli collocati come valutate
Ma se il giudizio è quello un giudizio ingeneroso più su in larga parte sbagliato io credo che in un paese normale alla mobilità dovrebbe essere considerato un fattore fisiologico peraltro a questo Paese di mobilitazione molto
Guardate non lo dico io ve lo dice uno degli studi che sono stati utilizzati per costruire dibattito di questi due giorni è quello del professor Contini
Che è contenuto negli atti di questa discussione l'anonimo estensore delle note che riepilogano gli studi lo definisce sorprendente che controcorrente
Francamente a me non pare tralci per chi fa il mio mestiere è facile cogliere come di mobilità da un posto di lavoro all'altro soprattutto dalla piccola impresa la differenza la piccola e la grande rilevante ce n'è molta
La mobilità che io auspico nobilitare però consente alle persone di poter scegliere il vero problema oggi per molti esattamente questo
Non si è di fronte a fenomeni che possono essere chiamati di mobilità di mobilità da un posto di lavoro ad un altro da una professione ad un'altra da un luogo fisico ad un altro
Siamo di fronte ad una sostanziale ingessamento della situazione data perché per molte persone
Non esistono le condizioni materiali per poter accedere senza traumi a processi di mobilità per esempio le faccio un esempio banale peraltro qualche riserva sul sul titolo del convegno nomine vorranno
Le persone che l'hanno scelto di non credo che questo Paese c'è un Paese fermo
Non c'è da rimettere in moto l'Italia l'Italia sta crescendo cresce una parte del Paese
Il Mezzogiorno è fermo che in qualche caso addirittura ci sono aree che arretrano questo dualismo crea un primo problema rilevante per le persone che lavorano e soprattutto per le persone che ambiscono ad avere un posto di lavoro
Mobilità se ha come presupposto la possibilità di scelta assegnata agli individui scadere ha come ulteriore presupposto che ci siano queste occasioni di scelta nord come al sud oggi un ragazzo meridionale con la possibilità di scegliere
Se vuole lavorare deve guardare prevalentemente alle occasioni che gli vengono dati al nostro assistito prima cosa diceva il professor Gianni quando poi i processi sono esclusivamente di questa natura
Non è la mobilità quella la quale condannato un giovane regionale e la migrazione
Cosa che ha già segnato negativamente questo Paese in molti molti anni
Del del del dell'immediato dopoguerra così come una persona che perde un posto che perde lavoro per effetto di una qualsiasi crisi di un'impresa fatica tantissimo a rientrare nel mercato del lavoro a ritrovare un posto adeguato ai suoi bisogni alle sue conoscenze perché così come nella prima circostanza gli mancava la possibilità di scegliere nella seconda occasione gli manca la possibilità di formarsi quando si parla di formazione si pensa a generalmente ai problemi che dobbiamo risolvere per far sì che Chiara casi che finiscono di studiare trovino un'occasione per poter entrare nel mondo del lavoro
Io non credo che l'ambizione dei ragazzi di oggi sia quella di avere un lavoro stabile di non muoversi dal loro territorio dalla loro famiglia e che spesso sono costretti perché non hanno alternative ma un problema altrettanto delicato per qualche verso socialmente ancor più delicato e quello che riguarda le persone che hanno quaranta quarantacinque anni che vengono espulse dal processo produttivo
Quello che non ho delle ricerca viene chiamato
Piangi in e colta How to quando una persona quarantacinque anni esce dal processo produttivo che non è uno strumento formativo per aggiornare le sue capacità professionali rischia di restare fuori per sempre
La mancanza di una strumentazione di formazione continua impedisce anche questa fase del tutto fisiologica naturale
E della mobilità
Poi io credo che la mobilità possa essere astuto assicurata fosse da un lato c'è la scelta possibile per le persone per gli individui e dall'altra ci sono delle regole
In un Paese che ha due gli sviluppi anziché a uno sviluppo che riguardano alcune aree creavano sostanziale stagnazione se non un arretramento che riguarda l'altra
La mobilità sia preclusa la dimensione fisiologica dalla mobilità sia preclusa alla alla radice e per questo che vorrei venisse affrontato serenamente ma con qualche idea il problema del lavoro dell'occupazione
A partire dal Mezzogiorno ed evitando l'evento che sono assolutamente d'accordo con Carlo Borgomeo peraltro l'evento c'è già stato
Abbiamo già scritto tutto l'accordo del luglio del novantatré più
Oltre ricordato indicato come strumento importante
Di risanamento di questo Paese che di crescita di una parte dell'economia andrebbe attuato così come sento parlare di nuovo di trattative di incontri quelli che finiscono di notte a Palazzo Chigi non sono particolarmente affezionato quel rito anche perché penso che molte cose sono già state fatte decise
Una cosa importante di quell'accordo
La finalizzazione della politica dei redditi che dovrebbe servire da un lato a facilitare il risanamento dello sviluppo e dall'altro a creare per quella via occasioni di lavoro a maggio giugno dovremo vederci con il futuro governo e con le associazioni imprenditoriali che ha firmato quell'accordo senza bisogno di nessun evento particolare ripartiamo da lì discutiamo quali sono le cose da fare
Peraltro quando si fa un accordo impegnativo e poi gli stessi argomenti che gli sono affrontati e risolti vengono dimenticati ori collocati in un'altra trattativa
Si compie un errore gestionale che nei rapporti tra le parti sociali è rilevante emanato diseducativo quello di fare un accordo metterlo da parte ricominciare daccapo
Io credo che gli accordi devono essere applicati lealmente e integralmente senza caricare di aspettative particolari delle occasioni che invece possono essere affrontate con qualche profitto in tempi brevi ricominciamo da lì senza avere la pretesa di sostituirci a nessuno perché ne dobbiamo collaborare ma l'idea che le forze sociali siano autosufficienti che la politica abbia un ruolo marginale che i governi debbono venire con le scelte che pur dovranno fare un minuto dopo un'idea sbagliata
Può essere che in una fase di trasformazione le parti sociali siano caricati di compiti rilevanti che in qualche caso addirittura debordano dai loro compiti tradizionali fanno bene a non sottrarsi a quel vincola quell'obbligo però non può diventare la prassi
Avremo premesso presto un Governo avremo l'occasione già codificata possiamo iniziare a tali li potremo affrontare tutti gli argomenti che ci stanno a cuore partendo proprio da quelli che riguardano prioritariamente il Mezzogiorno
Perché se una parte del Paese cresce l'altra sta ferma o si supera questo dualismo o evidente che le tensioni sociali che si generano a quel punto sono rilevantissime
Segue non vi prego no poi parliamo delle cose perché sono io trovo che ci sia davvero un sovraccarico come posso dire
Ma si chiamiamole teologico
Forse il termine più più più usato quando si parla di flessibilità il problema che abbiamo tutti insieme che per il quale dobbiamo collaborare che in primo luogo rimuovere alcune cause strutturali di arretratezza di alcune aree geografiche in quelle meridionali forse non solo quelle meridionali
Bisogna poi dotare quelle aree di risorse materiali che oggi mancano che sono importanti per loro come per altre il problema della formazione un problema nazionale nel Mezzogiorno pesa più che altrove non è un problema nazionale
Poi bisogna affrontare dove esiste un tessuto debole tutte le condizioni quelle strutturali e quelle non che servono a dare un impulso a creare dei vantaggi a determinare condizioni utili per
Perché li si possa investire perché si possa vivere meglio pare che non ci dimenticassimo che quando mancano infrastrutture non c'è solo un problema per chi investe c'è un problema anche per chi lavora per chi vive in quei territori basta vedere quali sono le condizioni che ancora purtroppo caratterizzano una parte del Mezzogiorno
E poi discutiamo delle cose concrete fuori dall'ideologia
Ma per avendo però come obiettivo comune quello di mantenere un sistema di regole so che se ne è discusso molto non vorrei esimermi dal dir la mia opinione una delle regole fondamentali per chi lavora che per chi investe io credo sia quella di avere condizioni uniformi a disposizione di carattere legislativo e contrattuale
Quando si è trattato di discutere del come ridurre abbattere i costi di produzione di alcuni investimenti rilevanti nelle aree deboli non ci siamo mai sottratti
Che abbiamo ragionato di volta in volta di quali erano le cose utili importanti
Per quella realtà per quel carattere di impresa per quel tipo di investimento per quelle tecnologie abbiam trovato delle soluzioni
Pragmatica in qualche caso vincolate anche ad esperienze precedenti in qualche altro ma ci sono esempi clamorosi da Gioia Tauro a Melfi piuttosto che all'ultimo accordo di flessibilità che abbiamo fatto per Praia a Mare quello che trovo sbagliato perché fa venir meno una regola importante senza dubbio per chi lavora ma anche per chi investe e mettere in discussione uno dei caratteri di uniformità del sistema
Contrattuale tagliano quello dei minimi
Le deroghe contrattuali minime se poi la flessibilità precipita tutto lì è ben poca cosa sono un problema senza dubbio per i lavoratori
Ma io penso siano un problema rilevante anche per le imprese perché introducono un un elemento di alterazione delle norme di competizione che laddove soprattutto il costo della produzione basato tantissimo
Sul costo del lavoro finiscono con l'avere conseguenze di una qualche rilevanza si pensa che sia utile per noi però intendo dire per l'ordinazione sindacali ma sia utile anche per le imprese invece lavorare
Guardando le cose per quel che sono e cercando di intervenire sui limiti strutturali ma mantenendo un sistema di regole non c'è mercato senza regole
E non c'è solidarietà senza il rispetto di diritti fondamentali
Io credo che la griglia oggi garantito dai contratti nazionali sia di utilità comune mantenerla così come è stata descritta mescolati in avanti si può fare tutto ecco mi scusi Cofferati mi dicono che ieri da Rizza e D'Antoni sarebbero stati assai più flessibili su questo punto
Allora i vorrei chiederle lei ha già risposto ma insomma vorrei anche chiederle la conferma di una di un diverso orientamento all'interno delle tre grandi organizzazioni sindacali lei è contrario a che per favorire degli investimenti nel Mezzogiorno si concordi anche un salario provvisoriamente più basso dei minimi
Sì sì sì le cui sembra che lei sia un'opinione diversa tra le tre confederazioni cosa che trovo
Come posso dire anche queste in un sistema democratico del tutto naturale fisiologica io non credo che quello sia il problema principale da affrontare nel Mezzogiorno credo che le questioni dovrebbero essere affrontati e rovesciando
Le priorità credo di aver detto anche quali sono per me le priorità poi penso che un'alterazione dei minimi contrattuali e salari più basso temporaneo
Di ingresso per alcuni lavoratori siano oggettivamente non soltanto la via per la quale si può mettere in discussione un diritto importante per chi lavora ma siano anche una forma di alterazione delle stesse condizioni con le quali l'impresa e poi competono sul mercato perché danno da alcuni delle possibilità che negano ad altre io credo che nel Mezzogiorno se questa fosse la regola prevalente
Ci troveremo di fronte poi progressivamente ad una richiesta che si generalizza di introduzione di derogare ai minimi contrattuali c'è il rischio che questo sia un sovraccarico ideologico come lo chiama lei
No perché quando si è trattato di discutono di come ridurre i costi di un'impresa che faceva investimenti rilevanti abbiamo cercato con tutta la disponibilità e la libertà del caso le soluzioni adeguate
Devo dire che per un'impresa che si siede a Gioia Tauro con le tecnologie che sono proprio oggi di un porto moderno la formazione e la capacità dei lavoratori di padroneggiare tre tecnologie vale cento volte di più
Di dieci mila lire in meno sui minimi contrattuali anzi penso che l'ideologia si esattamente rovesciata quando si insiste solo su un aspetto che si considerano gli altri marginali a me francamente viene qualche dubbio
Bene grazie Cofferati naturalmente torneremo su questo punto ma partirei proprio da qui con Tronchetti Provera per una impresa investire al Sud lei presidente della Pirelli per lei e determinante per fare un investimento al Sud pagare meno dei minimi
Ma sono vari gli elementi determinanti per investire al Sud noi abbiamo investimenti al Sud ingenerare soddisfacenti
Beh gli elementi sono evidentemente il costo le garanzie minime che lo Stato deve dare perché si possa operare con garanzie personali e garanzie di ordine pubblico
E infrastrutture adeguate queste sono le tre i tre fattori che possono determinare un investimento assoluto
Cofferati ha già dato una risposta prima quando lamentato carenze infrastrutture se è penalizzato da carenze infrastrutture un'area produttiva del pure trovare una compensazione per essere appetibile dal punto di vista né investimento e non rimane che il costo essendo il costo peraltro correlato a quello che può essere il tenore di vita
Connesso al costo della vita in quell'area credo che spazio per una senza creare ingiustizie per una flessibilità ma sul costo ce ne sia molto ma non solo ce ne sia molto sia necessario che ce ne sia perché in tutto il mondo questo avviene nel mondo competitivo
Problema grave c'era l'Europa nel suo insieme e le aree deboli europee in modo particolare e nelle aree deboli europee la più debole e certamente il nostro Sud
C'è un'alterazione di concorrenza come dice Cofferati se tu dici attenti il danno non è soltanto per i lavoratori che non hanno più regole ma può esserci anche un'alterazione di concorrenza tra le imprese se ho ben capito agguato il problema concorrenza diverso qui il problema
Si parla molto di regole dovremo parlare molto più di vincoli perché con la storia delle regole che sono necessarie si continua a parlare di mercato ci vuole il mercato tra il mercato vuole le regole in questo Paese il mercato non c'è se non poco di regole parlano tutti il mercato non viene i vincoli rimangono forti allora bisogna eliminare i vincoli creare cultura di mercato se si crea cultura di mercato il rischio della concorrenza
Che non trovi un suo punto di equilibrio non c'è più perché con un mercato che incomincia a funzionare
è chiaro che si troveranno dei punti di equilibrio tali per cui non ci saranno degli vantaggi così forti connessi al fatto di avere un salario medio più basso in una regione piuttosto che un'altra che in un'altra ci saranno comunque li descrive già ci sono oggi ma ci sono a livello europeo ci sono a livello mondiale non esiste nulla di perfetto se vogliamo creare una società perfetta manteniamo la Società immobile
Tutte queste terminologie diventano in qualche modo un buon motivo per non cambiare qui cambiamento deve essere rapido e profondo
Senta quanto di quanto dovrebbe scendere secondo me è il costo del lavoro ed eventualmente il salario minimo per incoraggiare un'impresa di investire in una zona debole difficile ma Cofferati ha detto una cosa giusta un conto è se qualcuno a investire ad alte tecnologie
Dove la prevalenza d'investimento di capitale determina una competitività per altri fattori non è così indispensabile che scenda oltre un certo livello il costo laddove ci sono mestieri più poveri evidentemente il costo
Deve essere più basso
Io non voglio porta sempre l'esempio americano ma in America con creando in alcuni casi squilibri che da noi non rischiano di essere grati perché lo Stato sociale per quanto vada cambiato rimaneva comunque uno dei punti saldi della nostra società
Si passa da salari che variano dai sei dollari l'ora i trenta dollari l'ora a seconda di dove si produce di che cosa si produce di qual è il quadro competitivo nel quale ci si muove
Quindi mi scusi lei suggerirebbe un'articolazione diverse trattative categoria per categoria la io operativo di investimento distinguere fra competitivi per tenendo d'occhio la competitività fra diverse aree in funzione
Delle infrastrutture quindi dei maggiori costi di installazione in un'area e poi metterei i minimi a dei livelli che siano accettabili per l'area con una possibilità di negoziazione a secondo di quanto l'impresa
Possa essere competitiva dando anche delle forme di incentivazione maggiore ma qui è una questione di abbassare il livello dei minimi di non creare uno zoccolo che renda più totalmente non flessibile il costo del lavoro cioè il costo del lavoro deve avere una vera flessibilità flessibilità che permette anche poi discendere da parte di incentivazione che viene introdotta mi salari da noi è destinata a non scendere ma ed è troppo bassa
Deve diventare più alto adesso il più flessibile Cofferati si può fare qualche passo in sulla strada indicata da Tronchetti oppure il diciamo la sua posizione rigida
Sono già stati
Sono già stati fatti molti passi perché l'articolazione contrattuale nel nostro sistema già consente di avere elementi di flessibilità rilevanti perché i valori dei minimi sono diversi da aziende da settore a settore sono diversi per dimensione di impresa e il vero differenziale che va costruito con nel tempo ma che già qualche elemento di consistenza
A oggi è quello della contrattazione quello dato dalla contrattazione aziendale il salario legato agli obiettivi e alla produttività che ogni azienda ed è diversa da settore a settore da impresa a impresa
Segna poi dopo il differenziale vero io credo che in questo modo si può superare però c'è un punto di equilibrio che a mio parere non può essere superato ed è quello del minimo che viene garantito a tutti da lì in avanti ma parliamo del trenta quaranta per cento della retribuzione di un lavoratore le forme di flessibilità sono tutte possibili insisto in gran parte sono già attuati
Per lei questo non è sufficiente mi par di capire per me questo non è ancora attuato che la parte fissa sia il trenta quaranta per cento e che il resto sia flessibile non nella realtà italiana
Tale proposta alla Regione ma che ci sia un quaranta per trenta quaranta per cento che realmente flessibile non è la realtà dell'impresa italiana esista e teoricamente in alcuni casi l'opportunità questo non è vero
E si è parlato di un esperimento sapevo che sarebbe avviato dal governo francese per incentivi in una trentacinque trentasei aree deboli
è una cosa che può essere in qualche modo importante
Ma guardi io sono convinto che se noi approfondiamo il tema possiamo esportare molto di del nostro e formule perché la propensione alla flessibilità del nostro paese molto superiore alla propensione alla flessibilità della Francia
Stanno facendo un tentativo che è significativo
Do dovremmo prendere adattarlo alla nostra realtà che a un necessità di flessibilità è una disponibilità alla flessibilità perché i vincoli che noi abbiamo messo alle nostre in prese nel momento in cui vengono tolti possono creare un'esplosione in una struttura della società imprenditoriale italiana che c'è invidiata da tutto il mondo
Piccole e qualità Quality fosse fosse per lei quali taglierebbe
I primi vincoli sono la rigidità precipita che strutturale perché anche quando nel parere flessibilità riporto un esempio noi abbiamo un po'dovuto portare a sette giorni perché c'è cresceva la domanda la capacità produttiva di uno stabilimento che era destinato e se lo stabilimento
A lavoro continuo abbiamo c'è sindacato con noi d'accordo abbia impiegato sei mese per poter applicare
Questi sette giorni alla fine dei sei mesi
Dopo tre mesi il mercato ha cominciato a ricavare adesso ci troviamo in un guaio perché il mercato è calato l'impegno di vogliamo mantenere siamo spostando produzioni da tutte le parti per garantire il mantenimento dei sette giorni queste sono cose che non mese devono andare a posto ecco ecco perché avete Piero senesi
Perché i meccanismi interni delle trattative aziendali sono ancora a diciamo hard per girare tratti è dire poco ma il sindacato stesso ha delle difficoltà ma io non non dà una responsabilità al centro perché centro e molto più aperto ma localmente bisogna fare uno sforzo per fare capire che queste cose non sono più attuali il mondo viaggiano a velocità diversa
Si parla del contratto nel novantatré noi i contenuti di quel contratto dovevamo applicarli nel novantatré no illa l'avviamento agevolato al lavoro il lavoro interinale non esiste in Italia
Dovevamo immediatamente creare le condizioni essendo tranquille che poi qualche pretore non ci crea seri problemi perché chi prende della gente a termine in Italia
Chi ha chi riprende sacche buone probabilità di non aver messo assunto nessuna termine di avere qualcuno che si dovrà tenere per sempre
Questo è il guaio cui noi stiamo
Secondo lei Cofferati questo problema esiste di questa maggiore rigidezza delle vostre organizzazioni territoriali rispetto ad una maggiore flessibilità del centro che viene riconosciuta anche a Tronchetti
No perché il caso che citava massacrare sposa quasi scontata
Il caso che citava il dottor Tronchetti esemplare da manuale
Quando si passa da cinque giorni a sette giorni non è vero che si inserisce un elemento di flessibilità modelli organizzativi di un'impresa si inserisce la struttura più rigida possibile
Dopodiché quando si è a sette giorni non resta che la possibilità di mettere le persone che lavorano in cassa integrazione se cala la domanda
Non ci sono altre forme possibili di splafonamento degli orari
Quello che è capitato nel caso specifico è citato esattamente questo non il tempo del negoziato che pure è stato eccessivo e che si poteva ridurre ma il modello organizzativo adottato è in sé un modello rigidissimo
Non è quella la forma di flessibilità che può servire ad un'impresa quando si muta
Strutturalmente la distribuzione degli orari si inseriscono delle forme che non sono flessibili sono l'esatto opposto
Poi nel caso specifico quando si mutano distribuzione degli orari ci sono problemi che riguardano le persone che lavorano ovviamente sempre molto delicati perché non cambia soltanto il modo di stare in quella fabbrica anche dividere fuori da quella fabbrica
Peraltro quella secondo osservazione che faceva dottor Tronchetti invece assolutamente condivisibile conferma che è già molto è stato fatto e scritto
Nell'accordo del novantatré e molte cose sono previste poi non sono state attuate vicino a cominciare da lì per la verità credo ragionamento potrà allargarsi molto dal novantatré ad oggi abbiamo cambiato quattro governi la parte legislativa la parte legislativa che adesso lei non ci ha dei compiti impossibili da risolvere soprattutto delle responsabilità che non abbiamo perché c'è un Parlamento al quale noi almeno non abbiamo mai preteso di sostituirci
Sì poi alcune cose che avevo bisogno di una conferma legislativa non sono state attuate che perché non ci sono state le condizioni in Parlamento per farlo correttamente d'altro canto quando un Paese nell'arco di un tempo così breve cambia quattro volte interlocutore e quando gli interlocutori in questo caso i governi non sempre sono convinti che quell'intesa debbano essere applicate qualche conseguenza c'è
Io credo che questo sia uno degli aspetti che ha reso impraticabile la parte meno visitata ma più importante di quell'intesa si può recuperare la sto partir la libero perché abbiamo già scritto tutto
Bene allora io farei un un secondo giro dicendo allora come come sbloccare questo qui abbiamo evidentemente le posizioni molto diverse da che insomma ci sia qualche difficoltà questo credo che loro l'orlo condividerlo tutti
Allora vorrei vi chiedo purtroppo per lui tempo interventi brevi anche in questa seconda parte vorrei ascoltare di nuovo un apparire di Livi Bacci
Questo non è il mio campo però io volevo citare due altri punti che mi sembrano importante se sono sfuggiti un pochino alla
Alley temi di questo convegno il primo un tema un po'tabù è quella dell'immigrazione
Noi siamo un Paese che va avanti con le sanatorie e in cui non esiste una regola per l'immigrazione e abbiamo di fronte un orizzonte nel quale dovremmo riaprire le porte all'immigrazione legale ma quella clandestina
Mentre
Gli accordi europei la bloccano credo che questo sia un tema l'immigrazione è un qualcosa che funzionale alla mobilità se vogliamo se c'è
Versione mobili per definizione sono gli immigrati credo che su questo dovremmo riaprire un discorso sulle regole
Che il Paese il patto sociale che il Paese dovrà fare tra immigrati degli accesso ai diritti sociali politici e via dicendo questo è un qualcosa che sindacati chiedono imprenditori è una vicenda che dovranno riaprire col Governo
L'altro punto mi permette di citare due dati che mi sembrano importanti
Non si è parlato della pubblica amministrazione ma anche tra il tema della mobilità me la pubblica amministrazione sia importante visto che il venti o venticinque per cento dell'occupazione in questo settore ieri ne ha parlato al professor Cassese a lungo
Tra il settantacinque e novantacinque gli studenti della scuola elementare sono diminuiti del quaranta quarantacinque per cento
I maestri sono aumentati del cinque dieci per cento
La spesa reale per il settore è aumentata del venticinque per cento
Non commento questi dati e che mi sembrano sufficientemente
Rivelatori
Rivelatori anche di una rigidità spaventosa di un'incapacità di vedere ciò che si muove nel nostro Paese perché che la popolazione di scolastica andava diminuendo lo sapevamo già da quindici anni
Bene grazie Borgomeo i suggerimenti so che lavora sul campo sì un suggerimento del vertice mi permetterei di tentare
Pensavo di lucrare un po'di vantaggio competitivo sulla discutibili o sul fatto che non sono parte in causa per quanto riguarda la discussione sulle salari di ingresso eccetera
Mi pare che l'argomento azioni sono assolutamente condivisibili da una parte e dall'altra e mi pare che sia un caso di scuola in cui bisogna avere il coraggio di tentare una sperimentazione un'innovazione perché sono io Splendor credo assolutamente
Sono fondate le riflessione di tutti
E io vorrei sulla base dell'esperienza introdurre un tema perché mentre diciamo si discute di queste questioni così grosse mi pare che la differenza fondamentale sia una regolamentazione generale invece come dice Cofferati la formula disponibilità ad affrontare caso per caso come di fatto poi è successo delle regole diciamo contrattuali diverse io vorrei proporre che ci fosse una norma invece generale sancita non regolamentata caso per caso per le nuove inglese per le imprese nuove che come è noto hanno un costo del lavoro maggiore
Perché hanno diciamo è la fase di assestamento queste si vede sul campo chiaramente una minore produttività del lavoro e quindi hanno un costo del lavoro maggiore facciamo uno sconto forte
Sia dal punto di vista Salaria sia dal punto di vista degli oneri fiscali tra l'altro questo sarebbe compatibile
Con le norme comunitarie in cambio di che cosa l'odio lo sconto permanente perché qui si apre la questione ma concorrenza eccetera ma in cambio della verifica se questo porta a a nuove iniziative imprenditoriale
Di alla emersione di tanto sommerso che c'è nel Mezzogiorno facciamo un proprio la prova dei due anni vediamo che succede
Perché mi pare che l'elemento di rottura non può che essere veramente di scambio percepibile
A cioè l'elemento forte che ci siano davvero nuovi occupati altrimenti ho l'impressione che questa questione diciamo non si sblocca
Sarebbe interessantissimo verificarne facciamo quello che il del mestiere di guardare i problemi delle aziende nella fase di start up e questo è un elemento caratterizzante le aziende che partono i vincoli iniziale l'assestamento iniziale determina un produttività molto minore dello lavoro seconda riflessione ho finito se fosse possibile avanzare una proposta alla governo che verrà si è parlato anche le ricerche di una sorta di asimmetria degli strumenti per il lavoro nel senso che io dico naturalmente su questo non c'è da fare
Stupide polemiche naturalmente c'è per tradizione una più forte strumentazione per difendere quelli che stanno perdendo il posto di lavoro cassa integrazione mobilità glielo trovo normale però incomincia a essere un po'troppo asimmetrico con la dotazione di strumenti e bisogna incentivare di più nuove operazioni
E allora secondo me in coerenza con il ragionamento che prima ho fatto in modo un po'affrettato
E cioè della capacità di essere puntuali ossessivi su tutte le questioni che su tutti i tavoli tutti i regolamenti le norme di attuazione le scelte che si possono fare che riguardano il lavoro ma piccole imprese lo sviluppo
Di provare a immaginare una specie di task force
Speculare
La task force che abbiamo avuto ha fatto lavoro secondo me straordinariamente positivo con gli strumenti chiariva ma era naturalmente assorbita da un lavoro di difesa di recupero nei territori nelle situazioni di crisi perché non adottiamo la stessa logica trasversale
Di monitoraggio di attenzione su tutti i temi
Io lo so che con questa con questo mio predicare di piccole cose
Diciamo lascio probabilmente un po'di ironia ma io pensai che di interpretare il mio ruolo via devo dire qui che in Italia oggi c'è una norma è un esempio
Che impone la certificazione antimafia alle imprese che per affermazione di magistrati pubblici convegni non serve a niente
E che al sistema delle imprese quarantaquattro nel alle quali nel mille novecentonovantacinque abbiamo erogato duecento trentasei miliardi di agevolazioni e costato quarantadue miliardi di interessi passivi
Scusate quattro miliardi e duecento gli interessi passivi
Il ritardo nella certificazione antimafia e costata a tutti noi quattro miliardi e duecento di regresso assi rispetto a un'erogazione di duecentosessanta mila
Non serve Androulla questo è un esempio su dieci mila ci deve essere qualcuno che ha l'autorità e la forza di fare questa operazione di manutenzione contino del sistema perché altrimenti la testa di grandi accadimenti
Genera una sensazione di impotenza e di frustrazione di deresponsabilizzazione diffusa
Gelmini
Qualche suggerimento qualche richiesta
Io ritengo che chiedo scusa che la mobilità di per se stessa sia un enorme leva di sviluppo del nostro lavoro vorrei ricordare uno studio del mio novecentonovantaquattro in America nel quale si è arrivati alla conclusione fermo restando che conclusioni possono essere teorica non perfettamente condivisibili
E quindi devono essere assoggettato analisi critiche comunque la conclusione era che con una ideale mobilità cioè nel arrivare al conseguimento dell'obiettivo dell'ottimo matching fra risorsa
Quantitativa e qualitativa quindi la risorsa giusta al posto giusto
Il prodotto lordo americano avrebbe voluto avere un'implementazione dal sei al nove per cento allora se dobbiamo fare un paragone con quella che è la situazione la mobilità in Italia credo che i vantaggi che il nostro Paese nel nostro Paese
Si potrebbero conseguire sarebbero veramente importanti
Noi di per quanto riguarda il discorso della mobilità c'è o non c'è io vorrei ricordare un altro fatto che la metà della popolazione italiana
Ha svolto per tutta la sua vita lavorativa una sola attività e questo non significa ovviamente che l'altra metà è stata soggetta mobilità intesa anche in senso geografico in senso e solo il sette per cento dei lavoratori hanno cambiato più di più volte ossia quattro più di quattro volte la loro occupazione quindi rimango un po'della mia idea nel senso che la mobilità sia un sia da sviluppare enormemente e che ci siano oggi dei vincoli la tutela a mio avviso del lavoratore non può essere solo una tutela endogena cioè una tutela che deriva da strumenti normativi o contrattuali deve essere anche una tutela
Scusate Sogea ricevo una lettera invece endogena cioè che il lavoratore devi migliorare l impresa e devono mettere il lavoratore nella condizione di migliorare enormemente sempre costantemente il suo livello
Del di qualità professionale perché solo così il lavoro può essere più che subito può essere vissuto può essere scelto forse sono affermazioni che possono sembrare o di minore portata come diceva poc'anzi il dottor Borgomeo o addirittura di portata utopica però credo che sia un questo un fatto quello della mobilità cioè proprio il tema che oggi ci occupa
Importante
E dobbiamo sforzarci enormemente per conseguire questo obiettivo come le ricette non sono certamente semplice forse non sono io la persona
Ho certamente non sono io la persona più deputata darle però io credo che come se si comincia se si cominciasse ad applicare la flessibilità nelle nostre idee né i nostri comportamenti le nostre convinzioni abbandonando situazioni posizioni preconcette abbastanza dogmatiche da tutte le comparse di tutte le componenti attive del processo
Del lavoro io credo che faremmo già un notevole balzo in avanti bene grazie
Cofferati oltre ai suggerimenti che lei riterrà di dare deve essere grato si rispondi solo alcune delle sollecitazioni che sono venute e cioè ipotesi di a direi anzi di favorire in qualche modo una immigrazione illegale c'è bisogno non c'è bisogno secondo come utilizzare quei quel cinquanta per cento in più di Mystery ma maestri voglio dire l'esempio più clamoroso ma ci sono altri esempi nella pubblica amministrazione terzo il suggerimento di Borgomeo di dare dei forti incentivi anche con salari inferiori al minimo e altre provvidenze a nuove impresa a titolo sperimentale il Sud
Quarto un problema di flessibilità prima si è detto che nessuno fa contratti a tempo determinato perché poi deve tenersi lavoratore per tutta la vita è un permetto di farle due esempi che vengono dal mio microcosmo alla Rai di questi giorni
Esistono noi diamo la trasmissione che le nuove lunedì e il mercoledì e due al truccatore è stato fatto un contratto per ridurre via il mercoledì a un certo punto per decisione come se vigilanza mandati in onda il martedì il truccatore non ha potuto lavorare
Perché se l'avessimo fatto lavorare quindi è rimasto a casa quindi non ha preso salario perché non potevano farlo lavorare il martedì e pagarlo per il martedì
Altra cosa no e domani sera faccia una trasmissione elettorale sembrava che si facesse come ritengo e quindi che potesse farla la mia redazione assunta a tempo determinato per la mia trasmissione invece entra nella competenza del telegiornale
Chi fa le lettere chi fa gli inviti io ho dovuto lasciare la mia redazione a girarsi i pollici per una settimana perché se avesse scritto una lettera avremmo dovuto assumere chi faceva la lettera mentre il telegiornale non è attrezzato per fare le lettere e stare gli inviti tutto questo perché nella no non è per purtroppo sono fa virare una collaboratrice di una precedente trasmissione ci sta facendo una causa di lavoro perché sostiene io non mi ricordo se non esattamente che cosa facesse che faceva un certo tipo di telefonate invece di un altro tipo di telefonate
Ecco lei capisce che cioè come la mettiamo
L'immigrazione legale
Ho detto cosa considero per mobilità l'immigrazione è una cosa diversa
Ma io credo che sia indispensabile sia per quanto riguarda i lavoratori extracomunitari
Sia per quanto riguarda tutti i processi di mobilità nel territorio che possono invece coinvolgere anche le persone residenti avere un sistema di regole soprattutto legislative coordinato ora ne abbiamo affrontato il problema dell'immigrazione sempre come grande problema legato a delle emergenze
C'è un testo in Parlamento che in verità non risolve la parte strutturale del bisogno che questo Paese ha di ordinare il trasferimento di persone da da luoghi lontani ai nostri territori
Io trovo non solo necessario questo compito del futuro Parlamento passare da quel decreto ad una serie di norme dettagliate vincolanti ma trovo indispensabile che queste norme riguardino non soltanto i processi direi regolarizzazione ma che abbiano lo interno intanto la programmazione dei fabbisogni l'idea che le frontiere si aprono e si chiudono con disinvoltura l'idea sciagurata
Non solo non la condivido ma credo sia carica di prospettive negative di grandi tensioni sociali che potrebbero innescare sì però bisogna essere in condizione di programmare in virtù degli andamenti del mercato del lavoro
I flussi migratori quando si parla di programmazione si sul sito con nervo scoperto c'è una tendenza impropriamente la introduceva anche prima e il dottor Tronchetti Provera
Delle imprese e del sistema delle imprese
Ad evitare la programmazione o per lo meno una programmazione di medio periodo chiedo che questo invece nel caso dell'immigrazione sia assolutamente fondamentale quasi risolutivo per avere un percorso ordinato un processo che non sia contraddittorio poi bisogna regolamentare tutta la parte che riguarda la sfera del lavoro c'è una cosa che stride notturno
Gliela dico così il prolungamento del decreto il l'ha reiterato il decreto non ha preso in considerazione una cosa che io trovavo naturale che non si è fatta
Spostare il tempo per la regolarizzazione
Del tempo analogo per il quale è stato reiterato il decreto che cosa avrebbe consentito non di alterare le regole del decreto ma di permettere ad una parte rilevante di persone che sono qui
E lavorano sono gli stagionali di avere a disposizione tempo e strumenti per regolarizzare la loro posizione abbiamo rinunciato a fare una cosa sensata semplicemente perché esistevano delle tensioni in Parlamento che si è preferito non risollecitato e come mi scusi dobbiamo noi prendere atto
Che ci sono c'è un certo tipo di un certo numero di lavori
Che i lavoratori italiani non sono disposti a fare per cui dobbiamo immaginare di dover portare della manodopera utilizzare quella che per la testina metti sulla della mano d'opera straniera perché i nostri anche se disoccupati non accetta di fare un certo tipo di lavoro
Ma io credo che non ci sia solo questo problema che peraltro è marginale c'è un problema del tutto evidente molto più rilevante oramai nel futuro del di una parte consistente del mondo i processi di trasferimento da un paese all'altro l'attrazione che Paesi economicamente più forti hanno sui Paesi più deboli è rilevante
Non foss'altro poi i per il semplice fatto che c'è un calo demografico
Rilevanti in alcune aree questo processo viene accentuato questo processo ha bisogno di essere regolamentato non combattuto otto osteggiato in via di principio come qualche volta capita la regolamentazione si basa su norme di legge io dico anche su norme contrattuali che prevedono condizioni precise per tutti coloro che si vengono a trovare in queste condizioni poi conta che un Paese sia in grado di programmare questi flussi
E non li vive a settimana dopo settimana o mese dopo mese come conseguenze spontanee di fatiche capito non lontano da noi e che inducono trasferimenti qualche volta anche di di di particolare consistenza numerica
Per quanto riguarda la pubblica amministrazione io penso che sia non soltanto utile una mobilità interna ai settori tra pubblica amministrazione
Ma che la mobilità interna e la formazione per garantirle siano la via principale da sperimentare per dare quell'efficienza che spesso alcuni settori dalla pubblica amministrazione non hanno però insisto la mobilità da un luogo di lavoro all'altro da un'attività all'altra
Indispensabile non è praticabile se non è definito in tempi certi un percorso formativo che una strumentazione che oggi manca ci sono Paesi europei che non hanno oramai una struttura di formazione continua molto più consistente dalla nostra
Abbiamo fatto anche di dire necessità virtù anch'io considero importante l'accordo che abbiamo fatto con Confindustria per la costituzione di questo Ente bilaterale per la formazione che deve in primo luogo monitorare il fabbisogno poi bisogna fare come dice Borgomeo agire non soltanto
Sulla domanda ma anche sull'offerta
In questo caso l'offerta e tragica bisognerebbe davvero azzerare ricominciare da capo perché l'offerta non solo è quantitativamente inadeguata ma spesso ha nascosto le forme consociative più deteriori la corruzione politica e passata spesso da queste attività è bene che lo si sappia l'azzeramento servirebbe a tutti per ricominciare a costruire un sistema efficiente che e dare condizioni alle imprese
Interessanti oltre che alle persone che ambiscono ad avere un lavoro o a non perderlo oggi siamo per questa risorsa materie di materiale vicini alla soglia dello zero bisogna fare
Che poi le parti sociali si sono dati un compito che qualche volta addirittura eccessivo per le loro forze non è un fatto negativo anzi è importante che la stessa cosa però venga fatta dal sistema pubblico questo vale per i privati come vale per il pubblico impiego
Senza mobilità e senza formazione tra garantisca standard qualitativi alti è impossibile da realizzare
La proposta che no anzi la lascio per ultima rispondo alle sue era sull'angoscia radiotelevisive
Ma non sono mie son dei lavoratori poi sa perché poi magari uno riassume il pensiero che tra gli venga manifesta diciamo di tutti io non credo che esista più questo problema perché strumenti per assumere delle persone a tempo determinato ce ne sono tanti contrattuali e legislativi
Il problema è usarli correttamente
Addirittura per quanto concerne la strumentazione forse ne abbiamo tanta e andremo un po'semplificato sa quel che conta è la sua efficacia che non sempre garantita contratti a termine contratti part-time oggi sono disponibili
Non sono sempre ben organizzati dal punto di vista legislativo perché la persona che viene assunta per lavorare il martedì e il giovedì se ho capito bene sbagli giorni poco importa insomma
è il concetto è una persona alla quale si garantisce un diritto con un orrido con una rigidità con un vincolo incomprensibile
Ma lo strumento per far sì che quella persona o altre nelle condizioni di quella persona possono lavorare senza essere considerati stabilmente strutturalmente a carico di un impresa esiste
è uno strumento legislativo basta applicarlo con qualche con qualche attenzione spesso c'è se la posso dire così
Una una distrazione nell'uso della strumentazione contrattuale
E forse una scarsa professionalità in chi utilizza questa strumentazione che andrebbe esaminata meglio molti dei problemi che ci creiamo ce li creiamo proprio noi
Perché gli strumenti natura per non arrivare a quegli elementi di rigidità o quelle deformazioni esistono la natura in questo caso il sistema legislativo e quello contrattuale si possono affinare questi strumenti si basta guardare a quali sono le condizioni che si sono determinate
Nel sistema produttivo e poi adeguare di volta in volta gli strumenti cosa conta per noi per gli interessi che rappresenta che queste forme di utilizzo parziale di flessibilità siano definite contrattualmente che garantiscano degli standard minimi di difesa dei diritti delle persone che lavorano
Il resto si può fare l'abbiamo fatto in tante circostanze
Questo mi permette di arrivare alla domanda ecco ma mi scusi certe volte però c'è quasi la sensazione che ci sia la ricerca della trappola
Cioè se io entro in una sala trucco e trovo tre persone sedute a non far niente e manca la mia io non posso andare dall'alto perché dice no io sono stato assunto per Domenica in no io sono stato assunto per quell'altra trasmissione no e soprattutto e io non vengo truccato
Allora se io mi faccio truccare da una persona assunta per un'altra trasmissione quella il giorno dopo va dal giudice dicendo fatto la prestazione non dovuta mi devono assumere a tempo indeterminato
No chiarisce che questo però ad Alleanza devastante
No non solo dello Stato non si permette anche umiliante per le persone che lavorano io non credo che ci sia questo obbligo
Né da parte sua di farsi truccare esattamente da quella persona né da parte di quella persona di avere una prestazione così rigida siccome esistono gli strumenti contrattuali settore al quale lei fa riferimento gli strumenti legislativi perché ciò non sia non vorrei che la rigidità sia stata introdotta dal fatto che chi è assunto con la persona
Chi gli ha fatto il contratto di lavoro o non conosceva gli strumenti che aveva a disposizione o peggio abbia scelto scientemente di utilizzare uno strumento rigido e parziale perché aveva qualche interesse da difendere nel rapporto con la persona che assumeva siccome nel pubblico impiego in alcuni settori dei servizi spesso questa pratica diffusa io trovo un po'stravagante
Se se mi consente che strumenti contrattuali legislativi non vengono utilizzati che si scelga il peggio della struttura oggi esistente quando lo si fa se lo si fa scientemente beh c'è un problema che va affrontato e risolto
Se invece lo si fa inconsapevolmente c'è non altro la professionalità e necessarie per tutti anche per quelli che fanno i capi del personale che assumono le persone vediamo all'ultima proposta che l'ultima proposta
Devo dire
L'opinione ho provato nel mio piano provato riassumerla prima senza aver la pretesa di di di convincere nessuno evitiamo l'evento abbiamo già gli strumenti necessari si tratti di applicargli utilizzare quegli strumenti e di pretendere che vengano definiti quelli che ancora non sono stati varati si è parlato qui di lavoro interinale ci fu una polemica che rimbalza spesso io non ho nessuna contrarietà all'uso di quello strumento né io né altri di altri sindacalisti vorrei poi discutere di come viene definito quello strumento
Perché in Europa ci sono tanti strumenti diversi di lavoro interinale pretendere di discutere come viene fatto lo strumento credo che sia naturale per il mestiere che faccio poi lo strumento deve essere varato dal Parlamento decide il Parlamento
Quello strumento ipotizzato nell'accordo del luglio del novantatré se non è stato attuato non è per responsabilità delle associazioni imprenditoriali né dell'ordinazione sindacale
Le organizzazioni sindacali la mia in particolare hanno espresso qualche contrarietà
Non allo strumento in sé ma ad alcune ipotesi col quale i con le quali lo strumento poteva essere definito ci sono soluzioni che ci piacciono altri ci piacciono di meno altri che non crediamo affatto però si tratta di applicare una cosa convenuta che lo devono fare coloro che hanno competenza
Ho fatto questo esempio del lavoro interinale ma ci sono tanti
Importanti provvedimenti dalla formazione
Al mercato del lavoro che sono previsti in quell'intesa e che andrebbero semplicemente attuati per cui evitiamo l'evento c'è un'occasione importante maggio giugno per discutere con il nuovo governo
Dell'insieme di questi temi partiamo da lì perché dico con il nuovo governo è stata avanzata un'ipotesi di discussione bilaterale le organizzazioni sindacali e le associazioni imprenditoriali
Io penso che dobbiamo evitare il fascino dell'autosufficienza
Ci sono interventi strutturali che competono all'esecutivo ci sono interventi strutturali che devono essere decisi dal governo che convalidati dal Parlamento
Senza quegli interventi strutturali quello che si può fare nella sfera contrattuale è utile ma non sufficiente dopodiché possiamo tra di noi anche dare sistematica organizzazione a quelle cose che abbiamo fatto si può definire un paniere delle convenienze lo chiamo così
Sì penso di sì
Stabiliamo cosa deve essere collocato in questo paniere formazione orari salario aziendale che rispondo sì minimi contrattuali le rispondo no
Mi pare molto chiaro la conclusione Number Tronchetti Provera quali suggerimenti da lei anche alla luce di quello che ha detto Cofferati per attenuare le rigidezza e della mobilità
Ma quali aspira a entrare in strumenti tecnici fare una riflessione di fondo il sistema dell'impresa vivere un quadro competitivo che sta diventando costantemente più difficile
Hanno avuto un po'di respiro le imprese esportatrici nella fase in cui c'è stato un effetto svalutazione molto forte
Ma il ciclo economico non è certamente oggi un ciclo economico favorevole e rischia di peggiorare
Sullo sfondo per l'Europa esiste un problema di competitività
Dove tutti i paesi si stanno attivando con le loro procedure per cercare di eliminare rigidezza e raggiungere competitività che vuol dire creare ricchezza che vuol dire creare posti di lavoro
L'Italia non ha più risorse da spendere per poter sovvenzionare dei posti di lavoro a due milioni e due due milioni e duecento due miliardi e duecento mila milioni di debito pubblica e a a fronte due milioni di miliardi e al Pronto infrastrutture che non sono adeguate quindi parte di questo debito è finito nel nulla
Ora noi siamo qui a discutere di varie situazioni dettaglio che è giusto discutere ma se non diamo una svolta ma drastica dal punto di vista dei rapporti fra le forze sociali
Trovando in comune un cammino per cambiare modernizzare rapidamente questo Paese
Noi ci troveremo come impresa e ad avere un numero di occupati sempre minori e voi come sindacati ad avere un numero di iscritti e di persona tutelare sempre minore il Paese avrà un numero di disoccupati sempre maggiore questo è un esigenza di fondo i tempi stanno andando a una velocità che non è compatibile con la velocità di reazione che voi e noi abbiamo per non parlare di quella che hanno le forze politiche voi e noi siamo molto più vicini alla realtà di quanto non lo siano le forze politiche
O almeno di quanto manifestino di essere se in due anni non siamo riusciti a forzare laddove dovevano intervenire le forze politiche ad applicare certe norme chiediamo asce quanto questo non è stato usato per battaglie di retroguardia a tutela di categorie o a tutela di privilegi che preesistevano
Dobbiamo eliminare questi tipi di furbizie guardare molto avanti accelerare i tempi perché il questo Paese ha già subito un impoverimento pesante nel suo insieme alcune zone del Paese sono arricchite ma nel suo insieme più povero
Le infrastrutture non sono adeguate se non agiamo in fretta ci troveremo in una situazione di grave crisi nel breve termine
Bene io vi ringrazio vi prego di tornare in platea
Che per la
Per il secondo dibattito prego di salire Giuseppe De Rita segretario generale del Censis Mario Monti commissario europeo Andrea Riccardi presidente della Comunità di Sant'Egidio e Cesare Romiti presidente della FIAT
No
Allora libertà mercato solidarietà sono tre parole piuttosto impegnative per sostare a voi
Vedere quanto siano conciliabili perché libertà e la prima parola che pronuncia un imprenditore che l'imprenditore vuole la libertà d'impresa
Poi però c'è il mercato che dell'imprenditore da confrontarsi col mercato già al mercato certe volte di restringere la libertà o comunque ne condiziona lo sviluppo e poi c'è la solidarietà
E che è un termine dal quale nessuno si sottrae a parole dal quale certe volte molti si sottraggono nei fatti ed è certamente un condizionamento fino a che punto la solidarietà può condizionare la libertà
Senza danneggiare la presenza dell'impresa nel mercato
Dottor verità vuole cominciare lei
Io credo che
Messa così rischiamo di non capirci molto perché c'è una forte tendenza negli ultimi anni in Italia
A pensare i questi tre termini libertà mercato e solidarietà come contrapposti due a uno libertà e mercato sono cose belle la solidarietà non è tanto bello e un vincolo esterno che dobbiamo dare al mercato
è un vincolo esterno e dobbiamo dare la libertà di intrapreso la libertà di comportamento dei singoli
La mia impressione è che il sistema economico italiano
Debba riguardare se stesso non dal punto di vista di vincoli Esterni vincoli morali alla solidarietà e la giustizia sociale o a qualche altra cosa
Debba riguardare a se stesso con cannoni interni adesso
Facciamo un esempio che ritorna alla realtà di questo nostro convegno che significa rimettere in moto un Paese significa che questo Paese fermo questo Paese ingorghi atto
Senta organetto evidentemente i problemi non sono quelli di dare più libertà e più mercato e quello di regolarlo il traffico
Io voglio ricordare soltanto e questo è un Paese che è un imprenditore industriale terziario l'Agricole commerciale o quant'altro ogni tredici persone ha uno stabilimento industriale ogni cinquantotto persone a meccanismi di concentrazione di il lavoro indipendente assolutamente che sono il record mondiale
Abbiamo cioè una vitalità di comportamenti imprenditoriali così forte
Che il problema è certe volte la selezione di una congestione e la fluidità di un sistema non è tanto quello di aggiungere Energia
Rimettere in moto l'Italia significa vere una chiara consapevolezza di come è fatto il sistema altrimenti si dicono cose che vanno al di là sono ideologiche appunto il sistema oggi ha fatto lo dico io che l'ho cantato per quarant'anni è fatto a troppi soggetti per fatto a troppe a troppi comportamenti è fatto a troppi a troppe variabili
E dire che questo sistema va regolato dal di fuori con un'ideologia al mercato un'ideologia del della solidarietà è un errore
Va regolato in base alle rapporto che sia con questi soggetti che ci sono dentro
E guardate che il la tensione all'aumento del numero dei soggetti
Perché se è vero che abbiamo un imprenditore ogni tredici abitanti se è vero che abbiamo una un'unità industriale ogni cinquantotto abitanti se è vero che abbiamo il record mondiale del lavoro indipendente sull'occupazione globale
è anche vero che nelle regioni più ricche di questo paese e più civili di questo Paese la Lombardia il Veneto cinquantadue ragazzi su cento lasciano la scuola quindicenni perché vanno a farlo aiuto carrozziere l'aiuto allora il gelataio l'aiuto qualche cosa perché a ventidue ventitré anni vogliono mettersi in proprio
Il modello culturale e queste e i dati che ci sono stati dati dalle ricerche preparatorie sono tutte nella nella logica dell'aumento della natalità delle piccole impresa e dell'aumento la natalità di lavori indipendenti dell'aumento della diminuzione delle dimensioni medie di impresa
E allora abbiamo allora un sistema economico che è un sistema che forse a qualche vischiosità a e ha e troppo addensato
E che noi giochiamo ancora con cultura ideologica
Quando io dico ormai da due o tre anni che chi parla di società densa di di di società aperta dice una balla in Italia
Perché non c'è più una esigenza di Società aperta questa è una società densa che deve oliare la densità altrimenti si ferma ed è questo io lo dico in maniera forse polemiche Amati indica una strada di un sistema che sappia autoregolarsi che sappia definire dove l'intensità
Di lavoro l'intensità di intrapresa ventre intensità di di soggetti deve poi essere regolata che non è regolata dall'ideologia solidaristica poco vi libertario o libertina o mercatisti
Deve essere regolata dal dai soggetti che stanno in questa società
Allora il problema che io vedo in maniera abbastanza netta e che noi abbiamo nei confronti di questa società che si è moltiplicata che proliferate che è diventata molecolare in questi anni
Abbiamo un'ideologia vecchia che è quella della società aperta ognuno per sé e Dio per tutti che non RAI jet più perché aumenta soltanto la densità e la vischiosità e dall'altra parte un modo una incultura diciamolo pure regola
Perché regolare la densità o si fa con free ripetendo cose assolutamente precedenti
Appunto bisogna fare mercato ma chi lo chi chi può negare che bisogna far mercato bisogna fare di Berta ma chi può negare che non siamo mica così stupidità negare l'evidenza
Il problema è come fare le regole di comportamento di quel mercato come fare regole di definizione delle sfere di autonomia di responsabilità e quindi di libertà
E chi le fa
Calano e abbiamo due tendenze fondamentalmente di fronte a una società densa
Se non vogliamo restare a a parlare in società Berta che una oggi del tutto superata se abbiamo la tendenza evidente aree in qualche modo dare un anno dare spazio una logica Darwin Istica la libertà il mercato come la base del darwinismo della selettività competente e selezionate di resterete in pochi bravi e forti chi altri morti feriti li curerà la chiesa del volontariato cattolico
E questo è un metodo un'ipotesi che ha pregi che ha anche bollini di alto livello che in fondo in tutto il mondo occidentale sembra l'unica strada possibile
Che però non però si deve spiegarmi come funziona un sistema che fa selettività continuata che crea morti feriti che fa questa sorta di cultura dell'autosufficienza addirittura europea che sta dentro una logica deflazione mistiche sta dentro una logica scientifica discendente dell'autosufficienza anche in termini di persone non c'è foglia di crescita
C'è voglia di ordine ma se c'è voglia di ordine allora non parliamo di rimettere in moto
Queste è la prima strada
Che viene naturalmente etichettata con la parola libertà e mercato competitività e selezione ma nel fondo è selezione
La cultura italiana d'oggi ha avuto sviluppo perché c'era coesione
Anche a livello locale anche nel più antico vecchio distretto industriale italiano quel il fattore di base era la coesione se vogliamo andare a una logica di selezione dobbiamo sa perché si rompe quella coesione
E bisogna saperlo dall'interno non con valori esperto l'altra soluzione che implicitamente sita è una sorta di ritorno visto che la società
Aperta era l'inesistenza della politica arrivi si spera il pensiero debole la politica tutti facevano il comodo proprio si ritorni a un momento in cui la politica Guidi
Anche l'ipotesi di presidenzialismo sta lì sotto e
E il ritorno a qualcuno che comanda
Perché nella nell'ingorgo del traffico nell'ingorgo del del dei soggetti bisogna in qualche misura ricominciare che qualcuno a che qualcuno comandante
E anche qui c'è una tendenza molto forte in questo Paese a recuperare una logica di verticalizzazione del potere che c'eravamo scordati
Dal sessantatré di Carli si erano scordati la verticalizzazione del potere invece ritorna una logica di verticalizzazione del potere
Perché è l'unico che può permettere di affrontare problemi complesse lo vedo anche lo sento anche in alcune venatura di Cofferati esce sia il governo a decidere io sono invece convinto e chiudo che se è vero che il i problemi che abbiamo sono interni al sistema non sono ideologici non sono valoriali non devono venire da fuori dal governo o da dagli appelli dei vescovi
Quelli che regolano il traffico quello che regolano la densità della società italiana dovrebbe reggono gli ingorghi della società sono i soggetti che ci sono dentro
Non più i singoli perché non ce la fanno più ma sono i soggetti collettivi sono gli accordi fra i soggetti sono la lo scambio di opinioni e di offerte fra i soggetti sono le le le i i parti anche fra i soggetti sono l'intrattenersi nei patti come dice Cofferati del del luglio novantatré continuare a lavorare su questi allora lui non si fa discorsi ideologici nessuno di noi è più bravo dell'altro nessuno di noi è più morale dell'altro nessuno è cattolico e quindi più morale le solidaristico del liberista
Selettivo silenzi ragionano sulle cose concrete
E si può anche confrontarsi a sbagliare uno degli esempi chiari ad esempio par sentendo parlar questa mattina gli altri amici delle tavole della tavola rotonda precedente era il fatto che tutti dicono oggi
Che uno dei problemi è problema dalla formazione ma il problema della formazione non quello Scola quella scolastica ma quella di formazione professionale di formazione nel corso del lavoro di formazione in azienda linee di apprendistato nell'artigianato
Ci siamo scordati
Che una parte delle forze sociali compresa quella che ci ospita oggi ha sposato il sistema scolastico fino in fondo la mia ultima nevicata in Confindustria il comitato scientifico l'ho fatta su questo
Aver sposato il sistema scolastico
In tutto dal diploma universitario fino a il le le le i i programmi delle elementari ha fatto sì che oggi da Confindustria quindi a doverle abbandonare oggi sulla domanda di formazione professionale ma hanno sul meccanismo di offre
Allora questo vale per la formazione professionale propone per il collocamento ciascuno di noi soggetti dentro il sistema a qualche cosa da dire qualche cosa confrontarsi qualche cosa da farsi perdonare ma il fenomeno della densità crescente della società la regolano
La interpreta la possono regimentare soltanto i soggetti interni
Il governo faccia il suo mestiere ma non si pensi di attribuire al governo più di quella che la responsabilità collettiva di gestire il sistema dal di dentro
Grazie storiche di
Grazie dottor verità ora che dottor Riccardi nella sua introduzione tenesse conto anche di di queste in indicazione torbidità esperto di colare tutta di quella abbastanza impressionante è fatta all'inizio cioè va be'ognuno va per conto suo i forti vanno avanti da Chiesa cattolica cura
I feriti e seppellisce i morti seicento questa potrebbe essere un'ipotesi potrebbe essere un ipotesi quella che la voce che viene dal mondo della solidarietà e io credo di parlare in maniera molto personale
Per aver passato venticinque anni della mia vita diciamo tra la periferia umana e sociale della nostra società ma anche un po'della periferia del mondo voglio dire in Africa e nel mondo del Mediterraneo credo che dal mondo sociale dal mondo del suo della solidarietà sociale possa venire il lamento e isolamento è già una cosa importante
Perché se non si ascoltano i lamenti tante volte si supera una soglia si giunge a fare scelte imprudenti senza ascoltare la complessità della nostra società ma io credo che mi sono convinto che dal mondo della solidarietà giunga una consapevolezza che ha voglia di parlare con altri soggetti nella nostra società c'è la consapevolezza è che la diseguaglianza non è solo il dolore degli esclusi e lo ribadisco cosa importante ma è anche un grave problema una diseguaglianza eccessiva ma è anche un grave problema per la sopravvivenza sicura Serena e con futuro di chi è incluso cioè mi sembra che dal mondo della solidarietà venga questa consapevolezza che è portatrice
Credo di una coscienza piuttosto generale che se si scende sotto una soglia di disuguaglianza
C'è un rischio grave per l'intera comunità quella scricchiolante della nazione e quella internazionale ma io non vorrei sottolineare già De Rita l'ha fatto soffermarmi solo all'interno della nostra società italiana io credo che bisogna collocare sempre più in un mondo globalizzato l'Italia e la nostra società nel quadro del mondo e della geografia in cui vince
Lo dico per aver vissuto tre quattro anni della mia vita
Lavorando su una causa persa De Rita lo sa sulla vicenda della pace in Mozambico un milione di morti un paese in cui l'Italia ha speso circa tre mila miliardi per la cooperazione ha inviato due mila soldati per garantire gli accordi di pace che abbiamo fatto noi a casa
E diciamo un un paese che si apriva promettente ha una presenza italiana con un successo diplomatico che non l'abbia abbiamo lasciato a metà strada abbiamo lasciato a metà strada mentre si saldava la rinascita del Sudafrica e allora la domanda che mi porto dentro da questa frequentazione diciamo della periferia del mondo
è se non esista ormai definitivamente un destino separato per are
Per tante aree del mondo dall'Africa al Mediterraneo un destino separato di mondi in cui non è più interessante includere nel nostro universo a meno che non bustino con il fenomeno tutto da decifrare
Della emigrazione io credo che dal mondo della solidarietà per quello che riguarda questi scenari internazionali venga una domanda vende a una domanda che chiede di riflettere sul fatto se
Marginalizzare tutta una serie di aree del mondo penso al lastrico penso al Mediterraneo in un mondo globalizzato non sia una stoltezza
Cioè l'allargarsi di aree di disordine sociale economico constati che si spappolato un vicino a noi non introduce un elemento di disordine che fine era prima o poi per contagiarsi
Se il calo di interesse che c'è per queste aree del mondo non rappresenta un fatto problematico per la collettività io vorrei solo citare un esempio che secondo me è diciamo così la risposta rabbiosa
Alla
Diciamo al disinteresse e ai destini separati che si sta affermando sui bordi del Mediterraneo abbiamo avuto Barcellona
Abbiamo una buona dose di retorica mediterranea una buona dose di retorica militare perché sul Mediterraneo c'è un grande investimento di uomini di cultura che sono attratti dal mondo delle civiltà del Mediterraneo e ne scoprono le connessioni
Ma c'è un minore investimento diciamo politico e di energie
Io dico se la risposta fondamentalista che ci viene dal bordo sud del Mediterraneo e che in un certo senso chi minaccia ci turba con la sua violenza con la sua incomprensibilità per la nostra civiltà non si debba far riflettere
Cioè se i nostri destini di vicini non sono troppo diseguali
Noi dobbiamo guardare solo diciamo al di là del Canale di Sicilia guardiamo al di là del Canale di Otranto vediamo l'Albania vediamo la Macedonia vediamo l'ex Jugoslavia vediamo questi mondi vicini
Se insomma non ci sia una domanda
Di includere questi mondi nella visione del nostro futuro secondo me è una domanda che oggi viene in gran parte dal mondo della solidarietà e qui vengo al tema che De Rita cenava lo dico
Lo dico per aver visto nei Balcani io o nel mondo arabo
Imprenditori italiani che impazziscono di aver visto volontari che cercano che cercano di mettere su dei sistemi di cooperazione e che cosa manca che cosa manca a che cosa è mancato è mancata diciamo quella sintesi unitaria che una politica e una politica estera
E domanda secondo me della solidarietà
La solidarietà non solo si fa carico nella nostra società di una serie di problemi interni mai domanda
Di una cultura della solidarietà ricollocare il nostro Paese con la pluralità dei suoi soggetti nel suo ambiente nella sua geografia dai Balcani e Mediterraneo al discorso e l'Africa
Allora qui io sento e se si può parlare di un'agenda del nuovo governo
Sento una domanda che viene per rinnovare gli strumenti modi metodi di presenza del nostro Paese in alcune aree del mondo c'è insomma un problema di politica estera che sappia convogliare questa estroversione complicata dell'Italia che estroversione di interessi di fantasia di solidarietà
Di bisogni che sappia convogliare la e sappia come dire creare diciamo così dei flussi
Di rapporto di solidarietà di politica verso l'ambiente intorno io ho la sensazione lo dico e non voglio portare via tempo agli altri poi magari ritornerò su altri problemi
Che dal mondo della solidarietà vengo una domanda di allargare i nostri orizzonti noi abbiamo vissuto troppi anni diciamo ripiegati a piangere su noi stessi e ci siamo dimenticati forse dell'ambiente del mondo in cui non siamo ma la sensazione è che dai Balcani al Mediterraneo al Sud si sta accumulando una fase di disordine che potrebbe essere contagioso
In questo nostro mondo dove i muri sono crollati e dove forse la fine del nostro secolo è stata determinata non solo dei muri che crollano ma dal contagio della i DS cioè un mondo che bene o male si globalizzate
Grazie storica
Professor Monti
Di vita analizzato la situazione italiana Riccardi è andato oltre i confini europei lei commissario europeo
Come giudica compatibili nostre esigenze in un quadro doverosamente allargato
La solidarietà è necessaria in sé e anche per tenere insieme la società che per far funzionare l'economia la solidarietà può essere conseguita attraverso l'iniziativa privata e il volontariato o attraverso i poteri pubblici
Ci sono secondo me per quanto riguarda la solidarietà che passa attraverso lo Stato i pubblici poteri due distinzioni fondamentali
Quella tra la solidarietà falsa e la solidarietà vera e quella tra la solidarietà compatibile col mercato è quella lesiva del mercato
La solidarietà del settore pubblico consiste nella spesa sociale nella spesa redistributiva ma è solidarietà Vera a mio parere solo se consiste nel dare ad alcuni oggi togliendo ad altri oggi spesa pubblica finanziata con tassazione costoso politicamente perché lo deve decidere e fare e solidarietà falsa ed è stata storicamente erogata in misura preponderante quella che consiste nel dare ad alcuni oggi non a danno di altri oggi ma a danno di altri domani cioè a danno delle generazioni future attraverso il debito pubblico questa è quella situazione che determina nel corso del tempo un grande debito pubblico con povertà di infrastrutture a fronte come ci ricordava Marco Tronchetti
Ed è se ci guardiamo in dietro quella situazione che porta poi ai gravi fenomeni della disoccupazione giovanile in particolare nel Mezzogiorno
Perché a fronte di un grande debito pubblico che paralizza la gestione della politica economica corrente non ci sono infrastrutture
Ma c'è stato consumo passato da falsa solidarietà
La solidarietà poi può essere lesiva del mercato compatibile col mercato è lesiva del mercato quella solidarietà che passa attraverso i prezzi politici prezzi amministrati
Cioè che consiste nel perturbare il funzionamento del mercato a scopo redistributivo questo è un inciampo alla crescita e all'occupazione
Qual è la solidarietà compatibile con mercato è quella che consiste nel liberare il mercato
Da lacci di questo tipo da prezzi politici da prezzi amministrati nell'avere un mercato di concorrenza senza interferenza pubblica e nella vere la solidarietà che passa attraverso il bilancio pubblico e che sia del tipo vero
Ecco io trovo difficile in questa fase storica condividere le posizioni di quelli che dicono
Eliminazione o quasi del sistema fiscale eliminazione o quasi del gas della progressività delle imposte
Perché non dobbiamo dimenticare che c'è stato un grande provvidenziale ritiro di una distorsiva azione redistributiva dello Stato che prima si svolgevano i mercati allora i casi sono due o la collettività decide che quell'azione redistributiva non serve più o se si ritiene che debba ancora esserci può solo avvenire attraverso una ridistribuzione che passa dal sistema fiscale
L'Italia era particolarmente pasticciata fino a qualche tempo fa con grande abbondanza di solidarietà falsa rispetto a quella vera con grande abbondanza di solidarietà lesiva del mercato rispetto a quella compatibile
è mia convinzione non c'è tempo per svilupparlo che l'appartenenza dell'Italia all'integrazione europea sia stata il il fattore decisivo in quello sviluppo iniziato in corso lungi dall'essere concluso che ha portato attraverso le quattro libertà del mercato unico di movimento di persone e merci servizi e capitali e attraverso la adozione in Europa del modello dell'economia sociale di mercato
Ha portato l'Italia ad essere molto più vicina oggi a quella che una ordinata economia di mercato con tutti gli spazi possibili non distorsivi per la solidarietà
Grazie professor Monti naturalmente lei guida la principale impresa
E quindi con questa trilogia deve confrontarsi tutti i giorni
Io volevo
Cominciare questa mia breve introduzione parlando anzitutto del termine immobilismo stamattina ho sentito qualcuno che si ribellava al titolo di questo convegno rimettere in moto l'Italia
Si ribellava perché diceva l'Italia non è ferma non è immobile l'Italia è in movimento
Adesso abbiamo sentito derisa che dice è vero non è immobile è semplicemente ingorghi alto il fatto
Che sia immobile e bisogna rimetterla in moto che sia ingorghi atto il fatto mi pare evidente e che in questo momento siamo
Il Paese Italia è praticamente fermo
Se questo è vero sia per l'Italia è praticamente fermo quindi il concetto di mobilità che questo convegno ha voluto portare all'attenzione non soltanto dei degli imprenditori ma all'attenzione dell'opinione pubblica è un concetto che invece va veramente vivificato io vi posso semplicemente dire che il mio convincimento è che la mobilità lo strumento indispensabile proprio per rimettere in moto un processo di sviluppo economico
Per coniugare veramente il raggiungimento di più ampia libertà individuali proprio con l'equità e la solidarietà e su questo fra pochissimo qui spiegherò cercherò di spiegarmi meglio Vibio concetto ma per parlarne in un momento come questo di ingorgo oggi immobilismo io gli voglio portare un solo esempio anche se abbastanza grande
Voi sapete che in questo momento nel paese c'è un grande dibattito come c'è del resto in altre in negli altri paesi europei sul problema del raggiungimento dei parametri di Maastricht
Per la formazione di un'Europa veramente unica di un la creazione di una moneta unica
Ecco qui sì ma adesso dicendo che questa
Transizione per arrivare alla moneta unica per arrivare al raggiungimento dei parametri di Maastricht
Deve essere allungata deve essere portata avanti di più nel tempo
Perché se fosse così rapita così come vogliono le attuali regolamentazioni dell'Europa unita questa rapidità non sarebbe compatibile con la coesione sociale del Paese
Verrebbe messo a rischio quello che la tranquillità sociale del Paese
Allora
è proprio in termini concettuali questo sbagliato perché se è vero come è vero che siamo in una fase di transizione
Tutte le transizioni siccome costano siccome hanno un costo dovrebbero essere le più rapide possibili
Tanto più si allungano i periodi di transizione tanto più il costi sociali che si debbono pagare sono più elevati e quindi la collettività ne risente di più
Dico questo per fare proprio un esempio di come nella cultura di questo Paese spesse volte si confonda certi fatti con le conseguenze che i fatti ne vogliono raggiungere
Anzi viene spontaneo pensare che coloro i quali vorrebbero che la transizione in questo caso specifico fosse più lunga sono quelli che in cuor loro anche se non lo dicono vorrebbero che l'Europa non si raggiungesse mai
Detto questo sull'immobilismo e sulla mobilità io vorrei rapidamente seminari tre termini che qui Vespa ci ha ricordato essere quasi provocatoria libertà mercato solidarietà e che già sono stati in parte esaminati per dirvi su questo il mio pensiero
Comincerò dal mercato
Oggi nessuno in Italia si permette più di dire che la vera il vero obiettivo deve essere il raggiungimento del mercato
Ma non facciamoci chiudere
Quando dicono tutti quanti che effettivamente l'obiettivo del Paese deve essere quello per una migliore
Raggiungimento per il per me Miglio lo sviluppo per un maggiore aggiunge mito degli obiettivi il mercato stati attenti a quello che subito dopo aggiunge
Come minimo aggiungersi il mercato però bisogna stare accordati a quelli che possono essere correggere gli eccessi del mercato e cominciano clima Issey i distinguo
Sono se e ma molto pericolosi
Perché in realtà quando dicono bisogna correggere gli eccessi del mercato non dicono mai in che cosa consistono questi eccessi
In che maniera questi eccessi andrebbero corretti ma in realtà penso nella loro mente che sistemi vincolistici possano essere migliori di quelli che sono i sistemi del mercato pensate allora a quello che sta avvenendo pensate che per evitare gli eccessi di mercato oggi in questo momento sono di nuovo ferme i processi di privatizzazione è di nuovo invalso così Lalla la la mentalità che tutto sommato il permanere di certi Monopoli pubblici o dei servizi o Monopoli per esempio anche nel campo finanziario
Possano essere migliori di quanto non possa essere la privatizzazione e quindi il raggiungimento di un vero e proprio mercato
Pensiamo l'abbiamo sentito stamattina e mi è dispiaciuto che un uomo che tutto sommato stimo per la sua cultura per il suo anche per la rappresentatività che esso ha nel nostro Paese
Il Cofferati stamattina esprimere concetti di conservatorismo che pensavo che non avrebbero più dovuto a vere albergo
Ha parlato che nel campo del lavoro nel campo del Collocamento non c'è niente da cambiare salvo che aggiornare alcune regole
Pensate al insiste alla alla necessità della revisione dei sistemi di previdenza dei sistemi di sanità in questo Paese
Ecco
In questo Paese è ancora ben lungi da quella che dovrebbe essere Baggio
Il mercato vediamolo il mercato dal lato del consumatore pensate che avete visto ci sono stati degli esempi eclatanti tanto più il mercato si è inserito tanto più colui il quale se ne è avvantaggiato è stato non tanto il cittadino ma il consumatore ma il consumatore e anche il cittadino
Cioè il mercato porta veramente una libertà una libertà di scelta una libertà che immedesima in se stessa quello che il valore etico di un del mercato stesso
Io lo dicevo danni ma tanto più vorrei dirlo adesso che ripete ripeterlo
Non c'è nessun Paese a regime dittatoriale in cui esista un libero mercato libero mercato e sistemi democratici vanno di pari passo anzi
Quando il mercato quando la libertà di intraprendere la libertà di cambiare quando i vincoli diminuiscono tanto più cresce il tasso di democraticità di un Paese
Tanto più cresce la libertà del cittadino una stilla di Berta che non è soltanto di scelta perché la libertà di scelta è fondamentale
Quanto la libertà vera quella con la elle maiuscola quello che si può identificare in quello che un vero e proprio sistema democratico naturalmente c'è subito l'altro obiezione la terza parola di questo triade di questo terzetto di parole stesse sì
Ma quando il mercato potesse svilupparsi in tutta la sua ampiezza senza appunto alcun vincolo risorgere ebbero o si incrementerebbe ora gli egoismi e quindi verrebbe a cadere il sistema di solidarietà
Quando si parla in questi termini ma il dottor Monti lo ha già
Brevemente accennato davanti prima di me
Io credo che quando si parla di solidarietà in questi termini si intende la solidarietà
Non con un concetto vecchio ma direi addirittura con un concetto arcaico perché questo questo tabù questo tabù della solidarietà espresse in questo termine che vincoli la libertà di mercato è un mezzo per non volere il mercato
Allora quando si pensi per esempio allo stato sociale lo stato sociale è certo uno dei più grandi progressi che nelle questo secolo sia stato fatto dalle società dell'economia delle dei paesi democratizzare
è come quando si pensa che lo Stato sociale
Non possa essere assolutamente rivisto rivisto nel senso di aggiornarlo di adeguarlo a quelle che sono sì incerto le esigenze dei cittadini ma anche a quelle delle esigenze dello Stato della collettività
Allora si dice che questo non è solidaristico che queste contrario al sistema della solidarietà
Se c'è un'azienda e questo è successo fino adesso fino ci sono degli esempi recenti
Un'azienda che è in difficoltà e che si dice che la cura per un'azienda in difficoltà può essere anche quella del fallimento si dice che questo non è solidarietà si dice che bisogna mantenerle in vita queste aziende
Proprio sotto questa etichetta generica e secondo me falsa di una solidarietà che non è certo una solidarietà allora con questo quando si va alla ricerca della maggiore efficienza quando si va a a vedere quello che l'efficienza si va contro la solidarietà
Ecco questo concetto allora quando si parla di spesa pubblica la spesa pubblica e solidale solidale perché chi vuol ridurre la spesa pubblica è contro la Richard la solidarietà ben contro l'equità sociale chi vuol tagliare le spese eccessive dello Stato
Giocano un ruolo che va contro quello che il sistema di solidarietà stress allora questo bici devotamente distinguerlo queste non sono solidarietà ma sono voglia di mantenere voglia di conservatorismo voglia di non prevedere il movimento il mondo è talmente cambiato è talmente attualmente subito una rivoluzione anzi
Per essere più chiari sta subendo delle continue rivoluzioni in modifiche che riguardano non soltanto i le tecnologie del modo di lavorare nel team con logiche dei prodotti che impieghiamo
Ma ci sono delle rivoluzioni anche che comportano i movimenti nelle aree geografiche che noi fino a poco tempo fa abbiamo considerato essere come aree geografiche praticamente ai bordi di quella che era e qui poco fa il dottor Riccardi ci notato degli esempi che dovevano essere ai bordi di quella che era la civiltà delle del resto del mondo dal resto del mondo industrializzato
Allora si tratta evidentemente di arrivare a ragionare in termini molto diversi si tratta di Caffarra capire alla gente far capire alla gente del nostro Paese
Far capire agli europei
Che siccome siamo in un periodo di rivoluzione
Che non è stato voluto da qualcuno ma che e proprio il portato di quella che è la rivoluzione delle Lalla all'andando in la introduzione di nuove tecniche nei prodotti nei processi produttivi nel modo di vivere nella mentalità occorre che la gente cambi io non c'è qui il sindaco Bassolino ma non è che voglio fargli un complimento ma non so quali meriti lo giudicheranno i cittadini o quali difetti e l'amministrazione del sindaco Bassolino sta portando la città di Napoli
Ma un merito io voglio ricordarlo c'è Bassolino a un certo momento avrebbe ha fatto rinascere in Napoli NI napoletani l'orgoglio di se stessi gli ha detto napoletani ma perché dovete essere considerata la città più sporca perché dovesse due ed essere considerati cittadini più inetti nel nostro Paese non è vero quello che i luoghi comuni dicono non è vero che voi non sapete tenete la volte nere la vostra città pubblicizza come sono pulite alcune delle città dell'Europa ricorso coprite voi stessi allora la di nuovo la scoperta dell'orgoglio ha portato ha già a dei successi di questa città che io mi auguro che non solo il sindaco Bassolino ma che la città stessa Possa effettivamente aumentarle
Allora si tratta
Allora asserita rata specialmente per quel problema drammatico che la disoccupazione di dare la sensazione soprattutto ai giovani
Dai giovani del Meridione ma anche delle altre parti d'Italia ma parliamo adesso del dramma del Meridione per quanto riguarda l'occupazione l'orgoglio di se stessi
Il fatto di dire e e oggi certamente potranno essere colpiti questi giovani dalle indagini che son venute fuori con i giovani che non vogliono muoversi dal posto di residenza che hanno concetto del lavoro diverso dall'altro
Marri dare questo tipo di orgoglio e di capacità
Io ho avuto recentemente di parlare in Sicilia uno delle delle delle delle regioni della Italia meridionale fra le più disastrate dal punto di vista della criminalità pubblica dal punto di vista della situazione generale
E vi assicuro parlando con dei giovani che sono certamente frustrati per quella che è la impossibilità di trovare un posto di lavoro ma ho trovato molto orgoglio e molta voglia
Di non tanto di essere aiutati materialmente ma di capire che il resto del Paese a una solidarietà nei loro confronti
Io credo che fra l'altro questo sarebbe il migliore antidoto oltre quello che fanno le forze di polizia che fanno i magistrati
Proprio per l'eliminazione di quelle cause strutturali di delinquenza organizzata che poi impediscono il nascere di attività imprenditoriali il permanere di attività imprenditoriali
Perché la polizia e la magistratura devono colpire i fatti patologici estremi
Ma bisogna rimuovere alla base le ragioni per le quali la criminalità all'India e prospera così vigorosamente in certe zone del Meridione
E vincere questo tipo di difficoltà lo si fa soltanto ridando l'orgoglio alla gente aiutandoli ai inventare il lavoro a pensare che ciascuno di loro nel piccolo così come diceva De Rita vada a lavorare da la togliere piuttosto che dal gelataio e faccio l'aiuto facili compreso ma avendo in mente che fra uno due tre e cinque a anni io mi metto in proprio perché anch'io posso fare in me posso fare quella piccola cosa ecco questo si tratta di rilanciare di rimuovere di creare una rivoluzione una rivoluzione della mentalità una rivoluzione dell'orgoglio che sola può affiancare la rivoluzione che nel nostro universo stiamo vivendo e alla quale partecipiamo in tutti i campi
Secondo le sue abitudini Cesare Romiti ha parlato con una certa franchezza e siccome domani si vota e tra qualche settimana verosimilmente avremo un governo quest'ultimo scorcio di tavola rotonda insieme con le cose suddette ribatte precedente possono costituire a qualche modo una un'agenda qualche appunto per il governo che verrà e lì comincerete a De Rita e allora Romiti ha detto che Maastricht bisogna farlo subito perché le transizioni più dolorose sono più bisogna farle corte perché la sofferenza quando si allunga e perniciosa
Cofferati che era parte del sindacato il sindacato rosso è un conservatore se non vuole modificare appunto alcuni parametri
Che alla fine non è un un anti sociale chi vuole ridurre la spesa pubblica perché così alcuni sostengo allora io vorrei sapere da De Rita se lui condivide queste osservazioni di Romiti che se il paese è pronto ad aprire una spinta così come vicepresidente rafia
Ma io credo
Che il Paese ha
Tutte le intenzioni di continuare a crescere
E che ci sia questo orgoglio che Romiti dice
Quale domandarsi rivolge da questa realtà orgogliosa del Paese a la politica mi sembra più difficile definirlo
Attuare Maastricht potare anzi
Rivedere lo stavo usava accodarsi
La mia impressione è che su queste cose molta retorica
Non si può più discutere se sostanziale
Mentre chi giochi intellettualmente sembrano fatti mentre invece tutti quanti noi abbiamo sempre qualche foglia di ridiscutere al limite anche qualche gioco
Però non non non mi sembra che oggi ad esempio sul mastri che ci sia altro da dire andiamoci secondo me ci si può anche andare rapidamente senza neppure questi strangola ioni che si dicono non è che il tasso di inflazione nostro sia così lontano da quello che è necessario non è che neppure nel rapporto deficit su PIL sia così stratosferica mente lontano da non poterlo controllare
Amato ha fatto una manovra da novanta mila miliardi perché non se ne potrebbe fare una da cinquanta sessanta mila miliardi in due anni non non vedo come
Mi sembra che invece il problema è vero profondo che Romiti poneva e che lo sento anch'io profondamente quello dell'orgoglio
Questo è un Paese che vuole S orgogliosamente protagonista della sua storia
Questo mettiamocelo in testa
Perché se noi pensiamo che un Paese che vuole esser protagonista della sua storia possa dare carta in bianco o automatismi o a verticalizzazione di potere
E questa è la domanda politica che va al prossimo governo secondo me ci sbaglia
Se noi pensiamo che questo sia un Paese che accetta comunque l'automatismo quale l'automatismo principale che il mercato benissimo e mercato su tutto
Questo Paese non accetta perché sente che l'automatismo li vincola i suoi comportamenti anche dico imprenditori perché l'automatismo significa selettività darvi mistica basta cioè in altro
Ma la storia non si fa soltanto con gli automatismi neppure le incentivazioni si facevano con i si fanno con gli automatismi
La storia si fa con le gli uomini che decidono il proprio destino
Gli uomini da singoli o gli uomini associati gli uomini nelle forze sociali la Confindustria nel sindacato che discutono e ragionano fra di loro gli uomini che votano anche domani
Ma che votano non per delegare tutto a una a un automatismo
C'è l'orgoglio della responsabilità perché se mettiamo insieme libertà mercato e solidarietà alla fine e Idflieg le carte sono truccate hanno sempre ragione di quello che dicono libertà
E mercato perché la solidarietà o non è vera poi falsa oscura contro il mercato e assistenzialismo niente il vero criterio di dell'orgoglio nazionale è la responsabilità la responsabilità degli uomini di questo Paese soli o associati di essere protagonisti del proprio destino a Napoli come ha stanno Santo Stefano ticinese
Perché questa è la storia del mondo che la gente vuole esser responsabile disse
Oppure dall'altra parte invece c'è l'altra idee che siccome la responsabilità non è possibile perché siamo tutti assistenzialistici solidaristici furbi e furbastri e quant'altro allora verticalizzazione del potere
Ho automatismo o verticalizzazione
Allora la verticalizzazione nella
Nella provinciale cultura di questo Paese diventa il presidenzialismo al plebiscito qualcuno che comandi la sostituzione della cultura della decisione aziendalistica la coltura del consociativismo becero
Oppure in altri casi traslando addirittura diventa la la verticalizzazione addirittura livello sopranazionale si pensi notti grandi i i mercati tra virgolette o ci pensi la l'Unione Europea regolarci perché non sapremo mai regolare
A me anche questo a mio avviso va contro il valore fondamentale la società moderna che la responsabilità la gente vuole o deve essere chiamata a responsabilità
Non a sottoscrivere automatismi o a sottoscrivere delega di verticalizzazione del potere
Se non si ha questo non si dà nessun messaggio a questo Paese anche dicendo facciamo Maastricht dopodomani
Anche dicendo facciamolo dritto al Mezzogiorno Ribot tanto ci sopra Saint duecentosettanta mila miliardi nuovi no non sono questi messaggi che sia dicembre Borgomeo ha spiegato chiarissimamente è la responsabilità del giovane imprenditore dell'imprendibile dell'associazione di categoria a me del sindacato
E non è l'ideologia che c'è dietro ciascuno di essi l'unica cosa e confrontarsi su questo quindi se posso chiudere in maniera retorica cosa che di solito non mi campi da me
E che rispetto ai tre termini della questione libertà
Mercato solidarietà io nego la connessione
Perché scelgo una parola fondamentale che la responsabilità vera etica moderna
E unica etica moderna che permetta ai singoli e ai corpi sociali intermedi di essere protagonisti della storia
Altrimenti saremo polli in batteria negli automatismi di mercato poco nelle verticalizzazioni delle del banche centrali devo dire onestamente potrei anche andare in pensione rispetto a questa prospettiva che non mi piace affatto
Grazie dopo ritardi il mondo della della solidarietà in modo volontariato che lei era presente conosce bene e disponibile ad una revisione dello Stato sociale ad una diversa interpretazione ad un aggiornamento in qualche modo che lo rende almeno degli stereotipi di cui si è parlato meno lontano dall'esigenza del mercato ecco lei al prossimo governo che cosa chiederebbe sui io credo che quello che è stato per detto finora
E vero per noi è vero soprattutto nel cogliere un atteggiamento di fondo cioè noi stiamo uscendo da una stagione di grande deresponsabilizzazione si chiamasse questa deresponsabilizzazione i titoli del mercato gli idoli della libertà i titoli della solidarietà
E stiamo entrando in una fase in cui contiamo sulle nostre energie stiamo contando le nostre forze
E qui ci troviamo secondo me a un bivio una scelta tra la cultura diciamo dell'orgoglio della nostra responsabilità e la cultura della paura la cultura della paura che vuole trovare qualche idolo qualche fattore sterno
A cui demandare la propria responsabilità un discorso di questo tipo si può fare sull'Europa e si può fare contro l'Europa
Si può fare con il Governo si può fare contro il Governo io credo invece che è cominciato un secolo nuovo
Proprio perché stiamo contando sulle stessi e stiamo vivendo questo orgoglio di fare noi qualche cosa questo traversa il mondo dalla solidarietà bisogna di ideologizzare la parola solidarietà
La solidarietà non è il collante che vuole bloccare che vuole fermare il film è trasformarlo in una foto per magari ritoccare qui e là
Ma il dal mondo il mondo della solidarietà è il mondo da cui viene diciamo così quella domanda di coesione e di simpatia senza cui una società non è vivibile
Senza alcuna società non è vivibile
Senza cui una società non riesce a pensare il proprio futuro non riesce a pensare lo stare insieme e allora nascono destini separati alla sudamericana tra gruppi o destini separati di regioni e di aree del nostro ESE o di altri Paesi la solidarietà allora è una domanda che è dentro tutti anche se c'è un mondo lei diceva il mondo del volontariato il mondo la solidarietà che sente con particolare forza le giunture difficili del nostro Paese io dico
Dal mondo della solidarietà in questa fase
Viene una domanda diciamo al nuovo governo per un'agenda e un nuovo governo io lo direi su tre i problemi ci sono tre grandi cose che io sento si debbano discutere sullo Stato sociale sulla politica ma si debbono discutere anche con tutte le forze a sua Ciani la prima è quella che accennavo una ripresa di una politica di solidarietà al di fuori del nostro Paese non si può ragionare dei nostri pro EMI al di fuori dell'area geografica contanti fianchi deboli in cui l'Italia è inserita stiamo attenti perché attorno a noi si accumulano carboni ardenti
Sei in termini realistici non proveremo a togliere qualcuno di questi carboni ardenti talare a Mediterranea dai Balcani
Io credo che prima o poi questi Carboni finiranno per bruciarsi la prima domanda la seconda domanda è una riflessione nuova sul discorso dell'emigrazione
Fuori dalla cultura dell'evento o dal discorso dell'emergenza mi sembra che quello che ha detto prima limiti baci o quello che via dice sempre
Ci portino a riflettere sul termine dell'immigrazione nel senso di sviluppo della nostra società
Di sviluppo della nostra società il problema del lavoro il problema delle pensioni anche quello che prima Vespa diceva e mi sembra che questo va fatto in una Maria era serena tranquilla calma e non e non presi dagli isterismi dell'emergenza o dai da altri isterismi della nostra società che vengono considerati troppo importanti in una funzione elettoralistica certi elementi di esplosioni anti immigrati vengono dal disagio dalla mancanza di solidarietà di simpatia che traversa la nostra società e terzo punto il problema della solidarietà nella società italiana la questione degli anziani
Qui è il discorso delle pensioni è il discorso della sanità ma è anche il discorso dello spazio dell'anziana la Società italiana
Stiamo attenti perché sull'orgoglio il senso di responsabilità di cui si parlavano Romiti è diritta una certa immagine una certa sorte dell'anziano a Effetti deprimenti
Voglio dire l'anziano è l'immagine del domani e allora diciamo il ruolo dell'anziano nella nostra società si dà il tasso e la qualità di questa società
Dicevo tre punti allora una politica di solidarietà fuori dal nostro Paese la ridiscussione del problema dell'immigrazione il discorso degli anziani nella società italiana grazie
Bene professor Monti allora
Dottor Romiti dice bisogna fare Maastricht al più presto possibile
Verità diceva il fondo Amato ha fatto la manovra da novanta mila miliardi perché non se ne può fare una da sessanta mila in in due anni Riccardi
Cité ricordava certi problemi di di compatibilità ecco secondo lei che cosa
Quale consiglio darebbe al prossimo presidente del Consiglio attento che potrebbe fare un un consiglio a se stesso e quindi stia cauto
Sono così lontano dall'Italia che non colgo le sue eventuali allusioni valutazioni
Lo prenda per un augurio guardi che offre una provocazione insomma prima posso fare una domanda dritta
Responsabilità e regole responsabilità e automatismo c'è davvero un contrasto oppure alcune regole costringono ad assumersi la responsabilità
è responsabilità quella appunto di esercitare la solidarietà nel vuoto pregiudicando a piacimento
I posteri o no non è più responsabilità avendo qualche regola fatta effettivamente osservare a livello nazionale e o sovranazionale
Essere ancora liberi di avere quanta spesa sociale si vuole però essere responsabili cioè dover fronteggiare il costo politico del finanziarlo mediante per finanziarla mediante imposto ecco io non vedo un contrasto tra la responsabilità e certe regole ma vedo certe regole come la trasparenza l'esercizio della responsabilità
Ma vedi il problema io ho messo parla parola responsabilità in relazione anzi in contrasto con i tre termini per la discussione nostro cioè libertà solidarietà nel mercato
E ritengo che profondamente oggi ci sia un problema di responsabilità dei soggetti sociali e definire le regole su cui i comportamenti vanno attuate
Naturalmente siccome le regole vanno fatte il problema è di chi le fa
Greco allora le regole abitualmente si dice da molti anni da sempre che le fanno i vincitori vincono le battaglie e fanno i vincitori le regole nostre non so se affidiamo a questa logica
Tradizionale che le regole fa che ha vinto la battaglia non so che farà le farà banca
Tedesca le farà el nel mercato di Wall Street non lo so questo non mi interessa io sostengo ma può darsi che sbaglio naturalmente che una società complessa
Ha il diritto dovere di esprimere soggetti all'interno che possono essere l'amministrazione provinciale come la Confindustria un patto sociale come un patto territoriale soggetti che possono cominciare a definire una parte delle regole
A cui responsabilmente danno luogo e a cui responsabilmente obbediscono
L'idea che invece le regole vanno comunque fatte dall'alto perché la regola dal libertaria
A parte che è un po'nazista c'era scritto anche in qualche parte
Ma a parte che è un Palazzeschi e io dico no perché le regole dello Stato vanno bene le regole del comportamento collettivo vanno bene quando si parla di economia di società
Di idee di mercati di rapporti fra forze sociali di rapporti fra componenti economiche
C'è una responsabilità dei soggetti siamo fra l'altro in casa di uno di questi grandi soggetti che devono esprimere una capacità e una responsabilità a definire i campi delle regole a definire le regole a definire di i vincoli di comportamento l'hanno fatto splendidamente almeno due su tre dei protagonisti cioè imprenditori e sindacati a luglio novantatré
Abbiamo avuto successe abbiamo avuto quel po'di rilancio che abbiamo avuto in questi tre anni anche specialmente in questa radio in questa logica non capisco perché adesso nei confronti di responsabilità più alte entrare non occorre entrare in Europa
Tartassare i Botto non tassarli eccetera eccetera debba essere soltanto un'autorità delegata o un automatismo delegato a sostituire la responsabilità dei corpi sociali intermedi questa è la mia personale conventio lo dico da da trent'anni predico nel deserto perché molto più spesso invece nella società italiana c'è la deresponsabilizzazione e indice di la la cessione della responsabilità on l'automatismo Po ha un potere sovraordinato
Con questo poi alla fine hanno voi sempre vinto i furbetti furbastri coloro che hanno poi creato tutti le distruzioni che abbiamo avuto non so se più risposto in una certa
Frustato trovavo lo ringrazio o certamente capito meglio credo che nella determinazione di regole da parte dei soggetti sociali come quelle del novantatré cui cui ha fatto riferimento abbia comunque concorso parecchio il fatto che ci fosse un quadro definito a livello europeo e determinati obiettivi in assenza dei quali nel vuoto dei quali non so se quelle regole sarebbero state definite nel novantatré vorrei rispondere alla domanda del dottor Vespa ma anzitutto c'è un punto di il tema dell'orgoglio è venuto fuori e mi sembra importante e per quanto riguarda l'orgoglio dell'Italia oggi rispetto all'Europa
Credo che vada soprattutto dissipata dissipato un timore
Che l'Europa desideri un'Italia debole
L'Europa di fronte alla l'Italia che si rimette in moto il tema di questo convegno decisamente vuole che l'Italia si rimette in moto non solo dal punto di vista economico ma anche da un punto di vista amministrativo e politico
C'è grande domanda d'Italia in Europa
E l'Italia che non riesce a offrire se stessa in questa fase storica e c'è grande domanda di un maggiore ruolo dell'Italia per ragioni che non abbiamo tempo di approfondire da parte della Francia da parte della Germania e da parte di Francia Germania congiuntamente
E per quanto riguarda in questo quadro il tema posto dal dottor Romiti ed altri
Quando entrare concretamente da parte italiana nella Simonetta unica beh devo dire le decisioni di Verona di una settimana fa che sono state molto importanti
Diminuiscono le probabilità che paesi che entreranno un po'più tardi debbano nel frattempo affrontare disastri
Ma non diminuiscono la severità della prova d'ingresso ne diminuiscono a mio parere il fatto che è comunque molto vantaggioso per un Paese entrare fin dall'inizio
Perché io penso che per l'Italia possa essere meno faticoso meno rischioso più vantaggioso entrare con i primi e non con i secondi
Perché
Malgrado la definizione di questo nuovo SME
Ci saranno pur sempre delle reazioni dei mercati il giorno in cui verrà pubblicata la lista dei paesi che entrano subito reazioni dei mercati che non saranno favorevole a coloro che non entreranno subito
E quindi il risanamento mancante di finanza pubblica sarà in salita perché i tassi di interesse probabilmente saranno più svantaggiose che come lui abbiamo scusi la possibilità di farcela
Compatibilmente col col nostro mondo con i problemi che sappia
L'avremmo certamente avuta dottor Vespa nell'estate del novantacinque quando è diventato chiaro che la verifica sarebbe avvenuta nella primavera del novantotto sulla base dei dati del novantasette io da allora sostengo
La necessità di accrescere un po'l'ambizione del programma triennale novanta se novantacinque novantasei no scusi novantasei novantasette novantotto per arrivare al tre per cento di disavanzo sul PIL nel novantasette e non nel novantotto certo ogni mese che passa diventa più difficile credo che non sia un obiettivo impossibile credo soprattutto che un anno dopo non alleggerirebbe la difficoltà del percorso
Ma determinerebbe anzi una maggiore difficoltà per via dei tassi d'interesse per via forse di una reazione psicologica avversa nel Paese una volta che apprendessimo che altri entrano all'italiano
E anche perché è prezioso per l'Italia non perdere il contatto col Belgio che il più vicino all'Italia dal punto di vista di di questi parametri allora affrontare l'esame di ammissione
Con il Belgio per una serie di ragioni rende più probabile anche all'Italia il superamento dell'esame anziché offrire il proprio petto singolarmente isolatamente alla valutazione un anno dopo quindi grande importanza secondo me anche se non è necessariamente un grave disastro nazionale
Ritardare di un anno o due ma grande importanza dell'arrivarci tempestivamente
Bene grazie
Lei dottor Romiti non dei rischi allo stato degli atti di fare il presidente del Consiglio quindi è un po'più Maris diciamo un po'più libero nella nell'agenda ecco quale letterina spetterebbe sottolinei sotto il cuscino del prossimo Presidente del Consiglio
Ma io voglio essere anche nella risposta un po'trasgressivo voglio essere un po'indisciplinato
A me non mi interessa o mi interessa fino a un certo punto quale sarà il Governo che dopo queste elezioni si costituì era a me interessa invece che si mantengano se vengano sviluppati quei processi cui ho fatto cenno nella mia precedente
Nel mio precedente introduzione
Io vorrei chiudere questa mia partecipazione a questo convegno che ripeto trovo essere stato di grande utilità per il risveglio proprio di certi problemi nei confronti dell'opinione pubblica
Volevo credere questa mio intervento facendo un appello in particolare ai giovani ai giovani di tutto il nostro Paese in particolare ai giovani del Meridione perché poi alla fin fine non è che il governo e stiamo qui ad aspettare quel che il governo si costituita possa mettere in essere i procedimenti adatti
Ci vogliono la pressione i governi come i parlamenti che rappresentano sopra tutti i parlamenti che rappresentano la comunità dei cittadini
Ecco senta hanno la spinta la la pressione soprattutto di questo mondo giovanile italiano che oggi è quello che nelle varie fasce di età è quello che rischia di più indipendentemente dal ceto sociale se posso far bene opposta al male una delle frasi che più mi hanno colpito nello studio della Confindustria fatto in preparazione di questo convegno è il fatto che oggi non raramente un figlio può pensare di poter arrivare nella propria vita di lavoro nella propria vita sociale a essere in una posizione meglio del proprio genitore
Quindi e la frustrazione più grande mentre invece il progresso la speranza va avanti nel diverso
Allora io dico
Giovani giovani di questo Paese giovani del Meridione
Sappiate non vi lamentate ma sappiate che viviamo in un periodo di rivoluzione e non ho paura di dire questa parola
E il giovane è di natura sempre più rivoluzionario è meno conservatore ogni ente conservatore rispetto alle persone che priorità che per attività sono più avanti quindi stimolati chic
Sì sappiate che essendo in un periodo di rivoluzione
Voi dovete essere rivoluzionari
Voi dovete fare la pressione nei confronti del governo voi dovete avere quel le concetto di responsabilità di cui stamattina qui in questa occasione abbiamo parlato è un appello veramente che mi nasce dal cuore
Non è importante il governo che verrà è importante che questo governo senza che il paese e soprattutto le classi più giovani colori quali saranno i porta con i rischi del futuro del Paese stesso a qualunque classe sociale essi appartengano hanno bisogno che certe cose vengano fatte
Che certe politiche vengano attuate che si tenga conto di quella che lo Stato in queste si trovano io per quanto mi riguarda e pur essendo evidentemente tutt'altro che giovane ma anche avanti voglio essere
Di questo voglio che i giovani mi considerino e mi stimolino e mi critichino se io esprimo forme di conservatorismo
Ma stiano tranquilli che per quel piccolo quella poco poca cosa che posso fare io sarò al loro fianco in quanto loro abbiano il coraggio d'orgoglio e la voglia di rischiare
Grazie dottor Romiti vi prego di di restare seduti qui platea saluta pertanto il dottor De Rita che ha un altro impegno e prego Luigi Abete presidente di Confindustria di salire al podio per la lezione conclusiva
Ho chiesto a verità
Vita messo di parlar male un po'anche Luís ma non mi dimetterò Luís
Anche perché soprattutto quando si è amici si possono dire francamente le diversità di opinioni in modo costruttivo non in modo distruttivo io vorrei cominciare
Col questo può
è una giornata importante perché stiamo al San Carlo è il San Carlo ha dimostrato che i Borboni hanno commesso qualche errore ma hanno fatto anche qualche cosa bella che ne abbiamo potuto utilizzare quindi ringrazio l'amministratore Zoran tendente il Comune
Perché l'attenzione che ci ha dato ieri sera abbiamo trovo sia di utilizzarlo anche nella sua veste tradizionali l'abbia potuto accorsa apprezzare ancora di più
Ringrazio il San Carlo perché ci ha consentito di fare incontrare due percorsi che noi abbiamo messo in azione due anni fa e che casualmente si incontrano oggi
Insieme ad un altro percorso che non abbiamo messo i punti il movimento no voi il percorso della dinamica politica che guarda caso si incontra
Temporalmente domani noi due anni fa dopo la fase
Prima della transizione novantatré novantadue novantatré dopo gli accordi di luglio che erano stati un punto di riferimento fondamentale
Per dare stabilità economica e stabilità sociale a un Paese che aveva perso la stabilità politica e la stabilità istituzionale abbiamo cominciato a riflettere in positivo su quello che si poteva fare di più
Perché le organizzazioni che ragionano ogni giorno anche il sabato ho come oggi
Pensiamo sempre a un obiettivo che sta un po'più avanti sapendo che darsi degli obiettivi significa ottimizzare le proprie energie limitare le proprie prudenze superare le proprie abitudini e ci siamo dati due obiettivi come centro studi una riflessione sulla mobilità nei rapporti col mercato la solidarietà e come linea di politica economica di Confindustria un'attenzione rinnovata e crescente al Mezzogiorno
Ai problemi del dualismo del Paese cercando di mettere in rilievo come i problemi del dualismo del Paese vengono spessi vissuto vissuti solo come problemi di quelli che stanno al denominatore del dualismo senza capire che i problemi sono comuni perché sta sopra e per chi sta sotto per motivi uguali e differenti
E quindi che il rapporto di un Paese moderno o si risolve nella sua complessità e globalità oppure si con il rischio di non risolvere per nulla
Abbiamo fatto partire questi due percorsi il secondo ci ha visto impegnati con iniziative anche di politica
Sindacale di politica di relazioni industriali con una nuova normativa sugli automatismi
Per gli investimenti nelle aree deboli non non solo del Mezzogiorno Obiettivo uno Obiettivo due che sta funzionando che è una meraviglia
Perché
Pur non essendo ancora la perfezione rappresenta
E il caso in cui gli automatismi tutelare i deboli non tutelano i forti
Rappresenta l'occasione in cui gli automatismi eliminano discrezionalità burocratiche
Ho
Altri tipi di discrezionalità e tutela no
I piccoli e non i grandi e che proprio per questo è un esempio di come la contraddizione del rapporto che emerso in qualche modo dall'intervento di De Rita è veramente un po'kafkiano dedita da un lato vuole la responsabilità e dall'altro si preoccupa che le regole
Siano figlie
Di qualcuno che l'UE non non sa chi sia quando le regole sono figlie nostre sono figlie dalla nostra cultura del nostra partecipazione del nostro
Della nostra soluzione l'impegno e sottovaluta il fatto che le regole delle volte servono a bloccare
Posizioni di potere precostituite altre volte servono ad aprire a nuove posizioni di competizione di sviluppo di solidarietà e che quindi non c'è la regola tra virgolette in astratto
Perfetta ma c'è la regola per il tempo dato nel momento dato per l'obiettivo da e allora abbiamo iniziato questura Scotti oggi ne abbiamo fatti incontrare a Napoli ma casualmente casualmente e opportunamente perché abbiamo messo insieme le due problematiche sullo stesso tavolo e le tavole rotonde di ieri e di oggi ci hanno consentito di valorizzarle ringrazio
I partecipanti in modo particolare coloro che adesso hanno anche la presenza di sentire queste mie riflessioni finali ci hanno consentito di
Presentarle come un percorso
Separato da un punto di vista concettuale monetario da un punto di vista strategico
è stato detto già più volte ieri pomeriggio da Carlo Callieri oggi dal dotto comica ed altri che il dibattito sul titolo anche qui corre il rischio di essere un po'
Come dire
Stressato rimettere in moto l'Italia non significa che non ci sono degli italiani che sono in moto non significa che non ci sono delle realtà il mondo dell'impresa
Il mondo del lavoro competitivo
Delle realtà territoriali delle amministrazioni che non facciano qualcosa in più di quello che facevano ieri e che non lo facciano meglio rispetta conosce come ieri significa che il sistema Paese l'Italia purtroppo non sia coi messa in moto
Ed è la presa d'atto di una risposta organica la complessità
Non è sufficiente che molti ho tanti attori di una società complessa per usare la terminologia di verità si mettano in moto se il sistema non riesce a mettersi in modo in modo da consentire a questi attori di esprimere le proprie potenzialità e di supportare promuovere istigare comprendere tutelare e quelli che invece in questa situazione non riescono a esprimere se stessi
E allora io penso che abbia fatto proprio bene a scegliere questo titolo che mettere in moto l'Italia e abbiamo mo'fatto bene
A presentare un insieme di ricerche ieri ne abbiamo discusse alcune stamattina c'è quella tavola rotonda finale affatto
Sintesi di queste perché noi non ci siamo voluti bloccare solo sul
La mobilità come mezzo
Cioè non abbiamo fatto una ricerca come non le facciamo spesso non voglio dire mai
Semplicemente perché ci conveniva cioè ci serviva dire che il paese era poco mobilio era immobile per avere un po'più di potere contrattuale quando andiamo a fare le relazioni industriali o quando andiamo a discutere di flessibilità con questo o quel governo
Ma abbiamo voluto mettere in evidenza il problema della mobilità come problema
Complessivo come problema diffuso e quindi non solo la mobilità come mezzo per raggiungere certi risultati ma la mobilità come valore di una società moderna di una società aperta di una società competitiva di una società solidale
Ed io
Su questo vorrei spendere
Qualche parola perché che l'Italia oggi sia come sistema ancora una società tendenzialmente bloccata mi sembra
Più che evidente emerge dalle ricerche
La posizione sociale dei giovani deriva più dalla nascita che dal merito e dall'impegno
L'accesso alle professioni è filtrato dalle convocazioni che si considerano vi è più auto consistenti
Il lavoro viene cercato attraverso reti amicali quando non clientelari piuttosto che per reti funzionali
L'economia fa ancora riferimento per oltre il cinquanta per cento non al mercato
Ed è in mano pubblica direttamente o indirettamente
E quindi soffre e produce i problemi che un'economia non di mercato produce al mercato ed alla società
De Rita ci voleva il dibattito se noi fossimo
Un po'come dire
Utopici un po'retrò un po'ritardato i volevo dire io ma onestamente non penso che si riferisse così
Da quando poniamo i problemi della società aperta io che non sono
Come dire il promotore cultuale a Società aperta né mi permetto di
Competere con la buonanima di Popper
E non posso neanche essere considerato un esecutore perché la Società aperta e figlia di una cultura e di una politica di società Berta non certo dei protagonismi individuali o collettivi di ciascuno di noi a De Rita io farei notai che il problema che la società aperta è diventata anche società densa
Teoricamente vero c'è un piccolo particolare che la società aperta tua non esiste
Ce lo immaginiamo che esistono società
Che ha in qualche manifestazione si è manifestata con i criteri della Società Berta ma che ha tutti quei vincoli che dicevo prima chi nasce povero più probabile che non diventa ricco e questo negli anni cinquanta degli anni sessanta in Italia non è avvenuto se no noi staremo qui
Chi vuol fa un mestiere deve apparentarsi
Chi vuol fare mercato
Deve combattere per chiedere il mercato
E per competere nel mercato
Il problema un problema culturale il Paese ancora non ha i valori della società
Non li ha anche del livello del dibattito se mi consentite non dico quello politico quello politico oggi non lo tocco perché la nostra autonomia noi la dimostriamo la pratichiamo
E ne siamo gelosi
In termini di autotutela
Ma si vede dal livello del dibattito io ero dibattito ognuno parla dei problemi a Società aperta degli altri
Non parla mai di problema Società aperta che riguardava se stessi
E anche alcune dichiarazioni stamattina di Cofferati lo dimostrano chiaramente
E quindi la prima riflessione lo abbiamo posto un problema sulla mobilità come valore non solo come strumento abbiamo proposto un problema
Di attenzione alla mobilità per il mercato e alla mobilità della solidarietà
Abbiamo rinnovato quello che abbiamo scritto e detto negli ultimi anni in Confindustria
Che per fare una società aperta che funziona e che sia competitiva e solidale il mercato serve alla solidarietà come la solidarietà serva al mercato
Il mercato sembra la solidarietà perché sono un mercato che funziona produce ricchezza e lo distribuisce in modo il più possibile giusto il più possibile altrimenti la solidarietà diventa assistenzialismo
Quando la discrezionalità politica è gestita spesso mal gestite
E la solidarietà serba mercato perché una società delle intelligenze noi veniva ricordato prima
L'orgoglio il senso di appartenenza
La libertà di essere se stessi è un valore che serve per produrre bene quindi un valore che serve per lo sviluppo del mercato
E qui rischio che abbiamo che se noi non acceleriamo questa transizione culturale del Paese novità società bloccata regrediamo ancora a società né un feudale
Perché nella società perfetta il rischio neutro Dalisi mi è fortissimo
Quando i soggetti diventa noto consistenti quando non ci sono poteri chiari quando non c'è un po'un testo condiviso ognuno fa come si faceva del Medioevo
Occupa un pezzo di potere e poi negozia con gli altri
E ovviamente questo il fenomeno più trasparente più legittimo ma anche più dissociativo di spartizione
Allora
Quando parliamo per esempio e qui passò la seconda categoria di considerazioni di mobilità nel mercato inteso come flessibilità del mercato del lavoro quindi di regole
Per il mercato ma di regole per la solidarietà noi facciamo un caso classico in cui la regola aiuta i deboli aiuta a quelli che hanno maggiori problemi consente maggiore giustizia perché la vera risposta a cui Cofferati non dà la vera domanda cui Cofferati non dà una risposta e se in mancanza di una contrattazione intelligente finalizzata temporanea trasparente in assenza di questo che cosa c'è c'è un lavoro o peggio ancora c'è il lavoro nero il precariato il lavoro nero il precariato sono figlie della mancanza di regole adeguate della mancanza di regole contrattate della mancanza di regole flessibili allora il problema
Calamo posto con la seconda linea di riflessione quella facciamo
Un'applicazione sono d'accordo a non fare eventi ma per non fare le arti bisogna fare delle cose nuove ogni giorno perché se le cose nuove ogni giorno non si fanno quando si fa una cosa nuova quella diventa di per se stesso un evento quasi ovunque su un evento spettacolare o l'ha detto prima
Benito Benedini presidente
Fatti attuativi dell'accordo di luglio ma che siano rapidi che siano contrattati che siano temporanei
E che siano finalizzati al caso per caso
Non facciamo nient'altro che proporre alla regola
Non dinamica la sostituzione di una regola dinamica
E nella contrattazione che tegola dinamica diamo il massimo di responsabilità il massimo di potere e il massimo di garanzie alle parti sociali che devono trovare le modalità per coniugare il dinamismo della regola con l'obiettivo
Del mercato e della solidarietà il problema vero che questo contratto l'aviazione impresa vedi Bruno tutto cioè delle domande che dimostrò che tu giustamente fa il giornalista perché non c'è bisogno di nient'altro che lasciare all'interno di un contesto definito gli operatori liberi
Di contrattare una regola non di decidere un comportamento unilaterale
Non abbiamo mai detto che vogliamo una regola generale che liberalizza comportamenti individuali lo abbiamo detto e riteniamo nel ma io che ci sia la possibilità per stabilimento regole individuali contrattate tra le parti per favorire i processi
Di mercato del lavoro di flessibilità del salario che non possiamo decidere né io né Tele Tronchetti
Nei
Nessun altro di quelli che sono qua dentro perché lo decidono un imprenditore e l'avvocato UE con le assistenze collettive delle associazioni in quel momento
In quel caso in quel settore e la regola oggi ha bisogno di una priorità e domani ha bisogno di una piega diversa per i motivi che prima ci ricordava anche Tronchetti allora
Noi dobbiamo fare un salto in avanti nella operatività di questa cultura evidente stato evidente oggi e ieri che all'interno del sindacato ci sono posizioni notevolmente riversi
Ed è altrettanto evidente che da queste posizioni diverse le abbiamo posso usare questo termine tollerate
Compatibile
Seguite
Per questo periodo perché non volevamo assolutamente che questo diventasse una discriminante che poteva essere una discriminante tra virgolette politica ma dato che domani
Fortunatamente si vota io non penso che il giorno dopo faremo immediatamente un'altra votazione indipendentemente dai risultati che c'è qualcuno che lo dice in giro però penso che lo dica senza pensarlo perché altrimenti evidentemente c'è un problema per chi lo dice non per chi lo sente
E
Noi dobbiamo dire al sindacato che noi alle lettere senza data che abbiamo inviato nei mesi scorsi faremo seguire lunedì mattina una lettera con
Cioè inviteremo il sindacato a dare attuazione operativa per questa parte agli accordi di luglio chiamandoli in Confindustria
Un certo giorno a una certa cura invitandoli a discutere con noi di una cultura di regole contrattate
Con cadenze flessibili con priorità di sviluppo ed occupazione capisco che questo potrebbe creare un problema all'interno del sindacato potrebbe fare emergere anche all'interno del sindacato come nella società italiana
I progressisti e conservatori
Perché probabilmente tra di loro tra di noi tra gli altri ci sono oggi queste due categorie posso chiamarli trasversali ma il momento di farlo emergere comunque io che sono stato colui che ha accompagnato il processo di
Superamento della scala mobile avviato positivamente da Sergio Pininfarina e ha trovato nella unitarietà dei rapporti tra le parti sociali il punto di coagulo per garantire uno sviluppo all'impresa e lavoratori che lavorano in una società in transizione in instabilità politica io prima ad andarmene la carta la voglio vedere cioè voglio vedere chi sta dalla parte del
Lo sviluppo e che sta davanti semplicemente della burocrazia perché dopo l'altra parte c'è solo la burocrazia
E d'altra parte non chiediamo niente di nuovo meglio non proponiamo niente di nuovo perché non lo chiediamo niente per noi noi offriamo delle opportunità di impegno nostro per favorire un impegno di altri per creare condizioni di maggiore sviluppo
Perché nei contratti di lavoro ci stanno già i cosiddetti contratti di emersione cioè i sindacati di categoria hanno preso atto che in certe zone ci sono delle situazioni di non rispetto al il contratto e hanno consentito a quelle imprese che sono quindi rate fuori dalla legge fuori dalle regole se non situazioni di precariato totale
Di avvicinarsi alla regola del contratto in due tre anni
E lo ha mi spiegate
Cioè Cofferati non riesce a spiegare a D'Antoni via Larizza e sicuro meno spiegare anche a molti dei suoi per cui dovreste invitato a un dibattito a CGIL prima andarmene per andare a vedere in faccia voglio dire il livello del dibattito su questo le stelle perché
Una persona che lavora in precariato
In un'azienda promossa fuori dalla legge abito a tre anni per cantare nella norma del minimo contrattuale
E un nuovo imprenditore nuovo giovane un operatore una grande impresa che vuol fare un nuovo investimento che è esattamente la stessa cosa perché i nuovi investimenti sono un rischio sia dei ridicoli che per i grandi togliamoci questa cultura che da dove sono gravi sono più forti sono più far ma c'hanno molto più problemi e quindi le loro se si compensano o comunque potenzialmente si compensano uno devo Falbo investimento non può utilizzare questa opportunità c'è chi vuole stare dentro la regola negoziando il contratto
Per avere un percorso di start-up compatibile con lo sviluppo
Non deve essere preso in considerazione chi comincia non rispettando le regole e poi
Costretto probabilmente perché se ne fosse costretto glielo farebbe data la cultura dalla quale partito si adegua la regola ha diritto a tre anni per adeguarsi ai non perché l'ha deciso una legge dello Stato perché
Deciso un contratto nazioni collettivo nazionale di lavoro firmato e proposto dall'età c'è un problema oggi purtroppo che bisogna fare esplode e chiarire anche all'interno del movimento sindacale
Perché come ho detto prima anche all'interno metto sindacale ci sono tendenze di innovazione tendenze di sviluppo tendenze l'impegno che sono io penso largamente maggioritari e ci sono culture burocrati e come spesso capita se non si fa esplodere il problema
Il vagone più lento rallenta la velocità di tutto quanto il punto il convoglio
E allora questa la nostra proposta
Un contratto per la creazione di impresa che identifichi deroghe contrattuali temporanee
Caso per caso
Contrattate
E decise in tempo reale perché sono decise quando il mercato è cambiato e inutile decide
Quindi una cultura della responsabilità ed è la regola perché questo è il caso classico in cui responsabile regola si incontrano e non solo alternative
E poi è vero che le grandi imprese hanno maggiori differenze perché hanno il contratto aziendale ma dato che non tutte le imprese
Sono grandi non tutte ripresa tale contratto aziendale paradossalmente le piccole imprese che sono quelle che noi vorremmo promuovere nel Mezzogiorno dalla mancanza di questa opportunità sono maggiormente penalizzata perché io gradi impresa la differenza la posso fare avendo potere contrattuale differenziato sulla salario aggiuntivo io piccola impresa che non a quelle condizioni la differenza non la faccio e quindi paradossalmente con un meccanismo bloccato noi non danneggiamo le grandi intese
Che investano che possono investire nel Mezzogiorno Nonda leggiamo le imprese multinazionali che potrebbero essere attratte nel Mezzogiorno ma danneggiamo le piccole imprese che possono nascere o che possono investire nel Mezzogiorno
Giustamente il sindacato anche la parte
Più riflessivo siamo questo termine che dopo gli ho detto che è conservatore ma questo l'ha già detto indirettamente dotto Comit io gli ho messo in italiano pistole anche Vespa ha detto quindi
L'autorità in campo un'altra cosa ha fatto un copriletto a lei sindaco Bassolino indirettamente senza entrare nel merito per l'orgoglio che ha saputo restituì alla città quindi io mi ha e mi accomuna questo a questo giudizio del dottor ride dico che chi sa fare cresce di nuovo consenso sociale orgoglio quindi scultura di cittadinanza è certamente una persona che non è conservatore non so se D'Antoni e il che ci salva anche l'anima perché sappiamo che in ogni schieramento non solo in questo ma anche dell'altro dei conservatori e dei tra virgolette progressisti
Ce ne stanno dell'uno o dell'altro tipo a iosa insomma e quindi c'è una par condicio sostanziale voglio dire che è molto più fondamentale della par condicio fondamentale
Che d'altra parte noi che ci va a cercarlo di Parma parlare quel sabato perché normalmente ragioniamo di giorno e quindi non possiamo come dire impedirci questa attività che peraltro anche un po'pesante da un punto di vista di impegno
Associativo
Quindi inviteremo il sindacato al tavolo a data
Rapida per verificare se dentro al sindacato c'è la possibilità di superare queste incrostazioni burocratiche conservative che delegano contraddittoriamente una posizione di attenzione a questo problema e se la parte maggioritaria responsabile impegnata se la sente di andare avanti col mondo dell'impresa così faccio anch'io la staffetta ho aperto ho ricevuto un problema avviato da Pininfarina l'ho chiuso approfondire nuovo
Capitolo di questo discorso e lo ha finito alle mani solide e
Apprezzate di Giorgio Fossa
Terza e penultima considerazione voi fare e sulla governabilità guardate che è stato detto prima che noi abbiamo bisogno di una governabilità politica
è ovvio che se non ci sarà cosa non auspicabile una governabilità politica
Avremmo la necessità di una governabilità
Assunta
Con ma un'accelerazione dei processi di riforme istituzionali
Perché un Paese non può stare nella
Ingovernabilità pure la governabilità precaria per troppo tempo
E penso che questo sì a una responsabile tutte le forze politiche indipendentemente dai due poli o dai gli altri Poletti popoli autonomistica sono in competizione e da lunedì prossimo da martedì perché dicono che lunedì
Verificare bene la situazione se c'è uno che e questa spia auspicabile avuto la maggioranza chiave durare del Parlamento chiedetegli coerenza sull'agenda delle priorità dell'Europa dello sviluppo se non c'è e non accettiamo il principio che cominciano un gioco
Un balletto perché il balletto l'abbiamo visto ieri sera ed era il balletto fondamentale quello della lotta fra l'oscurantismo e la modernizzazione
E allora
Io penso che ci sia certamente una esigenza di
Accelerare il processo di transizione
E penso
Per ultimo che accanto a questo bisogna però accelerare anche il processo di attenzione allo sviluppo sappiamo che la mobilità è un mezzo mai alcun valore un valore per il mercato un valore per la solidarietà
Sappiamo che dobbiamo promuove l'impresa per promuovere sviluppo per trovare occupazione e che dobbiamo creare regole e condizioni cultuali e
Normative per favorire questo processo sbuca Rizzardo responsabilizzando le Autonomie locali da lì la proposta certamente utilissima del sindaco Bassolino di sperimentare suonava
Quante volte ci siamo incontrati sindaco io lei Callieri sindacati in questo anno l'unico passo avanti l'abbiamo fatto rispetto a due anni fa e che non si manda definì su John
Ogni volta sollevando le ire ma al di là di questo purtroppo questa proposta ancora non è partita speriamo che parte c'è un dibattito generale
Che dobbiamo attivare c'è un problema di governabilità
Che speriamo venga realizzata per via politica per la via naturale per la via del primato della politica e dell'assunzione di responsabilità di alcuni cittadini rispetta
Tutti i cittadini ma che laddove questo non fosse deve trovare una accelerazione in termini di riforme elettorali
Istituzionali comportamentali anche comportamentali
Perché non possiamo metterà a rischio il nostro processo di modernizzazione semplicemente perché la politica non riesce a modernizzarsi e infine però bisogna ridare compatibilità finanziaria paese
E io non voglio far
Strutture con una
Commento che può sembrare
Non
Non di apprezzamento nei confronti delle autorità monetarie però problemi problema Cerba abbisogna che lo poniamo in italiano visto che stiamo ponendo italiano tutti problemi quello con la politica quello col sindacato poniamo il problema italiano con le autorità monetarie e con il mondo dalla finanza
Il rapporto di convenienza che c'è tra rendita profitto e lavoro in questo Paese è la condizione o la precondizione fondamentale per rompere l'immobilismo di questo Paese perché un Paese in cui chi non lavora occhi non investe o chi fa finta di lavorare ho Chi investe solo in rendita guadagna molto di più di lavoro e di mischia è un Paese che ha difficoltà a diventare più mobile nonostante tutte le innovazioni culturali che noi possiamo introdurre
Quindi ci serve governabilità ci serve concertazione attiva dinamica continuata
Tra le forze sociali ma ci serve anche una situazione finanziaria che promuova lo sviluppo voi ricorderete che io mi sono permesso di indicare cinque rendite
Che ostacolano la cultura della modernizzazione del nostro Paese l'ultima la più importante ce l'ha ricordata prima con quella
Attenzione che
Sa esprimere in questione dice sai compiti quando Jacques detto come gli ha detto ai giovani è vostro
La responsabile di affrontare il cambiamento di questa rendita la vendita ontologica la vendita di un Paese in cui chi sta un posto c'ha sempre più potere di chi sta fuori da quel posto dovunque e qualunque sia il posto pubblica e se mi consentite spesso anche privato
Ma Qatar questo c'era e di la finanziaria light da burocrati e la rendita assistenziale
Ci sono le rendite che penalizzano il Paese e che creano i dualismi allora io penso che le imprese che esportano letto che ogni volta che noi diciamo che bisogna abbassare il costo del denaro tutti dicono questi imprenditori come sono beceri non lo di noto che lo dice qualcheduno poi c'è qualcuno che evidentemente come dire obbligato a scriverlo perché altrimenti non si capirebbe essendo persona intelligente perché lo scrive
E e dicono sempre la stessa cosa guardare che le imprese che esportano attuale imprese sono do alzate le imprese che esportano non c'hanno il problema del costo del denaro quella che si sono internazionalizzate non hanno il problema del costo del denaro quindi lasciate violato lasciato i Cobas soffermò indifferente le imprese che sono state compresse quelli di alcuni settori che vivevano sulla domanda interna o sulla domanda pubblica quelle che hanno situazioni di appesantimento maggiori perché si sono introdotto ad un momento in cui investivano nel da fasi di recessione
Non cambiano il loro destino per un mezzo punto un punto in più di tasso di interesse sei mesi primo sei mesi dopo noi se mi consentire questo orgoglio siamo troppo intelligenti
Per discutere di questo problema soltanto perché dobbiamo tutelare un legittimo e doverosa interessa e rendere competitivo il costo del denaro della nostra impresa anche perché noi sappiamo che l'unico modo serio per renderlo competitivo aumentare il mercato dei capi tali aprire la borsa fare come di investimento diretto non è quello di pagare l'X per cento almeno una cosa è comunque costa sempre tanto rispetto a quello che rende il problema problema del Paese
Ed è un problema soprattutto del Mezzogiorno e questo bisogna che l'UDC cominciava di la voce alta
Se noi teniamo bloccato il Paese sul piano delle politiche finanziarie monetarie per troppo tempo noi aumentiamo i dualismi del Paese possiamo dire che abbiamo fatto un'operazione chirurgicamente perfetta peccato che il malato è morto
E dato che qui non si chiede alle persone che sono responsabili di delegare
La loro responsabilità Lolo prudenza ma si chiede di interpretarla in una logica di attenzione alla complessità
La logica che superi la cultura dei due tempi
Che sono sempre stati comodi per chi deve decidere
Al secondo tempo in una logica che superi ho editi nuovi totem o nuovi automatismi questi sì deleteri in una fase storica nella quale non sappiamo se hanno ragione quelli che dicono le prossime sì ci sarà un recupero dell'economia internazionale o ci sarà un rallentamento ulteriore
Noi ci potremmo trovare a un bivio
Per cui la nostra inflazione scende ma persistendo alto al posto del bravo scende meno di quello che prevedevamo perché io non vi ho commentato gli ultimi dati perché gli ultimi dati paradossalmente cominciano a a segnalare questo rischio in alcuni casi e da quell'altra parte ugualmente amento che si può accelerare dell'economia reale e può diventare rischio di recessione
La politica monetaria alla politica di bilancio della politica di di disco tre gambe dello stesso tavolo bisogna che si muovono tutte e tre non si possono muovere soltanto due
è questo il problema morale prima che politico che noi sottoponiamo quando discutiamo dei tassi di interesse perché se fossimo come non siamo
Come non siamo malpensanti
Diremo quello che mi ha scritto un signore
Che però conosce sabbie finanza
E me l'ha detto io lo uso ma l'uso per dire che
C'è anche chi pensa male nella società moderna
Quando fomentato al nove per cento il tasso di sconto
Il rendimento netto dei Bot era del dieci virgola cinque per cento oggi dell'otto per cento ciò significa che il mercato ha battuto i tassi a breve i due punti e mezzo
E allora questo signore ma chiede ma scritto stopper documento ma detto ma non sarà che i tassi dell'impresa aumentano
Perché con una politica di blocco
Sì di fatto protegge o meglio sicura un sistema che è ancora troppo poco privato e che il sistema bancario italiano
Cioè non sarà questo anche un motivo per il quale
Nel misunderstanding delle decisioni si pone un problema ecco io non lo voglio pensare
Però dato che domani mattina lo chiamiamo alza un sindacato qui proponiamo le nostre disponibilità
Cerchiamo le loro verifichiamo chi c'era chi non ce l'ha quel punto se Cofferati decidere Falcones da dove peggio per lui perché io sono convinto che il sindacato si muoverà nella direzione giusta e se i sindaci non solo lei ma gli altri
Delle città del Mezzogiorno aprono delle attività operative sbuca disavanzi nella in non investimenti noi prendiamo rinnoviamo l'impegno dispiacere soggetti attivi del protagonismo sociale perché questo è il modo con cui tuteliamo i nostri obiettivi di imprenditori e quelli di cittadini
L'Europa dobbiamo agganciarla presto ce l'ha detto Mario Monti anche perché le OPA il nostro unico vero grande lasciapassare per la modernizzazione se noi perdiamo l'aggancio con l'Europa non solo c'abbiamo i posti in più
Ma perdiamo culturalmente quella cosa che tra i primi abbiamo individuato come punto di riferimento per facilitare un Paese moderno è un Paese unito evocherà questa tavola rotonda e dal dibattito di questi giorni
E l'ha detto anche Pietro Marzotto nella sua relazione lo ringrazio per l'impegno che ha svolto in questi due anni Confindustria perché fa il vice presidente è un po'più comodo mi fa il consigliere incaricato centro studi vicepresidente fa vicepresidente quando ritiene di farlo e se lo dice il presidente se tu presidente beffa il dibattito soprattutto il Consiglio certo sui decido pure per tutelare come dire le ricerche la cultura e l'innovazione quindi deve pure produrre tra virgolette
Qui deve faticare per usare un termine napoletano detto mi sembra ben usato nel caso di Pietro Marzotto come ci ha ricordato Marzotto
Confindustria più volte sostenuto che il mercato non è di destra come una vecchia cultura continua a credere così come non è di sinistra la gestione sociale dei servizi pubblici l'attenzione alle fasce più deboli del Paese insomma quella che noi chiamiamo solidarietà
E in questa capacità di sintesi macchina dice risposta in termini di modernizzazione io sono convinto che Confindustria andare avanti anche nei prossimi anni altrimenti il paradosso di dal e hanno di un Paese che vuole tutelare i più deboli riesce a garantire solo i più forti diventerà una grande triste tragedia nazionale grazie
O la