Manifestazione pubblica del PPI con il Segretario Nazionale Gerardo Bianco, tenutasi al Teatro Agusteo di Napoli

Duro
Anniversario
Amnesia stanno si accomodi altri hanno sul ci sono ancora
Scortesia al Brasile signor Antonioli salire su
O sulla sinistra dicendo al terrorismo
L'onorevole De Mita
Allora io frenata Robinho
Bisogna liberare gli inglesi non sono angeli dell'Islam radicale grazie al Senato
Come
Masi torniamo infine c'è gente fuori
Sono al piano superiore ma passivamente orientale non va ad aiutare la gente insomma a possibili
Mi volete spostarlo al piano superiore o sulla sinistra
Certo e definito Mura dice
Io nella folla tutti i parlamentari decisioni lo ringrazio risalendo
Grazie all'onorevole Patrizia Toja Angelo al di là della NATO
Risarciva gli amici dei genitori ai figli si
Sei grazie agli amici e alleati alle gli amici del volontariato dell'associazionismo ringrazio ovviamente tutti i dirigenti del partito della città e della provincia
Saluto l'amico Nicola Martino responsabile della CISL e l'amico Pasquale Losa
Possiamo e poi
Le luci scusate ma anch'io ha spento le luci
Con
Saluto anche i rappresentanti
Degli altri partiti ho visto Barbarisi ho visto anche altri amici
Noi iniziamo
Un soldato sugli spalti prodotti gli antagonisti allora iniziamo nell'attesa che venti dagli altri amici
Per un breve saluto io le do la parola a un giovane Roberto Cogliandro che porta il saluto dei giovani popolare di Napoli dalla politica
Bianco
Dove sta con gli atti
Quello
Buongiorno porto il saluto dei giovani popolari di della provincia di Napoli ed è la città di Napoli
Abbiamo pensato di rivolgere un favoloso
Saluto a tutti i presenti
E abbiamo stilato una lettera che sarà consegnata al segretario provinciale dottor Salvatore piccolo io al segretario regionale onorevole Giuseppe Gargani la lettera così città i giovani popolari Napoli e provincia con firma non lavoro sostanziale adesione ai recenti scelte operate il complesso quadro politico istituzionale regionale provinciale visto l'impegno dei cordiale il nostro movimento la passione politica profusa le molteplici energie giovanili presenti ed altresì la necessità di una più costante presenza di una legione di interno il mondo istituzionale e sociale il nostro movimento rivendica una maggiore presenza all'interno il quadro politico programmatico che possa realizzarsi altresì con una reale partecipazione elettorale alle prossime consultazioni politiche grazie
Diamo la parola orale un segretario provinciale Salvatore dicono a lui e a tutto il partito a tutti i militanti a tutti voi dal ringraziamento per queste meravigliosa manifestazione per tutti la parola di crescita capita in quest'ultima
Onorevole Bianco
I popolari di Napoli ci sono sono qua con la voglia di esserci e di crederci
L'abbiamo voluta con tenacia
Con convinzione questa manifestazione
L'avevamo ideata
Prima che ci fosse lo scioglimento anticipato dalle Camere
Era nata questa manifestazione
Per spiegare all'opinione pubblica
E ai nostri militanti le ragioni dei popolari dopo la crisi del governo Dini determinata da Fini e da Berlusconi
Ma l'avevamo tolta
Perché sentivamo la necessità
Di far capire alla città di Napoli che il Partito Popolare non era un'entità astratta ma era un movimento radicato nell'animo della gente
Che stava di conciliando sei con l'opinione pubblica attraverso una qualità di comportamenti misurati sulle idee e sulla capacità di confrontarsi con l'opinione pubblica
Volevamo oggi simboleggiare
Il momento culminante di un processo organizzativo del partito
Era partito otto mesi fa a Napoli da niente
Dopo la diaspora con Buttiglione
Dopo che gli amici di Buttiglione
Avevano usurpato il simbolo avevano trafugato letteralmente il simbolo la sede l'apparato organizzativo i quadri dirigenti noi ci ritrovammo senza niente nella imminenza dovranno attica della scadenza elettorale delle Regionali
Con noi c'era solo la storia del nostro partito con noi c'era la persuasione fa parte del nostro ideali e un gruppo Dinoi insieme a tanti militanti che vi scoprivano la vocazione negli ideali noi ripariamo presso la sede regionale ospitati
Dalla presenza del segretario regionale Galgani feci furani ferimento in una fase difficile e insieme al quale noi preparammo le liste regionali
Io voglio qui ricordare tutti quegli amici che in quel momento non avevano prospettiva organizzativa che si rimboccano le maniche le che insieme a noi
Costruirono una lista è una presenza politica contrastante o il tentativo di annientare la presenza dei popolari e dei cattolici democratici in questa città nella provincia di Napoli
Partimmo da niente
O ha riscoperto lo spirito di militanza un partito che si apre aperto all'esterno un partito dialogante con la società civile
Un partito che ha destato l'attenzione dell'area cattolica e dieci reti moderati
Un partito che ha messo radici e sta mettendo e sta mettendo radici nella società civile e dell'opinione pubblica
Un partito che sta esponendo una classe dirigente che nasce dalle sezioni la città e la Provincia che nasce dalle periferie e nasce con una consapevolezza nuova con una lattina poi la consapevolezza che un partito si crea sulla cultura delle istituzioni sulla cultura della legalità
Sulla cultura del buongoverno
Fuori da ogni la logica caliente rare e fuori da ogni logica intrigante che se introdotta in questo conto nuovo rischierebbe di far degenerare un movimento che sta nascendo e sta nascendo con forza e sulla passione
Di tutti i militanti
Io voglio qui ringraziare quelli della città che hanno avuto la forza di radicare il partito in una città dove la presenza dei popolari e più difficile ricostruire la ebbene oggi quartiere per quartiere sezione per sezione noi stiamo ricomponendo
La presenza qualificata del Partito popolare e ringrazio tutti gli amici della Provincia che con sacrificio compassione insieme a me e ai quadri dirigenti della città e alla Provincia hanno voluto questa manifestazione
Una manifestazione che caduta in un momento particolare assume certo un significato ancora più forte
Il significato
Di dimostrare all'opinione pubblica che il Partito Popolare ha una presenza vitale e vuole concorrere a far vincere il centrosinistra e lo diciamo con chiarezza e con forza
Noi in in questo momento
Applaudiamo
Apprezziamo la nascita di questo grande centro nel centrosinistra questo grande centro
Che si vede incardinati intorno alla esperienza dei popolari nel quale i popolari
Hanno costituiscono un riferimento concreto noi siamo certi che questo grande dicendo che nasce con i popolari con Dini con Maccanico
Con le espressioni laiche democratiche rappresenterà un riferimento forte per l'opinione pubblica ma caro Segretario nazionale
Io sono certo che la visibilità di questo centro doveva essere concretizzata agli occhi dell'opinione pubblica con la presenza del simbolo del Partito Popolare Italiano
Al quale per nessuna ragione noi possiamo rinunciare perché è un simbolo di riferimento perché è un simbolo che aggrega oggi gli elettori e siamo certi che la nostra collocazione nel centrosinistra oggi a un riscontro vorremmo dire a Buttiglione agli amici di Buttiglione a quelli che provocavano la diaspora dal Partito popolare
A quelli che diceva di voler costituire un grande centro la storia oggi ci dà un riscontro il grande scendo sta nascendo ma sta nascendo nell'ambito del centrosinistra intorno al Partito popolare italiano
E questo è un dato che per noi resta fondamentale e noi al centro ci e noi nel centrosinistra
Ci collochiamo con dignità con la forza delle nostre ragioni senza essere succubi a chicchessia con il PDS c'è un rapporto c'è un confronto ma c'è un confronto
Nella fermezza della nostra posizione politica
Certo non sembra i rapporti sono semplici
Sappiamo che con la sinistra democratica e con il PDS in particolare talora sorge qualche intoppo qualche impedimento
E voglio qui ricordare la vicenda del comune di Napoli
Certo quello che è avvenuto e stabilendo
Nel consiglio comunale di Napoli ci lascia perplessi la nostra disponibilità del Gruppo Consiliare del Partito popolare è stata ampia e indiscutibile
Si è misurata positivamente sui problemi la variante di destinazione il problema della nettezza urbana il Bilancio
Abbiamo dato segnali di grande disponibilità e di grande consapevolezza perché riteniamo
Per noi che crediamo nel centro sinistra che non è possibile
Che nella città di Napoli terza città d'Italia capoluogo della regione
Vi sia una maggioranza al Comune che essi che ancora si qualifica maggioranza di sinistra
Se tale dovesse restare noi col rammarico non potremo che essere opposizione ma se come sta emergendo ci sono segnali positivi
A modificare l'attuale assetto politico io a trasformarlo in una maggioranza di centrosinistra bene i popolari non faranno mancare la loro collaborazione e la loro disponibilità
Anche perché siamo convinti
Che un'alleanza in un progetto politici riescono ad essere diffusi nell'opinione pubblica diamo attuale nella coscienza della gente nella misura in cui si sta insieme nelle istituzioni
Nella misura in cui
Io chiedo scusa ma un po'affrettate questo progetta ossidabilità nell'animo della gente
Noi avremo certamente lo dico a Bassolino e lo dico al PDS più facilità
A far capire alla gente la necessità di votare per un'alleanza per arginare la destra dirompente
Di Fini e Berlusconi nella misura in cui nelle istituzioni e innanzitutto nella città di Napoli sapremo stare assieme sui problemi e nell'interesse di questa città è un appello che io lancio nella convinzione
Noi non ricerchiamo posti in giunta noi non vogliamo l'assessore noi vogliamo essere partecipi di un processo politico nell'interesse della città
E per lo sviluppo di un tuo oggetto di coalizione che sta crescendo nella gente e che non puoi incontrare la incomprensione di una situazione del comune capoluogo terrà essa strana
E che deve essere definita amici popolari
Io vi ringrazio
Di questa occasione di incontro
Credete credette la nostra forza oggi è un fatto reale
Andiamo avanti con convinzione con persuasione
Con la forza delle nostre ragioni e dimostreremo al Paese che il Partito Popolare è un partito che alla avere nella storia del nostro Paese un uomo ancora decisivo
Lo dimostreremo io credo a livello nazionale nella prossima competizione e io mi auguro con il vostro concorso dimostrarlo quei a Napoli e in provincia di Napoli grazie
Prende la parola letteraria relazionale destinato agli altri
Campo
Fino cari popolare da parte mia un semplice e breve saluto
Saluto non rituale non saluto consentitemelo commosso
Nel marzo del novantaquattro noi dopo la rottura cui ha fatto cenno piccolo la rottura del partito
Facemmo iniziamo la campagna elettorale in questo locale
So solo io e il gruppo dirigente regionale che c'erano loro quale fatica per riempirlo a metà allora
Abbiamo in questi mesi con molta umiltà
Raccolto intorno ad un'idea il popolare
E oggi questa manifestazione credette mia spontanea
I cartelli lo dimostra
La presenza volontaristica delle sezioni
La ragione le ragioni dei popolari sono forti e sono sentite
E siamo qui dunque a questa manifestazione
Che è di Napoli
Ma nella quale si sente tutto il partito regionale l'apporto e prevalente di Napoli
Dove questo cammino di questi mesi dove l'approfondimento dell'organizzazione intorno a un'idea d'una ragione nuova ha risvegliato il partito che oggi c'è e quindi dico a Bianco che questo umile lavoro che tutti abbiamo fatto e che Napoli in particolare ha dovuto fare perché proprio a Napoli avevamo raggiunto il punto più basso della presenza del partito e ora presente qui
Questa manifestazione che noi avevamo immaginato con una manifestazione organizzativa del partito non immaginavamo quando la pensano allo scioglimento delle Camere e alla campagna elettorale
Volevamo spiegare in tutta la vicenda regionale tutta la vicenda nazionale tutta la questione della crisi di governo
E invece oggi siamo sostanzialmente alla campagna elettorale alla prima grande manifestazione di questa campagna elettorale nella quale dobbiamo fare lo voglio ripetere come un amico di Salerno ieri un popolare un iscritto ha detto ha detto questo che pare si chiama Romano avvocato romano che da due anni non si fa che urlare in politica tutti urlano e noi ragioniamo e noi dialoghiamo
E questo non volare aggiungeva che vincerà chi riuscirà a dialogare con la gente che riuscirà a parlare
Quando in una rissa devo ci si sovrappongono chi vuol ragionare non viene ascoltato
Però si se in quello che vuole ragionare lei insiste parla finiranno le urla perché si stancherà hanno quelli che urlano e resterai chi ragione ha ragionato e continua a ragionare perché ancora fiato per poter parlare
Noi attraverso il discorso di bianco di oggi ragioniamo continuiamo a ragionare e per recuperare i popolari
Che sono andati per una strada diversa che si sono smarriti e io sono esigente nel dire che noi vogliamo recuperare i popolari in buona fede non tutti quelli che sono andati via quelli che in buona fede ci hanno lasciato perché poi darsi che non avevamo identità
La nostra identità era appannata i nostri errori erano prevalenti rispetto alle nostre virtù e noi piangono piano in questo processo in questo travaglio perché il rinnovamento è un processo e un travaglio abbiamo cercato di far venire fuori in maniera più vistosa dei virtù e mettere da parte di di quando le virtù prevalgono sui vizi c'è un rinnovamento
Naturalmente non siamo tutti virtuosi non è solo virtù ma questo processo che è un processo dell'uomo e anche delle forze politiche di diventar migliore il giorno dopo rispetto al giorno prima precedente questo è un processo che noi abbiamo portato avanti con molta umiltà
E oggi siamo qua vorrei dire anche questa cosa
A osservare il partito regionale la dimensione regionale che prima non c'era e oggi c'è dicevamo con qualcuno venendo qui al corteo che noi che veniamo dal contato questo gruppo dirigente prevalente che viene dal contado finalmente dopo tante risse storiche ha riconosciuto la capitale nato
L'abbiamo riconosciuto quindi abbiamo sanato questa frattura abbiamo riconosciuto che il partito se non si fosse radicato nella città nella capitale che ha sempre un contrasto credo anche in Lombardia per la Capitale a sembra un contrasto con le zone interne abbiamo riconosciuto
Che non si poteva rifondare il partito non si poteva ricostruire la sua identità
Se il partito non si radicano nella capitale nella città nella espressione più vistosa del Mezzogiorno
E allora noi festeggiando anche questa integrazione che è una integrazione culturale sembra una battuta ma lo dico sul serio a una integrazione reale
Questo gruppo dirigente che per gran parte del gruppo dirigente nazionale questo è un vanto per la Campania
Oggi osserva questo popolarismo più maturo questa volontà di un partito migliore questa volontà di una identità che si deve affermare i partiti stanno risorgendo
E risorgendo i partiti noi dialoghiamo e ragioniamo
Finiamo per avere una viscosità maggiore un appariscenza più evidente e quindi cerchiamo di essere noi stessi nei confronti di un elettorato che ci deve riconoscere questo e il cammino questo e l'approfondimento che dobbiamo fare nella campagna elettorale che comincia oggi
E rispetto alla quale noi vogliamo riportare un problema soprattutto all'attenzione dell'opinione pubblica e quello del Mezzogiorno di Napoli capitale e del Mezzogiorno che nelle urla di questi due anni passati è sparito dall'agenda è sparito dall'ordine del giorno
Eppure il problema concreto della libertà della democrazia dell'integrazione europea dell'equilibrio economico civile finanziari per il nostro Paese il Mezzogiorno deve essere la parola di riscatto non vuota noi non siamo uno spot noi siamo un partito noi non siamo una persona ma siamo l'identità una cultura e se quindi rilanciamo il primo problema quello del Mezzogiorno come problema di lotta e di battaglia
Noi vogliamo una identità del partito e una identità del Mezzogiorno in Italia e in Europa queste sono le ragioni per le quali il risveglio dei popolari è un risveglio forte c'è un entusiasmo che un anno fa non c'era e io festeggio questo entusiasmo per il quale tanto lavoro è stato fatto
Anche lavoro umile
Ma per il quale i segretari provinciali e il segretario provinciale di Napoli del suo gruppo dirigente in maniera particolare ha dedicato molto
E quindi noi pensiamo oggi di poter andare avanti con una tranquillità maggiore rispetto a quella che nel marzo del novantaquattro registravamo in questa sala questo logorio evviva i popolari
Anche come
Cari cari amici io
Prendo proprio la parola brevemente
In particolare dopo le parole di Piccolo e di Gargani per ringraziare loro e tutti voi
Per aver dato un Cristo segno oggi dopo qualcosa di analogo a Roma qualche settimana fa
Questo segno di vitalità di orgoglio questa voglia di essere nelle piazze di farci vedere come una forza viva e voglio fare solo tre riflessioni Brady facendo un po'da apripista io spero
Alle riflessioni alla conclusione al discorso politico che il segretario politico del partito farà tra qualche minuto
E venendo qui partecipando al corteo
Io tornavo
Con la mia
Mente a ricordi del passato
A momenti di crisi certo non come questi
Ma momenti di crisi che abbiamo conosciuto nel passato quando eravamo tutti militanti della Democrazia Cristiana
Partito che il giudizio storico li valuterà rispetto alle caduti alle critiche di oggi
Tempo
Ricordare che attorno alla fine degli anni Settanta c'era un dibattito in Italia
C'era del sindacato dove io allora avevo un ruolo di responsabilità
E poiché erano tempi metà degli anni settanta quando anche dentro il sindacato io vedevo amici colleghi responsabili sindacali anche allora fu un momento di offuscamento dell'idea dei cattolici dalla DC
Cominciai a vedere qualcuno iscritto anche alla DC che nel dibattito sindacale quando prendeva la parola diceva cari compagni io guarda un po'amici con lo diceva più ed erano tempi in cui si diceva
Ed era la cosa che più mi dava fastidio come militante del partito oltre che responsabile sindacale quando si diceva ma questa esperienza politica
Questo partito
è un partito così radicato nel potere nella sua gestione che se per caso perdette le elezioni e si va all'opposizione questa esperienza è questo partito sparirà
Forse lo ricorderete anche voi molte volte c'era questa riflessione c'era questo pericolo
E certo io
Soffrivo di questa cosa
Perché mi chiedevo market forza politica siamo noi
Se siamo condannati una volta che usciamo dalle stanze del potere a scomparire
Eh io capisco l'orgoglio di chi è stato capace di fare quarant'anni l'opposizione non è sparito
Quando abbiamo perso le elezioni due anni fa e abbiamo avuto la crisi gravissima dalla quale stiamo uscendo
Beh io li sentito queste parole
E le vicende che abbiamo avuto hanno configurato questo rischio di essere una forza politica incapace di accettare la dialettica democratica normale in una democrazia parlamentare
Per la verità non è che non sia scappato nessuno
Soffiando nella barca nella vela pattuglie gruppi di amici ci hanno lasciato correndo dietro al governo e a chi pensava lo interessa il potere per altri dieci anni
Qualcuno
Io io debbo dire che sono un po'superstizioso come molti napoletani almeno così si dice
Adesso ricomincio si comincerà a riavvicinare alcuni
Evidentemente hanno un fiuto molto forte questi dicono cominceranno
Io non ricordo non ricordo se a Gerardo a qualcun altro del partito tempo fa
Quindi una faccia che ricircolata per il primo piano di Pasque di Piazza del Gesù
Ieri si sentì noi date retta però il segno buono perché questo con chi pensa che perde non ci va mai se ritorna qui evidentemente c'è qualcosa che sta cambiando
Se fossimo a Roma vi farei anche il nome qua non lo faccio perché non è vostro quindi non allora cari amici qual è il problema noi abbiamo tenuto
Dobbiamo avere questo orgoglio
Abbiamo passato una burrasca una bufera momenti tremendi
Peppino li ricordava un po'eravamo in una stanza a Piazza del Gesù
Una mattina ci tagliarono il telefono
Questo glorioso Confalone che io spero vivrà per tanti anni in Italia questo glorioso simbolo abbiamo dovuto l'abbiamo dovuto costruire in una notte in una notte lei con un ragazzo che disegnava perché non avevamo neanche il simbolo per presentarci alle elezioni e l'orgoglio vostro
Dei militanti di tutta Italia fece affermare alle regionali il simbolo del Gonfalone tanti voti vennero e facemmo vincere il centrosinistra
Siamo un popolo un partito che ha delle radici che ha delle convinzioni che non debbono seguire per forza chi comanda chissà se la situazione italiana ci avesse consentito di sperimentare un po'di opposizione prima
Certo non per colpa nostra abbiamo governato quarant'anni non c'era una soluzione democratica degli italiani accettavano allora ma se avessimo conosciuto un po'di opposizione prima è un po'di ricambio democratico prima forse saremmo più in salute oggi
Non ci spaventa non ci spaventa nel momento in cui combattiamo per dare il nostro contributo al governo del paese essere stati o poter stare anche all'opposizione
Questo orgoglio dobbiamo riportare fuori dalle nostre sezioni che stiamo ricostituendo con molta fatica in questo periodo
La seconda riflessione io velocissima proprio per farne poi una terza riguarda la vicenda che abbiamo vissuto ai chioschi voglio solo ricordare a voi è stato doloroso
Per alcuni più dolorosa che per altri perché magari hanno fatto qualche errore di valutazione maggiore sulle persone
Ma io non voglio ridurlo a un fatto personale
La scissione dal nostro partito che non abbiamo rotto o gli hanno rotto gli altri
Al di là di come è stata presentata anche dalla stampa in quei mesi in quelle settimane la rottura non è stato un fatto banale un fatto di potere di chi doveva tenere o conquistare il partito la rottura si è fatta su cose fondamentali
Noi non abbiamo seguito chi ha portato ma anima di una storia lunga più di cento anni quest'anima a via dell'anima per spostarla a destra a destra non è il centrodestra mai guardate la storia politica dei popolari dei democristiani dei cattolici che è partita a metà
Ebbe un momento forse formidabile di indicazioni e di aggregazione alla fine dell'Ottocento con la grande enciclica sociale dare la con la Rerum Novarum Roma parti prima
Con le lotte dei cattolici italiani
Che furono i promotori dentro lo Stato liberale dell'accettazione delle prime leggi sociali quando lo sviluppo industriale teneva le masse popolari in condizioni di miseria e di estranea azione totale
Con orgoglio noi abbiamo sempre ricordato che la prima legge sociale dello Stato italiano
Una legge che regolava il lavoro dei minori nelle fabbriche industriale
La prima legge dentro lo Stato liberale fu promosso da uno sottoscrizione dei cattolici piemontesi guidati dal Murialdo non ricordo l'anno ma attorno al mille ottocentottanta partimmo da lì e poi sempre la presenza dei cattolici in Italia dalla politica italiana ha tentato di conciliare scelto le esigenze della libertà sempre ma anche con le esigenze della giustizia sociale
Mai abbandonata in più deboli disoccupati spiega l'emarginato chi resta alla margine della strada in un processo di sviluppo capitalistico duro e difficile mai li abbiamo abbandonati
E questa sintesi è necessaria oggi più che mai per governare democrazie
Mai come oggi dentro questa crisi che abbiamo vissuto il pensiero che ha ispirato la nostra nascita le nostre battaglie mai come oggi è attuale
è una forse un'idea attorno alla quale si aggrega il pensiero per governare le democrazie
Questo abbiamo difeso da chi ha pensato di portare nell'area conservatrice nell'area in qualche caso reazionaria nell'area di destra l'esperienza dei cattolici e non solo per difendere una storia
Che era già importante e nobile
Ma noi lo abbiamo fatto perché questa esperienza di cattolici
Caratterizzati da quei principi e da quelle idee sarà essenziale per affrontare e risolvere i problemi del domani i problemi dei giovani in alleanze che non perdano mai nel rispetto delle libertà gli interessi della parte popolare dei più deboli di chi ha bisogno anche dell'azione pubblica oltre che dello sviluppo del settore privato
Terza ed ultima riflessione
Abbiamo fatto una scelta cari amici non ce la troveremo di nuovo
Anche nella prossima campagna elettorale l'annunciata nelle regionali nel novantaquattro dice ma la sinistra
La lega noi abbiamo fatto un'alleanza di centrosinistra
E dovete io credo sarebbe lungo il discorso non lo faccio ci ritornerà probabilmente Gérard io voglio dire bisogna avere l'orgoglio di questa scelta oggi in Italia
Cosa ci vengono a dire pericolo del comunismo ma chi ha combattuto quando il pericolo del comunismo con la sua forza internazionale noi lo abbiamo combattuto quando c'era ed era forte dal quarantotto agli anni Sessanta agli anni Settanta
E magari allora chi aveva in mano interessi economici e capitali
Magari sprizzava l'occhio quando si pensava che andassero al governo allora quando c'era ancora il comunismo
Oggi quell'idea è caduta nella storia non è egemonizzato il mondo è caduta anche in Europa
E il PDS alla ricerca della sua via in una democrazia una ricerca difficile qualche volta contraddittoria masse quale dinanzi ai problemi della società italiana perché abbiamo fatto questa scelta
Io vi dotare i titoli
Sui quali riflettere
è un problema oggi assicurare oltre che lo sviluppo anche il lavoro
è un problema centrale per l'Italia e per il Mezzogiorno come lo è anche per altri grandi paesi europei che mai avevano conosciuto la parola disoccupazione è cambiato il mondo su queste cose la Germania la Francia l'Inghilterra erano stati i Paesi che accoglievano anche i nostri emigranti oggi hanno un tasso di disoccupazione che si avvicina al nostro perché perché è cambiata l'economia non basta più che cresca l'economia nell'ottantacinque nel novantacinque la produzione industriale è cresciuta i posti di lavoro si sono ridotti
Perché nel mondo avanzato il rapporto tra tecnologia e scienza applicata alla produzione è tale che ha rotto un'equazione
Eravamo abituati a credere che aumentando gli investimenti cresceva la produzione cresceva il lavoro oggi crescono Investimenti cresce la produzione lavoro diminuisce per questo rapporto nuovo tra ricerca e applicazione alla produzione
Allora bisogna fare uno sforzo di programmazione per risolvere i problemi del lavoro
Non basta dire come fa Berlusconi o come fa fatto Bossi o come fanno i cosiddetto Polo della Libertà fate fare il mercato questi problemi non si risolvono
L'obiettivo è uno sforzo congiunto del pubblico e del privato che conoscono questi problemi e fanno programmi per creare lavoro in settori trascurati per il passato
Quando ho sentito un uomo politico dovunque che viene a dire votati mi perché vi crea un milione di posti di lavoro o è un imbroglione o è un ignorante perché non si possono fare promesse del jazz credete a chi dice con molta fa cresce credete a chi dice con molta fatica
Facendo lavorare la Regione il Comune aiutando la piccola impresa e l'artigianato tutti i settori creeremo diecina di migliaia con fatica centinaia di migliaia di posti di lavoro ma miracoli non le può fare nessuno
E su cosa di questo genere che toccano la vita di tutte le nostre famiglie dei nostri giovani non si può scherzare e non si può essere superficiali ci vuole programmazione ed un lavoro forte compiuto per tentare di dare risposte
Vogliamo riformare lo Stato sociale certo
Ma cancelliamo conquiste come la copertura sanitaria per tutti o la scuola pubblica o una previdenza dove il pubblica un ruolo apriamo spazi anche al privato ma non possiamo tornare dietro
Non possiamo accettare le privatizzazioni come una strada assoluta per risolvere questi problemi
Terzo c'è un problema in Italia nella prospettiva di difendere la democrazia dando delle regole anche ai settori delle grandi comunicazioni
Noi non vogliamo espropriare nessuno
Vogliamo rispettare tutti ma non esiste paese avanzato
Dove un politico uno che si presenta per fare il presidente del Consiglio o il ministro fa una battaglia politica può essere padroni di tre canali su sei e influenzare gli altri tre e se poi vince le elezioni politiche regole dobbiamo metterne
Cari amici
Con chi con quali culture con quali forze politiche possiamo allearci per tentare di affrontare questi problemi
La scelta di centrosinistra è perché la cultura cattolico democratica quella cui mi sono riferito la cultura socialista di ispirazione socialista dopo la caduta del comunismo la cultura laica più progressista in difficoltà in Italia assieme possono cercare di dare risposte positive a questi problemi
Non sarà una destra sgangherata contraddittoria
Tra gli statalisti da una parte e rampanti liberisti dall'altra che possono costruire programmi per uscire da questa difficoltà
Queste sono le ragioni che ci hanno spinto a decidere questa alleanza che un'alleanza strategica per la prospettiva del Paese caro piccolo e finisco
Non c'è dubbio
Noi delle alleanze
Per rafforzare questa riga centrale nella quale siamo
E che vogliamo rendere più evidente e più forte nella prospettiva dobbiamo fare anche delle alleanze ma non è in discussione il fatto
Che il centro
Nella proporzionale oltre l'Ulivo per quale ci battiamo tutti vedrà certamente il gonfalone come forte punto di rigore di riferimento alle prossime elezioni e su questo da Napoli per il Mezzogiorno deve venir fuori una spinta per un impegno generale buon lavoro e ci vedremo dopo aver conquistato una forte vittoria
Grazie all'onorevole Marini soprattutto ad avere con armoniosa nonostante l'aria staliniano le ragioni della nostra essenza attuali
Ad Antonio nostri lavori segretaria nazionale patinata volare Giada
Prima di dare la parola all'onorevole Bianco
Che saluto a nome del del partito creato e che ringrazio perché per noi è stato un motivo di riferimento non solo politico ma anche morale dei momenti difficili io voglio dare due comunicazioni primo al termine della Assemblea della manifestazione noi inauguriamo la sede Abi acerba intensa la sede del partito provinciale di Napoli
Voi voi raccomandare a tutti noi stiamo facendo una sottoscrizione perché queste manifestazioni le facciamo unicamente ed esclusivamente con i nostri mezzi personali grazie
Care amiche
Cari amici
Caro Salvatore cari colleghi
Entrando in questo teatro
Ho visto
Sulla facciata un piccolo arazzo
Dove ce scritta la commedia che il figlio di De Filippo
Recita
Non è vero ma ci credo
Io per la verità venendo a Napoli non ci credevo ma è stato vero che potesse essere grande
E così forte
La presenza dei popolari che come diceva Gargani con difficoltà prima si raccoglievano
Scherzando
Ad una giornalista cortese giornalista che mi interpellava ho detto ma noi siamo come i vietcong o se volete come gli eroi della Foresta di Sherwood che compaiono all'improvviso dai vicoli di Napoli dalla città vicino
E se mi permettete un linguaggio molto napoletano ma me lo perdonerete alla faccia dei sondaggi che appelli sono di essere
E che sembra capitato così ci davano per morti c'è un'antica antipatia nei confronti del partito soprattutto da parte di alcuni ambienti e voglio qui ringraziare la presenza la presenza di Patrizia
Che sta mezzanotte alcuni ambienti
La nostra valorosa collega la Camera dei deputati
Che ha avuto il pregio
Barbie me lo consentirà ha detto che io non devo dire cattiverie ma sa io ho deciso di compensarli dopo Pasqua il ventuno di aprile quindi cercherò ecco diciamo avuto perché ha avuto tanti meriti
Il primo è stato quello di sostituire Formigoni e quindi è stato grandemente secondo
Il secondo grande merito è stato il suo contributo in pochi minuti
Di
Veniva da un esperienza vero alla Regione di intelligenza
Di capacità
Legislativa
Ma diceva richiamo lei perché vedi cara Patrizia
Quegli ambienti
Che circolano in alcune strade intorno al Corriere della Sera certo non ci amano
Direi che siamo così piccoli secondo loro che potrebbero ad che ignorare ci e invece no ogni giorno settimanalmente c'è l'articolo si fa per dire del cosiddetto Metra palesi che rovescia
Analisi completamente sbagliate e infondate sul Partito popolare io mi domando il perché di tanta
Antipatia perché di tanto direi anche una parola forte odio nei confronti del Partito popolare
Io mi dà una risposta perché noi siamo rispetto a questi cosiddetti intellettuali la grande contraddizione rispetto ai loro schemi
Noi siamo quelli che in Italia possono dare la vera grande risposta ai problemi aperti dalla democrazia del Paese che va al di là dei loro schemi nella loro concezione io non è che sia ottimista
Non è che si ottimista però non vedo neppure nero come ieri mi dispiace
Chi pure ha dato un contributo a fondare questo partito
Ha praticamente detto su Corriere della Sera che poi questo partito popolare non è riuscito costruire il centro
Insomma è un nostro appartenente perché iscritto al partito molto malinconico De Mita
Che vede nero e io ho detto ieri dalle donne io non posso che vedere in bianco e quindi vedere con speranza il futuro
Il futuro del nostro partito
E credo che noi dobbiamo vedere con speranza ha come diceva anche Franco Marini molto bene
Con una capacità oggi di intuizione e di comprensione di quello che sarà il futuro che ci viene anche dal fatto
Senza perché anche qui io vorrei chiedilo al popolo napoletano come al popolo di tali
Sull'almeno tre anni
Che il peso maggiore delle scelte delle emissioni governative grava prima su un grande gruppo democratico cristiano oggi sul più ridotto gruppo del Partito popolare
Ma sono dal mille da tre anni circa dal mille novecentonovantadue novantatré che noi senza venire
Presenze al governo stiamo accompagnando una politica di risanamento di recupero delle condizioni per rientrare l'Europa stiamo cercando di portare avanti con fermezza e con chiarezza una politica che deve servire soprattutto a far sì che questo secolo non veda l'Italia alla via prima
Perché anche qui questi giornali che mantengono un atteggiamento per dir così di lontano antipatia verso il nostro partito dovrebbero piuttosto essere attenti alle questioni reali alle questioni vere che sono aperte nel Paese
Lo dico qui a Napoli
Perché io penso che dal Mezzogiorno da Napoli debba partire da questa terra
Non le posizioni Pseudo leghiste che si oggi ampia nascondono dietro certi appelli che ho visto anche sui giornali di chi stando dentro al partito dalla Democrazia cristiana ieri doveva ben capire che non è quella la cultura di apporre il gene può portare avanti un vero discorso del Mezzogiorno
Diciamo ci sono certi personaggi che vengono da Benevento da altrove che penso di scimmiottare la lega e di fare qui dal Mezzogiorno una sorta di lega del mondo noi dobbiamo far partire un messaggio di lega del Sud dobbiamo far partire un messaggio completamente diverso
Rovesciare la cultura che anima la lega che ha una cultura di scissione di separazione e quindi di morte per diventare come siamo sempre stati così come abbiamo rappresentato sempre nella cultura nella politica italiana il momento dell'Unità il momento quindi dal mantenimento dei grandi ideali che devono accumulare un Paese che devono accumulare appunto una nazione dobbiamo far partire il messaggio della solidarietà e dei ruoli che devono essere giocati in maniera Forte possiamo farlo guardando alle ai traguardi che abbiamo dinanzi forse io dicevo con la maggiore lungimiranza del passato e qui voglio dire pur rapidamente
Senza entrare ovviamente in maniera approfondita nel discorso come si dice culturale politico
Che
Io vedo alla fine di questo secolo
Avanzare
Con gli stessi ingredienti con le stesse tendenze
Con le stesse caratteristiche quel vento di destra che alla fine del secolo scorso via via si affermò nel Paese non seppe essere contrastata che poi diventò un regime nel nostro Paese
Atteggiamenti contro il Parlamento
Guardate che ci sono dei mali storici diceva rancio Ruiz e delle tendenze antropologiche che vanno in qualche maniera analizzate
Noi non vogliamo parlare di fascismo anche se qualche se mi permettete
Preoccupazione rispetto a certi sdoganamento di che la cultura radicale facilmente pannolini cristiani siamo pieni di speranza ma anche più attenti e realistici rispetto alle cose che accadono rispetto anche alle logiche di potere
Quindi non credo che possa bastare soltanto un piccolo come dire periodo di cura a Fiuggi agire manco un piccolo periodo di cura un piccolo
Sa qui io delle viscere per determinare un cambiamento radicale direi che perfino questa loro e praticità culturale dimostrare in qualche maniera la indifferenza rispetto ai valori culturali c'è molto
Del lupo che cambia il pelo ma non ha cambiato il vizio perché queste sono gli elementi che emerga
Ma non è solo un problema di partiti guardato
Non è solo un problema di partiti è un problema di cultura che avanza
Nel mille novecento nel mille ottocentottanta novanta quando appunto l'amico Franco Marini richiamava le battaglie dei cattolici allora ancora non organizzate tenete presente non organizzata
Bene c'erano le stesse tendenze l'antiparlamentarismo
L'anti sindacalismo
La contrarietà alle istituzioni
La idea che il Parlamento fosse un ingombro e che bisognava affidarsi ad alcuni poteri reali apporti
La idea appunto che la risoluzione dei problemi
Della politica non fosse la riduzione della complessità intorno regolare ed entro nuovi principi e nuove istituzioni a potesse essere risolto attraverso forme di partiti che usavano le energie la forza potrei continuare
Le stesse tendenze noi oggi le troviamo
Io sono scandalizzato
Dal fatto
Che avendo voi in questi mesi
Richiamato l'attenzione della pubblica opinione della stampa e della politica
Sul dato politico che l'Italia sta mandando all'appuntamento dell'Europa e sta mandando in un periodo particolare che era il Periodo caro Barbie che doveva scrivere le ultime regole prima della fine del secolo per realizzare l'Unione politica dell'Europa il grande sogno
Dei nostri fondatori che hanno rappresentato la risposta storica a secolari lotte che erano avvenute in Europa di fronte a questo fatto di grande portata
C'era una indifferenza e qualcuno ha immaginato che dietro queste nostre posizioni ci fossero soltanto l'idea di stila chiare di portare avanti le lezioni più avanti possibile
Di tirare per le lunghe di creare condizioni per cui in sostanza non si andasse a votare
E poi ci sono rimasti sorpresi
Quando noi difendendo sempre portando avanti una politica di coerenza dal momento in cui si stava formando un governo che noi non abbiamo ostacolato come correttamente onestamente ha riconosciuto Maccanico
Abbiamo inteso rivendicare una nostra posizione che c'era e lo rimane sia ben chiaro sul problema dalla soluzione del presidenzialismo improvvisamente hanno detto ma come allora voi volete andare alle elezioni
Perché vedete questa è la politica italiana che è diventata per una serie di ragioni come dire senza senso
Non sense come dicono punto gli inglesi una politica disossata mai mai possibile che mai ogni giorno invece di parlare con la dovremmo parlare dei problemi della disoccupazione dei problemi di come affrontare la questione del Mezzogiorno io dirò qualcosa di come avviare e in Italia una politica che accetti le grande sfide
Nel Mediterraneo come nell'Est europeo
Come creare una politica europea dell'Italia come affrontare la questione della organizzazione anche della politica all'interno
Delle comunità una politica per le città una politica le regioni una politica delle istituzioni
L'unica problematica e questa ancora qui mi sono sentito dire ma chi è il vostro leader Prodi o Dini ma non è forse che Dini scalza era Prodi e ogni giorno da centottanta giorni non so quanti a due volte al giorno a dover dire la risposta in questo senso
Le scelte le abbiamo fatte le abbiamo decise ci sono degli orientamenti vogliamo mantenere la parola data ha finalmente cerchiamo di spostare il discorso sulle questioni che abbiamo dinanzi che sono questioni serie
Che come dicevo prima e riprendo il filo di un discorso sono questione di confronto fra culture
è una questione aperta
Fra ceti medi così come avvenuto alla fine dell'Ottocento
Che essi impaurire ormai si rinchiusero in se stessi ed esercitarono la forse si affidarono al bastone alla carota oggi pensò di affidarsi alla televisione chieste ubbidisce o al comando appunto di qualche uomo forte
E praticamente si rinchiusero in se stessi determinando l'allontanamento del Paese dei grandi circuiti culturali politici economici e commerciali dell'Europa oppure invece così come abbiamo fatto noi nella storia di questo Paese
Dare una speranza ai ceti emarginati
Prendere in mano il destino di quelle più classiche non avevano voluto all'interno dalla società
Prendere in mano appunto ancora una volta soprattutto quel ceto medio che è cresciuto sulle scelte economiche sociali e politiche che sono state portate avanti dalla Democrazia cristiana
Che oggi temono di perdere quello che hanno soprattutto nel Centro-Nord
E che invece se vogliono avere una speranza devono riuscire ad avere ancora a realizzare ancora una prospettiva e questa prospettiva ma si realizza soltanto se una società è in pensione sia una società non si rinchiude in se stessa c'è una società non s'intride che di valori di destra e di paura che oggi sono presenti in Italia
Ma anche in altre parti del mondo dicevo prima gli ingredienti sono identici gli stessi basti pensare alle loro posizioni assunte sulla questione dell'immigrazione problema serio grosso ma veramente si può affrontare questo tema con la logica di chi ritiene che la immigrazione possa essere fermata senza grandi progetti di rapporto nord-sud
Senza affrontare i problemi di zone dove oggi la gioventù Preve in maniera dura violenta senza realizzare appunto Progetti di grande trasformazione se noi non riusciamo a recuperare la dignità di un discorso complessivo
Se non riusciamo a renderci conto del valore di una politica che recupera e tutta la sua dignità di una politica che sappia dare delle risposte forti in termini di economia e in termini di solidarietà noi rischiamo di perderci nella rissa nello scontro che viene alimentato oggi come motivo stesso dalla politica
Ecco perché in questo momento
Non per una Nostalgia
Ma per una ragione precisa culturale politica
Il ruolo dei cattolici democratici cari amici di Napoli
E della Campania non è finito comincia appena comincia appena in questo momento la nostra storia ecco perché noi abbiamo resistito ecco perché noi non possiamo lo ripeto rinunziare come qualcuno ad metto la nostra identità e dunque il nostro simbolo perché riteniamo che dentro ci sia la riserva della prospettiva di domani una prospettiva che deve aprirsi
Una prospettiva una prospettiva che deve aprirsi certo alla concretezza qualche volta andando in giro mi si dice vedete si parla troppo di istituzioni Sintra parla troppo di architetture costituzionali ma non si affrontano le questioni più dirette che riguardano i giovani che riguardano i problemi del Mezzogiorno che riguardano i problemi dello sviluppo della trasformazione che riguardano appunto le angosce che ogni giorno le famiglie hanno rispetto ai loro figli rispetto al loro questioni io credo che
Noi dobbiamo anche qui fare chiarezza
Avere la consapevolezza e dall'agli altri ai popolari
Che i discorsi si tengono insieme che noi non possiamo affrontare i problemi della concretezza se lo abbiamo chiaro il problema anche dell'assetto delle regole entro le quali si sviluppa la vita della società
Dobbiamo tener presente che il discorso della risoluzione dei problemi dei giovani non si risolve se non abbiamo chiaro come diceva prima Marini il quadro nuovo dell'economia nella quale noi ci troviamo ieri al Congresso delle donne un bel congresso organizzato a Roma il professor Zamagni
Uno dei più inventivi credo consiglieri di prodotti ha detto delle cose interessanti importanti
Ha detto che il pensiero qua economico le scelte che sono fatte il modo come noi abbiamo organizzato il lavoro entro l'Ottocento e il Novecento sono forme superate
Dire che sotto certi aspetti il pensiero keynesiano quello che ha fatto l'intervento della Cassa del Mezzogiorno intervento al Mezzogiorno deve essere ripensato se vogliamo liberare
E creare le condizioni per nuovi posti di lavoro come vedete c'è tutto una riflessione da fare io scherzando fra membri ho detto e non credo di dire una battuta Dalla Rosa
Quando lui a un certo punto ha affermato che dobbiamo immaginare il futuro non come un futuro di salariato di stipendiati ma come un futuro del mille mille attività dove ciascuno possa inserirsi con la fantasia
Eccola intelligenza ma creando le condizioni di sostegno economico di credito che deve essere realizzate qui voglio dire noi stiamo facendo una battaglia per difendere ancora quello che c'era di ancora meridionale nel credito come il problema è la Banca del Banco di Napoli che non possiamo lasciare abbandonato
Alloggi che ha puramente mercantili
Abbiamo problemi di questo genere creare le condizioni una cultura che crei dal punto di vista della preparazione tecnica e la preparazione professionale
E dicevo fra membri ma quale migliore forma di economia per il Mezzogiorno per la fantasia dei napoletani
Che è un po'come dire in qualche maniera sono costretti come dice una certa come letteratura ad inventarsi ogni giorno mestiere purtroppo lo fanno a basso livello
Direi per difficoltà sono costretti a organizzare piccoli commerci dobbiamo realizzare una grande prospettiva
E noi siamo in grado di realizzare questo dando dell'indicazione delle proposte soprattutto nella utilizzazione dei beni culturali
Nelle grandi prospettive che possono esserci per lo sviluppo ordinato
Serio e rispettoso dell'ambiente che riguarda il turismo
Per le iniziative e qui io vedo voglio salutarli molti amici della Scienza della cultura medica e non medica che sono qui presenti che sono vicino al Partito Popolare
Napoli per esser capitale può esser capitale se soprattutto i centri del sapere che sono importanti sono tali da richiamare l'attenzione dell'Europa e del mondo pare di Napoli così come è stata nel Settecento una delle grandi capitale della cultura europea perché da questo tornassero nuova attenzione e diventare praticamente leader della realtà del Mediterraneo
Napoli capitale
Non
Per una trasmissione televisiva non certo molto più felice ai nei
Che in qualche maniera fa più spettacolo ma Napoli capitale per la sua sostanza
Per le scelte che sa operare ecco perché io dico a Bassolino che è morto mio petto
Se non capisce che qui non c'è il detrito di un vecchio partito
Qui c'è la fecondità di persone che vogliono in modo nuovo in modo creativo talora Massimo Caprara dare un contributo alla vita di questa città
E farne li evito realizzarne appunto una nuova dimensione
Si tratta di scendere e certo nella concretezza ma qui voglio dire una cosa or dicevo ieri anche a Caserta
Vedete la concretezza nasce da una cultura generale che si realizzi quando in Italia quella cultura del fai da te
La cultura esplosiva si fa per dire
Della libero mercato del liberismo esasperato portata avanti da Forza Italia
Che si è congiunto poi con il populismo di basso profilo
Che AN realizza quando questa cultura viene portata avanti evidentemente sparisce il principio dalla solidarietà e allora ecco che inevitabilmente per logica coerenza sparisce anche il discorso del Mezzogiorno
E non ne usciamo più a realizzare quello che riuscimmo a realizzare quand'eravamo forti negli anni Cinquanta negli anni Sessanta
Che non ci può essere
Un futuro se non c'è un'Italia forte se non c'è un'Italia organizzata se non c'è un'Italia che nel Mezzogiorno abbia i suoi punti anche di forse di sviluppo una creatività che esiste voi pensate
Qualche mese fa
Le parole più interessanti sul ruolo che il Mezzogiorno
Può svolgere sono state pronunziate dal presidente dalla Repubblica federale tedesca
Quando in un bel discorso al Parlamento europeo ha detto solo due le grandi sfide del Duemila una si svolge lungo le coste del Nordafrica e l'altra verso l'estero
Verso i Paesi distrutti dell'Unione Sovietica
Tocca ai Paesi del Mediterraneo essere i nostri ambasciatori perché non risolveremo nessuno dei grandi problemi dell'Europa se non creiamo serenità e se il lago
Come l'ha definito prendendo un'antica immagine di un filosofo greco
Se il lago degli europei il Mediterraneo può diventare un luogo di pace o luogo di grandi guerre perché lei pensi Toni razziali fondamentaliste possono essere fortissime possono essere sconvolgenti se lo riusciamo di instaurare
Un dialogo ed una prospettiva di sviluppo serie ebbene
Possiamo mai farlo senza una Italia unita
Senza un discorso compatto ma per realizzare questo abbiamo bisogno anche di un'Italia efficiente
L'Italia efficiente ecco il discorso dove la concretezza delle scelte economiche delle scelte sociali del Mezzogiorno della politica estera del Mediterraneo del rapporto nord-sud si realizza
Abbiamo bisogno di un quadro di comando significativo e robusto
Ci hanno definito conservatori sempre i cosiddetti maître à penser del Corriere della Sera
Io dico a costoro che noi riteniamo
Di essere oggi quelli che più sentono la crisi
Della democrazia italiana
Della crisi di cittadinanza della crisi del rapporto fra cittadino e istituzioni
Più sentono e avvertono che c'è qualcosa di radicalmente nuovo che deve essere pensato per mantenere unita la società
Perché da cristiani non sappiamo che una società non regge solo se ci sono regole
Ma regge soprattutto se ci sono costumi che uniscono se c'è un comune sentire se c'è soprattutto la parola forte
Che le culture illuminista scoprono oggi ma che noi sappiamo la sembra che ci vuole una forte famiglia ad organizzare una grande società
Solo i valori di cui siamo portatori genuini ed assoluto
Noi diciamo a costoro
Che sedici definiscono conservatori ci sentiamo gloria
Perché sappiamo di essere i grandi conservatori dei grandi valori della Carta costituzionale il conservatore dei grandi valori di una storia che mineraria
Che le culture radicali radicale Oliver hanno cercato di scalzare
Questa cultura noi pensiamo di difendere anche e dico solo una battuta
Ritenendo che la soluzione del governo del Paese non passa per innesti che vengono da altri regimi e che sono nati in altre epoche per altre ragioni come quella del semipresidenzialismo
Io amo la Francia amo la sua cultura amo i suoi poeti amo i suoi drammaturghi a Motian Pagni ma non ammissibili prese presidenzialismo francese che pensano di imporci
Ebbene
Vorrei solo fare un'osservazione
C'è segni spero comunque che avvenga con lui per dire quale visione noi abbiamo parlo la lista quale noi visione abbiamo perché anche questo è un metodo che dobbiamo stabilire noi non vogliamo imporre niente a nessuno ma vogliamo anche che gli altri non impongono a noi ciò che contraddice la nostra coscienza
Intransigenza e moderazione è quello che io trovo scritto per quello che ho capito negli iscritti di don Sturzo nel metodo di De Gasperi che a questo proposito
Sembra il barbiere
E i gesuiti della Civiltà Cattolica permettendo vorrei dire
Che quando io sento qualcuno Franco quelli del piano di sopra noi nominiamo che
Che dicono che noi nientemeno oggi saremmo in una combinazione con i ceti o i gruppi massonico laicisti
Finanziari ho detto perché non ci aggiunge anche Pluto Crati si evita il linguaggio dei fascisti che usavano contro la democrazia
Ma a parte questo
Vedete quale scarsa conoscenza
Quale stranita quelli che l'hanno votato quale estraneità quale stabilita la nostra cultura ma sei pacca tonici democratici Don Sturzo e soprattutto De Gasperi ci hanno insegnato una cosa fondamentale
Che il superamento del nostro carico moderatismo e dal nostro integralismo nasceva proprio dalla capacità di colloquiare con i kart con i laici
I cattolici incollato con i laici la grande lezione di Aldo Moro ripetuto da Aldo Moro che noi ricorderemo
Il sedici di marzo
Dal momento della sua tragedia
Cattolici e laici
Quindi con l'occhio culture autonoma e ma che si incontrano filoni diversi ma che hanno dentro la capacità di recuperare il valore dell'umanesimo quell'umanesimo che ieri ancora Zamagni
Facendo riferimento alle scuole napoletane diceva dobbiamo ripartire da Giambattista vico pensate quale ricchezza però
Possiamo pulire l'umanesimo come elemento di base costitutivo di una società che insieme recuperi valori cristiani noi siamo conservatori di valori costituzionali e di valori storici e così ci presentiamo per rinnovare la storia
Per combattere i radicalismi che possono venire da una parte o dall'altra per riprendere il valore di una concretezza più discorso nel Mezzogiorno di un discorso che riguardi appunto il ruolo delle nostre città
Ci presentiamo quindi con la speranza cari amici di essere compresi
Di essere capiti per quello che vogliamo fare
Io non voglio
Tirare per le lunghe ci sarebbero tante cose ancora da dire
A faccia cenno a quello che l'immediata
A quello che è il nostro sforzo
Compiuto in questi mesi
Per mesi come al solito nessuno ci capiva
Per quello che intendevamo fare
Abbiamo ritenuto dopo
L'avvento del governo Dini che bisognava sostanzialmente risanare l'economia del Paese
Qualcuno mi domandava qual è la vostra linea in economia abbiamo il programma ma c'è un indirizzo elementare sono le grandi scelte che lo dobbiamo fare
Noi sappiamo che si si riduce l'inflazione
Possiamo a diminuire i tassi di interesse
Se diminuiamo i tassi di interesse è possibile realizzare proprio quella cultura delle attività che dobbiamo anche con politiche fiscali adeguate favorire noi abbiamo oggi allo studio alcune proposte che possono realizzare questo obiettivo
Noi sappiamo che entrare
Nella Milano riuscendo novantanove con gli altri Paesi nel quadro della moneta unica significa ridare forza all'Italia decisiva a livello europeo
Significa poter realizzare appunto quell'abbattimento anche dei tassi d'interessi tre o quattro punti che può portare all'eliminazione i centoventi centotrenta mila miliardi che oggi vengono pagati in termini interessi che vanno soprattutto al Nord perché lì sono i grandi risparmiatori
Sappiamo che dobbiamo per dir così stringerà ancora la cinta e quindi non promettiamo cose false ma sappiamo anche che alcune cose possono essere fatte perché s'congelando alcune iniziative mettendo l'imprenditoria soprattutto a quella piccole minori in condizioni di maggiore attività alcune centinaia di migliaia di posti si possono realizzare
Soprattutto facendo una politica che coniuga il bilancio dello Stato con i fondi che sono messe a disposizione da parte della Comunità europea dell'unione europea perché non sempre le somme messe a disposizione e coincidono con le somme di bilancio
E si possono creare l'occasione di lavoro stiamo lanciando
Insieme con i i gruppi Mancino e l'amico Andreatta il grande piano cosiddetto dalla manutenzione ciclica che può consentì
Cioè non solo permanente forma di lavoro ma anche formazione professionale qui la grande sfida la formazione professionale perché noi sappiamo
Che il futuro sarà giocato sulla scuola e sulla formazione professionale sarà la scuola la formazione professionale il grande volano dello sviluppo del future sull'intelligenza che ci giochiamo il futuro e potrei continuare
Abbiamo dunque queste cose davanti a noi da realizzare
Ma dobbiamo farlo in un quadro
Come abbiamo fatto di tranquillità e di sicurezza abbiamo difeso il Governo perché era necessario metterà a punto il problema della certezza del futuro dei nostri
Genitori noi io li ho ne ho perduto il mio padre altri giovani ce li hanno
Per i nostri figli
Abbiamo poi agito per far sì che il bilancio dello Stato a Bossi assestato e perché si creassero le condizioni per entrare nella moneta unica e questo è stato disperso per la volontà assurda degli altri
Abbiamo pensato che il semestre italiano dovesse essere messo al riparo la politica degli altri che dicono di
Guardare a noi come quelli che hanno creato i ribaltoni hanno cambiato le cose
Lungo il corso di questi mesi è una politica che è stata ispirata costantemente allo sfascio e agli interessi unici dalla loro parte
Una politica che avrebbe dovuto rispetto ripeto al problema dell'Europa tutelare gli interessi dell'Italia e invece hanno pensato di prendere vantaggio dalla loro parte adesso
Con quella curiosa capacità direi
Metamorfica ma stavo di dice dicendo ancora di peggio di cambiare ogni giorno posizioni
Abbiamo visto che prima avevano detto che il governo Dini era un governo tecnico poi hanno votato contro il Governo Dini perché era diventato un governo politico
Poi
Hanno fatto cadere il governo Dini perché era un governo politico quando il governo Dini è ritornato per fare lezione è ridiventato un governo tecnico perché non faceva comodo a loro a questo punto era legittimo che Dini per legittima difesa per non fare
E lo che indegnamente hanno fatto contro Ciampi che hanno fatto contro il Presidente della Repubblica che hanno fatto contro tutti quelli che possono di ostacolo alla loro prepotenza debbo di potere scendesse in campo per dire voglio difendere la storia del nostro governo e del mio governo sembrava logico quindi
C'è una come dire coerenza di posizioni beh speriamo di potere realizzare un'intesa nell'ambito dell'Ulivo se c'è coerenza noi pensiamo di poter fare una lista insieme
Dini è un uomo di centro è un uomo che scende in campo soprattutto per difendere il suo operato
Noi siamo un partito comunque questo dobbiamo dimenticare siamo un partito presente su tutto il territorio nazionale
L'amico Marini mi ha detto che ci sono oltre sette mila cinquecento sezioni presenti oggi tutto il Paese abbiamo migliaia di sintesi e nelle piccole e le grandi città
Gran parte delle province vedono i nostri giovani sono tutti giovani alla guida siamo presenti sul territorio nazionale saremo presenti
Ti anche in queste elezioni con la forza delle nostre bandiere e dei nostri uomini noi riteniamo comunque
Che questa forza possa essere l'asse
Possa essere un tronco non un cespuglio un tronco per realizzare insieme una concentrazione di centro per realizzare quell'equilibrio al centro che è necessario
E qui vorrei dire una parola definitiva
Come l'abbiamo sempre dette il centro non è un qualcosa che vive come una specie di satellite autonomo intorno ad un'orbita
Il centro è una cultura che si inserisce in un contesto che è stato stabilito secondo il mito criterio maggioritario
Lasciamo andare una storia ormai passata
La cultura di centro e quella che può governare società complesse
Le società complesse hanno due strade
Davanti a loro
O quella di realizzare culture aggreganti in termini di etica di responsabilità e di regole che accomunano oppure di prendere la strada sbriga attiva del decisionismo che porta l'uomo forte agli stupidi vento attraverso appunto la televisione delle coscienze della gente noi popolare possiamo
Fare tutto ma non possiamo mai accettare gli stupidi mento delle coscienze l'addormentamento delle coscienze noi siamo popolari perché riteniamo che i cittadini stanno insieme per culture per autonomia
Per la persona che ebbi Giaime vive con la forza delle sue idee dalle sue mani della sua capacità artistica non potrebbe dunque ma popolo queste la storia che vogliamo creare
Nel futuro del nostro Paese contributo importante verrà dal Mezzogiorno
Perché io credo come ha scritto lo storico
Che questo mezzogiorno ancora da offrire la grande dimensione unitaria culturale del Paese così come avvenuto nei secoli scorsi dobbiamo qui creare qualcosa di nuovo
Dobbiamo qui ripensare anche i termini dell'organizzazione della società
Dobbiamo quindi pensare non solo i termini delle istituzioni ma anche i problemi che riguardano la soluzione delle questione della nostra economia dobbiamo saper riprendere il sentimento della bellezza
Per far sì che i nostri enormi i beni culturali siano insieme tutelati e nello stesso tempo vengono anche utilizzati
Per la bellezza e per godimento delle generazioni future e dei popoli che vengono qui a vedere quello che la storia ha creato e ha determinato lungo secoli dobbiamo riuscire a capire
Che anche questo mare che è stato il grande elemento della civiltà di Napoli e delle città del Mediterraneo e del Tirreno deve essere il mare al quale dobbiamo dedicare una grande attenzione in termini scientifici
Oggi uno dei progetti più importanti a livello europeo e questo le quello del disinquinamento
E disinquinamento non è una cosa semplice non è scompare come davanti a una casa
è soltanto a mente a rivedere fondamentalmente criteri fare ricerca scientifica sviluppare il futuro dobbiamo riuscire ad essere questo è un processo
Che come popolari intendiamo guidare su di noi grava una grande responsabilità una responsabilità che credo potrà essere assolta
Se noi
Riusciremo in questa prossima consultazione elettorale ad avere successo è difficile stare insieme certa
Siamo provenienti da esperienze e culture diverse
Oggi siamo più vicini e io vorrei che in onestà quelli che dicono non avendo altri argomenti
Che noi saremmo appiattiti o aprirsi agli altri valutassero con onestà se non sono gli altri che sono venuti sul terreno delle nostre scelte del nostro emendamento
Se non è vero che abbiamo perduto voti ma ha vinto la nostra cultura tant'è vero che oggi i nostri autori
Cercano di essere di cercano di rubarci nel perfino Sturzo
Il più democratiche direi anticlericale nel senso del Crédit carissimo della cultura democratica uno degli spiriti più profondamente religiosi
Che nella sua religiosità attingeva il motivo dalla politica
E analogo all'unico spirito di De Gasperi
Culture autenticamente democratiche fatti di equilibrio ma anche d'intransigenza che sono il contrario dei radicalismi che si manifestano a destra o che si manifestano sinistro andiamo avanti
Oggi perché con alcuni alleati perché lì c'è la possibilità di realizzare meglio il nostro progetto
Che non è un'alleanza
In sé e per sé conclusiva
è un'alleanza per realizzare un progetto dalla Società anche qui la differenza rispetto agli altri lo diceva bene Marini gli altri per un'alleanza hanno venduto l'anima noi vogliamo difendere l'anima con un'alleanza che un'altra cosa
Questo
Obiettivo si realizzerà commisura
Voi sentirete parlare ma anche Rifondazione Comunista
A nostra posizione semplici
Lei non abbiamo fatto nessun accordo
Abbiamo una posizione di autolimitazione ma anche questo risponde ad un principio
Quando ci sono delle forze politiche presenti nel Paese lo abbiamo detto allora lo ricordo nei confronti del movimento sociale italiano nell'altra legislatura
Che hanno una presenza quando c'è da riscrivere le regole
E c'è da fare appunto cose regole comuni è bene che queste forze siano nel Parlamento con loro presenza perché
Nessuno può essere escluso dalla riscrittura di queste regole peraltro il caso vuole che su questo punto noi abbiamo anche dei punti di intesa
Vogliamo giocare dunque amici un ruolo fortemente democratico
Possiamo essere in tanti
Ma anche se saremo in meno sappiamo di essere lievito
Sappiamo di essere lievito soprattutto perché nel nostro cuore qui direi la differenza rispetto agli altri c'è un sentimento di speranza perché secondo me è la speranza che Caravà politica
La vera politica che unisce gli uomini la politica che avrebbe dei popoli altamente porti civili la politica che crea la fede noi abbiamo perduto detriti
Qualcuno dice oggi Marini che si affaccia per vedere
Noi non chiudiamo le porte a nessuno
Noi però vogliamo anche che questo partito sia il partito aperto ma il partito che non riprende vecchi difetti che sia il partito della generosità della disponibilità
Della convenzione che noi dobbiamo essere al servizio degli altri
Dobbiamo creare le condizioni per cui questo partito
Non disperda le intelligenze non accetti retti da parte di nessuno ma ciascuno deve essere pronta a mettersi in disparte quando c'è da difendere una storia un valore una prospettiva per il domani
Adesso andiamo avviene badante Bellina violazione della sede provinciale io voglio ringraziare anche i segretari provinciali di Avellino e di Caserta che sono state qui presente e ci vediamo la prossima volta lo Bovezzo a Bianco abbiate Zapatero
Nella vendita d'amore
Giuliani va bene